bollettino 28 anno ix n.27-2012

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bollettino illustrato quadrimestralee N27-2012

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Page 1: bollettino 28 anno IX N.27-2012

Stampa: Arte Stampa Roccasecca (Fr) - Via Casilina Sud, 10/a - tel. 0776.566655

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Anno IX - N. 27 - 2012

Buon Natale

e Felice Anno Nuovo

Sig. Simone Buzzeo

Giorgione, Natività Allendale (1500-1505),

olio su tavola, National Gallery of Art, Washington.

Dott.ssa Tiziana Siciliano

26La Vergine Bruna toccai giovani cuori di Sicilia

5Il saluto del Rettore

3Editoriale

6Cronaca del Santuario

Foto: Alberto Ciccoritti

Stampa: Arte Stampa Editore - Roccasecca (Fr) - Via Casilina Sud, 10/a - Tel. 0776.566655

Pag.

27Notizie storiche del Santuario Pag.

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L’ANNO DELLA FEDE CON MARIA

La stagione ecclesiale che stiamovivendo è caratterizzata dall’appello delSanto Padre Benedetto XVI a riscoprire labellezza del “sì” che diciamo a Dio quan-do proclamiamo il Credo, la fede dellaChiesa. E dicendo, e ripetendo almeno allaMessa della Domenica, il nostro Sì, ci sen-tiamo in sintonia con il Sì di Maria aNazaret. Dal Sì di Maria “si raccese l’a-

more per lo cui caldo ne l’eterna pace così è germinato questo fiore”(Dante Alighieri). Il Sì della fede genera il calore dell’amore di Dio,che allora rese Maria feconda del Salvatore, e oggi rende la ChiesaMadre dei credenti.

Mi è caro rivolgere il mio personale saluto e quello della Chiesadi Sora-Aquino-Pontecorvo a tutti voi devoti della Madonna diCanneto, alle vostre famiglie e alle comunità ecclesiali di apparte-nenza, mentre siamo immersi nello stupore natalizio che avvolge ilnostro spirito assorto nella contemplazione del volto di Dio nell’uo-mo Gesù, tra le braccia di Maria. La frequentazione di Canneto, comepellegrino e come ministro del perdono e della riconciliazione, mi dàla certezza che i vostri pellegrinaggi non sono semplici forme di reli-giosità esteriore, bensì espressioni di fede radicata profondamente etramandata ininterrottamente da molti secoli.

Il Papa vuole che siano tolte le molteplici incrostazioni che impe-discono alla fede che abbiamo ricevuto di apparire nel suo splendoree nella sua capacità di dare senso al nostro vivere quotidiano.Dobbiamo ritornare a guardare e a pensare alla fede nella linea deipersonaggi biblici che sono vissuti di fede. “Narrare la fede con lavita”, come hanno fatto Abramo, Giuseppe, Maria di Nazaret. Daqueste persone impariamo che la fede non è tanto un sentimentoumano, la percezione che c’è qualcosa di divino che ci circonda, cometante volte diciamo e sentiamo dire. La fede è risposta alla voce di Dioche chiama, al suo dono che vuole rendere l’uomo partecipe della sua 3

editoriale

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vita divina dandogli la dignità di figlio amato e di fratello in Gesù.Essere uomini e donne di fede significa allora accogliere questo pianodivino e farne il cuore della propria esistenza. In questo senso è fon-damentale il ruolo della Parola di Dio: senza l’annuncio della Parolanon c’è la fede. È la Parola che fa sorgere nell’uomo la fede, come quelgiorno a Nazaret, in cui la Parola divenne carne prima nel cuore e poinel seno di Maria.

È necessario vincere ogni resistenza e pigrizia per “andare allascuola della Parola”, a cominciare da quella che viene spezzata ogniDomenica, nell’incontro dei figli di Dio alla tavola del Risorto. Comemai tra la nostra gente si va diffondendo la disaffezione alla Pasquasettimanale del Popolo di Dio che è la Domenica? È un campanellod’allarme che indica un crescente distacco dalla vita di fede e una cre-scente forma di individualismo. I pellegrini di Maria devono distac-carsi da questo indirizzo di vita che si allontana dal Signore e devonoporsi alla testa del popolo che si converte al Dio vivo e vero, fonte digioia e di pace.

“Se l’amore è accanto a te, tutto risorge e la vita ti inonda con taleforza che ti fa superare anche la morte”, scriveva un antico commen-tatore del Cantico dei cantici. La Vergine Maria, donandoci Gesù, haposto l’Amore accanto, anzi dentro ognuno di noi. “Il Salvatore è giànato nel tuo cuore, non sei più solo, non sarai più solo. Il buio dellanotte fiammeggerà come se mille stelle chiomate giungessero da ognipunto del cielo a festeggiare l’incontro della tua breve giornata umanacon la divina eternità” (G. Papini).

Riaccendi, o Maria, la lampada della fede in ogni casa, in ognifamiglia. Dona ad ogni mamma e ad ogni papà un cuore limpido egeneroso, capace di riempire la casa della luce e dell’amore di Dio.Aiutaci, o Vergine del Sì, a riscoprire la bellezza della fede che ci èstata donata nella Santa Madre Chiesa, e a trasmetterla alle nuovegenerazioni come la Buona Notizia valida anche oggi per far rifiorirela speranza in ogni cuore.

