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1 BIBBIA CEI 1974 testo integrale Gen 1,1 In principio Dio creò il cielo e la terra. Gen 1,2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Gen 1,3 Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. Gen 1,4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre Gen 1,5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno. Gen 1,6 Dio disse: "Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque". Gen 1,7 Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. Gen 1,8 Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno. Gen 1,9 Dio disse: "Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto". E così avvenne. Gen 1,10 Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. Gen 1,11 E Dio disse: "La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie". E così avvenne: Gen 1,12 la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. Gen 1,13 E fu sera e fu mattina: terzo giorno. Gen 1,14 Dio disse: "Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni Gen 1,15 e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra". E così avvenne: Gen 1,16 Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. Gen 1,17 Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra Gen 1,18 e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. Gen 1,19 E fu sera e fu mattina: quarto giorno. Gen 1,20 Dio disse: "Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo". Gen 1,21 Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. Gen 1,22 Dio li benedisse: "Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra". Gen 1,23 E fu sera e fu mattina: quinto giorno. Gen 1,24 Dio disse: "La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie". E così avvenne: Gen 1,25 Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. Gen 1,26 E Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". Gen 1,27 Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Gen 1,28 Dio li benedisse e disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra". Gen 1,29 E Dio disse: "Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. Gen 1,30 A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde". E così avvenne. Gen 1,31 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. Gen 2,1 Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Gen 2,2 Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Gen 2,3 Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto.

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BIBBIA CEI 1974

testo integrale Gen 1,1 In principio Dio cre il cielo e la terra. Gen 1,2 La terra era informe e deserta e le tenebr e ricoprivano l'abisso e lo spirito di

Dio aleggiava sulle acque. Gen 1,3 Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. Gen 1,4 Dio vide che la luce era cosa buona e sepa r la luce dalle tenebre Gen 1,5 e chiam la luce giorno e le tenebre notte . E fu sera e fu mattina: primo giorno. Gen 1,6 Dio disse: "Sia il firmamento in mezzo all e acque per separare le acque dalle

acque". Gen 1,7 Dio fece il firmamento e separ le acque, che sono sotto il firmamento, dalle

acque, che son sopra il firmamento. E cos avvenne. Gen 1,8 Dio chiam il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno. Gen 1,9 Dio disse: "Le acque che sono sotto il cie lo, si raccolgano in un solo luogo e

appaia l'asciutto". E cos avvenne. Gen 1,10 Dio chiam l'asciutto terra e la massa de lle acque mare. E Dio vide che era cosa

buona. Gen 1,11 E Dio disse: "La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da

frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme , ciascuno secondo la sua specie". E cos avvenne:

Gen 1,12 la terra produsse germogli, erbe che prod ucono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il se me, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona.

Gen 1,13 E fu sera e fu mattina: terzo giorno. Gen 1,14 Dio disse: "Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla

notte; servano da segni per le stagioni, per i gior ni e per gli anni Gen 1,15 e servano da luci nel firmamento del ciel o per illuminare la terra". E cos

avvenne: Gen 1,16 Dio fece le due luci grandi, la luce magg iore per regolare il giorno e la luce

minore per regolare la notte, e le stelle. Gen 1,17 Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra Gen 1,18 e per regolare giorno e notte e per separ are la luce dalle tenebre. E Dio vide che

era cosa buona. Gen 1,19 E fu sera e fu mattina: quarto giorno. Gen 1,20 Dio disse: "Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra,

davanti al firmamento del cielo". Gen 1,21 Dio cre i grandi mostri marini e tutti g li esseri viventi che guizzano e brulicano

nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uc celli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona.

Gen 1,22 Dio li benedisse: "Siate fecondi e moltip licatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra".

Gen 1,23 E fu sera e fu mattina: quinto giorno. Gen 1,24 Dio disse: "La terra produca esseri viven ti secondo la loro specie: bestiame,

rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie" . E cos avvenne: Gen 1,25 Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la

propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona.

Gen 1,26 E Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra im magine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul besti ame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sull a terra".

Gen 1,27 Dio cre l'uomo a sua immagine; a immagin e di Dio lo cre; maschio e femmina li cre.

Gen 1,28 Dio li benedisse e disse loro: "Siate fec ondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra".

Gen 1,29 E Dio disse: "Ecco, io vi do ogni erba ch e produce seme e che su tutta la terra e ogni albero in cui il frutto, che produce seme: s aranno il vostro cibo.

Gen 1,30 A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali alito di v ita, io do in cibo ogni erba verde". E cos avvenne.

Gen 1,31 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.

Gen 2,1 Cos furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Gen 2,2 Allora Dio, nel settimo giorno port a ter mine il lavoro che aveva fatto e cess

nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Gen 2,3 Dio benedisse il settimo giorno e lo consa cr, perch in esso aveva cessato da ogni

lavoro che egli creando aveva fatto.

2

Gen 2,4 a Queste le origini del cielo e della terra , quando vennero creati. Gen 2,4 b Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, Gen 2,5 nessun cespuglio campestre era sulla terra , nessuna erba campestre era spuntata -

perch il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo

Gen 2,6 e faceva salire dalla terra l'acqua dei ca nali per irrigare tutto il suolo -; Gen 2,7 allora il Signore Dio plasm l'uomo con po lvere del suolo e soffi nelle sue narici

un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente . Gen 2,8 Poi il Signore Dio piant un giardino in E den, a oriente, e vi colloc l'uomo che

aveva plasmato. Gen 2,9 Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e

buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in m ezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male.

Gen 2,10 Un fiume usciva da Eden per irrigare il g iardino, poi di l si divideva e formava quattro corsi.

Gen 2,11 Il primo fiume si chiama Pison: esso scor re intorno a tutto il paese di Avila, dove c' l'oro

Gen 2,12 e l'oro di quella terra fine; qui c' a nche la resina odorosa e la pietra d'nice.

Gen 2,13 Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso s corre intorno a tutto il paese d'Etiopia. Gen 2,14 Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scor re ad oriente di Assur. Il quarto fiume

l'Eufrate. Gen 2,15 Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perch lo coltivasse e

lo custodisse. Gen 2,16 Il Signore Dio diede questo comando all'u omo: "Tu potrai mangiare di tutti gli

alberi del giardino, Gen 2,17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perch,

quando tu ne mangiassi, certamente moriresti". Gen 2,18 E il Signore Dio disse: "Non bene che l 'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto

che gli sia simile". Gen 2,19 Allora il Signore Dio plasm dal suolo og ni sorta di bestie selvatiche e tutti gli

uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per veder e come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome.

Gen 2,20 Cos l'uomo impose nomi a tutto il bestia me, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l'uomo non trov un aiuto che gli fosse simile.

Gen 2,21 Allora il Signore Dio fece scendere un to rpore sull'uomo, che si addorment; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto.

Gen 2,22 Il Signore Dio plasm con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo.

Gen 2,23 Allora l'uomo disse: "Questa volta essa carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamer donna perch dall'uomo stata tolta".

Gen 2,24 Per questo l'uomo abbandoner suo padre e sua madre e si unir a sua moglie e i due saranno una sola carne.

Gen 2,25 Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna. Gen 3,1 Il serpente era la pi astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio.

Egli disse alla donna: " vero che Dio ha detto: No n dovete mangiare di nessun albero del giardino?".

Gen 3,2 Rispose la donna al serpente: "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare,

Gen 3,3 ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morire te".

Gen 3,4 Ma il serpente disse alla donna: "Non mori rete affatto! Gen 3,5 Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e

diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male ". Gen 3,6 Allora la donna vide che l'albero era buon o da mangiare, gradito agli occhi e

desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangi, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangi.

Gen 3,7 Allora si aprirono gli occhi di tutti e du e e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture .

Gen 3,8 Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.

Gen 3,9 Ma il Signore Dio chiam l'uomo e gli diss e: "Dove sei?". Gen 3,10 Rispose: "Ho udito il tuo passo nel giard ino: ho avuto paura, perch sono nudo, e

mi sono nascosto". Gen 3,11 Riprese: "Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di

cui ti avevo comandato di non mangiare?". Gen 3,12 Rispose l'uomo: "La donna che tu mi hai p osta accanto mi ha dato dell'albero e io

ne ho mangiato". Gen 3,13 Il Signore Dio disse alla donna: "Che hai fatto?". Rispose la donna: "Il serpente

mi ha ingannata e io ho mangiato".

3

Gen 3,14 Allora il Signore Dio disse al serpente: "Poich tu hai fatto questo, sii tu maledetto pi di tutto il bestiame e pi di tutte l e bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i gi orni della tua vita.

Gen 3,15 Io porr inimicizia tra te e la donna, tr a la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccer la testa e tu le insidierai il calcagno" .

Gen 3,16 Alla donna disse: "Moltiplicher i tuoi d olori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sar il tuo isti nto, ma egli ti dominer".

Gen 3,17 All'uomo disse: "Poich hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare, maledetto sia il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita.

Gen 3,18 Spine e cardi produrr per te e mangerai l'erba campestre. Gen 3,19 Con il sudore del tuo volto mangerai il p ane; finch tornerai alla terra, perch da

essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!". Gen 3,20 L'uomo chiam la moglie Eva, perch essa fu la madre di tutti i viventi. Gen 3,21 Il Signore Dio fece all'uomo e alla donna tuniche di pelli e le vest. Gen 3,22 Il Signore Dio disse allora: "Ecco l'uomo diventato come uno di noi, per la

conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stend a pi la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva sempre!".

Gen 3,23 Il Signore Dio lo scacci dal giardino di Eden, perch lavorasse il suolo da dove era stato tratto.

Gen 3,24 Scacci l'uomo e pose ad oriente del giar dino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero d ella vita.

Gen 4,1 Adamo si un a Eva sua moglie, la quale co ncep e partor Caino e disse: "Ho acquistato un uomo dal Signore".

Gen 4,2 Poi partor ancora suo fratello Abele. Abe le era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo.

Gen 4,3 Dopo un certo tempo, Caino offr frutti de l suolo in sacrificio al Signore; Gen 4,4 anche Abele offr primogeniti del suo greg ge e il loro grasso. Il Signore grad

Abele e la sua offerta, Gen 4,5 ma non grad Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era

abbattuto. Gen 4,6 Il Signore disse allora a Caino: "Perch s ei irritato e perch abbattuto il tuo

volto? Gen 4,7 Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo a lto? Ma se non agisci bene, il peccato

accovacciato alla tua porta; verso di te la sua b ramosia, ma tu dminala". Gen 4,8 Caino disse al fratello Abele: "Andiamo in campagna!". Mentre erano in campagna,

Caino alz la mano contro il fratello Abele e lo uc cise. Gen 4,9 Allora il Signore disse a Caino: "Dov' Ab ele, tuo fratello?". Egli rispose: "Non

lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?". Gen 4,10 Riprese: "Che hai fatto? La voce del sang ue di tuo fratello grida a me dal suolo! Gen 4,11 Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il

sangue di tuo fratello. Gen 4,12 Quando lavorerai il suolo, esso non ti da r pi i suoi prodotti: ramingo e

fuggiasco sarai sulla terra". Gen 4,13 Disse Caino al Signore: "Troppo grande la mia colpa per ottenere perdono! Gen 4,14 Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e io mi dovr nascondere lontano da te; io

sar ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrer mi potr uccidere". Gen 4,15 Ma il Signore gli disse: "Per chiunque u ccider Caino subir la vendetta sette

volte!". Il Signore impose a Caino un segno, perch non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato.

