barche january 2015
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COVER: AZIMUT 77 STRANSCRIPT
ANNO 22 • N° 1 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D € 9 - F € 8,50 - E € 7 - A € 9,90 - GR € 7 - P Cont
LA GRANDE VELA
Route du Rhum 2014
A BORDO DI
• Feadship Como• Princess S72 • Pearl Yachts 65• Invictus 280 GT• Aureus XV Absolute
ARCHEB ®
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1 9 9 3 - 2 0 1 5anni
INCONTRI RAVVICINATI
Vienna Eleuteri
LA FABBRICA DELLE IDEE
Azimut Atlantis 43SM45-Amerigo by Mondo Marine
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- art. 2
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0/B
legge 6
62/9
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ilano
COVERAzimut 77 S
A BORDO DI
• Feadship Como• Princess S72 • Pearl Yachts 65• Invictus 280 GT• Aureus XV Absolute
MOTORI
Evinrude E-TEC G2
LA FABBRICA DELLE IDEE
Azimut Atlantis 43SM45-Amerigo by Mondo Marine
INCONTRI RAVVICINATI
Vienna Eleuteri
MOTORI
Evinrude E-TEC G2
DESIGN
Tuscan Spirit
AZIENDE
• Brunswick• I concessionari Absolute
AZIENDE
• Brunswick• I concessionari Absolute
DESIGN
Tuscan Spirit
ANNO 22 • N° 1 • UK £ 6,50 - CH CHS 11,90 - CH Ticino CHS 9 - D € 9 - F € 8,50 - E € 7 - A € 9,90 - GR € 7 - P Cont € 8,10 - B € 7,50 GENNAIO 2015 Only Italy EURO 6
LA GRANDE VELA
Route du Rhum 2014
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“Anche se siete sulla strada giusta, restere-te travolti dagli altri se vi siederete ad aspet-tare.” Queste parole di Arthur Godfrey auto-re e interprete televisivo sono perfette perintrodurre il tema di questo mese sulle muta-zioni. Il mondo dell’industria nautica sta manifestando ungrande cambiamento e noi stiamo attraversando un tempodi trasformazione ed evoluzione accelerata e in vario modone registriamo gli effetti. Il cambiamento è una costante ditutta la nostra esistenza. L'energia e la materia cambianocontinuamente, si trasformano, si fondono, crescono, muo-iono. Il fatto che le persone cerchi-no di non cambiare è innaturale, ilmodo in cui ci aggrappiamo allecose come erano invece di lasciar-le essere ciò che sono, il modo incui ci aggrappiamo ai vecchi ricor-di invece di farcene dei nuovi, ilmodo in cui insistiamo nel credere,malgrado tutte le indicazioni scien-tifiche, che nella vita tutto sia persempre. Il cambiamento è costan-te. Come viviamo il cambiamen-to, questo dipende da noi. Pos-siamo sentirlo come una morte opossiamo sentirlo come unaseconda occasione di vita. Se apriamo le dita, se allentia-mo la presa e lasciamo che ci trasporti, possiamo sentirlocome adrenalina pura, come se in ogni momento potessi-mo avere un'altra occasione di vita, come se in ognimomento potessimo nascere ancora una volta. Questariflessione sulle cose che cambiano e su quelle che restanoimmutate mi ha attraversato la mente qualche tempo fadurante la presentazione del libro 'Baglietto - 160 anni dinautica italiana' al Museo della scienza e della tecnologia diMilano. Era la prima volta che a un evento dell’industria nau-tica vedevo tutti insieme tanti big della nostra economia edella finanza. Il presidente del gruppo Baglietto BeniaminoGavio ha accolto, tra gli altri, il presidente di ConfindustriaGiorgio Squinzi, il numero uno di Italian Independent LapoElkann, Piero Lardi Ferrari, il presidente del consiglio digestione di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gross-Pietro e l'expresidente di Bpm Massimo Ponzellini. Il fatto in sè non èeccezionale, semplicemente rappresenta una novità a mioavviso molto importante. La vicinanza esplicita di un impor-
tante pezzo del mondo economico a un’impresa nauticascrive una nuova pagina che sono certo farà fare un gran-de salto di qualità al nostro sistema. A un amico architettoseduto accanto a me ho detto: «Ci troviamo alla vigilia diuna nuova era, la presenza di queste persone ci deve farpensare che l’industria delle barche potrebbe essere a unasvolta». Notoriamente quella italiana è un’economia di rela-zioni, basata su solidi rapporti personali tra i vari attori, enon sempre questo fatto è una cosa buona, ma in questocaso sono certo che stia nascendo qualcosa che farà solobene. A questa serata sono stati invitati anche molti rappre-
sentanti di cantieri nautici italiani emolti di questi erano presenti, comel’amministratore delegato del Grup-po Ferretti Alberto Galassi. Unacosa ottima, segno di una sana com-petizione imprenditoriale che ricono-sce reciprocamente il valore dellecose. Baglietto è un marchio cono-sciuto in tutto il mondo che ha fattola storia della nautica, celebrarlo eragiusto, ma non scontato. BeniaminioGavio mostra ogni giorno il suopotenziale che sarebbe bello mettes-se a disposizione di un settore chestenta a ripartire. In una recente
intervista lui ha chiesto a me: «Cosa fa l’associazione per lanautica delle grandi barche?». Io giro la domanda al presi-dente Massimo Perotti, anche se la risposta la conosco epassa dai gruppi di lavoro che esistono in Ucina come quel-lo dei megayacht. Mi piacerebbe ricordare a tutti che lanautica italiana ha bisogno dell’apporto di ognuno di noi,grandi e piccoli, costruttori di grandi e piccole barche, diproduttori di accessori e di fornitori di servizi. La nautica eraai vertici di tutte le classifiche quando si mostrava al mondocome un settore coeso dove tutti lavoravano insieme senzapregiudizi e con un progetto di sviluppo chiaro. Il nostrocompito è quello di sollecitare una domanda nuova, ine-spressa, ma potenzialmente molto significativa dal punto divista del suo valore. Le imprese devono compiere un veroe proprio salto e capire che è necessario muoversi versol’innovazione non solo di prodotto, ma soprattutto diprocesso globale che riflette su ogni aspetto del sistemaindustriale e del mercato nautico.
Francesco Michienzi
Editoriale
Qualcosa sta cambiando"È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sonosaggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di unsolo passo". Michail Bakunin
"Cambiamentosignifica movimento.Movimento significa frizione. Il
movimento o il cambiamentosenza frizioni o conflittiappartiene solamente al vuotorappresentato da un mondoastratto che non esiste".
Saul Alinsky
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editoriale gennaio 2015 12-12-2014 12:37 Pagina 5
MONDOMARINE 11-12-2014 11:33 Pagina 2
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ARCHEB8 gennaio 2015
Gennaio 2015sommario
LA FABBRICA DELLE IDEE
SM45-Amerigo by Mondo Marine
48
INCONTRI RAVVICINATI
Vienna Eleuteri
54
PROVATE PER VOIPrincess S72
76
PROVATE PER VOIPearl Yachts 65
84
VISTE PER VOIFeadship Como
60
PROVATE PER VOIInvictus 280 GT
90
MOTORIEvinrude E-TEC G2
96
AZIENDEBrunswick
102
Cover70 Azimut 77 S di Angelo Colombo
Le rubriche14 News dall’Italia e dal mondo a cura della Redazione
22 Ambiente mare di Nicoletta Ghilino
26 Le barche d’epoca
32 Avvocato di Federico Santini
34 Nautica e fisco di Martino Vincenti e Anna Lenarduzzi
36 Gallerie d’arte di Alessia Cherubini
38 Libri a cura della Redazione
40 Lo psicologo in barca di Mario Marazzi
44 Barche flash di Marco Camagni
La fabbrica delle idee46 Azimut Atlantis 43 di Camilla Bianchi
48 SM45-Amerigo by Mondo Marine di Angelo Colombo
Incontri ravvicinati54 Vienna Eleuteri di Francesco Michienzi
Viste per voi60 Feadship Como di Maria Roberta Morso
Provate per voi76 Princess S72 di Niccolò Volpati
84 Pearl Yachts 65 di Angelo Colombo
90 Invictus 280 GT di Niccolò Volpati
118 Aureus XV Absolute di Niccolò Volpati
Motori96 Evinrude E-TEC G2 di Luciano Pau
Aziende102 Brunswick di Francesco Michienzi
110 I concessionari Absolute di Massimo Longoni
Design124 Tuscan Spirit di Niccolò Volpati
Mercato138 Compro Vendo
140 Broker
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HYDRO TEC 12-11-2014 11:03 Pagina 1
EditoreInternational Sea Press Srl, via Tartini, 13/C - 20158 Milano,tel. + 39 02 39359111,fax + 39 02 [email protected]
On linewww.barchemagazine.comwww.abbonamenti.it/barche2012
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Stampa REGGIANI S.p.A. (Gavirate,Varese)
Questo numero è stato chiuso inRedazione l’11 dicembre 2014.
ARCHEB
Direttore responsabile Francesco Michienzi ([email protected])
Art director Francesca Villirillo ([email protected])
Segreteria di direzione Anna Tonelli ([email protected])
Fotografo Andrea Muscatello ([email protected])
Segreteria di redazione [email protected]
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMEROCamilla Bianchi, Marco Camagni, Alessia Cherubini, Angelo Colombo,Nicoletta Ghilino, Anna Lenarduzzi, Massimo Longoni, Mario Marazzi,
Maria Roberta Morso, Luciano Pau, Federico Santini, Martino Vincenti, Niccolò Volpati
CONFINDUSTRIA
ARCHEB ®
IL MENSILE INTERNAZIONALE DELLA NAUTICA
Colophon 11-12-2014 12:41 Pagina 2
IMP. MANCINI 11-12-2014 11:33 Pagina 1
IMP. GIGLIO 13-11-2014 9:10 Pagina 2
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ARCHEB14 gennaio 2015
e dal mondoDall’Italia
a cura della redazione
Il Thin Film Transistor di VdoAcquaLink è la nuova linea di strumentazione premium diVdo per barche a vela e a motore, anche di grandi dimensio-ni. Fulcro di AcquaLink è il display Thin Film Transistor multi-funzione con un alloggiamento in alluminio e – come gli stru-menti satellitari – dotato di una protezione in vetro mineralerivestito. L’utilizzo di display a colori da 4,3” e 7” con tecno-logia transriflettiva garantisce un elevato contrasto sulloschermo per una lettura ottimale in qualsiasi condizione diluce, anche in pieno sole, utilizzando la luce ambientale comeamplificatore di illuminazione del display. Sono connessi alnuovo sistema programmabile VDO Bus. In base al tipo diimbarcazione possono esserne connessi fino a 5 su ognilinea. I display AcquaLink hanno ingressi video dedicati pertelecamere e sistemi di monitoraggio alternativi.Aperta la quarta sede
Sabrina Monte-Carlo, un marchio notonel mondo dei suppliers dell’arreda-mento d’alta gamma e del lusso, haaperto una nuova sede di 350 metriquadrati nel cuore di Monaco. Il nuovospazio ospita una boutique al pianoterra divisa in tre aree che propongonodiverse atmosfere living, tra cui una
sala da pranzo, una zona notte eun’area outdoor. Al piano interratotrova invece spazio uno showroom,che funge sia da sala conferenze chevetrina di tessuti per la casa attenta-mente selezionati, tra cui biancheria daletto e da bagno, rivestimenti murali ecarte da parati, pelli e passamanerieHermès, Dedar, Rubelli.
Ferretti Group a Shanghai
Un premio per l’ambienteSir Richard Branson è il vincitore del premio"The Philanthropist of the Year", sponsorizza-to dal cantiere Vsy in occasione degli Spear’sWealth Management Awards 2014 tenutisi
recentemente a Londra. Gli Spear’s WealthManagement Awards celebrano personalità adalto patrimonio netto e gestori patrimoniali chesi sono distinti durante l’anno per i loro suc-cessi, innovazioni ed acume. In particolare, ilPremio era rivolto a personalità che hanno svi-luppato attività filantropiche di particolare rile-vanza durante il periodo 2013-14. I giudici, Anna Josse di Prism the Gift Fund eRandi Weaver di Good Giving Global, hannoscelto, tra i vari candidati di prestigio, SirRichard Branson per riconoscere il suo specia-le contributo alla filantropia e la sua grandevisione ed innovazione.
Foto da sinistra: Tanya Beckett della BBC,
Vienna Eleuteri di VSY e Isabella Branson.
ll corso, organizzato dall’’Isti-tuto Europeo di Design diTorino, è finalizzato all’acqui-sizione di conoscenze dicarattere tecnologico e didesign, con l’obiettivo di for-mare professionisti in gradodi gestire i processi di proget-tazione e di realizzazione diun’imbarcazione, partendodalla stesura di un conceptper arrivare alla fase dicostruzione in cantiere.
esperienze sul campo. Inogni aspetto della fase ese-cutiva, lo studente è accom-pagnato dall’esperienza edalla competenza di impor-tanti professionisti di ambitointernazionale. Il corso coninizio a febbraio è coordina-to da Sebastiano RechMorassutti, durerà 6 mesi esarà in lingua inglese. Info: www.ied.it/torino/scuola-design/corsi-specializzazione
Il programma formativo delCorso è finalizzato all’acqui-sizione di una solida baseteorica in campo nauticoabbinata a un coinvolgimen-to pratico, indispensabilenella resa del design di unprogetto navale. La propo-sta didattica, che nascedalla decennale esperienzaIED nel settore della forma-zione, integra organicamen-te momenti di studio con
Collocato all’interno della splendida cornice delMandarin Oriental Hotel, sulle rive del fiume Huangpu, ilnuovo Showroom rappresenta al meglio l'eleganza,
l'eccellenza, lo stile italiano e la qualità ‘Made in Italy’ diFerretti Group, con un progetto interamente curato daOfficina Italiana Design, lo studio che disegna l'intera flottaRiva e che ha già dato il suo inconfondibile contributo distile allo Showroom Ferretti Group inaugurato lo scorsogiugno a Qingdao.«Siamo onorati di annunciare l'apertura del nuovoShowroom di Shanghai, un evento importante che segna unulteriore step nel nostro percorso di crescita e di sviluppo inAsia Pacific», ha dichiarato Alberto Galassi, amministratoredelegato di Ferretti Group.
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Corso in Yacht Design and Construction
IMP. NEWS 12-12-2014 10:26 Pagina 14
CHRISTIAN GRANDE 12-11-2014 10:58 Pagina 1
ARCHEB16 gennaio 2015
e dal mondoDall’Italia
Mylius 76 DS Sul numero di dicembre di Barche abbiamopubblicato per errore la foto del Mylius 60’al posto di quella corretta Mylius 76’ DS. Ciscusiamo con il cantiere e i lettori. Il Mylius76’ Ds misura 23,25 metri, ha una superfi-cie velica complessiva di 280 metri qua-drati e un dislocamento di 31.500 chilo-
grammi. Il progetto è sempre firmato daAlberto Simeone e rappresenta una rivisita-zione del concetto di deck saloon. Sullatuga c’è tanto vetro che garantisce tantaluce naturale nel salone centrale. Sempreall’insegna dell’easy sailing, l’attrezzatura dicoperta contempla un fiocco autovirante.www.mylius.it
Il mega catamarano a motoreSunreef Yacht presenta un mega catamarano a motore di 115piedi. Con 680 metri quadrati complessivi di superficie abitati-va può accogliere 12 ospiti in sei cabine con bagno privato esei uomini di equipaggio in tre cabine con bagno. Il cantierepolacco ha messo a punto varie soluzioni abitative e grazie allasua capacità di rispondere alle esigenze dei vari armatori pro-pone differenti opzioni. Il garage può accogliere un mega ten-der per 12 persone. Per la propulsione del 115 Sunreef Powersi può optare per un sistema Ips Volvo Penta, una propulsionecon idrogetto con due motori Mtu 16V di 2600 cavalli ciascu-no con un’ipotesi di velocità massima di circa trenta nodi.
Un sito tutto nuovoÈ on line il nuovo sito web dei gommoni Black Fin www.black-fin-boats.com. Il sito è disponibile in sei lingue: inglese, france-se, italiano, spagnolo, tedesco e norvegese. Per tutti i modellisono a disposizione una descrizione dettagliata, immagini evideo. È inoltre presente un configuratore che permette di per-sonalizzare il battello selezionando gli accessori, i motori e idiversi colori dei tubolari e della cuscineria. Per qualsiasi doman-da o informazione, si può utilizzare il pulsante Trova un Dealere contattare il rivenditore Black Fin più vicino. Nel sito Web sipossono trovare tutti gli articoli della stampa specializzata, glieventi e le ultime notizie.
Estesa la certificazioneMastervolt ha ottenuto l’estensione della certificazione DNV perdiversi modelli di caricabatterie Mass ad alta potenza. La certi-ficazione Det Norske Veritas permette l’installazione dell’ap-parecchiatura in qualsiasi applicazione commerciale nautica cherichieda questa specifica approvazione, dalle navi di supportooffshore, ai superyacht utilizzati come charter e la documenta-
zione è riconosciuta in tutto ilmondo.La nuova certificazione è stataattribuita a tre caricabatterie 24Volt della gamma Mass: il Mass24/25 – DNV; il Mass 24/75 –DNV e il Mass 24/100 – DNV. La gamma Mass è stata proget-tata per funzionare nelle condi-zioni più difficili e questo è ilmotivo per cui i caricabatterieMass sono installati in sistemiche devono garantire completaaffidabilità.
Record storico Tohatsu Marine Corporationha raggiunto la produzioneglobale di 3.5 milioni di unitàdi motori fuoribordo.Raimondo Dayan, Ceo di M3Servizi Nautici, distributoreesclusivo Tohatsu in Italia, hacommentato: “Siamoorgogliosi dei risultati cheTohatsu sta avendo nelmondo e in Italia. Tohatsu stacrescendo e noi con loro. Illavoro che sta facendoTohatsu a livello globale e noiin Italia è riconosciuto nonsolo da tutte le nostre 156Officine presenti in tutta lapenisola ma soprattutto daiclienti che ritrovano nei nuovimodelli Tohatsu l’affidabilitàe la sicurezza di rivolgersi adun brand dalle qualità
straordinarie.”
Una nomina che valeStefano Pagani Isnardi, responsabile dell’ufficio studi di Ucina, èstato eletto chairman dell’Icomia Superyacht Division. La nominaè stata ratificata durante l’assemblea plenaria tenutasi adAmsterdam al Mets. La Superyacht Division funge da forumtecnico per tutte le associazioni nazionali delle industrie nauticheaderenti a Icomia e per i loro associati, nel quale vengonoaffrontate e discusse le più rilevanti questioni tecnico-normativerelative al settore dei Superyacht, anche con il coinvolgimento dialtre federazioni di settore (Sybass, Myba, etc.) e di organismiinternazionali.
IMP. NEWS 12-12-2014 10:39 Pagina 16
IMP. ALFANI 11-12-2014 11:30 Pagina 1
ARCHEB18 gennaio 2015
e dal mondoDall’Italia
Migliorato il 150 Yamaha presenta un fuoribordo a 4 tempi di 150 cavalli conun’architettura a 16 valvole di 2,7 litri. Il nuovo modello ha uncambio più resistente e 8 denti nell’innesto per migliorare l’in-
serimento della marcia e allungare la vitaal motore. Ha una nuova calandra daldisegno particolare che drena megliol’acqua oltre al nuovo sistema di ver-niciatura per una maggiore protezio-ne contro la corrosione. L’F150 bene-ficia di molti altri progressi elettronici etecnologici Yamaha come il controllo
dei giri motore - Variable Trolling, attiva-to con la semplice pressione di un pul-
sante che controlla il numero di giri in inter-valli di 50 tra i 650-900 giri/min; il sistema
Digital Network; il sistema antifurto deifuoribordo Yamaha (Y-COP) con tele-
comando a distanza e l'esclusivo SDS(Shift Dampener System) integrato sulle
eliche Reliance Series SDS.
Numarine 70 Flybridge In questa barca l'esperienza sensoriale di“spazio” e di un collegamento diretto congli ambienti che circondano lo yacht vieneesaltata al massimo grazie alle grandi aper-ture vetrate. Il salone ha una zonacucina/bar, una sala da pranzo separata eun’area salotto. Le tre cabine ospiti sono
dotate di bagno privato. La cabina armato-riale a tutto baglio è lussuosamente arreda-ta. Il flybridge è attrezzato con molte sedu-te e aree relax, un wet-bar e una gru per ilvaro di un tender. Lunga fuori tutto 21,60metri e larga 5,45 può essere motorizzatacon due Man di 1200 cavalli ciascuno pernavigare alla velocità massima di 34 nodi.
Italia sugli scudiUn tender specialeIl nuovo MB Twelve prodot-to dalla Phiequipe di Rival-ta in provincia di Torino,farà il suo debutto sul mer-cato tedesco al prossimosalone nautico di Düssel-dorf. È un tender di lussocostruito in vetroresina conun piano di calpestio inteak, sellerie di bordo ineco-pellame impunturato acontrasto e componenti diacciaio che miscelano il
classico con il moderno.L’MB12, lungo fuori tutto3,75 metri, largo 1,95, èomologato al trasporto dicinque persone e puòessere motorizzato confuoribordo fino ad un mas-simo di 40 cavalli. Sette lesoluzioni cromatiche dispo-nibili per lo scafo, tre perl’eco-pelle e due per il teak.Ha un peso a secco senzamotore di 290 chilogrammi.
Radar FR-8xx5Furuno Italia presenta iradar serie FR-8xx5. Lagamma prevede treversioni FR-8065 da 6 kW,FR-8125 da 12 kW e FR-8255 da 25 kW. Tutti imodelli sono dotati dellanuova tecnologia DigitalSignal Processing cheaumenta il livello delleprestazioni. I radar serieFR-8xx5 garantisconoun’immagine radar chiaraanche in condizioni meteomarine avverse con fortepioggia.Il display a colori ad altarisoluzione da 12,1” offreuna visualizzazioneottimale in qualsiasisituazione e da qualsiasiangolazione.
Con un totale di 183 aziende presenti l’Italia ha fatto laparte del leone al Mets di Amsterdam appuntamentodedicato a materiali e accessori per la nautica.
Sessantanove hanno partecipato alle collettive organizzateda Ucina, suddivise tra Pavillion Italia e SuperyachtPavillion. Sono state otto le aziende italiane tra quellenominate per il Dame Award 2014, riconoscimento cheviene consegnato al migliore prodotto di design esposto alSalone. Tutti i dettagli sul prossimo numero di Barche.Nella foto al centro del gruppo Andrea Frabetti membro
della giuria del Dame Award 2014.
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La coppia ecologicaLa linea di gommoni Eco Flyer è il frutto della collaborazione tra ilcantiere Flyer e Honda Motor Europe. I battelli EcoFlyer 540 edEcoFlyer 610 sono equipaggiati con i fuoribordo Honda dotati disistema di iniezione ECOmo che riduce i consumi a bassi valori. Ilmodello EcoFlyer 610 può essere equipaggiato con motori da 40a 115 cavalli. Con il fuoribordo Honda BF40E consuma 7 litri all’oraa 15 nodi e supera i 29 nodi di velocità massima con un disloca-mento complessivo di 920 chilogrammi.
IMP. NEWS 12-12-2014 10:44 Pagina 18
IMP. BENETEAU 11-12-2014 11:30 Pagina 1
SEA RAY 11-12-2014 11:35 Pagina 2
SEA RAY 11-12-2014 11:35 Pagina 3
mareambiente
di Nicoletta Ghilino
Balene in pericoloLa Nuova Zelanda continua ad essere protagonista di un feno-meno inspiegabile e preoccupante: lo spiaggiamento dei ceta-cei. A novembre decine di balene globicefale, o balene pilota,si sono spiaggiate nel porto di Ohiwa, nella regione Bay of Plen-ty dell'Isola del Nord. Circa cento soccorritori volontari sono riu-sciti a salvarne 21, spingendole verso il mare aperto; 25 eranogià morte e altre 11 sono state soppresse. Le carcasse dellebalene possono essere fonte di malattie e inquinamento: con-servando una temperatura interna che può arrivare sino ai 30°Cper qualche giorno dopo il decesso, il cetaceo diventa unambiente ideale per la proliferazione di microorganismi anaero-bici. Nel 2002 alcuni abitanti dell'Alaska hanno sviluppato ilbotulismo in seguito ad un pasto a base di tessuto adiposo diuna balena spiaggiata.
Atolli di plasticaI sommozzatori della National Oceanic and Atmospheric Admi-nistration (Noaa) hanno raccolto 57 tonnellate di rifiuti dalle costenordoccidentali, in un'operazione durata 33 giorni negli atol-li del Pacifico. A sconcertare è il fatto che le isole contano soloun paio di residenti stagionali, ma nessun residente in piantastabile, eppure sono state trovate sommerse dai rifiuti. Lenumerose specie animali che le popolano sono state colpitedalla gravissima situazione e alcune di loro versano in condizio-ni disperate: i sommozzatori del Noaa hanno salvato tre tarta-rughe marine intrappolate dalle reti di pesca ed hanno impiega-to diversi giorni per rimuovere un’intricata matassa di spazza-tura di 28 metri che si estendeva a 16 metri di profondità, conun peso di circa 11 tonnellate. Dal 1996 vengono compiute suqueste isole pulizie annuali: in 19 anni sono state raccolte 904tonnellate di rifiuti. Purtroppo la quantità accumulata quest'an-no è risultata essere di circa nove tonnellate sopra la media.
Le battaglie di GreenpeaceNon si fermano le iniziative degli attivisti della famosa Ong atutela dell'ambiente e dei nostri mari. L'obiettivo questa volta èla piattaforma di estrazione di idrocarburi “Prezioso” di Eni Medi-terranea Idrocarburi, nel Canale di Sicilia. L'azione di Greenpea-ce è rivolta al decreto "Sblocca Italia", che promuove una dere-gulation delle attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi amare e rischia, secondo Greenpeace, di tradursi in un vero eproprio "Sblocca trivelle" e di esporre l'Italia a procedure d'in-frazione per contrasto con due direttive europee. Eni vorrebberealizzare una nuova piattaforma, due pozzi esplorativi, sei pozzidi produzione e i relativi oleodotti. Il progetto ha già ricevuto unaValutazione d'Impatto Ambientale positiva, che secondo l'Ongsarebbe lacunosa, tanto da portare la questione davanti al Tardel Lazio. A combattere con Greenpeace una nutrita coalizio-ne di associazioni e cinque amministrazioni locali.
ARCHEB22 gennaio 2015
La nave postale TripoliÈ stato ritrovato dal cacciamine Vieste, a largo di Capo Figarinel golfo di Olbia, il relitto del postale Tripoli. Affondato nella nottedel 18 marzo 1918 da un missile lanciato da un sommergibiletedesco, il piroscafo portò con sé in fondo al mare circa trecen-to persone. Il ritrovamento del relitto è avvenuto grazie ai sen-sori imbarcati sull’Auv (Autonomous Underwater Vehicle) Hugin1000, di cui il cacciamine Vieste è dotato. La scoperta si inse-risce nelle ricerche avviate dal programma che vede la collabo-razione fra Marina Militare e il ministero dei Beni e delle AttivitàCulturali e del Turismo. In occasione dell'inizio delle commemo-razioni internazionali per il Centenario della Prima Guerra Mon-diale, infatti, la Marina Militare ha preso parte ad un progetto diricerca e investigazione del patrimonio storico subacqueo dellaGrande Guerra. (http://www.centenario1914-1918.it/)
Sapore di sale nella spiaggia che non c'è piùQuando Gino Paoli cantava “Sapore di sale” pensava alla piccola spiaggia di San Gregorio, nelMessinese, alla quale si era ispirato scrivendo il testo di un evergreen della musica italianadurante la sua vacanza siciliana. Ma oggi quel luogo non esiste più: come in molte altre zonecostiere del Messinese, la spiaggia è stata erosa dal mare. Il sindaco di Capo d'Orlando, EnzoSindoni, si dice sconfortato dalla mancanza di risposte della Regione al problema ed ècomunque intenzionato a trovare una soluzione. L'erosione di parte della costa è dovutaprincipalmente alla cementificazione dei letti dei torrenti della zona e all'urbanizzazione“selvaggia” della fascia costiera.
L'oceano con un clickGoogle Earth è un servizioche consente di viaggiareper il mondo grazie a unglobo virtuale e divisualizzare immaginisatellitari, mappe, terreni,edifici 3D. Con GoogleOcean, invece, ci si puòimmergere, visitare leprofondità dell'oceano edesplorare canyonsottomarini. Tra poco saràpossibile esplorare anche labarriera corallinaaustraliana e i fondali dellabaia di Sydney. Le due
mappe sono statepresentate a
novembredurante ilWorld ParkCongress,al quale ha
partecipatoanche la
ricercatriceitaliana Mariasole
Bianco, che lavora inAustralia nellaCommissione Mondialedelle Aree Protette (WCPA).Bianco ritiene che i nuovistrumenti tecnologici, comeGoogle Ocean, siano moltoimportanti per coinvolgerele nuove generazioni nelleattività destinate alla tuteladell'ambiente: il portale,infatti, fornisceaggiornamenti suicambiamenti climatici,dettagli sulle osservazionioceaniche e unapanoramica sulle specie arischio d'estinzione.
IMP Ambiente 11-12-2014 12:26 Pagina 22
IMP. ADRAGNA 12-11-2014 10:54 Pagina 1
MURZI 11-12-2014 11:33 Pagina 2
MURZI 11-12-2014 11:33 Pagina 3
Un aspetto particolare del recupero di uno scafo riguarda il motore. Vi proponiamo la riflessionedi un grande appassionato prematuramente scomparso, è il nostro modo per rendere onore
a una persona che ha tanto amato le barchedi Pietro Bedoni
Propulsore entrobordo
Cadillac 8V da 250 cavalli
montato su uno dei
rarissimi Runabouts Riva
“Ariston Cadillac” del 1956
che ha richiesto, al pari
dello scafo, un restauro a
dir poco maniacale con la
realizzazione di molti pezzi
nuovi da parte di abili
artigiani. Oggi la barca,
equipaggiata con il suo
propulsore originale,
naviga tranquillamente
sulle acque del lago,
regalando immense
soddisfazioni al suo
armatore, consapevole di
essere a bordo di una
barca di gran classe.
d’epocaLe barche
ARCHEB26 gennaio 2015
Certamente uno dei momenti più entusiasman-ti per l’appassionato o il collezionista di scafid’epoca è rappresentato dal restauro, aspettoforse ancor più gratificante della navigazionestessa.Durante questa prima fase che segue,magari dopo anni, l’acquisto dellabarca, ci si trova a valutare tutti gliaspetti legati al suo ripristino,seguendo criteri filologici peressere conformi al progetto origi-nale. Ciò si ottiene prendendoinformazioni da documentazionistoriche, cartacee e fotografi-che, sentendo pareri diamici collezionisti o chie-dendo consigli a rivistespecializzate.Se per la parte in legno del-l’imbarcazione d’epoca ci sideve rivolgere ad un artigiano di
esperienza consolidata nel trattamento delle essenze lignee oad un cantiere specializzato nel restauro, il ripristino della partemeccanica comporta ulteriori problemi. Molto spesso infatti, unmotore d’epoca può essere malridotto e mancante di alcuneparti essenziali per il suo funzionamento.Quindi, oltre ad affidarsi ad un competente meccanico con unaspecifica esperienza nei motori d’epoca e una “dote” di pezzidi ricambio, spesso ci si deve mettere alla ricerca di alcuni par-ticolari assai rari o addirittura cercare chi è in grado di rifare exnovo quel pezzo.Oggi questo diventa sempre più difficile perché la generazio-ne dei vecchi tornitori ed artigiani sta finendo ed il rinnovamen-to è quasi inesistente; spesso risulta molto utile la ricerca suinternet di siti specializzati in pezzi di ricambio, specie negli StatiUniti, dove addirittura hanno prodotto alcuni particolari in pic-cola serie.Questi problemi riguardano non solo il motore ma anche la tra-smissione, che può essere un gambale di un fuoribordo, unpiede poppiero di un entrofuoribordo o un invertitore di unentrobordo. Se le difficoltà sono contenute per i motori abba-stanza diffusi, queste si amplificano per quelli rari o più anziani,dove talvolta in presenza di parti mancanti si deve “inventare” ilpezzo in quanto non esiste documentazione tecnicasufficiente.In fase finale del restauro va considerata la parte este-tica del motore, come la verniciatura, che deve essere il piùpossibile conforme all’originale, e le decals che, specie nei fuo-ribordo, assumono importanza fondamentale. A questo punto
sorge spontanea la domanda se sia logico restaura-re la parte meccanica di uno scafo d’epoca.
Al di là dei costi, a volte molto ele-
Restaurare la meccanica
(segue)
Fuoribordo Mercury Mark 40
cavalli, quattro cilindri, della metà
degli anni cinquanta, con piede
corto da competizione, montato
su uno scafo Molinari categoria
“DU”, vincitore del campionato
italiano nel 1960. È perfettamente
restaurato dal punto di vista
estetico e meccanico anche se il
suo funzionamento è un po’
bizzarro; sufficiente comunque per
una breve esibizione in un raduno di
barche da corsa storiche.
