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Brianza Numero 6 Dicembre 2014 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti www.spicgillombardia.it La festa di Limbiate A pagina 2 Se la mente manca A pagina 2 Disabili gravissimi in arrivo 33 milioni di euro A pagina 4 Ti stanno tagliando i diritti! A pagina 5 Diamo un asilo alla speranza è una realtà A pagina 6 Progetto Memoria Operaia A pagina 7 Gigi Ponti Presidente della Provincia A pagina 8 Il volontariato e la legge delega A pagina 8 Spi Cgil Monza via Premuda, 17 Tel. 039.2731132 [email protected] www.cgilbrianza.it/spi Da settembre la Villa Reale di Monza è aperta al pubblico. È stata per me una grande soddisfazione e anche un’emozio- ne, assistere a un vero e proprio boom di persone che, nei primi giorni di apertura, hanno potuto liberamente riappro- priarsi di un bene che è loro. Code di monzesi ma non solo, pazientemente in fila, ansiosi di poter godere di un patrimonio di cui tutti ricordavano solo il grande degrado, non certo la bellezza che ora è, invece, possibile ammirare. Dopo due anni di restauro oggi un pezzo pregiato, la testi- monianza più rappresentativa della nostra città – insieme al Il 2014 è stato un anno molto difficile per tanti cittadini, con redditi sempre più esigui, per i molti che perdono o non tro- vano lavoro, per i giovani e per gli anziani che faticano ad avere servizi sociali o sanitari adeguate alle loro difficoltà e malattie. Anche nel rapporto con i Comuni si sono registrate tante cri- ticità. La più eclatante è quella che riguarda le tasse locali. Tasi, Tari, Imu e addizionale Irpef comunale hanno creato con- fusione e disagio. Hanno anche determinato tante ingiusti- zie. In particolare la Tasi ci ha impegnato a sollecitare le am- ministrazioni comunali a inviare ai cittadini il bollettino com- pilato oppure a garantire sportelli dedicati. Siamo arrivati al paradosso che, in diverse situazioni, è stato scaricato sul cit- tadino l’onere di calcolare quanto pagare la Tasi. Molti sono stati costretti a rivolgersi presso le nostre sedi o ai Caaf. So- prattutto hanno pagato di più le famiglie meno abbienti, che abitano in case più piccole e quelle numerose. Siamo obbligati a evidenziare che l’obiettivo di favorire una tassazione locale che superasse i trasferimenti statali per con- sentire ai cittadini di valutare la quantità delle tasse e la qua- lità dei servizi comunali, ha registrato risultati deludenti o fallimentari. Adesso dobbiamo avere la forza e il coraggio di dire basta, 2015: più equità anche nei Comuni di Pietro Albergoni – Segretario generale Spi Monza e Brianza Villa Reale: un nuovo tesoro di Roberto Scanagatti - Sindaco di Monza (Continua a pagina 8) (Continua a pagina 8) Buon Natale e sereno 2015 dalla redazione di Spi Insieme e dallo Spi Sciopero generale, indetto dalla Cgil, per il prossimo 5 dicembre. Sono state tante le manife- stazioni che hanno caratterizzato questi ultimi mesi. Dal milione di persone in piazza il 25 ottobre a Roma, alle 500mila del pubblico impiego, alla Fiom il 14 novembre a Milano, oltre alla grande mobilitazione del 5 novembre dei pensionati a Milano, Roma e Palermo. Tema al centro della protesta il lavoro e la mancanza di una seria politica che ridia slancio all’Italia A pagina 3 Il dovere di riformare l’Italia

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Page 1: Brianza Il dovere di riformare Numero 6 - SPI · Siamo arrivati al paradosso che, in diverse situazioni, è stato scaricato sul cit-tadino l’onere di calcolare quanto pagare la

Brianza

Numero 6Dicembre 2014

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

www.spicgillombardia.it

La festa di LimbiateA pagina 2

Se la mente manca A pagina 2

Disabili gravissimiin arrivo33 milioni di euro

A pagina 4

Ti stanno tagliandoi diritti!

A pagina 5

Diamo un asiloalla speranzaè una realtà

A pagina 6

Progetto Memoria Operaia

A pagina 7

Gigi PontiPresidente della Provincia

A pagina 8

Il volontariatoe la legge delega

A pagina 8

Spi Cgil Monzavia Premuda, 17Tel. [email protected]/spi

Da settembre la Villa Reale di Monza è aperta al pubblico. Èstata per me una grande soddisfazione e anche un’emozio-ne, assistere a un vero e proprio boom di persone che, neiprimi giorni di apertura, hanno potuto liberamente riappro-priarsi di un bene che è loro. Code di monzesi ma non solo,pazientemente in fila, ansiosi di poter godere di un patrimoniodi cui tutti ricordavano solo il grande degrado, non certo labellezza che ora è, invece, possibile ammirare. Dopo due anni di restauro oggi un pezzo pregiato, la testi-monianza più rappresentativa della nostra città – insieme al

Il 2014 è stato un anno molto difficile per tanti cittadini, conredditi sempre più esigui, per i molti che perdono o non tro-vano lavoro, per i giovani e per gli anziani che faticano adavere servizi sociali o sanitari adeguate alle loro difficoltà emalattie.Anche nel rapporto con i Comuni si sono registrate tante cri-ticità. La più eclatante è quella che riguarda le tasse locali.Tasi, Tari, Imu e addizionale Irpef comunale hanno creato con-fusione e disagio. Hanno anche determinato tante ingiusti-zie. In particolare la Tasi ci ha impegnato a sollecitare le am-ministrazioni comunali a inviare ai cittadini il bollettino com-pilato oppure a garantire sportelli dedicati. Siamo arrivati alparadosso che, in diverse situazioni, è stato scaricato sul cit-tadino l’onere di calcolare quanto pagare la Tasi. Molti sonostati costretti a rivolgersi presso le nostre sedi o ai Caaf. So-prattutto hanno pagato di più le famiglie meno abbienti, cheabitano in case più piccole e quelle numerose.Siamo obbligati a evidenziare che l’obiettivo di favorire unatassazione locale che superasse i trasferimenti statali per con-sentire ai cittadini di valutare la quantità delle tasse e la qua-lità dei servizi comunali, ha registrato risultati deludenti ofallimentari.Adesso dobbiamo avere la forza e il coraggio di dire basta,

2015: più equità anche nei Comuni

di Pietro Albergoni – Segretario generale Spi Monza e Brianza

Villa Reale:un nuovo tesoro

di Roberto Scanagatti - Sindaco di Monza

(Continua a pagina 8) (Continua a pagina 8)

Buon Natalee sereno 2015dalla redazionedi Spi Insiemee dallo Spi

Sciopero generale, indetto dalla Cgil, per il prossimo 5 dicembre. Sono state tante le manife-

stazioni che hanno caratterizzato questi ultimi mesi. Dal milione di persone in piazza il 25

ottobre a Roma, alle 500mila del pubblico impiego, alla Fiom il 14 novembre a Milano, oltre

alla grande mobilitazione del 5 novembre dei pensionati a Milano, Roma e Palermo. Tema al

centro della protesta il lavoro e la mancanza di una seria politica che ridia slancio all’ItaliaA pagina 3

