catalogo vapore spirax sarco

204
VAPORE e aria compressa

Upload: vuongkhuong

Post on 31-Jan-2017

540 views

Category:

Documents


16 download

TRANSCRIPT

VAPOREe aria compressa

2

In questa nuova edizione del catalogo “Vapore e aria compressa”, Spirax Sarco presenta una gamma di prodotti per lagestione completa del vapore ed altri fluidi termovettori, in grado di soddisfare la maggior parte delle esigenze impiantistichee di processo in ogni settore industriale. Spirax Sarco srl, l’associata italiana al Gruppo Internazionale Spirax SarcoEngineering pIc, è distribuita su tutto il territorio nazionale con un’efficiente organizzazione tecnico-commerciale e mettea disposizione della propria clientela un servizio di assistenza tecnica costituito da uno staff di operatori qualificati, espertinon solo di apparecchiature ma anche di impianti e tecnologie di produzione. Presenza e collaborazione sono sempregarantite, dall’analisi del problema allo studio di fattibilità, dalla successiva progettazione alla realizzazione impiantisticavera e propria, sia durante l’installazione, che in fase di avviamento e gestione dell’impianto. Spirax-Sarco dispone dicentri specializzati per l’addestramento del personale e fornisce ampia e dettagliata documentazione tecnica in tutte leprincipali lingue. La qualità dei nostri prodotti e servizi, i nostri impianti, macchinari ed equipaggiamenti, nonchè lapresenza capillare a livello mondiale è la miglior garanzia per mantenere quella posizione di leadership che da tanti anniil mercato ci ha assegnato.

IndiceScaricatori di condensa (generalità: caratteristiche di funzionamento, vantaggi e limitazioni, designazione

del modello, indicazioni per la selezione e avvertenze per il dimensionamento)………........5

- a galleggiante per pressioni fino a 21bar: FT14, FT43 DN25÷50, FTS14, GKC e GKE………………….. 10per pressioni fino a 32bar: FT44 DN15÷50, FT46, FT47, FTC32, GHC e GHE…………..13per portate elevate: FT43, FT44 DN80 e 100………………………………………... 17

- a secchiello per pressioni fino a 14bar: HM00, S e SF…………………………………………………......18 rovesciato per pressioni fino a 41,6bar: SCA e HM34……………………………………………………... 20

per pressioni fino a 70bar: SKA/B/C/D/F e SLA/B/C/D/F…………………………………….23per portate elevate: CSD, CSE e CSF…………………………………………………24

- termostatici a per pressioni fino a 32bar: BPT13, MST21, BPW32, BPC32 e BPS32…………………....25pressione bilanciata per vapore pulito: BT6, BT6HC, BTM7 e BTS7……………………………………. 27

- termostatici bimetallici per pressioni fino a 45bar: BM35, SMC32 e SM45………………………………………......29

- termodinamici per pressioni fino a 52bar: TD10, TD259, TD32F, TD42, TD42S, TD52M e BTD52L…..... 31per pressioni fino a 275bar: DT101/2F, DT151/2F, TD120 e DT300F……………………....34

- sigillatI: T3, SBP30, SIB30 e SIB45……………………………............... 36

- orientabili con connettore di linea: UFT14/32, USM21, UIB30, UTD30, UBP32 e UTDM42L.......38

Sistemi di monitoraggio degli scaricatori di condensa con vapore: Spiratec…………………………………………....41indicazioni per la selezione……………………………………………………………………….. 43

Riduttori di pressione (generalità: caratteristiche di funzionamento e vantaggi dei riduttori autoazionati eauto-servoazionati, avvertenze per il dimensionamento, accessori, designazionedel modello e indicazioni per la selezione)……………………………………………………... 44

- autoazionati: BRV2, BRV7, LRV2 e SRV2………………………………………………………………………...48dimensionamento................................................................................................................................49

DRV4/7, SRV461/3 e SRV66……………………………………………………………………….52dimensionamento dei riduttori DRV4/7…………………………………………………… 54 e 56dimensionamento dei riduttori SRV461/3 e SRV66…………………………………………….58

- auto-servoazionati DP27, DP143 e DP163……………………………………………………………………………..59dimensionamento…………………………………………………………………………………....61

Sfioratori di pressione (generalità)……………………………………………………………………………………….......64- autoazionati: DEP4/7………………………………………………………………………………………………..65

dimensionamento………………………………………………………………............................... 66

- auto-servoazionati: SDP143……………………………………………………………………………………………… 67dimensionamento…………………………………………………………………………………... 61

Valvole di sicurezza (generalità: caratteristiche di progetto e accessori)…………………………………………......68

- ad alzata standard, compatte, con tenuta metallica/soffice: 437/438-439………………………………………………………70

- ad alzata totale, compatte, con tenuta metallica/soffice: 459/462……………………………………………………………73

- ad alzata totale, flangiate DIN/ANSI, per alte prestazioni: 441, 442 e 4444………………………………………………..... 75

3

- ad alzata totale, flangiate,semi-nozzle/full nozze, per alte prestazioni: 455, 456/457, 458……………………………………………......79

- ad alzata standard, flangiate: 431 e 433……………………………………………………….....81

- ad alzata standard, parzialmente/interamenterivestite in PTFE, flangiate, per applicazioni critiche: 546/4472………………………………………………………......82

- ad alzata totale, flangiate secondo normative API: serie 526………………………………………………………......83

- per applicazioni sanitarie: 4814, 4834, 4844, 4854 e 4884……………………………......85indicazioni per la selezione degli attacchi.......…………………………………………………. 90

Termoregolatori (generalità: caratteristiche di funzionamento e vantaggidei termoregolatori autoazionati e auto-servoazionati)……………………………………...... 92

- autoazionati:valvole termoregolatrici

a due vie, per riscaldamento: BM, BMF, KA, KB, KC, V63, V93 e NS………………………....94indicazioni per la selezione………………………………………………………………….…..... 95

a due vie, per raffreddamento: BMRA, BMFRA, KX, KY e NSRA…………………………….....94indicazioni per la selezione……………………………………………………………………...... 97

a tre vie: modello TW……………………………………………………......98

dimensionamento delle valvole termoregolatrici………………………………………………..99

sistemi termostatici: SA121, SA122, SA123, SA128, SA422 e SA1219………....103indicazioni per la selezione………………………………………………………………….…...104

- valvole termoregolatrici, a tre viecon sistema termostatico incorporato: modello 58…………………………………………………….....105

dimensionamento……………………………………………………………………………….....106- auto-servoazionati:

37D…………………………………………………….…............10737DE e TR5037TE………………………….………………..... 108

dimensionamento………………………………………………………………………………….110

con regolazione di pressione:DP27T e DP27TE………….…………………………………... 112dimensionamento…………………………………………………………….…………………….. 61

Stazioni di miscelazione acqua e vapore……………………………………………………………………………………..114

Valvole miscelatrici acqua e vapore: Thermocirc…………………………………………………….... 117

Separatori di umidità a diaframma: S1, S12, S13, 5800, 5800R e 5800Z……………………...….118

Rievaporatori: serie RV……………………………………………………….....120

Desurriscaldatori………………………………………………………………………………………………………………… 122

Pompe e unità automatiche di scarico e pompaggio: MFP14.………………………………………...............................124APT10 e APT14............................................................................127

Eliminatori d’aria per vapor saturo e surriscaldato: AVM7, AV13, AVC32, AVS32 e AV45…………………..……130

Eliminatori d’aria per liquidi: AE30, AE36, AE14, AES14, AE50S e AE44………………...132indicazioni per la selezione……………………………………………………………………....132

Valvole d’intercettazione- a globo: GXMZ e GXM16Z……………………………………………….134

BSA1/1T, BSA2/2T, BSA3/3T e BSA6T………………….......135

- a sfera: M10S/Si ISO, M10F/F ISO, M10H ISO, M31S ISO/H ISO/F ISO,M20S/H, M21S ISO, M70i ISO e M80i ISO......................…....137

indicazioni per la selezione……………………………………………………………………....140

attuatori pneumatici per valvoled’intercettazione a sfera: serie AP………………………………………………………..... 141indicazioni per la selezione............................................................................................................142

Valvole di ritegno- a disco: DCV1/2/3 e 4………………………………………………….... 143- a globo: RJ205N, RJ205Z e RJ216Z……………………………….......145

Filtri: Fig.12, Fig.12SG, Fig.14, Fig.16/16L, Fig.33, Fig.3716,Fig.34, Fig.3616, CM42, CMX40, CMX41 e CSF16….…….146

4

lndicatori di passaggio: SGDW (a doppio vetro), IP37, IP47/BS,IPX47/BS, SH (sight check) e SG253.......................................153

Compensatori di dilatazione: serie AR e AS…………………………………………………... 154indicazioni per la selezione……………………………………………………………………....154

Valvole rompivuoto: VB14 e VB21…………………………………………………….165

Manometri a quadrante: modello D100……………………………………………………166

Diffusori: modello DF1…………………………………………….…….....167

Valvole a spillo: C16 e CS………………………………………………………...168

Termostati di sicurezza: modello LSC1……………………………………………….......169

Valvole di spurgo autodrenanti: modello 2000…………………………………………………....170

Sistemi di controllo del TDSe contaminazione condense: BCS1, BCS2, BCS3, BCS4 e CCD……………………….......171

Iniettori di vapore: IN15, IN25M e IN40M…………………………………………..176

Distributori di vapore: serie SD………………………………………………………......178

Testate di degasazione………………………………………………………….…………………………………………….....179indicazioni per la selezione……………………………………………………………………....180

Tubi di diffusione: serie IT…………………………………………………………....180

Sistemi di ricircolazione e frazionamentodell’acqua di alimentazione: serie RFS………………………………………………………...181

Testate di sfiato: serie VH………………………………………………………….182

Umidificatori ad iniezione di vapore: SI tipo 20 e 40……………………………………………….......183

Rassegna delle apparecchiature per vapore pulito(scaricatori di condensa a galleggiante/termostatici a pressione bilanciata/termodinamici,riduttori di pressione autoazionati/auto-servoazionati, separatori di umidità, umidificatori,valvole di sicurezza, valvole d’intercettazione a sfera, eliminatori d’aria per vapore e filtri)…. 187

Apparecchiature per la rimozionedell’umidità dall’aria compressa (generalità)……………………………………………………... 190

- separatori di umidità: S1, S12, S13, 9800, 9800R e 9800Z…………………………190- scaricatori di condensa: CA14/14S, CA44/44S, CAB14/32/50,

CAS14/14S, CA46/46S e Airodyn…....…………………….... 192

Caratteristiche fisiche del vapor acqueo saturo………………………………………………………………………........ 196

Diagrammi per il dimensionamento delle linee vapore………………………………………….……………………........198

Tabelle di dimensionamento delle linee vapore………………………………………….……………………..................... 200

Dimensionamento delle linee di ritorno condensa………………………….……………………........................................ 201

Diagramma per il dimensionamento delle linee di aria compressa………………………….……………………......... 203

5

Scaricatori di condensaLo scopo di uno scaricatore di condensa in un impiantoa vapore è scaricare la condensa, liberandosi di aria edeventuali altri gas, senza far fuoriuscire vapore. Quantopiù riesce a farlo in modo rapido e completo, tanto più loscaricatore è idoneo ed efficiente.Non esiste uno scaricatore “universale” per tutte le appli-cazioni, ma esiste uno scaricatore “ideale” con caratteri-stiche sue peculiari per ogni tipo di situazione, anche sepiù tipi di scaricatore possono essere utilizzati per la me-desima applicazione. Di qui l’importanza di conoscerefenomenologia e problematiche connesse ai sistemi didrenaggio e l’esigenza di classificare, in funzione di esse,i vari tipi di scaricatori di condensa per caratteristiche difunzionamento e prestazioni, al fine di effettuare la sceltapiù corretta e consona alle proprie esigenze d’impiego.

Scaricatoritermostatici

a galleggiante

a secchiello rovesciato

a pressione bilanciata

bimetallici

Scaricatoritermodinamici

Scaricatorimeccanici

In qualsiasi tipo di scaricatore gli organi interni sono per lopiù in acciaio inox e le guarnizioni assolutamente prive diamianto.Sono disponibili scaricatori con corpo in acciaio inox od

Cinque diverse tipologie di apparecchi, riconducibili a treprincipali famiglie per principio di funzionamento, sonoperfettamente in grado di soddisfare tutti i possibili requi-siti di processo e d’impianto; altre tipologie non rientranonella nostra attuale linea costruttiva, perché con caratte-ristiche tecniche superate e/o non altrettanto efficaci:

- scaricatori meccanici “a galleggiante” e “a secchiellorovesciato”: scaricano rapidamente quantitativi di con-densa di notevole entità

- scaricatori termostatici “a pressione bilanciata” e“bimetallici”: possono trattenere la condensa fino ad uncerto grado di sottoraffreddamento

- scaricatori termodinamici: sono paragonabili agli sca-ricatori meccanici per capacità e prontezza di scarico

interamente in acciaio inox, scaricatori installabili suqualsiasi piano a mezzo di apposito connettore, scari-catori con corpo completamente sigillato e scaricatoriper impieghi speciali con vapore pulito.

6

Scaricatori meccanici a galleggianteUn otturatore apre/chiude la sede di scarico grazie ad un Ieverismo azionato da un“galleggiante” che “sente opportunamente” il livello di condensa in arrivo allo scarica-tore. L’apertura è immediata e direttamente proporzionale alla quantità di condensa:non dipende nè dalla pressione nè dalla temperatura di processo. Lo scarico è modu-lante e non interferisce minimamente con un’eventuale regolazione automatica.Un eliminatore d’aria incorporato impedisce efficacemente qualsiasi blocco di funzio-namento per effetto di aria e/o gas di scarico, sia in fase d’avviamento che in normalicondizioni di esercizio.

Scaricatori termodinamiciSono caratterizzati dal movimento dell’otturatore a disco nella camera in cui allog-gia. La pressione fa sollevare il disco e la condensa fuoriesce dalla sede. Nonappena la condensa rievapora e/o arriva vapore, il disco viene premuto sulla sedee chiude perché, per effetto dinamico, sorgono una depressione immediatamentesotto il disco e una pressione statica nella camera superiore. La successiva con-densazione del vapore, accelerata dalla presenza di condensa e la relativa diminu-zione di pressione nella camera, provocano il risollevamento del disco e, quindi,l’inizio di un nuovo ciclo di scarico.

Scaricatori a termostatici bimetalliciIl loro funzionamento è basato su un pacchetto, costituito dalla sovrapposizione di più“elementi bimetallici” di forma, dimensione e disposizione adeguate, che comandal’otturatore a valle della sede, sfruttando l’equilibrio fra pressione d’esercizio, che ten-de ad aprire e trazione del bimetallo che, invece, tende a chiudere per effetto dellatemperatura. Quando il pacchetto è circondato da vapore o condensa a temperaturaprossima a quella di saturazione, la sua deformazione prevale e provoca la chiusuradella sede; se, invece, l’elemento bimetallico è circondato da condensa o aria suffi-cientemente sottoraffreddate rispetto al vapor saturo, il suo rilascio fa aprire la sedesotto la spinta della pressione. Se applicati opportunamente, anche questi scaricatoripossono essere usati come eliminatori d’aria; tuttavia, per maggiore sensibilità e pron-tezza di intervento, sono preferibili gli eliminatori d’aria a pressione bilanciata.

Scaricatori a termostatici a pressione bilanciataAd agire sull’otturatore è la variazione del volume interno di una “capsula”, tramite l’azionedi una doppia membrana metallica e di un apposito liquido di riempimento con punto diebollizione inferiore a quello dell’acqua: quando la capsula è circondata da vapore o con-densa a temperatura prossima a quella di saturazione del vapore, la pressione che sigenera nel suo interno supera quella circostante e fa spostare la membrana in modo tale dachiudere la sede; quando, invece, è circondata da condensa o aria sottoraffreddate, anchesolo di pochi gradi rispetto alla temperatura del vapor saturo, la membrana si contrae e lasede si apre ed è libera di scaricare. Posizionati opportunamente, questi scaricatori dicondensa possono anche essere impiegati come semplici dispositivi di rimozione ariama, in realtà, assolvono specificamente questo compito analoghe apparecchiature concapsule di carica adeguata: gli eliminatori d’aria per vapore.

Scaricatori meccanici a secchiello rovesciatoÈ un “secchiello” capovolto, ovvero un cilindro in lamiera metallica chiuso superior-mente, a muovere l’otturatore tramite una leva d’azionamento: in presenza di conden-sa, il secchiello affonda lasciando la sede aperta e libera di scaricare; quando ilvapore arriva, entra nel secchiello, lo solleva e lo fa galleggiare, con conseguenteinnalzamento dell’otturatore e della sede che così va in chiusura, impedendo la fuo-riuscita di vapore. Aria ed altri gas non si comportano come il vapore perchè sonoìncondensabili e, quindi, devono essere eliminati per evitare il blocco dello scaricato-re: ci pensa un piccolo foro di sfiato realizzato appositamente sulla parte superiore delsecchiello.

7

Scarico immediato, continuo, modulante, ideale con latermoregolazione, anche con pressioni differenziali estre-mamente ridotte; efficace eliminazione dell’aria; ottimoadeguamento alle variazioni di pressione e di portata;elevate capacità di scarico, in particolare nelle versioni adoppia sede; disponibilità di un dispositivo di eliminazio-ne per eventuali cuscini di vapore (versione C); impieghianche con vapore surriscaldato. Generalmente sono sca-ricatori di prima scelta in tutte le applicazioni di processo.

Insofferenza ai colpi d’ariete violenti, agli urti e alle vibra-zioni; possibilità di bloccaggio in chiusura in caso di rottu-ra del galleggiante; congelabilità, a meno che non si in-stalli un’apposita valvola di autodrenaggio; necessità dipiù modelli con sedi differenziate, per sfruttare al massi-mo le prestazioni; posizioni d’installazione limitate in cer-ti modelli; necessità di un filtro esterno di protezione.

Scarico pronto, intermittente; grandi capacita’ di scarico;buona resistenza ai colpi d’ariete; discreta resistenza allacondensa corrosiva; facilità di controllo del funzionamen-to; disponibilità di modelli con filtro incorporato; possibili-tà di abbinamento ad un eliminatore d’aria; impieghi an-che con vapore surriscaldato. Sono ottimi scaricatori diseconda scelta in tutte le applicazioni di processo.

Eliminazione dell’aria alquanto lenta; possibilità di perditadella guardia idraulica, con conseguente spreco di vapo-re, consumi ridotti, cadute di pressione o vapore surriscal-dato, totalmente evitabile negli ultimi due casi medianteuna valvola di ritegno, incorporabile in alcuni modelli;congelabilità, riducibile con opportuno isolamento termi-co, ma non eliminabile; necessità di più modelli con sedidifferenziate per sfruttare al massimo le prestazioni; posi-zione d’installazione unica.

Scarico pronto, intermittente; ottima resistenza ai colpid’ariete e agli urti; buone capacità di scarico; incongelabilità;minimi ingombri; possibilità di utilizzazione con condensacorrosiva; facilità di controllo del funzionamento;installabilità in diverse posizioni; disponibilità di modellicon filtro incorporato; impieghi anche con vapore surriscal-dato. Sono scaricatori che si utilizzano in un ampio campodi pressioni senza bisogno di variare sede o modello (fa-cilità di standardizzazione e riduzione delle scorte).

Impossibilità d’impiego con contropressioni superioriall’80% della pressione d’ingresso (50% per modelli adalta pressione) e con basse pressioni d’esercizio; scarsaadattabilità alla termoregolazione; scarico rumoroso; pos-sibilità di bloccaggio in determinate condizioni per ef-fetto di aria e/o gas, a meno che non si ricorra ad appositeversioni.

Ottima resistenza ai colpi d’ariete e agli urti; buone capaci-tà di scarico; filtro incorporato; efficace eliminazione del-l’aria, in particolare in fase d’avviamento; incongelabilità;ingombri ridotti; semplicità di manutenzione; impiego idea-le per lo sfruttamento parziale del calore sensibile (possi-bilità di scaricare con sottoraffreddamento spinto); impie-ghi anche con vapore surriscaldato. Sono scaricatori chesi utilizzano in ampio campo di pressioni senza bisogno divariare sede o modello (facilità di standardizzazione e ri-duzione delle scorte).

Impossibilità di scarico immediato della condensa; scar-sa adattabilità alla termoregolazione (con il regolatore siregistrano fenomeni d’allagamento e d’interferenza); scar-so adeguamento ad elevate e repentine variazioni di pres-sione e/o di portata, per l’inerzia dell’elemento bimetallico;difficoltà di controllo del funzionamento in determinantecondizioni.

Efficace sistema antibloccaggio per effetto dell’aria, non soloin fase d’avviamento ma anche a regìme; notevoli capacitàdi scarico; incongelabilità; ingombri ridotti e semplicità dimanutenzione; filtro incorporato in quasi tutti i modelli; im-pieghi anche con vapore surriscaldato, entro certi limiti. Sonoscaricatori che si utilizzano in un ampio campo di pressionisenza bisogno di variare sede o modello (facilità di stan-dardizzazione e riduzione delle scorte).

Impossibilità di scarico immediato della condensa, salvoquando il sottoraffreddamento è ridotto perchè in tal casoil ritardo è molto limitato; scarsa adattabilità allatermoregolazione (con il regolatore si registrano feno-meni d’allagamento e d’interferenza); possibilità dibloccaggio in chiusura in caso di avaria all’elementotermostatico.

Vantaggi Limitazioni

8

Designazione del modello

In genere, uno scaricatore di condensa è perfettamentedefinito:

- dalla sigla di identificazione, che ne consente di indivi-duare precisamente modello e principali caratteristiche(pressione d’esercizio massima, pressione differenzia-le massima, diametro nominale, tipo connessioni, .....),nonchè eventuali versioni speciali (bassa/alta capacitàdi scarico, direzione del flusso, filtro incorporato, ecc....)

- dal materiale ed eventuale rating di pressione del corpo- dalla misura del diametro nominale- dal tipo di attacchi per la connessione alla tubazione- da eventuali esecuzioni opzionali o dotazioni accesso-

rie (valvole di ritegno o di spurgo incorporate, elementotermostatico speciale, disco antibloccaggio, connettoredi linea....)

- da eventuali certificazioni dei materiali e/o di collaudoIn fase di richiesta d’offerta/ordine d’acquisto, questi datisono assolutamente indispensabili per l’individuazioneesatta e completa dello scaricatore. In assenza parziale ototale di essi, occorre fornire compiutamente i principalirequisiti di processo/impianto:- natura e caratteristiche del fluido termovettore: in parti-

colare, se vapore secco/umido, saturo/surriscaldato odaltro fluido, come acqua fredda/calda, condensa, olio

diametrico, aria compressa, gas, ....; pressione (possibil-mente in bar), temperatura (possibilmente in °C), quan-tità di liquido da scaricare (possibilmente in kg/h), ....

- tipo e caratteristiche dell’applicazione, del prodotto trat-tato e/o dell’apparecchiature da drenare, sia in terminidi prestazioni che in condizioni di esercizio, nel pienorispetto dei limiti operativi previsti da eventuali specifi-che tecniche: tracciature o scarichi di piccole utenze,drenaggi di linee di distribuzione, linee con grosse erepentine variazioni di carico, applicazioni di processo,regolazioni di pressione o temperatura, drenaggi spe-ciali in sistemi per vapore pulito, per scambiatori di ca-lore, separatori di umidità, serbatoi, ....; quantità di pro-dotto trattato (possibilmente in kg/h), sua temperaturainiziale e finale (possibilmente in °C), eventualecontropressione nella linea di ritorno (possibilmente inbar), rendimento energetico dell’apparecchiatura (pos-sibilmente in kcal/h), condizioni di carico minimo e mas-simo, tempo previsto per la messa a regime, ....

Per la raccolta dei dati necessari ed eventuale diagnosidell’impianto e relative problematiche ad esso connes-se, sono a completa disposizione dei clienti gli uffici tec-nico-commerciali della sede, dei nuclei e delle agenziedistribuite su tutto il territorio nazionale.

9

Indicazioni per la selezioneApplicazioni tipiche Tipo di scaricatore di condensa

Aerotermi e batterie di riscaldamento a galleggiante o a secchiello rovesciato

Apparecchi dotati di termoregolazione in genere a galleggiante o a secchiello rovesciato

Autoclavi in genere a galleggiante o termodinamico

Autoclavi per gomma, nylon, ... termodinamico o a secchiello rovesciato

Cisterne per oli e combustibili termodinamico o bimetallico

Essiccatoi a cilindri (macchine cartarie, calandre, mangani,..) a galleggiante o a secchiello rovesciato

Essiccatoi a ventilazione forzata a galleggiante, a secchiello rovesciato o a pressionebilanciata

Evaporatori, distillatori, concentratori, … a galleggiante o a secchiello rovesciato

Impianti a traccia critici (o a camicia) termodinamico o a secchiello rovesciato

Impianti a traccia non critici bimetallico o a pressione bilanciata

Jigger, foulards, armadi e apparecchi di tintoria a secchiello rovesciato o a galleggiante

Pentole e doppi fondi fissi a galleggiante o a pressione bilanciata

Pentole e doppi fondi ribaltabili a galleggiante o a pressione bilanciata

Piccole pentole e doppi fondi a banco a pressione bilanciata o a secchiello rovesciato

Presse a piani per compensati, gomma, … termodinamico o a pressione bilanciata

Scambiatori di calore istantanei o ad accumulo,a galleggiante o a secchiello rovesciato

preriscaldatori, .....

Serpentine ad alto rendimento termodinamico o a secchiello rovesciato

Serpentine per il mantenimento della temperatura bimetallico o a pressione bilanciata

Sterilizzatori ospedalieri a pressione bilanciata o a galleggiante

Stiratrici per capi di abbigliamento, presse, mangani, ... termodinamico o a pressione bilanciata

Strisce radianti termodinamico o a pressione bilanciata

Termoconvettori, radiatori, … a pressione bilanciata o bimetallico

Tubazioni, collettori e separatori a bassa pressione a galleggiante o a pressione bilanciata

Tubazioni, collettori e separatori a media ed alta pressione termodinamico o a secchiello rovesciato

Vasche e serbatoi (scarico per gravità) a galleggiante, termodinamico, a pressione bilanciatao a secchiello rovesciato

Vasche galvaniche, di trattamento chimico, ... a secchiello rovesciato o a pressione bilanciata(scarico con risalita)

Avvertenze per il dimensionamento

Lo scaricatore deve avere una capacità di scarico effetti-va superiore a quella richiesta a regìme, per tener contodelle condizioni critiche di avviamento, di eventuali cari-chi di punta e/o errori di valutazione. In condizioni norma-li di esercizio (funzionamento discontinuo) e in assenzadi dati altrimenti esplicativi, la capacità dovrà essere con-siderata doppia, tripla od anche maggiore (in specialiapplicazioni), mentre sarà sufficiente un margine del 50%in caso di servizio continuativo.I diagrammi e le tabelle delle portate di scarico, riportatenelle pagine successive, forniscono i valori delle portatereali rilevate sperimentalmente e riferite alla temperaturaeffettiva di lavoro ovvero alla temperatura della conden-sa alla stessa pressione del vapor saturo per gli scarica-tori meccanici o termodinamici e alla temperatura di aper-tura completa per gli scaricatori termostatici. Per scarica-tori termostatici, termodinamici ad alta pressione, sigillati

e orientabili con connettore di linea sono indicate anchele portate di scarico in fase avviamento impianto ovverocon condensa a temperatura ambiente.La pressione di riferimento è sempre quella differenzialeeffettiva fra monte e valle dello scaricatore. Nei casi in cuici siano risalite di condensa, ritorni in ambienti chiusi inpressione e/o perdite di carico per attrito non compensa-te da adeguate pendenze, ecc... bisogna anche tenerconto della contropressione a valle dello scaricatore. Perevitare sovradimensionamenti, una volta stabilita la por-tata maggiorata, è bene scegliere lo scaricatore che offrauna portata uguale o al più immediatamente superiore:ad esempio, nel caso dì scaricatore SA (pag. 19) con unaportata già maggiorata pari a 150kg/h, pressione a mon-te 1,5bar, pressione a valle 0,5bar e quindi pressionedifferenziale 1bar, è preferibile il modello SA12, anzichéSA8 o SA4.

10

Scaricatori di condensa a galleggianteper pressioni fino a 21barFT14, FT43 DN25÷50, FTS14, GKC e GKE

Corpo: ghisa/ghisa sferoidale/acciaio inox

PMO: fino a 21bar

Attacchi: filettati DN½”÷2"/flangiati DN15÷50a saldare a tasca/a clamp DN½”÷1”

FT14 FT43 DN25(DN40÷50: pag. 13)

FTS14 GKC-GHC GKE-GHE

DescrizioneSistemi di scarico a galleggiante, per vapor saturo esurriscaldato. FTS14 è interamente in acciaio inox ed èidoneo all’uso con vapore pulito

Altre opzioni a richiesta

predisposizione perforo filettato DN3/8” GAS o

valvola di spurgo*NPT e tappo, per FT14DN1”HC÷2”, FT43 e GKE

predisposizione per foro filettato DN1/8” GAS,sensori Spiratec** per FTS14* si veda a pag. 170** si veda a pag. 41

Versionia pressione bilanciata,

standard con sfiato aria per gli FT e FTS14incorporato

bimetallico, per i GKHC ad alte portate, solo per FT14 DN1", std

con valvola a spillo incorporata perC l’eliminazione dell’invaso di vapore (SLR),

per gli FT e FTS14, a richiesta

Xcon filtro incorporato per FT14 DN½”÷1”e FTS14, a richiesta

EXcon predisposizione per valvola SRL,solo per FT DN1”HC÷2”, a richiesta

Corpo e coperchioin ghisa per FT14 DN1½”, 2" e FT43in ghisa sferoidale per FT14 DN½”÷1¼” e i GKin acciaio inox per FTS14

Interniinteramente in acciaio inox

Otturatorea sede con tenuta per FT14 fino a DN1¼”,semplice perfetta FT43 DN25, FTS14 e GKCa sede ad alte per FT14 DN1½”, 2”,doppia portate FT43 DN40, 50 e GKE

Diametri nominaliDN½”÷1”/15÷25 per FT14 e FTS14DN1"HC÷2" per FT14DN25÷50 per FT43DN1” e 1½” per GKCDN1½” e 2”/40 e 50 per GKE

Condizioni limite di esercizio13bar per FT43 (con vapor saturo)14bar per FT14 DN½”÷1”/15÷25, DN1½”

e 2” (con vapor saturo)PMO* 19bar per FTS14 (con vapor saturo)

21bar per FT14 DN1"HC, 1¼” (con vapor saturo)e i GK

220°C per FT14 DN1½”, 2” e FT43225°C per FTS14

TMO 242°C per FT14 DN1”HC e 1¼”250°C per FT14 DN½”÷1”/15÷25300°C per i GK

* con attacchi std e compatibilmente con il rating delleflange e la pressione differenziale massima

Connessioni in lineacon flusso per FT14 DN½”÷1”, 1½”, 2”,da destra FT43 DN40, 50,

orizzontaliverso sinistra* FTS14 e i GK, std

con flusso per FT14 DN1”HC, 1¼”

da sinistra e FT43 DN25, std

verso destra* per FT14 DN½”÷1”, FTS14e i GK, a richiesta

con flusso per FT14 DN½”÷1", FT43,dall’alto FTS14 e i GK,

verticali (V)verso il basso* a richiestacon flusso per FTS14 e i GK,dal basso a richiestaverso l’alto*

* osservando lo scaricatore come riportato sopra in figura

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per FT14,

filettati FTS14 e i GK, stdfemmina ANSI B1.20.1 NPT (API) per FT14

e FTS14, a richiesta

flangiatiPN16 per FT14 DN15÷25, FT43, std

UNI-DINPN25/40 per GKE, stdPN25 per FTS14, stdserie 125 per FT43, a richiesta

flangiati serie 150 per FT14 DN½”÷1", FT43,ANSI B16.5 FTS14 e GKE, a richiesta

serie 300 per FTS14 e GKE, a richiestaa saldare

ANSI B16.11 SW per FTS14, a richiestaa tascaa clamp

per FTS14, a richiesta(sanitary)

11

Portate di scarico in kg/h

∆∆∆∆∆PMX - Pressione differenziale massima4,5bar FT14-4,5 FT14HC-4,5 FT43-4,5 FTS14-4,5 GKC-4,5 -

10bar FT14-10 FT14HC-10 FT43-10 FTS14-10 GKC-10 GKE-10

13bar - - FT43-14 - - -

14bar FT14-14 FT14HC-14 - FTS14-14 GKC-14 -

21bar - - - - GKC21 GKE-21

I valori di portata nei diagrammi sovrastanti si riferiscono alla temperatura di saturazione. In caso di funzionamento con condensa abassa temperatura o sottoraffreddata (ad esempio, in fase di avviamento dell’impianto), il dispositivo d’eliminazione aria incorporatoè aperto e, quindi, permette il passaggio di una portata supplementare (almeno del 50% della portata dedotta sul diagramma con unapressione differenziale di 4,5bar e del 100% con pressioni di 10 o 14bar) che si deve aggiungere a quella normale di scarico.Le portate addizionali minime di condensa (in Kg/h) attraverso il dispositivo termostatico sono riportate nella tabella sottostante.

∆∆∆∆∆P in bar Serie 0,5 1 2 3 4,5 7 10 14

FT14 e FTS14 DN½” e ¾”/15 e 20 70 140 250 380 560 870 1130 1500

FT14 e FTS14 DN1”/25 120 240 360 500 640 920 1220 1500

FT14 DN1HC”÷2” 580 600 650 670 700 1000 1300 1600

FT43 DN15 e 20 400 450 520 580 620 750 900 1200

FT43 DN25÷50 540 600 620 670 700 1000 1300 1600

FT43 DN80 e 100 1080 1200 1240 1340 1400 2000 2600 3200

Portate di scarico addizionali in kg/h

* Per valori di pressione differenziale più bassi, si veda la specifica tecnica TI-S02-46

Con

dens

a kg

/h

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

FT14* e FTS14 DN½”÷1”/15÷25Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

FT14* DN1”HC÷2”

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

FT43 DN40÷100

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

FT43 DN25

Con

dens

a kg

/h

DN25 (4,5bar)

DN25 (10bar)

DN25 (14bar)

DN80, DN100 (4,5bar)

DN50 (4,5bar)DN80, DN100 (10bar)

DN80, DN100

(14bar)

DN50 (10bar)

DN40 (4,5bar)

DN40 (10bar)

DN40 (14bar)

DN50 (14bar)

12

Specifiche tecniche Tl-S02-03 (FT14 DN½”÷1” con attacchi filettati); Tl-S02-26 (FT14 DN15÷25 con attacchi filettati);Tl-S02-27 (FT14 DN1"HC÷2"); Tl-S02-21 (FT43 DN25÷50); Tl-P145-01 (FTS14); 3A.111 (GKC);3A.112 (GKE); Tl-S02-28 (portate FT14 e FTS14); Tl-S02-46 (portate FT14 per basse pressionidifferenziali) e Tl-S02-35 (portate FT43)

GKC e GKE

∆ ∆ ∆ ∆ ∆P in bar Serie 0,1 0,2 0,3 0,5 0,7 1 1,5 2 3 4,5 7 8 10 12 14 18 21

21 160 210 240 290 340 380 450 500 590 690 820 860 940 1000 1100 1200 1300

GKC14 220 280 340 420 470 530 620 700 820 960 1150 1250 1350 1400 1500 - -

10 340 440 510 620 710 820 970 1100 1300 1480 1750 1850 2000 - - - -

4,5 530 700 820 1000 1150 1350 1510 1700 2000 2300 - - - - - - -

GKE DN1½”/4021 1000 1400 1700 2150 2450 2900 3500 4000 4800 6000 7300 7800 8500 9400 10000 12000 12300

10 1500 2150 2500 3200 3700 4300 5200 6000 7300 9000 11000 11500 13000 - - - -

GKE DN2”/5021 1900 2550 3300 4100 4800 5700 6800 7800 9400 11400 13500 14500 16300 18000 19000 21500 22500

10 3600 5000 6000 7700 8900 10600 12500 14100 17500 21800 26000 27000 30500 - - - -

I valori di portata nella tabella sovrastante si riferiscono alla temperatura di saturazione. Lo scaricatore deve essereselezionato in funzione della pressione differenziale di esercizio e della portata di scarico, con un fattore correttivo disicurezza pari a 1,25÷1,5 per servizio continuativo o 2÷3 per servizio dicontinuo.

13

DescrizioneSistemi di scarico a galleggiante, per vapor saturo e sur-riscaldato. FT46 è interamente in acciaio inox ed è ido-neo all’uso con vapore pulito

Altre opzioni a richiestapredisposizione foro filettato DN3/8” GAS oper valvola NPT e tappo per gli FT,di spurgo* FTC32 DN1” e i GHpredisposizione foro filettato DN1/8” GAS,per sensori Spiratec** per FTC32 DN1”* si veda a pag. 170** si veda a pag. 41

Versionia pressione bilanciata

standard con sfiato aria per gli FT e FTC32incorporato bimetallico, per i GH ed i

vecchi modelli FT fino a 32barcon valvola a spillo incorporata per

C l’eliminazione dell’invaso di vapore (SLR), per gli FT e FTC32, a richiesta

Xcon filtro incorporato, solo per FTC32,a richiesta

CVcon valvola di ritegno incorporata,solo per FTC32, a richiesta

Interniinteramente in acciaio inox

Otturatorea sede con tenuta per gli FT fino a DN25,semplice perfetta FTC32 e GHCa sede ad alte per g l i FT DN40, 50doppia portate e GHE

Condizioni limite di esercizio25,5bar per FT46 (con vapor saturo)

PMO*32bar

per FT44 (con vapor saturo), FT47(con vapor saturo), FTC32 e i GH

TMO300°C per FT44/46/47 e FTC32350°C per i GH

* con attacchi std, compatibilmente con il rating delleflange e la pressione differenziale massima

Connessioni in linea

con flusso per FT44/46 e 47DN15÷25 std;

da sinistraper FTC32 DN½”, ¾”

orizzontaliverso destra*

e i GH, a richiestacon flusso per FT44/46/47 DN40, 50,da destra FTC32 e i GH, stdverso sinistra*

con flusso per FT44/47, FTC32dall’alto DN½”, ¾” e i GH,

verticali (V)verso il basso* a richiestacon flusso FTC32 DN½”, ¾”dal basso e i GH, a richiestaverso l’alto*

* osservando lo scaricatore come riportato sopra in figura

Attacchi

filettatiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per FTC32, std

femmina ANSI B1.20.1 NPT (API) per GHC, std;FTC32 e GHE, a richiesta

flangiati PN40 per FT44/46/47, FTC32 e GHE, std;UNI-DIN per GHC, a richiesta

serie 150 per FT44/46/47, FTC32 e GHE,flangiati a richiestaANSI B16.5 serie 300 per FT44/46, FTC32 e GHE,

a richiestaa saldare ANSI B16.11 SW per FTC32a tasca e i GH, a richiesta

Corpo e coperchioin ghisa sferoidale per FT47in acciaio per FT44, FTC32 e i GHin acciaio inox per FT46

Diametri nominaliDN15÷50 per FT44/46/47DN½”÷1”/15÷25 per FTC32DN1" e 1½” per GHCDN1½” e 2”/40 e 50 per GHE

Scaricatori di condensa a galleggianteper pressioni fino a 32barFT44 DN15÷50, FT46, FT47, FTC32, GHC e GHE

Corpo: ghisa sferoidale/acciaio/acciaio inox

PMO: fino a 32bar

Attacchi: filettati DN½”÷2”/flangiati DN15÷50a saldare a tasca DN½”÷2”

FT44/46/47 DN15÷25 FT43/44/46/47 DN40 e 50 FTC32

14

Portate di scarico in kg/h

∆∆∆∆∆PMX - Pressione differenziale massima in bar4,5 FT44-4,5 FT46-4,5 FT47-4,5 FTC32-4,5 GHC-4,5 -10 FT44-10 FT46-10 FT47-10 FTC32-10 GHC-10 GKE-1014 FT44-14 (DN15÷25) FT46-14 (DN15÷25) FT47-14 (DN15÷25) FTC32-14 GHC-14 -21 FT44-21 FT46-21 FT47-21 FTC32-21 GHC21 GKE-21

25,5 - FT46 (DN40 e 50) - - - -

32 FT44-32 FT46-32 (DN15÷25) FT47-32 FTC32-32 GHC32 GKE-32

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

FT44/46/47 DN15÷25

Con

dens

a kg

/hC

onde

nsa

kg/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

FT44 DN40÷100 e FT46/47 DN40÷50

÷

÷

÷

15

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

FTC32 DN½” e ¾”/15 e 20

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

FTC32 DN1”/25

I valori di portata nei diagrammi precedenti si riferiscono alla temperatura di saturazione.In caso di funzionamento con condensa a bassa temperatura o sottoraffreddata (ad esempio, in fase di avviamentodell’impianto), il dispositivo d’eliminazione aria incorporato è aperto e, quindi, permette il passaggio di una portatasupplementare (almeno del 50% della portata dedotta sul diagramma con una pressione differenziale di 4,5bar e del100% con pressioni di 10÷32bar) che si deve aggiungere a quella normale di scarico.Le portate addizionali minime di condensa (in kg/h) attraverso il dispositivo termostatico sono:

∆∆∆∆∆P in bar

Serie0,5 1 2 3 4,5 732 10 14 21 32

FT44/46/47 DN15 e 20≤≤≤≤≤ 21 450 600 780 1040 1140 1350 1530 1750 2300 -

32 170 250 380 520 600 780 860 1140 1170 1200

FT44/46/47 DN25÷50≤≤≤≤≤ 21 460 680 900 1080 1300 1600 1980 2050 2600 -

32 90 120 350 460 600 850 900 1020 1200 1300

FTC32 DN½” e ¾”/15 e 20 70 140 250 380 560 870 1130 1500 2300 3200

FTC32 DN1”/25 450 570 740 850 1000 1150 1300 1400 1700 2000

Portate di scarico addizionali in kg/h

16

Specifiche tecniche TI-S02-14 (FT44); TI-P143-01 (FT46); Tl-P142-01 (FT47);TI-P602-01 (FTC32 DN½” e ¾”/15 e 20);TI-P602-09 (FTC32 DN1"/25); 3A.113 (GHC); 3A.114 (GHE); Tl-S02-36 (portate FT44/46/47);Tl-P602-02 (portate FTC32 DN½” e ¾”/15 e 20) e Tl-P602-08 (portate FTC32 DN1"/25)

GHC e GHE

∆ ∆ ∆ ∆ ∆P in bar

Serie0,1 0,3 0,5 0,7 1 1,5 2 4,5 7 10 14 18 21 24 28 32

32 130 180 220 250 280 340 370 520 610 700 800 900 950 990 1070 1150

21 160 240 290 340 380 450 500 690 820 940 1100 1200 1300 - - -

GHC 14 220 340 420 470 530 620 700 960 1150 1350 1500 - - - - -

10 340 510 620 710 820 970 1100 1480 1750 2000 - - - - - -

4,5 530 820 1000 1150 1350 1510 1700 2300 - - - - - - - -

32 580 950 1200 1400 1700 2000 2250 3250 3800 4800 5700 6500 6800 7200 7800 8200

GHE DN40 21 1000 1700 2150 2450 2900 3500 4000 6000 7300 8500 9800 12000 12300 - - -

10 1500 2500 3200 3700 4300 5200 6000 9000 11000 13000 - - - - - -

32 900 1500 1900 2200 2650 3200 3600 5200 6500 7600 8700 10300 11000 12000 12600 13000

GHE DN50 21 1900 3300 4100 4800 5700 6800 7800 11400 13500 16300 19000 21500 22500 - - -

10 3600 6000 7700 8900 10600 12500 14100 21800 26000 30500 - - - - - -

I valori di portata nella tabella sovrastante si riferiscono alla temperatura di saturazione. Lo scaricatore deve essereselezionato in funzione della pressione differenziale di esercizio e della portata di scarico, con un fattore correttivo disicurezza pari a 1,25÷1,5 per servizio continuativo o 2÷3 per servizio dicontinuo.

17

Scaricatori di condensa a galleggianteper portate elevateFT43, FT44 DN80 e 100

Corpo: ghisa/acciaio

PMO: fino a 32bar

Attacchi: flangiati DN80 e 100

FT43/44 DN80÷100

DescrizioneSistemi di scarico con due sedi, due meccanismi agalleggiante e due dispositivi automatici di sfiato ariaa pressione bilanciata (bimetallici per vecchi modellifino a 32bar), per vapor saturo e surriscaldato

Opzioni a richiestapredisposizione per foro filettato DN3/8” GAS o NPT,valvola di spurgo* e tappo, per FT43/44* si veda a pag. 170

Corpo e coperchiin ghisa per FT43in acciaio per FT44

Interniinteramente in acciaio inox

Connessioniin linea orizzontali

Otturatorea sede doppia per alte portate

Attacchi

flangiati UNI-DINPN16 per FT43, stdPN40 per FT44, std

flangiati ANSI B16.5 serie 150/300 per FT44, a richiesta

Diametri nominaliDN80 e 100

Portate di scaricoPer le portate di scarico si vedano i diagrammi allepagg. 11 e 14

Specifiche tecniche TI-S02-22 (FT43); TI-S02-23 (FT44); Tl-S02-35 (portate FT43) e Tl-S02-36 (portate FT44/46/47)

∆∆∆∆∆PMX - Pressione differenziale massima in bar4,5 FT43-4,5 FT44-4,510 FT43-10 FT44-1013 FT43-14 -21 - FT44-2132 - FT44-32

Condizioni limite di esercizio

PMO*13bar per FT4332bar per FT44

TMO220°C per FT43300°C per FT44

* con vapor saturo e attacchi std, compatibilmente con ilrating delle flange e la pressione differenziale massima

18

Connessioniin linea orizzontali

DescrizioneSistemi di scarico a secchiello rovesciato con filtro a Yestraibile, per vapor saturo e surriscaldato

Opzioni a richiestavalvola di ritegno incorporata per tutte le versionivalvola di spurgo per HM00eliminatore d’aria esterno* per tutte le versionidiffusore DF1** per tutte le versioni* si veda a pag. 130** si veda a pag. 167

Versioni S/SFSA/SFA con attacchi filettati DN½” e ¾”/flangiati DN15SB/SFB con attacchi filettati DN¾”/flangiati DN20SC/SFC con attacchi filettati DN1”/flangiati DN25SD/SFD con attacchi filettati DN1½”/flangiati DN40

Attacchi

filettati femminaUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per HM00 e S, stdANSI B1.20.1 NPT per HM00, a richiesta

flangiati UNI-DIN PN16 per SF

Corpo e coperchioin ghisa

Interniinteramente in acciaio inox

Diametri nominaliDN½” per HM00DN15 per SFADN½” e ¾” per SADN¾”/20 per SB/SFBDN1”/25 per SC/SFCDN1½”/40 per SD/SFD

∆∆∆∆∆PMX - Pressione differenziale massima in bar4 HM00/8 SA4 SB4 SC4 SD4 SFA4 SFB4 SFC4 SFD48 - SA8 SB8 SC8 SD8 SFA8 SFB8 SFC8 SFD8

8,5 HM00/7 - - - - - - - -10 HM00/6 - - - - - - - -12 - SA12 SB12 SC12 SD12 SFA12 SFB12 SFC12 SFD12

Condizioni limite di esercizio

PMO*13bar per S e SF14bar per HM00

TMO 300°C per HM00, S e SF* con vapor saturo, compatibilmente con il rating delle flange

e la pressione differenziale massima

Scaricatori di condensaa secchiello rovesciatoper pressioni fino a 14barHM00, S e SF

Corpo: ghisa

PMO: fino a 14bar

Attacchi: filettati DN½”÷1½”flangiati DN15÷40

HM00 S SF

Portate di scarico in kg/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

HM00

Con

dens

a kg

/h

19

Specifiche tecniche Tl-S03-02 (HM00); Tl-P077-01 (S e SF); Tl-S03-04 (portate HM00) e Tl-P077-03 (portate S e SF)

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

S e SF

I valori di portata nei diagrammi precedenti si riferiscono alla temperatura di saturazione.

20

Scaricatori di condensaa secchiello rovesciatoper pressioni fino a 41,6barSCA e HM34

Corpo: acciaio

PMO: fino a 41,6bar

Attacchi: filettati DN½”÷1”/flangiati DN15÷25a saldare a tasca DN½”÷1”

DescrizioneSistemi di scarico a secchiello rovesciato con filtro incor-porato (a Y estraibile, per HM34) e valvola di ritegnoincorporata (per SCA, a richiesta), per vapor saturo esurriscaldato

SCA HM34

Condizioni limite di esercizio13,5bar per HM34 (con attachi ANSI150)14,1bar per SCA3/5/11/15 (con attacchi ANSI150)32bar per HM34 (con attacchi PN40 e ANSI300)

PMO*36,1bar

per SCA3/5/11/15/30/40(con attacchi PN40)

41,6barper SCA(con attacchi GAS, NPT, SW e ANSI300)

TMO300°C per HM34400°C per SCA

* con vapor saturo e compatibilmente con la pressionedifferenziale massima

Versioni SCA

40per pressioni differenziali massimefino a 40bar e basse portate, std

30per pressioni differenziali massimefino a 30bar e medie portate, std

15per pressioni differenziali massimefino a 15bar e medio/alte portate, std

3, 5 e 11per basse pressioni differenzialie alte portate, a richiesta

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per HM34,

filettati femmina std; per SCA, a richiestaANSI B1.20.1 NPT (API) per SCA,std; per HM34, a richiesta

flangiati UNI-DINPN40 per HM34, std; per SCA,a richiesta

Connessioniin linea orizzontali

Opzioni a richiestavalvola di ritegno

per tutte le versioniincorporatavalvola di spurgo per HM34eliminatore d’aria

per tutte le versioniesterno*diffusore DF1** per tutte le versioni* si veda a pag. 130** si veda a pag. 167

Corpo e coperchioin acciaio

Interniinteramente in acciaio inox

Diametri nominaliDN½”÷1”/15÷25 (solo DN1” per HM34 con attacchi SW)

∆∆∆∆∆PMX - Pressione differenziale massima in bar3 SCA3 -

HM34/8 DN½”/154 - HM34/10 DN¾”/20

HM34/12 DN1"/255 SCA5 -

HM34/7 DN½”/158,5 - HM34/8 DN¾”/20

HM34/10 DN1"/2511 SCA11 -

HM34/6 DN½”/1512 - HM34/7 DN¾”/20

HM34/8 DN1"/2515 SCA15 -

20 -HM34/5 DN½”/15

HM34/6 DN¾ e 1”/20 e 2530 SCA30 -

32 -HM34/4 DN½”/15

HM34/5 DN¾ e 1”/20 e 2540 SCA40 -

flangiati ANSI B16.5serie 150/300 per SCA e HM34,a richiesta

a saldare a tascaANSI B16.11 SW per SCA, std;per HM34 DN1”, a richiesta

21

Portate di scarico in kg/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

SCA

Con

dens

a kg

/h

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

HM34 DN½”/15

22

Specifiche tecniche Tl-P077-05 (SCA); Tl-P072-01 (HM34) e Tl-P072-02 (portate HM34)

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

HM34 DN1”/25

I valori di portata nei diagrammi precedenti si riferiscono alla temperatura di saturazione.Lo scaricatore deve essere selezionato in modo da funzionare alla pressione massima di esercizio e soddisfare la portatarichiesta in funzione della pressione differenziale: ad esempio, una portata di 80kg/h a 7bar di pressione differenzialerichiede il modello HM34/10 DN25 e non il modello HM34/5 DN25.

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

HM34 DN¾”/20

23

Scaricatori di condensaa secchiello rovesciatoper pressioni fino a 70barSK e SL

Corpo: acciaio/acciaio legato

PMO: 70bar

Attacchi: flangiati DN15÷80a saldare a tasca DN1½”÷3”

SK-SL A/B/C/D/F SK-SL A/B/C/D/F

Specifica tecnica 3A.265

DescrizioneSistemi di scarico a secchiello rovesciato con valvola di rite-gno incorporata (a richiesta), per vapor saturo e surriscaldato

VersioniA con diametri nominali DN½"/15B con diametri nominali DN¾”/20C con diametri nominali DN1"/25D con diametri nominali DN2"/50F con diametri nominali DN3"/80

Connessioniin linea verticali (con flusso ascendente*)* osservando lo scaricatore come riportato sopra in figura

Opzioni a richiestavalvola di ritegno

per SK/SL55 e 70incorporatacorpo con rating di

per tutte le versionipressione specialidiffusore DF1* per tutte le versioni* si veda a pag. 167

Corpo e coperchioin acciaio per SKin acciaio legato per SL

Interniinteramente in acciaio inox

Diametri nominaliDN½”/15 per SKA/SLADN¾”/20 per SKB/SLBDN1”/25 per SKC/SLCDN1½”e 2”/40 e 50 per SKD/SLDDN3”/80 per SKF/SLF

Condizioni limite di esercizioPMO* 70bar per SK e SL

TMO425°C per SK510°Cr per SL

* con attacchi std, compatibilmente con il rating delleflange e la pressione differenziale massima

Attacchi

a saldare a tasca ANSI B16.11 SW, per SK eSL, std

flangiati UNI-DIN2223/29 PN100/160 per SK e SL,a richiesta

flangiati ANSI B.16.5 serie 600/900/1500 per SK eSL, a richiesta

Portate di scarico in kg/h∆∆∆∆∆P in bar 10 15 20 30 40 50 55 60 70 Serie

70 130 140 150 175 200 225 235 250 260SKA/SLA 55 190 210 220 260 300 330 350 - -

40 325 345 360 440 500 - - - -70 400 500 600 700 800 880 920 940 960

SKB/SLB 55 600 750 900 1000 1100 1150 1200 - -40 900 1150 1250 1400 1500 - - - -70 700 750 800 950 1050 1150 1200 1250 1300

SKC/SLC 55 1100 1150 1200 1300 1550 1700 1750 - -40 1450 1550 1650 1900 2100 - - - -70 1800 2100 2300 2600 2850 3050 3150 3250 3350

SKD/SLD 55 2200 2600 2900 3450 3900 4200 4400 - -40 3500 4150 4700 5500 6100 - - - -70 4950 6300 7200 8550 9400 10100 10400 10800 11200

SKF/SLF 55 6500 7900 9300 10750 11700 12800 13200 - -40 8500 10150 11450 13200 14600 - - - -

I valori di portata nella tabella sovrastante si riferiscono alla temperatura di saturazione. Lo scaricatore deve essere selezionatoin modo da funzionare alla pressione massima di esercizio e soddisfare la portata di scarico richiesta in funzione della pressionedifferenziale, applicando un fattore correttivo di sicurezza pari a 1,25÷1,5 per servizio continuativo o 2÷3 per servizio discontinuo.

∆∆∆∆∆PMX - Pressione differenziale massima in bar40 SKA/B/C/D/F SLA/B/C/D/F55 SKA/B/C/D/F SLA/B/C/D/F70 SKA/B/C/D/F SLA/B/C/D/F

24

Scaricatori di condensaa secchiello rovesciatoper portate elevateCS

Corpo: acciaio

PMO: fino a 40bar

Attacchi: filettati DN1”÷2”/flangiati DN25÷50a saldare a tasca DN1”÷2”

CS D/E/F

Specifica tecnica 3A.262

Portate di scarico in kg/h∆∆∆∆∆P in bar 1 2 4 8 12 14 18 20 25 28 35 40 Serie

35 245 380 570 880 1100 1200 1400 1600 1750 1850 2050 -25 300 480 730 1150 1500 1700 1900 2000 2350 - - -18 405 620 1000 1550 2000 2200 2700 - - - - -

CSD 12 540 840 1350 2050 2800 - - - - - - -8 680 1100 1850 2950 - - - - - - - -4 1000 1800 2900 - - - - - - - - -2 1750 2900 - - - - - - - - - -

35 380 590 1000 1350 1900 1950 2200 2550 2900 3050 3600 -25 470 710 1150 1900 2200 2650 3050 3200 3850 - - -18 650 1000 1750 2700 3450 3900 4800 - - - - -

CSE 12 800 1300 2150 3600 4900 - - - - - - -8 1100 1900 3050 5150 - - - - - - - -4 1850 3050 5300 - - - - - - - - -2 2700 5000 - - - - - - - - - -

40 1300 1750 2350 3250 3900 4200 4700 5000 5300 5400 6400 680035 1700 2100 2800 3800 4700 4950 5500 5800 6400 6700 7500 -25 2100 2700 3650 4800 5800 6350 7000 7300 8000 - - -20 2600 3300 4500 5900 6900 7200 8000 8500 - - - -

CSF 15 3000 4100 5300 7200 8800 9100 - - - - - -10 3800 5000 6800 8600 - - - - - - - -6 4800 6500 8200 - - - - - - - - -3 7000 8900 - - - - - - - - - -2 9000 11000 - - - - - - - - - -1 11000 - - - - - - - - - - -

I valori di portata nella tabella sovrastante si riferiscono alla temperatura di saturazione. Lo scaricatore deve essere selezionatoin modo da funzionare alla pressione massima di esercizio e soddisfare la portata di scarico richiesta in funzione della pressionedifferenziale, applicando un fattore correttivo di sicurezza pari a 1,25÷1,5 per servizio continuativo e 2÷3 per servizio discontinuo.

DescrizioneSistemi di scarico a secchiello rovesciato con valvola di rite-gno incorporata (a richiesta), per vapor saturo e surriscaldato

VersioniD con diametri nominali DN1"/25E con diametri nominali DN1½”/40F con diametri nominali DN2"/50

Attacchifilettati femmina ANSI B1.20.1 NPT, a richiestaa saldare a tasca ANSI B16.11 SW, stdflangiati UNI-DIN2223/29 PN40/63/100, a richiestaflangiati ANSI B.16.5 serie 150/300 o 600, a richiesta

Connessioniin linea verticali (con flusso ascendente*)* osservando lo scaricatore come riportato sopra in figura

Opzioni a richiestavalvola di ritegno incorporatadiffusore DF1* per tutte le versioni* si veda a pag. 167

Corpo e coperchioin acciaio

Interniinteramente in acciaio inox

Diametri nominaliDN1”/25 per CSDDN1½”/40 per CSEDN2”/50 per CSF

Condizioni limite di esercizio

PMO*35bar per CSD/E40bar per CSF

TMO 427°C per CSD/E/F

* con attacchi std, compatibilmente con il rating delleflange e la pressione differenziale massima

∆∆∆∆∆PMX - Pressione differenziale massima in bar1 - - CSF12 CSD2 CSE2 CSF23 - - CSF34 CSD4 CSE4 -6 - - CSF68 CSD8 CSE8 -

10 - - CSF1012 CSD12 CSE12 -15 - - CSF1518 CSD18 CSE18 -20 - - CSF2025 CSD25 CSE25 CSF2535 CSD35 CSE35 CSF3540 - - CSF40

25

DescrizioneSistemi di scarico termostatici a pressione bilanciata confiltro incorporato, per vapor saturo e surriscaldato. BPS32è interamente in acciaio inox e, senza filtro, è idoneoall’uso con vapore pulito

Versioni BPT13

Acon connessioni ad angolo retto (a squadra): ingres-so orizzontale e uscita verticale discendente*, std

S con connessioni in linea (a via diritta), a richiestaX con filtro piano incorporato, a richiestaU con raccordo di connessione in ingresso, a richiesta* osservando lo scaricatore come riportato sopra in figura

Diametri nominaliDN¼”÷½” per MST21DN½” e ¾” per BPT13

DN½”÷1”per MST21H (solo DN½” con attac-chi NPT; no DN1” con capsula G)

DN½”÷1”/15÷25 per BPW32, BPC32 e BPS32

Versioni MST21standard per basse portate (tracciature)H per alte portate, a richiesta

Versioni BPC32/BPS32standard con filtro piano incorporatoY con filtro a Y estraibile, std

CVcon valvola di ritegno incorporata, arichiesta

Capsule e temperature di scarico approssimative sottoquella di saturazione del vapore:

per MST21 (montato verticalmente), std;a 10°C per BPW32 (montato verticalmente),

Ea richiestaper BPT13 e MST21 (montato orizzon-

a 13°C talmente), std; per BPW32 (montatoorizzontalmente), a richiestaper BPW32 (montato orizzontalmente), std;

a 24°C BPT13 e MST21 (montato orizzontalmente),

Fa richiestaper BW32 (montato verticalmente), std;

a 22°C per MST21 (montato verticalmente),a richiestaper MST21 (no per MST21H DN1”)

a 4°C e BPW32 (montati verticalmente),

Ga richiesta

a 6°Cper BPT13, MST21 e BPW32 (montatiorizzontalmente), a richiesta

STD a 12°C per BPC32 e BPS32, stdNTS a 6°C per BPC32 e BPS32, a richiestaSUB a 24°C per BPC32 e BPS32, a richiesta

Connessioni

in linea orizzontaliper BPT13, MST21, BPW32,BPC32 e BPS32

in linea verticaliper MST21/BPW32 (con flussodiscendente*), BPC32 e BPS32

ad angolo retto per BPT13 (con ingresso orizzon-(a squadra) tale e uscita verticale discendente*)* osservando lo scaricatore come riportato sopra in figura

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per BPT13,

filettati femminaMST21, BPC32 e BPS32, stdANSI B1.20.1 NPT (API) per BPT13,MST21 (solo DN½” per MST21H),BPC32 e BPS32, a richiestaa tascaANSI B16.11 SW per BPC32

a saldaree BPS32, a richiestadi testaANSI B16.25 BW per BPC32e BPS32, a richiesta

flangiati UNI-DIN PN40 per BPC32 e BPS32, std

flangiati ANSI B16.5serie 150/300 per BPC32 e BPS32,a richiesta

tipo waferper BPW32 tra controflangestandard PN40, ANSI150 e 300

Corpo e coperchiin ottone per BPT13in acciaio per BPC32in acciaio inox per MST21, BPW32 e BPS32

Interniinteramente in acciaio inox

Scaricatori di condensa termostaticia pressione bilanciataper pressioni fino a 32barBPT13, MST21, BPW32, BPC32 e BPS32

Corpo: ottone/acciaio/acciaio inox

PMO: fino a 32bar

Attacchi: filettatiDN¼”÷1”/flangiati DN15÷25a saldare a tasca/di testa DN½”÷1”tipo wafer DN15÷25

BPT13A MST21 BPW32 BPC32Y BPS32

Altre opzione a richiesta

corpo elettropulitoper MST 21 con attacchi GAS ecapsula G

valvola di spurgo per BPC32Y e BPS32Ydiffusore DF1* per tutte le versioni* si veda a pag. 167

26

Specifiche tecniche TI-P122-01 (BPT13); TI-P125-08 (MST21); TI-P126-06 (BPW32); Tl-P005-01 (BPC32/BPC32Y)e Tl-P005-03 (BPS32/BPS32Y)

Condizioni limite di esercizio13bar per BPT13

PMO* 21bar per MST21 e BPW3232bar per BPC32 e BPS32225°C per BPT13

TMO235°C per MST21242°C per BPW32300°C per BPC32 e BPS32

* con attacchi std, compatibilmente con il rating delleflange e la pressione differenziale massima

Portate di scarico in kg/h

Con

dens

a kg

/h

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

BPT13

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

MST21

I valori di portata nei diagrammi sovrastanti si riferiscono alla temperatura di apertura completa dello scaricatore.

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

BPW32

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

BPC32 e BPS32

BPC/BPS32 e BPC/BPS32Y

BPC/BPS32CV e BPC/BPS32YCV

BPC/BPS32 e BPC/BPS32Y

BPC/BPS32CV e BPC/BPS32YCV

27

DescrizioneSistemi di scarico termostatici a pressione bilanciata,interamente in acciaio inox austenitico, autodrenanti eprivi di spazi di ristagno condensa, con finitura superfi-ciale tipicamente 1,2÷1,6µm per BTM7/S7 e 0,8µm perBT6/6HC, per vapore/vapore pulito ad uso igienico/sa-nitario (barriere di vapore sterili, recipienti in pressione,sistemi CIP/SIP, …), con pressioni d’esercizio fino a 6 e7bar per BT6/6HC e BTM7/S7 rispettivamente e tempe-rature vicino a quella del vapor saturo

Versioni BT6standard manutenzionabili

per alte portate di condensa a fred-HC do o uso di fluidi CIP/SIP nei cicli di

processo

Diametri nominaliDN¼”÷1” per BTM7/S7 con attacchi filettati

DN½”÷1”per BT6, BTM7 con attacchi a clampe per BTM7/S7 con attacchi BWImperial SGW

DN1” e 1½” per BT6HCper BTM7/S7 con at tacchi BW

DN8, 10 e 15 ISO1127 (solo DN10 e 15 con attacchiBW DIN11850)

Versioni BT7BTM7 manutenzionabiliBTS7 sigillati

Opzioni a richiestaattacchi speciali per BT6/6HC e BTM7/S7foro di sfiato

per BT6/6HC e BTM7/S7incorporatofinitura superfici fino a 0,4µm a mezzo elettrolucidatura,interne per BT6/6HC

Corpo e interniinteramente in acciaio inox austenitico (tranne O-ring ditenuta corpo, in viton/PTFE per BT6 e in silicone/teflonFEP per BTM7)

Connessioniin linea verticali (con flusso discendente*)* osservando lo scaricatore come riportato sopra in figura

Condizioni limite di esercizio

PMO*6bar per BT6/6HC7bar per BTM7/S7

TMO165°C per BT6/6HC170°C per BTM7/S7

* con vapor saturo, attacchi std, compatibilmente con lapressione differenziale massima e, nelle versioni conattacchi a clamp, con il materiale della guarnizione ditenuta e/o il tipo di clamp impiegato

Scaricatori di condensa termostaticia pressione bilanciataper vapore pulitoBT6 e BT7

Corpo: acciaio inox

PMO: fino a 7bar

Attacchi: filettati DN¼”÷1”/a clamp DN½”÷1”/a saldare di testa Imperial DN½”÷1”/ISO1127DN8, 10 e 15/DIN11850 DN10 e 15

BT6 BTM7 BTS7BT6HC

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per BTM7/S7, std

filettati femmina ANSI B1.20.1 NPT (API) per BTM7/S7,a richiesta

a clamp (sanitary)ASME BPE per BT6/6HC, s td ;per BTM7 DN½”÷1”, a richiestaBW Imperial SWG (con tenuta swagelock)per BTM7/S7 DN½”÷1”, a richiesta

a saldare di testaBW DIN11850 serie 1 per BTM7/S7DN10 e 15, a richiestaBW ISO1127 serie 1 per BTM7/S7DN8, 10 e 15, a richiesta

Capsule e temperature di scarico approssimative sottoquella di saturazione del vapore:per biotecnologie a 5°C per BT6 e BTM7/S7per biotecnologie

a 3°C per BT6HCed alte portate

Dimensioni standard attacchi a saldare di testa BWDN Diametro esterno Spessore

½” Imperial 0,5” 0,065”¾” Imperial 0,75” 0,065”1” Imperial 1” 0,065”

8 ISO 13,5 mm 1,6 mm10 DIN 12 mm 1mm10 ISO 17,2 mm 1,6 mm15 DIN 18 mm 1 mm15 ISO 21,3 mm 1,6 mm

28

Specifiche tecniche TI-P180-02 (BT6); TI-P180-13 (BT6HC); TI-P180-11 (BTM7) e TI-P180-03 (BTS7)

Portate di scarico in kg/hC

onde

nsa

kg/h

Il diagramma rappresenta la portata di scarico in funzio-ne dei gradi di sottoraffreddamento a partire dalla tempe-ratura di inizio apertura dello scaricatore (approssimati-vamente 3°C sotto la temperatura del vapor saturo). Adesempio: a 3bar BT6HC scaricherà 800kg/h con 5°C disottoraffreddamento, mentre con un sottoraffreddamentodi 10°C la capacità di scarico sale a 2000kg/H.

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

BT6HC

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

BT6

5°C sotto la

temperatura del vapor saturo

Con

dens

a kg

/h

15°C sotto la temperatura del vapor saturoAcqua fredda

10°C sotto la temperatura

del vapor saturo

Con

dens

a kg

/h

I valori di riportati nei diagrammi sovrastanti si riferiscono alla temperatura di apertura completa dello scaricatore.

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

BTM7/S7

29

Scaricatori di condensa termostaticibimetalliciper pressioni fino a 45barBM35, SMC32 e SM45

Corpo: acciaio (nichelato)/acciaio legato

PMO: fino a 45bar

Attacchi: filettati DN½”÷1½”/flangiati DN15÷40a saldare a tasca/di testa DN½”÷1½”

BM35 SMC32Y SM45

DescrizioneSistemi di scarico termostatici a bimetallo multiplo confiltro incorporato, per vapor saturo e surriscaldato

Versioni BM351 per pressioni fino a 32bar2 per pressioni fino a 22bar

Diametri nominaliDN½” e ¾”/15 e 20 per BM35DN½”÷1”/15÷25 per SMC32DN½”÷1½”/15÷40 per SM45

Versioni SMC32standard con filtro piano incorporatoY con filtro a Y estraibile, std

Opzioni a richiestavalvola di spurgo solo per SMC32Y

Corpo e coperchioin acciaio per SMC32in acciaio

per BM35nichelato (ENP)in acciaio legato per SM45

Connessioniin linea orizzontali per BM35, SMC32 e SM45in linea verticali per BM35 e SMC32

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per BM35,SMC32 e SM45, std

filettati femminaANSI B1.20.1 NPT (API) per BM35,std; per SMC32 e SM45, a richiesta

a saldare a tascaANSI B16.11 SW per BM35, std;per SMC32 e SM45, a richiesta

a saldare di testaANSI B16.25 BW per SMC32 eSM45, a richiestaPN25/40 per BM35, a richiesta

flangiati UNI-DIN PN40 per SMC32, stdPN63 per SM45, a richiestaserie 150 per BM35 e SMC32,a richiesta

flangiati ANSI B16.5serie 300 per BM35, SMC32 e SM45,a richiestaserie 600 per BM35 e SM45,a richiesta

Interniinteramente in acciaio inox

Condizioni limite di esercizio22bar per BM35/2

PMO* 32bar per BM35/1 e SMC3245bar per SM45 (43,7bar con vapor saturo)

TMO350°C per BM35 e SMC32450°C per SM45

* con attacchi std, compatibilmente con il rating delleflange e la pressione differenziale massima

30

Specifiche tecniche 3A.522 (BM35); Tl-P076-10 (SMC32) e Tl-P025-01 (SM45)

Portate di scarico in kg/h

Con

dens

a kg

/h

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

SMC32

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

BM35

BM35/2BM35/1

BM35/2

BM35/1

I valori di portata nei diagrammi sovrastanti si riferiscono alla temperatura di apertura completa dello scaricatore.

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

SM45

31

Scaricatori di condensa termodinamiciper pressioni fino a 52barTD10, TD259, TD32F, TD42, TD42S2, TD52M e BTD52L

Corpo: acciaio/acciaio inox (nichelato)

PMO: fino a 52bar

Attacchi: filettati DN¼”÷1”/flangiati DN15÷25/a saldare a tasca DN½”÷1”/a saldare di testaImperial DN½”/ISO1127 DN10 e 15/a clamp DN15

DescrizioneSistemi di scarico termodinamici con filtro ad Y incorpora-to per TD32F, TD42 e TD42S2, per vapor saturo e surri-scaldato. BTD52L è interamente in acciaio inox ed è ido-neo all’uso con vapore pulito

Versioni

L/LCa basse portate per TD32F, TD42/42S2e TD52M DN½”

H ad alte portate solo per TD42 DN½”÷1”

Acon disco antibloccaggio per TD259, TD32F,TD42 e TD52M, a richiesta

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per TD259,TD42L/LA DN½”÷1”, TD42H DN½”,¾”, TD42HA DN½”, TD52M eBTD52L, std; per TD42L/LA DN3/8”

filettati femminae TD42H DN1", a richiestaANSI B1.20.1 NPT (API) per TD42LDN½”÷1” e TD42H DN½”, std; per TD259,TD42L DN3/8”, TD42LA DN3/8”÷1”,TD42H DN ¾”, 1”, TD42HA DN½”,TD52M e BTD52L, a richiesta

Connessioniin linea, preferibilmente per TD10, TD32F, TD42/42S2,orizzontali TD52M e BTD52L

ad angolo rettoper TD259 (con ingresso

(a squadra)orizzontale e uscita verticalediscendente*)

* osservando lo scaricatore come riportato in figura sopra

Altre opzioni a richiestapredisposizione per foro filettato DN¼” GAS o NPTvalvola di spurgo e tappo, per TD42/42S2valvola di spurgo per TD42/42S2

per TD259, TD32F DN15 e 20,coperchio di isolamento TD42/42S2, TD52M DN¼”÷¾”

e BTD52Ldiffusore DF1* per tutte le versioni* si veda a pag. 167

Corpo e coperchioin acciaio per TD42S2 (solo corpo)

per TD10, TD259, TD32F,in acciaio inox TD42/42S2 (solo coperchi),

TD52M e BTD52Lin acciaio inox

per TD42 (solo corpo)nichelato (ENP)

Interniinteramente in acciaio inox

Diametri nominali

DN¼”per TD10, TD259, TD52M/52MA eBTD52L con attacchi GAS/NPTper TD42L/LA (DN½”÷1” per TD42H;solo DN½” per TD42HA), TD52M/52MA

DN3/8”÷1” (solo DN½” per TD52MLC/52MLCA)e BTD52L con attacchi GAS/NPT(no DN1”) o BW Imperial (solo DN½”)

DN½”÷1” per TD42S2per BTD52L con attacchi BW

DN10 e 15 DIN11850/ISO1127 o a clamp(solo DN15)

DN15÷25per TD32F (no DN20 per TD32FA;no DN25 per TD32FALC)

TD259 TD42/42S2TD32F

UNI-ISO 7/1 R GAS conico iningresso e UNI-ISO 228/1 GGAS cilindrico in uscita

filettato maschioUNI-ISO 228/1 GAS cilindrico in

(solo per TD10)ingresso e GAS cilindrico con tenutaswagelock (SWG) per raccordo apressione (non in dotazione) in uscita

flangiati UNI-DIN 2501 PN40 per TD32F, stdserie 150 per TD32F

flangiati ANSI B16.5(non per TD32FALC), a richiestaserie 300 per TD32F(non per TD32FA/32FALC), a richiesta

a saldare a tasca ANSI B16.11 SW per TD42S2BW Imperial SWG (con tenutaswagelock) per BTD52L DN½”,a richiesta

a saldare di testa BW DIN11850 serie 1 per BTD52LDN10 e 15, a richestaBW ISO1127 serie 1 per BTD52LDN10 e 15, a richiesta

a clamp (sanitary) per BTD52L DN15, a richiesta

TD52MTD10 BTD52L

Dimensioni standard attacchi a saldare di testa BW

DNDiametro esterno Spessore

(mm) (mm)½” Imperial 12,7 (0,5”) 1,65 (0,065”)

10 DIN 12 110 ISO 17,2 1,615 DIN 18 115 ISO 21,3 1,6

32

Contropressione massima≤50% della pressione

per TD10di ingresso≤80% della pressione per TD259, TD32F, TD42,di ingresso TD42S2, TD52M e BTD52L

Pressione di esercizio minima

0,25barper TD259, TD32F, TD42L/H,TD42S2 e TD52M/52MLC

0,8barper TD42LA/HA, TD52MA/52MLCA e BTD52L

Condizioni limite di esercizio10bar per TD10 e BTD52L32bar per TD32F (con vapor saturo)

PMO*per TD259 e TD42L/H (con vapor

42bar saturo per TD259A,TD42LA/HA,TD42S2 e TD52MA/52MLCA)

52bar per TD52M/52MLC (con vapor saturo)

255°C per TD259A, TD32FA/32FALC,TD42LA/HA, TD52MA/52MLCA

TMO 350°C per TD10

400°Cper TD259, TD32F/32FLC, TD42L/H,TD42S2 e TD52M/52MLC

450°C per BTD52L* con attacchi std, compatibilmente con il rating delle

flange e la pressione differenziale massima

Portate di scarico in kg/h

Con

dens

a kg

/h

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

TD32FPressione differenziale bar (x 100 = kPa)

TD42

Con

dens

a kg

/h

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

TD10Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

TD259

33

Specifiche tecniche TI-P156-01 (TD10); TI-P068-06 (TD259); TI-P068-17 (TD32F); TI-S01-03 (TD42);TI-P068-07 (TD42S2); TI-P068-18 (TD52M) e TI-P181-01 (BTD52L)

I valori di portata nei diagrammi precedenti si riferiscono alla temperatura di saturazione.

DN3/8” e ½” GAS/NPT

DN¼” GAS/NPT, DN½” a clamp

e DN½” BW

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

BTD52L

Por

tate

con

dens

e kg

/h

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

TD42S2 e TD52M

DN¼”, 3/8” e ½”LC÷1”LC

DN½”

DN¾”

DN1”

34

Scaricatori di condensa termodinamiciper pressioni fino a 275barDT101F, DT102F, DT151F, DT152F, TD120 e DT300F

Corpo: acciaio/acciaio legato

PMO: fino a 275bar

Attacchi: filettati DN½”÷1½”/flangiati DN15÷40a saldare a tasca/di testa DN½”÷1½”

DescrizioneSistemi di scarico termodinamici con filtro ad Y incorpora-to, per vapor saturo e surriscaldato

Versioni DTA a basse portate per tutte le versioni, stdB a medie portate per tutte le versioni, stdC a medio-alte portate per tutte le versioni, std

Dad alte portate per DT151/2F e DT300F,a richiesta

AttacchiANSI B1.20.1 NPT (API) per DT101/2F,

filettati femmina DT151/2F DN½”÷1” e DT300F DN½”÷1”,std

a saldare di testaANSI B16.25 BW per DT101/2F,DT151/2F, TD120 e DT300F, stdANSI B16.11 SW per DT101/2F,

a saldare a tasca DT151/2F DN½”÷1” e DT300F DN½”÷1”,std; per TD120, a richiesta2547 PN100 per DT101/2F, DT151/2F,TD120 DN15 e DT300F, a richiesta

flangiati UNI-DIN2548 PN160 per DT101/2F, DT151/2F,TD120 DN15 e DT300F, a richiesta2549 PN250 per DT151/2F, TD120DN15 e 25 e DT300F, a richiesta

Connessioniin linea, preferibilmente orizzontali

Corpo e coperchiin acciaio per DT101F e DT151Fin acciaio legato per DT102F, DT152F, TD120 e DT300F

Interniin acciaio/

per TD120acciaio inoxin acciaio inox per DT101/2F, DT151/2F e DT300F

Diametri nominaliper DT101/2F e TD120 (no DN20 per

DN½”÷1”/15÷25 TD120 PN250; solo DN½”/15 perTD120 PN100/160 e ANSI600)p e r D T 1 5 1 / 2 F ( n o D N 1 ½ ” p e r

DN½”÷1½”/15÷40 DT151/2F NPT e SW) e DT300F(no DN1½”per DT300F NPT e SW)

DT101/102F TD120 DT151/152F e 300F

Contropressione massima≤50% della pressione di ingresso

Pressione di esercizio minima8bar per DT101/2F e TD12010bar per DT151/2F15bar per DT300F

serie 300 per DT101/2F, a richiestaserie 600 per DT101/2F, DT151/2F,

flangiati ANSI B16.5TD120 DN½” e DTF300, a richiestaserie 900/1500 per DT101/2F, DT1512FTD120 e DT300F, a richiestaserie 2500 per DT300F, a richiesta

Condizioni limite di esercizio100bar per DT101/2F

PMO*150bar per DT151/2F250bar per TD120275bar per DT300F425°C per DT101F e DT151F

TMO 510°C per DT102F550°C per DT152F, TD120 e DT300F

* compatibilmente con il rating delle flange e la pres-sione differenziale massima. TD120 può subire unariduzione della sua vita lavorativa a pressioni di eser-cizio superiori a 170bar

35

Portate di scarico in kg/h

Con

dens

a kg

/h

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

DT101F e DT102F

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

DT151F e DT152F

Specifiche tecniche 3A.331 (DT101F); 3A.340 (DT151 F); TI-P150-01 (TD120) e 3A.345 (DT300F)

Con

dens

a kg

/h

Con

dens

a kg

/h

I valori di portata nei diagrammi sovrastanti si riferiscono alla temperatura di saturazione.

