casertafocus n44
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settimanale di caserta e provincia in distribuzione gratuitaTRANSCRIPT
CaSERTa. Mette radici anche a Ca-
serta il partito del sindaco di Napoli
Luigi De Magistris. Il Movimento
arancione, che sarà presentato uffi-
cialmente nella metà del mese di di-
cembre, è già attivo in Terra di
Lavoro.
Tra i principali animatori, c’è Cle-
mentina Ferraiolo, ormai ex segre-
taria cittadina dell’Italia dei Valori
che, con il primo cittadino di Napoli
ha avuto sempre un feeling partico-
lare.
«Ormai il progetto dell’Italia dei Valori
deve considerarsi esaurito - ha esor-
dito Ferraiolo - visto quello che è suc-
cesso a livello nazionale. Il sindaco
De Magistris, comunque, già da
tempo si era allontanato dall’idea di
politica messa in campo da antonio
Di Pietro riuscendo a coinvolgere
molti di noi che abbiamo visto in lui
l’elemento in grado realmente di
poter far fare quello scatto al Paese
superando vecchie logiche e scardi-
nando vecchi potentadi». Ferraiolo
sottolinea come, in particolare, già
da tempo la dirigenza cittadina di Ca-
serta dell’Idv non era in linea con i
vertici dell’Italia dei Valori.
«Tanto è vero che noi abbiamo de-
ciso di non partecipare alla segrete-
ria provinciale - ha spiegato - proprio
per la nostra differente visuale delle
cose».
Ma, la Ferraiolo sottolinea come il
Movimento arancione non nasce
come una costola dell’Italia dei Va-
lori, ma si connota con un’identità
propria nuova.
«In queste ore, ancor prima dell’uffi-
cializzazione della nascita ufficiale
del partito - ha spiegato - abbiamo
avuto tante richieste di adesione
anche da parte di amministratori che
vedono nel Movimento arancione la
possibilità di un futuro diverso per il
nostro paese».
Ma, a chi si rivolge il Movimento
arancione?
La risposta è presto data. «Il Movi-
mento arancione - dice orgogliosa
Ferraiolo - rappresenta il luogo in cui
rappresentanti del mondo delle asso-
ciazioni, dei movimenti civici, pos-
sono trovare la loro giusta
rappresentanza politica». Il Movi-
mento arancione in provincia di Ca-
serta, avrà un padre nobile, l’ex
senatore Lorenzo Diana. «Diana è,
sicuramente un politico di grande
spessore che siamo onorati di avere
nella nostra squadra - ha continuato
la Ferraiolo - a lui spetterà il compito
di aiutare i tanti giovani che sono pre-
senti nel Movimento a crescere e a
diventare protagonisti del panorama
politico».
Il Movimento arancione sarà pre-
sente anche alle prossime elezioni
politiche con liste proprie in tutti i col-
leggi.
«Il Movimento arancione presenterà
propri candidati e proprie liste in tutta
Italia - ha spiegato Clementina Fer-
raiolo - grazie al gran lavoro che ha
svolto il sindaco Luigi De Magistris in
questi mesi sul territorio nazionale.
Crediamo nella svolta».
Ondata ArancioneIl Movimento di De Magistris a Caserta
CLAN stop fictionsulla camorraL’appello che lancia il pm Catello
Maresca: i boss non sono degli eroi,
non vanno esaltati. Pag.3
Nonostante la coda di domenica
prossima tutt’altro che marginale,
alla fine sono quelle le vere
primarie, dal momento che lì si
deciderà il nome del candidato
premier, per il centrosinistra
casertano, già è possibile tirare
primi bilanci. Finalmente sulla
scena locale si è affacciata anche
Sel che ha raccolto un tutt’altro
che marginale 17%. Nei tonfi
clamorosi rimediati alle ultime
elezioni amministrative l’assenza
di una forza spostata a sinistra
si è sentita. L’ingresso del profes-
sore Melone, di Colamonici e di
una serie di giovani affiancata
alle presenze di Di Sarno e
Golino possono rappresentare le
basi per la nascita di una forza in
grado di assestarsi al di sopra del
5/6% il che può voler dire anche
un consigliere regionale e un
parlamentare da eleggere… La
sinistra casertana aveva bisogno
di una forza organizzata in grado
di fungere da contrappeso all’Udc
che, nell’attuale centrodestra
provinciale, è diventato il vero
elemento che fa la differenza,
anche se le prossime politiche
potrebbero ridisegnare questi as-
setti. Ma, la rivoluzione più
grande, le primarie la porteranno
all’interno del Partito democra-
tico. Da domenica sera, infatti,
non è più possibile parlare di continua a pag.2
diFrancesco Marino
L’editoriale
continua a pag.2
Pd, la grande famiglia allargatadei bersaniani
Clementina Ferraiolo
ASCOM mezzagiunta decadutaCandia affonda il colpo: «Assurdo
anche l’accordo con Confindustria
per la Camera». Pag.4
PRIMARIE ultimoappello per il votoBersani e Renzi si affrontano al bal-
lottaggio. Abbate e Marino spiegano
le ragioni dei leader. Pag.5
CARUSO crociatadi don StefanoIl prete di Coccagna in Comune per
chiedere garanzie sui lavori alle ele-
mentari. Pag.6
LA PANTERAsammaritanaOccupate tutte le scuole superiori di
Santa Maria Capua Vetere. Studenti
contro la riforma. Pag.7
MAIORISI buferasull’alienazioneUdc e Gucchierato contestano la de-
cisione di vendere i terreni contesi
con l’Asl di Napoli. Pag.8
PRIMARIE sindacoil Pdl si preparaIl centrodestra pronto a scegliere il
proprio portacolori a Marcianise at-
traverso le elezioni. Pag.11
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Anno III n. 4401/12/2012
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2 01/12/2012 CASERTA
continua da pag.1
mozione Abbate o mozione Tresca,
ma è necessario distinguere il qua-
dro dirigente in bersaniani e ren-
ziani.
Nei fatti, questa cosa, porta ad una
ridefinizione della maggioranza, dal
momento che, oggi Abbate, Caputo,
Cappello, Munno, Cusano, Feole,
Esposito rappresentano un unicum
con Tresca, De Michele, Graziano e
Picierno.
Negare questa evoluzione, significa
rinnegare il senso stesso delle pri-
marie.
Come si tradurrà questo cambia-
mento praticamente? Probabil-
mente in nessuna maniera… Certo
è, che oggi è impossibile appellare
come minoranza un’area che è
stata parte attiva delle primarie as-
sieme alla cosiddetta vecchia mag-
gioranza del partito e che ha
espresso in De Michele il coordina-
tore dei bersaniani.
Postilla finale per il Partito sociali-
sta.
La voglia matta di Oliviero di andare
in parlamento.
Il boom di consensi raccolti a Sessa
Aurunca da Bersani rappresentano
una piccola quota di quel 10% in più
rispetto alla media nazionale che il
segretario nazionale del Pd ha rac-
colto.
E domenica si rivota…
Alleanze, intese, nuovi quadri diri-
genti e operazioni di facciata: si ridi-
scute tutto...
E come sempre buon voto a tutti....
segue da pagina 1
Con la decisione di Clementina Fer-
raiolo e di Lorenzo Diana di aderire
al Movimento arancione, si può dire,
di fatto, che l’Italia dei Valori in pro-
vincia di Caserta scompaia. Contem-
poraneamente alla decisione dei
seguaci di De Magiastris di seguire
una strada diversa da quella di Di
Pietro, c’è stata quella di coloro che
hanno deciso di sostenere il progetto
di Diritti e libertà di Donadi e Formi-
sano e di lasciare l’ex magistrato di
mani pulite.
Su questo solco si sono mossi il con-
sigliere regionale Eduardo Gior-
dano, il coordinatore provinciale
Pino Crispino e l’ex vicesindaco di
Marcianise Pino Riccio che era
anche commissario di San Nicola la
Strada. In questo momento, certi di
restare con l’Italia dei Valori appa-
iono essere solo i rappresentanti del
circolo di Casagiove guidato da Vin-
cenzo Impieri.
Corridore di Capodrise, Iannotta di
Piedimonte Matese, Aldo Taglia-
fierro di Maddaloni, rispetto al pro-
getto dell’Italia dei Valori di Antonio
Di Pietro, in questa fase, sono in un
momento di riflessione.
E dire che solo fino ad un paio di anni
fa, in termini di rappresentanza, l’Ita-
lia dei Valori era secondo solo a Po-
polo delle Libertà e Partito
democratico.
L’Idv, infatti, poteva contare su un
deputato nazionale, Americo Porfi-
dia che era anche sindaco di Recale,
su due consiglieri provinciali, Fran-
cesco Ommeniello e Salvatore
Cella, su un eurodeputato Vincenzo
Iovine.
Pian piano, però, il partito si è sgre-
tolato con neve al sole con tutti i big
che sono scesi ad uno ad uno dalla
nave guidata da Antonio Di Pietro. Il
primo a salutare tutti è stato Iovine
che, dopo essere stato a lungo indi-
pendente, da poco ha aderito al Par-
tito democratico.
E’ stata poi la volta del gruppo di Por-
fidia confluito in massa all’interno del
movimento Noi Sud.
Con Porfidia hanno lasciato il partito
il coordinatore provinciale Luigi Pas-
sariello, l’attuale consigliere comu-
nale di Caserta Ferdinando
Piscitelli, oltre all’intera amministra-
zione comunale di Recale con uo-
mini di spicco come l’ex consigliere
provinciale Roberto Massi. Non ha
seguito Porfidia, ma ha comunque
lasciato l’Idv il consigliere provinciale
Ommeniello dichiaratosi indipen-
dente. Il partito, per un certo periodo,
ha retto all’urto. Il Movimento aran-
cione e la nascita del movimento Di-
ritti e libertà guidato da Formisano,
ha fatto il resto. Ora a Di Pietro non
resta che rimboccarsi le maniche.
Francesco Marino
italia dei valori cancellataAnche Giordano e Crispino lasciano il partito di Di Pietro
Eduardo Giordano
Dissesto, arriva il sostegno del QuirinaleASERTA. «Uno dei momenti più belli da quando
sono sindaco. Preannunciata da una telefonata
personale del capo di Gabinetto del Capo dello
Stato, ho ricevuto una nota formale del Quirinale,
a firma del Consigliere del Presidente per gli Affari
Interni e per i Rapporti con le Autonomie Locali. Il
dottor Giulio Cazzella mi ha assicurato che le no-
stre sollecitazioni per una soluzione adeguata ai
problemi finanziari dei Comuni in situazioni di dis-
sesto accertato sono state sottoposte all’atten-
zione del Governo. In merito, il Quirinale ha avuto
notizia dal Viminale di un emendamento al decreto
legge del 10 ottobre scorso con il proposito di in-
crementare la massa attiva della gestione liquida-
toria degli enti locali in stato di dissesto». Lo
dichiara il sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio. «Il
Capo dello Stato – afferma il sindaco Del Gaudio –
è ovviamente informato dell’approvazione del no-
stro piano di riequilibrio finanziario da parte del
ministero degli Interni e si augura che Caserta
possa presto superare le sue criticità.
Nel corso della telefonata ho appreso con grande
soddisfazione quanto il Capo dello Stato, da uomo
del Sud, apprezzi gli sforzi che la nostra Ammini-
strazione sta compiendo nel rispetto massimo
delle norme vigenti e che proprio il nostro modello
di azione è stato tenuto in considerazione dal Go-
verno per scrivere la manovra utile ai Comuni in
dissesto e in pre dissesto. Per questo lo ringrazio
e lo ossequio. La mia fiducia è oggi più salda, la
nostra determinazione sarà più adeguata all’esi-
genza della massima responsabilità nella nostra
azione. Sono certo che Caserta e tutti i Comuni in
dissesto avranno presto segnali ancora più con-
fortanti dell’attenzione oggi così riconosciuta al
più alto livello dello Stato. Dopo un anno e mezzo
di impegno quotidiano e continue sollecitazioni,
ho oggi la certezza che presto raccoglieremo i
frutti del nostro lavoro».
