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BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA 21 Serie Ordinaria - Martedì 23 maggio 2017 SOMMARIO A) CONSIGLIO REGIONALE Deliberazione Consiglio regionale 3 maggio 2017 - n. X/1511 Mozione concernente l’applicazione da parte di Regione Lombardia delle linee guida Trasparenza e Tracciabilità (T&T) DELLA fase esecutiva dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (l.r. 17/2015, art. 13, c. 6) . . . . . . . . . . . 3 Deliberazione Consiglio regionale 3 maggio 2017 - n. X/1512 Mozione concernente la soluzione della problematica relativa ai due passaggi a livello presenti nel centro abitato di Boz- zolo (Mantova) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Deliberazione Consiglio regionale 3 maggio 2017 - n. X/1513 Mozione concernente l’istituzione di un premio dedicato alla figura del professor Gianfranco Miglio e intitolazione di una sala di Palazzo Pirelli alla sua memoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Deliberazione Consiglio regionale 3 maggio 2017 - n. X/1514 Mozione concernente le aperture festive degli esercizi commerciali di grande distribuzione . . . . . . . . . . . 4 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Seduta di Giunta regionale n. 222 del 19 maggio 2017 Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 6595 al n. 6621) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 6622 al n. 6623) . . . . . . . . . . . . . . . 7 Delibera Giunta regionale 12 maggio 2017 - n. X/6587 Approvazione dei contenuti della relazione di dettaglio relativa all’individuazione delle aree idonee e a quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali della provincia di Como (art. 16 c. 2bis, l.r. 26/2003) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Delibera Giunta regionale 12 maggio 2017 - n. X/6588 Approvazione dei contenuti della relazione di dettaglio relativa all’individuazione delle aree idonee e a quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali della provincia di Varese. (art. 16 c. 2bis, l.r. 26/2003) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Delibera Giunta regionale 19 maggio 2017 - n. X/6614 Azioni per la qualità della vita e l’inclusione sociale delle persone sottoposte a terapia oncologica chemioterapica . . . . 12 Delibera Giunta regionale 19 maggio 2017 - n. X/6615 Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività, previsto dall’art. 16 della l.r. 1 ottobre 2015, n. 27 . . . . . . . 17 Delibera Giunta regionale 19 maggio 2017 - n. X/6617 Schema di protocollo d’intesa per lo sviluppo di un efficace programma di bonifica dei siti di proprietà Syndial s.p.a. e per l’applicazione di tecnologie innovative per la bonifica di siti contaminati . . . . . . . . . . . . . . . . 65 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale D.G. Sviluppo economico Decreto dirigente unità organizzativa 19 maggio 2017 - n. 5840 Avviso pubblico per la selezione di tre componenti esterni che comporranno la giuria di esperti per la valutazione delle candidature presentate a valere sull’iniziativa premiale «Retail Street Award» . . . . . . . . . . . . . . . 72 Decreto dirigente unità organizzativa 19 maggio 2017 - n. 5841 Approvazione del regolamento attuativo della d.g.r. 20 marzo 2017 n. x/6363 per la presentazione delle candidature a valere sull’iniziativa premiale «Retail Street Award» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76 D.G. Università, ricerca e open innovation Decreto dirigente unità organizzativa 18 maggio 2017 - n. 5704 POR FESR 2014-2020. Azione I.1.B.3.1 Approvazione dell’invito pubblico per la rilevazione in ambito sanitario dei fabbisogni di innovazione tecnologica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104 Anno XLVII – N. 130 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]

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BOLLETTINO UFFICIALE

REPUBBLICA ITALIANA

21Serie Ordinaria - Martedì 23 maggio 2017

SOMMARIO

A) CONSIGLIO REGIONALEDeliberazione Consiglio regionale 3 maggio 2017 - n. X/1511Mozione concernente l’applicazione da parte di Regione Lombardia delle linee guida Trasparenza e Tracciabilità (T&T) DELLA fase esecutiva dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (l.r. 17/2015, art. 13, c. 6) . . . . . . . . . . . 3

Deliberazione Consiglio regionale 3 maggio 2017 - n. X/1512Mozione concernente la soluzione della problematica relativa ai due passaggi a livello presenti nel centro abitato di Boz-zolo (Mantova) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

Deliberazione Consiglio regionale 3 maggio 2017 - n. X/1513Mozione concernente l’istituzione di un premio dedicato alla figura del professor Gianfranco Miglio e intitolazione di una sala di Palazzo Pirelli alla sua memoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

Deliberazione Consiglio regionale 3 maggio 2017 - n. X/1514Mozione concernente le aperture festive degli esercizi commerciali di grande distribuzione . . . . . . . . . . . 4

C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORISeduta di Giunta regionale n. 222 del 19 maggio 2017Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 6595 al n. 6621) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 6622 al n. 6623) . . . . . . . . . . . . . . . 7

Delibera Giunta regionale 12 maggio 2017 - n. X/6587Approvazione dei contenuti della relazione di dettaglio relativa all’individuazione delle aree idonee e a quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali della provincia di Como (art. 16 c. 2bis, l.r. 26/2003) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Delibera Giunta regionale 12 maggio 2017 - n. X/6588Approvazione dei contenuti della relazione di dettaglio relativa all’individuazione delle aree idonee e a quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali della provincia di Varese. (art. 16 c. 2bis, l.r. 26/2003) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

Delibera Giunta regionale 19 maggio 2017 - n. X/6614Azioni per la qualità della vita e l’inclusione sociale delle persone sottoposte a terapia oncologica chemioterapica . . . . 12

Delibera Giunta regionale 19 maggio 2017 - n. X/6615Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività, previsto dall’art. 16 della l.r. 1 ottobre 2015, n. 27 . . . . . . . 17

Delibera Giunta regionale 19 maggio 2017 - n. X/6617Schema di protocollo d’intesa per lo sviluppo di un efficace programma di bonifica dei siti di proprietà Syndial s.p.a. e per l’applicazione di tecnologie innovative per la bonifica di siti contaminati . . . . . . . . . . . . . . . . 65

D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale

D.G. Sviluppo economicoDecreto dirigente unità organizzativa 19 maggio 2017 - n. 5840Avviso pubblico per la selezione di tre componenti esterni che comporranno la giuria di esperti per la valutazione delle candidature presentate a valere sull’iniziativa premiale «Retail Street Award» . . . . . . . . . . . . . . . 72

Decreto dirigente unità organizzativa 19 maggio 2017 - n. 5841Approvazione del regolamento attuativo della d.g.r. 20 marzo 2017 n. x/6363 per la presentazione delle candidature a valere sull’iniziativa premiale «Retail Street Award» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76

D.G. Università, ricerca e open innovationDecreto dirigente unità organizzativa 18 maggio 2017 - n. 5704POR FESR 2014-2020. Azione I.1.B.3.1 Approvazione dell’invito pubblico per la rilevazione in ambito sanitario dei fabbisogni di innovazione tecnologica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .104

Anno XLVII – N. 130 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]

ingoglia
Evidenziato

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

– 2 – Bollettino Ufficiale

D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibileDecreto dirigente unità organizzativa 17 maggio 2017 - n. 5669Costituzione gruppo di lavoro per la valutazione delle rendicontazioni presentate dalle PMI, a seguito della loro ammissione al contributo previsto con il bando approvato con decreto dirigente di u.o. n. 8675 dell’8 settembre 2016 . . . . . . . 129

Decreto dirigente unità organizzativa 19 maggio 2017 - n. 5780Approvazione del piano di utilizzo delle terre da scavo relativo al progetto della vasca laminazione delle piene del torrente Bozzente nel comune di Nerviano (MI), proposto da Aipo - Agenzia interregionale per il Po e oggetto della pronuncia di compatibilità ambientale espressa con il decreto regionale n. 2504 del 19 marzo 2013.[rif. nel sistema informativo regionale «S.I.L.V.I.A.»: procedura REG.962]. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130

A) CONSIGLIO REGIONALE

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

– 3 –

D.c.r. 3 maggio 2017 - n. X/1511Mozione concernente l’applicazione da parte di Regione Lombardia delle linee guida Trasparenza e Tracciabilità (T&T) DELLA fase esecutiva dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (l.r. 17/2015, art. 13, c. 6)

Presidenza del Vice Presidente ValmaggiIL CONSIGLIO REGIONALE DELA LOMBARDIA

a norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato:

Consiglieri presenti n. 41Consiglieri votanti n. 40Non partecipano alla votazione n. 1Voti favorevoli n. 39Voti contrari n. 0Astenuti n. 1

DELIBERAdi approvare il testo della Mozione n. 812 concernente l’ap-

plicazione da parte di Regione Lombardia delle linee guida Tra-sparenza e Tracciabilità (T&T) della fase esecutiva dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (l.r. 17/2015, art. 13, c. 6), nel testo che così recita:

«Il Consiglio regionale della Lombardiapremesso che

− il Comitato regionale per la trasparenza degli appalti e la sicurezza nei cantieri ha approvato nella seduta del 20 maggio 2014 le linee guida Trasparenza e Tracciabilità (T&T) della fase esecutiva dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture;

− con deliberazione 25 luglio 2014, n. 2182 la Giunta regio-nale ha preso atto delle linee guida e ha deliberato di adottare in via sperimentale i documenti operativi redatti dal Comitato in due gare di appalto della società regiona-le Infrastrutture Lombarde s.p.a.;

considerato che − il Comitato ha effettuato un approfondimento in merito al-la trasparenza e alla prevenzione relativamente alla fase esecutiva dei contratti pubblici fortemente esposta alle infiltrazioni e ai rischi di corruzione anche per l’assenza o la non adeguata operatività di talune disposizioni di leg-ge ed ha approvato e trasmesso alla Giunta l’approfondi-mento «Linee guida per la trasparenza e la tracciabilità dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture»;

− tra le disposizioni di legge relative alla fase esecutiva vi so-no quelle dell’ex art. 118 del d.lgs. 163 del 2006 e ora art. 105 del d.lgs. 50 del 2016 in materia di subappalto di cui al Codice Appalti, generalmente disattese per carenza di disposizioni di attuazione e sanzioni, per le quali lo studio sopraddetto prevede le modalità di attuazione di tali nor-me e l’introduzione di sanzioni in caso di inadempimento;

osservato che − l’adozione da parte della Giunta regionale e degli enti del Sistema regionale (SIREG) delle modalità elabora-te dal Comitato regionale sopraddetto per l’attuazio-ne delle disposizioni di cui all’ex art. 118 c. 11 del d.lgs. 163 del 2006 e ora dell’art. 105 del d.lgs. 50 del 2016 consentirebbe di dare attuazione a tale disposizione e quindi consentirebbe alle stazioni appaltanti di avere il quadro completo dei subcontratti, nonché coordinare la raccolta di tali informazioni con quella prevista obbligato-riamente e a pena di nullità del subcontratto dall’articolo 3 della legge 136/2010 relativo alla tracciabilità dei flussi finanziari;

− la pubblicità dei dati sopraddetti sul sito istituzionale della stazione appaltante darebbe attuazione al principio della trasparenza «intesa come accessibilità totale delle infor-mazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pub-bliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche»;

valutato che − il Comitato regionale per la trasparenza degli appalti e la sicurezza dei cantieri è stato sostituito con l.r. 17/2015

- articolo 13 - dal Comitato regionale per la legalità e la trasparenza dei contratti pubblici, al fine di vigilare sulla tra-sparenza degli appalti e sulla fase esecutiva del contratto, anche per prevenire le infiltrazioni della criminalità organiz-zata, con particolare riferimento alle attività di competen-za degli enti del sistema regionale, connesse a iniziative di carattere nazionale e internazionale quali Expo 2015, com-preso il dopo Expo 2015;

− con l.r. 17/2015, art. 13, comma 6, la Regione promuove an-che presso gli enti del sistema regionale le Linee guida per la Trasparenza e Tracciabilità (T&T) della fase esecutiva dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture;

al fine didare piena attuazione alla l.r. 17/2015 e alle Linee guida Traspa-renza e Tracciabilità (T&T) della fase esecutiva dei contratti pub-blici di lavori, servizi e forniture»;

impegna il Presidente e la Giunta regionalead applicare le Linee guida Trasparenza e Tracciabilità (T&T)

della fase esecutiva dei contratti pubblici di lavori, servizi e forni-ture» a tutti gli appalti di Regione Lombardia, del Consiglio regio-nale e degli enti del SIREG e agli appalti di Arexpo s.p.a.».

Il vice presidente: Sara ValmaggiIl consigliere segretario Eugenio Casalino

Il segretario dell’assemblea consiliare Mario Quaglini

D.c.r. 3 maggio 2017 - n. X/1512Mozione concernente la soluzione della problematica relativa ai due passaggi a livello presenti nel centro abitato di Bozzolo (Mantova)

Presidenza del Vice Presidente Valmaggi

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIAa norma degli artt. 122 e 123 del regolamento generale, con vo-tazione nominale, che dà il seguente risultato:

Consiglieri presenti n. 48Consiglieri votanti n. 40Non partecipano alla votazione n. 8Voti favorevoli n. 40Voti contrari n. 0Astenuti n. 0

DELIBERAdi approvare il testo della mozione n. 822 concernente la so-

luzione della problematica relativa ai due passaggi a livello pre-senti nel centro abitato di Bozzolo (Mantova), nel testo che così recita:

«Il Consiglio regionale della Lombardiapremesso che

la prolungata chiusura dei passaggi a livello ferroviari insistenti sulla via Cremona e via Tezzoglio a Bozzolo, in provincia di Man-tova, crea numerosi disagi agli automobilisti che devono recarsi presso il centro abitato di tale comune, abbandonando la stra-da provinciale ex SS n. 10 «Padana inferiore» che da Cremona porta a Mantova e parimenti agli utenti che devono abbando-nare il centro storico verso la zona artigianale e la sovraindicata strada provinciale;

preso atto chela sostituzione dei passaggi a livello automatici rapidi con nuovi impianti avvenuta nell’anno 2015 e apparentemente richiesta a RFI dall’Agenzia nazionale sicurezza ferroviaria (ANSF) per mi-tigare gli effetti di pericolo generati dalle mezze barriere alter-nate, le quali favoriscono passaggi azzardati, ha portato a un pericoloso peggioramento dei tempi medi di attesa, oltre al pro-lungamento delle pericolose code degli automezzi in sosta che occupano la sede stradale della ex SS n. 10 «Padana inferiore» e degli automezzi diretti al centro storico;

visto chela novità degli impianti ha generato forti disagi e proteste dell’u-tenza per le code di veicoli presenti sulla strada provinciale che comportano mancanza di sicurezza in presenza delle nebbie in-vernali, oltre al fatto che non di rado il passaggio di ambulanze

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

– 4 – Bollettino Ufficiale

valutato chela figura di Gianfranco Miglio rappresenta il modello dell’intellet-tuale classico, colto, curioso, trasversale, poliedrico, affascinato dalle più diverse branche del sapere teorico, ma anche legato alla quotidianità, attento alle applicazioni concrete delle proprie conoscenze, che le iper-specializzazioni settoriali della società moderna hanno fatto dimenticare. Si tratta di una visione com-plessiva e d’insieme del sapere che è una risorsa per la società del nostro tempo e che merita di essere rivalutata.Nel corso della sua esistenza, il professor Miglio ha coltivato numerosi e diversi interessi, che andavano ben oltre l’ambi-to puramente accademico. Questa consapevolezza emerge guardando con attenzione e in profondità alla vicenda umana e intellettuale del professore lariano. Al di là degli studi storici, giuridici e politologici, Miglio ha infatti coltivato l’interesse per il futuro delle giovani generazioni, la formazione professionale, il ruolo delle imprese nella società, la storia e le tradizioni territoria-li, compresi i temi della economia e dell’agricoltura delle aree prealpine e alpine;

invita il Presidente e la Giunta regionale − a promuovere l’organizzazione di un «Premio Gianfranco Miglio» da assegnare alla migliore o alle migliori – abbrac-ciando diversi ambiti disciplinari – Tesi di Laurea riferite alla Lombardia e discusse negli ultimi due anni accademici nelle università della Regione; considerando la grande sensibilità del professore lariano per le giovani generazioni, il premio potrebbe consistere in una o più borse di studio;

− a dedicare, di concerto con l’Ufficio di presidenza del Con-siglio regionale, alla memoria del professor Gianfranco Mi-glio la «Sala Eventi» del primo piano di Palazzo Pirelli.».

Il presidente: Raffaele CattaneoI consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino

Il segretario dell’assemblea consiliare:Mario Quaglini

D.c.r. 3 maggio 2017 - n. X/1514Mozione concernente le aperture festive degli esercizi commerciali di grande distribuzione

Presidenza del Presidente Cattaneo IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

a norma degli artt. 122 e 123 del regolamento generale, con vo-tazione palese, per alzata di mano,

DELIBERAdi approvare il testo della Mozione n.  823 concernente le

aperture festive degli esercizi commerciali di grande distribuzio-ne, nel testo che così recita:

«Il Consiglio regionale della Lombardiapremesso che

l’articolo 31, comma 1, della legge 22 dicembre 2011, n.  214 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante disposizioni urgenti per la cresci-ta, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici) ha stabilito la totale libertà di orari, sia in termini di ore di funzionamento che di aperture domenicali e festive, di tutte le attività di commercio e di somministrazione di alimenti e bevande su tutto il territorio nazionale, motivando la scelta come provvedimento a tutela della concorrenza e libera circolazione di merci e servizi ed al fine di garantire la libertà di concorrenza secondo le condizioni di pari opportunità ed il corretto ed uniforme funzionamento del mercato;

visto chetale norma azzera di fatto ogni competenza di regioni e comuni in materia di orari e giorni di chiusura obbligatori;

considerato cheè in discussione al Senato - in X Commissione Industria, Com-mercio e Turismo - un disegno di legge che prevede da un lato l’introduzione dell’obbligo di chiusura per almeno dodici tra i giorni festivi dell’anno (riducibili a sei ), dall’altro la possibilità di accordi territoriali per la definizione degli orari e delle chiusure degli esercizi commerciali;

preso atto cheil Consiglio regionale, il 23 settembre 2014, ha approvato la pro-posta di referendum abrogativo con il seguente quesito:«Volete che sia abrogata la lettera d-bis) del comma 1 dell’ar-ticolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223 «Disposizioni ur-

D.c.r. 3 maggio 2017 - n. X/1513Mozione concernente l’istituzione di un premio dedicato alla figura del professor Gianfranco Miglio e intitolazione di una sala di Palazzo Pirelli alla sua memoria

Presidenza del Presidente Cattaneo IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

a norma degli artt. 122 e 123 del regolamento generale, con votazione palese, per alzata di mano,

DELIBERAdi approvare il testo della Mozione n. 824 concernente l’istitu-

zione di un premio dedicato alla figura del professor Gianfranco Miglio e intitolazione di una sala di Palazzo Pirelli alla sua memo-ria, nel testo che così recita:

«Il Consiglio regionale della Lombardiapremesso che

è ormai imminente il centenario della nascita di Gianfranco Mi-glio, professore universitario e Senatore della Repubblica, scien-ziato della politica e studioso lombardo di fama internazionale della seconda metà del Novecento, che ha dato lustro alla no-stra Regione.Nato a Como l’11 gennaio 1918, morì a – sempre nella città la-riana – il 10 agosto 2001. Si laureò in Giurisprudenza all’Univer-sità Cattolica di Milano con Giorgio Balladore Pallieri e fu allie-vo di Alessandro Passerin d’Entrèves. È stato assistente di Storia delle Dottrine politiche e poi libero docente dal 1948, quando ottenne l’incarico d’insegnamento nell’Università Cattolica di Milano. Sette anni dopo fu «ternato» – insieme con Luigi Firpo e Mario Delle Piane, da una commissione di cui facevano parte, tra gli altri, Norberto Bobbio e Walter Maturi – nel concorso per professore ordinario. Sarà preside della Facoltà di Scienze politi-che dell’Università Cattolica ininterrottamente per trent’anni, dal 1959 al 1989. E alla Facoltà di Scienze politiche dedicherà un progetto nazionale di riforma, in collaborazione con Giuseppe Maranini, Beniamino Andreatta e Giovanni Sartori; riforma che entrerà in vigore il 31 ottobre 1968.Dal punto di vista eminentemente scientifico, il percorso di Mi-glio affonda le proprie radici nelle pieghe delle dottrine giuridi-che internazionali pubbliche nel corso dell’età moderna per poi abbracciare la storia delle dottrine e delle istituzioni politiche, la scienza della politica, la storia dell’amministrazione pubblica, la storia e la filosofia del diritto, la storia e la teoria del costituzio-nalismo. Questo solo per indicare gli ambiti disciplinari più assi-duamente frequentati dal professore lariano, che si guadagnò l’attenzione, la stima e l’ammirazione di Carl Schmitt;

considerato chenegli anni Settanta, in contatto con i vertici di Regione Lombar-dia, Miglio diede un importante contributo teorico in ordine alla costruzione e allo sviluppo del regionalismo, anche nella nostra Regione, per poi progettarne l’evoluzione istituzionale nel corso degli anni Ottanta e Novanta; contributo non disgiunto dalla razionalizzazione dell’articolazione della penisola su base ma-croregionale e da radicali processi di autonomia politica e am-ministrativa, deliberatamente ispirati alle dottrine e ai principi del federalismo;

dirette anche al locale nosocomio è stato bloccato a causa del passaggio a livello;

valutato chesi rende pertanto opportuno valutare la realizzazione di un so-vrappasso ferroviario sulla base di un piano di soppressione dei passaggi a livello sulla linea ferroviaria Mantova-Cremona-Co-dogno-Milano così come già da tempo parrebbe considerato e approvato;

impegna il Presidente e la Giunta regionalea valutare urgentemente la possibilità di addivenire con gli enti locali territoriali interessati e con i soggetti competenti alla sotto-scrizione di uno specifico accordo di programma che preveda la progettazione, il finanziamento e la realizzazione della infra-struttura tecnicamente e finanziariamente più idonea alla risolu-zione del problema sopra descritto e alla messa in sicurezza del centro abitato del comune di Bozzolo (MN)».

Il vice presidente: Sara ValmaggiIl consigliere segretario: Maria Daniela Maroni

Il segretario dell’assemblea consiliare: Mario

Quaglini

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

– 5 –

genti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale», convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, aggiunta dal comma 6 dell’articolo 35 del decreto-legge 6 luglio 2011, n.  98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 e poi modificata dall’articolo 31, comma 1, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n.  201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214,» di cui si riporta il testo: «d-bis) il rispetto degli orari di apertura e di chiusura, l’obbligo della chiusura domenicale e festiva, nonché quello della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell’esercizio»;

considerato chele scorse settimane il Designer Outlet di Serravalle, il più grande d’Europa, ha deciso di aumentare i giorni di apertura da trecen-tosessantuno a trecentosessantatre, aggiungendo le giornate di Pasqua e Santo Stefano, scatenando forti proteste da parte dei lavoratori e delle Organizzazioni sindacali che hanno minaccia-to lo sciopero per il 15 e 16 aprile, con tanto di blocco stradale;

atteso chenonostante i dati forniti dalla Grande distribuzione organizzata (GDO), in termini di fatturato e occupazione, l’effetto di queste liberalizzazioni a oggi non hanno aiutato la crescita economica, mentre hanno comportato un peggioramento delle condizioni dei lavoratori sia dal punto di vista dei diritti che delle tipologie e condizioni contrattuali e hanno generato un dumping tra la pic-cola e grande distribuzione, oltre che contribuire a desertificare i centri storici delle città e dei paesi;

visto checi sono diverse sentenze - Corte di Cassazione (n.  5.712 del 1986, n. 9.176 del 1997, n. 4.435 del 2004, n. 16.592 del 2015 e n. 416 del 2016) e Giudice del Lavoro di Rovereto n. 10/2016 - che hanno stabilito che, sulla base delle norme contrattuali vi-genti, i lavoratori possono rifiutarsi di effettuare prestazioni lavo-rative durante le festività senza incorrere in nessuna sanzione;

invita la Giunta regionale − a farsi parte attiva presso la Conferenza Stato-Regioni ed Unificata e nei confronti del Senato affinché riprendano in tempi rapidi la discussione in merito alla revisione delle norme sulle aperture degli esercizi commerciali nei giorni festivi, focalizzando l’attenzione sulle effettive ricadute delle liberalizzazioni sul tessuto economico e sull’aspetto sociale ed etico della qualità della vita dei lavoratori e delle loro famiglie;

− a promuovere la possibilità di un accordo territoriale tra parti sociali e datoriali al fine di addivenire in Lombardia al-la chiusura almeno durante le giornate festive celebrative di ricorrenze civili e religiose.».

Il presidente: Raffaele CattaneoI consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino

Il segretario dell’assemblea consiliare:Mario Quaglini

C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

– 6 – Bollettino Ufficiale

Seduta di Giunta regionale n. 222 del 19 maggio 2017Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n.  6595 al n. 6621)

A) PROPOSTE DI ALTA AMMINISTRAZIONEAG AREA - AFFARI ISTITUZIONALI(Relatore il Presidente Maroni)6595 - PRESA D’ATTO DELLE PROPOSTE DI CANDIDATURA PERVENU-TE PER LA DESIGNAZIONE DI UN COMPONENTE DEL CONSIGLIO DI GESTIONE DEL PARCO REGIONALE NORD MILANO

6596 - DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE CANDIDATURE PER LA DE-SIGNAZIONE DI UN COMPONENTE DEL CONSIGLIO DI GESTIONE DEL PARCO REGIONALE DEL MONTE NETTO

DIREZIONE CENTRALE AM PROGRAMMAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE(Relatore l’assessore Garavaglia)6597 - VARIAZIONI AL DOCUMENTO TECNICO DI ACCOMPAGNA-MENTO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019 (D.LGS. 118/11 - L.R. 19/12 ART. 1, CO. 4 LETT. C) - 16° PROVVEDIMENTO

B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONEAG AREA - AFFARI ISTITUZIONALI(Relatore il Presidente Maroni)AG05 - AVVOCATURA, AFFARI EUROPEI E SUPPORTO GIURIDICO6598 - IMPUGNATIVA AVANTI IL CONSIGLIO DI STATO-ROMA DEL-LA SENTENZA N. 86/2017 RESA DAL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA LOMBARDIA - MILANO NEL RICORSO N. RG 1608/2015, CONCERNENTE AUTORIZZAZIONE AD ATTIVITÀ DI CA-VA NEL COMUNE DI CANTELLO (VA). NOMINA DEL DIFENSORE RE-GIONALE AVV.TO VIVIANA FIDANI DELL’AVVOCATURA REGIONALE (RIF. 499/15)

6599 - PROPOSIZIONE DI CONTRORICORSO NEL GIUDIZIO PROMOSSO AVANTI LA CORTE DI CASSAZIONE PER LA CASSA-ZIONE DELLA SENTENZA DELLA CORTE D’APPELLO DI MILANO N.  3918/2016 IN MERITO AD INGIUNZIONE DI PAGAMENTO PER RECUPERO CONTRIBUTI EROGATI PER LA REALIZZAZIONE DI PRO-GETTI FINANZIATI CON IL FONDO SOCIALE EUROPEO. NOMINA DEI DIFENSORI REGIONALI AVV.TI SABRINA GALLONETTO E ANNALISA SANTAGOSTINO DELL’AVVOCATURA REGIONALE (RIF. 237/2017)

6600 - PROPOSIZIONE DI CONTRORICORSO NEL GIUDIZIO PRO-MOSSO AVANTI LA CORTE DI CASSAZIONE PER LA CASSAZIONE DELLA SENTENZA DELLA SEZIONE 44 N.  5501/2016, RESA DALLA COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE DI MILANO IN MATERIA DI PAGAMENTO DELLA TASSA AUTOMOBILISTICA REGIONALE. NOMI-NA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV. MARCO CEDERLE DELL’AV-VOCATURA REGIONALE (RIF. 2017/0253)

6601 - IMPUGNATIVA AVANTI LA COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIO-NALE DI MILANO DELLA SENTENZA N. 1893/17/2017, RESA DALLA COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE DI MILANO IN MATERIA DI TASSA AUTOMOBILISTICA ANNI D’IMPOSTA 2010-2012. NOMINA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV.TO ANNALISA SANTAGOSTINO DELL’AVVOCATURA REGIONALE (RIF. N. 226/2017)

6602 - PROPOSIZIONE DI CONTRORICORSO NEL GIUDIZIO PRO-MOSSO AVANTI LA CORTE DI CASSAZIONE PER LA CASSAZIONE DELLA SENTENZA DEL TRIBUNALE SUPERIORE DELLE ACQUE PUBBLI-CHE N.  342/16 RIGUARDANTE ACCERTAMENTO DI OCCUPAZIO-NE DI AREE IN COMUNE DI DESENZANO DEL GARDA (BS). NOMI-NA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV. MARIA LUCIA TAMBORINO DELL’AVVOCATURA REGIONALE (NS. RIF. N. 263/2017)

6603 - COSTITUZIONE NEL GIUDIZIO PROMOSSO AVANTI IL CONSI-GLIO DI STATO PER LA RIFORMA E/O L’ANNULLAMENTO DELL’ORDI-NANZA N. 83/2017 RESA DAL TAR LOMBARDIA - SEZ. DI BS - CON-CERNENTE IL PROVVEDIMENTO DELLA PROVINCIA DI BRESCIA N. 5818 DEL 24 OTTOBRE 2016, RIGUARDANTE DISCARICA RIFIUTI INERTI IN COMUNE DI CAZZAGO SAN MARTINO. NOMINA DEL DI-FENSORE REGIONALE AVV. MARCO CEDERLE DELL’AVVOCATURA REGIONALE (RIF. 225/2017)

AL AREA - RELAZIONI ESTERNE, TERRITORIALI, INTERNAZIONALI E COMUNICAZIONE(Relatore il Presidente Maroni)AL - AL AREA - RELAZIONI ESTERNE, TERRITORIALI, INTERNAZIONALI E COMUNICAZIONE

6604 - ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE  (AQST) DELLA PROVINCIA DI MANTOVA. PARZIALE MODIFICA ED INTEGRAZIONE

AL02 - COMUNICAZIONE

6605 - PARTECIPAZIONE ALL’ORGANIZZAZIONE DI INIZIATIVE DI RI-LIEVO REGIONALE PROPOSTE DA SOGGETTI PUBBLICI E NON PRO-FIT - MAGGIO, GIUGNO E LUGLIO 2017

DIREZIONE CENTRALE AM PROGRAMMAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE(Relatore il Presidente Maroni)AM04 - PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO SIREG

6606 - APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI ACCORDO DI COLLA-BORAZIONE TRA REGIONE LOMBARDIA, PROVINCIA DI BRESCIA E SOGGETTI ATTUATORI PER L’ATTUAZIONE DELLA PROPOSTA DI PRO-GRAMMA DI INTERVENTI STRATEGICI NEL TERRITORIO DI CONFINE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA - AMBITO VALLE CAMONICA

AM06 - PATRIMONIO REGIONALE E GESTIONE DELLE SEDI ISTITUZIONALI

6607 - VALORIZZAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DELLE SEDI DELLE STER E ARPA - SEDE TERRITORIALE DI MANTOVA: AGGIORNAMENTO E VARIAZIONI AL PIANO DI FATTIBILITÀ ALLEGATO ALLA D.G.R. 3882 DEL 6 AGOSTO 2012 NONCHÉ ALLA SUCCESSIVA D.G.R. 3815 DEL 14 LUGLIO 2015

DIREZIONE GENERALE E ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO(Relatore l’assessore Aprea)E132 - SISTEMA EDUCATIVO E DIRITTO ALLO STUDIO

6608 - INTERVENTI PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO AL FENO-MENO DEL BULLISMO E CYBERBULLISMO - APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI CONVENZIONE CON L’UFFICIO SCOLASTICO REGIO-NALE PER L’ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI IN AMBITO SCOLASTI-CO NELL’A.S. 2017/2018

DIREZIONE GENERALE G WELFARE(Relatore l’assessore Gallera)G151 - CONTROLLO DI GESTIONE E PERSONALE

6609 - DETERMINAZIONI IN ORDINE AL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE STRATEGICO DELLA AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRI-TORIALE (ASST) RHODENSE AI SENSI E PER GLI EFFETTI DELL’ART. 17, C.  4 DELLA LEGGE REGIONALE N.  33 DEL 30  DICEMBRE  2009, COME MODIFICATA CON LEGGE REGIONALE N. 23 DEL 11 AGO-STO 2015 E S.M.I.

6610 - DETERMINAZIONI IN ORDINE AL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE STRATEGICO DELLA AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRI-TORIALE (ASST) MELEGNANO MARTESANA AI SENSI E PER GLI EF-FETTI DELL’ART. 17, C. 4 DELLA LEGGE REGIONALE N. 33 DEL 30 DI-CEMBRE 2009, COME MODIFICATA CON LEGGE REGIONALE N. 23 DEL 11 AGOSTO 2015 E S.M.I.

6611 - INTEGRAZIONE ALLA D.G.R. N.  X/6574 DEL 12  MAG-GIO  2017, RECANTE: «DETERMINAZIONI IN ORDINE AL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE STRATEGICO DELL’AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE ASST SETTE LAGHI AI SENSI E PER GLI EFFET-TI DELL’ART. 17, C. 4 DELLA LEGGE REGIONALE N. 33 DEL 30 DICEM-BRE 2009, COME MODIFICATA CON LEGGE REGIONALE N. 23 DEL 11 AGOSTO 2015 E S.M.I.»

G152 - PROGRAMMAZIONE RETE TERRITORIALE

6612 - APPROVAZIONE DELLA PROPOSTA DI ACCORDO PER L’AT-TIVAZIONE IN REGIONE LOMBARDIA DELL’OFFERTA IN CO-PAGA-MENTO DELLA VACCINAZIONE PER LA PREVENZIONE DELLE MA-LATTIE INVASIVE BATTERICHE DA MENINGOCOCCO DA PARTE DEI PEDIATRI DI FAMIGLIA

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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G155 - PREVENZIONE6613 - APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA E UNIONE REGIONALE LILT LOMBARDE PER LO SVILUPPO DI PROGRAMMI PER LA PROMOZIONE DI STILI DI VITA E AMBIENTI FAVOREVOLI ALLA SALUTE E LA PREVENZIO-NE DI FATTORI DI RISCHIO COMPORTAMENTALI DELLE MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE

DIREZIONE GENERALE J REDDITO DI AUTONOMIA E INCLUSIONE SOCIALE(Relatore l’assessore Brianza)J101 - AZIONI E MISURE PER L’AUTONOMIA E L’INCLUSIONE SOCIALE6614 - AZIONI PER LA QUALITÀ DELLA VITA E L’INCLUSIONE SO-CIALE DELLE PERSONE SOTTOPOSTE A TERAPIA ONCOLOGICA CHEMIOTERAPICA

DIREZIONE GENERALE O SVILUPPO ECONOMICO(Relatore l’assessore Parolini)O134 - PROMOZIONE DELL’ATTRATTIVITÀ E SOSTEGNO DEL SETTO-RE TURISTICO6615 - PIANO ANNUALE DELLA PROMOZIONE TURISTICA E DELL’AT-TRATTIVITÀ, PREVISTO DALL’ART. 16 DELLA L.R. 1 OTTOBRE 2015, N. 27

DIREZIONE GENERALE T AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE(Relatore l’assessore Terzi)T138 - TUTELA AMBIENTALE6616 - APPROVAZIONE DELLA «LINEA GUIDA IGIENICO-SANITARIA REGIONALE PER IL RECUPERO DEL CIBO AL FINE DI SOLIDARIETÀ SOCIALE»

6617 - SCHEMA DI PROTOCOLLO D’INTESA PER LO SVILUPPO DI UN EFFICACE PROGRAMMA DI BONIFICA DEI SITI DI PROPRIETÀ SYN-DIAL S.P.A. E PER L’APPLICAZIONE DI TECNOLOGIE INNOVATIVE PER LA BONIFICA DI SITI CONTAMINATI

DIREZIONE GENERALE Y SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E IMMIGRAZIONE(Relatore l’assessore Bordonali)Y130 - PROTEZIONE CIVILE6618 - RIMODULAZIONE DELLE TEMPISTICHE PER LA RENDICON-TAZIONE E LA LIQUIDAZIONE DEL CONTRIBUTO REGIONALE ASSE-GNATO ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO FACENTI PARTE DELLA COLONNA MOBILE REGIONALE, INDICATE NELLO SCHEMA DI CONVENZIONE-TIPO APPROVATO DALLA D.G.R. N. 6032/2016

Y132 - INTERVENTI INTEGRATI PER LA SICUREZZA, L’IMMIGRAZIONE ED IL SISTEMA DI POLIZIA LOCALE6619 - PROMOZIONE DI INTERVENTI INTEGRATI CON LE POLIZIE LO-CALI PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DEL LAVORO NERO, IN TUTTE LE SUE FORME, E DEL CAPORALATO (L.R. 6/2015) - SCHEMA DI ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON I COMUNI INTERESSATI, PER LA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI

DIREZIONE GENERALE Z TERRITORIO, URBANISTICA, DIFESA DEL SUOLO E CITTÀ METROPOLITANA(Relatore l’assessore Beccalossi)Z132 - DIFESA DEL SUOLO6620 - FINANZIAMENTO DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA PER L’ANNO 2017 DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLE COLATE DETRITICHE DELLA VAL RABBIA, IN COMUNE DI SONICO (BS), A TUTELA DELLA PUBBLICA INCOLUMITÀ DELL’ABITATO DI RINO E DELLE INFRASTRUTTURE DI COLLEGAMEN-TO PER L’ALTA VALLE CAMONICA - L.R. 4/2016

6621 - APPROVAZIONE STATUTO DEL CONSORZIO DI BONIFICA GARDA CHIESE CON SEDE A MANTOVA (MN), AI SENSI DELL’ARTI-COLO 81, COMMA 3, DELLA L.R. 31/2008

Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 6622 al n. 6623)

B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONEAG AREA - AFFARI ISTITUZIONALI(Relatore il Presidente Maroni)AG05 - AVVOCATURA, AFFARI EUROPEI E SUPPORTO GIURIDICO6622 - PROPOSIZIONE DI RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE PER QUESTIONE DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DEGLI ARTT. 3, 4,

COMMA 4, E DELL’ART. 7, COMMA 1, LETT. D), DEL DECRETO LE-GISLATIVO 40/2017 RECANTE «ISTITUZIONE E DISCIPLINA DEL SER-VIZIO CIVILE UNIVERSALE». NOMINA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV. MARIA LUCIA TAMBORINO DELL’AVVOCATURA REGIONALE

DIREZIONE GENERALE R UNIVERSITÀ, RICERCA E OPEN INNOVATION(Relatore l’assessore Del Gobbo)R132 - AUTORITÀ DI GESTIONE POR FESR 2007-20136623 - ATTUAZIONE DELLA L.R. 29/2016 «LOMBARDIA È RICERCA E INNOVAZIONE»: ADESIONE AL PROGETTO SPERIMENTALE «TT-AGRILAB» IN COLLABORAZIONE CON LA CCIAA DI LODI NELL’AM-BITO DELL’ASSE 1 «INNOVAZIONE» DELL’ACCORDO PER LO SVILUP-PO ECONOMICO E LA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA LOMBARDO 2016-2018

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

– 8 – Bollettino Ufficiale

D.g.r. 12 maggio 2017 - n. X/6587Approvazione dei contenuti della relazione di dettaglio relativa all’individuazione delle aree idonee e a quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali della provincia di Como (art. 16 c. 2bis, l.r. 26/2003)

LA GIUNTA REGIONALEVisti :

•il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambientale», in particolare la Parte Quarta;

•la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 «Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in ma-teria di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuo-lo e di risorse idriche»;

•la delibera della Giunta regionale n. X/1990 del 20 giugno 2014 «Approvazione del programma regionale di gestione dei rifiuti (P.R.G.R.) comprensivo di piano regionale delle bo-nifiche (P.R.B.) e dei relativi documenti previsti dalla valuta-zione ambientale strategica (V.A.S.); conseguente riordino degli atti amministrativi relativi alla pianificazione di rifiuti e bonifiche »;

Visti:

•il comma 2-bis, art. 16 della l.r. n. 26/2003, che reca: «Entro un anno dall’approvazione del programma regionale di gestione dei rifiuti, le province e la Città metropolitana di Mi-lano individuano, nel rispetto del programma regionale e in base alle previsioni del piano territoriale di coordinamento provinciale o, per la Città metropolitana di Milano, in base alle previsioni degli specifici strumenti di pianificazione terri-toriale, le aree idonee e quelle non idonee alla localizzazio-ne degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali e trasmettono agli uffici regionali competenti una relazione di dettaglio con relativa cartografia. Entro tre mesi dal ricevimento della documentazione, la Regione ne ve-rifica la coerenza con il programma regionale e, con de-liberazione della Giunta regionale, ne approva i contenuti ovvero restituisce, con prescrizioni, alle province o alla Città metropolitana di Milano la documentazione sulla localizza-zione»;

•l’art. 8, comma 14 della l.r. n.  22/2015, secondo il quale: «Le province e la Città metropolitana di Milano, a seguito dell’approvazione del programma regionale di gestione dei rifiuti di cui alla deliberazione della Giunta regionale 20 giugno 2014, n. 1990, provvedono ai sensi dell’articolo 16, comma 2 bis, della l.r. 26/2003, come modificata dal com-ma 13 del presente articolo, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge»;

Considerato che il Programma Regionale di Gestione dei Ri-fiuti (P.R.G.R.) al capitolo 14 stabilisce i criteri localizzativi per l’in-dividuazione delle zone idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di trattamento rifiuti, a cui le Province devono ade-guarsi nel redigere la relazione di dettaglio prevista dal citato art. 16 comma 2-bis della l.r. 26/2003;

Atteso che in base a quanto riportato al capitolo 14 del P.R.G.R. le relazioni di dettaglio delle Province possono «contem-plare elementi di salvaguardia aggiuntiva rispetto ai sovraordi-nati criteri regionali, limitatamente ad aree di rilevanza ambien-tale/naturale in conformità ai PTCP vigenti, o ai PTC dei Parchi regionali e non possono in ogni caso essere meno prescrittivi dei criteri stabiliti nel P.R.G.R.»;

Vista la relazione di individuazione delle aree idonee e quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smal-timento dei rifiuti urbani e speciali della Provincia di Como, tra-smessa con nota prot. reg. n. T1.2017.0022306 del 10 aprile 2017;

Atteso che la Provincia di Como non ha trasmesso gli shape file richiesti dagli uffici regionali tramite il Tavolo di coordina-mento con le Province, ai sensi del comma 2-bis, art. 16 della l.r. n. 26/2003;

Tenuto conto che nel caso di criteri già stabiliti dal PRGR, Re-gione ha già effettuato una valutazione, a livello regionale, sul-la valenza, penalizzante od escludente, da attribuire agli stessi, in base ad aspetti ambientali, territoriali, di salute pubblica e di pianificazione territoriale;

Considerato che la Provincia di Como nella nota citata ha precisato che: «ai fini della determinazione delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti che effettuano la gestione dei rifiuti, si sta avvalendo ed intende avvalersi, in toto, dei criteri regionali di localizzazione attualmente in vigore, valu-tando gli stessi pienamente aderenti alla propria realtà territo-

riale e già esaustivi sotto il profilo della regolamentazione delle localizzazioni e del rispetto delle vulnerabilità ambientali»;

Vista la relazione istruttoria di cui all’Allegato A alla presente deliberazione;

Valutata la relazione di dettaglio della Provincia di Como e ri-tenuto di approvarne i contenuti sulla base delle risultanze istrut-torie contenute e dettagliate nell’Allegato A, parte integrante del presente atto;

Dato atto che la relazione di dettaglio approvata con la pre-sente delibera assumerà efficacia dalla data di pubblicazione sul BURL della stessa;

Stabilito che alle istanze di progetti di trattamento di rifiuti pre-sentate successivamente alla pubblicazione della presente de-libera, non si applicano i previgenti criteri localizzativi definiti nel Piano Provinciale Gestione Rifiuti (P.P.G.R.) di Como, approvato con d.g.r. n. 10828 del 16 dicembre 2009;

Ritenuto che, successivamente all’eventuale aggiornamento del PTCP, la Provincia dovrà tempestivamente comunicare alla Regione le modifiche che possano incidere sulle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di trattamento dei rifiuti, con particolare riferimento ad eventuali nuovi criteri che, in virtù dello stesso nuovo PTCP, intenderà eventualmente proporre;

Visti il Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n 78/2013 e pubblicato sul BURL del 23 luglio 2013, ed in particolare il pun-to «256.Ter.9.3 Attuazione programma regionale gestione rifiuti e azioni finalizzate alla riduzione, riuso, riciclo e recupero dei rifiuti» ed i provvedimenti organizzativi della X Legislatura;

All’unanimità dei voti espressi nelle forme di legge, per i motivi in premessa:

DELIBERA1. di approvare, ai sensi dell’art. 16 comma 2-bis della l.r

26/2003, i contenuti della relazione di dettaglio relativa all’indi-viduazione delle aree idonee e a quelle non idonee alla localiz-zazione degli impianti di recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali della Provincia di Como, alle condizioni e prescrizioni definite nell’Allegato A, parte sostanziale ed integrante della pre-sente delibera;

2. di dare atto che la relazione di dettaglio relativa all’indivi-duazione delle aree idonee e quelle non idonee alla localizza-zione degli impianti di recupero e smaltimento rifiuti urbani e speciali assumerà efficacia dalla data di pubblicazione sul BURL della presente delibera;

3. di stabilire che alle istanze di progetti di trattamento di rifiuti presentate successivamente alla pubblicazione sul BURL della presente delibera, sono da disapplicare i previgenti criteri loca-lizzativi definiti nel Piano Provinciale Gestione Rifiuti (P.P.G.R.) di Como, approvato con d.g.r. n. 10828 del 16 dicembre 2009;

4. di stabilire che successivamente all’eventuale aggiorna-mento del PTCP, la Provincia dovrà tempestivamente comuni-care alla Regione le modifiche che possano incidere sulle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di tratta-mento dei rifiuti, con particolare riferimento ad eventuali nuovi criteri che, in virtù dello stesso nuovo PTCP, intenderà eventual-mente proporre;

5. di stabilire che la Provincia di Como provveda a trasmettere degli shape file richiesti dagli uffici regionali tramite il Tavolo di coordinamento con le Province, come adempimento del com-ma 2-bis, art. 16 della l.r. n. 26/2003, entro 45 giorni dalla pubbli-cazione della presente delibera;

6. di provvedere alla trasmissione della presente delibera alla Provincia di Como;

7. che la Provincia di Como provveda a pubblicare la citata relazione sul proprio sito istituzionale;

8. di disporre la pubblicazione sul BURL della presente delibera. Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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ALLEGATO A

istruttoria della relazione di dettaglio relativa all’individuazione delle aree idonee e a quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali della Provincia di Como – Verifica di congruità con il

Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti.IntroduzioneCon nota prot. reg. n. T1.2017.0022306 del 10/04/2017, la Provincia di Como ha trasmesso la relazione di individuazione delle aree idonee e quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali della Provincia di Como.

La Provincia di Como non ha trasmesso gli shape file richiesti dagli uffici regionali tramite il Tavolo di coordinamento con le Province, ai sensi del comma 2-bis, art. 16 della l.r. n. 26/2003.

Analisi dei criteri regionali e trasmissione cartografiaIn considerazione del fatto che la Provincia di Como non ha trasmesso gli shape file richiesti, si prescrive:

- la trasmissione degli shape file richiesti dagli uffici regionali tramite il Tavolo di coordinamento con le Province, come adem-pimento del comma 2-bis, art. 16 della l.r. n. 26/2003, entro 45 giorni dalla pubblicazione della presente delibera;

- la ritrasmissione degli shape file che saranno inviati, in occasione di eventuali aggiornamenti degli stessi;- la trasmissione di nuovi shape file, che si rendessero disponibili nel tempo, relativi ai criteri localizzativi non ancora cartogra-

fati;- la trasmissione, su richiesta della Regione, di ulteriori eventuali shapefile che si rendessero necessari per il perfezionamento

della cartografia delle aree idonee e quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di trattamento rifiuti.Proposte di introduzione di nuovi criteri localizzativi provincialiLa Provincia di Como nella nota citata ha precisato che: “ai fini della determinazione delle aree idonee e non idonee alla localizzazio-ne degli impianti che effettuano la gestione dei rifiuti, si sta avvalendo ed intende avvalersi, in toto, dei criteri regionali di localizzazione attualmente in vigore, valutando gli stessi pienamente aderenti alla propria realtà territoriale e già esaustivi sotto il profilo della regola-mentazione delle localizzazioni e del rispetto delle vulnerabilità ambientali”.

