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Nelle ultime settimane il quadro per gli investi- menti nei mercati emergenti non è cambiato in modo sostanziale. Lo slancio della crescita conti- nua ad essere forte, trainato da quella del com- mercio mondiale e da un'ampia ripresa della crescita del credito. Tanto che per quanto riguar- da i dati sui PMI relativi al mese di novembre 14 Paesi emergenti su 15 (tutti tranne il Sudafrica, in pratica) hanno riportato un dato superiore al valore neutro di 50 e la lettura ha superato quel- la di ottobre. "Il nostro indicatore di dinamismo economico degli emergenti - afferma Maarten- Jan Bakkum, Senior Emerging Markets Strategist di NN Investment Partners - costituito dagli otto indicatori ciclici più rilevanti delle 22 principali economie emergenti, è chiaramente in territorio positivo ed è addirittura migliorato nelle ultime cinque settimane". Negli utili societari è così possibile scorgere, a detta della società di gestio- ne, una crescita maggiore negli emergenti rispet- to ai mercati sviluppati con la conseguenza che resta conveniente investire nell’azionario emer- gente, benché le prospettive di crescita si siano leggermente ridotte a causa delle condizioni finanziarie meno agevoli degli ultimi mesi. "Il principale fattore di attrazione delle azioni emer- genti, in ottica di medio-lungo termine - fa nota- re poi Bakkum risiede in primi nella crescita della domanda interna. Occorre però monitorare le condizioni finanziarie". Le aspettative della Fed hanno cominciato a muoversi verso l’alto e da settembre i mercati hanno prezzato due ulteriori aumenti dei tassi prima della fine del 2018. Ciò spiega perché i mercati del debito emergente siano sotto pressione e perché all'interno delle azioni emergenti i mercati con il maggiore fabbi- sogno di finanziamenti esterni, come Turchia e Colombia, siano stati chiaramente sottoperfor- manti. Se i future sui Federal Fund dovessero aumentare ulteriormente, la situazione potrebbe perciò cambiare. Un'ulteriore incertezza potreb- be derivare da un percorso di politica monetaria della Fed meno prevedibile, a seconda dei cam- biamenti nella composizione del consiglio di am- ministrazione, degli effetti della riforma fiscale e della misura in cui l'inflazione riprenderà. Le pro- spettive di rendimento per gli emergenti restano allettanti ma in un contesto più movimentato. Ftse Mib Ftse Mib Dax Dax S&P 500 S&P 500 Oro Oro Petrolio Petrolio Lunedì 18: Ue: prezzi al consumo; Usa: indice im- mobiliare residenziale. Martedì 19: Germania: fiducia aziende Ifo; Usa: Redbook, concessioni edi- lizie. Mercoledì 20: Italia: di- soccupazione; Usa: mutui. Giovedì 21: Usa: Pil, tasso di interesse. Venerdì 22: Francia, Uk: Pil; Italia: prezzi al consu- mo. 15 dicembre 2017 15 dicembre 2017 Numero 192 Numero 192 anno 5 anno 5 Sentiment Sentiment della della prossima prossima settimana settimana Colpo di reni per Poste Italiane che nell'ultima seduta della settimana, in scia alla notizia dell'accordo con Cdp sul risparmio postale, è rimbalzata dal supporto dinamico ascendente (ora in area 6,12 euro) che dallo scorso luglio sostiene i corsi incrociando poi al rial- zo a quota 6,175 la media mobile a 50 giorni. Un movimento supportato da volumi in progressivo aumento che, vista la distanza ancora ampia dalla zona di ipercomprato tecnico, ha buo- ne chance per proseguire e in prima battuta portare il titolo a testare in area 6,28 euro la trendline discenden- te che ha avuto origine alla fine dello scorso mese di maggio e poi, even- tualmente, spingere i corsi a chiudere il gap ribassista aperto a 6,37 a metà giugno. Cruciale, comunque, posizio- nare uno stop loss a 6,12, livello al di sotto del quale si profilerebbe l'inizio di una nuova correzione. Seguici su Seguici su Focus Titolo Poste Italiane Emergenti sugli scudi anche nel 2018? Clicca per ingrandire Calendario Macro

