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Prospettive per conseguireil Benessere OrganizzativoLe tappe nel CNR 2012-2014

Consiglio Nazionale delle Ricerche

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Prospettive per conseguireil Benessere OrganizzativoLe tappe nel CNR 2012-2014

Autori

Gianpiero RuggieroResponsabile Struttura Particolare Rilievo“Misurazione della Performance” del CNR

Riccardo CoratellaTecnologo, SPR “Misurazione della Performance” del CNR

Si ringraziano per il supporto tecnicofornito nella redazione del volume:Marta Di FolcoAnnalisa Di Benedetto

Consiglio Nazionale delle RicerchePiazzale Aldo Moro, 700185 Roma

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Sommario

Prefazione Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

PARTE I. L’IMMAGINE DI SFONDO: LA PRIMA INDAGINE SUL BENESSERE ORGANIZZATIVO NEL CNR

La rilevazione 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

PARTE II. UNA MESSA A FUOCO AGGIORNATA: LA SECONDA INDAGINE SUL BENESSERE ORGANIZZATIVO NEL CNR

La rilevazione 2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

Le azioni di rimediabilità intraprese, i loro esiti e alcune proposte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71

Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

ALLEGATI

Allegato 1. Questionario 2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79

Allegato 2. Analisi bivariate 2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93

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Prefazione

Giunti al termine della seconda indagine sul benessere organizzativo nel CNR, sentiamo il dovere innanzi tutto di ringraziare tutti quelli che hanno partecipato, contribuendo così a rendere più concreto e stabile il canale di comunicazione verso gli organi di vertice. L’aver replicato l’iniziativa, a distanza di 2 anni dalla precedente, garantendo continuità a quel processo di “ascolto-partecipazione pro attiva”, che come OIV ci siamo posti come obiettivo prioritario fin dall’inizio del nostro mandato, non esprime solo la risposta a un adempimento normativo ma è il segno tangibile del passaggio da una speranza di cambia-mento a un processo di miglioramento continuo.

Un ringraziamento particolare va al Presidente e al Direttore Generale, che hanno sostenuto convinta-mente i nostri sforzi agevolando forme di comunicazione e di diffusione dell’iniziativa. Il raggiungimento di questo buon risultato è stato possibile anche grazie al valido supporto che hanno saputo fornire le Strutture tecniche “Misurazione della Performance” e “Reti e Sistemi Informativi”, sia dal punto di vista metodologico che informatico. Attraverso i suggerimenti delle organizzazioni sindacali e del Comitato Unico di Garanzia, portatori ciascuno di preziosi punti di vista, è stato possibile migliorare lo strumento di rilevazione. Infatti, sulla base del modello di questionario fornito dall’ANAC (ex CIVIT) e grazie ai numerosi feedback ricevuti, il questionario utilizzato nella seconda indagine presenta delle novità essenziali: le di-mensioni investigate sono passate da 8 a 5, di cui una ha riguardato il grado di condivisione dei sistemi di valutazione, analizzata più nello specifico rispetto al passato; la dimensione globale si è ridotta del 40%, permettendo sia una semplificazione nei tempi di compilazione sia una concentrazione su alcuni aspetti ritenuti più importanti.

Con uno strumento meglio calibrato, adesso è possibile cogliere più in dettaglio le percezioni dei dipendenti, misurare la “temperatura” dell’organizzazione, avere una fotografia a tinte più chiare del contesto operativo e relazionale nel quale si svolgono i processi lavorativi. Abbiamo voluto raccogliere in questo volume le sintesi delle due indagini (analisi più approfondite e ulteriori informazioni di dettaglio si possono reperire sul sito www.cnr.it/benessere-organizzativo/), per tracciare le prospettive al fine di conseguire al meglio il benessere lavorativo e fornire idealmente gli elementi utili al conseguimento di un cambiamento organizzativo. Nel volume sono presentate ipotesi d’intervento, verso le quali l’ammi-nistrazione è chiamata a indirizzare i propri sforzi, affinché si possano dare risposte alle aspettative di soddisfazione, ai desideri e ai bisogni di crescita dei dipendenti.

Facilitare trasmissione delle informazioni verso il basso, ridurre la catena gerarchica, rafforzare la responsabilità sociale dell’Ente, migliorare la conoscenza dei sistemi valutativi da parte del personale, unita alla conoscenza dei suoi fini e delle sue relazioni con gli obiettivi dell’Ente, potenziare le politiche di innovazione e nuova formazione. Sono tutte tematiche note, alcune già oggetto di specifica attenzione da parte dell’amministrazione, per le quali è stato espresso un bisogno di miglioramento e per le quali andranno fornite risposte concrete.

Permane, tuttavia, una problematica di fondo legata alla situazione di blocco della contrattazione che, inevitabilmente, sta incidendo sulle condizioni lavorative e di benessere dei dipendenti pubblici. Ciò nonostante, nelle more dell’avvio di una nuova stagione contrattuale a livello nazionale, si ripropone il

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tema del rilancio della contrattazione integrativa di Ente, oggi ancora più necessaria alla luce dell’entrata in vigore della nuova organizzazione (01 gennaio 2014) e come occasione per rafforzare le politiche di conciliazione dei tempi di lavoro e di vita privata, di cui l’Ente già dispone e che sono percepite come valide, ma che hanno bisogno di un costante lavoro di aggiornamento e diffusione capillare.

La sfida che oggi si pone di fronte al Management CNR, è quella di saper cogliere i segnali di allarme in modo precoce, individuare soluzioni e porre in essere azioni che riducano situazioni negative di males-sere laddove le criticità organizzative e gestionali sono più evidenti. In tal senso, stimoli positivi potranno derivare dall’emanazione dei decreti legislativi attuativi della riforma della pubblica amministrazione (Di-segno di legge n. 1577 “Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”), che aprono la strada a nuovi strumenti conciliativi (servizi di supporto alla genitorialità, convenzioni con asili nido, flessibilità dell’orario di lavoro, ecc.) e che intendono intervenire sul complesso di norme riferite alla dirigenza pubblica, sul fronte dei sistemi di valutazioni, in ottica di revisione e semplificazione degli adempimenti a carico delle amministrazioni, sul fronte della formazione rivolta a dare spessore a una nuova classe di funzionari e dirigenti, che si vorrebbe più orientata sul piano culturale a condividere le logiche della performance e della premialità.

Per le nostre PA la sfida è ormai quella di sviluppare nuovi modi non solo di organizzare ma di con-cepire e comprendere le proprie attività in una prospettiva d’integrazione rispetto a più ampie dinamiche evolutive. Le più recenti ricerche nella letteratura psicosociale mettono in evidenza la natura relazionale del cambiamento organizzativo, che riguarda sempre di più l’interazione tra le diverse variabili interne all’azienda, come la struttura organizzativa, i processi, il personale, i meccanismi operativi. Il benessere organizzativo è la capacità di un’organizzazione di saper crescere, di svilupparsi, di cambiare promuoven-do adeguati livelli di benessere psicofisico delle persone e incrementando l’appartenenza al contesto e la convivenza sociale.

Questo volume si prefigge di indicare diverse traiettorie di cambiamento organizzativo che coinvol-gono l’Ente. Cambiamenti della struttura e delle strategie organizzative, che coinvolgono in particolare il management e implicano cambiamenti negli stili di leadership e nel sistema di ricompense. Cambiamenti dei processi di lavoro e dell’ambiente lavorativo, che attengono al modo in cui le persone lavorano e implicano programmi sul benessere, sulla qualità della vita dei lavoratori e valorizzazione dell’empower-ment. Cambiamenti culturali che attengono alla sfera dei valori, degli atteggiamenti, delle credenze e dei comportamenti degli attori organizzativi.

In sintesi, i cambiamenti di successo potranno riguardare la progettazione organizzativa, la gestione del personale, ma anche la gestione del sistema informativo che consentirebbe di connettere meglio i processi, di ridurre i tempi, di distribuire le informazioni e le conoscenze necessarie per rendere l’orga-nizzazione flessibile, rafforzando quella caratteristica fondamentale che contraddistingue il CNR, l’essere interdisciplinare e multidisciplinare.

Organismo Indipendente di Valutazione (OIV)

Prof. Agostino La Bella (Presidente)Dott.ssa Maria BarilàProf.ssa Giuseppina Passiante

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Parte I

L’immagine di sfondo:la prima indagine sul BenessereOrganizzativo nel CNR

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La rilevazione 2012

Se vuoi trasformare un uomo in una nullitànon devi far altro che ritenere inutile il suo lavoro.

Dostoevskij

1. Premessa

Nel mese di luglio 2012 è stata realizzata nel CNR la prima indagine sul clima e il benessere orga-nizzativo, attuata ai sensi dell’articolo 14, comma 5, del decreto legislativo n. 150/09. La realizzazione dell’indagine, svolta non solo per un mero adempimento normativo, rientra nel programma di lavoro che l’Organismo Indipendente di Valutazione si è dato per l’applicazione sperimentale del primo ciclo della performance a livello di Ente, quindi in ottica di miglioramento continuo.

Portare a termine la fase di somministrazione del questionario vuol dire avere una fotografia aggior-nata del CNR, un’istantanea ad un certo momento organizzativo. Così facendo è stato fissato l’inizio di un percorso, da cui è possibile partire per programmare interventi “correttivi” nelle aree più critiche e misurarne i futuri sviluppi.

L’indagine sconta però un grado di “noviziato”, ossia il fatto di essere stata condotta per la prima volta in chiave di cambiamento legato alla gestione della performance, per cui è possibile che in questo primo anno, in presenza di un questionario molto articolato che andrà ridimensionato, siano risultati poco chiari:

a) il ruolo della committenza;b) il processo di comunicazione bottom- up;c) il rapporto causale tra indagine e cambiamento.

Pur con i suddetti limiti, la rilevazione, da un punto di vista gestionale, costituisce senz’altro un’azione positiva, innovativa, che dota l’Ente del suo primo barometro sociale interno. Adesso sta al management cogliere quest’opportunità e scandagliare questo quadro informativo aggiornato sulle percezioni del per-sonale, tanto più prezioso in una fase di transizione e sviluppo come quella che attraversa il CNR.

Ma esiste una correlazione diretta tra il benessere lavorativo e il miglioramento della performance individuale e collettiva? Quali sono gli aspetti organizzativo- gestionali (comunicazione, riconoscimento del merito, volontà di collaborare per il cambiamento, formazione, sistemi di valutazione e controllo, ecc.) che possono contribuire ad aumentare la produttività in un’amministrazione pubblica? Quali indicatori andrebbero presi a riferimento per misurare e valutare la “performance scientifica” piuttosto che la “performance gestionale”?

Sono questioni ancora aperte che in un comparto particolarmente complesso, quello della ricerca, si intersecano e rendono difficile trovare un univoco punto di equilibrio, anche perché valutare un ricer-catore e un amministrativo allo stesso modo non solo è inutile, è sbagliato. Per questo occorrerà che si avvii una riflessione critica e un confronto continuo all’interno della comunità scientifica, con gli altri Enti di Ricerca che hanno svolto o stanno portando a termine analoghe esperienze sul benessere1, per indi-

1 Sul sito http://www.cnr.it/benessere- organizzativo/index.html le esperienze degli altri EPR.

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viduare quei significativi indicatori che permettano di misurare lo stato di benessere del ricercatore nel nostro Paese, in un costante confronto con la CiVIT e l’ANVUR, quali soggetti preposti alla governance integrata dei sistemi valutativi.

2. La realizzazione dell’indagine nel CNR: limiti e potenzialità

L’indagine è stata patrocinata dalla Presidenza dell’Ente, diretta dall’Organismo Indipendente di Va-lutazione (OIV CNR), curata dalla Struttura Tecnica di Misurazione della Performance (STeMP), con la collaborazione di tecnologi e ricercatori (Gruppo di Lavoro appositamente costituito) e di diverse strutture interne all’Ente.

L’indagine è stata illustrata e presentata anche alle Organizzazioni sindacali e al Comitato Unico di Garanzia (CUG), con il quale sono in corso specifiche elaborazioni su tematiche correlate al benessere in chiave di genere.

L’indagine si è svolta dal 21 giugno al 23 luglio 2012, in una fase di transizione istituzionale e orga-nizzativa del CNR. È un dato di fatto da cui non si può prescindere. Nei fatti l’indagine è stata concepita dapprima sotto la presidenza del Prof. Maiani, con il vecchio ordinamento del CNR stesso. È proseguita, poi, sotto la presidenza del Prof. Profumo ed il nuovo statuto dell’Ente, per poi concludersi, dopo esser stata operativamente avviata, sotto la presidenza del Prof. Nicolais.

Questo assetto in divenire e gli stessi nodi critici che stanno accompagnando la progressiva messa a regime del sistema di valutazione delle performance nella PA italiana, in particolare nel comparto della ricerca pubblica, hanno portato a caratterizzare la progettazione dell’indagine CNR attorno ad alcune parole chiave, optando per una scelta adottata anche in ISFOL2:

• l’indagineèsperimentaleedesplorativa,ossiacostituiscel’avviodiun’attivitàdianalisiperiodica(annuale o biennale);

• vuoleavereuncaratterecontestualizzatorispettoalleproblematichedell’Entemaapertoalcon-fronto con esperienze analoghe (benchmarking con altri EPR);

• si contraddistingueperunapprocciodi tipodinamico, evolutivo, ossia contrassegnaambiti evaribili di analisi che saranno maggiormente presidiati negli anni successivi.

Se l’indagine ha avuto l’obiettivo di scattare una fotografia soggettiva della soddisfazione del per-sonale e delle sue attese, quello che è emerso evidente da questa foto è la domanda di cambiamento. Questa domanda di cambiamento è confermata anche dall’analisi delle comunicazioni pervenute all’help desk durante la somministrazione, in particolare, quelle contenenti indicazioni di carattere qualitativo espresse “liberamente” in termini di suggerimenti o commenti sul questionario. È su questa speranza che occorre lavorare, anche perché l’elaborazione delle segnalazioni ha permesso di avvalorare l’ipotesi che una parte dei rispondenti abbia significativamente partecipato all’indagine considerando la stessa come un canale di comunicazione con il vertice dell’Ente. In alcuni casi la speranza che l’indagine possa determinare ricadute sensibili in termini di miglioramento delle condizioni di lavoro è espressa in termini diretti, in altri casi attraverso l’espressione del dubbio. E non sono pochi i casi in cui la speranza è espres-sa attraverso indicazioni specifiche di miglioramento, compresa la richiesta di garantire continuità del confronto avviato attraverso l’indagine.

2 Cfr. Clima e benessere organizzativo nel quadro dei sistemi di valutazione delle performance. L’esperienza in ISFOL, “Osservatorio Isfol”, 1 (2012), Guerini e Associati.

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Se è forte nel CNR l’aspettativa di poter cambiare le condizioni negative attuali, occorrerebbe inter-cettare questa domanda di cambiamento e orientare conseguentemente le azioni di policy.

3. Il CNR è in buona salute?

Per capire il clima organizzativo, bisogna immaginarlo come prodotto da una serie di fattori (Ostroff 1993):

1. Partecipazione2. Calore3. Ricompense sociali Fattori affettivi4. Cooperazione5. Comunicazione

6. Crescita7. Innovazione Fattori cognitivi8. Autonomia

9. Gerarchia10. Struttura11. Ricompense estrinseche Fattori strumentali12. Ricompense maggiori per maggiori risultati

Nel complesso questi aspetti contribuiscono a definire il clima e il livello di benessere organizzativo.Considerando il costrutto teorico di benessere organizzativo portato avanti dal Gruppo di lavoro che

ha curato l’ideazione dell’indagine3, il modello finale di questionario adottato per il CNR declina una serie di dimensioni che consentono di definire l’organizzazione “in buona salute” quando essa:

– allestisce una ambiente di lavoro salubre, confortevole e accogliente;– pone obiettivi espliciti e chiari;– riconosce e valorizza le competenze e gli apporti dei dipendenti e stimola nuove potenzialità;– ascolta le proposte dei dipendenti;– mette a disposizione le informazioni pertinenti al lavoro;– adotta tutte le azioni per prevenire gli infortuni e i rischi professionali;– stimola un ambiente relazionale franco, comunicativo, collaborativo;– assicura equità di trattamento retributivo, di assegnazione di responsabilità, di promozione del

personale;– stimola nei dipendenti il senso di utilità sociale contribuendo a dare senso alla giornata lavorativa

dei singoli e al loro sentimento di contribuire ai risultati comuni;– è aperta all’ambiente esterno e all’innovazione tecnologica e culturale.

3 Cfr. Il Benessere, il clima e la cultura delle organizzazioni: significati ed evoluzione in letteratura. Pubblicazio-ne realizzata nell’ambito del progetto Indagine sul Benessere Organizzativo nel CNR, Marzo 2012.

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L’identificazione e l’analisi dei fattori di stress, delle caratteristiche del compito e della conflittualità manifesta e implicita (fenomeni discriminatori) rappresentano ulteriori aspetti da tenere in considerazione per definire un’organizzazione in salute.

Se volessimo dare una rappresentazione grafica del modello, un quadro complessivo di benessere/malessere, avremmo una situazione complessiva come riportata in figura 1, dove è possibile avere, nella logica della contestualizzazione, una rappresentazione sia degli aspetti di clima organizzativo, sia di quelli di benessere, più rilevanti per il CNR e coglierne così lo stato di salute generale.

Il grafico distingue le aree dove prevale uno stato di benessere (in blu), per cui risulta maggiore la soddisfazione dei rispondenti, dalle aree dove prevale uno stato di malessere (in rosso), che rappresen-tano quelle dimensioni/aree strategiche dove sarebbero più urgenti interventi di rimediabilità attraverso politiche mirate.

Figura 1. Fonti di benessere/malessere per le diverse aree del questionario

-0,20 -0,32

0,48 0,38

1,30

1,96 1,931,77

0,64

Cambia

menti s

ul lav

oro

Inform

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4. I principali risultati dell’indagine

Il quadro risultante dalle principali dimensioni sottoposte ad analisi è sintetizzato nella figura 2.

Figura 2. Dimensioni oggetto dell’indagine sul clima e il benessere organizzativo nel CNR

Un primo dato riguarda l’ampiezza del campione che, nonostante il periodo estivo e la particola-re condizione di transizione dell’Ente che ha caratterizzato il contesto in cui l’indagine si è svolta, ha raggiunto il 26% del personale dipendente in servizio presso il CNR (2.110 su un totale di 8.185 aventi diritto).

Si tratta di un risultato soddisfacente, sebbene sia possibile immaginare che l’indagine non sia stata percepita pienamente dai dipendenti come un possibile canale di comunicazione con il management, anche per l’assenza di comunicazioni dirette da parte degli organi di vertice.

Soddisfazionegenerale

Circolazione delle informazionie apertura

Clima relazionale

Riconoscimento e valorizzazionedelle competenze

Sistema di valutazione(meritocrazia ed equitàorganizzativa)

Senso di appartenenzae di identità professionale

Ambiente di lavoro /fattori discriminatori

Dimensionioggetto di indagine

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Dall’analisi dei tassi di partecipazione è possibile affermare che i rispondenti all’indagine sono, in linea tendenziale, relativamente “veterani” (classe di età 41- 50, con un’anzianità di servizio in media sui 20 anni) con contratto a tempo determinato, con un livello di istruzione più elevato e più frequentemente impegnati nelle attività di ricerca (cfr. tabella 1).

Tabella 1. Personale rispondente alla rilevazione sul benessere organizzativo

Rispondenti % valida

GenereM 925 43,8%F 1.007 47,8%Mancante 180 8,4%Totale 2.110 100,0%

Classi di età18-30 43 2,2%31-40 439 22,8%41-50 786 40,6%51-60 587 29,8%>60 90 4,6%Totale 1.937 100,0%

Titolo di studioSecondaria inferiore 32 1,7%Secondaria superiore 452 23,4%Laurea 1.453 75,0%Totale 1.937 100,0%

Tipologia di contrattoTempo indeterminato 1.703 88,0%Tempo determinato 231 12,0%Totale 1.934 100,0%

Anzianità di servizio<1 anno 76 3,9%1-5 anni 324 16,8%6-10 anni 293 15,2%11-20 anni 573 29,6%21-30 anni 506 26,2%>30 anni 161 8,3%Totale 1.933 100,0%

Ambito professionaleRicerca 1.155 60,0%Supporto ricerca 367 5,0%Amministrazione 405 35,0%Totale 1.928 100,0%

SedeAmministrazione centrale 142 7,3%Dipartimento 23 1,2%Istituto 1.640 84,7%Area di ricerca 78 4,0%Altre 53 2,8%Totale 1.937 100,0%

Fonte: CNR, Indagine sul benessere organizzativo 2012

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Figura 3. Profilo/qualifica di inquadramento

In ragione del particolare momento di riorganizzazione che sta attraversando l’Ente, i rispondenti hanno evidenziato particolari punti critici e necessità di miglioramento, che si sottopone al vaglio degli organi di vertice, con particolare riferimento alle richieste di:

1. maggiore attenzione verso la crescita professionale, tanto che i meccanismi di carriera vengono giudicati poco (36%) o per nulla imparziali (38%);

2. maggiore trasparenza nella valorizzazione del merito;3. capacità di innovare procedure per ridurre il rischio di appesantimento burocratico (l’azione am-

ministrativa e gli aspetti burocratici sono percepiti come un freno allo svolgimento del proprio lavoro);

4. modernità nelle proposte di attività di formazione che, per il 40% degli intervistati, favoriscono poco lo sviluppo della carriera;

5. migliorare i rapporti, non propriamente positivi, con il proprio superiore gerarchico e, in generale, con il management.

Non sono stati rilevati particolari casi di discriminazione, per quanto nel segmento giovani donne, con contratto a tempo determinato, si evidenzia una maggiore sofferenza rispetto alla comunicazione dell’Ente e sono percepiti maggiori motivi di discriminazione, dovuti ai titoli conseguiti, alle condizioni di salute e alle abilità psicofisiche.

9,2

17,7

0,9 0,8 1,7 0,63,6

90,1

7,5 8,1

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Per quanto attiene, nello specifico alla rilevazione del grado di condivisione del sistema di valutazio-ne, è da registrare un orientamento molto più favorevole verso una valutazione di carattere organizzativo piuttosto che individuale. In pratica compare una netta prevalenza di chi non ritiene utile concordare con il proprio direttore/dirigente obiettivi individuali misurabili.

Il Piano Performance, sebbene al 75% dei rispondenti risulti un documento del tutto ignoto, è co-nosciuto dal 25% dei dipendenti che ne è venuto a conoscenza tramite diversi canali di comunicazione, tra cui spicca il sito internet (25%), seguito dal rappresentante sindacale (19%) e dai colleghi (18%). In posizione inferiore si pone la comunicazione ufficiale del vertice (16%) e del proprio superiore diretto (14%), a conferma di una certa difficoltà di trasmissione verso il basso delle strategie dell’ente e degli obiettivi della propria struttura.

Figura 4. Da chi hai ricevuto le principali informazioni sul Piano della performance del CNR?

Interessante risulta anche l’analisi dei giudizi dati da coloro che sono a conoscenza del Piano Perfor-mance che è visto con una distribuzione equa dei valori tra i giudizi positivi e negativi, come: un mero adempimento burocratico (26%), una spesa inutile (7%), una occasione di rinnovamento (26,6%) e, in ultimo, una leva per migliorare il ruolo strategico dell’Ente (11,4%).

Altrettanto equamente divisa è la percentuale di chi non ritiene utile che venga adottato un sistema di valutazione dei propri superiori gerarchici (48% in disaccordo, 47% in accordo, 5% non sa).

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Indicepercezionedi utilità sociale

In altri termini, sia che gli estremi si riferiscano a valori molto positivi che molto negativi di gradi-mento, la loro scelta è interpretabile come una modalità con cui i rispondenti hanno inteso segnalare le effettive priorità di miglioramento e le opportunità di valorizzazione.

Per quanto riguarda il senso di appartenenza all’Ente, i risultati sembrano evidenziare un alto tasso di appartenenza al CNR. Alta risulta anche la percezione di utilità del proprio lavoro per lo sviluppo socio- economico del Paese e l’avanzamento delle conoscenze. Osservando le percentuali è comunque possibile rilevare una percezione di maggiore utilità sociale da parte di chi si occupa di ricerca (37,7%) e di supporto alla ricerca (38,2%).

Tabella 2. Indice percezione di utilità sociale per tipo attività

Tipo di attività

Supporto alla Supporto Amministrazione Ricerca amministrazione alla ricerca Totale

v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. %

Basso 85 28,5% 273 24,6% 34 36,6% 97 27,0% 489 26,3%Medio 108 36,2% 420 37,8% 32 34,4% 125 34,8% 685 36,8%Alto 105 35,2% 419 37,7% 27 29,0% 137 38,2% 688 36,9%Totale 298 100,0% 1.112 100,0% 93 100,0% 359 100,0% 1.862 100,0%

Il valore fondante del clima organizzativo del CNR è dato dall’intensità, abbastanza elevata, dei livelli di collaborazione tra colleghi del medesimo ambito lavorativo.

