bergamo coldiretti

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MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA E CULTURA RURALE Anno VIX - n.ro 2 Febbraio 2011 Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 48) art. 1 comma 1 DCB, Bergamo Con l’etichettatura d’origine VINCE L’ITALIA

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Bergamo Coldiretti, febbraio 2011, legge etichettatura

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Page 1: Bergamo Coldiretti

MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA E CULTURA RURALEAnno VIX - n.ro 2

Febbraio 2011

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Con l’etichettatura d’origine

VINCE L’ITALIA

Page 2: Bergamo Coldiretti
Page 3: Bergamo Coldiretti

EditoreColdiretti Bergamo

Direzione e amministrazione24125 Bergamo - via Mangili, 21

AutorizzazioneTribunale di Bergamon. 252 del 15/11/1952

Direttore responsabileMassimo Albano

Responsabile di redazioneAnnamaria [email protected]

Hanno collaboratoa questo numeroCatello VitaglioneLuigi CarminatiRoberto PizzagalliBruno Redaelli

Grafi caStudio Grafi co L’AzzurroTelefono 035 31 53 47

StampaStudio LitoClap di C. Pezzoni e fi glio24126 Bergamo - via Carnovali, 31Telefono 035 31 74 [email protected]

Poste Italiane SpaSpediz. in abb. post. D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 48) art. 1 comma 1 DCB, Bergamo

Pagamento assolto tramite versamento quota associativa

Anno VIX - n.ro 2

Febbraio 2011

EDITORIALEUna battaglia lunga dieci anni in nome della trasparenza 04

IMPRESA VERDERegimequote latte 20

PRIMO PIANOCara Bruxelles, per noi è una questionedi etichetta 05

IMPRESA VERDEIl nuovo elenco clienti-fornitori 24

ATTUALITÀ SINDACALEMade in Italy:con l’etichetta d’originevince l’Italia 06

IMPRESA VERDEAggiornata la banca dati catastale dei terreni agricoli 22

ATTUALITÀ SINDACALEL’etichetta smascherail made in Italytaroccato 14

È APERTA LA CAMPAGNA TESSERAMENTO 2011Rinnovare la tessera vuol dire dare più forza alla Coldiretti, ma soprattutto vuol dire dare più forza alle imprese agricole associate.

TESSERAMENTO 2011

ATTUALITÀ SINDACALEPomodoro, formaggie salumi i primi aduscire dall’anonimato 09

CAMPAGNA AMICAScheda Teseo sull’agriturismo e la vendita diretta 25

ATTUALITÀ SINDACALEEcco la leggesulla nuova etichetta per i cibi 12

CAMPAGNA AMICALe fattorie raccontate in un click 25

Le notizie di Coldiretti Bergamo

si trovano anche sul sito

www.bergamo.coldiretti.it

IMPRESA VERDESuinicoltura,comparto inprofonda diffi coltà 18

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EDITORIALE

UNA BATTAGLIA LUNGA DIECI ANNI IN NOME DELLA TRASPARENZA di Giancarlo Colombi, Presidente Coldiretti Bergamo

L’abbiamo defi nita una vittoria per l’intero Paese, ed è proprio cosi. La recente legge che obbliga ad indicare l’origine geografi ca del

prodotto agricolo su tutti gli alimentari è veramente un importante passo in avanti per i cittadini e per le imprese agricole e Coldiretti può dire - con giusto orgoglio - di averne grande merito. Finalmente i consumatori potranno sapere da dove viene ciò che mangiano e potranno fare scelte consapevoli su cosa portare in tavola, fi nalmente le imprese agricole potranno far riconoscere il valore del

L

loro lavoro e della qualità di ciò che producono e avere un’arma in più per contrastare l’inganno di chi spaccia per italiano ciò che italiano non è.La legge sull’etichettatura è arrivata dopo dieci di battaglie e di iniziative realizzate in collaborazione con i consumatori e con chi, come noi, vuole la trasparenza del made in italy e un futuro per la nostra agricoltura. Il risultato raggiunto dà ora un senso chiaro alle numerose raccolte fi rme, ai presidi organizzati ai valichi o davanti alla grande distribuzione per denunciare l’esistenza di un made in Italy “fantasma” che tanto male fa alla nostra economia, ai momenti di dialogo con i consumatori che nel tempo hanno creato un sodalizio molto forte capace di far valere le ragioni non solo di un settore numericamente piccolo come il nostro, ma di una larga parte di società. Ora anche chi ha guardato con scetticismo quelle che sembravano strategie lontane dalle esigenze del mondo agricolo si dovrà ricredere e convincersi che limitarsi a guardare e criticare non è stato di alcuna utilità. La possibilità di avere maggiore chiarezza sull’origine degli alimenti è certamente una conquista per i produttori agricoli, per la democrazia economica e per i diritti dei consumatori; desidero quindi esprimere un sentito e doveroso

ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito a questa vittoria. Anche se si tratta di una conquista importante, non tutti hanno esultato per il suo conseguimento. È evidente infatti che la trasparenza rischia di far scoperchiare pentole che nascondono interessi ben diversi da quelli che perseguiamo noi, anzi a volte proprio contrapposti. Ma noi andiamo comunque avanti con quel senso di responsabilità proprio di una forza sociale come Coldiretti.Sappiamo che un ulteriore e decisivo impegno servirà per far sì che la legge venga applicata bene e velocemente, così come sappiamo che il confronto con l’Unione Europea sarà tutt’altro che facile. Ma noi saremo lì a monitorare, a sollecitare, a denunciare, per continuare ad arricchire di futuro il nostro Paese e dare nuove prospettive ai nostri associati.

