beni culturali lecce 2006 guida

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Università degli Studi di Lecce Facoltà di Beni Culturali nome ________________________________ matricola _____________________________ Guida&Agenda 2006-2007 1

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guida allo studente università del salento 2006

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Page 1: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Università degli Studi di Lecce

Facoltà di Beni Culturali

nome ________________________________

matricola _____________________________

Guida&Agenda

2006-2007

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Page 2: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

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Finito di stampare nel mese di febbraio 2007presso lo stabilimento tipolitografico della TorGraf di Galatina (Le)S.P. 362 km. 15.300Tel. 0836.561417Fax [email protected]

Page 3: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Facoltà di Beni Culturali

Sulla scorta del dibattito svoltosi negli anni Sessanta e con la istituzione di un appositoMinistero nel 1975 (Ministero per i Beni Culturali e Ambientali), il concetto di bene culturale siè ampliato riferendosi, utilmente, a tutte le testimonianze materiali che abbiano valore diciviltà.Questa concezione che in parte supera le vecchie categorie (antichità e belle arti, cose d’ar-te, ecc.) ha fatto sì che tutte le testimonianze prodotte dalla cultura umana costituiscano nonsoltanto materiale per la ricerca storica, ma patrimonio da proteggere, adeguatamente, instretto rapporto con l’ambiente che lo ha prodotto. Da qui la rivisitazione delle figure profes-sionali da creare o ridisegnare per una maggiore determinazione degli ambiti specifici di inter-vento.La Facoltà di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Lecce intende formare tali figure e siarticola in cinque corsi di studio-indirizzi: Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente;Beni Archivistici e Librari; Beni Mobili e Artistici (Storici-Artistici-Architettonici); Beni Musicali.Ogni indirizzo è strutturato in diverse aree disciplinari (di base, caratterizzanti e specifichesempre supportate da attività di laboratorio e sul campo) e mira a fornire una preparazioneche integri in modo equilibrato le conoscenze storiche, tecniche e giuridiche del settore,rispondendo così all’articolata problematica dei beni culturali con competenze specifiche inmateria di conoscenza, catalogazione, conservazione, restauro, tutela e valorizzazione deibeni medesimi. I vari curricula, infatti, mirano alla formazione di peculiari professionalità destinate ai varicampi d’intervento della vasta area dei Beni Culturali. Tutto ciò sta trovando piena attuazio-ne anche nel nuovo ordinamento delle lauree triennali e specialistiche, sulla base del quale laFacoltà di Beni Culturali ha trasformato i quattro corsi di laurea precedentemente attivati, acadenza quadriennale, in altrettanti corsi di studio a cadenza triennale, con obiettivi formati-vi diversificati e ascrivibili al nuovo sistema delle classi di laurea, con riferimento a quella spe-cifica dei Beni Culturali (classe XIII “Scienze dei Beni Culturali”). Peraltro la Facoltà ha attiva-to il corso triennale della classe XXIII (“Scienze e Tecnologie delle Arti Figurative, della Musica,dello Spettacolo e della Moda”). La Facoltà ha attivato, infine, lauree specialistiche stretta-mente connesse con i percorsi triennali su indicati; ed è altresì impegnata, in sinergia con leFacoltà di Ingegneria e Scienze nel corso di laurea triennale in “Tecnologie per laConservazione e il Restauro dei Beni Culturali” (classe XLI).

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Page 4: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

La redazione della Guida dello Studente della Facoltà di Beni Culturali relativa all’anno acca-demico 2006-2007 è stata realizzata dalla Segreteria di Presidenza della Facoltà di BeniCulturali, con la collaborazione del Sig. Luigi Manti, attualmente in servizio presso laSegreteria di Presidenza dei Corsi di laurea della Facoltà di Beni Culturali.

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Page 5: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Indirizzi e Notizie utili

Presidenza di Facoltà di Beni Culturali:

• Preside: prof. Marcello GUAITOLI

Palazzo «Codacci-Pisanelli» (Porta Napoli) tel. 0832.296472;

• Responsabile Segreteria di Presidenza, Palazzo «Codacci-Pisanelli» (Porta Napoli): dott.ssa Stefania PRESICCE (0832.296473); e-mail: [email protected]

• Segreteria di Presidenza, Palazzo «Codacci-Pisanelli» (Porta Napoli):dott. Luca NOLASCO (0832.296338); e-mail: [email protected];

• sig.ra Silvia MANGIA (0832.296331); [email protected]

Presidenza dei Corsi di Studio della Facoltà di Beni Culturali:

• Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’AmbientePresidente prof. Gianluca TAGLIAMONTE

Tel. 0832 295534Dipartimento Beni Culturali, via D. Birago, 64

• Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili-ArtisticiPresidente prof.ssa Regina POSO

Tel. 0832 296781Monastero degli Olivetani

• Scienze dei Beni Musicali e dello SpettacoloResponsabili prof. Anna MERENDINO e Daniela CASTALDO

Segreteria Presidenze dei Corsi di Studio della Facoltà di Beni Culturali:

• Segretaria dei Corsi di laurea della Facoltà di Beni Culturali: Sig.ra Anna PALMA

Tel. 0832 295005; fax: 0832 295010; e-mail: [email protected]: via D. Birago, n° 35;

• Sig. Luigi MANTI: tel.: 0832-295005; Sede: via D. Birago, n° 35; e-mail: [email protected]

Responsabile della Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali:

• Rag. Nicola LABANCA

Tel. 0832 293241

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Page 6: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Elenco Biblioteche

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Denominazione Servizio al pubblico

Biblioteca Interfacoltà "Teodoro Pellegrino"Cod. CNR: LE002Edificio "Codacci Pisanelli"V.le dell'Università - 73100 LecceTel. +39 0832 296070/287/282/281; Fax 296284/024e-mail: [email protected]; [email protected]

Sala letturaLu-Ve h. 8.30-21.30Sa h. 8.30-13.30Prestito e consultazioneLu-Sa h. 9.00-13.00Lu-Ve h. 15.00-17.50

Biblioteca dei Beni delle Arti e della StoriaCod. CNR: LE019Ex "Monastero degli Olivetani"V.le San Nicola - 73100 LecceTel. +39 0832 296795; Fax 296791e-mail: [email protected]

Lu-Ve h. 9.30-12.30Ma,Gi h. 16.30-18.30

Biblioteca di Beni CulturaliCod. CNR: LE001Edificio ex "INAPLI"Via Birago, 64 - 73100 LecceTel. +39 0832 295501; Fax 295506e-mail: [email protected]; [email protected]

Lu-Ve h. 8.15-18.45Sa h. 8.15-13.00

Biblioteca di Filologia Classica e di Scienze FilosoficheCod. CNR: LE007Edificio "Parlangeli"Via Stampacchia - 73100 LecceTel. +39 0832 294611/37; Fax 294685e-mail: [email protected]

Lu-Ve h. 9.00-13.00Lu,Me h. 14.00-17.00Ma,Gi h. 15.00-18.00

Biblioteca di Filologia, Linguistica e LetteraturaCod. CNR: LE008Edificio "Codacci Pisanelli"V.le dell'Università - 73100 LecceTel. +39 0832 296312/313/328; Fax 305497e-mail: [email protected]

Sala letturaLu-Ve h. 8.00-19.00Prestito e consultazioneLu-Ve h. 9.00-13.00Lu-Gi h. 15.00-17.00

Biblioteca di Filosofia e Scienze SocialiCod. CNR: LE005Edificio "Parlangeli"Via Stampacchia - 73100 LecceTel. +39 0832 294612/622; Fax 294626e-mail: [email protected]

Lu-Ve h. 8.30-13.30Lu-Gi h. 15.00-18.00

Biblioteca di Fisica e Scienza dei MaterialiCod. CNR: LE006Ex Collegio FioriniVia per Arnesano - 73100 LecceTel. +39 0832 297507/6/3; Fax 297505e-mail: [email protected]

Sala letturaLu-Ve h. 8.00-20.00Sa h. 8.00-14.00Prestito e consultazioneLu-Ve h. 9.00-12.30Lu-Ve h. 15.00-17.30

Biblioteca di Ingegneria dell'InnovazioneCod. CNR: LE026Edificio "La Stecca"Via per Monteroni - 73100 LecceTel. +39 0832 297354; Fax 297354e-mail: [email protected]

Lu-Ve h. 9.00-13.00Lu-Ve h. 15.00-18.00

Biblioteca di Lingue e Letterature StraniereCod. CNR: LE012Edificio "Buon Pastore"Via Taranto - 73100 LecceTel. +39 0832 294415; Fax 249427

Sala letturaLu-Ve h. 8.30-13.30Lu,Me h. 14.30-17.30Prestito e consultazioneLu-Ve h. 8.30-12.30Lu,Me h. 14.30-17.30

Page 7: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

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Biblioteca di MatematicaCod. CNR: LE013Ex Collegio FioriniVia per Arnesano - 73100 LecceTel. +39 0832 297515/4; Fax 297541e-mail: [email protected]; [email protected]

Sala letturaLu-Ve h. 8.00-13.30Lu-Gi h. 14.30-18.00Prestito e consultazioneLu-Ve h. 8.30-13.30Lu-Gi h. 14.30-17.45

Biblioteca di Scienze dell'AntichitàCod. CNR: LE015

Vedi: Biblioteca di Filologia Classica e di Scienze Filosofiche

Biblioteca di Scienze Pedagogiche, Psicologiche e DidatticheCod. CNR: LE022Edificio "Parlangeli"Via Stampacchia - 73100 LecceTel. +39 0832 294724/612; Fax 305819e-mail: [email protected]

Lu-Ve h. 8.30-13.30Lu-Gi h. 15.00-18.00

Biblioteca di Scienze Sociali e della ComunicazioneCod. CNR: LE021Via dei Salesiani, 2 - 73100 LecceTel. +39 0832 296658/661; Fax 296660e-mail: [email protected]

Sala letturaLu-Ve h. 8.00-18.00Prestito e consultazioneLu-Ve h. 8.30-13.30Lu-Ve h.15.00-18.00Reference e Document DeliveryLu-Ve h. 8.30-13.30Lu-Gi h.15.00-18.00

Biblioteca di Scienze Storiche Filosofiche e GeograficheCod. CNR: LE009

Vedi: Biblioteca di Studi Storici dal Medioevo all'Età Contemporanea

Biblioteca di Scienze e Tecnologie Biologiche e AmbientaliCod. CNR: LE003Centro EcotekneVia per Monteroni - 73100 LecceTel. +39 0832 298653/712; Fax 298626e-mail: [email protected]; [email protected]

Lu-Ve h. 9.00-13.30Lu-Gi h.15.00-18.00

Biblioteca di Servizio Sociale(ex DUSS - Diploma Universitario in Servizio Sociale)Cod. CNR: LE024

Vedi: Biblioteca di Scienze Sociali e della Comunicazione

Biblioteca Settore EconomicoCod. CNR: LE025Centro EcotekneVia per Monteroni - 73100 LecceTel. +39 0832 298727/840/759; Fax 298759e-mail: [email protected]; [email protected]

Sala letturaLu-Ve h. 8.30-19.00Sa h. 9.00-13.00Prestito e consultazioneLu-Sa h. 8.30-13.00Lu-Ve h. 15.00-18.00

Biblioteca di Studi GiuridiciCod. CNR: LE027Centro EcotekneVia per Monteroni - 73100 LecceTel./Fax +39 0832 298799e-mail: [email protected]

Sala letturaLu-Ve h. 8.30-18.00Sa h. 8.30-13.00Prestito e consultazioneLu-Ve h. 9.00-13.00Ma,Gi h. 15.00-18.00Reference, Document Deliverye InterLibrary LoanLu-Me h. 9.30-13.30Ma,Gi h. 15.30-17.30

Biblioteca di Studi Storici dal Medioevo all'Età ContemporaneaCod. CNR: LE023Ex "Monastero degli Olivetani"V.le San Nicola - 73100 Lecce

Lu-Ve h. 9.00-13.00Lu,Me h.15.30-17.30

Page 8: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

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Tel. +39 0832 296807; Fax 296800e-mail: [email protected]

Cod. CNR: LE009Edificio "Parlangeli"Via Stampacchia - 73100 LecceTel. +39 0832 294755/638/641; Fax 294754e-mail:[email protected]; [email protected]

Lu-Ve h. 9.00-13.00Lu-Ve h. 15.00-18.00

Biblioteca Centro di Studi sul RischioCod. CNR: LE028Centro EcotekneVia per Monteroni - 73100 LecceTel. +39 0832 324754; Fax 324321e-mail: [email protected]

Lu-Ve h.10.00-12.30

Biblioteca ISUFI (Istituto Superiore Universitario di FormazioneInterdisciplinare)Cod. CNR: LE029Centro EcotekneVia per Monteroni - 73100 LecceTel. +39 0832 421202; Fax 421274e-mail: [email protected]

Lu h. 9.30-13.00Ma h. 9.30-13.00

15.00-18.00Ve h. 9.30-13.00

Page 9: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Componenti del Consiglio di Facoltà

Professori OrdinariGUAITOLI MARCELLOABBATE FRANCESCOARTHUR PAULCALCAGNILE LUCIOCARLI BALLOLA GIOVANNICAZZATO VINCENZO D’ANDRIA FRANCESCODE LUCA FRANCESCOFALLA GRAZIA MARINAFRASCADORE ANGELAGALANTE LUCIOGAUDIOSO FRANCESCOHOUBEN HUBERTLOMBARDO MARIOPAGLIARA COSIMOPOSO REGINA RIZZO MARIA MARCELLAROSSI MASSIMILIANOSESTIERI ANNA MARIASICILIANO ALDOTANZI MARCOVALLI LUDOVICOVETERE BENEDETTO

Professori AssociatiAMICI CARLA MARIA ANDRIOLI PAOLABAFFI FRANCESCACANEVA ISABELLA CERAUDO GIUSEPPE CERVELLERA MARIACIMINO ROSA MARIADE BENEDETTO GIUSEPPE DE GROSSI MAZZORIN JACOPO FILIPPO ADELEGIARDINO LILIANAGOZZI MARCOGRASSO NICOLAGUGLIELMINO RICCARDOINGRAVALLO ELETTRAIPPOLITI ALESSANDROPUGLIESE VINCENZOROMEO ILARIAROSAFIO PASQUALE

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Page 10: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

SALVATORE GIANFRANCOSANTORO LUIGISERRA ANTONIOSPECIALE LUCINIA TAGLIAMONTE GIANLUCA TRONO ANNA

RicercatoriAURIEMMA RITA BROGI MARIOCASCIARO RAFFAELECASTALDO DANIELA CONSOLI MARIA ELVIRAFABBRI PIER FRANCESCOFARELLA VITTORIOFIORENTINO GIROLAMOFLASCASSOVITTI CHIARA DAGMARFRISONE FLAVIA GAETA LETIZIA MANNINO KATIAMASTRONUZZI GIOVANNI MERENDINO ANNA PERI PAOLO TERRAGNO SILVIAVITALE ROSA

Ricercatori non confermatiGUASTELLA MASSIMO TOMMASOGÜLL PAOLO LEONE MARCO QUARTA GIANLUCA TOOMASPOEG KRISTJAN VALCHERA ADRIANA

Rappresentanti degli StudentiATTANASI VINICIO ANTONIO BORRUTO ROSSELLA CATANZARO MARIA TERESACHIRIATTI FABIO DE LUCA CLAUDIA GATTI FEDERICA LUPO ANTONIO MADARO LORENZO MAZZOTTA FRANCESCO NARDELLA LUIGI QUARTA MAURIZIO REGGIO VIVIANA SERRONE LILIANA STASI FEDERICA

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Page 11: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Dipartimenti

Dipartimenti che collaborano con l’attività didattica e scientifica della Facoltà di Beni Culturali

• Dipartimento di Beni CulturaliDirettore: Prof. Aldo SICILIANO

Sede: «Ex Inapli», via D. Birago, 64 – 73100 LECCETel. 0832 295512

• Dipartimento dei Beni delle Arti e della StoriaDirettore: Prof. Lucio GALANTE

Sede: «Monastero degli Olivetani», viale S. Nicola – 73100 LECCETel. 0832 296782

• Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’età ContemporaneaDirettore: Prof. Anna Lucia DE NITTO

Sede: «Monastero degli Olivetani», viale S. Nicola – 73100 LECCETel. 0832 296796; Fax: 0832 296700;

• Dipartimento di Scienze Sociale e della ComunicazioneDirettore: Prof. Giuseppe SchiavoneSede: «Palazzo Guagnano», via dei Salesiani – 73100 LECCETel. 0832 296590;

• Dipartimento di Filologia Classica e di Scienze FilosoficheDirettore: Prof. Loris STURLESE

Sede: «Palazzo O. Parlangeli», via V. M. Stampacchia – 73100 LECCETel. 0832 296601; Fax: 296 607; e-mail: [email protected]

• Dipartimento di Ingegneria dell’InnovazioneDirettore: Prof. Lorenzo VASANELLI

Sede: «Complesso Ecotekne», via Monteroni – 73100 LECCETel. 0832 297305; Fax: 0832 325004

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Page 12: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Associazioni

A.L.Be.C-T.d.O.

Associazione dei laureati e studenti in Beni Culturali di Terra d’Otranto

sito Internet: http://www.ditutto.it/albec

REFERENTIPresidente: Ernesto Martonucci tel. 335 6698108

Emanuele De Matteis tel. 340 2956701

Luigi Mele tel. 349 1741218tel. 347 7902838

ALBeC-TdO è costituita tra i laureati e gli studenti in Beni Culturali dell’Università degli Studidi Lecce.

È una libera associazione di prestatori di attività professionale intellettuale non protetta daforme organizzative come ordine ed albo professionale. AlBeC-TdO intende organizzare l’atti-vità professionale del dottore in Beni Culturali, nel rispetto della libera concorrenza, in coe-renza con le direttive dell’Unione Europea e delle normative nazionali concernenti le profes-sioni intellettuali e le rispettive forme organizzative.

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Page 13: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Sede: Palazzo Codacci-Pisanelli (ex Ateneo)Aule rappresentanti: tel.: 0832-296062

Siamo un'associazione che ha per oggetto la tutela e la garanzia dei diritti degli studenti uni-versitari. Svolgiamo attività ricreative e culturali e promuoviamo iniziative dirette a sollecita-re il volontariato e la partecipazione in prima persona ad attività di particolare interesse socia-le. Inoltre ci impegniamo per la promozione culturale del territorio, intervenendo fattivamen-te nella tutela e salvaguardia dei beni culturali ed ambientali. Promuoviamo ed instauriamorapporti di collaborazione, interazione e confronto con tutte le componenti studentesche, alfine di accrescere il potere decisionale degli studenti nelle questioni che più direttamente licoinvolgono. Questo è quanto si dice di noi nella presentazione delle norme di segreteria, non-ché sul sito dell'Università degli Studi di Lecce. Formalità a parte, siamo un gruppo di studen-ti, di tutte le Facoltà, che hanno scelto di vivere la propria esperienza universitaria cercandodi capire meglio il mondo nel quale passano buona parte del proprio tempo e di tentare, quan-tomeno, di renderlo più accessibile e comprensibile a tutti i propri colleghi, impegnandosi nelpretendere il rispetto dei loro diritti. Siamo un'associazione in cui la posizione del gruppo è pri-vilegiata rispetto a quella del singolo, cui però certamente non si impedisce di esprimersi libe-ramente e pubblicamente esponendosi con un punto di vista personale. Siamo un'associazioneche riconosce l'insufficienza, a volte anche palese, di una formazione universitaria troppoattenta a dettami ministeriali e poco alla crescita dell'individuo. Di conseguenza ci impegnia-mo anche nell'organizzazione di seminari, convegni, workshop e corsi di formazione certifica-ti. Siamo un'associazione pronta a rapportarsi con le istituzioni, i partiti e i sindacati, mante-nendo la più totale autonomia che ci consente di porci e di proporci in maniera critica, costrut-tiva e mai strumentale a nessun potere. Siamo studenti universitari e, ovviamente, amiamoanche il tempo libero e ci impegniamo anche ad organizzarlo con attività ludico-ricreativecome concerti, cineforum e cabaret. Vuoi conoscerci meglio? Vieni nelle nostre sedi pressoPalazzo Codacci-Pisanelli o presso il complesso Ecotekne.Recapito telefonico 0832/296062Recapito posta elettronica: [email protected]

Rappresentanti degli Studenti presso il Consiglio di FacoltàAttanasi Vinicio Antonio 338-1547378Borruto Rossella 320-2696009Mazzotta Francesco 349-4259518

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Page 14: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Associazione culturale-universitaria

Sede: Palazzo Codacci-Pisanelli (ex Ateneo)Aule rappresentanti: tel.: 0832-296061

Consiglio di Facoltà di Beni Culturali

Mariateresa Catanzaro 320-3816195Claudia De Luca 347-8466642Federica Gatti 340-9631486

Consiglio Didattico di Beni Archeologici, Architettonici e dell’Ambiente

Federica Gatti 340-9631486

Consiglio Didattico di Beni Musicali

Giancarlo Pagliara 329-5729211

Sedi Operative

Ateneo – Palazzo Codacci-Pisanelli 0832.296061Ecotekne - Plesso H II piano

E-mail: [email protected]: http://www.salentouniversita.it/

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Page 15: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Unione degli UniversitariSede: Palazzo Codacci-Pisanelli (ex Ateneo)

Aule rappresentanti: tel.: 0832-296060

Consiglio di Facoltà di Beni Culturali:

>Viviana Reggio [email protected] 389/1828421; 347/0008994>Antonio Lupo [email protected] + 328/5783208>Liliana Serrone [email protected]>Lorenzo Madaro [email protected] + 338/6338627>Gigio Nardella [email protected]>Fabio Chiriatti [email protected]

- Liliana Serrone e Lorenzo Madaro sono anche rappresentanti del corso didattico di BeniMobili;

- Fabio Chiriatti è rappresentante del corso didattico di Archeologia

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Page 16: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

LA SVEGLIA – Libera Associazione Studentesca

La Sveglia – Libera Associazione Studentesca ha sempre avuto come scopo primario il ricono-scimento e la tutela dei diritti di ogni studente. Il nostro lavoro è possibile grazie alla costan-te presenza e impegno di tutti i nostri soci e simpatizzanti, nelle Facoltà e nei Corsi di Laureadella nostra Università per comprendere e risolvere problemi didattici e non.Crediamo che i partiti politici non abbiano nulla a che vedere con l’università. Questa nostralibertà ci consente di difendere sempre e solo i diritti degli studenti senza remore. Ovviamentei componenti del nostro gruppo hanno ideologie politiche (…e tra le più variegate), ma questonon ci deve impedire di lottare per i diritti degli studenti che non hanno colore. Il nostro motto? STUDENTI E BASTA!!Organizziamo, inoltre, manifestazioni culturali e ricreative, viaggi studio, ecc., con i fondimessi a disposizione dall’Università, perché crediamo che questi momenti, in cui si crea l’ag-gregazione e la socializzazione tra gli studenti, siano tra i più significativi della nostra forma-zione.Crediamo che l’Università non sia solo lezioni ed esami, ma un mondo fatto da giovani per igiovani. Siamo ragazzi come tutti voi, che hanno come interesse quello di migliorarel’Università e di raggiungere un sogno: un’Università che sia non più dei professori, ma deglistudenti!!! Un’università pronta a soddisfare le esigenze degli studenti, perché siamo noi che trascorria-mo gran parte della nostra giornata tra queste mura.

RAPPRESENTANTI:Consiglio di Facoltà – Beni CulturaliQuarta MaurizioStasi Federica

Consiglio Didattico Corso di Laurea in Tecnologie per i Beni CulturaliCalò EnricoNobile AdrianaQuarta MaurizioRossi Marco

Sedi:• Auletta rappresentanti Ateneo• Auletta I piano plesso H – Ecotekne• Auletta I piano edificio LA STECCA

e-mail: [email protected]

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Page 17: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Insegnamenti di Facoltà

Insegnamenti Facoltà di Beni Culturali a.a. 2006-07CORSI DI LAUREA TRIENNALE

Insegnamento DocenteAbilità informatiche prof.ssa Valentina MARANGIAerotopografia archeologica prof. Giuseppe CERAUDOAntichità greche prof. Cosimo PAGLIARAAntropologia fisica prof. Pier Francesco FABBRI Antropologia visiva prof. Antonio L. PALMISANO Archeologia dell’età moderna prof. Paolo GÜLLArcheologia e antichità egee prof. Riccardo GUGLIELMINOArcheologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico prof.ssa Francesca BAFFIArcheologia e storia dell’arte greca prof. Francesco D’ANDRIA -

prof.ssa Katia MANNINOArcheologia e storia dell’arte dell’India e dell’Asia centrale prof.ssa Rosa Maria CIMINOArcheologia e storia dell’arte romana prof.ssa Ilaria ROMEOArcheologia medioevale prof. Paul ARTHURArcheometria prof. Antonio SERRAArcheozoologia prof. Jacopo DE GROSSI MAZZORINArchitettura del paesaggio prof. Vincenzo CAZZATOArchivistica prof. Francesco DE LUCAArchivistica speciale prof. Mario BROGIArte dei giardini prof. Vincenzo CAZZATOChimica analitica: chimica dei materiali d’archivio prof. Giuseppe E. DE BENEDETTOCiviltà antiche dell’Italia meridionale prof. Cosimo PAGLIARACiviltà bizantina prof.ssa Antonella PARMEGGIANIDiritto prof. Nicola GRASSODiplomatica prof.ssa Angela FRASCADOREEcologia prof. Alberto BASSETEsegesi delle fonti storiche medievali prof.ssa Chiara Dagmar

FLASCASSOVITTIEtnomusicologia prof. Gianfranco SALVATOREEtruscologia prof. Gianluca TAGLIAMONTEFilologia classica prof.ssa Adele FILIPPOGeofisica archeologica prof.ssa Maria Teresa CARROZZOGeografia prof.ssa Anna TRONOIstituzioni di storia dell’arte analisi delle forme e

metodi di attribuzione prof. Marco TANZI Laboratorio audiovisivo prof. Giuliano CAPANILaboratorio di costume e moda prof.ssa Annalisa PELLEGRINOLegislazione prof. Nicola GRASSOLetteratura greca prof.ssa Adele FILIPPOLetteratura teatrale greca prof.ssa Adele FILIPPOLetteratura italiana prof. Marco LEONE

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Page 18: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Letteratura latina prof.ssa Maria Antonietta CERVELLERA

Metodologia e tecnica della ricerca archeologica prof. Francesco D’ANDRIA - Prof. Giovanni MASTRONUZZI

Museologia prof. Massimiliano ROSSINumismatica greca e romana prof. Aldo SICILIANOOrganologia e iconografia musicale prof.ssa Daniela CASTALDOPaleografia latina prof.ssa Angela FRASCADOREPaletnologia prof.ssa Elettra INGRAVALLO Preistoria del Vicino e Medio Oriente prof.ssa Isabella CANEVAProtostoria europea prof.ssa Anna Maria BIETTI SESTIERIRilievo e analisti tecnica dei monumenti antichi prof.ssa Carla Maria AMICIStoria contemporanea prof.ssa Maria Marcella RIZZOStoria dell’architettura: fondamenti prof. Vincenzo CAZZATOStoria dell’architettura medievale prof. Vittorio FARELLAStoria dell’architettura moderna e contemporanea prof. Vincenzo CAZZATOStoria dell’arte medievale prof.ssa Grazia Marina FALLAStoria dell’arte medievale prof.ssa Grazia Marina FALLA -

prof.ssa Lucinia SPECIALEStoria del costume e della moda prof. Paolo PERIStoria della critica d’arte prof. Massimiliano ROSSIStoria della musica medievale e rinascimentale prof. Marco GOZZIStoria della storiografia dell’arte prof. Francesco ABBATEStoria dell’urbanistica prof. Alessandro IPPOLITIStoria delle tecniche artistiche prof. Raffaele CASCIAROStoria delle tradizioni popolari prof.ssa Anna MERENDINOStoria e tecnica del restauro (beni archeologici) prof.ssa Regina POSOStoria e tecnica del restauro (beni archivistici,

librari e mobili-artistici) prof.ssa Regina POSO Storia e tecnica della fotografia prof.ssa Antonella RUSSOStoria greca prof. Mario LOMBARDOStoria medievale prof. Benedetto VETEREStoria moderna prof. Francesco GAUDIOSOStoria romana prof. Pasquale ROSAFIOTeatro e drammaturgia latina prof.ssa Maria Elvira CONSOLITecnica del restauro architettonico prof. Alessandro IPPOLITI

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CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA

Insegnamento DocenteAerotopografia archeologica prof. Giuseppe CERAUDOAntropologia prof. Pier Francesco FABBRIArcheologia del paesaggio prof. Marcello GUAITOLI -

prof.ssa Adriana VALCHERAArcheologia e antichità egee prof. Riccardo GUGLIELMINOArcheologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico prof.ssa Francesca BAFFIArcheologia e storia dell’arte greca prof. Francesco D’ANDRIAArcheologia e storia dell’arte romana prof.ssa Ilaria ROMEOArcheologia e storia dell’arte dell’India e dell’Asia centrale prof.ssa Rosa Maria CIMINOArcheologia medioevale prof. Paul ARTHURArcheozoologia prof. Jacopo DE GROSSI MAZZORINArchivistica ecclesiastica prof. Francesco DE LUCAArchivistica speciale prof. Mario BROGIBibliologia prof.ssa Pia Italia VERGINEChimica per i beni culturali prof. Giuseppe E. DE BENEDETTOCiviltà antiche dell’Italia meridionale prof. Cosimo PAGLIARACiviltà musicale afro-americana prof. Gianfranco SALVATOREDiplomatica speciale prof.ssa Angela FRASCADOREEpigrafia greca prof. Mario LOMBARDOEpigrafia italica prof. Gianluca TAGLIAMONTEEpigrafia latina prof. Pasquale ROSAFIOEsegesi delle fonti archivistiche medievali prof. Hubert HOUBENEsegesi delle fonti storiche medievali prof. Hubert HOUBENEtruscologia e antichità italiche prof. Gianluca TAGLIAMONTE Geografia economico-politica prof.ssa Anna TRONOGeografia economico-politica prof.ssa Anna TRONOGeografia storica del mondo antico prof.ssa Flavia FRISONEInformatica applicata: beni archeologici prof.ssa Grazia SEMERAROInformatica applicata agli archivi prof.ssa Angela CHIRENTIInformatica applicata ai beni musicali prof.ssa Valentina MARANGIIstituzioni di storia dell’arte - analisi delle forme e

metodi di attribuzione prof. Marco TANZILetteratura italiana prof. Marco LEONEMetodologia della ricerca storica contemporanea prof.ssa Maria Marcella RIZZOMetodologia e tecnica della ricerca archeologica prof. Francesco D’ANDRIAMuseologia prof. Massimiliano ROSSINumismatica greca e romana prof. Aldo SICILIANOPaletnologia prof.ssa Elettra INGRAVALLOPreistoria del Vicino e Medio Oriente prof.ssa Isabella CANEVAPreistoria egea prof. Riccardo GUGLIELMINOProtostoria europea prof.ssa Anna Maria BIETTI

SESTIERIRestauro archeologico prof.ssa Giovanna DE PALMARicerca musicologica: antichità classica prof.ssa Daniela CASTALDORicerca musicologica: medioevo e rinascimento prof. Marco GOZZI

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Rilevamento archeologico prof.ssa Adriana VALCHERARilievo e analisti tecnica dei monumenti antichi prof.ssa Carla Maria AMICIStoria contemporanea prof.ssa Maria Marcella RIZZOStoria del costume e della moda prof. Paolo PERIStoria dell’archeologia prof.ssa Katia MANNINOStoria dell’architettura moderna e contemporanea prof. Vincenzo CAZZATOStoria dell’arte medievale prof.ssa Lucinia SPECIALEStoria della critica d’arte prof. Massimiliano ROSSIStoria della miniatura prof.ssa Lucinia SPECIALEStoria della storiografia dell’arte prof. Francesco ABBATEStoria delle arti applicate e dell’oreficeria prof.ssa Regina POSOStoria ed elaborazione digitale del manoscritto prof. Fabio D’ASTOREStoria e tecnica del restauro prof.ssa Regina POSOStoria greca prof. Mario LOMBARDOStoria medievale prof. Hubert HOUBENStoria moderna prof. Francesco GAUDIOSOStoria romana prof. Pasquale ROSAFIOTeatro e drammaturgia greca prof.ssa Adele FILIPPOTeatro e drammaturgia latina prof.ssa Maria Antonietta

CERVELLERATecnica del restauro architettonico prof. Alessandro IPPOLITITopografia medioevale prof. Paul ARTHUR

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LABORATORI SPECIALISTICI

Le attività di ricerca si sviluppano con l’ausilio dei seguenti laboratori:

Paletnologia e archeologia sperimentaleResponsabile scientifico: Prof.ssa Elettra Ingravallo

Archeologia classicaResponsabile scientifico: Prof. F. D’Andria

Archeologia medievaleResponsabile scientifico: Prof. P. Arthur

Archeologia e Scienze e tecniche applicate alla ricerca archeologicaResponsabile scientifico: Prof. C. Pagliara Responsabili scientifici di settore: Antropologia fisica: Dott. P.F. Fabbri Archeologia egea: Prof. R.Guglielmino Archeologia subacquea: Dott.ssa R. Auriemma

Informatica per l’archeologiaResponsabile scientifico: Prof. F. D’Andria

Topografia antica e fotogrammetriaResponsabile scientifico: Prof. M. Guaitoli

Studio e documentazione delle evidenze storiche, epigrafiche e numismaticheResponsabile scientifico: Prof. M. Lombardo

ArcheozoologiaResponsabile scientifico: Prof. J. De Grossi Mazzorin

ArcheobotanicaResponsabile scientifico: Dott. G. Fiorentino

Beni musicaliResponsabile scientifico: Prof. Marco Gozzi

Restauro del libroResponsabile scientifico: Prof. Giuseppe E. De BenedettoGrazie ad una recente convenzione tra la Provincia di Lecce e l’Università di Lecce, il labora-torio è stato trasferito presso il Museo Provinciale “S. Castromediano”. In questo laboratorio viè un insieme di attrezzature scientifiche acquisite grazie ad un cofinanziamento P.O.N. 2000-2006, Misura II.1 – Azione a – Interv. potenziamento dotazione attrezzature scientifico-tecno-logiche, avv.68/2002 “Laboratorio di restauro del libro: potenziamento della sezione di studioe ricerca sulla conservazione del materiale librario” che permetteranno, oltre alle usuali ana-lisi chimiche previste per i manufatti cartacei, una caratterizzazione chimica completa deimateriali costituenti i manufatti artistici. Opera inoltre il CEDAD, Centro di datazione e diagnostica, che dispone di un acceleratore di

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particelle di tipo Tandetron per la datazione con il radiocarbonio mediante la tecnica dellaspettrometria di massa ad alta risoluzione (AMS, accelerator mass spectrometry) e l’analisi deimateriali con fasci di particelle. Nel CEDAD si sviluppano tecnologie ottiche e nucleari perapplicazioni a numerosi campi di ricerca. Le principali tematiche di ricerca riguardano:

• Applicazione del metodo di datazione con il radiocarbonio mediante la tecnica della spet-trometria di massa con acceleratore a problematiche di natura archeologica e storico-arti-stica.

• Applicazioni del metodo del radiocarbonio a problematiche di natura geologica. Sono incorso studi sulla geomorfologia costiera, sulla variazione del livello del mare e sulla data-zione con tecniche isotopiche di sequenze di sedimenti.

• Applicazioni del metodo del radiocarbonio a problematiche di natura ambientale. Vengonostudiate le variazioni della concentrazione di radiocarbonio nell’atmosfera indotte da effet-ti antropogenici, quali l’arricchimento conseguenti ai test nucleari in atmosfera e gli effet-ti di diluizione indotti dall’utilizzo dei combustibili fossili. tra i quali l’archeologia e l’am-biente.

In tutti i laboratori si sviluppa parte dell’attività didattica degli studenti dei corsi triennali especialistici, dei corsi di specializzazione, dei dottorati di ricerca e dei master.Esistono inoltre laboratori attrezzati per la didattica di base, in rapporto alle necessità dellevarie discipline:

• Laboratorio di informatica

• Laboratorio multifunzionale (Archeologia classica e medievale, Bioarcheologia, Topografia,Rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi, Storia dell’arte, Fotografia e aerofotogra-fia, etc.)

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ATTIVITÀ SUL CAMPO

Lecce sotterraneaIl progetto Lecce sotterranea è un’iniziativa che mira ad inserire la città di Lecce nella pro-spettiva moderna dell’Archeologia Urbana. La collaborazione tra Amministrazione Comunale,Soprintendenza Archeologica, Museo Provinciale ed Università ha portato alla realizzazione discavi archeologici all’interno del tessuto urbano della città, nei vari cantieri che negli ultimianni sono stati effettuati nel centro storico. I lavori di scavo sono stati coordinati da archeo-logi formatisi proprio presso la Facoltà di Beni Culturali e la Scuola di Specializzazione inArcheologia dell’Università di Lecce. Gli interventi si sono susseguiti in diversi settori dell’abitato, in particolar modo molto signifi-cativi si sono rivelati i lavori svolti in cantieri posti lungo le attuali mura aragonesi (PortaNapoli e via Adua) e nel cuore della città (p.tta Epulione, P.tta Castromediano). Tali lavorihanno evidenziato la ricca stratigrafia del sottosuolo leccese, documentando le differenti fasidi vita dall’età del Bronzo sino alle più recenti attestazioni medievali e moderne. L’ultimo scavo condotto in ordine di tempo è stato effettuato in Piazzetta Castromediano, nellevicinanze della chiesa di Santa Croce, esempio più significativo del barocco leccese. Le inda-gini hanno consentito di ricostruire le trasformazioni dell’area arricchendo le conoscenze sullediverse epoche attestate. Sono stati infatti registrati nuovi dati sulla topografia della città,soprattutto per l’età romana, con l’individuazione di un asse stradale ed un impianto produt-tivo per l’olio.

Convento S. Maria del Carmine (Lecce)Le all’interno del chiostro del Monastero di Santa Maria del Carmine sono state avviatenell’Aprile del 2003 con la realizzazione di un laboratorio di archeologia urbana in un’area che,in seguito ad alcuni sondaggi esplorativi effettuati nel 2001, aveva evidenziato un importantepotenziale archeologico. Le indagini, effettuate da archeologi dell’Università di Lecce con lapartecipazione di allievi della Scuola di Specializzazione in Archeologia e degli studenti dellaFacoltà di Beni Culturali, hanno consentito di verificare la sequenza stratigrafica documentan-do 13 fasi di frequentazione dell’area. Dai livelli a contatto con la roccia, riferibili ad un orizzonte protostorico, si susseguono le dif-ferenti fasi di vita del sito. E’ stato evidenziato un asse stradale con orientamento N/S largocirca 4,50 m. realizzato in età messapica, alla fine del IV sec. a.C. Accanto alla strada sorge-va una necropoli; lo scavo ha consentito di documentare la sepoltura di un adolescente concorredo di vasetti miniaturistici. La strada, con vari rifacimenti, viene utilizzata per tutta l’etàromana. In età medievale l’area sembra avere una destinazione prevalentemente agricola. Il rinveni-mento di una buca ha restituito materiale inquadrabile in età normanna, il primo contesto delgenere scavato sistematicamente a Lecce. All’inizio del ‘500 vengono realizzate alcune strut-ture, con probabile funzione abitativa. In coincidenza con l’avvio dei lavori per la costruzionedel Convento tali edifici subiscono dapprima delle trasformazioni ed infine vengono obliteratidal chiostro. Lo scavo ha inoltre permesso di documentare la trasformazione del convento in Caserma e que-st’ultimo utilizzo. L’edificio è destinato ad ospitare la sede del Rettorato.

Apigliano, Martano (Lecce)Il sito di Apigliano, nel cuore della Grecìa Salentina, è noto oggi attraverso l’esistenza dellachiesa, oggi sconsacrata, di Santa Maria, ma conosciuta dagli abitanti del territorio come San

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Lorenzo, e le due masserie, Apigliani Piccolo ed Apigliani Grande. Del villaggio medievale,attestato nelle fonti documentarie, senza soluzione di continuità, a partire dal XIII secolo, nonsi avevano dati al di fuori del suo ‘peso’ fiscale. Gli scavi, condotto sin dal 1997, hanno messoin luce le fasi di vita del villaggio a partire dall’VIII secolo, quando il Salento era parte inte-grante dell’Impero bizantino. Gli elementi emersi finora indicano la presenza di un insedia-mento relativamente esteso articolato con strutture di varia funzione. Dalle abitazioni dei con-tadini costruite con alzato in terra battuta corredate da fosse di scarico, a strutture legate alleattività presenti nel villaggio. Interessante a questo proposito è il rinvenimento di un forno perla lavorazione del ferro databile al X secolo ca., dove accanto a numerosi oggetti finiti, dai col-telli alle punte di freccia, è stata trovata una gran quantità di scorie legate alle varie fasi dilavorazione del metallo. Un anello in bronzo con monogramma in lettere greche, appartenente forse, ad un funziona-rio dell’amministrazione fiscale bizantina, indicherebbe la sua presenza o il suo passaggio adApigliano. La grande quantità di ceramica, ossa di animali e resti paleobotanici rinvenuti cipermettono a ricostruire le basi economiche dell’abitato. L’area intorno all’insediamento sem-brerebbe essere stata disboscata, e dedita, in una certa misura, all’olivicoltura e alla pastori-zia. All’età angioina è databile la chiesa rinvenuta durante la campagna di scavo del 1997.L’edificio religioso, uno dei quattro attestati ad Apigliano nella visita pastorale del ‘600, ècostruito da una navata unica coronata da un’abside. Del ciclo pittorico che decorava interna-mente l’edificio restano una gran quantità di frammenti forse riconducibili a figure di santi.Sia all’interno della chiesa, che all’esterno, si estende una vasta area cimiteriale, costituitada tombe costruite a lastroni con all’interno, sepolture multiple. Gli individui finora esamina-ti, evidenziano un’alta mortalità infantile e patologie conesse a un duro lavoro agricolo.Letombe hanno restituito oggetti di ornamento personale e elementi accessori dell’abbigliamen-to (orecchini, collane, cinture, ed anche un anello matrimoniale in bronzo). Alcuni elementilasciano ipotizzare che la popolazione, in questo periodo, avesse stretti contatti con l’area bal-canica. L’insediamento, come attestano le fonti scritte, risulta abbandonato a partire dal XVIsecolo.

Cantieri scuola di Archeologia Medievale (Lecce)I cantieri scuola di Archeologia Medievale forniscono l’esperienza pratica sul campo e interes-sano ogni estate (principalmente a luglio) lo scavo di un sito medioevale scelto nell’ambitodelle ricerche che si svolgono presso l’Insegnamento di Archeologia Medievale dell’Universitàdegli Studi di Lecce. Insieme alla ricerca scientifica, l’obiettivo dei cantieri scuola è quello difornire agli allievi la possibilità di imparare le metodologie di ricerca sul campo, comprese letecniche di scavo e di ricognizione topografica, le campionature, la compilazione delle schededi unità stratigrafica, il disegno e il rilievo archeologico, l’utilizzo della stazione totale e i sup-porti informatici. Attività di trattamento, restauro e classificazione preliminare dei reperti èsvolto il pomeriggio in laboratorio. Lezioni sono organizzate periodicamente, anche con l’ausi-lio di specialisti che partecipano ai cantieri scuola. Dal 1997 il cantiere scuola nel Salento sisvolge presso l’insediamento di età bizantina e il villaggio medievale abbandonato di Apigliano,Martano (LE), mentre nel 2001 se ne è svolto uno anche a Chersonesos (Sevastopoli) in Ucraina,a cui hanno partecipato allievi della Kyiv Mohila Academy, National Shevchenko University.Inoltre è possibile per gli studenti della Scuola di Specializzazione in Archeologiadell’Università di Lecce prendere parte alle differenti che periodicamente si organizzano nel-l’ambito delle ricerche del nostro laboratorio (es.: Muro Leccese, Supersano etc.). Per maggio-ri informazioni sui singoli scavi e modalità di adesione consultare il sito web all’indirizzo:http://www.unile.it/archeologia

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Cavallino (Lecce)L’insediamento messapico di Cavallino è racchiuso completamente all’interno di una grandeopera di fortificazione. Le mura abbracciano un’area di circa 69 ettari di terreno ed hanno unosviluppo di 3100 metri. Le strutture antiche sono costruite sul banco di calcarenite (la cosid-detta pietra leccese) in gran parte affiorante, nel quale è scavato il fossato, largo in media3,50 metri e profondo metri 2,50, che costituisce allo stesso tempo l’area di cava per l’estra-zione dei blocchi con cui è realizzata la fortificazione. Le mura di cinta hanno uno spessorevariabile tra i 3,50 e i 4 metri, a seconda delle zone, con un paramento esterno a grandi bloc-chi appena sbozzati ed uno interno realizzato con pietre di minori dimensioni. All’interno ilriempimento è costituito da gettate di terra, pietre e schegge di calcare. L’impianto della cittàarcaica, a cui appartiene la fortificazione, si sovrappone ad insediamenti di epoca preceden-te. Il primo, che dai dati oggi disponibili sembra essere in gran parte concentrato nell’area set-tentrionale della zona archeologica, è costituito da un villaggio di capanne dell’età del Bronzo,in parte tagliato dallo scavo del fossato di età arcaica. Sono state scavate varie capanne a pian-ta ovale con muretti perimetrali in pietre a secco e pali di legno di cui restano le tracce innegativo con il ritrovamento dei buchi per il loro alloggiamento nel banco roccioso. Dai mate-riali ceramici è possibile riferire l’abitato alla fase iniziale del Protoappenninico B, datata trail XVI e il XV secolo a.C.. Dai rinvenimenti di strutture riferibili a questa fase anche in areepiuttosto distanti da questo nucleo centrale è possibile ipotizzare l’esistenza di nuclei sparsidi abitato piuttosto di un unico grande villaggio (fondo Aiera Vecchia e Casino). Per un lungoarco di tempo l’area viene abbandonata. Con l’VIII secolo a.C. si assiste ad una rioccupazionedel sito. Soprattutto nella seconda metà del secolo si intensifica la costruzione di capanne apianta ovale o absidata, sparse in quasi tutta l’area che verrà in seguito occupata dall’abitatodi età arcaica. L’abitato prospera per tutto il VII secolo a.C. Con la costruzione della cinta for-tificata alla metà del VI secolo a.C., l’abitato di Cavallino assume caratteri che sono stati defi-niti protourbani. L’area interna della città è solcata da una serie di assi stradali che sembranoconvergere dalle varie porte aperte nella fortificazione, verso una grande area centrale all’in-sediamento, interpretata come grande piazza pubblica, che presenta un’accurata pavimenta-zione realizzata con battuto di calcare sbriciolato e frammenti di tegole pressati. Poco distan-te una grande depressione naturale del terreno (probabilmente una dolina) forma una speciedi bacino naturale (la zona oggi chiamata Cupa), verso cui convergono molte delle canalizza-zioni di drenaggio, in parte scavate nel banco roccioso e in parte costruite con blocchi di cal-care. Particolare importanza sembra avere l’asse viario che taglia la città da Nord a Sud, par-tendo dalla porta di Nord Est. Lungo gli assi stradali si dispongono i quartieri di abitazione; avolte le case si affacciano sulle strade con una certa regolarità (fondo Pero, fondo Sentina),mentre in altri casi le strade sembrano dividere delle aree in cui gli edifici si dispongono attor-no a degli spazi aperti, senza seguire alcun criterio di ortogonalità (fondo Casino). Sembraquasi, in questi casi, di trovarsi di fronte alla ricostruzione dell’abitato secondo le nuove tec-niche costruttive (case di pietra in sostituzione delle capanne di frasche) ma con la riproposi-zione della medesima concettualità dell’uso dello spazio. Forse in questi quartieri continuava-no a vivere gruppi familiari unitari, veri e propri clan, che disponevano le loro abitazioni in unospazio comune, probabilmente gravitante intorno alla residenza del personaggio più importan-te del gruppo. La zona più settentrionale viene racchiusa da due altre cerchie murarie inter-ne, realizzate con la medesima tecnica costruttiva della grande fortificazione esterna; sem-brano essere contemporanee alla prima cinta.Il rinvenimento di alcuni frammenti di elementi architettonici decorati, in calcare locale, per-mette di ipotizzare la presenza, all’interno della città, di edifici di carattere pubblico o cul-tuale. Purtroppo il loro ritrovamento in giacitura secondaria, reimpiegati all’interno di strut-

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ture murarie, non permette una localizzazione dell’edificio in cui erano originariamente inse-riti. L’abitato arcaico di Cavallino, al momento della sua massima espansione, viene improvvi-samente colpito da una grave crisi che ne provoca un rapido abbandono, entro il primo tren-tennio del V secolo a.C.. Tutto fa pensare ad una distruzione violenta dell’insediamento: lemura di fortificazione sono distrutte e rovesciate all’interno del fossato, stesso luogo dove ven-gono gettati i cippi, dopo essere stati spezzati volontariamente; i muri delle abitazioni recanotracce di bruciato, le cisterne vengono riempite di pietre in modo da non poter più essere uti-lizzate. Da questo momento in poi nell’area sono attestate solo sporadiche frequentazioni (traV e III secolo a.C.), rappresentate dalla presenza di sepolture scavate nei crolli delle abitazio-ni di età arcaica, che indicano come ormai la città fosse abbandonata e dovesse far parte delterritorio dei centri vicini come Rudiae e Lupiae.

Corigliano d’Otranto (Lecce)Corigliano d’Otranto, uno degli otto comuni del comprensorio noto come “Grecìa salentina”,si trova nell’entroterra settentrionale di Otranto, da cui dista circa poco più di 20 km. Sul latoNord Ovest dell’attuale centro storico, ricco di testimonianze architettoniche d’età bassomedievale e rinascimentale, posto su una zona rilevata rispetto al resto dell’abitato, si trovail castello dei principi De’ Monti. Dietro la facciata barocca, opera della seconda metà delSeicento, eseguita da maestranze locali, si snoda un’imponente struttura dall’impianto qua-drangolare, munita di quattro torri angolari, circolari e scarpate, e circondata da un fossato.Si tratta di uno dei migliori e meglio conservati esempi di architettura militare dell’inizio delCinquecento in Terra d’Otranto, fatto ricostruire, probabilmente sui resti di una struttura for-tificata precedente, da Francesco De’Monti, barone di Corigliano e capitano dell’esercito ara-gonese che aveva combattuto contro i Turchi nel 1481 per liberare Otranto. Sottoposto arestauri nel corso del 2000, il castello di Corigliano è stato oggetto di una prima campagna discavi volta a seguire le operazioni di svuotamento del fossato del castello, e da una secondacampagna in cui si è intervenuti in un vano del piano terra che si apre nell’attuale cortile. Inquesta zona, oltre a strutture relative a diverse attività artigianali succedutesi dal XVIII sec.fino al XX, è stato messo in luce parte di un impianto fortificato probabilmente attribuibile alXIII secolo. Infatti, è stato rintracciato un grosso muro, datato, in base ai materiali provenien-ti dalla sua fossa di fondazione, non oltre la metà del Duecento, quindi ad una fase anteriorea conosciuta fin’ora. Questo, assieme ad un altro setto murario perpendicolare, delimita unambiente, di cui non si è potuto stabilire l’estensione completa, e che parrebbe affacciarsi suun fossato dal circuito diverso da quello cinquecentesco. In questo stesso fossato è costruitauna torre quadrangolare inglobata e ben riconoscibile, in uno dei vani dell’attuale piano terradel castello, che rappresenta un’ulteriore testimonianza di un impianto anteriore al momentocostruttivo di XVI secolo, resosi necessario dopo gli eventi di Otranto, in una temperie di rin-novamento delle strutture di difesa riscontrabile per numerosi centri salentini. Oltre a moltis-simi reperti, soprattutto ceramici, d’età basso medievale, sono stati recuperati, in livelli rela-tivi ad una fase di utilizzo agricolo dell’area anteriore alle strutture del Duecento, frammentidi anfore romane da Chio, oltre a numerose pareti di ceramica ad impasto dell’età del Bronzo,rinvenute nei riempimenti di buche per pali scavate nel banco di calcare naturale. Lo svuota-mento del rinfianco della copertura a volta del vano in cui si è concentrato l’intervento discavo, ha inoltre restituito un interessante gruppo di manufatti databile tra tardo XIV e XVsecolo. Nello specifico si tratta di ceramiche, sia da mensa sia da dispensa, in buono stato diconservazione, la cui datazione omogenea, conferma non solo che si è di fronte ad un deposi-to ben stratificato, ma soprattutto testimonia l’esistenza di un piano superiore nella strutturadel castello già in questa fase, anteriore alla data di fondazione del 1505, testimoniata una

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epigrafe leggibile fino al secolo scorso. Tra i manufatti rappresentati ci sono ciotole invetriateprobabilmente appartenenti ad un unico servizio da mensa, piuttosto raffinato, prodotto davasai locali, un grande bacino di “lustro spagnolo”, che rappresenta un manufatto di pregioadatto ad una committenza di rango elevato. Altro reperto d’eccezione, anche per il suo statodi conservazione, è una brocca di metallo bronzo, con bocca trilobata ed ansa che termina conuna protome animale. Gli scavi sono stati condotti in collaborazione con la Soprintendenza aiBB.AA.AA.AA.SS. della Regione Puglia, e con il patrocinio del Comune di Corigliano d’Otranto.

Le Centoporte, Giurdignano (Lecce)Gli scavi condotti a Le Centoporte hanno chiarito alcune fasi relative alla vita della chiesamonumentale che sorge nelle campagne intorno ad Otranto. Venne costruita come chiesa basi-licale a tre navate con abside poligonale e nartece, intorno alla prima metà del VI secolo, uti-lizzando materiale lapideo di reimpiego. Trova confronti con una serie di chiese tipichedell’Impero d’Oriente, compresa quella di S. Giovanni di Studios, a Istanbul, databile alla metàdel V secolo d.C. Una serie di indizi suggerisce che Le Centoporte fosse dedicato ai SS. MartiriCosma e Damiano, particolarmente venerati da Giustiniano. L’edifico di prima fase, mai completato, è stato riutilizzato come nucleo di un complesso, pro-babilmente monastico, che si sviluppa dal VII secolo in poi. La navata centrale viene invasa dadue edifici; uno probabilmente una cappella, inserita nella zona absidale, e l’altro forse unrefettorio-dormitorio, decorato con affreschi dipinti. Quasi tutte le aperture all’esterno dellabasilica vengono tamponate, apparentemente per realizzare un piccolo monastero fortificatoitalo-greco. Una sepoltura rinvenuta in associazione a questa fase del complesso è di unmaschio adulto di ca. 30-40 anni di età, che sembra aver sofferto di un melangioma o tumoreal cervello L’utilizzo di questo complesso monastico sembra continuare sino almeno l’XI seco-lo, dopo di ché venne abbandonato per poi, successivamente, essere utilizzato come cava dimateriali edili per il vicino paese di Giurdignano.

Muro Leccese (Lecce)Nel Italia Settentrionale, come in altri stati europei, quali la Francia e l’Inghilterra, i borghipianificati si diffusero poco dopo il Mille. Basta pensare a le bastides di Re Edoardo I (1274-1307), o i paesi quali Civitella Veneto, con una pianificazione regolare che risale al 1199. InItalia meridionale la fondazione della maggioranza dei paesi attuali risale al medioevo e molti,durante la loro storia hanno subito una trasformazione urbanistica, imponendo su di essi un’im-pianto regolare. Ma di questi, si sa ancora troppo poco. In Provincia di Lecce, questi ultimi annihanno visto lo sventramento dei centri storici di molti paesi, in seguito alla metanizzazione oai lavori di rinnovamento urbanistico, senza che si cogliesse l’occasione per effettuare delleindagini archeologiche mirate alla ricostruzione della loro dinamica insediativa. La tanta pro-clamata “archeologia urbana”, insomma, non ha sfiorato i centri minori, salvo pochi eccezio-ni. Fra questi, si può ora annoverare Muro Leccese dove, grazie ad una felice cooperazione frail Comune di Muro, l’Università di Lecce e le Soprintendenze ai Beni Architettonici edAmbientali e ai Beni Archeologici, si può ora delineare una storia insediativa che parte dallacreazione di uno dei grandi centri messapici in Terra d’Otranto nel V secolo a.C. sino alla costi-tuzione della città di Muro Leccese nel 2000.Gli scavi nel centro storico di Muro, insieme alle indagini del suo territorio, hanno dimostratocome tra ‘400 e ‘500, si è verificato un notevole ridistribuzione del popolamento. Piccoli centrimedievali a Brongo, a Miggianello, o presso la chiesa bizantina di S. Marina, sono stati abban-donati, mentre il sito dell’attuale centro storico è stato potenziato, con la realizzazione di unborgo pianificato con strade ortogonali, ed insulae rettangolari, intorno ad una piazza di mer-

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cato, il tutto circondato da cinta muraria e fossato. Ciò testimonia una maggior razionalizzazio-ne economica delle terre da parte delle famiglie feudatarie, preannunziando il rinascimento.La pianificazione della terra di Muro, tuttora intuibile nella forma del centro storico, data alXV secolo. All’interno del fossato e della cinta muraria, alta probabilmente circa 8 metri, sisviluppavano le strade ortogonali che dividevano i quartieri in insulae rettangolari. A lorovolta, le insulae furono suddivise in unità abitative o placae per accogliere le famiglie conta-dine trasferitosi dai vicini casali abbandonati. Nel centro della terra ci sarà stata la chiesa eduna piazzetta che ospitava il mercato e i primi negozi fissi, in contraposizione alle forme dimercanzia itineranti tipiche del Medioevo. Il vantaggio di questa nuova forma di villaggio“chiuso”, voluta dal feudatario, era dato dal maggior controllo che poteva esercitare sullaforza lavoro, sulla produzione e sulla difendibilità dell’insediamento, rispetto ai precedenti vil-laggi “aperti”. In questo periodo Muro, come altri paesi salentini, si dota anche di un trappe-to sotteraneo, testimonianza di un’incremento nell’olivicoltura. La sfida dei prossimi anni saràquello di restituire alla popolazione, attraverso le metodologie proprie dell’archeologia, la sto-ria e le caratteristiche delle origini della città di Muro Leccese.

SupersanoSono ripresi alla fine di gennaio 2004 gli scavi archeologici in Località Scorpo, nei pressi dellazona di espansione industriale del territorio di Supersano, dove si stanno portando alla luce iresti di un insediamento di età altomedievale. Una prima campagna di scavi era stata effet-tuata nella primavera del 1999, in seguito alla segnalazione della presenza di evidenze archeo-logiche sul fronte di una cava. In quell’occasione vennero individuate e scavate due strutture‘a fossa’, tagliate nel banco naturale delle “sabbie di Cutrofiano”, datate da analisi al radio-carbonio al VII secolo. Le due fosse, con ogni probabilità, rappresentavano i fondi di due capan-ne con piani sopraelevati in legno, strutture abitative e di imagazzinamento piuttosto mode-ste, ma ben adattabili ad ambienti naturali umidi quali le paludi. In effetti, sia le fonti archeo-logiche, che le notizie storiche sono concordi nell’indicare nella presenza di una zona palustreai margini di un area boschiva (il bosco di Belvedere) l’habitat storico di queste abitazioni. Unambiente ‘marginale’, ma anche ricco di risorse vegetali ed animali, come dimostrano le varieossa di cervo rinvenute nel corso dello scavo. Le ricerche tuttora in corso hanno messo in evidenza un terzo fondo di capanna, di dimensio-ni ridotte, al cui interno sono stati rinvenuti numerosi frammenti ceramici pertinenti a pento-le ed anfore per contenere liquidi, ossa animali con tracce di macellazione e strati di carboni,dovuti probabilmente alla combustione di parte del legno che costituiva la struttura. Un’altrafossa, individuata ad ovest delle altre strutture, attende di essere indagata nella prossimacampagna di scavo. Nella parte Nord dell’area è stato rinvenuto, invece, un muro a seccocostruito in pietre calcaree, lungo oltre sette metri e largo circa un metro, accanto al quale viera un pozzo in blocchi parzialmente squadrati, finora scavato fino ad una profondità di circadue metri e mezzo. E’ probabile che il muro doveva rappresentare parte di un recinto, forsecon alzato in legno, che circoscriveva l’insediamento. Stupisce la presenza di queste capanne a Supersano. Tale tipo di strutture, per l’età medieva-le, è stato sempre messo in relazione con “culture” del nord Europa, dove le condizioni clima-tiche e la grande disponibilità di legname indirizzavano naturalmente verso l’uso di questi edi-fici. In Italia gli esempi più noti si riferiscono alle capanne longobarde rinvenute a Brescia equelle scavate in Toscana, presso Poggibonsi (SI), dove, comunque, l’importazione di modellicostruttivi d’oltralpe appare possibile. Ma nel Salento medievale il significato di queste strut-ture è presumibilmente differente. Esse sembrano riflettere un tipo di abitato rurale, perfet-tamente integrato con l’ambiente circostante, finora sconosciuto in Italia meridionale. Allo

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stesso modo, è un unicum per l’Italia meridionale il calice in vetro, rinvenuto in uno dei fondidi capanna, in stato frammentario, confrontabile ad un esemplare conservato al Museo diAquileia, ad uno proveniente dal ‘palazzo’ dei Goti, a Monte Barro (CO), ed ancora ad un cali-ce rinvenuto negli scavi dell’abbazia di S. Vincenzo al Volturno e ad un altro proveniente daCapodistria. Questi manufatti, per luogo di ritrovamento e fattura sono stati considerati pro-dotti di un certo pregio. Come sia giunto in questo villaggio, un oggetto di tale qualità, è unadelle domande alle quali gli archeologi dovranno dare risposta con il prosieguo delle ricerche.Lo scavo è stato condotto in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, con finanzia-menti da parte del Comune di Supersano.

Vaste (Lecce)Nel centro messapico di Vaste la Cattedra di Archeologia e storia dell’arte greca conduce daanni scavi sistematici, diretti dal prof. Francesco D’Andria, su concessione ministeriale ed incollaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Puglia e l’Amministrazione Comunaledi Poggiardo. In questi anni le ricerche hanno interessato l’insediamento racchiuso entro il cir-cuito murario della fortificazione ellenistica, che ha un’estensione di 78 ettari, e le aree cir-costanti. Si è potuto delineare, ormai abbastanza chiaramente, il quadro dell’insediamentoantico nelle sue diverse fasi cronologiche, dalla frequentazione della prima età del Ferroall’abitato messapico e dall’impianto romano alle fasi bizantine. In particolare, gli scavi piùrecenti, ancora in corso, stanno puntando da un lato alla definizione topografica di alcuni puntinodali dell’insediamento di età ellenistica, come la esatta ricostruzione dell’intera cerchiamuraria (foto) con le porte e gli elementi della viabilità, dall’altro alla completa messa in lucedi alcuni importanti contesti, come la necropoli messapica ed il complesso paleocristiano diFondo Giuliano (foto); ciò anche in vista dell’imminente apertura del Parco Archeologico diVaste. Gli studenti della Scuola di Specializzazione in Archeologia, oltre che partecipare alCantiere-scuola di Cavallino, come previsto dal piano dell’attività didattica annuale, possonoprendere parte anche alle campagne di scavo a Vaste, nel corso delle quali hanno l’opportuni-tà di approfondire la conoscenza della tecnica dello scavo stratigrafico e del rilievo archeolo-gico, anche con l’impiego personalizzato dei più avanzati strumenti topografici (foto).

S. Vito dei Normanni (Brindisi)La ricerca archeologica presso la collina del Castello di Alceste a S. Vito dei Normanni è stataavviata in un quadro di collaborazione tra Soprintendenza Archeologica, Università di Lecce,Dip. Di Beni Culturali e Comune di S. Vito dei Normanni. Lo scavo in estensione e la prospezio-ne sistematica dell’area hanno permesso di riferire alla seconda metà dell’VIII sec. a.C. laprima fase di frequentazione del sito. Sono state infatti identificate le tracce di un villaggio acapanne. Su questa situazione si sovrappone nel VI sec. a.C. un abitato con caratteri comple-tamente differenti. Sono state riconosciute le strutture relative a varie abitazioni diverse pertecnica edilizia e per planimetria. Le case sono articolate in più ambienti e presentano com-plessi sistemi di copertura che fanno uso di tegole in terracotta. Nella zona ovest dell’abitatoè stato identificato un grande edificio, esteso su un’area rettangolare di circa 600 mtq.; inter-pretato come una struttura di tipo “palaziale”,. L’insediamento di S. Vito venne abbandonatoagli inizi del V sec. a.C. e mai più occupato. L’area archeologica offre pertanto la rara possi-bilità di studiare n estensione un abitato arcaico, relativo cioè al momento in cui comincianoa manifestarsi nuove forme di organizzazione insediativa.