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Nelle ultime settimane il quadro per gli investi-menti nei mercati emergenti non è cambiato in modo sostanziale. Lo slancio della crescita conti-nua ad essere forte, trainato da quella del com-mercio mondiale e da un'ampia ripresa della crescita del credito. Tanto che per quanto riguar-da i dati sui PMI relativi al mese di novembre 14 Paesi emergenti su 15 (tutti tranne il Sudafrica, in pratica) hanno riportato un dato superiore al valore neutro di 50 e la lettura ha superato quel-la di ottobre. "Il nostro indicatore di dinamismo economico degli emergenti - afferma Maarten-Jan Bakkum, Senior Emerging Markets Strategist di NN Investment Partners - costituito dagli otto indicatori ciclici più rilevanti delle 22 principali economie emergenti, è chiaramente in territorio positivo ed è addirittura migliorato nelle ultime cinque settimane". Negli utili societari è così possibile scorgere, a detta della società di gestio-ne, una crescita maggiore negli emergenti rispet-to ai mercati sviluppati con la conseguenza che resta conveniente investire nell’azionario emer-

gente, benché le prospettive di crescita si siano leggermente ridotte a causa delle condizioni finanziarie meno agevoli degli ultimi mesi. "Il principale fattore di attrazione delle azioni emer-genti, in ottica di medio-lungo termine - fa nota-re poi Bakkum risiede in primi nella crescita della domanda interna. Occorre però monitorare le condizioni finanziarie". Le aspettative della Fed hanno cominciato a muoversi verso l’alto e da settembre i mercati hanno prezzato due ulteriori aumenti dei tassi prima della fine del 2018. Ciò spiega perché i mercati del debito emergente siano sotto pressione e perché all'interno delle azioni emergenti i mercati con il maggiore fabbi-sogno di finanziamenti esterni, come Turchia e Colombia, siano stati chiaramente sottoperfor-manti. Se i future sui Federal Fund dovessero aumentare ulteriormente, la situazione potrebbe perciò cambiare. Un'ulteriore incertezza potreb-be derivare da un percorso di politica monetaria della Fed meno prevedibile, a seconda dei cam-biamenti nella composizione del consiglio di am-ministrazione, degli effetti della riforma fiscale e della misura in cui l'inflazione riprenderà. Le pro-spettive di rendimento per gli emergenti restano allettanti ma in un contesto più movimentato.

Ftse MibFtse Mib

DaxDax

S&P 500 S&P 500

OroOro

PetrolioPetrolio

Lunedì 18: Ue: prezzi al consumo; Usa: indice im-mobiliare residenziale.

Martedì 19: Germania: fiducia aziende Ifo; Usa: Redbook, concessioni edi-lizie.

Mercoledì 20: Italia: di-soccupazione; Usa: mutui.

Giovedì 21: Usa: Pil, tasso di interesse.

Venerdì 22: Francia, Uk: Pil; Italia: prezzi al consu-mo.

15 dicembre 201715 dicembre 2017

Numero 192Numero 192

anno 5anno 5

Sentiment Sentiment

della della

prossima prossima

settimanasettimana

Colpo di reni per Poste Italiane che nell'ultima seduta della settimana, in scia alla notizia dell'accordo con Cdp sul risparmio postale, è rimbalzata dal supporto dinamico ascendente (ora in area 6,12 euro) che dallo scorso luglio sostiene i corsi incrociando poi al rial-zo a quota 6,175 la media mobile a 50 giorni. Un movimento supportato da volumi in progressivo aumento che, vista la distanza ancora ampia dalla zona di ipercomprato tecnico, ha buo-ne chance per proseguire e in prima battuta portare il titolo a testare in area 6,28 euro la trendline discenden-te che ha avuto origine alla fine dello

scorso mese di maggio e poi, even-tualmente, spingere i corsi a chiudere il gap ribassista aperto a 6,37 a metà giugno. Cruciale, comunque, posizio-nare uno stop loss a 6,12, livello al di sotto del quale si profilerebbe l'inizio di una nuova correzione.

