catalogo riflessi d' interno

62
1 Stefano Russo

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Riflessi D' Interno - Stefano Russo

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Page 1: Catalogo Riflessi D' Interno

1

Stefano Russo

Page 2: Catalogo Riflessi D' Interno

2

Page 3: Catalogo Riflessi D' Interno

a cura di curated by

Francesca Alfano Miglietti

Stefano Russo

Page 4: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 5: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 6: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 7: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 8: Catalogo Riflessi D' Interno

IL PROGRESSIVO SVILUPPO DELL’UOMO

THE PROGRESSIVE DEVELOPMENT OF MAN

DIPENDE DALLE INVENZIONI. IS VITALLY DEPENDENT ON INVENTION.

ESSE SONO IL RISULTATO PIÙ IMPORTANTE

IT IS THE MOST IMPORTANT PRODUCT

DELLE FACOLTÀ CREATIVEDEL CERVELLO UMANO.

OF HIS CREATIVE BRAIN.

LO SCOPO ULTIMO DI QUESTE FACOLTÀ

ITS ULTIMATE PURPOSE

È IL DOMINIO COMPLETO DELLA MENTE

IS THE COMPLETE MASTERY OF MIND

SUL MONDO MATERIALE, OVER THE MATERIAL WORLD,

IL CONSEGUIMENTO DELLA POSSIBILITÀ

DI INCANALARE LE FORZE THE HARNESSING OF THE FORCES

DELLA NATURAOF NATURE

COSÌ DA SODDISFARE LE ESIGENZE UMANE.

TO HUMAN NEEDS.

( NIKOLA TESLA )

Page 9: Catalogo Riflessi D' Interno

Particolare di

Neuroni a specchio.

Detail of

Neuroni a specchio.

Page 10: Catalogo Riflessi D' Interno

10

L’ottone è una lega di rame e zinco che può avere

caratteristiche simili, ma diverse in base alla percentuale

presente dei due metalli. Usato fin dai tempi remoti,

trova utilizzo in varie applicazioni, sia in tutto ciò

che riguarda la meccanica che negli impianti idraulici

ed elettrici, sia per gli strumenti musicali che per

innumerevoli oggetti di uso comune ed anche, infine,

nella produzione di monili e ornamenti per il corpo,

grazie anche al suo colore dorato e la sua particolare

resistenza all’ossidazione.

La percezione sensoriale nelle opere e negli

allestimenti di Stefano Russo è coinvolgimento totale.

Il linguaggio che l’artista adotta esprime le peculiarità

delle materie scelte per la realizzazione dei suoi

oggetti, in relazione alla sfera mentale, e ad una ricerca

energetica di sensazioni emozionali. Stefano raccoglie

dati e sensazioni nell’esperienza del mondo

e le trasforma in linguaggi, in opere, in concetti

e in emozioni. E per questo progetto sceglie l’ottone.

Stefano Russo conduce da anni la sua ricerca

sull’essere umano, sulla sua storia, sulle sue invenzioni,

ma soprattutto sui processi percettivi che lo

contraddistinguono. Stefano sa che in natura c’è più

di quanto l’occhio possa vedere. E indagando si può

scoprirlo. E crea degli strumenti per potenziare i sensi...

Questo progetto si fonda su alcune fondamentali

relazioni del corpo, attraverso un’indagine che esplora

molteplici scenari: dalla comunicazione sinaptiche

tra neurone e neurone del cervello, alla percezione

sensoriale e alla relazione con l’ambiente.

Riflessi D’Interno si colloca nell’interstizio

tra riflesso e riflessione, relazione tra organo ed organo,

tra interno ed esterno, tra meccanicità ed istinto,

tra pieno e vuoto, tra visibile ed invisibile. Forme

estetiche provocatorie, paradossali, certamente

affascinanti che nascono dall’incontro del corpo umano

con le tecnologie. Molte sono ormai le occasioni della

vita di tutti i giorni in cui possiamo soffermarci a riflettere

su come e quanto la tecnologia stia modificando

il nostro corpo, trasformando molte delle azioni che più

comunemente eseguiamo. Dal telecomando, al telefono

cellulare, ai computer portatili, gli oggetti che usiamo

quotidianamente assomigliano sempre più a delle

estensioni, dei prolungamenti che portiamo sempre

con noi, del corpo biologico, quello fatto di carne

ed ossa. La possibilità di interagire con il mondo

nel quale viviamo ci è fornita dagli organi di senso.

Il ruolo di queste strutture è quello di trasformare

gli stimoli esterni e interni in impulsi nervosi, che poi

vengono trasmessi al sistema centrale. I cinque sensi,

la vista, l’udito, il gusto, il tatto, l’olfatto, sono tutti

R IFLESSI D’ INTERNO

( FRANCESCA ALFANO MIGLIETTI )

Brass is an alloy made of copper and zinc which

may have similar characteristics, but may differ

depending on the percentage of each metal present.

Used since remote times, it is implemented in various

applications, in all mechanics regarding both

hydraulic and electrical systems, musical instruments,

numerous common use objects, but also for the

production of jewellery for its golden colour and due

to its particular resistance to oxidation.

The sensorial perception in Stefano Russo’s artworks

and installations is of total engagement. The language

the artist adopts expresses the chosen materials’

peculiarities for the creation of his objects, in relation

to the mental sphere, and to the energetic search

of emotional sensations. Stefano recruits data and

feelings in the worldly experience and translates them

into languages, artworks, concepts and emotions,

choosing brass to represent his current project.