Il dovere di riformarel’Italia

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2Brianza

Il diario della Brianza

Domenica 12 ottobre si è svolto l’annuale incontro conle pensionate e i pensionati dello Spi di Limbiate.Circa centocinquanta iscritti hanno partecipato alle ini-ziative della giornata. Erano presenti, inoltre, Angela

Ripamonti,vice sindaco di Limbiate; Gianmario Bo-

schiroli, presidente Auser Monza-Brianza; Gloria

Giannessi e Anna Svaluto della segreteria provincia-le dello Spi Cgil.Il segretario generale dello Spi di Limbiate ha introdot-to la riunione con una breve relazione sulle attività svol-te durante l’anno, sottolineando la indispensabile colla-borazione volontaria di dieci compagne e compagni nel-le due sedi di via Trieste e piazza A. Moro. La vice sindacoha voluto evidenziare l’importanza del volontariato nel-le varie attività del territorio elogiando, in particolar mo-do, la nostra organizzazione in quanto forza sindacaleche contratta, rivendica, partecipa e tutela le pensiona-te e i pensionati. Le segretarie provinciali Spi hanno af-frontato la situazione attuale sottolineando tutte le dif-ficoltà che devono affrontare i pensionati per avere ri-sposte ai problemi che si incontrano nei rapporti col fi-sco, in campo previdenziale, nella tutela della salute,nell’accesso ai servizi sociali alla persona. Infine, il pre-sidente Auser ha sottolineato l’importanza delle attivitàsvolte da Auser e Spi. Attività complementari che hannoun unico obiettivo: dare risposte a richieste che nasco-no dal basso, da chi realmente vive disagi e non trova leistituzioni pronte a soddisfare bisogni essenziali.Durante l’Assemblea vi sono stati dei riconoscimenti a trecompagne e tre compagni della lega di Limbiate: Maria

Bernardinello, Gaetana Barresi, Antonietta Cop-

pola, Rosario Oglialoro, Giovanni Guaragni, Romeo

Corbin. Il pomeriggio è proseguito con un rinfresco ac-compagnato da un intrattenimento musicale. Infine, granfinale con pizzata e il ballo con musica dal vivo. ■

Domenica 19 ottobre si è aperta la nuova sede di Via Ga-ribaldi, 7 a Bellusco. È stato un momento importanteper il potenziamento della presenza dello Spi nel terri-torio, per garantire sostegno e attenzione agli iscritti ea tutta la cittadinanza. Emilia Parolini, Eliana Schiadà,Pietro Albergoni e Stefano Landini hanno voluto rap-presentare, in vista della grande manifestazione del 25ottobre, l’impegno della Cgil e dello Spi per la difesa de-gli interessi del mondo del lavoro e dei pensionati. ■

Nuova sede a Bellusco

Sportello Incaa cura di Ezio Davide Cigna - Direttore Inca CGIL MB

Sono una lavoratrice di 58 anni invalida al 100% da molti anni. Ho versato circa 25 anni

di contributi previdenziali. Ho cercato negli ultimi mesi di capire come e quando potrò

andare in pensione, ma, ho ottenuto sempre risposte diverse.

Prima della riforma pensionistica, mi avevano detto che sarei potuta andare prima dei

60anni per via della mia invalidità, oggi mi dicono che questa norma potrebbe non es-

sere più valida.

Inoltre, vi chiedo se andando in pensione prima dei 62 anni, avrò una penalizzazione

sulla mia quota di pensione maturata.

Vi ringrazio sin d’ora per le risposte che mi potrete dare.

Le confermo che anche dopo la riforma Fornero è possibile usufruire dell’uscita anticipatadi vecchiaia che era stata prevista con la L.503/92, per tutti gli invalidi con una percentualed’invalidità non inferiore all’80%. Tale possibilità è prevista solo per i lavoratori del settoreprivato che utilizzano per il pensionamento solo la contribuzione versata come lavoratoredipendente.Con le ultime riforme qualcosa comunque è cambiato, infatti, a decorrere dal 2013, il requi-sito anagrafico richiesto è pari a 55 anni e tre mesi (60 anni e 3 mesi per gli uomini), men-tre la decorrenza del trattamento pensionistico avverrà non prima di dodici mesi, a causa deldifferimento dovuto alla finestra mobile, che, nel caso in esame, continua a trovare applicazione.Per quanto riguarda la misura della pensione, invece, trattandosi di pensione di vecchiaia,non verrà applicata alcuna penalizzazione. Quindi, avendo già compiuto l’età pensionabileprevista dalla deroga, potrà fare domanda all’Inps tramite il patronato Inca della Cgil, cosìda attendere un riscontro ufficiale per le eventuali dimissioni. ■

Se la mente mancaincontro a Seregno

di Mario Castiglioni

Organizzato dallo Spi Cgil, nell'ambito dell'attività degli sportelli della non autosufficienza,venerdì 24 ottobre si è svolto presso il centro Ratti di Seregno un incontro dal titolo Se la

mente manca: Alzheimer e dintorni, conoscenza, aiuto, assistenza.I diversi aspetti di questa patologia sono stati trattati con grande competenza e professio-nalità da Roberto Dominici, medico dirigente dell’ospedale di Legnano, che ha sviluppato il tema Quel

che resta del giorno. Viaggio intorno all’Alzheimer; Marco Gatti, psicologo clinico, che hatrattato il Sostegno ai famigliari in un gruppo di mutuo aiuto; Antonino Zagari, direttoredel distretto sanitario di Seregno, che ha parlato dei Servizi territoriali dell’Asl; e dalla coo-perativa Piccolo Principe di Milano, che ha presentato il lavoro su In-formazione per ac-

compagnare chi cura.Al termine delle relazioni molti dei presenti hanno posto domande di chiarimento e fatto con-siderazioni e interventi. Di particolare interesse gli interventi di un gruppo di operatori delsettore che hanno descritto il rapporto che si instaura con i pazienti sotto il profilo umanoe tecnico. Alcune critiche sono emerse rispetto all’Asl per la carenza di alcuni servizi territoriali e lapoca disponibilità a soddisfare le richieste di aiuto domiciliare provenienti da famigliari chehanno scelto di seguire questi pazienti domiciliarmente.Tutti, relatori e partecipanti, hanno espresso l’auspicio che il tema Alzheimer venga discussosempre più spesso per rispondere, anche in questo modo, alle continue richieste di aiuto cheprovengono dalle famiglie investite da questo gravoso problema.Al temine della serata la segretaria della lega Spi di Seregno Claudia Brigo, coordinatrice del-l'incontro, si è assunta l’impegno di attivarsi affinché tutto il sindacato si mobiliti verso leistituzioni preposte per realizzare sul territorio di tutti i servizi che servono a alleviare le sof-ferenze e le difficoltà che porta con sé questa malattia. ■

Limbiate: che bellala nostra giornata!

di Umberto Tripoli

I problemi delle donne al centro dell’iniziativa sindacale

Spi, Fnp e Uilp uniticontro la violenza

Il coordinamento donne Spi, Fnp, Uilp di Mon-za e Brianza, promuove, in occasione del 25novembre Giornata internazionale contro laviolenza, un incontro per riflettere sulle di-namiche che spingono certi uomini a usareviolenza sulle donne.All’incontro parteciperà il criminologo difama internazionale, Angelo Juri Aparo, e al-tri autorevoli relatori.L’appuntamento è per martedì 25 novembre,presso la circoscrizione 3 San Rocco alle ore14. ■