Arpi (Foggia)La cattedra di Topografia dell’Università di Lecce conduce scavi archeologici didattici nell’area

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urbana dell’antica città di Arpi . Sorta quasi al centro del Tavoliere, in una zona abitata sin dalNeolitico, fu quasi sicuramente il centro politico, economico e religioso di tutte le comunitàagrarie e pastorali della Daunia (che si estendeva nella parte settentrionale della Puglia). L’importanza di Arpi fu notevole in relazione sia al fenomeno della transumanza sia perché dallacittà antica era raggiungibile il mare attraverso i fiumi Candelaro e Celone, in antico naviga-bili. Durante l’età imperiale romana la città, però, era già in declino. Della città dauna si con-servano alcuni tratti di mura, resti di edifici di età romana e, soprattutto, numerosissimetombe poste all’interno della cinta difensiva.Tutta l’area urbana da tempo è interessata, in modo vistoso, dal fenomeno degli scavatori clan-destini e, a tal proposito, gli scavi archeologici da parte dell’Università di Lecce e dellaSoprintendenza Archeologica della Puglia sono diventati più frequenti al fine di una maggioretutela dell’area. Essi vengono condotti durante la primavera.

S. Pietro Barisano (Matera)Il progetto di interventi archeologici presso alcune chiese nei rioni Sassi di Matera è stato ese-guito in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Basilicata e finanziato dalComune di Matera. Lo scavo ha interessato le chiese di San Pietro Barisano, Madonna dell’Idris,San Giovanni in Monterrone, Santa Barbara e il cimitero di Santa Lucia alle Malve. Al di sotto del piano di calpestio della chiesa settecentesca è stata identificata parte di unachiesa rupestre medievale a tre absidi e annesse quattro tombe privilegiate. Nel corso del ‘500la chiesa è interessata da un intervento di risistemazione architettonica che vede la costruzio-ne di una seconda chiesa a tre navate sopra la chiesa medievale. Nel pavimento della nuovachiesa vengono scavate tombe multiple a forma di profonda fossa rettangolare con blocchi dipietra posti in orizzontale a metà altezza, sulle quali veniva posto il corpo del defunto (tombea scolatoio). Sebbene siano state rinvenute per la maggior parte fuori contesto, un’interessante serie diceramiche invetriate di età tardo medioevale e rinascimentale è da mettere in relazione conquesta fase di frequentazione della chiesa e cimitero.

S. Lucia alle Malve (Matera)Il cimitero, situato sul pianoro calcareo sovrastante il monastero, ha restituito in totale 120tombe. Gli oggetti rinvenuti all’interno delle tombe si limitano a un paio di orecchini in bron-zo (t.XVII) e a un pendente per orecchino in pasta vitrea di colore blu (t. XXVII). Il cimitero diSanta Lucia alle Malve si caratterizza per la presenza di buchi, generalmente di forma circola-re, disposti intorno alle tombe ed alcuni tagliati dalle stesse. La datazione di essi resta com-plessa per la mancanza di elementi datanti, ma alcuni dati raccolti durante le fasi di scavo, ciaiutano a definire tre gruppi di buchi. Il primo gruppo comprende i buchi tagliati dalle tombecon all’interno materiale databile all’età del Bronzo, il che lascia ipotizzare una frequentazio-ne del pianoro già in età protostorica ed una probabile pertinenza dei buchi ad una struttura.Il secondo gruppo comprende dei buchi posti ad ovest delle singole tombe e pertinenti, proba-bilmente, all’alloggiamento di segnacoli. Il ritrovamento, purtroppo fuori contesto, di un cippoin pietra calcarea con croce incisa potrebbe essere l’unico esempio conservato dei segnacoliche indicavano la presenza delle sepolture. Si può anche ipotizzare l’uso di segnacoli in legno,che non si sono conservati. Il terzo gruppo raccoglie la maggior parte dei buchi, di forma cir-colare ma anche allungata, situati intorno alle tombe. Non è ancora chiara la loro funzione. Laloro forma a cono rovesciato lascia ipotizzare che servissero per l’alloggiamento di un paloligneo. Si potrebbe trattare di pali di recinzione per una organizzazione spaziale interna alcimitero. La mancanza di elementi datanti per definire la cronologia assoluta dell’area cimi-

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teriale ci ha spinti ad effettuare una datazione mediante il C14. L’analisi, eseguita presso ilResearch Laboratory for Archaeology and the History of Art dell’Università di Oxford, fissa lacronologia del cimitero in età altomedievale, tra VII ed VIII secolo. Il rinvenimento di unamoneta in bronzo del XII secolo, coniato a Provins, nella Contea di Champagne, in Francia, inuna tomba sconvolta attesta che già in età medievale il cimitero è stato manomesso.

Pietravairano (Caserta): il santuario del Monte San Nicola Dal 2005 l’Università degli Studi di Lecce e la Soprintendenza per i Beni Archeologici delleProvince di Napoli e Caserta conducono, in regime di convenzione e sotto la responsabilitàscientifica del Prof. G. Tagliamonte e del dott. F. Sirano, attività di ricerca e di scavo archeo-logico nell’area del Monte San Nicola, situata nei pressi dell’odierno paese di Pietravairano. Pietravairano si trova in provincia di Caserta, circa 42 km a nord del capoluogo. Popolato sinda epoche remote, il territorio di Pietravairano appartenne in età preromana alla più impor-tante fra le tribù dei Sanniti, quella dei Pentri. Pienamente investito dalle vicende bellichedelle guerre sannitiche, tale territorio passò poi, poco prima della metà del III sec. a.C., sottoil controllo di Roma. A est del centro storico di Pietravairano, a breve distanza da questo, sierge il Monte San Nicola (562 m s.l.m.), già noto archeologicamente per la presenza, sul ver-sante occidentale, di resti di mura di fortificazione sannitiche, realizzate in opera poligonale.In tale area, grazie ad una segnalazione fatta nell’autunno del 2001 da un appassionato di volo(N. Lombardi), è stato possibile identificare un monumentale e scenografico impianto santua-riale di inoltrata età tardo-repubblicana (II-I sec. a.C.). Questo è incentrato su un tempio e unteatro, posti su terrazze collocate a differenti livelli. All’individuazione del complesso ha fattoseguito, tra il febbraio e l’aprile del 2002, una prima parziale esplorazione dell’area, condot-ta dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta, ed essen-zialmente finalizzata all’acquisizione di elementi informativi e documentari utili alla redazio-ne di un progetto di scavo e valorizzazione del santuario, nonché ai primi indispensabili inter-venti di restauro delle murature antiche. Le indagini effettuate nel corso del 2005 e del 2006sono state rivolte al completamento delle operazioni già avviate e, mediante la realizzazionedi saggi di scavo all’interno e all’esterno della cavea del teatro, al chiarimento della sequen-za stratigrafica, della struttura e dell’articolazione architettonica del complesso, della tecni-ca edilizia impiegata. Si è inoltre proceduto a un parziale scavo archeologico dei resti di unatorre di avvistamento a pianta circolare, ubicata più a monte del santuario, e a questo verosi-milmente connessa. Benché non siano le uniche strutture presenti nell’area, il tempio e il sot-tostante teatro, uniti in un rapporto che non è solo topografico e spaziale ma anche e soprat-tutto funzionale e simbolico, rappresentano il fulcro dell’intero complesso santuariale. Il tem-pio si pone nel punto più elevato dell’altura, al centro di una terrazza artificiale (di 24 m circaper lato), che ne ha regolarizzato il profilo e che appare delimitata su tutti i lati da un pos-sente muro di sostruzione, in opera incerta di calcare locale, parzialmente crollato. L’edificioè di tipo “tuscanico”, a tre celle, con misure di 13,60 m in larghezza e 11,40 m in lunghezza.Nelle immediate vicinanze è una grossa cisterna, nella quale erano raccolte le acque piovane,convogliate dalla copertura del tempio stesso. Del teatro, posto una ventina di metri più inbasso, rimangono bene riconoscibili tanto la cavea quanto l’edificio scenico. Per le sue carat-teristiche strutturali, l’edificio può essere ascritto a quella categoria di teatri cosiddetti“greco-romani”, chiaramente ispirati all’architettura greca dell’Italia meridionale, dei qualiabbiamo diversi e significativi esempi in Campania e nel Sannio. Grazie a un finanziamento europeo e alla sinergia tra Soprintendenza, Università e Comune,l’area archeologica del Monte San Nicola sarà a breve oggetto di ulteriori indagini e interven-ti. Obiettivi del progetto sono quelli di procedere allo scavo integrale dell’area; al restauro

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(anche parzialmente ricostruttivo) delle strutture antiche; alla sistemazione e messa in sicu-rezza della zona; alla realizzazione di un parco archeologico-naturalistico; alla compiuta edi-zione scientifica del complesso.

Veio (Roma)A partire dal febbraio 2002 la cattedra di Topografia antica dell’Università di Lecce insiemealla stessa cattedra della Sapienza di Roma, conduce scavi archeologici didattici nell’areaurbana dell’antica città etrusca di Veio . Essa nacque a circa 19 km nord di Roma, su di un vastoripiano tufaceo difeso da profondi fossi. Fu particolarmente fiorente nel VI sec. a.C. e fu perlungo tempo in lotta con Roma considerando che il territorio “veiente” raggiungeva la rivadestra del Tevere. Solo nel 396 a.C. il conflitto si concluse con la distruzione di Veio da partedei Romani. La città riprese a vivere solo nel I sec. a.C., quando divenne municipio romano. Di essa restano resti di fortificazioni, di abitazioni, cospicue tracce di edifici sacri e numerosetombe sulle colline che circondano la città. Durata e periodo degli scavi da parte di questaUniversità vengono decise annualmente, ma generalmente vengono condotti nel mese di set-tembre.

Chersonesos, Sevastopol (Ucraina)Nel 2001 è stato avviato un progetto di scavo all’interno della città, sotto la direzione di PaulArthur e di Larisa Sedikova della National Preserve of Tauric Chersonesos. Il lavoro è stato svol-to grazie a finanziamenti del Packard Humanities Institute e l’Università del Texas, nel quadrodi un progetto globale inteso a studiare la città e il suo territorio diretto dal Dr. LeonidMarchenko (Director, National Preserve of Tauric Chersonesos) e dal Prof. Joseph Carter(Director, Institute of Classical Archaeology, University of Texas). Gli scavi in corso nel 2002sono finanziati anche grazie al Ministero degli Affari Esteri, dell’Università di Lecce, delDumbarton Oaks Centre for Byzantine Studies e della Society of Antiquaries of London. La cam-pagna di scavo ha messo in luce un’insula della città, che occupa un’area di 400mq, separatadalla castellum aquae e dalle mura urbiche da una strada di oltre 5 metri di larghezza. Dellastrada costruita, probabilmente, in età greca, è stata messa in luce la fase databile intorno alXIII secolo. Si tratta di un’ampia superficie di acciottolato disseminato con ossa di animali,principalmente di pecora. Non conosciamo ancora il perché di questo spargimento di rifiutiorganici, sarà affascinante con lo scavo futuro poter ricostruire la vita della strada e delle suenumerose ricostruzioni e rattoppi nel corso del lungo utilizzo.A Nord la strada è fronteggiata da un grande complesso edilizio e da un cortile in cui è inseri-ta una chiesa, forse databile al XI-XII secolo. In un’altra parte del cortile è stata rinvenuta unacantina con pavimento basolato. Immediatamente ad occidente della chiesa e del cortile èsituato il complesso edilizio diviso in cinque ambienti. Il complesso appare essere stato distrut-to intorno al XIII secolo. Uno degli ambienti in particolare, conteneva molte anfore e pithoi infrantumi, rinvenuti sotto il crollo del tetto in laterizi. Al di sotto della ceramica è stato trova-to un signon o croce processionale bizantina in ferro, portata in processione dal clero durantei giorni festivi. La presenza di questo oggetto all’interno dell’edificio suggerisce che potevaessere stata la casa di un sacerdote. È troppo presto poter affermare se il complesso, comealtre parti della città, fu distrutto durante un sacco dei Tartari nella seconda metà del XIIIsecolo. Ciò nonostante, ceramica più tarda rinvenuta in mezzo alle rovine indica che l’occupa-zione sembra continuare almeno fino all’arrivo dei Turchi Ottomani, alla fine del XV secolo.

Hierapolis (Turchia)Le rovine dell´antica città di Hierapolis si trovano nella provincia di Denizli, in una località

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denominata in turco Pamukkale “castello di cotone” per le bianche formazioni calcaree crea-te dal fluire dell´acqua che sgorga dalle sorgenti calde. commerciale, fu esclusa dal perime-tro urbano ed utilizzata come cava per recuperare il materiale da costruzione. Hierapolis divie-ne in questa fase un importante centro della Cristianità e lungo l´asse viario principale furonocostruite la chiesa extraurbana (Terme-chiesa), la Cattedrale con il Battistero, la Basilica apilastri e, sulla collina orientale, il Martyrion di S. Filippo. Alla fine del VI sec. d. C. un altroterremoto provocò il crollo della maggior parte degli edifici ierapolitani comprese le murabizantine. Nelle più recenti campagne di scavo sono state indagate in modo sistematico anchele fasi medievali le quali attestano profonde trasformazioni dell´abitato in nuclei agricoli chefanno riferimento al castello costruito, con materiali di spoglio, su uno sperone del pianoro.

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Corsi di Laurea

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MANIFESTO DEGLI STUDIa.a. 2006- 2007

CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI, LIBRARI E MOBILI - ARTISTICI

CLASSE 13 DELLE LAUREE IN SCIENZE DEI BENI CULTURALI

Obiettivi formativi:Al termine degli studi i laureati del corso di laurea in Scienze dei Beni Archivistici, Librari eMobili - Artistici) devono:– Possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze teoriche e

competenze operative nel settore dei beni archivistici, librari e mobili-artistici, con parti-colare riguardo alla storia del patrimonio archivistico, librario ed artistico in Italia dalmedioevo all’età contemporanea, alla storia e alla tipologia delle strutture museali, alleproblematiche della conservazione e del restauro, della didattica e della comunicazione deibeni culturali.

– Avere padronanza scritta e orale di una lingua straniera, oltre all’italiano.– Possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione nel

settore dei beni culturali.– Essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della

comunicazione telematica nell’ambito specifico delle attività attinenti ai beni culturali.Il Corso di studio si propone di formare operatori nel campo dei beni archivistici, librari e sto-rico-artistici, che potranno svolgere funzioni professionali di medio livello, coerenti con latipologia delle competenze acquisite, presso Istituzioni pubbliche (ad es. Archivi, Biblioteche,Soprintendenze, Musei, Scuole) ed Enti locali ovvero aziende ed organizzazioni private operan-ti nel campo dei beni culturali.

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CURRICULUM DI OPERATORE D’ARCHIVIO E DI BIBLIOTECA

TIROCINI Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU.

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II ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ DI BASE CFU CFU

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acquisiti

ICAR/15 ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO 3M-STO/02 STORIA MODERNA 9

ATTIVITÀ CARATTERIZZANTIIUS-09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO 6M-STO/09 DIPLOMATICA 12M-STO/09 PALEOGRAFIA LATINA 12L-ART/01 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE 9

ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVEL-FIL-LET/04 LETTERATURA LATINA 9

TOTALE CFU 60

III ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ DI BASE CFU CFU

scelti

CFU

acquisiti

M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA 9ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI

FIS/07 FISICA APPLICATA 6L-ART-04 STORIA E TECNICA DEL RESTAURO 6

ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVECHIM/05 SCIENZE E TECNOLOGIE DEI MATERIALI POLIMERICI 6

ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVETIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO 6ABILITÀ INFORMATICHE 6LINGUA INGLESE 6ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARELE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)

9

PROVA FINALE 9

TOTALE CFU 63

TOTALE 180

I ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ DI BASE CFU CFU

scelti

CFU

acquisiti

L-FIL-LET-10 LETTERATURA ITALIANA 9M-STO/01 STORIA MEDIEVALE 9

ATTIVITÀ CARATTERIZZANTIM-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA 6M-STO/08 ARCHIVISTICA 12

M-STO/08 ARCHIVISTICA SPECIALE 9

ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVECHIM/02 CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO 6L-FIL-LET/07 CIVILTÀ BIZANTINA 6

TOTALE CFU 57

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CURRICULUM DI OPERATORE CULTURALE

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I ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU CFU

scelti

CFU

acquisiti

L-FIL-LET-10 LETTERATURA ITALIANA 9M-STO/01 STORIA MEDIEVALE 9

ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTIL-ART/01 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE 9IUS/09 LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO

PUBBLICO6

ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVEL-FIL-LET/07 CIVILTÀ BIZANTINA 6CHIM/02 o 05 CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI 6

ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVEABILITÀ INFORMATICHE 6ATTIVITÀ FORMATIVELINGUA INGLESE 6

TOTALE CFU 57

II ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU CFU

scelti

CFU

acquisiti

M-STO/02 STORIA MODERNA 9ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI

L-ART/02 STORIA DELL’ARTE MODERNA 9ICAR/18 STORIA DELL’URBANISTICA / STORIA DELL’ARCHITETTURA:

FONDAMENTI6

L-ART/02 ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE 9L-ART/04 STORIA DELLA CRITICA D’ARTE 6

L-ART/02STORIA SOCIALE DELL’ARTE oSTORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA

9

M-STO/O8 ARCHIVISTICA 6

ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVEL-FIL-LET/04 LETTERATURA LATINA 9

TOTALE CFU 63

III ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU CFU

scelti

CFU

acquisiti

M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA 9ICAR/15 ARTE DEI GIARDINI 3

ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTIL-ART/03 STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA 6FIS/07 FISICA APPLICATA 6M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA 6CHIM/02 o 05 CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI 6

ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVETIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO 6ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARELE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA O ALTRE DISCIPLINE

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PROVA FINALE 9

TOTALE CFU 60

TOTALE 180

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CURRICULUM DI OPERATORE MUSEALE

TIROCINI Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU.

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I ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU CFU

scelti

CFU

acquisiti

L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA 9M-STO/01 STORIA MEDIEVALE 9

ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTIL-ART/01 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE 9IUS/09 LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO

PUBBLICO6

ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVEL-FIL-LET/07 CIVILTÀ BIZANTINA 6CHIM/02 o 05 CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI 6

ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVEABILITÀ INFORMATICHE 6ATTIVITÀ FORMATIVELINGUA INGLESE 6

TOTALE CFU 57

II ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU CFU

scelti

CFU

acquisiti

M-STO/02 STORIA MODERNA 9ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI

L-ART/02 STORIA DELL’ARTE MODERNA 9L-ART/02 STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA 6

ICAR/18 STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE / STORIADELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA

6

L-ART/04 STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE 6L-ART/04 STORIA E TECNICA DEL RESTAURO 6M-STO/08 ARCHIVISTICA 6L-ART/04 MUSEOLOGIA 6

ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVEL-FIL-LET/04 LETTERATURA LATINA 9

TOTALE CFU 63

III ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU CFU

scelti

CFU

acquisiti

M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA 9ICAR/15 ARTE DEI GIARDINI 3

ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTIL-ART/03 STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA 6M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA 6FIS/07 FISICA APPLICATA 6CHIM-02/05 CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI 6

ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVETIROCINI E ATTIVITA’ DI LABORATORIO 6ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARELE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)STORIA DELL’ARTE DELL’ INDIA O STORIA DELL’URBANISTICA OALTRE DISCIPLINE

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PROVA FINALE 9

TOTALE CFU 60

TOTALE 180

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CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA INARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA

CLASSE 5/S DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA

Obiettivi formativi:La laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia intende fornire competenze teorichee metodologiche nel settore dell’archivistica e della biblioteconomia ed abilità avanzate nellagestione, nell’organizzazione, nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio archi-vistico e librario. In particolare, si intende assicurare una base formativa di alta specializza-zione tecnica ai fini della formazione, gestione e conservazione di sistemi documentari pubbli-ci e privati, oltre a garantire solide conoscenze storico-giuridiche e informatiche per il tratta-mento e la comunicazione delle informazioni descrittive e strumenti organizzativi idonei allaprogettazione e gestione di sistemi informativi e alla direzione di istituti destinati alla conser-vazione del patrimonio archivistico e librario. I settori specifici (archivistico, librario), orien-tati anche dalle ricerche in corso a livello nazionale e internazionale nei campi più avanzatidella disciplina, mirano alla formazione di figure professionali di alto profilo tecnico–scientifi-co, che siano in grado di progettare lo sviluppo, anche in ambiente digitale, di strumenti perla formazione e la gestione degli archivi correnti e di deposito e per la conservazione e valo-rizzazione del patrimonio archivistico storico; di organizzare e dirigere istituti archivistici diconservazione e di servizi per la gestione documentaria; di studiare il documento tradizionalee informatico ed i suoi elementi costitutivi.

Sbocchi professionali:I laureati specialisti opereranno, con funzioni di elevata responsabilità, in ambiti quali: istitu-zione specifiche, come archivi, biblioteche, soprintendenze, musei, ecc.; direzione di organi-smi e unità di studio, di conservazione del patrimonio archivistico e librario presso enti ed isti-tuzioni, pubbliche e private.

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CURRICULUM

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I ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU CFU

scelti

CFU

acquisiti

L-FIL-LET-10 STORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTO 6M-STO/01 METODOLOGIA E FONTI DELLA RICERCA STORICA

CONTEMPORANEA12

ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTIM-STO/08 ARCHIVISTICA ECCLESIASTICA 12M-STO/08 ARCHIVISTICA SPECIALE 6M-STO/08 INFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVI 12

TOTALE CFU 48

II ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI CFU CFU

scelti

CFU

acquisiti

M-STO/08 BIBLIOLOGIA 12M-STO/09 DIPLOMATICA SPECIALE 12M-STO/09 ESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI 12

ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARELE DISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)

9

ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVETIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO 9PROVA FINALE 18TOTALE CFU 72

Page 41: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN STORIA DELL’ARTE CLASSE 95/S

DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN STORIA DELL’ARTE

Obiettivi formativi e finalità:Il Corso di Laurea specialistica si propone di formare storici dell’arte in grado di operare confunzioni direttive di elevata responsabilità in ambiti quali: istituzioni specifiche pubbliche eprivate come Soprintendenze, Musei, ecc; organismi e unità di studio, di ricerca e di didatti-ca, di conservazione e recupero del patrimonio artistico, documentario e monumentale pres-so enti e istituzioni pubbliche e private. I laureati nel corso di laurea specialistica dovranno:· possedere avanzate competenze sia di carattere storico che metodologico nei diversi setto-

ri e nelle diverse aree nei quali si articolano le arti figurative dal Medioevo all’età contem-poranea con riferimento al settore della storia dell’arte medievale, moderna e contempo-ranea;

· acquisire capacità professionali nel settore della gestione, conservazione, restauro, valoriz-zazione del patrimonio artistico, documentario e monumentale;

· essere in grado di utilizzare in modo adeguato i principali strumenti informatici e dellacomunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza;

· avere adeguate conoscenze relative alla legislazione nel settore dei beni culturali;· essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua

dell’Unione Europea oltre l’italiano, in particolare con riferimento agli specifici lessicidisciplinari.

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CURRICULUM MEDIEVALE

PRIMO ANNOS.S.D. ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE

CFUL-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA 4M-STO/01 STORIA MEDIEVALE 6M-STO/01 ESEGESI DELLE FONTI STORICHE 5L-ART/04 2 discipline a scelta fra: MUSEOLOGIA /STORIA DELLA CRITICA D’ARTE / STORIAE TECNICA DEL RESTAURO 6+6ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTIL-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE 3L-ART/01 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE 6IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO 3ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVESPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE 6L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE 3FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI 3L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE) 6ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDEM-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA 9

Tot. 66SECONDO ANNO

ATTIVITA’ CARATTERIZZANTIL-OR/16 STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA 6L-ART/01 2 discipline a scelta fra STORIA DELLA MINIATURA / STORIA DELL’ARTE BIZANTINA / STORIA DELL’ ARTE MED. IN PUGLIA 6+6L-ART/02 STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA

6ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVEMATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE 6L-ART/01 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA / STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA O ALTRE DISCIPLINEPREFERIBILMENTE TRA QUELLE OPZIONALI

ALTRE (art.10, comma 1,lettera f) 6PROVA FINALE 18

Tot. 54

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Page 43: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

CURRICULUM MODERNO-CONTEMPORANEO

PRIMO ANNO

S.S.D. ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE CFUL-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA 4M-STO/02 STORIA MODERNA 6L-ART/04 2 a scelta fra MUSEOLOGIA / STORIA DELLA CRITICA D’ARTE / STORIA E TECNICA DEL RESTAURO 6+6ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTIL-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE 3L-ART/02 STORIA DELL’ ARTE MODERNA 6IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO 3ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVESPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE 6L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MODERNA E CONTEMPORANEA 3FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI 3L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE) 6ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDEM-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA 9

Tot. 61 SECONDO ANNO

ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASEM-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA 5ATTIVITA’ CARATTERIZZANTIL-ART/02 STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA 6L-ART/02 1 a scelta fra ISTITUZIONI DI STORIA DELL ‘ARTE / STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA 6L-ART/03 STORIA DELL’ ARTE CONTEMPORANEA 6ICAR/18 STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA 6ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVEMATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE 6L-ART/02 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA / STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA / STORIA DELL’ ARTE DELL’ INDIA O ALTRE DISCIPLINE PREFERIBILMENTE TRA LE OPZIONALIALTRE (art.10, comma 1,lettera f) 6PROVA FINALE 18

Tot. 59

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CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN ARCHEOLOGIA 2/SLAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA

REGOLAMENTO DIDATTICO

Art. 1Istituzione e durata1. È istituito presso la Facoltà di Beni Culturali il Corso di Laurea specialistica denominatoLaurea in Archeologia (I e II anno).2. Il Corso di Laurea afferisce alla classe 2/S delle Lauree specialistiche in Archeologia, cosìcome determinata dal D.M. 28 Novembre 2000.3. Il Corso, di durata biennale, prevede l’acquisizione da parte dello studente di 120 CFU e unadurata di due anni.

Art. 2Obiettivi formativi e finalità1. Il Corso di Laurea specialistica si propone di formare archeologi in grado di operare con fun-zioni direttive di elevata responsabilità in ambiti quali: istituzioni specifiche pubbliche e pri-vate come Soprintendenze, Musei, ecc; organismi e unità di studio, di ricerca e di didattica, diconservazione e recupero del patrimonio archeologico, artistico, documentario e monumenta-le presso enti e istituzioni pubbliche e private, ovvero presso aziende e società private ope-ranti nel campo dei beni culturali.2. I laureati nel corso di Laurea specialistica dovranno: possedere avanzate competenze scien-tifiche, teoriche, metodologiche e operative relative al settore dell’archeologia, della storiaantica e medievale, della storia dell’arte antica e medievale;· acquisire capacità professionali nel settore della conservazione, restauro, gestione e valo-

rizzazione del patrimonio archeologico, artistico, documentario e monumentale;· acquisire adeguate conoscenze tecnico-scientifiche, anche operative, sulle caratteristiche

morfologiche-strutturali del bene archeologico e artistico, sulle caratteristiche e proprietàdei materiali che compongono tali beni, sulle possibili tecnologie di intervento per il restau-ro e la conservazione;

· essere in grado di utilizzare in modo adeguato i principali strumenti informatici e dellacomunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza;

· avere adeguate conoscenze relative alla legislazione nel settore dei beni culturali;· essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua

dell’Unione Europea, oltre l’italiano, in particolare con riferimento agli specifici lessicidisciplinari.

3. Il 70 % dell’impegno orario complessivo richiesto agli studenti è riservato allo studio perso-nale o ad altre attività formative di tipo individuale.

Art. 3Articolazione internaNel rispetto delle norme vigenti e di quanto previsto nell’Ordinamento didattico, il presenteRegolamento del Corso di Laurea specialistica prevede un’articolazione in 4 distinti curriculao percorsi formativi: a) pre-protostorico; b) classico; c) medievale; d) metodologico-tecnico.

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Page 45: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Art. 4Quadro generale delle attività formative1. Il Corso di Studio prevede le seguenti attività formative:Attività formative di base nei seguenti ambiti disciplinari:· Storia antica· Lingue e letterature antiche e medievaliAttività formative caratterizzanti nei seguenti ambiti disciplinari:· Metodologia e tecnica della ricerca archeologica· Archeologia e antichità del Mediterraneo· Formazione tecnica e scientifica· Legislazione e gestione dei beni culturaliAttività formative affini o integrative nei seguenti ambiti disciplinari:· Italianistica· Discipline dell’ambiente· Discipline storiche· Storia dell’arteAttività formative a scelta dello studente.Altre attività formative: ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche, scavi archeo-logici, laboratori, tirocini, stages,ecc.Le attività formative di base concorrono all’acquisizione dei crediti con un numero di 51 cre-diti, quelle caratterizzanti con un numero di 135 crediti, quelle affini e integrative con 30 cre-diti, quelle a scelta dello studente con 15 crediti e le altre (art. 10, comma 1, lettera f), con30 crediti. Alla prova finale sono riservati 39 crediti.Le attività formative del Corso di Laurea in Archeologia prevedono, in relazione agli obiettivispecifici, l’effettuazione di tirocini formativi presso istituzioni, strutture della pubblica ammi-nistrazione o private specificamente deputate alla conservazione, alla gestione e alla valoriz-zazione del patrimonio archeologico.L’apprendimento avanzato della lingua straniera potrà avvenire attraverso le strutture a talecompito deputate dell’Università degli studi di Lecce (CLA).2. Tutte le attività previste dal Corso di Laurea specialistica in Archeologia sono determinatedal Consiglio Didattico in Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente, fattesalve quelle a scelta dello studente.

Art. 5Ammissione e titoliSono ammessi a frequentare il Corso di Laurea specialistica in Archeologia i laureati, con tito-lo di I livello in Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente o equiparati, così come sta-bilito dal presente Regolamento. La verifica dell’adeguatezza della personale preparazione aifini dell’ammissione al corso avverrà secondo le modalità fissate dal Regolamento didattico diAteneo. Qualora tale verifica accerti eventuali debiti formativi, lo studente è tenuto a recu-perare tali debiti secondo le indicazioni fornite dal Consiglio Didattico. Di norma non sono sot-toposti a verifica i laureati di I livello del Corso di Laurea in Beni Architettonici, Archeologicie dell’Ambiente delle Facoltà di Beni Culturali. Per conseguire il titolo di laureato inArcheologia lo studente deve aver acquisito 300 crediti formativi universitari, rispettandoquanto previsto nell’Ordinamento didattico del Corso di Laurea specialistica in Archeologia, glieventuali vincoli previsti dal presente Regolamento e considerando i 180 crediti acquisiti perla Laurea di I livello.

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Page 46: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Art. 6Riconoscimento dei crediti formativi universitari (CFU)Il riconoscimento dei crediti è stabilito dal Consiglio Didattico, che non può comunque violareil rispetto dei crediti riservati alle attività formative riconosciute indispensabilidall’Ordinamento didattico del Corso di Laurea specialistica in Archeologia e deve rispettarela puntuale verifica delle possibilità di raggiungere gli obiettivi qualificanti del Corso di Laurea.Il riconoscimento dei crediti avviene su esplicita istanza dello studente.

Art. 7Modalità della didattica1. Le attività formative prevedono, normalmente, corsi di insegnamento di differenti tipolo-

gie e differente durata. Il presente Regolamento Didattico determina il numero di creditida assegnare ad ogni corso e ad ogni attività formativa previsti dal Corso di Laurea specia-listica in Archeologia.

2. La frequenza delle lezioni, delle attività di tirocinio, di laboratorio e di stage è obbligato-ria. Il Consiglio Didattico propone, anno per anno, forme di speciale assistenza per gli stu-denti lavoratori che possono essere esonerati dalla frequenza delle lezioni.

3. Il Consiglio Didattico può promuovere attività di recupero per gli studenti in debito forma-tivo con riferimento alla laurea posseduta; tali attività non consentono il conseguimento dicrediti.

4. Il presente Regolamento disciplina le attività di tutorato, intese come insieme di servizifinalizzati ad orientare e assistere gli studenti per tutto il corso degli studi e a renderli par-tecipi del percorso formativo. Ogni studente, che ne faccia esplicita richiesta, ha diritto adun tutore che lo aiuti a organizzare le sue attività formative.

Art. 8Valutazione e prova finale1. La valutazione delle attività formative avviene sulla base delle prove scritte e/o orali, la

cui tipologia è stabilita dal docente responsabile della singola attività. La valutazione èespressa in trentesimi, con eventuale lode. I crediti relativi ad ogni attività formativa siintendono acquisiti se la valutazione non è inferiore a 18 trentesimi.

2. La prova finale consiste nella discussione, presso una Commissione formata a norma delRegolamento didattico di Facoltà, di un elaborato di assoluta originalità che serva a com-provare il possesso delle competenze scientifiche e metodologiche previste dagli obiettiviformativi assegnati al Corso di Laurea. Nel caso di elaborati di gruppo, deve potersi rileva-re con chiarezza e puntualità, l’apporto di ciascuno, tanto nella preparazione dell’elabora-to quanto nella discussione conclusiva.L’elaborato proposto per la prova finale si riferisce sempre ad un’esperienza di ricercadurante la quale lo studente riceve assistenza da un professore che relazionerà in seded’esame e che è chiamato ad esprimere un giudizio sulla prova. Il voto di Laurea è espres-so in centodecimi, con eventuale lode, e tiene conto dell’esito della prova finale, del per-corso complessivo dello studente, della preparazione e della maturità scientifica raggiunta.

Art. 9Prosecuzione degli studiIl titolo finale conseguito a conclusione del Corso di Laurea specialistica in Archeologia costitui-sce titolo di ammissione ai Dottorati di Ricerca, Masters e Corsi di Specializzazione post-laurea.

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Page 47: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Art. 10RinviiPer tutto quanto non previsto dal presente Regolamento didattico si rinvia alle norme conte-nute nei Regolamenti didattici d’Ateneo e di Facoltà.

Allegati In allegato al presente Regolamento è acclusa la Tabella delle Attività Formative Indispensabili(Classe 2S – Allegato A), relative al I e II anno di corso, e articolata sulla base dei 4 distinti cur-ricula.

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Page 48: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Allegato A: Tabella delle Attività Formative Indispensabili, I-II anno di corso (120 CFU).

I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa, indicati dallo studente nel proprio piano distudi e approvati dal Consiglio Didattico, sono acquisiti con il superamento dell’esame o dialtra forma di verifica del profitto stabilita dal presente Regolamento.

LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM PRE-PROTOSTORICO

I ANNO (60 CFU)

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Attività Formative AmbitoDisciplinare

Settori Scientifico-Disciplinari Insegnamenti/ Discipline CFU permateria

CFUscelti

CFUacquisiti

L-ANT/02 - Storia greca - Storia greca- Epigrafia greca- Geografia storica del mondo antico

666

L-ANT/03 - Storia romana - Storia romana 6

Storia antica

L-OR/02 - Egittologia e civiltà copta - Egittologia 6L-FIL-LET/01 - Civiltà egee - Archeologia e antichità egee 6L-FIL-LET/02 – Lingua e letteraturagreca

- Teatro e drammaturgia greca 6

Di base

Lingue eletteratureantiche emedievali L-FIL-LET/04 - Lingua e letteratura

latina- Teatro e drammaturgia latina 3

Metodologia etecnica dellaricercaarcheologica

L-ANT/10 - Metodologia dellaricerca

archeologica

- Metodologia e tecnica della ricercaarcheologica

- Archeozoologia- Archeobotanica- Archeologia del paesaggio

6

666

L-ANT/01 - Preistoria e Protostoria - Paletnologia- Protostoria europea

66

L-OR/05 - Archeologia e Storiadell’arte del Vicino Oriente

Antico

- Archeologia e storia dell’arte delVicino Oriente Antico

6

L-ANT/07 - Archeologia classica - Archeologia e storia dell’arte greca 6L-ANT/04 - Numismatica - Numismatica greca e romana 6

Archeologia eantichità delMediterraneo

L-ANT/06 – Etruscologia - Etruscologia e antichità italiche 6BIO/08 – Antropologia - Antropologia 3CHIM/02 – Chimica fisica - Degrado e conservazione dei

materiali6

CHIM/12 - Chimica dell’ambiente edei beni culturali

- Chimica per i beni culturali- Chimica dei beni culturali edell’ambiente

66

Formazionetecnica escientifica

FIS/07 – Fisica applicata - Archeometria 6

Caratterizzanti

Legislazione egestione deiBeni Culturali

IUS/09 – Istituzioni di DirittoPubblico

- Legislazione dei beni culturali 6

Italianistica L-FIL-LET/10 - Letteratura italiana - Letteratura italiana 3

Disciplinedell’ambiente

M-GGR/01 – Geografia - Geografia 3

Disciplinestoriche

M-STO/01 - Storia medievale - Storia medievale 6

L-ART/01 - Storia dell’arteMedievale

- Storia dell’arte medievale 6

L-ART/03 - Storia dell’artecontemporanea

- Archeologia industriale 6

Affini ointegrative

Storiadell’Arte

L-ART/04 - Museologia e criticaartistica e del

restauro

- Museologia 6

Altre attivitàformative

6

Page 49: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM PRE-PROTOSTORICOII ANNO (60 CFU)

Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) neidiversi settori di Attività formative:Attività formative di base = 51 CFU:- Storia Antica = 36 CFU - Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFUAttività formative caratterizzanti = 135 CFU- Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU- Archeologia e antichità del Mediterraneo = 54 CFU- Formazione tecnica e scientifica = 42 CFU- Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFUAttività affini o integrative = 30 CFU- Italianistica = 3 CFU- Discipline dell’ambiente = 3 CFU- Discipline storiche = 12 CFU- Storia dell’arte = 12 CFUAltre = 30 CFU A scelta = 15 CFU Prova Finale = 39 CFU

NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio

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AttivitàFormative

AmbitoDisciplinare

Settori Scientifico –Disciplinari Insegnamenti/Discipline

CFU permateria

CFUScelti

CFUacquisiti

L-ANT/9 -Topografia antica- Aerotopografia archeologica- Rilievo e analisi tecnica deimonumenti- Rilevamento archeologico

666Metodologia e

tecnica dellaricerca

archeologica L-ANT/10 - Metologia dellaricerca archeologica

- Archeologica classica: subacquea- Informatica applicata ai Beni

Archeologici

66

L-ANT/01-Preistoria e Protostoria - Preistoria del Vicino e Medio Oriente- Preistoria egea

63

L-ANT/06 - Etruscologia eantichità italiche

- Civiltà antiche dell’Italiameridionale- Epigrafia italica

33

Archeologia eantichità delMediterraneo

L-ANT/07 - Archeologicaclassica

- Storia dell’archeologia- Archeologia della Magna Grecia

66

ICAR /19 – Restauro - Tecnica del restauro architettonico- Restauro archeologico

63

Caratterizzanti

Formazionetecnica eScientifica

GEO/11 – Geofisica applicata - Geofisica archeologica 3

M-STO/01 – Storia medievale - Antichità e istituzioni medievali- Esegesi delle fonti storiche emedievali

66Discipline

storicheM-STO/09 – Paleografia - Paleografia latina

- Diplomatica66

L-ART/01 – Storia dell’arteMedievale

- Storia dell’arte bizantina 6

Affini ointegrative

Storiadell’arte L-ART/04 - Museologia e critica

artistica e del restauro- Storia e tecnica del restauro 6

A scelta dellostudente

3

Prova finale 27

Page 50: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM CLASSICO

I ANNO (60 CFU)

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Attività Formative AmbitoDisciplinare

Settori Scientifico-Disciplinari Insegnamenti/ Discipline CFU permateria

CFUscelti

CFUacquisiti

L-ANT/02 - Storia greca - Storia greca- Epigrafia greca- Geografia storica del mondo antico

666

L-ANT/03 - Storia romana - Storia romana- Epigrafia latina

63

Storia antica

L-OR/02 - Egittologia e civiltàcopta

- Egittologia 6

L-FIL-LET/01 - Civiltà egee - Archeologia e antichità egee 6L-FIL-LET/02 – Lingua e letteraturagreca

- Teatro e drammaturgia greca 6

Di base

Lingue eletteratureantiche emedievali

L-FIL-LET/04 - Lingua eletteratura latina

- Teatro e drammaturgia latina 3

L-ANT/09 - Topografia antica - Topografia antica- Urbanistica del mondo classico

66Metodologia e

tecnica dellaricercaarcheologica

L-ANT/10 - Metodologia dellaricerca archeologica

- Metodologia e tecnica della ricercaarcheologica

- Archeozoologia- Archeobotanica- Archeologia del paesaggio

6

666

L-OR/05 - Archeologia e Storiadell’Arte del Vicino Oriente

Antico

- Archeologia e storia dell’arte delVicinoOriente Antico

6

L-ANT/07 - Archeologia classica - Archeologia e storia dell’arte greca- Archeologia e storia dell’arteromana

66

L-ANT/04 - Numismatica - Numismatica greca e romana 6L-ANT/06 - Etruscologia - Etruscologia e antichità italiche 6

Archeologia eantichità delMediterraneo

L-ANT/08 - Archeologia cristiana emedievale

- Archeologia medievale 6

BIO/08 - Antropologia - Antropologia 3CHIM/02 – Chimica fisica - Degrado e conservazione dei

materiali6

CHIM/12 – Chimica dell’ambiente edei beni culturali

- Chimica per i beni culturali- Chimica dei beni culturali edell’ambiente

66

Formazionetecnica escientifica

FIS/07 – Fisica applicata - Archeometria 6

Caratterizzanti

Legislazione egestione deiBeni Culturali

IUS/09 – Istituzioni di DirittoPubblico

- Legislazione dei beni culturali 6

Italianistica L-FIL-LET/10 - Letteratura italiana - Letteratura italiana 3

Disciplinedell’ambiente

M-GGR/01 – Geografia - Geografia 3

Disciplinestoriche

M-STO/01 - Storia medievale - Storia medievale 6

L-ART/01 - Storia dell’arteMedievale

- Storia dell’arte medievale 6

L-ART/03 - Storia dell’artecontemporanea

- Archeologia industriale 6

Affini ointegrative

Storiadell’Arte

L-ART/04 - Museologia e criticaartistica e del

restauro

- Museologia 6

Altre attivitàformative

6

Page 51: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM CLASSICO

II ANNO (60 CFU)

Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) neidiversi settori di Attività formative:Attività formative di base = 51 CFU:- Storia Antica = 36 CFU - Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFU Attività formative caratterizzanti = 135 CFU- Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU- Archeologia e antichità del Mediterraneo = 66 CFU- Formazione tecnica e scientifica = 30 CFU- Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFUAttività affini o integrative = 30 CFU- Italianistica = 3 CFU- Discipline dell’ambiente = 3 CFU- Discipline storiche = 12 CFU- Storia dell’arte = 12 CFUAltre = 30 CFU A scelta = 15 CFU Prova Finale = 39 CFU

NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio

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AttivitàFormative

AmbitoDisciplinare

Settori Scientifico –Disciplinari Insegnamenti/Discipline CFU permateria

CFUScelti

CFUacquisiti

L-ANT/9 – Topografia antica- Aerotopografia archeologica- Rilievo e analisi tecnica deimonumenti- Rilevamento archeologico

666

Metodologia etecnica dellaricercaarcheologica

L-ANT/10 - Metodologia dellaricerca archeologica

- Archeologica classica: subacquea- Informatica applicata ai BeniArcheologici

66

L-ANT/06 - Etruscologia eantichità italiche

-Civiltà antiche dell’Italiameridionale- Epigrafia italica

33

L-ANT/07 - Archeologicaclassica

-Storia dell’archeologia-Archeologia della Magna Grecia

66

L-ANT/04 - Numismatica -Numismatica medievale 6

Archeologia eantichità delMediterraneo

L-ANT/08 - Archeologia cristianae medievale

-Topografia medievale 3

ICAR /19 - Restauro -Tecnica del restauro architettonico-Restauro archeologico

63

Caratterizzanti

Formazionetecnica eScientifica GEO/11 – Geofisica applicata - Geofisica archeologica 3

M-STO/01- Storia medievale -Antichità ed istituzioni medievali-Esegesi delle fonti storichemedievali

66

DisciplineStoriche M-STO/09 - Paleografia -Paleografia latina

-Diplomatica66

L-ART/01- Storia dell’artemedievale

-Storia dell’arte bizantina 6

Affini ointegrative

Storiadell’arte

L-ART/04 -Museologia e criticaartistica e del restauro

-Storia e tecnica del restauro 6

A scelta dellostudente

3

Prova finale 27

Page 52: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM MEDIEVALE

I ANNO (60 CFU)

52

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MEN

TOD

IDAT

TICO

Attività Formative AmbitoDisciplinare

Settori Scientifico-Disciplinari Insegnamenti/ Discipline CFU permateria

CFUscelti

CFUacquisiti

L-ANT/02 - Storia greca - Storia greca- Epigrafia greca- Geografia storica del mondo antico

666

L-ANT/03 - Storia romana - Storia romana 6Storia antica

L-OR/02 - Egittologia e civiltàcopta

- Egittologia 6

L-FIL-LET/01 - Civiltà egee - Archeologia e antichità egee 6L-FIL-LET/02 – Lingua e letteraturagreca

- Teatro e drammaturgia greca 6

Di base

Lingue eletteratureantiche emedievali

L-FIL-LET/04 - Lingua e letteraturalatina

- Teatro e drammaturgia latina 3

L-ANT/09 - Topografia antica - Topografia antica 6Metodologia etecnica dellaricercaarcheologica

L-ANT/10 - Metodologia dellaricerca archeologica

- Metodologia e tecnica della ricercaarcheologica

- Archeozoologia- Archeobotanica- Archeologia del paesaggio

6

666

L-ANT/07 - Archeologiaclassica

- Archeologia e storia dell’arte greca- Archeologia e storia dell’arteromana

66

L-ANT/04 - Numismatica - Numismatica greca e romana 6

Archeologia eantichità delMediterraneo

L-ANT/08 - Archeologiacristiana e medievale

- Archeologia medievale 6

BIO/08 - Antropologia - Antropologia 3CHIM/02- Chimica fisica - Degrado e conservazione dei

materiali6

CHIM/12 - Chimicadell’ambiente e dei beniculturali

- Chimica per i beni culturali- Chimica dei beni culturali edell’ambiente

66

Formazionetecnica escientifica

FIS/07 – Fisica applicata - Archeometria 6

Caratterizzanti

Legislazione egestione deiBeni Culturali

IUS/09 – Istituzioni di DirittoPubblico

- Legislazione dei beni culturali 6

Italianistica L-FIL-LET/10 - Letteraturaitaliana

- Letteratura italiana 3

Disciplinedell’ambiente

M-GGR/01 - Geografia - Geografia 3

Disciplinestoriche

M-STO/01 - Storia medievale - Storia medievale 6

L-ART/01 - Storia dell’artemedievale

- Storia dell’arte medievale 6

L-ART/03 - Storia dell’artecontemporanea

- Archeologia industriale 6

Affini ointegrative

Storiadell’Arte

L-ART/04 - Museologia ecritica artistica e del restauro

- Museologia 6

Altre attivitàformative

6

Page 53: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM MEDIEVALE

II ANNO (60 CFU)

Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) neidiversi settori di Attività formative:Attività formative di base = 51 CFU:- Storia Antica = 36 CFU - Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFU Attività formative caratterizzanti = 135 CFU- Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU- Archeologia e antichità del Mediterraneo = 57 CFU- Formazione tecnica e scientifica = 39 CFU- Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFUAttività affini o integrative = 30 CFU- Italianistica = 3 CFU- Discipline dell’ambiente = 3 CFU- Discipline storiche = 12 CFU- Storia dell’arte = 12 CFUAltre = 30 CFU A scelta = 15 CFU Prova Finale = 39 CFU

NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio

53

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MEN

TOD

IDAT

TICO

AttivitàFormative

AmbitoDisciplinare

Settori Scientifico –Disciplinari Insegnamenti/Discipline CFU permateria

CFUScelti

CFUacquisiti

L-ANT/9 -Topografia antica - Aerotopografia archeologica- Rilievo e analisi tecnica deimonumenti- Rilevamento archeologico

666Metodologia e

tecnica dellaricerca

archeologica L-ANT/10 - Metodologia dellaricerca archeologica

- Archeologica classica: subacquea- Informatica applicata ai BeniArcheologici- Archeologia dell’età moderna

66

6

L-ANT/07 - Archeologicaclassica

- Storia dell’archeologia 6

L-ANT/04 - Numismatica - Numismatica medievale 6

Archeologia eantichità delMediterraneo

L-ANT/08 - Archeologia cristianae medievale

- Topografia medievale 3

ICAR /19 - Restauro - Tecnica del restauro architettonico- Restauro archeologico

63

Caratterizzanti

Formazionetecnica eScientifica

GEO/11 – Geofisica applicata - Geofisica archeologica 3

M-STO/01 - Storia medievale - Antichità ed istituzioni medievali- Esegesi delle fonti storichemedievali

66

DisciplineStoriche M-STO/09 - Paleografia - Paleografia latina

- Diplomatica66

L-ART/01 - Storia dell’Artemedievale

- Storia dell’arte bizantina 6

Affini ointegrative

Storiadell’arte

L-ART/04 - Museologia e criticaartistica e del

restauro

- Storia e tecnica del restauro 6

A scelta dellostudente

3

Prova finale 27

Page 54: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM METODOLOGICO-TECNICO

I ANNO (60 CFU)

54

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TOD

IDAT

TICO

Attività Formative Ambito Disciplinare Settori Scientifico-Disciplinari Insegnamenti/ Discipline CFU permateria

CFUscelti

CFUacquisiti

L-ANT/02 - Storia greca - Storia greca- Epigrafia greca- Geografia storica del mondo antico

666

L-ANT/03 - Storia romana - Storia romana- Epigrafia latina

63

Storia antica

L-OR/02 - Egittologia e civiltàcopta

- Egittologia 6

L-FIL-LET/01 - Civiltà egee - Archeologia e antichità egee 6L-FIL-LET/02 -Lingua eletteratura greca

- Teatro e drammaturgia greca 6

Di base

Lingue eletteratureantiche emedievali

L-FIL-LET/04 - Lingua eletteratura

latina

- Teatro e drammaturgia latina 3

L-ANT/09 - Topografia antica - Topografia antica- Urbanistica del mondo classico

66Metodologia e

tecnica dellaricercaarcheologica

L-ANT/10 - Metodologia dellaricerca

archeologica

- Metodologia e tecnica della ricercaarcheologica

- Archeozoologia- Archeobotanica- Archeologia del paesaggio

6

666

L-ANT/01-Preistoria eProtostoria

- Paletnologia- Protostoria europea

66

L-ANT/07-Archeologia classica - Archeologia e storia dell’arte greca- Archeologia e storia dell’arteromana

66

Archeologia eantichità delMediterraneo

L-ANT/08 - Archeologiacristiana

e medievale

- Archeologia medievale 6

BIO/08 - Antropologia - Antropologia 3CHIM/02 – Chimica fisica - Degrado e conservazione dei

materiali6

CHIM/12 – Chimicadell’ambiente e dei beni

culturali

- Chimica per i beni culturali- Chimica dei beni culturali edell’ambiente

66

Formazionetecnica escientifica

FIS/07 – Fisica applicata - Archeometria 6

Caratterizzanti

Legislazione egestione dei BeniCulturali

IUS/09 – Istituzioni di DirittoPubblico

- Legislazione dei beni culturali 6

Italianistica L-FIL-LET/10-Letteraturaitaliana

- Letteratura italiana 3

Disciplinedell’ambiente

M-GGR/01 - Geografia - Geografia 3

Discipline storiche M-STO/01 - Storia medievale - Storia medievale 6L-ART/01- Storia dell’arte

medievale- Storia dell’arte medievale 6

L-ART/03 - Storia dell’artecontemporanea

- Archeologia industriale 6

Affini ointegrative

Storia dell’Arte

L-ART/04 - Museologia e criticaartistica e del

restauro

- Museologia 6

Altre attivitàformative

6

Page 55: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHEOLOGIA: CURRICULUM METODOLOGICO-TECNICO

II ANNO (60 CFU)

Totale CFU da acquisire nell’arco del quinquennio di studi (Laurea triennale + Laurea specialistica) neidiversi settori di Attività formative:Attività formative di base = 51 CFU:- Storia Antica = 36 CFU - Lingue e Letterature antiche e medievali = 15 CFU Attività formative caratterizzanti = 135 CFU- Metodologia e tecnica della ricerca archeologica = 30 CFU- Archeologia e antichità del Mediterraneo = 45 CFU- Formazione tecnica e scientifica =51 CFU- Legislazione e gestione dei beni culturali = 9 CFUAttività affini o integrative = 30 CFU- Italianistica = 3 CFU- Discipline dell’ambiente = 3 CFU- Discipline storiche = 12 CFU- Storia dell’arte = 12 CFUAltre = 30 CFU A scelta = 15 CFU Prova Finale = 39 CFU

NB: L’insegnamento di Degrado e conservazione dei materiali è obbligatorio

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IDAT

TICO

AttivitàFormative

AmbitoDisciplinare

Settori Scientifico –Disciplinari

Insegnamenti/Discipline CFU permateria

CFUScelti

CFUacquisiti

L-ANT/9 -Topografia antica - Aerotopografia archeologica- Rilievo e analisi tecnica deimonumenti- Rilevamento archeologico

666Metodologia e

tecnica dellaricerca

archeologica L-ANT/10 - Metodologia dellaricerca

archeologica

- Archeologica classica: subacquea- Informatica applicata ai BeniArcheologici

- Archeologia dell’età moderna

66

6

L-ANT/01 - Preistoria eProtostoria

- Preistoria del Vicino e Medio Oriente- Preistoria egea

63

L-ANT/06 - Etruscologia eantichità italiche

- Civiltà antiche dell’Italiameridionale

3

L-ANT/07 - Archeologicaclassica

- Storia dell’archeologia 6

Archeologia eantichità delMediterraneo

L-ANT/08 - Archeologiacristiana

e medievale

- Topografia medievale 3

ICAR /19 – Restauro - Tecnica del restauro architettonico- Restauro archeologico

63

Caratterizzanti

Formazione tecnicae Scientifica

GEO/11 – Geofisica applicata - Geofisica archeologica 3

M-STO/01- Storia medievale- Antichità e istituzioni medievali- Esegesi delle fonti storichemedievali

66Discipline Storiche

M-STO/09 - Paleografia - Paleografia latina- Diplomatica

66

L-ART/01- Storia dell’Artemedievale

- Storia dell’arte bizantina 6

Affini ointegrative

Storia dell’arte L-ART/04 - Museologia ecritica

artistica e delrestauro

- Storia e tecnica del restauro 6

A scelta dellostudente

3

Prova finale 27

Page 56: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E DELL’AMBIENTE

(CLASSE XIII)

REGOLAMENTO DIDATTICO

Art. 1Denominazione e obiettivi formativi1. Il Corso di Laurea denominato Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambienteafferisce alla classe XIII delle Lauree triennali. Esso intende fornire una buona formazione dibase e un adeguato spettro di conoscenze e di competenze nel campo dei beni culturali dallaPreistoria al Medioevo, in una prospettiva contestuale dell’ambiente e del territorio; idoneeconoscenze tecnico-scientifiche sulle caratteristiche morfologico-strutturali dei beni culturali,sulle caratteristiche e proprietà dei materiali che li compongono, sulle possibili tecnologie didiagnostica e d’intervento; adeguate competenze nel campo della didattica e della comuni-cazione dei beni culturali, nonché nell’uso degli strumenti informatici di gestione dei dati edella comunicazione telematica nell’ambito specifico delle attività attinenti i beni culturali;competenze relativamente alla legislazione, alla gestione e valorizzazione nel settore; padro-nanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre all’italiano. 2. Il Corso di Laurea si propone di formare operatori nel campo dei beni storico-archeologici eambientali che potranno svolgere funzioni professionali di medio livello, coerenti con la tipo-logia delle competenze acquisite, presso Istituzioni pubbliche (ad es. Soprintendenze, Musei,Scuole) ed Enti locali ovvero aziende, società e organizzazioni operanti nel campo dei beniculturali.3. Il Corso di Laurea mira inoltre a fornire le conoscenze di base su cui fondare i successiviapprofondimenti nell’ambito delle Lauree specialistiche pertinenti al settore storico archeolo-gico e ambientale.

Art. 2. Inquadramento e durata degli studiLa durata del corso è triennale e prevede l’acquisizione, da parte dello studente, di 180 CreditiFormativi Universitari (CFU). È previsto un unico curriculum così articolato:

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IDAT

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Page 57: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

I ANNO

+ 9 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutte discipline contrassegnate da *)_______________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti____________________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti

- Altre attività formative1 2 3 CFU Acquisiti

- Laboratorio di Paletnologia e Protostoria

- Laboratorio di Archeologia classica

- Laboratorio di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia (indicare i lab. scelti con relativi CFU)

- Laboratorio di Informatica

- Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo

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Attivitàformative

Ambitodisciplinare

Settoriscientifico/disciplinari

Insegnamenti/dis

cipline

CFU permateria.

CFUscelti

CFUacquisiti

Disciplinedell’ambiente e

della natura

BIO/02 – Botanica sistematica - Paleobotanica:bioarcheologia

3

- Storia greca 6

- Antichità greche* 6

L-ANT/02 - Storia greca

Di base

(Totale CFU 9) Discipline storiche

L-FIL-LET/01 - Civiltà egee - Archeologia e antichitàegee*

6

- Paletnologia 9

- Preistoria del VicinoOriente

9

L-ANT/01 – Preistoria e protostoria

- Protostoria europea 9

L-ANT/07 – Archeologiaclassica

- Archeologia e storiadell'arte greca

-Archeologia della MagnaGrecia

9

9

L-ANT/10 – Metodologie dellaricerca archeologica

- Metodologia e tecnicadella ricercaarcheologica

- Archeozoologia

9

9

L-OR/02 – Egittologia e civiltàcopta

- Egittologia 9

Caratterizzanti

(Totale CFU 27)

Beni storico-artistici e archeologici

L-OR/05 – Archeologia e storiadell'arte del VicinoOriente antico

- Archeologia e storiadell'arte del Vicino Orienteantico

9

L-FIL-LET/02 – Lingua e letteratura greca

- Letteratura greca 9Affini ointegrative

(Totale CFU 15)

Civiltà antiche

Tecnologie deibeniculturali

BIO/08- Antropologia - Antropologia 6

TOTALE CFU 51 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori.)

Page 58: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

II ANNO

+ 9 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutte discipline contrassegnate da *)_______________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti____________________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti

- Altre attività formative1 2 3 CFU Acquisiti

- Laboratorio di Paletnologia e Protostoria

- Laboratorio di Archeologia classica

- Laboratorio di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia (sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)

- Laboratorio di Numismatica- Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia

(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU) - Laboratorio di Informatica- Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo- Tirocini, Stages, Musei, ecc.

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Attivitàformative

Ambitodisciplinare

Settori scientifico/disciplinari Insegnamenti/discipline

CFU permateria.

CFUscelti

CFUacquisti

Letteraturaitaliana

L-FIL-LET /10 – Letteraturaitaliana

- Letteratura italiana 3

L-ANT/03 - Storia romana - Storia romana 6

Di base

(Totale CFU 9) Discipline storiche

L-ANT/06 Etruscologia e antichità italiche

-Civiltà antiche dell’Italiameridionale*

- Etruscologia*

6

6

L-ANT/04 – Numismatica - Numismatica greca e romana 9

L-ANT/07 – Archeologia classica -Archeologia e storia dell'arteromana

9

- Topografia antica 9

- Aerotopografia archeologica 9

-Rilievo ed analisi tecnica deimonumenti antichi

9

L-ANT/09 – Topografia antica

- Urbanistica del mondo classico 9

Beni storico-artistici e archeologici

L-ART/04 – Museologia e criticaartistica e del restauro

Museologia 9

Caratterizzanti

(Totale CFU30)

Benidemoetnoantropolo-gici e ambientali

M-GGR/01 – Geografia - Geografia 3

- Letteratura latina 6Affini ointegrative

(Totale CFU12)

Civiltà antiche

Tecnologie deibeni culturali

L-FIL-LET/04 – Lingua e letteratura latina

CHIM/02 – Chimica fisica- Scienza dei materiali 6

TOTALE CFU 51 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori.)

Page 59: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

III ANNO

Un insegnamento, fra quelli contrassegnati da **, va obbligatoriamente scelto.

+ 12 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra tutte le discipline contrassegnate da *)

________________________________ CFU ______ CFU Acquisiti____________________________________ CFU ______ CFU Acquisiti

- Altre attività formative1 2 3 CFU Acquisiti

- Laboratorio di Paletnologia e Protostoria - Laboratorio di Archeologia classica- Laboratori di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia

(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)- Laboratorio di Numismatica - Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia

(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU) - Laboratorio di Archeologia medievale - Laboratorio di Informatica - Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo- Tirocini, Stages, Musei, ecc.

+ 12 CFU da acquisire con: - Lingue straniereProva finale

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Attivitàformative

Ambito disciplinare Settoriscientifico/disciplinari

Insegnamenti/discipline

CFU permateria.

CFUscelti

CFUAcquisit

i

- Storia medievale 6Di base

(Totale CFU 6)

Discipline storiche M-STO/01 - Storia medievale

- Antichità ed istituzioni medievali*

- Esegesi delle fonti storichemedievali*

6

6

Legislazione e Dirittocomparato dei beniculturali

IUS/09 – Istituzioni di dirittopubblico

- Legislazione dei BeniCulturali 3

Discipline geologiche ingegneristiche e architettoniche

ICAR/18 – Storiadell’architettura

GEO/11- Geofisica applicata

- Storia del restauroarchitettonico**

- Geofisica archeologica**

99

Beni archivistici e librari

M-STO/09 – Paleografia - Paleografia latina** 9

L-ANT/08 – Archeologiacristiana e medievale

- Archeologia medievale 9

L-ART/01 - Storia dell'arte medievale

- Storia dell’arte medievale 9

Beni storico-artistici e archeologici

L-ART/04 – Museologia e critica artistica e delrestauro

- Storia e tecnica del restauro 9

Tecnologie dei beniculturali

FIS/07 – Fisica applicata (aBeni Culturali, Ambientali,Biologia e Medicina)

- Archeometria** 9

Caratterizzanti

(Totale CFU 30)

Discipline chimiche CHIM/12 – Chimicadell’ambiente e dei beniculturali

- Chimica per i Beni Culturali** 9

TOTALE CFU 36 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori).

Page 60: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Altre attività formative a scelta dello studente (12 CFU da raggiungere tra le discipline contrassegnate da *)

Altre attività formative (18 CFU da raggiungere nel corso del triennio)

Laboratori di archeologia (la frequenza è vincolata a quella dei corrispettivi insegnamenti): min. 6 – max. 8 CFU:

Laboratori sui manufatti Laboratorio di Paletnologia e Protostoria max. 3 CFU“ di Archeologia classica max. 3 CFU“ di Archeologia medievale max. 2 CFU“ di Numismatica max 1 CFU

Laboratori sui reperti bioarcheologici Laboratori di Antropologia, Paleobotanica, Archeozoologia max. 3 CFU

Laboratori sui dati territoriali Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia max. 4 CFU

Laboratori di Informatica: min. 3 – max. 6 CFU

Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche: min. 5 – max. 9 CFU

Tirocini, Stages, Musei, ecc.: min. 2 – max. 4 CFU

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Laboratorio di Paletnologia e Preistoria (1 CFU)Prof.ssa Elettra Ingravallo

Esercitazioni sulla ceramica preistorica e industria litica.

Laboratorio di Archeologia classica (3 CFU)Prof. Francesco D’Andria; Dr.ssa Valeria Melissano

L’attività comprende l’illustrazione delle modalità di classificazione preliminare dei reperti; la presentazio-ne delle categorie di manufatti provenienti dagli scavi nel Salento; operazioni di lavaggio, siglatura e ricom-posizione degli oggetti; la schedatura dei materiali; lo studio delle tipologie vascolari.

Laboratorio di Archeologia medievale (2 CFU)Prof. Paul Arthur

Esercitazioni sui materiali rinvenuti durante le campagne di scavo in siti di età medievale ubicati nel terri-torio salentino (Apigliano, Martano, Quattro Macine, Giuggianello e altri). Durante le esercitazioni è previ-sto un lavoro di lavaggio, siglatura e divisione dei materiali ceramici. Al lavoro sui materiali sarà affiancatauna prima lettura dei dati riguardanti il censimento delle evidenze di età medievale in Terra d’Otranto condimostrazione delle funzioni GIS e Autocad applicate all’archeologia medievale.

Laboratorio di Antropologia (1 CFU)Prof. Francesco Fabbri

Esercitazioni su materiale antropologico.

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Page 61: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Laboratorio di Archeobotanica (1 CFU)Prof. Girolamo Fiorentino

Esercitazioni di flottazione, selezione e riconoscimento di materiali archeobotanici da diversi contesti.

Laboratorio di Archeozoologia (1 CFU)Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin

Esercitazioni su resti faunistici provenienti da diversi scavi archeologici. Nel corso delle esercitazioni ver-ranno impartite le nozioni principali per la determinazione dell’elemento anatomico, la determinazionedella specie, del sesso e dell’età di morte, e sulle principali applicazioni dell’osteometria.

Laboratorio di Numismatica (1 CFU)Prof. Aldo Siciliano

L’attività del laboratorio comprende l’illustrazione delle nozioni base di restauro, fotografia, classificazio-ne di monete, elementi di museotecnica, in modo che gli studenti possano, attraverso esercitazioni prati-che sul materiale numismatico, ricostruire le fasi successive che il reperto monetale deve attraversare dalmomento del suo recupero sino alla sua musealizzazione.

