caffè report novembre

16
Settembre - Ottobre 2011 Direttore Responsabile Mario Timio Anno I - n. 6 PERIODICO DI INFORMAZIONE e FORMAZIONE POLITICO - CULTURALE UMBRIA R PORT R PORT Ca f f Ca f f e Quella appena trascorsa è stata un’esta- te calda meteorologicamente, ma torrida politicamente. E’ accaduto di tutto nel mondo, in Italia, in Umbria. Ma concen- triamoci su pochi aspetti che ci riguarda- no da vicino: crisi economica, accerchia- mento antiberlusconiano, politica umbra. Della crisi economica abbiamo assisti- to a tutto e al contrario di tutto. Quello che è certo sono la intollerabile disoccu- pazione giovanile e la crescente povertà dei cittadini. Ma dire questo non significa che il nostro è un Paese distrutto (basti pensare al grande avanzo primario-diffe- renza tra quello che incameriamo e quel- lo che spendiamo - tra i più disciplinati in Europa) anche se molti gareggiano per farlo apparire tale. Un conto è questo ga- reggiamento, un altro è trovare antidoti che non siano peggiori della malattia. Dà fastidio che certi personaggi cerchino di liberarsi dalla loro appartenenza casta- le facendo polemica contro la casta. Lo scarparo di Casette d’Ete è uno di questi. Ma è parimenti fastidioso quando appar- tenenti alla casta tentano di ridimensio- nare norme anticrisi a loro sfavorevoli contenute in una delle quattro manovre economiche estive. Ma al di là di que- sti aspetti, liberiamoci dalla coalizione ipocrita che ci trascina nel baratro del pessimismo e impedisce che le migliori intenzioni si realizzino, essenzialmente a favore dei giovani. La frottola declinista va rimandata al mittente - per dirla con Ferrara - , “lottando per superare in cor- sa i posti di blocco del sistema per otte- nere risultati in termini di lavoro, compe- titività, industriosità e distribuzione equa della ricchezza”. E’ uno scenario possi- bile del panorama italiano se non ci fosse l’accerchiamento a 360° di Berlusconi (il quale non si è fatto mancare nulla per Editoriale NOVITÀ PER LE POLITICHE AUTUNNALI segue a pag. 14 segue a pag. 2 A GRICOLTURA UMBRA : FOCUS SUL SETTORE VITIVINICOLO ZONA GREEN Il settore vitivinicolo è uno dei princi- pali pilastri del sistema agroalimentare nazionale e detiene un primato (...) segue a pag. 8 P ARLA L ’A MBASCIATORE D ’I TALIA NEL P RINCIPATO DI MONACO A NTONIO MORABITO ARTE DA SCOPRIRE C AMPO DEL SOLE : UN FELICE CONNUBIO FRA ARTE E NATURA Sorto nel 1989, Campo del Sole è un parco d’arte ambientale situato a Tuoro, nella località di “Punta Navaccia”(...) segue a pag. 9 INTERVISTA ESCLUSIVA E SORDIO DI LUSSO PER IL CLUSTER NAUTICO U MBRIA MADE IN UMBRIA Sebbene l’Umbria non sia una regione lambita dal mare (ahimè!), il settore nautico ha ricoperto da decenni (...) segue a pag. 3 AGRICOLTURA E DINTORNI E OLICO IN U MBRIA : U N OCCASIONE MANCATA Nel 1999, con l’installazione delle due turbine eoliche di Fossato di Vico, la nostra regione si poneva (...) segue a pag. 11 L’UMBRIA SBARCA A MONTECARLO

Upload: grafica-stampa

Post on 15-Mar-2016

232 views

Category:

Documents


1 download

DESCRIPTION

annunci immobiliari

TRANSCRIPT

Page 1: caffè report novembre

Settembre - Ottobre 2011 Direttore Responsabile Mario Timio Anno I - n. 6peRIODIcO DI InfORmAzIOne e fORmAzIOne pOlItIcO - cultuRAle

um

BR

IAR PORTR PORTCaffCaff eQuella appena trascorsa è stata un’esta-te calda meteorologicamente, ma torrida politicamente. E’ accaduto di tutto nel mondo, in Italia, in Umbria. Ma concen-triamoci su pochi aspetti che ci riguarda-no da vicino: crisi economica, accerchia-mento antiberlusconiano, politica umbra.Della crisi economica abbiamo assisti-to a tutto e al contrario di tutto. Quello che è certo sono la intollerabile disoccu-pazione giovanile e la crescente povertà dei cittadini. Ma dire questo non significa che il nostro è un Paese distrutto (basti pensare al grande avanzo primario-diffe-renza tra quello che incameriamo e quel-lo che spendiamo - tra i più disciplinati in Europa) anche se molti gareggiano per farlo apparire tale. Un conto è questo ga-reggiamento, un altro è trovare antidoti che non siano peggiori della malattia. Dà fastidio che certi personaggi cerchino di liberarsi dalla loro appartenenza casta-le facendo polemica contro la casta. Lo scarparo di Casette d’Ete è uno di questi. Ma è parimenti fastidioso quando appar-tenenti alla casta tentano di ridimensio-nare norme anticrisi a loro sfavorevoli contenute in una delle quattro manovre economiche estive. Ma al di là di que-sti aspetti, liberiamoci dalla coalizione ipocrita che ci trascina nel baratro del pessimismo e impedisce che le migliori intenzioni si realizzino, essenzialmente a favore dei giovani. La frottola declinista va rimandata al mittente - per dirla con Ferrara - , “lottando per superare in cor-sa i posti di blocco del sistema per otte-nere risultati in termini di lavoro, compe-titività, industriosità e distribuzione equa della ricchezza”. E’ uno scenario possi-bile del panorama italiano se non ci fosse l’accerchiamento a 360° di Berlusconi (il quale non si è fatto mancare nulla per

EditorialeNoviTà per le

poliTiche auTuNNali

segue a pag. 14

segue a pag. 2

AgricolturA umbrA: focus sul settore vitivinicolo

Zona green

Il settore vitivinicolo è uno dei princi-pali pilastri del sistema agroalimentare nazionale e detiene un primato (...)

segue a pag. 8

PArlA l’AmbAsciAtore d’itAliA nel PrinciPAto di monAco

Antonio morAbito

arte da scoprire

cAmPo del sole: un felice connubio frA Arte e nAturA

Sorto nel 1989, campo del Sole è un parco d’arte ambientale situato a tuoro, nella località di “punta navaccia”(...)

segue a pag. 9

intervista esclusiva

esordio di lusso Per il cluster nAutico umbriA

made in umbria

Sebbene l’umbria non sia una regione lambita dal mare (ahimè!), il settore nautico ha ricoperto da decenni (...)

segue a pag. 3

agricoltura e dintorni

eolico in umbriA: un occAsione mAncAtA

nel 1999, con l’installazione delle due turbine eoliche di fossato di Vico, la nostra regione si poneva (...)

segue a pag. 11

l’uMBria SBarca a MoNTecarlo

Page 2: caffè report novembre

R PORTR PORTCaffCaff ePagina 2

la Regione umbria ha fatto il suo esordio nel settore della nautica pro-

prio a montecarlo, riscuotendo successo e visibilità grazie anche all’operato di in-termediazione dell’Ambasciatore d’Italia Antonio morabito.

ambasciatore, a un anno dal suo inse-diamento, come valuta la presenza de-gli italiani nel principato di Monaco e quanto sono influenti?“Si tratta di una presenza significativa, essendo 6.725 gli italiani residenti e regi-strati all’anagrafe monegasca, rappresen-tando circa il 23% del numero comples-sivo di abitanti. Si tratta di una comunità prestigiosa, attiva, dinamica e stimata a cui si aggiungono oltre 5.000 lavoratori frontalieri che ogni giorno giungono nel principato. molti sono impegnati nei set-tori immobiliare e della costruzione, della nautica e della navigazione, del commer-cio, del turismo e della logistica a livello internazionale. Gli italiani sono ben inse-riti ed apprezzati grazie al loro sostanzia-le apporto alla crescita ed allo sviluppo economico, sociale e culturale del princi-pato. Il Governo monegasco riserva una grande attenzione all’Italia e alle espres-sioni di italianità che fanno parte inte-grante della vita attiva del principato. le associazioni di italiani presenti sul terri-torio sono numerose e sono attive nell’or-ganizzazione di eventi per la promozione dell’italianità: tra queste l’Associazione degli Imprenditori Italiani del principa-to di monaco, impegnata a valorizzare la presenza economica e culturale italiana nel principato e favorire gli scambi di in-formazioni tra imprenditori italiani, auto-rità monegasche ed italiane e le autorità pubbliche dei due paesi”.