IMP. ASDEC 11-12-2014 12:27 Pagina 26
Cantieri sestri 15-07-2014 14:52 Pagina 1
d’epocaLe barche
vati, alcuni aspetti sono fondamentali per prendere una decisio-ne: l’importanza “storica”del motore originale, l’utilizzo che sene deve fare e l’impatto estetico della componente meccanicanel contesto dell’imbarcazione. Questi elementi sono stati accu-ratamente considerati dal consiglio dell’Asdec sia nel redigere imoduli con i parametri di valutazione per le certificazioni stori-che delle imbarcazioni, sia nella scelta dei “Restauratori Racco-mandati Asdec”.Ben diverso infatti è conservare in efficienza un propulsore diuno scafo da corsa storico, nel quale la componente meccani-ca è essenziale perché sostituendo il motore la barca ne risul-terebbe totalmente snaturata, rispetto a un piccolo dieselnascosto in un vano angusto di un gozzo d’epoca.Se lo scopo è quello di utilizzare quasi quotidianamente la barcad’epoca, quasi come uno scafo da diporto moderno, si devevalutare preventivamente la possibilità di poter poi mantenere ilmotore in condizioni di perfetta efficienza e quindi di poter farfronte anche ad ulteriori riparazioni nel tempo. Infatti in acqua i“carri attrezzi” non esistono e si deve essere quasi certi di potercontare su una efficienza meccanica a tutta prova!Se invece la barca viene usata solo in occasione di raduni perbarche storiche dove spesso è presente l’assistenza o comun-que si naviga insieme ad altre barche, ci si può anche affidaread una meccanica ben funzionante ma passibile di qualche“panne”. Per quanto riguarda l’aspetto estetico è chiaro che unvecchio fuoribordo che spicca sullo specchio di poppa delloscafo, richiede un restauro “esteriore” molto preciso, oltre allacomponente meccanica pura.La valutazione del restauro della parte meccanica richiede,come del resto anche quella lignea, un attenta considerazionedei costi , prima di intraprendere un cammino durante il qualeci si potrebbe trovare in difficoltà. È noto che nel corso del ripri-stino di uno scafo in legno, spesso le previsioni dei costi nonsono attendibili, perché durante lo smontaggio, per esempioper la sostituzione di una carena, si evidenziano parti ammalo-rate, come chiglia e ordinate, la cui riparazione fa lievitare note-volmente la spesa. Ma in ogni caso, se si vuole portare a termi-ne il restauro, questa è l’unica via da seguire.Al contrario, per la parte meccanica, si può decidere di sosti-tuirla integralmente con componenti moderne, siano que-ste un motore entrobordo della stessa marca, ma più recentee quindi con la possibilità di reperire facilmente ricambi, o unfuoribordo attuale. Presupposto per non gettare danaro nelrestauro meccanico è quindi quello di un accurato smontaggiovalutando i pezzi danneggiati, la spesa e la difficoltà per la lorosostituzione e a conti fatti scegliere l’opzione migliore. Talvolta si può decidere di conservare “a secco” il propulso-re originale restaurato sotto il profilo estetico ma non funzio-nante e montare un motore moderno e affidabile sullo scafo.È chiaro che in questo caso verrà parzialmente ridotta l’im-portanza “storica” dell’imbarcazione, ma si contribuiràcomunque a conservare le testimonianze della nautica d’epo-ca e soprattutto si navigherà con maggiore serenità, rispet-tando le norme attuali su inquinamento e con un occhioanche ai consumi. I motori che riportiamo nelle immaginisono validi sotto il profilo storico, in quanto assai rari e“importanti” nel complesso scafo-motore; sono stati ogget-to di un restauro completo anche se oneroso che li ha ripor-tati allo stato di originalità e resi funzionanti.
ARCHEB
IMP. ASDEC 11-12-2014 12:30 Pagina 28
GARRONI 12-11-2014 11:00 Pagina 1
RIO 13-11-2014 9:11 Pagina 2
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a bordoavvocato
La costruzione di uno yacht custom o semi-custom richiede all'armatore un investimento siadi tempo che economico non necessario in casodi costruzione di uno yacht di serie. Mi riferisco in par-ticolare all'intervento di un esperto tecnico (il Surveyor) che, suincarico e nell'interesse dell'armatore, collaborerà alla definizionedella specifica tecnica in sede di negoziazione del contratto, lavo-rando quindi con il legale e, in fase di costruzione, effettuerà visiteperiodiche in cantiere per verificare lo stato di avanzamento deilavori e la qualità degli stessi. È opportuno disciplinare in manieradettagliata nel contratto di costruzione quali siano le prerogativedel Surveyor e le modalità di accesso e permanenza in cantiere,onde evitare l'insorgere di contestazioni in fase di costruzione. IlSurveyor deve avere il potere di rifiutare materiali e/o lavora-zioni che non siano eseguite secondo standard qualitativiconformi alla costruzione di yacht di lusso ovvero che nonsiano conformi alla specifica tecnica allegata al contratto. Altrocompito fondamentale del Surveyor è quello di verificare ed accet-tare ovvero rifiutare ciascuno stato di avanzamento dei lavori lad-dove ad esso corrisponda l'obbligo del committente di versare unacconto sul prezzo. Terzo compito essenziale è quello di parte-cipare ai collaudi, prove e test che precedono la consegna delloyacht ai fini della verifica di conformità al contratto ed alla specifi-ca tecnica e dunque ai fini dell'accettazione dell'unità da parte delcommittente. È bene disciplinare anche la procedura contrattua-le da seguire laddove in corso di costruzione si proceda a varia-zioni della specifica tecnica. Tali variazioni sono il più delle volterichieste dal committente, ma talvolta suggerite dal costruttore oaddirittura imposte dai cd. enti regolatori, come le società di clas-sificazione, l’ente di bandiera o l’ente deputato al coding commer-ciale. La procedura standard è quella di prevedere l'obbligo delcostruttore di fornire al committente un ordine di variazione chedescriva l'oggetto della variazione alla specifica tecnica e le even-tuali conseguenze che tale variazione determinerà in termini diprezzo, di data di consegna dello yacht, di prestazioni (velocità,peso, vibrazioni, rumore, privacy acustica, ecc.). Il costruttore prov-vederà a realizzare la variazione solo a seguito della sottoscrizio-ne dell'ordine di variazione da parte del committente.
Le forniture e i subappaltiOltre ad acquistare attrezzature, equipaggiamenti ed accessori daterzi fornitori, tutti i costruttori di yacht, in misura variabile a secondadella rispettiva capacità produttiva, ricorrono al subappalto, ossiaincaricano ditte esterne ai fini dell'esecuzione di determinate lavora-zioni e/o di interi impianti. Il ricorso al subappalto è una prassi sem-pre più diffusa ed estesa e, pur non essendo di per sé dannosa,impone al legale del committente delle cautele particolari. In primoluogo, il contratto deve chiarire espressamente che, nonostante il
subappalto, l'appaltatore resta l'unico soggetto responsabile neiconfronti del committente e che sarà in ogni caso l'appaltatore adover fornire la garanzia per i vizi ed i difetti dell'opera subappaltata.In secondo luogo, è bene assicurarsi che l'appaltatore paghi tem-pestivamente e per intero il corrispettivo dovuto a ciascun fornitoree sub-appaltatore, onde evitare che questi possano far valere il pri-vilegio sulle forniture o opere eseguite a bordo e, dunque, richiede-re il sequestro dello yacht in costruzione.
I collaudi, le prove e l'accettazioneSi tratta di una fase estremamente delicata che richiede partico-lare attenzione in sede di stesura del contratto di costruzione inquanto dall'esito dei collaudi e delle prove dipende l'accettazionedello yacht e la conseguente consegna. Per tale motivo le relativeclausole contrattuali sono, in genere, piuttosto complesse e det-tagliate. Di regola il costruttore effettua prove di cantiere, a cui ilcommittente ed il surveyor non partecipano, ed una volta conclu-se le stesse con esito soddisfacente, effettua prove ufficiali cui invi-ta a partecipare il committente ed il suo surveyor, nonché l'ente diclassificazione e gli altri eventuali enti regolatori. È opportuno pre-vedere contrattualmente l'obbligo del costruttore di inviare al com-mittente con un congruo preavviso il programma dei collaudi edelle prove nonché, nella specifica tecnica, l'elenco dei collaudi,test e prove da eseguire. I collaudi riguardano le diverse zone edambienti dello yacht (cabine, pantries, cucina, salone, zona equi-paggio) per verificarne il completamento e la finitura, nonché gliimpianti e le attrezzature per verificarne il corretto funzionamento,mentre le prove riguardano il funzionamento dello yacht in naviga-zione e devono includere una serie di test da eseguire in condizio-ni meteo-marine favorevoli ed in condizioni di peso predetermina-te nella specifica tecnica. Di regola, il contratto deve prevedere ildiritto del committente di richiedere ed il corrispondente obbligodel costruttore di provvedere prima della consegna alla eliminazio-ne/rettifica delle eventuali mancanze, difetti e malfunzionamentiche emergano nel corso delle prove. È frequente, tuttavia, al finedi evitare il blocco della consegna, la previsione del divieto per ilcommittente di rifiutare lo yacht per difformità di lieve entità (minornon-conformities) e la correlata previsione dell'obbligo del costrut-tore, nell'ambito della propria obbligazione di garanzia per i vizi, dieliminare post-consegna tali difformità, che vengono di regola elen-cati in apposita lista (snag list) sottoscritta dalle parti insieme al ver-bale di consegna ed accettazione. Così esaminata la tematicadelle difformità e dei difetti verificati dal committente in sede di col-laudo, resta invece da affrontare l’importante aspetto inerente legaranzie contrattuali per gli eventuali vizi dell’imbarcazione riscon-trati successivamente alla consegna, argomento questo su cuiverterà il prossimo articolo di questa rubrica, unitamente all’anali-si delle questioni fiscali connesse alla costruzione dello yacht.
L’avvocato Federico Santini èpartner dello Studio LegaleInternazionale d’Ippolito di Roma.È specializzato in dirittointernazionale ed in dirittomarittimo, ha una consolidataesperienza nel settore delloyachting, con particolare riguardoa transazioni relative a superyacht, nuove costruzioni navali,finanziamento per la costruzionedi navi, registrazione di yacht,arbitrati internazionali, questioniassicurative e fiscali connesse. Èmembro dell'Associazione Italianadi Diritto Marittimo ed èconsulente di primari studi legali,di istituzioni ed associazioniinternazionali nel settore delloyachting.
ARCHEB32 gennaio 2015
Il contratto di costruzione Proseguiamo in questo numero l'analisi delle principali questioni da disciplinare in un contratto di costruzione di yacht
che abbiamo iniziato nel numero di dicembredi Federico Santini
IMP Avvocato 11-12-2014 12:28 Pagina 32
ICY 12-11-2014 11:01 Pagina 1
e fiscoNautica
ARCHEB34 gennaio 2015
Un lettore, riferendosi all’articolo pubblicato nelmese di agosto relativo al trattamento IVA dariservare ai servizi di manutenzione e riparazioneresi nel territorio italiano alle unità da diporto iscrit-te in registri stranieri, ci ha chiesto di analizzare nel detta-glio le implicazioni fiscali su determinate tipologie di servizio, qualila lucidatura delle superfici, la sostituzione di componenti, iltagliando al motore ed il montaggio di nuovi apparati.Preliminarmente è il caso di riprendere i tratti essenziali della pre-cedente pubblicazione cui il quesito formulato fa esplicito riferi-mento, al fine di poter fornire l’inquadramento generale della fat-tispecie. Premesso che per unità da diporto si intende “ogni unitàda diporto con scafo di lunghezza pari o inferiore a dieci metri ”e che le prestazioni di servizi di riparazione e manutenzione resisu tali beni sono da comprendere fra i trattamenti previsti dall'ar-ticolo 176 del Testo Unico delle disposizioni legislative in materiadoganale, approvato dalD.P.R. 23 gennaio 1973, n.43, ove i lavori di riparazione emanutenzione siano eseguitisu imbarcazioni da diporto perconto di committenti residen-ti all'estero, tali prestazioni diservizi rientrano tra quelle nonimponibili IVA ai sensi dell’articolo 9, punto 9, del DPR 26 otto-bre 1972, n. 633 e successive modifiche, secondo il quale nonsono imponibili "i trattamenti di cui all'art. 176 del Testo Unicoapprovato con D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43, eseguiti su beni diprovenienza estera non ancora definitivamente importati, nonchésu beni nazionali, nazionalizzati o comunitari destinati ad essereesportati da o per conto del prestatore del servizio o del commit-tente non residente nel territorio dello Stato". In particolare, il pre-detto articolo 176, rubricato “Condizioni per l’ammissione allatemporanea importazione”, stabilisce che questo procedimen-to è consentito “a condizione che le merci da importare sianodestinate a ricevere uno o più dei trattamenti appresso indicati eche sia possibile accertare l’impiego delle merci stesse nei pro-dotti da ottenere: a) lavorazione, compresi il montaggio, l’assie-maggio e l’adattamento ad altre merci; b) trasformazione; c) ripa-razione, compresi il riattamento e la messa a punto; d) utilizzazio-ne, con conseguente consumo parziale o totale, come catalizza-tori, acceleratori o rallentatori di reazioni chimiche per facilitare lafabbricazione di prodotti da esportare o riesportare, esclusa l’uti-lizzazione delle fonti di energia, dei lubrificanti e degli attrezzi edutensili”.
L’Iva sulla manutenzione e riparazione
E’ doveroso precisare che, ad oggi, non risulta alcun ulterioreintervento di prassi e nemmeno dottrinale rispetto a quanto giàcitato nella nostra precedente pubblicazione di agosto; in attesa,pertanto, di espliciti chiarimenti in tema di servizi resi su natanti dadiporto esteri, tematica che allo stato attuale resta ancorata a riso-luzioni del 1977, non resta che attenersi ad un’interpretazione, ilpiù possibile letterale, della norma di riferimento.Tutto ciò considerato, dal tenore dell’articolo 176 citato, è da rite-nersi possibile ricomprendere nell’ambito della temporaneaimportazione tutti i lavori di manutenzione in genere, ivi inclusi iservizi di lucidatura o posa di sostanze per la miglior conserva-zione dei materiali. Appare inoltre esplicitamente previsto il servi-zio di riparazione e di riattamento, inteso quale opera di sistema-zione allo scopo di rendere nuovamente o diversamente utilizza-bile il bene stesso; per quanto concerne il servizio di tagliando aimotori dei natanti, invece, potrebbe ritenersi incluso nella più
ampia accezione di “messa apunto”, seppur meno esplicita-mente che nel caso delle altrecitate tipologie di servizio.Da ultimo, con riferimento almontaggio di apparecchiature ingenere, è da notare come latipologia di servizio medesimo
sia espressamente prevista tra quelli elencati nell’articolo 176; vada sé, pertanto, che anche in tale ultimo caso si renda applicabi-le la non imponibilità ai fini IVA ai sensi dell’articolo 9, punto 9, delDPR 26 ottobre 1972, n. 633.Nel caso in cui le prestazioni di servizi sopra citate dovesseroessere prestate dal soggetto passivo italiano (ad esempio permezzo di lavoratori dipendenti) direttamente nel territorio delloStato estero, e cioè nel luogo del committente, si potrebbero veri-ficare due casi. In particolare, qualora il committente sia un sog-getto privato, ossia una persona fisica che non esercita attività diimpresa, valendo la regola generale del B2C (business to consu-mer), il servizio si considererebbe effettuato in Italia e, conseguen-temente, il prestatore italiano dovrà emettere normale fattura conaddebito dell’IVA italiana.Diversamente, nel caso in cui il committente sia un operatoreeconomico extracomunitario, l’operazione si configura come fuoricampo IVA, permanendo in ogni caso l’obbligo, in capo al pre-statore, di emissione della fattura.
* Dottori Commercialisti presso lo Studio Tributario Deiure Mila-no – Roma.
Rispondendo al quesito formulato da un lettore, analizziamo nel presente articolo il trattamento fiscale dei servizi dimanutenzione, sostituzione componenti, tagliando motore e montaggio di apparati resi nel territorio dello Stato su unità
da diporto iscritte in registri stranieridi Martino Vincenti e Anna Lenarduzzi (*)
1 Articolo 3, comma 1, lett d),
D.Lgs. n. 171/2005.
2 Nella Risoluzione del 27
maggio 1977, n. 411674,
l’Amministrazione finanziaria ha
precisato che le unità da diporto
battenti bandiera estera sono da
considerarsi in temporanea
importazione, in quanto beni
ammessi alla libera circolazione
in Italia senza formalità doganali,
come nella fattispecie dei mezzi
di trasporto. Tale orientamento è
stato recentemente confermato
anche dall’Agenzia delle Dogane
– Direzione Regionale per la
Liguria nell’incontro del 28
febbraio 2012 presso la
Confindustria di Genova.In tale
occasione, infatti, è stato ribadito
che le unità da diporto ad uso
privato “pleasure yacht”
beneficiano del regime di
ammissione temporanea per un
periodo di 18 mesi, ai sensi
dell’articolo 562 del
Regolamento CEE n. 2454 del 2
luglio 1993, modificato dal
Regolamento n. 993 del 4
maggio 2001.
3 A conferma di ciò si veda la
Risoluzione 26 settembre 1977
n. 412038 del Ministero delle
Finanze.
Quando il committente è un soggettoprivato il servizio si deve considerare
effettuato in Italia e il prestatore italiano dovràemettere normale fattura con addebito dell’Iva.
>
IMP. fisco 11-12-2014 13:01 Pagina 34
IMP. GRANAI 11-12-2014 11:31 Pagina 1
La mostra si articola nel
progetto Ashes to Ashes,
grande installazione di 70
bicchieri e un insieme di
disegni a parete che
raccontano la genesi e la
struttura dei lavori in vetro.
d’arteGallerie
ARCHEB36 gennaio 2015
Fondata da Marco Carlo Rossi, giovane italia-no da molti anni residente in Svizzera la GalerieRossi è una galleria di arte contemporanea intesa come piat-taforma culturale ed economica rivolta alla ricerca artisticainternazionale con un focus approfondito sull'arte visiva ita-liana. Attraverso una selezione serrata di autori ed esibizionidi opere durante eventi project specific nella sede principaledi Ginevra e in progetti pubblici internazionali, Galerie Rossiintende allargare le visioni e innestare strategie. Il piano dilavoro prevede un forte legame tra l’arte contemporaneae le sfere economiche e istituzionali della società cre-ando in tal modo una possibilità concreta d’investimento, lun-gimiranza, riconversione attraverso connessioni tra il merca-to e le sue diramazioni ed esigenze, sia private che pubbli-che. La Galerie Rossi ha inaugurato la sua nuova sede diGinevra con la mostra personale di Antonio Riello, artista ita-liano eclettico, controverso, trasversale e multidisciplinareparticolarmente attivo nel campo dei New-Media. Riello foca-lizza la sua ricerca sui temi più problematici e scottanti dellarealtà politica e sociale attraverso un’indagine rivolta alla col-lettività affrontata sempre con traiettorie ironiche e sarca-stiche. L'Incendie de la Bibliothèque è il quartocapitolo di un progetto time specific, Ashesto Ashes, iniziato nel 2010 e incostante evoluzione.
La Galerie RossiIn questa mostra l’autore riprende oggetti e soggetti simboli della nostra società
traducendoli in un altro piano percettivo attraverso un procedimento dirielaborazione che spiazza e crea continua vertigine
di Alessia Cherubini
IMP. ARTE 11-12-2014 13:01 Pagina 36
IMP. DELLA PASQUA 12-11-2014 10:59 Pagina 1
ARCHEB38 gennaio 2015
libri
L’Atlantico in SolitarioSenza partire non s’arriva e ognitraguardo si raggiunge con i primipiccoli passi. Questa frase delnavigatore Solitario Manfred Mar-ktel racchiude in poche parole lasua filosofia di vita e di viaggio tra-smettendoci un prezioso mes-saggio. Il Frangente propone unanuova edizione del libro Sono
arrivati 600 anni prima di me, dove Marktel racconta la suaesperienza atlantica intrapresa anche per verificare se effet-tivamente i cinesi siano arrivati ai Caraibi prima di Colombo.Leggendo questo testo si puo’ imparare come intraprende-re la strada per realizzare i propri sogni...Manfred Marktel, Sono arrivati 600 anni prima di me, 2014,Seconda edizione Edizioni il Frangente S.a.s., Verona, € 18,00
Uomini e storia Dopo la traversata dell’Atlanticoin solitario del 1923 Gerbault pro-seguì per Tahiti dove si fermò perstudiare la razza e la storia degliindigeni maori. Da allora con i suilibri si impegnò in una strenuadifesa dei loro diritti e della lorosopravvivenza. Questo testo èl’ultimo cha l’autore inviò da Tahi-ti nel 1939 intitolato Il dominio
della crudele civiltà bianca e che venne pubblicato solo 10anni dopo con il titolo Un paradiso che muore. In una letteradi accompagnamento al manoscritto l’autore precisava lasua importanza annunciando che si trattava di “una dram-matica requisitoria contro i nostri metodi di colonizzazionesulle isole del Pacifico”. Edizioni Mare Verticale lo riprononenella sua collana Uomini e Storia.Alain Gerbault, Polinesia, un paradiso che muore, 2014, EdizioniMare Verticale , Grancona, € 18.00
Il piccolo mare Luca Tonghini è l’autore diquesta guida alla scoperta dellago di Garda che con i suoi165 chilometri di coste puo’essere considerato un “picco-lo mare”. Navigando tra portie curiosità, inizia con un’intro-duzione storica e meteorolo-gica, presentando l’area dinavigazione ed in particolare i
venti per poi proseguire con una descrizione dettagliata diporti, marina e ancoraggi il tutto arricchito da originali disegnia china. Completano l’opera le notizie sulla storia, le tradizio-ni e le risorse del GardaLuca Tonghini, Un piccolo mare di nome Garda, 2014, Edizioni ilFrangente S.a.s., Verona, € 24,50
Il nuovo romanzo di Massimo Gregori Grgicv si dipana traFirenze e le colline toscane. Marco Gangemi è il rampollo diuna dinastia di commercianti d’oro ed è un rinomato creatoredi gioielli di Firenze. Resta improvvisamente orfano deigenitori che muoiono in un incidente stradale. Questo luttoed una lettera postuma di suo padre, densa di drammaticherivelazioni, lo portano a rivedere la sua vita ed il suo futuro.Parte dell’eredità ricevuta dal padre è rappresentata daPoiana, un paesino arroccato in cima ad una scoscesa dicalanchi. Marco decide di trasformare il posto in un centro di aggregazione di animelibere e creative, una libera terra di utopia e sogno e cambia il nome del paese in Litèutos. Siscontrerà presto con la prosaica realtà della burocrazia, della legge e dei suoi ottusi ministri.Lui ed i “liteuti” resisteranno al tentativo della società di infrangere un sogno, fino allaconclusione ricca di pathos.
CavialeStorie, ricette, curiosità Da quando qualcuno nella zona del Mar Nero ha capito chele uova di storione sono commestibili, possiamo parlare dicaviale. È però nell’Impero bizantino che il caviale diventeràun genere di lusso assoluto. La forma delle uova di storio-ne, piccoli globi perfetti, e il loro colore, in alcuni casi consfumatura dorata, hanno fatto sì che al caviale fosse asso-ciato il valore di perfezione divina.Con la sua diffusione in tutta Europa, alle tre tipologie classiche,beluga, osetra e sevruga,se ne sono aggiunte altre, ed è natauna vera e propria cultura internazionale delle uova di pesce. Giu-lio Alberoni racconta la storia del caviale e curiosi episodi legati
al suo mito di cibo raffinato presente sulle tavole di attori hollywoodiani e di teste coronate. Nonmancano ricette originali e consigli su come gustare queste preziose uova su come abbinarle adaltri alimenti, esaltando il loro sapore e la loro «regalità». Giulio Alberoni, Caviale, Edizioni Mursia - € 14,00
I sogni non svaniscono, finchè le persone non li abbandonano
Massimo Gregori Grgicv, Litèutos 2014, Mohicani Edizioni srls,Palermo, € 15.00.
Come attraversi il mare se nulla ti spinge?Paolo Dell’Oro è un appassionato studioso di scienza e fun-zionario scientifico della Comunità Europea nonché docen-te di navigazione astronomica. In questo volume narra dicome si navigava a vela nell’antichità e soprattutto dellevicende di un periodo storico che ha cambiato la visione delmondo. Nei trecento anni che corrono tra la scoperta del-l’America da parte di Colombo e dell’Australia da parte diCook il mondo cambiò in un modo così profondo che noimoderni non siamo in grado si figurarci. Tutte le scoperte dinuove terre furono fatte con navi a vela, all’epoca unico por-pulsore oceanico. Winston Churchill, che non essendo un
marinaio non era certo di parte, scriveva:” In qualsiasi epoca della storia europea la solu-zione dei grandi problemi è venuta dal mare”.Paolo Dell’Oro, Vele, motore della storia, 2014, Edizioni il Frangente S.a.s., Verona, € 23,00
IMP. Libri 11-12-2014 13:32 Pagina 38
Magazzu 12-11-2014 11:02 Pagina 1
in barcaLo psicologo
ARCHEB40 gennaio 2015
Una prima possibilità è data dall’approccio far-macologico. Sono ormai disponibili vari farmaci che, sepresi correttamente, cioè prima dell’insorgenza dei sintomi,impediscono od attutiscono i disturbi più fastidiosi. Come tuttii farmaci hanno delle controindicazioni che dipendono anchedalla suscettibilità individuale. Non mi dilungo in un campo dicompetenza di medici e farmacisti che potranno dare tutte leinformazioni necessarie. Senza ricorrere alle medicine alcunisemplici accorgimenti posso-no scongiurare il problema. Imarinai esperti sanno che laposizione sdraiata è piùfavorevole di quella sedutae che è preferibile stareall’aperto sul ponte o quan-tomeno in un ambiente benareato e senza odori forti come tabacco o cibo cucinato. Direiperò che il metodo più efficace è stare al timone: la concentra-zione necessaria e la continua attività motoria che danno la sen-sazione di controllare la barca consentono di controbilanciare imovimenti involontari del corpo ed allontanano dalla mentel’idea stessa del mal di mare. In alternativa è utile comunque impegnarsi in attività che costrin-gono alla ricerca inconsapevole di un equilibrio del corpo; guar-dare le onde anticipandone il movimento cercando di muoverela testa il meno possibile ed evitare di dondolare passivamente. Se si è particolarmente vulnerabili a questo malessere puòessere conveniente rivolgersi allo psicologo che può insegnare
Come prevenire od intervenire sui sintomi del mal di mare grazie a comportamenti adeguati e rimedi scientifici appropriati
di Mario Marazzi*
Il mal di mare - 2a parte
Mario Marazzi, nato aRoma nel 1947, ha duelauree, la prima inEconomia e Commercioconseguita pressol’Università degli Studi diRoma La Sapienza, laseconda in Psicologiaconseguita sempre pressol’Università degli Studi diRoma La Sapienza.
una serie di tecniche che riguardano il controllo della tensionedel corpo ed il controllo dell’ansia che coinvolge pensieri edemozioni. Le tecniche psicologiche hanno anche il vantaggio diessere efficaci, a differenza dei farmaci, anche quando il mal dimare è già insorto. Cito qui, in ordine di complessità e quindi diimpegno crescente: a) la desensibilizzazione sistematica,costituita da una serie di esercizi che fanno sperimentare alter-nativamente tensione e rilassamento contribuendo a raggiun-gere una maggiore padronanza del corpo e delle emozioni. b) il training autogeno è un metodo che consente, attraversouna sistematica applicazione di precisi esercizi suggestivi, diottenere una autodistensione psichica e somatica che rendepossibile eliminare o, quanto meno attutire, sintomi disturbantie, più in generale, raggiungere un migliore equilibrio funzionale.c) l’ipnosi, la cui validità scientifica ha trovato nuove confermedai recenti sviluppi della neuroscienza. Naturalmente è neces-sario liberarsi di pregiudizi ed idee del tutto prive di fondamen-to che individuano nell’ipnosi una metodologia adatta solo a chiha una personalità debole o scarsa forza di volontà se non qual-cosa di esoterico o di magico che può produrre dipendenza esottomissione. Si tratta invece di un approccio che può essereindicato per tutti e che trova ormai una vasta gamma di appli-cazioni in campo medico e psicologico. Nel caso specifico delmal di mare sono previste due tecniche, la cui scelta dipen-de dall’orientamento teorico dell’ipnotista o, come sarebbe pre-feribile, dalle specifiche caratteristiche del paziente. Nella primatecnica vengono proposte suggestioni esplicite e dirette volte a
produrre distensione muscolare,calma e sentimenti di padronan-za e sicurezza di sé. Nella secon-da tecnica gli stessi risultati nonvengono raggiunti attraversospecifici suggerimenti bensìmediante un linguaggio evocati-vo, ricco di metafore e di richiami
all’esperienza del soggetto che sollecita, a livello inconsapevo-le, le sue stesse risorse e mette in moto un processo di auto-guarigione che evidenzia le capacità creative di cui ognuno dinoi dispone. Poiché questo settore attira anche persone che,pur prive dei requisiti e della competenza necessaria, si improv-visano ipnotisti con grave pregiudizio delle persone che si rivol-gono loro, non mi stancherò mai di raccomandare, di rivolger-si solo a professionisti qualificati.
NdR Il dottor Marazzi è membro del Consiglio Direttivo dellaSocietà Italiana di Ipnosi (SII) e Coordinatore della didattica dellaScuola Italiana di Ipnosi e Psicoterapia Ericksoniana (SIIPE)
Il training autogeno e l’ipnosi sono duepratiche che possono aiutarci in modo
significativo e naturale a superare il mal dimare.
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Volvo 11-12-2014 11:35 Pagina 1
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in altezza che puo’ essere trasformato in un’area prendisole gra-zie a dei cuscini forniti come optional. Un prendisole elettricogarantisce ombra all’intera zona. Scendendo 5 gradini ci si trovain un secondo salone con un divano trasformabile in letto e unacucina. La scaletta in acciaio inox arricchisce e rende elegantel’ambiente grazie anche ai gradini in legno. La cucina è dotatadi frigo, freezer e molti vani. A richiesta si puo’ avere anche la ver-sione a tre cabine, con una cabina chiusa al posto del divano.La versione standard prevede sul ponte inferiore una cabina vipben strutturata con ampia zona armadio e la stessa altezza delsalone inferiore. La cabina armatoriale è a mezza nave, largae arredata con specchi che riflettono la luce naturale pro-veniente dalle finestre a dritta. L’ampia piattaforma poppierapermette di alloggiare un tender o una moto d’acqua oltre chefacilitare l’accesso al pozzetto. A prua, due prendisole reclinabilicreano un’area lounge. I passavanti sono larghi e dotati di cor-rimano di grandi dimensioni ben posizionati. L’imbarcazione ècompletata da un equipaggiamento standard molto ricco con ilcontrollo climatico della Sunroom, l’hard top in vetroresina apri-bile, tv a led con schermo piatto e DVD nel salone, impianto ste-reo con Bluetooth wireless e alimentazione per i supporti. La pro-pulsione standard è affidata a due motori Cummins QSC di 550cavalli diesel con trasmissione V- drive, ma è anche possibilerichiedere la versione con trasmissioni pod Zeus joystick e Sky-hook. Il nuovo 510 Sundancer sarà presentato in Europa inCosta Azzurra nella primavera 2015.
