carmelo barbagallo il volantino senza lavoro per i giovani ... · il volantino anno l n. 5 - 1...

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Carmelo Barbagallo SENZA LAVORO PER I GIOVANI NON C’È FUTURO __________________________________________ EDITORIALE __________________________________________ La festa dei lavoratori in un momento come questo assume un significato particolarmente importante. Il mondo del lavoro vive una fase a dir poco complicata nel nostro paese e si trova a dover fare i conti con gli impietosi dati attinenti l’occupazione, specie quella giovanile, che ci raccontano di una situazione ristagnante a prescindere da piccoli sbalzi illusori che ad oggi la- sciano il tempo che trovano. Ecco dunque che ribadire con forza i nostri va- lori ed unirci in occasione di un giorno di festa come il 1° maggio dimostra come il Sindacato sia vivo, in forza e presente ieri come oggi per dare ai cit- tadini di questo paese una speranza per il futuro chiamata lavoro. Noi ci sia- mo, ci siamo nonostante la demagogia priva di fondamento e struttura, nono- stante le critiche tutt’altro che costruttive che ci giungono perfino da chi ha contribuito fattivamente ad affossare il mondo del lavoro, permettendo a quei dati di cui parlavamo prima di crescere a dismisura. “Oggi, purtroppo - ha detto intervenendo, in occasione del 1° maggio, presso Portella della Ginestra il nostro Segretario Generale, Carmelo Barbagallo - si può morire anche per mancanza di lavoro. L’occupazione giovanile continua a ristagnare, ovunque, con punte drammatiche proprio nel nostro Mezzogior- no. E poi parliamo di futuro, ma senza lavoro per i giovani non c'è alcun fu- turo. Non vogliamo più bonus che oggi ci sono e domani spariscono. Il la- voro e la vita dei giovani non sono un flipper, non sono un gioco a punti. Ci vogliono stabilità e certezze e, inoltre, provvedimenti strutturali e politiche di investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, ovunque, ma soprat- tutto nel nostro Sud. Il Paese riparte se riparte il Mezzogiorno. Dobbiamo ri- lanciare il patto federativo unitario e, inoltre, occorre avviare al più presto, su una piattaforma comune, un confronto con il Governo in merito alla ri- forma del sistema fiscale.” Ed è proprio ora che il concetto di unitarietà a livello sindacale ha bisogno di essere portato in alto. Perché è ora che il nostro ruolo diventa ancor più cru- ciale al fianco dei giovani che il lavoro non riescono a trovarlo, di chi lotta per mantenerlo dignitosamente e di chi dopo anni di fatica ed abnegazione guarda con sempre meno speranza alla pensione. Il Sindacato è stato, è e ri- marrà sempre al fianco dei lavoratori, continuando a dar voce a chi viene sempre meno ascoltato. il Volantino ANNO l n. 5 - 1 sett. maggio 2017 Direttore GIANLUCA COLASANTI SOMMARIO Carmelo Barbagallo SENZA LAVORO PER I GIOVANI NON C’È FUTURO 2,50% rinvio alla corte costituzionale CENTRI PER L’IMPIEGO I lavoratori in stato di agitazione PENSIONI cumulo gratuito periodi lavorativi non coincidenti HANNO COLLABORATO Sandro Bernardini Ivano Massari Massimo Mattei Patrizia Coracci Angelo Angritti Redazione e Direzione Via dei Valeri, 1 - 00185 ROMA tel. 06.83517065 - 06.83517076 [email protected] UIL FPL ROMA E LAZIO WEBSITE www.uilfplromalazio.it FACEBOOK UIL FPL roma e lazio TWITTER @uilfplromaelazio SCARICA L’APP Disponibile su AppStore e GooglePlay

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Page 1: Carmelo Barbagallo il Volantino SENZA LAVORO PER I GIOVANI ... · il Volantino ANNO l n. 5 - 1 sett. maggio 2017 Direttore GIANLUCA COLASANTI SOMMARIO Carmelo Barbagallo SENZA LAVORO

