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Block Notes n.8 /1 Block Notes 8 Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Liguria RED RIVIERA ENGINEERING DAYS Cronaca delle Giornate Nazionali dell’ingegneria Savona 5-8 Aprile 2016 GIANFRANCO SANSALONE

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Block Notes n.8 /1

Block Notes

8

Federazione Regionale

degli Ordini degli Ingegneri

della Liguria

REDRIVIERA ENGINEERING DAYS

Cronaca delle Giornate Nazionali dell’ingegneria

Savona 5-8 Aprile 2016

GIANfRANCo SANSAloNE

2/ Block Notes n.8

Block Notes n.8 /3

Atti & Bollettino di informazione degli Ordini degli Ingegneri della Liguria

REDRIVIERA ENGINEERING DAYS

Cronaca delle Giornate Nazionali dell’ingegneria

Savona 5-8 Aprile 2016

GIANfRANCo SANSAloNE

Block Notes n.8 /37

LUIGI SCAPPIN, ORACLE ITALIA Un cloud completo, integrato e sicuro per un business moderno e flessibileLa sessione pomeridiana della terza giornata di Riviera Engineering Days 2016, moderata da Eva Perasso, giornalista del Corriere della Sera (che chiuderà il dibatto con una tavola rotonda, di cui lei stessa fa una breve cronaca, Vedi pagine seguenti), si apre con Luigi Scappin, Sales consulting and bu-siness development director di Oracle Italia, il cui intervento è incentrato sull’innovazione del cloud computing e sul rapporto tra cloud, Building Block e Business Agility.«Trasformazione digitale - spiega il relatore - significa avere la capacità di cambiare rapidamente. Bisogna essere in corsa sul pezzo, per cogliere tutte le oppor-tunità. Non si può perdere tempo, anche perché, come hanno ricordato i colleghi che mi hanno preceduto oggi, i potenziali competitor possono arrivare dai settori più svariati e possono anche essere partner. Sono quel-li che indirizzano il business a percepire l’esigenza di qualcosa di nuovo, di diverso, e che chiedono suppor-to all’IT, che, solitamente, non è rapido nel cambiare i propri processi… Così, gli operativi vanno su cloud e si fanno supportare da System Integrator esterni. Que-sto però porta alla perdita di controllo delle aziende.Il cloud basato sulla Business Agility opera rapida-mente e lo fa assemblando Building Block. Per esem-pio, un’azienda che ha una certa storia alle spalle non può cancellare tutto il passato. Personalmente, sono abituato ad avere a che fare con aziende simili, che sono quindi chiamate a portare i dati sulla nuvola e in un secondo momento a integrarli. Gartner sostiene “Make or Buy”, ma oggi nessuna delle due è la solu-zione adatta: il “make” è troppo lungo, il “buy” non è innovativo. Quindi la soluzione più pratica è assem-blare ed integrare tutti i mattoncini, i blocks, per avere risultati. Infrastructure as a Service (IaaS) e Software as a Service (SaaS) sono usati soprattutto per i servizi che non sono il core di un’azienda. Quando si tratta di piattaforma in cloud, invece, parliamo di servizi com-pletamente nuovi. Ma come usarli? Semplicemente, quando creo una nuova applicazione, metto assie-

me i contenuti più svariati, a patto che siano “nati” in cloud. Nel caso i “mattoncini” for-niti da un’azienda non fossero suf-ficienti, posso in-serire quelli di un produttore diverso. Un simile Cloud

“ “ScappinBisogna essere rapidi:i potenziali competitor

possono arrivare dai settori più

svariati ed essere anche i partner

permette di fare le cose in modo molto rapido ed ef-ficiente. Ma c’è un altro tema importante: sviluppare qualcosa e poi poterlo utilizzare quando non mi trovo in azienda. Servono quindi portabilità, interoperabilità e gestibilità».

LUCA POLITI, GOOGLE Work the way you liveLuca Politi, Account manager di Google, prende la parola per delineare uno spaccato sull’importanza della dimensione intuitiva nelle nuove tecnologie, che con un filo invisibile legano il mondo del lavoro e del business con la vita di tutti i giorni: «Oggi si lavora ovunque. In ufficio, a casa, in viaggio… Gene-ralmente si utilizzano tre device: Pc, smartphone e ta-blet. Gli utenti hanno accesso ad una mole di dati che continua a crescere, di anno in anno. Se consideriamo un lasso di tempo di dieci anni, dal 2005 al 2015, i dati ci dicono che la produzione di dispositivi mobili come smartphone e tablet ha superato di gran lunga quel-la dei Pc e che si lavora sempre più con strumenti mobili, soprattutto mentre si viaggia e mentre ci si sposta. Per rimanere competitive sul mercato, le compagnie non devono più sperimentare con il digitale, ma tra-sformarsi esse stesse in full digital business. È neces-sario sfruttare il web e la tecnologia per sviluppare il brand e coinvolgere i clienti, e far si che l’intelligence

Trevigiano, 49 anni, Luigi Scappin dirige l’area Sales Consulting and Business Development di Oracle Italia, con sede a Padova, dove è impegnato dal 2006. Laureato in Ingegneria elettronica con specializzazione in Digital Electronics and Computer Science, ha lavorato anche per Hewlett-Packard, Blixer, dove è stato responsabile del gruppo Progetti, e GPLV Partners/Lutech.