Laboratorio di Rilievo e analisi tecnica (1 CFU)Prof.ssa Carla Maria Amici

Esercitazioni sull’uso di sistemi CAD per l’elaborazione di modelli virtuali di edifici.

Laboratorio di Aerotopografia (1 CFU)Prof. Giuseppe Ceraudo

In una prima fase sono previste esercitazioni pratiche di lettura stereoscopica di foto aeree verticali e difamiliarizzazione con elementari procedimenti per il calcolo della scala dei fotogrammi. Nella seconda fase,più avanzata, è prevista la scansione di foto aeree, la georeferenziazione delle stesse, la restituzione grafi-ca delle tracce archeologiche eventualmente individuate e il loro inserimento nei Progetti di cartografiaarcheologica all’interno del Sistema Informativo Territoriale del Laboratorio di Topografia Antica eFotogrammetria (LABTAF).

Laboratorio di Topografia antica (1 CFU)Prof. Marcello Guaitoli

L’attività è finalizzata alla cartografia archeologica, alla analisi topografica del territorio mediante ricogni-zione integrale, alla gestione informatica dei dati del territorio e alla organizzazione, gestione e implemen-tazione di Sistemi Informativi Territoriali dedicati al patrimonio dei beni culturali.

Laboratorio di Urbanistica del mondo classico (1 CFU)Prof.ssa Liliana Giardino

L’attività didattica è finalizzata alla conoscenza e utilizzazione degli strumenti cartografici necessari perl’impostazione e la realizzazione di una ricerca sull’assetto urbanistico di un centro antico.

Laboratorio di Archeologia moderna (1 CFU)Prof. Paolo Gull

Nelle attività che si svolgono nel laboratorio di archeologia moderna o postmedievale, di recentissima isti-tuzione, gli studenti possono familiarizzarsi con i materiali ceramici e con altri aspetti della cultura mate-riale di età moderna. Il lavoro, condotto sui reperti dei principali scavi urbani, prevede lo svolgimento ditutte le fasi operative, dal lavaggio alla classificazione, ed è affiancato da brevi lezioni teoriche sugli aspet-ti metodologici e sulle principali questioni cronologiche, tipologiche e tecnologiche poste dal materialearcheologico.

Laboratorio di Informatica applicata all’archeologia (3 CFU)Prof.ssa Grazia Semeraro

L’attività didattica prevede cicli di esercitazioni sui seguenti argomenti:

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Page 62: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

1) Nozioni di base; conoscenza dei sistemi operativi.2) I databases di tipo relazionale: esempio di progettazione e implementazione di una banca dati per lacatalogazione dei dati archeologici. 3) I sistemi GIS: conoscenza delle principali caratteristiche e funzioni. Esercitazioni su acquisizione dati,georeferenziazione, elaborazione dati ed analisi spaziali.

Art. 3. Valore dei crediti formativi universitari (CFU)1. Per conseguire la Laurea in Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente lo

studente dovrà aver maturato almeno 180 CFU. 2. Il credito formativo è associato a un valore pari a 25 ore di lavoro, comprensive di lezioni,

esercitazioni, seminari, e a eventuali altre attività formative, nonché dello studio persona-le necessario per il superamento degli esami previsti dai piani di studio. Per ciascun credi-to, la quota da riservare alle attività di insegnamento è pari al 30% delle attività; la quotada riservare allo studio personale è del 70%.

3. Il carico di lavoro previsto per ciascun anno accademico dovrà essere tale da consentire allostudente l’acquisizione di 60 CFU

Art. 4. Accessi e valore dei crediti formativi universitari (CFU) in entrata e in uscita1. Per l’ammissione al corso sono richieste le conoscenze di base di norma acquisite con un

Diploma di Scuola media superiore di indirizzo umanistico. Per gli studenti provenienti daaltro corso di studio o in possesso di altra laurea, il Consiglio Didattico valuterà volta pervolta l’eventuale obsolescenza dei crediti pregressi. Di ogni studente si conservano tutti gliatti della sua carriera di studi.

2. Il valore dei crediti per gli esami sostenuti in altri corsi di studio di Facoltà dell’Ateneo o dialtre Università è assegnato su proposta della Commissione Didattica Paritetica e sulla basedei crediti così come prevista nel Curriculum del Corso di Laurea in Scienze dei BeniArchitettonici, Archeologici e dell’Ambiente. In ogni caso il valore dei CFU non potrà esse-re superiore a quello indicato per ciascun’area di studio e per ciascuna delle discipline indi-cate nell’Ordinamento didattico del Corso di Laurea.

3. Il Consiglio Didattico può riconoscere l’acquisizione di competenze e abilità professionali,opportunamente documentate e certificate, nonché di altre competenze e abilità matura-te in attività formative di livello post-secondario.

4. I crediti acquisiti nel triennio saranno integralmente riconosciuti ai fini dell’accesso ad unalaurea specialistica afferente alla Classe 2/S della Laurea in Archeologia.

Art. 5. Piano degli studi Il piano di studi va presentato al primo anno ed eventualmente modificato negli anni successi-vi. Esso dovrà indicare il percorso formativo che lo studente intende seguire, a condizione chequesto risulti coerente al suo interno e funzionale agli obiettivi formativi specifici del corso.

Art. 6. Tipologie delle attività didattiche 1. Il Consiglio Didattico stabilisce annualmente il calendario didattico, nonché l’articolazione

dei corsi, dei moduli didattici, dei seminari, delle esercitazioni e i moduli disciplinari chesi concludono con un’unica verifica.

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Page 63: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

2. La tipologia delle forme didattiche comprende laboratori e didattica frontale; le attivitàprevedono lezioni frontali, attività pratica guidata, studio e ricerca individuali. A comple-tamento delle attività sono previsti seminari, conferenze, stages, sopralluoghi, tirocini.

3. Il Consiglio Didattico provvede a individuare le forme di supporto didattico a sostegno deglistudenti che presentano carenze di base in particolari ambiti della formazione. Tali suppor-ti di norma consistono in moduli didattici propedeutici ai corsi. Essi sono individuati nellaprogrammazione annuale e possono essere supportati dalle strutture di orientamentodell’Ateneo.

Art. 7Laboratori Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o daesperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. L’attribuzione dei crediti relativi alla frequenza dei laboratori è demandata al docente respon-sabile del laboratorio.

Art. 8Tirocini 1. Sono previsti tirocini con Enti, istituzioni, società, imprese pubbliche e/o private, regola-

mentati da apposite convenzioni. Nella stipula della convenzione l’Ente, l’istituzioni, lesocietà o l’impresa dovranno indicare un tutor interno di riferimento, responsabile dell’at-tività formativa di ogni singolo studente affidatogli. Il Consiglio Didattico a sua volta indi-cherà il tutor universitario referente per l’Ente, l’istituzioni, le società o l’impresa.

2. In sostituzione, o a integrazione dei tirocini possono essere previste attività di stage, assisten-za museale, partecipazione a convegni, attività di laboratorio organizzate dall’Ateneo, ecc.

Art. 9Esami di profitto Il Consiglio Didattico emana un apposito regolamento sulle forme e tipologie di esame checostituisce parte integrante del presente Regolamento didattico.A conclusione delle attività di laboratorio o dei moduli e corsi, è previsto un esame per la valu-tazione complessiva dell’impegno dello studente. I crediti formativi vengono effettivamentematurati dallo studente al momento dell’esame, quando esso abbia avuto un esito positivo; èprevista una valutazione in trentesimi e s’intendono superati gli esami per i quali lo studenteabbia riportato una valutazione non inferiore a 18/30. L’attribuzione dei crediti relativi allafrequenza dei laboratori è demandata al docente responsabile del laboratorio. Le competenzeinformatiche e quelle acquisite con attività di tirocinio, ricognizione, scavo archeologico e/odi stage vengono verificate attraverso specifiche prove, nei termini stabiliti dal ConsiglioDidattico. I crediti relativi alla conoscenza delle lingue straniere sono riconosciuti sulla base dicertificazioni rilasciate da strutture, interne o esterne all’Ateneo, specificatamente compe-tenti per ciascuna delle lingue. Lo stesso Consiglio Didattico può subordinare il riconoscimen-to del credito al superamento di un’apposita prova da svolgersi, comunque, entro tre mesidalla presentazione della domanda da parte dell’interessato. Le forme di verifica in entrata, in progress e in uscita si avvalgono di strumenti di rilevazionepresentati anche sotto forma di test, integrati da un colloquio d’esame di tipo tradizionale perogni singola disciplina o gruppi modulari di discipline.Le commissioni degli esami di profitto, composte da almeno due membri, vengono annualmen-te nominate dal Consiglio sulla base della proposta del professore titolare dell’insegnamento.

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Art. 10Iscrizione anni successiviIl Consiglio Didattico può stabilire il numero di CFU minimo per l’iscrizione agli anni successivi.

Art. 11Esami finali1. La prova finale di laurea, avente valore di 12 CFU e comprensiva di lingua straniera,consi-

ste nella discussione, presso una Commissione formata a norma del Regolamento didatticodi Facoltà, di un elaborato che serva a comprovare il possesso delle competenze previstedagli obiettivi formativi del Corso di Laurea. Nella stesura dell’elaborato proposto per laprova finale lo studente riceve assistenza da un professore che relazionerà in sede d’esamee che è chiamato ad esprimere un giudizio di idoneità alla prova mediante sottoscrizionedel frontespizio dell’elaborato.L’argomento su cui avverrà la discussione, approvato dal/i relatore/i, viene comunicato,dallo studente, almeno sei mesi prima della sessione di laurea alla Segreteria Studenti.

2. La commissione di Laurea è composta da almeno sette membri ed è designata dalPresidente del Consiglio Didattico. Nell’assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo delcandidato, della qualità dell’elaborato, dell’andamento della discussione e di ogni altroelemento che possa concorrere alla valutazione.La richiesta di lode deve essere unanimemente accolta dalla commissione.

Art. 12Frequenza dei corsi e studenti lavoratori1. Lo studente è tenuto a frequentare i corsi, le esercitazioni e i laboratori secondo l’orario

preordinato annualmente dal Consiglio. Si possono prevedere anche forme di insegnamen-to a distanza, specificando le modalità di frequenza e di verifica pratica della frequenzamedesima.

2. I professori possono esercitare forme di controllo sulla frequenza e differenziare i program-mi e le prove di esame sulla base della frequenza effettivamente rilevata.

3. Per lo studente che si trovi in condizioni di lavoro per la durata intera o parziale del corsola Commissione Didattica Paritetica stabilisce caso per caso le forme di frequenza dei corsi,dei laboratori e dei tirocini, nell’atto della discussione del piano di studi.

Art.13 Compiti didattici dei docentiI compiti didattici dei docenti sono fissati nel Regolamento didattico di Ateneo, a cui si riman-da per la normativa generale.Nell’ambito dell’orario previsto per le attività didattiche, il titolare d’insegnamento è tenutoa svolgere un numero di lezioni pari al valore in CFU attribuito all’insegnamento. Le lezioni vanno distribuite in almeno tre giorni settimanali.Il docente è altresì tenuto a prendere parte agli esami di profitto e di laurea; a svolgere l’at-tività relativa al tutorato; alla verifica in itinere del rendimento degli studenti; all’assistenzaper la prova finale.Il docente ha l’obbligo di presentare entro il 15 giugno il programma del corso che intende svol-gere nell’anno successivo, nonché il calendario di tutta l’attività didattica e degli esami.Il docente titolare è tenuto al rispetto del calendario delle lezioni formulato annualmente dallaCommissione Didattica Paritetica.

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Art. 14Commissione Didattica Paritetica1. La Commissione Didattica Paritetica, composta da un uguale numero di studenti e docenti,

è nominata annualmente dal Consiglio Didattico. La Commissione è presieduta dal profes-sore più anziano nei ruoli.

2. La Commissione ha il compito di istruire i piani di studio che dovranno essere approvati dalConsiglio, di concorrere alla formulazione del calendario didattico annuale con l’indicazio-ne di orari e sedi delle lezioni e delle altre attività di formazione, di verificare le attivitàa scelta degli studenti, di proporre il numero dei CFU per studenti provenienti da attivitàlavorative o di studio, compresi quelli fuori corso o che chiedano l’inserimento in anni suc-cessivi al primo.

Art. 15Attività di tutoratoPer l’intero svolgimento degli studi, lo studente è assistito da uno o più tutori assegnatogli dalConsiglio Didattico. Il tutore guida lo studente nella organizzazione del piano di studi e in ognialtra attività mirata alla sua crescita culturale e all’orientamento professionale.Lo studente può esercitare il diritto di scelta del tutor tra i professori ufficiali del corso distudi.Il Consiglio individua pure figure tutorali per le attività d’aula, di laboratorio e del tirocinioesterno, tra esperti laureati o diplomati, con cui stipulano contratti di collaborazione.

Art. 16Autovalutazione A conclusione di ogni anno accademico il Consiglio Didattico provvede alla verifica dell’attivi-tà svolta e degli obiettivi di coordinamento, di organizzazione e di efficacia didattica raggiun-ti.

Art.17AggiornamentiIl Consiglio Didattico provvede all’aggiornamento e alla pubblicazione del Regolamento, che èsoggetto a una revisione almeno ogni tre anni.

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CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI MUSICALI E DELLO SPETTACOLO (CLASSE XIII)

REGOLAMENTO DIDATTICO

Art.1. Denominazione e obiettivi formativi

1. Il Corso di Laurea denominato Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo afferisce allaclasse XIII delle Lauree triennali. Esso intende fornire una preparazione di base e un adeguatospettro di conoscenze e di competenze nel settore dei Beni musicali, del Teatro e delloSpettacolo; adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione nelsettore dei Beni musicali e dello Spettacolo e competenze nel campo della didattica e dellacomunicazione dei Beni culturali, padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’UnioneEuropea, oltre all’italiano; capacità di utilizzare i principali strumenti informatici di gestionedei dati e della comunicazione telematica negli ambiti specifici.

2. I laureati potranno svolgere attività professionali in diversi ambiti, quali enti locali e istitu-zioni specifiche, ad esempio biblioteche (musicali, generali con fondi musicali), audioteche,cineteche, archivi (musicali, generali con documentazione di interesse musicali) musei (teatra-li, di strumenti musicali, generali con beni di interesse musicali), nonché presso aziende, tea-tri, orchestre e organizzazioni professionali operanti nel settore della tutela, della fruizione edella valorizzazione dei beni musicali.

3. Il Corso di laurea mira inoltre a fornire le conoscenze di base su cui fondare i successiviapprofondimenti nell’ambito delle lauree specialistiche pertinenti al settore in Musicologia eBeni Musicali e dello Spettacolo.

Art.2. Inquadramento e durata degli studi

1. La durata del corso è triennale. Sono previsti due curricula così articolati:

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A) Curriculum dei Beni Musicali

Per un totale di 180 CFU

N.B.:ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTELo studente potrà scegliere una disciplina fra i settori scientifico-disciplinari indicatinell’Ordinamento del Corso di Laurea che risulti attivata nella Laurea specialistica inMusicologia e beni musicali (Cl. 51/S) nonché tutte le discipline attivate presso la Facoltà diBeni culturali in qualsiasi indirizzo. Si ricorda che NON sono previste biennalizzazioni.

Il nuovo iscritto al percorso di laurea triennale in Beni Musicali deve possedere una conoscen-za musicale di base. Tale conoscenza musicale sarà saggiata nel corso del primo anno accade-mico tramite un test di valutazione della competenza musicale, obbligatorio per tutti i nuoviiscritti che non possiedano titoli musicali riconosciuti e certificati. Il mancato sostenimento deltest comporta l’esclusione per l’intera durata dell’anno accademico dagli esami di profittodelle discipline afferenti ai settori scientifico-disciplinari L-ART/07 e L-ART/08. Agli studentiche in tale test dimostreranno una competenza musicale insufficiente sarà attribuito un debi-to formativo di 3 CFU da colmare entro il primo anno accademico mediante la frequenza di unapposito corso di alfabetizzazione musicale (Fondamenti di teoria musicale).

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S.S.D. DISCIPLINA CFUL-FIL-LET/10 Letteratura italiana 9L-FIL-LET/02 Letteratura greca 6L-ART/07 Storia della musica medievale e rinascimentale 9L-ART/07 Organologia e iconografia musicale 6L-ART/05 Storia del teatro e dello spettacolo 6L-ART/04 Museologia 6M-STO/02 Storia modernaM-STO/04 Storia contemporanea

9

L-ART/07 Storia della musica moderna e contemporanea 9L-ART/07 Acustica musicale 6L-ART/08 Civiltà musicale afro-americana 6+2IUS/10 Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali 6

M-STO/08 Archivistica 6L-ART/02 Storia dell’arte moderna 6

M-DEA/01 Antropologia culturale 9

CHIM/02 Chimica fisica 5+2

ICAR/15 Architettura del paesaggio: allesimento scenografico degli esterni 3L-ART/07 Discografia e videografia musicale 6CHIM/02 Scienze e tecnologie dei materiali 6INF/01 Storia, tecniche edrammaturgia delle produzioni multimediali 6L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina 6ICAR/16 Allestimento scenografico teatrale e cinematografico 6

A scelta dello studente 9Tirocini e laboratori 9Lingua straniera 6Abilità informatiche 6

Prova finale 9

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B) Curriculum dei beni dello spettacolo

Tutte le attività previste dai curricula verranno proposte secondo piani di studio determinatidal Consiglio Didattico del corso di studio.

Art. 3. Valore dei crediti didattici (CFU)1.Per conseguire la Laurea in Scienze dei Beni Culturali – Beni Musicali e dello Spettacolo – lostudente dovrà aver maturato almeno 180 CFU.2. Il credito formativo è associato a un valore pari a 25 ore di lavoro, comprensive di lezioni,esercitazioni, seminari, e ad eventuali altre attività formative, nonché dello studio personalenecessario per il superamento degli esami previsti dai piani di studio. Per ciascun credito, laquota da riservare alle attività di insegnamento è pari al 30% delle attività; la quota da riser-vare allo studio personale è del 70%.3. Il carico di lavoro previsto per ciascun anno accademico dovrà essere tale da consentireallo studente l’acquisizione di 60 CFU

Art.4. Accessi e Valore dei Crediti formativi in entrata e in uscita1. Per l’ammissione al corso sono richieste le conoscenze di base di norma acquisite con un

Diploma di Scuola media superiore di indirizzo umanistico. Per gli studenti provenienti da

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S.S.D. DISCIPLINA CFUL-FIL-LET/10 Letteratura italiana 9L-FIL-LET/02 Letteratura teatrale greca 6L-FIL-LET/04 Teatro e drammaturgia latina 6M-STO/04 Storia contemporanea 9L-ART/02 Storia del costume della moda 6L-ART/05 Storia del teatro e dello spettacolo 6+4

Lingua straniera 6Abilità informatiche 6

M-DEA/01 Antropologia culturale 9L-ART/06 Storia e critica del cinema 6+4L-ART/06 Storia e tecniche delle produzioni radio televisive 6L-ART/07 Storia e tecniche della musica per lo spettacolo 6IUS/10 Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali 6

L-ART/03 Storia dell’arte contemporanea 6L-ART/06 Storia e tecnica della sceneggiatura 6L-ART/06 Storia e tecnica della fotografia della fotografia 6CHIM/02 Chimica fisica 5+2ICAR/15 Architettura del paesaggio: allestimento scenografico degli esterni 3L-ART/05 Istituzioni di regia teatrale 6CHIM/02 Chimica fisica 6INF/01 Storia, tecniche e drammaturgia delle produzioni multimediali 6SECS-P/10 Organizzazione aziendale delle imprese di spettacolo 6ICAR/16 Allestimento scenografico teatrale e cinematografico 6

A scelta dello studente 9Tirocini e laboratori 9

Prova finale 9TOT. 180

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altro corso di studio o in possesso di altra laurea, il Consiglio stabilisce in base agli esamisuperati e ai crediti da riconoscere, a quale anno vengono ammessi e il piano di studi chedebbono seguire. Di ogni studente si conservano tutti gli atti della sua carriera di studi.

2. Il valore dei crediti per gli esami sostenuti in altri corsi di studio di Facoltà dell’Ateneo o dialtre Università è assegnato su proposta della commissione didattica paritetica e sulla basedella tabella dei crediti così come prevista dal curriculum del Corso di Laurea in Scienze deiBeni Culturali – Beni Musicali e dello Spettacolo. In ogni caso il valore dei CFU non potràessere superiore a quello indicato per ciascun’area di studio e per ciascuna delle disciplineindicate nell’Ordinamento della classe XIII allegato al “Regolamento d’Ateneo”.

3. Il Consiglio di Corso di Laurea può riconoscere l’acquisizione di competenze ed abilità pro-fessionali, opportunamente documentate e certificate, nonché di altre competenze ed abi-lità maturate in attività formative di livello post-secondario.

4. I crediti acquisiti nel triennio saranno integralmente riconosciuti ai fini dell’accesso ad unalaurea specialistica afferente alla Classe 51/S delle Lauree in Musicologia e Beni Musicali.

Art. 5. Piano degli studi1. Il piano di studi va presentato al primo anno ed eventualmente modificato negli anni suc-

cessivi. Esso dovrà indicare il curriculum che lo studente intende seguire, ovvero indicareun percorso autonomo purché coerente con gli obiettivi formativi specifici del corso.

2. La scelta del curriculum sarà certificata nel diploma di laurea.

Art.6. Tipologie delle attività didattiche1. Il Consiglio stabilisce annualmente il calendario didattico, nonché l’articolazione dei corsi,

dei moduli didattici, dei seminari, delle esercitazioni e i moduli disciplinari che si conclu-dono con un’unica verifica.

2. La Tipologia delle forme didattiche comprende laboratori e didattica frontale; le attivitàprevedono lezioni frontali, attività pratica guidata, studio e ricerca individuali. A comple-tamento delle attività sono previsti seminari, conferenze, stages, sopralluoghi, tirocini.

3. Il Consiglio didattico provvede a individuare le forme di supporto didattico a sostegno deglistudenti che presentano carenze di base in particolari ambiti della formazione. Tali suppor-ti di norma consistono in moduli didattici propedeutici ai corsi. Essi sono individuati nellaprogrammazione annuale e possono essere supportati dalle strutture di orientamentodell’Ateneo.

Art.7. LaboratoriLe attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o daesperti nominati nell’ambito della programmazione annuale.L’attribuzione dei crediti relativi alla frequenza dei laboratori è demandata al docente respon-sabile del laboratorio.

Art. 8. Tirocini1. Sono previsti tirocini formativi presso istituzioni, strutture pubbliche e/o private, regola-

mentati da apposite convenzioni. Nella stipula della convenzione l’Ente o l’impresa dovran-no indicare un tutor interno di riferimento, responsabile dell’attività formativa di ogni sin-golo studente affidatogli. Il Consiglio del corso a sua volta indicherà il tutor universitarioreferente per l’Ente o l’azienda.

2. In sostituzione, o a integrazione dei tirocini possono essere previste attività di laboratorioorganizzate dall’Ateneo.

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Art. 9. Esami di profittoIl Consiglio Didattico emana un apposito regolamento sulle forme e tipologie di esame checostituisce parte integrante del presente Regolamento didattico.A conclusione delle attività di laboratorio o dei moduli e corsi, è previsto un esame per la valu-tazione complessiva dell’impegno dello studente. I crediti formativi vengono effettivamentematurati dallo studente al momento dell’esame, quando esso abbia avuto un esito positivo; èprevista una valutazione in trentesimi e s’intendono superati gli esami per i quali lo studenteabbia riportato una valutazione non inferiore a 18/30. L’attribuzione dei crediti relativi allafrequenza dei laboratori e demandata al docente responsabile del laboratorio. Le competenzeinformatiche e quelle acquisite con attività di tirocinio o di stage vengono verificate attraver-so specifiche prove, nei termini stabiliti dal Consiglio Didattico. I crediti relativi alla conoscen-za delle lingue straniere sono riconosciuti sulla base di certificazioni rilasciate da strutture,interne o esterne all’Ateneo, specificatamente competenti per ciascuna delle lingue. Lo stes-so Consiglio Didattico può subordinare il riconoscimento del credito al superamento di un’ap-posita prova da svolgersi, comunque, entro tre mesi dalla presentazione della domanda daparte dell’interessato.Le forme di verifica in entrata, in progress e in uscita si avvalgono di strumenti di rilevazionepresentati anche sotto forma di test, integrati, su richiesta degli studenti, da un colloquiod’esame di tipo tradizionale per ogni singola disciplina o gruppi modulari di discipline.Le commissioni degli esami di profitto, composte da almeno due membri, vengono annualmen-te nominate dal Consiglio sulla base della proposta del professore titolare dell’insegnamento.

Art. 10. Iscrizione anni successivi.Il Consiglio Didattico può stabilire il numero di CFU minimo per l’iscrizione agli anni successi-vi.

Art. 11. Esami finali1. La prova finale di laurea, avente valore di 9 CFU, consiste nella discussione di un elabora-

to individuale o di un progetto di ricerca su un argomento proposto dal candidato, relativoa un insegnamento impartito nel corso di Laurea. L’argomento su cui avverrà la discussio-ne, approvato dal/i relatore/i, viene comunicato, dallo studente, almeno sei mesi primadella sessione di laurea alla Segreteria Studenti.

2. La commissione di laurea è composta da almeno sette membri ed è designata dal Presidentedel Corso di Laurea.

Nell’assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del can-didato, della qualità dell’elaborato, dell’andamento della discussione e di ogni altro elemen-to che possa concorrere alla valutazione.La richiesta di lode, proposta dal correlatore, deve essere unanimemente accolta dalla com-missione.

Art. 12. Frequenza dei corsi e studenti lavoratori1. Lo studente è tenuto a frequentare i corsi, le esercitazioni e i laboratori secondo l’orario

preordinato annualmente dal Consiglio. Si possono prevedere anche forme di insegnamen-to a distanza, specificando le modalità di frequenza e di verifica pratica della frequenzamedesima.

2. I professori possono esercitare forme di controllo sulla frequenza e differenziare i program-mi e le prove di esame sulla base della frequenza effettivamente rilevata.

3. Per lo studente che si trovi in condizioni di lavoro per la durata intera o parziale del corso

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la commissione paritetica stabilisce caso per caso le forme di frequenza dei corsi, dei labo-ratori e dei tirocini, nell’atto della discussione del piano di studi.

Art.13. Compiti didattici dei docentiI compiti didattici dei docenti sono fissati nel Regolamento didattico di Ateneo, a cui si riman-da per la normativa generale. Nell’ambito dell’orario previsto per le attività didattiche, il titolare d’insegnamento è tenutoa svolgere un numero di lezioni pari al valore in CFU attribuito all’insegnamento.Il docente è altresì tenuto a prendere parte agli esami di profitto e di laurea; a svolgere l’at-tività relativa al tutorato; alla verifica in itinere del rendimento degli studenti; all’assistenzaper la prova finale.Il docente ha l’obbligo di presentare entro il 15 giugno il programma del corso che intende svol-gere nell’anno successivo, nonché il calendario di tutta l’attività didattica e degli esami.Il docente titolare è tenuto al rispetto del calendario delle lezioni formulato annualmente dallacommissione paritetica.

Art. 14 Commissione paritetica1. La Commissione didattica paritetica, composta da un uguale numero di studenti e docenti,

è nominata annualmente dal Consiglio di corso. 2. La commissione ha il compito di istruire i piani di studio che dovranno essere approvati dal

Consiglio, di concorrere alla formulazione del calendario didattico annuale con l’indicazio-ne di orari e sedi delle lezioni e delle alt re attività di formazione, di verificare le attivitàa scelta degli studenti, di proporre il numero dei CFU per studenti provenienti da attivitàlavorative o di studio, compresi quelli fuori corso o che chiedano l’inserimento in anni suc-cessivi al primo.

Art. 15 Attività di tutoratoPer l’intero svolgimento degli studi, lo studente è assistito da uno o più tutori assegnatogli dalConsiglio di corso. Il tutore guida lo studente nella organizzazione del piano di studi e in ognialtra attività mirata alla sua crescita culturale e all’orientamento professionale.Lo studente può esercitare il diritto di scelta del tutor tra i professori ufficiali del corso di lau-rea.Il Consiglio individua pure figure tutorali per le attività d’aula, di laboratorio e del tirocinioesterno, tra esperti laureati o diplomati, con cui stipulano contratti di collaborazione.7Art. 16 AutovalutazioneA conclusione di ogni anno accademico il Consiglio Didattico provvede alla verifica dell’attivi-tà svolta e degli obiettivi di coordinamento, di organizzazione e di efficacia didattica raggiun-ti.

Art.17 AggiornamentiIl Consiglio Didattico provvede all’aggiornamento e alla pubblicazione del Regolamento, che èsoggetto a una revisione almeno ogni tre anni.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI BENI MUSICALI E DELLO SPETTACOLO

Offerta formativa

LAUREA TRIENNALECurriculum Beni Musicali AA 2006-2009

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S.S.D. DISCIPLINA CFU

I ANNOL-FIL-LET/10 Letteratura italiana 9L-FIL-LET/02 Letteratura greca 6L-ART/07 Storia della musica medievale e rinascimentale 9L-ART/07 Organologia e iconografia musicale 6L-ART/05 Storia del teatro e dello spettacolo 6L-ART/04 Museologia 6M-STO/02 Storia modernaM-STO/04 Storia contemporanea

9

Lingua straniera 6Abilità informatiche 6

II ANNOL-ART/07 Storia della musica moderna e contemporanea 9L-ART/07 Acustica musicale 6L-ART/08 Civiltà musicale afro-americana 6+2IUS/10 Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali 6

M-STO/08 Archivistica 6L-ART/02 Storia dell’arte moderna 6M-DEA/01 Antropologia culturale 9CHIM/02 Chimica fisica 5+2

III ANNOICAR/15 Architettura del paesaggio: allesimento scenografico degli

esterni3

L-ART/07 Discografia e videografia musicale 6CHIM/02 Scienze e tecnologie dei materiali 6INF/01 Storia, tecniche edrammaturgia delle produzioni multimediali 6L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina 6ICAR/16 Allestimento scenografico teatrale e cinematografico 6

A scelta dello studente 9Tirocini e laboratori 9

Prova finale 9Tot.180

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LAUREA TRIENNALECurriculum Beni dello Spettacolo AA 2006-2009

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FORM

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S.S.D. DISCIPLINA CFU

I ANNOL-FIL-LET/10 Letteratura italiana 9L-FIL-LET/02 Letteratura teatrale greca 6L-FIL-LET/04 Teatro e drammaturgia latina 6M-STO/04 Storia contemporanea 9L-ART/02 Storia del costume della moda 6L-ART/05 Storia del teatro e dello spettacolo 6+4

Lingua straniera 6Abilità informatiche 6

II ANNOM-DEA/01 Antropologia culturale 9L-ART/06 Storia e critica del cinema 6+4L-ART/06 Storia e tecniche delle produzioni radio televisive 6L-ART/07 Storia e tecniche della musica per lo spettacolo 6IUS/10 Diritto pubblico e legislazione dei beni culturali 6

L-ART/03 Storia dell’arte contemporanea 6L-ART/06 Storia e tecnica della sceneggiatura 6L-ART/06 Storia e tecnica della fotografia della fotografia 6CHIM/02 Chimica fisica 5+2

III ANNOICAR/15 Architettura del paesaggio: allestimento scenografico degli

esterni3

L-ART/05 Istituzioni di regia teatrale 6CHIM/02 Chimica fisica 6INF/01 Storia, tecniche e drammaturgia delle produzioni multimediali 6SECS-P/10 Organizzazione aziendale delle imprese di spettacolo 6ICAR/16 Allestimento scenografico teatrale e cinematografico 6

A scelta dello studente 9Tirocini e laboratori 9

Prova finale 9TOT. 180

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LAUREA SPECIALISTICA IN MUSICOLOGIA E BENI MUSICALI (corso di laurea biennale)

AA 2006-2008

I ANNO (60CFU)

Il Diploma conseguito presso un conservatorio di musica, unito ad un Diploma di maturità costi-tuisce titolo di ammissione. All’atto dell’iscrizione è possibile presentare una richiesta di rico-noscimento dei titoli ed esami precedentemente sostenuti purché certificati e corredati daindicazioni relative alla durata dell’attività, alla data e al voto del conseguimento del titolo.

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S.S.D. CFUATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE

L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA 6L-LIN/12 LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA INGLESE 9SPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE 6

ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTIL-ART/07 RICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICA 6L-ART/07 RICERCA MUSICOLOGICA: MEDIEOEVO E RINASCIMENTO 6L-ART/07 RICERCA MUSICOLOGICA: ETÀ MODERNA E CONTEMPORANEA 6L-ART/08 CIVILTÀ MUSICALE AFRO-AMERICANA 6L-ART/07 ACUSTICA APPLICATA 6

ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVEIUS/10 LEGISLAZIONE DELLO SPETTACOLO 3

ATTIVITÀ A SCELTA DELLO STUDENTEA SCELTA DELLO STUDENTE 6

II ANNO (60 CFU)

S.S.D. CFUATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE

L-LIN/04 LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA FRANCESE 6ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI

L-ART/07 STORIA E CRITICA DEL TESTO MUSICALE 9L-ART/07 PALEOGRAFIA MUSICALE 9CHIM/12 CHIMICA DELL’AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI 6FIS/07 FISICA APPLICATA 3L-ART/04 MUSEOLOGIA 6

PROVA FINALEDISSERTAZIONE SCRITTA 21

Il Diploma conseguito presso un conservatorio di musica, unito ad un Diploma dimaturità costituisce titolo di ammissione. All’atto dell’iscrizione è possibile presentare unarichiesta di riconoscimento dei titoli ed esami precedentemente sostenuti purchécertificati e corredati da indicazioni relative alla durata dell’attività, alla data e al votodel conseguimento del titolo.

Page 75: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCEFACOLTÀ DI BENI CULTURALI

CLASSE XIII DELLE LAUREE IN SCIENZE DEI BENI CULTURALI

LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI, LIBRARI E MOBILI - ARTISTICI

REGOLAMENTO

DEL CONSIGLIO DIDATTICODEL CORSO DI STUDIO IN

SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI, LIBRARI E MOBILI-ARTISTICI

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ART. 1IL CONSIGLIO DIDATTICOIl Consiglio didattico in Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili - Artistici è costituito nel-l’ambito della Facoltà e comprende corsi di Laurea di primo livello e delle LaureeSpecialistiche in Archivistica e Biblioteconomia (5/S) e in Storia dell’ Arte (95/S). Del ConsiglioDidattico fanno parte i Professori ed i ricercatori che abbiano optato di far parte di questoConsiglio e che svolgano attività didattica in questi Corsi di Laurea, nonché una rappresentan-za degli studenti iscritti a questo Corso di Laurea pari al 20% dei docenti e dei ricercatori diruolo. Le modalità di elezione della rappresentanza degli studenti sono stabilite nelRegolamento Generale di Ateneo.

ART. 2COMPITI DEL CONSIGLIO DIDATTICOIl Consiglio Didattico ha come compiti principali:- Coordinare le attività del Consiglio Didattico.- Esaminare e approvare i Piani di Studio degli studenti iscritti.- Proporre al Consiglio di Facoltà l’ attivazione o la disattivazione degli insegnamenti previ-

sti dal Regolamento Didattico d’Ateneo.- Formulare proposte, relativamente ai settori disciplinari di sua competenza, per l’attribu-

zione dei carichi didattici, degli affidamenti, delle supplenze e dei contratti; per la defini-zione dei compiti didattici dei ricercatori, acquisito il parere dei Dipartimenti d’ afferenzain merito agli impegni di ricerca; per l’ espletamento di altre attività didattiche.

- Formulare al Consiglio di Facoltà proposte e pareri in merito al Regolamento e ai Piani diSviluppo della Facoltà.

- Formulare al Consiglio di Facoltà proposte e pareri in merito a nuovi posti di ruolo diProfessore, di Ricercatore e la loro utilizzazione, nonché alla chiamata dei nuovi Professorie Ricercatori.

ART. 3GLI ORGANI DEL CONSIGLIO DIDATTICOSono organi del Consiglio:a) Il Presidente.b) Il Consiglio Didattico.c) La Commissione Didattica Paritetica.

ART. 4IL PRESIDENTEIl Consiglio Didattico elegge al suo interno, tra i Professori di ruolo incardinati nel Corso diStudio, un Presidente, secondo le modalità del Regolamento Generale di Ateneo. Le elezionisono indette dal decano del Corso di Studio, o in sua assenza o impedimento, dal professore diprima fascia che lo segue in ordine di anzianità. Il Presidente è eletto a scrutinio segreto, trai professori a tempo pieno di prima fascia del Corso di Studio, dai professori di ruolo, dai ricer-catori e dai rappresentanti degli studenti nel Corso di Studio. Il Presidente dura in carica quat-tro anni ed è immediatamente rieleggibile una sola volta. La carica di Presidente di ConsiglioDidattico è incompatibile con quelle di Rettore, di Preside, di Direttore di Dipartimento, dimembro del Consiglio d’ Amministrazione. Il Presidente nomina tra i Professori di ruolo unVicepresidente, che in caso di sua assenza o di impedimento lo sostituisce in tutte le sue fun-zioni. Il Presidente convoca e presiede, secondo un calendario stabilito all’inizio dell’ Anno

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Accademico o ad horas per sopraggiunti motivi d’ urgenza, il Consiglio Didattico e sovrinten-de alle attività del Corso di Studio.

ART. 5COMMISSIONE DIDATTICA PARITETICALa commissione didattica, composta pariteticamente da rappresentanti dei docenti e degli stu-denti, ha il compito di esaminare i problemi relativi allo svolgimento delle attività didattichee di esprimere pareri circa la compatibilità tra i crediti assegnati alle attività formative e gliobiettivi formativi programmati dalle strutture didattiche. Tra i componenti della CommissioneDidattica Paritetica è eletto il Coordinatore della stessa.

ART. 6IL CORSO DI STUDIODENOMINAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVIIl Corso di Studi di laurea triennale in Scienze dei Beni Archivistici, Librari, Mobili-Artistici affe-risce alla classe XIII delle Lauree in Scienze dei Beni Culturali, così come individuata dal D.M.4 agosto 2000. Al termine degli studi i laureati del Corso di laurea in Scienze dei Beni Archivistici, Librari,Mobili-Artistici devono:• Possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze teoriche e

competenze operative nel settore dei beni archivistici, librari e mobili-artistici, con parti-colare riguardo alla storia del patrimonio archivistico, librario ed artistico in Italia dalmedioevo all’età contemporanea, alla storia e alla tipologia delle strutture museali, alleproblematiche della conservazione e del restauro, della didattica e della comunicazione deibeni culturali.

• Avere padronanza scritta e orale di una lingua straniera.• Possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione nel

settore dei beni culturali.• Essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e

della comunicazione telematica nell’ambito specifico delle attività attinenti ai beniculturali.

Il Corso di Studio si propone di formare operatori nel campo dei beni archivistici, librari e sto-rico-artistici, che potranno svolgere funzioni professionali di medio livello, coerenti con latipologia delle competenze acquisite, presso Istituzioni pubbliche (ad es. Archivi, Biblioteche,Soprintendenze, Musei, Scuole) ed Enti locali ovvero aziende ed organizzazioni private operan-ti nel campo dei beni culturali.

Art. 7 INQUADRAMENTO E DURATA DEL CORSO DI STUDIOLa durata del Corso è triennale.

Art. 8VALORE DEI CREDITI DIDATTICI (CFU)Il piano di studio prevede l’acquisizione da parte dello studente di 180 Crediti formativiUniversitari (CFU), equamente divisi nei tre anni. Ogni CFU corrisponde a 25 ore di impegnodidattico, comprensive di lezioni, esercitazioni, seminari e di altre attività formative, nonchédallo studio personale necessario per il superamento degli esami previsti dai piani di studio.Per ciascun credito, la quota da riservare alle attività di insegnamento è pari al 30% delle atti-

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vità; la quota da riservare allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individua-le è il 70%.

ART. 9ORDINAMENTO DIDATTICOAi fini della formazione dei curricula il Corso di Studio prevede le seguenti attività formative:

Attività formative di base (39 crediti) nei seguenti ambiti disciplinari:• Discipline dell’ambiente e della natura• Letteratura italiana• Discipline storiche

Attività formative caratterizzanti (78 crediti) nei seguenti ambiti:• Legislazione dei beni culturali• Beni archivistici e librari • Beni storico-artistici e archeologici• Discipline fisiche• Beni demoetnoantropologici

Attività formative affini o integrative (27 crediti) nei seguenti ambiti:• Tecnologie dei beni culturali• Civiltà antiche e medievali

Attività formative a scelta dello studente (9 crediti)Attività per la prova finale e per la conoscenza della lingua straniera (15 crediti)Altre attività formative (12 crediti): ulteriori conoscenze linguistiche, conoscenze e abilitàinformatiche relative ai beni culturali, tirocini, stages etc.

In allegato al presente Regolamento è acclusa la Tabella delle Attività Formative indispensabi-li (Classe 13-Allegato A).

ART. 10ISCRIZIONITitolo di ammissione è il possesso di un diploma di scuola superiore secondaria o di altro tito-lo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente.

ART. 11VALORE DEI CREDITI FORMATIVI IN ENTRATAPer gli studenti che provengono da altre Università o da altri Corsi di Studio, il Consiglio di Corsodi Studio stabilisce, caso per caso e a seconda degli esami superati e dei crediti già acquisiti econvalidati, l’ anno al quale sono ammessi e l’ordine degli studi che devono seguire.

ART. 12PIANO DI STUDIO1) Il Corso di Studio si articola in tre curricula: Operatore d’archivio e di biblioteca, Operatore

culturale, Operatore museale.

Il piano di studio per il curriculum operatore d’archivio e di biblioteca è il seguente:

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TIROCINI Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU.

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ART. 10

ISCRIZIONI

I ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ DI BASE CFU CFUscelti

CFUacquisiti

L-FIL-LET-10 LETTERATURA ITALIANA 9M-STO/01 STORIA MEDIEVALE 9

ATTIVITÀ CARATTERIZZANTIM-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA 6M-STO/08 ARCHIVISTICA 12

M-STO/08 ARCHIVISTICA SPECIALE 9ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVE

CHIM/02 CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO 6L-FIL-LET/07 CIVILTÀ BIZANTINA 6

TOTALE CFU57

II ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ DI BASE CFU CFUscelti

CFUacquisiti

ICAR/15 ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO 3M-STO/02 STORIA MODERNA 9

ATTIVITÀ CARATTERIZZANTIIUS-09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO 6M-STO/09 DIPLOMATICA 12M-STO/09 PALEOGRAFIA LATINA 12L-ART/01 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE 9

ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVEL-FIL-LET/04 LETTERATURA LATINA 9

TOTALE CFU60

III ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ DI BASE CFU CFUscelti

CFUacquisiti

M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA 9ATTIVITÀ CARATTERIZZANTI

FIS/07 FISICA APPLICATA 6L-ART-04 STORIA E TECNICA DEL RESTAURO 6

ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVECHIM/05 SCIENZE E TECNOLOGIE DEI MATERIALI POLIMERICI 6

ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVETIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO 6ABILITÀ INFORMATICHE 6LINGUA INGLESE 6ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LEDISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)

9

PROVA FINALE 9

TOTALE CFU63

TOTALE 180

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Il piano di studio per il curriculum operatore culturale è il seguente:

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I ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU CFUscelti

CFUacquisiti

L-FIL-LET-10 LETTERATURA ITALIANA 9M-STO/01 STORIA MEDIEVALE 9

ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTIL-ART/01 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE 9IUS/09 LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO 6

ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVEL-FIL-LET/07 CIVILTÀ BIZANTINA 6CHIM/02 o 05 CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI 6

ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVEABILITÀ INFORMATICHE 6ATTIVITÀ FORMATIVELINGUA INGLESE 6

TOTALE CFU57

II ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU CFUscelti

CFUacquisiti

M-STO/02 STORIA MODERNA 9ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI

L-ART/02 STORIA DELL’ARTE MODERNA 9ICAR/18 STORIA DELL’URBANISTICA / STORIA DELL’ARCHITETTURA: FONDAMENTI 6L-ART/02 ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE 9L-ART/04 STORIA DELLA CRITICA D’ARTE 6

L-ART/02STORIA SOCIALE DELL’ARTE oSTORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA

9

M-STO/O8 ARCHIVISTICA 6

ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVEL-FIL-LET/04 LETTERATURA LATINA 9

TOTALE CFU63

III ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU CFUscelti

CFUacquisiti

M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA 9ICAR/15 ARTE DEI GIARDINI 3

ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTIL-ART/03 STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA 6FIS/07 FISICA APPLICATA 6M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA 6CHIM/02 o 05 CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI 6

ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVETIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO 6ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LEDISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA O ALTRE DISCIPLINE

9

PROVA FINALE 9

TOTALE CFU60

TOTALE 180

Page 81: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Il piano di studio per il curriculum operatore museale è il seguente:

TIROCINI Le domande di accesso al tirocinio vanno inoltrate dopo che lo studente ha acquisito 90 CFU.

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I ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU CFUscelti

CFUacquisiti

L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA 9M-STO/01 STORIA MEDIEVALE 9

ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTIL-ART/01 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE 9IUS/09 LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO 6

ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVEL-FIL-LET/07 CIVILTÀ BIZANTINA 6CHIM/02 o 05 CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI 6

ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVEABILITÀ INFORMATICHE 6ATTIVITÀ FORMATIVELINGUA INGLESE 6

TOTALE CFU57

II ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU CFUscelti

CFUacquisiti

M-STO/02 STORIA MODERNA 9ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI

L-ART/02 STORIA DELL’ARTE MODERNA 9L-ART/02 STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA 6

ICAR/18 STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE / STORIA DELL’ARCHITETTURAMODERNA E CONTEMPORANEA

6

L-ART/04 STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE 6L-ART/04 STORIA E TECNICA DEL RESTAURO 6M-STO/08 ARCHIVISTICA 6L-ART/04 MUSEOLOGIA 6

ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVEL-FIL-LET/04 LETTERATURA LATINA 9

TOTALE CFU63

III ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU CFUscelti

CFUacquisiti

M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA 9ICAR/15 ARTE DEI GIARDINI 3

ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTIL-ART/03 STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA 6M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA 6FIS/07 FISICA APPLICATA 6CHIM-02/05 CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI 6

ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVETIROCINI E ATTIVITA’ DI LABORATORIO 6ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LEDISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)STORIA DELL’ARTE DELL’ INDIA O STORIA DELL’URBANISTICA O ALTREDISCIPLINE

9

PROVA FINALE 9

TOTALE CFU60

TOTALE 180

Page 82: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

2) Lo studente predispone il proprio piano di studio al primo anno di corso ed ha la facoltà dimodificarlo in itinere, all’ inizio di ciascun anno, sino alla laurea. Il termine per la presen-tazione del piano di studio da parte dello studente, salvo diverse disposizioni, è il 30 novem-bre di ogni anno. Il termine per l’approvazione del piano di studio è fissata, salvo diversedisposizioni, al 31 dicembre successivo.

ART. 13TIPOLOGIE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE1) La tipologia delle forme didattiche comprende lezioni, esercitazioni ed eventuali altre atti-

vità anche con sussidi audiovisivi e informatici. Nell’ ambito dell’ orario previsto dalla leggeper le attività didattiche, il titolare dell’insegnamento è tenuto a svolgere un numero di oredi lezioni, eventualmente integrate da esercitazioni, proporzionato al numero di creditiassegnato alla sua disciplina ed eventualmente concordato con gli altri docenti nell’ ambi-to di un insegnamento modulare. Alla preparazione degli studenti si può anche provvederea mezzo di lezioni propedeutiche o istituzionali che possono essere tenute nell’ ambito dicorsi e moduli da docenti o ricercatori confermati.

2) Il Consiglio stabilisce annualmente il calendario delle lezioni e degli esami, nonché la arti-colazione dei corsi, dei moduli didattici, dei seminari, delle esercitazioni e dei moduli disci-plinari raggruppati in un unico esame.

ART. 14LABORATORILe attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimento o daesperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. Le attività si concludono conprove di verifica pratiche, scritte e grafiche.

ART. 15TIROCINIIl Corso di Studio, ove necessario, organizza, in accordo con Enti pubblici e privati, gli stagese i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti per le ‘‘Attivitàformative’’. Nella stipula della convenzione l’ Ente o l’ impresa dovrà indicare un tutor inter-no di riferimento, responsabile dell’ attività formativa di ogni singolo studente affidatogli. IlConsiglio del Corso a sua volta indicherà il tutor universitario referente per l’ Ente o l’ azien-da.

ART. 16ESAMI DI PROFITTOLe prove di valutazione della preparazione degli studenti si svolgono individualmente per sin-gole materie. Per gli insegnamenti modulari, la prova finale deve accertare il profitto dello stu-dente in ciascun modulo. La verifica può avvenire in un unico momento o in più momenti suc-cessivi, anche in corso d’ anno. Il voto è espresso in trentesimi, per alcuni esami è previsto ilvoto di semplice idoneità. Le modalità di verifica possono essere: un colloquio orale o la com-pilazione di un test scritto. Gli studenti dovranno prenotarsi, per ciascuno esame previsto perogni singolo appello, consegnando l’ apposito stampato. Lo ‘‘statino’’ deve essere compilatodallo studente in ogni sua parte. Sarà cura di ciascun docente ritirare il foglio delle prenota-zioni del proprio esame non prima di tre giorni dalla data fissata.

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ART. 17ESAMI FINALILa prova finale di Laurea consiste nella discussione di un breve elaborato scritto su un argo-mento proposto dal candidato e concordato tra lo studente e un docente relativo ad una mate-ria del Corso di Laurea. L’argomento su cui avverrà la discussione è comunicata dal relatorealmeno sei mesi prima della sessione di laurea. Il voto finale è espresso in centodecimi. Nell’assegnare il voto di laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candi-dato, della qualità dell’ elaborato, dell’ andamento della discussione e di ogni altro elementoche possa concorrere alla valutazione. La proposta di lode deve essere unanimemente accoltadalla commissione.

ART. 18FREQUENZA DEI CORSI E STUDENTI LAVORATORIGli studenti sono tenuti a frequentare assiduamente e diligentemente i corsi di insegnamento,ai quali sono iscritti, e le relative esercitazioni, secondo l’orario preordinato annualmente dalConsiglio, in scansioni semestrali o annuali. Per ciò che concerne la frequenza si deve tuttaviatener conto delle condizioni degli studenti lavoratori e delle norme vigenti per il diritto allostudio.

ART. 19COMPITI DIDATTICI DEI DOCENTINell’ ambito dell’orario previsto per le attività didattiche, il titolare dell’ insegnamento ètenuto a svolgere un numero di lezione pari al valore in CFU attribuito all’ insegnamento.Ciascun docente o ricercatore deve tenere per ogni corso o modulo un registro nel quale anno-ta di volta in volta, l’argomento svolto o la esercitazione tenuta, apponendovi la firma. Questoregistro deve essere disponibile ad ogni richiesta degli organi accademici e viene consegnatoalla Segreteria della Facoltà alla chiusura dei corsi. Il docente ha il compito di presentare entro il 30 maggio di ciascun anno accademico il pro-gramma del corso che si propone di svolgere nell’ anno successivo, nonché il calendario di tuttal’attività didattica e degli esami.

ART. 20AUTOVALUTAZIONEA conclusione di ogni anno accademico il Consiglio del corso di studio provvede alla verificadell’ attività svolta e degli obiettivi di coordinamento, di organizzazione e di efficacia didat-tica raggiunti.

Art. 21ALLEGATIÈ da considerarsi parte integrante del Regolamento la Tabella delle Attività Formative indi-spensabili (Classe 13-Allegato A).

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SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI, LIBRARI E MOBILI-ARTISTICI

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SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI, LIBRARI

E MOBILI-ARTISTICI

ATTIVITÀ FORMATIVE INDISPENSABILIAttività formative Ambiti disciplinari Settori scientifico-disciplinari CFU Tot.

CFU

Disciplinedell’ambiente e dellanatura

ICAR/15 – ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO 3-3

Letteratura italiana L-FIL-LET/10 – LETTERATURA ITALIANA 9-9

Di base

Discipline storiche M-STO/01 – STORIA MEDIEVALEM-STO/02 – STORIA MODERNAM-STO/04 – STORIA CONTEMPORANEA

27-27

39

Legislazione dei beniculturali

IUS/09 – ISTITUZIONI DI DIRITTOPUBBLICO

6-6

Beni archivistici elibrari

M-STO/08 – ARCHIVISTICA, BIBLIOGRAFIA EBIBLIOTECONOMIAM-STO/09 - PALEOGRAFIA

6-54

Beni storico-artistici earcheologici

ICAR/18 – STORIA DELL’ARCHITETTURAL-ART/01 - STORIA DELL’ARTE MEDIEVALEL-ART/02 – STORIA DELL’ARTE MODERNAL-ART/03 – STORIA DELL’ARTECONTEMPORANEAL-ART/04 – MUSEOLOGIA E CRITICAARTISTICA E DEL RESTAURO

6-54

Benidemoetnoantropologicie ambientali

M-GGR/02 – GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA

6-6

Caratterizzanti

Discipline fisiche FIS/07 – FISICA APPLICATA (ai beniculturali, ambientali, biologia emedicina)

6-6

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Tecnologie dei beniculturali

BIO/08 - ANTROPOLOGIACHIM/02 – CHIMICA FISICACHIM/05 - SCIENZA E TECNOLOGIA DEIMATERIALI POLIMERICI

12-12Affini o integrative

Civiltà antiche emedievali

L-FIL-LET/04 – LINGUA E LETTERATURALATINAL-FIL-LET/07 – CIVILTÀ BIZANTINAL-FIL-LET/08 – LETTERATURA LATINAMEDIEVALE E UMANISTICA

15-15

27

Attività formative Tipologie CFU TOT.CFU

A scelta dello studente 9 9

Prova finale 9Per la prova finalee per la conoscenza della lingua straniera

Lingua straniera 6

15

Abilità informatiche 6Altre (art. 10, comma 1, lettera f)

Tirocinio 6

12

TOTALE 180

ART. 22

Page 85: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

ART. 22MODIFICHE E AGGIORNAMENTI DEL REGOLAMENTOIl Consiglio del Corso di Studio in Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili – Artistici, conpropria delibera, può provvedere alla modifica o all’ aggiornamento del presente Regolamento.

ART. 23NORME FINALI E TRANSITORIEGli studenti immatricolati prima dell’ a. a. 2001/2002 conservano il diritto a conseguire ildiploma di laurea secondo i vecchi ordinamenti.

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCEFACOLTÀ DI BENI CULTURALI

CLASSE 5/S DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA

REGOLAMENTO DIDATTICO

LAUREA SPECIALISTICA IN

ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA

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TITOLO IFINALITÀ E ORDINAMENTO DIDATTICO

ART. 1 - FINALITÀ 1. Il Corso di Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia afferisce alla Classe 5/S

delle Lauree Specialistiche in Archivistica e Biblioteconomia.2. Il Corso di Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia si svolge nella Facoltà di

Beni Culturali.3. Il presente Regolamento, in armonia con il Regolamento didattico di Ateneo e con quello

della Facoltà di Beni Culturali, disciplina l’organizzazione didattica per quanto non defini-to dal predetto Regolamento.

ART. 2 – AMMISSIONE1. Titolo di ammissione è il possesso di un diploma di Laurea Triennale delle Facoltà: Beni

Culturali, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature straniere, Scienze dell’ educazione,Giurisprudenza o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo secondo la nor-mativa vigente.

2. Per essere ammessi al Corso di Laurea Specialistica devono essere soddisfatti i seguentirequisiti:

a. Possesso di almeno 120 crediti utilizzabili all’ interno delle attività formative previste dall’Ordinamento del Corso di Laurea.

b. Gli studenti che provengono da altri Corsi di Laurea o da altri curricula dell’ Università diLecce o di altre Università potranno essere ammessi su delibera del Consiglio didattico chevaluterà i crediti acquisiti e determinerà gli eventuali debiti formativi.

ART. 3 – ISCRIZIONELa data di scadenza per l’ iscrizione coincide con la conclusione della sessione straordinariadell’ Anno Accademico (30 aprile).

ART. 4 – ORGANIZZAZIONE DIDATTICA1. Il Corso di Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia è organizzato in un unico

curriculum della durata di due anni.2. Le attività didattiche previste, l’elenco degli insegnamenti e la loro organizzazione in

moduli, nonché i relativi obiettivi formativi specifici, i crediti formativi universitari (CFU),l’ articolazione degli anni di corso sono definiti nell’ Allegato 1 che forma parte integrantedel presente Regolamento.

3. Il Corso di Laurea adotta l’ ordinamento semestrale. 4. I programmi degli insegnamenti e quelli delle Altre attività formative nonché il calenda-

rio degli esami, vengono pubblicati annualmente dal Consiglio didattico.

ART. 5 – ACCERTAMENTI ED ESAMILe prove di valutazione della preparazione degli studenti si svolgono individualmente per sin-gole materie. Per gli insegnamenti modulari, la prova finale deve accertare il profitto dello stu-dente per ciascun modulo. La verifica può avvenire in un unico momento o in più momenti suc-cessivi, anche in corso d’ anno. Il voto è espresso in trentesimi. Le modalità di verifica posso-no essere: un colloquio orale o la compilazione di un test scritto. Gli studenti dovranno preno-

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tarsi, per ciascuno esame previsto per ogni singolo appello, consegnando l’ apposito stampa-to. Lo ‘‘statino’’ deve essere compilato dallo studente in ogni sua parte. Sarà cura di ciascundocente ritirare il foglio delle prenotazioni del proprio esame non prima di tre giorni dalla datafissata.

ART. 6 – PROVA FINALELa prova finale consiste nella discussione di una dissertazione scritta su un argomento propo-sto dal candidato e concordato tra lo studente e un docente relativo ad una materia del Corsodi Laurea. L’argomento su cui avverrà la discussione è comunicata dal relatore almeno sei mesiprima della sessione di laurea. Il voto finale è espresso in centodecimi. Nell’ assegnare il votodi laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato, della qualitàdell’ elaborato, dell’ andamento della discussione e di ogni altro elemento che possa concor-rere alla valutazione. La proposta di lode del correlatore deve essere unanimemente accoltadalla commissione.

TITOLO IINORME DI FUNZIONAMENTO

ART. 7 – OBBLIGHI DI FREQUENZAGli studenti sono tenuti a frequentare assiduamente e diligentemente i corsi di insegnamentoai quali sono iscritti, e le relative esercitazioni, secondo l’orario preordinato annualmente. Pergli studenti lavoratori si applicheranno le disposizioni del Regolamento didattico di Ateneo.

ART. 8 – PIANI DI STUDIOLo studente segue l’ Ordinamento didattico previsto dal presente Regolamento (All. 1) ed hafacoltà di modificarlo all’ inizio di ciascun anno. Previo esame da parte della Commissione, ipiani di studio vengono approvati.

ART. 9 – VALUTAZIONE DEL CARICO DIDATTICOIl Consiglio didattico, previo parere della Commissione Paritetica, valuta la congruenza tra cre-diti e obiettivi formativi per ogni attività.

TITOLO IIINORME FINALI E TRANSITORIE

ART. 10 – MODIFICHE AL REGOLAMENTOIl Consiglio didattico, con propria delibera, può provvedere alla modifica o all’ aggiornamentodel presente Regolamento.

ART. 11 – ALLEGATI1 - È da considerarsi parte integrante del Regolamento il presente Piano di Studio:

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2 - Il piano di studio prevede l’acquisizione da parte dello studente di 120 Crediti formativiUniversitari (CFU), equamente divisi nei due anni.

3 - La tipologia delle forme didattiche comprende lezioni, esercitazioni ed eventuali altre atti-vità anche con sussidi audiovisivi e informatici. Alla preparazione degli studenti si può ancheprovvedere a mezzo di lezioni propedeutiche o istituzionali che possono essere tenute nell’ambito di corsi e moduli da docenti o ricercatori confermati.

4 - Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimentoo da esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. Le attività si concludono conprove di verifica pratiche, scritte, grafiche con valutazioni autonome.

5 - Il Corso di Studio organizza, in accordo con Enti pubblici e privati, gli stages e i tirocini piùopportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti. Nella stipula della convenzio-ne l’ Ente o l’ impresa dovrà indicare un tutor interno di riferimento, responsabile dell’ atti-vità formativa di ogni singolo studente affidatogli. Il Consiglio del Corso a sua volta indicheràil tutor universitario referente per l’ Ente o l’ azienda.

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TITOLO III

NORME FINALI E TRANSITORIE

ART. 10 – MODIFICHE AL REGOLAMENTO

Il Consiglio didattico, con propria delibera, può provvedere alla modifica o all’ aggiornamento del presenteRegolamento.

ART. 11 – ALLEGATI

1 - È da considerarsi parte integrante del Regolamento il presente Piano di Studio:

I ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE CFU CFUscelti

CFUacquisiti

L-FIL-LET-10 STORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTO 6M-STO/01 METODOLOGIA E FONTI DELLA RICERCA STORICA CONTEMPORANEA 12

ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTIM-STO/08 ARCHIVISTICA ECCLESIASTICA 12M-STO/08 ARCHIVISTICA SPECIALE 6M-STO/08 INFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVI 12

TOTALE CFU48

II ANNO

S.S.D. ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI CFU CFUscelti

CFUacquisiti

M-STO/08 BIBLIOLOGIA 12M-STO/09 DIPLOMATICA SPECIALE 12M-STO/09 ESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI 12

ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE (INDICARE LEDISCIPLINE SCELTE CON RELATIVI CFU PER UN TOTALE DI 9)

9

ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVETIROCINI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO 9PROVA FINALE 18

TOTALE CFU 72

Page 90: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCEFACOLTÀ DI BENI CULTURALI

CLASSE 95/S DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN STORIA DELL’ ARTE

REGOLAMENTO DIDATTICO

LAUREA SPECIALISTICA IN

STORIA DELL’ ARTE

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Page 91: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

TITOLO IFINALITÀ E ORDINAMENTO DIDATTICO

ART. 1 - FINALITÀ 1. Il Corso di Laurea specialistica in Storia dell’ Arte afferisce alla Classe 95/S delle Lauree

Specialistiche in Storia dell’ Arte.2. Il Corso di Laurea specialistica in Storia dell’ Arte si svolge nella Facoltà di Beni Culturali.3. Il presente Regolamento, in armonia con il Regolamento didattico di Ateneo e con quello

della Facoltà di Beni Culturali, disciplina l’organizzazione didattica per quanto non defini-to dal predetto Regolamento.

ART. 2 – AMMISSIONE1. Titolo di ammissione è il possesso di un diploma di Laurea Triennale delle Facoltà: Beni

Culturali, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature straniere, Architettura o di altro titoloconseguito all’estero e riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente.

2. Per essere ammessi al Corso di Laurea Specialistica devono essere soddisfatti i seguentirequisiti:

a. Possesso di almeno 120 crediti utilizzabili all’ interno delle attività formative previste dall’Ordinamento del Corso di Laurea.

b. Gli studenti che provengono da altri Corsi di Laurea o da altri curricula dell’ Università diLecce o di altre Università potranno essere ammessi su delibera del Consiglio didattico chevaluterà i crediti acquisiti e determinerà gli eventuali debiti formativi.

ART. 3 – ISCRIZIONELa data di scadenza per l’ iscrizione coincide con la conclusione della sessione straordinariadell’ Anno Accademico (30 aprile).

ART. 4 – ORGANIZZAZIONE DIDATTICA1. Il Corso di Laurea specialistica in Storia dell’ Arte è organizzato in due curricula della dura-

ta di due anni.2. Le attività didattiche previste, l’elenco degli insegnamenti e la loro organizzazione in

moduli, nonché i relativi obiettivi formativi specifici, i crediti formativi universitari (CFU),l’ articolazione degli anni di corso sono definiti nell’ Allegato 1 che forma parte integrantedel presente Regolamento.

3. Il Corso di Laurea adotta l’ordinamento semestrale. 4. I programmi degli insegnamenti e quelli delle Altre attività formative nonché il calenda-

rio degli esami, vengono pubblicati annualmente dal Consiglio didattico.

ART. 5 – ACCERTAMENTI ED ESAMILe prove di valutazione della preparazione degli studenti si svolgono individualmente per singo-le materie. Per gli insegnamenti modulari, la prova finale deve accertare il profitto dello stu-dente per ciascun modulo. La verifica può avvenire in un unico momento o in più momenti suc-cessivi, anche in corso d’ anno. Il voto è espresso in trentesimi. Le modalità di verifica possonoessere: un colloquio orale o la compilazione di un test scritto. Gli studenti dovranno prenotar-si, per ciascuno esame previsto per ogni singolo appello, consegnando l’ apposito stampato. Lo‘‘statino’’ deve essere compilato dallo studente in ogni sua parte. Sarà cura di ciascun docenteritirare il foglio delle prenotazioni del proprio esame non prima di tre giorni dalla data fissata.

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ART. 6 – PROVA FINALELa prova finale consiste nella discussione di una dissertazione scritta su un argomento propo-sto dal candidato e concordato tra lo studente e un docente relativo ad una materia del Corsodi Laurea. L’argomento su cui avverrà la discussione è comunicata dal relatore almeno sei mesiprima della sessione di laurea. Il voto finale è espresso in centodecimi. Nell’ assegnare il votodi laurea la commissione tiene conto del curriculum complessivo del candidato, della qualitàdell’ elaborato, dell’ andamento della discussione e di ogni altro elemento che possa concor-rere alla valutazione. La proposta di lode del correlatore deve essere unanimemente accoltadalla commissione.

