biosicurezza in allevamenti suini 12 e 13 maggio 2010 3 e 4 giugno 2010 dott. mario celli
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BIOSICUREZZA IN ALLEVAMENTI SUINI 12 e 13 maggio 2010 3 e 4 giugno 2010 Dott. Mario Celli. L'ANALISI DEL RISCHIO SANITARIO NEGLI ALLEVAMENTI E CRITERI DI BIOSICUREZZA APPLICATA. Santa Sofia 3 – 4 - 5 giugno 2008 Dott. Mario Celli. MALATTIA VESCICOLARE DEI SUINI. PESTE SUINA - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
BIOSICUREZZA IN BIOSICUREZZA IN ALLEVAMENTI SUINIALLEVAMENTI SUINI
12 e 13 maggio 2010
3 e 4 giugno 2010
Dott. Mario Celli
L'ANALISI DEL RISCHIO SANITARIO NEGLI
ALLEVAMENTI E CRITERI DI BIOSICUREZZA APPLICATA
Santa Sofia 3 – 4 - 5 giugno 2008
Dott. Mario Celli
MALATTIAVESCICOLARE
DEI SUINI
PESTE SUINA
CLASSICA
Emorragie a "carta geografica" Lesioni vaiolo- like
Emorragie ai linfonodi meseraici ed al rene
Emorragie alla milza ed ai polmoni
Emorragie alla tonsilla e linfonodi sottomandibolari
Disordini riproduttivi Bottoni pestosi
Cianosi padiglione auricolare Ritardo di crescita
INFLUENZA AVIARE
bassa patogenicità
Follicoli edematosi ocon materiale vitellino
OVAIOLE
Tracheitecatarrale e congestionepolmonare
OVAIOLE
Sindrome respiratoria, congiuntivite,rigonfiamentoseni infraorbitali
TACCHINO
TACCHINO
Essudato sierofibrinoso e stampi di materialecaseoso nei seni infraorbitali
TACCHINO
Pancreas congestocon emorragie e
foci necrotici
INFLUENZA AVIARE
alta patogenicità
OVAIOLE
Aumento improvviso della mortalità
OVAIOLE
Pallore della cresta e dei bargigli, Perdita dell’appetito, depressione del sensorio,sintomatologia respiratoria, Diarrea giallastra e calo dell’ovodeposizione.
Ovaio e ovidutto edemattosi ed emorragici
Emorragie puntiformi nel grasso epicardico e viscerale
OVAIOLE
Lesioni macroscopiche spesso assenticresta e bargigli congesti ed emorragiciemorragie a livello del tarso-metatarso
BROILER
BROILER
Emorragie petecchiali alivello pancreatico
Morte improvvisa preceduta da anoressia, ottundimento del sensorio,Sintomi nervosi (torcicollo, opistotono e incoordinazione dei movimenti)
TACCHINO
Congestione generale deivisceri e della carcassa,emorragie viscerali,pancreatite,splenomegalia connecrosi a focolai
TACCHINO
TACCHINO
L'ASSOCIAZIONE CAUSALE TRA UN FATTORE E
UN EVENTO PUO' ESSERE MISURATA STUDIO DEL RISCHIO
RISCHIO = PROBABILITA' DI MANIFESTARSI O
SVILUPPARSI DI UN EVENTO IN GENERE NEG.
IL CONCETTO DI "RISCHIO RELATIVO" COME INDICE DI OTTIMIZZAZIONE DELLA GESTIONE SANITARIA DI UN ALLEVAMENTO
(RAS) = N° SOGGETTI MALATI N° TOTALE POPOLAZIONE (RR) = RAS POP ESAME RAS POP RIFERIMENTO (RA) = (RAS POP ESAME - RAS POP RIFER) / RISCHIO POPOLAZIONE RISCHIO ATTRIBUIBILE FRAZIONE DI RISCHIO PREVENIBILE (% numero di casi di malattie potenzialmente
evitabili mediante misure di riduzione del rischio (es: interventi di disinfezione)
RISCHIO ASSOLUTO
RISCHIO RELATIVO
RISCHIO ATTRIBUIBILE
AL DI LÀ DELLE DEFINIZIONI,
MI PREME RICORDARE
CHE IL RISCHIO
NON È QUALCOSA DI IMPALPABILE,
MA UN EVENTO MISURABILE
in ambito W.T.O. (ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO)
È SIGLATO UN ACCORDO SPS MISURE PER LA DIFESA SANITARIA E FITOSANITARIA CHE SPECIFICA :
QUINDI SI PONE IL PROBLEMA DI DIMOSTRARE LO STATUS CHE NOI SAPPIAMO DI AVERE . UN EFFICACE SISTEMA DI TUTELA DEL PATRIMONIO ZOOTECNICO DEVE PREVEDERE UN SISTEMA DI SORVEGLIANZA CHE FORNISCA DATI SUI LIVELLI IGIENICI DELLA FILIERA E DI SPECIFICI SEGMENTI DELLA CATENA PRODUTTIVA.