Page 5: Bergamo Coldiretti

PRIMO PIANO

L’Unione Europea se ne dovrà fare una ra-gione: i consumatori e gli agricoltori italiani vogliono l’etichettatura obbligatoria per gli alimenti.La legge fortemente voluta da Coldiretti e approvata all’unanimità il 18 gennaio scorso

risponde a un bisogno di chiarezza e trasparenza sempre più sentito. Sapere cosa si porta in tavola è un desiderio legittimo, così come è legittimo avere la certezza che l’uso improprio dei nostri colori e dei nostri paesaggi non na-sconde il tentativo di rubare l’identità ai nostri prodotti. Gli agricoltori italiani hanno impiegato anni, ingegno e fatica per riuscire a costruire un patrimonio che tutto il mondo ci invidia. Il cibo che produciamo all’estero è molto ambito: è sinonimo di qualità ed eccellenza. Proprio per questo non siamo disposti a farci scippare questo valore che è parte della nostra storia e della nostra cultura, ma siamo pronti a difenderlo e a farlo diventare un elemento di competitività per le nostre imprese agricole. Non è questione di prote-zionismo, ma di tutela per i consumatori e produttori. La nostra Organizzazione ha portato alla ribalta un fenomeno estremamente dannoso e purtroppo largamente diffuso. Nel 2009 sono state importate in Italia 161.215 tonnellate di pomodori preparati o conservati di cui: il 52,9 per cento proviene dalla Cina, destinate per il 98,6 per cento del tota-le alla sola provincia di Salerno, patria del mitico San Marza-no; sono state importate dall’estero circa 70.500 tonnellate di vini di uve fresche, per la quasi totalità provenienti dagli Stati Uniti e solo marginalmente dalla Repubblica Sudafri-cana, Cile e altri paesi, destinati per il 94,8 per cento alla provincia di Cuneo, nota nel mondo per i grandi rossi Made in Italy; sono state importate 4.983 tonnellate carne suina

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proveniente per il 91% dal Cile e destinato per l’87,4 per cento alle sole province di Milano e Modena (dove, come è noto, si confezionano prosciutti “italiani”). Di fronte a questi dati è lecito esigere che ci sia la possibilità di capire ciò che è veramente made in Italy e ciò che non lo è. Sappiamo che non tutti hanno voglia di chiarezza, ma questa è un’altra storia che merita un capitolo a parte. Se l’Unione Europea fatica a comprendere i motivi che ci han-no spinto a chiedere l’etichettatura d’origine siamo pronti a spiegarglieli, abbiamo le idee molto chiare al riguardo, così come siamo pronti a combattere anche a Bruxelles la nostra battaglia, che per noi rappresenta un importante passo avanti nella democrazia economica e nei diritti dei consumatori e dei produttori.

CARA BRUXELLES, PER NOI È UNA QUESTIONE DI ETICHETTAdi Lorenzo Cusimano, Direttore Coldiretti Bergamo

L

Page 6: Bergamo Coldiretti

“Questa legge è una vit-toria dell’Italia intera perché il nostro Paese ha dimostrato di essere leader in Europa in tema di sicurezza alimen-tare avendo avuto il coraggio di legife-rare laddove invece l’Europa, ancora troppo distante dai cittadini, ha trovato sempre il modo di impantanarsi perpe-tuando di fatto gli interessi delle lobby degli affari”. È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare l’approvazione defi nitiva della legge salva Made in Italy sull’ob-bligo di indicare la provenienza degli

alimenti in etichetta che la maggiore organizzazione agricola italiana ed eu-ropea ha festeggiato con un migliaio di agricoltori in piazza Montecitorio insie-me ai parlamentari di maggioranza ed opposizione e ai rappresentanti delle Istituzioni a partire dal Ministro del Po-litiche Agricole Giancarlo Galan e dai presidenti della Commissione Agricol-tura della Camera Paolo Russo e del Senato Paolo Scarpa Bonazza. “Per tutti noi - ha sottolineato Mari-ni - si tratta di un passo avanti nella democrazia economica e nei diritti dei consumatori, ed è, quindi, sentito e do-

MADE IN ITALY: CON L’ETICHETTA D’ORIGINE

VINCE L’ITALIA

SERGIO MARINI: “DENUNCEREMO BOICOTTAGGI”.

“Quando sono in gioco la volontà e gli interessi dell’intera collettività non bisogna avere paura di metterci la faccia fino in fondo”. È quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini in rife-rimento alla legge sull’obbligo di indicare la provenienza degli alimenti in etichetta approvata all’unanimità dal Parlamento. “Sosterremo - ha detto Marini - con lealtà e determinazione l’azione a livello comunita-rio del Ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan, del Governo e di tutto il Parlamento italiano. Allo stesso tempo non mancheremo di denunciare, in tutte le sedi e nelle piazze, tutti i tentativi di chi, per interesse “particolare”, tenta di “boicottare” un processo di democra-zia e di trasparenza dell’informazione su ciò che mangiamo in cui il nostro Paese, con questa legge, si è dimostrato leader in Europa.

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ATTUALITÀ SINDACALE

Page 7: Bergamo Coldiretti

veroso il nostro ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso di vincere questa battaglia. Sappiamo che un ulteriore e decisivo impegno servirà a far sì che la legge venga applicata bene e velocemente; aspro, infatti, potrebbe essere il con-fronto con una Unione Europea che rema ancora contro, e poi i soliti por-tatori insani di interessi proveranno di certo a rimettersi di traverso. Secondo Marini è una vittoria che pre-mia la costanza e la determinazione con la quale, in questi anni, Coldiretti ha sostenuto una denuncia forte e una proposta coerente ampiamente condi-visa dalla gente. “Lo abbiamo fatto - ha detto - presi-diando le nostre frontiere e mettendo a nudo le inquietanti anomalie che vi abbiamo riscontrato; lo abbiamo fatto esternando con coraggio la nostra indignazione di fronte al susseguirsi

delle troppe emergenze alimentari; lo abbiamo fatto contrastando con forza la sfacciata supponenza degli affaristi del fi nto made in Italy; lo abbiamo fatto resistendo al boicottaggio di chi ha ripetutamente agitato la tagliola della competenza europea per fermare tutto”. Questa legge è una vittoria per i cittadini e per i consumatori che po-tranno fi nalmente sapere da dove vie-ne ciò che mangiano e scegliere italia-no, perche l’agricoltura italiana e il cibo vero italiano sono i più controllatati, i più sicuri e i più apprezzati al mondo. È una vittoria per le nostre imprese agricole che potranno far riconoscere il valore del proprio lavoro e della pro-pria qualità e contrastare la concorren-za sleale di chi vende per italiano ciò che di italiano non ha neppure l’incar-to. È una vittoria per la fi liera agricola italiana, ma anche per le industrie e la distribuzione italiana che vorranno

