bollettino della comunita’ … dei vescovi italiani per la giornata nazionale per la vita, del 6...

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DICEMBRE 2010 BOLLETTINO DELLA COMUNITA’ PARROCCHIALE DEI SS. PIETRO E PATERNIANO - MONDAVIO (PU) CICLOSTILATO IN PROPRIO - AD USO PRIVATO - FUORI COMMERCIO Mondavio: chiesa di San Francesco 1. EDITORIALE: “Riscoperta e valore della Libertà” (PAG. 3) 2. Caritas Parrocchiale (PAG. 4) 3. Inizio della attività catechistica (PAG. 16) In questo numero

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DICEMBRE 2010

BOLLETTINO DELLA COMUNITA’ PARROCCHIALE DEI SS. PIETRO E PATERNIANO - MONDAVIO (PU) C I C L O S T I L A T O I N P R O P R I O - A D U S O P R I V A T O - F U O R I C O M M E R C I O

Mondavio: chiesa di San Francesco

1. EDITORIALE: “Riscoperta e valore della Libertà” (PAG. 3)

2. Caritas Parrocchiale (PAG. 4)

3. Inizio della attività catechistica (PAG. 16)

In questo numero

Dicembre 2010

SOMMARIO pag.

2 Sommario

3 Editoriale

4 Caritas Parrocchiale

6 Lettere in arrivo

9 Diritti garantiti a tutti

10 Cristiani perseguitati nell’indifferenza

del mondo

12 Don Stefano Maltempi nuovo parroco

di S. Costanzo

13 Cammino per fidanzati 2011

14 San Michele in festa per l’arrivo

di Don Giardini

15 Fra Marco Mariotti ordinato diacono

16 Inizio del catechismo

18 Chiesa di San Francesco

20 Terra di Ulisse

22 Nando Valentini e Michele Tombari

diaconi permanenti

23 Elio Sgreccia Cardinale

24 Francesco Londei ordinato presbitero

25 I cori che hanno animato la Messa

26 Gaia, una stella

28 L'angolo dei poeti

30 Vita della Comunità

31 Offerte

32 Immagini dell’inizio del catechismo

Internet: www.lavocedimondavio.it

la voce di mondavio 3

Parlare di libertà, oggi, nell'attuale

contesto sociale, e' un discorso

non facile, poichè la libertà, nel

mondo odierno in continua tra-

sformazione, e' condizionata da situazioni molteplici e complesse, riguardanti

le persone, le comunità e le culture dei vari popoli.

L'attuale mentalità consumistica, in cui predomina la ricerca del benessere eco-

nomico, condiziona fortemente, specialmente sotto l'influsso dei mass-media,

le scelte delle persone, in modo particolare delle giovani generazioni, rendendo

così difficile e complessa la missione educativa,che, come afferma il Messag-

gio dei Vescovi italiani per la Giornata nazionale per la vita, del 6 febbraio

2011: "E' la sfida e il compito urgente a cui tutti siamo chiamati, ciascuno se-

condo il ruolo proprio e la specifica vocazione".

Questo impegno, riguardante l'emergenza educativa, e' uno stimolo anche per

le nostre comunità cristiane, ad iniziare un cammino di fede rinnovato, secondo

la proposta della Nuova Evangelizzazione, basata non più prevalentemente

sulla tradizione, ma su scelte libere e responsabili, personali e comunitarie.

Un problema grave e drammatico, oggi, e' quello riguardante la libertà religio-

sa, che in tante parti del mondo viene ostacolata e conculcata; e specialmente i

cristiani, delle varie Confessioni, vengono perseguitati e privati dei più elemen-

tari diritti nella libera professione della loro Fede, come viene messo in risalto

negli articoli di Mons. Carlo Liberati, Vescovo di Pompei, e di Marco Fiorelli,

presenti in questo numero del Bollettino parrocchiale.

Faccio a tutti voi i miei più cordiali auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.

Il Parroco

Editoriale

RISCOPERTA E VALORE DELLA LIBERTA'

don Giuseppe Pierini

dicembre 2010 4

Euro 620,70 ricavato del mercatino di Ferragosto Di cui Euro 250,00 inviate a Padre Renato Saudelli Euro 150,00 alle missioni del Terz’ Ordine Francescano Il resto versato in

C/C Euro 200,00 prelevate dal C/C (+ Euro 50,00 dalle S. messe della carità)

inviate alla Caritas per il Pakistan Euro 656,56 ricavato dalla vendita dei dolci di cui Euro 200,00 inviate alle

Pontificie Opere Missionarie (+ Euro 300,00 dalla questua in chiesa ed euro 100,00 dalle S. Messe della carità) il resto ver-sato in C/C

RIEPILOGO DELLE OFFERTE

Caritas Parrocchiale Il Gruppo Caritas offre molte opportunità per partecipare ai suoi obiettivi.di sostegno a chi è in difficoltà come ad esempio il mer-catino estivo in cui vengono esposti lavori eseguiti da volontari o che provengono dalle missioni. Il ricavato è stato poi inviato in parte ai missionari e il resto versato in conto corrente per eventuali esigenze.

Ad Ottobre poi, in occasione del mese dedicato alle missioni, abbiamo riproposto la vendita dei dolci : tante donne hanno collaborato per la realizzazione e la vendita il cui ricavato è stato devoluto in parte alle Pontificie Opere Missionarie

Sempre nel mese di Ottobre , il gruppo teatrale “Insieme per caso” ,composto da giova-ni delle parrocchie , ci ha proposto di fare una loro rappresentazione per beneficenza, presso la Sala Carboni. Questi giovani, infatti proprio per loro scelta, si esibiscono nelle varie parrocchie con delle recite inventate da loro e il ricavato lo devolvono al Centro di Ascolto di Zona. Sono veramente da ammirare per questo tipo di volontariato che uni-sce l’utile al dilettevole proponendo una serata di svago per tutti e nello stesso tempo danno il loro tempo e l’intero incasso della serata ad opere caritative. I ragazzi sono stati molto bravi. e c’è stata una grande affluenza di persone provenienti anche da altre par-rocchie. Il gruppo ci ha proposto di fare un’altra rappresentazione in futuro e li ospitere-mo molto volentieri .

In occasione del pellegrinaggio della statua della della Madonna di Loreto.che sostava nel santuario di Cartoceto, il nostro gruppo ha partecipato alla S:Messa dedicata proprio alle Caritas parrocchiali. Il diacono Farneti di Fano ci ha fatto meditare durante l’omelia .Questi momenti sono molto necessari per continuare il nostro cammino di fede altrimenti è difficile proseguire senza la preghiera Occorre sempre una formazione coa-diuvata dalla preghiera personale e comunitaria. L’azione ha bisogno della contempla-

Tiziana e Alessandra

la voce di mondavio 5

zione : il cammino diventerebbe pieno di osta-coli.

Nella prima Domenica di Avvento apriremo il mercatino Natalizio con lavori artigianali e il ricavato verrà devoluto anche alla Cartitas Diocesana per le iniziative dell'’Avvento di Fraternità. Aspettiamo la vostra visita per i regali natalizi utili. Per tutte queste attività è necessario il contributo di ognuno, come è giusto ringraziare chi ha donato tempo e ha messo a disposizione le proprie capacità per fare qualcosa per i più bisognosi.

