bridged’italia - scuola bridge multimediale · ormai preda di una specie di coprofilia...

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B B rid rid g g e e d’ d’ I I talia talia Sommario numero 5/6 Maggio/Giugno 2012 Lettere al Bd’Irettore Marco Catellani 2 Passo a passo Pietro Forquet 30 A carte viste 36 Il Gold Coast Congress 2012 Maurizio Di Sacco 41 Dichiariamo in Quinta Italiana Paolo Clair 38 Kat on Play Marco Catellani 37 Kat for the Defence Marco Catellani 45 Rivista bimestrale della Federazione Italiana Gioco Bridge Via Giorgio Washington, 33 20146 Milano Tel. +39 02 70.000.333 r.a. Fax +39 02 70.001.398 http://www.federbridge.it e-mail: [email protected] Abbonamento annuo 70 Abbonamento tesserati FIGB 50 Direttore Editoriale: – Marcello Marchioni Direttore: – Marco Catellani Direttore Responsabile: – Franco Broccoli Direzione e redazione: Bridge d’Italia c/o FIGB e-mail Bridge d’Italia: [email protected] Progetto grafico e videoimpaginazione: – Romano Pacchiarini Tel. 349 47 72 857 e-mail: [email protected] Stampa: Tap Grafiche s.p.a. Via San Gimignano 53036 Poggibonsi (SI) Tel. 0577 93 61 34 Fax 0577 93 63 90 Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 2939 del 7 gennaio 1953 N. Iscr. ROC 6160 del 10/12/2001 Spedizione in abbonamento postale, D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB FIRENZE La tiratura di questo numero è stata di 25.000 copie Finito di stampare: 5 maggio 2012 Fondo editoriale Cronaca Vita Federale Tecnica Rubriche Opinioni Documenti Varietà Coppie Libere e Signore Franco Broccoli 7 Vanderbilt 2012 Maurizio Di Sacco 12 Vanderbilt: ricambio generazionale? Alberto Benetti 20 Festival di Montegrotto Marco Catellani 22 Quattro chiacchiere con Romain Zaleski Marco Catellani 28 Giocate (male) queste mani con me Mark Horton 52 Belle figure Eddie Kantar 48 Tasselli licitativi Giorgio Duboin 56 Così fu se vi pare Luca Marietti 54 Al tavolo con Larry Larry Cohen 50 Giallo al Country Club Giorgio Levi 62 English Lessons 57 Save the Last Page 64 Chi di 6 fiori ferisce... Luca Marietti 58 I Quiz di Carl’Al8erto Carl’Alberto Magri 43 Ancora diavoli 60 Il Senza forzante: opinioni a confronto 46

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BBridridggee d’d’IItaliataliaSommario numero 5/6

Maggio/Giugno 2012

Lettere al Bd’Irettore Marco Catellani 2

Passo a passo Pietro Forquet 30

A carte viste 36

Il Gold Coast Congress 2012 Maurizio Di Sacco 41

Dichiariamo in Quinta Italiana Paolo Clair 38

Kat on Play Marco Catellani 37

Kat for the Defence Marco Catellani 45

Rivista bimestrale dellaFederazione Italiana

Gioco BridgeVia Giorgio Washington, 3320146 MilanoTel. +39 02 70.000.333 r.a.Fax +39 02 70.001.398http://www.federbridge.ite-mail: [email protected]

Abbonamento annuo € 70Abbonamento tesserati FIGB € 50

Direttore Editoriale:– Marcello MarchioniDirettore:– Marco CatellaniDirettore Responsabile:– Franco Broccoli

Direzione e redazione:Bridge d’Italia c/o FIGBe-mail Bridge d’Italia:[email protected]

Progetto graficoe videoimpaginazione:– Romano PacchiariniTel. 349 47 72 857e-mail: [email protected]:Tap Grafiche s.p.a.Via San Gimignano53036 Poggibonsi (SI)Tel. 0577 93 61 34Fax 0577 93 63 90

Autorizzazione del Tribunaledi Milano N. 2939 del 7 gennaio1953

N. Iscr. ROC 6160 del 10/12/2001Spedizione in abbonamentopostale, D.L. 353/2003 (conv. in L.27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 1,DCB FIRENZE

La tiratura di questo numeroè stata di 25.000 copie

Finito di stampare:5 maggio 2012

Fondo editoriale Cronaca Vita Federale Tecnica

Rubriche Opinioni Documenti Varietà

Coppie Libere e Signore Franco Broccoli 7

Vanderbilt 2012 Maurizio Di Sacco 12

Vanderbilt: ricambio generazionale? Alberto Benetti 20

Festival di Montegrotto Marco Catellani 22

Quattro chiacchiere con Romain Zaleski Marco Catellani 28

Giocate (male) queste mani con me Mark Horton 52

Belle figure Eddie Kantar 48

Tasselli licitativi Giorgio Duboin 56

Così fu se vi pare Luca Marietti 54

Al tavolo con Larry Larry Cohen 50

Giallo al Country Club Giorgio Levi 62

English Lessons 57

Save the Last Page 64

Chi di 6 fiori ferisce... Luca Marietti 58

I Quiz di Carl’Al8erto Carl’Alberto Magri 43

Ancora diavoli 60

Il Senza forzante: opinioni a confronto 46

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confronto il “pericolo” della “nostra ecces-siva tecnicità” contro quei “pokeristi” deinostri avversari. A parte il fatto che il pokerè un gioco bello e difficile, come esempiodi eccessiva tecnicità si porta una manodove i nostri, con una 3424 a fronte di una4234 e 30 punti complessivi, esplorano lapossibilità dello slam e così chiudono a 5Fanziché a 3SA, andando sotto a causadella divisione dei resti delle fiori (5-0) edelle picche (6-0). Non mi pare proprioche si tratti di ‘eccessiva’ tecnicità, bensìdi non proprio normale sfortuna.

Si trova poi l’analisi di una mano che hail solo merito di descrivere il positivo risul-tato di un attacco ispirato (altri lo chiame-rebbe fortunoso) di un nostro rappresen-tante. E’ un’analisi non completa: se infat-ti il dichiarante gioca sull’ipotesi, tutt’altroche peregrina dato l’attacco a fiori, cheNord non abbia quattro quadri, prenderàl’attacco di Asso di fiori e subito giocheràpicche per il Re; se rimasto in presa, con-tinuerà a picche per l’Asso e il Fante.Dopo di che, lisciato due volte l’ovvio ritor-no a quadri, ha ancora una fiori per torna-re in mano; non gli resta che indovinare acuori, ma quest’ultimo problema, per co-me son messe le carte, gli verrebbe ri-sparmiato. Ovvero, eliminate le fiori, faràl’impasse a picche e, se rimasto in presa,giocherà un terzo giro nel colore, elimi-nando il pericolo della messa in presa.

Ben presto, tuttavia, l’estensore torna alsuo tema preferito. Degli olandesi procla-ma: “Non mi hanno mai impressionato piùdi tanto. Ottimi giocatori, per carità, ma daanni arrivano sempre lì ma poi non fannomai un vero salto di qualità”. Trattandosidei nuovi campioni del mondo, una similefrase l’estensore se la poteva proprio ri-sparmiare. Subito dopo annota trionfanteuna mano nella quale gli olandesi sbaglia-no contratto e un’altra nella quale regala-no il contratto sull’attacco; ma l’apoteosi siraggiunge quando ricorda un interventoazzardato che costò una penalità di 1400punti. “Conosco la coppia (che ha com-messo questo errore); non sono assoluta-mente una coppia di primissima categoria”pontifica l’estensore.

Personalmente non leggo una rivista dibridge per gongolare degli errori altrui,bensì per ammirare le belle giocate, e daesse, possibilmente, imparare: io, di erro-ri, ne faccio abbastanza senza bisogno di

leggerli sulla rivista! Ormai preda di una specie di coprofilia

bridgistica, l’estensore, in mancanza d’al-tro, riporta una mano dove è un nostrorappresentante a compiere un grave erro-re. Attenzione però: trattandosi di un italia-no, prima di tutto l’estensore chiarisce chein quella mano non si sono persi punti, poiafferma che il giocatore “per sua sfortuna(sic!) è incappato in questa svista (sic!) inun momento topico”. Fermo restando checerti errori non dovrebbero trovare spaziosu una rivista seria, mi sembra che gioca-re con le parole sia piuttosto patetico.

E arriviamo alle ultime due mani; qui ap-prendiamo che una 5422 è “praticamentebilanciata”, e che gli olandesi una voltatrovato il fit di nove carte a picche hannocommesso l’imperdonabile errore di nonappurare se esistesse un ulteriore fit acuori; evidentemente l’estensore ormaivede gli errori anche dove non ci sono,forse perché, nella fattispecie, deve ma-scherare da quale parte essi errori davve-ro si trovino. Poi c’è uno slam a qualcosameno del 50% che chiude l’incontro a fa-vore degli olandesi; e l’estensore non siastiene neppure in questo caso da un a-cido commento veterinario.

Beninteso non c’è una tabella ch’è una.E meno male che l’accortezza del Diret-tore ha posto in prima pagina, a fiancodell’articolo che ho commentato, l’opinio-ne di una persona che si esprime, sull’ar-gomento, in modo responsabile ed obietti-vo.

In ogni caso, sarebbe meglio riportare lemani più interessanti senza commento.

Cordialità, Giuseppe Balestreri - Ferrara

Caro Giuseppe,apprezzo sempre i commenti dei let-

tori, ed il tuo ha il pregio di un’analisicol supporto di motivazioni ben detta-gliate.

Proviamo però ora a ragionare un po’insieme…

Non pensare che tutto ciò che vienpubblicato rappresenti sempre il miopensiero. Come puoi ben intuire, sullescelte editoriali, e sulle scelte dei gior-nalisti e dei collaboratori, pur potendocontribuire (dal commissariamento inpoi, e NON in precedenza) con mieidee e proposte, possono essere presen-ti valutazioni diverse. Questo però è il

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TIFOSERIE

Gentile DirettoreAl commento dell’ultima Bermuda Bowl

(Open) BdI ha dedicato sei pagine (dallasei alla undici) del numero di Gennaio-Febbraio 2012; ma se la quantità è ade-guata, non lo è la qualità. Un resoconto dital fatta dovrebbe, infatti, dare una relazionedegli avvenimenti, accompagnato dall’esa-me tecnico delle mani più brillanti o co-munque più interessanti. Non c’è bisognodi scervellarsi per trovarne un esempio:basta voltare pagina e leggere come èstata trattata (dalla pagina dodici alla di-ciotto) la BB Women e Senior.

Al contrario, l’estensore dell’articolosulla BB (open) inizia dedicando un’interapagina alle proprie paturnie di tifoso: untifoso che pare sentire altamente di sé dalmomento che scrive. “Non ho mai visto ilBlue Team all’opera e quindi non possogiudicare oggettivamente se quella squa-dra fosse imbattibile, anche se i fatti sem-brano dimostrarlo”. Sta a vedere che, noni fatti, bensì la relativa giovinezza dell’e-stensore impediscono di dare un giudizio‘oggettivo’!

Né costui si rassegna a prendere atto diuna molto onorevole sconfitta: tira in ballola sede di gara, nei paraggi della qualemancava “qualcosa di rilassante o interes-sante – vedi scoperta di grandi ristoranti”.Ai tempi del Blue team, Perroux dovevapreoccuparsi delle scappatelle... sentimen-tali dei giocatori, adesso sembra che ci sipreoccupi soltanto del mangiare. O tem-pora, o mores!

A questo punto troviamo un intermezzocriptico ed un altro giocoso: l’estensore,prima afferma, in merito allo spinoso (?!)problema di scegliere l’avversario per iquarti, che “quando c’è unanimità, c’èqualcosa che non va (sic!)”; poi affermache per capire cosa significa una dichiara-zione dei cinesi bisognerebbe conoscere ilmandarino. Passa quindi l’estensore adenigrare (come bridgisti) gli avversari; ini-zia con il sottolineare l’assenza dei Meck-well e di Helgemo-Hellness, ma poi si ac-corge che anche il lettore più distratto nericaverebbe la conclusione che i nostri so-no dei giocatori modesti, visto che non so-no riusciti a vincere nel “mondiale più faci-le che io ricordi”. Rapida marcia indietrosu una linea d’arroccamento che mette a

Lettere al rettore

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bello, o il brutto, della democrazia, quan-do qualcuno è democratico nei fatti enon solo nelle parole.

Intendiamoci... giusto perché anchetu lo sappia... io ricevo periodicamente(ma molto raramente: una ogni biennioca) valutazioni non proprio idilliachesu noi giornalisti. In genere però questeavvengono quando il malcapitato, inun pezzo, parla “troppo poco” o “trop-po poco bene” di qualcuno... Questaconsiderazione, nel tuo caso, è comple-tamente assente. Quel che dici tu lopensi correttamente, onestamente, edapertamente me ne metti a conoscenza.

Altre valutazioni negative, giusto percompletarti il quadro, le ricevo quandoil giornalista si lascia andare a lunghidipinti geografici sul luogo di svolgi-mento del Campionato di turno (macredo di aver dirottato quel giornalista,persona di straordinaria adattabilità edintelligenza, verso un giusto compro-messo...). Ma anche questa considera-zione, nella tua lettera, è completa-mente assente.

Per cui dobbiamo ora tornare a noi,ben conoscendo quello di cui NON tisei lamentato, per comprendere cosastonasse per te in quel lungo pezzo...

In Italiano credo abbia un nome pre-ciso.

Ti va se lo chiamiamo TIFO?Giuseppe, io ho delle idee molto pre-

cise su ciò che a me piace in campoeditoriale bridgistico. Però, anche se lemie idee coincidessero con le tue, non

penserei di avere ragione al 100%. Loso... Lo so... Il TIFO non ci fa vedere lecose con occhi obiettivi, ci fa straparla-re, ci fa dire insensatezze e senza voler-lo talvolta ci fa offendere...

Però, qualche tifoso, esiste...La Rivista in fondo è fatta di 64 pagi-

ne... Lasciamone qualcuna per ogni ti-pologia di tesserato, e saltiamo quelleche non ci piacciono...

In tal modo sarà forse migliorabile,ma sarà senz’altro più libera.

Fidati... alla lunga, è meglio per tutti:perché se un tifoso vuole sfogarsi, èsempre meglio lo faccia leggendo op-pure scrivendo...

Un abbraccio, Marco Catellani

Caro Marco,grazie per la risposta, esauriente, corte-

se e competente (as usual). Due paroleancora, anche se visti l’ora e il giorno ditale risposta, mi sento un po’ in colpa adinviartele. I contratti vanno rispettati: èovvio; ma i tifosi non mi sono simpatici.Giovambattista Marino scrisse: “È delpoeta il fin la meraviglia / chi non sa farstupir vada alla striglia”. Parafrasandolo,penso che il fine del giornalista è di sten-dere un resoconto per quanto possibileobiettivo; diversamente, cambi mestiere.

So benissimo – traspare da ogni riga date scritta sulla tua rivista – che tu, al riguar-do, hai un’opinione diversa, maggioritariae quasi certamente più corretta ed effica-ce della mia, almeno nel contesto in cuiviviamo. Ma quando si esagera (e l’esten-

sore dell’articolo in questione a mio mododi vedere ha esagerato) la minoranza ha ildovere di far sentire la propria voce senzanessun’altra pretesa se non quella di es-sere ascoltata: cosa che tu hai fatto “adabundantiam”.

Grazie di nuovo; un abbraccioGiuseppe Balestreri - Ferrara

* * *

SOLO UNA RIVISTA

Gentile redazione, siamo due soci dell’ A.S.D. Solo

Bridge di Grosseto ed abitiamo nellostesso appartamento, quindi vi pregodi spedire solo una rivista. Grazie perla Vostra attenzione alla presente.

Pier Giuseppe Porzi

Gentilissimi Porzi,Vi ringrazio per la segnalazione, so-

prattutto per lo spirito col quale certa-mente è stata fatta: attivarsi per creare“risparmi” in seno alla Federazione. Viprego di credermi sulla parola se vi di-co che però, stranamente, non è così.

Per accordi con la tipografia (norma-lissimi accordi commerciali: provate agarantire ad un qualunque vostro forni-tore una quantità minima annuale, per-mettendogli di svolgere a sua volta or-dini annui, e subito diventerà chiarocosa intenda) noi dobbiamo comunque“stampare” e pagare un quantitativominimo di copie, e questo quantitativo

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resta sempre (per qualche centinaio dicopie) non inoltrato. Quindi, anche senoi tenessimo conto e sollecitassimo le“coppie di fatto” ad accontentarsi di unnumero della Rivista (anziché due),non risparmieremmo praticamente nul-la, anzi...

Non crediate poi che con le spese dispedizione postale sia diverso. Oltre uncerto quantitativo di copie spedite, ilcosto scende considerevolmente.

In sintesi quindi, quel che ci restereb-be alla fin fine, a voler gestire questacasistica, è solo la “spunta” dell’infor-mazione “con/senza diritto alla Rivi-sta”. Coi successivi controlli: chi chiedela sospensione ne è effettivamente il ti-tolare? E se una coppia si separa, di-vorzia o anche semplicemente litiga?

Comprenderete che, in assenza di unreale risparmio, diventa inutile seguirequesta strada.

Tenete conto che da circa due annivengono date disposizione perché ven-gano spedite solo le copie di BDI ai tes-serati in essere (detta diversamente, seuno si iscrive ad Agosto, NON RICEVEle copie precedenti: gen-feb, mar-apr… ),mentre prima quelle copie venivano co-munque stampate e successivamentespedite. Fate conto che questo metodonon solo ha creato risparmi (molto) su-periori a quelli che si avrebbero seguen-do l’ipotesi da voi suggerita, ma ancheche, in precedenza, c’era l’ovvia aggra-vante che le copie obsolete raramentevenivano aperte o lette.

Tornando ora a Voi... cosa fare con laseconda copia in più?

Ma non lo avete un amico, un cono-scente, un ragazzo... cui regalarla? Nes-

sun conoscente che si possa incuriosireper le vignette, per qualche pezzo menotecnico? Quello, se mi permettete unconsiglio personale, sarebbe un vero esano e reale risparmio. O un vero inve-stimento.

Perdonatemi se mi sono “lasciato unpo’ andare”…

Un abbraccio, Marco CATELLANI

Grazie per la gentile risposta, faremotesoro delle sue indicazioni regalando larivista ad uno dei nostri amici, per inciso,la rivista è molto interessante, complimen-ti, la leggo sempre con molta attenzione.

Saluti, Pier Giuseppe Porzi

* * *

CHIUSURA CONCORSOQUINTA ITALIANA 2011

Gentile Direttore,ho appena visto sul sito FIGB la classi-

ca dei primi 40 del concorso dell’annoscorso.

Nel regolamento si parlava dei primi 8giocatori (esclusi esperti o risolutori) cheavrebbero preso parte alla fase finale delcampionato individuale, ma non di 4 uomi-ni e 4 donne.

Scopro con rammarico che (essendo il10° della classifica ma in realtà 8° toglien-do Moritsch e Mariani), che non potròaccedere alla finale del campionato acausa di questo cambiamento nel regola-mento.

Come sai al di là del partecipare o nodirettamente alla fase finale, il sale dellacompetizione è sempre legato al premio(piccolo,grande che sia) e sinceramentetrovo sbagliato il differenziare uomini dadonne in una classifica del genere, ancordi più se non specificato prima, quindi la-sciando alcuni giocatori convinti che sta-vano gareggiando per vincere qualcosache ripeto non è fondamentale ma pensopiaccia a tutti coloro che adorano la com-petizione.

Nell’attesa di un tuo riscontro ti mando ipiù cordiali saluti,

Federico Assenzo

Caro Federico,“dirotto” per competenza la tua co-

municazione perché, per come sono, esulla base di quel che esponi, finirei coldarti ragione...

Però, temo, in questo caso, difendereivolentieri l’operato femminile: senza diloro non si sarebbe neppure partiti...

Come nella vita... insomma, abbiamoun bel dire contro ’ste femmine... maSENZA di loro neppure esisteremmo...Attendiamo quindi fiduciosi... ma so-prattutto comprensivi...

Un abbraccio, Marco Catellani

Caro Federico, premetto che non eraaffatto scontato che ci fosse davveroquel premio; noi lo avevamo “ventila-to” come possibile anche nel regola-mento (ma chi dovesse DECIDERLOnon è ancor chiaro adesso). Avevamoanche suggerito, giusto per lavorare tut-ti insieme nella stessa direzione, di usa-re la Quinta Italiana all’individuale (dicerto più dettagliata del sistema attua-le). L’una cosa si è avverata, l’altracome avrai visto no. Purtroppo l’indivi-duale è un campionato particolare e cisono problemi che non avevamo previ-sto (per fortuna le selezioni non sonoancora terminate in nessuna associa-zione, altrimenti sarebbe stato impossi-bile dare la wild card a chi ha parteci-pato, e non è passato). Ammesso e nonancora concesso che sia un premio ri-petitivo, chi organizza l’individuale de-ve sapere prima quanti posti “tenereliberi” (maschile e femminile) e nonpuò aspettare la fine del concorso, perovvii problemi organizzativi. Ecco per-ché “i primi 8” è stato automaticamen-te interpretato 4+4. Mi dispiace che tusia rimasto deluso, abbi pazienza: que-sta “impresa” è partita con fatica, moltiostacoli, è il primo concorso di questotipo che facciamo, ce la mettiamo tuttama qualche errore scappa. Ci sorreggel’entusiasmo della gente, e ci stimola afar meglio il disappunto di qualcuno,perché se non altro ci dà prova chequesto progetto interessa ed è seguito.

Cordialmente, Marina Causa

* * *

NUMERARE LE TAPPE

Salve,scrivo per proporre alcuni miglioramen-

ti: sarebbe utile indicare sempre (sia neipdf che sulla rivista) il numero della tappaper agevolare la lettura e il confronto; inol-tre dato il gran numero di smemoratisarebbe meglio pubblicare nelle ‘news’ delsito federale l’uscita della nuova tappa (se

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Lettere al

rettore

Sviste cercansi…

Ogni singola Rivista BDI, ad inizio bimestre, viene memorizzata nel sito. Quiqualcuno inizia a leggerla… e qui sarebbe estremamente cortese e soprattuttoutile a tutti, leggendola e trovando eventuali sviste e/o errori (entro e non oltre ilcinque del primo mese del bimestre), comunicarli a [email protected].

Non crediate non ci siano persone che provano ad eliminare ogni incon-gruenza, ma è praticamente impossibile. Un errore viene notato e risolto… edecco subito spuntarne un altro nella correzione stessa. Controllate l’immagine,e subito la svista arriva nella didascalia. Controllate il pezzo, e la svista arrivanelle note finali. Fate correggere i singoli pezzi ai rispettivi titolari, ma invariabil-mente l’occhio dell’autore, “conoscendo e sapendo” quel che leggerà, ingannail povero sottoscrittore…

Aiutateci, che una cosa posso promettervela: non vi addebiteremo comunquenulla…

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non sbaglio usate un banner animato, manon credo sia poi così efficace).

Per il resto complimenti e saluti.Simone Vianelli

Caro Simone,vedremo quel che si può fare per la

numerazione delle tappe: non hai tuttii torti.

Idealmente pensavo fosse più agevo-le ricordare il “nome” del Regista, piut-tosto che un “numero”, anche perché inumeri da prevedere sono sempre due:numero QUIZ, numero RISPOSTE aiquiz... e sembra banale ma quando simettono dei “numeri”, occorre poi qua-drino... Banalità non sempre evidente,quando ci sono di mezzo più soggetti(Regista, Coordinatore, Direttore Rivi-sta, Grafico, Sito...). Ma vedrò di se-guirti in questa tua richiesta, perché infondo era sempre stato un mio dub-bio... E non essendo perfetto, ascolto edapprezzo tutti i consigli...

Quanto al mettere il Concorso nelleNews:

– se le NEWS non richiedessero coor-dinamento non avrei dubbi: avrei datempo standardizzato una proceduraper avere una news bimestrale sull’ar-gomento, scritta dal Regista, coordinan-do il tutto col settore;

– ma non essendo così, occorrerebbe

che questo “modo di sentire dei tesse-rati” fosse talmente evidente da deter-minare una modifica dell’atteggiamen-to verso il Concorso di altri settori isti-tuzionali.

Le variazioni di questo tipo, vedi... èsempre meglio siano spontanee.

Quando sono imposte (come tutte leImposte...) generano inutile scontento...

Un abbraccio, Marco Catellani

Concordo con Simone! Ma eviterei didire chi è il Regista. Era venuto in men-te anche a me, poi mi sono resa contoche sarebbe stato assediato di telefona-te... dagli amici!

Marina Causa

Sempre veloci e cortesi :-)Cari saluti, Simone

* * *

Caro Direttore,Il mio articolo sul primo numero di BDI

2012 ‘Probabilità in fase dichiarativa’ hadato lo spunto a Luigi Salemi (che colgol’occasione per ringraziare) per un’analisiquantitativa delle probabilità di successodel grande slam a SA, basata sulla spe-ranza di trovare al compagno carte utili as-sieme a quelle già rivelate nella fase licita-tiva, all’atto in cui Sud deve decidere il li-

vello del contratto.

� 6 5 4 3 2� 3 2� A K 3 2� A K

� A K� A K Q 6 5� 7� Q J 10 9 8

Il calcolo è molto laborioso e articolato emi limito a dare i risultati. Supponendo l’at-tacco a fiori e sommando alle probabilità-base (conteggiate dalle cuori 3-3 e dallacompressione picche-cuori che insieme val-gono 48,1%), quelle provenienti dalle pos-sibili situazioni favorevoli (una x = Donnaoppure una o due x = Fante, ecc. in Nord),il totale dà 64,7%. Con l’attacco a quadri bi-sogna togliere le probabilità associate al-l’eventuale compressione e il totale si puòragionevolmente assestare sul 60%. Dalvalor medio di 62,4% di probabilità di suc-cesso, la conclusione di Salemi è: ‘7 SA-sì’ in Mitchell e ‘7 SA-no’ in duplicato.

Diversa invece la risposta sul grandeslam a fiori. Lascio la parola a Luigi e ai

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suoi calcoli. Se si trova la Donna di Picche o di Qua-

dri (27.9%): senza attacco a Quadri gio-chiamo come a Senza Atout con il vincoloche le Fiori non siano peggio di 5-1 e lePicche non peggio di 4-2 (81.7%) = 22.8%;con attacco Quadri conviene rientrare nel-la linea di gioco principale che prevede ditagliare la Cuori al morto (70.3% come det-tagliato dopo) = 19.6%. Assumiamo il va-lor medio di 21.2%.

Se si trova il Fante di Cuori (14.4%) gio-chiamo sempre come a SA con il vincoloche le Fiori non siano peggio di 5-1 e lePicche non peggio di 4-2 (81.7%) = 11.8%.

In tutti gli altri casi (57.7%) tiriamo 2teste di Cuori e tagliamo alto, rientriamo inmano per completare la battuta delle atout.Occorre che le Fiori non siano 6-0, en-trambi gli Avversari abbiamo almeno 2Cuori e 2 Picche [altrimenti con attaccoPicche prenderemo il taglio quando rien-triamo a battere le atout] (70.3%) = 40.6%.

Questa volta il totale fa 73,6% e il gran-de slam nel minore è senza dubbio prefe-ribile a quello a SA indipendentemente daltipo di competizione.

Giampiero Bettinetti

* * *

LENTA LEX, SED LEX

Gentile DirettoreLa presente, per formulare l’ennesimo

sollecito a chi di competenza e al tempostesso segnalare una situazione che a pa-rere dello scrivente è diventata ingiustifi-cabile.

Dall’aprile 2010, il sottoscritto CataldoBiondolillo - tessera FIGB - BND027, hainoltrato due ricorsi al Procuratore Fede-rale della FIGB per denunciare un illecitosportivo e violazioni a Statuto e Regola-menti Federali. Nel frattempo, sono statiinviati formalmente a FIGB, CONI e Com-missario Straordinario, solleciti, esposti erichieste di informazioni sullo stato deiricorsi che non hanno mai prodotto il ben-ché minimo riscontro.

Si chiede quali possano essere i motiviostativi che impediscono ogni comunica-zione, oltre alla risoluzione del contenzio-so. La verifica contabile, cui è sottopostala FIGB dal Commissariamento, non puòsegnare il passo all’attuazione di norme ediritti. La vita federale continua ed il rispet-to dello Statuto, dei Regolamenti e dell’e-tica (richiamata recentemente da una cir-colare della Giunta del CONI) è un diritto

dovere di tutti.I tempi trascorsi invano hanno superato

abbondantemente ogni ragionevole ipote-si. Un ricorso, o viene definito inammissi-bile o pretende un giudizio di merito. Dueanni di attesa e di assoluto silenzio sonoda ritenersi fuori da ogni dettato di legge oregolamento.

Pertanto, al fine di interrompere il pro-trarsi dell’ imbarazzante indifferenza mani-festata sino ad ora ed opportunamente da-re un segnale di Federazione regolamen-tata non solo economicamente ma anchesportivamente e giuridicamente, si chiedeal Commissario Straordinario di prenderetutte le iniziative di sua competenza per-ché si giunga quanto prima ad un giudiziodi merito del contenzioso pendente.

Il persistere di questa situazione, tra-scorsi 30 gg. dalla presente, autorizzerà ilsottoscritto ad adire le vie legali a tuteladei propri interessi tutti.

In fedeCataldo Biondolillo

Taranto, 3 febbraio 2012

Caro Aldo,ho letto la tua email, ricevuta oggi (a

dire il vero non solo da te, ma anche daterze parti, che me l’hanno girata... ).

Cosa risponderti, senza entrare nelmerito?

In passato mi sono capitati casi ana-loghi al tuo, e me ne ero interessato,giusto per comprendere se fossero ca-suali o, perché no, semplici dimenti-canze. Avevo anche cercato di capire sefosse in qualche modo possibile stan-dardizzare una modulistica di denuncedirettamente nel sito, per averne rapi-damente traccia e riscontro. Con auto-matiche prosecuzioni. Avevo insommacercato di NON entrare nel merito deiSINGOLI casi particolari, ma di verifi-care se la macchina della giustizia fos-se in qualche modo velocizzabile.

Relativamente alla proposta delle de-nunce automatizzate, non mi era statorisposto.

Relativamente ai singoli casi, mi erastato detto che non se ne poteva parla-re, in presenza di una procedura in at-to, perché solo si potevano pubblicaresentenze definitive e non più appellabi-li (il che, legalmente parlando, è sen-z’altro ineccepibile).

Questa la situazione di fatto che misono trovato ad affrontare. E analizzia-

mo oltre...Temo, per avere un qualche riscon-

tro, che si debba autorizzare qualcunoa modificare alcune norme dello Sta-tuto. Ad esempio, un tesserato dovreb-be sempre permettere una certa visibi-lità del proprio nome in eventuali pro-cedure giudiziarie (senza questo primotassello, delle eventuali procedure nep-pure se ne potrebbe parlare...), e questoprimo passo aprirebbe le porte al resto(e qui mi sto ricollegando alle denuncenel sito, da attuarsi cum grano salis, at-teso che l’interesse non è nell’averemille denunce, ma nell’averne lo stessonumero del passato, ma meglio segui-te).

Tutto questo richiederebbe però unavisione globale della Giustizia, e l’ac-cordo ad averne una locale, più rapida(anche se forse meno precisa) quanto-meno per i “futili motivi”, atteso che or-mai la TV ci ha abituato ad ogni sortadi “intercalare”. Tutt’ora da noi severa-mente punito.

Che tutto questo sia risolvibile a bre-ve, però, ne dubito.

Perdona la lunga disgressione, ma èinsito nel mio modo di ragionare: qua-lunque caso particolare a me fa venirein mente PRIMA il caso generale.

Cosa risponderti, invece, provandoora ad entrare nel merito?

Personalmente, non trovo sostanzialiobiezioni alle tue richieste.

Posso solo ipotizzare, relativamentealla soluzione del contenzioso, che lamacchina giudiziaria sia rallentata perl’assenza (o la mancata copertura fi-nanziaria) di un qualche suo compo-nente.

Altro non saprei dirti... ma non ho ildono della conoscenza infinita.

Ho compreso tu abbia scritto a variresponsabili federali. Dovessi riceverequalche informazione aggiuntiva, giu-sto per mia personale conoscenza, ri-portamela: potrebbe aiutarmi nel rispon-dere ad altri...

Un abbraccio, Marco Catellani

Caro Marco, il non aver esperito ognitentativo per dirimere questioni “futili omeno” tramite le proprie strutture periferi-che rientra nelle scelte e/o responsabilitàdi chi sappiamo. L’accento non si ponesulla tracciabilità di una istanza ma suitempi della Giustizia Federale. Materazzinon ha aspettato due anni per sapere chela testata di Zidane era proibita dal regola-mento e, da noi, ci son voluti pochi giorniperché si arrivasse ad una sentenza per ilricorso di una finalista del campionato ita-liano di società. Statuto e Regolamenti Fe-derali valgono per tutti o... stiamo perden-do tempo? Spero che la nostra corrispon-denza trovi spazio nel prossimo numerodella rivista. Saluti, un abbraccio,

Aldo Biondolillo

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Lettere al

rettore

La direzione si riserva di pubblicareo meno le comunicazioni ricevute,complete, riassunte o per estratto.Non verranno ovviamente pubblica-te quelle per le quali verrà precisa-to. Risposte ed opinioni in genere,pur fornite secondo principi di cor-rettezza ed etica, non vincolano inalcun modo la Federazione.