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ATTUALITÀ SINDACALE

Il nostro Paese ha dimostrato

di essere leader in Europa in tema

di sicurezza alimentare.

Page 8: Bergamo Coldiretti

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L’ANTICIPO DELLA LEGGE È UN PREGIO NON UN DIFETTO.

Essere in anticipo è un pregio e non certo un difetto per un Paese come l’Italia che ha il compito di svolgere un ruolo di leadership in Europa nella tutela della qualità e della sicurez-za alimentare. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla lettera inviata dalla Commissione Europea all’Italia con rilievi sulla legge nazionale per l’etichettatura di origine che il commissario Unione Europea alla salute John Dalli aveva definito ‘’la strada del futuro, con un solo difetto, quel-lo di essere avanti di due anni rispetto al resto d’Europa”. La Coldiretti sottolinea che già in altre occasioni, come nel caso dell’etichettatura dell’extravergine di oliva, l’Italia ha anticipato l’Unione Europea guidandola verso una norma di trasparenza forte-mente voluta dai cittadini. Con questa legge si potranno combattere gli interessi di quei “delinquenti” che qualche settimana fa hanno provocato l’emergenza diossina in tutta Europa perché fabbricavano mangimi con olio bruciato di motori, ovvero di quel mercato di carne, latte e uova che avvelenano le nostre tavole e uccidono le nostre imprese oneste. Ecco perché dobbiamo approvare la nostra legge italiana e dobbiamo applicarla subito anche a costo, se necessario, di aprire un contenzioso con l’Ue.

valorizzare il vero Made in Italy quale leva competitiva esclusiva per fronteg-giare i mercati interni ed internazionali. È una vittoria per la politica italiana tutta, perche la legge è stata votata all’unanimità da tutti i partiti e da tutti i parlamentari, e questo fa onore a un

Paese che generalmente è diviso su ogni cosa e che ha, invece, ritrovato l’unità proprio su una norma dove è in gioco la corretta informazione ai consu-matori e la difesa della trasparenza.

ATTUALITÀ SINDACALE

Page 9: Bergamo Coldiretti

I primi prodotti ad essere etichettati sulla base della nuova legge saranno le conserve di pomodoro sotto il pressing dell’import cinese, i lattiero caseari, a partire dal latte a lunga conservazione e formaggi, e la carne suina e i salumi e le sal-sicce. Lo annuncia un ordine del giorno approvato dal Parlamento. La Coldiretti ha preparato e servito una salsiccia lunga oltre 100 metri nella piazza antistante Palazzo Montecitorio per festeggiare la defi nitiva approvazione alla Camera della legge sull’etichettatura obbligatoria di tutti i prodotti alimentari con parlamentari e rappresentanti Istituzionali. Assieme al presidente Ser-gio Marini e ad oltre un migliaio di agricoltori della Coldiretti la perfor-mance norcina “Made in Italy” da Guinness è stata gustata dal mi-nistro dell’Agricoltura Giancarlo Galan, dal presidente della Com-missione Agricoltura della Camera, Paolo Russo, dal presidente della Commissione Agricol-tura del Senato, Paolo Scarpa Bonazza Buora, Alfonso Andria, Viviana Beccalossi, Teresio Delfi no, Antonio Di Pietro, Sebastiano Fogliato, Colomba Mongello, Alfonso Pecoraro Scanio, Leana Pignedoli, Ermete Realacci, Marco Reguzzoni, Fedele Sanciu, mentre il Governatore del Vene-to, Luca Zaia, tra i fi rmatari della legge, ha espresso telefonicamente la sua vicinanza all’iniziativa. Per la supersalsiccia sono occorsi oltre alla carne di maiale, sale, pepe quanto basta e qualche bicchiere di vino.

POMODORO, FORMAGGI E SALUMI I PRIMI AD USCIRE DALL’ANONIMATO

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ATTUALITÀ SINDACALE

Page 10: Bergamo Coldiretti

Il risultato fi nale, suggestivo a ve-dersi, ha espresso il suo meglio quando le salsicce sono state collocate su una megagra-ticola che ha iniziato ben presto a inondare piazza Montecitorio di effl uvi invitanti. Ai parlamentari e ai rap-presentati delle Istituzioni e ai numerosi cittadini che hanno sostenuto l’iniziativa della Coldiretti sono stati di-stribuiti centinaia di panini. L’iniziativa è stata anche l’occa-sione per far conoscere ai cittadini i contenuti della legge sull’etichettatura approvata che colloca l’Italia in una posizione da leader a livello europeo nella trasparenza dell’informazio-ne e nella difesa dei consumatori. “Non vogliamo fare polemica, ma questa nuova emergenza cozza clamorosamente con la inerzia comunitaria, riaffermata ancora pochi giorni fa con la contrarietà (esclusa Italia e pochi altri paesi) a una etichetta obbligatoria europea con l’origine degli alimenti in quanto, bontà loro, sarebbe lesiva della libera concorrenza” ha affermato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini. Bel modo di tutelare i consumatori europei e di interpretare i valori del libero mercato.