Carmelo Barbagallo

SENZA LAVORO PER I GIOVANI NON C’È FUTURO

__________________________________________

EDITORIALE __________________________________________

La festa dei lavoratori in un momento come questo assume un significato particolarmente importante. Il mondo del lavoro vive una fase a dir poco complicata nel nostro paese e si trova a dover fare i conti con gli impietosi dati attinenti l’occupazione, specie quella giovanile, che ci raccontano di una situazione ristagnante a prescindere da piccoli sbalzi illusori che ad oggi la-sciano il tempo che trovano. Ecco dunque che ribadire con forza i nostri va-lori ed unirci in occasione di un giorno di festa come il 1° maggio dimostra come il Sindacato sia vivo, in forza e presente ieri come oggi per dare ai cit-tadini di questo paese una speranza per il futuro chiamata lavoro. Noi ci sia-mo, ci siamo nonostante la demagogia priva di fondamento e struttura, nono-stante le critiche tutt’altro che costruttive che ci giungono perfino da chi ha contribuito fattivamente ad affossare il mondo del lavoro, permettendo a quei dati di cui parlavamo prima di crescere a dismisura. “Oggi, purtroppo - ha detto intervenendo, in occasione del 1° maggio, presso Portella della Ginestra il nostro Segretario Generale, Carmelo Barbagallo - si può morire anche per mancanza di lavoro. L’occupazione giovanile continua a ristagnare, ovunque, con punte drammatiche proprio nel nostro Mezzogior-no. E poi parliamo di futuro, ma senza lavoro per i giovani non c'è alcun fu-turo. Non vogliamo più bonus che oggi ci sono e domani spariscono. Il la-voro e la vita dei giovani non sono un flipper, non sono un gioco a punti. Ci vogliono stabilità e certezze e, inoltre, provvedimenti strutturali e politiche di investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, ovunque, ma soprat-tutto nel nostro Sud. Il Paese riparte se riparte il Mezzogiorno. Dobbiamo ri-lanciare il patto federativo unitario e, inoltre, occorre avviare al più presto, su una piattaforma comune, un confronto con il Governo in merito alla ri-forma del sistema fiscale.” Ed è proprio ora che il concetto di unitarietà a livello sindacale ha bisogno di essere portato in alto. Perché è ora che il nostro ruolo diventa ancor più cru-ciale al fianco dei giovani che il lavoro non riescono a trovarlo, di chi lotta per mantenerlo dignitosamente e di chi dopo anni di fatica ed abnegazione guarda con sempre meno speranza alla pensione. Il Sindacato è stato, è e ri-marrà sempre al fianco dei lavoratori, continuando a dar voce a chi viene sempre meno ascoltato.

il Volantino ANNO l n. 5 - 1 sett. maggio 2017

Direttore GIANLUCA COLASANTI

SOMMARIO

Carmelo Barbagallo SENZA LAVORO PER I GIOVANI NON C’È FUTURO

2,50% rinvio alla corte costituzionale

CENTRI PER L’IMPIEGO I lavoratori in stato di agitazione

PENSIONI cumulo gratuito periodi lavorativi non coincidenti

HANNO COLLABORATO

Sandro Bernardini Ivano Massari

Massimo Mattei Patrizia Coracci Angelo Angritti

Redazione e Direzione

Via dei Valeri, 1 - 00185 ROMA tel. 06.83517065 - 06.83517076

[email protected]

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n. 5/1 MAGGIO 2017 il Volantino 2 a cura della UIL FPL Roma e Lazio