Un paese può imporre restrizioni alle importazioni solo quando queste costituiscono un rischio sanitario superiore a quello normalmente corso, date le condizioni sanitarie esistenti e dimostrate a livello nazionale (dimostrazione scientifica di quanto si aff erma)
E' UNA PROCEDURA CHE HA COME OBIETTIVO LA IDENTIFICAZIONE DI SIGNIFICATIVI POTENZIALI PERICOLI, LA VALUTAZIONE DELLA LORO PROBABILITA' DI COMPARSA E DELLA LORO GRAVITA'. E' ELEMENTO FONDAMENTALE PER LA SCELTA DELLE MISURE DI SALVAGUARDIA E PER LA LORO VALUTAZIONE IN TERMINI DI EFFICACIA ED EFFICIENZA
DALL'ABBATTIMENTO ALLA PREVENZIONE DALL’ABBATTIMENTO/ERADICAZIONE PIANIFICAZIONE
APPLICAZIONE PIANO
VERIFICA EFFICACIA
MANTENIMENTO RAGGIUNGIMENTO DI UN EQUILIBRIO MICROBICO
= STABILITÀ SANITARIA
BIOSICUREZZA
PREVENZIONE IL CAPITOLO HA UN TITOLO OTTIMISTA, MA VUOLE SOLO SOTTOLINEARE LA CRESCENTE IMPORTANZA ATTRIBUITA AI LIVELLI SANITARI DELLA NOSTRA ZOOTECNIA
ANALISI DEL RISCHIO
IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
LOCALIZZAZIONE ZONA AD ELEVATA DENSITA' ( raggio 2 km) DIREZIONE PREVALENTE DEL VENTO VIE DI COMUNICAZIONE VICINANZE MACELLO VICINANZE MANGIMIFICIO VICINANZA ALTRI ALLEVAMENTI (minimo 500 m tacchini-suini-malrosso)TIPOLOGIA DI ALLEVAMENTO (assume un peso diverso a seconda dell’indirizzo produttivo) INGRASSO CICLO UNICO (nazionali -esteri) INGRASSO CICLO CONTINUO (nazionali -esteri) RIPRODUTTORI CICLO APERTO (rimonta interna - esterna) RIPRODUTTORI CICLO CHIUSO (rimonta interna - esterna) MULTISEDEBIOSICUREZZA APPLICATA INTERNA ESTERNA
RECETTIVITA' SU TEMI INERENTI LA PREVENZIONE
APPLICANDO UNO SCHEMA DI VALUTAZIONE DEI CCP A PUNTEGGIO,
SI INDIVIDUANO LE AZIENDE A MAGGIOR RISCHIO.
QUESTE VANNO MONITORATE E CONTROLLATE PIU' FREQUENTEMENTE CON MODALITA' E TEMPI DEFINITI.