Mons. Antonio LecceAmministratore Diocesano

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Nell’imminenza delle Festività Nataliziecorre l’obbligo di rivolgere a tutti voi, de-voti e pellegrini del Santuario di Canneto,un caloroso augurio di Buone Feste.Dire Festività Natalizie, per me Rettore,

significa:- Innanzitutto chiusura di un Anno

Pastorale. Al termine di un anno, come nonvoltarsi indietro ed ammirare le meravigliecompiute da Dio per mezzo della Beata

Vergine in un periodo segnato da non poche difficoltà derivanti dallacrescente depressione economica, dalla scarsità di posti di lavoro,dalla crisi di fede che vede sempre più lontani, specie i giovani, dallavita ecclesiale? Nonostante tutto il nostro Santuario è rimasto punto diriferimento per tanti fedeli che sono saliti, forse un po’ alla spicciola-ta, per venerare Maria SS.ma e invocare tramite Lei le grazie celesti.- In secondo luogo proiezione nel Nuovo Anno Pastorale ormai alle

porte. Organizzare al meglio le varie attività ed i vari settori dell’inte-ra struttura non è cosa facile: ne sanno qualcosa i miei più stretti col-laboratori, che proprio in questi giorni, mi aiutano a riflettere e a reim-postare il lavoro. Penso, però, che non bisogna mai allontanarsi daquello che è l’obiettivo portante di ogni settore operativo delSantuario, e cioè crescere nella fede.In questo Anno della Fede, voluto dal S. Padre nella ricorrenza del

50° Anniversario del Concilio Vaticano II e del 20° Anniversario delCatechismo della Chiesa Cattolica, siamo chiamati a ravvivare il donodella fede ricevuto nel Santo Battesimo. Siano queste FestivitàNatalizie l’occasione propizia per sostare dinanzi al Presepio e con-templare il “Dio Bambino”, il Figlio di Maria, Colui che è la nostrafede e la nostra speranza perché, vivendo nella carità come viandantiin questo mondo, possiamo arrivare a contemplarLo nella gloria eter-na del Paradiso.Auguri a tutti e buon cammino sotto lo sguardo della Madonna qui

venerata con l’antico titolo di Canneto!

don Antonio Molle 55

il saluto delre

ttore

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cro

naca

del santuario

LUGLIO 2012

INCONTRO CON I CAPI-COMPAGNIA

Di buon mattino il Santuario apre le porte ad un discreto numero dipellegrini. Alle ore 9.30 il Rettore incontra i vari Capi-compagnia perle prossime Festività di Agosto insieme ai Sindaci di Settefrati ePicinisco. Alle ore 13.00 tutti si ritrovano a consumare il pranzo quo-tidiano, terminandofelicemente il convi-vio con la degusta-zione di una splendi-da torta offerta daiconiugi Alberto eElvira Manetta.Tanti lavori sono

ancora in corso,auspicando che pos-sano terminare intempo per le feste.Intanto è presente

in casa un gruppoScout di Roma, chesosterà presso laVergine Bruna peralcuni giorni. Nel pomeriggio, dopo la S. Messa delle ore 17.00, riprende la

Processione Eucaristica nella Valle, alla quale partecipa un discretonumero di devoti.

LA CATTEDRALE DI SORA

Il Gruppo parrocchiale S. Maria Assunta di Sora (Fr), capeggiato daicarissimi don Alfredo Di Stefano e don Giovanni De Ciantis, si ritro-va a Canneto per un momento di formazione spirituale e comunitaria.A loro un grande grazie e un arrivederci al prossimo anno.

1 luglio

6-8 luglio

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BATTESIMI

Durante la S. Messa delle ore 11.30, presieduta da don Giovanni DeCiantis, vengono accolti nella S. Chiesa, con il Rito del Battesimo, ipiccoli Roncone Alessandro di Belmonte Castello (Fr) e MorettaGiorgia di Pontecorvo (Fr). Ai genitori un augurio particolare di buoncammino e, soprattutto, di poter essere, con l’aiuto della VergineBruna, veri educatori nel cammino dei loro figli.

8 luglio

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IL CORO DI ROSELLI

Il Coro parrocchiale di Roselli in Casalvieri (Fr), diretto magistral-mente dal giovanissimo Simone Cappuccitti, anima le SS. Messedelle ore 10,00 e delle ore 11,30. Un grande grazie da parte di tuttal’Amministrazione del Santuario.

IL RINNOVAMENTO DELLO SPIRITO

Don Dario Vitali con il Gruppo del Rinnovamento dello Spirito tornacome ogni anno per una settimana di riposo e di preghiera. Che laVergine Santa li accompagni sempre con il suo sguardo d’amore. Intanto i lavori proseguono celermente sia fuori che dentro i locali

del Santuario. La polvere, che si è costretti a sopportare, è impressio-nante. Ma tutto serve per migliorare le attività e l’accoglienza dei pel-legrini.

UN LABORATORIO SULLA DOTTRINA SOCIALE

Il Circolo San Tommaso d’Aquino, con sede ad Aquino (Fr), orga-nizza un interessante laboratorio di tre giorni sulla Dottrina Socialedella Chiesa. Partecipano esperti e rappresentanti del mondo politico,

15 luglio

16-22 luglio

21-23 luglio

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culturale ed ecclesiale. Tra le varie personalità presenti si distinguo-no: S. Ecc.za Gastone Simoni (Vescovo di Prato), S. Ecc.za MarioToso (Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace),S. Ecc.za Dominique Mamberti (Segretario per i Rapporti con gliStati della Segreteria di Stato vaticana). Obiettivo principale dell’ini-ziativa è fornire ai giovani fondamenti di dottrina sociale in vista di unimpegno futuro nella società al servizio del bene comune.