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H ai capito il René! Lui, Magritte(1898-1967), protagonista di pesodel surrealismo, ha messo più vol-

te tutti sull’avviso che la rappresenta-zione dell’oggetto non è l’oggetto. Par-tire da un capolavoro è facile, giustifi-care il nesso con un resoconto di brid-ge in maniera dignitosa e senza prende-re doverosa e giustificata querela da par-te dei parenti del maestro belga è un po’più difficile (tanto sono il direttore re-sponsabile, meglio per mano mia… ).

le, supera abbondantemente le 2000 cop-pie. Meno di un quarto, perciò, arriva alredde rationem conclusivo di questo ap-puntamento primaverile. Chi sono co-storo? Ora ve li enumero uno per uno.No, forse non ce n’è bisogno in quantosono già tutti elencati in buon ordine(schedati suona male, archiviati peg-gio) nell’apposita sezione del sito fede-rale (www.federbridge.it), dove potretetogliervi tutte le curiosità inerenti, affe-renti e attinenti a questa gara (faccio par-te del comitato per la liberazione del par-ticipio presente, anche a sproposito). Cam-biamo domanda: come sono giunti co-storo nell’accogliente cittadina termaleemiliana? Seguendo una delle due vie adisposizione. Per i meriti sportivi acqui-siti con il piazzamento conquistatonella precedente edizione, oppure peraver superato le eliminatorie locali einterregionali, con un ripescaggio che,in un crescendo di scuse simile a quel-lo messo in piedi da Belushi in “BluesBrothers”, potremmo definire sensibi-le, esteso, di manica larga, faraonico,selvaggio, totale, assoluto, infinito. For-se ho esagerato. Arrivare a Salsomaggio-re, comunque, non è che l’inizio, comedirebbe Achille Campanile nel suo “Ma-nuale di conversazione”, perché si rico-mincia dalle qualificazioni, si passa al-le semifinali e, se tutto va come deveandare, si giunge alle due finali a 34coppie. Solo queste “magnifiche 68”combattono l’ultimo atto per i due allo-ri a disposizione. Agli altri rimangonole coppe, le medaglie, i punti e la pos-

sibilità di conservare il posto per l’annoprossimo, ovvero la chance di evitare lequalificazioni casalinghe nel 2013.

In questi quattro giorni, le mani a di-sposizione per entrare di prepotenzanell’Albo d’Oro sono 156: Carlo Carpen-tieri/Mario Guarino e Virginia Falà Co-signani/Antonia Rella Palanca le han-no evidentemente manovrate megliodei diretti avversari, terminando la cor-sa davanti a tutti. Applausi.

Carpentieri/Guarino, superate le qua-lificazioni al 16° posto, hanno chiuso lesemifinali in terza posizione nel gironedi appartenenza e, mantenendo nel tem-po un cartellino da scudetto, si sonopresentati con un solido secondo postoa 18 board dalla fine, pronti e motivatiper l’attacco decisivo. Non è mai belloessere inseguiti da presso, ma quando afarlo c’è una coppia come questa, robu-sta, esperta, vincente, chi occupa prov-visoriamente il comando della classifi-ca deve guardarsi dietro con un filo dipreoccupazione. E infatti, con unaperentoria terza percentuale di tappanel capitolo conclusivo, i neocampionisono giunti per primi al traguardo.

Falà/Rella hanno seguito un percorsodiverso, ma con un entusiasmante cre-scendo in itinere. Sono partite lenta-mente, come se avessero avuto la ne-cessità di scaldare i motori, terminandole qualificazioni con l’accesso allasemifinale B. Una volta uscite convin-centemente dal “mucchio”, arrivando7e, dopo un primo turno di acclimata-mento, hanno decisamente preso ilcomando della finale senza mollare diun centimetro la posizione fino all’ulti-ma carta in gioco.

Al secondo posto nell’open Lorenzo

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Mario Guarino/Carlo Carpentieri e Virginia Falà/Antonia Rella, medaglie d’oro nel Coppie Libere e Signore

Allora, questo non è un articolo di cro-naca. Ecco fatto, l’ho detto. Nel som-mario si troverebbe in una sezione de-nominata cronaca, più per routine cheper convinzione, ma “un quotidiano, ilgiorno dopo, serve per incartare l’insa-lata”. La cronaca si vive al momento, an-che nel nostro microcosmo, con i mez-zi messi a disposizione dalla moder-nità. Questo, a mesi di distanza, è un ri-cordo, una doverosa menzione su carta,una citazione, una sintesi disadorna. Eallora, bando agli indugi, partiamo connumeri e fatti.

478 coppie (310 nella categoria opene 168 nella ladies) hanno partecipatoalla fase nazionale dei Campionati a Cop-pie Libere e Signore che si sono svoltipresso il Palazzo dei Congressi di Sal-somaggiore dal 29 marzo al 1° aprile2012. Il dato di partenza, a livello loca-

Franco Broccoli

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Camerini e Andrea Carretti, autori diuna prestazione eccellente, senza visto-se flessioni nel rendimento. Un argentoampiamente meritato.

Nel ladies Cinzia Agrillo e Shalha Mo-fahkami hanno disputato l’intero cam-pionato in alta classifica, piazzandosisin dalle prime battute della finale alsecondo posto e mantenendolo salda-mente con costanza e competenza.

Il terzo gradino del podio è appan-naggio, rispettivamente, di Aldo Gerli eCarlo Totaro, che hanno fatto le provecon la medaglia di bronzo al collo sindal secondo turno di finale, e di Cristi-na Golin e Gabriella Olivieri, campio-nesse abbonate all’oro, alle coppe ed airiconoscimenti in generale.

Ecco le prime 10 posizioni per cate-goria:

1. Carpentieri Carlo-Guarino Mario 59,012. Camerini Lorenzo-Carretti Andrea 57,843. Gerli Aldo Giovanni-Totaro Carlo 57,614. Bertoncelli Piero-Gambigliani Eugenio 57,285. Uggeri Paolo-Gentili Luigina 54,526. Di Febo Tiziano-Moxedano Gianluigi 53,777. De Michelis Luca-Manno Andrea 53,188. Buzzanca Antonio-Scarsella Maurizio 52,709. Caldarelli Verino-Vecchi Lanfranco 52,07

10. Clair Paolo-Doro Gianluca 51,10

1. Falà Virginia-Rella Antonia Palanca 59,422. Agrillo Cinzia-Mofahkami Shalha 58,063. Golin Cristina-Olivieri Gabriella 57,234. Calamia Adriana-Violante Laura 56,105. Pasquarè Rita-Ranfagni Giovanna 56,076. Dal Ben Teresa-Serchi Serena 55,717. Cignolini Livia-Forni Costanza 54,388. Baravelli Patrizia-Cattani Alessandra 53,939. Cambon Ornella-Tessitore Nicla 53,84

10. Colonna Ornella-Cividin Sara 53,76

E tutti gli altri? Tutti gli altri, ma pro-prio tutti, sono presenti e le loro “gestascolpite nelle tante pagine che il sito de-dica ad ogni campionato. Frequentateloperché “Ceci n’est pas une pipe” (pre-gasi evitare battute da caserma).

Atteso che la maggior parte, mi cor-reggo, la quasi totalità dei top provieneda collaborazioni avversarie nolenti einconsapevoli, quelle che seguono so-no mani anonime con cui hanno dovu-to fare i conti in molti. Oppure mani coninteressanti risvolti tecnici. Oppuremani in cui il numero del board è usci-to alle ultime estrazioni del lotto. Nonci crederete, ma spesso queste ultime

sono le più intriganti. Infatti non è vero,ma dirlo è gratis.

Finale. 2° turno - Board 14

� J � J 10 9� A K 10 9 8 5 3� A J

� Q 8 7 6 5 3 � K 9� Q 8 5 2 � 7 6 3� – � J 7 6� 10 9 4 � K Q 8 7 6

� A 10 4 2� A K 4� Q 4 2� 5 3 2

Cominciamo coll’applaudire le cop-pie in N/S che sono pervenute al con-tratto di 6�. Perché? Perché quandoscende il morto, senza dover per forzafare riferimento a percentuali, viene dadire: “Però, che bel 6�che abbiamochiamato! Al massimo è sull’impasse acuori”. Però, dopo l’entusiasmo inizia-le, subentrano i primi dubbi: “Mi sa chenon lo chiamano… Pensa se la Dama dicuori è messa male che zero che pren-diamo… Ma perché l’abbiamo chiama-to… A mitchell si vince giocando conla sala (che non ha mai vinto un torneoche sia uno-ndr) ecc. ecc.”. E infatti laDama di cuori in Ovest fa sprofondare iN/S nella tristezza e nel rimpianto (!).Ma noi, in questo gioco virtuale, voglia-mo assegnare un premio a posteriori achi ha chiamato lo slam, facendoglivedere per un attimo le carte avversarie(più che virtuale sembrerebbe un pre-mio visuale). Non basta. Se le giocaNord, come sembra logico, impediamoanche l’attacco cuori da Est che, peral-tro, ha un naturale attacco fiori. Allavia così, direbbe un mio amico velista.Attacco Re di fiori. Vi propongo duecapolavori finali, uno di compressione

e l’altro di messa in presa. Cominciamodal primo. Si fila l’attacco fiori, ridu-zione del conto, si cattura il ritornocuori (per dirne uno) e si tirano cinquecolpi d’atout e l’Asso di fiori. Vi facciovedere dove siamo:

� J � J 10� 8 5� –

� Q 8 7 � K 9� Q 8 � 7 6� – � –� – � Q

� A 10 4� K 4� –� –

Ora, sulla penultima quadri di Nord,disinteressandosi bellamente di quelloche scarta Est, si abbandona il 4 di cuo-ri del morto. Ovest è cotto. Se scartapicche, Nord prosegue picche per l’As-so e picche taglio, affrancando Sud. Seinvece scarta cuori, Nord gioca cuoriper il Re e scopre rientrando in manocol taglio a picche.

Inutile dirvi che il ritorno picche daparte di Est alla seconda presa nonavrebbe modificato niente in quanto ilfinale sarebbe stato questo:

� –� J 10 9� 8 5� –

� Q 8 � –� Q 8 5 � 7 6 3� – � –� – � Q 8

� 10 4� A K 4� –� –

8

Argento per Andrea Carrettie Lorenzo Camerini.

Shalha Mofahkami e Cinzia Agrilloal secondo posto.

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NO E

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Nord gioca una quadri scartando lacartina di cuori di Sud. Ovest abbando-na (nervoso).

Passiamo alla messa in presa. Non cicrederete, ma per fare la messa in presa,in questa mano, bisogna prendere l’at-tacco di Re di fiori immediatamente(ahahah, che freddo!). Ve la faccio bre-ve, ma sappiate che ci sono varianti cheportano lo stesso ad un finale vincente.Asso di fiori e tutte le quadri con inmezzo un picche per l’Asso e picchetaglio. Olé:

� –� J 10 9� –� J

� Q � –� Q 8 5 � 7 6� – � –� – � Q 8

� 10� A K 4� –� –

Cuori per il Re e 10 di picche per laDama di Ovest e lo scarto del Fante difiori. Mirabolante.

Finale. 2° turno - Board 22

� 7 3� J 3� A 7 6 2� Q 6 4 3 2

� 9 8 5 4 2 � K Q� A 8 5 � K Q 9� 10 9 � K J 8 4 3� A K 5 � J 8 7

� A J 10 6� 10 7 6 4 2� Q 5� 10 9

Io gioco 3SA da Est. Tu giochi 3SA daEst (scusate la confidenza). Egli gioca3SA da Est. Noi giochiamo 3SA da Est.Voi giocate 3SA da Est. Essi giocano3SA da Est. Non so se si è capito qual èstato il contratto popolare di questa ma-no, quello che a prima vista (e ancheseconda e terza) appare il più naturale.

La domanda che vi pongo è: vorresteessere attacco o difesa? Preferireste gio-care la mano o controgiocarla? Puntua-le arriva la doverosa richiesta di una in-formazione necessaria: “Scusa, ma Suddove attacca?”. Ineccepibile. Diciamoche Sud attacca cuori, come scelto dal-la maggioranza. Lo diciamo anche per-ché 3SA si battono con attacco fiori op-pure intavolando l’Asso (o il 6) di pic-che. Non sono scelte che vengono auto-

matiche alle dita, come vedete. L’attac-co cuori consente al dichiarante un pia-no di gioco di più ampio respiro, ma lamaligna posizione della Dama di qua-dri sembra condannare al down. Ve-diamo. Prendo immediatamente al mor-to con l’Asso di cuori e faccio girare il10 di quadri. Entra Sud con la Dama diquadri e… comincia a ragionare. A cuo-ri non dovrebbe esserci futuro, quadri èil colore loro, a fiori ci sono Asso e Reche sorridono al morto e i tempi di af-francamento sembrano essere favorevo-li al dichiarante. Rimangono le picche,ma non basta. Per mantenere le comu-nicazioni e/o non bloccare il colore èmeglio non spararsi l’Asso (molto me-glio) ma intavolare la cartina, quel bel 6di picche che condanna irrimediabil-mente il contratto. Allora, avete sceltoda che parte schierarvi? Perbacco, nonme lo aspettavo, ma c’è l’unanimità dal-la parte del… dichiarante! Dai, avanti,fatemi vedere come trasformare in noveprese imbattibili questa manche (sem-pre con attacco cuori). “Facile, a carteviste. Prendiamo con l’Asso del morto(Ovest) e, non potendo fare a meno del-le quadri, giochiamo quadri per… il Re(!) e cartina di quadri per la Dama diSud”. Embè, dico io, e cosa avreste ri-solto? Sud torna cartina di picche estiamo da capo a dodici (espressioneusata dal bridgista dopo il primo giro).“Sbagli caro, perché Est, in presa con la

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Dama di picche, non gioca quadri bensìil RE DI PICCHE!” (si cominciano asentire degli ohhh di rapito stuporenella sala). “Cosa fa Sud, in presa conl’Asso di picche? Se si ferma e torna inun altro colore, i giochi sono finiti inquanto, tagliate le comunicazioni verti-cali, il dichiarante può affrancare lequadri senza tema. Diciamo allora cheincassa tutte le picche (se ne incassasolo due, vedi sopra) e torna fiori perun pezzo del morto. Siamo qui:

� –� J� A 7� Q 6

� 9 � –� 8 5 � K Q� – � J 8� A 5 � J

� –� 10 7 6 2� –� 9

La difesa ha già realizzato quattro pre-se, perciò o sono tutte di E/O oppuresarebbe stato meglio schierarsi col con-trogioco. Il 9 di picche di Ovest scendesul tavolo con grazia preparatoria. Nordancora non soffre, potendo scartare ilFante di cuori oppure il 7 di quadri. Di-ciamo che sceglie il primo, Est scartauna quadri e rientra in mano con unpezzo a cuori, su cui Nord è costretto aliberarsi del 7 di quadri.

Finalino:

� –� –� A� Q 6

� – � –� 8 � K� – � J� A 5 � J

� –� 10 7� –� 9

Il trionfale Re di cuori conclude lapratica esponendo Nord ad una com-pressione quadri/fiori. Tutto chiaro?”

Ineccepibile, incontrovertibile, impre-vedibile, impossibile.

La difesa è molto triste, se si gioca acarte viste.

Molto triste è la difesa, se non fa la quin-ta presa.

La difesa sta di sasso, se si porta casaun Asso.

Sta di sasso la difesa, se si perde la con-tesa.

Basta, per cortesia!

Finale. 2° turno - Board 26

� 9 5� –� K Q 10 4� A K Q J 8 5 3

� A Q 10 8 7� K Q 5 4� J 6 3� 7

Se per avventura, seduti in Nord, do-veste avventurarvi nella giungla licita-tiva fino a raggiungere il contratto 6�,come alcuni impavidi hanno fatto, sul-l’attacco 4 di picche di Est, considere-reste che, se non va bene l’impasse apicche, tutto è perduto oppure vedrestelo stesso in fondo alla galleria un lumi-cino di speranza? E se vi dicessi che il4 di picche d’attacco è un singolo, diquanto aumenterebbero le possibilità direalizzazione? Bè, in tal caso ci si avvi-cinerebbe considerevolmente. Si pren-de a picche con l’Asso (gran bell’inizio)e…

� 9 5� –� K Q 10 4 � A K Q J 8 5 3

� K J 6 3 2 � 4� A J 10 8 � 9 7 6 3 2� 5 2 � A 9 8 7� 6 4 � 10 9 2

� A Q 10 8 7� K Q 5 4 � J 6 3� 7

La soluzione sta nella giusta divisio-ne degli Assi rossi, non una divisionequalsiasi, quella giusta ovvero l’Asso dicuori in Ovest e quello di quadri in Est.Già che siete al morto con l’Asso di pic-che, non esitate ad intavolare un pezzoa cuori per il sorpasso al taglio dell’As-so di Ovest. L’onore affrancato, in segui-to, si prenderà cura della perdente apicche. Come? Vediamo. Asso di picche,Re di cuori (Asso, taglio), atout fino adesaurire quelle avversarie e quadri ver-so il Fante: la favorevole posizione diquest’altro Asso consente di rientrare almorto (Sud). Non era lo slam del seco-

lo, è vero, ma sic stantibus rebus…Qualificazioni. 2° turno - Board 2

� Q 10 7 � K J � J 4 � A K 8 7 6 5� K 4 2 � A 5 3� K Q 10 9 6 � J 5

Oggetto: mano da libro.Target: giocatori intermedi (esistono an-

cora? Sì, ma non bisogna chiederlo a lo-ro, si devono interpellare i compagni…).

Contratto: 4�da EstAttacco: �8 di Sud

Piano di gioco.Dritta: le cuori sono ben divise (3/2).

Questo non è un vostro problema.Perdenti: quattro. Due immediate, i due

Assi neri, e due lente nei rossi.Considerazione: la perdente in atout

non rappresenta un problema (!) perchési paga e basta. C’è poco da arrovellar-

Terzo gradino del podioper Aldo Gerli e Carlo Totaro.

Bronzo per Cristina Goline Gabriella Olivieri.

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si: tocca cederla.Deduzione: bisogna lavorare sulla per-

dente a quadri, farla sparire come perincanto.

Metodo di sparizione: scarto su unacarta affrancata.

Preferenza d’affrancamento: picche.Sono meno delle fiori, riducono even-tuali pericoli.

Svolgimento: prendo l’attacco quadrie anticipo picche. Mi filano il primo col-po. Insisto. Prendono e tornano quadri.

Problema: dove sono in quest’istante?Corollario (triste e solitario): se sto in

Est (sudore freddo), come faccio ad an-dare al morto ad incassare la Dama dipicche?

Eccoci qua, finalmente. Tra gli erroricomuni da evitare “Gioco affrettato allaprima presa” è un must. Il totale:

� 8 4 3� Q 3� Q J 10 6� A 7 4 3

� Q 10 7 � K J� J 4 � A K 8 7 6 5� K 4 2 � A 5 3� K Q 10 9 6 � J 5

� A 9 6 5 2� 10 9 2� 9 8 7� 8 2

Finale di partita, come direbbe Sa-muel Beckett: nelle due mani prece-denti bisognava affettarsi a prenderel’attacco al morto. In questa, invece, èobbligatorio stare bassi e catturare dimano (Est) per mantenere l’ingresso so-stanziale in Ovest. Così è (se vi pare),direbbe Pirandello. Ed anche se non vipare, direbbe T. Randello (è il compa-gno di chi gioca. Il nome rivela che èpoco comprensivo in caso di errori… )

Qualificazioni. 2° turno - Board 4.

� A 8� K 6� A K J 10 9 7 3� K Q

� K Q 6 2 � 5 4� 10 7 4 � A Q J 9 8 5� 8 5 � –� A 8 7 3 � J 6 5 4 2

� J 10 9 7 3� 3 2� Q 6 4 2� 10 9

Dopo una licita in cui Nord ha mo-strato una potente monocolore a quadricon manciate di punti sparsi anche a la-to ed Est è intervenuto quantomeno acuori (se non in bicolore), con l’atten-zione focalizzata in N/S, molte coppie

hanno realizzato 3SA da Nord con at-tacco cuori di Est. Altre sono cadute mi-seramente se Est, come nel caso di Car-pentieri, ha deciso di attaccare fiori. O-vest è entrato con l’Asso e non ci hamesso più di tanto a intavolare il 10 dicuori per le ulteriori sei prese. C’è chiha raggiunto il contratto di 5�cadendoper irrimediabile insufficienza di prese.Ma lì, sul cucuzzolo della montagna,domina il campo lo sparuto gruppo diquegli E/O che, a parità di zona, volen-do difendere sulle 5�avversarie, o me-glio, nella gradevole incertezza difesa/attacco che a volte fa capolino, hannovinto la licita dichiarando 5�. Non peraltro, perché si fanno. Magari anche con-trate.

A pensarci bene, la carte di Ovest, sul-l’eventuale bicolore dichiarata di Est,diventano gradevoli. Il fatto è che Est fafatica a mostrare una bicolore con treonori rinforzati sesti in un palo e il Fan-te quinto di cartine nell’altro.

Qualificazioni. 2° turno - Board 14

� A 6� J 9 2� K Q J 10� Q 6 4 2

� Q J 9 � K 10 8 7 5 3� K 10 7 4 � 8 3� 9 8 7 � 6 5 4 3� A 8 7 � 9

� 4 2� A Q 6 5� A 2 � K J 10 5 3

Pensate per un attimo ad un ricono-scimento simile al “premio della criti-ca”. Che N/S debbano giocare manche,non c’è dubbio. È sulla scelta che sipuò discettare. Quando (meglio ‘se’) siraggiunge il sontuoso 5 �dovrebbe es-sere permesso agli attori di alzarsi, ef-fettuare un high five (in slang hi5) edintonare un canto di giubilo. Il fatto èche la quasi totalità del campo opta perla scelta di Hamman, che impone diprovare sempre a chiamare il contrattodi 3SA, se percorribile. Ecco, qui è lapietra angolare del discorso. È percorri-

bile 3SA in questo caso? N/S sanno diessere deboli a picche? Sanno di doverpassare per un pezzo a fiori? O non san-no nemmeno di avere il fit di nove car-te a fiori? Troppe domande. E la spietataregola del bridge, anche in questa mano,ha dato un top cubico a chi ha chiamato3SA senza ricevere l’attacco picche,conservando il “premio della critica” peri cantori del 5�. Non sarà una medaglia,ma vuoi mettere la soddisfazione?

Qualificazioni. 1° turno - Board 21

� 8 7 6 4 � 10 9 4 � J� K J 10 6 2

� A K � 9 3� K Q 8 6 3 2 � A J 7 5� 4 2 � K Q 10 9� A Q 8 � 9 7 3

� Q J 10 5 2� –� A 8 7 6 5 3� 5 4

Stavolta mettiamoci pure la zona, per-ché ci vuole. N/S rosso sangue, E/Overde speranza. La speranza orizzonta-le è quella di fare tante prese a cuori,magari 12 con il Fante di quadri in Nord.Codesta carta fondamentale sarebbeanche piazzata bene ma, soffrendo disolitudine, comporta un taglio imme-diato nel colore e addio sogni di gloria.Pazienza, dirà chi ha fatto solo 5�, manon è andata così ovunque. C’è anchestato chi, in Sud, ha prodotto una sot-toapertura bicolore a 2� terzo di manoe si è ritrovato velocemente a giocare4�, naturalmente contrate da un Ovestche, per l’appunto, vedeva rosso san-gue per la situazione di vulnerabilità diN/S. Povero Ovest, avido di penalizza-zione, mal gliene incolse. Il contratto di4�è in una botte di ferro, proprio co-me quello di 5�. Il che vuole anchedire che il PAR della mano sarebbe a5� contrate per un down. So che è unanotizia che farà perdere il sonno a tutti,in particolar modo a chi non gioca ilbridge e a chi non ha letto quest’artico-lo, ma qualcuno doveva pur dirlo.

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M emphis, Tennessee, ha ospitatoquest’anno gli Spring Nationals,e con essi una delle competi-

zioni più prestigiose del calendario ini-ternazionale, la Vanderbilt Knock OutCup, la più antica tra i quattro majoramericani (contando tra di essi il GrandNational, il quale, però, è una speciedella nostra Coppa Italia; rispetto allealtre tre, che iniziano e finiscono in oc-casione di uno specifico National, ilGrand National si conclude in estate,ma ha una fase di qualificazione lungaun anno, e come la Coppa Italia è divi-so in categorie).

Il trofeo che da il nome all’evento fuinfatti donato nel 1928 dal miliardarioHarold Stirling Vanderbilt – un nomedi grande rilievo nella storia del nostrosport, se si pensa che tradizione vuoleche il bridge nella sua forma attuale siastato giocato per la prima volta a bordodel panfilo del nostro uomo, in una cro-ciera a largo di Panama nel 1925 – men-tre le altre due competizioni, La Spin-gold Knock Out Cup e la Reisinger Board-A-Match Cup, risalgono, rispettivamen-te, al 1934 e al 1965.

velistica, della quale riscrisse le regole,e si aggiudicò per due volte il trofeobridgistico che porta il suo nome, dopoavere certamente riscritto le regole an-che del nostro sport (crociera al largo diPanama o meno). Ha inoltre fondatoun’università, e innumerevoli associa-zioni filantropiche.

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to, e dove, il 4 Aprile 1968, venne ucci-so Martin Luther King.

Terra indolente, dal clima impossibi-le (caldissimo e molto umido), dove so-no fioriti degli straordinari musicisti con-temporanei, imbevuti di Rythm & Blues.Elvis era di qui, e la sua proprietà, Gra-celand poco fuori città, è di gran lungala principale attrazione locale, ma daqui provengono anche fenomeni del ca-libro di Jerry Lee Lewis, Aretha Fran-klin, Muddy Waters, Carl Perkins,Johnny Cash, Robert Johnson, W.C.Handy, B.B. King e molti altri.

Priva di qualunque attrattiva paesag-gistica e architettonica, la città è peròfamosa per i suoi innumerevoli locali-ni, dove dell’eccellente musica dal vivoaccompagna la consumazione delle fa-mose spare ribs, deliziose costolette dimaiale, lungamente frollate e dolce-mente affumicate e aromatizzate, poipassate ad una lenta cottura al barbe-cue, ed infine ricoperte di una salsaagrodolce che varia di casa in casa. Uncibo degli dei, credetemi.

Tempo di bridge. Lontani i tempi incui il torneo cominciava riducendo,nella prima giornata, il campo di gara a128 squadre, l’obbiettivo è ora quello diportarle a 64 – e quindi si comincia ungiorno dopo; né si deve faticare troppo,perché le squadre iscritte erano solo 77(non così male: il record negativo è aquota 67). Anni fa, Larry Cohen su“The Bridge World” tentò un’analisidel problema, dando tutta la colpa aiprofessionisti stranieri che, al giorno d’og-gi, “infestano” (haunt il termine origi-nale) i Nationals, così rendendo troppodure, e quindi meno attraenti, le variecompetizioni. C’è del vero, e certo il fe-nomeno è seccante per i professionistiamericani (come Cohen) che vedono ri-dursi il mercato, ma molto la fa anchela crisi economica, perché scorrendo lalista dei partecipanti si può notare chela quasi totalità delle squadre è finan-ziata da uno sponsor. Il semplice gioca-re, poi, non è così economico: il costoper sessione è pari a 20$ per giocatore,il che vuol dire che ogni squadra paga

Maurizio Di Sacco

La Vanderbilt Cup

Vale la pena di spendere due paroleper Harold S. Vanderbilt (1884-1970):uno degli uomini più ricchi di tutti itempi, fu persona dai molteplici inte-ressi, tanto che vinse tre volte l’Ameri-ca’s Cup, la più famosa competizione

Harold Stirling Vanderbilt

Memphis, dunque, scelta perché lì sitrova la sede dell’American ContractBridge League, e quest’anno ricorreva ilsettantacinquesimo anniversario dellafondazione. Sud profondo, profondissi-mo, e non in termini semplicementegeografici, quanto piuttosto culturali esociali. Terra per lungo tempo devasta-ta da un violento razzismo e non anco-ra sopite grandi tensioni tra la grande, epovera comunità afro-americana (il 61% della popolazione) e la piccola (21%, il resto è rappresentato da ispanicied altre modeste etnie) e ricca comu-nità WASP (White Anglo Saxon Prote-stants), dove gli assassini del Ku-Klux-Klan hanno prosperato, dove vige anco-ra una netta separazione razziale di fat-

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Una panoramica della città di Memphis.

Immagini da Graceland Mansion, rifugio di Elvis Presley (40$ il prezzo della visita!);a sinistra l’entrata principale; sopra: il salotto con la sala da musica sullo sfondo; a fianco: lasala dei trofei.

80$ ogni sedici mani, e se ne giocano64 (si può però risparmiare ritirandosiquando si è troppo indietro; inAmerica – e il principio non mi dispia-ce – si paga rigorosamente “a consu-mo”). Le squadre finaliste, dunque, chedi incontri ne giocano sei, sborsano allafine 1920$, non proprio bruscolini.

Un deterrente a giocare è poi la rigidadeterminazione del tabellone, che nonsolo è del tipo tennistico, ovvero assi-cura la salvaguardia ad un numero diteste di serie, ma, diversamente da quel-lo, prevede accoppiamenti sulla sem-

plice base del ranking fin dal primo tur-no, per cui la squadra peggiore incontrainevitabilmente la migliore e così via(nel tennis, ed in altri sport, le prime 32teste di serie – per fare l’esempio di untorneo del grande slam, dove ci sono128 giocatori in tabellone; negli altritornei sono in numero minore – vengo-no inserite automaticamente, mentregli altri giocatori vengono sorteggiati,per cui niente vieta che la numero unopossa incontrare la trentatré al primoturno). La risposta giusta sta, credo, nel-la combinazione dei due fattori: la pre-

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senza di stranieri fa sì che si trovinosquadre con campioni del mondo benoltre la ventesima testa di serie, per cuichi sia classificato trentacinque, peresempio, deve giocare contro la trenta(la somma deve obbligatoriamente faresessantacinque), con pochissime chan-ce di vincere. Fino a quindici anni fa,invece, le squadre veramente dure dabattere erano non più di una diecina,così che i primi turni erano abbordabi-li per tutti.

Nell’ambito della pattuglia di profes-sionisti presenti, nutrita era quella ita-liana: Lauria-Versace e Duboin-Semen-ta vestivano i colori di Cayne, ripeten-do la formazione che ha vinto l’ultimaReisinger. Bocchi-Madala giocavano perJacobs, Fantoni-Nunes per Monaco, eDe Falco-Olivieri per De Falco (ovveroPatricia Cayne, sponsor della squadra).

Per capire quanto serio sia il feno-meno, la squadra che ha vinto era origi-nariamente la testa di serie numero 14(e l’ultima squadra con campioni delmondo – incidentalmente italiano, nel-la persona di Dano De Falco – era addi-rittura la 39)!

Nella prima giornata, 25 squadrehanno ricevuto un bye, mentre le altregiocavano in tredici gruppi da quattrodove un doppio KO, ciascuno su tren-tadue mani, ne qualificava tre. Bisogna-va dunque perdere due volte per esserefuori, e delle migliori sessantaquattrosolo una è riuscita nell’“impresa”: lanumero 27, che conteneva, tra gli altri,

due dei sudafricani che ci cacciaronofuori nei quarti della Bermuda Bowl aShanghai.

Nel turno successivo, sono saltate leteste di serie numero 11, 15, 17, 18 e 19(in tutto, nove campioni del mondo euno olimpico!), ma ben altre dovevanocadere nei sedicesimi di finale. La piùgrande sorpresa è stata causata daVentin (n° 34), che ha strapazzato lagrandissima formazione capitanata daNick Nickell, testa di serie numero duee vincitrice di quattro Bermuda Bowlnegli ultimi quindici anni.

Sorpendente anche l’andamento del-l’incontro: Nickell è rimasta in linea digalleggiamento per tre dei quattri tem-pi, conclusi, rispettivamente, a –8, –11e –17; tuttavia, pur avendo in campo laformazione migliore (Hamman, Zia,Meckstroth, Rodwell, nomi da far tre-mare i polsi), ha ceduto l’ultimo 70-18!

L’immenso Bob Hamman ha così per-so quella che era, forse, la sua ultimachance di un titolo tanto prestigioso, dalui conquistato ben 15 volte in passato.Dal prossimo National, infatti, Ham-man-Zia verranno rimpiazzati da Le-vin-Weinstein. La coppia con Zia ha sìprodotto una Bermuda Bowl (ahimè, anostre spese, a San Paolo nel 2009), maanche tanti pessimi risultati, e noncerto a causa di Bob: avendo commen-tato diversi loro incontri, non ho dubbisu chi sia il colpevole.

Prima della Vanderbilt, tuttavia, Ham-man aveva trovato il modo di vincere ilsuo cinquantaduesimo “Major”, il Pla-tinum Pairs, in coppia con il venticin-quenne Justin Lall (per dare un’ideadella versatilità del grandissimo cam-pione americano, Lall era il ventiquat-tresimo della lista dei compagni chehanno accompagnato Hamman nell’av-ventura, cominciata nel 1962, quando,a ventitré anni, vinse la prima di tredi-ci “Reisinger”). Per tutti gli appassiona-ti, c’è da sperare di rivederlo ancora ai

massimi livelli.