SCHEDA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER SCHEDA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO
NEGLI ALLEVAMENTI SUININEGLI ALLEVAMENTI SUINI
NonNon
Serve dire stiamo facendo il Serve dire stiamo facendo il nostro meglio …nostro meglio …
MaMa
Occorre fare Occorre fare al meglioal meglio ciò che ciò che è realmente indispensabileè realmente indispensabile
Winston ChurchillWinston Churchill
1874-19651874-1965
Statista IngleseStatista Inglese
unitec srl
La motivazione delle “risorse umane”La motivazione delle “risorse umane”
•AUJESZKY•MICOPLASMI•APP.•RAT.•COLI•LEPTOSPIROSI•MAL ROSSO•PARVOVIRUS•PRRS
FARMACO
PROFILASSI:trattamento preventivo a largo spettro
METAFILASSI:trattamento preventivo mirato
TERAPIA
IL DESTINO NON DIPENDE DAL CASO, MA SOPRATTUTTO DALLE NOSTRE SCELTE: NON BASTA VOLERLO, BISOGNA REALIZZARLO
LA PIRAMIDE DELLA STABILITÀ SANITARIA POGGIA SULLA BASE DELLA BIOSICUREZZA E SULL’USO RAZIONALE DI FARMACI E VACCINI
BIOSICUREZZA: (interna – esterna)
VACCINO
IN TALE CONTESTO LE STRATEGIE DI BIOSICUREZZA SONO LA LOCOMOTIVA PIU' IMMEDIATA E PIU' AFFIDABILE PER DIMINUIRE L'IMPATTO DELLE PATOLOGIE E PER IL CONTROLLO DEI CCP IMPOSTI DA PROGRAMMI DI AUTOCONTROLLO
LE PROCEDURE DI BIOSICUREZZA COMPRENDONO TUTTE LE MISURE PREVENTIVE DI NATURA GESTIONALE ED IGIENICO SANITARIE DA ADOTTARE PER PREVENIRE L'INTRODUZIONE E LA CIRCOLAZIONE DI PATOGENI IN ALLEVAMENTO. (riduzione della produttività e perdite economiche)
UNO DEI PRINCIPALI PUNTI UTILI PER LA BIOSICUREZZA DI ALLEVAMENTO È COSTITUITO DAL RISCHIO QUOTIDIANO DI INTRODURRE, PROPRIO ATTRAVERSO L'INGRESSO PRINCIPALE, PERICOLOSI AGENTI INFETTANTI. (Afta – PSC – MVS – influenza suina – PRRS – circovirus (PCV2 – Pmvs))
RIGOROSE PROCEDURE DI BIOSICUREZZA APPLICATA OTTIMIZZANO L’USO DI FARMACI E VACCINI
BIOSICUREZZA NON E’ SOLO
……DISINFEZIONE
Biosicurezza: altri benefici Biosicurezza: altri benefici documentatidocumentati
4%4% aumento delle dimensioni della nidiata alla nascita aumento delle dimensioni della nidiata alla nascita 50%50% abbattimento della mortalità nel periodo di abbattimento della mortalità nel periodo di
svezzamentosvezzamento 700 gr700 gr di extra-produzione di carne per suino a 160 kg di extra-produzione di carne per suino a 160 kg
peso vivopeso vivo 82%82% diminuzione dei costi di medicazione diminuzione dei costi di medicazione 44%44% riduzione della spesa veterinaria totale per kg carne riduzione della spesa veterinaria totale per kg carne
prodottoprodotto Beneficio netto di circaBeneficio netto di circa EURO 5,16EURO 5,16 per suino grassoper suino grasso Rapporto costo/beneficioRapporto costo/beneficio 1:241:24
Fonte: Fonte: V. Sala, C. Gusmara, F. Ostanello, M.A. Beghian, F. Effretti, U. Rubello (2002)V. Sala, C. Gusmara, F. Ostanello, M.A. Beghian, F. Effretti, U. Rubello (2002)
Studio spagnolo su 172 allevamenti da riproduzione: questionario di autovalutazione sulle misure di biosicurezza ritenute più importanti.
MISURE DI BIOSICUREZZA CLASSIFICA
Percorso obbligato per veicoli
(vasca con disinfettante)
1
Recinzione 2
Reti per volatili 3
Inibizione delle visite 4
Doccia pre-ingresso 5
Origine delle rimonte 6
Calzature fornite dall’allevamento 7
Quarantena 8
Disinfezione automezzi 9
Inibizione ingresso veicoli 10
Controllo visitatori 11Manuel – Leon 2000
SCHEMA DELLE PRIORITÀ
VETTORE CCP LIVELLO DI CONTROLLO APPLLICABILE
SUINO - SUINO ALTO AUTOMEZZI ALTO VISITATORI ALTO ALIMENTI ALTO
SEME MEDIO – ALTO ALTRI ANIMALI MEDIO
AEROSOL BASSO
BIOSICUREZZA INTERNA
NON MENO IMPORTANTE DELLA BIOSICUREZZA ESTERNA
SUDDIVISIONE PER REPARTI (organigramma e mansionario, personale dedicato, flussi)
DISINFEZIONI TRA REPARTI
ATTREZZATURE (microclima: temp/ventil/umidità %), impianto di nebulizzazione per l’estate può essere usato anche per insetticidi e disinfettanti utilizzabili in presenza di animali. Per diminuire l’umidità ambiente: impianto a goccia sul collo dell’animale.