Non sono pertanto previsti criteri aggiuntivi rispetto a quelli stabiliti dal PRGR.Si prescrive la pubblicazione, da parte della Provincia di Como, della relazione di individuazione delle aree idonee e quelle non ido-nee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali, sul proprio sito istituzionale.

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D.g.r. 12 maggio 2017 - n. X/6588Approvazione dei contenuti della relazione di dettaglio relativa all’individuazione delle aree idonee e a quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali della provincia di Varese. (art. 16 c. 2bis, l.r. 26/2003)

LA GIUNTA REGIONALEVisti:

•il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambientale», in particolare la Parte Quarta;

•la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 «Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in ma-teria di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuo-lo e di risorse idriche»;

•la delibera della Giunta regionale n. X/1990 del 20 giugno 2014 «Approvazione del programma regionale di gestione dei rifiuti (P.R.G.R.) comprensivo di piano regionale delle bo-nifiche (P.R.B.) e dei relativi documenti previsti dalla valuta-zione ambientale strategica (V.A.S.); conseguente riordino degli atti amministrativi relativi alla pianificazione di rifiuti e bonifiche »;

Visti:

•il comma 2-bis, art. 16 della l.r. n. 26/2003, che reca: «Entro un anno dall’approvazione del programma regionale di gestione dei rifiuti, le province e la Città metropolitana di Mi-lano individuano, nel rispetto del programma regionale e in base alle previsioni del piano territoriale di coordinamento provinciale o, per la Città metropolitana di Milano, in base alle previsioni degli specifici strumenti di pianificazione terri-toriale, le aree idonee e quelle non idonee alla localizzazio-ne degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali e trasmettono agli uffici regionali competenti una relazione di dettaglio con relativa cartografia. Entro tre mesi dal ricevimento della documentazione, la Regione ne ve-rifica la coerenza con il programma regionale e, con de-liberazione della Giunta regionale, ne approva i contenuti ovvero restituisce, con prescrizioni, alle province o alla Città metropolitana di Milano la documentazione sulla localizza-zione»;

•l’art. 8, comma 14 della l.r. n.  22/2015, secondo il quale: «Le province e la Città metropolitana di Milano, a seguito dell’approvazione del programma regionale di gestione dei rifiuti di cui alla deliberazione della Giunta regionale 20 giugno 2014, n. 1990, provvedono ai sensi dell’articolo 16, comma 2 bis, della l.r. 26/2003, come modificata dal com-ma 13 del presente articolo, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge»;

Considerato che il Programma Regionale di Gestione dei Ri-fiuti (P.R.G.R.) al capitolo 14 stabilisce i criteri localizzativi per l’in-dividuazione delle zone idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di trattamento rifiuti, a cui le Province devono ade-guarsi nel redigere la relazione di dettaglio prevista dal citato art. 16 comma 2-bis della l.r. 26/2003;

Atteso che in base a quanto riportato al capitolo 14 del P.R.G.R. le relazioni di dettaglio delle Province possono «contem-plare elementi di salvaguardia aggiuntiva rispetto ai sovraordi-nati criteri regionali, limitatamente ad aree di rilevanza ambien-tale/naturale in conformità ai PTCP vigenti, o ai PTC dei Parchi regionali e non possono in ogni caso essere meno prescrittivi dei criteri stabiliti nel P.R.G.R.»;

Vista la relazione di individuazione delle aree idonee e quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smal-timento dei rifiuti urbani e speciali della Provincia di Varese, tra-smessa con nota prot. reg. n. T1.2017.0024272 del 21 aprile 2017;

Atteso che la Provincia di Varese ha trasmesso in data 30 ot-tobre 2015 gli shape file richiesti dagli uffici regionali tramite il Tavolo di coordinamento con le Province, ai sensi del comma 2-bis, art. 16 della l.r. n. 26/2003;

Tenuto conto che nel caso di criteri già stabiliti dal PRGR, Re-gione ha già effettuato una valutazione, a livello regionale, sul-la valenza, penalizzante od escludente, da attribuire agli stessi, in base ad aspetti ambientali, territoriali, di salute pubblica e di pianificazione territoriale;

Considerato che la Provincia di Varese nella nota citata ha precisato che: «il vigente piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) non contiene prescrizioni/indicazioni riguar-danti espressamente l’impiantistica in argomento (…) l’indivi-duazione da parte della scrivente Provincia, ai sensi dell’art. 197 – comma 1 – lett. D)- del d.lgs. 152/06, delle zone idonee alla

localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti verrà effet-tuata esclusivamente sulla base di quanto previsto dal citato Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti»;

Vista la relazione istruttoria di cui all’Allegato A alla presente deliberazione;

Valutata la relazione di dettaglio della Provincia di Varese e ri-tenuto di approvarne i contenuti sulla base delle risultanze istrut-torie contenute e dettagliate nell’Allegato A, parte integrante del presente atto;

Dato atto che la relazione di dettaglio approvata con la pre-sente delibera assumerà efficacia dalla data di pubblicazione sul BURL della stessa;

Stabilito che alle istanze di progetti di trattamento di rifiuti pre-sentate successivamente alla pubblicazione della presente de-libera, non si applicano i previgenti criteri localizzativi definiti nel Piano Provinciale Gestione Rifiuti (P.P.G.R.) di Varese, approvato con d.g.r. n. 660 del 20 ottobre 2010;

Ritenuto che, successivamente all’eventuale aggiornamento del PTCP, la Provincia dovrà tempestivamente comunicare alla Regione le modifiche che possano incidere sulle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di trattamento dei rifiuti, con particolare riferimento ad eventuali nuovi criteri che, in virtù dello stesso nuovo PTCP, intenderà eventualmente proporre;

Visti il Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura, ap provato con deliberazione del Consiglio regionale n 78/2013 e pubblicato sul BURL del 23 luglio 2013, ed in particolare il pun-to «256.Ter.9.3 Attuazione programma regionale gestione rifiuti e azioni finalizzate alla riduzione, riuso, riciclo e recupero dei rifiuti» ed i provvedimenti organizzativi della X Legislatura;

All’unanimità dei voti espressi nelle forme di legge, per i motivi in premessa;

DELIBERA1. di approvare, ai sensi dell’art. 16 comma 2-bis della l.r

26/2003, i contenuti della relazione di dettaglio relativa all’indi-viduazione delle aree idonee e a quelle non idonee alla localiz-zazione degli impianti di recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali della Provincia di Varese, alle condizioni e prescrizioni definite nell’Allegato A, parte sostanziale ed integrante della pre-sente delibera;

2. di dare atto che la relazione di dettaglio relativa all’indi-viduazione delle aree idonee e quelle non idonee alla localiz-zazione degli impianti di recupero e smaltimento rifiuti urbani e speciali assumerà efficacia dalla data di pubblicazione sul BURL della presente delibera;

3. di stabilire che alle istanze di progetti di trattamento di rifiuti presentate successivamente alla pubblicazione sul BURL della presente delibera, sono da disapplicare i previgenti criteri loca-lizzativi definiti nel Piano Provinciale Gestione Rifiuti (P.P.G.R.) di Varese, approvato con d.g.r. n. 660 del 20 ottobre 2010;

4. di stabilire che successivamente all’eventuale aggiorna-mento del PTCP, la Provincia dovrà tempestivamente comuni-care alla Regione le modifiche che possano incidere sulle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di tratta-mento dei rifiuti, con particolare riferimento ad eventuali nuovi criteri che, in virtù dello stesso nuovo PTCP, intenderà eventual-mente proporre;

5. di provvedere alla trasmissione della presente delibera alla Provincia di Varese;

6. che la Provincia di Varese provveda a pubblicare la citata relazione sul proprio sito istituzionale;

7. di disporre la pubblicazione sul BURL della presente delibera.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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Bollettino Ufficiale

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ALLEGATO A

istruttoria della relazione di dettaglio relativa all’individuazione delle aree idonee e a quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali della Provincia di Varese – Verifica di congruità con il

Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti.IntroduzioneCon nota prot. reg. n. T1.2017.0024272 del 21/04/2017, la Provincia di Varese ha trasmesso la relazione di individuazione delle aree idonee e quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali della Provincia di Varese.

La Provincia di Varese ha inoltre trasmesso gli shape file, richiesti dagli uffici regionali tramite il Tavolo di coordinamento con le Province, in data 30/10/2015.

Analisi dei criteri regionali e trasmissione cartografiaLa Provincia di Varese ha trasmesso correttamente gli shape file richiesti dagli uffici regionali tramite il Tavolo di coordinamento con le Province ed in proprio possesso, relativi al proprio territorio, per quanto riguarda i criteri localizzativi regionali del PRGR e tale invio costituisce adempimento della trasmissione della cartografia chiesta dal comma 2-bis, art. 16 della l.r. n. 26/2003.Si prescrive:

- la ritrasmissione degli shape file già inviati, in occasione di eventuali aggiornamenti degli stessi;- la trasmissione, di nuovi shape file che si rendessero disponibili nel tempo, relativi ai criteri localizzativi non ancora cartogra-

fati;- la trasmissione, su richiesta della Regione, di ulteriori eventuali shapefile che si rendessero necessari per il perfezionamento

della cartografia delle aree idonee e quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di trattamento rifiuti.

Proposte di introduzione di nuovi criteri localizzativi provincialiLa Provincia di Varese nella nota citata ha precisato che: “il vigente piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) non con-tiene prescrizioni/indicazioni riguardanti espressamente l’impiantistica in argomento (…) l’individuazione da parte della scrivente Provincia, ai sensi dell’art. 197 – comma 1 – lett. D)- del d.lgs 152/06, delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti verrà effettuata esclusivamente sulla base di quanto previsto dal citato Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti”.

Non sono pertanto previsti criteri aggiuntivi rispetto a quelli stabiliti dal PRGR.Si prescrive la pubblicazione, da parte della Provincia di Varese, della relazione di individuazione delle aree idonee e quelle non ido-nee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali, sul proprio sito istituzionale.

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D.g.r. 19 maggio 2017 - n. X/6614Azioni per la qualità della vita e l’inclusione sociale delle persone sottoposte a terapia oncologica chemioterapica

LA GIUNTA REGIONALEViste le leggi regionali:

•n. 23/99 «Politiche regionali per la famiglia» che all’ articolo 1, comma 2 e art. 2, comma 1, lettera d) che prevede, tra le finalità, il perseguimento, da parte della Regione, della tutela della salute e del benessere dell’individuo e della famiglia, con particolare riferimento alle situazioni che pos-sono incidere negativamente sull’equilibrio fisico e psichico di ciascun soggetto;

•n. 1/2008 «Testo unico delle leggi regionali in materia di vo-lontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso»;

•n. 3/2008 «Governo della rete delle unità di offerta sociali»;

•n. 23/2015 «Evoluzione del Sistema Sociosanitario Lombar-do: Modifiche al titolo I e al titolo II della l.r. 30 dicembre 2009, n.33» ed in particolare l’art. 5 comma 1 laddove pre-vede che la Regione possa garantire anche l’erogazione di livelli essenziali di assistenza (LEA) aggiuntivi a quelli previsti dallo Stato;

Richiamati i documenti di programmazione regionale, con particolare riferimento alla programmazione sociosanitaria:

•d.c.r. 9 luglio 2013 n. 78 «Programma regionale di sviluppo della X Legislatura» che tra l’altro prevede la presa in carico integrata della fragilità in stretta integrazione con le diverse realtà operanti a livello territoriale di cui si riconosce e valo-rizza un ruolo attivo in virtù della loro capacità di lettura del bisogno più vicino alle persone;

•d.g.r. 14 maggio 2013, n. 116 «Determinazioni in ordine all’i-stituzione del fondo regionale a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili: atto d’indirizzo» volta a promuo-vere risposte prioritariamente a favore delle persone fragili che non accedono alla rete di offerta sociosanitaria o che da essa ricevono risposte parziali e frammentate rispetto ai bisogni espressi anche attraverso una gamma di interventi flessibili ed articolati attenti alle domande poste dalle fa-miglie;

•d.g.r. 20 dicembre 2013, n. 1188 «Determinazioni in merito al-la promozione di progetti di intervento promossi dalle ASL a tutela delle fragilità» con cui sono stati approvati e sostenuti progetti innovativi coerenti con gli obiettivi definiti nella pro-grammazione sociosanitaria ed in particolare con le aree di bisogno individuate dalla succitata d.g.r. n.  116/2013, tra cui il progetto «Solidarietà in testa» a favore delle donne affette da alopecia e coinvolte nel percorso riabilitativo a seguito di patologie oncologiche;

•d.g.r. 1° agosto 2014, n.  2313 «Ulteriori determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Sociosanitario Regionale per l’esercizio 2014» che ha previsto l’opportunità di esten-dere su tutto il territorio regionale la progettualità realizzata nell’ASL di Monza Brianza ai sensi della a d.g.r. 1188/2013, a favore delle donne affette da alopecia e coinvolte nel per-corso riabilitativo a seguito di patologie oncologiche, nelle more della messa a regime di una soluzione di intervento su tutto il territorio lombardo, orientata all’aiuto ed al supporto alla persona fragile ed alla famiglia in tutti gli aspetti cru-ciali per il recupero della propria qualità di vita, indicando il coinvolgimento nella realizzazione dell’iniziativa degli Enti del Terzo settore presenti sul territorio;

•d.g.r. 17 ottobre 2014, n.  2531 «Promozione e sviluppo sul territorio di azioni per la qualità della vita delle persone sottoposte a terapia oncologica chemioterapica» che, in attuazione della succitata d.g.r. 2313/2016:

•ha definito le modalità di estensione in via sperimentale dell’iniziativa a tutto il territorio lombardo, prevedendo-ne la durata orientativa di un anno;

•ha indicato i criteri per la partecipazione all’iniziativa da parte degli Enti di Terzo Settore;

•d.g.r. 5 dicembre 2016, n. 5954 «Determinazioni in ordine al-la gestione del servizio sociosanitario per l’esercizio 2017» che ha determinato al 31 dicembre 2016 la data di chiusu-ra della fase di prima attuazione della sperimentazione re-alizzata ai sensi della d.g.r. n. 2531/2014, e stabilito l’accet-tazione di nuove richieste fino ad esaurimento delle risorse;

•d.d.g. 22 dicembre 2014, n. 12566 «Attuazione della d.g.r. 2531 del 17 ottobre 2014 - Promozione e sviluppo sul territo-

rio di azioni per la qualità della vita delle persone sottopo-ste a terapia oncologica chemioterapica» che dispone le modalità operative per l’attuazione della citata deliberazio-ne 2531/2014;

•d.d.g. 27 marzo 2015, n.  2447 che riporta all’allegato A) l’elenco degli enti del Terzo Settore ammessi a svolgere le attività di sostegno per migliorare la qualità della vita delle persone sottoposte a terapia oncologica chemioterapica;

Preso atto dell’attività di supporto svolta dai consultori pub-blici e dalle Associazioni/Enti del Terzo Settore con riguardo agli aspetti legati al recupero della qualità della vita e alla facilitazio-ne delle procedure di erogazione del contributo;

Considerato che:

•le rendicontazioni pervenute fino al 31 dicembre 2016, han-no evidenziato che 3.963 donne hanno potuto beneficiare del contributo per il 2015/2016 e, oltre ai 6 Enti del Terzo Settore di cui al succitato d.d.g. n. 2447/2015, hanno con-tribuito alla realizzazione dell’iniziativa più di 100 consultori pubblici;

•la spesa complessiva rendicontata dalle ex ASL ammonta a euro 172.275;

•la spesa complessiva rendicontata dagli enti del Terzo Set-tore ammonta a euro 252.948;

Dato atto che la l.r. 23/2015 ha determinato nuovi azzona-menti e un nuovo assetto organizzativo definito in particolare dai POAS di ATS e di ASST, cui tra l’altro afferiscono i consultori familiari pubblici;

Ritenuto, alla luce dei dati che ne confermano la diffusione sul territorio regionale, di dare continuità all’iniziativa attraverso un ulteriore congruo periodo osservazionale e migliorativo, fino al 31 dicembre 2017, propedeutico alla stabilizzazione e volto an-che ad inserire la misura nel contesto determinato dai nuovi mo-delli organizzativi aziendali conseguenti l’evoluzione del sistema sociosanitario in attuazione della l.r. 23/2015 tenendo conto che alle ATS è affidata la regia dell’iniziativa e il coordinamento e raccordo con le ASST/IRCSS, e che le Associazioni del territorio partecipano alla realizzazione con proprio ruolo specifico sia in relazione alla raccolta delle domande e all’erogazione del con-tributo, sia nella presa in carico e nella definizione e realizzazio-ne dei percorsi di ascolto, sostegno e accompagnamento;

Valutato inoltre, di confermare il coinvolgimento attivo e la collaborazione alla realizzazione dell’iniziativa degli Enti del Terzo Settore che operano nell’ambito dell’aiuto e del sostegno alle persone sottoposte a cure oncologiche mediante supporto nel-la elaborazione dello stato patologico, negli aspetti personali, interpersonali e relazionali, cruciali per il recupero della qualità della vita sociale e occupazionale;

Ritenuto pertanto di approvare l’allegato A, parte integrante della presente deliberazione che riporta:

•gli esiti delle sperimentazioni e la valutazione del contesto di attuazione dell’iniziativa;

•i compiti di ATS, ASST/IRCSS e Enti del Terzo Settore per la realizzazione della fase migliorativa propedeutica alla sta-bilizzazione;

•i criteri di massima propedeutici all’aggiornamento dell’e-lenco degli Enti ai sensi della d.g.r. 2531/2014 e atti attuativi e indispensabili per la manifestazione d’interesse da parte degli Enti del Terzo Settore;

Preso atto che:

•il d.d.g. n.  12566/2014 prevede che l’elenco dei soggetti che hanno aderito all’iniziativa attraverso manifestazione di interesse, venga aggiornato annualmente;

•l’elenco dei soggetti che sono stati ammessi a realizzare i progetti di sostegno alle donne, è stato pubblicato in data 31 marzo 2015 con d.d.g. n. 2447 del 27 marzo 2015;

Ritenuto pertanto di avviare le procedure per l’aggiornamen-to dell’elenco degli Enti del Terzo Settore che intendono manife-stare l’interesse ad aderire all’iniziativa;

Dato atto che a conclusione della procedura verrà approva-to l’elenco degli idonei a collaborare alla realizzazione dell’ini-ziativa e che lo stesso avrà efficacia fino all’approvazione del successivo;

Ritenuto di demandare a specifico provvedimento l’emana-zione dell’avviso, con cui:

•si informa che si intende procedere all’aggiornamento dell’elenco degli Enti idonei ad operare nell’ambito dell’ini-ziativa secondo quanto previsto dal presente provvedimen-

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to e suoi atti attuativi;

•si comunica a tutti gli interessati che le candidature devono essere inviate alla DG RAIS, secondo il fac simile di doman-da, le modalità e i termini di scadenza, indicati nell’avviso;

•si definiscono i requisiti specifici per la manifestazione di in-teresse per poter partecipare alla realizzazione della misura;

Ritenuto di:

•destinare all’iniziativa la somma di euro 300.000,00 disponi-bile sul capitolo 7799 del bilancio regionale 2017;

•ripartire le risorse alle ATS sulla base della popolazione resi-dente nei rispettivi territori;

•di prevedere che la quota di attribuzione del budget alle ATS in applicazione dei criteri di cui al punto precedente, potrà essere rivista con atto della Direzione Generale com-petente in ragione dell’effettiva rendicontazione dell’utilizzo delle risorse;

Vista la Comunicazione della Commissione Europea sulla no-zione di aiuto di Stato di cui all’articolo 107, paragrafo 1, punto 2.4 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea;

Considerato che lo scopo della misura di cui trattasi è attivi-tà a carattere socio-sanitario e consta di un contributo diretto alle persone coinvolte nel percorso riabilitativo a seguito di pa-tologie oncologiche e finalizzato all’acquisto di una parrucca, quale ausilio in grado di migliorare la qualità di vita e favorire l’inclusione sociale e che, pertanto, gli Enti preposti alla gestio-ne della misura e all’erogazione del contributo, non svolgendo attività economica ai fini della realizzazione dell’iniziativa, non tratterranno alcuna risorsa;

Ritenuto inoltre di demandare alle ATS:

•l’erogazione delle risorse alle ASST e agli enti di Terzo Settore sulla base delle spese sostenute dagli stessi e debitamen-te rendicontate, tenendo conto che il contributo regionale massimo erogabile per ciascuna persona rientrante nei programmi di intervento è pari a euro 150,00;

•la funzione di monitoraggio e controllo costante degli inter-venti di competenza delle ASST/IRCSS e degli enti del Terzo Settore, fornendo la rendicontazione economica, quali-quantitativa e di appropriatezza alla Direzione generale competente della Regione, secondo successive e detta-gliate indicazioni, in ordine a indicatori, tempi e modalità;

Sentito il parere del Comitato di valutazione degli Aiuti di Stato espresso in data 9 maggio 2017;

Richiamata la l.r. 20/08 e i provvedimenti organizzativi della Giunta regionale della X Legislatura;

Ritenuto di demandare a successivi provvedimenti della direzione generale competente l’attuazione della presente deliberazione;

Ritenuto di disporre la pubblicazione del presente provvedi-mento sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia, sul sito della regione e ai sensi del d.lgs. 33/2013, art. 26 e 27, quali adempi-menti in tema di trasparenza;

All’unanimità dei voti espressi nelle forme di legge;DELIBERA

1. di dare continuità all’iniziativa, avviata ai sensi della d.g.r. n.  2531/2014, prevedendo una fase migliorativa, fino al 31 di-cembre 2017, propedeutica alla stabilizzazione della misura;

2. di approvare l’allegato A, parte integrante della delibera-zione, che riporta:

•gli esiti delle sperimentazioni e la valutazione del contesto di attuazione dell’iniziativa;

•i compiti di ATS, ASST/IRCSS e Enti del Terzo Settore per la realizzazione della fase migliorativa propedeutica alla sta-bilizzazione;

•i criteri di massima propedeutici all’aggiornamento dell’e-lenco degli Enti ai sensi della d.g.r. 2531/2014 e atti attuativi e indispensabili per la manifestazione d’interesse da parte degli Enti del Terzo Settore;

3. di destinare all’iniziativa la somma di euro 300.000,00 di-sponibile sul capitolo 7799 del bilancio regionale 2017, ripartite alle ATS in base alla popolazione residente nei rispettivi territori;

4. di stabilire che:

•il contributo massimo, per l’acquisto della parrucca, è pari 150 euro;

•lo scopo della misura di cui trattasi è attività a carattere socio-sanitario e pertanto, gli Enti preposti alla gestione del-

la misura e all’erogazione del contributo non tratterranno alcuna risorsa;

5. di demandare alle ATS:

•l’erogazione delle risorse alle ASST/IRCSS e agli enti di Terzo Settore sulla base delle spese sostenute dagli stessi e debi-tamente rendicontate;

•la funzione di monitoraggio e controllo costante degli in-terventi di competenza delle ASST/consultori e degli enti del Terzo Settore, e di darne rendicontazione economica, quali-quantitativa alla Direzione generale competente del-la Regione, secondo successive e dettagliate indicazioni, in ordine a indicatori, tempi e modalità;

6. di demandare a specifico provvedimento della Direzione Generale Reddito di Autonomia e Inclusione sociale l’emanazio-ne dell’avviso, con cui:

•si informa che si intende procedere all’aggiornamento dell’elenco degli Enti idonei ad operare nell’ambito dell’i-niziativa;

•si comunica a tutti gli interessati che le candidature devono essere inviate alla DG RAIS, secondo il fac simile di doman-da, le modalità e i termini di scadenza, indicati nell’avviso;

•si definiscono i requisiti specifici per la manifestazione di in-teresse per poter partecipare alla realizzazione della misura;

7. di demandare a successivi provvedimenti della direzione generale competente l’attuazione della presente deliberazione;

8. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia, sul sito della regio-ne e ai sensi del d.lgs. 33/2013, art. 26 e 27, quali adempimenti in tema di trasparenza.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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– 14 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

ESITI FASE SPERIMENTALE, INDICAZIONI OPERATIVE PER LA FASE PROPEDEUTICA ALLA STABILIZZAZIONE DELLA MISURA E CRITERI GE-NERALI PER L’AGGIORNAMENTO DELL’ELENCO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE

VALUTAZIONE DEGLI ESITI DELLA SPERIMENTAZIONE

1. Premessa La DGR n.5954/2016, che ha definito le regole del sistema sociosanitario per il 2017, ha chiuso la fase di prima applicazione della sperimentazione avviata su tutto il territorio regionale ai sensi della DGR n. 2531/2014, determinando che l’eventuale stabilizzazione della misura doveva essere preceduta da una valutazione degli esiti delle attività realizzate, nel corso della fase sperimentale, da Associazioni di terzo settore e ATS/ASST.

Inoltre, per la definitiva messa a regime dell’iniziativa va effettuata una riflessione valutativa più generale anche del contesto normati-vo ed organizzativo, determinato dall’approvazione della l.r.23/2015 “Evoluzione del Sistema sociosanitario lombardo” che ha interes-sato e sta ancora interessando le ATS cui è affidata la regia dell’iniziativa

Entrambe le riflessioni valutative rendono opportuna, quindi, una ulteriore fase osservazionale e migliorativa, propedeutica alla stabi-lizzazione della misura, che terminerà il 31dicembre 2017.

2. Esiti della prima fase applicativa della sperimentazioneCon riferimento agli obiettivi previsti ai sensi della D.G.R. n. 2531/2014 e alle rendicontazioni pervenute, gli elementi presi in considera-zione per la valutazione del raggiungimento degli esiti sono stati il numero di donne che hanno ricevuto il contributo e la loro distribu-zione territoriale in Lombardia e il n. di consultori pubblici/enti del Terzo Settore coinvolti nella realizzazione dell’iniziativa.

I dati, così come pervenuti, non consentono una precisa valutazione della presa in carico, che così come rappresentata risulta, molto legata al contesto d’intervento: in alcuni territori, ad esempio, vi sono state manifestazioni di interesse da parte delle associazioni cui poi non è seguita una effettiva partecipazione all’iniziativa.

A volte, all’acquisto della parrucca è corrisposta anche una presa in carico in termini di counseling e supporto, da parte dei consultori o delle associazioni, ma, in altri la presa in carico è avvenuta in modo disgiunto e indipendente ad opera di altri soggetti (per es. dal servizio ospedaliero o da professionisti di fiducia della persona) e non vi è stata una reale collaborazione tra i diversi enti coinvolti.

Nell’arco del 2015 e 2016 attraverso i consultori pubblici o gli enti del terzo settore, hanno potuto beneficiare del contributo 3.963 donne di cui 2.811(pari al 70,6%) si sono rivolte agli Enti del Terzo Settore e 1.152 (29,02%)ai consultori pubblici. I consultori pubblici coinvolti sono stati oltre 100.

Con riguardo agli Enti di Terzo Settore, a seguito del DDG n.12566/2014 hanno presentato manifestazione di interesse per partecipare alla realizzazione dell’iniziativa n. 9 enti e ne sono risultati idonei 6 (5 associazioni e 1 cooperativa).

Quanto sopra consente di affermare che i progetti sperimentali hanno avuto esiti diversi a seconda del contesto territoriale specifico di intervento, ma, si può comunque valutare un esito finale complessivamente positivo dell’iniziativa, seppure con margini di correzioni migliorative.

3. Valutazione del contestoL’approvazione della l.r. 23/2015 ha comportato una profonda rivoluzione nel Sistema Sanitario Regionale, sia dal punto di vista dei cambi di paradigma introdotti nell’ambito della presa in carico delle persone fragili e della cronicità, sia dal punto di vista organizzati-vo. La trasformazione delle 15 ASL in 8 Agenzie di Tutela per la Saluta (ATS) e l’introduzione di 27 Aziende Sociosanitarie Territoriali (ASST) e 4 IRCSS ha intersecato il sistema sanitario con quello sociosanitario in stretta collaborazione con le politiche sociali gestite dagli enti locali, rafforzato la separazione della funzione di programmazione da quella di erogazione e da quella del controllo e previsto una rete ospedaliero-territoriale in grado di rispondere ai bisogni della famiglia e della persona anche ottimizzando complessivamente le risorse umane ed economiche.

A supporto di tutto ciò, i nuovi piani di organizzazione aziendale devono essere in grado di modellizzare una nuova organizzazione coerente con i cambiamenti introdotti dalle nuove norme e supportarne la realizzazione. La progettualità va quindi inserita nel nuovo contesto i cui nuovi confini territoriali sono ridefiniti dalle 8 ATS, cui dovranno afferire anche le Associazioni/Enti di Terzo Settore, mentre i confini di “erogazione” e di presa in carico sono quelli delle 27 ASST e 4 IRCSS in cui si collocano i consultori pubblici in ragione del nuovo modello organizzativo definito dai POAS.

INDICAZIONI OPERATIVE E MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DELLA FASE PROPEDEUTICA ALLA STABILIZZAZIONE

Azioni migliorativeAlla luce di quanto emerso dai precedenti paragrafi, al fine di pervenire ad una stabilizzazione omogenea dell’iniziativa sul territorio lombardo, si definiscono qui di seguito le azioni migliorative, che dovranno essere propedeutiche alla messa a regime:

1. Corretta e diffusa informazione sull’iniziativa e sulle modalità per accedere al contributo

L’attività promozionale è, infatti, parte integrante di tutto il percorso di realizzazione, occorre pertanto un raccordo e una collabo-razione tra i diversi enti coinvolti. E’ necessario quindi che chi ha la regia dell’iniziativa informi, attraverso le modalità ritenute più idonee, gli altri soggetti coinvolti (Ospedali Associazioni/Enti del Terzo Settore, consultori pubblici) dell’avvio della fase propedeu-tica alla stabilizzazione e concordi le modalità informative al fine di garantire alle persone, target di riferimento, un’informazione omogenea ed unitaria sulle modalità per accedere al contributo. (Ad esempio l’informazione deve dare chiara indicazione del luogo/enti del territorio che possono accogliere le domande e della documentazione necessaria). Anche gli strumenti informa-tivi possono essere molteplici (sito, locandina, ecc.) e pensati in modo da raggiungere la platea più vasta di persone.

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Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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2. Coinvolgimento delle Strutture Ospedaliere (ASST/IRCSS)

Spesso l’ospedale è il luogo privilegiato per far conoscere l’iniziativa in quanto punto di partenza del trattamento oncologico e pertanto, dovrà essere coinvolto nella realizzazione della misura affinché le figure professionali di riferimento sappiano sia informare della possibilità di accedere al contributo le persone che ne hanno diritto, sia garantire alle stesse, in tempi rapidi, la documentazione sanitaria necessaria a dimostrare il diritto di accesso.

3. Ruolo dei diversi soggetti coinvolti

I soggetti che sono coinvolti nella realizzazione della misura, oltre che fornire le indicazioni per l’acquisto della parrucca, devono anche essere in grado di dare le informazioni e orientare la persona rispetto ai diversi contesti di aiuto alle persone e alle loro famiglie (supporto psicologico, counseling, mutuo aiuto, coinvolgimento delle reti sociali intorno alla famiglia ecc.) che possono ridurre la vulnerabilità del paziente e migliorare la resilienza in risposta alle situazioni stressanti o aiutare nella riorganizzazione del nucleo familiare o ancora essere in grado di favorire l’inclusione sociale anche attraverso l’aiuto a reinserirsi nel proprio contesto lavorativo.

4. Ruolo dell’ATS

All’ATS è affidata la regia di tutto il processo di questa fase. Fondamentale all’avvio della misura è, come già detto sopra, il coin-volgimento, dei soggetti che dovranno collaborare alla realizzazione della stessa, non si tratta infatti semplicemente di una mera erogazione di un contributo per acquistare la parrucca, ma anche di orientare, seppur con discrezione e nel rispetto delle scelte e dei desideri della persona, nella conoscenza e nella scelta dei servizi di supporto che possono facilitare il recupero psicosocia-le e il recupero delle relazioni con la rete sociale e il mondo del lavoro al fine di favorire l’inclusione sociale.

Le ATS, che hanno la regia dell’iniziativa, dovranno pertanto operare per promuovere il raccordo e la collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti, anche eventualmente formalizzando accordi. La misura può essere gestita sia dai servizi consultoriali e/o dagli ospedali delle ASST e degli IRCSS, laddove esiste un reparto di ricovero/ambulatorio di oncologia che ha in carico le persone che corrispondono al target di riferimento della misura, sia dagli Enti di Terzo Settore che hanno manifestato l’interesse a parteci-pare alla realizzazione e risultano iscritti nell’apposito elenco degli idonei. Tutto ciò al fine di semplificare al massimo alle persone, assicurando percorsi facilitati e informazioni omogenee sia per l’accesso al contributo sia per un’eventuale presa in carico e, garantendo che nel percorso non vi siano duplicazioni o sovrapposizioni.

Nell’ambito della regia in capo all’ATS vi è anche il controllo e il monitoraggio della buona riuscita dell’iniziativa secondo le azioni migliorative qui indicate e le modalità e i criteri di monitoraggio che saranno indicati nei successivi atti attuativi.

Ai fini della stabilizzazione definitiva della misura saranno successivamente date indicazioni precise rispetto al debito informativo nei confronti della Regione, debito utile alla valutazione di questa fase e alla definizione dei criteri e requisiti di stabilizzazione.

5. Ruolo ASST/IRCSS e Terzo Settore

Le ASST/IRCSS che realizzano l’iniziativa devono individuare un operatore di riferimento (ad esempio potrebbe essere l’operatore dedicato ai colloqui di accoglienza/orientamento o alla consulenza/sostegno del consultorio piuttosto che un operatore sani-tario in attività nei reparti/ambulatori dell’azienda ospedaliera alle persone con patologia oncologica) in grado di rispondere ai bisogni informativi della persona sia relativamente alle modalità di accesso al contributo (informazione sui soggetti che possono ricevere la domanda, le modalità di presentazione della domanda, predisposizione della documentazione), sia informando sui programmi/interventi di aiuto e sostegno esistenti per tutte le esigenze di supporto che può avere la persona/famiglia (dall’ali-mentazione, al counseling psicologico, alla ripresa del lavoro ecc.) in modo che la persona possa essere orientata per scegliere consapevolmente l’eventuale servizio/ associazione cui rivolgersi in caso di necessità per un eventuale supporto.

ASST/IRCSS e Enti del Terzo Settore sono anche i “gestori” del percorso per l’erogazione del contributo in quanto la persona può liberamente scegliere a chi rivolgersi per presentare richiesta di contributo oltre che, come detto, per ricevere anche una consu-lenza o un’effettiva presa in carico, quando lo desideri.

Come gestori del percorso ASST/IRCSS e Enti del Terzo Settore, per l’ottenimento del contributo devono ricevere la richiesta da parte della persona e una certificazione dello specialista curante che attesti la necessità della parrucca in conseguenza delle cure subite. Il contributo viene erogato a seguito di presentazione della documentazione comprovante l’acquisto della parrucca (fattura/ricevuta fiscale).

Il contributo massimo erogabile è pari a € 150.

6. Presa in carico della persona che lo richiede

Qualora la persona esprima il desiderio di un supporto/consulenza da parte del soggetto cui si rivolge per il contributo per la parrucca, l’ente deve essere in grado di prendere in carico la persona.

La presa in carico, per quanto riguarda le ASST/IRCSS è ricompresa nell’ambito delle funzioni consultoriali o di quelle esercitate nell’ambito dei reparti ospedalieri di oncologia o nell’ambito delle attività di competenza dell’Ente di Terzo Settore scelto dalla persona.

In questo caso l’Ente, scelto tra quelli iscritti nell’elenco degli idonei, deve avere e mantenere tutti i requisiti previsti.

La presa in carico della persona deve avvenire attraverso figure professionali adeguate e deve essere mirata a:

• promuovere il mantenimento ed il recupero psico-fisico della persona

• favorire la riorganizzazione del nucleo familiare coinvolgendo nel recupero riabilitativo care giver / rete sociale della persona

• promuovere azioni volte a creare una rete collaborativa tra il consultorio/Ente di Terzo Settore con altri enti in particolare il volontariato attivo nell’ambito dell’assistenza alle persone in trattamento oncologico, gruppi di muto aiuto ecc. in grado di operare sia per favorire l’inclusione sociale della persona anche attraverso la creazione di atmosfere e relazioni interper-sonali idonee a scongiurare l’isolamento sociale, sia per facilitare il reinserimento al lavoro anche informando il contesto lavorativo degli eventuali ausili, degli strumenti e delle agevolazioni possibili da utilizzare per un’inclusione e tutela rispettose dei bisogni e della dignità del lavoratore.

L’attività di presa in carico può essere, quindi, realizzata in modo integrato tra ente pubblico e Terzo Settore.

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– 16 – Bollettino Ufficiale

CRITERI PER LA DEFINIZIONE DELL’ AVVISO PUBBLICO PER L’AGGIORNAMENTO DELL’ELENCO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE

1. FinalitàLa finalità dell’iniziativa è sostenere le persone che sono sottoposte a terapia oncologica mediante un contributo per l’acquisto della parrucca, quale ausilio che può concorrere a migliorare la qualità di vita e l’inclusione sociale. Con DDG n.12566/2014, attuativo della DGR n.2531/2014 sono state determinate le modalità per la costituzione dell’elenco degli Enti del Terzo Settore idonei a partecipare all’iniziativa.Con specifico provvedimento della Direzione Generale competente, sarà emanato l’avviso per l’aggiornamento dell’elenco degli Enti del terzo settore che intendono manifestare interesse alla partecipazione della fase propedeutica alla stabilizzazione dell’iniziativa regionale.

2. Destinatari dell’avvisoEnti del Terzo Settore:− iscritti ai rispettivi registri− con almeno tre anni di esperienza nell’assistenza, nel supporto e sostegno alle persone con patologie oncologiche − che siano interessati a contribuire alla realizzazione dell’iniziativa sia attraverso l’aiuto alle persone nelle procedure per l’otteni-

mento del contributo, sia con il sostegno diretto mediante consulenza, counseling, accompagnamento ecc.

3. Beneficiari FinaliPersone sottoposte a terapie oncologiche chemioterapiche che possono causare alopecia, che, anche attraverso l’ausilio della par-rucca possono migliorare la loro qualità di vita.

4. Presentazione della manifestazione d’interesseLa domanda di manifestazione d’interesse deve essere presentata secondo la modulistica allegata al provvedimento di avviso e deve essere corredata dalla documentazione attestante il possesso dei requisiti specifici secondo quanto stabilito dall’avviso.Lo stesso avviso definirà:− i termini per la presentazione delle domande, complete della documentazione richiesta;− i criteri di valutazione e selezione degli enti.

5. Istruttoria delle domande L’esame delle domande, ai fini dell’ammissibilità, sarà effettuato dalla Unità Organizzativa Azioni e misure per l’autonomia e l’inclusio-ne sociale della Direzione Generale Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale e sarà basato sull’analisi della sussistenza dei requisiti nonché dell’esattezza e completezza della documentazione presentata.

6. Criteri e procedure di valutazione Saranno esclusivamente sottoposte a valutazione le domande ritenute ammissibili dall’istruttoria presentate da soggetti ammissibili secondo quanto precisato al precedente paragrafo “destinatari dell’avviso”. La valutazione volta ad individuare gli enti idonei ad essere iscritti nell’elenco sarà effettuata da un apposito gruppo di valutazione, costituito a livello regionale, composto da referenti delle Direzioni Generali RAIS e Welfare.I criteri generali di valutazione riguarderanno la completezza delle informazioni fornite e l’affidabilità del Soggetto presentante la ma-nifestazione d’interesse.

7. RisorseLe risorse ammontano a euro 300.000,00, destinate da Regione Lombardia all’acquisto della parrucca, saranno ripartite alle ATS sulla base della popolazione residente nei rispettivi territori.Le ATS erogheranno alle ASST/IRCSS e agli Enti del Terzo Settore a seguito di presentazione delle rendicontazioni corredate dalla docu-mentazione comprovante l’acquisto delle parrucche (fatture/ricevute fiscali).

Bollettino Ufficiale

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D.g.r. 19 maggio 2017 - n. X/6615Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività, previsto dall’art. 16 della l.r. 1 ottobre 2015, n. 27

LA GIUNTA REGIONALEVista la l.r. 1 ottobre 2015, n. 27, «Politiche regionali in materia

di turismo e attrattività del territorio lombardo» e in particolare l’art. 16 «Piano annuale della promozione turistica e dell’attratti-vità» che individua e determina:

a) interventi per la comunicazione e promozione dell’offerta e per la diffusione dell’immagine e del prodotto turistico della Lombardia in Italia e all’estero;

b) il programma delle proprie iniziative promozionali e delle manifestazioni nazionali e internazionali, delle fiere e delle esposizioni alle quali la Regione partecipa;

c) le modalità della partecipazione alle iniziative regionali delle autonomie locali e funzionali, degli operatori pri-vati e delle associazioni rappresentative delle imprese, anche per quanto riguarda lo svolgimento di funzioni di commercializzazione;

d) le attività innovative e di carattere sperimentale, anche d’intesa con i livelli di governo locale, interregionale e nazionale;

e) i criteri e le modalità per l’individuazione di progetti da at-tuarsi, anche attraverso apposite convenzioni;

f) gli strumenti per l’attivazione delle sinergie intersettoriali connessi allo sviluppo dell’attrattività del territorio;

Richiamati

•il «Piano per lo sviluppo del turismo e dell’attrattività» pre-visto dall’art. 15 della l.r. 27/2015 e approvato con d.c.r. 21 febbraio 2017, n. 1457 che delinea la strategia di Regione Lombardia in ambito turistico nel triennio 2016-2018;

•la risoluzione n. 84 approvata con d.c.r 21 febbraio 2017, n. 1458, che impegna la Giunta regionale a tenere conto di alcuni indirizzi, emersi anche nell’ambito del confronto con gli stakeholder, nell’attuazione del piano per lo sviluppo del turismo e dell’attrattività;

Dato atto che il «Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività»:

•dà attuazione al Piano triennale per lo sviluppo del turismo e dell’attrattività;

•recepisce le indicazioni contenute nella d.c.r. 1458/2017;

•delinea lo sviluppo delle politiche a favore della filiera del turismo e della valorizzazione dell’attrattività come sistema integrato per l’anno 2017;

Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della X Legi-slatura, approvato con d.c.r. 9 luglio 2013, n. 78, che evidenzia la necessità di valorizzare l’offerta turistica sul mercato nazionale ed internazionale;

Ravvisata la necessità di dare attuazione all’art. 16 della l.r. 27/2015, mediante la definizione di un Piano che inquadri l’evo-luzione del settore e le politiche a favore del turismo attivate da Regione Lombardia e definisca gli obiettivi e le principali linee di sviluppo del settore turistico per l’anno 2017;

Sentito il Tavolo regionale per le politiche turistiche e dell’attrattività;

Preso atto del parere della IV Commissione, previsto dal com-ma 1, art. 16 della l.r. 27/2015 espresso nella seduta del 3 mag-gio 2017 e pervenuto in data 5 maggio 2017 che prevede in sin-tesi le seguenti raccomandazioni:

•Home sharing economy: trovare un giusto compromesso tra semplificazione delle procedure e rigorosità della nor-mativa e dei controlli, organizzando anche corsi di forma-zione a favore dei Comuni, soprattutto piccoli, per far cono-scere e comprendere le novità introdotte;

•Termalismo: coinvolgere l’Assessorato al Welfare affrontan-do la materia non solo dal punto di vista turistico, ma an-che da quello sanitario a partire dal valore della prevenzio-ne e cura delle acque termali;

•Formazione: garantire percorsi di formazione professionale al fine di elevare la professionalità del personale impiegato nel settore turistico a partire dalle conoscenze e capacità linguistiche e di accoglienza;

•Osservatorio regionale del Turismo: valorizzare il ruolo con-sultivo e propositivo in termini di rappresentanza della filiera del turismo e dell’attrattività e prestare particolare attenzio-ne alle nuove forme di ricettività da approfondire attraverso

uno specifico studio sull’evoluzione dell’home sharing eco-nomy;

•Integrazione con le politiche commerciali: investire maggio-ri risorse per porre freno allo spopolamento di aree della nostra Regione meno conosciute ma con grandi potenzia-lità di sviluppo;

•Intermodalità: raccordarsi con l’Assessorato alle Infrastruttu-re e mobilità per garantire una migliore fruibilità e sostenibi-lità del territorio;

•Bandi europei: collaborare con altri Assessorati di Regione Lombardia e con il Sistema camerale al fine di garantire un’assistenza alle imprese per l’accesso ai finanziamenti diretti;

•Turismo accessibile: promuovere la formazione del persona-le delle strutture ricettive, anche attraverso il confronto con le Associazioni di settore e prevedere strumenti (finanziari e non) per adeguare le strutture e migliorare la capacità ricettiva rivolta a questo target;

•Costituzione del Fondo per il turismo e l’attrattività presso Finlombarda: specificare le modalità di accesso al Fondo perseguendo logiche di semplificazione a favore delle im-prese del settore turistico e informare gli stakeholder in mo-do puntuale con comunicazione dedicata;

•#passaporto: prevedere la veicolazione del passaporto an-che nelle Scuole Lombarde;

•Integrare il Piano con il richiamo al Lago di Varese;

•Mercati emergenti: chiarire le modalità con cui si intende promuovere il brand inLombardia sui mercati emergenti (Russia, Cina, mercati asiatici in genere);

•Ciclovia turistica VEN-TO: inserire nel Piano annuale un ap-profondimento sulla strategia e sull’attuazione degli impe-gni assunti da Regione Lombardia nell’ambito del progetto VEN-TO;

Ritenuto di recepire le seguenti raccomandazioni:

•Home sharing economy: trovare un giusto compromesso tra semplificazione delle procedure e rigorosità della nor-mativa e dei controlli, organizzando anche corsi di forma-zione a favore dei Comuni, soprattutto piccoli, per far cono-scere e comprendere le novità introdotte;

•Formazione: garantire percorsi di formazione professionale al fine di elevare la professionalità del personale impiegato nel settore turistico a partire dalle conoscenze e capacità linguistiche e di accoglienza.

•Osservatorio regionale del Turismo: valorizzare il ruolo con-sultivo e propositivo in termini di rappresentanza della filiera del turismo e dell’attrattività e prestare particolare attenzio-ne alle nuove forme di ricettività da approfondire attraverso uno specifico studio sull’evoluzione dell’home sharing eco-nomy.

•Integrazione con le politiche commerciali: investire maggio-ri risorse per porre freno allo spopolamento di aree della nostra Regione meno conosciute ma con grandi potenzia-lità di sviluppo;

•Intermodalità: raccordarsi con l’Assessorato alle Infrastruttu-re e mobilità per garantire una migliore fruibilità e sostenibi-lità del territorio;

•Bandi europei: collaborare con altri Assessorati di Regione Lombardia e con il Sistema camerale al fine di garantire un’assistenza alle imprese per l’accesso ai finanziamenti diretti;

•Turismo accessibile: promuovere la formazione del persona-le delle strutture ricettive, anche attraverso il confronto con le Associazioni di settore e prevedere strumenti (finanziari e non) per adeguare le strutture e migliorare la capacità ricettiva rivolta a questo target;

•#passaporto: prevedere la veicolazione del passaporto an-che nelle Scuole Lombarde;

•Integrare il Piano con il richiamo al Lago di Varese;

•Mercati emergenti: chiarire le modalità con cui si intende promuovere il brand inLombardia sui mercati emergenti (Russia, Cina, mercati asiatici in genere);

•Ciclovia turistica VEN-TO: inserire nel Piano annuale un ap-profondimento sulla strategia e sull’attuazione degli impe-gni assunti da Regione Lombardia nell’ambito del progetto VEN-TO;

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ad integrazione del «Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività;

Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia organizzazione e personale» nonché i provvedimenti organizzativi della X Legislatura;

All’unanimità dei voti espressi nelle forme di legge, per i motivi in premessa;

DELIBERA1. di approvare il «Piano annuale della promozione turistica

e dell’attrattività» per l’anno 2017, in attuazione dell’art. 16 della legge regionale 1 ottobre 2015, n. 27, come da allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

2. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Uffi-ciale della Regione Lombardia (BURL) e sul sito istituzionale di Regione Lombardia.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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Bollettino Ufficiale

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ALLEGATO A

Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

    

PIANO ANNUALE DELLA  PROMOZIONE TURISTICA 

E DELL’ATTRATTIVITÀ   

(ECO16019)   

MAGGIO 2017         

 

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– 20 – Bollettino Ufficiale

Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

 

Attività  svolta  per incarico  di  Regione Lombardia – Direzione Generale  Sviluppo Economico 

 

“Osservatorio regionale del turismo e dell’attrattività ‐ Proposta di  piano  annuale  della  promozione  turistica  e  dell’attrattività” (Cod. Éupolis Lombardia ECO16019).  