Pio Del Gaudio
CASERTA. Il cinema italiano e, so-
prattutto, la televisione, in questo
momento stanno puntando la loro at-
tenzione sulla malavita organizzata.
Le storie di camorra diventano trame
per film e fiction che tengono incollati
davanti alla televisione migliaia di
persone.
Un bene, un male? Cosa ne pen-
sano i magistrati rispetto a questa
spettacolarizzazione della camorra?
«Le fiction sui boss della malavita -
ha spiegato il Pm Catello Maresca
durante una lunga intervista in diretta
su Radio Marte Stereo con Gianni
Simioli ed il commissario regionale
dei Verdi Ecologisti Francesco Emi-
lio Borrelli (per chi volesse vedere il
video dell’intervista http://www.you-
tube.com/watch?v=AjfRquiZ48Y&fea
ture=youtu.be) - hanno purtroppo
molte volte alimentato il mito positivo
dei camorristi.
Anche per questo ho scritto con
Francesco Neri "l'ultimo bunker" un
libro sull'arresto di Michele Zagaria
considerato il più potente e feroce
dei boss dei casalesi.
Ho voluto evidenziare un altro punto
di vista nella lotta tra lo Stato e le
mafie.
C'è infatti una tendenza da parte del
cinema e della tv a mitizzare e uma-
nizzare la malavita, i suoi vertici e gli
affiliati.
Ad esempio alcuni film come "il Ca-
morrista" di Tornatore se non si
hanno gli adeguati strumenti culturali
trasmettono dei messaggi positivi e
devastanti a favore della criminalità
e questo rende ancora più difficile il
nostro lavoro - prosegue il magistrato
- Voglio anche sfatare il mito nega-
tivo di Casal di Principe. Dopo l'arre-
sto di Zagaria furono tantissimi gli
abitanti a ringraziarmi e farmi i com-
plimenti.
E' stata la soddisfazione più grande.
Io però non l'ho trovato per nulla
strano e non credo che quella città
come altre vada ghettizzata o eti-
chettata esclusivamente come patria
di un clan».
«Le fiction e gran parte dei film rea-
lizzati sulla camorra e sulla mafia -
hanno aggiunto Simioli e Borrelli -
mostrano una immagine prevalente-
mente mitica e positiva della crimina-
lità.
Ad esempio Il titolo della fiction "Il
Capo dei Capi" che secondo noi ha
celebrato il boss mafioso Salvatore
Riina doveva essere, come giusta-
mente ha più volte chiesto Don To-
nino Palmese di Libera, "il Capo dei
bastardi".
Le fiction ed il cinema hanno enormi
responsabilità nell'aver contribuito ad
alimentare il mito della malavita. Per
questo assieme all'associazione stu-
denti napoletani contro la camorra
abbiamo deciso di festeggiare il 7 di-
cembre prossimo fuori la Questura di
Napoli il primo anno dall'arresto del
super boss Michele Zagaria. Un
modo per ricordare a tutti i cittadini
napoletani, casertani e campani che
anche il più feroce e potente dei ca-
salesi può essere arrestato e sbat-
tuto in carcere».
Un messaggio forte quello lanciato
da Maresca che ha sfruttato una piat-
taforma leggera come quella del pro-
gramma di Simeoli per arrivare alle
masse e far capire a tutti che la cri-
minalità organizzata è perdente. Chi
vive da boss non conduce una
grande vita.
E’ vulnerabile, finisce in carcere, non
gode di benefici particolari.
L’intervento di Maresca ha riscosso
un enorme successo per la concre-
tezza e l’immediatezza delle sue pa-
role.
camorra stop alle fictionIl pm Catello Maresca netto: il boss non è un eroe
301/12/2012CASERTA
Il pm Catello Maresca
CASERTA. Riceviamo e pubbli-
chiamo la lettera al direttore del
responsabile dell’Ascom di
Aversa Franco Candia che mette a
nudo alcuni dei problemi che
hanno investito l’associazione dei
commercianti casertana:
«Egregio Direttore,
insieme a due amici commercianti,
Antonio Palmieri presidente della ca-
tegoria carburanti (con un alto nu-
mero di iscritti) ed Andrea De
Monaco già presidente della delega-
zione di Santa Maria C.V. (oggi
chiusa, perché dopo le sue dimis-
sioni nessuno ha voluto investire
tempo ed energie) mi rivolgo al Tuo
giornale, al di là di uno sfogo legato
alla passione che mi ha mosso in
questi anni in tutte le mie attività, so-
prattutto, per richiamare l’attenzione
Tuo e dei Tuoi lettori su vicende in
seno all’organizzazione ASCOM,
della quale mi pregio di far parte da
circa 45 anni e della quale da circa
venti guido la delegazione di Aversa.
Ho avuto anche l’onore insieme ad
Antonio Palmieri di sedere al tavolo
della giunta provinciale per sette anni
e credo di conoscere, quindi, qual-
che notizia di prima mano circa l’an-
damento dell’associazione. Tutto
potevo immaginare, ma non certo di
dovermi vergognare e prendere le di-
stanze dal mio sodalizio per delle
questioni in cui mi appaiono inconce-
pibili. Difatti, oggi vengo additato in-
sieme a Palmieri, in qualità di ex
componenti di giunta provinciale
come i colpevoli del dissesto del-
l’ASCOM: forse ai più sfugge che se
abbiamo coperto tale incarico per
sette anni di Giunta Provinciale l’at-
tuale Presidente Provinciale ha co-
perto tale posizione per oltre venti
anni; forse ai più sfugge che il nostro
attuale Presidente ha rinunciato alla
carica di Presidente Regionale, ca-
rica che compete a rotazione alle 5
province campane e quindi sarà of-
ferta nuovamente a Caserta fra 20
anni e forse ci avrebbe permesso di
superare quella subalternità nello
scenario regionale della quale ho
l’impressione che sia dovuta anche a
mancanza di una nostra autostima e
capacità di assumere responsabilità
che vanno oltre il nostro piccolo
mondo!!!; forse ai più sfugge che, di-
menticando che una democrazia si
fonda sul rispetto di regole certe e
condivise che trovano sintesi nel no-
stro statuto, oggi la nostra ( Nostra
perché nonostante tutto la sento an-
cora mia) associazione è guidata da
una giunta provinciale nella quale 4
membri non hanno più diritto a se-
dere avendo perso i requisiti, e
quindi mi chiedo perché non si resti-
tuisce la parola alla base facendo
eleggere nuovi componenti. Si teme
che essi non sarebbero funzionali ad
un disegno che forse non pone al
centro dell’azione l’interesse delle
imprese? In quanto alla Giunta, com-
posta da nove elementi, quattro di
essi come dicevo non hanno più i re-
quisiti per essere ancora componenti
della stessa e sono: GIACOMO VI-
SCONTI (persona serissima e affida-
bile) cessata attività; LUIGI FIERRO
pensionato; ANTONIO MAIELLO
non è un commerciante; SALVA-
TORE ABIS dimissionario da circa
due anni. Non sono stati sostituiti,
così come recita lo statuto, per non
fare posto ad altri che sicuramente
sarebbero stati da intralcio ai disegni
illogici dei restanti. Ed infine, mi
chiedo intorno a quali temi e su quale
idea di sviluppo si stanno addensano
gli sforzi e le energie per lavorare al
governo del più importante ente di
sviluppo del territorio quale è la Ca-
mera di Commercio. In una logica di
realizzare massa critica a sostegno
del commercio la Giunta aveva de-
ciso di apparentarsi con la Confeser-
centi, ma poi il colpo di scena e si
chiude l’accordo con Confindustria:
ma come può essere credibile un’as-
sociazione che cambia idea nel giro
di una notte? Si possono combattere
le battaglie più aspre per delle idee
ma su dei principi e mantenendo la
parola data: mi sembra che in questo
quadro manchino idee principi e se-
rietà della “parola data”. Ormai alla
parola data della ASCOM non cre-
dono neanche più le stesse persone
che hanno contribuito a quella scelta,
visto il via vai di membri di Giunta
pronti a sottolineare i necessari di-
stingui nelle opportuni sede dell’ente
di Via Roma».
ascom giunta “scaduta”Affondo di Candia: assurdo l’accordo con Confindustria
4 01/12/2012 CASERTA
Franco Candia
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Per accedere alla prestazione ambulatoriale prenotata, l’utente deve recarsi prima al Cup, dove:
-presenta la tessera sanitaria e un documento di riconoscimento;
-consegna l’impegnativa del medico di base;(L’impegnativa non occorre in occasione della prima visita di controllo successiva al ricovero, che si effettua entro 30 giorni dalla dimissione.)
-paga il ticket, quale quota di partecipazione alla spesa sanitaria.(L’utente non paga il ticket, se appartiene a una delle categorie esenti.)
AMBULATORI IN LIBERA PROFESSIONEINTRAMURARIA
L’Azienda ospedaliera di Caserta dispone anche di ambulatori in libera professione intramura-ria, che sono a pagamento, con onere a totale carico del cittadino, e si attivano su richiesta specifica dell’utente, il quale ha, in questo caso, il diritto di scegliere lo specialista cui affidarsi. L’attività ambulatoriale libero-professionale intramuraria è esercitata dai medici al di fuori
dell’orario di lavoro.Nell’Azienda ospedaliera di Caserta l’attività libero-professionale intramuraria è svolta da al-cuni specialisti presso gli ambulatori che hanno sede in Ospedale, da altri presso i propri studi. MODALITÀ DI PRENOTAZIONE
Per prenotare le prestazioni ambulatoriali in li-bera professione intramuraria, l’utente può:
-telefonare gratuitamente, da telefono fisso, al
--recarsi agli sportelli del Centro unico di preno-tazione (Cup)
H Via del Trifoglio, edificio B;
-rivolgersi allo specialista prescelto, il quale, entro il giorno di erogazione della prestazione, provvede a trasmettere al Cup l’elenco delle prenotazioni acquisite.
Il servizio di prenotazione telefonica con il nu-mero verde e gli sportelli del Cup sono attivi:
MODALITÀ DI ACCESSOPrima di accedere alla prestazione ambulato-riale prenotata, l’utente deve pagare la tariffa fissata dallo specialista prescelto.