È in quest’ambito che sembra essere soddisfatta la maggior parte delle esigenze conoscitive e pro-duttive dei rispondenti. Si tratta, con molta probabilità, di una peculiarità del lavoro di ricerca, che pre-suppone lo scambio continuo di informazioni nel rafforzamento e nella creazione di nuova conoscenza.

I dati evidenziano, comunque, come tale propensione faccia riferimento a modalità spontanee di scambio e di integrazione, lasciate alla libera iniziativa personale, apparentemente poco promosse o rafforzate dal management diretto. Ne è testimonianza la significatività dello scarto tra i livelli di colla-borazione nella medesima unità operativa, tra colleghi di diverse unità e di diversi Istituti e Dipartimenti, assai ampio rispetto alle potenzialità e alle opportunità di integrazione delle tematiche e degli strumenti.

L’importanza della collaborazione può essere ricondotta quindi alla natura dell’attività, così come alla percezione del proprio ruolo professionale.

Oltre l’80% del personale che ha partecipato all’indagine ritiene coerente l’attuale attività rispetto agli studi e alle competenze maturate, per quanto, come detto in precedenza, l’indice di valorizzazione dello sviluppo professionale si attesta su livello molto bassi. È un’autovalutazione forte di coerenza e quindi di adeguatezza rispetto ai compiti, anche se il riconoscimento che l’attività lavorativa nell’Ente non permette un arricchimento delle competenze professionali.

Appare evidente come il complesso di dati fin qui riportato esprima una delle peculiarità del perso-nale dipendente di un Ente di ricerca, ovvero l’elevato livello di scolarizzazione. Si tratta di una tipologia di lavoratori per la quale la possibilità di apprendere, sul lavoro e non, costituisce una delle motivazioni più rilevanti. Non stupisce dunque che chi possiede un più marcato bagaglio professionale riesca meglio a controllare il lavoro e a rintracciarne significato e soddisfazione.

Nel caso specifico del CNR, la valutazione dei rispondenti rispetto al livello di efficacia riconosciuto a diverse tipologie/modalità di attività per il rafforzamento delle competenze professionali mostra un

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limitato apprezzamento e riconoscimento verso l’offerta di formazione messa a disposizione dall’Ente.Da ciò discende l’esigenza di rivedere e ripensare le modalità con cui sono programmati e gestiti i

piani formativi. La formazione è vista, infatti, come una leva strategica di innovazione e di crescita del capitale umano. Innovazione e formazione del capitale umano presente nel CNR, rappresentano assets fondanti dell’intero Ente4.

Diventa quindi importante, in questi casi, implementare, sul piano organizzativo, modelli di apprendi-mento che integrino la collaborazione, il confronto, lo scambio interdisciplinare, l’internazionalizzazione dei ricercatori, nonché sviluppare modelli per rilevare il numero delle diverse professionalità presenti nell’Ente e misurarne la loro crescita (anagrafe delle competenze).

L’impiego della tecnica del differenziale semantico ha consentito di indagare la rappresentazione che i dipendenti hanno del proprio diretto superiore (tabella 3).

Tabella 3. Rappresentazione del clima nel rapporto con il direttore/dirigente da parte dei dipendenti CNR, secondo la tecnica del differenziale semantico

3 2 1 0 1 2 3

Formale 13,7 21,7 17,6 16,2 10,0 10,4 10,5 InformaleCoinvolgente 10,7 10,2 11,1 28,9 17,3 14,9 6,8 DistaccatoImproduttivo 10,7 19,4 21,6 25,0 6,6 7,0 9,7 EfficaceGerarchico 6,3 14,2 15,0 24,5 17,6 10,8 11,6 ParitarioFacile 10,0 7,0 10,4 25,7 16,7 19,4 10,7 DifficileOstile 14,5 21,0 23,0 27,5 5,1 3,4 5,4 AmichevoleBasato sulla stima 6,0 6,1 8,8 25,4 15,4 21,5 16,9 Basato sui rapportipersonale di autoritàFonte di malessere 8,5 16,6 14,3 36,0 10,1 6,4 8,0 Fonte di benessereConflittuale 13,9 21,3 21,5 26,6 7,8 3,8 5,2 CollaborativoCorretto 5,8 4,2 7,1 22,6 16,2 22,1 22,1 ScorrettoBasato sulla diffidenza 19,1 19,7 17,6 25,4 5,9 5,2 7,0 Basato sulla fiducia

Il rapporto con il proprio superiore viene percepito dai rispondenti, in generale “formale, distaccato, improduttivo, difficile, basato sulla diffidenza e sui rapporti gerarchici, conflittuale”.

Si tratta di una raffigurazione di carattere soggettivo, anche se non meramente individuale, in quanto non esclude una percezione omogenea tra gruppi sociali.

Un ultimo dato di interesse, rispetto agli obiettivi della presente nota, riguarda l’analisi delle esperien-ze lavorative vissute in prima persona dai dipendenti che hanno fornito una risposta positiva nei seguenti casi (tabella 4), che ci da una sorta di classifica delle principali cause di malessere.

4 Cfr. Il Bilancio del capitale intangibile nel CNR, “Rapporto SeCAP” 2 (Maggio 2009).

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Tabella 4. Dipendenti che hanno affermato di aver vissuto esperienze dirette per tipologia di azione

Azioni vissute direttamente Percentuale di sì Frequenza

Ingiustizie nell’attribuzione di incarichi 36% 774Discriminazione nei percorsi di carriera 35% 744Mancato riconoscimento di contributi scientifici 31% 657Ingiustizie nell’attribuzione di incentivi economici 23% 485Esclusione non motivata da occasione di formazione 17% 357Episodi di mobbing 16% 347Episodi di molestie sessuali 2% 43

5. Le azioni di rimediabilità: le proposte dell’OIV

Non avendo alcuna pretesa di indicare soluzioni definitive, in questo paragrafo si intende mettere in evidenza le aree più critiche che, a parere dell’OIV, necessitano di azioni di rimediabilità.

Le aree critiche evidenziate rappresentano grandi questioni aperte, spesso storicamente non risolte, e aprono il campo a numerose possibilità di interpretazione e soluzioni. Sarà compito dell’amministra-zione riconoscere le proprie esigenze e, solamente rispetto a quelle, individuare le soluzioni più coerenti e specifiche.

Tuttavia le aree evidenziate consentono, sempre in termini generici e senza pretese di indirizzo, di ipotizzare alcune traiettorie di miglioramento.

a) Le politiche di ascolto nelle strategie di sviluppo organizzativo

Una prima direzione di intervento riguarda l’ambito delle politiche di progettazione organizzativa.Il quadro sembra tuttora incerto e le strategie poco chiare.A seguito dell’approvazione del decreto legislativo n. 213/09, l’Ente ha provveduto ad emanare lo

Statuto. Dopo l’approvazione dello Statuto e la nuova composizione del Consiglio di Amministrazione, la fase di consultazione del personale per la stesura dei Regolamenti (in particolare il Regolamento spin- off) e del Documento di Visione Strategica, sono risultati percorsi condivisibili, in cui il dipendente si è potuto esprimere sulle strategie e sentirsene parte. L’indagine sembra però mostrare l’esigenza di definire spazi decisionali ancora più ampi, strutturati e cadenzati, sotto il profilo della condivisione delle direttive gene-rali e delle attività da realizzare. Probabilmente si avverte l’esigenza di dare maggiore valore al proprio la-voro, di capire anche meglio gli effetti delle proprie attività, di controllare le ricadute delle proprie azioni.

Evidenze empiriche dimostrano che nelle situazioni in cui questo avviene sembra migliore sia il be-nessere organizzativo sia la propensione all’innovazione. Una progettazione dell’organizzazione basata sull’integrazione delle persone e dei processi di lavoro, capace di ridurre la catena gerarchica e valorizzare il coordinamento orizzontale, potrebbe rappresentare una strada fattibile e particolarmente interessante.

Una seconda variabile organizzativa che emerge come fondamentale riguarda il disegno del ruolo dei dirigenti. Qui appare evidente come i rispondenti evidenzino lacune ben più profonde che non quelle dell’efficienza operativa o della capacità di misurare i risultati.

I dirigenti sono chiamati in causa perché la maggioranza di chi ha risposto avverte l’esigenza di avere punti di riferimento, ha bisogno di guide per la costruzione del significato del lavoro, chiede interlocutori capaci di contrarre impegni chiari e di rispettarli. Il dirigente assume così un ruolo decisivo non solo nell’assicurare il raggiungimento dei risultati, ma anche nel guidare il gruppo a identificare e conseguire

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la propria missione, coinvolgendo i dipendenti per costruire le priorità e le alternative dell’azione ammi-nistrativa da proporre.

Potrebbe essere opportuno lavorare sulla dirigenza attraverso corsi di formazione, a loro diretti, su specifici temi gestionali e organizzativi. Così come si ritiene utile una conferenza dei dirigenti/direttori, quale sede di condivisione di strategie e messa in comune di azioni.

b) Le politiche di innovazione e miglioramento della performance

È interessante osservare un dato importante: chi lavora nel CNR ha consapevolezza della rilevanza sociale del proprio lavoro, ma non è soddisfatto dei risultati ottenuti dalla propria organizzazione. L’as-senza di meccanismi strutturati di valutazione degli effetti delle politiche non aiuta le persone a costruire senso, a dare un significato univoco al proprio lavoro.

La difficoltà a definire una missione chiara, da un lato, e a verificarne il conseguimento, dall’altro, ren-de difficile il coinvolgimento emotivo sulle sfide organizzative e la costruzione del senso di appartenenza ai valori dell’organizzazione (peraltro raramente espliciti o esplicitati).

Investire sui sistemi di valutazione degli impatti dell’azione amministrativa diviene, anche nella pro-spettiva della costruzione del senso di appartenenza una variabile fondamentale, molto più che per regolare istituti contrattuali, per dare valore al lavoro e rendere efficaci i processi decisionali.

In chiave di miglioramento dei sistemi di misurazione e valutazione in uso, appare opportuno che l’amministrazione si doti di strumentazioni e risorse finanziarie per vincere questa nuova sfida, assegnan-do alla Struttura tecnica di misurazione della performance (STeMP) adeguate professionalità per svolgere un costante monitoraggio dell’impatto della valutazione in termini di miglioramento della performance e sviluppo del personale.

c) Le politiche di gestione del personale

Sotto il profilo delle attività di gestione del personale emergono alcune esigenze importanti. Come dimostrano i dati della ricerca, in questo smentendo alcune note ipotesi sull’autoselezione del personale pubblico, i nuovi ingressi mostrano un atteggiamento di fiducia e di attesa nei confronti dell’organizza-zione che però, con il passare del tempo, viene progressivamente eroso.

Il tasso di sfiducia aumenta in relazione alle difficoltà dell’amministrazione di definire bene le diverse famiglie professionali e per ciascuna di queste gli stadi dello sviluppo, le competenze necessarie nei diver-si stadi, la formazione che occorre prevedere per raggiungerli, i sentieri di carriera possibili.

L’indagine ci dice che molte delle preoccupazioni, delle insoddisfazioni, che incidono sullo “stato di malessere” dei dipendenti CNR, sono strettamente legate ad un mix di fattori che potrebbero trovare soluzioni se solo ci fosse una cornice contrattuale più chiara. Il blocco della contrattazione e il suo rinvio negli anni a venire (2014- ‐2015) certamente influiscono sul proprio stato lavorativo.

Sicuramente esiste un legame forte tra Benessere/Performance/Contrattazione.Nell’incertezza di questo quadro regolatorio, per il perpetuarsi del blocco della contrattazione na-

zionale, gli strumenti di gestione e gli istituti contrattuali di secondo livello non trovano un momento di integrazione, non permettendo agli individui di percepire in modo esplicito il legame esistente tra valutazione, formazione, mobilità e carriera. Nelle more di una nuova stagione contrattuale a livello nazionale, appare opportuno intensificare il confronto con le organizzazioni sindacali a livello di ente, in modo da individuare gli spazi per regolare con nuove modalità gli istituti contrattuali vigenti (indennità, produttività, progressioni di carriera, ecc.).

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d) Le politiche di innovazione e di nuova formazione

Come già detto, una dimensione importante sul versante della gestione del personale riguarda il tema della partecipazione.

La domanda di “poter contare” nelle scelte è inequivocabile.Si tratta di attivare meccanismi di coinvolgimento, funzioni di ascolto, gruppi di lavoro in cui lo spazio

lasciato agli individui possa permettere all’organizzazione di sviluppare capacità di innovazione e appren-dimento e agli individui di esprimere al meglio il proprio potenziale e di valorizzare le proprie esperienze5.

L’istituzione di un “Premio per l’innovazione”, teso a favorire l’innovazione organizzativa e gestionale “dal basso”, potrebbe diventare la rappresentazione del potenziale presente nell’Ente e della volontà dei singoli di esprimere tale potenziale. Il meccanismo del “premio” andrebbe costruito proprio sulla capacità di valorizzare il contributo dei singoli e di offrire agli individui riconoscimento e legittimazione (coinvolgi-mento attivo dei dipendenti come forma strutturata di organizzazione del lavoro).

Anche la formazione realizzata dal personale interno rappresenta una modalità importante per rico-noscere e valorizzare il contributo individuale e comunicare nuove opportunità nei confronti del perso-nale.

Nel settore pubblico accade frequentemente che personale svolga attività di docenza presso altre amministrazioni o che un’amministrazione impieghi come docente personale di altre amministrazioni. È invece molto raro che personale appartenente ad un’amministrazione sia impegnato a svolgere attività formativa per i propri colleghi. Questo fatto, se da un lato permette di guardare fuori e rompere schemi di autoreferenzialità, dall’altro non consente alle amministrazioni di esplicitare e socializzare il sapere presente, di trasformare l’apprendimento individuale in apprendimento organizzativo e di assicurare ai dipendenti appartenenza verso l’organizzazione e visibilità verso i colleghi.

Le opportunità offerte dalla contrattazione nell’utilizzo di personale interno, in considerazione dei notevoli tagli ai capitoli di spesa dedicati alla formazione che impongono una riflessione sulle capacità di garantire alta qualità con l’impiego di minori risorse, e la domanda di espressione del potenziale prove-niente dai dipendenti potrebbero rappresentare condizioni facilitanti in questa direzione.

e) Politiche di conciliazione dei tempi di lavoro e di vita privata

All’interno di un contesto normativo di riferimento teso a favorire sempre più la conciliazione famiglia- lavoro, un importante filone di interventi è da rintracciare in politiche che agevolino questa conciliazione perché è oggi può rappresentare una leva strategica di sviluppo e competitività.

Possibili interventi in tal senso potrebbero derivare da incentivi verso il telelavoro, la ricerca di canali di finanziamento agevolato per la realizzazione e costruzione di asili nido, l’offerta di maggiori servizi a supporto dei familiari dei dipendenti (presenza di minori, disabilità).

Anche per queste politiche, diventa molto importante una comunicazione verso tutti i dipendenti e la dirigenza degli Istituti (diffondere in modo capillare sensibilità e cultura), nonché investire di responsabi-lità e in modo diffuso i dirigenti/responsabili anche attraverso un’attività di formazione dedicata sui temi della conciliazione e delle pari opportunità.

Molto utili potrebbero risultare le iniziative che il Comitato Unico di Garanzia del CNR ha program-mato in sede di Piano Performance 2012- 2014.

5 Cfr. Partecipazione e trasparenza nel governo scientifico del CNR: le opportunità offerte dalla stesura dei regolamenti, “Analysis, rivista di cultura e politica scientifica”, 1 (2012).

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6. Analisi delle dimensioni del questionario

Area 1. Indice di percezione di utilità sociale

La maggioranza dei rispondenti dichiara di essere contento di lavoro nel CNR, principalmente perché percepisce di poter contribuire alla crescita sociale e allo sviluppo delle conoscenze del proprio Paese. Ha, quindi, ben chiaro uno specifico ruolo e lo scopo finale del proprio lavoro.

Figura 5. Indice di percezione di utilità sociale

0

0,5

1

2,5

2

2,5

3

Contentezza

Chiarezza obiettivipersonaliSviluppo paese

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

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Indice di comunicazione

Area 2. Indice di comunicazione e innovazione

Se la comunicazione tra colleghi, o all’interno del proprio gruppo di lavoro/ufficio, risulta ben conso-lidata ed è ritenuta utile, non così appare la comunicazione proveniente dal management.

Figura 6. Indice di percezione della comunicazione e conoscenza

Interessante osservare come vi sia un’elevata relazione tra indice di percezione di comunicazione e indice di percezione di utilità sociale.

Tabella 5. Indice di comunicazione per Indice di percezione di utilità sociale

Indice percezione di utilità sociale

Basso Medio Alto Totale

v.a % v.a. % v.a. % v.a. %

Basso 199 49,4% 142 20,5% 74 10,7% 415 22,1%Medio 250 50,8% 401 57,9% 355 51,4% 1.006 53,7%Alto 43 8,7% 149 21,5% 262 37,9% 454 24,2%Totale 492 100,0% 692 100,0% 691 100,0% 1.875 100,0%

0

0,5

1

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3

Comunicazione

ConoscenzaBenessere

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

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I soggetti tendono a convergere lungo la diagonale principale. Coloro che dichiarano una bassa comunicazione nell’ente sono anche coloro che percepiscono una bassa utilità dell’ente (sono il 40,4%).

Le comunicazioni degli organi di vertice e della dirigenza verso il basso della piramide lavorativa non vengono percepite utili né tantomeno coordinate ed efficaci. Ciò è anche dimostrato dal grado di soddi-sfazione nel rapporto con il proprio superiore responsabile, che per il 33% dei rispondenti è considerato poco o per nulla soddisfacente.

Margini di miglioramento nei rapporti interni tra colleghi e nel clima lavorativo possono derivare da azioni che migliorino le comunicazioni verso il personale.

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Area 3. Indice del clima organizzativo e solidarietà relazionale 6

La maggioranza dei rispondenti si sente molto soddisfatta dal rapporto con colleghi del proprio isti-tuto/ufficio, dai quali riceve aiuti concreti per problematiche di lavoro. Un clima interno sostanzialmente aperto e innovativo, per quanto azioni migliorative andrebbero orientante verso la promozione di un clima più sereno e amichevole.

Meno soddisfacente è il rapporto con altri gruppi di lavoro, o con colleghi di altri istituti/uffici, a testi-monianza della non facile integrazione tra “comunità scientifiche” di riferimento e gruppi di lavoro misti.

Il senso di insoddisfazione verso il proprio superiore gerarchico è dovuto essenzialmente alla scarsa attenzione del dirigente/direttore verso le problematiche quotidiane di lavoro (esigenze pratiche e pro-blemi personali).

Più specificatamente, la principale fonte di malessere per i rispondenti sembrerebbe derivare:

• dallascarsaefficienzadelmanagementnell’attribuzioneesuddivisionedeicompititraipropricollaboratori;

• dallascarsaattenzioneversol’effettivacapacitàscientifico/professionale;• dallascarsaattenzioneversoleaspettativedicrescitaprofessionaleedicarriera.

In sintesi, il clima generale verso il proprio dirigente sembra basato su questi fattori:

Figura 7. Indice di soddisfazione rapporto con i dirigenti

6 In questa area è misurata la soddisfazione proveniente dal recarsi quotidianamente in ufficio e dal rapporto con i colleghi.

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3Formale

Distaccato

Improduttivo

Paritario

Dif�cile

AmichevoleBasato sulla stima

Fonte di malessere

Con�ittuale

Corretto

Basato sulla dif�denza

Rete scienti�ca SAC

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

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Con riferimento al genere, le donne tendono ad esprimere una maggiore soddisfazione nel rapporto con i dirigenti (21,4% a fronte del 18,1%)

Tabella 6. Indice di soddisfazione nel rapporto con i dirigenti per Genere

Genere

Donna Uomo Totale

v.a. % v.a. % v.a. %

Basso 123 17,1% 177 21,5% 300 19,4%Medio 443 61,5% 498 60,4% 941 60,9%Alto 154 21,4% 149 18,1% 303 19,6%Totale 720 100,0% 824 100,0% 1.544 100,0%

L’età risulta in relazione con l’indice, con una prevalenza di elevata soddisfazione tra i più giovani (20,3%), mentre i più anziani esprimono un’insoddisfazione piuttosto netta rispetto alle altre classi di età (23% a fronte del 19,7% e 17,9%).

Tabella 7. Indice di soddisfazione nel rapporto con i dirigenti per Età

Età

18-40 41-60 61 e oltre Totale

v.a. % v.a. % v.a. % v.a. %

Basso 65 17,9% 219 19,7% 17 23,0% 301 19,4%Medio 225 61,8% 671 60,5% 46 62,2% 942 60,9%Alto 74 20,3% 220 19,8% 11 14,9% 305 19,7%Totale 364 100,0% 1.110 100,0% 74 100,0% 1.548 100,0%

La soddisfazione nel rapporto con i dirigenti sembra più elevata nell’ambito della ricerca (21,4% e 19%).

Tabella 8. Indice di soddisfazione nel rapporto con i dirigenti per Tipo di attività

Tipo di attività

Supporto alla Supporto Amministrazione Ricerca amministrazione alla ricerca Totale

v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. %

Basso 52 35,1% 173 15,8% 8 16,3% 67 26,6% 300 19,5%Medio 81 54,7% 685 62,7% 35 71,4% 137 54,4% 938 60,9%Alto 15 10,1% 234 21,4% 6 12,2% 48 19,0% 303 19,7%Totale 148 100,0% 1.092 100,0% 49 100,0% 252 100,0% 1.541 100,0%

Indice di soddisfazionenel rapporto con i dirigenti

Indice disoddisfazionenel rapportocon i dirigenti

Indice di soddisfazionenel rapporto con i dirigenti

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La rilevazione 2012 29

Area 4. Indice di valorizzazione e sviluppo professionale7

Il carico di lavoro abituale è percepito, in via generale, non eccessivo, variabile nelle tematiche, qual-che volta tendente all’insufficiente, in linea con le proprie competenze.

Le attività svolte vengono percepite abbastanza coerenti con le proprie competenze, per quanto va-lori diversi si registrano nel sotto campione rappresentato dalla rete scientifica (grado di coerenza molto alto) e dalla sede amministrativa centrale (grado di coerenza poco coerente).

L’indice di valorizzazione dello sviluppo professionale rileva come i rispondenti facciano registrare una percentuale del 79,1% che si colloca sul livello Basso per la valorizzazione professionale percepita; mentre, per l’11,3% di essi la valorizzazione professionale è media e solo per il 9,3% risulta essere alta.

Tabella 9.

Frequenza % % valida % cumulata

Validi Basso 1.669 79,1% 79,3% 79,3% Medio 239 11,3% 11,4% 90,6% Alto 197 9,3% 9,4% 100,0% Totale 2.105 99,8% 100,0%Mancanti Mancante di sistema 5 0,2%Totale 2.110 100,0%

Si ritiene utile che l’amministrazione svolga un approfondimento circa le dinamiche relative all’ef-ficacia delle attività formative in ottica di sviluppo professionale, alle progressioni di carriera, nonché al grado di trasparenza nella valorizzazione del merito, perché sembrano essere le principali fonti di insoddisfazione/malessere per la maggioranza dei rispondenti (con valori più alti registrati tra chi lavora nell’amministrazione centrale – SAC).

7 Questo indice fornisce indicazioni sulle opinioni degli intervistati circa lo sviluppo della propria carriera pren-dendo in esame l’attenzione della dirigenza, i meccanismi di carriera e la formazione professionale.

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Figura 8. Sviluppo professionale e formazione

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

Sviluppo conoscenzecampo scienti�co

Sviluppo conoscenzecampo amministrativo

Integrazione competenzescienti�che e amministrative

Funzioni amministrativee scienti�che operano

per gli stessi scopi

Attività coerenti conpro�lo inquadramento

Dirigenza attentaal desiderio di crescita

Organizzazione favoriscescambio professionale

Meccanismi di carrieratrasparenti

Meccanismi di carrieraimparziali

Attività di formazioneef�caci allo sviluppo

competenze professionali

Sviluppo professionale diversamenteabili riceve attenzione scienti�ca

Attività di formazione favorisconosviluppo di carriera

Dirigenzaincentiva potenzialità

Tempo indeterminato /Rete scienti�ca / Uomo

Tempo indeterminato /SAC / Uomo

Attività coerenti conformazione scienti�co/

professionale

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

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Area 5. Indice di orientamento/gradimento sistema di valutazione 8

Mentre i rispondenti hanno un orientamento molto favorevole verso una valutazione della perfor-mance organizzativa, il gradimento verso un sistema di valutazione individuale non appare altrettanto accolto favorevolmente.