Impariamo a stimarcie a comunicare

Il corso formativo su Comunicazione e auto-stima, organizzato dal coordinamento donnedello Spi di Monza e Brianza, ha già preso ilvia. L’obiettivo del corso è quello di attrezza-re, anche da un punto di vista psicologico, aintervenire in pubblico. Molte le compagne chehanno aderito all’iniziativa. La speranza è chequesto momento formativo aiuti far crescerela propria autostima e che attraverso questamigliore conoscenza di sé, la componente fem-minile dello Spi possa offrire un maggiore con-tributo al dibattito nel sindacato. ■

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3Lombardia

Il dovere di riformare l’ItaliaL’autunno caldo di lavoratori, giovani e pensionati

di Stefano Landini – Segretario generale Spi Lombardia

Rivalutare le pensioni pernon condannare i pensionatia un progressivo, inesorabileimpoverimento ingiusto per-ché dopo 40 anni di contributile nostre pensioni non sonoun regalo di nessuno.Estendere gli 80 euro perchésenza equità non c’è giustiziasociale e senza giustizia so-ciale la storiella dello staresulla stessa barca – omet-tendo il piccolo particolareche un conto è viaggiare nelsalone delle feste e un altroè stare in una cabina senzaoblò o peggio in sala mac-chine – non regge. Stessoviaggio, ma niente a che ve-dere nel paragone su chirema e chi gozzoviglia fa-cendosi trasportare.In un paese dove la ricchezzaprivata raggiunge l’apice inEuropa, sarebbe un atto diequità (se no i soldi dove liprendiamo?) introdurre unatassa sui grandi patrimoni ecome atto minimo, una no taxarea che salvaguardi coloroche non hanno più gli occhinemmeno per piangere.Rimane poi il tema dell’in-vecchiamento della popola-zione. Un tema scomodo, chesi fa fatica a mettere in agen-da, ma che pone la questionenodale sulla quale misurareuno stato sociale che non de-rubrichi il fatto che uno statomoderno lo si misura ancheda come si tengono in consi-derazione gli anziani.Dentro questo tema c’è lagrande questione della nonautosufficienza, che non è iltema dei vecchi. Si pensi alcosto delle rette delle Rsa, or-mai iperbolico, all’inciden-za che ha sulle condizionieconomiche delle famiglie eallo scombussolamento cheuna famiglia deve affrontarenel tirarsi su le maniche (senon lo fa nessun altro) per ge-

stire un proprio caro privo diautonomia.Tutti questi temi in Lombardiali mettiamo sul tavolo, cer-cando soluzioni nel confron-to negoziale con la Regione,costruendo attenzione allostato sociale nel territorio.Ben 360 accordi non sonopoca cosa, sono il frutto delcostante lavoro unitario delsindacato dei pensionati edel nostro protagonismo suitemi fondamentali della ne-goziazione sociale.Questa nostra manifestazio-ne non è un esperimento inprovetta, qui c’è quella feliceanomalia italiana che attraesempre più i nostri coetaneiin Europa, anomalia costi-tuita proprio dai sindacatidei pensionati. Qui c’è metàdel sindacato confederale e,a volte, mi domando se nonci sia, da parte delle rispetti-ve confederazioni, una sot-tovalutazione del nostro ruo-lo. Qui c’è anche un pezzo di

gruppo dirigente, diattivisti che la storiadegli ultimi quaran-t’anni non la devonoleggere sui libri, cisono molti protagoni-sti di lotte e conquisteche hanno cambiatoin meglio questo pae-se. Molti di noi sonostati in prima fila du-rante una stagione im-portante, a cui mi vo-glio riferire, non peruna senile nostalgia,ma per sottolineareche quel sindacato,che a metà degli anni’70 era lì a un passodall’unità organica,non smarrisce la me-moria del fatto che

proprio l’unità del sindacato,senza la quale non c’è unitàdei lavoratori, non è una va-riabile indipendente dai ri-sultati che si ottengono.Ecco allora, qui cambiamoverso. C’è un senso di re-sponsabilità collettiva. Ogginoi facciamo uscire l’unitàdai tatticismi che sbiadisco-no la necessità, proprio quan-do tutto si spezzetta, pro-prio quando chi governa cer-ca il nemico quotidiano, pro-prio quando la crisi inducenella rassegnazione, e spessonella disperazione, lavorato-ri e pensionati. Mentre tantiragazzi e ragazze abdicanoandando altrove a costruireil loro futuro.Proprio adesso, se non oraquando, ci vuole un impegnoverso quel monito, tanto caroa Bruno Trentin: “Uniti si vin-ce”. Riattualizzare ciò è ur-gente, non si può far finta dinon vedere che è in gioco ilruolo del sindacato, lo svuo-

tamento del suo perime-tro politico, fino a met-tere in discussione la no-stra rappresentatività.Siamo preoccupati dicolmare il divario obiet-tivi/risultati, ciò rap-presenta un banco diprova ineludibile per unsindacato.Pesante è l’incidenzadella più grave crisi cheabbiamo attraversato,dentro questa crisi nonha retto il gioco di con-tenimento dei corpi so-ciali intermedi. Il mitodella decisione e dellarapidità non può offu-scare il merito delle scel-te che si fanno. E le scel-te sbagliate non diven-tano giuste solo perché“decido io” e lo faccio inquattro e quattr’otto.

Ecco allora il merito. Le nostreproposte per ricollocare il sin-dacato e smontare l’idea cheha pervaso l’immaginario col-lettivo: il sindacato come osta-colo. Dobbiamo uscire e allasvelta da questa strettoia.Siamo noi che chiediamo diriformare questo paese ac-cartocciato su se stesso. Èper questo che le riformenon possono apparire comeuna minaccia.E poi c’è la direzione di mar-cia: dove si vuole andare?E la strada che si sceglie è iltutto. E lo dobbiamo fare non ab-bassando mai la guardia suuna nuova etica pubblica,senza la quale non ci sarà ri-pristino di credibilità tra go-vernanti e governati. Il conflitto indirizzato versole proposte è il sale della de-mocrazia. Le riforme, se trovano ilconsenso dal basso, sonovere, mentre la politica sen-

za il consenso si riduce a tec-nica e a espediente per il co-mando.Questo è lo spazio politicoper il sindacato confederalee oggi noi, con queste nostremanifestazioni, vogliamo ria-prire uno spazio senza ver-gognarci di fare il nostromestiere.Non è la prima volta che cidobbiamo far carico del pae-se, non abbiamo scorciatoie.Dobbiamo ottenere risultatiper cancellare disuguaglianzeimmorali, coi salari e le pen-sioni più basse e le rendite piùoscene. Aiutare il lavoro, chilo cerca e chi il lavoro locrea, farli incontrare. Questodeve essere il nostro impegno.Noi qui in questa importanteparte d’Italia, mettiamo incampo il nostro capitale uma-no, l’unità dei sindacati dei

pensionati. Questa unità nontoglie nulla alle nostre ri-spettive, orgogliose, appar-tenenze. Pierre Carniti, Lu-ciamo Lama, Antonio Pizzi-nato, Giorgio Benvenuto sonostati grandi dirigenti delle ri-spettive organizzazioni, senzacon ciò smettere mai di scom-mettere sull’unità.Nonostante le nostre carted’identità, noi ci sentiamoparte determinante del sin-dacalismo italiano e vogliamovivere i nostri anni conti-nuando a essere curiosi del-la vita, non siamo arruggini-ti e, quindi, non siamo rotta-mabili!Ci sono idee che non invec-chiano mai: uguaglianza edignità sono tra queste.Servono il pragmatismo, ilrealismo ma serve anche le-gare ciò alla nostra storia.Abbiamo percorso tanta stra-da e, state sereni, ne vogliamopercorrere ancora un pezzoimportante! ■