Dalla cavalcata vincente di Hamman-Lall (lunga ben sei turni di 28 smazzatel’uno, nell’arco di tre giorni, e Hammanha 73 anni), vi regalo questa perla:7

Board 5 - N/NS

� A J 9 4� 6 5� Q 10 4 3 2� 4 3

� K Q 6 3 � 7 5� A 10 9 3 � K Q 8 4� J 7 6 � K 8 5� 10 7 � J 9 6 5

� 10 8 2� J 7 2� A 9� A K Q 8 2

Hamman ha aperto 1SA in Sud, e selo è giocato, ricevendo l’attacco di 3 �per l’8 della mano. L’americano ha im-mediatamente presentato il 10 �, cheOvest ha coperto (un errore, come ve-dremo) mentre Sud stava basso dalmorto. La difesa ha proseguito conquattro giri di �, e poi�. Questa laposizione:

� A J� –� Q 10 4� 4

� K 6 � –� – � –� J 7 6 � K 8 5� 10 7 � J 9 6

� 2� –� A 9� K Q 8

Hamman ha accuratamente incassatol’A�– colpo di Vienna – e ha prosegui-to con due giri di � comprimendo ine-sorabilmente Est nei colori minori.+120 gli è valso un top condiviso conuna sola altra coppia. La difesa ha fattotutto quanto poteva per agevolare il di-chiarante: se Ovest non avesse inseritoun suo onore, la manovra sopra vistanon sarebbe stata possibile per man-canza della rettifica del conto – la ces-sione di una �ad Ovest medesimo –,né il tragico destino di Est si sarebbecompiuto qualora i difensori avesseroevitato di incassare tutte e quattro leprese a �. Infine, se dopo le quat-tro � Ovest avesse proseguito a�, losqueeze avrebbe sì agito, ma Hammanavrebbe dovuto indovinare cosa scarta-re di mano, mentre il colpo di Viennalo ha messo in grado di esercitare pres-sione su chiunque avesse quattro � edil K�, senza bisogno di indovinare.

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Bob Hamman, ininterrottamente n° 1 del mon-do dal 1985 al 2005, e Justin Lall. Il giovaneamericano vanta già un titolo mondiale Un-der 26, ed una medaglia d’argento nella Ber-muda Bowl. Hamman aveva vinto questa com-petizione vent’anni fa in coppia con Hen-nant Lall, padre di Justin: anch’esso un re-cord.

Norberto Bocchi e Agustin Madala.

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L’immenso Bob non si è fatto pregareper trarne profitto, rendendo, ancora unavolta, semplice ciò che proprio sempli-ce non è.

Tornando alla Vanderbilt Cup, men-tre perdeva Nickell, nello stesso tempoStrul (5) veniva battuta da Fireman(28),e la 10, Spector, dalla 23 (Levine). Nien-te di strano, se si leggono le formazioni:Campioni del Mondo contro Campionidel Mondo, o quasi.

L’incontro più intrigante, per la gio-vane età dei rampanti protagonisti, eraperò quello tra la n° 13, Kranyak, e la n°20, Bertheu, match del quale posso dir-vi qualcosa perché è stato trasmesso suBBO.

La mano che vi presento è la 7, che po-ne un interessantissimo problema distile e valutazione.

Seduti in Nord, tutti in zona, vi tro-vate in mano: �A86�AQ32�K10942�10. Passo il compagno, e 1�a destra,cosa pensate di fare? Anni fa, non sa-rebbe stato un problema: pressoché tut-ti avrebbero interferito di 2�, un’azio-ne giudicata però al limite del disgu-stoso dagli esperti moderni (per quellocha vale, sono abbastanza d’accordo).Se dite passo, la licitazione proseguecon 3� (appoggio quarto a �, 8-10) asinistra, e 3 �a destra. Continuate nelvostro silenzio, o no?

Sia nell’uno che nell’altro caso, la vo-

stra valutazione, e quella della vostracoppia, è o meno, e se sì quanto, inflen-zata dal passo iniziale del compagnoe/o dalla situazione di zona? Provate adiscutere con chi vi siede abitualmentedi fronte che cosa fareste in ogni posi-zione diversa.

Come è ovvio, non vi avrei posto ladomanda se non ci fosse dietro un in-ghippo: nella circostanza, lo stare sem-pre zitti è assai costoso, perché la vo-stra linea dispone non meno che di unoslam!

Board 11 - S/-

� A 8 6� A Q 3 2� K 10 9 4 2� 10

� Q 10 9 7 3 � K J 4 2� K 8 7 5 � 9 4� A � Q 7� Q 9 6 � K 7 4 3 2

� 5� J 10 6� J 8 6 5 3� A J 8 5

In una sala, Bathurst, fresca medagliad’argento mondiale a Veldhoven, ha det-to sempre passo, ed ha scritto un centi-no. Nell’altra, tuttavia, Ricco van Proi-jen aveva nel suo arsenale l’intervento

di 1SA “polacco” (su “uno” in un mag-giore, 1SA mostra quattro carte nell’al-tro maggiore ed un minore almeno quin-to), uno strumento ideato alla fine deglianni settanta proprio per queste situa-zioni, così che Jansma è prima zompa-to a 4 �sul 2 � (buon appoggio a�) diEst, ed ha poi rialzato a 5 la conversio-ne in 4¨ di Nord.

Se condivido il passo su 1�di Bat-hurst in assenza di una convenzionespecifica, condivido però meno quellosu 3�. Con il compagno schedato conil singolo di �e qualche punto, neces-sariamente utile, le probabilità di per-dere un contratto a livello di 4 sono mol-to elevate, né ci sono problemi se Suddovesse rispondere 4 �, perché ora lalicita di 4�chiarirebbe la natura dellamano, così che vale forse la pena di ria-prire di “contro” accettandone il rischio.Naturalmente, tutto questo perché sihanno 5�ed il singolo di �; nel casoopposto non ci sarebbe soluzione (nonsi potrebbe rischiare di sentire il com-pagno dire 4�).

Sempre in termini di raffronto tra lamodernità ed il passato, vale la pena dirimarcare come gli stessi vent’anni fanei quali dire 2�era normale, era al-trettanto standard usare il “contro” su3�come punitivo, secondo la ferrea“legge” del “passo forte”. Non è più co-sì: ora ogni “contro”, o quasi, quanto-

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stano ha ora giocato il 9�, per il J e laQ di Bob. E adesso?

Hamman ha proseguito a �, ma se neè amaramente pentito, perché questaera la mano completa:

Board 8 - O/-

� K J 9 4 2� 8� A Q 10 9 6 5� 8

� 10 8 7 � A Q 6 5� A Q 10 7 � K 9 4� 8 2 � 4 3� Q 7 6 4 � J 10 9 2

� 3� J 6 5 3 2� K J 7� A K 5 3

La discussione sul colpevole di que-sto disastro difensivo può prendere del-le ore, ma il problema è di stile e men-talità. Se è infatti vero che il 9 è la cartagiusta se Sud ha J10xxx di�ed OvestAQ8x – è allora necessario sbloccare il9 per poter incassare quattro prese nelcolore – è però ancor più vero, speciegiocando a squadre, che EO non hannoalcun bisogno di quattro prese a�perbattere il contratto!

Proprio questo è stato il ragionamen-to di Hamman, giocatore che ha fattodella praticità e della semplicità unabandiera (ed è per questo che ha vintocosì tanto con tanti compagni diversi):se il mio compagno ha il K�, la suapriorità è farmelo sapere (giocando unapiccola), e non sbloccare il colore. Mos-sa, questa, adatta a far colpo sulla pla-tea, ma non ad aiutare il partner.

Si potrebbe naturalmente obbiettareche Est ha bisogno del K�in mano adOvest per battere la mano, ma questo èvero solo a carte viste. Niente infattivieta che Ovest medesimo abbia il K�.

Negli ottavi di finale, la strage di testedi serie è continuata in maniera ancorapiù clamorosa: fuori in un colpo solo la1, la 3, la 4 e la 6!

Due di queste erano “italiane”: Cayneera la 3, battuta 127 a 114 da quella LesAmoils che doveva andare a vincere, e4 era Monaco, superata 105 a 77 da Ber-theu, tutt’altro che una squadra di sprov-veduti. Né era composta da “signor nes-suno” O’ Rourke, giustiziera della n° 1Fleisher, visto che a dispetto della posi-zione n° 16 del seeding includeva nien-te meno che due campioni del mondoin carica, gli olandesi Brink-Drijver, edue professionisti americani di primis-simo piano quali Eddie Wold e RogerBates.

Vediamo ora una mano del match diJacobs, che ha spostato non meno di 30IM (le carte sono state ruotate per con-venienza: nell’originale il dichiaranteera seduto in Est)!

Board 4 - O/T

� A J 8 3� K J 7 6 5 4� 5 3� 4

� K Q 6 5� A 3 2� A K J 2� A 3

Accomodatevi al posto di Tomas Bes-sis, che giocava per Les Amoils controGiorgio Duboin (Ovest) e Antonio Se-menta (Est), e manovrate in 7�, raggiun-te nel silenzio avversario. Est esordiscecon un’atout, che arriva al vostro K.

Bessis ha proseguito eliminando le�,e poi giocando AK�e�tagliando almorto mentre Est seguiva con la Q alterzo giro. In mano con l’A�, Tomas haincassato il J�, ed è rimasto sorpresonel notare che Sementa aveva ancorauna�(� da Ovest).

L’intenzione di Sementa era quella diingannare Sud, portandolo a credere chefosse più corto a�, equindi più lungoa �, ma Bessis, che ho interrogato per-sonalmente in merito, è stato in gradodi cogliere questo aspetto del gioco diEst, ed ha proseguito con una�per il Jguadagnando così 13 IMP invece di per-derne 17 (6�+1 nell’altra sala).

Nei quarti, si è fermata l’ultima cop-pia italiana in gara, quando Jacobs (Boc-chi-Madala) ha perso dagli outsider diFalk (n° 45, e del tutto sconosciuti) per159 a 134. Nel mentre, Les Amoils de-moliva Consus Red (dei polacchi chetrovo dovunque io vada: erano in Israe-le in Novembre ed in Febbraio, ed inAustralia la settimana prima di Mem-phis) per 156-94, Bertheu piegava Gor-don 109 a 99, e Diamond, la squadra

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meno in Italia (e almeno in Olanda), èrigorosamente competitivo, e non sipuò negare che questa soluzione gua-dagna, e molto, in termini di flessibi-lità.

Dall’incontro di Nickell, vi presentoinvece un esempio di come Hamman eZia abbiano giocato insieme parlandodue lingue diverse, ed applicando di-verse filosofie.

Il problema difensivo è quanto maiintrigante, e presenta una situazioneche è bene discutere col compagno (ilboard è ruotato per convenienza: nel-l’originale Hamman sedeva in Est).

Board 8 - O/-

� K J 9 4 2� 8� A Q 10 9 6 5� 8

� 10 8 7� A Q 10 7� 8 2� Q 7 6 4

OVEST NORD EST SUD

passo 1� passo 1�passo 1� passo 2�passo 3� passo 3SAfine

Hamman ha attaccato con il 10 �,coperto dal K e dall’A. Zia ha prosegui-to con il J �, che il dichiarante ha vintocon il K mentre Ovest scartava il 6 �adindicare un moderato interesse per ilcolore.

Muzzio – l’argentino al volante delcontratto – ha giocato una�per il 10del morto, facendo presa, e da lì ha mos-so il J�, vinto da Zia con la Q. Il paki-

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OVEST NORD EST SUD

Falk Bocchi Lusky Madala – – – passopasso 1�! contro passo2� passo 3� passo3� passo 3� passo4� passo 5� passo6�! fine

Dopo il tipico “biscotto alla francese”di Norberto, EO hanno avuto difficoltàa scoprire il fit a�, e così hanno ca-sualmente ripegato sul colore migliore.A dire il vero, anche El Amhady-Sadekhanno giocato a �, ma grazie ad unavisione assai pessimistica della vita – epensare che i “faraoni”, nell’incontro,erano già andati sotto in tre slam tantoridicoli quanto infattibili – si sono fer-mati a manche.

OVEST NORD EST SUD

El Amhadi Friedland Sadek Dahl– – – passopasso 2�* contro passo3� passo 3� passo4� fine

Che dire, davvero incomprensibile il“passo” finale di Tarek Sadek, ma forsel’egiziano si era stufato di cadere a slam!13 IMP (non decisivi) a Falk.

In semifinale, Les Amoils ha posto age-volmente fine alla corsa di Falk, mentredura è stata la battaglia tra Diamond eBertheu. Il punteggio finale è stato di141 a 106, ma Bertheu era a –5 a sei ma-ni dalla fine. In assenza di mani stimo-lanti dalle semifinali, ve ne facciovedere una del passato, presentata sulbollettino. Un esempio, di quelli cheamo, che mostrano quanto il difficilepossa essere reso ovvio da un esecuzio-ne tanto semplice ed elegante, quantoimpeccabile. La mano viene da “Gli

Immortali del bridge”, di Victor Mollo,ed il protagonista è Norman Kay.

Board 8 - O/-

� 10 6 2� K 8� A K 8 5 4� K 8 4

� A K Q J 8 5� 10 7 4� 7 3 2� 5

OVEST NORD EST SUD

Kaplan Kay– 1� 3�* 3�passo 4� fine

*naturale, mano buona

Ovest ha attaccato con il 9�, e Kayha assestato la sua imparabile stoccatasuperando con il K�del morto. Est hainfatti proseguito con la Q�, su cui ildichiarante ha scartato una�, così met-tendosi nella condizione di affrancarein seguito le�senza dare la mano adOvest, ed evitare così il letale ritorno a�. Né avrebbe aiutato Est il cambiarecolore, perché Norman Kay avrebbe al-lora vinto, e giocato lui stesso l’8 �dalmorto – che sapeva dalla licita non po-ter essere superato da Ovest – scartan-do�.

Ci si aspettava una gran battaglia infinale, dove Diamond partiva da favori-ta, ma ha invece vinto Les Amoils, epiuttosto agevolmente, per 138-88.

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vincitrice della Rosenblum 2010 (masolo testa di serie n° 8), costringevaO’Rourke al ritiro dopo tre tempi.

Ricordo bene una mano del vecchioBlue Team (narrata, se non ricordo ma-le, da Carlo Alberto Perroux in “Il BlueTeam nella storia del Bridge”) nellaquale Giorgio Belladonna e WalterAvarelli si avvantaggiarono di una psi-chica avversaria, non chiamando unoslam tanto buono, quanto destinato alfallimento. Qualcosa di ancora più biz-zarro è successo a Bocchi-Madala, an-che se a loro spese. La mano provienedal quarto tempo dell’incontro fatalecon Falk.

Board 8 - O/-

� 8� 9 8 3� K Q 10 8 4� Q 8 6 4

� K 10 6 � A Q 9 4 3� K J 6 4 � A Q 7� 6 5 2 � A J 3� A 3 2 � K 10

� J 7 5 2� 10 5 2� 9 7� J 9 7 5

Come potete vedere, è normale chia-mare 6�, dove però, a meno di non ve-dere le carte od essere divinamente ispi-rati, si cade inevitabilmente. 6 �è me-glio, perché quando le�non corrano,si può sperare che il J�faccia presa, eche grazie alle�3-3 le�si affranche-ranno di taglio; guarda caso, proprio ciòche succede nella circostanza. Tuttavia,arrivare al “top spot” sembra impossi-bile, o no? NO!!!

Con la presidentessa dell’ACBL, Sharon Anderson, sono allineati, da sinistra a destra: Joe Grue, Leslie Amoils,Darren Wolpert, Curtis Cheek, Ishmael Delmonte e Tomas Bessis.

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N on so se quello che mi appresto ascrivere finirà su BD’I o su BOL.In ogni caso, per evitare sovrap-

posizioni ed articoli che trattano dellestesse cose, cercherò di esaminare unparticolare aspetto che il risultato fina-le di questa Vanderbilt, ma non solo,potrebbero avere nel bridge di vertice.La Vanderbilt è stata vinta da una squa-dra, sponsor escluso, di giovani: quelladi Amolis con Joe Grue, Curtis Cheeck,Leslie Amolis, Darren Wolport, IshmaelDel Monte e Thomas Bessis, che ha bat-tuto, in finale, un’altra squadra, quelladi Diamond, con Moss, Gitelman, Dia-

mond, Platnik, Hampson e Greco, nonaltrettanto giovane ma comunque for-mata da giocatori venuti alla ribalta nel-l’ultimo decennio.

Pochi mesi fa la Bermuda Bowl è sta-ta vinta da una squadra di giovani: l’O-landa di Sjoert Brink, Bas Drijver,Bauke Muller, Ricco Van Prooijen, LoukVerhees e Simon De Wijs che ha battu-to in finale un’altra squadra di giova-nissimi, USA 2, ancora con Grue, Cheek,Justin Lall, Kevin Bathurst, Joel Wool-dridge e Daniel Zagorin. E ancora, inquei Mondiali la squadra che ha piùimpressionato, è stata quella dell’Israe-le di Ilan e Ophir Herbst, Michael Ba-rel, Eldad Ginossar, Ron Patchman eDavid Zack che, sino ad un paio di annifa, gareggiava nella categoria Junior.

Stiamo assistendo ad una fase di ri-cambio generazionale ai vertici del brid-ge mondiale? Probabilmente si, anchese questo “ricambio al vertice” sarà sicu-ramente graduale e, comunque, a mioparere, non “epocale”. Tutti i giocatorisopra citati, i nomi dei quali, ora quasisconosciuti, diventeranno presto fami-liari a tutti gli appassionati ed agli spet-tatori di BBO, appartengono infatti aPaesi con grande e consolidata tradizio-ne bridgistica come, in primis, gli StatiUniti e come l’Olanda, la Francia edIsraele.

Il vero cambiamento “epocale”, av-verrà (ammesso che il bridge abbia unfuturo a lungo termine) quando comin-ceranno a vincere i giocatori di quelleNazioni, come la Cina, l’India e la Tur-chia, dove il movimento è, a differenzache nei Paesi di grande tradizione, inevoluzione continua e non in involu-zione numerica e qualitativa. Comun-que, tornando a parlare di un futuro piùprossimo, direi che se questo ricambiodovesse davvero avvenire, ciò non da-rebbe certo inizio, per il nostro gioco,ad un periodo aureo. Tutti i giocatorisopra citati infatti, con la sola eccezio-ne di Joe Grue, sono giocatori fortissi-mi, solidissimi, preparati, ma sono an-che giocatori ai quali manca quel“quid” per essere dei veri fuoriclasse.Insomma tra loro non vedo un nuovoVersace, un nuovo Hamman, un nuovoMeckstroth e un nuovo Duboin. Esclu-

so, ripeto, Grue.Con l’uscita di scena di Hamman

(almeno a livelli altissimi), le unichesquadre che potranno contendere aquesti “newcomers”il predominio nelbridge, saranno quella italiana e quelladi Monaco con i Fantunes, Helgemo edHellness.

La squadra che, insieme alla nostra,ha dominato il bridge negli ultimi anni,quella di Nickell, non sarà, con Levin eWeinstein al posto di Hamman-Zia,una squadra paragonabile a quella cheè stata negli ultimi 25 anni. Non lo saràperché i due nuovi entrati, pur fortissi-mi, non valgono i due che se ne vannoe non lo sarà perché i Meckwell, anchese sempre temibilissimi, non sono i duegiocatori che erano qualche anno fa.Almeno stando agli ultimi risultati deiNational americani ed ai risultati deitrials per la qualificazione alla Bermu-da Bowl del 2011. La nostra squadra è,e lo sarà ancora per qualche anno, lasquadra da battere. Ma quando Lauria,per ragioni anagrafiche, uscirà di scena,al momento non si vede chi possa sosti-tuirlo degnamente. Da qualche annoinfatti, l’Italia non “produce” più fuori-classe. E dire che, a livello Juniores, lasquadra di Rinaldi che ha dominato inEuropa e nel mondo nel periodo a ca-vallo tra i due millenni, in questa cate-goria ha ottenuto risultati addiritturamigliori di quelli ottenuti dalla genera-zione che li aveva preceduti. Quella deiVersace, dei Nunes e dei Sementa perintenderci. Nessuno dei giocatori diquella squadra ha infatti scelto il bridgecome professione. Se per libera scelta oper necessità non saprei dirlo, ma èmolto probabile che, con le due squa-dre dei due grandi sponsor italiani“chiuse”, i “ragazzi” di un decennio fa,non abbiano avuto, di fatto, la possibi-lità di scegliere di fare del bridge la loroprofessione.

In ogni caso, quali che siano le ragio-ni per le quali è successo, sta di fattoche oggi il bridge italiano è in una si-tuazione nella quale, una volta usciti discena gli attuali Nazionali (ma, Lauria aparte, stiamo comunque parlando ditempi molto lunghi), non si vede chipotrebbe sostituirli. E non intendo chi

Alberto Benetti

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potrebbe sostituirli per ottenere dei ri-sultati paragonabili a quelli ottenuti dainostri negli ultimi tre lustri, ma nean-che chi potrebbe ottenere, in campo in-ternazionale, dei risultati dignitosi. Co-munque, vista l’età media degli attualiAzzurri, si può tranquillamente affer-mare, per dirla con i Rolling Stones,che Time is on my side e che magari

ammette (o si vanta?) di non aver mailetto un libro di Bridge. Attualmente èun professionista di bridge a tempo pie-no che, verosimilmente, guadagna, nonpiù in partita, ma dagli sponsor, all’in-circa 200.000 dollari l’anno. La coppiaformata da lui e Curtis Cheek è infattiuna delle più richieste negli States.

Un suo punto di forza, oltre a quellisquisitamente tecnici, è quello di riu-scire a creare armonia in seno alla pro-pria coppia ed alla sua squadra. Luiperò, non lo considera tale, ma si con-sidera molto fortunato perché ha sem-pre trovato dei compagni con i qualinon era impossibile non andare d’ac-cordo e non creare un profondo legamesia umano che sportivo.

qualche ottimo giocatore sia della gene-razione del primo Rinaldi, ovvero quel-la degli Intonti, D’Avossa, Lo Presti eBiondo, sia quella che è appena uscitadalla categoria Junior, ovvero i Manno,i Franchi e i Montanari, possa fare ilsalto di qualità che consentirebbe allanuova Nazionale di gareggiare con ono-

re contro tutte le altre squadre. Per concludere, visto che abbiamo par-

lato di lui come dell’unico vero “fuo-riclasse” della generazione emergente(anche se personalmente considero digrande livello anche Bessis), cerchiamodi conoscere meglio Joe Grue.

Nato in Minnesota, inizia a giocare abridge in famiglia con la nonna ed i ge-nitori. A vent’anni circa, nel 2000, sitrasferisce a New York dove inizia agiocare partite libere a tassi decisamen-te elevati e, credetemi, non c’è migliorpalestra di questa per affinare il propriotalento. Intanto, in coppia con JohnKranyak, vince con la Nazionale JuniorUsa, tutto quello che si può vincere. Siautodefinisce un giocatore istintivo e

Joe Grue

JohnKranyak

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ni, già solo per questa attesa meritereb-bero la nostra curiosità. Ma fate atten-zione a chiedere informazioni in locoperché, come nel mio caso, un viso conmalcelato stupore potrebbe dirvi “Ma èacqua salso-bromo-iodica ipertermaleunica al Mondo, di straordinario valoreterapeutico!!!”. E farete fatica, sui duepiedi, a capire un po’ il tutto…

Tranquilli però… Basta solo andareun po’ indietro nel tempo, per capirnecomunque il significato ultimo. PerchéMontegrotto deriva dal nome RomanoMons Aegrottorum (monte dei malati),ed era già conosciuta 3000 anni fa perle sue proprietà curative. Più e menorecenti scavi archeologici hanno infattiriportato alla luce condotte per acqua

termale, resti di un acquedotto, fonda-menta e pavimenti di edifici e di unteatro. Insomma… se era “ambita” an-che allora, anche senza comprendere ilsenso di “salso-bromo-iodica” una ra-gione ci sarà ben stata, no?

Ma veniamo ora al bridge giocato…

Marco Catellani

Non è possibile parlare del Festi-val di Montegrotto, senza ringra-ziare prima tutti quelli che da an-

ni fedelmente lo sponsorizzano e lo or-ganizzano. Perché non deve essere sta-to facile, soprattutto nell’attuale conte-sto, garantire strutture, premi, e quan-t’altro necessario al corretto svolgimen-to della manifestazione. Giusto due pa-role quindi per ringraziare la famigliaPastorello che, con gli alberghi Terge-steo, Augustus e Petrarca ha messo adisposizione sedi di gara e di soggior-no, ed il Dott. Loris Casadei, forse piùnoto per essere il rappresentante dellaPorsche, ma che a noi fa piacere ricor-dare qui per essere anche l’editore (tra-

mite la Casadei Libri) di te-sti di bridge,fra cui ricor-diamo con l’oc-casione l’ulti-mo uscito: Brid-ge e Cervello,di Franco Ca-viezel (Recen-sione disponi-bile in BOL –Novità Edito-riali 2011).

Due parole sono poi praticamenteobbligate anche sugli organizzatori,artefici di un felice connubio fra bridgee relax, essendo riusciti a accontentaretutti quelli che, in una settimana, vole-vano sia dar sfogo alla propria passio-ne per il gioco, sia dedicarsi a piscine,fanghi e cure termali. Il tempo, esoprattutto il sole, hanno poi aiutato,ed ecco quindi il felice risultato finale,sia in termini di partecipazione che disoddisfazione.

Due parole infine su Montegrotto,soprattutto per chi non dovesse essercistato in questa occasione ma ritenessedi visitarla in un prossimo futuro. Ini-ziamo dalle acque termali… che, infondo, se vanno dal sottosuolo dellePrealpi Vicentine fino ai colli Euganei,impiegando nel percorso circa trent’an-

5-11 MARZO 2012

Il Comitato premiazione al gran completo (con Massimo Ortensi, Lino Bonelli, Giorgio MarcatoDirettore del Tergesteo, Peppino Menegaldo Presidente della Regione Veneto),

Pierluigi Malipiero (vero deus ex machina dell’intera manifestazione), Maurizio Di Sacco, eDino Ponchio Presidente Provinciale Coni).

Il Museo del Vetro.

Scavi Romani

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Cento in due (6-7marzo)Il torneo, con 71 coppie iscritte, deve

il suo nome all’algoritmo matematiconecessario per stabilire a priori se l’e-ventuale partecipazione di una coppiasia permessa o meno: la somma deglianni di anzianità dei due giocatori deveinsomma avere come totale almeno100. Non sono in grado di giudicare sela norma sia nata per stabilire, a priori,il livello di gioco dei partecipanti già almomento dell’iscrizione (se si sa conta-re fino a 100, dovrebbe essere scontatosaper contare fino a 13… ), ma effettiva-mente al momento manco della luci-dità necessaria a trovare altre motiva-zioni…

Veniamo quindi ad una mano che,per la sua distribuzione molto eccentri-ca, sarebbe forse stata più indicata inun “trenta in due”…

Mano 15/I,Dichiarante Sud - NS in zona

� A K 10 7 5 3� K 6� –� K Q 7 4 3

� 8 2 � J 4� 9 7 2 � A Q J 8 4 3� A Q J 9 7 4 � K 10 8 3 2� 8 5 � –

� Q 9 6� 10 5� 6 5� A J 10 9 8 2

Qualche impavido junior in Sud po-trebbe valutare l’apertura di 3�, ma l’as-senza di una settima fiori e, soprattutto,la presenza di un fit terzo nobile do-vrebbe però esserne un deterrente.Analoghe considerazioni, ma di minorpeso perché la terza nobile è scartinata,possono essere ora applicate a Ovest.Ipotizziamo quindi un doppio passo,con l’apertura in Nord, ed una sequen-za che più o meno (selvaggiamente) po-trebbe svolgersi come segue:

OVEST NORD EST SUD

– – – passopasso 1� 3�* 3�5� ?

* = Ghestem - Bicolore cuori-quadri

Ecco… io ritengo che si debbano di-chiarare 6�(sperando in un Asso utilee che le picche siano accondiscenden-ti… ). Ma che fare quindi sul probabile6�? Qui entriamo nella pura teoriamatematica…

Diamo per scontato l’attacco di A con-tro uno slam: si possono battere6�se iresti neri in Est sono 2-0 oppure 1-1,ma non 0-2. In sintesi, statisticamente,lo slam verrebbe battuto nel 66% deicasi. Solo che, sbagliando la scommes-sa, l’entità dei punti vinti/persi nonsarebbe a nostro vantaggio: 66 voltemarcheremmo 50, ma 34 volte paghe-remmo 920.

E se si dichiarasse 7�? Avverrebbeche la stessa domanda dovrebbe porse-la Est, con analoga analisi; si possonobattere 7 �se i resti rossi in Nord sono2-0 oppure 1-1, ma non 0-2. In sintesi,statisticamente, lo slam verrebbe battu-to nel 66% dei casi. Ed anche qui, sba-gliando la scommessa, l’entità deipunti vinti/persi non sarebbe a nostrovantaggio: 66 volte marcheremmo 100,ma 34 volte pagheremmo 1370.

Temo che la conclusione finale siache si debbano giocare 7�: m.i. con at-tacco a fiori, e due down con attacco apicche.

Terminiamo col podio, che ha vistoprevalere queste coppie:1. Hugony Fabrizio-Casadei Loris 63,02%2. Salvatori Claudio-Uglietti Alessandra 61,13%3. Bernardo Giuseppe-Campana Emilia 59,03%

Misto (7/8 marzo)Il torneo, 120 coppie partecipanti, è

stato certamente uno dei maggiori suc-cessi del Festival ed alla competizione,complice il permissivismo ormai laten-te a tutti i livelli della nostra società, po-tevano prendere parte sia coppie effet-tivamente miste che coppie signore. Iltorneo è stato vinto da Francesco Na-tale che, abbiamo poi scoperto, sembraessere abbonato al podio in questa ma-nifestazione, avendo vinto in passateedizioni sia un altro misto (con IreneBaroni) sia un open (con Furio di Bel-lo). Preso col sorriso sulle labbra dome-nica, mentre cercava di sgambettare fuo-ri dalla sala, abbiamo provato a chie-dergli una mano particolare. Il malcapi-tato ha descritto questa, dov’era in O-vest:

Mano 10/IIDichiarante Est - Tutti in zona

� A� 8 7 6 5� 7 4 3� A K J 5 3

� K 8 7 3 2 � Q 10 9 6� A J 9 2 � K 4 3� K Q J 2 � A 10 5� – � 8 7 6

� J 5 4� Q 10� 9 8 6� Q 10 9 4 2

OVEST NORD EST SUD

– – passo passo1� 2� 2SA(1) 3�4� contro passo passosurcontro passo 4� passo4� passo 4� passo4SA passo 5�(2) passo5�(3) passo 5�(4) passo6� fine

1) fit 4° bilanciato, invitante o più2) un Asso3) hai la donna di picche?4) sì

Attacco: �A.

Tagliato l’attacco, e giocata una pic-cola picche presa d’Asso, il dichiarantesu qualunque ritorno (Es. quadri) puòprendere al morto sbloccando un onoredi mano, tagliare una fiori, battere il Redi picche, rigiocare quadri per il dieci,tagliare l’ultima fiori, e rientrare quindicon il Re di cuori per battere le atout,scartando le due cuori di mano. Prati-

NO E

S

NO E

S

LA LEGGENDA DI BERTA

La tradizione narra che intornoall’anno 1084 l’imperatrice Bertha diSavoia (col marito Enrico IV diGermania imperatore del Sacro Ro-mano Impero) fu ospite dei signori diMontegrotto. Arrivata in paese rice-vette la visita di una popolana di no-me Berta, una giovane e povera con-tadina, che voleva vedere la reginaper chiedere la liberazione di Ra-niero, il suo innamorato, imprigiona-to perché non aveva potuto dare alsuo signore la parte di raccolto spet-tante. Berta, abilissima filatrice, offrìall’imperatrice tutto quello che avevacon sé: un gomitolo di filo. E lei,avendo compassione della poveradonna, ricambiò il dono concedendoa Berta la libertà del marito e tantaterra nella zona quanta ne potevacomprendere la circonferenza forma-ta dal filo della matassa donata. Sinarra che quando le altre contadinevennero a conoscenza della notiziacorsero anch’esse per offrire grandiquantità di filo, ma a tutte l’imperatri-ce disse: “Non è più il tempo in cuiBerta filava”.

1° classificato: Fabrizio Hugony (assente)Loris Casadei.

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NO E

S

camente top assoluto. Peccato solo lamano descritta provenga dall’open enon dal misto… ma non si può averetutto dalla vita.

Dal misto vi proponiamo invece que-sta mano:

Mano 14/IDichiarante Est - Tutti in prima

� A K 5 � J 9 8 7 2� A � K Q 5� A 9 7 2 � 8 6 5� K Q J 10 4 � 8 5

OVEST NORD EST SUD

– – passo passo1� passo 1� passo2� passo 2SA(1) passo3�(2) passo 3SA fine

1) lebensohl style - mano debole2) descrittiva 18+ GF

Attacco: �9.

Preso al morto l’attacco, giocate il K eQ di fiori. La difesa prende al secondogiro e torna di J di quadri. Cosa fate ora?

Non è chiaro quale sia il contrattocorretto, ovvero se 3SA o 4�: entrambipossono avere dei seri problemi con at-tacco quadri. Immaginando però un at-tacco diverso, ecco che 4�diventanoimprovvisamente migliori, permetten-do ragionevolmente di scartare qualchequadri perdente sulle fiori.

Ad alcuni tavoli, complice una �Qseconda in caduta, sono state incassatein entrambi i contratti dodici prese, maritengo che filare il�J sia comunqueuna valida alternativa: si incasseranno11 prese con la Donna in caduta, odieci con la donna terza, cautelandosidal down in qualche caso di quadri 4-2.

Se la spiegazione è stata oscura, pro-vate a spostare la �Q da Nord a Sud…

Mano 14/IDichiarante Est - Tutti in prima

� Q 6� 10 6 4 3 2� K Q 10 4� 9 3

� A K 5 � J 9 8 7 2� A � K Q 5� A 9 7 2 � 8 6 5� K Q J 10 4 � 8 5

� 10 4 3� J 9 8 7� J 3� A 7 6 2

Terminiamo col podio, che ha vistoqui prevalere invece:1. Natale Francesco-Cesari Barbara 64,63%2. Buratti Andrea-Aghemo Monica 63,45%3. Palmieri Maurizio-De Lucchi Patrizia 62,70%

OVEST NORD EST SUD

– – – passo1� 1� 2�* 3�3SA 4� 5� controfine

* = mostra le cuori

Attacco: �J.