TUTTO PIENO – TUTTO VUOTO (pulizia e disinfezione)
BIOSICUREZZA INTERNA
BENESSERE – BUONGOVERNO – EMPATIA
Rapporto uomo-animale/valuta la capacità di interagire con l’uomo. Metodi per saggiare la reattività degli animali alla presenza dell’uomo. Le scrofette possono essere classificate come paurose/timorose/fiduciose: prove sperimentali hanno appurato che le scrofe valutate timorose e/o fiduciose svezzano un numero di suinetti maggiore 8,64/9,49/9,01
Il concetto di benessere non deve essere una mera applicazione di misure tecniche (mq, luce, rumori…) ma deve considerare anche il buon governo/empatia (prof. Tarocco) vale a dire le modalità di approccio all’animale, durante tutte le attività lavorative (spostamento degli animali senza stress, ricerca calori con tempi di controllo adeguati in presenza del verro, fecondazione artificiale praticata con
BIOSICUREZZA INTERNA
BENESSERE – BUONGOVERNO – EMPATIA
stimolazione ed in tempi adeguati, parto possibilmente assistito, manipolazione dei piccoli attenta e precisa durante gli interventi di caudotomia, castrazione, tatuaggio, interventi terapeutici eseguiti con calma ed igiene, operazioni di carico con metodiche poco stressanti)
USO MATERIALE A PERDERE (per F.A., iniezioni, castrazione, o comunque disinfezione siringhe, aghi, pinze tatuaggi dopo ogni utilizzo)
CONTROLLO RATTI (ditta accreditata)
VESTIARIO – CALZATURE PERSONALE SEMPRE PULITI (lavanderia interna)
CELLA FRIGORIFERA CARCASSE
BIOSICUREZZA ESTERNAENTRATA AZIENDA DELIMITATA
RECINZIONE CANCELLATA IMPIANTO DISINFEZIONE (disinfezione in entrata e in uscita) UFFICI SPOGLIATOI DELIMITAZIONE ZONA SPORCA – ZONA PULITA
QUARANTENA PERCHÉ
INTRODUZIONE DI SOGGETTI CON STATUS SANITARIO SIMILE O SUPERIORE AI PROPRI (programmare un numero limitato di introduzioni attraverso l’acquisto di capi di peso ed età diversi)
SALVAGUARDIA EQUILIBRIO IGIENICO-SANITARIO (acclimatamento) PREVIENE L’INGRESSO DI NUOVE MALATTIE SFRUTTA LA MASSIMA POTENZIALITÀ DELLA RIMONTA
QUARANTENA DOVE: aziendale
AD ALMENO 500 MT. DALL'AZIENDA PRINCIPALE NON ACCESSIBILE SE NON PREVIO CAMBIO VESTIARIO IN
ENTRATA E IN USCITA (Zoofarm 1993) UBICATA CONTROVENTO, PREVALENTE
QUARANTENA DOVE: sito specifico extraziendale
E’ ideale una strutture gestita da terzi, Tutto pieno tutto-vuoto Lontana dalla sede di destinazione dei capi, dove questi trascorrono in
isolamento il tempo necesario all’acclimatamento.
BIOSICUREZZA ESTERNA
QUARANTENA CONTROLLI SANITARI
RIDUZIONE DEL RISCHIO DI INTRODUZIONE DI NUOVE MALATTIE
MONITORAGGIO DEI PATOGENI VEICOLATI DALLA RIMONTA
CONFRONTO CON LE PATOLOGIE AZIENDALI ADEGUAMENTO MICROBIOLOGICO/VIRALE
VISITA CLINICA
E O G E O P
BIOSICUREZZA ESTERNA
CONTROLLI SIERO BATTERIOLOGICI
PRELIEVO SANGUE - presenza di anticorpi a rischio ( MVS, PSC, Aujeszki, PRRS, Circovirus) - verificare lo stato vaccinale PRELIEVO DI FECI - parassiti – batteri ( salmonelle) TAMPONI SCARIFICAZIONE
QUARANTENA: BENESSERE ANIMALE
DENSITA' - MICROCLIMA
TUTTO P/V
CAPITOLATO DI PULIZIA-DISINFEZIONE
CCP
DURATA (UN TEMPO 21 – 30 gg, ATTUALMENTE 80 – 90 gg ( PRRS))E’ preferibile acquistare rimonte di 6/30 kg per un acclimatamento ideale all’ambiente di destino
ANAMNESI VISITA CLINICA CONTROLLI SANITARI PROFILASSI VACCINALE PULIZIA - DISINFEZIONI
AUTOMEZZI: FATTORI DI RISCHIO E SANITA'
GRADIENTI DI RISCHIO