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flash Sea Ray 510 Sundancer Barche
Arriverà in primavera sul mercato europeo una nuova versione del 510Sundancer. Gli interni sono stati curati da un designer italiano
di Marco Camagni
Anima italianaLa versione europea del 510 DA dispone di unlayout interno caratterizzato dall’uso di tende di lino e di tessutileggeri ed eleganti, arredi in legno e pelle pregiata che esalteran-no la bellezza della luce naturale della barca. Il salone ha una
lunga dinette a forma di L, con un tavolo ad altezza regolabi-le che puo’ essere usato per il pranzo o per un cocktail. La
tv a schermo piatto, montata su una staffa a parete gire-vole, puo’ essere vista anche dal pozzetto. Infatti un ele-mento di novità del nuovo 510 Da sono le porte scor-revoli che permettono un accesso senza gradino trail salone e il pozzetto. Con le porte aperte, l’area inter-na ed esterna formano un’unica ampia zona. Il pozzet-
to è arredato con un tavolo da pranzo in teak, regolabile
Scheda tecnicaCostruttore Sea Ray, www.searay.com,[email protected] Lunghezza fuorituttto 15,49 m • Larghezza 4,47 m• Immersione con trasmissioni pod Zeus 127 cm • Immer-sione con trasmissioni in linea d’assi V drive 124 cm •Peso a secco con trasmissioni Zeus 19.686 Kg • Peso asecco con trasmissioni V drive 19.822 Kg • Capacità ser-batoio gasolio 1.514 L • Capacità serbatoio acqua 416 L• Deadrise 19°Prezzo:Franco cantiere Florida USA da 1.174.830 USD
IMP. BF SEA RAY 11-12-2014 13:58 Pagina 44
IMP. YACHT CONTROLLER 11-12-2014 11:35 Pagina 1
brezza realizzato in un pezzo unico e le panoramiche vetra-te laterali, l’Atlantis 43 offre tanta luminosità la cui intensi-tà è regolabile dal soft top elettrico. L’area living esterna èdotata di un tavolo da pranzo con divano a C e zona cuci-na. La zona poppiera con una plancetta di 3,5 metriquadrati di superficie è accessibile attraverso un doppioordine di gradini su entrambi i lati e può essere utilizzataper alare e varare il tender sistemato all’interno del garagesotto il prendisole. La suite armatoriale ha un bagno privatocon box doccia separato, due armadi, due serie di pensilioltre al grande vano accessibile con il ribaltamento del pianoletto. La cabina ospiti ha letti scorrevoli che consentono dipoter scegliere tra un matrimoniale o due singoli con la pos-sibilità di aggiungere un terzo letto lungo la murata di sinistra.A centro barca, la zona living è attrezzata con cucina e dinet-te con tavolo da pranzo trasformabile in letto supplementa-re. Il secondo bagno di bordo ha un box doccia separato. L’Azimut Atlantis 43 è spinto da una coppia di Volvo PentaD6 con piede poppiero da 400 cavalli ciascuno, per unavelocità massima stimata di circa 33 nodi.
delle idee Azimut Atlantis 43La fabbrica
Fra le novità in anteprima mondiale al pros-simo Salone di Düsseldorf , che si svolgeràdal 17 al 25 gennaio 2015, c’è il nuovo Azi-mut Atlantis 43. La coperta è trasformabile con dueprendisole per tre persone, uno a poppa e uno a prua.L’hard top offre riparo da vento e sole, diventando all’oc-correnza un rifugio accogliente e confortevole. Con il para-
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La schedaCostruttore Azimut Yachts, Avigliana (TO), tel. +39 01193161, [email protected], www.azimutyachts.comScafo Lunghezza fuori tutto 13,86 m • Lunghezza scafo 13,16m • Larghezza max 4,25 m • Immersione (a pieno carico, alleeliche) 0,9 m • Dislocamento (a secco) 10,7 t• Motorizzazione2 x Volvo Penta D6 400 cv • Trasmissione Piede poppiero Duo-prop • Velocità massima (carico di prova) 33 nodi • Serbatoi car-burante 900 lt • Serbatoi acqua dolce 410 lt • Cabine 2 • Postiletto 4 + 1 + 2 • Servizi 2 • Materiale di costruzione vetroresina• Portata max 12 personeCategoria CE B
La debuttanteI tessuti italiani di Missoni Home, Armani Casa eLoro Piana Interiors potranno essere scelti per
decorare l’Azimut Atlantis 43 di Camilla Bianchi
La barca sarà motorizzata
con due Volvo Penta D6 di
400 cavalli ciascuno dotati di
trasmissione con piede
poppiero Duoprop.
IMP. AZIMUT 43 11-12-2014 12:56 Pagina 46
CMM 11-12-2014 11:31 Pagina 1
Un motorsailer costruito in alluminio, pensato per un armatore molto appassionato capace di apprezzare la raffinatezza divivere il mare a vela potendo contare sul massimo in termini di spazio e comfort e una libertà totale nel lusso
discreto, come nei grandi velieri del passato di Angelo Colombo
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delle idee SM45-Amerigo by Mondo MarineLa fabbrica
Un motorsailer costruito in alluminio, pensato per un armatore molto appassionato capace di apprezzare la raffinatezza divivere il mare a vela potendo contare sul massimo in termini di spazio e comfort e una libertà totale nel lusso
discreto, come nei grandi velieri del passato di Angelo Colombo
Blue Water StyleBlue Water Style
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creazione di explorer e yacht di estremo lusso tipicamente“pleasure” si integra in un solo progetto e questo rappresen-ta una sfida da cogliere. Mondo Marine è in grado di affronta-re costruzioni molto diverse, lo ha sempre fatto, grazie ancheal nostro ufficio interno di engineering che è in grado di verifi-care ogni cosa prima di andare in produzione in modo puntua-le anche sui progetti più complessi». Per Massimo FranchiniMondo Marine è il partner ideale per poter portare avanti que-st’idea che hanno voluto battezzare “Blue Water Style”. Ci hariferito l’architetto: «Riteniamo ci sia spazio per rivolgersi a unaclientela più evoluta ed esperta. Negli ultimi 20 anni non ci sonostati esempi concreti di navette a vela oltre i 30 metri, ossia, dibarche con l’abitabilità e il comfort tipici della navetta ma conla propulsione mista motore/vela. Ci sono tante navi a vela,meravigliose devo dire, ma sono in genere uno sviluppo dimen-sionale del veliero puro, quasi mai dei veri e propri motorsailer.Nella marineria non mancano esempi illustri a partire dall’Ame-rigo Vespucci, che appunto, altro non è che un magnifico ibri-do. Il motore arriva nella marineria solo nel 1820 con l’impiegodelle macchine a vapore, ma la mancanza di grandi potenze
delle idee SM45-Amerigo by Mondo MarineLa fabbrica
La nave è pensata per avere
cinque cabine per gli ospiti e
cinque per l’equipaggio. Lo
stile degli interni è quello di
un lusso sobrio dove è la
qualità dei materiali e della
loro lavorazione che crea un
equilibrio stilistico di grande
phatos.
l progetto del Mondo Marine SM45-Ame-rigo è frutto di idee e confronti tra Rober-to Zambrini, amministratore delegato delcantiere, l’architetto Massimo Franchini,Michele Ansaloni e Camillo De Gaspari. SecondoRoberto Zambrini: «L’idea di Massimo Franchini eMichele Ansaloni ha trovato in Mondo Marine un partnerideale per lo sviluppo di una nuova tipologia di imbarca-zione. Ciò che abbiamo messo al centro delle nostreanalisi era proprio una nave a vela, con l’affidabilità tota-
le e l’autonomia tipica di questi mezzi, ma con l’abitabilità di un“explorer”. Il nome Amerigo porta con sé delle particolarità chelo rendono una proposta unica. Non abbiamo voluto realizza-re un explorer classico, pur avendo concepito un mezzo senzalimiti di utilizzo, ma una nave capace di offrire livelli di comfortassoluti e possibilità di utilizzo veramente “no limits”. La gran-de esperienza di Massimo Franchini e di Michele Ansaloni pernoi è un valore aggiunto, il nostro cantiere ha potenzialità talida permetterci di affrontare anche percorsi del tutto nuovi. Inquesto caso ovviamente molta della nostra esperienza nella
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delle idee SM45-Amerigo by Mondo MarineLa fabbrica
L’armamento a vela è a
Ketch con circa 950 metri
quadrati di tela. La
motorizzazione è affidata a
un motore turbodiesel Mtu di
16 cilindri di 2000 cavalli.
trattamento e la tessitura delle superfici, l’olfatto con l’usodi materiali naturali e il profumo del legno, l’udito con curadell’insonorizzazione e della sonorizzazione di tutti gli ambien-ti e infine il gusto, valorizzando gli ambienti conviviali per garan-tire sempre agli ospiti il piacere di essere a bordo. Abbiamoprestato molta attenzione alla privacy con un attento studio deipercorsi dedicati all’equipaggio, gestendo al contempoambienti privati e pubblici per garantire il giusto spazio alla con-vivialità. Altro elemento di cui abbiamo tenuto conto è la mari-nità, a bordo tutto fa sempre percepire di essere su una barca.Ovviamente il livello di customizzazione è totale, perché ogniarmatore deve poter realizzare la sua barca. Credo molto nellaricerca operata da professionisti di diversa estrazione, ritengosia una risorsa grazie alla quale si può ottenere in tempi ragio-nevoli un risultato ottimale. Lo specifico know how di ognunoporta migliorie al progetto stesso e il nostro team si componedi progettisti, cantiere, fornitori di ogni singolo apparato, uni-versità e ente di classifica. Dalla ricerca abbiamo ottenutouno scafo efficiente, leggero grazie all’adozione di materia-li come l’alluminio, ma anche grazie ad altre soluzioni costrut-tive, poi, sempre per ottenere il massimo dell’efficienza possi-bile navigando anche a vela, abbiamo previsto un sistema dipropulsione con eliche a passo variabile, dunque, in grado diessere messe a bandiera con i motori spenti o di essere rego-late per esprimere il massimo nella propulsione combinata. Ilpiano velico si avvale di un armo a ketch con circa 950 metriquadrati di tela e rande “squared” che privilegia le andature lar-ghe e la semplicità di manovra. Il mercato dei grandi yacht è in
espansione e ritengo ragionevo-le prevedere un’ulteriore fram-mentazione tipologica. Le richie-ste degli armatori sono semprepiù verso yacht del tipo navetta,explorer e dislocanti in genere,perché è richiesta grande auto-nomia, bassi consumi, marinitàintesa come comfort ma anche
come sicurezza sia in navigazione sia alla fonda. Tutto questoci ha fatto ritenere che ci sia spazio per una tipologia ancorainesplorata che si interponga tra il veliero sportivo e il motoryachto l’explorer. Credo sia un progetto per armatori già evoluti,capaci di apprezzare la raffinatezza di vivere il mare a velapotendo contare sul massimo in termini di spazio e comfort,una libertà totale nel lusso discreto, come nei grandi velieri delpassato. Secondo me il cliente tipo non è un esperto velista,per questo abbiamo previsto manovre semplificate e sempreassistite, uno sbandamento massimo di 15°, sistemi che impe-discono manovre pericolose e altre attenzioni rivolte proprio aun pubblico meno velico. La gestione energetica a bordo èstata impostata su criteri molto ben definiti che passano daigeneratori piccoli per la ricarica delle batterie tampone, bat-terie al litio o AGM, alimentazione principale in CA derivata dalbus della corrente continua a 740 V, a un motore elettrico ausi-liario calettato sull’invertitore che può avere funzione di gene-ratore supplementare. Tutto questo, unitamente all’efficienzadello scafo e alle altre soluzioni che abbiamo sviluppato perquesto progetto, risponde alle parole chiave alla base di que-sta idea: funzionalità, armonia, relazione con l’ambiente,tradizione/innovazione, marinità». Il cantiere prevede che dalmomento dell’ordine si possa costruire la nave in 36 mesi.
ARCHEB52 gennaio 2015
La schedaCostruttore Mondo Marine MC - 8, Avenue des Ligures - 98000 Monaco MC tel. +377 977 72 080 - fax +377 977 72 085 www.mondomarinemc.mcShipyard - Lungomare Matteotti, 6 - 17100 Savona - ITALYConcept design, interior / exterior Massimo FranchiniNaval architecture and engineering Michele Ansaloni3D modelling Camillo De GaspariScafo Lunghezza fuori tutto 45 m • larghezza massima 9,60 m • pescaggio massimo5,50 m • materiale costruzione scafo: alluminio • materiale costruzione sovrastruttura:alluminio • cabine ospiti 5 per 10 persone • cabine equipaggio 5 per 10 persone • moto-rizzazione 1x Mtu 16 2000 • gasolio 30 000 l • acqua 7000 l • velocità massima 14 nodi• superficie velica 950 m2 • stazza lorda internazionale: under 500 GT • dislocamento amezzo carico 350 tRegistro di classe G.L., MCA Compliance
favorì la ricerca nella riduzione della resistenza all’avanzamen-to fino ad arrivare a coefficienti addirittura migliori di quantoottenuto fino a quel momento con la nave per eccellenza avela, che era il brigantino. Per questo Amerigo ha un rapportolunghezza f.t./baglio massi-mo di 1:5 e un rapportopotenza/peso di 2,8 kW/t.Lo stile è sobrio, senzatempo come si conviene aun mezzo simile; mi piacedire che si rivolge a unaclientela che preferiscel’essere all’apparire. I volu-mi importanti e la correttezza dei rapporti dimensionali, uniti alladinamicità espressa dalle capacità di muoversi senza limiti nefanno una nave che potrebbe essere definita “All sea yacht”.Abbiamo lavorato intensamente per ottenere atmosfere capa-ci di coinvolgere i cinque sensi: la vista con la massima atten-zione alla luce e alla percezione degli spazi, il tatto con il
Si tratta di una nave per un armatoreevoluto, non necessariamente esperto,
ma in grado di apprezzarne la filosofia ecofriendly.
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IMP. MONDO MARINE 11-12-2014 13:09 Pagina 52
BBRRAAMMAA è un marchio di MCS s.r.l. Via G. Galilei, 6/14 36040 Brendola (VI)Tel. +39,0444,401133 Fax. +39,0444,401305wwwwww..bbrraammaaiittaalliiaa..ccoomm -- iinnffoo@@bbrraammaaiittaalliiaa..ccoomm
BRAMA 11-12-2014 11:31 Pagina 1
ravvicinati Vienna Eleuteri Incontri
Un’antropologa nella
nautica
ARCHEB54 gennaio 2015
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Sotto, Stella Maris,
superyacht
a motore di 72 metri
del cantiere navale Vsy,
costruito secondo il
protocollo di sostenibilità
ambientale messo a punto
da Vienna Eleuteri.
Sustainability manager del cantiere navale Vsy,Vienna Eleuteri è un accreditato scienziato suitemi della sostenibilità e collabora connumerose università ed enti di ricerca nazionalied internazionali. Ha coordinato numerosiprogetti internazionali per lo sviluppo sostenibile,l’inquinamento e il relativo impatto sulla saluteumana e sull’ambientedi Francesco Michienzi
Probabilmente bisogna tornare al 1940, quan-do la teoria darwiniana fu riformulata in chiavestatistico-matematica, per comprendere l’im-portanza del lavoro di un antropologo che graziealla messa a punto di metodologie statistiche raffinate ha aper-to un nuovo campo d’indagine sulla variabilità dell’uomo e sugliaspetti fondamentali della sua evoluzione. Ma, senza andarecosì indietro nel tempo, possiamo semplicemente limitarci aosservare come possono cambiare i suoi comportamenti inambiti più specifici come quelli dell’industria nautica. Abbiamoincontrato Vienna Eleuteri, sustainability manager del cantierenavale Vsy e presidente di Eulabor Institute, istituto italo-olan-dese di ricerche scientifiche interdisciplinari per la sostenibilità.Lavora con i governi e le comunità per introdurre pratiche soste-nibili e tecnologie adattive che riducano la vulnerabilità al cam-
biamento climatico, la sostenibilità come
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IMP. STELLA MARIS 11-12-2014 13:33 Pagina 55
fondamentale rapporto costo-beneficio». Yachting 2.0 vuoleandare verso una nuova filiera produttiva decarbonizzata appli-cando la sua filosofia in tutte le metodologie e fasi di costruzio-ne di uno yacht. Lo strumento è la computational sostenibilityability, un programma che permette di applicare un approcciomultidisciplinare per valutare anche dal punto di vista quantita-tivo i risultati che diventano un supporto alla filiera decisionalein grado di mostrare e di offrire al cantiere che lo sta utilizzan-do, la possibilità di ridurre il consumo di energia e le emissionidi Co2 del venti per cento con una riduzione dei costi del 10 percento mettendo in moto un circolo virtuoso con benefici in tuttele direzioni. Questo strumento informatico è stato messo apunto in collaborazione con la professoressa Michela Milanodell’università di Bologna. «Siamo portatori olistici di un’intelli-genza ecologica che sta diventando uno strumento che valo-rizza tutte le attività già in fase di progettazione», ci dice lasustainability manager di Vsy che fa un bilancio dei primi diecianni di esistenza del cantiere nautico, enfatizzato dal cambio didirezione Green Corporate Governance. «Atto fondativo è statala dichiarazione di sostenibilità declinata in modo tecnico scien-tifico e non solo a livello economico. Ci troviamo a celebrare idieci anni di Vsy e siamo il primo cantiere che ha questoapproccio che potrà essere punto di riferimento per tutta la can-tieristica italiana e Stella Maris è stata la nostra madrina. Abbia-mo anche avviato un network che parallelamente lavora sullepolitiche di difesa ambientale. La ragione strategica sta nel fattoche la tematica ambientale è in tutte le agende di politica inter-
ARCHEB
ravvicinati Vienna Eleuteri Incontri
leva per la creazione di valore per la definizione di nuovi modelliantropologici e la promozione di sviluppo sostenibile.Le abbiamo chiesto di introdurci nel suo lavoro partendo da unabella frase dello scrittore, poeta e saggista argentino JorgeFrancisco Isidoro Luis Borges Acevedo, uno dei più impor-tanti e influenti scrittori del XX secolo: “Il mare è un antico idio-ma che non riesco a decifrare”.Secondo Vienna Eleuteri: “C'è sempre un antico messaggionelle nostre azioni, in realtà non dobbiamo decifrare così tanto,c’è una necessità di dare la giusta importanza agli antichi valo-ri del mare ritrovandone le ragioni”. Questo bellissimo pensierosi traduce nell’accettare la sfida di portare un’intelligenza eco-logica in una attività umana antica come costruire le barche. Nasce così il programma di Vsy “Yachting 2.0” basato su unmodello di sostenibilità computazionale incentrato sullo svilup-po di modelli informatici applicati ai processi progettuali e pro-duttivi capace di offrire uno strategico supporto decisionale. Lasostenibilità computazionale è un campo interdisciplinare cheapplica tecniche informatiche, ricerche operative, matematicaapplicata e statistica per il bilanciamento delle esigenze ambien-tali, economiche e sociali a favore dello sviluppo sostenibile.«Vsy sta facendo un grande sforzo per raggiungere questoobiettivo – ci dice Vienna Eleuteri – fornendo all’industria delloyachting un supporto scientifico che sia in grado di agevolareconcretamente l’accesso di tutto il comparto a politiche orien-tate alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica rispettando il
Costruire le navi in base alla
sostenibilità ambientale ha
importanti vantaggi anche
dal punto di vista
economico, come
dimostrano le esperienze del
cantiere Vsy. Nel tondo,
Vienna Eleuteri effettua delle
analisi sulla qualità
dell’acqua nei pressi di Stella
Maris.
ARCHEB56 gennaio 2015
IMP. STELLA MARIS 11-12-2014 13:33 Pagina 56
“Il mare è unantico idioma che
non riesco adecifrare.” Le paroledel grande scrittore epoeta argentino JorgeBorges hanno ispiratola linea dicomunicazione delcantiere Vsy chele ha adottate peresprimere in modopiù profondo la suafilosofia.
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IMP. STELLA MARIS 11-12-2014 13:33 Pagina 57
ravvicinati Vienna Eleuteri Incontri
lizzo di nuovi percorsi e leve competitive coerenti con uno ‘svi-luppo sostenibile’ all’interno del mercato locale e globale.L’impegno etico, improntato a un comportamento socialmen-te responsabile capace di monitorare e rispondere alle aspet-tative economiche, ambientali, sociali di tutti i portatori d’inte-resse, ha il compito di stabilire nuovi standard di comunica-zione; condividere la responsabilità e sostenere. Il prodotto nondeve essere apprezzato semplicemente per le sue caratteristi-che qualitative o funzionali, ma anche per l’intera catena deiprocessi in tutte le sue fasi, da quella precedente a quella suc-cessiva alla sua immissione sul mercato. Anche nella nautica si sta facendo strada una nuova sensibili-tà ambientale che promuove l’introduzione di tecnologie ingrado di garantire un utilizzo più sostenibile del mare e delle areecostiere. L’attività di ricerca e sviluppo si sta concentrando sulmiglioramento delle know-how esistenti dalle caratteristichedegli scafi e dei materiali utilizzati per realizzarli fino alle motoriz-zazioni e ai combustibili impiegati. Alla Vsy stanno anche lavo-rando ad un progetto di dismissione sostenibile degli scafi indisuso che prevede, per le imbarcazioni di nuova generazione,una revisione del processo produttivo che ne favorisca il ricicloattraverso l’adozione di criteri di “design for re-cycling”, in ana-logia a quanto già praticato in altri settori, tra cui quello automo-bilistico. La sostenibilità va implementata in modo sistemico in quanto pro-cesso-obiettivo complesso e da strutturare fase per fase.
L’ intelligenzaecologica sta
diventando unostrumento chevalorizza tutte leattività imprenditorialigià dalla fase diprogettazione.
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nazionale. Riteniamo che abbiamo il dovere di prenderci curadel mare». Guardare al sistema mare da un nuovo punto divista, animarne i valori millenari di civiltà, passa per la sfida del-l’intelligenza ecologica. L’obiettivo, non è semplicementequello di integrare la gestione della prassi aziendale con istan-ze sociali ed ambientali, introducendo una visione etica nellagestione organizzativa. L’obiettivo riguarda il più complessocambiamento sistemico del settore.Questo significa: ripensare l’eredità ricevuta dal passato;affrontare i cambiamenti di ampia portata che comporta eche riguardano non solo i cicli produttivi, ma anche i modelliorganizzativi, fino ad arrivare allo sviluppo di nuove compe-tenze professionali; impegnarsi ad implementare azioni siste-miche volte a sviluppare criteri di sostenibilità condivisi dal-l’intera filiera; investire in innovazione di processo e di prodot-to; agire in ambito finanziario, nello sviluppo di progetti di rete,nell’investimento in formazione. Ripensare il significato delmercato del lusso secondo i parametri di attualità vuole direleggere e riconoscere, al di là del prodotto, l’eccellenza e l’in-tero contenuto immateriale che esso esprime come la tra-dizione artigiana riconosciuta nelle sue specifiche maestran-ze, l’operato imprenditoriale che ha saputo tradurre in siste-ma produttivo i valori locali e l’ampia rete di contesto socio-culturale coinvolta e al tempo stesso capace di offrire il ter-reno di realizzazione.La sfida attuale si misura nella capacità direndere tracciabile la catena del valore prospettando così l’uti-
Vienna Eleuteri ha
coordinato numerosi progetti
internazionali per lo sviluppo
sostenibile, l’inquinamento e
il relativo impatto sulla salute
umana e sull’ambiente.
Lavora con i governi e le
comunità per introdurre
pratiche sostenibili e
tecnologie adattive che
riducano la vulnerabilità al
cambiamento climatico, la
sostenibilità come leva per la
creazione di valore, per la
definizione di nuovi modelli
antropologici e la
promozione di sviluppo
sostenibile.
ARCHEB58 gennaio 2015
IMP. STELLA MARIS 11-12-2014 13:33 Pagina 58
Vulkan 11-12-2014 11:37 Pagina 1
per voi Feadship ComoViste
La nave di CrichtonLa nave di CrichtonQuesto Feadship di 46 metri costruito dal cantiere olandese per
un celebre armatore neozelandese è una sintesi di raffinatezza stilisticae ingegneria
di Maria Roberta Morso Fotografie Archivio Feadship
Questo Feadship di 46 metri costruito dal cantiere olandese per un celebre armatore neozelandese è una sintesi di raffinatezza stilistica
e ingegneriadi Maria Roberta Morso Fotografie Archivio Feadship
ARCHEB60 gennaio 2015
IMP. COMO 11-12-2014 13:40 Pagina 60
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IMP. COMO 11-12-2014 13:40 Pagina 61
per voi Feadship ComoViste
Una linea rigorosa, quasi
austera, per questa nave
voluta per lunghe
navigazioni dal suo esperto
armatore. I contenuti stilistici
sottolineano efficacemente
l’importanza di quelli nautici
e tecnologici.
eville Crichton è quello che si defi-nisce un 'armatore esperto', sia peril numero di yacht che ha posseduto che perl'attitudine nei confronti degli stessi. E l'espe-rienza maturata negli anni ha fatto sì che nonindirizzasse le sue attenzioni verso un arci,mega, iper, super motoryacht, ma verso unoyacht di dimensioni medie di grandissimaqualità, sia sotto il profilo stilistico che tecnico.Chi lo conosce bene sostiene che Crichton
ami modificare/migliorare tutte le cose che possiede. L'alter-nativa cui ricorre più spesso è farsele costruire su misuraintervenendo personalmente nella definizione dei più minutidettagli. Non fa eccezione Como, il Feadship di 46 metri cheabbiamo avuto il piacere di visitare (è il caso di dirlo) al Salo-ne di Monaco. Lo sviluppo del progetto di Como è stato affi-dato a Dubois Naval Architects che aveva precedentemen-te firmato ben sette yacht di proprietà di Crichton. Per la cro-naca, questo è il secondo yacht battezzato Como apparte-nente al medesimo armatore e disegnato da Dubois, il primoera un Alloy Yachts di 41 metri. Neville Crichton è innanzitutto un grande velista, armatore tra l'altro di tre yacht bat-tezzati Alfa Romeo, compreso il maxi Alfa Romeo III un veroasso pigliatutto nei circuiti internazionali. La biografia di Cri-chton si presta a lunghe digressioni (è stato un pilota di autoda corsa, importatore di prestigiosi marchi automobilistici, hacontribuito alla fondazione del cantiere Alloy Yachts, ha veleg-giato per i sette mari e partecipato alle più importanti com-petizioni veliche mondiali, ecc.), ma non è questa la sede giu-sta per addentrarsi nelle vicende personali dell'armatore di
N
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per voi Feadship ComoViste
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Como. I cenni al personaggio servono per inquadrare e com-prendere molte delle particolarità e finezze del suo nuovoyacht.Como rappresenta una novità per la produzione più recente diFeadship sia per la sua configurazione – raised pilot house -che per il materiale di costruzione, l'alluminio. A parte Venus,l'originalissimo yacht costruito per il compianto Steve Jobs,bisogna andare parecchio indietro nel tempo per trovare altriyacht targati Feadship interamente in alluminio.
Il Progetto e il design esternoIl progetto ha avuto una lunga gestazione. L'idea originariaera quella di creare una versione in scala maggiore del pre-cedente Como, poi il progetto di intraprendere la costruzio-ne di un nuovo yacht era stato accantonato e, anni dopo,riportato in vita con presupposti diversi. Nel 2011 Dubois sot-topose all'attenzione di Crichton il progetto di un due pontie mezzo di circa 46 metri, con la prua piuttosto dritta e altae l'impavesata che si abbassa dolcemente verso poppaoffrendo grande visibilità al salone sul ponte principale. Ele-menti del progetto sono le linee essenziali, eleganti, che spri-gionano dinamismo e suggeriscono grande tenuta di mare ele enormi superfici vetrate che garantiscono un'ecceziona-le continuità tra spazi esterni e interni oltre a dare luminositàagli ambienti su tutti i ponti. Una volta approvato il progettonelle sue linee generali, Dubois ha proceduto con lo svilup-po dell'architettura navale e l'ingegnerizzazione e, successi-vamente alla definizione delle linee d'acqua sulla base deirisultati dei test in vasca. Per evitare che la prua dritta provo-casse troppi spruzzi nel passaggio sull'onda, è stata sceltauna sezione arrotondata per il dritto di prua cui segue unasvasatura che devia il flusso dell'acqua verso poppa. Que-sta linea longitudinale che corre verso poppa crea uneffetto di chiaroscuro sullo scafo grigio argento metal-lizzato conferendo grande leggerezza al profilo delloyacht. Un perfetto esempio di design che coniuga felicemen-
La zonaconversazione,
composta da undivano semicircolaree un paio di comodepoltrone, è montatasu una piattaforma,dotata di cuscinod'aria compressa, chegira di 360gradi azionata daun piccolo motoreelettrico. Ciò consentedifferenti fruizionidegli spazi interni.Si può guardare fuoriverso il pozzetto cheaccoglie la zonapranzo esterna oppureporsi di fronte alloschermo TV da 82” ounirsi in conversazionecon chi siede al tavoloda pranzo in fondo alsalone.
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te funzione e forma. Il progetto degli interni, sviluppato daRedman Whiteley Dixon, garantisce una perfetta coerenzacon lo stile esterno dello yacht. L'armatore ha detto la suasia nella definizione del design esterno che interno che riflet-te precise esigenze d'uso e abitudini della famiglia che tra-scorrerà lunghe vacanze a bordo.I designer hanno contribuito a dare forma a spazi interni edesterni che garantissero la massima convivialità. Da qui l'esi-genza di un grande flybridge dove gli ospiti possono godere delpanorama nel massimo comfort anche quando le condizionimeteo non sono ideali. Un sofisticato sistema di pannellivetrati apribili circonda quasi per intero la zona abitabiledel fly mentre un sistema di fan coil collocato nell'hard topassicura il riscaldamento o l'aria condizionata, in base alleesigenze. Il rapporto interno/esterno, perseguito su tanti yachtcon risultati più o meno riusciti, raggiunge sul flybridge di Comola sua apoteosi.
Gli interniTra le linee guida del progetto c'era l'esigenza di dare all'insie-me una grande ariosità e una percezione dei volumi superiorealle effettive dimensioni. Per far ciò i progettisti hanno fatto ricor-so ad alcune raffinate soluzioni di design come i grandi pan-nelli in acciaio lucidato a specchio nel cielino del saloneprincipale che, in un gioco di specchi, moltiplicano l'altezza e laluminosità dell'ambiente in corrispondenza della scala che con-duce al fly. Il medesimo artificio alleggerisce la porzione circola-
Sottocoperta ci sono quattro cabine ospiti eleganti e luminose, due delle quali hanno il letto per
baglio e godono della vista sull'esterno attraverso grandi finestre quadrate a scafo. La zona
equipaggio si trova a prua e dispone di quattro cabine per 8 persone.
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La schedaCostruttore Feadship Royal Dutch Shipyards – Leidsevaart 574, 2014 HT HAARLEM, TheNetherlands – Tel +31 235247000 – [email protected] - www.feadship.nlProgetto Dubois Naval Architects (architettura navale e design interno e esterno)Materiale di costruzione carena e sovrastruttura in alluminioScafo Lunghezza ft 46,22m • larghezza 9,00m • immersione pieno carico 2,20m • capaci-tà serbatoi carburante 51.000 lt • Serbatoi acqua 16.000 lt • Quattro ospiti in due cabinedoppie e quattro ospiti in due cabine singole • Otto membri d’equipaggio – quattro in duecabine equipaggio, due nella cabina del capitano e due nella cabina dell’ingegnere • Cam-busa • Lavanderia • Cucina e area equipaggio nel ponte inferiore.Motori Due Caterpillar C32 / 1417 kW 2300 rpmStabilizzatori Quantum zero-speed
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per voi Feadship ComoViste
ARCHEB68 gennaio 2015
re di cielino sovrastante la zona conversazione ed è utilizzatonella zona notte armatoriale in corrispondenza delle finestre. Ilrisultato è sorprendente sia dal punto di vista prospettico chedella luminosità della cabina.Il rapporto di comunicazione visiva tra esterno e interno èperseguito in tutti gli ambienti, compresa la cabina armato-riale a prua del ponte principale. Nell'impavesata alta in cor-rispondenza delle grandi finestre dell'armatoriale è stata crea-ta un'apertura sagomata lunga circa 6 metri e mezzo chiusada una robusta lastra di vetro per consentire la vista e, al con-tempo, proteggere il ponte dalle onde. Gli enti di classifica,MCA e Lloyds, hanno richiesto che queste e tutte le altregrandi vetrate presenti a bordo fossero sottoposte a rigoro-si test di resistenza. Il vetro è stato usato anche come rive-stimento della sovrastruttura a prua della cabina armatoria-le. Si tratta di grandi superfici vetrate curve e nere che garan-tiscono continuità con le finestre laterali e una lucentezzadella superficie che nessuna pitturazione avrebbe potuto maioffrire. Il salone principale, così come tutti gli ambienti a bordo, èimprontato ad una semplicità raffinata, tappezzerie chiare,dettagli in ebano Macassar con vistose venature e roveresbiancato, superfici di vetro compongono un insieme frescoe gradevole. Non vi sono oggetti e orpelli vari ad appesanti-re l'arredamento, solo magnifiche foto in bianco e nero eun'unica opera d'arte, una scultura in giada neozelande-se. L'elevata qualità delle finiture e la raffinatezza dei mate-riali dissimulata da un'apparente semplicità stilistica è eviden-te. Nulla è banale su questo yacht. Una delle vetrate cheseparano l'interno del salone dal pozzetto va a tagliare illungo bancone del bar che può essere fruito, indipendente-mente, sia all'interno che all'esterno anche quando le vetra-te sono chiuse.
Crichton ha chiesto che si studiassero le soluzioni migliori sotto il profilo tecnico e
dell'ingegneria navale affinché i due Caterpillar C32 da 1417kW di potenza rendessero al
massimo delle loro potenzialità. Il risultato è quello desiderato. Como naviga ad una velocità di
crociera di 16 nodi consumando meno di 380 litri ora. La tenuta di mare è potenziata da due
appendici posizionate a poppa che garantiscono un perfetto assetto a tutte le velocità.