BATTESIMO

Alle ore 11.30 don Mihai Octavian Frentusca, parroco di BelmonteCastello, battezza la piccola Dolci Ginevra Delcisa della sua stessaparrocchia. Alla celebrazione partecipa un discreto numero di pelle-grini. Alla famiglia gli auguri del Santuario per il lieto evento e allacomunità cristiana di Belmonte Castello le felicitazioni per averaggiunto una sorella tra gli eletti.

SANTE CRESIME

Il Gruppo di Pofi (Fr), come da tradizione, sale a Canneto per la S.Messa delle ore 10,00. Aleggia quest’anno un velo di tristezza per la 99

21 luglio

22 luglio

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mancanza dell’amato responsabile sig. Fettuccia Bonaventura, dece-duto appena qualche mese fa. Giungano dalle pagine del nostroBollettino le più sentite condoglianze alla famiglia insieme al suffra-gio del nostro Santuario perché la Vergine Santa di Canneto accolga ilcaro estinto nel coro dei santi.Nel pomeriggio alle ore 17.00, il nostro Amministratore Diocesano,

Mons. Antonio Lecce, celebra la S. Messa, conferendo il Sacramentodella Cresima ad alcuni giovani delle Parrocchie di Settefrati ePicinisco. Ai giovani va l’incoraggiamento della Chiesa locale perchésiano degni testimoni di Cristo.

I GIOVANISSIMI DI ROCCASECCA

Il Gruppo giovanissimi di Roccasecca (Fr), guidato dal parroco donXavier Razanadhay, sosta nella struttura per un momento di riflessio-ne e di amicizia. Il gruppo è particolarmente gradito al Rettore, vistoche i ragazzi provengono dalla sua stessa parrocchia di nascita.Vedendo i loro volti, don Antonio ritorna indietro nel tempo, pensan-do ai suoi amici, mai dimenticati, oggi genitori di questi ragazzi. Unaugurio di buon cammino a tutti loro.

22-25 luglio

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FESTA DEI SS. GIOCCHINO ED ANNA

“Tu Madre di Maria …”. Dalle prime ore del giorno, pellegrini edevoti partecipano alle varie celebrazioni eucaristiche. Dopo la Santa

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Messa delle ore 11.30 si snoda nella Valle la Processione con la vene-rata immagine di S. Anna.

Nel pomeriggio, nella Sala del Santuario, viene presentato l’8° nume-ro dei Quaderni di Canneto. Partecipano all’evento numerosi docenti,provenienti da Atenei del Basso Lazio e della Campania, e un foltopubblico. Tra le presenze spicca dom Faustino Avagliano, Archivistadi Montecassino, presenza oltremodo gradita per il suo alto significa-to simbolico, data l’antica origine benedettina della nostra struttura.

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GIORNATA DI SOLIDARIETÀ

È ospite del Santuario Suor Albina Tinari dell’Ordine delle SuoreMissionarie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria. Intorno a lei si stringeun folto numero di pellegrini provenienti dal circondario di Cassino(Fr), i quali, ai piedi della Vergine Bruna, dopo un momento di fortespiritualità, le consegnano una raccolta di fondi destinata ad ultimarela costruzione di un villaggio a Singida, nella Tanzania centrale.

I CAVALIERI DEL SANTO SEPOLCRO

L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, sezioneLazio, delegazione di Frosinone, guidato dal Gr. Uff. Dott. GiampieroImperante, sosta a Canneto per un momento conviviale e di studio.

BATTESIMO

Alle ore 10.00 i Cavalieri del Santo Sepolcro partecipano con vivointeresse ad un incontro condotto dai proff. Filippo Carcione e AngeloMolle sul tema: “Pellegrinaggio e Santuario: segni privilegiati per lariscoperta della vocazione nell’imminente Anno della Fede”.

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28 luglio

28-29 luglio

29 luglio

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Alle ore 11.30, i Cavalieri animano la S. Messa, durante la quale,sulle note del Coro di Supino (Fr), diretto con abilità e maestria dalcaro Maestro Pompeo Vernile, viene accolta nel grembo della Chiesala piccola Farina Rosina di Settefrati. Ai genitori, devoti da sempre

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della Vergine Bruna, l’augurio che la loro piccola possa con il tempodiventare una vera “rosa” nella santità verso Cristo Gesù.

Il tempo sereno e clemente favorisce intanto il proseguo dei lavoriattorno al Santuario. Presto ci sarà l’allacciamento alla nuova retefognaria, che consentirà l’utilizzo dei servizi adiacenti il Santuariocon grande libertà. Intanto si avvia ad ultimazione un impianto diautoclave idraulico di ben 29.000 litri di acqua per far fronte alleemergenze durante le feste di Agosto.

