cancro al polmone e laringectomia

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CANCRO AL POLMONE PRESENTAZIONE LAVORO GRUPPO 2014/2015 II anno Infermieristica AL Accardo Aurora Camillotti Elda Rovere Chiara Rusu Florentina

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Presentazione in slide su cancro al polmone e laringectomia.Corso Scienze Infermieristiche

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CANCRO AL POLMONEPRESENTAZIONE

LAVORO GRUPPO2014/2015

II anno Infermieristica AL

Accardo AuroraCamillotti EldaRovere Chiara

Rusu Florentina

CANCRO AL POLMONEDEFINIZIONE

Il Cancro al polmone ha origine nelle cellule delle vie respiratorie (bronchi) o negli alveoli polmonari.

CANCRO AL POLMONEFATTORI DI RISCHIO

● FUMO DI SIGARETTA● RADON● AMIANTO● INQUINAMENTO ATMOSFERICO● VIRUS● PREDISPOSIZIONE GENETICA● BPCO, TBC

CANCRO AL POLMONETIPI DI CANCRO

MALIGNI

(classificati a seconda del tessuto originale)

● Epitelioma spinocellulare

● Adenocarcinoma

● Carcinoma a grandi cellule

● Bronchiolo-alveolare

BENIGNI

(restringono i polmoni e le vie respiratorie, operabili chirurgicamente)

● Carcinoide

● Amartoma

● Fibroma

CANCRO AL POLMONETIPI DI CANCRO

CANCRO AL POLMONETIPI DI CANCRO

Possiamo ulteriormente classificare i vari tipi di cancro al polmone in:

Centrali:originano dall’epitelio e dalle ghiandole dei grossi bronchi

Intermedi: originano dai bronchi – segmentari

Periferici: originano dai bronchi distali e dai bronchioli

CANCRO AL POLMONESINTOMI

I sintomi di coloro che sono colpiti da cancro al polmone sono atipici:

● Tosse secca e ostinata per lungo tempo

● Espettorato con sangue

● Dispnea e raucedine

● Dolori al petto persistenti

● Frequenti raffreddamenti e polmoniti

● Febbre senza cause evidenti

● Inappetenza e perdita di peso involontari.

CANCRO AL POLMONESINTOMI

Se il tumore interessa gli apici superiori, si hanno irritazioni dei nervi che causano dolore alle braccia e al petto.

Se vi e’ presenza di stasi dovute al tumore, i pz presentano gonfiori alle braccia al collo e al viso.

CANCRO AL POLMONETERAPIE

MEDICHE

Chemioterapia

Radioterapia

CANCRO AL POLMONETERAPIE

CHIRURGICA

Interventi quali quelli di:

● Lobectomia

● Segmentectomia polmonare (asportazione della parte maggiore di parenchima polmonare)

● Pneumonectomia (intero polmone)

CANCRO AL POLMONEESAMI PREOPERATORI GENERALI

● ECG● Visita anestesiologica● Esami ematici di routine➢ Emocromo➢ Azotemia, Glicemia, Creatinina, Na, K, Transaminasi, N° di

bucaina, ɣgt, Ldh, Bilirubina, proteine totali, quadro proteico➢ Inr, PTT, PT, Fibrinogeno➢ Titoli Anticorpi HbsAg, HCV, HIV● Test gravidanza● Esame completo urine● Rx toracico

CANCRO AL POLMONEESAMI PREOPERATORI SPECIFICI

● TAC● PET● Esame citologico escreato● Ago aspirato transtoracico● Mediastinoscopia● Videotoracoscopia

CANCRO AL POLMONEANESTESIA GENERALE - INDUZIONE

INDUTTORI DEL SONNO(per via endovenosa)● TIOPENTALE SODIO O TIOPENTONE SODICO(TSP) – barbaturico, azione

ipnotica● PROPOFOL – anestetico ipnotico a rapida azione● BENZODIAZEPINE – azione ansiolitica, ipnotica, miorilassante, tranquillante● KETAMINA – l'unico anestetico che non deprime il sistema cardiovascolare e

respiratorio

CANCRO AL POLMONEANESTESIA GENERALE - INDUZIONE

ANALGESICI● FENTANIL – oppiaceo di sintesi, blocca dolore a livello dei recettori talamici● REMIFENTANIL – oppiaceo di sintesi, breve durata d'azione, infusione continua● SULFENTANIL – oppiaceo di sintesi, può provocare bradicardia● ALPENTANIL – oppiaceo di sintesi, rapido inizio d'azione, breve durata● MORFINA – oppiaceo naturale, indicato nell'anestesia post-operatorio

CANCRO AL POLMONEANESTESIA GENERALE - INDUZIONE

CURARI(bloccanti neuromuscolare)CURARI DEPOLARIZZANTI(NON COMPETITIVI) – simulano l'azione dell'acetilcolina sui recettori post-sinaptici micotici della placca neuromuscolare● SUCCINICOLINA – solo nella fase di induzione, tramite somministrazione in bolo

unico, può provocare mialgie per alcuni giorni

CANCRO AL POLMONEANESTESIA GENERALE - INDUZIONE

CURARI(bloccanti neuromuscolare)CURARI NON DEPOLARIZZANTI(COMPETITIVI) – azione antagonista, entrano in competizione con l'acetilcolina, ostacolano il passaggio dell'impulso nervoso