Carla Cantone con Stefano Landini

in piazza a Roma il 25 ottobre scorso

5 novembre piazza San Babila

5 novembre all’interno del teatro Nuovo,

oltre a centinaia di pensionati, anche i giovani

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4Lombardia

Giovani e pensionati: per lo Spi non è un rapporto che passasolo attraverso la trasmissione della memoria. Lo dimostra ilprogetto che Spi Lombardia e Cremona stanno mettendo a pun-to con Obiettivo Lavoro, agenzia privata di collocamento,cooperativa Il gabbiano e l’Istituto tecnico Luigi Einaudi

di Cremona. Interessate saranno due quinte a indirizzo so-cio-sanitario.“Sia Obiettivo lavoro che la cooperativa – commenta Clau-

dio Dossi, segreteria regionale Spi – sono entusiaste di que-sto progetto così come lo siamo noi perché, per la prima vol-ta, cercheremo di far incontrare domanda e offerta di lavoro,i ragazzi infatti avranno la possibilità di confrontarsi con chi,al termine del loro percorso di studio, potrebbe essere il re-ferente per l’entrata nel mondo del lavoro”.Il progetto si svolge nell’arco scolastico 2014-2015 e prevedevisite presso le residenze sanitarie come presso le case del-la salute già operanti in Emilia Romagna, l’obiettivo è quellodi analizzare gli aspetti legati alle professionalità che gravitanoattorno al mondo della non autosufficienza e al socio-sanita-rio più in generale, non ci si limiterà alla residenzialità ma cisaranno anche momenti di approfondimento sull’assistenzadomiciliare e il mondo delle badanti. “Cercheremo, inoltre, dicollocare questo progetto – continua Dossi – nell’ambito de-gli orientamenti previsti dal recente accordo con la RegioneLombardia sul futuro del sistema socio-sanitario. Vorremmo,così far conoscere ai ragazzi il contesto entro cui opereran-no, che sarà caratterizzato dal crescente invecchiamento del-la popolazione. Stiamo anche valutando con Cgil Lombardial’opportunità di un intreccio con le risorse di Garanzia giovani,il progetto regionale di inserimento nel mondo del lavoro.” ■

Cgil, Cisl e Uil insieme a Spi,Fnp e Uilp hanno sottoscrit-to un nuovo accordo conl’assessorato alla Famigliache permetterà di dare aiuticoncreti alle persone con

disabilità gravissima in

dipendenza vitale.Una volta recepito l’accordocon delibera, le risorse ver-ranno erogate attraverso leAsl a cui dovrà essere fattaapposita domanda e solodopo aver avuto la certifica-zione, rilasciata dall’apposi-ta commissione Asl, che ri-conosce lo stato di salute.Le risorse ammontano com-plessivamente a 33.271.300euro.I pazienti, a cui sia stata cer-tificata la situazione di graveo gravissima disabilità in di-pendenza vitale secondo icriteri stabiliti dal ministerodella Salute, avranno diritto

a un assegno mensile di 1000euro della durata di un anno.Sono interessati:• persone affette da malattiedel motoneurone in stato ve-getativo a prescindere dall’età,per esempio i malati di Sla;• persone con età inferiore a65 anni se affette da altre pa-tologie;• persone con più di 65 annise affette da altre patologie,ma con già attiva una misuradi aiuto.Su richiesta delle organizza-zioni sindacali la Regione haesteso il benefico dell’asse-gno dei 1000 euro anche allepersone con più di 65 anni af-fette da altre patologie co-munque in dipendenza vitale,ne ha però limitato l’appli-cazione in via prudenzialeper non creare false aspetta-tive a tutti coloro che nonhanno ancora compiuto 70

Oltre 33 milioni di europer i disabili gravissimiIl sindacato firma un accordo con la Regione

Come procedereIl famigliare di un paziente grave o gravissimo in dipendenza vitale assistito a do-micilio deve:• presentare una domanda alla mia Asl di competenza indicando la misura B1della delibera 740 del 2013• attendere la chiamata per la visita della commissione Asl, se il paziente non ètrasportabile si farà a domicilioSe si riceve parere positivo ci sarà l’erogazione del buono di 1000 euro integra-to con ulteriori 500 euro se la persona è un minore oppure di 360 euro se è mag-giorenne e assistito in Adi.Se si ha un parente con le stesse condizioni di dipendenza vitale ma con pato-logie diverse dal motoneurone o stato vegetativo e con età superiore ai 65 anni,si deve sempre presentare una domanda all’Asl di riferimento, ma l’erogazioneavverrà a carico del Comune di residenza.

anni, in questo caso la valu-tazione verrà sempre fattadall’Asl territorialmente com-petente, ma l’erogazione saràa carico dei comuni che ri-ceveranno risorse adeguate.Ai pazienti in dipendenza vi-tale con disabilità grave egravissima se minori spetta,inoltre, un assegno mensile di500 euro e se in Adi con la mi-sura prevista di un buono di360 euro.I pazienti potranno fare do-manda per ottenere aiuti an-che dai Comuni una voltadefiniti i criteri di accessodelle deliberazioni 740 (maper la misura B2) e per le mi-sure previste nella delibera856.Se avete bisogno di maggio-ri informazioni e chiarimen-ti potranno venite agli spor-telli sociali per la non auto-sufficienza dello Spi. ■

Studio, lavoroe solidarietà

Parte il progetto Spi

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5Lombardia

Ti stanno tagliando i diritti!Firma anche tu

Contro la riduzione del finanziamento pubblico dei patronati

Con la legge di stabilità 2015,in discussione alla Camera, sevenisse approvata nel testovarato dal Governo, verreb-

be di fatto impedito ai pa-

tronati di svolgere “un ser-

vizio di pubblica utilità”.Verrebbe messo in discussio-ne il funzionamento stesso deiPatronati e l’attività di tutelagratuita rivolta ai lavoratori,pensionati e giovani.All’art. 26 comma 10 è pre-vista infatti la riduzione delfondo patronati di 150 milioni(-35%), oggi pari a 430 milio-ni e costituito presso il mi-nistero del Lavoro. Si ricorda che negli anni dal2011 al 2013 con la legge distabilità del 2010, il finan-ziamento pubblico era giàstato ridotto di 30 milioniper ogni anno.Il taglio è ottenuto riducendo,dal 2014, l’aliquota di finan-ziamento (prelevata dal mon-te contributi dei lavoratori di-pendenti) dallo 0,226 per-cento allo 0,148 percento. Siamo di fronte a un ennesi-mo attacco al welfare, ai di-ritti dei cittadini, al senso piùprofondo della tutela gratui-ta. Il governo si appropria disoldi non suoi perché il Fon-do patronati è alimentato

