biosafety / biosecurity tools and policies
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Biosafety / biosecurity tools and policies. Funded by. Giulio Mancini , Landau Network-Centro Volta Collegio dei Biologi delle Università Italiane (CBUI) Università di Milano Università di Torino 22-23 October, 2009. - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
Biosafety/biosecurity tools and policies
Giulio Mancini, Landau Network-Centro Volta
Collegio dei Biologi delle Università Italiane (CBUI) Università di MilanoUniversità di Torino22-23 October, 2009
Funded by
Prevention of and Fight against Crime ProgrammeEuropean Commission - Directorate-General Justice, Freedom and Security
US Civilian Research and Development Foundation (CRDF)
• Questioni di sicurezza e la difficile definizione di “arma”• Slide 1
• Definizioni di Biosecurity, Biosafety e Dual Use• Slide 2
• La Proibizione dell’uso in guerra• Slide 3
• La Convenzione sulle Armi Biologiche• Slides 4-5
• Un po’ di storia: armi biologiche• Slide 6
• Il Bioterrorismo• Slides 7-8
• Aspetti legali• Slide 9
• L’uso duale• Slides 10-13
• Tentativi di regolamentazione delle scienze biologiche?• Slide 14
Outline
• Lo spettro dei fenomeni biologici affrontati• “Armi biologiche”
Strumenti che diffondono agenti microbiologici nocivi, o le tossine da essi prodotti, per uccidere o nuocere a uomini, animali, piante o all’ambiente.
United Nations
• … da considerare quando si cerca una definizione:– Uso duale (“dual use”)– Sovrapposizione chimica – biologia– “Armi non letali”– Sistemi di dispersione– Impatto delle nuove tecnologie
1. Le “questioni di sicurezza” legate alle bioscienze e alle biotecnologie
Biosecurity refers to the protection, control and accountability measures implemented to prevent the loss, theft, misuse, diversion or intentional release of biological agents and toxins and related resources as well as unauthorized access to, retention or transfer of such material.Per biosecurity si intende la protezione, il controllo e le misure di responsabilizzazione implementate per prevenire lo smarrimento, il furto, l’uso improprio, la diversione o il rilascio intenzionale di agenti biologici e tossine, e connesse risorse, così come l’accesso, il possesso e il trasferimento non autorizzato di tale materiale.
Fonte: BWC/MSP/2008/5
Biosafety refers to principles, technologies, practices and measures implemented to prevent the accidental release of, or unintentional exposure to, biological agents and toxins.Per biosafety si intende l’insieme di principi, tecnologie, pratiche e misure implementate per prevenire il rilascio accidentale di, o l’esposizione involontaria a, agenti biologici e tossine.
Fonte: BWC/MSP/2008/5
Dual use reasearch: research that has the potential to be misused for nefarious purposes: the techniques needed to engineer a bioweapon are the same as those needed to pursue legitimate researchRicerca a uso duale: ricerca che ha il potenziale per essere impropriamente utilizzata per scopi ostili: le tecniche necessarie a progettare un’arma biologica sono le stesse di quelle necessarie per condurre ricerca legittima.
Fonte: Federation of American Scientists, “Case Studies in Dual Use Biological Research”, www.fas.org
2. Definizioni
Il Protocollo di Ginevra (1925)
• Proibisce l’uso• Alcuni Stati presentano
riserve sulle ritorsioni
“...the High Contracting Parties... agree to extend this prohibition to the use of bacteriological methods of warfare”
Manu Smrti 3rd millennium BC
Caliph Abu-Bakr 632
Francisco deVitoria
1480–1546
Albericus Gentilis 1552–1608
Hugo Grotius 1583–1645
Grand Art d'Artillerie 1650
Strasbourg Agreement 1675
US ArmyField Manual
1863
St. Petersburg Declaration, November 29 (December 11),
1868
The Brussels Convention on the Law and Customs of War
1874
The Hague Declaration 1899
3. La proibizione storica dell’uso in guerra di veleni, armi chimiche e biologiche
The Convention on the Prohibition of the Development, Production and Stockpiling of Bacteriological (Biological) and Toxin Weapons
–Firmata nel 1972; 162 Stati parte–Primo trattato a proibire un’intera categoria di armi
Gli Stati parte si impegnano a:
Articolo I - “non sviluppare, produrre o stoccare, o altrimenti acquisire o mantenere in alcuna circostanza: 1) agenti biologici o microbiologici, o tossine qualunque sia la loro origine o metodo di produzione, di tipo e quantità che non abbiano giustificazione per scopi di profilassi, protettivi o comunque pacifici; 2) armi, equipaggiamenti o mezzi di distribuzione intesi a utilizzare tali agenti o tossine per scopi ostili o in conflitti armati”.
Article II – Distruggere, o riconvertire a scopi pacifici, armi biologiche e risorse associate prima di accedere alla Convezione. Article III – Non trasferire o assistere in alcun modo, incoraggiare o indurre altri ad acquisire o mantenere armi biologiche. Article IV – Prendere ogni misura necessaria per implementare internamente gli obblighi della ConvenzioneArticle VI – Richiedere al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di effettuare indagini.Article VII – Assistere gli altri Stati che sono stati esposti ad armi biologiche Article X - Promuovere l’uso pacifico di scienza e tecnologia, lo sviluppo e il trasferimento.