in questi mesi ha lavorato molto per promuovere il Sistema italia nel prin-cipato di Monaco. Quali strumenti ha utilizzato e quali sono stati i risultati?“Il principato di monaco rappresenta da sempre uno “spazio globale” dove citta-dini di ogni parte del mondo trovano ac-coglienza e sono inseriti in un contesto socio-economico cosmopolita ma ben radicato nei valori e nelle tradizioni cul-turali europee e mediterranee. Gli italiani

iNTerviSTa eScluSiva all’aMBaSciaTore D’iTalia Nel priNcipaTo Di MoNaco

hanno fatto da sempre parte integrante del tessuto economico, sociale e culturale del principato, e la lingua e cultura italiana sono state da sempre in simbiosi con la realtà locale. Da tali motivi è nata l’idea di istituire ad ottobre il “mese della cul-tura e lingua Italiana”, dedicato ad eventi ed iniziative volti a rinsaldare e valorizza-re la già forte presenza culturale e socia-le italiana nel principato. per i 150 anni dell’unità d’Italia, l’Ambasciata d’Italia nel principato di monaco ha program-mato una serie di iniziative ed eventi nel quadro di “Incontri con Regioni e città Italiane” di carattere storico-culturale, artistico-espositivo (musica, cinema, te-atro, poesia, moda, pittura, scultura, ar-chitettura), economico-commerciale, enogastronomico e sportivo, per valoriz-zare gli aspetti unitari nel contesto della grande tradizione nazionale ed europea e per rafforzare i legami con il principato di monaco, nell’obiettivo di promozione del “Sistema paese”. Si è trattato di iniziati-ve di alto livello e di larga partecipazio-ne, che hanno coinvolto un pubblico va-sto confermando ed esaltando la cultura come valore che unisce”.

il Monaco Yacht Show è un evento di estrema risonanza internazionale a cui partecipano numerosi imprenditori italiani. la regione umbria si è pre-sentata in modo molto incisivo con la neonata associazione del cluster Nau-tico. come valuta la presenza dell’um-bria in questo settore? “la rassegna del monaco Yacht Show è stata una straordinaria “vetrina del made in Italy” che ha attratto e coinvolto acqui-renti, appassionati ed ammiratori della nautica di lusso. Il principato di monaco è legato al mare, al suo fantastico porto sempre pronto ad esporre il meglio della nautica Italiana, settore che è anche sim-bolo di orgoglio dei tanti italiani residenti all’estero, ed è vicino sia geograficamen-te che culturalmente all’Italia. la nautica Italiana è poi sinonimo di cultura e Arte: rappresenta uno dei principali “amba-sciatori” dell’ Italia nel mondo e diver-si cantieri italiani hanno i loro uffici nel principato. le imbarcazioni si producono in Italia, ma certamente la costa Azzurra

e il principato di monaco sono i luoghi ideali dove esporle ed utilizzarle. Il set-tore nautico è anche una grande risorsa economica che dà lavoro ad un indotto di migliaia di persone. Visitare il Salone e vedere le numerose aziende italiane for-temente impegnate in questa esposizione mi ha fatto constatare la realtà concreta del ruolo dell’economia italiana in que-sto segmento non secondario. l’Italia è stata tra i primi paesi in termini di pre-senza di costruttori con ben 38 prodotti completamente made in Italy, e l’umbria, che vanta una presenza particolarmen-te significativa di aziende che operano nella cantieristica navale di lusso, ha ri-scosso un grande successo all’esposizio-ne con l’Associazione del cluster che ha presentato otto aziende guidate dal pre-sidente della Regione catiuscia marini. Si è trattato di un’importante occasione in cui presentare il livello elevato della produzione italiana, e che ha reso evi-dente quanto questo rappresenti un vero e proprio standard qualitativo nel mercato nautico”.

e’ ipotizzabile una cooperazione strut-turata tra la regione umbria e il prin-cipato di Monaco?“l’umbria ha dimostrato di essere un si-gnificativo esempio di “sistema” attivo e ben avviato nell’attività della nautica italiana ed internazionale. la presenza dell’umbria al Salone nautico Interna-zionale di monaco è stata particolarmen-te apprezzata e sicuramente ha fatto da “apripista” per future presenze italiane istituzionali a simili eventi. Avvieremo altre iniziative volte a promuovere non solo il settore nautico ma anche quello per cui l’umbria eccelle in numerosi compar-ti quali l’enogastronomia, il cachemire e l’arredo casa”.

a cura di carlo Timio

Principe Alberto di Monaco e Ambasciatore Morabito

Page 3: caffè report novembre

Pagina 3R PORTR PORTCaffCaff e made in umbria

il ritorno dell’umbria nel comparto navale

Sebbene l’umbria non sia una regione lambita dal mare (ahimè!), il settore nau-tico ha ricoperto da decenni un’importan-za strategica per l’economia regionale. ma prima ancora del settore nautico, era il comparto dell’aeronautica a fare da pa-drona sul territorio. Sin dal 1922 infatti la SAI (Società Aeronautica Italiana), aveva prodotto migliaia di aeroplani negli sta-bilimenti di passignano sul trasimeno. Il passaggio dal settore aeronautico a quel-lo nautico è avvenuto nel secondo dopo guerra quando il know-how acquisito è stato utilizzato per progettare nuove sofi-sticate attrezzature legate alla costruzione di navi. la SAI ha anche partecipato alla realizzazione di Azzurra, il dodici me-tri della prima sfida italiana alla Coppa America, del moro di Venezia nella ver-sione in lega leggera. Da questi pregres-si, è tornato in auge con grande slancio il settore delle imbarcazioni, grazie alla recente costituzione del cluster nautico dell’umbria. un raggruppamento di otto aziende, di cui sette ternane e una perugi-na tutte ben inserite nella filiera della nau-tica in particolare nella divisione lusso, maxi yacht. le imprese di piccole e me-die dimensioni (celi costruzioni, paolini spa, Divania snc, Officina meccanica Ma-riani, Sifar placcati srl, Rocco marmi srl, f.lli canalicchio srl e Garofoli Spa), che già lavoravano nei comparti dell’impian-tistica elettrica, idraulica, lavorazione e trattamento del legno e di metalli, arredo e accessori di ogni sorta, hanno scoperto da qualche anno la loro vocazione per la nautica. nasce così l’idea di fondare un vero distretto, aperto a tutte le aziende umbre che intendono apportare nuove esperienze, know-how, maestranze e in-novazione in un settore che, sotto l’ottica del profitto, risulta ancora promettente. l’apporto della Regione è stato determi-nante per la riuscita dell’iniziativa. Attra-verso il suo braccio operativo il centro estero umbria, è stato possibile mettere le gambe a questo originale progetto che punta a rafforzare la stretta cooperazione tra pubblico e privato, conseguendo fino-ra eccellenti risultati.

le pmi umbre sbarcano a Montecarlo la partecipazione del cluster nautico dell’umbria alla più importante espo-sizione di barche al mondo tenutasi a montecarlo il 21-24 settembre scorso, ha riscosso un grande successo. Il monaco Yacht Show (mYS) è una vetrina di por-tata internazionale e l’aver ricevuto gli onori di casa dall’Ambasciatore d’Italia nel principato di monaco Antonio mora-bito ha senz’altro contribuito al successo dell’evento. la presidente della Regione catiuscia marini, anche lei presente all’e-vento, ha rimarcato che “le imprese parte-cipanti al mYS rappresentano una realtà particolarmente significativa dell’indu-stria manifatturiera di qualità che opera in un settore di particolare rilevanza”. Questa rete di aziende dalle potenzialità molto elevate si è cimentata in questa pri-ma “uscita” ufficiale ottenendo un note-vole ritorno di immagine e di prestigio. un arrivo a montecarlo tutto in sordina, che però ha lasciato il suo segno, grazie anche al lavoro svolto dall’Ambascia-tore morabito che è stato determinante per incrementare la visibilità del cluster e quindi dell’intera Regione umbria nel principato di monaco. ampia soddisfazione per il presidente del cluster“lo sforzo progettuale e organizzativo

profuso per mettere in piedi il cluster nautico umbria e per aderire al monaco Yacht Show ha prodotto indubbiamente un risultato significativo”. Con queste pa-role, il presidente luciano franceschini ha sottolineato che ora occorre mettere a punto le finalità della rete in termini d’in-dividuazione e sviluppo di nuove oppor-tunità strategiche di business, scaturite dalla partecipazione al Salone di mon-tecarlo. Dando innanzitutto continuità all’operazione svolta nel principato e programmando da subito la missione per partecipare all’edizione del 2012 del Sa-lone monegasco. “Dobbiamo veramente ringraziare l’Ambasciatore nel principato di monaco Antonio morabito – continua franceschini – così come la presidente marini, per il loro impegno ed attenzione nei nostri confronti. l’Ambasciatore, in effetti, ha mostrato una notevole disponi-bilità ad aiutare il cluster nautico umbro anche in futuro, affinché si possano met-tere in campo politiche di marketing spe-cifiche e orientate al coinvolgimento atti-vo dei soggetti istituzionali per allargare la promozione anche alle opportunità complessivamente offerte dal nostro ter-ritorio”. e dopo questa importante mani-festazione, è indispensabile che le azien-de umbre facciano fronte comune, unen-do competenze, know-how e tecnologie, per poter presentare, con maggiore forza, la nuova filiera della nautica sul mercato globale, incrementando l’internazionaliz-zazione, spingendo sull’innovazione la formazione, il design e la tecnologia e fa-cilitando l’accesso a strumenti finanziari e creditizi.