Gen 4,16 Caino si allontan dal Signore e abit ne l paese di Nod, ad oriente di Eden. Gen 4,17 Ora Caino si un alla moglie che concep e partor Enoch; poi divenne costruttore

di una citt, che chiam Enoch, dal nome del figlio . Gen 4,18 A Enoch nacque Irad; Irad gener Mecuiael e Mecuiael gener Metusael e Metusael

gener Lamech. Gen 4,19 Lamech si prese due mogli: una chiamata A da e l'altra chiamata Zilla. Gen 4,20 Ada partor Iabal: egli fu il padre di qu anti abitano sotto le tende presso il

bestiame. Gen 4,21 Il fratello di questi si chiamava Iubal: egli fu il padre di tutti i suonatori di

cetra e di flauto. Gen 4,22 Zilla a sua volta partor Tubalkain, il f abbro, padre di quanti lavorano il rame e

il ferro. La sorella di Tubalkain fu Naama. Gen 4,23 Lamech disse alle mogli: Ada e Zilla, asc oltate la mia voce; mogli di Lamech,

porgete l'orecchio al mio dire: Ho ucciso un uomo p er una mia scalfittura e un ragazzo per un mio livido.

Gen 4,24 Sette volte sar vendicato Caino ma Lamec h settantasette". Gen 4,25 Adamo si un di nuovo alla moglie, che pa rtor un figlio e lo chiam Set. "Perch -

disse - Dio mi ha concesso un'altra discendenza al posto di Abele, poich Caino l'ha ucciso".

Gen 4,26 Anche a Set nacque un figlio, che egli ch iam Enos. Allora si cominci ad invocare il nome del Signore.

4

Gen 5,1 Questo il libro della genealogia di Adam o. Quando Dio cre l'uomo, lo fece a somiglianza di Dio;

Gen 5,2 maschio e femmina li cre, li benedisse e li chiam uomini quando furono creati. Gen 5,3 Adamo aveva centotrenta anni quando gener a sua immagine, a sua somiglianza, un

figlio e lo chiam Set. Gen 5,4 Dopo aver generato Set, Adamo visse ancora ottocento anni e gener figli e figlie. Gen 5,5 L'intera vita di Adamo fu di novecentotren ta anni; poi mor. Gen 5,6 Set aveva centocinque anni quando gener E nos; Gen 5,7 dopo aver generato Enos, Set visse ancora ottocentosette anni e gener figli e

figlie. Gen 5,8 L'intera vita di Set fu di novecentododici anni; poi mor. Gen 5,9 Enos aveva novanta anni quando gener Kena n; Gen 5,10 Enos, dopo aver generato Kenan, visse anc ora ottocentoquindici anni e gener figli

e figlie. Gen 5,11 L'intera vita di Enos fu di novecentocinq ue anni; poi mor. Gen 5,12 Kenan aveva settanta anni quando gener M aalaleel; Gen 5,13 Kenan dopo aver generato Maalaleel visse ancora ottocentoquaranta anni e gener

figli e figlie. Gen 5,14 L'intera vita di Kenan fu di novecentodie ci anni; poi mor. Gen 5,15 Maalaleel aveva sessantacinque anni quand o gener Iared; Gen 5,16 Maalaleel dopo aver generato Iared, visse ancora ottocentrenta anni e gener figli

e figlie. Gen 5,17 L'intera vita di Maalalel fu di ottocent onovantacinque anni; poi mor. Gen 5,18 Iared aveva centosessantadue anni quando gener Enoch; Gen 5,19 Iared, dopo aver generato Enoch, visse an cora ottocento anni e gener figli e

figlie. Gen 5,20 L'intera vita di Iared fu di novecentoses santadue anni; poi mor. Gen 5,21 Enoch aveva sessantacinque anni quando ge ner Matusalemme. Gen 5,22 Enoch cammin con Dio; dopo aver generato Matusalemme, visse ancora per trecento

anni e gener figli e figlie. Gen 5,23 L'intera vita di Enoch fu di trecentosess antacique anni. Gen 5,24 Poi Enoch cammin con Dio e non fu pi pe rch Dio l'aveva preso. Gen 5,25 Matusalemme aveva centottantasette anni q uando gener Lamech; Gen 5,26 Matusalemme, dopo aver generato Lamech, v isse ancora settecentottantadue anni e

gener figli e figlie. Gen 5,27 L'intera vita di Matusalemme fu di novece ntosessantanove anni; poi mor. Gen 5,28 Lamech aveva centottantadue anni quando g ener un figlio Gen 5,29 e lo chiam No, dicendo: "Costui ci cons oler del nostro lavoro e della fatica

delle nostre mani, a causa del suolo che il Signore ha maledetto". Gen 5,30 Lamech, dopo aver generato No, visse anc ora cinquecentonovantacinque anni e gener

figli e figlie. Gen 5,31 L'intera vita di Lamech fu di settecentos ettantasette anni; poi mor. Gen 5,32 No aveva cinquecento anni quando gener Sem, Cam e Iafet. Gen 6,1 Quando gli uomini cominciarono a moltiplic arsi sulla terra e nacquero loro figlie, Gen 6,2 i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli

quante ne vollero. Gen 6,3 Allora il Signore disse: "Il mio spirito n on rester sempre nell'uomo, perch egli

carne e la sua vita sar di centoventi anni". Gen 6,4 C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio

si univano alle figlie degli uomini e queste partor ivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichit, uomini famosi.

Gen 6,5 Il Signore vide che la malvagit degli uom ini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male.

Gen 6,6 E il Signore si pent di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolor in cuor suo.

Gen 6,7 Il Signore disse: "Sterminer dalla terra l'uomo che ho creato: con l'uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perch sono pentito d'averli fatti".

Gen 6,8 Ma No trov grazia agli occhi del Signore . Gen 6,9 Questa la storia di No. No era uomo gi usto e integro tra i suoi contemporanei e

camminava con Dio. Gen 6,10 No gener tre figli: Sem, Cam, e Iafet. Gen 6,11 Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza. Gen 6,12 Dio guard la terra ed ecco essa era corr otta, perch ogni uomo aveva pervertito la

sua condotta sulla terra. Gen 6,13 Allora Dio disse a No: " venuta per me la fine di ogni uomo, perch la terra, per

causa loro, piena di violenza; ecco, io li distru gger insieme con la terra. Gen 6,14 Fatti un'arca di legno di cipresso; divid erai l'arca in scompartimenti e la

spalmerai di bitume dentro e fuori. Gen 6,15 Ecco come devi farla: l'arca avr trecent o cubiti di lunghezza, cinquanta di

larghezza e trenta di altezza. Gen 6,16 Farai nell'arca un tetto e a un cubito pi sopra la terminerai; da un lato metterai

la porta dell'arca. La farai a piani: inferiore, me dio e superiore.

5

Gen 6,17 Ecco io mander il diluvio, cio le acque , sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui alito di vita; quanto sulla terra perir.

Gen 6,18 Ma con te io stabilisco la mia alleanza. Entrerai nell'arca tu e con te i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli.

Gen 6,19 Di quanto vive, di ogni carne, introdurra i nell'arca due di ogni specie, per conservarli in vita con te: siano maschio e femmina .

Gen 6,20 Degli uccelli secondo la loro specie, del bestiame secondo la propria specie e di tutti i rettili della terra secondo la loro specie, due d'ognuna verranno con te, per essere conservati in vita.

Gen 6,21 Quanto a te, prenditi ogni sorta di cibo da mangiare e raccoglilo presso di te: sar di nutrimento per te e per loro".

Gen 6,22 No esegu tutto; come Dio gli aveva coma ndato, cos egli fece. Gen 7,1 Il Signore disse a No: "Entra nell'arca t u con tutta la tua famiglia, perch ti ho

visto giusto dinanzi a me in questa generazione. Gen 7,2 D'ogni animale mondo prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina; degli

animali che non sono mondi un paio, il maschio e la sua femmina. Gen 7,3 Anche degli uccelli mondi del cielo, sette paia, maschio e femmina, per conservarne

in vita la razza su tutta la terra. Gen 7,4 Perch tra sette giorni far piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta

notti; sterminer dalla terra ogni essere che ho fa tto". Gen 7,5 No fece quanto il Signore gli aveva coman dato. Gen 7,6 No aveva seicento anni, quando venne il d iluvio, cio le acque sulla terra. Gen 7,7 No entr nell'arca e con lui i suoi figli , sua moglie e le mogli dei suoi figli,

per sottrarsi alle acque del diluvio. Gen 7,8 Degli animali mondi e di quelli immondi, d egli uccelli e di tutti gli esseri che

strisciano sul suolo Gen 7,9 entrarono a due a due con No nell'arca, m aschio e femmina, come Dio aveva

comandato a No. Gen 7,10 Dopo sette giorni, le acque del diluvio f urono sopra la terra; Gen 7,11 nell'anno seicentesimo della vita di No, nel secondo mese, il diciassette del

mese, proprio in quello stesso giorno, eruppero tut te le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono.

Gen 7,12 Cadde la pioggia sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti. Gen 7,13 In quello stesso giorno entr nell'arca N o con i figli Sem, Cam e Iafet, la moglie

di No, le tre mogli dei suoi tre figli: Gen 7,14 essi e tutti i viventi secondo la loro sp ecie e tutto il bestiame secondo la sua

specie e tutti i rettili che strisciano sulla terra secondo la loro specie, tutti i volatili secondo la loro specie, tutti gli uccelli, tutti gli esseri alati.

Gen 7,15 Vennero dunque a No nell'arca, a due a d ue, di ogni carne in cui il soffio di vita.

Gen 7,16 Quelli che venivano, maschio e femmina d' ogni carne, entrarono come gli aveva comandato Dio: il Signore chiuse la porta dietro di lui.

Gen 7,17 Il diluvio dur sulla terra quaranta gior ni: le acque crebbero e sollevarono l'arca che si innalz sulla terra.

Gen 7,18 Le acque divennero poderose e crebbero mo lto sopra la terra e l'arca galleggiava sulle acque.

Gen 7,19 Le acque si innalzarono sempre pi sopra la terra e coprirono tutti i monti pi alti che sono sotto tutto il cielo.

Gen 7,20 Le acque superarono in altezza di quindic i cubiti i monti che avevano ricoperto. Gen 7,21 Per ogni essere vivente che si muove sul la terra, uccelli, bestiame e fiere e

tutti gli esseri che brulicano sulla terra e tutti gli uomini. Gen 7,22 Ogni essere che ha un alito di vita nelle narici, cio quanto era sulla terra

asciutta mor. Gen 7,23 Cos fu sterminato ogni essere che era su lla terra: dagli uomini, agli animali

domestici, i rettili e gli uccelli del cielo; essi furono sterminati dalla terra e rimase solo No e chi stava con lui nell'arca.

Gen 7,24 Le acque restarono alte sopra la terra ce ntocinquanta giorni. Gen 8,1 Dio si ricord di No, di tutte le fiere e di tutti gli animali domestici che erano

con lui nell'arca. Dio fece passare un vento sulla terra e le acque si abbassarono. Gen 8,2 Le fonti dell'abisso e le cateratte del ci elo furono chiuse e fu trattenuta la

pioggia dal cielo; Gen 8,3 le acque andarono via via ritirandosi dall a terra e calarono dopo centocinquanta

giorni. Gen 8,4 Nel settimo mese, il diciassette del mese, l'arca si pos sui monti dell'Ararat. Gen 8,5 Le acque andarono via via diminuendo fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo

giorno del mese, apparvero le cime dei monti. Gen 8,6 Trascorsi quaranta giorni, No apr la fin estra che aveva fatta nell'arca e fece

uscire un corvo per vedere se le acque si fossero r itirate. Gen 8,7 Esso usc andando e tornando finch si pro sciugarono le acque sulla terra. Gen 8,8 No poi fece uscire una colomba, per veder e se le acque si fossero ritirate dal

suolo;

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Gen 8,9 ma la colomba, non trovando dove posare la pianta del piede, torn a lui nell'arca, perch c'era ancora l'acqua su tutta la terra. Egli stese la mano, la prese e la fece rientrare presso di s nell'arca.

