beni pubblici ed esternalita

48
EFFICIENZA 1) EFFICIENZA E BENI PUBBLICI 2) LE ESTERNALITÀ 1

Upload: ihzgvwdh

Post on 16-Feb-2015

109 views

Category:

Documents


2 download

DESCRIPTION

POLITICA ECONOMICA

TRANSCRIPT

Page 1: Beni Pubblici Ed Esternalita

EFFICIENZA

1) EFFICIENZA E BENI PUBBLICI

2) LE ESTERNALITÀ

1

Page 2: Beni Pubblici Ed Esternalita

EFFICIENZA E BENI PUBBLICI

Il meccanismo di mercato è efficiente solo nel caso dei beni privati puri: le transazioni di beni privati vengono coordinate attraverso l’applicazione di un

prezzo monetario che rende compatibili le decisioni di domanda e le decisioni di offerta.

Per tali beni, il mercato applica il principio

dell’esclusione dal consumo e della rivalità nel consumo.

2

Page 3: Beni Pubblici Ed Esternalita

Rivalità: è una caratteristica tecnologica del bene, in base alla quale un soggetto che consuma il bene preclude il consumo del bene da parte di un altro soggetto attraverso il pagamento di un prezzo;

Esclusione: fa riferimento ad aspetti tecnologici e legali del bene, in base alla quale il proprietario ha il diritto di escludere altri dal consumo del bene attraverso il pagamento di un prezzo.

3

Page 4: Beni Pubblici Ed Esternalita

4

Ciascuna di queste caratteristiche può essere presente in modo completo o parziale.

Se vengono scambiati beni “non esclusivi” e “non

rivali”, il mercato non è in grado di garantirne la fornitura e l’uso efficiente. Risulta infatti difficoltosa l’introduzione di un prezzo monetario unitario.

Tutti i beni possono essere distinti sulla base delle due

proprietà:

Esclusione

Rivalità

Page 5: Beni Pubblici Ed Esternalita

5

Definizione: un bene pubblico puro è un bene

indistruttibile, indivisibile e non appropriabile per cui

non vale il potere di esclusione e di rivalità nel

consumo, in contrapposizione ai beni privati puri.

Esempi di beni pubblici puri sono costituiti dalla difesa

nazionale e dall’amministrazione della giustizia.

I BENI PUBBLICI PURI

I beni pubblici puri sono caratterizzati da non-rivalità e non-esclusione

Page 6: Beni Pubblici Ed Esternalita

0

Bene pubblico puro Esclusione

Bene privato puro

1

1Rivalità

(probabilità di congestione)

Beni di club

Bene “quasi” pubblico

6

Page 7: Beni Pubblici Ed Esternalita

Fra i beni pubblici e i beni privati puri si collocano altri beni.

I beni di club sono parzialmente non rivali e il loro utilizzo può essere regolato sulla base

dell’esclusione.

7

Page 8: Beni Pubblici Ed Esternalita

8

I. Un bene non divisibile per quote, indistruttibile dal consumo di un ulteriore consumatore e non

appropriabile attraverso un contratto di proprietà privata impedisce l’introduzione di un prezzo

monetario unitario.

Perché esiste un problema di coordinamento delle decisioni economiche in presenza di beni pubblici puri? Oppure, perché si parla di fallimento di

mercato in presenza di beni pubblici puri?

Page 9: Beni Pubblici Ed Esternalita

9

III. Un bene per cui non vale il principio di rivalità, consente l’utilizzo del bene da parte di un nuovo consumatore senza compromettere l’uso che dello stesso bene possono continuare ad avere gli operatori già presenti nell’economia; pertanto, il costo

marginale di utilizzo è nullo mentre è positivo il costo marginale di produzione del bene.

II. Un bene per cui non vale il principio di

esclusione, una volta prodotto, risulta disponibile

per tutti i consumatori; dunque, nessuno di loro è disposto a pagare per un bene che potrebbe essere utilizzato gratuitamente.

Page 10: Beni Pubblici Ed Esternalita

10

i consumatori non esplicitano la propria disponibilità a pagare e dunque la domanda del bene non si manifesta;

nessuna impresa privata trova conveniente produrre un bene che, pur avendo costi di produzione positivi, non consente di ottenere dei ricavi dal singolo utilizzatore: viene a mancare l’offerta del bene.