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Focus Titolo

Poste Italiane

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Calendario

Macro

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Si conferma sostanzialmente stabile la performance del nostro Portafoglio anti To-bin Tax, il paniere elaborato da FinanzaOperativa.com legato agli strumenti che non implicano il pagamento della cosiddetta Tobin Tax. Nel dettaglio, dal 15 gennaio 2016 (data di partenza del portafoglio) il rialzo è ora pari al +9,94% considerando i dividendi e le cedole pagate mentre è pari al +9.39% senza dividendi (dati aggiornati alla chiusura delle contrattazioni del 13 dicembre 2017). Al momento i componenti del nuovo Portafoglio anti-Tobin Tax sono cinque titoli azionari quotati a Piazza Affa-ri e inseriti negli indici Ftse Italia Small Cap e Ftse Aim Italia: Elica, Valsoia, Plt Energi-a, Italian Wine Brands, Modelleria Brambilla e Tps. A questi si aggiungono poi tre Etf: Ubs Fac Msci Usa Low Vol Ucits Etf A-Dis, Lyxor Ucits Etf Ftse Italia Mid Cap Pir, A-mundi Ftse Epra Eur Real Est Ucits Etf e Wisdomtree Us Smallcap Divid Ucits Etf.

Le performance del mese di dicembre segnano in media un +0,45%, con la AA World che svetta con un +1,09% nella versione Moderata e +0,82% in quella Conservativa. Da inizio anno, sei degli otto portafogli confermano un risultato superiore al +4% e quattro oltre il +5 per cento. I migliori si confermano quello dell’asset allocation AA US+ in versione Moderata con performance al +5,55% e i due della AA Basic, con un +5,17 per cento. Con il giro mese, poi, sono cambiati, come da metodologia del sistema, i pesi relativi di tutti i portafogli. Quel-li per il mese di dicembre 2017 sono nello zip (download) che contiene i cinque file in forma-to excel: ognuno di essi riporta i risultati storici e i pesi mensili dei portafogli in Etf. Il dato più recente – evidenziato in grassetto azzurro – riguarda i pesi per il mese in corso. Le note metodologiche si trovano qui. Questi infine gli Etf utilizzati: iShares S&P500 (IUSA); Lyxor Eurostoxx50 (MSE); Ishares Msci World (IWRD); Lyxor Euromts 3-5y (EM35); Lyxor Euromts 10-15y (EM1015).

Prospettive positive Prospettive positive

per l’azionario per l’azionario

giapponesegiapponese

Portafoglio settoriale Portafoglio settoriale

US +12% da inizio annoUS +12% da inizio anno

Yoox NetYoox Net--AA--Porter Porter

ha buone probabilità ha buone probabilità

tecniche per continuare tecniche per continuare

nel recuperonel recupero

Portafogli MVG oltre Portafogli MVG oltre

il +6% da inizio anno: il +6% da inizio anno:

ecco i pesi di dicembreecco i pesi di dicembre

Bce, focus sulla Bce, focus sulla

revisione delle revisione delle

previsioniprevisioni

La chiave di volta per La chiave di volta per

i portafogli nel 2018 i portafogli nel 2018

sarà “diversificare sarà “diversificare

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Decisioni Opec Decisioni Opec

e tensioni in Medio e tensioni in Medio

Oriente: gli impatti Oriente: gli impatti

sul petroliosul petrolio

Portafoglio Etf

I portafogli di Finanzaoperativa

Portafoglio Anti -Tobin Tax

Il meglio

dal sito

Per consultare

ogni giorno

i portafogli di

Clicca qui

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Rimane volatile il listino italiano, che lima le performance dei nostri portafogli costruiti con le metodologie di Michael O’Higgins. Il migliore è ora il paniere dei “10 dogs”, con un +14,93 per cento. A seguire quello dei “5 dogs” con un +12,91% e infine, scivolato in ter-za posizione, il Portafoglio PPP costituito da un solo titolo, che quest’anno è Banco Bpm: il nuovo gruppo, nato dall’aggregazione di Banco Popolare e Bpm, da inizio anno, segna un +12,57 per cento. FinecoBank è il miglior titolo del portafoglio con un +65,39%, segui-to da Intesa SanPaolo (+23,7%) e Unipol Gf (+17,08%). Il Ftse Mib resta invece sopra la soglia dei 22.000 punti e segna +16,26% da inizio anno. I 10 titoli del Portafoglio Italia 2017 - in ordine crescente di prezzo – sono: Unipolsai, Banco Bpm, Intesa Sanpaolo, Uni-pol, Snam, FinecoBank, Poste Italiane, Generali, Eni e Azimut. Dopo diversi anni, quindi, per la prima volta il Portafoglio è decisamente sbilanciato sul comparto finanziario (banche, assicurazioni e asset management).