Preso l’attacco scartando fiori al mor-to, il Giorgino nazionale ha continuatocon cuori alla Donna, e quindi 9 di qua-dri (piccola… lunga pensata… ) al Fan-te. Quindi, cuori per l’Asso e cuori ta-glio. Picche taglio e 10 di cuori buono.

Tocca a Sud in questo finale:

� 10 9 6� –� –� A 8 7 6

Duboin Sementa� K � –� – � 10 9 7� A Q 7 6 � 3� J 2 � 9 5 4

� Q� –� K 10 8� K Q 10

Al meglio, Sud taglia la cuori vincen-te con l’ 8 di quadri, mentre Ovest sur-taglia di Donna. Re di picche tagliato, eancora cuori. Sud taglia, ma Ovest scar-ta la fiori perdente, contemporanea-mente reclamando il contratto in quan-to il Re di quadri ormai secco cadràsull’Asso.

Un quiz difensivo ora…

Mano 17/IDichiarante Nord - Tutti in prima

� A J� J 10 4� J 9 3 2� A 8 5 4

� Q 6 5 3� Q 2� 8� K Q 10 9 6 3

OVEST NORD EST SUD

– passo 1� 2�3� 4� passo passo4� contro fine

Attacco �7.K�, Asso�, 2�. A voi.

NO E

S

NO E

S

I primi classificati:Francesco Natale-Barbara Cesari.

Open (8/9 marzo)

Il torneo, 134 coppie partecipanti, havisto la nutrita partecipazione di gioca-tori esteri. Parecchie le mani interessan-ti, fra cui alcune di veramente alto li-vello. Alcuni infiltrati (di cui taceremoil nome, visto l’esito, ma che ringrazia-mo per il materiale fornito) ci hannodescritto queste:

Mano 19/IIDichiarante Sud - E/O in zona

� J 10 9 6 4 2� K 8 5� –� A 8 7 6

Duboin Sementa� A K 3 � –� 6 3 � A Q 10 9 7 4� A Q J 7 6 5 � 9 3 2� J 2 � 9 5 4 3

� Q 8 7 5� J 2� K 10 8 4� K Q 10

Villa Draghi

NO

O E

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NO E

S

Se tornate fiori per il taglio immedia-to, avete appena regalato il contratto. Ilvostro, in presa, non avrà ritorni utili.

Se invece tornate cuori, si apronogrosso modo queste alternative:

– Il vostro compagno ha l’Asso dicuori. Gli darete, dopo, il taglio a fiori(a picche avete l’Asso… ricordate?)

– Il vostro compagno ha il Re di cuoried il Re di quadri. Gli darete, dopo, iltaglio, e lui incasserà il Re di cuori.

– Il vostro compagno ha il Re di cuoried il Re di picche. Il dichiarante pren-derà il ritorno cuori con l’asso, scarteràla cuori perdente su AK di quadri, equando giocherà picche, il vostro, conKx in atout, starà basso. E gli darete,dopo, il taglio, assieme all’ansiolin… ov-viamente!

Mano 17/IDichiarante Nord - Tutti in prima

� A J� J 10 4� J 9 3 2� A 8 5 4

� Q 6 5 3 � 10 8 7 4 2� Q 2 � A 5� 8 � A K 10 7� K Q 10 9 6 3 � J 2

� K 9� K 9 8 7 6 3� Q 6 5 4� 7

L’immancabile podio ha visto qui pre-valere:1. Norberto Bocchi-Agustin Madala 68,68%2. I. Nanev-R. Gunev 65,59%3. Ferrante Pecci-Gianmario Generosi 62,05%

Non potendo fornire la foto dei primiclassificati (assenti), provvediamo con isuccessivi:

Mano 7/terzultimo turno,Dichiarante Sud - Tutti in zona

Siete in Ovest al posto di GennaroManganella, con �K765 �AQ842 �7�K104, e dovete attaccare dopo questasequenza:

OVEST NORD EST SUD

Manganella Zaleski Bavaresco Giubilo– – – passo1� 2� passo 3SAfine

Avete deciso? Picche sperando inqualcosa di utile? Cuori sperando il vo-stro fermi le quadri e possa tornarci?Fiori sperando in Donna e 9 di fiori lun-ghi o simile? Quadri pronti a dire cheera la quarta cuori migliore, e che è tut-ta colpa dell’incipiente daltonismo?

Batteva solo picche, attacco trovato altavolo.

� A J 2� 10 6 5� K 10 9 8 3� A Q

� K 7 6 5 � Q 10 4 3� A Q 8 4 2 � J 3� 7 � 6 4 2� K 10 4 � 8 7 6 5

� 9 8� K 9 7� A Q J 5� J 9 3 2

Nell’altra sala la licita aveva avuto in-vece una piega diversa:

OVEST NORD EST SUD

– – – passo1� contro passo 2�passo 3� passo 3SAfine

E lo sfortunato ma logico attacco dipiccola cuori aveva regalato il contrat-to.

Da un turno seguente abbiamo invece:

Mano 7/penultimo turno,Dichiarante Sud - Tutti in zona

� A J 9 8 2� 10 9 8 4 3� –� A K J

� Q 4 3� A Q 7 5 2� K 7 2� 10 5

OVEST NORD EST SUD

Manoli Lanzarotti Palmieri Manno– – – 1SA(1)

passo 2� passo 2�(2)

passo 4�(3) passo 4�(4)

fine

1) 12-142) 4 o 5 cuori3) Splinter. Se i punti fossero esterni…4) valori sprecati a quadri

Il problema è che i punti sono sì spre-cati, ma con le cuori quinte e con la Ddi picche lo slam diventa comunque gio-cabile. In chiusa abbiamo infatti:

OVEST NORD EST SUD

Zaleski Manganella Giubilo Bavaresco– – – 1�passo 1� passo 1SApasso 5� passo 6�fine

Manganella, con la dichiarazione di5�, sintetizza la fattibilità dello slamin un’unica domanda: “come sono lecuori?”. Cui Bavaresco ha risposto “Bel-le (e senz’altro ben messe)”.

L’ultimo incontro dello squadre ha vi-sto Vulcano-Bonori sotto i riflettori ma,essendo stato un incontro con tutte ma-ni piatte (e finito 15-15), preferiamoparlarvi di una mano giocata semprecontro Bonori, ma la mattina:

Mano 7/quartultimo turno,Dichiarante Sud - Tutti in zona

� 2� A K 10 7 6� A 2� A K 10 6 5

� K J 8 6 4� Q J� 6 4� J 9 3 2

OVEST NORD EST SUD

Bonori Manganella Gavelli Bavaresco– – – 2�(bic Mm)passo 2SA passo 3�passo 6� fine

Donna di fiori accondiscendente, edodici prese per Vulcano… mentre nel-l’altra sala la licita seguiva un percorso

I secondi classificati: I. Nanev - R. Gunev.

Squadre (9/10/11 marzo)Il torneo, 86 squadre partecipanti, ha

visto la vittoria della squadra Vulcano.E proprio questa squadra (Bavaresco,Manganella, Manoli Palmieri), al ter-z’ultimo e penultimo turno, abbiamoavuto la fortuna di vedere all’operacontro Zaleski, in questi due swing:

NO E

SN

O ES

NO E

S

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NO E

S

meno “australiano”, ma statisticamentecomunque meno redditizio…

OVEST NORD EST SUD

Manoli Palmieri– – – passopasso 1� passo 1�passo 2� (gaz) passo 2�(8+)passo 3� passo 3�passo 4� fine

Una mano meno tecnica ora… fonteil buon Cedolin.

Quante volte vi è capitato di tagliare,con ciò perdendo o il controllo delleatout, o una presa naturale? Quantevolte un dichiarante, per non perdere ilcontrollo delle atout in un moysian fit,ha cercato di farvi tagliare, in difesa? Sela premessa c’entri o meno con quelche vado a esporvi, potrete valutarlosolo alla fine. Comunque una disavven-tura in parte analoga è capitata ad unacoppia di simpatici padovani (Peo Fo-gel e Giovanni Benvenuto), che si sontrovati al volante di 6�x dopo questasequenza:

OVEST NORD EST SUD

– – – 1�2�(1) 5�(2) contro(3) passo5�(4) passo 5�(5) passopasso 6�(6) contro(3!!!) fine(7)

1) Ho i maggiori2) Le direi su 4�/4�…3) Preferirei difendere4) …e sono chiuso5) Preferirei le picche6) Le direi su 5�/5�…7) L’ultimo paga…

La mano è relativamente banale:

� 3� Q 4 3� Q 9 8 7 6 4 2� 3 2

� A K Q 10 5 � J 9 4 2� A K 9 8 6 � 7 2� – � 3� 6 5 4 � K Q J 9 8 7

� 8 7 6� J 10 5� A K J 10 5� A 10

Ma curioso è stato il commento diNord, dopo l’attacco di AK di cuori ecuori taglio, e gli immancabili 800…

“Beh, ma almeno ha tagliato il lun-go…”.

Il meritato podio, ora:

GIRONE A1. VULCANO: Bavaresco, Manganella,Manoli Palmieri2. BONORI: Bonori, Caiti, Gavelli, Pat-tacini3. ZALESKI: Giubilo, Lanzarotti, Man-no, Zaleski

GIRONE BVILLA FABBRICHE “TOR VERGATA”:Bernardo Biondo, Stefano Catà, Giu-seppe Delle Cave, Giancarlo Marini

GIRONE C1CESATI: Alberto Cesati, Massimo Cos-sutta, Jan Ove Johansson, Daniele Me-regaglia, Francesco Muzzin, GiancarloZucchini

GIRONE C2CASADEI: Loris Casadei, Lino Bonelli,Francesco Di Martino, Antonio Castelli

GIRONE C3DUBOIN: Eleonora Duboin, RosamariaTamburelli, Antonella Di Francesco,

Cristiana Morgantini, Marina Levoni

GIRONE C4SACCHI: Leonardo Sacchi, Daniela Sac-chi, Cristina De Falco, Marziliano Ur-bani

GIRONE C5MARABINI: Daniele Marabini, FabrizioBortolini, Francesca Carafa, Franca Pi-nardi

* * *

Quasi dimenticavo il riferimento cul-turale…

Sembra che il Leopardi avesse scrit-to “L’infinito” iniziando con “Semprecaro mi fu quest’ermo colle euganeo…”,e che il Petrarca avesse in testa lo stes-so preciso ambiente quando scriveva“Chiare, fresche et dolci acque… ”. Masi tratta di voci non confermate, chequalsiasi esegeta letterale, che non ab-bia soggiornato a Montegrotto, saràpronto a negare…

Consiglio quindi di provare, per cre-dere…

La 1ª classificata A: VULCANO - Bavaresco, Manganella, Palmieri, Manoli.

La 1ª classificata B: VILLA FABBRICHE “TOR VERGATA”: Catà, Biondo, Marini, Delle Cave.

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Dopodiché, nel mentre di questo miotrastullìo mediatico, giunge l’arrivo di Ro-main Zaleski, rapido, in sordina… e conlui subito accediamo ad uno studio sot-tostante dove un primo dubbio sorgedovendo scegliere come sedersi ad ungrande tavolo, ed un secondo giunge su-bito dopo, non sapendo se usare il “tu”o il “lei”. Entrambi i dubbi vengono su-perati dall’informale bridgistico, edeccoci quindi sul piede di partenza…

Romain Zaleski, com’è nata la tuapassione per il bridge, e perché la scel-ta, fra i tanti hobby che potresti certa-mente coltivare, è ricaduta proprio sulbridge?

La mia passione per il bridge è certa-mente dovuta alla mia famiglia: tuttiinfatti giocavano a bridge. Mio zio pur-troppo nel 1940 dovette partire per laguerra, e la cosa ebbe una precisa con-seguenza: in casa, per giocare a bridge,erano rimasti in tre. Fu così che all’etàdi sette anni iniziai la mia avventura inquel mondo. Ancora adesso, a distanzadi decenni, ricordo un rubber dove, tut-ti in zona, mi son ritrovato con AKQJ10a cuori ed altre carte alte, con la miainesperienza che mi ha portato a gioca-re solo 2 cuori. Ero triste perché non ave-vamo chiuso, marcando solo 60. Nellamano successiva però mi tornavano, an-cora, AKQJ10x lunghi a cuori ed altrecarte alte, permettendomi così di vince-re.

Se potessi scegliere il tuo ruolo inuna squadra, preferiresti giocare, fareil Capitano, o fare il CT… e perché?

Giocare. Senza ombra di dubbio gio-care. Il perché credo dipenda dalla miapassione.

Giocare però significa spesso giocareal posto od in alternativa a qualcuno.A breve giocherai con Versace nei WorldGames a Lille. Come valuti la tua alter-nativa a Lauria?

Lauria è certamente un ottimo gioca-tore, e non vi è alcun dubbio che siasuperiore a me: non ho certo quel tipodi presunzione. Quel che posso dire è

che sono state fatte delle Selezioni, cuila nostra squadra aveva accesso. Quiavevamo superato la fase del Round-Robin a otto squadre (19-22 gennaio2012), e si trattava quindi di giocare an-cora la finale a due contro la squadraLavazza (27-29 gennaio 2012). A questafinale, cui Lauria era assente per causeindipendenti, abbiamo giocato fissi io eVersace ottenendo, se non la qualifica-zione, un certo numero di buoni risul-tati, evidentemente sufficienti per farciscegliere come facenti parte del team.

A rischio di sembrare scortese, ma esi-ste anche un apporto economico?

Ho già dichiarato una mia personaledisponibilità in tal senso – anche se nedevo ancora parlare col Commissariodella FIGB – sentendo in parte anchemia quella Federazione che nel 2011 havisto la mia squadra (BRENO) vincitri-ce sia del Campionato italiano, sia dellaCoppa Italia. Mi sembra infatti dovero-so, indipendentemente dalla mia pre-senza personale nella squadra, aiutarela FIGB a mantenere, nelle competizio-ni internazionali, una presenza degnadel grandissimo passato italiano nellecompetizione europee e mondiali, conl’obiettivo dichiarato di difendere il no-stro primato.

Tornando a questioni più leggere, qualè la competizione sportiva, al di fuoridel bridge, che ti ha dato la maggior sod-disfazione in assoluto? E nel bridge?

Credo che la miglior soddisfazionemi sia venuta dagli scacchi. Ci giocavoda giovane, e ricordo ancora adesso untorneo scolastico presso un caffè di Mont-martre. Giocavamo 5 contro 5: cinque ra-gazzi di una scuola da una parte, controcinque ragazzi dall’altra. Erano quindiin tutto cinque partite, ed occorrevavincerne tre. Tutti gli altri avevano ter-minato la loro parte di gara, ed eravamo2 a 2: tutto dipendeva quindi dal miogioco. Ricordo di aver sofferto tantissi-mo, per me, per i miei compagni digioco, per i miei compagni di scuola…ma ricordo anche di aver vinto, conquella vittoria che non era solo mia, per-

I n genere le interviste vengono ormaisvolte in modo impersonale: unaserie di domande, cui la controparte

provvede via email, con calma ed aragion veduta, alle migliori analisi erisposte. Poco emozionale forse, maconverrete al giorno d’oggi straordina-riamente pratico. Sono quindi rimastofavorevolmente colpito quando ho sco-perto che Romain Zaleski voleva inve-ce incontrarmi di persona, e questoanche se il tutto avrebbe significato perme una laboriosa e lenta opera di rico-struzione e riscrittura dell’intervista.

Così infatti è stato. Per un piccolo ritardo aereo ho poi

avuto la fortuna di poter godere, perqualche decina di minuti, della più com-pleta solitudine in quella casa così stra-ordinariamente ospitale, scoprendo co-sì che in fatto di Musica dobbiamoavere gusti simili (il sottofondo musica-le era “La caduta di Varsavia”, di Cho-pin). Poco dopo notavo quindi un’am-pia biblioteca dove, nonostante le miemigliori intenzioni (ed un occhio parti-colarmente allenato) non ho rilevato al-cun libro di bridge… finché la mia at-tenzione non è caduta su un titolo ac-cattivante: “Master of Deception” del-la Starling. Peccato che il sottotitolofosse “Escher&Dalì and the Artists ofOptical Illusion”, sennò certamente avreitrovato il modo di farmelo prestare...

Vi tralascio quadri, tappeti, arazzi,tutti di indubbio buon gusto, nonché ta-bacchiere straordinarie, che certo avreb-bero fatto la gioia… di qualsiasi nonfumatore.

nnnss

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mettendo un finale 3 a 2 a nostro favo-re. Ricordo però anche con affetto unamia partecipazione alle “Mille miglia”,corsa storica, da Brescia a Roma, cui hopartecipato nel 2007 con mio figlio.Anche lì, guidando e non facendo il na-vigatore. È una corsa di cui ho sempreapprezzato il metodo di gara, essendobasata sul rispetto dei tempi, per cui siviene penalizzati passando ai vari pun-ti di controllo prima o dopo un certotempo.

ce la potremmo permettere)?Nel bridge vedo molta concorrenza, e

pochi giovani. Occorre quindi trovareinnanzitutto un metodo per portare igiovani al bridge. Pochi sanno che inCina hanno trovato una soluzione,facendo del bridge una materia scola-stica (chiunque può giudicare da solose questo per la Cina sia un bene o unmale, visto l’impatto economico mon-diale cinese). Quel che invece non saquasi nessuno è “perché” questo siasuccesso. Tutto infatti è nato perché DenXiaoping, all’epoca dei fatti studente,frequentava Parigi e la Francia, cono-scendo qui il bridge. E trovandolo cer-tamente affascinante a tal punto da vo-lerlo poi rendere obbligatorio in Patria,appena la Storia glielo ha consentito.

(Qui temo, ahimè, di aver perso il 50per cento dell’eventuale considerazio-ne che Zaleski poteva nutrire nei mieiconfronti, perché nel corso della rispo-sta si deve essere accorto della mia com-pleta incompetenza in fatto di “Millemiglia” (di cui non conoscevo assoluta-mente nulla a parte il nome), avendo ioconfuso Brescia con una semplicetappa… ).

Venendo al bridge, infine, le maggio-ri soddisfazioni mi sono venute dalCampionato di Francia a squadre miste,vinto nel 1961, e cinquant’anni dopodai Campionati Italiani a squadre libe-re, vinti con Giubilo, Lauria, D’Avossa,Intonti, Versace.

Che futuro vedi per il bridge? Haiqualche consiglio “finanziario/operati-vo” che potresti fornire (tassativamen-te senza parcella, dato che non credo

Quindi per l’Italia la soluzione sa-rebbe semplice: basterebbe nominareDeng Xiaoping primo ministro?

Sarebbe splendido, se fosse possibile.(Qui temo, ahimè, di aver perso il re-

siduo 50% dell’eventuale considerazio-ne che Zaleski poteva nutrire nei mieiconfronti. Perché ovviamente ignoravoche Deng Xiaoping fosse morto nel1997.)

Perché il bridge è un bel gioco? Per tenon ha mai rappresentato una perditadi tempo?

Al contrario. Al contrario. Tutto quel-lo che sono, e come sono, lo devo pro-prio al bridge. Lo devo al fatto che è u-na scuola di formazione stupenda, mol-to superiore a quei corsi teorici svoltiex-cathedra da alcuni istituti. A bridgeoccorre infatti comportarsi in modo in-telligente e razionale senza disporre ditutte le informazioni; occorre poi anchecomportarsi in modo da ostacolare loscambio di informazioni nel campo av-versario. Occorre insomma agire corret-tamente, sempre valutando l’insieme del-le probabilità di riuscita e di sconfittarispetto all’obbiettivo prefissato. Perdi-ta di tempo il bridge? Io sono riuscito nel-la vita, perché sono riuscito nel bridge.

Non il contrario.

Qui termina l’intervista anche se ov-viamente, proprio al termine, oltre a sco-prire una seconda biblioteca (quest’ul-tima ovviamente dotata della più mo-derna letteratura bridgistica) mi sonovenute in mente mille altre domande.

Queste ultime però tutte di interessepersonale, pubblicabili al limite solo susu “Il Sole 24 ore”, per intenderci. �

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NO E

S

NO E

S

30

Come continuate per cercare di otte-nere le quattro prese ancora necessa-rie?

Ecco la smazzata al completo:

� J 9 5� 6 5 4� K 10 9 7 6 3� 6

� A Q 4 2 � 8 3� A Q � J 7 3 2� A J 5 4 � Q 8� 10 9 2 � A Q 7 5 3

� K 10 7 6� K 10 9 8� 2� K J 8 4

Il gioco vi lascia ricostruire esatta-mente la situazione a cinque carte:

� –� 4� K 9 7 6� –

� 4 � –� – � J 7� A J 5 � 8� 9 � A Q

� 10� 10 9� –� K 8

Incassate l’Asso di quadri mentre Sudè compresso in tre colori, Questa manopotrebbe essere titolata “Una doppiacompressione tripla” perché anche alsecondo tavolo avvenne la compressio-ne tripla. Mano pari dunque? Tutt’altro.A subire la triplice compressione que-sta volta fu Est e pertanto il contrattocadde di una presa! Vediamo cosa ac-cadde.

Vinto l’attacco a quadri con la Donna,Sud rientrò in mano con la Donna dicuori e lasciò passare il 10 di fiori. Ri-masto in presa, proseguì con il 9 di fiorie quando Nord ebbe a scartare una qua-dri decise di prendere con l’Asso. Quin-di continuò con picche per la Donna,Asso di cuori, Asso e 2 di picche, Sudprendendo con il Re. Ecco la situazio-ne:

� –� 4� K 9 6 3� –

� 4 � –� – � J 7� A J 5 � 8� 2 � Q 7

� 10� K 10� –� K J

Ovest aveva bisogno ancora di dueprese, ma quando Sud, l’australiano RonKlinger, incassò il 10 di picche talecompito divenne impossibile perché ilmorto si trovò compresso in tre colori!Se avesse scartato cuori o fiori Sudavrebbe incassato due prese nel colorescartato, se, come avvenne al tavolo dagioco, avesse scartato la quadri, Sudavrebbe continuato con due giri a cuorio a fiori assicurandosi due prese nel co-lore rimasto.

AIn Ovest raggiungete in poche battute

questo 3 SA:

� A Q 5 � 7 3 2� 9 5 � A K J 3� A Q J 6 3 � 10 5 4� A J 4 � 9 8 2

Tutti in zona, la dichiarazione:

OVEST NORD EST SUD

1� passo 1� passo2SA passo 3SA fine

Nord attacca con il 6 di fiori, quartamigliore, e Sud segue con il Re.

Prendete o lisciate?Ovviamente prendete per proteggervi

dal Re di quadri in Nord. Quindi entra-ti al morto con l’Asso di cuori intavola-te il 10 di quadri. Se il sorpasso riesceavete almeno nove prese. Il sorpasso rie-sce perché Sud supera il 10 con il Re,ma quando dopo aver preso con l’Assoal giro successivo incassate la Donna diquadri Nord scarta il 6 di picche.

In un recente torneo a squadre dispu-tatosi in Australia entrambi gli Ovestraggiunsero questo contratto di 3SA:

� A Q 4 2 � 8 3� A Q � J 7 3 2� A J 5 4 � Q 8� 10 9 2 � A Q 7 5 3

Tutti in prima, la dichiarazione alprimo tavolo:

OVEST NORD EST SUD

– – – passo1� passo 1�(1) passo1SA(2) passo 3SA fine

1) cuori;2) 15/17

Nord attacca con il 10 di quadri. Im-pegnate la Donna e Sud segue con il 2.

Come impostate il vostro gioco?

Considerato che le fiori andrebberomosse dalla mano, probabilmente avetepensato di proseguire a cuori eseguen-do il sorpasso. Ma poi, come l’austra-liano Thompson, per cercare di dimi-nuire i rischi, decidete di giocare unapiccola fiori verso la mano. Sud prendecon il Fante, Nord seguendo con il 6, eritorna con il 6 di picche.

Prendete o lisciate?

Il sorpasso è molto pericoloso e per-tanto lisciate. Nord prende con il 9 eritorna con il Fante di picche, Sud se-guendo con il 7. Vinto con la Donna,intavolate il 10 di fiori ricevendo peròuna sgradita sorpresa: Nord scarta unaquadri. Ovviamente lisciate, ma Sud vilascia in presa con il 10 di fiori.

Come proseguite?

Giocate Asso e Donna di cuori. Sudprende con il Re e ritorna con il Re dipicche che voi prendete con l’Asso men-tre Nord segue con il 5. Questa è lasituazione:

� 4 � –� – � J 7� A J 5 � 8� 9 � A Q

Pietro ForquetPasso a passo: confrontando il vostro gioco con quello dei campioni

NO E

SO E

O E

O E

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Come proseguite?

La tenuta a quadri di Sud, che nonpotevate prevedere vi ha messo in cri-si. Adesso per mantenere il contrattoavete bisogno del Re di picche in Sud edella Donna di cuori in Nord. Comun-que prima di giocare un secondo giro dicuori, come l’americano Greg Hinze in-cassate anche il Fante di quadri, sul qua-le Nord scarta il 2 di cuori.

Come continuate?

Lo scarto della cuori vi induce a rive-dere il vostro programma in quanto ri-tenete che difficilmente Nord avrebbescartato una cuori se in possesso dellaDonna. E allora intravedendo la possi-bilità di una compressione o di una mes-sa in presa su Sud giocate il Fante difiori! Ecco la smazzata al completo:

� J 8 6� 7 6 4 2� 2� Q 10 7 6 3

� A Q 5 � 7 3 2� 9 5 � A K J 3� A Q J 6 3 � 10 5 4� A J 4 � 9 8 2

� K 10 9 4� Q 10 8� K 9 8 71� K 5

Preso con la Donna di fiori, Nordincassa anche il 10 di fiori mentre Sudsi libera di una picche. Ecco la situa-zione:

� J 8� 7 6� –� 7 3

� A Q 5 � 7 3 2� 9 � K J 3� 6 3 � –� – � –

� K 10 9� Q 10� 9� –

Se Nord incassa un’altra fiori Sud ècompresso in tre colori. Se Nord, comefece nella realtà, cerca di difendersi con-tinuando con il 9 di cuori senza incas-sare le due ultime fiori, voi, vinto con ilRe, rientrate in mano eseguendo il sor-passo a picche e giocate quadri. Sudprende, incassa la Donna di cuori, male ultime due prese, e il contratto, sonole vostre.

Senza nulla togliere ai meriti vostri edi Greg Hinze, possiamo osservare chese Nord avesse scartato una cuori anzi-ché il 6 di picche il contratto sarebbedivenuto infattibile. Sulle due ultime

fiori, infatti, Sud avrebbe potuto scar-tare due picche perché il colore sarebbestato controllato da Nord col suo Fanteterzo. La continuazione a cuori, poi,avrebbe distrutto le comunicazioni auna compressione cuori-quadri. MaNord, nel timore che gli scarti a cuoriavessero potuto far individuare una Don-na eventualmente seconda in Sud, ave-va preferito scartare una picche nonprevedendo il descritto finale.

A

� A K 10 � 7 6 3 2� A Q 6 5 2 � K 7 3� A Q J � 10 6 5 4� J 10 � A 5

Questa mano è tratta da un recentetorneo a coppie disputatosi a New Or-leans durante i Summer Nationals. Inquasi tutti i tavoli venne giocato il con-tratto di 4 o 5 cuori, soltanto Milan Ma-cura e Michel Kopeki, evidentementebisognosi di punti, approdarono al pic-colo slam a cuori. La cronaca non ciracconta la loro ottimistica dichiarazio-ne, ma ci dice soltanto che Makura aprìdi 1 fiori forte, che Kopeki diede una ri-sposta positiva (1�-passo-1SA-2� colPrecision e 1�-passo-1�-2� col FioriBlue Team) e che Sud intervenne a fiori.

Nord attacca con il 2 di fiori in pari edispari.

Come impostate il vostro gioco? Co-me pensate di poter mantenere il vostroinpegno?

Vinto l’attacco con l’Asso di fiori,giocate quadri per la Donna restandofelicemente in presa. Bene, siete ancorain corsa, ma il traguardo è pur semprelontano.

Come proseguite?

Incassate l’Asso di cuori ed entrate almorto con il Re di cuori. Il colore è bendiviso perché tutti seguono.

Come continuate?

Ecco la smazzata al completo:

� Q J 5 4� J 8 4� 9 8 3� 7 6 2

� A K 10 � 7 6 3 2� A Q 6 5 2 � K 7 3� A Q J � 10 6 5 4� J 10 � A 5

� 9 8� 10 9� K 7 2� K Q 9 8 4 3

Come Makura puntate su una 2-2-3-6 in Sud, la sola disposizione che puòconsentirvi di vincere, e pertanto pro-seguite con quadri per il Fante, Asso diquadri e i due onori maggiori di picchepulendo così la mano di Sud. Quindi lomettete in presa a fiori. Ecco il finale:

� Q J� J� –� 7

� 10 � 7 6� Q 6 5 � 7� – � 10� – � –

� –� –� –� K 8 4 3

Sul forzato ritorno a fiori scartate lapicche, tagliando al morto, rientrate inmano col taglio di una picche e battetela Donna di cuori. Mantenuto impegno.

Nervosamente, chissà perché, Nordapre lo score per segnare il risultato evoi vi rendete conto di aver fatto un beltop. Ma perché gli altri non hanno di-chiarato questo imbattibile slam??

ALa mano che segue è tratta dalla se-

mifinale del campionato mondiale asquadre junior, che vedeva di fronteStati Uniti e Israele.

� 10 4 � A J 7� A K J 9 6 4 3 � Q 10 7� A 4 � Q 8 7 2� K 8 � A 10 6

Nord/Sud in zona, la dichiarazionein sala chiusa.

OVEST NORD EST SUD

Chiu Fisher Fag Tarnowski – passo 1� passo1� passo 1SA passo2�(1) passo 2�(2) passo3�(3) passo 3SA passo4�(4) passo 4�(4) passo4SA(5) passo 5�(6) contro6�(7) passo 6�(8) fine

1) relais;2) tre cuori;3) forcing;4) cue-bid;5) Assi?;6) due più la Donna d’atout;7) tentativo di grande slam;8) il piccolo è sufficiente.

Nonostante il contro a 5 picche, Chiueffettua un tentativo di grande slam,evidentemente sperando di trovare in

NO E

S

NO E

S

NO E

S

NO E

S

O E

O E

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� –� –� K� J 9

� – � –� 4 � –� 4 � Q� 8 � A 10

� –� –� J 9� Q

Sul 4 di cuori Nord, che aveva inizia-to con sei fiori e il Re di quadri, devearrendersi. Come potete vedere la vo-stra manovra avrebbe avuto successoanche se Nord avesse iniziato con me-no di sei fiori ma con entrambi gli onorinel colore. Jason Chiu manovrò diffe-rentemente. Raggiunta la situazione asette carte più sopra descritta, il gioca-tore americano sulla sua penultima atoutscartò l’8 di quadri! A questo punto l’e-sperto che commentava il gioco in ra-ma predisse che la compressione nonera più possibile, ma fu presto smenti-to. Ecco la situazione a sei carte:

� –� –� K 10 6� J 9 7

� 10 � A J� 4 � –� A 4 � Q� K 8 � A 10 6

� K 9� –� J 9� Q 4

Sull’ultima atout Nord scartò il 6 diquadri e Chiu si liberò della Donna diquadri mentre Sud si trovò sotto pres-sione: se avesse scartato una piccheavrebbe affrancato il Fante e se si fosseliberato di una fiori, Ovest avrebbe pro-seguito con Re di fiori catturando la Don-na, Asso di quadri e fiori sorpassando ilFante. Pertanto Sud cercò di difendersiscartando il 9 di quadri, restando cosìcon il Fante secco. Ma quando al girosuccessivo il dichiarante incassò l’Assodi picche Nord si trovò compresso.

Lo slam, quindi, venne egualmentemantenuto, ma possiamo osservare chela manovra da voi seguita è senz’altromigliore. Infatti, come abbiamo già det-to, se Nord avesse iniziato con la Donnae il Fante di fiori, ma con meno di seicarte nel colore, sull’ultima cuori gio-cata da Chiu Sud avrebbe potuto tran-quillamente scartare una fiori. Conse-guentemente sarebbe stato lui a con-trollare le quadri e Nord si sarebbe sal-vato dalla compressione scartando una

32

Est buoni valori a quadri (Re-Donna oRe quinto). Ma a quadri Est ha soltantola Donna e pertanto ripiega a 6 cuori.

Ubbidendo alla richiesta del compa-gno, Nord attacca a picche, con il 2,mostrando un numero dispari di carte.

Seduti in Ovest, lisciate o prendetecon l’Asso?

Considerato che non c’è il pericolo diun taglio da parte di Nord (se Nord apicche avesse avuto il singleton, Sud,con sette picche di Re e Donna, sarebbecertamente intervenuto in qualche mo-do) decidete di lisciare, un po’ speran-do nella Donna di picche in Nord e unpo’ per rettificare il conto. Sud prendecon la Donna e ritorna con una cuori,Nord seguendo.

Come continuate?

Incassate altre quattro atout, Nordscartando due picche e due fiori e Suddue picche e una quadri. Questa è lasituazione:

� 10 � A J� 6 4 � –� A 4 � Q 8� K 8 � A 10 6

Incassate la penultima cuori mentreNord si libera di un’altra fiori.

Cosa scartate dal morto? E come pro-seguite?

Ecco la smazzata al completo:

� 5 3 2� 2� K 10 6� J 9 7 5 3 2

� 10 4 � A J 7� A K J 9 6 4 3 � Q 10 7� A 4 � Q 8 7 2� K 8 � A 10 6

� K Q 9 8 6� 8 5� J 9 5 3� Q 4

Penso che abbiate scartato il Fante dipicche per poi proseguire con piccheper l’Asso, fiori per il Re e Asso di qua-dri. Ecco il finale:

quadri sull’Asso di picche.