AGOSTO 2012

I GIOVANI DI PONTECORVO

Don Luigi Casatelli con il Gruppo giovanile “Giovanni Paolo II”della Cattedrale di Pontecorvo sale a Canneto per l’annuale campeg-gio estivo. Ai ragazzi, ormai di casa, un caloroso ben tornati da partedi tutto lo staff del Santuario ed un grazie al caro don Luigi, che fa diquesto luogo di preghiera un solido punto di riferimento per l’educa-zione cristiana dei suoi ragazzi. 15

1-4 agosto

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MATRIMONIO

Il caro don Antonio Sacchetti, già Amministratore di questoSantuario, durante la S. Messa delle ore 11.30, unisce in matrimonioi giovani Feliciangeli Ivan e Iafrate Floriana. La sposa è cresciuta inquesto Santuario quando la mamma, la cara maestra Ottavia Taglione,svolgeva opera di volontariato assieme ad altre persone, tra le qualispicca l’indimenticabile figura della maestra Anna Tamburrini diSettefrati.

MATRIMONIO

Un numeroso afflusso di pellegrini riempie il Santuario dalle primeore del mattino e l’addobbo floreale annuncia il matrimonio diD’Alessandro Marco e Langiano Cristina destinato ad essere celebra-to alle ore 11.30 dal nostro Rettore. Tra qualche imprevisto, la VergineMaria, come intervenne a Cana di Galilea per la mancanza di vino, fasì che la celebrazione vada a buon fine. Agli sposi l’augurio che il sug-gestivo scambio di fedi saldi un’unione indissolubile per tutto il restodella loro vita.

4 agosto

5 agosto

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IL SEMINARIO DI ANAGNI

Il Pontificio Collegio Leoniano di Anagni (Fr) è presente a Cannetoper un campo vocazionale, che preparerà alcuni giovani provenientidalle Diocesi del Lazio Sud ad intraprendere il cammino verso ilsacerdozio. Presenti i formatori: don Antonio Castagnacci, donMaurizio Mariani e don Franco Risi. Speriamo che il Signore non fac-cia mai mancare nella nostra Chiesa la sua voce mite e potente, cheancora oggi dice: “Vieni e seguimi”.

TERMINANO I LAVORI DELLA RETE FOGNARIA

Vengono terminati i lavori della rete fognaria e l’allacciamento allastessa di tutti i servizi del Santuario. Tutto è pronto per la grande festa.

L’INIZIO DEI FESTEGGIAMENTI A SETTEFRATI

Ogni cosa è al suo posto e si sente ormai l’aria di festa. A sera, in paese,con il tradizionale Canto dei Vespri, iniziano i solenni festeggiamenti.

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5-11 agosto

12 agosto

14 agosto

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SOLENNITÀ DELL’ASSUNZIONE DI MARIA

Numerosissimi pellegrini salgono a Canneto favoriti anche dal beltempo che invoglia tanti a sostare sotto la fauna dei boschi adiacential Santuario. Le SS. Messe, come da orario, vengono celebrate rego-larmente con grande afflusso di devoti. Oggi è la Pasqua della VergineSanta. Che da questa Solennità ognuno di noi trovi forza per cammi-nare nella speranza e nella gioia.Non si poteva scegliere miglior giorno per lanciare nel cyberspazio il

nuovo sito internet del Santuario, www.madonnadicanneto.it, comple-tamente rinnovato nella grafica, nella navigazione e nell’organizza-zione dei contenuti. Il progetto si pone l’obiettivo di fornire in modopiù ampio ed esaustivo informazioni e servizi agli utenti, promuoven-do al tempo stesso una maggiore relazione ed interattività. Curatore erealizzatore della felice iniziativa, che porta l’immagine del Santuarioa varcare sempre più i confini continentali, è il giovane studente diingegneria informatica Alberto Ciccoritti, stretto e prezioso collabora-tore della Direzione.

L’ARRIVO DEI VOLONTARI

Alla macchina organizzativa dei lavori, s’aggiungono in questi gior-ni tanti volontari: i familiari del Rettore; alcuni giovani di Settefrati;

15 agosto

16 agosto

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la Misericordia di Roccasecca; gli Scout di Roccasecca; la sig.raFrancesca Ripa di Aquino (Fr); Maria Pia e Tommaso Munno diRoccasecca; alcuni sacerdoti della Diocesi e, dulcis in fundo, i giova-ni siculi di Altavilla Milicia (Pa). Gli occhi del Rettore sono pieni digioia e di grande soddisfazione.

IL SEGNALE TIM - L’OSPEDALE DA CAMPO

Il segnale Tim, atteso da anni, arriva dal tetto del Santuario e si irra-dia per tutta la Valle per la grande gioia di tutti i presenti. Intantoviene allestito, al lato del Santuario, un ospedale da campo per soddi-sfare eventuali emergenze. Come da ben tre anni, assistito dai suoicollaboratori, coordina il progetto sanitario il prof. Luigi Di Cioccio,primario di Geriatria all’Ospedale di Cassino e Presidente Nazionaledei Geriatri Italiani.

Solenni Festeggiamentiin onore di Maria SS.ma di Canneto

Alle prime luci dell’alba il Rettore scende aSettefrati per iniziare la processione che, ripercor-

rendo l’antico sentiero, arriva a Canneto verso le ore 12,00.Ad accoglierla, tra le note festanti della banda musicale di San 119

17 agosto

18 agosto

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Giorgio a Liri (Fr) c’è il caro, amato ed indimenticabile, Vescovoemerito S. Ecc.za Mons. Luca Brandolini che, accompagnato da alcu-ni sacerdoti e da uno stuolo di devoti, celebra la S. Messa delle ore12,00 nel Santuario. Subito dopo la celebrazione, alla presenzadell’Istituzione Regionale e del Sindaco di Settefrati, vengono inau-gurati i lavori fatti, tra cui l’allargamento della strada carrozzabile el’asfaltatura della via per i Salesiani.

