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"Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte" Leo De Berardinis Anche per questo autunno, come ormai da quattordici anni, presentiamo la seconda parte della Stagione Teatrale del Teatro Comunale di Dozza. Dopo aver privilegiato la musica nella prima parte dell’anno, ora è il turno soprattutto della prosa… anche se, come nostra tradizione, sempre “contaminata” nei generi, nei linguaggi, nelle poetiche. Lo facciamo con grande entusiasmo per vari motivi… e forse il più importante è che, con questa rassegna, festeggiamo la nascita di un “nuovo” soggetto teatrale: la COOPERATIVA LE TRE CORDE. La Cooperativa Le Tre Corde si è costituita quest’anno dall’unione di tre compagnie, Associazione Culturale Diablogues, Terzadecade/L’aquila Signorina e Compagnia Teatrale della Luna Crescente, già riconosciute e sovvenzionate dalla Regione Emilia Romagna a norma della L.R.13/99. Questa forma di integrazione scaturisce da un concetto organizzativo immaginato, portando il percorso auspicato dal Programma Regionale in Materia di Spettacolo, che intende favorire le coproduzioni e le forme di integrazione e coordinamento tra più soggetti dello spettacolo dal vivo, a un superiore grado di compiutezza formale. In ciò seguendo l’invito fatto dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna alle realtà sostenute dalla L.R.13/99 affinchè valutassero sinergie tra gli organismi dello spettacolo in grado di portare alla costituzione di nuovi organismi associativi o cooperativi dotati di maggiore strutturazione. È sembrato naturale anche cercare di unire, nella varietà delle identità artistiche che operano nella provincia di Bologna, compagnie che lavorano in settori ed ambiti complementari e che svolgono attività differenti, da un lato per poter offrire ai committenti di mercato una completezza di proposte diversificate in base alle richieste di ciascuno e dall’altro per non creare all’interno dinamiche competitive, ma piuttosto un incentivo alla collaborazione fra le diverse sfere di azione, come regie trasversali, scambi di ricerche per materiali drammaturgici o la codirezione artistica di Festival e Rassegne. Tutta questa eredità viene portata alla Cooperativa Le Tre Corde dai soci che la compongono, Enzo Vetrano e Stefano Randisi (Diablogues), Barbara Bonora e Gabriele Argazzi (Terzadecade/L’aquila Signorina) e Corrado Gambi (Compagnia Teatrale della Luna Crescente), creando un’attività complessiva che abbraccia diverse modalità di produzione artistica, distribuzione e gestione di spazi e un’offerta culturale il più possibile varia ed esauriente rivolta a una pluralità di fruitori del lavoro di queste compagnie, dalle diverse fasce generazionali di pubblico a quelle dagli interessi culturali più o meno specifici. Il Teatro Comunale di Dozza è il primo terreno di collaborazione/produzione/organizzazione della Cooperativa Le Tre Corde. Tanti auguri a noi e al pubblico che vorrà seguire questa nuova fase della nosra storia! Grazie a tutti! Corrado Gambi Direttore Teatro Comunale di Dozza TEATRO COMUNALE DI DOZZA COMP. TEATRALE DELLA LUNA CRESCENTE COOPERATIVA LE TRE CORDE DOZZA eventi 2015 PERSONAE - Percorsi Teatrali TRACKS - Tracce d’autore CROSSROADS - Jazz e altro in Emilia-Romagna DOZZAJ2015//:Off COMUNE DI DOZZA CITTÀ METROPOLITANA DI BOLOGNA REGIONE EMILIA-ROMAGNA in collaborazione con: ROOTS MUSIC CLUB COMBO JAZZ CLUB ENOTECA REGIONALE EMILIA-ROMAGNA CA’ VAINA PIM - Poesia Immagine Musica SABATO SERA DUE SETTE SERE QUI COOP. GIORNALISTI “CORSO BACCHILEGA” Fondazione Dozza Città d’Arte Pro-Loco Dozza LAPSUS Per informazioni e prenotazioni: Tel. 3475548522 Email: [email protected] www.comune.dozza.bo.it www.compagniadellalunacrescente.it www.facebook.com/teatrocomunaledozza

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"Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte"

Leo De Berardinis Anche per questo autunno, come ormai da quattordici anni, presentiamo la seconda parte della Stagione Teatrale del Teatro Comunale di Dozza. Dopo aver privilegiato la musica nella prima parte dell’anno, ora è il turno soprattutto della prosa… anche se, come nostra tradizione, sempre “contaminata” nei generi, nei linguaggi, nelle poetiche. Lo facciamo con grande entusiasmo per vari motivi… e forse il più importante è che, con questa rassegna, festeggiamo la nascita di un “nuovo” soggetto teatrale: la COOPERATIVA LE TRE CORDE. La Cooperativa Le Tre Corde si è costituita quest’anno dall’unione di tre compagnie, Associazione Culturale Diablogues, Terzadecade/L’aquila Signorina e Compagnia Teatrale della Luna Crescente, già riconosciute e sovvenzionate dalla Regione Emilia Romagna a norma della L.R.13/99. Questa forma di integrazione scaturisce da un concetto organizzativo immaginato, portando il percorso auspicato dal Programma Regionale in Materia di Spettacolo, che intende favorire le coproduzioni e le forme di integrazione e coordinamento tra più soggetti dello spettacolo dal vivo, a un superiore grado di compiutezza formale. In ciò seguendo l’invito fatto dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna alle realtà sostenute dalla L.R.13/99 affinchè valutassero sinergie tra gli organismi dello spettacolo in grado di portare alla costituzione di nuovi organismi associativi o cooperativi dotati di maggiore strutturazione. È sembrato naturale anche cercare di unire, nella varietà delle identità artistiche che operano nella provincia di Bologna, compagnie che lavorano in settori ed ambiti complementari e che svolgono attività differenti, da un lato per poter offrire ai committenti di mercato una completezza di proposte diversificate in base alle richieste di ciascuno e dall’altro per non creare all’interno dinamiche competitive, ma piuttosto un incentivo alla collaborazione fra le diverse sfere di azione, come regie trasversali, scambi di ricerche per materiali drammaturgici o la codirezione artistica di Festival e Rassegne. Tutta questa eredità viene portata alla Cooperativa Le Tre Corde dai soci che la compongono, Enzo Vetrano e Stefano Randisi (Diablogues), Barbara Bonora e Gabriele Argazzi (Terzadecade/L’aquila Signorina) e Corrado Gambi (Compagnia Teatrale della Luna Crescente), creando un’attività complessiva che abbraccia diverse modalità di produzione artistica, distribuzione e gestione di spazi e un’offerta culturale il più possibile varia ed esauriente rivolta a una pluralità di fruitori del lavoro di queste compagnie, dalle diverse fasce generazionali di pubblico a quelle dagli interessi culturali più o meno specifici. Il Teatro Comunale di Dozza è il primo terreno di collaborazione/produzione/organizzazione della Cooperativa Le Tre Corde. Tanti auguri a noi e al pubblico che vorrà seguire questa nuova fase della nosra storia! Grazie a tutti!