AJeff Meckstroth, più volte campione

del mondo, non perde occasione permostrare la sua classe. Vediamolo im-pegnato in questo contratto di 4 picchedurante gli ultimi mondiali a coppie:

� Q J 10 3 2 � 7 6 5� A J 10 � 9 2� A 5 � Q J 4� A 6 5 � Q J 10 7 3

Tutti in zona, la dichiarazione:

OVEST NORD EST SUD

– – – 1�1SA passo passo 2�2� 3� 3� fine

Nord attacca con il 10 di quadri perla Donna e il Re.

Vinto con l’Asso, come impostate ilvostro gioco?

Come Meckstroth attaccate le picche.

Molto bene, ma come?

La riapertura di 2 quadri in zona, ef-fettuata con colori per nulla consisten-ti, il 3 cuori di Nord e il suo attacco di10 di quadri, vi lascia ritenere che Sudabbia iniziato con 5 cuori e 5 o 6 qua-dri. Pertanto è molto probabile che a pic-che sia corto.

Questa è l’analisi che fece Meck-stroth e questa è la ragione per cui nel-l’attaccare le picche selezionò il 2! Equesta mossa si rivelò felicissima per-ché Nord seguì con il 4 e Sud prese conil Re. Al giro successivo Sud ritornòcon una piccola quadri per l’8 e per ilFante.

Come proseguite?

Giocate la Donna di fiori per il Re el’Asso. Quindi intavolate la Donna dipicche: Nord prende con l’Asso, Sudscartando una quadri, e ritorna con il 7di cuori per la Donna di Sud. Vinto conl’Asso incassate il Fante di picche, Sudscartando un’altra quadri. Questa è lasituazione:

� 10 3 � –� A J � 9� – � 4� 6 5 � J 10 7 3

Come continuate?

Vi ricordo che state giocando Mit-chell e che ovviamente dovete cercaredi fare quante più prese possibile.

Ecco la smazzata al completo:

Pietro Forquet

NO E

S

NO E

S

NO E

SO E

O E

O E

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34

� A 9 8 4� 7 6 3� 10 8� 9 8 4 2

� Q J 10 3 2 � 7 6 5� A J 10 � 9 2� A 5 � Q J 4� A 6 5 � Q J 10 7 3

� K� K Q 8 5 4� K 9 7 6 3 2� K

E questa è la situazione finale:

� 9� 7 6� –� 9 8 4

� 10 3 � –� J 10 � 9� – � 4� 6 5 � J 10 7 3

� –� K 8 5 4� 7 6� –

Le mani dei difensori vi sono ormaiperfettamente note. Nord ha iniziatocon due sole quadri in quanto se neavesse avuto una terza avrebbe cercatodi incassare una presa nel colore dopoaver vinto con l’Asso di picche. Nord èquindi partito con una 4-3-2-4 e Sudcon una 1-5-6-1.

Come Meckstroth incassate il 10 dipicche avendo cura di scartare il 9 dicuori e non il 4 di quadri. Giocate quin-di il 6 di fiori e quando Nord segue conil 4 non esitate a lisciare. Ovviamentese Nord avesse impegnato l’8, vinto conil 10, sareste rientrati in mano taglian-do il 4 di quadri per poi ripetere il sor-passo a fiori.

Tre picche più due costituì quasi untop per il campione americano.

ANel corso dell’ultima edizione del

Lederer Memorial, un torneo a squadreche annualmente si disputa a Londra,Andrew Robson, più volte nazionaleinglese, ha giocato questo piccolo slama cuori.

� 8 4 3 � A K 9 5� A Q J 7 6 3 � K 9 8� 10 2 � A 9 6 5 4� 10 8 � A

Tutti in zona, la dichiarazione:

OVEST NORD EST SUD

Robson Hackett Alfrey Hackett– – 1� passo1� passo 1� passo2� passo 4�(1) passo4�(2) passo 4SA(3) passo5�(4) passo 6� fine

1) splinter; 2) ?(avrei preferito 5� = buon colore di cuori,mancanza di controllo a quadri e a picche); 3)Assi?;4) uno.

Nord attacca con il 2 di picche.

Come impostate il vostro gioco?

Se le picche sono 3-3 potreste vince-re lisciando l’attacco e successivamen-te manovrando in modo da tagliare almorto una fiori per poi scartare unaquadri sulla quarta picche. Ma voi nonvolete puntare tutto sulle picche e per-tanto, come Robson, decidete per il mo-mento di prendere con l’Asso mentreSud segue con il 7.

Come continuate?

Al secondo giro giocate il 4 di quadri.Sud prende con il Re, Nord seguendocon il 7, e ritorna con la Donna di pic-che, Nord seguendo con il 6.

Vinto con il Re di picche, come pro-seguite? Come pensate di poter mante-nere il vostro impegno?

Programmate di incassare l’Asso e laDonna di cuori. Se le cuori sono 2-2 po-tete mantenere lo slam qualora le qua-dri non sono peggio che 4-2; se invecele cuori sono 3-1 dovete sperare nella 3-3 delle quadri. Incassate allora l’Assodi cuori sul quale Nord segue con il 10e Sud con il 2.

Insistete nel vostro piano di gioco oquel 10 di cuori fornito da Nord vi sug-gerisce di rivedere il vostro programma?

Ecco la smazzata al completo:

� 10 6 2� 10� Q F 8 7� K 6 4 3 2

� 8 4 3 � A K 9 5� A Q J 7 6 3 � K 9 8� 10 2 � A 9 6 5 4� 10 8 � A

� Q J 7� 5 4 2� K 3� Q J 9 7 5

Robson perseverò nel suo piano e in-cassò anche la Donna di cuori. Maquando Nord non seguì nel colore equando le quadri si rivelarono divise 4-2 lo slam divenne infattibile.

Spero che il 10 di cuori mostrato daNord vi abbia indotto a rinunciare a in-cassare anche la Donna di cuori e cheabbiate proseguito con quadri per l’As-so (se le quadri sono 5-1 non avete co-munque alcuna possibilità), quadri ta-glio e cuori per il Re.

Constatato che le cuori sono 3-1 e lequadri 4-2, come proseguite?

Adesso dovete riconsiderare le pic-che. Ecco la situazione:

� 10� –� Q� K 6 4 3

� 8 � 9 5� Q J 7 � 9� – � 9 6� 10 8 � A

� J� 5� –� Q J 9 7

In presa al morto con il Re di cuori,tagliate alto un’altra quadri, rientrate almorto con il 9 di cuori, scartate l’8 di pic-che sulla quinta quadri e tagliate una pic-che con la vostra ultima atout. Il colore èfelicemente diviso 3-3 e l’Asso di fiori viconsente di rientrare al morto per incas-sare al tredicesimo giro la quarta picche.

AIn zona contro prima in Ovest racco-

gliete �AQJ10874 �10875 �K6 �–La dichiarazione procede così:

OVEST NORD EST SUD

– 3SA(1) passo 4�(2)

4� passo passo 5�?

1) gambling, un minore chiuso; 2) passa o correggi.

Cosa dichiarate?

Sono sicuro che siate passati. Altavolo da gioco, invece, l’inglese DavidKendrick, ben noto per la sua temera-rietà, decise di dichiarare 5 picche. Ilcompagno, che aveva �963 �A93�AQ 105 �J65, non ebbi dubbi nel-l’aumentare a 6 picche. Tutti passaronoe Nord attaccò con l’Asso di fiori.

� A Q J 10 8 7 4 � 9 6 3� 10 8 7 5 � A 9 3� K 6 � A Q 10 5� – � J 6 5

Pietro Forquet

NO E

S

NO E

S

NO E

S

O E

NO E

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Tagliato l’attacco, come continuate?

Poiché avete bisogno di trovare il Redi picche in Sud e poiché le comunica-zioni col morto sono piuttosto carenti,nel tagliare l’Asso di fiori avete cura difarlo con un’intermedia in modo da con-servare il 4. Questa precauzione può ri-velarsi determinante se Sud ha iniziatocon il Re di picche terzo.

Anche in tal caso, però, disponete sol-tanto di undici prese sicure. La dodice-sima potreste ottenerla catturando ilFante di quadri.

Come continuate, dunque?

Entrati al morto con l’Asso di cuori,intavolate il 9 di picche per il 2, il 4 e il5. La vostra precauzione di sbloccare lepicche, giusta in teoria, non si è rileva-ta determinante perché il Re di piccheè secondo e non terzo. Determinante,invece, ma in senso negativo, è l’impo-stazione che avete dato alla vostra ma-novra, Spero quindi che abbiate violen-temente protestato quando al secondogiro vi ho fatto giocare cuori per l’Asso.

Qual è stato invece il vostro piano digioco?

Ecco la smazzata al completo:

� 5� Q 4� 8 4 2� A K Q 10 8 7 3

� A Q J 10 8 7 4 � 9 6 3� 10 8 7 5 � A 9 3� K 6 � A Q 10 5� – � J 6 5

� K 2� K J 6 2� J 9 7 3� 9 4 2

Per incrementare le possibilità di ot-tenere quattro prese a quadri, avete cer-cato di impostare una compressionequadri-cuori. Pertanto, per rettificare ilconto, al secondo giro, come Kendrick,avete impegnato il 9 di cuori. Quindi.vinto qualsiasi ritorno, manovrate inmodo da raggiungere la seguente situa-zione:

� –� –� 8 4� K Q

� 8 � –� 10 8 � –� 6 � A Q 10� – � J

� –� K� J 9 7� –

Sull’8 di picche scartate il Fante difiori mentre Sud deve arrendersi.

Ed ora un quesito da problema a dop-pio morto.

È fattibile lo slam contro qualsiasi at-tacco e difesa?

Nord attacca a quadri. Vinto in manocon il Re, giocate cuori. Se Nord seguecon il 4, impegnate il 9 e potete rag-giungere il descritto finale (se poi Sudritorna a quadri, otterreste subito quat-tro prese nel colore). Ma sul primo girodi cuori Nord impegna la Donna. Seadesso lisciate per rettificare il conto,Nord ritorna a quadri distruggendo lecomunicazioni alla compressione.

Contratto infattibile, dunque?

Tutt’altro. Se Nord impegna la Donna

di cuori voi superate con l’Asso e ma-novrate in modo da pervenire al se-guente finale:

� – � –� 10 8 7 � –� 6 � A Q 10� – � J

Per conservare il Fante terzo di qua-dri Sud deve conservare un onore di cuo-ri secco. Giocate allora cuori costrin-gendolo a ritornare a quadri.

AImpegnati nelle selezioni argentine

per i campionati del mondo, in Ovestraccogliete �AKQJ1076 �5 �AJ10�105. In prima contro zona, la dichia-razione procede così:

OVEST NORD EST SUD

Lambardi Ravenna1� passo 2� passo3�(1) passo 3SA(2) passo4�(3) passo 4�(4) passo4SA(5) passo 5�(6) passo?

1) fissa le picche come atout;2) minimo;3) cue-bid, nega il controllo a fiori;4) nega il controllo a cuori;5) Assi?6) uno.

Cosa dichiarate? Vi fermate a 5 pic-che, tergiversate con 5 cuori o dichiara-te 6 picche?

Lambardi dichiarò 6 picche, sicuroche lo slam avrebbe avuto comunqueun gioco.

NO E

S

NO E

S

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NO E

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Nord attaccò con il 9 di cuori ed Estmostrò le sue carte:

� A K Q J 10 7 6 � 9� 5 � Q 6 2� A J 10 � Q 6 2 3� 10 5 � A Q J 6 3

Sud prese con il 10 e ritornò conl’Asso di cuori.

Dopo aver tagliato, come avreste con-tinuato?

Entrate al morto con il 9 di picche,tutti seguendo, e intavolate la Donna diquadri sulla quale Sud segue con il 5.

Lisciate o prendete con l’Asso?

Sin qui avevate così giocato nella spe-ranza di vedere apparire in Sud il Re diquadri. In tal caso, vinto con l’Asso edeliminate le atout, avreste incassato il

Fante e il 10 di quadri. Se il colore sifosse rivelato diviso 3-3 avreste potutomantenere il vostro impegno senza bi-sogno di rischiare il sorpasso a fiori.Una volta però visto Sud seguire con il5 di quadri rinunciate al sorpasso inquanto ritenete che se Sud avesse avutoil Re sarebbe stato difficile da parte suanon superare la Donna.

Vinto quindi con l’Asso di quadri,come proseguite?

Battete altri tre giri di picche Nordscartando tre cuori. Quindi giocate il 10di fiori lasciandolo passare.

Rimasti in presa, come continuate?

Ecco la smazzata al completo:

� 5� 9 8 7 4 3� K 9 4� K 8 7 2

� A K Q J 10 7 6 � 9� 5 � Q 6 2� A J 10 � Q 6 3 2� 10 5 � A Q J 6 3

� 8 4 3 2� A K J 10� 8 7 5� 9 4

Pietro Forquet

NO E

S

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NO E

S

A carte visteContratto: 6�Attacco: �Q

Il contratto si batte con attacco �A.

SOLUZIONEAsso di fiori, picche per la Dama, quadri per il Re, Asso e

Re di picche (scartando cuori) e tutte le fiori, tagliando l’ulti-ma in mano;

Il finale:

� –� 10 5� A 7� –

� – � 9� A J � K 9 4� J 9 � –� – � –

� J� Q� 10 5� –

Sud intavola il Fante di picche ed Ovest è senza difesa:– se scarta quadri perde le retta nel colore,– se scarta il Fante di cuori viene messo in presa nel colore

per la successiva uscita a quadri,– se scarta l’Asso di cuori, il dichiarante scarta quadri e

gioca la Dama di cuori affrancando il 10 del morto.

“Deep Finesse” ci ha dato... una mano.

NO E

S

� Q� 10 5 3 2� A 7 6� K J 10 8 2

� 10 5 4 � 9 6 3 2� A J 8 7 6 � K 9 4� J 9 8 4 � Q� Q � 9 7 6 4 3

� A K J 8 7� Q� K 10 5 3 2� A 5

NO E

S

Il problema a doppio morto per solutori abili e... pazienti.

HHHH

Come avete visto, Nord aveva il Re difiori quarto e pertanto se avete conti-nuato con un secondo sorpasso a fiorilo slam sarebbe divenuto infattibile. Mavoi, come Lambardi, proseguite con unaltro giro di picche pervenendo al se-guente finale:

� –� –� K� K 8 7

� 10 � –� – � Q� J 10 � –� 5 � A Q J

� –� K J� 8� 9

Incassate anche la vostra ultima atoutcomprimendo Nord tra quadri e fiori.

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NO E

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Kat on play

Ebbene, confessiamolo, su… di gio-care in difesa proprio siete stanchi...

Giocare in difesa è noioso, si hannoin genere poche carte, e si deve generi-camente “subire”. E poi, quel compa-gno, così ingombrante, che non indovi-na mai la linea di contro-gioco da voicosì genialmente impostata…

Ecco quindi che voi tutti alla fin fine,senza dirlo ma pensandolo, vorreste gio-care anche qualche mano in attacco incui si noti la vostra abilità…

Eccovi accontentati...

� K 6 5 2� Q 10 3� J 10 9� A K 10

� J 10 8 3� A K 7� A Q 5� J 6 4

OVEST NORD EST SUD

– – – 1SApasso 3SA fine

Attacco: 2�.

La prima presa procede senza parti-colari problemi, avendo voi l’alternati-

va di restare al morto, o di prendere dimano con la carta preferita.

Si, lo so a cosa state pensando… “Maperché non giochiamo 4 picche nel fit4-4? E come attaccano? E con che qua-dri risponde a destra?”.

Ecco, se fossi un perverso, Vi direiche state facendo i ragionamenti sba-gliati, nel momento sbagliato. Infatti, es-sendo un perverso, ve l’ho appena det-to…

Comunque, i meno scafati possonosenz’altro leggere direttamente la solu-zione...

* * *Non conosco tutte le metodologie

applicate in questi frangenti…So però per certo che alcuni iniziano

a contare le vincenti sicure, arrivano a7, e stabiliscono così che la migliorepossibilità di riuscita consiste nell’af-francare due prese a picche.

Il loro pensiero, in fondo, è che fa-cendo l’impasse, si andrebbe down so-lo con un’ecatombe di ipotesi negative:�Q mal messa con doppio di quadri inEst,�K in Ovest assieme all’�A.

Alcuni si ingamberlano (chi l’ha det-to che occorra sempre esprimersi in Ita-liano purissimo?) in ragionamenti abba-stanza estetici, per non dire esoterici(usando sempre un aggettivo che iniziaper “es”) e pensano di risolvere il pro-blema intavolando il�J.

Prendendolo quindi col �K, se il �JNON viene coperto.

Insomma, nell’ipotesi negativa mia pa-ri, ovvero perversamente negativa, an-

drebbero down invertendo gli onori dipicche in difesa. Però devo riconoscereche avrebbero fatto qualche passo avan-ti. Verso l’immancabile burrone...

E voi? Avete stabilito il vostro pianodi gioco?

� K 6 5 2� Q 10 3� J 10 9� A K 10

� A 9 7 � Q 4� 8 � J 9 6 5 4 2� K 6 4 3 2 � 8 7� 7 5 3 2 � Q 9 8

� J 10 8 3� A K 7� A Q 5� J 6 4

Quando questa mano si è presentataal tavolo (“Buongiorno tavolo… Sonouna mano… piacere di conoscerti…”) ildichiarante ha lasciato prendere il�Jdel morto, proseguendo alla secondacarta una piccola picche dal morto. Infondo vincendo, praticamente, dovun-que fosse la�Q.

E forse adesso avete anche capitoperché questa mano è stata messa qui…e non in “Kat for the defence”. Perchémettere la�Q in Est alla seconda presaè veramente troppo dura.

E io son ormai anni che cerco di capirese ci sia un filo di Arianna per farlo. Giun-gendo alla conclusione che, mancando ilfilo di Arianna, forse, Arianna, sarebbemeglio filarsela almeno un po’...

Kat on PlayMarco Catellani

N

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Quiz N. 1 - Mitchell. In Sud avete:

�4 �KQ75 �A10642 �AQ3

OVEST NORD EST SUD

– 1� passo 1�passo 1� passo ?

Risposta Solutori Partecipanti Quot.3� 10 137 1002� 1 47 701� 4 74 40

Sottoponendo il quiz, in fase di idea-zione, a Marina Causa, lei mi rispose:“Mi piace; c’è un po’ troppo per unaSplinter a 3�… e la strada del quartocolore può diventare un casino se l’a-pertore mostra la quarta… (il mio 3�dopo il suo 2�gli farà grattare la pe-ra… o no?)”. Cara Marina e se il com-pagno ne dichiarasse 3 di�?! Allorasaremmo veramente nel guano. Proprioper evitare una situazione del generepersonalmente opto per 3�ma il pro-blema è: non sono un po’ troppo forteper una splinter?

Infatti anche fra i trepicchisti non c’èmolta sintonia: Catellani (Splinter. Whatelse?), Olivieri (Singolo a�+ fit a�.Forcing), Cedolin & Caviezel e Biondo(Splinter. Non pensiamo si possa equi-vocare), Attanasio (il 3�è gratis) nonsi pongono il problema della forza; Cer-reto preferisce definire subito che lacue-bid a�è di singolo ma anch’eglinon parla di forza mentre Hamaoui so-stiene che la splinter di 3�è forte (maquanto?). Nessuno però si avventura

sul da farsi dell’apertore sulla splintercon una mano normale ma adatta(�Jxxx �Axx �Kx �KJxx ovvero�AJxx �xx �KQx �Kxxx). Di Belloe Mariani si sono espressi per 1�per-ché ritengono la mano troppo forte perla splinter a 3�. Il 2�arriva da Pulga(Trovo brutto un picche – quarto colo-re?! – col singolo; la splinter mostrereb-be una mano più debole e poi lo slam ètroppo favorito dalle fiori in mano alcompagno) col quale concordo ma nondel tutto: io utilizzerei la licita di 2�per mostrare una bilanciata forte con4� senza 4�, chiedendo in pratica sel’apertore le possiede anche lui.

Simpatica la disputa fra Garbosi (3�da sistema!) e Moritsch (1�da siste-ma!)

Penso sia il caso di mettere, a breve,qualche paletto in situazioni simili.

Quiz N. 2 - In Sud avete:

�K10 �86 �AQ1093 �9742

OVEST NORD EST SUD

passo 1� passo 1SApasso 2� passo ?

Risposta Solutori Partecipanti Quot.4� 1 8 1004� 5 33 803� 4 16 603� 4 246 303SA 1 2 10

Sapevo che non avrei determinato unplebiscito ma le risposte sono state an-cor più varie di quanto immaginassi. Suun tranquillo, scolastico e, probabil-mente, “non voglio ricominciare a liti-gare col mio….” 3�si sono schieratiMortarotti, Pulga e Cedolin & Caviezel.Ad onor del vero tutti e tre l’hanno fattoobtorto collo, coscienti di sottodichia-rare ma non volendo uscire da 3SA(con 4�) o “arrischiare” il 3�. Artico-lata e simpatica la motivazione di Ga-velli: “Vorrei dichiarare 4�(3�sareb-be naturale stando ai testi ) oppure unruvido 4�, ma le controindicazioni so-no evidenti. Uso la vecchia regola di sot-tolicitare un pò con le mani complica-te, sperando in qualcosa di spontaneoda Nord. Qui ci sta tutto: dal grandeslam all’1 down a livello 3”. Se ne esco-no con un – sofferto – 3�Di Bello, Guer-ra, Moritsch e Olivieri (Gabriella peròun po’ più convinta degli altri tre) affer-mando che l’alternativa di 4�potrebbefar uscire da 3SA e, quantomeno, esclu-dere in modo tassativo di poter giocarea�. Catellani spara una bordata a 3SAcon una interessante spiegazione (A mesembra logico mostri fit a quadri, e ono-re secondo a picche. Mentre al contra-rio, 4�, dovrebbe mostrare fit a quadrie corta a picche. Ehm… se non è nelsistema, non fucilatemi… ); Hamaoui lo“scud” lo lancia, invece, a 4�: ed hatutto il mio appoggio (e visto che sonoil “regista” stavolta – alla Guerra – lo fa-rò valere!). Ritengo, infatti, che debba es-sere Sud a prendere il toro per le corna(anche se il mio fosse solo terzo a �

Dichiariamoin Quinta Italiana

Regista: Paolo Clair

Premessa: ho accettato di buon grado l’invito di Marina a preparare alcuni quiz che, vi ricordo, fossero finalizzatia provocare (e individuare) risposte atte a perfezionare la già buona struttura della “Quinta Italiana”. Ho volutoricorrere a problemi dichiarativi che non richiedessero valutazione bensì pura applicazione del sistema e, com’e-

ra facile immaginare data la loro complessità, hanno spesso prodotto risultati non concordi. Proprio ciò che mi ero prefisso: adesso abbiamo dei validi motivi – e interessanti proposte – per codificare queste

situazioni.Devo ammettere, infine, che ai quiz sottopostivi nemmeno io che li ho creati avevo delle risposte certe da dare e l’a-

ver raccolto il parere di molti esperti mi è indubbiamente stato utile, spero altrettanto a voi.Ho però usato un po’ di partigianeria nell’assegnazione dei punteggi. Non vogliatemene.

Il “regista”

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(nel qual caso avrebbe al massimo 2 �e per fare questa manche ci bastanosolo le�belle oppure divise non unamano buona) e sparare 4�. Potrebbero,infatti, essere sufficienti schifezze deltipo: �QJ9xx �Axx �Kxxx �x o�AQJxx �x �Kxxxx �xx e chi piùne ha… In realtà non mi sono dispia-ciute nemmeno le licite di 4�(Attana-sio, Cerreto, Garbosi); 4�dichiarate an-che da Mariani che col suo commento(“Non scommetto sulla consistenza delcolore di picche del compagno…”) hafatto vacillare le mie convinzioni.

Quiz N. 3 - In Sud avete:

�A762 �65 �93 �AQ1074

OVEST NORD EST SUD

passo 1� passo 1�passo 3� passo ?

Risposta Solutori Partecipanti Quot.3� 7 79 1004� 4 44 404� 1 47 305� 1 55 203SA 2 140 10

Altra situazione non semplice senzagadget a disposizione. Cerreto si tirafuori dai problemi dei fermi e non fer-mi dichiarando 4�, Garbosi non arri-schiandosi a dichiarare 3SA (per poipagare 5 prese di�sull’attacco quandomagari si fanno 6�… ) di quadri ne di-chiara 5; Biondo arrischia 3SA e cosìpure Cedolin & Caviezel (che argomen-tano di essere, praticamente, in squeezedichiarativo). Attanasio, Gavelli e Ma-riani hanno scelto 4�ma senza chiari-re bene il significato della loro licitamentre Hamaoui sostiene con convin-cimento che 4�è sicuramente natura-le. Anche i trecuoristi, la maggioranza,hanno posizioni un po’ diverse ma, dimassima, sostengono che 3�chiede ilfermo. Guerra ci chiarisce bene il suopunto di vista dicendo “C’è chi giocache in queste situazioni il terzo coloredia il fermo, chi come Garozzo e chicome me pensa che abbia ragione, chea livello tre si chieda comunque il fer-mo. Io sono del parere che con le cartedi Sud sia proibito dichiarare 3SA eche la dichiarazione di 3�voglia solosignificare che c’è problema a dichiara-re 3SA. Sono situazioni da convenzio-nare, nel senso che la ripetizione delle�dovrebbe significare qualcosa riguar-do ai fermi negli altri colori”; anchePulga è sulla stessa lunghezza d’onda ein modo più semplice ma efficace ci ri-corda “Vecchia discussione. Quandoc’è spazio per un solo fermo quella di-

chiarazione mostra il fermo nel minoree lo chiede nel nobile!”.

Adottiamo anche noi tutti questo (uti-le) suggerimento?! In ogni caso ritengosi debba tenere aperta la dichiarazione(da questo assunto l’attribuzione deipunteggi)

Quiz N. 4 - In Sud avete

�2 �K62 �A7543 �J1074

OVEST NORD EST SUD

– – passo passopasso 1� passo ?

Risposta Solutori Partecipanti Quot.3� 1 3 1002� 11 246 702� 2 7 201SA 1 34 10

Anche se la maggioranza degli esper-ti si è schierata per un – sofferto – 2�tutti hanno sottolineato la necessità diinserire nel sistema la convenzione “2�Drury” licita che Hamaoui e Olivierihanno addirittura fatto (in barba allaconvention card). Solo Garbosi ha rite-nuto che la dichiarazione di 1SA la sidebba considerare F1 anche se passatidi mano.

Non che io voglia tentare di passarealla storia per gli stravolgimenti dei pa-reri degli amici esperti ma mi schieromolto più volentieri con Mariani cheha addirittura effettuato la splinter a3�(“Mi manca una carta di cuori ma4�mi sembra peggio e 2�molto sottodichiarato!”): dove sta scritto che an-che dopo il passo – visto che 1SA nondovrebbe più essere forzante – l’appog-gio a 2�sia 8-10 con fit terzo? E poisiamo proprio sicuri che questi siano 8e non molti di più (anche alla luce dicome sta procedendo la dichiarazione)?

Chiudo con il prezioso commento diCerreto riguardo la sua scelta di 2�:“Un bell’esempio dell’utilità di giocarela Drury con cui dichiareremmo 2�(fit3° e mano massima). In alternativa,2SA “rubando” una carta a cuori. Chidichiara 2�merita di giocarsele!”.

Quiz N. 5 - in Sud avete:

�K10854 �62 �J75 �Q83

OVEST NORD EST SUD

– 1� passo 1�passo 3� passo ?

Risposta Solutori Partecipanti Quot.3� 10 179 1003� 3 56 40passo 1 41 104� 1 8 10

La perplessità maggiore emersa daicommenti degli esperti è che, pratica-mente, il 3�dell’apertore a questo pun-to diventa forcing manche!

Mortarotti, che è un naturalista con-vinto, dice: “Ma perché non inseriamonel sistema il 2�Gazzilli – convenzio-ne peraltro meno astrusa della Stay-man! – in fin dei conti siamo italiani ein licita abbiamo sempre dimostrato dicapirne di più di tutti”. Credo che sianoparole sagge.

A parte il 4�di Pulga, senza com-mento, ma che mi sembra corretto rece-pire come provocazione, il Passo diGarbosi contro sistema (forse effettuatoin piena coscienza?), e il 3�di Attana-sio, Hamaoui (“Preferenza, se lui do-vesse avere tre carte di�le dirà, altri-menti dirà 3SA con il fermo di�”) eCatellani la maggioranza degli espertiha optato per 3�. Vediamo alcune con-siderazioni dei tre quadristi che metto-no in evidenza la mancanza di una veralicita adatta alla situazione: Cedolin &Caviezel “Il quarto colore dovrebbe chia-rire la situazione. Ci pare di capire inol-tre che la dichiarazione di 3�da siste-ma sia praticamente forcing manche”,Cerreto “Nel sistema 3�è forzantemanche quindi evito il riporto a�condue cartine e alzo invece un “lob”. Se3�fosse abbandonabile, sarebbe la miascelta”, Gavelli “Nord mi obbliga a pro-seguire la licita e io eseguo. 3�non mipiace”, Olivieri “se 3�è rever forzan-te... non saprei cos’altro dire per cerca-re la manche migliore”, Biondo “3�sembra la più logica fra le dichiarazioni”.

Quiz N. 6 - In Sud avete:

�874 �AQ5 �K2 �AQ932

OVEST NORD EST SUD

passo 1� passo 2�passo 2� passo 2SApasso 3SA passo ?

Risposta Solutori Partecipanti Quot.4SA 9 154 1005SA 1 14 904� 1 20 50passo 4 120 30

Questa sequenza ho voluto proporlaa mero fine didattico per far capire aipartecipanti che quando non c’è fit ladichiarazione di 4SA (o 5SA) assume ilsignificato “quantitativo”.

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40

Quiz n. 3: Squadre - In zona controprima. Seduti in Sud avete:

�KQJ3 �AQ54 �543 �AQ

OVEST NORD EST SUD

– – – 1�passo 1� 2� ?

Quiz n. 4: Mitchell - In zona controprima. Seduti in Sud avete:

�AQ98 �54 �4 �AK6543

OVEST NORD EST SUD

– – – 1�passo 1� 2� ?

I prossimi QuizAnno 2012 - N. 1

Regista:

Steve Hamaoui

Quiz n. 1: Mitchell - Tutti in prima.Seduti in Sud avete:

�AKJ98 �KJ3 �KJ96 �4

OVEST NORD EST SUD

– – – 1�contro surcontro 2� passopasso contro passo ?

Quiz n. 2: Mitchell - Tutti in zona.Seduti in Sud avete:

�72 �KQ �A102 �AQ9765

OVEST NORD EST SUD

1� passo passo ?

Quiz n° 5: In zona contro prima.Seduti in Sud avete:

�843 �AQ 32 �4 �AKJ109

OVEST NORD EST SUD

– 1� 1� ?

Quiz n° 6: Mitchell - Tutti in prima.Seduti in Sud avete:

�4 �9 �KJ1087 �AQ9765

OVEST NORD EST SUD

– 1SA 2� ?

Sono stato ripagato dalla maggioran-za degli esperti. Solo 4 di essi, Biondo,Catellani (“Indubbiamente si può an-che dire 4SA, quantitativo nella sequen-za, e probabilmente si deve. Ma man-cando una licita tipo 3�da parte delcompagno, preferisco svalutare...”),Gavelli e Garbosi, non se la son sentita

di fare un tentativo di Slam, quandoMariani (“Non vorrei giocare slam se ilcompagno ha il minimo e magari il sin-golo di�”) di SA ne ha dichiarateaddirittura 5! Ma Di Bello l’accosta-mento a slam l’ha fatto mediante il 4�(ipotesi ventilata da altri). Alcuni gu-stosi commenti: Guerra “L’apertore hauna mano buona ma non max, altri-menti non avrebbe dichiarato 3SA,dopo il 2SA del rispondente. Potrei ria-prire con 4�, lo farei se avessi il dou-bleton di�e 4�, quindi preferisco unquantitativo, che invita l’apertore aguardare come sia l’eventuale double-ton di�”, in perfetta sintonia Moritsch

“A mio parere il 3SA viene da un reverminimo (16-18 brutti) ma ritengo checol doppio fermo a�ed il Re di�lamia mano valga una piccola spinta”,Attanasio “4SA; il K di� mi obbliga atenere aperta la dichiarazione”, Cerre-to “Molti punti, fit scarso. Non trovonulla di meglio di un rialzo quantitati-vo. Se 4�fosse inequivocabilmente unfit doubleton (ma temo di no) sarebbeuna valida alternativa”.

Sono pienamente d’accordo con l’a-nalisi di quest’ultimi: il 4�non mi sem-bra adatto nella situazione mentre ilK�impone la riapertura, e poi… si èmai visto che io mi tiri indietro?!

Dichiariamoin Quinta Italiana

Da aprile nel sito, e con la corri-spondente informativa in questo nu-mero di BDI, inizia la seconda serie diQuiz del Concorso “Dichiariamo inQuinta Italiana”. Chi avesse persol’occasione di partecipare al primoconcorso può quindi, adesso, ricomin-ciare una gara completamente nuova.

Vi ricordo che una prima scrematu-ra al sistema è stata applicata, ed ipartecipanti più appassionati han cer-to visto le variazioni già apportatenella versione 2012 della ConventionCard del sistema. Il Regolamento è in-vece rimasto sostanzialmente immu-tato, ma sono state aggiunte alcuneprecisazioni sulle modalità di attribu-zione di eventuali premi.

Ormai dovrebbe comunque esser

chiaro che l’ottica che ha mosso unaserie di appassionati, Registi o Solu-tori o semplici partecipanti, è stata lasola convinzione di poter contribuirea creare un minimo di standardizza-zione e di diffusione (quantomenonazionale) verso un unico sistema ba-se.