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

TD120

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

DT300F

36

DescrizioneSistemi di scarico non manutenzionabili, termostatici abimetallo T3 per piccole portate, termostatici a capsulaa pressione bilanciata SBP30 con filtro incorporato evalvola di ritegno (a richiesta) e a secchiello rovesciatoSIB30/45, con valvola di ritegno incorporata (solo perSIB45/5), per vapor saturo e surriscaldato

Versioni SBP30standard per basse portateH per alte portate, a richiesta

LCV/HCVper basse/alte portate e con valvoladi ritegno incorporata, a richiesta

Diametri nominaliDN¼”÷½” per T3DN½” e ¾”/15 e 20 per SBP30 e SIB30DN¾” e 1"/20 e 25 per SIB45Versioni SIB30

4, 5, 6, 7, 8, 10, e 12 standardH/5, H/6, H/7, H/8, H/10 e H/12 per alte portate

Corpo e coperchioin acciaio inox

Connessioniin linea orizzontali per T3, SBP30 e SIB30/45in linea verticali per T3

a saldare di testaANSI B16.25 BW per SIB45/5,a richiestaPN16/25/40 per SBP30, a richiesta

flangiati UNI-DIN PN40 per SIB30, a richiestaPN100 per SIB45/5, a richiestaserie 150/300 per SBP30, SIB30,

flangiati ANSI B16.5 SIB45/6, 45/8 e 45/10, a richiestaserie 600 per SIB45/5, a richiesta

Interniinteramente in acciaio inox

Scaricatori di condensa sigillatiT3, SBP30, SIB30 e SIB45

Corpo: acciaio inox

PMO: fino a 60bar

Attacchi: filettati DN¼”÷1”/flangiati DN15÷25/a saldare a tasca DN½”÷1”/di testa DN¾”÷1”

T3 SIB30 SIB45SBP30

Versioni SIB455 per pressioni differenziali massime fino a 45bar6 per pressioni differenziali massime fino a 20bar8 per pressioni differenziali massime fino a 8,5bar10 per pressioni differenziali massime fino a 4,5bar

Capsule per SBP30 e temperature di scarico approssi-mative sotto quella di saturazione del vapore:STD a 12°C, stdSUB a 24°C, a richiesta

Condizioni limite di esercizio17bar per T3

PMO*30bar per SBP30 e SIB30 (con vapor saturo)60bar per SIB45 (con vapor saturo)285°C per SBP30

TMO300°C per T3400°C per SIB30450°C per SIB45

* con attacchi std, compatibilmente con il rating delleflange e la pressione differenziale massima

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per T3, SBP30SIB30, SIB45/6, 45/8 e 45/10, std

filettati femmina ANSI B1.20.1 NPT (API) per T3,SBP30, SIB30, SIB45/6, 45/8e 45/10, a richiesta

a saldare a tascaANSI B16.11 SW per SIB45/5, std;per SBP30 e SIB30, a richiesta

∆∆∆∆∆PMX - Pressione differenziale massima in bar1,5 SIB30/122 SIB30H/12

2,5 SIB30/104 SIB30/8

4,5 SIB45/105 SIB30H/10

8,5 SIB30/7 SIB30H/8 e SIB45/812 SIB30/6 e SIB30H/720 SIB30/5, SIB30H/6 e SIB45/630 SIB30/4 e 30H/545 SIB45/5

Contropressione massima≤ 90% della pressione di ingresso per T3

Pressione di esercizio minima0,15bar per T3

37

Portate di scarico in kg/h

Con

dens

a kg

/h

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

T3

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

SBP30

Con

dens

a kg

/h

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

SIB30

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

SIB30H

Specifiche tecniche Tl-P625-01 (T3); TI-P120-01 (SBP30); Tl-P110-01 (SIB30) e Tl-P110-02 (SIB45)

I valori di portata nei diagrammi sovrastanti si riferiscono alla temperatura di saturazione (SIB30 e 45) o a quella diapertura completa dello scaricatore (T3 e SBP30).

Lo scaricatore deve essere selezionato in modo da funzio-nare alla pressione massima d’esercizio e soddisfare laportata di scarico richiesta in funzione della pressione diffe-renziale: ad esempio una portata di 80kg/h a 7bar di pres-sione differenziale richiede il modello SIB30/7 o SIB45/8

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

SIB45

38

DescrizioneSistemi di scarico sigillati a galleggiante UFT14/32 consfiato aria a pressione bilanciata, sigillati termostaticibimetallici USM21 e a pressione bilanciata UBP32 confiltro incorporato, sigillati a secchiello rovesciato UIB30 etermodinamici UTD30 con filtro a Y estraibile e UTDM42Lcon sede facilmente sostituibile, per impieghi con diversitipi di connettore di linea (non in dotazione) in funzionedelle applicazioni richieste, per vapor saturo e surriscaldato

Diametri nominali connettore

DN½”÷1”per PC10/10HP, PC20 e IPC20/21(no DN1” per PC3_ e PC4_)

Versioni UIB304, 5, 6, 7, 8, 10 e 12 standardH/5, H/6, H/8, H/10 e H12 per alte portate

Corpo e coperchio

in acciaio inoxper UBP32, UIB30, UFT14/32, USM21,UTD30 (solo coperchio) e UTDM42L

in acciaio inoxper UTD30 (solo corpo)nichelato (ENP)

Interni in acciaio inox tranne

in lega di Nickelelemento termostaticobimetallico, solo per USM21

in acciaio al cromo sede, solo per UTDM42L

Versioni UTD30L a basse portateH ad alte portateA con disco antibloccaggio, a richiesta

Capsule per UBP32 o bimetallo per USM21 e tempera-ture di scarico approssimative sotto quella di saturazionedel vapore:STD a 12°C per UBP32, stdNTS a 4°C per UBP32, a richiestaSUB a 24°C per UBP32, a richiesta- 1 a 10°C per USM21- 3 a 30°C per USM21- 5 a 50°C per USM21- 7 a 70°C per USM21

Scaricatori di condensa orientabilicon connettore di lineaUFT14, UFT32, USM21, UIB30, UTD30UBP32 e UTDM42L

Corpo: acciaio inox (nichelato)

PMO: fino a 42bar

Attacchi: filettati/a saldare a tasca DN½”÷1”

UTDM42L

Altre opzioni a richiesta per UTD30valvola di spurgocoperchio di isolamento

Connettori (opzionali)PC10 ANSI300, per tutti i modelliPC10HP ANSI600 per alte pressioni, per tutti i modelli

PC20ANSI600 con filtro a Y incorporato,per tutti i modelliANSI600 con filtro a Y incorporato e sensoresolo per fughe di vapore (SS1) od anche per

IPC20/21 fenomeni di allagamento (WLS1), rispettiva-mente per USM21, UTD30 e UBP32 (IPC20)UFT14/32 e UIB30 (IPC21), a richiestaANSI600 con una/due valvole d’intercettazio-ne a pistone, per l’isolamento dello scarica-tore, rispettivamente a monte (PC3_) e amonte/a valle (PC4_) e connessioni addizio-

PC3_/4_ nali (opzione “_”) per il drenaggio/spurgodella linea a monte e lo sfiato dello scarica-tore (PC3_ e PC4_) o per una semplice pro-va di funzionamento a valle dello scaricato-re (solo PC4_), a richiesta

Altre opzioni a richiesta (per connettori)valvole di depressurizzazione DV1/DV2 per PC3_ e PC4_valvola di spurgo per PC20

Attacchi connettore-tubazioneUNI-ISO 7/1 Rp (GAS)

filettati femminaper tutti i connettori, stdANSI B1.20.1 NPT (API),per tutti i connettori, a richiesta

a saldare a tasca ANSI B16.11 SW per tutti i connettori,a richiesta

Condizioni limite di esercizio14bar per UFT1421bar per USM21

PMO* 30bar per UIB30 e UTD30 (con vapor saturo)32bar per UBP32 (con vapor saturo) e UFT3242bar per UTDM42L235°C per UFT14255°C per UTD30LA/HA

TMO286°C per UFT32300°C per UBP32315°C per UTDM42L400°C per UIB30, USM21 e UTD30L/H

* compatibilmente con il modello/il rating di pressione/leconnessioni del connettore e la pressione differenzialemassima

UIB30UFT14/32 USM21 UBP32UTD30

Versioni UBP32standard con filtro piano incorporatoCV con valvola di ritegno incorporata, a richiesta

Connessionitramite speciali connettori (a richiesta), per una facile e rapi-da installazione, manutenzione e/o sostituzione in linea,senza intervenire sulla tubazione o arrestare il sistema

39

Portate di scarico in kg/h

In caso di funzionamento con condensa a bassa temperatura o sottoraffreddata (ad esempio, in fase di avviamento dell’im-pianto), il dispositivo d’eliminazione aria incorporato è aperto e, quindi, permette il passaggio di una portata supplementare(almeno del 100% della portata dedotta sul diagramma) che si deve aggiungere a quella normale di scarico:ad esempio, UFT14-10 a 10bar di pressione differenziale ha una capacità di scarico di 370kg/h che diventa 740kg/h infase di avviamento a freddo dell’impianto; analogamente, per UFT32 a 5bar la portata sale da 195 a 390kg/h.

Con

dens

a kg

/h

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

UFT14

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

UFT32

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

UIB30HLo scaricatore deve essere selezionato in modo da fun-zionare alla pressione massima d’esercizio e soddisfarela portata di scarico richiesta in funzione della pressionedifferenziale: ad esempio, per scaricare 80kg/h di vaporea 7bar (PMO) e con una pressione differenziale massimadi 6bar si deve utilizzare UIB30/7 e non UIB30/4

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

UIB30

Contropressione massima≤80% della pressione di ingresso per UTD30 e UTDM42L

Pressione di esercizio minima0,1bar per USM21 con bimetallo -70,25bar per UTD30 e UTDM420,5bar per USM21 con bimetallo -52bar per USM21 con bimetallo -35bar per USM21 con bimetallo -1

∆∆∆∆∆PMX - Pressione differenziale massima in bar1,5 UIB30/122 UIB30H/12

2,5 UIB30/104 UIB30/8

4,5 UFT14-4,5 e UFT32-4,55 UIB30H/10

8,5 UIB30/7 e UIB30H/810 UFT14-10 e UFT32-1012 UIB30/6 e UIB30H/714 UFT14-14 e UFT32-1420 UIB30/5 e UIB30H/621 UMS21 e UFT32-2130 UIB30/4 e UIB30H/532 UFT32-32

40

Specifiche tecniche Tl-P146-02 (UFT14); Tl-P146-05 (UFT32); TI-P625-04 (USM21); Tl-P113-01 (UIB30); Tl-P154-01(UTD30); Tl-P127-01 (UBP32); Tl-P154-06 (UTDM42L); TI-P128-10 (PC10/10HP); TI-P128-15(PC20); TI-P128-17 (IPC20/21); TI-P128-02 (PC3_); TI-P128-03 (PC4_) e TI-P600-01 (DV1/DV2)

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

UBP32

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

UTDM42L

I valori di portata nei diagrammi precedenti si riferiscono alla temperatura di saturazione (UFT14/32, UIB30, UTD30 eUTDM42L) o a quella di apertura completa dello scaricatore (USM21 e UBP32).

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

UTD30

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Portate di scarico in esercizio (a caldo) ______

Portate di scarico all’avviamento (a freddo) - - - - -

USM21

41

Sistemi di monitoraggio degli scaricatori di condensa con vaporeSpiratec

manuale mod. 30 o mod. 40, solo per la segnalazionedelle perdite di vapore e, quindi, abbinato esclusiva-mente al sensore SS1, al quale è connesso diretta-mente o tramite

- un dispositivo di controllo remoto (opzionale) R1, checonsente il monitoraggio a distanza di ogni singolo sca-ricatore installato in posizione poco accessibile o R12,per un telecontrollo capillare fino a 12 camere dirilevazione e/o scaricatori di condensa inaccessibili.

Il funzionamento di uno scaricatore è regolare quandonell’unità di monitoraggio è accesa solo la spia a luceverde, ovvero quando il sensore segnala la presenza dicondensa calda nello scaricatore.Se, invece, viene rilevata la presenza di vapore vivo odi condensa fredda, si accendono rispettivamente laspia a luce rossa, per indicare che lo scaricatore èrimasto bloccato aperto (perdite di vapore) o quella aluce arancione per indicare che è rimasto bloccatochiuso (allagamento).Gli indicatori mod. 30 e 40 segnalano solo le fughe divapore e quindi, in caso di anomalia, si accende solo laluce rossa, mentre i dispositivi di monitoraggio R1C rile-vano anche i fenomeni di allagamento, mediante l’ac-censione della spia arancione.Nei dispositivi R16C ci sono due tipi di segnalazioni:una segnalazione di controllo generale, che indica per-dite di vapore e/o allagamenti in uno o più dei 16 scari-catori controllati ed una segnalazione puntuale, che in-dividua esattamente quali scaricatori perdono e qualisono allagati.

Quando uno scaricatore di condensa non funzionaregolarmente provoca sempre qualche inconvenien-te: può interrompere il ciclo produttivo, compromette-re la qualità dei prodotti o, addirittura, un intero pro-gramma di risparmio energetico. Anziché con gli indi-catori di passaggio, il funzionamento degli scaricatoridi condensa con vapor saturo può essere controllatoanche dai meno esperti in modo semplice, immediatoe continuo, utilizzando il sistema di monitoraggio“Spiratec”, che permette l’immediata rilevazione diperdite di vapore e/o fenomeni di allagamento conrelativa segnalazione d’allarme.Esso è essenzialmente composto da:- uno o più sensori, uno per ogni singolo scaricatore

di condensa da controllare, SS1 per rilevare solo lefughe di vapore o WLS1 per segnalare anche gliallagamenti, ciascuno montato direttamente sulloscaricatore o installato separatamente a monte del-lo stesso, in posizione orizzontale, su

- una camera di rilevazione (opzionale) ST17 in ghi-sa sferoidale, ST14 in acciaio o ST16 in acciaio inox

- una o più unità di monitoraggio fisse automaticheR1C, una per ogni singolo scaricatore di condensae/o camera di rilevazione o R16C, fino ad un nume-ro massimo di 16 unità secondarie più una centra-lizzata, eventualmente interfacciabile con la mag-gior parte degli attuali sistemi computerizzati di con-trollo e supervisione (BEMS/EMS o SCADA), per ladiagnosi funzionale di ben 256 scaricatori oppure,ancora, un unico sistema di monitoraggio portatile

42

Condizioni limite di esercizio

PMO*25bar per ST1632bar per ST17/14

TMO 240°C per tutte le versioni*con attacchi std, compatibilmente con il rating delle flange e la pressione differenziale massima

Unità di monitoraggioper il monitoraggio manuale puntuale degli scaricatori di condensa (il mod. 40 rispetto almod. 30 ha un filtro elettronico che fornisce una risposta più stabile in presenza di possibilifluttuazioni di portata nella linea vapore)si usa solo col sensore SS1 per la rilevazione delle perdite di vapore, non in aree a rischio dideflagrazione e con l’eventuale dispositivo intermedio R1 o R12 per controllo remotoin materiale plastico, con cavo di collegamento rivestito da idonea guaina protettiva econnettore PT1 (grado di protezione IP20)Temperatura ambiente: 0÷40°CAlimentazione: batteria da 9V (non in dotazione)per il monitoraggio automatico continuo del singolo scaricatore di condensasi usa a non più di 10m di distanza col sensore SS1 (con connettori PT2 o PT3) per larilevazione delle perdite di vapore o col sensore WLS1 (senza connettori e basetta a diodi)per la rilevazione degli allagamenti e con i sistemi di controllo/gestione BEMS, EMS e SCA-DA (segnalii analogici o digitali pnp o npn)

R1C in ghisa malleabile, con grado di protezione IP65 se il collegamento tra R1C e sensore èassicurato a mezzo di idoneo pressacavo e quello tra R1C e sistema di controllo/gestione èa tenuta stagna se esposto all’umiditàTemperatura ambiente: -20÷55°CAlimentazione: 9-30Vcc e max 35mA con segnali d’uscita digitali, std; 22-30Vcc e max 35mAcon segnale d’uscita analogico 4÷20mAper il monitoraggio automatico continuo fino a 16 scaricatori di condensa, con possibilità discansione automatica sequenziale fino a 16x16=256 scaricatori collegati a cascata a 16unità R16C a loro volta gestite da un’ulteriore R16C che funge da unità di controllo generalesi può usare a non più di 500m di distanza col sensore SS1 (con connettori PT2 o PT3) per larilevazione delle perdite di vapore o col sensore WLS1 (con basetta a diodi, anche Zener se

R16Cin zona a rischio di deflagrazione) per la rilevazione degli allagamenti e con i sistemi dicontrollo/gestione BEMS, EMS e SCADA (segnali analogici o digitali pnp o npn)in materiale plastico (ABS), in versione a pannello o per montaggio a parete, con grado diprotezione IP65, solo per le esecuzioni a parete e se i cavi di collegamento sono assicuratialle unità R16C a mezzo di idonei pressacavo a tenuta stagnaTemperatura ambiente: 0÷50°CAlimentazione: 96-240Vca±10% e max 50mA, std; 24Vca±10% e max 50mA , a richiesta

Camere di rilevazione (opzionali)con corpo in ghisa sferoidale e diametri nominali DN½”÷1”; versioni disponibili:

ST17 ST171, con attacchi filettati femmina UNI-ISO 7/1 Rp (GAS), std; ANSI B1.20.1 NPT (API), arichiestacon corpo in acciaio e diametri nominali DN½”÷2"/15÷50; versioni disponibili:ST141, con attacchi filettati femmina UNI-ISO 7/1Rp (GAS), std; ANSI B1.20.1 NPT (API), a

ST14 richiestaST142, con attacchi a saldare a tasca ANSI B16.11 SWST143, con attacchi flangiati UNI-DIN PN40, std; ANSI B16.5 serie 150/300, a richiestacon corpo in acciaio inox e diametri nominali DN½”÷1”/15÷25; versioni disponibili:ST161, con attacchi filettati femmina UNI-ISO 7/1Rp (GAS), std; ANSI B1.20.1 NPT (API), a

ST16 richiestaST162, con attacchi a saldare a tasca ANSI B16.11 SWST163, con attacchi flangiati UNI-DIN PN40, std; ANSI B16.5 serie 150/300, a richiesta

Sensori

SS1in acciaio inox, montato sulla camera di rilevazione ST (std) o direttamente incorporato alloscaricatorein acciaio inox, si usa solo con le unità di monitoraggio R1C o R16C e viene fornito con

WLS1 cavo di collegamento tripolare per alte temperature, di lunghezza 1m e speciale basetta adiodi per connessione all’unità R16C

mod

. 30

e 40

43

Connettoria innesto rapido a pressione, fornito in dotazione con gli indicatori mod. 30 e 40, per il

PT1 collegamento mobile al sensore SS1 o ai dispositivi R1 e R12, a mezzo di apposito cavo peralte temperature di lunghezza 1ma raccordo lineare/angolare filettato femmina in ottone (grado di protezione IP67), per il collega-mento permanente al sensore SS1 delle unità R1C/R16C o dei dispositivi R1 e R12, a mezzodi apposito cavo di lunghezza std 1,25m (con eventuale guaina di protezione, a richiesta);la scelta del cavo non è vincolante ma in genere per i collegamenti più complessi possonoessere usati cavi a 7 conduttori da 0,2mm2; i cavi addizionali sono a cura dell’installatore edevono essere in accordo con le istruzioni di installazione

Dispositivi di controllo a distanza (opzionali)si usano solo col sensore SS1 (con connettori PT2 o PT3) per la rilevazione delle perdite divapore e non in aree a rischio di deflagrazione; versioni disponibili:

R1per il collegamento all’indicatore mod. 30 o 40 del singolo scaricatore in posizione pocoaccessibile

R12per il collegamento all’indicatore mod. 30 o 40 fino a 12 scaricatori inaccessibili, a mezzo diopportuno commutatore di selezione sul pannello frontale

PT

2/P

T3

Specifiche tecniche TI-P086-17 (ST14, ST16 e ST17); Tl-P087-04 (Mod. 30 e 40); TI-P087-32 (R1C);TI-P087-20 (R16C) e TI-P087-02 (R1 e R12)

Indicazioni per la selezione

Monitoraggio automatico di più scaricatori di condensacomposizione unità di monitoraggio R16C, max 16 camere

di rilevazione ST (eventuali) e max 16 sensoriSS1 o WLS1

composizione max 17 unità di monitoraggio R16Ca cascata (una principale e 16 secondarie), max

16x16=256 camere di rilevazione ST (even-tuali) e max 256 sensori SS1 o WLS1

caratteristiche rilevazione delle perdite di vapore e degli alla-gamenti, monitoraggio simultaneo fino a 256scaricatori, identificazione automatica, istantaneae continua delle anomalie, diagnosi in posizio-ne o a distanza, compatibilità con i sistemi disupervisione a distanza BEMS, EMS e SCADA

Monitoraggio manuale di uno o più scaricatori di condensacomposizione indicatore palmare mod. 30 o 40, dispositivo di

telecontrollo R1 (eventuale), camera dirilevazione ST (eventuale) e sensore SS1

composizione indicatore palmare mod. 30 o 40, dispositivo dimultipla telecontrollo R12, max 12 camere di rilevazione

ST (eventuali) e max 12 sensori SS1caratteristiche rilevazione delle sole perdite di vapore,

monitoraggio manuale selettivo degli scari-catori, identificazione istantanea delle ano-malie, diagnosi in posizione o a distanza,installazione economica

Monitoraggio automatico di uno scaricatore di condensacomposizione unità di monitoraggio R1C, camera di rilevazione

ST (eventuale) e sensore SS1 o WLS1caratteristiche rilevazione delle perdite di vapore e degli

allagamenti, identificazione automatica,istantanea e continua dell’anomalia, diagno-si in posizione o a distanza, compatibilità coni sistemi di supervisione a distanza BEMS,EMS e SCADA

WLS1

R1C

EMS/BMSSCADA

SS1

PT2 o PT3 R1C

EMS/BMSSCADA

PT2o

PT3

mod. 30o 40

SS1

R12

SS1

PT2 o PT3

R1

PT1

PT1

mod. 30o 40

R16C

WLS1SS1

PT2o

PT3

R16C

44

Riduttori di pressione

La riduzione di pressione è un processo termodinamicoche permette di adeguare la pressione dell’impianto alleesigenze dell’utenza e di stabilizzarla, aumentando alcontempo il volano energetico a monte; se il fluido di pro-cesso è vapor saturo, ne adegua anche la temperatura ene migliora il titolo.Modulando opportunamente il flusso, una buona riduzio-ne di pressione compensa prontamente gli squilibri in-dotti dalle variazioni di portata e/o di pressione a montemantenendo sempre il valore della pressione ridotta en-tro i limiti di variazione preimpostati.Il principio di funzionamento di un riduttore automatico dipressione o valvola di riduzione o riduttrice si basa sulconfronto continuo della pressione ridotta con la forzacontrapposta di una molla antagonista e sul successivointervento automatico di ripristino del valore di pressionevoluto a valle, agendo su un apposito organo elastico(diaframmi o soffietto) che comanda l’otturatore diretta-mente od indirettamente tramite una valvolina “pilota”:nel primo caso si parla di un riduttore “autoazionato”,(BRV, SRV, LRV e DRV), nel secondo caso di un riduttore“auto-servoazionato” (DP).I principali vantaggi della versione a pilota sono la mag-gior precisione, la possibilità di inserire servocomandi ela neutralizzazione pressoché completa delle oscillazio-ni della pressione ridotta, dovute a repentine variazionidi portata e/o di pressione a monte della valvola.I principali vantaggi del regolatore diretto sono, invece, lagrande semplicità, il minor costo e la maggior adattabilitàanche su impianti con trattamenti di depurazione del flui-do imperfetti.

Riduttori autoazionati BRV, SRV, LRV e DRVSono regolati dalla pressione ridotta a valle (si vedano leprime due figure schematiche alla pagina successiva)che, tramite il forellino della presa d’impulso incorporataF (per BRV2/7) o il tubicino di quella esterna G (per DRV,ma anche per BRV2), eventualmente collegata al barilot-to di condensazione H (solo per DRV), agisce diretta-mente sull’organo elastico C (diaframmi per DRV, SRV46e SRV66; soffietto per BRV2, BRV7, LRV2 e SRV2) e, quin-di, sull’otturatore D, opponendosi alla forza della molla B,previamente tarata con l’apposita manopola diregolazione A. In condizioni normali la forza dei diafram-mi/soffietto e quella della molla sono in perfetto equilibrioe la taratura della molla determina la posizione che deveavere l’otturatore per fornire la pressione ridotta deside-rata: il fluido di processo entra nella valvola dalla connes-sione d’ingresso, oltrepassa otturatore D (aperto) e sede

DRV4/7

BRV2/SRV2/LRV2 BRV73

DP27/DP143

E e fuoriesce dalla valvola, espandendosi e riducendo ilsuo valore di pressione in proporzione all’apertura del-l’otturatore ovvero di quanto stabilito dalla taratura dellamolla. Un aumento o una diminuzione della portata e/odella pressione a monte provoca, in conseguenza, uninnalzamento o una riduzione della pressione a valle che,a sua volta, agisce sui diaframmi/soffietto contro l’azionedella molla per sollevare od abbassare l’otturatore e, quin-di, chiudere o aprire la valvola, adattando così il flussoalle nuove condizioni per mantenere costante la pressio-ne a valle. Quando la pressione ridotta supera il valore ditaratura, la molla di regolazione B viene compressa dallaspinta dei diaframmi/soffietto C per effetto della maggiorpressione, provocando l’avvicinamento dell’otturatore Dalla sede E e riducendo flusso e pressione a valle fino aristabilire il valore precedentemente impostato. Se, inve-ce, la pressione ridotta tende a scendere sotto il valore ditaratura, la forza della molla di regolazione B prevale suquella dell’organo elastico C, l’otturatore D si apre ulte-riormente e il flusso aumenta, ripristinando ancora il va-lore di pressione voluto a valle.Quanto più sono ingenti e frequenti le variazioni di porta-ta e/o di pressione a monte, tanto più questi aggiustaggisono esasperati, per cui è abbastanza normale ed am-missibile ‘qualche lieve scostamento’ nel valore della pres-sione ridotta durante il funzionamento.I riduttori di pressione autoazionati sono, infatti, conside-rati più che accettabili in molte applicazioni comuni ovenon è richiesta una regolazione estremamente precisa ele portate non sono fortemente variabili.I vantaggi che essi offrono sono essenzialmente sempli-cità, compatezza (specialmente per le versioni a soffietto),robustezza, affidabilità e costi iniziali e manutentivi relati-vamente ridotti.I regolatori DRV sono disponbili anche per portate eleva-te; sono più ingombranti, poiché la camera dei diaframminon è integrata al corpo valvola, ma consentono di varia-re agevolmente il campo di regolazione della pressioneridotta con l’immediata sostituzione dell’attuatore.

45

Riduttori auto-servoazionati serie DPPraticamente sono regolatori doppi poichè incorporano unulteriore regolatore che li pilota (si veda la figura schematicain basso): la riduzione di pressione viene effettuata dallavalvola principale H che, a sua volta, è posizionata dalpilota E, in funzione delle variazioni di pressione ridotta rile-vate, tramite il tubicino di presa d’impulso esterna F o incor-porata I, sulla parte inferiore dei diaframmi pilota C e inequilibrio con il carico della molla antagonista B, previamentetarata con la vite di regolazione A. In presenza di una dimi-nuzione della pressione a valle rispetto al valore di taratura,la forza della molla B prevale, la valvola pilota E si apremaggiormente, abbassandosi ed allontanandosi semprepiù dalla sua sede, consentendo ad un maggior flusso difluido di raggiungere liberamente, dapprima, la camera su-periore del riduttore (camera della valvola pilota) e, succes-sivamente, attraverso i tubicini di collegamento D, la came-ra inferiore (camera dei diaframmi principali). Qui il fluidoagisce su una superficie decisamente superiore rispetto aquella della valvola principale H lambita all’ingresso e, quin-di, a pari intensità di pressione, esercita una forza maggioreche comprime la molla di contrasto G e provoca la spintaverso l’alto dello stelo e della stessa valvola H, determinan-done una maggior apertura: in tal modo la portata del fluidodi processo che transita dalla connessione d’ingresso aquella di uscita, passando attraverso sede e otturatore prin-cipale, aumenta e con essa la pressione a valle fino a ripri-stinare il valore voluto, annullando completamente la cadu-ta di pressione iniziale. Viceversa, un aumento della pres-sione ridotta oltre il limite di taratura si trasmette alla cameradei diaframmi pilota, tramite la presa d’impulso I o F, comeuna sovrapressione che, vincendo la forza della molla diregolazione B, è in grado di sollevare asta e valvolina pilotaE, provocandone l’avvicinamento alla sua sede ovvero una

Guardiaidraulica

Pressioned’ingresso

Pressioneridotta

B

A

C

G

DE

H

DRVBRV/SRV/LRV

A

B

C

EI

HJ

LK

D

G

F

DP

maggior chiusura; ciò causa una riduzione di flusso e, sottoi diaframmi principali K, una depressurizzazione che, peral-tro, è accelerata dall’espansione a valle attraverso il colle-gamento di sfogo L e il foro calibrato J.In condizioni normali di funzionamento (stabilità di pres-

sione a monte e di portata) la pressione ridotta è regolataal valore desiderato a valle (ruotando la vite diregolazione A in senso orario la pressione aumenta, insenso antiorario diminuisce) e la valvola pilota E è nor-malmente aperta in posizione tale da dosare opportu-namente afflusso e deflusso sotto i diaframmi principali K,

46

In fase di richiesta d’offerta/ordine d’acquisto, perl’individuazione esatta e completa della valvola di ridu-zione occorre fornire compiutamente i seguenti dati del-l’applicazione:la natura del fluido, la pressione a monte (e l’eventualevariabilità), la portata richiesta (e l’eventuale variabilitàprevista), il valore o i valori della pressione ridotta (o ilcampo di regolazione), gli accessori e/o particolari la-vorazioni extra.Esempio di indicazione del riduttore:Valvola di riduzione della pressione per vapore surri-scaldato a 10bar/220°C (pressione variabile tra 8 e10bar), da ridurre a 5÷6bar, con una portata media di2000kg/h (massima 2500kg/h; minima 500kg/h), com-pleta di tutti gli accessori.

BRV2 campo 1,4÷4 bar, flangiata PN25 DN20LRV2 campo 0,35÷1,7bar, filettata GAS DN½”DRV4 campo 0,8÷2,5bar, flangiata PN40 DN80,

con attuatore a diaframma in EPDM tipo 3DP27 campo 0,2÷17bar, flangiata PN25 DN40

Avvertenze per il dimensionamentoLa valvola riduttrice deve garantire una portata sufficien-te a soddisfare quella massima richiesta nelle condizionidi lavoro previste ed eventualmente nelle condizioni piùdifficili (ad es. con salto di pressione minimo);prudenzialmente è bene adottare un margine di portatadi sicurezza pari ad almeno il 20÷25% in più per i riduttoridiretti (BRV, SRV, LRV e DRV) e a circa il 10% per riduttoriauto-servoazionati (DP).La scelta del diametro nominale deve essere effettuatatramite i grafici e/o le formule riportati con esempi appli-cativi nelle pagine successive.Si noti che solo per le valvole DP esiste la misura DN15LCa capacità ridotta.Per una miglior efficienza del servizio e una maggior du-rata dei riduttori, nel caso in cui le portate siano variabilied oscillino prevalentemente intorno a due o più valoridecisamente differenziati, può essere vantaggioso ricor-rere a due o più riduttori in parallelo, anzichè ad un unicoriduttore dimensionato alla portata massima.Per differenze di pressione molto elevate (oltre l’85÷90%della pressione a monte) è preferibile utilizzare dueriduttori in serie opportunamente distanziati con un saltodi pressione intermedio.Nel dimensionare la tubazione della pressione ridotta, sitenga presente che con vapore e gas il volume specificoaumenta notevolmente, per cui sono necessari diametridecisamente superiori a quelli in ingresso alla valvola diriduzione.La pressione ridotta massima ottenibile è circa l’80%della pressione effettiva in ingresso; non possono esseregarantiti valori superiori (a minor portata), anche se non èpossibile escluderlo categoricamente.

AccessoriE’ indispensabile un filtro di protezione a monte ancheper quei riduttori che ne hanno già uno incorporato.E’ inoltre indispensabile per i riduttori DRV, ma è

Designazione del modelloIndividuata la serie del riduttore da scegliere in basealle caratteristiche del fluido e dell’impianto e conside-rando anche le caratteristiche di variabilità della pres-sione a monte e della portata, si può definire più preci-samente i l modello, determinando il campo diregolazione della pressione ridotta, il tipo di connessio-ni e il diametro nominale.Ad esempio:

al fine di produrre l’esatta apertura richiesta all’otturato-re principale H per garantire il valore di pressione ridot-ta desiderato a valle. In caso di cessazione della richie-sta, la pressione ridotta tende ad aumentare e, come siè detto poc’anzi, provoca la rapida chiusura del pilota;la pressione non è più trasmessa alla camera dei dia-frammi (le due camere non sono più in comunicazione),mentre quella esistente si dissipa attraverso il tubicinodi sfogo e l’otturatore principale, spinto dalla molla diregolazione e dalla pressione d’ingresso, va a far tenu-ta perfetta sulla sede.L’azione di ‘servoazione’ è, dunque, immediata e po-tente: basta un minimo spostamento della valvolina pi-lota per muovere l’otturatore principale, per cui ancheminime variazioni delle pressione ridotta sono sufficientia compensare forti variazioni di portata e/o di pressionea monte.I riduttori di pressione DP, caratterizzati da precisione,velocità di riposta e portate elevate, sono utilizzabili invarie versioni d’impiego con vapore, aria compressa edaltri gas industriali (tranne ossigeno) e consentono fun-zioni di telecomando o di asservimento ad altri tipi diregolazione. Si tenga presente che, per funzionare, oc-corre assicurare sempre un valore minimo di pressionein ingresso e, per garantire buone prestazioni, è indi-spensabile prevedere drenaggio e filtro a monte, anchese i riduttori sono già dotati di filtro incorporato.

consigliabile anche per quelli della serie DP, la presadi impulso esterna, utilizzando un tubicino in rame dilunghezza pari a circa 1,2m e relativa valvola a spilloDN 1/8” (si veda a pag. 168). Con vapore o gas a tempe-rature superiori a 125°C i riduttori DRV devono pureessere corredati di apposito barilotto di condensazione.Occorre sempre un manometro sulla tubazione a valleper una corretta taratura della pressione di esercizio e,possibilmente, un manometro sulla tubazione a monteper verificare la pressione di alimentazione; entrambi discala adeguata, devono essere dotati di un rubinettod’intercettazione, per manutenzione, controlli e prove edi un tubicino di raffreddamento, se hanno a che farecon vapore o gas caldi (si veda a pag. 166).Pressoché obbligatorie sono le valvole di intercetta-zione, di tipo e rating di pressione adeguato, sia a mon-te che a valle (quest’ultima di diametro nominale mag-giore nel caso di vapore o gas): si veda alle pagg. 134 e137. Di fondamentale importanza è anche l’installazio-ne a valle di una valvola di sicurezza per proteggere ilriduttore da pericolose sovrapressioni. La valvola deveavere caratteristiche idonee al fluido e consentire la por-tata di scarico massima tra quella del riduttore o quelladella valvola di by-pass (si veda a pag. 68).Con vapore, ma spesso anche con aria compressa egas, é indispensabile effettuare un buon drenaggio del-la condensa a monte, a mezzo di un opportunoseparatore (si veda alle pagg. 118 e 190) e relativo sca-ricatore (si veda alle pagg. 5 e 192); in presenza di unatubazione di risalita a valle, occorre prevedere un ulte-riore punto di drenaggio nell’immediata prossimità delriduttore. Infine, tranne in casi particolari, è consigliabileinstallare una valvola di by-pass per assicurare la con-tinuità dell’alimentazione in caso di manutenzione inlinea della valvola di riduzione.

47

Indicazioni per la selezionePressione d’esercizio a monte (bar) Pressione Portata

Fluido Valore massimo Caratteristica ridotta Valori minimo÷massimo Caratteristica Riduttore(PMO) (1) a valle (bar) (2) (1)

8 abbastanza stabile 0,3÷5 37÷730 abbastanza stabile SRV66

10 abbastanza stabile 0,14÷9 38÷1300 abbastanza stabile BRV7

10 variabile 0,2÷17 (3) 17÷3800 variabile DP27E

16 abbastanza stabile 0,02÷12 56÷3670 abbastanza stabile SRV46

17 variabile 0,2÷3 17÷6500 variabile DP27Y

17 variabile 0,2÷15 17÷6500 variabile DP27R

17 variabile 0,2÷17 17÷6500 variabile DP27

19 abbastanza stabile 0,14÷8,6 9÷470 abbastanza stabile BRV2/SRV2

21 variabile 0,2÷3 17÷17500 variabile DP163Y

21 variabile 0,2÷21 17÷17500 variabile DP163

22 (4) abbastanza stabile 0,1÷20 (5) 44÷43000 abbastanza stabile DRV7

26 variabile 0,2÷24 17÷21500 variabile DP143/143H

32 (4) abbastanza stabile 0,1÷20 (5) 44÷63000 abbastanza stabile DRV4

8 abbastanza stabile 0,3÷5 33÷1000 abbastanza stabile SRV66

10 abbastanza stabile 0,14÷9 45÷1530 abbastanza stabile BRV7

10 variabile 0,2÷17 (3) 18÷5200 variabile DP27E

14 abbastanza stabile 0,35÷8,6 16÷620 abbastanza stabile LRV2

16 abbastanza stabile 0,02÷12 52÷5100 abbastanza stabile SRV46

17 variabile 0,2÷3 18÷8800 variabile DP27Y

17 variabile 0,2÷15 18÷8800 variabile DP27R

17 variabile 0,2÷17 18÷8800 variabile DP27

17 variabile 0,2÷17 37÷8800 variabile DP27G

19 abbastanza stabile 0,14÷8,6 11÷650 abbastanza stabile BRV2/SRV2

21 variabile 0,2÷3 18÷24000 variabile DP163Y

21 variabile 0,2÷21 18÷24000 variabile DP163

22 (4) abbastanza stabile 0,1÷20 (5) 44÷55000 abbastanza stabile DRV7

26 variabile 0,2÷24 18÷29000 variabile DP143/143H

26 variabile 0,2÷24 37÷29000 variabile DP143G

26 variabile 0,2÷21 37÷29000 variabile DP163G

32 (4) abbastanza stabile 0,1÷20 (4) 44÷80000 abbastanza stabile DRV4

8 abbastanza stabile 0,3÷5 0,8÷19 abbastanza stabile SRV66

14 abbastanza stabile 0,35÷8,6 1,2÷13,5 abbastanza stabile LRV2

16 abbastanza stabile 0,02÷12 1,3÷72 abbastanza stabile SRV46

22 (4) abbastanza stabile 0,1÷20 (5) 1,1÷680 abbastanza stabile DRV7

32 (4) abbastanza stabile 0,1÷20 (5) 1,1÷800 abbastanza stabile DRV4

(1) i possibili scostamenti della pressione ridotta con pressione a monte e/o portata variabile si possono compensare ricorrendo ad un diametro nominalesuperiore

(2) i valori minimo e massimo sono espressi in “kg/h” per vapore, in “Nm3/h” per aria compressa e gas o in “m3/h” per acqua ed altri liquidi compatibili; sonocomputati considerando il diametro nominale DN o il coefficente di portata Kv rispettivamente minimo e massimo e il salto di pressione ∆P (= pressione amonte - pressione a valle) più favorevole per avere la portata rispettivamente minima e massima:

- per il calcolo della portata minima si è assunto P a monte minima = 2bar (3bar per LRV2) e/o ∆P = 0,1bar (∆P = 2 - P ridotta minima per BRV2/SRV2;∆P = 3 - P ridotta minima per LRV2). Per pressioni d’esercizio a monte inferiori a 2bar, contattare i ns. uffici tecnico-commerciali

- per il calcolo della portata massima si è assunto P a monte = PMO (= 17bar per BRV2/SRV2) e/o ∆P tale che sia:P a valle = P ridotta massima per BRV2/SRV2P a valle = P ridotta minima per DRV con aria compressa/gas e SRV46/66P a valle = P ridotta opportuna per LRV2 e DP∆P∆PMX per DRV con vapore e acqua/liquidi

(3) compatibilmente con PMO=10bar(4) compatibilmente con ∆PMX (= 25bar per DN15÷50; 20bar per DN65÷100) e/o il rating di pressione dell’attuatore (≤ 25bar)(5) 0,1÷20bar per DN15÷25; (0,15÷20bar per DN32÷50; 0,3÷20bar per DN65÷100)

Vap

ore

Ari

a co

mp

ress

a e

gas

Acq

ua

eliq

uidi

com

pat

ibili

48

DescrizioneSistemi di riduzione della pressione autoazionati con soffiettometallico, filtro incorporato, molla di contrasto coperta e pre-sa di impulso interna (o esterna per BVR2SP/BP), per vapo-re (BRV2/7 e SRV2), aria compressa e altri gas compatibiliper tutti i modelli (in particolare, BRV7 o LRV2, se è richiestala tenuta ermetica) e, infine, acqua od altri liquidi (solo LRV2)

Versioni BRV2/LRV2S con soffietto in acciaio inoxB con soffietto in bronzo fosforosoP con presa di impulso esterna, solo per le BRV2

Versioni BRV71 con attacchi filettati3 con attacchi flangiati

Corpoin ghisa sferoidale per le BRV2

in ghisa sferoidale nichelata (ENP) per le BRV7

in bronzo per le LRV2

in acciaio inox elettrolucidato per SRV2

Connessioni(con manopola di regolazione in

in linea orizzontali alto od anche in basso per le BRV2,SRV2 e LRV2)

Interni in acciaio inox tranne

in ghisapiattello spingimolla, per tutti i mo-delli (nichelata solo per SRV2)

in acciaio vite di regolazione, per tutti i model-al carbonio li (nichelato solo per SRV2)in bronzo fosforoso soffietto per BRV2B/2BP e LRV2Bin acciaio armonico molla di regolazioneal cromo per molle (nichelato solo per SRV2)

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS), per leBRV2/71, LRV2 e SRV2, std

filettati femminaANSI B1.20.1 NPT (API) per leBRV2/71, LRV2 e SRV2, a richiesta

flangiati UNI-DINPN16 per BRV73, stdPN25 per le BRV2/SRV2, std

flangiati ANSI B16.5serie 150 per BRV73/SRV2,a richiesta

Per il dimensionamento si veda alla pagina successiva

Otturatore a sede semplicein acciaio inox a tenuta metallica, per le BRV2 e SRV2in gomma nitrilica a tenuta soffice (perfetta), per le LRV2

Diametri nominaliDN½”÷1” per le BRV2/LRV2 e SRV2DN15÷25 per le BRV2/SRV2DN1”÷2”/25÷50 per le BRV7

Condizioni limite di esercizio e altri dati di funzionamento10bar per le BRV7

PMO* 14bar per le LRV219bar per le BRV2/SRV275°C per le LRV2

TMO184°C per le BRV7210°C per le BRV2212°C per SRV2

temperatura di0°C

esercizio minima***molla 0,14÷1,7bar, per le BRV e SRV2grigia 0,35÷1,7bar, solo per le LRV2

campi di molla1,4÷4bar, per tutti i modelli

pressione verderidotta**

molla3,5÷8,6bar, per le BRV2, LRV2

arancionee SRV23,5÷9bar, solo per le BRV7

rapporto di 10:1 alla massima portata, per tuttiriduzione massimo i modelli

* con attacchi std e compatibilmente con il rating delle flange** in caso di sovrapposizioni, si scelga il campo di pressio-

ne minore, per una maggior precisione di regolazione*** compatibilmente con il rischio di gelo

Specifiche tecniche Tl-P045-14 (BRV2); Tl-P210-01 (BRV7); Tl-P001-07 (LRV2) e TI-P186-05 (SRV2)

Riduttori di pressione autoazionatiBRV2, BRV7, LRV2 e SRV2

Corpo: bronzo/ghisa sferoidale (nichelata)/acciaio inox elettrolucidato

PMO: fino a 19bar

Attacchi: filettati DN½”÷2”/flangiati DN15÷50

BRV2/LRV2 SRV2BRV71

Coperchio

in alluminioverniciato epossidico LM24, per le BRV2/LRV2nichelato LM6, per le BRV7/SRV2

49

Dimensionare un riduttore BRV, SRV o LRV significa indi-viduarne quel diametro nominale che, in funzione dellapressione d’esercizio in ingresso e di quella ridotta inuscita, è in grado di soddisfare la portata richesta e quel-la molla di regolazione che permette di ottenere il valoredi pressione ridotta voluto, rispettando eventuali vincolidi temperatura e/o d’installazione. A tale scopo si utilizza-no i diagrammi di portata alle pagg. 50 e 51.Le curve contraddistinte dai numeri 2, 3, 4, ... rappresen-tano la pressione in bar a monte del riduttore. I valori inbar della pressione ridotta a valle sono, invece, riportatisull’asse verticale. Si tenga presente che nel selezionareil diametro della valvola è bene considerare un marginedi portata almeno del 20÷25% in più, per compensareeventuali variazioni di portata dovute a possibili squilibridi pressione a monte e/o a valle; con portate fortementevariabili, alti margini di sicurezza conferiscono più stabi-lità alla pressione ridotta e quindi maggior precisione allaregolazione. L’uso dei diagrammi risulta evidente median-te tre semplici esempi:

Dimensionamento dei riduttori BRV2, BRV7, SRV2 e LRV2Diagrammi di portata di vapore, aria compressa e acqua

Coefficienti di portata Kv* per BRV2, BRV7, LRV2 e SRV2DN ½”/15 ¾”/20 1”/25 1¼/32 1½”/40 2”/50

Kv (BRV2/SRV2) 1,5 2,5 3 - - -

Kv (BRV7) - - 6,8 9,5 11,5 15

Kv (LRV2) 2,1 3,6 4,3 - - -

* calcolati alla massima apertura della valvola (massimaportata)

Dimensionamento valvola di sicurezzaPer il dimensionamento di un’eventuale valvola di sicu-rezza a valle del riduttore occorre conoscere la pressio-ne a monte e a valle e il coefficiente di portata Kv delriduttore quest’ultimo parametro, riportato nella tabellasottostante, rappresenta la portata teorica massima delriduttore con otturatore tutto aperto (situazione quasi mairealizzabile in condizioni normali di funzionamento), de-terminata con formule empiriche (si veda a pag. 58) te-nendo conto del fluido e delle condizioni di esercizio.Qualora il riduttore sia dotato di una valvola di by-passcon un valore di Kv superiore, riferirsi a quest’ultimo per ildimensionamento della valvola di sicurezza.

3) AcquaInfine, volendo ridurre la pressione di 1 litro al secondo diacqua da 5 ad 3bar: dal diagramma a pag. 51 si sceglie unriduttore LRV2 con attacchi filettati DN¾” con portata ~1,42litri/sec e molla verde con campo di regolazione 1,4÷4bar.

1) VaporeSi vuole ridurre la pressione di 110kg/h di vapor saturoda 8 a 6bar. Si consideri il primo diagramma a pag. 50.Dal punto di intersezione fra la curva corrispondente a8bar di pressione a monte e la retta orizzontale passanteper 6bar, pressione ridotta a valle, si scende verticalmen-te fino ad incrociare su una delle scale graduate quelvalore di portata immediatamente superiore a quello ri-chiesto (~138kg/h), sufficientemente elevato da contene-re eventuali squilibri di pressione e/o portata (margine diportata: 25%), che induce a scegliere un riduttore ad esem-pio BRV2 o SRV2 con attacchi filettati DN½” o flangiatiDN15 e molla arancione con campo di regolazione3,5÷8,6bar.Si procede esattamente nello stesso modo anche per iriduttori BRV7 (si veda il secondo diagramma a pag. 50).Con vapore surriscaldato si procede in modo analogoal vapor saturo: si utilizzano gli stessi diagrammi di porta-ta e, per tener conto della maggior temperatura del vapo-re per effetto del surriscaldamento, si applicano i seguentifattori correttivi (validi per tutti i tipi di riduttore):

Fattori correttivi per surriscaldamento FsT (°C)* 25 50 75 100 125 150 200 250

Fs 1,03 1,06 1,09 1,12 1,15 1,18 1,24 1,30* gradi di surriscaldamento rispetto alla temperatura del

vapor saturo ovvero differenza di temperatura tra vaporesurriscaldato e vapor saturo alla pressione d’ingresso.

Per il dimensionamento si consultino i diagrammi di por-tata relativi al vapor saturo con il valore di portata richie-sta moltiplicato per il corrispondente fattore disurriscaldamento Fs e si deduca la dimensione della val-vola riduttrice come sopra riportato oppure, determinatoil diametro del riduttore che soddisfa la portata di vaporsaturo richiesta, si divida per Fs la portata nominale adesso corrispondente (dedotta dal diagramma alle condi-zioni previste per vapor saturo) e la si confronti con ilvalore della portata richiesta: se ne è superiore, va benela dimensione della valvola trovata per il vapor saturo; incaso contrario si passa al primo diametro utile che soddi-sfa la portata richiesta.

Specifiche tecniche TI-P045-13 (portate BRV2 e SRV2); TI-P210-03 (portate BRV7) e TI-P001-09 (portate LRV2)

Riprendendo i dati dell’esempio precedente, si applichi ilcoefficente correttivo Fs che tenga conto della tempera-tura di surriscaldamento:- con 25°C di surriscaldamento la portata maggiorata è

pari a 110kg/h x 1,03 = 113kg/h e, pertanto, va ancorabene un riduttore BRV2/SRV2 DN15 con portata nomi-nale massima (138kg/h) superiore a quella richiesta dioltre il 22%.

- con 250°C di surriscaldamento, invece, la portata mag-giorata vale 110kg/h x 1,3 = 143kg/h > 138kg/h; occor-rerà, quindi, un riduttore DN20 (portata nominale~172kg/h con un margine di sicurezza di oltre il 20%). Inalternativa lo si ricava considerando che per il riduttoreDN15 la portata corretta del fattore di surriscaldamentoè 138kg/h : 1,3 = 106kg/h < 110kg/h e DN20 è il primodiametro utile che soddisfa la portata richiesta.

~

~

2) Aria compressaAnalogamente, se si vuole ridurre la pressione di 28m3/hdi aria compressa da 7 a 3bar, sapendo che le portateriferite a pressioni superiori a quella atmosferica (si con-siderino trascurabili le variazioni di temperatura e umi-dità relativa) devono essere moltiplicate per il rapporto

28 m3 x 1,013+7 x 1000 dm3/m3 = 62 Ndm3

h 1,013 3600 sec/h sec

sempre dal primo diagramma a pag. 50 si sceglie unriduttore BRV2 (o SRV2) con attacchi filettati DN1" oflangiati DN25 con portata nominale ~72Ndm3/sec e mol-la verde con campo di regolazione 1,4÷4bar.

~

pressione atmosferica + pressione relativa

: pressione atmosferica

50

Diagramma di portata del vapor saturo e dell’aria compressa per riduttori BRV2 e SRV2

Pre

ssio

ne r

idot

ta a

val

le b

ar (

x 10

0 =

kP

a)

Pressione a montebar

(x 100 = kPa)

Portata di vapor saturokg/h

Portata di aria compressaNdm3/sec

Diagramma di portata del vapor saturo e dell’aria compressa per riduttori BRV7

Pre

ssio

ne r

idot

ta a

val

le b

ar (

x 10

0 =

kP

a)

Pressione a montebar

(x 100 = kPa)

Portata di vapor saturokg/h

Portata di aria compressaNdm3/sec

51

Diagramma di portata dell’acqua per riduttori LRV2

Pre

ssio

ne r

idot

ta a

val

le b

ar (

x 10

0 =

kP

a)

Pressione a montebar (x 100 = kPa)

Portata di acqualitri/sec

52

DescrizioneSistemi di riduzione della pressione ridotta autoazionatia diaframma con molle di contrasto esterne, soffietto ditenuta stelo, soffietto di bilanciamento (solo con dia-metri nominali DN25÷100) per una regolazione preci-sa e stabile anche ad elevate pressioni differenziali,attuatore intercambiabile in funzione del campo di pres-sione ridotta, presa d’impulso esterna e, a richiesta,barilotto di raffreddamento a protezione del diaframmaper applicazioni con vapore ad alta temperatura; im-pieghi anche con acqua, aria compressa ed altri fluidicompatibili.Le valvole riduttrici SRV46 e SRV66 sono completa-mente in acciaio inox e con parti interne bagnate inAISI316L. Le valvole SRV66 hanno la sede integrata alcorpo e, grazie alle connessioni ad angolo, alla totaleassenza di cavità interstiziali o porosità e alla possibi-lità di installazione verticale, consentono un completoautodrenaggio e, quindi, minimo rischio di bio-conta-minazioni. Fornite di predisposizione per presa d’im-pulso esterna (solo SRV46), a garanzia di unaregolazione di pressione accurata e stabile alla massi-ma portata o senza alcuna linea di presa pressioneperché non necessaria (solo SRV66), vengono utiliz-zate con vapore, vapore tecnologico, vapore pulito,gas inerti, acqua ed altri liquidi compatibili, per appli-cazioni con apparecchiature sanitarie, farmaceutiche,chimiche, e alimentari, come sterilizzatori, autoclavi,umidificatori, bioreattori, centrifughe, essiccatoi, ecc…

Riduttori di pressione autoazionatiSerie DRV, SRV46 e SRV66

Corpo: ghisa sferoidale/acciaio/acciaio inox

PMO: fino a 32bar

Attacchi: filettati DN½”÷2”/flangiati DN15÷100a saldare DIN11850 DN½”÷2”a clamp ISO2852 DN½”÷2”

DRV DN15 e 20 SRV66SRV461DRV DN25÷50 DRV DN65÷100

Versioni DRV4 in acciaio al carbonio7 in ghisa sferoidale

con tenuta stelo a soffietto e tenuta otturatore me-(B) tallica per usi con vapore, aria compressa e ac-

qua, stdcon tenuta stelo a soffietto e tenuta otturatore sof-

(GB) fice (perfetta) per usi con aria compressa, acquae oli industriali, a richiesta

Corpo e coperchioin ghisa sferoidale per le DRV7

in acciaio per le DRV4

in acciaio inox per le SRV

Otturatore a sede semplice

in acciaio inoxa tenuta metallica, per DRV4B/7B eSRV66

in gomma nitrilicaa tenuta soffice (perfetta),per DRV4GB/7GB

in acciaio inox con (viton con idrocarburi) a tenutainserto in Flouraz soffice (perfetta), per le SRV46

Interni in acciaio inox trannein ghisa zincata piattello spingimolla, solo per le DRV

piattello, stelo e staffa di montaggiodell’attuatore, piattello di supportospingimolle, contropiattello con re-lativo fermo a clip (per DN32÷50),

in acciaio zincato dado di bloccaggio soffietto di te-nuta, dado e controdado ditaratura con relativo cuscinetto(non zincato) e colonnine di soste-gno esterne, solo per le DRV

in acciaio armonicomolle di regolazione, solo per le DRV

al cromo/vanadioin PTFE/acciaio bussola del soffietto di tenuta, solocomposito per le DRVin EPDM/PTFE diaframma, solo per le SRV46in viton/PTFE diaframma, solo per SRV66

Attuatori per DRV1, 2...5 con diaframma in EPDM e sei campi di

regolazione della pressione per usi con va-pore, aria compressa e gas

1N, 2N...5N con diaframma in gomma nitrilica e seicampi di regolazione della pressione perusi con oli industriali

Versioni SRV461 con attacchi filettati3 con attacchi flangiatiS con tenuta soffice in viton, per uso con idrocarburi

Finitura superficiale (parti bagnate interne) per SRV66rugosità fino a 3,2µm con pulitura generale a

ultrasuoni, std; specifica peroli e grassi, a richiesta

rugosità fino a 0,8µm con pulitura generale mec-canica e locale interna a get-to e ultrasuoni con acquademineralizzata

rugosità fino a 0,8µm con elettropulitura

rugosità fino a 0,4µm con elettropulitura

53

Diametri nominaliDN½”÷2” per le DRV7 e le SRV46*DN15÷100 per le DRV (fino a DN50 per le SRV)* DN¾” è disponibile a speciale richiesta, applicando al

corpo valvola da 1” appositi raccordi di riduzione

Condizioni limite di esercizio e altri dati di funzionamento8bar per SRV66

PMO*16bar per le SRV4622bar per le DRV732bar per le DRV490°C per DRV4GB/7GB130°C per le SRV46 con liquidi e gas

TMO* 180°C per SRV66190°C per le SRV46 con vapore300°C per le DRV4/7

* con attacchi std, compatibilmente con il rating delleflange, la pressione differenziale massima e la tempe-ratura di esercizio massima dell’attuatore

Altri dati di funzionamento per DRVpressione differenziale 20bar per DN65÷100massima (∆PMX) 25bar per DN15÷50temperatura di

0°Cesercizio minima*rapporto di

10:1, per DRV4GB/7GBriduzione massimotemperatura di esercizio 125°C per attuatori 1÷5massima attuatore 90°C per attuatori 1N÷5N* compatibilmente con il rischio di gelo

Per il dimensionamento dei riduttori DVR con vaporee acqua si veda alle pagg. 54 e 56; per DRV con aria ogas e i riduttori SRV46/66 si utilizzino le formule peral-tro valide per tutti i tipi di riduttore e tutti i tipi di fluido,riportate a pag. 58

Specifiche tecniche TI-P204-01 (DRV7); TI-P203-01 (DRV4); Tl-P186-01 (SRV46) e Tl-P186-08 (SRV66)

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per leDRV7 e SRV461, std

filettati femminaANSI B1.20.1 NPT (API) per leDRV7 e SRV461, a richiesta

filettati maschioper girella DIN11851 per SRV66,a richiestaPN16 per SRV463, std

flangiati UNI-DIN PN16/25 per le DRV7, stdPN40 per le DRV4, stdserie 125 per DRV7, a richiesta

flangiati ANSI B16.5serie 150 per le DRV e SRV463, arichiestaserie 300 per le DRV4, a richiesta

a saldareDIN11850 per SRV66,a richiesta

a clamp (sanitary) ISO 2852 per SRV66, std

Connessioniin linea orizzontali per le DVR (con attuatore: in

basso, per uso con vaporee/o oltre 125°C; in alto o inbasso indifferentemente, finoa 125°C con diaframma inEPDM e otturatore in acciaioinox o fino a 90°C con dia-framma e/o otturatore in gom-ma nitrilica) e le SRV46 (convite di regolazione in bassoper uso con vapore)

ad angolo retto (a squadra)per SVR66 (con ingresso

orizzontali o verticaliverticale ascendente e usci-ta orizzontale)

Campi di pressione ridotta per SRV460,02÷0,12bar0,1÷0,5bar0,3÷1,1bar0,8÷2,5bar2÷5bar4÷8bar6÷12bar

Campi di pressione ridotta per SRV660,3÷1,1bar0,8÷2,5bar1÷5bar

Campi di pressione ridotta e attuatori per DRVattuatore

campi di con diaframmarating diregolazione molla in

pressionein bar

EPDMgomma

in barnitrilica0,1÷0,6 (DN15÷25)

0,15÷0,6 (DN32÷50) 1 1N

0,3÷0,6 (DN65÷100) gialla 2,5

0,2÷1,2 (DN15÷50)2 2N

0,4÷1,2 (DN65÷100)

0,8÷2,5 3 3N 6

2÷5 blu 4 4N 16

4,5÷105 5N 25

8÷20 rossa

54

Dimensionamento dei riduttori DRVDiagramma di portata del vapore

Dimensionare un riduttore DRV significa individuarne ildiametro nominale corrispondente a quel coefficiente diportata che, in funzione della pressione di esercizio e/odella perdita di carico attraverso il riduttore, è in grado disoddisfare la portata richiesta e quella molla diregolazione che permette di ottenere il valore di pressio-ne ridotta voluto, rispettando eventuali vincoli di tempe-ratura e/o d’installazione.In quasi tutte le applicazioni con vapore il valore delcoefficiente di portata Kv può essere determinato usandoil diagramma di dimensionamento alla pagina successi-va ove, per l’appunto, sono rappresentati graficamente iseguenti parametri:• perdita di carico attraverso la valvola• pressione del vapore in ingresso (pressione a monte)• portata di vapore

Si tenga presente che nel selezionare il diametro nomi-nale è bene considerare un valore di Kv superiore alme-no del 20÷25% a quello dedotto dal diagramma, per com-pensare eventuali variazioni di portata dovute a possibilisquilibri di pressione a monte e/o a valle; con portatefortemente variabili, alti margini di sicurezza conferisco-no più stabilità alla pressione ridotta e quindi maggiorprecisione alla regolazione.Se già si conosce il valore di Kv, il diagramma può essereusato per determinare la perdita di carico nel riduttore auna data portata.L’uso del diagramma risulta evidente mediante un sem-plice esempio:Supponiamo di voler ridurre la pressione di 3500kg/h divapor saturo da 10 a 4bar.Si traccino la linea spezzata A-B corrispondente ai nostri3500kg/h richiesti e l’orizzontale C-D a partire da 11bar(pressione d’ingresso in bar assoluti) fino ad incrociarel’isobara corrispondente alla caduta di pressione nel no-stro riduttore che, in questo caso (11–5=6bar), coincidecon la linea “perdita di carico critica”; da questo puntod’intersezione si faccia scendere la verticale D-E che,incrociando in F la linea di portata, va ad individuare ilvalore di Kv cercato: Kv=24. Noto il Kv del riduttore, dallatabella sottoriportata è immediata la scelta del suo dia-

Dimensionamento valvola di sicurezzaPer il dimensionamento di un’eventuale valvola di sicu-rezza a valle del riduttore occorre conoscere la pressio-ne a monte e a valle e il coefficiente di portata Kv delriduttore. Non bisogna considerare il valore del Kv com-putato come sopra, bensì quello corrispondente alla por-tata teorica massima del riduttore con otturatore tutto aper-to (situazione quasi mai realizzabile in condizioni norma-li di funzionamento), determinata con formule empiriche(si veda a pag. 58) tenendo conto del fluido, delle condi-zioni di esercizio e del Kv della valvola scelta. Qualora ilriduttore sia dotato di una valvola di by-pass con un valo-re di Kv superiore, riferirsi a quest’ultimo per ildimensionamento della valvola di sicurezza.

Coefficienti di portata Kv* per DRV7/DEP (si veda a pag. 65)DN ½”/15 ¾”/20 1”/25 1¼”/32 1½”/40 2”/50 2½”/65 3”/80 4”/100Kv 3,4 6,5 11,4 16,4 24 40 58 92 145

* calcolati alla massima apertura della valvola (massima portata)

Specifica tecnica TI-GCH-27

metro nominale: DN50 con Kv=40 che è il valore imme-diatamente superiore a quello computato, sufficiente-mente grande da soddisfare la portata richiesta anchein presenza di scompensi di pressione e/o di portata(margine di sicurezza: ~66%).Con vapore surriscaldato si utilizza lo stesso diagram-ma di portata del vapor saturo e si procede in modo esat-tamente analogo; l’unica differenza è che il valore di por-tata non deve più essere valutato sull’asse verticale cor-rispondente a “0°C di surriscaldamento”, bensì su quelloche indica la sovratemperatura di surriscaldamento ri-spetto a quella di saturazione. Dalla tabella sottostante sideduce poi il valore del coefficiente di portata immediata-mente superiore a quello così determinato e, quindi, ildiametro nominale del riduttore cercato.Tornando all’esempio precedente, con vapore surriscal-dato a 200°C basta tracciare l’orizzontale G-H dal puntoche individua la portata richiesta (3500kg/h) sulla verti-cale corrispondente all’ascissa 200: il nuovo puntod’intersezione F’ con la verticale D-E fornisce il valoreKv=34 che, essendo ancora inferiore a quello calcolato,considerato precedentemente per il vapor saturo(Kv=40), ci consente di ritenere ancora valido il riduttoreDRV DN2”/50 ma con un margine di sicurezza di solo il17%; viceversa, se avessimo trovato un valore di Kv su-periore a 40, avremmo dovuto selezionare un riduttoreDRV DN2½”/65.

55

Diagramma di portata del vapore per la determinazione del Kv

Gradi disurriscaldamento °C

Por

tata

di v

apor

e kg

/h

Pre

ssio

ne i

n in

gres

so b

ar a

Linea di perdita di carico critica

Perdita di carico bar

G’

56

Dimensionare un riduttore DRV significa individuarne ildiametro nominale corrispondente a quel coefficiente diportata che, in funzione della pressione di esercizio e/odella perdita di carico attraverso il riduttore, è in grado disoddisfare la portata richiesta e quella molla diregolazione che permette di ottenere il valore di pressio-ne ridotta voluto, rispettando eventuali vincoli di tempe-ratura e/o d’installazione.Nelle applicazioni con acqua il valore del coefficiente diportata Kv può essere determinato usando il diagrammadi dimensionamento riportato alla pagina successiva ove,per l’appunto, sono rappresentati graficamente i seguen-ti parametri:• perdita di carico attraverso la valvola• portata di acquaSi tenga presente che nel selezionare il diametro nomi-nale è bene considerare un valore di Kv superiore alme-no del 20÷25% a quello dedotto dal diagramma, per com-pensare eventuali variazioni di portata dovute a possibilisquilibri di pressione a monte e/o a valle; con portatefortemente variabili, alti margini di sicurezza conferisco-no più stabilità alla pressione ridotta e quindi maggiorprecisione alla regolazione.Se già si conosce il valore di Kv, il diagramma può essereusato per determinare la perdita di carico nel riduttore auna data portata.L’uso del diagramma risulta evidente mediante un sem-plice esempio:Supponiamo di voler ridurre la pressione di 25m3/h diacqua da 4 a 1,5bar. Si tracci l’orizzontale A-B corrispon-dente ai nostri 25m3/h richiesti e si elevi la verticale C-D apartire dal valore 2,5bar relativo alla caduta di pressionedel nostro riduttore (5-2,5=2,5bar) sul corrispondente assedelle ascisse in bar. Il punto d’intersezione E individua il

Dimensionamento dei riduttori DRVDiagramma di portata dell’acqua

valore di Kv cercato: Kv=17.Noto il Kv del riduttore, dalla tabella riportata a pag. 54 èimmediata la scelta del suo diametro nominale: DN40 conKv=24 che è il valore immediatamente superiore a quellocomputato, sufficientemente grande da soddisfare la por-tata richiesta anche in presenza di squilibri di pressione e/o di portata (margine di sicurezza: oltre il 40%).Si tenga presente che la pressione a valle deve esseretarata, secondo le necessità dell’applicazione, in condi-zioni di portata zero o di normale funzionamento, tenen-do conto di possibili scostamenti dal valore di taratura,considerati più che accettabili nella maggior parte deicasi ove le portate non sono fortemente variabili e laregolazione non deve essere estremamente precisa.Si tenga altresì presente che con una pressione di taraturaeccessivamente elevata e/o in presenza di possibili ca-dute di pressione a monte, il salto di pressione nella val-vola e, conseguentemente, la portata si riducono.

Specifica tecnica TI-GCH-04

Dimensionamento valvola di sicurezzaPer il dimensionamento di un’eventuale valvola disicurezza a valle di un riduttore occorre conoscere lapressione a monte e a valle e il coefficiente di portata Kvdel riduttore. Non bisogna considerare il valore del Kvcomputato come sopra, bensì quello corrispondentealla portata teorica massima del riduttore con ottura-tore tutto aperto (situazione quasi mai realizzabile incondizioni normali di funzionamento), determinatacon formule empiriche (si veda a pag. 58) tenendoconto del fluido, delle condizioni di esercizio e delKv della valvola scelta. Qualora il riduttore sia dotatodi una valvola di by-pass con un valore di Kv supe-riore, riferirsi a quest’ultimo per il dimensionamentodella valvola di sicurezza.

57

Diagramma di portata dell’acqua per la determinazione del Kv

Perdita di carico kPa

Perdita di carico m di c.a.

Perdita di carico bar

Por

tata

d’a

cqua

m3 /

h

Por

tata

d’a

cqua

l/s

58

Dimensionare un riduttore SRV46 o SRV66 significaindividuarne il diametro nominale corrispondente a quelcoefficiente di portata Kv che, in funzione delle condi-zioni effettive di esercizio del fluido, è in grado di sod-disfare la portata richiesta e quella molla di regolazioneche permette di ottenere il valore di pressione ridottavoluto, rispettando eventuali vincoli di temperatura e/od’installazione.A tale scopo si utilizzano le formule di calcolo del Kv,riportate sotto per i diversi tipi di fluido; sono formuleempiriche valide non solo per i riduttori SRV46 eSRV66 ma per qualsiasi altro t ipo di valvola diregolazione.Si tenga presente che nel selezionare il diametro no-minale occorre considerare un valore di Kv superiorealmeno del 20÷25% a quello calcolato con le formule(più è alto questo margine di sicurezza meglio si com-pensano eventuali variazioni di portata dovuti a possi-bili squilibri di pressione a monte e/o a valle) e chequest’ultimo, a sua volta, deve essere ottenuto inse-rendo nelle formule il valore della massima portata ri-chiesta. D’altraparte, poiché non si deve eccedere nelsovradimensionamento della valvola, per non avereuna scarsa stabilità della pressione ridotta e, quindi,una scarsa precisione di regolazione, specialmente inpresenza di sensibili variazioni di carico, è bene consi-derare come ‘calcolato’ quel valore di Kv che ammetteper la pressione a valle uno scostamento massimo del20%, anche perché quasi mai si verifica la condizionedi massima portata (otturatore tutto aperto) in normalicondizioni di funzionamento, né si richiede una preci-sione di regolazione estremamente elevata in presen-za di carico massimo:

Dimensionamento dei riduttori SRV46 e SRV66Formule per il calcolo di portata di vapore, gas e acqua

Coefficienti di portata Kv* per SRV46 e SRV66 DN ½”/15 ¾”/20 1”/25 1¼”/32 1½”/40 2”/50

Kv (SRV46) 3,2 4 4,8 9,6 12,8 14,4

Kv (SRV66) 2 3 3,5 4 4,5 5,2

* calcolati al 20% di scostamento della pressione

Dimensione valvola di sicurezzaPer il dimensionamento di un’eventuale valvola di sicu-rezza a valle del riduttore occorre conoscere la pressio-ne a monte e a valle e il coefficiente di portata Kv delriduttore. Non bisogna considerare il valore del Kv com-putato come sopra, bensì quello corrispondente alla por-tata massima con otturatore tutto aperto:

Coefficienti di portata Kv* per SRV46 e SRV66 DN ½”/15 ¾”/20 1”/25 1¼”/32 1½”/40 2”/50

Kv (SRV46) 4 5 6 12 16 18

Kv (SRV66) 2,6 3,9 4,6 5,2 5,9 6,8

* calcolati alla massima apertura della valvola (massimaportata)

Vapore1) Se la pressione assoluta a valle è inferiore o uguale al58% della pressione assoluta di ingresso nella valvola(portata di vapore soggetta a perdita di pressione critica):

(P2 ≤ 0,58 P1)Kv = ms

12P1

Liquidi

Kv = V S P1 – P2√

Gas

√ Kv = Vg S • T 287 (P1 – P2) (P1 + P2)

2) Se la pressione assoluta a valle è superiore al 58%della pressione assoluta di ingresso nella valvola (per-dita di pressione non critica):

(P2 > 0,58 P1)

√Kv = ms

12P1 1 – 5,67 (0,42 – x )2

ove:ms (kg/h) = portata (massica) di vaporeV (m3/h) = portata (volumica) di liquidoVg (Nm3/h) = portata (volumica) di gas (in condizioni

normali: 0°C/1,013bar)P1 (bar a) = pressione assoluta a monte della valvolaP2 (bar a) = pressione assoluta a valle della valvolaS = densità del fluido relativa ad aria/acqua (adimensionale)T(K) = temperatura media assoluta del gas (T in Kelvin =

T in °C+273)

x = P1 – P2 fattore di perdita di pressione del vapore in

P1 condizioni di flusso non critico (adimensionale)

Qualora il riduttore sia dotato di una valvola di by-passcon un valore di Kv superiore, riferirsi a quest’ultimo per ildimensionamento della valvola di sicurezza.