Il Piano Performance risulta sconosciuto al 75% degli intervistati.Il restante 25% ha ricevuto l’informazione prevalentemente dal sito web o dal proprio rappresentante

sindacale. Ciò testimonia che andrebbe sicuramente migliorata la comunicazione istituzionale del vertice e una maggiore diffusione da parte del management che ha il compito di informare il proprio personale anche per quanto riguarda gli obiettivi di struttura assegnati.

Tabella 10. Le persone del mio istituto/ufficio sono state informate sugli obiettivi assegnati alla struttura

Frequenza % % valida % cumulata

Validi per niente d’accordo 399 18,9% 20,9% 20,9% poco d’accordo 160 7,6% 8,4% 29,2% abbastanza d’accordo 609 28,9% 31,9% 61,1% del tutto d’accordo 548 26,0% 28,7% 89,7% non so 196 9,3% 10,3% 100,0% Totale 1.912 90,6% 100,0%Mancanti omesso 196 9,3% Mancante di sistema 2 0,1% Totale 198 9,4%Totale 2.110 100,0%

Tabella 11. Ritengo utile concordare con il mio direttore/dirigente obiettivi individuali misurabili

Frequenza % % valida % cumulata

Validi per niente d’accordo 117 5,5% 6,1% 6,1% poco d’accordo 562 26,6% 29,4% 35,5% abbastanza d’accordo 956 45,3% 50,1% 85,6% del tutto d’accordo 188 8,9% 9,8% 95,4% non so 87 4,1% 4,6% 100,0% Totale 1.910 90,5% 100,0%Mancanti omesso 199 9,4% Mancante di sistema 1 0,1% Totale 200 9,5%Totale 2.110 100,0%

8 Questo indice fornisce indicazioni circa l’importanza dell’introduzione di un sistema di valutazione della per-formance organizzativa e di tutto il personale.

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Il Piano Performance è percepito, per il 35% dei rispondenti, come un mero adempimento burocratico e una spesa inutile. Si arriva ad una percentuale del 45% se il Piano lo si vede come uno strumento di potere al di fuori dei meccanismi di trasparenza e controllo.

Significativa (43%) è invece la percentuale di chi, invece, ritiene il Piano Performance un’occasione di rinnovamento dell’Ente e uno strumento per una gestione del personale più efficace.

Tabella 12. Secondo te, il Piano della performance è principalmente:

Frequenza % % valida % cumulata

Validi un mero adempimento 431 20,4% 26,0% 26,0% burocratico un’occasione di rinnovamento 441 20,9% 26,6% 52,7% dell’Ente uno strumento per una gestione 268 12,7% 16,2% 68,9% del personale più efficace uno strumento di potere fuori 185 8,8% 11,2% 80,1% dal controllo dei dipendenti una leva per migliorare il ruolo 189 9,0% 11,4% 91,5% strategico dell’Ente una spesa inutile 141 6,7% 8,5% 100,0% Totale 1.912 90,6% 100,0%Mancanti omessa 196 9,3% Mancante di sistema 2 0,1% Totale 198 9,4%Totale 2.110 100,0%

Se, ipoteticamente, si volesse costruire una batteria di indicatori sulla quale basare un sistema di misurazione e valutazione della performance “ritagliato” sui desiderata dei rispondenti, ossia calcolando il numero di risposte date per tipologia indicatore, avremmo una situazione di questo tipo:

• basatosulgradodiutilitàdelpropriolavoroesullaqualitàdeirisultati• bastosulgradodiresponsabilitàgestionale(risorseumaneefinanziarie)assunto• basatosulgradodiinnovativitàed’interesseperl’Entedelpropriolavoro• basatosullacrescitaprofessionalepercapacitàemeritipropri• basatosullacapacitàdicollaborareinteamcreandounambientedilavorosereno

Di seguito viene riportata l’analisi dei principali indicatori, differenziati in base al tipo di lavoro svolto (amministrativi e ricercatori).

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Figura 9. Criteri di valutazione del lavoro (Output)

Figura 10. Criteri di valutazione del lavoro (Gestione)

Qualità risultatiUtilità

Prodotti e divulgazioni scienti�che

Pubblicazioni, brevetti erapporti con le imprese

Maggiore ef�cienza/produttività

Conseguimentodei risultati

Rispettodei compiti assegnati

0%5%

10%15%20%25%30%35%40%

Rete Scienti�ca SAC

Rete Scienti�ca SAC

Capacità organizzativee di iniziative personali

Responsabilitàdi gestione dei progetti

-5%

5%

15%

25%

35%

45%

Capacità di gestionedelle risorse umane

Rispetto dei tempie delle scadenze

Responsabilità e capacitàdi soluzione dei problemi

Capacità di gestire /reperire fondi

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Figura 11. Criteri di valutazione del lavoro (Tratti e qualità personali)

Figura 12. Criteri di valutazione del lavoro (Conoscenze)

Rete Scienti�ca SAC

0%

10%

20%

30%

40%

Costanza, impegno,afdabilità

Innovatività, interesse

Precisione, disciplina Gentilezza, educazione,disponibilità

Elasticità, �essibilità

Rete Scienti�ca SAC

Capacità e preparazioneprofessionale

Crescita professionaleper capacità / meriti propri

Crescita professionaleattraverso la formazione

0%

10%

20%

30%

40%

50%

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Figura 13. Criteri di valutazione del lavoro (Relazioni e networking)

Rete Scienti�ca SAC

0%

10%

20%

30%

40%

Collaborazione e integrazionetra colleghi

Interconnessionicon la comunità scienti�ca

Partecipazione/coinvolgimentoa progetti di ricerca

Correttezza nei rapportiinterpersonali

Capacità di creare un ambientelavorativo sereno

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Area 6. Indice di appartenenza al CNR e di integrazione Rete/SAC

Il 75% dei rispondenti ha espresso un senso di appartenenza all’Ente alto (47,5) o molto alto (27,5).Mentre il 17% ha segnalato un senso di appartenenza basso e solo il 3% molto basso. Il 5% non ha

saputo dare una risposta.Questo senso di appartenenza risulta essere anche invariato negli ultimi anni, per quanto lavorare in

un ente di ricerca suscita prevalentemente un sentimento di estraneità e sfiducia.Pochissimi cambierebbero comunque Ente.Probabilmente il dato è condizionato dalla situazione di crisi economica e sociale del Paese e dalla

mancanza di adeguati finanziamenti al settore ricerca, considerato da molti una leva strategica per la crescita e lo sviluppo ma, nei fatti, trattato come una “cenerentola” e impoverito da una politica di tagli ai finanziamenti e di inefficaci politiche di reclutamento.

Andrebbe anche considerata la circostanza, mediaticamente molto rilevante, che il “dipendente pub-blico” – al quale il ricercatore è spesso assimilato – viene sempre visto come un fannullone, alimentando un sentimento negativo di vergogna.

Figura 14. Indice di negatività emotiva

Con riferimento alla relazione tra indice di comunicazione e percezione dell’armonia tra settori ammi-nistrativi e ricerca, è possibile presentare i risultati di un’analisi della varianza che include specificamente gli items dell’area 6 relativi appunto al rapporto tra ricercatori e amministrativi (gli amministrativi si rendono conto delle reali esigenze della ricerca; la rete scientifica e l’amministrazione centrale sono due mondi del tutto distinti.

Rete Scienti�ca SAC

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

Senso di vergogna

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

Senso di indifferenzaSenso di preoccupazione

Senso di s�duciaSenso di inutilità

Senso di estraneità

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I risultati appaiono contraddittori, infatti, risulta una relazione significativa, e nella medesima direzio-ne, sia con item che segnalano una cesura tra amministrazione e ricerca sia con quelli che indicano una situazione di armonia tra i due settori.

Dai dati appare evidente come la rete non abbia piena conoscenza dell’attività svolta dall’amministra-zione centrale, per quanto si registra un alto grado di collaborazione, giacché gli amministrativi si sentono al servizio della rete e si rendono conto delle reali esigenze dei ricercatori.

Permane un senso di oppressione derivante dalla pesantezza degli adempimenti burocratici, tanto che l’azione amministrativa viene percepita per lo più come un freno allo svolgimento del lavoro quoti-diano.

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Area 7. Indice di armonizzazione vita lavorativa / vita privata

Figura 15. Indice di armonizzazione vita lavorativa/vita privata

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

In�uenza lavorosu vita personale

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

Conciliazione lavorocon vita personale

Conciliazione elementodi benessere

Conciliare impegni di lavoroe impegni di vita privata

Conciliare esigenze lavoroe esigenze vita privata

In�uenza vita personalesu lavoro

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Area 8. Indice di accoglienza sede lavoro / fonti di stress / comportamenti discriminatori

Persiste, da almeno un triennio, una mediocre considerazione delle condizioni strutturali della propria sede di lavoro (angusta, inospitale, deprimente) che è causa di un lieve senso di malessere, soprattutto tra coloro che hanno un’anzianità di lavoro oltre i 20 anni. Per converso sono da segnalare, soprattutto tra i neo assunti, anche i giudizi positivi di chi vede la propria sede ben attrezzata, curata e senza barriere architettoniche.

Volendo analizzare le principali cause che vengono indicate come fonte di stress, che in linea generale si attesta comunque ad un livello medio- basso, sono da segnalare:

• sensodiimpotenzadifronteaicambiamenti• pessimismodiffuso• climapesanteneirapportitralepersone

Per quanto concerne la gestione della diversità, l’attenzione della dirigenza verso una buona gestione sembra l’orientamento prevalente. È da segnalare, a tal proposito, che pur riconoscendo alla diversità come un valore positivo per l’organizzazione, la sua gestione non appare organizzata e sistematizzata centralmente, quanto piuttosto viene percepita come “lasciata libera” all’iniziativa individuale del singolo dipendente o singolo dirigente.

Nel complesso, il livello di discriminazione percepito risulta essere in maggioranza basso (59%), più diffusamente tra gli uomini (70%) che tra le donne (61%). Dall’incrocio con il tipo di contratto emerge che ad un livello basso di discriminazione corrisponde una percentuale più alta di rispondenti con un contratto a tempo indeterminato, facendo registrare una percentuale del 66,2% a fronte del 58% dei tempi determinati.

Rispetto alla tipologia di contratto, sono i tempi indeterminati a far registrare una percentuale più alta sul livello basso dell’indice di discriminazione, a differenza dei tempi determinati che sono presenti in percentuale maggiore (rispetto ai tempi indeterminati) all’aumentare del livello di comportamento discriminatorio.

In ultimo, dall’incrocio di diversi indici, sembra quasi prendere forma un comportamento discrimi-natorio verso una figura di giovane donna, con contratto a tempo determinato, che sembra risultare la figura più vulnerabile e con una minore sicurezza lavorativa.

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Parte II

Una messa a fuoco aggiornata:la seconda indagine sul BenessereOrganizzativo nel CNR

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43

La rilevazione 2014

Un’organizzazione non è né migliorené peggiore di chi ci lavora dentro.

kaoru ishikawa

1. Premessa

Nel mese di ottobre 2014 si è conclusa la seconda indagine sul clima e il benessere organizzativo nel CNR, realizzata ai sensi dell’articolo 14, comma 5, del decreto legislativo n. 150/09. La realizzazione dell’indagine, svolta non solo per mero adempimento normativo, rientra tra gli obiettivi di mandato che l’Organismo Indipendente di Valutazione si è dato nell’ottica di rafforzare nell’Ente il concetto di miglio-ramento continuo.

L’aver replicato l’iniziativa, a distanza di 2 anni dalla precedente, rappresenta senza dubbio un punto di forza, grazie al quale l’Ente riesce a soddisfare la necessità di avere una modalità nuova attraverso cui comprendere e migliorare il proprio funzionamento profondo e, al tempo stesso, di porsi un obiettivo innovativo che la coinvolga tutta e che coinvolga tutte le figure che vi operano. Il tutto nel solco di quella strategia “ascolto – partecipazione proattiva” che l’amministrazione ha perseguito negli ultimi anni.

Grazie a questa nuova indagine sul benessere organizzativo, è possibile prendere la temperatura dell’atmosfera che si respira nell’Ente, cogliere le percezioni, avere una fotografia a tinte più chiare del contesto operativo e relazionale nel quale si svolgono i processi lavorativi, di gestione e scambio delle informazioni fra i soggetti nei luoghi di lavoro, così da poter cogliere verso quali interventi l’amministra-zione dovrà indirizzare i propri sforzi e in quale misura dovrà rispondere alle aspettative di soddisfazione, ai desideri e ai bisogni di crescita del proprio personale.

Sulla base del modello di questionario fornito dall’ANAC (ex CIVIT) e grazie ai numerosi feedback ricevuti a seguito della prima indagine del 2012, il questionario utilizzato quest’anno presenta due novità principali:

– le dimensioni investigate sono passate da 8 a 5, di cui una ha riguardato il grado di condivisione dei sistemi di valutazione, analizzata più nello specifico rispetto al passato;

– la dimensione globale si è ridotta del 40%, permettendo sia una semplificazione nei tempi di compilazione sia una concentrazione su alcuni aspetti ritenuti più focali.

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44Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

Tabella 1. Confronto aree questionario 2012 vs 2014

La somministrazione del questionario nel 2014 è stata preceduta da una sistematica campagna pro-mozionale, svolta sia attraverso i canali ufficiali di comunicazione dell’Ente, sia attraverso giornate di presentazione dell’iniziativa, svolte presso 11 Aree di ricerca del CNR, che hanno interessato circa 550 dipendenti.

La fotografia scattata oggi è in grado di fornire una diagnosi articolata di tutti i livelli che caratteriz-zano le capacità vitali dell’amministrazione; allo stesso modo consente di guardare e valutare l’Ente in una dimensione multidimensionale, l’unica che oggi assicuri una modalità di lettura e di intervento che risponda alle leggi della complessità.

QUESTIONARIO 2012

Senso di appartenenza e di identità professionale

Missione e utilità sociale del lavoro

Armonizzazione vita di lavoro e vita professionale

Responsabilità, valorizzazione e sviluppo del personale

Individuo, gruppo, comunità

Comunicazione, conoscenza, innovazione

Ambiente di lavoro e gestione delle diversità

Grado di condivisione del sistema di valutazione

QUESTIONARIO 2014

Senso di appartenenza e utilità sociale del lavoro

Equità organizzativa

Individuo, gruppo, comunità

Comunicazione, conoscenza, innovazione

Grado di condivisione del sistema di valutazione

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La rilevazione 2014 45

Figura 1. Azioni prioritarie di intervento

I principali risultati dell’indagine

Con un’efficace analisi dello “status quo” possono essere individuate e successivamente rimosse anomalie, disfunzioni e aree di criticità che, se ignorate, rischierebbero di contaminare il clima generale con effetti sulla motivazione del personale, sul senso di appartenenza, sulla produttività e sulla capacità dell’amministrazione di rispondere alle sfide competitive di un contesto in continua evoluzione.

Le variabili indagate nel 2014, raggruppate in 5 macro categorie, sono state:

• lamotivazionedeidipendenti,ilsensodiappartenenzaall’organizzazione;• illivellodisoddisfazionepsico-emotiva,ilsensodiutilitàdellavoro,leprospettivedicarrieraedi

sviluppo professionale (autorealizzazione);• laqualitàdellavitalavorativa(benessereorganizzativo);• l’efficacia,lacongruenza,laqualitàdellacomunicazioneinterpersonale;• lostiledileadershipelafiducianelmanagement;• lapercezionedeilavoratoriinmeritoaeventualidiscriminazioniegiustiziasociale;• carichidilavoroestressorganizzativo;• livellodiconoscenzaecondivisionedeisistemivalutativiepremiali.

Richiesta di maggiore attenzioneverso la crescita professionale

Richiesta di maggiori strumentiper la conciliazione vita familiare

e lavorativa

Richiesta di nuoveproposte formativeRichiesta di alleggerire

il peso burocratico

Richiesta di maggioretrasparenza e imparzialità

nella valorizzazionedel merito

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46Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

Figura 2. Le dimensioni dell’indagine 2014

Si tratta di un risultato soddisfacente, sebbene sia possibile immaginare che l’indagine non sia an-cora pienamente percepita dai dipendenti come un possibile canale di comunicazione con il vertice e il management, ovvero sia in grado di suscitare aspettative alle quali però non seguono azioni concrete in termini di ritorno diretto in favore dei dipendenti stessi.

Senso di appartenenzae utilità sociale del lavoro Equità organizzativa

Individuo, gruppocomunità

Comunicazione,conoscenza,innovazione

Grado di condivisionedel sistema di valutazione

Dimensionioggetto di indagine

Un primo dato riguarda l’ampiezza del campione che, nonostante abbia rag-giunto il 25% del personale dipendente in servizio presso il CNR, si attesta in linea con le attese e con la percentuale di rispondenti del 2012.

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La rilevazione 2014 47

Le tabelle 2, 3 e 4 illustrano i profili anagrafici e lavorativi dichiarati dai rispondenti. I dati rimangono in linea con quelli rilevati nel 2012 e, in proporzione, in linea con le consistenze dei diversi profili del personale dipendente CNR.

Tabella 2. Profilo dei rispondenti

v.a. %

GenereDonna 854 49,5%Uomo 872 50,5%Totale 1.726 100,0%

Età18-30 25 1,4%31-40 344 19,9%41-50 682 39,4%51-60 590 34,1%>60 91 5,3%Totale 1.732 100,0%

Titolo di studioLicenza di scuola media 23 1,3%Diploma di scuola secondaria superiore 408 23,7%Diploma di laurea triennale 47 2,7%Diploma di laurea specialistica 1.242 72,2%Totale 1.720 100,0%

Tabella 3. Profili lavorativi dei dipendenti

v.a. %

Anzianità di lavoro presso il CNRMeno di 1 anno 18 1,0%1-5 anni 319 18,5%6-10 anni 254 14,7%11-20 anni 589 34,2%Oltre 21 anni 544 31,6%Totale 1.724 100,0%

Struttura di afferenzaSede Amministrativa Centrale 109 6,3%Dipartimento 39 2,3%Istituto 1.518 87,8%Area di Ricerca 63 3,6%Totale 1.729 100,0%

Tipo di contrattoTempo determinato 208 12,1%Tempo indeterminato 1.510 87,9%Totale 1.718 100,0%

Part-timeNo 1.471 97,8%Sì 33 2,2%Totale 1.504 100,0%

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48Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

Tabella 4. Profilo / qualifica di inquadramento

v.a. %

Attuale profilo/qualifica di inquadramentoDirettore di istituto 16 0,9%Dirigente amministrativo 3 0,2%Ricercatore 939 54,2%Tecnologo 155 9,0%Collaboratore tecnico E.R. 347 20,0%Funzionario amministrazione 39 2,3%Collaboratore di amministrazione 162 9,4%Operatore di amministrazione 20 1,2%Operatore tecnico 50 2,9%

Totale 1.731 100,0%

I grafici che seguono illustrano la struttura di afferenza e le principali attività svolte dai rispondenti.

Figura 3. Attività svolta Figura 4. Afferenza

Funzioni di ricercae supporto alla ricerca

Funzioni amministrativee di supporto all’amministrazione

79%

21%

Rete scienti�ca

Sede AmministrativaCentrale

94%

6%

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La rilevazione 2014 49

Area 1. Il senso di appartenenza e utilità del lavoro

All’interno dell’area 1 è possibile identificare 5 macro categorie investigate dal questionario:

– il senso di appartenenza all’Ente;– i sentimenti dei lavoratori;– l’utilità sociale del lavoro e il livello di integrazione tra SAC-Rete;– la conciliazione vita-lavoro;– la responsabilità sociale del CNR.

Per ognuna di queste categorie viene riportato un grafico sintetico sullo stato di “benessere o males-sere” percepito dai rispondenti.

Il senso di appartenenza all’Ente

L’appartenenza non è tanto un fatto amministrativo (“sono dipendente dell’ente…”) ma un fattore emotivo e psicologico. Non possiamo imporre a nessuno di “appartenere”, possiamo solo creare le pre-messe affinché qualcuno possa sentirsi appartenente. Più vivo è il senso di appartenenza a un’ammini-strazione, più la sentiamo nostra, più ci diamo da fare per la sua prosperità, più il nostro agire si allinea alle sue esigenze.

Il senso di appartenenza e la contentezza sono molto alti tra i rispondenti, così come la condivisione dei valori e dei comportamenti del CNR.

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50Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

Figura 5. Senso di appartenenza

Si evidenzia un maggior grado di accordo con l’affermazione circa la coerenza dei valori e i compor-tamenti dell’ente a quelli personali tra coloro che afferiscono alla rete scientifica.

Rete Scienti�ca SAC

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

I valori e i comportamentipraticati nell’Ente sono coerenti

con i tuoi valori personali

Se potessi, comunquecambieresti ente

Consideriamo molto altoil tuo senso di appartenenza al CNR

Sei contento/adi lavorare al CNR

3,0

2,0

1,0

0

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La rilevazione 2014 51

I sentimenti e il lavoro in un Ente di Ricerca

Figura 6. I sentimenti che genera il CNR

Non si evidenziano particolari differenza tra le risposte di chi lavora per la SAC o per la Rete Scien-tifica.

I rispondenti evidenziano come i sentimenti di responsabilità e orgoglio siano sentimenti molto diffusi nell’Ente, mentre l’indifferenza e sfiducia sono poco presenti.

Rete Scienti�ca SAC

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

Preoccupazione Indifferenza

Responsabilità

SduciaUtilità

Orgoglio

3,0

2,0

1,0

0

Il sentimento di preoccupazione, invece, è un sentimento che presenta un’inci-denza media dovuta principalmente all’instabilità del quadro macroeconomico nazionale e al blocco salariale e contrattuale.

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52Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

Utilità sociale del lavoro e integrazione SAC- Rete Scientifica

L’utilità sociale del lavoro non ha mostrato particolari differenze nelle risposte tra SAC e Rete Scien-tifica, ma un’analisi più dettagliata per il tipo di funzione svolta dal dipendente ha evidenziato come, in generale, sia più alta tra chi svolge funzioni di ricerca e/o supporto alla ricerca piuttosto di chi svolge funzioni amministrative.

Figura 7. Utilità sociale del lavoro

Funzioni di ricercae supporto alla ricerca

Funzioni amministrativee di supporto all’amministrazione

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

È chiara l’utilità del tuo lavororispetto agli obiettivi

del tuo gruppo di lavoro/gruppo di ricerca

Il tuo lavoro contribuisceallo sviluppo scienti�co, culturale

ed economico del Paese

È chiara l’utilità del tuo lavororispetto agli obiettividel tuo istituto/uf�cio

3,0

2,0

1,0

0

L’utilità sociale del lavoro è mediamente percepita dai dipendenti CNR.

Tale percezione viene attenuata dalla sensazione (vedi figura 8) nella quale si evidenzia come in generale la distanza tra SAC e Rete Scientifica sia mediamen-te elevata, ma soprattutto come, nella Rete sia più alto il senso della distanza e della burocrazia (interna e/o esterna) percepita come un freno allo svolgimentodel lavoro stesso.

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La rilevazione 2014 53

Figura 8. Integrazione SAC e Rete Scientifica

Conciliazione vita- lavoro

Si evidenziano alcune differenze per genere (vedi tabella 5): l’incidenza di una bassa o media con-ciliabilità vita-lavoro è infatti più elevata tra le donne, mentre tra gli uomini è più frequente un elevata conciliabilità tra la vita lavorativa e quella familiare. La differenza tuttavia non risulta statisticamente significativa (sig. X2 = 0,101).

Rete Scienti�ca SAC

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

Ricercatori e amministrativicollaborano al meglionel lavoro di routine

La rete scienti�ca e l’amministrazione centrale

sono due mondidel tutto distanti

Gli amministrativi si rendono contodelle reali esigenze della ricerca

Gli aspetti burocratici frenanolo svolgimento del tuo lavoro

3,0

2,0

1,0

0

Nel complesso la vita lavorativa risulta conciliabile con quella familiare per i di-pendenti del CNR: solo il 4,3% presenta infatti un basso indice di conciliabilità vita- lavoro.

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54Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

Tabella 5. Conciliazione vita-lavoro

Genere

Donna Uomo Totale

Conciliabilità vita-lavoroBassa 5,3% 3,5% 4,3%Media 46,7% 44,9% 45,8%Alta 48,0% 51,7% 49,9%Totale 100,0% 100,0% 100,0%

Le rappresentazioni cartografiche riportate di seguito (figure 9 e 10) mostrano i livelli di soddisfazione nella conciliazione tra vita personale e lavorativa, per genere e localizzazione geografica.

Figura 9. Figura 10.Conciliazione vita-lavoro per la donna Conciliazione vita-lavoro per l’uomo

LegendaBassoMedioAlto

LegendaBassoMedioAlto

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La rilevazione 2014 55

La responsabilità sociale del CNR

Nel questionario è stato chiesto ai dipendenti quali azioni secondo loro il CNR dovrebbe intraprende-re per essere considerato “socialmente responsabile” (vedi figura 11).