Barbara Baldini Simone Montanari

Fabio Fiorini Fabio Ferri

Eleonora Clementi Paolo Eyras Silvia Ferri

Paolo Fortini

Luci: Enrico Camilloni

Musiche: Davide Baldini Regia Fabio Ferri

Con:

dicembre 2010 6

----Messaggio originale---- Da: [email protected] Data: 01/09/2010 9.48 A: "Alberto Germani"<[email protected]>, "Alberto Sebastia-ni"<[email protected]>, "Andrea Aloisi"<[email protected]>, "Antonietta Agru-so"<[email protected]>, "Attilio Cardinali"<[email protected]> Ogg: Saluto tutti con affetto PARÓQUIA S. FRANCISCO XAVIER BENFICA Tel: ( OO258) 21 47 22 86 Celular: ( OO258) 84 86 O5 762 Carissimi,

come sempre, sono in ritardo, vi comunico che sono arrivato a casa. Il viaggio di ritor-no è andato bene e sono giunto a Maputo il giorno 14 agosto alle 8 di sera.

Con questa mia voglio innanzitutto ringraziare tutti voi per la vostra amicizia ed affetto che ritrovo regolarmente ogni volta che ritorno per le vacanze.

Devo riconoscere però, nonostante la vostra simpatia ed affetto, che mi sento sempre più a disagio in queste occasioni; le vacanze sono troppo lunghe e gli ultimi due mesi non passano mai e, addirittura, spesso mi ritrovo ansioso e con la testa ed il cuore in Mozambico

Appena arrivato, ho dovuto mettermi a fare l’idraulico per garantire acqua alla scuola ed alla parrocchia e tante altre piccole cose per far ritornare alla normalità tutta la strut-tura parrocchiale.

Ho ricominciato a visitare le 5 comunità che formano la parrocchia, ho avuto un bell’incontro con i giovani della comunità di S. Bakhita e, assieme al P. Alfredo, stia-mo preparando per il battesimo degli adolescenti che avremo alla fine di questo mese e che sono molto numerosi.

Ho potuto immergermi di nuovo nell% ambiente di fede di questa nostra gente e, vi as-sicuro, è stato un bagno purificatore dopo la permanenza in Italia che ogni anno vedo sempre più indifferente, religiosamente parlando. Davvero è traumatizzante per me ve-dere come gli italiani riescono a fare a meno di Dio e della sua parola e come si attac-

la voce di mondavio 7

cano a cose che non possono darci quella sicurezza di cui tutti abbiamo bisogno lungo tutta la nostra vita!

Ringrazio tutti voi con cui sono riuscito a contattare, e voglio ringraziare anche coloro che non ho potuto vedere, perché sono sicuro che viviamo con fede ed entusiasmo la nostra missione nella preghiera e nella donazione.

Oggi, primo di Settembre, vi scrivo anche perché non posso muovermi per fare altre cose urgenti. Da mezzanotte è iniziata una rivolta popolare in tutta la città di Maputo e, da quello che mi dicono, in tutto il Mozambico, come protesta per il rincaro di ¶ Luce, Combustibile, Pane· a cui seguirà l% aumento di tutto. Le strade sono bloccate così come le scuole i negozi. Squadre di giovani e giovanissimi mettono barricate nelle stra-de e copertoni e li incendiano, cassonetti e contenitori grandi di spazzatura rovesciati. Fumo nero si alza in tutta la zona nostra, sassaiola ai militari e polizia che vogliono riaprire le strade e far tornare alla normalità la vita della città. La polizia spara proiettili e bombe lacrimogene per disperdere i gruppi di giovani manifestanti. Ho dovuto scap-pare anche io e lavarmi gli occhi lacrimosi Ho quindi approfittato per scrivervi que-sta mia breve comunicazione.

Gruppi di infiltrati fra i manifestanti si sono dati allo sciacallaggio anche di fronte alla parrocchia sfondando piccoli commerci di altra povera gente che lotta per sopravvive-re; mi dicono anche che qualche mezzo di trasporto è stato incendiato Passeremo qualche giorno difficile e speriamo che non vi siano morti L% ira dei poveri è sempre violenta e non si sa fin dove può arrivare!

Già nel 2008 vi era stata la prima manifestazione popolare per l’aumento del costo dei trasporti, ma dopo due anni si ripete la manifestazione e sembra che i governanti· non sappiano, o non vogliano?· interpretare questi segnali pericolosi anche per questo pae-se di gente pacifica.

Vi saluto caramente e vi chiedo una preghiera affinché questa rivolta popolare si man-tenga nella legalità ed abbia una soluzione giusta.

Con affetto vi saluto caramente e vi ricordo al Signore.

P. Leonello Bettini

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Carissimi amici, 24/9/2010

Un cordiale saluto della terra della missione!

Oggi, vorrei condividere con voi una piccola storia della missione. Una missione che voi partecipate attivamente nella vita dei missionari e delle gente. Come San Paolo dice, "lo infatti non mi vergo-gno del vangelo, poiché e' potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede." Romani I: 16. Voi vivete il mandato della tradizione di tanti pionieri missionari che hanno vissuto la loro vita con la gente e la cultura. Noi siamo molto grato a voi per aver partecipato in questo lavoro nella vigna del Signore con la vostra preghiera, sopporto finanziario e spirituale.

Qui vorrei sottolineare un piccolo racconto della vita dei missionari in questa parte della regione. Ci Sono alcuni centri nella vita dei missionari dove incontrammo tanti sfide, coraggio e forza. Prima di tutto, inizio con la strada quale spunta con tanta sorpressi e congettura. Ci sono delle occasione do-ve i missionari si sono trovati scorciato sulla strada. Addirittura loro hanno bisogno di trovare alcuni sentiero meno pericoloso a causa della frana, sassi e oggetti che la pioggia monsoniche hanno porta-to a bloccare la strada. Perciò e' molto utile e noi portiamo sempre una vanga e coltello durante il nostro percorso durante questa stagione da poter aprire la strada in questa occasione. Bisogno essere pronti per qualunque situazione perchè c'e' il pericolo di trovarsi isolato in questa terreno sia con la frana, blocco dagli alberi, o masso tondeggiante. Ogni volta che noi iniziar10 la nostra percorso missionaria siamo pronti con una preghiera nel nostro labbro, un mano da sporcarsi e un piede da camminare in più e un coraggio di vedere avanti e una missione da compiere perchè ci sono tanti fedeli che ci aspettano specialmente durante il tempo di pasqua e natale.

Nonostante situazione molto disperato, c'e' una luce di speranza. Ci sono tanti belle esperienze che i missionari raccontano, soprattutto la consolazione e la mano di Dio che ci guida in tutto questi mo-menti. Questa esperienza viene solo perchè stiamo facendo il lavoro di Dio. Dio non ci manca mai. In Dio non c'e' la parola di disperazione. lo ripeto, Dio non ci lascia mai in disperazione. Dio ci da tantissimi miracoli ogni volta che abbiamo imbarcato nella nostra impresa missionaria. Ogni tanto incontriamo situazione disperato e quando uno ha deciso di tornare perchè c'e' poco da fare, dal nul-la, l'aiuto ci viene incontro attraverso le gente che da una mano a sorpassare gli ostacoli nel nostro cammino. Raggiunto il destinazione, tutti sensi di stanchezza e fatica si scioglie dalla accoglienza dei fedeli. Si trovano tanta gioia a incontrare il loro pastore. La gente accolgono i missionari nella loro casa, perchè si sentano la benedizione e la protezione di Dio nella casa e nella famiglia. E' capi-ta che i missionari, a causa della diversi difficoltà arrivano tardi ma la gente e' sempre pronti ad ac-cogliere perchè loro sanno la loro condizione di sentiero. E' un grande miracolo, perchè la gente partecipa in tutti sacra liturgia con devozione e tanta fede. Poi tanti sono pronti ad accompagnare il missionario a un altro villaggio che si trova molto distante addirittura un giorno di cammino.