ATRACURIUM

CISATRACURIUM

MIVACURIUM

PANCURIUM

ROCURONIUM

VECURONIUM

CANCRO AL POLMONEANESTESIA GENERALE - RISVEGLIO

(Sospensione di tutti i farmaci inalatori ed endovenosa)

● NEOSTIGMINA – antagonista dei miorilassanti non depolarizzanti, inibitore dell' acetilcolinesterasi

● NALOXONE – antagonista recettoriale competitivo degli oppioidi● FLUMAZENIL – antagonista recettoriale competitivo delle benzodiazepine

CANCRO AL POLMONEANESTESIA GENERALE – FARMACI COMPLEMENTARI

● ATROPINA – parasimpaticolitico, blocca l'attività del nervo vago, blocca la diminuizione della frequenza cardiaca

● ETILEFRINA – parasimpaticolitico, stimola i recettori adrenergici alfa e beta, aumentando le resistenza periferiche -> vasocostrizione -> aumento pressione e frequenza cardiaca

● EFEDRINA – aumenta la gittata cardiaca, la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa

CANCRO AL POLMONEPIANO PREOPERATORIO

Accertamento

● Condizioni fisiche e psicologiche e ottimali

● Tricotomia pettorale

● Assicurarsi che il paziente abbia eseguito una doccia con soluzione disinfettante

● Vescica vuota

● Preparazione intestinale

● Assenza di mestruazioni

● Parametri vitali nella norma

● Cura con antibiotico terapia

CANCRO AL POLMONEPIANO PREOPERATORIO

OBIETTIVO

Il paziente prima dell’intervento chirurgico attenuerà l’ansia grazie alle informazioni date dall’infermiere.

DIAGNOSI INFERMIERISTICA

Ansia correlata ad intervento chirurgico e alla diagnosi di cancro.

CANCRO AL POLMONEPIANO PREOPERATORIO

INTERVENTI

● Aiutare la persona a ridurre il suo attuale livello di ansia.

● Quando l’ansia è abbastanza diminuita, aiutare la persona a riconoscere l’ansia stessa e i suoi correlati.

● Ridurre o eliminare i meccanismi di coping problematici.

CANCRO AL POLMONEPIANO INTRAOPERATORIO

Accertamento

● Assicurare che siamo stati riportati correttamente i dati del paziente sulla documentazione clinica

● Buona pulizia della cute

● Posizione sicura del paziente

● Adozione delle misure di sicurezza

● Corretto apporto di ossigeno e anidride carbonica durante l’intervento

CANCRO AL POLMONEPIANO INTRAOPERATORIO

COMPLICANZE

● Ipossia ● Ipercapnia ● Ipocapnia ● Broncospasmo ● Inalazione di contenuto gastroenterico nell’albero

respiratorio

CANCRO AL POLMONEPIANO INTRAOPERATORIO

OBIETTIVO L'infermiere , per tutta la durata dell'intervento chi-rurgico monitorerà segni e sintomi delle complicanze per un riconoscimento pre-coce delle stesse.

CANCRO AL POLMONEPIANO INTRAOPERATORIO

INTERVENTI

● Accettazione del paziente ● Rassicurare il paziente ● Controllare documentazione ● Monitoraggio segni e sintomi di complicanze ● Collaborare con le altre figure professionali

CANCRO AL POLMONEPIANO POSTOPERATORIO

Accertamento

● Controllo di valori di ADH nella norma

● Corretta cicatrizzazione della ferita

● Buona ventilazione e funzionalità renale

● Assenza di trombosi venosa

● Assenza di sanguinamento

● Valori di calcemia nella norma

● Assenza di secrezioni

CANCRO AL POLMONEDIAGNOSI INFERMIERISTICHE POSTOPERATORIO

● Scambio gassoso inefficace per il cancro polmonare(squilibrio tra ossigeno e anidride carbonica)

● Attività espiratoria inefficace per ostruzione branchiale

● Dolore associato ad interessamento delle strutture polmonari periferiche

● Deficit nutrizionale correlato alla crescita umorale, all’anoressia ed ai cambiamenti di gusto

● Intolleranza all’attività fisica

CANCRO AL POLMONEPIANO POSTOPERATORIO

OBIETTIVO

L'infermiere gestirà e ridurrà al minimo le complicanze della trombosi venosa profonda.

COMPLICANZA

Trombosi venosa profonda

CANCRO AL POLMONEPIANO POSTOPERATORIO

INTERVENTI

● Occorre monitorare lo stato della trombosi venosa profonda rilevando i polsi periferici; stato insolito di calore e rossore; dolore all’arto che tende ad accentuarsi; dolore toracico grave ed improvviso.

● Somministrare terapia anticoagulante prescritta dal medico.

● Stimolare la deambulazione prima possibile.