Figura 11. La responsabilità sociale del CNR

La prima scelta è la formazione, con la richiesta di corsi di formazione nel 23% dei casi, seguita da azioni di supporto alla conciliazione vita-lavoro, sia in termini di maggiore flessibilità spaziale, nel 22,8% dei casi (telelavoro, strutture di custodia per bambini e convenzioni con asili nido, condivisione spazi e uffici), sia in termini di maggiore flessibilità temporale del proprio lavoro, nel 17,6% dei casi (orari fles-sibili, part time).

Si auspica che il quadro d’insieme che emerge, nel fornire indicazioni precise e utilizzabili nell’ambito dell’organizzazione lavorativa, non rimanga né vago né generico. Se questi elementi rappresentano alcune delle “funzioni” vitali dell’amministrazione, in grado cioè di determinare capacità di vita piena dell’Ente, al contempo, richiedono capacità di scendere nell’operatività concreta.

Corsi di formazione dipendenti

Risparmio energetico

Supporto dei dipendenti esperti ai neoassunti

Inserimento dei disabili

Attenzione alle pari opportunità

Attenzione alle tematiche ambientali

Orari �essibili, job sharing, telelavoro, part-time

Azioni di supporto alla conciliazione tra vita familiare e vita professionale (asili nido, ecc.)

Seconda scelta Terza sceltaPrima scelta

0 5 10 15 20 25 30

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56Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

Area 2. Il senso di appartenenza e utilità del lavoro

All’interno dell’area 2, è possibile identificare 5 macro categorie investigate dal questionario:

– comunicazione e circolazione delle informazioni;– conoscenza, coinvolgimento e condivisione degli obiettivi dell’Ente;– conoscenza del Piano della Performance 2014-2016;– conoscenza del Programma della Trasparenza 2014-2016;– partecipazione alla prima indagine sul benessere organizzativo.

Per ognuna di queste categorie viene riportato un grafico sintetico sullo stato di “benessere o males-sere” percepito dai rispondenti.

Comunicazione e circolazione delle informazioni

Analizzando le risposte per profili, quest’ultime risultano essere molto simili, tuttavia i flussi di co-municazione sono fonte di stress più per la rete scientifica che per la SAC, mentre la percezione che le funzioni amministrative e quelle di ricerca operino per gli stessi scopi è più elevata nella SAC.

Il livello percepito della comunicazione e della circolazione delle informazioni influenza sensibilmente il livello della conoscenza e della condivisione delle strategie dell’ente: tanto più la prima è elevata tanto più è probabile che lo sia anche la seconda.

In media la comunicazione interna e la circolazione delle informazioni sem-brano essere un fattore di criticità per l’Ente. Si evidenzia come ci sia poca condivisione delle informazioni: un limite questo che a lungo termine può rap-presentare un fattore di criticità.

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Figura 12. Comunicazione e circolazione delle informazioni

Tabella 6. Comunicazione e strategie

Comunicazione e circolazionedelle informazioni

Bassa Media Alta Totale

Bassa 81,1% 53,5% 28,5% 56,1%Media 18,1% 44,8% 60,6% 41,0%Alta 0,8% 1,7% 13,6% 2,9%Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Rete Scienti�ca SAC

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

Le funzioni amministrativee quelle di ricerca operano

per gli stessi scopi

Quando hai bisogno di un’informazionesai a chi rivolgerti

Avvengono scambi di comunicazionetra diversi gruppi di lavoro

Il modo in cui circolanole informazioni nella tua struttura

sono per te fonte di benessere

Chi ha un’informazionela mette a disposizione

del gruppo di lavoro

I �ussi di comunicazionetra la rete scienti�ca e la SAC sono

fonte di stress nel tuo lavoro…

Tra colleghi si scambianoinformazioni utili

3,0

2,0

1,0

0

Conoscenza e condivisione delle strategie

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58Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

Conoscenza del Piano della Performance e del Programma della Trasparenza

La consapevolezza è la capacità dell’amministrazione di avere una sufficiente chiarezza sul proprio funzionamento. Quanta consapevolezza esiste sugli scopi, sul funzionamento, sulle potenzialità dell’or-ganizzazione? Cosa sa l’amministrazione di se stessa, dei propri obiettivi, dei propri progetti, ma anche degli step concreti e precisi, graduali, da mettere in atto per la realizzazione delle idee e dei progetti?

Figura 13. Conoscenza documenti per attività svolta

I grafici che seguono illustrano come ci sia ancora scarsa conoscenza da parte dei dipendenti del Piano della Performance e del Programma della Trasparenza.

Conoscenza “Piano della Performance” 2014-2016

Funzioni di ricerca e supporto alla ricerca

Funzioni amministrative e di supporto all’amministrazione

Conoscenza “Piano della Trasparenza” 2014-2016

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

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La rilevazione 2014 59

Figura 14. Conoscenza del Piano della Performance

Figura 15. Conoscenza del Piano della Trasparenza

Sì, da comunicazionedell’Amministrazione Centrale 8%

Sì, dal sito web istituzionale 5%

Sì, dai colleghi 4%

Sì, dalle organizzazioni sindacali 4%

Sì, da altri canali 3%

No 76%

Sì, da comunicazionedell’Amministrazione Centrale 16%

Sì, dal sito web istituzionale 6%

Sì, dai colleghi 5%

Sì, dalle organizzazioni sindacali 3%

Sì, da altri canali 3%

No 68%

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60Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

Partecipazione alla prima indagine sul benessere organizzativo

La maggior parte dei rispondenti (complessivamente il 62,3%) ha partecipato anche alla prima inda-gine nel 2012. Tra coloro che non hanno partecipato, il 29,3% dichiara di non averlo fatto perché non ne era a conoscenza, il 5,8% perché la sua partecipazione non incideva sul benessere organizzativo e solo il 2,5% perché reputava l’iniziativa poco importante.

Figura 16. Partecipazione alla prima indagine

No, non ne ero a conoscenza

No, la mia partecipazione non incidesul benessere organizzativo

No, la reputo una iniziativa poco importante

Sì, per curiosità

Sì, perché è giusto che i dipendentifacciano sentire la propria voce

Sì, perché è importante monitorare periodicamentelo stato di benessere organizzativo

0 5 10 15 20 25 30 35

No

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Area 3. Individuo, gruppo, comunità

Di seguito vengono riportati i principali risultati riguardo il clima dei rapporti tra colleghi e con il proprio superiore gerarchico.

Il rapporto con i propri superiori, in media, non è influenzato dalla struttura di appartenenza, sia essa SAC o Rete Scientifica.

Tabella 7. Clima dei rapporti tra colleghi

Afferenza

Rete scientifica SAC Totale

Negativo 7,2% 8,3% 7,3%Neutro 52,6% 45,0% 52,1%Positivo 40,2% 46,8% 40,6%Totale 100,0% 100,0% 100,0%

L’unica differenza che si rileva è sul clima “gerarchico” dei rapporti, percepito in maniera più marcata nella SAC che non nella Rete Scientifica.

Per quel che riguarda il clima dei rapporti tra colleghi è ben evidente la distin-zione tra colleghi della SAC e della Rete Scientifica (vedi tabella 7). Nella SAC i rapporti sono di un 6,6% più positivi che nella Rete, ma anche le negatività sono più marcate +1,1%. In media i rapporti sono principalmente neutro/po-sitivi.

Clima del rapporto con i colleghi

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62Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

Figura 17. Rapporto con i superiori

Rete Scienti�ca SAC

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

Con�ittuale Coinvolgente

Produttivo

GerarchicoCorretto(basato sulla stima

personale)

Formale

3,0

2,0

1,0

0

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Area 4. Equità organizzativa

All’interno dell’area 4, è possibile identificare 4 macro categorie riguardanti:

– lo sviluppo professionale e la formazione;– l carico di lavoro;– le principali fonti di stress;– le discriminazioni e le ingiustizie.

Il punto centrale non è però l’attività lavorativa di per sé o il tempo, la durata della giornata di lavoro, se il lavoro è poco o e molto, ma piuttosto riguarda le modalità con le quali si svolge l’attività lavorativa.

Lo sviluppo professionale e la formazione

Tabella 8. Sviluppo professionale e formazione

Afferenza

Rete scientifica SAC Totale

Per nulla 23,6% 21,1% 23,4%Poco 51,0% 51,4% 51,0%Abbastanza 22,3% 23,9% 22,4%Molto 3,1% 3,7% 3,1%Totale 100,0% 100,0% 100,0%

Non si evidenziano differenze rilevanti nella percezione dell’attenzione dell’am-ministrazione all’efficacia della formazione e dell’aggiornamento ai fini dello sviluppo delle competenze professionali. Questa viene percepita come nulla o scarsa dalla maggior parte dei rispondenti sia nella SAC che nella rete scien-tifica.

Quanto, nelle scelte che ti riguardano,l’amministrazione presta attenzione all’efficacia delle attività di formazione e aggiornamento per lo sviluppo delle competenze professionali

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64Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

Tabella 9. Attenzione percepita all’efficacia della formaizone per attività

Attività

Funzioni amministrative Funzioni di ricerca e e di supporto supporto alla ricerca all’amministrazione Totale

v.a % v.a. % v.a. %

Per nulla 341 25,5% 57 16,2% 398 23,6%Poco 705 52,8% 157 44,6% 862 51,1%Abbastanza 263 19,7% 113 32,1% 376 22,3%Molto 27 2,0% 25 7,1% 52 3,1%Totale 1.336 100,0% 352 100,0% 1.688 100,0%

Chi-quadrato di Pearson 56,56 Sig. 0,000

Quanto, nelle scelte che ti riguardano,l’amministrazione presta attenzioneall’efficacia delle attività di formazionee aggiornamento per lo sviluppodelle competenze professionali

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La rilevazione 2014 65

Carico di lavoro

La rete scientifica, a differenza della SAC, percepisce il proprio lavoro come maggiormente in linea con le competenze possedute.

Figura 18. Carico di lavoro

Il carico di lavoro usuale viene descritto soprattutto come bilanciato, pesante e costante, con una variabilità superiore per la SAC.

Rete Scienti�ca SAC

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

In linea conle mie competenze

Pesante

Costante

PocoVariabile(saltuario, emergenziale)

Bilanciato

3,0

2,0

1,0

0

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66Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

Le principali fonti di stress

Anche un’organizzazione, così come il singolo individuo, operando in stato di stress, cioè in una condizione più o meno lontana dal benessere, non necessariamente si ammala e crolla; può tirare avanti anche per molto, raggiungendo risultati importanti e realizzando obiettivi ambiziosi. Ma a quale prezzo? Con quale dispendio di energia da parte di chi vi lavora dentro?

Le principali fonti di stress sono, proprio per la natura diversa del lavoro, diverse tra i rispondenti della SAC e della Rete Scientifica.

Figura 19. Principali fonti di stress

In particolare, le fonti di stress più frequenti segnalate dai dipendenti della rete scientifica sono:

• l’eccessodiburocrazia;• ledifficoltàdovuteallascarsitàdifinanziamenti.

Tra gli amministrativi incidono di più elementi quali:

• illavoropocointeressante;• lamancataoinadeguataassegnazionedicompiti.

Rete Scienti�ca SAC

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

Il clima pesantenei rapporti tra colleghi

L’eccesso di burocrazia

Le dif�coltà dovutea scarsi �nanziamenti

La mancata o inadeguataassegnazione di compiti

La carenza di incentivi

Il lavoro poco interessante

La carenza di informazioni pertinenti

Il mancato coinvolgimentonelle decisioni

Il sovraccaricodi lavoro

L’eccesso di comunicazioninon necessarie

3,0

2,0

1,0

0

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Quanto, nelle scelte che ti riguardano,l’amministrazione presta attenzioneall’imparzialità e alla trasparenzadei meccanismi di carriera

Discriminazioni, ingiustizie e carriere

Tabella 10. Esperienze di discriminazione in relazione all’imparzialità e alla trasparenza dei meccanismi di carriera

Esperienza di discriminazioneo ingiustizie

Per nulla frequente Poco Molto o quasi frequente frequente Totale

Per nulla 11,1% 16,9% 12,6% 40,6%Poco 16,5% 13,8% 9,4% 39,8%Abbastanza 11,0% 4,7% 2,6% 18,2%Molto 1,2% 0,1% 0,1% 1,4%Totale 39,8% 35,5% 24,7% 100,0%

Al CNR si segnalano rarissimi casi di discriminazioni e ingiustizie per quel che riguarda argomenti come religione, razza, sesso, ecc.

Risultato completamente opposto se la discriminazione o ingiustizia riguarda argomenti come imparzialità e trasparenza ai meccanismi di carriera (vedi ta-bella 10).

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68Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

Area 5. Condivisione del sistema di valutazione

All’interno dell’area 5, è possibile identificare 3 macro categorie riguardanti:

− la conoscenza dei sistemi di valutazione organizzativa e individuale e il loro grado di adeguatezza;− il grado di coinvolgimento del personale nell’applicazione dei sistemi di valutazione (ex-ante ed

ex-post);− la conoscenza dei meccanismi di premialità e il loro grado di adeguatezza.

Si tratta di assunti e modalità che caratterizzano le posizioni dell’amministrazione nei confronti di singoli soggetti, di campi di intervento, di modalità di gestione, di settori suoi interni, del management, dello staff, dei sindacati.

Posizioni che possono essere divenute peculiari nel tempo – credenze tipiche che hanno preso piede e che governano il modo di muoversi dell’amministrazione stessa – o che addirittura possono essere diventate stereotipate, ripetitive, senza che corrispondano più alla realtà esterna, alle vere necessità del momento.

Analizzando le risposte per profilo di inquadramento, emerge come i soli profili dirigenziali ritengano abbastanza soddisfacente l’illustrazione degli obiettivi, ma come gli stessi valutino molto scarsa l’ade-guatezza del sistema nel suo complesso (vedi figura 21).

Il quadro che emerge, favorito da un’incertezza normativa sull’argomento, è quello di una bassa conoscenza e condivisione degli obiettivi ex-ante e di una scarsa adeguatezza dei sistemi di valutazione ex-post (vedi figura 20): un senso di staticità e di obsolescenza di metodologie che si rilevano da tempo non più adatte.

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Figura 20. Adeguatezza del sistema di valutazione per funzioni

Figura 21. Adeguatezza del sistema di valutazione per profili

Funzioni di ricercae supporto alla ricerca

Funzioni amministrativee di supporto all’amministrazione

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

Gli obiettivi assegnati alla tua unità organizzativa sono

adeguatamente illustrati e condivisicon il personale di afferenza

Ritieni adeguato il sistema di valutazionedella performance organizzativa nel CNR

Ritieni adeguato il sistemadi valutazione delle prestazioniindividuali rispetto alle diversequali�che del personale CNR

3,0

2,0

1,0

0

Valori:0 = Per nulla1 = Poco2 = Abbastanza3 = Molto

Gli obiettivi assegnati alla tua unità organizzativa sono

adeguatamente illustrati e condivisicon il personale di afferenza

Ritieni adeguato il sistema di valutazionedella performance organizzativa nel CNR

Ritieni adeguato il sistemadi valutazione delle prestazioniindividuali rispetto alle diversequali�che del personale CNR

3,0

2,0

1,0

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Dirigente di istituto

Dirigente amministrativo

Ricercatore

Tecnologo

Collaboratore tecnico E.R.

Funzionario di amministrazione

Collaboratore di amministrazione

Operatore di amministrazione

Operatore tecnico

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70Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

Tabella 11. Livello di benessere riferito alla condivisione del sistema di valutazione per attività

Attività

Funzioni amministrative Funzioni di ricerca e e di supporto supporto alla ricerca all’amministrazione Totale

v.a % v.a. % v.a. %

Malessere 911 73,7% 219 66,8% 1.130 72,3%Neutralità 303 24,5% 103 31,4% 406 26,0%Benessere 22 1,8% 6 1,8% 28 1,8%Totale 1.236 100,0% 328 100,0% 1.564 100,0%

Chi-quadrato di Pearson 6,467 Sig. 0,039

Tabella 12. Livello di benessere riferito alla condivisione del sistema di valutaz ione per rete scientifica e SAC

Afferenza

Rete scientifica SAC Totale

v.a % v.a. % v.a. %

Malessere 1.068 72,3% 66 68,0% 1.134 72,1%Neutralità 382 25,9% 28 28,9% 410 26,1%Benessere 26 1,8% 3 3,1% 29 1,8%Totale 1.476 100,0% 97 100,0% 1.573 100,0%

Chi-quadrato di Pearson 1,421 Sig. 0,491

Condivisione dei sistemi di valutazione

Condivisione dei sistemi di valutazione

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Le azioni di rimediabilità intraprese,i loro esiti e alcune proposte

A seguito della prima indagine sul benessere organizzativo l’OIV aveva posto in evidenza le aree più critiche e proposto alcune azioni di rimediabilità mirate1, traiettorie di miglioramento rispetto alle esigenze dell’amministrazione.

Rispetto a ciascuna delle aree critiche evidenziate nel 2012, spesso questioni storicamente non ri-solte, sono state individuate diverse interpretazioni e su questa base elaborate possibili soluzioni. La se-conda indagine dà occasione non solo di esporre le azioni intraprese in relazione a ciascuna area critica, ma anche di riflettere sui loro risultati, permettendo all’amministrazione di valutare la loro efficacia ed eventualmente progettare nuovi interventi.

a) Le politiche di ascolto nelle strategie di sviluppo organizzativo

Nel 2012 la prima area segnalata come critica era quella relativa all’ambito delle politiche di proget-tazione organizzativa che includeva, oltre alle problematiche legate alla conoscenza e alla condivisione delle strategie dell’Ente, anche le questioni relative al rapporto con i superiori.

Nonostante, infatti, l’Ente avesse implementato una serie di azioni che prevedevano la partecipazio-ne dei dipendenti alla definizione degli obiettivi organizzativi2, l’indagine sul benessere evidenziava la necessità di definire spazi decisionali più ampi, strutturati e cadenzati, sia sotto il profilo della condivi-sione delle strategie e delle direttive generali, sia con riferimento alle attività da realizzare. I dipendenti avvertivano ancora l’esigenza di dare valore al proprio lavoro, di capire al meglio gli effetti delle proprie attività, di controllare le ricadute delle proprie azioni.

Inoltre l’indagine del 2012 aveva portato alla luce diverse debolezze legate al ruolo dei dirigenti nell’organizzazione: i dipendenti avvertivano l’esigenza di avere punti di riferimento, di guide per la costruzione del significato del lavoro, di interlocutori capaci di contrarre impegni chiari e di rispettarli.

Date le numerose evidenze empiriche circa il legame tra la condivisione delle strategie, benessere or-ganizzativo e propensione all’innovazione, l’OIV propose di cercare di ri-progettare l’organizzazione sulla base dell’integrazione delle persone e dei processi di lavoro, in modo tale da ridurre la catena gerarchica e valorizzare il coordinamento orizzontale.

Rispetto al ruolo dei dirigenti, l’OIV aveva avanzato la proposta di corsi di formazione su specifici temi gestionali e organizzativi, oltre che una conferenza dei dirigenti/direttori, quale sede di condivisione di strategie e messa in comune di azioni.

1 Cfr. Indagine sul Benessere Organizzativo del CNR – Executive Summary. Pubblicazione realizzata nell’ambi-to del progetto Indagine sul Benessere Organizzativo nel CNR, Ottobre 2012. 2 Lo Statuto dell’Ente era infatti da poco stato emanato, a seguito dell’approvazione del decreto legislativo n. 213/09, e a questo avevano fatto seguito la nuova composizione del Consiglio di Amministrazione, la fase di consultazione del personale per la stesura dei Regolamenti (in particolare il Regolamento spin-off) e del Documento di Visione Strategica.

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72Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

La prima azione intrapresa in questa direzione è stata proprio la restituzione ai dipendenti del CNR dei risultati della prima indagine sul benessere organizzativo, con il workshop “Facciamo il punto”. In questi anni inoltre si sono svolte diverse consultazioni pubbliche dei dipendenti, con riferimento a una serie di questioni centrali per l’Ente, come il Documento di Visione Strategica, i Regolamenti, il Piano Anticorruzione e il Codice di comportamento.

L’indagine del 2014 ha evidenziato un leggero miglioramento nel grado di benessere in relazione alla conoscenza e alla condivisione delle strategie dell’ente, ma ha anche evidenziato il suo legame con la circolazione delle informazioni. Chiaramente quanto più efficace risulta la comunicazione interna tanto più diffusa sarà la conoscenza delle strategie e degli obiettivi dell’Ente, nonché la conoscenza e la parte-cipazione del personale alle iniziative intraprese per coinvolgerlo nei processi decisionali.

In relazione al ruolo dei dirigenti, è l’aver portato a termine il progetto pilota “feedback 360º”, che ha posto una maggiore attenzione alle competenze possedute e ai comportamenti assunti, insieme allo svolgimento di un corso per i direttori delle strutture scientifiche, per indirizzarli verso un ottica di per-formance management, sembra aver dato i suoi frutti dato che il quadro delle relazioni con i superiori emerso nella seconda indagine sul benessere organizzativo segna un netto miglioramento rispetto al quadro del 2012.

b) Le politiche di innovazione e miglioramento della performance

Nel 2012 una delle evidenze principali dell’indagine sul benessere organizzativo riguardava le criticità legate alla mancanza di procedure di valutazione strutturate.

L’assenza di meccanismi di valutazione rendeva difficile la verifica del conseguimento dei risultati dell’organizzazione, e questa difficoltà si andava ad aggiungere a quella relativa all’individuazione di una missione chiara. Tutto questo rendeva difficile il coinvolgimento emotivo dei dipendenti sulle sfide organizzative e l’espressione del senso di appartenenza ai valori dell’organizzazione.

Nella prospettiva dell’OIV investire sui sistemi di valutazione degli impatti dell’azione amministrativa diviene dunque fondamentale per la valorizzazione del lavoro e l’efficacia dei processi decisionali. Al fine di migliorare i sistemi di misurazione e valutazione in uso nel 2012, le proposte avanzate facevano riferi-mento alla necessità di strumentazioni e risorse finanziarie, nonché all’assegnazione alla Struttura tecnica di misurazione della performance (STeMP) di adeguate professionalità per il monitoraggio dell’impatto della valutazione in termini di miglioramento della performance e sviluppo del personale.

Le azioni effettivamente intraprese in questi anni al fine di implementare politiche innovative e va-lutative più strutturate sono state diverse, tra queste l’implementazione di nuovi processi valutativi (va-lutazione individuale per i vertici amministrativi e della rete scientifica, avvio del progetto sperimentale “Metodologia FEEDBACK 360°”), la partecipazione del CNR alla procedura di valutazione della ricerca condotta dall’ANVUR nel 2013, la VQR 2004-2010 (Valutazione della Qualità della Ricerca) e l’istituzione di premi come Ricercat@mente (premio per i ricercatori under 35 del CNR) e il Premio per l’Innovazione.

Nonostante le azioni intraprese la conoscenza e (soprattutto) la condivisione del sistema di valuta-zione, sulla base dei dati dell’indagine sul benessere organizzativo del 2014, sono ancora le principali questioni critiche, soprattutto per il personale con funzioni di ricerca o supporto alla ricerca.

Una più efficace comunicazione delle strategie dell’Ente mirata a rendere più chiari possibili i criteri e i fini della valutazione dovrebbe riuscire a migliorare la conoscenza del sistema valutativo da parte del personale, contribuendo ad alleviarne il malessere. La maggiore conoscenza del sistema di valutazione, unita alla conoscenza dei suoi fini e della sua relazione con gli obiettivi dell’Ente, dovrebbe inoltre con-durre ad un maggior grado di condivisione del sistema stesso da parte del personale.

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c) Le politiche di gestione del personale

Importanti esigenze di intervento erano state evidenziate dalla prima indagine anche con riferimento alla gestione del personale. Il malessere risultava chiaro riguardo le difficoltà dell’amministrazione di definire chiaramente le diverse famiglie professionali e i loro stadi di sviluppo, le competenze necessarie nei diversi stadi, la formazione necessaria al loro raggiungimento e i possibili sentieri di carriera.

Tanto i risultati dell’indagine del 2012 quanto quelli dell’edizione 2014 mostrano come il personale di recente ingresso presenti in genere un atteggiamento di fiducia e di attese nei confronti dell’organizza-zione, un capitale fondamentale per il benessere legato al senso di appartenenza e utilità del lavoro che però, con il passare del tempo, viene progressivamente eroso.

Il malessere dei dipendenti CNR legato alla gestione del personale, era stato interpretato nel 2012 come l’esito di un insieme complesso di fattori, principalmente connesso al blocco della contrattazione anche per gli anni seguenti. Si metteva infatti in evidenza come la mancanza di integrazione tra gli stru-menti di gestione e gli istituti contrattuali di secondo livello non permetta agli individui di percepire in modo esplicito il legame esistente tra valutazione, formazione, mobilità e carriera.

La principale proposta dell’OIV con riferimento a questo punto riguardava dunque l’intensificazione del confronto con le organizzazioni sindacali a livello di ente, in modo da individuare gli spazi per regolare con nuove modalità gli istituti contrattuali vigenti (indennità, produttività, progressioni di carriera, ecc.).