Corrado Gambi Direttore Teatro Comunale di Dozza

   

 

   

   

 

 

TEATRO COMUNALE DI DOZZA

COMP. TEATRALE DELLA LUNA CRESCENTE COOPERATIVA LE TRE CORDE

DOZZA eventi 2015 PERSONAE - Percorsi Teatrali

TRACKS - Tracce d’autore CROSSROADS - Jazz e altro in Emilia-Romagna

DOZZAJ2015//:Off COMUNE DI DOZZA

CITTÀ METROPOLITANA DI BOLOGNA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

in collaborazione con:

ROOTS MUSIC CLUB COMBO JAZZ CLUB

ENOTECA REGIONALE EMILIA-ROMAGNA CA’ VAINA

PIM - Poesia Immagine Musica SABATO SERA DUE

SETTE SERE QUI COOP. GIORNALISTI “CORSO BACCHILEGA”

Fondazione Dozza Città d’Arte Pro-Loco Dozza

LAPSUS

 

 

Per informazioni e prenotazioni: Tel. 3475548522

Email: [email protected] www.comune.dozza.bo.it

www.compagniadellalunacrescente.it www.facebook.com/teatrocomunaledozza

 

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SABATO 3 OTTOBRE 2015 - ORE 21.00 Teatro Comunale di Dozza Via XX Settembre, 51 - Dozza (BO) Rassegna PERSONAE - Percorsi Teatrali L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA ed altre novelle di Luigi Pirandello Cooperativa Le Tre Corde / Diablogues - Compagnia Vetrano/Randisi regia di: Enzo Vetrano e Stefano Randisi con: Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Margherita Smedile Le novelle sono la forma più fluida, più immediata e potenzialmente più ricca di libertà e immaginazione con cui Pirandello amava esprimersi, e proprio questa scrittura ha regalato al suo teatro le vicende e i personaggi di molte pièces. A volte, come nel caso di La tragedia di un personaggio o di Colloqui coi personaggi, l'Autore ha voluto rappresentare se stesso in rapporto alle sue creature, come se queste fossero entità autonome e indipendenti, che potevano interloquire con lui, portare le proprie ragioni, lusingare o criticare chi le aveva generate. In questa serata alcune di queste creature si approprieranno di tutto lo spazio del teatro, dal palco alla platea, per far vivere agli spettatori l’impressione di essere dentro allo studio di Pirandello, testimoni e strumento di un confronto serrato e appassionato. La leggerezza del Personaggio protagonista dei Colloqui, l'esilarante disputa dentro e fuori dalla Giara di Don Lollò e Zì Dima, le visioni della Sgricia dell'Angelo Centuno, la filosofia concreta delle tre corde di Ciampa de Il berretto a sonagli, e la rabbia di Lora, la protagonista di Sgombero, faranno da premessa alla storia di La morte addosso, titolo originale della novella che poi è diventata in teatro L'uomo dal fiore in bocca. Il protagonista, che fin dall'inizio osserva e studia la vita negli altri, racconterà con lucidità e apparente distacco la sua condizione sospesa tra un passato difficile da abbandonare e un futuro che vuole allontanare più che può, tra una vita di affetti e speranze e un presente che vuole vedere inutile e vacuo, per soffrire di meno quando sarà il momento di morire. Vetrano e Randisi sono ormai da parecchi anni sperimentatori e indagatori della scrittura di Pirandello in tutte le sue forme; oltre alla messinscena di diversi testi teatrali hanno realizzato nel 2012 Per mosse d’anima, un documentario per la RAI che racconta la vita del grande drammaturgo attraverso la loro ricerca. In questa serata raccolgono i fili di questo lungo percorso e li intrecciano - assieme a Margherita Smedile - alle emozioni e ai ricordi vivi degli ultimi allestimenti realizzati. Diablogues - Compagnia Vetrano-Randisi Attori, autori e registi teatrali, Enzo Vetrano e Stefano Randisi lavorano insieme dal 1976. Nel settembre del 2011 hanno vinto il premio Le Maschere del Teatro Italiano con lo spettacolo I Giganti della Montagna per la categoria Miglior spettacolo di prosa e nel 2010 hanno ricevuto il premio Hystrio-Anct per il loro lavoro tra ricerca e tradizione. Del 2007 è il premio ETI - Gli Olimpici del Teatro come miglior spettacolo per Le smanie per la villeggiatura di Carlo Goldoni, realizzato insieme a Elena Bucci e Marco Sgrosso. Nel 1988 Vetrano e Randisi hanno ricevuto dal Sindaco Leoluca Orlando il premio Palermo per il Teatro e vent'anni dopo, nel luglio 2007, è stato loro consegnato il premio Imola per il Teatro, come riconoscimento alla loro carriera. Vetrano e Randisi sono presenti nel Dizionario dello Spettacolo del Novecento edito nel 1998 da Baldini e Castoldi. Col Teatro Daggide di Palermo, loro città d'origine, Vetrano e Randisi hanno condiviso l'esperienza formativa del teatro di gruppo, orientando la propria ricerca verso il teatro d'attore, l'improvvisazione e la drammaturgia collettiva. Dall'83 al 92 hanno formato una compagnia all'interno della Cooperativa Nuova Scena di Bologna, per la quale hanno scritto, diretto e interpretato numerosi spettacoli fra cui una trilogia dedicata alla Sicilia, e hanno partecipato a diversi lavori con Leo de Berardinis. Nel 1995 hanno fondato l'Associazione Culturale Diablogues, che spazia da produzioni di spettacoli di ricerca teatrale e musicale alla didattica, da collaborazioni e consulenze artistiche alla progettazione e realizzazione di eventi teatrali unici in luoghi di particolare interesse artistico e culturale. Dal 2001 al 2012 Vetrano e Randisi sono stati fondatori e direttori artistici del Festival Acqua di terra/Terra di luna, il più importante avvenimento culturale della Vallata del Santerno. Dal 1999 al 2003 una creativa e fruttuosa collaborazione con Le Belle Bandiere ha avviato uno studio su testi classici che ha fatto conoscere e apprezzare il lavoro di Vetrano e Randisi anche in circuiti di teatro più tradizionale, distinguendosi per la prospettiva originale che apre squarci su differenti visioni e dimensioni dei testi e degli autori affrontati: Il berretto a sonagli di Pirandello (1999) Anfitrione da Plauto, Molière, Kleist e Giraudoux (2000) Il mercante di Venezia (2001) e Le smanie per la villeggiatura di Goldoni (2003) Successivamente hanno creato una nuova compagnia che ha realizzato un repertorio pirandelliano: L'uomo, la bestia e la virtù (2005), Pensaci, Giacomino! (2007) I Giganti della Montagna (2009) Fantasmi (2010) Trovarsi (2011). Recentemente hanno affrontato con risultati emozionanti anche la drammaturgia di Franco Scaldati, realizzando Totò e Vicé (2012), spettacolo con il quale vincono il Premio Annibale Ruccello nel 2014.