For years Stefano Russo has been conducting

a research on the human being, on its history and

inventions, but moreover on the perceptive processes

which inscribe it. Stefano knows that in nature there’s

more than meets the eye and that by research

this discovery is possible, so he conceives instruments

to enhance the senses… This project anchors itself

on some fundamental relations of the body, throughout

a study which explores multiple scenarios:

from synaptic communication between a neuron

and brain neuron, to sensorial perception and the relation

with the environment.

Riflessi D’Interno positions itself in an interstice

between reflection and reflected, between organ

and organ, inner and outer, mechanicity and instinct,

full and empty, between the visible and the invisible.

Provocative aesthetical forms; paradoxical and yet

certainly fascinating which arise when the human body

and technology meet. There are many occasions in

everyday life in which we may stop to reflect upon how

much technology is modifying our body, transforming

many of our most common actions. From the TV remote

control, to cell phones, to laptops, the items we use

on a daily basis are more similar to extensions we always

bring with us; extensions of our biological body made

of flesh and bones. The chance to interact with the world

in which we live is given to us by our sense organs.

The role these structures carry out is to transform external

and internal stimulus into nervous impulses which are

then transmitted to the central system. The five senses –

sight, hearing, taste, touch, smell - are all involved

in this sort of interaction. Stefano Russo’s Riflessi

D’Interno has a profound meaning; the prospect

10

Page 11: Catalogo Riflessi D' Interno

11

coinvolti in questo tipo di interazione. Riflessi D’Interno

di Stefano Russo ha un significato profondo,

la possibilità di restituire la connessione indissolubile

esistente tra ricerca scientifica e corpo umano:

è indubbio, infatti, che da sempre le scoperte

e le innovazioni portate avanti dagli uomini di scienza

siano state ispirate dal funzionamento dell’ organismo.

È propriamente questo, dunque: il Riflessi D’Interno,

il ritrovare negli oggetti quel funzionamento interno

all’essere umano, la capacità di cogliere nelle cose,

ancora oggi, gli elementi e i meccanismi che

corrispondono al lavoro percettivo del nostro corpo;

vedere, insomma, il riflesso della nostra interiorità

in ciò che ci circonda. Stefano Russo è affascinato

dagli strumenti scientifici di fine ottocento, con i quali

inventori e scienziati sperimentarono i principi

elementari della fisica “Luce, Gravità, Moto, Elettricità”.

Il funzionamento degli organi di senso si basa sul fatto

che uno stimolo viene captato da particolari recettori,

i quali generano segnali elettrici che vengono

poi trasmessi al cervello. L’interazione fra lo stimolo

e il recettore, che dà luogo al successivo impulso

elettrico, è chiamata conversione bioelettrica,

ed è caratterizzata da un’alta specificità; ogni recettore,

infatti, risponde a un ben preciso stimolo, che

può essere di natura chimica oppure di natura fisica.

La fase finale è quella di integrazione, in cui

lo stimolo viene identificato e archiviato nella memoria

cerebrale mediante diverse operazioni, molte delle

quali ancora sconosciute, data la loro complessità di

esecuzione. Grazie a questi tre passaggi, le informazioni

giunte nel cervello, con il bagaglio culturale relativo

ai numerosi processi di apprendimento e identificazione,

forniscono un messaggio globale che attiene

specificamente la percezione.

Per Stefano Russo l’arte è uno degli strumenti più

potenti per dialogare con l’Invisibile: i ricordi, i sogni,

il mistero, la magia, le intuizioni, l’energia… tutto ciò

of returning the existing indissoluble connection

underlying between scientific research and the human

body: infact, discoveries and innovations carried out

by scientists have undoubtedly always been inspired

by the organism’s functioning. Riflessi D’Interno

[Reflections on the Inner] therefore is exactly this: finding

in objects that same internal functionalism of the human

being; the ability to still grasp elements and mechanisms

which correspond to the perception of our body.

To visualize the reflection of our inner self in what

surrounds us. Stefano Russo is fascinated by late 19th

Century scientific instruments, with which inventors

and scientists experimented the elementary principles

of Physics “Light, Gravity, Motion, Electricity.” The function

of sense organs is based on the fact that a stimulus

is captured by particular receptors which generate

electrical signals. These electrical signals are then

transferred to the brain. The interaction between stimulus

and receptor, which subsequently transforms into

electrical impulse is known as bioelectric conversion,

and it is characterized by high specificity; every receptor

infact responds to a very precise stimulus which may be

of either chemical or physical nature. The final phase

is of integration, in which the stimulus is identified

and archived in the cerebral memory via different

operations, many of which are still unknown, due to the

complexity of their execution. Thanks to these three

passages, once the information has reached the brain,

with the cultural baggage related to the numerous

processes of learning and identification, a global

message specifically attaining perception is supplied.

For Stefano Russo art is one of the strongest

means to dialogue with the Invisible: memories, dreams,

mystery, magic, intuitions, energy… and everything

which goes beyond pure and simple sensorial

perception. It is thanks to the sensorial perceptors that

other types of reality become visible throughout the

artworks. The objects created by Stefano Russo for Riflessi

Provocative aesthetical forms; paradoxical

and yet certainly fascinating which arise

when the human body and technology meet.