COME E DOVE PAGARE
Per pagare la tariffa fissata dallo specialista pre-scelto, l’utente può: recarsi agli sportelli del Centro unico di preno-tazione;o, se impossibilitato a raggiungere il Cup, può:effettuare il versamento con bollettino di conto corrente postale, intestato a: Azienda ospedalie-ra Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta - Via
causale: prestazione ALPI;-effettuare il versamento con bonifico banca-rio intestato a: Azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta presso UniCre-dit Spa Agenzia Caserta Vanvitelli - Piazza
prestazione ALPI;-versare l’onorario allo specialista, che emette fattura sul bollettario aziendale.
er prenotare le prestazioni ambulatoriali,PPer prenotare le prestazioni ambulatoriali,
ALITÀ DI MODDALITÀ DI PRENO
ORI TULAATAMB
a cura dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico
sull’Azienda ospedaliera di Casertainformazioni in
-co
ric-pr
dopree PP
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e prestazioni ambulatoriali,
AZIONETTAZIONE PRENO OT
ISTITUZIONALI
cio Relazioni con il Pubblico
spedaliera di Caserta n pillole
a del medico di base;onsegna l’impegnativ
conoscimento;resenta la tessera sanitaria e un documento di
ove: l’utente deve recarsi prima a enotata,
r accedere alla prestazione ambulatoriale
CCESSODI AALITÀ ODA
bera professione intramuraria,er prenotare le prestazioni ambulatoriali in liPPer prenotare le prestazioni ambulatoriali in li
AZIONTTAZIONEALITÀ DI PRENO OTMOD
da altri presso i propri studi.,sede in Ospedalecuni specialisti presso gli ambulatori che hannolibero-professionale intramuraria è svolta da alNell’Azienda ospedaliera di Caserta l’attività
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fissata dallo specialista prescelto l’utente deve pagare la tariffariale prenotata,
Prima di accedere alla prestazione ambulatoCDI AALITÀ MOD
l’utente può: a- ambulatoriali in li
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rifoTTrifoglioia del VH tazione (Cup)recarsi agli spo numero verde 800.911818 (tasto 1);telefonare gratuitamentel’utente può:er prenotare le prestazioni ambulatoriali,PPer prenotare le prestazioni ambulatoriali,
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e si effettua entro 30 giorni dalla dimissionerical a successivcontrollo di visita ma
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-versare l’onorario allo specialista,prestazione ALPI;
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che io allo specialista, ;
CASERTA. Oltre trentatremila per-
sone alle urne al primo turno, Pier-
luigi Bersani che chiude con un più
10% rispetto alla media nazionale (si
ferma al 51%), Matteo Renzi, invece
che va al di sotto (si ferma al 27%)
del resto della nazione, eppure, do-
mani, tutti questi numeri e queste va-
lutazioni non varranno più nulla. E’
giunto il momento del ballottaggio
per la scelta del candidato premier
del centrosinistra e, anche a Ca-
serta, la sfida è più che mai incande-
scente.
Bersaniani e renziani puntano a dare
uno stacco sostanziale agli avversari
per affermare una propria leadership
sul territorio e per guadagnare punti
agli occhi dei leader nazionali. Il dato
delle urne di domani è importantis-
simo perché lo spostamento di uno o
più elementi rispetto al quadro ve-
nuto fuori domenica scorsa potrebbe
determinare cambiamenti sostanziali
nello scacchiere nazionale.
Ma, qual è il dato venuto fuori dalle
urne?
Pierluigi Bersani ha confermato sul
campo una leadership che gli era già
stata attribuita su carta. Ha vinto pra-
ticamente in tutti i Comuni della pro-
vincia di Caserta, con exploit
significativi come quello di Teverola
dove ha raccolto il 95% delle prefe-
renze, ha tenuto bene nel capoluogo,
centro storicamente di orientamento
moderato, dove Matteo Renzi, grazie
al lavoro di Carlo Marino, ha rac-
colto un significativo 42%. Passando
al sindaco di Firenze, anche in que-
sto caso, tutto come previsto. Una
presenza un po’ ovunque, che deter-
mina un 27% anche in questo caso
ampiamente ipotizzabile alla vigilia.
Per il sindaco di Firenze, probabil-
mente, il risultato più sorprendente è
quello di Casal di Principe dove il la-
voro di Carlo Corvino porta Renzi a
superare il 50% dei consensi, dal
momento che anche il successo di
Marino a Caserta non può essere
considerato una sorpresa.
Detto questo, domani, tutto ciò non
sarà più valido, dal momento che si
torna al voto e che, nelle urne, tutto
può succedere...
Ma, perché, un elettorale del cen-
trosinistra (può votare solo chi si
è registrato per il primo turno o
chi ha avuto un legittimo impedi-
mento e la sua domanda è stata
accolta dal coordinamento provin-
ciale) dovrebbe votare per Pier-
luigi Bersani?
E’ il coordinatore provinciale del Pd
Dario Abbate a spiegarlo.
«Pierluigi Bersani ha un progetto per
il Paese in grado di risollevare l’Italia
dalla crisi in cui è sprofondata -
spiega Abbate - Bersani ha dimo-
strato la sua politica innovatrice sia
quando è stato impegnato come mi-
nistro nel governo Prodi, sia come
presidente di Regione.
L’innovazione e la rottamazione non
può essere una guerra contro la
carta d’identità. Bisogna guardare ad
un progetto politico innovativo e Ber-
sani ha dimostrato di essere in grado
di realizzarlo».
Abbate parla di Renzi e del fascino
che ha dimostrato di suscitare sul-
l’elettorato.
«Bersani saprà sicuramente mettere
al servizio del Pd il patrimonio che ha
dimostrato di possedere Renzi - ha
detto - ma Renzi dovrà dimostrare di
essere un uomo del Pd, perché in
questi giorni non si sta muovendo in
questa direzione. La sua politica è
troppo autoreferenziale. Stiamo su-
perando un ventennio in cui la poli-
tica autoreferenziale di Berlusconi ha
portato alla deriva il paese». Abbate
sottolinea come non è necessario
essere profondi conoscitori delle di-
namiche economiche e degli indici di
crescita per capire le difficoltà che
sta vivendo il paese e le differenze di
natura sociale che si stanno deline-
ando.
«Basta scendere in strada e si ha su-
bito la fotografia della nazione - ha
spiegato il coordinatore provinciale
dei democratici - il divario tra ricchi e
poveri diventa sempre più evidente e
sempre più incolmabile. C’è bisogno,
per questa ragione di intervenire
sullo stato sociale e Bersani ha un
progetto d’azione efficace per la no-
stra nazione».
Sin qui le ragioni di Bersani.
Ma, perché bisogna votare Renzi
al ballottaggio?
La risposta la offre il consigliere co-
munale di Caserta Carlo Marino,
uomo di punta dell’area Renzi a Ca-
serta.
«Renzi ha in mente un progetto effic-
cace e chiaro per cambiare la nostra
nazione - ha detto in maniera netta
Marino - l’Italia per superare la crisi
ha bisogno della sua innovazione e
della ventata di novità che ha dimo-
strato di poter portare anche in que-
ste elezioni primarie».
Marino sottolinea come, il punto no-
dale del progetto di cambiamento
che ha intenzione di mettere in
campo Renzi sia quello «della risolu-
zione della disoccupazione giova-
nile». «Il sindaco di Firenze sa come
dare risposte alle nuove generazioni
- ha spiegato il consigliere comunale
di Caserta - mettiamolo nelle condi-
zioni di operare.
Diamo un voto al cambiamento,
diamo un voto per realizzare la rina-
scita del Paese». Domenica sarà
possibile votare dalle 8 alle 20
presso gli stessi centoventotto seggi
che sono stati allestiti la scorsa setti-
mana per il primo turno. In questo
momento, oltre a confermare i voti di
sette giorni fa, la sfida di bersaniani
e renziani è quella di intercettare i
consensi raccolti da Vendola, Ta-
bacci e Puppato per cercare di inver-
tire i valori.
Per i supporter del presidente della
Regione Puglia i giochi dovrebbero
essere definiti con il documento della
segreteria regionale di Sel. Arturo
Scotto e Peppe De Cristofaro, i
vertici di Sel in Campania, annun-
ciano il sostegno dei vendoliani a
Bersani: «Le proposte programmati-
che della campagna delle primarie
di Nichi Vendola, in particolar modo
per quanto riguarda i temi di una
maggior attenzione alla questione
meridionale e alla lotta alla disoccu-
pazione e alla precarizzazione del la-
voro - affermano - hanno portato ad
un risultato eccezionale a Napoli, in
Provincia, dalla fascia costiera al-
l’area flegrea e in molti Comuni della
zona nord, e in tutta la Campania.
Impegneremo questo voto per raffor-
zare le ragioni di chi porta con con-
vinzione queste tematiche -
concludono Scotto e De Cristofaro -
chiedendo i nostri elettori di votare
per Bersani al ballottaggio del 2 di-
cembre».
Un conto sono le indicazioni e un
altro sono i fatti.
Non è infatti detto che tutti i vendo-
liani ascoltino le direttive del partito.
Anzi la preoccupazione maggiore è
data dal possibile astensionismo
che, comunque, potrebbe essere un
fattore determinante nell’inerzia di
questo turno supplementare di voto.
Vincerà chi porterà più persone a vo-
tare anche dell’altra componente. I
renziani casertani hanno fatto partire
su Facebook la campagna “adotta
un bersaniano”.
Domenica sera sapremo quali sa-
ranno stati gli esiti di questa inizia-
tiva...
PRIMARIE l’ultimo appelloAbbate e Marino: ecco perché votare Bersani e Renzi
501/12/2012CASERTA
Pierluigi Bersani e Matteo Renzi
CASAGIOVE. I lavori non sono an-
cora partiti e la scuola Caruso resta
chiusa.
E scoppiano i malcontenti. La strut-
tura di via Manzoni, nel centro di
Coccagna, ha chiuso i battenti per
consentire i lavori di manutenzione
volti a evitare infiltrazioni d’acqua.
Nell’edificio, però, di operai nem-
meno l’ombra perché le risorse per il
progetto sono bloccate. La Scuola
Elementare “E. Caruso” è il cuore
della comunità di Coccagna, l’edificio
intorno al quale ruota l’intera vita del
quartiere, sarà perché tutti gli abitanti
vi hanno appreso buona parte delle
loro fondamenta culturali, sarà per-
ché l’economia cittadina ne trae il
giusto vantaggio.
Ma oggi la sua chiusura proprio non
piace a Don Stefano Giaquinto, già
indignato perché negli anni scorsi
parecchie sue osservazioni sono ri-
maste inascoltate.
La voce del parroco, la più autore-
vole tra quelle che si sono levate
contro la chiusura del plesso scola-
stico, si aggiunge a quelle di alcuni
consiglieri di opposizione che stanno
arroventando quest’autunno. Don
Stefano è tra i più agguerriti contro
l’inadempienza dei lavori di adegua-
mento strutturale e si fa portavoce
della protesta.
Il quartiere è colpito dalla precipitosa
chiusura della scuola, con ordinanza
del Sindaco, giustificata dall’even-
tuale inizio dei lavori.
I bambini sono rimasti, quindi, in prin-
cipio, a casa per poi essere trasferiti
presso le altre scuole della città. Ma
con il protrarsi dell’inizio delle attività
si è proceduto alla definitiva chiu-
sura.
Lunedì mattina abbiamo deciso di re-
carci insieme a don Stefano all’Uffi-
cio Lavori Pubblici del comune di
Casagiove ed abbiamo parlato al di-
rigente preposto Geometra UbaldoMingione.
Il prete, forte dell’autorevolezza con-
cessagli unanimemente, ha così tuo-
nato: «La scuola è diventata la tana
dei cani randagi».
Egli ha continuato rilevando che il
perdurare dell’impossibilità di fre-
quentare ed utilizzare la struttura di
via Manzoni ha riscontri negativi in
termini aggregativi e formativi, non
dimentichiamo che essa è la sede
del Progetto Girasole, visto soprat-
tutto che Coccagna ha una cronica
carenza di impianti pubblici per le at-
tività istruttive e sociali dei cittadini.
La permanente chiusura della strut-
tura comporterà inevitabilmente degli
ulteriori danni alla stessa.
Il dirigente ha dovuto così giustificare
l’inoperosità ed ha affermato di es-
sere, già da fine settembre, in con-
tatto con la commissione regionale la
quale purtroppo ha ritardato il CTR e
di star attendendo la prossima riu-
nione che si dovrebbe tenere in que-
sti giorni.
I fondi, di cui la scuola beneficerà
perché venga messa in sicurezza,
sono stati stanziati dal Dipartimento
della Protezione Civile, mentre la Re-
gione ha solo una funzione di con-
trollo.
Dopo questo indispensabile iter,
l’Amministrazione presenterà un pro-
getto a cui farà seguito una gara
d’appalto.
