catalogo rovereto e vallagarina
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Rovereto e Vallagarina: dove il Trentino si affaccia sul Veneto con sguardo mitteleuropeo, tra musei e castelli, la bellezza dei sentieri e l'aroma dei viniTRANSCRIPT
AUTO
TRENO
AEREO
Autostrada del Brennero A22, uscita Ala, Avio, uscite Rovereto
Sud/Lago di Garda Nord e Rovereto Nord.
Stazione ferroviaria di Rovereto, sulla linea Bologna-Brennero.
Un servizio pubblico di autocor-riere collega Rovereto con:
Altopiano di Brentonico, Val di Gresta, Valli del Leno, Comuni
della Vallagarina.Disponibile anche servizio taxi
L'aeroporto di riferimento è il “Catullo” di Verona Villafranca
(a 90 km circa)
ROVERETO, VALLAGARINA E MONTE BALDO
DOVE NATURA, CULTURA E GUSTO S I INCONTRANOAEROPORTOCATULLO
LAGO DIGARDA
BRENNER0BOLZANO
VERONA
TRENTO
ROVERETO
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Concept:
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www.v is i t rovere to . i t
ROVERETOCorso Rosmini, 6
Tel. +39 0464 430363Fax +39 0464 [email protected]
BRENTONICOVia Mantova, 4(Palazzo Baisi)
Tel. / Fax +39 0464 [email protected]
www.visitrovereto.it
ROVERETO E VALLAGARINA
èUNA SINFONIA DI PROFUMI E COLORI
Da sempre porta meridionale del Trentino e
anello di congiunzione tra territori e civiltà, pia-
nura e montagna, culture italiana e tedesca, la
Vallagarina accoglie i viaggiatori con un paesag-
gio quasi immutato: il fondovalle attorno a Rove-
reto, dominato dai castelli e punteggiato di paesi
e cittadine dalle origini antiche, le colline
immerse nel verde e dedite alle coltivazioni, i
pascoli prealpini di Brentonico, i campi terrazzati
della Val di Gresta, le montagne ricoperte di abe-
ti, pini e faggi, le cime rocciose delle Piccole Dolo-
miti in Vallarsa.
Il Lago di Garda, d'estate, ricorda la sua vicinan-
za con una brezza leggera. Un paesaggio che
mantiene tutto il suo fascino anche d'inverno
quando le montagne si coprono di neve e si tra-
UN LUNGO TRATTO DI FIUME, L'ADIGE, CHE SCORRE TRA VERONA E TRENTO CIRCONDATO DA
VALLI, DECLIVI, COLLINE E MONTAGNE IN UN'ALTERNANZA RICCA DI PAESAGGI, CITTADINE,
RICHIAMI STORICI E CULTURALI, COLORI, PROFUMI E SAPORI: QUESTA È LA VALLAGARINA.
sformano in piste per gli appassionati dello sci..
San Valentino, San Giacomo e La Polsa, adagia-
te sul Monte Baldo, sono un punto di riferimento,
facilmente raggiungibile da tutto il nord Italia
per gli amanti della neve.
Una lunga e ricca tradizione storico-culturale
sottolinea ancor più l'unicità di questa porzione
di Trentino.
èUNA SINFONIA DI PROFUMI E COLORI
Da sempre porta meridionale del Trentino e
anello di congiunzione tra territori e civiltà, pia-
nura e montagna, culture italiana e tedesca, la
Vallagarina accoglie i viaggiatori con un paesag-
gio quasi immutato: il fondovalle attorno a Rove-
reto, dominato dai castelli e punteggiato di paesi
e cittadine dalle origini antiche, le colline
immerse nel verde e dedite alle coltivazioni, i
pascoli prealpini di Brentonico, i campi terrazzati
della Val di Gresta, le montagne ricoperte di abe-
ti, pini e faggi, le cime rocciose delle Piccole Dolo-
miti in Vallarsa.
Il Lago di Garda, d'estate, ricorda la sua vicinan-
za con una brezza leggera. Un paesaggio che
mantiene tutto il suo fascino anche d'inverno
quando le montagne si coprono di neve e si tra-
UN LUNGO TRATTO DI FIUME, L'ADIGE, CHE SCORRE TRA VERONA E TRENTO CIRCONDATO DA
VALLI, DECLIVI, COLLINE E MONTAGNE IN UN'ALTERNANZA RICCA DI PAESAGGI, CITTADINE,
RICHIAMI STORICI E CULTURALI, COLORI, PROFUMI E SAPORI: QUESTA È LA VALLAGARINA.
sformano in piste per gli appassionati dello sci..
San Valentino, San Giacomo e La Polsa, adagia-
te sul Monte Baldo, sono un punto di riferimento,
facilmente raggiungibile da tutto il nord Italia
per gli amanti della neve.
Una lunga e ricca tradizione storico-culturale
sottolinea ancor più l'unicità di questa porzione
di Trentino.
èLE CITTÀ E I CENTRI STORICI
PASSEGGIANDOTRA ATMOSFERE BAROCCHE
POCHI CHILOMETRI A SUD DI ROVERETO,
SUI PENDII DELLA SPONDA SINISTRA
DELL'ADIGE SI SVILUPPA ALA. STORIA E
FISIONOMIA DELLA CITTÀ SONO SEGNATE
DALLA NASCITA DELL'INDUSTRIA DEL
VELLUTO NEL XVII SECOLO. FORTUNA,
SPIRITO IMPRENDITORIALE E CONDIZIONI
STORICHE HANNO SAPUTO TRASFORMARE UN
PICCOLO BORGO IN UNO DEI CENTRI PIÙ
IMPORTANTI PER LA PRODUZIONE DEL
VELLUTO IN EUROPA.
OGGI VISITANDO ALA CI SI PUÒ PERDERE IN UN
C E N T R O S T O R I C O A N C O R A M I R A C O -
LOSAMENTE INTATTO CON I SUOI PALAZZI,
GIARDINI ALL'ITALIANA E CORTI.