59

DescrizioneSistemi di riduzione della pressione ridotta auto-servoazionati a diaframma, con corpo in ghisasferoidale (DP27), in acciaio (DP143) o acciaio inox(DP163), valvola pilota, molla di regolazione, diafram-mi e filtro incorporati, nonchè predisposizione per pre-sa d’impulso esterna per una regolazione di pressioneaccurata e stabile con massima portata (o interna aminor portata, a richiesta), per vapore, aria compressaed altri gas industriali non pericolosi (tranne ossigeno)

Riduttori di pressione autoservoazionatiDP27, DP143 e DP163

Corpo: ghisa sferoidale/acciaio/acciaio inox

PMO: fino a 26bar

Attacchi: filettati DN½”LC÷1”flangiati DN15LC÷80

DP27/27G DP143/163DP27R

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per leDP27 DN½”÷1”, std

filettati femminaANSI B1.20.1 NPT (API) per leDP27 DN½”÷1”, a richiesta

flangiati UNI-DINPN25 per le DP27, stdPN25/40 per le DP143 e DP163, stdserie 150 per le DP27, DP143 e

flangiati ANSI B16.5DP163, a richiestaserie 300 per le DP27 (no DN20),DP143 e DP163, a richiesta

DP27E

Versioni

stdcon regolazione a molla e tenuta metallica, per va-pore e aria compressa, per tutti i modellicon regolazione a molla e tenuta metallica per

H applicazioni con fluidi caldi fino a 350°C, solo perle DP143con regolazione a molla e tenuta soffice in acciaio

G inox/nitrile per aria compressa ed altri gas industrialinon pericolosi (tranne ossigeno), per tutti i modellicon regolazione a molla a campo ridotto e tenuta

Y metallica per applicazioni a bassa pressione comesterilizzatori e autoclavi, per DP27 e DP163con telecomando a mezzo elettrovalvola di

E consenso/blocco e tenuta metallica, per vapore earia compressa, solo per DP27

Rcon regolazione a distanza a mezzo aria compres-sa e tenuta metallica, per vapore, solo per DP27

LCcon piccole portate e DN½”/15, per tutti i modelli etutte le versioni, tranne per la versione G

Corpoin ghisa sferoidale per le DP27

in acciaio per le DP143

in acciaio inox per le DP163

Otturatore a sede semplice

in acciaio inoxa tenuta metallica, tranneper le versioni G

Connessioniin linea orizzontali

Elettrovalvola per DP27E220/240±10% Vca o 110/120±10% Vca a 50/60Hz, stdaltre tensioni di alimentazione, a richiesta

Diametri nominaliDN½”LC÷1” per le DP27 (DN½”LC non per DP27G)

DN15LC÷50per le DP27 (DN15LC non per DP27G;DN20 non con attacchi ANSI300)

DN15LC÷80 per le DP143 e DP163 (DN15LC non per(no DN65) DP143G e DP163G)

Interni in acciaio inox tranne

in acciaiopiattelli spingimolla per le DP143 e dado di fermopiattello diaframmi principali per le DP27/143piattelli spingimolla, piattello dei diaframmi

in ottone principali ed elemento filtrante della valvolapilota per le DP27

in bronzodiaframmi principali e pilota per le DP27

fosforoso

in acciaio inox/nitrilea tenuta soffice (perfetta),solo per le versioni G

60

Condizioni limite di esercizio e altri dati di funzionamento10bar per DP27E

PMO*17bar per DP27/27G/27Y/27R21bar per DP163/163Y26bar per le DP143/143H/143G e DP163G120°C per DP27G, DP143G e DP163G190°C per DP27E

TMO232°C per DP27/27Y/27R250°C per DP163/163Y300°C per DP143350°C per DP143H

temperatura di0°C

esercizio minima*** con attacchi std, compatibilmente con il rating delle

flange e la pressione differenziale massima** compatibilmente con il rischio di gelo

Specifiche tecniche TI-P470-01 (DP27, DP27E, DP27G, DP27R e DP27Y); TI-P470-02 (ricambi DP27/27E/27G/27R/27Y);TI-P006-01 (DP143/143G/143H); TI-P107-01 (DP163/163G/163Y) eTI-P006-02 (ricambi DP143/143G/143H/SDP143/DP163/163G/163Y)

Per il dimensionamento si veda alla pagina successiva

0,2÷3bar (molla per basse pressioni)per DP27Y e DP163Y0,2÷15bar (segnale pneumatico***)per DP27R

campi di 0,2÷17bar (molla conica std) perpressione DP27/27G/27E****, DP143/143H/ridotta 143G e DP163/163G

16÷21bar (molla per alte pressioni)per DP163/163G16÷24bar (molla per alte pressioni)per DP143/143H/143G

*** la pressione dell’aria compressa di comando deveessere superiore di circa 0,7bar a quella ridottarichiesta

**** compatibilmente con la PMO

61

Dimensionamento dei riduttori DP27, DP143, DP163 e degli sfioratori SDP143Diagrammi di portata del vapore e dell’aria compressa

Dimensionare un riduttore DP significa individuarne queldiametro nominale che, in funzione della pressione diesercizio in ingresso e di quella ridotta in uscita, è ingrado di soddisfare la portata richiesta e quella molla diregolazione che permette di ottenere il valore di pressio-ne ridotta voluto, rispettando eventuali vincoli di tempe-ratura e/o d’installazione. A tale scopo si utilizzano i dia-grammi riportati alle pagg. 62 e 63.I valori in bar della pressione a monte sono riportati sul-l’asse orizzontale del diagramma, quelli della pressioneridotta a valle sull’asse verticale. Si tenga presente che pertutte le versioni dei riduttori DP27 la pressione d’eserciziomassima ammessa è 17bar, tranne per la versione DP27Eperchè l’elettrovalvola ne consente l’utilizzo solo fino a10bar. Per la versione standard DP163 a tenuta metallica ela DP163G a tenuta soffice il limite è elevato rispettiva-mente a 21 e 26bar. Le valvole sfioratrici SDP143 (si vedaa pag. 67) sono dimensionate utilizzando gli stessi dia-grammi e in maniera del tutto analoga ai riduttori DP143,per tutte le versioni dei quali vale lo stesso limite di pres-sione d’esercizio massima ovvero 26bar. Nelle scale gra-duate sotto il diagramma sono indicate le portate in corri-spondenza dei vari diametri nominali. La prima scala si rife-risce alla portata massica di vapor saturo in kg/h; la secondaalla portata di aria in Ndm3/s (normal decimetri cubi al se-condo) cioè in condizioni normali di pressione e temperatu-ra (1,013bar e 0°C). Si tenga presente che se le portated’aria sono riferite a pressioni superiori a quella atmosferica(si considerino trascurabili le variazioni di temperatura eumidità relativa), devono essere moltiplicate per il rapporto

e che i diagrammi valgano per valvole riduttrici con presad’impulso esterna; per quelle con presa d’impulso incor-porata, i valori di portata possono essere inferiori (anchedel 30%, nel caso di bassa pressione a valle).I riduttori della serie DP sono in grado di fornire la massi-ma portata con la minima variazione della pressione ridot-ta (basta un minimo spostamento della valvolina pilota permuovere l’otturatore principale); tuttavia per compensareforti cambiamenti di portata dovuti a possibili squilibri dipressione a monte e/o a valle, è sempre bene considerareun margine di portata di sicurezza di circa il 10%. L’uso deidiagrammi risulta evidente mediante tre semplici esempi:1) VaporeSi vuole ridurre la pressione di 600kg/h di vapor saturoda 6 a 4bar. Si consideri il diagramma a pag. 62.Dal punto d’intersezione tra la curva corrispondente a6bar di pressione a monte e l’orizzontale passante per4bar, pressione ridotta a valle, si scende verticalmentefino ad incrociare su una delle scale graduate quel va-lore di portata, immediatamente superiore a quello ri-chiesto (~840kg/h), sufficientemente elevato da conte-nere eventuali squilibri di pressione e/o portata (margi-ne di sicurezza: 40%) che induce a scegliere un riduttoreDP27 o DP27E o DP143/143H o DP163 (con campo diregolazione 0,2÷17bar) od ancora DP27R (con segna-le di regolazione 0,2÷15bar) con attacchi filettati DN1¼”o flangiati DN32.Con vapore surriscaldato si procede in modo analo-go al vapor saturo: si utilizza lo stesso diagramma diportata e, per tener conto della maggior temperatura delvapore per effetto del surriscaldamento, si applicano i

Fattori correttivi per surriscaldamento FsT (°C)* 25 50 75 100 125 150 200 250

Fs 1,03 1,06 1,09 1,12 1,15 1,18 1,24 1,30* gradi di surriscaldamento rispetto alla temperatura del

vapor saturo ovvero differenza di temperatura tra vaporesurriscaldato e vapor saturo alla pressione d’ingresso

Per il dimensionamento si consultino il diagramma di porta-ta relativo al vapor saturo con il valore di portata richiestamoltiplicato per il corrispondente fattore di surriscaldamentoFs e si deduca la dimensione della valvola riduttrice comesopra riportato oppure, determinato il diametro del riduttoreche soddisfa la portata di vapor saturo richiesta, si dividaper Fs la portata nominale ad esso corrispondente (dedottadal diagramma alle condizioni previste per il vapor saturo) ela si confronti con quello di portata richiesta: se ne è superio-re, va bene la dimensione della valvola trovata per il vaporsaturo; in caso contrario si passa al primo diametro utile chesoddisfa la portata richiesta.Riprendendo l’esempio precedente, si applichi il coefficientecorrettivo Fs che tenga conto della temperatura disurriscaldamento: con 50°C di surriscaldamento talecoefficiente è 1,06, mentre con 100°C è 1,12.Nel primo caso risulterebbe una portata utile di ~790kg/h(840/1,06), nel secondo ~750kg/h. In entrambi i casi il riduttoredi diametro DN32 è di dimensioni sufficientemente grandi dafar passare la portata di 600kg/h richiesta (margini di sicurez-za più che accettabili: rispettivamente 32% e 25%).2) Aria compressaAnalogamente se si vuole ridurre la pressione di 28m3/hdi aria compressa da 12 a 8bar, sapendo che le porta-te riferite a pressioni superiori a quella atmosferica(1,013bar) devono essere moltiplicate per il rapporto

Si consideri il diagramma a pag. 63.Dal punto d’intersezione tra la curva corrispondente a 12bardi pressione a monte e la retta orizzontale passante per 8bar,pressione ridotta a valle, si scende verticalmente fino a incro-ciare sulla scala graduata più in basso quel valore di portata,immediatamente superiore a quello richiesto (~120Ndm3/sec),sufficientemente elevato da contenere eventuali squilibri dipressione e/o portata (margine di sicurezza: 20%), che indu-ce a scegliere un riduttore con attacchi filettati DN½” o flangiatiDN15 (la misura DN½”/15LC a capacità ridotta ammette uncarico non superiore a ~56Ndm3/sec e, quindi, non è suffi-ciente a soddisfare la portata richiesta).Dimensionamento valvola di sicurezzaPer il dimensionamento di un’eventuale valvola di sicurezza avalle di un riduttore occorre conoscere la pressione a monte ea valle e il coefficiente di portata Kv del riduttore. Quest’ultimoparametro riportato nella tabella sottostante, rappresenta laportata teorica massima del riduttore con otturatore tutto aperto(situazione quasi mai realizzabile in condizioni normali di fun-zionamento) determinata con formule empiriche (si veda apag. 58) tenendo conto del fluido, delle condizioni d’esercizioe del Kv della valvola scelta. Qualora il riduttore sia dotato diuna valvola di by-pass con un valore di Kv superiore, riferirsi aquest’ultimo per il dimensionamento della valvola di sicurezza.

Coefficienti di portata Kv* per DP27, DP143, DP163 e SDP143DN ½”LC/15LC ½”/15 ¾”/20 1"/25 1¼”/32 1½”/40 2"/50 3"/80Kv 1 2,8 5,5 8,1 12 17 28 64* calcolati alla massima apertura della valvola (massima portata)

Specifica tecnica TI-P006-03

pressione atmosferica + pressione relativa pressione atmosferica

seguenti fattori correttivi (validi per tutti i tipi di riduttore):

28 m3

x h

1,013+12

x 1,013

1000

3600 dm3/m3

= 100Ndm3/sec sec/h

~

pressione atmosferica + pressione relativa :

pressione atmosferica

62

Diagramma di portata del vapor saturo per riduttori DP e sfioratori SDP143

Pressione a monte bar (x100=KPa#•

Por

tata

di v

apor

sat

uro

kg/h

Pre

ssio

ne r

idot

ta a

val

le b

ar (

x100

=K

Pa)

*Le valvole DP163 eDP163Y sono limita-te a 21bar

•Le valvole DP27,DP27Y, DP27R eDP27T (si veda apag. 112) sono limi-tate a 17bar

#Le valvole DP27E eDP27TE (si veda apag. 112) sono limita-te a 10bar

½”LC - DN15LC

½” - DN15

¾” - DN20

1” - DN25

1¼” - DN32

1½” - DN40

2” - DN50

DN80

63

Diagramma di portata dell’aria compressa per riduttori DP e sfioratori SDP143P

orta

ta d

i ar

ia c

ompr

essa

Ndm

3 /se

cP

ress

ione

rid

otta

a v

alle

bar

(x1

00=

KP

a)

Pressione a monte bar (x100=KPa)#

*Le valvole DP163 eDP163Y sono limita-te a 21bar

•Le valvole DP27,DP27Y, DP27R eDP27G sono limitatea 17bar

#Le valvole DP27Esono limitate a 10bar

½”LC - DN15LC

½” - DN15

¾” - DN20

1” - DN25

1¼” - DN32

1½” - DN40

2” - DN50

DN80

64

Sfioratori di pressione

Gli sfioratori automatici di pressione o valvole disfioro o sfioratrici sfruttano gli stessi componenti emeccanismi dei riduttori di pressione a diaframma,ma secondo un diverso principio di funzionamen-to: viene sempre confrontata la pressione rilevatasul diaframma, tramite l ’apposita l inea di presapressione, con il valore di taratura pre-impostatosulla molla/e di regolazione e le conseguenti azio-ni di correzione, in funzione degli scostamenti ri-scontrati, vengono sempre fatte attraverso lo spo-stamento dell’otturatore della valvola ma, mentrele valvole di riduzione agiscono sulla pressioneridotta a valle, quelle di sfioro intervengono, inve-ce, sulla pressione del fluido a monte. La presa dipressione non sarà più sulla tubazione di scarico,bensì su quella in ingresso e un aumento di pres-sione non determinerà più la chiusura della valvo-la ma la sua apertura; viceversa, l’otturatore chiu-

derà la valvola, esercitando una forza in opposi-zione a quella della molla antagonista, ogni voltache sarà sentita una qualsiasi diminuzione dellapressione a monte rispetto al valore di taraturapref issato. L ’azione di sf ioro è in prat ica unaregolazione atta a mantenere costante al valorevoluto la pressione di un fluido o a regolarne lacircolazione nelle reti di distribuzione in funzionedel fabbisogno, facendo “scaricare” o meglio “sfio-rare” ogni eccesso di pressione.La pressione a monte agisce direttamente sul dia-framma: se la pressione a monte agisce sul dia-framma che comanda direttamente l’otturatore, lavalvola è autoazionata (DEP); se, invece, agiscesu un diaframma e un otturatore intermedio (pilo-ta) che a sua volta agiscono su un altro diaframma(principale) e un altro otturatore (principale), lavalvola è auto-servoazionata (SDP143).

65

DescrizioneSistemi di regolazione della pressione a monte autoazionati adiaframma con molle di contrasto esterne, soffietto di tenutastelo, soffietto di bilanciamento per una regolazione precisa estabile anche ad elevate pressioni differenziali (solo con dia-metri nominali DN25÷100), attuatore intercambiabile in fun-zione del campo di pressione, presa d’impulso esterna e, arichiesta, barilotto di raffreddamento a protezione del diafram-ma per applicazioni con vapore ad alta temperatura; impieghianche con acqua, oli industriali ed altri fluidi compatibili.

Sfioratori di pressione autoazionatiSerie DEP

Corpo: ghisa sferoidale/acciaio

PMO: fino a 32bar

Attacchi: filettati DN½”÷2”flangiati DN15÷100

DEP

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per le DEP7, std

filettati femmina ANSI B1.20.1 NPT (API) per le DEP7,a richiestaPN16 per DEP7B DN65 e 100, a richiesta

flangiati UNI-DIN PN16/25 per le DEP7, stdPN40 per le DEP4, std

flangiati ANSI B16.5serie 150 per tutte le versioni, a richiestaserie 300 per le DEP4, a richiesta

Versioni4 in acciaio al carbonio7 in ghisa sferoidale

(B)con tenuta stelo a soffietto e tenuta otturatore me-tallica, per usi con vapore e acquacon tenuta stelo a soffietto e tenuta otturatore sof-

(GB) fice (perfetta) per usi con aria compressa, acquae oli industriali, a richiesta

Corpoin ghisa sferoidale per le DEP7in acciaio per le DEP4

Connessioniin linea orizzontali (con attuatore: in basso per uso con

vapore e/o oltre 125°C; in alto o inbasso indifferentemente, fino a125°C con diaframma in EPDM, finoa 90°C con diaframma in gommanitrilica)

Interni in acciaio inox trannein ghisa zincata piattello spingimolla

dadi di bloccaggio dell’otturatore, edel soffietto di tenuta, manicotto diregolazione con relativo dado econtrodado di taratura, piattello,stelo e staffa di montaggiodell’attuatore, piattello di supportoin acciaio zincatospingimolle con relativo cuscinetto(non zincato) e portacuscinetto, dispo-sitivo di accoppiamento valvola/attuatore con relativa vite di bloccaggioe colonnine di sostegno esterne

in acciaio armonicomolle di regolazioneal cromo/vanadio

in acciaio speciale molla di contrasto del dispositivo diper molle accoppiamento valvola/attuatorein PTFE/acciaio cuscinetto del soffietto di tenuta ecomposito della bussola guida stelo

Condizioni limite di esercizio

PMO*22bar per le DEP7 (con vapor saturo)32bar per le DEP4

TMO 300°C per DEP4B/7B* con attacchi std, compatibilmente con il rating delle

flange, la pressione differenziale massima e la tempe-ratura di esercizio massima dell’attuatore

Diametri nominaliDN½”÷2” per le DEP7DN15÷100 per le DEP4/7

Specifiche tecniche TI-P205-01 (DEP7) e TI-P206-01 (DEP4)

Barilotto di condensazione

Altri dati di funzionamentopressione differenziale 20bar per DN65÷100massima (∆PMX) 25bar per DN15÷50temperatura di

0°Cesercizio minima*temperatura di esercizio 125°C per attuatori 11÷15massima attuatore 90°C per attuatori 11N÷15N* compatibilmente con il rischio di gelo

Per il dimensionamento si veda alla pagina successiva

Campi di pressione di sfioro e attuatori per DEPcampi di regolazione in bar attuatore

molla con diaframma in rating di

DN½”÷1½” DN2" DN100 EPDMgomma pressione

DN15÷40 DN50÷80 nitrilica in bar

0,1÷0,5 0,1÷0,3 0,1÷0,3 gialla 11 11N2,5

0,2÷0,8 0,2÷0,5 0,2÷0,5 gialla 12 12N

0,5÷1,7 0,4÷1,3 0,4÷1 blu 13 13N 6

1,4÷3,4 1÷2,6 0,8÷2,5 blu 14 14N 16

3,2÷7,5 2,3÷5,5 2,3÷5 blu 15 15N 16

7÷16 5÷15 4÷10 rossa 15 15N 25

Attuatori per DRV1, 2...5 con diaframma in EPDM e sei campi di

regolazione della pressione per usi con va-pore, aria compressa e gas

1N, 2N...5N con diaframma in gomma nitrilica e seicampi di regolazione della pressione perusi con oli industriali

66

Dimensionamento degli sfioratori DEP

Dimensionamento valvola di sicurezzaPer il dimensionamento di un’eventuale valvola di sicurezza a monte dello sfioratore non bisogna considerare il valoredel Kv computato come sopra, bensì quello corrispondente alla portata teorica massima dello sfioratore con otturatoretutto aperto (situazione quasi mai realizzabile in condizioni normali di funzionamento), determinata con formule empiriche(si veda a pag. 58) tenendo conto del fluido, delle condizioni di esercizio e del Kv della valvola scelta.

Specifiche tecniche TI-GCH-27 e TI-GCH-04

Dimensionare uno sfioratore DEP significa individuarne il diametro nominale corrispondente a quel coefficiente diportata che, in funzione della pressione di esercizio e/o della perdita di carico attraverso lo sfioratore, è in grado disoddisfare la portata richiesta e quella molla di regolazione che permette di ottenere il valore di pressione a montevoluto, rispettando eventuali vincoli di temperatura e/o d’installazione.

Diagramma di portata del vaporeIn quasi tutte le applicazioni con vapore il valore delcoefficiente di portata Kv può essere determinato usandoil diagramma di dimensionamento utilizzato per i riduttoriDRV (si veda a pag. 55) ove, per l’appunto, sono rappre-sentati graficamente i seguenti parametri:• perdita di carico attraverso la valvola• pressione del vapore in ingresso (pressione a monte)• portata di vapore

Diagramma di portata dell’acquaNelle applicazioni con acqua il valore del coefficiente diportata Kv può essere determinato usando il diagrammadi dimensionamento utilizzato per i riduttori DRV (si vedaa pag. 57) ove, per l’appunto, sono rappresentati grafica-mente i seguenti parametri:• perdita di carico attraverso la valvola• portata di acqua

Si tenga presente che nel selezionare il diametro nominale è bene considerare un valore di Kv superiore almeno del20÷25% a quello dedotto dal diagramma, per compensare eventuali variazioni di portata dovute a possibili squilibri dipressione a monte e/o a valle; con portate fortemente variabili, alti margini di sicurezza conferiscono più stabilità allapressione a monte e quindi maggior precisione di regolazione.

Se già si conosce il valore di Kv, il diagramma a pag. 55può essere usato per determinare la perdita di cariconello sfioratore a una data portata.L’uso del diagramma risulta evidente mediante un sem-plice esempio:Supponiamo di voler regolare a 9bar la pressione di1500Kg/h di vapor saturo (portata massima) e che la per-dita di carico massima ammissibile nella valvola sia 0,5bar.Si traccino l’orizzontale A’-B’ corrispondente ai nostri1500kg/h richiesti, l’orizzontale C’-D’ a partire da 10bar a(pressione d’ingresso in bar assoluti) fino ad incrociarel’isobara corrispondente alla caduta di pressione massi-ma nella nostra valvola sfioratrice (0,5bar); da questo pun-to d’intersezione si faccia scendere la verticale D’-E’ che,incrociando in G’ la linea di portata, va ad individuare ilvalore di Kv cercato: Kv=32.Noto il Kv dello sfioratore, dalla tabella a pag. 54 (le valvolesfioratrici hanno i medesimi coefficienti di portata delle valvo-le riduttrici) è immediata la scelta del suo diametro nominale:DN50 con Kv=40 che è il valore immediatamente supe-riore a quello computato, sufficientemente grande da sod-disfare la portata richiesta anche in presenza di scompensidi pressione e/o portata (margine di sicurezza: 25%).

Se già si conosce il valore di Kv, il diagramma a pag. 57può essere usato per determinare la perdita di cari-co nello sfioratore a una data portata.L’uso del diagramma risulta evidente mediante unsemplice esempio:Supponiamo di voler regolare la pressione a 11m3/hdi acqua (portata massima) e che la perdita di caricomassima ammissibile nella valvola sia 0,3bar.Si traccino l’orizzontale A’-B’ corrispondente ai no-stri 11m3/h richiesti, la verticale C’-D’ a partire dalvalore 0,3bar, relativo alla caduta di pressione delnostro sfioratore, sul corrispondente asse delleascisse in bar.Il punto d’intersezione individua il valore di Kv cer-cato: Kv=20.Noto il Kv del riduttore, dalla tabella a pag. 54 (levalvole sfioratrici hanno i medesimi coefficienti diportata delle valvole riduttrici) è immediata la sceltadel suo diametro nominale: DN40 con Kv=24 che è ilvalore immediatamente superiore a quello computa-to, sufficientemente grande da soddisfare la portatarichiesta anche in presenza di scompensi di pressio-ne e/o portata (margine di sicurezza: 20%).

67

DescrizioneSistemi di regolazione della pressione a monte auto-servoazionati a diaframma, con valvola pilota, molla diregolazione e diaframmi incorporati, attacco per presad’impulso esterna; impieghi con vapore, aria compressaed altri gas industriali (tranne ossigeno)

Sfioratori di pressione auto-servoazionatiSDP143

Corpo: acciaio

PMO: 26bar

Attacchi: flangiati DN15LC÷80

SDP143

Attacchiflangiati UNI-DIN PN40, stdflangiati ANSI B16.5 serie 150 e 300, a richiesta

Corpoin acciaio

Interni in acciaio inox tranne

in acciaiopiattelli spingimolla e dado di fermopiattello diaframmi principali

Condizioni limite di esercizio e altri dati di funzionamentoPMO* 26barTMO 300°C

temperatura di 0°C**esercizio minima**

campi di pressione 0,2÷17bar (molla rossa)di sfioro 16÷24bar (molla grigia)

* con attacchi std, compatibilmente con il rating delleflange e la pressione differenziale massima

** compatibilmente con il rischio di gelo

Diametri nominaliDN15LC÷80 (no DN65) per PN40DN½”LC÷3” (no 2½”) per ANSI150/300

Otturatorein acciaio inox, a tenuta metallica

Per il dimensionamento con vapore e acqua si vedano idiagrammi di portata alle pagg. 62 e 63; con aria o gas siutilizzino le formule, peraltro valide per tutti i tipi di sfioratorie tutti i tipi di fluido, riportate a pag. 58

Specifiche tecniche TI-P004-01; TI-P004-02 e TI-P006-02 (ricambi)

68

Valvole di sicurezza

Le valvole di sicurezza proteggono ogni genere d’im-pianto dal verificarsi di imprevisti innalzamenti di pres-sione, assolutamente inaccettabili, preservando gli inve-stimenti e prevenendo danni a persone, cose e all’am-biente. Il loro funzionamento deve essere sempre affida-bile e sicuro.Le nostre valvole, progettate con particolare attenzionealla sicurezza di impiego, indipendentemente dal fluidodi processo e dal campo applicativo, hanno l’approva-zione di un elevato numero di enti di sorveglianza e con-trollo: I.S.P.E.S.L., Lloyd’s Register, TÜV, ASME/NB, DNV,… e questo è senza dubbio un riconoscimento universa-le di qualità di prodotti e servizi.La linea di produzione è molto estesa - comprende unnumero considerevole di serie per l’utilizzo nei più sva-riati settori industriali - ed è in grado di far fronte alleesigenze più particolari dell’impiantistica mondiale.Vasta è la scelta di materiali, esecuzioni, tipi di funziona-mento e campi di pressione.Tutti i materiali sono esenti da amianto o silicone e sonodisponibili versioni speciali “prive di oli e grassi”. Il com-ponente chiave che assicura il corretto funzionamentodella valvola di sicurezza e la “molla”: nella sua progetta-zione e nel suo dimensionamento sono sempre accura-tamente osservati i massimi standard internazionali. Peril dimensionamento si tenga presente che, secondo lacircolare A.N.C.C. 1494 del 13/01/1970, nelle applica-

zioni con vapore a valle di un riduttore di pressione, lavalvola di sicurezza deve essere sempre dimensionatacon una capacità di scarico pari alla maggiore tra la mas-sima portata attraverso il riduttore nella posizione di mas-sima apertura (otturatore tutto aperto) in condizioni di eser-cizio normali e la massima portata attraverso la valvolamanuale di by-pass in condizioni di esercizio normali e difunzionamento disgiunto ovvero non contemporaneo allasituazione di riduttore di pressione tutto aperto.

Caratteristiche di progettoLe principali caratteristiche di progetto per l’intera seriesono:

CappelloE’ possibile scegliere tra versione a cappello chiuso eversione a cappello aperto:- il cappello chiuso, insieme al cap-

puccio o al dispositivo di sollevamen-to a tenuta di gas, assicura che il flui-do di processo non entri in contattocon l’ambiente esterno

- il cappello aperto, protegge la molladalle alte temperature ed evita la for-mazione e/o il ristagno di condensa,(è il caso, ad esempio, delle valvoleper caldaie a vapore)

69

AccessoriPer una miglior adattabilità a tutte le condizioni di servi-zio sono disponibili i seguenti accessori:

Sede e otturatore con tenuta metallica o soffice- le sedi e gli otturatori con tenuta metallica hanno su-

perfici indurite e lavorate meccanicamente con finiture

di precisione; per servizi gravosi sono anche previstiopportuni riporti di stellite nelle zone di tenuta

- le sedi e gli otturatori con tenuta soffice di elevata effi-cienza sono dotati di appositi O-ring; la scelta del mate-riale d’impiego può essere effettuata tra diverse qualitàdi elastomeri (campo di utilizzo: -45°C÷250C°)

Soffietto in acciaio inoxHa due specifiche funzioni:- compensazione della contropressione statica della li-

nea di scarico o dellacontropressione creata dal flus-so in uscita per garantire l’al-zata totale dell’otturatore

- protezione delle molle e ditutte le parti mobili esposteai contaminanti e alle altetemperature.

Flangiature, filettature e connessioni specialiA richiesta, secondo standard europei, americani, ...

Fermo corsaParzializza la portata massima dellavalvola (ad esempio, a mezzo distan-ziale), permettendone l’adeguamentoalle effettive necessità di scarico

Fermo provaPermette il blocco della valvola in chiu-sura, per poter effettuare liberamente icollaudi in pressione dell’impianto (pro-ve idrauliche)

Smorzatore di pendolazioniNeutralizza eventuali pendolazioni, an-che in condizioni di esercizio estrema-mente avverse, assicurando unoscarico

p a r t i c o l a r m e n t estabile

Foro di drenaggioE’ previsto per tenere perfettamentedrenato il corpo valvola, soprattutto inpresenza di condensa negli impiantia vapore

Camicia di riscaldamento corpo valvolaE’ particolarmente utile in tutte le in-stallazioni in cui si debba mantene-re il prodotto a una data temperatu-ra (es. protezione dal gelo o man-tenimento della viscosità a valoriaccettabili); può essere riscaldatasia con vapore a bassa pressioneche con acqua od olio diatermico

Combinazione valvola di sicurezza/disco di rotturaViene utilizzata quando sono coinvolti fluidi tossici opericolosi per l’ambiente o particolarmente costosi op-pure ancora fluidi con spiccate caratteristiche di ade-renza superficiale, per aumentare ulteriormente il gra-do di sicurezza già garantito dalla totale assenza ditrafilamenti e/o perdite accidentali; le combinazioni val-vola di sicurezza/disco di rottura vengono accurata-mente testate a campione

Dispositivo di sollevamentoe cappucciSono disponibili, a richiesta, le seguenti esecu-zioni:- cappuccio a tenuta di gas H2;

è fisso, non sollevabile, per valvole disicurezza che, per esigenze operati-ve, non richiedono l’apertura manuale

- dispositivo di sollevamento aperto H3;per l’apertura manuale, non a tenutadi gas

- dispositivo di sollevamento a tenuta di gasH4; il fluido di processo rimane completa-mente isolato dall’ambiente anche in fasedi scarico

- dispositivo pneumatico di sollevamento H8;l’apertura pneumatica rende possibile in-terventi automatici di pulizia in processi conspeciali esigenze di igiene o sterilità (CIP/SIP)

Trim unicoLo stelo è realizzato in un sol pezzo e i compo-nenti interni possono essere impiegati con di-versi tipi di liquidi, vapori e gas.

Campi mollaComuni per vari fluidi di processo e per tutti gliaccessori a corredo delle valvole, offrono ampiepossibilità di selezione della pressione ditaratura; ad esempio, per un intervallo di taraturada 1 a 40bar sono sufficienti undici tipi di molle.

Materiali del corpoSono disponibili con doppia certificazione, in modo dasoddisfare entrambe le normative DIN (ADMerkblatt

Reihe W/TRD-Reihe 100) e ASMECode Section II

Pressione di taraturaI materiali delle molle sono caricatisolo fino al 60% del massimo sforzo;il 40% di margine assicura assenzadi rilassamento anche ad elevate tem-perature. La pressione di taratura non

cambia durante tutta la vita lavorativa della valvola di sicu-rezza. Gli attriti sono ridotti al minimo: un cuscinetto a rulliprivo di giochi riduce al massimo gli attriti tra la vite di taraturae il piatto reggimolla.

Compattezza e affidabilitàE’ caratterizzata dalla massima precisione delle guide: lostilo è guidato in più punti opportunamente distanziati sul-l’apposito supporto metallico e in corrispondenza dellavite di taratura (bussola in PTFE). Insieme al cuscinetto asfere dell’otturatore, assicura una perfetta riproducibilità dirisposta e ripetibilità di intervento. Inoltre, gli ingombri sonoridotti al minimo, grazie alla particolare integrazione alcorpo della flangia di accoppiamento del coperchio e allaminima distanza tra la guida dello stilo e la molla di taratura.

70

DescrizioneValvole di sicurezza a molla ad alzata standard, con-nessioni filettate std o flangiate a richiesta, tenuta metal-lica (437) o soffice (438), magari vulcanizzata, per mi-glior tenuta alle più basse pressioni (<5bar), corpo (com-pletamente autodrenante) e cappello in acciaio al cro-mo (4373/83/93) o inox (4374/84/94), interni con accop-piamenti metallici (senza guarnizioni), minimi peso/dimen-sioni di ingombro e possibilità d’installazione in orizzontale.Dotate di ampio range di pressioni di taratura, sono adat-te per piccole portate di scarico (es. processi di espansio-ne termica e di sfioro) e vengono comunemente impiega-te con vapore, gas e liquidi, in impianti chimici (reattori,unità di produzione di ossido di carbonio, gas tecnici, …),sistemi di refrigerazione, applicazioni con generatori divapore, unità di pompaggio, compressori e a protezionedi linee e impianti.

Versioni per orifizio d’ingressocon orifizio d’ingresso di diametro 6mm, per le

6 4373L/74L ad alta pressione (previa autorizza-zione dell’ISPESL)

10con orifizio d’ingresso di diametro 10mm, per tut-te le altre versioni

Versioni per dispositivo di sollevamento

H2con cappuccio chiuso senza dispositivo di solle-vamento (a tenuta di gas), per tutte le versioni

Versioni per pressioni di taratura

Sesecuzione standard a basse/medie pressionidi taratura, per tutte le versioni

Lesecuzione long (corpo prolungato) ad alte pres-sioni di taratura, per tutte le versioni (no per le 439)

Versioni per materiale corpo/capello e tenuta otturatorein acciaio al cromo (con corpo d’ingresso in acciaio

4373 inox stellitato per versioni L6 std e S10/L10, arichiesta) e tenuta metallicain acciaio inox per usi criogenico/anticorrosione

4374 (con corpo d’ingresso stellitato per versioni L6std e S10/L10, a richiesta) e tenuta metallicain acciaio al cromo (con corpo d’ingresso in acciaioinox, a richiesta) e O-ring di tenuta soffice in EPDM4383(anche con certificazione FDA), neoprene,nitrile/butadiene, viton o kalrez, a richiestain acciaio inox per usi criogenico/anticorrosione e

4384O-ring di tenuta soffice in EPDM (anche concertificazione FDA), neoprene, nitrile/butadiene,viton o kalrez, a richiestain acciaio al cromo (con corpo d’ingressoin acciaio inox, a richiesta) e tenuta soffice

4393 vulcanizzata in EPDM, neoprene, nitrile/butadiene, viton o ISOLAST (anche concertificazioni FDA), a richiestain acciaio inox per usi criogenico/anticorrosione e

4394tenuta soffice vulcanizzata in EPDM, neoprene,nitrile/butadiene, viton o ISOLAST (anche concertificazioni FDA), a richiesta

Attacco d’ingresso*filettato

DIN-ISO 228-1G per tutte le versioni, stdmaschio(femmina, ANSI B1.20.1 NPT (API) o DIN-ISO 7/1 Ra richiesta) per tutte le versioni, a richiesta

EN1092/DIN2501 PN40÷400 per tutte

flangiatole versioni, a richiestaANSI B16.5 serie 150÷2500 per tuttele versioni, a richiesta

* attacco d’uscita disponibile in più esecuzioni

Connessioni ad angolo retto (a squadra)con ingresso verticale ascendente e scarico lateralecon ingresso laterale e scarico verticale discendente

Opzioni a richiestacorpo d’ingresso

per 4373S10/L10 e 4383/93in acciaio inoxstellitatura corpo

per le 437S10/L10d’ingressostellittatura otturatore,bocchello d’ingresso per le 437e soffiettootturatore con O-ring di

per le 438tenuta soffice in kalrezotturatore con tenutasoffice vulcanizzata per le 439in ISOLASTotturatore con inserto

per le 437S10/L10di tenuta speciale*dispositivo disollevamento per tutte le versionipneumatico H8camicia di riscaldamento per tutte le versionimolla in acciaio inox oin lega speciale per alte per tutte le versionitemperature* in PTFE (FDA), PCTFE o Vespel SP-1 per tempera-

ture fuori dal campo di applicazione degli O-ring ditenuta soffice

Valvole di sicurezzaad alzata standard, compatte,con tenuta metallica/soffice437/438-439

Corpo: acciaio al cromo/acciaio inox

Pressioni di taratura: 0,1÷370bar

Attacchi: filettati DN3/8”÷1”/flangiati DN15÷25

437/438-439 437 H2 438 H4

con dispositivo di sollevamento aperto (non aH3 tenuta di gas) per 4373S10, 4383S10 e

4393S10 e pressioni di taratura fino a 10bar

H4 con dispositivo di sollevamento chiuso (a tenutadi gas), per tutte le versioni

71

Diametro nominale d’ingresso*

DN3/8”÷1”per tutte le versioni (DN3/8” solo per ingressocon attacco filettato maschio DIN-ISO 228-1G)

DN15÷25 per tutte le versioni (DN20 fino a PN160)* diametro d’uscita disponibile in più misure

Campi di pressione di taratura (secondo norme DIN)

0,1÷16barper le 439 (fino a 10bar condispositivo di sollevamento H3)

0,1÷68bar per 4374S105÷68bar per 4384S1068,01÷180bar per 4374L10 e 4384L10180,01÷330bar per 4374L6

0,1÷93barper 4373S10 (fino a 10bar condispositivo di sollevamento H3)

5÷93barper 4383S10 (fino a 10bar condispositivo di sollevamento H3)

93,01÷180bar per 4373L10 e 4383L10180,01÷370bar per 4373L6

Campi di temperatura di esercizio (secondo norme DIN)-10÷220°C per 4373-10÷240°C* per 4393-10÷250°C* per 4383-45÷240°C* per 4394-45÷250°C* per 4384-270÷280°C per 4374

* compatibilmente con i seguenti limiti di tempera-tura per il materiale dell’O-ring di tenuta sofficedell’otturatore:EPDM (etilene/propilene): -45**÷150°CCR (neoprene): -40**÷100°CNBR (nitrile/butadiene): -25**÷110°CFKM (viton): -20**÷180°C

FFKM (kalrez): 0÷250°C(ISOLAST): 0÷240°C***

** -10°C per 4393*** 0÷200°C con vapore surriscaldato

* I - Vapor saturo (kg/h) II - Aria a 0°C e 1013 mbar assoluti (Nm3/h) III - Acqua a 20°C (kg/h)

do = diametro dell’orifizio d’ingresso (mm) p = pressione relativa di taratura (bar)

I valori di portata sono stati calcolati considerando lo scarico a pressione atmosferica e una sovrapressione di aperturapari a 10% del valore di taratura.Per vapore surriscaldato, per gas diversi dall’aria, per liquidi diversi dall’acqua a 20°C e/o per altre condizioni di pressio-ne/temperatura di riferimento, utilizzare il programma di calcolo “Valvestar” o contattare i ns. uffici tecnico-commerciali.** Per orifizi d’ingresso di diametro inferiore a 10mm occorre specifica autorizzazione dell’ISPESL

Portate di scarico* (secondo norme DIN3320, AD2000-Merkblatt A2, TRD421) per valvole 437

72

Specifiche tecniche 6A.111 (437) e 6A.115 (438/439)

* I - Vapor saturo (kg/h) II - Aria a 0°C e 1013 mbar assoluti (Nm3/h) III - Acqua a 20°C (kg/h)

do = diametro dell’orifizio d’ingresso (mm) p = pressione relativa di taratura (bar)

I valori di portata sono stati calcolati considerando lo scarico a pressione atmosferica e una sovrapressione di aperturapari a 10% del valore di taratura.Per vapore surriscaldato, per gas diversi dall’aria, per liquidi diversi dall’acqua a 20°C e/o per altre condizioni di pressio-ne/temperatura di riferimento, utilizzare il programma di calcolo “Valvestar” o contattare i ns. uffici tecnico-commerciali.** Con vapore occorre verificare l’idoneità del materiale dell’O-ring di tenuta soffice dell’otturatore e i suoi limiti di temperatura

Portate di scarico* (secondo norme DIN3320, AD2000-Merkblatt A2, TRD421) per valvole 438/439

73

Opzioni a richiestacorpo d’ingresso

per 4593 e 4623in acciaio inoxstellitatura corpo d’ingresso per 4592/93/94stellitatura otturatore,

per 4592/93/94bocchello d’ingresso e soffiettootturatore con O-ring di

per le 462tenuta soffice in kalrezotturatore con inserto per le 459di tenuta speciale* (no 4594M con orifizio 6)soffietto di tenuta per tutte le versioniin acciaio inox (no 4594M con orifizio 6)soffietto di protezione per tutte le versioniin elastomero (no 4594M e 4624M)camicia di riscaldamento per tutte le versioni

fermo corsaper tutte le versioni(no 4594M con orifizio 6)

molla in acciaio inoxper tutte le versioni

o in lega specialeper alte temperature

(no 4594M e 4624M)

* in PTFE (FDA), PCTFE o Vespel SP-1 per temperaturefuori dal campo di applicazione degli O-ring di tenutasoffice

Connessioni ad angolo retto (a squadra)con ingresso verticale ascendente e scarico laterale

Versioni per orifizio d’ingresso

6con orifizio d’ingresso di diametro 6mm, solo per4594M (previa autorizzazione dell’ISPESL)

9con orifizio d’ingresso di diametro 9mm, per tuttele versioni (previa autorizzazione dell’ISPESL)

13con orifizio d’ingresso di diametro 13mm, pertutte le versioni

17,5con orifizio d’ingresso di diametro 17,5mm, pertutte le versioni (no 4594M e 4624M)

DescrizioneValvole di sicurezza a molla ad alzata totale con vapore/gas e standard con liquidi, connessioni filettate std oflangiate a richiesta, tenuta metallica (459) o soffice (462),corpo e cappello in acciaio al cromo e ghisa sferoidale(4593 e 4623) o acciaio inox e acciaio al carbonio (4592e 4622) o interamente in acciaio inox (4594 e 4624), conelevato grado delle finiture superficiali, stellitatura sullesuperfici di tenuta per pressioni superiori a 250bar e mi-nimi peso e dimensioni di ingombro (sono le valvole piùpiccole disponibili con soffietto di tenuta).Dotate di ampio range di pressioni di taratura, sono adat-te per medie portate di scarico (es. impianti di piccoledimensioni o impianti pilota). Particolari sono le versioni4594M e 4624M che, con corpo d’uscita in massello diacciaio inox di grosso spessore, hanno più basse capa-cità di scarico, ma sono in grado di lavorare a pressionimolto elevate (4594M fino a 630bar).

Versioni per dispositivo di sollevamento

H2con cappuccio chiuso senza dispositivo di solle-vamento (a tenuta di gas), per tutte le versioni

H3con dispositivo di sollevamento aperto (non atenuta di gas), per 4592/93 e 4622/23

H4con dispositivo di sollevamento chiuso (a tenutadi gas), per tutte le versioni

Valvole di sicurezzaad alzata totale, compatte,con tenuta metallica/soffice459/462

Corpo: acciaio al cromo-ghisa sferoidale/acciaio inox-acciaio al carbonio/acciaio inox

Pressioni di taratura: 0,2÷630bar

Attacchi: filettati DN½”÷2”/flangiati DN15÷25

4593/4623 H3 4594/4624 H2 4594M H2

Versioni per materiale corpo/cappello e tenuta otturatore4593 in acciaio al cromo/ghisa sferoidale e tenuta metallica

in acciaio inox/acciaio al carbonio e tenuta metallica

4592generalmente stellitata per pressioni >250bar(stellitatura su corpo d’ingresso, otturatore edeventuale soffietto, a richiesta)in acciaio inox (per usi criogenico/anticorrosione)

4594e tenuta metallica generalmente stellitata perpressioni >250bar (stellitatura su corpo d’ingres-so, otturatore ed eventuale soffietto, a richiesta)in acciaio inox, con corpo d’ingresso, otturatoreed eventuale soffietto stellitati, corpo d’uscita di

4594Mgrosso spessore e tenuta metallica, per basseportate e pressioni fino a 700barin acciaio al cromo/ghisa sferoidale e O-ring di

4623 tenuta soffice in EPDM (anche con certificazioneFDA), neoprene, nitrile/butadiene, viton o kalrez,a richiestain acciaio inox/acciaio al carbonio e O-ring di

4622tenuta soffice in EPDM (anche con certificazioneFDA), neoprene, nitrile/butadiene, viton o kalrez,a richiestain acciaio inox (per usi criogenico/anticorrosione)

4624e O-ring di tenuta soffice in EPDM (anche concertificazione FDA), neoprene, nitrile/butadiene,viton o kalrez, a richiesta

4624Min acciaio inox, con corpo d’uscita di grosso spes-sore e tenuta soffice, per pressioni fino a 350bar

4594M/4624M

74

Specifiche tecniche 6A.060 (459) e 6A.062 (462)

Portate di scarico e dimensionamentoPer le portate di scarico e il dimensionamento, si con-sultino le specifiche tecniche 6A.060 e 6A.062 e il pro-gramma di calcolo “Valvestar” o si contattino i ns. ufficitecnico-commerciali

Campi di temperatura di esercizio (secondo norme DIN)-10÷250°C* per 4623-45÷250°C* per 4622/24 e 4624M-10÷300°C** per 4593-85÷400°C** per 4592-200÷400°C** per 4594-270÷550°C** per 4594M* compatibilmente con i seguenti limiti di temperatura per

il materiale dell’O-ring di tenuta soffice dell’otturatore:EPDM (etilene/propilene): -45÷150°CCR (neoprene): -40÷100°CNBR (nitrile/butadiene): -25÷110°CFKM (viton): -20÷180°CFFKM (kalrez): 0÷250°C

** per temperature superiori a 250°C: stellitatura sucorpo d’ingresso, otturatore e soffietto; per tempera-ture superiori a 300°C: soffietto in acciaio inox o ese-cuzioni speciali

Diametro nominale d’ingresso*per tutte le versioni DN½”÷1” con orifizio 6;

DN½”÷2” DN¾” e 1” con orifizi 9 e 13; DN1”÷1½” con(no 1¼”) orifizio 17,5 (DN1¼” e 1½” a richiesta); DN2”

solo filettato maschio NPT e con orifizio 17,5

DN15÷25per tutte le versioni (no DN15 con orifizio17,5; DN20 fino a PN160)

* diametro d’uscita disponibile in più misure

Campi di pressione di taratura (norme secondo DIN)

con orifizio 17,50,2÷100bar, per tutte le versioni(no 4594M e 4624M)

con orifizio 130,5÷180bar, per 4624M0,2÷200bar, per tutte le altre versioni0,5÷250bar, per 4622/23/24

con orifizio 90,5÷350bar, per 4624M1,5÷250bar, per 45931,5÷400bar, per 4592/94/94M

con orifizio 6 10÷630bar*, solo per 4594M* fino a 700bar con molle speciali

Attacco d’ingresso*

filettato DIN-ISO 228-1G per tutte le versioni, stdmaschio(femmina, ANSI B1.20.1 NPT (API) o DIN-ISO 7/1 Ra richiesta) per tutte le versioni, a richiesta

EN1092/DIN2501 PN40÷400 per tutte

flangiatole versioni, a richiestaANSI B16.5 serie 150÷2500 per tuttele versioni, a richiesta

* attacco d’uscita disponibile in più esecuzioni

75

DescrizioneValvole di sicurezza a molla ad alzata totale con vapo-re/gas e standard con liquidi (sovrapressione di apertu-ra entro il 5% della taratura), connessioni flangiate, ratingdi pressione fino a PN40/ANSI300, tenuta metallica osoffice, a richiesta ed elevate capacità di scarico, in set-te diverse serie esecutive per il corpo valvola:- costruzioni fuse in ghisa, ghisa sferoidale, acciaio al

carbonio e inox secondo norme DIN: valvole 441/442 DIN- costruzioni fuse in acciaio al carbonio e inox secondo

norme ASME (dimensione centro corpo/faccia flange inconformità con API526 e capacità di scarico di gran lun-ga superiori agli standard API): valvole 441/442 ANSI

- costruzioni fuse in acciaio al carbonio e inox con spe-ciale sede a bocchello secondo norme DIN: valvole441/442 DIN “full nozzle”

- costruzioni fuse in acciaio al carbonio e inox con spe-ciale sede a bocchello secondo norme ASME: valvole441/442 ANSI “full nozzle”

- costruzioni saldate in acciaio al carbonio e inox di gran-di dimensioni (DN200÷400) secondo norme DIN/ASME(le versioni in acciaio al carbonio hanno la sedestellitata): valvole 441/442 “XXL”

- costruzioni saldate in acciaio inox con parti del corpo ottenuteper imbutitura da lamiera di spessore superiore a 4mm, finituresuperficiali particolarmente accurate e speciale accoppiamentocorpo/cappello a clamp per l’immediata manutenzionein linea senza alterare il valore di taratura: valvole 4444secondo norme DIN e valvole 4444 secondo norme ASME

Sono utilizzabili con vapore, gas e liquidi in quasi tutte le appli-cazioni industriali in cui, in particolare, la portata massima deveessere rapidamente scaricata: nell’industria chimica, per im-pieghi con scambiatori di calore o a protezione di processi eapparecchiature, per OEM, centrali di produzione energia, ge-neratori vapori industriali, sistemi di compressione, pompe, ...

Valvole di sicurezzaad alzata totale, flangiate DIN/ANSI,per alte prestazioni441, 442 e 4444

Corpo: ghisa/ghisa sferoidale/acciaio/acciaio inox

Pressioni di taratura: 0,1÷51bar

Attacchi: flangiati DN20÷400

4412 H4 4414 XXL4412 H4 442 H3

Versioni per materiale corpo e cappello4411 in ghisa e cappello chiuso4421 in ghisa e cappello aperto4415 in ghisa sferoidale e cappello chiuso4425 in ghisa sferoidale e cappello aperto4412 in acciaio al carbonio e cappello chiuso4422 in acciaio al carbonio e cappello aperto4414 in acciaio inox e cappello chiuso4444 in acciaio inox e cappello chiuso (apertura a clamp)

Opzioni a richiestaflangia d’ingresso e

per 4412/22 XXLsede in acciaio inoxstellitatura sede

per le 441/442 DIN/ANSIe otturatore

otturatore con O-ringin EPDM, neoprene, viton o

di tenuta sofficekalrez, per tutte le versioni(no 441/442 XXL)

anello di sollevamentoper le 441/442 DIN/ANSI e

otturatore rimovibilefull nozzle (std, per le 441/442 DIN DN150 e 200)

soffietto di tenutaper tutte le versioni

in acciaio inoxassetto per

per le 441/442 XXLalte temperaturesoffietto di protezione per le 441/442 DIN/ANSI ein elastomero full nozzlecamicia di per 4412/22/14 DIN/ANSIriscaldamento e full nozzle (no DN20)distanziatore cappello per per le 441/442 DIN/ANSI ecamicia di riscaldamento full nozzlesmorzatore di per tutte le versionipendolazioni (no 441/442 XXL e 4444)fermo corsa per tutte le versioni

foro di drenaggioper le 441/442(std, per le 441/442 XXL)

molla in lega speciale per le 441/442 DIN/ANSI e

per alte temperature f u l l n o z z l e ( s t d , p e rDN65÷200; no 441/442 XXL)

molla in acciaio inox per tutte le versioni (no 4444)indicatore di corsa per 4444 DIN/ANSIadattatore per indicatoredi corsa su cappello

per 4444 DIN/ANSIo su dispositivo disollevamento H4connessione d’ingresso

per le 441/442 XXLa saldare di testaflange PN25/40 per 4412/14 XXL (PN25e ANSI 150/300 std, per DN200 e 250)lavorazioni flange per tutte le versioni (no 4444)

4444 H4

H4con dispositivo di sollevamento chiuso (a tenutadi gas), per le 441 e 4444

Versioni per dispositivo di sollevamento

H2con cappuccio chiuso senza dispositivo di solle-vamento (a tenuta di gas), per le 441 e 4444con dispositivo di sollevamento aperto (non a

H3 tenuta di gas), per tutte le versioni (no 441 XXL,4414 e 4444)

Connessioni ad angolo retto (a squadra)con ingresso verticale ascendente e scarico laterale

76

Diametro nominale d’ingressoDN1”÷3” per 4444 ANSIDN1”÷4” per le 441/442 ANSI e ANSI full nozzleDN25÷50 per le 441/442 DIN full nozzleDN25÷80 per 4444 DINDN20÷200 per le 441/442 DINDN200÷400 per le 441/442 XXL

Campi di pressione di taratura* (secondo norme DIN)0,1÷6,8bar per 4444 DN800,2÷11bar per 4414 XXL, in funzione del DN0,1÷16bar per 4411/21 DIN e 4444 DN25÷650,2÷25bar per 4412/22 XXL, in funzione del DN

0,1÷40barper 4415/25/12/22/14 DIN (0,2÷40 perDIN full nozzle), in funzione del DIN

0,1÷51barper 4412/22 ANSI (0,2÷51 per ANSIfull nozzle), in funzione del DN

* compatibilmente con il rating del corpo e delle flange;esecuzioni con molle speciali per pressioni più elevate;per maggiori dettagli si consultino le specifiche tecni-che 6A.050, 6A.051 e 6A.205

Campi di temperatura di esercizio (secondo norme DIN)-45÷200°C* per 4444 DIN/ANSI-10÷300°C* per 4411/21 DIN-60÷350°C* per 4415/25 DIN-270÷400°C* per 4414 DIN/ANSI e full nozzle-85÷450°C* per 4412/22 in tutte le versioni-196÷550°C per 4414 XXL* compatibilmente con i seguenti limiti di temperatura per

il materiale dell’O-ring di tenuta soffice dell’otturatore:EPDM (etilene/propilene): -45÷150°CCR (neoprene): -40÷100°CFKM (viton): -20÷180°CFFKM (kalrez): 0÷250°C

Attacco d’ingresso*PN16 per 4411/21 DINDN20÷150 (no 4411H3 DN150),4415/25 DIN DN125 e 150 (no4415H3 DN150), 441/442 XXLDN300 e 400 e 4444 DIN, stdPN25 per 4415/25 e 4412/22 DINDN200 (no 4415/12H3), 441/442

flangiato UNI-DIN XXL DN200 e 250, std; per 4412/14XXL DN300 e 400, a richiestaPN40 per 4415/25 DIN DN25÷100,4412/22 DIN DN20÷150, 4414DIN DN25÷150 e 441/442 DIN fullnozzle, std; per 4412/14 XXL, arichiestaserie 150 per 4444 DIN/ANSI, std;per 4412/22/14 in tutte le versioni,a richiesta

flangiato ANSI B16.5 serie 300 per 441/442 ANSI eANSI full nozzle (no 4414 DN1½”),std; per 441/442 nelle restantiversioni, a richiesta

* attacco d’uscita disponibile in più esecuzioni

Portate di scarico* (secondo norme DIN3320, AD2000-Merkblatt A2, TRD421) per valvole 441/442 DIN

* I - Vapor saturo (kg/h) II - Aria a 0°C e 1013 mbar assoluti (Nm3/h) III - Acqua a 20°C (t/h)

do = diametro dell’orifizio d’ingresso (mm) p = pressione relativa di taratura (bar)

I valori di portata sono stati calcolati considerando lo scarico a pressione atmosferica e una sovrapressione di aperturapari a 10% del valore di taratura.Per vapore surriscaldato, per gas diversi dall’aria, per liquidi diversi dall’acqua a 20°C, per altre condizioni di pressio-ne/temperatura di riferimento e per valvole 441/442 DIN/ANSI full nozzle/XXL, utilizzare il programma di calcolo “Valvestar”o contattare i ns. uffici tecnico-commerciali.

77

* I - Vapor saturo (kg/h) II - Aria a 0°C e 1013 mbar assoluti (Nm3/h) III - Acqua a 20°C (t/h)

do = diametro dell’orifizio d’ingresso (mm) p = pressione relativa di taratura (bar)

I valori di portata sono stati calcolati considerando lo scarico a pressione atmosferica e una sovrapressione di aperturapari a 10% del valore di taratura.Per vapore surriscaldato, per gas diversi dall’aria, per liquidi diversi dall’acqua a 20°C, per altre condizioni di pressio-ne/temperatura di riferimento e per valvole 441/442 DIN/ANSI full nozzle/XXL, utilizzare il programma di calcolo “Valvestar”o contattare i ns. uffici tecnico-commerciali.

Portate di scarico* (secondo norme DIN3320, AD2000-Merkblatt A2, TRD421) per valvole 441/442 DIN

Portate di scarico* (secondo norme DIN3320, AD2000-Merkblatt A2, TRD421) per valvole 441/442 ANSI

78

Specifiche tecniche 6A.050 (441/442 DN20÷200); 6A.051 (441/442 DN200÷400) e 6A.205 (4444)

* I - Vapor saturo (kg/h) II - Aria a 0°C e 1013 mbar assoluti (Nm3/h) III - Acqua a 20°C (t/h)

do = diametro dell’orifizio d’ingresso (mm) p = pressione relativa di taratura (bar)

I valori di portata sono stati calcolati considerando lo scarico a pressione atmosferica e una sovrapressione di aperturapari a 10% del valore di taratura (per pressioni di taratura ≤ 1bar la sovrapressione considerata è pari a 0,1bar).Per vapore surriscaldato, per gas diversi dall’aria, per liquidi diversi dall’acqua a 20°C e/o per altre condizioni di pressio-ne/temperatura di riferimento, utilizzare il programma di calcolo “Valvestar” o contattare i ns. uffici tecnico-commerciali.

Portate di scarico* (secondo norme DIN3320, AD2000-Merkblatt A2, TRD421) per valvole 4444

79

Valvole di sicurezzaad alzata totale, flangiate,semi-nozzle/full-nozzle, per alte prestazioni455, 456/457, 458

Corpo: acciaio/acciaio inox/acciaio legato

Pressioni di taratura: 2,5÷300bar

Attacchi: flangiati DN25÷150

4562 H4 456/458 H4

Ingresso“semi-nozzle”per 455/456

DescrizioneValvole di sicurezza a molla ad alzata totale con vapore/gas e standard con liquidi, connessioni flangiate e tenutametallica o soffice, a richiesta. Grazie alla loro costruzio-ne solida e compatta (corpo ingresso/uscita monoblocco,con sede laminata “semi nozzle” per le 455/6 o bocchellod’ingresso filettato “full nozzle” per le 457/8 e nervature/profili sagomati che riducono le controspinte di scarico) eagli elevati standard di qualità degli accoppiamenti ditutte le parti in movimento e dei componenti/materiali im-piegati (es. otturatori con tenuta soffice, stellitatura sullesuperfici metalliche di tenuta, ..), sono adatte a condizionid’esercizio particolarmente spinte:- per le 455/6: pressioni massime fino a 100bar (rating di

pressione PN63-160/ANSI300-600), temperature mas-sime fino a 400°C e capacità di scarico da medie amedio-alte

- per le 457/8: pressioni massime fino a 300bar ed oltre peralcune versioni speciali (rating di pressione PN63-400/ANSI300-2500), temperature massime fino a 550°C ecapacità di scarico da medie a molto alte

Utilizzabili con vapore, gas e liquidi trovano impiego nel-l’industria chimica e petrolchimica (esclusa area API manon area ASME), a protezione di stazioni di pompaggio,sistemi idraulici e di compressione ad alta pressione, re-attori, colonne e processi chimici in genere, nonché incentrali termoelettriche e di generazione industriale divapore surriscaldato, impianti di dissalazione, …

Opzioni a richiestaotturatore con O-ring in EPDM, neoprene, viton odi tenuta soffice kalrez, per tutte le versionisoffietto di tenuta

per tutte le versioniin acciaio inoxassetto per

per 4577/87(no DN150)alte temperature

camicia di riscaldamentoper tutte le versioni(no 4577/87)

distanziatore cappello perper tutte le versioni

camicia di riscaldamentofermo corsa per tutte le versioniforo di drenaggio per tutte le versionimolla in acciaio inox per tutte le versioniconnessione d’ingresso

per le 457/8a saldare di testalavorazioni flange per tutte le versioni

Attacco d’ingresso*PN40 per le 457/8 DN150, std; perle 455/6 e 457/8 DN25÷100, a ri-chiestaPN63-160 per le 455/6 e 457/8DN80 e 100, stdPN63-250 per le 457/8 DN25 e 50,std

flangiato UNI-DINPN63 per le 457/8 DN150, a ri-chiestaPN250 per le 457/8 DN100, a ri-chiestaPN400 per le 457/8 DN25÷80, arichiestaANSI150 per le 457/8 DN150, std;per le 455/6, a richiestaANSI300-600 per le 455/6 e 457/8DN80 e 100, std; per le 457/8DN150, a richiesta

flangiato ANSI B16.5 ANSI300-1500 per le 457/8 DN25e 50, stdANSI900-1500 per le 457/8 DN80e 100, a richiestaANSI2500 per le 457/8 DN25, arichiesta

* attacco d’uscita disponibile in più esecuzioni

Connessioni ad angolo retto (a squadra)con ingresso verticale ascendente e scarico laterale

Ingresso“full-nozzle”per 457/458

Versioni per materiale corpo e cappello4552 in acciaio al carbonio e cappello aperto4562 in acciaio al carbonio e cappello chiuso4564 in acciaio inox e cappello chiuso4572 in acciaio al carbonio e cappello aperto4582 in acciaio al carbonio e cappello chiuso4584 in acciaio inox e cappello chiuso

4577in acciaio legato per alte temperaturee cappello aperto

4587in acciaio legato per alte temperaturee cappello chiuso

Versioni per dispositivo di sollevamento

H2con cappuccio chiuso senza dispositivo di solleva-mento (a tenuta di gas), per le 4562/64 e 4582/84/87

H3con dispositivo di sollevamento aperto (non a tenu-ta di gas), per tutte le versioni (no 4564/84)

H4con dispositivo di sollevamento chiuso (a tenuta digas), per le 4562/64 e 4582/84/87

80

Diametro nominale d’ingressoDN1”÷4”/25÷100 per le 455/6DN1”÷6”/25÷150 per le 457/8

Portate di scarico e dimensionamentoPer le portate di scarico e il dimensionamento, si con-sultino le specifiche tecniche 6A.061 e 6A.071 e il pro-gramma di calcolo “Valvestar” o si contattino i ns. ufficitecnico-commerciali

Specifiche tecniche 6A.061 (455/6) e 6A.071 (457/8)

Campi di pressione di taratura (secondo norme DIN)*2,5÷100bar per le 455/6, in funzione del DN2,5÷250bar per 4584, in funzione del DN2,5÷300bar per 4572/82 e 4577/87, in funzione del DN* compatibilmente con il rating del corpo e delle flange;

esecuzioni con molle speciali per pressioni più elevate;per maggiori dettagli si consultino le specifiche tecni-che 6A.061 e 6A.071

Campi di temperatura di esercizio* (secondo norme DIN)-85÷400°C per le 455/6-270÷400°C per 4584 DN150-85÷450°C per 4572/82-85÷550°C per 4577/87 e 4584 DN25÷100* compatibilmente con i seguenti limiti di temperatura per

il materiale dell’O-ring di tenuta soffice dell’otturatore:EPDM (etilene/propilene): -45÷150°CCR (neoprene): -40÷100°CFKM (viton): -20÷180°CFFKM (kalrez): 0÷250°C

81

Valvole di sicurezzaad alzata standard, flangiate,431 e 433

Corpo: ghisa/ghisa sferoidaleacciaio/acciaio inox

Pressioni di taratura: 0,2÷144bar

Attacchi: flangiati DN15÷150

4312 H3 4334 H2

DescrizioneValvole di sicurezza di sfioro a molla, ad alzata standard, corpo(autodrenante) e cappello in ghisa, ghisa sferoidale, acciaio alcarbonio o inox, connessioni flangiate, rating di pressione PN16/40 (PN160, a richiesta) e tenuta metallica o soffice, a richiesta.Utilizzabili con vapore, gas e liquidi per medie portate di scari-co, grazie al loro ampio campo di proporzionalità sono in gra-do di scaricare i picchi di pressione momentanei, in particolaredei liquidi. La grande stabilità di funzionamento e i ridotti pesi edimensioni di ingombro li rendono facilmente impiegabili inmolte applicazioni industriali: dai sistemi di trasferimento dicalore ad olio diatermico agli impianti di produzione e grandireti di distribuzione dell’industria chimica, dalle applicazionicon compressori alternativi di piccola e media capacità dell’OEMa quelle di protezione dei liquidi nelle pompe di misura/dosaggio e nei sistemi idraulici, …

Diametri nominaliDN15÷100 per 4431/11/35/15/34DN15÷150 per 4432/12

Attacco d’ingressoPN16 per 4331/11 DN15÷100, std

flangiato UNI-DINPN40 per 4335/15/34 DN15÷100e 4332/12 DN15÷150, stdPN160 DN15 per 4332/12 e 4334

flangiato ANSI B16.5 serie 150 e 300, a richiesta

Connessioni ad angolo retto (a squadra)con ingresso verticale ascendente e scarico laterale

Versioni per materiale/rating corpo e cappello4331 in ghisa PN16 e cappello chiuso4311 in ghisa PN16 e cappello aperto4335 in ghisa sferoidale PN40 e cappello chiuso4315 in ghisa sferoidale PN40 e cappello aperto4332 in acciaio al carbonio PN40/160 e cappello chiuso4312 in acciaio al carbonio PN40/160 e cappello aperto4334 in acciaio inox PN40/160 e cappello chiuso

Versioni per dispositivo di sollevamento

H2con cappuccio chiuso senza dispositivo di solle-vamento (a tenuta di gas), solo per le 433

H3con dispositivo di sollevamento aperto (non a te-nuta di gas), per tutte le versioni (no 4334)

H4con dispositivo di sollevamento chiuso (a tenutadi gas), solo per le 433

Opzioni a richiesta

otturatore con O-ringin EPDM, neoprene, viton

di tenuta soffice(tutti e tre std, per DN15) okalrez, per tutte le versioni

stellittatura otturatore e sede per tutte le versionianello di sollevamento per tutte le versioni PN16/40otturatore rimovibile (std, per DN15)foro di drenaggio per tutte le versionisoffietto di tenuta

per tutte le versioniin acciaio inoxsoffietto di protezione

per tutte le versioniin elastomerocamicia di riscaldamento per 4312/32/34 fino a DN80stellitatura su otturatore e sededistanziatore cappello per

per tutte le versioni fino a DN80camicia di riscaldamentosmorzatore di per tutte le versioni PN16/40pendolazioni (no DN15 e 20)

4334 H4

fermo corsaper le versioni PN16/40DN50÷150 e PN160

molla in lega speciale per tutte le versioniper alte temperature (std, per DN125 e 150)molla in acciaio inox per tutte le versionilavorazioni flange per tutte le versioni

Campi di pressione di taratura*0,2÷16bar per 4331/11 e 4332/12 DN1500,2÷40bar per tutte le versioni PN40, in funzione del DN0,2÷85bar** per 4334 PN1600,2÷142bar** per 4332/12 PN160 con tenuta soffice0,2÷144bar** per 4332/12 PN160 con tenuta metallica* compatibilmente con il rating del corpo e delle flange;

molle speciali per pressioni più elevate; per maggioridettagli si consulti la specifica tecnica 6A.020

** fino a 150/160bar con molle speciali

Campi di temperatura di esercizio* (secondo norme DIN)-10÷300°C per 4331/11-60÷350°C per 4335/15-270÷400°C per 4334-85÷450°C per 4332/12* compatibilmente con i seguenti limiti di temperatura per

il materiale dell’O-ring di tenuta soffice dell’otturatore:EPDM (etilene/propilene): -45÷150°CCR (neoprene): -40÷100°CFKM (viton): -20÷180°CFFKM (kalrez): 0÷250°C

Portate di scarico e dimensionamentoPer le portate di scarico e il dimensionamento, si consultila specifica tecnica 6A.020 e il programma di calcolo“Valvestar” o si contattino i ns. uffici tecnico-commerciali

Specifica tecnica 6A.020

82

Valvole di sicurezzaad alzata standard, parzialmente/interamenterivestite in PTFE, flangiate, per applicazioni critiche546/4472

Corpo: ghisa sferoidale/acciaio

Pressioni di taratura: 0,1÷10bar

Attacchi: flangiati DN25÷100

546 H4 4472 H2

DescrizioneValvole di sicurezza di sfioro a molla, ad alzata standard,connessioni flangiate, rating di pressione PN16/40, dota-te di speciali accorgimenti progettuali che le rendonoadatte all’uso con fluidi altamente corrosivi e/o in condi-zioni applicative particolarmente critiche che esaltano loloro aggressività chimica, in particolare in presenza dielevate sovrapressioni.Per le 546:- corpo in ingresso/uscita monoblocco in acciaio al carbonio

(5462) o ghisa sferoidale (5465) con speciale bocchellod’ingresso (e relativo anello di supporto) rivestito standardin PTFE vergine o, a richiesta, PTFE caricato carbonio(546F), che assicura la non aderenza sulle superfici ba-gnate e, quindi, la non pericolosità da contaminazione delfluido di processo

- otturatore standard con tenuta in vetro (tempaxglass) resi-stente agli shock termici o in PTFE caricato carbonio (546F)

- soffietto di tenuta (opzionale) in PTFE (546F) o in acciaioinox (546Faba) per l’impiego con alte contropressioni (finoal 50% della pressione monte)

- speciale verniciatura anticorrosione delle superfici a vallesoprattutto per ambienti ove è piùttosto infrequente l’atti-vazione di una valvola di sicurezza

Per le 4472:- corpo in due parti (ingresso e uscita) in acciaio al carbonio,

con rivestimento integrale, isostatico e a prova di vuoto inPTFE vergine (spessore >3mm), per la massima protezio-ne dalla maggior parte degli aggressivi chimici

- sede a bocchello in PTFE e vetro al 25% sinterizzato inatmosfera di gas inerti per pressioni fino a 10bar; in parti-colari materiali anticorrosione come Hastelloy, Nickel osimili per pressioni superiori

- otturatore in Borofloat e vetro (<10bar) o in Hastelloy, Monel,Inconel, ... (>10bar) per la massima resistenza agli attac-chi chimici

- soffietto in PTFE a tenuta di gas, a compensazione dellacontropressione

- superfici in PTFE particolarmente levigate (massimarugosità: 16µm), che assicurano la non aderenza sullesuperfici bagnate e, quindi, la non pericolosità da conta-minazione del fluido di processo

- bocchello d’ingresso, otturatore e corpo d’ingressosostituiblii separatamente e disponibili anche in materialispeciali per applicazioni particolari

Utilizzabili con vapore, gas e liquidi aggressivi, trovano ap-plicazione in sistemi multipli di prodotto e processi e/o im-pianti chimici di grande diffusione (produzione e trattamen-to di cloro, acido solforico, acetico, alcali, …)

Diametro nominale d’ingressoDN25, 50 e 80 per 5462DN40, 65 e 100 per 5465DN25, 50, 80 e 100 per 4472

Attacco d’ingresso

flangiato UNI-DINPN16 per 5465 e 4472, stdPN40 per 5462, std

flangiato ANSI B16.5 serie 150 per tutte le versioni, a richiesta

Connessioni ad angolo retto (a squadra)con ingresso verticale ascendente e scarico laterale

Versioni 5465 in ghisa sferoidale2 in acciaio al carbonioFaba con soffietto in acciaio inox, a richiesta

Versioni per dispositivo di sollevamento

H2con cappuccio chiuso senza dispositivo di solle-vamento (a tenuta di gas), per tutte le versioni

H4con dispositivo di sollevamento chiuso (a tenutadi gas), per tutte le versioni

4472 H4

Opzioni a richiestaotturatore con tenuta

per tutte le versioniin materiali specialibocchello d’ingresso

per 4472in Hastelloysoffietto di tenuta

per le 546 (Faba)in acciaio inoxsoffietto di tenuta

per le 546 (F)in PTFEfermo corsa per tutte le versionimolla in lega speciale per tutte le versioniper alte temperature (no DN80 e 100)molla in acciaio inox per tutte le versioni

Fcon soffietto in PTFE, otturatore e bocchellod’ingresso in PTFE caricato carbonio, a richiesta

Campi di pressione di taratura*0,1÷10bar** per 44720,5÷10bar** per le 546* compatibilmente con le parti interne in PTFE** fino a 16bar con molle speciali e bocchelli d’ingresso

in Hastelloy o materiale anticorrosione equivalente

Campi di temperatura di esercizio* (secondo norme DIN)-60÷200°C per le 546-85÷200°C per 4472* compatibilmente con le parti interne in PTFE

Portate di scarico e dimensionamentoPer le portate di scarico, si consultino le specifiche tecni-che 6A.330 e 6A.341 e il programma di calcolo “Valvestar”o si contattino i ns. uffici tecnico-commerciali

Specifiche tecniche 6A.330 (546) e 6A.341 (4472)

83

Valvole di sicurezzaad alzata totale, flangiate,secondo normative APISerie 526

Corpo: acciaio/acciaio inox/acciaio legatoPressioni massime di taratura: 3,4*÷413,7**barAttacchi: flangiati DN1”÷8”* per 5264 ANSI150 DN8”x10” con orifizio T** per 5262/64 ANSI2500 DN1½”x3” con orifizi D o E

5262 H4 526 H4

DescrizioneValvole di sicurezza di sfioro a molla, ad alzata standard,progettate, costruite ed omologate secondo le normativeAPI/ASME (sono normalizzati secondo API i seguenti pa-rametri costruttivi: i diametri nominali d’ingresso e di usci-ta, i rating di pressione o, meglio, le classi delle flange, ledimensioni tra centro corpo e faccia flange, le aree di pas-saggio (orifizi), i materiali dei corpi e dei cappelli, i materia-li delle molle e i limiti di impiego) e con approvazioni uffi-ciali in conformità con ASME e TÜV. Le principali caratte-ristiche di progetto, in sintesi, sono: versioni con cappelliaperti o chiusi con o senza dispositivo di sollevamento,connessioni flangiate, otturatore in acciaio inox induritosuperficialmente (5262/67) o stellitato (5264) con tenutametallica o soffice e anello di sollevamento rimovibile, por-tate di scarico secondo gli standard API e certificate se-condo ASME-NB, ampio range di pressioni di taratura gra-zie alla maggior lunghezza delle molle e soprattutto allaloro grande varietà di tipi disponibili e qualità dei materialisuperiore alle stesse prescrizioni API (acciaio al carbonioo legato per basse e alte temperature), caratteristica diapertura controllabile dall’anello di regolazione, un solotrim e una sola molla per vapore, gas e liquidi, corpoautodrenante e bocchello d’ingresso guidato superiormen-te per impedire il ristagno interno di fluido, cuscinetto a rulliper una facile regolazione della pressione di taratura, astadi manovra monoblocco (meno attriti) e guide asta allamassime distanza per prestazioni ad alta efficienza, di-sponibilità di soffietto di tenuta bilanciato in acciaio inox(per compensare elevate contropressioni e proteggere daimpurità, corrosione e alte temperature), camicia di riscal-damento (per fluidi viscosi) e vari tipi di materiali (anchespeciali) per corpo, trim, otturatore e bocchello di ingresso.Le valvole di sicurezza API sono usate in tutto il mondo inimpianti chimici di grosse dimensioni, a protezione di ser-batoi in genere o per spurghi e sistemi di soffiaggio e nelsettore petrolchimico, sia sulla terra ferma (campi petroli-feri, impianti di estrazione o stoccaggio, raffinerie …) chesu piattaforme di perforazione off-shore…

Versioni per materiale corpo/cappello e otturatore

5262in acciaio al carbonio con otturatore in acciaioinox indurito, per servizi stdin acciaio inox con otturatore in acciaio inox

5264stellitato, per servizi a basse temperature*e con gas naturali “sour gas” (usi criogenico/anticorrosione)in acciaio legato con otturatore in acciaio inox

5267indurito e trim std o in materiale speciale(Hastelloy, Monel, ...) per servizi ad altetemperature, a richiesta

* disponibile anche versione 5263 in acciaio ferriticoASTM A352LCB, per servizi a basse temperature

5262 H2

Versioni per dispositivo di sollevamento

H2con cappuccio chiuso senza dispositivo di solle-vamento (a tenuta di gas), per tutte le versioni

H3con dispositivo di sollevamento aperto (non a te-nuta di gas), per 5262 e 5267 ANSI300÷2500

H4con dispositivo di sollevamento chiuso (a tenutadi gas), per tutte le versioni

Opzioni a richiestamateriali speciali per trim

Hastelloy, Monel, …, perotturatore, bocchellotutte le versionid’ingresso e soffietto

otturatore con O-ring in EPDM, neoprene, viton odi tenuta soffice kalrez, per tutte le versioniotturatore con inserto

per tutte le versionidi tenuta speciale*stellitatura otturatore per tutte le versioni (std, per 5264)

per tutte le versioni (std, per 5267,5262 ANSI600÷2500 e 5264ANSI900÷2500 con i seguenti orifizi:

stellitatura bocchello D÷F e K, ANSI900÷2500d’ingresso G, ANSI1500÷2500

H, J e L, ANSI600÷1500M÷T, ANSI150÷900)

soffietto di tenutaper tutte le versioniin acciaio inox

assetto perper 5267 ANSI300÷2500 con

alte temperaturetutti gli orifizi (no DN6”x10”ANSI300 con or i f iz io R)

camicia di per tutte le versioniriscaldamento (no DN6”x10” con orifizio R)

per tutte le versioni consoffietto di tenuta (DN3”x6”

distanziatore cappello solo per 5267 ANSI 900;per camicia no DN1½”x3” con orifizi D÷F,di riscaldamento DN6”x10” con orifizio R e

DN8”x10” con orifizio T)molla in acciaio inox per tutte le versionicappello imbullonato H1 per tutte le versionidispositivo di sollevamento

per tutte le versioniimbullonato H6indicatore di corsa per tutte le versioniadattatore per indicatoredi corsa su dispositivo per tutte le versionidi sollevamento H4dispositivo di bloccootturatore per per tutte le versioniprova idraulicalavorazioni flange(con risalto per ring joint per tutte le versionio con foratura DIN)* in PTFE, PCTFE o Vespel SP-1 con orifizi D÷G per temperatu-

re fuori dal campo di applicazione degli O-ring di tenuta soffice

84

Specifica tecnica 6A.410

Diametro nominale d’ingresso*DN1”÷1½” con orifizi D e EDN1½” con orifizio FDN1½” e 2” con orifizi G e HDN2” e 3” con orifizio JDN3” con orifizio KDN3” e 4” con orifizio LDN4” con orifizi M÷PDN6” con orifizi Q e RDN8” con orifizio T* diametro d’uscita disponibile in più misure

Attacchiper 5262:A N S I 1 5 0 ÷ 2 5 0 0 con orifizi D÷GA N S I 1 5 0 ÷ 15 0 0 con orifizi H÷LA N S I 1 5 0 ÷ 900 con orifizi M÷PA N S I 1 5 0 ÷ 60 0 con orifizi Q e RA N S I 1 5 0 ÷ 30 0 con orifizio Tper 5264:A N S I 1 5 0 ÷ 2 5 0 0 con orifizi D÷G

flangiati A N S I 1 5 0 ÷ 15 0 0 con orifizi H÷KAPI/ASME A N S I 1 5 0 ÷ 900 con orifizio L

A N S I 1 5 0 ÷ 60 0 con orifizi M÷RA N S I 1 5 0 ÷ 30 0 con orifizio Tper 5267:A N S I 300 ÷ 2 5 0 0 con orifizi D÷GA N S I 300 ÷ 15 0 0 con orifizi H÷LA N S I 300 ÷ 900 con orifizi M÷PA N S I 300 ÷ 60 0 con orifizi Q e RA N S I300 con orifizio T

flangiati DINEN1092 PN16÷100 e 2501 PN160÷400per tutte le versioni, a richiesta

Connessioni ad angolo retto (a squadra)con ingresso verticale ascendente e scarico laterale

Selezione e dimensionamentoPer la selezione e il dimensionamento, si consultino il pro-gramma di calcolo “Valvestar” e la specifica tecnica 6A.410.Selezionare una valvola di sicurezza 526 significa arri-vare alla formulazione del codice che la individua esat-tamente:- dal programma di dimensionamento, in base alle ca-

ratteristiche di processo e del fluido trattato, si determi-na l’area di efflusso richiesta

- da apposita tabella che riporta i valori nominali ed ef-fettivi dei parametri di efflusso (area, diametro ecoefficiente di efflusso in funzione degli identificatividegli orifizi), si individua la lettera dell’alfabeto che,secondo API, è relativa all’orifizio cercato: D, E, F, G,H, J, K, L, M, N, P, Q, R e T (si veda la specifica tecnica)

- dal grafico di selezione (temperatura d’ingresso in fun-zione della pressione di taratura per le tre versioni divalvola) relativo all’orifizio così individuato, si ricava-no il rating di pressione delle flange, la siglaidentificativa della valvola, nonchè il materiale del cor-po e del cappello

- si leggono il codice corrispondente al materiale dedot-to e quello che permette di scegliere il dispositivo disollevamento da altre apposite tabelle

A questo punto, si è perfettamente in grado di comporreil numero di codice identificativo della valvola.La tabella dei parametri di efflusso, i grafici di selezionee le tabelle di identificazione dei materiali, del dispositividi sollevamento e del numero di codice delle valvole,per ogni tipo di orifizio, sono riportate nella specificatecnica 6A.410

Portate di scaricoLe portate di scarico, in funzione della pressione di taratura,nonchè le caratteristiche dimensionali e di peso, sono ri-portate specificamente per ogni orifizio nella specifica tec-nica 6A.410. Si utilizzi anche il programma di calcolo“Valvestar” o si contattino i ns. uffici tecnico-commerciali

Pressioni massime di taratura (secondo norme DIN)3,4*÷413,7**bar in funzione dell’orifizio, del diametro no-

minale, del rating di pressione delleflange, dei materiali impiegati e dellatemperatura di esercizio (si consulti laspecifica tecnica 6A.410)

* per 5264 ANSI150 DN8”x10” con orifizio T (pressioni mini-me di taratura fino a 1bar con l’impiego del soffietto di tenuta)

** per 5262/64 ANSI2500 DN1½”x3” con orifizi D e E

Campi di temperatura di esercizio*per 5264 con molle LESER in acciaiolegato per basse temperature 1.4310

-268÷-29°C (con molle API526 di pari materiali:-268÷-60°C; con molle API526 in acciaioal carbonio: -59÷-29°C)

per 5262 con molle LESER in acciaiolegato per alte temperature 1.8159

-29÷427°C (con molle API526 di pari materiali:233÷427°C; con molle API526 in acciaioal carbonio: -29÷232°C)

427÷538°Cper 5267 con molle LESER o API526 inacciaio legato per alte temperature 1.8159

* compatibilmente con il limite operativo dell’eventualecamicia di riscaldamento (300°C) e i seguenti limiti ditemperatura per il materiale dell’O-ring di tenuta sofficedell’otturatore:

EPDM (etilene/propilene): -45÷150°CCR (neoprene): -40÷100°CFKM (viton): -20÷180°CFFKM (kalrez): 0÷250°C

85

Valvole di sicurezzaper applicazioni sanitarie4814, 4834, 4844, 4854 e 4884

Corpo: acciaio inox

Pressioni di taratura: 0,1÷68bar

Attacchi: filettati asettici/sterili con/senza girellaflangiati/a saldare/a clamp/specialiDN1”÷4”

4814 H4 4834 H4

DescrizioneValvole di sicurezza a molla qualificate per la protezio-ne da pericolose sovrapressioni di sistemi e/o proces-si che rispondono a requisiti “clean service” di igiene esterilità, anche molto severi, con vapore, gas e liquidiper applicazioni alimentari, nel settore della birra e del-le bevande in genere, nell’industria chimica, farmaceu-tica, cosmetica,...Le principali caratteristiche progettuali sono:- vasta gamma di connessioni asettiche secondo varie

esecuzioni e standard normativi (girelle per l’indu-stria alimentare, giunti sterili filettati, chiusure a clamp,flange ridotte ed innumerevoli altre speciali connes-sioni)

- impossibilità di ristagno del fluido di processo e quin-di, perfetto autodrenaggio, grazie all’elevata qualitàdelle finiture superficiali, agli spazi morti ridotti al mi-nimo o addirittura inesistenti, all’assenza di interstiziin tutti gli accoppiamenti (in particolare con le parti inelastomero) e alla particolare conformazione dellacamera di scarico, ermeticamente separata dal cap-pello per mezzo del soffietto di tenuta in EPDM

- materiali in elastomero secondo le specifiche FDA- otturatore con O-ring asettico- O-ring di tenuta esposti al flusso continuo e, quindi,

regolarmente tenuti puliti, per una protezione igieni-ca altrimenti difficilmente realizzabile

- corpo e trim interamente in AISI316L- trim unico per vapore, gas e liquidi, senza particolari

adeguamenti o ritarature che, in genere, i diversi tipidi fluido di processo richiedono

- dispositivo di sollevamento manuale H4, lucchettabilee regolabile in modo da tener aperto l’otturatore concorsa minima a garanzia di ininterrotta pulizia degliinterni o a comando pneumatico H8, per interventi dipulizia degli impianti con particolari requisiti di igienee sterilizzazione (processi CIP, SIP e COP)

Cinque tipi di valvole per diverse capacità di scarico,requisiti di asetticità e caratteristiche di apertura.Le valvole modello 4814 sono valvole di sicurezza amolla, con caratteristica di apertura standard, per por-tate di scarico contenute. Sono utilizzate quando l’esi-genza di asetticità è limitata al solo ingresso della val-vola e non anche allo scarico (per sistemi di tubazioni,reattori e recipienti in pressione in accaio inox, tipica-mente nelle linee di confezionamento, imbottigliamentoe gasatura di bevande e prodotti alimentari).Quando, invece, necessitano spazi morti ridotti al mini-mo e assenza completa di zone interstiziali ovvero con-

4844 H2 4854 H2 4884 H8

dizioni di igiene e sterilità di livello medio-alto anche avalle della valvola di sicurezza, si usano i modelli 4834e 4884, di comune impiego in molte aree del “cleanservice”: dalle autoclavi alle attrezzature da laborato-rio, dai grossi serbatoi di stoccaggio agli impianti adalta produttività dell’industria alimentare, dai miscelatorialle linee di imbottigliamento negli impianti di produ-zione della birra e delle bevande in genere.Le valvole modello 4834 sono valvole di sicurezza amolla, con caratteristica di apertura standard eun’innovativa configurazione del gruppo otturatore perla minimizzazione degli spazi morti, per piccole e me-die portate di scarico.Le valvole modello 4884 sono valvole di sicurezza amolla, ad alzata totale con vapore/gas e standard conliquidi, per elevate portate di scarico (in relazione aidiametri di passaggio).Nei casi in cui le specifiche di impiego impongano ca-ratteristiche di asetticità molto spinte, sono disponibilile speciali esecuzioni 4844 e 4854: dotate di superficibagnate (a contatto con il fluido di processo) inAISI316L accuratamente elettrolucidate con grado difinitura di elevata qualità (fino a Ra<0,8µm o, addirittu-ra, Ra<0,4µm, a richiesta), sono state realizzate in as-senza assoluta di spazi morti per un’installazione di-retta senza tratti di raccordo intermedi e con connes-sioni appositamente progettate.Le valvole modello 4844 sono valvole di sicurezza amolla, con caratteristica di apertura standard, basse/medie portate di scarico e connessione di processodirettamente sul serbatoio, per mezzo di uno specialeanello saldato sulla parete dello stesso. Questa speci-fica di lavorazione deve essere già prevista in fase diprogettazione dell’impianto, al fine di assicurarne lamassima affidabilità, soprattutto, nei settori più estremie delicati, quali il settore farmaceutico e quello dellebiotecnologie (fermentatori, bio-reattori, …).Le valvole modello 4854 sono valvole di sicurezza amolla, con caratteristica di apertura standard, basse/medie portate di scarico e uno speciale connettore,completamente privo di spazi morti, da saldare in lineadirettamente sulla tubazione di processo (diametro in-terno 15÷50mm), anche con semplice saldaturaorbitale. Sono impiegate in tutti quei casi in cui, perragioni di inaccessibilità o qualsiasi altra funzionale,non è possibile o desiderabile la protezione diretta diun serbatoio ed è richiesta una protezione generalesulle tubazioni.