Forme estetiche provocatorie, paradossali,

certamente affascinanti che nascono

dall’incontro del corpo umano con le tecnologie.

11

Page 12: Catalogo Riflessi D' Interno

12

che è al di là della percezione sensoriale pura

e semplice, e, attraverso i percettori sensoriali, sono

visibili, attraverso le opere, altri tipi di realtà. Gli oggetti

realizzati da Stefano Russo per Riflessi D’Interno

sembrano rivitalizzare la sensorialità sopita, ogni oggetto

diventa una metafora, un simbolo di riflessione

su se stessi e sul mondo. Ogni oggetto sembra essere

in relazione al cosmo e direttamente ai recettori presenti

nei sistemi sensoriali, e il tutto sembra convergere

verso reali sensazioni in grado di suscitare particolari

sensazioni: equilibrio, gravità, concentrazione.

Presse, leve, lenti di grandi dimensioni, sfere

e punte e pile di libri … Anche le parole, come

le immagini allo specchio, ingannano e seducono.

Come Narciso, siamo condannati a pensarci attraverso

strumenti deformanti, che ci restituiscono un’immagine

di noi stessi nella quale non possiamo mai riconoscerci

appieno. Ma in questo comune destino non si avverte

nessun senso di tragedia o di perdita irrimediabile.

Negli oggetti di Stefano Russo, le parole, come le

immagini dello specchio, non esistono solo in quanto

riflesso, ma sono una moltiplicazione inesauribile

della realtà. Nelle opere di Stefano la realtà non è mai

qualcosa di dato: una cristallizzazione di eventi che

si possono cogliere una volta per tutte in una funeraria

e ideologica identità.

Nell’opera di Stefano, la realtà (la vita) si fa,

si moltiplica attraverso le parole e le lenti. Si apre

all’infinito, come aprono all’infinito due specchi collocati

l’uno di fronte all’altro. E, forse, anche il tempo in Stefano

è un prodotto delle parole e degli specchi, e cioè

è qualcosa che non trascorre, qualcosa di non

separabile, qualcosa che è sempre disponibile

e percorribile a piacere, in avanti e indietro, in un eterno

modificare e modificarsi. Nell’immaginario collettivo

Narciso è il giovane che si innamorò di se stesso.

Ma, in realtà, Narciso non si innamora di se stesso, bensì

di un’immagine, riflessa in uno specchio d’acqua,

nella quale non riconosce se stesso. Così come nessuno

di noi riconosce la propria voce le prime volte

che la ascolta registrata. La visione è, come noto,

una delle più ossessive costanti tematiche

della letteratura, della mitologia, dell’arte. Così come

le ombre, quelle ombre che si rendono disponibili

alla vista oltre o attraverso le lenti. Le lenti sono

deformanti per definizione: restituisce un’immagine

inversa a quella del reale. Ma anche per questo la lente

è un seducente tentatore: seduce perché soddisfa

il nostro innato bisogno di conoscere. Ci consente

di gettare lo sguardo sul mondo, e soprattutto

ci consente di affacciarci su un mondo diverso: il mondo

D’Interno seem to revitalize an appeased sensoriality;

every object becomes a metaphor, a symbol of reflection

on oneself and on the world. Every object seems to be

in relation to the cosmos and directly, in relation to

receptors present in the sensorial systems, all converging

towards real sensations capable of arousing particular

feelings: equilibrium, gravity, concentration.

Presses, levers, large dimensioned lenses, spheres,

tips and piles of books … Words – in the same way

images in a mirror do – also deceive and seduce. Just

as Narcissus, we are condemned to think of ourselves

through deforming instruments which return us an image

of ourselves in which we can never fully recognize us.

However, in this common destiny we never perceive any

sense of tragedy or irreparable loss. In Stefano Russo’s

objects, words, as mirror images, are not existent only

as a reflection, but they are an unlimited multiplication

of reality. In Stefano’s artwork, reality is never a given

thing: a crystallization of events which may be gathered

once and for all into a funerary and ideological identity.

In Stefano’s artwork, reality (life) makes itself, it

multiplies throughout words and lenses. It opens to

the infinite in the way two mirrors put one in front

of the other would. And maybe, even time in Stefano

is the product of words and mirrors; something which

doesn’t go by, something which isn’t separable,

something which is always available and accessible

whenever desired, forwards and backwards in an eternal

modification and modifying oneself. In the collective

imaginary, Narcissus is the young man who fell in love

with himself. But really, Narcissus does not fall in love

with himself; he falls in love with an image reflected

on water/mirror, in which he doesn’t recognize himself.

In the same way none of us recognize our recorded voice

the first times we listen to it. Vision is – as it is known –

one of the most obsessive constant themes in literature,

mythology and art. And so are shadows, those shadows

which are accessible to sight beyond or throughout

lenses. Lenses are by definition deforming; they return

an inverted image compared to the real one. But this is

also the reason why the lens is a seducing provocateur:

it seduces because it satisfies our innate thirst for

knowledge. It allows us to take a look at the world,

but moreover, it allows us to look out onto a different

world: the world of opposites. For Stefano Russo

an upside down world opens up to unrealized

possibilities, to universal parallels of modern cosmology,

to the truth of philosophy, to the reality of semantics

(or of the signs). Even signs and words are infact

reflections of something else with which they don’t

coincide.Occurrence is therefore what moves Stefano

Ogni oggetto diventa una metafora,

un simbolo di riflessione su se stessi

e sul mondo.