Il bene pubblico puro, pur avendo un valore economico potrebbe non essere prodotto dal mercato.

Ne consegue che:

risulta impossibile (e inutile) razionare il consumo del bene attraverso un prezzo;

Page 11: Beni Pubblici Ed Esternalita

11

N.B.: nel caso di scelta politica, la quantità di bene

pubblico puro che il policy maker decide di rendere disponibile per la collettività potrebbe rispondere a logiche di potere politico e non di efficienza economica.

Meccanismi di scelta politica, di organizzazione privata volontaria e di scelta sociale (che vedremo in dettaglio nel seguito) possono correggere il fallimento del meccanismo di mercato per la fornitura di beni

pubblici puri.

Page 12: Beni Pubblici Ed Esternalita

IL PREZZO DEI BENI PUBBLICI PURI

In un mercato di perfetta concorrenza con beni privati puri l’equilibrio è rappresentato dalla

seguente uguaglianza:

pXpY

= MRS1X ,Y = MRS2X ,Y =… = MRSNX ,Y = MRTX ,Y

12

Page 13: Beni Pubblici Ed Esternalita

In presenza di beni pubblici puri la condizione di efficienza è analoga.

Tuttavia, mentre nel casi di beni privati puri i soggetti scelgono quantità diverse in

corrispondenza di un unico prezzo di mercato, nel secondo caso si scelgono prezzi diversi in corrispondenza di una data quantità di bene

pubblico.

13

Page 14: Beni Pubblici Ed Esternalita

L’ equilibrio di mercato è dato da:

Il prezzo del bene pubblico è uguale alla somma delle disponibilità a pagare degli N

individui e uguale al costo marginale. Ci troviamo dinanzi all’equilibrio efficiente

di Lindahl.

PGPX

=PGi

PXi=1

N

= MRSG,Xi

i=1

N

= MRTG,X

(vedi appunti di approfondimento su equilibrio con beni pubblici)

14

Page 15: Beni Pubblici Ed Esternalita

LA FORNITURA DEI BENI PUBBLICI

15

I beni pubblici possono essere forniti:

dallo Stato attraverso l’imposizione fiscale e la spesa pubblica (lo Stato copre i costi di produzione attraverso l’imposizione

fiscale e stima la domanda di ogni consumatore sulla base della dotazione di reddito, non potendo conoscere la reale disponibilità a pagare di ciascuno).

dal settore privato attraverso i contributi volontari;

da una combinazione dei due.

Page 16: Beni Pubblici Ed Esternalita

La fornitura dei beni pubblici attraverso il settore privato (contributi volontari) può

indurre un comportamento “ free- rider ”: ciascun individuo potrebbe dichiarare una disponibilità a pagare inferiore rispetto a

quella reale per scaricare su altri individui il costo del bene pubblico.

In tal caso il bene pubblico potrebbe essere prodotto in quantità inferiore a quella

efficiente o non essere prodotto.

(vedi appunti di approfondimento su equilibrio con beni pubblici) 16

Page 17: Beni Pubblici Ed Esternalita

Consideriamo due individui, A e B, il cui beneficio individuale derivante dalla

disponibilità del bene pubblico è 8 e il costo totale è 10.

Ci troviamo dinanzi ad un gioco non cooperativo il cui esito è rappresentato dalla

non fornitura del bene pubblico equilibrio (d) in quanto nessun soggetto contribuisce.

17

Page 18: Beni Pubblici Ed Esternalita

B

Contribuire Non contribuire

A

Contribuire (a) 3, 3 (b) -2, 8

Non contribuire (c) 8, -2 (d) 0, 0

18

Page 19: Beni Pubblici Ed Esternalita

Il gioco precedente ci dice che ciascun individuo sta meglio se tutti contribuiscono al bene pubblico (punto (a)) rispetto al caso in cui nessuno contribuisce (punto (d)), e allo

stesso tempo ogni individuo sta meglio se si comporta da free-rider ed è il solo a non

contribuire (punti (b) e (c)).

19

Page 20: Beni Pubblici Ed Esternalita

UN ESEMPIO DI BENE PUBBLICO: LA GIUSTIZIA

Consideriamo due individui: A e B. A produce carote e B alleva bestiame. Entrambi possono migliorare il

proprio benessere scambiando tra loro ai prezzi di mercato carote con prodotti d’allevamento.