dai contributi previdenzialidei 21 milioni di lavoratorimessi a disposizione di unservizio gratuito per 50 mi-lioni di persone.Se l’articolo 26 della legge distabilità dovesse essere ap-provato così come è scrittoora, avrebbe un effetto de-vastante in primo luogo suicittadini buttati in balia di unmercato selvaggio e di fac-cendieri senza scrupoli.La riduzione strutturale alFondo patronati previsto dal-la legge di stabilità non co-stituisce un risparmio per lecasse dello Stato e mina se-riamente l’uguaglianza di ac-cesso ai diritti sancita dallanostra Costituzione. A contifatti, se lo Stato volesse man-tenere lo stesso livello di as-sistenza garantito oggi dai pa-tronati, dovrebbe spenderemolti più soldi di quanti nesottrae al Fondo.A fronte di un fondo di 430milioni annui, si calcola in-fatti che il risparmio per glienti di previdenza in terminidi razionalizzazione delle at-tività e semplificazione deiservizi supera i 630 milioni,cui si aggiungono i risparmiderivanti al sistema dellePrefetture e delle Questure

per cui i patronati raccolgo eistruiscono grandissima par-te delle pratiche inerenti il di-ritto di soggiorno. Sono oltre cento le presta-zioni sociali e previdenzialiper le quali il patronato assi-ste gratuitamente il citta-dino, dalla presentazione del-la domanda al suo esito po-sitivo. Il rimborso pubblico copre

soltanto circa il 30 % del-

l’attività complessivamen-

te svolta, mentre per il re-stante 70% non è previsto al-cun finanziamento, pur per-manendo l'obbligo alla gra-tuità del servizio in capo ai pa-tronati con conseguente costodi servizio a carico dell’orga-nizzazione promotrice.Inoltre, a seguito del pro-cesso di telematizzazione to-tale avviato dall’Inps, i pa-tronati stanno gestendoun’affluenza straordinaria dicittadini che si sono rivolti aloro per avere assistenza. L’Inps, che di fatto ha chiusogli sportelli al pubblico, nonha tenuto nella giusta consi-derazione la scarsa alfabe-tizzazione informatica che ri-guarda il 50-55% della popo-lazione italiana. Non è basta-to fornire agli utenti un Pin

per mettere in condizioneautomaticamente milioni dipersone di interloquire conl’Istituto previdenziale. I Patronati stanno affrontan-do questo strutturale au-mento di richieste di inter-vento senza avere nessun ri-conoscimento economico,ma anzi hanno dovuto as-

sumere molto personale,

con conseguenti maggiori

oneri a carico delle orga-

nizzazioni promotrici.Nel 2013 Inca, il patronatodella Cgil, in Lombardia haottenuto da Inps e Inail a fa-vore di cittadini lombardi oltre400mila prestazioni tra previ-denza, sostegno al reddito,ammortizzatori sociali, serviziai migranti, tutela dei danni allasalute, con un servizio gratui-to e accessibile a tutti i citta-dini, lavoratori, pensionati, an-che non iscritti alla Cgil. ■

Sottoscrivi la petizioneper la tutela dei Patronati:

firma anche tu!Per l’abrogazione del comma 10 dell’art. 26 della leg-ge di stabilità, sono state avviate una serie di ini-ziative politiche per sensibilizzare, sulle negative con-seguenze del taglio, sia i parlamentari della nostraregione che i nostri utenti.È stata avviata anche una raccolta di firme a so-stegno di una petizione che si può firmare rivol-gendosi alle sedi del nostro patronato Inca pressotutte le strutture di Camera del Lavoro Territoria-le oppure presso le sedi Spi della Lombardia.La petizione si può anche firmare on-line colle-gandosi al sito www.inca.it ,cliccando sul link del-la home page “ti stanno tagliando i diritti-firma su-bito la petizione”.

Pensioni e costo della vitagennaio di ogni anno.Quindi la pensione di gen-naio subisce un aumento, ri-spetto a quanto è stato sti-mato, in via previsionale, perquell'anno, ma anche il con-guaglio, negativo o positivo,determinato dalla variazionedefinitiva.

La perequazioneautomaticadal 2012 al 2016Nel 2014 è terminato il bloc-co dell’adeguamento al costodella vita stabilito dall’art. 24,comma 25 legge 214/2011 (laMonti-Fornero), con la qua-le fu stabilito che, per glianni 2012 e 2013, la pere-quazione automatica spet-tasse soltanto alle pensioni diimporto complessivo non su-periore al triplo del tratta-mento minimo in vigore l’an-no precedente.Alla fine del blocco non è sta-to ripristinato il sistema pre-cedente. La legge di stabilità per il2014 ha introdotto misureche limitano l’efficacia della

La perequazione automatica– o rivalutazione automaticadei trattamenti pensionistici– è un aumento applicato an-nualmente dall’Inps a tutte lepensioni, sia private che delsettore pubblico, per ade-guarne l’importo agli aumen-ti del costo della vita (infla-zione) al fine di consentire alpensionato di conservare ilpotere di acquisto goduto du-rante la condizione attiva. Ilvalore assunto come riferi-mento è l'indice Istat dei prez-zi al consumo per le famigliedi operai e impiegati.

Come funzionaAlla fine di ogni anno, inbase alla variazione del costodella vita accertata dall’Istat,con un decreto del ministerodell’Economia e delle Fi-nanze, viene stabilita la va-riazione previsionale, stima-ta in via provvisoria, edespressa in percentuale, daapplicarsi per l’anno in cor-so sull’importo della pensio-ne mensile. Viene conte-stualmente determinata an-

che la percentuale di varia-zione definitiva, da applica-re per l’anno precedente, insostituzione di quella previ-sionale.La differenza tra la variazio-ne previsionale e quella de-finitiva comporta un con-guaglio, da applicare allepensioni, che può essere:• positivo, se la variazionedefinitiva è stata superiore,rispetto a quella previsiona-le; in questo caso, la diffe-renza viene corrisposta alpensionato in aggiunta allapensione;• negativo, se variazione de-finitiva è stata inferiore, ri-spetto a quella previsionale;in questo caso, la differenzaviene sottratta dall'importodella pensione percepita dalpensionato, in un'unica rata,per le pensioni Inpdap o indue rate, per quelle Inps.L’adeguamento delle pensio-ni, con la variazione defini-tiva per l’anno appena tra-scorso e con la variazioneprevisionale per l’anno nuo-vo produce effetto dal 1°

perequazione per altri treanni dal 2014 al 2016. In con-seguenza di queste disposi-zioni, il sistema di rivaluta-zione differenziata per fascedi importo all’interno dellastessa pensione viene ac-cantonato per i prossimi treanni. Dal 2012 al 2016 il danno

economico, al potere d’ac-

quisto delle pensioni, è

non solo evidente ma an-

che permanente.Le nuove regole prevedonoche l’aliquota di aumento,spettante a ogni pensione aseconda del gruppo in cui sicolloca, venga applicata al-l’intero importo della pen-sione.