Questa e' la gioia del missionario. Dopo la stanchezza e sacrificio, fame e sete, vedendo l'entusia-smo delle gente uno si solleva. Così si inizia a preparare subito con l'istruzione, rosario, celebrazio-ne della confessione e della Santa Messa. La gente sono earnesto di ascoltare e di credere nella pa-rola di Dio. Dopo la celebrazione, la gente siedono attorno a te e chiarificono tanti i loro dubbi sulla fede e altri cose. Si conclude con la preghiera personale per ciascuno dei presenti.

Celebriamo la giornata missionaria, ho pensato di condividere questa piccola esperienza. Noi vi ringraziamo, e noi assicuriamo la nostra preghiera per voi. Sollecitiamo ancora la vostra continua assistanza per la missione di questa parte. Dio vi benedica per la vostra carità e sostegno per i mis-sionari

Nel nome di Cristo Don Samuele Procuratore

la voce di mondavio 9

Diritti garantiti a tutti

Ci sono persone che nella loro vita riven-dicano di continuo diritti, cosa del tutto lecita, ma poi non si curano affatto di a-dempiere ai relativi doveri. Non ci è dato sapere se lo fanno per mera furbizia o perché credono che i diritti spettino esclu-sivamente a determinati soggetti; una cosa è certa: tale comportamento non può in alcun modo essere accettato. Il fenomeno è più diffuso di quanto si possa pensare e denota, insieme alla mancanza di senso civico, un intollerabile opportunismo.

In una situazione del tutto diversa si tro-vano invece quelle persone, milioni in tut-to il mondo, alle quali i diritti fondamen-tali vengono negati pur non avendo fatto nulla di male per meritarsi simile ingiusti-zia. Già nel lontanissimo passato gente di ogni razza e di ogni dove soffriva per que-sta insensata discriminazione e quasi sem-pre nell’indifferenza dei potenti o di quan-ti avrebbero dovuto

intervenire. Di momenti storici da citare come esempio ce ne sarebbero a iosa. Il più significativo per la sua drammaticità e per l’alto numero di persone coinvolte è certamente quello relativo al secondo con-flitto mondiale. Si conoscono fin troppo bene le vicende che hanno caratterizzato quell’infausto periodo e le tribolazioni che ne sono derivate per tanti innocenti. Ci si domanda come certi uomini siano potuti cadere così in basso nel vessare prodito-riamente e scientificamente i loro simili. Quando alla fine della guerra sono venute alla luce tali terribili vicende, nelle comu-ni coscienze si è fatta strada l’idea che occorresse fare qualcosa affinché la digni-tà dell’uomo non venisse più calpestata. Era il dicembre 1948 quando una com-

missione, presidente Eleonora Roosvelt, terminava di redigere la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. La dichiara-zione è costituita da un breve preambolo e da una serie di 30 articoli. Il primo così recita: “Tutti gli esseri umani nascono li-beri ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fra-tellanza”. Il contenuto di questo articolo è fin troppo chiaro per non comprendere che a tutti i membri della famiglia umana devono essere riconosciuti diritti uguali e inalienabili. Gli altri articoli sono assolu-tamente in sintonia col primo nel confer-mare il primato del diritto della persona su qualsiasi altra cosa. Il bilancio storico dei sessanta anni di sforzi comuni per mettere in pratica ciò che prevedeva la Dichiara-zione è pieno di ombre. Ogni giorno i di-ritti “primari e fondamentali” di milioni di persone sono violati; in alcune regioni del mondo avanza addirittura lo spettro della repressione. Troppe persone subiscono torture, si vedono negato il diritto d’asilo e sono perseguitate per il loro credo reli-gioso o per la loro ideologia politica. L’umanità si è evoluta, ha fatto progressi notevoli in campo tecnologico e culturale ma non è riuscita ad evolversi verso una tutela completa dell’individuo. Viene spontanea una domanda: quanto tempo occorrerà ancora perché i diritti non siano solo promesse mancate?

Il Natale è vicino, nulla ci vieta di sperare che il suo messaggio d’amore porti final-mente a far riflettere gli uomini che conta-no affinché s’impegnino a stemperare i contrasti che rendono il mondo in perenne tensione.

Marco Fiorelli

dicembre 2010 10

Cristiani perseguitati nell’indifferenza del mondo

Carlo Liberati

Si tratta di un fatto incon-testabile. È in atto nel mondo, soprattutto afro-asiatico una persecuzio-ne aperta e violenta, quotidiana e periodica contro i Cattolici e tutti i Cristiani.

Nazioni come la Nigeria, l’Eritrea, la Somalia, l’Egitto, l’Algeria, il Su-dan (ex anglo-egiziano), in Africa, e Corea del Nord, Iraq, Pakistan, In-dia, Vietnam in Asia, praticano ormai politiche di ostilità organizzata, tollerata e incorag-giata dagli Stati e ciò sia contro la Chiesa Cattolica sia contro tutte le altre Chiese e Organizzazioni Cristiane.

E ciò anche se i cristiani si impegnano a fondo a garantire la stabilità sociale, la sicurezza dei cittadini, il rispetto delle li-bertà dei singoli e delle Organizzazioni. Questa lotta contro i cristiani è tanto più offensiva se riflettiamo sui tanti volontari cristiani che partono, con gravissimi disa-gi, per alleviare le sofferenze delle centi-naia di migliaia di alluvionati nel Pakistan, degli affamati e denutriti in quella regione vasta quanto l’Italia, e delle ingiustizie che si commettono in Iraq. In quest’ultima nazione, l’Iraq, avvengono fatti inauditi.

Venerdì 27 agosto un cristiano, rapito no-nostante la sua famiglia avesse pagato un riscatto di ben 15.000 dollari per libe-rarlo, è stato ucciso con tre proiettili alla nuca e abbandonato nelle campagne di Nimrud a 330 km a nord di Baghdad.

A sette anni dall’invasione dell’Iraq, degli 800.000 cattolici caldei che vivevano pa-

cifici nel Paese ne resta-no soltanto 450.000 che si vedono costretti a fug-gire un po’ ovunque. L’Arcivescovo caldeo di Mosul, Mons. Emil Shi-moun Nona, parla aperta-mente di una “pulizia etni-ca” contro i cristiani con l’obiettivo di spingere tutti i fedeli in un “ghetto” co-me prima tappa verso la loro definitiva eliminazio-ne, magari attraverso l’emigrazione.

Il governo di Baghdad non fa niente per impedire la persecuzio-ne. Attribuisce le fortissime ostilità ai “fondamentalisti” di al-Qaeda.

In realtà i cristiani di tutte le denominazio-ni sono le vittime designate nella lotta tra arabi e curdi.

Nel terribile gioco delle parti i fedeli cri-stiani non sanno più che fare e sono total-mente smarriti.

Tra la “distruzione e incendi delle Chiese” e gli “assassini mirati”, il progetto messo in atto è quello di ripetere il disegno del 2008, quando moltissime famiglie cristia-ne hanno abbandonato Mosul dopo l’uccisione dell’Arcivescovo diocesano, Mons. Paulos Faraj Rahho, di sacerdoti e fedeli.

Mi sono particolarmente soffermato sull’Iraq per la certezza delle informazio-ni, l’esattezza dei fatti raccontati, l’incredibile cattiveria messa in atto.