In seguito al parere favorevole della
Stazione Unica Appaltante potranno,
finalmente, iniziare i lavori. Quindi
non prima di marzo.
Il progetto comprenderà anche la co-
struzione di una pensilina esterna
alla scuola, una battaglia ormai de-
cennale di Don Stefano. Sarà instal-
lato anche un serbatoio antincendio.
Il parroco ha voluto ribadire che la
decisione di chiudere la scuola sia
stata troppo affrettata, al che il diri-
gente ha dovuto ammettere di non
aver tenuto in considerazione i ritardi
dell’Ente Regione.
Tocca solo sperare che per il pros-
simo settembre si possa riprendere
l’attività scolastica, in condizioni di
piena sicurezza e salubrità dei locali.
Luigi Di Costanzo
caruso bufera sui lavoriDon Stefano guida la protesta dei genitori per le elementari
6 01/12/2012 APPIA
Don Stefano Giaquinto
Riequilibrio, prova di forza di Delli PaoliSAN NICOLA LA STRADA. “L’approvazione, conampia maggioranza, 9 voti a favore, 2 astenuti, 3contrari e 3 assenti, è una grande prova della coa-lizione di centrodestra che dal maggio 2011 reggele sorti della Città di San Nicola La Strada”. Èquanto ha affermato, con enorme soddisfazione, ilSindaco Pasquale Delli Paoli del Pdl che in questiultimi mesi, e più precisamente all’indomani del-l’approvazione del Bilancio di Previsione 2012 av-venuto lo scorso 29 giugno, è stato sottoposto adun fuoco di fila da parte dell’opposizione di cen-trosinistra ed anche da alcuni consiglieri comunalidella stessa maggioranza. “Il riequilibrio” – ha aggiunto Delli Paoli – “è statodebitamente esaminato da parte degli organi pre-posti. Tant’è che il lasso di tempo occorso è stato am-piamente giustificato. In esso non figura nessunaumento di tasse e discrete possibilità di incre-mentare i servizi ai cittadini in termine di politichesociali, scuole e sicurezza. L’operazione di rico-gnizione sottoposta all’analisi del Consiglio comu-nale” – ha proseguito il primo cittadino – “haavuto una duplice finalità: 1°) Appurare tramite lostudio della situazione contabile, lo stato di attua-zione dei programmi, come da relazione previsio-nale e programmatica approvata in sede dibilancio previsionale; 2°) Constatare, prendendoin considerazione ogni aspetto della gesione fi-nanziaria, il permanare degli equilibri generali dibilancio. Nonostante dalle opposizioni si continua a parlaredi aumento indiscriminato delle tasse da parte
dell’amministrazione” – ha tenuto a sottolineare lafascia tricolore che ha, così, voluto tranquillizzarela cittadinanza – “voglio fare un esempio su tutti:l’IMU, ultimo arrivato come tributo, è la più bassatra tutti i comuni della provincia e non solo: 4 permille sulla prima casa e 7,60 per mille sulla se-conda casa. Sebbene la Spending review ha tagliato ad eserci-zio in corso altri 500 milioni di euro ai Comuni, ilnostro Ente, pur soffrendo di questi tagli” – ha ag-giunto – “sta mettendo in cantiere dei progetti perstanare evasori ed elusori, non disdegnando ipo-tesi di “outsourcing” e riversare il maggior gettitoall’abbattimento delle tasse comunali. Il nostroEnte, che si sottopone all’esame del “rating”, è uncomune che sa di avere le carte in regole. Un bi-lancio sano che consente all’Amministrazione difar fronte al proprio debito. Non mi stanco mai diripeterlo” – ha, infine, concluso Delli Paoli – “inuna situazione di forti riduzioni dei trasferimentistatali. È vero che il debito, mi riferisco al conten-zioso ed alle spese legali, non è stato contrattodalla nostra amministrazione, ma in base al princi-pio della continuità di bilancio, ognuno si deve as-sumere la responsabilità pregressa e deve cercaredi non trasmetterla ad altri. In un momento parti-colarmente delicato per l’economia globale e nelmezzo di una crisi economica senza precedenti,posso affermare senza ombra di dubbio, che que-st’amministrazione è molto attenta alla spesa eche con sacrificio ed oculatezza sta raggiungendodiscreti traguardi”.
Nunzio De Pinto
SANTA MARIA CAPUA VETERE.
Mentre le prime ondate di freddo in-
vernale arrivano in Terra di Lavoro, il
clima si surriscalda nelle scuole del
casertano.
Una mobilitazione come non la si ve-
deva da tempo sta infatti portando al-
l’occupazione, da parte degli
studenti, di moltissimi licei e istituti
professionali della provincia di Ca-
serta. Le motivazioni che spingono i
ragazzi a occupare le scuole sono
vari: alcuni protestano contro il Ddl
Aprea, altri contro la pessima manu-
tenzione delle strutture. Tutto è ini-
ziato con l’occupazione di due
importanti licei casertani: il Diaz e il
Manzoni.
Il primo è stato “assediato” dagli
alunni nella giornata di lunedì 26, il
secondo è stato occupato mercoledì.
In entrambi i casi i rappresentanti di
istituto hanno motivato la protesta
con la necessità di ribellarsi al dise-
gno di legge Aprea, che tenderebbe
pericolosamente verso una privatiz-
zazione della scuola pubblica pub-
blica.
Disordini anche al liceo classico
Giannone e all’istituto Geometra
Buonarroti. Stessa storia a Marcia-
nise, dove gli studenti del Liceo
"Quercia" hanno proclamato l'occu-
pazione dell'edificio e l'autogestione
nella mattinata di martedì 27.
La situazione risulta assai singolare
poiché da tempo non si assisteva, in
Terra di Lavoro, a una mobilitazione
così massiccia di studenti. Bisogna
infatti tornare indietro nel tempo di
quasi un decennio per trovare un tale
numero di scuole occupate contem-
poraneamente nella nostra provincia.
Centro della protesta, però, sta di-
ventando Santa Maria Capua Vetere.
Quasi tutti gli istituti della città del
foro, infatti, sono in sommossa. Cin-
que, infatti, le scuole sammaritane
occupate: il liceo scientifico Amaldi, il
liceo classico Nevio, l'Itc, l'Istituto
Righi e l'ITG Nervi. Particolare il caso
del Nervi.
Gli studenti dell’ITG, infatti, oltre che
a protestare contro le politiche nazio-
nali, lamentano la pessima manuten-
zione dell’edificio scolastico (palestra
e laboratori sarebbero infatti inagibili
da tempo).
Coraggiosi insomma gli studenti
sammaritani, che si stanno conqui-
stando l’attenzione della stampa lo-
cale a suon di slogan, proteste,
striscioni e manifestazioni.
Antimo Gaudiano, rappresentante
d’Istituto al liceo Nevio, le scuole
samaritane si sono risvegliate…
«Effettivamente non sono poche le
scuole che in questi ultimi giorni sono
state occupate… A parte il Nevio ci
sono certamente l’Itc e il Righi… E’
una situazione quantomeno inu-
suale».
Parliamo della tua scuola: come si
sta svolgendo l’occupazione?
«Tutto è stato preparato durante una
assemblea straordinaria convocata
sabato 24 in villa comunale, circa un
terzo degli alunni del liceo ha preso
parte a quel momento di confronto e
così abbiamo deciso di occupare
l’istituto. Lunedì, poi, è iniziata l’oc-
cupazione vera e propria. Stiamo au-
togestendo la scuola: organizziamo
laboratori teatrali, assemblee, lezioni
tenute da studenti e stiamo scri-
vendo un diario che racconti la cro-
nistoria di questa occupazione».
Ma quali sono le motivazioni che
vi hanno spinti a occupare il
liceo?
«La motivazione principale è certa-
mente il disegno di legge Aprea. A
Santa Maria Capua Vetere come nel
resto d’Italia gli studenti si stanno
mobilitando per protestare contro
questa norma inaccettabile. Nella
nostra città, però, abbiamo una ra-
gione in più. Il nostro gesto è anche
un segno di protesta contro lo smem-
bramento del Tribunale di Santa
Maria».
E in che modo sarebbero colle-
gate tra loro l’occupazione di un
liceo e lo smembramento del Tri-
bunale?
«Con la nostra protesta stiamo atti-
rando l’attenzione dell’opinione pub-
blica… Abbiamo intenzione di orga-
nizzare un convegno, all’interno
dell’istituto occupato, per spiegare ai
ragazzi la questione dello smembra-
mento del Tribunale… E’ anche que-
sto un modo per sensibilizzare i
cittadini».
Intanto sul liceo Nevio capeggia uno
striscione scritto dagli studenti che
recita così: “Il Nevio è preOCCU-
PATO”.
Matteo Donisi
la pantera sammaritanaOccupati i cinque istituti superiori della città del foro
701/12/2012S. MARIA C.V.
L’ingresso del Nevio
Di Muro: quattordici mesi per il nuovo PucSANTA MARIA CAPUA VETERE. Quattordici mesi
per disegnare il futuro della città di Santa Maria
Capua Vetere. Tale è la durata dell’incarico confe-
rito dalla giunta comunale, presieduta dal sindaco
Biagio Di Muro, al Centro interdipartimentale di ri-
cerca Lupt (Laboratorio e pianificazione territo-
riale) dell’Università “Federico II” di Napoli.
All’istituzione accademica è affidato il compito del
coordinamento tecnico-scientifico per la reda-
zione del Puc (Piano urbanistico comunale) e per
la formazione dell’ufficio di piano, nonché di tutte
le attività pianificatorie connesse ai sensi della vi-
gente normativa.
Il Centro interdipartimentale di ricerca, tra l’altro,
sarà responsabile: della definizione delle compe-
tenze professionali occorrenti e delle modalità per
l’istituzione dell’ufficio di piano comunale; del co-
ordinamento dello stesso ufficio per la formazione
del Puc; della redazione del Ruec (regolamento ur-
banistico edilizio comunale); della localizzazione e
perimetrazione degli abusi edilizi e delle nuove
concessioni; della Web.Gis (geolocalizzazione
degli interventi); dell’anagrafe edilizia. Il Puc dovrà
possedere requisiti tali da consentire il più ampio
ricorso all’intervento diretto, assumendo, per
quanto possibile, i caratteri del piano esecutivo.
Sono individuati, quali responsabili della conven-
zione, l’ingegnere Francesco Biondi per il Comune
e il professore Luigi Piemontese per il Lupt. «La
redazione del Puc – afferma il sindaco Di Muro – è
un atto fondamentale per lo sviluppo della città. La
giunta ha finalmente sbloccato un iter che si era
arenato da anni e che rischiava di paralizzare la
crescita urbanistica, economica e sociale di Santa
Maria Capua Vetere. Lo strumento di pianifica-
zione e il regolamento edilizio rappresentano mo-
menti strategici per cambiare il volto della città,
partendo dalla valorizzazione delle tante risorse
del nostro territorio, dall’archeologia e dal turismo
fino ad arrivare al riconoscimento dell’importanza
del centro storico e al rilancio delle aree periferi-
che».
Il sindaco Biagio Di Muro
CAPUA. Via libera all’asta dei terreni
di località Maiorisi. Lo ha deciso, con
voto a maggioranza, il consiglio co-
munale che ha approvato un sostan-
ziale ribasso per l’asta pubblica visto
che il primo tentativo di vendita è an-
dato a vuoto. Restano, però, sul-
l’operazione numerosi dubbi ad
iniziare sul reale proprietario dei
beni.
Questi terreni, infatti, unitamente al
fondo su cui dovrebbe sorgere il gas-
sificatore, dal quale distano poche
centinaia di metri, sono oggetto di un
contenzioso tra il Comune e l’Asl Na-
poli 1.