86

Connessionicon ingresso verticale ascendente e scaricolaterale, per 4814/34/84con ingresso laterale e scarico verticale

ad angolo discendente (installazione orizzontale),

retto per 4814/34

(a squadra) con ingresso verticale ascendente direttamen-te su serbatoio e scarico laterale, per 4844con ingresso laterale direttamente su ser-batoio e scarico verticale discendente(installazione orizzontale), per 4844

Opzioni a richiesta

otturatore con O-ringin neoprene, nitrile/butadiene,

di tenuta soffice*viton per 4814in kalrez per 4814/34/44/54

superfici bagnate elettro-per 4814/34/84 (std: Ra≤1,6µm)

lucidate con Ra≤0,8µmsuperfici bagnate elettro-

per 4844/54 (std: Ra≤0,8µm)lucidate con Ra≤0,4µmindicatore di corsa per 4834/44/54/84dispositivo di sollevamentopneumatico H8 a doppio per tutti i modellipistoneadattatore per indicatore

per 4834/44/54 e 4884 DN1”di corsa su cappelloadattatore per indicatoredi corsa su dispositivo per 4884 DN1½”÷4”di sollevamento H4 o H8fermo corsa per 4834/44/54 DN40 e 4884camicia di riscaldamento per 4814/44

dispositivo di bloccosu dispositivo di sollevamento H2:

otturatore per provaper tutte le versioni

idraulicasu dispositivo di sollevamento H4:per 4884 (no DN1”)

flangia di connessionesolo per 4844

al sebatoiogiunto di connessione

solo per 4854alla tubazioneconnessione d’ingresso

per 4834/84asetticaconnessione d’uscita

per tutti i modelliasettica* in EPDM secondo specifiche FDA, std per tutti i modelli

Diametro nominale d’ingresso (secondo norme DIN)DN1” per 4814DN1”/25 e 1½”/40 per 4834/44/54DN1”÷4”/25÷100 per 4884

Campi di pressione di taratura (secondo norme DIN)0,1÷16bar per 4834/44/54/84, in funzione del DN0,5÷68bar* per 4814* compatibilmente con il rating delle flange; con disposi-

tivo di sollevamento pneumatico H8 a doppio pistone lapressione massima di taratura è 16bar

Campi di temperatura di esercizio* (secondo norme DIN)

-45÷150°Ccon O-ring di tenuta in EPDM, stdper tutti i modelli

* compatibilmente con i seguenti limiti di temperatura peril materiale dell’O-ring di tenuta soffice dell’otturatore:EPDM (etilene/propilene): -45÷150°CCR (neoprene): -40÷100°CNBR (nitrile/butadiene): -25÷110°CFKM (viton): -20÷180°CFFKM (karlez): 0÷250°C

AttacchiDIN-ISO 228 GAS e ANSI B.1.20.1 NPT(API), solo per 4814 in uscita; asettici

filettati (DIN11851/DIN11864) o sterili (Neumo),con/senza girella, per tutti i modelli (per4844/54 solo in uscita)DIN EN1092 PN16 e ANSI B16.5 serie 150,

flangiati solo per 4884; asettici (DIN11864), per tutti imodelli (no 4814; per 4844/54 solo in uscita)

a saldareDIN11850, per tutti i modelli (no 4814; per4844/54 solo in uscita)in varie esecuzioni (DIN32676, Tri-clamp,

a clampISO clamp o ASME clamp), per tutti i mo-delli (in differenti DN per 4814/34; per4844/54 solo in uscita)

ad anello in ingresso direttamente sul serbatoio,a saldare solo per 4844a giunto di

in ingresso direttamente sulla tubazione,connessione

solo per 4854a saldareAltri tipi di attacchi sono riportati nella tabella alle pagine90 e 91. Gli attacchi possono essere selezionati anche inesecuzione differenziata tra ingresso e uscita e, a menoche non siano specificamente identificati dalla relativanorma di riferimento, devono essere sempre riferiti allatubazione di connessione:- con attacco maschio DN½”, ¾” o 1”, per gli attacchi

filettati GAS/NPT- in accordo a DIN11850, DIN EN ISO1127, ISO2037,...

per altri tipi di attacchi

Versioni per dispositivo di sollevamento

H2con cappuccio chiuso senza dispositivo di solleva-mento (a tenuta di gas), per tutti i modelli

H4con dispositivo di sollevamento chiuso (a tenuta digas), per tutti i modelli

H8con dispositivo di sollevamento chiuso (a tenutadi gas) azionabile pneumaticamente (a pistonesingolo o doppio, a richiesta), per tutti i modelli

Versioni per capacità di scarico e/o connessione al processo4814 per basse portate di scarico4834 per basse/medie portate di scarico

4844per basse/medie portate di scarico econnessione diretta al serbatoio

4854per basse/medie portate di scarico econnessione diretta alla tubazione

4884 per elevate portate di scarico

con giunto di direttamente su tubazione in ingresso econnessione scarico laterale, per 4854 (possibilità d’in-saldabile stallazione orizzontale)

87

* I - Vapor saturo (kg/h) II - Aria a 0°C e 1013 mbar assoluti (Nm3/h) III - Acqua a 20°C (kg/h)

do = diametro dell’orifizio d’ingresso (mm) p = pressione relativa di taratura (bar)

I valori di portata sono stati calcolati considerando lo scarico a pressione atmosferica e una sovrapressione di aperturapari a 10% del valore di taratura.Per vapore surriscaldato, per gas diversi dall’aria, per liquidi diversi dall’acqua a 20°C e/o per altre condizioni di pressio-ne/temperatura di riferimento, utilizzare il programma di calcolo “Valvestar” o contattare i ns. uffici tecnico-commerciali.

Portate di scarico* (secondo norme DIN3320, AD2000-Merkblatt A2, TRD421) per valvole 4834

Portate di scarico* (secondo norme DIN3320, AD2000-Merkblatt A2, TRD421) per valvole 4814

88

Portate di scarico* (secondo norme DIN3320, AD2000-Merkblatt A2, TRD421) per valvole 4844

Portate di scarico* (secondo norme DIN3320, AD2000-Merkblatt A2, TRD421) per valvole 4854

* I - Vapor saturo (kg/h) II - Aria a 0°C e 1013 mbar assoluti (Nm3/h) III - Acqua a 20°C (kg/h)

do = diametro dell’orifizio d’ingresso (mm) p = pressione relativa di taratura (bar)

I valori di portata sono stati calcolati considerando lo scarico a pressione atmosferica e una sovrapressione di aperturapari a 10% del valore di taratura.Per vapore surriscaldato, per gas diversi dall’aria, per liquidi diversi dall’acqua a 20°C e/o per altre condizioni di pressio-ne/temperatura di riferimento, utilizzare il programma di calcolo “Valvestar” o contattare i ns. uffici tecnico-commerciali.

89

Specifiche tecniche 6A.210 (4814); 6A.220 (4834); 6A.230 (4844); 6A.240 (4854); 6A.250 (4884) e 6A.270 (connessioni)

Portate di scarico* (secondo norme DIN3320, AD2000-Merkblatt A2, TRD421) per valvole 4884

* I - Vapor saturo (kg/h) II - Aria a 0°C e 1013 mbar assoluti (Nm3/h) III - Acqua a 20°C (t/h)

do = diametro dell’orifizio d’ingresso (mm) p = pressione relativa di taratura (bar)

I valori di portata sono stati calcolati considerando lo scarico a pressione atmosferica e una sovrapressione di aperturapari a 10% del valore di taratura.Per vapore surriscaldato, per gas diversi dall’aria, per liquidi diversi dall’acqua a 20°C e/o per altre condizioni di pressio-ne/temperatura di riferimento, utilizzare il programma di calcolo “Valvestar” o contattare i ns. uffici tecnico-commerciali.

90

Ind

icaz

ion

i per

la s

elez

ion

e d

egli

atta

cch

i dis

po

nib

ili (s

egue

alla

pag

ina

succ

essi

va)

Mo

del

lo e

dia

met

ro n

om

inal

e d

ella

val

vola

Atta

cco

No

rma

di r

ifer

imen

toC

odic

e at

tacc

o48

1448

3448

4448

5448

84R

ifer

imen

to p

er le

tub

azio

ni

per

l'at

tacc

o25

2540

2540

2540

2540

5065

8010

0di

con

ness

ione

EU

EU

EU

EU

EU

EU

EU

EU

EU

EU

EU

EU

EU

A s

alda

reD

IN11

850

00

--x

--x

--x

--x

--x

--x

xx

xx

xx

xx

xx

xx

Rei

he--

----

3--

3--

3--

3--

3--

33

33

23

22

22

--(2

)--

File

ttato

fem

min

a G

AS

DIN

ISO

228

XG

--x

----

----

----

----

----

----

----

----

----

----

----

----

File

ttato

fem

min

a N

PT

(AP

I)A

SM

E/A

NS

I B1.

20.1

XN

--x

----

----

----

----

----

----

----

----

----

----

----

----

Fla

ngia

to P

N16

DIN

EN

1092

FD--

----

----

----

----

----

----

--x

xx

xx

xx

xx

xx

x--

--

Fla

ngia

to A

NS

I150

RF

AS

ME

/AN

SI B

16.5

FA--

----

----

----

----

----

----

--x

xx

xx

xx

xx

xx

x--

--

Ase

ttico

file

ttato

DIN

1186

4 T

1 F

orm

AG

Sx

xx

xx

x--

x--

x--

x--

xx

xx

xx

xx

xx

xx

x

Ase

ttico

con

gire

llaD

IN11

864

T1

For

m A

BS

xx

xx

xx

--x

--x

--x

--x

xx

xx

xx

xx

xx

xx

Ase

ttico

file

ttato

DIN

1186

4 T

1 F

orm

BG

Tx

xx

xx

x--

x--

x--

x--

xx

xx

xx

xx

xx

xx

x

Ase

ttico

con

gire

llaD

IN11

864

T1

For

m B

BT

xx

xx

xx

--x

--x

--x

--x

xx

xx

xx

xx

xx

xx

Ase

ttico

file

ttato

DIN

1185

1G

Ox

xx

xx

x--

x--

x--

x--

xx

xx

xx

xx

xx

xx

x

Ase

ttico

con

gire

llaD

IN11

851

KO

xx

xx

xx

--x

--x

--x

--x

xx

xx

xx

xx

xx

xx

Cla

mp

DIN

3267

6S

Ox

xx

xx

x--

x--

x--

x--

xx

xx

xx

xx

xx

xx

x

ISO

cla

mp

ISO

2852

DO

xx

xx

xx

--x

--x

--x

--x

xx

xx

xx

xx

xx

xx

Tri--

Cla

mp

ISO

2852

CO

xx

xx

xx

--x

--x

--x

--x

xx

xx

xx

xx

xx

xx

AS

ME

cla

mp

AS

ME

BP

E/B

S48

25-1

BO

x--

xx

xx

--x

--x

--x

--x

xx

xx

xx

xx

xx

xx

----

DIN

1185

0D

IN E

N IS

O11

27IS

O20

37

filet

tata

mas

chio

DN

½"

filet

tata

mas

chio

DN

¾"

filet

tata

mas

chio

DN

1"fil

etta

ta m

asch

io D

"fil

etta

ta m

asch

io D

"fil

etta

ta m

asch

io D

N1"

DIN

1185

0D

IN E

N IS

O11

27IS

O20

37

DIN

EN

1127

ISO

2037

DIN

1185

0

DIN

1185

0D

IN E

N IS

O11

27IS

O20

37D

IN11

850

DIN

EN

ISO

1127

ISO

2037

DIN

1185

0D

IN E

N IS

O11

27IS

O20

37

DIN

1185

0D

IN E

N IS

O11

27IS

O20

37

DIN

1185

0D

IN E

N IS

O11

27IS

O20

37

91

Ind

icaz

ion

i per

la s

elez

ion

e d

egli

atta

cch

i dis

po

nib

ili (s

egue

dal

la p

agin

a pr

eced

ente

)

Mo

del

lo e

dia

met

ro n

om

inal

e d

ella

val

vola

Atta

cco

No

rma

di r

ifer

imen

toC

odic

e at

tacc

o48

1448

3448

4448

5448

84R

ifer

imen

to p

er le

tub

azio

ni

per

l'at

tacc

o25

2540

2540

2540

2540

5065

8010

0di

con

ness

ione

EU

EU

EU

EU

EU

EU

EU

EU

EU

EU

EU

EU

EU

Ste

rile

filet

tato

Neu

mo

GD

xx

xx

xx

--x

--x

--x

--x

xx

xx

xx

xx

xx

xx

Ste

rile

con

gire

llaN

eum

oB

Dx

xx

xx

x--

x--

x--

x--

xx

xx

xx

xx

xx

xx

x

Ase

ttico

flan

gia

fem

min

aD

IN11

864

T2

For

m A

NF

----

xx

xx

--x

--x

--x

--x

xx

xx

xx

xx

xx

xx

Ase

ttico

flan

gia

mas

chio

DIN

1186

4 T

2 F

orm

AB

F--

--x

xx

x--

x--

x--

x--

xx

xx

xx

xx

xx

xx

x

Ase

ttico

fla

ngia

DIN

1186

4 T

2 F

orm

AN

G--

--x

xx

x--

x--

x--

x--

xx

xx

xx

xx

xx

xx

xIn

cast

ro fe

mm

ina

Ase

ttico

fla

ngia

DIN

1186

4 T

2 F

orm

AB

G--

--x

xx

x--

x--

x--

x--

xx

xx

xx

xx

xx

xx

xIn

cast

ro m

asch

io

Var

iven

t fla

ngia

Tuc

henh

agen

TN--

--x

xx

x--

x--

x--

x--

xx

xx

xx

xx

xx

xx

xIn

cast

ro fe

mm

ina

AP

V-F

G1

AP

VA

F--

--x

xx

x--

x--

x--

x--

xx

xx

xx

xx

xx

xx

xfla

nga

pian

a P

N10

AP

V-F

N1

flang

aA

PV

AN

----

xx

xx

--x

--x

--x

--x

xx

xx

xx

xx

xx

xx

inca

stro

fem

min

a P

N10

Var

iven

t DN

32/x

xT

uche

nhag

enV

G--

--x

--x

----

----

----

----

----

----

----

----

----

----

----

--

Var

iven

t DN

50/x

xT

uche

nhag

enV

H--

--x

--x

----

----

----

----

----

----

----

----

----

----

----

--

Var

iven

t DN

80/x

xT

uche

nhag

enV

C--

----

----

----

----

----

----

--x

--x

--x

--x

--x

--x

----

--

Var

iven

t DN

127/

xxT

uche

nhag

enV

E--

----

----

----

----

----

----

--x

--x

--x

--x

--x

--x

----

--

DIN

1185

0D

IN E

N IS

O11

27IS

O20

37

DIN

1185

0D

IN E

N IS

O11

27IS

O20

37D

IN11

850

DIN

EN

ISO

1127

ISO

2037

DIN

1185

0D

IN E

N IS

O11

27IS

O20

37

DIN

1185

0D

IN E

N IS

O11

27IS

O20

37

DIN

1185

0D

IN E

N IS

O11

27IS

O20

37

DIN

1185

0D

IN E

N IS

O11

27IS

O20

37

DIN

1185

0D

IN E

N IS

O11

27IS

O20

37

DIN

1185

0D

IN E

N IS

O11

27IS

O20

37

Ese

mpi

: Val

vola

488

4-

ingr

esso

(E

) as

ettic

o co

n gi

rella

in a

ccor

do a

DIN

1185

1 (c

odic

e "K

O")

per

tuba

zion

i DIN

1185

0-

usci

ta (

U)

aset

tica

filet

tata

in a

ccor

do a

DIN

1185

1 (c

odic

e "G

O")

per

tuba

zion

i DIN

1185

0

Val

vola

481

4- i

ngre

sso

(E) D

N25

cla

mp

in a

ccor

do a

DIN

3267

6 (c

odic

e "S

O")

per

tuba

zion

i DIN

1185

0- u

scita

(U) D

" fil

etta

ta fe

mm

ina

AN

SI B

1.20

.1 N

PT

(cod

ice

"XN

")

92

TermoregolatoriUn sistema termostatico a dilatazione di liquido è costituitoda un quadrante di regolazione (A), un bulbo o sensore (B), uncapillare flessibile di collegamento (C), un adeguato liquidotermosensibile (E) e un attuatore (F) contenente un soffiettometallico (G), tramite il quale è collegato ad una valvolatermoregolatrice (H). Il funzionamento è molto semplice: ilsensore è a contatto col fluido da termoregolare, mentrenella valvola passa il fluido che riscalda o raffredda (fluidotermovettore); una qualsiasi dilatazione o contrazione delliquido termostatico, in funzione della temperatura rilevatadal sensore, provoca una variazione di posizione dell’ottu-ratore della valvola, determinandone l’apertura o la chiusu-ra parziale o totale. Un dispositivo di regolazione permettedi fissare la temperatura di riferimento (taratura), variando ilvolume di contenimento del liquido termometrico.I principali vantaggi di questo sistema si possono sintetizza-re nell’assoluta indipendenza da qualsiasi fonte di energiaesterna, nell’efficacia progettuale e costruttiva (che consente buona precisione, grande affidabilità, anche grazie alsistema di sicurezza per alte temperature incorporato e notevole potenza, soprattutto per comandare valvole di grossedimensioni e/o con notevoli pressioni differenziali) e nell’estrema semplicità di funzionamento, che assicura facilità diinstallazione, uso e manutenzione e bassi costi d’esercizio.

Termoregolatori autoazionatiIl sistema termostatico (particolari da A a G) è collegato alla valvola (H) e ne comanda direttamente la posizione dell’ot-turatore (I). La variazione di temperatura al sensore (B) e, quindi, di volume del liquido termosensibile interno (E), vienetrasmessa tramite il capillare (C) all’elemento di potenza a soffietto (G), contenuto nell’attuatore (F) connesso alla valvola

(H) e si traduce in spostamenti dell’otturatore (I)linearmente proporzionali, in opposizione alla for-za esercitata dalla molla di contrasto sotto l’ottu-ratore (non rappresentata in figura). Un aumentodi temperatura tende a far chiudere l’otturatore e,conseguentemente, a ridurre il passaggio del flui-do termovettore attraverso la valvola, una diminu-zione della temperatura, al contrario, lo fa aprire: lavalvola è ad “azione diretta” o “normalmente aper-ta” (temperatura sale ⇒ valvola chiude) ed è adat-ta a processi di riscaldamento. Viceversa, con ottu-ratore dalla parte opposta rispetto alla sede e nor-malmente mantenuto in chiusura dalla molla anta-gonista, l’aumento della temperatura tende ad aprir-lo per consentire un maggior passaggio di fluido:in tal caso, si avrà una valvola ad “azione inversa”o “normalmente chiusa” (temperatura sale ⇒ val-vola apre), adatta a processi di raffreddamento.I principali vantaggi di questi termoregolatori“autoazionati” o “a comando diretto” sono sempli-

cità e robustezza, versatilità nelle applicazioni (possibilità di disporre di valvole a due o a tre vie, sia per riscaldamentoche per raffreddamento), idoneità a molti fluidi (vapore, gas, acqua calda o surriscaldata, acqua di raffreddamento,salamoia, …), intercambiabilità dei sistemi termostatici (dispositivi di regolazione della temperatura sul sensore, sullavalvola o lungo il capillare e sensore di dimensioni ridotte per valvole di piccolo dimensioni) e, grazie all’ampiezza dellabanda proporzionale (deviazione della temperatura dal valore di taratura a portata massima, corrispondente alla corsacompleta dell’otturatore: da tutto chiuso a tutto aperto), ottime caratteristiche di proporzionalità e stabilità di regolazione.

Regolazione sul sensore Regolazione sulla valvola Regolazione remota

AQuadrante di

regolazione

BSensore

ELiquido

termosensibile

CapillareC

GSoffietto diregolazione

FAttuatore

Valvolatermoregolatrice

H

Flussotermovettore

Azione diretta(riscaldamento)

Azione inversa(raffreddamento)

Flussotermovettore

Flussotermovettore

I I

H

F

E

C

G G

F

B

Spostamentodell’otturatore

causatodalla variazione di

temperatura al sensore

H

A

93

Termoregolatori auto-servoazionatiSono utilizzati solo per processi di riscaldamento (azione diretta) e per vapore. E’ lo stesso vapore che passa nel termoregolatore adesercitare la funzione di “servo-azione”: di qui la denominazione di termoregolatori “auto-servoazionati”.Il sistema termostatico, composto da sensore (1), capillare (1a) ed attuatore (1b), è di dimensioni ridotte e comanda l’otturatore dellavalvola, detto “valvola principale” (4), tramite un secondo otturatore, detto “valvola pilota” (2). Quando la temperatura da regolare è

troppo bassa e, quindi, il sensore e il liquido di riempimentosono freddi, la valvola pilota (2) è sollevata e il vapore in pres-sione (pressione a monte entra nella camera della valvolapilota e, attraverso il tubicino di collegamento (5) nella cameradei diaframmi “principali” (6); la pressione che così si instaura,spinge verso l’alto lo stelo della valvola (8) finchè, vincendo laforza d’opposizione esercitata dalla molla di contrasto (11),apre l’otturatore principale (4) e permette al vapore di passareattraverso la valvola ed essere così disponibile a riscaldare leutenze a valle. L’aumento di temperatura è direttamente pro-porzionale alla dilatazione termica del liquidotermosensibile: quando il sensore (1) raggiunge la tempe-ratura di taratura prefissata, la corrispondente dilatazioneviene trasmessa al soffietto (1b) che, espandendosi, vincela forza della molla antagonista sottostante e, tramite l’azio-ne di spinta del pistoncino (9), porta in chiusura l’otturatorepilota (2). A pilota perfettamente chiuso, la pressione esi-stente nella camera (6), dissipandosi a valle attraverso iltubicino di sfogo (10), fa abbassare i diaframmi principali(7) e, grazie anche alla pressione stessa del vapore, chiu-de a tenuta perfetta l’otturatore principale (4). A questo pun-to il vapore a monte della valvola non può più passare a

valle. Non appena la temperatura del bulbo sensibile si abbassa rispetto al valore di taratura, si produce nuovamente unacontrazione del liquido di riempimento che, a sua volta, provoca una nuova apertura del pilota (2) iniziando un nuovo ciclo.I termoregolatori auto-servoazionati sono caratterizzati da elevata sensibilità, prontezza di intervento, stabilità di portata,minimo ingombro del sensore, ottima tenuta a consumo nullo e minimo scostamento dal valore di temperatura impostato;funzionano anche a pressioni differenziali elevate e rappresentano la soluzione ideale in caso di variazioni del carico,anche repentine ed ampie, purchè non pulsanti. Mediante opportune trasformazioni al sistema di servocomando, diven-tano estremamente versatili e ben si prestano ad altri impieghi derivati:- con una semplice elettrovalvola di consenso on-off, svolgono un’efficace azione di protezione dalle temperature elevate, permet-

tono l’azionamento comandato a distanza e la programmazione degli interventi sulla valvola- con elettrovalvola e termostato di blocco (omologati) costituiscono a tutti gli effetti un dispositivo di regolazione e protezione secondo le

prescrizioni ISPESL e sono ampiamente impiegati in applicazioni con scambiatori di calore alimentati a vapore (si veda a pag. 108);- con un pilota di pressione addizionale diventano regolatori di pressione e temperatura contemporaneamenteLe limitazioni dei termoregolatori auto-servoazionati sono essenzialmente: unica soluzione d’installazione (regolazione solo sullavalvola), funzionamento garantito solo a pressioni superiori a 0,8bar (laddove non specificato diversamente), uso sconsigliato convariazioni brusche e frequenti di richieste termiche (a causa del pilota, la banda di regolazione è relativamente stretta) e, infine,maggior esigenza di protezione dalla sporcizia rispetto ai termoregolatori autoazionati.

Termoregolatori autoazionatiI termoregolatori autoazionati operano con vari tipi di fluido e soddisfano la maggior parte delle più comuni applicazioniin campo industriale. Sono composti semplicemente da:- una valvola termoregolatrice, con opportune caratteristiche idonee al processo e al fluido- un sistema o gruppo termostatico o termometrico, che deve essere compatibile con la valvola e il range temperatura

richiesto, offrendo la migliore accessibilità al sistema di regolazione.

Termoregolatore autoazionatocon sistema termostatico SA121

Termoregolatore autoazionatocon sistema termostatico SA122

Pressionedi

regolazione

Pressionea valle

Pressionea monte

Flussotermovettore

94

DescrizioneLe caratteristiche principali sono illustrate schematicamentenelle tabelle riportate alle pagine successive.La prima tabella pre-senta le valvole adue vie ad azionediretta (temperaturasale ⇒ valvola chiu-de), per processi diriscaldamento, convapore ed altri fluidi.La seconda tabellapresenta le valvole adue vie ad azione in-versa (temperaturasale ⇒ valvola apre),per processi di raf-freddamento, solita-mente con liquidi. Le valvole a tre vie sono idonee sia peri processi di riscaldamento che di raffreddamento, ma

solo per liquidi (si vedaa pag. 98). I corpi valvo-la sono in ghisa PN16,in ghisa sferoidale obronzo PN25 e in accia-io o acciaio inox PN40.Gli interni sono parzial-mente o totalmente inacciaio inox. Gli attacchisono filettati DN½”÷3" oflangiati DN15÷80.Sono disponibili valvoleDN15 con sedi a pas-

saggio ridotto (BM/BMRA e BMF/BMFRA) per piccole por-tate, anche con pressioni differenziali elevate e valvole digrosse dimensioni (NSe NSRA DN65 e 80) perportate elevate, ma abasse pressioni. Lamaggior parte delle val-vole ha l’otturatore bi-lanciato da un soffiettoche ne consente l’im-piego con pressioni dif-ferenziali più elevate(KB/KC, KY e V63/93);per altre valvole i lbilanciamento è, invece,

fornito dalla doppia sede (NS e NSRA), la cui efficacia vaperò a scapito della tenuta (in assenza di consumo, nonpuò essere perfetta).

Valvole per processi di riscaldamento(si vedano le tabelle alle pagg. 95 e 96)Per portate molto ridotte si considerano le valvole BM eBMF (solo flangiate PN25 in acciaio e PN16 in ghisa). Sesi vogliono gli attacchi filettati, si possono scegliere levalvole KA31 e, in caso di valori di pressione differenzia-le più elevati, le KB31/KC31 o, se si vogliono in acciaioinox, le KA61. Con attacchi flangiati PN16 si possonoutilizzare le KA33 o, per più alte pressioni differenziali, leKB33. Con flangiature PN25/40, si parta dalle V63 e, sela ghisa sferoidale non dovesse andar bene, si passi al-l’acciaio, dapprima, con le KA43/KB43 e, successiva-mente, per pressioni differenziali più elevate, con le V93e KC43, fino ad arrivare alle valvole KA63 e KC63 PN40in acciaio inox. E per portate elevate: valvole NS in bron-zo PN25.

Valvole per processi di raffreddamento(si veda la tabella a pag. 97)Per portate molto ridotte sono adatte le BMRA/BMFRA(solo flangiate PN25 in acciaio e PN16 in ghisa). Conattacchi filettati si possono proporre le valvole KX31 eKY31; con attacchi flangiati PN16 le KX33 e KY33, flangiatiPN40 le KX43 e KY43. Per portate elevate vanno bene levalvole NSRA in bronzo PN25.

Per il dimensionamento, si veda a pag. 99.Per la selezione del sistema termostatico si veda apag. 103.

Specifiche tecniche TI-P078-02 (KA/KB/KC31 e KA/KB33); TI-P036-01 (BM/BMRAe BMF/BMFRA); 3B.302 (V63);TI-P078-06 (KA/KB/KC43); 3B.312(V93); TI-P078-08 (KA61/63 eKC63); TI-P049-01 (NS/NSRA);TI -P078-01 (KX/KY31/33) eTI-P078-05 (KX/KY43)

Valvole termoregolatrici a due vieper termoregolatori autoazionatiBM, BMF, KA, KB, KC, V63, V93, NS,BMRA, BMFRA, KX, KY e NSRA

Corpo: bronzo/ghisa/ghisa sferoidaleacciaio/acciao inox

PMO: 40bar

Attacchi: filettati DN½”÷3”/flangiati DN15÷80

NSBM e BMF KA31/61 KB/KC31 V63/93KA33/43/63

Otturatorea pistone

Stelo

Valvole TW a tre vie perriscaldamento/raffredamento

Connessioneall’attuatore

Otturatore

Sede

Flussotermovettore

Soffietto dibilanciamento Stelo

Connessioneall’attuatore

Valvole a due vie perriscaldamento

Flussotermovettore

Valvole NSRA a doppia sede per raffreddamento

Connessioneall’attuatore

Flussotermovettore

Otturatore

OtturatoreSede

Flussotermovettore

Sede

95

Ind

icaz

ion

i per

la s

elez

ion

e d

elle

val

vole

a d

ue

vie

n.a

. ad

azi

on

e d

iret

ta n

ei p

roce

ssi d

i ris

cald

amen

to (s

egue

alla

pag

ina

succ

essi

va)

(*)

I val

ori d

i ban

da d

evon

o es

sere

rad

dopp

iati

per

i gru

ppi t

erm

osta

tici S

A12

2 e

SA

128

(1)

atta

cchi

file

ttati

fem

min

a A

NS

I B1.

20.1

NP

T (

AP

I), a

ric

hies

ta

(2)

atta

cchi

fla

ngia

ti A

NS

I B

16.5

ser

ie 1

50,

a ric

hies

ta

(3)

(...)

= te

mpe

ratu

ra m

assi

ma

d’es

erci

zio

per

colle

gam

ento

all’

attu

ator

e a

mez

zo p

rolu

nga

di r

affr

edda

men

to

(4)

colle

gam

ento

alla

val

vola

a m

ezzo

spe

cial

e gr

uppo

ada

ttato

re

96

(*)

I val

ori d

i ban

da d

evon

o es

sere

rad

dopp

iati

per

i gru

ppi t

erm

osta

tici S

A12

2 e

SA

128

(1)

atta

cchi

file

ttati

fem

min

a A

NS

I B1.

20.1

NP

T (

AP

I), a

ric

hies

ta

(2)

atta

cchi

flan

giat

i AN

SI B

16.5

ser

ie 1

50 e

300

, a r

ichi

esta

(3)

atta

cchi

fla

ngia

ti A

NS

I B

16.5

ser

ie 3

00,

a ric

hies

ta

(4)

atta

cchi

flan

giat

i AN

SI B

16.5

ser

ie15

0, a

ric

hies

ta

(5)

(...)

= te

mpe

ratu

ra m

assi

ma

d’es

erci

zio

per

colle

gam

ento

all’

attu

ator

e a

mez

zo p

rolu

nga

di r

affr

edda

men

to

(6)

colle

gam

ento

alla

val

vola

a m

ezzo

spe

cial

e gr

uppo

ada

ttato

re

Ind

icaz

ion

i per

la s

elez

ion

e d

elle

val

vole

a d

ue

vie

n.a

. ad

azi

on

e d

iret

ta n

ei p

roce

ssi d

i ris

cald

amen

to (s

egue

dal

la p

agin

a pr

eced

ente

)

97

Ind

icaz

ion

i per

la s

elez

ion

e d

elle

val

vole

a d

ue

vie

n.c

. ad

azi

on

e in

vers

a n

ei p

roce

ssi d

i raf

fred

dam

ento

(*)

I val

ori d

i ban

da d

evon

o es

sere

rad

dopp

iati

valid

i per

i gr

uppi

term

osta

tici S

A12

2 e

SA

128

(1)

atta

cchi

file

ttati

fem

min

a A

NS

I B1.

20.1

NP

T (

AP

I), a

ric

hies

ta

(2)

atta

cchi

flan

giat

i AN

SI B

16.5

ser

ie 1

50 e

300

, a r

ichi

esta

(3)

atta

cchi

fla

ngia

ti A

NS

I B

16.5

ser

ie 3

00,

a ric

hies

ta

(4)

atta

cchi

flan

giat

i AN

SI B

16.5

ser

ie15

0, a

ric

hies

ta

(5)

(...)

= te

mpe

ratu

ra m

assi

ma

d’es

erci

zio

per

colle

gam

ento

all’

attu

ator

e a

mez

zo p

rolu

nga

di r

affr

edda

men

to

NS

RA

KX

31K

Y31

BM

/BM

FR

A

98

TW (filettata) TW (flangiata)

DescrizioneValvole a tre vie, miscelatrici o deviatrici per riscaldamen-to o raffreddamento con connessione agli stessi gruppitermostatici utilizzati sulle valvole a due vie per il coman-do diretto autoazionato. Sono valvole che non richiedonouna sorgente esterna di alimentazione, vengono calibratein fabbrica, per cui non richiedono una particolare messain esercizio al momento dell’avviamento e sopportanotemperature fuori campo di regolazione senza determi-nare slittamenti del valore di taratura. Sono solitamenteimpiegate in applicazioni con acqua fredda, calda/surri-scaldata, oli ed altri liquidi industriali, ad esempio comesemplici miscelatori di acqua calda e fredda o comedeviatori in batterie di riscaldamento ad acqua calda o diraffreddamento alimentate con acqua refrigerata o sala-moia od ancora nei processi di raffreddamento dei motoridiesel e dei compressori.

Corpo e coperchioin ghisain bronzo

Otturatorea pistone, in bronzo con anello di tenuta in PTFE caricatocarbonio

Interni in bronzo trannein acciaio inox molla di ritorno

in ottonestelo e coperchio molla per DN20÷40,cappello per DN20÷25

Connessionidue vie in linea orizzontali e terza via in verticale conattacco attuatore in basso

Diametri nominaliDN¾”÷1½” per corpo in bronzoDN50, 80 e 100 per corpo in ghisa (in bronzo, solo DN50)

Condizioni limite d’esercizio e altri dati di funzionamento

PMO*16bar a 120°C per corpo in ghisa25bar a 120°Cper corpo in bronzo

TMO 200°C

∆∆∆∆∆PMX3,4bar con attacchi filettati2,7bar con attacchi flangiati

* compatibilmente con il rating delle flange e la pressio-ne differenziale massima

Sistemi termometrici121, 122, 123, 128 e 422 per DN¾”÷1”121, 123 e 422 per DN1½” e DN501219 per DN80 e 100

Per il dimensionamento si veda alla pagina successiva

Specifica tecnica TI-P047-01

Valvole termoregolatrici a tre vieper termoregolatori autoazionatiModello TW

Corpo: bronzo/ghisa

PMO: fino a 25bar

Attacchi: filettati DN¾”÷1½”/flangiati DN50÷100

Banda proporzionaleDN ¾” 1” 1½” 50 80 100°C 4 6 8 13 13 13

Coefficienti di portata KvDN ¾” 1” 1½” 50 80 100Kv 4,64 8,96 20,29 41,2 97,85 118,45

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per corpo in

filettati femminabronzo, stdANSI B1.20.1 NPT (API) per corpo inbronzo, a richiesta

flangiati UNI-DIN PN16 per corpo in ghisa, stdPN25 per DN50 in bronzo, std

99

Dimensionamento delle valvole termoregolatrici BM, BMF, KA, KB,KC, V63, V93, NS, BMRA, BMFRA, KX, KY, NSRA e TWDiagrammi di portata del vapore e dell’acquaPer dimensionare una valvola termoregolatriceautoazionata non bisogna riferirsi alla misura della tuba-zione ove deve essere installata: solo raramente è suffi-ciente montare una valvola di pari dimensione della tuba-zione; nella maggior parte dei casi si rischia disovradimensionare la valvola, dando luogo ad indeside-rati fenomeni di pendolazione e rincorrimento o disottodimensionarla, provocando pesanti effetti di rallenta-mento nel processo di regolazione. Per un correttodimensionamento della valvola ovvero affinché l’azione ditermoregolazione sia precisa e soddisfacente, si deve farriferimento alla portata richiesta dall’apparecchiatura datermoregolare nelle condizioni previste. A tale scopo siutilizzano appositi diagrammi di dimensionamento che,pur essendo ricavati mediante formule empiriche (e quin-di, è bene non usarli per applicazioni critiche), permettonodi determinare in modo rapido ed affidabile (i risultati delleformule di calcolo sono molto prossimi a quelli della nor-mativa europea EN60534) il valore del coefficiente di por-tata Kv. Da qui, conoscendo i valori dei Kv delle valvole(riportati nelle specifiche tecniche), è pressochè immedia-to risalire al tipo e alla dimensione della valvola cercata.

Diagramma di portata del vaporePer utilizzare il diagramma del vapore, sia esso saturo osurriscaldato, oltre alla portata richiesta, occorre conoscerela pressione a valle della valvola o la perdita di carico attra-verso di essa, valore quest’ultimo che è generalmente sta-bilito dal progettista. Qualora non si fosse in possesso del-l’uno o dell’altro dato, si può ragionevolmente ritenere cheuna valvola termoregolatrice sia ben dimensionata quandoammette una perdita di carico intorno al 10÷15% della pres-sione a monte (ovvero se assicura a valle una pressionepari all’85÷90% della pressione assoluta a monte) se que-sta è di 3÷5bar oppure del 5÷10% per valori di pressione amonte inferiori e del 15÷25% per valori superiori. Quando lala caduta di pressione è uguale al 58% della pressioneassoluta a monte (perdita di carico critica) la portata è mas-sima. Sopra questo valore si è in condizioni di ipercriticità ela portata non aumenta più.Stabilita la perdita di carico, si procede direttamente allalettura del valore di Kv sul diagramma a pag. 101, valido pertutte le valvole autoazionate con vapor saturo e surriscalda-to. Esso fornisce i valori del coefficiente Kv, in funzione dellaportata di vapore richiesta in Kg/h (asse delle ordinate nellasezione inferiore del grafico), della pressione del vapore iningresso in bar assoluti (asse delle ordinate nella sezionesuperiore) e della perdita di carico attraverso la valvola inbar (linee oblique). Con vapore surriscaldato si utilizza lostesso diagramma di portata del vapor saturo e si procedein modo esattamente analogo; l’unica differenza è che ilvalore di portata non deve più essere valutato sull’asse ver-ticale corrispondente a “0°C di surriscaldamento” bensì suquello che indica la sovratemperatura di surriscaldamentorispetto a quella di saturazione. Dalle tabelle alle pagg. 95÷97si deduce poi il valore del coefficiente di portata immediata-mente superiore a quello così determinato e, quindi, il dia-metro nominale del riduttore cercato. Se già si conosce ilvalore di Kv, il diagramma può essere usato per determina-re la perdita di carico nella valvola a una data portata e auna data pressione a monte o, viceversa, quest’ultimo datoin funzione del Kv e della perdita di pressione.L’uso del diagramma risulta evidente mediante due sempli-ci esempi:

1) Vapor saturoSi vuole determinare quale valvola di regolazione ad esem-pio per riscaldamento (si procede in modo esattamenteanalogo per i processi di raffreddamento) sia in grado diassicurare una portata di 1000kg/h di vapor saturo a 7bar,con una pressione a valle di 6bar. Determinata la pressionedifferenziale 7-6 = 1bar, dal valore della pressione d’ingres-so 8bar assoluti sull’asse delle ordinate nella sezione su-periore del grafico, si tracci l’orizzontale fino ad incrociare lacurva corrispondente alla perdita di carico di 1bar; dal puntod’intersezione così trovato (A), si faccia scendere la vertica-le. Nella sezione inferiore del grafico, dal valore di portata1000Kg/h, valutato sull’asse delle ordinate in corrisponden-za del valore 0°C di surriscaldamento (B), si disegni l’oriz-zontale fino ad intersecare nel punto (C) la verticale appenatracciata; si ottiene così il valore cercato Kv=16. Dalle tabel-le alle pagg. 95 e 96 si và ad individuare il valore di Kvimmediatamente superiore a quello dedotto dal diagram-ma, ovvero Kv=16,48; alle condizioni d’esercizio richieste,la valvola è così perfettamente definita: KA/KB/KCDN1¼”/32, a seconda del materiale, delle prestazioni(con o senza soffietto di bilanciamento) e degli attacchi voluti.

2) Vapore surriscaldatoSi vuole determinare quale valvola ad esempio per riscal-damento (si procede in modo esattamente analogo per iprocessi di raffreddamento) è adatta a lavorare con vaporesurriscaldato a 150°C e 1bar, fornendo una portata di100kg/h e una perdita di carico di 0,4bar. Dal valore dellapressione d’ingresso 2bar assoluti sull’asse delle ordinatenella sezione superiore del grafico, si tracci l’orizzontale finoad incrociare la curva corrispondente alla perdita di carico di0,4bar; dal punto d’intersezione così trovato (D), si faccia scen-dere la verticale. Nella sezione inferiore del grafico, dal valo-re di portata 100Kg/h, valutato sull’asse delle ordinate in cor-rispondenza del valore 150°C di surriscaldamento (E), si di-segni l’orizzontale fino ad intersecare nel punto (F) la vertica-le appena tracciata; si ottiene così il valore Kv=6,3. Dalletabelle alle pagg. 95 e 96 si và ad individuare il valore diKv, immediatamente superiore a quello dedotto dal dia-gramma ovvero Kv=8; alle condizioni d’esercizio richie-ste, la valvola è così perfettamente definita: V63 o V93DN20, a seconda del materiale voluto.

Diagramma di portata dell’acquaPer utilizzare il diagramma dell’acqua, oltre alla portatarichiesta, occorre conoscere la pressione a valle dellavalvola o la perdita di carico attraverso di essa, valorequest’ultimo che è generalmente stabilito dal progettista.Qualora non si fosse in possesso dell’uno o dell’altrodato, si deve stimare il valore della perdita di pressione inbase all’autorità della valvola (N), ovvero alla sua capa-cità di controllo sul sistema di regolazione espressa dalseguente rapporto:

N = ∆P1 ∆P1+ ∆P2

ove∆P1 = perdita di carico attraverso la valvola a piena por-

tata (valvola tutta aperta)∆P2 = perdita di carico nella restante parte del circuito in cui

la valvola è installata (nell’apparecchiatura da rego-lare e in eventuali altri componenti o accessori dilinea e tubazioni di derivazione e/o collegamento)

∆P1+∆P2 = perdita di carico nell’intero circuito

100

raffreddamento. Alle condizioni d’esercizio richieste la val-vola è così perfettamente definita:- per processi di riscaldamento: una valvola normalmen-

te aperta KA/KC DN32; se non la si vuole in acciaioinox si consideri Kv=16,48 e, quindi, una valvola KA/KB/KC DN1¼”/32, a seconda del materiale, delle pre-stazioni (con o senza soffietto di bilanciamento) e de-gli attacchi voluti.

- per processi di raffreddamento: una valvola normalmen-te chiusa KX o KY DN1¼”/32, a seconda del materiale,delle prestazioni (con o senza soffietto di bilanciamento)e degli attacchi voluti.

2) Acqua con valvole a tre vieSia 20m3/h la portata di acqua surriscaldata a 115°C e60kPa la perdita di carico massima ammissibile (dedottacol criterio di “autorità della valvola”).Analogamente all’esempio precedente, il punto diintersezione B sul diagramma individua il valore Kv=26e, quindi, dalla tabella dei coefficenti di portata a pag. 98,si individua la valvola deviatrice (o miscelatrice) TW conattacchi flangiati DN50.

Scostamento di temperaturaNel le normal i appl icazioni , se la valvola èdimensionata con una perdita di carico modesta o conun margine di portata sufficiente, non è generalmenterichiesto un controllo dello scostamento di tempera-tura dal valore imposto, poiché questo risulta sensi-bilmente inferiore al valore di banda proporzionale(tabelle alle pagg. 95÷97 e 98).In caso contrario, in particolare con valvole di diametronominale superiore a 1” o con sistemi termostatici 122/128che raddoppiano i valori della banda proporzionale econ consumo variabile (frequentemente uguale al 100%)o con processi di termoregolazione critici che non am-mettono scostamenti neanche di pochi gradi centigradidal valore imposto, può essere utile un controllo teoricodello scostamento della temperatura, per una sua even-tuale riduzione, variando il tipo di valvola o il suo diame-tro od, ancora, il tipo di sistema termostatico. La seguentetabella fornisce i valori percentuali di scostamento infunzione della portata richiesta:

In teoria si ha il massimo controllo (possibilità di variare ilvalore di portata al minimo movimento della valvola) quando èNmax = 0,5 (∆P1 = ∆P2). Nella pratica, data la difficoltà a valutarecon precisione l’entità di ∆P2, si può ragionevolamente assu-mere di avere un buona capacità di controllo con N = 0,2÷0,5(preferibilmente vicino a 0,5 ma non oltre) ovvero per unaperdita di carico nella valvola (0,25∆P2<∆P1<∆P2) suffi-cientemente alta da garantire alla valvola un’influenzasignificativa sulla portata e al contempo non eccessiva-mente elevata, in modo da avere una pressione suffi-ciente per l’utenza a valle della valvola, senza eccessivicosti di pompaggio.L’autorità della valvola è un criterio molto utilizzato perselezionare valvole autoazionate (pneumatiche od elet-triche) nei sistemi ad acqua in cui si ha una variazione diportata perché è uno strumento pratico ed economicoche assicura sempre un buon controllo.Stabilita la perdita di carico, si procede direttamente allalettura del valore di Kv sul diagramma a pag. 102, valido pertutte le valvole autoazionate a due e a tre vie, con acquafredda o calda (surriscaldata) ed altri liquidi compatibili intermini di densità e viscosità. Esso fornisce i valori delcoefficiente di portata Kv, in funzione della perdita di caricoattraverso la valvola in kPa, mH2O e bar (asse delle ascisse)e della portata di acqua richiesta in m3/h (asse delle ordina-te). Se già si conosce il valore di Kv, il diagramma può esse-re usato per determinare la perdita di carico nella valvola auna data portata.L’uso del diagramma risulta evidente mediante due sempli-ci esempi:

1) Acqua con valvole a due vieSiano noti: portata massima richiesta: 10m3/h e perdita dicarico nella valvola a piena portata: 50kPa (dedotta colcriterio di “autorità della valvola”)Dal valore della perdita di carico 50kPa sull’asse delleascisse, si elevi la verticale fino ad incrociare l’orizzonta-le tracciata dall’asse delle ordinate in corrispondenza delvalore di portata 10m3/h; il punto d’intersezione (A) forni-sce il valore cercato Kv=14. Dalle tabelle alle pagg. 95÷97si sceglie la valvola con il valore di Kv immediatamentesuperiore a quello dedotto dal diagramma, ovvero Kv=16per processi di riscaldamento e Kv=16,48 per processi di

Scostamento di temperatura in funzione della portata (*)Portata (%) 100 95 90 85 80 70 60 50Scostamento della banda proporzionale (%) 100 75 63 55 50 42 35 30

* I valori di scostamento sono validi per tutte le valvole, tranne le BM e le BMRA, per le quali i valori percentuali delloscostamento e della portata si possono considerare coincidenti

Si tenga presente che tarando il termoregolatore a portata media (analogamente, a portata minima o massima) è possi-bile ripartire Io scostamento al 50% circa (temperatura in meno a portata massima e in più a portata minima o nulla) equindi renderlo più accettabile.

Specifiche tecniche TI-GCH-27 (portate di vapore) e TI-GCH-04 (portate di acqua)

101

Diagramma di portata del vapore per la determinazione del Kv

Questo diagramma èempirico e non deveessere utilizzato perapplicazioni critiche

Por

tata

di

vapo

re k

g/h

Gradi disurriscaldamento °C

Perdita di carico bar

Linea di perdita di carico critica

102

Perdita di carico bar

Perdita di carico mH2O

Perdita di carico kPa

Por

tata

di a

cqua

m3 /

h

Por

tata

di a

cqua

m3 /

s

Diagramma di portata dell’acqua per la determinazione del Kv

103

Sistemi termostatici per termoregolatori autoazionatiSA121, SA122, SA123, SA128, SA422 e SA1219

DescrizioneIl sistema termometrico da accoppiare ad una valvola diregolazione autoazionata, deve essere scelto compati-bilmente con i limiti dimensionali, la temperatura da man-tenere, il campo di regolazione eventualmente richiestoed un’installazione che garantisca una comodaregolazione (sul sensore, sull’attuatore o a distanza).In applicazioni con scambiatori di calore classici, il siste-ma più usato è l’SA121 (per valvole a due vie: DN15÷80;per valvole a tre vie: DN20÷50); per i diametri maggiori(DN80 e 100)ma solo per val-vole a tre vie,viene utilizzatol’SA1219, men-tre per valvoledi piccolo dia-metro (per val-vole a due vie:DN15÷25; pervalvole a tre vie:DN20 e 25)l’SA128: sonotutti sistemi conregolazione delset point sulsensore. In ap-plicazioni convasche/serbatoi che, invece, preferiscono l’immersionedel bulbo, eventualmente con un pozzetto protettivo pro-lungato o nei casi di regolazione remota della temperatu-ra, si ricorre all’SA122 (regolazione sulla valvola) per val-vole fino a DN25 (per valvole a due vie: DN15÷25; pervalvole a tre vie: DN20 e 25) e all’SA123 (regolazione adistanza) per valvole di diametri superiori (per valvole adue vie: DN15÷80; per valvole a tre vie: DN20÷50).Il modello SA422, come l’SA122, ha la regolazione delset-point sulla valvola ma è completamente in acciaioinox e si accoppia con valvole a due vie DN15÷80 e val-vole a tre vie DN20÷50.In tutti i gruppi termostatici la lettura della temperaturaavviene mediante un indice rotante su un quadranteorientabile e l’impostazione del valore di taratura si effet-tua con un normalissimo cacciavite. I campi di regolazionesono riportati nella tabella alla pagina successiva.Per un eventuale controllo dello scostamento di tempera-tura si veda a pag. 100, in particolare con valvole di uncerto diametro (>DN25/1”) o con i gruppi termostaticiSA122/128 che raddoppiano i valori della banda propor-zionale indicati nelle tabelle alle pagg. 95÷97 e 98 (neitermoregolatori autoazionati, variazioni di temperaturadi ±2/3 °C devono essere considerate accettabili).

Opzioni a richiestaraccordo per l’immersione del sensore senzadi unione pozzetto, per tutte le versioni

per l’immersione protetta del sensore:in acciaio inox, rame od ottone,

pozzetto per tutte le versioni (no SA422)in vetro, per SA122/123prolungato (lunghezza ≥0,5m), per SA122/123

lunghezza 8m e 20m per SA121/122/123/128/1219capillare fino a 9,6m per SA422attacco

ANSI B1.20.1 NPT (API), per tutte le versionipozzetto

(no SA422)metallico

staffaper fissaggio su condotti per aria,per tutte le versioni (no SA122)

sensore per monitoraggio della temperatura a distanza,Pt100 per SA122/123 (SA122TP/SA123TP)nichelatura su sensore e/o attuatoretaratura a

per tutte le versionipomello

Accessorida interporre fra valvola ed attua-

prolunga ditore, per usi con fluidi ad alta tem-

raffreddamentoperatura (230÷350°C, compatibil-mente con la temperatura d’eser-cizio massima della valvola)con indicatore di posizionedell’otturatore, per il comando

attuatore manuale manuale della valvola in tem-poranea sostituzione del siste-ma termometricoda interporre fra valvola edattuatore, per l’azionamento inparallelo della valvola da parte didue sistemi termometrici indipen-

adattatore doppiodenti e con fluidi ad alta tempera-tura (fino a 350°C, compatibilmen-te con la temperatura d’eserciziomassima della valvola)

Valvola di termoregolazionecon sistema SA121

Altri possibili controlli riguardano la pressione e la tem-peratura sul sensore (valori massimi ammessi: 17,5bar e190°C), nonché lo spazio necessario per collocare il bul-bo sensibile nel processo da termoregolare o nella tuba-zione di flusso o in ambiente (dimensioni di bulbo epozzetto nella tabella alla pagina successiva).

104

Specifiche tecniche Tl-P046-01 (SA121, SA1219, SA128, SA122 e SA123); Tl-P380-01 (422) e Tl-P033-01 (accessori)

SA121, 1219 e 128(set point sul sensore)

SA122(set point sulla valvola)

SA123(set point a distanza)

SA422(set point sulla valvola)

Quadrantedi regolazione

Capillare

Sensorea bulbo

Capillare

Sensorea bulbo

Capillare

Quadrantedi regolazione

Sensorea bulbo

Sensorea bulbo

Capillare

Quadrantedi regolazione

Quadrantedi regolazione

Indicazioni per la selezione

* L’accoppiamento con valvole V63/93 richiede un gruppo adattatore speciale** o ANSI B1.20.1 NPT (API), a richiesta

Campi di regolazionetemperatura (°C)

SA121 SA1219 SA422SA128SA123SA122Sistema termometrico

-15÷5040÷10595÷160

-20÷12040÷170

-15÷5040÷10595÷160

-20÷11040÷170

-15÷5040÷10595÷160

-20÷12040÷170

Protezione dallesovratemperature

55°C oltre latemperatura ditaratura fino a

massimo 190°C

55°C oltre latemperatura di

taratura

55°C oltre latemperatura ditaratura fino a

massimo 215°C

55°C oltre latemperatura ditaratura fino a

massimo 190°C

55°C oltre latemperatura di

taratura

55°C oltre latemperatura ditaratura fino a

massimo 190°C

Ampiezza massima deicampi di regolazione

(°C)65 140 65 130 65 140

acciaio inox

Valvole d’impiego

BM, BMF, BMRA,KA, KB, KC, KX,

KY, V63*, V93*, NS,NSRA e

TW DN¾”÷1½”/DN50

BM, BMF, BMRA,BMFRA, KA

DN15÷25, KB DN25,KX DN15÷25, V63*

DN20&25, V93*DN20&25 e TW

DN¾”&1"

BM, BMF, BMRA,BMFRA, KA, KB,

KC, KX, KY, V63*,V93*, NS, NSRA e

TW DN¾”÷1½”/DN50

BM, BMF, BMRA,BMFRA, KA

DN15÷25, KB DN25,KX DN15÷25, V63*

DN20&25, V93*DN20&25 e TW

DN¾”&1"

TW DN80÷100

BM, BMF, BMRA,BMFRA, KA, KB,

KC, KX, KY, V63*,V93*, NS, NSRA e

TW DN¾”÷1½”/DN50

Posizioned’installazione sul sensore sulla valvola remota sul sensore sul sensore sulla valvola

Lunghezza capillare 4m, std; 8 e 20m,a richiesta

2,4m o 4,8m, std;fino a massimo

9,6m, a richiesta

4m, std; 8 e 20m,a richiesta

4m, std; 8 e 20m,a richiesta

4m, std; 8 e 20m,a richiesta

4m, std; 8 e 20m,a richiesta

Materiale sensore eattuatore ottone

Materiale capillare rame in guaina rinforzata con PVC

Dimensioni sensore(diametro x lunghezza

in mm)25x310 17x240 25x248 25x178 25x310 25x165

Dimensioni pozzettometallico (diametro x

lunghezza in mm)28x333 20x271 28x276 28x196 28x333 -

Dimensioni pozzettoin vetro (lunghezza

in mm)- 575 575 - - -

Attacco pozzettometallico (UNI-ISO 7/1

Rp (GAS)**DN1" DN¾” DN1" DN1" DN1" -

Specifica tecnica TI-P046-01 TI-P380-01

105

Valvole termoregolatrici a tre viecon sistema termostatico incorporatoModello 58

Corpo: ghisa

PMO: 6,9bar

Attacchi: flangiati DN50, 80 e 100

DescrizioneValvole a tre vie, miscelatrici o deviatrici con sistematermostatico e dispositivo di sicurezza incorporati, per laregolazione della temperatura di acqua, oli ed altri liquidicompatibili per riscaldamento o raffreddamento in circuitichiusi, in particolare come deviatori dell’acqua di raffredda-mento e dell’olio di lubrificazione nei motori diesel o neicompressori, migliorandone rendimento, messa a regìme edurata o come miscelatori dell’acqua di ritorno in caldaia(circuiti di riscaldamento di acqua calda fino a 93°C), anchecon funzioni anticondensa ed anticorrosione. Sono valvoleche non richiedono una sorgente esterna di alimentazione,vengono calibrate in fabbrica, per cui non richiedono unaparticolare messa in esercizio al momento dell’avviamentoe sopportano temperature fuori campo di regolazione sen-za determinare slittamenti del valore di taratura. Sono facilida installare (non richiedono alcun pozzetto di protezioneper il sensore) e da manutenere (le parti che lavorano pos-sono essere rimosse mantenendo in linea il corpo valvola).

Corpo e coperchiin ghisa

Otturatorea pistone, doppio solo per DN100, in bronzo, con anellodi tenuta in PTFE e gomma sintetica

Connessionidue vie in linea orizzontali e terza via in verticale consensore in basso

Interni in ottone trannein acciaio inox tutte le mollein bronzo pistonein rame e bronzo fosforoso sensore

Attacchiflangiati UNI-DIN PN16, std

Portate di scarico e dimensionamentoPer le portate di scarico e il dimensionamento si veda allapagina successiva

Campi di regolazione della temperatura(temperature di inizio÷fine corsa otturatore)A: 57÷68°CB: 63÷74°CC: 74÷85°CD: 82÷93°CE: 40÷52°C

Opzioni a richiestasensore e parti interne con rivestimento protettivo perusi con acqua di mare e salamoiacampi di temperatura non standard

Condizioni limite d’esercizio e altri dati di funzionamentoPMO* 6,9barTMO 93°C

* compatibilmente con la pressione differenziale massima

Diametri nominaliDN50, 80 e 100

Specifiche tecniche TI-P041-02 e TI-P041-01 (portate)

58 DN50 e 80

106

Dimensionamento delle valvole termoregolatrici Modello 58

Diagramma di portata dell’acqua

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Por

tata

di a

cqua

litr

i/h

Diagramma di portata dell’acquaIl dimensionamento si effettua utilizzando il diagrammadi portata dell’acqua riportato sotto, in base ai valori diportata e di pressione differenziale o perdita di caricoammessa nella valvola.E’ valido anche per oli multigrado ed altri liquidi conviscosità fino a 2°E (per valori superiori, contattare il no-stro ufficio tecnico-commerciale).

L’uso del diagramma risulta evidente mediante due sem-

plici esempi:

1) Per 20000l/h di acqua di raffreddamento e pressionedifferenziale di 0,3bar, si deve scegliere la valvolaDN50

2) In un circuito di lubrificazione, 80000l/h di oliomultigrado, con perdita di carico intorno a 0,3bar, ri-chiedono una valvola DN100

107

I termoregolatori auto-servoazionati, dotati di valvola pi-lota incorporata, azionata dal sistema termostatico pureesso integrato, sono idonei solo con vapore a pressionemassima di 17bar e solo per processi di riscaldamento. Illoro funzionamento è stato illustrato a pag. 93. Sono di-sponibili con valvole flangiate PN25 DN15LC÷50 ofilettate DN½”LC÷1".Il sistema termostatico è unico, a dilatazione di liquido,con regolazione a manopola nella parte superiore dellavalvola e bulbo sensibile di dimensioni ridotte ma, alcontempo, idoneo per usi in pozzetti prolungati.Il modello base di termoregolatore auto-servoazionato è

Termoregolatori auto-servoazionati

DescrizioneI termoregolatori auto-servoazionati per vapore, con cor-po in ghisa sferoidale, sistema termometrico, valvola pi-lota, molla di regolazione, diaframmi e filtro incorporati,consentono la regolazione diretta della temperatura uti-lizzando la stessa pressione del vapore. Il pilota, azionatodirettamente dal sistema termostatico, permette un con-trollo a banda proporzionale ristretta con ottimi risultati diprecisione. Il gruppo termostatico è provvisto di un siste-ma di controllo con il campo di regolazione più idoneoalla temperatura richiesta. Il sensore di temperatura puòessere inserito direttamente nel sistema o protetto da unpozzetto metallico oppure, ancora, in vetro, se in presen-za di fluidi corrosivi.

Corpoin ghisa sferoidale

Otturatori principale e pilota e sedia tenuta perfetta in acciaio inox

Sistema termostatico

sensorein ottone, diametro 17,5mm elunghezza 142mm

capillarein rame rivestito PVC, lunghezza4m, std

manopola diin resina fenolica

regolazione

Opzioni a richiestaper l’immersione protetta del

pozzettosensore, in acciaio inox,rame/ottone o vetroprolungato (lunghezza 0,5÷1m)

lunghezza capillare in multipli di 2m, fino a 14mstaffa di montaggio a parete

per la trasformazione da 37D akit di conversione 37DE, comprensivo di elettrovalvola,

raccordi e tubicini di collegamento

Connessioniin linea orizzontali

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) DN½”LC÷1”,

filettati femmina stdANSI B1.20.1 NPT (API)DN½”LC÷1”, a richiesta

flangiati UNI-DIN PN25, std

flangiati ANSI B16.5serie 150 e 300 (no DN¾”),a richiesta

Interni in acciaio inox tranneresina fenolica asta della valvola pilotain bronzo fosforoso diaframmi principali

piattello dei diaframmi principaliin ottone e blocchetto di tenuta della val-

vola pilotain acciaio dado di bloccaggio stelo

denominato 37D. Altre versioni disponibili con semplicimodifiche al sistema di servocomando sono:- i termoregolatori 37DE e TR5037TE, derivati diretta-

mente dalla versione base con la semplice aggiunta diun’elettrovalvola

- i termoregolatori/riduttori di pressione DP27T, di direttaderivazione dal riduttore di pressione DP27 (si veda apag. 59) con l’aggiunta di un secondo pilota (pilota ditemperatura) e del corrispondente sistematermometrico.

- i termoregolatori/riduttori di pressione DP27TE con l’ag-giunta dell’elettrovalvola alla versione precedente

Termoregolatori auto-servoazionati37D

Corpo: ghisa sferoidale

PMO: 17bar

Attacchi: filettati DN½”LC÷1”flangiati DN15LC÷50

37D

108

Specifiche tecniche Tl-P102-01 (37D) e Tl-P102-02 (ricambi)

Campi di regolazione della temperaturaA 16÷49°CB 38÷71°CC 49÷82°CD 71÷104°CE 93÷127°C

Per il dimensionamento si veda a pag. 110

Termoregolatori auto-servoazionati37DE e TR5037TE

Corpo: ghisa sferoidale

PMO: fino a 13bar

Attacchi: filettatati DN½” LC÷1”flangiati DN15 LC÷50

37DE TR5037TE

DescrizioneTermoregolatori auto-servoazionati per vapore, con corpoin ghisa sferoidale, sistema termometrico, valvola pilota,molla di regolazione, diaframmi, filtro ed elettrovalvola diconsenso incorporati. L’elettrovalvola, che distingue la ver-sione 37DE da quella base, è una valvola solenoide n.c.(in assenza di energia elettrica non entra in funzione), checomanda il funzionamento del termoregolatore; in pratica,è un secondo pilota (elettrico) che esclude quello di tem-peratura (otturatore pilota), provocando la chiusura dellavalvola principale in funzione del segnale proveniente daun qualsiasi dispositivo di comando in grado di interrom-pere l’alimentazione di corrente alla bobina del solenoide,come un termostato, un pressostato, un timer, … Se taledispositivo è il termostato LSC1, l’interruttore termico auto-matico di blocco, a sicurezza positiva e riarmo manuale,omologato ISPESL, impiegato nei generatori di vapore perinterrompere l’apporto di calore quando la temperaturadell’acqua raggiunge una temperatura 95÷100°C, allorasi ha il dispositivo di protezione e regolazione TR5037TEapprovato ISPESL (Raccolta R – Prot. ISPESL (ANCC)26460 del 29/07/1981 – DM 01/12/1975) che è quella spe-ciale versione della 37DE con campo di regolazione60÷95°C, utilizzata per scambiatori istantanei a vaporeper acqua fino a 100°C, circuiti di acqua calda in impiantidi riscaldamento civili o industriali e scambiatori ad accu-mulo vapore/acqua calda di prelievo fino a 100°C, per usiigienici o tecnologici. Anche senza l’abbinamento al ter-mostato LSC1, i termoregolatori TR5037TE sono larga-mente impiegati in tutte le applicazioni in cui occorra rego-lare la temperatura nel range 60÷95°C.Il sensore di temperatura può essere immerso direttamen-te nel sistema o protetto da un opportuno pozzetto metalli-co o in vetro in presenza di fluidi corrosivi.

Corpoin ghisa sferoidale

Interni in acciaio inox trannein resina fenolica asta della valvola pilotaraccordo di unione per l’immersione senza pozzettoin bronzo

diaframmi principalifosforosoin ottone piattello dei diaframmi principali e

blocchetto di tenuta della valvola pilotain acciaio dado di bloccaggio stelo

Otturatori principale/pilota e sedia tenuta perfetta in acciaio inox

Elettrovalvola24Vca a 50/60Hz, stdaltre tensioni di alimentazione, a richiesta

Sistema termostatico

sensore in ottone, diametro 17,5mm e lunghezza142mm

capillare in rame rivestito PVC, lunghezza 4mper 37DE e 5m per TR5037TE, std

manopola diin resina fenolicaregolazione

pozzetto in acciaio inox solo per TR5037TE, std

Condizioni limite di esercizioPMO 17barTMO 232°Cpressione minima d’esercizio: 0,8bar

Diametri nominaliDN½”LC÷1” per attacchi filettatiDN15LC÷50 per attacchi flangiati

109

Condizioni limite di esercizio

PMO10bar per 37DE13bar per TR5037TE

TMO190°C per 37DE195°C per TR5037TE

pressione minima d’esercizio: 0,8bar; per pressioni in-feriori, in accordo alle disposizioni ISPESL, in serie aduna valvola termoregolatrice autoazionata ad azionediretta (si veda a pag. 94) si usi il dispositivo di limitazio-ne della temperatura HL10-130, costituito da un attuatorea scatto a riarmo manuale, con o senza microswitch edun sistema termostatico a sicurezza intrinseca, concapillare di lunghezza 2m, std (si consulti la specificatecnica Tl-P073-03).

Campi di regolazione della temperaturaper 37DE:

A 16÷49°CB 38÷71°CC 49÷82°CD 71÷104°CE 93÷127°C

per TR5037TE: 60÷95°C

Per il dimensionamento si veda alla pagina successiva

Specifiche tecniche Tl-P102-01 (37DE); 3B.501 (TR5037TE) e Tl-P102-02 (ricambi)

Diametri nominaliDN½”LC÷1” con attacchi filettati, solo per 37DEDN15LC÷50 con attacchi flangiati, per entrambi i modelli

Connessioniin linea orizzontali

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) DN½”LC÷1”

filettati femminasolo per 37DE, stdANSI B1.20.1 NPT (API) DN½”LC÷1”solo per 37DE, a richiesta

flangiati UNI-DIN PN25 per entrambi i modelli, std

flangiati ANSI B16.5serie 150 e 300 (no DN¾”) solo per37DE, a richiesta

Opzioni a richiestaa riarmo manuale, campo di taratura94÷100°C (taratura fissa: 100°C con tolle-ranza -6°C; riarmo manuale: <70°C), conelemento sensibile a dilatazione di liquidotermostatoa sicurezza positiva (interrompe il circuitoLSC1*elettrico sia nel caso in cui la temperaturaraggiunge il valore di taratura, sia in casodi avaria per perdita della carica) e pozzettoin rame, solo per TR5037TE

raccordo per l’immersione senza pozzetto, per en-di unione trambi i modelli

per l’immersione protetta del sensore, in acciaio

pozzettoinox, rame/ottone o vetro per entrambi i modelliprolungato (lunghezza 0,5÷1m), per entrambii modelli

lunghezzain multipli di 2m, fino a 14m, solo per 37DEcapillare

staffa dia parete, solo per 37DEmontaggio

kit di fissaggioper entrambi i modellisensore

* si veda a pag. 169

110

Specifica tecnica TI-P102-03

Per il dimensionamento si consideri il diagramma di portatarelativo al vapor saturo, con il valore di portata richiestamoltiplicato per il corrispondente fattore di surriscaldamentoFS e si deduca la dimensione della valvola di regolazione.L’uso del diagramma risulta evidente mediante tre sem-plici esempi:1) Vapor saturoSi vuole determinare quale valvola di regolazione è in gra-do di assicurare una portata di 80kg/h di vapor saturo a 8barcon una pressione d’uscita di 6bar. Dal valore 8bar sull’as-se delle ascisse “Pressione a monte in bar” si salga vertical-mente fino alla semiretta obliqua “Perdita di carico critica” esi prosegua seguendo il tratto curvilineo corrispondente;dal punto di intersezione con la retta orizzontale tracciata apartire dall’asse delle ordinate “Pressione a valle in bar” incorrispondenza del valore 6bar, si scenda in verticale finoad incrociare le scale di portata riferite ai vari tipi di valvole eai loro diametri nominali: immediatamente la scelta ricadesu una valvola filettata DN½”LC o DN15LC flangiata che,con circa 90÷95kg/h di capacità di scarico soddisfano laportata richiesta. Se la portata richiesta fosse stata pari a100kg/h, la valvola avrebbe dovuto essere DN½”/15, a menodi accettare una pressione a valle di 5,4bar (valore lettosull’asse delle ordinate dal punto d’intersezione tra la verti-cale idealmente tracciata da 100kg/h sull’asse DN½”LC/15LC e il medesimo tratto curvilineo precedente).

Coefficienti di portata Kv* per 37D, 37DE e TR5037TEDN ½”LC/15LC ½”/15 ¾”/20 1"/25 1¼”/32 1½”/40 2"/50Kv 1 2,8 5,5 8,1 12 17 28

* calcolati alla massima apertura della valvola (massima portata)

2) Vapore surriscaldatoSi determini la caduta di pressione e la pressione avalle per una valvola DN50 che scarica 3300kg/h divapore surriscaldato a 10bar di pressione e 50°C disurriscaldamento. Moltiplicando la portata per il fat-tore correttivo 1,06 (si veda la tabella sovrastante),si ottiene 3500kg/h, valore che, riportato sull’asseorizzontale in corrispondenza del diametro DN50,permette di tracciare idealmente la verticale fino adincrociare la curva che corrisponde a 10bar di pres-sione in ingresso; dal punto d’intersezione si va adindividuare sull’asse delle ordinate il valore 6bar perla pressione a valle. Conseguentemente, la cadutadi pressione attraverso la valvola vale: 10-6=4bar.

3) Vapor saturoSi selezioni la valvola che consenta una perdita dicarico del 10% con 1000kg/h di vapor saturo a 14bar.Dal punto d’intersezione tra il tratto curvilineo corri-spondente alla pressione a monte di 14bar e lasemiretta obliqua uscente dall’origine, corrisponden-te alla perdita di carico del 10%, si scenda vertical-mente fino ad incrociare quel valore di portata im-mediatamente superiore alla portata richiesta: la scel-ta ricade sulla scala graduata che individua il dia-metro DN32.

