casa di riposo - · pdf filela musica è di paolo ... appuntamento ed io gli fornii...
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Periodico della Casa di Riposo “Monumento ai caduti in guerra”
di San Donà di Piave
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SOMMARIO L’angolo dei Proverbi ……............…….…...……...…pag.4 L’angolo delle barzellette..............................................pag.5 Ricette di una volta ……...………………...…...….….pag.6 Gianni Rodari…...........………..…...…...…….…........pag.8 Poesia..……………………..…………..…...........…..pag.10 Pensieri dal tirocinio…………………………..……..pag.11 Una canzone e la sua storia…………..…….…….….pag.12 Olimpia Giacomet compie 100 anni!………………. pag.14 Invito alla lettura……………………….....…….…....pag.16 Concerto Poppins………………………….…………pag.17 Calendario Servizio Educativo – settembre.…….......pag.18
Alcuni contenuti sono tratti da siti web
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L’ANGOLO DEI PROVERBI
Amor nuovo va e viene, amor vecchio si mantiene.
Amor senza baruffa fa la muffa.
A ogni santo la sua festa.
A pagare e a morire c'è sempre tempo.
A pensar male c'è sempre tempo.
Aria d'importanza, diploma di ignoranza.
Asino vecchio non prende lezioni.
A tavola e a tavolino si giudica il
contadino.
A tavola non si invecchia.
Buon sangue non mente.
Campa cavallo che l'erba cresce.
Campar senza fatica è una voglia molto antica.
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L’ANGOLO DELLE BARZELLETTE
La coccinella in profumeria:- Scusi, ha
qualcosa per i punti neri?
Un poliziotto vede un signore che cammina con un
coccodrillo al
guinzaglio, gli dice
che deve portare il
coccodrillo allo
zoo. Il giorno dopo
passa di nuovo il
signore con il
coccodrillo e il poliziotto gli chiede:- scusi, ma non lo
aveva portato allo zoo? -Si ma oggi lo voglio portare al
cinema!-
Al ristorante: "Cameriere, mi porti la
minestra".
"E’ a metà cottura"
"E allora lei mi porti la metà già cotta".
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RICETTE DI UNA VOLTA
SALTIMBOCCA DI BACCALÀ
I saltimbocca di baccalà sono un piatto gustoso e
facile da preparare realizzato con filetti di baccalà
avvolti in foglie di salvia e saporite fette di prosciutto
crudo.
Ingredienti:
800 gr di baccalà
140 gr di prosciutto crudo a fette
1 scalogno
8-10 foglie di salvia
sale e pepe q.b.
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
½ bicchiere di vino bianco secco
16 pomodori ciliegia
20 olive verdi denocciolate
Procedimento:
Tagliate il baccalà (già privato della pelle) a pezzi
regolari ottenendo 8 tranci.
Salateli e pepateli, mettete al centro di ogni trancio
una foglia di salvia e avvolgeteli una alla volta con le
fettine di prosciutto cotto.
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In una capiente padella fate rosolare con l'olio a
disposizione un trito finissimo di scalogno, unite i
pomodori tagliati a metà e le olive, sale e pepe
Continuando la cottura per 5 minuti.
Unite i tranci di baccalà continuando al cottura per 4-5
minuti a fuoco dolce. saltimbocca di baccalà
Girate i saltimbocca delicatamente per un paio di volte
con due mestoli o palette di legno, sfumate con vino
bianco, lasciatelo evaporare e se necessario regolate di
sale.
Servite i saltimbocca di baccalà ben caldi con una
generosa spolverata di pepe.
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GIANNI RODARI
Gianni Rodari nasce ad Omegna nel 1920; compiuti
gli studi magistrali si avvia alla carriera
dell’insegnamento elementare. Attivo sin da giovane
nelle file dell’Azione Cattolica, in seguito aderisce
all’ideologia comunista abbracciando l’attività politica
del partito e collaborando come giornalista politico
non allineato in più di una redazione. Uomo schivo,
meticoloso nell’appuntare le sue idee più disparate, ci
ha lasciato un’enorme quantità di
scritti che vanno dagli articoli
giornalistici, agli appunti sparsi,
alle favole e filastrocche per
bambini e per adulti; ha curato
inoltre l’edizione italiana delle
fiabe di Andersen negli anni
Settanta in qualità di ricercatore.