Entrambi gli enti ne rivendicano la
proprietà come è dimostrato dalle
numerose registrazioni e “controregi-
strazioni” presso la Conservatoria di
Santa Maria Capua Vetere. Contrari
a questa e a tutte le operazioni che
puntano all’alienazione dei beni co-
munali sono gli ex alleati di Carmine
Antropoli, Fabio Buglione e Gae-
tano Caputo dell’Udc.
«A pochi mesi dall’insediamento
dell’Amministrazione – afferma Fabio
Buglione - il Consiglio Comunale fu
chiamato a deliberare la vendita del
terreno sito in località Maiorisi. In
quella occasione, su iniziativa del
gruppo consiliare dell’Udc, venne ap-
provato un emendamento che preve-
deva, che nel caso in cui il bando per
la vendita del bene fosse andato de-
serto, il consiglio comunale avrebbe
dovuto essere investito nuovamente
della questione, senza possibilità,
quindi, di provvedere alla vendita a
trattativa privata. Quindi l’Udc, preve-
dendo che i tentativi di vendita non
avrebbero avuto esito positivo,
chiese che fosse il consiglio comu-
nale ad esprimersi nuovamente
sull’argomento. Con questo l’Udc
non vuole arrogarsi poteri di preveg-
genza che non ha. La previsione di
un possibile esito negativo della ven-
dita per pubblici incanti, nasceva
dalla semplice constatazione della
crisi del mercato, innanzitutto quello
immobiliare, che ha determinato un
forte rallentamento dell’attività edili-
zia.
Di fronte a questa crisi, quindi, ci
siamo posti il problema della salva-
guardia del patrimonio comunale,
nella consapevolezza che i beni co-
munali appartengono a tutti i citta-
dini, e noi amministratori abbiamo il
dovere di preservare, se non di incre-
mentare questo patrimonio. Ma que-
sto purtroppo non è avvenuto nel
corso di questi anni.
Troppo spesso si è proceduto con
eccessiva disinvoltura alla svendita
del patrimonio comunale con il si-
stema della trattativa privata.
Riteniamo questo metodo inaccetta-
bile dal punto di vista morale. Ci chie-
diamo come sia possibile che il
comune di Capua ricorra sempre alla
trattativa privata per la vendita dei
beni comunali.
Ci si risponderà che, proprio perché
c’è un periodo di crisi questo stru-
mento è necessario per mettere a
reddito beni improduttivi e dare im-
pulso all’attività edilizia.
Questa risposta però non ci con-
vince. Dietro la trattativa privata in-
fatti, si nascondono spesso gli
appetiti di imprenditori spregiudicati
per i quali Capua è diventata terra di
conquista, con buona pace dei citta-
dini che vedono ogni giorno mortifi-
cata una storia millenaria per fare
spazio a interessi spesso poco lim-
pidi. Se a Capua c’è un basso tasso
di imprenditorialità non dipende solo
dalla crisi ma anche dall’incapacità di
creare le condizioni minime per at-
trarre investimenti.
Ma il sistema della trattativa privata
è inaccettabile anche dal punto di
vista politico - contabile. La svendita
del patrimonio di questi anni non ha
prodotto risultati positivi per il bilan-
cio. Basti pensare che poche setti-
mane fa ci siamo espressi su un
consuntivo che aveva il parere nega-
tivo dei revisori dei conti.
Se a ciò aggiungiamo che l’impove-
rimento del patrimonio determina
anche una minore capacità di inde-
bitamento e, quindi, l’impossibilità di
contrarre mutui per investimenti, non
è allora difficile comprendere come
questa strada non porti da nessuna
parte. Ci chiediamo se gli ammini-
stratori fossero disposti a svendere
una loro proprietà per consentire a
qualche imprenditore di fare i propri
comodi». Contro la vendita anche il
centrosinistra.
«Perché – spiega il consigliere To-
nino Gucchierato - sono notevol-
mente mutate le condizioni. Un anno
fa, in consiglio, era stato riferito che i
terreni erano stati ceduti dall’Asl al
Comune e, quindi si trattava di una
semplice alienazione.
Oggi, invece, scopriamo che, in re-
altà, su questi terreni c’è ancora un
contenzioso aperto tant’è che l’Asl
Napoli 1 ha fatto un ricorso al Tar. E’
pur vero che il tribunale ha risposto
dicendo che non è materia di sua
competenza e che, la questione ri-
guarda la giustizia ordinaria, ma è un
chiaro segno che l’Asl è determinata
a rivendicare la proprietà.
Non credo che sia stato opportuno
mettere in vendita, oltretutto, con una
forte riduzione del prezzo dell’asta,
un bene sul quale ancora non è
chiara la proprietà».
Mimmo Luongo
maiorisi è caos sull’astaNo secco dell’Udc e di Gucchierato all’operazione
8 01/12/2012 CAPUA
Carmine AntropoliTonino GucchieratoFabio Buglione
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MADDALONI. E’ stata scelta la vice-
prefetto Ilaria Tortelli per guidare il
Comune di Maddaloni sino al primo
appuntamento elettorale utile. Dopo
il decreto di scioglimento del consi-
glio comunale, il ministero degli In-
terni ha indicato la funzionaria dello
Stato per questo difficile compito.
Maddaloni è un Comune grande e
ricco di problemi e ha bisogno di un
commissario esperto per essere am-
ministrato nel migliore dei modi. La
Tortelli risponde a queste caratteristi-
che, visti anche i suoi trascorsi come
commissario.
La viceprefetto è stata anche a capo
del Comune di Gricignano d’Aversa
dopo lo scioglimento.
Al suo fianco ha lavorato Goliardo
Miniati che il prefetto Carmela Pa-
gano aveva nominato un paio di
giorni prima come commissario per
l’approvazione del bilancio di previ-
sione che la giunta guidata dall’avvo-
cato Antonio Cerreto non era
riuscita ad approvare.
Nonostante la fine dell’amministra-
zione, questa settimana è stata ricca
di polemiche con scambi di accuse e
attribuzioni di responsabilità un po’
da tutti i lati.
Il primo ad aprire le ostilità è stato il
sindaco Antonio Cerreto in una con-
ferenza stampa fatta con Pdl e Po-
polari liberali. «Ero stanco di farmi
tirare per la giacca – ha detto il sin-
daco in quella sede – se avessi vo-
luto avrei trovato i numeri per far
approvare il bilancio, ma ho preferito
dire basta». L’avvocato fa una sorta
di mea culpa su alcune scelte effet-
tuate e non lesina stoccate al veleno
per i suoi ex compagni di coalizione.
«Due anni fa ho sbagliato a costruire
una coalizione così allargata. Avrei
dovuto puntare su quei giovani che
si sono schierati in maniera leale al
mio fianco. La prossima volta faremo
l’analisi del sangue a chi si candiderà
con noi – ha spiegato Cerreto – in
Maddaloni futura, c’è un consigliere
comunale eletto da due consiliature
che, nella sua carriera, non ha mai
votato il bilancio… (Pino Magliocca
ndr)».
Cerreto parla anche delle giunte e
dei tanti cambi effettuati. «Io lascio
molto spazio agli assessori – ha
detto l’ex sindaco – quando ho effet-
tuato delle revoche (Giovanni
Bruno e Angelo Rispoli ndr) è per-
ché ci sono dei motivi gravi». L’avvo-
cato parla anche del suo futuro.
«Continiuerò a fare politica – ha pre-
cisato – se il Pdl mi rivorrà come sin-
daco, sono pronto. Se il partito ha in
mente per me un altro ruolo, lavorerò
affinché si possa trovare una solu-
zione condivisa». L’ex primo citta-
dino è rammaricato perché la città
non ha potuto percepire molti dei ri-
sultati che, comunque, la sua ammi-
nistrazione ha centrato. «Da domani
si tornerà con l’immondizia in strada
perché non ci sarà l’assessore Bove
a fare la multe – ha sottolineato –
non riusciremo a completare il lavoro
della bonifica del foro boario perché
la conferenza dei servizi è in pro-
gramma il 10 dicembre». Dall’altra
parte pronta è stata la risposta di
Maddaloni futura sempre attraverso
una conferenza stampa. Giuseppe
Pino Magliocca, ex Città democra-
tica, ribatte alle accuse del sindaco e
rilancia.
«Non sono mai andato a casa di
qualcuno per far parte della maggio-
ranza – ha dichiarato – Documenti
ed eventuali emendamenti, non pos-
sono essere consegnati nel giorno in
cui in consiglio, si deve effettuare
una votazione. I consiglieri comunali
non possono accollarsi bilanci pe-
santi e nel momento in cui l’ammini-
strazione non adempie ai propri
doveri è opportuno fare ammenda e
tirarsi fuori. Il mio voto sul bilancio, in
precedenza non è mai mancato – ri-
prende Magliocca – So che il Sin-
daco ha evidenziato anche le
irresponsabilità e l’inadeguatezza di
alcuni componenti dell’ufficio conta-
bile. Io sono stato assessore al per-
sonale e ho toccato con mano
l’inefficacia degli uffici dell’ente. La
verità e che dopo persone illustri e
competenti, al comune non si è mai
tenuto alcun bando per riorganizzare
la macchina comunale. Questa è
una storia di vecchia data, oggi non
sorprendano i risultati». Una stoccata
pesante arriva anche dal presidente
del consiglio Giacomo Lombardi,
candidato sindaco in pectore per
Maddaloni futura. «Ero venuto in
consiglio – afferma Lombardi – per
rassegnare le mie dimissioni. Rite-
nevo ingiusto ed inaccettabile che
quel giorno fosse riunita un’adu-
nanza per discutere sul futuro della
città, senza alcuna documentazione
presentata ai vari consiglieri. Sempli-
cemente illogico. Ma ora trovo super-
fluo parlare di qualcosa che è già
passato. Oggi siamo qui per ricomin-
ciare e Maddaloni Futura, spera di
essere un riferimento».
A rendere ancora più incandescente
l’ambiente ci pensa, poi, l’ex asses-
sore all’Ambiente Luigi Bove, il
quale attribuisce la fine dell’ammini-
strazione Cerreto ai dipendenti co-
munali.
«Oltre che di Maddaloni futura - ha
detto l’esponente del Pdl - la respon-
sabilità di quello che è accaduto è
della politicizzazione di alcuni dipen-
denti comunali che hanno rallentato
l’iter per l’approvazione del bilancio».
municipio gli ultimi veleniNominati i commissari. Strascichi e accuse nell’ex maggioranza
10 01/12/2012 MADDALONI
Pino MaglioccaIl prefetto Carmela Pagano
Montezemolo mette radici, nasce ItaliaFuturaMADDALONI. E' nata l'associazione Italia Futura
Maddaloni nuova tappa del percorso di crescita di
Italia Futura Campania nella provincia di Caserta.
L'associazione, alla cui fondazione hanno contri-
buito, tra l'altro, giovani professionisti, impiegati e
studenti, è presieduta da Giovanni Vairo, 34 anni,
avvocato.
“L’impegno con Italia Futura è nato dalla consape-
volezza del fallimento della politica” - ha dichia-
rato il presidente - “e dalla certezza che gran parte
della classe dirigente, che in questi anni ha malgo-
vernato, tanto in ambito locale quanto nazionale,
non è in grado di provare a dar vita a quel rinnova-
mento forte, radicale e quanto mai indifferibile che
il nostro Paese richiede.
Accanto a ciò, forte è il bisogno e la speranza che
la costruzione di un futuro migliore passa dovero-
samente attraverso una rivoluzione morale civica
e culturale finalizzata ad abbattere la visione utili-
taristica che troppo spesso ha guidato la politica,
restituendole così il significato di servizio a favore
della comunità: è necessario riportare i cittadini
all’impegno civico, far tornare nei cuori la spe-
ranza nella politica e di potere, al di là di populismi
e demagogie, contribuire alla costruzione del pro-
prio futuro”.