  

   Giunta  regionale  – Direzione  Generale Sviluppo Economico 

Gruppo di lavoro tecnico: Laura Bari, Gianluigi Frigerio  Dirigente responsabile: Antonella Prete  

  

 

Éupolis Lombardia  Dirigente di riferimento: Antonio Lentini Project Leader: Federica Ancona Gruppo di ricerca: Simone Zardi

      

         Pubblicazione non in vendita. Nessuna riproduzione, traduzione o adattamento può essere pubblicata senza citarne la fonte.  Éupolis Lombardia Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione via Taramelli 12/F ‐ Milano www.eupolislombardia.it   Contatti: [email protected] Éupolis Lombardia 

Bollettino Ufficiale

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

Sommario 1.  Il contesto 

1.1 Lo sviluppo del turismo e dell’attrattività: dal piano triennale a quello annuale 1.2 La strategia regionale: attrattività integrata 1.3 Le priorità del 2017 

Attuazione della legge 27/2015 “Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo” 

1.4 Il coinvolgimento degli stakeholder 2.  Comunicazione e Promozione dell'offerta turistica 

2.1 Gli Infopoint: la nuova informazione e l’accoglienza turistica 2.2 La promozione del brand inLombardia 2.3 Iniziative di promozione e valorizzazione dei prodotti turistici 

Sport e turismo attivo: il cicloturismo Enogastronomia e Food experience Cult city, esperienze turistiche da collezionare Natura e green: la valorizzazione dei laghi lombardi Turismo religioso 

3. Iniziative promozionali 3.1 La partecipazione alle fiere 3.2 B.I.T. - Borsa Internazionale del Turismo 

4. Collaborazioni istituzionali 4.1 La collaborazione con il sistema camerale 4.2 Province e Comuni 4.3 Il coinvolgimento del territorio 4.4 La formazione 

5. Attività innovative e di carattere sperimentale 5.1 Iniziative a favore dell’attrattività dei territori 

Territori montani Progetto Valtellina Promozione turistica digitale lago di Como 

5.2. Progetti per l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese turistiche 5.3 Iniziative sovraregionali 

Le iniziative della Macro‐regione nord‐ovest La promozione dei laghi lombardi con le altre Regioni 

5.4 Progetti di eccellenza Turismo attivo: green & blu Golf Turismo culturale ‐ residenze reali, ville, castelli e giardini storici. Turismo enogastronomico Terme e benessere 

6. L’attrattività integrata del territorio 6.1 Osservatorio regionale del turismo e dell’attrattività 6.2 Iniziative di lungo periodo 

7. Risorse  

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

1. Il contesto1 

Il 2016 è stato  il settimo anno consecutivo di crescita a  ritmo sostenuto del  turismo internazionale  dopo  la  crisi  economico  finanziaria  globale.  Gli  arrivi  di  turisti internazionali sono cresciuti del 3,9% stando ai primi dati provvisori diffusi da UNWTO2 attestandosi a quota 1.235 milioni di turisti, 46 milioni in più rispetto al 2015. Gli analisti dell’UNTWO prevedono un’ulteriore crescita  fino a  raggiungere quota un miliardo e mezzo nel 2020.   In Europa l’aumento è stimato pari al 2%, risultato di andamenti molto differenziati in seguito ai problemi di sicurezza incontrati da alcuni paesi europei nel corso dell’anno. Tra  le destinazioni  turistiche europee più  importanti  il Portogallo  (13%) e  la Spagna (10%)  sono  quelle  che  hanno  maggiormente  beneficiato  della  diminuzione  della domanda  turistica  verso  l’Egitto  e  la Turchia.  In  questo  quadro  l’Italia  registra  un aumento degli  arrivi  internazionali del  4%  analogamente  al Regno Unito mentre  la Germania  cresce  del  2%.  I  due  paesi  che  risentono maggiormente  dei  problemi  di sicurezza  sono  il  Belgio  e  la  Francia  che  vedono  ridursi  gli  arrivi  internazionali rispettivamente del 13% e del 5%.  Secondo  i  dati  provvisori  diffusi  da  ISTAT  che  tengono  conto  non  solo  del  turismo internazionale  ma  anche  della  domanda  interna,  in  Italia  nel  periodo  gennaio‐novembre 2016  rispetto al  corrispondente periodo 2015 gli arrivi  restano  invariati  (‐0,3%) mentre le presenze aumentano dell’1%. I mesi di aprile e maggio sono quelli che incidono negativamente in questa dinamica presumibilmente a seguito degli attacchi terroristici in Nord Europa.   I dati provvisori per la Regione Lombardia confermano un quadro positivo anche per il 2016: gli arrivi aumentano dell’1,1% rispetto al 2015, le presenze aumentano dell’1%.  Il dato è particolarmente positivo se si considera che viene rapportato ad un anno in cui il tasso di crescita del turismo è stato a due cifre grazie ad EXPO.   Il  risultato  regionale  è,  come  di  consueto,  dato  dalla  composizione  di  andamenti differenziati a  livello  territoriale: oltre allo  straordinario  incremento del  18,8% degli arrivi e del 12,8% delle presenze di Mantova, Capitale italiana della cultura nel 2016, è estremamente rilevante l’aumento dell’8,2% circa degli arrivi e presenze nel bresciano, dell’8,4% degli arrivi e del 4,6% delle presenze a Sondrio e del 7,4% degli arrivi e del 7,9% delle presenze a Como. Seguono poi Lecco con un aumento del 3,1% degli arrivi e del  4,6%  delle  presenze, Varese  con  un  +2,1%  e  1,7%  rispettivamente  per  arrivi  e presenze  e  poi Cremona  con  un  incremento  degli  arrivi  del  2,4%  a  fronte  di  una 

1 Dati provvisori‐ da aggiornare. 2 UNWTO, Wordl Tourism Barometer, Volume 15, Advance Release, January 2017

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

stazionarietà delle presenze. Nel bergamasco si è registrata una sostanziale stabilità sia degli arrivi, sia delle presenze, mentre a Pavia, ma soprattutto Lodi e Monza, il 2016 ha visto un calo della domanda turistica: Pavia vede ridursi gli arrivi del 3,1% e addirittura del 10,3% le presenze; a Lodi gli arrivi diminuiscono dell’11,4% mentre le presenze sono stazionarie  (+0,5%); a Monza e Brianza gli arrivi si  riducono del 14,6% e  le presenze dell’10,3%. Milano,  i cui dati sono ancora stimati, è  l’ambito che mostra una perdita rispetto all’anno precedente in particolare nei mesi di apertura dell’EXPO. Secondo le stime sui dati disponibili gli arrivi sono diminuiti del 1,4% mentre sono soprattutto  le presenze a subire una maggiore contrazione (‐5,5%).  

Tabella 1 ‐ Arrivi, presenze per provincia. Variazione percentuale 2016/2015  

   Totale    Arrivi  Presenze 

Varese  2,1%  1,7% 

Como  7,4%  7,9% 

Sondrio  8,4%  4,7% 

Milano*  ‐1,4%  ‐5,5% 

Bergamo  0,4%  0,2% 

Brescia  8,3%  8,2% 

Pavia  ‐3,1%  ‐10,3% 

Cremona  2,4%  0,2% 

Mantova  18,8%  12,8% 

Lecco  3,1%  4,6% 

Lodi  ‐11,4%  0,5% 

Monza e Brianza  ‐14,6%  ‐10,3% 

Lombardia*     1,1%  1,0% 

Fonte: elaborazioni Éupolis Lombardia, dati provvisori. * dato stimato 

Nel 2016 il mercato nazionale ha mostrato una certa sofferenza, con dati negativi sia per presenze che per arrivi in quasi tutte le province, fanno eccezione quelle di Mantova, Como, Cremona  e  limitatamente  per  gli  arrivi Brescia.  Il dato  complessivo  è quindi positivo  grazie  a  un  aumento  rilevante  dei  turisti  stranieri  in  tutte  le  province,  un incremento  addirittura  a  due  cifre  per  le  province  di Brescia  e Mantova.  Il  turismo internazionale  subisce  una  riduzione  nelle  province  di  Pavia,  Monza  Brianza  e Cremona, in quest’ultimo caso solo le presenze fanno registrare un calo contenuto.  Secondo gli ultimi dati  consolidati,  in  termini di arrivi  il mercato più  importante  si conferma  la Germania,  seguita  da  Francia, Cina, Svizzera, Stati Uniti, Regno Unito, Paesi Bassi, Spagna e Giappone.  

 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

Grafico 1: Le prime 10 nazionalità dei turisti stranieri in Lombardia. Arrivi in migliaia (2015).  

 Fonte: elaborazioni Éupolis Lombardia su dati Istat. 

Rimanendo nel contesto del turismo internazionale, in termini di presenze, il mercato più rilevante è ancora una volta la Germania che da sola conta come i tre paesi che la seguono: Regno Unito, Francia e Paesi Bassi. Al quinto posto vi sono gli Stati Uniti che precedono Svizzera, Cina, Belgio, Spagna e Russia.   

Grafico 2: le prime 10 nazionalità dei turisti stranieri in Lombardia. Presenze in migliaia (2015).  

 Fonte: elaborazioni Éupolis Lombardia su dati Istat. 

Secondo una  recente  indagine condotta da CISET3 presso un campione di operatori turistici,  le decisioni  sulla  scelta della vacanza  sono  condizionate dalla  congiuntura 

3 CISET, Indagine congiunturale CISET - Il turismo in Italia nelle opinioni degli operatori turistici,Novembre 2016, 50° Edizione

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

economica critica in riferimento alla clientela nazionale. La questione sicurezza incide notevolmente  sulla  destinazione  selezionata  dai  clienti  stranieri.  L’impatto  di  tali variabili internazionali nel breve periodo ha determinato un vantaggio competitivo per l’Italia e quindi anche la Lombardia, rispetto ad alcune destinazioni concorrenti quali ad esempio la Francia.   Tra  i prodotti  turistici arte e cultura, sport attivo e benessere, agriturismo e  turismo green, risultano  i più popolari, seguiti dal turismo montano. Si segnala  la ripresa del segmento turismo d’affari, stabile quello fieristico e congressuale.  Anche a fronte di questi dati positivi registrati negli ultimi anni, si conferma l’obiettivo di Regione Lombardia per il 2017 di sostenere ulteriormente il comparto turistico come settore fondamentale di sviluppo economico per il territorio.  Bisogna sottolineare che, al di là delle performance positive delineate, il turismo negli ultimi anni è stato attraversato da numerosi cambiamenti e innovazioni che hanno reso il  mercato  ancora  più  competitivo.  Le  possibilità  di  movimento  dei  turisti  sono aumentate, con un’ulteriore diffusione della mobilità low cost, così come il ricorso alla prenotazione  diretta  online.  Inoltre,  per  l’offerta  si  è  visto  un  proliferare  della ricettività condivisa legata alla home sharing economy. Quest’ultimo aspetto dà luogo a effetti difficilmente giudicabili, almeno in questa fase: tale ricettività spesso integra e completa quella più “classica” e contribuisce al reddito dei residenti, tuttavia rischia di alterare  il mercato e/o maschera  fenomeni di abusivismo. Questi aspetti potrebbero indebolire la relazione tra crescita dei flussi ed economia reale. Nella sola città di Milano l’andamento della presenza di alloggi su uno dei più importanti portali di home sharing mostra  una  crescita  esponenziale  di  questa  ricettività  a  partire  dal  2014  con  un successivo rallentamento dal 2016.  

Grafico 3: Alloggi in sharing economy – Milano – Trend 2009-2017  

Fonte: www.airdna.com 

 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

La normativa regionale prevede  l’obbligo di comunicazione all’Osservatorio  regionale del turismo e dell’attrattività per tutte le strutture ricettive.  I dati  relativi  al 2016, non  ancora definitivi ma  attendibili, mostrano un  incremento nell’ordine  del  20%  delle  strutture  ricettive  non  alberghiere,  in  particolare  case  e appartamenti per  vacanze.  Il dato  confrontato  con gli anni precedenti non può  che derivare da un’importante quota di emersione di fenomeni non ancora regolarizzati.  Regione Lombardia attuerà,  in accordo  con gli enti preposti del  territorio, modalità operative e proporrà standard per facilitare un sistema integrato di controlli, finalizzati a  contrastare  l’abusivismo e a  favorire  la  tutela della  concorrenza  leale. Con questo obiettivo,  è  stato  pertanto  approvato  il  regolamento  per  le  strutture  ricettive  non alberghiere  che  definisce  criteri  e  standard  qualitativi  minimi  per  l’esercizio dell’ospitalità. L’Assessorato allo Sviluppo Economico ha avviato un  lavoro di  semplificazione delle procedure  per  la  presentazione  delle  comunicazioni  di  avvio  attività  che  potrà prevedere  anche  la  previsione  di  un  codice  identificativo,  così  da  promuovere l’emersione  del  fenomeno  delle  strutture  attualmente  non  regolari.  Il  processo  di semplificazione è stato favorito mediante la pubblicazione di faq e tutorial dedicati ai gestori delle strutture non‐alberghiere per la compilazione delle domande. Tale azione è stata caratterizzata anche dal confronto con gli Enti  locali e,  in particolare,  i vertici istituzionali  del  capoluogo  lombardo  considerata  la  consistenza  delle  strutture  sul territorio comunale (3/4 della quota regionale).  1.1  Lo  sviluppo  del  turismo  e  dell’attrattività:  dal  piano  triennale  a quello annuale  L’approvazione del Piano triennale per lo sviluppo del turismo e dell’attrattività da parte del  Consiglio  Regionale  nella  seduta  del  21  febbraio  2017,  ha  validato  il  percorso intrapreso  dalla Giunta  regionale  per  il  triennio  2016‐2018.  Il  Piano,  finalizzato  alla valorizzazione  del  “prodotto  Lombardia”,  inteso  come  sistema  integrato  delle componenti  artistiche,  storiche,  culturali,  ambientali  e  paesaggistiche  che caratterizzano  l’attrattività  turistico‐commerciale, ha colto  i mutamenti avvenuti nel settore ponendo al centro dell’azione  regionale  il  turismo esperienziale, a partire dal posizionamento strategico che ha individuato, 9 macrotemi rilevanti:  Arte e cultura.   Enogastronomia e food experience.   Natura e green.   Sport e turismo attivo.   Fashion, design, artigianato e shopping.   Terme e benessere.   Musica, teatro e spettacolo.   Business.   Turismo religioso. 

 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

 Gli  obiettivi  di  lungo  periodo  sono:  l’innovazione  di  prodotto,  l’incremento  delle presenze nazionali e  internazionali e  il miglioramento della qualificazione dell’offerta turistica per valorizzare le eccellenze della regione in chiave attrattiva.  La programmazione annuale in ambito turistico persegue le seguenti finalità:   valorizzare i prodotti turistici e l’attrattività dei territori;   favorire l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese turistiche;  promuovere la destinazione Lombardia sui mercati nazionali e internazionali;  aumentare la digitalizzazione delle imprese turistiche;  sostenere la formazione degli operatori del settore e del personale addetto alla 

vigilanza;  promuovere azioni di sistema;  incrementare ulteriormente le performance turistiche della regione in termini di 

arrivi, presenze e permanenza media.  

1.2 La strategia regionale: attrattività integrata  Nel  2017,  le  azioni  di  promozione  dell’attrattività  agiscono  in modo  integrato  per favorire  la  crescita  e  la  competitività  delle  imprese  e  valorizzare  l’offerta  turistica regionale. L’Assessorato allo Sviluppo Economico intende consolidare e valorizzare in una  logica di attrattività  integrata  commercio, artigianato, moda, design e  terziario avanzato,  settori  in  cui  la  leadership  della  Lombardia  è  riconosciuta  a  livello internazionale.   In  collaborazione  con  le  strutture  competenti,  l’Assessorato  Sviluppo  Economico avvierà  relazioni e progettualità  finalizzate a promuovere e  favorire  l’assistenza alle imprese per l’accesso ai finanziamenti diretti Unione Europea, che non devono essere considerati  "residuali", ma  vere  potenzialità  create  a  sostegno  delle  varie  politiche comunitarie. Sarà pertanto favorito e  implementato un sistema di “responsabilità condivisa” tra  la Commissione europea e le autorità degli Stati Membri, con particolare riguardo ai fondi a  gestione  diretta  che  comprendono  i  programmi  tematici,  a  gestione  diretta comunitaria e gli strumenti finanziari per l’assistenza esterna.  La strategia regionale agisce a più livelli e con una visione di sistema che si pone questi obiettivi:  incrementare  l’incoming e  la permanenza media, destagionalizzare  i  flussi, elevare  la  qualità  dell’offerta  turistica,  favorire  il  turismo  accessibile  e  stimolare l’aggregazione  e  la  collaborazione,  anche  attraverso  reti  tra  imprese  e  tra  enti territoriali  e  tramite  partenariati  pubblico‐privato.  Di  prassi  questi  temi  vedono  la collaborazione con altri Assessorati di Regione Lombardia. 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

Tutto  questo  in  continuità  con  la  strategia  condivisa  a  livello  nazionale  tramite  la definizione del Piano Strategico del Turismo 2017‐2022 i cui tre principi trasversali sono sostenibilità, innovazione e accessibilità.   La strategia regionale inoltre trova riscontro nel DEFR 2016 (Documento di Economia e  Finanza)  di  Regione  Lombardia,  in  cui  è  stato  dato  rilievo  allo  sviluppo dell’attrattività  integrata, al potenziamento della formazione, all’implementazione di politiche macro‐regionali, all’attuazione degli strumenti connessi alla nuova legge, alla comunicazione  innovativa  (web  e  social),  al  monitoraggio  tramite  l’Osservatorio regionale del turismo e dell’attrattività, allo sviluppo di un’offerta di tipo esperienziale e al miglioramento qualitativo delle strutture ricettive e all’accessibilità per i turisti. 

Grafico 4: Priorità e strategie 

  

1.3 Le priorità del 2017   In considerazione degli obiettivi regionali, il focus per il 2017 sarà orientato in particolare a promuovere 3 assi tematici:   cicloturismo;  enogastronomia; 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

città d’arte.  

Regione Lombardia sostiene, come importanti driver territoriali di attrattività, natura & green,  fashion,  design,  artigianato  e  shopping,  business,  terme  e  benessere, valorizzando  le  interazioni  dei  prodotti  turistici  e  perseguendo  la  promozione  del turismo esperienziale.   In parallelo verranno sviluppati i seguenti assi trasversali:  formazione professionale della filiera estesa del turismo e dell’attrattività;   innovazione e digitalizzazione;  riqualificazione delle strutture per migliorarne qualità e accessibilità.  

 Il turismo è uno dei settori in cui il contatto personale ed umano rappresenta un aspetto chiave e imprescindibile per uno sviluppo dell’attrattività di qualità. Per queste ragioni Regione  Lombardia  promuove  percorsi  di  formazione  e  aggiornamento  degli operatori e degli addetti del settore come standard di qualità dell’offerta turistica.  Ma non solo, per garantire un elevato  livello di accoglienza e valorizzare  il marketing territoriale lombardo è in corso il rilancio e la riqualificazione degli uffici di informazione e accoglienza turistica attraverso l’istituzione degli Infopoint, un progetto per elevare la  qualità  e  garantire  l’accessibilità  dell’informazione,  elemento  determinante  nella scelta della destinazione turistica.  Interventi per diffondere  la digitalizzazione delle  imprese e  favorire un’integrazione con  le  attività  delle  imprese  culturali,  creative,  della  comunicazione  web  e  social, possono migliorare  la promozione e  la visibilità del  turismo  lombardo. Si continuerà inoltre a stimolare un utilizzo efficace delle nuove tecnologie digitali, web e social che sono sempre più pervasive e determinanti sia nella costruzione dell’immagine, sia per l’importanza assunta dalla reputation e dal sentiment dei turisti.  Regione Lombardia sostiene  la filiera estesa con  l’iniziativa “Turismo e Attrattività”, dedicata a  incrementare  la qualità dell’offerta delle strutture ricettive e delle attività commerciali. Verrà  finanziata  infatti  la  riqualificazione  delle  strutture  attraverso  il rinnovo di arredi, impianti, macchinari, attrezzature, acquisto di hardware e software.   Viene posta inoltre una forte attenzione sul tema dell’accessibilità che rappresenta uno dei fondamentali parametri con cui valutare  i progetti proposti ed accedere quindi ai finanziamenti previsti. Regione Lombardia prosegue nell’impegno e nell’attenzione al turismo accessibile anche prevedendo appositi criteri di valutazione o premialità nei bandi e percorsi di formazione specifici per il tramite di Explora, coinvolgendo anche le realtà associative.   Il segmento infatti secondo un’indagine condotta da Europecar Doxa 2015, rappresenta in Italia un potenziale di 9 milioni arrivi. L’attenzione posta su questo tema è in linea con l’Anno  internazionale  del  Turismo  sostenibile  dichiarato  dall'Onu  per  il  2017  e 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

un’opportunità  per migliorare  il  contributo  del  settore  turismo  ai  tre  pilastri  della sostenibilità: sociale, economica ed ambientale.   Attuazione della  legge 27/2015 “Politiche  regionali  in materia di  turismo e attrattività del territorio lombardo”  

Nell’ottobre 2015 Regione Lombardia con l’approvazione della l.r. n. 27/2015 si è posta la finalità di attivare politiche di sviluppo e valorizzazione della filiera dell’attrattività intesa come sistema integrato nel quale la cooperazione tra soggetti pubblici e privati permette  la  costruzione  di  prodotti  e  servizi  turistici  innovativi  e  di  qualità  e  nuovi investimenti sul territorio.    Primi provvedimenti attuativi adottati:  approvazione  del  regolamento  relativo  agli  standard  qualitativi  minimi  e  ai 

contrassegni  identificativi per  le strutture non alberghiere (ostelli per  la gioventù, case e appartamenti per vacanze, foresterie  lombarde,  locande, bed & breakfast, rifugi alpinistici ed escursionistici);  

approvazione  della  modulistica  di  comunicazione  per  avvio  attività  case  e appartamenti per vacanze; 

indicazioni alle associazioni pro loco per la costituzione del relativo albo regionale;  costituzione dell’Osservatorio regionale del turismo e dell’attrattività;  istituzione e definizione delle modalità di funzionamento del Tavolo regionale per le 

politiche turistiche e dell’attrattività;  strutture d’informazione e accoglienza turistica: approvazione del regolamento per 

la definizione della denominazione, delle caratteristiche e del logo, e dei criteri per la loro istituzione e funzionamento; 

costituzione del Fondo per  il  turismo e  l’attrattività presso Finlombarda volto ad agevolare  promozione  e  crescita  competitiva  del  sistema  turistico,  sviluppo  e valorizzazione della filiera dell’attrattività. Il Fondo rappresenta uno strumento per l’implementazione  concreta della  strategia  regionale declinata  attraverso  i piani triennali e annuali. I beneficiari saranno: le imprese del settore turistico, i distretti dell’attrattività e del commercio, i soggetti e le aggregazioni pubblico‐private e le pro  loco del territorio. Le procedure di accesso al Fondo saranno disciplinate con appositi  provvedimenti  a  cura  della  Direzione  Generale  Sviluppo  Economico perseguendo logiche di semplificazione.  

Nel 2017 l’attuazione della normativa avrà i seguenti punti di attenzione:   adeguamento del sistema  informativo per  la comunicazione dei flussi turistici 

da parte delle strutture ricettive;  regolamento  per  le  strutture  ricettive  alberghiere,  case  per  ferie,  strutture 

ricettive temporanee e aziende ricettive all'aria aperta; 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

la revisione della disciplina delle guide e degli accompagnatori turistici;  la  tutela  della  concorrenza  leale  nel  comparto  turistico  attraverso  il  sistema 

integrato  dei  controlli  per  favorire  un’efficace  vigilanza  da  parte  degli  enti preposti e contrastare le forme di abusivismo.  

1.4 Il coinvolgimento degli stakeholder  Il coinvolgimento degli stakeholder  in un’ottica di sussidiarietà è punto di forza della strategia regionale per stimolare la proattività e lo sviluppo di iniziative in una logica di collaborazione territoriale.  L’Assessorato allo Sviluppo Economico sostiene l’integrazione e il coinvolgimento degli attori locali, in sinergia con gli altri Assessorati e in collaborazione con Enti strategici a partire  dal  MIBACT,  Agenzia  nazionale  del  turismo  (ENIT),  Regioni,  Enti  locali  e territoriali,  le Camere di Commercio, associazioni di categoria, operatori e  il sistema universitario.  L’Anno del turismo lombardo – avviato nel 2016 – esprime il protagonismo dei territori, degli operatori, dei cittadini e dei turisti stessi nella valorizzazione della destinazione inLombardia con eventi, progetti, allestimenti, campagne di comunicazione e azioni social.  

  Il Manifesto  dell’Anno  del  turismo  delinea  la  strategia  e  gli  obiettivi  perseguiti  da Regione Lombardia, definendo le 10 linee guida a sostegno della filiera turistica:  

1. la riforma del turismo; 2. la diffusione del brand #inLombardia; 3. reti di Impresa e filiera estesa: aggregarsi per competere; 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

4. smart tourism: creazione di nuova impresa innovative; 5. formazione e qualificazione del capitale umano; 6. innovazione e digital marketing; 7. grandi eventi volàno di attrattività; 8. prodotto turistico esperienziale; 9. una strategia congiunta tra regioni e tra città; 10. Explora, una DMO per Regione Lombardia. 

 Un Palinsesto di eventi accompagna l’Anno del turismo con:   percorsi enogastronomici;  percorsi cicloturistici;  itinerari religiosi;  città d’arte;  macro regione Nord‐Ovest con Lombardia, Liguria e Piemonte;  Lombardia, uno dei motori più attivi d’Europa. 

 Il  29 maggio  2017  –  Festa  della  Lombardia  –  un  evento  concomitante  nei Comuni capoluogo  protagonisti  del  progetto  Cult  City  celebrerà  la  Chiusura  dell’Anno  del Turismo con il passaggio di testimone all’Anno della Cultura lombarda.   L’Assessorato allo Sviluppo Economico proseguirà  l’esperienza positiva dell’Anno del Turismo e la partecipazione diffusa sui territori, rilanciando iniziative ed eventi.  In particolare, nel corso del 2017  il progetto di  formazione B2B  rivolto agli operatori turistici lombardi #inLombard1a consoliderà su tutto il territorio regionale l’azione di fornire strumenti concreti e  innovativi, formare sulle migliori modalità di accoglienza turistica, migliorare la digitalizzazione e coinvolgere i territori e unirli attraverso il brand #inLombardia. Il progetto si svilupperà in otto tappe per toccare tutto il territorio regionale.  

 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

 Per  quanto  riguarda  la  promozione  turistica,  la  diffusione  del  brand  inLombardia continuerà  a  rappresentare  l’immagine  unitaria  di  una  regione  turistica  e  delle  sue eccellenze, aspetto sempre più rilevante per i mercati. A questi aspetti di metodo si aggiunge  la volontà di cogliere appieno  le opportunità disponibili, sfruttando il più possibile l’eco dei grandi eventi (come Expo 2015, Mantova 2016 e The Floating piers) per non disperderne il successo. Inoltre,  nel  corso  del  2017  la  Regione  si  impegnerà,  in  collaborazione  con  gli stakeholder, ad attrarre per il prossimo futuro nuovi grandi eventi che possano replicare gli esiti positivi degli ultimi anni e consolidare l’attrattività e la popolarità della regione.  

 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

2.Comunicazione e Promozione dell'offerta turistica  

Gli  interventi di comunicazione e promozione dell’offerta turistica attuati da Regione Lombardia,  in  collaborazione  con  Explora,  hanno  come  comun  denominatore  la promozione  dell’immagine  della  regione  come  destinazione  turistica  attraverso  il brand “inLombardia”.  La collaborazione dei territori e il coinvolgimento di enti e realtà pubbliche e private – in una logica di squadra – valorizza ancora di più la promozione dell’offerta turistica. Nel corso del 2017 gli Infopoint, attraverso il processo di riqualificazione degli uffici di informazione e accoglienza turistica, avranno una nuova centralità nel sistema a rete.   

 Grafico 5: Sistema rete  

 

  

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

2.1 Gli Infopoint: la nuova informazione e l’accoglienza turistica  L’accoglienza è sempre stata fondamentale per lo sviluppo turistico: la reputation e il sentiment dei turisti rivestono un ruolo centrale anche in conseguenza alla diffusione delle nuove tecnologie e dei social.  Per questi motivi,  la  riqualificazione delle  strutture di  informazione  ed  accoglienza turistica, denominate ora Infopoint ‐ che agiranno in rete tra loro e con altri soggetti della  filiera  –  è  uno  dei  più  importanti  snodi  di  innovazione  della  legge  di  riforma regionale. Gli  Infopoint  opereranno  in  raccordo  fra  di  loro  sotto  il  coordinamento  di  Regione Lombardia e fanno parte di una rete regionale in grado di offrire informazioni e servizi turistici in coordinamento con altri soggetti quali le imprese turistiche associate o loro associazioni di categoria, associazioni, consorzi o altre strutture con finalità turistiche.  La nuova  rete degli  Infopoint avrà una  immagine omogenea e  coordinata al  fine di risultare  riconoscibile  dai  turisti  e  dai  cittadini  come  rete  organizzata  sull’intero territorio regionale. Al fine di rendere gli Infopoint facilmente riconoscibili è stato indetto un concorso in collaborazione  con  Explora  e  ADI  (Associazione  del  Design  Industriale),  che  ha individuato  la  proposta  di  logo  approvata  con  il  regolamento  regionale  n.  9/2016 “Definizione  della  denominazione,  delle  caratteristiche  e  del  logo  delle  strutture  di informazione e accoglienza turistica”. A seguito dell’approvazione del logo è stato predisposto un brand book, dedicato alle regole d’uso dell’immagine coordinata degli Infopoint.   

    Il nuovo modello di informazione e accoglienza turistica basato sugli Infopoint prevede 4 tipologie di strutture:   STANDARD. Presso i capoluoghi di provincia e le località turistiche.   GATE. Negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie, presso  le infrastrutture stradali e 

autostradali che intercettano i principali flussi turistici;  FLAGHSIP. Nelle destinazioni caratterizzate da massici  flussi  turistici,  in cui  sarà 

possibile la vendita e il merchandising dei prodotti tipici, oltre alla promozione del territorio anche attraverso video e postazioni 3D. 

DIFFUSI.  Una  rete  d  integrazione  delle  precedenti  per  garantire  la  massima copertura territoriale,  localizzati  in ciascuna provincia  in funzione della vocazione turistica  del  luogo  che  potranno  anche  costituire  integrazione  di  altre  attività (piccoli negozi, agenzie di viaggio, etc.). 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

 Le attività d'informazione e accoglienza ai turisti degli Infopoint possono essere svolte da partenariati  fra enti pubblici e privati, da enti pubblici anche associati oppure da soggetti privati.  Gli Infopoint dovranno garantire accoglienza a 360 gradi per i turisti: adeguati orari di apertura, informazioni turistiche e promozionali disponibili 24 ore al giorno, attraverso totem  touch‐screen  o  altre  tecnologie  innovative,  anche  nelle  principali  lingue straniere, libero accesso alle persone con disabilità, assistenza ai turisti e connettività wi‐fi gratuita. Il personale presente dovrà essere qualificato: costantemente aggiornato e formato, con conoscenza delle lingue e capacità di operare con strumenti informatici.   Per conoscere in modo più approfondito le motivazioni e gli interessi dei visitatori, gli Infopoint avranno inoltre il compito di rilevare il gradimento dell’offerta turistica e la customer satisfaction, tramite la somministrazione di questionari.   Una  ulteriore  novità  è  rappresentata  dalla  possibilità  per  gli  Infopoint,  istituiti  da soggetti pubblici, di destinare spazi per soggetti privati  in cui promuovere e vendere prodotti agroalimentari lombardi (soprattutto DOP e IGP), guide, libri e altro materiale d’interesse turistico.  Altri servizi facoltativi riguardano  la prenotazione e  la vendita di biglietti (per musei, trasporti, spettacoli etc.) anche attraverso totem interattivi.  Il primo Infopoint flagship è stato inaugurato presso Rho Fiera Milano il 21 Febbraio 2017. Occupa oltre 200 metri quadri e si trova all’ingresso della Porta Est della Rho Fiera Milano all’uscita della metropolitana e del passante ferroviario. L’Infopoint #inLombardia è stato concepito per essere un modello e prevede diverse aree legate ai prodotti turistici, un’area lounge, totem, oculus e un maxischermo per la proiezione  di  video,  oltre  a  uno  stand  dedicato  alla  timbratura  del  Passaporto inLombardia.   Gli Infopoint riconosciuti potranno accedere a contributi per l’adeguamento dei locali e l’avvio dell’attività.   Il  rilancio  degli  Infopoint  prevede  inoltre  la messa  in  rete  e  digitalizzazione  delle strutture attraverso un ecosistema digitale turistico che vedrà coinvolti tutti gli attori dell’attrattività del territorio.  L’ecosistema digitale favorirà l’integrazione dei portali turistici, dei sistemi informativi e delle piattaforme digitali e si qualificherà come base per l’attivazione di campagne di marketing efficace e innovativo, l’inclusione di servizi tramite app e la digitalizzazione degli Infopoint.   

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

2.2 La promozione del brand inLombardia  La diffusione dell’immagine della Lombardia come meta turistica e la fidelizzazione del turista sono due obiettivi strategici fondamentali per Regione. A  fine 2015 è  stato  lanciato  il brand  inLombardia  che,  con  le  sue  caratteristiche di inclusività e multifunzionalità, risponde, in termini comunicativi, alla strategia regionale di operare  in modo  federato con  il territorio. Ciò si  realizza con  l’affiancamento del brand  inLombardia  ai  loghi  territoriali,  dei  consorzi  e  dei  prodotti  di  eccellenza  del territorio,  anche  con  azioni  di  co‐branding,  per  declinare  un’offerta  di  natura esperienziale integrata. 

 La  promozione  del  brand  avviene  attraverso  il  sito  web  www.in‐lombardia.it, disponibile in 7 lingue e altri 5 siti verticali tematici, oltre ai principali social: Facebook, Twitter, Instagram, pinterest, google+.  L’hashtag #inLombardia ha già raggiunto oltre 1 miliardo di impression sulla rete e si è posizionato ai vertici tra i competitor di riferimento. Nel  corso  del  2017  a  diffusione  del  brand  prosegue  ed  è  sostenuta  attraverso  la promozione di video 360° realizzati in realtà virtuale, oltre che con campagne off line sui media, attraverso flyer e allestimenti dedicati nelle fiere.    Altra  iniziativa  connessa  al  brand  e  sviluppata  insieme  a  Explora  è  “#ilpassaporto #inLombardia”, un gadget che permette di collezionare i timbri delle destinazioni quali le città d’arte (progetto Cult city), i laghi di Garda, Iseo, Como, Maggiore e Varese, i siti Unesco ed esperienze legate ad eventi speciali.  Nel corso del 2017 è prevista la digitalizzazione del passaporto attraverso una dinamica di gioco, e la possibilità di raccogliere i timbri scoprendo la Lombardia attraverso una APP che consenta di coinvolgere maggiormente il turista, di profilarlo e accrescerne la fidelizzazione. Oltre a ciò, Explora valuterà la veicolazione del passaporto anche nelle scuole in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale.  “#InLombardia365”, il viaggio di un anno in Lombardia, anche nel 2017 sarà articolato in “incursioni” sul territorio per accompagnare lettori, turisti, alla scoperta della regione 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

attraverso  influencer  e  instagramer  internazionali  che  raccontano  le  bellezze  della Lombardia a tutto il mondo.  L’iniziativa  promuove  la  partecipazione  attiva  degli  operatori,  incentiva  i  progetti tematici (anche attraverso l’incontro con testimonial) e, unitamente al coinvolgimento dei  media  classici,  diffonde  video  e  foto  di  ogni  tappa  sui  social,  favorendo  così l’engagement. 

  L’obiettivo  è  quello  di  diffondere  un’immagine  della  Lombardia  come  destinazione turistica, attraverso la formazione, il coinvolgimento e la stimolazione dei territori locali nella gestione e nell’accoglienza dei turisti che si trasformeranno così in “ambasciatori” e potranno amplificare la conoscenza delle micro destinazioni.   Le tappe 2017 di #inlombardia365: 

Bergamo e valli ‐ enogastronomia, outdoor (Bergamo jazz festival) dal 25 al 27 marzo; 

Lago d’Iseo ‐ Green and blue, dall’8 al 10 aprile;  Pavia, Milano,  Brescia  ‐  Sapore  inLombardia  itinerario  speciale  in  apecar 

durante «Week&Food », dal 4 all'11 maggio;  Monza ‐ Milano ‐ Giro d’Italia, dal 27 al 29 maggio; 

Lago Maggiore – Turismo religioso, dal 15 al 18 giugno;  Monza e Brianza e Lago di Como ‐ Ville e giardini e festival di Bellagio, dal 13 

al 16 luglio;  Lago di Garda – sport, golf e outdoor, dal 16 al 18 settembre;  Mantova e Cremona – alla scoperta dei borghi: Castelponzone, Pomponesco, 

Grazie, San Benedetto Po, 14‐16 ottobre. 

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2.3 Iniziative di promozione e valorizzazione dei prodotti turistici  Sport e turismo attivo: il cicloturismo Il cicloturismo lombardo, già durante il 2016, ha ricevuto alcuni riconoscimenti come il 3° posto all’Italian Green Road Award per il sentiero Valtellina (115 km che attraversano le province di Lecco, Como e Sondrio) collegato alla ciclabile della Valchiavenna. Per sostenere il cicloturismo lombardo è necessario qualificare e completare i percorsi esistenti integrandoli tra loro.  Ed  inoltre:  consolidare  la  reputation  della  Lombardia  come meta  riconoscibile  e affermata nell’ambito dell’offerta cicloturistica,  incrementando  la competitività delle sue destinazioni, aumentare l’incoming legato al cicloturismo, anche in una logica di destagionalizzazione  della  domanda  e  sostenibilità  ambientale,  sostenere  e valorizzare i soggetti della “filiera estesa”. Per  questo,  a  dicembre  2016  è  stato  pubblicato  un  bando  che  prevede  3  linee  di finanziamento:  promozione  innovativa,  infrastrutturazione  dei  macro‐assi  e percorsi ciclabili minori.  La prima  linea è  rivolta ai partenariati di almeno 10 MPMI, guide e accompagnatori turistici, consorzi di promozione turistica e pro loco con l’obiettivo di aumentare arrivi, presenze, permanenza media e ritorno dei turisti. Particolare attenzione sarà rivolta a una promozione e commercializzazione innovativa soprattutto per l’uso di strumenti informatici e digitali.  La  seconda  linea  riguarda  l’infrastrutturazione  dei  macro‐assi,  a  cui  potranno partecipare  aggregazioni  di  almeno  10  enti  locali  lombardi,  i  progetti  dovranno principalmente  completare  i  percorsi  in  termini  di  fruibilità  turistica,  e  prevedere collegamenti ai principali itinerari dell’attrattività turistica esperienziale e ai nodi della mobilità  collettiva  (stazioni,  etc.). Secondariamente,  i  progetti  potranno  riguardare l’installazione  di  aree  di  ricovero,  parcheggi  e  ciclostazioni, messa  in  sicurezza  dei percorsi, completamento della segnaletica.  La terza linea concerne progetti per l’infrastrutturazione dei percorsi ciclabili minori: destinatari sono enti locali interessati a completare i percorsi esistenti, valorizzando gli elementi territoriali di pregio e raccordando gli stessi con altri itinerari turistici.   

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

Grafico 6: i macroassi ciclabili individuati dal progetto Cicloturismo in Lombardia. 

Fonte: elaborazioni Éupolis Lombardia su dati Regione Lombardia. 

 A supporto del bando continua la promozione del cicloturismo attraverso il progetto In bici in Lombardia con un sito tematico (in‐lombardia.it/in‐bici) che mostra i principali percorsi e favorisce l’organizzazione del viaggio.  

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In occasione di Artigiano in Fiera, a dicembre 2016, ha preso il via il progetto Ai posti di blocco  che ha  consentito  ai  visitatori di  simulare una  corsa  lungo  i  10 macroassi confrontandosi con testimonial campioni sportivi come Sonny Colbrelli e Igor  Astarloa.  La  promozione  del  cicloturismo  prosegue  anche  con  il  100°  Giro  d’Italia  che  in Lombardia  farà  tappa  in Valtellina,  a Tirano,  e  come  da  tradizione  si  concluderà  a Milano. È  questa  una  opportunità  che  sarà  valorizzata  con  un  progetto  marchiato #inLombardia che seguirà la carovana del Giro d’Italia, per tutto il percorso del Giro, per promuovere  il turismo  lombardo sul mercato  interno e su quello  internazionale e per accendere un importante riflettore sulla variegata offerta turistica, enogastronomica, culturale e sportiva dell'intera regione.  Regione  Lombardia  inoltre  ha  il  ruolo  di  Ente  capofila  nel  Protocollo  d’Intesa  che coinvolge il Ministero delle Infrastrutture, il Ministero dei beni e delle attività culturali del  turismo e  le Regioni Piemonte, Emilia‐Romagna e Veneto per  la progettazione e realizzazione della ciclovia  turistica VEN‐ TO con  l’obiettivo di  realizzare una dorsale cicloturistica interregionale lungo gli argini del Po con diramazioni fino a Milano lungo i Navigli leonardeschi e lungo il corso dei principali fiumi lombardi.  Enogastronomia e Food experience  Il turismo enogastronomico rappresenta uno degli ambiti in maggior espansione negli ultimi anni. La  food experience  integra e attiva  in maniera particolarmente efficace altre  tipologie  di  turismo  esperienziale,  Regione  Lombardia  ha  quindi  promosso iniziative  per migliorarne  la  reputation.  Per  raggiungere  queste  finalità  sono  state previste  diverse  azioni  che  si  completano  tra  loro,  sia  attraverso  canali  online  che tradizionali.   A ciò si aggiungono  interventi riguardanti  la formazione degli operatori, un apposito bando volto a valorizzare  le vocazioni enogastronomiche dei territori e  il richiamo al tema attraverso iniziative di promozione del brand inLombardia o legate a temi complementari. 

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 “Sapore in Lombardia”, avviato nel 2016, promuove il turismo, facendo leva sulla food experience,  connessa  ad  altri  asset  tramite  un  cammino  tra  le  eccellenze enogastronomiche e artistiche lombarde. Gli itinerari pubblicizzano i territori e ne fanno apprezzare  le ricette tipiche.  Il progetto ha rilanciato  il  tema del  food, patrimonio di eccellenze lombarde, fortemente connesso all’ospitalità. Sapore in Lombardia è per il 2017  il progetto sistema della promozione del territorio attraverso  l’enogastronomia. Sono  state  organizzate  iniziative  di  storytelling,  eventi  e  progetti  formativi  per  gli operatori e per i territori. Sarà valorizzato il ruolo di ambassador, testimonial, racconti dei turisti e dei produttori.   Durante la “Week&Food” dal 7 al 14 maggio 2017, in occasione della Fiera TuttoFood, il palinsesto degli eventi si allarga a tutta la regione: le eccellenze culinarie dei territori lombardi  sono messe  al  centro  dell’attenzione  e  connesse  ad  altri  temi  trasversali chiave per il 2017: cicloturismo, Cult City. Sono state inoltre attivate media partnership con testate giornalistiche di settore e non.  Questa è anche l’occasione per intraprendere iniziative speciali sul tema food legato al turismo.  È  stato  rinnovato  interamente  l’apposito  sito  con  nuove  sezioni  legate  a storytelling, formazione e call per gli operatori.  Alla campagna online, si integra quella offline attraverso l’organizzazione di iniziative speciali  come  “Food design  inLombardia”,  concorsi  fotografici  e  temporary  corner presso negozi ed eventi.  Sempre durante  la “Week&Food”, verrà  lanciata un’iniziativa di promozione che  lega due degli assi tematici prioritari strategici per il 2017: cicloturismo ed enogastronomia: “Bycicle Restaurant Week”.  Il  progetto  prevede,  durante  una  settimana,  un menu speciale per i ciclisti in tutti i ristoranti della Lombardia aderenti. L’iniziativa coinvolge chef d’eccezione che presentano menu adatti ai ciclisti, la promozione avviene come di consueto online e offline, anche attraverso la diffusione di gadget.  All’evento è associato un contest fotografico su Instagram “Una colazione da ciclista”: ogni giorno vengono pubblicati gli itinerari scelti da instagrammer per cercare il miglior posto dover fare colazione in Lombardia, accompagnati da fotografie d’impatto.  A “Sapore  in Lombardia” è collegato “Food meets digital”, progetto  riguardante  la formazione digitale sul segmento enogastronomico rivolto ad albergatori, ristoratori e operatori della filiera; le prime tappe sono Monza, Lecco e Milano. Il progetto intende amplificare e aggregare progettualità già attive sul territorio quali: “Cantine Aperte”, “Valtellina”,” East Lombardy” e “Milano Food City”. Oltre a ciò, si attiverà una manifestazione d’interesse per selezionare i migliori progetti di promozione dell’0fferta turistica lombarda attraverso l’enogastronomia e finalizzata in particolare alla realizzazione, anche in modalità congiunta, di eventi emblematici di livello  nazionale  e  internazionale  di  promozione  del  turismo  enogastronomico  in Lombardia  e  progetti  (sempre  a  livello  nazionale  e  internazionale)  della  filiera dell’ospitalità legata al turismo enogastronomico.  

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A ulteriore sostegno dell’asset enogastronomico il bando “Wonderfood (& wine)” che sarà  lanciato  nel  2017  per  promuovere  l’offerta  turistica  lombarda  legata  alla valorizzazione delle tradizioni e vocazioni enogastronomiche locali declinata secondo specifici ambiti: “lifestyle”, “luxury food shopping” e “creatività”. I beneficiari sono gli operatori economici della filiera estesa che promuovono itinerari turistici atti a:   integrare l’offerta enogastronomica con quella storico, artistica e culturale;  operare una segmentazione del prodotto turistico enogastronomico;   attivare eventi e percorsi legati al food e al wine;  sviluppare marketing relazionale, social;  partecipare a fiere di settore.  

Attraverso  tali  iniziative  Regione  valorizza  la  filiera  del  turismo  enogastronomico, anche incentivando la creazione di reti stabili, e promuove Sapore inLombardia come asse strategico delle politiche di sviluppo economico.  Cult city, esperienze turistiche da collezionare Il progetto Cult City ‐ protagonisti i Capoluoghi lombardi “Città d’Arte” ‐ promuove la destinazione inLombardia attraverso la scoperta di undici Capitali d’Arte con week end da collezionare.  Grazie  a  “Cult  City”,  nel  2017  saranno  realizzati  iniziative,  eventi  e  interventi  di riqualificazione del tessuto urbano e architettonico, esito dei programmi d’intervento co‐finanziati  da  Regione  Lombardia  e  i  Comuni  capoluoghi,  al  fine  di  rafforzare l’attrattività  dei  territori  con  un’immagine  unitaria  e  un’azione  di  marketing territoriale  coordinata.  Sarà  così  maggiormente  valorizzata  l’offerta  turistica esperienziale e la messa a sistema di servizi correlati all’accoglienza quale volano per la crescita dell’incoming e lo sviluppo economico della Lombardia. 

 Regione affianca l’attività di comunicazione e promozione dei Capoluoghi, garantendo un’immagine coordinata, con strumenti di comunicazione online (anche attraverso un sito  dedicato:  http://cultcity.in‐lombardia.it/,  disponibile  sia  in  italiano  che  in  lingua inglese) e offline, una campagna fotografica, un magazine tematico, flyer, city map, un photocontest e lo storytelling di cittadini e ambassador delle Città.   Gli  assessorati  Culture,  Identità  e  Autonomie  e  Sviluppo  Economico  di  Regione Lombardia hanno stipulato una convenzione con la Fondazione Centro Sperimentale di  Cinematografia  per  la  realizzazione  di  progetti  audiovisivi  che  valorizzino  il patrimonio e le eccellenze lombarde. L’accordo, di durata triennale, vuole stimolare la 

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produzione di filmati e video in ottica di promozione integrata del territorio lombardo attraverso corsi e laboratori per aspiranti film maker. Nel 2017 verrà  realizzato uno spot, nell’ambito del progetto “Cult City”,  finalizzato a descrivere la destinazione inLombardia attaverso  weekend da collezionare nelle città d’arte  lombarde.  Questo  progetto  realizza  uno  strumento  di  comunicazione  di contenuto artistico e creativo. Il percorso intrapreso intende coinvolgere maggiormente le imprese culturali, creative, della  comunicazione  web  e  social,  dell’audiovisivo  e  dell’editoria  nelle  politiche  di sostegno  all’offerta  turistica, nella direzione di un potenziamento della promozione della Lombardia quale ambito di destinazione turistica, anche avvalendosi dell’azione di promo‐commercializzazione di Explora.  Natura e green: la valorizzazione dei laghi lombardi La valorizzazione del territorio lombardo è promossa anche attraverso iniziative legate a sport e turismo attivo, che fanno dello stile di vita e della sostenibilità  l’asse su cui sviluppare l’attrattività dei luoghi. I laghi lombardi, da sempre una risorsa importante, sono al centro del progetto “Acque di Lombardia: fiumi, laghi e navigli”, declinato sui territori lacuali regionali in collaborazione con i seguenti partner locali:  Lago di Como, con Unioncamere Lombardia per la promozione turistica digitale;  Lago  di  Garda,  con  la  Comunità  Montana  Parco  Alto Garda  Bresciano  per  la 

valorizzazione  e  promozione  nei  mercati  internazionali,  anche  attraverso  la riqualificazione dei punti informativi sul territorio; 

Lago di Iseo, con il Comune di Lovere, per la valorizzazione e promozione integrata del lago e la realizzazione d’infrastrutture e servizi volti al miglioramento della sua fruibilità, sostenibilità e conservazione del patrimonio naturale; 

Lago  Maggiore  e  di  Varese,  con  la  Camera  di  Commercio  di  Varese,  per  la valorizzazione  attraverso  azioni  promozionali  nei  mercati  internazionali  e  il miglioramento dei servizi d’informazione e accoglienza.  