www.diablogues.it

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SABATO 10 OTTOBRE 2015 - ORE 21.00 Teatro Comunale di Dozza Via XX Settembre, 51 - Dozza (BO) Rassegna PERSONAE - Percorsi Teatrali B.L.U.E. - IL MUSICAL COMPLETAMENTE IMPROVVISATO I Bugiardini attori-improvvisatori: Fabrizio Aloisi, Emanuele Ceripa, Patrizio Cossa, Cecilia Fioriti, Francesco Lancia, Andrea Laviola, Fabrizio Lobello, Tania Mattei, Fulvio Maura, Simona Pettinari, direttore musicale: Fabio Pavan Sembra l'apertura di un musical come tanti altri... …il buio in sala, la musica che inizia il suo ritmo incessante, le luci che si alzano. L’atmosfera si fa elettrica, i ballerini prendono posto e gli attori guadagnano il palco. Sembra davvero l’inizio di un musical come tutti gli altri. Sembra. Ma non lo è. B.L.U.E. - il musical completamente improvvisato è uno spettacolo d’improvvisazione ispirato alle atmosfere, alla musica e alla narrazione tipica dei musical di Broadway. In ogni spettacolo, i Bugiardini, una delle più note compagnie di improvvisazione teatrale in Italia, e i musicisti che li accompagnano dal vivo trasformano i suggerimenti del pubblico in un musical letteralmente mai visto prima… e che mai sarà possibile rivedere dopo. Storie emozionanti, personaggi memorabili, battute esilaranti, canzoni appassionanti e coreografie… decisamente coraggiose: ogni cosa sarà creata sul momento o, come dicono gli anglosassoni, “out of the blue”. Nella primi due stagioni, questo singolare mix tra musical, spontaneità e comicità ha registrato un grande successo di pubblico, tanto da far registrare il tutto esaurito in ogni serata. Il musical improvvisato è un genere molto diffuso e affermato nei paesi anglosassoni. I Bugiardini, forti di una lunga esperienza nel campo dell'improvvisazione teatrale, hanno deciso di raccogliere in Italia la funambolica sfida di essere contemporaneamente attori, cantanti, compositori e ballerini. Il risultato è B.L.U.E. - il musical completamente improvvisato. Con B.L.U.E. uscirete dal teatro cantando canzoni che prima non esistevano! I Bugiardini: l’improvvisazione con effetti collaterali! I Bugiardini nascono a Roma nel 2008, dall'unione di attori di estrazione eterogenea ma accomunati dalla passione per il teatro di improvvisazione. Da allora hanno creato e prodotto numerosi format originali di improvvisazione teatrale, da ultimo "Shhh - an improvised silent movie", presentato nelle edizioni 2013 e 2014 del Fringe Festival di Edimburgo (premiato quale "Must See Show 2013" da FringeReview). Attenti all'apertura internazionale, sono stati ospiti presso i principali poli mondiali d'eccellenza dell'improvvisazione, quali il Loose Moose Theatre (Calgary, Canada) e il Second City (Chicago, USA). Sono stati invitati ad esibirsi in USA, Canada, Portogallo, Belgio, Gran Bretagna, Francia, Germania, India.

www.blueilmusical.it www.bugiardini.it

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DOMENICA 18 OTTOBRE 2015 - ORE 17.00 Teatro Comunale di Dozza Via XX Settembre, 51 - Dozza (BO) Rassegna PERSONAE - Percorsi Teatrali A MIO FRATELLO IL REGNO, A ME LASCIATE IL CANTO (ORFEO – PRIME SCINTILLE) Cantharide con: Ilaria Debbi, Riccardo Marchi, Anteo Ortu, Martina Oarres Sélavy, Luca Chiapparini con la collaborazione di Riccardo Pepe, Ana-Maria Sharkova, Elsa Maria Frabetti Regia Elena Galeotti “Orfeo era un fedele guerriero che prese parte alla spedizione degli argonauti, sotto la guida di Giasone e con essi andò alla ricerca del vello d’oro tenuto nascosto da un feroce drago…ma non sono certo queste le imprese che hanno reso famoso il suo personaggio, il suo nome, ma la musica e l’amore! Orfeo era un poeta e un musico. Egli aveva appreso l’arte di suonare la lira dalle Muse stesse, lira che gli era stata regalata dal potente dio Apollo. La sua musica e i suoi versi erano così dolci e soavi che l'acqua dei torrenti rallentava la sua corsa, i boschi scuotevano le loro frondose chiome, gli uccelli dalla commozione non erano più in grado di volare”.