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Nel pomeriggio tanti devoti e pellegrini salgono ai piedi dellaVergine Santa. Intanto la Valle si riempie sempre più, diventando unavera e propria città. A sera, il suono di qualche organetto e di qual-che fisarmonica accompagna il passo dei turisti e devoti rimasti nellavalle.

Tanti devoti salgono oggi ai piedi di Maria!!!Siamo nei tradizionali cinque giorni di festa e non

si può non gioire di fronte ai pellegrini, che con animo lieto e devotosi accostano alla Confessione e all’Eucarestia. Durante la S. Messadelle ore 11,30 Mons. Ruggero Martini accoglie tra i redenti dellaChiesa il piccolo Minchella Loris di Cervaro (Fr). Auguri alla fami-glia tutta.

Intanto, in tarda mattinata,arrivano le prime compagnie:Pizzone (IS) entra trionfante inchiesa e sosta ai piedi dellaVergine Santa. Nel pomeriggio èla volta di Rocchetta al Volturnoche partecipa alla S. Messadelle ore 17,00 e alla processio-ne Eucaristica. Questa compa-gnia, guidata dal parroco donPietro Fuoco, donerà all’indo-mani l’immagine della Verginedi Canneto, riprodotta su unalastra di marmo, da poter utiliz-zare per celebrazioni esterne alSantuario.

Siamo alla vigilia della grande festa. Nel pome-riggio, dopo la S. Messa delle ore 17,00 il Rettore

accoglie la Compagnia di Aquino, guidata dal carissimo don MarioMilanese. Il Rettore non risparmia saluti e ringraziamenti; in modoparticolare ricorda “Mimitto Mattia”, priore storico della Compa-gnia di Aquino, scomparso da poco. A sera giungono anche le com-pagnia di Roccasecca centro e Castrocielo (Fr).

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20 agosto

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Suor Antonia Corridore è solerte ad aprire leporte del Santuario alle ore 4,00 mentre il Rettore

celebra la S. Messa delle ore 5,00 per i pellegrini di Rocchetta. Lecelebrazioni, il cui buon ordine è assicurato dalla tradizionale sovrin-tendenza di Simone e Amedeo Buzzeo, si susseguono una dopo l’altrafino alle ore 7,00 nel Santuario e, poi, sotto il tendone allestito all’e-sterno nel retro della struttura. La Compagnie vengono accolte unadopo l’altra dal Rettore e per ognuna di esse ci sono parole di rin-graziamento e di stima. Un lungo serpentone umano si crea attornoalla chiesa. La S. Messa delle ore 12.00, animata dal giovanissimoCoro parrocchiale di S. Elia Fiumerapido (Fr), si celebra in chiesa.

Al termine, per la prima volta nella storia del Santuario, arriva ilNunzio Apostolico in Italia, S. Ecc.za Mons. Adriano Bernardini, ilquale, dopo la sosta dinanzi l’immagine della Vergine Santa, fa visitaall’intera struttura.Dopo il pranzo ci si prepara alla solenne Concelebrazione

Eucaristica, presieduta dal Nunzio e concelebrata da diversi sacer-doti alla presenza di un foltissimo numero di devoti, di autorità civilie militari. Anima la solenne concelebrazione il “Coro polifonico Vocisparse”, diretto con stile inconfondibile dal Maestro GiacomoCellucci. Dopo la S. Messa, in un tripudio di colori vivaci, in cui spic-

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cano quelli della gloriosa Confraternita settefratese di S. Maria delleGrazie, si snoda nella valle di Canneto la Processione Eucaristicaalla quale partecipa una folla impressionante.

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A sera, dopo cena, alle ore 21.15, inizia la fiaccolata per la Valle.Ancora, mentre scriviamo, sono presenti nei nostri occhi e nellanostra mente le immagini suggestive dell’evento, che ormai è entratoa far parte della storia del Santuario. A conclusione della serata un

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grande sospiro di sollievo da parte di chi ha lavorato sodo perchétutto andasse per il verso giusto.

Oggi è la festa di Maria Regina. Tanti pellegriniaffollano il Santuario dalle prime luci dell’alba.

Le celebrazioni si susseguono una dopo l’altra fino alle ore 11.30,quando l’Amministratore Diocesano, mons. Antonio Lecce presiedela S. Messa solenne. Nel primo pomeriggio la compagnia di CampoliAppennino (Fr), come da tradizione consolidata, ripulisce l’anticoSantuario con celerità e grande competenza.Dopo la S. Messa delle ore 16.00, durante la quale si abbatte un vio-

lento temporale sulla valle, riparte la processione verso la parroc-chia di Settefrati, dove ad attenderla c’è una moltitudine immensa,che difficilmente si riesce a contare. Al termine del panegirico tenutodall’Amministratore Diocesano, i fuochi artificiali accompagnano ilrientro della venerata immagine in paese tra gli applausi e le gridafestanti di tanti pellegrini e devoti. Il giubilo viene interrotto tra imembri della Compagna di Roccasecca Scalo per l’improvviso malo-re di Ennio Giacomobono, purtroppo deceduto di lì a poco. LaVergine Bruna accolga questo suo figlio, arrivato al termine del suopellegrinaggio terreno.