Turismo religioso  Il  turismo  religioso è un segmento  in crescita: è  funzionale alla mobilità dolce e alla destagionalizzazione e contribuisce a favorire lo sviluppo di alcuni asset strategici: arte e cultura, enogastronomia e food experience, sport e turismo attivo.  Un bando ad hoc – promosso dall’Assessorato allo Sviluppo Economico, finanzia due tipologie di progetti nella direzione di intercettare nuovi turisti:   pellegrinaggi,  percorsi,  vie  della  fede,  ritiri  spirituali  e  soggiorni  di 

studio/preghiera;  attrazioni  turistiche  religiose  (siti  artistici  e  del  patrimonio),  incontri,  eventi, 

manifestazioni. I beneficiari sono partenariati composti da enti no profit, micro o piccole  imprese del settore turismo e commercio, rappresentanti almeno 3 territori provinciali. I progetti sviluppano nuovi pacchetti turistici o ampliano quelli esistenti per favorire l’incremento di arrivi‐presenze e aumentare la permanenza media. Particolare rilevanza è attribuita 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

alla promozione e/o commercializzazione tramite strumenti informatici con tecnologie mobile, social, app e realtà aumentata.  

 In ottica di promozione il progetto “Lo splendore del vero” si basa su tre pilastri:   sviluppo di strumenti cartacei e digitali per la presentazione dell’offerta sul mercato 

nazionale e internazionale;   comunicazione di impatto mediatico;   attivazione  di  un  ecosistema  per  il  coinvolgimento  degli  stakeholder  locali,  lo 

sviluppo di sinergie comuni e la condivisione di best practice.  La promozione è volta anche a stimolare le sinergie e l’integrazione con gli altri asset attraverso ristorazione, monaci mastri birrai trappisti, arti e artigianato.  Una rappresentazione grafica della rete dei cammini lombardi visualizzabili su mobile valorizza la comunicazione di questo tema esperienziale, anche grazie alla realizzazione di una tappa tematica del tour di “#inLombardia 365”.  Regione  Lombardia  con  questi  progetti  promuove  l’immagine  di  una  Lombardia “slow”  e  accogliente,  con  proposte  turistiche  che  si  articolano  tra  soggiorni  nei monasteri  e  weekend  di  spiritualità,  valorizzando  i  cammini  storici  in  chiave esperienziale.      

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3. Iniziative promozionali  

La promozione  turistica attuata dalla Regione, anche attraverso  la DMO Explora, si basa  sull’integrazione  tra  modalità  e  soggetti  molteplici,  offrendo  un’immagine coordinata ed omogenea della Lombardia, non solo in termini visivi, ma anche valoriali. In  tale  ottica  viene  privilegiata  l’interazione  e  la  collaborazione  tra  tutti  i  soggetti interessati, coordinando, sia in senso bottom‐up, le campagne e le comunicazioni dei brand territoriali a integrazione di quello regionale (“inLombardia”), che in senso top‐down,  le campagne regionali declinate territorialmente. Le sinergie dovranno essere quindi multidirezionali e coinvolgere i territori attraverso tutti i soggetti della filiera. Nel  2017  si  punterà  molto  sulla  promozione  internazionale  della  regione  anche attraverso  il  brand  “#inLombardia”  con  campagne  di  comunicazione  (web, media relations,  relazioni  pubbliche)  sui  principali  mercati  di  riferimento  europei  ed extraeuropei, con l’ausilio di campagne tematiche e attività di co‐marketing.  

3.1 La partecipazione alle fiere  Le fiere sono uno strumento di promozione, comunicazione e marketing centrale per promuovere l’offerta turistica di un territorio e rappresentano un’occasione significativa di  incontro e scambio con  i mercati della domanda nazionali e  internazionali, che possono essere intercettati grazie ad attività mirate di promo ‐ commercializzazione. La competizione crescente a livello internazionale assegna alle fiere un ruolo importate in termini di promozione e diffusione del brand “inLombardia”, anche sui mercati esteri, e opportunità per gli operatori lombardi in una logica B2B.  Le  iniziative per  la promozione turistica del territorio  lombardo sono realizzate con  il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati (Explora, ENIT, Unioncamere Lombardia e CCIAA, Fiera Milano e operatori turistici lombardi).  Sono inoltre attive collaborazioni anche sovraregionali per la promozione dell’offerta collegata ad alcuni ambiti  tematici  (turismo  religioso, cicloturismo,  turismo  termale, MICE, green e golf), attraverso la partecipazione con propri stand e attività correlate ad alcune delle manifestazioni turistiche più importanti a livello nazionale e internazionale.  Per quanto riguarda le manifestazioni fieristiche di rilievo internazionale, la Regione ha  scelto  di  puntare  su  mercati  da  sempre  prioritari  quali  quello  tedesco  con  la partecipazione a: 

F.R.E.E. di Monaco di Baviera;  I.T.B. Berlino;  IMEX di Francoforte per il turismo congressuale;  Friedrichshafen per il turismo attivo. 

Per il mercato inglese si segnala la partecipazione a W.T.M. a Londra che accoglie ogni anno oltre 50.000 visitatori e 5.000 espositori provenienti da ben 182 paesi.  

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La partecipazione a MITT di Mosca  testimonia  la particolare attenzione dedicata ai turisti russi che rappresentano un target di grande interesse per la regione.  Si  segnala  inoltre,  in  tema  di  turismo  attivo,  la  partecipazione  alla  fiera  di  settore Destination Nature a Parigi e,  in tema di turismo congressuale,  la partecipazione alla fiera di Barcellona.  Altri mercati di interesse sono l’area del Medio‐Oriente con la partecipazione alle fiere in Israele e a Dubai e l’Asia con particolare riferimento a Tokyo e Shanghai.  Più  in generale,  l’intento è quello di  sviluppare, a  fianco ai mercati già  consolidati, anche  i mercati  emergenti:  oltre  a  quello  russo,  quello  sudamericano  e  asiatico, attraverso  azioni  di  promozione mirate  (Fiere,  workshop,  educational,  press  tour, comunicazione  digitale,  ecc.)  con  il  coinvolgimento  degli  Enti  e  i  soggetti  in rappresentanza di tali mercati.  3.2 B.I.T. ‐ Borsa Internazionale del Turismo  L’edizione 2017 vede confermata la presenza di Regione Lombardia a B.I.T. con il brand “inLombardia”. Regione Lombardia parteciperà con un proprio stand  in cui verranno ospitati oltre ai seller per  la commercializzazione del prodotto  lombardo, anche gli operatori dell’offerta della  filiera estesa del prodotto  turistico  integrato. All’interno dello  stand  sono  previste  animazioni,  eventi  ed  iniziative  collaterali  finalizzate  alla conoscenza dell’eccellenza  lombarda. Con oltre 1.500 Hosted Buyer  internazionali ed italiani, più di 2.000 aziende partecipanti e oltre 60.000 visitatori professionali attesi, B.I.T.  rappresenta  una  delle  fiere  tematiche  più  importanti  a  livello  internazionale. L’edizione 2017 sarà innovativa, prevedendo l’affiancamento di ulteriori tre percorsi di visita dedicati ad aree tematiche in forte crescita: A Bit of Taste (enogastronomia), Be Tech  (digital)  e  I  love  wedding  (dedicato  ai  viaggi  di  nozze),  alle  quattro  aree  più tradizionali: Leisure, Luxury, MICE e Destination Sport.     

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4. Collaborazioni istituzionali  La  strategia  di  promozione  del  turismo  e  dell’attrattività  di  Regione  Lombardia privilegia come modalità operativa il confronto in modo da conoscere ed intercettare le esigenze e le preferenze del turista.  Nel  2017  proseguirà  la  collaborazione  di Regione  Lombardia  con  gli  enti  pubblici  e privati: protagonisti i territori e il coinvolgimento di autonomie locali, operatori del settore, imprese e associazioni di categoria.  4.1 La collaborazione con il sistema camerale 

Regione Lombardia e  le Camere di Commercio Lombarde, nell’ambito degli  impegni assunti con  l’Accordo di Programma per  la Competitività, sostengono  la  filiera del turismo e dell’attrattività. L’accordo  di  programma  per  lo  sviluppo  economico  e  la  competitività  tra  Regione Lombardia e Sistema camerale rappresenta un’importante e consolidata esperienza di collaborazione  istituzionale  che  ha  mostrato  efficacia  e  capacità  di  risposta  ai fabbisogni del sistema imprenditoriale, rivelandosi così una buona prassi di governance territoriale per lo sviluppo di una strategia condivisa. Per  il  2017  l’Assessorato  allo  Sviluppo  Economico  continua  la  collaborazione  con Unioncamere Lombardia e il Sistema Camerale a partire da progetti e iniziative per il turismo esperienziale: Cult City, Turismo religioso, Cicloturismo, Food & wine.  Inoltre Regione Lombardia proseguirà  la realizzazione, anche di  intesa con  il sistema camerale, di progetti di eccellenza avviati con il MIBACT con particolare riferimento a segmenti turistici quali golf, Siti Unesco, moda e design e a grandi eventi di attrattività del territorio quale il 100° Giro d’Italia.   Il sistema camerale è coinvolto nel rilancio della rete regionale degli Infopoint, quale soggetto attuatore del bando destinato all’adeguamento o alla realizzazione ex novo di  strutture  di  informazione  ed  accoglienza  turistica,  mediante  interventi infrastrutturali e tecnologici.  Infine  la  collaborazione  con  le  Camere  di  Commercio  locali  concretizzerà sperimentazioni  di  marketing  territoriale  come  Tourist  Angels,  un  progetto  di informazione e accoglienza turistica rivolto ai giovani e ideato insieme alla Camera di Commercio di Varese che potrà essere replicato anche sugli altri territori con attività di comunicazione a supporto del brand inLombardia.  4.2 Province e Comuni 

La normativa regionale ribadisce  il ruolo fondamentale delle Province nello sviluppo delle  politiche  turistiche  riorganizzando  le  funzioni  storicamente  a  loro  delegate  e 

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riallocando  alcune  attività  quali  quelle  connesse  alle  Agenzie  di  viaggio  in  capo  ai Comuni al fine di rendere più omogeneo il livello di informazioni e garantire al cittadino un migliore orientamento. Nell'ottica di favorire i partenariati viene inoltre evidenziata la possibilità per le Province di attivare strumenti di collaborazione nello svolgimento delle funzioni loro attribuite coinvolgendo le Camere di Commercio.  Le Province continueranno quindi a svolgere quel necessario  ruolo di raccordo  tra  le iniziative regionali e il territorio, favorendo l’interazione e la condivisione nei due sensi, soprattutto raccogliendo le istanze provenienti dai territori.   Regione,  Province  e  Città  Metropolitana  di  Milano  proseguono  una  fattiva collaborazione  anche  attraverso  specifici  tavoli  tecnici  tematici  in  materia  di Ricettività, Professioni turistiche e Rilevazione dei flussi turistici affinché sia promossa un’armonizzazione  e  razionalizzazione delle  risorse a  vantaggio di un’efficacia delle politiche finalizzate a migliorare  la qualità di una risposta univoca e trasparente per  i cittadini e i turisti.  Regione Lombardia  inoltre collabora attivamente con  i Comuni, attori  fondamentali per  garantire  il  buon  governo  del  territorio  e  attivare  politiche  e  azioni  virtuose, nell’erogazione  dei  servizi  a  favore  della  promozione  turistica  e  dell’attrattività  dei territori. 

4.3 Il coinvolgimento del territorio  In attuazione della nuova legge, durante il 2016 è stato istituito il “Tavolo regionale per le politiche turistiche e dell’attrattività” composto dalle rappresentanze di: enti locali, associazioni di categoria, sindacati, sistema camerale, consumatori, pro‐loco e mondo cooperativo.  Il  tavolo  consente  un  dialogo  diretto  tra  le  istanze  rappresentate  e  la Regione sui temi dell’attrattività integrata. Il Tavolo ha preso piena operatività all’inizio del  2017  ed  è  finalizzato  ad  assicurare  il  coordinamento  tra  i  soggetti  per  la valorizzazione  e  la  promozione  del  territorio  e  dei  prodotti  turistici  al  fine d’incrementare l’attrattività della Lombardia.   Il coinvolgimento dei soggetti istituzionali, degli stakeholder e degli operatori, che ha avuto un momento di rilievo nel 2015 con  il “Tourism Act”  ‐ giornata di confronto su strumenti  e  strategie  innovative  per  la  promozione  del  territorio  –  prosegue  con momenti  di  riflessione  ed  approfondimento  per  rafforzare  il  posizionamento  della Regione  nei mercati  interni  e  internazionali  e  condividere  nuovi  stimoli  e  idee  per sviluppare il settore e indirizzare l’azione regionale.   

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4.4 La formazione   Cogliendo il successo del “Tourism Act 2015”, durante l’Anno del turismo lombardo si è organizzato  l’evento  collettivo  “Digital  ‐  Tourism Think Tank  (TTT)”  dedicato  alla formazione degli operatori per diffondere  l’utilizzo delle  tecnologie web e  social.  In continuità con esso hanno preso  il via nuovi eventi volti alla formazione degli addetti dell’attrattività integrata (ricettività, ristorazione, fornitori di servizi, Infopoint, agenzie di  promozione  turistica  etc.),  seguendo  la  strategia delineata da Regione,  perché  il fattore umano è decisivo per il turismo esperienziale.   

 Di  particolare  rilievo  il  progetto  “#inLombard1a”,  progetto  di  formazione  B2B organizzato in collaborazione con Explora, che si pone come principali obiettivi: fornire gli  strumenti  e  gli  elementi  formativi  necessari,  coinvolgere  gli  stakeholder  per stimolare  il  dialogo,  attivare  collaborazioni  concrete  sul  territorio,  promuovere  la 

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strategia  regionale  per  rafforzarne  il  ruolo  nella  filiera  e  presentare  le  opportunità offerte agli operatori. Sono previste 8 tappe che coinvolgeranno il territorio regionale e culmineranno con un evento di chiusura a Milano.  I workshop formativi vedranno il coinvolgimento di esperti in materia e toccheranno i seguenti ambiti coerenti con la valorizzazione della strategia regionale:  cicloturismo in Lombardia;  food meets tourism;  inLombardia, promuoversi insieme;  social media marketing;  big data & sentiment online;  turismo oggi: bisogni, reputation e mercati;  content marketing;   strategia content: storytelling e videotelling;  human ttt (l’importanza del fattore umano nel turismo);  culto dell’accoglienza. 

 Oltre  ai  workshop  sul  territorio  è  disponibile  una  sezione  dedicata  online  sul  sito explora.in‐lombardia.it, dove sarà possibile consultare  la documentazione dei panel, visionare  i  videoclip  dei  workshop  e  le  interviste  realizzate  ad  ospiti,  formatori  e testimonial.  

   

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5. Attività innovative e di carattere sperimentale  Regione Lombardia  integra  la promozione del  territorio  con  attività  innovative  e di carattere sperimentale riguardanti ambiti locali o sovraregionali, tra cui la promozione di alcuni  territori  lombardi quali  il Lago di Como, Lago Maggiore,  territori montani.   Obiettivo è replicare sul territorio lombardo progetti sperimentali che si siano rivelati best practies di successo e abbiano  ricevuto  il consenso e  la piena partecipazione di partner istituzionali pubblici e privati.  Tourist Angels è un esempio concreto di una esperienza di carattere sperimentale che coniuga la strategia regionale di coinvolgimento degli stakeholder e di confronto con i soggetti territoriali: un nuovo modo di interpretare la collaborazione istituzionale e la promozione turistica.  Il  progetto  ‐  esito  del  Protocollo  di  intesa  sottoscritto  dal  Presidente  di  Regione Lombardia e dall’Assessore allo Sviluppo Economico  , dal Presidente dalla CCIAA di Varese  e  dai  Dirigenti  degli  uffici  scolastici  interessati  ‐  promuove  l’informazione turistica  per  la  valorizzazione  dei  beni  storici,  culturali,  artistici,  architettonici, paesaggistici dell’intero territorio di Varese con la partecipazione di studenti mediante l’alternanza  scuola‐lavoro  nel  settore  dell’accoglienza  turistica  quale  elemento  di crescita formativa ed orientativa, culturale e  lavorativa  individuale. L’iniziativa durerà tre anni e coinvolgerà circa 200 studenti del sistema di istruzione pubblico‐provinciale di secondo ciclo – statale e paritario – con attività di accompagnamento di turisti nelle visite a luoghi di particolare pregio e alla gestione di sportelli informativi presso comuni ed enti del territorio, oltre alla divulgazione di  informazioni turistiche  in occasione di eventi e progetti speciali, in collaborazione con le guide turistiche.  Tale sperimentazione, prosegue il percorso di valorizzazione turistica di Varese, iniziato con  “#doyoulake?”,  iniziativa  promossa  da  Regione  Lombardia  e  Camera  di Commercio di Varese che valorizza sport e turismo come combinazione vincente per la promozione  del  territorio  e  l’attrazione  di  turisti  interessati  a  svolgere  attività all’insegna di wellness, outdoor e green.  5.1 Iniziative a favore dell’attrattività dei territori  La  promozione  turistica  regionale  del  2017  è  indirizzata  anche  al  rilancio  di  alcuni territori  attraverso  attività  innovative  e  sperimentali  che  potranno  in  futuro  essere applicate anche ad altre  realtà  territoriali. Regione Lombardia sostiene una migliore interazione  e  integrazione  tra  le  politiche  turistiche  e  commerciali,  anche  al  fine di tutelare e promuovere zone attualmente marginali rispetto ai grandi flussi turistici. Con questo obiettivo è nato, ad esempio,  il progetto “Asset – Accordi per  lo sviluppo socioeconomico dei territori montani” finalizzato a favorire sia  il mantenimento sia  il reinsediamento di imprese, della distribuzione commerciale, del turismo e dei servizi in aree montane a debole intensità abitativa.  

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 Territori montani Il turismo rappresenta una voce fondamentale per il rilancio dei territori montani al fine di evitarne lo spopolamento. Il bando “Asset: accordi per lo sviluppo socio economico dei  territori montani”  è  volto  in  generale  al mantenimento  e  al  reinsediamento di imprese  produttive,  commerciali  e  del  turismo  in  aree montane  a  debole  densità abitativa. I progetti saranno focalizzati sulle seguenti aree di intervento: 

1. mantenimento e crescita del tessuto imprenditoriale; 2. promozione, animazione e marketing; 3. interventi pubblici per lo sviluppo socio economico del territorio. 

 Progetto Valtellina Negli  ultimi  anni  il  turismo  in  Lombardia  è  risultato  fortemente  in  crescita. Ciononostante  all’interno  di  questo  quadro  positivo  si  possono  identificare  alcune criticità  in Valtellina:  stagnazione  di  arrivi,  diminuzione  della  permanenza media  e basso  tasso d’occupazione delle  strutture  ricettive. La Regione  intende  rafforzare  la destinazione attraverso un miglioramento della brand reputation Valtellina, fungendo da aggregatore per l’intera offerta turistica, favorendo le eccellenze locali, garantendo la valorizzazione dei singoli territori con le relative peculiarità. Il brand Valtellina sarà valorizzato con  l’abbinamento  tra  i prodotti  tipici dell’agroalimentare e  i brand delle località già note a livello nazionale e internazionale (Livigno, Bormio, Madesimo), che fungeranno da traino per le aree più deboli.   Le azioni, condivise  in un’apposita cabina di regia, si articoleranno per  l’intero 2017 e parallelamente proseguiranno le seguenti attività a sostegno dell’iniziativa “Valtellina emozioni da collezionare” attraverso campagna social, gestione archivio fotografico, sviluppo blog, traduzione contenuti per sito valtellina.it e attività di ufficio stampa. Sarà potenziata la presenza sui mercati Italia‐estero attraverso la partecipazione ad eventi, (es. Giro D’Italia) e  fiere di settore  (es. BIT) al  fine di consolidare  la promozione e  la commercializzazione del prodotto turistico Valtellina.   Promozione turistica digitale lago di Como Per cogliere le opportunità, legate soprattutto al massiccio utilizzo del web e dei social network, in atto nel mercato turistico, è necessario digitalizzare il prodotto turistico e inserirlo consapevolmente nei canali più strategici, creando una realtà turistica social e mobile vincente. La cabina di regia del sistema turistico Lago di Como (composta dalle Province, dai Comuni e dalle Camere di Commercio di Lecco e Como) implementerà il sito www.lakecomo.it, anche al  fine di contrastare siti che non offrono una visione omogena dell’offerta  turistica del  lago. L’azione,  in collaborazione con Unioncamere Lombardia, intende potenziare, migliorare e valorizzare la promozione turistica digitale di marketing  (web,  social  e  relazionale),  al  fine di  rendere  il  più  possibile  visibile  la pagina www.lakecomo.it, anche in modalità mobile e nelle principali lingue straniere. Anche  con  interventi  di  SEM  (Search  Engine  Marketing)  per  generare  traffico qualificato verso  il sito con  il pay per click. Verranno  inoltre sfruttati strumenti online 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

esistenti (come Wikipedia) e migliorate  le  informazioni disponibili sulle OLTA (OnLine Travel Agency). Saranno coinvolti blogger e  influencer  in grado di attirare  importanti flussi di visitatori sui siti,  insieme ad apposite campagne di Direct E‐mail Marketing. Infine un social media team si occuperà di dare visibilità su social e comunità virtuali come:  Facebook,  Twitter,  Google+,  Youtube,  Vimeo,  Vine,  Pinterest,  Instagram, Foursquare e Swarm.   5.2.  Progetti  per  l’innovazione  e  la  digitalizzazione  delle  imprese turistiche  L’elaborazione e attuazione di  iniziative  sperimentali per  la promozione dei  territori sarà accompagnata da progetti che favoriscono  l’utilizzo degli strumenti  innovativi e digitali, legati al web e ai social.  In  particolare  il  bando  “Smart  Lombardy:  turismo,  commercio, moda  e  design” intende sostenere  l’acquisto di soluzioni e sistemi digitali da parte delle  imprese del turismo, del commercio, della moda e del design attraverso innovazioni di processo e di prodotto e integrazione di canali.   5.3 Iniziative sovraregionali  Regione  Lombardia  collabora  con  partner  istituzionali  al  fine  di  valorizzare  e promuovere specifici prodotti e filiere turistiche.  L’obiettivo perseguito è di integrare le differenti proposte turistiche in modo sinergico e con addizionalità di  risorse, così da essere più competitivi sui mercati nazionali e internazionali.  Le partnership con le altre Regioni e la collaborazione con il MIBACT e ENIT rispondono all’esigenza di sviluppare l’attrattività della Lombardia coerentemente con le politiche avviate in questi anni in un’ottica di promozione integrata del territorio.  Le iniziative della Macro‐regione nord‐ovest Nel  corso della X  legislatura  si è definita  la  collaborazione  tra Regione Lombardia, Piemonte e Liguria  in ambito turistico. Tale sinergia,  in ottica di complementarietà dell’offerta  turistica,  può  consentire  lo  sviluppo  di  economie  di  scala  e  permettere l’ottimizzazione  delle  competenze  e  delle  reti  relazionali.  È  stata  predisposta  una cabina di regia tra assessorati e rispettive DMO che ha attivato alcune linee d’intervento quali  la  partecipazione  congiunta  a  manifestazioni  fieristiche  internazionali;  la declinazione  sovraregionale  di  progetti  tematici  già  in  essere  (come  ad  esempio “#InLombardia365”  esteso  al  territorio  ligure  in  una  concezione  di  viaggio  nella macroregione, con influencer stranieri, in particolare per Svizzera e Russia); la creazione di reti, filiere, prodotti interregionali che hanno portato allo sviluppo di specifici Progetti di eccellenza  candidati al MIBACT ed approvati  con  cofinanziamento da parte dello stesso Ministero. 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

Particolare attenzione è stata riposta nella promozione del turismo enogastronomico macro‐regionale  con  eventi  di  presentazione  a  stampa,  testimonial  e  seller  delle eccellenze  culinarie  della macroregione,  la  presenza  d’espositori  lombardi,  liguri  e piemontesi in aree dedicate alla promozione di prodotti locali e azioni di comunicazione congiunte. Durante  il 2017 è prevista  la continuazione della collaborazione  tra  le  tre Regioni  per  la  formazione  degli  operatori  con workshop,  organizzazione  di  eventi, condivisione delle best practice e dotazione di strumenti comuni.   Sempre con queste Regioni è prevista la realizzazione del progetto Milano – Sanremo del  gusto  che  rientra  nella  strategia  di  mettere  in  rete  gli  operatori  portatori  di eccellenze e valorizzare gli eventi di grande richiamo di pubblico anche quale occasione per la promozione e valorizzazione di itinerari interregionali di qualità. L’obiettivo  è  quello  di  capitalizzare  il  valore  del mito  della  competizione  ciclistica “Milano‐Sanremo”,  coniugandola  con  il medesimo  itinerario  turistico  dedicato  alla scoperta  e  alla  valorizzazione  delle  tipicità  enogastronomiche,  ovvero  la  “Milano‐Sanremo del gusto”, associando, quale valore aggiunto, la scoperta e l’esperienza dei territori e delle loro rispettive attrattività storico, artistiche, artigianali e manifatturiere di  qualità.  Il  territorio  regionale  interessato  dal  progetto  comprende Milano  e  aree limitrofe e l’Oltrepò pavese.  

  La promozione dei laghi lombardi con le altre Regioni Durante  il  2017  prosegue  la  collaborazione  con  la Regione Veneto  e  la Provincia  di Trento  con  il  progetto  d’eccellenza  “Piano  integrato  per  la  promozione  e  la valorizzazione  turistica del Lago di Garda”, attraverso manifestazioni  fieristiche di 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

settore, canali web come visitgarda.com e la commercializzazione dei prodotti turistici in una  logica di  sistema gardesano. L’obiettivo è di  sviluppare una programmazione triennale condivisa in raccordo con il Consorzio Garda Unico.  Il  protocollo  con  la Regione Piemonte, dedicato  alla promozione del  cicloturismo lacuale del  lago Maggiore e del sistema dei  laghi  lombardo‐piemontesi, proseguirà anche nel 2017 ed è volto a rafforzare la collaborazione tra le due Regioni per valorizzare l’offerta  turistica  attraverso  una  specifica  attività  di  promozione  dei  prodotti  ed esperienze turistiche legate al cicloturismo.  5.4 Progetti di eccellenza  I progetti di eccellenza sono la traduzione concreta della collaborazione istituzionale tra le Regioni grazie all’Accordo con il Mibact.  Turismo attivo: green & blu  Il progetto mira a costruire prodotti turistici nel nord  Italia per sviluppare un turismo legato  a  esperienze  di  cammini,  percorsi  ciclabili,  turismo  sostenibile,  nelle  aree naturali, lacuali e nei parchi. Esso punta alla progettazione e alla promozione di specifici 

prodotti turistici che garantiscano la fruizione eco‐turistica del territorio, attraverso il ricorso alla mobilità dolce (escursionismo, valorizzazione della montagna, cicloturismo ecc.) e l’accesso a risorse tipiche del territorio, ponendo così le basi per la costituzione di un indotto produttivo vacanziero verde, a basso impatto ambientale, centrato su tutti  gli  operatori  della  filiera  turistica  e  produttiva.  Lombardia,  Liguria,  Piemonte, Veneto,  Valle  d’Aosta  e  Friuli  Venezia  Giulia  godono  di  un  elevato  potenziale d’attrattività verso turisti particolarmente sensibili al turismo di scoperta, sostenibile, all’aria aperta, attivo. La messa a sistema del patrimonio e dell’offerta delle Regioni 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

partner  costituisce un  ambito  territoriale di  forte  appeal  sui mercati  internazionali (soprattutto  Germania,  Paesi  scandinavi,  Svizzera,  Francia  e  UK),  per  estensione, tipicità  ed  eccellenza.  Obiettivo  complementare  all’aumento  dell’incoming  è  il prolungamento della stagione turistica.  Golf Il territorio lombardo gode di 28 campi a 18, 27 e 36 buche, tutti dotati di un altissimo livello per caratteristiche tecniche, principalmente collocati nelle zone lacuali (laghi di Garda,  Como  e  Maggiore)  e  nelle  vicinanze  di  Milano.  Queste  mete  potranno beneficiare di un network di promozione del turismo sportivo di alto  livello insieme a Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Veneto  e Piemonte.  Il Progetto di  eccellenza “Italy Golf and More 2” intende strutturare una collaborazione avviata negli anni scorsi  al fine di rafforzarne  i risultati. Mediante  la partecipazione a eventi, manifestazioni e gare golfistiche, si intende far ulteriormente conoscere la realtà del golf italiano, anche a seguito dell’aggiudicazione all’Italia della Ryder Cup 2022. Il target è particolarmente interessante, in considerazione del fatto che si tratta di uno sport tipicamente elitario e praticato, anche in tempi di crisi, da persone con un’elevata spesa turistica media.  L’obiettivo è quello di avere un sistema golf Italia coordinato che conquisti il mercato straniero, riducendo il gap con le nazioni europee già affermate e generando un nuovo flusso  di  incoming. Questo  dovrebbe  aiutare  anche  a  destagionalizzare  l’offerta turistica.  Le  azioni  comuni  si  concentrano  su  un  piano  di  web‐marketing  di valorizzazione del portale www.italygolfandmore.com, promozione B2B, eventi B2C mirati al cliente finale, sviluppo della comunicazione a rafforzamento e integrazione del piano media, attività di co‐marketing e web marketing. Azioni  innovative riguardanti mercati  quali  Scandinavia  e  Francia.  Si  insisterà  inoltre,  in  un'ottica  integrata  del sistema golfistico italiano, sui mercati UK e Irlanda, che vedono in corso un'importante attività di comunicazione e relazioni pubbliche.   Turismo culturale ‐ residenze reali, ville, castelli e giardini storici.  Il  progetto  intende  promuovere  residenze  reali,  ville,  castelli  e  giardini  storici  per sviluppare  un  turismo  di  qualità  che,  valorizzando  il  patrimonio  artistico, architettonico e naturalistico delle regioni coinvolte (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Lazio),  incrementi  l’incoming nel settore leisure,  eventi  aziendali  e  wedding.  Per  questo  obiettivo  è  rilevante migliorare  la reputazione  di  queste  location  attraverso  un  loro  impiego  per  produzioni cinematografiche, di moda e pubblicitarie. La strategia sarà più efficace attraverso la rete  tra  i  territori,  combinando  un  turismo multi‐esperienziale  che  faccia  leva  su molteplici motivazioni. Il fulcro del progetto punta a offrire a segmenti della domanda individuati, esperienze a 360 gradi che saranno sviluppate su tre filoni d’attività:  attrazione  in  residenze  reali,  ville,  castelli  e  giardini  storici,  come  ambienti  per 

produzioni  con  grande  eco mediatica  che,  attraverso  la  valorizzazione  del  loro patrimonio  culturale,  consentano  d’acquisire  notorietà  posizionandoli nell’immaginario dei potenziali turisti; 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

mappatura  del  patrimonio  culturale  e  degli  eventi  secondo  criteri  di  fruibilità turistica per sviluppare nuovi circuiti tematici interregionali per segmenti individuati (leisure, aziendale e wedding); 

valorizzazione  delle  location  per  la  loro  capacità  di  ospitare  manifestazioni  in contesti unici, autentici e ricchi di storia, offrendo esperienze innovative. 

Tutto ciò sarà possibile grazie al coinvolgimento di tutti i partner della filiera, sfruttando la sinergia con i soggetti attivi sul mercato, i tour operator e le agenzie specializzate.   Turismo enogastronomico L’importanza del comparto enogastronomico è andata progressivamente crescendo, divenendo una delle motivazioni principali dei viaggiatori. Nella prospettiva strategica di operare un salto concettuale da “prodotto turistico” a “esperienza turistica”, offrendo un approccio olistico, i prodotti enogastronomici autoctoni, il paesaggio, la cultura e lo stile  di  vita  locale,  diventano,  al  pari  dei  servizi  turistici  in  senso  stretto,  elementi fondamentali.  Il  progetto  si  basa  su  un  “prodotto  turistico  enogastronomico dell’esperienza” che passa dall’individuazione e formazione degli stakeholder coinvolti alla loro connessione con un ampio sistema di attrattori, dai musei del gusto alle scuole di cucina, dalle aziende agricole che propongono visite guidate agli organizzatori dei grandi eventi food. Il progetto mira alla messa a sistema e alla promozione di un’offerta turistica tailor made, altamente specializzata, fruibile tutto l’anno, omogenea, capace di rispondere a standard di qualità e orientata a una clientela internazionale. Le Regioni coinvolte (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia) hanno importanti potenzialità nel turismo enogastronomico: biodiversità agricola, varietà di DOP,  IGP, DOC e DOCG, tradizioni enogastronomiche forti,  importanti brand, chef e ristoranti  riconosciuti.  A  queste  si  aggiunge  un’ampia  e  varia  offerta  culturale, paesaggistica e naturalistica. Le azioni di marketing coordinate e congiunte che si realizzeranno  attraverso  iniziative  comuni  e  autonome,  implementeranno  e valorizzeranno  le  opportunità  turistiche  dei  territori.  L’innovazione  del  progetto consiste  nel  far  sì  che  siano  i  singoli  turisti,  la  popolazione  locale  (associazioni enogastronomiche, cuochi, produttori) e gli ambasciatori di eccellenza, a dare voce ai territori  e  attivare nuovi  strumenti di promozione  e di promo‐commercializzazione, tramite narrazioni  e  “storytelling” di  chi  vive direttamente  l’esperienza,  secondo un approccio vincente soprattutto per i mercati esteri.   Terme e benessere La messa  a  sistema  del  patrimonio  e  dell’offerta  dei  territori  delle  Regioni  partner (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia), rappresenta una grande opportunità  per  la  creazione  di  circuiti  e  club  di  prodotto  su  scala  regionale, interregionale e nazionale, da promuovere e valorizzare, sia sul mercato  interno, che internazionale per rilanciare e/o riposizionare prodotti e destinazioni in ambito termale, del benessere e della salute. L’obiettivo è valorizzare le destinazioni sulla base del comune richiamo al termalismo, distinguendone in modo chiaro le caratteristiche in base alla composizione delle acque, 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

al  loro  utilizzo  e  ai  diversi  pubblici  a  cui  si  rivolgono.  Fondamentale,  in  chiave  di marketing, è  il tema della validazione scientifica delle cure termali. Le due principali linee  d’intervento  attraverso  cui  si  agirà  sono:  analisi  di  mercato,  promozione  e valorizzazione  dell’offerta  turistica  termale.  La  comunicazione  avverrà  attraverso media e social network, utilizzando influencer internazionali. I mercati obiettivo sono principalmente di lingua tedesca (Germania, Austria, Svizzera).   6. L’attrattività integrata del territorio  La strategia regionale promuove progetti ed iniziative che nel 2017 troveranno ulteriore sviluppo per migliorare il posizionamento della Lombardia come destinazione turistica incrementando l’incoming e la permanenza media. Per raggiungere tali obiettivi, saranno attivate collaborazioni con altri Assessorati per la valorizzazione  della  destinazione  Lombardia  e  il  miglioramento  del  territorio, compreso l’integrazione degli orari delle diverse modalità di trasporto pubblico.  Il successo della destinazione Lombardia è notevolmente rafforzato dalle eccellenze del territorio quali l’artigianato, il design, la moda e lo shopping attraverso lo sviluppo di contaminazioni e influenze tra i settori. Il sistema moda lombardo conta circa 35.000 imprese e 230.000 addetti, mentre per il comparto design un’impresa  italiana su quattro  risulta  insediata  in Lombardia, dove sono circa 10.000 gli studenti iscritti alle scuole specializzate in tale ambito.  In Lombardia, inoltre, si svolgono i principali eventi di settore a valenza internazionale, quali  il Salone del Mobile  e  le Settimane della Moda, occasioni di promozione, di marketing e di presentazione delle principali innovazioni di prodotto e delle tendenze di mercato. L’Assessorato  allo  Sviluppo  Economico  ha  recentemente  promosso  il  programma “LOMBARDIA 5.0”, finalizzato a stimolare la propensione alla creazione di impresa e la diffusione di percorsi di aggregazione, mediante  la valorizzazione di alcune “filiere di eccellenza”, favorendo l’integrazione tra produzione, servizi e tecnologia e la messa a sistema  della  conoscenza  e  delle  capacità  professionali  presenti  nell’ambito  delle imprese coinvolte.  Nel biennio 2017‐2018,  l’Assessorato allo Sviluppo Economico,  intende  consolidare  i risultati ad oggi conseguiti nell’ambito delle misure promosse a favore dei settori moda e design, rispondendo alle dinamiche evolutive espresse da tali ambiti e stimolando la creazione di “filiere della creatività” quali driver per l’attrattività del territorio.  La strategia dell’Assessorato allo Sviluppo Economico è declinata attraverso il “Piano d’Azione  Moda  e  Design  2017‐2018”  e  l‘azione  regionale  seguirà  i  seguenti  assi prioritari:   

1. le collaborazioni interistituzionali strategiche; 2. Il coinvolgimento di scuole, giovani e imprese della filiera, valorizzando anche il 

ruolo dei Social attraverso instagrammer, influencer e blogger; 3. Le azioni di comunicazione per i settori moda e design. 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

Nell’ottica  di  promuovere  l’attrattività  della  Lombardia  attraverso  il  sistema moda saranno  implementate  azioni  di  comunicazione  e  promozione  che  si  avvarranno  di contenuti  prodotti  durante  gli  eventi  di  settore  (ad  esempio  video  interviste,  video immersivi ‐ realtà virtuale, coinvolgimento di fashion blogger in tour alla scoperta della moda in Lombardia, sviluppo di ritratti dei partecipanti agli eventi abbinati ai paesaggi della Lombardia da condividere sul web e sui social). L’Assessorato  allo Sviluppo  Economico  nel  2017  promuoverà  inoltre  un  bando finalizzato  a  promuovere  progetti  di  rilievo  regionale,  nazionale  e  internazionale  a sostegno  dell’attrattività  dei  settori  moda  e  design  in  Lombardia.  L’iniziativa  è finalizzata  alla  realizzazione  di  progetti,  eventi  e  itinerari  esperienziali  e  alla promozione di attività  formative e comunicative di valorizzazione della destinazione Lombardia. 

 6.1 Osservatorio regionale del turismo e dell’attrattività  A  sostegno  delle  policy  di  promozione  del  turismo,  nel  corso  del  2016  per  dare attuazione all’art.  14 della L.R. 27/2015 è  stato  istituito  l'Osservatorio Regionale del Turismo e dell’Attrattività presso Éupolis Lombardia  con  finalità di analisi,  studio e raccolta dati.  Si  tratta  della  formalizzazione  di  un  strumento  che  stabilmente  ha  il  compito  di supportare Regione Lombardia nello studio dell'andamento e dell'evoluzione della domanda  e  dell’offerta  nell’ambito  dei  mercati  turistici  anche  con  la  messa  a disposizione di dati utili per  l’individuazione dei mercati emergenti, nel monitoraggio delle  attività  di  promozione,  informazione  e  accoglienza  turistica  in  Lombardia. L’Osservatorio  ha  anche  il  compito  di  contribuire  a  diffondere  dati,  informazioni statistiche e analisi presso la più vasta platea degli stakeholder di Regione Lombardia, degli operatori turistici e più in generale del sistema delle imprese e dei cittadini.  La  normativa  regionale  individua  le  principali  linee  di  attività  rispetto  alle  quali l’Osservatorio deve orientare il proprio lavoro di analisi e studio:  sulle  dinamiche  della  domanda  e  dell’offerta  turistica  in  Lombardia  valutate 

anche nel più ampio contesto nazionale e internazionale;  sulle  ricadute  degli  interventi  realizzati  in  attuazione  di  specifiche  politiche 

regionale per valutarne l’efficacia;  sull’impostazione,  attuazione  ed  eventuale  riorientamento  delle  politiche 

regionali in tema di turismo e attrattività;  sull’andamento e il contributo del settore turistico all’economia regionale;  sull’impostazione  di  nuove  modalità  di  raccolta  di  informazioni  di  natura 

qualitativa  quali  a  titolo  esemplificativo  le  motivazioni  di  viaggio  e  la soddisfazione sull’esperienza turistica in Lombardia.  

Le  attività  di  analisi  si  propongono  di  valorizzare  il  patrimonio  informativo rappresentato dalla statistica ufficiale, attingendo alle principali fonti in tema di turismo 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

e attrattività: ISTAT, Banca di Italia, Ministero del Lavoro, e quanto prodotto da Regione Lombardia nell’esercizio della propria attività. Appartengono alla tipologia di fonti di natura amministrativa le SCIA o comunicazioni cui sono tenute le strutture ricettive per l’esercizio  della  propria  attività,  le  Comunicazioni  Obbligatorie  in  relazione all’instaurazione,  proroga,  trasformazione,  cessazione  di  un  rapporto  di  lavoro,  il Registro camerale delle imprese, di cui Regione Lombardia ha disponibilità o accesso.  Una delle finalità dell’attività di approfondimento conoscitivo affidata all’Osservatorio è rappresentata dall’individuazione di mercati emergenti per la Regione, oltre a nuovi comportamenti del visitatore per indirizzare e avviare nuove progettualità.  In generale l’Osservatorio promuove, pianifica e gestisce rilevazioni ad hoc e studi di natura quantitativa e qualitativa intesi a coprire bisogni informativi della Regione e del più vasto mondo degli operatori del settore.  Anche a tal fine l’Osservatorio ha avviato una collaborazione con  il sistema delle Camere di Commercio  lombarde e  il sistema universitario per la progettazione e realizzazione di una rapida indagine congiunturale sulla domanda turistica. La collaborazione verrà ampliata ed estesa nel corso del 2017 anche  ad  altri  soggetti  tra  cui  l’Osservatorio  nazionale  del  turismo,  che  ha recentemente  ricevuto  un  nuovo  impulso,  al  fine  di  costruire  una  mappatura  del territorio e rendere accessibile l’intera offerta turistica regionale.  Come anticipato,  l’Osservatorio ha avviato  il suo  lavoro nel corso del 2016 e nel 2017 intende  sviluppare  e  ampliare  il  proprio  raggio  d’azione  sempre  secondo  le  finalità indicate dalla normativa.   Particolare attenzione verrà dedicata alla produzione di analisi, a cadenza periodica, e alla loro diffusione tramite il sito dell’Assessorato allo Sviluppo Economico e di Éupolis Lombardia. L’oggetto delle analisi coprirà un’ampia gamma di tematiche e argomenti: oltre alle più recenti dinamiche della domanda, verrà dato risalto alla misurazione della rilevanza  economica  e  occupazionale  dell’industria  turistica,  verranno  valorizzate  le informazioni di natura qualitativa, riguardanti le esperienze turistiche dei visitatori sia internazionali sia nazionali. Inoltre le analisi e la valutazione delle iniziative regionali realizzate nel 2016, primo anno di attuazione della  legge, saranno di supporto alla stesura della  relazione annuale ai sensi della clausola valutativa prevista all’art.85 della stessa L.R. 27/2015.  6.2 Iniziative di lungo periodo  I  grandi  eventi  consentono  ai  territori  di  acquisire  notorietà  anche  a  livello internazionale  con  un  incremento  dei  flussi  e  conseguenti  importanti  ricadute economiche.  L’organizzazione  dei  grandi  eventi  è  un’attività  complessa  e  di  lungo  periodo,  che necessita di programmazione, strategia regionale condivisa tra  i diversi Assessorati e 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

coordinamento  degli  stakeholder  di  riferimento  in  un’ottica  integrata  e  di corresponsabilità istituzionale. L’impegno  di  Regione  Lombardia  è  rivolto  a  non  disperdere  l’importante  ricaduta positiva  derivante  dagli  eventi  più  significativi  quali  Expo, Mantova  2016  (Capitale italiana delle cultura) e The Floating Piers.   Nel breve periodo l’obiettivo è di valorizzare gli appuntamenti ormai tradizionali di eco nazionale e internazionale come possibilità di promo commercializzazione del territorio regionale e del brand “inLombardia”.  La  Regione  sarà  presente  ai  più  importanti  eventi  che  coinvolgeranno  il  territorio regionale durante il 2017, tra cui vanno annoverati:   Food week dall’8 all’11 maggio;  100° giro d’Italia, che inizierà il 5 maggio ad Alghero e si concluderà il 28 

maggio con la tappa Monza‐Milano, ma avrà anche altre 2 tappe importanti in Lombardia: Valdengo – Bergamo e Rovetta – Bormio. 

Mille‐Miglia, che da sempre gode di un grande eco internazionale grazie al suo prestigio, celebra quest’anno il novantesimo compleanno dalla prima edizione e avrà luogo dal 18 al 21 maggio; 

Granfondo Milano‐San Remo, l’11 giugno e coinvolge oltre 2.000 atleti;  Gran Premio d’Italia di Formula 1 a Monza il primo weekend di settembre;  

L’immagine  di  Regione  Lombardia  verrà  diffusa  lungo  tutte  le  sue  21  tappe  che attraverseranno  l’Italia  intera,  attraverso  la  promozione  offline  con  uno  stand personalizzato  nell’Open  Village,  con  totem  e  striscioni  all’interno  del  Villaggio 

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

Ospitalità  e  nell’area  di  partenza  e  arrivo  di  ciascuna  tappa,  con  la  carovana pubblicitaria.   Sulla  stampa  sono  previste  quattro  uscite  sul periodico  sportivo più diffuso in Italia che vanta una tiratura di oltre 200 mila copie, su 2 edizioni dell’allegato settimanale Sport Week, online sul sito ufficiale della competizione e sulle pagine della Gazzetta dello sport. 

   

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Piano annuale della promozione turistica e dell’attrattività 

7. Risorse   L’Assessorato allo Sviluppo Economico, sulla base del bilancio approvato il 22 dicembre 2016 dal Consiglio regionale, con risorse autonome, attiva politiche e azioni a sostegno del Piano annuale per  il  turismo e  l’attrattività 2017. Tale dotazione è  integrata con 35.000.000,00 € Por‐ Fesr 2014‐2020.  Nella  tabella  sotto  riportata,  il  quadro  di  sintesi  articolato  su  quattro  assi macro‐aggregati.   Si evidenzia che alcuni progetti sono  finanziati con  risorse stanziate nel 2015/2016 e utilizzate nel 2017.     Tabella 2: Risorse  

Assi   Risorse   Atti amministrativi  Sostegno alle imprese 

  35.000.000,00   d.g.r. 19 dicembre 2016, n. 6020 

Promozione del territorio 

  3.877.477,33  

- Promozione attraverso le fiere (€ 1.000.000,00) – d.g.r. 20 febbraio 2017, n. 6241; 

- Promozione e valorizzazione Borghi viaggio Italiano (€ 35.000,00) – d.g.r. 13 febbraio 2017, n. 6219; 

- Progetti di eccellenza (€ 1.484.477,33) – bilancio 2016 – d.g.r. 31 maggio 2016, n. 5243; 

- 100° Giro d’Italia (€ 100.000,00) – d.g.r. 20 febbraio 2017, n. 6240; 

- wonderfood (& wine) ‐ (1.258.000,00) – bilancio 2015 – d.g.r. 23 ottobre 2015, n. 4319. 

Contributo ad Explora per la promozione diffusa ed attività DMO 

  1.710.000,00  

Decreto 3 febbraio 2017, n. 1090  Attuazione riforma degli infopoint 

  5.833.000,00  

d.g.r. 8 novembre 2016 n. 5771 

   

46.420.477,33     Eventuali ulteriori risorse potranno essere reperite in fase di assestamento di bilancio 

ovvero  attraverso  una  ricognizione  di  residui  derivanti  da  altre  iniziative dell’Assessorato  allo  Sviluppo  economico,  così  da  essere  utilizzate  per  finanziare progetti/azioni destinate al turismo e all’attrattività in Lombardia.  