Diagramma di portata del vaporeIl diagramma, riportato alla pagina successiva, fornisce i va-lori di portata di vapor saturo in kg/h (scale graduate in fun-zione dei vari diametri dei termoregolatori, nella parte inferio-re), in funzione della pressione in bar all’ingresso della valvo-la termoregolatrice (asse delle ascisse), della pressione inbar richiesta allo scarico (asse delle ordinate) e della perditadi carico ammessa nella valvola stessa (curve oblique). Segià si conosce il valore di portata, il diagramma può essereusato per determinare la perdita di carico nella valvola a unadata pressione a monte o, viceversa, quest’ultimo dato infunzione della portata e della perdita di pressione.A meno che la perdita di pressione non sia già stata stabilitadal progettista, per molte applicazioni si può ragionevolmen-te ritenere che un termoregolatore sia ben dimensionato quan-do ammette una perdita di carico intorno al 10÷15% dellapressione a monte (ovvero se assicura a valle una pressionepari al 85÷90% della pressione assoluta a monte) se questaè di 3÷5bar oppure del 5÷10% per valori di pressione a mon-te inferiori e del 15÷25% per valori superiori. Quando la cadu-ta di pressione è uguale al 58% della pressione assoluta a

Dimensionamento dei termoregolatori auto-servoazionati 37D, 37DEe TR5037TE

Fattori correttivi per surriscaldamento FsT (°C)* 25 50 75 100 125 150 200 250

Fs 1,03 1,06 1,09 1,12 1,15 1,18 1,24 1,30* gradi di surriscaldamento rispetto alla temperatura del vapor saturo ovvero differenza di temperatura tra vapore surri-

scaldato e vapor saturo alla pressione d’ingresso

monte (perdita di carico critica) la portata è massima.Sopra questo valore si è in condizioni di ipercriticità e la por-tata non aumenta più. Stabilita la perdita di carico e, conse-guentemente, la pressione d’uscita richiesta, si passi a consi-derare il diagramma di portata. Dal valore della pressioned’ingresso sull’asse delle ascisse, si elevi la verticale ascen-dente fino ad incrociare la semiretta uscente dall’origine, cherappresenta la perdita di carico critica; dal punto d’intersezionesi tracci la corrispondente curva di perdita di carico parallela-mente alle altre indicate e la si percorra fino ad intersecare laretta orizzontale individuata dal valore della pressione d’uscitasull’asse delle ordinate. Dal punto d’intersezione così trovatosi scenda verticalmente fino ad incrociare su una delle scalegraduate quel valore di portata immediatamente superiore aquello richiesto: la valvola cercata alle condizioni d’eserciziorichieste è così perfettamente definita.Con vapore surriscaldato si procede in modo analogo alvapor saturo: si utilizza lo stesso diagramma di portata e, pertener conto della maggior temperatura del vapore per effettodel surriscaldamento si applicano i fattori correttivi (validi pertutti i tipi di termoregolatore), riportati nella seguente tabella:

111

Diagramma di portata del vapore per termoregolatori 37D, 37DE e TR5037TE

Perdita di carico del 10%

Perditadi caricocritica

Le valvole TR5037TEsono limitate a 13bar*

Le valvole 37Dsono limitate a 10bar

Pre

ssio

ne a

val

le b

ar (

x100

=kP

a)P

orta

ta d

i va

por

satu

ro k

g/h

Pressione a monte bar (x100=kPa)

½”LC - DN15LC

½” - DN15

¾” - DN20

1” - DN25

1¼” - DN32

1½” - DN40

2” - DN50

112

Regolatori di temperatura e di pressioneDP27T e DP27TE

Corpo: ghisa sferoidale

PMO: fino a 17bar

Attacchi: filettatati DN½”LC÷1”flangiati DN15LC÷50

DescrizioneI regolatori combinati di temperatura e pressione DP27Tsvolgono contemporaneamente la duplice funzione diregolazione della temperatura e regolazione della pres-sione, utilizzando una sola apparecchiatura, anziché due(termoregolatore e riduttore di pressione in serie), conevidenti vantaggi economici, d’installazione e di funzio-namento. Grazie all’azione del pilota multiplo (pilota ditemperatura e pilota di pressione), sono in grado di co-mandare l’apertura/chiusura della valvola principale su-bordinando la regolazione della temperatura al semplicevincolo che la pressione di taratura non venga mai supe-rata. L’aggiunta di un’elettrovalvola di consenso riuniscela mutua azione dei tre piloti, rispettivamente di tempera-tura, pressione ed elettrico, in una sola apparecchiaturadi regolazione denominata DP27TE. L’elettrovalvola diconsenso non è altro che è una valvola solenoide n.c. (inassenza di energia elettrica non entra in funzione) checomanda il funzionamento del regolatore entro il limitedella massima pressione ammessa (pressione ditaratura), escludendo il pilota di temperatura e provocan-do la chiusura della valvola principale in funzione delsegnale proveniente da un qualsiasi dispositivo di co-mando in grado di interrompere l’alimentazione di cor-rente alla bobina del solenoide, come un termostato, unpressostato, un timer, …I regolatori DP27T e DP27TE, entrambi con corpo in ghi-sa sferoidale e valvole pilota di pressione e temperatura,molla di regolazione della pressione, diaframmi princi-pali, filtro e presa d’impulso interna (o, a richiesta,predisposizione per presa di pressione esterna per unaregolazione di pressione più accurata e stabile alla mas-sima portata) incorporati, si utilizzano per applicazioni discambio di calore solo con vapore. Il gruppo termostaticoè provvisto di un sistema di controllo con il campo diregolazione più idoneo alla temperatura richiesta. Ilsensore di temperatura può essere inserito direttamentenel sistema o protetto da un pozzetto metallico oppure,ancora, in vetro, se in presenza di fluidi corrosivi.

Elettrovalvola24Vca a 50/60Hz, stdaltre tensioni di alimentazione, a richiesta

Connessioniin linea orizzontali

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS)

filettati femminaDN½”LC÷1”, stdANSI B1.20.1 NPT (API)DN½”LC÷1”, a richiesta

flangiati* UNI-DIN PN25, std

flangiati ANSI B16.5serie 150 e 300 (no DN¾”),a richiesta

* le flange sono disponibili anche senza foratura, a ri-chiesta

Sistema termostatico

sensore in ottone, diametro 17,5mm e lunghezza142mm

capillare in rame rivestito PVC, lunghezza 4m, stdmanopola di

in resina fenolicaregolazione

Opzioni a richiestaraccordo di unione per l’immersione senza pozzetto

per l’immersione protetta del

pozzettosensore, in acciaio inox,rame/ottone o vetroprolungato (lunghezza 0,5÷1m)

lunghezza capillare in multipli di 2m, fino a 14mstaffa per montaggio a parete

per la trasformazione da DP27T a

kit di conversioneDP27TE, comprensivo di elettro-valvola, raccordi e tubicini di col-legamento

kit di fissaggio sensore

DP27T DP27TE

Corpoin ghisa sferoidale

Interni in acciaio inox trannein resina fenolica asta del pilota di temperaturain bronzo fosforoso diaframmi principale e pilota

piattelli spingimolla, piattello dei

in ottonediaframmi principali, camera delsistema di tenuta ed elemento fil-trante del pilota

in acciaio dado di bloccaggio stelo

Otturatori principale/pilota e sediin acciaio inox

Versioni DP27Tstd con regolazione diretta di temperatura e pressione

Econ regolazione di temperatura e pressione amezzo elettrovalvola di consenso e blocco

113

Specifiche tecniche Tl-P470-08 (DP27T e DP27TE) e Tl-P101-02 (ricambi)

Campi di regolazione della temperaturaA 16÷49°CB 38÷71°CC 49÷82°CD 71÷104°CE 93÷127°C

Per il dimensionamento si veda a pag. 61

Campo di regolazione della pressione0,2÷17 (bar molla conica, std)

Diametri nominaliDN½”LC÷1” con attacchi filettatiDN15LC÷50 con attacchi flangiati

Condizioni limite di esercizio

PMO*10bar per DP27TE17bar per DP27T

TMO190°C per DP27TE232°C per DP27T

pressione minima d’esercizio 0,8bartemperatura minima d’esercizio 5°C

* con attacchi std, compatibilmente con il rating delleflange e la pressione differenziale massima

114

Stazioni di miscelazione acqua e vapore

e ingresso acqua ribaltate). È il cuore del sistema: forni-sce l’acqua calda per miscelazione diretta di vapore eacqua fredda. La temperatura viene impostata durante lamessa in servizio del sistema, agendo opportunamentesulla manopola di regolazione, tarata a corsa zero (posi-zione massima di freddo) e sulla valvola di bypass checomanda il flusso dell’acqua fredda entro la camera dimiscelazione. In esercizio, la regolazione della tempera-tura avviene ruotando la manopola in senso orario peraumentarla, antiorario per diminuirla. Per mantenerla co-stante, in mancanza di un dispositivo di regolazionetermostatica o di un anello di retroazione, è necessarioche siano costanti anche pressione e portata dell’acquafredda di alimentazione (se la pressione fluttuasse o laportata diminuisse, a pari quantità di vapore, in camera dimiscelazione entrerebbe meno acqua fredda e, conse-guentemente, la temperatura si alzerebbe ben oltre i 90°Cdi funzionamento massimo consentito). La valvolamiscelatrice viene fornita con una molla di carico fissaper medie pressioni del vapore (3,5÷7bar); a richiestasono anche disponibili le molle per basse (0,35÷3,5bar)ed alte pressioni (7÷10,3bar). Altre caratteristiche: corpoin bronzo, interni in acciaio inox, connessioni filettateDN½”, ¾”, 1" e 1½” UNI-ISO 7/1 Rp (GAS), PMO (vapore):10,3bar, TMO (vapore): 184°C.- una valvola termostatica di blocco TCO1 a valle delmiscelatore, ovvero un dispositivo di sicurezza con ele-mento sensibile per sovratemperature che, in caso di gua-sto, si attiva a 95°C bloccando l’erogazione dell’acquacalda ed impedendo qualsiasi fuoriuscita incidentale divapore vivo. Si tenga presente che dopo l’intervento, oc-corre sostituire l’elemento sensibile perché non più riutiliz-zabile e che prima di sostituire altri componenti interni erimettere in servizio la valvola bisogna tassativamente in-dividuare la causa che ne ha provocato l’arresto persovratemperatura ed eliminarla. Con corpo in bronzo, con-nessioni filettate DN1" UNI-ISO 7/1 Rp (GAS), PMO=14bare un valore di Kv che assicura minima caduta di pressionee massima portata, la valvola TCO1 viene fornita solo perstazioni da ½” e ¾” perché necessariamente da protegge-re (richiedendo obbligatoriamente l’intervento manualedell’operatore, sono più soggette a rischio di incidente).- uno speciale tubo flessibile, disponibile a richiesta soloper stazioni da ½” e ¾”, con caratteristiche tecniche (rive-stimento in EPDM con approvazione FDA, rinforzo in fibratessile sintetica, PMO=7bar e TMO=170°C con vapore,95°C con acqua, alta resistenza agli agenti esogeni, al-l’ozono e all’usura) che lo rendono idoneo al trasporto diacqua calda o fredda, in particolare per lavaggi a spruzzonell’industria alimentare; viene fornito con diametro da ½”o ¾”, lunghezza standard 20m (per assicurarsi che even-tuali tracce di vapore non raggiungano la pistola dierogazione), uno speciale accoppiamento girevole allapistola di erogazione (per ruotarla liberamente senza fa-stidiosi attorcigliamenti del tubo) e collegamento alla lineadi uscita dell’acqua calda con connessione filettata ma-schio DN½” ANSI B1.20.1 NPT (API).- una pistola di erogazione acqua calda o fredda, soloper stazioni da ½” e ¾”, a richiesta (per valvole di mag-giori dimensioni la portata di acqua nella pistola non èsufficiente); premendo più o meno l’apposita leva a scat-to (grilletto) sotto la pratica impugnatura in Perbunan pro-tettivo, si ottiene uno spruzzo a getto diffuso o collimato enon appena il grilletto viene rilasciato il flusso d’acquas’interrompe immediatamente per maggior sicurezza econ risparmio di energia fino al 60%; disponibile con at-tacco DN½” ANSI B1.20.1 NPT (API) per connettersi al-l’accoppiamento girevole del tubo flessibile, può essereusata fino a PMO = 10bar e TMO = 100°C. Le stazioni dimiscelazione da 1" e 1½” in genere utilizzano solo tubiaperti, senza alcun dispositivo terminale di erogazioneo diffusione, per operazioni di riempimento di vasche e

DescrizioneLo scopo della stazione di miscelazione acqua e vapore èquello di poter produrre istantaneamente grandi quantità diacqua calda (2,2÷550litri/min), riducendo drasticamente i con-sumi (risparmio energetico fino al 60%) e i costi d’installazione(semplicità d’impianto e ridotte dimensioni d’ingombro), di ge-stione (facilità di funziona-mento/manutenzione e as-senza di perdite) e distoccaggio (non occorre im-magazzinare e conservarel’acqua calda), rispetto aiclassici sistemi di riscalda-mento (scambiatori di calo-re, bollitori, linee di ritornocondensa, pompe, …). Di-sponendo di una linea vapo-re (pressione 0,35÷10,3bar),la miscelazione con acquafredda (pressione 3÷10,3bar),permette di ottenere acquacalda alla temperatura desi-derata (40÷90°C), sfruttandotutto il contenuto energeticodel vapore e non solo la sua entalpia di evaporazione. Si posso-no così riempire velocemente gros-si serbatoi di processo (ad es. ne-gli impianti di placcatura chimica)o vasche di grandi dimensioni (ti-picamente nelle fabbriche di pro-duzione della birra o per la cotturadi pollame ed altri animali d’alle-vamento) ed effettuare agevol-mente lavaggi a spruzzo dipavimentazioni, pareti e, più in ge-nerale, di tutte quelle aree indu-striali/commerciali ove siaprioritaria l’esigenza di pulizia e/ofrequente l’uso di acqua riscaldata(complessi chimici, farmaceutici,ospedalieri, linee di produzione ali-mentari o di imbottigliamento,caseifici, lavanderie, macelli, autolavaggi,…).Disponibile nelle misure da ½” e ¾” per applicazioni mo-

bili di lieve entità (lavaggi a spruzzo manuali) e da 1" e1½” per installazioni fisse centralizzate, siano esse perlavaggi massicci o per operazioni di riempimento, unastazione di miscelazione completa è composta da:- un miscelatore MKII, che sostanzialmente è una valvola atre vie miscelatrice: due vie sono per l’ingresso rispettivamen-te del vapore e dell’acqua fredda; la terza via è per la fuoriu-scita dell’acqua riscaldata dopo l’avvenuta miscelazione nel-la camera centrale (in realtà esiste una terza via alter-nativa per installazione con valvola ruotata di 180° ri-spetto all’asse verticale ovvero con vie ingresso vapore

Ingressovapore

Ingressoacqua fredda

Valvolaa sfera

FiltroFiltro

Valvolaa sfera

Valvola dimiscelazione

Valvoladi ritegno

Valvoladi ritegno

Valvola diblocco TCO1

Termometro

Uscita acqua calda

115

serbatoi, mentre sono dotate di particolari spruzzatori a for-ma sferica con tanti fori distribuiti su tutta la loro superficieper il lavaggio a 180°/360° del volume interno di grossicontenitori chiusi (per quest’ultimo tipo di applicazioni nellavalvola miscelatrice si deve considerare una perdita di pres-sione di almeno 1bar, perché la forte contropressione chene deriva può ostacolare l’apertura della valvola di immis-sione del vapore).- uno scaricatore di condensa per il drenaggio della lineavapore; permette di evitare colpi d’ariete e lunghi tempi diriscaldamento dell’acqua da spruzzare (dovuti all’arrivo dellacondensa in camera di miscelazione); di tipo termostatico aflusso verticale discendente, deve essere montato a distan-za di almeno 0,5m dalla linea vapore.- due filtri, per impedire l’ingresso nella valvola miscelatricedi eventuale sporcizia trasportata dall’acqua o dal vapore;con corpo in ottone o bronzo, elemento filtrante in acciaioinox da 100mesh e connessioni filettate DN½”, ¾” e 1" UNI-ISO 7/1 Rp (GAS).- due valvole d’intercettazione a sfera, per consentire lamanutenzione in linea; montate nella posizione più a montesu entrambe le linee di alimentazione, sono disponibili concorpo in acciaio al carbonio e connessioni filettate DN½”,¾”, 1" e 1½” UNI-ISO 7/1 Rp (GAS) e PMO: 10,3bar.- due valvole di ritegno a corpo, per impedire l’inversionedi flusso dalla valvola miscelatrice; installate tra i filtri e lavalvola, hanno corpo in bronzo e connessioni filettate DN½”,¾”, 1" e 1½” UNI-ISO 7/1 Rp (GAS).Completano la configurazione del sistema un termometroa quadrante, collocato in un pozzetto sulla via d’uscita dellavalvola miscelatrice per conoscere la temperatura dell’ac-qua calda, due manometri (con relativi sifone e rubinetti)pure essi a lettura analogica per verificare il corretto funzio-namento del sistema soprattutto in caso di avaria e ricercaguasti, nonché giunti e raccordi di connessione vari.

Altre opzioni speciali disponibili a richiesta:- valvola MKII con trattamento superficiale di nichelatura(ENP) o rivestimento in PTFE o, addirittura, con corpoin acciaio inox, in particolare nelle applicazioni alimen-tari, per una maggiore resistenzaalla sporcizia e soprattutto per ren-dere innocui eventuali attacchi chi-mici degli agenti disincrostanti uti-lizzati in manutenzione ordinaria.- un dosatore a valle della valvolamiscelatrice, per aggiungere una so-stanza detergente all’acqua calda daspruzzare; una piccola valvola di in-tercettazione consente di interrom-pere il flusso di detergente per le nor-mali operazioni di risciacquo.- un pratico supporto a parete in ac-ciaio inox per l’alloggiamento del tuboflessibile che, se lasciato a terra nonriavvolto, potrebbe danneggiarsi (pe-ricoli di schiacciamento, rottura, scop-pio o attacco chimico), eventualmen-te retrattile a mezzo dispositivo arrotolatore automatico.- una lancia per la pistola a spruzzo con impugnaturaregolabile, per dirigere il fascio d’acqua in posti pocoaccessibili, senza aumentarne pressione, portata, gittatae velocità di flusso.

Funzionamento A regolare il flusso dell’acqua fredda di ali-mentazione e l’apertura della valvola d’immissione del vapo-re è lo spostamento di un pistone all’interno del miscelatore.In condizioni di non funzionamento, l’acqua esercita unapari forza di pressione su entrambi i lati del pistone.Non appena la valvola “sente” la richiesta di acqua calda (ter-za via aperta), quella fredda d’alimentazione entra nella parteinferiore del corpo valvola; la pressione differenziale che nederiva solleva il pistone, vincendo la forza di contrasto dellamolla di carico fissa, tarata alla pressione del vapore o pocosuperiore e apre l’otturatore della valvola del vapore che cosìentra nella camera, si miscela con l’acqua fredda e diventaacqua calda pronta all’uso (alla temperatura desiderata).

Nel momento in cui l’alimentazione dell’acqua fredda o larichiesta di quella miscelata si arrestano, la pressione internafa sì che la forza dellamolla prevalga, il pisto-ne si abbassi e imme-diatamente richiuda lavalvola d’immissionedel vapore.Il pistone deve esseresempre in grado di fun-zionare correttamente:è montato nel corpo val-vola con un certo gioco,affinché eventuali incrostazioni o sedimentazioni calcareenon ne ostacolino il movimento; qualora si inceppasse, ilvapore avrebbe libero accesso alla camera di miscelazionee potrebbe raggiungere indisturbato la via di scarico, conpossibili rischi di ustione alle persone e danni irreversibili allapistola di erogazione e/o al tubo flessibile ad essa connesso.È questa la ragione per cui si deve far uso della valvola disicurezza TCO1 e, comunque, è sempre necessaria unamanutenzione periodica accurata della valvola e della pi-stola di erogazione perché non solo riduce al minimo l’ac-

cumulo di depositi calcarei e sporcizia in genere e ciò ètanto più importante quanto più è alto è il grado di durezzadell’acqua di alimentazione impiegata, ma ne assicura an-che un funzionamento sicuro, corretto e continuativo. Primadi scegliere la dimensione della valvola, si devono definirele pressioni di alimentazione dell’acqua e del vapore.I campi di pressione disponibili sono: per il vapore0,35÷10,3bar, per l’acqua fredda 3÷10,3bar. Le pressioninon devono essere necessariamente uguali tra loro e, ingenerale, non hanno particolari vincoli da osservare. Si ten-ga, però, presente che per stazioni di miscelazione a scari-co libero la pressione del vapore deve essere sempre su-periore a quella dell’acqua (non più del triplo del suo valo-re), mentre si richiede che le due pressioni abbiano lo stes-so valore nominale se la linea d’uscita è a sezione ridotta(con tubo flessibile e/o pistola di erogazione, valvola d’inter-cettazione o di regolazione,…). Se la pressione del vaporeè eccessivamente elevata rispetto a quella dell’acqua fred-da e non si può ridurne ulteriormente la temperatura (ma-nopola di regolazione nella posizione estrema di massi-mo raffreddamento) e stabilizzare pressione/portata del-l’acqua (perché già costanti) in condizioni ottimali di mes-sa in servizio (molla di carico più elevata, filtri esterni e filtrodella valvola miscelatrice completamente liberi daincrostazioni/sporcizia), potrebbe essere indispensabileinstallare una valvola di riduzione della pressione, perevitare il rischio che l’acqua bollente così prodotta attivi lavalvola TCO1 e interrompa l’erogazione. Viceversa, se èla pressione dell’acqua ad essere superiore a quella delvapore, pur con molla di carico più bassa, valvola del vapo-re totalmente aperta, quella di by-pass totalmente chiusa edrenaggio perfettamente efficiente, è necessario installareuna valvola di riduzione questa volta sulla linea dell’acqua,per non inibire la capacità della valvola alla produzione

Ingressovapore

Ingressoacquafredda

Uscita acqua calda

Manopola diregolazione

Molla dicarico fisso

Otturatorevalvola delvapore

Ingressovapore

Ingressoacquafredda

Valvola dibypass

Camera dimiscelazione

116

Specifiche tecniche TI-P157-06 (stazione di miscelazione acqua/vapore); TI-P157-08 (valvola di miscelazione MKII);TI-P157-18 (valvola TCO1) e TI-P157-05 (pistola e tubo flessibile)

di acqua calda (se non si riducesse la pressione, l’acquafredda non farebbe in tempo a riscaldarsi e uscirebbe a unatemperatura troppo bassa). Nei lavaggi a spruzzo manualil’acqua fredda di alimentazione deve avere una pressioneminima di 3bar per poter far fronte alle perdite di carico negliaccoppiamenti, nella pistola, nel tubo flessibile e fornire al-l’acqua calda in uscita valori ragionevoli di pressione, por-tata e velocità di spruzzo. A tale scopo, poichè nella maggiorparte dei casi non si dispone di un serbatoio dell’acquafredda ad un‘altezza statica di 30m (pressione statica di3bar), è bene installare sulla linea dell’acqua una pompa dicircolazione ausiliaria che permetta di ridurre la quota staticadel serbatoio a 3-5m. Un’eccessiva contropressione a valledella valvola miscelatrice (per es. linea d’uscita a sezioneridotta), può causare una forte riduzione di portata dell’ac-qua di alimentazione e, conseguentemente, impedire l’aper-tura della valvola di immissione del vapore nella camera dimiscelazione. Per evitare che ciò accada, si deve mantene-re una caduta di pressione di almeno 1bar attraverso lavalvola (tra ingresso dell’acqua fredda e uscita di quellacalda). Nella tabella sottostante, per ogni dimensione dellavalvola miscelatrice, sono riportati i valori di portata minimadell’acqua fredda di alimentazione che garantiscono l’aper-tura della valvola del vapore e quelli di portata minima emassima ottenibile per l’acqua riscaldata allo scarico:

Pressione Portata Portata

DNMolla di vapore minima minima/massimacarico (bar) acqua fredda acqua miscelata

(litri/min) (litri/min)Gialla 7÷10,3 4,5

½” Verde 3,5÷7, 2,7 2,2÷108Nera 0,35÷3,5 2,2

Rossa 7÷10,3 8,1¾” Blu 3,5÷7 6,8 6,8÷200

Bianca 0,35÷3,5 6,8Rossa 7÷10,3 36,3

1" Blu 3,5÷7 31,8 27,3÷375Bianca 0,35÷3,5 27,3Rossa 7÷10,3 54,4

1½” Blu 3,5÷7 54,4 54,4÷550

Bianca 0,35÷3,5 54,4

Parimenti, dal valore di pressione del vapore di alimenta-zione riportato anch’es-so sull’asse delleascisse (normalmente lostesso valore di pressio-ne considerato per l’ac-qua fredda nel caso difunzionamento con tuboflessibile e/o pistola dierogazione), si tracci laverticale fino ad interse-care la curva di tempe-ratura desiderata perl’acqua riscaldata (curvaa tratto sottile); l’orizzon-tale emessa dal punto diintersezione va ad indi-viduare sull’asse delleordinate il corrisponden-te valore della portatamassima di acqua caldaottenibile a quella tempe-ratura. Tra i due valoricosì ottenuti si scegliequello prudenziale piùbasso poiché, a secondadella pressione di ali-mentazione, può sempreverificarsi uno sbilancia-mento della quantità dicalore disponibile nel-l’acqua e nel vapore. Sequesto valore soddisfa osupera la portata di ac-qua calda richiesta, ildiagramma e, quindi, ildiametro della valvolaconsiderato vanno bene;in caso contrario, occor-re passare al diametro divalvola successivo e ripe-tere il procedimento.Si consideri l’esempio sot-to riportato: il valore di por-tata più basso è 40litri/min.Se fossero richiesti 38li-tri/min di acqua a 50°C,sarebbe sufficiente lavalvola miscelatrice daDN½”; se, invece, ne fos-sero richiesti 43litri/min,si dovrebbe selezionareuna valvola da DN¾”,anche se la valvola da ½”consente portate di acqua (calda) fino a 46litri/min.

DimensionamentoLa tubazione del vapore non deve essere dimensionata inbase al diametro della valvola miscelatrice, bensì consideran-do la pressione del vapore, la sua portata (si consulti la tabella“Consumi di vapore” nella specifica tecnica TI-P157-06) e lasua velocità (15÷25 metri/sec). Per la tubazione dell’acquafredda occorre, invece, tenere in considerazione pressio-ne, lunghezza della tubazione e caduta di pressione ac-cettabile. Per quanto riguarda il dimensionamento dellavalvola miscelatrice, occorre conoscere le pressioni di ali-mentazione disponibili (vapore: 0,35÷10,3bar; acqua fred-da: 3÷10,3bar), la quantità di acqua calda voluta(2,2÷550litri/min; inferiore a 40litri/min con la pistola dierogazione) e la sua temperatura (40÷90°C). Le linee sot-tili nei diagrammi a lato indicano, per ciascun diametrodella valvola miscelatrice, la portata massima di acquacalda ottenibile in funzione della temperatura desiderata edella pressione del vapore di alimentazione. La linea ingrassetto indica, invece, la massima portata dell’acquafredda di alimentazione in funzione della sua pressione. Sicomincia a considerare il diagramma relativo al minor dia-metro della valvola miscelatrice ovvero corrispondente aDN½”. All’occorrenza, si dovranno ripetere le stesse ope-razioni per i diametri successivi, fino a soddisfare i requisitidi portata e temperatura richiesti. Dal valore di pressionedell’acqua fredda di alimentazione, riportato sull’asse delleascisse, si tracci la verticale fino ad intersecare la curva ingrassetto; l’orizzontale emessa dal punto di intersezione vaad individuare sull’asse delle ordinate il corrispondente va-lore della portata massima di acqua fredda.

Po

rtat

a (li

tri/m

in)

Pressione di alimentazione (bar)

Po

rtat

a (li

tri/m

in)

Po

rtat

a (li

tri/m

in)

Po

rtat

a (li

tri/m

in)

Pressione di alimentazione (bar)

Pressione di alimentazione (bar)

Pressione di alimentazione (bar)

Esempio di dimensionamento:Per una pres-sione dell’ac-qua fredda dialimentazionepari a 3bar, lasua portatamassima è 40li-tri/min.Per una pres-sione del va-pore par i a6bar, la porta-ta massimadell’acqua cal-da a 50°C è 46litri/min.

Portata(litri/min)

Pressione dialimentazione

(bar)

Portatamassima di

acqua fredda40 litri/min

Portatamassima diacqua calda46 litri/min

VaporeAcquafredda

117

Corpo: cuprolega

PMO: 10,3bar

Attacchi: filettatati DN½”

DescrizioneForniscono acqua calda attraverso la miscelazione diret-ta di vapore e acqua fredda. Generalmente installate ester-namente su vasche o serbatoi, sono utilizzate per riscal-dare e mantenere l’acqua in temperatura mediantericircolo continuo. La temperatura è controllata da unelemento termostatico a dilatazione di liquido con molladi resistenza alle sovratemperature; il valore di taraturaviene impostato ruotando l’apposito dado di regolazione.Più vicino alla valvola è l’aspirazione dell’acqua fredda,più rapida è la sua risposta ovvero più velocemente l’ac-qua viene restituita calda al serbatoio.

Thermocirc

Corpoin cuprolega

Connessioni complanari a tre vielato acqua due vie orizzontali sovrapposte(serbatoio) per aspirazione/mandatalato vapore

terza via verticale ascendente(alimentazione)

Attacchi

filettati femminaUNI-ISO 7/1 Rp (GAS), stdANSI B1.20.1 NPT (API), a richiesta

Diametri nominaliDN½”

Condizioni limite di esercizioPMO 10,3barTMO 250°C

Otturatore e sedein acciaio inox

Interni in ottone tranneottone/bronzo

elemento termostaticofosforosoin acciaio inox molla di resistenza

Campo di regolazione della temperatura49÷82°C

Accessori a richiestavalvola d’intercettazione

lato vapore valvola di ritegnofiltro

lato acquavalvole d’intercettazione (evenuali)su aspirazione/mandata

Uscita acqua calda

Ingresso acqua fredda

Ingresso vapore

Valvole miscelatrici acqua e vaporeTHERMOCIRC

Specifica tecnica TI-P157-19

Portata di vapore in kg/h

Por

tata

di

vapo

re k

g/h

Pressione differenziale bar (x100=kPa)

La portata di vapore è riferita a otturatore completamenteaperto e a temperatura dell’acqua lontana dal valore ditaratura; la portata di acqua è ricavabile dal salto termicoe dalla portata di vapore

118

Separatori di umidità a diaframmaS1, S12, S13 e 5800

Corpo: ghisa sferoidale/acciaio

PMO: fino a 25bar

Attacchi: filettatati DN½”÷2”flangiati DN15÷350

DescrizioneLa presenza di acqua su una superficie di scambio termi-co rende meno efficiente il processo di trasmissione delcalore e riduce prestazioni e vita tecnologica di macchinee componenti, in particolare negli impianti a vapore. An-che se rimossa a regola d’arte nelle tubazioni mediante gliappositi sistemi di scarico condensa, in sospensione sulvapore rimangono sempre gocce d’acqua di varie dimen-sioni. Caratterizzate da una distribuzione non uniforme sullasezione di passaggio e da elevate velocità di flusso, taligocce trascinano impurità di varia natura e favorisconoinevitabilmente l’insorgenza di incrostazioni e fenomeni dierosione/corrosione (cavitazione). Questi eventi disastro-si, insieme ai colpi d’ariete, tipici delle linee vapore, se nonprevenuti in modo adeguato, portano ad una rapida usuradi tubazioni, valvole ed apparecchiature in genere. Iseparatori di umidità rappresentano una delle soluzioniprogettuali più valide ed efficaci per ridurre l’umidità resi-dua sfuggita ai dispositivi di drenaggio a monte. Grazieall’ampia superficie del primo diaframma che per bruscoimpatto frontale produce una drastica variazione di veloci-tà e direzione di flusso del vapore umido, all’elevato volu-me interno di espansione che ne rallenta ulteriormente ilmoto e alla sequenza a cascata di altri setti deflettori op-portunamente sagomati che contribuiscono ad incremen-tare l’efficienza di separazione della sua frazione secca, ilseparatore a diaframma intercetta gran parte dell’umiditàin fase di incipiente condensazione e la elimina in modoautomatico e continuo attraverso uno scaricatore di con-densa da installarsi obbligatoriamente a valle. I principalivantaggi nell’impiego dei separatori a diaframma sono:- sensibile incremento di titolo e rendimento del vapore- migliore regolazione di pressione e/o temperatura- superiore resa energetica delle utenze collegate- minor rischio di colpi d’ariete- più lunga durata di macchinari e singoli componenti- maggior produttività d’impianto e qualità di prodottoI separatori di umidità sono disponibili in ghisa sferoidale(S1, S12 e S13), in acciaio al carbonio (5800) e, a specialerichiesta, in altre esecuzioni e materiali. Sono comune-mente impiegati nelle linee di distribuzione vapore, perprocessi di scambio termico, misure di portata, ecc…, an-che a protezione di particolari apparecchiature, come val-vole regolatrici o turbine a vapore, ma possono essereutilizzati anche per aria compressa ed altri gas.

S1 S12 5800 e 5800 R/Z

VersioniS1 con attacchi filettati DN½”÷1"S12 con attacchi filettati DN1¼”÷2"S13 con attacchi flangiati DN40÷2005800 per pressioni fino a 25bar5800Z per pressioni fino a 13bar5800R per pressioni fino a 11,7bar

Corpoghisa sferoidale per S1, S12/13acciaio per 5800/5800R/5800Z

Connessioniin linea orizzontali con drenaggio verso il basso

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per S1 e

filettati femminaS12, stdANSI B1.20.1 NPT (API) per S1 eS12, a richiesta2238/29 PN25 o 2237/29 PN16

flangiati UNI-DINper S136084/29 PN40 per 58002278/29 PN16 per 5800R/5800Z

flangiati ANSI B16.5 per 5800/5800R/5800Z, a richiesta

Diametri nominaliDN½”÷1” per S1DN1¼”÷2” per S12DN40÷200 per S13

DN15÷350 per 5800 (da DN32÷350 per 5800Z eDN80÷250 per 5800R)

Condizioni limite di esercizio5,8bar per 5800R DN200 e 2507bar per 5800R DN125 e 1508,8bar per 5800R DN10011,7bar per 5800R DN80

PMO 13bar per S1 e 5800Z13,7bar per S13 PN16 (con vapor saturo)

21,3bar per S12 e S13 PN25(con vapor saturo)

25bar per 5800200°C per S1

TMO250°C per 5800R/5800Z300°C per 5800350°C per S12 e S13

DimensionamentoIn generale, i separatori hanno lo stesso diametro dellatubazione sulla quale sono installati, mai inferiore (sesuperiore, occorre installare apposite riduzioni coniche).Per il dimensionamento con vapore, si consiglia l’uso deidiagrammi di portata volumetrica (m3/h), in funzione dellavelocità di flusso (m/s), assumendo ragionevolmente unvalore massimo di 10m/s per diametri fino a DN25, 15÷20m/s fino a DN50 e non più di 30m/s per misure superiori.Ai valori di velocità solitamente in gioco, le perdite di ca-rico sono da ritenersi trascurabili.

S13

119

Velocità del vapore m/s Velocità del vapore m/s

Por

tata

di v

apor

e m

3 /h

Por

tata

di v

apor

e m

3 /h

Specifiche tecniche Tl-P023-02 (S1); Tl-P023-25 (S12/13) e 3C.400 (5800)

Diagrammi di portata del vapore

120

RievaporatoriSerie RV Corpo: acciaio

PMO: 25bar

Attacchi: flangiati

DescrizioneSono serbatoi che permettono di riutilizzare il vapore dirievaporazione (vapore nascente o vapore di flash) dall’acquadi condensa negli impianti a vapore, aumentandone il rendi-mento energetico mediamente del 10% e nei sistemi di recuperocalore dagli spurghi di caldaia, ove un’efficiente separazionedel vapore nascente senza trascinamenti di gocce è essenzialeper prevenire la contaminazione delle superfici di scambiotermico e del serbatoio dell’acqua di alimentazione.Il loro impiego è ideale con alte pressioni di esercizio (peril vapore di processo) e basse pressioni di utilizzo (comevapore nascente), ad esempio in batterie di riscaldamen-to, caldaie, doppi fondi, vasche aperte, ecc…Vengonospesso inseriti negli impianti anche perché sono conve-nienti e facili da installare: è il caso dei moderni sistemi diriscaldamento a più stadi in cui è quasi sempre previstaun’unità di preriscaldamento a bassa pressione.In genere si usa vapore nascente alla più bassa pressio-ne possibile perché quanto minore è la pressione, tantomaggiore è il quantitativo di vapore prodotto e tanto mi-nore è la contropressione a valle e, quindi, al di là di unaminima riduzione di rendimento, tanto migliori sono lecondizioni di avviamento ed esercizio dell’impianto.Inoltre, è bene avere una richiesta di vapore nascente su-periore alla disponibilità che non viceversa, perché è sem-pre meglio fornire vapore addizionale, amministrabile conuna valvola riduttrice tra i circuiti di alta e bassa pressione,che non eliminarne l’eccedenza con una valvola di sfiorood altra strumentazione più complessa. In ogni caso unbuon sistema di rievaporazione è sempre realizzabile edè sempre economicamente conveniente, sia per il rendi-mento energetico dell’impianto, sia per i brevi tempi di am-mortamento dello stesso. Il funzionamento di unrievaporatore è intrinsecamente molto semplice: una partedell’acqua di condensa satura proveniente dalla linea dialta pressione si espande entro il volume interno del ser-batoio (ad una pressione di rievaporazione preimpostata)

Condizioni limite di esercizio*PMO 25barTMO 250°C* a richiesta, in misure e a pressioni/temperature superiori

RV (completo di accessori)

e rievapora generando vapore nascente che fuoriesce dallaparte superiore e si rende disponibile ai vari utilizzi a valle;l’acqua residua nella parte inferiore del rievaporatore vie-ne, invece, rimossa da uno scaricatore a galleggiante edinviata alla linea di recupero condensa. La valvola di ridu-zione mantiene il sistema alla pressione voluta e lo riforni-sce di vapore nascente in funzione del fabbisogno. Sonoanche previsti una valvola di sicurezza che protegge l’im-pianto da sovrapressioni inaccettabili per la valvolariduttrice ed un eliminatore d’aria che toglie dalrievaporatore ogni traccia di aria e/o miscela di aria/vapo-re. Altri possibili accessori del sistema di rievaporazionesono filtri, indicatori di passaggio, manometri, valvolerompivuoto e valvole d’intercettazione. I serbatoi dirievaporazione RV sono progettati e costruiti in conformitàalle normative europee sui recipienti in pressione.

Corpo

in acciaio(lamiera saldata con verniciaturaprotettiva resistente al calore)

Versioni6, 8, 12 e 15 std, in funzione delle dimensioni*S speciale su progettazione

Attacchiflangiati UNI-DIN 6084/29 PN40

Connessioni

in linea orizzontali(rievaporatore in verticale con uscitadel rievaporato verso il basso)

121

DimensionamentoSi consiglia l’uso del diagramma riportato sotto.Per il dimensionamento, occorre conoscere:- la pressione della condensa di provenienza o la pressione di caldaia in caso di recupero calore dagli spurghi- la portata della condensa o degli spurghi- la pressione richiesta al vapore nascente per alimentare il circuito di bassa pressioneL’uso del diagramma risulta evidente mediante due semplici esempi:

Esempio 1 (linea continua)Recupero di vapore nascente dagli scarichi di tre caldaiein un impianto per il controllo del TDS.Supponiamo che Il vapore nascente alimenti una linea a1bar di pressione (linea di bassa pressione) e di conoscere- la pressione di esercizio caldaie: 12bar- la portata totale degli spurghi: 2500kg/h (833kg/h per

ciascuna caldaia)1. Sul quadrante in alto, dal valore di pressione di caldaia

(12bar) si traccia l’orizzontale fino ad intersecare lacurva corrispondente alla pressione del vapore na-scente (1bar) e si trova il punto A

2. La verticale tracciata da A taglia l’asse delle ascisse,determinando la quantità di vapore nascente prodotta(circa il 14,5% della portata degli scarichi di caldaia,ovvero ~350kg/h) e individua in B la curva corrispon-dente al nostro dato di portata (2500kg/h)

3. Spostandosi verso destra lungo la curva così individua-ta si entra nel quadrante destro e si traccia l’orizzontalefino ad intersecare in C la retta corrispondente al valoredi pressione del vapore di rievaporazione (1bar)

4. Da C, infine, si sale in verticale e si identifica la misuradel serbatoio di rievaporazione richiesta: modello RV8

Esempio 2 (linea a tratti)Recupero di vapore nascente dalla condensa provenienteda una linea vapore a 11bar.Supponiamo di conoscere- la pressione del vapore nascente: 0,5bar- la portata di condensa: 4000kg/h1. Sul quadrante in alto, dal valore di pressione della

condensa (11bar) si traccia l’orizzontale fino ad inter-secare la curva corrispondente alla pressione del va-pore nascente (0,5bar) e si trova il punto A1

2. La verticale tracciata da A1 taglia l’asse delle ascisse,determinando la quantità di vapore nascente prodotta(circa il 15% della portata di condensa, ~600kg/h) eindividua in B1 la curva corrispondente al nostro datodi portata (4000kg/h)

3. Spostandosi verso destra lungo la curva così indicatasi entra nel quadrante destro e si traccia l’orizzontalefino ad intersecare in C1 la retta corrispondente alvalore di pressione del vapore di rievaporazione(0,5bar)

4. Da C1, infine, si sale in verticale e si identifica la misu-ra del serbatoio di rievaporazione richiesta: modelloRV12

Specifica tecnica 3C.500

Pressione del vapore nascente bar

Esempio 1

Esempio 2

Modello rievaporatore

Pre

ssio

ne d

el v

apor

e di

rieva

pora

zion

e ba

r

RV S

RV 15

RV 12

RV 8

RV 6Pre

ssio

ne a

gli

scar

icat

ori

di c

onde

nsa

opr

essi

one

di c

alda

ia b

ar

Por

tata

di c

onde

nsa

o de

gli s

purg

hi k

g/h

Quantità di vapore

crescente prodotta %

122

Desurriscaldatori di vapore

DescrizioneL’odierna esigenza di produrre energia elettrica a bas-so costo con apparecchiature azionate da turbine incontropressione impone l’impiego di caldaie che pro-ducono vapore ad elevata temperatura ( i lsurriscaldamento offre alle giranti delle turbine un mag-gior salto entalpico ed un miglior rendimento meccani-co a causa del minor attrito del vapore surriscaldato, inparticolare sulle palette delle turbine a bassa pressio-ne). D’altraparte, i molteplici processi tecnologici di oggirichiedono vapore non solo ad alta temperatura macon caratteristiche energetiche differenziate. A tale sco-po, poichè non conviene prelevare vapore prima chesi surriscaldi né, tantomeno, installare due o più calda-ie a pressioni e temperature diverse, la soluzione piùragionevole sembra essere quella di raffreddare il va-pore surriscaldato ovvero desurriscaldarlo. General-mente si ricorre ad un desurriscaldatore quando perragioni tecnologiche, meccaniche o di efficienza termi-ca, si ha bisogno di vapor saturo o a minor temperaturae si dispone, invece, di vapore surriscaldato o a pres-sione superiore a quella richiesta. La necessità di ri-durre la pressione del vapore generato in caldaia onella rete di distribuzione si presenta abbastanza fre-quentemente, ma non sempre ci sono le condizioni ido-nee per effettuare il desurriscaldamento, soprattuttoquando si è in presenza di salti di pressione rilevantiperché il vapore a valle della valvola riduttrice potreb-be avere un grado di surriscaldamento non sufficiente-mente elevato od accettabile (nella riduzione di pres-sione, la temperatura del vapore diminuisce - solo leg-germente se è surr iscaldato - ma i l grado disurriscaldamento, al contrario, aumenta - in misuramaggiore rispetto al vapor saturo se è già surriscalda-to prima della riduzione).

Desurriscaldatori a miscelaQuasi tutti i desurriscaldatori rientrano in questa cate-goria. In questi apparecchi il calore di surriscaldamentodel vapore si converte in calore di vaporizzazione del-l’acqua di raffreddamento. L’acqua di raffreddamento,sia polverizzata sottoforma di minute goccioline chene aumentano considerevolmente la superficie eva-porante, sia sottoforma di una sottile pellicola che ba-gna un’ampia superficie metallica lambita dal vaporein transito, viene in intimo contatto col vapore emiscelandosi con esso evapora rapidamente provo-cando il desurriscaldamento. L’acqua deve essere pri-va di sostanze calcaree in soluzione perchè altrimentievaporando provocherebbe dannose incrostazioni sullesuperfici interne del desurriscaldatore. Acqua di con-densa, acqua depurata, acqua distillata o la stessaacqua di caldaia, possono benissimo essere utilizzateper questo tipo di desurriscaldamento. L’acqua deveessere a pressione superiore a quella del vapore ecomunque sufficiente a superare la prevalenza richie-sta negli ugelli polverizzatori e le resistenze negli even-tuali organi di controllo. La temperatura del vapore sur-riscaldato può essere abbassata al massimo fino alpunto di saturazione. Ogni ulteriore apporto di acquanon potrà raffreddare il vapore al di sotto di tale limite,ma ne ridurrà il titolo aumentando il grado di umidità.La quantità di acqua da miscelare al vapore deve es-sere dosata in base alla temperatura desiderata al-

Desurriscaldatori a miscela assialiSono i più semplici ed economici desurriscaldatori amiscela dal punto di vista costruttivo, ma hanno un in-gombro in lunghezza piuttosto rilevante e non sempreammissibile. Di forma tubolare e con particolari ugelliper polverizzare l’acqua di desurriscaldamento in pros-simità dell’ingresso del vapore, possono essere instal-

lati sia orizzontalmente che in posizione verticale. Sononormalmente provvisti di flange di raccordo alle dueestremità, di appositi attacchi per l’introduzione degliugelli polverizzatori e di un foro di spurgo per lo scari-co della condensa o dell’eventuale eccesso di acquarefr igerante. Per garantire un eff iciente

desurriscaldamento anche quando lo sviluppo in lun-ghezza deve essere forzatamente l imitato, i ldesurriscaldatore può essere realizzato con una se-zione trasversale maggiore rispetto a quella della tu-

Acqua didesurriscaldamento

Ugello polverizzatore

Scaricocondensa

Desurriscaldatore assiale di lunghezza ridotta

Uscitavapore

Ingressovapore

Acqua didesurriscaldamento

Scarico condensa

Desurriscaldatore assiale

Uscitavapore

Ingressovapore

l’uscita del desurriscaldatore. Per poter miscelare alvapore la quantità di acqua strettamente necessaria, sidovrà evitare di scendere fino alla temperatura di satu-razione; è, infatti, buona norma arrestare il raffredda-mento del vapore ad una temperatura di qualche gra-do al di sopra del punto di saturazione in modo taleche il vapore in uscita dal desurriscaldatore conservisempre un certo grado di surriscaldamento. Il termo-metro o l’elemento termosensibile di un eventualetermoregolatore devono essere installati ad una certadistanza dopo il desurriscaldatore, per permettere l’eva-porazione completa dell’acqua, evitando che eventualigoccioline presenti nel vapore e non ancora completa-mente vaporizzate bagnino il termometro e ne alterinol’indicazione.

123

Desurriscaldatori a superfici vaporizzantiPer migliorare l’efficienza del desurriscaldatore, spe-cialmente nei casi di consumo di vapore molto variabi-

le, si installano desurriscaldatori nei quali il vapore lam-bisce ampie superfici metalliche tenute costantementebagnate di acqua. In questi desurriscaldatori l’ugellopolverizzatore irrora acqua con un getto a pioggia sul-le superfici interne costituite da lamiera perforata in

acciaio al carbonio; opportuni setti divisori costringonoil vapore a compiere percorsi tortuosi aumentandonela turbolenza ed accelerando l’evaporazione dell’ac-qua di desurriscaldamento. Per piccole utenze, ove lelimitate dimensioni di ingombro sono un’esigenzapressochè inderogabile (installazioni a bordo di navi),la superficie evaporante che il vapore deve attraversa-re può essere ottenuta con un pacco di anelli di Raschigin acciaio inox. Il pacco di anelli viene irrorato con ungetto di acqua polverizzata equicorrente col vapore.

Ingresso acqua

Desurriscaldatore a superfici vaporizzanti

Ingressovapore

Uscitavapore

Scarico condensa

AnelliRaschig

Scarico condensa

Desurriscaldatore a superfici vaporizzanti con anelli Raschig

Ingresso acqua

Ingressovapore

Uscitavapore

Desurriscaldatori a superficie di scambio termicoI desurriscaldatori a superficie di scambio termico ven-gono impiegati in casi particolari, soprattutto negli im-pianti a circuito chiuso ove non si desideri aumentarela quantità di vapore prodotta, oppure laddove non sidisponga di acqua di desurriscaldamento di caratteri-stiche idonee. Anziché con iniezione diretta di acqua,il vapore viene raffreddato in speciali scambiatori dicalore, nei quali in controcorrente col vapore viene fat-to circolare un fluido refrigerante (normalmente acquaod altr i f luidi l iquidi/gassosi). Questi t ipi didesurriscaldatori non sono economicamente conve-nienti perchè comportano un grosso spreco di calore.Il loro impiego, infatti, viene limitato ai casi in cui ilcalore ceduto dal vapore al refrigerante venga utilizza-to convenientemente: in alcuni impianti dove sono con-tinuamente richieste grandi quantità di acqua calda oliquidi in temperatura e in particolari attemperatori divapore, costituiti da una serpentina entro un corpocilindrico, utilizzati per moderare la temperatura delvapore surriscaldato generato in caldaia. L’efficienzadei surriscaldatori è legata alla qualità dei materialiimpiegati, alla turbolenza del vapore e alla sua veloci-tà di eff lusso, nonché a quella del l ’acqua didesurriscaldamento e alla sua capacità di separazio-ne in gocce.Di norma oltre i 400°C si impiegano acciai al cromo-molibdeno e si eseguono saldature e controlli dei ma-teriali con particolare accuratezza. L’ispezionabilitàdegli organi interni garantisce facile maunutenzione,continuità di funzionamento e lunga vita lavorativa. Inol-tre, la presenza contemporanea di vapore surriscalda-to e acqua in fase di evaporazione, richiede l’interven-to di materiali che resistano bene all’ossidazione e adaltri aggressivi chimici.Gli ugelli polverizzatori hanno caratteristiche geome-triche e dimensionali tali da garantire un’elevata

nebulizzazione: più le gocce sono fini nel momento incui entrano in contatto col vapore di surriscaldamento,più rapidamente l’acqua evapora e maggiore è l’effi-cienza di desurriscaldamento. Viceversa, se la quanti-tà di acqua di desurriscaldamento è minima e la suavelocità di efflusso attraverso l’ugello è al di sotto deivalori critici per avere la necessaria polverizzazione,si è in condizioni di bassa efficienza. Il problema, par-ticolarmente rilevante negli impianti a regime fortementevariabile, è comunque facilmente risolvibile ricorrendoad ugelli a sezione variabile o a superfici vaporizzantiappositamente dimensionate in funzione delle specifi-che condizioni di minor carico.

Tipi di ugelli polverizzatori

bazione dell’impianto. Quando la temperatura del va-pore in ingresso è elevata, i desurriscaldatori assialivengono forniti con una camicia di rivestimento internopreferibilmente in acciaio inox, facilmente estraibile.

124

Pompe e unità automatichedi scarico e pompaggioMFP14, APT10 e APT14

Corpo: ghisa sferoidale/acciaio/inoxPMO: 13,8barAttacchi: filettatati DN¾”÷3”X2”

flangiati DN25÷80x50

MFP14Azionate meccanicamente da vapore, aria compressa odaltro gas inerte, non nocivo, le pompe automatiche MFP14sono specificamente progettate per la raccolta, il solleva-mento ed il trasporto a distanza di liquidi anche ad altatemperatura, come condensa di vapore acqueo o daidrocarburi, acque di recupero, oli ed altri fluidi industriali.Generalmente sono impiegate per la rimozione e il ritornodella condensa negli impianti di processo, siano essi si-stemi aperti con sfiato in atmosfera o a vapore chiusi conrecupero del condensabile, anche in presenza dicontropressioni inammissibili per le linee condensa degliimpianti a vapore a bassa/media pressione. Possono al-tresì essere usate, entro i limiti delle condizioni massime diesercizio, con recipienti in pressione o sotto vuoto escambiatori di calore termoregolati, in combinazione conscaricatori di condensa a galleggiante, rendendo possibi-le e dando estrema stabilità alla regolazione di temperatu-ra anche in condizioni di esercizio fortemente variabili. Laregolare rimozione della condensa da tutte leapparecchiature di processo e scambio termico permettedi allungare la loro vita tecnologica, prevenire o limitare glieffetti dannosi di potenziali colpi d’ariete e gravi fenomenidi corrosione o addirittura di gelo su batterie ad aria esterna.Viene assicurato un funzionamento termodinamicamentepiù stabile senza, peraltro, creare problemi di cavitazione,di tenuta meccanica o di contropressioni indesiderate e,quindi, maggior efficienza d’impianto e ottima qualità deiprodotti. Recuperare la condensa dai vari drenaggi del-l’impianto significa riutilizzare quel 20% del calore divaporizzazione che, diversamente, andrebbe perduto erisparmiare i pesanti costi del trattamento chimico del-l’acqua di reintegro per l’alimentazione di caldaia. Bassisono anche i costi di installazione, esercizio e manuten-zione, poiché le pompe automatiche MFP14 sono appa-recchi esclusivamente meccanici a funzionamento ciclicoed autonomo: non richiedono l’uso di motori elettrici, in-terruttori di livello, sensori o particolari dispositivi di pro-tezione agli agenti esogeni. Ciò, peraltro, le rende intrin-secamente sicure e adatte ad essere impiegate anche inzone umide o a rischio di deflagrazione. Se dotate diapposito contatore di portata (si consulti la specifica tec-nica TI-P136-24), sono pure in grado di determinare ilvolume di liquido pompato, assolvendo alla funzione divalutazione dei consumi e controllo indiretto dell’impianto.

MFP14 APT14

FunzionamentoIl liquido da pompare entra per gravità nella pompa e siaccumula gradualmente all’interno, facendone uscire ariae gas incondensabili; il galleggiante si solleva con il livel-lo di condensa in aumento e, arrivando a fine corsa, azionaun meccanismo a scatto che istantaneamente chiude lavalvola di sfiato ed apre quella d’ingresso del fluido mo-tore. Il fluido di comando entra e si espande nel corpo

APT14 APT10

pompa con una pressione poco superiore allacontropressione totale, pari alla somma della pressionestatica esistente nella rete di recupero, della pressionecorrispondente all’eventuale dislivello geodetico tra uti-

lizzo e rete di ritorno sopraelevata e della perdita di cari-co per attrito causato dal movimento del liquido pompatoall’interno delle tubazioni. La pressione del fluido motoreinsiste sul pelo libero del liquido nel corpo pompa e lo

costringe a defluire attraverso la valvola di ritegno instal-lata sulla bocca di mandata.Contemporaneamente la valvola di ritegno posizionataall’ingresso della pompa è chiusa e, pertanto, impediscel’inversione di flusso. Con l’abbassamento di livello delliquido entro il corpo pompa, il galleggiante scendefintantoché, arrivando al punto di inversione inferiore, chiu-de di scatto la valvola di immissione del fluido motore econtemporaneamente riapre quella di sfiato, ristabilendo

Ingressocondensa

Fase di riempimento

Scaricocondensa

Valvola di ritegnod’ingresso

Valvola di ritegnoallo scarico

Valvola disfiato aperta

Valvola di immissionedel fluido motore chiusa

Valvoladi sfiato

chiusa

Valvola diimmissione

del fluidomotoreaperta

Fase di scarico

125

Versionistd corpo in ghisa sferoidaleS corpo in acciaio, a richiestaSS corpo in acciaio inox, a richiesta

Connessioniin linea orizzontali

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS), per tutte le versioni

filettati femmina ANSI B1.20.1 NPT (API) perMFP14S/14SS, a richiesta

UNI-DINPN16 completi di controflange

flangiati filettate, per tutte le versioniANSI B16.5 serie 150 per tutte le versioni, a richiesta

Opzioni a richiestacollettore di raccolta a monte della pompacontatore di cicli, per la misura della portata di scarico

Interniin acciaio inox

DimensionamentoLa pompa viene scelta in base alla prevalenza neces-saria, richiesta dall’applicazione e in funzione della por-tata di liquido da trasferire.Per selezionare la pompa che soddisfi le condizioni dilavoro previste, occorre conoscere i seguenti dati di fun-zionamento:- portata di condensa da pompare- natura e pressione del fluido motore- altezza geodetica di sollevamento- pressione statica nella rete (o serbatoio di ritorno)- lunghezza della tubazione di ritorno- battente di riempimento della pompaInoltre, per arrivare a determinare la contropressione to-tale, occorre valutare le perdite di carico massime am-missibili, dovute all’attrito tra il liquido pompato e la pare-te interna della tubazione di mandata.I diagrammi riportati alla pagina successiva forniscono lecondizioni di lavoro e le prestazioni prevalenza - portatain funzione della pressione del fluido motore e per ognidiametro di pompa.EsempioDati di calcolo:portata di condensa da pompare Q=2500kg/hnatura e pressione del fluido motore Pm=vapore 5,5baraltezza geodetica di sollevamento Hs=12mpressione statica nella rete di ritorno Hp=0,8barlunghezza della tubazione di ritorno L=150mbattente di riempimento pompa h=0,6m

Diametri nominaliDN1” e 1½”/25 e 40 solo per MFP14DN2”/50 per MFP14/14S/14SSDN3”x2”/80x50 per MFP14 (MFP14S/14SS)

Condizioni limite di esercizio e altri dati di funzionamento

PMO*10,96bar per MFP14SS13,8bar per MFP14/14S

TMO198°C per MFP14/14S188°C per MFP14SS

densità del liquido 0,8÷1kg/dm3

battente di 0,15m minimo (portata ridotta)riempimento 0,3m consigliato

7litri/ciclo per DN1”/25 e 1½”/40capacità di

12,8litri/ciclo per DN2”/50scarico medie

19,3litri/ciclo per DN3”x2”/80x501100kg/h per DN1”/25

portate di 1800kg/h per DN1½”/40scarico nominali** 3300kg/h per DN2”/50

5600kg/h per DN3”x2”/80x50* con vapore saturo; i limiti sono validi anche per fluido

motore vapore, aria o gas**con vapore a 8bar e contropressione 1bar

Il funzionamento delle pompe meccaniche è caratteriz-zato dall’alternanza di fasi di pompaggio a fasi di inattivi-tà in cui la pompa riceve il liquido. La portata di scarico‘istantanea’ sarà sensibilmente più elevata rispetto a quel-la di riempimento media oraria.La perdita di carico nella tubazione dovrà, quindi, esseredeterminata considerando una portata che sarà il minorvalore tra la portata media oraria moltiplicata per 6 e laportata massima pari a 30000kg/h:Qi = 2500 x 6 = 15000kg/h (valore della portata istanta-nea da considerare, in quanto minore di 30000kg/h).Dalla tabella che fornisce le perdite di carico dell’acquanelle tubazioni commerciali, in funzione del loro diame-tro e della portata in transito (si consulti la specifica tecnicaTI-P136-02), si ricava un valore di perdita di carico dicirca 28mmH2O/m, relativamente ad una tubazione didiametro 64mm e velocità dell’acqua di 1,4m/sec.Per i limiti di velocità si consigliano i seguenti valori massimi:

Velocità massime in funzione del DN delle tubazioniDN 15 20 25 32 40 50 65 80 100m/sec 0,6 0,8 1 1,2 1,3 1,5 1,8 1,9 2,4

Q = 2500kg/h

Collettore di raccolta

h = 0,6mm

MFP14

Pm = 5,5bar

Hs = 12m

Hp = 0,8bar

L = 150m

La contropressione Hd creata dalla perdita di carico nellatubazione vale:Hd = 28mmH2O/m x (150+10%)m x 2 = 9240mmH2OL’incremento del 10% della lunghezza di tubazionecompensa le perdite di carico occasionali dovute ad

la superiorità della pressione di linea e dando inizio adun nuovo ciclo di riempimento (mediamente 2÷4 cicli alminuto). Per evitare possibili allagamenti alleapparecchiature dell’impianto durante la fase di scaricodella pompa, il liquido deve poter accumularsi a montedella stessa, in un collettore di adeguata capacità, even-tualmente dotato di troppo pieno di sicurezza a tenutaidraulica o, in alternativa, in una tubazione di raccolta didiametro e lunghezza sufficienti, come ad esempio si usaper drenaggi mirati in determinati punti dell’impianto.Se il fluido di comando è vapore, uno scaricatore di con-densa a galleggiante ed un filtro di protezione a montedell’alimentazione della pompa, ne garantiscono titolo equalità. Uno scaricatore a galleggiante tra pompa e val-vola di ritegno a valle è ugualmente indispensabile quan-do la pressione all’interno dell’apparecchiatura di scam-bio termico è più elevata della contropressione a valle.Infine, qualora il sistema a vapore fosse un loop chiusocon sfiato pompa connesso al collettore o direttamenteall’apparecchiatura da drenare, sarebbe necessario uneliminatore d’aria nel punto più alto dello sfiato per con-sentire lo scarico automatico e continuo degli aeriformiincondensabili.

126

eventuali curve, giunti, valvole, ecc...: lungo la tubazione,mentre il fattore di 2 è da inserire ogni qualvolta la lunghez-za delle tubazioni sia superiore a 80-100m, per compen-sare la ‘quantità di moto’ da fornire all’inizio di ogni ciclo(per tubazioni più corte non deve essere applicato alcunfattore moltiplicativo).La contropressione totale e, quindi, la prevalenza richie-sta alla pompa sarà:Ht = Hs + Hp + Hd = 12 + 8,15 + 9,24 = 29,39mH2O(Hp = 0,8bar = 0,8 x 10,194 = 8,15mH2O)Nei casi in cui la pompa venga utilizzata soltanto perl’innalzamento a un livello superiore, il valore del termineHd dovrà essere considerato nullo.I diagrammi riportati sotto sono relativi alle prestazionidelle pompe in termini di prevalenza/portata in funzione

Innalzamento mH2O

Portata kg/h

Pre

ssio

ne f

luid

o m

otor

e ba

r

MFP14 DN25

Innalzamento mH2O

Portata kg/h

Pre

ssio

ne f

luid

o m

otor

e ba

r

MFP14 DN50

Innalzamento mH2O

Portata kg/h

Pre

ssio

ne f

luid

o m

otor

e ba

r

MFP14 DN40

Innalzamento mH2O

Portata kg/h

Pre

ssio

ne f

luid

o m

otor

e ba

r

MFP14 DN80x50

della pressione del fluido motore e ci permettono di indi-viduare il modello di pompa più idoneo alle nostre esi-genze d’impiego.Poichè si riferiscono a condizioni di lavoro che prevedo-no un battente di riempimento di 0,3m, le portate fornibilidalle pompe con battenti differenti devono tener contodei seguenti coefficienti correttivi:

Fattori correttivi di portata per battenti di riempimento

Battente di Fattori correttiviriempimento (m) DN25 DN40 DN50 DN80x50

0,15 0,9 0,75 0,75 0,80,3 1 1 1 10,6 1,15 1,1 1,2 1,050,9 1,35 1,25 1,3 1,15

127

Relativamente al nostro esempio, dai diagrammi e dallatabella precedenti deduciamo che la pompa DN50, alimen-tata con vapore a 5,5bar e con contropressione di 30mH2O,è in grado di erogare una portata di 2100 x 1,2 = 2520kg/h dicondensa, insufficiente per l’applicazione considerata men-tre per la pompa DN80x50 risulta: 3000 x 1,05 = 3150kg/h.Se il fluido di alimentazione per l’azionamento della pom-pa non è vapore ma un gas compresso, le portate indica-te dai diagrammi possono essere ulteriormente aumen-tate utilizzando i seguenti altri fattori correttivi:

Le unità sono previste per il ricevimento e il pompaggiodi condensa ad elevata temperatura che normalmentetorna in centrale termica per il successivo recuperocome acqua di alimento per caldaie.Il sistema è particolarmente apprezzato perchè consentedi ottenere un notevole contenimento dei costi e dei tem-pi di installazione e collaudo, nonchè un sensibile mi-glioramento globale delle condizioni di sicurezza.Il sistema, grazie alla sua modularità è in grado di gestire

APT10 e APT14Le funzioni di pompa e scaricatore di condensa sono quiriunite in un unico apparecchio, estremamente semplice ecompatto, con tutti i dispositivi necessari al drenaggio e all’eli-minazione della condensa in tutte le condizioni di carico.Le unità automatiche APT sono, infatti, parte integrantedel processo di asportazione della condensa per tutti iprocessi industriali di scambio termico in cui siano previ-ste fasi di esercizio diversificate o variabili e dove sianoinstallate regolazioni automatiche di temperatura.Sono disponibili due modelli: l’APT10 per carichi fino a830kg/h e l’APT14 per portate fino a 4000kg/h.

Sono specificamente progettate per risolvere i problemiche derivano dalla variabilità della pressione del vaporee della pressione differenziale di scarico condensa, pro-blemi imposti dalle esigenze di regolazione della tempe-ratura mediante adeguamento dello scambio termico tra-sferito al prodotto nei processi tecnologici.Offrendo un duplice beneficio in termini di efficienza delprocesso e di incremento di durata dell’impianto, l’APTpermette un controllo accurato e una regolazione moltoefficiente delle apparecchiature a vapore.Semplice da dimensionare, comoda da installare, è difondamentale importanza nel processo di drenaggio del-le apparecchiature di scambio termico. Questo feliceconnubio tra scaricatore di condensa e pompa, compattoe completamente automatico, garantisce che l’impiantoe l’apparecchiatura di processo siano totalmente drenatidalla condensa in tutte le condizioni di esercizio, anchesottovuoto, ottimizzando l’efficienza e la resa termica del-le superfici si scambio termico.Nella maggioranza delle applicazioni il drenaggio delleapparecchiature a vapore viene effettuato con scaricatori dicondensa che sfruttano la pressione differenziale (“motoredi scarico”) per rimandare la condensa in centrale termica.

MFP14-PPUM

MFP14-PPU

Unità di pompaggio MFP14-PPU e PPUMLe pompe MFP14 possono anche essere forniteassemblate in singole unità (MFP14-PPU) o in unità mul-tiple in parallelo (MFP14-PPUM), preassemblate in grup-pi package montati su base e profilati di supporto, prontiper la connessione immediata all’impianto.

Fattori correttivi di portata per fluidi motore gassosi(Contropressione totale/pressione fluido motore)

DN x 100

pompa 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90%

Fattori correttivi

25 1,2 1,25 1,3 1,35 1,4 1,43 1,46 1,5 1,53

40 1,2 1,25 1,3 1,35 1,4 1,43 1,46 1,5 1,53

50 1,02 1,05 1,08 1,1 1,15 1,2 1,2 1,33 1,4

80x50 1,02 1,05 1,08 1,1 1,15 1,2 1,2 1,33 1,4

APT14 e APT10

portate fino a 15000÷20000kg/h di condensa ad alta tem-peratura e prevalenze fino a 80m di colonna d’acqua. Leunità automatiche sono azionabili a mezzo vapore, ariacompressa o gas inerte e sono adattabili ad una vastagamma di fluidi, impieghi e necessità.

128

Nelle apparecchiature termoregolate la pressione di con-densazione è variabile in funzione del carico momentaneodel processo; si può quindi facilmente verificare che nellecondotte di ritorno si abbiano condizioni di contropressionepiù elevate che non all’interno dell’apparecchiatura di scam-bio termico. Tale situazione è spesso peggiorata dal fatto chei collettori di recupero possono essere installati in posizionesopraelevata. Lo scaricatore viene così a trovarsi in condizio-ni di stallo, per mancanza di pressione differenziale e la con-densa si accumula nello spazio vapore, ove si possono cre-are anche flussi inversi dalla rete di ritorno. In queste condi-zioni entra automaticamente in funzione il dispositivo pom-pante che, utilizzando la piena pressione del vapore, mantie-ne perfettamente sgombro lo spazio vapore, permettendo ilregolare funzionamento dell’apparecchiatura vapore ed im-pedendo l’insorgere di pericolosi colpi d’ariete e/o dannoseed indesiderate oscillazioni della temperatura regolata.Poiché l’APT è progettata per funzionare in circuiti perfetta-mente chiusi, non sussistono problemi di fuoriuscite o scari-chi di vapore verso l’esterno e/o perdite di energia causati dasfiati o rievaporazioni; anche il vapore usato come fluido motoreviene, infatti, riciclato nel sistema.Questi i principali benefici:- progetto compatto,- funzionamento completamente automatico, mediante

commutazione diretta dalla fase di scarico a quella dipompaggio quando richiesto dalle condizioni e dal regimedell’impianto,

- nessun bisogno di energia elettrica,- modulo di scarico a due stadi ad elevata capacità; il mecca-

nismo della pompa lavora con azione a scatto positivo ebattente ridotto: è sufficiente un’altezza di solo 200mm dallabase della pompa

- organi interni completamente in acciaio inox; galleggiantiinox a sezione ridotta e ad alta resistenza,

- valvola di ritegno in ingresso a battente, a bassa resistenza;valvola di ritegno in uscita a sfera, di precisione

- otturatori e sedi intercambiabili.

Versioni10 per portate di scarico fino a 1500kg/h

14per portate di scarico fino a 4000kg/h nella versio-ne std, 9000kg/h nella versione HC (high capacity)

Interniin acciaio inox

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per APT10,

filettati femminastd; per APT14, a richiestaANSI B1.20.1 NPT (API) perAPT10/14, a richiesta

flangiatiUNI-DIN PN16 per APT14, stdANSI B16.5 serie 150 per APT14, a richiesta

Diametri nominaliDN¾” per APT10

ingresso condensa DN1½”/40 per APT14DN50 per APT14HCDN¾” per APT10

scarico condensa DN1"/25 per APT14DN40 per APT14HC

ingresso vapore e sfiato DN½” per APT10/14

FunzionamentoLe unità automatiche di scarico e pompaggio APT10 eAPT14 operano secondo ilprincipio di dislocazionevolumetrica.La condensa entra per gra-vità nel corpo dell’apparec-chio attraverso la valvola diritegno a battente in ingres-so e fa sollevare il galleg-giante che è collegato almeccanismo dell’unità di scarico a mezzo di un sistemamulti-link. Se la pressionedel sistema a monte è suffi-ciente per vincere lacontropressione allo scari-co, la condensa, man manoche si forma ed entra nelcorpo dell’apparecchio,defluisce attraverso la valvo-la dell’unità di scarico a duestadi. In tal modo, il galleggiante effettua una regolazione

automatica proporzionalealla portata della condensache entra nell’apparecchio,regolando il grado di aper-tura della valvola di scarico.Se, invece, la pressione amonte risulta inferiore allacontropressione, come

spesso avviene nelle apparecchiature termoregolate,

Immissionefluidomotore

SfiatoIngresso

condensa

Scaricocondensa

SfiatoIngresso

condensa

Scaricocondensa

Corpo e coperchioin ghisa sferoidale** disponibili a richiesta con trattamento di nichelatura chi-

mica (ENP) e predisposizione per indicatore di livello

mentre un’unità automatica tradizionale entrerebbe incondizioni di stallo, con conseguente allagamento del-

l’apparecchiatura da drena-re, l’APT fa sì che la conden-sa continui a defluire riem-piendo la camera principalee sollevando il galleggiantefino al raggiungimento delfine corsa superiore; ciò pro-voca l’apertura della valvo-la di ingresso del fluido mo-

tore e la contemporanea chiusura della valvola di sfiato.L’azione a scatto del mec-canismo di comando assicu-ra una rapida commutazionedal modo ‘scarico’ al modo‘pompaggio’ attivo.Essendo così aperta la valvo-la di ingresso del vapore, lapressione nell’APT crescefino a superare la contropressione a valle e la condensaviene sospinta, attraverso il meccanismo di scarico, verso ilsistema di recupero dell’im-pianto. Durante questa fase,il livello della condensa entrola camera diminuisce e il gal-leggiante, arrivando al finecorsa inferiore, chiude la val-vola di ingresso del vaporemotore mentre riapre quella di sfiato.La sovrappressione interna all’APT si espande attraversola valvola di sfiato e la condensa torna a fluire nel corpopompa attraverso la valvola di ritegno in ingresso. Contem-poraneamente la valvola di ritegno a sfera in uscita chiudelo scarico in modo che la condensa espulsa, durante la faseprecedente, non possa ritornare nella camera: il ciclo discarico/pompaggio ricomincia, tornando alla fase iniziale.

Connessioniin linea orizzontali

Immissionefluidomotore

Sfiato

Ingressocondensa

Scaricocondensa

SfiatoIngresso

condensaScarico

condensa

129

Specifiche tecniche TI-P136-02 (MFP14); TI-P136-19 (MFP14-PPU); TI-P136-19M (MFP14-PPUM);TI-P136-24 (contacicli); TI-P612-28 e TI-P612-29 (APT10); TI-P612-02 e TI-P612-07 (APT14)

Le unità automatiche di scarico e pompaggio APT sono modularmente componibili per ottenere complessi ad elevataportata.

APT14 multiple(8000kg/h con prevalenza 10m e vapore motore a 9bar)

Portate di scaricoUn accurato dimensionamento delle unità di scarico epompaggio APT viene effettuato dai nostri uffici tecnico-

Condizioni limite di esercizio e altri dati funzionamento

PMO (anche per fluido motore)4,5bar per APT1013,8bar per APT14

TMO155°C per APT10198°C per APT14

contropressione massima4bar per APT105bar per APT14

battente di installazione 0,2m minimo(dalla base pompa) 0,3m consigliato

2,1litri/ciclo per APT10capacità di scarico medie 5litri/ciclo per APT14

8litri/ciclo per APT14HC830kg/h per APT10

portate massime di scarico* 4000kg/h per APT149000kg/h per APT14HC

portate massime650kg/h per APT10

di pompaggio*1100kg/h per APT142800kg/h per APT14HC

vapore a 4,5bar per APT10, a 5bar per APT14;* con contropressione 2,5bar per APT10, 1bar per APT14

battente d’installazione 1m

commerciali mediante un software appositamente dedi-cato che, simulando la variabilità delle condizioni di lavo-ro, genera i diagrammi operativi relativi alle variazioni dipressione e ai consumi dell’apparecchiatura di scambiotermico, relazionandoli con le curve delle portate relativealla fase di “scarico” e a quella di “pompaggio”.I dati operativi necessari per effettuare il dimensionamentosono i seguenti:1) battente d’installazione disponibile, misurato in metri

dal piano di appoggio della pompa al punto di scaricodella condensa dal processo

2) pressione di alimentazione del vapore motore in bar3) contropressione totale della linea di ritorno condensa

in bar (somma della pressione massima presente nel-la linea di ritorno, degli eventuali innalzamenti e delleperdite di carico generate dal flusso). Si tenga presen-te che la contropressione totale deve essere inferiorealla pressione del fluido motore, per permettere il re-golare funzionamento del dispositivo di pompaggio

4) pressione massima operativa del vapore nelloscambiatore a pieno carico, in bar

5) portata massima di vapore allo scambiatore, in kg/h6) temperatura minima in ingresso del fluido secondario,

in °C7) temperatura massima controllata per il fluido secon-

dario, in °C.

130

DescrizioneL’obiettivo principale di un impianto a vapore è trasferirela massima quantità di calore dal vapore di processo alsistema o all’apparecchiatura da riscaldare con il massi-mo risparmio di energia. Il peggior nemico del trasferi-mento di calore è l’aria: anche un solo velo d’aria sullasuperficie di scambio termico se non impedisce del tuttola trasmissione del calore la rende, comunque, poco effi-ciente ed uniforme (molte zone da riscaldare rimangonofredde). Inoltre, l’aria tende a raffreddare drasticamente ilvapore quando ne è a diretto contatto (in un volume conl’80% di vapore e il 20% di aria si può avere una riduzio-ne di temperatura fino al 10%) e ad accumularsi in varieparti dell’impianto, in particolare in fase di spegnimento,quando il vapore è condensato e la condensa è statadrenata, rischiando di bloccare il funzionamento di molteapparecchiature (scaricatori di condensa,…) e dando luo-go, insieme ad altri gas incondensabili, a fenomeni dicorrosione che a loro volta possono creare seri problemidi manutenzione. Per il funzionamento efficiente di unimpianto a vapore è, quindi, assolutamente indispensa-bile una rimozione dell’aria rapida e completa.Gli eliminatori termostatici serie AV sono stati apposita-mente creati per restare automaticamente chiusi quandoc’è vapore ed automaticamente aperti in presenza di ariae/o altri gas incondensabili. Scaricano, dapprima in fasedi avviamento e, in seguito, durante il funzionamento nonappena aria e gas cominciano ad accumularsi, indipen-dentemente dalla pressione del vapore. Gli eliminatoritermostatici a pressione bilanciata AVM7, AV13, AVC32,AVS32 contengono un liquido di riempimento in una cap-sula di acciaio inox. Funzionano ad una temperatura vici-na a quella del vapor saturo (il liquido bolle ad una tem-peratura lievemente inferiore) distinguendo perfettamenteil vapore vivo dai miscugli di aria e vapore: come la tem-peratura si avvicina a quella di saturazione, a lambire lesuperfici della capsula è vapore e la pressione mantieneil dispositivo sempre più saldamente chiuso; quando ar-riva aria o gas, la temperatura della capsula scende sottoquella del vapor saturo causando l’aperturadell’eliminatore ed il conseguente rilascio di aria all’ester-no. L’AVM7 e l’AVS32 sono interamente in acciaio inox esi possono usare con vapore pulito per applicazioni sani-tarie e simili. L’eliminatore AV45 al posto del liquido con-tiene un elemento bimetallico che reagisce alla variazio-ni di temperatura in modo pressoché analogo. Viene usatoper pressioni superiori a 32bar, (approssimativamentefino a 45bar) ed è particolarmente consigliato per tutte leapplicazioni con vapore surriscaldato.