Gen 8,10 Attese altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall'arca Gen 8,11 e la colomba torn a lui sul far della se ra; ecco, essa aveva nel becco un

ramoscello di ulivo. No comprese che le acque si e rano ritirate dalla terra. Gen 8,12 Aspett altri sette giorni, poi lasci an dare la colomba; essa non torn pi da

lui. Gen 8,13 L'anno seicentouno della vita di No, il primo mese, il primo giorno del mese, le

acque si erano prosciugate sulla terra; No tolse l a copertura dell'arca ed ecco la superficie del suolo era asciutta.

Gen 8,14 Nel secondo mese, il ventisette del mese, tutta la terra fu asciutta. Gen 8,15 Dio ordin a No: Gen 8,16 "Esci dall'arca tu e tua moglie, i tuoi f igli e le mogli dei tuoi figli con te. Gen 8,17 Tutti gli animali d'ogni specie che hai c on te, uccelli, bestiame e tutti i rettili

che strisciano sulla terra, falli uscire con te, pe rch possano diffondersi sulla terra, siano fecondi e si moltiplichino su di essa" .

Gen 8,18 No usc con i figli, la moglie e le mogl i dei figli. Gen 8,19 Tutti i viventi e tutto il bestiame e tut ti gli uccelli e tutti i rettili che

strisciano sulla terra, secondo la loro specie, usc irono dall'arca. Gen 8,20 Allora No edific un altare al Signore; prese ogni sorta di animali mondi e di

uccelli mondi e offr olocausti sull'altare. Gen 8,21 Il Signore ne odor la soave fragranza e disse tra s: "Non maledir pi il suolo a

causa dell'uomo, perch l'istinto del cuore umano incline al male fin dalla adolescenza; n colpir pi ogni essere vivente com e ho fatto.

Gen 8,22 Finch durer la terra, seme e messe, fre ddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno".

Gen 9,1 Dio benedisse No e i suoi figli e disse l oro: "Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra.

Gen 9,2 Il timore e il terrore di voi sia in tutte le bestie selvatiche e in tutto il bestiame e in tutti gli uccelli del cielo. Quanto s triscia sul suolo e tutti i pesci del mare sono messi in vostro potere.

Gen 9,3 Quanto si muove e ha vita vi servir di ci bo: vi do tutto questo, come gi le verdi erbe.

Gen 9,4 Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cio il suo sangue. Gen 9,5 Del sangue vostro anzi, ossia della vostra vita, io domander conto; ne domander

conto ad ogni essere vivente e domander conto dell a vita dell'uomo all'uomo, a ognuno di suo fratello.

Gen 9,6 Chi sparge il sangue dell'uomo dall'uomo i l suo sangue sar sparso, perch ad immagine di Dio Egli ha fatto l'uomo.

Gen 9,7 E voi, siate fecondi e moltiplicatevi, sia te numerosi sulla terra e dominatela". Gen 9,8 Dio disse a No e ai suoi figli con lui: Gen 9,9 "Quanto a me, ecco io stabilisco la mia al leanza con i vostri discendenti dopo di

voi; Gen 9,10 con ogni essere vivente che con voi, uc celli, bestiame e bestie selvatiche, con

tutti gli animali che sono usciti dall'arca. Gen 9,11 Io stabilisco la mia alleanza con voi: no n sar pi distrutto nessun vivente dalle

acque del diluvio, n pi il diluvio devaster la t erra". Gen 9,12 Dio disse: "Questo il segno dell'allean za, che io pongo tra me e voi e tra ogni

essere vivente che con voi per le generazioni ete rne. Gen 9,13 Il mio arco pongo sulle nubi ed esso sar il segno dell'alleanza tra me e la terra. Gen 9,14 Quando raduner le nubi sulla terra e app arir l'arco sulle nubi, Gen 9,15 ricorder la mia alleanza che tra me e voi e tra ogni essere che vive in ogni

carne e non ci saranno pi le acque per il diluvio, per distruggere ogni carne. Gen 9,16 L'arco sar sulle nubi e io lo guarder p er ricordare l'alleanza eterna tra Dio e

ogni essere che vive in ogni carne che sulla terr a". Gen 9,17 Disse Dio a No: "Questo il segno dell' alleanza che io ho stabilito tra me e ogni

carne che sulla terra". Gen 9,18 I figli di No che uscirono dall'arca fur ono Sem, Cam e Iafet; Cam il padre di

Canaan. Gen 9,19 Questi tre sono i figli di No e da quest i fu popolata tutta la terra. Gen 9,20 Ora No, coltivatore della terra, cominci a piantare una vigna. Gen 9,21 Avendo bevuto il vino, si ubriac e giacq ue scoperto all'interno della sua tenda. Gen 9,22 Cam, padre di Canaan, vide il padre scope rto e raccont la cosa ai due fratelli che

stavano fuori. Gen 9,23 Allora Sem e Iafet presero il mantello, s e lo misero tutti e due sulle spalle e,

camminando a ritroso, coprirono il padre scoperto; avendo rivolto la faccia indietro, non videro il padre scoperto.

Gen 9,24 Quando No si fu risvegliato dall'ebbrezz a, seppe quanto gli aveva fatto il figlio minore;

Gen 9,25 allora disse: "Sia maledetto Canaan! Schi avo degli schiavi sar per i suoi fratelli!".

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Gen 9,26 E aggiunse: "Benedetto il Signore, Dio di Sem, Canaan sia suo schiavo! Gen 9,27 Dio dilati Iafet e questi dimori nelle te nde di Sem, Canaan sia suo schiavo!". Gen 9,28 No visse, dopo il diluvio, trecentocinqu anta anni. Gen 9,29 L'intera vita di No fu di novecentocinqu anta anni, poi mor. Gen 10,1 Questa la discendenza dei figli di No: Sem, Cam e Iafet, ai quali nacquero figli

dopo il diluvio. Gen 10,2 I figli di Iafet: Gomer, Magog, Madai, Ia van, Tubal, Mesech e Tiras. Gen 10,3 I figli di Gomer: Askenaz, Rifat e Togarm a. Gen 10,4 I figli di Iavan: Elisa, Tarsis, quelli d i Cipro e quelli di Rodi. Gen 10,5 Da costoro derivarono le nazioni disperse per le isole nei loro territori, ciascuno

secondo la propria lingua e secondo le loro famigli e, nelle loro nazioni. Gen 10,6 I figli di Cam: Etiopia, Egitto, Put e Ca naan. Gen 10,7 I figli di Etiopia: Seba, Avila, Sabta, R aama e Sbteca. I figli di Raama: Saba e

Dedan. Gen 10,8 Etiopia gener Nimrod: costui cominci a essere potente sulla terra. Gen 10,9 Egli era valente nella caccia davanti al Signore, perci si dice: "Come Nimrod,

valente cacciatore davanti al Signore". Gen 10,10 L'inizio del suo regno fu Babele, Uruch, Accad e Calne, nel paese di Sennaar. Gen 10,11 Da quella terra si port ad Assur e cost ru Ninive, Recobot-Ir e Calach Gen 10,12 e Resen tra Ninive e Calach; quella la grande citt. Gen 10,13 Egitto gener quelli di Lud, Anam, Laab, Naftuch, Gen 10,14 Patros, Casluch e Caftor, da dove usciro no i Filistei. Gen 10,15 Canaan gener Sidone, suo primogenito, e Chet Gen 10,16 e il Gebuseo, l'Amorreo, il Gergeseo, Gen 10,17 l'Eveo, l'Archita e il Sineo, Gen 10,18 l'Arvadita, il Semarita e l'Amatita. In seguito si dispersero le famiglie dei

Cananei. Gen 10,19 Il confine dei Cananei andava da Sidone in direzione di Gerar fino a Gaza, poi in

direzione di Sdoma, Gomorra, Adma e Zeboim, fino a Lesa. Gen 10,20 Questi furono i figli di Cam secondo le loro famiglie e le loro lingue, nei loro

territori e nei loro popoli. Gen 10,21 Anche a Sem, padre di tutti i figli di E ber, fratello maggiore di Jafet, nacque una

discendenza. Gen 10,22 I figli di Sem: Elam, Assur, Arpacsad, L ud e Aram. Gen 10,23 I figli di Aram: Uz, Cul, Gheter e Mas. Gen 10,24 Arpacsad gener Selach e Selach gener E ber. Gen 10,25 A Eber nacquero due figli: uno si chiam Peleg, perch ai suoi tempi fu divisa la

terra, e il fratello si chiam Joktan. Gen 10,26 Joktan gener Almodad, Selef, Ascarmavet , Jerach, Gen 10,27 Adcam, Uzal, Dikla, Gen 10,28 Obal, Abimael, Saba, Gen 10,29 Ofir, Avila e Ibab. Tutti questi furono i figli di Joktan; Gen 10,30 la loro sede era sulle montagne dell'ori ente, da Mesa in direzione di Sefar. Gen 10,31 Questi furono i figli di Sem secondo le loro famiglie e le loro lingue, territori,

secondo i loro popoli. Gen 10,32 Queste furono le famiglie dei figli di N o secondo le loro generazioni, nei loro

popoli. Da costoro si dispersero le nazioni sulla t erra dopo il diluvio. Gen 11,1 Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. Gen 11,2 Emigrando dall'oriente gli uomini capitar ono in una pianura nel paese di Sennaar e

vi si stabilirono. Gen 11,3 Si dissero l'un l'altro: "Venite, facciam oci mattoni e cuociamoli al fuoco". Il

mattone serv loro da pietra e il bitume da cemento . Gen 11,4 Poi dissero: "Venite, costruiamoci una ci tt e una torre, la cui cima tocchi il

cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra". Gen 11,5 Ma il Signore scese a vedere la citt e l a torre che gli uomini stavano costruendo. Gen 11,6 Il Signore disse: "Ecco, essi sono un sol o popolo e hanno tutti una lingua sola;

questo l'inizio della loro opera e ora quanto avr anno in progetto di fare non sar loro impossibile.

Gen 11,7 Scendiamo dunque e confondiamo la loro li ngua, perch non comprendano pi l'uno la lingua dell'altro".

Gen 11,8 Il Signore li disperse di l su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la citt.

Gen 11,9 Per questo la si chiam Babele, perch l il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di l il Signore li disperse su tutta la te rra.

Gen 11,10 Questa la discendenza di Sem: Sem avev a cento anni quando gener Arpacsad, due anni dopo il diluvio;

Gen 11,11 Sem, dopo aver generato Arpacsad, visse cinquecento anni e gener figli e figlie. Gen 11,12 Arpacsad aveva trentacinque anni quando gener Selach; Gen 11,13 Arpacsad, dopo aver generato Selach, vis se quattrocentotr anni e gener figli e

figlie. Gen 11,14 Selach aveva trent'anni quando gener Eb er;

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Gen 11,15 Selach, dopo aver generato Eber, visse q uattrocentotr anni e gener figli e figlie.