Notizie tristi e preoccupanti provengono anche da Turchia, Siria e Terra Santa.

Dispacci quotidiani non meno drammatici

la voce di mondavio 11

provengono dal Pakistan, afflitto in questo momento da inondazioni catastrofiche che non trovano sufficiente “solidarietà” n e l p r e s u n t o p e r b e n i s m o e nell’autosufficienza del mondo contempo-raneo, pieno di egoismi.

L’assasinio dei tre operatori di soccorsi nella Valle di Swat è una terribile violenza subìta dai cristiani in Pakistan.

Dopo l’assalto del 30 luglio 2009 al quar-tiere cristiano della cittadina di Korian, nel Punjab, molti altri attacchi sistematici si sono susseguiti contro altre località della Provincia, della Frontiera di Nord-Ovest e del Balochistan.

C’è intanto una strategia che tende a con-sentire una forte penetrazione talebana e l’islamizzazione del Paese.

Le giovani donne cristiane vengono sfrut-

tate e abusate.

C’è chi semina odio, in questo mondo islamico, contro le Comunità cristiane e tendono a farle scomparire. Ma noi cri-stiani a chi facciamo il male vivendo e seminando l’amore di Cristo!

Noi viviamo nella nostra giornata l'impe-rativo del Signore: "questo è il mio co-mandamento: che vi amiate gli uni gli al-tri, come io vi ho amati... Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando... perchè tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi... Questo vi co-mando: amatevi gli uni gli altri" (Gv. 15,12-17).

da “il Rosario e la Nuova Pompei”

Incontro biblico

Ogni martedì, nei locali parrocchiali,

alle ore 21.00, si svolge un incontro, nel quale viene letto e commentato il vangelo secondo Luca.

Tutti sono invitati a partecipare.

COMUNICAZIONI

ED INIZIATIVE

Incontri dei giovanissimi e del post - Cresima

Il gruppo dei giovanissimi (anni 14-18), si riunisce ogni due settimane, il giovedì, alle 20.30 Dei giovanissimi sono animatori: Massimo Vicario e Giacomo Toderi

Giovanissimi

dicembre 2010 12

“Essere testimoni di speranza”

SAN COSTANZO – Don Stefano Maltempi, domenica 3 ottobre, ha fatto il suo ingresso nella parrocchia dei SS. Cristoforo e Costanzo come nuovo parroco. Ad accoglierlo, all’ingresso della sede Municipale, il Sindaco Margherita Pedinelli e i rappresentanti della Giunta che lo hanno poi accompagnato alle porte della Chiesa parrocchiale dove si è svolta la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Armando Trasarti. Un momento di grande emozione e di testimonianza di grande fede che ha visto riu-nirsi assieme le comunità di S. Michele al Fiume, Cerasa, Caminate e San Costanzo per dare il ben arri-vato al nuovo pastore. In questa società mediatica che ci sta “narcotizzando” togliendoci pensieri e rela-zioni, ha detto il Vescovo nell’omelia, dobbiamo saper essere testimoni di speranza, una speranza che viene da quella vita schiaffeggiata e crocifissa di Gesù. “Se parliamo sempre in negativo - ha proseguito il Vescovo - non abbiamo più nulla da dare ai nostri giovani”. A don Stefano mons. Trasarti ha augurato di poter dire “Signore sono un servo inutile” ossia ho fatto tutto quello che dovevo per la mia comunità ora tocca a Te far fruttificare il lavoro svolto. Al termine della celebrazione don Stefano ha voluto ringra-ziare tutti ed in particolare Evelina Carezza, la bimba della Casa Famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII° salita al Padre, che ha detto Don Stefano “mi ha insegnato a stare in ginocchio, a Caminate ero prete giovane, a San Michele ho imparato ad essere sposo della Comunità, qui spero di imparare ad esse-re Padre di tutti”. All’uscita dalla chiesa “La Matta”, ovvero la folcloristica banda musicale di San Co-stanzo, ha accolto il nuovo parroco concedendogli l’onore di dirigerla nell’esecuzione di alcuni brani musicali. da “il nuovo amico” Marco Gasparini

Don Stefano Maltempi nuovo parroco di S. Costanzo Marco Gasparini

la voce di mondavio 13

settestelle.eu

«CAMMINO PER FIDANZATI E COPPIE AVVIATE AL MATRIMONIO 2011»

ORARIO: ORE 21 (SI CHIEDE GENTILMENTE PUNTUALITÀ) Per ogni ulteriore informazione dal proprio Parroco. GENNAIO 2011 Lunedì 10, 1°Incontro di presentazione del cammino. don Pasquale Caponio e don Giacomo

Ruggeri Lunedì 17, Che cos’è il Sacramento, don Guido Spadoni Lunedì 24, nella propria parrocchia Lunedì 31, Il matrimonio e la vita affettiva, una coppia di sposi FEBBRAIO Lunedì 7, nella propria parrocchia Lunedì 14, Matrimonio e le fragilità nella coppia, don Giuseppe Guiducci Lunedì 21, nella propria parrocchia Lunedì 28, Matrimonio e la dimensione della festa e lavoro, don Michele Giardini MARZO Lunedì 7, nella propria parrocchia Lunedì 14, Matrimonio e il senso della tradizione, don Giacomo Ruggeri Lunedì 21, nella propria parrocchia Lunedì 28, Metodi naturali. Paternità e maternità responsabile/1 (Maria Pia Ambrosini) APRILE Lunedì 4, Matrimonio e vivere la cittadinanza, don Giuseppe Pierini Lunedì 11, Metodi naturali. Paternità e maternità responsabile/2 (Maria Pia Ambrosini) e

rinfresco insieme dove ogni coppia porta qualcosa da mangiare e bere. E condivi-diamo!

APPUNTAMENTO DIOCESANO Domenica 8 MAGGIO, Giornata Diocesana dei Fidanzati con il Vescovo NB: Al termine del cammino verrà rilasciato un foglio da conservare e presentare al momento degli atti

di matrimonio. I Parroci

SEDE DEGLI INCONTRI COMUNI. PARROCCHIA SAN MICHELE AL FIUME (SALONE DIETRO LA CHIESA)

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San Michele in festa per l’arrivo di Don Giardini

SAN MICHELE AL FIUME – Don Michele Giardini è il nuovo parroco di S. Michele al fiume (Mondavio). Domenica 26 settembre si è svolta nel santuario della Regina della Pace la solenne celebra-zione Eucaristica che ha visto il passaggio della guida della comunità da Don Stefano Maltempi a Don Michele Giardini. A presiedere la S. Messa il Vescovo Mons. Trasarti che, nell’omelia ha esortato la comunità parrocchiale a vivere questo momento come una occasione per ricercare nuovamente Dio, per tornare ad essere attenti alle necessità dei fratelli senza cadere nel pericolo di essere insensibili al proget-to di Dio. “Al nuovo parroco – ha detto il Vescovo – chiedo di essere se stesso senza copiare nessuno, donando il meglio di se agli altri”.

“Chiediti ogni giorno – ha proseguito Mons. Trasarti rivolgendosi a Don Giardini – cosa posso fare per la mia gente, la parrocchia non è tua proprietà ma ti è affidata perché tu possa condurre le persone al Signo-re con passo veloce e farle sussultare proprio come Maria fece con Elisabetta”. Don Michele, al termine della celebrazione, nel ringraziare tutti i presenti ed in particolare la comunità di Fossombrone che lo ha accompagnato in questo ultimo periodo, ha rassicurato il Vescovo dicendo che non tenterà di imitare “Don Memo” ma cercherà di servire la sua nuova parrocchia facendosi aiutare dall’esempio della Casa Famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII .

da “il nuovo amico”

Marco Gasparini

la voce di mondavio 15

Il 9 ottobre 2010 nella parrocchia di S. Andrea di Suasa è stato ordinato Diacono fra Marco Mariotti per imposizione delle mani di Mons. Armando Tra-sarti.