Corpo e coperchioin ottone per AV13in acciaio per AVC32in acciaio legato per AV45in acciaio inox per AVM7 e AVS32

Interniinteramente in acciaio inox

Capsule“G” per AV13, “NTS” per AVC/AVS32, non marcata perAVM7 (approssimativamente a 5-6°C sotto la temperatu-ra di saturazione del vapore)

Connessioniin linea orizzontali per AVC32, AVS32 e AV45in linea verticali per AVM7 (con flusso ascendente*)ad angolo retto per AV13 (con ingresso orizzontale(a squadra) e uscita verticale discendente*)* osservando lo scaricatore come riportato sopra in figura

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per tutti imodelli (per AV45 fino a DN1”), std

filettati femminaANSI B1.20.1 NPT (API) per tutti imodelli (per AV45 fino a DN1”), std

a clamp (sanitary) ASME BPE per AVM7 DN½”÷1”, std

a saldare a tascaANSI B16.11 SW per AVC32,AVS32 e AV45, a richiestaANSI B16.25 BW per AVC32,AVS32 e AV45, a richiestaBW imperial SWG (con tenutaswagelock) per AVM7 DN½”÷1”,

a saldare di testa a richiestaBW DIN11850 serie 1 per AVM7DN10 e 15, a richiestaBW ISO1127 serie 1 per AVM7DN8, 10 e 15, a richiesta

flangiati UNI-DINPN40 per AVC32 e AVS32, stdPN63 per AV45, a richiestaserie 150/300 per AVC32 e

flangiati ANSI B16.5 AVS32, a richiestaserie 300/600 per AV45, a richiesta

Eliminatori d’aria termostaticiper vapor saturo e surriscaldatoAVM7, AV13, AVC32, AVS32 e AV45

Corpo: ottone/acciaio/acciaio inox/acciaio legatoPMO: fino a 45barAttacchi: filettatati DN¼”÷1½”/flangiati DN15÷40/a saldare a tasca DN½”÷1½”/a saldare di testaDN½”÷1½”/DN8, 10 e 15/a clamp DN½”÷1”

AVM7 AV13 AVC32 AVC/AVS32 AV45

131

Condizioni limite di esercizio7bar per AVM713bar per AV13

PMO*32bar per AVC32 e AVS3245bar per AV45 (43,7bar con vapor saturo)170°C per AVM7225°C per AV13

TMO300°C per AVC32 e AVS32450°C per AV45

* con attacchi std, compatibilmente con il rating delleflange e la pressione differenziale massima

CoefficientI di portata Kv*0,25 per AV45 DN½”/150,45 (a freddo) per AV130,6 per AV45 DN¾”÷1½”/20÷400,8 per AVC32 e AVS320,95 per AVM7* coefficiente di conversione Cv (US) = Kv/0,865

Specifiche tecniche Tl-P123-22 (AVM7); Tl-P010-02 (AV13); TI-P123-15 (AVC32); TI-P123-16 (AVS32) e TI-P123-03 (AV45)

Diametri nominali

DN¼”÷1”per AVM7 (no DN3/8”; no DN¼” conattacchi a clamp e BW Imperial SWG)

DN½”÷¾” per AV13 (DN3/8”, a richiesta)DN½”÷1”/15÷25 per AVC32 e AVS32

DN½”÷1½”/15÷40per AV45(no DN1" con attacchi filettati)per AVM7 con attacchi BW ISO1127

DN8, 10 e 15 (solo DN10 e 15 con attacchi BWDN11850)

Dimensioni standard attacchi a saldare di testa BWDN Diametro esterno Spessore

½” Imperial 0,5” 0,065”¾” Imperial 0,75” 0,065”1” Imperial 1” 0,065”

8 ISO 13,5 mm 1,6 mm10 DIN 12 mm 1mm10 ISO 17,2 mm 1,6 mm15 DIN 18 mm 1 mm15 ISO 21,3 mm 1,6 mm

132

Eliminatori d’aria per liquidiAE30, AE36, AE14, AES14, AE50S e AE44

Corpo: ghisa sferoidale/acciaioacciaio inox/cuprolega

PMO: fino a 41,4bar

Attacchi: filettati DN½” e ¾”flangiati DN15÷25

Nei circuiti ad acqua occorre rimuovere ogni traccia diaria ed altri gas in condensabili, altrimenti emergonoproblemi di rumore eccessivo, colpi d’ariete e fenomenidi corrosione che aumentano drasticamente i costi dimanutenzione. L’aria è un vero e proprio ostacolo al

* A con valvola di ritegno a sfera in acciaio inoxB con valvola d’intercettazione in cuprolega DZR, bloccabile in posizio-ne aperta, chiusa o regolabile (con apposita chiave, a richiesta) comeuna normale valvola a sferaC con valvola di ritegno a sfera in acciaio inox e d’intercettazione incuprolega DZR, bloccabile in posizione aperta, chiusa o regolabile (conapposita chiave, a richiesta) come una normale valvola a sferaSV con valvola d’intercettazione in ottoneE con tenuta otturatore in EPDM

** V connessioni verticali con flusso dal basso verso l’alto

L connessioni ad angolo retto (a squadra) con ingresso verticale ascenden-te e scarico lateraleF attacchi filettati femmina UNI-ISO 7/1 Rp (GAS), stdM attacchi filettati maschio UNI-ISO 7/1 Rc (GAS), stdG attacchi filettati femmina ANSI B1.20.1 NPT (API), a richiestaN attacchi filettati maschio ANSI B1.20.1 NPT (API), a richiestaSW attacchi a saldare a tasca ANSI B16.11 SW, a richiestaPN attacchi flangiati UNI-DIN PN40, stdA1 attacchi flangiati ANSI B16.5 serie 150, a richiesta

A3 attacchi flangiati ANSI B16.5 serie 300, a richiesta

Indicazioni per la selezioneModello Versioni* Connessioni/attacchi** DN

PMO (bar) ∆∆∆∆∆PMX Densità MaterialiTMO (°C) (bar) (kg/dm3) corpo e coperchio otturatore galleggianti

stdV/FxM (o GxN)

EPDM

AE30A

cuprolega DZREPDM (o viton)

BV/MxM ½”x¼” 10/110 8 0,926

plastica eC EPDM acciaio inox

AE36std

V/FxM (o GxN) acciaio inoxAstd

16/200 vitonSVAE14 E L/FxF (o GxG)

16/1270,6 ghisa sferoidale

EPDMESV ½”x½”14S e 16/250 acciaio inox

std ¾”x¾” 14/200 vitonAES14 E V/FxF (o GxG o SW) 14/127 0,75

acciaio inoxEPDM

S 14/225acciaio inox

acciaio inox AE50S V/FxF (o GxG) ¾”x½” 41,4/427 30 0,65

stdV/PN (o A3) 40/200

vitonV/A115 e 20

19,5/20021V/PN (o A3) 40/400

AE44 (V/A1) 19,5/400S

V/PN (o A3) 40/4003,5 0,75 acciaio

acciaio inox25

5,3

(V/A1) 19,5/4007,816,7

trasferimento di calore (1500 volte più isolante dellaghisa o dell’acciaio e ben 13000 volte più del rame: unostrato di 0,5mm di aria equivale ad una parete di ben 6,5metri di rame) e può impedire il corretto funzionamentodelle pompe o compromettere seriamente la precisionedei misuratori di portata e delle valvole di regolazione,addirittura fino al punto di mettere temporaneamentefuori servizio l’impianto. Per evitare tutto questo, si uti-lizzano gli eliminatori d’aria per liquidi della serie AEderivati, in termini di corpo ed organi interni, dagli omo-loghi scaricatori per impianti a vapore/aria compres-sa coninversione del meccanismo di funzionamento (“gal-leggiante/leva/otturatore”, che apre quando è lambito dal-l’aria e dai gas e chiude, eventualmente a tenuta ermetica,non appena entra in contatto con il liquido). Sono dispositivicompletamente automatici, senza bisogno di alcun tipo diregolazione manuale, né in fase d’avviamento dell’impian-to né in normali condizioni d’esercizio e, perciò, possonoanche essere collocati in posti lontani ed inaccessibili. Sonoadatti per acqua fredda, calda e surriscaldata ed altri liqui-di compatibili con densità (relativa all’acqua) fino a0,926kg/dm3 e devono essere installati in verticale conflusso ascendente (ingresso dal basso e scarico versoalto o laterale, osservando gli eliminatori come riportatiin figura alla pagina successiva) in punti sopraelevati e,comunque, precedenti gli abbassamenti per una più fa-cile intercettazione e raccolta degli incondensabili.

133

Gli interni sono tutti in acciaio inox e gli otturatori sonodisponibili a tenuta metallica o soffice: in acciaio inox perle alte temperature (AE14S, AES14S, AE50S e AE44S),EPDM per usi con acqua (AE30/30A/30B/30C, AE36/36A,AE14E/14ESV e AES14E) e viton con idrocarburi (AE30A,AE14/14SV, AES14 e AE44). Generalmente gli attacchisono filettati ma per l’AES14 sono anche a saldare a ta-sca e per pressioni elevate, sono anche flangiati conrating fino a PN40/ANSI300 (AE44/44S). Le misure van-no dal DN½”/15 in ingresso (DN¾” per AE50S) al DN25(AE44/44S), per più alte capacità di scarico.L’ AE30, con corpo in una speciale lega di rame(cuprolega) resistente alla dezincatura, ovvero

all’elettrolisi dello zinco (DZR) e l’AE36 in acciaio inox,sono usati prevalentemente per processi a bassa tempe-ratura in sistemi di acqua calda e fredda in impianti civili;l’AE14 in ghisa sferoidale, per sistemi liquidi di impiantiindustriali, ma anche con acqua surriscaldata a medietemperature e pressioni; per temperature più elevate emaggior stabilità di funzionamento, si ricorre all’AE44 inacciaio già predisposto per la linea di bilanciamento;l’AE44S è usato per portate elevate; per condizioni ancorpiù spinte l’AE50S con corpo sigillato in acciaio inox offresoluzioni molto soddisfacenti. L’AES14, interamente inacciaio inox, si usa in ambienti particolarmente puliti comel’alimentare, il farmaceutico, …

Specifiche tecniche Tl-P017-07 (AE30); Tl-P017-02 (AE36); Tl-P149-01 (AE14); Tl-P017-10 (AE50S) e Tl-P149-08 (AE44)

Per temperature diverse da 15°C la portata di scarico deve essere calcolata nel seguente modo:

Qeff = Qdiagr

288

273 + Tove:

Qeff = portata effettiva di aria in dm3/s

Qdiagr = portata di aria letta sul diagramma in dm3/s

T = temperatura effettiva dell’aria in °C (assumibile uguale a quella del liquido nel circuito)

Portate di scarico in dm3/secI diagrammi di portata si riferiscono allo scarico in atmosfera di aria a 15°C (condizioni standard)

Aria

dm

3 /se

c

Pressione differenziale bar (x100 = kPa)

AE44/44S

Aria

dm

3 /se

c

Pressione differenziale bar (x100 = kPa)

AE50S

Aria

dm

3 /se

c

Pressione differenziale bar (x100 = kPa)

AE30/AE36

Aria

dm

3 /se

c

Pressione differenziale bar (x100 = kPa)

AE14/AES14

543

2

1

0.5

0.3

0.2

0.10.50.30.1

0.4

0.2 531 20.4 4 10 14

AE30B/30C

AE30/30Ae AE36A AE14SV

AE14

AES14

A50SAE44/44S

134

La principale caratteristica, grazie alla particolare confi-gurazione a globo del loro corpo, è quella di avere eleva-ti valori del coefficiente di portata; l’accuratezza del designe l’elevato standard delle caratteristiche costruttive assi-curano, inoltre, grande affidabilità e durata.Le valvole GXM, con corpo in ghisa PN16 e attacchi filettatiDN½”÷2" (GXMZ) o flangiati DN15÷100 (GXM16Z), sonoadatte per l’intercettazione di vapore, condensa, acquafredda o calda ed altri fluidi compatibili non corrosivi. Levalvole BSA, realizzate con attacchi flangiati PN16/25/40

Valvole d’intercettazione a globoSerie GXM e BSA

DN15÷200 (DN250 solo per BSA2) o a richiesta, ANSI150/300 DN½”÷8” (solo per BSA3) e corpo in ghisa PN16(BSA1) per temperature massime di 300°C, in ghisasferoidale PN25 (BSA2) per temperature fino a 350°C oin acciaio PN40 (BSA3) fino a 425°C, sono impiegate inun’ampia varietà di applicazioni e con diversi fluidi di pro-cesso industriali come vapore, gas, aria, condensa, acquacalda e fredda, oli diatermici e, in generale, ovunque siaprioritaria l’esigenza di rendere minima la manutenzionedi un impianto.

Valvole d’intercettazione a globoGXMZ e GXM16Z

Corpo: ghisa

PMO: 16bar

Attacchi: filettatati DN½”÷2”flangiati DN15÷100

GXM16ZGXMZ

DescrizioneValvole d’intercettazione a globo a flusso avviato, utilizzateesclusivamente per compiti d’intercettazione ovvero per in-terrompere il passaggio del fluido nelle tubazioni e non an-che per effettuare eventuali regolazioni di portata; azionatemanualmente a mezzo di apposito volantino, realizzano latenuta dello stelo, punto di maggior usura della valvola, conun premistoppa costituito da anelli di grafite compressi.

VersioniZ con attacchi filettati (coperchio monoblocco)16Z con attacchi flangiati (coperchio a ponte)

Corpoin ghisa

Otturatore e interniin acciaio inox

Connessioniin linea in qualsiasi (preferibilmente orizzontaleposizione con volantino in alto)

Attacchifilettati femmina UNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per GXMZflangiati UNI-DIN PN16 per GXM16Z

Diametri nominaliDN½”÷2" per GXMZDN15÷100 per GXM16Z

Condizioni limite di esercizioPMO* 16bar per GXMZ/16Z (12,8bar con vapor saturo)TMO 200°C per GXMZ/16Z* compatibilmente con la pressione differenziale massima

Specifiche tecniche 3C.107 (GXMZ) e 3C.112 (GXM16Z)

135

DescrizioneValvole d’intercettazione a globo a flusso avviato, so-lide e compatte (non risentono delle vibrazioni d’im-pianto), operano in un ampio range di pressioni e tem-perature con vapore, gas, acqua calda/fredda o altrifluidi compatibili e sono virtualmente prive di manu-tenzione (la sostituzione delle parti interne è sempli-ce e veloce). La tenuta tra sede e otturatore è confor-me alle specifiche ISO5208 classe A, ai requisitiDIN3230 classe BO1 per le esecuzioni DIN e alla nor-ma “API598 no leakage” per la versione BSA3 ANSI.La tenuta ambiente è assicurata dal soffietto in accia-io inox (a doppia parete su tutte le valvole BSAT), adelevata resistenza a fatica, protetto da un dispositivoanti-torsione per tutti i modelli, a garanzia di lungavita e a tenuta ermetica ovvero con perdite zero, inpiena conformità alle normative sulle emissioni (e ciòsi traduce in maggior sicurezza per l’impianto, prezio-so risparmio di energia e salvaguardia ambientale).Un premistoppa in grafite pura, opportunamentedimensionato (a “flangetta” per BSA3 ANSI DN½”÷4")rappresenta un’ulteriore garanzia di tenuta sullo ste-lo. Sono anche previste e, quindi disponibili a richie-sta, speciali esecuzioni con disco di bilanciamento,per facilitare la chiusura di valvole di grosse dimen-sioni in presenza di elevate pressioni differenziali (soloper DN125÷250 e in sistemi chiusi, anche con gros-se/lunghe tubazioni a valle) e con otturatore a tenutasoffice (PTFE caricato con carbonio al 25%) fino aDN100 e 230°C o prof i lato (prof i lo l ievementeparabolico), al posto di quello piatto standard ad aper-tura rapida, per consentire servizi di regolazione/parzializzazione manuale di pressione e/o portata (ri-sposta pronta alla minima rotazione del volantino, masolo per brevi periodi di tempo, altrimenti si possonoprodurre pericolose vibrazioni sul soffietto) od anchecome semplice alternativa ad una valvola di controlloo linea di bypass. Altre opzioni disponibili per le ver-sioni modulanti con otturatore profilato: il limitatore dicorsa per impedire all’otturatore di aprire oltre il valo-re di taratura e la vite di bloccaggio che agisce an-ch’essa direttamente sullo stelo della valvola per neu-tralizzare eventuali malfunzionamenti accidentali.

Versioni e corpo1 con corpo in ghisa PN16 DN15÷200

2con corpo in ghisa sferoidale PN16 DN65÷200e PN25 DN125÷250con corpo in acciaio al carbonio PN25 DN200 e

3 PN40 DN125 e 150, std; ANSI150 DN½”÷4” eANSI300 DN½”÷8”, a richiesta

6interamente in acciao inox PN40 DN15÷100 solonella versione T

Connessioni in linea*con lo stelo verso alto (mai verso il basso)

orizzontali o su qualsiasi piano orizzontale a lato delcorpo valvola

verticali con lo stelo su un qualsiasi piano orizzontalea lato del corpo valvola

* le BSAB/D devono essere momtate al contrario: il fluidodeve entrare nella camera superiore della valvola

Valvole d’intercettazione a globoBSA1/1T, BSA2/2T, BSA3/3T e BSA6T

Corpo: ghisa/ghisa sferoidale/acciaio/acciaioinox

PMO: fino a 46,1bar

Attacchi: flangiati DN15÷250

BSA3TBSA

AttacchiPN16 per BSA1/1T e BSA2/2TDN65÷200, stdPN25 per BSA2 DN125÷250 e

flangiati UNI-DINBSA2T DN15÷250 e BSA3/3TDN200, stdPN40 per BSA3 DN125 e 150,BSA3T DN15÷150 e BSA6TDN15÷100, stdserie 150 per BSA3/3T DN½”÷4”,

flangiati ANSI B16.5a richiestaserie 300 per BSA3/3T DN½”÷8”,a richiesta

con otturatore profilato per BSA1T PN16 DN15÷200,BSA2T PN16 DN65÷200/PN25 DN15÷250,

T BSA3T PN25 DN200/PN40 DN15÷150 eBSA6T PN40 DN15÷100, std; ANSI150 DN½”÷4”e ANSI300 DN½”÷8” per BSA3/3T, a richiestacon disco di bilanciamento per tutte le versioni

B/D con otturatore std DN125÷250 (solo DN200 perBSA1; no BSA6T)con otturatore a tenuta soffice in PTFE rinforzato

RPTFE con carbonio al 25% per tutte le versioni fino aDN100 (no BSA2 PN25 e BSA3)

Diametri nominali*DN15÷200 per BSA1/1T PN16DN65÷200 per BSA2/2T PN16DN125÷250 per BSA2 PN25DN15÷250 per BSA2T PN25DN125 e 150 per BSA3 PN40DN15÷150 per BSA3T PN40DN15÷100 per BSA6TDN200 per BSA3/3T PN25DN½”÷4” per BSA3/3T ANSI150, a richiestaDN½”÷8” per BSA3/3T ANSI300, a richiesta* altri diametri sono disponibili, a richiesta

Interniinteramente in acciaio inox

136

Opzioni a richiestain PTFE rinforzato con

otturatore acarbonio al 25% (RPTFE)

tenuta sofficeper tutte le versioni finoa DN100(no BSA2 PN25 e BSA3)BSA1 PN16 DN200BSA2 PN16 DN150 e 200

disco di bilanciamento per e PN25 DN125÷250BSA3 PN25 DN200 ePN40 DN125 e 150

coperchio con premistoppa solo per BSA3/3Ta flangetta ANSI DN½”÷4”

Portate di scaricoPer le valvole BSA1, BSA2, BSA3 e BSA6T si conside-rino i valori dei coefficienti di portata Kv nella tabellasottostante.Per le valvole BSA1T, BSA2T, BSA3T e BSA6T si con-sulti la specifica tecnica TI-P137-19

Specifiche tecniche TI-P137-18 (BSA1/1T, BSA2/2T e BSA3/3T); TI-P184-02 (BSA6T) e TI-P137-19 (portate BSA1T/2T/3T/6T)

Condizioni limite di esercizio12,9bar** per BSA1/1T PN1614bar per BSA3/3T ANSI15014,7bar** per BSA2/2T PN1622,3bar** per BSA2/2T PN2523,2bar per BSA3/3T PN25 DN200

27barper BSA3T PN40/ANSI300 e BSA6T con

PMO* otturatore a tenuta soffice in RPTFE

29,8barper BSA6T con otturatore a tenutametallica

36,1barper BSA3/3T PN40 con otturatorea tenuta metallica

41,6barper BSA3/3T ANSI300 con otturatorea tenuta metallicaper tutte le versioni con otturatore a

230°C** tenuta soffice in RPTFE(no BSA2 PN25 e BSA3)

300°C**per BSA1/1T con otturatore a tenutametallica

TMO350°C**

per BSA2/2T PN16/PN25 conotturatore a tenuta metallica

400°Cper BSA3/3T PN25/40 e BSA6T conotturatore a tenuta metallica

425°Cper BSA3/3T ANSI150/300 conotturatore a tenuta metallica

temperatura di0°C per BSA3/3T ANSI150/300

esercizio minima*** -10°Cper BSA1/2, BSA3/3T PN25/40e BSA6T

* con vapor saturo e compatibilmente con la pressionedifferenziale massima

** le BSA1/1T in ghisa e le BSA2/2T in ghisa sferoidalesono soggette ai seguenti limiti di pressione e tempera-tura (circolare ISPESL 9258 e RD 1312 del 04/06/1942):

∆∆∆∆∆PMX - Pressione differenziale massimaper le BSA uso intercettazione: limitata alla PMOper BSA1T/2T/3T/6T uso regolazione*:

DN15÷80 2barDN100 e 125 1,5barDN150 1barDN200 e 250 0,8bar

* valori maggiori di ∆PMX possono dar luogo a fenomenidi rumorosità/vibrazioni e accorciare la vita delle valvole

Coefficienti di portata Kv per BSA1, BSA2 e BSA3DN ½”/15 ¾”/20 1"/25 1¼”/32 1½”/40 2"/50 2½”/65 3"/80 4"/100 5"/125 6"/150 8"/200 10"/250Kv 4 7 12 19 30 47 77 120 193 288 410 725 1145

BSA1/1T BSA2/2Tper DN fino a mm 150 200 150 200 250per TMO fino a °C 300 250 325 300 250per PN fino a bar 16 10 25 16 12,5per P (vapore acqueo) fino a bar 13 8 20 11 10per T (acqua surriscaldata) fino a °C 180 160 215 180 160

*** compatibilmente con il rischio di gelo

137

DescrizioneOggi agli impianti si richiede un funzionamento sicuro edefficiente e, perciò, occorrono valvole a sfera di qualità cheassicurino la massima protezione da possibili incidenti, calidi rendimento, costose perdite di produzione o lunghe elaboriose operazioni di manutenzione. Le valvole d’inter-cettazione a sfera serie “M” sono state realizzate proprio alfine di dare una risposta vincente a questi requisiti miglio-rando, peraltro, le caratteristiche classiche dei sistemi d’in-tercettazione: funzionamento regolare ed affidabile, tenutaperfetta e lunga durata nel tempo. Sono valvole adazionamento manuale o automatico a distanza, conservomotore pneumatico rotante od elettrico a singola o adoppia azione, per ogni tipo di fluido di processo, vettore oausiliario, con sedi a tenuta in PTFE puro per vapor saturofino a 10bar (in PTFE caricato fino al 25% di fibre di vetro permaggior resistenza a compressione e calore ovvero minorusura con carichi elevati, solo per speciale uso con vaporepulito), in “PDR 0.8” (ovvero PTFE caricato con carbonio egrafite a basso coefficiente d’attrito; è il materiale d’eccel-lenza per la tenuta delle sedi con vapore, sviluppato dallaDupont appositamente per Spirax Sarco e impiegabile finoa 260°C di temperatura) per vapor saturo fino a 17,5bar e inPEEK (ovvero PolyEtherEtherKetone, un polimero aromati-co semicristallino duttile e tenace, ad alta resistenza chimi-ca, al taglio, alla fatica e alle alte temperature) per vaporsaturo fino a 39bar. Si presentano con corpo in due/tre pez-zi o monoblocco in una vasta gamma di esecuzioni ed op-zioni in modo da soddisfare le più svariate esigenze. Laversione ISO, in accordo agli standard ISO5211, permettedi adattare la valvola a qualsiasi sistema di regolazione, inparticolare ne favorisce l’accoppiamento con l’attuatore e,quindi, la conversione pressoché immediata e in sicurezzada comando manuale a remoto anche in fase d’esercizio,senza richiederne lo smontaggio e/o compromettere la te-nuta dello stelo. La versione “firesafe” è con tenuta di sicu-rezza rigorosamente resistente al fuoco per applicazioni inaree a rischio di deflagrazione o, comunque, esposte a tem-perature eccessivamente elevate (la sede è in PTFE carica-to solo con carbonio od anche con grafite; a temperatureoltre il limite di resistenza di questo materiale, essa si defor-ma fino a distruggersi e l’otturatore a sfera va a realizzare latenuta metallica sulla sede “di riserva” appositamente rica-vata di pari diametro sui due coperchi d’estremità a garan-zia di continuità dell’isolamento, con minime perdite dallasede e dallo stelo): è proprio per questa caratteristica che èampiamente impiegata nelle industrie di processo degliidrocarburi (impianti chimici e petrolchimici, processid’estrazione dei solventi nell’industria dell’olio com-

mestibile, trattamento di gas pericolosi, condotti di gas natu-rale,...). L’esecuzione antistatica in quasi tutte le versioni,permette la dispersione delle cariche elettrostatiche che siaccumulano sulla superficie dell’otturatore a sfera durante ilfunzionamento: un piccolo accorgimento per un grande con-tributo alla sicurezza, soprattutto nelle aree con atmosferaesplosiva, ove una semplice scintilla potrebbe produrre unadeflagrazione. Come principali opzioni a richiesta, si se-gnalano il comando a staffa, per la manovra in spazi ristretti,tipicamente nei pozzetti di ridotte dimensioni, lo stelo pro-lungato (50 o 100mm), per il necessario isolamento da tem-perature eccessivamente alte, l’otturatore a sfera con foro disfiato, per impedire blocchi idraulici da elevate pressioni difluido caldo nella sfera e la leva bloccabile con lucchettoantimanomissione.

Valvole d’intercettazione a sferaSerie M

Corpo: acciaio/acciaio inoxPMO: fino a 100barAttacchi: filettati DN¼”÷2½”/flangiati DN15÷200

a saldare a tasca/di testa DN¼”÷2½”a saldare ETC/a clamp DN½”÷4”

M10S/10Si ISOValvole a sfera per applicazioni con vapore a bassa/mediapressione (se saturo, fino a 17,5bar e 208,5°C), condensa,acqua di processo, ariacompressa, oli minerali etermici fino a 250°C,idrocarburi liquidi fino a100bar, oli commestibili peruso e distribuzione, gas na-turale ed altri industriali, concorpo in tre parti forgiato inacciaio al carbonio zincatoo in acciaio inox, interni inacciaio inox (sfera e stelo inacciaio inox austenitico),sede in PDR 0.8 e tenuta stelo in PTFE caricato con carbonioe PEEK (solo per M10Si). Dotate di attacchi filettati GAS(standard)/NPT, a saldare a tasca, a saldare di testa o flangiatiPN40 (standard)/ANSI150 e 300, sono disponibili in esecu-zioni a passaggio pieno (DN¼”÷2") o ridotto (DN¼”÷2½”), inversione standard o ISO e, a richiesta, con comando a staffa,stelo prolungato, leva bloccabile antimanomissione (solo perM10S) e otturatore a sfera dotato di foro di sfiato. Osservanoi requisiti delle prove di tenuta secondo gli standard “ISO5208classe A” (nessuna perdita visibile) e hanno caratteristicheantistatiche conformi alle norme “ISO7121” e “BS5351”. Pos-sono essere comandate manualmente a mezzo di appositaleva di manovra o automaticamente attraverso un attuatorepneumatico a singola o a doppia azione. Possibilità di co-mando anche con motore elettrico. Nelle versioni filettate e asaldare si può effettuare la manutenzione senza rimuoverela valvola dalla tubazione di linea.

138

M31H ISOValvole a sfera per applicazioni con vapore con vaporead alta pressione (se saturo, fino a 39bar e 250°C), olitermici fino a 315°C e commestibili per processi didistillazione, con corpo in due parti in acciaio da fusioneal carbonio zincato o inox, stelo e speciale sfera induritasuperficialmente per nitrurazione in acciaio inox, sede inPEEK e tenuta stelo in PTFE caricato con carbonio/grafitee PEEK. Dotate di attacchi flangiati ANSI150 e 300, sonodisponibili in esecuzioni solo a passaggio pieno(DN50÷200), solo in versione ISO e, a richiesta, con spe-ciale leva di manovra per grosse dimensioni(DN100÷200), otturatore a sfera in altri materiali e/o dota-to di foro di sfiato e caratteristiche antistatiche conformialle norme “ISO7121”. Osservano i requisiti delle provedi tenuta secondo gli standard “ISO5208 classe A” (nes-suna perdita visibile). Possono essere comandate ma-nualmente a mezzo di apposita leva di manovra o auto-maticamente attraverso un attuatore pneumatico a sin-gola o a doppia azione. Possibilità di comando anchecon motore elettrico.

M31S ISOValvole a sfera per applicazioni con vapore a bassa/me-dia pressione (se saturo, fino a 12,5bar e 190°C in ese-cuzione PN16, standard e 17,5bar a 208,5°C in esecu-zione ANSI300, a richiesta), condensa, acqua di proces-so, aria compressa, oli minerali e termici fino a 250°C,idrocarburi liquidi fino a 50bar, oli commestibili per uso edistribuzione, gas naturale ed altri industriali, con corpo

in due parti in acciaio da fusione al carbonio zincato oinox, sfera e stelo in acciaio inox, sede e tenuta stelo inPDR 0.8. Dotate di attac-chi flangiati PN16(standard)/ANSI150 e 300,sono disponibili in esecu-zioni solo a passaggio pie-no (DN50÷200), solo inversione ISO e, a richiesta,con speciale leva di ma-novra per grosse dimen-sioni (DN100÷200) e otturatore a sfera in altri materiali e/o dotato di foro di sfiato. Osservano i requisiti delle provedi tenuta secondo gli standard “ISO5208 classe A” (nes-suna perdita visibile) e hanno caratteristiche antistaticheconformi alle norme “ISO7121”. Possono essere coman-date manualmente a mezzo di apposita leva di manovrao automaticamente attraverso un attuatore pneumatico asingola o a doppia azione. Possibilità di comando anchecon motore elettrico.

M31F ISOValvole a sfera per applicazioni “firesafe” con vapore abassa/media pressione (se saturo, fino a 12,5bar e190°C in esecuzionePN16, standard e17,5bar a 208,5°C in ese-cuzione ANSI300, a ri-chiesta), condensa, ac-qua di processo, oli, gased altri fluidi industriali,specificamente a tenutaperfetta per usi in aree arischio di incendio, con corpo in due parti in acciaio dafusione al carbonio zincato o inox, sfera e stelo in ac-ciaio inox, sede in PDR 0.8 e tenuta stelo in grafoil ePTFE caricato con carbonio/grafite. Dotate di attacchiflangiati PN16 (standard)/ANSI150 e 300, sono dispo-nibi l i in esecuzioni solo a passaggio pieno(DN50÷200), solo in versione ISO e, a richiesta, constelo prolungato, speciale leva di manovra per grossedimensioni (DN100÷200), otturatore a sfera in altri ma-teriali e/o dotato di foro di sfiato e caratteristicheantistatiche conformi alle norme “ISO7121”. Osserva-no i requisiti delle prove di tenuta secondo gli standardISO5208 classe A (nessuna perdita visibile) e hanno

M10F/10F ISOValvole a sfera per applicazioni “firesafe” con vapore abassa/media pressione (se saturo, fino a 15bar e 200°C)ed altri fluidi industriali,specificamente a tenutaperfetta per usi in aree arischio di incendio, concorpo in tre parti forgiatoin acciaio al carboniozincato o, a richiesta, inacciaio inox, interni in ac-ciaio inox (sfera e stelo inacciaio inox austenitico),sede e tenuta stelo (conl’aggiunta di grafite) inPTFE caricato con carbonio. Dotate di attacchi filettati GAS(standard)/NPT, a saldare a tasca, a saldare di testa oflangiati PN40/ANSI150 e 300, sono disponibili in esecu-zioni a passaggio pieno (DN¼”÷2”) o ridotto (DN¼”÷2½”),in versione standard o ISO e, a richiesta, con otturatore asfera dotato di foro di sfiato. Osservano i requisiti delleprove di tenuta secondo gli standard ISO5208 classe A(nessuna perdita visibile) e hanno caratteristiche anti-incendio “firesafe” e antistatiche conformi rispettivamen-te alle norme “BS6755 parte 2 e API Spec 6FA-1985” ealle norme “ISO7121 e BS5351”. Possono essere coman-date manualmente a mezzo di apposita leva di manovrao automaticamente attraverso un attuatore pneumatico asingola o a doppia azione (solo M10F ISO). Possibilità dicomando anche con motore elettrico.

M10H ISOValvole a sfera per applicazioni con vapore ad alta pres-sione (se saturo, fino a 39bar e 250°C), oli termici fino a315°C e commestibili per processi di distillazione, concorpo in tre parti forgia-to in acciaio al carboniozincato o, a richiesta, inacciaio inox, interni inacciaio inox (stelo especiale sfera induritasuperficialmente pernitrurazione in acciaioinox austenitico), sedein PEEK e tenuta steloin PEEK e grafite. Dota-te di attacchi filettati GAS(standard)/NPT, a salda-re a tasca, a saldare di testa o flangiati PN40/ANSI150 e300, sono disponibili in esecuzioni a passaggio pieno(DN¼”÷1½”) o ridotto (DN¼”÷2”), solo in versione ISO e,a richiesta, con otturatore a sfera dotato di foro di sfiato.Osservano i requisiti delle prove di tenuta secondo glistandard “ISO5208 classe A” (nessuna perdita visibile).Possono essere comandate manualmente a mezzo diapposita leva di manovra o automaticamente attraversoun attuatore pneumatico a singola o a doppia azione.Possibilità di comando anche con motore elettrico. Nelleversioni filettate e a saldare si può effettuare la manuten-zione senza rimuovere la valvola dalla tubazione di linea.

139

li, termici fino a 250°C e commestibili per uso e distri-buzione, idrocarburi liquidi fino a 50bar, gas naturaleed altri industriali, concorpo monoblocco inacciaio da fusione alcarbonio zincato oinox, sfera e stelo in ac-ciaio inox austenitico,sede in PDR 0.8 e te-nuta stelo in PTFE cari-cato con carbonio. Do-tate di attacchi flangiatiPN40, sono disponibiliin esecuzioni solo apassaggio ridotto (DN15÷100), solo in versione ISO e,a richiesta, con otturatore a sfera dotato di foro di sfiato.Osservano i requisiti delle prove di tenuta secondo glistandard “ISO5208 classe A” (nessuna perdita visibi-le) e hanno caratteristiche antistatiche conformi allenorme “ISO7121” e “BS5351”. Possono essere coman-date manualmente a mezzo di apposita leva di mano-vra o automaticamente attraverso un attuatore pneu-matico a singola o a doppia azione. Possibilità di co-mando anche con motore elettrico.

M20HValvole a sfera per applicazioni con vapore ad altapressione (se saturo, fino a 39bar e 250°C), oli termicif ino a 315°C e impieghi “f iresafe”, con corpomonoblocco in acciaio da fusione al carbonio zincatoo inox, interni in acciaio inox (stelo e speciale sferaindurita superficialmente per nitrurazione in acciaioinox austenitico), sede in PEEK e tenuta stelo in PEEKe grafite. Dotate di attacchi flangiati PN40 (standard)/ANSI150 e 300 (solo per versioni in acciaio alcarbonio), sono disponibili in esecuzioni solo a pas-saggio ridotto (DN25÷150), solo in versione standarde, a richiesta, con stelo prolungato, otturatore a sferadotato di foro di sfiato e sedi in PTFE puro o caricato(solo per esecuzioni PN40). Osservano i requisiti del-le prove di tenuta secondo gli standard “ISO5208 clas-se A” (nessuna perdita visibile) e hanno caratteristicheantistatiche conformi alle norme “ISO7121” e “BS5351”(fino a DN50, standard; per DN65÷150, a richiesta).Possono essere comandate manualmente a mezzo diapposita leva di manovra o automaticamente attraver-so un attuatore pneumatico a singola o a doppia azio-ne. Possibilità di comando anche con motore elettrico.

M21S ISOValvole a sfera per applicazioni con vapore a mediapressione (se saturo, fino a 17,5bar e 208,5°C), con-densa, acqua di processo, aria compressa, oli minera-

caratteristiche anti-incendio “firesafe” conformi alle nor-me “BS6755 parte 2”, “API standard 607 4^ edizione” e“API Spec 6FA-1985”. Possono essere comandate ma-nualmente a mezzo di apposita leva di manovra o au-tomaticamente attraverso un attuatore pneumatico asingola o a doppia azione. Possibilità di comando an-che con motore elettrico.

M20SValvole a sfera per applicazioni con vapore a bassa/media pressione (se saturo, fino a 17,5bar e 208,5°C),condensa, acqua diprocesso, come valvo-le di scarico per calda-ia e impieghi “firesafe”,con corpo monobloccoin acciaio da fusione alcarbonio zincato oinox, interni in acciaioinox (sfera e stelo in ac-ciaio inox austenitico),sede in PDR 0.8 e tenuta stelo in PTFE puro e grafite.Dotate di attacchi flangiati PN40 (standard)/ANSI150 e300 (solo per versioni in acciaio al carbonio), sono di-sponibil i in esecuzioni solo a passaggio ridotto(DN25÷150), in versione standard e, a richiesta, constelo prolungato, otturatore a sfera dotato di foro di sfiatoe sedi in PTFE puro o caricato (solo per esecuzioniPN40). Osservano i requisiti delle prove di tenuta se-condo gli standard “ISO5208 classe A” (nessuna per-dita visibile) e hanno caratteristiche antistatiche con-formi alle norme “ISO7121” e “BS5351” (fino a DN50,standard; per DN65÷150, a richiesta). Possono esserecomandate manualmente a mezzo di apposita leva dimanovra o automaticamente attraverso un attuatorepneumatico a singola o a doppia azione. Possibilità dicomando anche con motore elettrico.

in condizioni normali con gas). Possono essere co-mandate manualmente a mezzo di apposita leva di ma-novra o automaticamente attraverso un attuatore pneu-matico a singola o a doppia azione. Possibilità di co-mando anche con motore elettrico.

M70i V/G ISO e M80i V ISOValvole a sfera per applicazioni con vapore pulito a bassapressione (se saturo, fino a 7bar e 170,5°C in versione “V”,con sede in PTFE puro o 8,5bar e 177,5°C in versione “G”,con sede in PTFE e fibre di vetro), liquidi e gas in processiasettici/antibatterici o che richie-dono un elevato grado di pu-rezza, con corpo in tre parti in-teramente in acciaio inoxaustenitico (corpo, coperchi,connessioni, sfera e stelo inAISI316L; corpo, coperchi econnessioni con tenore di ferrite<1% per le valvole M70i e <3%per le M80i, per prevenire la formazione di ossidi di ferro),sede in PTFE puro TFM1600 (versione “V”) o caricato confibre minerali (versione “G”), tenuta stelo in PTFE puroTFM1600 e PEEK, rugosità di tutte le superfici interne ba-gnate pari a 0,5µm per le M70i e a 0,375µm per le M80i.Dotate di attacchi ETO a saldare a tubo prolungato (checonsentono una saldatura orbitale in linea a tenore dizolfo molto ridotto e, quindi, estremamente efficace) o aclamp (sanitary) in accordo con ASME BPE, sono dispo-nibili standard solo in versione ISO, a passaggio pienoperfetto (diametro interno delle connessioni perfettamen-te coincidente con quello della tubazione di collega-mento), DN½”÷2” per le M70i e DN2½”÷4” per le M80i,leva bloccabile caricata a molla e sedi con cavity filler(per minimizzare la ritenzione di fluido nella valvola e ilrischio di contaminazione). A richiesta, le valvole M70isono disponibili con stelo prolungato ed elettrolucidaturacon finitura superficiale (superfici bagnate) fino a0,375µm. Entrambe i modelli osservano i requisiti delleprove di tenuta secondo gli standard “ISO5208 classe C”

sec sec(perdite fino a “0,03 mm3 x DN” con liquidi e “3 Nmm3 x DN”

140

Indicazioni per la selezione

* compatibilmente con la massima pressione differenziale** A = comando a staffa per manovre in spazi ridotti

B = leva bloccabile antimanomissioneC = stelo prolungato 50 o 100mm per isolamento termicoD = sfera con sfiato antiblocco idraulicoE = sfera in altri materiali

F = leva di manovra per grosse dimensioni (DN100÷200)G = sedi in PTFE puro o caricato solo per esecuzione PN40H = elettrolucidatura con finitura superficiale fino a 0,375µmL = dispositivo antistatico

(1) versione “4” = interamente in acciaio inox(2) è TMO=310°C solo per brevi periodi di funzionamento; per funzionamen-

to continuo è TMO=250°C

141

Comando a staffa

Levaantimanomissione

bloccabileStelo prolungato

Sfera con sfiato

Dispositivo antistatico

Facile manutenzioneQualità

Corpoanticorrosione

Stelo a tenutaermetica

Sede soffice atenuta perfetta

Specifiche tecniche TI-P133-06 (M10S); TI-P133-23 (M10S PN40); TI-P133-58 (M10Si ISO); TI-P133-07 (M10F);TI-P133-11 (M10F ISO); TI-P133-13 (M10H ISO); TI-P133-02 (M20 S/H); TI-P133-14 (M21S ISO);TI-P182-05 (M70i ISO) e TI-P182-06 (M80i ISO)

Attuatori pneumatici Serie APIn questi ultimi anni la forte tendenza all’automazioneindustriale ha spinto le aziende alla ricerca di soluzio-ni impiantistiche e di controllo sempre più sofisticateed è entrata d’autorità anche nei sistemi d’intercetta-zione motorizzati.I modelli di valvola a sfera in versione ISO sono stati ap-positamente realizzati per essere immediatamenteaccoppiabili, diretta-mente in linea senzasmontare la valvola, agliattuatori pneumatici edespletare il servizio diintercettazione on-offcon azionamento a di-stanza (anche le versio-ni standard possono es-sere adattate allo scopo,attraverso speciali kit dic o l l e g a m e n t oall’attuatore, ma solo peresigenze di conversio-ne ragionevolmente li-mitate): si veda la tabel-la alla pagina successiva in cui sono riportati gli accop-piamenti più utilizzati in una vasta gamma di applicazio-ni, tra le valvole a sfera M10Si ISO, M10H ISO e M21SISO e gli attuatori pneumatici AP1, AP2, AP3, AP3,5, AP4,AP4,5 e AP5, con i relativi kit di montaggio.Gli attuatori pneumatici consentono l’intercettazione a di-stanza in più punti dell’impianto e garantiscono l’apertu-ra rapida delle valvole anche in aree a rischio di defla-

grazione. Sono servomotori di tipo rotante, disponibili indifferenti grandezze e livelli di potenza per coprire tutti idiametri nominali e i limiti operativi delle nostre valvole asfera, in funzione della loro azione (diretta: valvola nor-malmente aperta; inversa: valvola normalmente chiusa)e del tipo di servizio richiesto all’impianto. Normalmenteinstallati con asse di simmetria longitudinale paralleloalla tubazione, ma anche trasversalmente, sopra, sotto oa lato della valvola, in genere utilizzano come fluido diservocomando aria compressa, pulita e priva di umidità apressione 3÷10bar (3÷5 o 6bar, standard; 8bar, massimaconsigliata) o, compatibilmente con le condizioni ambien-tali e di sicurezza, un qualsiasi altro gas non corrosivo odolio idraulico leggero a tem-peratura -10÷90°C.Il loro funzionamento è ba-sato su un semplice mecca-nismo ad ingranaggi, costi-tuito da un pignone dentatoche, direttamente connessoallo stelo della valvola, ruotadi un quarto di giro su unadoppia guida a cremagliera appositamente ricavata sudue pistoni di azionamento interni all’attuatore.Si distinguono in:- motori a semplice effetto con ritorno a molla, tipo AP …

SR: l’aria entra nella camera centrale spingendo i duepistoni verso l’esterno contro la forza antagonista dellemolle e facendo ruotare il pignone di 90° in sensoantiorario, in modo da generare l’apertura/la chiu-sura dell’otturatore a sfera della valvola normalmente

M10Si ISO conattuatore pneumatico AP

142

chiusa/normalmente aperta; non appena l’aria di alimen-tazione s’interrompe, la forza di opposizione delle mol-le ha il sopravvento, il pignone gira in senso opposto(orario) e riporta attuatore e valvola alla loro posizione

di riposo iniziale (con otturatore tutto chiuso, se la val-vola è di tipo normalmente chiusa o tutto aperto, se ditipo normalmente aperta).

- motori a doppio effetto, tipo AP … DA: l’aria entra nellacamera centrale spingendo i due pistoni verso l’esternoe facendo ruotare il pignone di 90° in senso antiorario,in modo da generare l’apertura/la chiusura dell’ottura-tore a sfera della valvola normalmente chiusa/normal-mente aperta; non appena l’aria di alimentazione ces-sa di confluire nella camera centrale ed entra in quellelaterali, i pistoni dell’attuatore si fermano, invertono la

loro corsa (verso l’interno) e fanno girare il pignone insenso opposto (orario), determinando così la chiusura/apertura dell’otturatore della valvola normalmente chiu-sa/normalmente aperta.

Il comando all’attuatore può essere fornito da un disposi-tivo esterno che permette il transito d’ingresso e d’uscitadell’aria diservocomando aidue pistoni interni(automazione del-l’utente) o, a richie-sta, con l’ausilio diun’elettrovalvola pi-lota (a 220/240Vca,110Vca, 24Vca o24Vcc) a montaggio diretto tipo Namur sulla parte latera-le del corpo dell’attuatore, mediante un’apposita piastri-na di conversione che ne consente l’utilizzo su tutti i tipi dimotore, siano essi a semplice o a doppio effetto.La scatola dei microinterruttori è un altro utile accessorio,disponibile a richiesta, per la segnalazione remota dellaposizione della valvola; montata sulla parte superioredell’attuatore e dotata di indicatore di posizione tridimen-sionale per assicurare ampia visibilità a distanza, dispo-ne al suo interno di vari tipi dimicrointerruttori:- meccanici (16A a 250Vca o

0,5A a 125Vcc, standard),anche in esecuzioneantideflagrante

- di prossimità amplificati o a sicurezza intrinseca- interamente pneumatici.

Specifica tecnica TI-P372-09

* (F… - q …): F=riferimento ISO della foratura per l’accoppiamento alla valvola; q=dimensione della connessione allo stelo della valvolaEsempio: la valvola M21S ISO DN40 richiede un attuatore a singolo effetto AP3,5 SR6 (F07 - q17) con kit di montaggio BLV357-X o unattuatore a doppio effetto AP3 DA (F05/07 - q17) con kit di montaggio BLV357-X

Indicazioni per la selezione

143

Valvole di ritegno a discoSerie DCV

Corpo: bronzo/acciaio inox

PMO: fino a 50bar

Attacchi: accoppiamento con flangeUNI-DIN DN15÷100

DCV1, 2 e 3 DCV4

DescrizioneLe valvole di ritegno a disco tipo “wafer”, utilizzate perimpedire l’inversione di flusso in tubazioni di piccolodiametro, si aprono con la pressione del fluido in transi-to e si chiudono, per effetto della molla di contrasto, nonappena il flusso s’interrompe e tende ad invertire la di-rezione di moto. Adatte per una vasta gamma di fluidi(vapore, condensa, acqua fredda, calda o surriscalda-ta, olio diatermico, aria compressa e gas), si montanotra flange standard UNI-DIN o ANSI, in qualsiasi piano econ qualsiasi direzione di flusso, purchè provviste dimolla (senza molla, come ad esempio in caso di bassepressioni differenziali, possono essere montate solo inverticale, con flusso dal basso verso l’alto). Le mollestandard e speciali per carichi elevati/servizi gravosi,(come, ad es. le linee di alimentazione per caldaie) sonoin acciaio inox, quelle per alte temperature, in una spe-ciale lega di nickel-cromo resistente al calore. Tutti i tipi divalvole sono disponibili con otturatore a disco e tenuta inacciaio inox o viton per vapore, oli e gas o in EPDM peracqua e condensa. La tenuta metallica standard è con-forme a DIN3230 parte 3 - BN2 (prova con acqua) o, arichiesta, BO3 (prova con aria); la tenuta soffice, a richie-sta, è conforme a DIN3230 parte 3 - BN1 o BO1, purché inpresenza di pressione differenziale. Le DCV4 sono dota-te di profili scanalati laterali per un facile allineamentocon la tubazione ove devono essere montate; le altre val-vole, invece, hanno una particolare configurazione acamme che assicura l’autocentraggio per semplice rota-zione del corpo fino alla posizione d’incastro contro le vitidelle flange di accoppiamento. Le valvole di ritegno adisco non sono smontabili e non necessitano di parti diricambio; assicurano bassi livelli di usura, perdite di ca-rico estremamente ridotte e manutenzione minima. Adat-te per una vasta gamma di applicazioni (circuiti di acquacalda o fredda, linee di drenaggio, sistemi di riscalda-mento, processi di l inea, iniezione di vapore,termoregolazione,…), vengono impiegate per evitaredanni e/o fenomeni di allagamento alle apparecchiatureinstallate a monte (valvole di regolazione, misuratori diportata, filtri, …) o come valvole rompivuoto per un’azio-ne anticollassamento da vuoto (ad esempio per serba-toi di stoccaggio o recipienti in pressione). Non sono dautilizzare in presenza di flussi altamente variabili, comevicino a un compressore o a valle di scaricatori di con-densa a scarico discontinuo (ad es. scaricatoritermodinamici), perché molla e relativo fermomolla sideteriorano per fatica fino a snervarsi e cedere comple-tamente.

Versioni e corpocon corpo a camme in bronzo PN16 per vari tipi

1di fluidi, in particolare per acqua e sistemi diriscaldamento, condizionamento e ventilazionedell’ariacon corpo a camme in acciaio inox ferritico PN40

2 per vari tipi di fluidi, in particolare per vaporee fluidi ad alta pressionecon corpo a camme in acciaio inox austenitico

3 PN40 per vari tipi di fluidi, in particolare perfluidi aggressivi, acidi o alcalinicon corpo a profili scanalati in acciaio inox

4austenitico ANSI300 per vari tipi di fluidi, inparticolare per vapore ed altri fluidi ad altapressione o aggressivi acidi/alcalini

Otturatore e interniin acciaio inox, tranne la molla per alte temperature inNimonic 90, solo per le DCV3/4

Tenuta otturatoreacciaio inox per tutte le versioni, standard

vitonper tutte le versioni con vapore,oli e gas, a richiesta

EPDMper tutte le versioni con acqua econdensa, a richiesta

Molle di ritornostandard per tutte le versioni

per carichi elevaticon ∆P~700mbar e fino a DN65,per le DCV1/2/3

per alte temperature fino a 400°C, per le DCV3/4

Connessioniin linea in qualsiasi posizione e direzione di flusso con molladi ritorno (senza molla, solo con flusso verticale ascendente)

Attacchi

accoppiabiliUNI-DIN PN6, 10, 16, 25 e 40, per

con flangele DCV1/2/3ANSI150 e 300, solo per le DCV4

Diametri nominali

DN15÷100*per tutte le versioni(no DN32 e 65 per le DCV4)

* per diametri superiori consultare i ns. uffici tecnico-commerciali

144

Pressioni differenziali minime di apertura(in assenza di flusso) in mbara) con molla std o per alte temperature:DN 15 20 25 32 40 50 65 80 100 * 25 25 25 27 28 29 30 31 33 * 22,5 22,5 22,5 23,5 24,5 24,5 25 25,5 26,5 * 20 20 20 20 20 20 20 20 20

b) con molla per carichi elevati: ~ 700mbarc) senza molla: * 2,5 2,5 2,5 3,5 4,0 4,5 5,0 5,5 6,5

* la freccia indica la direzione del flusso

Perdite di caricoI diagrammi riportati sotto forniscono le perdite di carico per valvola aperta con molla di ritorno e flusso orizzontale (con flussoverticale si hanno perdite solo con apertura parziale e sono trascurabili). Le curve si riferiscono ad acqua a 20°C

Por

tata

di a

cqua

Vw

m3 /

h

Por

tata

di a

cqua

Vw

I/s

Perdita di carico bar

DCV1/2/3

Per fluidi diversi, consultare il diagramma con il valore diportata di acqua equivalente calcolata con la seguenteformula:

Specifiche tecniche TI-P134-05 (DCV1); TI-P134-50 (DCV2 e DCV3) e TI-P134-04 (DCV4)

Condizioni limite di esercizio16bar per DCV1 (13,2bar con vapor saturo)

PMO* 40bar per DCV2/350bar per DCV4260°C per DCV1

per DCV2/3/4 con molla std, DCV2/3

TMO*300°C con molla per carichi elevati e DCV2

senza molla

400°Cper DCV3/4 con molla per altetemperature o senza molla

* compatibilmente con la pressione differenziale massi-ma e i materiali degli organi di tenuta (150°C per l’EPDMe 250°C per il viton)

Por

tata

di a

cqua

Vw

m3 /

h

Por

tata

di a

cqua

Vw

I/s

Perdita di carico bar

DCV4

Coefficenti di portata Kv

DN 15 20 25 32 40 50 65 80 100Kv (DCV1/2/3) 4,4 6,8 10,8 17 26 43 60 80 113Kv (DCV4) 4,4 7,5 12 - 26 39 - 84 150

dove:Vw= portata volumica di acqua equivalente in l/s o m3/hρρρρρ = densità del fluido in kg/m3

V = portata volumica del fluido in l/s o m3/h

Per le perdite di carico con vapore, aria compressa e gasconsultare i ns. uffici tecnico-commerciali

Vw = √ P x V 1000

145

Valvole di ritegno a globoRJ205N, RJ205Z e RJ216Z

Corpo: bronzo/ghisa

PMO: 16bar

Attacchi: filettati DN½”÷2”/flangiati DN15÷50

RJ205N RJ216Z

DescrizioneValvole di ritegno a globo, utilizzate per impedire l’in-versione di flusso in tubazioni di piccolo diametro, alfine primario di proteggere le apparecchiature instal-late a monte, da picchi di pressione e colpi d’ariete(assorbendo l’onda di pressione che, altrimenti, si pro-pagherebbe lungo tutta la tubazione fino alla comple-ta dissipazione dell’energia accumulata, con gravi con-seguenze per molti componenti dell’impianto), garan-tire la regolarità delle misure di portata dei liquidi (nonsarebbero corrette in presenza di una controcorrente,sia pure minima) ed evitare qualsiasi rischio di possi-bili problemi di pressione (nei processi produttivi) chepossano mettere a repentaglio la qualità dei prodotti.Le valvole filettate RJ205N si montano solo su tuba-zioni orizzontali poiché si aprono con la sola pressio-ne del fluido in transito e si chiudono non appena ilflusso s’interrompe a causa del peso dell’otturatore.Le valvole filettate RJ205Z e quelle flangiate RJ216Z sipossono, invece, installare anche su tubazioni verti-cali perché l’apertura e la chiusura della valvola ègovernata dalla molla di richiamo montata sullo stelodell’otturatore: il fluido deve avere una pressione dif-ferenziale minima di 0,1bar per vincere la forza dellamolla e alzare l’otturatore, mentre è la stessa molla adecretarne la chiusura, non appena la pressione delfluido diventa inferiore 0,1bar. Queste valvole posso-no essere utilizzate anche nel caso di pressioni diffe-renziali estremamente ridotte (<0,1bar), previa elimi-nazione della molla, ma a condizione che le si installisolo su tubazioni orizzontali e con coperchio rivoltoverso l’alto. La loro conformazione semplice e com-patta garantisce facilità d’installazione, nessuna ma-nutenzione e lunga vita.

Versioni

RJ205N/205Zcon attacchi e coperchio filettati, perinstallazioni orizzontali

RJ216Zcon attacchi e coperchio flangiati, perinstallazioni orizzontali e verticali

Condizioni limite di esercizio

PMO* 16barper RJ205N/205Z/216Z(12,8bar con vapor saturo)

TMO180°C per RJ205N200°C per RJ205Z/216Z

* compatibilmente con la pressione differenziale massima

Corpo e coperchioin bronzo per RJ205Nin ghisa per RJ205Z/216Z

Otturatore e interniin ottone per RJ205Nin acciaio inox per RJ205Z/216Z

Connessioni in lineaorizzontali per RJ205N/205Zorizzontali/verticali per RJ216Z

Attacchifilettati femmina UNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per RJ205N/205Zflangiati UNI-DIN2533 PN16 per RJ216Z

Diametri nominali*DN½”÷2” per RJ205N/205ZDN15÷50 per RJ216Z

* per diametri superiori consultare i ns. uffici tecnico-com-merciali

Specifiche tecniche 3C.205 (RJ205N); 3C208 (RJ205Z) e 3C.217 (RJ216Z)

RJ205Z

146

FiltriFig.12, Fig.12SG, Fig.14, Fig.16/16L, Fig.33, Fig.3716Fig.34, Fig.3616, CM42, CMX40, CMX41 e CSF16

Corpo: ottone/bronzo/ghisa/ghisasferoidaleacciaio/acciaio inox

PMO: fino a 100bar

Attacchi: filettati DN¼”÷3”/flangiati DN15÷400a saldare a tasca DN¼”÷2”

I filtri servono per proteggere le varie apparecchiature(scaricatori di condensa, riduttori di pressione,termoregolatori, pompe, misuratori di portata, valvole diregolazione, ...) da impurità e corpi estranei, sempre pre-senti nei fluidi in transito nelle tubazioni, siano essi vapo-re, condensa, acqua calda o fredda o surriscaldata, ariacompressa, oli, ... Le versioni a Y sono le più utilizzateperché consentono basse cadute di pressione differen-ziale ed una semplice e rapida manutenzione. La vastagamma disponibile comprende vari modelli, che si diffe-renziano essenzialmente per gli attacchi (filettati, flangiatio a saldare a tasca) e per il materiale del corpo (ottone,bronzo, ghisa, ghisa sferoidale, acciaio, acciaio inox);convenzionalmente sono raggruppati in tre serie princi-pali: la serie “1” (filettata o a saldare a tasca), la serie “3”(solo flangiata) per diametri nominali relativamente pic-coli e la serie CM (solo flangiata) per applicazioni piùimpegnative e dimensioni fino a DN400/16”. L’elementofiltrante standard è un lamierino forato in acciaio inox,con caratteristiche standard per diametro e densità di forima, a richiesta, può anche essere realizzato con materia-li e caratteristiche di foratura differenti. Menzione a partesi deve fare per filtro CS16, perchè non è del tipo a Ycome gli altri, bensì a sviluppo verticale per installazioniorizzontali e ad elevato grado di efficienza per fermareparticelle di umidità e solide, come depositi, incrostazionie ruggine, che contaminano sistemi a vapore, in partico-lare a vapore pulito (oltre che gas e liquidi).

Fig.14 Fig.16/16L Fig.12SG/14/16/16L

Fig.12 Fig.12SG

Comprendono filtri con attacchi rispettivamente filettati oa saldare a tasca (solo per Fig.14 e 16L) fino a DN3” eflangiati fino a DN200. I modelli sono differenziati per ma-teriale del corpo; per la serie “1”: Fig.12 è in ottone PN25(solo per DN3/8”) o bronzo PN25 (DN½”÷2½”), Fig.12SGin ghisa sferoidale PN25, Fig.14 in acciaio ANSI300 eFig.16 e 16L in acciaio inox ANSI600; per la serie “3”:Fig.33 in ghisa PN16, Fig.3716 in ghisa sferoidale PN16,Fig.34 in acciaio PN40 e Fig.3616 in acciaio inox PN16.Per entrambe le serie l’elemento filtrante è in acciaio inos-

sidabile AISI316L e, fino a DN80/3”, con fori di diametro0,8mm, densità 65 fori/cm2, rapporto vuoto/pieno 33% espessore 0,5mm; per DN100÷200 il lamierino ha foraturadi diametro 1,6mm, densità 25 fori/cm2, rapporto vuoto/pieno 50% e spessore 1mm. Il coperchio è filettato e avvi-tato al corpo per la serie “1” (imbullonato per Fig.12SGDN2½” e 3”) e flangiato e imbullonato per la serie “3”, adeccezione di Fig.33 e 34 DN15÷25 con tappo filettato. Arichiesta, può anche essere forato e filettato per permet-tere lo spurgo od il montaggio di un rubinetto di drenaggio.

Serie ‘‘1’’ e Serie ‘‘3’’

147

Specifiche tecniche TI-P164-02 (Fig.12); TI-P163-01 (Fig.12SG); TI-P063-02 (Fig.14) e TI-P160-01 (Fig.16/16L)

Connessioni in lineacon elemento filtrante complanare alla

orizzontali tubazione su un piano orizzontale (peruso con vapore o gas), per tutti i modellicon elemento filtrante complanare alla

verticalitubazione su un piano verticale e flussodiscendente (per uso con i liquidi), pertutti i modelli

Serie “1”

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per tutti i

filettati femminamodelli, stdANSI B1.20.1 NPT (API) per tutti imodelli, a richiesta

a saldare a tascaANSI B16.11 SW per Fig.14 e Fig.16L,a richiesta

Condizioni limite di esercizio

25barper Fig.12 (19bar con vapor saturo)

PMO*e Fig.12SG (21bar con vapor saturo)

50bar per Fig.14 (41bar con vapor saturo)82,7bar per Fig.16/16L (51bar con vapor saturo)

210°C per Fig.12

TMO260°C per Fig.12SG398,8°C per Fig.16/16L400°C per Fig.14

temperatura0°C per Fig.12SG DN2½”÷3”

di esercizio-10°C per Fig.12SG DN½”÷2” e Fig14

minima**-29°C per Fig.16/16L-198°C per Fig.12

* con attacchi standard** compatibilmente con il rischio di gelo

Corpo e coperchioin ottone per Fig.12 DN3/8” e coperchi DN½”÷2½”in bronzo per Fig.12 DN½”÷2½” (solo corpi)in ghisa sferoidale per Fig.12SGin acciaio per Fig.14in acciaio inox per Fig.16/16L

Diametri nominaliDN¼”÷2” per Fig.14DN3/8”÷2½” per Fig.12 (fino a DN2” per Fig.16 e 16L)DN½”÷3” per Fig.12SG

Opzioni a richiestaelementi filtranti per tutti i modelli:

in acciaio inoxcon fori di diametro 1,6mm o 3mm40, 100 o 200 mesh

in monelcon fori di diametro 0,8mm o 3mm100 mesh

valvola di spurgo o di drenaggio o semplice foro dipredisposizione sul coperchio, per tutti i modelli:

DN Valvola di spurgo Valvola di drenaggio¼”÷½” ½” ½”¾”÷1” ½” ½”*

1¼”÷1½” 1” ¾”2”÷3” 1¼” ¾”

3” 1½” ¾”* 3/8” per Fig.16/16L DN¾”

Corpo e coperchioin ghisa per Fig.33 (coperchio DN65÷200)in ghisa sferoidale per Fig.3716 e coperchio Fig.33 DN15÷50in acciaio per Fig.34in acciaio inox per Fig.3616

Connessioni in lineacon elemento filtrante complanare alla

orizzontali tubazione su un piano orizzontale (peruso con vapore o gas), per tutti i modellicon elemento filtrante complanare alla

verticalitubazione su un piano verticale e flussodiscendente (per uso con i liquidi), pertutti i modelli

Attacchi

flangiati UNI-DINPN16 per Fig.33/3716/3616, stdPN40 per Fig.34, stdserie 125 per Fig.33 DN25÷200,a richiesta

flangiati ANSI B16.5serie 150 per Fig.33 DN15 e 20,per Fig.3716 DN50÷200, Fig.34 eFig.3616, a richiestaserie 300 per Fig.34, a richiesta

Serie “3”

Diametri nominaliDN15÷200 per tutti i modelli

Fig.33/3716/34/3616

148

Connessioni in lineacon elemento filtrante complanare alla

orizzontali tubazione su un piano orizzontale (peruso con vapore o gas), per tutti i modellicon elemento filtrante complanare alla

verticalitubazione su un piano verticale e flussodiscendente (per uso con i liquidi), pertutti i modelli

AttacchiPN16 per CMX40

flangiati UNI-DINPN40 per CMX41PN63 per CM42APN100 per CM42B

Diametri nominaliDN20÷200* per CM42A/BDN15÷400 per CNX40/41* diametri superiori, a richiesta

E’ caratterizzata da attacchi solo flangiati UNI-DINPN16/40/63/100 e dimensioni fino a DN400.La gamma comprende i seguenti modelli:

in acciaio al carbonio nelle versioniCM42 A con rating PN63

B con rating PN100CMX40 in acciaio inox PN16CMX41 in acciaio inox PN40Per tutti i modelli l‘elemento filtrante standard è in AISI304;e ha le seguenti principali caratteristiche:

Diametro Densità Rapporto SpessoreDN fori (mm) (n°fori/cm2) vuoto/pieno (mm)

(%)15÷100 1 28 22 0,5125-200 1,5 10 17 0,8250÷400 2 7 31 1

A richiesta, sono disponibili elementi filtranti in materialispeciali con forature diverse o reti filtranti 100 mesh (odifferenti), eventualmente supportate da lamierino forato.Il coperchio è sempre flangiato ed è dotato di tappofilettato di spurgo e, a richiesta, di valvola di drenaggio:

Modello DN Tappo di spurgo

CM42A/B20÷100 ¼”

125÷200 ½”15÷50 ¼”

CMX40/41 65÷100 ½”125÷400 ¾”

Corpo e coperchioin acciaio per CM42A/Bin acciaio inox per CNX40/41

Serie “CM”

Condizioni limite di esercizio15bar per Fig.3616 (10,5bar con vapor saturo)

PMO* 16barper Fig.33 (13bar con vapor saturo) eFig.3716 (15bar con vapor saturo)

40bar per Fig.34 (35bar con vapor saturo)

TMO300°C per Fig.33/3716/3616400°C per Fig.34

temperatura 0°C per Fig.33 DN65÷200di esercizio

-10°Cper Fig.34/3716/3616

minima** e Fig.33 DN15÷50* con attacchi std e compatibilmente con il rating

delle flange** compatibilmente con il rischio di gelo

Opzioni a richiestaelementi filtranti per tutti i modelli (no monel per Fig.3716):

in acciaiocon fori di diametro 1,6mm per DN15÷80

inoxo 3mm per DN15÷20040, 100 o 200 meshcon fori di diametro 0,8mm per DN15÷80

in monel e 1,6mm DN100÷200 o 3mm per DN15÷200100 mesh

Specifiche tecniche TI-S60-03 (Fig.33);TI-P081-03 (Fig.3716);TI-P064-01 (Fig.34) eTI-P160-05 (Fig.3616)

valvola di spurgo o di drenaggio o semplice foro dipredisposizione sul coperchio, per tutti i modelli:

Modello DNValvola Valvola

di spurgo di drenaggio15 ¼” ¼”

20 e 25 ½” ½”Fig.3332 e 40 1” ¾”

e 3450÷125 1¼” ¾”

150÷200 2” ¾”15 e 20 3/8” 3/8”

Fig.3716 25 e 32 ½” ½”e 3616 40÷80 ¾” ¾”

100÷200 1” 1”

predisposizione per presa di pressione esterna da ¼”per Fig.3616 e 3716, per controllare la pressione a montee a valle dell’elemento filtrante

149

Coefficienti di portata Kv per serie “1”, “2” e “CM”(elemento filtrante con fori di diametro std 0,8mm 1,6mm e 3mm o con rete filtrante fino a 100 mesh)

DN ¼” 3/8” ½”/15 ¾”/20 1”/25 1¼”/32 1½”/40 2”/50 2½”/65 3”/80 4”/100 5”/125 6”/150 8”/200 10”/250

Fig.12 - 2,6 3 6,2 11,3 26 41 68 98 - - - - - -

Fig.12SG - - 3,6 11 15,5 26 41 68 82 115 - - - - -

Fig.14 1 2,6 3,6 11 15,5 26 41 68 - - - - - - -

Fig.16, 16L - 2,6 3,6 11 15,5 26 41 68 - - - - - - -

Fig.33,3716,- - 5 8 13 22 29 46 72 103 155 237 340 588 -

34 e 3616

CM42A/B e- - 4,8 7,8 15,5 19,7 26,4 44,8 61 96 198 370 540 720 1200

CMX40/41

Indicazioni per la selezionePer migliorare il grado di filtrazione, in funzione del tipo diapplicazione e/o del fluido da filtrare esistono diversepossibilità, sia in termini di materiali che di configurazio-ne e diametri delle forature.I passi per la scelta del filtro più idoneo sono essenzial-mente i seguenti:1. Dimensionamento

Generalmente è sufficiente riferirsi al diametro dellatubazione sulla quale il filtro è installato ma, perdimensionamenti più accurati e impegnativi ove è ri-chiesto un maggior livello di filtrazione, è bene valuta-re le perdite di carico ricorrendo ai diagrammi che per-mettono di stimarne l’entità in funzione della portata(si veda alla pagina successiva).Si consideri il diagramma relativo al tipo di filtroprescelto: dal valore di portata richiesta si tracci l’oriz-zontale fino ad intersecare la diagonale che individuaquel particolare diametro del filtro che corrisponde allaperdita di carico ammessa. Dal punto d’intersezione siscenda in verticale e si legga sull’asse delle ascisse laperdita di carico cercata.Esempio: 9000kg/h di acqua impongono una perditadi carico di 0,02bar ad un filtro Fig.14 DN1½”, mentreper un filtro Fig.34 DN100 con 50000kg/h di acqua laperdita di carico è pari a 0,03bar.Si tenga, comunque, presente che la caduta di pres-sione che caratterizza tutti i nostri filtri è sempre moltobassa e che dimensionamento e scelta del materialedel corpo e delle connessioni dipendono anche dallecondizioni di progetto e da quelle massime operativedi pressione e temperatura.

2. Materiale del corpoI filtri sono disponibili in ottone, bronzo, ghisa, ghisasferoidale, acciaio o acciaio inox, per far fronte ai di-versi tipi di fluido e di applicazioni.

3. GeometriaGeneralmente, si installano in linea e hanno configu-razione a Y, a via diritta o ad angolo, in funzione dellay-out dell’impianto.

4. ConnessioniLa scelta è fra attacchi filettati, flangiati o a saldarea tasca.

5. Elemento filtrantePuò essere di tipo:- perforato, con fori multipli ottenuti per punzonatura

di una sottile lamiera metallica, didiametro standard 0,8 e 3mm (altridiametri sono disponibili, a richie-sta); è idoneo a fermare il normalelivello di sporcizia delle applicazio-ni più comuni.

- a mesh, con un grado di filtrazione molto più fine,per applicazioni più delicate ed esigenti (valvole diregolazione, riduttrici di pressione, …)

MeshGrado di filtrazione

mm micron40 0.401 401100 0.152 152

200* 0.076 76* solo per applicazioni con gas3 mesh 6 mesh

1”

1”

1”

1”

In entrambi i casi il rapporto tra le zone vuote dipassaggio (aree dei fori) e quelle piene, ove il tran-sito del fluido è interdetto, deve essere sempre taleda intercettare e bloccare tutte le particelle di gran-dezza superiore a quella prevista dal grado difiltrazione prescelto (capacità filtrante del 100%) edanche una certa percentuale di particelle più picco-le, senza dar luogo ad alcun fenomeno di intasa-mento che possa ostacolare il flusso, anche se ciònon dovrebbe costituire un problema perché la ca-duta di pressione, come si è già osservato, è sem-pre relativamente molto bassa (ad es. per un filtro aY DN25 è sufficiente che la somma delle aree deifori sia all’incirca cinque volte l’area totale della se-zione di passaggio della tubazione sulla quale èmontato).Si selezioni sempre il filtro con l’elemento filtrantee il grado di filtrazione più adatto alla propria ap-plicazione.

6. Materiale dell’elemento filtranteAcciaio inox, ad elevata resistenza meccanica e chi-mica o monel, per speciali applicazioni chimiche omarine.

Specifiche tecniche 3C.315 (CM42A/B); 3C.330 (CMX40) e 3C.332 (CMX41)

Opzioni a richiesta

elementi filtranticon materiali, forature e/o meshnon std, per tutti i modelli

incameratura femminasemplice per CM42Adoppia per CM42B

diametri nominali >DN200 per CM42A/Bvalvola di drenaggio per tutti i modelli

Condizioni limite di esercizio16bar per CMX40

PMO*40bar per CMX4163bar per CM42A100bar per CM42B

TMO250°C per CMX40400°C per CMX41 e CM42A/B

* con attacchi std e compatibilmente con il rating delle flange

150

Fig.12Fig.12SG, Fig.14Fig.16 e Fig.16L

Fig.33, Fig.3716Fig.34 e Fig.3616

Perdita di carico bar Perdita di carico bar Perdita di carico bar

Po

rtat

a kg

/h

Po

rtat

a kg

/h

= con elemento filtrante da 100 mesh o grado di filtrazione superiore

= con tutti gli elementi filtranti

151

Filtri CSF16Sono filtri speciali di notevole qualità e prestazioni (ele-vata capacità di trat-tenimento della“sporcizia” e buonecaratteristiche di flus-so), utilizzati per varitipi di fluido anchecorrosivi, ma specifi-camente per applica-zioni con vapore pu-lito. Il corpo, intera-mente in acciaio inoxaustenitico e sottopo-sto ad accurato trat-tamento di lucidaturadella superficieesterna, è suddivisoin due parti tenute in-sieme da uno specia-le elemento di accop-piamento filettato (se-condo DIN11851),per una rapida e fa-cile manutenzione. Ilsemicorpo superiorecontiene un foro disfiato, per l’eventua-le eliminazione dell’aria che si può ivi accumulare consistemi a vapore o gas e l’elemento filtrante internorimovibile, anch’esso in acciaio inox austenitico(sinterizzato), con grado di filtrazione pari a 5 micron(standard) e 1 micron o 25 micron (a richiesta). Nelsemicorpo inferiore sono, invece, alloggiate le connes-sioni di processo e quella di drenaggio per la rimozionedella condensa, anche se a monte di una linea a vaporeva installato un separatore di condensa, per la rimozio-ne delle gocce in sospensione e un filtro a Y con magliafiltrante da 100 mesh (consigliato). La tenuta tra le dueparti del corpo è assicurata da un O-ring in AFLAS (inEPDM o Flouraz, in accordo alle specifiche FDA, per leversioni ad elevate portate CSF16H/16HT DN3"), quel-la dell’elemento filtrante da due O-ring anch’essi inAFLAS; a richiesta, sono disponibili altri tipi di materialeper alte temperature e/o fluidi aggressivi. Spesso utiliz-zati per ridurre il livello di contaminazione nelle fabbri-che e negli impianti (ad esempio, in presenza di consi-derevoli quantità di additivi chimici nell’acqua di alimentoper caldaie), trovano facile impiego in molte applicazio-ni di diversi settori industriali, dal farmaceutico all’ali-mentare, dalle biotecnologie all’elettronica: sistemi adiniezione diretta di vapore (ad esempio, perl’umidificazione degli ambienti), autoclavi, sterilizzatori,impianti CIP/SIP e per la sterilizzazione di prodotti/apparecchiature/processi in genere.

Versionistd con corpo in AISI304T con corpo in AISI316Ti, a richiestaL a basse portate per DN2"/50 e 3"/80, a richiestaH ad alte portate per DN2"/50 e 3"/80, a richiesta

Connessioniin linea orizzontali

Specifica tecnica TI-P185-01

Per il dimensionamento si veda alla pagina successiva

Opzioni a richiestadiametri nominali non standardconnessioni non standardgrado di filtrazione 1 micron o 25 micronO-ring di tenuta

in materiali specialicorpo/elemento filtrante

Condizioni limite di esercizio

PMO*4,5bar con tenuta corpo in EPDM**8,5bar con tenuta corpo in AFLAS o Flouraz**

TMO154°C con tenuta corpo in EPDM**178°C con tenuta corpo in AFLAS o Flouraz**

∆PMX - pressione differenziale massima 5barperdita di carico massima (consigliata) 0,07bar* con vapore, attacchi std e compatibilmente con il rating

delle flange e la pressione differenziale massima** solo per DN80H e 80HT

Diametri nominaliDN¼”÷3” (DN2” e 3” solo per CSF16L/16H)

Attacchi

filettati femminaUNI-ISO 7/1 Rp (GAS), stdANSI B1.20.1 NPT (API), a richiesta

flangiati UNI-DIN PN16, a richiestaANSI B16.5 serie 150, a richiesta

Elemento filtranteCon vapore o gas, l’elemento filtrante trattiene il 100%delle particelle di grandezza superiore a quella corri-spondente al grado di filtrazione prescelto. Maggiore èil grado di filtrazione usato, più efficiente è l’elementofiltrante e migliore è la prestazione del filtro: con 5µmgià si intercetta il 95% di particelle grosse fino a 2µm;con un’efficienza di filtrazione di 1µm si riesce a fermareaddirittura il 99,7% di particelle di grandezza fino a

0,2µm. Se, viceversa, si seleziona un grado di filtrazioneinferiore a quello richiesto, non solo si riduce sensibil-mente la vita dell’elemento filtrante ma si provoca an-che una maggior caduta di pressione. Si tenga presenteche i filtri con elemento filtrante di 1µm o 5µm sono con-formi ai requisiti sanitari della normativa americana “FDA3-A accepted practice n° 609-00”, relativa alla produ-zione di vapore per impieghi alimentari. Gli elementifiltranti possono essere puliti immergendoli in acidocloridrico diluito o in un bagno ad ultrasuoni oppure,ancora, con acqua pulita o aria, in funzione del tipo diparticelle contaminanti che li hanno ostruiti; tuttavia, an-che dopo più trattamenti di pulizia accurati, una voltache la perdita di carico del filtro ha raggiunto il valore0,7bar, l’elemento filtrante deve essere sostituito.

152

Fattori correttivi di portata (per la pressione del vapore)

Pressione (bar) 0 1 2 3 4 5 6 7 8 8,6Fv 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 4,8

Fattori correttivi dei diametri nominali (per l’elemento filtrante)

DN filtro 8 10 15 20 25 32 40 50L 50H 65 80L 80HFf 0,08 0,13 0,17 0,25 0,39 0,5 0,67 1 1,5 2 2,7 4

Specifica tecnica TI-P185-05 (portate di vapore)

Fattori correttivi di portata (per la pressione dell’aria)

Pressione (bar) 0 0,2 0,5 0,75 1 2 3 5 7 10 16Fa 1 1,2 1,5 1,75 2 3 4 6 8 11 17

Poiché l’acqua è unfluido incomprimibilenon è necessario al-cun fattore correttivodi portata. La tabellaa lato fornisce dati diportata indicativi.