Gen 11,16 Eber aveva trentaquattro anni quando gen er Peleg; Gen 11,17 Eber, dopo aver generato Peleg, visse qu attrocentotrenta anni e gener figli e

figlie. Gen 11,18 Peleg aveva trent'anni quando gener Reu ; Gen 11,19 Peleg, dopo aver generato Reu, visse due centonove anni e gener figli e figlie. Gen 11,20 Reu aveva trentadue anni quando gener S erug; Gen 11,21 Reu, dopo aver generato Serug, visse due centosette anni e gener figli e figlie. Gen 11,22 Serug aveva trent'anni quando gener Nac or; Gen 11,23 Serug, dopo aver generato Nacor, visse d uecento anni e gener figli e figlie. Gen 11,24 Nacor aveva ventinove anni quando gener Terach; Gen 11,25 Nacor, dopo aver generato Terach, visse centodiciannove anni e gener figli e

figlie. Gen 11,26 Terach aveva settant'anni quando gener Abram, Nacor e Aran. Gen 11,27 Questa la posterit di Terach: Terach gener Abram, Nacor e Aran: Aran gener

Lot. Gen 11,28 Aran poi mor alla presenza di suo padre Terach nella sua terra natale, in Ur dei

Caldei. Gen 11,29 Abram e Nacor si presero delle mogli; la moglie di Abram si chiamava Sarai e la

moglie di Nacor Milca, ch'era figlia di Aran, padre di Milca e padre di Isca. Gen 11,30 Sarai era sterile e non aveva figli. Gen 11,31 Poi Terach prese Abram, suo figlio, e Lo t, figlio di Aran, figlio cio del suo

figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abram suo figl io, e usc con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan. Arrivarono f ino a Carran e vi si stabilirono.

Gen 11,32 L'et della vita di Terach fu di duecent ocinque anni; Terach mor in Carran. Gen 12,1 Il Signore disse ad Abram: "Vttene dal t uo paese, dalla tua patria e dalla casa di

tuo padre, verso il paese che io ti indicher. Gen 12,2 Far di te un grande popolo e ti benedir , render grande il tuo nome e diventerai

una benedizione. Gen 12,3 Benedir coloro che ti benediranno e colo ro che ti malediranno maledir e in te si

diranno benedette tutte le famiglie della terra". Gen 12,4 Allora Abram part, come gli aveva ordina to il Signore, e con lui part Lot. Abram

aveva settantacinque anni quando lasci Carran. Gen 12,5 Abram dunque prese la moglie Sarai, e Lot , figlio di suo fratello, e tutti i beni

che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che l si erano procurate e si incamminarono verso il paese di Canaan. Arrivarono al paese di Canaan

Gen 12,6 e Abram attravers il paese fino alla loc alit di Sichem, presso la Quercia di More. Nel paese si trovavano allora i Cananei.

Gen 12,7 Il Signore apparve ad Abram e gli disse: "Alla tua discendenza io dar questo paese". Allora Abram costru in quel posto un altar e al Signore che gli era apparso.

Gen 12,8 Di l pass sulle montagne a oriente di B etel e piant la tenda, avendo Betel ad occidente e Ai ad oriente. L costru un altare al Signore e invoc il nome del Signore.

Gen 12,9 Poi Abram lev la tenda per accamparsi ne l Negheb. Gen 12,10 Venne una carestia nel paese e Abram sce se in Egitto per soggiornarvi, perch la

carestia gravava sul paese. Gen 12,11 Ma, quando fu sul punto di entrare in Eg itto, disse alla moglie Sarai: "Vedi, io so

che tu sei donna di aspetto avvenente. Gen 12,12 Quando gli Egiziani ti vedranno, pensera nno: Costei sua moglie, e mi uccideranno,

mentre lasceranno te in vita. Gen 12,13 Di' dunque che tu sei mia sorella, perch io sia trattato bene per causa tua e io

viva per riguardo a te". Gen 12,14 Appunto quando Abram arriv in Egitto, g li Egiziani videro che la donna era molto

avvenente. Gen 12,15 La osservarono gli ufficiali del faraone e ne fecero le lodi al faraone; cos la

donna fu presa e condotta nella casa del faraone. Gen 12,16 Per riguardo a lei, egli tratt bene Abr am, che ricevette greggi e armenti e asini,

schiavi e schiave, asine e cammelli. Gen 12,17 Ma il Signore colp il faraone e la sua casa con grandi calamit, per il fatto di

Sarai, moglie di Abram. Gen 12,18 Allora il faraone convoc Abram e gli di sse: "Che mi hai fatto? Perch non mi hai

dichiarato che era tua moglie? Gen 12,19 Perch hai detto: mia sorella, cos ch e io me la sono presa in moglie? E ora

eccoti tua moglie: prendila e vttene!". Gen 12,20 Poi il faraone lo affid ad alcuni uomin i che lo accompagnarono fuori della

frontiera insieme con la moglie e tutti i suoi aver i. Gen 13,1 Dall'Egitto Abram ritorn nel Negheb con la moglie e tutti i suoi averi; Lot era

con lui. Gen 13,2 Abram era molto ricco in bestiame, argent o e oro.

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Gen 13,3 Poi di accampamento in accampamento egli dal Negheb si port fino a Betel, fino al luogo dove era stata gi prima la sua tenda, tra Be tel e Ai,

Gen 13,4 al luogo dove prima aveva costruito l'alt are: l Abram invoc il nome del Signore. Gen 13,5 Ma anche Lot, che andava con Abram, aveva greggi e armenti e tende; Gen 13,6 e il territorio non consentiva che abitas sero insieme, perch avevano beni troppo

grandi e non potevano abitare insieme. Gen 13,7 Per questo sorse una lite tra i mandriani di Abram e i mandriani di Lot. I Cananei

e i Perizziti abitavano allora nel paese. Gen 13,8 Abram disse a Lot: "Non vi sia discordia tra me e te, tra i miei mandriani e i

tuoi, perch noi siamo fratelli. Gen 13,9 Non sta forse davanti a te tutto il paese ? Seprati da me. Se tu vai a sinistra, io

antra, io andr a destra; se tu vai a destra, io an dr a sinistra". Gen 13,10 Allora Lot alz gli occhi e vide che tut ta la valle del Giordano era un luogo

irrigato da ogni parte - prima che il Signore distr uggesse Sdoma e Gomorra -; era come il giardino del Signore, come il paese d'Egitt o, fino ai pressi di Zoar.

Gen 13,11 Lot scelse per s tutta la valle del Gio rdano e trasport le tende verso oriente. Cos si separarono l'uno dall'altro:

Gen 13,12 Abram si stabil nel paese di Canaan e L ot si stabil nelle citt della valle e piant le tende vicino a Sdoma.

Gen 13,13 Ora gli uomini di Sdoma erano perversi e peccavano molto contro il Signore. Gen 13,14 Allora il Signore disse ad Abram, dopo c he Lot si era separato da lui: "Alza gli

occhi e dal luogo dove tu stai spingi lo sguardo ve rso il settentrione e il mezzogiorno, verso l'oriente e l'occidente.

Gen 13,15 Tutto il paese che tu vedi, io lo dar a te e alla tua discendenza per sempre. Gen 13,16 Render la tua discendenza come la polve re della terra: se uno pu contare la

polvere della terra, potr contare anche i tuoi dis cendenti. Gen 13,17 Alzati, percorri il paese in lungo e in largo, perch io lo dar a te". Gen 13,18 Poi Abram si spost con le sue tende e a nd a stabilirsi alle Querce di Mamre, che

sono ad Ebron, e vi costru un altare al Signore. Gen 14,1 Al tempo di Amrafel re di Sennaar, di Ari och re di Ellasar, di Chedorlaomer re

dell'Elam e di Tideal re di Goim, Gen 14,2 costoro mossero guerra contro Bera re di Sdoma, Birsa re di Gomorra, Sinab re di

Adma, Semeber re di Zeboim, e contro il re di Bela, cio Zoar. Gen 14,3 Tutti questi si concentrarono nella valle di Siddim, cio il Mar Morto. Gen 14,4 Per dodici anni essi erano stati sottomes si a Chedorlaomer, ma il tredicesimo anno

si erano ribellati. Gen 14,5 Nell'anno quattordicesimo arrivarono Ched orlaomer e i re che erano con lui e

sconfissero i Refaim ad Astarot-Karnaim, gli Zuzim ad Am, gli Emim a Save-Kiriataim Gen 14,6 e gli Hurriti sulle montagne di Seir fino a El-Paran, che presso il deserto. Gen 14,7 Poi mutarono direzione e vennero a En-Mis pat, cio Kades, e devastarono tutto il

territorio degli Amaleciti e anche degli Amorrei ch e abitavano in Cazazon-Tamar. Gen 14,8 Allora il re di Sdoma, il re di Gomorra, il re di Adma, il re di Zeboim e il re di

Bela, cio Zoar, uscirono e si schierarono a battag lia nella valle di Siddim contro di esso,

Gen 14,9 e cio contro Chedorlaomer re dell'Elam, Tideal re di Goim, Amrafel re di Sennaar e Arioch re di Ellasar: quattro re contro cinque.

Gen 14,10 La valle di Siddim era piena di pozzi di bitume; mentre il re di Sdoma e il re di Gomorra si davano alla fuga, alcuni caddero nei poz zi e gli altri fuggirono sulle montagne.

Gen 14,11 Gli invasori presero tutti i beni di Sod oma e Gomorra e tutti i loro viveri e se ne andarono.

Gen 14,12 Andandosene catturarono anche Lot, figli o del fratello di Abram, e i suoi beni: egli risiedeva appunto in Sdoma.

Gen 14,13 Ma un fuggiasco venne ad avvertire Abram l'Ebreo che si trovava alle Querce di Mamre l'Amorreo, fratello di Escol e fratello di An er i quali erano alleati di Abram.

Gen 14,14 Quando Abram seppe che il suo parente er a stato preso prigioniero, organizz i suoi uomini esperti nelle armi, schiavi nati nella sua c asa, in numero di trecentodiciotto, e si diede all'inseguimento fino a Dan.

Gen 14,15 Piomb sopra di essi di notte, lui con i suoi servi, li sconfisse e prosegu l'inseguimento fino a Coba, a settentrione di Damas co.

Gen 14,16 Ricuper cos tutta la roba e anche Lot suo parente, i suoi beni, con le donne e il popolo.

Gen 14,17 Quando Abram fu di ritorno, dopo la scon fitta di Chedorlaomer e dei re che erano con lui, il re di Sdoma gli usc incontro nella Va lle di Save, cio la Valle del re.

Gen 14,18 Intanto Melchisedek, re di Salem, offr pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo

Gen 14,19 e benedisse Abram con queste parole: "Si a benedetto Abram dal Dio altissimo, creatore del cielo e della terra,

Gen 14,20 e benedetto sia il Dio altissimo, che ti ha messo in mano i tuoi nemici". Abram gli diede la decima di tutto.

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Gen 14,21 Il re di Sdoma disse ad Abram: "Dammi l e persone; i beni prendili per te". Gen 14,22 Ma Abram disse al re di Sdoma: "Alzo la mano davanti al Signore, il Dio altissimo,

creatore del cielo e della terra: Gen 14,23 n un filo, n un legaccio di sandalo, n iente io prender di ci che tuo; non

potrai dire: io ho arricchito Abram. Gen 14,24 Per me niente, se non quello che i servi hanno mangiato; quanto a ci che spetta

agli uomini che sono venuti con me, Escol, Aner e M amre, essi stessi si prendano la loro parte".

Gen 15,1 Dopo tali fatti, fu rivolta ad Abram in v isione questa parola del Signore: "Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompe nsa sar molto grande".

Gen 15,2 Rispose Abram: "Mio Signore Dio, che mi d arai? Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa Eliezer di Damasco".

Gen 15,3 Soggiunse Abram: "Ecco a me non hai dato discendenza e un mio domestico sar mio erede".

Gen 15,4 Ed ecco gli fu rivolta questa parola dal Signore: "Non costui sar il tuo erede, ma uno nato da te sar il tuo erede".

Gen 15,5 Poi lo condusse fuori e gli disse: "Guard a in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle" e soggiunse: "Tale sar la tua discendenz a".