► MOLTO ALTO veicoli adibiti alla movimentazione animale
►ALTO veicoli di visitatori che entranoin contatto con gli animali
►MEDIO veicoli che non entrano in contatto
- Trasporto mangime, doc di avvenuta disinfezione
►BASSO veicoli vietati all’accesso
- Compravendita (scarti) rampa di carico-scarico separata dal capannone/doc. avvenuta disinfezione
- Consegna al macello rampa di carico-scarico separata dal capannone, uso di rimorchi aziendali, doc di avvenuta disinfezione
- Smaltimento carcasse ( posizionamento cella in luogo sicuro)
- Veterinari
- derattizzatori
- contoterzi - manutenzione
-Rappresentanti
- Ospiti o visitatori
25 - 30 litri 25 - 30 litri di soluzione disinfettantedi soluzione disinfettante
cellacella di trasportodi trasporto
ruoteruotechassischassis
stivalistivali
Automezzi: disinfettare in entrata e in uscitaAutomezzi: disinfettare in entrata e in uscita
S. Dee 2002
Parking Area
Entrata
Ufficio
finestra
Allevamento
doccia
Deposito delle scarpe
doccia doccia
Auto
lavaggio
Interno
Veicolo
Pavimento allevamento
Scatola
Cartone
Scatola
Polistirolo
Scatola
Metallo
Scatola plastica
1 + + + - + + +
2 + + + + + + +
3 + + + + + + +
4 + + - - - - -
5 + + + + + + +
6 + + + + + + +
7 + + + + + + +
8 + + + + + + +
9 + - - - - - -
10 + + + + + + +
-----+++Replicate 10
+---++++Replicate 9
-----+++Replicate 8
-------+Replicate 7
------++Replicate 6
----++++Replicate 5
-------+Replicate 4
--------Replicate 3
------++Replicate 2
-------+Replicate 1
PlasticMetalStyrofoamCardboardTransfer
point/boots
Floor mat/boots on
site2
Floor mat/boots post-entry1
Truck wash floor
PRRS
Clima freddo e umido alta resistenza
Clima caldo secco bassa resistenza
AUTOMEZZI: UN PERICOLOSO "CAVALLO DI TROIA"
POSSONO:
attraversare aree infette
trasportare animali portatori
trasportare materale biologico e non (PRRS) Prova sperimentale di trasmissione del virus interallevamenti nella stagione fredda tramite neve e fango presenti sui parafanghi delle auto
fungere da serbatoio
LE RECENTI EMERGENZE DI PSC IN OLANDA E GRAN BRETAGNA HANNO INDIVIDUATO NELL'INCURIA SANITARIA DEGLI AUTOMEZZI LA PRINCIPALE CHIAVE EPI
LINEE GUIDA DI MANUTENZIONE SANITARIA
►ISPEZIONARE E CONTROLLARE CON REGOLARITA’ AUTOMEZZI ESTERNI (doc. di avvenuta disinfezione) – disinfezione in entrata e in uscita
►MANTENERE GLI AUTOMEZZI AZIENDALI PULITI
►PULIRE - DISINF. DOPO OGNI USO ►LIMITARE AL MINIMO GLI SPOSTAMENTIDove possibile (mangime/carichi) automezzi dedicati ad una sola azienda con tempi di riposo sufficienti per pulizie e disinfezioni profonde
►FARE USO DI INDUMENTI A PERDERE DURANTE LE DISINFEZIONI
►DISINFETTARE LE MANI REGOLARMENTE
C
C
P
VISITATORI : ACCOGLIENZA E CONTROLLO
ATTIVI: il virus dell'afta può resistere per 28 ore nelle mucose di persone esposte ad elevate cariche virali
PASSIVI:Automezzi /calzature/ indumenti possono veicolare agenti patogeni in grado di sopravvivere nella sostanza organica adesa
L'ACCESSO DI VISITATORI E OSPITI in azienda deve essere regolamentato e monitorato
IDEALE VISITARE UN’AZIENDA AL GIORNO RUOLO DEI VISITATORI COME VETTORI:
CONTROLLO DEI CONTROLLO DEI VISITATORIVISITATORI
(1) DOCCIA(1) DOCCIA
(2) RICAMBI PULITI E (2) RICAMBI PULITI E DISINFETTATIDISINFETTATI
(3) STIVALI(3) STIVALI
(4) BACINELLE PER (4) BACINELLE PER DISINFEZIONEDISINFEZIONE
unitec srl