TITOLO IINORME DI FUNZIONAMENTO

ART. 7 – OBBLIGHI DI FREQUENZAGli studenti sono tenuti a frequentare assiduamente e diligentemente i corsi di insegnamento,ai quali sono iscritti, e le relative esercitazioni, secondo l’orario preordinato annualmente. Pergli studenti lavoratori si applicheranno le disposizioni del Regolamento didattico di Ateneo.

ART. 8 – PIANI DI STUDIOLo studente segue l’Ordinamento didattico previsto dal presente Regolamento (All. 1) ed hafacoltà di modificarlo all’ inizio di ciascun anno. Previo esame da parte della Commissione, ipiani di studio vengono approvati.

ART. 9 – VALUTAZIONE DEL CARICO DIDATTICOIl Consiglio didattico, previo parere della Commissione Paritetica, valuta la congruenza tra cre-diti e obiettivi formativi per ogni attività.

TITOLO IIINORME FINALI E TRANSITORIE

ART. 10 – MODIFICHE AL REGOLAMENTOIl Consiglio didattico, con propria delibera, può provvedere alla modifica o all’ aggiornamentodel presente Regolamento.

ART. 11 – ALLEGATI1 - È da considerarsi parte integrante del Regolamento il presente Piano di Studio:

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CURRICULUM MEDIEVALE

PRIMO ANNO

S.S.D. ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE CFUL-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA 4M-STO/01 STORIA MEDIEVALE 6M-STO/01 ESEGESI DELLE FONTI STORICHE 5L-ART/04 2 discipline a scelta fra: MUSEOLOGIA /STORIA DELLA CRITICA D’ARTE / STORIAE TECNICA DEL RESTAURO 6+6ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTIL-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE

3L-ART/01 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE 6IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO 3ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVESPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE 6L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE 3FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI 3L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE) 6ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDEM-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA 9

Tot. 66

SECONDO ANNO

ATTIVITA’ CARATTERIZZANTIL-OR/16 STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA 6L-ART/01 2 discipline a scelta fra STORIA DELLA MINIATURA / STORIA DELL’ARTE BIZANTINA / STORIA DELL’ ARTE MED. IN PUGLIA 6+6L-ART/02 STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA 6ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVEMATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE 6L-ART/01 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA / STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA O ALTRE DISCIPLINEPREFERIBILMENTE TRA QUELLE OPZIONALI

ALTRE (art.10, comma 1,lettera f) 6PROVA FINALE 18

Tot. 54

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CURRICULUM MODERNO-CONTEMPORANEO

PRIMO ANNO

S.S.D. ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASE CFUL-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA 4M-STO/02 STORIA MODERNA 6L-ART/04 2 a scelta fra MUSEOLOGIA / STORIA DELLA CRITICA D’ARTE / STORIA E TECNICA DEL RESTAURO 6+6ATTIVITA’ FORMATIVE CARATTERIZZANTIL-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE 3L-ART/02 STORIA DELL’ ARTE MODERNA 6IUS/09 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO 3ATTIVITA’ AFFINI E INTEGRATIVESPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE 6L-ART/07 STORIA DELLA MUSICA MODERNA E CONTEMPORANEA 3FIS/07 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI 3L-LIN/X LINGUA E TRADUZIONE (DIVERSA DALLA TRIENNALE) 6ATTIVITA’ FORMATIVE DI SEDEM-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA 9

Tot. 61 SECONDO ANNO

ATTIVITA’ FORMATIVE DI BASEM-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA 5ATTIVITA’ CARATTERIZZANTIL-ART/02 STORIA DELL’ARTE MODERNA IN PUGLIA 6L-ART/02 1 a scelta fra ISTITUZIONI DI STORIA DELL ‘ARTE / STORIA DELLA STORIOGRAFIA ARTISTICA 6L-ART/03 STORIA DELL’ ARTE CONTEMPORANEA 6ICAR/18 STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA 6ALTRE ATTIVITA’ FORMATIVEMATERIA A SCELTA DELLO STUDENTE 6L-ART/02 STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’ OREFICERIA / STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA / STORIA DELL’ ARTE DELL’ INDIA O ALTRE DISCIPLINE PREFERIBILMENTE TRA LE OPZIONALIALTRE (art.10, comma 1,lettera f) 6PROVA FINALE 18

Tot. 59

2 - Il piano di studio prevede l’ acquisizione da parte dello studente di 120 Crediti formativiUniversitari (CFU), equamente divisi nei due anni.

3 - La tipologia delle forme didattiche comprende lezioni, esercitazioni ed eventuali altre atti-vità anche con sussidi audiovisivi e informatici. Alla preparazione degli studenti si può ancheprovvedere a mezzo di lezioni propedeutiche o istituzionali che possono essere tenute nell’ambito di corsi e moduli da docenti o ricercatori confermati.

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Page 95: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

4 - Le attività di laboratorio sono guidate dai professori titolari delle discipline di riferimentoo da esperti nominati nell’ambito della programmazione annuale. Le attività si concludono conprove di verifica pratiche, scritte, grafiche con valutazioni autonome.

5 - Il Corso di Studio organizza, in accordo con Enti pubblici e privati, gli stages e i tirocini piùopportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti. Nella stipula della convenzio-ne l’ Ente o l’ impresa dovrà indicare un tutor interno di riferimento, responsabile dell’ atti-vità formativa di ogni singolo studente affidatogli. Il Consiglio del Corso a sua volta indicheràil tutor universitario referente per l’ Ente o l’ azienda.

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Page 96: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN MUSICOLOGIA E BENI MUSICALI (CLASSE 51/S)

REGOLAMENTO DIDATTICO

Istituzione e durata1. È istituito presso la Facoltà di Beni Culturali il Corso di Laurea specialistica denominato

Laurea in Musicologia e beni musicali 2. Il Corso di Laurea afferisce alla classe 51/S delle Lauree specialistiche in Musicologia e beni

musicali, così come determinato dal D.M. 28 Novembre 2000. 3. Il Corso richiede 120 CFU e prevede una durata di due anni.

Obiettivi formativi e finalità1. Il Corso di Laurea specialistica si propone di formare specialisti del settore musicale in

grado di operare con funzioni direttive di elevata responsabilità in ambiti quali: enti prepo-sti alla conservazione e valorizzazione dei beni musicali, nonché aziende pubbliche e priva-te operanti nel medesimo settore; sezioni musicali di archivi e biblioteche, audioteche,videoteche, soprintendenze speciali, teatri; organismi e unità di studio preposti alla valo-rizzazione dei beni e delle attività musicali e della diffusione della conoscenza di questopatrimonio anche mediante le nuove tecnologie.

2. I laureati nel corso di laurea specialistica dovranno:- possedere una approfondita conoscenza nel settore dei beni musicali (biblioteconomiamusicale, organologia, discografia e videografia musicale);- acquisire competenze linguistiche e storiche nonché in quelle scientifiche applicate allaconservazione dei beni musicali;- essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici negli ambiti specifici dellaconservazione, restauro e valorizzazione dei beni musicali;- possedere adeguate conoscenze relative alla legislazione nel settore dei beni culturali;- essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una linguadell’Unione Europea diversa dall’italiano, con riferimento anche al lessico musicale, musi-cologico e organologico.

3. Il 70% dell’impegno orario complessivo richiesto agli studenti è riservato allo studio perso-nale o ad altre attività formative di tipo individuale.

Quadro generale delle attività formative1. Ai fini della formulazione dei curricula il Corso di Studio prevede le seguenti attività forma-

tive:Attività formative di base nei seguenti ambiti disciplinari:- Lingue e letterature moderne- Discipline filologiche e letterarie- Discipline filosofiche e della comunicazione

Attività formative caratterizzanti nei seguenti ambiti disciplinari:- Discipline musicologiche- Discipline delle arti e dello spettacolo- Discipline scientifiche applicate

Attività formative affini o integrative nei seguenti ambiti disciplinari:

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Page 97: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

- Discipline storiche- Discipline gestionali applicate allo spettacolo musicale

Attività formative a scelta dello studente.Attività formative per la prova finale.

Altre attività formative: ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche, tirocini stages,ecc.

Le attività formative di base concorrono all’acquisizione dei crediti con un numero minimo di48 crediti, quelle caratterizzanti con un numero minimo di 60 crediti, quelle affini e integra-tive con 30 crediti, quelle a scelta dello studente con 15 crediti e le altre (art. 10, comma 1,lettera f), con 15 crediti.Alla prova finale sono riservati un minimo di 30 crediti. Per i 102 crediti rimanenti necessari alconseguimento della Laurea, il Regolamento Didattico determina gli ambiti disciplinari finaliz-zati alla formazione specifica prevista dagli obiettivi formativi.

2. Tutte le attività sono determinate dal Consiglio del Corso di Studio, fatte salve quelle a scel-ta dello studente.

Ammissione e titoliSono ammessi a frequentare il corso di Laurea specialistica in Musicologia e beni culturali i lau-reati, con titolo di I livello, in Beni musicali, classe 13 delle Lauree in Scienze dei BeniCulturali, o altra laurea della stessa classe, o equiparabile, così come stabilito dal Regolamentodidattico del Corso di Studio di laurea specialistica.Il Diploma conseguito presso un Conservatorio di musica, unito ad un Diploma di maturità costi-tuisce titolo di ammissione. All’atto dell’iscrizione è possibile presentare una richiesta di rico-noscimento dei titoli ed esami precedentemente sostenuti purché certificati e corredati daindicazioni relative alla durata dell’attività, alla data e al voto del conseguimento del titolo.La verifica dell’adeguatezza della personale preparazione ai fini dell’ammissione al corsoavverrà secondo le modalità fissate dal Regolamento didattico di Ateneo. Qualora tale verifi-ca accerti eventuali debiti formativi, lo studente è tenuto a recuperare tali debiti prima disostenere prove d’esame del nuovo corso. Di norma non sono sottoposti a verifica i laureati diI livello del corso di Laurea in Beni musicali della Facoltà di Beni Culturali dell’Università diLecce. Per conseguire il titolo di laureato in Musicologia e beni musicali, lo studente deve aver acqui-sito 300 crediti formativi universitari, rispettando quanto previsto nel presente Ordinamento,gli eventuali vincoli previsti dal Regolamento Didattico e considerando i 180 crediti acquisitiper la Laurea di I livello.

Valutazione e prova finaleLa valutazione delle attività formative avviene sulla base delle prove scritte e/o orali, la cuitipologia è stabilita dal docente responsabile della singola attività.La valutazione è espressa in trentesimi, con eventuale lode. I crediti relativi a ogni attività for-mativa si intendono acquisiti se la valutazione non è inferiore a 18 trentesimi.La prova finale consiste nella discussione, presso una Commissione formata a norma delRegolamento didattico di Facoltà, di un elaborato di assoluta originalità che serva a compro-vare il possesso delle competenze scientifiche e metodologiche previste dagli obiettivi forma-

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Page 98: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

tivi assegnati al Corso di Laurea.L’elaborato proposto per la prova finale si riferisce sempre ad un’esperienza di ricerca duran-te la quale lo studente riceve assistenza da un professore che relazionerà in sede d’esame eche è chiamato a esprimere un giudizio sulla prova.Il voto di Laurea è espresso in centodecimi, con eventuale lode, e tiene conto dell’esito dellaprova finale, del percorso complessivo dello studente, della preparazione e della maturitàscientifica raggiunta.

FrequenzaLa frequenza delle lezioni, delle attività di tirocinio, di laboratorio e di stage è obbligatoria.Il Consiglio del Corso di studio propone, anno per anno, forme di speciale assistenza per gli stu-denti lavoratori che possono essere esonerati dalla frequenza delle lezioni.

RecuperiIl Consiglio del corso di Laurea specialistica può promuovere attività di recupero per gli stu-denti in debito formativo con riferimento alla laurea posseduta; tali attività non consentono ilconseguimento di crediti.

Riconoscimento dei creditiIl riconoscimento dei crediti è stabilito dal Consiglio idattico, che non può comunque violare ilrispetto dei crediti riservati alle attività formative riconosciute indispensabili dal presenteOrdinamento e deve rispettare la puntuale verifica della possibilità di raggiungere gli obietti-vi qualificanti del Corso di Laurea. Il riconoscimento dei crediti avviene su esplicita istanzadello studente.

Prosecuzione degli studiIl titolo finale conseguito a conclusione del Corso di Laurea specialistica in Musicologia e benimusicali costituisce titolo di ammissione ai Dottorati di ricerca, Masters e Corsi di specializza-zione post-laurea.

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Insegnamenti

Attività formative a scelta dello studenteLo studente potrà scegliere discipline o attività, corrispondenti ai settori scientifico-disciplina-ri indicati nell’ordinamento dei Corsi di Studio in Beni Musicali (classe 13) o in Musicologia eBeni musicali (classe 51/S), attivate durante l’anno accademico in corso presso la Facoltà diBeni Culturali.

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Insegnamenti

I ANNO (60CFU)

S.S.D. CFUATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE

L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA 6

L-LIN/12 LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA INGLESE 9

SPS/08 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE 6

ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTIL-ART/07 RICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICA 6

L-ART/07 RICERCA MUSICOLOGICA: MEDIEOEVO E RINASCIMENTO 6

L-ART/07 RICERCA MUSICOLOGICA: ETÀ MODERNA E CONTEMPORANEA 6

L-ART/08 CIVILTÀ MUSICALE AFRO-AMERICANA 6L-ART/07 ACUSTICA APPLICATA 6

ATTIVITÀ AFFINI O INTEGRATIVEIUS/10 LEGISLAZIONE DELLO SPETTACOLO 3

ATTIVITÀ A SCELTA DELLO STUDENTEA SCELTA DELLO STUDENTE 6

II ANNO (60 CFU)

S.S.D. CFUATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE

L-LIN/04 LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA FRANCESE 6

ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTIL-ART/07 STORIA E CRITICA DEL TESTO MUSICALE 9

L-ART/07 PALEOGRAFIA MUSICALE 9

CHIM/12 CHIMICA DELL’AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI 6

FIS/07 FISICA APPLICATA 3

L-ART/04 MUSEOLOGIA 6

PROVA FINALE

DISSERTAZIONE SCRITTA21

Attività formative a scelta dello studente

Lo studente potrà scegliere discipline o attività, corrispondenti ai settori scientifico-disciplinari

indicati nell'ordinamento dei Corsi di Studio in Beni Musicali (classe 13) o in Musicologia e Beni

musicali (classe 51/S), attivate durante l'anno accademico in corso presso la Facoltà di Beni

Culturali.

Page 100: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

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ISTU

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DA CONSEGNARSI ENTRO IL

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCE FACOLTÀ DI BENI CULTURALI

CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI BENI ARCHITETTONICI,ARCHEOLOGICI E DELL’AMBIENTE

A.A. 2006/2007 – ORDINAMENTO A.A. 2006/2007

AL MAGNIFICO RETTORE

Il sottoscritto Matr. __________________Cognome e Nome_____________________________________________________________________________

Comune di nascita__________________________________________ data di nascita(gg/mm/aa)____ /____/____ Comune diresidenza____________________________indirizzo___________________________tel._____

Iscritto per l’a.a.200__/200__ al __ anno di corso,chiede di essere autorizzato a seguire il piano di studio di seguito indicato.

AVVERTENZE – La formulazione del presente piano di studio implica la conoscenza del D.M. n. 509/1999 e delle relative norme di applicazione.Lo studente deve indicare nel presente modulo gli insegnamenti/discipline che caratterizzano il proprio piano di studi e si assume la pienaresponsabilità delle dichiarazioni effettuate nel piano di studi.Eventuali dichiarazioni non rispondenti a verità comportano l’annullamento del piano.

Lecce, li________________________ FIRMA DELLO STUDENTE___________________________

RISERVATO AL CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA

SiIl piano è interamente approvato?

No

Note: ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________Tutorato:________________________________________________________________________________

IL PRESIDENTE DEL CORSO DISTUDIO

__________________________________

Lecce, li __________________________accettazione

Perrinunzia

al piano di studio approvato dal Consiglio di Corso di Studio

FIRMA DELLO STUDENTE___________________________

Lecce, li _____________________________

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI LECCEFACOLTÀ DI BENI CULTURALI

Cedola comprovante l’avvenuta presentazione del piano di studi per l’a.a. 200…/200… Da parte dello studente ____________________________________________ matricola ________________________Comune di nascita _________________________________________ data di nascita ___________________________

Lecce, li _______________________Il segretario

_____________________________TIMBRO

Page 101: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

+ 9 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutte discipline contrassegnate da *)_______________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti____________________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti

- Altre attività formative1 2 3 CFU Acquisiti

- Laboratorio di Paletnologia e Protostoria

- Laboratorio di Archeologia classica

- Laboratorio di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia (indicare i lab. scelti con relativi CFU)

- Laboratorio di Informatica

- Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo

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PIA

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ISTU

DIO

I ANNOAttività

formativeAmbitodisciplinare

Settoriscientifico/disciplinari

Insegnamenti/discipline CFU permateria.

CFUscelti

CFUacquisiti

Disciplinedell’ambiente e

della natura

BIO/02 – Botanica sistematica - Paleobotanica:bioarcheologia

3

- Storia greca 6

- Antichità greche* 6

L-ANT/02 - Storia greca

Di base

(Totale CFU 9) Discipline storiche

L-FIL-LET/01 - Civiltà egee - Archeologia e antichitàegee*

6

- Paletnologia 9

- Preistoria del VicinoOriente

9

L-ANT/01 – Preistoria e protostoria

- Protostoria europea 9

L-ANT/07 – Archeologiaclassica

- Archeologia e storiadell'arte greca

-Archeologia della MagnaGrecia

9

9

L-ANT/10 – Metodologie dellaricerca archeologica

- Metodologia e tecnicadella ricercaarcheologica

- Archeozoologia

9

9

L-OR/02 – Egittologia e civiltàcopta

- Egittologia 9

Caratterizzanti

(Totale CFU 27)

Beni storico-artistici e archeologici

L-OR/05 – Archeologia e storiadell'arte del VicinoOriente antico

- Archeologia e storiadell'arte del Vicino Orienteantico

9

L-FIL-LET/02 – Lingua e letteratura greca

- Letteratura greca 9Affini ointegrative

(Totale CFU 15)

Civiltà antiche

Tecnologie deibeniculturali

BIO/08- Antropologia - Antropologia 6

TOTALE CFU 51 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori.)

+ 9 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutte discipline contrassegnate da *)

_________________________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti

_________________________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti

- Altre attività formative

1 2 3 CFU Acquisiti

- Laboratorio di Paletnologia e Protostoria

- Laboratorio di Archeologia classica

- Laboratorio di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia

(indicare i lab. scelti con relativi CFU)

- Laboratorio di Informatica

- Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo

Page 102: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

+ 9 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra le tutte discipline contrassegnate da *)_______________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti____________________________________________ CFU _______ CFU Acquisiti

- Altre attività formative1 2 3 CFU Acquisiti

- Laboratorio di Paletnologia e Protostoria

- Laboratorio di Archeologia classica

- Laboratorio di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia (sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)

- Laboratorio di Numismatica- Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia

(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU) - Laboratorio di Informatica- Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo- Tirocini, Stages, Musei, ecc.

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PIA

NID

ISTU

DIO

II ANNOAttività

formativeAmbitodisciplinare

Settori scientifico/disciplinari Insegnamenti/discipline CFU permateria.

CFUscelti

CFUacquisti

Letteraturaitaliana

L-FIL-LET /10 – Letteraturaitaliana

- Letteratura italiana 3

L-ANT/03 - Storia romana - Storia romana 6

Di base

(Totale CFU 9) Discipline storiche

L-ANT/06 Etruscologia e antichità italiche

-Civiltà antiche dell’Italiameridionale*

- Etruscologia*

6

6

L-ANT/04 – Numismatica - Numismatica greca e romana 9

L-ANT/07 – Archeologia classica -Archeologia e storia dell'arteromana

9

- Topografia antica 9

- Aerotopografia archeologica 9

-Rilievo ed analisi tecnica deimonumenti antichi

9

L-ANT/09 – Topografia antica

- Urbanistica del mondo classico 9

Beni storico-artistici e archeologici

L-ART/04 – Museologia e criticaartistica e del restauro

Museologia 9

Caratterizzanti

(Totale CFU30)

Benidemoetnoantropolo-gici e ambientali

M-GGR/01 – Geografia - Geografia 3

- Letteratura latina 6Affini ointegrative

(Totale CFU12)

Civiltà antiche

Tecnologie deibeni culturali

L-FIL-LET/04 – Lingua e letteratura latina

CHIM/02 – Chimica fisica- Scienza dei materiali 6

TOTALE CFU 51 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori.)

+ 9 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra tutte le discipline contrassegnate da *)

_ ___________________________________________________ CFU ______ Acquisiti

_ ___________________________________________________ CFU ______ Acquisiti

- Altre attività formative

1 2 3 CFU Acquisiti

- Laboratorio di Paletnologia e Protostoria

- Laboratorio di Archeologia classica

- Laboratori di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia

(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)

- Laboratorio di Numismatica

- Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia

(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)

- Laboratorio di Informatica

- Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo

- Tirocini, Stages, Musei, ecc.

Page 103: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Un insegnamento, fra quelli contrassegnati da **, va obbligatoriamente scelto.

+ 12 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra tutte le discipline contrassegnate da *)

________________________________ CFU ______ CFU Acquisiti____________________________________ CFU ______ CFU Acquisiti

- Altre attività formative1 2 3 CFU Acquisiti

- Laboratorio di Paletnologia e Protostoria - Laboratorio di Archeologia classica- Laboratori di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia

(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)- Laboratorio di Numismatica - Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia

(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU) - Laboratorio di Archeologia medievale - Laboratorio di Informatica - Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo- Tirocini, Stages, Musei, ecc.

+ 12 CFU da acquisire con: - Lingue straniereProva finale

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III ANNOAttività

formativeAmbito disciplinare Settori

scientifico/disciplinariInsegnamenti/discipline CFU per

materia.

CFUscelti

CFUAcquisit

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- Storia medievale 6Di base

(Totale CFU 6)

Discipline storiche M-STO/01 - Storia medievale

- Antichità ed istituzioni medievali*

- Esegesi delle fonti storichemedievali*

6

6

Legislazione e Dirittocomparato dei beniculturali

IUS/09 – Istituzioni di dirittopubblico

- Legislazione dei BeniCulturali 3

Discipline geologiche ingegneristiche e architettoniche

ICAR/18 – Storiadell’architettura

GEO/11- Geofisica applicata

- Storia del restauroarchitettonico**

- Geofisica archeologica**

99

Beni archivistici e librari

M-STO/09 – Paleografia - Paleografia latina** 9

L-ANT/08 – Archeologiacristiana e medievale

- Archeologia medievale 9

L-ART/01 - Storia dell'arte medievale

- Storia dell’arte medievale 9

Beni storico-artistici e archeologici

L-ART/04 – Museologia e critica artistica e delrestauro

- Storia e tecnica del restauro 9

Tecnologie dei beniculturali

FIS/07 – Fisica applicata (aBeni Culturali, Ambientali,Biologia e Medicina)

- Archeometria** 9

Caratterizzanti

(Totale CFU 30)

Discipline chimiche CHIM/12 – Chimicadell’ambiente e dei beniculturali

- Chimica per i Beni Culturali** 9

TOTALE CFU 36 (Gli insegnamenti sottolineati sono obbligatori).

Un insegnamento, fra quelli contrassegnati da **, va obbligatoriamente scelto.

+ 12 CFU da acquisire con: - Attività formative a scelta (da scegliere fra tutte le discipline contrassegnate da *)

___________________________________________________ CFU ______ CFU Acquisiti

___________________________________________________ CFU ______ CFU Acquisiti

- Altre attività formative

1 2 3 CFU Acquisiti

- Laboratorio di Paletnologia e Protostoria

- Laboratorio di Archeologia classica

- Laboratori di Antropologia, Paleobotanica e Archeozoologia

(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)

- Laboratorio di Numismatica

- Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia

(sottolineare i lab. scelti con relativi CFU)

- Laboratorio di Archeologia medievale

- Laboratorio di Informatica

- Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche, Attività di rilievo

- Tirocini, Stages, Musei, ecc.

+ 12 CFU da acquisire con: - Lingue straniere

- Prova finale

Page 104: Beni Culturali Lecce 2006 Guida

Altre attività formative a scelta dello studente (12 CFU da raggiungere tra le discipline contrassegnate da *)

Altre attività formative (18 CFU da raggiungere nel corso del triennio)

Laboratori di archeologia (la frequenza è vincolata a quella dei corrispettivi insegnamenti): min. 6 – max. 8 CFU:

Laboratori sui manufatti Laboratorio di Paletnologia e Protostoria max. 3 CFU“ di Archeologia classica max. 3 CFU“ di Archeologia medievale max. 2 CFU“ di Numismatica max 1 CFU

Laboratori sui reperti bioarcheologici Laboratori di Antropologia, Paleobotanica, Archeozoologia max. 3 CFU

Laboratori sui dati territoriali Laboratori di Topografia, Urbanistica, Rilievo e Aerotopografia max. 4 CFU

Laboratori di Informatica: min. 3 – max. 6 CFU

Scavi archeologici didattici, Ricognizioni topografiche: min. 5 – max. 9 CFU

Tirocini, Stages, Musei, ecc.: min. 2 – max. 4 CFU

Altre Attività formative

Laboratori di ArcheologiaLaboratorio di Informatica applicata all’archeologia

Attivazioni previste per l’a.a. 2006-2007

Laboratorio di Paletnologia e Preistoria (1 CFU)Prof.ssa Elettra Ingravallo

Esercitazioni sulla ceramica preistorica e industria litica.

Laboratorio di Archeologia classica (3 CFU)Prof. Francesco D’Andria; Dr.ssa Valeria Melissano

L’attività comprende l’illustrazione delle modalità di classificazione preliminare dei reperti; la presentazio-ne delle categorie di manufatti provenienti dagli scavi nel Salento; operazioni di lavaggio, siglatura e ricom-posizione degli oggetti; la schedatura dei materiali; lo studio delle tipologie vascolari.

Laboratorio di Archeologia medievale (2 CFU)Prof. Paul Arthur

Esercitazioni sui materiali rinvenuti durante le campagne di scavo in siti di età medievale ubicati nel terri-

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torio salentino (Apigliano, Martano, Quattro Macine, Giuggianello e altri). Durante le esercitazioni è previ-sto un lavoro di lavaggio, siglatura e dvisione dei materiali ceramici. Al lavoro sui materiali sarà affiancatauna prima lettura dei dati riguardanti il censimento delle evidenze di età medievale in Terra d’Otranto condimostrazione delle funzioni GIS e Autocad applicate all’archeologia medievale.

Laboratorio di Antropologia (1 CFU)Prof. Francesco Fabbri

Esercitazioni su materiale antropologico.

Laboratorio di Archeobotanica (1 CFU)Prof. Girolamo Fiorentino

Esercitazioni di flottazione, selezione e riconoscimento di materiali archeobotanici da diversi contesti.

Laboratorio di Archeozoologia (1 CFU)Prof. Jacopo De Grossi Mazzorin

Esercitazioni su resti faunistici provenienti da diversi scavi archeologici. Nel corso delle esercitazioni ver-ranno impartite le nozioni principali per la determinazione dell’elemento anatomico, la determinazionedella specie, del sesso e dell’età di morte, e sulle principali applicazioni dell’osteometria.

Laboratorio di Numismatica (1 CFU)Prof. Aldo Siciliano

L’attività del laboratorio comprende l’illustrazione delle nozioni base di restauro, fotografia, classificazio-ne di monete, elementi di museotecnica, in modo che gli studenti possano, attraverso esercitazioni prati-che sul materiale numismatico, ricostruire le fasi successive che il reperto monetale deve attraversare dalmomento del suo recupero sino alla sua musealizzazione.

Laboratorio di Rilievo e analisi tecnica (1 CFU)Prof.ssa Carla Maria Amici

Esercitazioni sull’uso di sistemi CAD per l’elaborazione di modelli virtuali di edifici.

Laboratorio di Aerotopografia (1 CFU)Prof. Giuseppe Ceraudo

In una prima fase sono previste esercitazioni pratiche di lettura stereoscopica di foto aeree verticali e difamiliarizzazione con elementari procedimenti per il calcolo della scala dei fotogrammi. Nella seconda fase,più avanzata, è prevista la scansione di foto aeree, la georeferenziazione delle stesse, la restituzione grafi-ca delle tracce archeologiche eventualmente individuate e il loro inserimento nei Progetti di cartografiaarcheologica all’interno del Sistema Informativo Territoriale del Laboratorio di Topografia Antica eFotogrammetria (LABTAF).

Laboratorio di Topografia antica (1 CFU)Prof. Marcello Guaitoli

L’attività è finalizzata alla cartografia archeologica, alla analisi topografica del territorio mediante ricogni-zione integrale, alla gestione informatica dei dati del territorio e alla organizzazione, gestione e implemen-tazione di Sistemi Informativi Territoriali dedicati al patrimonio dei beni culturali.

Laboratorio di Urbanistica del mondo classico (1 CFU)Prof.ssa Liliana Giardino

L’attività didattica è finalizzata alla conoscenza e utilizzazione degli strumenti cartografici necessari perl’impostazione e la realizzazione di una ricerca sull’assetto urbanistico di un centro antico.

Laboratorio di Archeologia moderna (1 CFU)Prof. Paolo Gull

Nelle attività che si svolgono nel laboratorio di archeologia moderna o postmedievale, di recentissima isti-

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tuzione, gli studenti possono familiarizzarsi con i materiali ceramici e con altri aspetti della cultura mate-riale di età moderna. Il lavoro, condotto sui reperti dei principali scavi urbani, prevede lo svolgimento ditutte le fasi operative, dal lavaggio alla classificazione, ed è affiancato da brevi lezioni teoriche sugli aspet-ti metodologici e sulle principali questioni cronologiche, tipologiche e tecnologiche poste dal materialearcheologico.

Laboratorio di Informatica applicata all’archeologia (3 CFU)Prof.ssa Grazia Semeraro

L’attività didattica prevede cicli di esercitazioni sui seguenti argomenti: 1) Nozioni di base; conoscenza dei sistemi operativi.2) I databases di tipo relazionale: esempio di progettazione e implementazione di una banca dati per lacatalogazione dei dati archeologici. 3) I sistemi GIS: conoscenza delle principali caratteristiche e funzioni. Esercitazioni su acquisizione dati,georeferenziazione, elaborazione dati ed analisi spaziali.

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SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE INARCHEOLOGIA CLASSICA E MEDIEVALE - “Dinu Adamesteanu”

La Scuola ha iniziato la sua attività nell’Anno Accademico 1980/81 e finora si sono avvicenda-ti tre direttori: i proff. Cosimo Damiano Fonseca, Dinu Adamesteanu e Francesco D’Andria.La Scuola è stata istituita con il duplice scopo di approfondire la preparazione tecnico-praticadegli allievi nel campo delle discipline archeologiche e di fornire le competenze professionalifinalizzate alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico. Ha unadurata triennale e rilascia il diploma di Specializzazione in Archeologia.Sono attivati due indirizzi di specializzazione: a) Archeologia classica; b) Archeologia medieva-le. Lo statuto prevede 30 posti per ciascun anno di corso (18 per l’indirizzo classico; 12 perl’indirizzo medievale).Diverse sono le università di provenienza degli allievi: Torino, Milano, Padova, Roma, Salerno,Messina, Catania, Palermo; sono iscritti anche studenti stranieri provenienti dall’Albania,Turchia, Belgio, Spagna, Grecia.A partire dall’anno accademico 1987/88 sono state assegnate a studenti della Scuola 28 borsedi studio biennali e triennali.All’attuazione delle attività didattiche provvedono la Facoltà di Beni Culturali e ilDipartimento di Beni Culturali.

Sede «Ex Inapli», via Birago 64;Direttore: Prof. Francesco D’Andria;Telefono: 0832-295519; 0832-307053.

Biblioteca del Dipartimento di Beni Culturali

Gli allievi della Scuola di Specializzazione possono avere libero accesso alle biblioteche pre-senti nell’Ateneo Salentino. Di particolare interesse è la biblioteca del Dipartimento di Beniculturali che dispone di un patrimonio di circa 25.000 monografie e di 500 abbonamenti cor-renti a riviste. La biblioteca è aperta a studenti e docenti del dipartimento o di altre struttu-re italiane ed estere, purché vengano preventivamente autorizzati e partecipino a specificiprogetti di ricerca. Gli utenti sono tenuti a lasciare i propri dati anagrafici, per il rilascio di una tessera persona-le, rinnovabile in base alle esigenze di studio. Gli utenti possono direttamente accedere ailibri, in quanto la biblioteca è organizzata con scaffalatura aperta e la collocazione è conce-pita in base ad aree tematiche, che rispecchiano i diversi ambiti disciplinari. Oltre l’aggiorna-mento del catalogo cartaceo autore-titolo, la biblioteca partecipa al catalogo unico d’ateneo,accessibile attraverso Internet, all’indirizzo siba2.unile.it Document delivery e reference. Ilservizio di fotocopia viene effettuato esclusivamente all’interno.previa autorizzazione delbibliotecario per la salvaguardia dei libri e nel rispetto della legge sul copyright. All’ingressodella stessa biblioteca è a disposizione una macchina fotocopiatrice self-service, che funzionacon apposite schede magnetiche. In sala consultazione é collocato un terminale che consentel’accesso ad Internet e, di conseguenza, ad opac di altre biblioteche e a banche dati, per ricer-che bibliografiche.

Orari: lunedì-venerdì: 8.30 - 18.45; sabato: 8.30-13.00.

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MASTER di II° LIVELLO in:

ARCHITETTURA E STORIA DEL PAESAGGIOMetodologie e strumenti per la conoscenza, conservazione, progettazione e gestione dei

beni culturali del territorioin collaborazione con Istituto Universitario di Architettura di Venezia

CONSERVAZIONE E GESTIONE DEI BENI CULTURALI

1) FINALITA’ E OBIETTIVILo scopo è di formare specialisti nei due settori dei beni culturali archeologicI e del paesag-gio, forniti di specifiche competenze non solo nell’ambito della tutela e della conservazione,ma anche della gestione e della valorizzazione di tali beni.Il Master viene incontro così ad un’esigenza, sempre più avvertita nella società contempora-nea, di conoscenza e fruizione matura e consapevole del patrimonio culturale, cui intende for-nire una risposta concreta attraverso la creazione di una figura professionale nuova, fortemen-te richiesta sul mercato del lavoro.Il percorso didattico è articolato in lezioni teoriche e seminariali e prevede nell’ultimo trime-stre, un periodo obbligatorio di stage in un’amministrazione pubblica o in un cantiere di scavo.L’intenzione è di fornire una preparazione sia teorica che pratica che associ alla conoscenzaapprofondita dei beni archeologici e del paesaggio, la consapevolezza dei meccanismi e dellestrategie più moderne e adeguate di gestione e valorizzazione, formando esperti in grado diproporsi come interpreti dei temi e dei problemi di un settore in forte espansione e in rapidatrasformazione per quanto riguarda i metodi e le tecnologie.

2) BANDO DI AMMISSIONE

Il Master offre pertanto una significativa occasione di qualificazione culturale ai laureati inBeni Culturali e in Architettura. Il master è articolato in due indirizzi:• Beni archeologici;• Beni paesaggistici.

Il percorso didattico è strutturato in quattro trimestri:- un trimestre destinato alla conoscenza di metodi e tecniche dello scavo e del restauro

archeologico e monumentale;- un trimestre destinato ai metodi e strumenti di analisi e conservazione del paesaggio;- un trimestre destinato all’utilizzazione dell’Information Technology come strumento per

favorire la cooperazione tra il mondo della ricerca e quello degli enti pubblici;- un trimestre conclusivo destinato a stage, da svolgersi presso Istituzioni pubbliche o in un

cantiere di scavo.

3) PROGRAMMA DIDATTICOIl corpo docente sarà costituito da docenti dell’Ateneo e da docenti esterni specialisti in alcu-ni temi inseriti nel piano didattico.Il Master è organizzato in due momenti didattici:a) formazione teorica e pratica:

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- lezioni teoriche di conoscenza dei metodi di scavo e restauro archeologico e monumenta-le e dei modelli di analisi e valutazione dei processi di trasformazione territoriale che hannocome oggetto lo spazio fisico;- pratiche laboratoriali di analisi e sperimentazione progettuale.

b) stage di sperimentazione operativa:- attività pratiche di scavo e restauro in cantieri scuola di archeologia;- tirocinio presso Istituzioni preposte alla conservazione e valorizzazione del patrimonio cul-turale.

Il Master è così articolato*:- cartografia, sistemi informativi territoriali, strumenti informatici per la gestione, lo studio

e la progettazione;- metodologie, procedure e normalizzazione degli interventi di analisi e restauro del patri-

monio costruito;- progettazione degli interventi sul paesaggio attraverso applicazioni in campioni del territo-

rio salentino e in altri ambiti nazionali e internazionali.

I° trimestre

Metodi e tecniche dello scavo e del restauro archeologico e monumentale- Metodologie della ricerca archeologica- Teoria e pratica dello scavo archeologico- Teoria e pratica del restauro archeologico e monumentale- Pronto intervento sullo scavo archeologico- Diagnostica ed archeometria- Metodi diretti di restauro su materiale metallico, lapideo, ceramica e vetro- Laboratorio di fotointerpretazione- Rilievo e documentazione archeologica- Metodi informatici applicati all’archeologia- Sicurezza in cantiere

II° trimestre

Metodi e strumenti di analisi e conservazione del paesaggio- Archeologia Ambientale- Cartografia geoarcheologico-ambientale- Progettazione di musei all’aperto ed aree archeologiche- Pianificazione del territorio e del paesaggio- Legislazione e gestione del territorio e delle aree archeologiche- Economia dei beni culturali e ambientali- Rilievo e rappresentazione digitale- Gestione dati e comunicazione

III° trimestre

Utilizzazione dell’Information Technology come strumento per favorire la cooperazione tra ilmondo della ricerca e quello degli enti pubblici- Metodologie e tecniche per la comunicazione- Progettazione di applicazioni multimediali

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- Strumenti per la comunicazione multicanale- Laboratorio di GIS

IV° trimestre

Stage da svolgersi presso un’amministrazione pubblica o in un cantiere di scavo.- Sperimentazione dei metodi e delle tecniche acquisite mediante redazione di un progetto

3) DURATAIl Master si presenta come un programma di studi integrato, della durata complessiva di unanno suddiviso in quattro trimestri.

4) CREDITI FORMATIVIIl programma prevede la frequenza complessiva di 600 ore di lezione e di uno stage (per untotale di 60 crediti).

5) ISCRIZIONELa domanda di iscrizione va inoltrata all’Università degli Studi di Lecce – Segreteria del Mastein Conservazione e Gestione dei Beni Culturali. Per l’iscrizione va utilizzato l’apposito model-lo disponibile presso la segreteria o reperibile sul sito Internet dell’Università di Lecce.

6) COSTILa tassa di iscrizione è di 5.000 Euro complessivi, ripartiti in due rate da 2.500 Euro, da versa-re all’Università degli Studi di Lecce, rispettivamente all’atto dell’iscrizione e alla fine delsecondo trimestre. L’Università di Lecce si impegna a favorire in tutte le forme possibili la mobilità degli studen-ti durante il trimestre di stage. Agli studenti che avranno frequentato tutto i corsi e lo stage e avranno superato le prove pre-viste alla fine di ciascun trimestre e quella finale verrà rilasciato dall’Università di Lecce ildiploma di Master, che avrà valore in tutti i Paesi aderenti secondo le normative vigenti in cia-scuno di essi.

7) CRITERI DI AMMISSIONEE’ previsto un numero massimo di 20 allievi.L’accesso al Master è subordinato al superamento di un esame di ammissione, consistente inun colloquio con un collegio docenti dell’Università, integrato dalla valutazione dei titoli pre-sentati. I requisiti per essere ammessi al colloquio sono i seguenti: - diploma di laurea (o titolo equipollente conseguito presso Università straniere);- conoscenza di almeno una lingua straniera.

Il colloquio sarà volto a verificare la formazione di base del candidato e sarà integrato dal-l’accertamento delle competenze linguistiche e dalla discussione degli eventuali titoli pro-dotti. Verranno valutati come titoli il curriculum di studi; eventuali pubblicazioni scientifi-che; esperienze di lavoro o di ricerca nel settore dei beni culturali.

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DOTTORATI DI RICERCA

Segreteria: Dott.ssa Cristina De Paolis, tel.: 0832-293570; Sede: Viale Gallipoli n. 49 – 73100LECCE.Il Dottorato di Ricerca è un settore dell’Area Studenti che cura l’attività amministrativa ine-rente i corsi di dottorato, sia che il dottorato abbia sede amministrativa presso l’Ateneo diLecce sia che abbia sede presso un Ateneo consorziato. Per quanto concerne i corsi di dotto-rato istituiti presso l’Università di Lecce, il settore Dottorati di ricerca predispone gli attiamministrativi riguardanti le convenzioni con Enti pubblici e privati esterni per l’istituzione eil finanziamento di borse di studio, il bando di concorso, la nomina dei vincitori, il rilascio deicertificati e il conferimento del titolo finale. Per quanto concerne, invece, i corsi di dottora-to ai quali l’Università di Lecce partecipa quale sede consorziata, il settore Dottorato diRicerca cura le convenzioni e liquida le borse di studio finanziate dalla stessa Università.Il Dottorato di ricerca è titolo accademico valutabile esclusivamente nel campo della ricercascientifica. Gli studi per il Dottorato di ricerca sono ordinati nell’approfondimento delle meto-dologie per la ricerca nei rispettivi settori della formazione scientifica; consistono nello svol-gimento di un piano di attività disciplinarmente circoscritto, eventualmente arricchito diapporti interdisciplinari e di programmi di ricerca su tematiche prescelte dagli stessi interes-sati con l’assenso e la guida del Collegio dei Docenti.Possono presentare domanda di ammissione ai corsi del Dottorato di Ricerca coloro che sianoin possesso di laurea (titolo conseguito nell’ambito dell’ordinamento precedente alla riformauniversitaria) e laurea specialistica (titolo conseguito ai sensi del D.M. 509/99) conseguitepresso una Università italiana, o di un titolo equipollente conseguito all’estero. L’esame diammissione al corso di Dottorato consiste in una prova scritta e in un colloquio. Le prove d’esa-me sono volte ad accertare l’attitudine del candidato alla ricerca scientifica. I candidati sonoammessi al corso secondo l’ordine della graduatoria di merito fino alla concorrenza del nume-ro dei posti disponibili. I titolari di borse di studio conferite dall’università su fondi ripartiti daidecreti del Ministro di cui all’art. 4, comma 3 della Legge 3 luglio 1998, n. 210, sono esonera-ti preventivamente dal pagamento di contributi per l’accesso e la frequenza dei corsi. Gliiscritti al Corso di Dottorato di Ricerca titolari di una borsa di studio, non possono svolgere atti-vità lavorative o di formazione esterne al dottorato di ricerca, pena la decadenza dal dirittodi godimento della borsa. Agli iscritti ad un dottorato di ricerca, compresi i titolari di borsa distudio su proposta del Tutor, successivamente approvata dal Collegio dei Docenti, è consenti-to svolgere attività di collaborazione per l’attività di ricerca purché la stessa rientri nell’am-bito delle attività formative previste dal dottorato. In tal caso le borse di studio sono compa-tibili con eventuali compensi derivanti dall’attività di ricerca, così come sono compatibili coneventuali compensi derivanti da attività, preventivamente autorizzate dal Collegio dei docen-ti, che permettano di approfondire gli obiettivi di formazione e l’esperienza di ricerca del dot-torato. Gli iscritti devono impegnarsi a compiere continuativamente attività di studio e diricerca nell’ambito delle strutture destinate a tal fine e secondo le modalità fissate dalCollegio dei Docenti. Agli iscritti alle scuole di specializzazione che siano ammessi a frequen-tare un Dottorato di Ricerca si applica la sospensione del corso degli studi fino alla cessazionedella frequenza del dottorato. Il pubblico dipendente ammesso ai corsi di Dottorato è colloca-to, a domanda, fin dall’inizio e per tutta la durata del corso, in congedo straordinario per moti-vi di studio senza assegni ed usufruisce della borsa di studio qualora ricorrano le condizionirichieste. A chi abbia conseguito, a conclusione del corso, risultati di rilevante valore scienti-fico documentati da una dissertazione finale scritta o da un lavoro grafico è conferito il titolodi Dottore di Ricerca.

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Programmi

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LAUREA TRIENNALE

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ABILITÀ INFORMATICHEProf.ssa Valentina Marangi

Laurea Triennale6 CFUBeni musicali e dello spettacoloBeni archivistici, librari e mobili e artistici

Le lezioni si svolgeranno nel primo semestre presso il Laboratorio di Informatica (Ateneo,Palazzo Codacci Pisanelli).

Argomenti del corso: 1. Alfabetizzazione informatica e uso del personal computer.2. Applicazioni specifiche per i beni culturali e le discipline dello spettacolo.

Testo di riferimento:• Nicola Tangari – Valentina Marangi, Informatica e beni culturali, Lecce, Adriatica, 2006.

Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.

Gli studenti non frequentanti integreranno il programma su indicato con:• Fabio Ciotti - Gino Roncaglia, Il mondo digitale. Introduzione ai nuovi media, Roma-Bari,

Laterza, 2000, ISBN 88-420-5974-9, capp. 1-7.

Coloro i quali possano attestare la loro esperienza pregressa di uso delle tecnologie informati-che di base (es. Patente europea del computer, Corsi regionali di informatica, ecc.) potrannosostenere l’esame studiando il programma riservato ai frequentanti anche nel caso in cui nonabbiano raggiunto il numero minimo di ore di frequenza.

Inizio delle lezioni: lunedì 23 ottobre 2006.Calendario delle lezioni: • Beni musicali e dello spettacolo: lunedì ore 14.00-16.00, martedì ore 14.00-16.00 e vener-

dì ore 14.00-16.00.• Beni archivistici, librari e mobili-artistici: lunedì ore 16.00-18.00, martedì ore 16.00-18.00

e giovedì ore 14.00-16.00.

Aula: Laboratorio di informatica (Ateneo, Palazzo Codacci Pisanelli).

Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni. Si consiglia di concordare un appun-tamento.

Esami: 16 e 30 gennaio 2007; 20 febbraio 2006. Altre date da definire; si consultino gli avvisisul sito di Facoltà o in bacheca.

Recapito docente: [email protected]

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AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICAProf. Giuseppe Ceraudo

Corso di Laurea triennale in Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente9 C.F.U.

Parte generaleQuesto insegnamento vuole proporre gli strumenti culturali di base necessari per la compren-sione e la lettura dei documenti aerofotografici in vista dell’individuazione, analisi e documen-tazione dei dati relativi agli studi di “Topografia archeologica”. Sono previste esercitazioni pra-tiche di lettura stereoscopica delle immagini e di fotointerpretazione archeologica e di fami-liarizzazione con elementari procedimenti di calcolo matematico. Inoltre, si vuole fornireun’informazione generale ma approfondita su un argomento specialistico quale quello dellafotogrammetria finalizzata ai Beni Culturali. Partendo da notizie sulla fotogrammetria generi-ca, si arriva ad analizzare il problema relativo alla finalizzazione di questa tecnica per i nostriusi ed a fornire alcune indicazioni utili e necessarie per la realizzazione di una “cartografiaarcheologica” specifica.

Gli argomenti principali del corso sono i seguenti:- Fotografia aerea: il modo della ripresa, la scala, la lettura stereoscopica; fotografia aerea

archeologica: storia e applicazioni; principi di fotointerpretazione archeologica; il fenome-no delle tracce archeologiche; lettura e l’interpretazione delle tracce archeologiche; cennisul metodo di ripresa delle fotografie finalizzate al settore dei Beni Culturali; reperimentodelle fotografie aeree; quadro delle tendenze sulla base della bibliografia specifica.

- Storia della fotogrammetria; principi di fotogrammetria; aerofotogrammetria: storia deglistudi e delle applicazioni nel campo archeologico; fotogrammetria finalizzata; operazionitopografiche di appoggio per la fotogrammetria; fotogrammetria come contenitore informa-tivo; esempi di fotogrammetrie finalizzate; bibliografia specialistica.

Bibliografia, testi di base- F. PICCARRETA - G. CERAUDO, Manuale di Aerofotografia Archeologica. Metodologia, tecniche e

applicazioni, Bari, Edipuglia, 2000, in particolare i capp.:1. Introduzione, 2. Premessa metodologica, 3. Nozioni preliminari (paragrafi 3.1-3.3), 4.Storia degli studi e delle applicazioni nel campo archeologico (paragrafo 4.1), 5. Principi difotointerpretazione archeologica e di fotogrammetria finalizzata (paragrafi 5.1-5.4), 7.Reperibilità delle foto aeree, 8. Bibliografia orientativa (sezioni A, B, C, D, F);

- G. CERAUDO, Introduzione all’aerofotogrammetria applicata all’archeologia, Ponza, Il GrandeBlu, 1999.

Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti- M. GUAITOLI (a cura di), Lo sguardo di Icaro. Le collezioni dell’Aerofototeca Nazionale per la

conoscenza del territorio, Catalogo della Mostra, Roma, Campisano Editore, 2003, in parti-colare le pp. 17-102.

Ulteriori indicazioni bibliografiche, specifiche sui singoli argomenti trattati, saranno fornite nelcorso delle lezioni.

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EsercitazioniIl corso verrà integrato da esercitazioni in laboratorio relative alle tematiche affrontate duran-te le lezioni in aula, è previsto un test di verifica. Infine, verrà sviluppato un seminario didat-tico finalizzato alla lettura stereoscopica e all’interpretazione delle foto aeree, frequenzaobbligatoria.

Inizio lezioni: 7 marzo 2007 ore 16.00 - PALAZZO CODACCI PISANELLI – AULA ….

Orario delle lezioni: mercoledì (16-18), giovedì (16-18), venerdì (12-14)Calendario esami: 29 giugno; 12 luglio; 26 luglio; 14 settembre; 27 settembre 2007; 25 genna-io; 14 febbraio 2008.Aula:

Ricevimento studenti e laureandi: GIOVEDÌ dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali(ex Inapli), Via D. Birago 64.

Prof. Giuseppe Ceraudo tel. 0832/244818Dipartimento di Beni Culturali, Via D. Birago, 64indirizzo e-mail [email protected]

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ALLESTIMENTO SCENOGRAFICO TEATRALE E CINEMATOGRAFICO (6 C.F.U.)Prof. Arch. Donato Giancarlo De Pascalis

Il corso è finalizzato a dare gli strumenti culturali e teorici di base della scenografia dalle ori-gini ai giorni nostri, elemento non secondario della rappresentazione teatrale, che ha subitoprofonde modificazioni nell’evoluzione dei media (nel cinema e nella televisione soprattutto)grazie soprattutto alle evolute tecniche di ricostruzione virtuale scaturite dall’utilizzo di soft-ware informatici e della grafica computerizzata.Nello spazio contemporaneo, in ogni caso, si sono innestate nuovi definizioni di “spazio sceni-co”, che hanno evidenziato una sostanziale metamorfosi della relazione attore – spazio –ambiente circostante. Tale evoluzione ci obbliga quasi a modificare la “classica” interpretazione semplicistica e orna-mentale della scenografia – ancora oggi spesso malevolmente diffusa e radicata - con unapproccio problematico al concetto di spazio nel sistema dell’ immagine. Una serie di esercitazioni avranno in prima istanza lo scopo di analizzare – col metodo compa-rativo e di confronto - le basi di partenza dello studente per poi “virare” le modalità di appren-dimento “sul fare”; in secondo luogo, si tenterà di produrre elaborati e lavori che concorre-ranno alla valutazione finale, magari concertata su un tema unico condiviso da un programmainter-disciplinare con gli altri docenti.

Programma del corso1. L’approccio storico nella scenografia e nella scenotecnica.2. Le origini. Il teatro classico.3. Il Teatro medievale e l’utilizzo degli spazi pubblici. 4. Il Rinascimento e la “visione prospettica”. Brunelleschi, Leonardo e i trattati cinquecen-

teschi. Il Teatro all’Italiana.5. Il Seicento in Italia. Il teatro Elisabettiano.6. Gian Lorenzo Bernini e la scenografia nel Periodo Barocco.7. Il Barocco Europeo. Metodi e tecniche del “meravigliare”.8. L’Ottocento: dalla meraviglia al “realismo romantico”.9. Neoclassicismo, romanticismo, verismo e “scena relativa”.10. Adolphe Appia e Gordon Craig.11. Surrealismo, dadaismo, futurismo e teatro dell’assurdo.12. La scenografia nel teatro di Eduardo de Filippo.13. Per una nuova maniera di “scenografare” l’attore: da Grotowsky a Svoboda passando per

l’Odin Teatret.14. La scenografia nel cinema. I paradossi dei Fratelli Cohen. 15. La Puglia come scena: lavori di Luca Gobbi per il cinema di Sergio Rubini16. Modelli del sistema cinematografico e televisivo.

Testi d’esame – Fondamentali:1. M. Fagiolo, La scenografia dalle sacre rappresentazioni al futurismo Firenze, Sansoni, 19732. A. Nicoll, Lo spazio scenico, Bulzoni, Roma 19713. F. Cruciani, Lo spazio del teatro, Laterza, Bari 1992

Testi d’esame - Approfondimenti:1. L. A. Santoro (a cura di), La Rassa a Bute Spettacoli, feste e teatri nel Salento tra

Medioevo e Illuminismo, (parte introduttiva), Capone, Cavallino 1987

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2. M. Marti (a cura di), La rassa a Bute, Congedo, Galatina 1989.3. D.G. De Pascalis, I luoghi dell’Inferno, Purgatorio e Paradiso: per un progetto di ricerca

nella relazione tra spazi pubblici e rappresentazione teatrale nel medioevo italiano”,nella strenna dell’Associazione di Storia della Città “Il tesoro delle città”, n° II-2004, edi-zioni Kappa, Roma 2004.

Il testo n. 1 e 4, 5 (oggi fuori stampa) saranno messi a disposizione per le fotocopie, destina-te eventualmente alla fotocopiatura nei termini consentiti dalle vigenti leggi. Ulteriori dispense ed altri materiali verranno distribuiti a cura del docente.

Recapito docentee.mail: [email protected]

Laboratori scenici ed EsercitazioniI temi e le tecniche verranno concordati con gli studenti.

Modalità per sostenere l’esameL’iscrizione si effettua fino a 3 giorni prima della data dell’appello.

Orario di ricevimentoAl termine delle lezioni.

Calendario LezioniInizio Lezioni: SECONDO SEMESTRE - 2007Aula: da concordare con la Presidenza di Laurea e del Corso di Laurea.Lezioni: Martedì e Giovedì ore 10.00-12.00. Eventuali variazioni saranno concordati con la Presidenza.

Calendario EsamiAppelli:22 marzo 2007 ore 9.3012 aprile 2007 ore 09.3014 giugno 2007 ore 09.3012 luglio 2007 ore 10.0020 settembre 2007 ore 09.30

Eventuali variazioni e/o spostamenti saranno comunicati alla Presidenza di Beni Culturali eapposti nelle apposite bacheche. Gli esami si terranno nella sede universitaria di Arnesano o in altro luogo eventualmente con-cordato con la medesima Presidenza.

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ANTICHITÀ GRECHEProf. Cosimo Pagliara

Laurea Triennale - II semestreScienze dei Beni Architettonici, Archeologici, e dell’AmbienteC.F.U. 6

Argomento del corso: I luoghi della religione nel Salento antico.

Bibliografia di riferimento:M. Lombardo, I Messapi e la Messapia nelle fonti letterarie greche e latine, Galatina 1992.C. Pagliara, La grotta Porcinara al Capo di S. Maria di Leuca, I. Le Iscrizioni, in AnnLecce, VI,1971-1973, pp. 5-67.C. Pagliara, Humilis Italia, in Magna Grecia, XIX, 5-6, 1984, pp. 16-18.C. Pagliara,”La Grotta Poesia di Roca”. Note preliminari, in ASNP, s. III, XVII, 1987, pp. 267-328.C. Pagliara, s.v. “Grotta Poesia”, in BTCGI, VIII, Pisa-Roma, 1990, pp. 186-187.C. Pagliara,“Santuari Costieri”, in ACT, XXX 1990, Taranto 1991, pp. 503-526.

Ricevimento studenti e laureandi ogni martedì: ore 11-13 c\o Dip.to Beni Culturali.

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ANTROPOLOGIA FISICAProf. Pier Francesco Fabbri

Laurea Triennale in Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente2° anno 6 CFU

“Lo scheletro e la dentizione di Homo sapiens”

Argomenti trattati nel corso:• generalità sulla Sistematica e sull’Ordine dei Primati;• le grandi scimmie antropomorfe;• posizione sistematica di Homo sapiens;• generalità sulla storia evolutiva di Homo sapiens;• la variabilità umana attuale;• cenni sull’istologia del tessuto osseo;• lo scheletro umano, anatomia macroscopica;• cenni di istologia del tessuto dentale;• morfologia dei denti umani;• principali caratteri dello scheletro di Homo sapiens legati all’encefalizzazione, all’appara-

to masticatorio e al tipo di locomozione;• principali metodi di determinazione del sesso, dell’età, della statura e del peso sui resti

scheletrici.

Testi:Un testo di Anatomia Umana (capitoli relativi all’Osteologia e all’Artrologia) a scelta dello stu-dente. Si consiglia: W. Khale, H. Leonhardt, W. Platzer, Anatomia Umana, vol.1, ApparatoLocomotore, Milano 1987, C.E.A.

In F.Mallegni (a cura) “Come eravamo. Il divenire biologico della famiglia degli ominidi” LTUGuarguaglini, Pisa, 2004.Sistematica e tassonomia, pag.14-19.

In F.Mallegni e M.Rubini (a cura), Recupero dei materiali scheletrici umani in archeologia,Roma, 1994, CISU. Cap.1, par.7: pag.80-91.

Dipartimento Beni Culturali, via D.Birago 35, tel 0832 295007, e-mail [email protected]

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ANTROPOLOGIA VISIVAProf. Antonio L. Palmisano

ProgrammaDurante le ore del corso saranno trattati i seguenti temi:

Parte I (teoria generale)- che cosa è l’antropologia; - l’immagine dell’uomo e il concetto di cultura; - il concetto di comunità e il ruolo della persona; - l’altro e l’alterità; - i sistemi sociali: territorio, età, discendenza; - concetto di tempo e struttura sociale; concetto di spazio in antropologia politica; - cosmologia, antropogonia e fondazione della realtà;- il mito e altre forme di comunicazione interetnica; - forme analogiche della comunicazione: trance e mito;- l’osservazione partecipante e l’inversione della prospettiva nell’antropologia sociale

moderna.

Parte II (teoria applicata)- lo statuto delle immagini nelle scienze antropologiche;- ruolo dei metodi visivi e dei media nella ricerca antropologica;- caratteristiche, limiti e potenziali del testo scritto e del film etnografico per la rappresen-

tazione della conoscenza etnografica della cultura e della società;- dal film etnografico all’antropologia visuale;- verso gli ipermedia accademici, oltre i limiti del film etnografico;- produzione di nuove forme dei testi ipermediali;- potenziale delle ricerche in antropologia visuale e nelle forme analogiche della rappresen-

tazione e della comunicazione per interventi di interesse culturale, educativo, politico esociale;

Parte III (esercitazioni: due gruppi)- I gruppo: antropologia del teatro. Analisi di una pièce di etnografia teatrale, discussione e

proposte alternative di modifica per una sua applicazione nel campo dell’educazione:Sheba’s Doors, 1994, di Ariane Baghaï;

- II gruppo: antropologia della comunicazione e della cooperazione. Analisi di un rapportoetnografico-antropologico per la OMS, Gender and TB in Afghanistan, 2005, di Antonio L.Palmisano, e conseguenti proposte per un progetto di comunicazione visuale per il succes-sivo intervento di cooperazione allo sviluppo.

- Restent-elles illustratives, voire décoratives ou possèdent-elles une valeur heuristique?- Comment construire une réflexion qui s’appuie sur l’image pour aller au texte et sur le

texte pour aller à l’image- inventer des formes qui prennent en compte les potentialités d’internet, tout en restant

attentif aux questions éthiques, épistémologiques et esthétiques déjà mises en perspectivepar les cinéastes et les théoriciens du cinéma ethnographique

- cultural heritage, memory and audiovisual archives

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- Education and audiovisual archives- different orientations that have led from ethnological documentaries to the contemporary

experiments of audiovisual anthropology with digital equipment- The pathways from the ethnological documentary to audiovisual anthropology- from eye-witnesss (the objectivistic temptation) to the diversity of the “logics of knowl-

edge” (the paradoxes of relativism)- The anthropological situation: meetings, dialogues, transactions, negotiations, and the

diversity of experiences and languages

Il programma è integrato dalla visione di filmati etnografici e da esercizi in antropologia visua-le.

Testi per l’esameDispense a cura del docente (per tutti)

Manuale (per tutti):Rivière, C.- Introduzione all’antropologia. Bologna: Il Mulino, 1998

Monografie (un solo testo, a scelta):Mirzoeff, N.- Introduzione alla cultura visuale. Roma: Meltemi, 2002

Palmisano, A.L.- Mito e società. Analisi della mitologia dei Lotuho del Sudan. Milano: Franco Angeli, 1989- Ethnicity: The Beja as Representation. Occasional Papers der F.U. Berlin, n.29. Berlin: Das

Arabische Buch Verlag, 1991

Pink, S.- The Future of Visual Anthropology: engaging the senses. London: Routledge, 2005

Articoli (tre soli, a scelta):Palmisano, A.L. - “Dal Giappone, formato fumetto”, in Viaggi di Erodoto, 6, 17, 1992- “Image of Africa”, in Homage to Africa. Ancient Maps of Africa and Ethiopia from the 16th

to the 20th Century. Catalogue of the exhibition “Homage to Africa” at the Italian CulturalInstitute, Addis Ababa, 19-30 April 1994

- “Introduction to the Wooden Pole Sculptures of the Konso of Southwestern Ethiopia”, inAlliance Magazine, 2, 1994

- “Sein and Mimesis”, in Fleerackers, F., van Leeuwen, E. and van Roermund, B. (eds.), Law,Life and the Images of Man. Modes of Thought in Modern Legal Theory. Festschrift for JanM. Broekman. Berlin: Duncker and Humblot, 1996

- “On the Theory of Trance: The zar Cult in Ethiopia”, in Kea, 13, 2000- “Presenza, assenza e rappresentazione nelle trance rituali”, in Rimorso. La tarantola fra

scienza e letteratura. Atti del Convegno sul Tarantismo, San Vito, 28-29 maggio 1999.Nardò: Besa Editore, 2001

- “I due volti della parola. Un approccio antropologico alla fondazione del mito”, inEtnostoria, 1-2, 2001

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- “Esercizi in mistica pagana: suono e parola divina nei culti zar dell’Etiopia”, in Africa, 58,2003

- “Salomone e Saba: il mito nei processi politici e giuridici”, in Atti del Convegno Miti Antichie Miti Moderni, Centro Studi Heliopolis. Trieste, 2 dicembre 2004. Trieste: EdizioniUniversità di Trieste, 2005a:43-63

- “Konso Statues or Wooden Men among Us”, in Proceedings of the IV InternationalConference on the History of Ethiopian Arts, (Trieste, 24-27 Settembre 1996), Palmisano,A.L.; Chojnacki, S. (eds.). Trieste: Lint, 2007.

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ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO (C.F.U. 6)Prof. Marcello Guaitoli

Prof.ssa Adriana Valchera

Corso di Laurea Specialistica in ArcheologiaA.A. 2006-2007

Le lezioni si svolgeranno nel .. semestre presso Via Birago 35 e presso il Dipartimento di BeniCulturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64.

Argomenti: Il corso intende fornire una serie di nozioni per lo studio, la ricostruzione e la tute-la dei paesaggi antichi. In particolare verranno sviluppati i seguenti argomenti:rapporto tra geomorfologia del territorio e distribuzione/organizzazione degli insediamenti;interventi agricoli, trasformazioni ambientali, densità demografica e modelli economici;Topografia antica e archeologia del paesaggio: metodi e tecniche della ricognizione topografi-ca,documentazione ed analisi dei dati raccolti;applicazione di modelli matematici per la ricostruzione della distribuzione degli insediamenti;meccanismi di trasformazione delle strutture territoriali.

Testi da studiare per sostenere l’esame:saranno disponibili dispense riassuntive e documentazione allegata, da integrare o sostituirecon parti dei seguenti volumi: E. SERENI, Storia del paesaggio agrario romano, Roma-Bari 1976;M. BERNARDI (a cura di), Archeologia del Paesaggio, IV Ciclo di Lezioni sulla Ricerca applicatain Archeologia, Certosa di Pontignano (Siena), 14-26 genn. 1991, Firenze 1992; F. CAMBI, N.TERRENATO, Introduzione all’Archeologia dei paesaggi, Roma 1994; Non-DestructiveTechniques Appled to Landscape Archaeology (a cura di M. PASQUINUCCI, F. TRÉMENT), TheArchaeology of Mediterranean Landscapes 4, Oxford 2000; Extracting Meaning from PloughsoilAssemblages (a cura di R. FRANCOVICH, H. PATTERSON), The Archaeology of MediterraneanLandscapes 5, Oxford 2000.Ulteriore bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni.

