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IL BALUARDO 1 Sommario Editoriale di Armando….pag. 2 M.C in azione di Giovanbatista .pag. 3 di Roberto...........pag.5 Chiesa e Società di Armando…....pag. 13 di Marcello.......pag.17 Orientamenti ........................pag. 21 Disciplina delle passioni...che ci fa accedere all’autodominio (Sess. Umana 16)

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Rivista del movimento MIlitia Christi

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IL BALUARDO

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Sommario

Editoriale di Armando….pag. 2

M.C in azione

di Giovanbatista .pag. 3

di Roberto...........pag.5

Chiesa e Società

di Armando…....pag. 13 di Marcello.......pag.17

Orientamenti

........................pag. 21

Disciplina delle passioni...che ci fa accedere all’autodominio (Sess. Umana 16)

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L’EDITORIALE

Credo che sia doveroso iniziare questa pubblicazione virtuale, scaricabarile gratuitamente in pdf dal nostro sito, sgombrando subito il campo da equivoci di sorta intorno al nostro movimento. Non certo per una rivalsa personale o mero protagonismo quanto nella speranza che dissipate le nubi possa splendere più luminoso il Messaggio cristiano. La parola Militia e l'inno costante a Cristo Re stonano di certo con l'apatia e l'anarchismo defacto (magari chiamato vezzosamente liberismo) oggi "imperanti" (e la sottolineatura non è un caso) che tentano di fare breccia anche nella Cittadella cristiana; nel nostro mondo sono categorie superate che vanno solamente abolite perché ogni uomo è misura di sè stesso. Per questo chi ha ancora riferimenti trascendenti e non ha paura di rivendicarli nella sua dimensione pubblica viene visto come un nemico che scalza l' "homo" dal suo piedistallo. Cristo è Re ieri, oggi e sempre, di tutte le cose; non riconoscerlo porta solamente un velo ai nostri occhi che non sanno più guardare al di là del proprio naso. Da questo velo poi come per magia si stagliano le illusioni delle utopie ideologiche prive di qualunque àncora con la realtà; l'ideologia transgender dei nuovi androgini mutanti, quella scientista della panacea o dell'homonculus di laboratorio; agghiaccianti echi medievali (questa volta nel senso dispregiativo tanto caro alla cultura storico-ideologica) che potrebbero popolare la fantasia di romanzi gotici infarciti di cabala e superstizione. Alcune avvisaglie di tutto ciò le abbiamo avute con i sistemi politici del novecento; inutile dire che non possiamo rimanere sguarniti per le sfide del futuro.

Armando

Allontanato, infatti — così lamentavamo — Gesù Cristo dalle leggi e dalla società, l'autorità appare senz'altro come derivata non da Dio ma dagli uomini, in maniera che anche il fondamento della medesima vacilla. (Quas Primas)

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Consultori, municipi e riflessioni varie.

Una delle recenti campagne condotte da Militia Christi e dal suo Circolo Giovanile è stata quella a sostegno della giusta riforma dei consultori proposta nella regione Lazio dalla consigliera Olimpia Tarzia.

In poche parole questa riforma tende a trasformare i consultori da meri centri burocratici diffusori della cultura della morte in centri di assistenza per ragazze e donne in difficoltà cui vengono garantite provvidenze socio-economiche e psicologiche nel caso in cui decidano di mantenere in vita il proprio figlio.

Fermo restando la nostra totale contrarietà alla legge omicida 194, abbiamo ritenuto che questa riforma potesse migliorare molto la situazione nei consultori in quanto si incentiva la donna a fare una scelta coraggiosa e responsabile, una scelta di vita, anzi una scelta “pro-vita”.

Per questo motivo la principale attività di questa nostra campagna è stata quella di contrastare la mozione proposta dalla Bonino e dalla sua cricca volta a distruggere la riforma per mantenere lo status quo in tema di aborto; tale mozione è stata portata nei municipi di Roma e cosi anche noi ci siamo presentati nelle sedi di queste istituzioni, dove abbiamo notato reazioni molto differenti (dall’aggressione che abbiamo subito in I Municipio fino all’ammirazione che abbiamo suscitato in VII, dove la maggioranza di sinistra si è

addirittura spaccata dopo il nostro intervento).

E’ proprio questo il secondo punto che voglio brevemente analizzare: Militia Christi è entrata a contatto con le istituzioni e ne ha colto più di un aspetto e riflessione.

Le istituzioni (anche le più piccole, come i municipi) sono l’emblema della degenerazione della democrazia liberale: sono gestite da incompetenti che, a suon di democrazia possono arrivare ad insultare, mettere le mani addosso ai cittadini o ai loro stessi colleghi; le discussioni non sono altro che “dibattiti-farsa” dove nessuno ascolta perché ognuno sa già cosa e come voterà; oltre a ciò bisogna aggiungere l’ignoranza e la volgarità che spesso e volentieri affiorano dalle labbra degli “onorevoli” consiglieri.

Da tutte queste evidenze nasce l’amara riflessione su quanto il nostro popolo abbia bisogno di un’ élite dirigente nuova, capace, competente e seria che rompa le barriere ideologiche per guardare al bene comune.

Il sogno (non irrealizzabile) è quindi quello di portare i nostri contenuti, i nostri valori, in una sola parola la nostra ALTERNATIVA dalle nostre sedi alle sedi pubbliche, dalle piazze alle istituzioni…lanciando sempre e con fierezza il nostro amore contro il loro odio!

Giovanbattista

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ATTIVITA’ SVOLTE DURANTE L’ANNO SOCIALE

Gennaio 2010:

- Affissione dello striscione pro Eluana davanti al Colosseo a Roma: “Eluana martire per la vita”.

Ciò per ricordare il sacrificio della ragazza immolata barbaramente all’altare laicista da coloro che in nome della libertà non hanno scrupoli a soffocare le vite dei più deboli.

- Formazione in sede a cura di Fabrizio relativo all’aiuto di Papa Pio XII nei confronti degli Ebrei, che, ricordiamo né salvo oltre 800.000 durante la seconda guerra mondiale.

Febbraio 2010:

- Affissione manifesti pro Eluana per ricordare ed invitare le persone ad opporsi all’eutanasia ed a un testamento biologico non rispettoso della dignità umana

- Angelus giornata per la vita.

In occasione dell’annuale Angelus per la vita abbiamo portato anche uno striscione che recitava un categorico NO all’eutanasia in memoria di Eluana.

– Volantinaggi pro Eluana.

- Sit-in davanti al Parlamento pro Eluana, esponendo un lungo striscione con scritto: “Per Eluana…MAI più eutanasia!”