CANCRO AL POLMONEPIANO POSTOPERATORIO

INTERVENTI

● Occorre monitorare lo stato della trombosi venosa profonda rilevando i polsi periferici; stato insolito di calore e rossore; dolore all’arto che tende ad accentuarsi; dolore toracico grave ed improvviso.

● Somministrare terapia anticoagulante prescritta dal medico.

● Stimolare la deambulazione prima possibile.

CANCRO AL POLMONEPIANO POSTOPERATORIO

OBIETTIVO

L'infermiere monitorerà segni e sintomi di ipossiemia.

COMPLICANZA

Ipossiemia

CANCRO AL POLMONEPIANO POSTOPERATORIO

INTERVENTI

● Monitorare segni e sintomi di squilibrio acido-base (EmoGasAnalisi), tachicardia, tachipnea, dispnea, modificazione dell'attività mentale e diuresi.

● Somministrare ossigeno come da prescrizione medica.

● Insegnare la tacnica della tosse efficace.

CANCRO AL POLMONEPIANO POSTOPERATORIO

OBIETTIVO

L'infermiere gestirà e ridurrà al minimo le complicanze dell'isuffiecienza renale.

COMPLICANZA

Insufficienza renale

CANCRO AL POLMONEPIANO POSTOPERATORIO

INTERVENTI

● Monitorare per rilevare segni e sintomi precoci di insufficienza renale.

● Monitorare per rilevare segni e sintomi di un’acidosi metabolica.

● Monitorare per rilevare manifestazioni di ipoalbuminemia.

● Evitare il prelievo di campioni di sangue non necessari.

● Monitorare per rilevare segni di ipovolemia.

LARINGECTOMIAPRESENTAZIONE

LAVORO GRUPPO2014/2015

II anno Infermieristica AL

Accardo AuroraCamillotti EldaRovere Chiara

Rusu Florentina

LARINGECTOMIALA VOCE

“La Voce è una finestra aperta sulle emozioni.La modulazione , il tono, le pause, i silenzi, la velocità con la

quale si parla, tutto corre insieme ai sentimenti, alle sensazio-ni.

Si può cercare di controllare la voce, imparare a farlo, ma è anche questo un modo per entrare in relazione, impedire agli

altri di leggerti dentro.”

Anonimo

LARINGECTOMIAANATOMIA

LARINGECTOMIADEFINIZIONE

La laringectomia consiste nell'escissione chirurgica della la-ringe e nella rimozione delle strutture coinvolte, ed è indicata in caso di cancro delle corde vocali e delle aree circostanti. La rimozione della laringe comporta la perdita della funzione fo-natoria e il confezionamento di una tracheostomia per per-mettere la respirazione, la riduzione del senso dell'olfatto e del gusto.

LARINGECTOMIACANCRO ALLA LARINGE

(2-5 % delle neoplasie maligne, prevalentemente uomini)

Cancerogeni● Tabacco● Alcool (e loro combinazione)● Amianto, derivati dal catrame, cuoio, metalli● Abuso della voce, laringite cronica● Predisposizione familiare.

Può verificarsi in diverse aree della laringe:● area glottica (corde vocali)● area sopraglottica (include l'epiglottide e le false corde

vocali)● area subglottica (sotto la glottide ed il cricoide)

LARINGECTOMIACANCRO ALLA LARINGE

DIAGNOSI● Ispezione laringe● Palpazione dei linfonodi

del collo e della tiroide● Laringoscopia (prelievo

bioptico)● Tac RMN – per valutare il

coinvolgimento di altre strutture

LARINGECTOMIACANCRO ALLA LARINGE

SINTOMI

● Disfonia per ostacolo cor-de vocali durante la fona-zione

● Odinofagia - bruciore e dolore durante l'ingestione di liquidi irritanti

● Linfoadenopatia - masse palpabili sul collo

● Sintomi tardivi : disfagia, dispnea, raucedine persi-stente, ulcerazioni e alito pesante, emoftoe, astenia

LARINGECTOMIACANCRO ALLA LARINGE

TERAPIA

● Radioterapia e chirurgia – efficaci e risolventi nei primi stadi

● Chemioterapia – associata a radioterapia e chirurgia● Radioterapia usata anche per ridurre la massa tumorale pri-

ma dell'intervento ed a scopo palliativo

LARINGECTOMIACANCRO ALLA LARINGE

TRATTAMENTO CHIRURGICO

● Laringectomia parziale (per piccoli tumori che coinvolgo-no una sola corda vocale si asporta il tumore, la corda e una porzione della cartalagine tiroidea)

● Laringectomia sopraglottica (per piccoli tumori sopra-glottici si asporta l'osso ioide, l'epiglottide e le false corde vocali dissezione radicale del collo)

● Emilaringectomia (per tumori che coinvolgono una sola corda ma non vanno oltre l'area subglottica si asporta metà della cartilagine tiroide e della cricoide e la aritenoide la cor-da vocale vera e falsa )

● Laringectomia totale (asportazione totale della laringe)● Microchirurgia con laser CO2