Le sue prime prove di scrittore
per bambini risalgono al periodo
milanese; nel 1947 sul “Giornale
della domenica” scrive racconti e
filastrocche, tessendo preziosi contatti con i «suoi»
lettori, che, in una sorta di dialogo intergenerazionale
gli offrono spunti e sottopongono questioni di ogni
tipo stimolando la sua produzione letteraria. La
popolarità arriva nel 1960 quando pubblica presso
l’Einaudi di Torino, “Filastrocche in cielo e in terra”,
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l’opera che lo porterà alla notorietà come scrittore per
l’infanzia, non solo in Italia ma presto anche
all’estero. Capolavoro di pedagogia e didattica sui
generis, la sua produzione è percorsa dal dato costante
del rapporto tra adulto e bambino, con le sue favole
moderne Rodari ripropone nel novecento questo
genere di racconto per ragazzi e lo rinnova
adeguandolo ai tempi. L’obiettivo resta sempre quello
educativo che grazie alla favola è realizzato in modo
leggero e divertente anche quando i temi sono seri e
importanti, il tutto coronato da una morale finale. Nel
1970 vince il premio Andersen. Rodari ha contribuito
a un rinnovamento della letteratura per l’infanzia con
una vasta produzione percorsa da una vena di
intelligente comicità, dando spazio ai temi della vita
d’oggi e sostituendo il tradizionale favolismo magico
con personaggi e situazioni surreali.
“La fantasia fa parte di noi
come la ragione:
guardare dentro la fantasia
è un modo come un altro
per guardare dentro noi stessi” .
(Gianni Rodari)
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POESIA
SPERANZA
di Gianni Rodari
Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
"Speranza a buon mercato!"
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.
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PENSIERI DAL TIROCINIO
Siamo Sonia, Molly, Veronica e abbiamo appena terminato
l’ultimo dei tre periodi di stage. All’interno di questa
struttura pensiamo che la nostra esperienza abbia influito in
modo molto positivo sia a livello tecnico che individuale.
La disponibilità da parte di tutto il personale nei nostri
confronti è stata esaustiva particolarmente dai tre educatori,
nostri tutor, Vittorio, Chiara e Giuseppe che si sono sempre
dimostrati efficaci nello spiegarci ogni situazione che si
sarebbe potuta creare e chiarire eventualmente ogni nostro
dubbio. Abbiamo partecipato a diverse attività che sono
state molto coinvolgenti sia per gli ospiti della Casa di
Riposo che per noi. Una delle attività alla quale abbiamo
assistito e che ci è piaciuta molto è stata il gioco della
tombola nella quale partecipava un numero maggiore di
ospiti in maniera entusiasta. Durante questi due anni, anche
se in diversi periodi non continuativi, abbiamo avuto
l’occasione di partecipare a degli eventi speciali come ad
esempio il carnevale, la pubblicazione del libro “Storie
dell’altro ieri” e più recentemente il festeggiamento del
compleanno della signora Olimpia che ha compiuto 100
anni. Le diverse relazioni che abbiamo instaurato
con gli ospiti della struttura sono state
empatiche, gratificanti e soddisfacenti a
livello personale. Il motivo principale
per il quale siamo tornate in questa
Casa di Riposo è stata l’accoglienza e
la disponibilità che ci hanno sempre
dimostrato. Per questi motivi
ritorneremo presto come volontarie.
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UNA CANZONE E LA SUA STORIA
LA COPPIA PIU’ BELLA DEL MONDO
1967, L.Beretta - M.Del Prete - P.Conte, Ed. Clan
Mi piace ogni cosa
di quello che fai
se pure mi tratti
un po' da bambina.
Ti credi già donna,
ma tu non lo sei.
Sei forte per questo,
così tu mi vai!
Siamo la coppia più bella
del mondo
e ci dispiace per gli altri
che sono tristi e sono tristi
perché non sanno più cos'e'
l'amor!
"Il vero amore"
per sempre unito dal cielo,
nessuno in terra, anche se
vuole,
può separarlo mai.
L'ha detto lui!
Siamo la coppia più bella
del mondo
e ci dispiace per gli altri
che sono tristi perché non
sanno
il vero amore cos'e'!
Se tu ti stancassi
un giorno di me,
ricordati sempre
di quella bambina.
Nemmeno un minuto
lasciarti potrei.