4. La Convenzione sulle Armi Biologiche
• Il problema del meccanismo di verifica• Il Gruppo VEREX, 1991
Ad Hoc Group, 2001:
• Il Fallimento della Conferenza di Revisione del 2001• Il Processo di Revisione dal 2002
5. La Convenzione sulle Armi Biologiche
14. Tentativi di regolamentazione?• Norme e raccomandazioni
– Nazioni Unite e diplomazie internazionali– Governi nazionali– Unione Europea– OCSE– OMS
• Pressioni su educazione, informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità scientifica
• Enti finanziatori della ricerca, pubblici e privati, iniziano a chiedere check di biosecurity e di informazione sull’uso duale
• Questione della verifica e scarsa praticabilità di soluzioni tecniche o legali• Il “rischio zero” non esiste• Informazione e partecipazione degli scienziati nel policy making: non
parte del problema ma parte della soluzione!
La prevenzione dell’uso ostile delle Scienze Biologiche
Malcolm Dando
University of Bradford
UK
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0. Outline A. Consapevolezza nei biologi
Slides 1 - 7 B. Il “gap” nei sistemi di educazione
Slides 8 - 12 C. Colmare il gap
Slides 13 - 18 D. Attività future
Slides 19 - 20
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A1. Articolo I della Convenzione sulle Armi Biologiche e Tossiniche (BTWC) “Ogni Stato Parte di questa Convenzione
si impegna a, mai e in nessuna circostanza, mettere a punto, produrre, accumulare, acquisire in qualsiasi modo o conservare: 1. agenti microbiologici o altri agenti biologici,
oppure tossine, qualunque ne sia l’origine o il modo di produzione, del tipo e nella quantità non destinati a fini profilattici, di protezione o ad altri fini pacifici…”
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A2. Seconda Conferenza di Revisione della BTWC, 1986 “La Conferenza nota l’importanza de:
L’inclusione nei libri di testo e nei programmi di studi medici, scientifici e militari, di informazioni riguardanti le proibizioni su agenti microbiologici, altri agenti biologici o tossine, e le disposizioni del Protocollo di Ginevra…”
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A3. Il dibattito sui meccanismi di verifica del rispetto della BTWC, 1991-2001 Terza Conferenza di Revisione, 1991 VEREX 1992 - 1994 Ad Hoc Group 1995 - 2001
“Dopo ampie valutazioni, gli Stati Uniti hanno concluso che l’attuale approccio a un Protocollo [di verifica]… non è, dal nostro punto di vista, in grado di realizzare il mandato affidato all’Ad Hoc Group…”
Quinta Conferenza di Revisione, 2001 - 2002
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A4. Il Processo di Revisione tra Conferenze (Inter-Sessional Process), 2003 - 2009 “La Conferenza decide di tenere tre
Meeting annuali tra gli Stati membri… ogni anno a partire dal 2003… per discutere e promuovere visioni condivise e azioni efficaci su… v. il contenuto, la preparazione e l’adozione
di codici di condotta per gli scienziati.”
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A5. L’Australia al Meeting sui Codici di Condotta, 2005 “Nella comunità scientifica australiana esiste
uno scarso livello di conoscenza sul rischio dell’uso improprio delle scienze biologiche per lo sviluppo di armi chimiche o biologiche. Molti scienziati che lavorano in aree “dual-use” semplicemente non considerano la possibilità che il loro lavoro potrebbe inavvertitamente aiutare un programma di armamenti chimici o biologici…”
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A6. Seminari di Exeter/Bradford, 2005 “Dai nostri seminari [nel Regno Unito] si è
avuto scarso riscontro che i partecipanti: A. Considerassero il bioterrorismo o le armi
biologiche come un’effettiva minaccia; B. Ritenessero che gli sviluppi nella ricerca nelle
scienze naturali potessero contribuire alle minacce collegate;
C. Fossero a conoscenza degli attuali dibattiti e delle preoccupazioni sulla ricerca a “doppio uso”;
D. Avessero familiarità con la BTWC.”
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A7. Seminari di Exeter/Bradford, 2006 “I risultati dei rimanenti seminari [nel Regno Unito] sono
stati coerenti con i punti precedenti. È sembrato in particolare sorprendente che pochi partecipanti (meno del 10% nella maggior parte dei gruppi) conoscessero il ‘mousepox experiment’…”
“Il progetto… è stato successivamente esteso nel gennaio 2006 organizzando seminari simili nei Paesi Bassi, negli Stati Uniti e in Sudafrica… Nonostante… alcune differenze tra i seminari tenuti in diversi paesi, la somiglianza tra le risposte è stata molto più pronunciata… ”
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B8. Indagine Landau/Bradford su un campione di università europee, 2008 “La ricerca ha suggerito che solo 3 università
su 57 offrono attualmente forme di corsi specifici su biosecurity, e in tutti questi casi si tratta di corsi opzionali. Si è riscontrato un gran numero di corsi specifici di bioetica, e circa metà dei corsi nel campione offrono una forma di insegnamento sugli aspetti etici… la ricerca ha inoltre suggerito che 27 corsi di laurea su un campione di 142… offrono un corso specifico di biosafety…”
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B9. Indagine NDMC/Bradford su un campione di università giapponesi, 2009 I risultati quantitativi sono molto simili a quelli
ottenuti nella ricerca europea. Inoltre è stato inviato un questionario per
appurare le ragioni per la mancanza di corsi di biosecurity. Alcune ragioni indicate sono state:
Non sono considerati rilevanti; Sono considerati rilevanti, ma mancano le
competenze; Sono considerati rilevanti, ma non esistono risorse
facilmente disponibili per ovviare alla mancanza di competenze;
Sono considerati rilevanti, ma non c’è tempo/spazio disponibile in curricula già fitti.