In alternativa a scambiare i beni sul mercato ciascun individuo può decidere di rubare all’altro. A ruba il bestiame a B invece di privarsi di parte delle proprie carote; e viceversa potrebbe fare B nei confronti di A.

20

Page 21: Beni Pubblici Ed Esternalita

B

Non Rubare Rubare

A

Non Rubare (a) 10, 9 (b) 7, 11

Rubare (c) 12, 6 (d) 8, 8

Rappresentiamo l’esempio con il seguente gioco:

21

Page 22: Beni Pubblici Ed Esternalita

Entrambi gli individui stanno meglio se non rubano (punto (a)) e scambiano, ma ciascuno sta meglio se è il solo a rubare (punti (b) e (c)). La strategia dominante è rubare e l’equilibrio sarebbe in (d).

In tale esempio l’istituzione proprietà privata insieme al bene pubblico giustizia che tutela la proprietà privata potrebbero garantire l’equilibrio (a) a condizione che il costo del bene pubblico sia inferiore al guadagno collettivo.

22

Page 23: Beni Pubblici Ed Esternalita

LE ESTERNALITÀ

In un mercato perfettamente concorrenziale, i prezzi rappresentano l’unico segnale allocativo

necessario per l’efficienza dell’economia. La situazione cambia in presenza di asimmetrie

informative ed incompletezza dei mercati: l’esistenza di esternalità può portare ad una

perdita di benessere e di efficienza.

23

Page 24: Beni Pubblici Ed Esternalita

24

UNA DEFINIZIONE

L’esternalità tecnica è una relazione economica diretta

fra due o più soggetti, non mediata da un prezzo di

mercato, in base alla quale un soggetto registra effetti

positivi o negativi non dipendenti da una sua scelta

economica.

L’esternalità rappresenta pertanto una situazione di conflitto di interesse tra due (o più) operatori economici non risolvibile attraverso il meccanismo dei prezzi.

Page 25: Beni Pubblici Ed Esternalita

25

AREA DI PROPRIETA’

AREA DI PROPRIETA’

• A sfera economica • B

Possono manifestarsi nel sistema economico diverse forme di esternalità.

Page 26: Beni Pubblici Ed Esternalita

esternalità di consumo, se influenzano l’utilità del consumatore;

26

Esse si distinguono in:

esternalità di produzione se influenzano la funzione di produzione di una impresa;

esternalità positive e negative se aumentano o diminuiscono l’utilità o i profitti;

esternalità bilaterali e multilaterali se riguardano due o più soggetti.

Page 27: Beni Pubblici Ed Esternalita

ESTERNALITÀ PECUNIARIA

L’esternalità pecuniaria viene definita come la perdita di benessere causata dal sistema dei

prezzi in presenza di asimmetrie informative, mercati incompleti e aspettative.

27

Page 28: Beni Pubblici Ed Esternalita

ESTERNALITÀ ED EFFICIENZA

In un mercato concorrenziale l’efficienza dell’economia è legata al fatto che il prezzo e il costo privato coincidono con il prezzo ed il

costo sociale. Tale condizione viene a mancare in presenza di esternalità: ciò che è

efficiente per il singolo non lo è per la collettività.

28

Page 29: Beni Pubblici Ed Esternalita

29

La tabella seguente permette di considerare quelle che sono le conseguenze sui prezzi di mercato e sulla produzione delle esternalità positive (come l’educazione o la salute) e negative (come l’inquinamento).

Quali sono gli effetti per il sistema economico

di questa mancata coincidenza tra dimensione

individuale e collettiva?

Page 30: Beni Pubblici Ed Esternalita

POSITIVA NEGATIVA

Prezzi priv. e sociali PP>PS PP<PS

Costi marginali CMAP>CMAS CMAP<CMAS

Produttività Marginale PMAP<PMAS PMAP>PMAS

Produzione totale PTP<PTS PTP>PTS

Prezzi di equilibrio PP-PE=PS PP+PE=PS

Politica economica sussidio tassazione

30

ESTERNALITÀ

Page 31: Beni Pubblici Ed Esternalita

31

Ne consegue che l’economia di mercato, in assenza di

interventi correttivi,

produce una quantità inferiore a quella ottimale di

beni che causano esternalità positive perché i prezzi di mercato (privati) risultano essere troppo alti;

produce una quantità superiore a quella ottimale di

beni che causano esternalità negative perché i prezzi di mercato (privati) risultano essere troppo bassi.