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I primi prodotti ad essere

etichettati saranno le conserve di pomodoro, i

formaggi e i salumi.

ATTUALITÀ SINDACALE

Page 11: Bergamo Coldiretti

Ma evidentemente questi ultimi aspetti poco contano per la Ue delle lobby e degli interessi, quelle lobby e quegli interessi che conosciamo bene in quanto anche in Italia hanno cercato di bloccare la nostra legge sull’etichettatura. Una legge che ci siamo fatti in casa e che ci aspettiamo arrivi velocemente ad essere approvata. Oggi più che mai la nostra legge nazionale rappresenterebbe infatti un pun-to a favore della civiltà e della democrazia, ma anche un chiaro monito alla Ue: quando forze sociali, consumatori e cittadini fanno squadra è possibile sconfi ggere le lobby e far

vincere la gente, quando è in gioco la salute e la sicurezza di ciò che mangiamo si deve

agire subito e non darsi tre anni per pensarci su, come vuole fare

l’Europa. “Ecco perché - ha sostenuto

Marini - dobbiamo approva-re la nostra legge italiana e dobbiamo applicarla subito anche a costo, se necessario, di aprire un contenzioso con l’Ue. Peraltro va ricordato che

sono già tre i prodotti per i quali è obbligatoria l’etichet-

tatura di origine per effetto di una normativa nazionale: latte

fresco, passata di pomodoro e carne di pollo”.

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Quando forze sociali e cittadini

fanno squadra è possibile sconfi ggere

le lobby.

ATTUALITÀ SINDACALE

Page 12: Bergamo Coldiretti

Con l’approvazione della legge “Disposizioni in ma-teria di etichettatura e di qualità dei prodotti alimen-

tari” da parte della Commissione Agricoltura della Camera si conclude un iter che ha visto oltre

dieci anni di impegno della Coldiretti assieme alle associazioni dei

consumatori per assicurare la trasparenza di quanto si porta in tavola.

L’articolo centrale della leg-ge è il numero 4 sull’etichetta-

tura dei prodotti alimentari. Vi si prevede che al fi ne di assicurare

ai consumatori una completa e corretta informazione sulle caratteristiche dei prodotti

alimentari commercializzati, trasformati, par-zialmente trasformati o non trasformati, nonché

al fi ne di rafforzare la prevenzione e la repressione delle frodi alimentari. È

obbligatorio, nei limiti e secon-do le procedure stabilite,

riportare nell’etichettatura di tali prodotti, oltre alle indicazioni di cui all’artico-lo 3 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109, e successive modifi cazioni,

l’indicazione del luogo di origine o di provenienza e,

in conformità alla normativa dell’Unione europea, dell’even-

tuale utilizzazione di ingredienti in cui vi sia presenza di organismi geneticamente modifi cati (OGM) in qualunque

fase della catena alimentare, dal luogo di produzione iniziale fi no al consumo fi nale. Per i prodotti non trasformati il luogo d’origine riguarda il paese di pro-

duzione. Per quelli trasformati dovranno essere indicati il luogo dove è avvenuta l’ultima trasformazione sostanziale e il luogo di coltivazione o allevamento della materia prima agricola prevalente utilizzata. Entro sessanta giorni dall’approvazione della legge dovranno essere emanati

ECCO LA LEGGE SULLA NUOVA ETICHETTA PER I CIBI

OGM, ORIGINE IN ETICHETTA E STOP ALLA PUBBLICITÀ INGANNEVOLE

SU REALE ORIGINE ALIMENTI

IMPRESA VERDEATTUALITÀ SINDACALE

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Chi immette in commercio prodotti privi dell’indicazione

d’origine rischia una sanzione fi no

a 9.500 euro.

Page 13: Bergamo Coldiretti

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decreti interministeriali da parte del Ministero dello Sviluppo economico e di quello delle Politiche Agricole, sen-tite le organizzazioni maggiormente rappresentative a livello nazionale nei settori della produzione e della trasfor-mazione agroalimentare e acquisiti i pareri delle competenti Commissioni parlamentari, con cui verranno defi nite le modalità per l’indicazione obbliga-toria, nonché le disposizioni relative alla tracciabilità dei prodotti agricoli di origine o di provenienza del territorio nazionale. Con gli stessi decreti saranno defi ni-ti, relativamente a ciascuna fi liera, i prodotti alimentari soggetti all’obbligo dell’indicazione nonché il requisito della prevalenza della materia prima agricola utilizzata nella preparazione o produzione dei prodotti. Chi immette in commercio prodotti pri-vi dell’indicazione d’origine rischia una

sanzione fi no a 9.500 euro. La legge sottolinea anche all’articolo 5 che le informazioni relative al luogo di origine o di provenienza delle stesse materie prime sono necessarie al fi ne di non indurre in errore il consumatore medio e l’omissione delle stesse costi-tuisce pratica commerciale ingannevo-le. In questo modo si assicura lo stop alle pratiche commerciali sleali nella presentazione degli alimenti per quan-to riguarda la reale origine geografi ca degli ingredienti utilizzati. Il testo prevede che l’origine degli alimenti dovrà essere prevista obbli-gatoriamente in etichetta e non potrà essere omessa anche nella comunica-zione commerciale, per non indurre in errore il consumatore. Niente più pubblicità al succo di arancia con le immagini della Sicilia se viene utilizzato quello proveniente dal Brasile, come purtroppo spesso

avviene. O ancora, niente pubblicità alla mozzarelle con le immagini del Golfo di Napoli se provengono dalla Germania come è successo per quella diventata blu. All’articolo 2 della stessa legge si introduce anche il divieto di inserire il nome di formaggi Dop nell’etichetta delle miscele di formaggi. Il nome potrà comparire solo tra gli ingredienti e a patto che la presenza di formaggio Dop non sia inferiore al 20 per cento della miscela. La legge contiene anche altri provvedi-menti che vanno dalla promozione di contratti di fi liera e di distretto a livello nazionale all’istituzione di un Sistema di qualità nazionale di produzione integrata, fi no all’introduzione dell’ob-bligo per gli allevatori di bufala di rilevare il latte prodotto giornalmente per assicurare la piena trasparenza ai consumatori.