Da allora la città della quercia scopre
una propria autonoma tradizione cul-
turale, caratterizzata da una grande
vitalità. Lo sviluppo economico rag-
giunge il suo apice nel Settecento con
un'importante espansione urbanisti-
ca, ancor oggi visibile lungo corso Bet-
tini, allora chiamato corso Nuovo, ma
anche con un notevole fermento cultu-
rale che dà vita all'Accademia degli
Agiati, al teatro municipale ed alla
biblioteca civica e con una continua e
crescente attenzione ai progressi cul-
turali europei.
Oggi quello spirito antico e moderno è
testimoniato da un'offerta museale di
prim'ordine che spazia dall'arte alla
storia, dalla scienza al costume.
ROVERETO, MAGGIORE CENTRO
CULTURALE DELLA VALLAGARINA,
PORTA TUTTORA IMPRESSE LE
TRACCE DELLA DOMINAZIONE
VENEZIANA DEL XV SECOLO
DOVE LA CULTURA È DI CASA
èLE CITTÀ E I CENTRI STORICI
PASSEGGIANDOTRA ATMOSFERE BAROCCHE
POCHI CHILOMETRI A SUD DI ROVERETO,
SUI PENDII DELLA SPONDA SINISTRA
DELL'ADIGE SI SVILUPPA ALA. STORIA E
FISIONOMIA DELLA CITTÀ SONO SEGNATE
DALLA NASCITA DELL'INDUSTRIA DEL
VELLUTO NEL XVII SECOLO. FORTUNA,
SPIRITO IMPRENDITORIALE E CONDIZIONI
STORICHE HANNO SAPUTO TRASFORMARE UN
PICCOLO BORGO IN UNO DEI CENTRI PIÙ
IMPORTANTI PER LA PRODUZIONE DEL
VELLUTO IN EUROPA.
OGGI VISITANDO ALA CI SI PUÒ PERDERE IN UN
C E N T R O S T O R I C O A N C O R A M I R A C O -
LOSAMENTE INTATTO CON I SUOI PALAZZI,
GIARDINI ALL'ITALIANA E CORTI.
Da allora la città della quercia scopre
una propria autonoma tradizione cul-
turale, caratterizzata da una grande
vitalità. Lo sviluppo economico rag-
giunge il suo apice nel Settecento con
un'importante espansione urbanisti-
ca, ancor oggi visibile lungo corso Bet-
tini, allora chiamato corso Nuovo, ma
anche con un notevole fermento cultu-
rale che dà vita all'Accademia degli
Agiati, al teatro municipale ed alla
biblioteca civica e con una continua e
crescente attenzione ai progressi cul-
turali europei.
Oggi quello spirito antico e moderno è
testimoniato da un'offerta museale di
prim'ordine che spazia dall'arte alla
storia, dalla scienza al costume.
ROVERETO, MAGGIORE CENTRO
CULTURALE DELLA VALLAGARINA,
PORTA TUTTORA IMPRESSE LE
TRACCE DELLA DOMINAZIONE
VENEZIANA DEL XV SECOLO
DOVE LA CULTURA È DI CASA
INCONTRI CON LA CULTURA: I MUSEI
Inserito tra i settecenteschi palazzi di Corso Bettini e
affacciato su una piazza completamente ricoperta
da una cupola di cristallo, il Museo d'Arte Moderna e
Contemporanea di Trento e Rovereto, ideato
dall'architetto ticinese Mario Botta e dall'ingegnere
roveretano Giulio Andreolli, ribadisce la vocazione
europea della città. In un'area di 14.500 metri qua-
dri, sviluppati su quattro piani, presenta una colle-
zione permanente di oltre 10.000 opere, cui si
aggiungono esposizioni temporanee di grande
richiamo per gli appassionati d'arte contemporanea
e del secolo scorso. Nel gennaio del 2009 è stata ria-
perta nel cuore del centro storico la Casa del Mago,
straordinario esempio di museo futurista ideato da
Fortunato Depero per collocarvi le opere che donò
alla sua città.
MART
MUSEO STORICO DELLA GUERRAIl Museo Storico della Guerra è un'autentica istitu-
zione. Nato nel 1921 per iniziativa di un gruppo di
cittadini, è oggi uno dei più completi in Italia per
quanto riguarda materiali, percorsi ed esposizioni
sulla Prima Guerra Mondiale.
Le suggestive ambientazioni all'interno del Castel-
lo ospitano le collezioni permanenti e temporanee
di armi, reperti e documenti relativi alla Grande
Guerra e alla sua memoria.
Nato nel 1851, vanta più di 150 anni di storia e ricer-
ca. Le sue collezioni si sviluppano su molteplici
linee di indagine come scienze naturali, archeolo-
gia, astronomia, arti figurative e tecnologia.
Da alcuni anni organizza il Festival Internazionale
del Cinema Archeologico e permette un approccio
diretto alla scienza attraverso alcune sezioni spar-
se sul territorio, come ad esempio l'Osservatorio
Astronomico sul Monte Zugna, la Villa Romana di
Isera, le orme dei dinosauri ai Lavini di Marco ed il
giardino botanico di Brentonico.
MUSEO CIVICO
è
QUANDO I CANNONICANTANO LA PACE
Suona ogni sera, Maria Dolens, e la sua voce rag-
giunge le contrade, le rocce, le colline di tutta la
valle. Lancia ogni sera cento rintocchi a memoria
dei caduti d'ogni guerra. È la Campana della
Pace, la più grande campana mobile del mondo.
Realizzata nel 1924 con il bronzo dei cannoni
donati degli stati che avevano partecipato alla
Grande Guerra, ha trovato dimora nella nuova
collocazione sul Colle di Miravalle, da cui domina
la città e tutta la Vallagarina.