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Tripla soddisfazioneL’Azimut 77S è uno yacht moderno e accattivante nelle linee, in grado di esprimere buoneperformance con una facilità di conduzione propria di mezzi più compatti. Con tre motori Volvo
Penta e trasmissioni Ips 1200 raggiunge una velocità massima di 34,6 nodidi Angelo Colombo
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Tripla soddisfazioneL’Azimut 77S è uno yacht moderno e accattivante nelle linee, in grado di esprimere buoneperformance con una facilità di conduzione propria di mezzi più compatti. Con tre motori Volvo
Penta e trasmissioni Ips 1200 raggiunge una velocità massima di 34,6 nodidi Angelo Colombo
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ARCHEB
per voi Azimut 77 Sprovate
Il 77S nasce sulla scia del successo commer-ciale ottenuto dal cantiere con il modello 55S,da cui sono state riprese alcune soluzioni come lo slancio diprua che termina con una linea verticale dotata di scudo inacciaio inox. Come l’intera serie S di Azimut è stato disegnatoda Stefano Righini, mentre gli interni sono stati curati da CarloGaleazzi. Dal punto di vista estetico ritroviamo elementi noti nellagamma Azimut, come le grandi finestrature della tuga, i vetria murata realizzati a sei elementi quadrati e in questo casoanche il tetto apribile trasparente. Sono novità invece la plan-cia poppiera pivotante e le due aree relax a poppa e prua,entrambe vivibili tanto al sole quanto all’ombra. L’Azimut 77S si
caratterizza anche per avere tutto il ponte di coperta sullo stes-so livello, in pratica aree esterne e interne sono in continuitàcome un unico grande ambiente. Una porta di cristallo largaquasi tre metri separa il pozzetto dalla tuga. Tanta è la luce natu-rale ed elevato il comfort assicurato da interni razionali e allesti-ti con cura. Lasciando gli ormeggi dal porto di Cannes, abbiamo modo ditestare la carena ad alta efficienza sviluppata dal reparto ricer-ca e sviluppo di Azimut Yachts, uno scafo capace di esprime-re buone performance, soprattutto con la tripla motorizzazio-ne Volvo Penta e trasmissione IPS 1200, che garantisceconsumi bassi come riportato dai dati del nostro test. In pra-
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La zona notte, sviluppata sul
ponte inferiore, prevede a
prua la cabina vip con
bagno privato e due cabine
ospiti; la suite dell’armatore
è posta a centro barca, un
ambiente ben illuminato
dalla luce naturale, grazie
alle finestrature a sei
elementi quadrati presenti
sulle murate che offrono
anche una vista accattivante
sul mare. L’equipaggio ha a
disposizione due cabine
separate nella zona
poppiera, accessibili sia dal
camminamento laterale sia
dal salone. Sul ponte
inferiore, ma in ambiente
chiuso si trova anche la
cucina.
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7,5 12,5 17,5 22,5
15,7
26,3
21,5
32,1
12,5
6,9
10,5
34,6
velocità di crociera
max
27,5 32,5
Costruttore Azimut Yachts - Avigliana (To),tel. +39 01193161, www.azimutyachts.comDesign carena Pierluigi Ausonio Naval Architecture & AzimutYachtsDesign esterni & concept Stefano RighiniDesign interni Carlo GaleazziScafo Lunghezza fuori tutto 23,6 m (77’5”) • lunghezza al gal-leggiamento 20,08 m (65’11”) • Larghezza al baglio 5,48 m(17’11”) • Immersione (a pieno carico, alle eliche) 1,64 m (5’5”)• Dislocamento (a pieno carico) 56 t • Motorizzazione 3 xVOLVO D13 – 900 mHp (662 kW) • Trasmissione 3 x VolvoPenta IPS 1200 (Pack Q4) • Velocità massima (carico di prova)36 nodi/knots • Velocità di crociera (carico di prova) 32nodi/knots • Serbatoi carburante 4.200 lt (1109 Us gls) • Ser-batoi acqua dolce 1.100 lt (291 Us gls) • Cabine 4 + 2 crew •Posti letto 8+1 /crew 2+1• Servizi 4+1 crew • Materiale dicostruzione VTR • Carena Planante con deadrise di poppa 14°e 20° a centro nave• Portata max 16 • Eliche pack Q4Motori 3x900 HP Volvo Penta – trasmissioni 3x IPS 1200 Alcune misure Altezza dinette: 2.045 mm • Altezza cabinaarmatoriale 1.985 mm • dimensioni letto suite armatore2.010x1.560x160 mm • altezza cabina ospiti cm 2.000 mm •dimensioni letti ospiti 1.930x690x160 mm • altezza cabina vip1.975 mm • dimensioni letto VIP 2.000x1.550x160 mm • altez-za toilette vip 1.975 mm • altezza sala macchine 2.100 mm.Categoria CE A
Condizioni della prova
Rapporto pesopotenza kg/cv
Rapportolung./larg.
Portata personemax
Autonomia vel.crociera mn
Velocità max
34,6 334,7 20,74 4,30 16
Nodi
600
1.000
1.250
1.500
1.750
2.000
2.250
2.350
Località Cannes
Totale persone a bordo 6
Mare calmo
Vento da SW 2
Carburante imbarcato litri 2.000
Acqua imbarcata litri 400
Stabilizzatore spento
Trim Interceptor su automatico
15050 250 450 550
64
178
330
507
14
116
461
258
350lt/h
600
1.000
1.250
1.500
1.750
2.000
2.250
2.350
Consumo totale
Le prestazioni e la scheda
Giri/m
Velocità in nodi
Giri/m
per voi Azimut 77 Sprovate
Giri/min. nodi lt/h Lt/ Autonomia dB(A) Trimmiglio Plancia
600 6,9 14 2,02 2,070 52 0.01000 10,5 64 6,09 689,1 54 0.51250 12,5 116 9,28 452,5 57 1.51500 15,7 178 11,33 370,5 60 3.01750 21,5 258 12 350,0 64 3.02000 26,3 330 12,54 334,7 68 3.52250 32,1 461 14,36 292,4 73 3.52350 34,6 507 14,65 286,6 73 3.5La velocità massima raggiunta con soli due motori, dunque conil centrale spento, è stata di 23,0 nodi con un consumo orario di317 l/h.
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tica, con tre motori da 900 cavalli ciascuno e trasmissioni VolvoPentai IPS si riesce a ottenere, alla velocità di crociera, un con-sumo di circa il 30% inferiore rispetto a una carena tradiziona-le di pari dimensioni motorizzata con tre da 900 cavalli. Questoè il risultato della combinazione delle linee d’acqua dello scafodel 77S con gli importanti vantaggi assicurati dalla propulsioneIPS in termini di efficienza. Molto buona la semplicità di condu-zione di questo mezzo dotato di correttore d’assetto automa-tico del tipo Interceptor, un sistema molto efficace. Ben posizio-nata la stazione di governo esterna, che assicura ottima visi-bilità a tutte le andature. A semplificare ulteriormente la gestio-ne nella conduzione dell’Azimut 77S troviamo a bordo il siste-ma Joystick sviluppato da Volvo Penta, grazie al quale le tremacchine e le trasmissioni possono essere gestite attraversomovimenti molto intuitivi, anche per manovre meno semplicicome la traslazione dello scafo per gli accosti all’inglese. Lastrumentazione è completa, facilmente leggibile e gestibile nellesue molteplici funzioni. Per migliorare il comfort a bordo Azimutha installato su questo modello il sistema giroscopico prodottodalla statunitense Seakeeper. Una barca di dimensioni già importanti, ma semplice da con-durre e sempre sicura. Ottimo il comportamento sull’onda, loscafo assorbe bene l’impatto anche a velocità sostenuta, inol-tre, la spinta dei tre motori permette di gestire il passaggio inmodo sempre efficace. Il raggio di virata è adeguato per unmezzo di quasi 80 piedi, anche se, bisogna sempre tenere pre-sente l’algoritmo sviluppato da Volvo Penta che gestisce il bran-deggio degli IPS in funzione del numero di giri. Questo per direche pretendere di virare in modo brusco con la manetta avan-ti tutta produce comunque una virata morbida. Per eseguiremanovre con raggi inferiori su tutte le barche dotate di questosistema propulsivo bisogna tirare un po’ giù il gas e far giraremeno le macchine. La timoneria però risponde sempre in modo
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Dotazione standardStrumentazione Bronze
package, comandi motoriVolvo Penta, Joystick VolvoPenta, stazione autopilotaVolvo Penta e DisplayNAVIOP su plancia internaed esterna, illuminazioneLED, cuscinerie per le areeesterne, tetto apribile concristallo a comando elettro-idraulico, winch di manovra2x1.700 w in pozzetto,cucina completa dielettrodomestici Miele,generatore Kohler da 28 kW,caricabatterie Mastervolt.
>
Il portellone di poppa con
apertura idraulica si
trasforma in una comoda e
ampia spiaggetta bagno.
reattivo e questo agevola l’eventuale esigenza di variare la rottain modo repentino, per esempio per l’avvistamento sulla pruadi un segnale da pesca. Il vantaggio di questo dispositivo èovviamente quello di non eseguire mai manovre potenzialmen-te pericolose per gli occupanti della barca. L’ultima nota la riser-viamo alla velocità di crociera, un’andatura di ben 26.3 nodi a2.000 giri/minuto alla quale si può navigare per oltre 300 migliain assoluto comfort e con livelli di vibrazioni e rumorosità vera-mente contenuti. Ci ha convinti per prestazioni e comportamen-to in mare, indubbiamente il tuning operato dal cantiere per indi-viduare la combinazione migliore tra i vari elementi che com-pongono la propulsione di Volvo Penta è stato appropriato.
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per voi Princess S72 provate
È il primo di una nuova gamma che vuole continuare a offrire performance in navigazionesenza rinunciare al comfort. È la crociera di lusso made in England
di Niccolò Volpati
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Lusso universaleÈ il primo di una nuova gamma che vuole continuare a offrire performance in navigazione
senza rinunciare al comfort. È la crociera di lusso made in Englanddi Niccolò Volpati
Lusso universale
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per voi Princess S72 provate
Si tratta di una barca con
finiture di grande qualità con
pelli pregiate e legni
sapientemente lavorati da
ebanisti esperti. Grande
attenzione è stata dedicata
alla parte tecnologica della
barca.
are tutte le cose e farle bene, anzimeglio di prima. Il progetto di questo 72’nasce più di un anno fa. L’obiettivo, ambizio-so, è quello di fornire prestazioni sportivesenza tradire il comfort in navigazione offertoda una carena a V profonda. Interni abitabili ebarca veloce, introdurre cambiamenti e miglio-rie senza stravolgere. Insomma, il solito refrain.Facile a dirsi e difficile a farsi. Princess peròparte da un vantaggio. Ha un buon numero diarmatori e sono probabilmente anche abba-
stanza “fidelizzati”, come si dice oggi, cioè innamorati dellebarche del cantiere. È partendo da loro che hanno sviluppa-to il progetto, sia per la coperta, sia per gli interni. Poco menodi un anno fa è stato presentato il primo di una nuova serie: il72, infatti, fa parte della nuova S Class che dovrebbe eredita-re il meglio della gamma Flybridge e della V Class. Noi loabbiamo provato a Cannes, solo qualche mese dopo il debut-to mondiale di Miami. In banchina ci aspetta una sorpresa. Ilresponsabile di Princess Yacht si dice mortificato, ma la barca
non può ancora mollare gli ormeggi. Manca il driver perché,così ci spiega, c’è sciopero degli skipper. Non l’avremmo maiimmaginato che anche gli skipper potessero fare sciopero el’inconveniente ci fa pensare che, in fondo, tutto il mondo èpaese. Mentre quelli di Princess cercano una soluzione, c’è iltempo per una visita all’interno. Lo spazio a disposizione nonè poco perché lo scafo misura 22 metri di lunghezza, ed ètutto ben distribuito. Tre sono le cabine, così come i bagni,tutti grandi e con box doccia separati. Colpisce l’abitabili-tà dei locali, sia per l’altezza complessiva, sia per la tanta“aria” sopra le cuccette. La cabina armatore è a centroscafo e sfrutta per intero il baglio dell’imbarcazione. Un parti-colare azzeccato è il bagno dell’armatoriale. Anch’esso havolumi generosi e si sviluppa in larghezza da una fiancataall’altra, ma la cosa interessante è che si trova a poppaviadella cabina, così tra quest’ultima e la sala macchine c’è inmezzo proprio il bagno. Il tutto dovrebbe essere a beneficiodella rumorosità, perché più è distante la cabina armatorialedai propulsori, minori dovrebbero essere i decibel. Il disimpe-gno dell’area notte ospita la cucina. Il vantaggio è che c’è
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per voi Princess S72 provate
molto spazio a disposizione e anche tantaaltezza, gli svantaggi sono due: il primo èche il tavolo da pranzo, ovviamente, sitrova sul ponte principale e quindi si devecontinuamente salire e scendere dalle
scale, il secondo è che quando friggi il “fish& chips” lo fai a pochi centimetri dai letti. In
ogni caso, questa soluzione, permette di avereuna dinette con molto spazio a disposizione. L’al-
lestimento prevede un tavolo da pranzo circolare con
divanetto vicino alla plancia e alle scale che portano alla cuci-na e all’area notte, mentre la parte poppiera della dinette ètutta destinata all’area living. Gli spazi sono davvero ottimiz-zati. Le sedute sia per il tavolo da pranzo, sia per l’area livingche dispone di un divanetto a U e di uno lineare sulla fianca-ta di sinistra, sono proprio tante. Anche la scaletta per scen-dere al ponte inferiore ha una forma semicircolare che con-sente di non sprecare spazio, a tutto vantaggio della larghez-za dei gradini. Il comfort in navigazione è anche questo. L’al-lestimento della coperta è molto tradizionale e all’insegna della
Sopra la cabina vip di prua. La suite dell’armatore a tutto
baglio è a centro nave. La terza cabina ospiti, con due letti
singoli, è appoggiata alla murata di dritta. A poppa si trova la
zona equipaggio con due letti.
ARCHEB80 gennaio 2015
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7,5 12,5 17,5 22,5 27,5
15,6
25,5
23,4
30,2
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9,5
37,3
minimo di planata
max
32,5 37,5
Costruttore Princess Yachts International plc, Newport Street, Plymouth, Devon, PL1 3QG, United Kingdomtel. +44(0)1752 203888, [email protected], www.princessyachts.comMONACO, Le Castellara 9, Avenue JF Kennedy, MC 98000,Monaco tel. +377 9770 8444, +33 6 40 62 55 44, [email protected] Interno al cantiereScafo Lunghezza fuori tutto 22,55 m • lunghezza scafo 22,03m • larghezza massima 5,38 m • pescaggio 1,48 m • disloca-mento 40.200 kg • serbatoi carburante 4.800 litri • serbatoiacqua 782 litri.Motore Due Caterpillar C32 A • potenza 1.723 cv • 12 cilindria V • 4 tempi diesel • alesaggio per corsa 145x162 mm • regi-me di rotazione massimo 2.300 giri/minuto • peso a secco3.220 kg ciascuno.Misure Altezza cabina di prua 194 cm • cuccetta 197x170cm • altezza sopra il letto 110 cm • altezza bagno cabina diprua 194 cm • altezza in dinette 201 cm • divanetto a U indinette 160x320x120 cm • divanetto lineare dinette 151 cm• diametro tavolo circolare 105 cm • altezza cabina armatore198 cm • cuccetta 194x165 • altezza sopra il letto 138 cm •divanetto lineare cabina armatore 146 cm • altezza bagnoarmatore 198 cm • cucina a L 184x148 cm • altezza cabinacon letti paralleli 195 cm • cuccetta 193x77 cm (ciascuna) •altezza sopra il letto 135 cm • altezza bagno cabina con lettiparalleli 192 cm • tavolo pozzetto 80x160 cm • divanetto a Uin pozzetto 120x230x120 cm • larghezza passavanti laterali37 cm – prendisole di poppa 200x270 cm • prendisole diprua 205x230 cm • divanetto lineare di prua 240 cm
Condizioni della prova
Rapporto pesopotenza kg/cv
Rapportolung./larg.
Portata personemax
Autonomia vel.crociera mn
Velocità max
37,3 350 11,7 4,09 16
Nodi
800
1.000
1.200
1.300
1.600
1.800
2.000
2.360
Località Mandelieu (Francia)
Onda assente
Vento assente
Persone a bordo tre
Gasolio 2.200 litri
Acqua 620 litriNote: da zero alla planata in 11 secondiDa zero alla velocità massima in 34 secon-di
50 150 350 450 550 650 750
144
154
414
672
40
168
478
316
250lt/h
1.250
1.300
1.500
1.600
1.700
1.800
2.000
2.050
Consumo totale
Le prestazioni e la scheda
Giri/m
Velocità in nodi
Giri/m
Principali dotazioni standardTeak in pozzetto, sulla piattaforma di poppa e sul fly •
salpancora • winch di tonneggio • passerella elettroidraulica •seconda consolle di guida sul fly • radar • chart plotter •ecoscandaglio • strumenti di navigazione • strumenti motore • VHF• autopilota • elica di prua • entertainment con TV led 46’’, lettoreDVD e MP3 • microonde • lavastoviglie • TV led da 40’’ in cabinaarmatore • generatore da 22,5 kW • aria condizionata da 108.000BTU
Giri nodi lit/h totali dbA dbA plancia cab. Armatore
640 6,8 20 57 64800 8,0 40 60 661000 9,5 144 60 671200 11,0 168 62 691300 15,6 154 63 70 1400 22,2 266 63 701600 23,4 316 64 731800 25,5 414 67 732000 30,2 478 71 782360 37,3 672 77 82
>
81�
IMP. PRINCESS 72S 11-12-2014 13:11 Pagina 81
per voi Princess S72 provate
portamento con onda della carena. Per farlo ci accontentia-mo di quella di scia. Per fortuna il golfo di Cannes è sempretrafficato, anche da mega e giga yacht e così qualche saltoriusciamo a farlo. La V è profonda e il passaggio è decisamen-te confortevole. Anche le performance sono di tutto rispet-to considerato che alla massima velocità superiamo i 37nodi. E la velocità di crociera? Il range va da 15 a 37. Per pla-nare, infatti, ne servono 15,6 e fino alla massima ci sonoancora poco meno di 20 nodi. Dentro questo range l’armato-re potrà scegliere l’andatura di crociera che preferisce. Altimone la sensazione complessiva è buona, un po’ meno perle vibrazioni e il rumore. Le vibrazioni sono davvero tante, forsel’elica non è quella più indicata per la coppia di Cat 32 da1.723 cv ciascuno. I decibel sono fastidiosi, soprattutto nellacabina amatoriale, che come detto, non si trova nemmenoattaccata alla sala macchine perché c’è in mezzo il bagno, macomunque il fonometro ne registra 82 con la manetta del gastutta abbassata. 82 decibel è un valore che assomiglia più aquello di un piccolo open motorizzato con un fuoribordo. Pro-babilmente si può migliorare l’insonorizzazione dei motori e sipossono ridurre le vibrazioni cercando un assetto diverso. Lacarena non è solo stabile, ma anche maneggevole. In 150metri di diametro si chiude una virata di 360° a tutta velocità.Peccato che ci sia l’autolimitazione della virata, perché ci sem-bra francamente eccessiva. Alla massima, dando tutta barrasi perdono ben quattro nodi di velocità. Infine, un difetto cheabbiamo riscontrato è la posizione degli sfiati a poppa. Sonostati collocati vicino alla piattaforma e quindi anche vicinoall’uscita del garage del tender. Il problema è che si trovanoproprio all’altezza della linea di galleggiamento. Alla fonda,appena l’acqua li raggiunge, viene sparata fuori modello fon-tana e la cosa non fa piacere a chi si trova a poppa in attesadel varo del tender.
Con due Caterpillar C32 A di
1.723 cavalli ciascuno
naviga alla velocità massima
di 37,3 nodi. Sotto, il pratico
sistema di varo del tender
con la plancetta poppiera
che si abbassa
idraulicamente.
ARCHEB82 gennaio 2015
razionalità. Il pozzetto è fatto per accogliere il tavolo da pran-zo esterno, un prendisole e poi la piattaforma di poppa. Aprua c’è spazio per un altro prendisole e un divanetto linearefronte marcia. Sul fly, oltre alla seconda postazione di coman-do, due divanetti, la cucina grill e il mobile bar. A nostro avviso è un po’ sacrificata la larghezza dei passavan-ti laterali perché 37 cm sono un po’ pochi su uno scafo di 22metri. Lo sciopero è finito o forse Princess ha trovato unasoluzione e così un giovane driver può scortarci durante il test.Il mare è decisamente piatto e quindi è difficile provare il com-
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BESENZONI 11-12-2014 11:31 Pagina 1
per voi Pearl Yachts 65provate
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85�
Oltre gli schemiIspirato al 60, il nuovo 65 del cantiere britannico è uno scafo classico nelle forme con una buonatenuta di mare e ottima stabilità di rotta. Tre motorizzazioni disponibili per una velocità
massima di 30 nodidi Angelo Colombo
Ispirato al 60, il nuovo 65 del cantiere britannico è uno scafo classico nelle forme con una buonatenuta di mare e ottima stabilità di rotta. Tre motorizzazioni disponibili per una velocità
massima di 30 nodidi Angelo Colombo
Oltre gli schemi
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ARCHEB86 gennaio 2015
per voi Pearl Yachts 65provate
l progetto navale e il layout esterno sonodi Bill Dixon, la cura stilistica e gli interni diKelly Hoppen Mbe. Il cantiere è una realtà, infat-ti, la sua prima imbarcazione prodotta risale al 1998sotto la direzione di Iain Smallridge che, ancora oggi,segue lo sviluppo dell’intera gamma. Nel 2002 il cam-bio di proprietà dell’azienda ha determinato una svolta,in quanto i nuovi proprietari, Mr. Tony Whittaker insiemealla moglie Margaret, hanno voluto portare Pearl Yachtsverso nuovi traguardi industriali. Da questo momento lagamma del cantiere si è è arricchita di progetti svilup-
pati dal progettista navale BillDixon, così come di disegnirealizzati dal progettista dimaxi yacht Evan Marshall. Lacombinazione delle caratteri-stiche dei due progettistirestituisce yacht i quali, purmantenendo fede ai canoniclassici del motoryacht fly di dimensioni comprese tra 15 e 24metri, portano con loro alcune attenzioni di design e dunque diergonomia e vita a bordo, che possiamo definire quantomenooriginali. Dopo il successo ottenuto con il Pearl 75, il cantiere hasentito l’esigenza di dare nuova vita al suo modello di 60’apparso per la prima volta nel 2005 sviluppando un progettopiù moderno, in linea con le esigenze e le aspettative di un mer-cato globalmente ridotto, ma molto selettivo e attento all’in-novazione e alla sostanza. Il management di Pearl Yacht non siè però limitato a modificare e attualizzare la struttura esisente,ma ha deciso di riprogettare tutto da zero prendendo soprat-tutto in considerazione i nuovi sistemi propulsivi, come le tra-
smissioni Zeus che abbiamo provato durante il nostro test, maanche gli Ips Volvo Penta e per i più conservatori le classichelinee d’asse. Lo scafo è molto tradizionale nelle forme ed è ingrado di assicurare tenuta di mare, ottima stabilità di rotta econsumi interessanti. Inoltre i correttori di assetto automaticiIntruder, lo stabilizzatore giroscopico Seakeeper, le ampie fine-strature a murata, la plancia poppiera dotata di movimento mul-tiplo per cui oltre ad affondare si estende offrendo una super-ficie per i bagni davvero straordinaria, contribuiscono ad unbuon risultato complessivo in termini funzionali e di performan-ce. Il salone è dotato si una porta a pantografo di grandi dimen-
sioni, la quale una volta aper-ta lo unisce al pozzetto cre-ando un unico grandeambiente in continuità. Nonsolo, ma entrando in salonesulla sinistra troviamo undivano e sulla dritta la cucinaaccuratamente allestita per
essere perfettamente in linea con il resto degli arredi, poi, a pro-ravia un grande sofà sulla sinistra e un divano a L con tavolosulla dritta dietro la stazione di governo interna. Il risultato è unambiente molto conviviale dove chi cucina partecipa allavita di bordo potendo interloquire con chi è accomodato nel-l’ampia zona divani che in pratica si sviluppa all’interno di quasi
La stilista Kelly Hoppen Mbe ha curato congrande attenzione e cura gli interni di
questo yacht miscelando con equilibrio tutti imateriali.
>I
Le cabine per gli ospiti sono 4, l’armatoriale a centro nave, la
vip a prua e le due con letti singoli sulle murate; le due per
l’equipaggio sono a poppa.
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87�
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2,5 7,5 12,5 17,5 22,5
12,1
20,1
17,2
25,8
10
4,9
7,5
30,4 max
27,5 32,5
Cantiere Pearl Yachts Limited , Stratford-upon-Avon, Warwickshire UK, Tel +44(0)1789 740088Fax +44(0)1789 748078, www.pearlmotoryachts.comScafo Lunghezza fuori tutto 20.2 m • Lunghezza al galleggia-mento 16.4 m • Larghezza 5.16 m • Immersione 1.36 m •Riserva carburante: 3.200 litri • riserva acqua 900 litri • Peso apieno carico: 35 t • Totale posti letto: 8+2 equipaggio Motorizzazione 3xCummins QSC 8.3 da 600 HP con trasmis-sione Zeus – Velocità massima dichiarata: 30 nodi – Velocità dicrociera: 25 nodi Categoria di omologazione CE classe ‘A’ Prezzo Pearl 65 versione standard £1,312,500Totale barca provata con gli optional a bordo £1,435,895
Condizioni della prova
Rapporto pesopotenza kg/cv
Rapportolung./larg.
Peso a pienocarico ton
Autonomia vel.crociera mn
Velocità max
30,4 315 19,44 3,91 35
Nodi
600
1.000
1.400
1.800
2.200
2.400
2.800
3.100
Località Palma di Maiorca
Persone a bordo 8
Vento moderato
Mare lungo 2
Carburante imbarcato 660 litri
Acqua 800 litri circa
Stato della carena ottimo
25 75 175 225 275 325 375
17
99
190
354
6,7
41
262
164
125lt/h
600
1.000
1.400
1.800
2.200
2.400
2.800
3.100
Consumo totale
Le prestazioni e la scheda
Giri/m
Velocità in nodi
Giri/m
Dotazioni standardJoystick di manovra nelle due plance, piattaforma poppiera
idraulica, passerella idraulica, generatore da 13 kW diesel, ariacondizionata,sistema di navigazione Garmin,rivestimento in teak nelpozzetto, sulla plancia poppiera e sui passaggi laterali; rivestimentoin teak flybridge,kit di protezione degli esterni,cuscineria prendisole,cantina refrigerata; bar,barbeque,frigo e lavello sul flybridge; sistemaintegrato audio Hi-Fi; Tv 40” in salone, 30” nelle cabine armatore eVIP e 20” nelle cabine ospiti.
Elenco optional a bordo dell’unità provataGiro stabilizzatori Seakeeper M8000 £65,750 • Piano di
calpestio in teak sul flybridge £5,920 • Piano di calpestio in teak suicamminamenti laterali £8,950 • Luci sui camminamenti laterali£4,350 • Luci sott’acqua (al paio) £3,800 • Bimini idraulico £11,950 •Lavasciuga £2,150 • Scafo in vinilestere £9,550 • Dotazioni sicurezzaper la Classe 12 £10,975
per voi Pearl Yachts 65provate
GIRI/min. nodi litri/h litri Autonomia db (totali) /miglio (in plancia)
600 4,9 6,71 1,36 2.352,9 561000 7,5 17 2,26 1.415,9 571400 10,0 41,0 4,1 780,5 601800 12,1 99 8,18 391,1 622200 17,2 164 9,53 335,8 652400 20,1 190 9,45 338,6 692800 25,8 262 10,15 315,3 723100 30,4 354 11,64 274,9 74Velocità minima di planata: 13,7 nodi @2.100 rpm, consumoistantaneo circa 156 l/h totali • Tempo per planare da fermo 9,7”Tempo per raggiungere la massima velocità da fermo (30 nodi circa): 27”
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>
ARCHEB88 gennaio 2015
IMP. PEARL 65 11-12-2014 13:10 Pagina 88
tutta la sovrastruttura, creando uno spazio per il relax decisa-mente fuori dal comune su barche di queste dimensioni. Lazona notte prevede quattro cabine, con l’armatoriale a centrobarca che beneficia delle aperture a scafo che sono sempred’effetto; la vip a prua, una doppia con letti in piano sulla drittae una doppia con letto a castello sulla sinistra. I bagni a dispo-sizione degli ospiti sono tre, mentre per l’equipaggio sono pre-visti a poppa due letti con bagno condiviso. Il fly, di impostazio-ne formale molto classica, presenta la stazione di governoesterna in posizione avanzata e centrale. L’intera porzione pop-piera è dedicata a un divano perimetrale con tavolino centralee può essere coperta da un tendalino a scomparsa con strut-tura in inox.Le possibilità di governo a lento moto offerte dai tre motoriaccoppiati alle tre trasmissioni Zeus sono indubbiamente unagrande risorsa, soprattutto grazie al joystick che permette dieseguire manovre altrimenti impossibili. Per uscire dal postobarca in cui eravamo ormeggiati a Palma di Maiorca, abbia-mo eseguito una manovra in tempi veramente insoliti, compre-sa una traslazione per alcuni metri che ci ha permesso di ese-guire molte meno manovre di quanto avremmo dovuto fare nor-malmente. Questo evidenzia la facilità di conduzione di unoyacht dalle prestazioni velocistiche in linea con molti suoi con-correnti, ma con consumi interessanti, realizzato con materia-li di qualità e con cura. Il Pearl 65 è un mezzo che governa sem-pre in modo corretto senza mai scomporsi neanche durante levirate alla massima velocità, morbido nell’ingresso sull’onda ecapace di mantenere un ottimo passo anche con un po’ dimare. È in grado di fornire prestazioni in perfetta armonia conl’armatore che in una barca cerca il comfort, la sicurezza e con-sumi accettabili. La velocità di crociera è di quasi 26 nodi.Ottimo il livello percepito di vibrazioni e rumorosità, segno di unabarca costruita con cura.
89�
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per voi Invictus 280 GTprovate
Ritorno al futuro
ARCHEB90 gennaio 2015
Ritorno al futuroÈ il primo di una lunga serie, che comprenderà imbarcazioni fino a 40 piedi. È un nuovo cantiere
italiano che si avvale della collaborazione del designer Christian Grandetesto di Niccolò Volpati foto di Andrea Muscatello
È il primo di una lunga serie, che comprenderà imbarcazioni fino a 40 piedi. È un nuovo cantiereitaliano che si avvale della collaborazione del designer Christian Grande
testo di Niccolò Volpati foto di Andrea Muscatello
IMP. INVICTUS 17-12-2014 12:34 Pagina 90
91�
IMP. INVICTUS 17-12-2014 12:34 Pagina 91
ARCHEB92 gennaio 2015
per voi Invictus 280 GTprovate
occasione, soprattutto di questitempi, è ghiotta. Si presenta un nuovocantiere, italiano, che vara il suo primo model-lo: il 280 GT. Il cantiere è nuovo, ma poggia subasi consolidate e conosciute nel mondo dellanautica. Invictus, infatti, nasce dall’esperienzadi un team che vanta una lunga storia di gran-de competenza e professionalità nella nauticaitaliana. A fare gli onori di casa c’è il progetti-sta Christian Grande, un noto design di famainternazionale, che ha sviluppato questo e iprossimi progetti. Ci spiega, infatti, che GT sta
per Gran Turismo, ma Invic-tus ha intenzione di svilup-parsi su tre linee: oltre a GTci saranno anche TT e FX.TT sta per tender, si tratteràquindi di imbarcazioni più“open” con meno cabina,ma solo un piccolo localeattrezzato per i servizi. La gamma TT prevede anche un bot-tazzo in gomma che svolgerà la funzione di parabordo pertutto il perimetro dell’imbarcazione. La linea FX, invece, è acro-nimo di fuoribordo. Si tratterà dei modelli che prevedono unallestimento minore e una coperta più sgombra per soddisfa-re anche le esigenze degli appassionati di pesca. Per ledimensioni, Christian Grande che, oltre a progettare i model-li, si occupa dell’ideazione del marchio Invictus, ci spiega che
sono previste imbarcazioni fino a 40 piedi di lunghezza. Il 280GT è ormeggiato in banchina, misura meno di nove metri e haun motore entrofuoribordo benzina da 320 cv. Il design è par-ticolare e si fa notare. È tutto molto pulito, semplice e ordi-nato. Pulito però non significa spoglio. Sottocoperta glispazi sono ovviamente contenuti, ma c’è comunque spazioper una cuccetta matrimoniale. All’aperto, invece, oltre allapiattaforma di poppa si trova un pozzetto piuttosto versatile,capace, cioè di trasformarsi da area living a zona prendisolegrazie allo schienale del divanetto a L che si sposta verso pruao verso poppa a seconda che si privilegino sedute o spazi perstare sdraiati. A poppavia della consolle si trovano le sedute
per pilota e copilota che sonoincassate in un mobile bar chepuò contenere grill, frigo e sti-petti per la cucina. Il cammina-mento è tutto sul lato sinistrodella barca, risulta quindicomodo e agevole muoversidalla piattaforma di poppa fino
alla prua. La prua è davvero particolare, lo si nota anche dallabanchina. È stata definita “semi rovescia” perché la parte del-l’opera viva è tradizionale, mentre quella emersa è effettiva-mente rovescia. Non si tratta di un mero esercizio di stile. Ivantaggi sono essenzialmente due. Il primo è che le volu-metrie della cabina all’interno sono più ampie; il secondo èche si ha una forma che è contemporaneamente idrodinami-ca e aerodinamica. Idro nella parte dell’opera viva, ovviamen-
Una barca dal carattere molto deciso, undisegno moderno dalle linee molto
nette che ne evidenzia la filosofia sportiva.Ottime le doti di navigazione.