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22 agosto

Simone Buzzeo

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L’amicizia è uno dei valori più importanti che possa esistere almondo: la nostra è nata per caso, forse per volere della nostra amataMadre, che ha voluto farci incontrare. Dal nostro incontro giornodopo giorno si è instaurato un legame fortissimo, quasi fraterno, checi ha spinti a stare vicini nonostante la distanza. Caro don Antonio,grazie al suo invito abbiamo avuto la possibilità di conoscere il cultodella Madonna di Canneto e di ammirare la grande fede che portamigliaia di pellegrini al cospetto della Vergine Bruna; abbiamo avutola possibilità di apprezzare la sua gentilezza, ospitalità e il suo pro-fondo altruismo verso gli amici e i fedeli. Il nostro soggiorno al Santuario è stato qualcosa di veramente spe-

ciale che ha rafforzato la nostra fede; questi momenti resteranno persempre impressi nei nostri cuori. Le parole non bastano per descrive-re le emozioni, l’amore, la gioia e soprattutto l’affetto che proviamonei suoi confronti. Ci auguriamo che questa amicizia non finisca mai,perché fa già parte della nostra famiglia. Speriamo di rivederla al piùpresto. Un forte abbraccio dai suoi "nipotini" siciliani:Gaetano Imburgia, Giovanna Castronovo, Nicola FedericoCastronovo, Giulia Sparacino.Ti vogliamo bene Zio Antò. EVVIVA MARIA !!!

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giovani cuori di sicilia

Page 27: bollettino 28 anno IX N.27-2012

La chiesa di S. Maria di Canneto: dalle antiche costruzioni all’attuale ristrutturazione

(secc. XV-XX)

...Continua

Pellegrinaggio feriale. Le feste d’agosto 1963: per la prima volta nellastoria di Canneto migliaia di auto di piccola e grande cilindrata.

Nell’estate ’63 la strada Settefrati-Canneto, nonostante che nel suo ulti-mo tratto, come rilevato precedentemente, non fosse del tutto sistemata,cominciò ad essere trafficata anche nei giorni feriali. Si trattava o di sem-plici gitanti, che desideravano passare una giornata di serenità nel pratoo di devoti, che volevano visitare la Madonna. Di qui la necessità di tene-re aperta la chiesa anche nei giorni feriali, oltre che in quelli festivi. La prima famiglia ad offrire la sua disponibilità per un soggiorno conti-

nuato al santuario fu quella della sig.ra Marietta Bove con i suoi tre figlidi Settefrati. Si restaurava in qualche modo l’antica tradizione dell’ere-mita a Canneto specie d’estate, che apriva e custodiva il santuario. Unavera istituzione, che si era interrotta nel 1944 con la morte dell’ultimaeremita, Santa Lanni di Picinisco. Nelle domeniche cominciò ad officiarvi anche il rettore d. Dionigi, il

quale fin dal dicembre ’62 disponeva di una fiammante 600 Fiat, sullaquale caricava quanti più seminaristi poteva per salire di buon mattino aCanneto. Si proveniva dalla vicina S. Donato V.C., dove il seminario inter-diocesano di Sora teneva la sua bellissima Villa estiva, dono inestimabiledelle sig.ne Rosolinda e Felicetta Grancassa. Era una festa attesa da tutti. Invece per le feste di agosto il drappello dei seminaristi e dei sacerdoti

partiva dal cortile del seminario di Sora, secondo questo calendario. Il 15agosto superiori ed alunni tornavano a Sora per partecipare al pontificalein cattedrale; subito dopo, tutti gli alunni partivano per alcuni giorni divacanza in famiglia. Il 16, S. Rocco, il rettore faceva i rifornimenti neces-sari per le feste di Canneto. Il 17 pomeriggio partiva il primo scaglione:un automezzo con le provviste, con le quattro classiche casse di bianche-ria varia e con alcuni alunni del seminario maggiore e la 600 del rettorecon le suore del seminario minore, "le Adoratrici del Prez.mo Sangue",le quali salivano anch’esse a Canneto, per prestare il loro importante ser-vizio di cucina e guardaroba nei giorni della festa. Il 20 pomeriggio moveva da Sora il pullman dei confessori, il quale,

assolto il suo compito, tornava vuoto in garage, per ripartire il 22 mattinaalla volta di Canneto, passando per S. Donato V.C., dove prelevava tutti i

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seminaristi, tornati qualche giorno prima a Villa Grancassa, e li conduce-va a Canneto. Così avvenne anche negli anni susseguenti. Nelle feste d’agosto del ’63 si ebbe la grande novità dell’apertura del

valico della Rocca a tutti gli autoveicoli di ogni cilindrata. Pertantoaffluirono a Canneto centinaia di pullman e decine di migliaia di auto-vetture; di conseguenza scomparve d’incanto il pellegrinaggio classico apiedi, formato dalle "compagnie", che cantando scendevano dai passimontani o salivano dalle valli sottostanti. Sembrava che la motorizzazione con tutti i suoi potenti mezzi di loco-

mozione, che consentono a chiunque di raggiungere comodamente e inpoco tempo le località più lontane, avesse scardinato di colpo e per sem-pre questo grandioso spettacolo di folle in cammino per monti e per valli,una delle più antiche e pittoresche tradizioni di Canneto, che ha lasciatosegni profondi ed indelebili non solo nei paesi d’origine di tali proces-sioni, ma anche in quelli di passaggio, che erano tanti, come Cassino,Atina, Villa Latina, Picinisco e Settefrati. Ma negli anni seguenti il fenomeno di "tutti in auto a Canneto!" si andò