Luca Cordero di Montezemolo
MARCIANISE. Le primarie per la
scelta del candidato sindaco del cen-
trodestra prendono sempre più
corpo.
La soluzione, infatti, è tra quelle che
meglio è stata salutata nel corso
della riunione del Pdl provinciale di
mercoledì sera. Il faccia a faccia è
stato utilissimo perché è servito, in-
nanzitutto, a gettare le basi per la co-
stituzione del cartello elettorale.
In primo luogo, sulla sede del partito,
si è visto il coordinatore cittadino di
Marcianise Antimo Ferraro. La sua
presenza ha chiuso definitivamente
la polemica nata dopo la scelta di
quest’ultimo di partecipare all’assem-
blea organizzata da Mario Landolfi,
disertando il congresso provinciale
del partito voluto da Nicola Cosen-
tino.
Altro elemento importante è stato la
definizione dei rapporti con l’Udc
che, a Marcianise, rappresenta una
forza di riferimento importante. Le
varie anime del Pdl si sono dette di-
sponibili ad accogliere al tavolo i rap-
presentanti del partito centrista,
senza, però, attribuirgli un ruolo cen-
trale nell’individuazione del candi-
dato a sindaco. In parole povere, se
l’Udc pensa di poter dettare legge
così come è successo nella defini-
zione del cartello che ha portato al-
l’elezione di Antonio Tartaglione, il
partito di Domenico Zinzi può tran-
quillamente restare a casa. Per evi-
tare che si creino storture e problemi,
nei prossimi giorni a Marcianise si
riunirà un interpartitico di tutte le
forze del centrodestra per gettare le
basi per la costituzione del cartello
elettorale.
Al primo appuntamento, per dare so-
stanza a tale iniziativa, è stato deciso
che, oltre ai referenti cittadini di cia-
scuna forza ci saranno anche i riferi-
menti provinciali. In questa maniera
si getteranno le basi anche per ca-
pire su quante liste si potrà contare
alle comunali.
Intorno al tavolo, oltre al Pdl, siede-
ranno i Popolari liberali, il Nuovo Psi,
Marcianise più, l’Mpa, l’Udeur e
Grande Sud. Una volta chiariti gli
equilibri e le regole della competi-
zione, con l’individuazione anche
delle linee guida del programma elet-
torale, il centrodestra pensa di orga-
nizzare delle primarie per la scelta
del candidato sindaco. Nonostante il
piano si presenti particolarmente ar-
ticolato, l’idea è chiudere tutto prima
di Natale.
In un primo momento, si era pensato
di far coincidere le primarie per la
scelta del sindaco con quelle per l’in-
dividuazione del candidato premier
del centrodestra fissate per il pros-
simo 16 dicembre.
Le evoluzioni nazionali che hanno in-
vestito il centrodestra, hanno con-
sentito alla coalizione della città di
Marcianise di guadagnare qualche
giorno.
operazione primarie pdlIdea del centrodestra per scegliere il candidato sindaco
1101/12/2012MARCIANISE
Paolo Menduni
Riccio in campo per Bersani, non per FecondoMARCIANISE. «Aderisco al neonato soggetto poli-
tico Diritti e Libertà nella convinzione di voler co-
struire anche in provincia di Caserta un
centrosinistra coeso, basato sui valori del riformi-
smo e del moderatismo, e che sappia interpretare
le esigenze di una comunità che a gran voce riven-
dica lavoro, equità e coesione sociale». Ad affer-
marlo, è Giuseppe Riccio, già vicesindaco e
consigliere comunale in carica di Marcianise con
l’Italia dei Valori, rimettendo così gli incarichi di
componente del coordinamento provinciale e
dell’esecutivo regionale campano, nonché di com-
missario cittadino di San Nicola La Strada e di
Marcianise del partito presieduto da Antonio Di
Pietro.
«L’entusiasmo e l’alta partecipazione alle primarie
hanno dimostrato che la gente ha voglia di politica
e chi, come me, in questi anni si è speso per co-
struire, anche con la maglia dell’Idv, un centrosini-
stra capace di rispondere alle esigenze della
gente, mi ha portato a seguire la linea politica mo-
derata di Massimo Donadi e Nello Formisano, che
si è sempre contrapposta alla linea populista che
negli ultimi tempi sembra aver preso il soprav-
vento nel partito del presidente Di Pietro»,
aggiunge Riccio, il quale, nelle scorse settimane,
è stato indicato dall’on. Formisano quale respon-
sabile per la provincia di Caserta della campagna
delle primarie per Pierluigi Bersani.
«Ringraziando l’on. Formisano per avermi voluto
al suo fianco in questa entusiasmante e nuova
esperienza con Dl, invito tutti gli elettori del cen-
trosinistra a sostenere, senza se e senza ma, la
leadership di Bersani al turno di ballottaggio di
domenica prossima», conclude.
La posizione politica di Pino Riccio, non muta,
però, quella che è la sua posizione amministrativa.
L’ex vicesindaco, infatti, non ha alcuna intenzione
di mettere mano ad un accordo con l’esponente
del Pd Filippo Fecondo, bersaniano di ferro, per le
prossime comunali a Marcianise.
Riccio, continua a lavorare a quel progetto che lo
ha visto protagonista con Sel, Psi e Popolari de-
mocratici alla costituzione di un cartello dei cosid-
detti cespugli del centrosinistra che vedono la
necessità di scegliere un candidato alternativo
all’architetto Fecondo.
Pino Riccio
CASERTA. La cucina de Le Quattro fon-
tane, lo storico ristorante di via Quartier
vecchio a Casagiove, si arricchisce sem-
pre più di sfizioserie. Ai tradizionali piatti
preparati dalla mano magica dello chef
Michele, si aggiungono una serie di pie-
tanze realizzate da Loredana che com-
pletano ed esaltano le prelibatezze del
mago dei fornelli de Le Quattro fontane.
Rustici, pane farcito, sono tante le novità
introdotte da Loredana per rendere sem-
pre più succulente la cucina del risto-
rante di via Quartier vecchio.
Pane alle olive, pane alle noci e tante
sorprese rigorosamente fatte in casa
vanno a magnificare i sapori dei piatti storici del risto-
rante. Presso lo storico ristorante, infatti, c’è tutta una
serie di piatti difficilmente mangiabili in altri locali per la
dedizione nella preparazione come le orecchiette al
baccalà, i salumi di maialino nero, il soffritto di maialino
nero, il baccalà, il piatto dei due mari, la scarola e fa-
gioli, la salsiccia, la costoletta rigorosamente di maia-
lino nero, la carne di bufala, i maccheroncini provola di
bufala e melenzane, la lardiata di pelatello e tanto altro
ancora possa mandare in disibilio i palati più esigenti e
raffinati.
Tradizione e qualità si confondono e si integrano grazie
alla mano dello chef Michele vero e proprio punto di ri-
ferimento di tutti i buongustai della provincia di Caserta
e non solo.
Uno dei segreti dello chef Michele è rappresentato, in-
fatti, dalla qualità dei prodotti. Presso il ristorante di via
Quartier vecchio a Casagiove, sono rigorosamente
banditi i cibi precotti, i preparati chimici.
Si utilizzano solo pietanze preparate sul momento che
vengono garantite dalla chioccilina del marchio Slow
food.
Per consentire a tutti di godere della sua buona cucina,
lo chef Michele ha deciso di aprire a pranzo il ristorante
di domenica, per fare in modo che la tavola de Le
Quattro fontane, diventi sinonimo di tavola della festa.
Rispetto a questa organizzazione c’è solo un problema:
i tavoli.
Se non si vuol rischiare di rimanere all’impiedi, è ne-
cessario prenotare il proprio tavolo in modo da poter
partecipare alla festa del gusto de Le Quattro fontane.
Basta spedire un’email all’indirizzo
[email protected] oppure telefonare allo
0823468970.
12
Sfizioserie di LoredanaLe novità rustiche de Le Quattro fontane
01/12/2012 Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...A San Leucio arriva il Natale tra gusto e tradizione
Il Natale a Caserta inizia da SanLeucio con “Il Sacro, l’Antico el’Immaginario” con Mostre, Tea-tro, Musica e Degustazioni l’1-2-8-9 Dicembre. Il primo eventoNatalizio a Caserta è organiz-zato dall’Oratorio della Parroc-chia San Ferdinando Re, incollaborazione con l’Associa-zione Favole Seriche presso ilSalone Acquaviva dell’Oratorioa San Leucio: nei primi dueweekend di dicembre sarà inscena “Il Sacro, l’Antico e l’Im-maginario” con Mostre, Spetta-coli e Degustazioni. Si iniziaSabato 1 dicembre, alle ore16.00 con l’Apertura delle Mo-stre e dei Mercatini con degu-stazioni di prodotti tipici,mozzarella di Bufala dop e vini.L’animazione, presente per tuttala durata dell’evento, è a curadel Corpo di Ballo Anja Show,coreografie di Alex.
Mercatini di Natale a Piana di Monte Verna
La Femme fatale di Casapulla al BelvedereCASERTA. Il candore degli abiti da sposa, la classe
di un taglio sartoriale, l’eleganza e la qualità delle
sete di San Leucio, il tutto inserito nell’incantevole
cornice del Belvedere: sono questi gli ingredienti di
“Femme Fatale”, la due giorni dedicata all’alta
moda organizzata dallo stilista Vincenzo Casapulla.
L’appuntamento è per il 15 e 16 dicembre dalle 17
alle 22. Sulla passerella di San Leucio sfileranno gli
ultimi modelli realizzati da Casapulla che metterà a
disposizione delle spose la sua arte e le sue cono-
scenze. Per la prima volta, a Caserta, sarà organiz-
zato un evento di alta moda nel corso del quale il
pubblico potrà avvicinarsi a quanto di meglio gra-
vita nel mondo della sposa.
Pizzi, diademi, stoffe pregiate, accessori, trucco, fa-
ranno da corollario agli abiti di alta moda che sa-
ranno i protagonisti assoluti della manifestazione.
«Abbiamo inserito un evento di alta moda all’in-
terno di una cornice storica per creare un’atmo-
sfera magica per tutti coloro che parteciperanno –
ha spiegato lo stilista – abbiamo predisposto degli
effetti di luce particolarissimi che rappresenteranno
un evento nell’evento e che avranno il compito di
esaltare la bellezza delle sete di San Leucio, tes-
suto che ci invidia tutto il mondo. L’alta moda è
un’arte e, infatti, nel corso della manifestazione,
sarà dato spazio all’arte in tutte le sue forme per
una serie ricchissima di sorprese per i nostri
ospiti». In questo senso anche la scelta delle mo-
delle si presenta particolare. «Oltre a sfilare – ha
proseguito – le nostre ragazze sanno cantare, reci-
tare per uno spettacolo strepitoso». La musica sarà
protagonista dell’evento con l’orchestra da camera
e il tenore Daniele Zanfardino. Nel corso delle due
serate, poi, non mancheranno momenti di musica
jazz.