Ricevimento studenti e laureandi:Dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64

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ARCHEOLOGIA DELL’ETA’ MODERNA Prof. Paolo Güll

Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente6 CFU

Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64tel. 347-8233682email: [email protected]

Il corso mirerà a fornire gli elementi di base per l’approccio alla storia della cultura materia-le dell’età moderna. Una rassegna dei principali lavori di archeologia di età moderna in Italiacostituirà il quadro di riferimento generale, completato dall’analisi di problemi relativi albasso Salento. In seguito verrà approfondito il tema della nascita del mondo moderno visto attraverso le testi-monianze materiali. Verranno dedicate alcune ore a problemi di storia economica che servi-ranno ad introdurre i concetti teorici di base che permettano di affrontare le dinamiche socia-li legate al mondo della produzione e del consumo di manufatti. Questo approccio sarà svilup-pato attraverso un’analisi dell’evoluzione stilistica, tecnica e produttiva dell’artigianato dellaceramica in Italia.

Una visita al Museo della ceramica di Cutrofiano integrerà le ore di lezione in aula, mentre ver-ranno svolte esercitazioni pratiche sui materiali di età moderna degli scavi di Lecce in colla-borazione con la cattedra di Metodologia della ricerca archeologica.

Parte istituzionale: Introduzione all’archeologia dell’età moderna

Bibliografia L’archeologia postmedievale: l’esperienza europea e l’Italia. Convegno internazionale di studi(Sassari, 17-20 ottobre 1994), a cura di M. MILANESE, “Archeologia Postmedievale” 1 (1997), pp.9-87P. GÜLL, Fonti scritte e archeologia delle produzioni artigianali. Un esempio. “Quaderni delMuseo della ceramica di Cutrofiano” 6 (2001), pp.11-34.

Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con ildocente la lettura di altri testi.

Parte monografica: La nascita della società moderna e le sue testimonianze materiali

Bibliografia C.M. Cipolla, Storia economica dell’Europa preindustriale, Bologna, Il Mulino, 1974 (nuova ed.2002)G. Vannini (dir.), Produzione ceramica e mercato nel “mediovaldarno fiorentino” fra tradizio-ne medievale e innovazione rinascimentale, in E. De Minicis, G. Maetzke (dir.), Le ceramichedi Roma e del Lazio in età medievale e moderna. Atti del IV Convegno di Studi (Viterbo, 22-23maggio 1998), Roma 2002, pp. 18-60.

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ARCHEOLOGIA E ANTICHITÀ EGEEProf. Riccardo Guglielmino

Laurea TriennaleC.F.U. 6

I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre pressoArgomenti del modulo: Le Civiltà dell’Egeo dal Neolitico al Bronzo Antico

II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel IIsemestre presso Argomenti del modulo: Le Civiltà dell’Egeo nel Medio e Tardo Bronzo

I Modulo La bibliografia di riferimento (non più di 100 pagine in lingua italiana) verrà indicata nel corsodelle lezioni ed affissa nella bacheca del Dipartimento di beni Culturali, via D. Birago 64)

II Modulo La bibliografia di riferimento (non più di 100 pagine in lingua italiana) verrà indicata nel corsodelle lezioni ed affissa nella bacheca del Dipartimento di beni Culturali, via D. Birago 64)

Orario delle lezioni:Calendario esami: 20 giugno, 4 luglio, 20 luglio, 11 settembre, 25 settembre 2007; altre dateverranno concordate con gli studentiRicevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni e su appuntamento con il docente.

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ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICOProf.ssa Francesca Baffi

Laurea TriennaleCFU 9II semestre

Programma del corsoArgomenti del corso: A- Introduzione alla disciplinaB- Lineamenti di storia e geografia storicaC- Aspetti di cultura materiale e tradizione figurativa

Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato:F. Pinnock, Lineamenti di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico, ca.3500-330a.C. Mesopotamia, Anatolia, Siria, Iran, Palestina, Parma 2004(disponibile su richiesta presso l’Università degli Studi di Parma)

Bibliografia utile per approfondimenti:M. Liverani, Antico Oriente. Storia, società, economia, Laterza, Roma-Bari 1988M.L. Uberti, Introduzione alla storia del Vicino Oriente antico, Il Mulino, Bologna 2005

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ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA Prof. F. D’Andria - Prof.ssa K. Mannino

Corso di studio in Beni architettonici archeologici e dell’ambienteLaurea triennale

9 C.F.U.Primo semestre

Archeologia e Storia dell’Arte Greca – parte istituzionale I-II (Prof. F. D’Andria - 6 C.F.U.)Archeologia e Storia dell’Arte Greca – parte istituzionale III (Prof.ssa K. Mannino - 3 C.F.U.)

Parte istituzionale I-II (Prof. F. D’Andria - 6 C.F.U.): le lezioni (46 ore) si svolgeranno presso ilPalazzo Codacci-Pisanelli, aula B1. Argomento: Dal protogeometrico al V sec. a.C.

Parte istituzionale III (Prof.ssa K. Mannino - 3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno pressoil Palazzo Codacci-Pisanelli, aula B1. Argomento: Dal IV sec. a.C. all’età ellenistica.

Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume G. BECATTI, L’arte dell’età classica,Roma 1965 (ristampa 1999) di seguito indicate:Parte istituzionale I-II:- Dal tramonto dell’arte micenea alla nascita dell’arte greca: paragrafi 1, 2 (pp.43-54).- La corrente artistica orientalizzante e il suo irradiamento: paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6 (pp.59-

73).- La nascita della statuaria monumentale e dell’architettura templare: paragrafi 1, 2, 3, 4,

5, 7, 8,9, 10, 11, 12 (pp.77-108, 112-147).- Il trapasso dall’arcaismo al periodo dello stile severo (pp.155-160).- La concezione artistica nello stile severo: introduzione e paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6 (pp.161-

197).- Il classicismo e la conquista della ideale organicità naturalistica: introduzione e paragrafi

1, 2, 3, 4, 5 (pp.199-235).Parte istituzionale III:- L’arte del IV secolo e l’umanizzazione dell’ideale classico: introduzione e paragrafi 1, 2, 3,

4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12 (pp.239-283).- L’arte del periodo ellenistico: paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, (pp.293-332).

Modalità dell’esame:La prova d’esame è orale nei primi quattro appelli immediatamente successivi allo svolgimen-to del corso. Negli altri appelli la prova d’esame è scritta.

Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con idocenti la lettura di altri testi.Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:R. Bianchi Bandinelli, Introduzione all’archeologia, Roma 1976.R. Bianchi Bandinelli, E. Paribeni, L’arte dell’antichità classica. Grecia, Torino 1976. H. Berve – G. Gruben – M. Hirmer, I templi greci, Firenze 1962.

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J. Charbonneaux, R. Martin, F. Villard, La Grecia arcaica; La Grecia classica; La Grecia elleni-stica, Milano 1988, ristampa.

Esercitazioni:Le esercitazioni in laboratorio, tenute dalla dott.ssa Valeria Melissano, saranno dedicate allatecnica dello scavo archeologico ed ai sistemi di schedatura e classificazione dei materiali rin-venuti nel corso delle campagne di scavo condotte dal Dipartimento di Beni Culturali (1 C.F.U.= 25 ore).

Gli studenti potranno partecipare nel corso dell’anno alle attività del cantiere scuola diArcheologia e del Laboratorio all’aperto di Cavallino, coordinate dal dott. Corrado Notario, perapprendere le tecniche di indagine sul terreno di scavo (1 C.F.U. = 25 ore).

Orario delle lezioniSede Palazzo Codacci-Pisanelli, Aula B1:Lunedì: 10,00-12,00Martedì: 10,00-12,00Mercoledì: 10,00-12,00Inizio delle lezioni: 2 ottobre 2006

Esercitazioni in Laboratorio:Sede e orario da definire

Calendario esami:- 26 Gennaio 2007, ore 9.00 esame orale- 9 Febbraio 2007, ore 9.00 “- 23 Febbraio 2007, ore 9.00 “- 15 Giugno 2007, ore 9.00 “- 28 Giugno 2007, ore 9.00 esame scritto- 19 Luglio 2007, ore 9.00 “- 13 Settembre 2007, ore 9.00 “- 27 Settembre 2007, ore 9.00 “(sede: Dipartimento di Beni Culturali, via D. Birago 64, Lecce)

Ricevimento studenti e laureandi:

Prof. F. D’Andria:Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 – 18,30Prof.ssa K. Mannino:Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 – 18,30

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ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALEProf.ssa Rosa Maria Cimino

Laurea Triennale9 CFUInizio delle lezioni: primo semestre

Programma delle lezioni

Introduzione alla storia, cultura e religioni dell’India: induismo, buddhismo, jainismoStoria dell’arte del subcontinente indiano: dalle origini al medioevo inclusoMonografia: rapporti economico-culturali tra il mondo romano e l’India: l’arte del Gandhara

Testi:M.Taddei, l’India Antica, Mondadori 1972G.Verardi, Arte e cultura dell’India antica, Archeo, Istituto Geografico De AgostiniG.Tucci, Asia religiosa, (Induismo, Buddhismo, Jainismo), IsMEO 1946A.T.Embree-F.Wilhelm, India, Storia Universale Feltrinelli 1968M.Albanese, Antica India (l’Espresso)M.Bussagli, L’arte del Gandhara, Utet 1984, pp.97-145 (capitoli)M.Wheeler, L’incendio di Persepolis, Mondadori 1968 (capitoli)M Vidale, Il sito di Mohenjo Daro, Archeo, Istituto Geografico De AgostiniAppunti dattiloscritti

Le fotocopie di tutti i testi di esame sono presso la Fotocopia dello Studente, Via S.Nicola. Il libro di M.Albanese, Antica India è da richiedere al settimanale l’Espresso.Gli originali dei testi, da consultare soprattutto per le riproduzioni fotografiche dei monumen-ti e delle opere d’arte, sono presso la nuova Biblioteca Inter-Facoltà (chiedere dei testi dellaProf. Cimino)

ConsigliatiS.L.Huntington, The Art of Ancient India, Weather Hill, New York-TokyoVoci dell’Enciclopedia dell’Arte Antica, Aggiornamenti: Civiltà dell’Indo; Gandhara; Ajanta

Importante: per gli studenti non frequentanti è obbligatorio un colloquio con la docente duran-te l’anno accademicoLezioni: Codacci Pisanelli: lunedì, martedì, mercoledì, ore 15-18Per orari e aula, chiedere in portineria

Ricevimento allieviDopo le lezioni in aula

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ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANAProf.ssa Ilaria Romeo

Laurea Triennale9 CFU

Prima parte: Arte ed archeologia di Roma dall’età arcaica a CostantinoLe lezioni (46 ore) si svolgeranno nel II trimestre presso Sperimentale Tabacchi.

Testi consigliati:R. BIANCHI BANDINELLI, Roma. L’arte nel centro del potere, Milano, Rizzoli, 1985. R. BIANCHI BANDINELLI,, Roma. La fine dell’arte antica, Milano, Rizzoli, 1985 (soloIntroduzione e Parte I - Roma) Come repertorio illustrativo, a complemento del manuale, si suggerisce di utilizzare R. BIAN-CHI BANDINELLI - M. TORELLI, L’arte dell’antichità classica: Etruria e Roma, Torino, edizioniUTET 1976 (solo parte Roma).Un CD con illustrazioni relative ai monumenti di età repubblicana è disponibile presso laBiblioteca del Dipartimento di Beni Culturali (via D. Birago 64).

Seconda parte (F. Silvestrelli): Produzioni ceramiche di età romana Le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II trimestre presso Sperimentale [email protected]).

Per sostenere questa parte dell’esame bisogna studiare i testi di seguito specificati:J.-P. MOREL, L’artigianato e gli artigiani, in Storia di Roma II,1, Torino 1990, pp. 143-158. J.-P. MOREL, La produzione artigianale e il commercio transmarino, in Storia di Roma II,1,Torino 1990, pp. 399-412.J.-P. MOREL, La produzione della ceramica campana: aspetti economici e sociali, in A. GIARDI-NA, A. SCHIAVONE (a cura di), Società romana e produzione schiavistica II. Merci, mercati escambi nel Mediterraneo, Bari 1981, pp. 81-98. G. PUCCI, La ceramica italica (terra sigillata), in A. GIARDINA, A. SCHIAVONE (a cura di),Società romana e produzione schiavistica II. Merci, mercati e scambi nel Mediterraneo, Bari1981, pp. 99-121. C. PANELLA, Merci e scambi nel Mediterraneo tardoantico, in Storia di Roma III,2. L’età tardo-antica. I luoghi e le culture, Torino 1993, pp. 613-641. Un CD con la documentazione grafica e fotografica relativa al corso è disponibile presso laBiblioteca del Dipartimento di Beni Culturali (via D. Birago, 64).

Indirizzo: [email protected]

Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con idocenti la lettura di altri testi.

Orario delle lezioni: Lunedì, Martedì, Mercoledì.Calendario esami: date da definireRicevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni o su appuntamento.

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ARCHEOLOGIA MEDIOEVALEProf. Paul Arthur

Laurea TriennaleC.F.U. 9

Il corso sarà diviso in due moduli. Le lezioni si svolgeranno presso Palazzo “G. CodacciPisanelli”, aula da definire.

I ModuloArgomenti del modulo: Il modulo prevede lo studio generale dell’archeologia e della culturamateriale in Europa e nel Mediterraneo, dalla Tarda Antichità sino alla scoperta dell’America,con particolare attenzione prestata allo sviluppo e alle nuove acquisizioni della disciplina inItalia.

II Modulo Argomenti del modulo: Il secondo modulo prevede lo studio della storia dell’archeologiamedievale nel Salento e alle problematiche e nuove acquisizioni. Particolare riferimento saràdata alle cronologie e allo studio delle produzioni ceramiche tra alto e basso medioevo.

Per sostenere l’esame bisogna anche studiare i testi di seguito specificateP. ARTHUR (a cura di), Da Apigliano a Martano. Tre anni di archeologia medievale (1997-1999),

Galatina, Congedo Ed., 1999.P. ARTHUR “Ceramica in Terra d’Otranto tra VIII e XI secolo”, in S. Patitucci Uggeri (a cura di),

La Ceramica Altomedievale in Italia, All’Insegna del Giglio, Firenze, 2004, 313-326.S. GELICHI, Introduzione all’Archeologia Medievale, Roma, NIS, 1997.

Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con idocenti la lettura di altri testi.

Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:P. ARTHUR - U. ALBARELLA - B. BRUNO - S. KING, “Masseria Quattro Macine” a desertedmedieval village and its territory in Southern Apulia: An interim report on field survey, exca-vation and document analysis, “Papers of the British School at Rome” LXIV, 1996, pp. 181-237.R.S. LOPEZ, La nascita dell’Europa, secoli V-XIV, Einaudi, 1984, per la storia medioevale.T. MANNONI - E. GIANNICHEDDA, Archeologia della Produzione, Einaudi, 1996.E. ZANINI, Le Italie Bizantine, Bari, Edipuglia, 1998.Articoli vari nella rivista “Archeologia Medievale”, Firenze, All’Insegna del Giglio.

ALTRE ATTIVITÀ DIDATTICHELe esercitazioni pratiche presso il Laboratorio di Archeologia Medievale (25 ore = 1 CFU) saran-no dedicate al trattamento ed analisi di materiali archeologici medievali rinvenuti nel Salento.Inoltre, è prevista la possibilità di partecipare ad uno scavo archeologico didattico (25 ore = 1CFU) di un insediamento di età medievale, espressamente organizzato nel territorio salentinoper affrontare le basi metodologiche dello scavo ed alcune problematiche poste dallo studiodell’insediamento e della cultura materiale di età medievale. Si prevedono dei sopraluogi a siti archeologici nel Salento.

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Si consiglia vivamente la frequenza alle lezioni.

Orario delle lezioni: Le lezioni per l’anno accademico 2006/2007 inizieranno il giorno lunedi 2Ottobre 2006, ore 17:00, presso Palazzo “G. Codacci Pisanelli”, aula da stabilire.

Lunedi ore 17:00-19:00Martedi ore 17:00-19:00Mercoledi ore 17:00-19:00

Calendario esami: (date precise da stabilire):

Ricevimento studenti e laureandi: giovedì ore 10-12; Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64

Esercitazioni: Presso il Laboratorio di Archeologia Medioevale, Dip.to Beni Culturali, viaD.Birago, 64. Date da stabilire.

Indirizzo Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64tel. 0832-295516email: [email protected]/archeologia

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ARCHEOMETRIAProf. Antonio Serra

Fisica Applicata FIS/079 C.F.U.Dipartimento di Scienza dei MaterialiPal. M – Complesso EcotekneVia per Monteroni

Il corso di Archeometria si propone di fornire le conoscenze di base riguardanti l’applicazionedi metodologie di indagine avanzate per la diagnostica dei beni culturali. Il corso prevede unaparte teorica ed una parte sperimentale.

Introduzione:Le metodologie scientifiche per lo studio dei beni culturali: loro classificazione. Tecniche fisi-che e tecniche chimiche di diagnosi. Finalità della diagnostica fisica dei beni culturali.Approccio metodologico.

Tecniche ottiche di diagnostica:Richiami sulla radiazione elettromagnetica. Richiami di ottica. Tecniche di imaging ad alta riso-luzione per l’indagine dei beni culturali. Le tecniche riflettografiche: la riflettografia infraros-sa. Le tecniche ottiche applicate allo studio di beni monumentali. Cenni di fotogrammetria e topo-grafia. La scansione laser tridimensionale. Ricostruzione tridimensionale di oggetti di interes-se storico-artistico. L’indagine termografica ad alta risoluzione: mappatura della radianza delle superfici di edifi-ci, monumenti, affreschi, mosaici, individuazione di fenomeni di infiltrazione di umidità e didiscontinuità.

Tecniche spettroscopiche:Richiami sulla struttura atomica. Analisi di beni artistici mediante tecniche di analisi con fascidi particelle: XRF, EDAX, PIXE, PIGE.

Tecniche di datazione:Datazioni assolute e datazioni relative. La dendrocronologia. Datazione mediante termolumi-nescenza e luminescenza otticamente stimolata. Datazione mediante risonanza di spin elettro-nico. Datazione mediante l’utilizzo di altre serie radioattive. Altre tecniche di datazione.Il metodo di datazione mediante radiocarbonio: concetti base. Frazionamento isotopico, effet-ti secondari, calibrazione delle date al radiocarbonio. Interpretazione dei risultati: esempi.

La microscopia elettronica:Il microscopio elettronico a scansione e a trasmissione. Interazione elastica ed anelastica.Origine del contrasto. Preparazione dei campioni.Applicazioni

Parte sperimentale:Uso di alcune metodologie analitiche e loro differenti campi di applicazione presso ilLaboratorio di Fisica Applicata del Dipartimento di Scienza dei Materiali.

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ARCHEOZOOLOGIAProf. Jacopo De Grossi Mazzorin

Indirizzo Beni ArcheologiciLaurea TriennaleC.F.U. 9

Parte generale:L’Archeozoologia: definizione. Breve storia dell’archeozoologia. Relazioni con le altre discipli-ne. Materiali di studio.La determinazione: cenni di anatomia comparata delle principali specie domestiche e selvati-che. Le collezioni di confronto. Altre tecniche di determinazione. Metodi di discriminazione tradomestici e selvatici. L’analisi del DNA antico: nuove prospettive di ricerca.L’osteometria: metodi di studio e obiettivi.La stima dell’età e del sesso: metodi di stima dell’età di morte tramite la dentizione e la sal-datura delle ossa lunghe. Determinazione del sesso attraverso i criteri morfologici ed osteome-trici.Tafonomia: fattori di dispersione, frammentazione, dislocazione e conservazione dei resti fau-nistici. Metodi di scavo, rilievo e recupero dei resti archeozoologici. La stagionalità. Tracce diorigine antropica e naturale. Cenni sulle più frequenti patologie ossee. La quantificazione: calcolo del numero di resti (NR) e del relativo numero minimo di individui(NMI).Utilizzazione degli animali: caccia, pesca e allevamento. La raccolta dei molluschi. I prodottialimentari. Altri prodotti dell’animale vivente: la lana, il latte, la forza motrice. Gli animalinelle pratiche funerarie e nei sacrifici. I vivai. Cenni sulle tecniche di lavorazione dell’osso edel corno nell’antichità. La domesticazione: origine e modalità della domesticazione delle principali specie domestichee loro diffusione nell’antichità in Italia.

Per sostenere l’esame bisogna studiare i seguenti lavori (altre indicazioni saranno fornitedurante lo svolgimento del corso):DE GROSSI MAZZORIN J., La fauna delle terramare nelle ricerche ottocentesche, in M. Bernabò

Brea, A. Cardarelli, M. Cremaschi (a cura di), Le Terramare. La più antica civiltà padana,1997, pp. 87-89.

TAGLIACOZZO A., L’archeozoologia: problemi e metodologie relativi all’interpretazione dei dati,Origini, XVII, 1993, pp. 7-67.

DE GROSSI MAZZORIN J., MINNITI C., Alimentazione e pratiche religiose: il caso di due contestimonastici a Roma tra il XVI e il XVIII secolo, in Atti del 2° Convegno degli ArcheozoologiItaliani, Asti 14-16 novembre 1997, Forlì, 2000, pp. 327-338.

DE GROSSI MAZZORIN J., MINNITI C., Le sepolture di cani della necropoli di Età imperiale di Fidene- Via Radicofani (Roma): alcune considerazioni sul loro seppellimento nell’antichità(L’aspeeto cultuale), in Atti del II Convegno degli Archeozoologi Italiani, Asti 14-16 novem-bre 1997, Forlì, 2000, pp. 392-394.

DE GROSSI MAZZORIN J., MINNITI C., Testimonianze di pratiche cultuali nella Grotta 10 di Sorgentidella Nova: recenti analisi sul materiale osteologico” in N. Negroni Catacchio (a cura di),Preistoria e Protostoria in Etruria - Atti del Quinto Incontro di Studi: Paesaggi d’acque -Ricerche e Scavi”, vol. II, Centro Studi di Preistoria e Archeologia, Milano, 2002, pp. 627-636.

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CLUTTON BROCK J., Storia naturale della domesticazione dei mammiferi, Bollati Boringhieri,Torino, 2001, (pp.23-165).

DE GROSSI MAZZORIN J., FREZZA A.M., Lo sfruttamento delle risorse fluviali di due insediamentiveneti dell’ Età del Bronzo: Canàr (VR) e Frattesina (RO), in Atti del 2° Convegno degliArcheozoologi Italiani, Asti 14-16 novembre 1997, Forlì, 2000, pp. 241-249.

DE GROSSI MAZZORIN J.,: État de nos connaissances concernant le traitement et la consommationdu poisson dans l’Antiquité, à la lumière de l’archéologie. L’exemple de Rome, Mélanges del’École Française de Rome, 112, 2000, (traduzione presso copisteria degli studenti 4 pp).

Orario delle lezioni:Calendario esami: da programmare una volta stabilite le modalità dei corsi.Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni o in altri orari su appuntamento.

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ARCHITETTURA DEL PAESAGGIOProf. Vincenzo Cazzato

Laurea Triennale3 C.F.U

Le lezioni (23 ore) - alcune coincidenti con quelle del Corso di Arte dei Giardini - si svolgeran-no nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani.Argomenti del Corso: Momenti significativi nel rapporto giardino-paesaggio dal Rinascimento alNovecento, con approfondimenti sulla realtà pugliese.Sono previsti sopralluoghi di studio.

Per sostenere l’esame si richiede lo studio di parti di un volume o di più volumi di seguito indi-cati, a scelta dello studente e da concordare con il docente, unitamente agli appunti dallelezioni (in quanto l’esame verterà sugli argomenti del corso, in parte non affrontati nellabibliografia indicata). Può essere concordato anche un argomento monografico di approfondi-mento.A. Maniglio Calcagno, Architettura del paesaggio: evoluzione storica, Calderini, Bologna 1983.L. Benevolo, La cattura dell’infinito, Laterza, Bari 1991.V. Cazzato (a cura di), Paesaggi e sistemi di ville nel Salento (con la collab. di V. Basile e S.Politano), Congedo, Galatina 2006.

Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani, venerdì, ore 12-14.Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11.

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ARCHIVISTICAProf. Francesco de Luca

Corso di Studi in Beni Archivistici e LibrariS.S.D. MSTO/08Laurea triennaleI semestreCFU 9

Ambito disciplinare: Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia

Suddivisione in ore del’attività didattica: 90 lezione; 20 esercitazioni; 10 laboratorioCaratteristiche curriculari dell’Insegnamento: caratterizzanteModalità di erogazione della didattica: convenzionale

(ex convento degli Olivetani: tel e fax 0832 296774; e.mail [email protected])

Argomenti del corso:Principi generali di Archivistica; terminologia archivistica; archivi pubblici e privati; gli stru-menti di corredo; lettura e trascrizione di un documento d’archivio; la regestazione di un docu-mento d’archivio; archivi e informatica.

Bibliografia:ROMITI, Antonio, Archivistica generale.Primi elementi, Lucca, Civita editoriale, 2003

Lezioni:Le lezioni, a partire dal 9 ottobre 2006, si svolgeranno dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore10 presso l’Archivio generale d’Ateneo in via Rudiae n.7 (nei pressi del sottovia per Monteroni).Nell’ambito dell’attività didattica saranno effettuate visite guidate presso Istituti di conserva-zione attivi nel territorio regionale.

Ricevimento:Il calendario di ricevimento è il seguente:Lunedì ore 10-12 dott.ssa IngrossoMercoledì ore 10 12 dott.ssa D’ArpeMercoledì ore 16 –18 Prof. de LucaEventuali variazioni saranno comunicate per tempo

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ARCHIVISTICA SPECIALEProf. Mario Brogi

Corso di studio in Beni archivistici e storico artistici

Laurea Triennale

Argomento del corso: Gli archivi delle Universitates dell’antica Provincia di Terra d’Otranto.

Programma:La parte introduttiva del corso sarà dedicata alla presentazione dei concetti di base della disci-plina, con cenni sulla storia degli archivi e sulla storia delle istituzioni; le lezioni successivesaranno invece volte ad indagare l’origine e lo sviluppo di alcuni specifici complessi archivisti-ci, dei quali verranno analizzate le principali tipologie documentarie. Nell’ambito del corso saranno inoltre tenuti incontri, lezioni, seminari e visite presso alcuniistituti di conservazione cittadini e di altre località, secondo un calendario da stabilire, chevedranno coinvolti docenti di altre università e funzionari dell’Amministrazione archivistica.Gli studenti che non hanno la possibilità di frequentare le lezioni dovranno integrare il pro-gramma esposto con una parte aggiuntiva, da concordare direttamente con il docente.

Bibliografia:un manuale a scelta tra i seguenti testi:1. P. CARUCCI, Le fonti archivistiche: ordinamento e inventariazione, Roma 1983.2. E. LODOLINI, Archivistica. Principi e problemi, Milano, Franco Angeli, 1985.3. A. ROMITI, Archivistica generale. Primi elementi. Modulo di base, Lucca, Civita editoriale, 2002.

La lettura e la comprensione dei seguenti testi e articoli:- P. CAMMAROSANO, Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte, Roma 1991.- G. CENCETTI, Inventario bibliografico e inventario archivistico, in ID., Scritti archivistici, Roma

1970, pp. 56-69.- G. CENCETTI, Sull’archivio come “universitas rerum”, in ID., Scritti archivistici, Roma 1970,

pp. 47-55.- C. PAVONE, Ma è poi tanto pacifico che l’archivio rispecchi l’istituto?, in Antologia di scritti

archivistici, a cura di R. Giuffrida, Roma 1985, pp. 437-441 (già in ‘Rassegna degli Archividi Stato’, XXX, 1970).

- P. D’ANGIOLINI - C. PAVONE, La Guida generale degli archivi di Stato italiani: un’esperienza incorso, in ‘Rassegna degli Archivi di Stato’, XXXII, 1972, pp. 285-305.

- P. D’ANGIOLINI - C. PAVONE, Gli archivi, in Storia d’Italia. I documenti, vol. V, tomo 2, Torino,Einaudi, 1973, pp. 1660-1691.

Inoltre è richiesta la conoscenza degli artt. 1-4, 18-45 del D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409.

Inizio delle lezioni e presentazione del corso nel II semestre (un avviso sarà preventivamenteesposto nella bacheca dell’Istituto).

Orario delle LezioniLunedì 18,00-20,00Martedì 09,00-11,00 (Aula da definire).

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Ricevimento studenti: Lunedì ore 17.00-18.00, Monastero degli Olivetani, stanza piano terre-no.

Calendario degli Esami:

Da definire

Recapiti del docente:studio: Monastero degli Olivetani, stanza piano terreno.tel. 0832-296773fax. 0832-296774E. mail: [email protected]

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ARTE DEI GIARDINIProf. Vincenzo Cazzato

Laurea Triennale3 C.F.U.

Le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani.Argomenti del Corso: Il giardino dall’Antico al Novecento, con particolare riferimento al giar-dino dal Rinascimento al Barocco. Momenti di storia del giardino in Puglia dal Cinque alNovecento.Sono previsti sopralluoghi di studio.

Per sostenere l’esame si richiede lo studio di parti di un volume o di più volumi di seguito indi-cati, a scelta dello studente e da concordare con il docente, unitamente agli appunti dallelezioni (in quanto l’esame verterà sugli argomenti del corso, in parte non affrontati nellabibliografia indicata). Può essere concordato anche un argomento monografico di approfondi-mento.L. Impelluso, Giardini, orti e labirinti, Dizionari dell’Arte Electa, Milano 2005.V. Cazzato, Ville e giardini italiani. I disegni di architetti e paesaggisti dell’American Academyin Rome, IPZS, Roma 2004.V. Cazzato (a cura di), La memoria, il tempo, la storia nel giardino italiano fra Otto eNovecento, IPZS, Roma 1999.F. Pizzoni, Il giardino arte e storia, Leonardo Arte, Elemond, Venezia 1997. M. Mosser, G. Teyssot, L’architettura dei giardini d’Occidente, Electa, Milano 1990.V. Cazzato, M. Fagiolo, M.A. Giusti, Lo specchio del Paradiso. Giardino e teatro dall’Antico alNovecento, Cinisello Balsamo 1997.V. Vercelloni, Atlante storico del giardino europeo, Jaka Book, Milano 1990.Sul giardino pugliese:V. Cazzato (a cura di), Paesaggi e sistemi di ville nel Salento (con la collab. di V. Basile e S.Politano), Congedo, Galatina 2006.V. Cazzato, A. Mantovano, Dispense sul giardino pugliese.

Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani, venerdì, ore 12-14.Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11.

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CHIMICA ANALITICA: CHIMICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIOProf. Giuseppe E. De Benedetto

Beni Archivistici, Librari, Mobili ed ArtisticiLaurea TriennaleCrediti: 6

Dipartimento e studio: Beni delle Arti e della Storia, Monastero Olivetani, stanza piano terra Laboratorio di restaurodel libro-analisi chimiche per i beni culturali, c/o Museo Provinciale, viale Gallipoli,28, Lecce

Obiettivi formativi:Conoscenza di struttura e proprietà della carta e delle metodologie chimiche di intervento

Programma:La struttura dell’atomo, gli elementi e la tavola periodica, legame ionico e legame covalente,La mole e il numero di Avogadro, Molecole, ioni e ioni poliatomici, le equazioni chimiche, lastechiometria, l’equilibrio chimico, l’equilibrio acido-base, il pHCenni di Chimica dei polimeri: polimeri naturali e di sintesi, struttura, preparazione (policon-densazione e poliaddizione) in soluzione e allo stato solido. Fibre naturali di origine vegetalee animale: macromolecole cellulosiche e proteiche.La cellulosa. Biosintesi della cellulosa. Micro e macrostruttura. Metodologie di estrazione epurificazione. Usi della cellulosa e suoi derivati.Sviluppi storici di metodologie preparative. Proprietà chimico-fisiche. Additivi: di processo,interni, funzionali. Morfologia e proprietà delle fibre. Trattamenti funzionali superficiali.Processi di alterazione e di degrado: meccanismi chimici e fisici. Influenza dei fattori ambien-tali e della composizione chimica nei processi di alterazione del supporto cartaceo, degli addi-tivi, dei leganti e dei pigmenti. Degradazione della cellulosa, acidificazione, invecchiamento,fotolisi, biodegradazione, inquinamento atmosferico. Tecniche di analisi e caratterizzazione.Metodologie di intervento: diagnosi dello stato di conservazione, procedure e prodotti per ilrecupero dei manufatti degradati e il trattamento conservativo.Esercitazioni di laboratorio: misura del pH, deacidificazione, sbiancamento conservativo,determinazione del tipo di fibra, determinazione dei gruppi ossidati

Testo:- Appunti dati dal docente a lezione;- M. Copedè, La carta e il suo degrado, Nardini Editore, Firenze, 1991.

Bibliografia di approfondimento:- D. Klemm ed al., Comprehensive Cellulose Chemistry, Vol. 1, Fundamentals and AnalyticalMethods, Wiley-VCH, 1998;- Historic textiles and paper materials, ed. Zeronian, ACS, 1986.

Modalità d’esame:Prova scritta finale (10 domande a risposta libera)

Orario:Mercoledì, giovedì, venerdì; primo semestre

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Calendario esami:http://www.restaurolibrario.unile.it/

Commissione:Proff. G. E. De Benedetto, L. Valli, F. Fanizzi, C. Malitesta, M.R. Guascito

Telefono ed e-mail: 0832296776/3616; [email protected]

Orario ricevimento:giovedì e venerdì 08.30-9.30

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CIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALEProf. Cosimo Pagliara

Beni Architettonici, Archeologici, Ambientali – ArcheologiciLaurea Triennale - II semestreC.F.U. 6

Argomento del corso: IAPIGI - MESSAPI - SALENTINI. PER UNA STORIA DELLE CIVILTÀ ANTICHENELLA PUGLIA MERIDIONALE.

Bibliografia di riferimento:M. LOMBARDO, I Messapi e la Messapia nelle fonti letterarie greche e latine, Galatina 1992.AA.VV. I Messapi, Atti del convegno Magna Grecia XXX, Napoli 1991.

Ricevimento studenti e laureandi ogni martedì: ore 11-13 c\o Dip.to Beni Culturali.

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CIVILTÀ BIZANTINAProf.ssa Antonella Parmeggiani

BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI (6 CFU)BENI MOBILI E ARTISTICI (6 CFU)

Laurea triennaleIl modulo di 6 crediti prevede una parte istituzionale ed una parte monografica. La parte isti-tuzionale è concepita per fornire agli studenti le basi per la comprensione degli avvenimenti edelle tematiche principali della storia della Civiltà Bizantina nel periodo dal IV al XV secolo. Laparte monografica prevede un breve ciclo di lezioni seminariali su Italo-greci e Umanesimo,finalizzate ad orientare gli studenti sui metodi e gli strumenti di interpretazione delle fontistoriche e storiografiche relative alla civiltà bizantina.

A) Parte istituzionaleIl concetto di Civiltà bizantina.Cronologia e dinastie imperiali.La fondazione di CostantinopoliL’Italia bizantina.L’ideologia imperiale e il cerimoniale di corteIl regno ostrogoto e l’esarcato.L’impero di Giustiniano.L’organizzazione tematica.Il Catepanato d’ItaliaLa presenza dei bizantini in Salento: la produzione librariaLe origini di Venezia.Il sistema fiscale e la legislazione agraria.Le città dell’Adriatico nella politica bizantina del XII secolo.I Paleologi.I turchi e la caduta di Costantinopoli.

Manuale consigliato:G. OSTROGORSKY, Storia dell’impero bizantino, Torino 1968 ed edizioni successive. OppureA. CARILE, Materiali di storia bizantina, Bologna 1994.

B) Corso monograficoSono previste lezioni di tipo seminariale (lettura ed interpretazione delle fonti) su Italo-grecie Umanesimo.

Testo di supporto:A. PERTUSI, Italo-greci e bizantini nello sviluppo della cultura italiana dell’Umanesimo, in«Vichiana», (1964), 292-308.

Durante le lezioni verranno fornite dispense agli studenti: cartine topografiche, traduzione difonti scritte, immagini. Si raccomanda la frequenza, tuttavia potranno essere concordati pro-grammi e testi di studio alternativi con gli studenti non frequentanti.

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DIPLOMATICAProf.ssa Angela Frascadore

Laurea Triennale12 CFUSecondo Semestre

Argomento del Corso:Il documento medioevale latino

Bibliografia:A. PRATESI, Genesi e forme del documento medievale, Jouvence, Roma 1979.

Si raccomanda vivamente la frequenza perché le lezioni saranno integrate da esercitazioni pra-tiche di lettura di documenti pubblici e privati medievali provenienti da varî repertorî. La rac-colta completa delle tavole esaminate durante il corso, ma non delle relative trascrizioni, saràdisponibile presso la portineria dell’ex Monastero degli Olivetani. Gli studenti sono invitati aprocurarsi tempestivamente copia del materiale didattico.

Inizio delle lezioni: 1 marzo 2007.Orario delle lezioni: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 13.00- 14.00. Eventualivariazioni saranno concordate con gli studenti

Aula: aula al pianterreno dell’ex monastero degli Olivetani.Laboratorio: orario da definire

Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni.

Calendario degli esami: da definire.

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ECOLOGIAProf. A. Basset

Programma:Introduzione allo studio dell’ecologia; tipi di approccio, livelli di organizzazione e limitiConcetti fondamentali sull’energia; sistemi termodinamici d’interesse per l’ecologia; processidi organicazione, decomposizione e riciclizzazione; tassi ed efficienze dei trasferimenti ener-geticiCicli biogeochimici, tipi di cicli, modello, casi particolari (acqua, azoto, carbonio, fosforo,zolfoL’ecosistema, componenti dell’ecosistema, tipi di ecosistema; la struttura trofica; catene ereti alimentari; le successioni ecologicheLa comunità biotica; ricchezza in specie e diversità; modelli di variazione della diversità;modelli di relazione tra n° di specie, n° di individui, dimensioni individuali ed area disponibi-le; interazioni tra specie: predazione, competizione, parassitismo, mutualismo; teoria dellanicchiaPopolazioni; demografia ed accrescimento di popolazione; k ed r strategiaStabilità e disturbo; tipi di stabilità; relazioni stabilità-produttività, stabilità-diversità; stabili-tà e disturbo; concetto di perturbazione e tipi di perturbazioni; teoria del disturbo interme-dio. Ecologia umana: teorie ecologiche applicate allo studio della dinamica, economia e storia dellepopolazioni umane.

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ESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALIProf.ssa Chiara Dagmar Flascassovitti

Anno accademico 2006-07

Ex monastero degli Olivetani, stanza 23, tel. 0832 296775

Beni Architettonici, Archeologici E Dell’ambienteBeni Archivistici E Librari(3 CFU)Argomento del Corso: Le fonti della storia medievaleSi intende fornire le informazioni fondamentali sulla articolazione complessiva dei testi scrit-ti prodotti nell’Italia medievale, in funzione dei diversi ambiti regionali, istituzionali e socialipresso i quali furono prodotti e tramandati.

Testi d’esame:P. CAMMAROSANO, Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte, Roma 1991,pp.39-95, 113-193, 205-258.

Inizio delle lezioni: giovedì 5 ottobre 2007

Orario delle lezioni: giovedì, venerdì ore 16-17, sabato ore 10-11

Aula: Olivetani, pianterreno

Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni, studio docente

Calendario degli esami: 31 gennaio 2007, 12 febbraio 2007, 18 giugno, 16 luglio 2007

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ETNOMUSICOLOGIAProf. Gianfranco Salvatore

Laurea TriennaleBeni Musicali, ordinamento 2005/2008, secondo annoBeni Musicali, ordinamento 2005/2007, terzo annoBeni dello Spettacolo, ordinamento 2006/2007

ARGOMENTO DEL CORSO: Musica, eros e magia nel tarantismo.

TESTI OBBLIGATORI:- G. Salvatore, Taranta Pizzica Tradizione. Eros e magia nel tarantismo (in preparazione).- Dispense (distribuite dal docente durante il corso).- Documenti audiovisivi mostrati e analizzati durante il corso.

TESTI INTEGRATIVI (facoltativi):Tullia Magrini (cur.), Universi sonori. Introduzione all’etnomusicologia, Einaudi PBE, Torino,2002 (in particolare i capitoli I, II, VII, VIII, IX, XI, XII XIII).Ch. Merriam, “Antropologia della musica”, Sellerio, Palermo, rist. 1990.E. De Martino (cur.), “Magia e civiltà”, Garzanti, Milano, rist. 1995.E. De Martino, “La terra del rimorso”, Il Saggiatore, Milano, rist. 1994.G. Rouget, “Musica e trance”, Einaudi, Torino, 1986.O. Franco/S. Zuffi, “Musica Maga. Teoresi e storia della meloterapia”, Erga, Genova, 1996.M. Agamennone (cur.), “Musiche tradizionali del Salento. Le registrazioni di Diego Carpitella edErnesto de Martino (1959, 1960)” (con due Cd), Squilibri, Roma, 2005.

E’ richiesta la conoscenza – testi e melodie - del repertorio tradizionale salentino, in partico-lare dei canti relativi alla festa, al ballo, al rito. Un’antologia appositamente compilata sarà adisposizione degli studenti presso il Laboratorio delle Musiche Popolari (“LA.M.PO”, Arnesano).

A corredo del corso si consiglia di seguire almeno un ciclo completo del Laboratorio delleMusiche Popolari (ogni ciclo prevede l’acquisizione di ulteriori 3 CFU).

Il corso prevede inoltre un seminario a cura del dott. Daniele Durante.

IMPORTANTE: Gli studenti non frequentanti, o che siano stati assenti per un terzo (o più) delleore di uno o più moduli, devono contattare il docente prima degli esami per concordare lettu-re e ascolti integrativi.

[email protected] informazioni su corsi, laboratori, orari, esami:[email protected] (dott. Gianpaolo Chiracò)

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ETRUSCOLOGIAProf. Gianluca Tagliamone

Corso di Laurea Triennale in Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente

C.F.U. 6

Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel primo semestre presso Palazzo Codacci Pisanelli.Argomenti del corso:

Introduzione all’Etruscologia1. Etruscologia e antichità italiche: ambiti di studio, prospettive di ricerca, strumenti di lavo-

ro.2. Storia della disciplina.3. L’etnogenesi degli Etruschi: rappresentazioni antiche e interpretazioni moderne.4. Alle origini degli Etruschi: la cultura villanoviana.5. Etruria: il quadro territoriale e ambientale.6. Forme e strutture dell’insediamento.7. Lo spazio del sacro: i caratteri fondamentali della religiosità etrusca, i luoghi di culto, le

divinità, le forme della devozione, l’Etrusca disciplina.8. Le necropoli: forme ideologiche e materiali del costume funerario.9. Società ed economia.10.Istituzioni e ordinamenti politici.11.Lingua e scrittura.

Aspetti della cultura artistica etrusca1. Per una definizione dell’arte etrusca: storia di un problema.2. Il mondo delle immagini: iconografia e iconologia.3. Aspetti della produzione artistica e artigianale: maestranze itineranti e botteghe locali.

L’organizzazione del lavoro.4. Importazioni, produzioni locali e circolazione dei beni.5. Per una periodizzazione dell’arte etrusca. Esperienze artistiche e artigianali di età villano-

viana, orientalizzante, arcaica, classica ed ellenistica.6. Il problema dell’”arte italica”.

Oltre agli appunti delle lezioni, per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi diseguito specificate:

G. CAMPOREALE, Gli Etruschi. Storia e civiltà, Utet, Torino 2000, pp. 11-206.G. BARTOLONI, Le origini e la diffusione della cultura villanoviana, in Gli Etruschi, catalogo dellamostra, a cura di M. TORELLI, Bompiani, Milano 2000, pp. 53-71.

Ai fini della preparazione dell’esame è, inoltre, vivamente consigliato l’utilizzo, come suppor-to iconografico, del volume Etruschi. L’arte, a cura di M. SPRENGER, G. BARTOLONI, M. HIRMER, JacaBook, Milano 1983. Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere, alla bibliografia giàcitata, anche lo studio delle parti dei volumi di seguito specificate:

G. CAMPOREALE, Gli Etruschi. Storia e civiltà, Utet, Torino 2000, pp. 223-234, 312-325, 391-397,432-440.

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Orario delle lezioni: lunedì, martedì, ore 10,00-12,00Calendario esami:Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì, ore 10,00-11,00, presso il Dip.to di BeniCulturali, via D. Birago, 64 (o da concordare, col docente, al termine delle lezioni).

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FILOLOGIA CLASSICA (C.F.U. 6 + 1)Prof.ssa Adele Filippo

Beni Musicali

L’insegnamento è mutuato da Letteratura teatrale greca

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FILOLOGIA DEL RESTAURO DEI SUPPORTI SONORIProf. Roberto Giuliano

Fonti sonore analogiche e digitali: tipologie, analisi, diagnosi, restauro, conservazione, fruizio-ne e valorizzazione. Questioni di filologia nelle fasi di restauro e riversamento dei documentisonori.Le esperienze internazionali e l'attività dell'International Association of Sound and AudiovisualArchives.Laboratorio di restauro dei supporti sonori.

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FONDAMENTI DI TEORIA MUSICALE (C.F.U. 3)Prof.ssa Mariacarla De Giorgi

Laurea triennaleI Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno presso l’Aula C1 del Codacci Pisanelli

Argomento del modulo: La tonalità e il suo linguaggio armonico nella composizione dei “Wiener Klassiker”.

Il corso si propone di guardare alla teoria come sapere normativo, puntellato da regole dive-nute poi per tradizione “canoniche”, inquadrando però la genesi e lo sviluppo dei principi fon-damentali del linguaggio tonale in una prospettiva storica ben precisa. In tal modo sarà possi-bile porre il linguaggio armonico-tonale nella più giusta collocazione, ossia non come assoluto,o più valido rispetto ad un altro, quanto piuttosto come espressione di un momento straordi-nario nell’evoluzione storica del linguaggio musicale, che tocca il suo culmine nella composi-zione dei cosidetti “Wiener Klassiker”.

Programma:

Per sostenere l’esame (scritto e orale) si richiede la conoscenza delle parti del volume di segui-to specificate:OTTO KÁROLYI, La grammatica della musica. Einaudi, Torino 1983, pp. 19-121LORIS AZZARONI, Canone infinito. Lineamenti di Teoria della Musica.Clueb, Bologna 2000.(Capitoli IV: Sistemi sonori di riferimento e VIII: La costruzione formale)

Per approfondire la conoscenza della forma-sonata si consiglia vivamente la lettura del seguen-te testo:CHARLES ROSEN, Le Forme-Sonata. Feltrinelli, Milano 1986, pp.18-35, 102-31.

Al programma verrà allegato anche un CD con brani scelti, descritti e analizzati durante il corsodelle lezioni.

Inizio delle lezioni: mercoledì 29 novembre 2006, ore 10.oo-12.oo, Aula C1 del CodacciPisanelli.

Orario delle lezioni: mercoledì, ore 10.oo –12.oo e giovedì, ore 10.oo-12.oo

Calendario esami: Il Test d’entrata si terrà il giorno 23 novembre 2006, ore 10.oo, pressol’Aula C1 del Codacci Pisanelli.

Ricevimento studenti: mercoledì, ore 12.oo –13.oo

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FONDAMENTI DI TEORIA MUSICALEProf.ssa Mariacarla De Giorgi

Si comunica agli studenti che l’esame scritto di Fondamenti di Teoria Musicale si terrà il gior-no 23 novembre 2006, ore 10.00, presso l’aula C1 del palazzo Codacci Pisanelli.

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GEOFISICA ARCHEOLOGICAProf.ssa Maria Teresa Carrozzo

Programma del corso

Generalità sulla geofisica applicata alla archeologia: scopi, possibilità offerte e limiti; parame-tri fisici misurabili. Modello di terra come risultato di indagini geofisiche, catastrofi naturali eciviltà del passato.Metodi di prospezioni geofisiche: gravimetrico, magnetico, elettrico, elettromagnetico, sismi-co e telerilevamento. Su ciascun metodo verranno dati: generalità, principi fisici di base, tec-niche di acquisizione in campagna e di elaborazione dati. Esempi ed applicazione dei metodigeofisici e della loro integrazione su siti archeologici di particolare interesse.

Il corso si svolgerà con lezioni cattedratiche ed esercitazioni in laboratorio.

Testi consigliati: saranno comunicati durante il corso

Propongo che collabori al corso il dott. Sergio Luigi Negri, ricercatore di geofisica applicataraggruppamento disciplinare Geo/11, presso la facoltà di scienze MM.FF.NN., Università diLecce.

Commissione d’esame proposta: Carrozzo M.T., Negri S. L., Leucci G.

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GEOGRAFIAProf.ssa Anna Trono

Laurea Triennale in Beni ArcheologiciM-GGR/01C.F.U. 3

Saranno esaminati e discussi i paradigmi più affermati della disciplina ponendo particolareattenzione allo studio della struttura ed interazione di due principali sistemi: il sistema ecolo-gico e il sistema spaziale. Le riflessioni teoriche saranno sostenute da esempi regionali. Interpretazione del paesaggio attraverso la lettura di una tavoletta dell ‘I.G.M. concordata conla docente.1. La rappresentazione dello spazio: la cartografia2. Lettura della tavoletta dell’I.G.M. ed interpretazione del paesaggio3. La sfida dello sviluppo sostenibile ed il degrado dell’ambiente e delle risorse4. Organizzazione degli spazi agricoli ed industriali5. Attività terziarie6. Lo sviluppo urbanoPer sostenere l’esame bisogna studiare alcune parti concordate con la docente del volume: P. Dagradi e C. Cencini, Compendio di Geografia Umana, Patron Ed. Bologna, 2003

Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con ladocente la lettura di altri testi.Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:A. Biancotti, Geografia Generale, Bompiani Ed., Milano,1991M. Dinucci, Geografia dello sviluppo umano, Zanichelli, Milano, 1999

Orario delle lezioni: II° semestre con orario da concordarsi

Calendario esami:

appello 18 gennaio appello 20 febbraio giugno appello 4 giugno, 18 giugno 19 luglio

Sessione recupero esami 25 settembre

Ricevimento studenti e laureandi:

Martedì ore 11-12Mercoledì ore 10-13Giovedì ore 14-16

I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari, previo appuntamento.

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GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICAProf.ssa Anna Trono

Laurea Triennale in Scienze dei Beni Mobili e ArtisticiM-GGR/02CFU 9Curriculum di operatore culturale

• Saranno sviluppati i concetti fondamentali della disciplina secondo una sintesi modernadella geografia economico-politica.

Lo studio della disciplina consentirà allo studente una conoscenza dell’ambiente, del territo-rio e dello spazio economico, fornendogli consapevolezza dei problemi del mondo contempo-raneo nell’interdipendenza di dei fattori di ordine economico, politico e sociale con quelli poli-tici e culturali e offrendogli l’opportunità di affrontare problemi di salvaguardia e conservazio-ne. Lo doterà, inoltre, di strumenti che gli permettano di fare impresa e diventare operatoreeconomico dei beni culturali/ambientali. Il riferimento a problemi dello sviluppo locale, in unapproccio che superi il descrittivismo e rafforzi la componente «volontaria» della disciplina,anche considerando le interconnessioni tra pensiero geografico e teorie economiche dello svi-luppo, consentirà di portare in primo piano il ruolo attivo della del geografo nelle scelte deci-sionali. Particolare attenzione sarà destinata all’ambiente ed alla centralità dei beni culturalinel concetto di territorio, alla loro valorizzazione e fruizione, considerandoli un’importanteoccasione di miglioramento dell’offerta turistica, incremento della domanda ed opportunità disviluppo locale. Nell’analisi delle politiche di intervento pubblico indirizzate alla valorizzazio-ne e tutela del patrimonio culturale pubblico e miglioramento dell’offerta e della qualità deiservizi culturali anche a fini turistici, sono previsti incontri seminariali con docenti di altrediscipline, specialisti ed autorità locali. Escursioni scientifiche e ricerche su campo, lavori digruppo e discussione dei temi trattati nelle lezioni frontali completeranno l’azione formativaprevista.

Per sostenere l’esame saranno oggetto di studio alcune parti, concordate con la docente, deiseguenti volumi: - S. Conti, G. Dematteis, C. Lanza, F. Nano, Geografia dell’economia mondiale, Torino, UTET

Libreria, 1999.- A. Segre, E. Dansero, Politiche per l’ambiente, Torino, UTET Libreria, 1999.- X. Greffe, La gestione del patrimonio culturale, Franco Angeli, Milano, edizione italiana a

cura di A. Mariotti, prefazione di Francesco Bandarin, 2003.- G. Candela, A.E. Scorcu, Economia delle Arti, Milano, Zanichelli, 2004, cap. 7.Gli studenti lavoratori potranno concordare il programma con la docente

Orario delle lezioni: II° semestre con orario da concordarsi

Calendario esami:appello 18 gennaio appello 20 febbraio giugno appello 4 giugno, 18 giugno 19 luglio

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Sessione recupero esami 25 settembre

Ricevimento studenti e laureandi:

Martedì ore 11-12Mercoledì ore 10-13Giovedì ore 14-16

I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari, previo appuntamento.

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INFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVIProf.ssa Angela Chirenti

PrerequisitiNozioni di archivistica

Nozioni di Informatica Generale: Hardware, Software, Reti di computersI database: Organizzazione dei dati.Modello concettuale, logico, fisico.Le funzionalità di un database: creazione, inserimento, aggiornamento, ricerca, importazione,esportazione.

La normativa di riferimentoLa firma digitaleIl Codice dell’Amministrazione DigitaleIl Sistema di Connettività PubblicaLa Posta Elettronica Certificata

Sistemi InformativiFormati digitaliCatalogazione e documentazione al computerTesti ed ipertestiLa preparazione di un documentoCome conservare ed utilizzare u documento informaticoImmagine e suono digitaleSistemi di acquisizione di immagini digitaliElaborazione di immaginiLa rete: applicazioni e ricercheGli standard per la descrizione archivisticaGli standard descrittivi: tipologie ed evoluzioneISAD – International Standard for archivial descriptionLo standard ISAAR – EAD

Sarà oggetto di studio una piattaforma applicativa tra CDS/ISIS, TITULUS, PAFLOW

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INFORMATICA APPLICATA: BENI ARCHEOLOGICIProf.ssa Grazia Semeraro

Laurea specialistica (6 CFU)

Data da: lunedi 2 Ottobre 2006Argomenti: GIS e ricerca archeologica: gestione dei dati di scavo e studio del territorio. Sezione applicativa: Progettazione e realizzazione di un sistema per la gestione di dati archeo-logici, attraverso l’impiego di un software GIS collegato ad un database relazionale.Testi: I riferimenti bibliografici saranno forniti nel corso delle lezioni.Letture individuali: Metodologie di catalogazione dei beni archeologici (a cura di F.D’Andria), Bact 1.1, Lecce – Bari 1997; F. D’ANDRIA, G. SEMERARO, Applicazioni GIS alla ricercaarcheologica. Modelli di formalizzazione dei dati, in I modelli nella ricerca archeologica, Ilruolo dell’informatica, Atti del Convegno di Roma Accademia dei Lincei 24-25 Novembre 2000,Roma, pp.77-105; G. Lock (ed.) Beyond the map. Archaeology and Spatial Technologies, IOSPress 2000; M. GILLINGS, D. MATTINGLY, J. VAN DALEN J., Geographical Information Systemsand Landscape Archaeology, Oxford 1999.

Orario lezioni: Lunedi, 16 -18 Laboratorio di Informatica della FacoltàMartedi, 16-18 “ “

Ricevimento studenti e laureandi: Lunedi ore 15-16; 18-19 Sede: Dipartimento di Beni Culturali, via D. Birago 64.

Esami

Giovedi, 11 Gennaio 2007, ore 9“ 01 Febbraio 2007, ore 9“ 22 Febbraio 2007, ore 9“ 21 Giugno 2007, ore 9“ 05 Luglio 2007, ore 9“ 19 Luglio 2007, ore 9“ 20 Settembre 2007,ore 9“ 24 Gennaio 2008, ore 9“ 14 Febbraio 2008, ore 9

Sede: Dipartimento di Beni Culturali, via D. Birago 64.

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ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTEANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE

Prof. Marco Tanzi

Laurea Triennale 9 C.F.U.

Il corso si articolerà in lezioni ed esercitazioni che verteranno sull’approccio e sul riconosci-mento dell’opera d’arte secondo le diverse prospettive metodologiche. Sono previste visitealle principali esposizioni in corso, a monumenti e musei. Si raccomanda la frequenza.Modulo unico: le lezioni si svolgeranno nel I semestre da lunedì a venerdì a settimane alterne.Argomento del modulo: la ricostruzione, tra documenti e monumenti, di una famiglia di arti-sti del Quattrocento

La ricostruzione di una famiglia di pittori tra opere d’arte e documenti d’archivio: i Bembo

Bibliografia:R. Longhi, “Me pinxit”. La restituzione di un trittico d’arte cremonese circa il 1460 (BonifacioBembo), in R. Longhi, “Me pinxit” e Quesiti caravaggeschi 1928- 1934, Opere complete, IV,Firenze 1968, pp. 57-66;M. Tanzi, Bembo (famiglia dei), in La Pittura in Lombardia. Il Quattrocento, Milano 1993, pp.442-443;M. Tanzi, Bonifacio Bembo massacrato (ovvero le disavventure della Storia dell’arte), in“Prospettiva”, 115-116, 2004, pp. 110-134.

I testi Sono a disposizione presso la Biblioteca del Dipartimento dei Beni delle Arti e della Storia

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LABORATORIO AUDIOVISIVOProf. Giuliano Capani

Laurea triennale

Programma d’esame

Elementi fondanti del cinema. Cinema e percezione visiva. Ubiquità dello sguardo cinemato-grafico. Dirigere lo sguardo dello spettatore. Inquadrature: piani e campi. Movimenti di came-ra: la de-localizzazione dello sguardo cinematografico. Composizione delle inquadrature. IProcessi di interazione nel cinema: apetti psicologici. Letteratura, teatro e cinema.L’impressione di realtà e le sinapsi neuronal.i Il cinema e il suo Corpus spiritualis. Fare o vederfare: i mirrors neurons. Processi di partecipazione dello spettacolo cinematografico. Cinema eComunicazione non verbale. Arte del comunicare e comunicazione artistica.Elementi costitutivi del film: l’ideazione, la scrittura scenica, le riprese e il montaggio. I ruoliproduttivi e artistici nel Cinema.

Il laboratorio si svolgerà attraverso lezioni ed esercitazioni pratiche. Gli studenti dovrannopresentare un loro cortometraggio.

Testi:Vincenzo Buccheri, Il film. Salla sceneggiatura alla distribuzione. Carocci editore, Roma, 2003Giuliano Capani, Magia del cinema. in corso di pubblicazione.

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LABORATORIO DI COSTUME E MODA (12 CFU)Dott.ssa Annalisa Pellegrino

Argomento del corso: Il linguaggio della moda, considerazioni psicosociologiche sull’abbiglia-mento. L’abbigliamento è parte integrante dell’esteriorità umana; articolandosi in formediverse (dall’uso di indumenti a quello di ornamenti, dalle pratiche di modificazione corporeaalla cosmesi), l’apparire non coincide certo con l’essere dell’individuo, ma è comunque espres-sione e parte della sua natura e della sua presenza nel mondo. Soprattutto nella società odier-na, che privilegia l’immagine, l’abbigliamento, inteso come sistema rigoroso di segni, acquistauna sua importanza simbolica come veicolo di significati molteplici. Il corso avrà quindi comeoggetto l’esame dell’abbigliamento sulla base di questa prospettiva, considerando soprattuttogli aspetti sociologici, antropologici e psicologici dell’esteriorità e quindi dell’abbigliamentoe della moda.

Modalità: lezioni frontali a partire dal secondo semestre. (Calendario e sede delle lezioni ver-ranno comunicati tempestivamente). Il corso verrà articolato in ore dedicate alla lezione verae propria ed altre a disposizione per approfondimenti degli argomenti trattati.

Descrizione dei contenuti:• Introduzione al dibattito e alle ricerche sulla moda tra sociologia e storiografia. • L’attenzione alla propria immagine: origini e funzioni del vestirsi e dell’abbigliarsi;• Le motivazioni psicoantropologiche del vestirsi e dell’abbigliarsi;• Moda e società: funzioni sociali dell’abbigliamento e sistema abbigliativo;• La moda come sistema istituzionale e “la moda della moda”.

Modalità d’esame:Al di là di una buona preparazione di base in storia del costume e della moda, è richiesta laconoscenza dei contenuti delle lezioni e lo studio dei volumi indicati nella bibliografia chesegue. Di alcuni di essi, durante il corso, verrà indicata una parte specifica da studiare.

Bibliografia:• appunti delle lezioni;• letture di approfondimento:

Bianca M., Psicologia dell’abbigliamento, Firenze, A. Pontecorboli, 1993;Squicciarino P., Il vestito parla. Considerazioni psicologiche sull’abbigliamento, Roma,Armando ed., 1996, 3 rist.;Calanca D., Storia sociale della moda, Milano, Mondatori, 2002;Kavamura Yuniya, La moda, Bologna, il Mulino, 2006;Cerini G., Grandi R. (a cura di), Moda: regole e rappresentazioni. Il cambiamento, il siste-ma, la comunicazione, Milano, Franco Angeli, 1995;Dorfless G., La moda della moda. I turbamenti dell’arte, Costa e Nolan, 1984; Ed. It.,Editori Associati srl, Ancona-Milano, 1999.

Bibliografia generale di riferimentoLEVY PISETZKY R., Il costume e la moda nella società italiana, Torino, Einaudi, 1995

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LABORATORIO DI INFORMATICA APPLICATA ALL’ARCHEOLOGIA (3 CFU) II semestre

Prof.ssa Grazia Semeraro

L’attività didattica prevede cicli di esercitazioni sui seguenti argomenti: 1) Nozioni di base; conoscenza dei sistemi operativi.2) I databases di tipo relazionale: esempio di progettazione e implementazione di una banca

dati per la catalogazione dei dati archeologici. 3) I sistemi GIS: conoscenza delle principali caratteristiche e funzioni. Esercitazioni su acqui-

sizione dati, georeferenziazione, elaborazione dati ed analisi spaziali.

ORARIOLunedi, ore 10-12; 15-18Martedi, ore 10-12; 15-18Mercoledì, ore 10-12

SEDE: Laboratorio Informatica della Facoltà - Palazzo Codacci Pisanelli

L’incontro con gli studenti per organizzare le attività di Laboratorio è fissato per Lunedì 5Marzo 2007, ore 10, presso il Laboratorio Informatica della Facoltà.

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LETTERATURA GRECA (C.F.U. 9)Prof.ssa Adele Filippo

Indirizzo dei Beni architettonici archeologici e dell’ambiente

Laurea Triennale

1° Modulo 3 CFULa storia letterariaUn manuale di storia letteraria a scelta tra i seguenti: L.E. Rossi, Letteratura greca, Firenze,Le Monnier, 1995; G.A. Privitera-R. Pretagostini, Storie e forme della Letteratura greca,Torino, Einaudi, 1997.Indice degli autori da studiare: Età arcaica. La poesia epica e didascalica: Omero, Esiodo. Lapoesia giambica: Archiloco, Ipponatte. La poesia elegiaca: Callino, Tirteo, Mimnermo, Solone.La lirica monodica: Saffo, Alceo, Anacreonte. La lirica corale: Stesicoro, Ibico, Simonide,Pindaro. La letteratura del V sec. La tragedia: Eschilo, Sofocle, Euripide. La commedia anti-ca: Aristofane. La storiografia: Erodoto, Tucidide. La letteratura del IV sec. Senofonte e glistorici minori. Gli Attidografi. L’oratoria: Lisia, Isocrate, Demostene. La commedia di mezzo ela commedia nuova: Menandro. La letteratura dell’età ellenistica. Il mimo: Eroda. La prosa:gli storici di Alessandro, la storiografia della prima età ellenistica, Polibio. La letteratura nel-l’età imperiale. La seconda sofistica: Dione di Prusa, Erode Attico, Filostrato. Plutarco. Ilromanzo. Storiografia e geografia: Diodoro Siculo, Nicola Damasceno, Dionigi di Alicarnasso,Appiano, Arriano, Cassio Dione, Erodiano, Zosimo, Strabone, Pausania. La letteratura ebraicae cristiana. Filone di Alessandria, Flavio Giuseppe.