PICC
OLI E
UNI
CI
Museo del pianoforte anticoTre secoli di storiadel pianoforte a palazzo de Pizzini ad Ala
Antiquarium comunale di Avio nello storicopalazzo Bresavola
Museo della civiltà contadinaimmerso nella silenziosa quietedella Vallarsa
Museo Diocesano a Palazzo Libera.Espone il patrimonio della pieve di Villa Lagarina, frutto delle preziose committenze della famiglia Lodron,tra XVI e XIX secolo.
Museo della Cartolina ad Isera.Esposizione di ventitremilaesemplarisuddivisi in 19 tematiche
Museo del Fossile a Brentoniconelle suggestive sale diPalazzo Eccheli-Baisi
INCONTRI CON LA CULTURA: I MUSEI
Inserito tra i settecenteschi palazzi di Corso Bettini e
affacciato su una piazza completamente ricoperta
da una cupola di cristallo, il Museo d'Arte Moderna e
Contemporanea di Trento e Rovereto, ideato
dall'architetto ticinese Mario Botta e dall'ingegnere
roveretano Giulio Andreolli, ribadisce la vocazione
europea della città. In un'area di 14.500 metri qua-
dri, sviluppati su quattro piani, presenta una colle-
zione permanente di oltre 10.000 opere, cui si
aggiungono esposizioni temporanee di grande
richiamo per gli appassionati d'arte contemporanea
e del secolo scorso. Nel gennaio del 2009 è stata ria-
perta nel cuore del centro storico la Casa del Mago,
straordinario esempio di museo futurista ideato da
Fortunato Depero per collocarvi le opere che donò
alla sua città.
MART
MUSEO STORICO DELLA GUERRAIl Museo Storico della Guerra è un'autentica istitu-
zione. Nato nel 1921 per iniziativa di un gruppo di
cittadini, è oggi uno dei più completi in Italia per
quanto riguarda materiali, percorsi ed esposizioni
sulla Prima Guerra Mondiale.
Le suggestive ambientazioni all'interno del Castel-
lo ospitano le collezioni permanenti e temporanee
di armi, reperti e documenti relativi alla Grande
Guerra e alla sua memoria.
Nato nel 1851, vanta più di 150 anni di storia e ricer-
ca. Le sue collezioni si sviluppano su molteplici
linee di indagine come scienze naturali, archeolo-
gia, astronomia, arti figurative e tecnologia.
Da alcuni anni organizza il Festival Internazionale
del Cinema Archeologico e permette un approccio
diretto alla scienza attraverso alcune sezioni spar-
se sul territorio, come ad esempio l'Osservatorio
Astronomico sul Monte Zugna, la Villa Romana di
Isera, le orme dei dinosauri ai Lavini di Marco ed il
giardino botanico di Brentonico.
MUSEO CIVICO
è
QUANDO I CANNONICANTANO LA PACE
Suona ogni sera, Maria Dolens, e la sua voce rag-
giunge le contrade, le rocce, le colline di tutta la
valle. Lancia ogni sera cento rintocchi a memoria
dei caduti d'ogni guerra. È la Campana della
Pace, la più grande campana mobile del mondo.
Realizzata nel 1924 con il bronzo dei cannoni
donati degli stati che avevano partecipato alla
Grande Guerra, ha trovato dimora nella nuova
collocazione sul Colle di Miravalle, da cui domina
la città e tutta la Vallagarina.
PICC
OLI E
UNI
CI
Museo del pianoforte anticoTre secoli di storiadel pianoforte a palazzo de Pizzini ad Ala
Antiquarium comunale di Avio nello storicopalazzo Bresavola
Museo della civiltà contadinaimmerso nella silenziosa quietedella Vallarsa
Museo Diocesano a Palazzo Libera.Espone il patrimonio della pieve di Villa Lagarina, frutto delle preziose committenze della famiglia Lodron,tra XVI e XIX secolo.
Museo della Cartolina ad Isera.Esposizione di ventitremilaesemplarisuddivisi in 19 tematiche
Museo del Fossile a Brentoniconelle suggestive sale diPalazzo Eccheli-Baisi
I CASTELLI
SULLE ORME DI EREMITI E PELLEGRINI...Antichi eremi, pievi romaniche lungo le antiche vie di comunicazione,
chiese sei-settecentesche nei centri storici e piccole chiese in incan-
tevoli spiazzi erbosi. Ci si può ritrovare in piena dominazione longo-
barda nella chiesa di San Pietro in Bosco ad Ala, o sempre nel medio-
evo visitando le antiche pievi di Avio e Lizzana o le chiesette gotico-
romaniche di S.Antonio a Savignano e S.Ilario a Rovereto. Preziosi
affreschi decorano le pareti di S. Rocco a Volano e S. Maria a Brancoli-
no. Testimonianze architettoniche sei-settecentesche si ritrovano
nell'arcipretale di Villa Lagarina, e Montalbano sopra Mori. Appeso
alla roccia a strapiombo sul Leno, l'eremo di S.Colombano accoglie in
silenzio i visitatori come un tempo i pellegrini.
Questi sono solo alcuni dei molti esempi di architettura sacra presenti
in valle, dai centri abitati sino al silenzio dei pendii boscosi.
TRA MURA MERLATE E STANZE AFFRESCATE
RUDERI E MANIERI MIRACOLOSAMENTE
SOPRAVVISSUTI AL TEMPO CATTURANO LO
SGUARDO DEI VIAGGIATORI.
Non c'è parte della valle nella quale non siano visibili le
mura merlate e i bastioni di qualche rocca e così non stupi-
sce accedere alla Vallagarina, da sud, accolti da un castello
imponente come quello di Avio e lasciarla sotto la presenza
vigile e maestosa di Castel Beseno.
Nomi evocativi e luoghi che spesso nascondono storie di
battaglie e leggende d'amore o magia come gli antichi
Castel Corno e Castel Pradaglia, nel comune di Isera.