Portafoglio Commodity

Portafoglio Italia

Torma a risalire la performance (ora a doppia cifra) del nostro Commodities Portfolio, il paniere elaborato da FinanzaOperativa.com il 13 gennaio 2016 e composto da Etc e Etf quotati a Piazza Affari. Dalla data del lancio il rialzo è ora pari al +11,04% (dati aggiornati alla chiusura delle contrattazioni del 14 dicembre 2017), merito in particolare ancora una volta della corsa del palladio e, in misura minore del petrolio e del rame, sui quali abbiamo assunto e manteniamo una posizione long e del gas naturale sul quale abbiamo invece pre-so una posizione short. Nel dettaglio, il paniere comprende attualmente i seguenti sotto-stanti: petrolio Wti, palladio, il comparto agricolo (Dow Jones Ubs Agriculture), il rame e l’oro con posizione long e il gas naturale con posizione short. I rispettivi Etc sono: SG Etc Wti Oil Collateralized, Etfs Physical Palladium, Etfs Daily Short Natural Gas, Etfs Agricul-ture, Etfs Copper e Etfs Physical Gold. Da notare che tutti gli strumenti inseriti nel porta-foglio hanno peso identico.

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Decisamente positiva questa prima metà di dicembre per l’asset allocation MV Global; le performance delle prime due settimane rimangono interessanti (+1,409% per la ver-sione Conservativa e +0,02% per quella Moderata) e conservano da inizio anno il proprio andamento molto positivo. La performance dei due portafogli si attesta al +7,8% per la versione Conservativa e al +6,2% per quella Moderata. Ci riavviciniamo così – almeno per il portafoglio Conservativo - a quella che è la performance storica annualizzata dei due portafogli, pari al +7,8% per la versione Conservativa e +9,3% per quella Moderata. Quest’ultima probabilmente sarà difficile confermarla. MV Global è un'Asset Allocation strutturata su quattro Etf ribilanciati mensilmente: tre Etf "minimum variance" di Ossiam e uno obbligazionario. Il benchmark, calcolato utilizzando gli stessi strumenti, si ferma a un +5,1 per cento. La tabella qui sopra evidenzia i risultati annuali dei due portafogli (confrontati con il benchmark). Nel file excel allegato (qui) sono riassunti tutti i dati sto-rici di backtest e le performance mensili e annuali dei due portafogli. Oltre che i pesi per il mese di dicembre. Le note metodologiche sono qui. Questi infine gli Etf utilizzati: Os-siam Us Minimum Variance (SPMV), Ossiam Istxx Eur Min Var (EUMV), Ossiam Emer-ging Mkts Min Var (EMMV) e Lyxor Euromts 3-5y (EM35).

Modesto e non certo preoccupante peggioramento per la performance del nostro Porta-foglio Pmi Innovative elaborato da FinanzaOperativa.com: dal lancio (3 luglio 2017) se-gna infatti ancora un rialzo del +17,20% (dati aggiornati alla chiusura delle contrattazioni del 14 dicembre 2017). Facendo un confronto, l’indice di riferimento Ftse Aim Italia, nello stesso periodo ha registrato un ribasso, benché limitato al -0,92 per cento. Al momento le azioni quotate sul mercato Aim di Borsa Italiana che hanno ottenuto la qualifica di Pmi Innovativa (tutte comprese nel nostro portafoglio) sono 18: Alfio Bardolla, Bio On, Casta Diva Group, Clabo, Digital360, Digitouch, Dominion Hosting Holding, Elettra Investimen-ti, Energica Motor Company, Expert System, Fope, Giglio Group, MailUp, Notorious Pic-tures, Tps, Wiit, Wm Capital e Healt Italia. Ogniqualvolta un titolo ottiene la qualifica di Pmi innovativa viene inserito in portafoglio, mentre l’eventuale uscita è discrezionale e segnalata sul sito FinanzaOperativa e sulla nostra Newsletter settimanale.