In questi anni si è cercato di riconoscere il merito attraverso la chiamata diretta di ricercatori e tec-nologi distinti per merito eccezionale e gli avvisi interni per l’affidamento di incarichi presso strutture dell’Amministrazione Centrale. Inoltre con la circolare n. 20/2013 sono stati istituiti elenchi interni di dipendenti iscritti in albi professionali, al fine di valorizzare le competenze individuali.

Queste azioni, insieme alla trasparenza delle informazioni perseguita tramite la pubblicazione dei dati sul sito web del CNR nella pagina “Amministrazione trasparente”, hanno contribuito al miglioramento del benessere del personale con riferimento alle modalità di gestione del personale chiaramente individuabile dal confronto tra i dati del 2012 e quelli del 2014. Permane, tuttavia, una problematica di fatto legata alla situazione di blocco della contrattazione. Nelle more di una nuova stagione contrattuale a livello nazionale, e all’entrate in vigore della nuova organizzazione dell’Ente (01/01/2014) si ripropone il tema della contrattazione integrativa dell’Ente.

d) Le politiche di innovazione e di nuova formazione

La domanda di partecipazione era uno dei nodi centrali messi in luce dalla prima indagine sul benes-sere organizzativo, dunque l’attivazione di meccanismi di coinvolgimento del personale è tra le principali traiettorie di azione individuate e perseguite negli ultimi anni3.

La prima proposta dell’OIV era l’istituzione di un “Premio per l’innovazione”, teso a favorire l’inno-vazione organizzativa e gestionale e a rappresentare il potenziale presente nell’Ente. Il premio è stato indetto per la prima volta nel 2013, ed è nato proprio per coinvolgere direttamente i dipendenti e il suo meccanismo premiante è basato proprio sulla capacità di valorizzare il contributo dei singoli e di offrire agli individui riconoscimento e legittimazione. L’ottica è quella di un coinvolgimento attivo dei dipendenti come forma strutturata di organizzazione del lavoro.

Un’ulteriore azione suggerita dall’OIV era il rafforzamento della formazione realizzata dal personale interno. Questo genere di formazione infatti rappresenta non solo un occasione di crescita personale e

3 Cfr. Partecipazione e trasparenza nel governo scientifico del CNR: le opportunità offerte dalla stesura dei regolamenti, “Analysis, rivista di cultura e politica scientifica” 1 (2012).

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74Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

professionale per i suoi destinatari, ma anche una opportunità e una modalità di riconoscimento e valo-rizzazione del contributo individuale per i formatori.

Oltre al corso “Verso un performance management” destinato ai direttori delle strutture scientifiche negli ultimi anni sono stati avviati dei nuovi programmi formativi in modalità e-learning, tuttavia l’istitu-zione di corsi di formazione per i dipendenti è ancora una questione da affrontare per la maggior parte dei rispondenti dell’indagine 2014 sul benessere organizzativo.

L’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del piano triennale della formazione 2015-2017 e l’emanazione della circolare n° 36/2014 relativa a “Disciplinare per la formazione del personale CNR – Avvio della fase di rilevazione dei fabbisogni formativi” lasciano presuppore che la situazione possa a breve migliorare.

e) Politiche di conciliazione dei tempi di lavoro e di vita privata

Le politiche per la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa rappresentano l’ultima area di inter-vento individuata dall’OIV a seguito della prima indagine sul benessere organizzativo del CNR.

I possibili interventi suggeriti con riferimento a questo punto includevano varie azioni, dagli incentivi verso il telelavoro, alla ricerca di canali di finanziamento agevolato per la realizzazione e costruzione di asili nido, fino all’offerta di maggiori servizi a supporto dei familiari dei dipendenti (presenza di minori, di-sabilità). La diffusione capillare delle informazioni circa queste politiche, così come della sensibilità e della cultura legata a queste problematiche era stata segnalata come uno dei nodi cruciali, insieme alla for-mazione dedicata ai temi della conciliazione e delle pari opportunità per dirigenti e responsabili. È chiara l’utilità in questa direzione delle iniziative programmate nell’ambito del Piano Performance 2012-2014 dal Comitato Unico di Garanzia del CNR, in particolare del convegno “Direttore e scienziata: al CNR un binomio possibile” e della mostra storicodocumetaria “Le donne tra analfabetismo ed emancipazione”.

Le azioni intraprese incidono su diverse questioni, dalla mobilità sostenibile (con le agevolazioni in favore dei dipendenti per l’acquisto di abbonamenti del trasporto pubblico locale) al telelavoro (con la proroga dei contratti autorizzati).

Dall’indagine 2014 emerge un buon livello di conciliabilità tra vita lavorativa e vita familiare per la maggior parte del personale (bassa solo per il 4,3% e fonte di malessere solo per il 5,8%), nonché una distanza ridotta tra il benessere connesso a questo fattore delle donne che lavorano al CNR e quello dei loro colleghi uomini.

Ulteriore stimoli positivi potranno derivare dall’emanazione dei decreti legislativi attuativi della rifor-ma della Pubblica Amministrazione (in particolare l’art. 11 del disegno di legge 1577 “riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”) che aprono la strada a ulteriori strumenti conciliativi (servizi di suppor-to alla genitorialità, convenzioni con asili nido, flessibilità dell’orario di lavoro, ecc.).

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Conclusioni

I risultati riportati nel presente documento sono frutto di una prima analisi, cui seguiranno analisi più approfondite per ogni area del questionario.

In generale, si può affermare che lo stato di benessere del dipendente CNR trova riscontri positivi in alcuni punti di forza propri dell’Ente e si discosta verso un senso di malessere laddove le criticità organiz-zative e gestionali sono più evidenti.

Un alto senso di sé del CNR e nel CNR, un senso di solidità e consistenza, indispensabile per la pro-pria immagine interna ed esterna, quando si parla di senso di appartenenza all’Ente, di utilità del proprio lavoro e di familiarità, di sapersi ritrovare in un luogo accogliente che veramente “appartiene” a tutti coloro che vi operano. Questo valore, come evidente punto di forza, è determinante nel creare sinergie lavorative tra settori diversi, rafforzando quella caratteristica fondamentale che contraddistingue il CNR, l’essere interdisciplinare e multidisciplinare.

Le aree da presidiare, dove è necessario individuare modalità nuove attraverso cui comprendere e migliorare il proprio funzionamento, riguardano la conoscenza, la formazione, la comunicazione delle informazioni, la possibilità che i saperi accumulatasi nella storia dell’Ente possano circolare facilmente, e trasmettersi a chi li deve poter utilizzare. Non c’è un solo studio sull’organizzazione aziendale che non ponga l’accento sulla comunicazione a tutti i livelli. Le comunicazioni sane e aperte sono dunque le ca-pacità dell’amministrazione di creare mobilità interna nei flussi comunicativi, circolazione di idee e saperi, scorrere di sensazioni, fluire di emozioni e di umori di base positivi. È sempre molto interessante arrivare a cogliere quali siano i “punti di accumulo”, i “punti di smistamento” oppure i “punti di rarefazione” dei flussi comunicativi. E non bisogna neppure dimenticare che per tendere al benessere, è necessario che ci sia un buon equilibrio tra emissione e ricezione. È importante che i dipendenti possano ricevere comuni-cazioni dall’alto ma anche inviarne alla propria dirigenza, senza ostacoli precostituiti.

Altrettanto importante è saper cogliere i segnali di allarme in modo precoce, di personale che ha bisogno di aiuto, di situazioni di ostilità, per evitare che situazioni conflittuali negative vadano troppo al di là. È quanto si percepisce nel misurare la “temperatura” sui sistemi valutativi e premiali, verso i quali occorre intervenire prioritariamente con un maggiore grado di apertura e discontinuità. Ogni organismo vivente si trova a fare i conti con un fenomeno che è fondamentale per la sua buona salute: la capacità di metabolizzare ciò che ha mangiato, immesso dentro; e al contempo di poter espellere i rifiuti. Anche il CNR, se vuole risalire verso un buon grado di benessere, deve essere in grado di metabolizzare il nuovo, l’inatteso, senza rischiare opacità, lentezze, immobilità. Si può trattare di un insieme di direttive innova-tive, o anche di una condizione normativa del tutto inaspettata, o ancora di nuove metodologie. In ogni caso, il nuovo è utile se assimilato bene, se amalgamato con quanto esiste già, se utilizzato con sensibilità e intelligenza. Ma anche lo smaltimento dei rifiuti, il liberarsi di ciò che non serve più, è estremamente importante. Troppe volte si conservano cose inutili indefinitamente: procedure che restano a lungo per inerzia, metodologie ormai obsolete, modalità organizzative che sono di ostacolo, abitudini nelle assun-zioni, nelle valutazioni, che si sono rivelate da tempo non più adatte, se non addirittura “tossiche”.

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76Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo

Figura 22. Fonti di benessere/malessere per le diverse aree del questionario

Per concludere, non resta che accennare a uno degli aspetti più importanti che emergono quando si considera la globalità dell’Ente attraverso tutte le sue Funzioni. In un organismo vivente tutte le Funzioni, anche quelle che possono sembrare trascurabili e meno rilevanti, hanno la stessa identica importanza di tutte le altre, e con esse interagiscono sempre e profondamente.

Il Benessere dell’organismo-CNR dipende allora dal fatto che tutte le sue Funzioni riescano a conser-vare un buon grado di mobilità e di apertura; che tutte le Funzioni mantengano una buona connessione fra di loro; e che, infine, a tutte sia dato un assetto positivo, nessuna esclusa. Il Benessere del CNR è un bene che produce ulteriore Benessere; a patto che tutte le sue funzioni costituiscano un insieme armoni-co, positivamente mobile e profondamente integrato.

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Allegato 1

Questionario 2014

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Allegato 1. Questionario 2014 79

Questionario  sul  Benessere  organizzativo  nel  CNR  Indagine  13-­‐31  ottobre  2014  

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BENESSERE 2.0

Indagine 2014 sul personale dipendente del CNR

   Gentile  collega,  ti  ringraziamo  per  aver  scelto  di  partecipare  a  questa  indagine  sul  benessere  organizzativo.    Rispondere  alle  domande  dovrebbe  richiedere  non più di 25-30 minuti.    Il  questionario  che  ti  sottoponiamo  fa  riferimento  agli  ultimi  diciotto  mesi  ed  è  finalizzato  a:  

• rilevare  le  opinioni  dei  dipendenti  rispetto  all’organizzazione  e  al  clima  lavorativo;  • identificare,   di   conseguenza,   possibili   azioni   per   il   miglioramento   delle   condizioni   generali   dei  

dipendenti  CNR    Le  indagini  sul  personale  rappresentano  un’importante  opportunità  per  acquisire  utili  informazioni  e  contribuire  al  miglioramento  delle  politiche  del  personale  della  nostra  amministrazione.    Ti  suggeriamo,  quindi,  di  rispondere  alle  domande  con  la  massima  franchezza  e  attenzione.    Ti ricordiamo che la compilazione del questionario è assolutamente anonima,   essendo   strutturato   in  modo  che  le  risposte  da  te  fornite  non  siano  riconducibili  alla  tua  persona.    I  dati  raccolti,  inoltre,  saranno  utilizzati  solo  in  forma  aggregata.  I   risultati  sui   livelli  di  benessere  nell’Ente  saranno  resi  pubblici,  ove  possibile,  suddivisi  per   i  diversi  profili  dei  rispondenti.   Per  qualsiasi  esigenza  informativa  e  comunicativa  è  disponibile  la  seguente  casella  di  posta: [email protected]

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 80

Questionario  sul  Benessere  organizzativo  nel  CNR  Indagine  13-­‐31  ottobre  2014  

2/12

AREA 1 – SENSO DI APPARTENZA E UTILITÀ SOCIALE DEL LAVORO

Nota: con la dicitura direttore/dirigente/responsabile si intendono il Direttore di Dipartimento e di Istituto per la rete scientifica, il Dirigente, il Direttore, il Responsabile degli Uffici (anche non dirigenziali) e il Responsabile delle Strutture di particolare rilievo per l’Amministrazione Centrale.

Quanto ti trovi d’accordo con le seguenti affermazioni?

(indicare una sola risposta per ciascuna affermazione) Per nulla

Poco

Abbastanza

Molto

a Sei contento/a di lavorare al CNR

b I valori e i comportamenti praticati nell’Ente sono coerenti con i tuoi valori personali

c Il tuo lavoro contribuisce allo sviluppo scientifico, culturale ed economico del Paese

d Consideri molto alto il tuo senso di appartenenza al CNR

e Se potessi, comunque cambieresti ente

Lavorare in un ente di ricerca suscita oggi in te un sentimento di: (indicare una sola risposta per ciascuna affermazione)

Per nulla

Poco

Abbastanza

Molto

a Orgoglio

b Indifferenza

c Sfiducia

d Responsabilità e Utilità

f Preoccupazione

Quanto ti trovi d’accordo con le seguenti affermazioni? (indicare una sola risposta per ciascuna affermazione)

Per nulla

Poco

Abbastanza

Molto

a E’ chiara l'utilità del tuo lavoro rispetto agli obiettivi del tuo istituto/ufficio

b E’ chiara l'utilità del tuo lavoro rispetto agli obiettivi del tuo gruppo di lavoro/gruppo di ricerca

c Gli aspetti burocratici frenano lo svolgimento del tuo lavoro

d Ricercatori e amministrativi collaborano al meglio nel lavoro di routine

e Gli amministrativi si rendono conto delle reali esigenze della ricerca

f La rete scientifica e l’amministrazione centrale sono due mondi del tutto distanti

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Allegato 1. Questionario 2014 81

Questionario  sul  Benessere  organizzativo  nel  CNR  Indagine  13-­‐31  ottobre  2014  

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Quanto ti trovi d’accordo con le seguenti affermazioni? (indicare una sola risposta per ciascuna affermazione)

Per nulla

Poco

Abbastanza

Molto

a Riesci a conciliare le esigenze di lavoro e le tue esigenze personali

b L’organizzazione del lavoro del tuo istituto/ufficio è compatibile con i tuoi impegni personali

c Riesci a conciliare le esigenze di lavoro e le tue esigenze familiari

d L’organizzazione del lavoro del tuo istituto/ufficio è compatibile con i tuoi impegni familiari

e Le esigenze familiari hanno forte influenza sul tuo percorso professionale e di carriera

f La conciliazione tra vita di lavoro e vita personale/familiare è per te fonte di benessere

Quali priorità dovrebbe avere, secondo te, il CNR per poter essere considerato socialmente responsabile? (E’ possibile dare fino a un max di 3 risposte in ordine di priorità) □ Corsi di formazione per i dipendenti □ Risparmio energetico

□ Supporto dei dipendenti esperti ai neoassunti

□ Inserimento dei disabili

□ Attenzione alle pari opportunità □ Attenzione alle tematiche ambientali

□ Orari flessibili, job sharing, telelavoro, part time

□ Azioni di supporto alla conciliazione tra vita familiare e vita professionale (asili nido aziendali o in convenzione, strutture di assistenza ai familiari disabili, ecc.)

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 82

Questionario  sul  Benessere  organizzativo  nel  CNR  Indagine  13-­‐31  ottobre  2014  

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AREA 2 - CONOSCENZA E COMUNICAZIONE DELLE INFORMAZIONI

Quanto ti trovi in accordo con le seguenti affermazioni? (indicare una sola risposta per ciascuna affermazione)

Per nulla

Poco

Abbastanza

Molto

a Tra colleghi si scambiano informazioni utili

b Quando hai bisogno di un’informazione sai a chi rivolgerti

c Chi ha un’informazione la mette a disposizione del gruppo di lavoro

d Il modo in cui circolano le informazioni nella tua struttura sono per te fonte di benessere (comunicazione interna)

e Avvengono scambi di comunicazione tra diversi gruppi di lavoro

f I flussi di comunicazione tra la rete scientifica e la struttura dell’Amministrazione centrale sono fonte di stress nel tuo lavoro quotidiano

g Le funzioni amministrative e quelle di ricerca operano per gli stessi scopi (innovazione scientifica, divulgazione, utilità sociale della ricerca)

Quanto ti trovi in accordo con le seguenti affermazioni? (indicare una sola risposta per ciascuna affermazione)

Per nulla

Poco

Abbastanza

Molto

a Conosci le strategie di Ente

b Condividi gli obiettivi strategici di Ente

c Sei coinvolto nella definizione degli obiettivi strategici dell’Ente

d Sono chiari i risultati ottenuti dall’Ente

e E’ chiaro il contributo del tuo lavoro al conseguimento degli obiettivi dell’Ente

Sei a conoscenza dell’avvenuta adozione del Piano della Performance 2014-2016? □ SI □ NO Se sì, da chi hai ricevuto l’informazione? □ Da comunicazione dell’Amministrazione Centrale □ Dal sito web istituzionale □ Dai colleghi □ Dalle organizzazioni sindacali □ Altro

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Allegato 1. Questionario 2014 83

Questionario  sul  Benessere  organizzativo  nel  CNR  Indagine  13-­‐31  ottobre  2014  

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Sei a conoscenza dell’avvenuta adozione del Programma per la Trasparenza 2014-2016? □ SI’ □ NO Se sì, da chi hai ricevuto l’informazione? □ Da una comunicazione dell’Amministrazione Centrale □ Dal sito web istituzionale □ Dai colleghi □ Dalle organizzazioni sindacali □ Altro Hai partecipato alla precedente indagine sul Benessere Organizzativo 2012 ? □SI : - Si, perché è importante monitorare periodicamente lo stato di benessere organizzativo

- Si, perché è giusto che i dipendenti facciano sentire la propria voce - Si, per curiosità

□NO:

- No, la reputo un’iniziativa poco importante - No, la mia partecipazione non incide sul benessere organizzativo - No, non ne ero a conoscenza

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Questionario  sul  Benessere  organizzativo  nel  CNR  Indagine  13-­‐31  ottobre  2014  

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AREA 3 - INDIVIDUO, GRUPPO, COMUNITÀ

Nota: con la dicitura direttore/dirigente/responsabile si intendono il Direttore di Dipartimento e di Istituto per la rete scientifica, il Dirigente, il Direttore, il Responsabile degli Uffici (anche non dirigenziali) e il Responsabile delle Strutture di particolare rilievo per l’Amministrazione Centrale.

Qual è il tuo attuale profilo/qualifica di inquadramento ?

□ Direttore di Istituto □ Direttore di Dipartimento □ Dirigente amministrativo □ Ricercatore □ Tecnologo □ Collaboratore tecnico E.R. □ Funzionario di amministrazione □ Collaboratore di amministrazione □ Operatore di amministrazione □ Operatore tecnico

Quanto ti trovi in accordo con le seguenti affermazioni? (indicare una sola risposta per ciascuna affermazione)

Per nulla

Poco

Abbastanza

Molto

a Sei soddisfatto del rapporto con i tuoi colleghi di lavoro

b Il clima tra le persone che lavorano nel tuo istituto/ufficio è collaborativo

c I tuoi colleghi si rendono disponibili ad aiutarti anche se non rientra nei loro compiti abituali

d Ti rendi disponibile ad aiutare i tuoi colleghi anche se non rientra nei tuoi compiti abituali

e Il clima del rapporto con i tuoi colleghi è per te fonte di benessere

Il rapporto con il tuo direttore/dirigente/responsabile è….? (indicare una sola risposta per ciascuna affermazione)

Per nulla

Poco

Abbastanza

Molto

a Formale

c Coinvolgente

d Gerarchico

e Produttivo

f Corretto (basato sulla stima personale)

g Conflittuale

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Allegato 1. Questionario 2014 85

Questionario  sul  Benessere  organizzativo  nel  CNR  Indagine  13-­‐31  ottobre  2014  

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AREA 4 – EQUITA’ ORGANIZZATIVA

Nota: con la dicitura direttore/dirigente/responsabile si intendono il Direttore di Dipartimento e di Istituto per la rete scientifica, il Dirigente, il Direttore, il Responsabile degli Uffici (anche non dirigenziali) e il Responsabile delle Strutture di particolare rilievo per l’Amministrazione Centrale.

Quanto, nelle scelte che ti riguardano, l’amministrazione presta attenzione a… (indicare una sola risposta per ciascuna affermazione)

Per nulla

Poco

Abbastanza

Molto

a L’organizzazione del lavoro favorisce lo scambio professionale

b Lo sviluppo professionale delle persone diversamente abili riceve un’attenzione specifica

c I meccanismi di carriera sono trasparenti e imparziali

d Le attività di formazione e aggiornamento proposte sono efficaci per lo sviluppo delle competenze professionali

Quanto ti trovi d’accordo con le seguenti affermazioni? (indicare una sola risposta per ciascuna affermazione)

Per nulla

Poco

Abbastanza

Molto

a Le attività che svolgi sono coerenti con il tuo profilo di inquadramento

b Le condizioni del tuo lavoro ti mettono in grado di applicare con soddisfazione le tue capacità

c Il tuo direttore/dirigente/responsabile coordina efficacemente l’attribuzione dei compiti tra i collaboratori

d Le tue responsabilità e il tuo carico di lavoro sono per te fonte di benessere

Il tuo impegno di lavoro abituale è….?

(indicare una sola risposta per ciascuna affermazione) Mai

Raramente

Qualche volta

Spesso

Molto spesso

a Bilanciato

b Pesante

c Poco

d Costante

e Variabile (saltuario, basato sulle emergenze)

f In linea con le mie competenze

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Questionario  sul  Benessere  organizzativo  nel  CNR  Indagine  13-­‐31  ottobre  2014  

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Rispetto alle esigenze del tuo lavoro trovi particolarmente stressante…. (indicare una sola risposta per ciascuna affermazione)

Mai

Raramente

Qualche volta

Spesso

Molto spesso

a Il sovraccarico di lavoro

b L'eccesso di comunicazioni non necessarie

c Le difficoltà dovute a scarsi finanziamenti

d Il lavoro poco interessante

e La carenza di incentivi

f La mancata o inadeguata assegnazione di compiti

g La carenza di informazioni pertinenti

h Il mancato coinvolgimento nelle decisioni

i Il clima pesante nei rapporti tra colleghi

l L’eccesso di burocrazia

Personalmente, nella tua esperienza lavorativa al CNR, sei

mai stato/stata oggetto di una delle seguenti azioni ? (indicare una sola risposta per ciascuna affermazione)

Mai

Raramente

Qualche volta

Spesso

Molto spesso

a Discriminazioni nei percorsi di carriera

b Esclusione non motivata da occasioni di formazione

c Mancato riconoscimento di contributi scientifici

d Ingiustizie nell’attribuzione di incarichi

e Ingiustizie nell'attribuzione di incentivi economici

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Allegato 1. Questionario 2014 87

Questionario  sul  Benessere  organizzativo  nel  CNR  Indagine  13-­‐31  ottobre  2014  

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AREA 5 – GRADO DI CONDIVISIONE DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE

Nota: con la dicitura direttore/dirigente/responsabile si intendono il Direttore di Dipartimento e di Istituto per la rete scientifica, il Dirigente, il Direttore, il Responsabile degli Uffici (anche non dirigenziali) e il Responsabile delle Strutture di particolare rilievo per l’Amministrazione Centrale.