IMPRESA VERDEATTUALITÀ SINDACALE

FISSATO IL PREZZO DEL LATTE IN LOMBARDIA.

Accordo fatto per il prezzo del latte in Lombar-dia. L’intesa è stata firmata l’11 febbraio scorso presso la sede di Coldiretti Lombardia a Milano da Philippe Laborne, amministratore delegato di Italatte SpA, Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia e da Mario Lanzi, Presidente di Cia Lombardia affiancati dalle rispettive delegazioni provinciali. Anche il presidente di Coldiretti Bergamo Giancarlo Colombi ha partecipato alla trattativa. L’accordo prevede la par-tenza a gennaio a 39 centesimi e l’arrivo a settembre 2011 a 40,2 centesimi al litro.“L’intesa raggiunta - sottolineano Giancarlo Colombi e Lorenzo Cusimano, presidente e direttore di Coldiretti Bergamo - migliora la remunerazione del latte alla stalla rispetto allo scorso anno, ma è soprattutto importante perché risolve una situazione complessa che si tra-scinava ormai da troppi mesi e che creava incertezza agli allevatori, impedendo una corretta pianificazione aziendale”. In una logica di confronto continuo e di valutazione della realtà di mercato le parti hanno anche convenuto che si ritroveranno dopo l’estate.

Page 14: Bergamo Coldiretti

L’ETICHETTA SMASCHERA

IL MADE IN ITALY TAROCCATO

ATTUALITÀ SINDACALE

14 Circa un terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati, per un valore di 51 miliardi di euro di fatturato, deriva da

materie prime importate, trasformate e vendute con il marchio Made in Italy, in quanto la legislazione, sino ad oggi, lo consentiva, nonostante in realtà esse potessero provenire da

Circa un terzo

della produzione complessiva dei prodotti

agroalimentarideriva da materie prime importate.

Page 15: Bergamo Coldiretti

qualsiasi punto del pianeta. È quanto emerge dalle anticipazioni del rapporto Coldiretti/Eurispes divul-gate in occasione dell’approvazione defi nitiva della legge salva Made in Italy sull’obbligo di indicare la pro-venienza degli alimenti in etichetta.La Coldiretti ha evidenziato che gli inganni del fi nto Made in Italy sugli scaffali riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma pro-venienti da maiali allevati all’estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichet-ta, oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all’insaputa dei consumatori, e la metà delle mozzarelle che sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere. L’approvazione della legge pone fi ne ad un grave inganno nei confronti dei produttori italiani e dei consumatori che attribuiscono grande importanza alla provenienza degli alimenti: per quasi un italiano su quattro (23 per cento) il cibo italiano dal campo alla tavola vale almeno il doppio con due italiani su tre (65 per cento) che sono disponibili a paga-re dal 10 per cento in su, secondo l’indagine Coldiretti-Swg. La fi ducia nel Made in Italy rispetto

al prodotto straniero è del 91 per cento per gli alimenti, del 66 per cento per i vestiti, del 55 per cento nei mobili, del 49 per cento per la cosmetica, del 39 per gli utensili, del 26 per auto e motorini e del 18 per l’elettronica e cresce nel 2010 in tutti i settori. La superiorità del Made in Italy alimentare è attribuita al rispetto di leggi più severe, alla bontà e fre-schezza e alla garanzia di maggiori controlli. La fi ducia accordata alle produ-zioni agricole italiane è giustifi cata dal primato nei controlli con oltre un milione tra le verifi che e le ispe-zioni effettuate sul Made in Italy alimentare nel 2010. Tra Agenzie delle Dogane, Nas dei

15

ATTUALITÀ SINDACALE

L’ORIGINE DEGLI ALIMENTI ARRIVA SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI. ECCO I CIBI “TRASPARENTI” E QUELLI CHE LO DIVENTERANNO

GRAZIE ALLA LEGGE SULL’ETICHETTATURA.

Cibi con l’indicazione di provenienza:Carne di pollo e derivatiCarne bovina Frutta e verdura fresche Uova Miele Passata di pomodoro Latte fresco Pesce Extravergine di oliva

E quelli senza:Pasta Carne di maiale e salumi Carne di coniglioFrutta e verdura trasformata Derivati del pomodoro diversi da passataFormaggi Derivati dei cereali (pane, pasta) Carne di pecora e agnello Latte a lunga conservazione

Page 16: Bergamo Coldiretti
Page 17: Bergamo Coldiretti

Carabinieri, Istituto Control-lo Qualità, Capitanerie di

Porto, Corpo Forestale e Carabinieri delle Politiche Agricole, Asl, ai quali si è ag-giunta l’attività degli organismi privati, sono stati effettuati

nel 2010 oltre un milione di controlli sul

Made in Italy, a garanzia delle imprese e dei consu-

matori. Una garanzia che ha consentito di far conquistare nel 2010 il primato nella sanità e nella sicurezza alimentare, con un record del 99 per cento di cam-pioni regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge. Nel nostro Paese si trova un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superfi cie bio dell’Unione, superando il milione di ettari. L’agricoltura italiana vanta inoltre la leadership nei prodotti tipici con 214 prodotti a denominazione o indica-zione di origine protetta riconosciuti dall’Unione Europea, senza contare le 4511 specialità tradizionali censite dalle regioni. Ma il Made in Italy a tavola è anche l’emblema nel mondo della dieta mediterranea che è stata riconosciuta dall’Unesco anche per il modello nutri-zionale ormai universalmente ricono-sciuto fondamentale ai fi ni del mante-nimento di una buona salute e che si fonda su una alimentazione basata su prodotti locali, stagionali, freschi di cui l’Italia è particolarmente ricca.