Il Movimento Politico Cattolico Militia Christi, insieme ad Italia Cristiana, Vita Umana Internazionale, e con l'adesione del Movimento con Cristo per la vita, ha organizzato una MANIFESTAZIONE a

Roma, per dire NO all'eutanasia e NO al testamento biologico, ad un anno esatto dalla disumana uccisione di Eluana Englaro. L'iniziativa, è stata anche una commemorazione della povera Eluana, per la quale abbiamo tanto lottato e sofferto, ed alla quale abbiamo dedicato un’iniziativa il 9 di ogni mese.

- Formazione in sede “Progetto TT4 – Sterminiamo disabili” a cura di Armando.

Attraverso un’approfondita analisi del passato nazista il relatore ha, con abile ed appropriata conoscenza, illustrato la lunga strada di atrocità mediche e filosofiche che si intrecciano fino alle più moderne ed avanzate teorie e pratiche dei giorni nostri.

Marzo 2010:

- Conferenza pro Eluana in sede: “Eluana: i fatti” a cura di Fabrizio.

Sulle righe del celebre testo di Lucia Bellaspiga e Pino Ciociola, Ed. Ancora, 2009 il relatore ha mostrato quali losche trame si celavano dietro l’uccisione di Eluana: dalla falsa pietà per giustificare una strumentalizzazione ideologica, mirando ad un fine legislativo da parte dei carnefici, fino a più oscuri desideri alimentati dalla cultura della morte.

- Volantinaggi ed affissioni per fiaccolata antiabortista

- Fiaccolata Isola Tiberina.

L’annuale appuntamento è stato nuovamente onorato dalla presenza di molti che con le fiaccole accese sulle sponde del Tevere hanno gridato NO alla “legge” 194 dell’omicidio-aborto, alla fecondazione assistita,

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all’eutanasia ed a tutta quella mentalità di morte che attenta ogni giorno le vite, cercando di insinuarsi in vari modi nel sistema sociale. Una corona di fiori, adagiata sulle acque, ha ricordato e salutato suggestivamente i milioni di bimbi trucidati dall’aborto.

Aprile 2010:

- Formazione in sede: “Lo spirito del vero militante cattolico” Padre Marc Hausmann.

L’illustrissimo relatore, ricordiamo uno tra i massimi e più giovani teologi dell’Università Urbaniana, ha voluto onorarci e deliziarci con una delle sue più sofisticate, ma allo stesso tempo semplici e dirette lezioni, riguardo lo stile di vita di un vero militante cattolico, che potremo riassumere con i famosi motti “Ora et Labora” e “Vita super terram militia est”.

- Affissioni manifesti Circolo Giovanile S. Luigi IX

- Affissione striscione: “ Non praevalebunt! W il Papa!” e S. Messa in antico rito romano in onore del V anniversario all’elezione del S. Padre al soglio pontificio. Il tutto anche per esprimere solidarietà al Papa, bersaglio in questi ultimi tempi, di numerosi e virulenti attacchi anticristiani.

- XVIII Anniversario del nostro Movimento con S. Messa in rito romano antico e cena.

Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta!

Un anno di dura militanza che ci ha forgiato ancor di più, aumentando il numero dei nostri appartenenti e facendoci assaporare meglio il gusto di una vita spesa per il bene comune. Grazie a tutti!

- Affissione striscione: “Rosarno: meglio 2 giorni da innocente che 100 anni da abortista!”

Il Movimento politico cattolico "Militia Christi" ha reso onore al bimbo di Rosarno sopravvissuto miracolosamente per due giorni ad un brutale aborto terapeutico.Il movimento, che ha sempre difeso la vita umana innocente, bolla come disumano l'omicidio-aborto, impegnandosi con maggior forza ancora perchè l'infame "legge" 194 sia cancellata dall'ordinamento giuridico italiano.

Maggio 2010:

- Affissione pro Eluana Circolo Giovanile S. Luigi IX ed aggressione centro sociale Corto Circuito.

Intorno alla mezzanotte, a Piazza Lamaro, alcuni militanti del Circolo giovanile S. Luigi IX, di Militia Christi, sono stati brutalmente aggrediti, durante un'affissione di manifesti in onore di Eluana Englaro, contro eutanasia e biotestamento, da alcuni elementi dell'estrema sinistra, molto probabilmente appartenenti al limitrofo centro sociale "Corto circuito".

Durante questo vile agguato nella notte, gli ultrà di sinistra hanno infierito a colpi di casco contro i giovani cattolici, che si sono difesi. Uno dei ragazzi di Militia Christi è rimasto lievemente ferito al volto dalle schegge dei finestrini della sua auto mandati completamente in frantumi, mentre un altro ha riportato una forte contusione alla testa. Ai centri sociali, alla loro violenza ed intolleranza, come alla complicità politica di chi li protegge o non li sgombera, Militia Christi risponde semplicemente:

NON CI FERMERETE!

- Processo MC con volantinaggio davanti al Tribunale

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- Angelus pro il Papa

Il Movimento Politico Cattolico Militia Christi, con l'adesione di "Vita Umana Internazionale" e con la presenza di Monsignor Barreiro, direttore dell'ufficio romano di "Vita Umana Internazionale", ha partecipato, Domenica 16 Maggio, al "Regina Coeli" in Piazza San Pietro, prendendo parte alla manifestazione organizzata a sostegno del Santo Padre, per testimoniargli, con i fatti, il nostro affetto.

- Pellegrinaggio a Torino per l’ostensione della Sacrta sindone ed affissione locandina sulla sede di EXIT

Il Movimento Politico Cattolico Militia Christi, ha affisso una locandina in onore di Eluana Englaro ed in difesa della vita, dal concepimento fino alla morte naturale, davanti alla sede della iniqua associazione pro eutanasia "Exit", in Via Monte Cucco 144 a Torino.La locandina recita:"Per Eluana, difendiamo la vita! No all'Eutanasia, alla "194", alla Ru486!"Il

- Affissione striscione contro i centri sociali. In risposta all’aggressione subìta da alcuni nostri militanti abbiamo affisso uno striscione nella zona del centro sociale Corto Circuito di Roma con scritto: “La vostra violenza non fermerà il nostro grido di verità!”.

– Formazione in sede: “Analisi e strategie militanti contro la 194” Roberto

- Formazione in sede Circolo Giovanile S. Luigi IX su “S. Luigi IX: il Re Crociato”

- Comunicato stampa:

Sgomenti bolliamo come disumana l’azione delle forze militari israeliane contro le navi della compagine multinazionale di attivisti umanitari che,

ancora in acque internazionali, voleva portare aiuti - cibo e venti sedie a rotelle - alla popolazione palestinese di Gaza, ormai costretta a vivere al limite della sussistenza, in condizioni di estrema povertà.