Ci si è sempre lamentati della scar-sa spettacolarità del gioco (ad esem-pio in ambienti televisivi), o della dif-ficoltà per gli allievi di “comprende-re” il significato delle sequenze av-versarie, e qui abbiamo finalmente ungruppo di persone che a suo modo haprovato a dare una risposta.

Stranamente, facendo anziché par-lando…

Marco Catellani

DICHIARIAMO IN QUINTAITALIANA - 2012

«Conoscete l’apertura convenzionale“2 quadri Multicolor”?».

«Nooo!».«E non siete contenti?».

IL PROFESSORE

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Maurizio Di Sacco

Per la seconda volta, gli amici au-straliani mi hanno invitato dal-l’altra parte del mondo; un viag-

gio lunghissimo, ma con risvolti assaipiacevoli, sia in termini turistici che,soprattutto, umani e culturali (per quan-to mi riguarda, io ho una visione deci-samente antropologica di queste espe-rienze: ciò che vedo non rappresentache una parte minore di ogni esperien-za, in confronto a ciò che vivo).

L’anno scorso la destinazione è stataCanberra, meta che mi aveva dato mo-do di vedere anche la bellissima Syd-ney, mentre questa volta mi sono reca-to a Surfers Paradise, una località aspiccata vocazione turistica vicina allacittà di Gold Coast, nel Queensland me-ridionale. Di passaggio – ci sono atter-rato e ci ho speso un giorno sia all’an-data che al ritorno, ho avuto modo divisitare la deliziosa capitale di questostato assai peculiare (vedremo il perchédi questo aggettivo), Brisbane.

Proprio da Brisbane, città dinamica ericchissima di spunti culturali, e dallostato del Queensland, comincerò gli ap-punti di viaggio. Lo stato è assai pecu-liare: è l’unico ad avere un sistema mo-nocamerale, è l’unico a non adottarel’ora legale (negli anni, l’introduzione èstata tentata due volte, grazie al sup-porto di un partito – Daylight saving forQueensland – creato allo scopo, ma inentrambi i casi un referendum ha spaz-zato via la riforma), è l’unico ad averecambiato la sua costituzione dalla fon-

dazione ad oggi (nel 2001), ed è il più“velenoso” di tutta l’Australia, dato cheospita tutte le specie animali più peri-colose dell’intero paese!

All’entrata di tutti i parchi più selvag-gi, cartelli ammoniscono a fare atten-zione ai serpenti, con tanto di fotografiedei rettili, ed indicazione dei minutiche, nel caso si venga morsi, rimango-no per trovare un antidoto (!). L’Austra-lia ospita ben sette delle dieci speciepiù letali del mondo, e tutte e sette sipossono trovare nel Queensland. Ai ser-penti si sommano i ragni killer, le me-duse killer, gli squali bianchi ed i coc-codrilli, questi ultimi sia d’acqua dolceche salata. Come dovevo infatti scopri-re a Surfers Paradise, lungo tutta la co-sta la balneazione è limitata a quindicimetri dalla riva, causa la possibile pre-senza dei poco simpatici “animaletti”elencati sopra (tuttavia, a Surfers nonc’erano da temere i coccodrilli d’acquasalata, che si trovano solo molto più anord, né le meduse killer, perché nonera stagione; “solo” squali, quindi).

Al di là di questo, il Queensland ètuttavia bellissimo. La sua natura incon-taminata ed aspra ne rende l’internoaffascinante, e splendide sono anche lecoste a Nord, al largo delle quali si puòpescare lo squisito Barramundi, unodei pesci più titolati della gastronomiamondiale (proprio in questo viaggio l’hopotuto assaggiare, grigliato, e ve ne pos-so testimoniare la meritatissima fama;insieme ad esso ho mangiato anche del-le spettacolari “baby bugs” – una speciedi aragostine – servite in insalata conavocado). Per quello che riguarda la co-sta Est, quella dove si trova SurfersParadise, è certo molto bella ma, ahimè,devastata dal cemento, con buona pacedi chi dice che gli scempi ecologici so-no propri solo delle nostre parti.

Brisbane è invece un gioiello dellosviluppo sostenibile. Verdissima e riccadi acqua, è stata negli anni ben curata

dagli amministratori, che sono stati at-tenti a riconvertire ogni area industria-le in disuso in zone residenziali pun-teggiate da ampi parchi. Bellissimo èun grande spazio lungo il fiume, unavolta occupato da capannoni, specie adimpiego manifatturiero, e ora, per chi-lometri, adibito a spazi espositivi, par-chi per bambini, teatri all’aperto ed alcoperto, piscine, tutto inglobato nell’ar-chitettura industriale preesistente, etutto nascosto nel verde. C’è persinoun’area lungo la sponda del fiume col-tivata ad erbe aromatiche – salvia, ro-smarino, maggiorana, timo, origano, ba-silico sia normale che a foglie piccole,perfetto per il pesto, e menta, a disposi-zione di chiunque se ne voglia servire.Ed ora una stilettata al nostro fegato av-velenato dalla burocrazia e dal malgo-verno: l’area è stata dismessa nel 1999,e sapete in quanto tempo è stata ricon-vertita (fine lavori)? Due anni!!!

Per concludere, i musei: Brisbane neè piena. Io ho avuto occasione di visita-re quello di arte moderna, che ha pocoda invidiare al MOMA (Museum of Mo-dern Art) di New York, e quello dellaNazione Australiana, ricchissimo di ve-stigia aborigene, ma ce ne sono moltialtri, tutti raccolti intorno alla presti-giosa università. Tra questi, uno dedi-cato ai giochi d’acqua che mi è sfuggitosolo a causa dell’orario di chiusura: tut-to laggiù – e mi dispiace chiosare conun appunto – chiude alle cinque delpomeriggio.

Veniamo al bridge, ora, cominciandodalla presentazione dell’evento, che com-piva quest’anno la venerabile età di cin-quantuno anni (è mio coetaneo, o me-glio di sei mesi più vecchio).

Per quanto ne so, si tratta della piùgrande manifestazione esistente, quan-to meno al di fuori dei tre Nationalsamericani, e comunque più grande an-che di quelli, se si guarda al singoloevento.La skyline di Brisbane vista dal fiume omonimo.

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Nessuno, infatti, può vantare le quasi450 squadre che si sono allineate quiper il torneo principale, né le oltre otto-cento coppie dell’antipasto, rappresen-tato dal Coppie.

Rispetto alla manifestazione diCanberra dell’anno scorso, già enorme(oltre duecento squadre, e più del dop-pio delle coppie in ognuna delle variecompetizioni), questa ha un’improntamolto più marcatamente vacanziera, edè certo questo che contribuisce a far sìche realizzino questi numeri (lo stessomotivo spiega il successo del nostro Fe-stival Seniores, come anche di eventidello stesso tipo in Francia e Svezia).Non mancavano i giocatori di primissi-mo piano, e tra loro alcuni europei,qualche cinese, ed una nutrita pattugliadi giapponesi, ma il grosso era rappre-sentato da amatori (o forse, i migliorierano diluiti dalla massa).

Vi ammannirò una serie di quesiti, ecome aperitivo, un problema di giocoproveniente da un National americano,e presentato da Barry Rigal sul primonumero del bollettino.

Board 10 - E/T

� Q 10 9� A J 5� 10 6 5� A K 3

� K 8 4 2� 6 3� A 9 3 � J 9 6 4

OVEST NORD EST SUD

– – passo 1�passo 2� passo 2SApasso 3SA fine

Seduti in Ovest, attaccate con il 4�,vinto dal K del morto mentre il compa-gno gioca il 7 (conto). Il dichiarante pro-cede adesso a far girare la Q�, che arri-va al vostro K. E ora? C’è una sola cartache batte il contratto, il 9�, perché que-sto era il diagramma completo:

Board 10 - E/T

� Q 10 9� A J 5� 10 6 5 4 � A K 3

� K 8 4 2 � 7 5 3� 6 3 � Q 7 2 � A 9 3 � K J 8 7� J 9 6 4 � 10 8 7

� A J 6 � K 10 9 8 4 � Q 2� Q 6 2

Dove lo sblocco era essenziale perprendere successivamente in mezzo il10�del morto, e permette ad Est di sfi-lare il colore. Da notare che con Est inpresa, la difesa mortale consiste nelcominciare dal K, sul quale Ovest devepuntualmente sbloccare il 9. Una ma-novra che sono sicuro di aver visto suqualche manuale.

2. Vediamo ora un altro problema di-fensivo, tratto da un omaggio a Michel-le Brunner, la campionessa inglesescomparsa l’anno scorso (a causa dellarecidiva di un tumore al seno che l’ave-va colpita una prima volta nel 2001: sele trovate, vale la pena di leggere ciòche Michelle ha lasciato scritto in meri-to alla sua esperienza di vita, e di “finevita”, pagine toccanti ed istruttive chepotrete trovare in un bollettino della re-cente Bermuda Bowl di Veldhoven), laquale era un habitué del Festival. Lamano è valsa a Michelle il “Gidwani De-fence of the Year Award 2009” della IBPA (International Bridge Press Associa-

tion). Da notare che la Brunner l’avevagià vinto nel 2007.

Board 10 - E/T

� J 8 7 4� A 5� A J � A Q 10 7 4

� 3 2� K 7 6 2 � Q 10 8 7� K 9 3

OVEST NORD EST SUD

– – passo 1SA*passo 2� passo 2�passo 4� fine

* 12-14

Il vostro partner attacca con il J�,che vincete con il K. E ora? Niente dicosì banale come quella da mano dalibro precedente: qui non basta la tec-nica, ci vuole anche un bel po’ di im-maginazione!

Michelle poteva vedere una presa a�oltre a quella già incassata a�, ma dati i24 punti complessivi che vedeva tra séed il morto, sapeva che quei 4 – al mas-simo – che poteva trovare al compagno,non erano sufficienti a produrne altredue. A meno di non inventarne una!Alla seconda presa, la fenomenale ingle-se è freddamente tornata con il 9�, ed èstata premiata da questo totale:

Board 10 - E/T

� J 8 7 4� A 5� A J� A Q 10 7 4

� K 9 5 � 3 2� J 10 9 4 � K 7 6 2� 9 5 4 3 � Q 10 8 7� 8 6 � K 9 3

� A Q 10 6� Q 8 3� K 6 2� J 5 2

Il povero dichiarante, non essendoun apprendista stregone ha vinto almorto, ed al fine di evitare l’incomben-te taglio a�destra ha giocato A�e�.Quando Ovest ha vinto ed ha ribattuto�, si è preparato al peggio stando bas-so, ed il peggio è arrivato, ma non comeprevisto! La Brunner ha vinto, ed ha da-to il fatale taglio al compagno.

3. Adesso un problemino di giococon il morto, protagonista, prima in ne-gativo e poi in positivo, Tony Nunn,uno dei giovani top players australiani.

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L’enorme sala del festival, dove sono visibili buona parte degli oltre quattrocento tavoli in gioco.

NO E

S

NO E

S

NO

NE

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Board 11 - S/–

� AKQJ3� K103� –� 109843

� 52� AJ9752� K� AKJ5

OVEST NORD EST SUD

– – – 1�2� 2� 5� passopasso 5SA passo 6�passo 6� passo 6�fine

Attacco 2�, a voi.Sembrava tutto facile all’australiano:

vinto, ha tagliato il K�e si è accinto abattere atout, ma sul K�al terzo giro,Est ha scartato una�! Che problemac’è, direbbe l’incauto? si lascerà correreil 10�, e poi, una volta in mano… sì,ma come intendete rientrare in mano?A�taglia certamente Ovest, quindi, midirete, tagliando il terzo giro di�. Ono? No!

Board 11 - S/–

� A K Q J 3� K 10 3� –� 10 9 8 4 3

� 9 � 10 8 7 6 4� Q 8 6 4 � –� A Q 8 7 6 3 2 � J 10 9 5 4� 2 � Q 7 6

� 5 2� A J 9 7 5 2� K� A K J 5

Per vincere, bisogna fare come Nunn:incassare una;“prima” di far correre il10�. Grazie a questo “colpo del denti-sta” (l’estrazione della picche da O-vest) il vostro avversario di sinistra saràobbligato a rimettervi in mano col ta-glio a�. Niente di male anche se Ovestdovesse avere due�: basterà tagliarealto il terzo giro. La manovra è perden-te solo con le�6-0.

Ad un’analisi superficiale (c’ero casca-to anch’io) sembra che basti giocare ilK�al secondo giro, seguito dal 10; mala manovra non funziona, perché Ovestvince e vi inchioda al morto muovendol’A�.

43

NO E

S

N

S

N

S

4. Sempre grazie a Barry Rigal, unaltro problemino buono non più dipagina due del mitico “Trezel” (ma,come dicevo ai miei allievi quandoancora insegnavo, chi sapesse a mena-dito tutte quelle “pagine due” potrebbeserenamente vincere un mondiale).

Board 3 - S/EO

� 6 4 2� A Q 8 4 � 4 3� 7 5 3 2

� A K 3 � K J 10 9 2� K 7 6 5� A

Dopo una licita insignificante, sieteal volante di 4�in Sud, dove ricevetel’attacco Q�.

La maggioranza dei concorrenti au-straliani – la fiche della mano presenta-va un deprimente numero di down – ilTrezel non lo aveva letto, perché la ma-no è imbattibile, a meno di non suici-darsi salendo al morto in atout permuovere una�al K (e, naturalmente,

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all’Asso di Ovest). Se vi comportatecosì, infatti, la difesa non avrà che daribattere una prima volta atout, per gio-care un terzo giro nel colore quandocederete una seconda�. Lo so, le� malmesse e le�3-1 valgono poco (nean-che tanto: il 25%), ma voi siete sempresfortunati, e giocando�di mano allaseconda presa avreste avuto il 100%(!)di probabilità di vittoria.

5. Per sottolineare la natura ludicadella manifestazione, vi riporto che lasera del terzo giorno era dedicata al“black and white”: tutti dovevano pre-feribilmente vestire questi due colori,un premio essendo previsto per la misepiù divertente ed originale. Pensate cheè già stato annunciato il tema del pros-simo anno: abiti in stile tropicale.

L’atmosfera spiritosa non ha impedi-to del bridge di qualità. Vediamo qual-cosa per palati fini, un colpo eseguitodal più famoso insegnante australiano,il talentuoso, quanto incostante (mi di-cono) Michael Courtney (di lui vi possoraccontare che è un attore eccezionale:al Victory Banquet si è esibito in un mo-nologo comico da professionista).

Board 10 - E/T

� 3� Q 10 6 � A 8 5 2� A 9 6 5 4

� K 8 7 4 � Q J 10 9 � 9 2 � 7 5� K Q J 9 4 � 10 7 6� K 2 � J 10 8 7

� A 6 5 2� A K J 8 4 3� 3� Q 3

Dodici prese sarebbero facili senzal’attacco in atout, ma Courtney ha do-vuto fronteggiare proprio una�alla pri-ma carta. A corto di una presa, impos-sibilitato a rettificare il conto in vista diuno squeeze causa l’esposizione ad unnuovo giro di atout da parte della dife-sa, e con comunicazioni precarie pertentare una�verso il K, il dichiarantesembrava in pessime acque (infestatedagli squali, per restare nel tema am-bientale). Tuttavia, una posizione favo-revole delle carte poteva portare ad unamessa in presa finale, per cui, vintol’attacco, Courtney ha proseguito a tagli

incrociati, ed ha poi incassato atout fi-no a raggiungere questa posizione:

Board 10 - E/T

� –� – � 8� A 9 6

� 8 � Q� – � –� Q � –� K 2 � J 10 8

� 6� 3� –� Q 3

Quando Sud ha messo in tavola il3�, Ovest, che aveva avuto cura disbloccare il K�per evitare l’incomben-te messa in presa, ha sorriso a sé stessoper le preveggenza ed ha serenamentebuttato l’8�.

Tuttavia, quando il dichiarante se ne èuscito con l’ultima�il sorriso gli si èspento, visto che si è trovato sottopostoad un’inesorabile compressione nei co-lori minori, esercitata dalla presa forzatadel compagno. Un esempio di un raris-simo tipo di squeeze suicida, del qualeavevo visto fino ad ora un esempio solonel mitico “Gioca con il Blue Team” diPiero Forquet (per me, il libro più bellodi sempre, per lo straordinario sense ofhumor con il quale Piero ha condito icolpi mirabolanti ivi presentati).

6. L’ultimo quesito, ora, che devo adAlan Sontag ed al suo “Bridge Bum”,ed a Ron Klinger, che lo ha riportato sulbollettino. La mano proviene dall’edi-zione 1976 del “Cavendish”, vinta daSontag in coppia con Weichsel (la cop-pia doveva poi vincere la BermudaBowl del 1983 in finale contro di noi).

Board 16 - O/EO

� A 6 � 10 3 2 � 8 7 4 3� J 10 5 3

� Q 7 5 4� A K Q 8 7 4� Q� K 8

OVEST NORD EST SUD

1� passo 2� 4�fine

La difesa inizia con due giri di�. Avoi.

44

Un’immagine dal Victory Banquet (seguitoda una festa danzante): a sinistra LaurieKelso e a destra Sean Mullamphy, i due

Arbitri Capo della Federazione Australiana.

NO E

S

NO E

S

NO E

S

N

S

Con quattro�certamente a sinistra –altrimenti Est avrebbe risposto 1� – gio-care A�e�sarebbe stato quasi sicura-mente perdente se Ovest avesse avuto il Knel colore, perché è elevata la probabilitàche Est vi surtagli il quarto giro. Data l’i-potesi di necessità che il K�si trovi inEst, allora A�e�verso la Q dovrebbefunzionare, o no? No! Perché in quel casoil dichiarante dovrà usare il suo solo rien-tro al morto, il taglio della terza�, permuovere�, necessariamente prima diaver battuto tutte le atout, ma questo per-metterà ad Ovest, in presa a�, di giocareun quarto giro di;permettendo ad Est diincassare quel J�che tanto temiamo. Nonrimane, come fece Sontag, che giocarepiccola�da tutte e due le mani alla terzapresa! Questo permette di usare l’A�quale rientro per muovere�, e solo dopotagliare la terza;collezionando il K, comeda piano originale.

Board 16 - O/EO

� A 6� 10 3 2� 8 7 4 3� J 10 5 3

� J 8 3 2 � K 10 9 � 5 � J 9 6� A K 5 2 � J 10 9 6� A 9 6 4 � Q 7 2

� Q 7 5 4� A K Q 8 7 4 � Q� K 8

Niente di strano che Sontag abbia vin-to anche un’altra Bermuda Bowl (nel2001 a Parigi, ancora con Peter Weich-sel).

Giunge l’ora dei saluti, e ciò che an-cora vi devo sono i risultati: il CoppieOpen è andato a Nabil Edgtton-AshleyBach, diciannove anni il primo e venti-due il secondo, mentre lo squadre havisto vincere Liam Milne, Andy Hung,Alex Smirnov-Michael Whibley-NyeGriffiths-Nabil Edgtton. Il più vecchiodella squadra era il professionista tede-sco Alex Smirnov, 28 anni, l’unico a

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non appartenere alla fascia Under 25.In tutto, erano in gara 127 Junior (Un-der 25, appunto), e 68 cadetti (Under20). A quando numeri così anche danoi (L’Australia ha 23.000 membri,esattamente quanti ne contiamo noi)?

Il prossimo anno sarò di ritornodown under, anche se di nuovo a Can-berra. Qua sotto ho tanti amici – gliaustraliani sono quanto mai cordiali –,le manifestazioni sono enormi e moltoben organizzate, e l’esperienza cultura-le e di vita è sempre entusiasmante. Ar-rivederci.

45

Kat for the de... ssolutionPensateci un attimo… dopo la dichia-

razione �/� del morto, volete negareal dichiarante A�e D�? Pensateci be-ne… è stato messo il 10�sull’attacco…non sembra plausibile, anche ammet-tendo che al dichiarante manchi laD�, che il 10�venga da �10962...

E il dichiarante perché mai inizia dal-le�e non dalle�?

Basta porsi la prima domanda per ca-pire cosa fare… con quelle due carte, ildichiarante ha già 7 prese. E con la se-conda comprendiamo che il dichiaran-te ha almeno cinque�, e ne ha ora af-francato almeno due, portando il totaleprese a 9. In mitchell forse potreste ave-re dei dubbi, ma a squadre no, perchésolo �AKQx(x) di fronte possono sal-varvi.

Tornate quindi�ed il vostro mettel’A�. Tutto sbagliato? Solo prese in piùregalate? Uff…Uff… Mannò… Tran-quilli… È solo che il beginner è puremattacchione...

� A K 10 6 5� A K 4� K 2� J 6 5

� Q J 3 � 9 8 4 2� J 8 7 3 � 5 2� Q J 5 � 9 4 3� 9 4 3 � A K Q 2

� 7� Q 10 9 6� A 10 8 6 5� 10 8 7

un banalissimo 3�e 4�.Insomma… siete in presa e anche se

vi è concesso di riflettere qualche se-condo… sarà meglio ragioniate in mo-do semplice e lineare...

E lucean le stelle...Certo… se la vostra coppia fosse col-

laudata, e giocaste convenzioni partico-lari tipo la “smith”, magari avrestequalche indizio. E sapreste scegliere ilmiglior ritorno. Ma la coppia è assolu-tamente casuale…

Non solo…Un enigmatico “beginner” troneggia

nel nick del dirimpettaio, lasciandovinel dubbio più completo.

Sarà opportuno tornare cuori per af-francare due prese? Sarà opportunorompere a fiori? Sarà opportuno farequalche altra strana, e diversa, diavole-ria?

Avete da tempo dismesso i panni delcontrattaccante indovino, che azzecca imigliori ritorni da corte, da lunghe…per il semplice motivo che non lo sietemai stato.

Ma una cosa l’avete capita: le cosepiù difficili, in genere, sono delle bana-lità assolute.

E il forte giocatore, il forte difensore,il forte Apache (no… non c’entra nean-che questo… ) cerca una sola cosa… LASEMPLICITÀ...

Siete in Ovest, in zona contro prima,e difendete contro un immodesto 3SA.

� A K 10 6 5� A K 4� K 2� J 6 5

� Q J 3� J 8 7 3� Q J 5� 9 4 3

OVEST NORD EST SUD

– 1� passo 1SApasso 3� passo 3SAfine

Attacco: 3�

Avete da tempo dismesso i panni del-l’attaccante indovino che azzecca i mi-gliori inizi da corte, la lunghe, da bion-de, da brune… (no… non c’entra… )… eseguite principi semplici… “con uguallunghezza nel nobile… e con diversalunghezza nel più lungo”. Il che nonavrà il pregio di far scrivere e venderetrattati di filosofia ma, ammetterete, virisparmia parecchio stress nervoso…non credete?

Adunque… l’attacco viene preso conl’Asso, il vostro seguendo col 5�ed ildichiarante col 10�.

Dopo rapida disanima la persecuzio-ne (no… non c’entra… quella è quandogioco con una… )… allora dicevo laprosecuzione è K�e ancora�per il10�di mano, il vostro seguendo con

Kat for the DefenceMarco Catellani

NO E

S

�������

Black and White evening:per la cronaca hanno vinto le due suore.

NO

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48

Cosa può andare storto?

Dich. Sud - Tutti in zona.

� A J 9� 9 4 3� K Q 3� 10 9 3 2

� 10 8 7 6 2 � K 4 3� K 7 2 � Q J 10 8� J 4 2 � 10 9 6 5� 6 5 � A 4

� Q 5� A 6 5� A 8 7� K Q J 8 7

OVEST NORD EST SUD– – – 1SApasso 3SA fine

Attacco: �6.Commento sulla dichiarazione: Rou-

tine. Qualsiasi altra sequenza sarebbeangosciante (!).

Commento sulla difesa: Se Sud stabasso di morto, Est prende con il�K evira a cuori con la�Q (quando ha an-cora il rientro di�A).

Commento sul gioco: Siete seduti inSud, alla manovra di un buon contrattoche sembra esser almeno di nove prese,una volta smontato l’�A. È tempo diporvi la domanda di rito: Cosa puòandare storto? Vedete pericoli all’oriz-zonte?

Un pessimista nato si accorgerebbeche, filando a picche di morto, Est, inpresa con il Re di picche, potrebbe bat-tere il contratto tornando cuori primache l’�A sia smontato. Si può farequalcosa? Ma certo! Entrate immediata-mente con l’�A e giocate fiori a piog-gia, fino a far capitolare l’�A, quandoavete ancora il fermo di�A. Contate leprese: quattro fiori, tre quadri e i dueAssi nei maggiori. Perché rischiare unamanche in zona (magari anche in pri-ma) per un paio si surlevée?

Giocando in mitchell, invece, starebassi a picche è come schiacciare a ca-nestro in quanto due prese in più sonosempre ben gradite. La regola dell’11,nella fattispecie, annuncia in Est il pos-sesso di una sola carta superiore al�6di attacco e le chance che si tratti pro-prio del�K sono remote. E se non do-vesse bastare, ricordatevi che, se dove-ste andar down, sareste in ottima e nu-merosa compagnia.

Dich. Sud - Tutti in zona.

� 7 3� A 10 4 � K Q J 4� J 9 4 3

� A K Q 8 � J 10 9 2� 8 � 9 6 2� 10 7 5 3 � 9 8 6 2� A Q 8 6 � 10 2

� 6 5 4 � K Q J 7 5 3� A� K 7 5

OVEST NORD EST SUD– – – 1�contro surcontro 1� passo2� 3� passo 4�fine

Attacco: �K.

Commento sulla dichiarazione: Ilsurcontro di Nord mostra 11 o più pun-ti (raramente 10). Est è autorizzato a di-chiarare le sue quattro carte a picche alivello uno. Ovest sa benissimo che Estha ben poco, vista la licita di N/S. Ilpartito del surcontro, di solito, ha unminimo di 24 punti in linea. Il passo diSud indica l’apertura piena (o più, co-me nel caso) e il rialzo di Ovest provie-ne da quattro carte con 16-18 punti, traonori e distribuzione.

Sud, dopo aver ricevuto l’appoggiosulla sesta rivaluta la sua mano con 3

punti extra di bonus se non ha singoli,4 se ne ha uno e un gigantesco 5 se haun singolo e un doubleton. In pratica lamano di Sud a conti fatti vale 17 punti,forse qualcosa in meno in quanto il�Kpotrebbe perder consistenza, sulla basedella licita.

Commento sull’attacco: Con Asso eRe nel colore dichiarato dal compagnosi attacca di Re. L’attacco di Asso nelcolore dichiarato dal partner, oppureappoggiato, nega il Re in quanto, neidue scenari, è plausibile l’attacco diAsso senza avere il Re.

Commento sulla difesa: Est rispondecon il�J, il più alto tra gli onori equi-valenti. Ovest, che vuole il ritorno fiori,gioca piccola picche per il 9 del com-pagno. Est torna�10, che Ovest puòfacilmente interpretare come prove-niente dalla corta, visto il�9 al morto.Ogniqualvolta il compagno gioca unonore e la carta immediatamente suc-cessiva è in vista, date per scontata lacorta. Ovest incassa due fiori e dà il ta-glio ad Est con un terzo giro nel colore.È l’unica difesa che batte il contratto.

N.B.: Alcuni attaccano di Q con A-K-Q.

Dich. Nord. E/O in zona.

� 10 4 2� K Q� 4 2� A Q J 9 4 3

� Q 8 6 � A 9 3� 9 4 � 8 7 6 5 3� Q 9 8 5 3 � K 10 6� 6 5 2 � K 7

� K J 7 5� A J 10 2� A J 7� 10 8

OVEST NORD EST SUD– 1� passo 1�passo 2� passo 3SAfine

Attacco: �5.

Belle figure(Ovvero come muovere i colorisenza macchiare tutto)

Eddie Kantar

NO E

S

NO E

S

NO E

S

Per contattare l’autorewww.kantarbridge.com

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49

Commento sulla dichiarazione: Estsarebbe abbastanza forte, almeno in ter-mini di punti, per un intervento a 1�,ma il colore è così emaciato da spegne-re ogni velleità.

In Sud, con le due quarte nobili, sianticipano le cuori. Se su 1�il partnernon dice 1�, l’inferenza palese è chenon ha quattro carte nel colore. Notateche alcuni preferiscono rilicitare 1SAcon la 4-3-3-3 e perciò non negano apriori la quarta di picche.

Con la 5-5 nei nobili in Sud, invece,si comincia con 1�e poi si licitano e sirilicitano le cuori, se siete forti abba-stanza.

Commento sulla difesa: In Est, comeda regola, giocate il�K in quanto il ter-zo carica, quando il morto ha solo car-tine. Non pensate nemmeno per unistante di giocare il�10! Se il�K restain presa, tornate con il 10, la più altadelle rimanenti. Quando entrerete inseguito con il�K, assumendo che nonabbiate più quadri, tornate picche percercare di mettere in presa il compagnoche ha due quadri buone da incassare.

In Ovest, dopo aver vinto con la�Qalla seconda presa, se virate a picche, eil partner prende e torna nel colore,avete battuto il contratto.

In tutti i miei corsi, non lo ha maifatto nessuno.

Commento sul gioco: Seduti in Sudvedete che l’impasse a fiori è in dire-zione di Est, avversario che ha negato ilpossesso della�Q per aver impegnatoil Re al primo giro, perciò bisogna fila-re per esaurire le quadri di Est, nel casoavesse il�K. (Legge di Murphy: Estavrà senza dubbio il�K).

Dopo aver lisciato due colpi a quadrie perso l’impasse a fiori, impegnate alvolo il�K, quando Est torna di piccolanel colore. Perché? Perché se Ovest hal’�A siete già praticamente due down,perciò giocatelo con fiducia in Est!Quando un avversario ha il down inmano, e c’è un Asso in giro, piazzatequesta carta chiave dall’altra parte,quella innocua.

Suona bene, no?

Dich. Sud - Tutti in prima.

� K J 10 � K 9 8 6� A Q J� 5 4 3

� 7 6 5 2 � A 9 8 3� 3 2 � 10 4� 10 6 2 � K 9 8 4� K Q 10 9 � 8 7 2

� Q 4� A Q J 7 5� 7 5 3 � A J 6

OVEST NORD EST SUD– – – 1�passo 2SA passo 4�fine

Attacco: �K.Commento sulla dichiarazione: La

risposta di 2SA è “Jacoby,” ovveroappoggio almeno quarto nel colore conpunteggio d’apertura. Di solito nega unsingolo in quanto, nel caso, ci sono lesplinter. Il 4�di Sud mostra il mini-mo, senza interesse per lo slam e, soli-tamente, senza singoli.

Commento sulla difesa: Ovest, sul�2di Est – che in teoria nega il Fante ol’Asso – e sulla cartina del dichiarante,deve trovare un ritorno sapendo cheSud ha filato con�AJx. Il ritorno qua-dri sembra il più logico e normale.

Commento sul gioco: Seduti in Sud,dopo aver correttamente lisciato l’attac-co, continuate il buon lavoro entrandoimmediatamente con l’�A. Perché?Contate le prese. Cinque cuori, duequadri, due picche e una fiori: dieci.

Fare l’impasse a quadri vuol dire met-tere a rischio il contratto per una sur-levée. Mettiamo che vada male (Leggedi Murphy) e che Est torni fiori. Ecco,improvvisamente siete in lista per per-dere quattro prese, due fiori una quadrie una picche. Vincendo con l’�A, in-vece, potete affrancare una picche perscartare una fiori dopo aver battuto leatout. In altre parole avete vinto la cor-sa per evitare la seconda perdente a fio-ri.

Addirittura in mitchell dovreste en-trare con l’�A, perché per Ovest, allaseconda presa, è più facile virare nelcolore senza avere il Re.

Dich. Ovest. E/O in zona.

� A 9 6 3� A Q 3� K 6� J 10 9 7

� J 5 � Q 8 7 4� J 10 � K 9 8� Q J 10 8 7 5 � 4 3 2� A 6 3 � K Q 5

� K 10 2� 7 6 5 4 2� A 9� 8 4 2

OVEST NORD EST SUD2� contro passo 2�fine

Attacco: �Q.Commento sulla dichiarazione: Il 2�

di Ovest è sottoapertura, il contro diNord routine. Molto più discutibile è ilsilenzio di Est. Di solito è giusto tenta-re di spingere gli avversari a livello trequando in linea avete la sicurezza di unfit di nove carte. In più Est, seduto do-

po il contrante, dovrebbe avere gli ono-ri ben piazzati. Lo svantaggio è che stain zona contro prima, senza valori ditaglio e che il compagno può regalare inattacco assegnandovi un onore a qua-dri. Licitare 3�sarebbe sicuramente giu-sto in prima.

Commento sulla difesa: Poco da fare,rilassarsi e aspettare la prese che vispettano. Se riuscirete a incassare unapresa a picche batterete il contratto. Ilpresupposto, chiaramente, è quello dinon smuovere il colore,

Commento sul gioco: In Sud, avetetre perdenti a fiori, forse due cuori – vi-sta la dichiarazione – e una picche: seiprese, una in più rispetto a quelle chevi potete permettere.

In casi come questo, una linea di gio-co può essere quella di affrancare unalunga in cui ci siano delle perdenti ine-vitabili (parola chiave), tipo le fiori, nel-la fattispecie. Dovendo perdere comun-que tre fiori, Sud può provare ad affran-care la quarta per lo scarto della picche.

Entrate con il�K del morto e giocatefiori. Se la difesa muove picche, gioca-te per gli onori divisi. Se invece, giu-stamente, E/O non inaugurano il colo-re, fate l’impasse a cuori, incassate inseguito l’�A e rigiocate fiori una se-conda ed una terza volta. Così facendoriuscirete ad affrancarne una e a sba-razzarvi della picche, mantenendol’impegno. Quello che può andare stor-to è giocare picche prima di fiori e per-dere sei prese – un errore che i partner(sempre loro!) fanno spesso.