Imperdibile il castello di Rovereto, d'epoca poco più tarda
rispetto a quelli sin qui citati.
Altri castelli hanno dato il nome alle stesse località come ad
esempio Castellano, o Castel Noarna.
La funzione di presidio militare è evidente, infine, là dove la
valle si restringe, in Castel Pietra e Castel Barco.
èCastel CornoLenzima
Castello di SabbionaraAvio
Castello di RoveretoCastel Noarna Castel Pietra
Calliano
Castello di Rovereto
Castel BesenoBesenello
Eremo di San Colombano
Santuario di MontalbanoMori
I CASTELLI
SULLE ORME DI EREMITI E PELLEGRINI...Antichi eremi, pievi romaniche lungo le antiche vie di comunicazione,
chiese sei-settecentesche nei centri storici e piccole chiese in incan-
tevoli spiazzi erbosi. Ci si può ritrovare in piena dominazione longo-
barda nella chiesa di San Pietro in Bosco ad Ala, o sempre nel medio-
evo visitando le antiche pievi di Avio e Lizzana o le chiesette gotico-
romaniche di S.Antonio a Savignano e S.Ilario a Rovereto. Preziosi
affreschi decorano le pareti di S. Rocco a Volano e S. Maria a Brancoli-
no. Testimonianze architettoniche sei-settecentesche si ritrovano
nell'arcipretale di Villa Lagarina, e Montalbano sopra Mori. Appeso
alla roccia a strapiombo sul Leno, l'eremo di S.Colombano accoglie in
silenzio i visitatori come un tempo i pellegrini.
Questi sono solo alcuni dei molti esempi di architettura sacra presenti
in valle, dai centri abitati sino al silenzio dei pendii boscosi.
TRA MURA MERLATE E STANZE AFFRESCATE
RUDERI E MANIERI MIRACOLOSAMENTE
SOPRAVVISSUTI AL TEMPO CATTURANO LO
SGUARDO DEI VIAGGIATORI.
Non c'è parte della valle nella quale non siano visibili le
mura merlate e i bastioni di qualche rocca e così non stupi-
sce accedere alla Vallagarina, da sud, accolti da un castello
imponente come quello di Avio e lasciarla sotto la presenza
vigile e maestosa di Castel Beseno.
Nomi evocativi e luoghi che spesso nascondono storie di
battaglie e leggende d'amore o magia come gli antichi
Castel Corno e Castel Pradaglia, nel comune di Isera.
Imperdibile il castello di Rovereto, d'epoca poco più tarda
rispetto a quelli sin qui citati.
Altri castelli hanno dato il nome alle stesse località come ad
esempio Castellano, o Castel Noarna.
La funzione di presidio militare è evidente, infine, là dove la
valle si restringe, in Castel Pietra e Castel Barco.
èCastel CornoLenzima
Castello di SabbionaraAvio
Castello di RoveretoCastel Noarna Castel Pietra
Calliano
Castello di Rovereto
Castel BesenoBesenello
Eremo di San Colombano
Santuario di MontalbanoMori
Quasi di fronte all'altopiano di Brentonico, sulle pendi-
ci settentrionali del Baldo, da cui le separa l'alveo del
lago di Loppio, le cime dello Stivo, del Biaena e del Crei-
no racchiudono e proteggono la Val di Gresta, nota da
sempre per la coltivazione di saporiti prodotti ortofrut-
ticoli. Sulla sinistra dell'Adige le Valli del Leno ed i
Monti Lessini, raccolti intorno al gruppo delle Piccole
Dolomiti, sono méte ideali per trekking alpinistici sul
Pasubio o per escursioni in mountain bike alla scoper-
ta delle malghe nei pascoli in quota.
L'attenzione per l'ambiente, patrimonio da conservare
per le generazioni future, ha portato all'istituzione del
Parco dei Fiori del Monte Baldo, il cui cuore, la riserva
naturalistica di Bés-Corna Piana, è habitat ideale di cen-
tinaia di fiori e piante protetti. Da secoli infatti la monta-
gna è méta di botanici e studiosi che per la ricchezza
della sua flora la denominarono “Hortus Italiae”. Nella
stagione della fioritura vi si possono ammirare alcune
antichissime specie endemiche, sopravvissute alle gla-
ciazioni. A Brentonico, nel giardino botanico di palazzo
Baisi, sono raccolte e coltivate molte specie floreali del
Baldo, suddivise per ambienti di crescita.
PARCHI NATURALI E BIOTOPI
Il fronte della Grande Guerra, che correva lungo gli
attuali confini meridionali del Trentino, è attraversato
oggi dal Sentiero della Pace: un cammino di 300 chilo-
metri che fra Rovereto ed i monti della Vallagarina ha il
tratto più frequentato sia dagli appassionati del trek-
king che da quelli della mountain bike.
Le località teatro della Grande Guerra sono oggetto di
visite guidate con storici e guide alpine. Trincee, galle-
rie e postazioni d'artiglieria sono visitabili, sul Biaena,
il Creino, l'Altissimo ed il Pasubio.
Sul Monte Zugna il sentiero dei dinosauri conduce il
visitatore alla scoperta delle orme fossili dei rettili prei-
storici.
Altre rarità naturalistiche del territorio sono rappresentate
dai biotopi di Pra dell'Albi a Cei, dei Lavini di Marco, ai piedi
della gigantesca “ruina” dantesca, del Taio, fra Calliano,
Nomi e Volano, dell'alveo del lago di Loppio e del Palù, a
Borghetto.
SENTIERO DELLA PACE
NATURA E VACANZA ATTIVA
CHI AMA IL TRENTINO TROVA IN VALLAGARINA
L'AMBIENTE IDEALE PER UNA VACANZA “FULL
IMMERSION” NELLA NATURA. I MONTI CHE
CIRCONDANO ROVERETO DANNO VITA AL TIPICO
P A E S A G G I O P R E A L P I N O , Q U A S I U N
BENVENUTO ALLE MAESTOSE DOLOMITI
CHE SVETTANO POCO PIÙ A NORD.