Evidentemente Israele ha ritenuto una grave minaccia alla sicurezza nazionale la presenza di pacifisti armati di fionde e bastoni!..

La reazione spropositata e aggressiva dei soldati israeliani - che hanno aperto il fuoco provocando la morte di decine di persone - è una ulteriore dimostrazione della violenza di un regime totalitario che da anni calpesta i diritti umani di un popolo, quello palestinese, ormai ridotto alla fame, nel totale silenzio della comunità internazionale, ciecamente asservita alla lobby sionista (da non confondersi con tutti gli Ebrei).

Veramente viene da pensare che Gaza assomigli sempre più ad un campo di concentramento a cielo aperto.

- Giugno 2010:

– Affissione striscione: “RU 486 – l’evoluzione della strage abortista” davanti all’ospedale Grassi di Ostia.

Tentata affissione dello striscione:”Frattini: ministro d?Israele” e fermo della polizia.

- Affissione striscione antisatanista: “Crash satanism!” da parte anche del piccolissimo militante Michele figlio di Alessio per contrastare un concerto di satanisti a Roma.

- S. Messa in difesa del Crocifisso per la pronuncia della Corte Europea.

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Luglio 2010:

- Contrasto al Gay Pride.

Il Movimento Politico Cattolico "Militia Christi", in occasione del nefasto gay pride 2010 - che si terrà per le strade di Roma - ha affisso uno striscione vicino al Colosseo con su scritto:" Gay-pride: “diritti” alla perversione!" L'iniziativa vuole rimarcare come manifestazioni del genere, oltre ad essere oscene ed immorali, nonchè lesive del carattere sacro della città eterna, come capitale del cattolicesimo, e profondamente anticristiane - con parodie del Papa e insulti alla Chiesa - siano anche negative per tutti quegli omosessuali onesti che vivono la propria condizione con disagio e non condividono la mentalità delle lobby omosessuali. "Militia Christi", rimarca con forza l'assurdità di richieste impossibili ed innaturali, come le "nozze gay" e l'adozione di bimbi per "coppie" gay, che le lobby omosessuali osano definire "diritti", annunciando che continuerà sempre a lottare , con mezzi moralmente leciti, perchè i veri diritti naturali dell'uomo non vengano traditi, umiliati e calpestati.

- Formazione pro Eluana Fabrizio

- S. Messa in antico rito romano per la chiusura dell’anno sociale

- Affissione striscione: “Castit art: l’arte della dignità umana!” per contrastare una manifestazione pornografica a Roma.

Settembre 2010:

- Commemorazione dei Caduti Pontifici

Prima una conferenza dal titolo:" Porta Pia. 1870-2010: Italia cristiana o Italia laicista?" relatore Fabrizio Lastei.

Militia Christi, a 140 anni dai tragici eventi che portarono le truppe del liberal-massonico Regno sabaudo ad invadere lo Stato Pontificio, allora libero, sovrano e popolare, vuole rendere così onore a chi ha sacrificato la propria vita per difendere la Chiesa e il Santo Padre Pio IX - tesaurizzando così il suo patrimonio spirituale di fede e fortezza cristiana conclamato dalla stessa autorità della Chiesa mediante la Sua beatificazione - ribadendo ancora una volta la necessità che l'Italia riconosca le proprie radici cristiane, per conseguire così quell'unità nazionale da più parti invocata, ma che per essere autentica, deve avere come fondamento anche la giustizia e la verità dei fatti.

Commemorazione dei caduti pontifici a Porta Pia:

Messa in suffragio delle anime dei caduti in difesa di Roma cristiana.

Deposizione di una corona di fiori alla presenza del Principe Ruspoli che per l’occasione ha omaggiato la cerimonia della bandiera storica degli Zuavi cha ha sventolato ancora per le strade di Roma.

- Processo penale per aver definito “assassini” i Radicali, riguardo il caso Welby.

Oltre al processo civile in corso, per il quale siamo stati condannati in primo grado ad un risarcimento di circa 70.000

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euro!!! Solo per aver definito “assassini” i Radicali mentre uccidevano Welby, abbiamo subìto, nella persona del nostro Rappresentante legale Fabrizio Lastei, anche un processo penale, che si è concluso, grazie a Dio, con una condanna simbolica (di fatto un’assoluzione) di € 1.000 da non versare e senza menzione della condanna.

Il magnifico e profondo intervento difensivo durante il processo, ha messo in luce l’assurdità di ciò che stiamo subendo, in quanto siamo processati solo per esprimere una doverosa opinione contro chi si erige “paladino della libertà di espressione”, come si autodefiniscono i

Radicali che vanno sotto S. Pietro ad offendere il Santo Padre, la Chiesa e la religione Cattolica.

Tra l’altro ricordiamo che per il suddetto fatto gli stessi Radicali sono stati indagati per lungo tempo, dalla Procura dello stato italiano per omicidio volontario, quindi avrebbero dovuto denunciare per coerenza anche gli organi dello stato che li ha considerati possibili assassini.

Infatti le norme penali vigenti in materia art.579 e 580 c.p. condannano l’omicidio del consenziente ed il suicidio assistito…perché allora e su quali basi hanno condannato noi invece di loro?!? Solita manovra ideologica o troppo

occulto potere nella magistratura? Staremo a vedere…

Rimane comunque il fatto che i Radicali sono dei settari individui che strumentalizzano e sacrificano le vite umane degli altri per biechi e perversi scopi politici, pretendendo dagli oppositori, come le associazioni cattoliche,, di pagarli pure con i beni familiari…VERGOGNATEVI! Non ci fermerete!

- Comunicato stampa sull’Euro gay-pride: E' notizia del giorno che la città di Roma ospiterà, il prossimo Giugno 2011, l'"Euro Pride", il vergognoso appuntamento che vedrà sfilare per le strade della Capitale un massiccio corteo di associazioni omosessuali, che porteranno con loro le rivendicazioni di inesistenti "diritti", comprese le richieste di adozioni di bambini, con tutta la "coreografia" di offese al Santo Padre e alla Chiesa.

Il Movimento Politico Cattolico "Militia Christi", fin d'ora, si adopererà con ogni mezzo moralmente lecito per impedire che

un evento del genere si possa realizzare sul suolo di Roma, impegnandosi a coinvolgere i consiglieri dei vari Municipi di Roma, in primis il "I Municipio", e lo stesso Campidoglio.