DN Portata di acqua (l/min)¼” 2÷43/8” 2,6÷5½” 3,4÷7¾” 5÷101" 8÷161¼” 10÷201½” 13÷262"L 20÷402"H 30÷602½” 40÷803"L 54÷1083"H 80÷160

Diagramma di portata per acqua (CSF16L DN50)

Por

tata

di a

cqua

l/m

in

Pressione differenziale bar (x100=kPa)

* perdita di carico massima (consigliata): 0,07bar

Diagramma di portata per vapor saturo a 1bar o aria a 20°C e 0bar (CSF16L DN50)

Por

tata

di v

apor

e kg

/hP

orta

ta d

i aria

m3 /

h

Pressione differenziale bar (x100=kPa)

Esempio di selezioneSi abbia una portata di 850kg/h di vapor saturo a 4bar.Si dimensioni il filtro con grado di filtrazione di 5 microne perdita di carico massima ammissibile pari a 0,05bar.1 Si divida la portata per il fattore correttivo Fv (che tie-

ne conto della pressione di esercizio del vapore):850kg/h : 2,5 = 340kg/h (portata equivalente)

2 Dal diagramma sovrastante si elevi la verticale corri-spondente alla nostra massima perdita di carico paria 0,05bar fino ad incrociare quella semiretta uscentedall’origine corrispondente al valore richiesto per ilgrado di f i l trazione (5 micron); dal punto diintersezione si tracci l’orizzontale che sull’asse delleordinate va ad individuare il valore di portata: ~ 100kg/h (portata massima)

3 Si divida la portata equivalente calcolata al punto 1per la portata massima rilevata sul diagramma al pun-to 2: 340 kg/h : 100 kg/h = 3,4

4 Dalla tabella dei fattori di correzione Ff (che tieneconto dell’elemento filtrante), si selezioni quel dia-metro nominale corrispondente al valore correttivoche più si avvicina per eccesso a quello ottenuto alpunto 3 (la scelta per eccesso del fattore correttivo Ff

corrisponde alla minima perdita di pressione nel fil-tro): DN80H (poiché 4 è il corrispondente fattorecorrettivo)

153

Corpoghisa per gli IP37ghisa sferoidale per SG253acciaio per gli IP47acciaio inox per gli IPX47bronzo per SGDW DN1¼”÷2” e SHottone per SGDW DN½”÷1”

Vetroin silicatocalcio-sodico piano doppio per SGDW e IP37temprato

in borosilicatopiano doppio per IP37/BS, IP47/BS,

tempratoIPX47/BS e SG253monocilindrico per SH

Connessioniin linea orizzontali per tutti i modelli (con flusso dalo verticali basso verso l’alto per SH)

Condizioni limite di esercizio*3,5bar per SGDW e SH (con vapor saturo)

per gli IP37 e IP47 (con vapor saturo:PMO** 16bar 1bar per IP37; 11bar per IP37/BS,

IP47/BS e IPX47/BS)21bar per SG253 (con vapor saturo)120°C per IP37148°C per SGDW e SH

TMO 180°Cper IP47/BS e IPX47/BS con guarnizioniin PTFE

250°C per IP37/BS

280°Cper SG253, IP47/BS e IPX47/BS conguarnizioni in FASIT400

* per impieghi comuni con scaricatori di condensa, PMOe TMO non si riferiscono alle loro condizioni di eserci-zio ma alla contropressione massima e relativa tem-peratura della linea di recupero condensa a valle deimedesimi

** con attacchi std e compatibilmente con il rating delleflange

Specifiche tecniche TI-P022-05 (SGDW); 3C.352 (IP37 e IP37/BS); 3C.355 (IP47/BS e IPX47/BS); Tl-P022-01 (SH) eTl-P130-01 (SG253)

Indicatori di passaggioSGDW (a doppio vetro), IP37, IP47,SH (sight check) e SG253

Corpo: ottone/bronzo/ghisa/ghisa sferoidaleacciaio e acciaio inox

PMO: fino a 21bar

Attacchi: filettati DN½”÷2”/flangiati DN15÷100

DescrizioneSistemi di controllo visivo del passaggio di fluidi (nonaggressivi) nelle tubazioni, a valle di valvole, filtri, sca-r icator i d i condensa ed al t re analogheapparecchiature, per una rapida verifica di funziona-mento delle stesse. L’indicatore SH, particolarmenteindicato con scaricatori dotati di dispositivo di elimi-nazione invaso di vapore (SLR), ha un otturatore asfera che, oltre a dare l’indicazione di flusso, fungeanche da valvola di non ritorno e viene, quindi, utiliz-zato in alternativa alla vera e propria valvola di rite-gno da installare separatamente.

SGDW IP37/IP47 SH SG253

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per SGDW

filettati femminae SH, stdANSI B1.20.1 NPT (API) per SGDWe SH, a richiesta2237/29 PN16 per gli IP37

flangiati UNI-DIN 2240/29 PN16 per gli IP47 e IPX472238/29 PN25 per SG253, std

flangiati ANSI B16.5 serie 150 per SG253, a richiesta

Diametri nominaliDN½”÷1" per SHDN½”÷2" per SGDWDN15÷50 per SG253DN15÷100 per gli IP37 e IP47

154

Compensatori di dilatazioneSerie AR e AS

Corpo: acciaio/acciaio inox

PMO: fino a 40bar

Attacchi: a saldare di testa/flangiati DN15÷800

AR con attacchi a saldare

AR con attacchi flangiati

* laddove possibile, è preferibile utilizzare la serie AR16** compatibilmente con il rating delle flange:

- AR10/AR16: 9bar/300°C per versioni con attacchi flangiati - AR25: 25bar/300°C per versioni d”DN150 con attacchi flangiati

25bar/120°C per versioni >DN150 con attacchi flangiati17bar/300°C per versioni >DN150 con attacchi flangiati

- AR40: 40bar/120°C per versioni con attacchi flangiati28bar/300°C per versioni con attacchi flangiati

In generale, i compensatori di dilatazione sono impiegatiin applicazioni industriali per assorbire le dilatazioni e lecontrazioni nelle tubazioni in cui sono inseriti, al variaredella temperatura del fluido e dell’ambiente (se le dilatazionidelle tubazioni non fossero consentite, le tensioni mecca-niche conseguenti alle deformazioni termiche potrebberocausare rotture o perdite dalle flange, anche su brevi trattidi tubazione). In particolare, i nostri “compensatori di dila-tazione assiali a soffietto” sono dotati di un soffietto flessi-bile a pareti ondulate (multiple a pressioni elevate, peruna maggior flessibilità del soffietto e, quindi, una minorresistenza al movimento assiale e/o laterale, a parità diresistenza alla pressione interna e di corsa totale effettua-ta) e assorbono esclusivamente movimenti rettilinei lungoil loro asse di simmetria longitudinale. Ciò significa chesono in grado di sopportare uno stesso movimento assialedi allungamento (in trazione) e di accorciamento (in com-pressione) e che per poter disporre in esercizio del movi-mento totale, devono essere opportunamente preallungatio precompressi prima del montaggio, in funzione dellatemperatura d’installazione e delle possibili escursioni ter-miche della tubazione prima, durante e dopo l’esercizio. Ilpreallungamento o la precompressione sono operazionidelicate ed importanti perché, in qualsiasi condizione dilavoro, i compensatori non devono mai superare i limitiindicati (un errore nella valutazione della corretta lunghez-za di montaggio potrebbe compromettere la durata delsoffietto o addirittura provocarne la rottura al momento dellamessa in esercizio). Altre caratteristiche per un funziona-mento regolare e di lunga durata sono le guide delle tuba-zioni che assicurano la longitudinalità degli spostamenti(da non confondersi con la guida interna che impedisce ilmoto turbolento del fluido, purchè l’installazione delcompensatore sia concorde con la direzione di flusso indi-cata) e gli ancoraggi o punti fissi sui quali devono esserescaricate le spinte dovute alla pressione nella tubazione e

alla deformazione del soffietto, in modo da garantire il nonsuperamento della dilatazione massima ammissibile nel-la direzione voluta. Guide e punti fissi devono sostenere letubazioni e tutte le apparecchiature installate, per cui ènecessario verificare sempre che le staffature in corrispon-denza ai punti fissi e alle guide siano in grado di sopporta-re le sollecitazioni a cui sono sottoposte. I compensatori didilatazione assiali della serie AR sono disponibili in quat-tro versioni per pressioni rispettivamente fino a 10, 16, 25e 40bar (ma anche più elevate, a richiesta), con soffietto inacciaio inox AISI321 18/8 stabilizzato al titanio o, a richie-sta, in altri materiali speciali per alte temperature (titanio,incoloy, ...), in esecuzione flangiata o con le estremità inacciaio predisposte per essere saldate alla tubazione. Arichiesta, possono anche essere forniti con le estremità asaldare in acciaio inox. Tutti i modelli sono contraddistintidalla sigla AR seguita da tre serie di numeri che indicanorispettivamente la pressione massima di esercizio in bar, ildiametro nominale e il movimento totale in mm (il movi-mento è anche indicato come singola corsa di allunga-mento/accorciamento in ± mm rispetto alla lunghezza libe-ra del compensatore ovvero alla sua lunghezza a freddoprima del suo inserimento nella tubazione). Si vedano leapposite tabelle delle caratteristiche principali alle pagine155÷158. I compensatori di dilatazione assiali della serieAS sono progettati per applicazioni prevalentemente civili,con pari requisiti di qualità delle serie AR; trovano utileimpiego negli impianti di riscaldamento (per i quali sonoproprio espressamente costruiti) e nelle reti secondarie divapore e recupero condense degli impianti industriali, en-tro i limiti di pressione e dilatazione consentiti. Tra le carat-teristiche più salienti: sono forniti preallungati e, quindi, èsempre consigliabile effettuarne il montaggio a tempera-tura ambiente non superiore a 15°C (occorre evitare che,dopo il montaggio, un accorciamento della tubazione do-vuto ad un abbassamento di temperatura possa far au-mentare il preallungamento di un valore superiore a 7mm;a temperature superiori a 15°C può essere necessarioridurre il preallungamento iniziale), sono autoguidati dauna guida esterna che, oltre a proteggere il soffietto e aimpedirne il montaggio su tubazioni non perfettamente al-lineate, ne consente l’installazione anche in cunicoli osottotraccia (in ogni caso, occorre sempre prevedere lapresenza di guide intermedie per lunghi tratti di tubazione)e sono facilmente installabili, grazie alla pretensioned’impostazione iniziale e alle spine elastiche di fermo chemantengono il soffietto nella corretta posizione di montag-gio (ad installazione completata, devono essere tolte pri-ma di effettuare la prova idraulica). Anche i modelli ASsono contraddistinti dalle tre serie di numeri che indicanola pressione massima di esercizio, il diametro nominale eil movimento totale. Si veda l’apposita tabella delle carat-teristiche principali a pag. 159.

AS

Modello AR10* AR16 AR25 AR40 AS10PMO**/TMO 10bar**/3000C 16bar**/3000C 25bar**/3000C 40bar**/3000C 10bar/300°C

Attacchistd a saldare di testa ANSI B16.25 BW

a richiesta flangiati UNI-DIN PN16/25/40 -

Diametri std DN40÷150 DN40÷200 DN40÷200 - DN15÷50nominali a richiesta DN200÷800 DN250÷800 DN250÷800 DN50÷600 -

Indicazioni per la selezione

155

AR10

Pressione massimadi esercizio 10barPressione di provaidraulica 16bar

* Disponibili a stock nella versione con attacchi a saldare.** Attacchi flangiati: UNI6084/29 PN40 DN40 e 50; UNI2278/29 PN16 DN65÷800

PMO=9bar e TMO=300°C

L

L

De DsDf

156

AR16

Pressione massimadi esercizio 16barPressione di provaidraulica 25bar

* Disponibili a stock nella versione con attacchi a saldare.** Attacchi flangiati: UNI6084/29 PN40 DN40 e 50; UNI2278/29 PN16 DN65÷800

PMO=9bar e TMO=300°C

L

L

De DsDf

157

AR25

Pressione massimadi esercizio 25barPressione di provaidraulica 37,5bar

* Disponibili a stock nella versione con attacchi a saldare.** Attacchi flangiati: UNI6084/29 PN40 DN40÷150; UNI6083/29 PN25 DN175÷800

PMO=25bar e TMO=300°C per DN40÷150PMO=25bar (a 120°C) e TMO=300°C (a 17bar) per DN175÷800

L

L

De DsDf

158

** Attacchi flangiati: UNI6084/29 PN40PMO=40bar (a 120°C) e TMO=300°C (a 28bar)

AR40

Pressione massimadi esercizio 40barPressione di provaidraulica 60bar

L

L

De DsDf

159

DimensionamentoPer la scelta e l’impiego dei compensatori di dilatazionedi tipo assiale si deve:

1. stabilire la posizione dei punti fissi e dei compensatori2. calcolare le dilatazioni di ciascun tratto di tubazione3. scegliere i compensatori sulla base dei dati4. calcolare le forze esercitate sui punti fissi5. stabilire la posizione delle guide6. calcolare il preallungamento per il montaggio dei

compensatori

1. Posizione dei punti fissi e dei compensatoriInnanzitutto si ricorda che i compensatori di dilatazioneassiali possono assorbire esclusivamente movimenti ret-tilinei lungo il proprio asse di simmetria longitudinale (nonpossono subire né flessioni né torsioni); di conseguenza,devono essere inseriti solo in tratti di tubazione rettilineiopportunamente ancorati alle estremità (punti fissi princi-pali) e guidati in punti intermedi in modo che il movimen-to dovuto alle variazioni di temperatura avvenga solo lun-go l’asse longitudinale. In secondo luogo occorre tenerpresente che i punti fissi sono punti di ancoraggio in gra-do di bloccare le tubazioni con una rigidità sufficiente adimpedire qualsiasi movimento in tutte le condizioni di la-voro e per questo motivo, come abbiamo già accennatoprecedentemente, su di essi devono essere scaricate lespinte esercitate dalla pressione del fluido e quelle con-seguenti alla deformazione del soffietto. I punti fissi devo-no essere opportunamente previsti in corrispondenza deicambiamenti di sezione o di direzione e nei tratti rettilinei;in generale, il loro numero e la loro posizione dipendonooltre che dal percorso della tubazione, anche dalla dila-tazione massima che può essere assorbita da ognicompensatore, dalla possibilità di poter disporre di strut-

ture di sostegno sufficientemente robuste da utilizzarecome punti fissi, dalla posizione degli attacchi a macchi-nari od apparecchiature varie, nonchè dalla presenza dialtre tubazioni, deviazioni, curve terminali di linea, valvo-le, ecc… (in molte applicazioni, persino i macchinari col-legati alle tubazioni come turbine, pompe, compressori,scambiatori di calore, ecc… possono essere consideraticome punti fissi). Regola importante da osservare è quel-la di inserire un solo compensatore in ogni tratto compre-so tra due punti fissi. II compensatore in ciascun trattorettilineo può essere posto molto vicino ad un punto fisso(distanza di circa 1-2 diametri di tubazione) per limitare ilnumero delle guide intermedie, come ad esempio nelcaso di assenza di derivazioni per cui il movimento dovu-to alle dilatazioni può avvenire solo in una direzione,oppure al centro del tratto rettilineo come, invece, avvie-ne quando esistono derivazioni secondarie che possonosubire spostamenti limitati (mettendo il compensatore alcentro, i movimenti dovuti alle dilatazioni avvengono inentrambi i sensi e, quindi, per compensazione glispostamenti delle derivazioni sono più contenuti). Se unao più derivazioni non possono subire alcun spostamen-to, bisogna prevedere punti fissi anche in prossimità diognuna di esse. Quando il tratto rettilineo tra due anco-raggi principali è molto lungo e/o tale da richiedere l’in-serimento di più compensatori di dilatazione, occorre pre-vedere altri punti fissi (punti fissi intermedi) che dividonoil tratto in più parti di lunghezza direttamente proporzio-nale al movimento che può essere assorbito da ciascuncompensatore. I punti fissi intermedi hanno proprio loscopo di suddividere le tubazioni rettilinee in tratti di mi-nore lunghezza per non superare il movimento massimodei compensatori disponibili.

AS10

Pressione massimadi esercizio 10barPressione di provaidraulica 15bar

TUBAZIONELUNGHEZZA DIAMETRO DIAMETRO

DN MODELLOMOVIMENTO LIBERA ESTERNO SPESSORE GUIDA ESTERNA PESO

TOTALE L De s Ds APPROSSIM.

(mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (kg)

15 AS 10/15/30 30 209 21,3 2,65 36 0,5

20 AS 10/20/30 30 206 26,9 2,65 42 0,7

25 AS 10/25/30 30 215 33,7 3,25 53 0,9

32 AS 10/32/30 30 233 42,2 3,25 60 1,3

40 AS 10/40/30 30 241 48,3 3,25 70 2,2

50 AS 10/50/30 30 241 60,3 3,65 75 3,6

160

2. Calcolo delle dilatazioniNella tabella riportata a lato si possono ricavare gliallungamenti (o accorciamenti) espressi in mm/100m ditubazione per i più comuni tipi di materiale e per tempe-rature comprese tra -50°C e 550°C. Si è fissata cometemperatura di riferimento, cioè con allungamento nul-lo, il valore di 15°C. Le temperature da considerare percalcolare le dilatazioni che i compensatori dovranno as-sorbire sono quella massima di esercizio o di progettodel fluido passante nelle tubazioni (eventualmente au-mentata del 5÷10% per tener conto di future necessità)e quella minima ambiente che può essere raggiunta siain esercizio che ad impianto fermo o durante il montag-gio (tra queste ultime due, considerare sempre la tem-peratura minore).Esempio: si calcoli la dilatazione di un tratto di tubazionein acciaio al carbonio di lunghezza 30m, percorsa davapore surriscaldato alla temperatura massima di 270°Ced installata in un ambiente che può raggiungere unatemperatura minima di -5°C. A 270°C l’allungamento èpari a 323mm/100m mentre a -5°C l’accorciamento è22,5mm/100m. II movimento totale che il compensatoredovrà essere in grado di assorbire risulterà pertanto:( 30 / 100 ) x [ 323 - ( - 22,5 ) ] = 103,65mm

3. Scelta del compensatoreI dati che occorre conoscere per selezionare corretta-mente il compensatore assiale sono:

a) la pressione massima di eserciziob) la pressione massima di collaudo dell’impiantoc) la temperatura massima di esercizio e di progettod) il movimento da assorbiree) la durata da garantire in ciclif) il diametro della tubazioneg) il materiale del soffietto e/o degli attacchi.

Si considerino, a titolo di esempio, i dati per icompensatori assiali della serie AR16 (si veda la tabel-la riportata a pag. 156).La pressione massima di esercizio non deve mai supe-rare quella nominale dichiarata e, in alcuni casi, deveessere persino inferiore a tale limite, per tener conto del-la temperatura.Deve essere altresì considerata la pressione di collaudodella linea in cui sarà inserito il compensatore, per evita-re possibili danni irreversibili al soffietto. Il limite di 25bar,pari a circa 1,5 volte la pressione nominale, è normal-mente sufficiente perché rientra nella norma e nelle con-suetudini di collaudo; tuttavia, nel caso in cui tale sogliadovesse essere superata, occorrerà ricorrere acompensatori di classe superiore (ad esempio della se-rie 25 anziché 16, ecc…) o di tipo speciale.La temperatura massima di esercizio deve essere sem-pre rigorosamente rispettata. In genere, i dati tecnici ca-ratteristici sono riferiti ad una temperatura media di im-piego che non corrisponde al limite massimo di utilizzo. Icompensatori della serie AR, infatti, garantiscono le pre-stazioni indicate nelle tabelle alle pagine 155÷158 pertemperature del fluido fino a 300°C, ma il loro limite mas-simo di impiego è 550°C. Per un loro utilizzo a tempera-ture maggiori di 300°C, è necessario introdurre un op-portuno parametro correttivo che riduca sia il movimentoassorbibile che la pressione di esercizio. A tale scopo siricorra al semplice diagramma riportato in alto a pag. 161:il coefficiente di riduzione è individuato direttamente sul-l’asse delle ascisse dalla verticale passante per il puntod’intersezione tra la curva e l’orizzontale tracciata dalvalore della temperatura di funzionamento sull’asse del-le ordinate.

Allungamento delle tubazioni (mm/100m)

Esempio: si determini la pressione massima ammissibilee il movimento massimo assorbibile di un compensatoreAR16/100/60 funzionante a 400°C. I limiti di impiegorilevabili dalla tabella a pag. 156 sono: pressione massi-ma d’esercizio = 16bar e movimento totale = 60mm.

= solo per acciaio al carbonio-molibdeno 4÷6% Cr

161

Coefficiente di riduzione del movimento e della pres-sione d’esercizio in funzione della temperatura

Tem

per

atu

ra (

°C)

Poiché dal diagramma si r icava che i l relat ivocoefficiente di correzione a 400°C è 0,975, risulta: pres-sione massima = 16 x 0,975 = 15,6kg/cm2 e movimentomassimo = 60 x 0,975 = 58,5 (±29,25mm).Se il limite di pressione così ridotto risultasse inferiorealla pressione di esercizio desiderata, occorrerebbe im-piegare un compensatore di classe superiore (nellafattispecie PN25 anziché PN16).Le prestazioni dei compensatori indicate nelle tabellesono riferite ad una durata di 1000 cicli con movimentototale a 300°C (cioè mille movimenti completi dalla mas-sima alla minima estensione e viceversa), ma questomovimento non si raggiunge quasi mai, per cui la durataeffettiva è normalmente superiore. Inoltre, negli impiantipoco intermittenti (impianti di riscaldamento, reti di distri-buzione vapore o acqua surriscaldata in impianti a ciclocontinuo, ecc…) tale limite è più che sufficiente a garan-tire al compensatore una durata di molti anni di esercizio,ma nel caso di impianti a forte intermittenza occorre pre-vedere una durata superiore. A tale scopo basta ridurre ilmovimento assorbibile utilizzando il diagramma a latoche, appunto, permette di ottenere il valore del coefficientecorrettivo del movimento in funzione del numero massi-mo di cicli desiderato. Si tenga presente che tale ulterioreriduzione del movimento deve essere considerata suc-cessivamente a quella relativa alla temperatura di lavoro.Esempio: si voglia una vita di 10000 cicli per uncompensatore AR16/80/100 funzionante a 250°C. Dallatabella a pag. 156 si legge che il movimento totale è paria 100mm. Dal diagramma si ricava che il valore del fatto-re correttivo è 0,84, per cui risulta: movimento massi-mo = 100 x 0,84 = 84mm. Se lo stesso compensatorelavorasse a 400°C, il movimento sarebbe ridotto a100 x 0,975 x 0,84 = 81,9mm.A questo punto, per procedere alla scelta del/icompensatore/i necessari basta confrontare il valore delmovimento assorbibile così ricavato (ovvero dedotto dal-le tabelle ed eventualmente corretto per la temperaturae/o il numero dei cicli) con quello calcolato al precedentepunto 2: relativamente al tratto di tubazione considerato,solo nel caso in cui il movimento totale calcolato è mag-giore di quello ricavato con le tabelle, occorre suddivide-re la tubazione in più tratti e impiegare più compensatori,

introducendo più punti fissi intermedi e più guide disostegno.Il diametro nominale del compensatore deve corrispon-dere a quello della tubazione in cui deve essere inserito(non si possono impiegare compensatori di minore omaggiore diametro). Nel caso di compensatori con attac-chi a saldare è necessario che il tubo impiegato per lalinea abbia lo stesso diametro delle estremità delcompensatore così come indicato nelle tabelle alle pagi-ne 155÷158.Il materiale standard del soffietto e della protezione te-lescopica interna è acciaio inossidabile 18/8 stabilizzatoal titanio (AISI321 o BS1449 321 S12), mentre gli attacchia saldare di testa o flangiati sono in acciaio al carbonio.Questo tipo di costruzione è adatto alla maggioranza deicasi (vapore, acqua calda, acqua surriscaldata, oliodiatermico, ecc...), tuttavia particolari condizioni di eser-cizio e/o di corrosione possono rendere necessario l’im-piego di materiali speciali sia per il soffietto che per laprotezione interna e gli attacchi. In questi casi specificioltre al materiale richiesto, occorre conosceredettagliatamente le condizioni di funzionamento e tutti idati elencati all’inizio del paragrafo (punto 3, a÷g).

4. Calcolo delle forze esercitate sui punti fissiPer calcolare la risultante delle forze agenti su ogni puntofisso di una rete comprendente compensatori di dilatazio-ne di tipo assiale occorre determinare le seguenti forze:1) spinta per la compressione del compensatore2) spinta dovuta alla pressione di linea3) spinta dovuta agli attriti4) spinta causata dalle forze centrifughePer il computo della spinta totale, ciascuna di queste forzeva calcolata singolarmente, tenendo in considerazione che:a) in corrispondenza di ogni cambio di direzione dellatubazione occorre calcolare la risultante delle forze agentinelle due direzionib) se in una tubazione rettilinea è prevista una variazionedi diametro, il punto fisso intermedio sarà soggetto alladifferenza delle forze agenti sui due trattic) se, per la presenza di una valvola manuale od automa-tica in un punto della rete, alcuni compensatori sono inpressione ed altri no, l’eventuale punto fisso intermediotra la valvola e i compensatori deve essere consideratocome punto di fisso principale

Coefficiente di riduzione del movimento in funzione dei cicli

Cic

li x1

000

162

Spinte sui punti fissi (kg) per compensatori serie AS

bar DN15 DN20 DN25 DN32 DN40 DN50

1 28 32 36 46 58 73

2 32 37 45 60 76 102

3 35 46 54 74 94 130

4 39 49 63 88 113 159

5 42 54 72 102 131 187

6 47 60 81 116 149 216

7 49 66 90 130 167 245

8 53 71 99 144 186 273

9 57 77 108 158 204 302

10 60 83 116 172 222 330

11 64 88 125 186 241 359

12 67 94 134 200 259 387

13 71 100 143 214 277 416

14 75 105 152 228 296 444

15 78 111 161 242 314 473

1. Posizione delle guideCome si è già rilevato, in funzione della lunghezza dellatubazione compresa tra due punti fissi contigui, è neces-sario prevedere delle guide intermedie ovvero dei sup-porti di vario tipo (si veda la figura alla pagina successi-va) entro i quali il compensatore può scorrere soloassialmente per effetto delle dilatazioni, in modo da man-tenere la tubazione rettilinea ed evitare che eventualispinte laterali, provocate da possibili flessioni e/o torsionidelle tubazioni, si scarichino sullo stesso: le guide devo-no assicurare il massimo allineamento degli sforzi all’as-se longitudinale del compensatore (il gioco previsto tra la

Spinta per la compressione del compensatore (Fc).Ogni compensatore di dilatazione assiale può essere as-similato ad una molla avente un proprio carico specifico(Kc), necessario per comprimerlo (si vedano le tabellealle pagine 155÷158). A parità di diametro nominale, ilcarico specifico diminuisce notevolmente con l’aumenta-re del movimento del compensatore e ciò perchè aumen-tando le corrugazioni del soffietto, a parità di corsa totale,ogni ansa si deforma meno. La spinta totale dovuta allacompressione si ricava dalla relazione:

Fc = Kc x ∆l ove:Kc (kg/mm) = carico specifico di deformazione assiale∆l (mm) = deformazione massima del compensatore, cor-rispondente a metà movimento totalePoiché i compensatori assiali al momento dell’installa-zione vengono preallungati, è sufficiente inserire nellaformula sopra indicata un allungamento pari al 50% delmovimento nominale massimo.Esempio: la spinta per la compressione di uncompensatore AR16/100/60 con una corsa nominale di60mm risulta: Fc = 21,8 x ( 60 / 2 ) = 654kgSpinta dovuta alla pressione di linea (Fp). E’ la forzadovuta alla pressione interna (pressione del fluido) chetende ad “estendere” il soffietto del compensatore. E’calcolabile con la formula:

Fp = p x S ove:p (bar) = pressione massima (di norma quella di collau-do) della lineaS (cm2) = area della sezione trasversale media del soffietto(anche questo dato, calcolato considerando il diametromedio delle corrugazioni del soffietto, è riportato nelletabelle alle pagine 155÷158).Esempio: si calcoli la spinta su un punto fisso per unapressione di linea pari a 12kg/cm2, nel caso di uncompensatore AR16/65/70. Dalla tabella a pag. 156 siricava che l’area della sezione effettiva S delcompensatore è 57cm2, quindi la spinta risulta:Fp = 12 x 57 = 684kgSpinta dovuta agli attriti (Fa). Il movimento di scorrimen-to tra tubazione e guide, per effetto delle dilatazioni termi-che, è owiamente ostacolato dalla resistenza per attritotra tubazione e guida. Anche questa forza si scarica suipunti fissi e può essere calcolata con la relazione:

Fa= F x M ove:F = coefficiente di attrito (adimensionale)M (kg) = peso totale della linea compresa fra i punti fissi in esameIl coefficiente di attrito F dovrebbe essere fornito dalcostruttore delle guide, ma nel caso che questo dato nonfosse disponibile, si può considerare un valoreconservativo generalmente accettabile F = 0,3.Come peso, oltre a quello della tubazione, va considera-to anche quello del fluido convogliato (trascurabile nelcaso di vapore e gas) e delle valvole od altreapparecchiature eventualmente inserite nel tratto di li-nea considerato.Esempio: si calcoli la spinta dovuta all’attrito delle guideper un tratto di tubazione DN80, lungo 48m tra due puntifissi e percorso da acqua calda a 90°C. Il peso della tuba-zione è 48 x 7,39 ~ 355kg. Il peso dell’acqua contenuta(considerando prudenzialmente: peso specifico dell’ac-qua = 1) è 48 x 5,28 ~ 253kg. Il peso totale del tratto vale,pertanto, 355 + 253 = 608kg. Considerando il coefficientedi attrito F = 0,3, la spinta esercitata sui punti fissi dallacomponente di attrito risulta: Fa = 0,3 x 608 ~ 182kgSpinta causata dalle forze centrifughe (Fcf). Va presa inconsiderazione solo per i punti fissi in corrispondenza divariazioni di direzione di tubazioni convoglianti liquidi edaventi diametro superiore a 300mm. Nella maggior partedei casi questa spinta può essere completamente trascu-

~

~

~

rata. La formula che ne consente il calcolo è la seguente:Fcf = [ ( 2A x g x v2 ) / g ] x sen ( d/ 2 ) ove:

A (m2) = area della sezione trasversale della tubazioneg (kg/m3) = massa volumica (peso specifico) del fluidoalle condizioni di eserciziov (m/sec) = velocità del fluidog (9,81m/sec2) = accelerazione di gravitàd = angolo di deviazione della tubazioneEsempio: si calcoli la spinta centrifuga esercitata su unadeviazione a 60° di una tubazione DN350 percorsa da ac-qua fredda alla velocità di 3,5m/sec. L’area di sezione dellatubazione è A = [ p x ( 0,347 )2 ] / 4 ~ 0,0945m2 e quindiFcf = [ 2 x 0,0945 x 1000 x (3,5)2 ] / 9,81 x sen (60° / 2) ~ 118kg

Relativamente ai punti fissi intermedi, si tenga presenteche quando un punto fisso è inserito in un tratto di tuba-zione rettilineo con diametro costante, le spinte esercita-te su di esso dai due tratti adiacenti sono uguali e contra-rie e pertanto non è soggetto ad alcuna spinta. Tuttavia, ascopo precauzionale, è bene calcolarne la spinta di com-pressione del compensatore e quella per attrito delle guide.

Per i compensatori della serie AS10 la tabella sottostanteriporta i valori delle spinte esercitate sui punti fissi allevarie pressioni di esercizio e alla massima compressio-ne del soffietto. I valori corrispondenti a pressioni supe-riori a 10bar si riferiscono alle spinte che si raggiungonodurante la prova idraulica.

~~

163

guida e la tubazione non deve superare 1,5mm per dia-metri fino a 100mm e 3mm per diametri maggiori). Instal-lato il compensatore vicino a un punto fisso, la prima gui-da deve essere posta ad una distanza massima di 4 dia-metri dal compensatore, la seconda ad una distanzamassima di 14 diametri dalla prima; le successive guidedello stesso tratto dovranno trovarsi a distanze variabiliin funzione del diametro della tubazione e della pressio-ne di esercizio della linea (si vedano gli appositi dia-grammi delle distanze delle guide a lato): considerandoun compensatore di dilatazione serie AR e, quindi, il dia-gramma corrispondente, dal valore della pressione mas-sima di esercizio, sull’asse delle ascisse, si traccia la ver-ticale fino ad incontrare la retta corrispondente al diame-tro della tubazione. L’orizzontale passante per il punto diintersezione individua sull’asse delle ordinate la distan-za massima in m tra le guide successive alle prime due.Esempio: diametro della tubazione = 150mm; pressionemassima di esercizio = 12bar. La distanza tra le guidenon dovrà essere superiore a 11m.

Guida a collare (senza e con rulli)

Guida su profilato a T(senza e con cuscinetto di rotolamento)

Guida perimpieghi pesanti(grandi diametrio alte pressioni)

Guida tubolare(senza o con tondini

distanziatori)

6. Preallungamento dei compensatori in fase di montaggioCome si è già detto, un compensatore di dilatazioneassiale per essere in grado assorbire il movimento totale,inteso come somma di un movimento di compressione edi un movimento di allungamento rispetto alla sua lun-ghezza libera (posizione di riposo del compensatore li-bero), deve essere opportunamente preteso oprecompresso prima del montaggio, in modo da sfruttareal massimo la sua capacità di compressione o di tensio-ne. Poiché sono decisamente più frequenti le reti chetrasportano fluidi caldi piuttosto che freddi, per cui icompensatori sono solitamente chiamati ad assorbiremovimenti di allungamento anzichè di accorciamentodelle tubazioni, è per lo più necessario installarlipreallungati in modo da aumentare la loro possibilità dicompressione. Di norma, nell’ipotesi di installare ilcompensatore alla minima temperatura prevista, il gradodi preallungamento viene tenuto uguale a metà del movi-

mento totale da assorbire: a freddo il compensatore sitroverà preallungato di metà movimento, mentre durantela compressione, a metà movimento, ritornerà nella posi-zione di riposo e nella successiva compressione verràancora deformato di metà movimento (si veda la figuraalla pagina successiva). È estremamente importante ve-rificare che il soffietto non sia mai sovracompresso in cor-rispondenza della massima temperatura di esercizio némai sovrallungato in corrispondenza della minima tem-peratura che si potrà avere ad impianto freddo o duranteil montaggio. Conoscendo le effettive escursioni di tem-peratura cui sarà soggetta la tubazione, è di vitale impor-tanza stabilire correttamente la “lunghezza” che deveassumere il compensatore al momento dell’installazione(un eccessivo preallungamento, che non tenga conto dellatemperatura al momento della installazione rispetto aivalori minimi raggiungibili prima dell’avviamento dell’im-pianto o durante un arresto, può provocare la rottura delcompensatore per eccessivo allungamento).

Pressione massima (bar)

Distanza tra le guide per compensatori serie AR

Dis

tan

za g

uid

e (m

)

Distanza tra le guide per compensatori serie AS

Dis

tan

za g

uid

e (m

)

Pressione massima (bar)

164

Per calcolare la lunghezza di installazione ci si può servi-re della seguente formula:

Linst = Lmin + ∆I – [ ( Tinst - T min ) x ∆I ] / ( Tmax - T min ) ove:

Linst (mm)= lunghezza del compensatore al momentodell’installazione

Lmin (mm)= lunghezza minima del compensatore, ugua-le alla sua lunghezza libera diminuita della metà delsuo movimento totale

∆I (mm) = movimento totale della tubazione (da assorbire)

Tinst (°C) = temperatura al momento dell’installazione

Tmax (°C) = temperatura massima di esercizio della tubazione

Tmin (°C) = temperatura minima raggiungibile dalla tuba-zione (in esercizio o durante il montaggio)

Esempio: si calcoli la lunghezza d’installazione di uncompensatore AR16/80/100 con attacchi a saldare, pre-visto per assorbire un movimento totale di 80mm in unatubazione sottoposta ad una escursione di temperaturada -20°C (Tmin) a + 150°C (Tmax); si consideri pari a 20°Cla temperatura della tubazione al momento del montag-

~

gio del compensatore (Tinst). Dalla tabella a pag. 156 sideducono: lunghezza libera = 405mm e movimento tota-le massimo = 100mm. La lunghezza minima, tenendoconto che il movimento da assorbire è 80mm, può essereconsiderata uguale a: 405 - ( 80 / 2 ) = 365mm. La lun-ghezza al montaggio dovrà pertanto essere:Linst = 365 + 80 - [ 20 - ( -20 ) ] x 80 / [ 150 - ( -20 ) ] ~ 426mm.Il compensatore dovrà, quindi, essere preallungato di426 - 405 = 21mm. La formula vale naturalmente anchenel caso di impianti per fluidi freddi.Esempio: si calcoli la lunghezza d’installazione di uncompensatore AR10/100/60 con attacchi a saldare, pre-visto per assorbire un movimento totale di 50mm (∆I).Siano: temperatura minima del fluido = -20°C (Tmin); tem-peratura massima della tubazione a impianto fermo =45°C (Tmax) e temperatura d’installazione = 20°C (Tinst).Dalla tabella a pag. 155 si deducono: lunghezza libera =285mm e movimento totale = 60mm, per cui risulta:Lmin = 285 - ( 50 / 2 ) = 260mm e, quindi:Linst = 260 + 50 - [ 20 - ( - 20 ) ] x 50 / [ 45 - ( - 20 ) ] ~ 279mmIn queste condizioni al momento del montaggioi l compensatore dovrà essere precompresso di285 - 279 = 6mm.

Si deve sempre evitare che le deformazioni delcompensatore superino i limiti massimi specificati dalcostruttore, per cui il movimento totale del compensatoredeve essere sufficiente ad assorbire la deformazionemassima totale della tubazione in tutte le possibili condi-zioni (temperatura ambiente massima e minima, riscal-damento eccezionale, sottoraffreddamento, ecc...).

I compensatori della serie AS10 che vengono fornitipreallungati possono essere installati senza modificarnela lunghezza solo se l’installazione viene fatta ad unatemperatura intorno a +10°C e purchè la temperaturaminima non scenda sotto -5°C. Fuori da questi limiti lalunghezza all’installazione va calcolata con la formulariportata sopra e tenendo conto che il movimento massi-mo per tutte le misure è di ±15mm.

~

Specifiche tecniche 3C.510 (AR) e 3C.530 (AS)

165

DescrizioneSono valvole normalmente chiuse che proteggono im-pianti ed apparecchiature di processo dalla formazionedi “vuoto” (tipicamente associata ad una situazione diraffreddamento: diminuendo la temperatura il vapore ini-zia a condensare e la pressione a diminuire anch’essa),garantendo il regolare drenaggio della condensa da tu-bazioni e/o serbatoi: consentono l’ingresso di aria dal-l’ambiente esterno nei sistemi a vapore o liquidi, non ap-pena la loro pressione scende a valori inferiori alla pres-sione atmosferica e fino al completo ripristino della stes-sa. Particolarmente indicate per utenze termoregolate,per le quali sono prevedibili situazioni di vuoto non ri-chieste e/o non ammissibili in fase d’esercizio (tubazionidi distribuzione, serpentine ed apparecchiature per im-pianti di riscaldamento, condizionamento o produzionedi acqua calda come scambiatori di calore, caldaie, ser-batoi di stoccaggio, vasche con doppio fondo...), permet-tono di evitare allagamenti, colpi d’ariete o fenomeni dicorrosione e possono essere installate sia immediata-mente a valle dei termoregolatori o delle valvole che ali-mentano le utenze, sia tra l’utenza e lo scaricatore dicondensa e, comunque, nel punto più alto di un impiantoa vapore, per evitare eventuali allagamenti di condensa.

Corpo e coperchioin ottone PN16 per VB14in acciaio inox PN 25 per VB21

Otturatorea sfera (e sede) in acciaio inox

Connessioniad angolo retto con ingresso verticale ascendente e(a squadra) uscita orizzontale

Attacco

filettato femminaUNI-ISO 7/1 Rp (GAS), stdANSI B1.20.1 NPT (API), a richiesta

Diametro nominaleDN½” (DN1/8”, per l’ingresso dell’aria)

Valvole rompivuotoVB14 e VB21

Corpo: ottone/acciaio inox

PMO: fino a 21bar

Attacco: filettato DN½”

VB21VB14

Specifica tecnica TI-P019-02

Condizioni limite di esercizio

PMO*14bar per VB1421bar per VB21

TMO260°C per VB14400°C per VB21

pressione differenziale minima di apertura: 4,6mmHgcoefficiente di portata: Kv=0,52portata di aria in aspirazione:

* con vapor saturo e compatibilmente con la pressionedifferenziale massima

Aria

asp

irata

dm

3 /se

c

Pressione differenziale mmHg

166

DescrizioneSono lettori di pressione analogici, conformi alle normeUNI86300 classe 1,6 con quadrante di diametro 100mm,scala circolare graduata in bar ed elemento sensibile a mollaBourdòn, per vapore, condensa, liquidi e gas non corrosivi.A richiesta, sono fornibili con rubinetto d’intercettazione, peroperazioni di manutenzione, calibratura, controlli o prove econ tubo sifone che, a mezzo guardia idraulica di protezio-ne, ne consente l’uso con vapore ed altri fluidi ad alta tem-peratura (fino a 240°C). Il loro tipico impiego è monitorarela pressione in serbatoi e recipienti in pressione, a monte oa valle dei riduttori di pressione e in tutti quei punti diapparecchiature o tubazioni ove occorre verificare il valorelocale di pressione. Non richiedono alcun particolare inter-vento di manutenzione poiché non sono previste sostituzio-ni di parti o componenti: l’unica avvertenza è verificare pe-riodicamente l’integrità e il regolare funzionamento dell’ap-parecchio, pulendone all’occorrenza il vetro del quadrante.Al primo segnale di staratura o malfunzionamento per urti,sovrappressioni od altre cause, si deve immediatamenteprocedere alla sua sostituzione.

Manometri a quadranteModello D100

Materiali: ottone/rame/bronzo fosforosoacciaio inox

PMO: fino a 25bar

Attacco: filettato DN3/8”

Caratteristiche principalicassa in acciaio inoxelemento tubolare a spirale (molla Bourdòn)sensibile in bronzo fosforosoleverismi in ottone/lega di orologeriarubinetto a tre vie in ottone PN25 con flangettad’intercettazione di connessione a manometro campione

in rame nichelato PN25 sagomato a“O” (a ricciolo) per tubazioni orizzontali

tubo sifonee serbatoi a connessione dall’alto (std)o a “U” per tubazioni verticali od oriz-zontali inaccessibili dall’alto e serba-toi a connessione laterale (a richiesta)

Campi scala pressioneIl manometro deve essere scelto con un campo scalatale che la pressione d’esercizio sia compresa tra il 25%e il 75% del valore di fondo scala (anche pari al 90%per pressioni pulsanti e al 100% per pressioni statiche,con versioni speciali disponibil i a richiesta,contraddistinte da un triangolino nero in prossimità delvalore di fondo scala):0÷2,5bar0÷4bar0÷6bar0÷10bar0÷16bar0÷25bar

Attacchi e diametri nominali

manometroDN3/8” filettato maschioUNI-ISO 228-1 G (GAS)

rubinettoDN3/8” filettati femmina

d’intercettazioneUNI-ISO 7/1 Rp (GAS), lato manometro

e tubo sifoneDN3/8” filettati maschioUNI-ISO 228-1 G (GAS), lato impianto

Condizioni limite di esercizioPMO fino a 25bar (25÷100% del valore di fondo scala)

TMO 120°C (fino a 240°C con tubo sifone e guardiaidraulica)

Specifica tecnica 3C.410

167

Specifica tecnica TI-P155-02

DiffusoriModello DF1

Corpo: acciaio inox

PMO: fino a PN63

Attacco: filettato/a saldare a tasca DN½” e ¾”

Corpointeramente in acciaio inox

DF1

DescrizioneDispositivi compatti e leggeri che, montati a valle di unavalvola o di uno scaricatore di condensa per vapore o peraria compressa con rating di pressione fino a PN63 e chescarica in atmosfera in modo brusco e/o repentino (scari-co a “raffica”, come negli scaricatori termodinamici, asecchiello rovesciato otermostatici a pressione bi-lanciata), riducono sensibil-mente velocità e potenza discarico e, quindi, i fenomenidi erosione e il livello di ru-more (riduzione sonoradell’80% a un metro di di-stanza dal punto di scarico).Dissipando parzialmente l’energia di getti di scarico ec-cessivamente forti, grazie ad una fitta maglia filtrante, nonsolo si salvaguarda l’ambiente ma si evitano anche po-tenziali rischi per la salute e la sicurezza alle persone. Idiffusori DF1 devono avere lo stesso diametro dello sca-ricatore (o della valvola) al quale sono accoppiati, tranneper scaricatori (o valvole) di DN1” che richiedono diffuso-ri di DN¾”. Non necessitano di alcuna manutenzione; l’uni-ca avvertenza è per le applicazioni con aria compressa: èbene drenare qualsiasi eccesso di olio eventualmente

Connessioniin linea

Attacco

filettati femminaUNI-ISO 7/1 Rp (GAS), stdANSI B1.20.1 NPT (API), a richiesta

a saldare a tasca ANSI B16.11 SW, a richiesta

Diametri nominaliDN½” e ¾”

Condizioni limite di eserciziocompatibilmente con il rating di pressione PN63 degliscaricatori di condensa e delle valvole

presente, perchè le emulsioni oleose possono dar luogoad eventuali malfunzionamenti se non addirittura al bloc-co totale del dispositivo. Non se ne consiglia l’uso convalvole di sicurezza di sfioro e valvole di spurgo per filtri.

168

Valvole a spilloC16 e CS

Corpo: ottone/acciaio

PMO: fino a 200bar

Attacchi: filettati DN1/8”÷2”

C16 CS

DescrizioneParticolarmente adatte per le linee di presa d’impulso dei riduttori di pressione e delle valvole di sfioro autoazionate oauto-servoazionate, possono essere utilizzate anche per altri molteplici impieghi manuali: intercettazione, regolazione dipiccole portate, spurgo, bypass ed eliminazione di aria o dell’invaso di vapore.

Disegni tecnici DIS. 5900/3 (C16) e DIS. 51279 (CS)

Diametri nominaliDN1/8”

C16

Corpoin ottone PN25, stampato con sede integrale, otturatore estelo in acciaio inox e guarnizione premistoppa in teflon

Connessioni

ad angolo retto(con ingresso verticale ascendente euscita orizzontale)

Attacchifilettati maschio ANSI B1.20.1 NPT (API)

Condizioni limite di esercizioPMO 25bar (a 120°C)TMO 220°C

Diametri nominaliDN¼”÷2”

CS

Corpoin acciaio PN100, con sede integrale, otturatore e stelo inacciaio inox e guarnizione premistoppa in fibra di grafite

Connessioniin linea

Attacchi

filettati femminaUNI-ISO 7/1 Rp (GAS), stdANSI B1.20.1 NPT (API), a richiesta

Condizioni limite di esercizioPMO 200bar

169

DescrizioneI termostati di sicurezza LSC1 sono interruttori termici au-tomatici di blocco a sicurezza positiva e riarmo manuale,impiegati per limitare la temperatura dell’acqua nei ge-neratori di calore, ovvero per interrompere l’apporto dicalore non appena l’acqua nel generatore raggiunge unvalore di temperatura 94÷100°C (DM 01/12/75 art. 20).Sono costituiti da una sonda sensibile e un meccanismoa scatto collegato da un capillare interno. L’elemento sen-sibile a carica di liquido è a sicurezza positiva: interrom-pe il circuito elettrico sia al raggiungimento della tempe-ratura di taratura, sia nel caso di avaria per perdita acci-dentale della carica. Il bulbo ha un attacco filettato DN½”NPT ed è protetto da pozzetto in rame PN10, adatto fino a125°C di temperatura massima. Il contatto può essereriattivato con intervento manuale, previa verifica e ripristi-no delle condizioni richieste.

Caratteristicheelemento sensibile a dilatazione di liquido a sicurezzapositiva (temperatura massima: 125°C)pozzetto in rame PN10temperatura massima testa 80°Ccontatti SPSTportata sui contatti 10A/250Vca (2,5A/250Vcc)grado di protezione custodia IP40

Attaccofilettato maschio ANSI B1.20.1 NPT (API)

Diametro nominaleDN½”

Campo di taratura della temperatura

94÷100°C(taratura fissa: 100°C con tolleranza -6°C;riarmo manuale: <70°C)

Accoppiato al termoregolatore TR5037TE, approvatoISPESL (Raccolta R - Prot. ISPESL (ANCC) 26460 del29/07/1982 - DM 01/12/75), costituisce un dispositivo diprotezione e regolazione per scambiatori istantanei avapore/acqua fino a 100°C, circuiti di acqua calda in im-pianti di riscaldamento civili o industriali e scambiatori ad

Termostati di sicurezzaModello LSC1

Sensore: a dilatazione di liquido

Taratura: 94÷100°C

Attacco: filettato DN½”

LSC1

accumulo vapore/acqua calda di prelievo fino a 100°C,per usi igienici o tecnologici: si veda a pag. 108.

Specifica tecnica 3B.503

170

Specifica tecnica 3A.149

DescrizioneIn caso di possibile rischio di gelo, garantiscono il dre-naggio automatico degli scaricatori di condensa per va-pore e aria compressa a galleggiante, sul fondo dei qualisono montate al posto del tappo di spurgo: la molla dicontrasto permette all’otturatore a sfera di aprirsi e scari-care anche la condensa delle tubazioni a monte, nonappena la pressione scende sotto il limite di 0,2bar.Sono utilizzabili anche su mini-batterie ad aria calda, pic-coli scambiatori di calore ed altre apparecchiature a va-pore o ad aria compressa di volume ridotto per le quali sirichieda lo svuotamento a fine esercizio.Di semplice costruzione e facile installazione, non richie-dono alcuna particolare manutenzione.

Corpo e organi interniinteramente in acciaio inox

Attaccofilettati maschio ANSI B1.20.1 NPT (API)

Diametro nominaleDN3/8”

Condizioni limite di esercizioPMO 32barTMO 250°Cpressione minima 0,25barpressione di apertura 0,2bar

Valvole di spurgo autodrenantiModello 2000

Corpo: acciaio inox

PMO: 32bar

Attacco: filettato DN3/8”

2000

171

Sistemi di controllo del TDS e contaminazione condenseBCS1, BCS2, BCS3, BCS4 e CCD

Descrizione dei sistemi BCSL’acqua di alimento delle caldaie contiene sempre unaserie di impurità sotto forma di gas e solidi, sia discioltiche in sospensione. Il trattamento chimico ne modifica laforma, ma in molti casi contribuisce a far aumentare illivello dei solidi disciol-ti (TDS). Nei generatoridi vapore, con l’evapo-razione, la concentra-zione dei solidi tendead aumentare ulterior-mente. Un eccesso diTDS oltre a ridurre loscambio termico provo-ca danni alle pareti del-le caldaie per effettodelle incrostazioni e re-lativi surriscaldamenti. Sali e solidi in sospensione se tra-scinati con il vapore, possono provocare seri danni alletubazioni sia del vapore che della condensa. Per proces-si in cui il vapore viene a diretto contatto con il prodotto,un vapore “inquinato” potrebbe risultare altamente dan-noso o addirittura non impiegabile.Nasce quindi la necessità di ripristinare le caratteristi-che dell’acqua riportandole entro valori di norma, indi-cati dai costruttori di caldaie, sia mediante l’aggiuntacontrollata di nuova acqua, che con lo scarico dei resi-dui mediante apposite valvole.I sistemi BCS studiati dalla Spirax-Sarco, descritti quidi seguito, assolvono pienamente questo compito con-trollando in modo continuo i TDS, per mantenere lecaratteristiche dell’acqua di caldaia ai valori ottimali,mediante spurghi controllati atti ad evitare sprechienergetici dato che limitano all’indispensabile la quan-tità di acqua calda estratta.Al controllo automatico del TDS e per l’ottimizzazione delciclo recupero condense e defangazione si aggiungonoi sistemi di controllo contaminazione condense e spurgodi fondo di seguito descritti.

Gruppo BCS1Questo complesso è adatto per generatori di vapore - siaverticali che orizzontali - di bassa potenzialità fino a 14 bar.L’unità di controllo BC3200 o BC1100, invia periodica-mente dei segnali di apertura alla valvola di spurgo chescarica i residui rimasti nelle tubazioni e successivamen-te genera un flusso di acqua di caldaia attraverso ilsensore che ne misura la conducibilità elettrica che èstrettamente legata al TDS (Total Dissolved Solids). Il va-lore della conducibilità misurato viene inviato all’unità dicontrollo che lo confronta con quello prefissato (set-point).Se esso risulta inferiore al valore prefissato, al terminedel ciclo - normalmente di 10 secondi - la valvola di spur-go si chiude e rimane in tale posizione fino all’inizio di unnuovo ciclo; se invece il valore misurato risulta superiorea quello prefissato, la valvola di spurgo rimane apertafinché non sia raggiunto il valore stabilito. Due spie lumi-nose sull’unità di controllo, quando accese, indicano ri-spettivamente che il livello del TDS è entro i limiti di nor-malità e che la valvola si spurgo è aperta. Un pulsanteconsente il comando di apertura di emergenza della val-vola o la prova del sistema.Per evitare spurghi inutili e dannosi, il sistema è

Componenti del sistemaUnità di controllo BC 1100 - Comprende il circuito dimisura della conducibilità e il potenziometro di selezionedel valore prefissato (set-point),nonché il temporizzatore per la pro-grammazione dei cicli e della lorodurata, i relè di comando della val-vola di spurgo, le lampade di se-gnalazione e il pulsante di apertu-ra/prova.In esecuzione compatta per mon-taggio retro-quadro su rotaia DINo su piastra. È provvista di un cir-cuito generatore di segnale ana-logico 0/4 - 20mA - proporzionalealla conducibilità misurata - utiliz-zabile per collegamento all’indica-tore digitale DS1000 o a un siste-ma di monitoraggio centralizzato.Campi di misura e taratura: 0-400, 0-1200, 0-4000 e0-12000 ppm o µS/cm selezionabili in campo.Custodia in ABS con grado di protezione IP40. Alimenta-zione: 115 - 230V, 50-60Hz selezionabili sullo strumento.Camera di misura S10 - Esecuzione in acciaio inossi-dabile. Attacchi di processo in linea, filettati ½”BSP; at-tacco di presa campioni ¼”BSP (con tappo). Pressionemassima di esercizio: 14 bar a 198°C.

Unità di controllo BC3200 - Comprende il circuito di mi-sura della conducibilità; un circuito di allarme per altovalore del TDS - con relè di uscita con contatto incommutazione, per eventuale allarme remoto. Segnaleanalogico 4 - 20mA (o 0 - 20mA), proporzionale al valoredella conducibilità misurata, per eventuale collegamento

interbloccato col comando bruciatore in modo che essosia operativo solo con impianto a regime.A bruciatore fermo la valvola di spurgo è sempre chiusa.

Unità dicontrolloBC3200(montaggio a parete)

Valvoladi scaricoBCV1

Cameradi misuraS10

Sensore diconducibilità

CP10

Al serbatoio di scarico(o al sistema direcupero calore)

Unità dicontrolloBC3210

(montaggioa pannello)

Unità dicontrolloBC1100

(montaggio retroquadro)

Dallacaldaia

BCS1

Unità di controlloBC1100

Unità di controlloBC1100

172

all’indicatore digitale DS1000 (remoto) o a sistema dimonitoraggio a distanza. Indicato-re digitale del valore misurato delTDS, utilizzabile, in fase di taratura,per la selezione del punto di con-trollo desiderato (set-point) e delvalore di allarme. Due pulsantioperativi per la selezione, la lettu-ra o il cambio delle funzioni.Il regolatore è inoltre provvisto diun circuito di condizionamentodella sonda programmabile, che consente di mantenere laprecisione di misura del sistema anche in presenza diincrostazioni sulla sonda.Campi di misura: 0 - 100, 0 - 1.000 o 0 - 10.000 µS/cm oppm commutabili in campo.Frequenza di condizionamento della sonda ogni 12 ore.Durata del condizionamento aggiustabile da 0 a 99 s. Isteresidell’allarme: 3%Massima lunghezza del cavo tra sonda e regolatore: 100m.Massima resistenza di linea peril segnale 0/4 - 20 mA: 500ΩΩΩΩΩ.Custodia in polistirene per mon-taggio a parete con coperchioin policarbonato. Grado di pro-tezione IP65. È disponibile an-che la versione per montaggioa quadro (mod. 3210) con cu-stodia in Noryl e pannello frontale in poliestere; grado di pro-tezione IP65 (per il pannello fron-tale). Alimentazione: 115V (99 -121) o 230V (196 - 264) - 40/60Hz(selezionabile sullo strumento).Massima potenza assorbita: 6 VA.Limiti delle condizioni ambientali:temperatura 0 -55°C - umidità 10- 90% UR (non condensante)Sensore CP 10 - Esecuzione in acciaio inossidabile e ot-tone. Isolatore in teflon.Completo di 1,25 m di cavo percollegamento all’unità di control-lo (estensibile fino a 100 m uti-lizzando cavo quadripolareschermato).Connessione a bocchettoneper fissaggio alla camera dimisura.Valvola di scarico BCV 1 - Tipo elettroma-gnetico.Corpo in ottone con attacchi filettati ½”BSP, sede in acciaio inossidabile, guar-nizione di tenuta in PTFE. Bobina di co-mando stagna con grado di protezioneIP65. Alimentazione: 220/240 V oppure100/120 V - 40/60 Hz.Le capacità di scarico, in funzione della pressione in cal-daia, sono riportate nella tabella sotto.I valori, standard e massima, vengono selezionate nel-l’unità di controllo alla messa in esercizio del sistema.Massima pressione di esercizio: 14 bar e 198°C.

Press. caldaia Portata di scarico (kg/h)bar standard massima3,4 105 3155,5 125 3756,9 140 4208,3 150 450

10,3 165 500

Valvola di ritegno - Esecuzione in bronzo.Attacchi filettati ½”BSP.Valvole di isolamento (2 pezzi) - Tipo a sfera. Corpo inacciaio al carbonio con attacchi filettati ½”BSP, sfera inacciaio inossidabile, guarnizioni di tenuta in PTFE rin-forzato.

Gruppo BCS 2Questo sistema è particolarmente adatto per genera-tori di vapore di tipo istantaneo a serpentino fino a14 bar.

La camera di misura, con il sensore di conducibilità equello di temperatura, va installata sulla linea di aspi-razione della pompa di alimento in modo di rilevarecon continuità il valore del TDS dell’acqua di alimen-tazione della caldaia.Per caldaie con capacità produttiva fino a 4.000 kg/hdi vapore, la camera di misura è installata in linea,mentre per caldaie con capacità superiore va instal-lata in by-pass ad una valvola di ritegno a disco mon-tata in linea.La sonda di temperatura - una termoresitenza PT100- invia il proprio segnale all’unità di misura che effet-tua una correzione della lettura della conducibilità infunzione della temperatura dell’acqua di alimento. Lavalvola di spurgo va montata su una linea derivata daquella di ritorno della condensa proveniente dalseparatore installato sull’uscita della caldaia. L’unitàdi controllo BC3200 o BC3100 confronta il valore delTDS con quello prefissato (set-point). Finché il valoremisurato è inferiore o uguale a quello prefissato, lavalvola di spurgo rimane chiusa; non appena il TDSsupera tale valore, la valvola di spurgo viene aperta erimane in tale posizione finché non siano ripristinatele condizioni di normalità.

Componenti del sistemaUnità di controllo BC3200 - Stessecaratteristiche a pag. 171 per BCS 1.Unità di controllo BC3100 - Com-prende le stesse funzioni del mod.3200 ma è di tipo cieco ed è adattaper montaggio retro-quadro su rota-ia DIN o su piastra. Per l’indicazio-ne, locale o remota, del valore della

Unità di controlloa pannello BC3210

Unità di controlloBC3200Serbatoio

acqua dialimento

IndicatoredigitaleDS1000

Pompa dialimentazione

Unità di controlloBC3210

Unità dicontrolloBC3100

Vaporeall’impianto

(o al processo)

Separatoredi umidità

Caldaia

Acqua direintegro

Acq

uaV

apor

e

Camera dimisura S20

con sensore diconducibilità

CP10 e ditemperatura

PT100

BCS2

Connessione allavalvola di scarico BCV1Valvola di scarico

BCV1/BCV20/BCV30

TDS Scaricomanuale

Acqua ad altaconducibilità, alserbatoio discarico (o alsistema direcupero calore)

Acqua a bassaconducibilità

Unità di controlloa parete BC3200

Indicatore digitaleDS1000

Camera di misura S10e sensore CP10

Valvola discarico BCV1

Unità di controlloBC3100

173

conducibilità misurata, può essere collegata all’indica-tore digitale DS1000 utilizzando il segnale analogico inuscita 0/4 - 20mA.Campi di misura: 0-40, 0-120, 0-400, 0-1200, 0-4000 e0-12000 ppm o µS/cm commutabili in campo.Custodia in ABS con grado di protezione IP40.Alimentazione: 115 - 230 V, 50-60 Hz selezionabili sul-lo strumento.Camera di misura S20 - Esecuzione in acciaio inos-sidabile. Attacchi di processo in linea, filettati 1¼” BSP;attacco di presa campioni (con tappo) e per il sensoredi temperatura¼”BSP; attaccoper i l sensoreTDS 3/8”BSP.Pressione massi-ma di esercizio:14bar a 198°C.Sensore CP10 -Esecuzione in ac-ciaio inossidabilee ottone. Isolatore in teflon.Completo di 1,25 m di cavo per collegamento all’unitàdi controllo (estensibile fino a 100 m utilizzando cavoquadripolare schermato).Connessione a bocchettone per fissaggio alla cameradi misura.Sensore di temperatura - Termoresistenza PT100 conguaina in acciaio inossidabile.Attacco per fissaggio alla camera di misura ¼”BSP.Completa di 1,25 m di cavo tribolare per collegamentoall’unità di controllo (estensibile fino a 100m utilizzan-do cavo tribolare schermato).Valvola di scarico BCV20 - Tipo elettro-magnetico.Corpo in ottone con attacchi filettati½”BSP, sede in acciaio inossidabile, guar-nizione di tenuta in PTFE. Bobina di co-mando stagna con grado di protezioneIP65. Alimentazione: 220/240V oppure100/120V - 40/60Hz.Le capacità di scarico, in funzione della pressione dif-ferenziale (∆p) attraverso la valvola, sono riportate nellatabella sotto (valori indicativi). La pressione differen-ziale massima ammissibile è di 4bar (40 m c.a.).Massima pressione di esercizio: 14bar e 198°C.

∆p Acqua fredda Acqua calda*m c.a. kg/h kg/h

1 253 632 358 903 438 1105 566 142

10 800 200* i valori indicati tengono conto anche del vapore na-

scente

Valvole di isolamento - Sono dello stesso tipo e dia-metro di quelle fornite col gruppo BCS 1. Se la came-ra di misura è montata in linea ne servono due, men-tre se è montata in by-pass ne servono tre.Filtro a Y - A protezione della valvola di spurgo BCV20.Corpo in bronzo e lamierino filtrante in acciaio inos-sidabile. Attacchi filettati ½”BSP.Per l’installazione in by-pass della camera di misurasono disponibili valvole di ritegno a disco in tutti i dia-metri. Nostro tipo DCV.

Camera di misura S20sensore CP10 e

termoresistenza PT100

Valvola discarico BCV20

Gruppo BCS 3È il sistema più completo e adatto per la generalità dellecaldaie fino a 32bar.Il suo principio di funzionamento è analogo a quello delgruppo BCS 2 descritto in precedenza; le differenze sono

sostanzialmente solo in alcuni componenti e nelle moda-lità della loro installazione. Il sensore del TDS è adattoper essere inserito direttamente nella camera a pressio-ne del generatore. La sonda deve sporgere all’internodel mantello in una posizione dove sia garantita la pre-senza di acqua (sotto il livello minimo). Questa misura,effettuata in continuo, prevede la compensazione auto-matica in temperatura mediante termoresistenza separa-ta (CP30) o incorporata in sonda (CP32). La valvola dispurgo, con servomotore elettrico o pneumatico, ha lacorsa regolabile in modo di adeguare la sua capacità discarico alla quantità ottimale di acqua da spurgare.

Determinazione della portata di acqua di spurgoAl fine di limitare il più possibile gli sprechi energetici,inevitabili ogni volta che si effettui una spurgo di caldaia,è necessario determinare la quantità ottimale di acquada scaricare, necessaria ad assicurare il mantenimentodella quantità di solidi disciolti entro limiti accettabili. Aquesto scopo è necessario conoscere: a) la quantità tota-le dei solidi disciolti nell’acqua di caldaia (TDS), espres-sa in ppm, accettabili o ammessi (B). - b) la quantità totaledei solidi disciolti nell’acqua di alimento (TDS), espressain ppm (F). - c) la quantità massima di vapore prodotto dalgeneratore, espressa in kg/h (S). La portata, in kg/h, diacqua da spurgare (Q) si calcola con la seguente formula:Q = F x S / (B - F)In base al valore così calcolato si selezionerà la corsadella valvola di spurgo.

Componenti del sistemaUnità di controllo BC3200 o 3100 - Sono le stesse, de-scritte in precedenza, utilizzate nel sistema BCS 2.Sensore CP30 - E’ disponibile in diverse lunghezzeadattabili a richiesta in modoche la parte sensibile sporgadi pochi mm dalla superficieinterna della caldaia. Esecu-zione in acciaio inossidabi-le con isolatore in teflon.Connessione di fissaggio algomito porta-sonda o al

Sensore CP30 e gomitoportasonde PE

Unità di controlloBC3200

Ingresso acquadi raffredamento

Uscita campioneacqua di caldaia

Caldaia

Valvola di scaricoBCV30/BCV31

Indicatore digitaleDS1000

Unità di controlloBC3210

Unità di controlloBC3100

BCS3

Sensore di conducibilitàCP30/CP32

Al serbatoio di scarico(o al sistema direcupero calore)

Uscita acqua diraffreddamento

Ingresso campioneacqua di caldaia

Raffreddatore percampionature SC20

(facoltativo)

174

Gruppo BCS4Il principio di funzionamento è lo stesso del sistema BCS1descritto alle pagine precedenti. Variano alcuni compo-nenti, più precisamente: la camera di misura, la valvola dispurgo, la valvola di ritegno e quella di isolamento.

Per le sue elevate portate di scarico può essere impiegatosu generatori di vapore di medio-alta capacità fino a 32bar.

Componenti del sistemaUnità di controllo BC3200 o BC1100 - Sono le stesseutilizzate nel sistema BCS1.Camera di misura S11 - Esecuzione in acciaio inossida-bile. È del tipo “wafer” e va installata tra la valvola di isola-mento e quella di spurgo con flange DN20 PN16/25/40UNI 2223 oppure classe 300BS 1560 oppure BS 10 tav. H.Attacco a bocchettone per ilsensore.Sensore CP10 - Identico a quelloutilizzato nel sistema BCS1.Valvola di spurgo BCV30 oBCV31 - Sono le stesse utilizzatenel sistema BCS3 precedente-mente descritto. Anche per il calcolo della portata di acqua dascaricare e la conseguente selezione della corsa della valvo-la, vale la tabella riportata a lato.Valvola di isolamento G3 - Come per il sistema BCS3Valvola di ritegno DCV2 - Come per il sistema BCS3.

mantello della caldaia filettata 3/8”BSP. Collegamentoall’unità di controllo distante fino a 100 m. utilizzandocavo quadripolare schermato.Il sensore CP32 aggiunge alle caratteristiche del CP30la resistenza di com-pensazione della tem-peratura (PT 100Ω in-corporata) riducendo iproblemi del montag-gio e migliorando laprecisione della misu-ra. Il doppio tip di misu-ra presente nella CP32garantisce la massimaaffidabilità e precisione nell’impiego specifico per ac-que di caldaia. Risulta importantissima inoltre la funzio-ne di “autodiagnosi” e “autocondizionamento” che con-sente (in abbinamento al controllore BC 3200) di rileva-re l’insorgere di incrostazioni sulla sonda compensan-done fin dove possibile l’interferenza sulla misura.Gomito porta-sonda PE - Esecuzione in acciaio alcarbonio. Connessioni a squadra flangiate: DN20 PN40.Valvola di spurgo BCV30 - Tipomotorizzato con attuatore elettro-idraulico, comandabile manual-mente in caso di avaria, e con ri-torno a molla (in mancanza ditensione la valvola chiude). Cor-po in acciaio al carbonio con at-tacchi in l inea f langiati DN20PN40 UNI 2223 o ¾” ANSI 300 eattacco filettato ¼”BSP per pre-lievo campioni (fornito con tap-po). Organi interni in acciaio inos-sidabile AISI 316.Il gruppo otturatore è stato realiz-zato in modo di evitare fenomenidi cavitazione e, al tempo stesso,di assicurare una velocità di flus-so, attraverso la valvola, tale daimpedire il deposito di fanghi e scorie sul fondo. Inoltrela sua corsa è aggiustabile a 10 o 15 o 20mm per ade-guare la capacità di scarico alle esigenze del sistema.Alimentazione 115, 220 e 24V - 40/60Hz (selezionabilesull’attuatore). Le capacità di scarico, in funzione dellacorsa dell’otturatore e della pressione in caldaia, sonoriportate nella tabella che segue.

Sensore CP32 contermoresistenza PT100

PressioneCapacità di scarico - kg/h

in caldaiabar Corsa 10mm Corsa 15mm Corsa 20mm5,5 400 550 8607 460 710 1150

10 570 950 150015 700 1150 165020 780 1250 170032 940 1400 1800

Valvola di spurgo BCV31 - Tipo servoazionati ad ariacompressa. Corpo in acciaio al carbonio con attacchiin linea DN20 PN40 UNI 2223 o ¾” ANSI 300 identicoa quello del mod. BCV30 sopra descritto. In mancanzadi aria compressa la valvola chiude.Pressione di servocomando: 2-6 bar.Poiché il segnale di comando, in uscita dall’unità dicontrollo, è di tipo elettrico, per il suo azionamento èrichiesta una valvola elettromagnetica a tre vie da ¼”

Valvola discaricoBCV30

Camera di misura S11e sensore CP10

Unità di controlloBC3200

Valvola di scaricoBCV30/BCV31

Unità di controlloBC1100

IndicatoredigitaleDS1000

Unità di controlloBC3210

Camera dimisura S10 e

sensore diconducibilità

CP10

Caldaia

Ingresso campioneacqua di caldaia

Uscita campioneacqua di caldaia

BCS4

Ingresso acqua di raffreddamento

Raffreddatore percampionature SC20

(facoltativo)

Uscita acqua di raffreddamento

Al s

erba

toio

di s

caric

o(o

al s

iste

ma

dire

cupe

ro c

alor

e)

con alimentazione a 115 o220V - 50-60Hz.Valvola di isolamento G3 -Installata a monte della val-vola di spurgo. Tipo a globocon corpo in acciaio alcarbonio con attacchi aflangia DN20 PN40 UNI2223. Seggio e otturatore inacciaio inossidabile AISI304.Valvola di ritegno DCV2 - In-stallata a valle della valvoladi spurgo. Tipo a disco concorpo tipo wafer per mon-taggio t ra f lange DN20PN40. Esecuzione in accia-io inossidabile.

Valvola di scaricoBCV31

175

Descrizione del sistema CCDÈ certamente noto che, negli impianti utilizzanti vapo-re come vettore di energia termica, il riutilizzo dellacondensa sia di primaria importanza perché esso con-

sente un notevole risparmio di energia, con il ricupe-ro del calore sensibile del condensato, e, al tempostesso, riduce il consumo di acqua e di conseguenzai costi per il suo trattamento chimico prima della suaimmissione in caldaia.

E’ però essenziale che la condensa non sia contami-nata per evitare incrostazioni, formazione di schiumae corrosioni all’interno della caldaia ed è quindi ne-cessario un controllo continuo del grado di contami-nazione della condensa ricuperata, prima del suo in-vio in caldaia.Il sistema CCD della Spirax Sarco assolve questo com-pito misurando con continuità la conducibilità dellacondensa. consentendo il suo invio al circuito di ali-mentazione della caldaia solo se essa non supera unvalore limite di tolleranza. In caso contrario la con-

densa contaminata viene inviata allo scarico. E’ perònecessario tener presente che, benché il sistema con-trolli la conducibilità con molta precisione, esso non èin grado di segnalare la presenza di contaminanti chenon influenzano tale parametro quali oli, grassi e zuc-chero. In caso di dubbio sarà utile confrontare laconducibilità di un campione di condensa, sicuramen-te pura, con quello di condensa notoriamente conta-minata. Utile allo scopo è il misuratore di conducibilitàportatile MS1.

Componenti del sistemaUnità di controllo BC3200 o 3100 - Sono le stesseutilizzate nel sistema BCS2 e descritte a pag. 172.Camera di misura S20 - Va montata in bypass aduna valvola di ritegno a disco DCV sulla linea di ritor-no generale della condensa, ad una quota inferioread essa di almeno 500 mm. L’installazione sarà com-pletata da due valvole di isolamento, da una valvoladi drenaggio e da una di lavaggio ed immissione diacqua pura per la calibrazione del sensore.Esecuzione in acciaio inossidabile. Attacchi di pro-cesso in linea, filettati ¼”BSP; attacco di presa cam-pioni (con tappo) e per il sensore di temperatura¼”BSP; attacco per il sensore TDS 3/8”BSP. Pressio-ne massima di esercizio: 14bar a 198°C.Sensore CP10 - Esecuzione in acciaio inossidabilee ottone. Isolatore in teflon.È lo stesso utilizzato nel sistema BCS2.Sensore di temperatura - Termoresistenza PT100 conguaina in acciaio inossidabile.È lo stesso del sistema BCS2.Valvole di controllo - Possono essere due, del tipo adue vie in linea, oppure una del tipo a tre vie deviatrice.Nel primo caso la prima, di intercettazione, va monta-ta sulla linea di ritorno della condensa e rimane aper-ta finché il valore della conducibilità si mantiene en-tro i limiti di normalità; la seconda va invece montatasulla linea di scarico, derivata immediatamente a mon-te della valvola di intercettazione, e rimane chiusa incondizioni di normalità. Ovviamente al manifestarsi dicondizioni di anormalità - conducibilità superiore alvalore di taratura - le due valvole invertono la loroposizione consentendo lo scarico della condensa con-taminata. Se si utilizza la valvola a tre vie, essa vainstallata sulla linea della condensa, con la via diritta,in uscita, collegata al ritorno della condensa in cen-trale e la via a squadra collegata alla linea di scarico.In condizioni di normalità rimarrà aperta la via dirittamentre, in presenza di condensa contaminata, si apri-rà quella a squadra.Dette valvole potranno essere del t ipo conservomotore elettrico oppure elettro-pneumatico edovranno essere dimensionate per la massima porta-ta di condensa ricuperata.

Misuratore diconducibilità

MS1

Unità di controlloBC3200

Valvoladeviatricea tre vie

Camera dimisura S20

con sensore diconducibilità

CP10 etemperatura

PT100

Condensanoncontaminatain caldaia

CCD

Unità di controlloBC3210

Scaricocondensacontaminata

Acqua perlavaggio ecalibrazione

176

DescrizioneInteramente in AISI316L, utilizzano il vapore per riscal-dare in modo efficace e silenzioso (nessuna parte in mo-vimento; rumori e vibrazioni minime) acqua e/o altri liqui-di di processo, in serbatoi aperti (atmosferici) o in reci-

pienti in pressione. Funzionano aspirando il liquido attra-verso fori di passaggio radiali, lo miscelano con il vaporeiniettato da un apposito ugello coassiale e lo restituisco-no, così riscaldato, alla massa d’acqua originaria, impri-mendone un movimento circolatorio che ottimizza lamiscelazione e impedisce la stratificazionedella temperatura.Sono disponibili tre diverse misure per unavasta gamma di applicazioni e portate di va-pore: IN15, IN25M e IN40M. Possono esse-re fissati a una parete del serbatoio, a mezzodi apposita piastra di rinforzo antivibrazionie relativo manicotto di accoppiamento o di-rettamente collegati alla tubazione del va-pore di alimentazione (la tubazione deveavere lo stesso diametro dell’iniettore: ad es.25mm per l’IN25M). Gli iniettori IN25M e 40Mhanno un attacco filettato maschio o a salda-re di testa, rispettivamente DN1” e DN1½”.L’iniettore IN15 ha, invece, un attacco filettato femminaDN½” per la tubazione e maschio DN1” per l’installazio-ne a parete. Tutti i tipi devono essere installati orizzontal-mente, nella parte bassa del serbatoio, in modo da scari-care il liquido riscaldato parallelamente all’asse di sim-metria longitudinale dello stesso, ad una certa distanza

Iniettori di vaporeIN15, IN25M e IN40M

Corpo: acciaio inox

PMO: 17bar

Attacchi: filettati DN½”÷1½”a saldare di testa DN1”÷1½”

IN15, 25M e 40M

Gli iniettori di vapore sono utilizzati in tanti processiindustriali, in particolare, nella preparazione e/ostoccaggio dell’acqua calda e nel riscaldamento e/odegasazione dell’acqua di alimentazione per caldaie.La degasazione del l ’acqua permette di r idurredrasticamente la presenza di quei gas come anidridecarbonica, idrogeno e ossigeno che, in soluzione ac-quosa, sono causa frequente di corrosione e attacchiacidi nelle caldaie e, più in generale, nell’intero circui-to di distribuzione vapore/recupero condensa. Lasolubilità dei gas nell’acqua diminuisce rapidamentecon la temperatura poichè il calore ha una forte azionecatalizzatrice: l’ossigeno, che è tra gli elementi più no-civi, è presente nell’acqua con una concentrazione paria 9ppm a 20°C, 4,9ppm a 60°C, 3ppm a 80°C e 1,6ppma 90°C. L’incremento di temperatura fa aumentare ilrendimento delle caldaie e ne allunga la vita, miglio-rando l’intero ciclo produttivo del vapore. Inoltre, ridu-cendosi la presenza dei gas nell’acqua, si ottimizza loscambio termico e, al contempo, si minimizza la ne-cessità di ricorrere ad additivi antiossidanti o filmanti aprotezione delle superfici a contatto. L’uso limitato diadditivi chimici, oltre al conseguente contenimento deicosti, significa anche severa riduzione dei solidi disciol-ti da scaricare e, quindi, ulteriore risparmio energeticoe miglior efficienza di caldaia. Il sistema di riscalda-mento mediante iniettori è di semplice conduzione enon richiede particolari interventi di manutenzione:basta verificare periodicamente la stabilità delle instal-lazioni per evitare eventuali fenomeni legati a vibra-zioni e/o sollecitazioni indesiderate.