eSorDio Di luSSo per il cluSTer NauTico uMBria

Porto di Montecarlo

Page 4: caffè report novembre

R PORTR PORTCaffCaff ePagina 4 dove va la sanità in umbria

Due eventi marcano la tabella di marcia della sanità umbra: l’allontanamento

di Gigliola Rosignoli dalla ASl3 di foligno e il riordina delle ASl. Sulla rimozione del Direttore Generale, peraltro annunciata da tempo, c’è poco da dire: i più ritengono che lei abbia pagato per tutti in quella bolgia infernale disegnata dalla sanitopoli umbra. non è la Rosignoli il male della sanità, ma è la sanità stessa così come è organizzata, gestita, operante. la Rosignoli è stata lasciata sola nei suoi problemi quando questi sono stati attivati da altri e da tempo. Sarebbe stato meglio aver accompagnato la sua uscita con un “mea culpa” in cui si spiegava che le iniziative del manager folignate vanno ricomprese in una filiera che ha prodotto risultati a dir poco discutibili in quanto basata essenzialmente su uno “spoil system” sfrenato, di cui la Rosignoli è stata la vittima sacrificale. un sistema che in ogni caso ha “oliato” il funzionamento della sanità umbra in cui ha fatto da padrone la parola spreco. Al quale la Regione umbra tenta di porre rimedi. e ciò è positivo anche se costretta dalla stretta governativa dei finanziamenti. Da un male può venire un bene. Intanto viene disattivata l’Agenzia

Nuovi SceNari all’oriZZoNTeumbra della Sanità della cui esistenza nessuno sentiva il bisogno. Sul numero della ASL da sopprimere o da unificare non c’è invece unanimità di vedute. Da quattro dovrebbero passare a due, anche se non sono stati stabiliti i confini ma solo il numero dei cittadini che si attesta tra i 400mila e i 500mila. le Aziende Ospedaliere dovrebbero rimanere due (perugia e terni) seppure con maggiore integrazione grazie ai dipartimenti interaziendali. ma più che il numero valgono il modo e il buon senso in cui si organizza. Un buon senso finora lontano anni luce dalla realtà.tutti sono d’accordo nell’evitare sprechi, che si chiamano doppioni di servizi, esuberanza di apicali, mal distribuzione e utilizzazione del personale. Si comincia con il taglio dei punti nascita (attualmente undici in tutta la Regione) a cominciare da quelli con meno di 500 parti annuali e sprovvisti del servizio di terapia intensiva neonatale. Sulla revisione dei “doppioni” c’è maretta. che senso ha avere in umbria con meno di 900mila abitanti l’attivazione di due cardiochirurgie, neurochirurgie e chirurgie toraciche? nel passato potevano essere funzionali a qualcuno, oggi non sono più sostenibili. Anche perché, come

“Ci sono alcuni uomini

che guardano la realtà

e si chiedono… perché?

Mentre altri sognano cose

straordinarie e si chiedono…

perché no? Noi abbiamo

voluto essere questi ultimi”

George Bernard Shaw (1856-1950) scrittore

ha ricordato la presidente marini “un terzo dei pazienti si rivolge ad ospedali di altre regioni per le stesse patologie chirurgiche, con un costo aggiuntivo per la sanità umbra”. Rinforza questo concetto il commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di perugia Walter Orlandi che chiosa: “occorrerà ridurre i posti letto per coprire gli acuti (con la deospedalizzazione per diagnosi e assistenza), poiché l’ospedale non deve essere una struttura di lungodegenza”. Insomma si tenta di razionalizzare il servizio sanitario umbro per recuperare quei 120 milioni di euro governativi sui quali non si può più contare. per avere una buona sanità con una forte discontinuità con il passato, quando dall’opposizione salivano proposte che andavano nella direzione oggi seguita dalla Giunta regionale. Quindi discontinuità, purchè non si voglia cambiare tutto per non cambiare nulla, come ammoniva lo scrittore tomasi di lampedusa ne “Il Gattopardo”.

Mario Timio

Page 5: caffè report novembre

Pagina 5R PORTR PORTCaffCaff e

tre grandi eventi scandiscono la realtà politica e religiosa nella terra umbra

nel mese di ottobre. A norcia nell’in-contro annuale della fondazione magna charta è stato ribadito che la “Buona città terrena” è aperta nel senso indicato da popper e pervasa da sano agonismo, come amava ripetere luigi Sturzo. Il se-condo evento è il conclave tenutosi a todi

l’uMBria TeSTiMoNe Di GraNDi eveNTi

organizzato dalle Associazioni di ispira-zione cattolica, con l’intento di creare un soggetto politico autonomo dei cattolici. Chi si aspettava “fuochi di artificio, corali discesi in campo” e la nascita di un partito cattolico è rimasto deluso. Resta lo sforzo indispensabile per fronteggiare con luci-dità quella che Lorenzo Ornaghi definisce l’onda montante della contropolitica che

Questa estate a foligno si è costitui-to un comitato che ha raccolto oltre

2.000 firme in pochi giorni. Il comitato chiede che non venga chiusa Via Serena contrariamente all’intenzione dell’am-ministrazione comunale. Andiamo per ordine per spiegare l’assurdità di tale de-cisione. Già da qualche anno nella zona in questione denominata San paolo (nella prima periferia della città) si è deciso di procedere con una forte urbanizzazione, dando inizio alla costruzione di numerosi palazzi e decine di appartamenti. Va sot-tolineato che tuttora la costruzione conti-nua. l’amministrazione però, contestual-mente a queste decisioni, ha deciso di aderire al progetto che prevede la chiusura dei passaggi a livelli e con tale decisione ha incassato dalle ferrovie 400.000 mila euro a passaggio a livello. considerato che intende chiuderne tre l’introito previ-

FoliGNo, Tra proGeTTi e reTroFroNT

sto è di 1.200.000 mila euro. tali risorse erano destinate alla costruzione di opere alternative per sopperire al disagio creato. Bene, in questo caso sono stati utilizzati per una strada che non può assolutamente essere considerata un’opera sostitutiva. I residenti sono venuti a protestare in consiglio comunale e abbiamo sostenuto come oppo-sizione le loro sante ra-gioni, ma da parte della maggioranza ci sono state solo delle giustifi-cazioni, come ad esem-pio che lo scavo doveva essere fatto in maniera diversa e con costi rad-doppiati in quanto era-no stati trovati reperti archeologici importan-

tissimi (ma non si va avanti con gli sca-vi!) e pertanto non c’erano i soldi per le opere. la domanda sorge spontanea, ma i finanziamenti ottenuti dalle ferrovie per le opere di urbanizzazioni, non potevano essere investiti per le infrastrutture del-la zona? e’ giusto che chi investe in un quartiere nuovo invece di vedersi poten-ziare le infrastrutture le veda fortemente ridimensionate? cosa voglio dire con la descrizione di questa situazione? foligno va indietro e non avanti.

riccardo Meloni

fa pendant con l’irrilevanza dei cattolici. I più maliziosi sussurrano che non c’era bisogno di andare a todi per sentire le parole di Bonanni che auspica che Berlu-sconi faccia un passo indietro. ma l’even-to più universale che scandisce la storia dell’umbria è la Giornata di preghiera del 27 ottobre ad Assisi con l’intervento di papa Benedetto XVI. e’ un incontro che si ripete venticinque anni dopo la storica intuizione di Giovani paolo II che richia-mò nella città del poverello i pellegrini della verità e della pace. Senza esserne una replica, Assisi è la rievocazione di un evento che cerca di sondare le possibilità di ricercare la fratellanza e l’armonia tra credenti e agnostici che tentano di dialo-gare per il bene comune del mondo.