La celebrazione si è svolta sulla piazza del paese, sotto un grande tendone allestito dalla Pro Suasa alla quale va il nostro più sentito ringraziamento. Molti sono stati i partecipanti: sacerdoti diocesani e francescani con il loro superiore, il Ministro Provin-ciale Padre Bruno della provincia serafica dei frati minori dell'Umbria. Numerosi sono stati gli amici

venuti dalle parrocchie circostanti e da diversi paesi d'Italia.

Fra Marco Mariotti è nato a Mondavio il 29.7.1971 da Arnaldo e Sandrina Radi, appartenenti alla parroc-chia di Sant'Andrea di Suasa. Dopo la scuola media ha frequentato la scuola alberghiera e ha lavorato per undici anni come cuoco all’Hotel Giardino di S.Lorenzo in campo.

A 28 anni il 20 settembre 1999 mentre pregava sulla Tomba di S. Francesco di Assisi ha avuto il dono della conversione e della chiamata a seguire Gesù povero e crocifisso, sulle orme del Santo poverello.

Voglio ricordare, come Fra Marco ha detto, il ruolo importante della Beata Vergine Maria, alla quale ha affidato la sua vita, la sua vocazione e i suoi studi. E’ stata la Madonna a condurlo ad imitare Gesù. Buon Pastore e a dedicarsi al servizio delle anime.

Anche sua madre ha avuto un ruolo fondamentale per il ministero cui è stato chiamato in quanto a molto pregato per avere un figlio sacerdote, e con il suo esempio gli ha trasmesso i valori umani e cristiani te-stimoniando lo spirito di sacrificio. Auguriamo ogni bene a Fra Marco e speriamo che altre madri pre-ghino per avere un figlio Sacerdote.

da “il nuovo amico”

Fra Marco Mariotti ordinato diacono

Don Livio Perticoni

dicembre 2010 16

Sabato 16 ottobre 2010 è ripreso, il catechismo per i fanciulli delle classi elementari e

per i ragazzi delle medie, dopo la pausa estiva.

Domenica 24 ottobre, durante la Messa delle ore 11, nella Chiesa di S. Francesco D'As-

sisi, è avvenuto l'inizio ufficiale dell'attività, con l'iscrizione dei fanciulli al corso di

catechismo, da parte dei genitori, e con la presentazione dei catechisti alla comunità

parrocchiale, a nome della quale essi sono chiamati a svolgere la loro missione.

La manifestazione si è conclusa in piazza, dopo la Messa, con il lancio dei palloncini, a

cui erano allegati biglietti con pensieri e preghiere dei ragazzi.

Gli incontri di catechismo si svolgono ogni sabato pomerig-

gio, sia per le elementari che per le medie, alle ore 15

la voce di mondavio 17

dicembre 2010 18

CHIESA DI SAN FRANCESCO

La tradizione vuole che la chiesa di San Francesco sia eretta nel XIII se-colo in occasione di una sosta di San Francesco, il Santo di Assisi a Mon-davio. L'assetto attuale corrisponde ai rifacimenti del XVIII° secolo, ma dall'interno della sacrestia della chiesa sono ancora visibili i resti in cotto del preesistente edificio cinquecentesco che, di dimensioni ridotte, pre-sentava un orientamento differente, proponendo sul fronte un portico che si collegava direttamente al chiostro interno e che continuava nello spa-zio ora occupato dalla facciata del Municipio.

I rifacimenti, tuttavia, hanno conservato l'austerità e la semplicità che hanno sempre contraddistinto gli edifici dell'Ordine, non indulgendo troppo, se non per qualche traccia, all'interno, alle suggestioni del Barocco.

LA FACCIATA della Chiesa, realizzata in un materiale povero come il cotto rosso antico, risulta arricchita dal gioco chiaro-scurale determinato dall' alternanza ritmica delle fasce di mattoni sporgenti e rientranti. La soluzione angolare di facciata e il basamento dei contrafforti, risolti in una struttura concava, sembrano ribadire tale anda-mento di concavità e convessità.

Il LATO DESTRO della Chiesa, quello su Via Garibaldi, è scandito da cinque contrafforti che, nella zona superio-re, dividono le finestre dalla caratteristica forma a rettan-golo stondato e leggermente strombato.

La LOGGIA coperta ospita un fontanile al di sopra del quale campeggia uno stemma in pietra scolpita (sec. XIX) con scudo a cuore bipartito: sul lato sinistro una croce su tre monti e l'iscrizione PAX. Sul destro attraversato da fascia obliqua, tre stelle. (Stemma papale di Pio VII)

Proseguendo su via Garibaldi ed entrando nel Giardino Leo-pardi, si può ammirare lo splendido CAMPANILE addossato all'abside poligonale. Di impianto quadrangolare, termina con quattro fornici strombati che riprendono il motivo ritmico e luministico delle finestre della chiesa. La CALOTTA del campanile si imposta su sei file parallele di mattoni per conti-nuare con un rivestimento elicoidale che caratterizza la strut-tura con un’originale e insolita copertura a pigna.

La chiesa venne ricostruita nel XVIII secolo e conserva oggi al suo interno opere pittoriche e scultoree di pregevole fattura dovute ad artisti umbri e marchigiani.

La struttura interna dell' edificio è a navata unica con abside

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centrale, quattro cappelle laterali e due altari votivi. Nei capi-telli compositi dei pilastri, elementi portanti della chiesa, si snodano volute e foglie d'acanto. La volta presenta una doppia struttura: la parte d'entrata è a botte, la parte centrale diventa a crociera. Un dato visivo importante risultano le decorazioni di marmi policromi e stucchi degli altari e delle cappelle in pieno stile rococò.

L'INTERNO della Chiesa presenta opere pregevoli:

Crocefisso ligneo (seconda metà del XV sec.) autore anonimo;

Pala dedicata alla "Immacolata Concezione" (G. Presutti 1535);

Tela raffigurante "La Santissima Trinità" ed i monaci Tri-nitari nell' Abside (XVII° sec.);

Tele con comici sansovine (da Jacopo Sansovino - seconda metà del sec. XVI)

Macchina processionale in legno intagliato e dorato (prima metà dell'800) con tela della "Madonna della Misericordia" (rifacimento da tela del sec. XIX)

Urna con le ceneri di San Lucio Martire;

Coro in noce (XVIII° sec.)

Organo della prima metà dell' 800.

Stazioni della Via Crucis del XVII secolo, dipinti a tempera su carta con comici in legno inta-gliato, dipinto e dorato del XVIII secolo.

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TERRA DI ULISSE

(GAETA - SAN FELICE CIRCEO - ISOLA DI PONZA) Eleonora

La sicurezza della partenza l’abbiamo a-vuta soltanto tre giorni prima della data stabilita e solo grazie a Gabriele che ha accettato di portarci nonostante l’esiguo numero dei partecipanti “27”.

Alle cinque del mattino tutti quanti davan-ti all’albergo Palomba contenti che le pre-visioni erano favorevoli, niente pioggia nei luoghi oggetto della nostra visita. Qualche incomprensione con i gestori del bar ad una sosta vicino a Deruta a causa dei bagni. Un solo bagno per uomini, don-ne, disabili. Ma tutto ciò non ha scalfito il nostro desiderio di vacanza.