Sono queste le conseguenze del fallimento di

mercato che devono essere corrette.

Page 32: Beni Pubblici Ed Esternalita

UN ESEMPIO: LE ESTERNALITÀ NEGATIVE DI PRODUZIONE

Le esternalità negative di produzione possono causare inefficienza nel mercato anche quando

si assegna un prezzo all’esternalità. Ci troviamo dinanzi ad una esternalità

fondamentale che non può essere eliminata.

32

Page 33: Beni Pubblici Ed Esternalita

Consideriamo un esempio: un’acciaieria produce inquinamento, scaricando rifiuti nel fiume, a danno di una impresa ittica posta a valle.

33

L’impresa siderurgica massimizza la propria funzione di produzione senza tenere conto degli effetti negativi che influenzano la funzione di produzione dell’impresa ittica.

Page 34: Beni Pubblici Ed Esternalita

34

In altre parole, l’impresa siderurgica tiene conto solo

dei suoi costi privati, ma non dei costi sociali della sua

produzione che coincidono con i danni causati

all’impresa ittica.

Questo è l’esito di un meccanismo di razionalità

economica per un produttore che si trova nella disponibilità di una risorsa economica che può utilizzare gratuitamente. Non è dunque una “cattiva” scelta di tipo morale.

Page 35: Beni Pubblici Ed Esternalita

La soluzione al problema dell’impresa ittica potrebbe essere costituita dall’attribuzione del diritto all’acqua pulita. L’impresa ittica vende permessi di inquinamento all’acciaieria. In tal senso, vi sarebbe una quantità di inquinamento che permetterebbe ad entrambe le imprese di massimizzare i profitti.

35

Page 36: Beni Pubblici Ed Esternalita

E

inquinamento

Produzione ittica

Permessi di inquinamento

Rette di isoprofitto

I

F

A

36

Page 37: Beni Pubblici Ed Esternalita

Nel punto E entrambe le imprese massimizzano le proprie funzioni. Tuttavia, l’impresa ittica ha convenienza ad abbandonare la produzione ittica e cedere solo permessi di inquinamento (a causa di un insieme delle possibilità di produzione non-convesso). In tal modo si colloca su curve di isoprofitto più elevate (A). Ci troviamo dinanzi ad una esternalità

fondamentale.

37

Page 38: Beni Pubblici Ed Esternalita

38

Una soluzione tecnica interna al mercato per il problema dell’esternalità è l’integrazione di impresa.

Nel nostro caso, l’impresa siderurgica e quella ittica si fondono dando vita ad una sola impresa permettendo nuovamente la coincidenza fra prezzi privati e

prezzi sociali: la quantità di acciaio prodotta sarà determinata tenendo conto del danno prodotto alla produzione ittica.

L’impresa, che nasce dalla fusione, massimizza il profitto internalizzando la dimensione sociale

dell’esternalità.

UNA POSSIBILE SOLUZIONE

Page 39: Beni Pubblici Ed Esternalita

39

Si risolverebbe il problema tecnico, ma non sempre esistono gli incentivi economici perché questo si realizzi concretamente.

L’economia deve essere ricondotta verso l’equilibrio efficiente attraverso l’assegnazione di un prezzo

all’esternalità (PE) in modo da correggere il fallimento di mercato.

Infatti, la presenza di esternalità impedisce la coincidenza fra prezzi privati (PP) e prezzi sociali (PS) che deve invece essere ripristinata.

Quindi, la soluzione dell’integrazione di imprese non costituisce una soluzione generale (e automatica) al problema delle esternalità.

Page 40: Beni Pubblici Ed Esternalita

LA POLITICA ECONOMICA DELLE ESTERNALITÀ

L’obiettivo della politica economica in presenza di esternalità è quello di ristabilire

l’uguaglianza fra prezzi privati e prezzi sociali.

40

Due possibili interventi di Politica Economica sono:

1. una soluzione contrattualistica (Coase);

2. una soluzione fiscale (Pigou).

Page 41: Beni Pubblici Ed Esternalita

41

“Se il mercato è concorrenziale, i costi di transazione sono nulli e non esistono asimmetrie informative, allora il problema dell’esternalità si risolve con un’esatta definizione dei diritti di proprietà. Inoltre, l’efficienza dell’economia non dipende da chi è titolare del diritto e la quantità di esternalità non dipende dalle modalità di assegnazione dei diritti di proprietà”.