Il Movimento, certo che il buonsenso prevarrà sulle pressioni ideologiche, ricorda che manifestazioni del genere, non solo non sono espressione di vera libertà, ma sono altamente offensive della Fede, e contrarie al patrimonio spirituale, culturale e umano del popolo di Roma

Roberto

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IL CARATTERE SPONSALE DELL’AMORE

Cfr. Catechismo della Chiesa cattolica n. 2357/2359

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C'è un impegno costante e pressante nel propagandare le istanze gay. Una campagna così martellante e invadente che solo nei regimi più liberali può esistere. Giocoforza ci siamo trovati a dover reagire e a conquistarci il nostro spazio per poter rappresentare quella voce del no che la parte sana della nostra 1 PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA SESSUALITA' UMANA: VERITA' E SIGNIFICATO Orientamenti educativi in famiglia 8 Dicembre 1995 n.16

società dovrebbe rappresentare. Dopo lo striscione al Colosseo e i nostri vari comunicati 2 si è aperto un dibattito (o meglio siamo stati prima attaccati) sulle pagine del nostro Blog3 e l'occasione di poter partecipare alla trasmissione Domenica 5. La serena testimonianza del nostro militante in contrasto con lo squilibrio palese delle tesi (ma sono più che altro suggestioni) avverse ci ha guadagnato la stima di molti e fornito l'opportunità di poter parlare di noi anche in una trasmissione radiofonica ("in diretta dal cuore" radio R2 giovedì 4 novembre dalle ore 22.00). In questa trasmissione sono stati evidenziati tutti i meccanismi dialettici capaci di costruire il consenso attorno ad una questione, i modi occulti per dirigere il dialogo dalla propria parte e il tentativo, questo palese, di delegittimare in toto la posizione cattolica. Eppure è questa quella del buon senso e dell'evidenza; l'ordine naturale (voluto da Dio) ha costituito la polarità e insieme la complementarietà dei sessi per quell'unione coniugale fruttuosa per la trasmissione della vita. “Questa capacità di amare come dono di sé ha pertanto una sua ‘incarnazione’ nel carattere sponsale del corpo in cui si iscrive la mascolinità e la femminilità delle persone”.4 Quando si parla per l'omosessualità di tendenza oggettivamente disordinata non si fa altro che ripetere una verità vecchia (e che durerà) quanto l'uomo (e la donna), una verità che coinvolge l'uomo in tutti i suoi aspetti; quello fisico, quello affettivo, quello relazionale e quello psichico.5 A ben guardare sono qui in gioco due concezioni diverse sull'uomo; quella che vede la sua natura ferita dal peccato e chi considera quest'ultimo una sovrastruttura sociale. Quest'ultima concezione è talmente poco realistica che, se portata alle estreme conseguenze, permetterebbe di assecondare ogni istinto in una spirale di autodistruzione. Oltre ad una miopia sulla condizione umana si 2 cfr. MC in azione su questo numero 3 http://circologiovanilesanluigi.splinder.com/ 4 Sess. Umana n.10 5 Sess. Umana n.13

La castità è l’energia spirituale che libera l’amore dall’egosmo e dall’aggressività 1)

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aggiunge, riguardo il tema dell'omosessualità, una certa ipocrisia. Porto proprio un esempio tratto dall'attualità; Berlusconi ha esordito da supermacho dicendo: "meglio guardare le belle donne che essere gay" suscitando il solito vespaio. Molti giornali però, in precedenza, hanno parlato di lui come di una persona malata per le sue note attenzioni alle avvenenti fanciulle. Insomma lo si può dire a Berlusconi ma non all'omosessuale verso il quale scatta puntuale l'accusa di omofobia; termine forgiato6 (come la neolingua paventata da Orwell nel suo libro 1984) per portare davanti ai tribunali chiunque osa opporsi alla mentalità omosessualista. Guai a dire che l'omosessualità è un disturbo; anche la parola "disordinata" suscita la reazione scomposta di una Concia. Dietro c’è la volontà di imputare alla società le ragioni di una devianza, non nel senso che questa è responsabile per il suo continuo bombardamento sessuale e per l’edonismo diffuso; anzi la “colpa” della società è che non accetta comportamenti oggettivamente (per i “relativisti” solo soggettivamente) devianti. Non ci vuole un grande sforzo di immaginazione per vedere dove può portare questo relativismo morale in altri campi, o nello stesso riguardo per esempio la tematica della pedofilia; la strategia politica volta a “rivoluzionare i costumi” non se ne cura, e continua a obbligarci all’accettazione coatta del suo modello ideologico, una sorta di “pensiero magico” da imporre pure sulla realtà. Per perfezionare questa strategia bisogna scalzare l'unicità e la normalità della famiglia, sola molecola capace di costruire il tessuto sociale, fingendo che i suoi poli (+ e -) che la rendono lega siano intercambiabili (-- o ++); questo è un vero e proprio attentato all'unica istituzione che protegge ogni individuo dalla massificazione e che lo rende forte di fronte allo Stato ". Dissolvere questa 6 Crisi di verità significa, in primo luogo, crisi di concetti. I termini « amore », « libertà », « dono sincero », e perfino quelli di « persona », « diritti della persona », significano in realtà ciò che per loro natura contengono? Lettera alle famiglie di Giovanni Paolo II del 1994 al n.13

cellula, renderla semplice luogo di compagnia, di uso comune di un letto o di un frigorifero 7 è l'ultimo atto di quel "divide et impera"8 .per togliere all'uomo ogni libertà e autonomia. Per questo l'individualismo e l'atomismo dei esasperato radicali si sta saldando in maniera sempre più terrifica con lo statalismo dei sinistri in questa come in (vedi "Vieni via con me") altre questioni. E chi è il nemico da abbattere? Esatto proprio la Chiesa; come se fosse stata lei ad inventare la famiglia (ma se c'è il celibato dei preti…) e non essere questa la cosa che accomuna gli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Bisogna essere ciechi per non vedere che "l'amore tra uomo e donna, nel quale corpo e anima concorrono inscindibilmente e all'essere umano si schiude una promessa di felicità che sembra irresistibile, emerge come archetipo di amore per eccellenza, al cui confronto, a prima vista, tutti gli altri amori sbiadiscono."9 Purtroppo però ad essere minacciata è proprio questa inscindibile unione tra corpo e anima; troppo spesso l'amore diventa consumo dell'altro, di sè stessi, inseguimento degli istinti; ecco cosa hanno in comune un Vendola ed un Berlusconi; tutti e due stanno sul fronte della civiltà del prodotto e del godimento fine a sè stesso contrapposto alla civiltà dell'amore.10