>
L’
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Il design ha una chiara
impronta automobilistica, ma
l’impostazione nautica è
eccellente. Molto ricca e ben
studiata la dotazione di
bordo frutto di una lunga
esperienza nel mondo
nautico.
93�
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7,5 12,5 17,5 22,5
21
31
25,9
34,5
11,3
6,1
9,3
37
minimo di planata
max
27,5 32,5 37,5
Costruttore Invictus Yacht (Cantiere Aschenez), Via Donnici 28, 88021Borgia (CZ), tel. +39 096120388, [email protected], www.invictusyacht.comProgetto Christian GrandeScafo Lunghezza fuori tutto 8,9 m • lunghez-za al galleggiamento 6,8 m • larghezza mas-sima 2,84 m • pescaggio 0,90 m • disloca-mento 2.800 kg • serbatoio carburante 450litri • serbatoio acqua 70 litri Motore Volvo Penta V8-320 • ciclo operati-vo 4 tempi • 8 cilindri a V • alesaggio percorsa 101,6x88,4 mm • rapporto di com-pressione 9,4:1 • cilindrata 5,73 litri • poten-za 320 cv (239 kW) • regime di rotazionemassimo 5.200 giri/minuto • peso a secco490 kg • trasmissione entrofuoribordo conelica FH3
Misure Altezza in cabina 160 cm • cuccetta220x200 cm • piattaforma di poppa 84x230cm • prendisole di prua 242x220 cm • pren-disole di poppa 182x180 cm • divanetto a Lin pozzetto 53x134 cmCertificazione CE Cat. B per 8 personePrezzo 94.700 Euro, Iva esclusa
Giri nodi dbA pozzetto1500 6,1 672500 9,3 772650 11,3 78 minimo di planata3500 21,0 834000 25,9 834500 31,0 875000 34,5 895600 37,0 91
Condizioni della prova
Rapporto pesopotenza kg/cv
Rapportolung./larg.
Portata personemax
Velocità dicrociera
Velocità max
37 31 8,75 2,4 8
Nodi
1.500
2.500
2.650
3.500
4.000
4.500
5.000
5.600
Località Lago d’Iseo
Onda assente
Vento assente
Persone a bordo sette
Benzina 200 litri
Acqua 35 litri
NoteDa 0 a planata in 4,5 secondiDa 0 alla velocità massima in 28 secondi
Le prestazioni e la scheda
Giri/m
Velocità in nodi
per voi Invictus 280 GTprovate
te, e, aerodinamica in quella della prua fuori dall’acqua. Comedicevamo un nuovo cantiere che presenta una nuova barca,che sarà la prima di una delle nuove serie, è un fatto moltoimportante, un bel segno di vitalità della nautica italiana. Nonci siamo lasciati scappare l’occasione di essere presenti aquesto evento insieme a tanti altri colleghi della stampa inter-nazionale. Quando è il nostro turno saliamo a bordo. Siamodecisamente a pieno carico perché i giornalisti sono sette e illimite massimo di omologazione è di otto persone. La poten-za del motore entrofuoribordo V8 Volvo Penta di 320 caval-li è più che equilibrata perché spinge nonostante il caricoextralarge a bordo. Buona l’accelerazione perché riusciamo aplanare in meno di cinque secondi e buone anche le presta-zioni ai massimi regimi. Con la manetta del gas tutta abbas-sata arriviamo, infatti, a 37 nodi. Per planare ne bastano pocopiù di 11 e quindi c’è un range molto ampio per scegliere l’an-datura di crociera che si preferisce. L’unica nota stonata èdata dalla rumorosità perché i decibel sono davvero parecchi.Forse potrebbe essere migliorata l’insonorizzazione del vano
motore. La barca è molto agile emaneggevole. Il lago è piatto,
non c’è onda, ma la carenasembra adatta ad affronta-
re anche condizioniimpegnative. Nel nostrocaso, le condizioniimpegnative si verifica-no quando prendono in
mano il timone i giorna-listi extra settore. Iniziano
a virare come se fosserosu un autoscontro, quando
giri tutto il volante la macchina vaindietro. Non funziona così per le barche
e noi rischiamo di essere sbalzati fuoribordo come se fossimosputati fuori dalla seduta di un aereo da guerra. Per fortuna itientibene abbondano e riusciamo ad aggrapparci anche conle unghie. Menomale che sul volante non c’è il pomello comesui muletti per il carico e scarico, altrimenti penso che avreb-bero tentato una virata ancora più stretta. Ad ogni modo iltest extra settore, ci ha permesso di verificare che lacarena è davvero incollata all’acqua. Puoi cercare di farloscodare quanto vuoi, ma lo scafo rimane lì, incollato allasuperficie.
ARCHEB94 gennaio 2015
IMP. INVICTUS 17-12-2014 12:34 Pagina 94
Nanni 12-11-2014 11:03 Pagina 1
Evinrude E-TEC G2motori
Evinrude propone il motore fuoribordo E-Tec G2completamente nuovo, sia sotto il profilo
estetico che tecnologicodi Luciano Pau
Arcobaleno di giri
ARCHEB96 gennaio 2015
IMP. EVINRUDE G2 11-12-2014 12:57 Pagina 96
97�
La fase di combustione del motore, studiata con un sistema di modellazione
computerizzata atta ad esplorare l’interno del motore. Il risultato è stato quello
di dar vita ad un gruppo cilindro/pistone molto efficiente, capace di garantire
prestazioni brillanti e consumi decisamente contenuti.
IMP. EVINRUDE G2 11-12-2014 12:57 Pagina 97
ARCHEB98 gennaio 2015
Evinrude E-TEC G2motori
Il motore fuoribordo Evinrude E-Tec 2 potreb-be sembrare, a prima vista, il frutto di un sem-plice restyling estetico, ma non è così. Abbia-mo chiesto a Rodolphe Arenales, direttore BrpItalia quale è la percentuale di cambiamento
tecnologico e quanto la parte di design.La risposta è stata perentoria: il 10 percento di questo progetto riguarda la perte esteti-ca mentre il 90 per cento riguarda la tecnologia.Dopo 38 anni questo è il primo motore fuoribor-do di Evinrude che è stato riprogettato in ogni suacomponente e sono stati necessari cinque annidi studi e di progettazione, oltre ad un investimen-to di Bombardier Recreational Products davveroingente che pare sfiori i 25 milioni di dollari. L’E-Tec G2 si presenta con una dimensione esteticatutta nuova capace di offrire ben 400 possibilità dicombinazioni cromatiche che si basano su cinque
differenti colorazioni della calandra con il bianco enero di serie, mentre rosso, blu e grigio (tutti metal-
lizzati) con sovrapprezzo, cui si possono abbinare ascelta altrettanti cinque differenti colori per i pannelli
superiori ed anteriori e ben 14 differenti cromie per quan-to concerne gli “accenti”, quei baffetti verticali che comple-
Nella foto sopra il Cap Ferret 652.
Sotto, la barca da competizione monotipo del
campionato inglese P1 Superstock.
tano l’estetica delle calandre. In questo modo non è utopia pen-sare di creare un accostamento cromatico barca (o gommone)– motore, veramente singolare e personalizzato. Un vezzo inpiù per i diportisti che amano “distinguersi” dagli altri anche inqueste piccole cose e per capire bene di cosa si tratta bastaavventurarsi nell’apposita sessione del sito www.chooseyourE-TEC.com e giocare con i colori. Fin qui abbiamo parlato dellemigliorie o variazioni a livello estetico che saltano subito all’oc-chio, ma basta rimuovere le calandre per scoprire una nuovameccanica che punta su valori di coppia e consumi globali trai più competitivi del mercato. Lo chiamano “fuoribordo del futu-ro” ed il risultato è il PurePower, una parola che riassume inbreve i punti focali del progetto: coppia – basse emissioni –consumi. A tutto questo si affianca un nuovo design, un siste-ma a doppio asse per ridurre ad una le tubazioni che raggrup-pano tutti i cablaggi dei motori migliorando lo spazio calpesta-
IMP. EVINRUDE G2 11-12-2014 12:57 Pagina 98
99�
Lo schieramento completo delle colorazioni
disponibili, almeno per ciò che concerne le
calandre. Il bianco ed il nero sono di serie, gli
altri colori comportano un sovrapprezzo .
L’impatto imponente del motore non corrisponde ad
un peso così esuberante come potrebbe sembrare,
merito di una componentistica interna ridotta
trattandosi di un due tempi.
I cilindri sono complessivamente sei, montati con architettura a
V ed angolazione di 74°.
Motore più efficiente è anche sinonimo
di motore pulito. Con il sistema
PurePower le emissioni sono ridotte di
un 75% rispetto a quelle di un 4Tempi.
L’impianto elettrico prevede bobine,
centraline e candele cui spetta il
compito di calibrare l’energia per il
corretto funzionamento del motore. Il
tutto con a capo un alternatore da 133
Ampere totali, di cui 50 “dedicati”.
Il sistema di assemblaggio
a doppio asse da’ ordine in
prossimità del motore,
concentrando in un unico tubo il passaggio
dei cablaggi. Il vantaggio che ne deriva, oltre che estetico, è
di miglior movimento del motore e minor usura dei cablaggi
stessi.
IMP. EVINRUDE G2 11-12-2014 12:57 Pagina 99
ARCHEB100 gennaio 2015
Evinrude E-TEC G2motori
Il microprocessore EMM ad altissima
velocità, il vero e proprio “cervello”, con
rodaggio automatico e protezione dai
guasti.
La scatola ingranaggi SLX, con
pompa dell’acqua ad alta
capacità, cambio elettrico
integrato, albero portaelica
sovradimensionato per eliche di
grosso diametro e prese d’acqua
basse, per un miglior
raffreddamento.
Il serbatoio dell’olio è da 7,6 litri, ubicato in
posizione poco visibile e quindi limitatamente
invasivo.
La timoneria idraulica integrata nel supporto dello
specchio di poppa non è a vista ed è facile da
collegare. La resistenza dello sterzo viene regolata
in base al tipo di navigazione e si enfatizza nelle
virate.
La scatola dei fusibili
principali. In posizione
facilmente visibile e pertanto
raggiungibile in caso di
necessità.
Il sistema di
supporto del
motore, che
prevede un asse
di rotazione da
61mm, 5
posizioni di
montaggio e
flangia di
montaggio da
3,5 cm di
spessore. Sfilato il gambale ecco alcuni particolari non
usualmente a vista, compresi serbatoi per l’olio
e tubazioni che conducono olio e sistemi
idraulici vari.
IMP. EVINRUDE G2 11-12-2014 12:57 Pagina 100
101�
sicuramente migliore rispetto ai 4 Tempi potendo conta-re su di un numero di componenti minore. Le eliche RX4, appo-sitamente studiate per questi nuovi motori, ottimizzano la spin-ta anche con acque mosse e forti accelerazioni ed eliminano ifenomeni di ventilazione in virata. Infine uno dei punti di forza deimotori E-TEC rappresentato dall’assenza di manutenzioneper un lungo periodo di tempo, qui viene ulteriormente ampli-ficato. Si passa infatti dai 3 anni o 300 ore dei normali E-TECalle 500 ore o 5 anni per i G2, accompagnati da una garanziadi 5 anni sia sul motore che sulla corrosione.
La strumentazione con display ICON Touch. Da qui si può
gestire anche l’i-Trim, un sistema di autoregolazione integrato
che imposta automaticamente il miglior assetto. Visibili tutti i
dati necessari alla navigazione.
I comandi Icon II, che consentono un miglior brandeggio ed
una gestione precisa del motore, con pulsanti di regolazione
dei giri, la sincronizzazione su di una sola leva e la
disattivazione o attivazione dell’i-Trim.
Scheda Tecnica E-TEC 250 – 225 e 200 H.O.:Regimemassimo di giri: 5400/6000 • Tipo di motore: 2 Tempi D.I. •Cilindrata: 3.441 cc. • Alesaggio per corsa: 98 x 76 • Numerodi cilindri: 6 a V 74° • Alimentazione: Iniezione Diretta E-TEC• Rapporto di trasmissione: 1,85:1 • Alternatore: 133 A totalidi 50 A netti dedicati e 14 A al minimo • Peso: Kg. 244 •Prezzo di listino: € 21.449 (200 H.O.) - € 23.619 (225 H.O.) -€ 25.689 (250 H.O.) Iva inclusa
Scheda Tecnica E-TEC 200 - 225 – 250 e 300:Regimemassimo di giri: 5400/6000 • Tipo di motore: 2 Tempi D.I. •Cilindrata: 3.441 cc. • Alesaggio per corsa: 98 x 76 •Numero di cilindri: 6 a V 74° • Alimentazione:Iniezione Diretta E-TEC • Rapporto ditrasmissione: 1,85:1 • Alternatore: 133 A totalidi 50 A netti dedicati e 14 A al minimo •Peso: Kg. 253 • Prezzo di listino: € 22.549(200) - € 23.379 (225) - € 24.929 (250) -€ 26.799 (300) Iva inclusa
BRP ITALIA S.r.l.Via Piave, 35 – 20016 Pero (MI)Tel. +39 02/33979310 Fax +39 02/33979315www.brp.com/it
bile a poppa, un servosterzo dinamico che adatta la morbidez-za di controllo del timone alla velocità ed alle manovre, ed unascatola ingranaggi SLX che riduce gli sforzi durante le virate. Intermini percentuali possiamo riassumere che i motori E-TEC G2guadagnano il 20% in più di coppia, hanno il 15% in meno diconsumo ed il 75% in meno di emissioni rispetto ai motori 4tempi. I motori dispongono inoltre di comandi digitali integrati, delsistema i-Trim che può regolare da solo l’assetto dello scafo alfine di ottimizzare le prestazioni e di un rapporto peso-potenza
IMP. EVINRUDE G2 11-12-2014 12:57 Pagina 101
BrunswickAziende
La forza
dei primiLa più grande azienda del mondo del settore nautico, con 3,2 miliardi didollari di fatturato, ha aperto le porte dei suoi stabilimenti a Fond du
Lac negli Stati Uniti d’America, in occasione dei suoi 75 anni di fondazione.Impianti all’avanguardia che valorizzano le capacità degli uomini supportati
dal massimo della tecnologia di Francesco Michienzi
La forza
dei primiLa più grande azienda del mondo del settore nautico, con 3,2 miliardi didollari di fatturato, ha aperto le porte dei suoi stabilimenti a Fond du
Lac negli Stati Uniti d’America, in occasione dei suoi 75 anni di fondazione.Impianti all’avanguardia che valorizzano le capacità degli uomini supportati
dal massimo della tecnologia di Francesco Michienzi
La forza
dei primiLa più grande azienda del mondo del settore nautico, con 3,2 miliardi didollari di fatturato, ha aperto le porte dei suoi stabilimenti a Fond du
Lac negli Stati Uniti d’America, in occasione dei suoi 75 anni di fondazione.Impianti all’avanguardia che valorizzano le capacità degli uomini supportati
dal massimo della tecnologia di Francesco Michienzi
ARCHEB102 gennaio 2015
IMP. MERCURY 11-12-2014 13:05 Pagina 102
Molto suggestiva la fonderia delle eliche in acciaio dove l’abilità dell’operatore è una
componente fondamentale nel processo produttivo. I blocchi motore sono realizzati in un
altro impianto di fusione completamente automatizzato. Sono fatti in un solo stampo in
Mercalloy, una lega speciale di alluminio a basso contenuto di rame.
103�
IMP. MERCURY 11-12-2014 13:05 Pagina 103
BrunswickAziende
ARCHEB104 gennaio 2015
a nuvola grigia che sovrasta la città,il fumo in libera uscita dalle grandiciminiere: la parola fabbrica nell’imma-ginario collettivo rievoca la scena dellacatena di montaggio del film TempiModerni di Charlot. Ma le fabbriche di oggisono ancora così? Molte cose, per fortuna, daallora sono cambiate, si è affermato il concetto diprodurre solo ciò che è necessario, nella quantità
voluta, quando se ne ha bisogno. Al centro non ci sono solol'uomo e il prodotto che realizza, ma anche il contesto in cuiquesto avviene. La statunitense Brunswick dimostra un’atten-zione particolare nei confronti dell’ambiente, sia per quantoriguarda il controllo delle emissioni sia per la diffusione di buonepratiche quotidiane, come la raccolta differenziata. Il ciclo di pro-duzione è completamente ecologico con un utilizzo fino al 95per cento di materiale riciclato. Ci deve essere una respon-sabilità verso se stessi, verso le persone che lavorano, verso ilterritorio che ospita i siti produttivi. È fondamentale credere inun ambiente “pulito” sia fuori che dentro l’azienda, dove i colla-boratori possano realizzarsi ed esprimere al massimo le propriecapacità, dove la gente possa vivere bene. Il gruppo Brunswickinveste costantemente per migliorare gli ambienti di lavoro e ilcomfort, mediante il rigoroso rispetto delle norme sulla sicurez-za degli impianti, il controllo delle emissioni, la riduzione deirumori, la climatizzazione dei locali, la sanificazione e pulizia dellemacchine, la distribuzione e la variazione dei carichi di lavoro e
LIl lavoro in fabbrica è organizzato con grande efficienza nei minimi dettagli. Ogni giorno
vengono prodotte circa 400 eliche in tre turni di lavoro. In 75 anni di storia sono stati
realizzati oltre 15 milioni di motori.
IMP. MERCURY 11-12-2014 13:05 Pagina 104
105�
IMP. MERCURY 11-12-2014 13:05 Pagina 105
BrunswickAziende
ARCHEB106 gennaio 2015
la riduzione dei rischi per la salute. Un grande cartello all'inter-no della fabbrica di Fond du Lac mostra felice il numero di gior-ni senza incidenti sul lavoro. Tutto il personale partecipa alla vitadella fabbrica come un momento qualificante della propria esi-stenza dove ognuno è portato a dare il meglio di se per il benedi tutti. Abbiamo visitato alcuni impianti in occasione dei 75 annidi fondazione della Mercury Marine che è stata acquisita nel1961 dal Gruppo Brunswick diventando la più grande impresanautica del mondo. Mercury fu fondata nel 1939 da Elmer CarlKiekhaefer quando rilevò uno stabilimento dismesso per la pro-duzione di motori, situato a Cedarburg, Wisconsin non lontanodall’azienda agricola di famiglia. Nella visita alla fabbrica di Mer-cury Marine a Fond Du Lac ci ha accompagnato il presidenteJohn C. Pfeifer che, con una punta di orgoglio, ci dice: «Moltospesso troviamo che qualcuno viene qui e dice... non mi impor-ta quello che dovrò fare nella mia postazione, ma voglio lavora-re qui, perché mio padre ha lavorato qui e anche mio nonno!Molte persone pensano che la costruzione dei motori di unabarca avvenga in un buco pieno di fumo e molto rumoroso acausa dei motori che stanno sulla poppa di una barca, ma que-
Ogni singolo pezzo viene
supervisionato da macchine
a controllo numerico in
grado di rilevare scostamenti
nell’ordine di micron. La
grande attenzione che viene
messa in questa fase
consente di avere un alto
grado di affidabilità dei
motori.
IMP. MERCURY 11-12-2014 13:05 Pagina 106
107�
IMP. MERCURY 11-12-2014 13:05 Pagina 107
BrunswickAziende
ARCHEB108 gennaio 2015
sto non è più il modo in cui lavora l’industria. Oggi abbiamo unasituazione molto diversa rispetto a quella che avevamo 20 annifa. Abbiamo attraversato un periodo di crisi terribile tra il 2008e il 2010 durante il quale abbiamo perso oltre un miliardo di dol-lari. Ma grazie alla nostra tenacia e ai grandi investimenti degliazionisti abbiamo recuperato terreno per tornare a essere lea-der nel mondo».Denise Devereaux, vice presidente con la responsabilità dellerisorse umane, ha dichiarato: «Cerchiamo di garantire dei corsidi preparazione per aiutare gli addetti a migliorare ed appren-dere le abilità di costruzione di cui abbiamo bisogno. Capiamoche la forza lavoro continua a cambiare di giorno in giorno equindi dobbiamo essere sicuri di preparare il personale in modoche sia sempre pronto a svolgere la propria mansione nelmigliore dei modi. Quindi abbiamo deciso di collaborare con lascuola del distretto permettendo agli studenti di lavorare connoi». La tecnologia e i processi di lavorazione sono importanti,ma quello che fa la persona è fondamentale, ci sono alcune
lavorazioni che non possonoprescindere dall’abilità e dal-l’esperienza dell’operatore.Come quella impiegata perfare le eliche che vengonocontrollate e calibrate una peruna, oppure nel processo difusione che deve avvenirecon movimenti precisi, nontroppo veloci e non troppolenti secondo una tempisticache deve essere acquisitaper diventare un gesto natu-rale. Vedere l'acciaio fusoche si trasforma in unmanufatto è sempre una
grande emozione. La cosa stupefacente è poter vedere comela tecnologia più sofisticata si fonde con la specifica attività degliuomini a tutti i livelli, dagli ingegneri che eseguono migliaia dicontrolli agli operai che svolgono la loro mansione con grandededizione e rispetto per tutta la comunità che lavora all’inter-no della fabbrica. Il quartier generale della società è nel Wiscon-sin a Fond du Lac sulla sponda meridionale del lago Winneba-go. Il Gruppo con i suoi 80 siti operativi, in cui lavorano più di15 mila dipendenti in 22 paesi, intrattiene rapporti commercialicon clienti in oltre 130 nazioni. La rete Brunswick è compostada oltre 3300 concessionari. Il core business della società èfocalizzato sul settore del diporto: dal 1939 ha prodotto più di15 milioni di motori marini e nel mese di settembre 2014 harealizzato il 75 millesimo fuoribordo Verado a soli nove annidal suo esordio sul mercato. Il Gruppo ha un fatturato di 3,2miliardi di dollari, un margine operativo dell’8,4 per cento, ripar-tito per il 48 per cento in motori marini, 26 per cento in barche,18 per cento nel settore fitness e 8 per cento in biliardi ebowling. Il fatturato è concentrato per il 63 per cento negli StatiUniti, il 13 per cento in Europa, l’8 per cento in Canada, l’8 percento in Asia, il 6 per cento in America Latina e il 2 per cento inAfrica e Middle East. Il fatturato nel solo settore marino è statonel 2013 di 2,066 miliardi di dollari con un incremento del 5 percento rispetto all’anno precedente e un margine operativo del13,6 per cento. Dal 2007 a oggi sono stati investiti più di 500milioni di dollari in ricerca e sviluppo.
Vengono eseguititest di tutti i tipi,
da quellisull’affidabilità aquelli sulle emissionidei fumi di scarico ealle frequenzesonore grazie aduna cameraanecoica.
>
IMP. MERCURY 11-12-2014 13:05 Pagina 108
FORESTI 12-11-2014 10:59 Pagina 1
I concessionari AbsoluteAziende
La rete di concessionari italiani diAbsolute è composta da aziende fatteda professionisti con una storiaimportante nel settore del diporto nauticodel nostro paese di Massimo Longoni
Unnetworkche vale
ARCHEB110 gennaio 2015
IMP. ABSOLUTE 11-12-2014 12:53 Pagina 110
111�
Le due novità della nuova
stagione. Nella pagina a
fianco, l’Absolute Navetta 58
un flybridge realizzato in
vetroresina, lungo fuori tutto
17 metri e largo 5 ha quattro
cabine e quattro bagni, due
motori Volvo Penta D6 IPS
600 che consentono una
velocità di crociera di 16
nodi e una velocità massima
di 23 nodi, in alternativa si
possono montare due Ips
800. In questa pagina,
l’Absolute 60 Fly è lungo
fuori tutto 18,42 metri e largo
5,05. Ha quattro cabine e
quattro bagni, è motorizzato
con due Volvo Penta Ips
950.
IMP. ABSOLUTE 11-12-2014 12:53 Pagina 111
I concessionari AbsoluteAziende
artendo dall’origine si può affermareche un gruppo di concessionari checommercializzano barche in un ter-ritorio sia fondamentalmente unasquadra, ovvero “un insieme di individui cheinteragiscono fra loro influenzandosi reciproca-mente e che condividono interessi, scopi, carat-teristiche e norme comportamentali”. Il lavoro diquesta squadra è uno “sforzo di collaborazionetra coloro che vi appartengono per il raggiungi-
mento di un traguardo comune”. Senza il supporto dell’interogruppo nessuna squadra potrà mai raggiungere mete impor-tanti. La squadra vincente, infatti, è quella i cui componenti rico-noscono che se uno di loro ha successo, è l’intera squadra abeneficiarne. Nella nautica da diporto, come in tutte le attivitàumane e imprenditoriali, l’affiatamento del gruppo riveste un’im-portanza notevole, così come l’identità di vedute sulle politichecommerciali che devono basarsi sugli stessi principi per poteressere vincenti in un territorio. I concessionari italiani del cantie-re Absolute sono proprio come gli uomini di una squadra di cal-cio, ognuno con le sue peculiarità e caratteristiche. Sono tuttiproiettati al massimo risultato che è quello di vincere il campio-nato del mercato nautico italiano. I mezzi che hanno a disposi-zione sono i 15 modelli di imbarcazioni a motore da 40 a 72piedi divisi in Navetta, Flybridge, Sport Yacht e Sport Line, 4gamme di prodotti che vanno incontro a tipologie di armatorimolto diversi in termini di frequenza d’uso, raggio di azione, per-manenza a bordo e caratteristiche climatiche. Le imbarcazioni
Psi basano su una propulsione Ips con motori Volvo Pentache tende a sposare sia le esigenze dell’armatore maturo cheapprezza comfort, prestazioni e consumi ridotti, sia quelle deinuovi armatori che desiderano una barca facile da gestire e damanovrare. Il sistema di costruzione messo a punto dal cantie-re di Piacenza prevede che le strutture con i rinforzi in compo-sito realizzate dalla falegnameria vengano pre-assemblate aterra e, una volta che costituiscono una cellula a se stante,messe all’interno dello scafo e sigillate direttamente in modoche la barca abbia una elevata robustezza e rigidità a tutto van-taggio del peso complessivo. La storia degli uomini del cantie-re Absolute è ricca di esperienza maturata in tanti anni di lavo-ro e il risultato è certamente un prodotto di qualità dove lamoderna tecnologia e il processo industriale esaltano le miglio-ri caratteristiche artigianali del Made in Italy. La rete dei conces-sionari Absolute in Italia è composta da Adriatic Wave di Rovi-gno, Centro Nauty Sport di Alghero, Floremar di Roma, LigurNautica di Varazze, Nautica Fusaro di Napoli e da Venice BoatService di Chioggia.
Sopra, l’Absolute 72 Fly motorizzato con due Volvo
Penta Ips 1200. A fianco, l’Absolute 64 Fly anch’esso
motorizzato con i due Volvo Penta Ips 1200.
ARCHEB112 gennaio 2015
IMP. ABSOLUTE 11-12-2014 12:53 Pagina 112
Il cantiere diPiacenza
capitanato da AngeloGobbi propone ognianno barche nuoveper soddisfare leesigenze di ognidiportista.Attualmente sono 15i modelli da 40 a72 piedi, tutti conmotori Volvo Penta,divisi in 4 gammedifferenti.
>Adriatic Wave è stata fondata nel 2013 da Mario Cakar eGimmy Valente entrambi con una lunga esperienza nel settorenautico, ha sede a Rovigno in Croazia ed è concessionariaesclusiva Absolute Yachts per Slovenia, Croazia e Montenegro,ha uffici commerciali ed assistenza tecnica in Vrsar, Rovinj, Mur-ter e Tivat. Premiata da Absolute come Top Dealer 2014 perl’importante lavoro svolto nelle vendite e nel post vendita lungotutta la costa Adriatica. Adriatic Wave ha una organizzazioneinternazionale e partecipa ai principali eventi fieristici europei tracui Cannes, Düsseldorf, Portoroz e Biograd. È specializzata nelcharter a motore e fornisce l'assistenza tecnica e burocratica pertutti i clienti Italiani che desiderano spostare la barca in Croa-zia. Gimmy Valente è anche il fondatore di Venice Boat Ser-vice di Chioggia che dal 2004 è concessionaria Absolute perVeneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia.
Flavio Florenzano ha fondato Floremar srl nel 2008 e si trovaall'interno del porto turistico di Nettuno in provincia di Roma.Integrità, impegno e risultati sono i principi che hanno ispiratol’attività di Flavio Florenzano che ha introdotto nelle sue politi-che commerciali un forte spirito di servizio per la totale soddi-sfazione del cliente. La Floremar si occupa della compravendi-ta di imbarcazioni nuove ed usate, fornisce un’assistenza perriparazioni, manutenzioni e rimessaggio invernale in ambientecoperto. Gestisce posti barca per imbarcazioni fino a 30 metrie si avvale di esperti qualificati per il settore finanziario, le peri-zie e le polizze assicurative. Lo staff di Flavio Florenzano è com-posto da Daniele Tucci e Germano Mariani per il settore com-merciale, Georgi Hristov e Pietro Hawrylko per l’assistenza e lamanutenzione in porto e da Riccardo Biondi per la consulenzacommerciale per i mercati esteri.
113�
IMP. ABSOLUTE 11-12-2014 12:53 Pagina 113
I concessionari AbsoluteAziende
L’Absolute 64STY è lungo fuori
tutto 20,40 metri elargo 5,15. Puòessere motorizzatocon due VolvoPenta Ips 950o due Ips1200. Ha unaportata massima di16 persone, 3 cabine, 3 bagni,cabina marinaio egarage.
>
ARCHEB114 gennaio 2015
IMP. ABSOLUTE 11-12-2014 12:53 Pagina 114
Ligur Nautica è nata nel 2006 da un’idea di Antonio ePino Spina componenti di una famiglia con una lunga sto-ria fatta di passione per la nautica. La sede è a Marina diVarazze. Il team è composto da Pino Spina, che riporta ognigiorno la sua esperienza trentennale nel campo della nau-tica; Antonio Spina, che organizza il team e l’azienda eMichele Spina che mantiene l’azienda sempre aggiornatanel campo informatico e tecnologico. Il punto di forzadella Ligur Nautica è la qualità dei suoi servizi, oltre alladisponibilità che offre agli armatori, infatti la struttura èaperta dal 1° Gennaio al 31 Dicembre, estate e inverno, 7giorni su 7, con la possibilità di intervenire su tutte le imbar-cazioni, per qualsiasi tipo di servizio e problematica, inmaniera rapida e con una reperibilità 24 ore su 24.
Centro Nautico Nauty Sport è il concessionario diAbsolute per la Sardegna con sede ad Alghero, si occupadi assistenza nautica, vendita e noleggio, riparazioneimbarcazioni, motori marini, vendita abbigliamento tecnicosportivo. È centro di assistenza e concessionaria di moto-ri Suzuki e Evinrude. Noleggia gommoni e imbarcazioni amotore fino a 10 metri, ha un’officina meccanica specializ-zata, gru per alaggio e varo con banchina in concessione.Gestisce un distributore carburante in banchina per dipor-to e imbarcazioni commerciali è ha un pontile galleggiantecon posti barca fino a 15 metri.
Nautica Fusaro è un chiaro punto di riferimento per gli uten-ti nautici della Campania, dove opera in qualità di esclusivi-sta del cantiere Absolute. Con un’area coperta di oltre 5000metri quadrati offre un accurato servizio di consegna e assi-stenza. Dispone di un servizio per interventi immediati conofficine mobili nei vari marina dove i suoi armatori naviganoabitualmente in vacanza anche in pieno agosto. Si avvaledella collaborazione di personale altamente qualificato cheviene aggiornato costantemente grazie alla partecipazione acorsi di addestramento tecnico. I clienti vengono seguitiattentamente dal momento della vendita della barca a tuttele successive pratiche burocratiche. Nautica Fusaro garan-tisce il posto barca fino a 24 metri di lunghezza ai suoiarmatori essendo titolare di concessione demaniale perormeggio a pontili galleggianti situati nell’incantevole Porto diBaia a Napoli.
Sopra, l’Absolute 56
STY motorizzata
con due Volvo
Penta Ips 800
raggiunge una
velocità massima di
circa 37 nodi e una
di crociera intorno ai
27 nodi.
115�
IMP. ABSOLUTE 11-12-2014 12:53 Pagina 115
ARCHEB116 gennaio 2015
Mizar YachtAziende
Il nome Mizar Yachtscelto da Maurizio e
Giovanni Granaiper la loro attività
di dealer nauti-ci non ècasuale e indicauna chiara volontàdi successoimprenditoriale. Il
marchio prendespunto da una stella
della costellazione del-
appassionati in tutto ilmondo. Con questo portafo-glio di barche, di tutte le tipo-logie e misure, Maurizio eGiovanni Granai hanno lapossibilità di rispondere alleesigenze più diverse di unaclientela che ha imparato aconoscere la loro competen-za e professionalità in moltianni di attività nel mercatonautico italiano. Si parte dalpiccolo Cap Camarat 4.7 cc
di 4,65 metri, con motorefuoribordo, per arrivareall’ammiraglia PrestigeYachts 750 di oltre 22 metri,passando dai motoryachtdella linea Nc, Leader e Vela-sco. Mizar Yacht ha anche inpreparazione un evento perpresentare le prime barchealla sua clientela affeziona-ta durante la prossima pri-mavera al Marina Cala de’Medici.