Gen 15,6 Egli credette al Signore, che glielo accr edit come giustizia. Gen 15,7 E gli disse: "Io sono il Signore che ti h o fatto uscire da Ur dei Caldei per darti

in possesso questo paese". Gen 15,8 Rispose: "Signore mio Dio, come potr sap ere che ne avr il possesso?". Gen 15,9 Gli disse: "Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di

tre anni, una tortora e un piccione". Gen 15,10 And a prendere tutti questi animali, li divise in due e colloc ogni met di

fronte all'altra; non divise per gli uccelli. Gen 15,11 Gli uccelli rapaci calavano su quei cada veri, ma Abram li scacciava. Gen 15,12 Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco un oscuro

terrore lo assal. Gen 15,13 Allora il Signore disse ad Abram: "Sappi che i tuoi discendenti saranno forestieri

in un paese non loro; saranno fatti schiavi e saran no oppressi per quattrocento anni.

Gen 15,14 Ma la nazione che essi avranno servito, la giudicher io: dopo, essi usciranno con grandi ricchezze.

Gen 15,15 Quanto a te, andrai in pace presso i tuo i padri; sarai sepolto dopo una vecchiaia felice.

Gen 15,16 Alla quarta generazione torneranno qui, perch l'iniquit degli Amorrei non ha ancora raggiunto il colmo".

Gen 15,17 Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un forno fumante e una fiaccola ardente passarono in mezzo agli animali di visi.

Gen 15,18 In quel giorno il Signore concluse quest a alleanza con Abram: "Alla tua discendenza io do questo paese dal fiume d'Egitto al grande fiu me, il fiume Eufrate;

Gen 15,19 il paese dove abitano i Keniti, i Kenizz iti, i Kadmoniti, Gen 15,20 gli Hittiti, i Perizziti, i Refaim, Gen 15,21 gli Amorrei, i Cananei, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei". Gen 16,1 Sarai, moglie di Abram, non gli aveva dat o figli. Avendo per una schiava egiziana

chiamata Agar, Gen 16,2 Sarai disse ad Abram: "Ecco, il Signore m i ha impedito di aver prole; unisciti alla

mia schiava: forse da lei potr avere figli". Abram ascolt la voce di Sarai. Gen 16,3 Cos, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nel paese di Canaan, Sarai,

moglie di Abram, prese Agar l'egiziana, sua schiava e la diede in moglie ad Abram, suo marito.

Gen 16,4 Egli si un ad Agar, che rest incinta. M a, quando essa si accorse di essere incinta, la sua padrona non cont pi nulla per lei .

Gen 16,5 Allora Sarai disse ad Abram: "L'offesa a me fatta ricada su di te! Io ti ho dato in braccio la mia schiava, ma da quando si accorta d 'essere incinta, io non conto pi niente per lei. Il Signore sia giudice tra me e te!".

Gen 16,6 Abram disse a Sarai: "Ecco, la tua schiav a in tuo potere: falle ci che ti pare". Sarai allora la maltratt tanto che quella si allon tan.

Gen 16,7 La trov l'angelo del Signore presso una sorgente d'acqua nel deserto, la sorgente sulla strada di Sur,

Gen 16,8 e le disse: "Agar, schiava di Sarai, da d ove vieni e dove vai?". Rispose: "Vado lontano dalla mia padrona Sarai".

Gen 16,9 Le disse l'angelo del Signore: "Ritorna d alla tua padrona e restale sottomessa". Gen 16,10 Le disse ancora l'angelo del Signore: "M oltiplicher la tua discendenza e non si

potr contarla per la sua moltitudine". Gen 16,11 Soggiunse poi l'angelo del Signore: "Ecc o, sei incinta: partorirai un figlio e lo

chiamerai Ismaele, perch il Signore ha ascoltato l a tua afflizione. Gen 16,12 Egli sar come un nagro; la sua mano sa r contro tutti e la mano di tutti contro

di lui e abiter di fronte a tutti i suoi fratelli" . Gen 16,13 Agar chiam il Signore, che le aveva par lato: "Tu sei il Dio della visione", perch

diceva: "Qui dunque sono riuscita ancora a vedere, dopo la mia visione?".

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Gen 16,14 Per questo il pozzo si chiam Pozzo di L acai-Roi; appunto quello che si trova tra Kades e Bered.

Gen 16,15 Agar partor ad Abram un figlio e Abram chiam Ismaele il figlio che Agar gli aveva partorito.

Gen 16,16 Abram aveva ottantasei anni quando Agar gli partor Ismaele. Gen 17,1 Quando Abram ebbe novantanove anni, il Si gnore gli apparve e gli disse: "Io sono

Dio onnipotente: cammina davanti a me e sii integro . Gen 17,2 Porr la mia alleanza tra me e te e ti re nder numeroso molto, molto". Gen 17,3 Subito Abram si prostr con il viso a ter ra e Dio parl con lui: Gen 17,4 "Eccomi: la mia alleanza con te e sarai padre di una moltitudine di popoli. Gen 17,5 Non ti chiamerai pi Abram ma ti chiamera i Abramo perch padre di una moltitudine

di popoli ti render. Gen 17,6 E ti render molto, molto fecondo; ti far diventare nazioni e da te nasceranno dei

re. Gen 17,7 Stabilir la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te di generazione

in generazione, come alleanza perenne, per essere i l Dio tuo e della tua discendenza dopo di te.

Gen 17,8 Dar a te e alla tua discendenza dopo di te il paese dove sei straniero, tutto il paese di Canaan in possesso perenne; sar il vostro Dio".

Gen 17,9 Disse Dio ad Abramo: "Da parte tua devi o sservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te di generazione in generazion e.

Gen 17,10 Questa la mia alleanza che dovete osse rvare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra di voi o gni maschio.

Gen 17,11 Vi lascerete circoncidere la carne del v ostro membro e ci sar il segno dell'alleanza tra me e voi.

Gen 17,12 Quando avr otto giorni, sar circonciso tra di voi ogni maschio di generazione in generazione, tanto quello nato in casa come quello comperato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe.

Gen 17,13 Deve essere circonciso chi nato in cas a e chi viene comperato con denaro; cos la mia alleanza sussister nella vostra carne come all eanza perenne.

Gen 17,14 Il maschio non circonciso, di cui cio n on sar stata circoncisa la carne del membro, sia eliminato dal suo popolo: ha violato la mia alleanza".

Gen 17,15 Dio aggiunse ad Abramo: "Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamerai pi Sarai, ma Sara.

Gen 17,16 Io la benedir e anche da lei ti dar un figlio; la benedir e diventer nazioni e re di popoli nasceranno da lei".

Gen 17,17 Allora Abramo si prostr con la faccia a terra e rise e pens: "Ad uno di cento anni pu nascere un figlio? E Sara all'et di novan ta anni potr partorire?".

Gen 17,18 Abramo disse a Dio: "Se almeno Ismaele p otesse vivere davanti a te!". Gen 17,19 E Dio disse: "No, Sara, tua moglie, ti p artorir un figlio e lo chiamerai Isacco.

Io stabilir la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui.

Gen 17,20 Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudi to: ecco, io lo benedico e lo render fecondo e molto, molto numeroso: dodici principi eg li generer e di lui far una grande nazione.

Gen 17,21 Ma stabilir la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorir a questa data l'anno venturo".

Gen 17,22 Dio termin cos di parlare con lui e, s alendo in alto, lasci Abramo. Gen 17,23 Allora Abramo prese Ismaele suo figlio e tutti i nati nella sua casa e tutti quelli

comperati con il suo denaro, tutti i maschi apparte nenti al personale della casa di Abramo, e circoncise la carne del loro membro in qu ello stesso giorno, come Dio gli aveva detto.

Gen 17,24 Ora Abramo aveva novantanove anni, quand o si fece circoncidere la carne del membro. Gen 17,25 Ismaele suo figlio aveva tredici anni qu ando gli fu circoncisa la carne del membro. Gen 17,26 In quello stesso giorno furono circoncis i Abramo e Ismaele suo figlio. Gen 17,27 E tutti gli uomini della sua casa, i nat i in casa e i comperati con denaro dagli

stranieri, furono circoncisi con lui. Gen 18,1 Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso

della tenda nell'ora pi calda del giorno. Gen 18,2 Egli alz gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li

vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si prostr fino a terra, Gen 18,3 dicendo: "Mio signore, se ho trovato graz ia ai tuoi occhi, non passar oltre senza

fermarti dal tuo servo. Gen 18,4 Si vada a prendere un po' di acqua, lavat evi i piedi e accomodatevi sotto l'albero. Gen 18,5 Permettete che vada a prendere un boccone di pane e rinfrancatevi il cuore; dopo,

potrete proseguire, perch ben per questo che voi siete passati dal vostro servo". Quelli dissero: "Fa' pure come hai detto".

Gen 18,6 Allora Abramo and in fretta nella tenda, da Sara, e disse: "Presto, tre staia di fior di farina, impastala e fanne focacce".

Gen 18,7 All'armento corse lui stesso, Abramo, pre se un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrett a prepararlo.

12

Gen 18,8 Prese latte acido e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse a loro. Cos, mentr'egli stava in piedi press o di loro sotto l'albero, quelli mangiarono.

Gen 18,9 Poi gli dissero: "Dov' Sara, tua moglie? ". Rispose: " l nella tenda". Gen 18,10 Il Signore riprese: "Torner da te fra u n anno a questa data e allora Sara, tua

moglie, avr un figlio". Intanto Sara stava ad asco ltare all'ingresso della tenda ed era dietro di lui.

Gen 18,11 Abramo e Sara erano vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ci che avviene regolarmente alle donne.

Gen 18,12 Allora Sara rise dentro di s e disse: " Avvizzita come sono dovrei provare il piacere, mentre il mio signore vecchio!".

Gen 18,13 Ma il Signore disse ad Abramo: "Perch S ara ha riso dicendo: Potr davvero partorire, mentre sono vecchia?

Gen 18,14 C' forse qualche cosa impossibile per i l Signore? Al tempo fissato torner da te alla stessa data e Sara avr un figlio".

Gen 18,15 Allora Sara neg: "Non ho riso!", perch aveva paura; ma quegli disse: "S, hai proprio riso".

Gen 18,16 Quegli uomini si alzarono e andarono a c ontemplare Sdoma dall'alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli.

Gen 18,17 Il Signore diceva: "Devo io tener nascos to ad Abramo quello che sto per fare, Gen 18,18 mentre Abramo dovr diventare una nazion e grande e potente e in lui si diranno

benedette tutte le nazioni della terra? Gen 18,19 Infatti io l'ho scelto, perch egli obbl ighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di

lui ad osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perch il Signore realizzi per Abramo quanto gli ha promesso" .

Gen 18,20 Disse allora il Signore: "Il grido contr o Sdoma e Gomorra troppo grande e il loro peccato molto grave.

Gen 18,21 Voglio scendere a vedere se proprio hann o fatto tutto il male di cui giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!".

Gen 18,22 Quegli uomini partirono e andarono verso Sdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore.

Gen 18,23 Abramo gli si avvicin e gli disse: "Dav vero sterminerai il giusto con l'empio? Gen 18,24 Forse vi sono cinquanta giusti nella cit t: davvero li vuoi sopprimere? E non

perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta g iusti che vi si trovano? Gen 18,25 Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, cos che il giusto sia trattato

come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutt a la terra non praticher la giustizia?".

Gen 18,26 Rispose il Signore: "Se a Sdoma trover cinquanta giusti nell'ambito della citt, per riguardo a loro perdoner a tutta la citt".

Gen 18,27 Abramo riprese e disse: "Vedi come ardis co parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere...