L’aumento nel 2104Il valore previsionale di pe-requazione per il 2013, pari al3%, è stato confermato nellastessa misura, pertanto, agennaio 2014 non vi è statoalcun conguaglio.Le pensioni sono state au-mentate, sempre dal 1° gen-naio 2014, con il valore pre-

visionale di perequazionepari all’1,2%, tuttavia l’indicedei prezzi degli ultimi tremesi del 2013 ha avuto unadinamica inferiore, perciò ilvalore previsionale è stato ri-dotto all’1,1%.

E nel 2015?Proviamo a fare delle previ-sioni. A gennaio 2015 ci saràperciò sicuramente un con-guaglio a debito a seguito del-l’attribuzione di un importoprevisionale maggiorato di0,1 punto percentuale. Dai dati Istat emerge chel’inflazione nel 2014 si atte-sterà probabilmente intor-no allo 0,30%. Questo significa che le pen-sioni, beneficeranno (se cosìsi può dire) di un adegua-mento più che misero.Con l’incremento dello 0,30%,l’importo del trattamento mi-nimo salirebbe da 500,88 a502,38 euro al mese. ■

Nel prossimo numero di Spi

Insieme pubblicheremo tut-ti i nuovi importi per il 2015.

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6Lombardia

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Alessandra Del Barba,Lilia Domenighini, Lorenzo Gaini,Osvaldo Galli, Pierluigi Zenoni.Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominaleAmministratore unico Valerio ZanollaVia Palmanova, 24 - 20132 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Sped. in abb. post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano

Euro 2,00Abbonamento annuale euro 10,32Abbonamenti tel. 022885831

Progetto grafico e impaginazione:

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L’asilo di San Giovanni delDosso è diventato una realtà.È stato, infatti, inaugurato loscorso 18 ottobre con una bel-lissima e allegrissima ceri-monia cui hanno partecipatogenitori, bambini e anche inonni. L’asilo è frutto dellacollaborazione tra Spi, allaraccolta fondi avevano ade-rito tutti i comprensori, el’amministrazione comunale,un impegno voluto proprioper aiutare la popolazioneduramente provata dal terre-moto del 2012 nel segno diuna collaborazione tra pen-

Diamo asilo alla speranza è una realtà!

La struttura inaugurata lo scorso 18 ottobre a San Giovanni del Dosso

sionati e giova-nissimi, con unvero e propriosguardo rivolto alfuturo.In occasione del-l’inaugurazionedell’asilo il segre-tario generale del-lo Spi lombardo,

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Stefano Landini, ha scrittouna lettera al presidente delconsiglio Matteo Renzi.“Può apparire strano che unsindacato pensionati si siaimpegnato per dare unamano, nella ricostruzione,proprio per un asilo. Per loSpi è continuare a essere sestessi. Infatti, ogni mattina

migliaia di attivisti del no-stro sindacato nelle nostresedi, aiutano le persone ad ar-rabattarsi nei meandri dellavita di tutti i giorni. (…)Oggi a San Giovanni del Dos-so compiremo un bel gesto,un asilo è investire sul futuro.Gli abitanti di quel paese,colpiti nei loro affetti più cari,si sono dati da fare per rico-struire e per lo Spi è stato na-turale essere con loro. Sonosicuro che oggi qui c’è l’Italiache piace a Lei. Ecco perchénon mi capacito di questa si-tuazione paradossale: Lei cer-ca alleati nell’Italia migliore,senza presunzione questa Ita-lia trova nel sindacato una suarappresentanza. Quando,come giustamente Lei fa, vi-sita qualche azienda, si ritagliqualche minuto, venga in unsede Spi, ce ne sono in tan-tissimi comuni, la ospiteremovolentieri, conoscerà lo Spi esarà difficile che se ne vadasenza chiederci la tessera”. ■

Musicaper voiTanta buona musica inregalo per voi, anchequest’anno con la sta-gione di concerti diAtelier Musicale, or-ganizzati dall’associa-zione culturale Secon-do Maggio.Dopo i primi concertiche si sono tenuti traottobre e dicembre, siriprende il 17 gennaio,con Mattia Cigalini

ed Enrico Zanisi Duo

News generations.I concerti si tengono ilsabato pomeriggio alle17.30, presso l’Audito-rium Di Vittorio in C.sodi porta Vittoria 43. Lo Spi Lombardia el’Associazione cultu-rale Secondo Maggiomettono a disposizionedei lettori di Spi Insie-me degli abbonamentigratuiti.Come fare per averli?

Chiamate Spi Lom-

bardia 02.2885831. ■

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7Brianza

Il progetto Memoria Operaianasce con l’intento di coin-volgere studenti, insegnanti,ex sindacalisti della provin-cia di Monza e Brianza nella(ri)costruzione della storiadel tessuto produttivo indu-striale che ha caratterizzatoil territorio. Il progetto si ri-volge alle ultime tre classidelle scuole secondarie di se-condo grado ed è curato ecoordinato dallo Spi Cgil incollaborazione con la Flc(sindacato scuola). Lo sco-po è quello di far conoscereai giovani i mutamenti inter-venuti nella società e nelmondo del lavoro; muta-menti che hanno segnatoprofondamente il vissuto in-dividuale e collettivo e pro-dotto significativi cambia-menti nel tessuto urbano eambientale della Brianza. Ilperiodo preso a riferimentosono gli anni 50/80 Al pro-getto partecipa anche l’asso-ciazione di giovani di CesanoMaderno Il nodo nell’albero.Le classi saranno coinvoltein ricerche sui principali sitiindustriali. I temi da analiz-zare sono: legalità, immigra-zione, emancipazione fem-minile, conquiste sindacali,salubrità ambientale, salutein fabbrica, etc. Le scuoleche hanno aderito sono die-ci dell’area provinciale, leclassi sono quindici, i docen-ti una ventina. Ruolo molto importante èquello dei testimoni, ex lavo-ratori che porteranno nelleclassi le loro storie di vita edi lavoro. Le testimonianzenell’ambito scolastico e dellevisite guidate saranno con-densate in un video-intervi-sta realizzato direttamentedagli studenti e dagli inse-gnanti. Saranno visitate quat-tro fabbriche di cui due di-smesse: durante le visite glistudenti potranno interagiresia con i testimoni interessa-ti, che dialogare con i re-sponsabili delle fabbriche inattività. Il numero dei testi-moni è per ora di trenta pen-sionate/i. Il percorso è cominciato asettembre e terminerà conun saggio finale tra marzo eaprile 2015, con modalità dadefinire. Prodotti finali sa-ranno: un audio-video, ac-compagnato da sinteticapubblicazione inerente lastoria produttiva dei siti piùsignificativi, le ricerche svol-te sulle diverse tematiche,materiale fotografico, il tutto

a cura dei ragazzi, dei do-centi e dall’associazione Ilnodo nell’albero. Con questoprogetto, per lo Spi di Monzae Brianza, vuole concretizza-re una impegnativa indica-zione del congresso naziona-le dello Spi, ovvero fare del-lo Spi un sindacato di lotta edi memoria dove il senti-mento della memoria ha piùvalore se riesce a tradursi inun cammino intergenerazio-nale condiviso, dove tra-smettere gli ideali e le espe-rienze di lotta delle personerappresentate, apprenderenuove esigenze e sensibilità,un passo verso un vero pattodi alleanza generazionale tragiovani e anziani. ■