Biosicurezza: corretto uso dei “pediluvi”Biosicurezza: corretto uso dei “pediluvi”
Indicatore ad alta visibilità di adozione sistematica di un capitolato di biosicurezzaIndicatore ad alta visibilità di adozione sistematica di un capitolato di biosicurezza
Procedura semplice, immediata e conveniente Procedura semplice, immediata e conveniente
Collocazione strategica delle bacinelle (percorsi tra aree di servizio e accessi)Collocazione strategica delle bacinelle (percorsi tra aree di servizio e accessi)
Rinnovo sistematico della soluzione disinfettante (ogni 7 giorni – controllare tramite “testing Rinnovo sistematico della soluzione disinfettante (ogni 7 giorni – controllare tramite “testing kit”)kit”)
Spazzola a setola dura >>> sostanza organica/Spazzola a setola morbida >>> sol. disinfettanteSpazzola a setola dura >>> sostanza organica/Spazzola a setola morbida >>> sol. disinfettante
Tempo di contatto > 30’’Tempo di contatto > 30’’
>>> Prevenire rischio di trasmissione di malattia >>> Prevenire rischio di trasmissione di malattia imputabile ad agenti patogeni di tipo circolante imputabile ad agenti patogeni di tipo circolante potenzialmente vettori di infezione incrociata animale – potenzialmente vettori di infezione incrociata animale – uomo – animaleuomo – animale • Gel barriera a formulazione eutrofica utilizzabili in Gel barriera a formulazione eutrofica utilizzabili in assenza di acqua ad azione dermopreventiva rapida (15 assenza di acqua ad azione dermopreventiva rapida (15 secondi)secondi)• Punto criticoPunto critico >>> >>> specifiche costruttive erogatorespecifiche costruttive erogatore Inizio/fine turno lavoro, in entrata/uscita aziendaInizio/fine turno lavoro, in entrata/uscita azienda In caso di mani sporche (sangue, feci, altro).In caso di mani sporche (sangue, feci, altro). Prima/durante/dopo manipolazione animali: spostamenti, Prima/durante/dopo manipolazione animali: spostamenti, vaccinazioni, tatuaggi e castrazioni.vaccinazioni, tatuaggi e castrazioni. Prima/dopo interventi veterinari sugli animali. Prima/dopo interventi veterinari sugli animali. Dopo numero “congruo” di iniezioni/vaccinazioni.Dopo numero “congruo” di iniezioni/vaccinazioni.Prima/dopo interventi di inseminazione artificiale, operazioni Prima/dopo interventi di inseminazione artificiale, operazioni di prelievo del seme.di prelievo del seme.Dopo contatto con attrezzature/strumentario infetto/sospettoDopo contatto con attrezzature/strumentario infetto/sospetto Dopo l’utilizzo di guanti in lattice.Dopo l’utilizzo di guanti in lattice.
Biosicurezza: igiene delle maniBiosicurezza: igiene delle mani
-l'allevamento non deve liberamente essere accessibile-ogni visitatore deve essere registrato-il visitatore deve essere dotato di indumenti aziendali o monouso-in allevamenti ad elevato livello sanitario deve essere prevista una zona filtro con docce
CCP
zona accoglienza indumenti aziendali o monouso registro visitatori
ALIMENTI AUTOCONTROLLO AZIENDALE RICHIESTA REQUISITI SANITARI E MERCEOLOGICI Mangime Salmonelle, farmaci, contaminanti
Acqua Salmonelle, farmaci
SEME AUTOCONTROLLO AZIENDALE SE SEME ACQUISTATO RICHIEDERE INFORMAZIONI SU
REQUISITI SANITARI
PSA – PSC
Aujeszki
Enterovirus
Parvovirus
PRRS
Circovirus ( PCV 1/2 ? )
MVS / Afta ?
Staphilococcus
Pseudomonas Spp.
