cementificazione selvaggia istat: in italia la qualità ... · real orto botanico fu fondato nel...

18
P PRIMO PIANO Cementificazione selvaggia emergenza in Italia Maisto a pag.2 Libri che raccontano il futuro del Pianeta Con la crisi finanziaria glo- bale, sembra che i temi dell’ambiente non siano più al centro della discussione politica internazionale. Ep- pure si continua a scrivere di natura, ecologia, cambia- menti climatici, inquina- mento e salute, nel mondo come in Italia. Mosca a pag.4 I vulcani sono una delle ma- nifestazioni più appariscenti e spettacolari dei processi geodinamici che operano al- l’interno della terra e la co- noscenza degli stessi e dei meccanismi che li governano riveste un ruolo di primaria importanza... Buonfanti a pag.9 Fecondazione eterologa: si intravede uno spiraglio Clemente a pag.11 Misurare il “respiro” dei vulcani Istat: in Italia la qualità dell’aria sta migliorando La qualità dell'aria in Italia migliora per effetto dell'au- mento della mobilità sosteni- bile; lo rileva uno studio dell’Istat. I dati sono relativi al 2013 che risulta il secondo anno consecutivo in cui si re- gistra una lieve flessione di- scendente dei tassi di motorizzazione dei capoluo- ghi di provincia: circa 613, 2 automobili e 132,7 motocicli per mille abitanti (rispettiva- mente - 0,9 e -0,6 % rispetto al 2012). Che sia per effetto di una maggior responsabilità am- bientale o della crisi finanzia- ria, più italiani scelgono mezzi alternativi rispetto al 2012. La scelta, probabil- mente causa malfunziona- mento, non ricade però sui mezzi pubblici, la cui do- manda è infatti in calo. Esposito a pag.7 Garbage Patch State l’arcipelago di plastica Forse pochi lo sanno ma esiste una nazione com- posta pezzo per pezzo da qualcosa che ognuno di noi ha abbandonato perché poco importante. Funaro a pag.6 L'Orto botanico di Napoli è tra i più antichi d’Italia e senz’altro il più importante per il nu- mero e le qualità delle collezioni presenti. Il Real Orto botanico fu fondato nel 1807 (anche se alcuni anni prima a Monteoliveto già esisteva un orto botanico universitario) in un’area ai piedi della meravigliosa collina di Capodimonte nei pressi del Real Albergo dei Poveri, un’opera monumentale anch’essa conosciuta ed apprez- zata in tutto il mondo. De Crescenzo-Lanza a pag.12 Terzi a pag.13 Il principe di Metternich a Napoli Nella notte tra il 22 e il 23 agosto del 1791 nell’isola di Haiti, gli afri- cani deportati insorsero contro i negrieri e organizzarono la prima rivolta storica occidentale per l’abolizione dello stato di schiavitù. Tafuro a pag.17 Vuoi tu dare un futuro ai bimbi? Sì lo voglio Francesco che trascina il carretto, Simona che gioca con le conchiglie... AMBIENTE & LIBRI NATUR@MENTE Il “Real Orto Botanico” di Napoli LAVORO & PREVIDENZA Ai sensi dell’art. 19 TUE, “la Corte di Giustizia dell’Unione Europea comprende al suo in- terno la Corte di Giustizia, il Tribunale e i tribunali specia- lizzati”. Compito della Corte di giustizia è quello di inter- pretare il diritto dell' Unione Europea affinché esso trovi identica applicazione in tutti i Paesi rientranti in tale con- testo. Essa giudica, inoltre, in merito alle controversie tra i governi degli Stati membri e le istituzioni dell'UE. Tutti possono rivolgersi alla Corte di Giustizia, privati cittadini, imprese, nonché organizza- zioni, nel caso in cui si ritenga che sussista una lesione di di- ritti da parte di un'istituzione dell'UE. Ferrara a pag.16 La Corte di Giustizia dell’Unione Europea AMBIENTE & SALUTE AMBIENTE & CULTURA AMBIENTE & TRADIZIONE Luglio 2014 insolitamente fresco e piovoso Quello di quest’anno è stato tra i mesi di lu- glio più freschi ed instabili degli ultimi de- cenni. La lunga sequenza delle perturbazioni che hanno colpito l’Italia ha fatto registrare a luglio precipitazioni di gran lunga superiori alla norma. Loffredo a pag.5 RACCONTIAMO IL METEO SCIENZA & TECNOLOGIA

Upload: donhu

Post on 17-Feb-2019

229 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

PPRIMO PIANO

Cementificazione selvaggiaemergenza in Italia

Maisto a pag.2

Libri che raccontano il futuro del Pianeta

Con la crisi finanziaria glo-bale, sembra che i temidell’ambiente non siano piùal centro della discussionepolitica internazionale. Ep-pure si continua a scriveredi natura, ecologia, cambia-menti climatici, inquina-mento e salute, nel mondocome in Italia.

Mosca a pag.4

I vulcani sono una delle ma-nifestazioni più appariscentie spettacolari dei processigeodinamici che operano al-l’interno della terra e la co-noscenza degli stessi e deimeccanismi che li governanoriveste un ruolo di primariaimportanza...

Buonfanti a pag.9

Fecondazione eterologa: si intravede uno spiraglio

Clemente a pag.11

Misurare il “respiro” dei vulcani

Istat: in Italia la qualità dell’aria sta migliorando

La qualità dell'aria in Italiamigliora per effetto dell'au-mento della mobilità sosteni-bile; lo rileva uno studiodell’Istat. I dati sono relativial 2013 che risulta il secondoanno consecutivo in cui si re-gistra una lieve flessione di-scendente dei tassi dimotorizzazione dei capoluo-ghi di provincia: circa 613, 2automobili e 132,7 motocicliper mille abitanti (rispettiva-mente - 0,9 e -0,6 % rispettoal 2012).Che sia per effetto di unamaggior responsabilità am-bientale o della crisi finanzia-ria, più italiani scelgonomezzi alternativi rispetto al2012. La scelta, probabil-mente causa malfunziona-mento, non ricade però suimezzi pubblici, la cui do-manda è infatti in calo.

Esposito a pag.7

Garbage Patch Statel’arcipelago di plastica

Forse pochi lo sanno maesiste una nazione com-posta pezzo per pezzo daqualcosa che ognuno dinoi ha abbandonato perché poco importante.

Funaro a pag.6

L'Orto botanico di Napoli è tra i più antichid’Italia e senz’altro il più importante per il nu-mero e le qualità delle collezioni presenti. IlReal Orto botanico fu fondato nel 1807 (anchese alcuni anni prima a Monteoliveto già esistevaun orto botanico universitario) in un’area aipiedi della meravigliosa collina di Capodimontenei pressi del Real Albergo dei Poveri, un’operamonumentale anch’essa conosciuta ed apprez-zata in tutto il mondo.

De Crescenzo-Lanza a pag.12

Terzi a pag.13

Il principe di Metternich a Napoli

Nella notte tra il 22 e il 23 agostodel 1791 nell’isola di Haiti, gli afri-cani deportati insorsero contro inegrieri e organizzarono la primarivolta storica occidentale perl’abolizione dello stato di schiavitù.

Tafuro a pag.17

Vuoi tu dare un futuro ai bimbi? Sì lo voglioFrancesco che trascina il carretto, Simona che gioca con le conchiglie...

AMBIENTE & LIBRI

NATUR@MENTE

Il “Real Orto Botanico” di Napoli

LAVORO & PREVIDENZA

Ai sensi dell’art. 19 TUE, “laCorte di Giustizia dell’UnioneEuropea comprende al suo in-terno la Corte di Giustizia, ilTribunale e i tribunali specia-lizzati”. Compito della Cortedi giustizia è quello di inter-pretare il diritto dell' UnioneEuropea affinché esso troviidentica applicazione in tuttii Paesi rientranti in tale con-testo. Essa giudica, inoltre,in merito alle controversie trai governi degli Stati membri ele istituzioni dell'UE. Tuttipossono rivolgersi alla Cortedi Giustizia, privati cittadini,imprese, nonché organizza-zioni, nel caso in cui si ritengache sussista una lesione di di-ritti da parte di un'istituzionedell'UE.

Ferrara a pag.16

La Corte di Giustiziadell’Unione Europea

AMBIENTE & SALUTE

AMBIENTE & CULTURA

AMBIENTE & TRADIZIONE

Luglio 2014 insolitamentefresco e piovoso

Quello di quest’anno è stato tra i mesi di lu-glio più freschi ed instabili degli ultimi de-cenni. La lunga sequenza delleperturbazioni che hanno colpito l’Italia hafatto registrare a luglio precipitazioni digran lunga superiori alla norma.

Loffredo a pag.5

RACCONTIAMO IL METEO

SCIENZA & TECNOLOGIA

Page 2: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Rosario Maisto

Un’ invasione di case insi-cure, fragili, non coibentate,energeticamente costose espesso vuote e inutili, in-sieme a capannoni, auto-strade, parcheggi, cave estrade continuano a cancel-lare importanti porzioni delnostro territorio. In tre anniabbiamo perso, secondo

l’Ispra, ben 720 chilometriquadrati di suolo. Nemmenola crisi ferma questa epide-mia cementificatoria, che de-vasta il Paese senza incidereper nulla sull’emergenza casache riguarda ben 650mila fa-miglie che per reddito e con-dizioni avrebbero diritto adun alloggio di edilizia popo-lare. Senza un serio impegnopolitico la situazione noncambierà. Servono subitoprovvedimenti specifici perfrenare il consumo di suolo eper la riqualificazione del pa-trimonio edilizio con chiariobiettivi di efficienza energe-tica e sicurezza antisismica.Non servono altre case dicarta in periferia, insicure einvivibili, ma nuove politicheper ripensare periferie degra-date e dismesse con proce-

dure che permettano final-mente di avviare progetti in-novativi.Dei 22.000 chilometri qua-drati urbanizzati in Italia, il30% è occupato da edifici e ca-pannoni, il 28% da stradeasfaltate e ferrovie. Tra lecittà con le superfici più ce-mentificate troviamo Napolie Milano (con oltre il 60%) se-guite da Pescara e Torino

(oltre il 50%) e poi da Monza,Bergamo, Brescia e Bari conoltre il 40% di superficie im-permeabilizzata.Nel 2014, inoltre, ancora ingran parte d’Italia non esi-stono controlli e sanzioni ri-spetto ai consumi delleabitazioni (ossia le verifichedegli attestati di prestazioneenergetica che per la Diret-tiva sono obbligatori) e quindisi condannano le famiglie aspendere migliaia di Euro percase fredde d’inverno e calded’estate. Malgrado dibattiti eimpegni, ancora non è in vi-gore il libretto del fabbricatoe non si hanno informazioninemmeno per edifici in zone arischio sismico e idrogeolo-gico, o controlli mirati relativiai materiali e alle tecniche dicostruzione utilizzate. In que-

sta situazione, il settore del-l’edilizia vive una dramma-tica crisi occupazionale conoltre 600.000 posti di lavoropersi e migliaia di impresechiuse. C’è quindi urgente bi-sogno di un progetto chetenga assieme gli obiettivi ele politiche per tre grandiquestioni strettamente con-nesse tra loro: il consumo disuolo, l’emergenza casa e la

rigenerazione urbana.Rispetto all’emergenza casa,negli ultimi 5 anni sono statiemessi oltre 311.000 sfratti, emilioni di famiglie vivonocondizioni di grave disagioper pagare le rate del mutuoo dell’affitto nonostante siano2.700.000 le case vuote sututto il territorio italiano(contro le 700.000 nel RegnoUnito per fare un esempio).Servono nuove politiche, conrisorse stabili per riqualifi-care il patrimonio ediliziopubblico in locazione e percreare nuovi alloggi negli am-biti di riqualificazione, connuovi strumenti urbanistici efiscali da affidare ai Comuniper gestire il patrimonio im-mobiliare. Interventi chemancano completamente nelDecreto sulla casa.

Cementificazione selvaggia,emergenza in Italia

Angelo Morlando

Nel bilancio 2014-2020 della UE, la politica di coesioneinvestirà 325 miliardi di euro per realizzare gli obiettiviin tema di crescita e occupazione, nonché per affrontarele problematiche legate al cambiamento climatico e alladipendenza energetica. Tenendo conto dei contributinazionali, l'impatto complessivo dovrebbe superare i500 miliardi di euro. Gli elementi chiave della riformasi basano sull' adattare il livello di sostegno e il contri-buto nazionale ai relativi livelli di sviluppo indiriz-zando le risorse, contemporaneamente, sui settorichiave per la crescita. Le priorità saranno quattro: in-novazione e ricerca, agenda digitale, sostegno alle pic-cole e medie imprese (PMI) ed economia a bassa

emissione di carbonio. E'necessario stabilire obiet-tivi chiari, trasparenti, mi-surabili e parametri diresponsabilità e di risul-tato. Solo in questo modosarà possibile assicurarel'efficacia degli investi-menti e un migliore coordi-namento per evitare lesovrapposizioni. Nell’Agenda verde del go-verno, inoltre, è stato inse-

rito un nuovo articolo: è il numero 31 ed istituisce il"Comitato per il capitale naturale". L'articolo è ancorauna bozza, ma potrebbe risultare determinante per col-mare una lacuna decisiva che si protrae da anni. Lebasi per la contabilità ambientale sono poste dal capi-tolo 8 dell'Agenda 21 in cui viene proposto un pro-gramma per tutti i paesi, ma in Italia il sistema èancora lacunoso e ciò mina alla base la sostenibilità diogni politica industriale. Senza risorse, infatti, non c’èindustria. Ogni manifattura, a sua volta, produce scartiche vanno gestiti. La gestione dei flussi di materia e dienergia è ciò che mantiene in vita i processi economici;la mancanza di conoscenza della loro qualità, quantitàe movimenti, pone il paese e l'intero sistema economicodi fronte a gravi rischi. L’Ispra e l’Istat hanno provato,con le risorse disponibili, a portare la contabilità am-bientale al massimo livello possibile, ma senza mai po-terne proporre una versione definitiva. Citiamo la notaufficiale del Ministero dell'Ambiente: «Entro il 28 feb-braio di ogni anno il Comitato consegna al Presidentedel Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’economia edelle finanze un rapporto sullo stato del capitale natu-rale del Paese, corredato delle informazioni e dei datiambientali espressi in unità fisiche e monetarie se-guendo le metodologie definite dalle Nazioni Unite edall’Unione europea». Se tutto ciò sarà seriamente edefinitivamente stabilito, sarà concretamente possibilelimitare lo sfruttamento delle risorse naturali.