NO E

S

NO E

S

DOMANDE SENZA RISPOSTA

Quante probabilità ci sono che il com-puter che smazza le mani dei simulta-nei sia HAL 9000, quello di “2001 Odis-sea nello Spazio”?

È il caso di simulare un infarto per se-gnalare al vostro compagno l’attaccocuori?

Fra le circostanze attenuanti del reatodi omicidio, oltre alla provocazione eallo stato di pericolo, c’è pure l’attaccodel compagno di piccola sotto Asso-Dama?

Il bridge e la matematica: perché quan-do chiami un contratto che secondo teha il 90% di probabilità di successo, vaisotto oltre il 90% delle volte?

Quando avete una mano piena di for-chette, significa che a cena non man-gerete brodo?

Quanti bridgisti ancora credono che lo“scarto preferenziale” sia un nuovo tipodi raccolta differenziata?

Peppino Gallo

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Che cosa sta succedendo?

Questa mano, giocata al LivingstonBridge Studio nel New Jersey, miè stata riportata da Jesse Reisman,

uno dei proprietari del club.Sud aveva queste carte:

�A42 �AK2 �AKQ9 �432

Ha aperto di 2SA su cui il partner hadichiarato�3 Stayman. Sud ha rispo-sto 3�e il compagno ha concluso a3SA. Ma, la licita non è finita qui. Dopodue “passo” LHO (l’avversario di sini-stra – left hand opponent) contra! Checosa sta succedendo? La ragione piùverosimile per il contro è che Ovestconta di sfilarsi un colore, molto proba-bilmente ha un solido palo di fiori. Suv-via, tiriamoci fuori da questa situazio-ne!

Sud si rifugia a�4 che Nord rialza a�5. Questa volta nessuno contra.

Non sorprendentemente Ovest attac-ca con un onore maggiore di fiori evedete:

� K J 7 6� Q 10 8 6� 8 7 2� 7 5

� A 4 2� A K 2� A K Q 9� 4 3 2

Dopo Asso e Re di fiori (Est giocaalta-bassa), Ovest gioca anche la Dama.Qual è il vostro piano?

Sicuramente taglierete al morto im-pegnando una carta alta (non siate sciat-ti chiamando il due). Infatti, quandotagliate con l’otto, questo si dimostrasufficientemente alto. Est pensa a lungo

e sbuffa e…. sottotaglia! Che cosa stasuccedendo? Sembra che Ovest abbia�J-10 e, se non sono quarti, sarete incondizione di eliminare le atout senzaproblemi. Qual è la situazione nei nobi-li? Sembra che Est non abbia volutoscartare in nessun maggiore. Piuttostoche separarsi da una carta in un mag-giore ha “scartato” atout. Questo sem-bra indicare che Est ha la retta in en-trambi i nobili.

Per ora la cosa migliore da fare è eli-minare le atout e come sperato Ovestera partito con J-10-4. Sul terzo giro diquadri scartate una picche dal morto equesta volta Est deve scartare. Si sepa-ra da una picche. E adesso? Questa è lasituazione:

� K J 7� Q 10 8 6� –� –

� A 4 2� A K 2� 9� –

Sembra che Est sia rimasto con quat-tro cuori e tre picche. In questo casovedete una strada sicura per portare acasa il contratto?

Giocate l’ultima atout e scartate una

cartina di picche dal morto. Che faràEst? Se scarta una cuori il colore si af-franca, se scarta una picche il vostro�2 sarà la presa che vale la manche.

Questa era la mano completa:

Dich. Sud - Tutti in zona

� K J 7 6� Q 10 8 6� 8 7 2� 7 5

� 10 3 � Q 9 8 5� 7 4 � J 9 5 3� J 10 4 � 6 5 3� A K Q J 9 6 � 10 8

� A 4 2 � A K 2� A K Q 9� 4 3 2

Ovest, dopo aver contrato 3SA e vistoNord-Sud prendere la fuga (probabil-mente la prossima volta non sarà cosìavido), ha attaccato con i tre onori mag-giori di fiori. Il dichiarante con cura hatagliato con l’otto e Est ha rimandato lasua agonia sottotagliando. Dopo cheSud ha giocato gli onori maggiori inatout Est era fritto. Con un’analisi piùapprofondita risulta che 5�si batte, ba-sta non attaccare fiori (chi lo farebbe?).La difesa effettuata al tavolo sarebbestata vincente se Est avesse avuto la de-cenza di avere�9.

(ACBL Bridge Bulletin)

Al tavolo con LarryLarry Cohen

NO E

S

N

S

N

S

Per contattare l’autorewww.larryco.com

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SENZA IMPASSE

Durante un Patton a squadre (instile board-a-match), primo di ma-no con gli avversari in zona,

estraggo dal board questa accettabilecollezione:

�Q6 �AKQJ72 �K6 �1032

Apro di 1�e il compagno risponde1�. Rivalutando la�Q, decido di sal-tare a 3�su cui il partner collabora con4�, che interpreto come controllo nelcolore con fit accordato a cuori.Quando mostro la cue-bid a quadri, poi,il compagno si lancia a testa bassa inuna Blackwood, fissando il traguardo a6�, sulla mia risposta di due cartechiave corredate dalla Dama di atout.Tutto ciò ha prodotto la seguente licita:

OVEST NORD EST SUD– – – 1�passo 1� passo 3�passo 4� passo 4�passo 4SA passo 5�passo 6� fine

Ovest attacca�Q e, quando scende ilmorto, mi rendo conto che c’è del lavo-ro da fare:

� K 8 5 4 � 6 5� A J 7� A K 7 4

� Q 6� A K Q J 7 2� K 6� 10 3 2

Posso contare 11 prese e basterebbela mera riuscita dell’impasse a quadri.Entro con il�K del morto, elimino leatout avversarie (che risultano divise3/2) e gioco sulle quadri. Purtroppo Estvince il secondo giro con la Dama e ca-do di una presa.

L’intera mano:

� K 8 5 4� 6 5� A J 7� A K 7 4

� 10 7 3 � A J 9 2� 9 3 � 10 8 4� 10 9 3 2 � Q 8 5 4� Q J 9 5 � 8 6

� Q 6� A K Q J 7 2� K 6� 10 3 2

Post mortemNon c’era affatto fretta nell’affrontare

l’impasse a quadri. In presa con il�K,

il dichiarante avrebbe dovuto giocarepicche. Est non guadagna niente ad im-pegnare l’Asso, perciò, quando la�Qrimane in presa, Sud elimina le atout intre colpi. Una linea, ora, sarebbe quelladi giocare l’Asso terzo di picche in Est(�Axx) dando un colpo in bianco edeffettuando un taglio nel colore, ma seOvest al primo giro ha fornito il�3(come quasi tutti farebbero), suggeren-do il possesso di un numero dispari dicarte, il dichiarante ha un’alternativaallettante incassando tutte le cuori, l’�Ae rientrando in mano con il�K. Nellaproiezione a tre carte il morto ha il�Ke�AJ. A patto di leggere correttamenteil finale, il dichiarante può vincere in-cartando Est oppure prendendo la�Qsecca (sarebbe una difesa molto lungi-mirante per Est quella di seguire la pri-ma picche con il 9 e poi scartare il Fan-te rimanendo con�A2 e la�Q).

Nell’altra sala il mio omologo in Sudha preferito rilicitare 2SA al posto di3�e la coppia è finita a 6SA. Sull’at-tacco�10 il dichiarante ha impegnatoil Fante del morto, vanificando qualsia-si ulteriore chance.

NO E

S

NO E

S

Giocate (male)queste manicon me Mark Horton

Sulla falsariga dei capolavori di Terence Reese, lo spumeggiante Mark Horton, personalità bridgi-stica a tutto tondo, ci accompagna in un viaggio in cui il dichiarante realizza troppo tardi qualesarebbe stata la linea migliore.

Taglio incrociato:intersezione operata

dai panettieri sulle pagnot-te prima della lievitazione.

Criss Cross:reggiseno della Lovable afasce incrociate, adatto a

donne sportive.

Supino:incoraggiamento all’amicoGiuseppe, appena andato

down a una manodi battuta.

Mandolino:demandare a un altrogiovatore il compito di

presenziare alla riunionedei capitani.

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Così fu se vi pareLuca Marietti

LISCIO O SBLOCCOPER NON PASSARPER SCIOCCO

I soldi non fanno la felicità; avetenotato che a dirlo sono quasisempre i ricchi?

Facile per loro; da piccolo c’era un’a-mica di mia mamma che diceva pres-sappoco così: “A me dei soldi non im-porta niente, basta che non mi si dica dinon spendere!”.

E così, molto più modestamente, lecose vanno per i punti a bridge; è veroche il controgioco dà maggiori soddi-sfazioni, ma ditemi quanto è divertentepassare un pomeriggio ad ascoltare gliavversari chiamare contratti su contrat-ti. Che poi col livello generale non al-tissimo tipico dei tornei di circolo, ba-sta che segnino sulla loro colonna, an-che un facile 3SA+3 con dodici presedi battuta, per appiopparti una manobrutta.

Tanto c’è sempre quello che ha gioca-to 5 nel minore, quello che ha lisciatodue volte l’attacco, o il parziale su in-comprensione. E diciamolo, il contro-gioco a volte è veramente complesso;vien quasi voglia di lasciare che le fac-ciano e vivere sereni.

Seguite bene lo svolgimento delle duemani che vi presento e ditemi se è valsala pena di spremere tanto di meningi.

� A Q 10 2� A 6 2� 3� A K 7 6 3

� 8 6 5 3 � K 9 4� K 8 � F 10 5 3� A J 8 6 � 10 5 2� Q 5 4 � J 10 8

� J 7� Q 9 7 4� K Q 9 7 4� 9 2

La licita:

SUD NORDpasso 1�1� 1�1SA 3SAfine

Ovest, dovendo scegliere tra due quar-te già dichiarate dall’avversario, si deci-se per una piccolan quadri, confidandosul fatto che il suo doppio fermo nonscappava anche se Est non avesse pos-seduto onori nel colore.

Il 10 di quadri di Est contribuì dun-que ad indebolire i fermi del giocante,il quale fu ora ben poco felice di rischia-re di dar la presa due volte al lato peri-coloso alla sua destra a picche e a fiori.

Preso l’attacco egli mosse comunqueil Fante di picche, Est entrò di Re e ilritorno a quadri vide scendere il 7 presodall’8 di Ovest, mentre il morto scarta-va una fiori.

Il rinvio a picche per il morto venneseguito dalle altre due vincenti nel co-lore, su cui Sud scartò prima il 4 di qua-dri e poi il 2 di fiori; questo per enfa-tizzare nelle menti avversarie l’idea cheil suo colore di sviluppo fossero soprat-tutto le cuori.

Se sulla quarta picche Est avesse scar-tato fiori si sarebbe prodotta la seguen-te situazione:

� –� A 6 2� –� A K 7 6

� – � –� K 8 � F 10 5 3� A J � 2� Q 5 4 � J 10

� –� Q 9 7 4� K 9� 9

Asso, Re e piccola fiori mettono inmano Ovest, il quale deve tornare a cuo-ri sotto Re o quadri sotto Asso regalan-

do l’ottava presa, mentre la nona è co-stituita dalla fiori ora buona,

Ma Est non cadde nel tranello e sidisfò di una cuori sull’ultima picche.

Se a questo punto il giocante avesseincassato le teste a fiori Ovest avrebbepotuto gettare la Dama sull’Asso assi-curando al compagno un rientro perl’incrocio a quadri.

Sud si affidò allora alla sua ultimafreccia; incassò l’Asso di cuori per poirigiocare cuori.

Se fosse entrato Est bisognava spera-re che non avesse più quadri, se inveceEst lisciava vi era una buona chanceche il Re fosse corto e quindi in cadutaal secondo giro in Ovest. E, grazie alloscarto della cuori da parte di Est, il co-lore avrebbe portato prese sufficienti amantenere il contratto.

Ma ancora una volta tutto andò in fu-mo quando sull’Asso di cuori Ovest get-tò il suo Re; Fante e 10 assicuravano unatenuta e quindi un rientro ad Est e ilcontratto finì per cadere di una presa.

Onestamente, tutto faticoso anchesolo a raccontarlo.

Ed eccoci al nostro secondo esempio:

� A J 2� A 9 8� 8 5 4� J 10 9 2

� 7 4 � 10 5 3� K J 4 3 � 10 7 2� K 10 3 � Q 7 6 2� Q 7 6 4 � K 8 5

� K Q 9 8 6� Q 6 5� A J 9� A 3

Il contratto finale era 4�e Ovest de-NO E

S

NO E

S NO E

S

I Quiz diCarl’Al8ertoCarl’Alberto Magri

Con quale punteggio minimo N/Soppure E/O realizzano 3SA controogni difesa?

A parità di punteggio MW, ha valorela soluzione col minor punteggio inVA:

MW = scala punteggio Milton Work(A=4, Re=3, Donna=2, etc.)

VA = scala punteggio Valore Assolu-to (A=14, Re=13, Donna=12, etc.)

Soluzione a pag. 63

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cise poco felicemente di attaccare di 4di fiori, per il 9, il Re e l’Asso del gio-cante.

Questi mosse subito nuovamente fio-ri e Ovest, pur di non liberare due preseall’avversario, decise correttamente maa malincuore di star basso. Ora vennegiocata una quadri dal morto e il 9 ven-ne superato dal 10, per il ritorno in atout.

Picche al morto e quadri all’Asso.Ovest gettò prontamente il proprio

Re, per evitare di essere messo succes-sivamente in mano nel colore, rischian-do così di fornire al giocante un ritornofavorevole.

Allora Sud mosse comunque ancoraquadri, Est prese e uscì di mano con l’ul-tima atout, presa al morto.

Riassumiamo:

� –� A 9 8� –� J 2

� – � –� K J 4 � 10 7 2� – � 7� Q 7 � 8

� K 8� Q 6 5� –� –

Fu ora il turno dell’8 di cuori; quan-do Est rimase basso senza apparenti esi-tazioni, il giocante decise che probabil-mente il Re era in Ovest e passò di ma-no una cartina.

Nonostante i suoi sforzi Ovest fu quin-di costretto in presa e obbligato a torna-re a fiori o cuori regalando il contratto.

Se anche Est avesse messo il 10 dicuori la Dama avrebbe forzato il Re ecreato forchetta al morto di Asso e 9.

A fine mano iniziarono le discussio-ni: Ovest, pur ammettendo di avere re-galato sull’attacco ma giustificandolocome pura avversità della sorte, in-colpò Est per non essere tornato a fiorial posto che in atout una volta in presaa quadri.

Giusto o no?Est rispose che così facendo Sud

avrebbe scartato una cuori, lasciandoprendere Ovest, per poi mettere la se-conda cuori sulla fiori franca.

Giusto o no?Ovest rimarcò che, in presa a fiori, sa-

rebbe tornato nel colore per il taglio delcompagno, eliminando così la vincenteavversa.

Giusto o no?Il morto interruppe la diatriba per di-

re la sua: ritorno a fiori tagliato, piccheal morto, Fante di fiori e scarto di manodi una cuori; Ovest è messo in mano e

deve tornare a cuori sotto Re.Giusto o no?Il cambio di board e coppie ordinato

dall’arbitro sancì la fine della diatribaproprio mentre Est stava per dire cheforse sull’attacco sarebbe stato meglionon coprire il 9 del morto

� J 10 9 2� Q 7 6 4 � K 8 5

� A 3

a costo di concedere così subito unapresa ma senza più rischi di regalarneuna seconda.

Giusto o no?Ma, mi chiedo, fosse anche giusto, sa-

rebbe mai valsa la pena di non coprirecon il timore di avere regalato, subirsigli improperi del compagno fino ad even-tuale dimostrazione logaritmica dellenostre ragioni, scoprire che magari eratutto uguale eccetera eccetera eccetera?

La mia diagnosi tecnica conclusiva è,inequivocabilmente: pazienza per l’at-tacco, copro il 9, le fanno forse sì e forseno, stasera dormirò lo stesso, e soprat-tutto speriamo che alla prossima l’av-versario faccia renonce.

NO E

S

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L’amico Gian Antonio Castiglionimi ha chiesto di scrivere unpezzo su un argomento tecnico

che spesso divide il popolo del bridge:vantaggi e svantaggi delle risposte intransfer sull’apertura di 1�. Accettan-do la sua proposta voglio solo precisareche questo non è un articolo di tecnicacon sviluppi e schemi ma semplice-mente la mia opinione personale.

Il sistema dichiarativo per una cop-pia è un po’ come un capo d’abbiglia-mento, si può scegliere qualcosa di co-modo e confortevole oppure orientarsisu un prêt-à-porter di qualche designerper arrivare al capo su misura. Se lascelta dell’abito sarà dovuta all’occasio-ne in cui indossarlo, la scelta del siste-ma riguarderà il livello in cui si vuolecollocare la coppia e quali saranno i li-miti di tempo ed impegno che la stessaavrà a disposizione.

Se una coppia partecipa principal-mente a competizioni locali e il bridgenon è altro che un passatempo occasio-nale, il mio consiglio è di adottare unsistema naturale con l’aggiunta di qual-che convenzione tra quelle più in usonel proprio ambiente, principalmentecome andare a comprare un jeans o unabbigliamento casual.

Con l’avvento di BBO quasi tutto ilmondo del bridge ha avuto modo diconoscere lo Standard American o me-glio le versioni SAYC e 2/1. Una coppiache partecipi a campionati e tornei piùimportanti può adottare come base talisistemi arricchirli con convenzioni fa-cilmente reperibili su internet o su librie riviste specializzate scegliendo quellepiù consone al proprio stile, sostanzial-mente come comprare un abito firmato.

Per chi considera il bridge qualcosadi più, sia per livello tecnico sia per

pura passione, il sistema dichiarativodiventa molto ma molto più importan-te è come andare a farsi fare un vestitosu misura da un grande sarto. Il proble-ma è che mentre il sarto famoso cono-sce perfettamente il proprio mestiere equindi otterrà quasi sempre un risulta-to ottimale, misure dei clienti permet-tendo, nel bridge non esiste una figuraequivalente, cioè un professionista di-sponibile per costruire un sistema sumisura per una coppia che lo desideri,ma sarà la coppia stessa ad inventare ilsistema spesso senza avere la prepara-zione sufficiente.

In queste righe mi rivolgo essenzial-mente agli stilisti improvvisati speran-do di poter essere d’aiuto nelle loro crea-zioni.

L’argomento che vorrei approfondireriguarda le risposte in sottocolore sul-l’apertura di 1�del compagno.

Se in risposta non giocate abitual-mente la “Walsh”, cioè l’anticipo del no-bile bypassando le quadri anche più lun-ghe con mani inferiori all’apertura, cre-do che l’argomento non vi interessi poi-ché per motivi di spazio e livello i tran-sfer in risposta prevedono obbligatoria-mente l’utilizzo di questa convenzione.

Vediamo i vantaggi della convenzio-ne:

Gioca molto più spesso l’apertore chestatisticamente è il più forte dei due equindi avrà più probabilità di protegge-re degli onori sull’attacco avversario.

Anticipando come seconda dichiara-zione dell’apertore l’appoggio 3° nel co-lore del compagno, eccetto mani moltoforti, ci si potrà fermare subito giocan-do con almeno 7 atout se il risponden-te ha una mano debole, si sarà trovatoun fit ottavo immediatamente lascian-do libero il rispondente di chiudere a

manche o effettuare un barrage senzadare ulteriori informazioni all’avversa-rio, se poi il rispondente volesse inda-gare sull’apertura del compagno lo po-trà fare partendo quasi sempre da un li-vello più basso guadagnando importan-ti spazi dichiarativi.

Quando l’apertore non realizza iltransfer nega 3 carte nel colore, questosemplifica moltissimo gli sviluppi sus-seguenti e soprattutto agevola le sceltedel rispondente.

Vediamo ora gli svantaggi:Gli sviluppi dichiarativi sono ende-

micamente complicati.Talvolta, anche se vedendo mano e

morto sembra il lato migliore per gioca-re la mano, la sfortuna può far sì chel’avversario trovi un attacco che l’altronon avrebbe potuto trovare provocandole ire dei compagni di squadra.

In conclusione ho giocato i transferin risposta per circa 15 anni e mi sonotrovato molto bene, l’unico vero proble-ma riscontrato è stato quello di arrivaread una versione stabile del sistema.Norberto ed io ci abbiamo lavorato so-pra costantemente, in pratica avevamoprevisto quasi tutti gli sviluppi possibi-li, con e senza interferenza avversaria,questo ha comportato un duro lavoro emolta pratica. Credo anche sia un siste-ma più “divertente”. Oggi non giocopiù questo tipo di sviluppi sostanzial-mente per la premessa iniziale Antonionon ama la “Walsh” e il nostro stile dicoppia è molto più tradizionale e natu-rale rispetto a quello che avevo con Nor-berto.

Posso dire che se prima mi piacevanopiù i vestiti degli stilisti all’avanguar-dia oggi preferisco un vestito classicodi un sarto di Savile Row.

Giorgio Duboin

Tasselli licitativi

“Nella ricerca di tasselli di alto livello, mi è sembratocorretto chiedere anche il parere di indubbi esperti. Ho avuto lafortuna di ricevere questa autorevolissima risposta, cui dedico lo

spazio riservato alla mia Rubrica”. G.A.C.

RISPOSTE IN SOTTOCOLORE SULL’APERTURA DI 1�

Articolo disponibile in BOL - Rubriche.Per contattare l’autorewww.fioribicolore.ch

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Visto da sinistra

Cedolin & Caviezel: “Siamo contrari,anche se non l’abbiamo mai testata per-sonalmente in quanto giochiamo quar-ta nobile. Ha sicuramente il vantaggiodi differenziare e quindi dichiarare me-glio le mani limite con fit terzo in ri-sposta, e di trovare a volte qualche buonfit minore; ha lo svantaggio di perderel’effetto interdittivo dell’appoggio a li-vello due e di lasciare troppo nell’in-certezza il rispondente quando ha fitnel secondo colore. Inoltre il Senza for-zante mal si concilia con la Gazzilli,convenzione che consideriamo irrinun-ciabile in un sistema a base quinta mag-giore, in quanto la dichiarazione di 2Fiori seguita dal riporto nel nobile di-venta estremamente aleatoria: ad esem-pio dopo 1�-1SA-2�-2�-2� il rispon-dente può trovarsi davanti a una 5-5cuori-fiori oppure a una 5332 con laterza di fiori”.

Clair: “Il senza forzante è stato ab-bandonato praticamente da tutti, daquando Benito ha codificato la rispostadi 2�multi. Per cui non mi pare abbiaalcun senso di esistere: in ambito natu-rale mi sembra una forzatura forzata eincoerente, e anche poco didattica”.

Di Bello: “La cosa che mi piace menodel SA forzante non è tanto il fatto diperdere la possibilità di giocare 1SA(intanto o il mio compagno o miei av-versari mi toglieranno 1SA, e anche selo dovessi giocare non è detto che sia ilcontratto giusto), ma il fatto che la se-conda dichiarazione dell’apertore nonmostri necessariamente il colore. Credoche nel naturale la seconda dichiara-zione dell’apertore dopo apertura 1 no-

bile sia di per sé qualcosa di complesso(tanto che è stata inventata la Gazzilliper cercare di migliorare le cose) e nonmi piace aggiungere una ulteriore com-plicazione e incertezza. È ovvio che sedevo scegliere tra il SA forzante e di-chiarare 1C-3C con 9 bilanciati scelgo ilSA forzante e il due costruttivo. Io per-sonalmente mi trovo bene a giocare il2�debole con fit o forte con quadri (masolo mani fortemente caratterizzate dalcolore di quadri). Ovviamente a voltedovrò dire 2�con mani bilanciateanche con 4 o 5 carte di quadri. In que-sto modo credo di spostare l’incertezzain una sequenza molto più rara, più de-finita e con meno variabili”.

Garbosi: “Di base sono contrario. Nonlo gioco con nessuno, solo in BBO quan-do gioco 2/1. Oggi la sostituisco comemolti (almeno in Italia) con la risposta2�multi. È comunque fuori dalla no-stra cultura e quindi non facile da assi-milare soprattutto da parte dei giocato-ri più maturi che si vedrebbero costret-ti a giocarlo magari nei tornei locali.Non giocherò mai un sistema che nonmi permetta di giocare 1SA soprattuttoin Mitchell; lascio fare i top a quelli chegiocano 2 in un minore o con la 5-2 nelmaggiore.

Ferraro: “Sono contrario, tanto piùin un sistema destinato all’insegna-mento di base. Non solo non condividoil Senza forzante, ma neppure il 2 su 1Forzante di manche. Le risposte 2 su 1dovrebbero essere forzanti salvo ripeti-zione”.

Visto dal centro

Bocchi: “Favorevole. Penso sia obbli-gatorio giocare il 2/1 game forcing: quin-di il SA forzante o semiforzante misembra conseguente. Ritengo il SA se-miforzante molto migliore del SA for-zante perché non obbliga a riparlarecon una 5-3-3-2 minima, ma solo conuna 5332 di almeno 13 decenti. La solaconseguenza è che su una apertura no-bile, 1SA non promette mai l’appoggio.Qualche volte ci si troverà a giocare3�-1, ma in compenso ci si tolgono tan-ti mal di testa, il che compensa in ab-bondanza”.

Cerreto: “Decisamente a favore, ma lamia preferenza va per la versione semi-forcing (l’apertore, con 5332 o 4=5=2=2ed il minimo, passa). L’ho giocato peranni e ho trovato che i vantaggi supera-no gli svantaggi. Dopo essere passati dimano, non si può più parlare di SA for-cing: le mani positive con fit 3° vannonel 2�Drury. Il principale vantaggio ènel trattamento delle mani limite confit terzo, difficili da trattare con svilup-pi “standard”. Permette inoltre di diffe-renziare il fit 3° costruttivo o debole(1SA e poi riporto). Certo ci sono svan-taggi: non sapere se il minore successi-vo è 3° o 4°, o al limite secondo.

Hamaoui: “Mi piace il SA semi for-zante, l’apertore può passare solo conla 5332 se non ha intenzione di accetta-re l’invito del compagno a SA o a colo-re. Anche a mitchell mi sembra utile,trovi dei fit nei minori che non avrestitrovato e che ti consentono di segnare110-130 invece di 90-120. A volte gio-chi con la 5-2 nel nobile e segni più chese avessi giocato a SA. Senza parlare

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Il Senza forzante: Cedolin & Caviezel - Clair - Di Bello - Garbosi - Bocchi -

Quali gli esiti del sondaggio? Una minima percentuale di persone ha segnalato che

vorrebbe qualcosa di diverso (3% ca). Fortunatamente ilresto non solo è contento del prodotto offerto, ma apprez-za a scacchiera qualsiasi parte della Rivista (ogni sezioneha almeno un 5% di aficionados). Il che è normale: ognu-no ha infatti sue specifiche aspettative, e solo se vi fosse-ro parti completamente non lette servirebbero alternative(questo d’altra parte, in estrema sintesi, era l’unico scopodel sondaggio).

Qualche singolo lettore (nel novero del 3%), ha proposto

Sondaggio BDI 2011

Verso la fine del 2011 era stato svolto unsondaggio fra i lettori di BDI: il suo unico scopo volevaessere scoprirne, e seguirne per quanto possibile, le spe-ranze, le aspettative ed i desideri. Era ovviamente un son-daggio parziale, eseguito solo sul sito, e che quindi nonpoteva coinvolgere che una piccola parte del target: ragio-nevolmente, la parte più legata all’agonismo e più avvezzaalle procedure informatiche.

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del fatto che è un complemento essen-ziale per il 2/1 GF. I fit terzi invitantidevono essere messi dentro il SA di ri-sposta per non creare ambiguità nellaprima licita del rispondente. Io sonofavorevole”

Pulga: “Indubbiamente il senza for-zante può costituire una via per megliodefinire gli appoggi. Tuttavia intravedoun rischio nel ritardare l’appoggio: incaso di competizione (1�-P-1SA-2�-3�-4�-?) né il rispondente né l’aper-tore saprebbero cosa fare. Rispondendoil “2�” ambiguo col fit terzo – chepure ha i suoi difetti – l’alternativa al fitè sempre una mano forte, tale da con-sentire un’altra dichiarazione in situa-zione interferita. In tale sequenza il pas-so mostra l’appoggio debole, perchéaltrimenti il rispondente contra con lamano forte senza fit e dichiara 4SA se èin tentativo di slam con la mano fortedi fit. Se l’appoggio debole transita in-vece da 1SA l’apertore in caso di suc-cessivo passo del rispondente non èpiù in grado di leggere la situazione difit e si ritrova a dover decidere senzaelementi. Sono dunque un po’ contra-rio al senza con l’appoggio terzo o più,perchè la probabilità di situazioni dicompetizione a livello alto aumentereb-be in maniera esponenziale. Inoltre unaltro svantaggio è la difficoltà a ricono-scere le bicolori deboli col minore del-l’apertore, essendo il discendente a li-vello due obbligato anche con la 5332debole. Sono poi convinto che sia addi-rittura svantaggioso il Senza forzante do-po l’apertura di 1�: i vantaggi delle sbi-lanciate deboli forzanti in risposta so-no decisamente inferiori essendo que-ste ultime limitate ai colori minori”.

Visto da destra

Causa: Gli italiani amano tutto ciòche è Multi, eppure davanti alla reginadelle dichiarazioni Multi trovano nor-male passare. La risposta 1SA, nell’am-bito 5-10, può nascondere qualsiasi mo-nocolore, qualsiasi bicolore 5-5, qual-siasi 6-4, qualsiasi 4441 o una bilancia-ta. Il passo è vincente, e neanche sem-pre, in quest’ultimo caso. Un’osserva-zione didattica: noi insegniamo agli al-lievi che, sull’apertura di 1SA, se han-no una mano debole con una lunga nondevono lasciar languire il compagno inun contratto impossibile, ma salvarlodichiarando la lunga, giusto? Bene,supponiamo che a carnevale il codiceconsenta di aprire di “1 picchenza” conla 5332 di diritto. Un buon allievo, con6 punti e la sesta di quadri, salva ilcompagno e le dichiara. Purtroppo in-vece, se per sistema il Senza è non for-zante e non è carnevale, su 1�dichia-rerà 1SA e se lo giocherà, perché saràl’apertore a mettere il verde. Cosa gliraccontiamo, 3 down dopo? Difetto delsistema?

De Falco: “Gioco il SA forzante (chenon esclude fit, anzi può essere anchequarto) e 2 su 1FM con l’americano Cay-ne e devo dire che tutto sommato mitrovo bene. Lo svantaggio è che nongiochi mai 1SA, ma a volte te la cavianche meglio giocando nella 5-2. Dapassati di mano non ha più molto sen-so, perché le 2 su 1 sono non forzanti el’appoggio a 2 non è più costruttivo (c’èla Drury). In America giochiamo la “Bart”su apertura 1�, che serve a scovare ilfit a cuori: l’apertore, se dichiara 2�hasempre almeno 4 carte, mentre il 2�

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opinioni a confronto Cerreto - Hamaoui - Pulga - Causa - De Falco - Gavelli - Mortarotti

di trasferire la Rivista in internet. Premesso che l’analisirelativa era stata già svolta, e le relative risposte date (BDIgen-feb 2010 Lettere al Direttore) vorrei qui comunque sin-tetizzare un dato di fatto: attualmente la Rivista cartacea,se confrontata con una analoga versione internet con que-sti contenuti e queste modalità (contrariamente a quantoavveniva in passato), arriva praticamente gratis nelle casedei tesserati: quindi comprenderei “aggiungere...” ma per-ché “sostituire”?

Ritenevo tutte queste info di scarso valore, e difatti solorecentemente ho sentito voci interessate (interesse dovu-

to, temo, più che altro all’avvicinarsi delle scadenze politi-che). Da cui questa mia breve sintesi, che vuol solo dareun minimo di informazione a chi volesse cimentarsi ineventuali analisi di gestione economica (in un settore auto-sufficiente) o in nuove proposte di variazioni editoriali (chea mio avviso determinerebbero un decadimento dell’indicedi gradimento).

Il diritto a libere opinioni è sempre sacrosanto ma è undato di fatto che le dittature, prima di nascere dalle mino-ranze, nascano dalla semplice ignoranza dei fatti…

Marco Catellani

può essere anche doubleton; su 2�ilrispondente, se è interessato alle cuori,dice 2�, su cui l’apertore descrive inmodo convenzionale la situazione del-le cuori.

Gavelli: “Sono a favore, non per miaesperienza diretta ma perché è statoiniziato un percorso didattico molto va-lido e non trovo utile alla diffusionedella Quinta Italiana cominciare con lemarce indietro. La mia impressione èche vantaggi e svantaggi si equilibrino;sicuramente il SA forzante e le 2 su 1forzanti di manche sono un’abbinatasemplice e vincente che non richiedepagine e pagine di convenzioni a lato.Quelle le lasciamo ai campioni, nonperdiamo di vista il nostro obbietti-vo!!!”