Abbiamo sfiorato Roma passando per il raccordo anulare e attraversato l’Agro Pontino, ben coltivato, prima di giungere a San Felice Circeo, delizioso paesino, dall’alto del quale ammirare il promonto-rio del Circeo che ospitò Ulisse e la maga Circe, le spiagge e quel meraviglioso az-zurro mare che ti invitava a bagnarti.

Nel primo pomeriggio a Terracina ci a-spettava la guida che ci ha portato a visi-tare l’elegante Gaeta e la montagna spac-cata dove si erge un santuario e si può scendere fino al mare facendo un’infinità di scalini in mezzo alla roccia. Poi Sper-longa paese dichiarato dall’Unesco patri-monio dell’umanità con i suoi vicoli, i dipinti nei muri esterni delle bianche case a narrare storie di eroi del mare, i gradini fra tanti fiori che ti portano fino alla spiaggia.

L’autista poi ci ha fatto il regalo di farci conoscere il lungomare di Sabaudia, uni-co,con le dune di sabbia in mezzo alle quali passa la strada e dove si intravedono nel verde ville frequentate dai VIP.

Dopo una buona cena e una bella dormita eravamo pronti all’imbarco per Ponza. Giornata splendida e mare calmo. Un’ora con l’aliscafo ed ecco apparire l’isola, un po’ brulla, ed in un’ansa un paesino dai colori delicati arrampicato sulla roccia. Visita all’isola con un minibus guidato da

(11-12 Settembre 2010)

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un napoletano simpaticissimo con sosta per ammirare dall’alto le baie dove stazio-navano gli yachts.

Un po’ di shopping e un buon pranzo a base di pesce. Per digerire meglio, giro in barca per ammirare le grotte e i faraglioni. Non tutti hanno gradito e qualche stomaco ha protestato, ma per chi ha retto ne vale-va la pena. Ritorno a Terracina con l’aliscafo e qualche timore che si è poi rivelato infondato.

Viaggio verso casa con il cuore pieno di sole e di serenità che ha dato poi luogo sul pullman a tante risate, scaturite dal niente, viscerali e contagiose che ci ha fatto ap-pellare dall’autista gallinelle.

Una leggera stretta allo stomaco ed eccomi in mezzo ad un mare bianco, sof-fice, di nuvole. Ma questo è già un altro viaggio!!!

A risentirci, ciao

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Il Vescovo ha ordinato Nando Valentini e Michele Tombari diaconi permanenti

E.P.

“Presbiterato e diaconato sono complementari per realizzare in pienezza l’Eucarestia”.

Con queste parole il Vescovo Armando ha ordinato, sabato 20 novembre in Cattedrale, i diaco-ni permanenti: Nando Valentini della parrocchia di San Giorgio e Michele Tombari della par-rocchia di Santa Maria Goretti. “Carissimi Michele e Nando – ha sottolineato Mons. Trasarti – l’istituzione dell’Eucarestia richiede due generi di memoria: l’uno mediante un’azione liturgica, l’altro mediante un comportamento di servizio cultuale e diaconale.

L’unica diaconia di Cristo significata e realizzata nell’Eucarestia ha bisogno, per essere piena, della convergenza di questi due tipi ‘di memoria’: la diaconia cultuale e la diaconia esistenzia-le”.

Nell’omelia, il Vescovo Armando ha ricordato l’importanza, nel cammino di fede dei due neo diaconi, delle rispettive famiglie che li hanno sempre sostenuti, aiutati e incoraggiati. “La fami-glia del diacono è una famiglia come tutte le altre, ma con un dono in più che la apre agli altri e al servizio. Apertura significa soprattutto prossimità agli altri, capacità di condivisione e buona capacità di tessere relazioni nella comunità e nell’ambiente di vita e di lavoro”.

Il Vescovo ha affidato ai neo diaconi compiti e servizi ben precisi: per Michele la pastorale fa-miliare diocesana, per Nando il lavoro pastorale unitario e integrato con la parrocchia di Piag-ge.

Dopo la presentazione e l’elezione, gli impegni degli eletti, l’imposizione delle mani e la pre-ghiera di ordinazione, le mogli di Nando e Michele, visibilmente commosse, hanno imposto a ciascuno di loro la stola diaconale e li hanno rivestiti della dalmatica.

Durante la Celebrazione Eucaristica i diaconi della diocesi hanno rinnovato le promesse.

da “il nuovo amico”

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Elio Sgreccia nominato Cardinale

Sabato 20 novembre, nella basilica di San Pietro a Roma, Mons. Elio Sgreccia è stato ordinato Cardinale. In una solenne celebrazione Benedetto XVI ha conferito le 24 porpore cardinalizie. Presente il Vescovo di Fano Mons. Armando Trasarti, una delegazione della Diocesi guidata dal Vicario generale Mons. Giuseppe Tintori, il Rettore del Pontificio Seminario Marchigiano don Luciano Paolucci Bedini. Era presente anche il Vice Sindaco Maria Antonia Cucuzza.

Benedetto XVI ha ricordato ai neo cardinali che “nella Chiesa nessuno è padrone, ma tutti sono chiamati, tutti sono inviati, tutti sono raggiunti e guidati dalla grazia divina. E questa è anche la nostra sicurezza! Solo riascoltando la parola di Gesù, che chiede “vieni e seguimi”.

Il Papa ha proseguito come “il criterio della grandezza e del primato secondo Dio non è il do-minio, ma il servizio; la diaconia è la legge fondamentale del discepolo e della comunità cristia-na, e ci lascia intravedere qualcosa della “Signoria di Dio”. E Gesù indica anche il punto di ri-ferimento: il Figlio dell’uomo, che è venuto per servire; sintetizza cioè la sua missione sotto la categoria del servizio, inteso non in senso generico, ma in quello concreto della Croce, del dono totale della vita come “riscatto”, come redenzione per molti, e lo indica come condizione per la sequela. E’ un messaggio che vale per gli Apostoli, vale per tutta la Chiesa, vale soprattutto per coloro che hanno compiti di guida nel Popolo di Dio. Non è la logica del dominio, del potere secondo i criteri umani, ma la logica del chinarsi per lavare i piedi, la logica del servizio, la lo-gica della Croce che è alla base di ogni esercizio dell’autorità. In ogni tempo la Chiesa è impe-gnata a conformarsi a questa logica e a testimoniarla per far trasparire la vera “Signoria di Di-o”, quella dell’amore”.

Il peso dell’Italia in un eventuale conclave è cresciuto, perché con oggi gli elettori italiani sa-ranno 25. Nel nuovo concistoro i cardinali votanti europei sono 11, il che porta, a partire da

oggi, il peso complessivo dell’Europa in un eventua-le conclave a 62 voti.

Il Card. Sgreccia, data l’età, non è un elettore.

da “il nuovo amico”

Presente il Vescovo Armando e una delegazione diocesana

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Francesco Londei ordinato presbitero

FANO - «Non scordarti di fare memoriale di tutto quello che il Signore ha fatto per te». Con questo invito si è rivolto il Vescovo a Francesco Londei sabato 23 ottobre, durante la sua ordinazione pre-sbiterale nella cattedrale di Fano.

Un vero bagno di folla ha presenziato a quest’importante tappa del percorso di Francesco che, lo scorso sabato, è finalmente giunto al suo culmine.