Gestire i flussi dimateria e energia

È necessario regolamentare il consumo di suolo

Italia ligia al dovere

Contabilità ambientale

Page 3: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Il festival dell’impegno civile“Storie perbene” nella terra di “Gomorra”

Laghi inquinati e minacciatidal cemento. È complessiva-mente negativo l'esito del mo-nitoraggio scientifico dell’edizione 2014 della Goletta deiLaghi di Legambiente, che conil contributo del Coou (Consor-zio Obbligatorio Oli Usati) eNovamont ha fatto undicitappe, attraversando dieci re-gioni, ed analizzato campionidi acqua in oltre cento punti in11 laghi italiani: Iseo, Lario,Varese, Ceresio Maggiore eGarda in Lombardia, lasponda del Maggiore in Pie-monte e quella del Garda inVeneto, Bolsena, Bracciano,Albano e Vico nel Lazio e Tra-simeno e Piediluco in Umbria. Su 101 punti campionati daitecnici del laboratorio mobile,"ben 62 hanno mostrato unaconcentrazione di batteri fecalisuperiori alla norma, 39 in mi-sura tale da risultare forte-mente inquinati" è laconclusione dopo un mese diviaggio della Goletta. Tra i piùcritici, spiega Legambiente, ibacini della Lombardia, con 38punti su 58 oltre i limiti dilegge. Imputati principali siconfermano le foci dei corsid'acqua "che raccolgono refluinell'entroterra, oltre agli sca-richi diretti a lago, in un qua-dro generale afflitto troppospesso dall'inadeguatezza deisistemi fognari e depurativi".Che assieme alla cementifica-zione delle coste (Iseo eGarda), a progetti impattanti

come la possibile realizzazionedel comprensorio sciistico piùgrande del Sud Italia (suilaghi Arvo e Cecita in Cala-bria), alle attività agricole(Como), e alle attività indu-striali (Pertusillo in Basili-cata), sono tra le minacce piùrilevanti. Per far fronte alla si-tuazione "urgono investimentiin infrastrutture fognarie e de-purative", osserva Legam-

biente. Ma accanto alle criticità, nonmancano le località che hannosaputo coniugare con successol'offerta turistica e la sosteni-bilità ambientale, veri e propripresidi ecologici, come i Pan-tani di Lentini e Gelsari in Si-cilia, il lago di Vico nel Lazio,il lago di Porta in Toscana, ibacini della Sila in Calabria. "In un momento economico

così difficile - commenta Ros-sella Muroni, direttrice nazio-nale di Legambiente - i laghipossono essere motori dellagreen economy e diventare vo-lani di sviluppo sostenibile. Daqui il nostro sostegno a stru-menti come i Contratti di Lagoche possono far collaborareconcretamente le istituzioniprovinciali e regionali, le am-ministrazioni lacuali e quelle

dell'entroterra, gli enti tecnici,le società di gestione, le asso-ciazioni e i cittadini". "La ca-renza del sistema depurativoriguarda ancora un'estesaarea del nostro Paese - spiegaGiorgio Zampetti, responsa-bile scientifico nazionale di Le-gambiente - Le conseguenzehanno un impatto sull'am-biente e sono anche economi-che: rischiamo di dover pagarepesanti sanzioni per le proce-dure d'infrazione dovute almancato rispetto delle diret-tive europee". L’intento di questo dossier èanche quello di dare sostegnoa strumenti come i Contrattidi lago la cui esperienza trac-cia la strada per una pianifica-zione partecipata del territorioe la riqualificazione dei bacinilacustri. Durante l'edizioneappena conclusasi, la Golettaha stimolato l'utilizzo dellostrumento dei Contratti, pre-visto dalla Direttiva QuadroEuropea sulle Acque2000/60/CE, sulla scia dei per-corsi avviati sul Trasimeno inUmbria e sui laghi di Avi-gliana in Piemonte.Questi ultimi sono un esempiodella buona gestione auspicatadagli ambientalisti. Lo dimo-strano le 5 Vele della GuidaBlu di Touring Club e Legam-biente con cui Avigliana èstata premiata nella classificanazionale dedicata ai laghidell'edizione 2014 della storicainiziativa. G.M.

Dossier Legambiente sull’inquinamento dei laghi

Anche quest’ anno si è con-cluso il festival dell’impegnocivile, festival itinerantegiunto alla sua settima edi-zione. Stiamo parlando del-l'unica rassegna interamenterealizzata nei beni confiscatialla camorra, promosso dalComitato don Peppe Diana el'associazione Libera - coordi-namento di Caserta. La rasse-gna, nata sette anni fa aCasal di Principe, muove iprimi passi già nel 2006quando, il 15 Aprile, durante ifunerali di Don PeppeDiana,in quella triste occa-sione nascerà infatti quell’im-pegno che porterà le terre diGomorra a trasformarsi nelleterre di Don Peppe Diana, ilprete ucciso dalla camorra

venti anni fa. Il tema sceltoper il festival di quest’ anno èstato “Storie per bene”,con l’in-tento di far rivivere tramite ilracconto tutte le vicende chequotidianamente vengono co-struite da chi abita le terre diDon Peppe Diana. Incontri, di-battiti, concerti, presentazionidi libri, degustazioni di pro-dotti realizzati sui terreni con-fiscati alle mafie,rappresentano la colonna por-tante di una rassegna chevuole illuminare l'impegno dicomunità educative, solidali esane che operano in territorilaboriosi di rinnovata identitàdal passato opulento. Così nel“ bene confiscato di Maiano aSessa Aurunca ”, su un ter-reno confiscato e dedicato a

una vittima innocente di ca-morra, Alberto Varone, nasceil primo laboratorio di trasfor-mazione di prodotti agricolinato su un terreno confiscato.Il laboratorio è dedicato a Giu-seppe Mascolo, altra vittimainnocente di camorra, un im-prenditore di Sessa Aurunca.In questo impianto si trasfor-

meranno i prodotti agricoli chediverranno conserve le qualiverranno inserite nel progetto“facciamo un pacco alla ca-morra”, il pacco alimentareche racchiude le primizie pro-venienti dalle cinquantunoimprese che oggi restituiscono“il pacco” che la camorra ha dasempre fatto alla gente per-

bene! Il festival ha fatto tappain tutta la Campania e nonsolo, Casalnuovo, Baia Verde,Napoli, Ottaviano, Castel Vol-turno, Casal di Principe, SanCipriano d'Aversa, Sessa Au-runca. Durante le tappe sonointervenuti i parenti delle vit-time innocenti di camorra, at-tori, musicisti, artisti,cantanti, mediatori culturali,uomini e donne in rappresen-tanza dell'economia etica e so-ciale, rappresentanti dellapolitica, giornalisti, docenti,magistrati, scrittori, sacerdotie tanti giovani, in particolarequelli dei campi estivi organiz-zati da Libera. Tutti insiemeper urlare a gran voce che “sipuò fare!” e i fatti lo stanno di-mostrando. F.S.

Nel 51% dei campionamenti nei laghi italiani i valori dei batteri sono fuori norma

« »

Page 4: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Luigi Mosca

Con la crisi finanziaria glo-bale, sembra che i temi del-l’ambiente non siano più alcentro della discussione poli-tica internazionale. Eppure sicontinua a scrivere di natura,ecologia, cambiamenti clima-tici, inquinamento e salute, nelmondo come in Italia. Segnoche esiste ancora, nel pianeta,una necessità di conoscere ilmondo naturale dove viviamoe le sue trasformazioni: un bi-sogno che non viene espressosolo da scienziati e addetti dailavori, ma anche dal pubblicopiù in generale. Su questitemi, sono tanti i libri di carat-tere divulgativo, pubblicati nelnostro Paese e a livello inter-nazionale nel corso del 2014,oppure di prossima uscita.Naomi Klein, che ha segnatoun’epoca con il suo “No Logo”,bestseller in-ternazionaledel 2001, siappresta apubblicare unlibro-denunciasui cambia-menti clima-tici, la cuiuscita è previ-sta a settem-bre nei paesidi lingua in-glese. Il vo-lume siintitola “ThisChanges Eve-r y t h i n g ” ,“Questo cambia tutto”, ed esi-bisce un sottotitolo polemico edi sicura presa (“Capitalismvs. The Climate”, cioè “Capita-lismo contro clima”). Princi-pale bersaglio dell’autricecanadese è l’ottimismo di chiritiene che il mercato e lo svi-

luppo tecnologico siano ingrado di auto-regolarsi, favo-rendo la diffusione di disposi-tivi e sistemi sempre piùsofisticati e quindi sostenibilidal punto di vista ecologico. LaKlein mostra di non crederci ereclama soluzioni drastiche eimmediate per tagliare le

emissioni digas serra. InItalia, invece,sta per arri-vare la tradu-zione di“Cooked”, unbrillante sag-gio-raccontoscritto dalg iorna l i s taMichael Pol-lan. Il qualeha già avvici-nato negliStati Unitischiere di let-tori alla bota-

nica e all’arte di cucinare, conun’insolita capacità di affabu-lare attraverso gli oggetti e leabitudini di ogni giorno. In“Cooked”, in uscita per i tipi diAdelphi (424 pagine, 26 euro,il titolo italiano è “Cotto”), ci siavventura in una storia intrisadi umorismo, ambientata nellacucina dell’autore. Qui, Pollanriporta la trasformazione delcibo ai quattro elementi fonda-mentali: il fuoco, cioè l’arro-stire; l’acqua, quindi il bollire;l’aria, che innesca il lievitare,e la terra, che custodisce la fer-mentazione. «Riappropriarsidell’arte di cucinare», scrivePollan, «può essere il passo piùimportante, che chiunque puòfare, per contribuire a rendereil sistema alimentare degliStati Uniti più sano e sosteni-bile». Quest’anno, poi, Einaudiha proposto in Italia un altro

fortunato autore americano: sitratta di David George Ha-skell, professore di biologiaalla University of the South, inTennessee, e finalista del pre-mio Pulitzer 2013 nella catego-ria saggistica. Per un annointero, Haskell si è recato ognigiorno in un bosco sotto casa,osservando sempre lo stessometro quadrato di terreno, perpoi raccontarne la vita intensae mutevole. Il risultato è “La foresta nasco-sta. Un anno trascorso a osser-vare la natura” (292 pagine, 29euro), in cui quella piccola por-zione di mondo viene descritta

come un microcosmo meravi-glioso e avvincente. Ma ovvia-mente, la natura e le suemutazioni sono anche fonte diapprensione, e quindi è inevi-tabile che a dominare la pub-blicistica sia il tema deicambiamenti climatici: untesto edito di recente da Zani-chelli e curato dalla fondazioneindipendente Climate Centralsi intitola “Le stranezze delclima. Che cosa sta cam-biando, e perché” (184 pagine,12,90 euro), e pur rivolgendosia un pubblico ampio, si avvaledel rigoroso controllo scienti-fico di un gruppo di esperti dilivello internazionale. Di ra-dioattività scrive invece il pro-fessore Giovanni VittorioPallottino, ordinario di Elet-tronica alla Sapienza di Roma,che con Dedalo ha pubblicatoquest’anno “La radioattivitàintorno a noi. Pregiudizi e re-altà” (184 pagine, 16 euro).L’intento dello studioso è, in-nanzitutto, di ricordare ai let-tori che la radioattività è unfenomeno naturale: arriva dalcosmo, viene emessa dal sotto-suolo e dai materiali da costru-zione, e si sprigiona, inmaniera naturale, persino dal

nostro corpo. Il professor Pal-lottino ci invita a guardare alfenomeno - e a ponderarne i ri-schi - in maniera razionale.Stesso approccio per “Il CasoOgm”, volume pubblicato direcente da Carocci (148 pa-gine, 11 euro) e scritto da Ro-berto Defez, che dirige ilLaboratorio di biotecnologiemicrobiche all’Istituto di bio-scienze e biorisorse del Cnr diNapoli. Defez ripercorre il di-battito sugli organismi geneti-camente modificati, ne ricordagli accenti più critici, ma docu-menta anche le opportunità of-ferte dalle biotecnologie.