Abbiamo grandi ambizioni
l'Orsa Maggiore, la più famo-sa e conosciuta. Con sedenel Marina di Cala de’ Medi-ci Mizar Yacht rappresenteràper il nord della Toscana ilcantiere francese Jeanneaucon i brand Prestige, Lea-der, Nc e Velasco. In parti-colare, la gamma PrestigeYachts, con barche da 35 a75 piedi che è stata lanciatapiù di venti anni fa e ha sod-disfatto oltre 3000 armatori
Il nuovo dealer per il nord della Toscana di Prestige Yachts e Jeanneau ha grande fiducia in questa importantecollaborazione con l’azienda francese
di Alessia Cherubini
Sopra, Giovanni Granai.
Nel tondo, Maurizio Granai e
Andrea Cragnotti.
In alto, lo Jeanneau Nc 14, a
fianco il Prestige Yachts 420.
IMP. GRANAI 11-12-2014 13:02 Pagina 116
IMP. INDONESIA 11-12-2014 11:32 Pagina 1
per voi Aureus XV Absoluteprovate
ARCHEB118 gennaio 2015
urélien mi ha dato appuntamento in banchina. È appe-na finito il salone nautico e a Cannes, infatti, stanno ancora smontan-do gli stand. È tutto un via vai di camion, transpallet e muletti. Quandoraggiungo la barca butto un occhio in pozzetto. Per un momentopenso il peggio. Sembra in versione fiera, senza allestimento. Sì lo soche va di moda la coperta sgombra, ma ancora assonnato, guardo emi sembra che manchi qualcosa. Poi mi stropiccio gli occhi, connettoanche il cervello e capisco che c’è tutto quello che deve esserci. Lascotta di randa che a prima vista sembrava non esserci è in realtà tutta
dentro al boma. Tutte le drizze e le manovre sono rinviate in pozzetto, ma in modo moltoparticolare. Di solito, dalla base d’albero, corrono sotto la tuga per sbucare più o menoall’altezza del tambuccio dove ci sono anche un paio di winch. Qui è tutto più spostatoverso poppa. Le drizze sono “scomparse”, nel senso che sbucano fuori a poppavia delledue ruote del timone. Non solo la tuga le nasconde, quindi, ma anche lo schienale dellepanche del pozzetto. Con altri due winch elettrici a pruavia dei timoni, il gioco è fatto: scot-te, drizze, vang, cunningham. Tutto si comanda da lì. A completare l’idea di coperta sgom-bra contribuiscono anche l’armo alla tedesca con paterazzo sdoppiato a poppa e le sar-tie che finiscono sulle fiancate e non lungo i passavanti laterali. Non ci sono nemmeno lesedute per il timoniere. O meglio, non ci sono così come te le aspetteresti. In realtà lesedute ci sono, sono laterali e dispongono anche di un cuscino e di uno schienale imbot-tito fissato sulle draglie. Infine, lo sprayhood è a scomparsa, si ripiega e si nasconde in unvano apposta che fa da cornice al tambucio e il tavolo del pozzetto ha un lift che lo abbas-sa fino a portarlo a livello del piano di calpestio. C’è tutto quel che serve e possiamo farela prova in mare. In attesa che si alzi la termica, passiamo in rassegna gli spazi sottoco-perta. Anche qui l’allestimento è particolare. Nulla è lasciato al caso, nulla è scontato obanale. Lo stile è molto armatoriale. C’è una grande cabina armatoriale a prua e solo unaospiti a poppa sulla sinistra con un cuccetta perpendicolare all’asse longitudinale delloscafo. La testata letto, cioè, è rivolta verso la fiancata, mentre i piedi del letto sono versola sala macchine e il centro barca. Il letto è largo, ma l’altezza sopra la cuccetta non ècomunque enorme. In sostanza è la sola cabina ospiti e la sensazione è che gli ospiti sianosolo di passaggio e pure per un periodo breve.
AFiocco autovirante, winch elettrici, tutto automatizzato con
comandi elettroidraulici. Per condurla, l’unica cosa che devi fare è prenderein mano il timone. È l’ingegnerizzazione del One Off
testo di Niccolò Volpati foto Copyright JM.Rieupeyrout -02
Easysailing
IMP. AURES XV 11-12-2014 12:54 Pagina 118
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IMP. AURES XV 11-12-2014 12:54 Pagina 119
ARCHEB120 gennaio 2015
per voi Aureus XV Absoluteprovate
stand by oppure se si è richiusa nello scafo. Mentre salpiamoe iniziamo a uscire dal porto, Aurélien mi illustra la filosofia delcantiere che è quella di spiegare agli armatori che i winch elettri-ci sono sempre winch. Quando tutto è automatizzato è tutto piùsemplice e puoi goderti l’essenza dell’andare a vela. Sarà, maio sono comunque un po’ perplesso. Ognuno va per marecome gli piace. Navigare è sinonimo di libertà quindi lungi da mel’idea di stilare classifiche o fare proclami su come si debbaandar per mare. Il problema, e forse è un mio limite, è che sonoculturalmente distante dalla filosofia dell’easy sailing. Sono cre-sciuto davanti a una spiaggia dove c’era un vecchio leudo. Cihanno messo anni a restaurarlo e poi, un giorno ha ripreso ilmare e ha navigato fino ai Caraibi perché era diventata una barcada charter. Ero ancora ragazzino quando conobbi i marinai cheportarono quel leudo fino in Martinica. Mi raccontavano quan-to era faticoso fare l’Atlantico su una barca che non aveva nem-meno i winch perché le vele si cazzavano a braccia con il sudo-re della fronte. Oggi mi sento un po’ doroteo. Non sono a favo-re della lega per l’abolizione del winch, ma nemmeno tra quelliche sbavano di fronte a un winch elettrico. Issiamo le vele e lafilosofia della sofferenza del leudo segna il primo punto a suofavore. Tutto sarebbe automatizzato, basta premere un pulsan-te per issare la randa e srotolare il fiocco autovirante. In realtànon succede così perché la drizza, pur essendo di marca (Got-tifredi & Maffioli) sotto sforzo altera le dimensioni incastrandosinello stopper. Non c’è winch elettrico che tenga, Aurélien deveandare all’albero e issare la drizza a mano se vuole che la randavenga su. Altra perplessità dei winch elettrici per le scotte è checon poca pressione non lavorano, né per cazzare, né per lasca-re. Finalmente la pressione arriva, sale la termica e il vento rinfor-za. Quanto basta per testare la barca. Alla prima virata tutti queijoystick e i pulsanti per le manovre ti mandano un po’ in parano-ia. Forse dopo un po’ ci fai l’abitudine, ma la prima volta nonsono molto “friendly”. “Non quella leva, l’altra” “Non quel pulsan-te, quell’altro!” Aurélien mi aiuta a mettere le mani sui tasti giusti,ma la sensazione non è bellissima. Una tranquillissima virata conmeno di dieci nodi di vento ti manda in paranoia. La scena mi fa
L’architetturanavale è di
Emanuele Rossi gliinterni sono di EricBenqué che proponeun lusso sobrio, cheabbina la purezzadelle lineecon imateriali più nobili:cuoio, legno, carbonio,inox.
>Perché non c’è una seconda cabina per gli ospiti a poppa?Perché c’è la sala macchine, tutti gli impianti, dissalatorecompreso, e, soprattutto un enorme quadro comandi con unPLC. Il PLC non è un virus. È un computer industriale che gesti-sce tutti i comandi automatizzati della barca. C’è bisogno di uncomputer industriale perché sono davvero tanti. A prima vistaquel mega pannello mi ricorda Hall 900 di 2001: Odissea nellospazio. I comandi sono ovviamente in coperta. Vicino alle ruotedel timone ci sono i pannelli che azionano anche l’avvolgimentoe lo svolgimento delle vele. E, oltre ai pannelli, ogni postazioneha ben 6 piccoli joystick e 7 pulsanti. I pannelli hanno anchedelle lucine verdi e rosse. Aurélien mi spiega che sono informa-zioni di sicurezza da controllare prima di salpare. In pratica tidicono se è pronto il bow thruster o se il garage del tender èrimasto aperto. L’elica di prua è del tipo retrattile e quindi la spialuminosa serve a dirti se è immersa, se sta lavorando o è in
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Al centro della dinette c’è il
tavolo da pranzo e sulla
dritta, oltre alla cucina, un
enorme spazio per il
carteggio che prosegue per
tutta la fiancata
assomigliando a uno spazio
da ufficio.
121�
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5 7
8,4
9,2
8
4,3
6,7
9
Costruttore Aureus Yacht, AP Yacht Conception, Z.I. La Penis-sière, 17230 Marans (Francia), tel. +33(0)5 46008770, [email protected], www.aureus-yachts.frProgetto Emanuele Rossi Yacht Design (naval architect), Auré-lien Poncin (design) ed Eric Benqué (interior design)Scafo Lunghezza fuori tutto 15,03 m • lunghezza al galleggia-mento 13,78 m • baglio massimo 4,68 m • pescaggio 2,95 m• dislocamento a secco 12.200 kg • zavorra 4.196 kg • serba-toio carburante 318 litri • serbatoio acqua 540 litri • superficievelica totale con randa e fiocco autovirante 123,9 mq • randa75 mq • fiocco autovirante 48,9 mq • superficie velica totale conranda e genoa avvolgibile 105% 136 mq • genoa avvolgibile105% 60,6 mq • Code 0 115 mq • gennaker 141 mq • tormen-tina 8 mq • spinnaker 215 mq.Motore Volvo Penta D2 75F • potenza 72 cv (53 kW) • ciclooperativo 4 tempi • 4 cilindri • alesaggio per corsa 84x100mm • rapporto di compressione 23,3:1 • cilindrata 2,2 litri •regime di rotazione 2.700 • 3.000 giri/minuto • peso a secco264 kg • trasmissione sail drive • elica tre pale abbattibili.Misure Altezza cabina di prua 194 cm • cuccetta 205x170 cm• altezza sopra il letto 123 cm • altezza bagno di prua 190 cm• altezza dinette 200 cm • cucina a L 205x122 cm • tavolo dapranzo dinette (aperto) 104x107 cm • divanetto a U in dinette160x195x170 cm • altezza bagno di poppa 200 cm • altezzacabina di poppa 196 cm • cuccetta 200x170 cm • altezzasopra il letto 82 cm • altezza in sala macchine 170 cm • carteg-gio 180x80 cm • larghezza tambucio 72 cm • lunghezza pan-che pozzetto 160 cm • quadrato del pozzetto 160x190 cm •distanza tra le due ruote del timone 65 cm • larghezza passa-vanti 64 cm Certificazione CE:cat. APrezzo 1.100.000 Euro, Iva esclusa
Condizioni della prova
Immersione m Superficie velica mq
Rapportolung./larg.
Velocità max dibolina
Velocità max a motore
9,2 10,5 2,95 136 2,94
Nodi
1.000
1.500
1.800
2.000
2.300
Località Cannes
Cielo sereno
Onda 20 centimetri
Venti compresi tra 8 e 15 nodi
Persone a bordo 4
Gasolio 155 litri
Acqua 320 litri
Le prestazioni e la scheda
Giri/m
Velocità in nodi
per voi Aureus XV Absoluteprovate
Prestazioni a velaVelocità andatura angolo vento reale9,8 bolina 30° 15,010,2 bolina 30° 10,7 (con Code 0)10,5 bolina 45° 14,29,6 bolina 45° 11,6 (con Code 0)8,1 bolina larga 60° 10,0 (con Code 0)7,3 traverso 90° 9,8 (con Code 0)9,8 lasco 120° 10,29,6 gran lasco 150° 9,8
ARCHEB122 gennaio 2015
9,8 nodi
Direzione del vento
9,8nodi
90°
7,3 nodi 120°
30°
10,5nodi
9,6nodi
150°
45°
Prestazioni a motoreGiri nodi1000 4,31500 6,71800 8,02000 8,42300 9,2
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venire in mente “Cazzi quella gomena!” del film di Fantozzi. Ètutto più moderno, ma in fondo simile. Niente gomena, nientetangone, niente mezzomarinaio. Qui ci sono leve, joystick, pul-santi e comandi elettroidraulici, ma la sensazione è la stessa cheha provato Paolo Villaggio. Il mio scetticismo nei confronti del-l’easy sailing è in aumento. Non mi è mai piaciuto, nemmenoquando lo praticava Wally e tutti lo esaltavano. Aureus mi sem-bra una versione moderna dei primi Wally. Un Wally all’ennesi-ma potenza. La barca è sicuramente costruita bene ed è di otti-ma fattura. Full carbon ed epossidica, infusione scafo ecoperta, albero in carbonio. Mi spiegano che anche per tutte 123
�
La polare mostra la grande
capacità di Aureus XV
Absolute di stringere il vento
di bolina, di andare a
velocità simili all’intensità del
vento e di offrire le migliori
performance anche con le
andature portanti.
queste ragioni il prezzo è 1,1 milioni di Euro tasseescluse. E in fondo mi nasce spontanea unariflessione: ma una persona che ha 1,1 milioni diEuro più le tasse per comprarsi una barca da 15metri, non lo trova uno straccio di amico che gliviene a cazzare il winch? Anche un amico inte-ressato. Uno di quelli che ti sta intorno solo per-ché hai un mucchio di soldi. Perché bisogna faretutto da soli? Perché tutto deve essere automatiz-zato? Mentre faccio questa riflessione prendo in manoil timone. Inizio a capire un po’ meglio quali siano i tasti e leleve per le regolazioni delle vele. Aurélien sta chiacchierando conaltri due giornalisti francesi che sono a bordo. Poco alla voltal’easy sailing mi prende. Aureus è esaltante! La carena èfantastica. Con il Code 0 andiamo più o meno alla stessa velo-cità del vento e con il fiocco autovirante si viaggia a solo mezzonodo in meno. Con la ruota in mano inizio a divertirmi, a stringe-re, a regolare. La barca stringe tantissimo la bolina e non siinchioda mai. Gli altri chiacchierano e così io me la godo, alungo. Devi solo pensare alla rotta. A orzare, puggiare, aprendere la raffica, a cazzare o lascare. Fai tutto senzadisturbare il resto dell’equipaggio. E ti diverti. Davvero.
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Tuscan SpiritDesign
Cucina in alluminio, ice maker e frigo nel baule e valige al posto degli armadietti.È il design d’interni, bellezza!di Niccolò Volpati
Rivoltatevi di
dentro!Rivoltatevi di
dentro!Cucina in alluminio, ice maker e frigo nel baule e valige al posto degli armadietti.È il design d’interni, bellezza!di Niccolò Volpati
ARCHEB124 gennaio 2015
IMP TUSCAN SPIRIT 11-12-2014 13:31 Pagina 124
o ammetto sono prevenuto. Quan-do sento parlare di design, soprat-tutto d’interni, i muscoli facciali mivanno in tensione, provocandomi unirresistibile sorriso. È successo anche aCannes, a settembre, durante l’ultimo salonenautico. Passeggiavo per le banchine in cercadelle novità per il 2015 da raccontare in un arti-colo, quando una ragazza mi allunga un volanti-
no e m’invita a visitare una barca a vela rivisitata da un grup-po di designer toscani. Il volantino recita Tuscan Spirit, byPrima Design. Come sempre si mettono in moto i muscoli fac-ciali, anche perché non riesco a togliermi dalla testa MaurizioCrozza che fa l’imitazione di Fuksas, in particolare quando con-tinua a mettersi a posto il ciuffo e con un pennarello fa unosgorbio su un bloc notes. Poi lo fa vedere e dice: «Si capisceche è una sedia? No? Allora è design». Poco dopo incontroun’amica, anche lei giornalista, velista, una molto seria. Unaaffezionata ancora al timone a barra, che non capisce la ruota,figuriamoci la doppia ruota che va di moda adesso anche sugliscafi da meno di dieci metri di lunghezza. Insomma, una chenon si fa abbindolare con il primo depliant, in particolare se sitratta di design d’interni. Vede il volantino che tengo ancora inmano e mi dice: «Molto interessante, meritano una visita. Io l’hoappena fatta». Il sorriso si stempera, l’immagine di Crozza sva-nisce e si mettono in moto quel paio di neu-roni che mi sono rimasti. Come èpossibile? Se me lo dice lei,forse ha ragione. Dubbi epreconcetti non sono spa-riti, ma tant’è, che cosacosta in fondo? Raggiungola banchina, la barca in que-stione è un Hanse 630e. Unmodello che avrà almeno setteo otto anni di vita, disegnato perHanse Yacht da Judel e Vrolijk. Lafanciulla è evaporata, mi accolgonoJames Cavagnari e Angelo Gragnaniel-lo di Prima Design. Ci sediamo in coper-ta e iniziamo a parlare. Mi raccontano chesono un gruppo di architetti toscani, impe-gnati soprattutto nel design d’interni di ville eappartamenti di lusso in tutto il mondo. Mosca, Dubai,Praga, i loft di New York, la casa del primo ministro delKazakistan. «Il nostro obiettivo è coniugare il lavoro di architetticon la passione per la barca», racconta Cavagnari. E ti pareva,penso io. Non esiste designer al mondo che non parli di pas-sione. «La regola è disgregare per cucirsi addosso il vesti-to che vuoi», prosegue il fondatore di Prima Design. Lachiacchierata finisce e scendiamo sottocoperta. A prima vistarimango sbalordito. Non mi viene in mente né Fuksas, né Croz-za, ma Vladimir Majakovskij. “Cambiar di giacca fuori è poco.Rivoltatevi di dentro!”, diceva il poeta russo. Quello che hodavanti agli occhi è qualcosa di davvero diverso da tutti ciò cheavevo visto fino a quel momento, almeno su una barca. Quan-te volte abbiamo sentito la litania “Villa galleggiante, la barcacome la tua casa”. Poi guardavi gli interni della barca e pensa-vi: «A casa mia non assomiglia per niente e se un architetto mi
L
Il finto architetto Fuksas,
interpretato da Maurizio
Crozza, ha ispirato il nostro
Niccolò Volpati per questo
articolo dedicato a una
interpretazione stilistica
differente dell’interno di una
barca a vela.
125�
IMP TUSCAN SPIRIT 11-12-2014 13:31 Pagina 125
Tuscan SpiritDesign
facesse una camera da letto e un tinello in questo modo loprenderei a calci». Gli interni dell’Hanse 630e realizzati da PrimaDesign, invece, sembrano davvero quelli di una villa di lusso,curata fin nei minimi particolari. Valige di pelle appese alleparatie al posto dei tradizionali armadietti, ice maker e frigo“nascosti” all’interno di un baule con le borchie, la cucinain posizione insolita, ovvero in dinette, ma non verso poppabensì vicina alla cabina armatoriale di prua. Altro che “less ismore”. Qui gli elementi di arredo ci sono tutti e l’effetto è moltocaldo e accogliente. Niente a che vedere con gli interni minimaltutti bianchi e acciaio che andranno anche tanto di moda, mafanno venire in mente un ospedale psichiatrico. Il lavoro diJames Cavagnari e soci non è solo estetico. Il pagliolato è statorealizzato da Vasselletti che si è concentrato sugli spessori, laresistenza dei materiali e quindi sul peso. L’obiettivo non era
solo quello di realizzare degli interni molto particolari, maanche quello di non compromettere le performance sotto-vela del 630e. Si tratta di una barca che ha già un dislo-camento molto elevato e quindi se fosse stata ulterior-mente appesantita, probabilmente non si sarebbemossa nemmeno con 20 nodi d’aria. Hanno compratola barca da Hanse e ricevuta a scafo chiuso. Sembra
impossibile che in sei mesi siano riusciti a terminare il lavo-ro e siano riusciti a far entrate tutto dalla scaletta che dal
pozzetto porta alla dinette. Così ha dovuto lavorare ancheGullo per la cucina. È salito a bordo e l’ha realizzata custom.Non ha potuto usare l’acciaio come è solito fare per gli appar-tamenti perché Prima Design gli ha imposto l’alluminio, sempreper contenere i pesi. E l’obiettivo è stato raggiunto perché in
ARCHEB126 gennaio 2015
IMP TUSCAN SPIRIT 11-12-2014 13:31 Pagina 126
La cucina Gullo,un autentico
pezzo di design, èstata realizzataappositamente inalluminio per questabarca. Il risultato èdecisamenteinteressante einconsueto edona un fortecarattere all’immaginedello yacht.
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127�
IMP TUSCAN SPIRIT 11-12-2014 13:31 Pagina 127
Tuscan SpiritDesign
Scheda tecnicaCostruttore Hanse YachtModello 630eProgetto Judel/Vrolijk scafo,coperta e interni a cura diHanse Yacht DesignRestyling www.primadesign.itScafo Lunghezza fuori tutto19,00 m • lunghezza scafo19,00 m • lunghezza al galleg-giamento 17,10 m • bagliomassimo 5,20 m • pescaggiostandard 2,95 m • pescaggiocon chiglia retrattile 2,20/3,50 m• dislocamento 23.700 kg •zavorra 8.900 kg • superficievelica totale 214,60 mq • randa118,20 mq • fiocco auto viran-te 81,91 mq • genoa 105%96,40 mq • gennaker 286 mq •motore 110 cv (81 kW)Certificazione CE cat. A
totale l’Hanse 630e con gli interni di Prima Design pesa duetonnellate in meno rispetto alla versione con interni standard.Gullo e Vasselletti non sono gli unici artigiani famosi che hannolavorato a questo progetto. Tutta la falegnameria è opera diOmnibus e per i tessuti si sono affidati a Passamaneria Moder-na di Firenze. Tutto bello, tutto perfetto. I miei preconcetti sugliarchitetti e i designer d’interni sono quasi del tutto polverizzati.C’è ancora un elemento che non si è sgretolato e che mi fapensare ed è: Quanto costa tutto ciò? Rigiro la domanda aJames Cavagnari che mi dice che rispetto a degli interni stan-dard il costo di questi è solo del 20% superiore. Poco, pen-savo molto peggio. A chi si rivolge Prima Design? A cantieri earmatori. Possono essere coinvolti direttamente dal cantiereanche perché così potrebbero lavorare non a scafo chiuso equindi con maggior facilità. Potrebbero essere ingaggiati ancheda un armatore che ha intenzione di realizzare una barca semi-custom e quindi scafo e coperta li cura il cantiere, ma gli inter-ni sono personalizzati e curati dal team di architetti toscani. Illavoro però si presta anche come refitting e quindi anche unarmatore che non ha una barca nuova, ma vuole modificarequella che già possiede, potrebbe rivolgersi a Prima Design.Insomma tra un appartamento in Kazakistan e un loft nellagrande mela, James Cavagnari e soci potrebbero avere sem-pre più a che fare con le ville galleggianti.www.primadesign.it
Trasformazionetotale. Una
rivoluzione che hadato all’ambiente unaconnotazioneneodecorativae particolarmenteopulenta dove laforza dei materiali èevidente.
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ARCHEB128 gennaio 2015
IMP TUSCAN SPIRIT 11-12-2014 13:31 Pagina 128
IMP. MALAYSIA 11-12-2014 11:32 Pagina 1
vela Route du Rhum 2014La grande
La regata dei recordQuesta decima edizione ha visto la partecipazione di 91 skipper,
tra cui 3 italiani,Andrea Mura, Alessandro di Benedetto eGiancarlo Pedote
di Francesco Michienzi
La regata dei recordQuesta decima edizione ha visto la partecipazione di 91 skipper,
tra cui 3 italiani,Andrea Mura, Alessandro di Benedetto eGiancarlo Pedote
di Francesco Michienzi
ARCHEB130 gennaio 2015
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vela Route du Rhum 2014La grande
ARCHEB132 gennaio 2015
oick Peyron al suo settimo tentativoha conquistato la Route du Rhum2014. Il più piccolo dei fratelli Peyron, 54 anni,ha vinto la più popolare delle regate multiscafo dioltre 60 piedi. Vittoria con record, fra Saint Malò ePointe-à-Pitre nella Guadalupa in 7 giorni 15 oree 08 minuti migliorando di oltre due ore il record diLionel Lemonchois del 2006. Con il suo maxi-tri-marano di 31,50 metri Banque Populaire VII haletteralmente volato a 31,6 nodi superando i
cambi di vento delle Azzorre e i temporali tropicali prima di arri-vare vittorioso nella Guadalupa. Macif di François Gabart èstato il primo tra gli Imoca 60 con il tempo record di 12 gior-ni, 4 ore e 38 minuti, migliorando di oltre 7 ore il precedente pri-mato di Roland Jourdain, stabilito nel 2006. Gabart ha percor-so 3.542 miglia a una velocità media di 12,1 nodi. Sempre intesta fin dall’inizio, ha tenuto sotto controllo il suo avversarioJeremie Beyou che con il suo Maitre Coq ha tentato di tuttopur di battere il giovane skipper, giungendo in secondaposizione. Gabart, ingegnere, laureato all’Istituto Nazionale diScienze Applicate di Lione, ha cominciato a raccogliere succes-si fin dalla tenera età: campione francese di Optimist nel 1997 edi Moth nel 1999, campione del mondo giovanile di Tornado,trionfatore al Tour de France à la Voile 2005, primo classificatoalla Solitaire du Figaro 2008 tra gli esordienti. Poi le Transat, ilrapporto/sodalizio con un grandissimo, il “professore” MichelDesjoyeaux. La velista francese Anne Caseneuve ha vinto nella
LSopra, Loick Peyron vincitore e recordman della regata raggiungendo la meta in 7 giorni 15
ore e 08 minuti, sotto, il suo maxi-trimarano di 31,50 metri Banque Populaire VII.
Nella pagina a lato, Sidney Gavignet su Musandam-Oman Sail.
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vela Route du Rhum 2014La grande
ARCHEB134 gennaio 2015
classe Rhum con il trimarano di 50 piedi Aneo. Francese, 50anni, istruttrice e proprietaria di una scuola di vela, è alla suaquinta partecipazione a questa regata. Anne Caseneuve hacoperto il percorso in 17 giorni 07 ore 06 minuti e 3 secondi,migliorando di 10 giorni e circa 10 ore il record precedente dete-nuto dal nostro Andrea Mura. Anne ha corso a una media di11,4 nodi circa 4740 miglia, la sua scelta di puntare a Sud subi-to dopo Ouessant, per andare a catturare gli alisei lungo l’arci-pelago delle Canarie si è rivelata vincente. Molto felice, al suoarrivo ha dichiarato: «È stata una bella corsa, particolarmentefluida, senza interruzioni e veloce. Mi sono divertita tanto. La par-tenza è stata difficile, ma poi ho trovato condizioni ottima-li, che mi hanno aiutato a battere il record. Ho avuto qualchepiccolo problema al timone, ma nulla di serio. La mia barca èandata forte». In questa regata si sono distinte anche MirandaMerron con Campagne de France che ha chiuso al sesto postotra i Class 40, con il suo Pogo 40 S2. Molto sfortunata invecePhilippa Hutton-Squire con Swish che ha dovuto abbandonaredopo la collisione con la barca di Yannick Bestaven. Secondoposto assoluto e soprattutto primo dei monoscafi in classe“Rhum” ad Andrea Mura che ha tagliato il traguardo dellaRoute du Rhum dopo aver percorso la distanza da Saint-Malò, da dove è partito il 2 novembre scorso, in 20 giorni,2 ore, 19 minuti e 36 secondi. Una bella regata per il naviga-tore solitario sardo, che corre su Vento Di Sardegna con i 4 Morisulla prua per promuovere i colori della Regione Sardegna nelmondo. Una Route du Rhum complessa per Andrea Mura. Unacorsa combattuta, piena di insidie e “zone morte”. Così è la vela:
Sopra, Thomas Coville su Sodebo Ultim', era tra i favoriti, ma a seguito di una collisione con
una nave si è dovuto ritirare.Sotto Musandam-Oman Sail.
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135�
Veneziani Yachting è sponsor tecnico di AndreaMura e della sua imbarcazione Vento di Sarde-gna. La preparazione dell’imbarcazione è statacurata in ogni minimo dettaglio, impiegandoprodotti vernicianti all’avanguardia come l’an-tivegetativa Speedy Carbonium che, grazie allesue micro particelle di carbonio puro a granu-lometria costante, permette di ottenere un filmparticolarmente liscio e veloce, l’ideale perimbarcazioni da competizione. Per assicurareprotezione allo scafo è stato impiegato invecelo smalto poliuretanico bicomponente Gel GlossPro per una finitura lucente ed estremamenteresistente in tutte le condizioni atmosferiche.
1. Anne Caseneuve su Aneo,
vincitrice in classe Rhum davanti
al nostro Andrea Mura. 2. e 3.
Francois Gabart su Macif.
4. Jeremie Beyou su Maitre Coq.
5. Knox-Johnston Robin su Grey
Power. 6. e 7. Alessandro Di
Benedetto su Team Plastique che
ha chiuso la regata al sesto posto
negli Imoca 60. 8. Andrea Mura su
Vento di Sardegna.
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vela Route du Rhum 2014La grande
ARCHEB136 gennaio 2015
non basta fare calcoli quando il meteo diventa instabile e il ventosi fa attendere. Un vento che sembrava arridere al velista sardo,che ha tenuto la testa durante le burrasche tra la Manica el’Atlantico settentrionale, ma che è restato intrappolato nell’an-ticiclone delle Azzorre rallentando per due giorni la sua corsaverso Point à Pitre, nelle Antille Francesi; ostacolo superato inve-ce indenne dalla veloce flotta dei maxi trimarani della classe Ulti-me e dalla flotta degli Imoca. Una corsa contraddistinta da unasplendida rincorsa: Mura, scivolato al quinto posto, ha corag-giosamente e inesorabilmente risalito le posizioni fino al secon-do posto assoluto finale. Lottando e pianificando, sacrifican-do ore di sonno e cercando gli assetti migliori per tornare incorsa. Da segnalare la battaglia sportiva con Wilfrid Clerton suCap Au Cap Location, che ha chiuso in quarta posizione, masoprattutto la sfida con la leggenda Sir Robin Knox-Johnstonsu Grey Power, 75 anni di esperienza e passione, messa al ser-vizio di uno sport estremo come la navigazione oceanica. «È
stata una Route du Rhumfaticosa e piena di imprevisti,più dura dell’edizione 2010.Dopo le burrasche nellaprima parte della regata e lafase di calma nell’anticiclonedelle Azzorre, nella parte fina-le è stata una sfida entusia-smante e un onore lottarecon sir Robin e, nonostan-te alcune piccole avarie,tagliare il traguardo comeprimo dei monoscafi» hadichiarato Andrea Mura. SirRobin Knox, 75 anni, è il piùconosciuto dei velisti inglesi
per essere stato, insieme a Bernard Moitessier, il primo uomoa fare il giro del mondo in solitario senza scalo. Era il 1969 e idue partecipavano alla prima regata intorno al mondo per soli-tari. La regata era stata indetta dal Sunday Times che avevamesso in palio un ricco premio in denaro che attirò quelli cheall'epoca furono considerati nove matti che si iscrissero allaregata. Robin Knox fu l'unico a completare la regata tornandoin Inghilterra, mentre Moitessier faceva un altro mezzo giro delmondo perché non aveva voglia di tornare a terra e dover par-lare con i suoi simili. Robin Knox da quel giorno ha navigato perdiverse decine di migliaia di miglia e, all'età di 67 anni, è diven-tato l'uomo più anziano ad aver fatto un giro del mondo in soli-tario senza scalo. Giancarlo Pedote ha impiegato 18 giorni, 14ore, 26 minuti e 43 secondi, per concludere la sua prima Routedu Rhum. Arrivato al 10° posto su 43 concorrenti era all’esor-dio nella Class 40. Si è ampiamente meritato il titolo che i fran-cesi hanno trovato per lui: “La rimonta fantastica di Giancarlo!”.Il navigatore italiano, che da alcuni anni vive e lavora in Francia,protagonista assoluto dell’ultima stagione dei Mini 650, 4 vitto-rie su 4 regate, e indimenticato e sfortunato secondo all’ultimaedizione della Mini Transat nel 2013, era senza dubbio unosservato speciale a questa Route du Rhum. Un evento stra-ordinario con 91 navigatori solitari, tre record battuti, grandissi-mi nomi della vela oceanica come Loick Peyron o Robin Knox-Johnston. Il terzo italiano della regata, Alessandro Di Benedet-to ha chiuso al sesto posto negli Imoca 60 a 4 giorni e 7 ore dalvincitore Francois Gabart.
La Route duRhum è una
regata transatlanticain solitario che si svolgeogni quattro annisulla distanza di 3.542miglia da SaintMalò a Pointe àPitre inGuadalupa.