Page 6: caffè report novembre
Page 7: caffè report novembre

Pagina 7R PORTR PORTCaffCaff e

l’attuale Giunta comunale di nocera umbra, grazie all’instancabile lavoro

del sindaco Giovanni Bontempi, vuole far riemergere con forza e vivacità una città dalle innumerevoli risorse e bellezze.

Sindaco, come ha trovato la situazione del Comune di Nocera Umbra? “la situazione che ho ereditato dall’amministrazione precedente è stata a dir poco disastrosa, sia sotto il profilo amministrativo che finanziario. Ho dato così subito avvio a una ristrutturazione dell’apparato comunale attraverso un programma di razionalizzazione, riducendo in prima battuta il numero di dirigenti, che sono passati da sette a cinque. Anche la situazione del personale non è delle più rosee se si considera che su ottanta dipendenti circa la metà sono precari. tuttavia, il mio impegno è stato quello di dare un forte segnale di discontinuità, conferendo incarichi di rilievo a giovani, come quello assegnato al Vicesindaco che ha solo ventotto anni”.

e le casse del comune in che condizioni erano?“le condizioni in cui versava il bilancio comunale erano gravi, non c’era un euro in cassa. la giunta precedente ha lasciato solo pagamenti di vecchi conti che ogni giorno arrivano sul mio tavolo per essere liquidati. Addirittura per poter chiudere il primo bilancio di previsione mancavano all’appello 700 mila euro. e per mantenere anche il patto di stabilità abbiamo tagliato gli sprechi e aumentato l’Irap senza però andare a mettere le mani nelle tasche dei cittadini”.

le condizioni sociali ed economiche di Nocera non sono delle migliori. cosa pensa di fare per aiutare i più bisognosi?“Va innanzitutto detto che a nocera c’è ancora molto per risollevare la città dopo il terremoto. Interventi per la costruzione di case, infrastrutture, fogne, allacci del gas, acqua e luce e pavimentazione sono solo alcune delle opere che vanno messi in campo. Addirittura la ricostruzione nelle scuole non è ancora partita, tanto

Nocera uMBra, ciTTà Delle acQue e Del BeNeSSere

che molti alunni vanno ancora a scuola nei container. con la presidente catiuscia marini abbiamo avviato colloqui propositivi volti a porre rimedio in tempi brevi a questa drammatica situazione. Anche la cattedrale è chiusa. e tuttora molte persone abitano in case popolari. Dopo il sisma del 1997, l’83 per cento dei nocerini ha vissuto fuori dalla propria casa per molti anni a causa dell’inagibilità degli edifici devastati”.

e il caso della Merloni come incide sulla popolazione nocerina“Il caso Merloni affligge questa amministrazione dato che su circa mille lavoratori della merloni (e oggi in cassa integrazione), circa 300 sono nocerini. Ciò sta a significare che ci sono circa trecento famiglie nocerine che vivono in gravi difficoltà economiche. E se si considera che a nocera ci sono sei mila abitanti si capisce che il dramma è piuttosto diffuso”.

Nocera è una importante zona di acque e terme, cui non si riesce a dare la giusta importanza. come pensa di recuperare questa risorsa rilevante per l’intera città?“le risorse idriche di nocera hanno un notevole rilievo per gran parte dell’umbria. numerose sono le aziende produttrici di acqua dalle caratteristiche minerali terapeutiche. le nostre acque, prelevate dalle sorgenti del fiume Topino, arrivano fino al lago Trasimeno. Ci sono addirittura degli accordi per aumentare la quantità di acqua verso perugia. ma per paradosso, esistono frazioni del nostro comune che sono senza acqua. Occorrono pertanto investimenti ingenti a tutela delle risorse idriche di questo territorio e per porre rimedio a questa controversa situazione. Altro fronte aperto è quello della diga di Acciano. A tal proposito siamo in trattativa con la Regione per recuperare i tre milioni di euro, indispensabili per avviare i lavori di ristrutturazione della diga con la finalità di recuperare la quantità di acqua destinata all’acquedotto diretto verso il territorio perugino”.

la zona è anche ricca di sorgenti. verranno recuperati gli impianti termali?“le terme di centino rappresentano un valore aggiunto per l’intera città. Attualmente nell’area termale ci sono tre edifici destinati ad usi diversi, ma tutti da recuperare e completare. la proprietà degli stabilimenti è del comune e della provincia. presto verrà fatto un bando per la realizzazione di un bagno termale e di un centro benessere. So che c’è un elevato grado di interesse da parte di imprenditori. la costruzione di un parco del benessere è una strategia progettuale intorno alla quale realizzare una operazione di “prodotto benessere” che si coniughi con altri servizi in modo tale da completare l’offerta incentrata anche sull’enogastronomia, sullo sport e sul rapporto con il territorio”.

in che modo pensa di aumentare l’attrattività per il turismo?“per il rilancio del settore turistico partiremo dalle terme e dal centro benessere, che diventeranno prodotti di nicchia, di altissimo livello e di lusso. Oltre a ciò cercheremo di fare sistema, partendo proprio dal territorio e dalla natura florida e rigogliosa. Passeggiate, verde, campi da golf, ippica e sentieri adibiti allo sport saranno un altro rilevante aspetto su cui punteremo. Inoltre valorizzeremo l’identità del luogo, ponendo una particolare attenzione per tutto ciò che è tradizione, tipicità, ma anche capacità di saper diffondere e trasmettere questa “cultura” attraverso modi di fare e prodotti. Il centro storico e il territorio dovranno essere un luogo vivo e animato”.

intervista al sindaco di nocera umbra

a cura di carlo Timio

Page 8: caffè report novembre

Il settore vitivinicolo è uno dei principali pilastri del sistema agroalimentare na-

zionale e detiene un primato di eccellenza produttiva e di qualità sia a livello nazio-nale che a livello mondiale. negli ultimi anni il comparto è profondamente cam-biato: è aumentata l’attenzione per la qua-lità, chiaro segnale di una domanda sem-pre più selettiva da parte dei consumatori, che ha guidato il passaggio dal vino come “alimento” al vino come fonte di “gusto e piacere”. l’Italia occupa da tempo un po-sto stabile tra i primi paesi al mondo sia in termini di consumo, sia in termini di pro-duzione ed esportazione del vino. l’um-bria con 207.000 hl di vino DOc-DOcG è, sotto il profilo meramente quantitativo, una delle più piccole realtà produttive ita-liane, con un contributo alla produzione nazionale inferiore al 2%. Inoltre se si considera l’incidenza della produzione DOc-DOcG sul totale di vino si nota come questa – poco meno del 22% – sia inferiore alla media nazionale. Allo stesso modo risulta al di sotto della media il con-

aGricolTura uMBra: FocuS Sul SeTTore viTiviNicolo

tributo economico del comparto sul totale della produzione agricola. tali dati fanno sì che la Regione si posizioni, nell’ambi-to della mappatura della vitivinicoltura nazionale, nel quadrante denominato “tra marginalità ed equilibrio”, seppure molto vicino alla media nazionale degli indica-tori. l’importanza delle produzione um-bre DOc-DOcG è testimoniata dalle 13 denominazioni di cui 2 DOcG, ma anche dal rapporto tra produzione certificata ed effettiva, vicino all’unità e che fa salire il peso della produzione effettiva umbra sul totale nazionale a più del 2%. Due terzi circa dell’intera produzione umbra di vini DOc-DOcG è rappresentata dall’Orvieto DOc, che tuttavia rappresenta appena il 50% della SAU (Superficie Agricola Uti-lizzata) in produzione, discrasia che met-te in luce una resa ben superiore a quella media regionale. A ciò si aggiunga che le aziende iscritte all’Albo dell’Orvieto DOc, vantano una dimensione di circa il doppio di quella media regionale. ciò fa si che le quasi 2.400 aziende siano il 45%

del totale regionale. l’Orvieto è seguito dal montefalco DOc, che con 18.550 hl rappresenta il 9% circa dell’intera produ-zione regionale. le altre denominazioni umbre sono ottenute su superfici conte-nute e in un numero ridotto di aziende e si caratterizzano quali prodotti di nicchia. Sembrerebbe in un certo senso fare ecce-zione il Sagrantino, una delle due DOcG ed uno dei prodotti enologici di maggio-re pregio anche a livello nazionale, visto che all’Albo risultano iscritte più di 1.100 aziende e la SAu in produzione è di 3.200 ettari.