Libri che raccontano il futuro del PianetaSono molte le novità editoriali in tema di ambiente, in Italia e nel mondo

Page 5: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Gennaro Loffredo

Quello di quest’anno è risul-tato tra i mesi di luglio piùfreschi ed instabili degli ul-timi decenni. Eravamo fintroppo abituati, negli anniprecedenti, alle performancedurature del famigerato anti-ciclone africano, il quale soffo-cava la nostra penisola contemperature da canicola. Lalunga sequenza delle pertur-bazioni che ha colpito l’Italiaha fatto registrare a luglioprecipitazioni di gran lungasuperiori alla norma e tempe-rature inferiori alla media, so-prattutto al centro nord. Lo attestano i dati dell’Isti-tuto di scienze dell’atmosferae del clima del Consiglio na-zionale delle ricerche ( Isac-Cnr) di Bologna, chemostrano, per il luglio 2014,un +73% rispetto alle precipi-tazioni medie registrate nellostesso mese sul periodo 1971-2000. L’Italia centro-settentrionaleè stata maggiormente colpitadalle anomalie, ma anche leregioni meridionali (in primisla Campania) hanno avuto laloro dose di piogge, nel mesepiù stabile e secco dell’annosecondo la climatologia ita-liana. Dalla Toscana in su lepiogge sono risultate oltre ildoppio del normale, ma su al-cune zone del Triveneto e

dell’Emilia occidentale sonostate addirittura il triplo.La causa di questo continuoflusso di correnti instabili efresche sul nostro paese è im-putabile alla presenza di unrobusto ed anomalo antici-clone sulla Scandinavia cheha deviato il treno di pertur-bazioni atlantiche proprio sulbacino del mediterraneo.L’enorme energia in gioco,purtroppo, è stata la causa dinumerosi nubifragi, i quali

hanno provocato e causatodanni e vittime, ad esempionel Trevigiano. L’anticicloneafricano, inoltre, inibito dauna siffatta configurazione si-nottica, ha interessato solosporadicamente le nostre re-gioni meridionali, puntandospesso la Grecia e le nazionidel Medio Oriente.Oltre alle abbondanti precipi-tazioni, il mese di luglio hafatto registrare anche tempe-rature piuttosto fresche, chiu-

dendo con un’anomalia dicirca mezzo grado sotto lamedia del periodo 1971-2000.Per trovare anomalie piùbasse a luglio occorre andareindietro negli anni ‘90: i mesidi luglio 1996 e del 1993 fu-rono infatti più freddi diquello di quest’anno.Questa situazione di avversecondizioni meteorologiche hamesso letteralmente in ginoc-chio il turismo balneare, e hapraticamente accentuato la

crisi economica del paese.È stata una prima parte dellastagione estiva praticamentefallimentare su gran parte delcentro-nord: parzialmentesalvo solo l’estremo sud, inparticolare la Sicilia che si èrivelata, come sempre, l’isolafelice del panorama meteoro-logico. È un trend che è prose-guito anche nella secondaparte dell’estate del 2014,sebbene con toni meno esa-sperati del mese precedente.

Luglio 2014 insolitamente fresco e piovoso

RRaccontiamo il meteo. All’origine dell’anomalia, un anticiclone che ha garantito il beltempo in Scandinavia

Scostamento delle temperature medie in Europa nel luglio 2014, rispetto ai valori del periodo 1971-2000 (fonte: Cnr-Isac, Noaa)

Scostamento della piovosità del luglio 2014 in Europa, rispetto ai valori del periodo 1971-2000

Page 6: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

GARBAGE PATCH STATE: L’ARCIPELAGO DI PLASTICA

Rosa Funaro

Forse pochi lo sanno ma esiste una na-zione composta pezzo per pezzo daqualcosa che ognuno di noi ha abban-donato perché poco importante, sichiama “Garbage Patch State” ed è unostato Federale di 16 milioni di chilome-tri quadrati che comprende le 5 “isole”costituite dai rifiuti plastici convogliatedalle correnti oceaniche denominateGarbage Patch. Il GPS è stato rappre-sentato dall’artista Maria Cristina Fi-nucci con una performance/installazione all’UNESCO e come tuttigli stati ha una sua bandiera, una co-stituzione, un’anagrafe di 5mila oggettiche possono essere virtualmente adot-tati da chi ne richiede la cittadinanza,non si trova ancora sulle cartine geo-grafiche ma prestoavrà anche una suaAmbasciata. Nel Garbage Patch sitrovano pezzi di pla-stica di varie dimen-sioni che vanno daquelli più grandi finoad arrivare a particellemicroscopiche, questamescolanza di plasticasciolta nel mare vienecomunemente definita“ la zuppa di plastica”.Le creature marineche vengono intrappo-late nelle reti abban-donate dai pescatori o

dagli anelli delle confezioni da sei lat-tine (sixpacks) o dai sacchetti di pla-stica, inevitabilmente muoiono perchénon riescono più a liberarsi o perchésoffocati, oppure perché scambiano percibo i pezzetti colorati di plastica chenon potendo digerire li portano allamorte. Le analisi dell’acqua hanno evi-denziato che per ogni particella di plan-kton ce ne sono 6 di plastica fino ad unaprofondità di 30m sotto il livello delmare per cui i pesci ingeriscono più pla-stica che nutrimento. La plastica, che èporosa, attira gli ormoni dispersi neglioceani, come è noto il mare contieneuna grande quantità di ormoni di sin-tesi prodotti per uso umano o per l’in-dustria agro alimentare. Quindi,insieme alla plastica, i pesci ingerisconoanche alte dosi di ormoni che creano

squilibri al loro si-stema endocrino. Inol-tre Il manto di plasticaagisce da filtro e impe-disce la fotosintesi diquella specie di algheche sono proposte adossigenare il mare,questo influisce sul li-vello di CO2 nell’atmo-sfera.Non esiste per oraalcun rimedio per que-sto disastro ambien-tale, perché anchequalora si trovassero ifondi necessari per ri-pulire i 16 m di kmq di

mare inquinato, fino ad una profonditàdi 30 m, sarebbe impossibile evitare dirimuovere insieme alla plastica anchei microorganismi presenti nel mare e sifinirebbe con il rovinare ancora di piùl’ecosistema. Lo stato del GPS è statoideato e fondato per rendere tangibileattraverso l’immagine una realtà moltocomplicata da percepire perché per suanatura quasi invisibile. Il GPS nascecome azione artistica volta a far cono-

scere e quindi a combattere il fenomenodel GP ,affinché ognuno di noi si impe-gni a far sì che questo pericoloso am-masso di plastica non crescaulteriormente ( dal 1970 il GP è ingran-dito 100 volte). L’ Arte può con la po-tenza delle sue immagini e delle sueazioni smuovere nel profondo laddovela comunicazione scientifica non ha sa-puto sufficientemente formare un im-maginario collettivo.

LA GRANDE MELA AVRÀ UNA SUASPIAGGIA: NASCE NEW YORK CITY BEACHAnna Paparo

Da oggi anche New York avràla sua spiaggia grazie all’in-ventiva di alcuni architettidella Grande Mela che hannoprogettato un’isola artificialenel fiume Hudson. Così nasce“New York City Beach”, unaspiaggia galleggiante lungaduecento sessanta metri elarga sessantacinque metriche sorge proprio di fronte loskyline di New York. Per ilmomento si tratta solo diun’idea, un’idea che costa labellezza di ventiquattro mi-lioni di dollari che sta cercandofondi per poter prendere formaattraverso Indiegogo. Il pro-getto prevede l’istallazionelungo il corso del fiume di unasorta di isola galleggiante contanto di ombrelloni, tavolini,ristoranti, bar a seguito. Inparticolare, la chiatta, co-

struita su due livelli, ricordaun ponte levatoio ed è com-pleta di sabbia, sdraio ed om-brellone. Insomma, per inewyorkesi sarà proprio comefare una vacanza al mare, soloche non dovranno spostarsi dimolto. Se la campagna dicrowdfounding andrà a buonfine e gli architetti responsa-bili otterranno il permessodella città, non dovremmoaspettare tanto per vedere iltutto realizzato. Più o meno unpaio d’anni. Da un’idea diBlayne Ross in collaborazionecon Matt Berman e AndrewKotchen di workshop/apd, im-portante studio di design, eNathaniel Statnton di CraftEngineering Studio, il progettopotrà essere finanziato attra-verso delle donazioni. Infatti,si potrà acquistare un sem-plice “shout-out” su un appo-sito sito a soli venticinque

dollari oppure si potrà acqui-stare – opzione per i donatoripiù facoltosi e generosi - un ri-cevimento privato con il signorRoss e la sua squadra a solicinque mila dollari. Quindi,sotto a chi tocca. La spiaggiagalleggiante newyorkese stascalpitando e, se tutto andràsecondo i piani, sarà inaugu-rata, poi, attraverso una cam-pagna Kickstarter. Lacomodità di questa fantastica

spiaggia sarà per i cittadini ne-wyorkesi quella di rilassarsi egodersi una vacanza senza ne-cessariamente doversi allonta-nare dalla città. Ma questo nonè l’unico progetto ideato per ri-spondere alle esigenze degliamericani stressati da unavita frenetica e in continuo mo-vimento: infatti, nel prossimo2016arriverà anche The PlusPool (è possibile visionare il

progetto visitando il sitowww.pluspool.org), unagrande piscina olimpionicasull’East River collegata allariva da una sorta di sentiero.Manca davvero poco e anche aNew York potranno cantareper quest’anno non cambiare,stessa spiaggia stesso maresenza essere costretti a spo-starsi o a viaggiare lontano dacasa.

Un’installazione per dare forma ad un’emergenza terribile ma invisibile

L’Isola artificiale sul fiume Hudson

Page 7: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Alessia Esposito

La qualità dell'aria in Italia mi-gliora per effetto dell'aumentodella mobilità sostenibile; lo ri-leva uno studio dell’Istat. I datisono relativi al 2013 che risultail secondo anno consecutivo incui si registra una lieve fles-sione discendente dei tassi dimotorizzazione dei capoluoghidi provincia: circa 613, 2 auto-mobili e 132,7 motocicli permille abitanti (rispettivamente- 0,9 e -0,6 % rispetto al 2012).Che sia per effetto di una mag-gior responsabilità ambientaleo della crisi finanziaria, più ita-liani scelgono mezzi alternativirispetto al 2012. La scelta, pro-babilmente causa malfunziona-mento, non ricade però suimezzi pubblici, la cui domandaè infatti in calo. Pare che lavera risposta siano state le ini-ziative di mobilità sostenibile,come il car sharing (attivo in 23città, soprattutto nel setten-trione) e il bike sharing (pre-sente ormai in ben 66 città). Icomuni si adeguano: ormai dei116 sono 36 quelli a disporre dalmeno 34 km di pista ciclabile.Nonostante tutto, però, l'Italianon può ancora fare a menodelle politiche di limitazionedella circolazione del traffico

privato che sia per il supera-mento della soglia limite di in-quinamento o per prevenzione.Ventotto i capoluoghi che nehanno fatto uso. In ogni caso, siregistra un generale migliora-mento della qualità dell'ariaper quanto riguarda il supera-mento della soglia delle polverisottili: rispetto all'anno prece-dente, nel 2013 diminuisce ilnumero di capoluoghi in cui il

valore massimo (Pm10) vienesuperato per più di 35 giorni.Ciò accade al Centro (da 9 a 6capoluoghi) e al Nord (da 37 a32) anche grazie all'incrementodi autovetture euro 4 o supe-riori o motocicli meno inqui-nanti. Il Mezzogiorno fa registrare in-vece una media del 10% inmeno dei veicoli di questo tipo.Concausa, questa, del fatto che

il Sud non rispetta il trend po-sitivo. Per quanto riguarda laCampania, ad esempio, i capo-luoghi della regione che oltre-passano la soglia diinquinamento per più di 35giorni passano da 2 a 4.Notizie positive riguardano glispazi verdi pubblici. Nel 2013rappresentano il 2,7% del terri-torio dei capoluoghi di provin-cia che corrispondono a circa

577 milioni di metri quadrati,ovvero 32,2 m2 per abitanti(+0,7% rispetto al 2012). Inoltre sono ben 57 le ammini-strazioni che hanno affidatoorti urbani ai cittadini. A ga-ranzia della salvaguardia dellabiodiversità urbana, oltre 3.200km quadrati del territorio deicapoluoghi (ovvero il 15,8%)sono stati poi identificati comearee naturali protette.

Istat: in Italia qualità dell’aria in ripresa

Mobilità sostenibile: il bike sharing arriva a Salerno

Prende il via il progetto BikeSharing Salerno per il miglio-ramento della mobilità sosteni-bile. In tre ciclostazionicollocate in via GiuseppeOdierno (alle spalle della VillaComunale), sul lungomare Ta-furi e in piazza della Libertà(Pastena), sono da oggi utiliz-zabili 24 biciclette a pedalataassistita per gli spostamenti incittà. Dopo una prima fase spe-rimentale, il servizio sarà po-tenziato con nuove ciclostazionie nuove bici.” Lo annuncia ilsindaco Vincenzo De Lucasulla sua pagina Facebook. Il progetto di bike sharing èstato affidato alla RenergoEnergy, società di giovani inge-gneri salernitani e sul sito delComune vengono indicate lemodalità di utilizzo: è necessa-rio stipulare un contratto d'usopresso alcuni BKS point grazie

a cui effettuare l'abbonamentoe ritirare una tessera con im-porto a scalare. Gli utenti potranno sottoscri-vere l'abbonamento (e ricari-carlo) anche dal sitowww.bicincentro.it. Gli stessi dispositivi danno ac-cesso ai servizi di prenotazionebici e di controllo. Si possonocioè visualizzare le bici libere ela posizione delle ciclostazionipiù vicine. A breve sarà atti-vata anche l'App relativa perfacilitare le operazioni. Le ciclostazioni sono per il mo-mento state implementate inzone strategiche, ma, dopo unprimo periodo di sperimenta-zione, è previsto di situarle pro-gressivamente in diverse zoneper servire al meglio la città.Sono dotate di impianto foto-voltaico per essere green a360°, ma, per garantire la con-

tinuità del servizio 365 giornil'anno 24 ore su 24, sono colle-gate anche alla rete elettrica incaso di giornate non soleggiatee di utilizzo notturno. Ciascuna delle tre prevede de-posito e ricarica per otto bici-clette più due posti liberi. Lebici hanno tre livelli di velocitàe queste sono a pedalata assi-stita per consentire una peda-lata semplice anche nelle zonecollinari presenti nella città diSalerno. Per promuovere l'uti-lizzo del bike sharing nei primitempi sono previsti stand infor-mativi e per incentivarne l'usol'attivazione di convenzioni conbar e locali della movida. Ilpiano tariffario è accessibile:39€ di abbonamento valido per20 ore di utilizzo, oltre a pro-mozioni pensate per utenti abi-tuali e nel caso di eventicittadini. A.E.