12

Page 13: Catalogo Riflessi D' Interno

13

degli opposti. Per Stefano Russo il mondo capovolto

apre anche alle possibilità non realizzate, agli universi

paralleli della moderna cosmologia, alla verità della

filosofia, alla realtà della semantica (o almeno dei segni).

Anche i segni e le parole difattisono riflessi di qualcosa

d’altro con il quale pure non coincidono. L’accadere,

dunque, è quello che muove la ricerca di Stefano Russo:

la successione degli istanti, la rivelazione, il divenire,

la ciclicità. Tutto, nei suoi oggetti, diventa l’insorgere

del rapporto di spessore tra metafora e immaginazione.

E si apre il varco che conduce a quei giochi col tempo

e con l’infinito, lo scomporre e filtrare, attraverso

una griglia cifrata, il complesso mistero dell’esistenza.

Stefano sembra interessato a definire le forme

del tempo, le sue rivelazioni, gli archetipi. Tutto

nel temporale è metafora del fluire, della sua funzione

ciclica e catartica, della sua spazialità in movimento.

Lontano dall’essere misura, il tempo rappresenta

l’equidistanza possibile da tutte le cose e gli eventi:

se di una qualche realtà temporale è possibile parlare,

lo si può solo nel presente, che continuamente

incarna tutto il tempo, in perenne ciclicità. E il tempo

si presenta come accumulo energetico di eventi,

ai quali è permesso vivere simultaneamente, accomunati

dall’essenza del loro accadere. È il rifiuto della

tradizionale partizione tra passato presente e futuro,

ed il tempo, piuttosto che contenere gli eventi, è da loro

condizionato. Si presenta, negli oggetti di Stefano,

come vero e proprio infinito potenziale, come accumulo

di possibilità simultanee. E Stefano sembra voler

coniugare, oggetto per oggetto, poesia e scienza,

le due facce della stessa sete di conoscenza e di bellezza.

“Non è ciò che non sai a crearti dei problemi,

ma ciò che sai per certo”, diceva Mark Twain, e questo

vale nella vita come nella scienza. La liaison tra poesia

e scienza per Stefano Russo è diventata poetica.

Russo’s research: the sequence of instants, the revelation,

the becoming, the cyclicity. Everything in his objects

becomes the arising of the relation between metaphor

and imagination, opening the passage which conducts

to those games between time and infinity, breaking

up and filtering the complex mystery of existence

through a grid cipher. Stefano seems to be interested

in defining the shapes of time, its revelations

and archetypes. In temporal terms, everything is

a metaphor of the flow, of its cyclic and cathartic function,

of its space in motion.

Far from being a unit of measurement, time represents

a possible equidistance from all things and events;

if it is possible to consider some kind of temporal

reality, it is only possible in the present, which

continuously embodies all of time, in an everlasting

cyclicity. And time presents itself as an energetic

accumulation of events, which may live simultaneously,

equated by the essence of their happening. It is the

rejection of the traditional partitioning of past – present -

future, and instead of containing events, time is

conditioned by them. In Stefano’s objects, a true,

real infinite potential is presented as the accumulation

of simultaneous possibilities. Obejct by object, Stefano

seems to want to combine poetry and science,

two sides of the same thirst for knowledge and beauty.

Quoting Mark Twain: “It’s not what you don’t know

that gets you into trouble, it’s what you know that just

ain’t so that gets you into trouble”, and this is as true in life

as it is in science. The liaison between poetry

and science for Stefano Russo has become poetics.

Every object becomes a metaphor,

a symbol of reflection on oneself

and on the world.

Ogni oggetto diventa una metafora,

un simbolo di riflessione su se stessi

e sul mondo.

( FAM )

13

Page 14: Catalogo Riflessi D' Interno

Particolare di Riflesso.

Detail of Riflesso.

Page 15: Catalogo Riflessi D' Interno

RIFLESSO PAG 16

GRAVITY LIGHT PAG 18

MEMORIA FISSA PAG 20

Page 16: Catalogo Riflessi D' Interno

C’È QUALCOSA NEL CERVELLO THERE IS SOMETHING IN THE BRAIN

CHE NON DISTINGUE WHICH DOESN’T DISTINGUISH

LA DIFFERENZA TRA NOI E GLI ALTRI,

THE DIFFERENCE BETWEEN US AND OTHERS.

E ANCHE IL RICONOSCIMENTO DELLE EMOZIONI

ALSO THE ACKNOWLEDGEMENT OF EMOTIONS

SEMBRA POGGIARE SEEMS TO LIE

SU UN INSIEME DI CIRCUITI NEURALI CHE,

ON AN ENSEMBLE OF NEURAL CIRCUITS WHICH,

PER QUANTO DIFFERENTI, AS DIFFERENT AS THEY MAY SEEM,

CONDIVIDONO QUELLAPROPRIETÀ “SPECCHIO”

SHARE THAT “MIRROR” CHARACTERISTIC

GIÀ RILEVATA ALREADY WITNESSED

NEL CASO DELLE AZIONI.IN THE CASE OF ACTIONS.