Francesco Diotallevi

Sbarca nel capoluogo umbro il “pro-getto OstHELLO”, un programma

realizzato dall’Associazione degli Ostelli per la Gioventù che ha inaugurato di re-cente un laboratorio musicale di altissimo profilo in grado di mettere a disposizione dei giovani attrezzature e strumentazione di primissima qualità. la musica assurge così a strumento di integrazione e dialogo, capace di superare quegli steccati nazio-nali, razziali e religiosi che spesso costi-tuiscono un intralcio nella ricerca di una pacifica convivenza. Grazie a un finan-ziamento del ministero della Gioventù, è stato possibile mettere le gambe a que-sto rilevante progetto che ha sede presso l’Ostello “mario Spagnoli” di perugia. la vera innovazione dell’iniziativa si basa sul

a peruGia uN laBoraTorio MuSicale coN valeNZa NaZioNale

fatto che gli ostelli non vengono più intesi soltanto come luogo di ristoro, ma come “residenze culturali”, in cui i giovani pos-sono accedere a nuovi servizi. la novità è che il laboratorio musicale, la sala prove e di registrazione, il materiale didattico e un servizio di tutorato saranno disponibili non solo a chi alloggia presso l’Ostello, ma anche ai residenti. creare musica, se-

guire i propri interessi, contrastare il di-sagio giovanile, accrescere le conoscenze di ognuno attraverso la pratica, la ricer-ca, la didattica e la formazione seguendo un processo di strategie culturali fondate sull’incontro con gli altri. Sono questi gli obiettivi che si pone “OstHELLO”, il progetto pilota che coinvolge in via spe-rimentale altri sette ostelli in tutta Italia.

R PORTR PORTCaffCaff ePagina 8 agricoltura e dintorni

Page 9: caffè report novembre

Pagina 9R PORTR PORTCaffCaff e palaZZi storici

le prime testimonianze della famiglia trinci si hanno con un atto

notarile del 1226, dove figurano Trincia e Rodolfo, figli di Berardo, celebre capitano di federico I e enrico VI. I trinci acquisteranno largo potere nel 1394, quando corrado verrà eletto abate di Sassovivo. Questo titolo rinforzò il prestigio locale che già la famiglia aveva acquistato con l’ottenimento del vicariato pontificio, potendo ora controllare un territorio esteso tra l’umbria, il viterbese e il marchigiano. Dal 1394 al 1439 i trinci amministrarono l’abbazia dalla quale dipendevano ben 92 monasteri, 41 chiese e 7 ospedali. Sarà nallo nel 1321 ad istituire una vera signoria sul comune che reggerà foligno con numerose cariche istituzionali quali capitani del popolo, vescovi e gonfalonieri di giustizia. ugolino trinci invece darà inizio ai lavori per la realizzazione della dimora gentilizia nel 1389, acquistando alcune frammentate proprietà nella piazza

poTere e raFFiNaTeZZa a palaZZo TriNci

principale. la scelta della localizzazione insediativa rispose a un chiaro e ufficiale intento di autocelebrare la famiglia e di promozione politica. Il palazzo infatti si ergeva a quinta scenica del contesto cittadino più evocativo; la piazza, simbolo civico e religioso, sede dei rituali processionali più significativi della cittadinanza. Si trattò di una complessa operazione immobiliare di accorpamento

e modifica di proprietà esistenti per generare un nuovo impianto signorile. un assetto planimetrico geometricamente irregolare che si mimetizzava nella trama urbanistica della città. Edifici che mostravano un esterno severo quanto un intimo e accogliente interno fatto di cortili e loggiati. forme solide ingentilite da deliziose bifore e cicli pittorici. la sala delle arti liberali, la loggia delle virtù, la sala degli imperatori e la cappella sono memorabili affreschi alcuni dei quali attribuiti a Gentile da fabriano. una meravigliosa avvitata scala gotica con affacci, sorprese e pause funge invece da seducente cerniera interna. Il palazzo cesserà le sue funzioni di residenza privata per assurgere a palazzo apostolico pontificio con Sisto IV e da qui subirà i primi restauri. le radicali e traumatiche destrutturazioni dell’impianto avverranno principalmente nel ‘700-‘800. Su tutti il fronte principale affacciato sulla piazza che snatura profondamente l’identità originaria. una “manipolazione genetica” della fisionomia e dell’articolazione distributiva del palazzo che tuttavia non condanna l’emozione di vivere le sue eccellenti sale.

Giulio Siena

arte da scoprire

Sorto nel 1989, campo del Sole è un parco d’arte ambientale situato a

tuoro, nella località di “punta navaccia”, nello storico teatro della battaglia che An-nibale nel 217 a.c. vinse ai danni dell’e-sercito romano. nella realizzazione del-le ventisette colonne-sculture sono stati coinvolti ventotto artisti contemporanei di varie nazionalità tra cui pietro ca-scella, cordelia Von den Steinen, mauro Berrettini che insieme dettero vita a quel-la che enrico crispolti, incaricato della

caMpo Del Sole: uN Felice coNNuBio Fra arTe e NaTura

direzione artistica, definì “non un monu-mento a qualche cosa o a qualcuno ma un’architettura di sculture”. Infatti “arte ambientale” non significa collocare scul-ture all’aperto in parchi, giardini o bor-ghi. ciò che la distingue è la presenza di un’intenzione progettuale che configura l’intervento stesso in stretto rapporto con il contesto naturale entro il quale si collo-ca. le colonne-sculture (alte circa 4-5 m per un diametro tra i 70-80 cm) sono state disposte seguendo l’andamento sinuoso di una spirale caudata quasi ad avvolgere l’opera centrale: una tavola, anch’essa in pietra, sormontata da un simbolo solare. Il percorso sembra inoltre suggerito da un sentiero lastricato che traccia sul manto erboso la via spiraliforme da seguire, ma che in realtà si presta a continue devia-zioni, finendo per immettersi in una di-mensione labirintica ricca di stimoli. un forte incentivo alla realizzazione del par-co museo è stata l’idea di valorizzare la

cosiddetta “pietra serena” del trasimeno, un’arenaria dal colore grigio-azzurro che col tempo e con l’esposizione all’aperto vira in una caratteristica tonalità rosata. tra i maggiori artisti che hanno dato il loro contributo, si annoverano i nomi di: Kuo-Wei Tu (Cina), Hidetoshi Nagasa-wa (manciuria), Joshin Ogata (Giappo-ne), Adolfo Innocenti, Kengiro Azuma (Giappone), Joaquìn Roca-Rey (perù), Aurelio De felice, Joe tilson (Inghilter-ra), friedrich Volker marten (Germania), Jorgen Haugen Sorensen (Danimarca) e Luigi Mainolfi. La lavorazione e realizza-zione delle colonne sono avvenute in un laboratorio specializzato a poca distanza dal parco, in un clima di grande collabo-razione tra artigiani e scalpellini locali, depositari dei più intimi segreti di quella pietra, e artisti di fama internazionale. lo slancio verticale delle colonne e la loro collocazione in funzione di uno schema circolare, avvicinano campo del Sole ai monumenti megalitici protostorici e ai culti uranici facendolo divenire una sorta di “Stonehenge” dei nostri giorni.

Noemi Furiani

Page 10: caffè report novembre

R PORTR PORTCaffCaff ePagina 10 andare per borghi

dal mondo

con la costituzione dell’Associazione di amicizia umbria-cina sarà più fa-

cile promuovere il territorio umbro sia da un punto di vista culturale che imprendi-toriale. nasce con questo obiettivo l’As-sociazione che ha nel suo dna il compito di far conoscere l’umbria alla cina attra-verso una serie di attività promozionali diffuse su tutto il territorio. Del resto, la presenza di giovani studenti cinesi che ogni anno arrivano a perugia per studiare la lingua e la cultura italiana è piuttosto si-gnificativa, se si considera che ogni anno circa mille giovani studenti appartenenti all’upper class cinese, varcano la soglia di palazzo Gallenga per apprendere o appro-fondire lo studio dell’identità linguistica e culturale italiana. per valorizzare al me-glio la loro presenza, è stata creata l’As-sociazione di amicizia umbria-cina con l’intento di promuovere le tipicità umbre e i processi di internazionalizzazione del

e’ STaTa FoNDaTa l’aSSociaZioNe Di aMiciZia uMBria-ciNa

sistema produttivo. la presenza di questi studenti va interpretata come un’immen-sa opportunità per far conoscere alla co-munità di cinesi il patrimonio artistico e culturale, ma anche imprenditoriale della Regione. molti studenti, infatti, dopo il loro soggiorno di studio, lasciano l’um-bria senza aver conosciuto in modo ap-profondito né le bellezze architettoniche che questo territorio offre né le eccellenze dei prodotti nostrani. Si è sentita quindi l’esigenza di fondare un’Associazione che avvicinasse i giovani studenti cinesi al territorio umbro, creando opportunità concrete di promozione delle città, dei borghi, dell’arte, dell’enogastronomia e delle aziende di eccellenza nostrane. Oltre all’università per Stranieri, che ricopre il ruolo di capofila e referente dell’Associa-zione, ci sono altre istituzioni partner quali il centro estero umbria, il comune di pe-rugia e le camere di commercio umbre,

associazioni di categoria e aziende locali. numerose sono le iniziative che l’Asso-ciazione ha già realizzato sul territorio umbro, tra cui un ciclo di visite guidate in alcune aziende quali cantine Giorgio lungarotti, listone Giordano, cucinelli cachemire, cucine Binova e Angelantoni Industrie. tra le altre attività, il presidente dell’Associazione, carlo timio, ha voluto costituire un gruppo di lavoro tra italiani e cinesi per mettere a punto strategie di promozione del territorio umbro in cina e per avvicinare le due culture.