Il rapporto 2013 fa registrare un miglioramento “green” al Centro Nord, mentre il Sud è in affanno

Saranno tre le ciclostazioni attive

Page 8: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Fabio Schiattarella

Giunto da un po’ di tempo suimercati, il pannello solare ter-mico “Sferasol” acquista sem-pre più consensi. Questanuova tipologia di pannellocontiene un sistema di scam-bio termico completamente in-tegrato. All’interno c’è unserbatoio da 150 litri con laserpentina e il vaso di espan-sione, nella base c’è una cen-tralina di controllo, il gruppodi pompaggio del fluido e uncircuito chiuso di glicole etile-nico, che trasferisce il caloredel sole al serbatoio pieno d’ac-qua. La cornice è una sferad’acciaio verniciata, essa èvolta a captare i raggi del sole,e infine, una base in acciaioinox. Il pannello non superaun metro e mezzo d’altezza epuò essere senza troppe diffi-coltà collocato ove c’è spaziosufficiente. Basta davveropoco: allacciarlo a un tubo del-l’acqua in entrata e uno inuscita, attaccarlo alla correntee nulla più. Mario Boaglio, co– fondatore ed amministratoredelegato di Sferasol spiegacome la mission sia stataquella di rivoluzionare il mododi vivere il solare termico. Lasfera non dovrà essere instal-lata per forza sul tetto ma

anche altrove. Il progettonasce come start up del Poli-tecnico di Torino e successiva-mente grazie alla Start Cuporganizzata dalla stesso Poli-tecnico hanno avuto ragionedella loro idea. L’ idea di un

collettore sferico nasce e sisviluppa da un’idea estrema-mente semplice. Un pannellopiano è capace di raccoglierel’energia solare in proporzionealla superficie esposta perpen-dicolarmente ai raggi del sole.

Ma il sole non ha un moto diquesto tipo, sorge basso al-l’orizzonte, si muove lenta-mente verso Sud e tramontatornando basso a Ovest. Nonsolo, in estate sale più alto nelcielo, mentre in inverno ri-

mane più basso. Il pannello so-lare piano, quindi, non potràmai essere perfettamenteesposto, è impossibile, ma ten-derà a perdere in rendimentonelle ore iniziali e finali dellagiornata e nelle stagionifredde. Sferasol invece segue,grazie alla sua forma, il movi-mento del sole, in questo modoincanalerà più energia lungotutto l’arco della giornata.Grazie alla sua forma, questocollettore innovativo rendemolto di più di un pannello so-lare tradizionale e ingombramolto di meno: via i pannellipiani dal tetto, via il serbatoiodalla casa, via la pompa, ilvaso di espansione e il sistemadi controllo. Grazie al suo de-sign d’avanguardia, il pan-nello solare Sferasol non habisogno di essere messo in di-sparte. All’interno del nostrogiardino potrebbe diventareuna delle principali attrattive.Attualmente c’è chi ne acqui-sta anche più di uno. Non saràstrano ritrovarne due o tre al-l’interno di giardini privati, edil suo successo non sembravoler esaurirsi. Le prerogativeper il suo successo ci sonotutte. Praticità, duttilità, ri-spetto dell’ambiente e queltocco di design che oggi è di-ventato indispensabile.

Il pannello solare termico “Sferasol”

“Internet si tinge di verde”Per chi non lo sapesse ancheil traffico via web ha un suoimpatto ambientale. Pur-troppo è la verità, anche se ri-sulta davvero difficilerendersi conto che un prolun-gato tempo di connessioneporta a un enorme consumodi energia impattando anchel’ambiente che ci circonda. Maniente paura. E’ arrivata unapossibile soluzione, made inItaly, che riuscirebbe a ren-dere internet una realtà piùverde. Tutto ciò grazie allamente geniale di uno scien-ziato italiano, Diego Refor-giato Recupero, autore didiversi studi e diverse ricer-che presso la University ofMaryland Institute for Ad-vanced Computer Studies.Nel giro degli ultimi anni iltraffico internet è cresciuto avista d’occhio. Basti pensare atutte le possibilità di accesso

alla rete che oggi abbiamo,dal classico personal compu-ter al portatile, dallo smar-tphone al tablet. Tutto è aportata di mano e di click. Edin più sono, anche, aumentatii servizi disponibili in rete,dal social network ai siti di in-formazione, dalle app per gio-care a quelle per vedere videoe film in streaming. Insomma, i consumi energe-tici della rete continuano adaumentare e con questi l’im-patto di internet sull’am-biente. Uno dei problemifondamentali è rappresentatodal fatto che i router consu-mano la stessa energia anchedi notte, quando il trafficodella rete è meno intenso.Così, Reforgiato Recupero haben pensato per risparmiareenergia di ideare lo “smartstandby”, che consentirebbeai router di accedere ad uno

stato di risparmio energetico,alternativo ai due stati ac-ceso/spento. Oltre a questo,Reforgiato Recupero hamesso su anche altri metodiper il risparmio energetico: si-stemi di dynamic frequencyscaling (DFS, una possibilealternativa allo smart stan-dby), tecnologie di raffredda-mento che abbassano lafrequenza ed i consumi dellaCPU dei server, sistemi checonsentono di spegnere prov-visoriamente quei nodi dellarete che sono meno utilizzati.Sistemi che, da un lato nonintaccano la qualità dei ser-vizi e dall’altro consentono diabbattere i consumi dellarete. È proprio il caso di dirlo:ci sono tutte le premesse af-finché internet diventi unospazio virtuale verde così daaccorciare le distanze ma nonla vita della natura. A.P.

Grazie alla sua forma sferica incanalerà più energia

Page 9: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Paolo D’Auria

Universalmente riconosciuticome la principale fonte diemissioni di CO2, i combusti-bili fossili sono il vero talloned’Achille dell’uomo moderno.Un veleno da cui tutti, più omeno consapevolmente, siamodipendenti e su cui poggiano lefondamenta dell’economia glo-bale. Le questioni ambientali solle-vate dal loro utilizzo, unite alleconsiderazioni sul progressivoesaurimento hanno negli ul-timi decenni dato sempre piùimpulso alla ricerca di un’al-ternativa. Ricerca che, inevita-bilmente, si scontra con gliinteressi delle grandi lobby pe-trolifere e sulla “praticabilità”di un modello adottabile su

vasta scala e, soprattutto, so-stenibile sia economicamenteche ecologicamente. La notiziadi un carburante “pulito” otte-nuto grazie all’acqua e allaluce del sole, potrebbe, ora, ri-voluzionare lo scenario energe-tico così come lo conosciamo.Un team di scienziati dell’Au-stralian National university

(Anu) ha riprodotto con suc-cesso uno dei passaggi crucialidella fotosintesi, aprendo lastrada a nuove possibilità perprodurre idrogeno come fontedi combustibile pulito ed eco-nomico. “Acqua e luce solaresono abbondanti. È una pro-spettiva entusiasmante quelladi poterli usare per creare idro-

geno, e farlo in modo econo-mico e sicuro”, ha spiegato laricercatrice Kastoori Hingo-rani. È chiaro che l’idrogenopuò essere un potenziale sosti-tuto a emissioni zero di carbo-nio per i prodotti petroliferi. Ilteam ha creato una proteinache, quando viene esposta allaluce solare, riesce a catturarnel’energia primaria, che è lachiave della fotosintesi. Il si-stema utilizza una proteinapresente in quasi tutti gli orga-nismi viventi, la ferritina, chenon ha bisogno di batterie ometalli costosi, il che significache potrebbe essere una solu-zione conveniente nei paesi invia di sviluppo, ha spiegato an-cora Hingorani. Il co-ricercatore Ron Pace harilevato che questa ricerca

apre la strada a nuove possibi-lità per produrre idrogenocome fonte di carburante pu-lito e a buon mercato. “È laprima volta che riproduciamola cattura primaria dell’ener-gia dalla luce solare” ha spie-gato. “Potrebbe essere l’inizio –continua – di una serie di pos-sibilità per la creazione di uncombustibile altamente effi-ciente o per la cattura del car-bonio atmosferico”.Quindi, produrre grandi quan-tità di combustibile ad idro-geno “potrebbe trasformarel’economia” ha sottolineato.“Questo ciclo senza emissionidi carbonio è sostenibile, prati-camente all’infinito. La luce so-lare è straordinariamenteabbondante, così come l’acqua”conclude Pace.

Ilaria Buonfanti

I vulcani sono una delle manife-stazioni più appariscenti e spet-tacolari dei processi geodinamiciche operano all’interno dellaterra e la conoscenza degli stessie dei meccanismi che li gover-nano riveste un ruolo di prima-ria importanza non solo permeglio comprendere l’evolu-zione del nostro pianeta maanche nella valutazione dellapericolosità ad essi associata. Sul territorio italiano esistonodieci vulcani attivi, ovvero chehanno dato manifestazioni negliultimi 10.000 anni. Di questi,solo Stromboli ed Etna sono inattività persistente, ovverodanno eruzioni continue o sepa-rate da brevi periodi di riposo,dell’ordine di mesi o di pochis-simi anni. Ma tutti questi vul-cani possono produrre eruzioniin tempi brevi o medi. E allora, proprio perché siamoun popolo cresciuto “all’ombra”del vulcano, la ricerca italianapare ancora una volta dettare ilritmo delle nuove tecnologie inmateria di monitoraggio dei vul-cani. Un gruppo di ricerca del-l’Istituto Nazionale di Geofisicae Vulcanologia (INGV) hamesso a punto negli ultimi anni,una metodologia innovativa permonitorare il “respiro” dei vul-cani, la loro attività esplosiva. Sitratta di un sistema sincroniz-

zato di telecamere a infrarossoad alta velocità, collegate a spe-ciali microfoni che permettonodi ricostruire ciò che l’uomo nonvede, rallentare i processi diesplosione in modo da permet-terne un’analisi precisa e detta-gliata, fino a descrivere letraiettorie dei lapilli e co-struendo vere e proprie imma-gini tridimensionali degli eventivulcanici. Un modello questo,che i ricercatori italiani stanocondividendo con i colleghi ditutto il mondo. La ricerca è ini-ziata monitorando i vulcanidelle Eolie. E’ così che sulla som-mità dello Stromboli sono statiinstallati strumenti tecnologica-mente all’avanguardia come letelecamere termiche, due adalta velocità, che riescono ad ot-tenere sequenze di video ripresein infrarosso e che riescono a re-gistrare eventi esplosivi in di-retta nonché una rete di 18microfoni con stazioni sismoacustiche. “Queste tecnologie,spiega uno dei ricercatori, con-sentono di osservare l’evolu-zione in superficie dei fenomenivulcanici legati alla pressionenella camera magmatica e allarisalita del magma nei condotti,processi fondamentali che pre-cedono un’eruzione. Le teleca-mere termiche riescono arealizzare una mappatura intempo reale dei prodotti di eru-zione nonché di avere indica-

zioni precise sulla profonditàdella colonna magmatica e car-pire praticamente sempre in di-retta l’evoluzione ed ilmanifestarsi dei fenomeni erut-tivi”. Quella che noi chiamiamo“pericolosità” di un vulcano, dalpunto di vista strettamentescientifico è una probabilità: perdirla in parole povere è la pro-babilità che in un dato periodosi verifichi un certo evento o unaltro. Per questa ragione ilmodo forse più valido per ri-durre il rischio legato all’attività

eruttiva di un vulcano è capirnel’andamento ed il comporta-mento durante tutte le sue fasi.Conoscere il “funzionamento” diun sistema vulcanico è inoltre diconseguenza fondamentale dalpunto di vista della protezionecivile. 01Non tutti i vulcani peròvengono monitorati allo stessomodo, specie nei paesi in via disviluppo, dove le eruzioni vulca-niche si trasformano spesso invere e proprie emergenze, comeè avvenuto lo scorso 30 dicem-bre a El Salvador, con l’eruzione

del vulcano Chaparrastique.Proprio in questo caso l’INGVha collaborato con il governo lo-cale per istallare delle specialitelecamere e altri strumenti diultima generazione per monito-rare momento per momentol’evolvere dell’eruzione.Raccogliere dati da monitoraggiin tutto il mondo è importantis-simo perché ci permette di co-struire dei modelli che vannooltre il singolo evento, ma chesono applicabili a tutte le atti-vità esplosive.