(Robert Graves, I miti greci) Lavorare sul mito di Orfeo ed Euridice con un gruppo di giovani attori, mi ha permesso di esplorare insieme il tema della solitudine, la fragilità dell’amore, il tema dell’immortalità nonché la violenza del potere, la paura del dolore e della morte. Ogni attore ha potuto lavorare su se stesso in relazione agli altri. Il canto è diventato il filo conduttore, il personaggio-guida secondo i desideri del gruppo nello sviluppo del percorso lavorativo. Orfeo è un grande chansonnier, a tratti lirico, attraversato da lunghi silenzi, luoghi d’eccellenza dell’eroe tragico portatore di armonia vocale. Abbiamo esplorato la complessità della natura umana nel rispetto della terra in cui siamo, la terra di mezzo, la zona liminare dell’adolescenza, luogo di grandi fragilità ed enormi possibilità inesplorate. Luogo di conflitti, vuoti abissali e scontri incomprensibili. Come si pone un giovane in una situazione di conflitto? Davanti alla morte? In guerra?

Elena Galeotti – Cantharide

L’Associazione Cantharide è una compagnia teatrale con sede a Zola Predosa, Bologna. L’associazione è composta da un nucleo stabile di artisti con diverse competenze - attori, scenografi, danzatori, costumisti, illuminotecnici - e dall’inizio, ha sviluppato rapporti di collaborazione con altri enti ed artisti. L’attività che Cantharide svolge comprende la produzione di spettacoli, l’organizzazione di rassegne teatrali ed eventi culturali, infine la ‘formazione’, sia all’interno delle scuole che extrascolastica.

www.cantharide.it

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SABATO 7 NOVEMBRE 2015 - ORE 21.00 Teatro Comunale di Dozza Via XX Settembre, 51 - Dozza (BO) Rassegna TRACKS - Tracce d’autore HOLLIS BROWN “3 SHOTS TOUR” Mike Montali - Vocals & Guitar ���Jonathan Bonilla - Guitar ��� Dillon Devito - Bass & Backing Vocals ��� Andrew Zehnal - Drums ��� Adam Bock - Keys & Backing Vocals OPENING ACT: ENRICO CIPOLLINI - voce e chitarra

Presentata da Roots Music Club in collaborazione con Sedate Bookings, arriva in Italia per la seconda volta la band newyorkese HOLLIS BROWN, che sta avendo un grande successo negli USA e che presenterà il nuovo cd "3 Shots", uscito in Europa il 12 Giugno per la prestigiosa Blue Rose Records. L'exploit degli Hollis Brown è arrivato lo scorso Aprile, quando sono stati fortemente voluti dai COUNTING CROWS per aprire i loro show nell'ambito del loro tour americano, che li vedrà girare per tutti gli USA sui palchi più prestigiosi. Gli Hollis Brown cercano una conferma nel pubblico italiano dopo il tour dell'estate 2014, stavolta puntando ai live club e agli indoor shows, proponendo il loro repertorio fatto di puro rock dal sapore vintage contaminato con il folk odierno. Il nuovo cd "3 Shots", prodotto da Don Dilego, sta avendo risultati grandiosi, e mostra un suono più moderno e voltato al nuovo folk americano. Una grande conferma dopo il cd "Ride On The Train" del 2013, prodotto da Adam Landry (produttore dei Deer Tick) e dal suono senza dubbio più in stile anni '70. "Il pubblico dovrebbe arrivare presto e ascoltarsi gli Hollis Brown. Sono una live band incredibile".

Adam Duritz, leader dei Counting Crows

www.hollisbrown.com www.rootsmusicclub.com

Enrico Cipollini Chitarrista e songwriter di Ferrara. Scrive e suona brani originali in tutte le band delle quali fa parte. Con le band UNDERGROUND RAILROAD e FREE JAM si è esibito per due volte al prestigioso Pistoia Blues Festival oltre a numerosi altri club e manifestazioni. Ha condiviso il palco e talvolta anche suonato con NINE BELOW ZERO, TOLO MARTON, ANDY J FOREST, THE BLUESMEN, THE MOGSY, BAREFOOT, JAMES MONQUE'D, LAURA CRISCI, JONO MANSON, MANDOLIN BROTHERS, PAOLO BONFANTI. Parallelamente all'attività live ha realizzato diversi dischi in studio di cui l'ultimo è “Growing Three” degli UNDERGROUND RAILROAD uscito nel Dicembre 2014. Nell’ultimo anno si è dedicato a un progetto solista di brani inediti dalle influenze folk/country/blues che sta avendo ottimi riscontri attraverso concerti in diversi club ed eventi musicali (tra cui l'apertura del concerto dei Pulp Dogs di Vince Pastano e Antonello D'Urso, l’apertura del concerto di Paolo Bonfanti, il concerto con la cantautrice americana Laura Crisci). Nell’agosto del 2015 ha svolto inoltre alcuni concerti a Londra (tra cui il locale Alley Cat) presentando proprio questi brani.