Escherichia coli
Klebsiella
Micrococcus
CCP
CANI E GATTI RANDAGI ( Brucella, Leptospira, Pasteurella, Streptococco, TGE, Aujeszki
TOPI ( Salmonella, Leptospira, Lawsonia intracellularis) VOLATILI MIGRATORI ( Salmonella, Micobatteri, TGE, Virus
influenza) POLLI-TACCHINI ( Pasteurella, Micobatteri,Mal Rosso) VOLPI ( Leptospira) CINGHIALI ( PSC) INSETTI : * ZANZARE : (PRRS) raggio di azione 2/3 km dimostrata
sperimentalmente la possibilità di trasmissioni di malattia da un soggetto all’altro, possibile diffusione malattie intraallevamento / interallevamento
* MOSCHE : (Streptococco, PRRS)
ALTRI ANIMALI COME VETTORI:
CCP
CCP
AEROSOL
E' COSTITUITO DA PARTICELLE SOLIDE O LIQUIDE SOSPESE NELL'ARIALA TRASMISSIONE PER VIA AEROGENA DELLE MALATTIE PREVEDE 3 MOMENTI FONDAMENTALI
-PRODUZIONE DI AEROSOL INFETTIVO (TOSSE STARNUTI FECI URINA LIQUAMI) -TRASPORTO DI AEROSOL INFETTIVO A CONTATTO CON SOGGETTI SENSIBILI -INALAZIONE DI QUOTE SUFFICENTI DI ANTIGENI
PRODUZIONE DI AEROSOL ALLO SPANDIMENTO LIQUAMI A PIOGGIA ( MIGLIORI LE MODALITA’ PER INTERRAMENTO)
PATOGENI VIAGGIATORI (trasmissibilità)
AFTA EPIZOOTICA (con umidità al 60 %) 100 km
MVS (isolato per 3 gg nell’aria di uno stabulario con suini infettati
AUJESZKI ( a basse temperature può diffondere in aree vaste) 4 km
INFLUENZA SUINA ( si diffonde bene in zone ad alta densità)
PRRS/ PMVS ( PCV2) 0/500 mt
MICOPLASMA HYOPNEUMONIAE 3 km
ACTINOBACILLUS PLEUROPNEUMONAE 1 mt
ESCHERICHIA COLI 1,5 mt
TERRITORIO A BIOSICUREZZA APPLICATA
DISTRETTO PRODUTTIVO BIOSICURO (DPB)
1. Progettare e organizzare la implementazione delle misure di biosicurezza applicata ai siti produttivi
2. Rendere omogenee per territorio le misure di biosicurezza
3. Coinvolgere le Aree di Sanità Pubblica Veterinaria, la Provincia, la Associazioni dei produttori, le banche, le fondazione, i fondi CEE
LA BIOSICUREZZA, IN ULTIMA ANALISI, SI CONFERMA COME UN APPROCCIO DINAMICO
ALLA PREVENZIONE, I CUI PRESUPPOSTI SCIENTIFICI VENGONO COSTANTEMENTE AGGIORNATI, PER QUESTO NECESSITA DI
CONTINUI AGGIORNAMENTI PROCEDURALI.
N. CED C0DICE UTENTE COMUNE CICLO RISCHIO 2008 2009 2010 2011 2012 2013
1 1391 012FO007 Bucci F.Iii Forlì CA B I - 02/04/08 V- V I V V
2 1411 012FO009 Cortini Dino Forlì CC B V I- V V I V
3 1412 012FO138 Cortini Dino Forlì INGR CONT BB V V- V V V V
4 2702 012FO215 La Ravennate / Foc Forlì INGR PV B I - 30/09/08V- V
I * v V I
5 385 012FO151 Garoia Angelo Forlì vuoto BB V V V V V V
6 1218 012FO100 Garoia Luciano Forlì INGR PV B V V I V V I
7 1447 012FO155 Gondolini Francesco Forlì INGR PV BB V V- V V V V
8 4200 012FO163 Lasi Battista Forlì INGR PV B V I- V V I V
9 1480 012FO051 Montanari Sauro Forlì INGR PV BB V V- V- V V V
10 1483 012FO176 Monti Vilmer Forlì INGR PV B V V- V- V V V
11 163 012FO001 Pazzi Gino Forlì vuoto vuoto vuoto
12 1492 012FO003 La Ravennate / Paci Forlì INGR PV B I-29/10/08 V-V I v V I
13 1085 003FO011La Ravennate / Barzanti
Bertinoro INGR CONT A VI V
I v i i
14 1079 003FO002 Garavini F.lli Bertinoro INGR PV B V I-V V V I V
15 1097 003FO025 Selbagnone di Conti Bertinoro INGR PV B V V- I * V V I