Quasi di fronte all'altopiano di Brentonico, sulle pendi-
ci settentrionali del Baldo, da cui le separa l'alveo del
lago di Loppio, le cime dello Stivo, del Biaena e del Crei-
no racchiudono e proteggono la Val di Gresta, nota da
sempre per la coltivazione di saporiti prodotti ortofrut-
ticoli. Sulla sinistra dell'Adige le Valli del Leno ed i
Monti Lessini, raccolti intorno al gruppo delle Piccole
Dolomiti, sono méte ideali per trekking alpinistici sul
Pasubio o per escursioni in mountain bike alla scoper-
ta delle malghe nei pascoli in quota.
L'attenzione per l'ambiente, patrimonio da conservare
per le generazioni future, ha portato all'istituzione del
Parco dei Fiori del Monte Baldo, il cui cuore, la riserva
naturalistica di Bés-Corna Piana, è habitat ideale di cen-
tinaia di fiori e piante protetti. Da secoli infatti la monta-
gna è méta di botanici e studiosi che per la ricchezza
della sua flora la denominarono “Hortus Italiae”. Nella
stagione della fioritura vi si possono ammirare alcune
antichissime specie endemiche, sopravvissute alle gla-
ciazioni. A Brentonico, nel giardino botanico di palazzo
Baisi, sono raccolte e coltivate molte specie floreali del
Baldo, suddivise per ambienti di crescita.
PARCHI NATURALI E BIOTOPI
Il fronte della Grande Guerra, che correva lungo gli
attuali confini meridionali del Trentino, è attraversato
oggi dal Sentiero della Pace: un cammino di 300 chilo-
metri che fra Rovereto ed i monti della Vallagarina ha il
tratto più frequentato sia dagli appassionati del trek-
king che da quelli della mountain bike.
Le località teatro della Grande Guerra sono oggetto di
visite guidate con storici e guide alpine. Trincee, galle-
rie e postazioni d'artiglieria sono visitabili, sul Biaena,
il Creino, l'Altissimo ed il Pasubio.
Sul Monte Zugna il sentiero dei dinosauri conduce il
visitatore alla scoperta delle orme fossili dei rettili prei-
storici.
Altre rarità naturalistiche del territorio sono rappresentate
dai biotopi di Pra dell'Albi a Cei, dei Lavini di Marco, ai piedi
della gigantesca “ruina” dantesca, del Taio, fra Calliano,
Nomi e Volano, dell'alveo del lago di Loppio e del Palù, a
Borghetto.
SENTIERO DELLA PACE
NATURA E VACANZA ATTIVA
CHI AMA IL TRENTINO TROVA IN VALLAGARINA
L'AMBIENTE IDEALE PER UNA VACANZA “FULL
IMMERSION” NELLA NATURA. I MONTI CHE
CIRCONDANO ROVERETO DANNO VITA AL TIPICO
P A E S A G G I O P R E A L P I N O , Q U A S I U N
BENVENUTO ALLE MAESTOSE DOLOMITI
CHE SVETTANO POCO PIÙ A NORD.
èALPINISMO ED ARRAMPICATE
SPORT AVVENTURA
TREKKING
LA COMPLETA DOTAZIONE DI IMPIANTI
SPORTIVI CONSENTE DI OSPITARE
RITIRI ED ALLENAMENTI PER LA
PREPARAZIONE ESTIVA DI SQUADRE
NAZIONALI DI CALCIO, SCI, CICLISMO,
ATLETICA LEGGERA ED ALTRI SPORT
OLIMPICI.
GARE E MANIFESTAZIONIMOVIMENTO ALL’ARIA APERTA
L'atletica è protagonista tutto l'anno: Cross della Val-
lagarina in gennaio, Maratonina della Pace in mar-
zo, Palio della Quercia in agosto, Giro podistico di
Rovereto in settembre. Il Torneo Internazionale di
calcio e pallamano Città della Pace anima a Pasqua
tutti gli stadi e le palestre della Vallagarina con la pre-
senza di migliaia di atleti provenienti da una dozzina
di nazioni.
Tutto il fondovalle lagarino è percorso, da
nord a sud, dalla pista ciclabile Adige (via Clau-
dia Augusta). Pedalando in tutta sicurezza
attraverso vigneti e piccoli borghi dell'antico
Comun Comunale (Nomi, Pomarolo, Villa
Lagarina, Nogaredo, Isera) che si specchiano
nel fiume si apprezzano le bellezze e gli angoli
più nascosti del paesaggio. Una facile dirama-
zione da Rovereto raggiunge il lago di Garda.
PISTE CICLABILII sentieri di montagna si prestano per competizioni di
mountain bike come la Lessinia Bike e numerose gare
ad Avio, Villa Lagarina, Volano, Rovereto e Brentonico.
In Vallagarina ci sono moderne sedi e centri attrezzati
per la pratica delle specialità olimpiche, dal velodromo
di Mori, alle piscine di Rovereto ed Ala, dai centri per il
tennis, il tiro a segno e tiro con l'arco, ai palazzetti dello
sport di Rovereto e Brentonico agli stadi e campi di cal-
cio. La ricchezza di strutture ha convinto la FISI a sce-
gliere Rovereto e la Vallagarina quali sedi della prepa-
razione estiva delle squadre azzurre prima per le olim-
piadi invernali di Torino 2006 ed ora di Vancouver 2010.
In Vallagarina, a Mori, si trova una delle più spetta-
colari vie ferrate del Trentino. Spesso citata anche da
Messner, la ferrata di Montalbano è méta di migliaia
di scalatori italiani e stranieri che si cimentano in
ardite ascese su pareti a strapiombo. A più impe-
gnative altitudini l'alpinismo con corde e moschetto-
ni è praticato sulle Piccole Dolomiti (Gruppo del Care-
ga) e sul Pasubio. Ma molte altre sono in valle
le palestre di roccia su cui gli appassio-
nati possono praticare l'arrampi-
cata sportiva, da Castellano a
Noriglio, da Crosano a
Nomesino.