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DOMENICA 22 NOVEMBRE 2015 - ORE 17.00 Teatro Comunale di Dozza Via XX Settembre, 51 - Dozza (BO) Rassegna PERSONAE - Percorsi Teatrali MEDEA Liceo Classico “Rambaldi” di Imola Compagnia Teatrale della Luna Crescente - Cooperativa Le Tre Corde con: Maria Castellani, Luca Cesani, Emma Gardi, Arianna Marani, Francesco Masi, Gloria Menduni, Alexandra Muresan, Agnese Rensi, Angelica Lucia Ritucci, Marianna Tafuro, Laura Tranchini regia: Corrado Gambi La storia di Medea, principessa della Colchide, è una delle più cupe nell'universo del mito antico. Innamorata del greco Giasone, per lui tradisce il padre, uccide il fratello, abbandona la patria. Ma l'evento che la caratterizza in modo assoluto è quello che Euripide ha scelto di portare in scena nel suo dramma: l'uccisione dei figli, l'atto estremo con cui essa si vendica dell'abbandono di Giasone. Per questo gesto Medea si impone all'immaginario occidentale. La vicenda narrata da Euripide ha poi costituito un simbolo di ambiguità, che ha attraversato la storia della letteratura e del teatro, fino ai giorni nostri. In Euripide il personaggio conserva la sua “doppiezza” e rivendica, attraverso lo schermo del mito, la sua non appartenenza all'universo dei “valori umani”; in un’altra versione dell’antichità, quella di Seneca, si riversa ogni colpa sul personaggio cupo e malefico della maga straniera; le rielaborazioni moderne cercano invece di ancorare a una realtà comprensibile, ed entro certi limiti anche giustificabile, un gesto che di per sé e incomprensibile e ingiustificabile. Si fa strada così la figura di Medea vittima delle circostanze avverse e del destino, una tragedia dello "straniero" che anticipa le contraddizioni delle società multietniche (come nella versione del drammaturgo austriaco Franz Grillparzer), e poi quella di Medea straniera ed esule, esclusa e respinta dalla comunità che la ospita, che uccide i figli per sottrarli a una maledizione sociale e di razza per sottrarli a una persecuzione (come nella Medea di Corrado Alvaro): un percorso che tende ad alleggerire il peso della colpa chiamando in causa ragioni esterne, inevitabili e determinanti. Alla fine l'infanticidio appare dettato da “un'estrema necessità di proteggere e di amare”, da un esasperato (e “deviato”) senso di pietà materna, e rimane epilogo irreversibile e nodo irrisolto nella tragica storia di Medea. La versione del mito di Medea che Euripide portò in scena nel 431 a.C. dovette probabilmente costituire con la novità dell'infanticidio un evento di straordinario impatto sul pubblico. Se i tragediografi del secolo successivo, più propensi ad attirarsi le simpatie degli spettatori con finali meno sconvolgenti, tentarono un recupero di versioni più edulcorate, non riuscirono tuttavia a riproporre a lungo una vicenda dai contorni ormai sbiaditi. Le sfaccettature del personaggio sono tante e tali che Medea può essere vista, di volta in volta, come feroce e vendicativa assassina, come vittima di pulsioni interne incontrollabili, o anche come moglie così addolorata per l’abbandono del marito da arrivare a perdere ogni raziocinio. La grandezza del personaggio sta proprio nell’essere assai complesso, in una continua lotta tra la razionalità e le passioni. L’opera di Euripide è dominata dalla straripante e incontrastata personalità di Medea, donna fortemente emotiva e passionale. La donna esibisce un’ampia gamma di stati d’animo, che culminano negli omicidi della giovane sposa di Giasone e dei propri figli: atti caratterizzati sì da grande ferocia, ma non privi di dubbi e di tentazioni di desistere, talvolta manifestati nell’ambito della stessa scena, in un continuo alternarsi di propositi omicidi e di pentimenti. È la prima volta nel teatro greco in cui protagonista è la passione di una donna, una passione violenta e feroce che rende Medea una donna debole e forte allo stesso tempo. Forte perché padrona della sua vita e non disposta a piegarsi davanti a nessuno, e al tempo stesso debole perché sola, disperata ed intenzionata a distruggere tutto quello che rappresenta il suo passato. La Medea di Euripide diventò, "un punto di non ritorno", costituendo il modello e il punto di riferimento dialettico per tutte le Medee della nostra tradizione occidentale. E così è stato anche per la nostra trasposizione teatrale! Una vicenda ambientata nell’atrio di una stazione ferroviaria, tra viaggiatori in transito… Una Medea in fuga… da se stessa e dal mondo… vittima e carnefice in primo luogo di se stessa… figura tragica, prima vessata e sfruttata da una società maschilista e razzista, e poi buttata via, “sostituita” perché “ormai inutile”. Alla fine, questa Medea è un simbolo “perduto” che trova “soddisfazione e riscatto” nel compimento dell’atto più efferato che mente umana possa concepire. È una figura “contro”: contro i pregiudizi… contro il senso comune… contro l’ipocrisia… contro il senso di un perbenismo popolare troppo spesso alibi di altrettante tragedie domestiche e non… contro se stessa… Le hanno portato via il passato e il presente… lei si è preclusa qualsiasi futuro. Non è forse questo un tratto drammaticamente accostabile a tante vicende nella realtà dei giorni nostri??? Il Liceo Classico “Rambaldi” di Imola insieme alla Compagnia Teatrale della Luna Crescente sono al quinto anno di collaborazione su un progetto di accostamento e rilettura dei classici del teatro greco e questo allestimento della MEDEA arriva dopo quelli di ANTIGONE (2011/2012), PROMETEO (2012/2013), LISISTRATA (2013/2014), replicati all’interno di stagioni teatrali tradizionali.