Misurare il “respiro” dei vulcaniMigliorare le tecniche di monitoraggio per capire e prevenire sempre più l’attività sismica

Carpito il segreto della fotosintesiAlternative ai combustibili fossili: prosegue la ricerca

Page 10: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Nuovo cratere tra gli Astroni e la SolfataraIl maggiore e più antico deivulcani centrali nella zona fle-grea è quello di Agnano chepresenta un cratere svasatodi circa due chilometri. Tra gliAstroni e la Solfatara, alcunimesi fa, è stata scoperta unanuova bocca eruttiva. Adessola zona flegrea viene tenutasotto controllo. La Campaniaè tra le regioni a più alto ri-schio vulcanico al mondo e ivulcani attivi sono tutti dislo-cati in aree densamente popo-late. Le bocche, quelle chevengono chiamate anche for-naci, sono tenute sotto con-trollo 24 ore su 24 da unsistema di monitoraggio checonsente di registrare even-tuali segnali che possano farscattare l'allarme eruttivo.Sono vari i parametri le cuivariazioni possono far scat-tare l'allarme. Innanzitutto lescosse di terremoto che pos-

sono essere facilmente perce-pite dai cittadini, ma anche ledeformazioni del suolo. Tecnicamente ci sono le varia-zioni chimiche e di tempera-tura dei gas provenienti dallefumarole. Tutti parametri che potreb-bero servire a lanciare l'al-larme e mettere al sicuro lapopolazione che abita nellezone a rischio. A questo puntosi presenta uno degli antichiproblemi sollevati in più occa-sioni sul territorio. Perché infatti la gestione del-l'emergenza proficua è finaliz-zata a tutelare i cittadini,sarebbe necessario organiz-zare e pianificare piani diemergenza che le persone do-vrebbero apprendere anchemediante esercitazioni miratee coordinate dalla protezionecivile. La nuova bocca scoperta si

trova nella zona compresa traAdrano, Astroni e Solfatara.Questa fu frutto di uno studiodei ricercatori dell'Istituto na-zionale di Geofisica e vulcano-logia insieme ai colleghi delleUniversità di Oxford. La ricerca aveva anche elabo-rato la stima dei tempi di ri-stagno dei magmi al di sottodella struttura dei Campi Fle-grei, prima di essere espulsiverso l’esterno. In quella circostanza furonoanche tracciate le cosiddette“mappe del rischio”. In base a quello studio purnon parlando di “pericoli im-minenti” si è reso necessarioeffettuare periodicamentemonitoraggi mirati e finaliz-zati, soprattutto alla preven-zione. Dunque, non è solo ilVesuvio, ad essere nell’occhiodel ciclone!

R.M.

Dieci milioni di api-sentinelle nella Terra dei FuochiMilioni di piccoli insetti, in-stancabili e silenziosi, aiutanol’uomo nella tutela ambien-tale e nei controlli inerenti ilfenomeno della Terra dei Fuo-chi. Il progetto, lanciato neldicembre 2013, si chiama“C.A.R.A. Terra” ed è statoideato da CoNaProA (Consor-zio Nazionale Produttori Api-stici) che ha diverse unitàproduttive proprio in provin-cia di Caserta e di Napoli. Al-l’inizio del mese di luglio, ilprogetto è stato insignitodell’Oscar Green 2014, pre-mio promosso dalla ColdirettiGiovani. Le api, gli insetti im-pollinatori per eccellenza,

sono infatti dei veri e proprisensori viaggianti, in grado diraccogliere circa dieci milionidi micro prelievi quotidiani suacqua, aria, terreno e vegeta-zione. Grazie ai campioni rac-colti dalle api stesse, ereperibili nel miele e dallacera, è possibile successiva-mente eseguire delle analisiin laboratorio sui livelli dicadmio, piombo e idrocarburipoliciclici aromatici (IPA),ossia tutte quelle sostanze de-rivanti dalla combustione in-completa dei rifiuti. Con “C.A.R.A Terra” si cercaquindi di stabilire anche conmaggiore attendibilità e pre-

cisione quali siano le aree ef-fettivamente inquinate, cosìche, a priori, non tutta l’eco-nomia del settore agroalimen-tare nella Terra dei Fuochivenga danneggiata. Il pro-getto, che gode del sostegnoscientifico dell’Università delMolise e dell’Università diNapoli impegnate rispettiva-mente con Antonio De Cristo-faro, docente di apicoltura, edEmilio Caprio, ricercatore dientomologia generale e appli-cata, per seguire le complesseattività analitiche, in uncampo di indagine piuttostoampio, sembra essere desti-nato a durare a lungo.

Al momento sono quattro lebio-centraline, installate aCaianello, Galluccio, MarzanoAppio e Vairano Patenora,che accolgono le api monito-rate dal progetto. Un’altra do-vrebbe essere installata abreve sul territorio di Piedi-monte Matese.L’ape è un’efficientissima sen-tinella del territorio e l’apicol-tore è colui che garantisce laperfetta efficienza e la capil-lare dislocazione di questo de-licato sistema di raccolta dati.Le api e gli insetti impollina-tori sono necessari alla salva-guardia dell’agricoltura edell’ecosistema in generale:

per questo motivo tienebanco, negli ultimi mesi, il fe-nomeno della moria delle api.Nel nostro continente il feno-meno ha riguardato princi-palmente i Paesi dell’Europacentrale e meridionale, rag-giungendo punte del 53% dimortalità. Greenpeace fa sa-pere che fino al 35% della pro-duzione di cibo a livelloglobale dipende dal servizio diimpollinazione naturale of-ferto da tali insetti. Sotto ac-cusa per questo eventopesticidi e fitofarmaci, in par-ticolare i neocotinoidi, recen-temente vietati dall’Ue.

I.B.

La Campania

è tra le regioni

a più alto

rischio vulcanico

La nuova bocca

si trova nella zona

compresa tra

Adrano, Astroni

e la Solfatara

Page 11: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Fabiana Clemente

Gravidanze grazie alla dona-zione dei gameti? Una realtàche inizia a radicarsi anchenel nostro paese. Ma di cosa sitratta? In cosa consiste questatecnica? Nello specifico, la fe-condazione eterologa si veri-fica quando – in caso diinfertilità di uno dei due co-niugi - il seme o l’ovulo proven-gono da un soggetto esternoalla coppia. Un donatore in-somma. Fino a poco tempo fa,le donne e gli uomini sterili de-siderosi di diventare genitori,ricorrevano ad escamotage aldi fuori del nostro paese – unatriste realtà conosciuta cometurismo riproduttivo. Nume-rose coppie si sono recate inPaesi esteri, dove la legisla-zione consente terapie e cureadeguate. Spagna e Belgio ipaesi prediletti. Ma lo scenariosta per cambiare radical-mente. Nei prossimi mesi, in-fatti, l’Italia sarà pronta adoffrire una soluzione al pro-blema di sterilità. Una solu-zione a carico del Serviziosanitario nazionale. Lo scorsoaprile, la sentenza della Con-sulta ha giudicato incostituzio-nale il divieto di ricorrere allafecondazione eterologa – in vi-gore dal 2004. La legge40/2004 escludeva, infatti, lapossibilità di ricorrere a que-sta tecnica di procreazione. LaCorte Costituzionale in data9/4/2014 ha dato un taglio alpassato e guardando concreta-mente al futuro. Il ministroper la salute, Beatrice Loren-zin, ha esposto poche setti-mane fa alla Camera le primelinee guida per la fecondazioneeterologa. In sintesi, è statofissato un limite massimo dietà – 35 anni per le donatrici e40 per i donatori; non siesclude la possibilità di unadoppia donazione eterologa –se entrambi i componenti dellacoppia non sono fertili potreb-bero richiedere gameti dai do-natori. Fissato il limitemassimo di 10 nuovi nati perciascun donatore, oltre ad at-tuare un meccanismo cherenda minimo il rischio di in-contro involontario tra consan-guinei. La procreazionemedicalmente assistita etero-loga sarà inserita nei livelli es-senziali di assistenza, saràvincolata una quota del Fondo

sanitario nazionale per per-mettere l’accesso alla procrea-zione medicalmente assistitanei centri pubblici. Il ministroha affrontato in parlamentoanche una discussione concer-nente i diritti del nuovo nato ela questione circa la tracciabi-lità del donatore. E’ istituitoinfatti presso Iss-Cnt un regi-stro nazionale dei donatori cuile strutture autorizzate do-vranno fare riferimento – nonsolo per la tracciabilità com-pleta donatore-nato - per unmonitoraggio e un calcoloesatto delle donazioni. Ulte-riore tema caldo, su cui Loren-zin ha inviato nel dibattito inParlamento, riguarda la mo-dalità di concepimento. Si

parte dal completamento delrecepimento della direttiva eu-ropea 17/2006 - ha spiegatoLorenzin. Altro aspetto da nonsottovalutare: la donazione ègratuita. I donatori, infatti,non potranno percepire alcunpagamento. Una serie di puntilegislativi che concretizzano ildesiderio di genitorialità ditanti. Giovani e meno giovaniche non hanno sufficienti ri-sorse economiche per poterfare un tentativo all’estero.Finalmente, dopo anni di re-pressione, anche l’Italia si ade-guerà a breve al panoramaeuropeo - da decenni capace dioffrire un ampio ventaglio dimodalità per la fecondazionemedicalmente assistita.

Fecondazione eterologa:si intravede uno spiraglio

Domenico Matania

La proposta è shock ed arrivada Londra: alcuni medici bri-tannici hanno chiesto di vietarela vendita del fumo a tutti co-loro che sono nati dopo il 2000.Già nello scorso febbraio oltre700 medici ed esperti britanniciavevano scritto una lettera alParlamento chiedendo di ap-provare una legge che vietasseil fumo in auto per proteggere ibambini, attraverso una nota,pubblicata dal British MedicalJournal. Ora la proposta è an-cora più rivoluzionaria edavrebbe lo scopo di creare per laprima volta generazioni di nonfumatori. I dati riguardo alfumo sono di sicuro allarmanti:

ogni anno muoiono circa cinquemilioni e mezzo di persone acausa dell’utilizzo del tabacco.Un paradosso se si pensa allamalaria che ogni anno fa menodi un milione di morti. Di sicurola proposta è talmente rivolu-zionaria da non avere vita facileper essere attuata. Dall’Italia siè espresso l’Osservatorio sufumo alcol e droga dell’Istituto

superiore di sanità. Innanzi-tutto si creerebbe un problemadi discriminazione tra adulti enon, tra chi potrebbe e chi nonpotrebbe acquistare sigarette.Inoltre la componente psicolo-gica della “merce proibita” ren-derebbe il prodotto ‘sigaretta’ancora più allettante agli occhidei teen ager, andando poi adalimentare mercati neri già dif-

ficili da abbattere. In Italia nel1950 era presente una compo-nente del 35 % di fumatori, oggine sono il 22 %, ma il calo nel-l’ultimo decennio è diminuito. Ildato più allarmante è che unterzo dei minorenni fuma e cheil 57 % dei fumatori attuali hacominciato prima dei 17 anni. Eallora quale soluzione? NegliStati Uniti ed in Australia sonostate applicate misure antifumomolto decise: a parte campagnepubblicitarie mirate a presen-tare il fumo come prodotto pococool, in maniera molto più effi-cace sono stati aumentati iprezzi delle sigarette e del ta-bacco sfuso (il più utilizzato daigiovani). Ma se lo Stato guada-gna sulla vendita del tabacco …

MEDICI BRITANNICI: STOP AL FUMO PER I NATI DOPO IL 2000

Brunella Mercadante

Il caffè è una delle bevande più diffuse al mondo. Si ottienedalla tostatura e macinazione dei semi di alcuni alberelli tro-picali appartenenti alla famiglia delle rubiacee, di cui ne esi-stono più di 600 generi e 13.000 specie. Del genere Coffeane sono state identificate e descritte quasi 100 specie, macommercialmente le più diffuse sono l'arabica, la robusta, laliberica e derivante da quest'ultima l'excelsa. Le diverse va-rietà differiscono per gusto e per contenuto di caffeina- piùaromatica l'arabica, più forte la robusta- ma anche per le mo-dalità con cui il caffè viene preparato. Tantissimi sono i modidi preparazione, ogni paese ha la sua tradizione, da noi, adesempio, c'è il caffè della napoletana, della moka, il caffèamericano e poi l'espresso - il ristretto caffè del bar- ma orapreparato anche a casa con le apposite macchinette, solo piùpiccole di quelle del bar, ma altrettanto efficienti. Ma qual'è dal punto di vista ambientale il caffè più ecologico?La palma del rispetto dell'ambiente va senz'altro al caffè pre-parato con la macchinetta napoletana o con la moka, in en-trambi i casi la macchinetta è fatta di alluminio riciclabile, ilcaffè è acquistato in una unica confezione e non subisce altremanipolazioni, non si consuma energia elettrica, e un ulte-riore risparmio ecologico lo si può fare dosando bene la quan-tità di polvere, non sprecando così caffè. La macchinetta conle cialde ha un maggiore impatto ambientale per il consumoenergetico e c'è anche la carta che contiene la cialde. Per lamacchinetta con le capsule, oltre all'impatto della macchi-netta stessa , c'è la plastica e l'alluminio delle capsule. Ci sonopoi i modelli automatici, in questi casi il caffè viene macinatodai grani con il conseguente maggior consumo di energia, poic'è il materiale dell'apparecchio da smaltire. Infine le mac-chinette con il filtro, anche queste consumano tanta energia,per tenere tra l'altro il caffè sempre al caldo, e inoltre c'è daconsiderare l'impatto dei filtri.