èALPINISMO ED ARRAMPICATE
SPORT AVVENTURA
TREKKING
LA COMPLETA DOTAZIONE DI IMPIANTI
SPORTIVI CONSENTE DI OSPITARE
RITIRI ED ALLENAMENTI PER LA
PREPARAZIONE ESTIVA DI SQUADRE
NAZIONALI DI CALCIO, SCI, CICLISMO,
ATLETICA LEGGERA ED ALTRI SPORT
OLIMPICI.
GARE E MANIFESTAZIONIMOVIMENTO ALL’ARIA APERTA
L'atletica è protagonista tutto l'anno: Cross della Val-
lagarina in gennaio, Maratonina della Pace in mar-
zo, Palio della Quercia in agosto, Giro podistico di
Rovereto in settembre. Il Torneo Internazionale di
calcio e pallamano Città della Pace anima a Pasqua
tutti gli stadi e le palestre della Vallagarina con la pre-
senza di migliaia di atleti provenienti da una dozzina
di nazioni.
Tutto il fondovalle lagarino è percorso, da
nord a sud, dalla pista ciclabile Adige (via Clau-
dia Augusta). Pedalando in tutta sicurezza
attraverso vigneti e piccoli borghi dell'antico
Comun Comunale (Nomi, Pomarolo, Villa
Lagarina, Nogaredo, Isera) che si specchiano
nel fiume si apprezzano le bellezze e gli angoli
più nascosti del paesaggio. Una facile dirama-
zione da Rovereto raggiunge il lago di Garda.
PISTE CICLABILII sentieri di montagna si prestano per competizioni di
mountain bike come la Lessinia Bike e numerose gare
ad Avio, Villa Lagarina, Volano, Rovereto e Brentonico.
In Vallagarina ci sono moderne sedi e centri attrezzati
per la pratica delle specialità olimpiche, dal velodromo
di Mori, alle piscine di Rovereto ed Ala, dai centri per il
tennis, il tiro a segno e tiro con l'arco, ai palazzetti dello
sport di Rovereto e Brentonico agli stadi e campi di cal-
cio. La ricchezza di strutture ha convinto la FISI a sce-
gliere Rovereto e la Vallagarina quali sedi della prepa-
razione estiva delle squadre azzurre prima per le olim-
piadi invernali di Torino 2006 ed ora di Vancouver 2010.
In Vallagarina, a Mori, si trova una delle più spetta-
colari vie ferrate del Trentino. Spesso citata anche da
Messner, la ferrata di Montalbano è méta di migliaia
di scalatori italiani e stranieri che si cimentano in
ardite ascese su pareti a strapiombo. A più impe-
gnative altitudini l'alpinismo con corde e moschetto-
ni è praticato sulle Piccole Dolomiti (Gruppo del Care-
ga) e sul Pasubio. Ma molte altre sono in valle
le palestre di roccia su cui gli appassio-
nati possono praticare l'arrampi-
cata sportiva, da Castellano a
Noriglio, da Crosano a
Nomesino.
ENOGASTRONOMIA
I vigneti dalle eleganti forme geometriche
producono da secoli rinomati vini per cui il
Trentino è famoso: chardonnay, pinot,
cabernet, merlot, moscato, müller thurgau,
lagrein, ma soprattutto gli autoctoni marze-
mino, vitigno introdotto in Vallagarina ai
tempi della dominazione veneziana ed assa-
porato dal giovane Mozart che lo esalta nel
suo “Don Giovanni”, ed enantio, un aromati-
co rosso, specialità delle campagne adagia-
te all'ombra del castello di Avio.
PRODOTTI TIPICI
Percorrendo la “Strada del Vino e dei Sapori”
si viene invitati ad accostarsi alla storia, alle
tradizioni, ed ai prodotti della valle per sco-
prirne le attrattive meno note, ma non per
questo da trascurare. Anche i gourmet
avranno numerose occasioni per gustare i
sapori raffinati e genuini dei prodotti locali.
Infine non c'è festa di piazza dove non sia
imbandita una ricca tavola, in cui vino e pie-
tanze la fanno da padroni.
In Val di Gresta, la valle degli orti del Trenti-
no, si coltivano con metodi naturali ortaggi di
altissima qualità: patate, carote, cavoli cap-
pucci, rape, zucche e piccoli frutti.
Le malghe del monte Baldo producono for-
maggi molto apprezzati dai buongustai, che
amano salire sugli alpeggi per assistere alla
lavorazione dei “casari”. In autunno, a quote
più basse, nei boschi di Castione maturano i
gustosi marroni che si usano assaggiare
stappando il vino novello, ottenuto con i
mosti dell'ultima vendemmia.
STRA
DA D
EL V
INO
E DE
I SAP
ORI
ENOGASTRONOMIA
I vigneti dalle eleganti forme geometriche
producono da secoli rinomati vini per cui il
Trentino è famoso: chardonnay, pinot,
cabernet, merlot, moscato, müller thurgau,
lagrein, ma soprattutto gli autoctoni marze-
mino, vitigno introdotto in Vallagarina ai
tempi della dominazione veneziana ed assa-
porato dal giovane Mozart che lo esalta nel
suo “Don Giovanni”, ed enantio, un aromati-
co rosso, specialità delle campagne adagia-
te all'ombra del castello di Avio.
PRODOTTI TIPICI
Percorrendo la “Strada del Vino e dei Sapori”
si viene invitati ad accostarsi alla storia, alle
tradizioni, ed ai prodotti della valle per sco-
prirne le attrattive meno note, ma non per
questo da trascurare. Anche i gourmet
avranno numerose occasioni per gustare i
sapori raffinati e genuini dei prodotti locali.