e’ il comune più piccolo dell’umbria per numero di abitanti, a seguito di

un costante spopolamento da circa 1.300 unità nel 1900 è arrivato oggi a contare meno di 150 residenti, di cui effettivi nel centro abitato risultano meno di 40. Questo dato, insieme al record per età media più alta di tutta la regione (61 anni), lasciano intuire la particolare atmosfera che si respira tra i silenziosi e repentini vicoli di poggiodomo. A 1000 metri di altitudine, nel comprensorio della Valnerina, chi

poGGioDoMo, uN piccolo BorGo arroccaTo iN valNeriNa

domina il borgo è una natura incontrastata. perfetto luogo per estraniarsi e meditare nonché per rifugiarsi, come lo è stato per eremiti, mistici ed anche per ribelli partigiani che nell’ultima guerra fondarono qui delle operative brigate. Il centro storico è costituito da un castello fondato nel XIII secolo, tipico degli insediamenti edificati su uno sperone di roccia. essendo arroccato su una cima di difficile accesso, era considerato un insediamento strategico per presidiare le

vie di collegamento. per questo fu anche molto conteso nel corso delle alterne vicende, in particolar modo tra le due città Spoleto e cascia. Divenuto comune nel 1809 durante l’occupazione napoleonica, poggiodomo riuscì a mantenere il proprio assetto politico anche dopo la restaurazione pontificia, per poi far parte dello Stato italiano dal 1870. nel centro abitato vi sorge la chiesa di San pietro, edificata nel XIV secolo, con rifacimenti successivi, che conserva all’interno numerosi dipinti realizzati tra il XVI ed il XVIII secolo. Simbolo del suggestivo isolamento che avvolge questo luogo, è l’eremo della madonna della Stella, complesso religioso circondato da boschi secolari, che da sempre ha ospitato quanti fossero attratti da una vita contemplativa.

alessio proietti

Page 11: caffè report novembre

Pagina 11R PORTR PORTCaffCaff e

nel 1999, con l’installazione delle due turbine eoliche di fossato di Vico, la

nostra Regione si poneva in una posizio-ne d’avanguardia rispetto alla sperimen-tazione ed alla applicazione di una nuova tecnologia di conversione di una fonte di energia rinnovabile. le due neg-micon nm44/750 di cima mutali erano all’epo-ca le macchine eoliche di potenza nomi-nale specifica più elevata mai installate in Italia; l’impianto complessivamente rea-lizzava una potenza di 1,5 mW quando a livello nazionale c’erano meno di 300 mW di eolico. Si tratta del primo e tut-tora unico impianto eolico mai installato nella regione umbria. In realtà nei primi anni novanta su una collina al confine tra umbria e lazio furono installate due tur-bine eoliche bipala da 200 kW con pale in alluminio; per l’epoca si trattava sicura-mente di “grandi” turbine eoliche e c’è da meravigliarsi se la cosa passò comunque inosservata. non possiamo tuttavia consi-

eolico iN uMBria: uN’occaSioNe MaNcaTa

derarlo il nostro primo impianto eolico su scala industriale perché purtroppo rimase in esercizio per meno di un anno. l’im-pianto di fossato di Vico invece ha già esaurito il suo periodo di prima incenti-vazione tramite cIp6 (che veniva ricono-sciuto per 8 anni) e non solo è tuttora in esercizio ma nell’estate del 2010 è stato oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria con la sostituzione del moz-zo e del moltiplicatore di giri. In virtù di tale intervento l’impianto eolico potrà godere degli incentivi attraverso il mec-canismo dei certificati verdi per altri 15 anni per cui è realistico stimare che sarà mantenuto in esercizio fino al 2025.le due turbine producono in media com-plessivamente 3 milioni di kWh ogni anno e sicuramente rappresentano una prima buona esperienza nel settore dell’e-nergia eolica che potrebbe essere imple-mentata e ripetuta anche in altri contesti; questo è dimostrato dal fatto che il piano

energetico regionale aveva incoraggiato un ampliamento dell’impianto.nonostante questo in dodici anni in um-bria non è stato possibile ripetere e ca-pitalizzare questa importante esperienza mentre in Italia sono stati installati più di 5000 mW. l’eolico per l’umbria rappre-senta dunque una grande occasione man-cata ed è destinato a rimanere tale se non saranno superati i pregiudizi culturali che lo associano ad uno strumento di devasta-zione del paesaggio piuttosto che ad una tecnologia che può contribuire significati-vamente allo sviluppo economico ed am-bientale della regione.

Francesco castellani

l’acquirente di un immobile che risul-ti gravato da ipoteca può far valere la

responsabilità del mediatore immobiliare che gli abbia erroneamente garantito la li-bertà del bene, per ottenere il risarcimen-to dei danni subiti, oltre alla restituzione della provvigione eventualmente già ver-sata. con sentenza del 19 settembre 2011 (n. 19095), la Suprema corte, seppur per ragioni di carattere procedurale, ha infatti confermato la condanna inflitta dalla Cor-

l’aGeNTe iMMoBiliare È reSpoNSaBile iN caSo Di ipoTeca

la voce dell’esperto

te d’appello di Bari ad una agenzia im-mobiliare che, al momento della stipula del contratto preliminare per l’acquisto di un fondo rustico, aveva assicurato al promissario acquirente che l’immobile era privo di pesi, sulla base delle dichia-razioni rese per iscritto dal venditore, es-sendo poi emersa, all’atto della stipula del rogito, l’esistenza sull’immobile di una ipoteca giudiziale iscritta in forza di decreto ingiuntivo. In forza di tale senten-za, l’agenzia immobiliare in questione si è vista quindi costretta a restituire all’ac-quirente la provvigione già incassata e a risarcire l’intero danno da questi soppor-tato, in solido con il promittente vendito-re. Il Giudice d’appello ha così ribadito che il mediatore immobiliare è tenuto ad osservare un preciso obbligo di corretta informazione che, in positivo, gli impone di comunicare al potenziale acquirente le circostanze a lui note o comunque cono-scibili secondo il criterio della comune

diligenza professionale, e, in negativo, gli vieta di fornire informazioni su circostan-ze che non abbia opportunamente verifi-cato. l’agente immobiliare che non vo-glia incorrere in responsabilità per viola-zione dell’obbligo di informazione dovrà quindi prestare la massima attenzione nel riferire circostanze relative all’immobile, anche se si tratta di informazioni prove-nienti dallo stesso proprietario venditore. ed infatti il mediatore, pur non essendo tenuto, in difetto di un particolare incari-co, a svolgere specifiche indagini di na-tura tecnico-giuridica, come ad esempio l’accertamento della libertà dell’immo-bile oggetto del trasferimento mediante apposite visure, ha il dovere di accertare la veridicità delle informazioni ricevute, prima di riferirle al possibile acquirente, affinché questi possa correttamente valu-tare l’acquisto e le sue condizioni. ed an-che in presenza di una dichiarazione scrit-ta del venditore, laddove tali affermazioni si rivelino inesatte, il mediatore non potrà sottrarsi ad una sentenza di condanna, ma ne risponderà in solido con il mendace venditore.

elisabetta Bardelli

Una delle turbine eoliche di Fossato di Vico (su gentile concessione di SORGENIA spa).

Zona green

Page 12: caffè report novembre

R PORTR PORTCaffCaff ePagina 12

Dopo il grande successo della notte bianca, del palio delle barche e il

buon afflusso turistico, nonostante la crisi economica mondiale, registrato quest’anno nel comune di passignano sul trasimeno, abbiamo rivolto alcune domande all’ assessore al bilancio Alessandro moio.

in molte aree turistiche italiane da tempo il calo di frequenze ha messo i comuni in ginocchio e di conseguenza anche tutti gli esercenti privati che vivevano di questa risorsa. passignano invece tiene. come avete fatto per rendere possibile questo risultato?“Innanzi tutto abbiamo ripensato all’offerta, creando nuovi eventi e sviluppando quelli già esistenti. la notte bianca da tre anni ottiene un grande successo iniziato nel 2009 con la presenza di lucio Dalla. Il palio delle barche, grazie anche all’impegno dell’assessore alla cultura e al turismo luca Briziarelli, da manifestazione a carattere puramente locale ha iniziato ad attrarre curiosi da molte regioni limitrofe. Inoltre non bisogna dimenticare che quest’amministrazione ha investito molto nell’immagine di passignano ristrutturando tra le altre cose la rocca medievale, luogo turistico di notevole pregio con i suoi 15 mila visitatori paganti ogni anno”.