2° Modulo 3 CFUCorso monografico: Immagini di Eros nella cultura grecaLettura, traduzione e commento di acuni brani tratti da Platone, Simposio, ediz. a scelta.G.Sissa, Eros tiranno. Sessualità e sensualità nel mondo antico, Editori Laterza 2003Si consiglia anche la lettura di: P. Veyne, I misteri del gineceo, Editori Laterza 2003

3° Modulo 3 CFUNozioni di linguaPer la preparazione linguistica si consiglia il testo di Prato-Catone, Grammatica Greca,Milella Lecce 1970 e, per un primo approccio con i lemmi greci, P. Janni, Il nostro greco quo-tidiano. I grecismi dei mass-media, Laterza 1994

Orario delle lezioni: Martedì 12-14; Giovedì 10-12; Venerdì 16-18

Calendario esami: 30 gennaio, 1 e 8 febbraio, 21 giugno, 12 e 26 luglio, 6 e 20 settembre

Ricevimento studenti e laureandi: Giovedì dalle 12 alle 13,30

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LETTERATURA ITALIANAProf. Marco Leone

Corsi di studio in:- Scienze dei Beni architettonici, archeologici e dell’ambiente (3 cfu)- Scienze dei Beni Archivistici, Librari e Mobili-Artistici (9 cfu)- Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo (9 cfu)

Gli studenti seguiranno il programma dei MODULI previsti per il loro indirizzo.

MODULO A (Introduttivo): Avviamento allo studio del testo letterario (3 crediti) – Scienze deiBeni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente; Scienze dei Beni Archivistici, Librari eMobili-Artistici; Scienze dei Beni Musicali e dello SpettacoloTesto base: L. Chines-C. Varotti, Che cos’è un testo letterario, Roma, Carocci, 2001.Per gli studenti del Corso di Studio in Scienze dei Beni architettonici, archeologici e dell’am-biente, una buona conoscenza della Storia della letteratura italiana dalle origini al primoNovecento (senza lo studio dei brani antologici).Testo consigliato: G. M. Anselmi, Profilo storico della letteratura italiana, Milano, Sansoni, 2005(solo alcuni capitoli, che saranno indicati nel corso delle lezioni).

MODULO B (Parte generale e Approfondimento, 6 crediti) – Scienze dei Beni Archivistici, Librarie Mobili-Artistici; Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo

Parte Generale: Analisi di testi letterari dal Duecento al Novecento – Conoscenza della storiadella letteratura italiana dalle origini al primo Novecento su un buon manuale (storia e testi),con particolare riferimento ai seguenti autori:Dante, Petrarca, Boccaccio, Poliziano, Ariosto, Machiavelli, Tasso, Marino, Metastasio, Goldoni,Parini, Alfieri, Foscolo, Leopardi, Manzoni, Verga, Pascoli, D’Annunzio, Pirandello, Svevo.

Approfondimento: Problemi e testimonianze della letteratura barocca in Italia Testo base: G. Rizzo, Le inquiete novità. Simboli, luoghi e polemiche d’età barocca, Bari,Palomar, 2006.

Inizio lezioni: Lunedì 2 ottobre 2006, ore 10,00Lezioni: Lunedì, martedì, mercoledì, ore 10,00-12.00Aula: Aula Magna – Pal. Codacci-PisanelliN. B.: Le indicazioni relative alla data d’inizio, al calendario e alla sede delle lezioni sono prov-visorie e soggette a variazioni (controllare la bacheca dell’Istituto di Letteratura italiana).

Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni presso l’Istituto di Letteratura Italiana (pal.Codacci Pisanelli)

Esami: venerdì 2 febbraio 2007, ore 8,30; venerdì 16 febbraio 2007, ore 8,30; mercoledì 28 feb-braio 2007, ore 8,30; venerdì 22 giugno 2007, ore 8,30; venerdì 6 luglio 2006, ore 8,30; vener-dì 20 luglio 2007, ore 16,00; venerdì 21 settembre 2007, ore 8,30; venerdì 28 settembre 2007,ore 8,30 (gli statini devono essere consegnati presso la portineria del Palazzo Codacci Pisanelli entro leore 12.00 del giorno precedente alla data di appello).

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LETTERATURA LATINA Prof.ssa Maria Antonietta Cervelliera

Laurea triennaleCorso di studi in beni architettonici, archeologici e dell’ambiente6 CFU

I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nell’Aula C2 del Palazzo “Codacci-Pisanelli”. Argomenti del modulo: I generi letterari della letteratura latina.II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nell’Aula C2 del Palazzo “Codacci-Pisanelli”:Argomenti del modulo: I trattati teorici antichi

BIBLIOGRAFIA:I ModuloPer sostenere l’esame bisogna studiare su un buon testo di letteratura latina, a livello univer-sitario, i generi letterari (si consiglia l’ excursus contenuto in G. GARBARINO, La letteraturalatina).II Modulo Il latino dell’Europa, a cura di C. SANTINI (testi per i beni culturali)http:// web.ltt.it/www-latino/morfosintassi/index-morfo.htm

Saranno svolte alcune esercitazioni nell’aula informatica per una sperimentazione didattica diapprendimento della lingua latina.

Per tutti gli altri riferimenti bibliografici: Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno utilizzare:oppure potranno concordare con la docente la lettura di altri testi sui seguenti argomenti(esemplificativi):Tecniche in Vitruvio, in Plinio e nel RinascimentoPetronio e la pittura

Orario delle lezioni: I modulo, II modulo e II modulo: lunedì, martedì, mercoledì, ore 11-13.Inizio delle lezioni: lunedì 24 settembre 2006.Calendario esami: mart. 16 genn. 2006; 6 febbr. 2006; 20 febbr. 2006; 19 giug. 2006; 10 lugl.2006; 18 sett. 2006Ricevimento studenti e laureandi: subito dopo le ore di lezione. Nel periodo in cui non si svol-gono lezioni ogni lunedì alle ore 10-12, presso la stanza 37/C, III piano, palazzo “Parlangeli”.

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LETTERATURA TEATRALE GRECA (C.F.U. 6)Prof.ssa Adele Filippo

Stamms

Laurea Triennale

1. Parte generale:G. Paduano, Il teatro antico. Guida alle opere, Laterza 2005

2. La commedia Lettura e commento di Aristofane, Tesmoforiazuse, ed. a scelta

Orario delle lezioni: Lunedì 17-19; Martedì 16-18

Calendario esami: 30 gennaio, 1 e 8 febbraio, 21 giugno, 12 e 26 luglio, 6 e 20 settembre

Ricevimento studenti e laureandi: Giovedì dalle 12 alle 13,30

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METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA Prof. F. D’Andria - 6 C.F.U.

Prof. G. Mastronuzzi - 3 C.F.U.

Corso di studio in Beni architettonici archeologici e dell’ambiente

Laurea triennale

Primo semestre

Metodologia e tecnica della ricerca archeologica – parte istituzionale I-II(Prof. F. D’Andria - 6 C.F.U.)Metodologia e tecnica della ricerca archeologica – parte istituzionale III(Prof. G. Mastronuzzi - 3 C.F.U.)

Parte istituzionale I-II (Prof. F. D’Andria - 6 C.F.U.): le lezioni (46 ore) si svolgeranno presso ilPalazzo Codacci-Pisanelli, aula B1. Argomento: Metodologia della ricerca archeologica.

Parte istituzionale III (Prof. G. Mastronuzzi - 3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno pressoil Palazzo Codacci-Pisanelli, aula B1. Argomento: Tecniche delle indagini archeologiche; metodi di datazione.

Per sostenere l’esame bisogna studiare i testi di seguito indicati:

Parte istituzionale I-II:C. RENFREW, Archeologia. Teoria, Metodi, Pratica, Zanichelli, Bologna 1995:capitolo 1, pp. 12-34, schede 1.5; 1.6;capitolo 2, pp. 35-54, scheda 2.1;capitolo 5, pp. 152-192, schede 5.4, 5.7;capitolo 8, pp. 274-310;capitolo 9, pp. 312-343, schede 9.1;capitolo 10, pp. 344-370;capitolo 12, pp. 415-443, schede 12.1, 12.2, 12.3;capitolo 13, pp. 448-455;capitolo 14, pp. 473-495.

Parte istituzionale III:A. GUIDI, I metodi della ricerca archeologica, Laterza, Roma–Bari 1994:

Cap. III - Il lavoro sul campo , pp. 16-49Cap. IV - Classificare, datare, inquadrare, pp. 51-88

Modalità dell’esame:La prova d’esame è orale nei primi quattro appelli immediatamente successivi allo svolgimen-to del corso. Negli altri appelli la prova d’esame è scritta.

Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con idocenti la lettura di altri testi.

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Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:PH. BARKER, Tecniche dello scavo archeologico, Milano 1981;A. CARANDINI, Storie dalla terra. Manuale dello scavo archeologico, Torino 1981;M. FORTE, Professione archeologo, Milano 1999;R. FRANCOVICH, D. MANACORDA, Dizionario di archeologia, Bari 2000;E. C. HARRIS, Principi di stratigrafia archeologica, Carocci, Urbino 2000.

Esercitazioni:Le esercitazioni in laboratorio, tenute dalla dott.ssa Valeria Melissano, saranno dedicate allatecnica dello scavo archeologico ed ai sistemi di schedatura e classificazione dei materiali rin-venuti nel corso delle campagne di scavo condotte dal Dipartimento di Beni Culturali (1 C.F.U.= 25 ore).

Gli studenti potranno partecipare nel corso dell’anno alle attività del Cantiere-scuola diArcheologia e del Laboratorio all’aperto di CAVALLINO, coordinate dal dott. C. Notario, perapprendere le tecniche di indagine sul terreno di scavo (1 CFU = 25 ore).

Orario delle lezioniSede Palazzo Codacci-Pisanelli, Aula B1:Lunedì: 8,00-10,00Martedì: 8,00-10,00Mercoledì: 8,00-10,00Inizio delle lezioni: 2 ottobre 2006

Esercitazioni in Laboratorio:Sede e orario da definire

Calendario esami orali:- 26 Gennaio 2007, ore 9.00- 9 Febbraio 2007, ore 9.00- 23 Febbraio 2007, ore 9.00- 15 Giugno 2007, ore 9.00

Calendario esami scritti:

- 29 Giugno 2007, ore 9.00- 20 Luglio 2007, ore 9.00- 14 Settembre 2007, ore 9.00- 28 Settembre 2007, ore 9.00

Sede esami: Dipartimento di Beni Culturali, via D. Birago 64, Lecce

Ricevimento studenti e laureandi: Prof. F. D’Andria:Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 – 18,30Prof. G. Mastronuzzi:Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 – 18,30

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MUSEOLOGIAProf. Massimiliano Rossi

Laurea TriennaleII semestre

A)-Corso di laurea in scienze dei beni mobili e artistici6 CFUCurriculum di operatore culturale e musealeII anno

B)-Corso di laurea in scienze dei beni architettonici, archeologici e dell’ambiente6 CFUII anno

Nelle lezioni frontali si intende presentare una campionatura esauriente della variegata feno-menologia del collezionismo europeo, centrata sui diversi tipi ambientali (tesoro, studiolo,antiquarium, galleria, Wunderkammer), dai prototipi medievali fino al costituirsi dei modernimusei nazionali, tra Sette e Ottocento. Lo sviluppo storico di una tale tipologia è indagatoattraverso le suggestioni culturali ispiratrici, le dinamiche di committenza, la funzione diinstrumentum regni, il ruolo operativo della raccolta nella formazione del linguaggio figurati-vo, la progressiva acquisizione della finalità documentaria mediante la produzione del catalo-go a stampa. La visita a istituzioni storiche così come a collezioni contemporanee intende offri-re una necessaria informazione sui moderni criteri museografici.

Bibliografia:Cristina De Benedictis, Per la storia del collezionismo italiano: fonti e documenti, seconda edi-zione con aggiornamento bibliografico, Firenze, Ponte alle Grazie, 1998.

Maria Cecilia Mazzi, In viaggio con le Muse. Spazi e modelli del museo, Firenze, Edifir, 2005.

Claudio Franzoni, “Rimembranze d’infinite cose”. Le collezioni rinascimentali di antichità, inMemoria dell’antico nell’arte italiana, a cura di Salvatore Settis, Tomo I, Torino, Einaudi, 1984,pp. 304-360.

Studio n. 24Monastero degli [email protected]

Per il particolare carattere specialistico della disciplina è consigliata la frequenza regolaredelle lezioni. A tutti coloro che non abbiano la possibilità di frequentare si raccomanda diconcordare il programma d’esame con il docente.

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NUMISMATICA GRECA E ROMANAProf. Aldo Siciliano

Scienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’AmbienteLaurea TriennaleC.F.U. 9

Programma per i frequentanti:

Argomenti: - L’oggetto della numismatica.- Le origini del denaro e della monetazione.- Tipi e leggende.- La fabbricazione delle monete.- Ritrovamenti di monete.- Tecniche numismatiche.- Gettoni, tessere, medaglie e oggetti affini.- La moneta delle poleis greche.- La moneta in Magna Grecia.- La moneta romana repubblicana e imperiale.- Le emissioni monetali della Messapia.- La moneta dal rinvenimento all’esposizione.

Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate:• Ph. GRIERSON, Introduzione alla Numismatica, Jouvence, Roma, 1983, pp. 11-22, 109-166,

184-266.• A. STAZIO, Moneta e scambi in Megale Hellas. Storia e civiltà della Magna Grecia, Garzanti

Scheiwiller, Milano, 1983, pp. 105-169. • G. GORINI, La moneta greca, e M. ASOLATI, “Servius rex primus signavit aes…”. Breve storia

della moneta a Roma, in Alle radici dell’euro. Quando la moneta fa la storia, catalogo dellamostra (Padova, 16 dicembre 2001 – 7 aprile 2002), Canova, Treviso, 2001, pp.11-75;

• A.SICILIANO, Le zecche della Messapia,in I Messapi, Atti del XXX Convegno di Studi sulla MagnaGrecia (Taranto-Lecce, 4-9 ottobre 1990), Taranto 1991, pp.224-254.

Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.

Le lezioni si svolgeranno nel corso del secondo semestreOrario delle lezioni:Laboratorio:Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì ore 16,00-17,00 presso il Dipartimento di BeniCulturali, via D. Birago, 64.

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ORGANOLOGIA E ICONOGRAFIA MUSICALEProf.ssa Daniela Castaldo

Laurea triennale9 CFU

Programma d’esame

1. modulo (6 CFU)Storia degli strumenti musicali dall’antichità al XVII secoloBibliografiaPer la parte relativa all’antichità classica: M. Stüve, Gli strumenti musicali dell’antica Grecia,in Grecia, Atti del Convegno Mittelfest 2001, Pisa 2001, pp. 55-65 (Vedi fotocopie).Per la parte relativa al Medioevo: Curt Sachs, Storia degli strumenti musicali, Milano,Mondadori, 1996 (trad. it. da The History of Musical Instruments, New York, Norton, 1940), pp.305-345.Per la parte relativa al Rinascimento e al Barocco: Curt Sachs, Storia degli strumenti musica-li, Milano, Mondadori, 1996 (trad. it. da The History of Musical Instruments, New York, Norton,1940), pp. 350-460); o, in alternativa, A. Bornstein, Gli strumenti musicali del Rinascimento,Padova 1987 (presente in “dispensa” e anche consultabile e scaricabile on line al seguente indi-rizzo internet: http://www.strumenti.bicinium.it).

2. modulo (3 CFU)Iconografia musicale: temi e problemiBibliografia T. SEEBASS, ‘Prospettive dell’ iconografia musicale. Considerazioni di un medievalista’, RivistaItaliana di Musicologia, XVIII (1983/1), pp. 67-86; F. GUIZZI, ‘Considerazioni preliminari sull’iconografia come fonte ausiliaria nella ricerca etno-musicologica’, Rivista Italiana di Musicologia, XVIII (1983/1), pp. 87-101;

Gli studenti non frequentanti concorderanno un programma con la docente.

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PALEOGRAFIA LATINAProf.ssa Angela Frascadore

Laurea Triennale12 CFUSecondo Semestre

Argomento del Corso:Evoluzione della scrittura latina dalle origini alla diffusione della stampa.

Bibliografia:A. PETRUCCI, Breve storia della scrittura latina, Il Bagatto, Roma 1992.

Si raccomanda vivamente la frequenza perché le lezioni saranno integrate da esercitazioni pra-tiche di lettura di testimonianze grafiche antiche e medievali provenienti da varî repertorî. Laraccolta completa delle tavole esaminate durante il corso, ma non delle relative trascrizioni,sarà disponibile presso la portineria dell’ex Monastero degli Olivetani.Gli studenti sono invita-ti a procurarsi tempestivamente copia del materiale didattico.Inizio delle lezioni: 1 marzo 2007.Orario delle lezioni: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 12.00-13.00. Eventualivariazioni saranno concordate con gli studenti.Aula: aula al pianterreno dell’ex monastero degli Olivetani.Laboratorio: orario da definire.Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni.Calendario degli esami: da definire.

Prof. Angela Frascadoreex monastero degli Olivetani, stanza n. 24tel. 0832/296785 - fax 0832/296792e-mail: [email protected]

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PALETNOLOGIAProf.ssa Elettra Ingravallo

Laurea triennale

Argomento del corsoAspetti metodologici dello studio delle società preistoriche e protostoriche.Il Quaternario: vicende paleo-climatiche e storia dell’uomo. Le culture umane nel corso delPleistocene. L’Olocene e la rivoluzione neolitica.

Letture da: Renfrew-Bahn, Archeologia, teoria, metodi, pratica, Zanichelli, 1994Broglio, Introduzione al paleolitico, Laterza, 1998AA.VV., Atlas du neolithique europeen, vol.2,1998Cazzella-Moscoloni, Popoli e civiltà dell’Italia antica, vol XI, 1992Pessina-Muscio (a cura di), La neolitizzazione tra Oriente e Occidente, 2000Peroni R., L’Italia alle soglie della storia, Laterza, 1996

Lezioni:Lunedì-martedì-mercoledì

Esami:I semestre:11 gennaio 200725 gennaio 200715 febbraio 2007

II semestre7 giugno 200726 giugno 2007

Esami recupero4 settembre 200727 settembre 2007

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PREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTEProf.ssa Isabella Caneva

Programma del corso

Laurea TriennaleCFU 9II semestre

Argomenti del corso: - Introduzione alla disciplina: specificità teorica, metodologica e territoriale.- Analisi dei processi di sviluppo economico e sociale dalle prime culture agricole del Levantealle più antiche organizzazioni statuali in Mesopotamia e nella valle del Nilo.- L’evoluzione degli aspetti funerari dal X al IV millennio a.C.

Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato:M. Frangipane, La nascita dello Stato nel Vicino Oriente, Bari, Laterza, 1996.

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PROTOSTORIA EUROPEAProf.ssa Anna Maria Bietti Sestieri

Laurea TriennaleII semestre

I modulo: Corso generale di protostoria(anche per la laurea specialistica)

L’archeologica della protostostoria: contenuti e metodi della ricerca

Fonti per la ricerca sulla protostoriaIl ruolo e i limiti dell’ uso delle fonti letterarie relative alla protostoriaLe fonti archeologiche: la ricognizione e la raccolta sistematica dei dati esistenti; La ricognizione territoriale; lo scavo; I risultati della ricerca sul terreno come base per la ricostruzione dei sistemi di organizzazio-ne socio-politica e territoriale

L’analisi dei datiLe analisi naturalistiche e fisico-chimiche per la ricostruzione dell’ambienteLe analisi antropologiche e le ricostruzioni demografiche e paleopatologicheLe analisi delle faune e delle risorse vegetaliLe analisi dei manufatti

L’analisi formale e funzionale dei manufattiLa classificazione tipologica come strumento di analisi contestuale e come indicatore di cro-nologia relativaIl metodo di classificazione dei materiali

Il quadro generale della protostoria italianaAmbiente e territorio in relazione agli sviluppi nel corso delle età dei metalliLa cronologia assolutaGli sviluppi fra Età del Bronzo e l Età del Ferro nella penisola e nelle isole

Testi consigliati:A.M. Bietti Sestieri, Protostoria - teoria e pratica. NIS-Carocci, Roma 1996

Da consultare: Atti delle Riunioni Scientifiche dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, con particolare

riferimento alle riunioni dedicate ai singoli territori regionaliM.Bernabò Brea, A.Cardarelli, M.Cremaschi, Le Terramare, Modena 1997G.L. Carancini, R.Peroni, L’età del Bronzo in Italia: per una cronologia della produzione metal-

lurgica, Ali&no Editrice, Perugia 1999D. Cocchi Genick (a cura di), L’età del bronzo recente in Italia, Camaiore 2000-Viareggio 2004.G.Bartoloni, F. Delpino (a cura di), Oriente e Occidente: metodi e discipline a confronto, PisaRoma 2005.

II modulo, sezione monografica:

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Una componente interregionale dell’Età del Ferro italiana: la cultura villanoviana Stato della questione: definizioni attuali del VillanovianoCronologia relativa e assolutaI precedenti della tarda Età del Bronzo e il problema della formazione delle facies villanovia-ne I gruppi villanoviani: Etruria, pianura padana, area umbro-marchigiana, CampaniaDati archeologici e storici sull’origine e sulle fasi più antiche della storia degli etruschi

Testi consigliati:G. Bartoloni, La cultura Villanoviana. All’inizio della storia etrusca. NIS-Carocci, Roma 1989.

Da consultare:M.Cristofani (a cura di), Civiltà degli Etruschi, Electa, Milano 1985.Rasenna, storia e civiltà degli Etruschi, Scheiwiller, Milano 1986.

Verrà fornita agli studenti una scelta di articoli di particolare rilevanza per gli argomenti trat-tati, che potranno essere riprodotti e utilizzati a integrazione della bibliografia di base.Per l’ammissione agli esami si richiede la partecipazione alle attività di laboratorio e la sceltadi un argomento specifico relativo alla sezione monografica del corso, per la preparazione diuna esercitazione scritta.

Inizio delle lezioni: giovedì 8 marzo 2007Orario delle lezioni: da concordare in base al numero degli studentiAula: da concordareRicevimento di studenti e laureandi: dopo le lezioni, giorno da concordareCalendario degli esami: 21 giugno, 12 luglio, 20 luglio, 14 settembre, 28 settembre. Le datedelle sessioni dell’inverno 2007 verranno comunicate successivamente.Recapito: Dipartimento di Beni Culturali, via Birago 64, Leccee-mail: [email protected]

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RILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHIProf.ssa Carla Maria Amici

Laurea TriennaleScienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente CFU 9

Principi fondamentali della tecnica edilizia nell’antichità, finalizzati alla lettura critica ed allacomprensione delle strutture monumentali. Analisi dettagliata delle procedure e dell’organiz-zazione del cantiere, delle metodologie costruttive degli edifici, dalle fondazioni alle copertu-re, con particolare riferimento all’ambito culturale dell’architettura greca e romana, maanche medioevale e rinascimentale.Caratteristiche dei materiali e dei moduli costruttivi più comunemente utilizzati, anche attra-verso l’esame di alcune fonti letterarie pertinenti, con particolare riferimento a Vitruvio,Plinio, Palladio, Leon Battista Alberti.Metodologia del rilievo diretto ed indiretto, sistemi computerizzati applicati all’elaborazionegrafica; modellazione solida in 3D.Per sostenere l’esame, è necessaria la partecipazione alle esercitazioni pratiche di rilievo, chesi effettueranno a Lecce nell’ambito di un monumento da stabilire.Testi consigliati

Per la tecnica edilizia ed i materiali da costruzione:J. P. ADAM, L’Arte di costruire presso i Romani, Milano 1988 e/oC.F. GIULIANI, L’edilizia nell’antichità, NIS, (Roma 1990) n.e. 2006 Per una sintesi di massima, da affrontare criticamente, sulle caratteristiche dell’architetturaromana e dell’architettura greca:G.R.H. WRIGHT, Ancient building technology. 1. Historical background. Leiden-Boston 2000,pp.89-128.

Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007Orario delle lezioni: mercoledì ore 14-16; giovedì ore 14.00-16.00; venerdì ore 14-16 Aula: C2 pal. Codacci-Pisanelli Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì e giovedì dopo la lezioneCalendario esami: 27 giugno; 11 luglio; 12 settembre; 27 settembre 2007– 24 gennaio; 13 feb-braio 2008.

Recapito: Dip.to Beni Culturali – via D.Birago 64 - LecceTel.: 0832/295533; indirizzo e-mail: [email protected]

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SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE (3/6 CFU)Prof. Davide Borrelli

ArgomentoObiettivo del corso è fornire un inquadramento generale dei principali modelli teorici relativiallo studio della comunicazione mediata da artefatti tecnologici.In particolare, il corso proporrà un’analisi accurata di alcuni casi di innovazione espressiva nelcampo dei media privilegiando l’approfondimento dei relativi aspetti socio-tecnici.

Testi d’esameD. Borrelli - J.D. Peters - L. Petullà, Il videofonino. Genesi e orizzonti del telefono con leimmagini, Roma, Meltemi, in corso di stampa;

Gli studenti della laurea specialistica dovranno integrare con:A. Abruzzese - D. Borrelli, L’industria culturale, Roma, Carocci, 2005

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STORIA CONTEMPORANEAProf.ssa M. Marcella Rizzo

Corsi triennali:Beni archivistici, librari e mobili-artistici (9 crediti)Beni musicali e dello spettacolo (9 crediti)I° semestre

L’impianto didattico si articola per moduli intorno a due tematiche centrali: una di carattereistituzionale-metodologico; l’altra monografica.Il programma prevede:Lo studio della Storia Contemporanea: questioni di metodo e di ricerca.

PARTE GENERALE: La civiltà contemporanea dal 1848 ai giorni nostri, con particolare riferimen-to alle seguenti problematiche:• Il Risorgimento italiano.• Le rivoluzioni del 1848.• L’Unità d’Italia.• L’Europa delle grandi potenze.• I nuovi mondi: Stati Uniti e Giappone.• Seconda rivoluzione industriale.• Imperialismo e colonialismo.• Stato e società nell’Italia post-unitaria.• Prima guerra mondiale.• Rivoluzione russa.• Dopoguerra e avvento del fascismo.• La Grande crisi: economia e società negli anni Trenta.• L’età dei totalitarismi.• Seconda guerra mondiale.• Il mondo diviso.• Decolonizzazione e Terzo mondo.• L’Italia dopo il fascismo.• Il mondo contemporaneo.

Manuale consigliato: G. SABBATUCCI –V. VIDOTTO: Manuale di Storia, 3, Il mondo contempora-neo dal 1848 a oggi, Ed. Laterza (2004).

Gli studenti frequentanti potranno sostenere l’esame parziale sul programma relativo allaparte generale: il 12 dicembre 2006.

C) CORSO MONOGRAFICO: L’Italia repubblicana. La fase costituente.Lettura consigliata: P. Scoppola, 25 Aprile. Liberazione, Torino,Einaudi, 1995

È previsto nel mese di ottobre lo svolgimento del modulo di Introduzione allo studio dei seco-li XIX e XX.Saranno organizzati seminari con l’insegnamento di Storia del Cinema sul tema Cinema e rico-struzione -L’Italia negli anni Cinquanta.

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LEZIONI: Le lezioni avranno inizio il 13 ottobre 2006 alle ore 8 e proseguiranno secondo ilseguente calendario: martedì (ore 8-9), mercoledì (ore 8-10), giovedì (ore 8-9), venerdì (ore8-9) presso l’Aula n. 5 dell’Istituto Sperimentale, viale Calasso n. 3.

ESAMI: 8 e 22 febbraio, 21 giugno, 5 e 19 luglio, 27 settembre 2007, ore 8,30.

RICEVIMENTO: giovedì e venerdì, ore 10, stanza n. 21 presso il Monastero degli Olivetani.

Indirizzo:Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età Contemporanea, Monastero degliOlivetani, stanza n. 21, viale S. Nicola.

Tel. 0832-296818e-mail [email protected]

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STORIA DELL’ARCHITETTURA: FONDAMENTIProf. Vincenzo Cazzato

Laurea Triennale6 C.F.U.

Le lezioni (46 ore) - in parte coincidenti con quelle di Storia dell’Architettura Moderna eContemporanea - si svolgeranno nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani.Argomenti del Corso: Lineamenti di base di storia dell’architettura; L’impiego e il significatodegli ordini architettonici dall’Antico al Barocco. I significati dell’architettura. I grandi monumenti della Storia dell’Architettura dal Rinascimento al Barocco. Sono previsti sopralluoghi di studio sul tema: Grammatica e sintassi nel Barocco Leccese .

Per sostenere l’esame si richiede lo studio, unitamente agli appunti dalle lezioni, di parti di unvolume o di più volumi di seguito indicati, a scelta dello studente e da concordare con il docen-te: Ch. Norberg-Schultz, Il significato dell’architettura occidentale, Electa, Milano 1994.B. Zevi, Saper vedere l’architettura, Edizioni di Comunità, Torino 2000.E. Forssman, Dorico, ionico, corinzio nell’architettura del Rinascimento, Laterza, Bari 1973.J. Summerson, Il linguaggio classico dell’architettura, Einaudi, Torino 1970.G. Hersey, Il significato nascosto dell’architettura classica, Bruno Mondadori, Milano 2001.S. Tuzi, Le colonne e il Tempio di Salomone: la storia, la leggenda, la fortuna, Gangemi, Roma2002.Su Architettura ed Esoterismo:M. Fagiolo, Architettura e massoneria. L’esoterismo della costruzione (con il coordinamentogenerale di V. Cazzato), Gangemi, Roma 2006.Sul Barocco Leccese:V. Cazzato, Il Barocco Leccese, collana “Itinerari d’arte”, Laterza, Bari 2003.

Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani, giovedì e venerdì, ore 14-16. Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11.

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STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALEProf. Vittorio Farella

Corso dei Beni mobili e artistici6 C.F.U.

Argomento del corsoAspetti e tipologie edilizie dell’architettura romanica nell’Italia meridionale.Il corso si propone di esaminare gli aspetti fondamentali dell’architettura monumentale tra XIe XIII secolo, soffermandosi a considerare le tecniche edilizie, le diverse soluzioni strutturali,le teorie estetiche medievali, le tipologie ricorrenti: in particolare quella benedettino-clunia-cense, quella benedettino-cassinese, quella delle chiese di pellegrinaggio, quella puglieseidentificabile nella basilica di San Nicola a Bari.La lettura critica dei monumenti tenderà da una parte ad individuare le forme autoctone, dal-l’altra a verificare se e in quale misura nella formazione del Romanico nell’Italia meridionalesiano stati determinanti gli apporti della cultura d’oltralpe o di quella orientale.

Testi da consultareR.Bonelli, C. Bozzoni, V. Franchetti Pardo, Storia dell’architettura medievale, Bari 1997 (laparte riguardante il Romanico nella penisola italica).P. Belli D’Elia, Puglia romanica, Milano 2003.M. D’Onofrio – V. Pace, La Campania (Italia romanica), Milano 1981.Ulteriori e specifiche indicazioni bibliografiche potranno essere suggerite durante le lezioni ecomunque rese note in bacheca alla fine del corso.

Parte generaleLineamenti dell’architettura in Italia dal periodo tardo-antico a quello gotico (da prepararsi suun buon manuale di Storia dell’arte).

Recapito docenteMonastero degli Olivetani, stanza n. 26Tel. 0832 296784E-mail [email protected]

Ricevimento studentiMartedì e Giovedì, dopo le lezioni

Calendario delle lezioniInizio delle lezioni: Martedì 3 Ottobre 2006, ore 10 (aula al piano terra del Monastero degliOlivetani).Orario delle lezioni: Martedì h. 10-12Giovedì h. 10-12

Sopralluoghi di studio: Sabato (orario da concordare con gli studenti).

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STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEAProf. Vincenzo Cazzato

Laurea Triennale6 C.F.U

Le lezioni (46 ore) - in parte coincidenti con quelle di Storia dell’Architettura: Fondamenti - sisvolgeranno nel secondo semestre presso il plesso degli Olivetani.Argomenti del Corso: L’impiego e il significato degli ordini architettonici dall’Antico alBarocco. I significati dell’architettura.I grandi temi della Storia dell’Architettura dal Rinascimento all’Ottocento.Sono previsti sopralluoghi di studio sul tema: Grammatica e sintassi nel Barocco Leccese .

Per sostenere l’esame si richiede lo studio - unitamente agli appunti dalle lezioni - di parti diun volume o di più volumi di seguito indicati, a scelta dello studente e da concordare con ildocente: C. Bertelli, G. Briganti, A. Giuliano, Storia dell’arte italiana, Mondadori, Milano 1992, voll. II-III-IV (le parti generali e quelle relative alla storia dell’architettura).B. Jestaz, Il Rinascimento dell’architettura da Brunelleschi a Palladio, Universale Electa-Gallimard 1995.R. Wittkower, Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo, Einaudi, Torino 1994.W. Lotz, Architettura in Italia 1500-1600, Rizzoli, Milano 1997.D. Del Pesco, L’architettura del Seicento, Utet, Torino 1998 (i capitoli sul Barocco romano, pie-montese, napoletano, leccese, siciliano).R. Wittkower, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Einaudi, Torino 1993.L. Benevolo, Storia dell’architettura moderna, Laterza, Bari 1984.L. Patetta, Storia dell’architettura: antologia critica, Milano 1996Su Architettura ed Esoterismo:M. Fagiolo, Architettura e massoneria. L’esoterismo della costruzione (con il coordinamentogenerale di V. Cazzato), Gangemi, Roma 2006.Sul Barocco Leccese:V. Cazzato, Il Barocco Leccese, collana “Itinerari d’arte”, Laterza, Bari 2003.

Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani, giovedì e venerdì, ore 14-16.Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11.

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STORIA DELL’ARTE MEDIEVALEProf.ssa Grazia Marina Falla

Scienze dei Beni Mobili e ArtisticiScienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’AmbienteLaurea TriennaleCFU 9

“Lineamenti di Storia dell’Arte Medievale dal Tardoantico al concorso del 1401”.Nel corso delle lezioni saranno approfondite tematiche legate alla cultura artistica delMezzogiorno medievale.

Testi d’esameManuale consigliato: P. De Vecchi – E. Cerchiari, I Tempi dell’Arte. Dalla Preistoria al Medioevo,Milano Bompiani 2004, da p. 159 alla fine; da Enciclopedia dell’Arte Medievale, voci,“Altavilla”, vol. I, pp. 444-58; “Napoli”,vol. VIII, pp. 627-42; “Palermo”, vol. IX, pp. 108-24.

Inizio delle lezioni: lunedì 12 marzo 2007, h. 17:00, aula SP5 (Sperimentale Tabacchi). Le lezio-ni si terranno nella stessa aula secondo il seguente orario: lunedì ore 17:00-19:00; martedì ore10:00-12:00; mercoledì ore 12:00-14:00.

Orario ricevimento studenti e laureandi: martedì, ore 15:00-19:30, presso il Monastero degliOlivetani, studio 23; tel. 0833-296775, cell. 335-5275102.

Calendario degli esami: martedì 12 giugno 2007, ore 8:30; giovedì 28 giugno 2007, ore 8:30;mercoledì 11 luglio 2007, ore 8:30; 11 martedì settembre 2007, ore 8:30; 25 martedì settem-bre, ore 12:00.

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STORIA DELL’ARTE MEDIEVALEProf.ssa Grazia Marina Falla

Prof.ssa Lucinia Speciale

Scienze dei Beni Mobili ed ArtisticiScienze dei Beni Archivistici e LibrariLaurea triennaleCFU 6+3

I e II modulo (6CFU) Lineamenti di Storia dell’Arte medievale: dal Tardoantico al concorso del1401. Nel corso delle lezioni saranno approfonditi argomenti relativi alla storia dell’arte delMezzogiorno medievale.Testi d’esame: P.De Vecchi-E.Cerchiari, I tempi dell’arte. Dalla Preistoria al Medioevo, MilanoBompiani 2004, I volume, da p. 159 alla fine.Inizio lezioni: lunedì 5 marzo 2007 ore 17. Orario delle lezioni: lunedì ore 17-19, martedì ore10-12, mercoledì ore 12-14. Le lezioni si terranno nell’aula SP5.Ricevimento studenti e laureandi: martedì ore 15-19,30.

III Modulo (3CFU) Lineamenti di Storia del libro illustrato. Dalla Tarda Antichità all’avvento dellibro a stampa.Testi d’esame: A. Putaturo Donati Murano, A. Perriccioli Saggese (a cura di), La miniatura inItalia. Dal Tardoantico al Trecento, con riferimenti al medio oriente e all’Occidente latino,Napoli-Città del Vaticano 2005, capitoli I, III, IV (pp. 94-130), V (pp. 132-140; 145-155; 177-246). Inizio lezioni: giovedì 3 maggio 2007, h. 15. Orario delle lezioni giovedì h. 15-17, venerdì 15 –17, sabato 9-11. Le lezioni si terranno pressol’aula C2 del Palazzo Codacci Pisanelli.Ricevimento studenti e laureandi: venerdì h. 9-12.30.

Appelli d’esame: martedì 12 giugno 2007, ore 12; giovedì 28 giugno 2007, ore 9,30; venerdì 13luglio, ore 8,30. mercoledì 12 settembre 2007, ore 12, venerdì 28 settembre, ore 12.

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STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA Prof. Paolo Peri

Laurea Triennale STAMMS C.F.U. 6

Argomento del modulo primo: dal costume del XII secolo a quello del XVII secoloArgomento del modulo secondo: dalla moda del XVIII secolo a quella del XX secolo

PRIMO MODULO. BIBLIOGRAFIAC. GIORGETTI, Manuale di Storia del Costume e della Moda, De Agostini Milano, 2002, pp. 132-219 (comprese le numerosissime immagini).

SECONDO MODULO. BIGLIOGRAFIAC. GIORGETTI, Manuale di Storia del Costume e della Moda, De Agostini Milano, 2002, pp. 220-454 (comprese le numerosissime immagini).E. MORINI, Storia della moda. XVIII-XX secolo, Skira editore Milano, 2000

Bibliografia consigliata:V. CADELUPPI, Che cos’è la moda, Carocci Editore Roma, 2002

Orario delle lezioni PRIMO MODULO: mercoledì 18 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17Giovedì 19 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17.Mercoledì 25 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17.Giovedì 26 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17.

Orario delle lezioni SECONDO MODULO: Mercoledì 15 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17Giovedì 16 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17.Mercoledì 22 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17Giovedì 23 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17.

E’ caldamente consigliata la frequenza.Per ottenere una buona riuscita del corso e rispondere agli obiettivi didattici deve essererispettato l’orario sopra riportato.

Indirizzo: Monastero degli Olivetani, Lecce

Calendario esami: verrà comunicato durante le lezioni

Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni.

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STORIA DELLA CRITICA D’ARTEProf. Massimiliano Rossi

Corso di laurea triennale in scienze dei beni mobili e artistici6 CFUII semestre

L’insegnamento si caratterizza da un lato per l’ampiezza dell’arco cronologico considerato,dall’antichità al XVIII secolo, dall’altro per la possibilità di mettere in evidenza specifiche pro-blematiche storiche, scalate nel tempo (fortuna degli archetipi testuali classici, discorso sul-l’arte e discorso sulle immagini, codici propri alla letteratura artistica, costituirsi di un siste-ma di “generi” specifici, pervasività dell’ecfrasi e della riflessione estetica al di là della trat-tatistica specializzata). Vista la complessità delle tematiche in oggetto, si preferisce imposta-re in modo tradizionale l’attività didattica, esaurendola nelle sole lezioni frontali, destinatealla lettura e al commento dei testi fondamentali: Plinio, Alberti, Vasari, Lanzi, etc.

Bibliografia:Julius von Schlosser, La letteratura artistica. Manuale delle fonti della storia dell’arte moder-na, Firenze, La Nuova Italia Scientifica, 1996.

Michael Baxandall, Giotto e gli umanisti. Gli umanisti osservatori della pittura in Italia e la sco-perta della composizione pittorica 1350 - 1450, Milano, Jaca Book, 1994.

Studio n. 24Monastero degli [email protected]

Per il particolare carattere specialistico della disciplina è consigliata la frequenza regolaredelle lezioni. A tutti coloro che non abbiano la possibilità di frequentare si raccomanda di con-cordare il programma d’esame con il docente.

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STORIA DELLA MUSICA DELL’OTTOCENTO E NOVECENTO (CFU 6)Prof. Alessandro Macchia

Laurea triennale

Argomento del corso:Musica e guerra nel XIX e nel XX secolo: da Beethoven a Britten.

Testo:Alessandro Macchia, Tombeaux. Epicedi per le Grandi Guerre, Ricordi/Accademia Nazionale diSanta Cecilia, Milano/Roma, 2005.

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STORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE E RINASCIMENTALE Prof. Marco Gozzi

Laurea TriennaleC.F.U. 9Curriculum BENI MUSICALI

Modulo unico (9 C.F.U.)Le lezioni (69 ore) si svolgeranno presso l’aula C1 del Palazzo Codacci-Pisanelli.

Momenti e forme della storia musicale colta dai primordi cristiani al 1600: studio di singolecomposizioni del periodo medievale e rinascimentale, con breve analisi, inquadramento stori-co e audizione degli esempi.Ciascun candidato dovrà cantare e/o suonare all’esame una composizione medievale o rinasci-mentale tra dieci scelte e concordate con il docente.

Bibliografia e discografiaFotocopie distribuite durante il corsoIncisioni discografiche ascoltate durante il corsoLa musica nella storia, a cura di Pietro Mioli, Bologna, Calderini, 1997, pp. 75-340

Orario delle lezioni: Lunedì, Martedì e Mercoledì, 14-16Calendario esami: date da stabilire in base al calendario della FacoltàRicevimento studenti e laureandi: dopo ogni lezione e previo appuntamento in altri orari

Email: [email protected]

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STORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE Prof. Francesco Abbate

Laurea triennale

Modulo medievale: Arnolfo di Cambio, due mostre a confronto.Testi base i cataloghi delle mostre di Arnolfo a Perugia e a Firenze, 2006.

Modulo moderno: La scultura del Settecento nell’Italia meridionaleTesto base: T. Fittipaldi, La scultura napoletana del Settecento.(Altra eventuale bibliografia sarà fornita durante il corso).

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STORIA DELL’URBANISTICAProf. Alessandro Ippoliti

Laurea TriennaleCorso di Laurea in Beni Mobili e Artistici6 C.F.U.

I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (24 ore) si svolgeranno nel II semestre. Argomento del modulo: il corso di Storia dell’Urbanistica intende studiare diacronicamente lacittà italiana, l’evoluzione e le trasformazioni più emblematiche dello spazio urbano dalmedioevo all’età moderna, con riferimenti alla cultura classica, attraverso la lettura dei con-testi e delle architetture come momento di convergenza di azioni e fenomeni che hanno unadimensione sociale, economica e politica. La città, dunque, luogo di conoscenza della culturae della mentalità di un periodo storico.

II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (24 ore) si svolgeranno nel II semestre. Il modulo nell’affrontare i temi della nascita della disciplina dell’Urbanistica e della valoriz-zazione e conservazione del tessuto preesistente nell’ambito del dibattito scientifico matura-to sulla salvaguardia dei centri storici, approfondirà lo studio di alcune città europee.

Testi d’esame:I ModuloD. CALABI, Storia della città, L’età moderna, Marsilio, Venezia 2001.II ModuloD. CALABI, Storia dell’urbanistica europea. Questioni, strumenti, casi esemplari, Mondatori,Torino 2000.

Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:A. GROHMANN, La città medievale, Laterza, Roma-Bari 2003.G. ZUCCONI, La città dell’Ottocento, Laterza, Bari 2001.

Orario delle lezioni: da definireCalendario esami: da definireRicevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni

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STORIA DELLE PRODUZIONI RADIO-TELEVISIVE (6 CFU)Prof.ssa Ida Mastromarino

Cenni storici sulla nascita della radio e della televisione. Il sistema dei media. Servizio pubblico e tv commerciale.Tecniche del linguaggio radiofonico e televisivo.Teorie e pratiche della produzione televisiva. Generi e format, commistioni tra informazione e intrattenimento. Il sistema di rilevazione degli ascolti (Auditel). Il pubblico e il piacere della serialità.

Il programma sarà svolto attraverso lezioni frontali, visione e analisi alla moviola di video,sperimentazioni di generi tv con riprese, visite ad emittenti locali.

BIBLIOGRAFIA

Parte generaleEnrico Menduni, “I linguaggi della radio e della televisione- Teorie e tecniche”, ed. Laterza(Bari, 2005)

Dispensa Giovanni Archibugi “Uomini e paghe della tv”, “Il Contemporaneo”,1958,n.4, pp105-106, 109-113; Giovanni Archibugi “Televisione”, “Il Contemporaneo”, 1958,n.7-8,p.183; Elemire Zolla“Industria e letteratura”, “Nuovi argomenti”, 1957, n.3, pp.52-55; Angelo D’Alessandro“TV:arte del movimento mimico”, “Lo spettacolo televisivo”, Roma, Edizioni dell’Ateneo,1957, pp.307, 309-310, 312-319.Articoli estratti da: Francesco Pinto, “Intellettuali e tv negli anni ‘50”, ed.Savelli Roma, 1977

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STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHEProf. Raffaele Casciaro

Programma del corso Questo insegnamento si propone di sviluppare nello studente la capacità di riconoscere i mate-riali e i procedimenti esecutivi delle opere d’arte, insieme all’attitudine a considerare gliaspetti tecnici come essenziali per formulare il giudizio storico sui manufatti artistici. Si ritiene pertanto imprescindibile la conoscenza di un ampio repertorio di immagini, che ver-ranno indicate durante il corso, oltre alla conoscenza diretta delle opere attraverso appositevisite guidate.

I moduloParte generale: profilo storico delle principali tecniche artistiche dal Medioevo all’età barocca

Il primo modulo si occuperà dei rapporti tra arti a partire dal Medioevo, l’epoca del trionfo del-l’oreficeria e delle arti suntuarie. Le officine degli orafi erano spesso i luoghi dove avveniva laformazione dei migliori maestri, esperti nelle tecniche più raffinate, e quindi anche il luogodella ricerca e dell’innovazione. Nella tradizione delle botteghe artistiche l’esecuzione dell’opera d’arte non era quasi mai ilfrutto isolato del genio creatore ma comportava lunghe fasi preparatorie. Allestire una botte-ga significava sottostare agli statuti corporativi, attrezzarsi di strumenti idonei e procacciarsiil materiale col quale lavorare, spesso raro e costoso. Schizzi, bozzetti, modelli mettevano apunto le forme, che poi venivano trasferite sui materiali prescelti, attraverso il riporto dellemisure, o con appositi cartoni. La finitura delle opere era spesso ancora più lunga e laboriosa:lucidature, trattamenti di superficie, dorature, verniciature erano essenziali, così come l’alle-stimento: basamenti, palchi, cornici, nicchie, baldacchini.Ampio spazio sarà dedicato alla delle arti pittoriche e ai loro supporti (intonaci, tavole, tele,pergamena, carta), allo studio dei pigmenti, delle modalità esecutive e dei relativi cambia-menti avvenuti nel corso dei secoli, con cenni ai problemi conservativi.

II modulo La statuaria barocca tra Napoli e la Puglia: marmo, legno, cartapesta e metalli Dai grandi esempi della Napoli di Fanzago e Sanmartino alla diffusione in Puglia dei modelli.Questo modulo permetterà di affrontare il tema del dialogo tra le diverse tecniche scultoreenel ricorso a modelli comuni, con riferimenti alle arti decorative, dai commessi marmorei agliargenti, dalla ceramica all’ebanisteria. Numerosi esempi verranno scelti nel patrimonio stori-co-artistico di Lecce e del Salento, con apposite visite guidate ed esercitazioni in laboratori ebotteghe artigiane.

Programma d’esame (6 crediti):

E’ richiesta la conoscenza degli argomenti e delle opere trattati nelle lezioni, attraverso il rico-noscimento delle immagini analizzate durante il corso. Importanza primaria verrà attribuitaalle ricognizioni delle opere in situ, attraverso apposite visite guidate.Sono richieste inoltre le seguenti letture:

- Brani scelti da: C. CENNINI, Il libro dell’arte, a cura di F. Frezzato, Vicenza, Neri Pozza, 2002(i capitoli verranno letti e commentati durante le lezioni)

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- Introduzione a: L. B. ALBERTI, De Statua, ed. a cura di M. Collareta, Livorno, Sillabe

- R. PANICHI, La tecnica dell’arte negli scritti di Giorgio Vasari, Firenze, Alinea, 1991 (solo laparte relativa all’introduzione alle “Vite”)

- F. NEGRI ARNOLDI, Il mestiere dell’arte: introduzione alla storia delle tecniche artistiche,Napoli, Paparo, 2001.

Ulteriore documentazione, sotto forma di fotocopie, dispense, immagini su supporto digitale,verrà fornita durante il corso.

Gli argomenti trattati a lezione possono essere ripresi e/o verificati sul seguente testo.-Le tecniche artistiche a cura di C. MALTESE, Milano, Mursia, 1973, cap. 1, La scultura, pp. 10-62; cap. 10; cap. 3, Lavorazione delle terre, pp. 85-134; cap. 5, Lavorazione dei metalli, pp.173-199; cap. 6, Smalti, pp. 203-209; cap. 10, Incisione e stampa, pp. 259-306; cap. 11,Pittura, pp. 309-358; appendici: 1, L’organizzazione dell’immagine nella figurazione piana: letecniche prospettiche. pp. 455-494.Data la scarsezza del materiale illustrativo su questo volume, occorrerà comunque prenderevisione delle immagini analizzate durante il corso.

Un discreto repertorio di immagini relative alle tecniche artistiche si trova su: - A. FUGA, Tecniche e materiali delle arti, collana “I Dizionari dell’Arte”; Milano, Electa, 2004.

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STORIA DELLE TRADIZIONI POPOLARIProf.ssa Anna Merendino

Laurea triennaleBeni musicali6 CFU

1° modulo 3 CFU Le ricerche in Italia sulla musica popolare dalla fine del Settecento alla metà dell’Ottocento.Primi approfondimenti negli interessi di musica popolare tra il 1860 e il 1890. Il folklore musi-cale della fase positivistica. Le ricerche etnomusicologiche tra l’attardamento teorico e l’av-vio della ricerca sul campo.

Bibliografia:Alberto M. Cirese, Cultura egemonica e culture subalterne. Rassegna degli studi sul mondopopolare tradizionale, Palermo, Palumbo 1996: Gli studi demologici in Italia: sviluppi interni econtatti europei, pp.121- 224.

2° modulo 3 CFU Il concetto antropologico di cultura. Tradizione e innovazione. Le tradizioni popolari nellasocietà contemporanea. Folklore e cultura di massa. Le tradizioni di seconda mano: i folklori-smi.

Bibliografia:R. Schenda, Folklore e cultura di massa, pp.73-88; R. Bauman, La ricerca sul campo in ambitofolklorico nelle sue relazioni contestuali, pp.99-109; G.Lenclud, La tradizione non è più quel-la d’un tempo, pp.123-134; E. Dettmer, Folklorismo in Newfoundland, pp.135-144; K.Kostlin,Prospettive per l’etnologia europea, pp.167-186, nel vol. Oltre il Folklore. Tradizioni popolarie antropologia nella società contemporanea, a cura di Pietro Clemente e Fabio Mugnaini,Roma, Carocci, 2001.

Recapiti:Sede di Arnesano tel.0832/325324e-mail [email protected]

Per ogni altra informazione relativa all’inizio lezioni, il relativo orario, l’aula e il calendariodegli esami consultare il sito di facoltà <http://bbcc.unile.it> e gli avvisi in bacheca.

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STORIA E CRITICA DEL CINEMA (C.F.U. 6)Prof. Massimo Causo

ARGOMENTI TRATTATIIl corso fornisce lineamenti generali di Storia del Cinema dalle origini ai giorni nostri, analiz-zando in una prospettiva critica i principali autori e i più significativi movimenti che ne hannocaratterizzato l’evoluzione. Il corso verte in particolare sui seguenti argomenti:Il Cinema muto, dall’immagine in movimento all’inquadratura. I padri del linguaggio filmico el’organizzazione industriale della produzione cinematografica. Il Regista come Autore.Il Cinema sonoro, tra “Studio System”, pratica dei Generi e innovazione del linguaggio e degli stili.Il Cinema dopo la guerra: il Neorealismo italiano, il “maccartismo” hollywoodiano.Gli Anni Sessanta, l’irruzione della “Nouvelle Vague” e l’umanesimo relativo dei nuovi maestridel Cinema europeo.Tramonto e rifondazione di Hollywood: il Cinema americano tra Anni Sessanta e Anni Ottanta.

LABORATORI DI VISIONEParte integrante del corso è la visione laboratoriale e l’analisi dei seguenti film:Metropolis di Fritz Lang

(id., Germania 1926 – Edizione DVD: Ermitage Cinema, Italia)Luci della città di Charles S. Chaplin

(“City Lights”, Usa 1931 - Ed. DVD: Warner Home Video/Mk2, Italia) Quarto potere di Orson Welles

(“Citizen Kane”, Usa 1941 – Ed. DVD: Columbia/RKO Home Video, Italia)Viaggio in Italia di Roberto Rossellini

(It./Fr. 1953 – inedito in DVD)eventualmente sostituibile per i non frequentati con Paisà di Roberto Rossellini (It. 1946 – Ed DVD: Millenniumstorm, Italia)

Sentieri selvaggi di John Ford (“The Searchers”, Usa 1956 - Ed. DVD: Warner Home Video, Italia)

Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard (“A bout de souffle”, Fr. 1960 - Ed. DVD: Rarovideo, Italia)eventualmente sostituibile per i non frequentati con I quattrocento colpi di François Truffaut (Fr. 1959 – Ed DVD: Fox Video, Italia)

Taxi Driver di Martin Scorsese (id., Usa 1976 - Ed. DVD: Columbia Home Video, Italia)

BIBLIOGRAFIAG. Rondolino, Storia del cinema, UTET Libreria, Torino 2006.

In particolare, gli studenti dovranno fare riferimento alle seguenti parti:VOLUME I: Cap. II, pp. 18-34; Cap III, pp. 54-61; Cap. V, pp. 111-129; Cap VI, pp. 150-154, 162-170; Cap. VII, pp. 173-181, 188-194; Cap. VIII, pp. 205-222, 243-248; Cap. IX, pp. 254-262, 269-276, 282-290; Cap. XIII, pp. 366-381.VOLUME II: Cap. I, pp. 3-25, 32-35; Cap. II, pp. 74-76; Cap. III, pp. 102-123; Cap. IV, pp. 135-143, 177-180, 204-216; Cap. V, pp. 217-237; Cap. VII, pp. 277-288.

Gli studenti che fossero in possesso dell’edizione 2002 del libro, faranno invece rife-rimento alle seguenti parti (corrispondenti a quelle della nuova edizione): Cap. II,

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pp. 18-34; Cap III, pp. 54-61; Cap. V, pp. 111-129; Cap VI, pp. 150-154, 162-170; Cap.VII, pp. 173-181, 188-194; Cap. VIII, pp.205-222, 243-248; Cap. IX, pp. 254-262, 269-276, 282-290; Cap. XIII, pp. 366-381; Cap. XIV, pp. 398-420, 427-430; Cap. XV, pp.467-469; Cap. XVI, pp. 494-515; Cap. XVII, pp. 526-534, 567-570; Cap. XVIII, pp. 595-596, 603-615; Cap. XX, pp. 652-662; Cap. XXI, pp. 688-699.

Agli studenti che volessero approfondire o integrare la conoscenza di alcuni argomenti specifi-ci del corso, si consiglia inoltre la lettura dei seguenti testi (disponibili in dispensa):G.P. Brunetta, Il Pre-cinema, in “Cinema & Film”, a cura di T. Chiaretti e L. Lucignani, A.Curcio Editore, Roma 1986, Vol. I, pp. 27-49A. Ferrero, Nascita del cinema tra arte e industria. L’atteggiamento dei gruppi intellettuali.L’«alternativa» Lumière-Méliès, in Storia del cinema I – Dalle Origini all’avvento del sonoro,a cura di A. Ferrero, Marsilio Editori, Venezia 1978, pp. 17-28G. Fink, Griffith: cominciare qui, in Storia del cinema I – Dalle Origini all’avvento del sonoro,a cura di A. Ferrero, Marsilio Editori, Venezia 1978, pp. 46-58R. Sklar, Cinemamerica – Una storia sociale del cinema americano, Feltrinelli, Milano 1982,Cap. 15 (“Hollywood in guerra per l’America e in guerra con se stessa”), pp. 293-305

Per approfondimenti relativi ai film visionati in sede laboratoriale durante il corso, si rimandaalla lettura dei seguenti testi (disponibili in dispensa):Metropolis di Luis Buñuel

da AA.VV., “Cinema – Grande Storia Illustrata”, De Agostini, Novara 1983, Vol. 10 pp. 228-229Quarto Potere di Orson Welles

da AA.VV., “Cinema – Grande Storia Illustrata”, De Agostini, Novara 1983, Vol. 2, pp. 210-211Luci della città di Charles S. Chaplin

da Carlo Tagliabue, “Charlie Chaplin – Un Cinema per l’uomo”, Edizioni Paoline, Roma1981, pp. 84-87

Sentieri Selvaggi di John Fordda AA.VV., “Cinema – Grande Storia Illustrata”, De Agostini, Novara 1983, Vol. 4, pp. 214-215

Viaggio in Italia di Roberto Rossellinida Gianni Rondolino, “Rossellini”, La Nuova Italia, Firenze 1977, pp. 76-86

Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godardda Alberto Farassino, “Godard”, Il Castoro Ed., Roma 1995, pp. 29-39

Taxi Driver di Martin ScorseseStefano Ghislotti, Taxi Driver: la rigenerazione dell’eroe negativo, in L. Corradini, G.C.Zappoli (a cura di) “Martin Scorsese. Analisi di una filmografia”, C.S.C. Editore, Milano1993, pp. 17-19

Si raccomanda agli studenti non frequentati la conoscenza dei film visionati nell’ambito delcorso, da considerarsi parte integrante dell’esame. Coloro i quali avessero difficoltà nelreperimento dei film (di cui si forniscono sopra i dati dell’edizione DVD), sono invitati aprendere accordi con il Professore negli orari di ricevimento, per concordare lo studio diun testo integrativo.

Gli STUDENTI DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE che sostengonol’esame (C.F.U. 4) potranno fare riferimento al presente Programma, partendo da D.W. Griffithe ritenendosi esonerati dalla conoscenza dei film visionati e analizzati in sede laboratorialedurante il corso.

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STORIA E TECNICA DEL RESTAUROProf.ssa Regina Poso

Indirizzo: Scienze dei Beni Archivistici, Librari, Mobili- Artistici Laurea TriennaleC.F.U. 6

I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno nel secondo semestre presso l’aula a pianterrenodell’ex- monastero degli Olivetani.

Argomenti del modulo: Teorie del restauro e questioni di metodo negli interventi

II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno presso il laboratorio di Restauro del Museo pro-vinciale “ S. Castromediano ” di Lecce e presso cantieri di restauro relativi ad opere in corsodi trattamento sul territorio pugliese e nazionale. Il luogo e le date di queste lezioni e dei semi-nari, concordati con restauratori e direttori responsabili dei restauri, saranno comunicati aglistudenti di volta in volta.

Argomenti del modulo: Seminari sulle tecniche di restauro di affreschi, mosaici, dipinti su telae tavola, sculture in pietra, legno e metalli. Esempi di restauri su opere pugliesi in corso ditrattamento.

I ModuloPer sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume di seguito specificate: A. CONTI, Manuale di restauro, Einaudi, Torino, 1996, pp. 3-101

II ModuloPer sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume di seguito specificate: A. CONTI, Manuale di restauro, Einaudi, Torino, 1996, pp.115- 128; 151-191; 208-227; 250-288.

Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso possono concordare con ladocente la lettura di altri testi.Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:C. BRANDI, Teoria del restauro, Einaudi, Torino, (I ed. 1963), 1977.S. SETTIS, Battaglie senza eroi, Electa, Milano, 2005

Orario delle lezioni:Lunedì, ore 15-17Mercoledì, ore 10-12

Calendario esami: Un appello ogni settimana dopo la conclusione del corso. Un appello di recu-pero al mese per i fuoricorso.

Ricevimento studenti e laureandi: Martedì di ogni settimana ore 10-13

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STORIA E TECNICA DEL RESTAUROProf.ssa Regina Poso

Indirizzo: Scienze dei Beni architettonici, archeologici e dell’ambiente Laurea TriennaleC.F.U. 9

I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno nel secondo semestre presso l’aula a pianterrenodell’ex- monastero degli Olivetani Argomenti del modulo: Teorie e storia del restauro archeologico

II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno presso il laboratorio di Restauro del Museo pro-vinciale “ S. Castromediano ” di Lecce e presso cantieri di restauro relativi ad opere in corsodi trattamento sul territorio pugliese e nazionale. Il luogo e le date di queste lezioni e dei semi-nari, concordati con restauratori e direttori responsabili dei restauri, saranno comunicati aglistudenti di volta in volta.Argomenti del modulo: Seminari sulle tecniche di restauro di alcuni beni archeologici

III Modulo (3 C.F.U.): le lezioni si svolgeranno parte in aula e parte davanti ai monumentiarcheologici. Argomenti del modulo: Conservazione del colore dei marmi antichi.

I ModuloPer sostenere l’esame bisogna studiare le parti del volume di seguito specificate: L.VLAD BORRELLI, Restauro archeologico. Storia e materiali, Viella, Roma, 2003, pp. 49-150.II Modulo Per sostenere l’esame bisogna frequentare i Seminari e contemporaneamente studiare le partidel volume di seguito specificate: L.VLAD BORRELLI, Restauro archeologico. Storia e materiali, Viella, Roma, 2003, pp.156-311

III ModuloP. LIVERANI (a cura di), I colori del bianco. Mille anni di colore nella scultura antica, De Lucaeditore, Roma, 2004 (Guida alla mostra).

Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso possono concordare con ladocente la lettura di altri testi.Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:C. BRANDI, Teoria del restauro, Einaudi, Torino, (I ed. 1963), 1977.M. GREENHALGH, Ipsa ruina docet: l’uso dell’antico nel Medioevo, in “Memoria dell’antico nel-l’arte italiana. L’uso dei classici”, I, Einaudi, Torino, 1984, pp. 115- 167

Orario delle lezioni:Martedì ore 15-17Mercoledì “ 15-17

Calendario esami: Un appello ogni settimana dopo la conclusione del corso. Un appello di recu-pero al mese per i fuoricorso.

Ricevimento studenti e laureandi: Martedì di ogni settimana ore 10-13

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STORIA E TECNICA DELLA FOTOGRAFIA (3/6 CFU)S.T.A.M.M.S.; Beni Mobili e Artistici

Prof.ssa Antonella Russo

Laurea triennaleIl corso di Storia e tecnica della fotografia per l’a.a.2006-2007 analizza questioni teorichenodali che riguardano la scoperta e il perfezionamento delle tecnologie per fissare immaginidalle origini fino alla diffusione del digitale.Più in particolare il corso prende in esame la formazione del concetto di visione cartesiana chedomina la modernità e le vicende, i personaggi e i vari procedimenti che partecipano alla defi-nizione della storia delle origini della fotografia, come pure la diffusione del ritratto fotogra-fico, la formazione del discorso sulla fotografia pittorialista e l’istituzionalizzazione della foto-grafia artistica nei primi anni del Novecento del XX secolo.La parte centrale del corso considera la questione della fotografia come progetto sociale e lacircolazione,a partire dagli anni Venti, delle nozioni di un vedere “estatico e folle” e di “nuovavisione” elaborate dalle avanguardie futuriste, surrealiste e costruttiviste per poi soffermarsia considerare la massificazione della fotografia attraverso le grandi mostre in Germania e inItalia negli anni Venti e Trenta del secolo scorso.La parte finale di questo corso prende in esame la diffusione della fotografia attraverso lastampa dei quotidiani, delle riviste fotografiche e del libro fotografico e, infine, riflette suepocali cambiamenti avvenuti nella storia della fotografia con l’avvento della tecnologia digi-tale.Lo scopo del corso di quest’anno è anche quello di tratteggiare i capitoli principali della sto-ria della fotografia italiana, ripercorrere la storia della formazione del nostro patrimonio foto-grafico nazionale, e la storiografia della nostra fotografia, identificando gli archivi fotograficiitaliani cospicui e il contributo dei nostri autori più attivi nella promozione e definizione dellafotografia italiana che saranno coinvolti in giornate di studio e approfondimento delle lezionidel corso.Il corso è corredato da proiezioni in power point e da presentazioni di stampe originali da partedei fotografi invitati alle giornate di studio che permettono agli studenti di riconoscere i variprocedimenti di stampa fotografica. Ad ogni lezione inoltre, verrà fornita una bibliografia ditesti e letture consigliate in modo da permettere di seguire meglio e partecipare alla elabora-zione teorica degli argomenti del corso, contribuendo in maniera propositiva alla formulazio-ne di spunti di ricerca.Si consiglia ed è auspicabile che gli studenti frequentino e partecipino a tutte le lezioni delcorso.