ProgettoMemoria operaiaLe nostre lotte in fabbrica

di Maria Nella Cazzaniga

San Rocco - San Savino, gemelli Spidi Donato Lamanna

Si è trattato di un grande evento. Politico e organizzativo. La manifestazione del 25 ot-tobre resterà nella storia del movimento sindacale italiano, anche se a promuoverla èstata solo la Cgil. Centinaia di migliaia, un milione riportano le cronache, i partecipan-ti. Monza e la Brianza c’erano con oltre mille lavoratori. E c’eravamo anche noi, delloSpi Cgil in buona, anzi ottima compagnia. Una giornata indimenticabile. ■

In piazza San Giovannic’eravamo anche noi

Lo scorso 12 settembre unadelegazione della lega Spi diMonza S.Rocco si è recata aMonte San Savino (Ar) persancire un rapporto di ge-mellaggio con l'interlega Spidi Civitella Val di Chiana eMonte San Savino. La condi-visione degli stessi interessi,obbiettivi e di una analogapassione, ha fatto sì che l’in-contro fosse all’insegna diuna grande cordialità. I dirigenti della interlega to-scana hanno subito coinvol-to i compagni/e di S.Rocconella loro attività negoziale

facendoli partecipare, nellamattinata successiva al loroarrivo, ad un incontro, dipresentazione della loro piat-taforma socio sanitaria, conil sindaco di Civitella e con ilvice sindaco di Monte San Sa-vino. Gli amministratori han-no ribadito le difficoltà che iComuni hanno per far qua-drare i conti, impegnandosiperò a garantire i servizi es-senziali.Nel corso dell’incontro haavuto modo di prendere laparola anche Anna Svaluto,della segreteria Spi della

Brianza, per illustrare qualisono i temi al centro della ne-goziazione in Brianza.Al termine dell’incontro, lafirma sulla pergamena che dàufficialità al gemellaggio. Nel pomeriggio visita a Civi-tella Val di Chiana, dove si èconsumato uno dei fatti piùtragici della guerra nazi-fa-scista italiana. Qui i nazifa-scisti trucidarono prima ilparroco e poi le famiglie cheavevano cercato rifugio nel-la chiesa, uccisero in totalecentodiciotto persone.Non è mancata la visita a

un’importante città d’artecome Arezzo e ai suoi mo-numenti storici.Il giudizio espresso dagli at-tivisti della lega Spi di Mon-za S.Rocco è ampiamentepositivo; si sono arricchitidal punto di vista culturale ehanno potuto ammirare lacapacita che gli amici e com-pagni toscani hanno avutonell'organizzare l’evento.L’impegno è di contraccam-biare la visita, per far cono-scere Monza e la Brianza eper rinsaldare i rapporti di ge-mellaggio. ■

Sportelli in piazza?Risultato positivo

di Mario Castiglioni

Quest’anno sono stati allestiti i gazebo degli sportelli dellanon autosufficienza nelle piazze dei comuni di Seregno, Lis-sone, Monza e Arcore. Come l'anno scorso, il risultato è statoampiamente positivo; lo scopo di far conoscere il servizio perla non autosufficienza che lo Spi offre ai cittadini è stato rag-giunto pienamente. I risultati più soddisfacenti sono stati ot-tenuti nei comuni di Seregno e Lissone dove i gazebo sono sta-ti allestiti a margine dei mercati rionali, in luoghi frequentatis-simi dai cittadini, i quali hanno avuto maggiori possibilità di fer-marsi per conoscere il servizio a sostegno della non autosuffi-cienza che lo Spi offre. Chi s’è rivolto allo sportello ha trovatoascolto e ha avuto la possibilità di porre i propri dubbi e ma-nifestare le difficoltà incontrate nell’accedere e/o usufruiredei servizi pubblici. Ad alcuni è stata compilata una scheda alfine di mantenere i contatti con gli sportelli, il rapporto di col-laborazione, informare sul percorso di cura e assistenza che ef-fettueranno e il loro grado di soddisfacimento. Minore af-fluenza si è avuta a Monza, dove il giorno e il luogo scelto nonerano adatti a favorire la presenza dei cittadini, e ad Arcore do-ve la giornata piovosa non ha invogliato le persone a fermar-si. Il risultato comunque è stato positivo in quanto, sia il vo-lantinaggio che la presenza in piazza hanno avuto il merito difar conoscere i servizi che lo Spi offre. Da qui la scelta di ri-proporre questa iniziativa in altri comuni della provincia. ■

Negoziaremegliodi Ambrogio Beretta

Negoziare con i Comuni pertentare di risolvere le pro-blematicità che vivono le fa-sce più deboli della popola-zione quali: pensionati a bas-so reddito, disoccupati,sfrattati incolpevoli ecc.ecc., è uno dei compiti fon-danti dello Spi. Se l’attivitànegoziale è necessaria, è al-trettanto necessario cono-scere i servizi presenti sulterritori e le condizioni so-ciali della popolazione. Ecco perché la segreteriaSpi ha voluto proporre uncorso di formazione sulla

negoziazione sociale. Al corso hanno partecipatoventotto attivisti di lega. Ilcorso si è sviluppato su cin-que mattinate e ha appro-fondito e analizzato, conl’aiuto di esperti, le dinami-che socio-economiche deivari livelli istituzionali con iquali lo Spi e la Cgil nego-ziano: Comuni, ambiti terri-toriali e Asl. Conoscerequante sono le risorse di-sponibili e come vengonospese; capire le governanceche gestiscono i distretti so-cio sanitari; comprenderecome vengono redati i bilan-ci degli enti con i quali ci siconfronta, sono le premes-se per ottenere buoni risul-tati dalla negoziazione. ■

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Secondo il 9° censimento Istatun italiano su otto svolge at-tività gratuita a beneficio di al-tri o della comunità. Sono 4.8milioni i cittadini che svolgo-no la loro attività in un grup-po o in organizzazioni. In que-sta realtà si inserisce il decretodel governo di riforma delterzo settore. Il provvedi-mento legislativo ha comeobiettivo la razionalizzazionedel terzo settore. Intento con-divisibile solo che lo sguardoè più rivolto al ruolo dellecooperative sociali e impresesociali, al loro valore econo-mico che non al volontariato.Generica è la parte riferitaalle modifiche delle prece-denti leggi sul volontariato.Che esista un’esigenza di ve-rifica è indubbio, ma non con-siderare come priorità il ca-rattere di gratuità dell’azionevolontaria quale connotatodistintivo del volontariato pre-occupa, perché, esso discen-de dalla natura relazionaledell’azione volontaria. L’obiet-tivo di creare un tessuto di im-prese sociali per lo sviluppodel welfare di comunità nonpuò prescindere dal volonta-riato; che non deve essereconsiderato l’anticamera del-le cooperative sociali o im-prese sociali, ma movimentoassociativo dotato di una pro-

Il volontariato e la legge delega sul Terzo settore

di Gian Mario Boschiroli

pria specificità all’interno delpiù ampio mondo del terzosettore. L’attendersi risultatieconomici, come parrebbeprefigurare il disegno di legge,dallo sviluppo della vita asso-ciata e dal riconoscimentopieno del valore sociale dellapartecipazione alla vita civilesarebbe un duro colpo, ed èreale il pericolo, per il volon-tariato, nella sua eccezione digratuità. È importante che an-che le forme di sostegno eco-nomico vengano riordinate, ar-monizzate, incentivando in