Il caffè ecologico

L’Italia si adegua al panorama europeo

Con la moka minor impatto ambientale

Page 12: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Gennaro De CrescenzoSalvatore Lanza

L'Orto botanico di Napoli è trai più antichi d’Italia e senz’altroil più importante per il numeroe le qualità delle collezioni pre-senti. Il Real Orto botanico fufondato nel 1807 (anche se al-cuni anni prima a Monteolivetogià esisteva un orto botanicouniversitario) in un’area aipiedi della meravigliosa collinadi Capodimonte nei pressi delReal Albergo dei Poveri,un’opera monumentale an-ch’essa conosciuta ed apprez-zata in tutto il mondo.Oggi l’Orto botanico è unastruttura universitaria, cheappartiene alle facoltà diScienze Matematiche, Fisichee Naturali e si estende per circa12 ettari, sui quali sono raccoltealmeno 10000 specie vegetaliper un totale di quasi 25000esemplari provenienti da ogniparte del mondo. Gli architettiDe Fazio e Paoletti curarono larealizzazione della nascentestruttura mentre l’arch. Tenoresi occupò dell'organizzazionescientifica e ne fu direttoredagli inizi della fondazione finoal 1860. Il primo articolo deldecreto istitutivo individuavanell'istruzione del pubblico enella moltiplicazione dellepiante utili alla salute, all'agri-coltura e all'industria, gli scopiprincipali dell’orto. Si intuisce,quindi, la modernità degli in-tenti e la molteplicità delle fun-zioni previste per la struttura.Tutto ciò scaturiva principal-mente dalla concezione mo-derna delle scienze botanicheposseduta dal Tenore il quale,precorrendo i tempi, non consi-derava la botanica come unasemplice branca della medicinama la riteneva una disciplinaautonoma. Oggi, oltre alla rac-colta, alla coltivazione e allapresentazione a fini museolo-gici di collezioni vegetali, sonoprincipalmente svolte attivitàdidattiche, di ricerca e di con-servazione soprattutto di specievegetali in pericolo di estin-zione. L’Orto botanico è unanotevole risorsa ambientale inpieno centro di Napoli: bastapensare che ad appena 400metri di distanza, c’è una dellestrade più trafficate ed inqui-nate d’Italia, via Pessina, an-golo Museo Nazionale. Considerato il periodo di fonda-zione(inizi del XIX secolo)

siamo in piena epoca Neoclas-sica e l’elemento architettonicofondamentale è caratterizzatodalla semplicità nel pieno ri-spetto di spazi ed equilibri dellatradizione classica come delresto è testimoniato dallegrandi opere borboniche con-temporanee. Le diverse areedell’Orto botanico presentanoaspetti differenti legati alla di-versa modalità di utilizzo, a se-conda che siano dedicateprevalentemente alla cura op-pure all’esposizione delle colle-zioni vegetali. Tali differenzevengono rese più complessedalla presenza di esemplari sto-rici di particolare rilevanza,dalle trasformazioni operatenel tempo relativamente alledestinazioni d’uso delle areeverdi e delle pertinenze archi-tettoniche. La Serra Monumen-tale o Serra Merola, costruitapochi anni dopo l’inaugura-zione dell’Orto botanico in stileneoclassico, serve da ricovero ininverno per le piante prove-nienti da zone tropicali o sub-tropicali. Solo in epoche recentiquesta struttura è stata dotatadi un impianto di riscalda-mento. In prossimità dellaSerra Merola si trova un impo-nente gruppo di lecci. Si trattadelle piante più vecchie pre-senti in Orto, dell’età di almeno200 anni e quindi precedenti lafondazione di questa istitu-zione. Vi è poi il moderno com-plesso delle Serre Califano, checopre una superficie di circa5000 mq e si compone di variambienti che accolgono colle-zioni di Cycadales, Bromelia-ceae, succulente tropicali, felci,

piante insettivore e talune spe-cie di piante tipiche delle man-grovie. Tra le collezionipresenti nell’Orto botanicoquella delle Cycadales è sen-z’altro la più prestigiosa. Essaannovera circa 1000 esemplariappartenenti a 90 specie. Diparticolare interesse l’ Ence-phalartos woodii, pianta origi-naria del Sud Africa, estinta innatura e conservata solo in po-chissime collezioni botaniche.L’agrumeto, raccoglie una col-lezione di agrumi che com-prende piante introdottenell’Orto botanico durante ilperiodo borbonico. Si tratta in

genere di varietà di arancioamaro (Citrus aurantium) constrane caratteristiche morfolo-giche che rendono questepiante atipiche: esempio la fo-glia crespa nel “melangolo ric-cio”, la buccia percorsa dacanali nello “scompiglio di Ve-nere”, oppure la varietà con labuccia a strisce alternate di co-lore giallo e arancione nota conil nome di “braghe tedesche”. Nel cortile cresce un notevoleesemplare di Gardenia thun-bergia, ai due lati del portoned’ingresso sono presenti duegrandi esemplari di Eugeniamyrtifolia. In un’area anti-

stante, è infine coltivato unenorme esemplare di Camelliajaponica, forse uno dei primi in-trodotti in Europa.Di recente allestimento o ri-strutturazione sono invece learee dedicate alla coltivazionedelle piante epifite, delle idro-fite, delle palme, delle gimno-sperme, delle piante di climamediterraneo. Vi è inoltre unaSezione Sperimentale dellePiante Officinali nata nel 1928e diventata negli anni settantaparte integrante dell’ Orto bo-tanico: essa ha scopi didattici edi acclimatazione di piante eso-tiche che possano avere inte-resse da un punto di vistafarmacologico e industriale. Quest’area è suddivisa in tresezioni: i campi sperimentali, ilfrutteto e la zona espositiva cheè l’unica a cui può accedere ilpubblico. Nell’area espositiva sipossono osservare numerosespecie usate per l’alimenta-zione umana, piante tintorie,piante utilizzate per la produ-zione di essenze e fibre. Neicampi sperimentali sono colti-vate numerose specie di inte-resse medicinale. Nel fruttetosono coltivate alcune varietà ri-levanti in passato dal punto divista agricolo ed ora pratica-mente scomparse dall’attivitàproduttiva. All’interno dellastruttura troviamo, infine, ilMuseo di Paleobotanica ed Et-nobotanica. La sezione dedi-cata alla Paleobotanica occupal’ingresso e le prime due saledescrivono nel complesso l’evo-luzione delle piante terrestridal Siluriano (435 milioni dianni fa) fino ai nostri giorni.

Il “Real Orto Botanico” di NapoliEccellenza napoletana

Page 13: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Il castello di CampolattaroLinda Iacuzio

Le prime notizie storiche riguardantiil castello di Campolattaro - cittadinaappartenente all’odierna provincia diBenevento - risalgono al X secolo, al-lorché cominciò a formarsi il centroabitato del paese. Nel periodo nor-manno l’unica fortificazione esistenteconsisteva in una torre a base qua-drata alta una ventina di metri. Peral-tro, nel 1138 il borgo venne dato allefiamme per ordine di re Ruggero, ilquale intese punire la popolazione chegli si era ribellata. Nel XIII secolo sidiede inizio alla costruzione del vero eproprio castello. La torre originaria fuquindi inserita in una struttura deli-mitata da mura perimetrali rinforzateda barbacani, comprendente altre tretorri: la prima di avvistamento; la se-conda, cilindrica, con funzione di di-fesa; la terza, una torre campanaria,dotata di “bertesche”, ossia “opere di-fensive in muratura o legname, spor-genti rispetto alle mura o poste fra lemerlature allo scopo di permettere aldifensore di restare coperto durante lebattaglie pur continuando a offendere”.L’interno, diviso in circa sei apparta-menti, racchiude quaranta stanze. Sientra nel castello varcando il fossato el’ingresso con arco in pietra. Si giunge,così, nella corte interna; qui, nel XVIsecolo, fu edificata la Cappella pala-

tina. Nel 1589 il castello venne infeu-dato alla famiglia di Capua. DomenicoMarra di Capua, nel 1659, vendette ilmarchesato di Campolattaro per 8000ducati a Michele Blanch; i discendentidi costui rimasero proprietari del ca-stello sino al 1813, anno in cui Gio-vanni de Agostini comprò la rocca daGennaro Blanch. Pare che il castello diCampolattaro abbia ospitato anchemembri dell’Ordine dei Templari,“come sembra suggerire l’esistenza digraffiti raffiguranti le croci tipichedell’Ordine e il simbolo della TripliceCinta (o del Triplice Quadrato), checonsiste in tre quadrati concentrici ta-gliati sui lati da quattro segmenti”.Tali incisioni, non rare nelle chiese me-dievali sino al XIII-XIV secolo, general-mente contrassegnavano luoghi aventiun particolare significato “sacrale” perquesti cavalieri; ciò spiega la loro pre-senza in molti degli edifici deputatiall’ospitalità dei Templari lungo il tra-gitto dei loro viaggi in Terrasanta. At-tualmente la fortezza, interamentevisitabile, è di proprietà delle famigliede Agostini e Ciannella. È stata adi-bita a “bed and breakfast” e a locationper ricevimenti, concerti e sfilate. Lacinquecentesca Cappella palatina èconsacrata; vi si celebrano, infatti, ma-trimoni e battesimi. Fonte:www.fondoambiente.it/ upload/oggetti/castello_Campolattaro.pdf

Attualmente la fortezza, interamente visitabile, è stata adibita a “bed and breakfast”

Lorenzo Terzi

Klemens Wenzel Lothar, conte, poiprincipe di Metternich-Winneburg,abilissimo diplomatico al serviziodegli Asburgo d’Austria, fu il prin-cipale “tessitore” delle trattative frale nazioni riunitesi nel Congressodi Vienna (1814-1815), durante ilquale egli agì per modellare lacarta politica d’Europa, dopo l’etàrivoluzionaria e napoleonica, se-condo “il principio dell’equilibrio”delle potenze artefici della disfattadi Napoleone, ovvero Austria, In-ghilterra, Prussia e Russia. Essecostituirono la “Quadruplice Alle-anza”, cui aderì, nel 1817, anche laFrancia. Con le conferenze di Kar-lsbad e di Vienna (1819) Metter-nich riuscì ad affermare l’egemoniaaustriaca nella Confederazione ger-manica. I moti napoletani del 1820gli permisero di raggiungere il me-desimo risultato in Italia: nei con-

gressi di Troppau (1820) e di Lu-biana (1821) egli, infatti, promosseil “principio dell’intervento”, alloscopo di scongiurare tentativi disovversione. Questi avvenimentisegnarono l’apogeo della carrieradel diplomatico asburgico; tuttavia,ben presto le divergenze fra i paesidella Quintuplice Alleanza decreta-rono la fine del sistema geopoliticoda lui ideato. Il soggiorno di Met-ternich a Napoli nel 1819, al se-guito dell’imperatore d’AustriaFrancesco, si inserisce nella tramadei rapporti che fondavano quel si-stema. Le vicende del viaggio sonostate ricostruite da Nino Cortese,nel 1920, in «Napoli Nobilissima».Il principe giunse nella capitale delRegno delle Due Sicilie il 25 apriledel 1819 precedendo l’imperatore, ilquale arrivò a Mola di Gaeta duegiorni dopo, accolto da FerdinandoI di Borbone. Sino al 31 maggioFrancesco riservò le sue giornate

alle cerimonie e alla visita dei piùimportanti monumenti e istitutid’arte, cultura e beneficenza di Na-poli e dintorni.Nelle lettere scritte da Metternichin questa occasione, traspare unatotale mancanza di comprensionenei confronti del popolo napoletano“minuto”. In compenso, l’aspettodella capitale e delle sue vicinanzesuscita il suo più incondizionato en-tusiasmo. In una lettera alla madreegli scrive: “Noi abbiamo gusti ab-bastanza somiglianti perché io siaconvinto che voi sareste la creaturapiù felice del mondo in questopaese. Tutto ciò che la natura hafatto di più bello, di più maestoso edi più incantevole è versato qui daessa a torrenti su tutto ciò che sivede, si sente e si tocca. Amate lemontagne, ebbene è la Svizzera;amate un cielo dolce e sereno, e po-tete disporne con una costanza sco-nosciuta da noi”.

IL PRINCIPE DI METTERNICH A NAPOLI

Vi soggiornò nel 1819 al seguito dell’Imperatore Francesco d’Austria

Page 14: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Antonio Palumbo

Figura centrale nella cultura del pro-getto ecosostenibile di paesaggio, in Ita-lia come all'estero, Franco Zagariaffianca l'attività progettuale alla didat-tica e alla ricerca teorica. I suoi temi pri-vilegiati sono lo spazio pubblico urbano eil giardino e le sue opere ed i suoi scrittitestimoniano un approccio al progettopaesaggistico basato sull'ibridazione traelementi fisici ed immateriali e caratte-ristiche specifiche dei luoghi di inter-vento. Riqualificare il paesaggio urbano:un lavoro che, a differenza di quello stret-tamente architettonico, è frutto di unasensibilità diversa, estremamente at-tenta al senso dello scorrere del tempo,del modificarsi della materia col passaredelle stagioni e degli anni. È questa lamission principale di Franco Zagari. Unlavoro che si inscrive in una realtà comequella italiana, che vanta un patrimonioarchitettonico, stratificatosi in oltre duemillenni, in cui anche le aree più isolatehanno subito gli influssi e le trasforma-zioni dell'insediamento umano e in cui laprogettazione del paesaggio ha comeaspetto centrale la costruibilità in fun-zione e al servizio dei comportamenti del-l'uomo. Le opere e gli scritti di Zagaritestimoniano un approccio al progettobasato sull'integrazione tra elementi fi-

sici e percettivi, sulla narratività, sullainterpretazione e anticipazione di com-portamenti, sull'interattività. «Siamooggi di fronte ad un grande cambia-mento, che ha prodotto un quadro disa-stroso dal punto di vista urbanistico ed

ambientale - afferma Zagari - per cui vi-viamo una crisi di qualità anche del pae-saggio. Se l’opinione pubblica percepisce,però, in modo molto concreto il degradoambientale, non altrettanto si può dire diquello del paesaggio che ci circonda. Ep-

pure il paesaggio è pur sempre un orga-nismo vivente, che si muove, muta emuore. A fronte di una crescita demo-grafica che non è sostenibile da alcunamisura di salvaguardia, nel pianeta si èverificata una spinta di urbanesimosenza precedenti. Una comunità, nellamisura della sua consapevolezza del pae-saggio che vive o visita o che anche soloconosce, agisce con delle azioni proget-tuali conseguenti, di tutela, gestione o in-novazione. In questo senso possiamo direche “il paesaggio è il progetto”, e che, es-sendo un organismo vivente, o evolve omuore. Quanto al mio approccio, secondome, in primo luogo il progetto deve di-mostrare di essere capace di collaborarecon altri saperi, di saper comunicare e disaper evocare, ascoltare e valorizzare ilcontributo di chiunque si senta legato aquel paesaggio, abitante, visitatore o cul-tore. In secondo luogo, come vi è unoscambio di continua interrelazione fra imomenti di analisi e di interpretazionedei contesti, lo stesso scambio di informa-zioni e di progressivi aggiustamenti deltiro dovrebbe esserci fra sperimentazioneprogettuale e pianificazione. È evidenteche, per sostenere questo processo cosìcomplesso, è necessario, anche e soprat-tutto, un cambiamento di mentalità e diprospettiva». Fra le opere più rappresen-tative di Zagari ricordiamo: il GiardinoItaliano all’Expo di Osaka del 1990; VillaLeopardi a Roma e Piazza Matteotti aCatanzaro (1992); Piazza Amedeo di Sa-voia a Cisterna di Latina (1997); il Cen-tro di accoglienza delle Grottepreistoriche di Niaux in Francia del1994; Piazza Montecitorio a Roma (1998)e, sempre nella capitale, l'AuditoriumParco della Musica (in qualità di consu-lente di Renzo Piano) del 2002; il sistemadelle piazze centrali di Saint-Denis a Pa-rigi (2005-2007).