LARINGECTOMIAESAMI PREOPERATORI GENERALI

● ECG● Visita anestesiologica● Esami ematici di routine➢ Emocromo➢ Azotemia, Glicemia, Creatinina, Na, K, Transaminasi, N° di

bucaina, ɣgt, Ldh, Bilirubina, proteine totali, quadro proteico➢ Inr, PTT, PT, Fibrinogeno➢ Titoli Anticorpi HbsAg, HCV, HIV● Test gravidanza● Esame completo urine● Rx toracico

LARINGECTOMIAESAMI PREOPERATORI SPECIFICI

● Visita clinica con fibroscopia● Biopsia● TC/RM● ETG (EcoTomoGrafia)● PET – TC (III-IV stadio)● Videostraboscopia● Valutazione odontoiatrica● Valutazione fonazione● Valutazione stato generale

LARINGECTOMIAANESTESIA GENERALE - INDUZIONE

INDUTTORI DEL SONNO(per via endovenosa)● TIOPENTALE SODIO O TIOPENTONE SODICO(TSP) – barbaturico, azione

ipnotica● PROPOFOL – anestetico ipnotico a rapida azione● BENZODIAZEPINE – azione ansiolitica, ipnotica, miorilassante, tranquillante● KETAMINA – l'unico anestetico che non deprime il sistema cardiovascolare e

respiratorio

LARINGECTOMIAANESTESIA GENERALE - INDUZIONE

ANALGESICI● FENTANIL – oppiaceo di sintesi, blocca dolore a livello dei recettori talamici● REMIFENTANIL – oppiaceo di sintesi, breve durata d'azione, infusione continua● SULFENTANIL – oppiaceo di sintesi, può provocare bradicardia● ALPENTANIL – oppiaceo di sintesi, rapido inizio d'azione, breve durata● MORFINA – oppiaceo naturale, indicato nell'anestesia post-operatorio

LARINGECTOMIAANESTESIA GENERALE - INDUZIONE

CURARI(bloccanti neuromuscolare)CURARI DEPOLARIZZANTI(NON COMPETITIVI) – simulano l'azione dell'acetilcolina sui recettori post-sinaptici micotici della placca neuromuscolare● SUCCINICOLINA – solo nella fase di induzione, tramite somministrazione in bolo

unico, può provocare mialgie per alcuni giorni

LARINGECTOMIAANESTESIA GENERALE - INDUZIONE

CURARI(bloccanti neuromuscolare)CURARI NON DEPOLARIZZANTI(COMPETITIVI) – azione antagonista, entrano in competizione con l'acetilcolina, ostacolano il passaggio dell'impulso nervoso

ATRACURIUM

CISATRACURIUM

MIVACURIUM

PANCURIUM

ROCURONIUM

VECURONIUM

LARINGECTOMIAANESTESIA GENERALE - RISVEGLIO

(Sospensione di tutti i farmaci inalatori ed endovenosa)

● NEOSTIGMINA – antagonista dei miorilassanti non depolarizzanti, inibitore dell' acetilcolinesterasi

● NALOXONE – antagonista recettoriale competitivo degli oppioidi● FLUMAZENIL – antagonista recettoriale competitivo delle benzodiazepine

LARINGECTOMIAANESTESIA GENERALE – FARMACI COMPLEMENTARI

● ATROPINA – parasimpaticolitico, blocca l'attività del nervo vago, blocca la diminuizione della frequenza cardiaca

● ETILEFRINA – parasimpaticolitico, stimola i recettori adrenergici alfa e beta, aumentando le resistenza periferiche -> vasocostrizione -> aumento pressione e frequenza cardiaca

● EFEDRINA – aumenta la gittata cardiaca, la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa

LARINGECTOMIAFASE PREOPERATORIA

ACCERTAMENTO

● Verificare la presenza di: disfonia, dispnea, disfagia, dolore e bruciore alla gola

● Palpazione del collo per evidenziare tumefazioni● Accertamento sul tipo di intervento chirurgico● Verificare la capacità di vedere, sentire, scrivere e la com-

prensione della lingua per la comunicazione nel postoperato-rio (eventuale intervento logopedista)

● Stato psicologico della persona ( attuare strategie di coping)● Mano dominante

LARINGECTOMIAFASE PREOPERATORIA

DIAGNOSI INFERMIERISTICA

Ansia, correlata a diagnosi di cancro, a mancanza di cono-scenze sull'intervento chirurgico imminente e implicazioni del-la condizione sullo stile di vita.

OBIETTIVO

L'assistito spiegherà le ragioni dell'intervento e i risultati atte-si, descriverà le limitazioni relative al linguaggio e alla degluti-zione, descriverà l'assistenza postoperatoria e gli interventi di cura di sé , si dimostrerà meno ansioso accettando l'aiuto degli altri ed esprimendo sentimenti di speranza.