__________________________________________________________________________________________________

2,50% rinvio alla corte costituzionale

__________________________________________

da REDAZIONE __________________________________________

Nuovo, grande risultato ottenuto dalla UIL FPL durante il percorso intrapreso in difesa dei diritti dei dipendenti pub-blici. Il riferimento, ovviamente, è indirizzato nei confronti di una battaglia che ha accompagnato gli ultimi anni della nostra azione sindacale nel pubblico impiego, quella con-cernente il 2,50% . Entrando nel concreto, il risultato a cui ci riferiamo è il rinvio alla Corte Costituzionale, da parte del Giudice unico del lavoro presso il Tribunale di Perugia, della questione di legittimità dell'art. 26, comma 19 della L. 448/1998. In altre parole, per fare chiarezza, la vertenza avviata dalla UIL FPL contro la trattenuta del 2,50% della retribuzione mensile lorda dei dipendenti pubblici assunti dopo l'anno 2000, quindi riguardante moltissimi lavoratori dei comparti da noi difesi e rappresentati quotidianamente, arriva al vaglio della Consulta. Si tratta, dunque, di un passo avanti non indifferente in una vertenza che la UIL FPL intraprese con lungimiranza di-versi anni orsono, nonostante le critiche ed il mancato ap-poggio da parte di altre Organizzazioni che invece non hanno mancato di saltare sul carro del vincitore in una fase successiva, e sicuramente più comoda, di questa vicenda. La nostra federazione, invece, sia a livello giuridico che mediatico aveva iniziato a portare avanti questa vera e pro-pria battaglia alla fine del 2010, una battaglia sicuramente coraggiosa lungo una strada che dopo circa sette anni pos-siamo definire insidiosa ma giusta per l'interesse dei lavo-ratori. Entrando maggiormente nei dettagli, notiamo inoltre come in particolare, il Giudice del lavoro di Perugia abbia sottolineato come detta decurtazione retributiva determini un abbattimento dello stipendio mensile “...al di sotto della soglia della retribuzione tabellare prevista dalla Contratta-zione collettiva per talune tipologie di prestazioni lavorati-ve...” e si risolva, pertanto, in una violazione dell’art. 36 (oltre che dell’art. 3) della Costituzione, posto a tutela dei principi di proporzionalità e sufficienza retributive in rap-porto all’attività prestata dai lavoratori. Ecco, quindi, che questa sentenza apre ufficialmente una nuova fase per un percorso complicato e sicuramente an-cora lungo, cominciato da questa Organizzazione in tempi non sospetti in difesa dei lavoratori della Pubblica Ammi-nistrazione. Con questa nuova fase, in ogni caso, la nostra battaglia non diminuirà d’intensità né si fermerà, come è stato anche garantito dal nostro Segretario Generale, Mi-chelangelo Librandi. Anzi, se possibile questo nuovo punto da cui partire spingerà la UIL FPL a dare ancora di più per portare definitivamente a compimento quanto auspicato sette anni fa e che ora sembra finalmente prospettarsi.

Centri per l’Impiego I lavoratori in stato

di agitazione __________________________________________

da REDAZIONE __________________________________________

Ennesimo capitolo della vicenda legata allo stato attuale e soprattutto futuro dei Centri per l’Impiego. Nella giornata di ieri, 3 maggio 2017, infatti si è tenuta una importantis-sima assemblea promossa dalle UIL, CGIL e CISL sia con-federali che di categoria proprio per discutere delle proble-matiche e delle prospettive concernenti i tanti lavoratori che operano in questo settore cruciale. L’assemblea ha chiamato a raccolta lavoratrici e dei lavoratori dei Centri per l’Impiego e della Società Capitale Lavoro (operanti al-l’interno degli stessi Cpi) per cercare di fare il punto su un futuro che appare piuttosto complicato al momento. Alla fine dei lavori, avviati con difficoltà vista l’iniziale non concessione dell’Aula Consiliare di Palazzo Valentini no-nostante le autorizzazioni regolarmente accordate, le Orga-nizzazioni Sindacali hanno redatto un documento in cui so-no contenute le principali rivendicazioni attinenti i Centri per l’Impiego: certezza e stabilità dei trasferimenti dal Mi-nistero del Lavoro per il pagamento degli stipendi, facendo chiarezza sulla presa in carico dei lavoratori dei Centri per l’Impiego e la gestione delle funzioni; chiarezza di prospet-tiva e stabilità per tutti i lavoratori di Capitale Lavoro, molti dei quali operano nei Cpi; ampliamento e copertura delle dotazioni organiche dei Cpi; formazione permanente del personale in relazione ai nuovi compiti attribuite dalle normative vigenti; valorizzazione professionale ed econo-mica del personale attraverso gli strumenti contrattuali pre-visti; stabilizzazione di ogni forma di precariato esistente. Inoltre, in occasione di questa importante iniziativa è stato proclamato lo stato di agitazione di tutti i dipendenti dei Centri per l’Impiego. “La Regione Lazio e la Città Metro-politana di Roma Capitale - si legge in una nota unitaria di UIL, CGIL e CISL - ora dovranno avviare in tempi ragio-nevolmente brevi un confronto con i Sindacati per indivi-duare gli strumenti per costruire un sistema pubblico ef-ficiente ed efficace di politiche attive del lavoro. Il tempo per conservare nicchie di potere o di costruire business su chi perde il lavoro è finito, qualora qualcuno dovesse sot-trarsi al tavolo troverà la ferma opposizione delle lavora-trici e dei lavoratori dei Centri per l’Impiego siano essi di-pendenti della Città Metropolitana o di Capitale Lavoro.”