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D.g.r. 19 maggio 2017 - n. X/6617Schema di protocollo d’intesa per lo sviluppo di un efficace programma di bonifica dei siti di proprietà Syndial s.p.a. e per l’applicazione di tecnologie innovative per la bonifica di siti contaminati

LA GIUNTA REGIONALE

Visti:•il d.lgs. 3 aprile 2006 n.  152 e ss.mm.ii., e in particolare il

Titolo V (bonifica di siti contaminati) della parte quarta. Ri-chiamato l’allegato3) riportante i criteri per la selezione e l’esecuzione degli interventi di bonifica e ripristino ambien-tale, di messa in sicurezza operativa o permanente, nonché per l’individuazione delle migliori tecnologie di intervento a costi sostenibili, ai sensi delle normative comunitarie vigenti;

•la deliberazione di Giunta regionale n. 1990 del 20 giugno 2014 con la quale è stato approvato il programma regio-nale di bonifica delle aree inquinate che ha la finalità di tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente e di procedere con il risanamento delle aree contaminate, con il conse-guente recupero socio-economico e territoriale delle aree interessate;

•il Programma Regionale che individua le azioni e i tem-pi per il raggiungimento degli obiettivi dello stesso, così definiti:

•definizione delle priorità di intervento e pianificazione economico finanziaria;

•sviluppo dell’azione regionale per la gestione dei pro-cedimenti di bonifica e promozione delle attività di risa-namento delle aree inquinate;

•recupero e riqualificazione delle aree contaminate di-smesse;

•gestione dei rifiuti prodotti nel corso degli interventi di bonifica;

•gestione delle problematiche di inquinamento diffuso nel suolo, sottosuolo e acque sotterranee;

•prevenzione delle potenziali sorgenti di contaminazione delle matrici ambientali;

Preso atto che la Regione Lombardia sta promuovendo po-litiche integrate di sviluppo sostenibile in grado di garantire la salvaguardia ambientale, con particolare riguardo alla preven-zione e alla bonifica dall’inquinamento dei suoli e delle falde acquifere, ponendo l’attenzione alla riqualificazione ambienta-le ed urbanistica delle aree contaminate attraverso la stipula di accordi di programma e di protocolli d’intesa con i comuni interessati. Tali atti di intesa sono finalizzati a raccordare e co-ordinare le differenti esigenze dei soggetti pubblici e privati in relazione alle esigenze territoriali, insediative ed economiche, anche attraverso processi di valutazione e valorizzazione delle aree contaminate;

Considerato che l’attività della società Syndial s.p.a. è quella di fornire un servizio integrato nel campo del risanamento am-bientale attraverso le attività di approvvigionamento, ingegneria e realizzazione dei progetti e di logistica dei rifiuti, che prevede:

•la realizzazione degli interventi di bonifica e di ripristino am-bientale con l’impiego di tecnologie avanzate e sostenibili;

•l’utilizzo di tecnologie innovative, nell’ambito di un piano di interventi improntati sulla sostenibilità ambientale;

•la gestione, per conto della sua controllante Eni s.p.a., degli interventi di bonifica e risanamento ambientale presenti sul territorio della Regione Lombardia;

Considerato che la Regione Lombardia ha posto in essere la programmazione e pianificazione delle attività di bonifica, non-ché la gestione del procedimento per la bonifica di siti inquinati, sia per l’aspetto tecnico che per l’aspetto finanziario, avvalen-dosi di processi di valorizzazione e di marketing territoriale per favorire il recupero delle aree contaminate secondo i principi contenuti nel Programma Regionale e promuovendo, altresì, l’in-centivazione e il sostegno allo sviluppo di tecnologie ecocom-patibili a costi sostenibili;

Rilevato che per tali attività è previsto:

•di favorire un'agevole e celere soluzione delle eventuali problematiche che emergessero nell'iter di approvazione e nella realizzazione dei progetti di bonifica, anche con la promozione di accordi e/o intese con i soggetti privati, le amministrazioni e gli Organi Tecnici competenti;

•di promuovere opportune iniziative consentite dall'ordina-mento per la semplificazione ed accelerazione degli iter

procedimentali tecnico-amministrativi anche mediante la costituzione di tavoli operativi con le società interessate, le istituzioni e gli Organi Tecnici competenti, volte all’otte-nimento di ogni atto amministrativo necessario alla rea-lizzazione degli interventi di bonifica e alla soluzione delle eventuali problematiche tecniche inerenti i procedimenti di bonifica;

•l’avvio di iniziative di collaborazione tecnico-scientifica con le società di settore in riferimento al monitoraggio in forma congiunta delle performance delle tecnologie utilizzate;

Considerato che Regione Lombardia intende valutare la pos-sibilità di procedere, in un’ottica di promozione e sviluppo soste-nibile, con la società Syndial s.p.a. per lo sviluppo di un efficace programma di bonifica dei siti contaminati delle aree di proprie-tà dell’Azienda, per l’applicazione di tecnologie innovative per la bonifica di siti contaminati e per implementare il processo di valorizzazione e di marketing territoriale per la riqualificazione delle predette aree secondo i principi contenuti nel Programma Regionale;

Richiamato il decreto regionale della Direzione Generale Terri-torio e Urbanistica del 20 dicembre 2007, n. 16188, che approva il documento contenente le linee orientative per l’incentivazione al riutilizzo delle aree urbane compromesse attraverso la promo-zione dell’edilizia sostenibile e la delibera regionale n. 5248 del 31 maggio 2016 che definisce le linee guida per il riutilizzo e la riqualificazione urbanistica delle aree contaminate;

Dato atto della coerenza del presente provvedimento con il Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura, che pre-vede il riutilizzo e la riqualificazione delle aree dismesse e con-taminate presenti sul territorio lombardo in relazione all’obietti-vo 245b.Ter 9.1 »Recupero, bonifica e messa in sicurezza di siti inquinati»;

Richiamata la l.r. 28 novembre 2014, n. 31, recante le «Disposi-zioni per la riduzione del consumo del suolo e per la riqualifica-zione del suolo degradato»;

Ritenuto pertanto necessario stipulare una specifica intesa con la società Syndial s.p.a. per promuovere azioni volte all’at-tuazione di ottimali interventi di bonifica dei siti inquinati di proprietà dell’Azienda e l’impiego delle migliori tecnologie di-sponibili improntate in un’ottica di sostenibilità, promuovendo soluzioni integrate che indirizzino le scelte progettuali verso lo sviluppo sostenibile delle aree di intervento, anche in funzione di eventuali iniziative di riqualificazione di terreni bonificati da par-te della Regione;

Visto lo schema di Protocollo d’Intesa per lo sviluppo di un effi-cace programma di bonifica dei siti di proprietà Syndial s.p.a. e per l’applicazione di tecnologie innovative per la bonifica di siti contaminati;

Dato atto che il suddetto protocollo non comporta alcun one-re economico per la Regione per l’esecuzione delle attività in esso previste;

Ritenuto pertanto di approvare lo schema di Protocollo d’Inte-sa, allegato A) alla presente deliberazione, quale parte integran-te e sostanziale;

Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», non-ché i provvedimenti organizzativi della X Legislatura, in partico-lare la deliberazione della Giunta regionale n. X/87 del 29 aprile 2013 avente ad oggetto «Il Provvedimento Organizzativo 2013» che, nell’allegato A, definisce gli assetti organizzativi della Giun-ta regionale, gli incarichi dirigenziali e le connesse graduazioni e il decreto del Segretario generale n. 7110 del 25 luglio 2013 recante «Individuazione delle Strutture organizzative e delle rela-tive competenze ed aree di attività delle Direzioni Generali della Giunta regionale – X Legislatura», con particolare riferimento alle competenze della Unità Organizzativa Tutela Ambientale;

A voti unanimi espressi nelle forme di legge;DELIBERA

1. di approvare lo schema di Protocollo d’Intesa per lo svolgi-mento di un efficace programma di bonifica dei siti di proprietà Syndial s.p.a. e per l’applicazione di tecnologie innovative per la bonifica di siti contaminati, come da allegato A), parte integran-te della presente deliberazione;

2. di dare atto che alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa di cui al punto precedente procederà l’assessore all’ambien-te, energia e sviluppo sostenibile dott.ssa Claudia Terzi o suo delegato;

3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta oneri a carico di Regione Lombardia;

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4. di trasmettere la presente deliberazione alla società Syndial s.p.a., con sede legale a Milano, Piazza Boldrini, 1;

5. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Uf-ficiale della Regione Lombardia, dando atto che tutta la rela-tiva documentazione è disponibile presso i competenti uffici regionali.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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Bollettino Ufficiale

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ALLEGATO A

PROTOCOLLO D’INTESAper lo sviluppo di un efficace programma di bonifica dei siti di proprietà Syndial e per l’applicazione di tecnologie innova-

tive per la bonifica di siti contaminati

fra Regione Lombardia, con sede in ________________________________, rappresentata da _______________________________________(di seguito denominata “Regione”)

e Syndial S.p.A, con sede in Milano, P.zza Boldrini, 1,_ cap. soc. 422269480,70 _____, P.IVA 09702540155, rappresentata da Vin-cenzo Maria Larocca in qualità di Amministratore Delegato, (di seguito denominata Syndial)

di seguito anche “Parti”

PREMESSO CHE

- con deliberazione di Giunta regionale n. 1990 del 20 giugno 2014 è stato approvato il programma regionale di bonifica del-le aree inquinate (di seguito il “Programma Regionale”) che ha la finalità di tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente e di procedere con il risanamento delle aree contaminate con il conseguente recupero socio-economico e territoriale delle aree interessate;

- il Programma Regionale individua le azioni e i tempi per il raggiungimento degli obiettivi dello stesso, così definiti:

definizione delle priorità di intervento e pianificazione economico finanziaria;

sviluppo dell’azione regionale per la gestione dei procedimenti di bonifica e promozione delle attività di risanamento delle aree inquinate;

recupero e riqualificazione delle aree contaminate dismesse;

gestione dei rifiuti prodotti nel corso degli interventi di bonifica;

gestione delle problematiche di inquinamento diffuso nel suolo, sottosuolo e acque sotterranee;

prevenzione delle potenziali sorgenti di contaminazione delle matrici ambientali;

- la Regione Lombardia sta promuovendo politiche integrate di sviluppo sostenibile in grado di garantire la salvaguardia ambien-tale, con particolare riguardo alla prevenzione e alla bonifica dall’inquinamento dei suoli e delle falde acquifere, ponendo l’at-tenzione alla riqualificazione ambientale ed urbanistica delle aree contaminate attraverso la stipula di accordi di programma e di protocolli d’intesa con i comuni interessati. Tali atti di intesa sono finalizzati a raccordare e coordinare le differenti esigenze dei soggetti pubblici e privati in relazione alle esigenze territoriali, insediative ed economiche, anche attraverso processi di valu-tazione e valorizzazione delle aree contaminate;

- con L.r. 14 agosto 1999, n. 16 è stata istituita l’Agenzia Regionale per l’Ambiente della Lombardia, quale ente di diritto pubblico, dotato di autonomia amministrativa, organizzativa, tecnica e contabile, che opera sulla base degli indirizzi della programmazio-ne regionale e svolge attività tecnico-scientifica a favore di Regione, Città Metropolitana di Milano, Province, Comuni e Comunità montane ed altri enti pubblici ai fini dell’espletamento delle loro funzioni;

- ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. b) della L.R. n. 16/1999 ad ARPA Lombardia è affidata la funzione di controllo ambientale, che, ai sensi dell’art. 5 della medesima, consiste nel controllo sul rispetto delle norme vigenti in materia ambientale e delle disposi-zioni e prescrizioni contenute nei provvedimenti emanati dalle autorità competenti per la tutela dell’ambiente; nei controlli dei fattori fisici, chimici e biologici di inquinamento acustico, dell’aria, dell’acqua, del suolo e del sottosuolo, nonché nell’analisi e nel controllo dei fattori fisici connessi a fenomeni, eventi o situazioni di rischio geologico, idrogeologico e sismico e nella verifica dell’efficacia delle azioni e degli interventi realizzati;

- attesa la funzione di controllo ambientale affidata, è interesse di ARPA Lombardia verificare l’efficacia di tecnologie innovative di tutela dell’ambiente, nell’ottica del piano di sviluppo sostenibile;

- l’attività di Syndial è quella di fornire un servizio integrato nel campo del risanamento ambientale attraverso le attività di approv-vigionamento, ingegneria e realizzazione dei progetti e di logistica dei rifiuti;

- nella realizzazione degli interventi di bonifica e di ripristino ambientale Syndial impiega tecnologie avanzate e sostenibili, rivol-gendo una forte attenzione alle specificità dei territori dove vengono effettuate le attività di di bonifica;

- Syndial sta effettuando interventi di bonifica in alcuni siti inquinati di sua proprietà ricadenti nel territorio regionale lombardo, anche mediante l’utilizzo di tecnologie innovative, nell’ambito di un piano di interventi improntati sulla sostenibilità ambientale;

- in particolare, i siti di cui alla premessa precedente sono: Paderno Dugnano/Baranzate, ex ACNA di Cesano Maderno, Bolgiano, Credera Rubbiano e il Sito di Interesse Nazionale di Mantova;

- per quanto riguarda il sito di Mantova, si evidenzia che Syndial, nell’ambito dell’iter di bonifica in corso presso l’area Vallivo, tenuto conto del particolare contesto ambientale, ha trasmesso al Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del mare una proposta di intervento, in fase di istruttoria, che prevede tra l’altro l’implementazione di un’analisi di rischio ecologica, con lo scopo di definire il modello concettuale dell’area e valutare gli eventuali impatti su tutte le componenti dell’ecosistema;

- Syndial, inoltre, gestisce, per conto della sua controllante ENI SpA, ulteriori interventi di bonifica e risanamento ambientale presenti sul territorio della Regione Lombardia;

- su tali temi e progetti di intervento è auspicabile un confronto sul know how tra Syndial e la Regione per un numero circoscritto di siti da individuare; le attività di bonifica eseguite da Syndial su tali siti saranno monitorate dalla Regione con il coinvolgimento di ARPA, per la verifica congiunta dell’efficacia delle tecnologie adottate;

- tale confronto è finalizzato, oltre che a permettere ad ARPA un ottimale svolgimento delle attività di controllo ad essa affidate per legge, anche allo sviluppo continuativo delle tecnologie di bonifica adottate in situ.

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CONSIDERATO CHE

La Regione ha posto in essere attività di:

programmazione e pianificazione delle attività di bonifica nonché gestione del procedimento per la bonifica di siti inquinati, sia per l’aspetto tecnico che per l’aspetto finanziario, avvalendosi anche di processi di valorizzazione e di marketing territoriale per favorire il recupero delle aree contaminate secondo i principi contenuti nel Programma Regionale;

promozione, incentivazione e sostegno allo sviluppo di tecnologie ecocompatibili a costi sostenibili;

semplificazione delle disposizioni normative e regolamentari vigenti, onde favorire un’agevole e celere soluzione delle eventuali problematiche che emergessero nell’iter di approvazione e nella realizzazione dei progetti di bonifica, anche con la promozione di accordi e/o intese con i soggetti privati, le amministrazioni e gli Organi Tecnici competenti;

promozione delle opportune iniziative consentite dall’ordinamento per la semplificazione ed accelerazione degli iter procedi-mentali tecnico-amministrativi anche mediante la costituzione di tavoli operativi con le società interessate, le istituzioni e gli Or-gani Tecnici competenti, volte all’ottenimento di ogni atto amministrativo necessario alla realizzazione degli interventi di bonifica e alla soluzione delle eventuali problematiche tecniche inerenti i procedimenti di bonifica;

sostenere possibili iniziative di collaborazione tecnico-scientifica con le società di settore in riferimento al monitoraggio in forma congiunta delle performance delle tecnologie utilizzate,

e che intende valutare la possibilità di procedere, in un’ottica di promozione e sviluppo sostenibile, con interventi di riqualificazione delle aree ricadenti in territorio regionale che risultino bonificate da Syndial con le suddette tecnologie, e quest’ultima è disponibile in tal senso.

PRESO ATTO

dell’interesse delle parti ad arrivare ad un fattivo confronto e ad una collaborazione per lo sviluppo di un efficace programma di bonifica dei siti di proprietà Syndial, per l’applicazione di tecnologie innovative per la bonifica di siti contaminati e per implementare il processo di valorizzazione e di marketing territoriale per la riqualificazione delle aree secondo i principi contenuti nel Programma Regionale.

SI CONVIENE QUANTO SEGUE

Le premesse fanno parte integrante del presente Protocollo.

Art. 1

(Finalità)

Le Parti intendono promuovere azioni volte all’attuazione di ottimali interventi di bonifica dei siti inquinati attraverso la semplificazione normativa e amministrativa, e l’impiego delle migliori tecnologie disponibili improntate in un’ottica di sostenibilità, promuovendo solu-zioni integrate che indirizzino le scelte progettuali verso lo sviluppo sostenibile delle aree di intervento, anche in funzione di eventuali iniziative di riqualificazione di terreni bonificati da parte della Regione.

Art. 2

(Impegni delle parti)

1. La Regione si impegna nell’ambito del presente accordo a:

- favorire la soluzione delle eventuali problematiche che emergessero nell’iter di approvazione e nella realizzazione dei progetti di bonifica, anche promuovendo eventuali accordi e/o intese con le amministrazioni e gli Organi Tecnici competenti;

- adottare e promuovere tutte le opportune iniziative consentite dall’ordinamento per la semplificazione ed accelerazione degli iter procedimentali tecnico-amministrativi anche mediante la costituzione di un tavolo operativo con Syndial, le altre istituzioni interessate e gli Organi Tecnici competenti, volte all’ottenimento di ogni atto amministrativo necessario alla realizzazione degli interventi di bonifica e alla soluzione delle eventuali problematiche tecniche inerenti i procedimenti di bonifica;

- sostenere possibili iniziative di collaborazione tecnico-scientifica con Syndial in riferimento al monitoraggio in forma congiunta delle performance delle tecnologie utilizzate.

2. Syndial si impegna nei confronti della Regione a:

- mettere a disposizione il know how acquisito sulle tecnologie in situ, quali ad esempio: Chemical Oxidation, Groundwater Circulation Well, Termopile, biosparging, phitoremediation e soil washing, nonché alla bonifica mediante scavo, applicato con tecniche complesse connesse alla tipologia del sito e con particolari modalità di gestione delle emissioni, per la va-lutazione e l’eventuale diffusione, ove condiviso con Syndial medesima, delle migliori tecnologie di risanamento delle aree contaminate per la loro riqualificazione;

- individuare tecnologie sostenibili e innovative di bonifica che possano essere di interesse della Regione, in termini di acqui-sizione di know how tecnologico;

- mettere a disposizione il know how acquisito sui processi di riqualificazione e riconversione delle aree contaminate;

- prevedere il monitoraggio delle performance delle tecnologie utilizzate.

3. La Regione promuove l’istituzione di un Tavolo tecnico/operativo che preveda la partecipazione di ARPA Lombardia, Syndial e, nel caso, degli altri enti interessati, con le finalità di:

- monitorare in corso d’opera le performance delle tecnologie utilizzate;

- risolvere, tramite condivisione ed analisi, problematiche di carattere tecnico-giuridico, tecnologico ed amministrativo/proce-durale.

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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4. Il Tavolo tecnico/operativo di cui al punto 3 sarà presieduto da Regione e si riunirà almeno ogni 6 mesi. Il Tavolo tecnico/operativo potrà essere convocato su richiesta motivata dei soggetti di cui al punto 3). I costi relativi alla partecipazione al Tavolo tecnico/ope-rativo rimarranno a carico di ciascun soggetto.

Art. 3(Gestione attività)

1. Le parti firmatarie valuteranno la possibilità di individuare con successivi accordi operativi le eventuali aree di interesse, le mo-dalità di gestione degli interventi di bonifica, laddove di competenza, con l’obiettivo di pervenire alla piena disponibilità delle aree individuate, in armonia con gli strumenti urbanistici vigenti, nel rispetto dei requisiti normativi e degli obiettivi del presente Protocollo e di intesa con i comuni interessati per territorio.

2. Ogni singolo accordo operativo di area dovrà stabilire:• i tempi e le modalità con cui saranno predisposti i progetti e saranno realizzate le opere di bonifica e quelli con cui le autorità

svolgeranno le istruttorie e i relativi iter amministrativi;• il coordinamento da parte delle amministrazioni delle operazioni di bonifica previste dall’accordo rispetto a quelle eventual-

mente previste nelle aree limitrofe affinché l’efficacia degli interventi approvati non venga compromessa dalla variazione delle condizioni esterne ai siti.

• i tempi, le modalità e le procedure con cui le Amministrazioni garantiranno la possibilità di rendere disponibili specifiche aree o porzioni di aree le cui matrici ambientali superficiali presentano uno stato qualitativo conforme a quanto previsto dalla normativa;

• i criteri rispetto ai quali effettuare i monitoraggi;• la progettazione delle opere di bonifica, che dovrà assicurare la fruibilità delle aree rispetto all’utilizzo industriale del Sito, anche

in funzione dello sviluppo di nuovi insediamenti utilizzando, quale criterio guida, lo strumento dell’Analisi di Rischio.

3. In un’ottica di riqualificazione da parte della Regione dei siti indicati in premesse, Syndial e la Regione valuteranno le azioni di marketing territoriale da applicare alle aree rese disponibili a seguito degli interventi di bonifica, e delle strutture ed impianti utilizzati a tale proposito.

Art. 4(Sito ex ACNA di Cesano Maderno)

Con riferimento in particolare al sito di Cesano Maderno, la Regione procederà nell’iter di definizione dell’avvenuta realizzazione delle operazioni di bonifica dei suoli e di messa in sicurezza della falda come indicato nel verbale di riunione del 13.2.2015 e successivo del 13.4.2016.

Art. 5(SIN di Mantova)

Con riferimento agli interventi di bonifica in corso sul SIN di Mantova, nel rispetto delle competenze e dei ruoli delle amministrazioni interessate, la Regione darà costante informazione al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in relazione all’e-secuzione delle attività oggetto del presente Protocollo. A tale proposito, la Regione promuoverà un costante confronto con il Ministero medesimo e gli altri enti competenti al fine di permettere uno sviluppo coordinato delle attività in corso sul SIN di Mantova, o che si rendessero necessarie nel corso dell’esecuzione delle stesse.

Art. 6(Siti oggetto di attività di bonifica)

Syndial si riserva la facoltà di proporre alla Regione l’applicazione del presente Protocollo a ulteriori siti rispetto a quanto indicato in premessa. In tal caso, Syndial provvederà ad inviare alla Regione comunicazione scritta a questo scopo, per l’eventuale accettazione da parte della Regione medesima.

Art. 7(Gestione del Protocollo)

1. La Regione provvederà a monitorare lo stato di attuazione del presente Protocollo, che non deve presentare carattere oneroso per le parti, ed a comunicarne gli esiti dello stesso alle parti interessate.2. Syndial fornirà le informazioni sullo stato di avanzamento degli impegni presi e sulla realizzazione degli interventi di bonifica median-te specifici report che verranno periodicamente inviati alla Regione.

Art. 8(Effetti e durata del Protocollo)

1. Il presente Protocollo ha validità a partire dalla sottoscrizione dello stesso fino al 31 dicembre 2020 ed è rinnovabile previo accordo tra le parti.2. Qualora non venissero raggiunti, in tutto o in parte, gli obiettivi prefissati, verranno individuati altri percorsi e strumenti utili al raggiun-gimento degli stessi. 3. Le parti firmatarie, qualora necessario, procederanno ad esaminare congiuntamente le situazioni di mancata realizzazione degli impegni assunti per cause di forza maggiore o non imputabili alle parti stesse.

Art. 9(Impegni etici e anticorruzione)

Le Parti sono impegnate al rispetto di tutte le leggi applicabili, ivi comprese le leggi anti-corruzione (per tali intendendosi, se ed in

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quanto applicabili, (i) le disposizioni anti-corruzione contenute nel Codice Penale Italiano, nella Legge 6 novembre 2012, n. 190 e nelle altre leggi nazionali applicabili, ivi incluso il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, (ii) il Foreign Corrupt Practices Act, (iii) lo UK Bribery Act 2010, (iv) le altre leggi di diritto pubblico e commerciale contro la corruzione vigenti nel mondo e (v) i trattati internazionali anti-corruzione quali la Convenzione dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico sulla lotta alla corruzione dei pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali e la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione).

A tal fine:

a) Syndial dichiara di aver preso visione e di essere a conoscenza del contenuto del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2016-2018 redatto dalla Regione ai sensi della legge n. 190/2012 e del Piano Triennale per la trasparenza e l’Integrità, entrambi dispo-nibili sul sito web della Regione;

b) la Regione dichiara di aver preso visione e di essere a conoscenza (a) del contenuto del documento “Modello 231”, che include anche il Codice Etico Eni, adottato da Syndial in riferimento alla normativa vigente in materia di illecito amministrativo della persona giuridica dipendente da reato commesso da amministratori, dipendenti e/o collaboratori, (b) della “Management System Guideline Anti-Corruzione” di eni e (c) delle Linee Guida eni per la Tutela e Promozione dei Diritti Umani. I documenti di cui alle lettere (a), (b) e (c) che precedono sono disponibili sul sito internet www.eni.com.

Con riferimento alle attività di cui al presente Protocollo, le Parti si impegnano a:

a) rispettare le leggi anti-corruzione applicabili;

b) osservare regole e presidi di controllo idonei a prevenire la commissione di reati rilevanti ai fini del Decreto legislativo 231/2001;

c) non tenere condotte che possano determinare la responsabilità dell’altra Parte.

La violazione delle leggi anti-corruzione applicabili in relazione all’esecuzione del presente Protocollo costituirà grave inadempimento e darà facoltà alla Parte non inadempiente di recedere dal medesimo Protocollo, inviando all’altra Parte una lettera raccomandata contenente la sintetica indicazione delle circostanze di fatto o dei procedimenti giudiziari comprovanti l’inosservanza.

Fermo ogni altro rimedio di legge, l’esercizio di tale facoltà avverrà a danno della Parte inadempiente, addebitando alla mede-sima tutte le maggiori spese e costi e l’obbligazione di tenere l’altra Parte non inadempiente indenne da ogni perdita, danno, anche di natura reputazionale, responsabilità, costo o spesa, incluse le spese legali, manlevandola rispetto a qualsivoglia azione di terzi derivante o conseguente a tale inosservanza.

Art. 10(Proprietà intellettuale)

10.1. Qualsiasi diritto di proprietà intellettuale esistente prima del presente Protocollo o sviluppato al di fuori dello stesso (sia esso brevettato o meno) comprendente qualsiasi tipologia di background, invenzione e/o know-how posseduto o controllato da Syndial e messo a disposizione della Regione come indicato nell’articolo 2 del presente Protocollo, rimarrà di proprietà esclusiva di Syndial.

10.2 I risultati eventualmente conseguiti in esecuzione del presente Protocollo e degli eventuali accordi conseguenti nonché i relativi diritti di proprietà industriale saranno di proprietà esclusiva di Syndial.

10.3 Le Parti manterranno l’esclusiva titolarità dei marchi, segni distintivi, eventuali nomi a dominio, utilizzati nell’esecuzione del Proto-collo, di cui siano rispettivamente proprietarie o licenziatarie, senza che l’autorizzazione di una parte all’altra all’utilizzo di detti marchi/segni distintivi/nomi a dominio possa in alcun modo essere inteso come licenza di marchio o far insorgere alcun diritto in capo a tale parte sul marchio e segni distintivi medesimi.

Art. 11(Riservatezza)

La Regione, dalla data di sottoscrizione del presente Protocollo, si impegna a non divulgare a terzi l’esistenza e il contenuto dello stesso, nonché tutte le informazioni, dati e documenti resi disponibili da Syndial (di seguito, “Informazioni Riservate”) in ragione del Protocollo stesso.

Le Informazioni Riservate dovranno considerarsi confidenziali, sono e resteranno di proprietà esclusiva di Syndial, dovranno essere mantenute strettamente riservate e, senza il preventivo consenso scritto di Syndial, non potranno essere cedute, registrate, pubblicate o rivelate in qualunque modo e con qualsiasi mezzo a qualsiasi parte terza (anche attraverso fotocopia o riproduzione), né potranno essere usate in modo diverso da quanto necessario per l’esecuzione degli impegni contenuti nel presente Protocollo.

In particolare, con riferimento alle Informazioni Riservate di Syndial, la Regione si impegna a:

a) proteggere tali informazioni almeno con lo stesso grado di diligenza applicato nel conservare e proteggere le proprie in-formazioni aventi la stessa natura ed a usare ogni cautela necessaria - e comunque un grado di diligenza e cautela non inferiore a quanto ragionevole - per garantire che siano protette contro il furto o accessi abusivi non autorizzati;

b) utilizzare tali informazioni e/o parte di esse unicamente per quanto necessario all’esecuzione degli impegni contenuti nel presente Protocollo e per nessun altro scopo;

c) rivelare tali informazioni unicamente all’interno della propria organizzazione e ai soli propri dipendenti e/o rappresentanti i cui incarichi giustifichino la conoscenza di tali informazioni ai fini dell’esecuzione degli impegni contenuti nel presente Pro-tocollo. Qualora tali informazioni dovessero essere divulgate a terzi, previo consenso scritto di Syndial, la Regione si impegna a sottoscrivere con tali terzi impegni di riservatezza con obbligazioni non meno stringenti di quelle contenute nel presente Protocollo.

Resta inteso che le obbligazioni di riservatezza di cui al presente articolo non riguardano:

a) quelle informazioni che, al momento della loro trasmissione, sono già di dominio pubblico;

b) quelle informazioni che, successivamente alla loro trasmissione, dovessero diventare di pubblico dominio per ragioni non dipendenti da colpa o negligenza delle Parti;

c) quelle informazioni che, al momento della loro trasmissione, sono già legittimamente conosciute dalle Parti;

d) quelle informazioni che le Parti potranno ricevere da soggetti terzi ai quali è legittimamente consentito divulgarle;

e) quelle informazioni in relazione alle quali ciascuna delle Parti ha rilasciato il proprio consenso scritto alla divulgazione;

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f) quelle informazioni che sono state sviluppate o comunque elaborate dalla Regione indipendentemente dalle Informazioni Riservate trasmesse da Syndial.

Qualora la divulgazione delle informazioni si rendesse necessaria a causa di disposizioni di legge o di provvedimenti di autorità pub-bliche, fermo restando che potrà essere divulgata solo quella parte di Informazioni Riservate che la Regione sia obbligata a divulgare delle suddette leggi o provvedimenti, quest’ultima informerà immediatamente Syndial della necessità di tale divulgazione e concor-derà con la medesima le modalità della stessa.

Resta inteso che gli obblighi di riservatezza contenuti nel presente articolo sopravvivranno alla cessazione del presente Protocollo per un periodo di ulteriori ____________ anni dalla stessa.

Art. 12(Varie)

1. Salva successiva modifica da comunicarsi preventivamente a mezzo raccomandata a.r., le parti indirizzeranno le comunicazioni relative al presente accordo come segue:- per la Regione __________________, - per Syndial, Avv. Vincenzo Maria Larocca Amministratore Delegato Piazza Boldrini, 1 20097 San Donato Milanese. 2. Le parti dichiarano che il presente Protocollo rappresenta e descrive l’intero quadro delle pattuizioni tra esse intervenute in relazione all’oggetto in esso disciplinato.3. Il presente Protocollo è disciplinato dalla legge italiana. Ogni controversia comunque originata e connessa con il presente accordo, o da essa derivante, che non sia stato possibile risolvere in modo amichevole tra le parti, sarà di competenza esclusiva del Foro di Milano, con esclusione espressa di qualunque altro Foro eventualmente concorrente.

____, lì___

Syndial Spa Regione Lombardia Amministratore Delegato Avv. Vincenzo Maria Larocca

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D.d.u.o. 19 maggio 2017 - n. 5840Avviso pubblico per la selezione di tre componenti esterni che comporranno la giuria di esperti per la valutazione delle candidature presentate a valere sull’iniziativa premiale «Retail Street Award»

IL DIRIGENTE DELLA UNITÀ ORGANIZZATIVA COMMERCIO, RETI DISTRIBUTIVE, PROGRAMMAZIONE,

FIERE E TUTELA DEI CONSUMATORI RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Viste: − la l.r. 2 febbraio 2010, n. 6 «Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere» e successive modifiche e integrazioni e in particolare gli artt. 136 e 137;

− la l.r. 19 febbraio 2014, n. 11 «Impresa Lombardia: per la li-bertà di impresa, il lavoro e la competitività» ed in partico-lare l’art. 2 che individua gli strumenti che concorrono alle finalità di crescita competitiva e di attrattività del contesto territoriale e sociale della Lombardia, tra cui agevolazioni a sostegno degli investimenti delle imprese, attraverso l’e-rogazione di incentivi, contributi, voucher, sovvenzioni e di ogni altra forma di intervento finanziario e l’art. 3 che attri-buisce alla Giunta regionale la competenza ad individua-re azioni, categorie di destinatari e modalità attuative per il perseguimento delle finalità previste dalla legge con spe-cifico riguardo all’attrattività e competitività del territorio, nonché l’attivazione di progetti a carattere sperimentale sul territorio;

Richiamata la d.g.r. 20 marzo 2017 n. X/6363 con cui sono stati approvati i criteri per l’attuazione dell’iniziativa «Retail street award» finalizzata all’assegnazione di premi a favore di aggre-gazioni di imprese commerciali nei distretti del commercio rico-nosciuti da Regione Lombardia;

Dato atto che nella richiamata d.g.r. 20 marzo 2017 n. X/6363 è stabilito che:

− Responsabile della valutazione delle candidature è il Diri-gente pro tempore della UO Commercio, Reti distributive, fiere, programmazione e tutela dei consumatori suppor-tato da una Commissione costituita da personale della Direzione Generale Sviluppo Economico e da personale di Unioncamere Lombardia, con 2 componenti di costru-zione del punteggio: punteggi assegnati direttamente dalla Commissione e punteggi assegnati in base ai pareri espressi da una giuria di esperti;

− la giuria di esperti sarà nominata, senza oneri aggiuntivi sul bilancio regionale, in esito alla pubblicazione di uno specifico avviso emanato entro 60 giorni dall’adozione della d.g.r. 20 marzo 2017 n. X/6363;

− la selezione dei giurati avverrà attraverso la valutazio-ne comparativa delle domande di partecipazione e dei curriculum;

− è demandata al Dirigente della U.O. Commercio, Reti di-stributive, Programmazione, Fiere e Tutela dei consumatori l’assunzione di tutti gli atti conseguenti all’adozione della d.g.r. 20 marzo 2017 n. X/6363;

Ritenuto necessario, in attuazione della richiamata d.g.r. 20 marzo 2017 n. X/6363 e nell’ottica della trasparenza e parteci-pazione, emanare l’avviso pubblico per selezionare tre com-ponenti esterni che comporranno la giuria di esperti per la valutazione delle candidature presentate a valere sull’iniziativa premiale «Retail Street Award»;

Dato atto che le candidature per far parte della Giuria po-tranno essere presentate a partire dalle ore 9:00 del 1 giugno 2017 fino alle ore 12:00 del 23 giugno 2017;

Dato atto che: − i componenti della giuria di esperti saranno nominati con successivo provvedimento del Dirigente pro tempore del-la UO Commercio, Reti distributive, fiere, programmazione e tutela dei consumatori, Responsabile del Procedimento entro 15 giorni a decorrere dalla scadenza fissata per la presentazione della candidatura per far parte della giuria;

− gli esperti selezionati presteranno la propria opera senza alcun onere economico per il bilancio regionale;

Considerato che i tre componenti della giuria di esperti, se-lezionati in esito al presente avviso pubblico, saranno valutati attraverso la valutazione comparativa della domanda di par-tecipazione e del curriculum vitae che dovrà corrispondere ad almeno uno dei seguenti profili:

− esperti di innovazione nel settore del retail; − esperti di retail e di consumi; − giornalisti di settore; − esperti di urbanistica applicata al commercio;

Visto l’allegato 1 «Avviso pubblico per la selezione di tre mem-bri componenti la di esperti per la valutazione delle candidature presentate a valere sull’iniziativa premiale «Retail Street Award»», parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

Dato atto che per l’adozione del presente provvedimento so-no stati rispettati i termini procedimentali;

Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»;

Richiamati i provvedimenti organizzativi della X Legislatura ed in particolare:

− la deliberazione della Giunta regionale n. X/87 del 29 apri-le 2013 avente ad oggetto «II Provvedimento Organizzativo 2013» che, nell’ allegato A, definisce gli assetti organizzativi della Giunta regionale, gli incarichi dirigenziali e le connes-se graduazioni;

− il decreto del Segretario generale n. 7110 del 25 luglio 2013 recante «Individuazione delle Strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni Ge-nerali della Giunta regionale – X Legislatura», con partico-lare riferimento alle competenze della Unità Organizzativa Commercio, reti distributive, programmazione, fiere e tutela dei consumatori come integrate dalla d.g.r. X/5527 del 31 maggio 2016 «VII Provvedimento organizzativo 2016»;

DECRETA1. Di approvare l’allegato 1 «Avviso pubblico per la selezione

di tre membri componenti la giuria di esperti per la valutazio-ne delle candidature presentate a valere sull’iniziativa premiale «Retail Street Award»», parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

2. Di stabilire che i tre componenti della giuria selezionati pre-steranno la propria opera senza alcun onere economico per Regione Lombardia.

3. Di pubblicare il presente provvedimento, comprensivo dell’allegato parte integrante e sostanziale, sul BURL e sul sito www.regione.lombardia.it.

ll dirigente della unità organizzativacommercio, reti distributive, programmazione,

fiere e tutela dei consumatori Paolo Mora

——— • ———

D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale

D.G. Sviluppo economico

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ALLEGATO 1

AVVISO PUBBLICO PER LA SELEZIONE DI TRE COMPONENTI ESTERNI CHE COMPORRANNO LA GIURIA DI ESPERTI PER LA VALUTAZIONE DELLE CANDIDATURE PRESENTATE A VALERE SULL’INIZIATIVA PREMIALE “RETAIL STREET AWARD”

1. FINALITA’ E COMPOSIZIONE DELLA GIURIAIl presente Avviso ha lo scopo di selezionare tre membri, esterni a Regione Lombardia, che comporranno la Giuria per la valutazione delle candidature presentate a valere sull’iniziativa premiale “Retail street award” i cui criteri sono stati approvati con DGR 20 marzo 2017, n. X/6363.

La Giuria sarà nominata con provvedimento del Dirigente pro tempore della UO Commercio, Reti distributive, fiere, programmazione e tutela dei consumatori che ai sensi della DGR 20 marzo 2017, n. X/6363 è il Responsabile del procedimento e della valutazione delle candidature a valere sull’iniziativa premiale “Retail street award”.

Con il presente Avviso si intendono selezionare esperti rispondenti a questi profili:

- esperti di innovazione nel settore del retail;

- esperti di retail e di consumi;

- giornalisti di settore;

- esperti di urbanistica applicata al commercio.

L’incarico di componente della Giuria è a titolo gratuito.

2. COMPITO DELLA GIURIAIl compito della Giuria sarà quello di valutare e giudicare, a suo insindacabile giudizio, le candidature presentate sulle diverse cate-gorie del premio, secondo i criteri specificati nella DGR 20 marzo 2017, n. X/6363, nonché nel Regolamento attuativo di successiva emanazione.

Per le proposte ricevute sulle diverse categorie del premio sarà assegnato un punteggio massimo di 100 punti in base ai criteri indicati di seguito:

• Coerenza/attinenza tra la candidatura presentata e la categoria di premio per la quale viene proposta la candidatura;

• Livello di efficacia, impatti realizzati e risultati raggiunti documentati;

• Interesse pubblico nell’ottica della rigenerazione urbana;

• Originalità e/o innovazione della best practice presentata;

• Riconoscimenti esterni documentati (da consumatori, operatori, etc.);

• Adeguatezza e chiarezza della documentazione allegata a supporto della candidatura.

Ogni proposta presentata al concorso per essere inserita in graduatoria deve raggiungere il punteggio minimo di 60 punti.

La Giuria dovrà quindi assegnare un punteggio a ogni candidatura che sarà utilizzato dal Responsabile della valutazione, ossia il Dirigente pro tempore della U.O. Commercio, Reti distributive, fiere, programmazione e tutela dei consumatori, nella formazione del punteggio; la valutazione, infatti, sarà costituita da due componenti:

1) punteggi assegnati direttamente da una Commissione costituita da personale della Direzione Generale Sviluppo Economico e da personale di Unioncamere Lombardia e coordinata dal Dirigente regionale responsabile della valutazione;

2) punteggi assegnati in base ai pareri espressi dalla giuria di esperti che sarà nominata in esito al presente avviso senza oneri ag-giuntivi sul bilancio regionale.

3. MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E SELEZIONE DEI TRE COMPONENTIGli interessati presentano la propria candidatura alla Direzione Generale Sviluppo Economico di Regione Lombardia.

Le domande, corredate dagli allegati di seguito indicati e da copia fotostatica del documento di identità valido, potranno essere presentate a partire dalle ore 9:00 del 01 giugno 2017 fino alle ore 12:00 del 23 giugno 2017 al seguente indirizzo di Posta Elettronica Certificata: [email protected].

Nell’oggetto della comunicazione deve essere specificato: “selezione di tre membri componenti la Giuria dell’iniziativa premiale Retail Street Award”.

La domanda di partecipazione deve essere corredata dei file in formato PDF relativi alla seguente documentazione:

a) curriculum professionale dettagliato, redatto nel formato europeo e sottoscritto;

b) sintetica indicazione (massimo 10 righe) della motivazione d’interesse del candidato a far parte della Giuria;

c) dichiarazione in cui si attesti l’assenza di incompatibilità e conflitti d’interesse, come da fac simile Appendice A.

Procedura di selezioneLa selezione dei candidati avverrà attraverso la valutazione comparativa delle domande di partecipazione e della documentazione allegata (Curriculum Vitae).

La commissione giudicatrice sarà composta da rappresentanti di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia e sarà nominata con successivo provvedimento del Responsabile del procedimento Retail Street Award della Direzione Generale Sviluppo Economico.

L’esito della procedura selettiva sarà approvato con un decreto del Dirigente responsabile del procedimento entro 15 giorni a decor-rere dal termine per la presentazione delle candidature di cui al presente Avviso.

Per ogni ulteriore informazione si prega di contattare [email protected]

4. INFORMATIVE PER LA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURARiservatezza I componenti della Giuria saranno tenuti a mantenere riservate e a non divulgare notizie, informazioni e documenti relativi alla predi-

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– 74 – Bollettino Ufficiale

sposizione della graduatoria dei premiati prima della pubblicazione ufficiale negli ambiti istituzionali.

Incompatibilità e conflitto d’interessiPer garantire l’indipendenza di giudizio, i componenti dovranno esplicitamente dichiarare, sotto forma di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, come da fac simile appendice A, che non esistono conflitti di interesse tra le prestazioni per cui ricevono l’in-carico e l’attività professionale che svolgono abitualmente e che non si trovano in situazioni di conflitto di interesse rispetto ai titolari, amministratori, presidente e ai loro coniugi/conviventi dei soggetti esterni candidati sull’iniziativa premiale “Retail Street Award”; in par-ticolare, rispetto ai predetti soggetti, dovranno dichiarare che non intercorrono rapporti di coniugio/convivenza, parentela o affinità entro il secondo grado, cause pendenti o grave inimicizia o rapporti di credito o debito significativi.L’assenza di conflitti di interesse costituisce condizione fondamentale che deve permanere per tutto l’arco di durata dell’incarico.Nella dichiarazione di cui all’appendice A, oltre ad attestare l’assenza di incompatibilità e conflitti d’interesse, i componenti dovranno dichiarare di non candidarsi per partecipare all’iniziativa premiale “Retail Street Award”.

Informativa sul trattamento dei dati personali Ai sensi del D.L.gs. n. 196 del 30 giugno 2003 e s.m.i. “Codice in materia di protezione dei dati personali”, i dati acquisiti in esecuzione del presente avviso saranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti.Ai sensi del D.lgs. n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” si informa che tutti i dati personali che verranno in possesso di Regione Lombardia e dei soggetti eventualmente incaricati della raccolta e dell’istruttoria delle domande di partecipa-zione saranno trattati esclusivamente per le finalità del presente bando e nel rispetto dell’art. 13 della sopraccitata legge.Ai sensi dell’articolo 13 del D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196, si informa che il titolare del trattamento dei dati è la Giunta Regionale della Lombardia, nella persona del suo legale rappresentante.Responsabile del trattamento è il Direttore Generale pro tempore della Direzione Sviluppo Economico.Ai fini della selezione di cui al presente Avviso, i dati devono essere forniti obbligatoriamente. Il mancato conferimento comporta l’im-possibilità dello svolgimento dell’attività istruttoria.I dati acquisiti saranno trattati con modalità manuale e informatica e saranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al proce-dimento amministrativo per il quale gli stessi sono stati comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti.Si informa, inoltre, che gli interessati possono esercitare i diritti previsti dai commi 1, 3 e 4 dell’articolo 7 del D.lgs. n. 196/2003 e dal d.s.g. 10312 del 6/11/2014, tra i quali figurano:- ottenere la conferma dell’esistenza dei dati personali, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile;- l’indicazione della loro origine, delle finalità e delle modalità del loro trattamento;- l’aggiornamento, la rettifica e l’integrazione dei dati, la loro cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge;- l’attestazione che tali operazioni di cui al precedente punto elenco sono state portate a conoscenza di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si riveli impossibile o comporti un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato;- opporsi al trattamento dei dati personali in presenza di motivi legittimi o per giustificati motivi.

TrasparenzaI nomi dei membri della Giuria e il relativo C.V. saranno pubblicati, prima della chiusura dell’iniziativa “Retail Street Award”, sul sito internet www.regione.lombardia.it nella sezione dedicata all’iniziativa premiale, nonché indicati sugli eventuali documenti elaborati dalla Giuria.

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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APPENDICE A

Al Dirigente dell’Unità organizzativa Commercio, Reti distributive, Pro-grammazione, Fiere e Tutela dei consumatori della Direzione Generale Sviluppo Economico di Regione LombardiaResponsabile del [email protected]

DICHIARAZIONE SULL’ASSENZA DI CAUSE DI INCOMPATIBILITA’ E DI CONFLITTI DI INTERESSE PER LA PARTECIPAZIONE ALLA SELEZIONE DI TRE COMPONENTI ESTERNI CHE COMPORRANNO LA GIURIA DI ESPERTI PER LA VALUTAZIONE DELLE CANDIDATURE PRESENTATE A VALERE SULL’INIZIATIVA PREMIALE “RETAIL STREET AWARD” DI CUI ALLA D.G.R. 20 MARZO 2017, N. X/6363

RILASCIATA SOTTO FORMA DI DICHIARAZIONE SOSTITUTIVAai sensi e per gli effetti degli artt. 46 e 47 del DPR n. 445/20001

Il/la sottoscritto/a_________________, nato/a a _________________________il__________ e residente a ________________in via_________________________, ai fini del conferimento dell’incarico gratuito all’interno della Giuria per la valutazione dei progetti pre-sentati sull’iniziativa premiale Retail Street Award, ai sensi delle disposizioni di cui agli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000, sotto propria responsabilità e consapevole di quanto prescritto dagli artt. 75 e 76 dello stesso DPR 445/2000 in caso di dichiarazioni mendaci

DICHIARA

• che non esistono conflitti di interesse tra l’incarico di componente della Giuria dell’iniziativa premiale “Retail Street Award” e l’at-tività professionale svolta abitualmente;

• di non trovarsi in alcuna delle situazioni di conflitto di interessi rispetto ai titolari, amministratori, presidente e ai loro coniugi/conviventi dei soggetti esterni candidati sull’iniziativa premiale “Retail Street Award” ed in particolare, rispetto ai predetti soggetti, dichiara che non intercorrono: rapporti di coniugio/convivenza, parentela o affinità entro il secondo grado, cause pendenti o grave inimicizia o rapporti di credito o debito significativi;

• di impegnarsi a comunicare tempestivamente all’Amministrazione l’eventuale insorgere di taluna delle situazioni sopra menzio-nate, fermo restando che l’assenza di conflitti di interesse deve permanere per tutta la durata dell’incarico di componente della Giuria;

• che non presenterà una propria candidatura per accedere ai premi dell’iniziativa premiale “Retail Street Award”.