BibliografiaGli studenti iscritti al Corso di Laurea dello STAMMS (6 C.F.U.) per sostenere l’esame devonostudiare:

Beaumont Newhall, Storia della Fotografia, Einuadi, Torino, 1984 (pp.3-369)Walter Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einuadi, Torino,1966 (due saggi 1) “L’opera d’arte…” 2) ” Piccola storia della fotografia”.Roland Barthes, Camera Chiara, Einaudi, Torino, 1980Antonella Russo, Il fascismo in mostra, Editori Riuniti, Roma, 1999

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Gli studenti iscritti al Corso di Laurea in Beni Mobili (3 C.F.U.) per sostenere l’esame devonostudiare le parti dei volumi di seguito specificate:Beaumont Newhall, Storia della Fotografia, Einuadi, Torino, 1984 (pp.3-302).Roland Barthes, Camera Chiara, Einaudi, Torino, 1980

Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso possono concordare con ladocente la letture di altri testi in aggiunta a quelli elencati nella bibliografia essenziale.Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:Ando Gilardi, Storia sociale della fotografia, Bruno Mondadori, Milano,2000.Peter Galassi, Prima della fotografia, Pittura e l’invenzione della fotografia, Torino, BollatiBoringhieri, 1989.Marina Miraglia, Note per la storia della fotografia italiana, in Storia dell’Arte italiana,vol.9,Tomo 2, Grafica e Immaigine II Illustrazione fotografia, Einuadi, Torino, 1981,pp421-543.Antonella Russo, Il Fascismo in mostra, Editori Riuniti, Roma, 1999Antonella Russo, Il luogo e lo sguardo, Paravia-Scriptorium, Torino, 1996

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STORIA E TECNICA DELLA SCENEGGIATURAII semestre

Prof. Luca Bandirali

Presentazione del corsoIl corso introduce alla conoscenza delle teorie e delle tecniche della sceneggiatura cinemato-grafica, e alla storia delle sue fondamentali realizzazioni, fornendo gli strumenti di analisi delmondo narrativo che il film attualizza. In secondo luogo, indaga le strutture profonde dellacommedia hollywoodiana, dalla screwball comedy all’ultima fioritura del genere.

Parte generale1) Lineamenti di storia della sceneggiatura2) Teoria e tecnica della sceneggiatura

Approfondimento3) Le strutture narrative della commedia hollywoodiana dagli anni ’30 al presente.

EsameL’esame consiste in un colloquio orale che verte sui seguenti testi:F. VANOYE, La sceneggiatura. Forme dispositivi modelli, Torino, Lindau 1998.L. BANDIRALI, E. TERRONE, Apologia del filmetto, “Segnocinema”, anno XXV, n.134, luglio-ago-sto 2005, pp. 4-12.S. CAVELL, Alla ricerca della felicità. La commedia hollywoodiana del rimatrimonio, Torino,Einaudi 1999.D. PINARDI, P. DE ANGELIS, Il mondo narrativo, Torino, Lindau 2006.

Gli studenti non frequentanti integreranno tale bibliografia con:M. COMAND, Sulla carta. Storia e storie della sceneggiatura in Italia, Torino, Lindau 2006 (capi-toli 2, 4, 5, 6).

Esercitazione (studenti frequentanti)Allo scopo di fissare i principali concetti di teoria e tecnica della sceneggiatura presentatidurante il corso, lo studente dovrà analizzare, in un testo di circa 15 cartelle, la struttura nar-rativa di un film concordato con il docente. Tale analisi consterà di tre parti: un’indagine gene-rale dei tratti del film in termini di mondo narrativo (5 cartelle); una ricognizione della strut-tura del film in termini di modello (5 cartelle); la restituzione di una o più scene del film intermini di sceneggiatura desunta (5 cartelle). Tale esercitazione è destinata agli studenti fre-quentanti.

Orari delle lezioni ed esami Da definire.

Ricevimento studentiA seguire la lezione.

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STORIA GRECAProf. Mario Lombardo

Laurea TriennaleBeni Archeologici6 CFU

Dipartimento dei Beni Culturali, via D. Birago, 64; tel. 0832/295503e-mail: [email protected]

Durata: Modulo A +Modulo B = 6 CFU: Primo semestre: Lezioni: Ottobre 2006- Gennaio 2007;Esami da Febbraio 2007

Modulo A: Il quadro geografico e documentario e la vicenda politica (dal mondo miceneoall’Ellenismo) Il mondo degli Elleni: riferimenti essenziali per la comprensione e conoscenza della documen-tazione storica relativa al mondo greco.Dal mondo miceneo al IX sec. a.C.L’età della colonizzazioneL’età arcaica

Il V secolo dalle guerre persiane alla guerra del PeloponnesoIl IV secolo e l’ascesa della MacedoniaDall’impero di Alessandro ai monarcati ellenistici

Bibliografia di primo orientamento: L. Braccesi, F. Cordano, M. Lombardo, A. Mele, Storia Greca. Lineamenti essenziali, a c. di E.Pastorio, Bologna 2006.Si raccomanda l’uso di un Atlante storico.

Modulo B: Istituzioni e società • Polis/politeia/politai• Regimi politico-costituzionali• Organi decisionali e magistrature• Relazioni e rapporti interpoleici• Cavalieri, opliti, rematori e mercenari: guerra e pratiche belliche• Santuari, feste e pratiche cultuali: pompai, sacrifici, banchetti e agoni.• Leggi e pratiche funerarie.• Simposio e pratiche simposiali.

Bibliografia di primo orientamento:M. LOMBARDO, La polis classica, in A. MELE - M. LOMBARDO - F. CORDANO - L. BRACCESI,Manuale di Storia Greca, I, Bologna, Monduzzi Editore, 1999: pp. 207-230, con le relative fontiraccolte da Fl. Frisone (La documentazione: Parte II a.c. di Fl. Frisone, Bologna, MonduzziEditore 2003, pp. 236 sgg.).S. SETTIS (a c.di), I Greci, Atlante I-II Torino, Einaudi 2002 (in particolare: A. Cristofori, Laguerra, in Atlante I, pp. 421-436; Cl. Marconi, I santuari, in Atlante I, pp. 527-539; E. Fontani,Le feste, in Atlante I, pp. 649-656; Cl. Marconi, Gli agoni, in Atlante I, pp. 761-766; Cl.Franzoni, Il simposio, in Atlante II, pp. 1229-1232).Fl. FRISONE, Leggi e regolamenti funerari nel mondo greco, I, Galatina 2000 (parti scelte).

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STORIA MEDIEVALE Prof. Benedetto Vetere

Laurea TriennaleBeni architettonici, Archeologici e dell’Ambiente - 6 CFUBeni Mobili e Artistici - 9 CFU

• Beni architettonici, Archeologici e dell’Ambiente - 6 CFUL’insegnamento tende a fornire allo studente un inquadramento generale degli avvenimenti e delleproblematiche principali della storia del Medioevo con particolare riferimento alla storia italiana.Il programma comprende due moduli prevalentemente a carattere metodologico-istituzionale.

I Modulo (3 CFU)Parte introduttiva: Fondamenti della disciplina: Il concetto di Medioevo; la periodizzazione; lefonti; i metodi e gli strumenti dell’indagine medievistica.Parte generale: L’età medievale (secoli V-XV): istituzioni, politica, società, economia, con par-ticolare riferimento ai seguenti ambiti tematici:Il passaggio dall’antichità al Medioevo • Il mondo germanico e le grandi migrazioni dei popoli• L’impero bizantino • La formazione dello spazio musulmano • I Longobardi • L’Impero caro-lingio • Economia e società nell’Europa altomedievale • I regni postcarolingi • Il sistema signo-rile e la frammentazione del potere • La svolta dell’XI secolo: il decollo dell’economia occi-dentale, la rinascita urbana, il movimento comunale.

II Modulo (3 CFU)• La riforma della Chiesa • Teocrazia papale e universalismo imperiale • Il movimento crocia-to • La ricomposizione territoriale: le monarchie occidentali • Il Mezzogiorno normanno-svevo• Gli ordini mendicanti e i movimenti ereticali • La crisi demografica del XIV secolo • Il conso-lidamento delle grandi monarchie • L’Italia del Trecento e del Quattrocento • La crisi dell’uni-versalismo ecclesiastico.

Testi d’esame:Manuale di supporto: G. VITOLO, Il Medioevo, Bompiani 1994 ed edd. successive.Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle lezioni.

Recapito: Ex Monastero degli Olivetani tel. 0832/296775; [email protected] e luogo di ricevimento studenti: mercoledì, giovedì e venerdì al termine delle lezioni.Calendario lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì ore 10.00-12.00 Sperimentale Tabacchi.

Beni Mobili e Artistici - 9 CFUL’insegnamento tende a fornire allo studente un inquadramento generale degli avvenimenti edelle problematiche principali della storia del Medioevo con particolare riferimento alla storiaitaliana, e a fargli cogliere, attraverso l’approfondimento di un tema particolare, il rapportotra i fenomeni storici, le fonti scritte e le evidenze materiali o monumentali. Il programma comprende tre moduli, due a carattere metodologico-istituzionale, l’altro acarattere monografico.

I Modulo (3 CFU)Parte introduttiva: Fondamenti della disciplina: Il concetto di Medioevo; la periodizzazione; lefonti; i metodi e gli strumenti dell’indagine medievistica.

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Parte generale: L’età medievale (secoli V-XV): istituzioni, politica, società, economia, con par-ticolare riferimento ai seguenti ambiti tematici:Il passaggio dall’antichità al Medioevo • Il mondo germanico e le grandi migrazioni dei popoli• L’impero bizantino • La formazione dello spazio musulmano • I Longobardi • L’Impero caro-lingio • Economia e società nell’Europa altomedievale • I regni postcarolingi • Il sistema signo-rile e la frammentazione del potere • La svolta dell’XI secolo: il decollo dell’economia occi-dentale, la rinascita urbana, il movimento comunale.

II Modulo (3 CFU)• La riforma della Chiesa • Teocrazia papale e universalismo imperiale • Il movimento crocia-to • La ricomposizione territoriale: le monarchie occidentali • Il Mezzogiorno normanno-svevo• Gli ordini mendicanti e i movimenti ereticali • La crisi demografica del XIV secolo • Il conso-lidamento delle grandi monarchie • L’Italia del Trecento e del Quattrocento • La crisi dell’uni-versalismo ecclesiastico.

Testi d’esame:Manuale di supporto: G. VITOLO, Il Medioevo, Bompiani 1994 ed edd. successive.Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle lezioni.

III Modulo (3 CFU)Occidente e Islam. Un confronto.

Testi d’esame:F. CARDINI, Europa e Islam. Storia di un malinteso, Laterza, Bari 1999 o edd. successive.

Recapito: Ex Monastero degli Olivetani tel. 0832/296786; [email protected] e luogo di ricevimento studenti: mercoledì, giovedì e venerdì al termine delle lezioni.Calendario lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì ore 10.00-12.00. Sperimentale Tabacchi.

Calendario esami: Triennalisti in corso10 gennaio 200731 gennaio 200721 febbraio 200720 giugno 20076 luglio 200725 luglio 200712 settembre 200726 settembre 2007

Triennalisti fuori corso e quadriennalisti31 gennaio 200721 febbraio 200727 aprile 200720 giugno 20076 luglio 200725 luglio 200712 settembre 200726 settembre 200714 novembre 2007

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STORIA MODERNAProf. Francesco Gaudioso

Laurea triennale (I semestre)Beni Archivistici, Librari e Mobili-Artistici Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo

Il corso s’articola in tre parti.

Parte introduttiva: La metodologia e le fonti della ricerca storica.Testi di riferimento (uno, a scelta): G. Galasso, Nient’altro che storia (il Mulino), pp. 245-353;P. Prodi, Introduzione allo studio della storia moderna (il Mulino), pp. 13-46, 110-125, 169-216.

2. Parte istituzionale: Lo Stato moderno in Europa; le prime scoperte geografiche; l’Italia nelleguerre per il predominio europeo; Riforma protestante e Controriforma; l’Italia spagnola; lacrisi del XVII secolo; Inghilterra e Olanda nel Seicento; assolutismo e antico regime; le guerrenell’Europa del Settecento; Settecento riformatore; la rivoluzione industriale; la Rivoluzioneamericana; la Rivoluzione francese; l’Europa napoleonica. Testi di riferimento (uno, a scelta): R. Ago-V. Vidotto, Storia moderna (Laterza); A. Musi, Le viedella modernità (Sansoni).

3. Modulo di approfondimento: Stato, criminalità e giustizia nell’Italia moderna.Testo di riferimento: F. Gaudioso, Il potere di punire e perdonare (Congedo).

Ricevimento studenti e laureandi: dopo le ore di lezione (Olivetani, 1° piano, studio n. 22).

Prof. Francesco Gaudioso Monastero degli Olivetani, studio n. 22Tel 0832/296824E-mail: [email protected]

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STORIA ROMANAProf. Pasquale Rosafio

Laurea triennale6 CFU

Primo modulo:Monarchia e RepubblicaIntroduzione all’epigrafia latina

- Giovanni Geraci – Arnaldo Marcone, Storia romana, Le Monnier Firenze 2002 (parti I-III);- Angela Donati, Epigrafia romana. La comunicazione nell’antichità, Il Mulino Bologna 2002.

Secondo Modulo:Principato e Tardo Impero

- Gabba – Foraboschi - Lo Cascio – Mantovani – Troiani, Introduzione alla Storia di Roma, LEDMilano 1999 (capitoli 10-17);- Arnaldo Marcone, Il mondo tardoantico. Antologia delle fonti, Carocci Roma 2000.

Si consiglia l’uso di un atlante storico

Orario di ricevimento: Giovedì 15-17

e-mail: [email protected]

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TEATRO E DRAMMATURGIA LATINA Prof.ssa Maria Elvira Consoli

Beni dello SpettacoloLaurea Triennale I semestreCFU 6

Argomento: Origine e metamorfosi del teatro latino. Interpretazione di frammenti scenici (che saranno indicati nel corso delle lezioni) da LivioAndronico, Gneo Nevio, Quinto Ennio.Bibliografia:- Limina, Letteratura e antropologia di Roma antica (a cura di M. Bettini) Milano 2005.Dal I volume: Il teatro romano delle origini (da p. 40 a p. 43). Il teatro romano arcaico (da p.60 a p. 71). Livio Andronico (da p. 72 a p. 81). Gneo Nevio (da p. 88 a p. 91 e da p. 94 a p.96). Quinto Ennio (da p. 107 a p. 109 e da p. 115 a p. 117). Plauto (da p. 132 a p. 146, da p.176 a p. 184, da p. 198 a p. 203 e da p. 340 a p. 346). Cecilio Stazio (da p. 210 a p. 211).Terenzio Afro (da p. 214 a p. 234, da p. 250 a p. 253 e da p. 256 a p. 257). Marco Pacuvio eLucio Accio da p. 280 a p. 283. La letteratura dai Gracchi a Silla: Teatro (da p. 312 a p. 314).Dal II volume: La poesia d’amore a Roma prima di Catullo: Plauto (da p. 511 a p. 512).Dal III volume: La letteratura minore: Teatro (da p. 455 a p. 456). Percorsi antropologici: 1)Bruto «lo sciocco», da p. 470 a p. 485: riferimenti ad Accio, Afranioe Plauto. 2) La donna romana, da p. 486 a p. 488. 3) La dimensione del fari: Il verbo fari inazione, da p. 501 a p. 502; limiti e ambivalenza del fari, da p. 511 a p. 513. 4) Le regine dellascena, da p. 557 a p. 558; la Medea e la Fedra di Seneca, da p. 568 a p. 573.Dal IV volume: Seneca, vita (da p. 36 a p. 37); tragoediae (da p. 44 a p. 49); Oedipus (da p. 83a p. 85).- AA.VV., La riscrittura e il teatro dall’antico al moderno e dai testi alla scena (a cura di PaolaRadici Colace e Antonio Zumbo). EDAS Messina 2004 (da p. 223 a p. 251).- BLASI V., Il teatro romano di Lecce in «Dioniso» 1/2002 (da p. 172 a p. 179).- COMOTTI G., La musica nella cultura greca e romana. EDT Torino 19912 (da p. 53 a p. 60).Per le curiosità linguistiche si consiglia l’uso di una grammatica essenziale (es. N. FLOCCHINI,Expedite, ed. Bompiani, Milano 2004) e per la consultazione lessicale un dizionario di base (es.Castiglioni/Mariotti).

Dell’aula, del ricevimento, dell’inizio delle lezioni e degli appelli si darà avviso di seguito alleindicazioni della Facoltà.

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TECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICOProf. Alessandro Ippoliti

Laurea TriennaleCorso di Laurea in Beni Architettonici, Archeologici e dell’Ambiente9 C.F.U.

I-II-III Modulo (9 C.F.U.): le lezioni (62 ore) si svolgeranno nel II semestre. Argomento dei moduli: il corso affronta la questione della definizione di bene culturale ed iltema del giudizio critico come premessa indispensabile per le scelte operative finalizzate allaconservazione del patrimonio architettonico. Attraverso lo studio delle teorie dei padri fonda-tori della disciplina, delle Leggi e delle Carte, verrà approfondito l’attuale dibattito sul restau-ro architettonico e precisati gli strumenti del progetto di restauro architettonico e urbano.

Testi d’esame:I ModuloG. CARBONARA, Trattato di restauro architettonico, UTET, Torino 1996.II Modulo S. CASIELLO (a cura di), La cultura del restauro, Teorie e fondatori, Marsilio, Venezia 2005.III Modulo A. IPPOLITI (a cura di), Il restauro di Palazzo Giustiniani, Gangemi, Roma 2000.L. DONADONO (a cura di), Bomarzo. Architetture fra natura e società, Gangemi, Roma 2004.A. IPPOLITI, B. VETERE (a cura di), L’Accordo di Programma per la città di Nardò, Gangemi,Roma 2004.

Orario delle lezioni: da definireCalendario esami: da definireRicevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni

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LAUREA SPECIALISTICA

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AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA Prof. Giuseppe Ceraudo

Corso di Laurea Specialistica in ArcheologiaIndirizzo Beni Archeologici6 C.F.U.

Parte generale- F. Piccarreta - G. Ceraudo, Manuale di Aerofotografia Archeologica. Metodologia, tecniche eapplicazioni, Bari, Edipuglia, 2000;- G. Ceraudo - F. Piccarreta (a cura di), Archeologia Aerea. Studi di Aerotopografia ArcheologicaI, Roma, Libreria dello Stato IPZS, 2004, pp. 47-68, 279-299.

Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti- M. Guaitoli (a cura di), Lo sguardo di Icaro. Le collezioni dell’Aerofototeca Nazionale per laconoscenza del territorio, Catalogo della Mostra, Roma, Campisano Editore, 2003, pp. 103-198;- M. Guaitoli, V. Cazzato (a cura di), Lo sguardo di Icaro. Le collezioni dall’AerofototecaNazionale per la conoscenza del territorio. Insediamenti del Salento dall’antichità all’etàmoderna, Galatina (Le), Congedo Editore, 2004, pp. 19-76;- C. Musson, R. Palmer, S. Campana, In volo nel passato. Aerofotografia e cartografia archeo-logica, Firenze, All’Insegna del Giglio, 2005, pp. 15-93, 173-229.

Ulteriori indicazioni bibliografiche, specifiche sui singoli argomenti trattati, saranno fornite nelcorso delle lezioni.

EsercitazioniIl corso verrà integrato da esercitazioni in laboratorio relative alle tematiche affrontate duran-te le lezioni in aula.

Inizio lezioni: 8 marzo 2006 ore 18.00 - via D.Birago 64 - Lab. CNR

Orario delle lezioni: giovedì (14-16), venerdì (10-12)Calendario esami: 29 giugno; 12 luglio; 26 luglio; 14 settembre; 27 settembre 2007; 25 genna-io; 14 febbraio 2008.Aula: Laboratori CNR (Via D. Birago 64)

Ricevimento studenti e laureandi: giovedì dopo le lezioni presso il Dipartimento di BeniCulturali (ex Inapli), Via D. Birago 64.

Prof. Giuseppe Ceraudo tel. 0832/244818Dipartimento di Beni Culturali, Via D. Birago, 64indirizzo e-mail [email protected]

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ANTROPOLOGIAProf. Pier Francesco Fabbri

Laurea Specialistica in “Archeologia”1° anno 3 CFU

Principi di tafonomia e dei metodi di scavo e dei resti scheletrici umani”.

Argomenti trattati nel corso:• La Tafonomia: cenni sull’origine e sugli scopi della disciplina.• Tecniche di scavo, rilievo e prelievo dei resti scheletrici.• Intepretazione tafonomica dei resti scheletrici umani con particolare riferimento ai conte-

sti funerari.• Descrizione e interpretazione di esempi concreti di sepolture primarie, riduzioni, sepolture

secondarie, ossari.

Testi:F. Mallegni, M. Rubini (a cura di), Recupero dei materiali scheletrici umani in archeologia, Roma1994, CISU; cap.1 pp.80-91, cap.2 pp 93-130.

Dipartimento Beni Culturali, via D.Birago 35, tel 0832 295007, e-mail [email protected]

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ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO Prof. Marcello Guaitoli

Prof.ssa Adriana Valchera

Corso di Laurea Specialistica in ArcheologiaC.F.U. 6

Le lezioni si svolgeranno nel … semestre presso Via Birago 35 e presso il Dipartimento di BeniCulturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64.

Argomenti: Il corso intende fornire una serie di nozioni per lo studio, la ricostruzione e la tute-la dei paesaggi antichi. In particolare verranno sviluppati i seguenti argomenti:rapporto tra geomorfologia del territorio e distribuzione/organizzazione degli insediamenti;interventi agricoli, trasformazioni ambientali, densità demografica e modelli economici;Topografia antica e archeologia del paesaggio: metodi e tecniche della ricognizione topografi-ca,documentazione ed analisi dei dati raccolti;applicazione di modelli matematici per la ricostruzione della distribuzione degli insediamenti;meccanismi di trasformazione delle strutture territoriali.

Testi da studiare per sostenere l’esame:saranno disponibili dispense riassuntive e documentazione allegata, da integrare o sostituirecon parti dei seguenti volumi: E. Sereni, Storia del paesaggio agrario romano, Roma-Bari 1976;M. Bernardi (a cura di), Archeologia del Paesaggio, IV Ciclo di Lezioni sulla Ricerca applicata inArcheologia, Certosa di Pontignano (Siena), 14-26 genn. 1991, Firenze 1992; F. Cambi, N.Terrenato, Introduzione all’Archeologia dei paesaggi, Roma 1994; Non-Destructive TechniquesAppled to Landscape Archaeology (a cura di M. Pasquinucci, F. Trément), The Archaeology ofMediterranean Landscapes 4, Oxford 2000; Extracting Meaning from Ploughsoil Assemblages (acura di R. Francovich, H. Patterson), The Archaeology of Mediterranean Landscapes 5, Oxford2000.Ulteriore bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni.

Ricevimento studenti e laureandi:Dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64

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ARCHEOLOGIA E ANTICHITA’ EGEE Prof. Riccardo Guglielmino

Laurea SpecialisticaC.F.U.6

I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre presso Argomenti del modulo: I palazzi micenei.

II Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre presso Argomenti del modulo: I santuari e i luoghi di culto minoici e micenei.

I Modulo La bibliografia di riferimento verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca delDipartimento di beni Culturali, via D. Birago 64)

II Modulo La bibliografia di riferimento verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca delDipartimento di beni Culturali, via D. Birago 64)

Orario delle lezioni:Calendario esami: 20 giugno, 4 luglio, 20 luglio, 11 settembre, 25 settembre 2007; altre dateverranno concordate con gli studentiRicevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni e su appuntamento con il docente

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ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICOProf.ssa Francesca Baffi

Laurea TriennaleCFU 9II semestre

Programma del corsoArgomenti del corso: A- Introduzione alla disciplinaB- Lineamenti di storia e geografia storicaC- Aspetti di cultura materiale e tradizione figurativa

Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato:F. Pinnock, Lineamenti di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico, ca.3500-330a.C. Mesopotamia, Anatolia, Siria, Iran, Palestina, Parma 2004(disponibile su richiesta presso l’Università degli Studi di Parma)

Bibliografia utile per approfondimenti:M. Liverani, Antico Oriente. Storia, società, economia, Laterza, Roma-Bari 1988M.L. Uberti, Introduzione alla storia del Vicino Oriente antico, Il Mulino, Bologna 2005

Laurea SpecialisticaCFU 6II semestre

Argomento del corso: Il rilievo neo-assiro.

Per sostenere l’esame si utilizzerà il testo sotto indicato:P. Matthiae, L’arte degli Assiri. Cultura e forma del rilievo storico, Laterza, Roma- Bari 1996

Per sostenere l’esame è richiesta una conoscenza approfondita delle culture del Vicino Orienteantico, qualora ciò non fosse, si dovrà supplire a tale mancanza con lo studio del testo di F.Pinnock, Lineamenti di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico, ca. 3500-330a.C. Mesopotamia, Anatolia, Siria, Iran, Palestina, Parma 2004

Gli appelli d’esame si terranno durane le pause didattiche stabilite dalla Facoltà.

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ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA Prof. Francesco D’Andria

Laurea specialistica6 C.F.U.

Programma: Architettura di età ellenistica.Una parte del corso sarà dedicata allo studio del De situ Iapygiae di Antonio de Ferrariis, dettoil Galateo.

Bibliografia essenziale:R. Martin, in J. Charbonneaux, R. Martin, F. Villard, La Grecia ellenistica, Milano 1988, ristam-pa.H. Lauter, L’architettura dell’ellenismo, Milano 1999.

Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni.

Orario delle lezioni Martedì: 18,00-20,00Mercoledì: 18,00-20,00Inizio delle lezioni: 6 marzo 2006

Calendario esami:15 Giugno 2007, ore 9.0029 Giugno 2007, ore 9.0013 Luglio 2007, ore 9.00Altre date potranno essere concordate con gli studenti

Ricevimento studenti e laureandi: Prof. F. D’Andria: Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 –18,30

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ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANAProf.ssa Ilaria Romeo

Laurea Specialistica6 CFUPrima parte: Il ritratto romano tra l’età dei Severi e il IV secolo d.C.Le lezioni si svolgeranno nel II trimestre.

Testi consigliati:Per i ritratti imperiali tra III e IV secolo trattati a lezione si vedano le singole voci inEnciclopedia dell’Arte Antica, e suoi Supplementi.

Si vedano inoltre E. La Rocca, Divina ispirazione, in Aurea Roma, Catalogo della mostra, Roma 2000, pp. 2-40.L. Faedo, I porfidi: immagini di potere, ibidem, pp. 61-65M. Bergmann, L’evoluzione delle forme, ibidem, pp. 237-245Nello stesso catalogo della mostra Aurea Roma si vedano le schede di ritratti imperiali e priva-ti discussi a lezione.

C. Parisi Presicce, L’abbandono della moderazione. I ritratti di Costantino e della sua progenie,in Costantino il Grande, catalogo Mostra, Rimini 2005, pp. 139-155M. Bergmann, La ritrattistica privata di età costantiniana, ibidem, pp. 156-165.Nello stesso catalogo della mostra Costantino il Grande si vedano le schede di ritratti imperia-li e privati discussi a lezione.

I. Romeo, Tra Massenzio e Costantino, il ruolo delle officine urbane ed ostiensi nella creazionedel ritratto costantiniano, in Bollettino della Commissione Archeologica Comunale, 100, 1999,pp.197-228.

Indirizzo: [email protected]

Altri testi potranno essere indicati durante il corso.

Orario delle lezioni: Martedi, MercolediCalendario esami: date da definireRicevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni o su appuntamento.

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ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALE

Prof.ssa Rosa Maria Cimino

6 CFULaurea Specialistica, secondo anno: indirizzo medievale, obbligatorioLaurea Specialistica, secondo anno: indirizzo moderno, facoltativo

Inizio delle lezioni: primo semestre

Programma delle lezioni

Le lezioni si svolgeranno a livello seminariale ed i programmi saranno decisi con gli studentistessi in base alla loro preparazione ed alle loro conoscenze linguistiche. Potranno essere svolti due corsi:

Primo corso: diretto a coloro che per la prima volta si accostano alla materia e riguarderà ilseguente:

Introduzione alla cultura e alle religioni dell’India: induismo, buddhismo, jainismoCenni storiciStoria dell’arte del subcontinente indiano dalla Civiltà dell’Indo al MedioevoCorso monografico: i rapporti tra il mondo romano e l’India

Secondo corso: per gli studenti che hanno già frequentato il corso nel quadriennio o nel trien-nio, il programma verterà sulla storia dell’arte dell’India dal Medioevo al 19° secolo (l’etàdelle invasioni islamiche)Corso monografico: l’impero Moghul

Testi per il primo corso:M.Taddei, l’India Antica, Mondadori 1972G.Verardi, Arte e cultura dell’India antica, Archeo, Istituto Geografico De AgostaniM.Albanese, Antica India (l’Espresso)G.Tucci, Asia religiosa, (Induismo, Buddhismo, Jainismo), IsMEO 1946 A.T.Embree-F.Wilhelm, India, Storia Universale Feltrinelli 1968, sino al medioevoM.Bussagli, L’arte del Gandhara, Utet 1984, pp.97-145 (capitoli)M.Wheeler, L’incendio di Persepolis, Mondadori 1968 (capitoli)Appunti dattiloscritti

Le fotocopie di tutti i testi di esame sono presso la Fotocopia dello Studente, Via S.Nicola.. Glioriginali dei testi, da consultare soprattutto per le riproduzioni fotografiche dei monumenti edelle opere d’arte, sono presso la nuova Biblioteca Inter-Facoltà (chiedere dei testi della Prof.Cimino)ConsigliatiS.L.Huntington, The Art of Ancient India, Weather Hill, New York-TokyoVoci dell’Enciclopedia dell’Arte Antica, Aggiornamenti: Civiltà dell’Indo; Gandhara; Ajanta;India arte

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Testi per il secondo corso:Saranno indicati a lezione in base alle conoscenze linguistiche degli allievi

Importante: per gli studenti non frequentanti è obbligatorio un colloquio con la docente duran-te l’anno accademicoLezioni: Codacci Pisanelli: lunedì- martedì, mercoledì, orario da definirsiPer l’inizio delle lezioni e l’aula, chiedere in portineria

Ricevimento allieviDopo le lezioni in aula

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ARCHEOLOGIA MEDIOEVALEProf. Paul Arthur

Laurea SpecialisticaC.F.U. 6

Indirizzo Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64tel. 0832-295516email: [email protected]/archeologia

Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel II semestre presso Via Birago, n. 35.

Argomenti del modulo: Il programma prevede lezioni e seminari sulle più attuali dibattiti e pro-blematiche dell’archeologia medievale in Europa e nel Mediterraneo con particolare riguardoall’Italia. Particolare attenzione sarà data alle nuove conoscenze ed acquisizioni, nonché allepubblicazioni più recenti in materia. Fra gli argomenti trattati, si prevede lo studio dell’eco-nomia in età alto medievale, dell’architettura domestica, dell’ambiente e delle basi di data-zione e cronologia medievale.

Il corso prevede la stesura di tesine individuali.

Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con ildocente la lettura di altri testi, oltre a quelli assegnati per l’attività seminariale.

Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:P. Arthur, “L’Archeologia del Villaggio Medievale in Puglia” da apparire in Vita e morte dei vil-laggi rurali tra Medioevo ed Età Moderna. Dallo scavo della villa de Geriti ad una pianificazio-ne della tutela e della conoscenza deivillaggi abbandonati della Sardegna, “Quaderni dei vil-laggi abbandonati della Sardegna” (QUAVAS), 2, Firenze All’Insegna del Giglio, 2005 (c.d.s.)G. Brogiolo e A. Chiavarria Arnau, Aristocrazie e campagne nell’Occidente da Costantino aCarlo Magno, Firenze, All’Insegna del Giglio, 2005.R. Francovich e R. Hodges, Villa to Village, Duckworth, 2003.McCormick, M. (2001) The Origins of the European Economy: Communications and Commerce,c.300-c.900, CUP, Cambridge.Articoli vari nella rivista “Archeologia Medievale”, Firenze, All’Insegna del Giglio.

ALTRE ATTIVITÀ DIDATTICHELe esercitazioni pratiche presso il Laboratorio di Archeologia Medievale (25 ore = 1 CFU) saran-no dedicate al trattamento ed analisi di materiali archeologici medievali rinvenuti nel Salento.Inoltre, è prevista la possibilità di partecipare ad uno scavo archeologico didattico (25 ore = 1CFU) di un insediamento di età medievale, espressamente organizzato nel territorio salentinoper affrontare le basi metodologiche di scavo e alcune problematiche poste dallo studio del-l’insediamento medievale.

Si consiglia vivamente la frequenza alle lezioni.

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Orario delle lezioni: Le lezioni per l’anno accademico 2006/2007 inizieranno il giorno 15 gen-naio 2007, ore 17:00, presso l’edificio in Via Birago, n. 35. Lunedi ore 17:00-19:00Martedi ore 17:00-19:00

Calendario esami: (date precise da stabilire):

Ricevimento studenti e laureandi: giovedì ore 10-12; Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64

Esercitazioni: date da stabilire. Laboratorio di Archeologia Medioevale, Dip.to Beni Culturali,via D. Birago, 64

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ARCHEOZOOLOGIAProf. Jacopo De Grossi Mazzorin

Laurea Specialistica in Archeologia

C.F.U. 6

Argomenti del modulo: Lo studio dei resti faunistici provenienti da scavi archeologici: metodie risultati. L’utilizzazione degli animali nel mondo antico; i prodotti alimentari; i prodotti del-l’animale vivente; le pratiche cultuali; la lavorazione dell’osso. Origine e modalità della dome-sticazione delle principali specie domestiche e loro diffusione nell’antichità in Italia (cenni).Corso monografico sullo sfruttamento delle risorse animali in un determinato periodo dell’an-tichità che verrà concordato con gli studenti all’inizio del corso.

La bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni a seconda del’argomento prescelto per ilcorso monografico.

Letture consigliate:L. Chaix, P. Méniel, Éléments d’archéozoologie, Ed Errance, 1996, Paris.A. Gautier, La domestication. Et l’homme créa ses animaux, Ed. Errance, 1990, Paris.S. J. M. Davis, The archaeology of animals. Batsford Ltd., 1987, London.

Orario delle lezioni: Calendario esami: da programmare una volta stabilite le modalità dei corsi.Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni o in altri orari su appuntamento.

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ARCHIVISTICA ECCLESIASTICAProf. Francesco de Luca

Laurea specialisticaI semestre

S.S.D. MSTO/08CFU 9

Ambito disciplinare: Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia

PROGRAMMA ANNO ACCADEMICO 2006 – 2007

Facoltà di Beni CulturaliCorso di Studi in Beni Archivistici e Librari

Suddivisione in ore del’attività didattica: 90 lezione; 20 esercitazioni; 10 laboratorioCaratteristiche curriculari dell’Insegnamento: caratterizzanteModalità di erogazione della didattica: convenzionale

(ex convento degli Olivetani: tel e fax 0832 296774; e.mail [email protected])

Argomenti del corso:Definizione di archivio; fasi di conservazione; archivi pontifici; archivi secolari: archivi regola-ri; archivi congregazionali.

BibliografiaBADINI, Gino, Archivi e Chiesa. Lineamenti di Archivistica ecclesiastica, Bologna, Patron, 2005,terza edizione.

Lezioni:Le lezioni, a partire dal 9 ottobre 2006, si svolgeranno dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alleore 11 presso l’Archivio generale d’Ateneo in via Rudiae n.7 (nei pressi del sottovia perMonteroni).Nell’ambito dell’attività didattica saranno effettuate visite guidate presso Istituti di conserva-zione attivi nel territorio regionale.

Ricevimento:Il calendario di ricevimento è il seguente:Lunedì ore 10-12 dott.ssa IngrossoMercoledì ore 10 12 dott.ssa D’ArpeMercoledì ore 16 –18 Prof. de LucaEventuali variazioni saranno comunicate per tempo

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ARCHIVISTICA SPECIALEProf. Mario Brogi

Corso di studio in Beni archivistici e storico artistici

Laurea Specialistica

ANNO ACCADEMICO 2006-2007

Argomento del corso: La natura e struttura degli archivi.

Programma:Nell’ambito del corso saranno tenuti incontri, lezioni, seminari e visite presso alcuni istituti diconservazione cittadini e di altre località, secondo un calendario da stabilire, che vedrannocoinvolti docenti di altre università e funzionari dell’Amministrazione archivistica.Gli studenti che non hanno la possibilità di frequentare le lezioni dovranno integrare il pro-gramma esposto con una parte aggiuntiva, da concordare direttamente con il docente.

Bibliografia:- Filippo Valenti, A proposito della traduzione italiana dell’Archivistica di Adolf Brenneke, in

‘RAS’, XXIX, 1969, pp. 441-455.- Filippo Valenti, Riflessioni sulla natura e struttura degli archivi, in ‘RAS’, XLI, 1981, pp. 9-

37.- Filippo Valenti, Parliamo ancora di archivistica, RAS, XXXV, 1975, pp.161-197.

Testi adesso riuniti nel volume Filippo Valenti, Scritti e lezioni di archivistica, diplomatica estoria istituzionale, a cura di D. Grana, Roma 2000 (Ministero per i Beni e le Attività culturali,Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Saggi 57).

Inizio delle lezioni e presentazione del corso nel II semestre.

Orario delle Lezioni: Martedì ore 11.00-13.00 (Aula da definire).

Ricevimento studenti: lunedì ore 17.00-18.00, Monastero degli Olivetani, stanza piano terreno.

Calendario degli Esami: da definire.

Recapiti del docente:studio: Monastero degli Olivetani, stanza piano terreno.tel. 0832-296773fax. 0832-296774E. mail: [email protected]

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BIBLIOLOGIAProf.ssa Pia Italia Vergine

Laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia

Dopo una ricostruzione della storia del termine “Bibliologia” e dei significati che nelle varierealtà spazio-temporali gli sono stati attribuiti, il Corso (12 cfu, articolati in 3 moduli) si pro-pone di occuparsi dei documenti librari dal punto di vista del loro aspetto materiale. A talscopo, intende fornire gli strumenti per la conoscenza storica delle tecniche di produzione, deimateriali impiegati, delle stratificazioni di segni che l’uso ha lasciato nel tempo sui libri e suidocumenti a stampa in genere, con particolare riferimento a quelli della stampa manuale(1450-1830 ca). E, infine, si propone di affrontare i problemi della descrizione analitica e dellacatalogazione del libro antico, con particolare attenzione alle funzioni dei cataloghi di mate-riale antico ed agli strumenti bibliografici da utilizzare.

Primo modulo: Il “Libro antico” come oggetto materiale.

Secondo modulo: L’analisi bibliologica: gli strumenti dell’identificazione, con esercitazioni pra-tiche presso la Biblioteca Interfacoltà “T. Pellegrino” (con la collaborazione della dott.ssa G.Bascià)

Terzo modulo: La descrizione. Teoria e pratica con esercitazioni presso la BibliotecaInterfacoltà “T. Pellegrino” (con la collaborazione della dott.ssa G. Bascià)

Testi adottatiPrimo modulo: L. Baldacchini, Il libro antico, Roma, Carocci, 2001.L. FEBVRE- H.-J. MARTIN, La nascita del libro, a c. di A. Petrucci, Bari, Laterza,1992, capp.1-3

Secondo modulo: V. Romani, Bibliologia . Avviamento allo studio del libro tipografico, Milano,Silvestre Bonnard, 2003.C. FAHY, Saggi di bibliografia testuale, Padova, Antenore, 1988, pp.33-103

N. HARRIS, Filologia dei testi a stampa, in Fondamenti di critica testuale, a c. di A. Stussi,Bologna, Il Mulino, 1998, pp.301-326

Terzo modulo: M. ROSSI, Il libro antico dal XV al XIX secolo. Analisi e applicazione della secon-da edizione dell’ISBD (A), Firenze, Olschki, 1994

Orario delle lezioni, ricevimento studenti e laureandi, calendario esami: Saranno comunicati con avviso affisso sulla bacheca n.1 del Palazzo Codacci Pisanelli (1°piano).Indirizzo: Palazzo Codacci Pisanelli (1°piano, stanza n.6). Telefono: 0832/296319E-mail: [email protected] ; [email protected]

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CHIMICA PER I BENI CULTURALIProf. Giuseppe E. De Benedetto

Laurea specialistica in ArcheologiaCrediti: 6

Dipartimento e studio:Beni delle Arti e della Storia, Monastero Olivetani, stanza piano terra;Laboratorio, c/o MuseoProvinciale, viale Gallipoli, 28, Lecce

Obiettivi formativi:Conoscenza delle proprietà dei materiali di interesse archeologico e delle possibilità di appli-cazione nel campo dell’autenticazione, della determinazione di provenienza, dello studio delletecnologie di produzione

Programma:Analisi chimica cromatografia e spettroscopica di materiali di interesse archeologico.Fondamenti di chemiometria.

Il corso prevede un approfondimento teorico e esercitazioni di laboratorio. In particolaresaranno previste attivita’ teorico-pratiche su:1- Sostanze organiche di interesse archeologico (residui di cibo, balsami, cere, ...)2- Prodotti di degrado di materiali metallici3- Analisi di provenienza

Bibliografia:-J.B. Lambert, Traces of the past, Helix Books/Perseus Books, ISBN 0-7382-0027-1;-J. Henderson, The science and archaeology of materials, Routledge, ISBN 0-415-19934-4;-J. S. Mills, R. White, The organic chemistry of Museum objects, Butterworths-Heinemann,Oxford 1994;-C. Giardino, I metalli nel mondo antico, Laterza, ISBN 88-420-5488-7

Modalità d’esame:Tesina di approfondimento e discussione durante la relativa presentazione

Calendario lezioni:Mercoledì, giovedì, venerdì; primo semestre

Orario ricevimento:giovedì e venerdì 8.30-9.30

Calendario esami:http://www.restaurolibrario.unile.it/

Commissione:Proff. G. E. De Benedetto; L.Valli, F. Fanizzi, C. Malitesta, R. Gualcito

Telefono ed email:0832296776/3312; [email protected]

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CIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALE Prof. Cosimo Pagliara

Laurea specialistica: Archeologia3 C.F.U.

Argomento del corso:Dalla Oralità alla Scrittura: Testimonianze di Scrittura AlfabeticaArcaica (VI Sec. A.C.) In Messapia.

Bibliografia di riferimento:C. De Simone - S. Marchesini, Monumenta Linguae Messapicae, vol. 1-2, Wiesbaden 2002(parti).

Le lezioni si svolgeranno nel II semestre presso: Dip.to Beni Culturali.

Ricevimento studenti e laureandi ogni martedì: ore 11-13 c\o Dip.to Beni Culturali.

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CIVILTA’ MUSICALE AFROAMERICANAProf. Gianfranco Salvatore

Laurea specialistica in Musicologia e beni musicali, primo anno 6CFU

ARGOMENTO DEL CORSO: L’eredità afro-latina nel jazz e nel rock.

PRIMO MODULO (23 ore, 3 CFU): Dizzy Gillespie e la nascita del jazz afrocubano. Testi relativi al primo modulo:- A. Polillo, Jazz. La vicenda della musica americana, Mondadori, Milano (qualsiasi edizione)

(parti, indicate a lezione dal docente).- G. Salvatore, La scoperta dell’Afroamerica, “Blu Jazz” (disponibile in fotocopia).- M. Mannucci, Dizzy Gillespie. L’uomo che fece la rivoluzione sorridendo, Stampa

Alternativa, Roma-Viterbo, 1993.- Dispense sulla tradizione musicale afrocubana (distribuite dal docente durante il corso).- Per gli ascolti musicali relativi al primo modulo, una doppia antologia su Cd (tradizione afro-

cubana, Afro-Cuban Jazz) sarà presente nella discoteca del Laboratorio delle MusichePopolari (“LA.M.PO”, Arnesano), a disposizione degli studenti.

SECONDO MODULO (23 ore, 3 CFU): Carlos Santana e la nascita del “Latin rock”.Testi relativi al secondo modulo:- AA.VV., La grande storia del rock di Rolling Stone, Arcana, Milano, 1995 (parti, indicate a

lezione dal docente).- S. Leng, Santana. La vera storia di una leggenda del rock, Editori Riuniti, Roma, 2001.- Dispense distribuite dal docente.- Per gli ascolti relativi al secondo modulo, la discografia dei Santana sarà disponibile presso

il LA.M.PO.

Il primo modulo presuppone una buona conoscenza della storia del jazz moderno e della musi-ca afroamericana in generale; il secondo modulo della storia del rock. Gli studenti che abbia-no bisogno di integrare le proprie conoscenze storico-musicali possono frequentare settimanal-mente i cicli (Afroamericana e Popular Music) del Laboratorio delle Musiche Popolari(“LA.M.PO”, Arnesano), negli orari e nei giorni segnalati presso le usuali bacheche. La frequen-za di un intero ciclo del Laboratorio corrisponde ad ulteriori 3 CFU.

Il corso prevede inoltre un seminario a cura del dott. Gianpaolo Chiriacò.

IMPORTANTE: Gli studenti non frequentanti, o che siano stati assenti per un terzo (o più) delleore di uno o più moduli, devono contattare il docente prima degli esami per concordare lettu-re e ascolti integrativi.

[email protected] informazioni su corsi, laboratori, orari, esami:[email protected] (dott. Gianpaolo Chiracò)

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DIPLOMATICA SPECIALEProf.ssa Angela Frascadore

Laurea Specialistica12 CFUSecondo Semestre

Argomento del Corso:L’evoluzione del documento medioevale latino fra XIII e XV secolo.

Bibliografia: T. FRENZ, I documenti pontifici nel Medioevo e nell’età moderna, edizione italia-na a cura di S. Pagano, Città del Vaticano, 1989. Ulteriore bibliografia sarà segnalata nel corso delle lezioni che avranno come oggetto l’anali-si e il confronto di documenti pubblici e privati redatti in Italia. Inizio delle lezioni: 1 marzo 2007.

Orario delle lezioni: lunedì, martedì, mercoledì ore 15.00- 16.00. Eventuali variazioni sarannoconcordate con gli studenti.

Aula: aula al pianterreno dell’ex monastero degli Olivetani.

Laboratorio: orario da definire

Ricevimento studenti e laureandi: prima e dopo le lezioni.

Calendario degli esami: da definire.

Prof.ssa Angela FrascadoreEx monastero degli Olivetani, stanza n. 24tel. 0832/296785 - fax 0832/296792e-mail: [email protected]

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EPIGRAFIA GRECAProf. Mario Lombardo

Laurea Specialistica in Archeologia 6 CFU: primo semestre

Lezioni: Ottobre 2006 – Gennaio 2007: Esami: da Febbraio 2007

Dipartimento dei Beni Culturali, Via D. Birago n. 64 –73100 LECCEE-Mail: [email protected]

Argomento del corso: A. Istituzioni di Epigrafia greca e principali classi epigrafiche. B.Seminario di approfondimento sul tema: “Vecchie e nuove iscrizioni greche dall’Adriatico”.

A: Istituzioni di Epigrafia greca e principali classi epigrafiche:1) I documenti epigrafici: caratteri, problematiche interpretative e prospettive d’indagine.2) Storia della disciplina e principali strumenti di lavoro.3) Origine e trasmissione dell’alfabeto. Aspetti e conseguenze dell’alfabetizzazione.4) Gli alfabeti arcaici, la riforma ‘euclidea’ ad Atene e gli sviluppi successivi dell’alfabeto.5) Direzione e disposizione della scrittura. Sistemi numerali, segni divisori, abbreviazioni.6) Materiali e forme dei monumenti iscritti e tecniche di scrittura epigrafica.7) Edizione, datazione e commento delle epigrafi.Graffiti arcaici: dalla coppa di Nestore ai ‘trademarks’Iscrizioni e leggi funerarieIscrizioni votiveTrattati, Leggi e decreti.Maledizioni pubbliche (arài) e private (katadesmoi o defixiones).Oracoli e guarigioni miracolose (sanationes).Horoi e tituli memoriales.Bibliografia di primo orientamento:M. GUARDUCCI, Epigrafia Greca, I-IV, Roma, Il Poligrafico 1967-1978 (le parti specifiche da stu-diare o leggere verranno indicate a lezione).

B. Seminario di approfondimento sul tema: “Vecchie e nuove iscrizioni greche dall’Adriatico”. Bibliografia di primo orientamento:C. Cobianchi, Le epigrafi greche dalle colonie adriatiche di Dionisio I, in Anemos 3, 2005, pp.7-88.M. Lombardo, The psephisma of Lumbarda: a new fragment, in “Illyrica Antiqua. Ob honoremD. Rendic-Miocevic”, Zagreb 2005, pp. 353-360.Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nell’ambito delle lezioni.

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EPIGRAFIA ITALICAProf. Gianluca Tagliamone

Corso di Laurea Specialistica in ArcheologiaC.F.U. 3Le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel primo semestre in via D. Birago, 35.Argomenti del corso:

Epigrafia etrusca e italica nella Campania preromana 1. Aspetti introduttivi.2. La documentazione: iscrizioni e glosse.3. La scrittura: processi di alfabetizzazione, modelli e tradizioni grafiche locali.4. La lingua: fenomeni di contatto e di interazione.5. Lettura e commento di testi scelti.

Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate:

G. Colonna, Le iscrizioni etrusche di Fratte, in Fratte. Un insediamento etrusco-campano, cata-logo della mostra, Panini, Modena 1990, pp. 301-309.G. Colonna, L’etruscità della Campania meridionale alla luce delle iscrizioni, in La presenzaetrusca nella Campania meridionale, Atti delle giornate di studio (Salerno-Pontecagnano, 16-18 novembre 1990), Firenze 1994, pp. 343-371.M. Cristofani, Sulle più antiche iscrizioni italiche della Campania, in La presenza etrusca nellaCampania meridionale, Atti delle giornate di studio (Salerno-Pontecagnano, 16-18 novembre1990), Firenze 1994, pp. 379-386.M. Cristofani, Per la storia etno-linguistica della Campania arcaica: i ceti litterati, inL’incidenza dell’antico. Studi in memoria di Ettore Lepore, I, Atti del convegno internazionale(Anacapri, 27-28 marzo 1991), a cura di A. Storchi Marino, Napoli 1995, pp. 343-354.

Ulteriori, specifici, riferimenti bibliografici saranno indicati nel corso delle lezioni.

Orario delle lezioni: mercoledì, ore 12,00-14,00Calendario esami:Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì, ore 10,00-11,00, presso il Dip.to di BeniCulturali, via D. Birago, 64 (o da concordare, col docente, al termine delle lezioni).

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EPIGRAFIA LATINAProf. Pasquale Rosafio

Laurea Specialistica3 CFU

- La lettura delle epigrafi:Nome, carriere, titolature imperiali

- Le epigrafi:Iscrizioni sacre, sepolcrali, onorarie;Iscrizioni di opere pubbliche;Instrumentum domesticum;Epigrafia giuridica

- Municipi e colonie della Puglia romana

Bibliografia:Ida Calabi Limentani, Epigrafia latina, Cisalpino – Istituto Editoriale Universitario, Milano 1991;Jean-Marie Lassère, Manuel d’épigraphie romaine, I-II, Picard Paris 2005;Marina Silvestrini, Le città della Puglia romana. Un profilo sociale, Edipuglia Bari 2005.

Orario di ricevimento: Giovedì 15-17

e-mail: [email protected]

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ESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI Prof. Hubert Houben

Laurea specialistica Beni archivistici-librari12 CFU

Argomento del Corso:Le fonti archivistiche medievali nell’Italia meridionale, con particolare riferimento alle fontiarchivistiche leccesi (Archivio di Stato; Archivio del monastero di S. Giovanni Evangelista)

Il corso sarà suddiviso in una prima parte di natura teorica costituita da lezioni tenute daldocente; la seconda parte, di natura più pratica, sarà costituita da esercitazioni e ore di labo-ratorio che si svolgeranno in archivio.

Bibliografia: A. PETRUCCI, Medioevo da leggere. Guida allo studio delle testimonianze scrittedel Medioevo italiano, Torino (Einaudi) 1992; P. CAMMAROSANO, Italia medievale. Struttura egeografia delle fonti scritte, Roma 1991.

Orario delle lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì ore 16-19 (studio docente, mon. Olivetani);per le esercitazioni e le ore di laboratorio l’orario sarà concordato con gli studenti.

Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007.Orario ricevimento studenti: lunedì ore 9-11Date esami: 18 giugno 2007, 16 luglio 2007, 10 settembre 2007, 1 ottobre 2007(e-mail: [email protected])

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ESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALI (5 CFU)Prof. Hubert Houben

Laurea specialistica Beni mobili ed artisticia.a. 2006-07

Argomento del Corso:Le fonti archivistiche medievali nell’Italia meridionale, con particolare riferimento alle fontiarchivistiche leccesi (Archivio di Stato; Archivio del monastero di S. Giovanni Evangelista)

Bibliografia: P. CAMMAROSANO, Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte, Roma1991.

Orario delle lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì ore 15-16 (studio docente, mon. Olivetani)

Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007.Orario ricevimento studenti: lunedì ore 9-11Date esami: 18 giugno 2007, 16 luglio 2007, 10 settembre 2007, 1 ottobre 2007(e-mail: [email protected])

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ETRUSCOLOGIA E ANTICHITÀ ITALICHEProf. Gianluca Tagliamone

Corso di Laurea Specialistica in ArcheologiaC.F.U. 6

Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel primo semestre in via D. Birago, 35.Argomenti del corso:

Etruschi e Italici nella Campania preromana 1. La nozione storica e geografica di Campania preromana2. Gli Etruschi in Campania3. Ausoni, Opici, Osci4. Campani, Aurunci e Sidicini5. Sanniti Pentri, Caudini e Irpini

Santuari e luoghi di culto sannitici 1. Territorio, insediamenti, santuari2. I caratteri costanti3. Luoghi di culto all’aperto, in grotta, sacelli4. Evergetismo e munificenza: la monumentalizzazione dei luoghi di culto5. Il regime delle offerte6. Epigrafia osca di ambito santuariale

Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate:

B. D’Agostino, Le genti della Campania antica, in Italia omnium terrarum alumna, a cura di G.Pugliese Carratelli, Milano 1988, pp. 531-589.G. Colonna, Le civiltà anelleniche, in Storia e civiltà della Campania, I. L’evo antico, a cura diG. Pugliese Carratelli, Napoli 1991, pp. 25-67.L. Cerchiai, La Campania antica dalle origini al III secolo a.C., in L’Italia antica. Culture eforme del popolamento nel I millennio a.C., a cura di F. Pesando, Carocci, Roma 2005, pp. 181-202.G. Tagliamonte, I Sanniti, Longanesi, Milano 20052, pp. 179-202, 321-326.

Ulteriori, specifici, riferimenti bibliografici saranno indicati nel corso delle lezioni.

Orario delle lezioni: lunedì, martedì, ore 8,00-10,00.Calendario esami:Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì, ore 10,00-11,00, presso il Dip.to di BeniCulturali, via D. Birago, 64 (o da concordare, col docente, al termine delle lezioni).

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GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICAProf.ssa Anna Trono

Laurea SpecialisticaCFU 3M-GGR/02

Argomenti del modulo: Ambiente, sviluppo locale Saranno analizzati problemi di sviluppo locale, ponendo particolare attenzione ai fattori diimpatto antropico sull’ambiente, ad interventi e strategie sulle componenti tangibili e intan-gibili del territorio.Sono previsti lavori di gruppo e/o individuali di alcune evidenze empiriche a livello italiano edeuropeo Per sostenere l’esame del presente modulo testi consigliati sono:M. Dinucci, Geografia dello sviluppo umano, Zanichelli, Milano, 1999A. Segre, E. Dansero, Politiche per l’Ambiente, Utet Libreria, Torino, 2000.Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del Corso potranno concordare con ladocente la lettura di altri testi.Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:X. Greffe, La gestione del patrimonio culturale, Franco Angeli, Milano, edizione italiana a curadi A. Mariotti, prefazione di Francesco Bandarin, 2003

Orario delle lezioni: II semestre con orario da concordarsi

Calendario esami:Esami appello 18 gennaio appello 20 febbraio giugno appello 4 giugno, 18 giugno 19 luglio

Sessione recupero esami 25 settembre

Ricevimento studenti e laureandi: Martedì ore 11-12Mercoledì ore 10-13

Giovedì ore 14-16

I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari, previo appuntamento.

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GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICAProf.ssa Anna Trono

M-GGR/02Laurea Specialistica Curriculum moderno-contemporaneoCFU 9

Argomenti del moduloAmbiente, sviluppo locale e strategie di marketing del territorio Saranno analizzati problemi di sviluppo locale, ponendo particolare attenzione ai fattori diimpatto antropico sull’ambiente, ad interventi e strategie sulle componenti tangibili e intan-gibili del territorio. Sono previsti lavori di gruppo e/o individuali di alcune evidenze empirichea livello italiano ed europeo.I lavori provvederanno alla raccolta di elementi conoscitivi attraverso i quali individuare e pre-sentare le informazioni sullo stato dell’ambiente e sulle risorse naturali delle regioni studiateindicando le interazioni positive e negative tra tali contesti e i principali settori di sviluppo.Con riferimento alle tematiche ambientali individuate si rappresenterà la situazione ambien-tale raccogliendo un set prioritario di indicatori di pressione e di stato, secondo il modelloDPSIR.La Valutazione della situazione ambientale provvederà ad individuare informazioni sullo statodell’ambiente e delle risorse naturali di una regione e sulle interazione positive e negative trai vari contesti e principali settori di sviluppo destinati a finanziamento con i fondi strutturali.

Per sostenere l’esame del presente modulo testi consigliati sono:- M. Caroli, Il marketing del territorio, Milano, Angeli, Milano, 2000.- M. Tinacci Mossello (a cura di) La sostenibilità dello sviluppo locale. Politiche e strategie.

Bologna, Patron, 2001Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del Corso potranno concordare con ladocente la lettura di altri testi.Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:- X. Greffe, La gestione del patrimonio culturale, Franco Angeli, Milano, edizione italiana a

cura di - A. Mariotti, prefazione di Francesco Bandarin, 2003- E. Valdani, F. Ancarani (a cura di), Stategie di marketing territoriale, Milano, EGEA, 2000- C. Cooper, J. Fletcher, D. Gilbert, R. Shepherd, S. Wanhill, Economia del turismo, Milano,

Zanichelli, 2002- A.Vallega, Geografia culturale. Luoghi, spazi e simboli, Torino, UTET Libreria, 2003.

Orario delle lezioni: II° semestre con orario da concordarsi

Calendario esami:appello 18 gennaio appello 20 febbraio giugno appello 4 giugno, 18 giugno, 19 luglio

Sessione recupero esami 25 settembre

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I laureandi possono incontrare la docente anche in altri giorni e orari, previo appuntamento.

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GEOGRAFIA STORICA DEL MONDO ANTICOProf.ssa Flavia Frisone

Laurea specialistica in Archeologia

Dip.to di Beni Culturali, via D.Birago, 64 (2°piano)[email protected]

Strutturazione del corso:Parte A + Parte B + esercitazioni (facoltative, nell’ambito del corso)Periodo: II semestre

Argomenti del corsoElementi istituzionali e propedeutici: (Parte A)La geografia nel mondo antico: le “realtà” geografiche, le esplorazioni, la scienza

Condizioni e condizionamenti del sapere geografico nel mondo antico e del mondo antico(Dimensione territoriale e fattori di tipo ambientale e produttivo; “imperialismi”, geografia eil potere: demografia, amministrazione, propaganda. Confini fisici, politici, culturali. Mobilità,comunicazioni e definizione di spazi geografici: modelli ricostruttivi antropologici, worldsystems; frontier history. La dimensione “odologica” della geografia antica. Dialettica fra basiempiriche e formulazioni sistematiche e teoriche. Quadro paraliaco/mesogeico. Il mondo “cen-trato”).Le conoscenze occasionali, le esplorazioni, le spedizioni organizzate (Definizione dei limiti con-tinentali di Libye, Asia ed Europa settentrionale. Spedizioni organizzate e conoscenze deglispazi continentali. I grandi dubbi geografici dell’antichità.)La geografia e le scienze antiche (Sviluppo di modalità espressive per la comunicazione geo-grafica ed evoluzione della cartografia. Fra tradizione e diorthosis. Modelli geometrici e “geo-metria”; astronomia; medicina e determinismo geografico; meteorologia e scienza della natu-ra. Divulgazione geografica e diffusione di immagini, oggetti, strumenti legati a questa disci-plina. Caratteri e contraddizioni della geografia specialistica. Continuità e trasformazione:geografia e carte nel mondo tardo-antico e medievale).Indirizzi, linguaggi, sviluppi (Percezioni, schemi e rappresentazioni geografiche e immaginemitica del mondo nel dell’orizzonte culturale greco-arcaico. Riflessioni metodologiche e fasidella letteratura geografica nel mondo antico: Ecateo, Eratostene, Strabone, Tolomeo. I peri-pli: dai documenti d’età arcaica alla tradizione letteraria di genere. Etnografia e riflessionesull’Altro nel mondo greco e romano. Letteratura periegetica. L’ideologia augustea e le “for-mae” del mondo governato da Roma. L’utopia: paradosso geografico costruito sui canoni dellanarrativa geografica).

Sezione di approfondimento monografico e seminariale: (Parte B)Localizzazioni e configurazioni delle conoscenze geografiche nell’orizzonte arcaico e classico.Problemi storico-geografici e storiograficia) illustrazione del tema e delle problematiche da parte della docenteb) svolgimento di seminari individuali da parte degli studentic) incontri seminariali per l’illustrazione dei risultati

Testi:a) - atlante storico:

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Per lo studio della disciplina, come nel corso delle lezioni ed esercitazioni, è necessario l’usointensivo di un atlante storico. Ciascuno studente è libero di scegliere uno dei testi in commer-cio oppure di utilizzare tavole tratte dagli atlanti storici presenti nelle bibliotechedell’Università (per es. The Barrington Atlas, Bibl. Dip.to Beni Culturali). Una buona raccoltadi carte illustrative dei siti della Grecia e del Mediterraneo antico è pubblicata in AA. VV., IGreci. Atlante. 4, I, (a cura di S. Settis) Torino 2002, pp. 4-24. Nel corso delle lezioni, inoltre,insieme al materiale didattico verranno fornite cartine utili alla visualizzazione geograficadelle regioni e dei siti presi in considerazione.

b) - Parte A:G. Aujac, La geografia nel mondo antico, Napoli 1984S. Bianchetti, Conoscenze geografiche e rappresentazioni dell’ecumene nell’antichità greco-romana, in I contorni della terra e del mare (a cura di C. Tugnoli), Bologna 1997, pp. 51-89M. Corbier, Produzioni, economie, vie di comunicazione (600 a.C. - 500 d.C.), in AA.VV., Storiad’Europa, II, 2, Torino 1994, pp. 927-952F. Cordano, L’esplorazione geografica, in I Greci. Una storia greca. 2. III. Trasformazioni, (acura di S. Settis), pp. 293-308F. Hartog, Conoscenza di sé/conoscenza dell’altro in Storia d’Europa, II, 2, Torino 1994, pp.891-923Ch. Jacob, Geografia, in J. Brunschwig, G. E. R. Lloyd (a cura di), Il sapere greco, I, Torino,pp. 395-410G.E.R. Lloyd, Immagini e modelli del mondo, in J. Brunschwig, G. E. R. Lloyd (a cura di), Ilsapere greco, I, Torino, pp. 26-47G.E.R. Lloyd, Osservazione e ricerca, in J. Brunschwig, G. E. R. Lloyd (a cura di), Il saperegreco, I, Torino, pp. 256-284Cl. Nicolet, L’inventario del mondo, Roma-Bari 1989 (parti scelte).F. Prontera, (a cura di), Geografia e geografi nel mondo antico. Guida storica e critica, Roma-Bari 1983 (parti scelte)Potranno inoltre essere suggerite ulteriori letture in riferimento specifico ai temi trattati

b) - parte B:La bibliografia ulteriore comprende i testi utili allo svolgimento del seminario (potranno veri-ficarsi ridefinizioni per eliminare eventuali ridondanze e sovrapposizioni rispetto a quella pre-vista per la Parte A)

N.B.:Fanno parte integrante dei testi di preparazione al corso le cartine e i documenti storici for-niti a lezione.

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INFORMATICA APPLICATA AI BENI MUSICALIProf.ssa Valentina Marangi

Laurea Specialistica in Musicologia e Beni Musicali6 CFU

Le lezioni si svolgeranno presso il Laboratorio di Informatica (Ateneo, Palazzo Codacci Pisanelli)

Argomenti del corso: Principi di informatica applicata ai beni musicali.Esempi di applicazione dell’informatica alla documentazione musicale. Sistemi di codifica della notazione musicale.

Testi di riferimento:• Nicola Tangari, Documentazione musicale e informatica. Esempi di applicazione, Galatina,

Congedo, 2005.• Recordare lcc, MusicXML tutorial 1.1, <http://www.recordare.com/xml/musicxml-tuto-

rial.pdf>.Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.

Inizio delle lezioni: da definire.

Calendario delle lezioni: da definire.

Aula: Laboratorio di informatica (Ateneo, Palazzo Codacci Pisanelli)

Ricevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni. Si consiglia di concordare un appun-tamento.

Esami: da definire; si consultino gli avvisi sul sito di Facoltà o in bacheca.

Recapito docente: [email protected]

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ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTEANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE

Prof. Marco Tanzi

Laurea Specialistica6 CFU

Modulo unico: le lezioni si svolgeranno nel I semestre da martedì a venerdì a settimane alterne.Argomento del modulo: Problemi di metodo nell’attribuzione delle opere d’arte.