( STEFANO RUSSO )

Page 17: Catalogo Riflessi D' Interno

17

RIFLESSO

Ottone, Vetro

Brass, Glass

92 x 190 cm

Page 18: Catalogo Riflessi D' Interno

18

GRAVITY LIGHT

Ottone, Vetro

Brass, Glass

40 x 300 cm

Page 19: Catalogo Riflessi D' Interno

19

Page 20: Catalogo Riflessi D' Interno

20

MEMORIA FISSA

Ottone, Ferro

Brass, Iron

50 x 200 cm

Page 21: Catalogo Riflessi D' Interno

21

Page 22: Catalogo Riflessi D' Interno

RIFLESSI D’ INTERNOESPLORA ED ANALIZZARIFLESSI D’ INTERNO EXPLORES AND ANALYZES

IL PUNTO DI BILANCIAMENTO THE BALANCING POINT

TRA LA DIMENSIONE INTERIORE E ESTERIORE DELL’ESSERE.

BETWEEN THE INNER AND OUTER DIMENSION OF THE BEING.

I RIFLESSI CHE RESTANOTHE OUTER WORLD’S REFLECTIONS

IMPRESSI NEL NOSTRO OCCHIO DAL MONDO ESTERNO,

WHICH REMAIN IMPRESSED IN OUR EYES

ISPIRANO LE RIFLESSIONI INTERIORIINSPIRE INNER CONSIDERATIONS

CHE ANALIZZIAMO WHICH WE ANALYZE

E A CUI CI SOTTOPONIAMO COSTANTEMENTE.

AND TO WHICH WE CONSTANTLY SUBDUE.

RIFLESSI E RIFLESSIONI, REFLECTIONS AND CONSIDERATIONS,

MOVIMENTI ESTERIORI E MOVIMENTI INTERIORI.

OUTER MOVEMENTS AND INNER MOVEMENTS.

( STEFANO RUSSO )

Page 23: Catalogo Riflessi D' Interno

23

Page 24: Catalogo Riflessi D' Interno

Particolare di Miratore.

Detail of Miratore.

Page 25: Catalogo Riflessi D' Interno

L IMPIDO PRECISO

NEURONI A SPECCHIO

MIRATORE

LIBERAMENTE

EMISFERI

CICLICO MOTO

LUCE PAG 26 – 27

PERCETTORE VISIVO PAG 42

Page 26: Catalogo Riflessi D' Interno

26

7 PERCETTORI

Ottone, Ferro, Vetro, Carta

Brass, Iron, Glass, Paper

70 x 180 cm

Page 27: Catalogo Riflessi D' Interno

27

Da sinistra a destra

From left to right

Limpido Preciso, Neuroni a Specchio,

Miratore, Liberamente, Emisferi,

Ciclico Moto, Luce

Page 28: Catalogo Riflessi D' Interno

IL MOTO COSTANTE THE PERPETUAL MOTION

DELLA NOSTRA ARCHITETTURA INTERIORE

OF OUR INNER ARCHITECTURE

COINCIDE CON LA ROTAZIONE

COINCIDES WITH

DELLA TERRAE DEI PIANETI INFINITI . THE EARTH’S INFINITE PLANETS’ ROTATION.

LA SUGGESTIONEPERMETTE

SUGGESTION INCITES

L’ATTIVAZIONE ENERGETICA AL CAMBIAMENTOENERGETIC ACTIVATION TO CHANGE

E LA TRASFORMAZIONEAND TO TRANSFORM

DEL NOSTRO CORPO.OUR BODY.

( STEFANO RUSSO )

Page 29: Catalogo Riflessi D' Interno

Particolare di

Ciclico Moto.

Detail of

Ciclico Moto.

Page 30: Catalogo Riflessi D' Interno

PERCETTORI: PERCEPTORS:

OGGETTI CONDUTTORI ENERGETICI

ENERGETIC CONDUCTION OBJECTS

IN CONTINUA TENSIONE E RELAZIONE

CONSTANTLY IN TENSION AND IN RELATION

CON GLI ALTRI ELEMENTI E LO SPAZIO CIRCOSTANTE.

TO OTHER ELEMENTS AND THE SURROUNDING SPACE. OGGETTI CHE VEDONO

OBJECTS WHICH FIND

NELL’EQUILIBRIOE NELLA TRASMISSIONE ENERGETICA

THE SECRET OF INTEGRITY IN EQUILIBRIUM

IL SEGRETO DELL’ INTEGRITÀ. AND IN ENERGETIC TRANSMISSION.

TRA L’ARCAICO SCIENTIFICO BETWEEN ARCHAIC SCIENCE ED IL FUTURO.

AND THE FUTURE.

( STEFANO RUSSO )

Page 31: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 32: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 33: Catalogo Riflessi D' Interno

33

Page 34: Catalogo Riflessi D' Interno

34

SI TRATTA IT IS ABOUT

DI UNA COMPRENSIONE “PRE–CONCETTUALE”,

A “PRE–CONCEPTUAL” COMPREHENSION,

CHE CI COSTRINGE WHICH OBLIGES US

A RICONSIDERARE TO RECONSIDER

IL SIGNIFICATO STESSO DI “COMPRENSIONE”

THE MEANING ITSELF OF “COMPREHENSION”

E “COGNIZIONE”, AND “RECOGNITION”,

LEGANDO PIÙ STRETTAMENTE

TYING THE COMPLEX

IL COMPLESSO DELLE ATTIVITÀ COGNITIVE,

OF COGNITIVE ACTIVITIES

COME LA MEMORIA, LA PERCEZIONE, IL LINGUAGGIO.