«Il giorno dell’Ordinazione ha la capacità di far sintesi all’interno della vita del ministro: di tutto ciò che lo ha preceduto e quello che seguirà. – ha detto il Vescovo Trasarti durante l’omelia – Que-sta verità offre al presbitero la possibilità di una comprensione unitaria di tutta la sua vita, capendo di essere preso in pugno dallo Spirito». Nell’assemblea, in prima fila, tutta la famiglia di Francesco che a stento tratteneva la felicità di ve-dere la gioia piena del loro figlio finalmente accol-to nella comunità dei presbiteri.

È stata una scelta maturata nel tempo, quella di Francesco, che lo ha portato a lasciare la sua esperienza lavorativa per entrare in seminario da adulto, ma forte di un discernimento intimo e profondo.

Tante sono le persone che hanno influito in que-sta importante scoperta vocazionale, così come ha ricordato lo stesso Francesco al termine della celebrazione: «Voglio ringraziare il Signore per questo grande dono e per tutte le persone che mi ha messo accanto»; un’occasione che ha per-messo a ciascuno di comprendere – come ha anche rammentato il Vescovo – di essere stati tutti “strumenti nelle mani di Dio a favore del suo santo popolo”.

«A te, Francesco, – ha invitato il vescovo Ar-mando – nella docilità dello Spirito Santo, viene chiesto di rendere riconoscibile nel ministero l’agire salvifico di Cristo Risorto », un’esortazione che ha trovato il suo proseguo nei cosiddetti “riti esplicativi”, in cui il Vescovo ha ammonito l’ordinando sacerdote affinché si

renda conto ed imiti ciò che andrà a celebrare, conformando la propria vita al mistero della Cro-ce. «Il sacerdote non è ministro per se stesso – ha riflettuto lo stesso Francesco durante il suo saluto – ma per gli altri, come dono si è, ad immagine di Cristo, per la salvezza dei fratelli».

Un ministero bello, con alle spalle una scelta voca-zionale consapevole, che farà di don Francesco Londei un valido presbitero. Sull’esempio del Ve-scovo, anche noi ora affidiamo il suo avvenire nelle mani dei santi patroni, spalleggiandolo con la certezza della nostra preghiera.

da “il nuovo amico”

“Il sacerdote è ministro per gli altri” Matteo Itri

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Hanno animato la Messa delle 11

Il coro della Confraternita del Suffragio

di Fano il 7/11/2010

Il coro Colombari di Pergola

il 10/10/2010

Bertini Carlino, Priore della Confraternita del Suffragio, con un altro membro della

stessa Confraternita

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Tanto tempo fa quando gli esseri u-mani vivevano in sintonia con la na-tura traendo da essa capacità ormai remote e dimenticate, in un piccolo villaggio nascosto fra le insenature marine viveva una coppia di sposi. Spesso la sera il giovane, pescatore, si rilassava seduto su un alto masso, proteso a picco sul mare verde sme-raldo, osservando il morbido tappeto d’acqua dai riflessi vellutati e d’argento, dalle crespe spumose bian-co latte per l’azione di un vento legge-ro, prima di recarsi al largo per pe-scare con la sua barca Lo sguardo vagava fra le onde del ma-re e gli spazi infiniti del cielo, formu-lando e perseguendo col pensiero i suoi sogni, gli piaceva anche contare le stelle, cercare e scegliere quelle più brillanti. In particolare guardava con curiosità una grande stella che appariva e len-tamente si spostava da oriente ad oc-cidente per poi sparire all’orizzonte. Regolarmente, a tempi preordinati, percorreva il suo eterno ed invariabile sentiero una piccola stella seguendo mamma Cometa con i suoi fratelli e sorelle. Era sempre allegra e gioiosa, ciò le dava una luminosità particolare e pulsante, era immune da emozioni e sentimenti. “Stellina”, così si chiamava, era molto curiosa, guardava tutti i corpi celesti che sfioravano, osservava la Terra e con particolare attenzione un angolo sereno, quell’insenatura con un pic-colo porto e racchiusa da montagne, macchiate da alberi e cespugli sia verdi sia in fiore dai colori vivaci in continua variazione.

Vedeva gli uomini, le donne, gli ani-mali, la natura in tutte le loro attivi-tà, diversità, evoluzioni: era attratta ed affascinata da quello spettacolo straordinario. Captava la loro diversità, la sentiva, osservandoli intuiva che le mancava qualcosa, ma non capiva cosa. Ad ogni passaggio si confrontava con ciò che vedeva, che aveva visto e con le modifiche apportate dal passare del tempo. Meditando e confrontando, lentamen-te e gradualmente comprese qual’era la loro diversità e la peculiarità so-stanziale degli esseri umani: erano creativi e provavano emozioni, dolori, felicità, recepì anche che la loro vita era a termine, breve ma intensa e ric-ca di avvenimenti. Una sera, più serena e limpida delle altre, vide sul masso il giovane pesca-tore e percepì un cambiamento, pian-geva e pregava: “Signore, fa che pos-siamo avere un figlio da amare, alle-vare, accudire. Non farci rimanere soli, fa che la mia sposa sia felice”. A quelle parole accadde una cosa straordinaria: “Stellina” rimase colpi-ta ed affascinata da quelle parole ap-passionate, colme di desiderio e d’amore. Anche quella sera passò oltre, se-guendo mamma Cometa con tutti i suoi fratelli nel loro eterno viaggio. Sovente, quando il cielo era terso ed il blu del cielo si confondeva col buio della notte mentre mille lucciole bril-lavano nello spazio, l’uomo era lì sul masso e ripeteva quella preghiera che gli usciva dal cuore con la stessa in-tensità della prima volta. “Stellina” ad ogni passaggio osserva-va, ascoltava, meditava e cresceva in lei la volontà, inconfutabile ed incon-fondibile, di diventare un essere uma-

GAIA, una stella

la voce di mondavio 27

no, con tutte le loro peculiari caratte-ristiche, forze e debolezze. Cautamente poneva domande sia ai fratelli sia a mamma Cometa fingen-do semplici curiosità. Capì che sarebbe stata una decisione molto difficile e realizzò che non a-vrebbe mai più potuto tornare indie-tro. Una sera speciale, quella sera, men-tre il pescatore esplorava il cielo e lei lo osservava, fu colpita prima da un irrefrenabile desiderio poi dalla chiara visione di ciò che voleva e sarebbe stato. La certezza che avrebbe realizzato il suo desiderio le tolse ogni paura e dubbio residui, così utilizzando i suoi poteri magici si lanciò dallo spazio. Il pescatore, attratto dalla luce parti-colarmente intensa, da tempo stava osservando la Cometa senza perderla di vista. Vide una stella staccarsi dalla sua coda scendere velocemente, sempre più velocemente verso la terra la-sciando una scia luminosa, gli parve che si stesse dirigendo verso di lui. La luce sparì dietro le rocce che deli-mitavano lo spazio attorno a lui e che segnavano il confine con la baia atti-gua. La curiosità mista ad un irrefrenabile impulso lo spinsero a muoversi velo-cemente: scendere dal masso, correre sulla battigia, inerpicarsi sulle rocce confinanti e calarsi nella spiaggia. Stanco, ansante aguzzò la vista e vide una piccola ombra scura lambita dal-la bianca spuma del mare. Gli parve che le onde non volessero sfiorarla neppure con una goccia d’acqua e che il naturale sciabordio fosse un sommesso e melodioso can-to. S’avvicinò cautamente e rimase sba-