Infine non c'è festa di piazza dove non sia
imbandita una ricca tavola, in cui vino e pie-
tanze la fanno da padroni.
In Val di Gresta, la valle degli orti del Trenti-
no, si coltivano con metodi naturali ortaggi di
altissima qualità: patate, carote, cavoli cap-
pucci, rape, zucche e piccoli frutti.
Le malghe del monte Baldo producono for-
maggi molto apprezzati dai buongustai, che
amano salire sugli alpeggi per assistere alla
lavorazione dei “casari”. In autunno, a quote
più basse, nei boschi di Castione maturano i
gustosi marroni che si usano assaggiare
stappando il vino novello, ottenuto con i
mosti dell'ultima vendemmia.
STRA
DA D
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I SAP
ORI
è
TRADIZIONE E RICERCA NEI GRANDI FESTIVAL
Proponendo il meglio della danza nazionale
ed internazionale, il Festival Oriente Occi-
dente esplora le connessioni tra Est e Ovest,
Nord e Sud ed il confronto tra i linguaggi
dell'arte e della scienza, della tradizione e
delle nuove tecnologie, dell'identità e della
globalizzazione. Anche il Festival Futuro-
Presente si muove sul confronto fra culture
e mezzi espressivi, approfondendo ogni
anno l'opera di personalità che hanno
lasciato il segno nell'arte del nostro tempo.
Il Festival Internazionale W.A. Mozart e la
Settimana Mozartiana sono invece affermati
eventi legati alla tradizione musicale e cul-
turale lasciata da W.A. Mozart al suo pas-
saggio in Trentino. La Rassegna Internazio-
nale del Cinema Archeologico porta ogni
ottobre a Rovereto le ultime produzioni cine-
matografiche legate alle scoperte archeolo-
giche.Mescolanze Food Festival infine
approfondisce i rapporti fra cibi, territori e
culture di vari popoli e paesi, che si incontra-
no a tavola.
TERRA FERTILE, DINAMICA E CURIOSA,
LA VALLAGARINA SI ESPRIME ARTISTICAMENTE
CON I SUOI PRESTIGIOSI FESTIVAL INTERNAZIONALI
Piccoli borghi e cittadine maggiori portano
alla ribalta il proprio patrimonio storico-
culturale abbinandolo a percorsi gastrono-
mici e artistici. La settecentesca Ala rifiori-
sce in Città di Velluto con spettacoli, cicli di
rappresentazioni, video e musica, ogni anno
caratterizzati da un particolare filo condutto-
re che indaga il XVIII secolo e i suoi rapporti
con il presente.
Al periodo medievale si rifanno invece le
MANIFESTAZIONI STORICO-CULTURALImanifestazioni culturali e le sfide sportive
del Comun Comunale nel quale rivive
l'antica istituzione che regolamentava la vita
dell'intera sponda destra dell'Adige.
Un Borgo e il suo Fiume coglie e sviluppa il
rapporto tra il paese di Borgo Sacco e il
fiume Adige.
Una significativa festa di solidarietà fra i
popoli raccoglie a fine anno cittadini e turisti
per celebrare in piazza il Capodanno.
è
TRADIZIONE E RICERCA NEI GRANDI FESTIVAL
Proponendo il meglio della danza nazionale
ed internazionale, il Festival Oriente Occi-
dente esplora le connessioni tra Est e Ovest,
Nord e Sud ed il confronto tra i linguaggi
dell'arte e della scienza, della tradizione e
delle nuove tecnologie, dell'identità e della
globalizzazione. Anche il Festival Futuro-
Presente si muove sul confronto fra culture
e mezzi espressivi, approfondendo ogni
anno l'opera di personalità che hanno
lasciato il segno nell'arte del nostro tempo.
Il Festival Internazionale W.A. Mozart e la
Settimana Mozartiana sono invece affermati
eventi legati alla tradizione musicale e cul-
turale lasciata da W.A. Mozart al suo pas-
saggio in Trentino. La Rassegna Internazio-
nale del Cinema Archeologico porta ogni
ottobre a Rovereto le ultime produzioni cine-
matografiche legate alle scoperte archeolo-
giche.Mescolanze Food Festival infine
approfondisce i rapporti fra cibi, territori e
culture di vari popoli e paesi, che si incontra-
no a tavola.
TERRA FERTILE, DINAMICA E CURIOSA,
LA VALLAGARINA SI ESPRIME ARTISTICAMENTE
CON I SUOI PRESTIGIOSI FESTIVAL INTERNAZIONALI
Piccoli borghi e cittadine maggiori portano
alla ribalta il proprio patrimonio storico-
culturale abbinandolo a percorsi gastrono-
mici e artistici. La settecentesca Ala rifiori-
sce in Città di Velluto con spettacoli, cicli di
rappresentazioni, video e musica, ogni anno
caratterizzati da un particolare filo condutto-
re che indaga il XVIII secolo e i suoi rapporti
con il presente.
Al periodo medievale si rifanno invece le
MANIFESTAZIONI STORICO-CULTURALImanifestazioni culturali e le sfide sportive
del Comun Comunale nel quale rivive
l'antica istituzione che regolamentava la vita
dell'intera sponda destra dell'Adige.
Un Borgo e il suo Fiume coglie e sviluppa il
rapporto tra il paese di Borgo Sacco e il
fiume Adige.
Una significativa festa di solidarietà fra i
popoli raccoglie a fine anno cittadini e turisti
per celebrare in piazza il Capodanno.
LA NEVE DEL TRENTINOPIÙ VICINA A CASA TUAINVERNO
NON SOLO SCI...
L'inverno a Brentonico non è solo sci, ma anche slitti-
no, pattinaggio e passeggiate con le racchette da
neve. Un'esperienza da non perdere: le escursioni
con le “ciaspole” al chiaro di luna!