16 1078 003FO001 Bassetta srl Bertinoro CC B autocert I 12/03/08 V-V V * i v v
17 1062 013FO001 Monti Germano Forlimpopoli INGR PV B V chiuso chiuso
18 1069 013FO014 Selbagnone di Conti Forlimpopoli INGR PV B V V- I * V V I
19 2788 019FO039 Agrifarm Meldola INGR CONT A autoc I-29/10/08 I-V I* i i i
20 2391 019FO004 Canali Luigi Meldola INGR PV B I 22/04/08 V-V V i v V
21 1264 019FO024 Canali Teodorano Meldola INGR PV BB V V- V V V V
22 1251 019FO003 Canali Scatolaccia Meldola INGR CONT B V I- V V I V
23 2817 019FO002 Canali Ospedaletto Meldola CA B I 23/09/08 V- V I V V
24 2780 019FO029 Canali Casetta Meldola INGR PV B V V- I V V I
25 1964 009FO025 Canali Traversagna Meldola INGR CONT M autocert V-V I- V i v i
26 1245 019FO025 Canali Amidei Meldola INGR PV B V V- I V V I
27 4084 019FO053 Coromano F.lli Meldola INGR PV B V V V V V V
28 1269 019FO013 Giorgini Mulino Meldola vuoto B vuoto vuoto
29 225 019FO033 Nonna Emma Meldola INGR PV BB V V V V V V
30 3154 019FO084 Pazzi / Dogheria Meldola INGR PV B V I- V V I V
31 1272 019FO027 Panzavolta /Dogheria Meldola INGR PV B V I- V V I V
32 1246 019FO001 San Francesco Meldola INGR PV A I 18/03/08 I- I* i i i
33 2789 019FO040 Schiavi Francesca Meldola INGR PV BB V V V V V V
34 2811 009FO024 Bulgarelli Samuele Civitella di R vuoto BB V vuoto vuoto
35 1966 009FO027 Gardini Gianluca Civitella di R INGR PV B I 23/05/08 V- V I V V
36 1138 009FO003 Giorgini Giorgio Civitella di R CC B autocert I 23/05/08 V-V- V v i v
37 1957 009FO019 Minotti Guerriero Civitella di R INGR PV BB V V V V V V
38 1955 009FO001 Squarzarolo Civitella di R INGR CONT M autocert I 08/10/08 V-V V i v i
39 1111 032FO016 Agricoltura 2000 Predappio INGR PV B I 07/100/8 V V I V V
40 766 032FO018 Az. Agr. Gatti e Leoni Predappio CC B autocert I 08/04/08 V-V V v i v
41 1114 032FO006 Mordenti/Fosso S. Ag. Predappio INGR PV B V vuoto
42 2411 005FO012 Bosi Ermanno Castrocaro INGR PV B I 28/04/08 V- V I V V
43 4009 005FO001 Montecchio s.s Castrocaro CA M B I 15/04/08 V V * I V V
44 4872 005FO007 Montecchio s.s Castrocaro CA MB I 13/05/08 V I V I V
45 338 011FO001 Barzanti Gianni/Silvia Dovadola CA B I 13/05/08 V V I V V
46 2405 011 FO003 Garavini F.lli Dovadola INGR PV B V I-V V V I V
47 630 011FO066 Sternini Paolo Dovadola INGR CONT BB V V V V V
48 2462 022FO120 Amicizia ss Modigliana vuoto vuoto vuoto
49 4117 022FO002 ABC Az. Agr. Modigliana INGR PV B V V I * V V I
50 2202 014FO005 Az. CavaIIucci Galeata vuoto B V vuoto vuoto
>28 >24 ---> 28 >19----->24 0----->19
A=alto rischio M=medio rischio B=basso r. BB=bassissi
Isp.annuale Isp.biennale Isp.triennale Vigilanza
PROGRAMMA CONTROLLI ALLEVAMENTI SUINICOLO 2008-2013
PUNTI DEBOLI:
• BIOSICUREZZA INTERNA
• BIOSICUREZZA ESTERNA (- IMP. DI DISINFEZIONE
- CONTROLLO MOVIMENTAZIONE MEZZI E PERSONE)
• CARICO COSIDETTI SCARTI DI ALLEVAMENTO
DA IMPLEMENTARE:
• BIOSICUREZZA INTERNA
• IMPIANTI DI DISNFEZIONE AZIENDALE
• CONTROLLO MOVIMENTAZIONE MEZZI E PERSONE
• DISINFEZIONE AUTOMEZZI MACELLI E MANGINIFICI
• CARICO SCARTI DI ALLEVAMENTO SELEZIONANDO GLI ACQUIRENTI O FARE SCELTA AZIENDALE DI NON COMMERCIALIZZARLI