LARINGECTOMIAFASE PREOPERATORIA

INTERVENTI

● Spiegare i termini e le procedure di uso comune. Mostrare i presidi che verranno utilizzati. Affrontare questi argomenti : cannula da laringectomia, stomia, sondino per aspirazione e aspiratore, muco, umidificazione, faringe e trachea, cravatte da laringectomia

● Spiegare i cambiamenti relativi all'aspetto e allo svolgimento delle attività che l'assistito può aspettarsi dopo l'intervento chirurgico ( es. perdita della capacità di starnutire, tossire, ridere in modo sonoro, fischiare, succhiare, diminuzione del gusto e dell'olfatto ). Programmare visita di una persona che è stata sottoposta a laringectomia. Informare l'assistito e la famiglia di eventuali gruppi di sostegno

LARINGECTOMIAFASE PREOPERATORIA

INTERVENTI

● Istruire l'assistito sulle tecniche alternative di comunicazione (es. figure, lavagna, laringe elettrica, voce esofagea). Assi-curarsi che l'assistito abbia acquisito la capacità di utilizzare le tecniche scelte.

● Spiegare i diversi metodi di ripristino della voce : laringofo-no, voce esofagea, puntura tracheo-esofagea( valvola unidi-rezionale)Spiegare gli effetti dell'intervento chirurgico sulla degluti-zione, gusto e olfatto.

LARINGECTOMIAFASE INTRAOPERATORIA

POSIZIONE CHIRURGICA

Posizione supina con iperestensione del collo (cuscini sotto le spalle).

LARINGECTOMIAFASE INTRAOPERATORIA

OBIETTIVO

L'infermiere , per tutta la durata dell'intervento chirurgico monitorerà segni e sintomi delle complicanze per un ricono-scimento precoce delle stesse.

LARINGECTOMIAFASE INTRAOPERATORIA

INTERVENTI

● Accettazione del paziente ● Rassicurare il paziente● Controllare documentazione ● Monitoraggio segni e sintomi di complicanze ● Collaborare con le altre figure professionali

LARINGECTOMIAFASE INTRAOPERATORIA

COMPLICANZE

● Emorragia● Lesioni alle strutture anatomiche contigue (esofago, trachea,

cupola pleurica, carotide,nervi)● Turbe del ritmo, arresto cardiorespiratorio

LARINGECTOMIAFASE POSTOPERATORIA

ACCERTAMENTO

● Accertamento come da piano assistenziale standard● Accertamento cardio-respiratorio (irrequietezza, fame d'aria,

tachicardia, ansia, saturazione, FR, FC)● Accertamento nutrizionale e metabolico (nutrizione sondino

naso-gastrico)● Percezione di sé ● Coping / tolleranza allo stress● Sensoriale e percettivo

LARINGECTOMIADIAGNOSI INFERMIFIERISTICHE POSTOPERATORIO

● Liberazione inefficace delle vie aeree correlata ad alterazioni chirurgiche

● Alterazione della comunicazione verbale correlata a resezio-ne della laringe ed edema postoperatoria

● Nutrizione alterata inferiore al fabbisogno correlata a di-sturbo della deglutizione

● Alterazione dell'immagine corporea e del concetto di sé (dell'autostima) correlata a chirurgia maggiore del collo

● Deficit della cura di sé correlata ad assistenza postoperatoria● Rischio di non aderire al programma riabilitativo e alla

cura di mantenimento a domicilio correlato alla situazione cli-nica del paziente

● Rischio di alterazione del modello sessualità correlato a cambiamento di aspetto e paura di essere rifiutato

LARINGECTOMIAFASE POSTOPERATORIA

DIAGNOSI INFERMIERISTICA

Liberazione inefficace delle vie aeree correlata ad altera-zioni chirurgiche.

OBIETTIVO

Il cliente dimostrerà vie aeree pervie per tutta la durata della degenza e ulteriormente sarà in grado di gestire da solo l'eli-minazione delle secrezioni.

LARINGECTOMIAFASE POSTOPERATORIA

INTERVENTI

● Postura seduta o semi seduta (30-45° testata del letto )● Osservazione e cautela nella somministrazione di oppioidi● Incoraggiare alla respirazione profonda e a deambulare pre-

cocemente● Manutenzione della cannula da tracheostomia● Igiene e profilassi antibiotica nel sito di incisione● Controllo perdite dal drenaggio● Umidificazione ambiente● Raccolta secrezioni dopo la tosse o se abbondanti● Istruire il cliente sulla pulizia e la sostituzione della cannula● Aspirazione tracheale

LARINGECTOMIAFASE POSTOPERATORIA

DIAGNOSI INFERMIERISTICA

Alterazione della comunicazione verbale correlata a re-sezione della laringe ed edema postoperatoria.

OBIETTIVO

Il cliente, subito dopo l'intervento, sarà in grado di utilizzare metodi alternativi di comunicazione e ulteriormente svilupperà un metodo alternativo per la comunicazione verbale (riabilita-zione linguaggio tramite comunicazione alaringea : voce eso-fagea, laringofono, fistola tracheo-esofagea con valvola fona-

toria ).