7 proposta di legge finlandese cit. Europaoggi del 07.05.06 "Di Famiglia ce n'è una sola" Giovanni Martino 8 cfr. The superstition of divorce G.K. Chesterton; “With the solidarity of the family society has lost that elemental force which Montesquieu defined and called 'honour.' Society has isolated its members the better to govern them, and has divided in order to weaken”; con la solidarietà familiare la società ha perso quella forza che Montesquieu chiamava onore, la società ha isolato i suoi membri per meglio governarli, li ha divisi per indebolirli 9 Caritas in Veritate pref. 10 Sess. Umana n.11 e Lettera alle Familglie n. 13

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Proprio perché si è su quest'ultimo fronte, però, non si può lasciare la società e le singole persone in balia dei propri istinti, ma si deve indicare una traguardo più alto dove tendere con la disciplina della propria sessualità e con una visione integrale dell'uomo che, contro ogni determinismo biologico (sfruttato per propaganda politica11 senza curarsi di possibili implicazioni eugenetiche), non lo privi della sua autonomia e volontà. Proprio su queste basi è auspicabile un aiuto psicologico capace di spezzare queste catene (al di là di una predisposizione o meno a portarle), spesso rese più pesanti dal vizio, dalla sua pubblica accettazione e promozione; e non invece abbellirle. Purtroppo però non è così facile portare quest'aiuto; le lobby gay12 trattano come criminale una scienza non allineata ai loro dettami che cerca di rimuovere i condizionamenti a volte precoci che hanno strutturato una personalità più omoaffettiva e riscono ad emarginare13 questi pochi coraggiosi che vanno (con buoni risultati14) controcorrente. Contraddittoriamente vengono promosse tutte quelle sperimentazioni sociali foriere di autentiche tragedie come le teorie del genere15 che al contrario del "gay si nasce" ritengono che addirittura il sesso si frutto di una costruzione sociale e pretendono di cambiarlo a piacimento. E’ quindi una morsa a tenaglia quella che sta avvolgendo la società occidentale sempre più priva di un’ identità e di una direzione. Buona parte della confusione è dovuta anche all’equivoco femminista che pensando di 11 Alcune considerazioni concernenti la risposta a proposte di legge sulla non discriminazione delle persone omosessuali J. Ratzinger 24 Luglio 1992 n.10-14 12http://omosessualitaeidentita.blogspot.com/2008/01/omosessualita-non-piu-un-comportamento.html 13 http://www.noriparative.it/ 14 Emblematico il caso di Luca di Tolve che adesso dirige il gruppo Lot http://www.gruppolot.it/ 15 cfr. la storia di Bruce/Brenda/David Reimer su "Come scegliere il proprio orientamento sessuale" R. Marchesini Ed. Fede e Cultura

liberare la donna l’ha resa una brutta copia del maschio. Quello che non si capisce è che la sessualità16 (siamo tutti xx o xy) struttura anche comportamenti e attitudini che vanno valorizzati e non repressi. I modelli maschili17 e femminili autentici sono importanti tanto nella famiglia quanto nella società. Purtroppo invece si tende a dare un modello unico a cui donne uomini si devono omologare18 in un malinteso senso d’uguaglianza che diventa invece livellamento, oppure si crede che l’uno e l’altra siano intercambiabili in un’autarchia solipsistica e non ambedue necessari l’uno all’altra. La perdita di questa dualità essenziale insieme a quella del mistero e del fascino dell’altro sesso consumato come un fardello da togliersi il prima possibile e non come un dono e una scoperta autentica per l’altro, non un altro generico ma quella persona (unica come te, ma complementare) che si sceglie, oltre al livellamento con le altre forme d’amore, d’affetto, d’amicizia sono le cause delle crisi familiari e matrimoniali19 e quindi di questa società20 che ci vuole tutti individui ( la famiglia è infatti comunione e prima comunità.21), atomi da poter spostare a piacimento. Un ulteriore fronte di quella civiltà del prodotto figlia del positivismo che porta all’agnosticismo in campo teorico e all’utilitarismo in campo pratico22 è rappresentato poi dal “libero amore” che è tannto più pericoloso perché proposto di solito

16 Sess. Umana n.13 17 Il padre che ispira la sua condotta ad uno stile di dignità virile, senza maschilismi, sarà un modello attraente per i figli ed ispirerà rispetto, ammirazione e sicurezza nelle figlie” in Sess.Umana n.59 18 Non si dovrebbero ignorare o minimizzare le effettive differenze fra i due sessi Sess. Umana 80 19 Il matrimonio, che sta alla base dell'istituzione familiare, è costituito dal patto con cui « l'uomo e la donna stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione ed educazione della prole ». Lett. Alle famiglie n.17 20 La famiglia è soggetto più di ogni altra istituzione sociale Lettera alle famiglie n.15 21 Lettera alle familgie 10 22 Sess. Umana n.24

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come un sentimento vero mentre di fatto distrugge l’amore23 e dal cosiddetto « sesso sicuro », propagandato dalla « civiltà tecnica », (che) è in realtà, sotto il profilo delle esigenze globali della persona, radicalmente non-sicuro, ed anzi gravemente pericoloso. La persona, infatti, vi si trova in pericolo, così come, a sua volta, in pericolo versa la famiglia. Qual è il pericolo? È la perdita della verità su se stessa, a cui si unisce il rischio di perdita della libertà e, conseguentemente, di perdita dello stesso amore.24 L’unico antidoto a tutto ciò è servire la Verità nell’Amore.

Armando

23 Lett. Famiglie n.14 24 Lettera alle famiglie n.13

Nota sulle parole estrapolate dal libro del Papa “Luce del mondo”

“Ci può essere una fondamento nel caso di alcuni individui, come nel caso di prostituti maschi che usino il preservativo, quando questo può essere un primo passo nella direzione di una moralizzazione, una prima assunzione di responsabilità, sulla strada del recupero della consapevolezza che non tutto è consentito e che non si può fare ciò che si vuole. Ma non è davvero il modo di affrontare il male dell'infezione da HIV. Questo può basarsi solo su di una umanizzazione della sessualità. Sta dicendo, allora, che la Chiesa cattolica non è del tutto contraria in linea di principio all'uso dei preservativi? La Chiesa ovviamente non lo considera come una soluzione reale o morale, ma, in questo o in quel caso, ci potrebbe essere ciononostante, nell'intento di ridurre il rischio di infezione, un primo passo di un movimento verso un modo diverso, un altro modo umano, di vivere la sessualità.”