Mortarotti: “L’abbinata 2 su 1FM eSenza forzante è pratico, facile e fun-ziona. Se le 2 su 1 sono FM, le mani da4/5 a 12 brutti devono tutte finire in uncontenitore che non può essere che 1SA,forzante. Del resto anche in quarta mag-giore dopo 1 Cuori o 1 Picche e risposta1SA l’apertore per descrivere la propriaquinta utilizza una discendente ancheterza nel minore, replicando di fatto lastessa situazione tipica della quinta mag-giore. Vero, non si gioca più 1SA: maquesto sarà il parziale ottimale solo quan-do l’apertore ha la 5332 di 11-13 e il ri-spondente una bilanciata di 8-10, o 44-41. In compenso, a volte, mani sbilan-ciate di 10 punti diventano mani damanche dopo la seconda licita dell’a-pertore, quindi non si vede come questipotrebbe interrompere il dialogo anzi-tempo. In quanto alla storia che il SAforzante non sia compatibile con laGazzilli… è quantomeno buffa. �

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Orizzontali 1. Ti laurea per corrispondenza 4. Nome con cuisono più comunemente note le Jacoby Transfer7b. L’atletico padovano che metteva in rigacadetti e Juniores 12. Anche senza il bridge, lefanno venire un fegato così. 13. L’unica alterna-tiva al Diritto 14. Anche lì si svolgono tragedie,e non è il tavolo verde 15. Né sì, né forse 16.Portano il suo nome gli attacchi con il secondoonore della sequenza 17. Un decimo di chilo19. Suddivisione di un concetto in due categoriedistinte e opposte 21. In gran quantità 23.maneggiano preziosi metalli per la gioia delsesso femminile 24. Iniziali dell’autrice del cru-civerba 26. Dentro il 27 adepto, seguace 30.Vivono nella polvere, anzi ne costituiscono lamaggior parte 32. Vinta o persa che sia, l’avvo-cato guadagna 33. Una dichiarazione fornitaper imposizione di sistema 36. Formaggetta38. Lampante, immediata, facile 40. Sporco,insozzato 43. Una sorella di Esso e Shell 44.Victory Point 45. Per un brindisi ce ne voglionoalmeno due 46. Vi nacque Vittorio Alfieri 47.Intelligenza artificiale 48. Conclude tutte lepreghiere 50. Integri 52. Pubblico Ministero 53.

Lo lasciano gli smacchiatori da due soldi 54. Costrette, ob-bligate 56. Lo si dice di una colpa quando si è scontata la pena 58. Che replicano, ripetono,ripropongono 60. Nettezza Urbana 61. Andati 63.. Nel centro di Tivoli 64. Variare con minimi interventi, correggere 67. Il cuore della Polis 68.. Gruppomusicale, autore di “Before Christ...after death” 69. Fini ne fu il Presidente fino al 2008.

Verticali1. Con questo termine nacque, nel 1925, il bridge così come è giocato oggi 2. Ordine discendente di “risposta a colore” per mostrare gradimento (o nume-ro di atout) 3. Testa e coda del panda 4. Li trova chi ha altrettanti amici 5. Scansato, eluso 6. Sono assolutamente contrari alla integrazione razziale7a. Non possono mancare in un buon arrosto 7b. Il M.E.C. ne era l’antenato 8. L’un per l’altro danno l’area 9. Basiti, stupefatti 10. Lo sono le personedalla collera facile 11. Rovigo 13. Un’insalata amarognola che guarnisce carpaccio e pizze 16. Prefisso per un’azione replicata 17. Il Paolo, Papa piùamato 19. Cortometraggio di carattere culturale, scientifico, divulgativo 20. Insieme all’aglio e all’olio è la regina della bagna cauda 22. Ogni squadradi calcio ne ha una destra e una sinistra, eppure non vola 25. Tre re, senza Dame né Fanti 28. Roccia friabile bianca le cui polveri si usano nell’ediliziae nelle cartiere 29. Ardir… tentar 30. In caso contrario 31. Dilazionati in pagamenti a cadenza fissa 34. Brisbane (Australia) 35. Non lo sarà, cantavaBattisti 37. Convalidato con timbro dall’ufficiale competente 39. L’italiano Gianluca Genoni ne ha più volte stabilito il record mondiale 41. Se lo è la distri-buzione puoi avere scampo, se lo è la partner, no 42. Un problema di orecchie 45. Quella in più non conta come surlevée 49. L’indimenticabile Pozziche faceva sognare gli italiani 51. Altari 53. Vertici, sommità 55. Una delle poche cose che è gradevole anche se…moscia 57. Un sigaro…inglese 59.L’aglio dei nostri cugini 62. Ogni rete ha il suo 65. Como 66. Lo sono gli standard emessi dal Comitato Europeo di normazione.

West continues with the 2� toEast’s ace and East plays thirddiamond which you ruff low, Westfollowing with the�Q.

At trick four you lead the�Aand East plays the�Q.

1. What do you play at trick fi-ve?

You lead a low hearth. Westwins the�J, East discarding adiamond.

2. How do you handle this andwhat is your plan?

Solution on page 63 �

TELLING ALL

Both sides vulnerableDealer South

North� 9 7 6� 10 7 6� J 10 8� A K 7 5

West� A K Q 10� A K 8 5 4� 9 7� Q 8

South West North East1� Pass 2� Pass2� Pass 3� Pass4� Pass Pass Pass

Opening lead: �K

English LessonsA New ApproachTo Playand DefenseEdwin B. Kantar

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Queste due smazzate ve le devo pro-prio raccontare; la prima è davve-ro stupida, ma mostra bene quan-

to il marasma possa prendere il soprav-vento sul proprio intelletto nel pathosdella posta in palio, la seconda ci mo-stra invece che il bridge è un gioco diprobabilità ma non di certezze.

Iniziamo con quello che definirei uncapolavoro tattico al contrario, vistoche l’anonimo protagonista è riuscitonell’impresa di compiere il

PEGGIOR CONTROGIOCODEL DECENNIO

Ma, premetto, c’è un ma; si tratta diun allievo che giocava col maestro, e ilmaestro è uno di quelli a dir poco in-fiammabili, una lavata di capo ad ognierrore. E questo, lo sappiamo tutti, è ilmiglior sistema per far sbagliare il com-pagno.

Non vi dico quante volte mi sonoreso conto di essere responsabile dellozero preso nella mano successiva aquella in cui avevo strigliato il miopartner.

Torniamo alla cronaca: sono in Sudcon le seguenti all’ultima smazzata deltorneo di circolo e ritengo ci serva asso-lutamente un top per rientrare fra i pri-mi:

�64 �AKQ7 �– �AKQJ872

Alla mia destra l’avversario, primo dimano in favore di zona, apre di 3�.

Non so cosa avreste licitato voi; con-tro porta magari alle picche, 4�sembrauna bicolore, 5�mi rifiuto, insommaper una volta mi immergo in una lungapensata. Alla fine ne esco con la dichia-razione cui comunque avrei voluto per-venire, ovvero 6�, bello diretto.

Sotto sotto spero tanto che Ovest micreda e difenda a 6�, povero non mifarò.

Invece alla mia sinistra arriva il piùcandido dei passo ed è Est, il quadrista,se mi consentite il neologismo, a con-trare. Questa non me la aspettavo; enon mi piace.

Riassumiamo la semplice licita:

OVEST NORD EST SUD– – 3� 6�passo passo contro fine

Comunque sia, mentre spero di pren-der tempo sull’attacco a quadri, Ovest

intavola l’Asso di picche, il morto espo-ne:

� J 10 9 8 3 2� 10 6 5� K 7 3� 10

� 6 4� A K Q 7� –� A K Q J 8 7 2

ed Est scarta quadri.“E va beh,” dico sconsolato, “così non

vale.”.Che so, se Est rispondeva avevo an-

cora una tenue possibilità di cambio dicolore, diciamo che andavo sotto mapiù tardi.

Eppure succede l’inaspettato: Ovest,che può contare in mano la presa deldown, si immerge a sua volta nel pen-satoio.

Non dimentichiamo; siamo a slam, ilprof ha contrato e la pressione è tuttacentrata sul ritorno.

Sono sicuro che se Ovest avesse gio-cato con un suo pari senza l’incentivoemotivo del contro la mano si sarebbeconclusa in un minuto.

Io guardo il mio compagno e l’avver-sario di destra con l’espressione cheindica di star tranquilli, non le faccio espero solo che il board si concluda infretta così vado a casa.

Ma il tempo passa ed è ovvio che:– Ovest ha fatto casino con le picche;

che poi con Asso, Re e Dama chissà maicosa gli può succedere anche se taglio ilRe;

– non sa dove e come tornare.A questo punto cerco di collegarmi

mentalmente con lui; è l’ultima sottilerisorsa, meglio di nulla.

“Carta ambigua a quadri, carta ambi-gua a quadri, please.”; sempre speran-do che Est non abbia Asso e Dama, luinon può sbagliare.

Credetemi o no, alla fine compare sultavolo il 9 di quadri, per la piccola delmorto ed Est che scuotendo la testacomincia ad imprecare in silenzio.

Prende una carta, poi l’altra, è chiaroche ha Asso Fante eccetera e non vuolerischiare di lisciare per la mia Dama

secca.Alla fine mette l’Asso e io taglio.E qui si scatena il putiferio.Nel frattempo salgo al morto col pre-

ziosissimo 10 di fiori e incasso il Re diquadri su cui scarto picche; e il putife-rio aumenta.

PIcche, tagliato alla disperata da Est esurtagliato, e fiori, su cui scopro chel’apertore era partito con quattro carti-ne nel colore; brutto segno per le cuori.

Andare sotto ora sarebbe un vero pec-cato.

Posso ancora sperare nel Fante se-condo in caduta o in un ulteriore erro-re alla mia sinistra.

Nella bufera in atto fra i due alla fineOvest molla una cuori e da questo qua-dro completo

� J 10 9 8 3 2� 10 6 5� K 7 3� 10

� A K Q 7 5 � –� J 8 4 3 � 9 2� Q 9 4 � A J 10 8 6 5 2� 5 � 9 6 4 3

� 6 4� A K Q 7� –� A K Q J 8 7 2

porto a casa l’incredibile 6 �contrate.E non avevo poi così torto in licita,

visto che davvero alla fine è risultatoche mi serviva un top; in due altri tavo-li, sulla stessa sequenza 3�-�? Ovest,col singolo a fiori e il fit, ha difeso a 6quadri.

Alla fine ho dovuto difendere i mieiavversari dalle ire dell’arbitro, indispet-tito dalle loro urla.

“Fidati”, gli ho detto, “questa voltahanno davvero tutte le sante ragioni perlitigare”.

Passa giusto una settimana e, stessoluogo stesso torneo il fato si ritorce con-tro me medesimo, per la serie

SIAMO NATI PER SOFFRIRE

Guardo con piacere le mie carte

� – � KJ64 � 83 � AK98532

davvero simili per qualità e distribuzio-ne a quelle del precedente episodio,quando la licita mi arriva in terza posi-

Chi di 6 fiori ferisce...Luca Marietti

NO E

S

N

S

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59

NO E

S

zione dopo l’apertura del mio di 1�,che indica sbilanciata nel colore oppu-re 15/17 bilanciati; giochiamo SA debo-le.

Est, alla mia destra interviene di 1�e ho il primo problema.

Non contro mai col vuoto, per cui ini-zio a dichiarare 2�che indica manoforcing con almeno cinque carte a fiori.

Ovest rialza a 3�e Nord dichiara 3SA; ha la bilanciata con, spero un buonfermo. Ma EST insiste a 4�, e questavolta siamo pari zona in prima, quindigli faccio tante picche, tanta distribu-zione.

Ancora una volta non so trovare la li-cita giusta, ma a peso dichiaro il con-tratto che mi sembra più plausibile,6�.

Riassunto:

OVEST NORD EST SUD– 1�(1) 1� 2�(2)

3� 3SA 4� 6�

1) Naturale o 15/17 bilanciati2) da limite a forcing con le fiori

Tutti passano e Ovest attacca, fuoriturno, di Dama di picche.

Chiamato l’arbitro il mio compagnodecide di accettare l’attacco e far gioca-re me; alla Ponzio Pilato, non l’ho di-chiarato, non rischio di andar sotto, mene lavo le atout.

Il morto espone:

� K J 6 4� A 7 5 3� A K 9� J 6

� –� K J 6 4� 8 3� A K 9 8 5 3 2

Dama, Re, Asso e taglio; ho liberatouna picche ma sarà utile solo a cuori maldivise.

Il problema che mi pongo però è quel-lo delle atout.

Battendo Asso e Re vinco con la 2-2 ocon la Dama secca in caduta, pago sem-pre una fiori con la Dama terza, ma va-do sotto perché ne pago due con la 4-0.

Già, quando mai mi sono messo apensare alla 4-0.

Est, sapendo che le picche sono mes-se male e senza punti e il colore brutto,ha al massimo l’Asso scartinato sesto,ma ha lo stesso deciso di difendere a 4�.

Se non è uscito di senno avrà valoridistribuzionali e allora la 4-0 è una pos-sibilità reale, tanto più che anche bat-

tendo in testa probabilmente una fiorila pagherò.

Se gioco fiori al Fante sono sicuro dipagarne al massimo una, poi avrò millescelte: l’impasse a cuori, uno squeezepicche-cuori a destra, cuori-quadri a si-nistra se Ovest ha sei o più quadri, in-somma ancora tante strade.

Muovo alla fine un po’ tremante fiori,su cui Ovest entra subito di Dama, e quipavento sia secca, per tornare picche.

Prendo al morto e batto curioso l’As-so di fiori, su cui tutti rispondono.

C’era la 2-2, sono l’unico ad aver pa-gato un atout, bell’inizio.

Alla fine salgo a quadri, taglio unapicche per isolare la tenuta nel coloreal solo Est, sulla base di una 6-3 inizia-le.

Per farla breve Ovest non era partitocon 6 quadri, Est non era partito con 3cuori; in quest’ultimo caso sarei finitocon:

� 6� 5� 9� –

� – � 10� ?? � ??� Q � –� – � –

� –� K J 6� –� –

Est, per tenere la picche, deve portar-

si a due carte a cuori per cui la Damacade a destra oppure a sinistra.

Ma la triste realtà iniziale era la se-guente:

� K J 6 4� A 7 5 3� A K 9� J 6

� Q 7 3 � A 10 9 8 5 2� Q 9 2 � 10 8� Q 7 6 5 2 � J 10 4� Q 7 � 10 4

� –� K J 6 4� 8 3� A K 9 8 5 3 2

Vi prego solo di ammirare con cosaEst ha difeso a 4 �.

Per di più, un paio di mani dopo, èvenuto incredulo a dirmi che facevo lamano e a chiedermi se mi ero confusonel giocare la piccola fiori alla secondapresa.

Insomma, zero galattico, ma, a mioparere, mano davvero interessante; perun volta mi perdonerete se affermo diessermi dimostrato abbastanza bravo dariuscire ad andare sotto.

Oppure, citazione adatta ai lettorimeno giovani, ero stato solo più inge-nuo o stupido del famoso Esperto Sfor-tunato di “Perché perdete a Bridge” diSimon, il quale, avvolto da ragiona-menti tecnicamente plausibili ma pocopratici, va sotto dove la Signor Bram-billa, tirando le sue, farebbe la surlevée.

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Roma antica: Dibattito al Senato sui “Segnali illeciti”.

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00

NO E

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Ubaldo si trasformò in una statuadi sale: “Allora questo sarebbel’Inferno dei giocatori di bridge!”

Si asciugò gli occhi che lacrimavanoancora per gli sbuffi dei maledetti siga-ri degli avversari e si guardò in girocontemporaneamente intimorito ed in-curiosito.

Si trovava in una enorme sala avvol-ta dalla fitta nube di fumo provocata damigliaia di sigari puzzolenti ed occupa-ta a perdita d’occhio da file e file di ta-voli, tutti ricoperti dallo stesso stranotappeto rosso. Ad ogni tavolo c’era unacoppia di baffuti in smoking, rigorosa-mente nero, con l’altra coppia formatada due giocatori in mutande.

Solo adesso si accorse che anche luied il suo compagno Poldo erano abbi-gliati, si fa per dire, nell’identico modo.Ma non ebbe tempo per ulteriori consi-derazioni perché un fastidioso ed abba-gliante lampo rosso seguito da un tuo-no dirompente annunciò il cambio.

Si udì un rumore sospetto che gli ri-cordò padre Dante: “ed elli avea del culfatto trombetta” (Inferno canto XXI),mentre altri due baffuti si sedevano alloro tavolo ridacchiando sul risultatodelle tre smazzate precedenti. “CaroBelfagor, hai visto la faccia che ha fattoSud quando con Donna e Fante terzi inatout non è riuscito a fare neppure unapresa?”.

“Ben gli sta, caro Adramelek.” rispo-se l’Arcidiavolo, accompagnando il suodire con un altro rumore molto sospet-to. “Così paga per la sua perversa abitu-dine di dare informazioni al compagnocon pensatine ad arte ed altre graviscorrettezze”. Ubaldo era esterrefatto,ma ancora una volta si ritrovò in Estcon in mano le carte della smazzatasuccessiva:

Dichiarante Est - Tutti in zona

� A J 10 6� K 9 5� A K 6� 5 3 2

� 8 7 5 3 2 � K Q 9� 10 2 � A J 3� 8 4 3 � J 10 9 5� K 10 8 � Q 7 6

� 4 � Q 8 7 6 4� Q 7 2 � A J 9 4

OVEST NORD EST SUDPoldo Adramelek Ubaldo Belfagor– – 1� 1�passo 4� fine

Poldo attaccò a picche per l’Asso delmorto. Belfagor sghignazzò apertamen-te, si accese un’altro sigaro gigantesco,soffiò intenzionalmente il fumo mefiti-co in faccia ad Ubaldo, poi mosse unapicche tagliandola in mano. Il resto fufacile, perché rientrato al morto conuna quadri, l’arcidiavolo tagliò un’altrapicche per risalire ancora al morto aquadri e giocare il Fante di picche or-mai affrancato. Ubaldo scartò quadrisenza un battito di ciglia, ma fu valoreinutile, perché Belfagor, scartata unafiori, incassò la Donna di quadri e l’As-so di fiori per rigiocare fiori.

Poldo incassò due fiori lasciandoqueste carte sul tappeto rosso:

� –� K 9 5� –� –

� 8 � –� 10 2 � A J 3� – � –� – � –

� – � Q 8 7� – � –

Quando Poldo giocò l’otto di picche,il povero Ubaldo ebbe un’extrasistole:ancora il dannato Colpo del Diavolo!Surtagliò scoraggiato il cinque di Adra-melek con il Fante, temendo il peggio.

Infatti, dopo un altro sbuffo di fumomefitico, Belfagor surtagliò con la Don-na e fece il sorpasso vincente al diecidel povero Poldo. Sipario!

Mentre i due diavoli ridacchiavanodando allegramente fiato alle trombet-te, contribuendo così ad ammorbare ul-teriormente l’aria già impestata dai si-gari, il disgraziatissimo Ubaldo si chie-deva se mai gli sarebbe stata data lapossibilità di rifarsi dalla serie di di-sfatte che sembrava senza fine. Almenouna volta avrebbe potuto far brillare ledoti che gli avevano fruttato il sopran-nome di “El Matador” per la sua diabo-lica abilità di mantenere contratti quasiimpossibili, aiutandosi talvolta con uncolpo di Zeiss alle carte delle sue vitti-me preferite. Ma le sue riflessioni furo-

no interrotte dalla comparsa della smaz-zata successiva:

Dichiarante Est - Est/Ovest in zona

� K 6� Q 9 5 2� Q 4� A 8 7 6 2

� 7 4 2 � Q J 8 5 3� A J 8 7 6 � –� 6 5 2 � A J 10 7 3� 10 4 � Q J 9

� A 10 9� K 10 4 3� K 9 8 � K 5 3

OVEST NORD EST SUDPoldo Adramelek Ubaldo Belfagor– – 1� contropasso 2� passo 4�contro surcontro fine

Poldo non credeva ai suoi occhi!Contò e ricontò le sue cuori, sfiorò coni polpastrelli la A e la J dei suoi onori epoi esplose in un contro liberatorio. Fusolo dispiaciuto perché il regolamentogli impediva di tricontrare il surcontrodi Adramelek.Attaccò allegramentecon una picche pregustando il down: sivendetta, tremenda vendetta!

Belfagor sghignazzò ancora una voltae, fatta la presa con il Re, mosse la Don-na di quadri, cosa che si doveva rivela-re vitale per mantenere il contratto. Ubal-do impegnò l’Asso e proseguì a picche.

L’arcidiavolo, fatta la presa, mise sultappeto il tre di cuori per il nove delmorto, rientrò in mano con il Re di qua-dri e tagliò la picche rimasta. Due giridi fiori finendo in mano e quadri taglia-ta con il solito sbuffo di fumo maleo-lente, diretto questa volta a Poldo, la-sciando queste carte sul banco:

� –� Q� –� 8 7 6

� – � –� A J 8 7 � Solo lacrime� – � –� – � –

� –� K 10 4� – � 5

Ancora diavoliEzechiele

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Belfagor si esibì in un ghigno satani-co e giocò con cattiveria la Donna dicuori: nulla al mondo poteva ormai im-pedirgli di realizzare le due prese chegli garantivano il suo contratto.

Poldo lasciò cadere disperato le suecarte sul tavolo, mentre Ubaldo comin-ciò a riflettere, perché improvvisamen-te gli tornò in mente chi era Belfagor:era quel diavolaccio che fu mandatosulla terra da Belzebù per appurare seera vero che molti uomini venivanospediti all’inferno per colpa delle loromogli. (Belfagor Arcidiavolo di NiccolòMachiavelli)

Probabilmente gli avevano affidato lamedesima missione anche per il bridgee doveva aver appurato che questa ipo-tesi è assolutamente plausibile.

Ma si ricordò anche di quel film incui Belfagor, impersonato da Vittorio Gas-sman, ed il suo socio Adramelek, Mi-ckey Rooney, ne combinavano di tutti icolori alla corte di Lorenzo de Medici.

Nonostante tutto, non se lo vedevacome gran giocatore di bridge, tanto èvero che la smazzata appena giocata eracarognesca, ma non del tutto impossibile.

Quanto poi la scurrile abitudine diusare la parti basse per fare le… per-nacchie, come si verificava proprio inquel momento, sembrava piuttosto sca-turire da una sorta di complesso diinferiorità.

Cominciò ad avere un briciolo di spe-ranza. Se anche i grandi campioni tal-volta sbagliano, figurarsi un diavolac-

cio puzzolente e petomane. Fu perciòcon molta concentrazione e speranzache raccolse, o meglio si trovò in manole carte della smazzata successiva:

Dichiarante Ovest - Tutti in zona

� 10 6 5� 10 9 7 3� K 3� K Q 10 4

� Q 3 � J 9 4� J 8 6 5 4 � 2� J 10 9 7 � A Q 5 4 2� J 6 � 9 8 5 2

� A K 8 7 2� A K Q� 8 6� A 7 3

OVEST NORD EST SUDPoldo Adramelek Ubaldo Belfagorpasso passo passo 1�passo 2� passo 3�passo 3� contro 4�fine

Poldo attaccò diligentemente con ilFante di quadri ed Ubaldo, incassate leprime due prese, rinviò con il due dicuori. Belfagor lanciò un paio di sbuffidi fumo verso i due avversari, si esibìnella sua specialità maleodorante e gio-cò l’Asso di picche.

“El Matador” stava all’erta e capì inun lampo cosa doveva fare: scaraventòsul tavolo con aria annoiata il suo Fan-

te! Se il diavolaccio avesse avuto Asso,Re e Donna non sarebbe cambiato unbel niente, ma se gli fosse mancata laDonna… L’Arcidiavolo guardò con so-spetto la carta sul tappeto e dopo un at-timo di riflessione optò per un gioco disicurezza, giocando il due di picche con-tro una possibile distribuzione 4-1 conDonna e nove quarti alla sua sinistra.

Appena Ubaldo ebbe incassata la pre-sa del down con il taglio a cuori, ci fuun susseguirsi ravvicinato di terrifican-ti lampi rossi, inframmezzati da poten-ti esplosioni. Poi tutto si fece nero.

Si risvegliò madido di sudore, nono-stante indossasse soltanto le mutandeper via del gran caldo, e impiegò un belpo’ di tempo per capire dov’era, mentrefuori imperversava un incredibile tem-porale estivo con fulmini che si rincor-revano nel cielo nero come la pece etuoni che facevano rintronare le orec-chie. Quando riconobbe finalmente icontorni familiari della sua camera daletto trasse un sospiro di sollievo. Al-lora si era trattato soltanto di un bruttosogno, sicuramente causato dalla stre-pitosa cassata siciliana con cui si eraabboffato la sera precedente.

Cominciava a tranquillizzarsi quan-do squillò il telefono sul suo comodino.Rispose ed udì la voce affannata diPoldo che diceva: “Ubaldo sapessi cherazza di incubo ho avuto!”.

* Inizio articolo in BDI marzo-aprile.

NO E

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INCONTRI DI BRIDGEEnrico Basta vi propone

Splendid Hotel VeneziaCortina d’Ampezzo

Settimana estiva di bridge 20-30 agosto 2012Tornei pomeridiani (ore 16.15)e serali (ore 21.15)

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Soluzioni dei quesiti di pag. 54 - 57 - 62

English LessonsNorth

� 9 7 6� 10 7 6� J 10 8� A K 7 5

West East� 8 5 2 � J 4 3� J 9 3 2 � Q� K Q 6 2 � A 5 4 3� 9 4 � J 10 6 3 2

South� A K Q 10� A K 8 5 4� 9 7� Q 8

Discard a spade from dummy andruff in your hand. Obviously, you can-not afford to ruff. If you do, West willhave a natural trump trick.

At this point you remain with a hightrump in each hand while West hastwo trumps. Not a very healthy situa-tion.

West is known to have started withfour hearths and four diamonds. Asthe hand cannot be made if West hasblack singleton, assume he is 3-2 inthe black suits.

Begin by playing the�AKQ. IfWest follows, cash two clubs andcrossruff the last two tricks with hightrumps. West will have to underruff.

If West ruffs the third spade, over-trump, cross to the�Q, draw West’s

last trump and take the balance.Finally, if West discards a club on

the third spade, cash two clubs andcrossruff. The key i sto play spadesbefore clubs. If you begin with threeclubs West may ruff.

KEY LESSON POINTERS1. Holding AK8xx facing 10xx, the

safety play for four tricks is to play theace and, if an honour drops fromeither hand or the nine drops fromLHO, lead low towards the 10.

2. When declarer and dummyremain with one high trump each andone defender has two smaller trum-ps, declarer must make his two trum-ps separately – if he cannot afford tolose another trick.

TELLING ALL (Solution)

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Soluzione de “I Quizpar pari pari”

di Carl’Al8erto di pag. 54Con quale punteggio minimo N/S

oppure E/W realizzano 3SA controogni difesa?

A parità di punti MW, ha valore lasoluzione col minor punteggio in VA:MW = scala punteggio Milton Work(Asso=4, Re=3, Donna=2, etc.)VA= scala punteggio Valore Assoluto(Asso=14, Re=13, Donna=12, etc.)

Contratto: 3SA S/E 6 (188)

� Q J 10 9 7� Q J 10 9 8 4 3 2� –� –

� A K 8 6 5 4 32 � –� A K 7 6 5 � –� – � A K Q J 7 5� – � A K Q J 7 5 4

� –� –� 10 9 8 6 4 3 2� 10 9 8 6 3 2

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Il cuore del problema

AArsenio quello studio di funzioneproprio non lo mandava giù. For-se, per risolverlo, occorreva dimen-

ticare per un attimo tutte le nozioniapprese, affrontando il problema diver-samente... Il tempo, il tempo... era sem-pre stato una dannazione per lui iltempo... Certo, se avesse avuto davantia sé ore ed ore, avrebbe probabilmentefinito il problema in pochi minuti... mal’ansia della scadenza e del ritiro delcompito in classe impediva al suo cer-vello di pensare liberamente...

E ci si mise anche una voce dal re-tro... “Arsenio, me lo passi?”.

Arsenio quella voce l’aveva ricono-sciuta, ma si voltò comunque rispon-dendo a bassa voce “Non sono riuscitoneanch’io... ”.

Il che era vero, fino a quel momento.Ma chi era quel compagno? Si, certo...si conoscevano... come non conoscersiquando si frequenta la stessa classe peranni... ma Arsenio era, o si sentiva, piùamico del “suo” compagno di bancolaterale. Riprese lo studio di funzione...

Ma perché quel tipo lo aveva chiestoproprio a lui?

F(x) elevato... Uff... Arsenio aveva ca-pito dal tono di voce usato che, senzaquel compito passato, sarebbero state tra-gedie. Quel compagno non glielo ave-va mai chiesto prima, tranquillamenteprendendo quattro con imperitura per-severanza...

F(y) radice quadrata... Dannato pro-blema... Ah ecco perché glielo avevachiesto... Arsenio credette di aver com-preso... per non essere bocciato. Il tiposi doveva esser reso conto che con lamedia dei voti in essere, quel rischiostava diventando certezza. Per cui Ar-senio ne era diventato l’unica àncora disalvataggio...

F(z) scarto quadratico medio... Ah...ma era semplice... x = 2+2 ovvero... Eraun semplice 2+2 alla fin fine... Arseniocompletò in bella l’intero problema. Poiguardò il suo compagno. Aveva lui an-cora il viso completamente assorto sufogli desolatamente bianchi... e si capi-va chiaramente che non aveva ancoracavato un ragno dal buco.

Ora, non potete pretendere da unragazzo di diciassette anni che sappiacosa è giusto o sbagliato nella vita. Ilcuore del problema è che Arsenio, sem-plicemente, passò quel compito...

* * *

La prof entrò in classe... silenziosa-mente. Arsenio lo percepì subito. Ave-va fra le mani i compiti di matematicacorretti, e Arsenio era convinto di averpreso un buon voto... Pensando a quel-lo, Arsenio dimenticò immediatamentel’impressione iniziale... si sentiva felicee non vedeva l’ora di sapere...

“Guarini, alla lavagna”. Ad Arseniosembrò strano che la prof interrogasse.In genere con la consegna dei compitic’era la spiegazione delle soluzioni...Gli sembrava poi ancor più strano chevenisse chiamato proprio Guarini. Ov-vero il suo compagno di banco nel re-tro...

“Guarini... scrivi... F(x) elevato... F(y)radice quadrata... F(z) scarto quadrati-co medio”. Ah, ecco... Arsenio avevacapito. La prof avrebbe a breve dato lasoluzione alla lavagna, ma voleva che ilproblema fosse scritto, in modo che tut-ti potessero ricordarne i termini... Machissà perché proprio a Guarini lo ave-va chiesto... bah... comunque il proble-ma fu scritto.

“Guarini, puoi risolverlo per i tuoicompagni, visto che è lo stesso proble-ma del compito in classe e che lo aveterisolto solo in due?”

“Beh, se lo ricorderà...”, pensò Arse-nio...

”Se lo ricorderà?” ripensò... “Oh mamma non se lo ricorda” con-

cluse...E intanto la prof fissava Arsenio. E

Arsenio non sapeva più dove voltarsi,perché non riusciva a reggere quellosguardo... Sì, certo... se gli avesse chie-sto come risolvere quel banalissimo pro-blema, ci avrebbe messo un secondo...ma la prof taceva, limitandosi a fissarlo.

Sempre con lo sguardo fisso su Ar-senio, la prof disse a Guarini... “Vabene, dimmi solo un’ultima cosa...quanto fa, Guarini, 2+2?”. Guariniesitò. Non capiva se fosse una presa ingiro o altro... ma rispose..: "Quattro!!”...E quello fu il suo voto in quel compito,immantinentemente...

La prof lo rimandò a posto. E iniziò lariconsegna dei compiti alla classe...sembrava lo facesse apposta a far soffri-re Arsenio, perché il suo compito ful’ultimo riconsegnato...

Ma alla fin fine anche lui lo ebbe...Vide la prima pagina... nessuna corre-zione in rosso. Vide la seconda pagi-na... nessuna correzione in rosso. Videla terza pagina... nessuna correzione in

rosso. E lui sapeva che nell’ultima pagi-na del foglio protocollo c’era solo laconclusione finale: fra poco avrebbesaputo...

Certo, potevo dirvi che Arsenio rice-vette il suo compito corretto, guardan-do direttamente il voto in ultima pagi-na. Ma non fu così. E se mi dilungo unpo’, è solo perché vorrei riuscire a farvicomprendere le ansie e le emozioni dicui fu vittima...

Girò l’ultima pagina... Oh mamma...oh MAMMA MAMMA...Ma cosa avevascritto? Eppure, era la sua calligrafia...era stato lui... 2+2=5. Cinque??? Pos-sibile? Aveva sbagliato un calcolo diquel tipo? Quindi non era fra i due cheavevano risolto il compito... o sì? Cercòil voto... ma mancava.

Il compito non era stato minimamen-te toccato dalla penna della prof.Arsenio trovò il coraggio di parlare...

“Scusi prof, credo si sia dimenticatadi darmi il voto...”.

“Ah sì... vero... perché volevo inter-rogarti prima... ma lo faccio subito...resta pure a posto... Dimmi, Arsenio...visto che nel compito in classe conse-gnato da Guarini in fondo c’era un pas-saggio con scritto 2+2=5... dimmi...visto che forse sarebbe necessario ristu-diare le addizioni...”

Arsenio ammutolì... per quella voce,per quel cipiglio e per quella severitàche non lasciavano presagire nulla dibuono. Perché lui sentì in quella voce ilrisentimento di chi si sente preso ingiro, e che sta quindi per dare una ter-ribile punizione.

“Allora... dimmi Arsenio, quanto fa 2+ 2?”.

Arsenio esitò. Avrebbe voluto pensa-re al compito passato, dove in bruttadoveva aver scritto 2+2=5, fedelmentericopiato... avrebbe voluto sgridarequel compagno tontolone... ma non c’e-ra tempo per queste analisi, non c’eratempo... Doveva rispondere...

Ora, non potete pretendere da un ra-gazzo di diciassette anni che sappia co-sa è giusto o sbagliato nella vita. Il cuo-re del problema è che era stato un pro-blema di cuore...

“Sei??” rispose. E si capiva chiara-mente che era una risposta con un pun-to interrogativo... forse due...

E la prof, sicuramente giovane anchelei un tempo, non riuscì più a trattener-si.

E sorrise...

Marco Catellani

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