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DOMENICA 29 NOVEMBRE 2015 - ORE 17.00 Teatro Comunale di Dozza Via XX Settembre, 51 - Dozza (BO) Rassegna PERSONAE - Percorsi Teatrali LE ROSE ROSSE, NO - Il concerto Acqua di Terra, Terra di Luna con: Davide Baldessarelli (basso), Sebastiano Caroli (chitarra), Alice Dall’Osso (batteria), Giulia Dardi (voce), Laura Di Marzo (voce), Linda Fabbri (flauto e ottavino), Francesca Fiorentini (basso), Stefania Marinaccio (voce), Sara Morotti (piano), Barbara Neglia (chitarra e voce), Giuseppe Ragazzini (batteria), Francesco Sartiani (chitarra e voce), Luigi Tranchini (chitarra e pianoforte) Rebecca Romagnesi (violino) direzione artistica: Stefano Randisi e Enzo Vetrano ricerche documentarie: Renato Sartiani e Giuliana Zanelli supporto tecnico e logistico: Associazione Culturale T.I.L.T. Trasgressivo Imola Laboratorio Teatro in collaborazione e con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Imola con il sostegno dei Comuni di: Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Medicina e di: Regione Emilia - Romagna, Città Metropolitana di Bologna. con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola. “Le Rose rosse, no - IL CONCERTO”, è l’esito del laboratorio musicale legato al progetto “Le Rose rosse, no. Grande guerra: dalle memorie di pietra alla memoria viva” con la direzione artistica di Stefano Randisi e Enzo Vetrano, andato in scena l’estate appena trascorsa. Il lavoro, svolto in circa due mesi coi partecipanti al laboratorio, si è concentrato su brani legati direttamente o indirettamente alle vicende della Grande guerra che sono stati “smontati” e reinventati in nuovi arrangiamenti, seguendo l’emozione della memoria e l’impegno della consapevolezza. Si comincia con un evocativo pezzo di Rachmaninov, per continuare con la canzone-simbolo del progetto: Le rose rosse, no. Poi, brani quali Sul ponte di Bassano, Gorizia tu sei maledetta, La tradotta che parte da Novara o Fuoco e mitragliatrici, vengono eseguiti in alternanza a canzoni contemporanee contro la guerra e tutte le guerre come Andrea di Fabrizio De Andrè o Non siamo mai stati sulla luna dei Mercanti di Liquore. Versioni intime e toccanti di Addio, mia bella addio o ‘O surdato ‘nnammurato fanno eco a composizioni originali nate dalle suggestioni dei partecipanti ispirate a vicende di uomini e donne del territorio o tramandate dalla narrazione orale della guerra. Per sciogliere la tensione non mancano poi motivetti leggeri e dissacranti come Non spingete, scappiamo anche noi dei leggendari Gufi o L’altissimo, di Marco Paolini & C. La guerra fu grande. Coinvolse tutti gli italiani. Mentre si svolgeva e quando finì, lasciò un deposito di ricordi e racconti, di sentimenti, di immagini, di canzoni. Ancora oggi memorie sepolte, dieri, lettere, vengono alla luce numerose. Ancora oggi artisti, poeti, scrittori, ricercatori si mettono in viaggio per raccogliere il senso di un evento che riguardò il Paese intero e che lasciò una lunga scia nel Novecento europeo. La Grande guerra, che crediamo lontana, può risultare molto vicina quando una fotografia, una cartolina dimenticata dentro un cassetto di casa, o il ricordo della frase di un nonno trasmessa in famiglia, ci fanno percepire la realtà di fatti che non stanno solamente nei libri di storia, ma in un passato che ci raggiunge, ci parla a tratti, per lampi. E chiede un momento di ascolto. Per riconnetterci a quella storia e alle persone che la vissero, l’Associazione Culturale Acqua di Terra/Terra di Luna ha scelto il teatro e, in questo 2015, centenario dell’ingresso del Regno d’Italia nella Prima Guerra mondiale, ha elaborato il progetto “Le rose rosse, no”. Il progetto ha ottenuto il sostegno di enti pubblici e privati consentendo la realizzazione di due laboratori iniziati a metà aprile: quello teatrale, svoltosi grazie alla collaborazione di T.I.L.T. presso il Teatro Lolli, e quello musicale presso il Molino dell’Ospedale di Borgo Tossignano con la collaborazione dell’Associazione Musicale di Borgo. I laboratori, gratuiti ed aperti ai cittadini residenti nel Circondario Imolese, hanno accolto quarantacinque partecipanti di tutte le età, in un percorso che ha intrecciato esperienze emozionali e di ricerca storica. Senza perseguire un impossibile realismo della scena, quanto piuttosto la creazione di momenti teatrali e musicali di impatto emotivo e di verità legati alla memoria e all’immaginario di ciascuno dei partecipanti, la drammaturgia costruita da Vetrano e Randisi, ha attinto spunti e storie dall’enorme massa documentaria di frammenti provenienti dal Circondario di Imola o dalla più vasta area romagnola, che ancora emanano dolore e calore, ironia e affetto, coraggio o protervia.

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SABATO 5 DICEMBRE 2015 - ORE 21.00 Teatro Comunale di Dozza Via XX Settembre, 51 - Dozza (BO) DOZZAJ2015 THE JAZZ AGE: 1985-2015, TRENT’ANNI DI COMBO JAZZ CLUB A IMOLA E DINTORNI Musica dal vivo, storie, immagini e racconti per ricordare insieme i trent'anni del Combo Jazz Club.

La musica e la vita sono solo questioni di stile. Miles Davis

Il Combo Jazz Club d’Imola è una Associazione Culturale ad indirizzo musicale senza fini di lucro. E’ affiliato all'ARCI ed è membro di Jazz Network e di I-Jazz. Si è costituito a Imola nel 1985 coinvolgendo e associando appassionati e musicisti. I fini dell’Associazione sono quelli di promuovere, divulgare e valorizzare in particolare la cultura musicale afroamericana e le musiche improvvisate, ma anche le musiche del mondo. A questo scopo nel corso di trent'anni d’attività ha curato trasmissioni radiofoniche, promosso attività didattica, organizzato seminari, incontri, concerti, svolto rassegne e festival e sviluppato progetti. Attualmente le iniziative più rilevanti della nostra attività sono: - la rassegna “Cassero Jazz” a Castel San Pietro Terme in collaborazione con la UISP (28 edizioni) - la rassegna “Dozza Jazz” a Dozza in collaborazione con la Compagnia Teatrale della Luna Crescente (13 edizioni) - la rassegna “ Imola Crossroads” in collaborazione con Jazz Network (15 edizioni) - la rassegna “La Vena del Jazz” in collaborazione con il Caffè della Rocca d’Imola (14 edizioni) Il biglietto d’ingresso alla serata che prevede musica dal vivo, racconti, testimonianze e proiezioni, servirà per raccogliere fondi per la realizzazione di un libro sulla storia del Combo Jazz Club.