Il Papa parla in pratica di un passo verso una regolamentazione della condotta in ambiente di prostituzione omosessuale dove si sa che lo stile di vita ha contribuito alla diffusione del virus. Naturalmente questo non qualifica l’atto come morale, ma considera la maggiore responsabilità sentita in quell’atto da parte del prostituto. Ora se questo è il senso, diciamo, molto pratico, come si può pensare che il Papa appoggi il sesso disordinato o magari l’uso del preservativo condannato qualche riga prima?

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L’attacco alla Chiesa e i preti pedofili

“Mentite, mentite, a furia di mentire qualche cosa resterà”

Voltaire

Dalla primavera del 2010 giornali, televisioni e un po’ tutti i mezzi di comunicazione italiani e non, fanno a gara nel segnalare e denunciare “nuovi” casi di pedofilia commessi da preti o religiosi; non passa giorno che non emerga qualche “nuovo” caso di prete pedofilo o in cui non vengano raccontati nuovi inquietanti dettagli di tali tristi vicende.

Così, se si prestasse fede a tale “chiacchiericcio” (come, fin troppo benevolmente Benedetto XVI l’ha definito), la Chiesa altro non sarebbe che un turpe guazzabuglio di pedofili, omosessuali e ladri (altro tema caro a certa stampa) protetti e coperti da Vescovi, Cardinali e dal Papa stesso, che pretenderebbero poi di imporre al mondo una Fede e una Morale che essi stessi per primi non osserverebbero.

Cosa c’è di vero in tutto questo?

In realtà molto poco; ma andiamo per gradi.

Per capire bene il delicato momento che stiamo vivendo è opportuno introdurre il concetto sociologico di panico morale. Per esso si intende “problema socialmente costruito caratterizzato da un’amplificazione sistematica dei dati reali, sia nella rappresentazione mediatica sia nella

discussione politica”;25 altri tratti caratteristici del panico morale sono il far apparire come nuovi ed in aumento problemi già noti da tempo e presentare statistiche ingigantite in modo assolutamente gratuito. Riguardo il problema dei preti pedofili, gli elementi caratteristici del panico morale sono tutti presenti: dati e statistiche gonfiati a dismisura, casi presentati come “nuovi” mentre sono noti da tempo, e martellamento mediatico ossessivo.

Il problema…

Prima di tutto partiamo dai fatti: ci sono alcuni preti pedofili; per quanto ciò possa essere duro da digerire: alcuni sacerdoti si sono macchiati di questo crimine orrendo e alcuni Vescovi, essendo venuti a conoscenza dei casi non hanno agito con la dovuta fermezza. Premesso poi, che se si fosse trattato anche di un solo caso sarebbe comunque uno di troppo, bisogna stabilire quanti siano stati i casi reali, perché un conto è se si tratta di pochi episodi isolati (come è in realtà) un altro se si tratta di un male diffuso in modo endemico (come non è, ma vorrebbero farci credere).

…e le reali dimensioni di esso

Si è detto che il punto di partenza per la creazione di un panico morale è 25 Agnoli F. – Bertocchi L. – Guzzo G. – Introvigne M. – Volontà L., Indagine sulla pedofilia nella Chiesa, Fede & Cultura (2010) pag. 5.

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l’amplificazione sistematica dei dati: visto che non ci è possibile analizzare caso per caso vediamo, a titolo esemplificativo, quanto successo nel luogo dove forse lo scandalo è stato maggiore, cioè gli USA. Qui, tra gli altri, soprattutto il New York Times e il Los Angeles Times hanno imbastito una vera e propria campagna di odio anticattolico presentando come endemico il problema dei preti pedofili.26

Ma i numeri danno torto a questi mezzi d’“informazione”: la laica John Jay College of Criminal Justice della City University of New York nel 2004 ha infatti presentato uno studio (National Review Board for the Protection of Children and Young People) dal quale emerge che dal 1950 al 2002, dei 4392 sacerdoti statunitensi su 109.000 che sono stati accusati di aver avuto relazioni sessuali con minorenni, solo 958 sono stati poi riconosciuti colpevoli. Tra questi 958 poi, molti casi (il 78,2%) non possono nemmeno definirsi come rapporti pedofili perché la vittima è sì minorenne, ma ha già superato la soglia della pubertà, come nei pur disgustosi casi in cui sono coinvolti sedicenni o diciassettenni.27

Non vanno infine dimenticati i casi di innocenti calunniati: emblematico il caso di don Giorgio Covoni, bravissimo sacerdote falsamente accusato di essere a capo di un gruppo di satanismi pedofili e stroncato da un infarto nello studio del suo avvocato.28

26 Cfr. Introvigne M., Preti pedofili, San Paolo (2010) e Agnoli F. – Bertocchi L. – Guzzo G. – Introvigne M. – Volontà L., Indagine sulla pedofilia nella Chiesa, Fede & Cultura (2010). 27 Agnoli F. – Bertocchi L. – Guzzo G. – Introvigne M. – Volontà L., Indagine sulla pedofilia nella Chiesa, Fede & Cultura (2010) pag. 7. 28 Introvigne M., Preti pedofili, San Paolo (2010) pag. 31.

Mistificazioni e silenzi

Il panico morale si alimenta con vere e propri mistificazioni: esemplare è il caso del “documentario” della BBC (emittente da sempre nota per il suo spirito laicista) Sex Crimes and the Vatican datato ottobre 2006; tale “documentario”, pieno per il resto di distorsioni, mistificazioni ed errori, presenta come la lettera dell’allora Cardinal Joseph Ratzinger De delictis gravioribus del 18 maggio 2001 come un documento segreto che avesse la funzione di spingere i vescovi a coprire i crimini sessuali; in verità la lettera De delictis gravioribus, che fu pubblicata su internet e sul bollettino ufficiale della Santa Sede, ribadiva che tali crimini, in ambito ecclesiastico, erano di pertinenza della Congregazione della Dottrina della Fede, senza entrare in merito alle questioni riguardanti la giustizia ordinaria che per definizione non la riguardano. Il “documentario” estende poi tale falsa accusa di coprire questi crimini, pena la scomunica, anche all’istruzione Crimen sollicitationis (Congregazione Sant’Uffizio, 1962); ma quest’ultimo documento dice proprio il contrario: al paragrafo 16 si invita ogni vittima di abusi a denunciare il criminale, al paragrafo 17 tale invito viene esteso a chiunque venga a conoscenza di tali abusi; nel paragrafo 18 viene minacciato di scomunica chiunque non ottemperi tali obblighi.29 Si tratta in realtà di direttive che vanno verso un ulteriore inasprimento verso i preti rei di pedofilia; tutto il contrario di quello Sex Crimes and the Vatican vorrebbe farci credere.