LARINGECTOMIAFASE POSTOPERATORIA

INTERVENTI

● Avvicinare campanello di chiamata● Utilizzare una lavagna o un blocco notes per la comunicazio-

ne● Lasciare la mano utilizzata per scrivere libera da linee invasi-

ve● Utilizzare gesti o illustrazioni● Comprendere la fatica e l'irritazione del cliente● Incoraggiare l'assistito ad aderire alla riabilitazione● Coinvolgere esperti, familiari e colleghi

LARINGECTOMIAFASE POSTOPERATORIA

DIAGNOSI INFERMIERISTICA

Nutrizione alterata inferiore al fabbisogno correlata a disturbo della deglutizione.

OBIETTIVO

Il cliente dimostrerà un'alimentazione ed idratazione ottimale per tutta la durata della degenza.

LARINGECTOMIAFASE POSTOPERATORIA

INTERVENTI

● Cura del SNG per 10-15 giorni● Somministrazione della nutrizione (enterale, parenterale)● Ripresa dell'alimentazione con cibi semiliquidi, ulteriore in-

troduzione di cibi solidi. Evitare cibi dolci perché aumentano la salivazione.

● Praticare ed insegnare un'adeguata igiene orale● Avvertire il paziente il paziente della diminuzione del senso

del gusto e dell'olfatto● Monitoraggio segni e sintomi di disfagia, eventuale interven-

to logopedista per rieducazione alla deglutizione● Monitorare il peso corporeo

LARINGECTOMIAFASE POSTOPERATORIA

DIAGNOSI INFERMIERISTICA

Alterazione dell'immagine corporea e del concetto di sé (dell'autostima) correlata a chirurgia maggiore del collo.

OBIETTIVO

La persona dimostrerà una maggiore autostima che si manife-sta esprimendo sentimenti e preoccupazioni, partecipando alla cura di sé ed alle decisioni accettando informazioni sui gruppi

di sostegno e progetti riabilitativi.

LARINGECTOMIAFASE POSTOPERATORIA

INTERVENTI

● Incoraggiare il cliente a partecipare alla cura di sé ● Fornire informazioni e spiegazioni circa la cura della tracheo-

stomia, dei drenaggi e della ferita● Favorire l'espressione dei sentimenti e delle preoccupazioni

da parte del cliente e dei famigliari● Favorire il contatto con altri clienti nelle stesse condizioni o

con gruppi di sostegno

LARINGECTOMIAFASE POSTOPERATORIA

DIAGNOSI INFERMIERISTICA

Deficit della cura di sé correlata ad assistenza postoperato-ria

OBIETTIVO

La persona, per tutta la durata della degenza, parteciperà verbalmente e/o fisicamente all'igiene personale aumentando

gradualmente il livello di autonomia.

LARINGECTOMIAFASE POSTOPERATORIA

INTERVENTI

● Incoraggiare la persona a prendere parte alla cura di sé ap-pena possibile

● Insegnare la cura della stomia e della cannula, l'aspirazione e le manovre di emergenza, una corretta igiene orale

LARINGECTOMIAFASE POSTOPERATORIA

DIAGNOSI INFERMIERISTICA

Rischio di non aderire al programma riabilitativo e alla cura di mantenimento a domicilio correlato alla situazione

clinica del paziente.

OBIETTIVO

Il cliente aderirà al programma di riabilitazione e assistenza domiciliare praticando la terapia consigliata dal logopedista,

curando l'igiene orale, la stomia e la cannula, illustrando le si-tuazioni che richiedono intervento medico, descrivendo le mi-

sure di sicurezza da adottare .

LARINGECTOMIAFASE POSTOPERATORIA

INTERVENTI

● Rafforzare più volte l'insegnamento per lui e la sua famiglia● Indicare come gestire le attività sportive (es. nuoto), gestio-

ne della fatica e l'attività di cura di sé (parrucchiere, barbie-re, bagno)

● Insegnarle a portare sempre la documentazione clinica● Il paziente identificherà le misure in caso di emergenze do-

mestiche

LARINGECTOMIAFASE POSTOPERATORIA

DIAGNOSI INFERMIERISTICA

Rischio di alterazione del modello sessualità correlato a cambiamento di aspetto e paura di essere rifiutato.

OBIETTIVO

Il paziente esprimerà i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni.

LARINGECTOMIAFASE POSTOPERATORIA

INTERVENTI

● Coinvolgere il partner a parlare con l'assistito di questo aspet-to

● Intervenire per chiarire concetto erronei o per affrontare mo-tivi di preoccupazione quali soffocamento, odore e aspetto sgradevole, diminuzione del desiderio sessuale legato alle preoccupazioni

● Suggerire il consulto con uno psicologo

LARINGECTOMIACOMPLICANZE

RISCHI DELLA PROCEDU-RA CHIRURGICA E DELLA TRACHEOSTOMIA

Precoci:● Distress respiratorio e

ipossia (confusione, tachi-pnea, irritazione, utilizzo muscolatura accessoria, SP O2 in calo,tosse)

● Emorragia● Pneumotorace● Ostruzione cannula● Dislocazione cannula● Enfisema sottocutaneo● Disfagia

LARINGECTOMIACOMPLICANZE

RISCHI DELLA PROCEDU-RA CHIRURGICA E DELLA TRACHEOSTOMIA

Tardivi:● Emorragia● Stenosi tracheale● Fistola tracheo-esofagea o

tracheo-cutanea● Ostruzione e/o dislocazio-

ne della cannula● Infezioni● Lesioni da pressione● Granulomi, cheloidi

LARINGECTOMIACOMPLICANZE

RISCHI DERIVATI DAL SONDINO NASO-GASTRI-CO

● Iperglicemia/ipoglicemia● Disidratazione ipertonica● Squilibrio elettrolitico● Erosione mucosa

LARINGECTOMIACOMPLICANZE

OBIETTIVO

L'infermiere, per tutta la durata della degenza dell'assistito, ef-fettuerà un costante monitoraggio per il riconoscimento preco-ce delle complicanze e metterà in atto le misure adatte a risol-

vere eventuali complicanze.