Quanto ti trovi d’accordo con le seguenti affermazioni? (indicare una sola risposta per ciascuna affermazione)

Per nulla

Poco

Abbastanza

Molto

a Ritieni adeguato il sistema di valutazione della performance organizzativa nel CNR

b Ritieni adeguato il sistema di valutazione delle prestazioni individuali rispetto alle diverse qualifiche del personale CNR

c Gli obiettivi assegnati alla tua unità organizzativa (istituto/ufficio/struttura) sono adeguatamente illustrati e condivisi con il personale di afferenza

Quanto ti trovi d’accordo con le seguenti affermazioni? (indicare una sola risposta per ciascuna affermazione)

Per nulla

Poco

Abbastanza

Molto

a Sei sufficientemente coinvolto dal tuo direttore/dirigente/responsabile nel definire i compiti annuali e i risultati attesi dal tuo lavoro

b Ti sono stati assegnati uno o più compiti individuali (carichi di lavoro, assegnazione su progetti, ecc.) coerenti con gli obiettivi della struttura in cui lavori

c Ti sono stati assegnati uno o più compiti individuali (carichi di lavoro, assegnazione su progetti, ecc.) coerenti con le tue competenze

d Ritieni adeguato l’attuale sistema premiante (progressione economica, incentivi, indennità, ecc. ) rispetto al tuo profilo/livello

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Questionario  sul  Benessere  organizzativo  nel  CNR  Indagine  13-­‐31  ottobre  2014  

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SE SEI UN RICERCATORE O TECNOLOGO E SVOLGI PREVALENTEMENTE ATTIVITÀ DI RICERCA PASSA ALLA SEZIONE SUCCESSIVA (INFORMAZIONI GENERALI)

Quanto ti trovi d’accordo con le seguenti affermazioni? (indicare una sola risposta per ciascuna affermazione)

Per nulla

Poco

Abbastanza

Molto

a I criteri di valutazione della tua prestazione lavorativa ti vengono adeguatamente illustrati

b Sei correttamente informato sull’esito della valutazione del tuo lavoro

c Ritieni utile che l’amministrazione si doti di meccanismi di tutela e conciliazione in caso di disaccordo sugli esiti della valutazione individuale

d I risultati della valutazione ti aiutano veramente a migliorare la tua prestazione lavorativa

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Allegato 1. Questionario 2014 89

Questionario  sul  Benessere  organizzativo  nel  CNR  Indagine  13-­‐31  ottobre  2014  

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INFORMAZIONI GENERALI

1. Genere □ Donna □ Uomo 2. Età □ 18-30 □ 31-40 □ 41-50 □ 51-60 □ oltre 60 4. Titolo di studio più elevato conseguito □ Licenza di scuola elementare □ Licenza di scuola media □ Diploma di scuola secondaria superiore □ Diploma di laurea triennale □ Diploma di laurea magistrale 5.Titoli post laurea conseguiti (puoi scegliere più di una risposta) □ Nessuno □ Abilitazione professionale □ Dottorato di ricerca □ Master di I livello □ Master di II livello □ Specializzazione post laurea 6. Anzianità di lavoro al CNR (si considerino anche i periodi di contratto a tempo determinato) □ meno di 1 anno □ 1-5 anni □ 6-10 anni □ 11-20 anni □ oltre 21 anni

7. Tipo di attività svolta attualmente □ di ricerca □ di progettazione e/o gestione impianti, strumentazioni, servizi □ di supporto alla ricerca □ amministrativa (ambito organizzativo/gestionale) □ amministrativa (ambito giuridico/amministrativa) □ di supporto amministrativo 8. Struttura di afferenza: □ Sede Amministrativa Centrale □ Dipartimento □ Istituto □ Area di ricerca

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Questionario  sul  Benessere  organizzativo  nel  CNR  Indagine  13-­‐31  ottobre  2014  

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9. Sede istituto/ufficio di afferenza □ Abruzzo □ Basilicata □ Calabria □ Campania □ Emilia Romagna □ Friuli Venezia Giulia □ Lazio □ Liguria □ Lombardia □ Marche □ Molise □ Piemonte □ Puglia □ Sardegna □ Sicilia □ Toscana □ Trentino-Alto Adige □ Umbria □ Valle d'Aosta □ Veneto 10. Tipo di contratto □ Tempo indeterminato □ Tempo determinato 11. Part Time □ No □ Sì 13. Situazione familiare (possibile più di una risposta) □ Single □ Separato/divorziato □ Vedova/vedovo □ Sposato/a-convivente □ Con figli conviventi □ Con familiari anziani o non autosufficienti conviventi 14. Appartenenza ad una categoria protetta □ No □ Sì, specificare :

□ invalido/a civile □ invalido/a del lavoro □ invalido/a per servizio □ invalido di guerra □ non vedente □ non udente □ affetto/a da mutismo □ altro

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Allegato 2

Analisi bivariate 2014

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 93

1    

Benessere  Organizzativo  2.0  

   

Indagine  2014  sul  personale  dipendente  del  CNR      

Analis i  bivariate        

                 

     

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 94

2    

 ANALISI  BIVARIATE  

Indagine  sul  benessere  organizzativo  del  CNR  2014    

Introduzione    L’insieme  delle  analisi  presentate  mira  essenzialmente  all’individuazione  di  eventuali  relazioni  tra  le  

caratteristiche   di   base   dei   rispondenti   e   i   principali   fattori   di   benessere/malessere   organizzativo  operativizzati  nel  questionario:  

1. senso  di  appartenenza  e  utilità  del  lavoro;  2. circolazione  delle  informazioni;  3. clima  dei  rapporti;  4. modalità  di  gestione  del  personale;  5. responsabilità  e  carico  di  lavoro;  6. conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata;  7. conoscenza  e  condivisione  dei  sistemi  di  valutazione.  

Le  originali  variabili  continue,  per  la  costruzione  di  tavole  di  contingenza,  sono  state  ricondotte  a  tre  modalità:  benessere  (da  0,5  a  3),  neutralità  (da  -­‐0,5  a  +0,5)  e  malessere  (da  -­‐3  a  -­‐0,5).  Le  caratteristiche  di  base   considerate   ai   fini   dell’analisi   sono:   sesso,   classe   di   età,   titolo   di   studio,   attività   svolta,   anzianità   di  lavoro   al   CNR,   struttura   di   afferenza,   tipo   di   contratto,   part   time   ed   appartenenza   ad   una   categoria  protetta.  

Allo  scopo  di  non  complicare   la  presentazione  delle  tavole  si  riporta  di  seguito  una  tabella  sintetica  con  il  numero  e  la  percentuale  di  casi  mancanti  per  ciascun  incrocio  presentato.    

   Mancanti  

N   %  Circolazione  delle  informazioni  *  Anzianità  di  lavoro  al  CNR   91   5,20%  Circolazione  delle  informazioni  *  Appartenenza  ad  una  categoria  protetta   200   11,40%  Circolazione  delle  informazioni  *  Attività   92   5,30%  Circolazione  delle  informazioni  *  Classe  di  età   84   4,80%  Circolazione  delle  informazioni  *  Part  time   296   16,90%  Circolazione  delle  informazioni  *  Sede  istituto/ufficio  di  afferenza   40   4,3%  

Circolazione  delle  informazioni  *  Sesso   91   5,20%  Circolazione  delle  informazioni  *  Struttura  di  afferenza   86   4,90%  Circolazione  delle  informazioni  *  Tipo  di  contratto   98   5,60%  Circolazione  delle  informazioni  *  Titolo  di  studio   95   5,40%  Clima  dei  rapporti  *  Anzianità  di  lavoro  al  CNR   125   7,20%  Clima  dei  rapporti  *  Appartenenza  ad  una  categoria  protetta   230   13,20%  Clima  dei  rapporti  *  Attività   127   7,30%  Clima  dei  rapporti  *  Classe  di  età   118   6,80%  Clima  dei  rapporti  *  Part  time   320   18,30%  Clima  dei  rapporti  *  Sesso   124   7,10%  Clima  dei  rapporti  *  Struttura  di  afferenza   120   6,90%  Clima  dei  rapporti  *  Tipo  di  contratto   130   7,40%  Clima  dei  rapporti  *  Titolo  di  studio   129   7,40%  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  *  Anzianità  di  lavoro  al  CNR   55   3,10%  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  *  Appartenenza  ad  una  categoria  protetta   173   9,90%  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  *  Attività   57   3,30%  

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 95

3    

   Mancanti  

N   %  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  *  Classe  di  età   48   2,70%  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  *  Part  time   272   15,60%  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  *  Sede  istituto/ufficio  di  afferenza   18   1,9%  

Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  *  Sesso   55   3,10%  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  *  Struttura  di  afferenza   51   2,90%  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  *  Tipo  di  contratto   62   3,50%  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  *  Titolo  di  studio   59   3,40%  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  *  Anzianità  di  lavoro  al  CNR   184   10,50%  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  *  Appartenenza  ad  una  categoria  protetta   288   16,50%  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  *  Attività   184   10,50%  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  *  Classe  di  età   176   10,10%  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  *  Part  time   376   21,50%  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  *  Sesso   182   10,40%  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  *  Struttura  di  afferenza   175   10,00%  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  *  Tipo  di  contratto   188   10,80%  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  *  Titolo  di  studio   183   10,50%  Gestione  del  personale  *  Anzianità  di  lavoro  al  CNR   120   6,90%  Gestione  del  personale  *  Appartenenza  ad  una  categoria  protetta   223   12,80%  Gestione  del  personale  *  Attività   120   6,90%  Gestione  del  personale  *  Classe  di  età   112   6,40%  Gestione  del  personale  *  Part  time   316   18,10%  Gestione  del  personale  *  Sede  istituto/ufficio  di  afferenza   57   6,1%  

Gestione  del  personale  *  Sesso   119   6,80%  Gestione  del  personale  *  Struttura  di  afferenza   114   6,50%  Gestione  del  personale  *  Tipo  di  contratto   125   7,20%  Gestione  del  personale  *  Titolo  di  studio   119   6,80%  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  *  Anzianità  di  lavoro  al  CNR   123   7,00%  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  *  Appartenenza  ad  una  categoria  protetta   232   13,30%  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  *  Attività   123   7,00%  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  *  Classe  di  età   115   6,60%  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  *  Part  time   326   18,60%  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  *  Sesso   121   6,90%  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  *  Struttura  di  afferenza   117   6,70%  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  *  Tipo  di  contratto   126   7,20%  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  *  Titolo  di  studio   125   7,20%  Senso  di  appartenenza  *  Anzianità  di  lavoro  al  CNR   188   10,80%  Senso  di  appartenenza  *  Appartenenza  ad  una  categoria  protetta   285   16,30%  Senso  di  appartenenza  *  Attività   189   10,80%  Senso  di  appartenenza  *  Classe  di  età   182   10,40%  Senso  di  appartenenza  *  Part  time   372   21,30%  Senso  di  appartenenza  *  Sede  istituto/ufficio  di  afferenza   89   9,5%  

Senso  di  appartenenza  *  Sesso   188   10,80%  Senso  di  appartenenza  *  Struttura  di  afferenza   182   10,40%  Senso  di  appartenenza  *  Tipo  di  contratto   192   11,00%  Senso  di  appartenenza  *  Titolo  di  studio   191   10,90%  

 

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 96

4    

Le  tavole  riferite  al  titolo  di  studio  post  lauream  e  alla  situazione  familiare  riportano  il  conteggio  delle  risposte  e  le  percentuali  dei  casi  (essendo  riferite  a  domande  a  risposta  multipla).  

Nelle   tavole   riferite   alla   sede   dell’istituto   o   dell’ufficio   di   afferenza   si   analizzano   esclusivamente   le  regioni  con  più  di  150  rispondenti   (Lazio,  Toscana,  Lombardia,  Campania),   in   rapporto  al  benessere  circa:  senso   di   appartenenza,   circolazione   delle   informazioni,   conciliazione   lavoro-­‐vita   privata,   gestione   del  personale.  

In   alcuni   casi   oltre   alle   tavole   bivariate   sono   presentate   delle   tavole   trivariate,   mirate  all’approfondimento  di  questioni  specifiche:  la  conciliazione  vita-­‐lavoro  in  rapporto  alla  situazione  familiare  e   al   genere   e   alla   situazione   familiare   e   all’età;   la   gestione   del   personale   in   base   al   tipo   di   contratto   e  anzianità;   il   tipo   di   contratto   in   base   all’età   anagrafica   e   all’attività   e   all’   età   anagrafica   e   la   struttura   di  afferenza.  

Oltre  alle  tavole  di  contingenza  vengono  presentati  dei  profili  sintetici  che  riportano  i  valori  medi  su  ciascun   indice  di  benessere/malessere  (calcolati  sulla  originale  variabile  continua  con  campo  di  variazione  da  -­‐3  a  +3)  per  ciascuna  modalità  delle  variabili  di  base.        

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 97

5    

1. Senso  di  appartenenza  e  uti l i tà  del   lavoro        

   Sesso  

Totale  Donna   Uomo  Senso  di  appartenenza   Malessere   68   107   175  

9,0%   13,3%   11,2%  Neutralità   285   246   531  

37,8%   30,5%   34,0%  Benessere   400   454   854  

53,1%   56,3%   54,7%  Totale   753   807   1560  

100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   13,117   Sig.   0,001  

     

   Classe  di  età  

Totale  18-­‐30   31-­‐40   41-­‐50   51-­‐60   Oltre  60  Senso  di  appartenenza   Malessere   3   31   74   61   7   176  

12,0%   9,5%   11,8%   11,8%   9,5%   11,2%  Neutralità   6   113   227   170   17   533  

24,0%   34,6%   36,3%   33,0%   23,0%   34,0%  Benessere   16   183   324   284   50   857  

64,0%   56,0%   51,8%   55,1%   67,6%   54,7%  Totale   25   327   625   515   74   1566  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   9,717   Sig.   0,285  

           

   

Titolo  di  studio  

Totale  Licenza  di  

scuola  media  

Diploma  di  scuola  

secondaria  superiore  

Diploma  di  laurea  

triennale  

Diploma  di  laurea  

specialistica  Senso  di  appartenenza   Malessere   0   36   0   137   173  

0,0%   10,2%   0,0%   12,0%   11,1%  Neutralità   5   95   17   409   526  

23,8%   27,0%   40,5%   35,8%   33,8%  Benessere   16   221   25   596   858  

76,2%   62,8%   59,5%   52,2%   55,1%  Totale   21   352   42   1142   1557  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   22,805   Sig.   0,001  

                     

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 98

6    

   

Titolo  post  lauream  

Totale  Nessuno  Abilitazione  professionale  

Dottorato  di  ricerca  

Master  di  I  livello  

Master  di  II  livello  

Specializzazione  post  lauream  

Senso  di  appartenenza  

Malessere   12   48   59   8   12   27   122  

4,5%   11,2%   10,2%   16,7%   16,7%   11,7%      Neutralità   87   151   214   13   24   80   397  

32,8%   35,3%   37,0%   27,1%   33,3%   34,8%      Benessere   166   229   305   27   36   123   597  

62,6%   53,5%   52,8%   56,3%   50,0%   53,5%      Totale   265   428   578   48   72   230   1116  

Percentuali  e  totali  sono  basati  sui  rispondenti.  

   

   

Attività  

Totale  

Funzioni  di  ricerca  e  

supporto  alla  ricerca  

Funzioni  amministrative  e  di  

supporto  all'amministrazione  

Senso  di  appartenenza   Malessere   151   25   176  12,1%   8,1%   11,3%  

Neutralità   442   88   530  35,3%   28,7%   34,0%  

Benessere   659   194   853  52,6%   63,2%   54,7%  

Totale   1252   307   1559  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   11,569   Sig.   0,003      

 

   

Anzianità  di  lavoro  al  CNR  

Totale  Meno  di  5  

anni   Da  6  a  10  anni  Da  11  a  20  

anni   Oltre  21  anni  Senso  di  appartenenza   Malessere   32   26   64   54   176  

10,2%   11,0%   11,9%   11,5%   11,3%  Neutralità   87   84   209   151   531  

27,6%   35,4%   38,7%   32,3%   34,0%  Benessere   196   127   267   263   853  

62,2%   53,6%   49,4%   56,2%   54,7%  Totale   315   237   540   468   1560  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   14,624   Sig.   0,023  

                         

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 99

7    

   

Struttura  di  afferenza  

Totale  

Sede  Amministrativa  

Centrale   Dipartimento   Istituto  Area  di  Ricerca  

Senso  di  appartenenza   Malessere   16   9   144   4   173  15,5%   23,7%   10,5%   7,1%   11,0%  

Neutralità   33   7   479   14   533  32,0%   18,4%   35,0%   25,0%   34,0%  

Benessere   54   22   746   38   860  52,4%   57,9%   54,5%   67,9%   54,9%  

Totale   103   38   1369   56   1566  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   14,971   Sig.   0,020          

 

   

Tipo  di  contratto  

Totale  Tempo  

determinato  Tempo  

indeterminato  Senso  di  appartenenza   Malessere   13   162   175  

6,7%   11,9%   11,2%  Neutralità   55   477   532  

28,4%   35,0%   34,2%  Benessere   126   723   849  

64,9%   53,1%   54,6%  Totale   194   1362   1556  

100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   10,664   Sig.   0,005  

     

   Part  time  

Totale  No   Sì  Senso  di  appartenenza   Malessere   154   2   156  

11,4%   7,1%   11,3%  Neutralità   450   12   462  

33,4%   42,9%   33,6%  Benessere   744   14   758  

55,2%   50,0%   55,1%  Totale   1348   28   1376  

100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   1,311   Sig.   0,519  

                         

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 100

8    

   

Situazione  familiare  

Totale  Single  

Separato/Divorziato  

Vedovo/Vedova  

Sposato/a  -­‐  

Convivente  

Con  figli  conviven

ti  

Con  familiari  anziani  o  non  autosufficienti  conviventi  

Senso  di  appartenenza  

Malessere   37   13   1   121   80   12   174  

12,7%   11,2%   7,1%   10,7%   10,1%   12,9%      Neutralità   105   30   7   383   280   31   528  

36,1%   25,9%   50,0%   33,8%   35,3%   33,3%      Benessere   149   73   6   628   434   50   850  

51,2%   62,9%   42,9%   55,5%   54,7%   53,8%      Totale   291   116   14   1132   794   93   1552  

Percentuali  e  totali  sono  basati  sui  rispondenti.  

   

   

Appartenenza  ad  una  categoria  protetta  

Totale  No  

Sì,  invalido/a  civile  

Sì,  invalido/a  del  lavoro  

Non  vedente  

Non  udente  

Affetto/a  da  

mutismo   Altro  Senso  di  appartenenza   Malessere   154   12  

 1  

 1  

 168  

11,2%   18,2%    

50,0%    

100,0%    

11,5%  Neutralità   476   17  

   1  

 5   499  

34,5%   25,8%      

50,0%    

41,7%   34,1%  Benessere   749   37   1   1   1  

 7   796  

54,3%   56,1%   100,0%   50,0%   50,0%    

58,3%   54,4%  Totale   1379   66   1   2   2   1   12   1463  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   17,968   Sig.   0,117  

               

   

Sede  istituto/ufficio  di  afferenza  

Totale  Campania   Lazio   Lombardia   Toscana  Senso  di  appartenenza  

Malessere   20   43   13   26   102  11,6%   13,4%   8,5%   13,2%   12,1%  

Neutralità   53   109   60   63   285  30,6%   34,1%   39,2%   32,0%   33,8%  

Benessere   100   168   80   108   456  57,8%   52,5%   52,3%   54,8%   54,1%  

Totale   173   320   153   197   843  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   5,094   Sig.   0,532          

     

     

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 101

9    

2. Circolazione  del le   informazioni        

   Sesso  

Totale  Donna   Uomo  Circolazione  delle  informazioni  

Malessere   308   304   612  37,6%   36,3%   36,9%  

Neutralità   376   378   754  45,9%   45,1%   45,5%  

Benessere   135   156   291  16,5%   18,6%   17,6%  

Totale   819   838   1657  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   1,329   Sig.   0,514      

 

   Classe  di  età  

Totale  18-­‐30   31-­‐40   41-­‐50   51-­‐60   Oltre  60  Circolazione  delle  informazioni  

Malessere   5   123   238   224   25   615  20,0%   37,0%   36,5%   39,4%   29,1%   37,0%  

Neutralità   14   147   297   250   46   754  56,0%   44,3%   45,6%   43,9%   53,5%   45,3%  

Benessere   6   62   117   95   15   295  24,0%   18,7%   17,9%   16,7%   17,4%   17,7%  

Totale   25   332   652   569   86   1664  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   7,633   Sig.   0,470            

 

   

Titolo  di  studio  

Totale  Licenza  di  

scuola  media  

Diploma  di  scuola  

secondaria  superiore  

Diploma  di  laurea  

triennale  

Diploma  di  laurea  

specialistica  Circolazione  delle  informazioni  

Malessere   2   115   16   476   609  11,1%   29,6%   35,6%   39,6%   36,8%  

Neutralità   10   177   22   541   750  55,6%   45,5%   48,9%   45,0%   45,4%  

Benessere   6   97   7   184   294  33,3%   24,9%   15,6%   15,3%   17,8%  

Totale   18   389   45   1201   1653  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   29,810   Sig.   0,000          

             

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 102

10    

   

Titolo  post  lauream  

Totale  Nessuno  Abilitazione  professionale  

Dottorato  di  ricerca  

Master  di  I  livello  

Master  di  II  livello  

Specializzazione  post  lauream  

Circolazione  delle  informazioni  

Malessere   76   187   246   21   29   108   462  

26,5%   41,5%   41,0%   38,2%   39,7%   44,8%      Neutralità   138   208   263   23   34   96   521  

48,1%   46,1%   43,8%   41,8%   46,6%   39,8%      Benessere   73   56   91   11   10   37   191  

25,4%   12,4%   15,2%   20,0%   13,7%   15,4%      Totale   287   451   600   55   73   241   1174  

Percentuali  e  totali  sono  basati  sui  rispondenti.  

   

   

Attività  

Totale  

Funzioni  di  ricerca  e  

supporto  alla  ricerca  

Funzioni  amministrative  e  di  

supporto  all'amministrazione  

Circolazione  delle  informazioni  

Malessere   534   78   612  40,5%   23,2%   37,0%  

Neutralità   587   164   751  44,5%   48,8%   45,4%  

Benessere   199   94   293  15,1%   28,0%   17,7%  

Totale   1320   336   1656  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   47,844   Sig.   0,000      

 

   

Anzianità  di  lavoro  al  CNR  

Totale  Meno  di  5  

anni   Da  6  a  10  anni  Da  11  a  20  

anni   Oltre  21  anni  Circolazione  delle  informazioni  

Malessere   107   94   225   189   615  32,8%   39,0%   39,6%   36,2%   37,1%  

Neutralità   146   101   260   246   753  44,8%   41,9%   45,8%   47,1%   45,4%  

Benessere   73   46   83   87   289  22,4%   19,1%   14,6%   16,7%   17,4%  

Totale   326   241   568   522   1657  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   11,696   Sig.   0,069          

                 

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 102 13/04/15 16.12

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 103

11    

   

Struttura  di  afferenza  

Totale  

Sede  Amministrativa  

Centrale   Dipartimento   Istituto  Area  di  Ricerca  

Circolazione  delle  informazioni  

Malessere   35   17   542   19   613  33,7%   45,9%   37,1%   31,1%   36,9%  

Neutralità   49   16   657   32   754  47,1%   43,2%   45,0%   52,5%   45,4%  

Benessere   20   4   261   10   295  19,2%   10,8%   17,9%   16,4%   17,7%  

Totale   104   37   1460   61   1662  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   3,720   Sig.   0,714          

 

   

Tipo  di  contratto  

Totale  Tempo  

determinato  Tempo  

indeterminato  Circolazione  delle  informazioni  

Malessere   61   548   609  30,7%   37,8%   36,9%  

Neutralità   91   658   749  45,7%   45,3%   45,4%  

Benessere   47   245   292  23,6%   16,9%   17,7%  

Totale   199   1451   1650  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   6,888   Sig.   0,032      

 

   Part  time  

Totale  No   Sì  Circolazione  delle  informazioni  

Malessere   513   12   525  36,1%   37,5%   36,2%  

Neutralità   641   18   659  45,1%   56,3%   45,4%  

Benessere   266   2   268  18,7%   6,3%   18,5%  

Totale   1420   32   1452  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   3,509   Sig.   0,173      

                     

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 103 13/04/15 16.12

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 104

12    

   

Situazione  familiare  

Totale  Single  

Separato/Divorziato  

Vedovo/Vedova  

Sposato/a  -­‐  Convivente  

Con  figli  conviventi  

Con  familiari  anziani  o  non  autosufficienti  conviventi  

Circolazione  delle  informazioni  

Malessere   112   50   7   444   324   35   608  

36,5%   37,6%   41,2%   37,3%   39,0%   34,3%      Neutralità   127   57   10   545   367   52   748  

41,4%   42,9%   58,8%   45,8%   44,2%   51,0%      Benessere   68   26  

 202   140   15   291  

22,1%   19,5%    

17,0%   16,8%   14,7%      Totale   307   133   17   1191   831   102   1647  

Percentuali  e  totali  sono  basati  sui  rispondenti.  