29 Introvigne M., Attacco a Benedetto XVI Fede & Cultura (2007) pagg. 7-16.

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I laicisti che si scagliano con tanto furore contro la Chiesa Cattolica soffrono poi di una singolare amnesia quando gli stessi problemi si ripresentano poi in altri ambienti; emblematico il caso del New York Times (giornale di proprietà ebraica) che non ha neanche riportato i tristissimi casi di abusi su minori consumati nelle scuole rabbiniche negli USA.30 Così tutto il clamore e l’enfasi usati nel segnalare i casi presenti nella Chiesa Cattolica cessano quando lo stesso problema si presenta, e ciò in maniera numericamente assai più preponderante, presso le sette protestanti o la chiesa anglicana.31

Il reale intento delle lobby laiciste

Appare oramai evidente la strategia delle lobby laiciste che hanno montato il caso: poiché non si riesce a screditare Benedetto XVI a livello filosofico e teologico, tali lobby usano i casi dei preti pedofili per provare a incrinare l’autorità del Papa e poter indisturbati portare avanti i loro piani demoniaci: rimozione del Crocifisso dai luoghi pubblici, disgregazione della famiglia, incremento degli aborti, “diritti” alle coppie di fatto, eutanasia, contraccezione, etc. Da notare inoltre, che tale vile e spregevole strategia in realtà non è nuova, ma fu già usata dai

30 http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=9813:scuole-ebraiche-americane-e-scandalo-pedofilia&catid=35:worldwide&Itemid=152

31 Introvigne M., Preti pedofili, San Paolo (2010) pagg. 35-39.

nazionalsocialisti;32 cambiano i nemici della Chiesa, non i loro metodi.

È poi palese che a coloro che attaccano la Chiesa, dei diritti dei bambini non importa in realtà nulla: si tratta poi infatti delle stesse persone che difendono il “diritto” all’aborto, il “diritto” a utilizzare gli embrioni umani per esperimenti, il “diritto” alla RU 486, il “diritto” alla fecondazione assistita, il “diritto” di adozione alle coppie omosessuali, e via dicendo. Ci si potrebbe inoltre chiedere dove fossero tali difensori dei diritti dei bambini quando, pochi anni fa, nell’indifferenza complice generale, veniva fondato in Olanda l’NVD il primo, e speriamo ultimo, partito dei pedofili che la storia ricordi.

Senza dimenticare anche motivazioni bassamente materiali, vale a dire i risarcimenti plurimilionari che in gran parte finiscono nelle tasche degli avvocati, l’attacco alla Chiesa Cattolica e al Papa va letto tenendo presente il momento storico presente: è evidente che il Cattolicesimo è l’unico baluardo indistruttibile che il mondialismo massonico-sionista non riesce a infrangere; le forze che governano il mondo sanno fin troppo bene che, finché ci sarà la Chiesa Cattolica, il loro progetto di creare un mondo senza Dio in cui regni solo la volontà e l’arbitrio dell’uomo, in cui la sola verità riconosciuta è solo quella che non esistono verità, in cui per libertà si intende dare sfogo ai propri peggiori istinti, non avrà mai del tutto luogo. E non possono perdonare a Benedetto XVI di aver strappato loro la maschera, di aver denunciato che dietro la benigna apparenza della democrazia si nasconde la dittatura del relativismo e che dietro l’apparente “umanesimo” del mondo moderno si cela una volontà annichilente che

32 Cfr. Mosse G., Sessualità e nazionalismo, Laterza (1996).

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vuole solo distruggere l’uomo. Da ciò tutti i numerosi attacchi che il Papa ha dovuto sopportare. Non si pensi però che tali attacchi siano esclusivamente provenienti da ambienti esterni, tutt’altro: gli attacchi più gravi vengono dall’interno della Chiesa stessa, da quegli ambienti che seguendo una falsa interpretazione del Concilio Vaticano II si sono “aperti al mondo” con il risultato che, invece di convertire il mondo, da esso si sono fatti convertire; da qui i cattolici “adulti” pro aborto, pro eutanasia, pro unioni omosessuali i quali sono poi i migliori alleati che le varie lobby anticristiane potessero avere; e non c’è dubbio che per tali “cattolici” la salita al soglio pontificio di un Papa che ha fatto dell’ermeneutica della continuità nella Tradizione del Concilio Vaticano II la cifra del suo pontificato33 sia stato un durissimo colpo.

Le reali cause dell’aumento della pedofilia

Ma quali sono le reali cause del pur presente aumento dei casi di pedofilia? Certamente non il celibato dei preti come alcuni vorrebbero dal momento che 999 casi su 1000 di pedofilia avvengono in ambienti mondani in cui il celibato non si sa nemmeno cosa sia…

Si può innanzitutto osservare che “seppure ci sono stati casi di abuso di minori da parte di sacerdoti in ogni anno, il numero è salito in modo drammatico negli anni Sessanta e Settanta. Dopo aver raggiunto l’apice negli anni Settanta il numero degli incidenti è sceso negli anni 1980 e 1990”.34 Ciò non è casuale;

33 Benedetto XVI, Il Concilio Vaticano II quarant’anni dopo (2006). 34 National Review Board for the Protection of Children and Young People, 2004, 23 apud Introvigne M., Preti pedofili, San Paolo (2010) pag. 11.

proprio in negli anni Sessanta e Settanta infatti aveva corso in Occidente quella che qualcuno ha giustamente definito la IV Rivoluzione (le prime tre essendo state eresia protestante, Rivoluzione Francese, Rivoluzione Russa) che ebbe il suo culmine nel tristemente noto ’68. Negli anni Sessanta “Daniel Cohn Bendit leader del Sessantotto francese, oggi capogruppo dei Verdi all’Europarlamento, […] firmò un manifesto in difesa della pedofilia, su “Liberation”, insieme ad altri intellettuali francesi; […] In quegli stessi anni Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Michel Foucault, Jack Lang, futuro ministro francese […] firmarono una petizione in cui si reclamava la legalizzazione dei rapporti sessuali coi minori”.35 La rivoluzione degli anni Sessanta, che non fu consumata con armi ma operò a livello spirituale disgregando interiormente gli uomini, toccò anche la Chiesa; si è già accennato ad una falsa interpretazione del Concilio Vaticano II che proprio in quegli anni si era appena concluso; i risultati disastrosi di tale falsa esegesi sono elencati dal Papa nella Lettera ai Cattolici d’Irlanda: “Si è verificato un rapidissimo cambiamento sociale, che spesso ha colpito con effetti avversi la tradizionale adesione del popolo all’insegnamento e ai valori cattolici. Molto sovente le pratiche sacramentali e devozionali che sostengono la fede e la rendono capace di crescere, come ad esempio la frequente confessione, la preghiera quotidiana e i ritiri annuali, sono state disattese. Fu anche determinante in questo periodo la tendenza, anche da parte di sacerdoti e religiosi, di adottare modi di pensiero e di giudizio delle realtà secolari senza sufficiente riferimento al Vangelo. Il

35 Agnoli F. – Bertocchi L. – Guzzo G. – Introvigne M. – Volontà L., Indagine sulla pedofilia nella Chiesa, Fede & Cultura (2010) pag. 27

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programma di rinnovamento proposto dal Concilio Vaticano II fu a volte frainteso.”36

Ecco chi ha realmente provocato l’aumento della pedofilia.