ALLEGA

- fotocopia del documento d’identità- curriculum professionale dettagliato, redatto nel formato europeo e sottoscritto;- sintetica indicazione (massimo 10 righe) della motivazione d’interesse a far parte della Giuria.

Luogo e data ________________________

FIRMA

_________________

1 Sottoscrivere la presente dichiarazione con le modalità previste dall’art.38 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445 allegando copia fotostatica non autenticata di un valido documento di identità del sottoscrittore in forma leggibile e chiara.

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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D.d.u.o. 19 maggio 2017 - n. 5841Approvazione del regolamento attuativo della d.g.r. 20 marzo 2017 n. x/6363 per la presentazione delle candidature a valere sull’iniziativa premiale «Retail Street Award»

IL DIRIGENTE DELLA UNITÀ ORGANIZZATIVA COMMERCIO, RETI DISTRIBUTIVE, PROGRAMMAZIONE,

FIERE E TUTELA DEI CONSUMATORI RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Viste: − la l.r. 2 febbraio 2010, n. 6 «testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere» e successive modifiche e integrazioni e in particolare gli artt. 136 e 137;

− la l.r. 19 febbraio 2014, n. 11 «impresa lombardia: per la li-bertà di impresa, il lavoro e la competitività» ed in partico-lare l’art. 2 che individua gli strumenti che concorrono alle finalità di crescita competitiva e di attrattività del contesto territoriale e sociale della Lombardia, tra cui agevolazioni a sostegno degli investimenti delle imprese, attraverso l’e-rogazione di incentivi, contributi, voucher, sovvenzioni e di ogni altra forma di intervento finanziario e l’art. 3 che at-tribuisce alla Giunta Regionale la competenza ad indivi-duare azioni, categorie di destinatari e modalità attuative per il perseguimento delle finalità previste dalla legge con specifico riguardo all’attrattività e competitività del territo-rio, nonché l’attivazione di progetti a carattere sperimenta-le sul territorio;

Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della X Legi-slatura, approvato dal Consiglio regionale con d.c.r. X/78 del 9 luglio 2013;

Richiamati: − l’Accordo per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo, tra Regione Lombardia e Sistema Camerale lombardo, approvato con d.g.r. 11 aprile 2016 n. X/5009;

− la d.g.r. 20 marzo 2017 n. X/6363 con cui sono stati ap-provati i criteri per l’attuazione dell’iniziativa «Retail street award» finalizzata all’assegnazione di premi a favore di aggregazioni di imprese commerciali nei distretti del com-mercio riconosciuti da Regione Lombardia;

Dato atto che nella richiamata d.g.r. 20 marzo 2017 n. X/6363 è stabilito che:

− la dotazione finanziaria della spesa pari a euro 260.000,00 trova copertura per 160.000,00 euro a valere sul capitolo di spesa 14.02.104.8349 «Interventi a favore delle piccole e medie imprese commerciali e per la realizzazione di pro-getti e programmi innovativi» del bilancio regionale 2017 che presenta la necessaria disponibilità di competenza e di cassa e per 100.000,00 euro a valere sulle risorse residue del bando Fare impresa in franchising disponibili presso Unioncamere Lombardia

− è individuata Unioncamere Lombardia quale soggetto gestore dell’iniziativa premiale a cui è altresì demandata l’attività di istruttoria e di controllo ex regolamento  (UE) n. 1407/2013;

− il regolamento attuativo per la presentazione delle candi-dature a valere sull’iniziativa premiale Retail Street Award sarà emanato entro 60 giorni dall’adozione della Delibera-zione dei criteri;

− ai fini dell’erogazione del contributo premiale dovrà esse-re presentato dagli aggiudicatari del premio, nei termini e con le modalità indicate nel regolamento attuativo, un progetto per realizzare un intervento di promozione, inno-vazione, riqualificazione urbana, formazione del valore al-meno corrispondente al premio;

− l’assegnazione dei contributi premiali in denaro è sog-getto al regime «de minimis», di cui al regolamento  (UE) n.  1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione Europea L 352 del 24 dicembre 2013) con particolare riferimento agli artt. 1 (campo di applicazione), 2 (definizioni, con riferimento in particolare alla nozione di «impresa unica»), 3 (aiuti de mi-nimis), 5 (cumulo) e 6 (controllo);

− è demandata al Dirigente della U.O. Commercio, Reti di-stributive, Programmazione, Fiere e Tutela dei consumatori l’assunzione di tutti gli atti conseguenti all’adozione della d.g.r. 20 marzo 2017 n. X/6363;

Dato atto altresì che l’iniziativa è stata approvata dalla Segre-teria Tecnica dell’Accordo per lo sviluppo economico e la com-

petitività del sistema lombardo tra Regione Lombardia e Sistema Camerale Lombardo il 21 aprile 2017;

Ritenuto necessario, in attuazione della richiamata d.g.r. 20 marzo 2017 n. X/6363 approvare il Regolamento Attuativo per la presentazione delle candidature a valere sull’iniziativa premiale «Retail Street Award»;

Visto l’allegato 1 «Regolamento per la partecipazione all’ini-ziativa premiale «Retail Street Award»» e le sue appendici parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;

Dato atto che come previsto dalla richiamata d.g.r. 20 mar-zo 2017 n. X/6363 sono istituite tre categorie di premio (A, B, C) e che solo la A e la C sono soggette al regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubbli-cato sulla G.U. dell’Unione Europea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis»;

Visto il regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione Europea L 352 del 24 dicembre  2013) relativo all’applicazione degli arti-coli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Euro-pea agli aiuti «de minimis», con particolare riferimento agli artt. 1 (campo di applicazione), 2 (definizioni), 3 (aiuti de minimis), 5 (cumulo) e 6 (controllo);

Dato atto che i contributi premiali - non rivolti né ai settori esclusi di cui all’art. 1 par. 1 e 2 del reg. UE 1407/2013 né alle imprese che si trovano in stato di fallimento, di liquidazione (an-che volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa statale vigente - non saranno erogati alle imprese che sono destinatarie di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissio-ne europea ai sensi del reg. (CE) 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Com-missione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1589/2015;

Dato atto che le imprese beneficiarie del contributo premiale in denaro dovranno sottoscrivere una dichiarazione, ai sensi del d.p.r. 445/2000 che:

− informi su eventuali aiuti «de minimis», ricevuti nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari all’interno della nozione di impresa unica di cui all’art. 2.2 del reg. 1407/13 nonché che attesti di non rientrare nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 del reg. (CE) medesimo;

− attesti di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di con-cordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equiva-lente secondo la normativa statale vigente;

− attesti di non essere stata destinataria di ingiunzioni di re-cupero per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del regolamento (UE) 1589/2015 in quanto ha ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Euro-pea ai sensi del regolamento (UE) 1589/2015;

Precisato che per le attestazioni di cui sopra le imprese de-vono utilizzare la modulistica approvata in sede di Conferenza delle regioni e delle province Autonome in data 12 giugno 2014;

VISTI − il dl 244/2016 che, all’art. 6 comma 6 e 7, proroga gli artt. 46 comma 2 e 52 comma 6 e 7 della legge 234/12 non-ché l’art. 14, comma 1, lettera a), n. 2), della legge 29 luglio 2015, n. 115, al 1 luglio 2017;

− la legge 57/2001 ed il recente d.m. del 22 dicembre 2016, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2016, del Mi-nistero per lo Sviluppo Economico recante «Nuove modali-tà di trasmissione delle informazioni relative agli aiuti pub-blici concessi alle imprese e di verifica, ai sensi dell’articolo 14, comma 2, della legge 5 marzo 2001, n. 57;

Dato atto che, nelle more dell’entrata in funzione dell’RNA (Registro Nazionale Aiuti) gli uffici competenti garantiscono il corretto utilizzo della BDA reingegnerizzata (banca dati agevola-zioni) nel rispetto delle summenzionate normative e successive modifiche ed integrazioni sia nella fase di istruttoria sia nella fa-se di concessione dei contributi a valere sul successivo bando attuativo;

Ritenuto di demandare ad Unioncamere Lombardia gli adempimenti in materia di alimentazione della BDA reingegne-

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rizzata sopra richiamati e di RNA, una volta entrato a regime in relazione agli eventuali contributi premiali in denaro concessi alle imprese singole o aggregate;

Acquisito, in data 16 maggio 2017 il parere favorevole espres-so dal Comitato di Valutazione Aiuti di Stato di cui all’allegato F) della d.g.r. X/3839 del 14 luglio 2015;

Dato atto che per l’adozione del presente provvedimento so-no stati rispettati i termini procedimentali;

Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»;

Richiamati i provvedimenti organizzativi della X Legislatura ed in particolare:

− la deliberazione della Giunta regionale n. X/87 del 29 apri-le 2013 avente ad oggetto «II Provvedimento Organizzativo 2013» che, nell’ allegato A, definisce gli assetti organizzativi della Giunta regionale, gli incarichi dirigenziali e le connes-se graduazioni;

− il decreto del Segretario generale n. 7110 del 25 luglio 2013 recante «Individuazione delle Strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni Ge-nerali della Giunta regionale – X Legislatura», con partico-lare riferimento alle competenze della Unità Organizzativa Commercio, reti distributive, programmazione, fiere e tutela dei consumatori come integrate dalla d.g.r. X/5527 del 31 maggio 2016 «VII Provvedimento organizzativo 2016»;

DECRETA1. Di approvare l’allegato 1 «Regolamento per la partecipa-

zione all’iniziativa premiale «Retail Street Award»» e le sue appen-dici parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.

2. Di trasmettere il presente provvedimento a Unioncamere Lombardia, in qualità di soggetto gestore dell’iniziativa premiale.

3. Di demandare ad Unioncamere Lombardia gli adempi-menti in materia di alimentazione della BDA reingegnerizzata richiamati in premessa e di RNA, una volta entrato a regime in relazione agli eventuali contributi premiali in denaro concessi alle imprese singole o aggregate.

4. Di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente provvedimento si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013 che verrà integrata in sede di adozione del decreto di approvazione dei progetti ammessi al contributo premiale.

5. Di pubblicare il presente provvedimento, comprensivo dell’allegato e delle relative appendici parti integranti e sostan-ziali, sul BURL e sul sito www.regione.lombardia.it.

ll dirigente della unità organizzativacommercio, reti distributive, programmazione,

fiere e tutela dei consumatori Paolo Mora

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ALLEGATO 1

REGOLAMENTO PER LA PARTECIPAZIONEALL’INIZIATIVA PREMIALE“RETAIL STREET AWARD”

INDICE

1. FINALITÀ DELL’INIZIATIVA PREMIALE2. TIPOLOGIE DI PREMI3. CHI PUÒ CANDIDARSI4. CATEGORIE DEL PREMIO5. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA6. IMPEGNI DEI CANDIDATI7. SELEZIONE DEI CANDIDATI9. ACCETTAZIONE DEL PREMIO E TRASMISSIONE DEL PROGETTO A CUI DESTINARE IL CONTRIBUTO IN DENARO10. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI PREMIALI IN DENARO E DI FRUIZIONE DEGLI ALTRI PREMI AGGIUNTIVI11. REGIME DI AIUTO12. RINUNCIA E DECADENZA13. PREMIAZIONE14. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO15. INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI16. CONTATTI

________________________

1. Finalità dell’iniziativa premialeRegione Lombardia e il Sistema camerale lombardo nell’ambito degli impegni assunti in Accordo di programma per lo sviluppo e la competitività del sistema economico lombardo (Asse 2 - Attrattività e competitività dei territori) attivano l’iniziativa premiale de-nominata Retail Street Award che intende mettere in evidenza la capacità, le modalità e i risultati con cui, aggregazioni di imprese commerciali (associazioni, consorzi, comitati o gruppi spontanei di imprese composti da almeno 4 imprese), ricadenti all’interno dei Distretti del Commercio riconosciuti da Regione Lombardia, riescono a svolgere un ruolo di promotori dell’innovazione e dello sviluppo imprenditoriale del territorio nell’ottica della riqualificazione urbana. In particolare, si intende:

• Sottolineare la centralità del commercio e la valorizzazione del commercio di prossimità in sede fissa quale fattore di qualifi-cazione e di animazione del territorio e di servizio alla popolazione che vi risiede;

• Sostenere, identificare e diffondere le buone pratiche di contrasto alla omologazione e alla desertificazione commerciale e, al contrario, sostenere quelle per lo sviluppo commerciale su fronte strada attivate direttamente da aggregazioni di imprese;

• Evidenziare il legame tra successo delle iniziative per il commercio di prossimità e la riqualificazione urbana.

L’obiettivo è creare un meccanismo innovativo, stimolante, ma soprattutto capace sia di coinvolgere gli operatori nelle attività del Distretto sia di fare pubblicità intorno al distretto e alla sua attrattività tra i consumatori.

2. Tipologie di premiL’iniziativa premiale si articola in 3 tipologie di Premio, la prima collettiva per le aggregazioni di imprese commerciali (associazioni, consorzi, comitati o gruppi spontanei di imprese composti da almeno 4 imprese), la seconda collettiva per i Distretti del Commercio e la terza per singoli soggetti.

A. PREMI COLLETTIVI PER AGGREGAZIONI DI IMPRESE COMMERCIALI

Per questa tipologia il Responsabile del Procedimento assegna massimo 12 premi, tre per ogni categoria.

Ai premiati sarà consegnato l’attestato Retail Street Award 2017 e in aggiunta sono previste le seguenti tipologie di premio:

• Contributo del valore massimo di 20.000 euro per realizzare un progetto attivato dall’aggregazione per interventi di pro-mozione, innovazione, riqualificazione urbana, formazione. Il premio sarà modulato in base al posizionamento in classifica:

o 1° classificato fino a 20.000

o 2° classificato fino a 15.000

o 3° classificato fino a 10.000

• Previsione di una premialità nelle procedure valutative dei prossimi bandi regionali dedicati alle mPMI commerciali e ai Distretti del commercio che si concretizza con l’assegnazione di massimo 5 punti in più nella valutazione del progetto/investimento.

B. PREMI COLLETTIVI PER I DISTRETTI DEL COMMERCIO

Per questa tipologia il Responsabile del Procedimento assegna massimo 2 premi, uno per ogni categoria.

Ai premiati sarà consegnata la Targa Retail Street Award 2017 e in aggiunta sono previste le seguenti tipologie di premio:

• Previsione di una premialità nelle procedure valutative dei prossimi bandi regionali dedicati ai Distretti del commercio che

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si concretizza con l’assegnazione di massimo 5 punti in più nella valutazione del progetto; per prossimi bandi si intendono quelli decretati entro tre anni solari dal giorno di concessione del premio;

• Premi di “Visibilità” e per l’innovazione del Distretto del commercio in cui ricade l’iniziativa premiata attraverso la realizzazione di un progetto di comunicazione dedicato all’attività del distretto con realizzazione di materiale promozionale da poter poi utilizzare per le iniziative di comunicazione del Distretto.

C. PREMI INDIVIDUALI:

Per questa tipologia il Responsabile del Procedimento assegna massimo 6 premi, tre per ogni categoria.

Ai premiati nella categoria RETAIL LEADER sarà consegnato l’attestato Retail Street Award 2017 e in aggiunta sono previste le seguenti tipologie di premio:

• Contributo del valore massimo di 5.000 euro da utilizzare per realizzare un intervento di promozione, innovazione, riqualifica-zione urbana, formazione. Il premio sarà modulato in base al posizionamento in classifica:

o 1° classificato fino a 5.000 e una cena di networking per 10 persone (da selezionare tra i migliori clienti) al “Belve-dere” di Regione Lombardia preparata da uno chef lombardo.

o 2° classificato fino a 4.000

o 3° classificato fino a 3.000

Ai premiati nella categoria ENTE LOCALE sarà consegnata una targa Retail Street Award 2017 e in aggiunta, al solo primo classificato, sarà assegnata in premio una cena di networking per 10 persone (da selezionare tra il personale dell’Ente locale e del Distretto del Commercio) al “Belvedere” di Regione Lombardia preparata da uno chef lombardo.

3. Chi può candidarsiAggregazioni di imprese commerciali (associazioni, consorzi, comitati o gruppi spontanei di imprese composti da almeno 4 imprese), con particolare attenzione per le micro e le piccole imprese autonome e di tradizione, ricadenti all’interno dei Distretti del Commercio riconosciuti da Regione Lombardia.

Per i premi collettivi le aggregazioni di imprese commerciali e i Distretti del commercio possono autocandidarsi.

Per i premi individuali “Retail leader” e “Ente locale” i soggetti devono essere candidati da una forma associativa delle imprese com-merciali (associazioni, comitati, consorzi).

Ogni soggetto può candidarsi solo per una categoria e per un premio. Sono escluse dai contributi in denaro le grandi imprese.

Gli imprenditori candidati per la categoria Retail Leader che detengono, a qualsiasi titolo, apparecchi per il gioco d’azzardo lecito, possono essere candidati, solo previa impegno formale a rimuovere, alla scadenza del contratto di installazione stipulato con il con-cessionario, gli apparecchi per il gioco d’azzardo lecito eventualmente detenuti e a non procedere con nuove installazioni dalla data di presentazione della candidatura e per i successivi tre anni dall’assegnazione del premio.

4. Categorie del premioPer ogni tipologia di premio elencata al paragrafo 2 sono istituite le seguenti categorie di premio:

A. PREMI COLLETTIVI PER AGGREGAZIONI DI IMPRESE COMMERCIALI:

1. INNOVATION Award: aggregazioni di imprese che hanno promosso e operato concretamente l’adozione di scelte innova-tive da parte degli esercenti, che hanno cambiato strutturalmente le logiche commerciali, le modalità di distribuzione e di interazione con i consumatori;

2. GROWTH & MORE BUSINESS: aggregazioni di imprese con le migliori performance sul fronte dell’attenzione tra i consumatori (misurato con indicatori come: flussi pedonali, frequenza e visibilità delle iniziative);

3. NETWORK Retail: aggregazioni di imprese che hanno creato sistemi di supporto e gestione di servizi in rete tra i commercian-ti dei centri urbani (es. promozione integrata, acquisti in forma associata, misure comuni per la sicurezza, etc);

4. URBAN RETAIL REGENERATION: aggregazioni di imprese promotrici della “rigenerazione” delle aree in via di desertificazione, con interventi, opere, servizi di particolare efficacia e impatto.

B. PREMI COLLETTIVI PER I DISTRETTI DEL COMMERCIO:

1. INVOLVEMENT & PARTICIPATION: distretto con la più elevata o crescente percentuale di operatori partecipanti alle iniziative e alla governance del distretto sul totale di quelli registrati secondo i dati del Registro Imprese;

2. BOLD & DURABLE: Distretto con la maggiore capacità di autofinanziamento e di pianificazione finanziaria nel tempo.

C. PREMI INDIVIDUALI:

1. RETAIL LEADER: imprenditore che con la sua passione, il suo impegno e la sua capacità di leadership ha più contribuito o contribuisce alla vitalità del Distretto operando al suo interno e in aggregazione con altri soggetti per la realizzazione di specifiche iniziative per la vitalità del commercio nelle aree urbane;

2. ENTE LOCALE: Amministrazione comunale che con le sue scelte programmatiche, di pianificazione e di valorizzazione del Distretto o della iniziative aggregativa sul territorio più ha contribuito a incarnare un modello di Comune aperto, con atteg-giamento concreto e di fiducia, verso gli operatori.

5. Modalità di presentazione della candidaturaPossono essere presentate candidature esclusivamente riferite a esperienze compiute e documentate, non saranno in alcun modo ammesse candidature prive di adeguata documentazione comprovante le caratteristiche descritte. A titolo esemplificativo saranno valutate positivamente le candidature che riportano dati quantitativi, risultati di indagini di customer satisfaction, o altra documenta-zione ritenuta utile a supporto della candidatura.

La proposta di candidatura deve essere presentata a Unioncamere Lombardia esclusivamente in via telematica tramite il sito http://servizionline.lom.camcom.it/front-rol/, compilando l’apposito Modulo presente a sistema.

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

– 80 – Bollettino Ufficiale

Le istruzioni per profilarsi e compilare la domanda verranno inserite in un apposito manuale pubblicato sui siti informatici www.regio-ne.lombardia.it e www.unioncamerelombardia.it.

La domanda generata automaticamente dal sistema dovrà essere firmata digitalmente dal legale rappresentante o da suo delegato, ed includere la seguente documentazione obbligatoria, pena la non ammissibilità della domanda, comprovante le caratteristiche e le motivazioni a supporto della candidatura:

1) Descrizione sintetica dell’attività svolta con l’indicazione delle motivazioni e dei meriti per i quali si propone la candidatura, evidenziando in particolare gli impatti realizzati e i risultati raggiunti documentati (compilare l’apposito campo della piatta-forma mantenendosi entro il limite di 4.000 battute);

2) In caso di partenariato (categoria A), allegare l’accordo di partenariato come da fac simile di cui all’Appendice 1;

3) Nell’apposito campo della piattaforma deve essere inoltre indicato il link non temporaneo ad un archivio on line (es. repo-sitory di Dropbox) che contenga:

• Un breve video o una video intervista, della durata max di 2’30’’;

• 4 immagini in formato .jpg particolarmente significative rispetto alla buona prassi presentata;

4) Solo se i firmatari dei documenti non coincidono con i legali rappresentanti dell’impresa è necessario trasmettere atto/atti di delega sottoscritti con firma autografa dal delegante e documento d’identità, in corso di validità, del delegante/dei deleganti (da caricare a sistema come file unico).

Nella piattaforma sarà possibile allegare ulteriore documentazione ritenuta utile a supporto della candidatura utilizzando l’apposito campo.

La domanda e la relativa documentazione potranno essere presentate in via telematica a partire dal 12 giugno 2017 e non oltre il 14 luglio 2017 tramite il sito http://servizionline.lom.camcom.it/front-rol/.

6. Impegni dei candidatiOgni impresa candidata, partecipando all’iniziativa premiale, libera Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia da qualsiasi re-sponsabilità e da qualsiasi genere di rivendicazione e reclamo da parte di chiunque compaia nella documentazione fotografica, nel video o intervista filmata trasmessi, oltre che da tutti i costi e gli oneri di qualsivoglia natura che dovessero essere sostenuti a causa di eventuali contenuti pubblicati.

Ogni impresa, inoltre, partecipando all’iniziativa premiale, si assume la piena responsabilità circa il rispetto dei diritti d’autore connessi alla documentazione fotografica, al video o intervista filmata e dei relativi oneri. Pertanto nessuna responsabilità è imputabile a nessun titolo a Regione Lombardia e a Unioncamere Lombardia.

Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia hanno la piena facoltà di utilizzare gratuitamente i documenti inviati per qualsiasi utilizzo consentito dalla legge, citando il nome dell’autore e/o dell’impresa proponente, oltre al diritto di pubblicazione e diffusione degli stessi su materiali stampati o in formato digitale, anche via web. Il nome dell’autore e/o dell’impresa proponente potrà essere diffuso mediante il sito www.regione.lombardia.it e nell’ambito di ulteriori canali collegati.

La partecipazione all’iniziativa premiale implica l’accettazione integrale del presente regolamento.

7. Selezione dei candidatiDopo la chiusura delle candidature il Responsabile del procedimento di cui al paragrafo 12 supportato da una Commissione costitu-ita con proprio provvedimento e formata da personale della Direzione Generale Sviluppo Economico e da personale di Unioncamere Lombardia, procede all’istruttoria formale volta a verificare:

• Il possesso dei requisiti di ammissibilità previsti dal presente regolamento (paragrafo 3);

• Il rispetto dei termini per l’invio della domanda (paragrafo 6);

• La completezza dei contenuti e la regolarità formale e sostanziale della documentazione prodotta (paragrafo 6).

La valutazione di merito e la selezione finale delle candidature ritenute formalmente ammissibili è esito di una doppia valutazione che riflette la costruzione del punteggio come segue:

• Punteggi assegnati dalla Commissione composta da:

• 2 rappresentanti di Regione Lombardia, tra i quali il Dirigente della U.O. Commercio, Reti distributive, fiere, program-mazione e tutela dei consumatori con funzione di coordinatore;

• 1 rappresentante di Unioncamere Lombardia.

1. Punteggi assegnati in base ai pareri espressi da una Giuria di esperti che sarà nominata in esito alla pubblicazione di uno specifico avviso.

La valutazione verrà effettuata congiuntamente dalla Commissione e dalla Giuria secondo i seguenti criteri:

CRITERIO DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO MASSIMOCoerenza/attinenza tra la candidatura presentata e la categoria di premio per la quale viene proposta la candidatura 15

Livello di efficacia, impatti realizzati e risultati raggiunti documen-tati 30

Interesse pubblico nell’ottica della rigenerazione urbana 20Originalità e/o innovazione della buona prassi presentata 10Riconoscimenti esterni documentati (da consumatori, operatori, etc.) 10

Adeguatezza e chiarezza della documentazione allegata a sup-porto della candidatura 15

100

Per essere ammesse alla graduatoria finale le candidature dovranno raggiungere un punteggio minimo di 60 punti.

La Commissione e la Giuria si riservano di:

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• Richiedere ai candidati eventuali integrazioni;• Non assegnare premi per alcune categorie, nel caso in cui non pervengano candidature o le stesse siano ritenute inade-

guate;• Escludere candidature ritenute fuori tema, di scarsa qualità, palesemente contrarie a quanto indicato nel presente regola-

mento o altro.In esito alla valutazione, ed entro 90 giorni dal termine per presentare le candidature specificato nel regolamento attuativo, il Respon-sabile del Procedimento assume il provvedimento di approvazione della graduatoria dei premiati che verrà pubblicato sul BURL e sul sito di Regione Lombardia.Saranno assegnati i premi per ciascuna categoria come specificato al paragrafo 2.

9. Accettazione del premio e trasmissione del progetto a cui destinare il contributo in denaroI soggetti aggiudicatari dei premi, entro 10 giorni solari dalla data di pubblicazione sul BURL del provvedimento di approvazione della graduatoria dei premiati di cui sopra, dovranno comunicare a Unioncamere Lombardia l’accettazione del premio tramite apposito modulo di cui al fac-simile Appendice 2, da inviare via PEC all’indirizzo: [email protected] mancata trasmissione dell’accettazione comporterà l’automatica decadenza dal premio.Gli aggiudicatari dei premi delle categorie A. PREMI COLLETTIVI PER AGGREGAZIONI DI IMPRESE COMMERCIALI e C. PREMI INDIVIDUALI, ai fini dell’erogazione del contributo, dovranno presentare entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL del provvedimento di approvazione della graduatoria dei premiati, un progetto da finanziare con le risorse premiali, finalizzato alla realizzazione di un inter-vento di promozione, innovazione, riqualificazione urbana, formazione del valore almeno corrispondente al premio.Il progetto, da realizzare entro 12 mesi a decorrere dalla data di approvazione della graduatoria dei premiati, deve essere presentato a Unioncamere Lombardia esclusivamente tramite il sito http://servizionline.lom.camcom.it/front-rol/ compilando l’apposito Modulo presente a sistema.Il progetto, firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa proponente/capofila per le aggregazioni deve essere pre-sentato utilizzando la medesima modalità online tramite il sito http://servizionline.lom.camcom.it/front-rol/ includendo la seguente documentazione obbligatoria:

1) Dichiarazione “de minimis” ai sensi del DPR 445/2000 dell’impresa proponente e delle singole imprese componenti l’ag-gregazione, redatta secondo la modulistica approvata in sede di Conferenza delle regioni e delle province Autonome in data 12 giugno 2014, di cui all’Appendice 3 del presente Regolamento (per la categoria A e per la categoria C solo per la tipologia Retail leader);

2) In caso di partenariato (categoria A), confermare il partenariato come presentato in fase di candidatura allegando l’elenco delle imprese aggregate utilizzando il modulo excel di cui all’Appendice 4;

3) Solo se i firmatari dei documenti non coincidono con i legali rappresentanti dell’impresa è necessario confermare l’atto di delega già conferito in sede di presentazione della candidatura, ovvero trasmettere nuovi atti di delega sottoscritti con firma autografa dal delegante e documento d’identità, in corso di validità, del delegante/dei deleganti (da caricare a sistema come file unico).

10. Modalità di erogazione dei contributi premiali in denaro e di fruizione degli altri premi aggiuntiviIl contributo premiale in denaro sarà erogato da Unioncamere Lombardia, previa verifica della regolarità contributiva, in un’unica soluzione a fronte della rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione del progetto di cui al precedente paragrafo 9. La rendicontazione deve essere almeno pari al valore del contributo premiale assegnato.A tal fine, entro 60 giorni decorrenti dalla data di conclusione del progetto, l’impresa beneficiaria, ovvero il Capofila per le aggregazio-ni, deve presentare la rendicontazione con modalità on line attraverso il sito http://servizionline.lom.camcom.it/front-rol/.A tal fine l’impresa beneficiaria, o il Capofila per le aggregazioni, dovrà obbligatoriamente allegare copia delle fatture di spesa e quietanza delle fatture. Sono ammessi esclusivamente i pagamenti effettuati dai beneficiari. Non sono ammessi pagamenti in denaro contante e le spese sostenute tramite compensazione tra crediti e debiti.Unioncamere Lombardia si riserva la facoltà di richiedere ad ogni singolo beneficiario ulteriore documentazione e/o chiarimenti ad integrazione della documentazione di rendicontazione. Qualora a seguito della verifica della rendicontazione le spese ammissibili risultino inferiori al contributo premiale originariamente assegnato, il contributo erogabile verrà proporzionalmente rideterminato.Gli altri premi aggiuntivi ossia i premi di “visibilità” per i due Distretti premiati nella tipologia B e le cene di networking per i primi clas-sificati delle categorie rientranti nella tipologia C, saranno fruibili nei successivi 12 mesi a decorrere dalla data di approvazione della graduatoria dei premiati. Le date per la fruizione delle cene saranno preventivamente comunicate in modo da consentire l’effettiva organizzazione dei partecipanti. I materiali di comunicazione inerenti il premio di visibilità saranno realizzati in raccordo con i Distretti vincitori da un’agenzia di comunicazione selezionata da Unioncamere Lombardia secondo modalità di evidenza pubblica e nel rispetto del regolamento amministrativo di Unioncamere Lombardia.

11. Regime di AiutoI contributi premiali in denaro (tipologie di premio A e C) sono concessi sulla base del Regolamento (UE) 1407 del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis”.Ai sensi del detto Regolamento(UE) 1407 del 18 dicembre 2013, in particolare, tale regime prevede che:

• (art. 3 c. 2) l’importo complessivo degli aiuti de minimis concessi a un’impresa unica non può superare € 200.000,00 nell’ar-co di tre esercizi finanziari.Tali massimali si applicano a prescindere dalla forma dell’aiuto de minimis o dall’obiettivo perseguito e indipendentemente dal fatto che l’aiuto concesso sia finanziato interamente o parzialmente con risorse provenienti dall’Unione. Il periodo di tre esercizi finanziari viene determinato facendo riferimento agli esercizi finanziari utilizzati dall’impresa. Qualora la concessione di nuovi aiuti de minimis comporti il superamento dei massimali, nessuna delle nuove misure di aiuto può beneficiare del presente regolamento. In caso di fusioni o acquisizioni, per determinare se gli eventuali nuovi aiuti de minimis a favore della nuova impresa o dell’impresa acquirente superino il massimale pertinente, occorre tener conto di tutti gli aiuti de minimis precedentemente concessi a ciascuna delle imprese partecipanti alla fusione. Gli aiuti de minimis concessi legalmente prima della fusione o dell’acquisizione restano legittimi. In caso di scissione di un’impresa in due o più imprese distinte, l’im-porto degli aiuti de minimis concesso prima della scissione è assegnato all’impresa che ne ha fruito, che in linea di principio è l’impresa che rileva le attività per le quali sono stati utilizzati gli aiuti de minimis. Qualora tale attribuzione non sia possibile,

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l’aiuto de minimis è ripartito proporzionalmente sulla base del valore contabile del capitale azionario delle nuove imprese alla data effettiva della scissione.

• (art. 2 c. 2) per “impresa unica” s’intende l’insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti:

a) un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa;

b) un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa;

c) un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima;

d) un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima;

e) imprese fra le quali intercorre una delle relazioni di cui alle lettere da a) a d), per il tramite di una o più altre imprese. il periodo di tre anni da prendere in considerazione deve essere valutato su base mobile, nel senso che, in caso di nuova con-cessione di un aiuto de minimis, si deve tener conto dell’importo complessivo degli aiuti de minimis concessi nell’esercizio finanziario in questione e nei due esercizi finanziari precedenti;

Il periodo di tre anni da prendere in considerazione deve essere valutato su base mobile, nel senso che, in caso di nuova concessione di un aiuto de minimis, si deve tener conto dell’importo complessivo degli aiuti de minimis concessi nell’eserci-zio finanziario in questione e nei due esercizi finanziari precedenti;

• (art. 5 - Cumulo) gli aiuti de minimis concessi a norma del Regolamento (UE) n. 1407 del 18 dicembre 2013 possono essere cumulati con gli aiuti de minimis concessi a norma del regolamento (UE) n. 360/2012 della Commissione a concorrenza del massimale previsto.

Essi possono essere cumulati con aiuti de minimis concessi a norma di altri regolamenti de minimis a condizione che non superino il massimale pertinente. Gli aiuti de minimis non sono cumulabili con aiuti di Stato concessi per gli stessi costi am-missibili o con aiuti di Stato relativi alla stessa misura di finanziamento del rischio se tale cumulo comporta il superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati fissati, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d’esenzione per categoria o in una decisione adottata dalla Commissione. Gli aiuti de minimis che non sono concessi per specifici costi ammissibili o non sono a essi imputabili possono essere cumulati con altri aiuti di Stato concessi a norma di un regolamento d’esenzione per categoria o di una decisione adottata dalla Commissione;

• (art. 6 - Controllo) è richiesta all’impresa unica, prima di concedere l’aiuto, una dichiarazione, ai sensi del DPR 445/2000, in forma scritta o elettronica, relativa a qualsiasi altro aiuto de minimis ricevuto a norma del Regolamento (CE) n. 1407/2013 del 18 dicembre 2013 o di altri regolamenti de minimis durante i due esercizi finanziari precedenti e l’esercizio finanziario in corso. Le dichiarazioni relative ai requisiti richiesti per l’applicazione corretta del Regolamento de minimis saranno oggetto di specifico vaglio in fase istruttoria nonché di eventuale controllo successivo.

Il Regolamento (UE) n. 1407 del 18 dicembre 2013 non deve applicarsi agli aiuti alle esportazioni né agli aiuti subordinati all’uso di prodotti nazionali rispetto a prodotti importati. In particolare, non deve applicarsi agli aiuti che finanziano la costi-tuzione e la gestione di una rete di distribuzione in altri Stati membri o paesi terzi. Non costituiscono di norma aiuti all’espor-tazione gli aiuti inerenti ai costi relativi a studi o servizi di consulenza necessari per il lancio di nuovi prodotti oppure per il lancio di prodotti già esistenti su un nuovo mercato in un altro Stato membro o paese terzo.

Qualora la concessione del beneficio comporti il superamento dei massimali di cui all’articolo 3, paragrafo 2 del Regola-mento (UE) 1407/2013, lo stesso non potrà essere concesso.

12. Rinuncia e decadenza Il soggetto beneficiario può rinunciare al premio in qualsiasi momento e darne immediata comunicazione al Responsabile del pro-cedimento mediante Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo [email protected] indicando nell’oggetto: “Premio Retail Street Award – Rinuncia”. Alla mail dovrà essere allegata una comunicazione di rinuncia al premio firmata dal legale rappresentante e accompagnata dalla copia del documento di identità del medesimo, in corso di validità.

Il contributo premiale in denaro e le iniziative di visibilità sono soggette a decadenza in caso di false dichiarazioni rese e sottoscritte nella domanda presentata e/o nella documentazione allegata alla candidatura, nonché, per le sole tipologie A e C, per il mancato rispetto del regolamento de minimis.

13. PremiazioneLa consegna ufficiale dei premi avverrà nel corso di una cerimonia di premiazione durante la quale i vincitori saranno invitati a rac-contare la propria esperienza professionale.

14. Responsabile del procedimentoIl Responsabile del presente procedimento è il dott. Paolo Mora Dirigente pro tempore della U.O. Commercio, Reti distributive, fiere, programmazione e tutela dei consumatori – Direzione Generale Sviluppo economico – Regione Lombardia, Piazza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano.

15. Informativa sul trattamento dei dati personaliAi sensi del D.L.gs. n. 196 del 30 giugno 2003 e s.m.i. “Codice in materia di protezione dei dati personali”, i dati acquisiti in esecuzione del presente avviso saranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti.

Ai sensi del D.lgs. n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” si informa che tutti i dati personali che verranno in possesso di Regione Lombardia e dei soggetti eventualmente incaricati della raccolta, dell’istruttoria delle domande di candidatura, della gestione delle candidature aggiudicatarie dei premi, saranno trattati esclusivamente per le finalità del presente bando e nel rispetto dell’art. 13 della sopraccitata legge.

Ai sensi dell’articolo 13 del D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196, si informa che il titolare del trattamento dei dati è la Giunta Regionale della Lombardia, nella persona del suo legale rappresentante.

Responsabile del trattamento è Unioncamere Lombardia nella persona del legale rappresentante.

Responsabile del trattamento interno è il Direttore Generale pro tempore della Direzione Sviluppo Economico.

Bollettino Ufficiale

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Ai fini della selezione di cui al presente regolamento, i dati devono essere forniti obbligatoriamente. Il mancato conferimento compor-ta l’impossibilità dello svolgimento dell’attività istruttoria.I dati acquisiti saranno trattati con modalità manuale e informatica e saranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al proce-dimento amministrativo per il quale gli stessi sono stati comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti.Si informa, inoltre, che gli interessati possono esercitare i diritti previsti dai commi 1, 3 e 4 dell’articolo 7 del D.lgs. n. 196/2003 e dal d.s.g. 10312 del 6/11/2014, tra i quali figurano:

• ottenere la conferma dell’esistenza dei dati personali, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile;

• l’indicazione della loro origine, delle finalità e delle modalità del loro trattamento;• l’aggiornamento, la rettifica e l’integrazione dei dati, la loro cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco

dei dati trattati in violazione di legge;• l’attestazione che tali operazioni di cui al precedente punto elenco sono state portate a conoscenza di coloro ai quali i dati

sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si riveli impossibile o comporti un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato;

• opporsi al trattamento dei dati personali in presenza di motivi legittimi o per giustificati motivi.

16. ContattiPer informazioni e contatti scrivere al seguente indirizzo email:

ENTE INDIRIZZO EMAILUnioncamere Lombardia [email protected]

N.B.• L’indirizzo email sopra indicato deve essere utilizzato esclusivamente per le comunicazioni, non è utilizzabile per presentare le

candidature per le quali occorre accedere al sito http://servizionline.lom.camcom.it/front-rol/, come indicato al paragrafo 6 del presente regolamento.

• Nell’oggetto delle comunicazioni indicare sempre “Premio Retail Street Award”.

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– 84 – Bollettino Ufficiale

Appendice 1

FAC-SIMILE DI ACCORDO DI PARTENARIATO PER LE AGGREAGAZIONI DI IMPRESA

INIZIATIVA PREMIALE “RETAIL STREET AWARD”

ACCORDO DI PARTENARIATO

TRA

La Società [ragione sociale/denominazione] ……………………………..…………………………………….con sede operativa in ………………………….………………………………………………..………………………. C.F./P.IVA ……………………………………………………………………………………… in persona del proprio legale rappresentante (o di chi abilitato a rappresentare la Società) ……………………………………………………………………………………..……………..in qualità di Partner Capofila del Partenariato

E

La Società [ragione sociale/denominazione] ……………………………..…………………………………….con sede operativa in ………………………….………………………………………………..………………………. C.F./P.IVA ……………………………………………………………………………………… in persona del proprio legale rappresentante (o di chi abilitato a rappresentare la Società) ……………………………………………………………………………………..……………..in qualità di Partner beneficiario

La Società [ragione sociale/denominazione] ……………………………..…………………………………….con sede operativa in ………………………….………………………………………………..………………………. C.F./P.IVA ……………………………………………………………………………………… in persona del proprio legale rappresentante (o di chi abilitato a rappresentare la Società) ……………………………………………………………………………………..……………..in qualità di Partner beneficiario

La Società [ragione sociale/denominazione] ……………………………..…………………………………….con sede operativa in ………………………….………………………………………………..……………………….

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C.F./P.IVA ……………………………………………………………………………………… in persona del proprio legale rappresentante (o di chi abilitato a rappresentare la Società) ……………………………………………………………………………………..……………..in qualità di Partner beneficiario

di seguito anche congiuntamente denominati «le Parti», per la presentazione della candidatura a valere sull’iniziativa premiale Retail Street Award, di seguito, per brevità, il «Premio»),

PREMESSO CHE

- Regione Lombardia ha reso pubblico in attuazione della D.G.R. 20 marzo 2017, n. X/6363, il regolamento attuativo per la partecipazione all’iniziativa premiale Retail Street Award, di seguito, per brevità, il «Premio»),

- il Premio prevede che possono presentare congiuntamente candidatura più imprese commerciali (minimo 4) aggregate in forma di associazioni, consorzi, comitati o gruppo spontanei;

RITENUTO NECESSARIO

- prevedere per le imprese aggregate la formalizzazione dell’aggregazione ai fini delle candidatura sul Premio, mediante specifico accordo di partenariato (di seguito, per brevità, l’«Accordo »);

- prevedere nell’Accordo di Partenariato:

a. l’indicazione di uno dei Partner quale Capofila;

b. l’indicazione del ruolo di ciascun Partner nell’iniziativa candidata sul Premio;

tutto ciò premesso e considerato, tra le Parti si sottoscrive il seguente

ACCORDO DI PARTENARIATO

Articolo 1 – Oggetto ed impegni delle Parti1. Con il presente Accordo, le Parti intendono formalizzare il partenariato ai fini della candidatura sul premio. In particolare, le Parti si impegnano a leggere, validare e approvare l’iniziativa candidata e a predisporre gli atti conseguenti per l’assegnazione dei premi.

Articolo 2 - Individuazione del Partner Capofila 1. Le Parti individuano [indicare ragione sociale/denominazione di uno dei Partner] ……………………………. quale Partner Capofila del Partenariato, con il compito di

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– 86 – Bollettino Ufficiale

ottemperare agli oneri procedurali stabiliti dal Premio per la presentazione della candidatura e l’eventuale assegnazione del premio, nonché agli oneri di trasmissione della documentazione alla Regione Lombardia e a Unioncamere Lombardia, incaricata della gestione del Premio (di seguito, per brevità, il «Soggetto Gestore»).

Articolo 3 - Partner Capofila 1. Il Partner Capofila è responsabile dell’attività di coordinamento del partenariato ed è referente per i rapporti con Regione Lombardia e con il Soggetto Gestore.

2. In particolare, il Partner Capofila è tenuto a: a) coordinare la predisposizione di tutta la documentazione richiesta dal Premio e

dagli atti ad esso conseguenti e curare la trasmissione della stessa;

b) coordinare le attività per l’accettazione del premio a seguito di eventuale assegnazione, in particolare per la presentazione del progetto a cui destinare il contributo premiale (di seguito per brevità “Progetto”);

c) coordinare l’attività di rendicontazione in capo a ciascun Partner e curare la trasmissione della relativa documentazione;

d) coordinare i flussi informativi verso la Regione Lombardia e verso il Soggetto Gestore;

e) monitorare in itinere il rispetto degli impegni assunti da ciascun Partner e segnalare tempestivamente a Regione Lombardia e al Soggetto Gestore eventuali ritardi o inadempimenti, nonché eventi che possano incidere sulla composizione del partenariato o sulla realizzazione del Progetto.

Articolo 4 – Ruolo ed impegni dei Partner 1. I partner si impegnano a realizzare il Progetto presentato a Regione Lombardia e al Soggetto Gestore.

2. Ciascun Partner s’impegna a: a) predisporre tutta la documentazione richiesta dal Premio e dagli atti ad esso

conseguenti e a trasmetterla al Partner Capofila;

b) impiegare in modo coerente ed efficiente le risorse finanziarie ottenute ai fini dello svolgimento delle attività di propria competenza nell’ambito della realizzazione del Progetto a seguito di assegnazione del contributo premiale in denaro;

c) garantire la massima integrazione con gli altri Partner in modo da ottenere la completa realizzazione del Progetto;

d) favorire l’espletamento dei compiti attribuiti al Partner Capofila, agevolando in particolare le attività di coordinamento, di monitoraggio e di rendicontazione;

e) assicurare direttamente il flusso informativo con il Soggetto Gestore in fase di rendicontazione;

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f) ottemperare agli obblighi previsti in capo agli aggiudicatari del premio dal regolamento del Premio.

Articolo 5 — Responsabilità1. Fermo restando il presente Accordo di Partenariato, le Parti prendono atto che la realizzazione del Progetto, nonché gli obblighi posti a carico dei Soggetti beneficiari dal Bando e dagli atti a questo conseguenti, gravano singolarmente su ciascuno di esse, fatta eccezione per gli obblighi stabiliti esclusivamente a carico del Partner Capofila, dei quali risponde soltanto tale soggetto.

In allegato:

Statuto/Atto costitutivo delle aggregazioni in forma di associazione, comitato, consorzio

In fede ed in piena conferma di quanto sopra, le parti sottoscrivono come segue:

Luogo e data __________________________

IMPRESA LEGALE RAPPRESENTANTE(nome e cognome)

FIRMA

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Appendice 2 Al Dirigente dell’Unità organizzativa Commercio, Reti distributive, Programmazione, Fiere e Tutela dei consumatori della Direzione Generale Sviluppo Economico di Regione Lombardia Responsabile del procedimento e Unioncamere Lombardia

[email protected]

ACCENTAZIONE PREMI INIZIATIVA PREMIALE “RETAIL STREET AWARD”

RILASCIATASOTTOFORMADIDICHIARAZIONESOSTITUTIVA

ai sensi e per gli effetti degli artt. 46 e 47 del DPR n. 445/20001

Il/La sottoscritto/a: codice fiscale: In qualità di: � Legale rappresentante dell’impresa o suo delegato (indicare denominazione/rag. sociale) ___________________________________________________ � Legale rappresentante dell’impresa Capofila dell’aggregazione composta dalle seguenti imprese (indicare denominazione/rag. sociale) Denominazione Impresa Codice fiscale/p.

iva Forma Associativa (associazione, consorzio, comitato, gruppo spontaneo di minimo 4 imprese)

� Legale rappresentante del Comune ______________________________________

                                                            1 Sottoscrivere la presente dichiarazione con le modalità previste dall'art.38 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445 allegando copia fotostatica non autenticata di un valido documento di identità del sottoscrittore in forma leggibile e chiara.

 

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Capofila del Distretto del Commercio _______________________________________ per il progetto id _____________ presentato a valere sull’iniziativa premiale Retail Street Award RICHIAMATI

il Regolamento per la partecipazione all’iniziativa premiale Retail Street Award approvato con d.d.u.o. _____________________________________

la graduatoria dei premiati approvata con d.d.u.o. ____________________________ in cui figura il progetto _________________________________

CONSIDERATO che ai sensi del Regolamento è prevista l’accettazione dei premi

assegnati entro 10 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione suk BURL della graduatoria dei premiati

DICHIARA

- Di accettare il premio assegnato con provvedimento di approvazione della graduatoria dei premiati;

Per i soli contributi premiali in denaro (Tipologia A e C)

SI IMPEGNA - a presentare entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL del

provvedimento di approvazione della graduatoria dei premiati, un progetto da finanziare con le risorse premiali, finalizzato alla realizzazione di un intervento di promozione, innovazione, riqualificazione urbana, formazione del valore almeno corrispondente al premio

Data _______________________

Timbro e firma del Legale Rappresentante dell’impresa

_______________________________

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– 90 – Bollettino Ufficiale

Appendice 3 -Modello base de minimis

REGIONE LOMBARDIA – RETAIL STREET AWARD

Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in «de minimis», ai sensi dell'art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445

(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa)

Il sottoscritto:

SEZIONE 1 – Anagrafica richiedente

Il Titolare / legale rappresentante dell'impresa

Nome e cognome nata/o il nel Comune di Prov

Comune di residenza CAP Via n. Prov

In qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa:

SEZIONE 2 – Anagrafica impresa

Impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica

Sede legale Comune CAP Via n. prov

Dati impresa Codice fiscale Partita IVA

In relazione a quanto previsto dal bando:

Bando

Titolo: Estremi provvedimento di approvazione Pubblicato in BURL

RETAIL STREET AWARD

DGR X/6363 del 20/03/2017

d.d.u.o. ………………………….

Serie Ordinaria n. 12 del 23/03/17

Serie Ordinaria n. ..del ….