Gen 18,28 Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la citt?". Rispose: "Non la distrugger, se ve ne trovo quarantacinque".

Gen 18,29 Abramo riprese ancora a parlargli e diss e: "Forse l se ne troveranno quaranta". Rispose: "Non lo far, per riguardo a quei quaranta ".

Gen 18,30 Riprese: "Non si adiri il mio Signore, s e parlo ancora: forse l se ne troveranno trenta". Rispose: "Non lo far, se ve ne trover tr enta".

Gen 18,31 Riprese: "Vedi come ardisco parlare al m io Signore! Forse l se ne troveranno venti". Rispose: "Non la distrugger per riguardo a quei venti".

Gen 18,32 Riprese: "Non si adiri il mio Signore, s e parlo ancora una volta sola; forse l se ne troveranno dieci". Rispose: "Non la distrugger per riguardo a quei dieci".

Gen 18,33 E il Signore, come ebbe finito di parlar e con Abramo, se ne and e Abramo ritorn alla sua abitazione.

Gen 19,1 I due angeli arrivarono a Sdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sdoma. Non appena li ebbe visti, Lot si a lz, and loro incontro e si prostr con la faccia a terra.

Gen 19,2 E disse: "Miei signori, venite in casa de l vostro servo: vi passerete la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina, per tempo, ve ne andrete per la vostra strada". Quelli risposero: "No, passeremo la notte sulla pia zza".

Gen 19,3 Ma egli insistette tanto che vennero da l ui ed entrarono nella sua casa. Egli prepar per loro un banchetto, fece cuocere gli azz imi e cos mangiarono.

Gen 19,4 Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della citt, cio gli abitanti di Sdoma, si affollarono intorno alla casa, giovan i e vecchi, tutto il popolo al completo.

Gen 19,5 Chiamarono Lot e gli dissero: "Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perch possiamo abusarne!".

Gen 19,6 Lot usc verso di loro sulla porta e, dop o aver chiuso il battente dietro di s, Gen 19,7 disse: "No, fratelli miei, non fate del m ale! Gen 19,8 Sentite, io ho due figlie che non hanno a ncora conosciuto uomo; lasciate che ve le

porti fuori e fate loro quel che vi piace, purch n on facciate nulla a questi uomini, perch sono entrati all'ombra del mio tetto ".

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Gen 19,9 Ma quelli risposero: "Tirati via! Quest'i ndividuo venuto qui come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a loro!". E spingendosi violentemente contro quell'uomo, cio contro Lot, s i avvicinarono per sfondare la porta.

Gen 19,10 Allora dall'interno quegli uomini sporse ro le mani, si trassero in casa Lot e chiusero il battente;

Gen 19,11 quanto agli uomini che erano alla porta della casa, essi li colpirono con un abbaglio accecante dal pi piccolo al pi grande, c os che non riuscirono a trovare la porta.

Gen 19,12 Quegli uomini dissero allora a Lot: "Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in citt, falli uscire d a questo luogo.

Gen 19,13 Perch noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al Signore grande e il Signore ci ha mand ati a distruggerli".

Gen 19,14 Lot usc a parlare ai suoi generi, che d ovevano sposare le sue figlie, e disse: "Alzatevi, uscite da questo luogo, perch il Signor e sta per distruggere la citt!". Ma parve ai suoi generi che egli volesse s cherzare.

Gen 19,15 Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: "Su, prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per non essere travolto nel castigo della citt".

Gen 19,16 Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Sign ore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della citt.

Gen 19,17 Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: "Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: f uggi sulle montagne, per non essere travolto!".

Gen 19,18 Ma Lot gli disse: "No, mio Signore! Gen 19,19 Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato una grande

misericordia verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscir a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoi a.

Gen 19,20 Vedi questa citt: abbastanza vicina p erch mi possa rifugiare l ed piccola cosa! Lascia che io fugga lass - non una piccola cosa? - e cos la mia vita sar salva".

Gen 19,21 Gli rispose: "Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non distruggere la citt di cui hai parlato.

Gen 19,22 Presto, fuggi l perch io non posso far nulla, finch tu non vi sia arrivato". Perci quella citt si chiam Zoar.

Gen 19,23 Il sole spuntava sulla terra e Lot era a rrivato a Zoar, Gen 19,24 quand'ecco il Signore fece piovere dal c ielo sopra Sdoma e sopra Gomorra zolfo e

fuoco proveniente dal Signore. Gen 19,25 Distrusse queste citt e tutta la valle con tutti gli abitanti delle citt e la

vegetazione del suolo. Gen 19,26 Ora la moglie di Lot guard indietro e d ivenne una statua di sale. Gen 19,27 Abramo and di buon mattino al luogo dov e si era fermato davanti al Signore; Gen 19,28 contempl dall'alto Sdoma e Gomorra e t utta la distesa della valle e vide che un

fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornac e. Gen 19,29 Cos Dio, quando distrusse le citt dell a valle, Dio si ricord di Abramo e fece

sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le citt nelle quali Lot aveva abitato.

Gen 19,30 Poi Lot part da Zoar e and ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie, perch temeva di restare in Zoar, e si stabil in u na caverna con le sue due figlie.

Gen 19,31 Ora la maggiore disse alla pi piccola: "Il nostro padre vecchio e non c' nessuno in questo territorio per unirsi a noi, seco ndo l'uso di tutta la terra.

Gen 19,32 Vieni, facciamo bere del vino a nostro p adre e poi corichiamoci con lui, cos faremo sussistere una discendenza da nostro padre".

Gen 19,33 Quella notte fecero bere del vino al lor o padre e la maggiore and a coricarsi con il padre; ma egli non se ne accorse, n quando essa si coric, n quando essa si alz.

Gen 19,34 All'indomani la maggiore disse alla pi piccola: "Ecco, ieri io mi sono coricata con nostro padre: facciamogli bere del vino anche q uesta notte e va' tu a coricarti con lui; cos faremo sussistere una discendenza da nostro padre".

Gen 19,35 Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre e la pi piccola and a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse, n qu ando essa si coric, n quando essa si alz.

Gen 19,36 Cos le due figlie di Lot concepirono da l loro padre. Gen 19,37 La maggiore partor un figlio e lo chiam Moab. Costui il padre dei Moabiti che

esistono fino ad oggi. Gen 19,38 Anche la pi piccola partor un figlio e lo chiam "Figlio del mio popolo". Costui

il padre degli Ammoniti che esistono fino ad oggi . Gen 20,1 Abramo lev le tende, dirigendosi nel Neg heb, e si stabil tra Kades e Sur; poi

soggiorn come straniero a Gerar.

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Gen 20,2 Siccome Abramo aveva detto della moglie S ara: " mia sorella", Abimelech, re di Gerar, mand a prendere Sara.

Gen 20,3 Ma Dio venne da Abimelech di notte, in so gno, e gli disse: "Ecco stai per morire a causa della donna che tu hai presa; essa appartiene a suo marito".

Gen 20,4 Abimelech, che non si era ancora accostat o a lei, disse: "Mio Signore, vuoi far morire anche la gente innocente?

Gen 20,5 Non mi ha forse detto: mia sorella? E a nche lei ha detto: mio fratello. Con retta coscienza e mani innocenti ho fatto questo".

Gen 20,6 Gli rispose Dio nel sogno: "Anch'io so ch e con retta coscienza hai fatto questo e ti ho anche impedito di peccare contro di me: perci non ho permesso che tu la toccassi.

Gen 20,7 Ora restituisci la donna di quest'uomo: e gli un profeta: preghi egli per te e tu vivrai. Ma se tu non la restituisci, sappi che sara i degno di morte con tutti i tuoi".

Gen 20,8 Allora Abimelech si alz di mattina prest o e chiam tutti i suoi servi, ai quali rifer tutte queste cose, e quegli uomini si impaur irono molto.

Gen 20,9 Poi Abimelech chiam Abramo e gli disse: "Che ci hai fatto? E che colpa ho commesso contro di te, perch tu abbia esposto me e il mio r egno ad un peccato tanto grande? Tu hai fatto a mio riguardo azioni che non si fanno ".

Gen 20,10 Poi Abimelech disse ad Abramo: "A che mi ravi agendo in tal modo?". Gen 20,11 Rispose Abramo: "Io mi sono detto: certo non vi sar timor di Dio in questo luogo e

mi uccideranno a causa di mia moglie. Gen 20,12 Inoltre essa veramente mia sorella, fi glia di mio padre, ma non figlia di mia

madre, ed divenuta mia moglie. Gen 20,13 Quando Dio mi ha fatto errare lungi dall a casa di mio padre, io le dissi: Questo

il favore che tu mi farai: in ogni luogo dove noi a rriveremo dirai di me: mio fratello".

Gen 20,14 Allora Abimelech prese greggi e armenti, schiavi e schiave, li diede ad Abramo e gli restitu la moglie Sara.

Gen 20,15 Inoltre Abimelech disse: "Ecco davanti a te il mio territorio: va' ad abitare dove ti piace!".

Gen 20,16 A Sara disse: "Ecco, ho dato mille pezzi d'argento a tuo fratello: sar per te come un risarcimento di fronte a quanti sono con te. Cos tu sei in tutto riabilitata".

Gen 20,17 Abramo preg Dio e Dio guar Abimelech, sua moglie e le sue serve, s che poterono ancora partorire.

Gen 20,18 Perch il Signore aveva reso sterili tut te le donne della casa di Abimelech, per il fatto di Sara, moglie di Abramo.

Gen 21,1 Il Signore visit Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso. Gen 21,2 Sara concep e partor ad Abramo un figli o nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva

fissato. Gen 21,3 Abramo chiam Isacco il figlio che gli er a nato, che Sara gli aveva partorito. Gen 21,4 Abramo circoncise suo figlio Isacco, quan do questi ebbe otto giorni, come Dio gli

aveva comandato. Gen 21,5 Abramo aveva cento anni, quando gli nacqu e il figlio Isacco. Gen 21,6 Allora Sara disse: "Motivo di lieto riso mi ha dato Dio: chiunque lo sapr

sorrider di me!". Gen 21,7 Poi disse: "Chi avrebbe mai detto ad Abra mo: Sara deve allattare figli! Eppure gli

ho partorito un figlio nella sua vecchiaia!". Gen 21,8 Il bambino crebbe e fu svezzato e Abramo fece un grande banchetto quando Isacco fu

svezzato. Gen 21,9 Ma Sara vide che il figlio di Agar l'Egiz iana, quello che essa aveva partorito ad

Abramo, scherzava con il figlio Isacco. Gen 21,10 Disse allora ad Abramo: "Scaccia questa schiava e suo figlio, perch il figlio di

questa schiava non deve essere erede con mio figlio Isacco". Gen 21,11 La cosa dispiacque molto ad Abramo per r iguardo a suo figlio. Gen 21,12 Ma Dio disse ad Abramo: "Non ti dispiacc ia questo, per il fanciullo e la tua

schiava: ascolta la parola di Sara in quanto ti dic e, ascolta la sua voce, perch attraverso Isacco da te prender nome una stirpe.

Gen 21,13 Ma io far diventare una grande nazione anche il figlio della schiava, perch tua prole".

Gen 21,14 Abramo si alz di buon mattino, prese il pane e un otre di acqua e li diede ad Agar, caricandoli sulle sue spalle; le consegn il fanciullo e la mand via. Essa se ne and e si smarr per il deserto di Bersabea.

Gen 21,15 Tutta l'acqua dell'otre era venuta a man care. Allora essa depose il fanciullo sotto un cespuglio

Gen 21,16 e and a sedersi di fronte, alla distanz a di un tiro d'arco, perch diceva: "Non voglio veder morire il fanciullo!". Quando gli si f u seduta di fronte, egli alz la voce e pianse.