www.combojazzclub.com

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SABATO 19 DICEMBRE 2015 - ORE 21.00 Teatro Comunale di Dozza Via XX Settembre, 51 - Dozza (BO) Rassegna PERSONAE - Percorsi Teatrali WWI - WORLD WAR I - Parole di Guerra, Parole in Guerra Cooperativa Le Tre Corde Associazione Culturale Diablogues Terzadecade/L’aquila Signorina Compagnia Teatrale della Luna Crescente con: Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Barbara Bonora, Gabriele Argazzi, Corrado Gambi, Diber Benghi Coproduzione: Unione Comuni Appennino Bolognese Tre Compagnie teatrali bolognesi con storie, percorsi e progettualità distinte e oggi unite in una comune società cooperativa, si incontrano per restituire in forma di lettura e con voci complementari l’incandescente esperienza della Grande Guerra del ‘14-‘18. Enzo Vetrano e Stefano Randisi con una selezione di brani noti e meno noti della letteratura europea, frutto dell’esperienza diretta della guerra o elaborati in seguito da poeti e scrittori come Gadda, Ungaretti, Celine, Alvaro, McCrae, Mackintosh, Remarque, Fucik, Lussu, Brecht; Corrado Gambi e Diber Benghi con la testimonianza di un cessate il fuoco voluto da semplici soldati usciti allo scoperto nella terra di nessuno; uomini impegnati a uccidersi fino a poco prima e che scoprirono di poter ancora giocare insieme a calcio; Barbara Bonora e Gabriele Argazzi con la descrizione dell’odissea tra fango e granate degli anonimi fantaccini di Henri Barbusse, colti all’ultimo nella più livida delle aurore mentre subiscono la propria liquida, mistica, trasfigurazione. Le tre realtà culturali del territorio bolognese, ancor prima di unirsi in cooperativa, hanno deciso di rispondere insieme alla sollecitazione che è venuta dall’Unione Comuni Appennino Bolognese per elaborare, nel centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, una proposta che raccontasse agli adolescenti, ciascuno col proprio linguaggio e le proprie peculiarità artistiche e didattiche, il senso umano di quell’immensa galassia di eventi per loro lontani che è stata la Grande Guerra del 1914-1918. Sono state realizzate fra aprile e maggio 2015 tre letture-spettacolo legate all’esperienza italiana, ma con lo sguardo rivolto l’orizzonte europeo della Grande Guerra, in modo da creare un effettivo percorso culturale di riflessione e interazione. Nasce poi da questa esperienza, l’unione-sintesi delle tre letture in un unico spettacolo teatrale. Articolazione tematica dello spettacolo: Enzo Vetrano e Stefano Randisi/Diablogues: La Grande Guerra nei classici della letteratura Corrado Gambi/ Compagnia della Luna Crescente: Radiocronache dal campo di battaglia Gabriele Argazzi e Barbara Bonora/L’aquila Signorina: Sola igiene del mondo

www.diablogues.it www.terzadecade.it

www.compagniadellalunacrescente.it

La COOPERATIVA LE TRE CORDE si è costituita quest’anno dall’unione di tre soggetti, Associazione Culturale Diablogues, Terzadecade/L’aquila Signorina e Compagnia Teatrale della Luna Crescente, già riconosciuti e sovvenzionati nel triennio 2012-2014 dalla Regione Emilia Romagna a norma della L.R.13/99. Questa forma di integrazione scaturisce da un concetto organizzativo immaginato portando il percorso auspicato dal Programma Regionale in Materia di Spettacolo, che al Par 2 – A1b intende favorire le coproduzioni e le forme di integrazione e coordinamento tra più soggetti dello spettacolo dal vivo, a un superiore grado di compiutezza formale. In ciò seguendo l’invito fatto dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna alle realtà sostenute dalla L.R.13/99 (durante l’incontro plenario svoltosi a settembre 2014 nella sede della Regione) affinchè valutassero sinergie tra gli organismi dello spettacolo in grado di portare alla costituzione di nuovi organismi associativi o cooperativi dotati di maggiore strutturazione e autonomia finanziaria. È sembrato naturale anche cercare di unire, nella varietà delle identità artistiche che operano nella provincia di Bologna, compagnie che lavorano in settori ed ambiti complementari e che svolgono attività differenti, da un lato per poter offrire ai nostri committenti di mercato una completezza di proposte diversificate in base alle richieste di ciascuno e dall’altro per non creare al nostro interno dinamiche competitive, ma piuttosto un incentivo alla collaborazione fra le nostre sfere di azione, come regie trasversali, scambi di ricerche per materiali drammaturgici o la codirezione artistica di Festival e Rassegne.

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Diablogues-Vetrano/Randisi, compagnia primaria del teatro italiano, vive principalmente i luoghi canonici del teatro e possiede un repertorio di spettacoli che spaziano da testi classici a innovative ricerche drammaturgiche e letterarie, spettacoli completi destinati principalmente al pubblico serale e adulto. Ha anche un’importante ed intensa attività laboratoriale storicamente legata al teatro d’attore, che insegna ad appassionati, professionisti e non, un metodo recitativo che identifica l’attore col ruolo da interpretare, al punto da non parlare più di studiare un “personaggio” ma di entrare in uno “stato di coscienza”. Ha creato, organizzato e diretto per dodici anni il Festival Acqua di terra / Terra di luna, che ha portato nella vallata del Santerno un centinaio di spettacoli scelti fra le produzioni più interessanti del teatro di ricerca degli ultimi vent’anni. Terzadecade/L’aquila Signorina nasce a Bologna nel 1994 come gruppo di ricerca e studio nell’ambito del teatro e della sperimentazione visiva ed ha un’attività di produzione e distribuzione oggi destinata prevalentemente al circuito della formazione medio superiore e universitaria. La direzione artistica è di Gabriele Argazzi e Barbara Bonora che nei primi anni del 2000 hanno ideato e gestito la stagione teatrale COLLOQUI CON Y all’Auditorium di Molinella maturando esperienze di ospitalità per residenze creative, di teatralità di base e di lavoro con il territorio. Di queste esperienze la Compagnia ha mantenuto e approfondito soprattutto il rapporto con le Scuole specializzandosi in seguito nella divulgazione della storia e della filosofia della scienza attraverso dei bioplay, rappresentazioni biografiche di grandi scienziati. La Compagnia Teatrale della Luna Crescente di Corrado Gambi, nata nel 1984, dirige dal 2001 il Teatro Comunale di Dozza con rassegne di attività culturali multidisciplinari. L’attività pluridecennale della Compagnia si è sviluppata storicamente ed opera tuttora in vari ambiti: teatro delle diversità, teatro di lettura, teatro sociale, costruzione di grandi eventi di spettacolo a tematica multi-culturale, teatro nelle scuole. Dal Dicembre 2014 cura anche la direzione artistica del Teatro Moderno di Vigevano (PV). Tutta questa eredità viene portata alla Cooperativa Le Tre Corde dai soci che la compongono, creando un’attività complessiva che abbraccia diverse modalità di produzione artistica, distribuzione e gestione di spazi e un’offerta culturale il più possibile varia ed esauriente rivolta a una pluralità di fruitori del nostro lavoro, dalle diverse fasce generazionali di pubblico a quelle dagli interessi culturali più o meno specifici.