L’architettura del paesaggio secondo Franco Zagari“Il paesaggio è il progetto”, ed essendo un organismo vivente, o evolve, o muore

ARPA CAMPANIA AMBIENTE del 31 agosto 2014 - Anno X, N.16Edizione chiusa dalla redazione il 29 agosto 2014

DIRETTORE EDITORIALEPPietro VasaturoDIRETTORE RESPONSABILEPietro FunaroCAPOREDATTORISalvatore Lanza, Fabiana Liguori, GiuliaMartelliIN REDAZIONECristina Abbrunzo, Anna Gaudioso, LuigiMosca, Andrea TafuroGRAFICA E IMPAGINAZIONESavino CuomoHANNO COLLABORATOI. Buonfanti, F. Clemente, P. D’Auria, G. DeCrescenzo, A. Esposito, E. Ferrara, R. Fu-naro, L. Iacuzio, G. Loffredo, R. Maisto, D.Matania, B. Mercadante, A. Morlando, A.Palumbo, A. Paparo, F. Schiattarella, L. TerziSEGRETARIA AMMINISTRATIVACarla GaviniDIRETTORE AMMINISTRATIVOPietro VasaturoEDITOREArpa Campania Via Vicinale Santa Maria delPianto Centro Polifunzionale Torre 1 80143 NapoliREDAZIONEVia Vicinale Santa Maria del Pianto Centro Polifunzionale Torre 7- 80143 NapoliPhone: 081.23.26.405/427/451 Fax: 081. 23.26.481 e-mail: [email protected]

Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Na-poli n.07 del 2 febbraio 2005 distribuzione gra-tuita. L’editore garantisce la massima riservatezzadei dati forniti e la possibilità di richiederne la ret-tifica o la cancellazione scrivendo a: ArpaCampa-nia Ambiente,Via Vicinale Santa Maria del Pianto,Centro Polifunzionale, Torre 7-80143 Napoli. In-formativa Legge 675/96 tutela dei dati personali.

Page 15: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Cristina Abbrunzo

La strategia dei rifiuti zero èfondamentale per migliorare lasalute dell'ambiente e della no-stra vita. Purtroppo in alcunisettori sottovalutati, c’è ancoratanta strada da fare. Un esem-pio su tutti: lo smaltimento deicartoni di pizza d’asporto. In-consapevoli o no è molto alta lapercentuale di consumatori dipizza che gettano i cartoni usatie unti o con residui di cibo neicontenitori per la carta e il car-tone da riciclare. Ma delle sca-tole portapizza solo le partipulite si possono riciclare e lepersone che ne sono a cono-scenza sono ancora poche. Lacosa potrebbe sembrare unafaccenda di poco conto ed invecesi tratta di un problema dalledimensioni preoccupanti: soloin Italia si consumano oltre 547milioni di pizze all’anno mentrenegli Stati Uniti la cifra sale aquasi 3 miliardi. Se impilas-simo tutte le scatole portapizzautilizzate nel mondo arrive-remmo sulla Luna. Il correttodifferenziamento delle tradizio-nali scatole portapizza prevedela separazione delle parti puliteda gettare nella carta, dalleparti sporche da gettare nel-l’umido e teoricamente non

avremmo alcun spreco poiché ilpulito si ricicla e lo sporco creafertilizzante: nella pratica lecose vanno molto diversa-mente. Non tutti i consumatoridi pizza a casa sono a cono-scenza di queste regole: il chevuol dire che anche pensandodi fare l’azione giusta gettano ilcartone non pulito nella carta.Di contro c’è chi sapendo chenon si gettano i cartoni della

pizza unti nella carta, li buttanell’indifferenziato non sognan-dosi nemmeno che il posto giu-sto sarebbe l’umido. Tuttoquesto porta ad un’altissimapercentuale di spreco. Ma c’è dipiù: considerando che i cartonidella pizza unti e con residui dicibo gettati nei contenitori dellacarta contaminano la partitabuona in essi contenuta, eccoche lo spreco di qualcosa che ol-

tretutto si potrebbe riciclareassume proporzioni veramentenotevoli. Fare in modo che ilcontenitore che custodisce unodei piatti simbolo del made inItaly nel mondo diventi ricicla-bile al 100% da oggi è possibile:da Saronno infatti arriva il pro-totipo di Vinni pizza, il “cartonenon sprecone” frutto della ge-niale intuizione di un impren-ditore di Saronno, Armando

Rizzo. Mentre si occupava dicartoncini promozionali cheservissero da supporto permangiare la pizza, ha realiz-zato che quei cartoncini pote-vano diventare sottopiatti perpreservare il cartone dall’untoed essere la soluzione al pro-blema degli imballaggi per lepizzerie d’asporto e allo sprecodi carta ad esso collegato. Ilportapizza Vinni si presentacome un normale cartone perl’asporto, con un accessorio se-greto; un controvassoio in pla-stica con i lati rialzati cheprotegge le pareti cartacee damacchie di olio o altri alimenti,rendendo così l’involucro prontoper il riciclo. In questo modo,una volta terminata la pizza, èsufficiente togliere Vinni dalcartone, sciacquarlo sotto l’ac-qua e buttarlo nella plasticamentre la scatola, perfetta-mente integra e pulita, potràessere gettata tranquillamentenella carta.Il sottopiatto è realizzato inPET, materiale atossico che conla sua particolare struttura, fatraspirare l’alimento mante-nendone la fragranza. Può inol-tre essere utilizzarlo comepiatto, dato che si può facil-mente estrarre dal cartone eche è dotato di linee di taglioper porzionare la pizza. Vinni èla dimostrazione che il made inItaly ha ancora tanto da diresotto tutti i punti di vista: perora è solo un prototipo, maaspettiamo di vederlo messo inproduzione a breve.

Fast food sempre più “verdi”Dai colossi degli hamburger nuove idee contro gli sprechi

Novità dal mondo degli ham-burger: da McDonald’s, l’oliodelle fritture diventa carbu-rante. Succede negli EmiratiArabi dove il colosso del fastfood ha annunciato di aver in-trapreso un programma cheprevede il riciclo dell’olio esau-sto e il suo riutilizzo, dopo unadeguato trattamento, comecarburante per i suoi veicoli.Il biodiesel ricavato dall’oliodelle patatine permetterà diridurre dell’80 per cento leemissioni nocive dei camion-cini destinati al trasporto dellemerci. Il progetto era già statosperimentato in maniera ana-loga da McDonald’s a Londra,in occasione dei Giochi Olim-pici. In quel caso, la trasforma-zione degli olii esausti inbiocarburante aveva garantitoun risparmio di 6mila tonnel-

late di carburante all’anno evi-tando così l’inquinamento pro-dotto da 2.400 vetture.E non è tutto. Rimaniamo intema hamburger ma questavolta ci spostiamo però in Bra-sile dove Bob’s, una delle piùfamose catene di fast food, halanciato il primo hamburgerche si mangia senza togliere lacarta che lo avvolge.I panini, venduti per un pe-riodo limitato, erano avvolti da

un sottile film di carta di risocommestibile su cui accanto allogo del marchio era riportatala dicitura “mi potete man-giare”. Sorprendenti i risultatidell’iniziativa: nel corso del pe-riodo di prova, gli hamburgercon tutto il loro involucro sonostati divorati senza lasciarenemmeno una confezione suivassoi dei ristoranti. Il tuttocon un notevole risparmio sulpiano dello smaltimento dei ri-

fiuti. Non è la prima volta chei gestori dei fast food si trovanoa lavorare con il problema delpackaging che, come dimo-strano numerosi studi, è il re-sponsabile dei maggioriproblemi di inquinamento. Trale varie soluzione studiatedagli esperti per porre rimedioalla situazione vi è quella pro-posta da Wikicell. Si tratta diuno speciale packaging ali-mentare commestibile che ri-prende il sapore e i coloridell’alimento che contiene perdare continuità di gusto con ilprodotto alimentare stesso. Almomento si tratta di un pro-getto ancora in fase sperimen-tale ma potrebbe aiutare aridurre l’utilizzo delle confe-zioni realizzate con le materieplastiche, difficili da smaltire ericiclare. C.A.

Arriva il cartone della pizza 100% riciclabileUn’ invenzione green tutta made in Italy

Page 16: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Eleonora Ferrara

Ai sensi dell’art. 19 TUE, “laCorte di Giustizia dell’UnioneEuropea comprende al suo in-terno la Corte di Giustizia, ilTribunale e i tribunali specializ-zati”. Compito della Corte digiustizia è quello di interpretareil diritto dell' Unione Europeaaffinché esso trovi identica ap-plicazione in tutti i Paesi rien-tranti in tale contesto. Essagiudica, inoltre, in merito allecontroversie tra i governi degliStati membri e le istituzioni del-l'UE. Tutti possono rivolgersialla Corte di Giustizia, privaticittadini, imprese, nonché orga-nizzazioni, nel caso in cui si ri-tenga che sussista una lesionedi diritti da parte di un'istitu-zione dell'UE. Con l'entrata invigore del Trattato di Lisbona,avvenuta in data 1° dicembre2009, l'Unione europea si è do-tata di personalità giuridica eha rilevato le competenze prece-dentemente conferite alla Co-munità europea. Il dirittodell'Unione non è altro, quindiche il diritto Comunitario. Essoricomprende, inoltre, tutte ledisposizioni adottate in passatoin forza del Trattato sull'Unioneeuropea nella versione prece-dente al Trattato di Lisbona. Convenzionalmente, si usa iltermine di diritto comunitario,allorquando si vuole fare riferi-mento alla giurisprudenza dellaCorte di giustizia, antecedenteall'entrata in vigore del Trattatodi Lisbona. E’ opportuno preci-sare anche la struttura di que-sta Corte, che è costituita da ungiudice per ogni Stato membroche la compone e si avvale dinove avvocati generali chehanno il compito di presentarepareri motivati sulle cause sot-toposte al suo giudizio. I giudici e gli avvocati generalirimangono in carica per un pe-riodo rinnovabile di sei anni esono designati, di comune ac-cordo, dai governi degli Statimembri. Il Tribunale, che af-fianca la Corte di giustizia nelladisamina delle molteplici cause,proposte da privati cittadini, im-prese e alcune organizzazioni,nonché su casi in materia diconcorrenza , è stato istituito alfine di offrire ai cittadini unamaggiore tutela giuridica.In merito alle controversie tral'UE ed i propri dipendenti, sipronuncia, invece, il Tribunaledella funzione pubblica.Cinque sono le categorie più co-muni di cause sulle quali si pro-nuncia la Corte.

Più precisamente:1. il rinvio pregiudiziale, ovveroquando i tribunali nazionalichiedono alla Corte di giustiziadi interpretare un determinatopunto del diritto dell'UE;2. il ricorso per inadempimento,presentato allorchè uno Statomembro non applichi il dirittodell'UE;3. il ricorso di annullamento,presentato qualora si ritengache il diritto dell'UE violi i trat-tati o i diritti fondamentali del-l'UE; 4. il ricorso per carenza, presen-tato se un'istituzione dell'UE siastenga dall'obbligo di prenderedecisioni;5. ricorsi diretti, presentati daprivati cittadini, imprese od or-ganizzazioni contro le decisionio le azioni dell'UE. I giudici della Corte di giustiziadesignano tra loro il presidentee il vicepresidente, il cui rispet-tivo incarico dura tre anni ed èrinnovabile. Il presidente dirigele attività della Corte di giusti-zia e presiede le udienze e le de-liberazioni per quanto riguardai collegi giudicanti più ampi. Il vicepresidente assiste il presi-dente nell'esercizio delle suefunzioni e lo sostituisce in casodi impedimento. Il cancelliere èil segretario generale dell'istitu-zione, di cui dirige i servizi sottol'autorità del presidente dellaCorte.