Gen 21,17 Ma Dio ud la voce del fanciullo e un an gelo di Dio chiam Agar dal cielo e le disse: "Che hai, Agar? Non temere, perch Dio ha ud ito la voce del fanciullo l dove si trova.

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Gen 21,18 Alzati, prendi il fanciullo e tienilo pe r mano, perch io ne far una grande nazione".

Gen 21,19 Dio le apr gli occhi ed essa vide un po zzo d'acqua. Allora and a riempire l'otre e fece bere il fanciullo.

Gen 21,20 E Dio fu con il fanciullo, che crebbe e abit nel deserto e divenne un tiratore d'arco.

Gen 21,21 Egli abit nel deserto di Paran e sua ma dre gli prese una moglie del paese d'Egitto.

Gen 21,22 In quel tempo Abimelech con Picol, capo del suo esercito, disse ad Abramo: "Dio con te in quanto fai.

Gen 21,23 Ebbene, giurami qui per Dio che tu non i ngannerai n me n i miei figli n i miei discendenti: come io ho agito amichevolmente con te , cos tu agirai con me e con il paese nel quale sei forestiero".

Gen 21,24 Rispose Abramo: "Io lo giuro". Gen 21,25 Ma Abramo rimprover Abimlech a causa d i un pozzo d'acqua, che i servi di

Abimelech avevano usurpato. Gen 21,26 Abimelech disse: "Io non so chi abbia fa tto questa cosa: n tu me ne hai informato,

n io ne ho sentito parlare se non oggi". Gen 21,27 Allora Abramo prese alcuni capi del greg ge e dell'armento, li diede ad Abimelech:

tra loro due conclusero un'alleanza. Gen 21,28 Poi Abramo mise in disparte sette agnell e del gregge. Gen 21,29 Abimelech disse ad Abramo: "Che signific ano quelle sette agnelle che hai messe in

disparte?". Gen 21,30 Rispose: "Tu accetterai queste sette agn elle dalla mia mano, perch ci mi valga di

testimonianza che io ho scavato questo pozzo". Gen 21,31 Per questo quel luogo si chiam Bersabea , perch l fecero giuramento tutti e due. Gen 21,32 E dopo che ebbero concluso l'alleanza a Bersabea, Abimelech si alz con Picol, capo

del suo esercito, e ritornarono nel paese dei Filis tei. Gen 21,33 Abramo piant un tamerice in Bersabea, e l invoc il nome del Signore, Dio

dell'eternit. Gen 21,34 E fu forestiero nel paese dei Filistei p er molto tempo. Gen 22,1 Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abr amo e gli disse: "Abramo, Abramo!".

Rispose: "Eccomi!". Gen 22,2 Riprese: "Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco, va' nel

territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicher". Gen 22,3 Abramo si alz di buon mattino, sell l'a sino, prese con s due servi e il figlio

Isacco, spacc la legna per l'olocausto e si mise i n viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato.

Gen 22,4 Il terzo giorno Abramo alz gli occhi e d a lontano vide quel luogo. Gen 22,5 Allora Abramo disse ai suoi servi: "Ferma tevi qui con l'asino; io e il ragazzo

andremo fin lass, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi". Gen 22,6 Abramo prese la legna dell'olocausto e la caric sul figlio Isacco, prese in mano

il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutt'e due insieme. Gen 22,7 Isacco si rivolse al padre Abramo e disse : "Padre mio!". Rispose: "Eccomi, figlio

mio". Riprese: "Ecco qui il fuoco e la legna, ma do v' l'agnello per l'olocausto?". Gen 22,8 Abramo rispose: "Dio stesso provveder l' agnello per l'olocausto, figlio mio!".

Proseguirono tutt'e due insieme; Gen 22,9 cos arrivarono al luogo che Dio gli avev a indicato; qui Abramo costru l'altare,

colloc la legna, leg il figlio Isacco e lo depose sull'altare, sopra la legna. Gen 22,10 Poi Abramo stese la mano e prese il colt ello per immolare suo figlio. Gen 22,11 Ma l'angelo del Signore lo chiam dal ci elo e gli disse: "Abramo, Abramo!".

Rispose: "Eccomi!". Gen 22,12 L'angelo disse: "Non stendere la mano co ntro il ragazzo e non fargli alcun male!

Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo f iglio, il tuo unico figlio". Gen 22,13 Allora Abramo alz gli occhi e vide un a riete impigliato con le corna in un

cespuglio. Abramo and a prendere l'ariete e lo off r in olocausto invece del figlio.

Gen 22,14 Abramo chiam quel luogo: "Il Signore pr ovvede", perci oggi si dice: "Sul monte il Signore provvede".

Gen 22,15 L'angelo del Signore chiam dal cielo Ab ramo per la seconda volta Gen 22,16 e disse: "Giuro per me stesso, oracolo d el Signore: perch tu hai fatto questo e

non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figli o, Gen 22,17 io ti benedir con ogni benedizione e re nder molto numerosa la tua discendenza,

come le stelle del cielo e come la sabbia che sul lido del mare; la tua discendenza si impadronir delle citt dei nemici.

Gen 22,18 Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della terra, perch tu hai obbedito alla mia voce".

Gen 22,19 Abramo torn dai suoi servi; insieme si misero in cammino verso Bersabea e Abramo abit a Bersabea.

Gen 22,20 Dopo queste cose, ad Abramo fu portata q uesta notizia: "Ecco Milca ha partorito figli a Nacor tuo fratello":

Gen 22,21 Uz, il primogenito, e suo fratello Buz e Kamuel il padre di Aram

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Gen 22,22 e Chesed, Azo, Pildas, Idlaf e Betuel; Gen 22,23 Betuel gener Rebecca: questi otto figli partor Milca a Nacor, fratello di Abramo. Gen 22,24 Anche la sua concubina, chiamata Reuma, partor figli: Tebach, Gacam, Tacas e

Maaca. Gen 23,1 Gli anni della vita di Sara furono centov entisette: questi furono gli anni della

vita di Sara. Gen 23,2 Sara mor a Kiriat-Arba, cio Ebron, nel paese di Canaan, e Abramo venne a fare il

lamento per Sara e a piangerla. Gen 23,3 Poi Abramo si stacc dal cadavere di lei e parl agli Hittiti: Gen 23,4 "Io sono forestiero e di passaggio in mez zo a voi. Datemi la propriet di un

sepolcro in mezzo a voi, perch io possa portar via la salma e seppellirla". Gen 23,5 Allora gli Hittiti risposero: Gen 23,6 "Ascolta noi, piuttosto, signore: tu sei un principe di Dio in mezzo a noi:

seppellisci il tuo morto nel migliore dei nostri se polcri. Nessuno di noi ti proibir di seppellire la tua defunta nel suo sepol cro".

Gen 23,7 Abramo si alz, si prostr davanti alla g ente del paese, davanti agli Hittiti e parl loro:

Gen 23,8 "Se secondo il vostro desiderio che io porti via il mio morto e lo seppellisca, ascoltatemi e insistete per me presso Efron, figlio di Zocar,

Gen 23,9 perch mi dia la sua caverna di Macpela, che all'estremit del suo campo. Me la ceda per il suo prezzo intero come propriet sepolc rale in mezzo a voi".

Gen 23,10 Ora Efron stava seduto in mezzo agli Hit titi. Efron l'Hittita rispose ad Abramo, mentre lo ascoltavano gli Hittiti, quanti entravano per la porta della sua citt, e disse:

Gen 23,11 "Ascolta me, piuttosto, mio signore: ti cedo il campo con la caverna che vi si trova, in presenza dei figli del mio popolo te la c edo: seppellisci il tuo morto".

Gen 23,12 Allora Abramo si prostr a lui alla pres enza della gente del paese. Gen 23,13 Parl ad Efron, mentre lo ascoltava la g ente del paese, e disse: "Se solo mi

volessi ascoltare: io ti do il prezzo del campo. Ac cettalo da me, cos io seppellir l il mio morto".

Gen 23,14 Efron rispose ad Abramo: Gen 23,15 "Ascolta me piuttosto, mio signore: un t erreno del valore di quattrocento sicli

d'argento che cosa mai tra me e te? Seppellisci d unque il tuo morto". Gen 23,16 Abramo accett le richieste di Efron e A bramo pes ad Efron il prezzo che questi

aveva detto, mentre lo ascoltavano gli Hittiti, cio quattrocento sicli d'argento, nella moneta corrente sul mercato.

Gen 23,17 Cos il campo di Efron che si trovava in Macpela, di fronte a Mamre, il campo e la caverna che vi si trovava e tutti gli alberi che er ano dentro il campo e intorno al suo limite,

Gen 23,18 passarono in propriet ad Abramo, alla p resenza degli Hittiti, di quanti entravano nella porta della citt.

Gen 23,19 Dopo, Abramo seppell Sara, sua moglie, nella caverna del campo di Macpela di fronte a Mamre, cio Ebron, nel paese di Canaan.

Gen 23,20 Il campo e la caverna che vi si trovava passarono dagli Hittiti ad Abramo in propriet sepolcrale.

Gen 24,1 Abramo era ormai vecchio, avanti negli an ni, e il Signore lo aveva benedetto in ogni cosa.

Gen 24,2 Allora Abramo disse al suo servo, il pi anziano della sua casa, che aveva potere su tutti i suoi beni: "Metti la mano sotto la mia c oscia

Gen 24,3 e ti far giurare per il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie d ei Cananei, in mezzo ai quali abito,

Gen 24,4 ma che andrai al mio paese, nella mia pat ria, a scegliere una moglie per mio figlio Isacco".

Gen 24,5 Gli disse il servo: "Se la donna non mi v uol seguire in questo paese, dovr forse ricondurre tuo figlio al paese da cui tu sei uscito ?".

Gen 24,6 Gli rispose Abramo: "Guardati dal ricondu rre l mio figlio! Gen 24,7 Il Signore, Dio del cielo e Dio della ter ra, che mi ha tolto dalla casa di mio

padre e dal mio paese natio, che mi ha parlato e mi ha giurato: Alla tua discendenza dar questo paese, egli stesso mander il suo angelo davanti a te, perch tu possa prendere di l una moglie per il mi o figlio.

Gen 24,8 Se la donna non vorr seguirti, allora sa rai libero dal giuramento a me fatto; ma non devi ricondurre l il mio figlio".

Gen 24,9 Il servo mise la mano sotto la coscia di Abramo, suo padrone, e gli prest giuramento riguardo a questa cosa.

Gen 24,10 Il servo prese dieci cammelli del suo pa drone e, portando ogni sorta di cose preziose del suo padrone, si mise in viaggio e and nel Paese dei due fiumi, alla citt di Nacor.

Gen 24,11 Fece inginocchiare i cammelli fuori dell a citt, presso il pozzo d'acqua, nell'ora della sera, quando le donne escono ad attingere.

Gen 24,12 E disse: "Signore, Dio del mio padrone A bramo, concedimi un felice incontro quest'oggi e usa benevolenza verso il mio padrone A bramo!

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Gen 24,13 Ecco, io sto presso la fonte dell'acqua, mentre le fanciulle della citt escono per attingere acqua.

Gen 24,14 Ebbene, la ragazza alla quale dir: Abba ssa l'anfora e lasciami bere, e che risponder: Bevi, anche ai tuoi cammelli dar da be re, sia quella che tu hai destinata al tuo servo Isacco; da questo riconoscer che tu hai usato benevolenza al mio padrone".

Gen 24,15 Non aveva ancora finito di parlare, quan d'ecco Rebecca, che era nata a Betul figlio di Milca, moglie di Nacor, fratello di Abram o, usciva con l'anfora sulla spalla.