Nel nostro Paese si trova un terzo

delle imprese biologiche europee e un quarto

della superfi cie bio dell’Unione.

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ATTUALITÀ SINDACALE

Page 18: Bergamo Coldiretti

La suinicoltura italiana sta attraversando da diversi anni un periodo di profonda crisi determinata dalle quotazioni dei suini vivi, che con-tinuano a registrare un trend negativo rispetto alla straordinaria crescita dei costi di produzione, soprattutto i mangimi, e dalla crescente pressione competitiva dell’importazione di suini vivi e di carni suine.La produzione degli allevamenti italiani si attesta a 12.948.000 capi, di cui il 67% certifi cati DOP, mentre sono aumentate del 25, 6 %, pari a 843.566 capi, le macellazioni di capi importati.Per produrre il suino pesante come richiesto dall’industria di trasformazio-ne i nostri allevatori devono sostenere un aumento dei costi di produzione superiore del 18,2% rispetto a quello medio europeo e per quanto riguarda l’alimentazione il maggior costo ha

raggiunto il 33,1%. Queste tematiche sono emerse in occasione dell’in-contro sui problemi del comparto tenutosi a Mantova presso Coldiretti Provinciale lo scorso 31 gennaio alla presenza del Presi-dente di Mantova Zani, di Brescia Ettore Prandini, del Presidente ANAS Andrea Cristini e del respon-sabile nazio-nale zootecnia Giorgio Apostoli con l’attenta partecipazione dei numerosi allevatori, direttori e funzionari provinciali.Dall’analisi della crisi e delle sue moti-vazioni si è cercato di individuare nuo-

vi percorsi che possano risollevare il comparto:dall’applicazione della nuova legge sull’etichettatura obbligatoria, che vedrà la carne suina e gli insac-cati come primo terreno di confronto,

alla differenziazione degli standard qualitativi, alle

misure di ammasso privato, ad inter-

venti fi nanziari per ricostruire liquidità alle imprese, a nuove forme di aggregazione, alla valorizzazione

nei contratti con riferimento al CUN

di Mantova per dare trasparenza al mercato. Si

è anche costituito un gruppo di lavoro ristretto alfi ne di monitorare con sempre maggiore attenzione le dina-

SUINICOLTURA, COMPARTO IN PROFONDA

DIFFICOLTÀdi Luigi Carminati

18

La produzione degli allevamenti italiani si attesta

a 12.948.000 capi, di cui il 67%

certifi cati DOP.

IMPRESA VERDE

Page 19: Bergamo Coldiretti

miche del comparto e proporre inizia-tive specifi che. Dalle diffi coltà attuali l’agricoltura, e quindi anche la nostra suinicoltura, può uscire con atteggia-menti e strumenti nuovi. Il progetto di

fi liera agricola lanciato da Coldiretti, unito alle nuove norme sull’etichet-tatura, rappresenta uno strumento straordinario di valorizzazione delle nostre produzioni agricole. Come sem-

pre la sua attuazione dipende dalla nostra determinazione. Anche l’Unione Europea ha provato a dare una scossa al mercato. Sono infatti scattati gli aiuti allo stoccaggio per periodi di 90, 120

o 150 giorni. L’obiettivo è favorire l’acquisto degli animali da parte dei centri di raccolta (macelli e altre realtà) e al tempo stesso diminuire la quantità di prodotto libero circo-lante sul mercato. La speranza della Commissione europea è che toglien-do prodotto dal mercato le quota-zioni delle carni suine diano cenni di ripresa. Il provvedimento è scattato il primo di febbraio e giovedì 3 febbra-io alla borsa merci di Mantova (una delle piazze di riferimento insieme a Milano) si è raggiunto 1,275 euro, pari a 3 centesimi in più rispetto la seduta precedente, ma ancora molto al di sotto la soglia di sopravvivenza.

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IMPRESA VERDE

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IMPRESA VERDE

In merito all’applicazione della L.33/2009 questa è la situazione aggiornata alla metà di gennaio 2011: i produttori interessati alla rateizzazione sono 1880, per la maggior parte situati nel nord Italia, con un valore complessivo di multa pari a 548,75 milioni di euro al netto delle sospensive e dei versamenti effettuati.

Di questi 541 sono i produttori che non hanno in nessun modo aderito alla rateizzazione con un com-plessivo di circa 50 milioni di euro al netto delle sospensive. Le domande di rateizzazione, accettate e sotto-scritte nel contratto dal Commissario straor-dinario, sono 232 mentre quelle ancora in esame sono circa 442; i produttori che in un primo memento hanno aderito alla L.33/09 e puoi successivamente hanno rinunciato alla rateizzazione facendo scadere i termini per la sottoscrizione del contratto sono 494 con un totale di multa pari a 231 milioni di euro. Con la L.33/09 il Ministero a chi aveva splafonato nella campagna 2007/08 e in base ad altri parametri, nella primavera del 2009 aveva assegnato delle quote aggiuntive con l’impegno che chi aveva in carico delle mul-te doveva aderire alla rateizzazione, pena la revoca della quota aggiuntiva. In questi giorni il Commissario Straordinario per le quote latte stà inviando, alle aziende la cui multa è diven-tata esigibile e non hanno aderito alla rateiz-zazione, la revoca della quota e l’ingiunzione (cartella esattoriale) a pagare la multa.

REGIME QUOTE LATTERATEIZZAZIONE - L.33/2009

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A seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs.