IN15

Numero Tipi diDiametro minimo

di iniettori iniettoritubazione vapore

mm2 IN15 202 IN25M 653 IN40M 80

Vapore

Acqua fredda

Acquafredda

Acquacalda

IN25M/40M

dal fondo e dalla parete opposta al getto di scarico, inmodo da imprimere al liquido riscaldato quel movimen-to circolatorio che ottimizza miscelazione e gradiente ditemperatura. Per portate elevate e una distribuzione delcalore più uniforme possono essere impiegati più appa-recchi in parallelo su tutta la larghezza del serbatoio,opportunamente distanti tra loro e dalle pareti, con leseguenti caratteristiche di accoppiamento alla linea dialimentazione:

177

Condizioni limite di esercizio

PMO 17bara 207°C (con vapor saturo)per tutte le versioni

TMO* 90°C per tutte le versioni

* temperatura massima di riscaldamento del liquido inserbatoio aperto (sfiato in atmosfera). In queste appli-cazioni a pressione atmosferica, quando la temperatu-ra dell’acqua si avvicina a 90°C il vapore non riescepiù a condensare completamente entro l’iniettore e sipossono verificare forti turbolenze e vibrazioni, a dan-no degli iniettori e dello stesso serbatoio. Per evitare ciò,è bene adeguare l’erogazione del vapore alle necessi-tà del sistema, scegliendo per la temperatura un valoredi taratura non superiore a 90°C.

Specifica tecnica TI-P401-05

DimensionamentoLa scelta di un iniettore di vapore e, più in generale,di un sistema di iniezione di vapore economico edefficiente dipende essenzialmente da: pressione e por-tata del vapore di alimentazione, frequenza dei pro-cessi di riscaldamento e volume del serbatoio.La tabella sottostante fornisce i valori di portata delvapore per iniettori installati in serbatoi a pressioneatmosferica profondi fino a 3m. Valori intermedi pos-sono essere ot tenut i indicat ivamente perinterpolazione lineare.Per portate più elevate utilizzare due o più iniettori inparallelo. Si tenga presente che il dato di portata èlegato alla scelta del sistema di termoregolazione.L’impiego di valvole sottodimensionate o di iniettoritroppo grandi può provocare una sensibile riduzionedella pressione del vapore con conseguenti inconve-nienti per la miscelazione e il corretto funzionamentodegli iniettori.Per informazioni sul l ’abbinamento contermoregolator i autoazionat i e valvole auto-servoazionate pneumatiche od elettriche, si consultila specifica tecnica TI-P401-05.

Attacchi

filettati femminaUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per IN15DN½”, std;

filettati maschioUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per IN25M/40M, std; per IN15 DN1", a richiesta

filettati femminaANSI B1.20.1 NPT (API) per IN15DN½”, a richiesta

filettati maschioANSI B1.20.1 NPT (API) per IN15DN1" e IN25M/40M, a richiesta

a saldare di testaANSI B16.25 BW sch. 80 per IN25M/40M, a richiesta

Corpointeramente in acciaio inox

Connessioniin linea orizzontali

Versionicon attacco filettato, femmina DN½” sulla

IN15 tubazione di alimentazione e maschio DN1”per l’installazione a parete sul serbatoio

IN25Mcon attacco filettato maschio o a saldaredi testa DN1”

IN40Mcon attacco filettato maschio o a saldaredi testa DN1½”

Tipo Iniettore IN15 IN25M IN40MPressione Portate di vapor saturovapore bar kg/h

0,5 11 75 2221 20 135 4002 48 175 5803 66 280 8054 84 350 9705 102 410 11256 120 500 12957 138 580 14458 156 640 16209 174 700 1820

10 192 765 195011 210 830 225012 228 900 237013 246 975 259514 264 1045 271015 282 1095 281516 300 1170 306517 318 1225 3200

178

Versioni40S con attacco filettato DN½”50S con attacco filettato DN2"80S con attacco filettato DN3"80 con attacco flangiato DN80100 con attacco flangiato DN100150 con attacco flangiato DN150

DescrizioneLa loro funzione, essenzialmente, è distribuire vapore abassa pressione nei sistemi liquidi per riscaldarli, assicu-rando una condensazione rapida al vapore e un riscal-damento efficiente al liquido in cui si diffonde. Non utiliz-zano vapore vivo, a causa dei colpi d’ariete che inevita-bilmente si verificano con forti picchi di carico o, comun-que, carichi altamente variabili, né vengono impiegati peril recupero della condensa, poiché i fori di emissionepossono essere occlusi da eventuali tracce di ruggine oaltri tipi di sedimenti trasportati dalla condensa. Sono,invece, utilizzati molto spesso per diffondere vapore dirievaporazione a bassa pressione in serbatoi atmosferici(aperti), siano essi di raccolta condensa o dell’acqua dialimento per caldaie. Il loro impiego ideale è proprio quellodi preriscaldare l’acqua di alimento, sfruttando il vaporedi flash proveniente dal sistema recupero calore degliscarichi di caldaia. Il vapore di rievaporazione vienerecuperato in modo semplice, efficiente e a basso costo;inoltre, condensando si trasforma in acqua pura, priva disali e/o altri tipi di impurità, riducendo drasticamente lanecessità di ricorrere ad acqua di reintegro pretrattata edepurata con dispendiosi trattamenti chimici. I distributoriSD sono provvisti di una particolare configurazione diforatura che consente una diffusione di vapore graduale,omogenea ed autoregolata, direttamente proporzionalealla sua portata: all’aumentare della quantità di vaporeche arriva al distributore (dopo l’avviamento iniziale), al-trettanto gradualmente aumentano il numero dei fori inte-ressati al flusso e la velocità di fuoriuscita dagli stessi.Sono, peraltro, dotati di un’opportuna maglia di filtrazioneinterna che parzializza il flusso diffondendolo in modosilenzioso e senza vibrazioni. Compatti, robusti e alcontempo particolarmente leggeri, sono interamente inacciaio inox austenitico e molto semplici da installare:collocati all’estremità della tubazione verticale (di paridiametro e lunghezza non superiore a 10m, per limitare

Distributori di vaporeSerie SD

Corpo: acciaio inox

PMO: 1bar

Attacchi: filettato DN½”÷3”flangiato DN80÷150

SD

Corpointeramente in acciaio inox

Connessionein linea verticale

Condizioni limite di eserciziocon vapor saturo, per tutte le versioni

PMO 1bar (0,4bar per il sistema di recupero delvapore di flash)

TMO 130°C per tutte le versioni

Specifica tecnica TI-P401-06

la perdita di carico), che immette il vapore direttamentenel serbatoio ad una profondità di immersione pari a cir-ca 1/3 del livello di riempimento (in normali condizioni dilavoro del serbatoio), non richiedono particolari accorgi-menti di sostegno e/o fissaggio. Le uniche limitazioni sonoportata e pressione differenziale: per garantire la massi-ma capacità di recupero del vapore di rievaporazione,devono essere impiegati con bassi carichi e pressioninon superori a 0,4bar.

Attacco

filettato femminaUNI-ISO 7/1 Rp (GAS), stdANSI B1.20.1 NPT (API), a richiesta

flangiatoUNI-DIN PN16, stdANSI B16.5 serie 150, a richiesta

179

Testata didegasazione

DescrizioneLe testate di condensazione e degasazione DH, miscelandoopportunamente l’acqua fredda di reintegro con le condensedi recupero e il vapore di rievaporazione (vapore di flash),rappresentano una soluzione estremamente valida per ri-muovere i gas dall’acqua di alimentazione caldaie, preve-nendo così i fenomeni di corrosione nei sistemi di produzio-ne, distribuzione vapore e recupero condensa. La presen-za di gas in soluzione nell’acqua deve essere accurata-mente evitata anche perché riduce il coefficiente di scambiotermico, rallentando il processo di trasmissione del calore efavorendo il surriscaldamento superficiale dei tubi espostial calore di fiamma in caldaia, con conseguente notevoleriduzione del suo rendimento termico.I gas più frequenti e temibili dal punto di vista della corrosio-ne e degli attacchi acidi sia nelle caldaie che, più in genera-le, nelle reti di distribuzione vapore e recupero condensa,sono l’anidride carbonica, l’idrogeno e l’ossigeno. L’ossi-geno produce devastanti effetti di ossidazione, attaccando-si alle parti metalliche di tubazioni ed apparecchiature lam-bite dall’acqua (formazione di ossidi), mentre l’anidridecarbonica in acqua calda dà luogo ad una soluzione a basedi acido carbonico ed è, pertanto, anch’essa in grado diprovocare sensibili fenomeni di aggressività chimica.La solubilità dei gas nell’acqua diminuisce rapidamente conla temperatura poichè il calore ha una forte azionecatalizzatrice: l’ossigeno è presente nell’acqua con una con-centrazione pari a 9ppm a 20°C, 4,9ppm a 60°C, 3ppm a80°C e 1,6ppm a 90°C. Pertanto, i gas in soluzione nell’ac-qua di alimento delle caldaie possono essere neutralizzatiquasi totalmente, riscaldando l’acqua e mantenendola inmovimento in modo da facilitarne la separazione per effettodella temperatura. Il processo può avvenire in serbatoi aperti(atmosferici) a temperature 85÷90°C o, per ottenere unadegasazione pressochè totale, in serbatoi pressurizzati atemperature fino a circa 105°C. Ovviamente, occorre sem-pre verificare le caratteristiche delle pompe di alimento e ibattenti di aspirazione prevedibili, al fine di evitare possibilifenomeni di cavitazione.L’incremento di temperatura fa aumentare il rendimentodelle caldaie e ne allunga la vita, migliorando l’interociclo produttivo del vapore. Inoltre, riducendosi la pre-senza dei gas nell’acqua, si ottimizza lo scambio termicoe, al contempo, si minimizza la necessità di ricorrere adadditivi antiossidanti o filmanti a protezione delle superfi-ci a contatto. L’uso limitato di additivi chimici, oltre al con-seguente contenimento dei costi, significa anche drasticariduzione dei solidi disciolti da scaricare e, quindi, ulte-riore risparmio energetico e miglior efficienza di caldaia.

Testate di degasazioneCorpo: acciaio inox

PMO: 1bar

Attacco: flangiato DN150÷400

Le testate di condensazione e degasazione sono studia-te per miscelare acqua di reintegro, condense di recuperoe vapore di rievaporazione, distribuendo il flusso risul-tante nel serbatoio dell’acqua di alimento.L’azione di miscelazione nelle testate di degasazione vie-ne effettuata mediante il passaggio su appositi piatti difrazionamento. Questa azione, resa più efficiente dal ri-scaldamento, libera i gas disciolti nell’acqua di reintegroche vengono scaricati in atmosfera.L’ingresso dell’acqua di reintegro avviene attraverso unsistema di frazionamento e diffusione che aumenta lasuperficie esposta dell’acqua, facilitando non solo l’as-sorbimento del vapore di flash e la miscelazione con lecondense ad alta temperatura ma anche lo sviluppo deigas che si separanoper diminuitasolubilità. Le testatedi condensazione edegasazione sonoideali per il corredo el’utilizzo su serbatoi diritorno condense. Perla loro facilità di in-stallazione, sonoadatte sia per instal-lazioni nuove che peril miglioramento del-le esistenti. Sono co-stituite da tre parti di-stinte:

- l’unità di misce-lazione MU, fissatae imbullonata allaparte superiore del serbatoio di alimentazione, che in-corpora le connessioni di dimensione adeguata alle por-tate dell’impianto per l’acqua fredda di reintegro, per lacondensa di ritorno, per il vapore di flash dagli spurghidi caldaia, ecc.;

- il tubo di diffusione (o tubo diffusore) IT, che distribuisceil miscelato iniettandolo nel serbatoio di accumulo; l’in-stallazione è effettuata chiudendo la sua flangia, appo-sitamente prevista, tra quella del gruppo di miscelazionee l’attacco al serbatoio. Le caratteristiche del tubo didiffusione sono riportate in dettaglio sulla specifica tec-nica TI-P401-07.

- due guarnizioni, appositamente previste per entrambi ilati della flangia di fissaggio del tubo diffusore.

Tubo di diffusione

Testata didegasazione

Acqua di ricircolo

Sfiato

Vaporedi flash

Acquadi

reintegro

180

Tubi di diffusioneSerie IT

Per la selezione delle testate e delle connessioni asso-ciate, si consulti la specifica tecnica SP-401-15.Per informazioni dettagliate circa i tubi diffusori IT e il sistemadi ricircolazione/frazionamento RFS, si consultino rispetti-vamente le specifiche tecniche TI-P401-07 e TI-P401-08.Per definire un corretto layout, poiché ogni sistema didegasazione è ingegnerizzato in funzione delle caratte-ristiche e delle esigenze dell’impianto, è bene contattareil ns ufficio tecnico-commerciale.

Specifiche tecniche TI-P401-25 e SP-401-15 (dimensionamento)

VersioniL’unità di miscelazione è disponibile in cinque diversemisure: DN150, 200, 250, 300 e 400, con rating di pres-sione PN2,5, per l’impiego con vapor saturo a 1bar e120°C. La connessione è flangiata UNI-DIN PN16 per iDN150 e 200 e PN6 per i DN 250÷400. I tubi diffusorisono disponibili nei diametri in accordo con i gruppi dimiscelazione e in diverse lunghezze standard: 950,1200, 1600 e 2100mm. Ciascuna testata è equipaggia-ta con attacchi per il dispositivo di polverizzazione del-l’acqua di ricircolo e per l’eliminatore d’aria, che sfiata inatmosfera i gas liberati dall’acqua; la connessione puòessere utilizzata per installare anche una valvolarompivuoto.

DescrizioneI tubi di diffusione o tubi diffusori IT, direttamente colle-gati alla tubazione o in connessione alle unità dimiscelazione del le testate didegasazione, (ad eccezione del model-lo IT100) sono semplici ed efficienti si-stemi di diffusione delle condense di ri-torno nei serbatoi di alimentazione percaldaie. Assicurano una correttamiscelazione con l’acqua già presentee garantiscono una distribuzione del ca-lore molto uniforme all’interno degli stes-si serbatoi; permettono, inoltre, di ridurre drasticamenteproblemi di ruggine, vibrazioni e/o colpi d’ariete che,invece, si verificherebbero con comuni tubazioni fora-te. Questo risultato è ottenuto controllando e limitandola velocità delle condense di ritorno dall’impianto e,soprattutto, la velocità del vapore di flash all’ingressodell’ampia sezione del tubo diffusore: il vapore dirievaporazione ha quindi la possibilità di passare at-traverso la foratura predisposta e condensare nell’ac-qua circostante senza creare shock improvvisi.Sono realizzati in acciaio inox, per cui è garantita unalunga durata di funzionamento e non richiedono alcunintervento di manutenzione. Per la loro facilità e rapidi-tà di installazione, sono adatti sia per impianti nuoviche per il miglioramento di quelli esistenti.

VersioniIT100, 150, 200, in funzione della misura del diametro250, 300 e 400 nominale del tubo

Portate di scarico (per tubi connessi alla tubazione*)Condense per Condense pompate

gravità (con 5% di (prive divapore di flash)** vapore di flash)

Modello DN kg/h kg/hIT100*** 100 1.015 2.500IT150 150 2.285 5.000IT200 200 4.065 10.000IT250 250 6.350 20.000IT300 300 9.145 30.000IT400 400 16.255 50.000

* per portate relative a tubi di diffusione connessi alleunità di miscelazione delle testate di degasazione, ri-ferirsi alla tabella in alto “Indicazioni per la selezione”delle testate di degasazione (i valori di portata sonosuperiori, per la condensazione del vapore di flashprima della diffusione nel serbatoio di alimentazione)

** per portate del vapore di flash diverse, la portata puòessere determinata in modo inversamente propor-zionale: ad esempio, per una presenza del 10% dirievaporazione le portate effettive saranno dimezza-te rispetto quelle indicate in tabella

*** disponibili solo per connessione diretta alla tubazione

Come regola generale, la dimensione del tubo diffusoredovrebbe essere di almeno un diametro superiore rispettoal diametro nominale della tubazione di ritorno condense.Ciascuna versione è dotata di una flangia di fissaggio tipo“sandwich” da chiudere tra flange UNI-DIN PN16 perDN150÷200 e PN6 per DN250÷400 ed è disponibile inquattro lunghezze standard: 950mm, 1200mm, 1600mm e2100mm; ulteriori lunghezze sono disponibili a richiesta. Itubi di diffusione IT hanno rating di pressione PN2,5 esono adatti per vapor saturo a 1bar e 120°C.

Specifica tecnica TI-P401-07

Indicazioni per la selezionePortata totale Profondità del serbatoio (mm)di vapore 1250 1500 2000 2500generato (kg/h) Unità di miscelazione/Tubo di diffusione

5.000 MU 150 MU 150 MU 150 MU 150IT-950 IT-1200 IT-1600 IT-2100

10.000 MU 200 MU 200 MU 200 MU 200IT-950 IT-1200 IT-1600 IT-2100

20.000 MU 250 MU 250 MU 250 MU 250IT-950 IT-1200 IT-1600 IT-2100

30.000 MU 300 MU 300 MU 300 MU 300IT-950 IT-1200 IT-1600 IT-2100

50.000 MU 400 MU 400 MU 400 MU 400IT-950 IT-1200 IT-1600 IT-2100

181

Testata disfiatoCondensa

di ritorno

ValvolarompivuotoEliminatore

d’aria

Vapore dirievaporazione

Testata didegasazione

Regolatoredi livello

Acquadi

ricircolo

Acquadi

alimento

Pompadi

ricircolo

Indicatoredi livelloIniezione

di vapore

Drenaggio

Valvolarompivuoto

Vaporevivo

Troppopieno

Acqua direintegro

Valvolatermoregolatrice

DescrizioneI sistemi di ricircolazione efrazionamento RFS assicu-rano al sistema di stoccaggioe preparazione dell’acqua dialimentazione per caldaieuna notevole capacità dicondensazione del vapore dirievaporazione (vapore diflash) proveniente dalrecupero condense. La pro-babilità di perdere sensibilie preziose quantità di vapo-re di flash, attraverso il tubodi sfiato, è piuttosto alta so-prattutto quando la portatadelle condense di ritorno ela percentuale di recupero èelevata e il flusso dell’acquadi reintegro è intermittente.Per assicurare che il costo-so contenuto di energia siadebitamente utilizzato ed ilvapore condensato, si con-siglia di prelevare dalla par-te più fredda del serbatoiouna certa quantità di acquadi alimentazione avviando-la ad un ugello di fraziona-mento e diffusione. In gene-re, in sistemi ben progettati,è sufficiente ricircolare unaquantità oraria pari al20÷30% della capacità delserbatoio di alimentazioneper ottenere il necessarioaumento della capacità dicondensazione; a tale scopo utilizzando una pompa abasso consumo si migliora sia l’efficienza termica del ser-batoio di alimentazione che la qualità della degasazione.I vantaggi del sistema si possono così riassumere:- maggior capacità di condensazione del vapore di flash- miglior efficienza termica del pozzo condense- miglior degasazione delle acque di alimentazione- ottimizzazione dei consumi di energia attraverso la se-

lezione della velocità di pompa più consona alle condi-zioni specifiche di sistema

Sistemi di ricircolazione e frazionamento dell’acqua di alimentazioneSerie RFS

VersioniSono disponibili le seguenti due esecuzioni RFS1 e RFS2:Tipo di Valvola di Filtro Tipo di Ugellosistema intercettazione a Y pompa spruzzatore

M10 Fig.12RP1

DN1” GASRSF 1DN1” GAS DN1” GAS

DN1” GASmaschio240V a 50Hz

M10 Fig.12RP 2

DN1” GASRSF 2DN1¼” GAS DN1¼” GAS

DN1¼” GASmaschio

240V a 50Hz

L’ugello spruzzatore, costruito interamente in acciaio inox, èspecificamente studiato ed ingegnerizzato per distribuireefficientemente l’acqua di ricircolo all’interno delle testate dicondensazione e degasazione. La connessione è filettataDN1” gas maschio. Coefficiente di portata Kv = 6,65.Sono disponibili soluzioni con componenti interamente inacciaio inox per applicazioni “pulite” e “sanitarie”. Il sistemaè studiato e previsto per il pompaggio di acqua fino a 100°Cprelevata da un serbatoio atmosferico; temperatura ambientemassima 80°C. La scelta del sistema viene normalmenteeffettuata prevedendo di ricircolare approssimativamente il20÷30% della capacità del serbatoio di alimentazione.

Capacità delSistema di ricircolazione

serbatoio die frazionamento dell’acqua

alimentazione (litri)di alimentazione

Designazione Set di velocità< 3.000 RFS 1 1

da 3.000 a 6.000 RFS 1 2

da 6.000 a 8.000 RFS 1 3

da 8.000 a 10.000 RFS 2 2

da 10.000 a 30.000 RFS 2 3

I sistemi RFS sono previsti per l’impiego combinato con letestate di condensazione e degasazione tipo DH; l’unità dimiscelazione di ciascuna testata di degasazione è dotatadi una connessione prevista per l’installazione di un ugellospruzzatore. Per ulteriori informazioni e dettagli si con-sultino le specifiche tecniche TI-P401-25 e TI-P401-07.

Specifica tecnica TI-P401-08

RFS

182

Scaricodi condensain sicurezza

Scarico divapore seccoin atmosfera

Ingresso divapore umido

DescrizioneProgettate per uno sfiato in atmosfera di vapore secco inmodo lento, continuo, in condizioni di sicurezza per per-sone e/o cose e a piena tutela della salvaguardia am-bientale, sono installate sulla parte terminale superiore

delle tubazioni di sfiato vapore verticali. Generalmentesono impiegate sui serbatoi di raccolta degli scarichi del-le caldaie, su serbatoi e pozzetti di raccolta condensa,serbatoi atmosferici di degasazione e di acqua d’alimen-

tazione per caldaie o per generici stoccaggi di acquacalda e/o di recupero. Viceversa, non devono mai essereutilizzate a valle delle valvole di sicurezza, per le qualisono disponibili altri tipi di soluzioni assolutamente più

Versioni, attacco e diametri nominaliIngresso filettato Uscita filettato

VH2S DN2” GAS/NPT DN¾” GAS/NPTVH3S DN3” GAS/NPT DN¾” GAS/NPT

Ingresso flangiato Uscita filettato

VH3DN80 DIN PN16 DN¾” GAS/NPTDN3” ANSI150 DN¾” GAS/NPT

VH4DN100 DIN PN16 DN1” GAS/NPTDN4” ANSI150 DN1” NPT

VH6DN150 DIN PN16 DN1” GAS/NPTDN6” ANSI150 DN1” NPT

VH8DN200 DIN PN16 DN1½” GAS/NPTDN8” ANSI150 DN1½” NPT

VH10DN250 DIN PN16 DN1½” GAS/NPTDN10” ANSI150 DN1½” NPT

VH12DN300 DIN PN16 DN2” GAS/NPTDN12” ANSI150 DN2” NPT

La selezione del diametro nominale è normalmente ef-fettuata in funzione dimensione della tubazione di sfiato.

Specifica tecnica TI-P405-10

sicure e adatte allo scopo. Grazie ad un ampio diafram-ma interno a doppia falda e ad una lieve bordatura rien-trante superiore, le testate di sfiato VH separano l’umiditàdal vapore in modo molto efficiente e silenzioso: cattura-no tutte le gocce d’acqua trascinate dal vapore e le con-vogliano nell’apposita connessione di drenaggio per lasuccessiva raccolta all’esterno (pure essa in condizionidi sicurezza, poiché trattasi di acqua calda ad alta tempe-ratura). In esecuzione molto compatta e leggera, il corpoè realizzato in acciaio inox austenitico mentre, per le ver-sioni con attacco flangiato, la flangia di accoppiamento èin acciaio al carbonio zincato e cromato DIN PN16 oANSI150 ed è di tipo girevole per consentire un facile edimmediato posizionamento della connessione di drenag-gio in fase d’installazione. Le testate di sfiato VH nonrichiedono alcuna particolare manutenzione, se non unsemplice controllo annuale per eliminare eventuali scorieo sedimenti che ostruiscono la connessione di drenag-gio o quella di sfiato.

Testate di sfiatoSerie VH

Corpo: acciaio inox

Attacco: filettato DN2” e 3”flangiato DN80÷300

183

Umidificatori a vaporeSI tipo 20 e 40

Materiale separatore/lance/ugelli: acciaio inox

PMO: fino a 4bar

Attacchi: filettati DN½”÷1½”/flangiati DN15÷40

DescrizioneLo scopo di un umidificatore a vapore è quello dimiscelare efficientemente aria e vapore in modo dadare all’aria il grado di umidità desiderato senzatrascinamenti di condensa. Il vapore può provenire dauna caldaia centralizzata o da un generatore locale edessere pul i to o puro (privo di contaminanti edendotossine) e, comunque, saturo secco. La ricerca elo sviluppo nella separazione della condensa, l’uso diacciaio inox in esecuzioni particolarmente semplici,leggere e a bassa inerzia termica, combinate con si-stemi di lance preriscaldate e mantenute a temperatu-ra costante, hanno creato nuovi standard qualitativi perl’umidificazione a iniezione diretta del vapore. Gliumidificatori SI, disponibili nelle versioni tipo 20 e tipo40 in funzione della portata di vapore richiestadall ’umidif icazione, sono apparecchi faci lmenteregolabili e di rapida manutenzione, poichè richiedo-no un ridotto numero di componenti accessori ed eli-minano il rischio che depositi di acqua stagnante nei

luoghi da umidificare provochino la formazione di bat-teri od altr i agenti contaminanti. Un sistema diumidificazione classico è essenzialmente costituito dauno o più collettori di distribuzione (lance), da inserireall’interno di uno più canali ove circola l’aria da trattare

(sono disponibili in 13 diverse lunghezze std, per adat-tarsi ad una larghezza di condotto da 280mm a3950mm). Inoltre sono previsti : una valvola diregolazione (filettata o flangiata in ghisa, acciaio inoxod altro materiale) con relativo attuatore elettrico opneumatico, per regolare il flusso di vapore ai colletto-ri, un separatore di umidità ad elevata efficienza (azio-

ne combinata: per centrifugazione, a vortice e con de-flettore), che consente di eliminare l’acqua trascinatadal vapore e, quindi, di erogare solo vapore saturo secco(il vapore in arrivo entra nel separatore prima di attra-versare la valvola di regolazione ed affluire agli ugellidei collettori di distribuzione), uno scaricatore di con-densa preferibilmente a galleggiante (generalmentedimensionato per gestire ~ il 10% della portata massi-ma dell’umidificatore alla sua pressione di funziona-mento) con eliminatore d’aria automatico, per un co-stante drenaggio del la condensa sul fondo delseparatore e uno scaricatore termostatico a pressionebilanciata, per i l drenaggio del sistema dipreriscadamento. Il separatore, le lance e gli ugelli diiniezione sono interamente in acciaio inox e rappre-sentano il cuore del sistema.

Alimentazione (alternativa)vapore di preriscaldamento

Separatoredi umidità

Attuatoreelettrico

R

Scaricatoredi condensaper il drenaggiodel separatore

Valvola diregolazione

Alimentazionevapore

principale

Scaricatore di condensaper il drenaggio del circuitodi preriscaldamento

R

R

R

R = Raccordo acompressione

Ugelli

Lancia

Alimentazionevapore

principale

Alimentazione (alternativa)vapore di preriscaldamento

CoibentazioneParete del canale

184

Le caratteristiche più salienti degli umidificatori SIsono:- efficiente separazione della condensa: la separa-

zione combinata per centrifugazione, a vortice e con

Sistema elettrico a lancia singolaorizzontale in un condotto verticale(inserimento da destra o da sinistra)

deflettore è estremamente efficace e assicura unacostante disponibilità di vapore al massimo titolo disecchezza; il separatore alimenta sia le lance che ilcircuito di preriscaldamento a doppia camera; la ca-pacità di trattare notevoli volumi di vapore non va ascapito dell’efficienza di separazione; il peso limi-tato pur con ottime caratteristiche meccaniche per-mette rapide fasi di riscaldamento; lo scarico dellacondensa è immediato e non consente spruzzi e/otrascinamento di liquido; il blocco separatore/lance/ugelli, completamente in acciaio inox, neutralizzaqualsiasi rischio di possibile corrosione e inquina-mento.

- efficiente iniezione di vapore: il riscaldamento dellelance è continuo ed uniforme lungo tutta la loro lun-ghezza; la loro superficie è estremamente ridottaper minimizzare il raffreddamento e la resistenza alflusso dell’aria; gli ugelli, posizionati nei punti più

caldi delle lance, garantiscono una buona disper-sione del vapore, una distanza di assorbimento mi-nima e un basso livello di rumore; le camere di ri-scaldamento impediscono la formazione di goccee, comunque, fanno costantemente rievaporareeventuale umidità in formazione, chiudendo la val-vola di regolazione.

- flessibilità di installazione: possono essere instal-late lance singole o più lance in parallelo (sistemimultilance), per consentire migliori caratteristichedi distribuzione e assorbimento dell’umidità; i colle-gamenti alle tubazioni e ai condotti dell’aria sonosemplici e occupano poco spazio; le lance possonoessere disposte in vari modi per meglio adattarsialle configurazioni impiantistiche dei canali; ancheil blocco separatore/valvola di regolazione/attuatore

Sistema pneumatico a lancia singolaorizzontale in un condotto orizzontale(inserimento da destra o da sinistra)

Sistema pneumatico a lancia singolaverticale in un condotto orizzontale

185

Versionitipo 20 per portate di vapore fino a ~ 140kg/htipo 40 per portate di vapore fino a ~ 480kg/h

Connessioni linea vapore di preriscaldamento(raccordi a compressione)DN¼” filettati femmina UNI-ISO 7/1 Rp (GAS)

DimensionamentoLa migliore diffusione del vapore nel flusso dell’aria siottiene posizionando gli ugelli nel condotto in modo uni-forme, sia verticalmente che orizzontalmente.Dapprima si sceglie il numero di lance in base all’altezzadel condotto:

Altezza condotto (mm) N° lanceFino a 1000 11000÷1700 21700÷2200 32200÷2600 4

>2600 5

Condizioni limite di utilizzoPMO 4barTMO 152°C

Pressione di esercizio consigliata minima 1barper Il circuito di preriscaldamento massima 4bar

Separatore, lancia e ugelliinteramente in acciaio inox

Connessioniin linea orizzontali

Attacchi linea vapore principale(uscita separatore/ingresso lancia)filettati femmina UNI-ISO 7/1 Rp (GAS)flangiati DIN EN1092 PN16

Diametri nominali linea vapore principaleDN½"÷1" per tipo 20DN¾"÷1½" per tipo 40

Sistema elettrico multilance orizzontaliin un condotto orizzontale

(inserimento da destra o da sinistra)

può essere posizionato all’esterno dei canali in di-verse maniere e, a richiesta, viene fornito giàassemblato ed eventualmente precollaudato in baseal segnale di controllo disponibile.

Gli umidificatori SI ad iniezione diretta di vapore, di-sponibili per una vasta gamma di dimensioni dei con-dotti, temperature, velocità dell’aria e valvole diregolazione, sono normalmente impiegati nelle lineedi climatizzazione degli ambienti, ma la loro estrema

versatilità ne consente l’utilizzo in molti altri contestied esigenze applicative: negli ospedali, per darecomfort e ridurre la presenza dei batteri; nelle fabbri-che di lavorazione del legno, della carta, del tabaccoe di altri materiali igroscopici, per mantenere la quali-tà del prodotto al livello desiderato; nei centri di cal-colo, per ridurre il rischio di presenza di caricheelettrostatiche sui nastri magnetici ed infine negliambienti di lavorazione dei gas combustibili, per evi-tare il pericolo di possibili esplosioni.

Successivamente, si seleziona il modello di lancia in basealla larghezza del condotto:

Larghezza Larghezza Modellominima (mm) massima (mm) lancia

280 450 1450 630 1,5630 900 2900 1200 3

1200 1470 41470 1780 51780 2080 62080 2380 72380 2690 82690 3000 93000 3300 103300 3610 113610 3950 12

Con il numero e il modello delle lance così selezionate econoscendo i valori di pressione e portata del vapore dialimentazione, dai diagrammi di dimensionamento delsistema tipo 20 o 40 (per pressioni di alimentazione2÷4bar, consultare i ns. uffici tecnico-commerciali), è im-mediato ottenere il valore del Kv richiesto alla valvola pererogare la portata prevista:

186

Sistema tipo 20 a lancia singola

Kv 7,0Kv 6,0Kv 5,0Kv 4,0Kv 3,0Kv 2,0Kv 1,0

Pressione dialimentazione

(bar)

Portata divapore(kg/h)

Modello lancia1 1,5 2 3÷12

Sistema multilance tipo 20

Kv 7,0Kv 6,0Kv 5,0Kv 4,0Kv 3,0Kv 2,0Kv 1,0

Pressione dialimentazione

(bar)

Portata divapore(kg/h)

Modello lancia1 1,5÷12

Sistema tipo 40 a lancia singola

Kv 25

Kv 20

Kv 15

Kv 10

Pressione dialimentazione

(bar)

Portata divapore(kg/h)

Modello lancia1 1,5 2 4÷12

Kv 5,0

3

Sistema multilance tipo 40

Kv 25

Kv 20

Kv 15

Kv 10

Pressione dialimentazione

(bar)

Portata divapore(kg/h)

Modello lancia1 1,5 2 3÷12

Kv 5,0

Specifiche tecniche TI-P795-03 e TI-P795-02 (dimensionamento)

Individuato il Kv richiesto, si deve infine ricavare l’effettiva dimensione della valvola (si deve scegliere sempre la valvolacon il valore di Kv immediatamente superiore a quello richiesto) ed il tipo di attuatore:

* per altri tipi di valvole e attuatori o con l’impiego di posizionatori pneumatici/elettro-pneumatici, contattare i ns. ufficitecnico-commerciali.

Esempio:110kg/h di vapore a 1,5bar di pressione per un condotto di dimensioni 1800x1800mm e una valvola di regolazionefilettata, azionata da un attuatore elettrico a 24Vca con segnale di controllo VDM, richiedono un sistema di umidificazioneSI tipo 20 a 3 lance modello 6 e una valvola LE31 DN20 (Kv=6,3) con attuatore EL3502SE

Valvola di regolazione* Attuatore*

Kvin in elettrico

DN ghisa/acciaio inox ghisa/acciaio inox pneumatico 230Vca 24Vca 24Vcafilettata flangiata (0,2÷1bar) VMD VMD 0÷10Vcc

0,4÷4 156,3 20 PN322010 25 LE31/LE61 LE33/LE63 EL3501SE EL3502SE EL3512SE16 32 PN332025 40 PN3420

187

Rassegna delle apparecchiature per vapore pulitoLe industrie chimiche, farmaceutiche, biotecnologiche, elettroniche, alimentari ed altre analoghe, richiedono sempre piùfrequentemente “vapore pulito” (“clean steam”) ovvero vapore prodotto con determinati accorgimenti e sottoposto a determi-nati trattamenti, in modo da assicurarne vari gradi di purezza fino all’esenzione assoluta da qualsiasi agente inquinante.Ciò richiede l’impiego di materiali, lavorazioni ed accessori speciali in aggiunta e/o in sostituzione a quelli tradizionali chein alcuni casi sono pecifici per particolari esigenze di pulizia e sterilizzazione.

Scaricatori di condensa a galleggianteFTS14corpo in AISI316attacchi filettati, flangiati, a saldare a tasca o a clamp DN½”÷1”/15÷2519bar-2250C(dettagli a pag. 10; specifiche tecniche TI-P145-01 e TI-S02-28

FT46corpo in AISI316attacchi flangiati DN15÷5025,5bar a 2200C(dettagli a pag. 13; specifiche tecniche Tl-P143-01 e TI-S02-36)

Dell’ampia gamma di prodotti interamente in acciaio inox per vapore pulito di cui disponiamo, se ne riporta sotto a titoloesemplificativo una presentazione sommaria, solo per dare un’idea di quanto siano molteplici i campi di applicazionee vasto ed importante il relativo know-how ad esse associato (a richiesta, è disponibile un’ampia documentazionetecnica: contattare i ns. uffici tecnico commerciali): riduzione e stabilizzazione della pressione, separazione e drenag-gio della condensa, umidificazione filtrazione normale e ad alta efficienza, intercettazione, … Alcuni apparecchi fannoparte della normale produzione di serie (i riduttori di pressione DP163, SRV2 e SRV461/463, gli scaricatori di conden-sa FTS14 e FT46, i filtri Fig.16 e 16L, gli umidificatori SI tipo 20 e 40, i separatori di umidità), altri sono prodotti del tuttospecifici per questa destinazione d’uso. Tutti sono descritti nelle precedenti sezioni di questo catalogo e, comunque,per una più facile reperibilità, riportano l’indicazione delle specifiche tecniche di riferimento.

188

Scaricatori di condensa termostatici a pressione bilanciataBPS32corpo in AISI316Ti32bar - 300°Cattacchi filettati, a saldare o flangiati DN½”÷1”/15÷25(dettagli a pag. 25; specifica tecnica TI-P005-03)

BT6corpo in AISI316L6bar a 1650Cattacchi a clamp DN½’’÷1’’(dettagli a pag. 27; specifica tecnica TI-P180-02)

BT6HCcorpo in AISI316L6bar a 1650Cattacchi a clamp DN1’’÷1½’’(dettagli a pag. 27; specifica tecnica TI-P180-13)

BTM7corpo in AISI316L7bar a 1700Cattacchi filettati, a clamp o a saldare di testa DN¼”÷1”(dettagli a pag. 27; specifica tecnica TI-P180-11)

BTS7 sigillatocorpo in AISI316L7bar a 1700Cattacchi filettati o a saldare di testa DN¼”÷1"(dettagli a pag. 27; specifica tecnica TI-P180-03)

Scaricatori di condensa termodinamiciBTD52Lcorpo in AISI316L10bar - 4500Cattacchi filettati, a saldare di testa o a clamp DN¼”÷½”(dettagli a pag. 31; specifica tecnica TI-P181-01)

Riduttori di pressione autoazionatiSRV2corpo in AISI316Lattacchi filettati o flangiati DN½”-1"/15÷2519bar a 2120C(dettagli a pag. 48; specifiche tecniche TI-P186-05 e TI-P045-13)

SRV461/463corpo in AISI316Lattacchi filettati o flangiati DN½”÷2"/15÷5016bar - 1900C(dettagli a pag. 52; specifica tecnica TI-P186-01)

SRV66corpo in AISI316Lattacchi filettati, a saldare o a clamp DN15÷508bar - 1800C(dettagli a pag. 52; specifica tecnica TI-P186-08)

Riduttori di pressione auto-servoazionatiDP163Gcorpo in AISI316Lattacchi flangiati DN15÷8026bar - 1200C(dettagli a pag. 59; specifiche tecniche TI-P107-01 e TI-P006-03)

189

Separatori di umiditàcorpo in AISI316L25bar - 3000C (condizioni di progetto)attacchi flangiati DN15÷350(dettagli a pag. 118; specifica tecnica 3C.400)

UmidificatoriSI 20 e 40corpo in AISI304/304L o 316L (a richiesta)4bar - 1520Ccon lance di iniezione vapore in 13 lunghezze stdper condotti 280÷3950mm(dettagli a pag. 183; specifiche tecniche TI-P795-03 e TI-P795-02)

Valvole di sicurezza4444, 4814, 4834, 4844, 4854 e 4884corpo in AISI316L16/68bar - 2000Cattacchi filettati asettici/sterili con o senza girella, flangiati,a saldare, a clamp ed altri speciali DN1”÷4”/25÷100(dettagli alle pagg. 75 e 85; specifiche tecniche 6A.205 6A.210,6A.220, 6A.230, 6A.240, 6A.250 e 6A.270)

Valvole d’intercettazione a sferaM70i V/G ISO, M80i V ISOcorpo in AISI316L7bar a 170,50C (versione “V”)/8,5bar a 177,50C (versione “G”)attacchi a clamp o a saldare a tubo prolungato DN½”÷4”(dettagli a pag. 139; specifiche tecniche TI-P182-05 e TI-P182-06)

Eliminatori d’aria per vaporeAVM7corpo in AISI316L7bar - 170°Cattacchi filettati, a clamp o a saldare di testa DN¼”÷1”(dettagli a pag. 130; specifica tecnica TI-P123-22)

AVS32corpo in AISI316Ti32bar - 300°Cattacchi filettati, a saldare o flangiati DN½”÷1”/15÷25(dettagli a pag. 130; specifica tecnica TI-P123-16)

FiltriFig.16 e 16Lcorpo in AISI316 (Fig.16) o 316L (Fig.16L)elemento filtrante in AISI316Lattacchi filettati o a saldare a tasca (solo Fig.16L) DN3/8”÷2”51bar - 398,80C(dettagli a pag. 146; specifica tecnica TI-P160-01)

CSF16corpo in AISI304 o 316L (CSF16T)elemento filtrante in AISI316Lattacchi filettati o flangiati DN¼”÷3"/10÷804,5bar a 1540C/8,5bar a 1780C(dettagli a pag. 146; specifiche tecniche TI-P185-01 e TI-P185-05)

190

L’aria compressa è una miscela gassosa composta pre-valentemente da azoto e ossigeno. Per le sue caratteri-stiche chimico-fisiche, di sicurezza e versatilità si prestaad essere utilizzata come fluido termovettore in molte ap-plicazioni industriali di regolazione, misurazione o gene-razione di potenza. La richiesta può essere elevata (es.impianti siderurgici) o relativamente limitata (es. studidentistici) e può arrivare fino a pressioni di oltre 300bar(es. industria aeronautica). Generalmente, i sistemi adaria compressa, a differenza di quelli a vapore, trasmet-tono energia non sottoforma di calore, bensì in termini dipotenza e non consentono grossi margini di recuperoenergetico: l’aria, una volta utilizzata, viene scaricata di-rettamente in atmosfera. Un impianto ad aria compressaè ben progettato ed efficiente quando in fase di spegni-mento e/o in stand-by è a perdite zero, senza sprechi dienergia ed incrementi di costo.L’aria compressa ha i seguenti principali vantaggi:- è disponibile ovunque in quantità illimitate- è facile da trasportare tramite condotti che coprono an-

che distanze elevate- può circolare a velocità elevate nelle linee di distribu-

zione- può essere facilmente immagazzinata e, quindi, soddi-

sfare i picchi di richiesta e migliorare l’efficienza delgruppo compressore

- è compatibile con una vasta gamma di materiali- i componenti di un impianto ad aria compressa sono

semplici da progettare, realizzare e manutenere- i sistemi e le apparecchiature ad aria compressa sono

poco influenzati dalla temperatura fino a circa 50°C- eventuali interventi di regolazione della pressione e/o

della portata non sono particolarmente costosi- fermo restando l’obbligo di tener sempre sotto controllo

la pressione, il rischio di esplosione è minimo se l’im-pianto è ben funzionante e manutenuto

- a impianto spento o in stand-by l’aria compressa cessadi circolare e, quindi, non richiede ulteriori dispositivi oaccorgimenti di protezione oltre quelli già previsti

- possono essere raggiunti particolari requisiti di puliziaper speciali applicazioni ove il personale è professio-nalmente esposto e/o l’aria compressa entra direttamen-te a contatto con prodotti e processi (industria alimenta-re, chimica, farmaceutica, tessile, ..)

Viceversa, i principali svantaggi dell’aria compressa sono:- la comprimibilità, che non le consente una velocità di

moto costante, nemmeno con apposite apparecchiaturedi regolazione

- le perdite in fase di funzionamento, facili da individuareperché rumorose, ma solo in assenza di diffusori, il cuicompito principale è proprio quello di mettere in sicu-rezza gli scarichi riducendone il rumore

- la contaminazione intrinseca, che deve necessariamenteessere rimossa, tramite apposito impianto dicondizionamento, per evitare danni gravi ed irreversibilia componenti, processi e prodotti finali (nell’aria com-pressa sono sempre presenti particolato, olio e acqua etracce residue di altre impurità che reagisconomutuamente tra loro dàndo luogo a particelle solide an-cora più grosse e/o ad emulsioni oleose che vanno adepositarsi sulle pareti di tubazioni ed apparecchiature).

L’obiettivo principale di un qualsiasi sistema di distribu-zione dell’aria compressa è quello di fornire aria con lepiù basse perdite di carico e il minor consumo di energia.I principali componenti d’impianto sono essenzialmenteil compressore, la rete di distribuzione e leapparecchiature installate.

Apparecchiature per la rimozione dell’umidità dall’aria compressaQuesta sezione del catalogo vuole occuparsi esclusiva-mente delle apparecchiature installate, in particolare diquelle tipologie di apparecchiature legate alla separa-zione e all’eliminazione dell’umidità dall’aria compres-sa. Di altri dispositivi e/o problematiche connesse, comela termoregolazione (ad esempio, legata ai compressoriraffreddati ad acqua) o la riduzione di pressione (ad esem-pio, per adattare la pressione alle varie utenze o aumen-tare la riserva energetica, producendo a pressione piùelevata), ne abbiamo già diffusamente parlato in prece-denza: i termoregolatori più usati sono quelli autoazionatia due vie o a tre vie ad azione inversa (si veda alle pagg.94 e 98); i riduttori di pressione sono, generalmente, glistessi impiegati per il vapore, eventualmente in versionea tenuta soffice per chiusura ermetica (si veda a pag. 44);analogamente per le eventuali valvole di sicurezza (siveda a pag. 68).L’eliminazione dell’umidità dall’aria compressa (nell’ariaaspirata dal compressore c’è sempre umidità) è di fonda-mentale importanza per evitare colpi d’ariete, diminuzio-ni di portata nella linea di distribuzione, riduzioni di capa-cità negli accumuli, usura alle apparecchiature utilizzatriciod occlusioni agli ugelli degli utensili. I punti di sfiato de-vono essere collocati immediatamente dopo la fase dicompressione, sugli eventuali serbatoi di accumulo, sul-la rete di distribuzione e nei punti intermedi/terminali deitratti più estesi.Per intercettare e fermare le gocce trascinate dal flusso diaria, si utilizzano i separatori di umidità, prima delle deri-vazioni a utenze importanti o critiche. Poiché la compres-sione favorisce la condensazione dell’umidità ma il ri-scaldamento indotto la ostacola (l’aria dopo la compres-sione può raggiungere temperature anche di 100÷150°C)è bene installare i separatori nelle zone più fredde dellelinee di distribuzione.Per l’allontanamento automatico della condensa inter-cettata da ogni separatore, vengono impiegati scaricatoridi condensa, per lo più a galleggiante perchè, grazie al-l’apertura modulata e alla tenuta ermetica, non fanno fuo-riuscire aria e non sono minimamente influenzati dallapressione in fase di scarico.In presenza di grossi trascinamenti di olio, una soluzionealternativa estremamente valida è l’Ayrodin, uno scarica-tore termodinamico lievemente modificato.

Separatori di umiditàL’eliminazione della condensa dall’aria compressa è es-senziale per il buon funzionamento delle utenze a valle.Offrendo un ampio volume di espansione ed interponen-do al flusso di aria compressa uno o più diaframmi oppor-tunamente profilati, è possibile intercettare la maggiorparte dell’umidità in fase di incipiente condensazione,aumentando il grado di secchezza dell’aria: l’aria entranel separatore, perde velocità e varia la direzione di moto,a causa della sua inerzia; le gocce in sospensione urta-no contro i diaframmi e, per gravità, scendono in bassonel punto di drenaggio.Allo scarico di ogni separatore deve essere abbinato unoscaricatore di condensa automatico, per rimuovere continua-mente e velocemente la condensa intercettata. Tale sistemarisulta molto efficace anche a portate ridotte. I separatori con-corrono, insieme ad altri dispositivi di drenaggio, all’elimina-zione di potenziali colpi d’ariete e a migliorare notevolmenteprestazioni, rendimento e durata delle utenze.

191

Specifiche tecniche Tl-P023-02 (S1) eTl-P023-25 (S12 e 13)

S1, S12 e S13I separatori di umidità S1, S12 e S13 sono già stati pre-sentati in una sezione precedente di questo catalogo: siveda a pag. 118.

Dimensionamento*Tutti i separatori sono caratterizzati da una portata massi-ma di aria compressa misurata in m3/h effettivi, rilevatacioè alla pressione e alla temperatura di esercizio. Gene-ralmente, la portata di un impianto è, invece, espressa inNm3/h (si riferisce alla portata del compressore in aspira-zione cioè prima della compressione) e, quindi, è da in-tendersi in condizioni normali, ovvero a 1,013bar (pres-sione atmosferica) e a 0°C. Per il dimensionamento delseparatore, occorrerà trasformare i Nm3/h in m3/h (si con-siderino trascurabili le variazioni di umidità relativa):

Specifica tecnica 3D.200

Ad esempio, per dimensionare un separatore adatto aduna portata di 180Nm3/h di aria compressa a 30°C e 5bar:

Modello DN Attacchi Materiali PMO/TMOS1 ½”÷1”

filettati UNI-ISO 7/1 Rp (GAS)* ghisa16bar/200°C

S12 1¼”÷2"sferoidale

25bar/350°C

S13 40÷200 flangiati UNI-DIN2237/29 PN16 o 2239/29 PN25 16bar/350°C o 25bar/350°C

9800 15÷250 flangiati UNI-DIN6084/29 PN40** 25bar/150°C

DN80 11,7bar/150°C

9800R 80÷250 acciaio DN100 e 125 8,8bar/150°C

flangiati UNI-DIN2278/29 PN16** zincato DN150 7bar/150°CDN200 e 250 5,8bar/150°C

9800Z 32÷250 13bar/150°C

* attacchi filettati femmina ANSI B1.20.1 NPT (API), a richiesta** attacchi flangiati ANSI o diametri nominali superiori, a richiesta (non per 9800R)

Indicazioni per la selezione

9800, 9800R e 9800ZSeparatori di umidità specificamente progettati per lineedi distribuzione dell’aria compressa e gas non pericolosi.Eliminano dall’aria compressa i vapori condensati di ac-qua e olio che si formano a valle del compressore, inseguito all’aumento di pressione/temperatura dell’aria eal successivo raffreddamento nelle linee di distribuzione.

Qf = portata di aria alle condizioni di funzionamento (m3/h)Qn = portata di aria in condizioni normali (Nm3/h)Tf = temperatura dell’aria alle condizoni di funzionamento (°C)pf = pressione relativa dell’aria alle condizioni di funzionamento (bar)

Qf = Qn • ( ) • ( ) ove273 +Tf

273

1,013 1,013 + pf

Nm3

h180 ( ) • ( ) • ( ) = 33,66

273 + 30°C 273

1,013 1,013 + 5bar

m3

h~

Dalla tabella sottostante si sceglie quindi la misura DN32.

DNPortata massima di aria in m3/h effettivi

15 1020 1525 2532 4540 6550 10065 15080 250

100 400125 600150 900200 1700250 2700

* In genere, su impianti già esistenti si può installareun separatore di pari diametro della tubazione, maiinferiore (se superiore, occorre utilizzare apposite ri-duzioni); per i nuovi impianti è bene prima effettuareil dimensionamento della tubazione e poi sceglierela misura del separatore

192

Scaricatori di condensaCA, CAB e AIRODYN

Corpo: ghisa sferoidale/acciaio/acciaio inox

PMO: fino a 63bar

Attacchi: filettati/a saldare a tasca DN½”÷1”flangiate DN15÷50

I sistemi ad aria compressa producono una certa quan-tità di condensa composta da acqua, olio e tracce re-sidue di impurità varie, con un grado di viscosità cheaumenta al diminuire della temperatura. Analogamen-te per i sistemi di gas compressi, con la sola differen-za che quel la che si forma è una condensa di

I “CA” e i “CAB” sono scaricatori di condensa per ariacompressa ed altri gas compatibili, con sistema di sca-rico a galleggiante a funzionamento istantaneo conti-nuo: non appena la condensa entra nella camera del-lo scaricatore, il galleggiante si alza, il leverismo adesso connesso apre l ’otturatore e la condensafuoriesce; quando arriva aria o gas, il galleggiante siabbassa e chiude ermeticamente la valvola di scari-co. Tali scaricatori sono in grado di sostenere carichiistantanei piccoli e grossi allo stesso modo, senzaessere minimamente influenzati da variazioni di pres-sione anche ampie o repentine; garantiscono una chiu-sura ermetica con relativa guardia idraulica e resisto-no molto bene a colpi d’ariete o vibrazioni.Per un funzionamento soddisfacente non è necessa-rio alcuno sfiato ma è importante prevedere, laddovepossibile, una linea di compensazione collegata sullato a monte, per assicurarsi che il corpo dello scari-catore risulti sempre ad una pressione equilibrata conquella di rete: se la portata è bassa (come ad esem-pio nelle applicazioni di drenaggio di linea) l’aria sidisperde nella condensa e viene espulsa con essa;se, invece, è elevata (ad es. drenaggio di serbatoi),non può più trovare sfogo nel flusso di condensa e,quindi, per non mandare in blocco da sovrapressionelo scaricatore, necessita di una linea di compensa-zione separata che scarichi la sovrapressione più amonte. Poiché il fluido scaricato può raggiungere100°C di temperatura, l’eventuale scarico in atmosfe-ra deve avvenire in un luogo protetto e sicuro.

Modelli, materiali corpo e coperchioCA14 con corpo in ghisa sferoidale PN16CA44 con corpo in acciaio PN40CAB con corpo in acciaio PN50CAS14 con corpo in acciaio inox PN25CA46 con corpo in acciaio inox PN40

Versioni e otturatore

stdcon otturatore in viton, per CA14/44/46e CAS14 DN½” e ¾”

Scon otturatore in acciaio inox,per CA14/44/46 e CAS14

14con otturatore in gomma nitrilica (NBR) ePMO=14bar, solo per CAB

32/50con otturatore in acciaio inox ePMO=32/50bar, solo per CAB

Opzioni a richiesta

predisposizione foro filettato DN½” GAS o NPT

per linea di per CA44/46 (DN½” NPT o SW

compensazione per CA44S DN1” SW);DN3/8” NPT per CAB

predisposizione per foro filettato DN3/8” GAS o NPT,rubinetto di spurgo per CA14filtro incorporato solo per CAS14scartamenti DIN eforatura filettata

per CA44 con attacchi ANSI

per bulloni(per CA46 con attacchi ANSI, std)

CA14/14S CA44/44S CAB CA46/46SCAS14/14S

CA e CAB

idrocarburi con peso specifico più basso della con-densa di acqua. In entrambi i casi queste miscele siraccolgono nei punti più bassi dell’impianto e devonoessere rimosse al fine di assicurare efficienza edaffidabilità. Assolvono tale compito gli scaricatori CA,CAB e Airodyn.

193

Diametri nominaliDN½” e ¾” per CA14, CAB e CAS14DN1” per CA44S e CAS14SDN15 e 20 per CA44/46DN25 per CA44S/46S

Condizioni limite di esercizio14bar per CAB14 e CAS1416bar per CA1432bar per CAB32

PMO* per CA44/46 con attacchi flangiati PN4040bar o ANSI300 e CA44S con attacchi DN1”

filettati o SW50bar per CAB50120°C per CAB14200°C per CA14/44/46 e CAS14

TMO225°C per CAS14S250°C per CA14S350°C per CAB32 e 50400°C per CA44S e 46S

temperatura 5°C per CA14 e CABdi esercizio -10°C per CA44/46minima** -20°C per CAS14* compatibilmente con il rating delle flange e la pressio-

ne differenziale massima** compatibilmente con il rischio di gelo

Interniin acciaio inox

Connessioni in linea

orizzontalicon flusso da sinistra verso destra*,per CA44/46 e CAB

verticaliper CAS14, con flusso dall’alto versoil basso*

ad angolo rettoper CA14 (con ingresso verticalediscendente e uscita orizzontale*)

* osservando lo scaricatore come riportato in figura allapagina precedente

AttacchiUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) per CA14,CAB, CAS14 e CA44S DN1”, std

filettati femmina ANSI B1.20.1 NPT (API) per CA14,CAB, CAS14 e CA44S DN1”,a richiesta

a saldare a tascaANSI B16.11 SW per CAB, CAS14e CA44S DN1”, a richiesta

flangiati UNI-DINPN40 per CA44/46 (con scartamentiDIN), std; per CAB, a richiestaserie 150/300 per CA44 (con scarta-

flangiati ANSI B16.5menti maggiorati), CA46 (con scarta-menti DIN e foratura filettata perbulloni); per CAB, a richiesta

∆∆∆∆∆PMX - pressione differenziale massima in bar*

ModelloDensità in kg/dm3

1 0,9 0,8 0,7 0,6CA14/CAS14/CAS14S 14 14 14 9 5

CA44/CA46 32 32 29 20 12CA44S-4,5 CA46S-4,5 4,5 4,5 4,5 3,4 2CA44S-10 CA46S-10 10 9,5 6,8 5,5 3,4CA44S-14 CA46S-14 14 14 11 8 5CA44S-21 CA46S-21 21 19 15 10 6,5CA44S-32 CA46S-32 32 30 23 16,5 10

* - la pressione differenziale massima ∆PMX è funzionedella densità del liquido da drenare

- la densità minima del liquido è 0,6kg/dm3

- la pressione differenziale minima è 0,1bar

Portate di scarico in kg/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

CA14

Con

dens

a kg

/h

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

CAS14

194

Specifiche tecniche Tl-P148-12 (CA14/14S); Tl-P148-38 (CAS14/14S); 3D.165 (CAB); Tl-P148-02 (CA44/44S conattacchi flangiati ); Tl-P148-23 (CA44S DN1” con attacchi filettati o SW); Tl-P148-04 (CA46/46S)e TI-P148-18 (portate CA14S, CA44 e CA46)

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

CAB

Con

dens

a kg

/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

CA14S, CA44 e CA46

Con

dens

a kg

/h

195

AIRODYNScaricatori per aria compressa, con sistema di scaricotermodinamico modificato (sono del tutto simili agli scari-catori per vapore TD42, riporta-to a pag. 31; l’unica differenza ènell’otturatore a disco: nel TD42,la superficie opposta alla sedeè liscia; nell’Airodyn entrambe lesuperfici sono, invece, opportu-namente sagomate), corpo com-patto e robusto, filtro a Yestraibile, parti interne in movi-mento ridotte al minimo e super-fici esterne protette danichelatura ENP anticorrosionee a basso rischio di danno per gelo, utilizzati in particola-re laddove gli scaricatori CA o CAB sarebbero difficil-mente installabili, perchè troppo ingombranti o si bloc-cherebbero per la presenza di possibili emulsioni oleoseche vanno a depositarsi sull’orifizio della valvola di scari-co, occludendone il passaggio. In genere, la condensa èabbastanza pulita ovvero con tracce oleose di scarsa con-sistenza, per cui lo scaricatore viene normalmente usatocon la solita scanalatura circolare che si accoppia alladoppia sede anulare sulla faccia inferiore dell’otturatorea disco. Se, invece, la condensa è una miscela sporca,con una sensibile contaminazione da olio, il disco va ri-baltato: la scanalatura circolare è rivolta verso l’alto, men-tre sulla faccia inferiore del disco, rivolta verso la sede, èincisa una sottile rigatura radiale, dal centro verso l’ester-no, che permette il libero spurgo delle emulsioni oleose.Nel caso poi in cui le condizioni di sporcizia fossero par-ticolarmente spinte, è possibile approfondire il solco del-la rigatura di sfiato od incidere una/due rigature addizio-nali. All’avviamento, la pressione della condensa in arri-vo solleva il disco e lo scarico è immediato; l’alta velocitàdi scarico crea una contropressione sopra il disco che viavia aumenta fino a superare la pressione di scarico e aspingere il disco in chiusura a scatto sulla sede; non si

Corpo e interniinteramente in acciaio inox

Condizioni limite di esercizioPMO 63barTMO 400°Ccontropressione ≤≤≤≤≤80% della pressione di ingressomassimapressione di esercizio

1,4barminima** con pressione differenziale minima di 0,25bar

Connessioniin linea orizzontali o verticali

Attacchi

filettati femminaUNI-ISO 7/1 Rp (GAS) solo per DN½”, stdANSI B1.20.1 solo per DN¾”, a richiesta

Diametri nominaliDN½” e ¾” (solo con attacchi NPT)

tratta di una chiusura effettiva, poichè le sostanze oleo-se passano ugualmente attraverso la rigatura radialeriportata sulla faccia inferiore del disco; per effetto diquesto spurgo, infatti, la pressione sopra il disco dimi-nuisce fino a che prevale quella della condensa incal-zante che risolleva il disco e il ciclo si ripete. Poiché ilfluido scaricato può raggiungere 100°C di temperatura,l’eventuale scarico in atmosfera deve avvenire in un luo-go protetto e sicuro.

Coefficienti di portata KvDN ½” ¾”Kv 3,09 3,09

Portate di scarico in kg/h

Pressione differenziale bar (x 100 = kPa)

Con

dens

a kg

/h

Specifica tecnica TI-P610-05

196

Caratteristiche fisiche del vapor acqueo saturoVolume

Calore sensibile Calore latente Calore totalePressione relativa Pressione assoluta Temperatura specificodell’acqua di evaporazione del vaporedel vapore

bar kg/cm2 bar a kg/cm2 a K °C m3/kg kJ/kg kcal/kg kJ/kg kcal/kg kJ/kg kcal/kg

0,0500,1000,1500,2000,2500,3000,3500,4000,4500,500

0,60,70,80,91,0

1,0131,0631,1131,1631,2131,3131,4131,5131,6131,7131,8131,9132,013

2,1132,2132,3132,4132,513

2,6132,7132,8132,9133,013

3,2133,4133,6133,8134,013

4,2134,4134,6134,8135,013

5,2135,4135,6135,8136,013

6,5137,0137,5138,0138,513

00,050,100,150,200,300,400,500,600,700,800,901,00

1,101,201,301,401,50

1,601,701,801,902,00

2,202,402,602,803,00

3,203,403,603,804,00

4,204,404,604,805,00

5,506,006,507,007,50

306,05318,95327,15333,15338,15342,25345,85349,05351,85354,45

359,05363,05366,65369,85372,75

373,15374,55375,75378,25379,35380,55382,65384,75386,65388,55390,25391,95393,55

395,05396,55398,05399,45400,75

402,05403,25404,55405,65406,85

409,05411,15413,15415,05416,85

418,55420,35421,95423,55425,15

426,55427,95429,35430,75432,05

435,25438,15440,95443,65446,15

28,19114,67410,0237,6506,2045,2294,5263,9943,5773,240

2,7322,3652,0871,8691,694

1,6731,6011,5331,4711,4141,3121,2251,1491,0381,0240,9710,9230,881

0,8410,8060,7730,7430,714

0,6890,6650,6430,6220,603

0,5680,5360,5090,4830,461

0,4400,4220,4050,3890,374

0,3610,3480,3360,3250,315

0,2920,2720,2550,2400,227

137,7191,8225,9251,5272,0289,3304,3317,6329,6340,5

359,9376,7391,7405,2417,5

419,1425,0430,4435,8440,9450,5459,7468,5476,5484,4491,9499,1505,8

512,5519,2525,0530,9536,3

542,2547,2552,7557,7562,7

571,9581,1589,5597,9605,8

612,9620,5627,6634,3641,0

647,3653,6659,8665,7671,1

685,0697,9710,1721,8733,1

32,945,854,060,165,069,172,775,978,881,4

86,090,093,696,899,8

100,1101,5102,8104,1105,3107,6109,8111,9113,8115,7117,5119,2120,8

122,4124,0125,4126,8128,1

129,5130,7132,0133,2134,4

136,6138,8140,8142,8144,7

146,4148,2149,9151,5153,1

154,6156,1157,6159,0160,3

163,6166,7169,6172,4175,1

2425,02394,42374,82359,72347,52337,52328,72320,72313,62306,9

2295,22284,32275,52267,22259,2

2258,42254,22251,22247,92245,02238,72232,82227,02221,52216,92211,92206,92202,3

2198,52194,32190,12186,32181,7

2178,82175,02171,32167,92164,6

2158,32152,02146,22140,32134,8

2129,42124,42118,92114,32109,3

2104,72100,12095,92091,32087,1

2077,12067,42058,22049,02040,6

579,2571,9567,2563,6560,7558,3556,2554,3552,6551,0

548,2545,6543,5541,5539,6

539,4538,4537,7536,9536,2534,7533,3531,9530,6529,5528,3527,1526,0

525,1524,1523,1522,2521,1

520,4519,5518,6517,8517,0

515,5514,0512,6511,2509,9

508,6507,4506,1505,0503,8

502,7501,6500,6499,5498,5

496,1493,8491,6489,4487,4

2562,72586,22600,72611,22619,52626,82633,02638,32643,22647,4

2655,12661,02667,22672,42676,7

2677,52679,12681,62683,72685,82689,22692,52695,52698,02701,32703,82705,92708,0

2711,02713,52715,12717,22718,1

2721,02722,32723,92725,62727,3

2730,22733,12735,72738,22740,7

2742,42744,92746,52748,62750,3

2752,02753,72755,82757,02758,3

2762,02765,42768,32770,82773,8

612,1617,7621,2623,7625,7627,4628,9630,2631,4632,4

634,2635,6637,1638,3639,4

639,5639,9640,5641,0641,5642,3643,1643,8644,4645,2645,8646,3646,8

647,5648,1648,5649,0649,2

649,9650,2650,6651,0651,4

652,1652,8653,4654,0654,6

655,0655,6656,0656,5656,9

657,3657,7658,2658,5658,8

659,7660,5661,2661,8662,5

0,0510,1020,1530,2040,2550,3060,3570,4080,4590,510

0,6120,7140,8160,9181,020

1,0331,0831,1351,1861,2371,3391,4411,5431,6451,7471,8491,9512,053

2,1552,2572,3592,4612,563

2,6642,7662,8682,9703,072

3,2763,4803,6843,8884,092

4,2964,5004,7044,9085,112

5,3165,5205,7245,9286,131

6,6417,1517,6618,1718,681

00,0510,1020,1530,2040,3060,4080,5100,6120,7140,8160,9181,020

1,1221,2241,3261,4281,530

1,6321,7331,8351,9372,039

2,2432,4472,6512,8553,059

3,2633,4673,6713,8754,079

4,2834,4874,6914,8955,099

5,6086,1186,6287,1387,684

32,945,854,060,065,069,172,775,978,781,3

85,989,993,596,799,6

100,0101,4102,6105,1106,2107,4109,5111,6113,5115,4117,1118,8120,4

121,9123,4124,9126,3127,6

128,9130,1131,4132,5133,7

135,9138,0140,0141,9143,7

145,4147,2148,8150,4152,0

153,4154,8156,2157,6158,9

162,1165,0167,8170,5173,0

197

VolumeCalore sensibile Calore latente Calore totalePressione relativa Pressione assoluta Temperatura specifico

dell’acqua di evaporazione del vaporedel vapore

bar kg/cm2 bar a kg/cm2 a K °C m3/kg kJ/kg kcal/kg kJ/kg kcal/kg kJ/kg kcal/kg

8,008,509,009,50

10,00

11,0012,0013,0014,0015,00

16,0017,0018,0019,0020,00

21,0022,0023,0024,0025,00

26,0027,0028,0029,0030,00

32,0034,0036,0038,0040,00

42,0044,0046,0048,0050,00

52,0054,0056,0058,0060,00

62,0064,0066,0068,0070,00

72,0074,0076,0078,0080,00

85,0090,0095,00

100,00

110,00120,00130,00140,00150,00

160,00170,00180,00190,00200,00

219,537

0,2150,2040,1940,1850,177

0,1630,1510,1410,1320,124

0,1170,1100,1050,1000,095

0,0900,0870,0830,0800,077

0,07410,07140,06900,06670,0645

0,06060,05710,05390,05110,0485

0,04620,04410,04210,04030,0386

0,03710,03560,03430,03300,0319

0,03080,02970,02870,02780,0269

0,02610,02530,02460,02390,0232

0,02160,02020,01890,0178

0,01580,01410,01260,01140,0102

0,00920,00830,00740,00660,0058

0,003106

743,6753,6763,3772,9782,1

799,3815,6831,1845,7859,6

872,9885,5897,6909,4921,1

932,0942,4952,9963,0972,6

981,3990,5999,6

1008,41017,1

1033,71049,71065,11080,11094,4

1108,41122,11135,11148,11160,5

1172,71184,71196,41207,81219,0

1230,11240,81251,51261,91272,2

1282,31292,31302,21311,91321,5

1344,91367,71390,01411,7

1453,91494,91535,01574,51613,9

1653,61694,21736,41781,51832,0

2086,0

177,6180,0182,3184,6186,8

190,9194,8198,5202,0205,3

208,5211,5214,4217,2220,0

222,6225,1227,6230,0232,3

234,3236,5238,7240,8242,9

246,8250,7254,3257,9261,3

264,7268,0271,1274,2277,1

280,0282,9285,7288,4291,1

293,7296,3298,9301,3303,8

306,2308,6311,0313,3315,6

321,2326,6331,9337,1

347,2357,0366,6376,0385,4

394,9404,6414,7425,4437,5

498,1

2032,32024,32016,42008,82001,3

1987,11973,71960,71948,11936,4

1924,71913,41902,51891,61881,5

1871,51861,51851,41842,21832,6

1821,61812,51803,61794,91786,2

1769,31752,81736,81721,01705,6

1690,51675,61661,01646,61632,3

1618,31604,41590,71577,21563,8

1550,41537,21524,21511,21498,2

1485,41472,71460,01447,31434,8

1403,51372,51341,71310,9

1249,41187,41124,51060,0993,3

923,5849,4769,2679,7575,0

0

485,4483,5481,6479,8478,0

474,6471,4468,3465,3462,5

459,7457,0454,4451,8449,4

447,0444,6442,2440,0437,7

435,0432,8430,7428,6426,5

422,5418,6414,7411,0407,3

403,7400,1396,6393,2389,8

386,5383,1379,9376,6373,4

370,2367,1364,0360,9357,8

354,7351,7348,6345,6342,6

335,2327,8320,4313,0

298,4283,6268,5253,1237,2

220,5202,8183,7162,3137,3

0

2775,82777,92779,62781,72783,4

2786,32789,22791,82793,92795,9

2797,62798,92800,12801,02802,6

2803,52803,92804,32805,22805,2

2802,92803,02803,22803,32803,3

2803,02802,52801,92801,12800,0

2798,92797,72796,12794,72792,8

2791,02789,12787,12785,02782,8

2780,52778,02775,72773,12770,4

2767,72765,02762,22759,22756,3

2748,42740,22731,72722,6

2703,32682,32659,52634,52607,2

2577,12543,62505,62461,22407,0

2086,0

663,0663,5663,9664,4664,8

665,5666,2666,8667,3667,8

668,2668,5668,8669,0669,4

669,6669,7669,8670,0670,0

669,3669,4669,4669,4669,4

669,4669,2669,1668,9668,6

668,4668,1667,7667,4669,9

666,5666,0665,6665,1664,5

664,0663,4662,8662,2661,6

660,9660,3659,6658,9658,2

656,3654,4652,3650,2

645,5640,5635,1629,1622,6

615,4607,4598,3587,7574,8

498,1

175,4177,7180,0182,1184,1

188,0191,7195,1198,3201,4

204,4207,2209,9212,5215,0

217,3219,6221,8224,0226,1

228,1230,1232,0233,9235,7

239,3242,6245,8248,9251,9

254,7257,5260,2262,7265,2

267,7270,0272,3274,5276,7

278,8280,9282,9284,9286,8

288,7290,6292,4294,2295,9

300,14304,18308,05311,77

318,80325,33331,49337,27342,73

347,91352,82357,50361,96366,22

373,98

8,1588,6679,1179,687

10,197

11,21712,23613,25614,27615,296

16,31517,33518,35519,37420,394

21,41422,43323,45324,47325,493

26,51227,53228,55229,57130,591

32,63034,67036,70938,74940,788

42,82744,86746,90648,94650,985

53,02455,06457,10359,14361,182

63,22165,26167,30069,34071,379

73,41875,45877,49779,53781,576

86,67591,77396,872

101,970

112,167122,364132,561142,758152,955

163,152173,349183,546193,743203,940

223,5862

9,0139,513

10,01310,51311,013

12,01313,01314,01315,01316,013

17,01318,01319,01320,01321,013

22,01323,01324,01325,01326,013

27,01328,01329,01330,01331,013

33,01335,01337,01339,01341,013

43,01345,01347,01349,01351,013

53,01355,01357,01359,01361,013

63,01365,01367,01369,01371,013

73,01375,01377,01379,01381,013

86,01391,01396,013

101,013

111,013121,013131,013141,013151,013

161,013171,013181,013191,013201,013

220,55

9,1919,700

10,21010,72011,230

12,25013,26914,28915,30916,328

17,34818,36819,38820,40721,427

22,44723,46624,48625,50626,525

27,54528,56529,58530,60431,624

33,66335,70337,74239,78241,821

43,86045,90047,93949,97951,018

54,05756,09758,13660,17662,215

64,25466,29468,33370,37372,412

74,45176,49178,53080,57082,609

87,70792,80697,904

103,003

113,200123,397133,594143,791153,988

164,185174,382184,579194,776204,973

224,895

448,55450,85453,15455,25457,25

461,15464,85468,25471,45474,55

477,55480,35483,05485,65488,15

490,45492,75494,95497,15499,25

501,25503,25505,15507,05508,85

512,45515,75518,95522,05525,05

527,85530,65533,35535,85538,35

540,85543,15545,45547,65549,85

551,95554,05556,05558,05559,95

561,85563,75565,55567,35569,05

573,29577,33581,20584,92

591,95598,48604,64610,42615,88

621,06625,97630,65635,11639,37

647,13

198

Diagrammi per il dimensionamento delle linee di vapore

Velocit

à del

vapore

(m/s)

Dia

met

ro d

ella

tub

azio

ne

(mm

)

Pressione relativa del vapore (bar)

Portata

di v

apore

(kg/h

)

Temperatura del vapore (°C)

199

I diagrammi riportati sopra permettono il dimensionamento delle tubazioni per vapore ed il calcolo di eventuali perdite dicarico, tenendo conto delle condizioni di utilizzo del vapore ovvero dei suoi valori di pressione, temperatura, velocità eportata. Il loro uso risulta evidente mediante un semplice esempio:EsempioUna tubazione DN150 può trasportare 20.000kg/h di vapore a 15bar e 300°C considerando di una perdita ci carico dicirca 1,2bar ogni 100m di tubazione.

Temperatura del vapore (°C)

Dia

met

ro in

tern

o de

lla tu

bazi

one

(mm

)

Por

tata

di v

apor

e (k

g/h)

Pressione relativa del vapore (bar)

Per

dit

a d

i car

ico

(b

ar/1

00m

)

200

Tabella di dimensionamento delle linee di vapore ANSI Schedula 80Portate di vapore (kg/h)

201

Il dimensionamento delle tubazioni di ritorno condensa è particolarmente critico perché fortemente influenzato dallapresenza del vapore di rievaporazione e dalla variabilità delle temperature e dei carichi all’avviamento. Il diagrammariportato sopra permette un dimensionamento accettabile con la semplice utilizzazione del carico massimo d’esercizio el’introduzione della pressione/temperatura a monte dello scaricatore di condensa e della contropressione totale a valle,tenendo così conto del fenomeno della rievaporazione (flashing). Gli esempi evidenziano che con risultato intermedio tradue diametri si sceglierà la tubazione di diametro superiore nei casi di tubazione allagata (ritorno sopraelevato), mentreper tubazioni senza innalzamenti e, quindi, non allagate si adotterà il diametro immediatamente inferiore.Esempio 1Utilizzatore con consumo a pieno carico pari a 1000kg/h di vapore a 6bar, scaricatore di tipo meccanico e tubazione inpendenza verso il punto di raccolta pressurizzato a 2bar: viene utilizzata una tubazione DN25.Esempio 2Pieno carico di 1000kg/h di vapore a 23bar, scaricatore di tipo termostatico bimetallico, tubazione con risalita di 4m econtropressione 0,6bar. Poiché lo scaricatore bimetallico con taratura standard scarica la condensa a circa 25°C sotto latemperatura del vapor saturo, la linea di dimensionamento partirà da una temperatura di 195°C (anzichè da una pressio-ne di 23bar): viene utilizzata una tubazione DN50.

Diagramma per il dimensionamento delle linee di ritorno condensaC

on

trop

ression

e nella lin

ea di

ritorn

o co

nd

ensa (b

ar)Diametro della tubazione (mm)

Diam

etro d

ella tub

azion

e (mm

)

Po

rtat

a d

i co

nd

ensa

(kg

/h)

Tem

per

atu

ra d

ella

co

nd

ensa

a m

on

te d

ello

sca

rica

tore

(°C

)

Pre

ssio

ne d

ella

con

dens

a sa

tura

a m

onte

del

lo s

cari

cato

re (

bar)

2 1

202

Solo in mancanza dei dati necessari per l’utilizzo del precedente diagramma e per pressioni di vapore non superiori a4bar che limitano il fenomeno di rievaporazione, potrà essere utilizzata la tabella sottostante.

In questo caso la portata considerata dovrà essere quella di avviamento che è, in molti casi, circa il doppio del carico diesercizio. Per gli impianti più comuni è sufficiente dimensionare lalinea per una perdita di carico di 0,8mbar/m utilizzandola colonna evidenziata.

EsempioCarico massimo di esercizio 600kg/h di vapore a 38bar; non avendo alcun altra informazione si può assumere un caricoiniziale di 1200kg/h. Considerando la colonna 0,8mbar/m si sceglie una tubazione DN32.

Tabella per il dimensionamento delle linee di ritorno condensaPortate di condensa (kg/h)

Perdite di carico approssimate (mbar/m)DN

0,3 0,5 0,6 0,8 1 1,4

15 95 130 140 160 180 22020 220 290 320 370 420 50025 410 540 600 690 790 94032 890 1180 1300 1500 1700 204040 1360 1790 2000 2290 2590 310050 2630 3450 3810 4390 4990 600065 5350 6950 7730 8900 10150 1210080 8320 10900 12000 13800 15650 18700

100 17000 22200 24500 28200 31900 38000125 32600 42600 47000 54100 61200 73000150 62700 81800 90300 104000 117600 140000

203

Diagramma per il dimensionamento delle linee di aria compressa

Pressione relativa dell’aria (bar)D

iam

etro

del

la t

ub

azio

ne

(mm

)

Po

rtat

a d

i ar

ia (

Nm

3 /m

in)

Perdita di carico (mmH2O/m)

EsempioPer 35Nm3/min di aria a 7bar la perdita di carico in una tubazione di diametro 100mm è 6,7mmH2O/m.

Spirax-Sarco S.r.l.Via per Cinisello, 18 - 20054 Nova Milanese (MI)

Tel.: 0362 49 17.1 - Fax: 0362 49 17 307Sito Internet: www.spiraxsarco.com/itE-mail: [email protected] G3.100 Edizione 2 - 2006.06

Stoc

cagg

ioac

qua

depu

rata

Cal

daia

vap

ore

Scam

biat

ore

di c

alor

e ad

acc

umul

o

Ute

nza

vapo

re

Unità

di

tratta

men

toar

iaSc

ambi

ator

edi

cal

ore

ista

ntan

eo