Portafoglio Pmi Innovative

Portafoglio MV Global

La qualifica di Pmi innova-tiva consente una agevola-zione fiscale introdotta dalla Legge di Stabilità 2017 cumulabile con il beneficio dei Pir (Piani Individuali di Risparmio): per le persone fisiche è prevista una detra-zione Iperf del 30% dell’investimento, calcolata su un massimo di un milio-ne di euro. La stessa per-centuale è detraibile per le persone giuridiche ai fini Ires, calcolata su un investi-mento massimo di 1,8 mi-lioni di euro per ogni perio-do di imposta. Attenzione però: occorre detenere il titolo per tre anni (lock up obbligatorio per poter be-neficiare dell’agevolazione fiscale). È inoltre da preci-sare che le agevolazioni fiscali valgono solo per gli investimenti in Ipo e per gli eventuali successivi aumen-ti di capitale (effettuati anche tramite esercizio di warrant e/o di obbligazioni convertibili). Non sono pre-visti in caso di acquisto del titolo sul mercato. Gli in-centivi valgono comunque, anche per le quotate all’Aim, per gli aumenti successivi all’Ipo o per la conversione di warrant. Ricordiamo inoltre che tali incentivi fiscali sono ancora in attesa di approvazione da parte dell’Unione Euro-pea.

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Restano sostanzialmente stabili le performance dei portafogli internazionali elaborati da FinanzaOperativa e composti da una selezione di azioni entrate nei mesi scorsi nella cosiddetta Golden Area in base all’algoritmo Mo.Mo.Sy.® (acronimo di Mode rate Monetary System) di OverProfit. Nel dettaglio, sul primo gradino del podio in termini di performance, ancora una volta, si conferma il Portafoglio Dow, paniere creato ad agosto 2015 e strutturato ora su tre blue chip appartenenti al Dow Jones Industrial (Coca-Cola, UnitedHealth e Verizon men-tre Du Pont è stato venduto lo scorso 31 agosto) che vanta al momento un rialzo del +39,36% in valuta locale, ovvero in dollari, e del +29,06% in euro (dati aggiornati alle ore 9.00 del 15 dicembre 2017). Per scaricare questo portafoglio in formato excel clicca qui.

Scenario simile per la performance del Portafoglio S&P500 (creato lo scorso 1° settembre 2015), che segna un rialzo in dollari del +19,58% e del +12,87% in euro, e comprende attualmente nove titoli: Crown Castle, Verizon Communications, Coca-Cola, Bank of New York Mellon, Corning, Schlumberger, Equity Residential, UnitedHealth e Viacom. Per scaricare questo portafoglio in formato excel clicca qui.

Infine, il Portafoglio Overprofit, nel quale è stato effettuato uno stock picking tra le big cap dell’indice S&P500 e del Nikkei 225. I titoli al momento in questo portafoglio sono sette, di cui due entrati al lancio (9 luglio 2015) e quattro il 16 luglio (2015). Nel dettaglio, tra le società appartenenti all’indice S&P500, sono attualmente apparte-nenti al portafoglio sei titoli, entrati nella cosiddetta “Golden Area”, dei quali due entrati nel paniere alla data del lancio (Carnival e AutoZone) e tre il 16 luglio (Delta Airline, Pepsico, UnitedHealth). Tra i titoli del Nikkei 225 c’è invece Toho, entrato il 16 luglio 2015. La performance è al momento del +31,13% in valuta locale e del +23,77% in euro. Per scaricare il portafoglio in formato excel clicca qui.

Portafogli internazionali

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Exane Derivatives ha quotato sul mercato Sedex di Borsa Italiana quattro nuovi certificati della serie Crescendo Rendimento Memory strutturati su altrettanti settori. Nel dettaglio, il team di Equity Strategy di Exane Bnp Paribas ritiene che in una fase di mercato come l'attuale che si caratte-rizzerà per un calo della liquidità da parte delle banche centrali, i settori a maggiore potenziale per il 2018 siano l'Oil & Gas, in virtù del suo carat-tere difensivo, quello delle tlc, grazie a una possi-bile crescita degli utili, il comparto bancario, i cui fondamentali continuano a registrare un migliora-mento a fronte di una valorizzazione interessante, e quello assicurativo, per il suo "bias value". I cer-tificati Crescendo Rendimento Memory vantano