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Shangai 16-09-2014 11:08 Pagina 1
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NATANTI FINO A 10 M
Royal Speed 30, 2006, larghezza: 2,55mt, lunghezza: 8,90 mt, motorizzazione1xVolvo Penta D6 350 DP. Prezzo €130000. Interamente realizzato in moga-no, rovere e teak con tecnologiaWESTSYSTEM verniciatura 12 maniAWLGRIP. Imbarcazione varata e imma-tricolata per Salone Nautico Genova nel2006, tenuta in secco fino al 2012 ecomunque sempre rimessata e manu-tenuta presso Cantieri Riva (R.A.M.) diSarnico. Attrezzata con frigorifero Cool-matic e lavandino in acciaio, doccetta dipoppa, timoneria idraulica, GPS carto-grafico/Fishfinder RAYMARINE, Sistemaautomatico di controllo assetto (Auto-matic Flaps Control System), VHF RAY-MARINE, Log – Ecoscandaglio e Stru-mentazione motore VDO Volvo Penta,verricello elettrico LEWMAR, radio letto-re CD con nr 4 casse Clarion + sub-woofer, serbatoi acqua 2.120 lt, tenda-lino/cappottina a scomparsa. Completadi invaso in legno e copertura invernale(nuovi). Iva non inclusa nel [email protected]
Bayliner 265, 2006, larghezza 2,6 mt,lunghezza 8,2 mt, prezzo: € 36.000.Frigo, forno, boiler acqua calda,stereo/VHF/Faro regolabile, salpa anco-ra, larghezza 2,50 mt Raddrizzatore/ten-dalini/cuscineria prendisole. Serbatoiocarburante 284 lt. Bussola. Motore Mer-cruiser Mag 350, ore moto 200. Consu-mi a velocita di crociera 38 lt./hr. zorzini-Contatti: [email protected]. tel.+39.335.243759
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ARCHEB144 gennaio 2015
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nito i prezzi. Con la sola eccezzione di quelli non ancora presentati ufficialmente. I prezzi sono
iva esclusa le misure sono fuoritutto. Questi prezzi non costituiscono valore contrattuale e sono
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Costruttore Bénéteau, Saint Hilaire de Riez, FranciaImportatore Bénéteau Italia, Via Puccini 15, Parma, tel. 0521.243200, [email protected],www.beneteau.com
ANTARESAntares 5.80 5,7 2,4 – – 16.490Antares 6.80 6,48 2,55 – – 21.670Antares 7.80 7,23 2,84 – – 25.610Antares 8 7,74 2,95 – Nanni T4-200 147kw (200hp) 74.100Antares 8 7,74 2,95 – Nanni T4-200 Trolling valve (200hp) 75.100Antares 8.80 8,91 2,98 – – 52.180Antares 30 fly 10,22 3,35 – Volvo D6-370 272kw (370hp) 130.500Antares 30 fly stazione di guida su fly 10,22 3,35 – Volvo D6-370 272kw (370hp) 134.000Antares 30 S 10,22 3,35 – Volvo D4-260 191kw (260hp) diesel 116.260Antares 30 S 10,22 3,35 – Volvo D6-370 272kw (370hp) diesel 126.980Antares 32 stazione di guida su fly 10,22 3,35 – Nanni T4-200 2x147kw (200cv) diesel 152.010Antares 36 10,32 3,8 – Volvo D4-260 2x191kw (260cv) diesel 193.800Antares 36 10,32 3,8 – Volvo D4-300 2x220kw (300cv) diesel 204.300Antares 42 13,5 4,07 – Volvo D6-370 2x272kw (370cv) diesel 277.550Barracuda 7 7.39 2.64 – – 25.280Barracuda 9 8,91 2,93 – – 53.450Barracuda 9 versione flybridge 8,91 2,93 – – 57.020FIRSTBénéteau 25 7,51 2,52 22.500Figaro Bénéteau 2 10,15 3,43 - Nanni 3,75HE 15kw (21cv) diesel 124.500First 20 6,4 2,48 – – 20.440First 25 7,9 – – Yanmar 2ym15 10kw (14cv) diesel 42.800First 30 – – – Yanmar 3ym20 15kw (21cv) diesel sd 104.700First 35 10,85 3,64 – Yanmar 3ym30 21kw (29cv) diesel sd 145.960First 40 12,58 3,89 – Yanmar 3jh5ce 29kw (40cv) diesel 199.900FLYERFlyer 550 Sd 5.45 2.34 - - 10.800Flyer 550 Sd 5.32 2.34 – fuori bordo serie up 2014 11.440Flyer 750 Sd 7,2 2,51 – – 25.560Flyer 750 Sd 7,2 2,51 – fuori bordo serie up 2014 27.720Flyer 850 Sd 8,25 2,94 – – 47.700Flyer 850 Sd 8,25 2,94 – fuori bordo serie up 2014 47.980FLYER 5 SPACE deck * 5,5 2,34 10.500FLYER 5 SUN deck * 5,5 2,34 11.500FLYER 6 SPACE deck 6,43 2,5 16.830Flyer 6 SPORT deck 6,43 2,5 - - 18.350Flyer 6 SUN deck 6,43 2,5 - - 18.570GRAN TURISMOGran Turismo 34 10 3,35 – Mercruiser 5,7 350mag dts 2x220kw (300cv) 148.000Gran Turismo 34 10 3,35 – Volvo D3-200zd 2x147kw(200cv) diesel 171.160Gran Turismo 34 10 3,35 – Volvo D3-220ZD 2X162KW(220HP) diesel 173.200Gran Turismo 38 12,1 3,77 – Mercruiser 6,2 377mag dts 2x235kw(320cv) 192.100Gran Turismo 38 12,1 3,77 – Volvo D4-260zd 2x191kw(260cv) diesel 221.660Gran Turismo 38 12,1 3,77 – Volvo D4-300zd 2x220kw(300cv) diesel 232.680Gran Turismo 44 13,45 3,96 – Volvo D6-370 2x272kw(370cv) zd diesel 335.670Gran Turismo 49 15,6 4,3 – Volvo D6 ips600 2x307kw(435cv) diesel 461.340Gran Turismo 49 fly 15,73 4,27 – Volvo D6 ips600 2x307kw(435cv) diesel 481.670MONTE CARLO Monte Carlo 4 13.88 4.08 – Volvo ips500 2X272KW (370HP) diesel+joystick 432.130Monte Carlo 4 S* 13.88 4.08 – Volvo IPS500 2X272KW (370HP) diesel+joystick 421.900Monte Carlo 5 S 15,2 4,32 – Volvo IPS600 2X307KW diesel+joystick 512.300OCEANISOceanis 31 11,5 3,99 – Yanmar 3ym20 15kw (21cv) diesel 71.180Oceanis 34 10,34 3,65 – Yanmar 3ym30 21kw (29cv)diesel 85.070Oceanis 35 9,99 3,72 Yanmar 3YM20 15KW (21HP) diesel SD 80.800Oceanis 35 9,99 3,72 Yanmar 3YM30AE 21KW (29HP) diesel SD 82.400Oceanis 38 11,5 3,99 – Yanmar 3ym30 21kw (29cv) diesel sd 95.000Oceanis 38 11,5 3,99 –Yanmar 3YM30AE 21KW (29HP) diesel SD 96.600Oceanis 41 12,43 4,2 – Yanmar 3jh5e 29kw (40cv) diesel sd 178.100Oceanis 41 12,43 4,2 – Yanmar 3jh5e pod 60 diesel dock & go 176.550Oceanis 45 13,94 4,5 – Yanmar 4jh5e 39kw (54cv) diesel sd 190.820Oceanis 45 13,94 4,5 – Yanmar 4jh5e pod 90 diesel dock and go 214.720Oceanis 48 14,6 4,74 – Yanmar 4jh4te 55kw (75cv) diesel sd 235.000Oceanis 48 14,6 4,74 – Yanmar 4jh4te pod 120 diesel dock&go 258.900Oceanis 55 16,78 4,96 – Yanmar 4jh4te 55kw (75cv) diesel sd 339.300Oceanis 55 16,78 4,96 – Yanmar 4jh4te pod 120 diesel dock & go 363.200Oceanis 60* – Volkswagen 140-5 103KW (140HP) diesel 452.800SENSESense (43) 16,2 4,28 – Yanmar 4jh5ce 39kw (54cv) diesel sd 195.340Sense (43) 16,2 4,28 – Yanmar 4jh5ce pod 90 diesel dock & go 219.240Sense (46) 14,12 4,43 – Yanmar 4jh4te 55kw (75cv) diesel sd 234.240Sense (46) 14,12 4,43 – Yanmar 4jh5e pod 90 diesel dock & go 258.140Sense (50) 15,27 4,86 – Yanmar 4jh4tce 55kw (75cv) diesel sd 274.390Sense (50) 15,27 4,86 – Yanmar 4jh4tce pod 120 diesel dock & go 298.290Sense (55) 17,2 4,97 – Yanmar 4jh4te 55kw (75hp) diesel sd 359.400Sense (55) 17,2 4,97 – Yanmar 4jh4te pod 120 diesel dock & go 383.300
Swift Trawler 50Oceanis 55Gran Turismo 44Antares 7.80
BÉNÉTEAU SWIFT TRAWLERSwift Trawler 34 fly 10,98 4 – Cummins qsb6_7 312kw(425cv) diesel 205.540Swift Trawler 34 S 11,14 4 – Cummins QSB6_7 312KW(425HP) diesel 191.600Swift Trawler 44 13,88 4,25 – Volvo d4-300 2x220kw(300cv) diesel 339.620Swift Trawler 50 14.99 4,65 – Volvo d6 ips600 2x340kw(435cv) diesel 582.410(Listino gennaio 2015)* : Barca in corso di certificazione CELa barca non può essere nè venduta, nè utilizzata senza certificazione CE
Responsible for: Europe, Middle-East and Africa, Parc Industriel de Petit-Rechain, Avenue Mercury 2,4800 Verviers - Belgium, tel + 32 87.32.34.11 Fax+ 32 87.31.19.65 E-mail:[email protected], www.quicksilver-boats.com
Quicksilver CAPTUR 605 Pilothouse 5,75 2,54 2 F115 EXLPT EFI 4 STROKE 29.050Quicksilver CAPTUR 675 Pilothouse 6,55 2,54 2 F115 EXLPT EFI 4 STROKE 33.500Quicksilver CAPTUR 755 Pilothouse 7,39 2,79 2 F150 XL EFI 4 STROKE 42.300Quicksilver 215 ARVOR 6,88 2,54 2 QSD 2,0L 115 HP 41.850Quicksilver 215 AS ARVOR 6,88 2,54 2 QSD 2,0L 115 HP 43.300Quicksilver 230 ARVOR 7,3 2,78 2 QSD 2,0L 150 HP 53.250Quicksilver 250 ARVOR 8,3 2,93 2 QSD 2,8L 220 HP 76.650Quicksilver 280 ARVOR 9,5 2,99 4 QSD 4,2L 320 HP 111.300Quicksilver 360 FISH 3,78 1,71 no F6M 3.550Quicksilver 410 FISH 4,12 1,85 no F6ML 5.600Quicksilver 440 FISH 4,4 1,78 no F 9.9 ML 6.550Quicksilver 500 FISH 5,15 2,05 no F25 ELPT EFI 11.300Quicksilver ACTIVE 505 OPEN 5,07 2,12 no F40 ELPT EFI 4 STROKE ORION 15.300Quicksilver ACTIVE 555 OPEN 5,55 2,29 no F40 PRO ELPT EFI 4 STROKE 17.800Quicksilver ACTIVE 605 OPEN 6,12 2,4 no F115 EXLPT EFI 4 STROKE 24.950Quicksilver ACTIVE 675 OPEN 6,74 2,55 1 F150 XL EFI 4 STROKE 31.150Quicksilver ACTIVE 605 SUNDECK 6,12 2,4 2 F115 EXLPT EFI 4 STROKE 28.300Quicksilver ACTIVE 675 SUNDECK 6,74 2,55 2 F150 XL EFI 4 STROKE 34.750Quicksilver ACTIVE 430 CABIN 4,4 2,11 2 F40 ELPT EFI 4 STROKE 11.000Quicksilver ACTIVE 470 CABIN 4,83 2,37 2 F40 ELPT EFI 4 STROKE 13.550Quicksilver ACTIVE 510 CABIN 5,25 2,33 2 F40 ELPT EFI 4 STROKE ORION 17.150Quicksilver ACTIVE 540 CABIN 5,55 2,47 2 F80 ELPT EFI 4 STROKE 24.950Quicksilver ACTIVE 595 CABIN 5,73 2,29 2 F115 EXLPT EFI 4 STROKE 29.700Quicksilver ACTIVE 645 CABIN 6,33 2,39 2 F150 XL EFI 4 STROKE 36.450Quicksilver ACTIVE 705 CRUISER 7,05 2,55 4 F150 XL EFI 4 STROKE 42.150Quicksilver ACTIVE 855 CRUISER 8,91 2,98 6 2XF150 E X/CX LPT EFI 4 STROKE 86.450(Listino febbraio 2014)
viale degli Abruzzi 25, 25031 Capriolo (BS), tel.030 7461165, fax.030 7461704, [email protected],
www.cantieridisarnico.it
SPIDER 13,43 4,16 4 2x370 Volvo Penta 552.805SPIDER 13,43 4,16 4 2x435 Volvo Penta 585.200SPIDER 46 GTS 14,65 4,28 5 2x370 Volvo Penta 619.690SPIDER 46 GTS 14,65 4,28 5 2x435 Volvo Penta 652.080SPIDER 46 GTS 14,65 4,28 5 2x480 Cummins 661.400SPIDER 46 GTS 14,65 4,28 5 2x600 Cummins 713.440SPIDER 46 GTS 14,65 4,28 5 2x715 Cummins 743.600SARNICO 45 14,85 4,3 4 2x600 Cummins 690.000SARNICO 45 14,85 4,3 4 2x715 Cummins 720.000SARNICO 50 15,67 4,38 4+1 2x715 Cummins 1.060.000SARNICO 50 15,67 4,38 4+2 2X800 MAN 1.090.000SARNICO 60 18,57 4,8 6+2 2X900 MAN 1.590.000SARNICO 60 18,57 4,8 6+3 2X1100 MAN 1.705.000SARNICO 60 GT 18,57 4,8 6+2 2X900 MAN 1.645.000SARNICO 60 GT 18,57 4,8 6+2 2X1100 MAN 1.760.000SARNICO GRANDE 24,85 6 8+2 2X1550 MAN 3.800.000SARNICO GRANDE 24,85 6 8+2 2X1800 MAN 4.050.000Aggiornato a Febbraio 2014
Sarnico GrandeSarnico 60Sarnico 50Sarnico Spider 46 GTS
CANTIERI DI SARNICO - CNC SRL
Quicksilver ACTIVE 605 OpenQuicksilver ACTIVE 595 CabinQuicksilver ACTIVE 505 OpenQuicksilver 280 ARVOR
BRUNSWICK MARINE IN EMEA
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ARCHEB146 gennaio 2015
IMP. BORSA NUOVO ok 18-12-2014 11:50 Pagina 146
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Sede legale - Via Ugo Betti 19 - 90147 Palermo, Tel. +39 091 223715 Fax +39 091 6737463
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M-GT SPIDER400 HP Benzina 9.00 3.00 2 Mercury 2x200 HP FB Verado 105.000430 HP Benzina 9.00 3.00 2 Volvo Penta 1x430 HP 6.0 DPS 125.000540 HP Benzina 9.00 3.00 2 Volvo Penta 2x270 HP 5.0 Gxl 130.000400 HP Diesel 9.00 3.00 2 Volvo Penta 2x200 HP D3 160.000M-GT400 HP Benzina 9.00 3.00 2 Mercury 2x200 HP FB Verado 123.000430 HP Benzina 9.00 3.00 2 Volvo Penta 1x430 HP 143.000540 HP Benzina 9.00 3.00 2 Volvo Penta 2x270 HP 5.0 Gxl 148.000400 HP Diesel 9.00 3.00 2 Volvo Penta 2x200 HP D3 178.000MX-11 SPIDER - CRUISE600 HP Benzina 11.00 3.60 Mercury Verado OB 2x300 HP 175.000640 HP Benzina 11.00 3.60 Volvo Penta 2x320 HP Gxie DPS 175.000MX-11 SPIDER - SPORT760 HP Benzina 11.00 3.60 Volvo Penta 2x380 HP V8 200.000MX-11 SPIDER - EXECUTIVE600 HP Diesel 11.00 3.60 Volvo Penta 2x300 HP D4 300 DPS 225.000MX-11 COUPE'-CRUISE600 HP Benzina 11.00 3.60 2 Mercury Verado OB 2x300 HP 195.000640 HP Benzina 11.00 3.60 2 Volvo Penta 2x320 HP 5.7 195.000MX-11 COUPE' SPORT760 HP Benzina 11.00 3.60 2 Volvo Penta 2x380 HP V8 220.000MX-11 COUPE' EXECUTIVE600 HP Diesel 11.00 3.60 2 Volvo Penta 2x300 HP D4 300 DPS 245.000MX-13 COUPE'MX-13 Coupe' Cruise - 740 HP Diesel 13.00 4.60 4 2xVolvo Penta D6-370 HP DPS ECV 365.000MX-13 Coupe' Sport - 860 HP Benzina 13.00 4.60 4 Volvo Penta V8 430 DPS 320.000MX-13 Coupe' Executive - 800 HP Diesel 13.00 4.60 4 2xVolvo Penta D6-400 HP DPS ECV 400.000MX-14 CLASSICMX-14 Classic Cruise 740 HP Diesel 14.00 4.80 6 2xVolvo Penta D6-370 HP DPS ECV 465.000MX-14 Classic Sport 860 HP Benzina 14.00 4.80 6 Volvo Penta V8 430 DPS 420.000MX-14 Classic Executive 800 HP Diesel 14.00 4.80 6 2xVolvo Penta D6-400 HP DPS ECV 500.000(listino 2015)
Via Papa Giovanni XXIII, s.n., 98066 Patti Me [email protected] www.cantieremarinello.com
OpenGabbiano Open Super 4,30 1,85 – max 60 hp 6.900 Happy Fishing Open 4,70 1,90 – max 60 hp 7.500 Fisherman 16 New 5,00 2,30 – max 80 hp 8.500 Fisherman 17 5,40 2,35 – max 85 hp 9.200 Eden 18 Evoluzione 5,30 2,30 – max 115 hp 9.600 Fisherman 19 5,65 2,35 – max 115 hp 10.900 Eden 20.05 6,10 2,35 – max 150 hp 12.500 New Eden 20 Evoluzione 5,90 2,50 – max 150 hp 13.900 Elena 6.50 Open 6,45 2,50 – max 150 hp versione normale 14.500 Eden 22 Open New 6,10/6,80 2,35 2,50 – max 225 hp 15.900 Eden 26 Open 7,65 2,50 – max 275 hp 27.900 SemicabinatiTimoniera 5,30 5,30 2,28 – max 80 Hp 13.900 Marinello 21 Cabin 5,90 2,50 – max 150 hp 21.900 Tano 6,45 6,45 2,45 2+1 max 175 hp 22.9006,45 Family 6,45 2,45 2+1 max 175 hp 24.900Marinello 25 Cabin 7,45 2,50 2+2 1 da 350 hp o 2 da 150 hp 28.900 Marinello 26 Cabin 7,65 2,55 2+2 1 da 350 hp o 2 da 150 hp 33.900 (Listino gennaio 2014)
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ECO TRAWLER 40 Long Distance 12,37 4,37 2 + 2 Volvo Penta 2xIPS 350 386.000EVC/E (2x260 HP)
ECO TRAWLER 40 Long Distance 12,37 4,37 2 + 2 Volvo Penta 2xIPS 400 389.000EVC/E (2x300 HP)
ECO TRAWLER 40 Long Distance 12,37 4,37 2 + 2 Volvo Penta 2xIPS 450 393.000EVC/E (2x330 HP)
ECO TRAWLER 43 Long Distance 13,8 4,7 2 + 2 Volvo Penta 2xIPS 350 396.000EVC/E (2x260 HP)
ECO TRAWLER 43 Long Distance 13,8 4,37 2 + 2 Volvo Penta 2xIPS 400 399.000EVC/E (2x300 HP)
ECO TRAWLER 43 Long Distance 13,8 4,37 2 + 2 Volvo Penta 2xIPS 450 403.000EVC/E (2x330 HP)
ECO TRAWLER 53 Long Distance 17 4,95 2 + 2 Volvo Penta 2xIPS 600 (2x435 HP) 655.000SIXTY 6 FLY Yacht Class 20,85 5,1 6+2 marinaio MAN 2xD2862 V12- 1.620.000
1400 HP (2x1400HP)FIFTY 8 FLY Yacht Class 18,52 4,85 6+1 marinaio Volvo Penta IPS 2 948.000
2xD11/800 (2x625 HP)FIFTY 8 FLY Yacht Class 18,52 4,85 6+1 marinaio Volvo Penta IPS 2 959.000
2xD11/950 (2x725 HP)54 FLY 17,2 4,85 6+1 marinaio Volvo Penta IPS 2 798.500
2xD11/800 (2x625 HP)54 FLY 17,2 4,85 6+1 marinaio Volvo Penta IPS 2 813.000
2xD11/950 (2x725 HP)43 FLY 13,8 4,15 4 Volvo Penta 2xIPS 600 452.800
EVC/EC (2x435 HP)SIXTY 4 HT Yacht Class 20,85 5,1 6+2 marinaio MAN 2xD2862 V12 1.580.000
(2x1400 HP)FIFTY 8 HT Yacht Class 18,52 4,85 6+1 marinaio Volvo Penta IPS 2 900.500
2xD11/800 (2x625 HP)FIFTY 8 HT Yacht Class 18,52 4,85 6+1 marinaio Volvo Penta IPS 2 912.000
2xD11/950 (2X725 HP)FIFTY 6 ST Yacht Class 18,52 4,85 6+1 marinaio Volvo Penta IPS 2 859.600
2xD11/800 (2x625 HP)FIFTY 6 ST Yacht Class 18,52 4,85 6+1 marinaio Volvo Penta IPS 2 870.000
2xD11/950 (2X725 HP)
24 PANAMA OUTBOAD54 HT27 ENDURANCEECO TRAWLER 53
CRANCHI CANTIERE NAUTICO SPA
39alldaysColombo 36 BellagioColombo Romance 32Colombo Aliante 32 S
COLOMBO GRUPPO SARNICO - CNC SRL
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54 HT 17,2 4,85 6+1 marinaio Volvo Penta IPS 2 735.0002xD11/800 (2x625 HP)
54 HT 17,2 4,85 6+1 marinaio Volvo Penta IPS 2 749.0002xD11/950 (2x725 HP)
M 44 HT 13,82 4,06 5 Volvo Penta 2xD6 310.000EVC/E/DPH (2x330 HP)
43 FLY 13,8 4,15 4 Volvo Penta IPS 2xIPS 600 452.800EVC/EC (2x435 HP)
M 38 HT 11,61 3,88 4 + 1 Volvo Penta 2xD4 243.500EVC/E/DPH (2x260 HP)
M 38 HT 11,61 3,88 4 + 1 Volvo Penta 2xD4 254.000EVC/E/DPH (2x300 HP)
33 ENDURANCE 10,25 3,5 2 + 2 Volvo Penta 2xV8-320 167.800EVC/E DPS (2x320 HP)
33 ENDURANCE 10,25 3,5 2 + 2 Volvo Penta 2xD4 200.500EVC/E/DPH (2x300 HP)
33 ENDURANCE 10,25 3,5 2 + 2 Volvo Penta 2xD4 195.000EVC/E/DPH (2x260 HP)
32 ZAFFIRO 10,41 3,64 4 Volvo Penta 2xV6 - 225 139.500EVC/E (2x225 HP)
32 ZAFFIRO 10,41 3,64 4 Volvo Penta 2xD4 168.300EVC/E/DPH (2x225 HP)
30 ENDURANCE 9,15 2,98 2 + 2 Volvo Penta V8-270 78.700EVC/E (270 HP)
30 ENDURANCE 9,15 2,98 2 + 2 Volvo Penta V8-320 82.900EVC/E (320 HP)
30 ENDURANCE 9,15 2,98 2 + 2 Volvo Penta V8-380 92.200EVC/E (380 HP)
30 ENDURANCE 9,15 2,98 2 + 2 Volvo Penta 2xV6 93.900EVC/E (2x225 HP)
30 ENDURANCE 9,15 2,98 2 + 2 Volvo Penta D4 96.900EVC/E/DPH (300 HP)
30 ENDURANCE 9,15 2,98 2 + 2 Volvo Penta 2xD3 116.500EVC/E/DPS (2x200 HP)
29 ZAFFIRO 9,18 3,24 2 + 2 Volvo Penta V8-320 102.000EVC/E (320 HP)
29 ZAFFIRO 9,18 3,24 2 + 2 Volvo Penta 2xV6 112.700EVC/E (2x225 HP)
29 ZAFFIRO 9,18 3,24 2 + 2 Volvo Penta D4 122.500EVC/E/DPH (300 HP)
29 ZAFFIRO 9,18 3,24 2 + 2 Volvo Penta 2xD3 138.750EVC/E/DPS (2x200 HP)
27 ENDURANCE 8,5 2,5 2 + 2 Volvo Penta V6-225 66.640EVC/E (225 HP)
27 ENDURANCE 8,5 2,5 2 + 2 Volvo Penta V8-270 67.100EVC/E (270 HP)
27 ENDURANCE 8,5 2,5 2 + 2 Volvo Penta V8-270 68.600EVC/E (270 HP)
27 ENDURANCE 8,5 2,5 2 + 2 Volvo Penta D3 79.400EVC/E/DPS (220 HP)
32 PANAMA OUTBOARD 10,73 3,64 4 **110.00029 PANAMA OUTBOAD 9,3 3,24 2 + 2 **91.80024 PANAMA OUTBOAD 8,32 2,5 2 + 2 **39.990** Prezzo senza motori*** versione 3 cabine = 6 posti letto + 1 marinaio
versione 2 cabine = 4 posti letto(listino gennaio 2015)
Via del Marchesato, 11, 48023 Marina di Ravenna, tel. 0544 530243 - 531146, fax 0544 530490,
[email protected], www.dellapasquadc.com
DC 7 Elite 7,5 2,5 2 1x170 efb td Volvo 88.000DC 7 Sedan 7,5 2,5 3 1x170 efb td Volvo 88.000DC 8 Sedan 8,2 3 2+2 2x170 eb td Volvo 150.000DC 9 Fisherman 10,57 3,15 4 2x280 eb td Fpt 240.000DC 9 Elite 11 3,15 2+2 2x280 eb td Fpt 260.000DC 9 Fly SL 11 3,15 4+2 2x280 eb td Fpt 271.000DC 10 Fly SL 11,3 3,6 4+2 2x280 eb td Fpt 305.000DC 11 Fly SL 12,71 3,8 6+2 2x435 eb td Volvo 455.000DC 12 Fly SL 13,3 4,3 6+2 2x620 eb td Volvo 585.000DC 13 Elite 13,97 3,8 4/6+2 2x620 eb td Volvo 580.000DC 14 Fly SL 14,99 4,3 6+1+2 2x620eb td Cummins 790.000DC 14 Elite 14,99 4,3 6+1+2 2x580 eb td FPT 775.000DC 16 Fly SL 16,02 4,4 7+2+1 2x715 eb td Cummins 970.000DC 16 Elite SL 16,02 4,4 7+2+1 2x620 eb td Volvo 970.000DC 18 Fly SL/Elite 17,98 4,95 8+2+1 2x800 eb td Man 1.480.000(listino febbraio 2014)
DC 18 FlyDC 13 EliteDC 16 FlyDC 9 Elite
DELLAPASQUA DC
via Papiria 62 - 61032 - Fano (Pu) Italy, www.dominatoryachts.com
DOMINATOR 640 19,75 5,15 6 + 1 2x1200 MAN Commonrail 2.190.000DOMINATOR 640 19,75 5,15 6 + 1 2x1150 CAT Commonrail 2.090.000DOMINATOR 680 21,3 5,5 6 + 2 2x1200 MAN Commonrail 2.585.000DOMINATOR 680 21,3 5,5 7 + 2 2x1400 MAN Commonrail 2.690.000DOMINATOR 720 22,17 5,75 8+ 2 2x1400 MAN Commonrail 3.158.000DOMINATOR 720 22,17 5,75 8+ 2 2x1550 MAN Commonrail 3.274.000DOMINATOR 780 24 6,05 8 + 2 2x1550 MAN Commonrail 4.167.000DOMINATOR 780 24 6,05 8 + 2 2x1800 MAN Commonrail 4.343.000DOMINATOR 29M CLASSIC 29,10 6,76 8 + 3 MTU 12V 2000 M94 2x1920 hp 8.357.000DOMINATOR 29M CLASSIC 29,10 6,76 8+ 3 MTU 16V 2000 M94 2x2600 hp 8.764.000DOMINATOR 29M AVANTGARDE 29,10 6,76 8 + 3 MTU 12V 2000 M94 2x1920 hp 8.357.000DOMINATOR 29M AVANTGARDE 29,10 6,76 8+ 3 MTU 16V 2000 M94 2x2600 hp 8.764.000DOMINATOR 40M 40 7,7 8+ 5 MTU 16V 2000 M94- 2x2600 hp 17.066.000DOMINATOR 40M 40 7,7 8+ 5 MTU 12 V 4000 M93L- 2x3460 hp 18.575.000DOMINATOR 40M 40 7,7 8+ 5 MTU 16V 2000 M94 - x2600 hp 19.470.000(Listino febbraio 2014)
via Ansaldo 9/b, 47122 Forlì, www.ferrettigroup.com
Ferretti Yachts 530 15,99 4,94 5 730 MAN CR 1.190.000Ferretti Yachts 570 17,42 4,96 7 800 MAN CR 1.390.000Ferretti Yachts 620 18,77 5,25 7 900 MAN CR 1.800.000Ferretti Yachts 690 21,07 5,53 9 1268 MTU CR 2.470.000Ferretti Yachts 690 - Hard top 21,07 5,53 9 1268 MTU CR 2.540.000Ferretti Yachts 750 22,75 5,7 10 1381 MTU CR 3.140.000Ferretti Yachts 750 - Roll bar 22,75 5,7 10 1381 MTU CR 3.165.000Ferretti Yachts 750 - Hard top 22,75 5,7 10 1381 MTU CR 3.210.000Ferretti Yachts 800 24,71 6,28 12 1823 MTU CR 4.030.000Ferretti Yachts 800 - Hard top 24,71 6,28 12 1823 MTU CR 4.120.000Ferretti Altura 840 25,76 6,12 12 1823 MTU CR 4.330.000Ferretti Yachts 870 26,64 6,26 11 1823 MTU CR 4.600.000Ferretti Yachts 870 - Hard top 26,64 6,26 11 1823 MTU CR 4.690.000Ferretti Yachts 960 29,2 6,7 15 2218 MTU CR 7.000.000(Listino febbraio 2014)
via Ansaldo 9/b, 47122 Forlì, www.ferrettigroup.com
Ferretti Custom Line 97' 29,7 7,08 13 2 MTU (2400 hp) 7.950.000Ferretti Custom Line 100' 30,6 7,25 15 2 MTU (2639 hp) 8.960.000Ferretti Custom Line 124' 37,8 7,35 16 2 MTU (3510 hp) 14.700.000Ferretti Navetta 26 Crescendo 26,22 6,93 14 2 MAN CR (900 hp) 5.950.000Ferretti Navetta 33 Crescendo 32,62 7 15 2 MAN CR (1400 hp) 9.100.000(Listino febbraio 2014)
Via Lucullo 61 - 80070 Baia di Bacoli (Na) - tel. 081 8040023 - www.fiart.com - [email protected]
FIART 27 8,76 2,78 2 285X1 VOLVO 85.000 28 Genius 8,76 2,78 4 285x1 VOLVO 98.000 33 Seawalker 10,4 3,72 4 2 x 240 VOLVO 198.000
38 GENIUSEpica 5833 Seawalker4tFOUR GENIUS
FIART MARE SPA
Ferretti Navetta 33 CrescendoFerretti Navetta 26 CrescendoFerretti Custom Line 124'Ferretti Custom Line 100'
FERRETTI SPA – FERRETTI CUSTOM LINE/FERRETTI NAVETTA
Ferretti Yachts 960Ferretti Altura 840Ferretti Yachts 750Ferretti Yachts 690
FERRETTI SPA – FERRETTI YACHTS
Dominator 870 special editionDominator 780Dominator 640Dominator 29 M
DOMINATOR YACHTS SRL
del nuovomercato
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34 GENIUS 10,89 3,54 6 2 x 225 VOLVO TD 248.000 38 GENIUS 11,87 3,88 7 2 x 260 VOLVO TD 325.00042 GENIUS 12,68 4,02 8 2 x 330 VOLVO TD 415.000 4tFOUR GENIUS 13,86 4,3 8 2 x 370 VOLVO TD IPS 500 598.000 4 SEVEN GENIUS 14,65 4,35 8 2 x 435 VOLVO TD IPS 600 715.000 50 GENIUS 15,45 4,39 8 3 x 435 VOLVO TD IPS 600 698.000 50 TOP STYLE GENIUS 15,45 4,39 8 4 x 435 VOLVO TD IPS 600 782.000 Epica 58 17,9 5,16 6 2 x 700 VOLVO TD IPS 900 1.490.000 (Listino febbraio 2014)