Attribuzioni e problemi di metodo: un caso esemplare (Bonifacio Bembo)

Bibliografia:- L. Bellingeri, M. Tanzi, Bonifacio Bembo dalla Cattedrale al Museo di Cremona, Brescia, Grafo,1992;- M. Marubbi, Scheda n. 51, in La Pinacoteca Ala Ponzone. Dal Duecento al Quattrocento, a curadi M. Marubbi, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale d’Arte, 2004, pp. 176-180;- M. Tanzi, Bonifacio Bembo massacrato (ovvero le disavventure della Storia dell’arte), in“Prospettiva”, 115-116, 2004, pp. 110-134.I TESTI SONO A DISPOSIZIONE PRESSO LA BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DEI BENI DELLE ARTI EDELLA STORIA

Inizio lezioni: 9 ottobre 2006 ore 16Orario lezioni: - laurea triennalelunedì ore 16-19martedì ore 9-12mercoledì ore 8-10giovedì ore 8-10venerdì ore 9-12- laurea specialisticamartedì ore 16-19mercoledì ore 16-19giovedì ore 16-19

Aula: Olivetani

Ricevimento studenti:mercoledì ore 10-12; giovedì ore 10-12

Calendario esami: 21 settembre 2006 ore 10

Prof. Marco Tanzi, tel. 0832/296777e-mail: [email protected] degli Olivetani stanza al piano terreno, vicino portineria

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LETTERATURA ITALIANAProf. Marco Leone

Laura Specialistica in musicologia e beni musicali6 CFU

I modulo (3 CFU)Argomento del modulo: Problemi e testimonianze della letteratura barocca in Italia

Testo base: G. Rizzo, Le inquiete novità. Simboli, luoghi e polemiche d’età barocca, Bari,Palomar, 2006 pp. 224.

II modulo (3 CFU)Argomento del modulo: Lettura e analisi di canti della Divina Commedia

Testo consigliato: D. Alighieri, La Divina Commedia, a cura di Tommaso Di Salvo, Bologna,Zanichelli, 1987.

Il calendario, l’orario e l’aula delle lezioni, l’orario del ricevimento degli studenti saranno indi-cati in seguito.(vedere bacheca dell’Istituto di Letteratura italiana)

Le date degli esami saranno comunicate in seguito.(vedere bacheca dell’Istituto di Letteratura italiana)

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METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICA CONTEMPORANEAProf.ssa M. Marcella Rizzo

I° semestreLaurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia12 C.F.U.

L’impianto didattico è articolato in due parti:Modulo introduttivo: Il XX secolo. Periodizzazione e categorie interpretative.Corso monografico: Territorio e ricerca storica. Le fonti (secc. XIX-XX).

Testo di riferimento per il primo modulo:AA.VV., Storia contemporanea, Roma, Donzelli, 1997 (capitoli XI, XIV, XV, XVI, XVIII, XX, XXI,XXIV).

Gli studenti che provengono dall’Accademia delle Belle Arti devono studiare il manuale G. SAB-BATUCCI –V. VIDOTTO: Manuale di Storia, 3, Il mondo contemporaneo dal 1848 a oggi, Ed.Laterza (2004).

Testi relativi al corso monografico:P. Bevilacqua, Breve storia dell’Italia meridionale dall’Ottocento a oggi, Donzelli, Roma, 1993;G. Galasso, L’altra Europa. Per un’antropologia storica del Mezzogiorno d’Italia, Milano,Mondadori, 1982 (reprint: Lecce, Argo, 1997)

LEZIONI: Le lezioni avranno inizio il 3 novembre 2006 alle ore 9 e proseguiranno secondo ilseguente calendario: martedì (9-10), mercoledì (ore 9-10), giovedì (9-10), venerdì (ore 9-11)presso Monastero degli Olivetani, Aula pianterreno.

ESAMI: 8 e 22 febbraio, 21 giugno, 5 e 19 luglio, 27 settembre 2007, ore 8,30.

RICEVIMENTO: giovedì e venerdì, ore 10, stanza n. 21 presso il Monastero degli Olivetani.

Indirizzo:Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età Contemporanea, Monastero degliOlivetani, stanza n. 21, viale S. Nicola.

Tel. 0832-296818e-mail: [email protected]

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METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA Prof. Francesco D’Andria

Laurea specialistica6 C.F.U.

Programma:Archeologia e comunicazione.

Bibliografia essenziale:C. RENFREW, Archeologia. Teoria, Metodi, Pratica, Zanichelli, Bologna 1995, pp.473-495.M. FORTE, s.v. Comunicazione archeologica, in R. Francovich, D. Manacorda, Dizionario diarcheologia, Laterza, Roma-Bari 20066, pp.75-80.

Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni.

Orario delle lezioni Martedì: 16,00-18,00Mercoledì: 16,00-18,00Inizio delle lezioni: 6 marzo 2006

Calendario esami:15 Giugno 2007, ore 9.0029 Giugno 2007, ore 9.0013 Luglio 2007, ore 9.00Altre date potranno essere concordate con gli studenti

Ricevimento studenti e laureandi: Prof. F. D’Andria: Sede Dipartimento Beni Culturali, via Birago 64, Lecce, Lunedì ore 15,30 –18,30

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MUSEOLOGIAProf. Massimiliano Rossi

Laurea specialistica in storia dell’arte6 CFUII semestre

curricula medievale e moderno-contemporaneoI anno

Si prevede l’approfondimento di un tema monografico da individuare nell’ambito della storiadel collezionismo europeo, con particolare riguardo agli strumenti di ricerca più idonei e alcontemporaneo dibattito metodologico in merito allo statuto disciplinare. Il corso sarà dedica-to al collezionismo mediceo tra Cinque e Seicento, con particolare riguardo alla simbologia ealle finalità politiche della committenza granducale.

Bibliografia:

L’arme e gli amori. La poesia di Ariosto, Tasso e Guarini nell’arte fiorentina del Seicento, cata-logo della mostra (Firenze 2001), a cura di Elena Fumagalli, Massimiliano Rossi, RiccardoSpinelli, Livorno, Sillabe, 2001.

L’arme e gli amori: Ariosto, Tasso and Guarini in Late Renaissance Florence, Acts of anInternational Conference, Florence, Villa I Tatti, June 27-29, 2001, edited by Massimiliano Rossiand Fiorella Gioffredi Superbi, Firenze, Olschki, 2004, 2 voll.

Altri studi verranno segnalati durante lo svolgimento del corso.

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NUMISMATICA GRECA E ROMANAProf. Aldo Siciliano

Laurea Specialistica in ArcheologiaC.F.U. 6

Programma per i frequentanti:

Argomenti: La documentazione numismatica in Puglia e Basilicata nell’antichità.

Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti dei volumi di seguito specificate:- A.Siciliano, Le zecche della Messapia,in I Messapi, Atti del XXX Convegno di Studi sulla

Magna Grecia (Taranto-Lecce, 4-9 ottobre 1990), Taranto 1991, pp.224-254- A.Siciliano, La zecca venusina, in Bimillenario della morte di Q. Orazio Flacco, Atti dei con-

vegni di Venosa Napoli Roma (novembre 1993), III, Venosa 1994, pp.121-175- A.Siciliano, La monetazione di Arpi, in M.Mazzei (a cura di), Arpi, l’ipogeo della Medusa e

la necropoli, Bari-S.Spirito 1995, pp.73-80- A.Stazio, Le emissioni monetarie dei centri greci, in Storia della Basilicata, 1. L’Antichità,

a cura di D.Adamesteanu, Roma-Bari 1999, pp.455-469- A.Siciliano, Le monete con legenda. Ipotesi di localizzazione di un antico centro, in

Ritrovamenti monetali nel mondo antico: problemi e metodi, Atti del CongressoInternazionale, Padova 31 marzo – 2 aprile 2000, Padova 2002, pp.61-77

- A.Siciliano-G.Sarcinelli, Metapontum – Siris/Herakleia: la documentazione numismatica, inPresenza e funzioni della moneta nelle chorai delle colonie greche dall’Iberia al Mar Nero,Atti del XII Convegno organizzato dall’Università “Federico II” e da Centro Internazionale diStudi Numismatici, Napoli 16-17 giugno 2000, Roma 2004, pp.247-304 (studiare solo pp.247-251)

- A.Siciliano, La circolazione monetale, in Taranto e il Mediterraneo, Atti del XLI Convegno diStudi sulla Magna Grecia (Taranto, 12-16 ottobre 2001), Taranto 2002, pp.483-501

- un testo a scelta tra i due di seguito indicati:- M.Crawford, Numismatica, in AA.VV. Le basi documentarie della storia antica, Il Mulino,

Bologna, 1984, pp.193-244- E. Arslan, La numismatica, in Storia antica. Come leggere le fonti (a cura di L.Cracco

Ruggini), Il Mulino, Bologna, 1996, pp.245-295.

Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.

Le lezioni si svolgeranno nel corso del secondo semestreOrario delle lezioni: Laboratorio: Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì ore 16,00-17,00 presso il Dipartimento di BeniCulturali, via D. Birago, 64.

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PALETNOLOGIAProf.ssa Elettra Ingravallo

Laurea specialisticaArgomento del corsoI rapporti est-ovest nel neolitico mediterraneo.

Letture:A. Manfredini, S.M. Cassano (a cura di), Masseria Candelaro. Vita quotidiana e mondo ideolo-gico in una comunità neolitica del Tavoliere, 2004.Tiberi I., Ingravallo E., Il neolitico salentino nel circuito internazionale di prestiti e scambi,Studi di antichità, c.d.s.

Lezioni:Lunedì-martedì-mercoledì

Esami:I semestre:11 gennaio 200725 gennaio 200715 febbraio 2007

II semestre7 giugno 200726 giugno 2007

Esami recupero4 settembre 200727 settembre 2007

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PREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTEProf.ssa Isabella Caneva

Programma del corso

Laurea SpecialisticaCFU 6II semestre

Argomento del corso: - Introduzione alla disciplina nelle sue specifiche metodologie di indagine.- Analisi comparata degli aspetti tecnologici e sociali connessi con la produzione artigianale dalNeolitico all’età del Bronzo nella “Grande Mesopotamia”.

Per sostenere l’esame si utilizzeranno testi da concordare durante il corso con gli studenti.

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PREISTORIA EGEA Prof. Riccardo Guglielmino

Laurea SpecialisticaC.F.U. 3

I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nel II semestre presso

Argomenti del modulo: Riti e costumi funebri a Creta e nella Grecia continentale nell’età del Bronzo.

I Modulo La bibliografia di riferimento verrà indicata nel corso delle lezioni ed affissa nella bacheca delDipartimento di beni Culturali, via D. Birago 64)

Orario delle lezioni:Calendario esami: 20 giugno, 4 luglio, 20 luglio, 11 settembre, 25 settembre 2007; altre dateverranno concordate con gli studentiRicevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni e su appuntamento con il docente

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PROTOSTORIA EUROPEAProf. Anna Maria Bietti Sestieri

Anno Accademico 2005-2006II semestre

Laurea SpecialisticaI modulo: Corso generale di protostoria (anche per la laurea triennale)

L’archeologica della protostostoria: contenuti e metodi della ricerca

Fonti per la ricerca sulla protostoria:- Il ruolo e i limiti dell’ uso delle fonti letterarie relative alla protostoria- Le fonti archeologiche: la ricognizione e la raccolta sistematica dei dati esistenti; - La ricognizione territoriale; lo scavo; - I risultati della ricerca sul terreno come base per la ricostruzione dei sistemi di organizzazio-ne socio-politica e territoriale

L’analisi dei dati- Le analisi naturalistiche e fisico-chimiche per la ricostruzione dell’ambiente- Le analisi antropologiche e le ricostruzioni demografiche e paleopatologiche- Le analisi delle faune e delle risorse vegetali- Le analisi dei manufatti

L’analisi formale e funzionale dei manufatti- La classificazione tipologica come strumento di analisi contestuale e come indicatore di cro-nologia relativa- Il metodo di classificazione dei materiali

Il quadro generale della protostoria italiana- Ambiente e territorio in relazione agli sviluppi nel corso delle età dei metalli- La cronologia assoluta- Gli sviluppi fra Età del Bronzo e l Età del Ferro nella penisola e nelle isole

Testi consigliati: A.M. Bietti Sestieri, Protostoria - teoria e pratica. NIS-Carocci, Roma 1996

Da consultare: Atti delle Riunioni Scientifiche dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, con particolareriferimento alle riunioni dedicate ai singoli territori regionaliM.Bernabò Brea, A.Cardarelli, M.Cremaschi, Le Terramare, Modena 1997G.L. Carancini, R.Peroni, L’età del Bronzo in Italia: per una cronologia della produzione metal-lurgica, Ali&no Editrice, Perugia 1999D. Cocchi Genick (a cura di), L’età del bronzo recente in Italia, Camaiore 2000-Viareggio 2004.G.Bartoloni, F. Delpino (a cura di), Oriente e Occidente: metodi e discipline a confronto, Pisa-Roma 2005.

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Laurea specialistica. II modulo, sezione tematica:La presenza egea e vicino-orientale in Italia fra l’Età del Bronzo e la I Età del Ferro

Il contesto mediterraneo e il problema dell’interazione oriente-occidente - Dati ambientali, risorse, vie di collegamento marittime e terrestri.- Cronologia relativa e assoluta- Le fasi più antiche dell’interazione oriente-occidente e l’inizio dei collegamenti sistematici- La concentrazione dei contatti fra Sicilia e Italia meridionale nell’Età del Bronzo Media eRecente: prevalenza della componente egea, differenze funzionali e nel livello di integrazio-ne fra le regioni italiane coinvolte- La crisi fra Età del Bronzo Recente e Finale, la crescita della componente cipriota-levantina,il ruolo della Sardegna- Ipotesi sul rapporto fra l’interazione egea e orientale nell’Età del Bronzo e la colonizzazionefenicia e greca nell’ Età del Ferro.

Testi consigliati:Magna Grecia e mondo miceneo, Atti del 22° Convegno di Studi sulla Magna Grecia, Taranto1982L. Vagnetti (a cura di), Magna Grecia e mondo miceneo, nuovi documenti, Taranto 1982.A.M.Bietti Sestieri, Un modello per l’interazione fra oriente e occidente mediterranei nelsecondo millennio a.C.: il ruolo delle grandi isole. Atti della XXXV Riunione Scientificadell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Lipari 2000 - Firenze 2003, pp. 557-586.

Da consultare: M.Marazzi, S.Tusa, L. Vagnetti (a cura di), Traffici Micenei nel Mediterraneo, Taranto 1986.C.Giardino, Il Mediterraneo occidentale fra XIV e VIII sec. a.C.. BAR International series 612,1995.V.La Rosa, D.Palermo, L.Vagnetti (a cura di), Simposio italiano di studi egei, ScuolaArcheologica Italiana di Atene, Roma 1999.M.Marazzi, S.Tusa (a cura di), Preistoria - Dalle coste della Sicilia alle isole Flegree, A.LombardiEditore, Siracusa-Palermo-Napoli 2001.N.Chr. Stampolidis (a cura di), Sea Routes, from Sidon to Huelva - Interconnections in theMediterranean, 16th-6th c. BC., Athens 2003.

Verrà fornita agli studenti una scelta di articoli di particolare rilevanza per gli argomenti trat-tati, che potranno essere riprodotti e utilizzati a integrazione della bibliografia di base.Per l’ammissione agli esami si richiede la partecipazione alle attività di laboratorio e la sceltadi un argomento specifico per la preparazione di una tesina.

Inizio delle lezioni: giovedì 8 marzo 2007Orario delle lezioni: da concordare in base al numero degli studentiAula: da concordareRicevimento di studenti e laureandi: dopo le lezioni, giorno da concordareCalendario degli esami: 21 giugno, 12 luglio, 20 luglio, 14 settembre, 28 settembre. Le datedelle sessioni dell’inverno 2007 verranno comunicate successivamente.Recapito: Dipartimento di Beni Culturali, via Birago 64, Lecce e-mail: [email protected]

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RESTAURO ARCHEOLOGICOProf.ssa Giovanna De Palma

Laurea specialisticaAnno Accademico 2005 -2006

PROGRAMMAIl corso, partendo da un breve excursus nella storia del restauro, attraverso l’esame dei varimomenti culturali ed artistici che hanno portato alla formulazione della moderna teoria delrestauro,è volto ad esaminare i più recenti sviluppi del concetto di conservazione nel campodell’archeologia.Nell’ambito della prassi di intervento nel campo dei manufatti provenienti dallo scavo archeo-logico e dei monumenti antichi si cercherà di delineare il corretto sviluppo del processo con-servativo, dal momento della diagnostica ed il rilevamento dello stato di conservazione all’im-postazione del progetto di intervento.Particolare risalto verrà dato, attraverso una serie di “ case studies” alle metodologie di pron-to intervento sullo scavo ed alla problematica conservativa delle aree archeologiche oltre cheal confronto tra tecniche di restauro tradizionali e moderne.Il corso verrà completato da visite in loco a collezioni museali particolarmente esemplificati-ve dei temi trattati e a cantieri di restauro.

Definizione del termine restauro.Il restauro nell’antichità: le fonti anticheLineamenti di storia del restauro Cesare Brandi e la nascita della nuova teoria sul restauro.Brandi e l’archeologiaRestauro e conservazione: evoluzione delle idee e della metodologia L’impostazione del progetto di conservazioneLe professioni e l’interazione tra le competenze Il pronto intervento sullo scavo La diagnostica ed il rilevamento dello stato di conservazione I centri di restauro in Italia e all’estero: criteri progettuali e struttura organizzativa Le Carte del Restauro e la conservazione dei monumenti e delle aree archeologiche.L’incidenza dei diversi fattori di degrado sulle strutture: diagnosi e documentazione. Le superfici dell’architettura antica: le patine.Nuovi orientamenti del restauro: conservazione e fruizione. La manutenzione programmata suisiti archeologici :priorità d’intervento.Carta del Rischio e concetto di vulnerabilità del monumento.

BIBLIOGRAFIAEnciclopedia dell’Arte Classica s.vv. Restauro, Falsificazione, etc.Enciclopedia Universale dell’Arte, s. vv. idem A. Melucco Vaccaro, Archeologia e restauro, Il Saggiatore, 1989. (seconda edizione Viella 2000)O. Rossi Pinelli., in Memorie dell’Antico nell’Arte Italiana,,III,Einaudi 1986.A.A.V.V., La conservazione sullo scavo archeologico, ICCROMG.C. Infranca., Manuale di Restauro Archeologico, Roma 1999

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L.Vlad Borrelli : Restauro archeologico, Viella 2004 (pgg. 155- 322)Nel corso delle lezioni saranno messi a disposizione degli studenti altri materiali di studio perletture di approfondimento.

Ricevimento degli studenti:Gli studenti si ricevono dopo ogni lezione.

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RICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICAProf.ssa Daniela Castaldo

Laurea Specialistica6 CFU

La musica nell’antichità classica: stato della ricerca e introduzione ai diversi tipi di fonti

BibliografiaGrecia. Atti del Convegno Mittelfest 2001, Pisa 2001, pp. 11-65G. Comotti, La musica nella cultura greca e romana, Torino 1991.

Gli studenti non frequentanti concorderanno un programma d’esame con la docente.

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RICERCA MUSICOLOGICA: MEDIOEVO E RINASCIMENTO Prof. Marco Gozzi

Laurea specialistica, classe 51: Musicologia e beni musicaliC.F.U. 6

[email protected] BENI MUSICALI

Le lezioni (46 ore) si svolgeranno presso l’aula C1

I MODULO di metodologia (3 CFU) Gli strumenti della ricerca musicologica Bibliografia essenziale ragionata. Enciclopedie, Dizionari biografici e lessicali, Storie dellamusica, Antologie di esempi musicali, Monumenti Musicali, Bibliografie e discografie. Letturacritica e analisi storiografica di alcuni manuali, storie della musica e voci di enciclopedie musi-cali. Le risorse della ricerca musicologica in Internet e i nuovi repertori informatici.Musicologia e storia della musica. Riflessioni sulla storiografia musicale medievale. Le discipli-ne necessarie alla musicologia storica nell’ambito medievale: paleografia, critica del testo,filologia, storia della notazione, iconografia musicale, organologia, ricerca documentaria.Gli studi sulla prassi musicale come approfondimento dei problemi di fondo della ricerca musi-cologica. Scrivere e parlare sulla musica medievale e rinascimentale.

II MODULO, monografico (3 CFU)Applicazione delle metodologie e degli strumenti della ricerca musicologicaUn esempio di ricerca musicologica in ambito medievale: la lirica trobadorica. Esercitazioni di ricerca bibliografica sulla lirica trobadorica. Reperimento dei testimoni musi-cali e letterari e dei facsimili. Ricerca discografica. Paleografia e critica del testo applicate alrepertorio trobadorico. Discussione delle edizioni sinora pubblicate in trascrizione moderna. Iproblemi musicali connessi alla restituzione critica della canso provenzale.

BibliografiaAppunti e fotocopie del corsoF. Alberto Gallo, Musica e storia tra medio evo e età moderna, Bologna, Il Mulino, 1986, pp. 5-28; Jean-Jacques Nattiez, Musicologia generale e semiologia, Torino, E.D.T. 1989; Performancepractice; music before 1600, a cura di H.M. Brown e S. Sadie, New York - London, Norton, 1990;Maria Caraci Vela, La critica del testo musicale, Lucca, Libreria Musicale Italiana, 1995, pp. 3-35; Hans Heinrich Eggebrecht, Musica in Occidente, Firenze, La Nuova Italia, 1996, pp. 63-67,103-106, 165-171, 208-216, 327-331.Ulteriori indicazioni bibliografiche si trovano nei lavori citati e saranno fornite durante il corso.Orario delle lezioni: Lunedì 16-18, Martedì e Mercoledì, 8-10Calendario esami: date da stabilire in base al calendario della FacoltàRicevimento studenti e laureandi: dopo ogni lezione e previo appuntamento in altri orari

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RILEVAMENTO ARCHEOLOGICOProf.ssa Adriana Valchera

Laurea SpecialisticaScienze dei Beni architettonici, archeologici e dell’ambienteCFU 6

Le lezioni si svolgeranno nel II semestre presso Via D. Birago 35 e presso il Dipartimento di BeniCulturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64.

Argomenti: Il corso ha lo scopo di fornire le nozioni fondamentali necessarie alla schedatura,lettura ed interpretazione delle evidenze archeologiche individuate con l’esplorazione direttae sistematica del territorio.Conoscenza e lettura dei vari tipi di cartografia (IGM, aerofotogrammetrici, catastali ecc.);schedatura ed analisi delle notizie di rinvenimenti archeologici da bibliografia e da archivio;posizionamento delle evidenze archeologiche sulla base cartografica di riferimento; nozioniper la schedatura e il posizionamento su base cartografica delle tracce archeologiche da foto-grafia aerea; nozioni per la schedatura e la documentazione, grafica e fotografica, delle varieevidenze archeologiche (aree di frammenti fittili, strutture murarie ecc.); nozioni per la sche-datura e la documentazione, grafica e fotografica, del materiale mobile, con particolare rife-rimento ai manufatti ceramici; sistemi di schedatura e archiviazione dei dati archeologici(Banche dati grafiche e alfanumeriche, sistemi informativi territoriali ecc.).

Testi da studiare per sostenere l’esame:Aa.Vv., Quaderni BACT, Metodologie di catalogazione dei beni archeologici, 1.2, Lecce 1997;G. Vianello, Cartografia e fotointerpretazione, Bologna 1998, pp. 1-81.Bibliografia di riferimento utile per approfondimenti:M. F. Boemi, La gestione delle immagini ed i riferimenti catalografici, in Lo sguardo di Icaro,Roma 2003, pp. 34-37; G. Di Gennaro, Aerofototeca: sistemi di catalogazione, georeferenzia-zione e consultazione, in Lo sguardo di Icaro, Roma 2003, pp. 43-47; M. Guaitoli, Nota sullametodologia della raccolta, della elaborazione e della presentazione dei dati, in P. Tartara,Torrimpietra, Forma Italiae, 39, Roma 1999, pp. 357-365; M. Guaitoli, Il territorio e le sue dina-miche: osservazioni e spunti di ricerca, in Taranto e il Mediterraneo, Atti del quarantunesimoconvegno di studi sulla Magna Grecia, Taranto, 12-16 ott. 2001, Taranto 2002, pp. 219-252; M.Guaitoli, Dalla cartografia numerica finalizzata ai sistemi informativi territoriali, in Lo sguar-do di Icaro, Roma 2003, pp. 101-102Esercitazioni

Il corso verrà integrato da esercitazioni pratiche, che si svolgeranno in laboratorio ed in cam-pagna.Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con ildocente la lettura di altri testi. Ulteriore bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni.

Orario delle lezioni:mercoledì, ore 14.00-16.00; giovedì ore 12.00-14.00

Calendario esami:21 giugno 2007; 11 e 19 luglio; 20 e 28 settembre

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Ricevimento studenti e laureandi:Dopo le lezioni presso il Dipartimento di Beni Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64.

Recapito docente:Dipartimento Beni Culturali, ex Inapli, Via D. Birago n. 64.Tel. 0832 244818; e-mail: [email protected]

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RILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHIProf.ssa Carla Maria Amici

Laurea Specialistica in Archeologia CFU 6

Argomento del Corso:Le volte come elementi caratterizzanti dell’architettura romana. Conseguenze derivate dal-l’adozione dei sistemi arcuati o dei sistemi trilitici nelle coperture in rapporto alle modalitàcostruttive e all’interpretazione spaziale delle relative creazioni architettoniche nei vari ambi-ti culturali.

Testi consigliati

L.LANCASTER, Concrete vaulted Construction in Imperial Rome, Cambridge 2005per i sistemi trilitici: C.F. Giuliani, L’edilizia nell’antichità, NIS, (Roma 1990) n.e. 2006, pp. 71-96

Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007Orario delle lezioni: mercoledì ore 16-18; giovedì ore 8-10Aula: via Birago 35 Ricevimento studenti e laureandi: mercoledì dopo la lezioneCalendario esami: 27 giugno; 11 luglio; 12 settembre; 27 settembre 2007– 24 gennaio; 13 feb-braio 2008.

Recapito: Dip.to Beni Culturali – via D.Birago 64 - LecceTel.: 0832/295533; indirizzo e-mail: [email protected]

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STORIA CONTEMPORANEAProf.ssa M. Marcella Rizzo

ANNO ACCADEMICO 2006-2007I° semestreLaurea specialistica in Storia dell’Arte 6 C.F.U.

L’impianto didattico è articolato in due parti:- Modulo introduttivo: Il XX secolo. Periodizzazione e categorie interpretative.- Corso monografico: Territorio e ricerca storica. Le fonti (secc. XIX-XX).

Testo di riferimento per il primo modulo:- AA.VV., Storia contemporanea, Roma, Donzelli, 1997 (capitoli XI, XIV, XV, XVI, XVIII, XX, XXI,XXIV).

Gli studenti che provengono dall’Accademia delle Belle Arti devono studiare il manuale G. SAB-BATUCCI –V. VIDOTTO: Manuale di Storia, 3, Il mondo contemporaneo dal 1848 a oggi, Ed.Laterza (2004).

Testi relativi al corso monografico:- P. Bevilacqua, Breve storia dell’Italia meridionale dall’Ottocento a oggi, Donzelli, Roma,1993;- G. Galasso, L’altra Europa. Per un’antropologia storica del Mezzogiorno d’Italia, Milano,Mondadori, 1982 (reprint: Lecce, Argo, 1997)

LEZIONI: Le lezioni avranno inizio il 3 novembre 2006 alle ore 9 e proseguiranno secondo ilseguente calendario: martedì (9-10), mercoledì (ore 9-10), giovedì (9-10), venerdì (ore 9-11)presso Monastero degli Olivetani, Aula pianterreno.

ESAMI: 8 e 22 febbraio, 21 giugno, 5 e 19 luglio, 27 settembre 2007, ore 8,30.

RICEVIMENTO: giovedì e venerdì, ore 10, stanza n. 21 presso il Monastero degli Olivetani.

Indirizzo:Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all’Età Contemporanea, Monastero degliOlivetani, stanza n. 21, viale S. Nicola.

Tel. 0832-296818

e-mail [email protected]

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STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA Prof. Paolo Peri

Programma A.A. 2006-07Laurea Specialistica in Storia dell’Arte C.F.U. 6

Argomento del modulo primo: dal costume del XII secolo a quello del XVII secoloArgomento del modulo secondo: dalla moda del XVIII secolo a quella del XX secolo

PRIMO MODULO. BIBLIOGRAFIAC. GIORGETTI, Manuale di Storia del Costume e della Moda, De Agostini Milano, 2002, pp. 132-219 (comprese le numerosissime immagini).

SECONDO MODULO. BIGLIOGRAFIAC. GIORGETTI, Manuale di Storia del Costume e della Moda, De Agostini Milano, 2002, pp. 220-454 (comprese le numerosissime immagini).E. MORINI, Storia della moda. XVIII-XX secolo, Skira editore Milano, 2000

Bibliografia consigliata:V. CADELUPPI, Che cos’è la moda, Carocci Editore Roma, 2002

Orario delle lezioni PRIMO MODULO: mercoledì 18 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17Giovedì 19 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17.Mercoledì 25 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17.Giovedì 26 ottobre 2006, ore 10-13; ore 14-17.

Orario delle lezioni SECONDO MODULO: Mercoledì 15 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17Giovedì 16 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17.Mercoledì 22 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17Giovedì 23 novembre 2006, ore 10-13; ore 14-17.

E’ caldamente consigliata la frequenza.Per ottenere una buona riuscita del corso e rispondere agli obiettivi didattici deve essererispettato l’orario sopra riportato.

Indirizzo: Monastero degli Olivetani, Lecce

Calendario esami: verrà comunicato durante le lezioni

Ricevimento studenti e laureandi: dopo le lezioni.

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STORIA DELL’ARCHEOLOGIA Prof.ssa Katia Mannino

Laurea SpecialisticaScienze dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’AmbienteC.F.U. 6

Le lezioni (46 ore) si svolgeranno nel I semestre presso la sede di via D. Birago 35. Argomenti: Introduzione alla “Storia dell’Archeologia” – Medioevo e mondo classico –Umanesimo e Rinascimento (Ciriaco di Ancona; Firenze, Venezia e Roma; le Collezioni diAntichità; la memoria dell’antico nell’arte italiana del Rinascimento; A. De Ferrariis detto ilGalateo: “De situ Iapygiae”) – Antiquaria e Archeologia in Europa nei secoli XVII-XVIII – J.J.Winckelmann – Le grandi imprese di scavo del XIX secolo – L’Archeologia Filologica – La Scuoladi Vienna: Riegl e Wickhoff.

Per sostenere l’esame bisogna studiare le parti indicate dei seguenti volumi:R. Bianchi Bandinelli, Introduzione all’archeologia classica come storia dell’arte antica, EditoriLaterza, Roma 1976, XIII-XXVII, 3-9, 11-97, 99-123.M.J. Strazzulla, s.v. Antiquaria, in R. Francovich-D. Manacorda (a cura di), Dizionario diArcheologia, Editori Laterza, Roma-Bari 2000, pp. 4-9. L. Beschi, La scoperta dell’arte greca, in S. Settis (a cura di), Memoria dell’antico nell’arte ita-liana, Einaudi, Torino 1985, vol. III, pp. 295-372.

Recapito docente: Dpt. Beni Culturali, via D. Birago 64 (tel. 0832/295535)e-mail: [email protected]

Orario delle lezioni: lunedì e martedì: ore 8,00-10,00

Calendario esami:29 gennaio; 19 febbraio; 18 giugno; 2 luglio; 23 luglio; 17 settembre; 28 settembre

Ricevimento studenti e laureandi: I semestre: giovedì 9,30-12,00 (Dpt. Beni Culturali, via D. Birago 64).II semestre: lunedì 9,30-12,00 (Dpt. Beni Culturali, via D. Birago 64).

Inizio lezioni:lunedì 10 ottobre 2005 (ore 08,00; sede: via D. Birago 35).

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STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEAProf. Vincenzo Cazzato

Laurea specialistica (secondo anno)6 C.F.U.

Argomento del Corso: Il Barocco LecceseIntroduzione al Barocco Leccese. Spazi e strutture del Barocco: La città “barocca”;Architettura e natura; I palazzi e l’architettura civile; L’architettura religiosa; L’ordine baroc-co; La prospettiva e la scenografia; Struttura e decorazione; I materiali e le tecniche; Simbolie allegorie.

Per sostenere l’esame si richiede lo studio di parti di volumi di seguito indicati, da concorda-re con il docente. Si richiede inoltre l’analisi di un’opera specifica o di un motivo grammatica-le o sintattico ricorrente nel Barocco Leccese. M. Manieri Elia, Barocco Leccese, Electa, Milano 1989.V. Cazzato, Il Barocco Leccese, collana “Itinerari d’arte”, Laterza, Bari 2003.A. Cassiano, V. Cazzato, Santa Croce a Lecce: storia e restauri, Congedo, Galatina 1997.M. Fagiolo, V. Cazzato, Le città nella storia d’Italia. Lecce, Laterza, Bari 1984.V. Cazzato, M. Fagiolo, M. Pasculli Ferrara, Atlante del Barocco in Puglia. Terra di Bari eCapitanata, De Luca, Roma 1996.

Lezioni: Secondo semestre. Monastero degli Olivetani. Ricevimento studenti: venerdì, ore 9-11.

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STORIA DELL’ARTE MEDIEVALEProf.ssa Lucinia Speciale

Laurea Specialistica 6 CFU

Il corso, destinato agli studenti della laurea specialistica, sarà dedicato al ciclo pittorico diSant’Angelo in Formis. Le lezioni avranno andamento seminariale e potranno comprendereesercitazioni scritte da concordare con il docente. Le lezioni avranno inizio il 1 marzo 2007 eproseguiranno il giovedì dalle 17 alle 19 e il venerdì dalle 17 alle 19 presso l’aula C2 del PalazzoCodacci Pisanelli. Ricevimento studenti e laureandi: venerdì h. 9-12,30.

Testi d’esame

Parte generale: un manuale di storia dell’arte medievale a scelta, al quale dovrà accompagnar-si la lettura di P. PIVA (a cura di), L’arte medievale nel contesto: 300-1300. Funzioni, iconogra-fia, tecniche, (Jaca Book) Milano 2006

Corso monografico: la letteratura critica, che comprenderà diversi contributi in lingua stranie-ra, sarà indicata nel corso delle lezioni.

Appelli d’esame: 22 giugno 200713 luglio 20075 settembre 200728 settembre 2007

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STORIA DELLA CRITICA D’ARTEProf. Massimiliano Rossi

Laurea specialistica in storia dell’arteII semestre6 CFU

curricula medievale e moderno-contemporaneoI anno

Programma A.A. 2005/2006

Vista la complessità delle tematiche in oggetto, si preferisce impostare in modo tradizionalel’attività didattica, esaurendola nelle sole lezioni frontali. Verrà offerto l’approfondimento diun tema monografico, che possa mettere in evidenza anche il dibattito metodologico odiernoin merito a statuto e finalità della disciplina. È dunque prevista una serie di lezioni volte a evi-denziare il ruolo della tradizione mnemotecnica nella composizione dei trattati d’arte, a par-tire dal tardo Cinquecento.

Bibliografia:Lina Bolzoni, La stanza della memoria. Modelli letterari e iconografici nell’età della stampa,Torino, Einaudi, 1995.

Massimiliano Rossi, Le fila del tempo. Il sistema storico di Luigi Lanzi, Firenze, Olschki, 2006.

Altri studi verranno segnalati durante lo svolgimento del corso.

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STORIA DELLA MINIATURAProf.ssa Lucinia Speciale

Laurea Specialistica6 CFU

Il corso di lezioni si articolerà in due moduli. Il primo ciclo sarà dedicato alle linee di sviluppodella storia del libro illustrato, nell’Occidente latino, tra la tarda antichità e il XV secolo. Laseconda parte del corso avrà invece per oggetto “La produzione libraria decorata italomeridio-nale tra Tardoantico e Alto Medioevo”. Le lezioni avranno inizio il 1 marzo 2007 e proseguiranno il giovedì dalle 13 alle 15 e il vener-dì dalle 13 alle 15 presso l’aula C2 del Palazzo Codacci Pisanelli. Ricevimento studenti e lau-reandi: venerdì h. 9-12,30.

Testi d’esame

Parte generale:

A. PUTATURO DONATI MURANO, A. PERRICCIOLI SAGGESE (a cura di), La miniatura in Italia. DalTardoantico al Trecento, con riferimenti al medio oriente e all’Occidente latino, Napoli-Cittàdel Vaticano 2005 Si consiglia anche la lettura dell’antologia L. SPECIALE (a cura di), Uomini, libri e immagini,(Liguori) Napoli 2000.Corso monografico: i materiali didattici saranno indicati nel corso delle lezioni, che avrannoandamento a carattere seminariale.

Appelli d’esame: 22 giugno 200713 luglio 20075 settembre 200728 settembre 2007

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STORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE Prof. Abbate Francesco

Laurea specialistica

Modulo medievale: Il tardogotico nelle recenti mostre.Testi base: i cataloghi delle mostre di Gentile da Fabriano e Lorenzo Monaco a Fabriano eOrvieto.

Modulo moderno: Il Neoclassicismo a Napoli e nel Sud Italia.Bibliografia (sarà segnalata via via durante lo svolgimento del corso).

Modulo contemporaneo: La pittura a Napoli nel secondo dopoguerra.Bibliografia: Fuori dall’ombra, catalogo della mostra.M.Picone Petrusa, La pittura napoletana del Novecento.

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STORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’OREFICERIAProf.ssa Regina Poso

Corso di Laurea Specialistica in Storia dell’Arte6 CFU

ArgentiE. C. CATELLO, Argenti napoletani dal XVI al XIX secolo, Napoli 1973 (da consultare nella biblio-teca del Dipartimento); C. CATELLO, Argenti italiani nell’abazia di Montecassino, Napoli,Franco Di Mauro ed. 1993

Tessuti e ricamiAAVV, Indue me Domine. I tessuti liturgici del Museo Diocesano di Brescia, Venezia, Marsilio,1998; Pulchra Ornamenta. La collezione dei merletti di Montecassino, Montecassino 2001

CeramicaG. DONATONE, Maiolica antica di Puglia, Bari, Isveimer (da consultare nella biblioteca delDipartimento)

MobiliA. GONZALEZ-PALACIOS, Avvio allo studio del mobile italiano, in Storia dell’arte italiana. Formee modelli, Torino, Einaudi, vol 11, pp. 587-635

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STORIA E TECNICA DEL RESTAUROProf.ssa Regina Poso

Corso di Laurea specialistica in Storia dell’arte 6 CFU

Rapporti tra scienza e restauri. La bibliografia riguarderà le opere in corso di restauro, che glistudenti analizzeranno durante ogni fase.

Bibliografia: A. CONTI, Storia del restauro e della conservazione delle opere d’arte, Milano,Electa,1988.

Corso di laurea specialistica in Archeologia Rapporti tra scienza e restauri . La bibliografia riguarderà le opere in corso di restauro, che glistudenti analizzeranno durante ogni fase.

Bibliografia:S.SETTIS (a cura di), Dalla tradizione all’archeologia, in “Memoria dell’antico nell’arte italia-na”, t.III, Einaudi, Torino, 1986. Devono essere studiati i saggi di P. N. Pagliara (pp.7-88), Ph.Sénécal (pp.150-180), O. Rossi Pinelli (pp.181-250), L. Beschi (pp.295-374), S. Settis (pp.375-486).

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STORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTOProf. Fabio D’Astore

Laurea Specialistica in Archivistica e Biblioteconomia

MODULO A: Storia e problemiTESTO BASE:G. INGLESE, Come si legge un’edizione critica, Roma, Carocci, 2003.

MODULO B: Editi ed inediti in Terra d’OtrantoTESTI BASE:F. D’ASTORE, Beni culturali e identità nazionale in Sigismondo Castromediano, in AA. VV.,L’identità nazionale. Miti e paradigmi storiografici ottocenteschi, a cura di A. Quondam e G.Rizzo, Roma, Bulzoni, 2005, pp. 243-256.F. D’ASTORE, Per un’edizione critica delle Memorie di Sigismondo Castromediano (in corso dipubblicazione).

Esercitazioni su documenti manoscritti pubblici e privati.

Ulteriori specifiche indicazioni verranno fornite nell’ambito delle lezioni.

La data d’inizio delle lezioni, l’aula e il calendario degli esami verranno comunicati in segui-to.

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STORIA GRECAProf. Mario Lombardo

Laurea Specialistica in Archeologia6 CFU: primo semestre (?): Lezioni: Ottobre 2006 – Gennaio 2007: Esami: da Febbraio 2007

Dipartimento dei Beni Culturali, Via D. Birago n. 64 –73100 LECCEE-Mail: [email protected]

Argomento del corso: Colonie di colonie: le fondazioni subcoloniali greche dall’età arcaica aquella ellenistica..

Bibliografia di primo orientamento:D. Asheri, Colonizzazione e decolonizzazione, in S. Settis (a c. di), I Greci, 1, Torino, 1996, pp.73-115.M.I. Finley – E. Lepore, Le colonie degli antichi e dei moderni, con Prefazione di E. Greco eIntroduzione di M. Lombardo, Roma 2000.M. Lombardo, Poleis e politeiai nel mondo coloniale, in “Poleis e politeiai. Atti del Convegnodi Torino, 2002”, Alessandria 2004, pp. 351-367.

Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nell’ambito delle lezioni.

Si raccomanda l’uso di un Atlante storico nonchè la lettura di una Introduzione allo studio dellefonti, come:M. CRAWFORD - E. GABBA - F. MILLAR - A. SNODGRASS, Le basi documentarie della storia anti-ca, Bologna, Il Mulino, oppureL. CRACCO RUGGINI (a cura di), Storia antica. Come leggere le fonti, Bologna, Il Mulino.

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STORIA MEDIEVALE Prof. Hubert Houben

Laurea specialistica Beni mobili ed artistici6 CFU

Argomento del Corso:I Normanni tra Nord e Sud: immigrazione e acculturazione nel Medioevo

Bibliografia: H. Houben, I Normanni tra Nord e Sud: immigrazione e acculturazione nelMedioevo, Roma 2003.Per i non frequentanti inoltre 3 saggi a scelta del vol. H. Houben, Mezzogiorno normanno-svevo: monasteri e castelli, ebrei e musulmani, Napoli 1996

Orario delle lezioni: mercoledì, giovedì e venerdì ore 14-15 (studio docente, mon. Olivetani)

Inizio lezioni: mercoledì 7 marzo 2007.Orario ricevimento studenti: lunedì ore 9-11Date esami: 18 giugno 2007, 16 luglio 2007, 10 settembre 2007, 1 ottobre 2007(e-mail: [email protected])

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STORIA MODERNAProf. Francesco Gaudioso

Laurea Specialistica in Storia dell’Arte

I SEMESTREIl programma s’articola in due parti: 1. Parte istituzionale.Il concetto di Età moderna.La nascita dello Stato moderno.Scoperta dell’America ed espansione europea.Riforma protestante e Controriforma.Il Mediterraneo nel XVI secolo.Gli antichi Stati italiani.Famiglia e demografia in Età moderna.Potere e gerarchie sociali tra Cinque e Settecento.Le riforme illuministiche.L’età delle rivoluzioni.Impero napoleonico e organizzazione del consenso.

Testo di base: AA. VV., Storia moderna, Roma, Donzelli.

2. Metodologia e fonti della ricerca storica. Testo di base: P. Prodi, Introduzione allo studio della storia moderna, Bologna, il Mulino.

Ricevimento studenti e laureandi: dopo le ore di lezione (Olivetani, 1° piano, studio n. 22).

Prof. Francesco Gaudioso Monastero degli Olivetani, studio n. 22Tel 0832/296824E-mail: [email protected]

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STORIA ROMANAProf. Pasquale Rosafio

Laurea Specialistica6 CFU

Titolo del corso:Economia romana e società cristiana: gli sviluppi dal secondo al quarto secolo

Primo modulo:La diffusione del cristianesimo

- Paolo Siniscalco, Il cammino di Cristo nell’Impero romano, Laterza Roma-Bari 2004

Secondo modulo:Società ed economia

Bibliografia:- G. Filoramo – S. Roda, Cristianesimo e Società, Laterza Roma-Bari 1992;- Rita Lizzi Testa, Senatori, Popolo, Papi. Il governo di Roma all’epoca dei Valentiniani,Edipuglia Bari 2004;- J. Gaudemet – P. Siniscalco – G.L. Falchi, Legislazione imperiale e religione nel IV secolo,Istituto Patristico Augustinianum Roma 2000.

Orario di ricevimento: Giovedì 15-17

e-mail: [email protected]

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TEATRO E DRAMMATURGIA GRECAProf.ssa Adele Filippo

Laurea SpecialisticaIndirizzo dei Beni Architettonici, Archeologici e dell’ambienteC.F.U. 6

Parte generale:B. Gentili, Lo spettacolo nel mondo antico, Roma Bulzoni 2006G. Paduano, Il teatro antico. Guida alle opere, Laterza 2005

La commedia Lettura e commento di Aristofane, Tesmoforiazuse, ed. a scelta

Orario delle lezioni: Lunedì 10-12Martedì 10-12

Calendario esami: 30 gennaio, 1 e 8 febbraio, 21 giugno, 12 e 26 luglio, 6 e 20 settembre

Ricevimento studenti e laureandi: Giovedì dalle 12 alle 13,30

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TEATRO E DRAMMATURGIA LATINA Prof.ssa Maria Antonietta Cervellera

Corso di studi in beni architettonici, archeologici e dell’ambienteLaurea specialistica3 CFU

I Modulo (3 C.F.U.): le lezioni (23 ore) si svolgeranno nell’Aula C2 del Palazzo“Codacci-Pisanelli”. Argomenti del modulo: Linee generali del teatro latino. Letture di brani significativi.BIBLIOGRAFIA:I ModuloG.CHIARINI – F.MOSETTI CASARETTO, Introduzione al teatro latino, Città di Castello, MondadoriUniversità, 2004, pp. 1- 84.

Gli studenti che desiderano approfondire alcuni aspetti del corso potranno concordare con ladocente la lettura di altri testi.A tal fine è utile fare riferimento alla seguente bibliografia:TITO MACCIO PLAUTO, Mercator, pref. di C. Questa, intr. di G. Paduano, trad. di M. Scàndola,Milano, Rizzoli, 2004.F. CRUCIANI, Lo spazio del teatro, Roma-Bari, Laterza, 2001P. GRIMAL, Il teatro a Roma.

Orario delle lezioni: lunedì, martedì, mercoledì ore 9,00 – 11,00. Inizio delle lezioni: lunedì 24 settembre 2005.Calendario esami: mart. 16 genn. 2006; 6 febbr. 2006; 20 febbr. 2006; 19 giug. 2006; 10 lugl.2006; 18 sett. 2006Ricevimento studenti e laureandi: subito dopo le ore di lezione. Nel periodo in cui non si svol-gono lezioni ogni lunedì alle ore 10-12, presso la stanza 37/C, III piano, palazzo “Parlangeli”.

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TECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICOProf. Alessandro Ippoliti

Laurea SpecialisticaCorso di Laurea in Archeologia6 C.F.U.

I-II Modulo (6 C.F.U.): le lezioni (48 ore) si svolgeranno nel II semestre.Argomento dei moduli: sulla base della dialettica e delle esperienze interdisciplinari maturatenegli ultimi decenni nel campo del restauro architettonico e soprattutto sull’acquisizione del“cantiere” quale luogo di confronto tra teoria e prassi, si intende analizzare il “cantiere dellaconoscenza” con le tecniche tradizionali, i materiali e le tecnologie moderne, soffermandosisu emblematici “casi” di restauro architettonico.

Testi d’esame:I ModuloG. CARBONARA, Trattato di restauro architettonico, UTET, Torino 1996.II ModuloL. DONADONO (a cura di), Il Palazzo Crescenzi alla Rotonda. Storia e Restauro, Gangemi, Roma2005.A. IPPOLITI (a cura di), Il Collegio Romano. Storia e Restauro, Gangemi, Roma 2006.

Orario delle lezioni: da definireCalendario esami: da definireRicevimento studenti e laureandi: al termine delle lezioni

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TOPOGRAFIA MEDIOEVALE Prof. Paul Arthur

Laurea SpecialisticaC.F.U. 3

Il corso: le lezioni (23 ore) si svolgeranno presso Via Birago, n. 35

Argomenti del corso: Il programma prevede lezioni e seminari sulle più attuali problematiche inerenti gli studi ditopografia medievale in Italia e nell’Europa. Sarà dato particolare enfasi allo studio delleforme di insediamento urbano e rurale e la loro genesi. Sono previsti dei sopraluoghi.

Pertanto, la frequenza alle lezioni è fortemente consigliata. Le esame si baserà sulle informa-zioni impartite durante le lezioni, integrate con alcune letture specifiche ed eventuali tesine.

Bibliografia orientativaP. Arthur, “From Vicus to Village: Italian Landscapes, AD 400-1000”, in N. Christie (a cura di),Landscapes of Change. Rural evolutions in Late Antiquity and the Early Middle Ages, AshgatePublishing, Aldershot, 2004, 103-133.P. Arthur e G. Gravili, “Approcci all’analisi degli insediamenti e i loro confini territoriali nelmedioevo”, in IV Congresso Nazionale di Archeologia Medievale, All’Insegna del Giglio, Firenze,2006 (c.d.s)B.K. Roberts, Landscapes of settlement, prehistory to the present, London, 1996.La rivista Landscape History è particolarmente importante per la storia dei paesaggi.

Orario delle lezioni: Le lezioni per l’anno accademico 2006/2007 inizieranno il giorno mercoledi 17 gennaio 2007,ore 17:00, presso l’edificio in Via Birago, n. 35. Mercoledi ore 17:00-19:00

Calendario esami: (date precise da stabilire)Ricevimento studenti e laureandi: giovedì ore 10-12; Dip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64

IndirizzoDip.to Beni Culturali, via D. Birago, 64tel. 0832-295516email: [email protected]/archeologia

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Orario di ricevimento

ORARIO DI RICEVIMENTO AL PUBBLICO DELLE SEGRETERIE DELLA FACOLTÀ DI BENI CULTURALI

- Segreteria di Presidenza della Facoltà di Beni Culturali: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30alle ore 14.00; dal lunedì al giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16.30. Sede: Palazzo Codacci-Pisanelli, Piazzetta Arco di Trionfo, n° 1. Responsabile: dott.ssa Stefania PRESICCE.

- Segreteria di Presidenza dei Corsi di laurea della Facoltà di Beni Culturali: dal lunedì alvenerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00; martedì e giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16.30.Sede: via D. Birago, n° 35 – Lecce. Responsabile: Sig.ra Anna PALMA.

- Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alleore 12.00; lunedì e giovedì dalle ore 16.30 alle ore 17.30. Sede: Principe Umberto, via diUssano – Lecce. Responsabile: Rag. Nicola LABANCA.

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TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE AUTUNNALE

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- Seduta di laurea del 26-27 ottobre 2006;- Seduta di laurea del 22-23 novembre 2006;- Seduta di laurea del 12-13 dicembre 2006.

Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto:

dal 1 settembre 2006 al 30 settembre 2006________________________________________________________________________________

TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE STRAORDINARIA

a.a. 2005/2006

- Seduta di laurea del 21-22 febbraio 2007;- Seduta di laurea del 18-19 aprile 2007.

Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto:

dal 1 ottobre 2006 al 15 gennaio 2007________________________________________________________________________________

TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE ESTIVA

a.a. 2006/2007

- Seduta di laurea del 20-21 giugno 2007;- Seduta di laurea del 18-19 luglio 2007;- Seduta di laurea del 19-20 settembre 2007.

Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto:

dal 16 gennaio 2006 al 30 aprile 2007________________________________________________________________________________

TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA MODULISTICA DI LAUREA IN RELAZIONE ALLA SESSIONE AUTUNNALE

a.a. 2006/2007

- Seduta di laurea del 24-25 ottobre 2007.

Documentazione da presentare presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Beni Culturali presso il Principe Umberto:

dal 2 maggio 2006 al 30 settembre 2007

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Indice

PRESENTAZIONE DELLA FACOLTÀ pag. 3

INDIRIZZI E NOTIZIE UTILI ” 5

ELENCO BIBLIOTECHE ” 6

COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI FACOLTÀ ” 9

DIPARTIMENTI ” 11

ASSOCIAZIONI ” 12

INSEGNAMENTI DI FACOLTÀ ” 17

LABORATORI SPECIALISTICI ” 21

MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2006-2007 ” 34

REGOLAMENTO DIDATTICO ” 44

OFFERTA FORMATIVA ” 72

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN

SCIENZE DEI BENI ARCHIVISTICI, LIBRARI E MOBILI-ARTISTICI ” 75

REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN

ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA ” 86

REGOLAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN STORIA DELL’ ARTE ” 90

PIANI DI STUDIO ” 100

SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE ” 107

MASTER UNIVERSITARIO ” 108

DOTTORATI DI RICERCA ” 111

PROGRAMMI LAUREA TRIENNALE

ABILITÀ INFORMATICHE ” 114Prof.ssa Valentina MarangiAEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA ” 115Prof. Giuseppe CeraudoALLESTIMENTO SCENOGRAFICO TEATRALE E CINEMATOGRAFICO ” 117Prof. Arch. Donato Giancarlo De PascalisANTICHITÀ GRECHE ” 119Prof. Cosimo PagliaraANTROPOLOGIA FISICA ” 120Prof. Pier Francesco Fabbri

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ANTROPOLOGIA VISIVA pag. 121Prof. Antonio L. PalmisanoARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO ” 124Prof. Marcello GuaitoliProf.ssa Adriana ValcheraARCHEOLOGIA DELL’ETA’ MODERNA ” 125Prof. Paolo GüllARCHEOLOGIA E ANTICHITÀ EGEE ” 126Prof. Riccardo GuglielminoARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO ” 127Prof.ssa Francesca BaffiARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA ” 128Prof. F. D’Andria - Prof.ssa K. ManninoARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALE ” 130Prof.ssa Rosa Maria CiminoARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANA ” 131Prof.ssa Ilaria RomeoARCHEOLOGIA MEDIOEVALE ” 132Prof. Paul ArthurARCHEOMETRIA ” 134Prof. Antonio SerraARCHEOZOOLOGIA ” 135Prof. Jacopo De Grossi MazzorinARCHITETTURA DEL PAESAGGIO ” 137Prof. Vincenzo CazzatoARCHIVISTICA ” 138Prof. Francesco de LucaARCHIVISTICA SPECIALE ” 139Prof. Mario Brogi ARTE DEI GIARDINI ” 141Prof. Vincenzo CazzatoCHIMICA ANALITICA: CHIMICA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO ” 142Prof. Giuseppe E. De BenedettoCIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALE ” 144Prof. Cosimo PagliaraCIVILTÀ BIZANTINA ” 145Prof.ssa Antonella ParmeggianiDIPLOMATICA ” 146Prof.ssa Angela FrascadoreECOLOGIA ” 147Prof. A. BassetESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALI ” 148Prof.ssa Chiara Dagmar FlascassovittiETNOMUSICOLOGIA ” 149Prof. Gianfranco Salvatore

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ETRUSCOLOGIA pag. 150Prof. Gianluca TagliamoneFILOLOGIA CLASSICA ” 152Prof.ssa Adele FilippoFILOLOGIA DEL RESTAURO DEI SUPPORTI SONORI ” 153Prof. Roberto GiulianoFONDAMENTI DI TEORIA MUSICALE ” 154Prof.ssa Mariacarla De GiorgiFONDAMENTI DI TEORIA MUSICALE ” 155Prof.ssa Mariacarla De GiorgiGEOFISICA ARCHEOLOGICA ” 156Prof.ssa Maria Teresa CarrozzoGEOGRAFIA ” 157Prof.ssa Anna TronoGEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA ” 158Prof.ssa Anna TronoINFORMATICA APPLICATA AGLI ARCHIVI ” 160Prof.ssa Angela ChirentiINFORMATICA APPLICATA: BENI ARCHEOLOGICI ” 161Prof.ssa Grazia SemeraroISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTEANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE ” 162Prof. Marco TanziLABORATORIO AUDIOVISIVO ” 163Prof. Giuliano CapaniLABORATORIO DI COSTUME E MODA ” 164Dott.ssa Annalisa PellegrinoLABORATORIO DI INFORMATICA APPLICATA ALL’ARCHEOLOGIA ” 165Prof.ssa Grazia SemeraroLETTERATURA GRECA ” 166Prof.ssa Adele FilippoLETTERATURA ITALIANA ” 167Prof. Marco LeoneLETTERATURA LATINA ” 168Prof.ssa Maria Antonietta CervellieraLETTERATURA TEATRALE GRECA ” 169Prof.ssa Adele FilippoMETODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA ” 170Prof. F. D’AndriaProf. G. MastronuzziMUSEOLOGIA ” 172Prof. Massimiliano RossiNUMISMATICA GRECA E ROMANA ” 173Prof. Aldo Siciliano

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ORGANOLOGIA E ICONOGRAFIA MUSICALE pag. 174Prof.ssa Daniela CastaldoPALEOGRAFIA LATINA ” 175Prof.ssa Angela FrascadorePALETNOLOGIA ” 176Prof.ssa Elettra IngravalloPREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTE ” 177Prof.ssa Isabella CanevaPROTOSTORIA EUROPEA ” 178Prof.ssa Anna Maria Bietti SestieriRILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHI ” 180Prof.ssa Carla Maria AmiciSOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE ” 181Prof. Davide BorrelliSTORIA CONTEMPORANEA ” 182Prof.ssa M. Marcella RizzoSTORIA DELL’ARCHITETTURA: FONDAMENTI ” 184Prof. Vincenzo CazzatoSTORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE ” 185Prof. Vittorio FarellaSTORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA ” 186Prof. Vincenzo CazzatoSTORIA DELL’ARTE MEDIEVALE ” 187Prof.ssa Grazia Marina FallaSTORIA DELL’ARTE MEDIEVALE ” 188Prof.ssa Grazia Marina FallaProf.ssa Lucinia SpecialeSTORIA DEL COSTUME E DELLA MODA ” 189Prof. Paolo PeriSTORIA DELLA CRITICA D’ARTE ” 190Prof. Massimiliano RossiSTORIA DELLA MUSICA DELL’OTTOCENTO E NOVECENTO ” 191Prof. Alessandro MacchiaSTORIA DELLA MUSICA MEDIEVALE E RINASCIMENTALE ” 192Prof. Marco GozziSTORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE ” 193Prof. Francesco Abbate STORIA DELL’URBANISTICA ” 194Prof. Alessandro IppolitiSTORIA DELLE PRODUZIONI RADIO-TELEVISIVE ” 195Prof.ssa Ida MastromarinoSTORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE ” 196Prof. Raffaele CasciaroSTORIA DELLE TRADIZIONI POPOLARI ” 198Prof.ssa Anna Merendino

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STORIA E CRITICA DEL CINEMA pag. 199Prof. Massimo CausoSTORIA E TECNICA DEL RESTAURO ” 201Prof.ssa Regina PosoSTORIA E TECNICA DEL RESTAURO ” 202Prof.ssa Regina PosoSTORIA E TECNICA DELLA FOTOGRAFIA ” 203Prof.ssa Antonella RussoSTORIA E TECNICA DELLA SCENEGGIATURA ” 205Prof. Luca BandiraliSTORIA GRECA ” 206Prof. Mario LombardoSTORIA MEDIEVALE ” 207Prof. Benedetto VetereSTORIA MODERNA ” 209Prof. Francesco GaudiosoSTORIA ROMANA ” 210Prof. Pasquale RosafioTEATRO E DRAMMATURGIA LATINA ” 211Prof.ssa Maria Elvira ConsoliTECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICO ” 212Prof. Alessandro Ippoliti

PROGRAMMI LAUREA SPECIALISTICA

AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA ” 214Prof. Giuseppe CeraudoANTROPOLOGIA ” 215Prof. Pier Francesco FabbriARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO ” 216Prof. Marcello GuaitoliProf.ssa Adriana ValcheraARCHEOLOGIA E ANTICHITA’ EGEE ” 217Prof. Riccardo GuglielminoARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO ” 218Prof.ssa Francesca BaffiARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA ” 219Prof. Francesco D’AndriaARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANA ” 220Prof.ssa Ilaria RomeoARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELL’INDIA E DELL’ASIA CENTRALE ” 221Prof.ssa Rosa Maria CiminoARCHEOLOGIA MEDIOEVALE ” 223Prof. Paul Arthur

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ARCHEOZOOLOGIA pag. 225Prof. Jacopo De Grossi MazzorinARCHIVISTICA ECCLESIASTICA ” 226Prof. Francesco de LucaARCHIVISTICA SPECIALE ” 227Prof. Mario BrogiBIBLIOLOGIA ” 228Prof.ssa Pia Italia VergineCHIMICA PER I BENI CULTURALI ” 229Prof. Giuseppe E. De BenedettoCIVILTÀ ANTICHE DELL’ITALIA MERIDIONALE ” 230Prof. Cosimo PagliaraCIVILTA’ MUSICALE AFROAMERICANA ” 231Prof. Gianfranco SalvatoreDIPLOMATICA SPECIALE ” 232Prof.ssa Angela FrascadoreEPIGRAFIA GRECA ” 233Prof. Mario LombardoEPIGRAFIA ITALICA ” 234Prof. Gianluca TagliamoneEPIGRAFIA LATINA ” 235Prof. Pasquale RosafioESEGESI DELLE FONTI ARCHIVISTICHE MEDIEVALI ” 236Prof. Hubert HoubenESEGESI DELLE FONTI STORICHE MEDIEVALI ” 237Prof. Hubert HoubenETRUSCOLOGIA E ANTICHITÀ ITALICHE ” 238Prof. Gianluca TagliamoneGEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA ” 239Prof.ssa Anna TronoGEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA ” 240Prof.ssa Anna TronoGEOGRAFIA STORICA DEL MONDO ANTICO ” 242Prof.ssa Flavia FrisoneINFORMATICA APPLICATA AI BENI MUSICALI ” 244Prof.ssa Valentina MarangiISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTEANALISI DELLE FORME E METODI DI ATTRIBUZIONE ” 245Prof. Marco TanziLETTERATURA ITALIANA ” 246Prof. Marco LeoneMETODOLOGIA DELLA RICERCA STORICA CONTEMPORANEA ” 247Prof.ssa M. Marcella RizzoMETODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA ” 248Prof. Francesco D’Andria

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MUSEOLOGIA pag. 249Prof. Massimiliano RossiNUMISMATICA GRECA E ROMANA ” 250Prof. Aldo SicilianoPALETNOLOGIA ” 251Prof.ssa Elettra IngravalloPREISTORIA DEL VICINO E MEDIO ORIENTE ” 252Prof.ssa Isabella CanevaPREISTORIA EGEA ” 253Prof. Riccardo GuglielminoPROTOSTORIA EUROPEA ” 254Prof. Anna Maria Bietti SestieriRESTAURO ARCHEOLOGICO ” 256Prof.ssa Giovanna De PalmaRICERCA MUSICOLOGICA: ANTICHITA’ CLASSICA ” 258Prof.ssa Daniela CastaldoRICERCA MUSICOLOGICA: MEDIOEVO E RINASCIMENTO ” 259Prof. Marco GozziRILEVAMENTO ARCHEOLOGICO ” 260Prof.ssa Adriana ValcheraRILIEVO ED ANALISI TECNICA DEI MONUMENTI ANTICHI ” 262Prof.ssa Carla Maria AmiciSTORIA CONTEMPORANEA ” 263Prof.ssa M. Marcella RizzoSTORIA DEL COSTUME E DELLA MODA ” 264Prof. Paolo PeriSTORIA DELL’ARCHEOLOGIA ” 265Prof.ssa Katia ManninoSTORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA ” 266Prof. Vincenzo CazzatoSTORIA DELL’ARTE MEDIEVALE ” 267Prof.ssa Lucinia SpecialeSTORIA DELLA CRITICA D’ARTE ” 268Prof. Massimiliano RossiSTORIA DELLA MINIATURA ” 269Prof.ssa Lucinia SpecialeSTORIA DELLA STORIOGRAFIA DELL’ARTE ” 270Prof. Abbate FrancescoSTORIA DELLE ARTI APPLICATE E DELL’OREFICERIA ” 271Prof.ssa Regina PosoSTORIA E TECNICA DEL RESTAURO ” 272Prof.ssa Regina PosoSTORIA ED ELABORAZIONE DIGITALE DEL MANOSCRITTO ” 273Prof. Fabio D’Astore

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STORIA GRECA pag. 274Prof. Mario LombardoSTORIA MEDIEVALE ” 275Prof. Hubert HoubenSTORIA MODERNA ” 276Prof. Francesco GaudiosoSTORIA ROMANA ” 277Prof. Pasquale RosafioTEATRO E DRAMMATURGIA GRECA ” 278Prof.ssa Adele FilippoTEATRO E DRAMMATURGIA LATINA ” 279Prof.ssa Maria Antonietta CervelleraTECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICO ” 280Prof. Alessandro IppolitiTOPOGRAFIA MEDIOEVALE ” 281Prof. Paul Arthur

Orario di ricevimento ” 282

TERMINI PRESENTAZIONE MODULISTICA ” 283

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