lordito: una bimba, che sembrava a-vere solo pochi giorni di vita, gli sorri-deva gioiosa e invitante. Attonito guardò e riguardò attorno varie volte, diffidente ed esitante. Non c’era nessuno e non percepiva alcun rumore sospetto o perlomeno strano: solo il proprio affannato respi-ro e la soave ninna nanna sussurrata dalle onde del mare. Con circospezione, convinto sia della loro solitudine sia facendosi coraggio la raccolse delicatamente, la strinse a sé per scaldarla e proteggerla, aman-dola da subito conquistato anche da quel magico sorriso. La coprì con la sua camicia e la portò dalla sua sposa. Le raccontò ciò che aveva visto e co-me l ’aveva trovata, insieme l’accudirono, la rifocillarono, la culla-rono fra le loro braccia. Con la morte nel cuore convennero che se qualcuno l’avesse cercata di-mostrando, senza ombra di alcun dubbio, di esserne i genitori gliel’avrebbero resa. L’indomani chiesero a tutti i loro vici-ni e conoscenti, si informarono pres-so i capi del paesino se durante la notte avessero visto qualcuno aggi-rarsi nelle strade o nella spiaggia o se avessero sentito rumori, pianti, litigi oppure avessero notato qualsiasi cosa che fosse loro apparsa strana. Le risposte erano sempre uguali: ”Nessuno aveva visto o sentito alcun-ché” . Così giunse il momento in cui decise-ro di non proseguire oltre nelle loro ricerche e di non farne più parola né fra loro né con altri, di provvedere al-la bimba, la chiamarono “ Gaia ” l’amavano oltre il possibile. Col tempo passò il timore che arrivas-se qualcuno a chiederla finché fu di-

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L’angolo dei Poeti

Le mani si alzano come scudo

Al passare del tempo.

Folle chimera di un attimo ingenuo.

Poi, senza fretta, come d’incanto, si schiudon le dita e passa la vita

con gioie e dolori, sorrisi e timori.

E cosa rimane del tempo?

Soltanto i ricordi in un mucchio di polvere

alzato da un soffio di vento

N.A.

ILLUSIONE Tre sillabe: un cuoricino che batte.

Luce che colora i giorni grigi e rasserena l’animo, sorgente inesauribile di intense emozioni

È forza con la sua mano che stringe la tua

È coraggio con il suo passo ardito e sicuro

È gioia con il suo sguardo curioso e stupito

È speranza con il suo sorriso furbo e radioso

È amre con il suo bacio innocente e puro

È fiducia con il suo abbandonarsi nelle braccia

È vita con la sua esistenza

Tutto questo è Matilde

N.A.

MATILDE

menticato del tutto, mentre il loro a-more continuava a crescere di pari passo, era la loro figlia. Nessuno chiese mai della piccola così la tennero sempre con sé, formando una famiglia molto unita e felice. Ben presto Stellina “ Gaia ” perse i suoi poteri magici, non ricordò più nulla di quando era una stella, l’amore glielo fece dimenticare, cre-scendo divenne una bimba vivace, felice ed appagata, rimase gioiosa e curiosa. Nessuno, sia delle persone che la co-nosceva sia dei suoi amici, neppure la sua mamma, riusciva a capire co-me mai a Gaia, fin da piccola piaces-se così tanto, nelle notti stellate ed ogni volta fosse possibile, passare qualche ora su un masso a picco sul mare per ammirarne la grandiosità e guardare affascinata il cielo, come se fosse alla ricerca di qualcuno o voles-se scoprire qualcosa. Solo suo padre la capiva perché il ri-

chiamo ed il legame fra loro due era molto forte ed intenso, aveva avuto inizio quando, mentre il pescatore scrutava lo spazio e la piccola stella osservava attentamente la terra, i loro sguardi si incrociarono e “Stellina” lo scelse ed usò la sua magia, cosciente che l’avrebbe persa ma trovando quello che nessuna magia le avrebbe mai potuto dare.

VxátÜx WxÄ UÉávÉ

la voce di mondavio 29

atà| |Ç VÜ|áàÉ (Battesimi)

Vita della Comunità

Brunaccioni Mirco 16 ottobre 2010

Pierotti Leonardo 14 novembre 2010

hÇ|à| |Ç `tàÜ|ÅÉÇ|É

De Santi Enrico e Serfilippi Raffaella

(02/10/2010)

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Tomassetti Rina in Dominici di anni 84

deceduta a Pergola il 19/09/2010

Anna Maria Vettor, di anni 88, deceduta a Mondavio il 21/11/2010

e|ÑÉátÇÉ |Ç VÜ|áàÉ (Defunti)

Marinelli Mario e Rosati Rosilde

(24/09/2010)

Cinquant'anni son lunghi, e forse neanche tanti,

ma quei neri capelli son diventati ormai bianchi, mi guardo allo specchio

e mi vedo vecchio, ancora piu' vecchio...

mi volto e vedo lei come una volta...

... non e' cambiata affatto eppure insieme abbiamo visto nascere,crescere

e al fine diventare adulti i frutti del nostro grande amore.

Un nipote, Marco Regni,

TÇÇ|äxÜátÜ| HC¥ w| `tàÜ|ÅÉÇ|É

Tomassetti Franco e Goretti Maria (17/10/2010)

la voce di mondavio 31

Offerte per il Bollettino e Opere Parrocchiali

Chi desidera fare un’offerta per il bollettino e le opere parrocchiali può fare il versamento sul c.c.p. della “Parrocchia SS. Pietro e Paterniano”

61040 Mondavio - n. 10927614

Euro 10 Ghironzi Giuseppina-Manocchi Clelia-Sebastianelli Duilio-Principi Maria-Fam.Mencarelli-Rossi Luisa-Franco Maglio-NN-Franceschetti Nazzareno-Brunetti Carla-Capocci Mario

Euro 15 Nobilini Sabrina

Sterline 20 Baltanica Eugenia

Euro 20 Guiducci Bruna-Fam.Cardone/Ragnetti-Brunetti Carla- Mencarini Filomena-Bocchini Lucianoe Maria-Mazza Liliana-NN-Allegrezza Vittorio e Domenica-Bocchini Anna-Rossi Zelia-Sebastianelli Maria-Colocci Maria-Ved.Cenci-Tassi Eraldo- Fam. Luzi in suffragio di Ines-Pascucci Loris e Antonietta

Euro 30 Tale Rina-Bocchini Defendoe Giselda-Silvestrini Venerio-Maranci Nada-Capomagi Carla-Ragaini Evelina

Euro 40 Ceccarelli Rosaria-Manocchi Clelia-Tonucci Luigi-Brunetti Der-no-Luzi Ines-Ginevri Sandra

Euro 50 Ghironzi Piergiorgio-Del Bosco Cesare-Ceccarelli Rosaria-Ragnetti Guido e Nadia

Euro 60 Fulvi Alipio-Del Vecchio Tina-

Euro 70 Brunaccioni Davide e Silvia per il Battesimodi Mirco

Euro 90 Famiglia Vettor, per esequie di Anna Maria

Euro 100 NN-Mariae Teresa Sorrentino-Fam.Dominici Luigi- Marinelli Marioe Rosilde per il 50' di Matrimonio- Pierotti Marco e Odette Terpini per il Battesimo di Leonardo

Euro 150 Tomassetti Franco e Maria, per il 50' di Matrimonio-

Euro 200 De Santi Enrico e Raffaella per il Matrimonio

Euro 250 Santi Ercole e Moricoli Linda per Matrimonio

Euro 540 Offerte cartelle funebri per esequie di Dominaci Rina

Inizio del Catechismo 16 ottobre

2010