La parola del medico

Possiamo fermare l’apocalisse?

di Giuseppe Di Franco

Sempre più stringente si fa l’appello dell’organizzazione mondiale della sanità nel denunciarei danni alla salute provocati dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento atmosferico checausano milioni di morti. Maria Neira, dell’Oms, sottolinea che l’inquinamento atmosferi-co nel 2012, è stato responsabile di sette milioni di morti.Il cambiamento climatico provoca oltre 60mila morti ogni anno, numero più che triplicato ri-spetto al 1960. Parallelamente, a causa della carenza di acqua potabile, sono aumentate le ma-lattie diarroiche, che uccidono 2,2 milioni di persone ogni anno; e ancora, la variazione di pre-cipitazioni, la desertificazione di aree sempre più vaste, lo scioglimento delle calotte polari,diminuiranno la produzione di alimenti del 50% entro il 2020, e ciò, nelle regioni più povere,sarà causa di malnutrizione e denutrizione, che già uccidono 3,5 milioni di persone ogni anno. Forte sarà l’impatto sulla diffusione di malattie infettive (dengue, ebola, malaria, diarrea, ecc.).Nei paesi più sviluppati e industrializzati l’impatto sulla salute sarà determinato dall’inqui-namento atmosferico. L’aumento di consumo di energia, di mobilità e di sviluppo industria-le, sono sorgenti di emissione di gas e sostanze inquinanti nell’aria. Una recente indagine dell’Oms ha evidenziato che la maggioranza di morti per l’inquinamentoesterno e indor (case, uffici, ambienti lavorativi ecc.) è dovuto in ordine di frequenza a car-diopatia ischemica, ictus, broncopneumopatie croniche ostruttive, asma, cancro polmona-re, leucemie, infezioni polmonari acute (prevalenti in bambini e anziani).Dobbiamo essere tutti consapevoli della necessità di concorrere per fermare questo disastroche colpisce il nostro pianeta e i suoi abitanti. Sono sempre più urgenti e improrogabili poli-tiche sostenibili nei trasporti, nelle fonti energetiche, nella gestione dei rifiuti e nell’industria!Carlos Dora, coordinatore Oms per la salute pubblica e ambientale, conclude un suo inter-vento sull’inquinamento, sostenendo che “nella maggior parte dei casi la strategie più saneper salvaguardare l’ambiente, risulteranno essere anche quelle più economiche a lungo ter-mine a causa dei risparmi nel settore sanitario!” ■

Dalla Prima...2015: più equità anche nei Comuni

Dalla Prima...Villa Reale un nuovo tesoro

di cambiare davvero.Occorre cambiare la tassazione sulle abitazioni per render-la più equa. Ridurre il peso sulla prime case e trasferirlo suquelle di maggior valore. È possibile pensare a una tassa uni-ca, superando sia Imu che Tasi, la cui aliquota sarà decisa in-teramente dal Comune.Chiediamo al Governo di decidere una tassa unica comuna-le sulla casa per contribuire al buon funzionamento dei ser-vizi che sono offerti ai cittadini. Un’unica imposta che dovràcomprendere tutto quello che c’è da pagare al comune, ma-nutenzione strade, asili, servizi.Anche la tassa comunale sui redditi dovrà avere in modo piùnetto il carattere della progressività per tutelare pensionatie lavoratori dipendenti.Siamo impegnati a costruire un’ampia alleanza per riprenderela battaglia contro l’evasione fiscale, anche a livello locale,perché tutti devono garantire il massimo impegno per una so-cietà più giusta e rispettosa dei doveri civici. È ora che si ri-mettano al centro del nostro impegno civile i valori dell’onestà,solidarietà e uguaglianza. Occorre perseguire con la massi-ma severità tutti i responsabile del malaffare, della corruzione,dell’evasione fiscale. ■

parco recintato più grande d’Europa e accanto al Duomo eal suo Tesoro – torna ad arricchire il panorama dei beni cul-turali del nostro Paese, che sul ricco patrimonio di arte, sto-ria, cultura e ambiente può costruire un pezzo importante delproprio futuro. Il restauro del corpo centrale della Villa Reale è stato un buonesempio di partnership pubblico privato, l’unico modo cheormai abbiamo, con regole certe e con grande trasparenza,per valorizzare nell’interesse delle comunità e dei territori lastraordinaria ricchezza che custodiamo, per la quale, pur-troppo, troppo spesso mancano le risorse per un recupero fi-nalizzato a una libera fruizione da parte dei cittadini e dei vi-sitatori. Invito tutti a fare una visita alla Villa Reale, ai suoi piani nobili,al Belvedere – che sarà sede del museo permanente sul designitaliano in collaborazione con Triennale Milano –, agli appar-tamenti reali, nei quali è stato avviato l’allestimento degli ori-ginali arredi, dopo un lavoro di restauro finanziato dal Consorziodi gestione e dal ministero dei Beni culturali. E anche per po-ter visitare, fino al prossimo febbraio, la suggestiva e affasci-nante mostra delle opere di Giorgio de Chirico, un maestro cheha contribuito a scrivere la storia dell’arte mondiale. ■

Lissone: si amplia la sede della Cgil

di Cosetta Lissoni

Durante la scorsa estate si sono effettuati lavori di amplia-mento, un lungo ma efficace restailing che permetterà ai vo-lontari dello Spi Cgil di accogliere con più respiro i pensio-nati e i lavoratori che si recheranno in questa sede per pra-tiche previdenziali, fiscali e per coloro che hanno familiari

con problemi dinon autosufficien-za. Ogni ufficio avràa disposizione unospazio adeguatoper rispondere allevarie richieste.L’entrata della Ca-mera del Lavoro davia S. Giuseppe si èspostata in piazzaCavour. ■

Gigi Ponti è il nuovo presidente della nuova Provincia diMonza e Brianza. È stato eletto lunedì 13 ottobre con il 63,2% dei voti di 749 tra sindaci e consiglieri (86,69% degli aven-ti diritto). Gigi Ponti in rappresentante del Pd ha stravinto.I rappresentanti del centro destra Riccardo Borgonovo e del-la Lega Nord Angelo Malegori sono stati nettamente battu-ti. Con Gigi Ponti nel nuovo consiglio provinciale, fatto disedici membri, entreranno dieci esponenti di centrosinistra:Pietro Virtuani, Roberto Scanagatti, Giorgio Garofalo, Oriet-ta Vanosi, Domenico Guerriero, Valerio Fasola, Concetta Mon-guzzi, Roberto Invernizzi, Renato Casati e Paolo Brambilla.Il centro destra sarà rappresentato dai forzisti Federico Ro-mani e Gabriele Volpe e da Riccardo Borgonovo in quota Ncd;il Carroccio da Andrea Monti e Andrea Villa. ■

Gigi Ponti alla guidadella Provincia

particolare quanti operanoper favorire il benessere el’inclusione sociale. L’iter deldisegno di legge è all’esamedella commissione affari so-ciali del Senato. Per un ap-profondimento nel merito ab-biamo chiesto un confrontocon il sottosegretario alle Po-litiche sociali, il senatore Bob-ba, che ha dimostrato la suadisponibilità e quanto prima sirealizzerà un incontro a Mon-za con le associazioni del Ter-zo Settore presenti nella no-stra provincia. ■

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