Non a caso il Sole 24 ore vi ha messi in una posizione di pregio nella classifica dei borghi più felici d’italia.“Bisogna dire che è stato un risultato molto gradito, una conferma del buon lavoro di questi ultimi anni. essere al diciannovesimo posto, ha dato un’enorme soddisfazione. ultimamente abbiamo avuto un buon successo mediatico, merito del grande lavoro svolto dal Sindaco claudio Bellaveglia che per questo si è sempre speso: non posso non ricordare la notte bianca 2010 costruita intorno alla figura dell’autore Migliacci che ha svelato dopo anni come la famosa rotonda sul mare della celebre canzone altro non è che il lido di passignano. poi è vero che serve sempre un pizzico di fortuna,

paSSiGNaNo Sul TraSiMeNo Si coNFerMa uNa localiTà aTTraeNTe e virTuoSa

che però come si dice aiuta gli audaci: è bello sapere che molti personaggi famosi di recente hanno scelto il nostro territorio per comprare casa, tra tutti il grande regista George lucas”.

venendo alla tua delega, passignano è un comune virtuoso, con il bilancio in pareggio, addirittura in avanzo, cosa non da poco per i tempi duri che stiamo vivendo. come avete fatto a mantenere questo risultato?“passignano da anni ha una buona gestione del bilancio. I nostri conti sono in ordine. Abbiamo un livello d’indebitamento basso ed oltre due milioni di euro depositati presso la Banca d’Italia. I risultati di oggi sono il frutto di un grande lavoro di squadra, dell’encomiabile impegno profuso dagli uffici dell’area economica, di una gestione attenta e del taglio degli sprechi primo tra tutti la rinuncia ad usufruire dei consulenti esterni”.

pensate di aumentare le tasse e i costi dei servizi?“le tasse in otto anni di amministrazione Bellaveglia non sono state mai aumentate e speriamo di mantenere questo trend, vista la situazione economica che pesa già molto sui cittadini. l’anno passato abbiamo rivisto i prezzi per i trasporti e per le mense, fermi da 12 anni, introducendo, come previsto da una legge spesso inapplicata, le tariffe per reddito. mi pare opportuno sottolineare che il comune contribuisce per il 50% della spesa complessiva e che le decisioni non

sono state prese a cuor leggero ma dopo una lunga e fitta serie di incontri con tutte le sigle sindacali con cui abbiamo condiviso una proficua collaborazione. Inoltre credo sia da valutare con calma e senza isterismi l’introduzione della tassa di soggiorno: se usata con intelligenza e senza l’obiettivo di far cassa ma investendone bene i proventi potrebbe rappresentare un formidabile sostegno allo sviluppo turistico del territorio. nel nostro comune pernottano in media 170.000 persone all’anno e non credo che smetterebbero di venire da noi se chiedessimo un euro a testa in cambio della nostra vivace offerta culturale magari abbondantemente arricchita”.

Quale il futuro dei comuni in vista del federalismo?“molti servizi potrebbero essere accorpati tra più amministrazioni. nessun problema a patto che i comuni continuino a mantenere la loro autonomia. Inoltre credo sia necessario aumentare i poteri delle amministrazioni locali a discapito degli enti intermedi. Bisognerebbe poi immaginare una revisione massiccia della capacità di spesa dei comuni cercando di garantire lo stesso livello di servizi per i cittadini. Vanno aumentati i controlli interni per far sì che gli aiuti economici vadano a chi ne ha veramente bisogno. In fine, gli eventi culturali devono essere visti come una possibilità di sviluppo e crescita del territorio. non ci si può più permettere di avere rami improduttivi di pubblica amministrazione”.

parola al territorio

a cura di Barbara venanti

Page 13: caffè report novembre

Pagina 13R PORTR PORTCaffCaff e

Suscitano interesse libri che valoriz-zano personaggi locali, bellezze ter-

ritoriali, tradizioni antiche, sapori tipici, gusti riscoperti. e’ il caso di un volume fresco di stampa presentato recentemen-te ad Assisi, dal titolo suggestivo: “come guida(re) un’emozione” di marilena mo-retti Badolato, per i caratteri di morlac-chi editore. e’ un volume che profuma come un prato in fiore, come una tavola imbandita che invita a gustare i vari cibi. Gustare, come sottolinea l’autrice, “è una capacità dell’anima attenta, sensibile, che cattura non solo i colori, i suoni, i profu-mi, i sapori ma sa anche sublimarli: non sarà più solo l’atto di nutrirsi, ma sarà un individuare, insieme agli elementi primi della materia, anche la storia di quel ter-ritorio, dell’umanità”. e la narrazione si svolge appunto tra i meandri storici, paesaggistici, culturali e gastronomici di alcune località umbre: perugia, Assisi, Gubbio, città di castello, foligno, todi, Spoleto, norcia e lago tra-simeno. E’ tutto un fiorire ed un ricorrersi

di immagini paesaggistiche, ritorni storici e realtà culinarie in cui domina il fatto-re etrusco che ha impregnato il divenire della civiltà umbra, che ha scandito le at-tività più significative pregne di vestigia che l’autrice, con grande professionalità, raffinatezza e trasporto, riempe di emo-zioni che il lettore assorbe e metabolizza nella loro levità. Anche quando si parla di quella gastronomia etrusca che solo a leg-gerla fa venire l’acquolina in bocca, ma

coMe GuiDa(re) uN’eMoZioNeseleZione libri

è andata com’è andata e non siamo in grado di commentare o polemizzare,

abbiamo qualche idea e impressione ma quando si scrive su organi di stampa ci vogliono riferimenti certi, che non ho a sufficienza. Invece ci ha colpito moltissimo, due giorni prima della sentenza, la richiesta addirittura di ergastolo da parte del pm. com’è possibile l’ergastolo, mi sono chiesto? Sta il fatto che pur non essendo esperti, leggendo di storia, di politica, di cultura varia e umanità, alcuni concetti assodati del diritto li abbiamo conosciuti anche noi e ci sembra che stridano con cose udite nella requisitoria del pm. A noi pare assodato che l’omicidio di meredith fu accidentale, non certo premeditato. Perché siamo sicuri che quella mattina né Amanda né Raffaele si alzarono dal letto con l’intenzione di far fuori - la sera - meredith. ma per l’appunto dottrina vuole che tal caso rientrerebbe nella categoria del volontario, non certo del premeditato. Di sicuro mantiene alte probabilità anche

caSo MereDiTh, uNa viceNDa che laScia DuBBi

l’ipotesi di omicidio preterintenzionale, cioè che gli assassini giocassero a fare i cattivi e nel delirio dei sensi obnubilati dalla droga, ci sia scappata una manovra eccedente il gioco, ovvero una coltellata che ha dissanguato la poveretta. non solo. Abbiamo viva memoria di infinite polemiche sulla legge Gozzini, molto cara ai progressisti, che addirittura ha statuito (e la norma mi risulta ancora vigente) la non punibilità nei casi in cui l’assassino non sia nel pieno delle sue facoltà mentali, ad esempio quando si sia ubriachi o drogati o cose del genere. con che, volontario o preterintenzionale, Amanda e Raffaele da tempo avrebbero potuto essere assolti o giù di lì, anzi, forse prosciolti in fase istruttoria. Allora, tirando le somme, si può sapere perché il pubblico ministero ha chiesto addirittura l’ergastolo? per quale attinenza col codice penale? forse la spiegazione è “metagiuridica”, temo politica. Amanda è americana, pecca difficilmente perdonabile. Terra da dove su questa vicenda non sono mancati strali

senz’altro di sapore razzistico, quanto meno di spocchia, sul sistema italiano. Inoltre Raffaele è un figlio di papà. Il quadretto è perfetto per applicare la morale politica gradita al pm. Insomma sarebbe stato molto meglio che i due assassini fossero rom, siamo sicuri che il consueto buonismo e la legge Gozzini sarebbero valsi moltissimo, e di ergastolo non avrebbe parlato nessuno. per fortuna tutto è finito diversamente

luigi Fressoia

che risveglia anche sussulti di un’epoca passata, ma sempre presente nella realtà umbra. un saggio che offre questi sussulti scan-dendo con grande passione e determina-zione tappe significative della realtà um-bra. Dire che il libro è una raffinata gui-da turistica è molto riduttivo; piuttosto è un concentrato “di colori, di profumi, di sapori, di suoni, di sensazioni forti. ma anche di competenze, di studi e di cono-scenze del territorio dal punto di vista ga-stronomico”. Insomma un libro da godere e gustare.