   

   

Appartenenza  ad  una  categoria  protetta  

Totale  No  

Sì,  invalido/a  civile  

Sì,  invalido/a  del  lavoro  

Non  vedente  

Non  udente  

Affetto/a  da  

mutismo   Altro  Circolazione  delle  informazioni  

Malessere   541   25   1        

4   571  37,1%   34,7%   100,0%  

     30,8%   36,9%  

Neutralità   664   27    

1   2   1   6   701  45,5%   37,5%  

 100,0%   100,0%   100,0%   46,2%   45,3%  

Benessere   253   20          

3   276  17,4%   27,8%  

       23,1%   17,8%  

Totale   1458   72   1   1   2   1   13   1548  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   12,157   Sig.   0,433                

 

   Sede  istituto/ufficio  di  afferenza  

Totale  Campania   Lazio   Lombardia   Toscana  Circolazione  delle  informazioni   Malessere  

63   117   63   71   314  

34,8%   34,2%   38,9%   34,3%   35,2%  

Neutralità  77   162   73   92   404  

42,5%   47,4%   45,1%   44,4%   45,3%  

Benessere  41   63   26   44   174  

22,7%   18,4%   16,0%   21,3%   19,5%  

Totale  181   342   162   207   892  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   3,882   Sig.   0,692                  

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 104 13/04/15 16.12

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 105

13    

3. Clima  dei  rapporti        

   Sesso  

Totale  Donna   Uomo  Clima  dei  rapporti   Malessere   106   116   222  

13,4%   14,0%   13,7%  Neutralità   250   226   476  

31,5%   27,2%   29,3%  Benessere   437   489   926  

55,1%   58,8%   57,0%  Totale   793   831   1624  

100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   3,693   Sig.   0,158  

     

   Classe  di  età  

Totale  18-­‐30   31-­‐40   41-­‐50   51-­‐60   Oltre  60  Clima  dei  rapporti   Malessere   3   37   94   80   9   223  

12,0%   11,2%   14,4%   14,7%   11,3%   13,7%  Neutralità   2   115   185   145   30   477  

8,0%   34,7%   28,4%   26,7%   37,5%   29,3%  Benessere   20   179   372   318   41   930  

80,0%   54,1%   57,1%   58,6%   51,3%   57,1%  Totale   25   331   651   543   80   1630  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   16,625   Sig.   0,034  

           

   

Titolo  di  studio  

Totale  Licenza  di  

scuola  media  

Diploma  di  scuola  

secondaria  superiore  

Diploma  di  laurea  

triennale  

Diploma  di  laurea  

specialistica  Clima  dei  rapporti   Malessere   1   38   10   172   221  

5,3%   10,2%   21,7%   14,5%   13,7%  Neutralità   3   83   9   380   475  

15,8%   22,4%   19,6%   32,1%   29,3%  Benessere   15   250   27   631   923  

78,9%   67,4%   58,7%   53,3%   57,0%  Totale   19   371   46   1183   1619  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   30,401   Sig.   0,000  

                     

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 105 13/04/15 16.12

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 106

14    

   

Titolo  post  lauream  

Totale  Nessuno  Abilitazione  professionale  

Dottorato  di  ricerca  

Master  di  I  livello  

Master  di  II  livello  

Specializzazione  post  lauream  

Clima  dei  rapporti  

Malessere   30   75   91   8   7   39   169  

10,9%   16,9%   15,3%   14,8%   9,9%   16,4%      Neutralità   84   147   175   14   24   78   361  

30,5%   33,1%   29,5%   25,9%   33,8%   32,8%      Benessere   161   222   328   32   40   121   626  

58,5%   50,0%   55,2%   59,3%   56,3%   50,8%      Totale   275   444   594   54   71   238   1156  

Percentuali  e  totali  sono  basati  sui  rispondenti.  

   

   

Attività  

Totale  

Funzioni  di  ricerca  e  

supporto  alla  ricerca  

Funzioni  amministrative  e  di  

supporto  all'amministrazione  

Clima  dei  rapporti   Malessere   198   24   222  15,3%   7,3%   13,7%  

Neutralità   402   74   476  31,1%   22,6%   29,4%  

Benessere   694   229   923  53,6%   70,0%   56,9%  

Totale   1294   327   1621  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   30,738   Sig.   0,000      

 

   

Anzianità  di  lavoro  al  CNR  

Totale  Meno  di  5  

anni   Da  6  a  10  anni  Da  11  a  20  

anni   Oltre  21  anni  Clima  dei  rapporti   Malessere   37   30   80   75   222  

11,6%   12,2%   14,1%   15,2%   13,7%  Neutralità   85   79   179   133   476  

26,7%   32,1%   31,6%   27,0%   29,3%  Benessere   196   137   307   285   925  

61,6%   55,7%   54,2%   57,8%   57,0%  Totale   318   246   566   493   1623  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   7,717   Sig.   0,260  

                         

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 106 13/04/15 16.12

Page 107: Benessere Organizzativo 2015 v7.indd 1 13/04/15 16 - cnr.it · del cambiamento organizzativo, che riguarda sempre di più l’interazione tra le diverse variabili interne all’azienda,

Allegato 2. Analisi bivariate 2014 107

15    

   

Struttura  di  afferenza  

Totale  

Sede  Amministrativa  

Centrale   Dipartimento   Istituto  Area  di  Ricerca  

Clima  dei  rapporti   Malessere   8   8   199   6   221  7,8%   21,1%   13,9%   10,2%   13,6%  

Neutralità   45   13   409   12   479  44,1%   34,2%   28,6%   20,3%   29,4%  

Benessere   49   17   821   41   928  48,0%   44,7%   57,5%   69,5%   57,0%  

Totale   102   38   1429   59   1628  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   18,522   Sig.   0,005          

 

   

Tipo  di  contratto  

Totale  Tempo  

determinato  Tempo  

indeterminato  Clima  dei  rapporti   Malessere   19   200   219  

9,5%   14,1%   13,5%  Neutralità   50   427   477  

25,0%   30,1%   29,5%  Benessere   131   791   922  

65,5%   55,8%   57,0%  Totale   200   1418   1618  

100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   7,204   Sig.   0,027  

     

   Part  time  

Totale  No   Sì  Clima  dei  rapporti   Malessere   196   3   199  

14,1%   9,1%   13,9%  Neutralità   395   10   405  

28,3%   30,3%   28,4%  Benessere   804   20   824  

57,6%   60,6%   57,7%  Totale   1395   33   1428  

100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   ,663   Sig.   0,718  

                         

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 107 13/04/15 16.12

Page 108: Benessere Organizzativo 2015 v7.indd 1 13/04/15 16 - cnr.it · del cambiamento organizzativo, che riguarda sempre di più l’interazione tra le diverse variabili interne all’azienda,

Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 108

16    

   

Situazione  familiare  

Totale  Single   Separato/Divorziato   Vedovo/Vedova  Sposato/a  -­‐  Convivente  

Con  figli  conviventi  

Con  familiari  anziani  o  non  autosufficienti  conviventi  

Clima  dei  rapporti  

Malessere   43   13   5   162   112   17   219  

14,1%   10,1%   33,3%   13,9%   13,7%   17,9%      

Neutralità   106   40   4   323   226   22   473  

34,6%   31,0%   26,7%   27,7%   27,7%   23,2%      

Benessere   157   76   6   681   478   56   921  

51,3%   58,9%   40,0%   58,4%   58,6%   58,9%      

Totale   306   129   15   1166   816   95   1613  

Percentuali  e  totali  sono  basati  sui  rispondenti.  

     

   

Appartenenza  ad  una  categoria  protetta  

Totale  No  

Sì,  invalido/a  civile  

Sì,  invalido/a  del  lavoro  

Non  vedente  

Non  udente  

Affetto/a  da  

mutismo   Altro  Clima  dei  rapporti   Malessere   199   10  

 1  

     210  

13,9%   13,9%    

50,0%        

13,8%  Neutralità   412   17  

     1   6   436  

28,9%   23,6%        

100,0%   50,0%   28,7%  Benessere   817   45   1   1   2  

 6   872  

57,2%   62,5%   100,0%   50,0%   100,0%    

50,0%   57,4%  Totale   1428   72   1   2   2   1   12   1518  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   11,864   Sig.   0,457  

                 

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 108 13/04/15 16.12

Page 109: Benessere Organizzativo 2015 v7.indd 1 13/04/15 16 - cnr.it · del cambiamento organizzativo, che riguarda sempre di più l’interazione tra le diverse variabili interne all’azienda,

Allegato 2. Analisi bivariate 2014 109

17    

4. Modalità  di  gest ione  del  personale        

   Sesso  

Totale  Donna   Uomo  Gestione  del  personale   Malessere   202   174   376  

25,4%   20,8%   23,1%  Neutralità   229   229   458  

28,8%   27,4%   28,1%  Benessere   363   432   795  

45,7%   51,7%   48,8%  Totale   794   835   1629  

100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   7,046   Sig.   0,030  

     

   Classe  di  età  

Totale  18-­‐30   31-­‐40   41-­‐50   51-­‐60   Oltre  60  Gestione  del  personale   Malessere   4   63   143   148   22   380  

16,0%   18,8%   22,3%   26,9%   26,2%   23,2%  Neutralità   3   86   172   170   28   459  

12,0%   25,6%   26,9%   30,9%   33,3%   28,1%  Benessere   18   187   325   233   34   797  

72,0%   55,7%   50,8%   42,3%   40,5%   48,7%  Totale   25   336   640   551   84   1636  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   25,345   Sig.   0,001  

           

   

Titolo  di  studio  

Totale  Licenza  di  

scuola  media  

Diploma  di  scuola  

secondaria  superiore  

Diploma  di  laurea  

triennale  

Diploma  di  laurea  

specialistica  Gestione  del  personale   Malessere   4   77   16   281   378  

17,4%   19,7%   35,6%   24,0%   23,2%  Neutralità   8   119   7   323   457  

34,8%   30,4%   15,6%   27,6%   28,1%  Benessere   11   195   22   566   794  

47,8%   49,9%   48,9%   48,4%   48,7%  Totale   23   391   45   1170   1629  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   9,593   Sig.   0,143  

                     

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 109 13/04/15 16.12

Page 110: Benessere Organizzativo 2015 v7.indd 1 13/04/15 16 - cnr.it · del cambiamento organizzativo, che riguarda sempre di più l’interazione tra le diverse variabili interne all’azienda,

Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 110

18    

   

Titolo  post  lauream  

Totale  Nessuno  Abilitazione  professionale  

Dottorato  di  ricerca  

Master  di  I  livello  

Master  di  II  livello  

Specializzazione  post  lauream  

Gestione  del  personale  

Malessere   65   104   118   13   17   65   261  

23,0%   23,4%   20,4%   24,1%   24,3%   27,3%      Neutralità   74   128   145   14   24   71   324  

26,1%   28,8%   25,0%   25,9%   34,3%   29,8%      Benessere   144   212   316   27   29   102   562  

50,9%   47,7%   54,6%   50,0%   41,4%   42,9%      Totale   283   444   579   54   70   238   1147  

Percentuali  e  totali  sono  basati  sui  rispondenti.  

     

   

Attività  

Totale  

Funzioni  di  ricerca  e  

supporto  alla  ricerca  

Funzioni  amministrative  e  di  

supporto  all'amministrazione  

Gestione  del  personale   Malessere   301   76   377  23,5%   22,0%   23,2%  

Neutralità   359   98   457  28,0%   28,3%   28,1%  

Benessere   622   172   794  48,5%   49,7%   48,8%  

Totale   1282   346   1628  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   ,359   Sig.   0,836      

 

   

Anzianità  di  lavoro  al  CNR  

Totale  Meno  di  5  

anni   Da  6  a  10  anni  Da  11  a  20  

anni   Oltre  21  anni  Gestione  del  personale   Malessere   53   57   126   143   379  

16,0%   23,4%   22,9%   28,5%   23,3%  Neutralità   73   56   173   154   456  

22,0%   23,0%   31,4%   30,7%   28,0%  Benessere   206   131   252   204   793  

62,0%   53,7%   45,7%   40,7%   48,7%  Totale   332   244   551   501   1628  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   44,689   Sig.   0,000  

                       

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 111

19    

   

Struttura  di  afferenza  

Totale  

Sede  Amministrativa  

Centrale   Dipartimento   Istituto  Area  di  Ricerca  

Gestione  del  personale   Malessere   29   16   322   10   377  27,1%   42,1%   22,5%   16,9%   23,1%  

Neutralità   31   7   401   21   460  29,0%   18,4%   28,0%   35,6%   28,2%  

Benessere   47   15   707   28   797  43,9%   39,5%   49,4%   47,5%   48,8%  

Totale   107   38   1430   59   1634  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   11,680   Sig.   0,069          

 

   

Tipo  di  contratto  

Totale  Tempo  

determinato  Tempo  

indeterminato  Gestione  del  personale   Malessere   31   344   375  

15,3%   24,2%   23,1%  Neutralità   39   417   456  

19,3%   29,3%   28,1%  Benessere   132   660   792  

65,3%   46,4%   48,8%  Totale   202   1421   1623  

100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   25,301   Sig.   0,000  

     

Tipo  di  contratto  

Anzianità  di  lavoro  al  CNR  

Totale  Meno  di  5  

anni  Da  6  a  10  anni  

Da  11  a  20  anni  

Oltre  21  anni  

Tempo  determinato  

Gestione  del  personale  

Malessere  16   7   7   1   31  

12,70%   14,60%   36,80%   16,70%   15,60%  

Neutralità  22   12   3   2   39  

17,46%   25,00%   15,80%   33,30%   19,60%  

Benessere  88   29   9   3   129  

69,84%   60,40%   47,40%   50,00%   64,80%  

Totale  126   48   19   6   199  

100,00%   100,00%   100,00%   100,00%   100,00%  

Tempo  indeterminato  

Gestione  del  personale  

Malessere  36   48   119   140   343  

17,56%   25,00%   22,40%   28,90%   24,30%  

Neutralità  51   43   170   149   413  

24,88%   22,40%   32,00%   30,70%   29,20%  

Benessere  118   101   242   196   657  

57,56%   52,60%   45,60%   40,40%   46,50%  

Totale  205   192   531   485   1413  

100,00%   100,00%   100,00%   100,00%   100,00%  

   

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 112

20    

   Part  time  

Totale  No   Sì  Gestione  del  personale   Malessere   323   8   331  

23,1%   25,0%   23,1%  Neutralità   388   10   398  

27,7%   31,3%   27,8%  Benessere   689   14   703  

49,2%   43,8%   49,1%  Totale   1400   32   1432  

100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   ,381   Sig.   0,826  

     

   

Situazione  familiare  

Totale  Single  

Separato/Divorziato  

Vedovo/Vedova  

Sposato/a  -­‐  Convivente  

Con  figli  conviventi  

Con  familiari  anziani  o  non  autosufficienti  conviventi  

Gestione  del  personale  

Malessere   78   32   5   260   193   34   374  

25,3%   24,6%   29,4%   22,3%   23,7%   33,0%      Neutralità   84   37   6   337   218   27   458  

27,3%   28,5%   35,3%   28,9%   26,7%   26,2%      Benessere   146   61   6   571   405   42   791  

47,4%   46,9%   35,3%   48,9%   49,6%   40,8%      Totale   308   130   17   1168   816   103   1623  

Percentuali  e  totali  sono  basati  sui  rispondenti.  

   

   

Appartenenza  ad  una  categoria  protetta  

Totale  No  

Sì,  invalido/a  civile  

Sì,  invalido/a  del  lavoro  

Non  vedente  

Non  udente  

Affetto/a  da  

mutismo   Altro  Gestione  del  personale   Malessere   333   17  

       2   352  

23,3%   22,1%          

15,4%   23,1%  Neutralità   390   26  

 2   1   1   6   426  

27,3%   33,8%    

100,0%   50,0%   100,0%   46,2%   27,9%  Benessere   706   34   1  

 1  

 5   747  

49,4%   44,2%   100,0%    

50,0%    

38,5%   49,0%  Totale   1429   77   1   2   2   1   13   1525  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  Chi-­‐quadrato  di  Pearson   13,395   Sig.   0,341  

                               

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 113

21    

   

Sede  istituto/ufficio  di  afferenza  

Totale  Campania   Lazio   Lombardia   Toscana  Gestione  del  personale  

Malessere   37   91   31   43   202  20,9%   26,6%   20,1%   21,3%   23,1%  

Neutralità   58   74   41   46   219  32,8%   21,6%   26,6%   22,8%   25,0%  

Benessere   82   177   82   113   454  46,3%   51,8%   53,2%   55,9%   51,9%  

Totale   177   342   154   202   875  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   11,194   Sig.   0,083                  

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 113 13/04/15 16.12

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 114

22    

5. Responsabi l i tà  e  carico  di   lavoro        

   Sesso  

Totale  Donna   Uomo  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Malessere   153   164   317  19,0%   20,0%   19,5%  

Neutralità   402   385   787  49,9%   46,9%   48,4%  

Benessere   251   272   523  31,1%   33,1%   32,1%  

Totale   806   821   1627  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   1,454   Sig.   0,483      

 

   Classe  di  età  

Totale  18-­‐30   31-­‐40   41-­‐50   51-­‐60   Oltre  60  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Malessere   3   47   132   124   12   318  12,0%   14,4%   20,6%   22,4%   14,0%   19,5%  

Neutralità   14   185   304   240   44   787  56,0%   56,6%   47,4%   43,3%   51,2%   48,2%  

Benessere   8   95   205   190   30   528  32,0%   29,1%   32,0%   34,3%   34,9%   32,3%  

Totale   25   327   641   554   86   1633  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   19,246   Sig.   0,014            

 

   

Titolo  di  studio  

Totale  Licenza  di  

scuola  media  

Diploma  di  scuola  

secondaria  superiore  

Diploma  di  laurea  

triennale  

Diploma  di  laurea  

specialistica  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Malessere   1   62   8   241   312  4,5%   15,7%   18,2%   20,7%   19,2%  

Neutralità   8   180   27   570   785  36,4%   45,7%   61,4%   49,0%   48,4%  

Benessere   13   152   9   352   526  59,1%   38,6%   20,5%   30,3%   32,4%  

Totale   22   394   44   1163   1623  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   22,267   Sig.   0,001          

             

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 114 13/04/15 16.12

Page 115: Benessere Organizzativo 2015 v7.indd 1 13/04/15 16 - cnr.it · del cambiamento organizzativo, che riguarda sempre di più l’interazione tra le diverse variabili interne all’azienda,

Allegato 2. Analisi bivariate 2014 115

23    

   

Titolo  post  lauream  

Totale  Nessuno  Abilitazione  professionale  

Dottorato  di  ricerca  

Master  di  I  livello  

Master  di  II  livello  

Specializzazione  post  lauream  

Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Malessere   40   98   115   17   10   58   234  

13,9%   22,1%   20,0%   30,9%   14,9%   24,7%      Neutralità   132   214   281   25   41   100   554  

46,0%   48,3%   49,0%   45,5%   61,2%   42,6%      Benessere   115   131   178   13   16   77   357  

40,1%   29,6%   31,0%   23,6%   23,9%   32,8%      Totale   287   443   574   55   67   235   1145  

Percentuali  e  totali  sono  basati  sui  rispondenti.  

   

   

Attività  

Totale  

Funzioni  di  ricerca  e  

supporto  alla  ricerca  

Funzioni  amministrative  e  di  

supporto  all'amministrazione  

Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Malessere   264   53   317  20,6%   15,5%   19,5%  

Neutralità   615   168   783  47,9%   49,3%   48,2%  

Benessere   405   120   525  31,5%   35,2%   32,3%  

Totale   1284   341   1625  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   4,693   Sig.   0,096      

 

   

Anzianità  di  lavoro  al  CNR  

Totale  Meno  di  5  

anni   Da  6  a  10  anni  Da  11  a  20  

anni   Oltre  21  anni  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Malessere   51   46   118   102   317  15,9%   19,2%   21,3%   20,0%   19,5%  

Neutralità   150   127   280   230   787  46,7%   52,9%   50,6%   45,0%   48,4%  

Benessere   120   67   155   179   521  37,4%   27,9%   28,0%   35,0%   32,1%  

Totale   321   240   553   511   1625  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   14,482   Sig.   0,025          

                 

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 115 13/04/15 16.12

Page 116: Benessere Organizzativo 2015 v7.indd 1 13/04/15 16 - cnr.it · del cambiamento organizzativo, che riguarda sempre di più l’interazione tra le diverse variabili interne all’azienda,

Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 116

24    

   

Struttura  di  afferenza  

Totale  

Sede  Amministrativa  

Centrale   Dipartimento   Istituto  Area  di  Ricerca  

Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Malessere   20   12   276   9   317  19,0%   32,4%   19,3%   15,0%   19,4%  

Neutralità   57   14   684   31   786  54,3%   37,8%   47,9%   51,7%   48,2%  

Benessere   28   11   469   20   528  26,7%   29,7%   32,8%   33,3%   32,4%  

Totale   105   37   1429   60   1631  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   6,897   Sig.   0,330          

 

   

Tipo  di  contratto  

Totale  Tempo  

determinato  Tempo  

indeterminato  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Malessere   20   296   316  10,2%   20,8%   19,5%  

Neutralità   98   683   781  50,0%   47,9%   48,2%  

Benessere   78   447   525  39,8%   31,3%   32,4%  

Totale   196   1426   1622  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   13,810   Sig.   0,001      

 

   Part  time  

Totale  No   Sì  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Malessere   273   3   276  19,6%   10,0%   19,4%  

Neutralità   659   18   677  47,3%   60,0%   47,6%  

Benessere   460   9   469  33,0%   30,0%   33,0%  

Totale   1392   30   1422  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   2,469   Sig.   0,291      

                     

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 116 13/04/15 16.12

Page 117: Benessere Organizzativo 2015 v7.indd 1 13/04/15 16 - cnr.it · del cambiamento organizzativo, che riguarda sempre di più l’interazione tra le diverse variabili interne all’azienda,

Allegato 2. Analisi bivariate 2014 117

25    

   

Situazione  familiare  

Totale  Single  

Separato/Divorziato  

Vedovo/Vedova  

Sposato/a  -­‐  Convivente  

Con  figli  conviventi  

Con  familiari  anziani  o  non  autosufficienti  conviventi  

Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Malessere   65   25   5   222   165   28   315  

21,6%   19,1%   29,4%   19,0%   20,2%   28,0%      Neutralità   140   62   7   566   399   39   779  

46,5%   47,3%   41,2%   48,4%   48,8%   39,0%      Benessere   96   44   5   382   253   33   524  

31,9%   33,6%   29,4%   32,6%   31,0%   33,0%      Totale   301   131   17   1170   817   100   1618  

Percentuali  e  totali  sono  basati  sui  rispondenti.  

   

   

Appartenenza  ad  una  categoria  protetta  

Totale  No  

Sì,  invalido/a  civile  

Sì,  invalido/a  del  lavoro  

Non  vedente  

Non  udente  

Affetto/a  da  

mutismo   Altro  Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Malessere   269   21          

2   292  18,9%   28,0%  

       15,4%   19,3%  

Neutralità   698   27   1   1   1   1   7   736  49,1%   36,0%   100,0%   100,0%   50,0%   100,0%   53,8%   48,5%  

Benessere   456   27      

1    

4   488  32,0%   36,0%  

   50,0%  

 30,8%   32,2%  

Totale   1423   75   1   1   2   1   13   1516  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   9,869   Sig.   0,627                

   

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 117 13/04/15 16.12

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 118

26    

6. Conci l iaz ione  tra  v ita   lavorativa  e  v ita  privata      

   Sesso  

Totale  Donna   Uomo  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere   58   41   99  7,0%   4,8%   5,8%  

Neutralità   155   135   290  18,7%   15,6%   17,1%  

Benessere   617   687   1304  74,3%   79,6%   77,0%  

Totale   830   863   1693  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   7,416   Sig.   0,025      

 

   Classe  di  età  

Totale  18-­‐30   31-­‐40   41-­‐50   51-­‐60   Oltre  60  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere   4   25   40   26   4   99  16,0%   7,4%   6,0%   4,5%   4,5%   5,8%  

Neutralità   6   56   109   108   13   292  24,0%   16,5%   16,2%   18,8%   14,6%   17,2%  

Benessere   15   258   523   441   72   1309  60,0%   76,1%   77,8%   76,7%   80,9%   77,0%  

Totale   25   339   672   575   89   1700  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   11,351   Sig.   0,183            

 

   

Titolo  di  studio  

Totale  Licenza  di  

scuola  media  

Diploma  di  scuola  

secondaria  superiore  

Diploma  di  laurea  

triennale  

Diploma  di  laurea  

specialistica  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere   1   33   2   59   95  4,5%   8,3%   4,3%   4,8%   5,6%  

Neutralità   5   66   11   211   293  22,7%   16,5%   23,4%   17,3%   17,3%  

Benessere   16   301   34   950   1301  72,7%   75,3%   72,3%   77,9%   77,0%  

Totale   22   400   47   1220   1689  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   8,444   Sig.   0,207          

               

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 118 13/04/15 16.12

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 119

27    

   

Titolo  post  lauream  

Totale  Nessuno  Abilitazione  professionale  

Dottorato  di  ricerca  

Master  di  I  livello  

Master  di  II  livello  

Specializzazione  post  lauream  

Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere   17   18   31   6   6   9   60  

5,8%   3,9%   5,1%   10,7%   8,2%   3,7%      Neutralità   41   90   107   8   13   50   208  

14,0%   19,6%   17,7%   14,3%   17,8%   20,3%      Benessere   234   352   465   42   54   187   927  

80,1%   76,5%   77,1%   75,0%   74,0%   76,0%      Totale   292   460   603   56   73   246   1195  

Percentuali  e  totali  sono  basati  sui  rispondenti.  