attenuando e nell’imminenza delle feste di agosto riprese progressiva-mente il pellegrinaggio a piedi, come era avvenuto per secoli. Oggi inmolte città e paesi di antica tradizione di Canneto i due modi di portarsial santuario, in auto o a piedi, convivono e si integrano a vicenda. Nell’agosto del ’63 usciva il terzo numero del periodico di Canneto, che

faceva il punto sulla situazione generale del santuario: movimento dei pel-legrini ed assistenza religiosa ai devoti; lavori eseguiti e in corso di attua-zione; resoconto finanziario. Tra l’altro si rilevava che il numero dei fede-li, che avevano visitato l’anno precedente il tempio di Maria e avevanolasciato offerte per le nuove opere da realizzare, era cresciuto di molto. Di conseguenza erano aumentati, ovviamente, anche i paesi e le città di

provenienza, che dovevano essere varie centinaia. Quelli da noi registra-ti nelle offerte, disposti e pubblicati in ordine alfabetico, erano esatta-mente 157: paesi e città, sia italiani che esteri (Europa ed Americhe).Come già promesso ai club settefratesi statunitensi, sul periodico eranoresi noti in ordine alfabetico anche i nomi con le rispettive somme di tuttigli emigrati, che avevano contribuito per il trono marmoreo dellaMadonna.

La sala degli ex voto e dei "souvenir" del santuario.

Durante l’estate del ’63 nel locale della vecchia sagrestia, totalmenterinnovato e tinteggiato, fu riallestita l’esposizione degli ex voto antichi

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(cuori d’argento ed iscrizioni) e nuovi (vesti nuziali, di prima comunionee di battesimo), questi ultimi accolti dalla direzione del santuario con lacondizione che, a richiesta, sarebbero stati donati alle parrocchie per ipoveri o inviati alle Missioni. In una bacheca a muro, entrando a destra, munita di vetro e convenien-

temente illuminata, trovarono sistemazione definitiva i reperti archeolo-gici, rinvenuti a Capodacqua nel 1958, a m.7 circa di profondità, risalen-ti ai secc. IV-II a.C., e testimonianze certe di un santuario italico-romanoivi esistente: monete di bronzo (n. 17), testine, parti anatomiche fittili,frammenti di vasellame vario, cocci di tegoli ed embrici. Tutto materialepervenuto a suo tempo nelle mani dell’Amministrazione di Settefrati edoggi in dotazione del santuario. Nell’ex sagrestia trovava posto anche la rivendita dei ricordini religiosi,

che si arricchiva di nuovi e numerosi campionari di "souvenir" in plasti-ca, in legno vario, in plexiglas, in ceramica, tutti con l’effigie dellaMadonna Bruna. Accanto agli oggetti popolari della ditta Gennaro Nacardi Napoli e all’ottima produzione artigianale della CAART, Gallina-Palmi, di Isola del Gran Sasso, si allineavano gli articoli delle diversecase produttrici: Ungalli Cristiano (Lavorazione Plexiglas) di Milano;Bigiotteria FIBE di Rozzano (Milano); Arca di S. Giovanni dellaRepubblica di S. Marino; Nicola Branconti di Loreto (rosari, croci, cate-nine, medaglie); la ditta Colosseum di Roma (ceramiche). Facevano la loro comparsa per la prima volta le statuette policrome in pla-

stica della Madonna di Canneto della ditta Giovanni Frosi di Milano e lecartoline a colori della chiesa e della valle della ditta Marconi di Genova.

Nel 1964 l’incarico di aggiornare il progetto dell’ing. Terenzio passa-va all’arch. Giovannini di Frosinone.

L’arch. Edgardo Coppola d’Isernia da vario tempo non aveva dato piùnotizie né di sé, né del progetto di Canneto, al punto che lo stesso retto-re del santuario si recò di persona ad Isernia, ma lo trovò assente da alcu-ni giorni. Finalmente in una sua lettera col bollo postale del 13 settembre’63, indirizzata al rettore, si diceva spiacente di dover rinunciare all’in-carico conferitogli per vari motivi, specialmente di natura fisica. Tra leragioni non dette dovevano esserci anche quelle di carattere soprattuttostrutturale riguardanti il nuovo santuario, difficoltà che saranno messe inluce negli anni susseguenti anche da altri tecnici. Fu così che l’incarico di aggiornare il progetto dell’ing.re Terenzio

passò all’arch. Gastone Giovannini di Frosinone in collaborazione con il

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geometra Raggi pure di Frosinone, poiché essi erano tecnici delle nostrezone ed avevano anche la possibilità di seguire da vicino le pratiche dellachiesa di Canneto in corso presso gli uffici civili, a cominciare da quellagiacente presso il Genio Civile di Frosinone, l’ufficio-base di partenzaper ogni iniziativa di carattere edilizio. Il 15 aprile ’64 il rettore del santuario, su mandato del Consiglio di