La soluzione contrattualistica può essere definita sulla base del TEOREMA DI COASE:

L’APPROCCIO DI COASE

Page 42: Beni Pubblici Ed Esternalita

42

Secondo Coase, le esternalità nascono da una mancata

definizione dei diritti di proprietà.

Lo Stato deve definire in modo esatto il diritto di

proprietà e lasciare, poi, ai privati la libertà di

contrattazione del suo valore e della sua quantità.

E’ una posizione compatibile con un’economia di

solo Mercato (liberista) in quanto lo Stato interviene

solo ex-ante nel definire il quadro contrattuale e

legislativo del sistema (cioè modifica solo i fondamentali)

Nel mercato non si scambiano beni, ma diritti: il mercato funziona se è ben definito l’oggetto dello

scambio.

Page 43: Beni Pubblici Ed Esternalita

43

I. Sorgono difficoltà di applicazione in presenza di

molteplici soggetti o molteplici esternalità. In tal caso: - le contrattazioni diventano complesse ed i costi di

transazione saranno positivi; - si pone un problema di asimmetria informativa tra chi crea il danno economico (lo sottostima) e chi lo subisce (lo sovrastima).

Quali sono i problemi relativi all’approccio di Coase?

Nella realtà, sono spesso violate le ipotesi che rendono applicabile il teorema.

Page 44: Beni Pubblici Ed Esternalita

44

III. Esistono beni su cui si concentrano diritti diversi. In tal caso: - esiste un problema di coordinamento dei diritti e non di scambio dei diritti stessi; - quale è l’Autorità giuridica competente in presenza di esternalità internazionali?

II. Se i soggetti sono pochi, il mercato dei diritti

diviene sottile e non è più concorrenziale. In tal caso: - esiste un potere di mercato sui prezzi; - si pone un problema relativamente ai diritti già

esistenti e ciò potrebbe creare conflitto sociale.

Page 45: Beni Pubblici Ed Esternalita

45

L’APPROCCIO DI PIGOU

L’approccio di Pigou prevede che lo Stato intervenga

con il sistema fiscale sostituendo al prezzo dell’esternalità una tassa (esternalità negativa) o un sussidio (esternalità positiva): chi inquina paga alla

collettività il costo sociale dell’esternalità; chi

produce un beneficio alla collettività viene sussidiato.

Certamente rappresenta una modalità più “corretta” dal punto di vista etico.

Page 46: Beni Pubblici Ed Esternalita

46

Quali sono i problemi relativi all’approccio di Pigou?

I. La tassa non è distorsiva se e solo se la soluzione

coincide con quella che si otterrebbe

dall’integrazione di impresa.

In tal caso, lo Stato dovrebbe disporre di informazioni sulla struttura produttiva delle imprese (che non sono disposte a fornirle) per poterle tassare in modo “corretto”.

Risulta difficile tassare o sussidiare in modo corretto se i danni o i benefici sono di scarsa entità e riguardano molti soggetti.

Page 47: Beni Pubblici Ed Esternalita

47

II. Il gettito dovrebbe essere restituito ai soggetti

danneggiati in modo da garantire l’efficienza. In realtà, vi è una difficoltà nella misurazione dell’entità dei danni individuali.

Se lo Stato disponesse di tutte le informazioni necessarie, per introdurre tasse non distorsive, potrebbe regolamentare direttamente le quantità efficienti di esternalità.

In pratica, molte esternalità vengono gestite dallo Stato attraverso la regolamentazione delle

attività economiche perché questa procedura è meno costosa della tassazione.

Page 48: Beni Pubblici Ed Esternalita

48

Ne consegue che, solo teoricamente, l’intervento pubblico diretto è in grado di correggere la presenza di esternalità e dunque di ricondurre l’economia all’efficienza. Questo non si realizza in pratica in quanto l’informazione privata è di difficile osservazione e gli

operatori economici non hanno incentivi a dichiarare

la verità. E’ razionale per chi crea esternalità negative minimizzare la consistenza del danno arrecato alla collettività e, viceversa, per chi lo subisce esagerarne la dimensione per poter essere maggiormente risarcito.