In alta stagione uno speciale ski-bus collega fra loro
le località sciistiche dell'altopiano. Per i più piccoli il
divertimento è assicurato dall'asilo sulla neve, uno
spazio loro riservato con animazioni, feste a tema e
tanta allegria.
A pochi minuti da Brentonico, Rovereto e la Vallagari-
na si propongono quali piacevoli méte per escursioni
culturali, gastronomiche o per lo shopping.
L'evento-clou della stagione sull'altopiano
di Brentonico è Golosaneve, un appunta-
mento con la tradizione riservato a sciatori-
gourmet ed amanti della buona tavola. Le
malghe del Baldo si aprono il terzo sabato di
gennaio ai sapori genuini della cucina trenti-
na ed all'aroma dei pregiati vini lagarini. Con
gli sci o le “ciaspole” ai piedi si raggiungono
le diverse malghe dove assaporare piccoli
assaggi sfiziosi o piatti succulenti dal gusto
antico.
GOLOSANEVE
Sul Monte i moderni impianti di risalita, con
una portata oraria di 13.000 persone, per-
mettono di sciare su 35 chilometri di piste,
offrendo una molteplicità di percorsi, adatti
sia al principiante che allo sciatore
provetto. Le discese di Polsa e
S.Valentino sono ideali per spe-
rimentare la nuova disciplina del
carving. Gli appassionati dello snow-
board possono effettuere acrobatiche evo-
luzioni nel Double Park, un'area recin-
tata messa a loro esclusiva disposi-
zione. A S.Giacomo la pista da fon-
do è battuta sia per il classico pas-
so alternato, sia per la tecnica dello
skating. Un tranquillo campo-scuola
è a disposizione di quanti vogliono avvici-
narsi a quest'affascinante disciplina, maga-
ri con l'aiuto di un maestro delle locali scuo-
le di sci, che darà le giuste “dritte” per pren-
dere confidenza con gli sport invernali.
PER CHI VI ARRIVA DA SUD IL TRENTINO
COMINCIA IN VALLAGARINA. SULLE SUE
MONTAGNE IL FASCINO DELLE PISTE
ALPINE E DEGLI ANELLI DI FONDO SI
UNISCE AL PREGIO DELLA VICINANZA
ALLE CITTÀ PADANE.
LA NEVE DEL TRENTINOPIÙ VICINA A CASA TUAINVERNO
NON SOLO SCI...
L'inverno a Brentonico non è solo sci, ma anche slitti-
no, pattinaggio e passeggiate con le racchette da
neve. Un'esperienza da non perdere: le escursioni
con le “ciaspole” al chiaro di luna!
In alta stagione uno speciale ski-bus collega fra loro
le località sciistiche dell'altopiano. Per i più piccoli il
divertimento è assicurato dall'asilo sulla neve, uno
spazio loro riservato con animazioni, feste a tema e
tanta allegria.
A pochi minuti da Brentonico, Rovereto e la Vallagari-
na si propongono quali piacevoli méte per escursioni
culturali, gastronomiche o per lo shopping.
L'evento-clou della stagione sull'altopiano
di Brentonico è Golosaneve, un appunta-
mento con la tradizione riservato a sciatori-
gourmet ed amanti della buona tavola. Le
malghe del Baldo si aprono il terzo sabato di
gennaio ai sapori genuini della cucina trenti-
na ed all'aroma dei pregiati vini lagarini. Con
gli sci o le “ciaspole” ai piedi si raggiungono
le diverse malghe dove assaporare piccoli
assaggi sfiziosi o piatti succulenti dal gusto
antico.
GOLOSANEVE
Sul Monte i moderni impianti di risalita, con
una portata oraria di 13.000 persone, per-
mettono di sciare su 35 chilometri di piste,
offrendo una molteplicità di percorsi, adatti
sia al principiante che allo sciatore
provetto. Le discese di Polsa e
S.Valentino sono ideali per spe-
rimentare la nuova disciplina del
carving. Gli appassionati dello snow-
board possono effettuere acrobatiche evo-
luzioni nel Double Park, un'area recin-
tata messa a loro esclusiva disposi-
zione. A S.Giacomo la pista da fon-
do è battuta sia per il classico pas-
so alternato, sia per la tecnica dello
skating. Un tranquillo campo-scuola
è a disposizione di quanti vogliono avvici-
narsi a quest'affascinante disciplina, maga-
ri con l'aiuto di un maestro delle locali scuo-
le di sci, che darà le giuste “dritte” per pren-
dere confidenza con gli sport invernali.
PER CHI VI ARRIVA DA SUD IL TRENTINO
COMINCIA IN VALLAGARINA. SULLE SUE
MONTAGNE IL FASCINO DELLE PISTE
ALPINE E DEGLI ANELLI DI FONDO SI
UNISCE AL PREGIO DELLA VICINANZA
ALLE CITTÀ PADANE.
AUTO
TRENO
AEREO
Autostrada del Brennero A22, uscita Ala, Avio, uscite Rovereto
Sud/Lago di Garda Nord e Rovereto Nord.
Stazione ferroviaria di Rovereto, sulla linea Bologna-Brennero.
Un servizio pubblico di autocor-riere collega Rovereto con:
Altopiano di Brentonico, Val di Gresta, Valli del Leno, Comuni
della Vallagarina.Disponibile anche servizio taxi
L'aeroporto di riferimento è il “Catullo” di Verona Villafranca
(a 90 km circa)
ROVERETO, VALLAGARINA E MONTE BALDO
DOVE NATURA, CULTURA E GUSTO S I INCONTRANOAEROPORTOCATULLO
LAGO DIGARDA
BRENNER0BOLZANO
VERONA
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ROVERETOFSF
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ROVERETO
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ROVERETOCorso Rosmini, 6
Tel. +39 0464 430363Fax +39 0464 [email protected]
BRENTONICOVia Mantova, 4(Palazzo Baisi)
Tel. / Fax +39 0464 [email protected]
www.visitrovereto.it
ROVERETO E VALLAGARINA