IN DIFESA DI UN ISCRITTO UIL,

C’È TUTTA LA UIL

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n. 5/1 MAGGIO 2017 il Volantino 3 a cura della UIL FPL Roma e Lazio

__________________________________________________________________________________________________

PENSIONI cumulo gratuito

periodi lavorativi __________________________________________

da REDAZIONE __________________________________________

L’Art. 1 comma 195 della L. 11/12/2016 n. 232 ha mo-dificato l’art. 1 comma 239 della legge 24/12/2012 n. 228 concernente la facoltà di cumulare i periodi lavorativi non coincidenti ai fini del conseguimento di un’unica pensione. Tale facoltà può essere esercitata: dagli iscritti alle casse professionali (di cui mancano ancora le disposizioni appli-cative e quindi le procedure operative); da coloro che pos-sono andare in pensione con la “pensione anticipata” oltre che con la pensione di “vecchiaia”; anche dai soggetti in possesso dei requisiti per il diritto autonomo al trattamento pensionistico in una delle gestioni di cui al citato comma 239, ossia 20 anni di contribuzione in INPS, INPS-EX INPDAP , GESTIONE SEPARATA E CASSE. Per stabili-re il diritto al cumulo si deve considerare il requisito più al-to tra le varie gestioni. Viene inoltre disciplinato: il recesso della ricongiunzione e le modalità di restituzione di quanto già versato solo nei casi in cui non sia perfezionato il pagamento integrale del-l’importo dovuto. La restituzione di quanto versato è effet-tuata a decorrere dal dodicesimo mese dalla data della ri-chiesta di rimborso in quattro rate annuali, non maggiorate di interessi. Il recesso di cui al comma 197 art. 1 L. 232 2016, non può comunque essere esercitato oltre il termine di un anno dalla data di entrata in vigore della presente leg-ge e nei casi in cui abbia dato già titolo alla liquidazione del trattamento pensionistico. Il comma 197 si riferisce alle sole ipotesi di ricongiunzione ex legge n. 29 del 1979; sono quindi escluse dal suo campo di applicazione le ricongiun-zioni esercitate ai sensi della legge n.45 del 1990 es. liberi professionisti; la rinuncia alla domanda di pensione in tota-lizzazione ossia con il calcolo contributivo. Per quanto concerne la pensione di vecchiaia in cumulo, poi, a decorrere dal 1 gennaio 2017 la facoltà di cumulo di cui al citato comma 239 può essere esercitata per consegui-re la pensione di vecchiaia anche dai soggetti in possesso dei requisiti per il diritto autonomo al trattamento pensioni-stico in una delle gestioni di cui al predetto comma 239. In tali casi la pensione non può avere decorrenza anteriore al 1 febbraio 2017. Resta fermo che la titolarità al trattamento diretto a carico di una delle gestioni (es. l’assegno di invalidità previdenziale, di cui al citato comma 239), tra le quali le Casse professionali, preclude l’esercizio della fa-coltà di cumulo. Rispetto alla pensione anticipata in cumulo, invece, a de-correre dal 1 gennaio 2017, la facoltà di cumulo al citato

comma 239 può essere esercitata per conseguire la pen-sione anticipata con il requisito contributivo di cui all’ar-ticolo 24, comma 10, del decreto legge n.201 del 2011, convertito dalla legge n.214 del 2011, adeguato agli incre-menti della speranza di vita, ai sensi dell’articolo 12 del decreto legge n. 78 del 2010, convertito con modificazioni dalla legge n. 122 del 2010, che di seguito si riporta. Dal 2017 al 2018, per gli uomini 42 anni e 10 mesi (pari a 2.227 settimane) e per le donne 41 anni e 10 mesi (pari a 2.175 settimane). Dal 2019 al 2020, sia per gli uomini che per le donne si considerino gli stessi dati citati per il 2017 e il 2018, tenendo però conto che si parla di requisiti da ade-guare alla speranza di vita ai sensi dell’articolo 12 del de-creto legge n.78 del 2010 convertito dalla legge n.122 del 2010.

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n. 5/1 MAGGIO 2017 il Volantino 4 a cura della UIL FPL Roma e Lazio

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DA IL MESSAGGERO DEL 28 APRILE 2017

DA LA STAMPA DEL 03 MAGGIO 2017

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n. 5/1 MAGGIO 2017 il Volantino 5 a cura della UIL FPL Roma e Lazio

__________________________________________________________________________________________________

DAL CORRIERE DI RIETI DEL 03 MAGGIO 2017

DA IL MESSAGGERO DEL 04 MAGGIO 2017