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La genetica del cancro

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  • La genetica del cancro

  • Vitanella cellula

    Comportamento coordinato: invio e ricezione di segnali elaborati

    Ciascuna cellula si comporta in modo Ciascuna cellula si comporta in modo responsabile: Quiescenza

    Divisione

    Differenziazione

    Morte

  • Cellule canceroserisultato di mutazioni

    Le cellule cancerose rompono le regole pi basilari del comportamento

    Si riproducono senza rispettare le normali limitazioni sulla divisione cellularecomportamento

    delle cellule divisione cellulare

    Invadono e colonizzano territori normalmente riservati ad altre cellule

  • Laspetto pi terrorizzante del cancro sta nel fatto che esordisce allimprovviso e per caso in individui apparentemente sani

    Spiegazioni apparente aumento nel XX Spiegazioni apparente aumento nel XX secolo: Diagnosi pi accurate e definitive

    Aumento della durata della vita

    Inquinamenti ambientali

    Abitutidini di vita (fumo alcol)

    Mutazioni genetiche ereditate

  • Sviluppo del cancro

    Alterazione del corretto bilancio tra:

    Stimolo alla proliferazione cellulare

    Morte cellulare programmata Morte cellulare programmata (apoptosi)

    Una cellula cancerosa una cellula somatica che reca mutazioni accumulate in diversi geni le quali causano una perdita di controllo della proliferazione cellulare

  • Benigni e maligni

    Entrambi insorgono come conseguenza di unabnorme proliferazione cellulare, ma differiscono nella capacit di invadere i tessuti circostanti.

    I tumori benigni pur potendo arrivare a dimensioni ragguardevoli , limitano la loro crescita entro i confini del tessuto di origine.

    I T. Maligni sono composti da cellule con propriet invasive e metastatizzanti

  • Classificazione

    Carcinomi che originano dalle cellule epiteliali comprendono il 90% dei tumori

    i sarcomi che si sviluppano dai fibroblasti e dai tessuti che compongono le ossa, i muscoli dai tessuti che compongono le ossa, i muscoli e vasi sanguigni

    linfomi che derivano dai globuli bianchi della milza e dei linfonodi

    Leucemie globuli bianchi del sistema ematico

    Adenocarcinome: tessuto ghiandolare

  • Basi genetiche

    Numerose mutazioni a carico di pi geni.

    Differenti combinazioni di differenti geni Differenti combinazioni di differenti geni mutanti possono dare origine allo stesso tipo di cancro

    Mutazioni spontanee

    Mutazioni indotte

  • Agenti mutageni

    Chimici Acido nitroso

    Farmaci

    Fisici Raggi X

    Raggi gamma

    Fumo

    Analoghi delle basi

    Tinture per i capelli

    Coloranti usati nellindustria alimentare

    Raggi UV (non penetranti)

  • Geni coinvolti nei processi di sviluppo di un tumore

    Oncogeni

    Geni Oncosoppressori

    Geni mutatori (riparatori)

  • Oncogeni

    Circa 80 geni, producono proteine che inducono la proliferazione cellulare

    Nella loro forma normale (proto-oncogeni) funzionano nella vita

    Nella loro forma normale (proto-oncogeni) funzionano nella vita embrionale

    Se riattivati nella vita adulta a seguito di mutazioni danno luogo a proliferazioni tumorali

    Gli oncogeni mutati sono dominanti

  • oncogeni

    ABL cr 9 (LMC)

    MYC cr 8 Linfoma di Burkitt

    RARA cr 17 Leucemia RARA cr 17 Leucemia

  • Prodotti degli oncogeni

    Fattori di crescita: Stimolano la proliferazione cellulare

    Proteine chinasicheAttivano la parte interna dei recettori di membrana Attivano la parte interna dei recettori di membrana

    Proteine non-chinasiche Attivano la parte esterna dei recettori di membrana

    Proteine G Trasferiscono il segnale dalla membrana al nucleo

    Proteine nucleari Agiscono nel nucleo, promuovendo la duplicazione del

    DNA

  • Attivazione dei geni tumorali

    Mutazione puntiforme: guadagno di funzione che producono una versione iperattiva della proteina che pu produrre una espressione eccessiva dei geni bersaglioTrisomie Trisomie Amplificazione genica presente in pi copie

    Traslocazioni Disregolazione della attivit del gene

    Virus: Ci sono essenzialmente due categorie di virus tumorali: "a trasformazione

    acuta" e a "trasformazione lenta". Nei primi le particelle virali contengono in se l'oncogene e per questo motivo non hanno la necessit di attaccare il protoncogene della cellula ospite come invece avviene nel secondo caso.

    Alterato imprinting

  • Anomalie cromosomiche nel cancro: anni settanta

  • Leucemia mieloide cronica: cr PH

    il 90% dei linfociti di pazienti con LMC contengono il cr PH derivante dalla traslocazione cr 9/22.

    Il gene chimerico trascritto e tradotto e il suo prodotto costitutivamente attivo che costitutivamente attivo che spinge la cellula verso la crescita incontrollata.

    Sotto il controllo del promotore di BCR tirosina chinasi che fa parte di un sistema di segnalazione che controlla la crescita cellulare

  • Molti tumori contengono molte copie ripetute in tandem di uno o pi oncogeni, talvolta sotto forma di piccoli cromosomi extra, talvolta come duplicazioni allinterno di un cromosoma.