3 dicembre 2010, n° 205, concernente

integrazioni e modifiche al D.Lgs. 152/06

(Testo Unico in materia ambientale), le

imprese iscritte, o che intendono iscriver-

si, all’Albo nazionale Gestori ambienta-

li  per il trasporto dei rifiuti speciali NON

PERICOLOSI non devono più prestare le

garanzie finanziarie; queste permanendo,

quindi, solo ed esclusivamente nel caso di

iscrizione alla cat. 5 (trasporto dei rifiuti

pericolosi).

Ciò è quanto si evince dalla pedissequa

lettura dell’art. 212, comma 10, del D.Lgs.

3 152/06, che testualmente recita:

[…omissis…]

10. L’iscrizione all’Albo per le attivita’ di

raccolta e trasporto dei rifiuti pericolo-

si, …, e’ subordinata alla prestazione di

idonee garanzie finanziarie a favore dello

Stato ….

[…omissis…]

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IMPRESA VERDE

Anche per la campagna che sta fi nendo 2010/11, secondo gli ultimi dati di Agea, non ci dovrebbero essere sorprese e la quota a livello nazionale non verrà su-perata, di conseguenza verrà applicata la compensazione.

Anche per questa campagna, in base al Decreto del 4 agosto 2010 del MIPAF, con il quale si decreta che non si applicano le disposizioni previste dall’art.72 del Reg. CE 1234/2007 e quindi i produttori non devono necessariamen-te produrre almeno l’85% del proprio QRI per non perderlo.

CAMPAGNA 2010/2011

Una proroga delle multe sulle quote latte del tutto

ingiustificata che appare ancora più grave se si

considera che nello stesso provvedimento non sono

stati al momento accolti importanti emendamenti di

interesse agricolo sull’attività delle associazioni degli

allevatori, sul gasolio e sul comparto bieticolo-sac-

carifero. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento

al decreto milleproroghe nell’auspicare che nel

prosieguo dell’esame in aula possano essere accolte

le misure di interesse agricolo su Apa, gasolio e zuc-

chero mentre non c’è alcuna motivazione per una

ulteriore proroga del pagamento delle multe che di

fatto danneggerebbe le aziende che hanno creduto

nello Stato e si sono messe in regola affrontando

duri sacrifici economici.

Milleproroghe: grave stop a pacchetto agricolo, ingustificata proroga

multe quote latte.

Garanzie esonero per trasporto non pericolosi.

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22 È stato pubblicato in Gazzetta Uffi ciale del 28 dicembre 2010 n. 302, il comu-nicato del Direttore dell’Agen-zia del Territorio con il quale è stato reso noto l’elenco di comuni nei quali è stata completata l’ope-razione di aggiornamento della banca dati catastale dei terreni agricoli a seguito delle dichiarazio-ni presentate nell’anno 2010 agli organismi pagatori dai soggetti interessati all’erogazione dei con-tributi agricoli e messe a disposi-zione dall’Agea.

AGGIORNATA LA BANCA DATI CATASTALE

DEI TERRENI AGRICOLI

IMPRESA VERDE

Adrara San Martino Alzano Lombardo Ardesio

Azzone Boltiere Calusco d’Adda

Castelli Calepio Cene Cerete

Chiuduno Clusone Cologno al Serio

Gandino Grumello del Monte Isola di Fondra

Morengo Oltre il Colle Oltressenda Alta

Predore Premolo Riva di Solto

Rogno Sarnico Schilpario

Solto Collina Sorisole Spinone al Lago

Taleggio Tavernola Bergamasca Valbondione

Valleve Vilminore di Scalve Zogno

AGGIORNATA LA BANCA DATI CATASTALE

DEI TERRENI AGRICOLIdi Pizzagalli Roberto

I PAESI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO INTERESSATI SONO:

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I nuovi redditi dominicale ed agra-rio dei terreni in oggetto delle va-riazioni colturali producono effetto fi scale dal 1° gennaio dell’anno stesso in cui viene presentata la dichiarazione.

Gli elenchi delle particelle interes-sate dall’aggiornamento, ovvero di ogni porzione di particella a diversa coltura, indicanti la qualità catastale, la classe, la superfi cie ed i redditi dominicale ed agrario, sono consultabili per i sessanta giorni successivi alla pubblicazio-ne del comunicato, presso cia-scun comune interessato, le sedi dei competenti uffi ci provinciali dell’Agenzia del Territorio, nonché sullo sito della stessa Agenzia (http://www.agenziadelterri-torio.gov.it/).

Il contribuente può contestare le nuove rendite presentando ricor-so alla Commissione tributaria provinciale entro il termine di 120 giorni decorrenti dalla data di pub-blicazione del comunicato mede-simo nella Gazzetta Uffi ciale.

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IL NUOVO ELENCO CLIENTI-FORNITORI

Prosegue da parte dell’amministrazione pubblica l’attività di contrasto all’evasione fi scale ed alle frodi in materia di Iva, infatti come previsto dall’articolo 21 Dl n. 78/2010, è stato introdotto l’obbligo di comuni-care telematicamente all’Agenzia delle Entrate le operazioni rilevanti ai fi ni Iva di importo superiore a euro 3.000.

Come previsto dall’articolo 1 del citato Provvedimento, “…sono obbligati alla comunicazione tutti i soggetti passivi ai fi ni dell’imposta sul valore aggiunto i quali effettuano operazioni rilevanti ai fi ni di tale imposta …”, pertanto tutte le imprese e i lavoratori autonomi de-vono attenersi al nuovo obbligo.