Amministrazione, gli scriveva, chiedendogli cortesemente se intendevastare alle condizioni previste dal testo legislativo 27-6-1946 e modifiche,circa le riparazioni dei danni bellici agli edifici ecclesiastici, e in casoaffermativo di inviare la sua accettazione scritta in lettera raccomandata.L’architetto rispondeva, chiedendo il testo legislativo, che gli fu rimessoil 12 maggio successivo. Ma poi sorsero degli intoppi e così anche que-sta strada, scelta per avviare a soluzione lo spinoso problema della rico-struzione totale del santuario, risultò sbarrata. In merito a tale ormai annosa questione, in quell’epoca due erano le

strade, che al Consiglio d’Amministrazione apparivano percorribili: l)quella di portare avanti, a tappe, secondo le disponibilità finanziarieprovenienti dalle entrate annuali e da un sempre sperato e mai avutocontributo straordinario statale, il progetto dell’ing.re Terenzio, già par-zialmente realizzato con la nuova abside; 2) quella di fermarsi a talenuova costruzione con cui raccordare la parte vecchia della chiesa, laquale a sua volta doveva essere consolidata, snellita e resa più funzio-nale. La prima soluzione appariva più logica, ma si presentava altamente

costosa ed inoltre con le sue sopraelevazioni esterne (cupola e cupolette)doveva fare i conti con i vari vincoli della zona e quindi con i rispettiviuffici competenti, come la Soprintendenza delle Belle Arti, la Direzionedel Parco Nazionale ed altri. Una pratica lunga e difficile. La secondarisultava meno onerosa, meno burocratica, ma assai scabrosa dal punto divista strutturale. Intanto si avvertiva sempre di più l’esigenza di aver un tecnico di fidu-

cia del posto, competente e di facile consultazione, che seguisse più davicino le vicende della ricostruzione del santuario e nel contempo necurasse le pratiche di indennizzo per danni bellici e di ricostruzione pres-so gli uffici provinciali e ministeriali. D’altronde l’ing.re Terenzio, cheabitava a Roma, a causa della sua salute, sempre più cagionevole, avevararificato le sue venute, sia a Canneto sia a Sora. La persona scelta fu ilgeom. Amedeo Patriarca di Sora, da antica data tecnico competente e difiducia della curia vescovile.

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Incarico al geom. Patriarca di Sora.

Nel 1964 l’esimio professionista dal Consiglio d’Amministrazione ebbel’incarico esplicito di ristudiare d’accapo il progetto dell’ing.re Terenziocon maggiore aderenza alla realtà specifica di Canneto, valutando con-cretamente tutte le difficoltà di carattere ambientale, paesaggistico, strut-turale, funzionale e soprattutto finanziario, a cui effettivamente si andavaincontro con quella realizzazione, e nel contempo seguisse le suddettepratiche di indennizzo e di risarcimento danni bellici presso gli uffici sta-tali competenti. Il bravo tecnico si interessò subito dell’una e dell’altra questione. Col

suo raffinato intuito di consumato professionista e col suo senso pratico,sempre pronto a dipanare le situazioni anche le più intricate, il Patriarcafu il primo che in termini chiari ed inequivocabili ci diede una visionerealistica di tutta la questione della ricostruzione del santuario. La suaanalisi critica più che essere diretta al progetto vero e proprio dell’ing.reTerenzio, era volta a puntualizzare le reali difficoltà soprattutto di naturafinanziaria e funzionale. Per la chiesa era prevedibile una spesa non infe-riore ai 100 milioni ed altri 50 milioni per le opere annesse. "Chi potrà finanziare – si chiedeva il Patriarca – un complesso così

costoso? Con quali garanzie? Quando potrà avvenire?". Perciò suggerivadi demolire completamente le vecchie strutture, togliendo le navate inter-ne a vantaggio di un maggiore spazio, visibilità, luce ed areazione per lachiesa, riducendo la canonica soprastante ed eliminando la cupola. Bisognava abbattere anche l’attigua foresteria, ormai decadente, dalle

mura lesionate ed imbevute di sali e di umidità, per costruire nuovi salo-ni con disimpegni, ossia a struttura organica intelaiata. Il tutto conformealle nuove norme di edilizia, vigenti nelle zone terremotate e nel tempostesso opere robuste di più rapida attuazione con minore impiego di manod’opera; circostanze queste, che incidevano notevolmente sul costo e sultempo di realizzo.In altri termini, dati tecnici e finanziari alla mano, il progetto dell’ing.re

Terenzio così com’era concepito risultava praticamente inattuabile; biso-gnava quindi procedere ad una sua revisione sostanziale o a un nuovoprogetto, che tenesse in considerazione le osservazioni, i rilievi e le dif-ficoltà reali prospettati lucidamente dal geom. Patriarca. Questa relazio-ne del tecnico sorano costituì per il Consiglio d’Amministrazione la basedi riflessione, di orientamento e di discussione per tutti i restanti anni ’60.

Continua...Mons. Dionigi Antonelli

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E-mail: [email protected] - [email protected]

Tel. 0776.695462 - 691106 (Santuario) - 0776.695041 (abitazione del Rettore)

Pubblicato in Settefrati (Fr) - 1 Settembre / 31 Dicembre 2012 - 2ª serie / ANNO IX - N. 27

Il Santuario, durante il periodo invernale, rimarrà chiuso nei giorni feriali, mentre resterà aperto nei giorni di DOMENICA e nei GIORNI FESTIVI (Immacolata, Natale, Capodanno ed Epifania) dalle ore 9.30 alle ore 17.30 e osserverà i seguenti appuntamenti:

ore 11,30 Santa Messaore 16,00 Santa Messa

Foto di Tonino Bernardelli