M. T.

“Non giudicare ciascun

giorno in base

al raccolto che hai

ottenuto ma dai semi

che hai piantato”

robert louis Stevenson (1850-1894) scrittore

Page 14: caffè report novembre

R PORTR PORTCaffCaff ePagina 14

Durante la Settimana mondiale dell’Acqua tenutosi recentemen-

te a Stoccolma, il WWAp (World Water Assessment programme, l’Agenzia delle nazioni unite che ha sede a villa colom-bella – perugia) ha promosso un evento in cui, in anteprima, sono stati presentati i risultati della 4ª edizione del Rapporto sullo Sviluppo delle Risorse Idriche mon-diali (WWDR4), e sono state discusse le relazioni riguardanti la prima fase del progetto degli Scenari sulle Risorse Idri-che mondiali, realizzato dal WWAp. Richard connor, principale autore asso-ciato del WWDR4, ha spiegato che la 4ª edizione del Rapporto intende approfon-dire punti importanti riguardanti l’acqua, dalla gestione e le istituzioni agli stan-ziamenti e finanziamenti, visti attraver-so la lente del rischio e dell’incertezza, ponendo particolare attenzione sul cam-biamento climatico e su altri elementi di mutamento per l’acqua. Richard connor ha anche sostenuto la tesi che l’acqua non è un ‘settore’ come l’energia o il cibo, ma una risorsa fondamentale su cui si basano tutti i settori di sviluppo e come una buona gestione della risorsa richie-da meccanismi di governance che sposti-no la valutazione dell’acqua dai margini di governo al centro della società. la 4ª edizione del Rapporto sullo Sviluppo del-le Risorse Idriche mondiali (WWDR4)

NoviTà per le poliTiche auTuNNali

segue dalla prima

evitarlo). Consensi a picco, partito spac-cato, elettorato confuso, magistratura alle calcagne. Che fare allora? Mi piace l’idea di Alessandro Amadori, direttore dell’Istituto Coesis Research, che nel suo recente libro “Madre Silvio” consiglia a Berlusconi di abbandonare il Pdl ad Al-fano o a Formigoni e farsi la sua lista personale. Varrebbe intorno al 12 per cento. Ha un elettorato ad personam che è il suo tesoretto, su cui dovrebbe inve-stire per la sua riscossa. Non esiste altra exit strategy. Una tale mossa metterebbe tutti d’accordo (anche se con qualche mugugno) lealisti, frondisti, catastrofisti e ottimisti. Anche in Umbria forse verreb-be meno quel livore antigovernativo che permea ogni dichiarazione. Malgrado ciò, la Regione Umbria si sta organizzan-do per contenere i contraccolpi della crisi economica. Vanno in questa direzione le riforme per ridurre i costi della politica: contenimento del numero dei consiglieri e assessori regionale, abolizione dei vita-lizi per gli ex - consiglieri, riordino delle funzioni dei diversi livelli amministrativi, soppressione delle comunità montane. E soprattutto revisione del servizio sanita-rio regionale. Con la speranza che non ci siano ritorni di fiamma quando qualcuno si accorge che è finito un mondo: quel-lo dei consensi elettorali come sistema di scambio. Sanitopoli docet.

Mario Timio

la GeSTioNe Dell’acQua iN coNDiZioNi Di iNcerTeZZa e riSchio

sarà presentata il primo giorno del 6° forum mondiale dell’acqua a marsiglia nel 2012. Inoltre William cosgrove e Gil-berto Gallopin hanno presentato il pro-getto del WWAp sugli Scenari Globali dell’Acqua. cosgrove ha spiegato che il cambiamento climatico e l’accelerazione del cambiamento causato dall’urbaniz-zazione, globalizzazione e nuove tec-nologie, creano un mondo di incertezza e di rischio associati. eppure non sono ancora state prese decisioni, né dai diret-ti responsabili della gestione delle risor-se idriche, né da coloro che gestiscono i settori socio-economici che necessitano dell’acqua per il loro sviluppo. I nuovi scenari sulle Risorse Idriche mondiali, in fase di sviluppo dal WWAp e i suoi part-ner, propongono una serie di previsioni che potranno essere utilizzate, a livello globale o sub-globale, per esaminare quei settori in cui i comportamenti dell’uomo possono influenzarne significativamente il futuro. Gli scenari da analizzare saran-no preparati da un gruppo di rappresen-tanti politici e responsabili di decisioni. essi forniranno anche una descrizione di come sperano sia il futuro dell’acqua nel mondo; saranno esaminate inoltre le po-litiche che potranno dar seguito a questa visione.

Simona Gallese

“Gli uomini saggi sono

sempre veritieri, sia nella

loro condotta, sia nei loro

discorsi. Non dicono tutto

quello che pensano, ma

pensano tutto quello

che dicono”

Gotthold e. lessing (1729-1781) scrittore

Page 15: caffè report novembre

Pagina 15R PORTR PORTCaffCaff e

R PORTR PORTCaffCaff eDirettore Responsabile: Mario Timio

Vicedirettore: carlo Timio

Editore: Maria rosi

Registrazione: Tribunale di perugia, n.

61 del 15/12/2010

Tipografia: ella perugia

Sede: via Birago, 10/a, 06121 perugia

um

BRI

A

I dati disponibili sull’andamento dei flussi turistici nel periodo gennaio-

luglio 2011 in umbria fotografano una situazione in sostanziale miglioramento rispetto all’anno precedente.I pareri espressi dagli addetti ai lavori non sono del tutto concordi e ne daremo conto. per rimanere ancorati alla certezza delle cifre fornite, a norma di legge, dalla totalità delle strutture ricettive rileviamo come dato complessivo un incremento, rispetto al 2010, del 6,78% negli arrivi e del 6,28% nelle presenze dei turisti nella nostra regione al 31 luglio 2011. l’incre-mento dovuto agli stranieri è sensibil-mente maggiore rispetto a quello degli italiani. l’analisi delle cifre chiamerà si-curamente in causa il diverso impatto che la crisi globale ha avuto sulle economie dei vari paesi.per dovere di obiettività è doveroso ripor-tare il parere di Agriturist umbria (con-fagricoltura umbria) che parla di una stagione in chiaroscuro per gli agriturismi umbri. e’ stato registrato in questo parti-

la ripreSa Del TuriSMo iN uMBria

colare settore un calo del 5% degli ospiti che, peraltro, hanno in compenso aumen-tato la spesa. notevole la diminuzione della domanda interna, compensata solo in parte dell’incremento estero. Agritu-rist umbria lamenta la gestione approssi-mativa della crisi del turismo soprattutto per quello che riguarda l’extralberghiero che, pur offrendo oltre la metà dei posti letto, sia pure con offerte frammentate, raccoglie solo il 33% delle presenze. Il settore, a giudizio di Agriturist umbria “deve essere sostenuto con una vigorosa politica d’immagine e un’efficace attività di formazione degli operatori soprattutto nell’uso di strumenti promozionali indi-viduali, come internet”. l’associazione infine lamenta “l’uso distorto delle cifre che non aiuta a capire il momento assai critico che attraversa il settore, né a sti-molare iniziative efficaci per superarlo”.per federalberghi, invece, la stagione estiva ha evidenziato segni di ripresa che, “pur lasciando intatta l’attenzione e la preoccupazione dell’organizzazione

per le criticità del settore, sono comun-que considerati incoraggianti”. In questo contesto va rafforzata – secondo fede-ralberghi – la scelta di puntare su grandi manifestazioni, che hanno una forte ca-pacità di attrazione e provocano ricadute positive non solo sulle strutture ricettive ma anche sulle altre imprese turistiche, su quelle commerciali e artigiane.creare maggiori sinergie con i soggetti che a vario titolo si occupano di turismo, sfruttare al meglio il traino promozionale che gli eventi hanno per il territorio (vedi la kermesse dell’eurochocolate), alimen-tare nuove idee e proposte è, secondo fe-deralberghi, l’obiettivo da perseguire tutti insieme per dare continuità ai risultati in-coraggianti che, ad oggi, a perugia e in umbria, sono purtroppo circoscritti solo a certi periodi dell’anno.

Walter leti

Page 16: caffè report novembre