LARINGECTOMIACOMPLICANZE

INTERVENTI

● Monitorare FR, qualità del respiro, saturazione, irrequietezza ed ansia, secrezioni.

● Effettuare l'aspirazione sé necessario.● Verificare le perdite ematiche dal drenaggio e dalla trachea o

carotide (tumefazione, pallore, tachicardia, perdita di sangue a getto da drenaggi o dalla ferita)

● Controllare inizialmente la medicazione e poi la ferita, le mar-gini della stessa e della stomia, qualità e quantità del dre-naggio, temperatura corporea

● Individuare punti di deiscenza della sutura per emorragia o fistole.

LARINGECTOMIAPAZIENTE LARINGECTOMIZZATO E CINTURA DI SICUREZZA

Pubblichiamo un memorandum sulle criticità di salute dei pazienti portatori di tracheostoma o di tracheotomia che possono servire per l’esenzione dal-

l’uso delle cinture di sicurezza durante la guida

● Il paziente respira attraverso il tracheostoma (apertura della trachea all’esterno)● Non utilizza per la respirazione il naso e la bocca● Spesso il paziente è portatore di cannula tracheale che evita il collabimento delle

pareti tracheali● La mancanza della chiusura glottica riduce l’appoggio diaframmatico in caso di

sforzi e di contratture della parete toracica● La cintura può, a seconda dell’altezza, ricoprire il tracheostoma o posizionarsi

più sotto comunque a chiudere gli spazi respiratori della camicia o della maglietta● L’azione di costrizione della cintura ostacola i movimenti di dilatazione e di con-

trazione della cassa toracica mettendo in crisi la corretta respirazione● Una corretta respirazione consente maggior presenza psicofisica durante la guida

e riduce i tempi di reazione

dott. Maurizio MagnaniPresidente Nazionale ailar e FIALPO

LARINGECTOMIAPER LA VITA DI TUTTI I GIORNI

● Se siete all’inizio della scuola evitate di bisbigliare, scrivete, ma non bisbigliate. E’ la prima cosa da imparare poiché diventa facile poi con-tinuare a parlare con la cosiddetta “voce di papero” la voce infatti è priva di sonorità e assolutamente inadatta a comunicare. Lo stesso vale per il laringofono che va consigliato solo nei casi estrema necessi-tà e nelle fasi iniziali della Rieducazione.

● Il secondo punto riguarda la cura e la manutenzione del tracheosto-ma, poiché l’aria inspirata non è più filtrata dal naso e quindi umidifi-cata e riscaldata, il primo inconveniente, in cui si può incorrere è la secchezza della mucosa e la formazione di croste. Le croste rappre-sentano un serio pericolo per la respirazione, soprattutto nel periodo invernale per effetto del riscaldamento ambientale. E’ buona regola umidificare l’ambiente in cui si dorme mediante umidificatori, fare dei vapori caldo-umidi alla sera con sostanze balsamiche, e instillare lungo il bordo del tracheostoma 1-2 gocce di olio gomenolato.

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● Il tracheostoma va sempre tenuto protetto con il rettangolo copristo-ma che svolge l’importantissima funzione di filtraggio dell’aria mentre ne consente il passaggio. E’ sufficiente a umidificare l’aria, a protegge-re da polveri e insetti, dal freddo etc. E’ bene indossarlo giorno e not-te.

● E’ possibile abbronzarsi, ma con precauzione. Ricordiamoci che iltracheostoma espone direttamente la mucosa agli agenti esterni, aria, acqua, granelli di sabbia oppure polveri, ma anche fonti di calore come il sole appunto che asciugano la mucosa stessa. E’ pertanto consigliabile tenere il tracheostoma sempre protetto è sufficiente il so-lito bavaglino meglio se impregnato di acqua e poi strizzato, quindi umido, fungerà da ottimo naso aggiunto. Particolare attenzione è ri-volta a chi è stato sottoposto a terapia Radiante.

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● E’ possibile fare la doccia utilizzando di preferenza la doccia a telefono cioè quella staccabile dalla parete e orientabile sul corpo. Sono stati brevettatati dei bavaglini di materiale impermeabile del tipo delle mute da sub che proteggono bene il tracheostoma impedendo all’acqua di penetrarvi. In ogni caso utilizzando la doccia nel modo appena sopra descritto si evitano spiacevoli conseguenze.