Importatore per l’Italia - Cantiere Nautico Feltrinelli - via Libertà, 59 - 25084 Gargnano (Bs)
Tel. 0365 71240 - [email protected] – www.nauticafeltrinelli.it
606 Riviera606 Riviera - Ibrido686 Lido 6,86 2,25 8 Benzina 220 83.155,00686 Lido - Edizione speciale Dino feltrinelli 7,15 2,25 8 Benzina 425 164.850,00717 GT 7,17 2,25 5 Benzina 320 108.194,00747 Mirage 7,47 2,5 6 Benzina 220 117.900,00757 St. Tropez 7,57 2,25 7 Benzina 300 126.960,00858 Fantom 8,67 2,5 7 Benzina 1 x 300 cv 151.666,00909 Benaco 9,09 2,98 8 Benzina 2 x 300 233.952,00909 Benaco S 9,09 2,98 8 Benzina 1 x 300 cv 177.081,001017 Lido 10,17 2,99 10 Benzina 2 x 300 cv 241.500,001017 GT 10,17 2,99 8 Benzina 2 x 300 cv 256.214,00(*) altre motorizzazioni, benzina, diesel e ibride a richiesta.(listino 2015)
Le Montecarlo Palace 7, Bd. Des Moulins 98000 MONACO, Tel 00377 97980600,
[email protected] www.gamma-yachts.com
GAMMA 16 18,2 5,5 6+1 2x575 1.543.500GAMMA 20 22,5 5,9 6/8+2 2x715 2.385.000GAMMA 24 Mediteraneé 25,45 6,85 8+3 2x918 3.950.000GAMMA 24 Oceanic 25,45 7,05 8+3 2x370 4.500.000(Listino ottobre 2013)
via Ansaldo 9/b, 47122 Forlì, http://www.itama-yacht.com
Itama 45' 13,82 3,95 4 2x480 mhp CUMMINS - shaft line 580.000Itama 62' 19,03 4,75 6 2x1.360 mhp MAN CR - shaft line 1.550.000Itama 75' (3 cabins) 23,54 5,92 6 2x1.823 mhp MTU CR - surface drives 3.450.000Itama 75' (4 cabins) 23,54 5,92 7 2x1.823 mhp MTU CR - surface drives 3.510.000(Listinogennaio 2014)
via Ansaldo 9/b, 47122 Forlì, http://www.mochicraft-yacht.com/
DOLPHIN 44’ nd nd 5 CUMMINS 600 760.000DOLPHIN 54’ 16,65 4,9 7 800 MAN CR 1.340.000DOLPHIN 54’ FLY 16,65 4,9 7 800 MAN CR 1.490.000DOLPHIN 64’ CRUISER 19,63 6,13 7 1102 MTU CR 2.484.000DOLPHIN 74’ CRUISER 22,58 6,85 11 1381 MTU CR 3.480.000(Listinogennaio 2014)
DOLPHIN 74’ CRUISERDOLPHIN 64’ CRUISERDOLPHIN 54’DOLPHIN 44’
Mochi Craft - Ferretti Spa
Itama 75’Itama 62’Itama 45’
Itama - Ferretti Spa
GAMMA 24 OceanicGAMMA 24 MediteraneéGamma 20Gamma 16
GAMMA YACHTS SRL
Speed 686 Lido858 FantomFrauscher 747 Mirage1017 Lido e 1017 GT
FRAUSCHER BOOTSWERFT
Loc. Caldarello - 88068 Soverato (CZ) - P.iva 00398880799 - Rea CZ79023,
[email protected], [email protected], Tel. (0039) 0967 25839,
Fax.(0039) 0967 528385, www.ranieri-international.com
OPEN LINERevolution 4,55 2,05 8.900Voyager 17 5,10 2,10 9.200Voyager 18S 5,30 2,20 12.650Voyager 19 5,55 2,18 11.200Voyager 19S 5,65 2,20 13.700Voyager 20 6,05 2,40 17.950Voyager 21S 6,30 2,40 21.200Voyager 22 6,50 2,40 19.500Voyager 23S 6,75 2,40 23.200Voyager 24 7,10 2,50 24.600Voyager 26S 8,05 2,50 37.300Voyager 30 9,30 3,00 72.500SUNDECK LINEShadow 19 5,65 2,2 2 16.500Shadow 20 6,05 2,42 2 20.500Shadow 22 6,50 2,42 2 23.600Shadow 24 7,15 2,50 2 32.500Shadow 26 7,55 2,50 2 37.700Shadow 28 8,30 2,70 4 55.000Shadow 30 9,3 3,00 4 87.500CABIN LINEAtlantis 19 5,65 2,20 2 16.800Atlantis 20 6,05 2,42 2 20.500Atlantis 22 6,5 2,42 2 23.950Atlantis 24 7,15 2,50 2 32.500Atlantis 26 7,55 2,50 2 38.600Atlantis 28 8,30 2,70 4 57.800SPORT FISHING LINECLF 19 5,65 2,20 2 16.900CLF 22 6,60 2,50 4 25.900CLF 25 7,60 2,70 4 40.900CLF 30 9,30 2,90 6 75.800Predator 222 6,60 2,50 31.900Interceptor 222 6,60 2,50 28.900CAYMAN LINECayman 19Sport 5,95 2,55 16.900Cayman 21Sport 6,45 2,55 19.900Cayman 23Sport 6,95 2,75 24.900Cayman 23Sport Touring 6,95 2,75 27.900
(Listino gennaio 2015)
19 Goldicote Business Par, Banbury Road, Stratford-upon-Avon, Warwickshire CV37 7NB
T: +44(0)1789 740088, F: +44(0)1789 748078, www.pearlmotoryachts.com
PEARL 50 15 4,42 4 or 6 2xVolvo D9 575hp £ 628.425PEARL 60 17,78 4,98 8 or 10 2 x Volvo D13 800hp £ 988.575PEARL 65 20,1 5,16 8+2 crew 3 x Cummins 600hp £ 1.413.220
with Zeus Pod driversPEARL 75 23 5,98 8+2 crew 2 x CAT C18 1150HP £ 2.488.500
coupled to ZF series 4000 pod drives(Listino dicembre 2013 prezzi in sterline)
Via J.J. Pershing, 1/3, 61037 Mondolfo (PU) - Italy, tel. (+39) 0721 956211, fax (+39) 0721 956290,
www.pershing-yacht.com
Pershing 50'.1 - shaft drive 15,83 4,38 7 2 x 800 mhp MAN 895.000Pershing 50'.1 - surface drives 15,83 4,38 7 2 x 900 mhp MAN 1.035.000
+ Top System 75Pershing 62' 18,94 4,8 7 2 x 1381 mhp MTU 1.990.000
+ ZF SeaRex SR 120 S
Pershing 115'Pershing 108'Pershing 82'Pershing 62'
PERSHING - FERRETTI SPA
Pearl 75Pearl 65Pearl 60Pearl 50
PEARL MOTOR YACHTS LIMITED
Voyager 21Shadow 19 hrCLF 22Atlantis 19 hr
MOTONAUTICA F.LLI RANIERI SRL
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Pershing 64' 20,04 5 7 2 x 1623 mhp MTU 2.280.000+ ZF SeaRex SR 120 S
Pershing 74' 22,66 5,5 7 2 x 1948 mhp MTU 3.350.000+ZF SeaRex SR 140 S
Pershing 82' 24,98 5,5 9 2 x 2435 mhp MTU 4.780.000+ ZF SeaRex SR 140 S
Pershing 92' 27,96 6,23 11 2 x 2638 mhp MTU 7.140.000+ ZF SeaRex SR 160 S
Pershing 108' 33,23 6,7 11 3 x 2638 mhp MTU + ASD 16 L su richiestaPershing 115' 35,37 7,2 13 2 x 3510 mhp MTU + WATERJETS su richiesta(Listino gennaio 2014)
Newport Street, Plymouth, Devon, PL1 3QG, United Kingdom, www.princess.co.uk
Princess V39 12.98 3.81 4 + 2 2 Volvo D6-330DP (2x330 mhp) £258.500Princess V48 15.49 4.11 4 + 2 2 Volvo IPS 600 (2x435mhp) £443.500Princess V48 Open 15.8 4.11 4 2 Volvo IPS 600 (2x435mhp) £438.500Princess V52 16.61 4.45 4 + 2 2 Volvo D11-670 (2x670mhp) £598.550Princess V57 17.88 4.65 6 + 1 crew 2 Volvo D13-800 (2x800mhp) £808.350Princess V62-S 19.35 4.99 6 + 1 crew 2 Volvo D13-900 (2x900mhp) £1.048.600Princess V72 22.55 5.38 6 + 2 crew2 MTU 8V2000 M94 (2x1268mhp) £1.785.000Princess V78 23.83 5.71 6/8 + 2 crew 2 Cat C32 A (2x1723mhp) £2.468.000Princess V85-S 25.98 6.27 8 + 2-4 crew 2 Cat C32 A (2x1925mhp) £3.285.000S CLASSPrincess S72 22.57 5.38 6 + 2 crew 2 Cat C32 A (2x1622mhp) £1.855.000FLYBRIDGEPrincess 43 14.5 4.25 4 + 2 2 Volvo D6-435 (2x435mhp) £403.600Princess 52 16.66 4.75 6 + 1 crew 2 Volvo D11-625 (2x625mhp) £642.500Princess 56 18.11 4.76 6 + 1 crew 2 Cat C12 A (2x715mhp) £812.600Princess 60 18.61 4.83 6 + 2 crew 2 Volvo D13-800 (2x800mhp) £998.300Princess 64 19.7 5.03 8 + 2 crew 2 Volvo D13-900 (2x900mhp) £1.346.000Princess 72 Motor Yacht 22.35 5.49 8 + 2 crew 2 Cat C18A (2x1150mhp) £1.932.500Princess 82 Motor Yacht 25.5 5.74 8 + 2/3 crew 2 Cat C32 A (2x1622mhp) £2.896.000Princess 88 Motor Yacht 26.82 6.3 8/10 + 3 crew 2 Cat C32 A (2x1825mhp) £3.935.000Princess 98 Motor Yacht 30.12 7.068/10 + 3-5 crew 2 Cat C32 A (2x1925mhp) Price on ApplicationM CLASSPrincess 32M 32 7.11 8/10 + 5 crew 2 Cat C32 A (2x1925mhp) Price on ApplicationPrincess 35M 35.15 7.3 8/10 + 5 crew 2 Cat C32 A (2x1925mhp) Price on ApplicationPrincess 40M 40.16 8.02 10/12 + 7 crew 2 MTU 12V 4000 Price on Application
M73L (2x2938mhp)(Listino novembre 2013 prezzi in sterline)
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COLORADO 54 16,5 4,65 6+1 600 Cummins 1.020.000,00 RIO 46 AIR 13,88 4 4+2 IPS 500 Volvo Penta 540.000,00 RIO 42 AIR 13,23 4 4+1 D6 330 Volvo Penta 475.000,00 RIO 36 AIR 11,14 3,65 4+2 QSD 4.2 320 Mercruiser 310.000,00 RIO 46 ART 13,88 4 4+2 IPS 500 Volvo Penta 500.000,00 RIO 42 ART 13,23 4 4+1 D6 330 Volvo Penta 440.000,00 RIO 36 ART 11,14 3,65 4+2 3.0 TDI 260 B3 290.000,00 ESPERA 34 9,99 3,4 2+2 MerCruiser 350 MAG 185.000,00 RIO 40 BLU 12 3,52 4+2 QSD 4.2 320 Mercruiser 330.000,00 RIO 32 BLU 9,6 3,05 4 5.0 MPI 260 Mercruiser 145.000,00 RIO 28 BLU 8,5 7,49 4 4.3 L MPI 220 Mercruiser 100.000,00 RIO 35 FLY 11 3,3 4+2 4.2 320 MERCUISER 250.000,00 (Listino febbraio 2014)
24067 Sarnico (BG) – Italy, Via Predore 30, 19126 La Spezia - Italy, Viale San Bartolomeo 380,
www.riva-yacht.com
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86’ DominoSportriva 56’RivaleRivarama Super
RIVA - FERRETTI SPA
Rio 28 BluRio 42 AirRio 46 ArtColorado 54
RIO YACHTS
Princess 32MPrincess 64Princess S72Princess V48 Open
PRINCESS YACHTS INTERNATIONAL PLC
Aquariva Super 10,07 2,8 2 2xYanmar 370 HP 505.000Rivarama Super 13,40 3,88 3 2x800 HP MAN CR 1.010.000Rivale 16,12 4,61 6 2x900 HP MAN CR 1.475.00063’ Virtus 19,57 4,80 7 2x 360 hp MAN CR 1.995.00063’ Vertigo 19,57 4,80 7 2x1360 HP MAN CR 2.175.00068’ Ego Super 20,82 5,45 7 2x1623 HP MTU CR 2.990.00086’ Domino 26,40 6,20 8 2x2435 HP MTU 5.900.000Sportriva 56’ 17,57 4,64 7 2x900 HP MAN CR 1.735.00075’ Venere Super 23,00 5,72 10 2x 524 HP MTU 3.760.00092’ Duchessa 28,23 6,75 10 2x2218 HP MTU 7.200.000122' Mythos 37,5 7,60 13 2xMTU 12 V 4000 M 93L 3510 mhp “su richiesta”(Listino febbraio 2014)
Rose Island s.r.l. via Bedeschi, 21 it24040 Chigno0lo D'Isola (BG), tel. +39 035 4997391,
fax. +39 035 994323, www.roseisland.it, [email protected]
LOBSTER 38 11,80 3,67 4+1 2 x 370 360.000LOBSTER 43 13,98 4,28 4+1 2x450 550.000LOBSTER 49 15,23 4,75 6+1+1eq. 2x500 650.000LOBSTER 53 15,47 5,00 6+1+1eq. 2x650 n.d.LOBSTER 65 18,00 5,48 6+2eq. 2x800 n.d.PATHFINDER 58 16,25 4,76 6+1eq. 2x420 1.150.000(Listino febbraio 2014, prezzi espressi in euro, iva esclusa e consegna franco cantiere)
Sciallino Srl, Ceriale (SV), tel +39 0182 9191, info@sciallino,it, www.sciallino.it
S23 7,93 2,5 2 2 x 110 85.460S25 8,85 2,75 3-4 2 x 130 137.000S25 sport 8,85 2,75 3-4 2 x 150 109.000S30 10,61 3,3 6 2 x 230 224.160S34 11,96 3,46 6 2 x 320 325.200S34 Fisherman 11,96 3,46 6 2 x 270 310.640S40 13,73 4 6 2 x 440 498.000Gemy 15,94 4,7 8 2 x 600 896.000(Listino febbraio 2014)
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ROSE ISLAND S.R.L.
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via Liguria, 20 Peschiera Borromeo, numero verde 800 - 013695 www.brunswick-marine.comPrezzi consigliati
trasporto e Iva inclusiFOURSTROKE - MOTORI 4 TEMPIF2,5 M 2,5 1 85 17 870F3,5 M-ML 3,5 1 85 17 960F4 M-ML 4 1 123 25 1180F5 M-ML 5 1 123 25 1370F5 MLSP 5 1 123 25 1450F6 M-ML 6 1 123 25 1510F8 M-ML 8 2 209 38 2150F8 ELH 8 2 209 38 2540F9,9 M-ML 9 2 209 40 2340F9,9 CT LM 9 2 209 40 2420F9,9 EL 9 2 209 40 2810F9,9 CT ELH 9 2 209 40 2900F9,9 CT ELTLT 9 2 209 40 3030F10 VIKING NEW M-ML 10 2 351 2750F10 VIKING NEW E-EL 10 2 351 3170F15 M-ML 15 2 351 52 2750F15 E-EH-EL-ELH 15 2 351 52 3170F15 EL TLT 15 2 351 52 3460F20 M-ML 20 2 351 52 2990F20 E-EH-EL-ELH 20 2 351 52 3420F20 E TLT- EL TLT 20 2 351 52 3720F25 EFI M-ML 25 3 526 71 3690F25 EFI E-EL 25 3 526 71 4070F25 EFI ELPT 25 3 526 71 4400F30 EFI ELPT 30 3 526 98 4660F30EFI CT 30 3 747 98 4860F40 EFI E-EL 40 3 747 112 4800F40 EFI ELPT 40 3 747 112 5000F40 EFI ORION ELPT 40 4 995 112 5950F40 EFI ORION ELPT- BIG TILLER 40 4 995 112 6200F40 EFI PRO 40 4 995 112 6350F40 EFI PRO ELPT- BIG TILLER 40 4 995 112 6500F60 EFI ELPT 60 4 995 112 6650F80 EFI NEW ELPT 80 4 2100 8790F100 EFI NEW ELPT - XLPT 100 4 2100 9670F100 EFI CT NEW ELPT - EXLPT 100 4 2100 9900F115 EFI NEW ELPT - XLPT 115 4 2100 10700F115 EFI CT NEW ELPT-EXLPT-ECXLPT 115 4 2100 10950F150 EFI ELPT-XLPT-CXLPT 150 4 3000 206 13700VERADO MOTORI 4 TEMPIF150 VERADO L-XL-CXL 150 4 1732 231 15600F175 VERADO L-XL-CXL 175 4 1732 231 16600F200 VERADO L-XL-CXL 200 4 1732 231 17200F225 VERADO L-XL-XXL-CXL 225 6 2598 288 18400F250 VERADO L-XL-XXL-CXL-CXXL 250 6 2598 288 20200F300 VERADO L-XL-XXL-CL-CXL-CXL 300 6 2598 288 22800F300 VERADO WHITE NEW L-XL-XXL- CL- CXL-CXXL 300 6 2598 288 24800F350 VERADO SCI L-XL-XXL-CL-CXL-CXXL350 6 2598 300 29700OPTIMAX - MOTORI 2 TEMPI INIEZIONE DIRETTA115 PRO XS L 115 3 1526 170 10100150 PRO XS L-XL 150 V6 2507 195 12900200 XL-CXL 200 V6 3032 225 15200200 PRO XS L 200 V6 3032 225 15500225 L-XL-CXL 225 V6 3032 225 16300250 XL-CXL-XXL-CXXL 250 V6 3032 229 18800(listino gennaio 2015)
Viale Carducci 221, Sesto San Giovanni (MI), www.commercialeselva.itSea Horse SI.C. 2,5 1 55 15 769Sea Horse SI.L. 2,5 1 55 15 789Sea Bass SI.C - C. 4 1 118 23 959Sea Bass SI.L - L. 4 1 118 23 999Sea Bass SI.C - C. 5 1 118 23 1.099Sea Bass SI.L - L. 5 1 118 23 1.139Sea Bass New SI.C - C. 6 1 118 23 1.199Sea Bass New SI.L. - L. 6 1 118 23 1.229Oyster SI.C. - C. 6 1 135 27 1.239Oyster SI.L. - L. 6 1 135 27 1.269Oyster Big Foot C. 6 1 135 30 1.419Oyster Big Foot L. 6 1 135 30 1.459Oyster Big Foot E.B.C. 6 1 135 30 1.769Oyster Big Foot E.B.L. 6 1 135 30 1.799Oyster Big Foot E.ST.C. 6 1 135 30 2.035Oyster Big Foot E.ST.L. 6 1 135 30 2.099Oyster Big Foot Sail XL 6 1 135 32 1.539Oyster Big Foot Sail E.B.XL. 6 1 135 32 1.879Oyster Big Foot Sail E.ST.XL. 6 1 135 32 2.169Black Bass SI.C. - C. 8 1 165 27 1.339Black Bass SI.L. - L. 8 1 165 27 1.369Black Bass Big Foot - C. 8 1 165 30 1.519Black Bass Big Foot - L. 8 1 165 30 1.559Black Bass Big Foot - E.B.C. 8 1 165 30 1.859Black Bass Big Foot - E.B.L. 8 1 165 30 1.889Black Bass Big Foot - E.ST.C. 8 1 165 30 2.149Black Bass Big Foot - E.ST.L. 8 1 165 30 2.189
COMMERCIALE SELVA
BRUNSWICK MARINE IN ITALIA SPA Black Bass Big Foot Sail XL 8 1 165 32 1.639Black Bass Big Foot Sail E.B.XL 8 1 165 32 1.969Black Bass Big Foot - E.ST.XL. 8 1 165 32 2.259Piranha C. 9,9 1 181 30 1.639Piranha L. 9,9 1 181 30 1.679Piranha E.B.C. 9,9 1 181 30 1.949Piranha E.B.L. 9,9 1 181 30 1.999Piranha E.ST.C. 9,9 1 181 30 2.249Piranha E.ST.L. 9,9 1 181 30 2.299Piranha Sail XL 9,9 1 181 32 1.769Piranha Sail E.B.XL. 9,9 1 181 32 2.079Piranha Sail E.ST.XL. 9,9 1 181 32 2.369Ray C 8 2 197 37 2.159Ray L 8 2 197 37 2.199Pike C. 9,9 2 212 40 2.479Pike L. 9,9 2 212 40 2.519Pike E.ST.C. 9,9 2 212 40 3.059Pike E.ST.L. 9,9 2 212 40 3.099Wahoo C. 15 2 362 51 2.899Wahoo L. 15 2 362 51 2.959Wahoo E.B.L. 15 2 362 51 3.489Wahoo E.ST.C. 15 2 362 51 3.429Wahoo E.ST.L. 15 2 362 51 3.489Wahoo C. 20 2 362 51 3.229Wahoo L. 20 2 362 51 3.289Wahoo E.B.L. 20 2 362 51 3.809Wahoo E.ST.C. 20 2 362 51 3.729Wahoo E.ST.L.T. 20 2 362 51 4.079Kingfish C. 25 2 498 77 3.569Kingfish L. 25 2 498 77 3.639Kingfish E.ST.C. 25 2 498 77 4.019Kingfish E.ST.L. 25 2 498 77 4.069Kingfish E.ST.L.PT. 25 2 498 77 4.439Aruana E.F.I E.B.L.S. 40 3 747 99 5.159Aruana E.ST.L.PT. 40 3 747 99 5.469Dorado E.F.I E.ST.L.PT 40XS 4 996 111 5.939Murena E.F.I. E.ST.L.PT. 40XS 4 996 119 7.169Marlin E.F.I. E.ST.L.PT. 80XS 4 1596 170 9.399Marlin E.F.I. E.ST.L.PT. 100 4 1596 170 9.399Tarpon E.F.I E.ST.L.PT. 115 4 1741 189 10.789Tarpon E.F.I E.ST.XL.PT. 115 4 1741 189 11.019Killer Whale E.F.I. E.ST.L.PT. 150 4 2670 216 13.689Killer Whale E.F.I. E.ST.XL.PT. 150 4 2670 216 13.879Grey Whale E.F.I. E.ST.XL.PT. 200 6aV 3352 278 18.589Fin Whale E.F.I. E.ST.XL.PT. 225 6aV 3352 278 19.349Blue Whale E.F.I. E.ST.XL.PT. 250 6aV 3352 278 20.139Blue Whale E.F.I. E.ST.UL.PT. 250 6aV 3352 278 20.829(listino gennaio 2015)
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HONDA ITALIA INDUSTRIALE SPA
IMP. BORSA MOTORI 18-12-2014 12:07 Pagina 151
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C.so Fratelli Kennedy 12, 10070 Robassomero (TO) n° verde 800 452625, www.suzuki.it
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SUZUKI ITALIA SPA
LOMBARDINI MARINE
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TOHATSU - IMPORTATO PER L'ITALIA DA M3 SERVIZI NAUTICI SRL
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MFS3.5B S 3.5 1 86 18,4 852,46 MFS3.5B L 3.5 1 86 18,4 868,85 MFS4CD S 4 1 123 26,1 1.057,38 MFS4CD L 4 1 123 26,1 1.098,36 MFS5CD S 5 1 123 25,6 1.229,51 MFS5CD L 5 1 123 25,6 1.270,49 MFS5CS S 5 1 123 25,6 1.266,39 MFS5CS L 5 1 123 25,6 1.311,48 MFS6CD S 6 1 123 25,6 1.389,34 MFS6CD L 6 1 123 25,6 1.430,33 MFS6CS S 6 1 123 25,6 1.422,13 MFS6CS L 6 1 123 25,6 1.463,11 MFS6CS - SP UL 6 1 123 25,6 1.500,00 MFS8A3 S 8 2 209 37 1.909,84 MFS8A3 L 8 2 209 37 1.959,02 MFS8A3 EFL 8 2 209 37 2.250,00 MFS8A3 EPS 8 2 209 37 2.340,16 MFS8A3 EPL 8 2 209 37 2.389,34 MFS9.8A3 S 9.8 2 209 37 2.131,15 MFS9.8A3 L 9.8 2 209 37 2.180,33 MFS9.8A3 EFL 9.8 2 209 37 2.479,51 MFS9.8A3 EPS 9.8 2 209 37 2.569,67 MFS9.8A3 EPL 9.8 2 209 37 2.618,85 MFS9.8A3 EPTS 9.8 2 209 37 3.081,97 MFS9.8A3 EPTL 9.8 2 209 37 3.127,05 MFS15C S 15 2 351 51,5 2.495,90 MFS15C L 15 2 351 51,5 2.553,28 MFS15C EFL 15 2 351 51,5 2.885,25 MFS15C EPS 15 2 351 51,5 2.893,44 MFS15C EPL 15 2 351 51,5 2.950,00 MFS15C EPTS 15 2 351 51,5 3.188,52 MFS15C EPTL 15 2 351 51,5 3.245,90 MFS20C S 20 2 351 51,5 2.729,51 MFS20C L 20 2 351 51,5 2.786,07 MFS20C EFL 20 2 351 51,5 3.114,75 MFS20C EPS 20 2 351 51,5 3.163,93 MFS20C EPL 20 2 351 51,5 3.225,41 MFS20C EPTS 20 2 351 51,5 3.401,64 MFS20C EPTL 20 2 351 51,5 3.483,61 MFS25B S 25 3 526 71,5 3.413,93 MFS25B L 25 3 526 71,5 3.487,70 MFS25B EFL 25 3 526 71,5 3.668,03 MFS25B EPS 25 3 526 71,5 3.704,92 MFS25B EPL 25 3 526 71,5 3.778,69 MFS25B EPTS 25 3 526 71,5 4.081,97 MFS25B EPTL 25 3 526 71,5 4.122,95 MFS30B S 30 3 526 71,5 3.663,93 MFS30B L 30 3 526 71,5 3.745,90 MFS30B EFL 30 3 526 71,5 3.918,03 MFS30B EPS 30 3 526 71,5 4.118,85 MFS30B EPL 30 3 526 71,5 4.196,72 MFS30B EPTS 30 3 526 71,5 4.413,93 MFS30B EPTL 30 3 526 71,5 4.495,90 MFS40A ETL 40 3 866 97 4.909,84 MFS50A ETL 50 3 866 97 5.032,79 BFT60AK1 LRTU 60 3 998 110 6.540,98 BFPT60AK1 LRTU 60 3 998 119 6.827,87 BFT75DK2 LRTU 75 4 1496 165 8.073,77 BFT75DK2 XRTU 75 4 1496 171 8.483,61 BFT90DK2 LRTU 90 4 1496 166 8.688,52 BFT90DK2 XRTU 90 4 1496 172 9.262,30 BFT115DK1 LU 115 4 2354 217 9.713,11 BFT115DK1 XU 115 4 2354 220 9.918,03 BFT150A4 LU 150 4 2354 217 12.241,80 BFT150A4 XU 150 4 2354 220 12.286,89 BFT200AK2 LU 200 6 3471 265 14.565,57 BFT200AK2 XU 200 6 3471 270 14.718,85 BFT225AK2 XU 225 6 3471 272 15.925,41 BFT250A XU 250 6 3583 293 16.327,87 MD40B2 EFTOL 40 3 697 93,5 5.159,84 MD40B2 EPTOL 40 3 697 93,5 5.323,77 MD50B2 EFTOL 50 3 697 93,5 5.405,74 MD50B2 EPTOL 50 3 697 93,5 5.569,67 MD75C2 EPTOL 75 3 1267 153 8.016,39 MD90C2 EPTOL 90 3 1267 153 8.594,26 MD115A2 EPTOL 115 4 1768 178 9.504,10 (listino dicembre 2013)Op: Optional • S: corto • L: lungo • P: plastica A: alluminio • UL: ultralungoEFL: accensione elettrica, barra di guida, lungo • EFS: accensione elettrica, barra di guida, cortoEPS: accensione elettrica, telecomando, corto • EPL: accensione elettrica, telecomando, lungoEPTS: accensione elettrica, telecomando, corto, power trim • EPTL: accensione elettrica, telecomando, lungo, power trimEPTOL: accensione elettrica, telecomando, power trim, miscelatore automatico, lungoLRTU: gambo lungo • XRTU: gambo extra lungo • LU: gambo lungo • XU: gambo extra lungo
Via Tinelli 67/69, 20855 Gerno di Lesmo (MB), Servizio clienti 848 580569, www.yamaha-marine.itF 2.5 AMHS 2,5 1 72 17 900
YAMAHA MARINE
F 2.5 AMHL 2,5 1 72 18 900F 4 BMHS 4 1 139 27 1.250F 4 BMHL 4 1 139 28 1.250F 5 AMHS 5 1 139 27 1.400F 5 AMHL 5 1 139 28 1.400F 6 CMHS 6 1 139 27 1.550F 6 CMHL 6 1 139 28 1.550F 8 CMHS 8 2 197 37 2.300F 8 CMHL 8 2 197 38,5 2.300FT 8 DMHL 8 2 197 44 2.690FT 8 DMHX 8 2 197 45 2.740FT 8 DEL 8 2 197 44 3.240FT 8 DEX 8 2 197 45 3.290FT 8 DEPL 8 2 197 47 3.740F 9.9 JMHS 9,9 2 212 40 2.490F 9.9 JMHL 9,9 2 212 40 2.490F 9.9 JES 9,9 2 212 40 3.090F 9.9 JEL 9,9 2 212 40 3.090FT 9.9 LMHL 9,9 2 212 44,3 2.840FT 9.9 LMHX 9,9 2 212 44,3 2.890FT 9.9 LEL 9,9 2 212 44,4 3.390FT 9.9 LEX 9,9 2 212 44,4 3.440FT 9.9 LEPL 9,9 2 212 49,1 3.740F 15 CMHS 15 2 362 51,7 2.940F 15 CMHL 15 2 362 53,7 2.940F 15 CES 15 2 362 52,7 3.390F 15 CEL 15 2 362 54,7 3.390F 15 CEHL 15 2 362 55,7 3.490F 15 CEPL 15 2 362 60,7 3.740F 20 BMHS 20 2 362 51,7 3.190F 20 BMHL 20 2 362 53,7 3.190F 20 BES 20 2 362 52,7 3.740F 20 BEL 20 2 362 54,7 3.740F 20 BEHL 20 2 362 54,7 3.740F 20 BEPS 20 2 362 58,7 4.040F 20 BEPL 20 2 362 60,7 4.140F 25 DMHS 25 2 498 77 3.740F 25 DMHL 25 2 498 78 3.740F 25 DES 25 2 498 78 4.290F 25 DEL 25 2 498 79 4.290F 25 DETL 25 2 498 82 4.740FT 25 FETL 25 2 498 86,7 5.440F 30 BETS 30 3 747 86 4.950F 30 BETL 30 3 747 90,4 4.950F 40 FEHDS 40 3 747 83,8 5.100F 40 FEHDL 40 3 747 88 5.100F 40 FEDL 40 3 747 87 5.400F 40 FETS 40 3 747 86 5.750F 40 FETL 40 3 747 90,4 5.750F 40 HETL 40 4 996 110 5.990F 40 GETL 40 4 996 119 7.590F 50 HETL 50 4 996 110 6.710F 60 FETL 60 4 996 110 7.300F 70 AETL 70 4 996 119 8.700F 80 BETL 80 4 1596 170 9.400F100DETL 100 4 1596 170 10.100F 100 DETX 100 4 1596 174 10.300F 115 AETL 115 4 1741 186 11.310F 115 AETX 115 4 1741 191 11.610FL 115 AETX 115 4 1741 191 11.610F 150 AETL 150 4 2670 216 14.560FL 150 AETL 150 4 2670 216 14.560F 150 AETX 150 4 2670 220 14.760FL 150 AETX 150 4 2670 220 14.760F175AETL 175 4 2785 224 16.390F175AETX 175 4 2785 225 16.690F200FETL 200 4 2785 227 17.060F200FETX 200 4 2785 227 17.260FL200FETX 200 4 2785 227 17.260F200GETX 200 4 2785 228 18.520FL200GETX 200 4 2785 228 18.520F225 CETL 225 6 3352 265 18.720F 225 FETX 225 6 4169 260 20.620FL 225 FETX 225 6 4169 260 20.620F 250 DETX 250 6 4169 260 21.530FL 250 DETX 250 6 4169 260 21.530F 250 DETU 250 6 4169 268 21.990FL 250 DETU 250 6 4169 268 21.990F 300 BETX 300 6 4169 260 23,230FL 300 BETX 300 6 4169 260 23.230F 300 BETU 300 6 4169 268 23.730FL 300 BETU 300 6 4169 268 23.730F 350 AETX 350 8 5330 354 29.040FL 350 AETX 350 8 5330 354 29.040F 350 AETU 350 8 5330 362 29.740FL 350 AETU 350 8 5330 362 29.740(listino febbraio 2014)
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Adorno 18-12-2014 12:10 Pagina 1
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IMP. OFFICINA ITAL.DESIGN 11-12-2014 11:34 Pagina 1