SUCH AS MEMORY, PERCEPTION AND LANGUAGE

MORE CLOSELY.

( STEFANO RUSSO )

Page 35: Catalogo Riflessi D' Interno

35

POTENTIA ( DYNAMIS IN GRECO )

POTENTIA ( DYNAMIS IN GREEK ) ESPRIME LA POTENZIALITÀ,

EXPRESSES THE POTENTIAL,

LA CAPACITÀ, THE CAPACITY,

LA POSSIBILITÀ DI AZIONETHE POSSIBILITY

NON REALIZZATA. OF AN UNREALIZED ACTION.

NEL PENSIERO ARISTOTELICO ARISTOTELIAN PRECEPTS

POSSIAMO ANCHE TROVARE ALSO REFER

DYNAMIS CHE SIGNIFICA LA POSSIBILITÀ.

TO DYNAMIS WHICH MEANS POSSIBILITY.

LA POTENZA POTENTIAL

NON È SOLTANTO UN CONCETTO MENTALE,

IS NOT ONLY A MENTAL CONCEPT,

MA È IL SENSO DELL’ESSERE.BUT IT IS THE SENSE OF BEING.

( STEFANO RUSSO )

Page 36: Catalogo Riflessi D' Interno

36

Page 37: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 38: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 39: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 40: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 41: Catalogo Riflessi D' Interno

41

Page 42: Catalogo Riflessi D' Interno

42

PERCETTORE VISIVO

Ottone, Ferro, Vetro

Brass, Iron, Glass

40 x 82 cm

Page 43: Catalogo Riflessi D' Interno

43

Page 44: Catalogo Riflessi D' Interno

Particolare di

Sintesi Percettiva.

Detail of

Sintesi Percettiva.

Page 45: Catalogo Riflessi D' Interno

SINTESI PERCETTIVA PAG 46

Page 46: Catalogo Riflessi D' Interno

L’ESISTENZA È VIBRAZIONE. EXISTENCE IS VIBRATION.

L’ INTERAZIONE TRA LE VIBRAZIONI

THE INTERACTION

BETWEEN VIBRATIONS

CREA UNA VISIONE INTEGRALE.

GIVES AN INTEGRAL VISION.

LA NOSTRA REALTÀ OUR REALITY

È QUELLA IS THE ONE

DOVE NULLA È SEPARATO WHERE NOTHING IS SEPARATED

MA TUTTO È COLLEGATO, BUT ALL IS CONNECTED,

SEMPRE ED OVUNQUE, CONSTANTLY AND EVERYWHERE,

NELLO SPAZIO E NEL TEMPO. IN SPACE AND IN TIME.

( STEFANO RUSSO )

Page 47: Catalogo Riflessi D' Interno

47

SINTESI PERCETTIVA

Ottone, Ferro, Vetro

Brass, Iron, Glass

139 x 320 cm

Page 48: Catalogo Riflessi D' Interno

CORRISPONDENZA PERFETTA

PERFECT CORRESPONDENCE

TRA ORGANI, BETWEEN ORGANS,

AREE GEOGRAFICHE, GEOGRAPHICAL AREAS,

COSTELLAZIONI: CONSTELLATIONS:

I TRE LIVELLI THREE LEVELS

SI ALLINEANO SINCRONICAMENTE

WHICH SYNCHRONICALLY ALIGN

IN UN UNICO PUNTO. IN ONE UNIQUE POINT.

IL PUNTO DI CREAZIONE.

THE POINT OF CREATION.

( STEFANO RUSSO )( STEFANO RUSSO )

Page 49: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 50: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 51: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 52: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 53: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 54: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 55: Catalogo Riflessi D' Interno

NUOVE MAPPE COGNITIVE, NEW COGNITIVE MAPS,

NUOVI SCENARI ESISTENZIALINEW EXISTENTIAL SCENARIOS

CI SI PROSPETTANO, OPEN UP TO US,

INFRAMONDI INTRAWORLDS

IN CUI IL CORPOACCONSENTE METAMORFOSI,

IN WHICH THE BODY EMBRACES METAMORPHOSIS,

TRASMUTAZIONI SENSORIALI

SENSORIAL TRANSMUTATIONS

DOVE IL PRINCIPIO DI RELAZIONE TRA GLI OGGETTI

IN WHICH OBJECTS SURROUNDING US

CHE CI CIRCONDANO AND THEIR PRINCIPLES

DIVENTANO ISPIRAZIONE E SPUNTO

OF RELATION BECOME INSPIRATION

DI QUESTO CAMBIAMENTO AND SET OFF A SPARK

PERCETTIVO. FOR THIS PERCEPTIVE CHANGE.

( STEFANO RUSSO )

Page 56: Catalogo Riflessi D' Interno

Ritratto di Stefano Russo

con l’opera Sintesi.

Stefano Russo portrait

with artwork Sintesi.

Page 57: Catalogo Riflessi D' Interno

Stefano Russo, Artista e designer, nasce in Sicilia

nel 1969, vive tra Milano e Parigi. È docente

di laboratori di ricerca presso il Politecnico, lo IED

e Domus Academy. Nel 1994 fonda la Russo Design,

uno studio di ricerca e progettazione che spazia

dagli accessori per il corpo a gli oggetti per gli interni.