    Double minutes: cromosomi privi di centromero contenenti esempio MYC

  • Linfoma di Burkitt

    La traslocazione 8/14 non porta alla formazione di un nuovo gene chimerico bens gene chimerico bens una sovraespressione causata dal fatto che IGH nei linfociti espresso a livelli molto alti quindi i linfociti e non le altre cellule esprimono MYC

    Tumore infantile che colpisce principalmente la mandibola.

  • Geni oncosoppressori

    Bloccano la proliferazione cellulare. Il loro prodotto proteico pu indurre: Apoptosi (morte cellulare programmata) Adesione cellulare Adesione cellulare Blocco del ciclo cellulare Blocco della attivit di proteine prodotte da

    oncogeni

    Il pi importante dei geni oncosoppressori p53, considerato il guardiano del genoma

    Gli oncosoppressori mutati sono ad eredit di tipo recessiva

  • Nella maggior parte dei casi nei tumori vi linattivazione di entrambi gli alleli di un oncosoppressoredi un oncosoppressore

    Un individuo erediter un allele con mutazione puntiforme inattivante e poi in una cellula somatica l allele selvatico deleto (LOH perdita di eterozigosi: persa la capacit di prevenire il cancro)

  • In assenza di p53

  • Geni mutatori

    Intervengono nella riparazione del DNA. Quando sono mutati, non riescono pi a Quando sono mutati, non riescono pi a riparare i danni indotti nel DNA

    Geni mutatori sono ad eredit recessiva

  • Xeroderma pigmentoso

    ipersensibilit alla luce

    Eritemi

    lesionicutanee

  • Tumori ereditari e non ereditari

    Tumori ereditari Sono circa il 5-10%. Il soggetto eredita

    una mutazione germinale e subisce una seconda mutazione a livello somatico. seconda mutazione a livello somatico. Trasmette la predisposizione al cancro.

    Tumori non ereditari Il soggetto subisce due mutazioni

    entrambe a livello somatico. Non trasmette la predisposizione al cancro.

  • Predisposizione al cancro

    La predisposizione genetica al cancro ereditata in modo mendeliano come un carattere mendeliano come un carattere autosomico dominante

  • Caratteristiche dei tumori ereditari

    Insorgenza precoce

    Frequente associazione di pi neoplasie

    Presenza di molti membri affetti della Presenza di molti membri affetti della famiglia con trasmissione diretta (autosomica dominante ad alta penetranza)

  • Ipotesi dei due colpi (Knudson)

    I tumori ereditari e non ereditari derivano entrambi da due mutazioni indipendenti successive;

    Nei tumori non-ereditari le due mutazioni Nei tumori non-ereditari le due mutazioni intervengono a livello somatico

    Nei tumori ereditari la prima delle due mutazioni viene ereditata da una cellula germinale

  • Tumori ereditari: colon

    Caratterizzato da due forme:

    Carcinoma Poliposico Familiare del Carcinoma Poliposico Familiare del colon (FAP)

    Carcinoma Colonrettale Ereditario Non Poliposico (HNPCC)

  • Carcinoma Poliposico Familiare del Colon (FAP)

    Presenza di centinaia o migliaia di polipi intestinali, uno dei quali pu diventare malignomaligno

    Incidenza: 1:10.000

    Insorgenza: intorno ai 30 aa (cancro intorno ai 45)

  • Genetica della FAP

    Gene: APC

    Funzione: oncosoppressore

    Locus: 5q12 Locus: 5q12

    Mutazioni: oltre 200

  • Progressione del cancro nella FAP

    Polipi di dimensioni 1 cm Polipi di dimensioni >1 cm Mutazioni di K-ras

    Polipi in degenerazione Mutazioni di DCC

    Polipi maligni Mutazioni di p53

  • Carcinoma familiare non poliposico del colon

    Forma sporadica:

    Neoplasia pi frequente del tratto intestinaleintestinale

    Legata al tipo di alimentazione

    Forma familiare (HNPCC):

    Incidenza: circa 40 casi ogni 100.000 persone

    Geni implicati: geni del Mismatch Repair (geni mutatori) hMLH1, hMSH2, hPMS2, hPMS1, hMSH6

  • Carcinoma della mammella

    Incidenza generale: 1/25 (1/50 entro i 50 anni)

    Forme familiari: 6-19% dei casi 6-19% dei casi

    Casi multipli nella stessa famiglia

    Et precoce di insorgenza

    Bilateralit

    Associazione con altri tumori (soprattutto ovaio)

  • Genetica del carcinoma alla mammella

    Due geni:

    BRCA1 (17q12)

    BRCA2 (13q12) BRCA2 (13q12)

    Agiscono entrambi come oncosoppressori e come riparatori allo stesso tempo.

  • Rischio di sviluppare un tumore in portatori di mutazioni di BRCA1

    Carcinoma mammario: 3.2% a 30 anni

    50% a 50 anni

    87% a 70 anni 87% a 70 anni

    Carcinoma mammario bilaterale: 48% a 50 anni

    65% a 70 anni

    Carcinoma Ovarico: 30% a 60 anni

    44% a 70 anni

  • Rischio di sviluppare un tumore in portatori di mutazioni di BRCA2

    Carcinoma mammario: 4.6% a 30 anni

    46% a 50 anni46% a 50 anni

    86% a 70 anni

    Carcinoma mammario bilaterale: 6% a 70 anni

    Carcinoma Ovarico:

  • Possibili profilassi nei portatori di mutazioni

    Aumentata sorveglianza (mammografia, ecografia)

    Mastectomia Mastectomia Scelta dal 32% delle donne a rischio

    Riduce il rischio di cancro mammario del 46%

    Ooforectomia Scelta dal 70% delle donne a rischio

    Riduce il rischio di cancro ovarico del 90%