Nell’aria si sente già profumo diNatale: comincia la pubblicitàche si diffonde in tv con le suemusichette, i negozi si infronzo-lano tutti, si pensa già ai regali ealle cose belle da preparare.Per viverne l’atmosfera nonavete bisogno di andare lon-tano: l’8 e il 9 Dicembre si terrà,a Piana di Monte Verna, laprima edizione del Mercatino diNatale, organizzato dalla Com-pagnia teatrale “Amici Disponi-bili”. Tra una manciata di case,un centro storico in salita, go-dendo della calda accoglienzadi un piccolo centro potrete vi-vere delle piacevoli giornate difesta, tra chiacchiere, musica,piatti tipici ed esposizioni artigia-nali. Shopping e buona tavola:Vi aspettiamo! 8 Dicembre 2012Apertura stands alle ore 10,00 einaugurazione del mercatino daparte del Sindaco dott. RaffaeleSantabarbara. A seguire ci saràla Santa Messa officiata daMons. Don Giulio Farina.
ore 19,15-21,15Domenica 2Sabato 1 ore 21,15
Vincenzo Casapulla
CASERTA. C’è grande fermento per
l’inizio dello “School Soccer Tourna-
ment“, manifestazione domenicale
finalizzata al concetto di competi-
zione ludica tra pari età, organizzata
dalla Scuola Calcio Neapolis, società
promossa dai tecnici federali Luigi
Bernardo e Armando La Pecce-
rella.
Scopo di questo torneo è quello di far
rivivere a tutti i partecipanti un mo-
mento di confronto-incontro attra-
verso la pratica dello sport più bello
del mondo, il calcio, educandoli so-
prattutto alla sana competizione. «Il
torneo – spiega il responsabile orga-
nizzativo Luigi Bernardo – non è solo
occasione di sano divertimento, ma
anche di corretta abitudine alla vitto-
ria o alla sconfitta, in un clima di as-
soluto fair-play, e che ne sono certo
verrà trasferito anche alle altre com-
ponenti coinvolte. Inoltre è bello con-
statare la partecipazione di tante
squadre che non hanno voluto man-
care al nostro torneo, che per noi è
un evento di sano calcio, con tanti
piccoli calciatori che giocano e si di-
vertono sul manto verde, con il sor-
riso e il rispetto dell’avversario,
puntando appunto sul calcio e sulla
gioia che regala a tutti gli atleti e agli
addetti ai lavori, ai tecnici, ai dirigenti
e soprattutto alle famiglie dei piccoli
calciatori».
Il torneo si svolgerà da Dicembre
2012 a Maggio 2013, presso il centro
sportivo “OASI”, dove le squadre si
affronteranno a domeniche alterne,
secondo la formula a gironi, con par-
tite di andata e ritorno, e si conclu-
derà con una grande festa finale di
sport. Alla competizione partecipano,
tra le altre, le società casertane In-
tercasertana, Polisportiva Fol-
gore, Oratorio “S. Maria
dell’Accoglienza” e alcune dai co-
muni limitrofi, quali Juve Sammari-
tana, Casapulla, ASD Gaetano
Addio nonché del napoletano come
Mariano Keller. Lo sport è un mo-
mento educativo importante e da qui
nascono l’impegno e il sostegno che
la Scuola Calcio NEAPOLIS mette in
campo per organizzare il torneo, che
ringrazia non solo le società parteci-
panti ma anche per il sostegno eco-
nomico di alcuni sponsor, per
realizzare una manifestazione che
sia soprattutto una festa ed un mo-
mento di socialità per tutti. Ma la so-
cietà Scuola Calcio Neapolis non si
distingue soltanto per i numerosi pri-
mati legati ai tornei che periodica-
mente organizza, né alla mera atti-
vità educativa. Recentemente la so-
cietà sportiva si è guadagnata
l’onore della ribalta per essere uno
dei rari esempi di esercizio dello
sport in ambiente sicuro. Da qualche
tempo, infatti, le attività del centro av-
vengono in presenza costante di un
defibrillatore a tutela della salute dei
bambini che sarà – ovviamente –
anche disponibile per l’intera durata
della prossima manifestazione. E, se
non bastasse già questo, Scuola
Calcio Neapolis vanta anche altre
encomiabili iniziative nel segno del-
l’innovazione. Da segnalare, infatti,
un nutrito calendario di stage forma-
tivi degli allievi, programmati con la
collaborazione di società professio-
niste presenti su tutto il territorio ca-
sertano; e il monitoraggio costante
dei piccoli durante le varie fasi evo-
lutive. Insomma, ce n’è di carne a
cuocere, non c’è che dire.
Ma Luigi Bernardo, con molta mode-
stia, tende a minimizzare: «Il pro-
getto complessivo della nostra
società potrebbe apparire un po’ am-
bizioso, ma non è così. A muovere le
nostre attività è la convinzione ferma
che il riscatto dei giovani, soprattutto
quelli più bisognosi di attenzioni, non
è soltanto possibile, ma sicuramente
realizzabile. Peraltro, pur puntando
decisamente sul gioco del calcio,
debbo dire con estrema chiarezza
che il nostro programma tecnico non
è soltanto quello di dare pedate ad
un pallone. Anzi».
In proposito interviene Armando La
Peccerella: «Ogni allievo prima di es-
sere un buon calciatore deve essere
un ottimo atleta e, prima ancora, un
esempio di educazione.
Ai nostri giovani chiediamo prima la
disciplina e poi tutto il resto. Certo,
l’aspetto formativo tecnico è sempre
molto importante.
I giovani durante lo sforzo agonistico
devono sapere abbinare il coinvolgi-
mento fisico ad una buona tenuta
mentale. Il nostro scopo – continua
a ancora La Peccerella - è che una
volta gettate le basi tecniche della
gestualità, è quello di fare emergere
le qualità naturali degli allievi stimo-
lando soprattutto la capacità crea-
tiva». Un mix di regole e di sani
principi che, sicuramente saranno
preziosi nella crescita dei piccoli
atleti iscritti alla scuola calcio Neapo-
lis che parteciperanno al torneo che
prenderà il via domenica.
Troppo spesso l’inculcare solo lo spi-
rito di agonismo finisce per dare ai
ragazzi un’idea distorta di quello che
è il vero spirito dello sport. In questo
caso, questo pericolo non si corre,
dal momento che gli organizzatori
della manifestazione hanno ben
chiari quelli che sono i valori dello
sport.
neapolis parte il torneoBaby calciatori in campo da domenica sino a maggio
1301/12/2012focus SCUOLE CALCIO
Gli allievi del Neapolis
I tecnici della scuola calcio
TRIS SERVITO NEL DERBY AI CUGINI DI BENEVENTO
L’undicesima giornata di campionato offre motivo un motivo di ulteriore inte-
resse per i supporter rossoblu. Allo
stadio Pinto arrivano i cugini del
Benevento. I falchetti scendono in
campo in un derby che li vede favo-
riti sulla carta. La Casertana parte
con lo stesso assetto tattico adot-
tato in occasione della sfida pareg-
giata a Cava dei Tirreni. I padroni di
casa partono forte passando pron-
tamente in vantaggio dopo appena
un quarto d’ora di gioco grazie ad
un guizzo vincente di Genzano,
abile a superare il diretto avversario
prima di depositare la sfera alle
spalle dell’estremo difensore Tor-
chia. La rappresentativa sannita
cerca di imbastire una reazione ma
deve fare i conti con la solidità difensiva di Buccilli e soci. La prima frazione
di gioco si conclude con il team di Terra di Lavoro avanti di una marcatura.
La segnatura del raddoppio giunge a tre minuti dal fischio d’inizio della se-
conda parte con Petriello. Nella restante parte del match, i locali gestiscono
senza particolari difficoltà la situazione , riuscendo a chiudere i chiudere i
conti con la terza realizzazione di Bonaldi all’84’.
COLOMBO, DALLA PORTA ALLE POLTRONE DEGLI STUDI TELEVISIVI
Angelo Colombo, nativo di Mezzago in Brianza, cresce calcisticamente nella
squadra del proprio paese d’origine.
Ben presto l’estremo difensore lom-
bardo riesce a catturare l’interesse
di molti club professionistici. In parti-
colare, non ancora maggiorenne,
entra nelle mire della società mar-
chigiana dell’Ascoli. Con la forma-
zione bianconera esordisce in serie
C alla giovanissima età di venti
anni. Per tre anni difende con suc-
cesso i pali dello stadio De Luca di-
venendo beniamino del pubblico
locale. Nel 1965 approda alla corte
del Modena. In Emilia trascorre
quattro anni in Cadetteria andando
a costituire un baluardo insostituibile della difesa a fronte delle novantasette
partite giocate consecutivamente . A Caserta gioca l’ultima stagione della
carriera in occasione della prima storica promozione in Seri B dei falchetti
(1969/70). Parte da titolare disputando dieci gare ma nel corso del campio-
nato deve lasciare spazio al giovane casertano Porrino. Successivamente
alla carriera da atleta, Colombo ha intrapreso il percorso di preparatore dei
portieri per poi cominciare a collaborare stabilmente con alcune emittenti te-
levisive lombarde come commentatore.
CASERTA. Ennesima giornata
amara per la storia della Casertana.
Dopo i timidi segnali di ripresa delle
ultime settimane, i falchetti sono ca-
duti ancora una volta in casa sotto i
colpi di una Torres, che ha giocato
con equilibrio e determinazione
senza strafare.
In campo si è vista una squadra
stanca, svogliata e sfilacciata che
non ha trovato l’armonia tra i reparti.
Contro i sassaresi serviva vincere
per permettere alla società di agire
convintamente sul mercato di ripara-
zione, che aprirà i battenti lunedì 3
dicembre.
Con molto probabilità questo stop
potrebbe frenare la dirigenza, che ha
preso certamente contatti con gioca-
tori di peso.
In settimana c’è stato un summit tra
Lombardi e Verazzo, che hanno
stabilito di rimandare ogni decisione
di ordine tecnico dopo il match di do-
mani contro il Progetto Sant’Elia.
Attualmente D’Alterio e compagni
occupano la settima posizione ed ac-
cusano uno svantaggio di otto lun-
ghezze dalla testa delle classifica. E’
chiaro che i vertici del sodalizio si
aspettano una veemente reazione
da tramutarsi in successo, perché in
caso contrario sarebbe sostanzial-
mente inutile investire per una corsa
al primo posto ai limiti della fanta-
scienza.
La gara in terra sarda permetterà di
individuare anche l’uomo che con-
durrà la truppa fino al termine dell’an-
nata agonistica.
Il tecnico Vincenzo Maiuri non si è
tirato indietro nell’assumersi respon-
sabilità diretta nella gestione del
gruppo, ma ha anche messo in evi-
denza la poco consistenza di un col-
lettivo incapace di giungere ad una
maturità tattica sufficiente per affron-
tare il torneo con dignità.
Solo i tre punti potrebbero consentire
di sperare ancora minimamente di
assaltare il podio.
Diversamente ci troveremmo ad af-
frontare una settimana di svolta per
l’intero progetto.
Per tesserare altri atleti di fatto c’è
tempo fino al prossimo 17 dicembre.
Gli atleti trasferiti in questo lasso di
tempo saranno immediatamente uti-
lizzabili mentre gli svincolati possono
entrare in rosa solo a partire dal
giorno 18.
Fino al 31 dicembre sarà possibile
accordarsi con giocatori liberi, che
non abbiano disputato una gara uffi-
ciale nei trenta giorni antecedenti a
tale termine.
In ogni caso, questo è un discorso da
rimandare a domani sera quando si
capirà cosa ancora questo undici sia
in grado di chiedere alla stagione. In
questo momento Lombardi, Verazzo
e Pannone hanno pronto sia un
piano di rilancio per la stagione che
uno di ridimensionamento. Tutto di-
penderà dal risultato e dalla classi-
fica che i falchetti avranno domenica
sera. Ovviamente tutti sperano che
la società vada a mettere mano per
rinforzare una squadra che milita in
un girone che procede in maniera
lenta e che non vede la presenza di
corazzate irrangiungibili. E’ chiaro,
però, che, con il ruolino di marcia che
sta tenendo la Casertana non è pen-
sabile di poter acciffare la vetta tanto
facilmente. Majella, Palumbo e
Manco ora devono dimostrare di che
pasta sono fatti.