Da sempre ha basato la sua ricerca sull’essere umano,

sul corpo ma soprattutto sui processi percettivi. Artista

poliedrico, utilizza diversi linguaggi dalla fotografia

alle installazioni. Collaborando con il brand Louis Vuitton

ed allo stesso tempo sta sviluppando un progetto

tra arte e scienza.

Nel 1992 collabora con Arman. Dal 1992 al 1994

disegna per Favero e Gemma Gioielli. Nel 1993 vince

il concorso Diamond Award con l’anello Vortice.

Nel 1994 espone Magma Mutante, presso la galleria

Farnese Roma e nel 1995 al Country House a Pavia.

Tra il 1997 e il 1999 collabora con Swatch. Nel 1999

si occupa del lancio di Celine e Loewe occhiali.

Dal 2000 al 2008 è direttore creativo occhiali di Prada,

Miu Miu e Linea Rossa. Nel suo percorso lavorerà

anche con Helmut Lang e Jil Sander. Nel 2001 presenta

il progetto Sogno e Volo per Count Down Fuori Salone

presso lo Spazio Consolo Milano; dal 2003 collabora

alla linea di accessori e gioielli del Gruppo Giorgio

Armani. Nel 2006, espone il progetto Rotazioni e Visori

per Visionaire Fuori Salone e Miart, Rotonda

della Besana. Milano. Nel 2007, con l’Area Lab del suo

studio, progetta micro oggetti sperimentali per

il corpo, per il teatro, il cinema e per famose testate

giornalistiche; progetta inoltre il macro interno

di sottomarini di lusso in collaborazione con

Victoria Johannes Santi per la GSE. Nel 2011 espone

Electromagnetic Trasmutation, materiali riciclati

e immagini estendibili nello spazio Officine Idee Verdi.

Nel 2012 lancia il Progetto multisensoriale Athomie;

nel 2013, tiene una Mostra personale 23 7 3 1,

alla Fondazione Stelline a Milano. Sempre nel 2013

espone in una collettiva 8 Variazioni per Stradivari

presso il Museo Civico di Cremona e progetta il T-Sun

solar recharge per Officine Idee Verdi. Nel dicembre

del 2013 viene pubblicata la sua monografia Homo

Mechanicus edito da Silvana Editoriale.

Stefano Russo, artist and designer, born in Sicily

in 1969, is a lecturer in research laboratories

at the Politecnico University of Milan, IED and

Domus Academy. In 1994 he founds Russo Design,

a research and design studio in the eyewear,

jewellery and horlogerie sector. He presently

lives between Milan and Paris collaborating with

the Louis Vuitton brand whilst developing a project

between art and science. As a versatile artist,

Stefano adopts diverse languages spacing from

photography to installations.

In 1992, he works with the artist Arman. From 1992

to 1994, he designs jewellery for Favero e Gemma

Gioielli. In 1993, Stefano wins the Diamond Award

competition with the Vortex diamond ring.

In 1994, he exhibits Magma Mutante at the Farnese

Roma Gallery and in 1995 at Country House in Pavia.

Between 1997 and 1999, Stefano collaborates with

Swatch. In 1999, he works on the launch of Celine

and Loewe eyewear. From 2000 to 2008, he is Creative

Director eyewear for Prada, Miu Miu and Linea Rossa.

During this timeframe he will also work with Helmut

Lang and Jil Sander. In 2001, he presents the Sogno

e Volo for Countdown Fuori Salone project at the

cultural association Spazio Consolo Milano. From 2003,

he collaborates on accessories and jewellery

with the Giorgio Armani Group. In 2006, he exhibits

the Rotazioni e Visori Visionaire Fuori Salone

e Miart project, at Rotonda della Besana in Milan.

In 2007, with his studio’s Area Lab, he not only projects

micro experimental objects for the body, theatre,

cinema and known newspapers; but also the macro

interiors of luxury submarines for GSE in collaboration

with Victoria Johannes Santi. In 2011, he exhibits

Electromagnetic Transmutation; recycled materials

and images then brought to the Officine Idee Verdi

space. In 2012, he launches the multisensorial project

Athomie, and in 2013 he exhibits his own personal show

23 7 3 1 in Milan’s Fondazione Stelline. Again in 2013,

he exhibits in a collective exhibition 8 Variazioni

per Stradivari in the Museo Civico in Cremona and

designs T-Sun solar recharge for Officine Idee Verdi.

In December 2013 Silvana Editoriale publishes his

monograph Homo Mechanicus.

STEFANO RUSSO

Page 58: Catalogo Riflessi D' Interno

Stefano Russo con Simone Pozzolari

e Paolo Ferrieri ( Med SRL ).

Stefano Russo with Simone Pozzolari

and Paolo Ferrieri ( Med SRL ).

Page 59: Catalogo Riflessi D' Interno

La lavorazione dei metalli è un’arte che nel corso

dei millenni si è evoluta, mescolando sapientemente

artigianato e nuove tecnologie.

La Med SRL, che si occupa di costruzioni metalliche

in svariati settori, in particolare si specializza in teche

per musei, nasce nel 1977 da Carlo Pozzolari che

spinto dall’amore per l’artigianato ed i metalli

comincia un percorso che lo porterà in pochi anni

a diventare un’azienda leader nel settore.