AMBIENTETesto del decreto-legge 24 giugno 2014, n.91 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale -n. 144 del 24 giugno 2014), coordinato conla legge di conversione 11 agosto 2014, n.116M recante: “Disposizioni urgenti per ilsettore agricolo, la tutela ambientale e l'ef-ficientamento energetico dell'edilizia scola-stica e universitaria, il rilancio e lo sviluppodelle imprese, il contenimento dei costi gra-vanti sulle tariffe elettriche, nonché per ladefinizione immediata di adempimenti de-rivanti dalla normativa europea”. In parti-colare si segnalano: l'art. 1 recante"Disposizioni urgenti per il settore agricolo,la tutela ambientale e l'efficientamentoenergetico dell'edilizia scolastica e univer-sitaria, il rilancio e lo sviluppo delle im-prese, il contenimento dei costi gravantisulle tariffe elettriche, nonché per la defi-nizione immediata di adempimenti deri-vanti dalla normativa europea". L'art. 1 bische contiene "Disposizioni urgenti in mate-ria di semplificazioni" relative al settoreagricolo. L'art. 15 che prevede "Disposizionifinalizzate al corretto recepimento della di-rettiva 2011/92/UE del Parlamento euro-

peo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011,in materia di valutazione di impatto am-bientale. Procedure di infrazione n.2009/2086 e n. 2013/2170". INQUINAMENTO Lo scopo delle disposizioni dell’articolo 242e segg. del D.lg. 3 aprile 2006, n. 152 non èin via prioritaria quello di individuare esat-tamente il grado di responsabilità di cia-scun soggetto nella causazionedell’inquinamento al fine di garantire chegli obblighi di ciascuno siano esattamente

proporzionali al rispettivo grado di respon-sabilità; scopo delle norme è invece quellodi garantire che la bonifica, a tutela dellapubblica incolumità, sia posta in essere ce-lermente e non vada a gravare sulla fi-nanza pubblica ma, se possibile, sulsoggetto o sui soggetti che l’inquinamentohanno provocato. In questa prospettiva serisulta che la situazione di inquinamentopuò non essere stata determinata da ununico soggetto, il compito dell’amministra-zione è in via prioritaria quello di indivi-duare con ragionevole certezza scientificaquali siano i soggetti responsabili ponendoa loro carico gli oneri di bonifica; una esattaindividuazione del rispettivo grado di re-sponsabilità, beninteso allorché sia scien-tificamente possibile, appare indispen-sabile solo quando ciò sia strumentale alfine di individuare i necessari strumenti diintervento. In altri termini l’esatta indivi-duazione dell’apporto causale di ciascuno ènecessario solo quando questa indaginecondizioni l’individuazione delle misure diripristino ambientale. Tar Lazio, sez. I, 23maggio 2014, n. 375.

A.T.

Viaggio nelle leggi ambientali

La Corte di Giustizia dell’Unione EuropeaLLAVORO E PREVIDENZA

Page 17: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Andrea Tafuro

Nella notte tra il 22 e il 23 ago-sto del 1791 nell’isola di Haiti,gli africani deportati insorserocontro i negrieri e organizza-rono la prima rivolta storica oc-cidentale per l’abolizione dellostato di schiavitù. La rivolta,guidata da Toussaint Louver-toure, primo generale maggioredi colore, venne soffocata, com’èovvio, nel sangue e nel massa-cro da parte dei negrieri di mi-gliaia di persone innocenti. Il23 agosto 2004 per ricordarequesto evento venne istituita,dall’Unesco, la celebrazionedella “Giornata internazionaledella commemorazione delcommercio degli schiavi e dellasua abolizione”, per non gettare

nell’oblio, tipico dell’Occidente,questa tragedia dell’umanità,ma anche per aprire gli occhisulle moderne forme di schia-vitù ed agire insieme per debel-larle. La celebrazione dellaGiornata rappresenta un’op-portunità per esaminare gli ef-fetti della tratta di schiavi,poiché la storia del traffico diesseri umani parla anche diquasi quattro secoli di collega-menti e scambi tra popoli e cul-ture, ognuno di noi deveconoscere ed imparare da que-sto passato, come un passo ne-cessario per la costruzione diun nuovo terreno comune.Essa, oltre a distruggere la vitadi milioni di esseri umanistrappati dalle loro terre e co-stretti a vivere in condizioni di-

sumane, ha anche generato“scambi culturali che hannoprofondamente e durevolmenteinfluenzato le morali e le cre-denze, le relazioni sociali e la co-noscenza in diversi continenti.Ci dobbiamo far carico della co-noscenza per contribuire alladecostruzione dei pregiudizirazziali e alla lotta contro leideologie di odio e fanatismo,per promuovere un dialogo ba-sato sui valori della tolleranza,uguaglianza e condivisione“. Latolleranza va infatti oltre la coe-sistenza pacifica fra diverseculture, è un atteggiamentoconcreto e positivo, ispirato dalriconoscimento e dal rispettoper i diritti e le libertà altrui,ciò significa che l’interessa-mento per gli altri deve preva-lere sull’indifferenza e suldisprezzo, e che uno sforzo perconoscere l’ altro deve prendereil posto dell’ignoranza, del ciecopregiudizio e della discrimina-zione. Questi, tuttavia, nonsono fenomeni legati al secoloscorso, secondo i più recentidati disponibili, sono 5,5 milionii minori vittime di lavoro for-zato o tratta con fini di sfrutta-mento sessuale e lavorativo nelmondo, su un totale di 20,9 mi-lioni di persone coinvolte, guar-dando al solo ambito del lavoro.Secondo la ricerca Game Overpubblicata nel 2014 da Save theChildren si segnalano ben28.000 minori tra i 14 e i 15anni, sia italiani che stranieri,coinvolti in attività definibili arischio di sfruttamento. Al di làdei numeri, le violazioni dei di-ritti e le violenze di ogni tipo su-bite da bambini e adolescentivittime o a rischio di tratta esfruttamento anche in Italiasono gravi e impressionanti.Come nel caso delle molte ra-gazze tra i 16 e i 17 anni origi-narie dei paesi dell'Est,trasferite o attirate in Italia peressere sfruttate sessualmente ocoinvolte in attività illegali,piuttosto che rese vittime dimatrimoni precoci nei quali de-vono ripagare ai suoceri ilprezzo sostenuto per il loro ac-quisto dalla famiglia di origine,ciò avviene molto spesso nellecomunità rom. Per le minori ni-geriane, che partono dal loropaese con la promessa di un la-voro che non si avvererà mai, losfruttamento sessuale inizia in-vece già nei paesi di transito,per trasformarsi in una pri-gione dalla quale è difficilis-simo uscire una volta giunte inItalia e inserite sotto ricatto nel

circuito della prostituzione. Ilrischio di sfruttamento è poiparticolarmente elevato pergran parte dei minori stranierinon accompagnati arrivati nelnostro Paese via mare, già se-gnati da ferite profonde per leviolenze subite in viaggi spessolunghi e terribili. Anche acausa della mancanza di un si-stema di protezione nazionale econseguentemente di un'acco-glienza dignitosa e rispettosa distandard minimi di qualità, al-cune migliaia di minori sonofuggiti dai centri di prima acco-glienza improvvisati per gestireil costante arrivo di migrantiattraverso il Mediterraneo, conla conseguente esposizione agravi rischi di sfruttamento sulnostro territorio. Alcuni, come iminori eritrei o afghani, si ren-dono invisibili per poter prose-guire il loro viaggio verso ilNord Europa, altri, come i mi-nori egiziani, raggiungono inmaggioranza le grandi cittàcome Roma e Milano dove ac-cettano facilmente condizioni dilavoro estreme e sfruttamentoper poter ripagare rapidamentei pesanti debiti di viaggio, e perquesto fanno spesso uso di far-maci oppiacei antidolorifici perfar fronte alla fatica insosteni-bile e al disagio, con ulteriorigravi conseguenze per la lorosalute. Tutti questi dottiesempi sono lontani da noi, ab-biamo goduto delle vacanze, ab-biamo visto gente bellissima,perché ora ammorbarci contutte queste storie? E allora ri-penso all’estate di quand’ero ra-gazzo, erano tre abbondantimesi di sole infuocato senza chenessuna nuvola minacciosa cor-

resse in cielo. Poi, con la fined’agosto e un clima più frescotornava la scuola, il tempo eraben cadenzato e tutto apparivapacifico, non avevo responsabi-lità se non quella di pensare almio futuro. Ecco il punto, allafine di questa estate 2014, vo-glio riflettere sullo spirito deitempi che viviamo. Io cometutti i miei amici e le mie ami-che, compagni di giochi estivi,vivevamo spensierati e felici eogni tanto ci balenava in mentee nei nostri discorsi che fraqualche tempo toccava a noigiocare la partita della vita. Ipiù sicuri erano i nostri genitoriche erano guidati dalla spe-ranza che noi figli saremmostati meglio. Penso che questasia l’idea di progresso, cioè cre-dere fermamente che i sacrificiche si fanno oggi servono a ren-

dere migliore il futuro di chiverrà dopo di noi. Alla fine deigiochi sommate tutte le spe-ranze individuali nasceva lasperanza collettiva, nutrimentoper la crescita della nostra Pa-tria. Nei palazzi lastricati di marmosono tutti bravi a valutare le so-luzioni a posteriori. Comunquevada, il loro congruo stipendiocorre. È intanto il nostro mondoderaglia. In realtà questa crisisegna la fine di un sistema ba-sato sugli iperconsumi, tutta lasocietà ha il fine esplicito di tra-sformarci in stupidi consuma-tori. Il pianeta non lo regge, lamorale e la religione, lo condan-nano espressamente, poiché,sempre più gli individui si indi-rizzano verso scelte e compor-tamenti che non sono più puroconsumo.

“La tolleranza è unaconseguenza

necessaria della nostra condizioneumana. Siamo tuttifigli della fragilità:

fallibili e inclini all’errore.

Non resta dunqueche perdonarci vicendevolmente le nostre follie.

È questa la primalegge naturale: ilprincipio a fonda-

mento di tutti i diritti umani.”

Voltaire

VUOI TU DARE UN FUTURO AI BIMBI? SÌ, LO VOGLIOFrancesco che trascina il carretto, Simona che gioca con le conchiglie...

Page 18: Cementificazione selvaggia Istat: in Italia la qualità ... · Real Orto botanico fu fondato nel 1807 ... Nel bilancio 2014-2020 della UE, ... ancora lacunoso e ciò mina alla base

Domenica 28 settembre 2014PULIAMO LA VALLE DELLE FERRIERE

Nel cuore della Costiera Amalfitana esiste un posto di incre-dibile bellezza ed energia: la “Valle delle Ferriere”. Questo in-cantevole polmone verde, raggiungibile agevolmente a piedida Amalfi, racchiude in sé elementi storico-naturalistici unicial mondo. L’area di circa 500mq, sembra essere quasi “dise-gnata” dal corso del Canneto, un vivace torrente che si pre-senta sotto forma di piccoli rivoli, percorsi d’acqua e cascate.L'ambiente è molto suggestivo e fresco, anche in pienaestate. In questa straordinaria oasi naturale, sono sopravvissute co-lonie di vegetali di estremo interesse, preservate da epochelontanissime. Tra le specie spiccano quelle termofile e soprat-tutto la felce gigante Woodwardia radicans individuata per laprima volta dal botanico Pier Antonio Micheli nel 1710. Pre-senti, inoltre, la Pteris cretica, la Pteris vittata e la pianta car-nivora Pinguicola hirtiflora. Avvistata gironzolare tra lavegetazione la Salamandra pezzata, un simpatico urodelo ap-partenente alla famiglia Salamandridae.Come ogni luogo di rara bellezza anche la Valle delle Ferrierenecessiterebbe di più tutela e valorizzazione da parte di tutti,soprattutto delle Istituzioni. Ma, come spesso accade, sonogli abitanti del posto o comunque i semplici cittadini, appas-sionati di ambiente e natura, a scendere in campo, sempre ecomunque. Domenica 28 settembre, grazie a un’iniziativa delCircolo Legambiente di Amalfi sarà realizzata, nell’ambitodella Campagna Nazionale “Puliamo il mondo”, una giornataall’insegna del volontariato: “Puliamo la Valle delle Ferriere”.Il ritrovo dei partecipanti, che contribuiranno così alla puliziadell’area, è fissato per le 8.30 in piazza Spirito Santo (Amalfi),dove riceveranno gratuitamente i kit utili alla causa. Aver curadel proprio territorio è un atto d’amore. Parola d’ordine: ade-rire!. Per info e contatti: www.circololegambienteamalfi.it.

Dal 5 al 7 settembre nel Casale di Teverolaccio a Succivo (CE)FestAmbiente Terra Felix, il Festival ecologista del buon gusto!

Dal 5 al 7 settembre 2014, nella meravigliosa cornice del Casale di Teverolaccio (Ce), si svolgerà “FestAmbienteTerra Felix”, uno tra i più apprezzati fe-stival ecologisti in Italia. L’evento rappresenta un momento di festa e di "buon vivere" in armonia con il territorio.Tema dell’edizione di quest’anno: la terra. L’obiettivo, infatti, è di promuovere la peculiarità e la genuinità dei prodotti locali, frutto di una terra troppevolte apostrofata e sabotata con appellativi poco piacevoli. Il nostro territorio vale, perché ricco non di veleni ma di onesti lavoratori, associazioni e vo-lontari che vogliono dimostrare, anche in questa occasione, quanto è possibile produrre in modo diverso e pulito, scommettendo proprio sull'ambiente,come leva di sviluppo e miglioramento della qualità di vita di ognuno e di tutti.Il Festival si svolgerà all’insegna dell’ecologia, del mangiar sano, della natura incontaminata, in una piacevole atmosfera caratterizzata da un elevatocontenuto educativo e culturale. Ampio spazio, infatti, sarà dedicato ai bambini, con aree appositamente attrezzate, dove l’educazione ambientale saràla tematica centrale di giochi, laboratori e spettacoli divertenti. FestAmbiente offrirà l'opportunità di discutere e aggiornarsi su argomenti di grande at-tualità, quali i beni comuni, la green economy e l'eno-gastronomia come traino di crescita del territorio regionale, ma anche la valorizzazione del ric-chissimo patrimonio storico - culturale campano. Inoltre, ambiente, legalità, impresa e innovazione terranno banco nella sala congressi, dove ci sarannomomenti di incontro e dialogo tra i rappresentanti delle istituzioni, imprese ed associazioni. Durante la kermesse, grande attenzione sarà dedicata allasicurezza alimentare. Ogni sera, concerti e spettacoli animeranno l’atmosfera del Casale e presso gli stand espositivi i visitatori potranno deliziare il palato con tanti prodottidi qualità realizzati con criteri e metodi che rispettano l’ambiente.