Nicola Maiello
casertana settimana veritàDalla prossima settimana parte il mercato. Lombardi al bivio
14 01/12/2012 SPORT/Casertana
Accadde oggi... 1985Chi l’ha visto
Il difensore D’Alterio
CLASSIFICA
Torre Neapolis 28
Ginnastica e Calcio Sora 26
Sarnese 25
S.E.F. Torres 25
Lupa Frascati 22
San Basilio Palestrina 21
Casertana 20
Budoni 18
Porto Torres 18
Isola Liri 17
Arzachena 16
Anziolavinio 15
Ostia Mare Lidocalcio 15
Selargius 12
Cynthia 10
Real S.M. Hyria Nola 10
Progetto Sant'Elia 9
Civitavecchia 9
1501/12/2012SPORT/Juvecaserta
CASERTA. Lo scontro salvezza dell’Adriatic Arena va alla Juve Caserta che
gioca una partita ordinata, lucida, cinica e porta a casa due punti pesantissimi
che valgono la quarta affermazione stagionale. Una sfida tra due squadre alla
disperata ricerca di punti: Pesaro, con cinque sconfitte sul groppone, mentre la
Juve sempre battuta, e di tanto, lontano da casa. Una vittoria che vale oro
quanto pesa, che schioda lo 0 dalle vittorie esterne e mantiene la Juve a +4
dall’ultimo posto. Quintetto classico per Sacripanti mentre Ticchi conferma Ha-
milton in panchina. Si parte ed arriva la bomba di Jonusas a cui segue quella
di Barbour. Le mani sono calde ed anche Mack si iscrive al festival della bomba
mentre si gioca in un silenzio irreale per l’astronave pesarese. Al 3' antisportivo
dubbio a Gentile; la Scavo ne approfitta per andare 11-5 dopo il secondo mis-
sile di Mack. Caserta tira con percentuali pessime e Sacripanti, al 5', sostituisce
Akindele (che non gradisce il cambio) e Jelovac dando spazio a Mordente e
Michelori. La partita è veramente brutta, Pesaro senza fare nulla di che vola
sul +7 (nonostante uno 0/4 filato ai liberi) con Gentile a quota due falli al 7' (den-
tro il giovane Marzaioli). Nonostante un tremendo 1/6 da 3, i bianconeri recu-
perano fino al -1 al 10' con quattro punti dell’ecumenico Mordente. Si riparte al
piccolo trotto, Marzaioli sbaglia la bomba del sorpasso, Hamilton no ed è 17-
13. Sacripanti, dopo 2', chiama time out: è +6 Pesaro, con la Juve che attacca
in modo scriteriato e senza costrutto. E meno male che la Scavo non segna un
libero neanche a pagarlo. Nel momento più brutto del match, Cavaliero inventa
un paio di ottime giocate subito bilanciate da Mordente per il 24-19 al 15'. Al
16' arriva il primo contropiede bianconero con Maresca, mentre Pesaro si perde
in una marea di palloni gettati alle ortiche sotto la pessima gestione di Hamilton
(infatti rientra Clemente, fin qui impalpabile). Si sveglia dal liturgico letargo
anche Akindele che, con quattro punti di fila, sigla il -1 al 18'. Poi arriva anche
la firma di Gentile ed è sorpasso (26-27) tra le bordate di fischi del popolo pe-
sarese verso la propria compagine. Solo Mack (11) tiene a galla una Scavolini
ai limiti dell’inguardabile. Prima di andare a riflettere, e tanto, negli spogliatoi
c’è tempo per gli scud di Jelovac e Maresca che sentenziano il 29-33. Si rico-
mincia e Barbour, come nel primo quarto, insacca una bomba per uscire dalla
crisi personale e di squadra. Una mazzata, per la Juve, arriva col terzo fallo di
Jonusas dopo 57" della ripresa, ma il lituano, comunque, griffa il +5. Che diventa
34-41 dopo i quattro punti filati di Jelovac. Pesaro è stordita, non sa mai cosa
fare in attacco e Jelovac la punisce col missile del +10 al 24'. Caserta sente
l’odore del sangue ed arriva anche la tripla di Gentile (34-47 e 0-10 di break al
25'). Akindele non gradisce un cambio e fa uno spettacolo inutile; sul legno ci
pensa capitan Maresca ad infilare la bomba del 39-51. Poi ancora Gentile, in
scorribanda solitaria, sigla il +14 al 27' mentre i fischi sono tutti per Ticchi. Ca-
valiero cerca di tirare fuori Pesaro dal fossato, il vantaggio resta nelle mani
bianconere anche se Jonusas compie il quarto fallo. All’ultimo intervallo è 48-
57 col "buzzer beater" di Cavaliero sulla sirena. Inizia con due bombe sbagliate
da Cavaliero e Flamini, gli unici che sembrano crederci, l’assalto garibaldino
della Scavo. Gentile compie il quarto fallo e Sacripanti deve rischiare nuova-
mente Marzaioli mentre la Juve si gioca il bonus in appena 2'. Nel momento
del bisogno Mordente inventa tre canestri pazzeschi che rintuzzano la riscossa
marchigiana (50-63 al 34'). La schiacciatissima di Akindele strappa gli applausi
dei suoi ex tifosi e regala il +14 alla Juve. Il tempo passa, si scandiscono i se-
condi mentre Marzaioli tiene il campo con grande intelligenza. Pesaro continua
la sua via crucis dalla lunetta mentre il pubblico locale applaude solo Cavaliero.
La bomba di capitan Maresca è uno schiaffo tremendo che sa di colpo di grazia
(52-68 al 36'). La Scavo prova una flebile reazione col solito commovente Ca-
valiero ma ormai è troppo tardi perchè Gentile (bravissimo) chiude tutto, la Juve
non si guarda indietro. La vittoria di Pesaro dà il via ad una nuova settimana di
rumors sul fronte mercato: serve sempre un play maker (lo sanno anche le pie-
tre ormai), la società si sta muovendo per cercare di aggiungere questo neces-
sario tassello al pur coraggioso rooster di Sacripanti. Dopo la chiusura ai vari
Cantrell, JR Reynolds e Gray, il nome nuovo, per la regia, è quello di Erving
Walker: nome di battesimo "pesante" da portare per chi pratica questo sport, il
ragazzo nasce a Brooklyn il 17 Gennaio del 1990, un folletto di 173 per 80 kg.
Uscito la scorsa estate dal prestigioso college di Florida University (play maker
titolare degli storici "Gators", 12.1 punti e 4.7 assist di media la scorsa stagione),
pur avendo discretamente figurato alla Summer League di Las Vegas non è
stato "draftato" in Nba. A Veroli (dove sta producendo 15.1 punti, 2.8 assist e
2.9 rimbalzi di media) sembra non essersi ambientato benissimo, con svariati
problemi di convivenza con Franco Marcelletti, head coach dei ciociari. L'ope-
razione Walker è legata, a doppio filo, con
quella Johnson-Veroli. Marcelletti, per libe-
rare Walker, vuole solo Aaron Johnson, at-
tualmente sotto contratto a Cremona e suo
pupillo, la scorsa stagione, ad Ostuni: Cre-
mona, ovviamente, libera Johnson (il quale,
per voce del suo procuratore, ha comunque
affermato di voler restare alla Vanoli per gio-
carsi le su chances in serie A) qualora tro-
vasse un play maker per rimpiazzarlo.
Quindi l'equazione è: Walker va a Caserta se
Johnson va a Veroli se Cremona trova un
play maker. Situazione complessa, ci sa-
ranno sicuramente sviluppi. Sviluppi che interessano anche la parte societaria:
alcuni rumors sosterrebbero che si starebbe stringendo con un nuovo poten-
ziale socio che potrebbe legarsi alla Juve Caserta. Intanto i bianconeri sono at-
tesi, domenica, dalla difficile sfida contro la Chebolletta Cantù dell'ex Andrea
Trinchieri, partita nella quale verrà indetta la giornata dell'orgoglio bianconero.
Ci saranno una serie di iniziative tese a rimarcare le sinergie esistenti col terri-
torio e, nel contempo, ringraziare tutti gli appassionati e i tifosi che, nello scorso
campionato, si sono resi protagonisti del grande successo del "JC Wall". Tor-
nando a Cantù, i brianzoli non potranno avvalersi della regia di Jerry Smith,
che si è rotto un piede e resterà fuori almeno fino alla fine di Dicembre, mentre
ci sarà Jonathan Tabu. Play maker congolese di nascita ma belga di naziona-
lità sportiva, torna a Cantù dopo il prestito, a Cremona, della scorsa stagione.
Giocatore definitivamente esploso, il cui prestito in provincia ha fatto davvero
bene, ottimo passatore della palla, coinvolge lunghi ed esterni molto bene,
bravo anche a penetrare e nel tiro da 3 punti. Al suo fianco il capitano, uomo
simbolo di Cantù, Nicolas Mazzarino: uruguayano di Salto, ma italiano di pas-
saporto, è all'8° stagione di fila in Brianza. Tiratore micidiale da 3 punti, sugli
scarichi e in uscita dai blocchi, non va fatto entrare in striscia, può spaccare in
due una partita col tiro pesante. Il back court lo completa Manuchar Markoi-
shvili: georgiano, talento purissimo, trascorsi importanti a Treviso e Lubiana,
è il giocatore più completo della Chebolletta. Ventaglio di soluzioni vario, tira e
penetra alla stessa maniera oltre a conservare una visione di gioco tale da far
si che, sul perimetro, possa essere impiegato in tutte le posizioni. Dalla pan-
china l'altro ex di giornata, Jakub Kudlacek: 22 anni, polacco, giocatore molto
abile ad alzare i ritmi e a correre in campo aperto. Il pericolo maggiore arriva
da Pietro Aradori: chiamato al riscatto dopo le opache stagioni senesi, il bre-
sciano è il braccio armato di Trinchieri a gara in corso. Attaccante completo,
prettamente un tiratore dalla medio/lunga distanza, è anche un buon attaccante
del ferro, ma è il tiro la soluzione preferita. Sotto canestro un altro dei volti co-
nosciuti della squadra biancoblu, Maarten Leunen: ala di 27 anni, giocatore
che, in attacco, sa essere pericoloso sia al tiro che in avvicinamento, ma è si-
curamente la grande duttilità la principale caratteristica, duttilità che gli permette
di essere imprevedibile. In posizione di centro Marco Cusin: alla consacrazione
dopo le buone cose fatte vedere a Pesaro, il pivot friulano (211 cm per 112 kg)
è un giocatore verticale, in difesa ottimo stoppatore ed intimoritore, in attacco
perfetto interprete del pick & roll, migliorate anche le giocate in post basso.
Dalla panchina tutto l'atletismo di Jeff Brooks: nativo di Louisville, grande sta-
gione a Jesi, è un grillo, raggiunge altezze umanamente impossibili soprattutto
quando salta in corsa, buon rimbalzista, tecnicamente non eccelso, ma è un
giocatore che non va fatto esaltare per evitare che diventi un fattore. Altro giro,
altro grillo, Alex Tyus: pivot texano, ma israeliano di passaporto, 24 anni, non
eccessivamente alto (204 cm), ma è davvero una presenza notevole su ambo
i lati del campo, dove cattura tanti rimbalzi, si fa sentire e, in attacco, se servito
in profondità, aspettatevi fragorose schiacciate. I giovani Awudu Abass e An-
drea Casella completano una squadra che, in quintetto, comincia con Tabu,
Mazzarino, Markoishvili, Leunen e Cusin.
Francesco Padula
JUVE c’è un nuovo socioSul fronte mercato è sempre caccia al playmaker
Akindele