La reale soluzione al problema della pedofilia (di preti e non) è quindi uno solo: vivere come Cristo ci ha insegnato e come la Chiesa ci ha trasmesso, senza cedimenti di alcun tipo verso il mondo moderno, fedeli al Papa e alla Tradizione.

W Cristo Re!

Marcello

36 Benedetto XVI, Lettera ai Cattolici d’Irlanda (2010) paragrafo 4.

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Proprio Venerdì 19 Novembre si è svolta nei locali dell’Associazione una formazione sulla dottrina sociale della Chiesa, l’economia, il lavoro e il vero progresso umano prospettando come soluzioni per uscire da una crisi che non è solo economica l’attuazione della solidarietà e della sussidiarietà insieme ad un ritorno alla sobrietà.

(Angelus del 14.11.2010)

Occorre puntare, allora, in modo veramente concertato, su un nuovo equilibro tra agricoltura, industria e servizi, perché lo sviluppo sia sostenibile, a nessuno manchino il pane e il lavoro, e l’aria, l’acqua e le altre risorse primarie siano preservate come beni universali (cfr Enc. Caritas in veritate, 27).

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La Comunicazione nell’era di internet

immagine tratta dal sito worldonfire.org

Oggi non pochi giovani, storditi dalle infinite possibilità offerte dalle reti informatiche o da altre tecnologie, stabiliscono forme di comunicazione che non contribuiscono alla crescita in umanità, ma rischiano anzi di aumentare il senso di solitudine e di spaesamento. Dinanzi a tali fenomeni, ho parlato più volte di emergenza educativa, una sfida a cui si può e si deve rispondere con intelligenza creativa, impegnandosi a promuovere una comunicazione umanizzante, che stimoli il senso critico e la capacità di valutazione e di discernimento. Anche nell’odierna cultura tecnologica, è il paradigma permanente dell’inculturazione del Vangelo a fare da guida, purificando, sanando ed elevando gli elementi migliori dei nuovi linguaggi e delle nuove forme di comunicazione. Per questo compito, difficile e affascinante, la Chiesa può attingere allo straordinario patrimonio di simboli, immagini, riti e gesti della sua tradizione. In particolare il ricco e denso simbolismo della liturgia deve splendere in tutta la sua forza come elemento comunicativo, fino a toccare profondamente la coscienza umana, il cuore e l’intelletto.

(Papa Benedetto XVI; Discorso al pontificio Consiglio per la cultura 13 novembre

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Secondo altre anticipazioni del libro “Luce del mondo” il Papa si sarebbe espresso per la risignificazione della Presenza Reale di Gesù nell’Eucarestia attraverso la rivalutazione dei gesti devozionali svalutati dall’ orgoglio contemporaneo che vede in questi atti degli attentati alla propria libertà e autodeterminazone.

Altre pagine vedono la sua simpatia per i film di Don Camillo e Peppone.

In altre ancora si parla dell’ordinazione sacerdotale di sacerdoti; la schizofrenica rassegna stampa dopo le grida di giubilo sul preservativo (dove abbiamo visto il giudizio della chiesa non cambia, anzi si rafforza ed è condiviso da molte persone su questioni simili come la pillola preventiva che attenuerebbe il proliferare del virus dell’HIV che viene criticata in quanto condurrebbe a incoraggiare i comportamenti sessuali a rischio) qui si straccia le vesti e prepara il crucifige...visto che molti cattolici adulti potrebbero accodarsi meglio ripescare un documento del 2005: “Istruzione della Congregazione per l'Educazione Cattolica circa i criteri di discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al Seminario e agli Ordini sacri” 37al n.2

“Alla luce di tale insegnamento, questo Dicastero, d'intesa con la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ritiene necessario affermare chiaramente che la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione[9], non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l'omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente

radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay[10]. Le suddette persone si trovano, infatti, in una situazione che ostacola gravemente un corretto relazionarsi con uomini e donne. Non sono affatto da trascurare le conseguenze negative che possono derivare dall'Ordinazione di persone con tendenze omosessuali profondamente radicate.”

37 http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/ccatheduc/documents/rc_con_ccatheduc_doc_20051104_istruzione_it.html

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LA BUONA STAMPA

The Blind Side

(Scritto e diretto da John Lee Hancock, 2009)

Il pregio principale di questa pellicola è di narrare una vicenda di profonda carità senza scadere in sentimentalismi alla melassa.

Tratto da una storia vera, il film narra l’adolescenza di Michael Oher, afroamericano senza famiglia e senza casa, adottato dalla ricca famiglia cattolica dei Tuohy.

Particolarmente stretto il rapporto che “Big Mike” instaura con Leigh Anne, la sua mamma adottiva (interpretata da Sandra Bullock, premio Oscar per questa parte), che lo aiuta a superare tutte le difficoltà fino a diventare un campione di football americano(nei Baltimore Ravens).

Ma Michael non riceve solo, sa anche dare molto alla sua famiglia adottiva in termini di affetto, protezione e sacrificio.

Si potrebbe definire una storia di “ordinaria santità”, di come la fede vissuta si trasformi in gesti concreti di carità eroica, superando difficoltà di ogni sorta; e ciò senza proclami roboanti, senza nessun tipo di retorica ma, evangelicamente, in operoso silenzio.

Chiudo con una piccola annotazione polemica: il film in Italia non è stato proiettato nei cinema, ufficialmente perché non adatto ad un pubblico europeo a causa delle scene di gioco. Ora, a parte il fatto che non bisogna essere intenditori di football americano per capire il film e che le scene di gioco sono in realtà poche e non centrali nell’economia della storia, mi sorge spontanea una domanda: non è che a causa dell’esplicita “cattolicità” del film si è pensato di boicottarlo (vedi Katyn)?

Marcello