Gen 24,16 La giovinetta era molto bella d'aspetto, era vergine, nessun uomo le si era unito. Essa scese alla sorgente, riemp l'anfora e risal.

Gen 24,17 Il servo allora le corse incontro e diss e: "Fammi bere un po' d'acqua dalla tua anfora".

Gen 24,18 Rispose: "Bevi, mio signore". In fretta cal l'anfora sul braccio e lo fece bere. Gen 24,19 Come ebbe finito di dargli da bere, diss e: "Anche per i tuoi cammelli ne attinger,

finch finiranno di bere". Gen 24,20 In fretta vuot l'anfora nell'abbeverato io, corse di nuovo ad attingere al pozzo e

attinse per tutti i cammelli di lui. Gen 24,21 Intanto quell'uomo la contemplava in sil enzio, in attesa di sapere se il Signore

avesse o no concesso buon esito al suo viaggio. Gen 24,22 Quando i cammelli ebbero finito di bere, quell'uomo prese un pendente d'oro del

peso di mezzo siclo e glielo pose alle narici e le pose sulle braccia due braccialetti del peso di dieci sicli d'oro.

Gen 24,23 E disse: "Di chi sei figlia? Dimmelo. C' posto per noi in casa di tuo padre, per passarvi la notte?".

Gen 24,24 Gli rispose: "Io sono figlia di Betuel, il figlio che Milca partor a Nacor". Gen 24,25 E soggiunse: "C' paglia e foraggio in q uantit da noi e anche posto per passare la

notte". Gen 24,26 Quell'uomo si inginocchi e si prostr a l Signore Gen 24,27 e disse: "Sia benedetto il Signore, Dio del mio padrone Abramo, che non ha cessato

di usare benevolenza e fedelt verso il mio padrone . Quanto a me, il Signore mi ha guidato sulla via fino alla casa dei fratelli del m io padrone".

Gen 24,28 La giovinetta corse ad annunziare alla c asa di sua madre tutte queste cose. Gen 24,29 Ora Rebecca aveva un fratello chiamato L abano e Labano corse fuori da quell'uomo al

pozzo. Gen 24,30 Egli infatti, visti il pendente e i brac cialetti alle braccia della sorella e udite

queste parole di Rebecca, sua sorella: "Cos mi ha parlato quell'uomo", venne da costui che ancora stava presso i cammelli vicino al pozzo.

Gen 24,31 Gli disse: "Vieni, benedetto dal Signore ! Perch te ne stai fuori, mentre io ho preparato la casa e un posto per i cammelli?".

Gen 24,32 Allora l'uomo entr in casa e quegli tol se il basto ai cammelli, forn paglia e foraggio ai cammelli e acqua per lavare i piedi a l ui e ai suoi uomini.

Gen 24,33 Quindi gli fu posto davanti da mangiare, ma egli disse; "Non manger, finch non avr detto quello che devo dire". Gli risposero: "D i' pure".

Gen 24,34 E disse: "Io sono un servo di Abramo. Gen 24,35 Il Signore ha benedetto molto il mio pad rone, che diventato potente: gli ha

concesso greggi e armenti, argento e oro, schiavi e schiave, cammelli e asini. Gen 24,36 Sara, la moglie del mio padrone, gli ha partorito un figlio, quando ormai era

vecchio, al quale egli ha dato tutti i suoi beni. Gen 24,37 E il mio padrone mi ha fatto giurare: No n devi prendere per mio figlio una moglie

tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito, Gen 24,38 ma andrai alla casa di mio padre, alla m ia famiglia, a prendere una moglie per mio

figlio. Gen 24,39 Io dissi al mio padrone: Forse la donna non mi seguir. Gen 24,40 Mi rispose: Il Signore, alla cui presenz a io cammino, mander con te il suo angelo

e dar felice esito al tuo viaggio, cos che tu pos sa prendere una moglie per il mio figlio dalla mia famiglia e dalla casa di mio p adre.

Gen 24,41 Solo quando sarai andato alla mia famigl ia, sarai esente dalla mia maledizione; se non volessero cedertela, sarai esente dalla mia mal edizione.

Gen 24,42 Cos oggi sono arrivato alla fonte e ho detto: Signore, Dio del mio padrone Abramo, se stai per dar buon esito al viaggio che sto compi endo,

Gen 24,43 ecco, io sto presso la fonte d'acqua; eb bene, la giovane che uscir ad attingere, alla quale io dir: Fammi bere un po' d'acqua dalla tua anfora,

Gen 24,44 e mi risponder: Bevi tu; anche per i tu oi cammelli attinger, quella sar la moglie che il Signore ha destinata al figlio del mi o padrone.

Gen 24,45 Io non avevo ancora finito di pensare, q uand'ecco Rebecca uscire con l'anfora sulla spalla; scese alla fonte, attinse; io allora le dis si: Fammi bere.

Gen 24,46 Subito essa cal l'anfora e disse: Bevi; anche ai tuoi cammelli dar da bere. Cos io bevvi ed essa diede da bere anche ai cammelli.

Gen 24,47 E io la interrogai: Di chi sei figlia? R ispose: Sono figlia di Betuel, il figlio che Milca ha partorito a Nacor. Allora le posi il p endente alle narici e i braccialetti alle braccia.

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Gen 24,48 Poi mi inginocchiai e mi prostrai al Sig nore e benedissi il Signore, Dio del mio padrone Abramo, il quale mi aveva guidato per la vi a giusta a prendere per suo figlio la figlia del fratello del mio padrone.

Gen 24,49 Ora, se intendete usare benevolenza e le alt verso il mio padrone, fatemelo sapere; se no, fatemelo sapere ugualmente, perch io mi riv olga altrove".

Gen 24,50 Allora Labano e Betuel risposero: "La co sa procede dal Signore, non possiamo dirti nulla.

Gen 24,51 Ecco Rebecca davanti a te: prendila e va ' e sia la moglie del figlio del tuo padrone, come ha parlato il Signore".

Gen 24,52 Quando il servo di Abramo ud le loro pa role, si prostr a terra davanti al Signore.

Gen 24,53 Poi il servo tir fuori oggetti d'argent o e oggetti d'oro e vesti e li diede a Rebecca; doni preziosi diede anche al fratello e al la madre di lei.

Gen 24,54 Poi mangiarono e bevvero lui e i suoi uo mini e passarono la notte. Quando si alzarono alla mattina, egli disse: "Lasciatemi anda re dal mio padrone".

Gen 24,55 Ma il fratello e la madre di lei dissero : "Rimanga la giovinetta con noi qualche tempo, una decina di giorni; dopo, te ne andrai".

Gen 24,56 Rispose loro: "Non trattenetemi, mentre il Signore ha concesso buon esito al mio viaggio. Lasciatemi partire per andare dal mio padr one!".

Gen 24,57 Dissero allora: "Chiamiamo la giovinetta e domandiamo a lei stessa". Gen 24,58 Chiamarono dunque Rebecca e le dissero: "Vuoi partire con quest'uomo?". Essa

rispose: "Andr". Gen 24,59 Allora essi lasciarono partire Rebecca c on la nutrice, insieme con il servo di

Abramo e i suoi uomini. Gen 24,60 Benedissero Rebecca e le dissero: "Tu, s orella nostra, diventa migliaia di miriadi

e la tua stirpe conquisti la porta dei suoi nemici! ". Gen 24,61 Cos Rebecca e le sue ancelle si alzaron o, montarono sui cammelli e seguirono

quell'uomo. Il servo prese con s Rebecca e part. Gen 24,62 Intanto Isacco rientrava dal pozzo di La cai-Roi; abitava infatti nel territorio del

Negheb. Gen 24,63 Isacco usc sul fare della sera per svag arsi in campagna e, alzando gli occhi, vide

venire i cammelli. Gen 24,64 Alz gli occhi anche Rebecca, vide Isacc o e scese subito dal cammello. Gen 24,65 E disse al servo: "Chi quell'uomo che viene attraverso la campagna incontro a

noi?". Il servo rispose: " il mio padrone". Allora essa prese il velo e si copr. Gen 24,66 Il servo raccont ad Isacco tutte le cos e che aveva fatte. Gen 24,67 Isacco introdusse Rebecca nella tenda ch e era stata di sua madre Sara; si prese in

moglie Rebecca e l'am. Isacco trov conforto dopo la morte della madre. Gen 25,1 Abramo prese un'altra moglie: essa aveva nome Chetura. Gen 25,2 Essa gli partor Zimran, Ioksan, Medan, M adian, Isbak e Suach. Gen 25,3 Ioksan gener Saba e Dedan e i figli di D edan furono gli Asurim, i Letusim e i

Leummim. Gen 25,4 I figli di Madian furono Efa, Efer, Enoch , Abida ed Eldaa. Tutti questi sono i

figli di Chetura. Gen 25,5 Abramo diede tutti i suoi beni a Isacco. Gen 25,6 Quanto invece ai figli delle concubine, c he Abramo aveva avute, diede loro doni e,

mentre era ancora in vita, li licenzi, mandandoli lontano da Isacco suo figlio, verso il levante, nella regione orientale.

Gen 25,7 La durata della vita di Abramo fu di cent osettantacinque anni. Gen 25,8 Poi Abramo spir e mor in felice canizie , vecchio e sazio di giorni, e si riun ai

suoi antenati. Gen 25,9 Lo seppellirono i suoi figli, Isacco e Is maele, nella caverna di Macpela, nel campo

di Efron, figlio di Zocar, l'Hittita, di fronte a M amre. Gen 25,10 appunto il campo che Abramo aveva comp erato dagli Hittiti: ivi furono sepolti

Abramo e sua moglie Sara. Gen 25,11 Dopo la morte di Abramo, Dio benedisse i l figlio di lui Isacco e Isacco abit

presso il pozzo di Lacai-Roi. Gen 25,12 Questa la discendenza di Ismaele, figl io di Abramo, che gli aveva partorito Agar

l'Egiziana, schiava di Sara. Gen 25,13 Questi sono i nomi dei figli d'Ismaele, con il loro elenco in ordine di

generazione: il primogenito di Ismaele Nebaiot, p oi Kedar, Adbeel, Mibsam, Gen 25,14 Misma, Duma, Massa, Gen 25,15 Adad, Tema, Ietur, Nafis e Kedma. Gen 25,16 Questi sono gli Ismaeliti e questi sono i loro nomi secondo i loro recinti e

accampamenti. Sono i dodici principi delle rispetti ve trib. Gen 25,17 La durata della vita di Ismaele fu di ce ntotrentasette anni; poi mor e si riun ai

suoi antenati. Gen 25,18 Egli abit da Avila fino a Sur, che lu ngo il confine dell'Egitto in direzione di

Assur; egli si era stabilito di fronte a tutti i su oi fratelli. Gen 25,19 Questa la discendenza di Isacco, figli o di Abramo. Abramo aveva generato Isacco. Gen 25,20 Isacco aveva quarant'anni quando si pres e in moglie Rebecca, figlia di Betuel

l'Arameo, da Paddan-Aram, e sorella di Labano l'Ara meo.

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Gen 25,21 Isacco supplic il Signore per sua mogli e, perch essa era sterile e il Signore lo esaud, cos che sua moglie Rebecca divenne incinta .

Gen 25,22 Ora i figli si urtavano nel suo seno ed essa esclam: "Se cos, perch questo?". And a consultare il Signore.

Gen 25,23 Il Signore le rispose: "Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si disperderanno; un popolo sar pi forte dell'alt ro e il maggiore servir il pi piccolo".

Gen 25,24 Quando poi si comp per lei il tempo di partorire, ecco due gemelli era