La comunicazione va effettuata relativamente alle “…cessioni di beni e prestazioni di servizi rese e ricevute…”:• rilevanti ai fi ni Iva; • documentate da fattura ovvero scon-trino/ricevuta fi scale;• i cui corrispettivi dovuti, sulla base di quanto previsto contrattualmente, sono di importo pari o superiore a euro 3.000.Pertanto l’adempimento non avrà per oggetto le sole operazioni imponibili

Iva, ma anche quelle non imponibili ed esenti e riguarda anche le opera-zioni poste in essere nei confronti di soggetti “privati”. Sono invece escluse dal provvedimento le importazioni, le esportazioni e le cessioni di beni/pre-stazioni di servizi, effettuate e ricevute, nei confronti di operatori aventi sede in paesi cosiddetti “black list”. Sono inoltre escluse (solo in questa fase di prima applicazione) le opera-zioni rilevanti ai fi ni Iva documentate da scontrino/ricevuta fi scale, effettuate fi no al 30 aprile 2011.Le operazioni da considerare al fi ne dell’inclusione delle stesse nella comunicazione è necessario porre particolare attenzione al momento di registrazione dell’operazione (per le operazioni di acquisto/cessione di beni e servizi), ovvero al momento in cui l’operazione è considerata effettuata (pagamento del corrispettivo per le prestazioni di servizio).

Con riguardo al limite al cui rag-giungimento si determina l’obbli-go di comunicazione, è precisato che:• va determinato al netto dell’Iva per le operazioni documentate da fattura;• è elevato a euro 3.600, al lordo

dell’Iva, per le operazioni per le quali non sussiste l’obbligo di emissione della fattura, ossia documentate da scontrino/ricevuta fi scale.Pertanto per le operazioni documenta-te da scontrino/ricevuta fi scale, aventi le caratteristiche sopracitate, sarà necessario che l’acquirente “si faccia riconoscere” fornendo il numero di partita Iva ovvero il codice fi scale.

La comunicazione deve essere presen-tata entro il 30 aprile dell’anno succes-sivo a quello di riferimento, esclusiva-mente con modalità telematica.Qualora la comunicazione non venis-se trasmessa ovvero fosse incompleta o non veritiera, è applicabile la sanzio-ne amministrativa da 258 euro a 2.065 euro.

Comunicazioni relative al 2010. Limitatamente al solo anno d’imposta 2010, la comunicazione va presentata entro il 31.10.2011 esclusivamente con riferimento alle operazioni:• soggette all’obbligo di fatturazione (quindi ne sono escluse le operazioni documentate con ricevuta/scontrino fi scale);• i cui corrispettivi sono pari o superio-ri al limite di euro 25.000.

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CAMPAGNA AMICA

Coldiretti Bergamo, in collaborazione con Bergamo Forma-zione, l’Azienda Speciale della Came-ra di Commercio, e altre associazioni di categoria, ha realizzato una scheda informativa sull’agriturismo e la ven-dita diretta, che si presenta come uno strumento di facile consultazione in grado di offrire, accanto a informazioni di carattere generale, anche indicazioni specifi che su come approcciare l’at-tività. La scheda, unitamente alla de-fi nizione dell’attività, che ne delimita i confi ni in modo chiaro, contiene alcuni dati statistici locali o nazionali che per-mettono di capirne l’andamento, sinte-tiche indicazioni legislative necessarie per l’avvio e alcuni consigli utili.

In attesa della primave-ra si “semina una foto”. Regione Lombardia in collaborazione con un pool di associazioni agrituristi-che guidate da Terranostra Coldiretti ha infatti indetto un concorso per trovare l’immagine più bella e signifi cativa legata all’agricoltura e alla didattica rurale dalle Alpi al Po. Tema del concorso, aperto a tutti i maggiorenni, è illustrare l’attivi-tà didattica in una fattoria: i fotografi dovranno affrontare il tema approfi ttan-do delle visite delle scolaresche oppure in occasione di una visita con bambini di propria conoscenza.I partecipanti dovranno trasmettere al massimo tre immagini alla segreteria organizzativa, entro e non oltre il 15 maggio 2011. Prima però, dovranno accreditarsi, compilando un modulo di iscrizione (su www.agricoltura.regione.lombardia.it) entro e non oltre il 15 mar-zo 2011. Le foto saranno scattate da ogni concorrente in una sola azienda, scelta sulla base di un elenco di fattorie didatti-che aderenti all’iniziativa.

SCHEDA TESEO SULL’AGRITURISMO E LA VENDITA DIRETTA

LE FATTORIE RACCONTATE IN UN CLICKAL VIA IL CONCORSO INDETTO DA REGIONE LOMBARDIA

La scheda è a disposizione gratuita-mente degli utenti interessati presso la segreteria Provinciale di Terranostra Bergamo e presso gli sportelli Punto Nuova Impresa di Bergamo For-mazione (nella sede di Bergamo e di Brembate di Sopra).

La scheda può essere scaricata dal sito www.bergamo.coldiretti.it.

Per eventuali informazioni: Rossana Brembilla Tel. 035/4524011 E-mail: [email protected].

Una giuria di qualità, presieduta dal foto-grafo Gianni Berengo Gardin, indicherà le foto vincitrici e un’ampia selezione fra le migliori immagini pervenute.

Affi ancheranno Berengo Gardin, Denis Curti (Direttore di Contrasto), Carlo Silva (fotografo Regione Lombardia), Chiara Mariani (Sette - Corriere della Sera), Saverio Paffumi (Direttore Editoriale di FreeMedia), Valeria Sonvico (Terrano-stra - Coldiretti) e il fotografo Giampietro Agostini. Il primo premio prevede un buono di mille euro in materiale fotografi co e un cesto di prodotti del territorio. Il secondo premio consiste in un buono di 500 euro da spendere nel circuito delle fattorie didattiche. Il terzo classifi cato avrà un cesto prodotti del territorio.Inoltre la selezione delle migliori fotogra-fi e servirà per allestire una mostra nel Palazzo della Regione. Tutti i dettagli del concorso si possono trovare sui siti www.agricoltura.regione.lombardia.it www.bergamo.coldiretti.itoppure contattando Terranostra Lombar-dia, capofi la del progetto o Terranostra Bergamo (tel. 035/4524011).

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