Sei forte per questo,
così tu mi vai!
Siamo la coppia più bella
del mondo
e ci dispiace per gli altri
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Il brano è costruito su un valzer quanto mai in
controtendenza con le tendenze musicali del 1967 - ma
notoriamente, Celentano ha sempre fatto convivere il rock
con qualche 'Tangaccio' o altri ritmi tradizionali (in seguito
approfitterà dell'impianto semiserio di tale "valzerone" per
dare vita a versioni ironiche e divertite del brano -
indimenticabile un duetto televisivo con Mina, quasi
impossibilitata a contenere le risate). La musica è di Paolo
Conte, giovane avvocato astigiano che ha scritto da poco un
testo per Carmen Villani ('Grin, grin, grin'). Secondo Conte,
"Nei tre anni successivi al mio primo
contratto editoriale, non era accaduto
praticamente nulla. Eppure a me pareva
che la mia musica fosse buona. Andai
alla sede e trovai la segretaria del
direttore, prototipo della segretaria
competente e sveglia. Le dissi con
disinvoltura che cercavo un paroliere
(allora non immaginavo nemmeno
lontanamente che un giorno mi sarei scritto io stesso i testi).
Lei mi domandò se avevo preferenze e io risposi Luciano
Beretta. Era "il paroliere", quello più in auge. Lavorava
molto con Celentano. La segretaria ci fissò un
appuntamento ed io gli fornii degli spartiti. Fortuna volle
che egli stesse cercando una musica per una canzone fatta
su misura per Celentano e la moglie i quali, allora,
volevano creare un duo. Scrissi perciò la musica per quel
testo di circostanza: dopo una settimana era in testa alle
classifiche e trasmessa a tutte le ore". (da "Conte - 60 anni
da poeta, Franco Muzio Editore)
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5 SETTEMBRE
OLIMPIA GIACOMET COMPIE 100 ANNI!
Il 5 settembre 2014 la Casa di Riposo “Monumento ai
Caduti in Guerra” di San Donà di Piave festeggia la Signora
Giacomet Olimpia arrivata alla splendida età di cento anni.
La Signora Olimpia è nata a Chiarano il 5 settembre 1914, a
quarant’anni si sposa, nasce la figlia Maria Pierina e dopo
soli cinque anni di matrimonio il marito manca
prematuramente.
Ha vissuto il periodo delle due guerre mondiali delle quali
continua ad avere vividi ricordi. In particolare racconta di
un episodio in cui la madre ha posto un cuscino della
propria camera da letto sotto la testa di un soldato
ungherese ferito, che era stato portato vicino alla cucina
della loro casa, che in quel periodo ospitava un reggimento
che combatteva presso il fiume Piave. La signora Olimpia
ricorda con tenerezza che del soldato ungherese non si
capivano le parole pronunciate in una lingua straniera, ma
ben comprensibile era il continuo ripetere della parola
“mamma”.
Di buon carattere, per tutta la vita ha sostenuto la famiglia
lavorando in casa e prestando particolare attenzione alla
cura di chi ne aveva bisogno. Si è poi trasferita a Ceggia
presso la Casa di Riposo delle Missionarie di Maria per
circa vent’anni. Dal 2013 è ospite della Casa di Riposo di
San Donà di Piave.
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Il Presidente Carlo Patera ed il Consiglio
d’Amministrazione, tutto il personale della Casa, i familiari
e il personale Amministrativo si ritroveranno venerdì 5
settembre presso la nostra struttura per trascorrere una
giornata di festa in compagnia; l’invito è stato inoltre esteso
al Sindaco e all’Assessore ai Servizi Sociali dei Comuni di
San Donà di Piave e di Ceggia. Il programma prevede la
celebrazione della Santa Messa alle ore 10.30, a
mezzogiorno il pranzo con i familiari e nel pomeriggio alle
ore 15.30, il taglio della torta con balli e canti per tutti.
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PROPONGONO
“INVITO ALLA LETTURA” Il professor Roberto Tonolo
presenta il libro
di Giovanni Mosca
“RICORDI DI SCUOLA”
MERCOLEDI’ 17
SETTEMBRE ALLE 10.00
PRESSO IL SALONE DI VIA DANTE
CASA DI RIPOSO “MONUMENTO AI CADUTI IN GUERRA”
DI SAN DONA’ DI PIAVE
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