Per la concessione di aiuti «de minimis» di cui al Regolamento (UE) n. ……../……. della Commissione del …….., (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. L …../… del ………),

Nel rispetto di quanto previsto dai seguenti Regolamenti della Commissione: - Regolamento n. 1407/2013 de minimis generale - Regolamento n. 1408/2013 de minimis nel settore agricolo - Regolamento n. 717/2014 de minimis nel settore pesca - Regolamento n. 360/2012 de minimis SIEG

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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PRESA VISIONE delle istruzioni per la predisposizione della presente dichiarazione (Allegato I);

CONSAPEVOLE delle responsabilità anche penali assunte in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci, formazione di atti falsi e loro uso, e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, ai sensi degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa),

DICHIARA

Sezione A – Natura dell’impresa

Che l’impresa non è controllata né controlla, direttamente o indirettamente1, altre imprese.

Che l’impresa controlla, anche indirettamente, le imprese seguenti aventi sede legale in Italia, per ciascuna delle quali presenta la dichiarazione di cui all’allegato II:

(Ragione sociale e dati anagrafici) (ripetere tabella se necessario)

Anagrafica impresa controllata

Impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica

Sede legale Comune CAP Via n. prov

Dati impresa Codice fiscale Partita IVA

Che l’impresa è controllata, anche indirettamente, dalle imprese seguenti aventi sede legale o unità operativa in Italia, per ciascuna delle quali presenta la dichiarazione di cui all’allegato II:

(Ragione sociale e dati anagrafici) (ripetere tabella se necessario)

Anagrafica dell’impresa che esercita il controllo sulla richiedente

Impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica

Sede legale Comune CAP Via n. prov

Dati impresa Codice fiscale Partita IVA

Sezione B - Rispetto del massimale

1) Che l’esercizio finanziario (anno fiscale) dell’impresa rappresentata inizia il ___________ e termina il _________;

2)

                                                            1 Per il concetto di controllo, ai fini della presente dichiarazione, si vedano le Istruzioni per la compilazione (allegato I, Sez. A)

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

– 92 – Bollettino Ufficiale

2.1 - Che all’impresa rappresentata NON E’ STATO CONCESSO nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti alcun aiuto «de minimis», tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni2;

2.2 - Che all’impresa rappresentata SONO STATI CONCESSI nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti i seguenti aiuti «de minimis», tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni3:

(Aggiungere righe se necessario)

Impresa cui è stato concesso il de minimis

Ente concedente

Riferimento normativo/ amministrativo che prevede l’agevolazione

Provvedimento di concessione e data

Reg. UE de minimis4

Importo dell’aiuto de minimis

Di cui imputabile all’attività di trasporto merci su strada per conto terzi

Concesso Effettivo5

1

2

3

TOTALE

Le seguenti sezioni C, D ed E dello schema si intendono come SEZIONI FACOLTATIVE per l’Amministrazione concedente che le inserirà solo qualora lo riterrà necessario, soprattutto nel caso di utilizzo di fondi strutturali per facilitare i controlli.

Sezione C – settori in cui opera l’impresa

Che l’impresa rappresentata opera solo nei settori economici ammissibili al finanziamento;

Che l’impresa rappresentata opera anche in settori economici esclusi, tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi;

Che l’impresa rappresentata opera anche nel settore economico del «trasporto merci su strada per conto terzi», tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi.

Sezione D - condizioni di cumulo

Che in riferimento agli stessi «costi ammissibili» l’impresa rappresentata NON ha beneficiato di altri aiuti di Stato.

Che in riferimento agli stessi «costi ammissibili» l’impresa rappresentata ha beneficiato dei seguenti aiuti di Stato:

n. Ente concedente Riferimento normativo o

Provvedimento di concessione

Regolamento di esenzione (e articolo

Intensità di aiuto

                                                            2 In proposito si vedano le Istruzioni per la compilazione (Allegato I, Sez. B)3 In caso di acquisizioni di aziende o di rami di aziende o fusioni, in tabella va inserito anche il de minimis usufruito dall’impresa o ramo d’azienda oggetto di acquisizione o fusione. In caso di scissioni, indicare solo l’ammontare attribuito o assegnato all’impresa richiedente. In proposito si vedano le Istruzioni per la compilazione (Allegato I, Sez. B)4 Indicare il regolamento in base al quale è stato concesso l’aiuto “de minimis”: Reg. n. 1998/2006 (generale per il periodo 2007-2013); Reg. n. 1407/2013 (generale per il periodo 2014-2020); Reg. n: 1535/2007 (agricoltura 2007-2013); Reg. n: 1408/2013 (settore agricolo 2014-2020), Reg. n. 875/2007 (pesca 2007-2013); Reg. n. 717/ 2014 (pesca 2014-2020); Reg. n. 360/2012 (SIEG).5 Indicare l’importo effettivamente liquidato a saldo, se inferiore a quello concesso, e/o l’importo attribuito o assegnato all’impresa richiedente in caso di scissione e/o l’importo attribuito o assegnato al ramo d’azienda ceduto. Si vedano anche le Istruzioni per la compilazione (allegato I, Sez.B).

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– 93 –

amministrativo che prevede l’agevolazione

pertinente) o Decisione Commissione UE6 Ammissibile Applicata

Importo imputato sulla voce di costo o

sul progetto

1

2

TOTALE

Sezione E - Aiuti de minimis sotto forma di «prestiti» o «garanzie»

Che l’impresa rappresentata non è oggetto di procedura concorsuale per insolvenza oppure non soddisfa le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori;

Per le Grandi Imprese:

Che l’impresa rappresentata si trova in una situazione comparabile ad un rating del credito pari ad almeno B-;

AUTORIZZA

l’Amministrazione concedente al trattamento e all’elaborazione dei dati forniti con la presente dichiarazione, per finalità gestionali e statistiche, anche mediante l’ausilio di mezzi elettronici o automatizzati, nel rispetto della sicurezza e della riservatezza e ai sensi dell’articolo 38 del citato DPR n. 445/2000 allegando alla presente dichiarazione, copia fotostatica di un documento di identità.

Località e data ……………

In fede

(Il titolare/legale rappresentante dell'impresa)

___________________________________

                                                            6 Indicare gli estremi del Regolamento (ad esempio Regolamento di esenzione 800/08) oppure della Decisione della Commissione che ha approvato l’aiuto notificato.

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– 94 – Bollettino Ufficiale

ISTRUZIONI PER LE IMPRESE PER LA COMPILAZIONE DEI MODULI

Il legale rappresentante di ogni impresa candidata a ricevere un aiuto in regime «de minimis» è tenuto a sottoscrivere una dichiarazione – rilasciata ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000 – che attesti l’ammontare degli aiuti «de minimis» ottenuti nell’esercizio finanziario in corso e nei due precedenti.

Il nuovo aiuto potrà essere concesso solo se, sommato a quelli già ottenuti nei tre esercizi finanziari suddetti, non superi i massimali stabiliti da ogni Regolamento di riferimento.

Poiché il momento rilevante per la verifica dell’ammissibilità è quello in cui avviene la concessione (il momento in cui sorge il diritto all’agevolazione), la dichiarazione dovrà essere confermata – o aggiornata – con riferimento al momento della concessione.

Si ricorda che se con la concessione Y fosse superato il massimale previsto, l’impresa perderebbe il diritto non all’importo in eccedenza, ma all’intero importo dell’aiuto oggetto della concessione Y in conseguenza del quale tale massimale è stato superato.

Sezione A: Come individuare il beneficiario – Il concetto di “controllo” e l’impresa unica. Le regole europee stabiliscono che, ai fini della verifica del rispetto dei massimali, “le entità controllate (di diritto o di fatto) dalla stessa entità debbano essere considerate come un’unica impresa beneficiaria”. Ne consegue che nel rilasciare la dichiarazione «de minimis» si dovrà tener conto degli aiuti ottenuti nel triennio di riferimento non solo dall’impresa richiedente, ma anche da tutte le imprese, a monte o a valle, legate ad essa da un rapporto di collegamento (controllo), nell’ambito dello stesso Stato membro. Fanno eccezione le imprese tra le quali il collegamento si realizza attraverso un Ente pubblico, che sono prese in considerazione singolarmente. Fanno eccezione anche le imprese tra quali il collegamento si realizza attraverso persone fisiche, che non dà luogo all’”impresa unica”.

Il rapporto di collegamento (controllo) può essere anche indiretto, cioè può sussistere anche per il tramite di un’impresa terza.

Art. 2, par. 2 Regolamento n. 1407/2013/UE Ai fini del presente regolamento, s'intende per «impresa unica» l’insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti: a) un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa; b) un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza

di un’altra impresa; c) un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima

oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima; d) un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra

impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima. Le imprese fra le quali intercorre una delle relazioni di cui al primo comma, lettere da a) a d), per il tramite di una o più altre imprese sono anch’esse considerate un’impresa unica.  Pertanto, qualora l’impresa richiedente faccia parte di «un’impresa unica» così definita, ciascuna impresa ad essa collegata (controllata o controllante) dovrà fornire le informazioni relative al rispetto del massimale, facendo sottoscrivere al proprio legale rappresentante una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (Allegato II). Tali dichiarazioni dovranno essere allegate alla domanda da parte dell’impresa richiedente.

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– 95 –

Sezione B: Rispetto del massimale.

Quali agevolazioni indicare? Devono essere riportate tutte le agevolazioni ottenute in «de minimis» ai sensi di qualsiasi regolamento europeo relativo a tale tipologia di aiuti, specificando, per ogni aiuto, a quale regolamento faccia riferimento (agricoltura, pesca, SIEG o “generale”).

Nel caso di aiuti concessi in forma diversa dalla sovvenzione (ad esempio, come prestito agevolato o come garanzia), dovrà essere indicato l’importo dell’equivalente sovvenzione, come risulta dall’atto di concessione di ciascun aiuto.

In relazione a ciascun aiuto deve essere rispettato il massimale triennale stabilito dal regolamento di riferimento e nell’avviso.

Un’impresa può essere beneficiaria di aiuti ai sensi di più regolamenti «de minimis»; a ciascuno di tali aiuti si applicherà il massimale pertinente, con l’avvertenza che l’importo totale degli aiuti «de minimis» ottenuti in ciascun triennio di riferimento non potrà comunque superare il tetto massimo più elevato tra quelli cui si fa riferimento.

Inoltre, qualora l'importo concesso sia stato nel frattempo anche liquidato a saldo, l'impresa potrà dichiarare anche questo importo effettivamente ricevuto se di valore diverso (inferiore) da quello concesso. Fino al momento in cui non sia intervenuta l’erogazione a saldo, dovrà essere indicato solo l’importo concesso.

Periodo di riferimento: Il massimale ammissibile stabilito nell’avviso si riferisce all’esercizio finanziario in corso e ai due esercizi precedenti. Per “esercizio finanziario” si intende l’anno fiscale dell’impresa. Qualora le imprese facenti parte dell’”impresa unica” abbiano esercizi fiscali non coincidenti, l’esercizio fiscale di riferimento ai fini del calcolo del cumulo è quello dell’impresa richiedente per tutte le imprese facenti parte dell’impresa unica. Il caso specifico delle fusioni, acquisizioni e trasferimenti di rami d’azienda: Nel caso specifico in cui l’impresa richiedente sia incorsa in vicende di fusioni o acquisizioni (art.3(8) del Reg 1407/2013/UE) tutti gli aiuti «de minimis» accordati alle imprese oggetto dell’operazione devono essere sommati.

In questo caso la tabella andrà compilata inserendo anche il de minimis ottenuto dall’impresa/dalle imprese oggetto acquisizione o fusione.

Ad esempio:

All’impresa A sono stati concessi 80.000€ in de minimis nell’anno 2010

All’impresa B sono stati concessi 20.000€ in de minimis nell’anno 2010

Nell’anno 2011 l’impresa A si fonde con l’impresa B e diventa un nuovo soggetto (A+B)

Nell’anno 2011 il soggetto (A+B) vuole fare domanda per un nuovo de minimis di 70.000€. L’impresa (A+B) dovrà dichiarare gli aiuti ricevuti anche dalle imprese A e B, che ammonteranno ad un totale di 100.000€

Qualora l’impresa (A+B) voglia ottenere un nuovo de minimis nel 2012, dovrà dichiarare che gli sono stati concessi nell’anno in corso e nei due precedenti aiuti de minimis pari a 170.000€

Nel caso specifico in cui l’impresa richiedente origini da operazioni di scissione (art.3(9) del Reg 1407/2013/UE) di un’impresa in due o più imprese distinte, si segnala che l’importo degli aiuti «de minimis» ottenuti dall’impresa originaria deve essere attribuito all’impresa che acquisirà le attività che hanno beneficiato degli aiuti o, se ciò non è possibile, deve essere suddiviso proporzionalmente al valore delle nuove imprese in termini di capitale investito.

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– 96 – Bollettino Ufficiale

Valutazioni caso per caso dovranno essere effettuate per la fattispecie di un trasferimento di un ramo d’azienda che, configurato come operazione di acquisizione, determina il trasferimento del de minimis in capo all’impresa che ha effettuato l’acquisizione, se l’aiuto de minimis era imputato al ramo d’azienda trasferito. Viceversa, nel caso in cui un trasferimento di ramo d’azienda si configuri come una operazione di cessione, l’impresa che ha ceduto il ramo può dedurre dall’importo dichiarato l’aiuto de minimis imputato al ramo ceduto.

Le seguente parte di istruzioni per la compilazione fornisce indicazioni utili per fornire istruzioni ai partecipanti relativamente alle seguenti sezioni (C, D ed E) nel modulo. (FACOLTATIVE a discrezione dell’amministrazione concedente). Sezione C: Campo di applicazione Se un’impresa opera sia in settori ammissibili dall’avviso/bando, sia in settori esclusi, deve essere va garantito, tramite la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che le attività esercitate nei settori esclusi non beneficino degli aiuti “de minimis”. Da Regolamento 1407/2013/UE (articolo 1, par.1), sono esclusi gli aiuti alle imprese operanti nei seguenti settori: - della pesca e dell’acquacoltura, di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio; - della produzione primaria dei prodotti agricoli; - solo negli specifici casi in cui l’importo dell’aiuto sia stato fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate, o qualora l’aiuto sia stato subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. La stessa regola vale per le imprese che operano in settori ammissibili ma che ai sensi dei regolamenti “de minimis” godono di massimali diversi. Ad esempio, se un’impresa che effettua trasporto di merci su strada per conto terzi esercita anche altre attività soggette al massimale di 200.000 EUR, all’impresa si applicherà quest’ultimo massimale, a condizione che sia garantito, tramite la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che l’attività di trasporto di merci su strada non tragga un vantaggio superiore a 100.000 EUR.

Sezione D: Condizioni per il cumulo Se l’Avviso/Bando consente il cumulo degli aiuti de minimis con altri aiuti di Stato e gli aiuti «de minimis» sono concessi per specifici costi ammissibili, questi possono essere cumulati: - con aiuti di Stato concessi per gli stessi costi ammissibili se tale cumulo non comporta il superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati fissati, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d’esenzione per categoria o in una decisione adottata dalla Commissione. - con aiuti di Stato concessi per costi ammissibili diversi da quelli finanziati in «de minimis».

Per questo motivo l’impresa dovrà indicare se ed eventualmente quali aiuti ha già ricevuto sugli stessi costi ammissibili, a norma di un regolamento di esenzione o di una decisione della Commissione europea, affinché non si verifichino superamenti delle relative intensità. Nella tabella dovrà pertanto essere indicata l’intensità relativa al progetto e l’importo imputato alla voce di costo o all’intero progetto in valore assoluto.

Bollettino Ufficiale

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– 97 –

Esempio 1: per la ristrutturazione di un capannone, un’impresa ha ricevuto un finanziamento in esenzione. L’intensità massima per quel finanziamento era del 20% (pari a 400.000€) ma gli è stato concesso (oppure erogato a saldo) il 15% (pari a 300.000€). Nella tabella l’impresa dovrà dichiarare questi ultimi due importi. Per lo stesso capannone (stessa voce di costo) l’impresa potrà ottenere un finanziamento in de minimis pari a 100.000€. Esempio 2: Per una misura di assunzione di lavoratori svantaggiati, un’impresa ha ricevuto un finanziamento in esenzione. L’intensità massima per il complessivo del progetto, era del 50% dei costi salariali per 12 mesi pari ad un complessivo di 6000€ (500€ al mese). Tuttavia il finanziamento effettivamente concesso (oppure erogato a saldo) è stato del 40% pari ad un importo di 4800€ (corrispondenti a 400€ al mese). L’impresa avrebbe quindi diritto ad un ulteriore finanziamento, in de minimis, pari a 1200€ per il progetto complessivamente inteso. Sezione E: Condizioni per aiuti sotto forma di «prestiti» e «garanzie» La sezione E deve essere compilata soltanto nel caso in cui l’aiuto de minimis sia concesso, sulla base di quanto previsto dal Bando/Avviso, sotto forma di “prestiti” o “garanzia”. Qualora l’aiuto «de minimis» possa essere concesso sotto forma di prestito o garanzia, il beneficiario dovrà dichiarare di non essere oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o di non soddisfare le condizioni previste dalla vigente normativa italiana per l’apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori. Nel caso in cui il beneficiario sia una Grande Impresa, lo stesso dovrà dichiarare di trovarsi in una situazione comparabile ad un rating del credito pari ad almeno B-. Per la definizione di PMI si rimanda alla raccomandazione della Commissione europea n. 2003/361/CE, anche allegato I del Regolamento (CE) n. 800/08.  

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– 98 – Bollettino Ufficiale

Modello da compilarsi da parte dell’impresa controllante o controllata – Allegato II

REGIONE LOMBARDIA – RETAIL STREET AWARD

Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in «de minimis», ai sensi dell'art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445

(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa)

Il sottoscritto:

SEZIONE 1 – Anagrafica richiedente

Il Titolare / legale rappresentante dell'impresa

Nome e cognome nata/o il nel Comune di Prov

Comune di residenza CAP Via n. Prov

 

In qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa:

SEZIONE 2 – Anagrafica impresa

Impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica

Sede legale Comune CAP Via n. prov

Dati impresa Codice fiscale Partita IVA

In relazione a quanto previsto dall’Avviso Pubblico Asset

Bando/Avviso Titolo: Estremi provvedimento di approvazione Pubblicato in BUR

RETAIL STREET AWARD

DGR X/6363 del 20/03/2017

d.d.u.o. ………………………….

Serie Ordinaria n. 12 del 23/03/17

Serie Ordinaria n. ..del ….

Per la concessione di aiuti «de minimis» di cui al Regolamento (UE) n. ……../……. della Commissione del …….., (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. L …../… del ………),

Nel rispetto di quanto previsto dai seguenti Regolamenti della Commissione: - Regolamento n. 1407/2013 de minimis generale - Regolamento n. 1408/2013 de minimis nel settore agricolo - Regolamento n. 717/2014 de minimis nel settore pesca

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– 99 –

- Regolamento n. 360/2012 de minimis SIEG

PRESA VISIONE delle istruzioni per la predisposizione della presente dichiarazione (Allegato I);

CONSAPEVOLE delle responsabilità anche penali assunte in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci, formazione di atti falsi e loro uso, e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, ai sensi degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa),

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– 100 – Bollettino Ufficiale

DICHIARA

Sezione A – Natura dell’impresa

Che l’impresa non è controllata né controlla, direttamente o indirettamente7, altre imprese.

Che l’impresa controlla, anche indirettamente, le imprese seguenti aventi sede legale in Italia, per ciascuna delle quali presenta la dichiarazione di cui all’allegato II:

(Ragione sociale e dati anagrafici) (ripetere tabella se necessario)

Anagrafica impresa controllata

Impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica

Sede legale Comune CAP Via n. prov

Dati impresa Codice fiscale Partita IVA

Che l’impresa è controllata, anche indirettamente, dalle imprese seguenti aventi sede legale o unità operativa in Italia, per ciascuna delle quali presenta la dichiarazione di cui all’allegato II:

(Ragione sociale e dati anagrafici) (ripetere tabella se necessario)

Anagrafica dell’impresa che esercita il controllo sulla richiedente

Impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica

Sede legale Comune CAP Via n. prov

Dati impresa Codice fiscale Partita IVA

                                                            7 Per il concetto di controllo, ai fini della presente dichiarazione, si vedano le Istruzioni per la compilazione (allegato I, Sez. A)

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

– 101 –

Sezione B - Rispetto del massimale

3) Che l’esercizio finanziario (anno fiscale) dell’impresa rappresentata inizia il ___________ e termina il _________;

4)

2.1 - Che all’impresa rappresentata NON E’ STATO CONCESSO nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti alcun aiuto «de minimis», tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni8;

2.2 - Che all’impresa rappresentata SONO STATI CONCESSI nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti i seguenti aiuti «de minimis», tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni9:

(Aggiungere righe se necessario)

Impresa cui è stato concesso il de minimis

Ente concedente

Riferimento normativo/ amministrativo che prevede l’agevolazione

Provvedimento di concessione e data

Reg. UE de minimis10

Importo dell’aiuto de minimis

Di cui imputabile all’attività di trasporto merci su strada per conto terzi

Concesso Effettivo11

1

2

3

TOTALE

Le seguenti sezioni C, D ed E dello schema si intendono come SEZIONI FACOLTATIVE per l’Amministrazione concedente che le inserirà solo qualora lo riterrà necessario, soprattutto nel caso di utilizzo di fondi strutturali per facilitare i controlli.

Sezione C – settori in cui opera l’impresa

Che l’impresa rappresentata opera solo nei settori economici ammissibili al finanziamento;

Che l’impresa rappresentata opera anche in settori economici esclusi, tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi;

Che l’impresa rappresentata opera anche nel settore economico del «trasporto merci su strada per conto terzi», tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi.

                                                            8 In proposito si vedano le Istruzioni per la compilazione (Allegato I, Sez. B)9 In caso di acquisizioni di aziende o di rami di aziende o fusioni, in tabella va inserito anche il de minimis usufruito dall’impresa o ramo d’azienda oggetto di acquisizione o fusione. In caso di scissioni, indicare solo l’ammontare attribuito o assegnato all’impresa richiedente. In proposito si vedano le Istruzioni per la compilazione (Allegato I, Sez. B)10 Indicare il regolamento in base al quale è stato concesso l’aiuto “de minimis”: Reg. n. 1998/2006 (generale per il periodo 2007-2013); Reg. n. 1407/2013 (generale per il periodo 2014-2020); Reg. n: 1535/2007 (agricoltura 2007-2013); Reg. n: 1408/2013 (settore agricolo 2014-2020), Reg. n. 875/2007 (pesca 2007-2013); Reg. n. 717/ 2014 (pesca 2014-2020); Reg. n. 360/2012 (SIEG).11 Indicare l’importo effettivamente liquidato a saldo, se inferiore a quello concesso, e/o l’importo attribuito o assegnato all’impresa richiedente in caso di scissione e/o l’importo attribuito o assegnato al ramo d’azienda ceduto. Si vedano anche le Istruzioni per la compilazione (allegato I, Sez.B).

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

– 102 – Bollettino Ufficiale

Sezione D - condizioni di cumulo

Che in riferimento agli stessi «costi ammissibili» l’impresa rappresentata NON ha beneficiato di altri aiuti di Stato.

Che in riferimento agli stessi «costi ammissibili» l’impresa rappresentata ha beneficiato dei seguenti aiuti di Stato:

n. Ente concedente

Riferimento normativo o amministrativo che prevede l’agevolazione

Provvedimento di concessione

Regolamento di esenzione (e articolo pertinente) o Decisione Commissione UE12

Intensità di aiuto

Importo imputato sulla voce di costo o

sul progetto Ammissibile Applicata

1

2

TOTALE

Sezione E - Aiuti de minimis sotto forma di «prestiti» o «garanzie»

Che l’impresa rappresentata non è oggetto di procedura concorsuale per insolvenza oppure non soddisfa le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori;

Per le Grandi Imprese:

Che l’impresa rappresentata si trova in una situazione comparabile ad un rating del credito pari ad almeno B-;

AUTORIZZA

l’Amministrazione concedente al trattamento e all’elaborazione dei dati forniti con la presente dichiarazione, per finalità gestionali e statistiche, anche mediante l’ausilio di mezzi elettronici o automatizzati, nel rispetto della sicurezza e della riservatezza e ai sensi dell’articolo 38 del citato DPR n. 445/2000 allegando alla presente dichiarazione, copia fotostatica di un documento di identità.

Località e data ……………

In fede

(Il titolare/legale rappresentante dell'impresa)

                     ___________________________________ 

 

                                                            12 Indicare gli estremi del Regolamento (ad esempio Regolamento di esenzione 800/08) oppure della Decisione della Commissione che ha approvato l’aiuto notificato.

Bollettino Ufficiale – 103 –

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

Appendice 4 

DENOMINAZIONE IMPRESA CODICE FISCALE/P.IVA LEGALE RAPPRESENTANTE (NOME E COGNOME) CONTRIBUTO RICHIESTO (QUOTA PER PARTNER)

ELENCO DELLE IMPRESE AGGREGATE 

D.G. Università, ricerca e open innovation

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– 104 – Bollettino Ufficiale

D.d.u.o. 18 maggio 2017 - n. 5704POR FESR 2014-2020. Azione I.1.B.3.1 Approvazione dell’invito pubblico per la rilevazione in ambito sanitario dei fabbisogni di innovazione tecnologica

LA DIRIGENTE DELLA UO PROGRAMMAZIONE, RICERCA, INNOVAZIONE E UNIVERSITÀ

Visti:

•la legge regionale n. 29 del 23 novembre 2016 «Lombardia è ricerca e innovazione»;

•i regolamenti (UE) n.1301/2013 e 1303/2013;

•il d. l.gs. 50/2016, ed in particolare l’art. 158 «Servizi di ricerca e sviluppo» che disciplina l’ambito oggettivo di applicazio-ne degli appalti pre-commerciali;

•la Comunicazione della Commissione Europea COM(2007) 799 definitivo «Appalti pre-commerciali: promuovere l’inno-vazione per garantire servizi pubblici sostenibili e di elevata qualità in Europa»;

•il punto 33 della Comunicazione della Commissione Euro-pea n. 2014/C 198/01 «Disciplina degli aiuti di Stato a favore di Ricerca, Sviluppo e Innovazione» che declina le condizio-ni il cui soddisfacimento porta ad escludere la configura-zione di aiuti di Stato nell’implementazione dell’appalto pubblico pre-commerciale;

•la Comunicazione della Commissione sulla nozione di aiu-to di Stato di cui all’articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (2016/C 262/01);

•l’Accordo di Partenariato  (AP) adottato dalla Commis-sione Europea in data 29 ottobre 2014 con Decisione C(2014)8021, che stabilisce gli impegni per raggiungere gli obiettivi dell’Unione attraverso la programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimenti Europei (SIE) e rappresen-ta il vincolo di contesto nell’ambito del quale ciascuna Re-gione è chiamata a declinare i propri Programmi Operativi, attuativi dei Fondi SIE;

•il Programma Operativo Regionale (POR) a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020 di Regio-ne Lombardia adottato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 12 febbraio 2015 C(2015) 923 final, approvato con d.g.r. X/3251/2015;

Atteso che nell’ambito dell’Asse I «Rafforzare la ricerca, lo svi-luppo tecnologico e l’innovazione» del POR FESR 2014-2020 di Regione Lombardia, Obiettivo Specifico I.b.3 «Promozione di nuovi mercati per l’innovazione», è prevista l’azione I.1.b.3.1 del Programma «Rafforzamento e qualificazione della domanda di innovazione della PA attraverso il sostegno ad azioni di Precom-mercial Public Procurement e di Procurement dell’innovazione» per l’attivazione di tale tipo di procedura in risposta ad obiettivi di miglioramento della qualità, sostenibilità ed efficienza dei ser-vizi pubblici;

Richiamata la d.g.r. n.  6582 del 12 maggio 2017 «POR FESR 2014-2020. Azione I.1.B.3.1 «Rafforzamento e qualificazione del-la domanda di innovazione della PA attraverso il sostegno ad azioni di Precommercial Public Procurement e di Procurement dell’innovazione»: modalita’ e criteri di attivazione del percorso»

Dato atto che la d.g.r. n. 6582/2017 prevede l’attivazione di una rilevazione in ambito sanitario dei fabbisogni tecnologici di innovazione tramite la definizione e approvazione di un invito pubblico ai fini dell’implementazione di procedure di gara PCP nell’ambito dell’azione I.1.b.3.1 del POR FESR 2014-2020;

Dato atto che il Comitato di Valutazione Aiuti di Stato di cui all’allegato F) della d.g.r. n. X/3839/2015 e decreto del Segreta-rio Generale n. 8060 del 5 ottobre 2015 nella seduta del 5 aprile 2017 ha valutato in ordine all’iniziativa di cui alla d.g.r. 6582/2017 l’irrilevanza sotto il profilo degli aiuti di Stato, applicandosi invece la disciplina degli appalti pre-commerciali in ambito ricerca;

Visto l’allegato 1 «POR FESR 2014-2020. Azione I.1.B.3.1 Appro-vazione dell’invito pubblico per la rilevazione in ambito sanitario dei fabbisogni di innovazione tecnologica», parte integrante e sostanziale del presente atto;

Rilevato che:

•l’invito è rivolto a ASST (Aziende Socio-Sanitarie Territoriali), IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) pubblici e privati e case di cura private accreditate nell’e-sercizio della loro funzione di erogazione di servizi pubblici in Lombardia nell’ambito del Servizio Socio Sanitario Regio-nale (l.r. 30 dicembre 2009, n.  33 «Testo unico delle leggi

regionali in materia di sanità» e ss.mm.ii),

•la proposta di fabbisogni di innovazione tecnologica avvie-ne tramite la piattaforma SIAGE, raggiungibile all’indirizzo www.siage.regione.lombardia.it, a decorrere dalle ore 15.00 della data di pubblicazione sul BURL del presente provvedi-mento ed entro e non oltre le ore 15.00 del 7 giugno 2017;

•l’istruttoria delle proposte dei fabbisogni di innovazione tecnologica presentati viene effettuata con procedura valutativa comparativa e si conclude entro 30 giorni solari consecutivi dalla data di scadenza del termine per l’invio delle proposte con l’elenco dei fabbisogni ammissibili alla successiva eventuale validazione, indicando quelli su cui procedere, e di quelli non ammissibili ai fini dell’implemen-tazione di procedure di gara PCP;

•a seguito di validazione e con successivo provvedimento si procederà all’attivazione delle procedure di gara PCP, quantificazione e stanziamento delle risorse da mettere a disposizione dell’azione I.1.b.3.1 del POR FESR 2014-2020, nel rispetto del principio della competenza finanziaria raf-forzata anche in seguito a provvedimenti di variazione in termini compensativi per allineare, sempre la spesa, al Pia-no dei conti per la corretta liquidazione sui beneficiari;

Dato atto che i criteri per la selezione dei fabbisogni di in-novazione tecnologica preliminare all’attuazione dell’azione I.1.b.3.1 del POR FESR 2014-2020 sono stati approvati dal Comita-to di Sorveglianza con procedura scritta chiusa in data 3 mag-gio 2017 e sono declinati nell’invito allegato che costituisce di-sposizione di attuazione dell’azione

Dato atto altresì che dell’invito è stata data informativa al-la Cabina di Regia Fondi Strutturali 2014-2020 di cui alla d.g.r. X/4331/2015 in data 18 maggio 2017;

Atteso che dei principali contenuti ed elementi essenziali dell’invito si è data informazione agli stakeholder di riferimento che sono stati invitati agli eventi formativi/informativi realizzati con il supporto di EupolisLombardia nei mesi di marzo e aprile 2017;

Acquisito, rispetto all’invito, il parere favorevole dell’Autorità di gestione del POR FESR 2014-2020 in data 18 maggio 2017 con nota a Prot. R1.2017.0003666;

VISTE:

•le d.g.r. n. 5500/2016 e n. 6000/2016 in tema di semplifica-zione dei bandi regionali la scheda informativa di cui all’al-legato B della d.g.r. 5500/2016 debitamente compilata e allegata al presente atto;

•la comunicazione del 17 maggio  2017  della Direzione competente in materia di Semplificazione in merito alla ve-rifica preventiva di conformità dell’invito di cui all’Allegato F della d.g.r. n. 6000 del 19 dicembre 2016;

Ritenuto pertanto di approvare l’invito pubblico per la rileva-zione in ambito sanitario dei fabbisogni di innovazione tecnolo-gica, allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente prov-vedimento, ai fini del percorso di attuazione dell’azione I.1.b.3.1 del POR FESR 2014-2020 nel rispetto delle modalità e criteri defini-ti dalla d.g.r. 6582/2017;

Vista la l.r. n. 20/2008 e i provvedimenti organizzativi della X Legislatura;

Considerato che il presente provvedimento rientra tra le competenze della UO Programmazione, Ricerca, Innovazione e Università della DG Università, Ricerca e Open Innovation indivi-duate dalla d.g.r. 4235/2015, dalla DGR 5227/2016 e dalla DGR 5438/2016 e dal decreto del segretario generale n. 4517 del 20 maggio 2016;

Vista la d.g.r. n. X/5227 del 31 maggio 2016 con la quale la dott.ssa Rosangela Morana è stata nominata responsabile dell’Unità Organizzativa Programmazione, Ricerca, Innovazione e Università;

Richiamato inoltre il decreto dell’Autorità di Gestione del POR FESR 2014-2020 e Open innovation n. 6309 del 4 luglio 2016 di nomina della dott.ssa Rosangela Morana in qualità di Respon-sabile dell’Asse 1 del POR FESR 2014-2020 «Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione», nell’ambito della dire-zione generale Università, Ricerca e Open Innovation;

DECRETA1. di approvare l’invito pubblico per la rilevazione in ambito

sanitario dei fabbisogni di innovazione tecnologica, allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, e la relativa modulistica, ai fini del percorso di attuazione dell’azione

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I.1.b.3.1 del POR FESR 2014-2020 nel rispetto delle modalità e cri-teri definiti dalla d.g.r. 6582/2017;

2. di disporre che la proposta a proposta di fabbisogni di in-novazione tecnologica avviene tramite la piattaforma SIAGE, raggiungibile all’indirizzo www.siage.regione.lombardia.it, a de-correre dalla ore 15.00 della data di pubblicazione sul BURL del presente provvedimento ed entro e non oltre le ore 15.00 del 7 giugno 2017

3. di approvare la scheda informativa di cui all’allegato B del-la d.g.r. 5500/2016 debitamente compilata, allegato 2 parte in-tegrante e sostanziale del presente atto;

4. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul BURL e sul sito regionale dedicato alla Programmazione euro-pea (www.fesr.regione.lombardia.it).

La dirigenteRosangela Morana

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20170517 def Allegato 1 Decreto invito PCP 

 

1  

POR FESR 2014-2020. AZIONE I.1.B.3.1 APPROVAZIONE DELL’INVITO PUBBLICO PER LA RILEVAZIONE IN AMBITO SANITARIO DEI FABBISOGNI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Indice

1- Premesse e riferimenti normativi pag. 1 1.1. Definizioni pag. 2

2 - Finalità ed obiettivi pag. 3 3 - Soggetti proponenti ammissibili pag. 3 4 - Caratteristiche e contenuto dei fabbisogni di innovazione tecnologica pag. 4 5 - Risorse finanziarie e spese ammissibili pag. 4 6 –Termine e modalità delle proposte di fabbisogni di innovazione tecnologica pag. 4 7–Istruttoria, valutazione e messa in priorità delle proposte di fabbisogni di innovazione tecnologica

pag. 6

8 - Obblighi dei soggetti beneficiari pag. 8 9 - Monitoraggio dei risultati pag. 8 10 - Responsabile del Procedimento pag. 8 11 - Pubblicazione, informazioni e contatti pag. 9 12 - Trattamento dati personali pag. 9 13 - Diritto di accesso agli atti pag. 9 14 – Riepilogo iter pag. 10

1 Premesse e riferimenti normativi

In attuazione della DGR X/6582/2017viene avviato il percorso di implementazione nell’ambito dell’Azione I.1.b.3.1 del POR FESR 2014-2020 di iniziative volte al rafforzamento e qualificazione della domanda di innovazione della PA attraverso il sostegno ad azioni di Appalto Pubblico Pre-Commerciale (Precommercial Public Procurement) ai sensi delle Comunicazioni della Commissione Europea 2014/C 198/01 e COM (2007)799 e dell’art. 158 del D.Lgs.vo 50/2016.

L’appalto pubblico pre-commerciale (PCP): si caratterizza per l’idoneità a risolvere problemi di elevata complessità tecnologica

che non trovano una soluzione disponibile sul mercato ma richiedono per il loro pieno soddisfacimento attività di R&S per l’individuazione di soluzioni innovative tecnologiche, in mancanza delle quali sono destinati, anche nel lungo termine, ad impattare negativamente sull’operatività del settore pubblico;

è attivabile qualora si renda necessaria una significativa attività di ricerca applicata e sviluppo tecnologico sperimentale per stimolare l’innovazione chiedendo a più operatori economici di sviluppare, in modo parallelo e concorrente, soluzioni originali e nuove (quindi non già presenti sul mercato) a partire dall'ideazione fino allo sviluppo iniziale di quantità limitate di prodotti o servizi in forma di serie sperimentali, consentendo all’acquirente pubblico di confrontare e sperimentare, in un contesto operativo reale, soluzioni prototipali alternative al fine di valutarne i vantaggi, gli svantaggi e i costi rispetto all'intero arco di vita, prima ancora di (e senza) impegnarsi nell'acquisto di una fornitura: la R&S può quindi coprire attività che vanno dalla ricerca applicata,

all’elaborazione di soluzioni, alla progettazione e messa a punto di prototipi fino allo sviluppo iniziale e la sperimentazione di quantità limitate di primi prodotti o servizi in forma di serie sperimentali.

ALLEGATO 1

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20170517 def Allegato 1 Decreto invito PCP 

 

2  

tali servizi sono svolti per il raggiungimento di uno scopo obiettivamente ed intrinsecamente aleatorio (non si è certi della effettiva riuscita della ricerca) e non possono essere diretti alla realizzazione di soluzioni la cui ripetibilità è assicurata dall’esistenza di soluzioni offerte dal mercato già prima dell’indizione della gara.

non sono comprese attività di ricerca volte all’integrazione, personalizzazione, adattamento o miglioramento incrementale dei prodotti o dei processi esistenti;

non sono comprese in alcun modo le attività di sviluppo commerciale, quali la produzione o la fornitura in massa per stabilire la redditività commerciale o recuperare i costi di R&S;

non si riferisce ai servizi di “ricerca” che sono svolti in modo permanente e funzionali all’esercizio delle attività ordinarie della PA, come ad esempio i servizi di consulenza, formazione.

non contempla la ricerca di base e/o clinica.

comporta la condivisione dei rischi e dei benefici tra acquirente pubblico ed operatori economici a condizioni di mercato, in modo che gli eventuali risultati delle attività di R&S siano disponibili non solo all’amministrazione aggiudicatrice, che ne mantiene un uso interno, ma anche a terzi, incluse le imprese aggiudicatarie, alle quali è assegnato il diritto di sfruttamento commerciale;

si sviluppa in fasi interconnesse e selettive mediante un meccanismo di aggiudicazione plurima a più operatori economici posti in concorrenza tra loro che consente di esplorare, anche attraverso la sperimentazione in un contesto operativo reale, i vantaggi e gli svantaggi di diverse soluzioni tecnologiche innovative alternative sviluppate in parallelo, così da disporre di conferme (o meno) in merito alla loro rispondenza ai problemi di elevata complessità tecnologica rilevati prima di impegnarsi in un eventuale appalto commerciale di fornitura conformemente alla relativa disciplina;

non configura aiuto di stato laddove sia realizzato nel rispetto delle condizioni previste dal punto 33 della Comunicazione della Commissione Europea n. 2014/C 198/01.

1.1 Definizioni

Appalto pre-commerciale- PCP: appalto pubblico di servizi di ricerca (applicata)e sviluppo (sperimentale)di cui l’amministrazione aggiudicatrice o l’ente aggiudicatore non riserva esclusivamente a sé i risultati e i benefici del contratto al fine di utilizzarli nell’esercizio della propria attività, ma li condivide con i prestatori dei servizi a condizioni di mercato. Il contratto il cui oggetto rientra in una o più categorie di attività di ricerca e sviluppo definite nella disciplina degli Aiuti di Stato a favore di R&S&I, deve essere di durata definita e può includere lo sviluppo di prototipi o di quantità limitate di primi prodotti o servizi sotto forma di serie sperimentali. L’acquisto di quantità commerciali dei prodotti o servizi non deve formare l’oggetto del medesimo contratto(art. 1.3 della Comunicazione della Commissione Europea n. 2014/C 198/01).

Contesto operativo di sperimentazione: ambiente reale e contesto di erogazione di un servizio pubblico di cura ed assistenza sanitaria (nel presente caso specifico di attivazione del percorso in ambito sanitario) destinato alla sperimentazione concreta delle soluzioni tecnologiche innovative prototipali risultanti dalla R&S pre-commerciale, nell’ambito della eventuale futura gara di appalto pre-commerciale, da individuare, mettere a disposizione e predisporre a cura del soggetto proponente il fabbisogno di innovazione tecnologica.

Fabbisogno di innovazione tecnologica: alla luce di un problema complesso in ambito sanitario (nel presente caso specifico di attivazione del percorso in ambito sanitario)

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20170517 def Allegato 1 Decreto invito PCP 

 

3  

affrontabile mediante attività di R&S e che non trova una soluzione esistente o rispondente sul mercato, è la descrizione funzionale e prestazionale di una soluzione idonea ad intercettare una domanda più ampia rispetto a quella espressa dal proponente, con la finalità di promuovere nuovi mercati per l’innovazione, ottimizzare la spesa pubblica e promuovere un efficientamento dei servizi di interesse pubblico coinvolti.

Servizi di R&S: comprendono i servizi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che vanno dall’elaborazione di soluzioni, progettazione tecnica, messa a punto di prototipi e sviluppo iniziale di quantità limitate di primi prodotti o servizi in forma di serie sperimentali, alla sperimentazione degli stessi in un contesto operativo reale; escludono le attività di integrazione, personalizzazione, adattamento o miglioramento incrementale di prodotti, servizi e/o processi esistenti, nonché la loro industrializzazione e sviluppo commerciale (produzione o fornitura di massa per stabilire la redditività commerciale o per recuperare i costi di R&S).

Appalto di soluzioni innovative - PPI: consiste in un appalto di fornitura di soluzioni (beni e/o servizi) con un contenuto di innovazione, attivabile qualora la soluzione tecnologica necessaria per soddisfare il fabbisogno pubblico sia già pronta per o prossima alla commercializzazione e siano dunque eventualmente necessarie attività di sviluppo incrementale o attività di industrializzazione e di sviluppo commerciale a fini di integrazione, personalizzazione, adattamento o miglioramento incrementale dei prodotti o dei processi esistenti) per potenziare un mercato di sbocco per soluzioni innovative.

2 Finalità e obiettivi

Il presente invito pubblico è finalizzato alla rilevazione e valutazione di fabbisogni di innovazione tecnologica (di seguito anche proposte)ai fini dell’implementazione di procedure di gara PCP nell’ambito dell’azione I.1.b.3.1 del POR FESR 2014-2020 secondo l’iter declinato nella DGR X/6582/2017 e riportato in allegato al presente invito (all.1).

La proposta di un fabbisogno di innovazione tecnologica non costituisce richiesta di finanziamento né presupposto sufficiente per l’attivazione di procedura di gara PCP.

I fabbisogni valutati come ammissibili in esito al presente invito vengono inseriti in un elenco per essere sottoposti in ordine di priorità a validazione, partendo dai primi 5 con l’obiettivo di averne almeno 1 validato a seguito di verifica di anteriorità brevettuale che confermi l’esistenza del gap di innovazione, ossia del presupposto per l’attivazione delle future procedure di gara PCP. Le procedure di gara PCP vengono attivate con successivi provvedimenti. La ricognizione dei fabbisogni non è finalizzata all’attivazione di procedure di gara di appalto di soluzioni innovative (PPI).

3 Soggetti proponenti ammissibili

Il presente invito pubblico è rivolto a ASST (Aziende Socio-Sanitarie Territoriali), IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) pubblici e privati e case di cura private accreditate nell’esercizio della loro funzione di erogazione di servizi pubblici in Lombardia nell’ambito del Servizio Socio Sanitario Regionale(L. r.30 dicembre 2009, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità” e ss.mm.ii).

I soggetti proponenti devono mettere a disposizione il contesto operativo, ossia una o più sedi operative localizzate sul territorio Lombardo in cui ospitare le sperimentazioni delle soluzioni tecnologiche innovative prototipali o serie sperimentali emergenti dalle future procedure di gara PCP.

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20170517 def Allegato 1 Decreto invito PCP 

 

4  

Nel caso di attivazione di procedure di gara PCP il ruolo di Stazione Appaltante potrà essere assunto esclusivamente da amministrazioni pubbliche, ivi inclusa la Regione, anche attraverso ARCA l’Azienda Regionale Centrale Acquisti S.p.A..

4 Caratteristiche e contenuto dei fabbisogni di innovazione tecnologica

I fabbisogni di innovazione tecnologica proposti devono:

essere relativi a problematiche esistenti in ambito sanitario che necessitino di servizi e attività di R&S per essere risolti e siano coerenti con la Strategia regionale di Smart Specialisation;

presentare un ampio mercato di sbocco potenziale per le soluzioni tecnologiche innovative eventualmente scaturenti dalle procedure di gara PCP,

contribuire a migliorare l’impatto sull’efficienza e produttività dei servizi pubblici e sul contenimento della spesa pubblica.

5 Risorse finanziarie e spese ammissibili

Il presente invito pubblico non stanzia risorse a favore dei soggetti proponenti ammissibili, né riconosce loro contributi per le eventuali spese sostenute. Le risorse finanziarie da destinare alle gare di Appalto Pubblico Precommerciale che verranno attivate in caso di esito positivo del percorso di cui al punto 2 saranno oggetto di un successivo provvedimento, nel quadro delle risorse disponibili per l’azione I.1.b.3.1 nell’ambito del POR FESR 2014-2020.

6 Termine e modalità di proposta dei fabbisogni di innovazione tecnologica

I soggetti di cui al punto 3 propongono fabbisogni di innovazione tecnologica dalle ore 15.00 della data di pubblicazione sul BURL del presente provvedimento ed entro e non oltre le ore 15.00 del 7 giugno 2017 esclusivamente attraverso la piattaforma SIAGE raggiungibile all’indirizzo www.siage.regione.lombardia.it.  

Tutti i dettagli relativi alla procedura guidata di presentazione delle proposte saranno definiti nel manuale appositamente predisposto che verrà reso disponibile all’interno di SiAge, sull Portale della Programmazione europea1 e sulla piattaforma Open Innovation2.

Prima di presentare le proposte di fabbisogni di innovazione tecnologica in risposta all’invito, tutti i soggetti proponenti devono:

a) possedere un indirizzo di posta elettronica certificata PEC; b) registrarsi (fase di registrazione) ai fini del rilascio delle credenziali di accesso a SiAge; c) successivamente, provvedere all’inserimento delle proprie informazioni (fase di

profilazione) su SiAge; d) attendere la validazione da parte del sistema di avvenuta corretta registrazione, prima

di procedere alla presentazione del fabbisogno: i tempi di validazione potranno richiedere, a seconda della modalità di registrazione e profilazione utilizzata, fino a 16 ore lavorative.

La profilazione può essere effettuata in qualsiasi momento, indipendentemente dalla tempistica stabilita per la presentazione delle domande di partecipazione all’invito.

                                                            1 www.fesr.regione.lombardia.it,2 www.openinnovation.regione.lombardia.it

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5  

La verifica dell’aggiornamento e della correttezza dei dati presenti sul profilo all’interno di SiAge è a esclusiva cura e responsabilità del soggetto proponente stesso.

La presentazione dei fabbisogni tecnologici di innovazione prevede la compilazione online, a pena di inammissibilità, del modulo di domanda e del questionario (uno per fabbisogno) per la proposta di fabbisogni di innovazione tecnologica secondo i fac-simili allegati al presente invito che saranno resi disponibili su Siage.

Siage genererà un file pdf della documentazione compilata online che deve essere opportunamente sottoscritto con firma elettronica3 a cura del rappresentante legale del soggetto proponente ovvero di un delegato munito di procura, e caricato elettronicamente su SiAge.

In caso di sottoscrizione della documentazione da parte di un soggetto diverso dal legale rappresentante va allegato al modulo di domanda anche la procura.

Successivamente al caricamento su SiAge della documentazione debitamente sottoscritta, il proponente deve procedere nei casi previsti4all’assolvimento in modo virtuale della marca da bollo tramite carta di credito sui circuiti autorizzati (Visa e Mastercard) accedendo all’apposita sezione on line del sistema informativo.