Nel 1984 il figlio Simone segue il padre portando

nuovo entusiasmo e nuova energia ad una produzione

già riconosciuta per specialismo e precisione.

Durante il 2005 l’ingegnere Paolo Ferrieri arricchisce

la maestria artigianale, che li ha sempre distinti,

con l’inserimento di attrezzature informatiche

di ultima generazione. Per Carlo e Simone Pozzolari

e per Paolo Ferrieri l’ideazione e la realizzazione

di un progetto sono anzitutto un processo

di continua partecipazione umana e di scelte che

devono precedere e condizionare ogni metodologia

settoriale: un’operazione di cultura, prima

che una classificazione strumentale.

Nel 2013 la La Med SRL incontra Stefano Russo

e scatta la scintilla, alimentata dalla condivisione

di interessi in comune, che darà vita a Riflessi D’Interno:

Simone Pozzolari e Paolo Ferrieri sposano il progetto

proposto da Stefano Russo e parte la realizzazione

di questo viaggio percettivo.

Riflessi D’Interno, in realtà, è il progetto di una qualità,

la ricerca di un livello di reale invenzione, uno scarto

di norma: un progetto che tende ad andare oltre

le soglie di aspettativa del mercato, la materializzazione,

cioè, di una forma espressiva quale sintesi della ricerca

e della funzione. Riflessi D’Interno coniuga la riscoperta

del saper fare, dell’artigianalità e dell’edizione limitata.

Come scrive Roland Barthes gli oggetti ci regalano

un pizzico di eternità perché spesso vivono oltre noi

e ci consolano così della morte.

Working metals is an art which has evolved

in the course of millenniums, skilfully blending

craftsmanship and new technologies.

Med SRL, creates metal constructions in various

industries, and is particularly specialized in museum

display cases. In 1977, driven by his passion for

craftsmanship and metals, Carlo Pozzolari

undergoes a process which will result in turning

his company to becoming a leading company in

the industry in only a few years. In 1984, following his

father, the son Simone, will contribute to a production

already known for its specialty and precision with new

enthusiasm and new energy. During 2005, engineer

Paolo Ferrieri enriches the craftsmanship which has

always characterized them, by introducing cutting-edge

Information Equipment. For Carlo and Simone Pozzolari

and also for Paolo Ferrieri, the conception

and realization of a project are primarily a process

of continuous human participation and choices which

must precede and condition each sectoral

methodology: even before being an instrumental

classification it is a cultural operation.

In 2013, Med SRL meets Stefano Russo

and the spark sets off, fuelled by common interests

which culminate in Riflessi D’Interno (Reflections

on the Inner): Simone Pozzolari and Paolo Ferrieri

conjoin the project Stefano Russo has proposed,

thus initiating the realization of this perceptive voyage.

Riflessi D’Interno is really a project of quality,

the research of a real level of invention, discarding the

norms: a project which tends to go beyond the markets’

expectations. In other words; the materialization of

an expressive form as a synthesis of research and

function. Riflessi D’Interno conjugates the rediscovery

of a know-how, of craftsmanship and limited edition.

As Roland Barthes wrote, objects give us a hint

of eternity as they usually outlive us, thus comforting

us on death.

MED

Page 60: Catalogo Riflessi D' Interno

Curatrice

Curator

Francesca Alfano Miglietti

Assistenza e sviluppo

Assistance and development

Lilly, Gabriella e Roberto Russo

Fotografia

Photography

Paolo Regis e Stefano Russo

Assistente fotografo

Assistant photographer

Alessandro Russo

Progetto grafico

Graphic project

Stefano Cremisini

Edda Bracchi

Traduzioni

Translations

Natalie Bendaud

Ufficio stampa e comunicazione

Press office and communication

Ruski Duski — Adicorbetta

Location

Gessi show room

Un ringraziamento speciale

Special thanks to

Al Presidente della Provincia di Milano,

On. Guido Podestà

e l’ Assessore Moda, Eventi, Expo,

Silvia Garnero

Carlo Pozzolari

Victoria Johannes Santi

Sebastian Russo

Lee Yoo Sun

Arianna Caressa

Anna Bazzo

Benedetta Bazzo

Luca Bresciani

Gianluca Gessi

Stampa

Print

Infolio srl – Milano

Contatti

Contacts

stefano–russo.com

[email protected]

Nulla nella presente pubblicazione

può essere copiato o riprodotto senza

il permesso scritto dell’autore

Nothing in this publication can be

copied or reproduced without

written permission of the author.

© 2014

Stefano Russo

Tutti i diritti riservati

All rights reserved.

www.riflessidinterno.com

Page 61: Catalogo Riflessi D' Interno
Page 62: Catalogo Riflessi D' Interno

Riflessi D’Interno si colloca nell’interstizio tra riflesso e riflessione,

relazione tra organo ed organo, tra interno ed esterno, tra meccanicità ed istinto,

tra pieno e vuoto, tra visibile ed invisibile. Forme estetiche provocatorie, paradossali,

certamente affascinanti che nascono dall’incontro del corpo umano con le tecnologie.

Riflessi D’Interno positions itself in an interstice between reflection and reflected,

between organ and organ, inner and outer, mechanicity and instinct,

full and empty, between the visible and the invisible. Provocative aesthetical forms;

paradoxical and yet certainly fascinating which arise when the human body

and technology meet.

( FRANCESCA ALFANO MIGLIETTI )