Giovedì 7 aprile 2016 Gli innovatori del cloud computing

38/ Block Notes n.8

“ “PolitiPer rimanere competitive sul mercato, le compagnie

non devono più sperimentare con il digitale, ma

trasformarsi esse stesse in full digital business

Luca Politi vanta una gavetta internazionale: ha studiato a Milano, Singapore, Helsinki e in Brasile. Da maggio 2014 lavora in Google Italia ed oggi ricopre il ruolo di Account Manager. Gestisce il passaggio sul cloud dei clienti tramite strumenti quali le Google Apps.

RODOLFO ROTONDO, VMWARE Il percorso di trasformazione verso il cloud a supporto dell’innovazione attraverso un’architettura e modello operativo ibridi e sicuri Chiude la scaletta degli interventi pomeridiani Ro-dolfo Rotondo, Business Solution Strategist VM-ware, con una analisi della “nuvola” per quanto riguarda sviluppo, gestione e distribuzione delle applicazioni aziendali.«Il business – spiega Rotondo – cambia attraverso la digitalizzazione del software, perciò oggi si parla di software defined business, tanto è vero che l’IT da un lato lavora sempre più secondo la logica di una sof-tware company, adottandone i concetti. Il business è guidato da alcune priorità, che si traducono in impe-rativi per l’IT. Business e IT sono oggi due facce della stessa medaglia: si completano, si integrano e si ibri-dano sempre di più. Le priorità del primo si traducono in imperativi per il secondo.Le necessità di garantire all’utente la migliore espe-rienza possibile, differenziarsi, cogliere le nuove op-portunità date dal fatto che il mercato potenziale è di-ventato senza confini e la questione della sicurezza si traducono in uno sforzo per l’IT a fornire applicazioni veloci, semplici, leggere e portatili, conformi alle po-licy dell’azienda. Va reso trasparente il modo di lavo-rare degli sviluppatori e questo va fatto attraverso il cloud. Bisogna creare un modello operativo che sia il meno disruptive possibile ma che contempora-neamente possieda la velocità e l’agilità necessarie all’organizzazione.La risposta arriva dall’adozione di un modello di cloud ibrido, che comprenda cloud pubblici, privati e gestiti e che consenta di sviluppare rapidamente, distribuire automaticamente e gestire da un’unica piattaforma tutte le applicazioni aziendali, a prescindere da dove si trovino. Ciò significa che, per garantire la massima agilità aziendale, l’IT può gestire e spostare carichi di lavoro tra il data center e il cloud da una piattaforma unificata.Con l’emergere di un modello di questo tipo si pone in primo piano il problema della sicurezza. Ciò che è necessario non è più un approccio perimetrale tra-dizionale, ma un modello di securi-ty pervasivo lun-go l’intera filiera. Il data center non deve più essere concepito come un’abitazione, dove

Giovedì 7 aprile 2016 Gli innovatori del cloud computing

“ “RotondoBusiness e IT sono oggi due facce della stessa medaglia: si completano, si integrano e si ibridano sempre di più.

Le priorità del primo si traducono in imperativi per il secondo

collettiva dell’in-tera organizzazio-ne sia disponibile e accessibile per tutti i dipendenti. Serve collaborare, analizzare in tem-po reale, comuni-care, poter lavo-rare e salvare dati su ogni dispositivo. I dati, che sono il

“core”, devono essere digitali e disponibili, condivi-sibili e strutturati; la tecnologia dev’essere molto in-tuitiva, perché le persone lavorano come vivono, come suggerisce il titolo del mio intervento…Il cloud per Google, soprattutto per il dipartimento che si occupa di quello nelle aziende, quindi quello di “Google for Work” ed in particolare delle Google Apps che rientrano tra le mie competenze, è quella “magia” che noi troviamo in tutte le applicazioni, per esempio GMail, che possono essere utilizzate per lavoro nello stesso modo in cui le usiamo nella nostra quotidianità per fini strettamente personali. Questa è una cosa che Google ha adottato in primis su se stessa, nel senso che noi per lavorare usiamo tutte le nostre tecnologie, e che dal 2007 sta portando anche nel mondo delle aziende, all’estero ma anche in Italia. Questo processo ha coinvolto tanti soggetti, da aziende molto piccole, start-up, che in alcuni casi sono anche cresciute molto come ad esempio Airbnb e Snapchat, a grandi gruppi multinazionali come OVS, BBVA e Roche».