● E il bagno? Va bene fare il bagno stando seduti nella vasca, mai sdra-iati, senza che l’acqua arrivi fino al tracheostoma. E’ una pratica di-stensiva e salutare per i vapori caldo-umidi che si sollevano dal bagno soprattutto se vi si aggiungono delle sostanze balsamiche.

● Quando ci si rade, se si usa il rasoio elettrico, è bene munirsi di un asciugamano per evitare che i peli finiscano in trachea. Se si utilizza il sapone da barba basta partire dal basso tenendo sempre protetto il tracheostoma.

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● Quando ci si lava i capelli si tiene la testa abbassata in avanti o indietro mentre il tracheostoma è sempre protetto da una salvietta di spugna.

● Meglio evitare gli sforzi violenti? Certamente, evitate di compiere mo-vimenti che possano far ansimare; meglio camminare con passo tran-quillo.

● Si può mangiare di tutto? Sì l’importante è che non si tratti di alimenti o bevande troppo calde o troppo fredde.

● Che fare in caso di abbondante produzione di muco? Togliere la cannu-la interna, pulirla, tossire in un fazzoletto, asciugare il bordo del foro della cannula esterna, reintrodurre la cannula interna.

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● E’ veramente impossibile tornare a sentire gli odori?No, conosco molte persone che riescono a percepire ugualmente gli odori facendo passare l’aria dal cavo orale nel naso comprimendola con la lingua in fondo al palato.

● Si potrà soffiare il naso? Certamente, gonfiando le guance e spingen-do con forza aria su per il naso.

● Effettuare esercizi di preparazione alla voce esofagea, tutti i giorni ap-pena possibile per breve tempo 15’-20’. Capita spesso che la prima emissione di suono sia involontaria, tuttavia è fondamentale per indur-re il paziente a riprodurlo volontariamente e a capire dove si genera la vibrazione sonora

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● Vi è una qualche relazione tra la posizione del capo e l’intervento?Sì, dopo l’intervento si apprezza una proiezione in avanti del capo e delrachide cervicale, prevale il tono muscolare dei piccoli pettorali cheproiettano in avanti le spalle, ne risulta un atteggiamento posturale di tipo cifotico che predispone al dolore in prossimità della ferita chirurgi-ca.

● E’ normale una impotenza funzionale del braccio?E’ normale che dopo l’intervento, dal lato sottoposto a svuotamento la-tero-cervicale, residui una impotenza funzionale dell’arto più o meno accentuata.

● Come si recupera la funzionalità del braccio e della spalla?● Con un adatto trattamento fisiatrico per scongiurare l’evoluzione verso

la periartrite o una cervicalgia cronica.

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LEGISLAZIONE E DIRITTI

Le norme che tutelano la situazione lavorativa del laringecto-mizzato sono le stesse di tutti i lavoratori in caso di malattia. Pertanto si va dalla conservazione del posto di lavoro, per un periodo più o meno lungo in base all’anzianità di servizio, fino alla sospensione definitiva. Nel settore privato la sospensione dal lavoro è regolamentata dal Codice Civile, art. 2110 che pre-vede inoltre il cosiddetto periodo di comporto ovvero il diritto diconservazione del posto di lavoro e di reddito secondo quanto stabilito dalla legge, dal contratto collettivo, secondo gli usi o l’equità.

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LEGISLAZIONE E DIRITTI

Nel settore pubblico è previsto l’istituto aspettativa per malattia in base agli art. 66-68-70 e 71 del D.P.R. 10 gennaio 1957.Per il paziente laringectomizzato sono previsti ulteriori privilegi sia in base all’applicazione delle norme relative all’invalidità e a seconda del grado di questa riconosciuto dai competenti collegi medici.I privilegi previsti per i laringectomizzati fanno riferimento alle leggi n. 118/1971, n. 18/1980, n. 5008/1988 e n. 509/1988.

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SUSSIDI DEL SSN – INVALIDITA' CIVILE

Per quanto riguarda le modalità di fornitura gratuita di protesi e ausili al paziente operato di laringectomia totale – Decreto del Ministero della Sanità del 28 Dicembre 1992 – non è necessario il riconoscimento dell’invalidità civile da parte dell’apposita commissione perché la malattia neoplastica è già riconosciuta come malattia sociale e dà quindi diritto alla fornitura diretta.La prescrizione viene redatta dallo specialista Otorinolaringoia-tra operante nel servizio pubblico e autorizzata dal responsabile del servizio.

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SUSSIDI DEL SSN – INVALIDITA' CIVILE

Sono concessi gratuitamente al laringectomizzato i sottoelencati presidi se inclusi nel nomenclatore tariffario:cannula tracheale metallica o in materiale plastico in numero di 2 pezzi all’anno salvo diversa prescrizione dello specialista, l’apparecchio fone-tico (laringofono),comunicatore alfabetico.Altri presidi che vengono acquistati dalla ASL e assegnati in uso temporaneo:● il nebulizzatore ad ultrasuoni● l’aspiratore portatilePer quanto riguarda il materiale da medicazione occorre valuta-re le disposizioni in merito diramate dalla regione .