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OPEN SPACE - SPAZIO APERTO A TEATRO Il Teatro Comunale di Dozza apre le porte alle associazioni del territorio con SPAZIO APERTO “OPEN SPACE”! Questo è un momento già inaugurato dalla stagione 2014 in cui le realtà associative territoriali che vogliono mostrare le proprie produzioni, hanno la possibilità di farlo in un contesto di programmazione di un teatro pubblico. DOMENICA 20 DICEMBRE 2015 - ORE 17.00 IL PICCOLO HERMANN - UNA VITA FANTASTICAMENTE ABILE! Associazione Culturale Sant’Ermanno con: Isacco Tassinari, Donato Mazzoli, Tommaso Limosani, Nico Ciancone, Francesco Samorì, Daniele Baroni, Leonardo Ottoni, Riccardo Casucci, Daniel Satta, Daniela Manaresi, Veronica Zardi, Oretta,Turrini, Carlotta Bertaccini, Titti Di Palma, Riccardo Pedrini, Antonio Cianci, Federico Filippone, Gianmarco Falzoni. testo a cura di Simona Neri e Cecilia Baroncini regia: Simona Neri costumi: Paolo “Polpa” Poli e Francesca Giannini musiche a cura di Francesca Giannini scenografie: Luigi Zanellati e Raffaella Di Vaio coreografie: Cinzia Ravaglia e Demetra Oriental Dance Troupe “Il piccolo Hermann: una vita fantasticamente abile!” è lo spettacolo realizzato dai ragazzi dell’Officina Sant’Ermanno, esibitisi per la prima all’interno della rassegna Imola in Musica il 3 giugno 2015. Basandosi sulle fondamenta del musical, i ragazzi con disabilità hanno potuto approcciare a 360 gradi il mondo dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo: per la prima volta i ragazzi dell’Officina Sant’Ermanno si sono cimentati nella recitazione vera e propria, riempiendo di vita lo spettacolo grazie alle coreografie studiate appositamente per loro e da loro realizzate e alle canzoni interpretate con grande bravura e determinazione. Nello spettacolo si affronta il tema della vita, della cura e dell’Amicizia attraverso i racconti rielaborati e adattati del Piccolo Principe di Saint-Exupery. I quadri rappresentano la vita di Sant’Ermanno (protettore della Scuola) impegnato nella crescita del piccolo nipote Albert e della sua vita al monastero, citando le sue opere più famose: la costruzione dell’Astrolabio e lo studio delle stelle. L’Accoglienza e la Cura sono i temi principali dello spettacolo. Albert è un ragazzino con tutte le obiezioni degli adolescenti e trova riscatto nella scelta di prendere in mano la propria vita e di affrontare le sfide che via, via gli sono proposte attraverso i saggi consigli dello zio Hermann. La forza e il coraggio di Hermann collo studio e colla sua grande umanità sconfiggono il pregiudizio traviante che la società moderna vuole vendere ai nostri ragazzi disabili. Attraverso il tema dell’amicizia, dell’accoglienza e della pazienza vorremmo far passare il messaggio che l' arte dello spettacolo è un utile e fondamentale tramite per diventare forti e capaci, per superare gli ostacoli. Sentirsi amati ed apprezzati rende forti e sicuri. L’Associazione Culturale Sant’Ermanno ha sede a Toscanella di Dozza e nasce per dare un’opportunità di espressione e di sviluppo della personalità, della dignità artistica, a tutti coloro che, bloccati all’interno di una forma diversa, sia essa mentale che fisica, non hanno la possibilità di toccare con mano un sogno. Officina Sant’Ermanno (arte musica e spettacolo), è un centro che mira alla formazione di persone condisabilità per educarli e introdurli lavorativamente nei campi dell’arte, della musica e dello spettacolo tramite allestimenti di: spettacoli, rappresentazioni varie, tavole rotonde, seminari informativi, corsi di canto, di ballo, di recitazione, di strumento, di pittura e scenografia, corso per costumisti, conferenze sul marketing e sulla sponsorizzazione e promozione. Si prevedono anche: collocamento e stage per i frequentanti.

www.officinasantermanno.it

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PREZZI BIGLIETTI PERSONAE - Percorsi teatrali TRACKS - Tracce d’autore INTERI: ……………………………………………………….. € 15 RIDOTTI: Tra i 20-25 e sopra i 65 anni ………………………. € 13 Sotto i 20 anni …………………………………………………... € 10 Bambini sotto i 13 anni ……………………………………..…... Gratis Spettacoli del 18 Ottobre, 29 Novembre ……………...………… € 10 Abbonamenti 7 spettacoli: INTERI: ………………………………………………………... € 85 RIDOTTI: ……………………………………………………… € 70 DOZZAJ://Off Spettacolo del 5 Dicembre ………………………..…………….. € 10 OPEN SPACE - SPAZIO APERTO A TEATRO Spettacolo del 20 Dicembre …………………………..………… Gratis