   

   

Attività  

Totale  

Funzioni  di  ricerca  e  

supporto  alla  ricerca  

Funzioni  amministrative  e  di  

supporto  all'amministrazione  

Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere   67   30   97  5,0%   8,6%   5,7%  

Neutralità   224   67   291  16,7%   19,3%   17,2%  

Benessere   1052   251   1303  78,3%   72,1%   77,1%  

Totale   1343   348   1691  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   8,801   Sig.   0,012      

 

   

Anzianità  di  lavoro  al  CNR  

Totale  Meno  di  5  

anni   Da  6  a  10  anni  Da  11  a  20  

anni   Oltre  21  anni  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere   23   24   28   24   99  6,9%   9,6%   4,8%   4,5%   5,8%  

Neutralità   48   44   111   87   290  14,5%   17,5%   19,1%   16,4%   17,1%  

Benessere   260   183   442   419   1304  78,5%   72,9%   76,1%   79,1%   77,0%  

Totale   331   251   581   530   1693  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   13,079   Sig.   0,042          

                 

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 119 13/04/15 16.12

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 120

28    

   

Struttura  di  afferenza  

Totale  

Sede  Amministrativa  

Centrale   Dipartimento   Istituto  Area  di  Ricerca  

Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere   10   2   81   6   99  9,3%   5,4%   5,4%   9,5%   5,8%  

Neutralità   21   7   257   8   293  19,6%   18,9%   17,2%   12,7%   17,3%  

Benessere   76   28   1152   49   1305  71,0%   75,7%   77,3%   77,8%   76,9%  

Totale   107   37   1490   63   1697  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   5,840   Sig.   0,441          

 

   

Tipo  di  contratto  

Totale  Tempo  

determinato  Tempo  

indeterminato  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere   17   81   98  8,3%   5,5%   5,8%  

Neutralità   31   259   290  15,0%   17,5%   17,2%  

Benessere   158   1140   1298  76,7%   77,0%   77,0%  

Totale   206   1480   1686  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   3,038   Sig.   0,219      

 

   Part  time  

Totale  No   Sì  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere   86   2   88  6,0%   6,1%   6,0%  

Neutralità   254   1   255  17,6%   3,0%   17,3%  

Benessere   1103   30   1133  76,4%   90,9%   76,8%  

Totale   1443   33   1476  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   4,846   Sig.   0,089      

                     

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 120 13/04/15 16.12

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 121

29    

   

Situazione  familiare  

Totale  Single  

Separato/Divorziato  

Vedovo/Vedova  

Sposato/a  -­‐  Convivente  

Con  figli  conviventi  

Con  familiari  anziani  o  non  autosufficienti  conviventi  

Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere   17   12   2   65   47   12   96  

5,4%   8,6%   11,8%   5,3%   5,5%   11,9%      Neutralità   58   20   3   201   142   27   288  

18,6%   14,3%   17,6%   16,5%   16,7%   26,7%      Benessere   237   108   12   952   662   62   1299  

76,0%   77,1%   70,6%   78,2%   77,8%   61,4%      Totale   312   140   17   1218   851   101   1683  

Percentuali  e  totali  sono  basati  sui  rispondenti.  

   

   

Appartenenza  ad  una  categoria  protetta  

Totale  No  

Sì,  invalido/a  civile  

Sì,  invalido/a  del  lavoro  

Non  vedente  

Non  udente  

Affetto/a  da  

mutismo   Altro  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere   83   5    

1    

1   2   92  5,6%   6,5%  

 50,0%  

 100,0%   16,7%   5,8%  

Neutralità   250   18          

2   270  16,9%   23,4%  

       16,7%   17,1%  

Benessere   1147   54   1   1   2    

8   1213  77,5%   70,1%   100,0%   50,0%   100,0%  

 66,7%   77,0%  

Totale   1480   77   1   2   2   1   12   1575  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   29,313   Sig.   0,004                

                                         

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 121 13/04/15 16.12

Page 122: Benessere Organizzativo 2015 v7.indd 1 13/04/15 16 - cnr.it · del cambiamento organizzativo, che riguarda sempre di più l’interazione tra le diverse variabili interne all’azienda,

Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 122

30    

 

Situazione  familiare  (possibile  più  di  una  risposta)  Sesso  

Totale  Donna   Uomo  

Single  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere  9   8   17  

6,0%   4,9%      

Neutralità  34   24   58  

22,8%   14,7%      

Benessere  106   131   237  

71,1%   80,4%      

Totale   149   163   312  

Separato/Divorziato  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere  8   4   12  

10,0%   6,7%      

Neutralità  11   9   20  

13,8%   15,0%      

Benessere  61   47   108  

76,3%   78,3%      

Totale   80   60   140  

Vedovo/Vedova  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere  1   1   2  

7,7%   25,0%      

Neutralità  2   1   3  

15,4%   25,0%      

Benessere  10   2   12  

76,9%   50,0%      

Totale   13   4   17  

Sposato/a  -­‐  Convivente  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere  38   26   64  

6,6%   4,1%      

Neutralità  102   96   198  

17,6%   15,2%      

Benessere  438   508   946  

75,8%   80,6%      

Totale   578   630   1208  

Con  figli  conviventi  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere  28   18   46  

6,7%   4,2%      

Neutralità  77   63   140  

18,5%   14,7%      

Benessere  311   348   659  

74,8%   81,1%      

Totale   416   429   845  

Con  familiari  anziani  o  non  autosufficienti  conviventi  

Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere  9   3   12  

15,5%   7,0%      

Neutralità  16   11   27  

27,6%   25,6%      

Benessere  33   29   62  

56,9%   67,4%      

Totale   58   43   101  

         

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 122 13/04/15 16.12

Page 123: Benessere Organizzativo 2015 v7.indd 1 13/04/15 16 - cnr.it · del cambiamento organizzativo, che riguarda sempre di più l’interazione tra le diverse variabili interne all’azienda,

Allegato 2. Analisi bivariate 2014 123

31    

 

Situazione  familiare  (possibile  più  di  una  risposta)  

Classe  di  età  

Totale  18-­‐30   31-­‐40   41-­‐50   51-­‐60   Oltre  60  Single   Conciliazione  tra  

vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere   1   9   5   2     17  9,1%   9,4%   3,8%   2,9%        

Neutralità   4   15   18   20   1   58  36,4%   15,6%   13,8%   28,6%   20,0%      

Benessere   6   72   107   48   4   237  54,5%   75,0%   82,3%   68,6%   80,0%      

Totale   11   96   130   70   5   312  

Separato/Divorziato   Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere         5   6   1   12         9,8%   8,0%   12,5%      

Neutralità       1   7   9   3   20       16,7%   13,7%   12,0%   37,5%      

Benessere       5   39   60   4   108       83,3%   76,5%   80,0%   50,0%      

Totale       6   51   75   8   140  

Vedovo/Vedova   Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere             2     2             16,7%        

Neutralità           1   1   1   3           33,3%   8,3%   50,0%      

Benessere           2   9   1   12           66,7%   75,0%   50,0%      

Totale           3   12   2   17  

Sposato/a  -­‐  Convivente  

Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere   3   13   30   16   3   65  25,0%   5,6%   6,3%   3,8%   4,3%      

Neutralità   1   39   77   76   8   201  8,3%   16,7%   16,1%   18,1%   11,4%      

Benessere   8   182   372   329   59   950  66,7%   77,8%   77,7%   78,1%   84,3%      

Totale   12   234   479   421   70   1216  

Con  figli  conviventi   Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere   1   7   23   15   1   47  25,0%   5,2%   6,2%   4,9%   3,2%      

Neutralità   1   20   64   56   1   142  25,0%   14,8%   17,2%   18,1%   3,2%      

Benessere   2   108   285   238   29   662  50,0%   80,0%   76,6%   77,0%   93,5%      

Totale   4   135   372   309   31   851  

Con  familiari  anziani  o  non  autosufficienti  conviventi  

Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere       1   4   6   1   12       20,0%   10,3%   12,2%   12,5%      

Neutralità       1   10   15   1   27       20,0%   25,6%   30,6%   12,5%      

Benessere       3   25   28   6   62       60,0%   64,1%   57,1%   75,0%      

Totale       5   39   49   8   101  

             

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 123 13/04/15 16.12

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 124

32    

 

   

Sede  istituto/ufficio  di  afferenza  

Totale  Campania   Lazio   Lombardia   Toscana  Conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  

Malessere   9   21   9   11   50  

4,9%   5,9%   5,5%   5,2%   5,5%  

Neutralità   38   65   30   31   164  

20,7%   18,4%   18,3%   14,6%   17,9%  

Benessere   137   267   125   171   700  

74,5%   75,6%   76,2%   80,3%   76,6%  

Totale   184   353   164   213   914  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   3,001   Sig.   0,809                

   

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 124 13/04/15 16.12

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 125

33    

7. Conoscenza  e  condivis ione  dei  s istemi  di  valutazione        

   Sesso  

Totale  Donna   Uomo  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Malessere   553   576   1129  72,1%   72,1%   72,1%  

Neutralità   203   204   407  26,5%   25,5%   26,0%  

Benessere   11   19   30  1,4%   2,4%   1,9%  

Totale   767   799   1566  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   1,951   Sig.   0,377      

 

   Classe  di  età  

Totale  18-­‐30   31-­‐40   41-­‐50   51-­‐60   Oltre  60  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Malessere   11   220   452   398   53   1134  45,8%   71,9%   73,0%   73,7%   63,9%   72,1%  

Neutralità   12   78   157   133   29   409  50,0%   25,5%   25,4%   24,6%   34,9%   26,0%  

Benessere   1   8   10   9   1   29  4,2%   2,6%   1,6%   1,7%   1,2%   1,8%  

Totale   24   306   619   540   83   1572  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   13,861   Sig.   0,085            

 

   

Titolo  di  studio  

Totale  Licenza  di  

scuola  media  

Diploma  di  scuola  

secondaria  superiore  

Diploma  di  laurea  

triennale  

Diploma  di  laurea  

specialistica  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Malessere   15   247   32   834   1128  68,2%   65,5%   74,4%   74,3%   72,1%  

Neutralità   6   122   11   270   409  27,3%   32,4%   25,6%   24,0%   26,1%  

Benessere   1   8   0   19   28  4,5%   2,1%   0,0%   1,7%   1,8%  

Totale   22   377   43   1123   1565  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   12,561   Sig.   0,051          

             

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 126

34    

   

Titolo  post  lauream  

Totale  Nessuno  Abilitazione  professionale  

Dottorato  di  ricerca  

Master  di  I  livello  

Master  di  II  livello  

Specializzazione  post  lauream  

Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Malessere   182   312   398   45   53   164   806  

66,4%   73,4%   72,9%   83,3%   79,1%   69,5%      Neutralità   83   106   136   7   14   66   276  

30,3%   24,9%   24,9%   13,0%   20,9%   28,0%      Benessere   9   7   12   2  

 6   22  

3,3%   1,6%   2,2%   3,7%    

2,5%      Totale   274   425   546   54   67   236   1104  

Percentuali  e  totali  sono  basati  sui  rispondenti.  

   

   

Attività  

Totale  

Funzioni  di  ricerca  e  

supporto  alla  ricerca  

Funzioni  amministrative  e  di  

supporto  all'amministrazione  

Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Malessere   911   219   1130  73,7%   66,8%   72,3%  

Neutralità   303   103   406  24,5%   31,4%   26,0%  

Benessere   22   6   28  1,8%   1,8%   1,8%  

Totale   1236   328   1564  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   6,467   Sig.   0,039      

 

   

Anzianità  di  lavoro  al  CNR  

Totale  Meno  di  5  

anni   Da  6  a  10  anni  Da  11  a  20  

anni   Oltre  21  anni  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Malessere   195   167   407   361   1130  63,7%   72,3%   76,8%   72,6%   72,3%  

Neutralità   100   60   119   127   406  32,7%   26,0%   22,5%   25,6%   26,0%  

Benessere   11   4   4   9   28  3,6%   1,7%   ,8%   1,8%   1,8%  

Totale   306   231   530   497   1564  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   21,213   Sig.   0,002          

                 

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 127

35    

   

Struttura  di  afferenza  

Totale  

Sede  Amministrativa  

Centrale   Dipartimento   Istituto  Area  di  Ricerca  

Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Malessere   66   23   1002   43   1134  68,0%   63,9%   72,5%   74,1%   72,1%  

Neutralità   28   13   354   15   410  28,9%   36,1%   25,6%   25,9%   26,1%  

Benessere   3   0   26   0   29  3,1%   0,0%   1,9%   0,0%   1,8%  

Totale   97   36   1382   58   1573  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   4,982   Sig.   0,546          

 

   

Tipo  di  contratto  

Totale  Tempo  

determinato  Tempo  

indeterminato  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Malessere   114   1013   1127  60,3%   73,9%   72,2%  

Neutralità   69   335   404  36,5%   24,4%   25,9%  

Benessere   6   23   29  3,2%   1,7%   1,9%  

Totale   189   1371   1560  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   15,585   Sig.   0,000      

 

   Part  time  

Totale  No   Sì  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Malessere   962   20   982  71,6%   71,4%   71,6%  

Neutralità   354   8   362  26,3%   28,6%   26,4%  

Benessere   28   0   28  2,1%   0,0%   2,0%  

Totale   1344   28   1372  100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   ,635   Sig.   0,728      

                     

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 128

36    

   

Situazione  familiare  

Totale  Single  

Separato/Divorziato  

Vedovo/Vedova  

Sposato/a  -­‐  Convivente  

Con  figli  conviventi  

Con  familiari  anziani  o  non  autosufficienti  conviventi  

Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Malessere   218   95   10   805   572   73   1125  

72,2%   72,5%   71,4%   72,1%   72,7%   74,5%      Neutralità   72   31   4   297   207   25   404  

23,8%   23,7%   28,6%   26,6%   26,3%   25,5%      Benessere   12   5  

 15   8  

 29  

4,0%   3,8%    

1,3%   1,0%        

Totale   302   131   14   1117   787   98   1558  

Percentuali  e  totali  sono  basati  sui  rispondenti.  

     

   

Appartenenza  ad  una  categoria  protetta  

Totale  No  

Sì,  invalido/a  civile  

Sì,  invalido/a  del  lavoro  

Non  vedente  

Non  udente  

Affetto/a  da  

mutismo   Altro  Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Malessere   988   48    

2   1    

10   1049  72,4%   63,2%  

 100,0%   50,0%  

 76,9%   71,8%  

Neutralità   351   26   1    

1   1   2   382  25,7%   34,2%   100,0%  

 50,0%   100,0%   15,4%   26,2%  

Benessere   26   2          

1   29  1,9%   2,6%  

       7,7%   2,0%  

Totale   1365   76   1   2   2   1   13   1460  100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Chi-­‐quadrato  di  Pearson   12,833   Sig.   0,381                

   

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 129

37    

8. Profi l i  medi  dei   fattori  d i  benessere/malessere  per   le  caratterist iche  di  base          

Il  sesso  dei  rispondenti  non  influisce  sul  loro  benessere/malessere  in  relazione  alla  maggior  parte  dei  fattori   analizzati.   In  generale   si   evidenzia  un   livello  di  benessere   leggermente   inferiore  per   le  donne,   che  tuttavia  risulta  significativo  soprattutto  in  relazione  alla  gestione  del  personale.  

   

   

 Osservando  le  medie  per  classi  di  età  si  evidenzia  un  benessere  maggiore  per   i  18-­‐30enni  per  quasi  

tutti  i  fattori,  ad  eccezione  della  conciliazione  tra  la  vita  lavorativa  e  la  vita  privata.  In  riferimento  alla  conciliazione  tra  la  vita  lavorativa  e  la  vita  privata,  al  carico  di  lavoro  e  al  senso  di  

appartenenza   non   si   evidenziano   grandi   differenze   di   benessere   tra   le   classi   di   età,   mentre   per   quanto  riguarda  la  circolazione  delle  informazioni,   il  clima  dei  rapporti  e  la  conoscenza  e  condivisione  del  sistema  valutativo  i  18-­‐30enni  presentano  sicuramente  un  livello  di  benessere  più  elevato.  

E’   interessante  notare  che   in   riferimento  alla  gestione  del  personale   il  benessere  risulti   in  sostanza  inversamente    proporzionale  al’età  degli  intervistati.  

-­‐3  -­‐2  -­‐1  0  1  2  3  

Circolazione  delle  informazioni  

Clima  dei  rapporc  

Gescone  del  personale  

Conciliazione  tra  vita  lavoracva  e  vita  

privata  

Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Senso  di  appartenenza  

Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Sesso  

Donna  

Uomo  

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 130

38    

   

 In  relazione  alla  circolazione  delle  informazioni,  al  clima  dei  rapporti,  al  carico  di  lavoro  e  al  senso  di  

appartenenza,   infatti,   il   benessere   risulta   più   elevato   dove   il   titolo   di   studio   è   inferiore.   Con   differenze  minori  tra   i   titoli   la  stessa  tendenza  si  riscontra   in  riferimento  alla  condivisione  dei  sistemi  di  valutazione.  Mentre  il  benessere  in  relazione  alla  conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata  risulta  leggermente  più  elevato,  e  non  vi  sono  differenze  significative  per  la  gestione  del  personale.  Naturalmente  questa  relazione  tra   titolo   di   studio   e   benessere   potrebbe   essere   mediata   tanto   dal   lavoro   svolto   quanto   dal   settore   di  attività,  entrambi  connessi  con  il  titolo  di  studio.  

   

     

-­‐3  -­‐2  -­‐1  0  1  2  3  

Circolazione  delle  informazioni  

Clima  dei  rapporc  

Gescone  del  personale  

Conciliazione  tra  vita  lavoracva  e  vita  

privata  

Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Senso  di  appartenenza  

Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Classe  di  età  

18-­‐30  

31-­‐40  

41-­‐50  

51-­‐60  

Oltre  60  

-­‐3  -­‐2  -­‐1  0  1  2  3  

Circolazione  delle  

informazioni  

Clima  dei  rapporc  

Gescone  del  personale  

Conciliazione  tra  vita  lavoracva  e  vita  privata  

Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Senso  di  appartenenza  

Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Titolo  di  studio  

Licenza  di  scuola  media  

Diploma  di  scuola  secondaria  superiore  

Diploma  di  laurea  triennale  

Diploma  di  laurea  specialiscca  

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 131

39    

Il   benessere   risulta   più   elevato   per   i   rispondenti   con   funzioni   amministrative   e   di   supporto  all’amministrazione,  in  particolare  in  riferimento  alla  circolazione  delle  informazioni,  al  clima  dei  rapporti  e  alla   condivisione   dei   sistemi   di   valutazione.   Il   personale   con   funzioni   di   ricerca   e   supporto   alla   ricerca  presenta  un  livello  medio  di  benessere  più  elevato  del  personale  con  funzioni  amministrative  solo  nel  caso  della  conciliazione  tra  vita  lavorativa  e  vita  privata.  

 

   Come  l’età  l’anzianità  di  lavoro  al  CNR  presenta  una  relazione  soprattutto  con  il  benessere  riferito  

alla  gestione  del  personale,  tanto  minore  quanto  più  elevata  risulta  l’anzianità.    

       

-­‐3  -­‐2  -­‐1  0  1  2  3  

Circolazione  delle  

informazioni  

Clima  dei  rapporc  

Gescone  del  personale  

Conciliazione  tra  vita  

lavoracva  e  

Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Senso  di  appartenenza  

Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Aevità  

Funzioni  di  ricerca  e  supporto  alla  ricerca  

Funzioni  amminiscve  e  di  supporto  all'amministrazione  

-­‐3  -­‐2  -­‐1  0  1  2  3  

Circolazione  delle  informazioni  

Clima  dei  rapporc  

Gescone  del  personale  

Conciliazione  tra  vita  lavoracva  e  vita  privata  

Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Senso  di  appartenenza  

Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Anzianità  di  lavoro  al  CNR  

Meno  di  5  anni  

Da  6  a  10  anni  

Da  11  a  20  anni  

Oltre  21  anni  

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 132

40    

Il   benessere   dei   rispondenti,   per   la   maggior   parte   dei   fattori,   non   dipende   dalla   loro   struttura   di  afferenza.   Le   uniche   eccezioni   sono   la   conciliazione   tra   vita   lavorativa   e   vita   privata   e   la   gestione   del  personale:  in  entrambi  i  casi  il  livello  di  benessere  risulta  mediamente  più  elevato  per  i  rispondenti  afferenti  alla  rete  scientifica  rispetto  a  quelli  afferenti  alla  SAC.  

 

     Contrariamente  a  quanto  ci  si  potrebbe  attendere  su  quasi  tutti  i  fattori  il  benessere  dei  rispondenti  

con   contratti   a   tempo   determinato   risulta   superiore   a   quello   dei   rispondenti   con   contratti   a   tempo  indeterminato.  L’unica  eccezione  è,  nuovamente,   la  conciliazione  vita-­‐lavoro,  per  cui   il  benessere  dei  due  profili  coincide.  

 

   

-­‐3  -­‐2  -­‐1  0  1  2  3  

Circolazione  delle  informazioni  

Clima  dei  rapporc  

Gescone  del  personale  

Conciliazione  tra  vita  lavoracva  e  vita  privata  

Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Senso  di  appartenenza  

Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Afferenza  

Rete  sciencfica  

SAC  

-­‐3  -­‐2  -­‐1  0  1  2  3  

Circolazione  delle  

informazioni  

Clima  dei  rapporc  

Gescone  del  personale  

Conciliazione  tra  vita  lavoracva  e  vita  privata  

Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Senso  di  appartenenza  

Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Tipo  di  contraho  

Tempo  determinato  

Tempo  indeterminato  

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Allegato 2. Analisi bivariate 2014 133

41    

L’unica  differenza  sensibile  tra  il  benessere  dei  rispondenti  con  un  contratto  part-­‐time  e  quelli  con  un  contratto   full-­‐time   si   evidenzia   in   relazione   alla   conciliazione   tra   vita   lavorativa   e   vita   privata.   Qui   il  benessere   dei   rispondenti   con   part-­‐time   risulta   superiore,   anche   se   non   di   molto,   a   quello   degli   altri  rispondenti.  

 

   

   

-­‐3  -­‐2  -­‐1  0  1  2  3  

Circolazione  delle  informazioni  

Clima  dei  rapporc  

Gescone  del  personale  

Conciliazione  tra  vita  lavoracva  e  vita  

privata  

Condivisione  dei  sistemi  di  valutazione  

Senso  di  appartenenza  

Responsabilità  e  carico  di  lavoro  

Part  cme  

No  

Sì  

Benessere Organizzativo 2015_v7.indd 133 13/04/15 16.13

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Prospettive per conseguire il Benessere Organizzativo 134

42    

   

9. Età  anagrafica  e  t ipo  di  contratto      

Afferenza  

Classe  di  età  

Totale  18-­‐30   31-­‐40   41-­‐50   51-­‐60   Oltre  60  Rete  scientifica   Tipo  di  contratto   Tempo  

determinato  16   104   45   21   2   188  

72,7%   33,3%   7,1%   3,8%   2,5%   11,8%  

Tempo  indeterminato  

6   208   592   528   78   1412  

27,3%   66,7%   92,9%   96,2%   97,5%   88,3%  

Totale   22   312   637   549   80   1600  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

SAC   Tipo  di  contratto   Tempo  determinato  

3   12   4       19  

100,0%   44,4%   10,3%       17,6%  

Tempo  indeterminato  

  15   35   32   7   89  

  55,6%   89,7%   100,0%   100,0%   82,4%  

Totale   3   27   39   32   7   108  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Totale   Tipo  di  contratto   Tempo  determinato  

19   116   49   21   2   207  

76,0%   34,2%   7,2%   3,6%   2,3%   12,1%  

Tempo  indeterminato  

6   223   627   560   85   1501  

24,0%   65,8%   92,8%   96,4%   97,7%   87,9%  

Totale   25   339   676   581   87   1708  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

   

Attività  

Classe  di  età  

Totale  18-­‐30   31-­‐40   41-­‐50   51-­‐60   Oltre  60  Funzioni  di  ricerca  e  supporto  alla  ricerca  

Tipo  di  contratto   Tempo  determinato  

13   92   32   12   1   150  

92,9%   32,7%   6,2%   2,6%   1,4%   11,1%  

Tempo  indeterminato  

1   189   488   452   72   1202  

7,1%   67,3%   93,8%   97,4%   98,6%   88,9%  

Totale   22   14   281   520   464   73  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Funzioni  amministrative  e  di  supporto  all'amministrazione  

Tipo  di  contratto   Tempo  determinato  

6   22   17   7   1   53  

54,5%   37,3%   11,0%   6,2%   7,1%   15,1%  

Tempo  indeterminato  

5   37   137   106   13   298  

45,5%   62,7%   89,0%   93,8%   92,9%   84,9%  

Totale   3   11   59   154   113   14  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

Totale   Tipo  di  contratto   Tempo  determinato  

19   114   49   19   2   203  

76,0%   33,5%   7,3%   3,3%   2,3%   11,9%  

Tempo  indeterminato  

6   226   625   558   85   1500  

24,0%   66,5%   92,7%   96,7%   97,7%   88,1%  

Totale   25   25   340   674   577   87  

100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%   100,0%  

 

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Page 135: Benessere Organizzativo 2015 v7.indd 1 13/04/15 16 - cnr.it · del cambiamento organizzativo, che riguarda sempre di più l’interazione tra le diverse variabili interne all’azienda,

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Finito di stampare nel mese di marzo 2015dalla Tipografia M. Giannotti - Roma

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