Solo a seguito del completamento delle fasi precedenti (sottoscrizione e pagamento del bollo nei casi previsti) le domande di partecipazione all’invito possono essere trasmesse e protocollate elettronicamente. Ai fini della verifica della data di presentazione della domanda, farà fede incontrovertibilmente la data e l’ora di protocollazione elettronica effettuata da parte di SiAge. 

Le proposte trasmesse con modalità differenti o al di fuori dei termini sopra descritti sono da considerare irricevibili.

7 Istruttoria, valutazione e messa in priorità delle proposte di fabbisogni di innovazione tecnologica

L’istruttoria delle proposte dei fabbisogni di innovazione tecnologica viene effettuata con procedura valutativa comparativa, prevede una verifica di ammissibilità formale(completezza documentale, rispetto della tempistica e delle modalità di invio della domanda e coerenza con i vincoli dell’Invito)ed una valutazione sulla base dei criteri di

                                                            3Ai sensi del Regolamento dell'Unione Europea numero 910/2014, cosiddetto regolamento “eIDAS”

(electronicIDentificationAuthentication and Signature - Identificazione, Autenticazione e Firma elettronica), la sottoscrizione della documentazione utile alla partecipazione al bando potrà essere effettuata con firma digitale o firma elettronica qualificata o firma elettronica avanzata. È ammessa quindi anche la firma con Carta Regionale dei Servizi (CRS) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS), purché generata attraverso l'utilizzo di una versione del software di firma elettronica avanzata aggiornato a quanto previsto dal Decreto del Consiglio dei Ministri del 22/2/2013 "Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali, ai sensi degli articoli 20, comma 3, 24, comma 4, 28, comma 3, 32, comma 3, lettera b) , 35, comma 2, 36, comma 2, e 71".

4 Le domande di partecipazione presentate da amministrazioni pubbliche e organizzazioni non lucrative di utilità sociale - ONLUS non devono essere perfezionate con il pagamento dell’imposta di bollo (l’esenzione si applica ai sensi del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642 e s.m.i. (Allegato B - tabella). La domanda, in caso di soggetti privati, deve essere perfezionata con il pagamento dell’imposta di bollo di 16 euro - ai sensi del DPR 642/1972 - o valore stabilito dalle successive normative.

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20170517 def Allegato 1 Decreto invito PCP 

 

6  

selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza del POR FESR 2014-2020 di seguito declinati.

La valutazione e messa in priorità dei fabbisogni si conclude entro 30 giorni solari consecutivi dalla data di scadenza del termine per l’invio delle proposte.

Le proposte ammissibili dal punto di vista formale sono sottoposte alla valutazione, a cura di una Commissione appositamente costituita con decreto del Direttore Generale della DG Università, Ricerca e Open Innovation, secondo i criteri di ammissibilità specifici ed i criteri di valutazione di seguito declinati con i relativi punteggi .

Criteri di ammissibilitàspecifici Coerenza con la normativa comunitaria, nazionale e

regionale relativa alla corretta implementazione di appalti pre-commerciali (PCP)

ammissibile/non ammissibile

Coerenza dell'operazione con la Strategia Regionale di Smart Specialisation5

ammissibile/non ammissibile

In caso di esito negativo non si procede alla valutazione ulteriore. In caso di esito positivo la proposta è sottoposta a valutazione sulla base dei seguenti criteri:

Criterio di valutazione Oggetto della valutazione Punteggio

Qualità progettuale dell'operazione

A. Qualità tecnica-scientifica per il conseguimento degli obiettivi previsti

B.Fattibilità organizzativa e operativa

Qualità tecnica-scientificaRilevanza dell’avanzamento tecnologico descritto al conseguimento di obiettivi di miglioramento dei servizi di interesse pubblico considerati

Fattibilità organizzativa e operativa Fattibilità rispetto allo stato dell’arte

delle conoscenze scientifiche di base Compatibilità dei tempi di esecuzione

della R&S con il POR FESR 2014-2020 Idoneità del contesto operativo

individuato per la sperimentazione e possibilità di governare in modo autonomo il processo di sperimentazione da parte del Proponente

0-10

0-30 0-8 0-10 0-12

Grado di innovazione dell'operazione

C. Presenza di gap di innovazione Presenza di gap di innovazione Effettivo contenuto di R&S rispetto allo

stato dell’arte della tecnologia ossia presenza di innovazione non incrementale

0-5

0-25

                                                            5 http://www.s3.regione.lombardia.it

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20170517 def Allegato 1 Decreto invito PCP 

 

7  

D. Benefici attesi ambientali, sociali, sulla spesa e qualità dei servizi pubblici

E. Benefici attesi sulla competitività del mercato

Coerenza e attendibilità dei benefici attesi individuati ambientali, sociali, sulla spesa e qualità dei servizi pubblici

Positivo impatto rispetto alle strategie regionali sull’efficienza e produttività e sul contenimento della spesa pubblica

Presenza di benefici sociali attesi Presenza di benefici ambientali attesi

0-15

0-5 0-5

Benefici attesi sulla competitività del mercato Carattere di industrialità, replicabilità e

possibilità di sfruttamento commerciale della soluzione innovativa

Concreta applicabilità estesa della soluzione innovativa a livello regionale

Dimensione ed estensione geografica della potenziale domanda pubblica e privata con possibilità di creazione di nuovi mercati

Possibile soluzione di situazioni di blocco del mercato ed ampliamento del canale di approvvigionamento

0-20

0-5

0-5

0-5

0-5

Capacità dei proponenti

F. Capacità tecnica-organizzativa e operativa

Capacità organizzativa dei proponenti di mettere a disposizione il contesto operativo e capacità tecnica di supportare Regione Lombardianell’implementazione delle potenziali future fasi procedurali

0-10

100

La proposta deve ottenere un punteggio minimo di valutazione pari a 40 punti su 100 per l’inserimento nell’elenco ai fini dell’attivazione della successiva validazione.

Le proposte valutate sono messe in ordine di priorità seguendo l’ordine decrescente di punteggio attribuito. In caso di parità di punteggio hanno priorità le proposte che hanno ottenuto il punteggio più alto per il criterio relativo ai “benefici attesi ambientali, sociali, sulla spesa e qualità dei servizi pubblici” e, in caso di ulteriore parità, per il criterio di “Capacità tecnica-organizzativa e operativa”.

Nel corso dell’istruttoria il Responsabile del procedimento può richiedere informazioni, chiarimenti e integrazioni che si rendessero necessari, assegnando un termine massimo di 5 giorni solari consecutivi per provvedere. La richiesta sospende i termini per la conclusione del procedimento. In assenza di risposte la valutazione è effettuata sulla base dei soli elementi a disposizione.

La Commissione preposta alla valutazione è composta da almeno tre componenti di cui uno espresso dalla DG Università, Ricerca e Open Innovation, con funzione di Presidente, uno dalla DG Welfare e da almeno un esperto.

In esito alla valutazione e messa in priorità dei fabbisogni, il Responsabile del procedimento approva con decreto l’elenco dei fabbisogni ammissibili alla successiva eventuale validazione, indicando quelli su cui procedere. Dichiara inoltre i fabbisogni non ammissibili ai fini dell’implementazione di procedure di gara PCP.

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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20170517 def Allegato 1 Decreto invito PCP 

 

8  

Gli esiti dell’istruttoria saranno pubblicati sul BURL e sul sito regionale dedicato alla Programmazione europea (www.ue.regione.lombardia.it) e comunicati ai proponenti.

La validazione dei fabbisogni di innovazione tecnologica avviene solo in seguito a tre ulteriori passaggi: la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea di avvisi di pre-informazione (Prior Information Notice – PIN), la realizzazione delle consultazioni aperte con il mercato e l’analisi di ricerche di anteriorità brevettuale, che confermino l’esistenza dei presupposti per l’attivazione delle future procedure di gara PCP.

Per consentire la validazione di fabbisogni tecnologici di innovazione, presupposti per l’attivazione delle procedure di gara PCP, si può procedere ad un progressivo scorrimento dell’elenco dei fabbisogni di innovazione ammissibili fino al suo esaurimento.

8 Obblighi dei soggetti proponenti

I soggetti proponenti si impegnano:

A. al rispetto di tutte le condizioni previste dal presente invito; B. a fornire, nei tempi e nei modi previsti dall’invito e dagli atti a questo conseguenti, tutta

la documentazione e le informazioni richieste; C. di individuare e, nel caso in cui il fabbisogno di innovazione tecnologica sia selezionato,

di organizzare il contesto operativo per la sperimentazione delle soluzioni prototipali o in forma di prima serie sperimentale risultanti dalle attività di ricerca e sviluppo che saranno oggetto delle procedure di gara PCP eventualmente attivate;

D. a collaborare alla preparazione delle eventuali future procedure di gara PCP scaturenti dai fabbisogni di innovazione tecnologici proposti;

E. a supportare Regione nel monitoraggio (controllo, verifica, indirizzo) di merito delle attività di R&S condotte dagli operatori economici partecipanti alle eventuali future procedure di gara PCP al fine di rendere gli sviluppi tecnologici rispondenti al Fabbisogno, secondo le modalità definite nei documenti di gara;

F. a promuovere/programmare (eventuali) appalti di fornitura commerciale (PPI) delle soluzioni emerse – ove vantaggiose-, successivi e conseguenti alla (eventuale) futura procedura di appalto pre-commerciale;

9 Monitoraggio dei risultati

Sarà richiesto a tutti i partecipanti all'invito di compilare un questionario di “customer satisfaction” nella fase di “adesione”. Tutte le informazioni saranno raccolte ed elaborate in forma aggregata in un’ottica di miglioramento costante delle performance al fine di garantire un servizio sempre più efficace, chiaro ed apprezzato ai proponenti.

Al fine di misurare l’effettivo livello di raggiungimento degli obiettivi di risultato collegati al presente Invito, l’indicatore individuato è il seguente: domande ammesse/presentate.

10 Responsabile del Procedimento

Responsabile del Procedimento è il Dirigente pro-tempore della Struttura Ricerca, Innovazione e Trasferimento tecnologico della DG Università, Ricerca e Open Innovation.

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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20170517 def Allegato 1 Decreto invito PCP 

 

9  

11 Pubblicazione, informazioni e contatti

Il presente invito e i suoi allegati sono pubblicati sul BURL e sul sito regionale dedicato alla Programmazione europea (www.fesr.regione.lombardia.it).

Per ricevere informazioni e chiarimenti sui contenuti dell’invito e della proposta di fabbisogni di innovazione tecnologica è possibile scrivere una e-mail a: [email protected].

12 Trattamento dati personali

Il d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Il trattamento dei dati personali relativo alla procedura prevista dal presente invito sarà improntato ai principi di correttezza, liceità, pertinenza e trasparenza e alla tutela della riservatezza e dei diritti dei soggetti coinvolti. Ai sensi dell’art. 13 della predetta norma, i dati saranno trattati dalla Direzione Generale Università, Ricerca e Open Innovatio ndi Regione Lombardia e utilizzati esclusivamente per l’espletamento delle pratiche relative alle domande e per la corrispondenza e i contatti con i soggetti interessati. I dati saranno trattati in modo informatizzato. Il titolare del trattamento è la Regione Lombardia, con sede in piazza Città di Lombardia, 1 - 20124 Milano. Al titolare del trattamento i soggetti interessati potranno rivolgersi per far valere i propri diritti, così come previsto dagli articoli 7 e 8 del d.lgs. n. 196/03. Responsabile del trattamento dei dati sono per Regione Lombardia: il Direttore Generale pro-tempore della Direzione Generale Università, Ricerca e Open Innovation.

Si informa, inoltre, che gli interessati possono esercitare i diritti previsti dai commi 1, 3 e 4 dell’art. 7 del D.lgs. n. 196/2003, tra i quali figurano: il diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo

riguardano; l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione dei dati; la cancellazione, la trasformazione in forma anonima dei dati trattati in violazione di

legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti e successivamente trattati;

il diritto all’attestazione che le operazioni suddette sono state portate a conoscenza di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi nonché il diritto di opporsi per motivi legittimi al trattamento di dati personali, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta e di opporsi al trattamento di dati personali ai fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta, etc..

13 Diritto di accesso agli atti

Il diritto di accesso agli atti relativi all’invito è tutelato ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e dalla legge regionale 1 febbraio 2012, n. 1 “Riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria”. Tale diritto consiste nella possibilità di prendere visione, con eventuale rilascio di copia anche su supporti magnetici e digitali, dell’invito e degli atti ad esso connessi, nonché delle informazioni elaborate dalla Regione Lombardia. L’interessata/o può accedere ai dati in possesso dell’amministrazione nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti.

Per la consultazione o la richiesta di copie - conformi o in carta libera - è possibile presentare domanda verbale o scritta al Responsabile del Procedimento: Regione Lombardia - DG

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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20170517 def Allegato 1 Decreto invito PCP 

 

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Università, Ricerca e Open Innovation - P.za Città di Lombardia, 1 20124 Milano e-mail: [email protected].

La semplice visione e consultazione dei documenti è gratuita, mentre le modalità operative per il rilascio delle copie e i relativi costi di riproduzione sono definiti nel decreto n. 1806/2010, che li determina come segue: la copia cartacea costa 0,10 euro per ciascun foglio (formato A4); la riproduzione su supporto informatico dell’interessato costa 2,00 euro; le copie autentiche sono soggette ad imposta di bollo pari a € 16,00 ogni quattro facciate. Tale imposta è dovuta fin dalla richiesta, salvo ipotesi di esenzione da indicare in modo esplicito. Sono esenti dal contributo le Pubbliche Amministrazioni e le richieste per importi inferiori o uguali a 0,50 euro.

14 Riepilogo iter: date e termini temporali  Dalle ore 15.00 della data di pubblicazione del presente invito sul BURL alle ore 15.00 del 7 giugno 2017

Invio proposte di fabbisogni di innovazione tecnologica

Entro i successivi 30 giorni Istruttoria, valutazione e messa in priorità dei fabbisogni di innovazione tecnologica proposti e decreto di approvazione degli esiti, salvo richiesta di integrazioni

Entro i successivi tre mesi Pubblicazione Prior Information Notice- PIN su G.U.C.E., avvio consultazioni aperte con il mercato e realizzazione di analisi di anteriorità brevettuale ai fini della validazione dei fabbisogni di innovazione tecnologica individuati come procedibili nel decreto di approvazione degli esiti dell’istruttoria.

Entro i successivi tre mesi In caso di validazione dei fabbisogni di innovazione tecnologica, lancio delle procedure di PCP.

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Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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ALLEGATO 2

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Allegato 2 al decreto ……maggio 2017

SCHEDA INFORMATIVA

TITOLO POR FESR 2014-2020 - AZIONE I.1.B.3.1: INVITO PUBBLICO PER LA RILEVAZIONE

IN AMBITO SANITARIO DEI FABBISOGNI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA

DI COSA SI TRATTA

Rilevazione e valutazione di fabbisogni di innovazione tecnologica ai fini dell’implementazione di procedure di gara PCP nell’ambito dell’azione I.1.b.3.1 del POR FESR 2014-2020 secondo l’iter declinato nella DGR X/6582/2017

CHI PUÒ PARTECIPARE

ASST (Aziende Socio-Sanitarie Territoriali), IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) pubblici e privati e case di cura private accreditate nell’esercizio della loro funzione di erogazione di servizi pubblici in Lombardia nell’ambito del Servizio Socio Sanitario Regionale (L. r. 30 dicembre 2009, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità” e ss.mm.ii).

QUALI BENEFICI/QUANTI FONDI SONO MESSI A DISPOSIZIONE

Non sono messe a disposizione risorse per l’invito. A seguito di validazione dei fabbisogni rilevati con l’invito e con successivo provvedimento si procederà all’attivazione delle procedure di gara PCP, quantificazione e stanziamento delle risorse da mettere a disposizione dell’azione I.1.b.3.1 del POR FESR 2014-2020 a favore di soggetti economici.

COSA/QUANTO PUÒ OTTENERE CIASCUN

PARTECIPANTE

Non sono messe a disposizione dei proponenti risorse finanziarie. In risposta all’invito pubblico saranno candidabili da parte di ASST, IRCCS pubblici e privati, case di cura private (nell’esercizio della loro funzione di erogazione di servizi pubblici nell’ambito del Servizio Socio Sanitario Regionale) fabbisogni tecnologici di innovazione che se saranno selezionati potranno essere presupposto per l’attivazione delle successive fasi della procedura di PCP.

COSA VIENE FINANZIATO E IN CHE MISURA

Ai soggetti proponenti non è concesso finanziamento: In caso di esito positivo del percorso potranno essere finanziati i soggetti economici che parteciperanno alle gare di PCP.

QUANDO BISOGNA PRESENTARE LE DOMANDE

Le domande possono essere presentate dalle ore 15.00 del 23 maggio 2017 ed entro e non oltre le ore 15.00 del 7 giugno 2017.

COME PRESENTARE LA DOMANDA

La domanda deve essere presentata (modulo di domanda e questionario per la descrizione del fabbisogno di innovazione) sul sistema SIAGE www.siage.regione.lombardia.it. Prima di presentare la domanda il soggetto deve essere profilato.

COME SONO SELEZIONATE LE DOMANDE

Le domande sono istruite con procedura valutativa comparativa che si conclude entro 30 giorni solari consecutivi dalla data di scadenza del termine per l’invio delle proposte.

A CHI RIVOLGERSI PER INFORMAZIONI

L’invito e i suoi allegati sono pubblicati sul BURL e sul sito regionale dedicato alla Programmazione Comunitaria (www.fesr.regione.lombardia.it). Per ricevere informazioni e chiarimenti sui contenuti dell’invito e della proposta di fabbisogni di innovazione tecnologica è possibile scrivere una e-mail a: [email protected]. Contatti: Ermanno Boccalari: Struttura Ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico

* La scheda informativa tipo dei bandi regionali non ha valore legale. Si rinvia al testo dei decreti che approvano i bandi per tutti i contenuti completi

e vincolanti.

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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Allegato DGR 6582/2017 ‐ allegato 1 invito PCP 

MODALITA’ E CRITERI DI ATTIVAZIONE DEL PERCORSO PER L'IMPLEMENTAZIONE DI INIZIATIVE VOLTE AL RAFFORZAMENTO E QUALIFICAZIONE DELLA DOMANDA DI INNOVAZIONE DELLA PA ATTRAVERSO IL SOSTEGNO AD AZIONI DI PRECOMMERCIAL PUBLIC PROCUREMENT E DI PROCUREMENT DELL’INNOVAZIONE NELL’AMBITO DELL’ASSE 1 POR FESR 2014-2020 (AZIONE 1.I.B.3.1)

La procedura di appalto pre-commerciale, che instaura un meccanismo di competizione durante il processo innovativo attivato in risposta ad un’esigenza espressa dal settore pubblico, si caratterizza per la capacità di ottimizzarne e qualificarne la spesa.

Si configura in particolare come un contratto per l’acquisto “non in esclusiva” di servizi di ricerca e sviluppo, che prevede la condivisione dei rischi e dei benefici - alle condizioni di mercato - tra acquirente pubblico e soggetti appaltatori e mediante il quale diversi operatori sono chiamati a sviluppare, in parallelo soluzioni nuove/non già presenti sul mercato, idonee a fronteggiare i problemi posti dal settore pubblico e individuati, nell’ambito del percorso di attuazione dell’Azione I.1.b.3.1 POR FESR 2014-2020, secondo il seguente iter.

1. Rilevazione in ambito sanitario dei fabbisogni tecnologici di innovazione ai fini dell’l’attivazione di tali procedure, attraverso la pubblicazione di un invito pubblico ad evidenziarli rivolto a ASST, IRCCS pubblici e privati, case di cura private nell’esercizio della loro funzione di erogazione di servizi pubblici nell’ambito del Servizio Socio Sanitario Regionale.

2. Dei fabbisogni tecnologici di innovazione espressi in esito all’invito pubblico - sulla base dei criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza del POR FESR 2014-2020 e ai fini dell’attuazione dell’azione I.1.b.3.1 del Programma nel rispetto delle condizioni previste al punto 33 della Comunicazione della Commissione Europea n. 2014/C 198/01 - la Direzione Generale Università, Ricerca e Open Innovation, con il supporto delle altre Direzione Generali competenti (DG Welfare) e di eventuali esperti:

verificherà l’ammissibilità specifica, in termini di coerenza con la normativa comunitaria, nazionale e regionale relativa alla corretta implementazione di appalti pre-commerciali (PCP) o appalti pubblici di innovazione (PPI) e di coerenza dell'operazione con la Strategia Regionale di Smart Specialisation e con eventuali ulteriori documenti regionali individuati dal dispositivo di attuazione;

effettuando a seguire una valutazione sulla base dei seguenti criteri:

o Qualità progettuale dell'operazione (qualità tecnica-scientifica per il conseguimento degli obiettivi previsti, fattibilità organizzativa e operativa),

o Grado di innovazione dell'operazione (presenza di gap di innovazione, benefici attesi ambientali, sociali, sulla spesa e sulla qualità dei servizi pubblici, benefici attesi sulla competitività del mercato),

o Capacità dei proponenti (capacità tecnica-organizzativa e operativa)

Il dettaglio dei criteri di valutazione e i relativi punteggi verranno maggiormente declinati nell’invito, anche ai fini della messa in priorità all’interno di un apposito elenco dei fabbisogni ammissibili alla successiva eventuale validazione.

ALLEGATO 1

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Allegato DGR 6582/2017 ‐ allegato 1 invito PCP 

3. Validazione dei fabbisogni positivamente valutati e prioritari in elenco mediante: 3.1 Organizzazione, gestione e conduzione da parte della Direzione Generale

Università, Ricerca e Open Innovation di consultazioni aperte del mercato, con il coinvolgimento dei Proponenti,

3.2 Conduzione ed esame di ricerche di anteriorità brevettuale;

4. In funzione dell’esito del punto 3:

4.1 laddove positivo:

Definizione dei fabbisogni tecnologici di innovazione su cui attivare le procedure di gara di appalto pre-commerciale nel rispetto delle condizioni previste al punto 33 della Comunicazione della Commissione Europea n. 2014/C 198/01;

Quantificazione e stanziamento della relativa dotazione finanziaria a carico dell’Azione I.1.b.3.1 del POR FESR 2014-2020;

Definizione e approvazione dei criteri di aggiudicazione Progettazione degli appalti pubblici pre-commerciali Pubblicazione, gestione e monitoraggio della gara Rendicontazione e valutazione delle attività

4.2 laddove negativo:

Scorrimento dell’elenco delle priorità per una riattivazione del punto 3 Eventuale riprogrammazione dell’Asse I in mancanza di ulteriori fabbisogni in

priorità

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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1All 2 invito PCP

Fac simile modulo di domanda

REGIONE LOMBARDIA

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2014-2020 OBIETTIVO “INVESTIMENTI IN FAVORE DELLA CRESCITA E DELL’OCCUPAZIONE”

ASSE PRIORITARIO I“RAFFORZARE LA RICERCA, LO SVILUPPO E L’INNOVAZIONE”

AZIONE I.1.B.3.1 - RAFFORZAMENTO E QUALIFICAZIONE DELLA DOMANDA DI INNOVAZIONE DELLA PA ATTRAVERSO IL SOSTEGNO AD AZIONI DI PRECOMMERCIAL

PUBLIC PROCUREMENT (PCP)E DI PROCUREMENT DELL’INNOVAZIONE (PPI).

Spett.le Regione Lombardia DG Università, Ricerca e Open Innovation Unità Organizzativa Programmazione, Ricerca, Innovazione e Università P.zza Città di Lombardia, 1 20124 MILANO [email protected]

OGGETTO: Modulo di domanda per la proposta di fabbisogni di innovazione tecnologica ai fini dell’implementazione di procedure di gara di appalto pubblico pre-commerciale o pre-commercial public procurement (PCP) nell’ambito dell’Azione I.1.b.3.1 POR FESR 2014-2020

Il/la sottoscritto/a

Cognome e nome [COGNOME E NOME LEGALE RAPPRESENTANTE SOGGETTO PROPONENTE]

Nato a [COMUNE DI NASCITA LR SOGGETTO

PROPONENTE ]Il [DATA NASCITA LR SOGGETTO PROPONENTE]

Residente a [COMUNE RESIDENZA LR SOGGETTO

PROPONENTE] Via [VIA RESIDENZA LR SOGGETTO PROPONENTE]

CAP [CAP RESIDENZA LR SOGGETTO

PROPONENTE] Prov. [PROVINCIA RESIDENZA LR SOGGETTO

PROPONENTE ]

Indirizzo email [E-MAIL LR SOGGETTO PROPONENTE]

Bollo assolto

virtualmente

ALLEGATO 2

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

– 120 – Bollettino Ufficiale

2All 2 invito PCP

Fac simile modulo di domanda

Recapito telefonico [TELEFONO LR SOGGETTO PROPONENTE]

In qualità di (barrare la voce corretta): rappresentante legalesoggetto appositamente delegato dal rappresentante legale [Cognome e Nome Legale Rappresentante Soggetto

Proponente] con procura di legge dell’IRCCS/ASST o Casa di Cura [Denominazione Soggetto Proponente]

Sede legale

Comune [COMUNE SEDE LEGALE SOGGETTO

PROPONENTE ] Via [VIA SEDE LEGALE SOGGETTO PROPONENTE ]

CAP [CAP SEDE LEGALE SOGGETTO

PROPONENTE]Prov. [PROVINCIA SEDE LEGALE SOGGETTO

PROPONENTE]

Dati di iscrizione a CCIAA di [da profilo - provincia] numero [da profilo] del [da profilo - data]

Codice fiscale [C.F. SOGGETTO PROPONENTE]

Partita IVA [P.IVA SOGGETTO PROPONENTE ]

PEC [PEC SOGGETTO PROPONENTE ]

Sede operativa in Lombardia

Comune [COMUNE SEDE OPERATIVA

SOGGETTO PROPONENTE]Via [VIA SEDE OPERATIVA SOGGETTO PROPONENTE]

CAP [CAP SEDE OPERATIVA SOGGETTO

PROPONENTE] Prov. [PROVINCIA SEDE OPERATIVA SOGGETTO

PROPONENTE]

In qualità di soggetto proponente

CHIEDE

che il fabbisogno di innovazione tecnologica dal titolo [TITOLO SINTETICO DEL FABBISOGNO]

venga ammesso alla selezione nei termini definiti dall’Invito “POR FESR 2014-2020. AZIONE I.1.B.3.1 APPROVAZIONE DELL’INVITO PUBBLICO PER LA RILEVAZIONE IN AMBITO SANITARIO DEI FABBISOGNI TECNOLOGICI DI INNOVAZIONE”

Consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, a tal fine

DICHIARA ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 38, 46, 47, 48, 75 e

76 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445:

Bollettino Ufficiale

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3All 2 invito PCP

Fac simile modulo di domanda

1) di essere a conoscenza e di accettare integralmente e senza riserva la normativa di riferimento, i contenuti e i criteri di funzionamento dell’Invito per la rilevazione in ambito sanitario dei fabbisogni di innovazione tecnologica;

2) la veridicità e la conformità di dati, notizie e dichiarazioni riportate nella presente domanda per la partecipazione all’invito, ivi compreso quanto riportato nella compilazione del/i questionario/i Allegato 3 all’invito, da cui si possano desumere i riferimenti generali, gli obiettivi, il grado di innovazione conseguibile, l’impatto potenziale nei mercati di riferimento, la coerenza con la S3 di Regione Lombardia (http://www.s3.regione.lomnardia.it) ;

3) di impegnarsi a produrre ogni ulteriore documentazione, anche sotto forma di autocertificazione, che Regione Lombardia riterrà utile richiedere ai fini dell’iter istruttorio di cui all’articolo 7 dell’Invito;

4) che, in particolare, il fabbisogno di innovazione tecnologica presentato fa riferimento all’area di specializzazione della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) di Regione Lombardia,

a. industria della salute; macrotematica [MACROTEMATICA]

b. Smart Cities and Communities; macrotematica [MACROTEMATICA]

5) di assicurare il rispetto di tutti gli obblighi e le prescrizioni previsti dall’invito; 6) di fornire, nei tempi e nei modi previsti dall’invito e dagli atti a questo conseguenti, tutta la

documentazione e le informazioni eventualmente richieste; 7) di individuare e, nel caso in cui il fabbisogno di innovazione tecnologica sia selezionato, di organizzare il

contesto operativo per la sperimentazione delle soluzioni prototipali o in forma di prima serie sperimentale risultanti dalle attività di ricerca e sviluppo che saranno oggetto delle procedure di gara PCP che saranno eventualmente attivate;

8) di collaborare per la preparazione delle eventuali procedure di gara PCP scaturenti dai fabbisogni di innovazione tecnologica proposti;

9) di impegnarsi nel caso in cui il fabbisogno di innovazione tecnologica selezionato sia validato, a supportare Regione nel monitoraggio (controllo, verifica, indirizzo) di merito delle attività di R&S condotte dagli operatori economici partecipanti alle future gare di appalto pre-commerciale al fine di rendere gli sviluppi tecnologici rispondenti al Fabbisogno, secondo le modalità definite nei successivi documenti di gara;

1) di impegnarsi a promuovere/programmare (eventuali) appalti di fornitura commerciale (PPI) delle soluzioni emerse – ove vantaggiose-, successivi e conseguenti alla (eventuale) futura procedura di appalto pre-commerciale;

DICHIARA ALTRESI’ di aver allegato la seguente documentazione quale parte integrale e sostanziale del presente modulo di domanda:

il/i questionario/i, allegato 3 all’invito, compilato e sottoscritto dal legale rappresentante o da delegato avente potere di firma; eventuale procura di legge del soggetto delegato a firmare la domanda e il/i questionario/i; altro ……………………..

INOLTRE DICHIARA di essere:

ASST con sede in Lombardia oppure IRCCS pubblico con sede in Lombardia oppure IRCCS privato con sede in Lombardia oppure Casa di Cura privata accreditata con sede in Lombardia

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– 122 – Bollettino Ufficiale

4All 2 invito PCP

Fac simile modulo di domanda

INFINE MANIFESTA

il consenso ex art. 23 del D.lgs n. 196 del 30 giugno 2003, preso atto della sotto riportata informativa(*),resa ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. 196/03, a che Regione Lombardia proceda al trattamento, anche automatizzato, dei dati personali e sensibili, ivi inclusa la loro eventuale comunicazione/diffusione ai soggetti indicati nella predetta informativa, limitatamente ai fini ivi richiamati.

____________________ Luogo e data

____________________________________________ Firma elettronica del legale rappresentante del

soggetto proponente (o eventuale delegato)

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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5

(*) INFORMATIVA RESA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL D.LGS N. 196 DEL 30 GIUGNO 2003 “TUTELA DELLE PERSONE E DI ALTRI SOGGETTI RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI”

CIRCA IL TRATTAMENTO DATI GIUNTA REGIONALE – REGIONE LOMBARDIA Il D.Lgs.vo 196/2003 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti al trattamento dei dati personali: tale trattamento sarà improntato ai principi dell’art. 11 ed in particolare ai principi di correttezza, liceità, pertinenza e trasparenza e tutelando la riservatezza e i diritti dei soggetti richiedenti. Ai sensi dell’art. 13 del predetto decreto ed in relazione ai dati personali che verranno conferiti in relazione all’invito in oggetto, si forniscono le seguenti informazioni.

Finalità del trattamento dati Il trattamento dei dati avverrà solo per le finalità strettamente connesse e funzionali alle procedure di valutazione della domanda di partecipazione all’nvito.

Modalità del trattamento dati Il trattamento dei dati sarà svolto con l’ausilio di strumenti, anche elettronici, idonei a garantirne la sicurezza e la riservatezza.

Comunicazione dei dati I dati potranno essere comunicati, diffusi, trattati oltre che da Regione Lombardia per l’esecuzione delle attività e delle funzioni di loro competenza così come esplicitati nell’Invito.

Conferimento dei dati Il conferimento dei dati è previsto dalla legge ed è obbligatorio. L’eventuale mancato conferimento comporta la decadenza del diritto al beneficio.

Diritti dell’interessato In relazione al trattamento dati i soggetti richiedenti potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del D. Lgs. 196/03, tra cui il diritto ad ottenere in qualunque momento la conferma dell’esistenza o meno di dati che possono riguardarli, di conoscerne il contenuto e l’origine, verificarne l’esattezza, chiederne ed ottenerne l’aggiornamento, la rettifica o l’integrazione; potrete, altresì, chiedere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima od il blocco dei dati trattati in violazione della legge, nonché l’aggiornamento, la rettifica o l’integrazione dei dati, nonché quello di opporsi, per motivi legittimi, al trattamento dei dati.

Titolari e Responsabili del trattamento dati Titolare del trattamento dei dati è la Giunta Regionale di Regione Lombardia nella persona del suo Presidente per le finalità di indirizzo e dell'attività amministrativa di controllo valutazione e monitoraggio dell'attività istruttoria. Responsabile interno del Trattamento, per Regione Lombardia, è il Direttore Generale pro-tempore della DG Università, Ricerca e Open Innovation.

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Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

– 124 – Bollettino Ufficiale

all3invitoPCPfacsimilequestionario

1

Questionario per la proposta di fabbisogni di innovazione tecnologica ai fini dell’implementazione di procedure di gara di appalto pubblico pre-commerciale o pre-commercial public procurement (PCP) nell’ambito dell’Azione I.1.b.3.1 POR FESR 2014-2020.

PremessaL’appalto pubblico pre‐commerciale d’ispirazione europea  (o appalto di  servizi di R&S) è attivabile qualora  si  renda necessaria una significativa attività di ricerca applicata e sviluppo tecnologico sperimentale per stimolare l’innovazione chiedendo a più operatori economici di  sviluppare,  in  fasi ed  in modo parallelo e  concorrente,  soluzioni originali e nuove  (quindi non già presenti sul mercato) a partire dall'ideazione  fino allo sviluppo  iniziale di quantità  limitate di prodotti o servizi in forma di serie sperimentali, consentendo all’acquirente pubblico di confrontare e sperimentare, in un  contesto  operativo  reale,  soluzioni  prototipali  alternative  al  fine  di  valutarne  i  vantaggi,  gli  svantaggi  e  i  costi rispetto all'intero arco di vita, prima ancora di (e senza) impegnarsi nell'acquisto di una fornitura. 

  La  R&S  può  quindi  coprire  attività  che  vanno  dalla  ricerca  applicata,  all’elaborazione  di  soluzioni,  alla 

progettazione e messa a punto di prototipi fino allo sviluppo  iniziale e  la sperimentazione di quantità  limitate di primi prodotti o servizi in forma di serie sperimentali.  

Tali servizi sono svolti per  il raggiungimento di uno scopo obiettivamente ed  intrinsecamente aleatorio  (non si è certi  della  effettiva  riuscita  della  ricerca)  e  non  possono  essere  diretti  alla  realizzazione  di  soluzioni  la  cui ripetibilità è assicurata dall’esistenza di soluzioni offerte dal mercato già prima dell’indizione della gara.  

  Le attività di R&S oggetto dell’appalto pre‐commerciale non comprendono  in alcun modo  le attività di sviluppo 

commerciale, quali  la produzione o  la  fornitura  in massa per  stabilire  la  redditività commerciale o  recuperare  i costi di R&S.  

Gli appalti di R&S in oggetto si riferiscono ad una attività di ricerca volta allo sviluppo di tecnologie nuove e non disponibili sul mercato e non ad attività volte all’integrazione, personalizzazione, adattamento o miglioramento incrementale dei prodotti o dei processi esistenti. 

Inoltre  l’appalto pre‐commerciale non è applicabile a quei servizi di R&S che sono svolti  in modo permanente e funzionali all’esercizio delle attività ordinarie della PA, come i servizi di consulenza, formazione… 

Infine, la ricerca di base non è contemplata dagli appalti pre‐commerciali. 

Indicazioni per la compilazione Si chiede di fornire risposte quanto più dettagliate e chiare possibile, anche allegando immagini e riferimenti tecnici. Il questionario costituisce anche il template per le risposte. Si chiede di non rimuovere le note esplicative del template. 

ALLEGATO 3

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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Qual è il servizio pubblico/area di intervento che si trova a dover fronteggiare un problema e necessita dell’innovazione tecnologica? (Si tratta di chiarire dove l’innovazione è destinata ad essere inserita ed utilizzata. Non si sta chiedendo un riferimento amministrativo del soggetto proponente).

Qual è il problema che motiva e rende necessario l’investimento in ricerca e sviluppo tecnologico proposto? (Chiarire bene la situazione attuale, focalizzando la descrizione esclusivamente sul problema e non sulla soluzione desiderata, chiarendo, ad esempio, quale è il problema, dove si manifesta, quando si manifesta, con che frequenza, da cosa è causato ed influenzato, con chi si manifesta, chi lo gestisce e come, come impatta negativamente sull’operatività e/o qualità del servizio).

Quali sono gli obiettivi di miglioramento del servizio pubblico/area di intervento considerato?(Argomentare gli obiettivi, chiarendo bene i driver di miglioramento (costo, qualità, tempo) ed indicando gli indicatori di performance (KPI) e, ove possibile, misurazioni quali-quantitative degli obiettivi rispetto alla baseline, evidenziando entrambi).

Qual è il fabbisogno di ricerca e sviluppo tecnologico? (Enunciare i principali requisiti della soluzione tecnologica desiderata, che non deve consistere in un nuovo processo organizzativo, in mancanza della quale il problema sono destinati, anche nel lungo termine, ad impattare negativamente sull’operatività del settore pubblico)

Quali sono i requisiti funzionali e prestazionali della soluzione desiderata? (Esprimere i requisiti in modo tecnologicamente neutrale, evitando quindi riferimenti a soluzioni, metodi, protocolli proprietari, senza in alcun modo delineare le caratteristiche e specifiche tecniche di progettazione della soluzione desiderata. Evitare richieste di personalizzazione e customizzazione, per abilitare un’applicabilità estesa e relative economie di scala e costo. Per i requisiti funzionali considerare, ove applicabile, tutto il ciclo di vita della soluzione e tutti i profili di utenti: installazione, uso, gestione, manutenzione, dismissione).

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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Quale è il “gap” di innovazione tecnologica da colmare e il livello di novità e originalità delle conoscenze e soluzioni generabili mediante attività di R&S rispetto allo stato dell’arte della tecnologia? (Alla luce di una disamina delle limitazioni e lacune delle soluzioni tecnologiche disponibili e in uso (lato domanda) e sul mercato (lato offerta), fornire evidenze tecniche e/o scientifiche circa il grado di maturità tecnologica attuale ed attesa, anche espressa in TRL (technology readiness level). Si chiede di chiarire il gap (a-b) tra: a) la soluzione desiderata e b) la soluzione attualmente utilizzata o utilizzabile in quanto commercializzata o pronta ad essere commercializzata, avendo come riferimento il mercato globale).

Sono note le conoscenze scientifiche / cliniche di base per indirizzare lo sviluppo tecnologico? (Eventualmente e se applicabile, fornire le fonti informative e/o la letteratura scientifica di riferimento)

L’orizzonte temporale di riferimento per l’esecuzione ed il completamento dei servizi di ricerca (eventualmente aggiudicati in esito alla pubblicazione dell’appalto pre-commerciale) è compatibile con il tempo di completamento del POR FESR nel 2020? (La tipica articolazione delle fasi dell’appalto pre-commerciale prevede i) uno studio di fattibilità e sviluppo concettuale della idea, ii) progettazione tecnica di dettaglio e prototipazione, iii) sviluppo dell’eventuale serie sperimentale e sperimentazione della tecnologia).

Quale contesto operativo è stato individuato per la sperimentazione delle soluzioni prototipali risultanti dalla R&S? (Fornire riferimenti organizzativi e logistici puntuali sull’approntamento del contesto per la sperimentazione, indicando anche la modalità di gestione dei passaggi amministrativi e autorizzatori interni)

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Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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Quali sono i profili di competenza dei soggetti che il Proponente intende coinvolgere per la definizione analitica del fabbisogno di innovazione in sede di eventuale predisposizione degli atti della gara di appalto pre-commerciale, nonché per la conduzione delle attività di sperimentazione? (Assicurare un mix di competenza clinica e tecnica, oltre ad un coinvolgimento diretto degli utenti ed utilizzatori finali della soluzione prototipale, siano essi pazienti o personale medico o socio-assistenziale).

Quali sono le concrete possibilità di aggregazione e condivisione della domanda espressa da parte di altri soggetti pubblici o privati a livello regionale? (Indicare eventuali riscontri circa il grado di interesse riscontrato da parte da altri soggetti del sistema regionale lombardo).

Sono presenti situazioni di blocco del mercato che l’investimento in R&S potrebbe concorrere a risolvere a favore di una maggior competitività del mercato? (Chiarire le caratteristiche dell’attuale sistema di offerta e del suo livello di competitività, facendo riferimento, ad esempio, a situazioni di concentrazione del mercato e a situazioni di monopolio di fatto che si intendono ovviare).

Quali sono i potenziali mercati di sbocco per la soluzione tecnologica ricercata, anche in settori diversi di applicazione? (Chiarire come la soluzione potrebbe contribuire all’ammodernamento o innovazione del settore considerato ed altri possibili ambiti)

Quali sono i benefici attesi, diretti ed indiretti, di tipo ambientale, sociale, sulla spesa e qualità dei servizi pubblici? (Fornire ove possibile, riferimenti quantitativi, avendo come orizzonte temporale il 2020 per il completamento del PCP e il 2023 per l’adozione delle soluzioni)

BENEFICI (attesi, risultanti e conseguenti dalla adozione della soluzione innovativa in esito all’eventuale R&S) Benefici diretti attesi sulla spesa sanitaria regionale (dovuti ad esempio ad incrementi di efficienza e produttività nei

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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processi quotidiani di erogazione dei servizi) Benefici diretti attesi sulla qualità dei servizi pubblici Benefici diretti_altri Benefici indiretti attesi dovuti a positivi impatti sociali Benefici indiretti attesi sull’ambiente Benefici indiretti_altri

____________________ Luogo e data [data di compilazione del questionario]

____________________________________________ Firma elettronica del legale rappresentante del soggetto

proponente (o eventuale delegato)

D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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D.d.u.o. 17 maggio 2017 - n. 5669Costituzione gruppo di lavoro per la valutazione delle rendicontazioni presentate dalle PMI, a seguito della loro ammissione al contributo previsto con il bando approvato con decreto dirigente di u.o. n. 8675 dell’8 settembre 2016

IL DIRIGENTE DELLA U.O. ENERGIA RETI E GESTIONE RISORSEPremesso:

•che con d.g.r. 5200 del 23 maggio 2016 è stato approvato lo schema di convenzione con il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) per cofinanziare la concessione di con-tributi finalizzati ad incentivare la realizzazione di diagnosi energetiche o l’adozione di un sistema di gestione dell’e-nergia conforme alla norma ISO 50001 nelle Piccole e Me-die Imprese (PMI);

•che con decreto del dirigente di U.O. n.  8675 dell’8 set-tembre 2016 è stato approvato il bando previsto dalla dgr 5200/2016, dando atto che i contributi alle PMI verranno erogati da Infrastrutture Lombarde spa, previo esito favore-vole dell’istruttoria dell’U.O. competente sulla rendicontazio-ne finale presentata dalle imprese;

•che il bando di cui sopra prevede l’individuazione dei be-neficiari e l’assegnazione dei relativi contributi, nei limiti di spesa stabiliti dalla convenzione con il MISE, con un sistema «a sportello», che implica la sola verifica oggettiva dei requi-siti previsti dal bando;

•che il bando rinvia la determinazione effettiva del contribu-to e la sua liquidazione alla presentazione della rendiconta-zione degli interventi effettuati e delle spese sostenute;

Considerato che la valutazione dell’idoneità dei documenti di rendicontazione implica competenze tecnico-amministrative e l’opportunità di un confronto tra più istruttori;

Visto il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e del-la Trasparenza 2017-2019, approvato con dgr 6177 del 30 gen-naio 2017 e il particolare il punto 7 «Analisi dei rischi e misure preventive»;

Dato atto che la valutazione dei documenti presentati dai destinatari del suddetto contributo a titolo di rendicontazione finale costituisce un’attività discrezionale che rientra nell’area di tipo D «Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei de-stinatari con effetto economico diretto e immediato per il desti-natario» ed, in particolare, nei «provvedimenti amministrativi di carattere non vincolato»;

Ritenuto necessario, al fine di contrastare ogni possibile rischio di corruzione o di valutazione non corretta, di costituire un ap-posito Gruppo di lavoro, finalizzato all’esame e alla valutazione dei documenti presentati per la rendicontazione degli interventi di cui sopra;

Ritenuto di nominare, quali componenti del Gruppo di lavo-ro per la valutazione della rendicontazione finale presentata ai sensi del bando per l’efficientamento energetico delle PMI, ap-provato con decreto 8675 dell’8 settembre 2016, i dipendenti:

•Raniero Bellarosa, con funzioni di Segreteria organizzativa:

•Alice Tura;

•Anna Fraccaroli;

•Massimo Volpi;Dato atto che è stato verificato, tramite l’acquisizione della di-

chiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi del dpr 445/2000, che i componenti del costituendo Gruppo di lavoro non hanno riportato condanne penali per i reati contro la pubblica ammi-nistrazione di cui al Capo I – Titolo II – Libro Secondo del Codi-ce Penale e non si trovano in condizioni di conflitto di interessi, e precisato che ai suddetti componenti non è dovuto alcun compenso;

Dato atto che l’approvazione del presente provvedimento è compatibile con i termini previsti dal bando per l’approva-zione delle singole rendicontazioni e la liquidazione dei relativi contributi;

Considerato che il presente provvedimento rientra tra il risul-tato atteso del PRS individuato con codice 119. Econ.17.1 «Pro-gramma Energetico Ambientale Regionale»;

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»;

Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le compe-tenze della U.O. Energia, Reti Tecnologiche e Gestione Risorse, individuate dalla d.g.r. n. 5227 del 31 maggio 2016;

DECRETA

•di istituire il Gruppo di lavoro per la valutazione della ren-dicontazione finale presentata ai sensi del bando per l’effi-cientamento energetico delle PMI, approvato con decreto 8675 dell’8 settembre 2016, designando quali componenti i dipendenti:

− Raniero Bellarosa, con funzioni di Segreteria organizzativa:

− Alice Tura; − Anna Fraccaroli; − Massimo Volpi;

•di dare atto che al suddetto Gruppo di lavoro non è dovu-to alcun compenso e che svolgerà tale attività fino al 31 dicembre 2018, fatta salva la necessità di dover modificare la sua composizione per sopraggiunte valutazioni organiz-zative;

•di trasmettere agli interessati copia del presente provvedi-mento e di pubblicarlo nelle pagine dedicate al Bando sul sito istituzionale di Regione Lombardia nonché sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.

Il dirigenteArmando De Crinito

Serie Ordinaria n. 21 - Martedì 23 maggio 2017

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D.d.u.o. 19 maggio 2017 - n. 5780Approvazione del piano di utilizzo delle terre da scavo relativo al progetto della vasca laminazione delle piene del torrente Bozzente nel comune di Nerviano  (MI), proposto da Aipo - Agenzia interregionale per il Po e oggetto della pronuncia di compatibilità ambientale espressa con il decreto regionale n.  2504 del 19  marzo  2013.[rif. nel sistema informativo regionale «S.I.L.V.I.A.»: procedura REG.962].

IL DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA VALUTAZIONI E AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI

OMISSISDECRETA

1. di approvare il piano di utilizzo delle terre da scavo relati-vo al progetto della vasca laminazione delle piene del torren-te Seveso, nel Comune di Nerviano - proposto da AIPO Agenzia Interregionale per il Po e oggetto della pronuncia di compati-bilità ambientale espressa con il decreto regionale n. 2504 del 19 marzo 2013  - come configurato dalla documentazione de-positata e richiamata nell’allegato parte integrante del presente atto;

2. di subordinare l’attuazione del piano di utilizzo, di cui al punto precedente, alla trasmissione dei titoli abilitativi dei siti di utilizzo individuati nonché le relative note di accettazione dei materiali da scavo, al fine di verificare puntualmente il rispet-to di quanto previsto dal comma 1.a dell’art. 184.bis del d.lgs. 152/2006 e dell’art. 4 del d.m. 161/2012;

3. di trasmettere copia del presente decreto al proponente AI-PO, al Comune di Nerviano, alla Città Metropolitana di Milano e ad ARPA Lombardia;

4. di provvedere alla pubblicazione sul BURL della sola parte dispositiva del presente decreto, e alla pubblicazione integrale nel sistema informativo regionale per la v.i.a. [www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/];

5. di rendere noto che contro il presente decreto è proponi-bile ricorso giurisdizionale presso il Tribunale Superiore delle Ac-que Pubbliche, secondo le modalità di cui al r.d. 1775/1933.

Il dirigente

Dario Sciunnach