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B10. Piano Strategico per l’Istruzione del National Science Advisory Board for Biosecurity (NSABB), 2008
Sviluppare un piano strategico efficace: “Prima di tutto, il pubblico e i destinatari più adatti
devono essere identificati e valutati, così come il loro livello di conoscenza sugli argomenti, dal momento che ciò deve guidare le strategie di istruzione…
I messaggi devono essere adattati ai destinatari specifici. I punti chiave devono essere identificati e attentamente preparati…
Esistono molti diversi meccanismi di comunicazione, ed è importante selezionare quei metodi che possono raggiungere in modo più efficace il pubblico designato…”
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B11. Meeting del Processo di Revisione della BTWC, 2008 “26…Gli Stati Parte hanno notato che requisiti
formali per seminari, corsi o moduli, compresi possibili componenti obbligatorie, nei programmi di studio scientifici ed ingegneristici rilevanti, e la formazione professionale, potrebbero aiutare l’implementazione della Convenzione.
27. Gli Stati Parte hanno convenuto sul valore dei programmi di educazione e di informazione che: (I) spieghino I rischi associati con il potenziale uso
improprio delle scienze biologiche e delle biotecnologie;
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B12. Meeting del Processo di Revisione della BTWC, 2008
(ii) coprano gli obblighi morali ed etici per coloro che utilizzano le scienze biologiche;
(iii) forniscano una guida sui tipi di attività che potrebbero risultare contrarie agli scopi della Convenzione, alle leggi nazionali, così come ai regolamenti e ai trattati internazionali rilevanti ;
(iv) siano sostenute da materiale di insegnamento accessibile, programmi di “train-the-trainer”, seminari, workshop, pubblicazioni e contributi audio e video;
(v) si rivolgano ai più importanti scienziati… allo scopo di costruire una cultura di responsabilità…”
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C13. Il Nostro “Educational Module Resource” (EMR) Puntare a facilitare l’insegnamento a livello
universitario; Utilizzare una struttura vasta e
“omnicomprensiva”, ma partendo da materiale che i biologi comprendano efficacemente;
Fornire lezioni e slide, con note e riferimenti bibliografici, facilmente accessibili da internet;
Non impostare un corso specifico, perchè potrebbe non esserci tempo/spazio disponibile;
Fornire una risorsa che possa essere utilizzata nella maniera che i professori ritengono più appropriata per il corso.
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C14. Outline del EMR A. Introduzione e Sommario B. La minaccia della guerra biologica e del
bioterrorismo, e il regime di proibizione internazionale
C. Il “dilemma” sul doppio uso, e le responsabilità degli scienziati
D. Implementazione nazionale della BTWC E. Costruire una efficace “Web of Prevention”
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18. Valutare gli sviluppi scientifici rilevanti (vi)
“…la ricerca per identificare i circuiti molecolari e i sistemi di controllo in ogni tipo di cellula specializzata nel corpo, e per comprendere i disordini che danno origine alle malattie, è un tema dominante della ricerca nella biologia contemporanea…una fiorente conoscenza della composizione e della regolazione dei circuiti molecolari omeostatici…esemplifica il dilemma sul “doppio uso” creato dai rapidi progressi nella biologia sistemica…”Esempio di una slide nella Lezione 16. Citazione dal Rapporto Lemon-Relman. La slide contiene un link al Rapporto completo, disponibile su internet
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D19. Etica, Educazione e Ricerca Scientifica, 2009 Valutazione
“I tentativi di stimare e promuovere l’insegnamento dell’etica connessa alla ricerca e alla pratica scientifiche ed ingegneristiche sono appena all’inizio. Tuttavia, essi mostrano che nonostante i risultati immediati di alcuni programmi siano positivi, le circostanze e le pressioni possono sopraffare studenti, postdoc, membri giovani delle facoltà e ricercatori, e compromettere quelli stessi risultati”
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20. Attività future Completare e lanciare il EMR a fine 2009; Ottenere fondi per indagini sull’educazione in
altri paesi o regioni del mondo; Facilitare la costruzione di network di
insegnanti e professori attraverso i contatti stabiliti durante le indagini;
Riferire i risultati del lavoro alla Conferenza di Revisione della BTWC del 2011, per dimostrare come il “gap” di educazione e conoscenza possa essere facilmente colmato in altri paesi.
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