una cedola condizionata mensile con effetto me-moria, possibilità di rimborso anticipato mensile a partire dal 6° mese e una protezione condizionata del capitale dopo 36 mesi. Da notare che le cedole sono con effetto memoria, che permette di recu-perare le cedole non percepite nel primo mese in cui si verifica la condizione per ricevere la cedola condizionata. Da maggio 2018, questi certificati potranno essere rimborsati anticipatamente se ogni sottostante è stabile o in rialzo rispetto al livello iniziale. Qualora la condizione per il rimbor-so anticipato non dovesse verificarsi, a scadenza è prevista una protezione condizionata del capitale in funzione di una barriera europea. Qui ulteriori dettagli e gli Isin.

L'alluminio prova a recuperare terreno. Il future quotato al London Metal Exchange sta beneficiato di un rimbalzo tecnico do-po la formazione di un doppio minimo a ridosso del supporto statico di breve ter-mine posto a ridosso della soglia tecnica e psicologica dei 2.000 dollari per tonnellata. Un movimento ascendente, quello in atto, che ha buone possibilità di proseguire (dollaro permettendo) vista l'ancora deci-samente ampia distanza dal territorio di ipercomprato dei principali indicatori e oscillatori tecnici. In quest'ottica, i prossi-mi obiettivi sono individuabili a quota 2.085 in prima battuta e, in seguito, nella zona compresa tra i 2.110 e i 2.135 dollari.

Fondamentale, comunque, posizionare uno stop loss molto rigido a quota 2.000, sostegno al di sotto del quale si profilereb-be una nuova discesa, anche profonda. Sull'alluminio, a Piazza Affari sono disponi-bili i seguenti Etc: l’Etfs Aluminium, l’Etfs Eur Daily Hedged Aluminium e l’Etfs Daily Leveraged Aluminium.

Nuovo top in settimana per l’indice di riferimento della Borsa del Canada S&P/Tsx che è salito fino a 16.187 punti. Dopo aver testato due volte l’area di 15.800/50 punti, il paniere delle blue chip canadesi ha quindi superato i massimi precedenti, anche se nella seduta di ieri è rientrato nel range in cui è inserito da novembre. Il SuperTrend rimane supportivo del trend in atto, dopo aver accompagnato l’ascesa dell’indice iniziata a fine settembre. Il superamento di quota 16.200 sarebbe così un nuovo forte segnale di uptrend che troverebbe i primi ostacoli in area 16.500/620 punti, quindi a 17.000 e 17.400 punti. Con la violazione di area 15.850/800, invece, possibili flessioni in

direzione di 15.660, poi eventualmente 15.400 punti e 15.200 punti. A Piazza Af-fari è quotato un Etf sull’S&P/Tsx di Lyxor, mentre sull’Msci Canada vi sono quelli di Db X-Trackers e iShares, ma l’offerta più completa è quella di Ubs, con una versione ad accumulo, una a di-stribuzione e una con hedge sul cambio.

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Obbligazione della settimana

Bond Netflix

Disclaimer

In aprile Netflix ha lanciato una emissione decennale da 1,3 miliardi di euro. Il co-dice Isin dell’obbligazione è XS1603948032. Nata nel 1997, Netflix è un’azienda operante nella distribuzione via internet di film, serie televisive e altri contenuti di intrattenimento. Da inizio anno il titolo azionario (quotato al Nasdaq) segna un rialzo di oltre il 50% e ha raggiunto ora una capitalizzazione di mercato di 82 mi-liardi di dollari. La valuta di denominazione è l’euro e la scadenza del bond è fissa-ta al 15 maggio 2027. Il taglio minimo è elevato: 100mila euro. La cedola è però del 3,625% e la frequenza semestrale (a maggio e novembre). Il rendimento attua-le - calcolato al 3,68% circa - si attesta poco sopra il valore cedolare, dato che il bond passa ora di mano leggermente al di sotto del valore nominale. Secondo la metodologia iScoring l’obbligazione ha un punteggio pari a 4+, quindi al di sotto di quel 6+ che è la media sia regionale sia settoriale. La duration del bond, alla luce della scadenza ancora lontana ma anche di un flusso cedolare interessante, è pari a 8 anni circa.

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