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Centro Funzionale Multirischi
della Calabria
Il sistema di allertamento per rischio idrogeologico in Calabria:
“L’Avviso di Criticità per Evento in Atto”
IL SISTEMA DI ALLERTAMENTO REGIONALE è regolato dalla: DGR 29 marzo 2007, n. 172 "Direttiva - Sistema di Allertamento regionale per il rischio idrogeologico e idraulico in Calabria" (ai sensi del D.Lvo 112/98, della L. n. 401/2001, della L.R. n. 4/1997 e della Direttiva del D.P.C.M. 27 febbraio 2004)
Ai sensi di tale direttiva, il Centro Funzionale stabilisce giornalmente,
BASANDOSI SU VALORI PREVISTI DI PRECIPITAZIONE,
il livello di criticità idrogeologica regionale
RIFERITO ALLE 6 ZONE OMOGENEE
IN CUI IL TERRITORIO CALABRESE E’ STATO SUDDIVISO
Livelli di Criticità e Livelli di Operatività del Centro Funzionale Multirischi
• Criticità Nulla - VERDE Assenza di fenomeni significativi prevedibili sul territorio
• Criticità Ordinaria - GIALLA • Criticità Moderata - ARANCIO • Criticità Elevata - ROSSA
La sala operativa del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL
Entro le ore 14:00 trasmette a: • Sala Operativa di Protezione
civile Regionale (SOR) • Dipartimento Nazionale Di
Protezione Civile • Prefetture
BCR
Criticità nulla (livello verde)
Livelli di Criticità e Livelli di Operatività del Centro Funzionale Multirischi
• Criticità Nulla - VERDE Assenza di fenomeni significativi prevedibili sul territorio
• Criticità Ordinaria - GIALLA • Criticità Moderata - ARANCIO • Criticità Elevata - ROSSA
La sala operativa del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL
Entro le ore 14:00 trasmette a: • Sala Operativa di Protezione
civile Regionale (SOR) • Dipartimento Nazionale Di
Protezione Civile • Prefetture
BCR
Criticità ordinaria (livello giallo)
Lo trasmette ai comuni delle zone
d’allertamento interessate
Livelli di Criticità e Livelli di Operatività del Centro Funzionale Multirischi
• Criticità Nulla - VERDE Assenza di fenomeni significativi prevedibili sul territorio
• Criticità Ordinaria - GIALLA • Criticità Moderata - ARANCIO • Criticità Elevata - ROSSA
La sala operativa del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL
Entro le ore 14:00 trasmette a: Sala Operativa di Protezione civile Regionale (SOR) Dipartimento Nazionale Di Protezione Civile Prefetture
BCR A2
interessate
Criticità moderata o elevata
Adotta l’A2 e lo
invia, sottoforma di M2, ai comuni
delle zone d’allertamento
interessate
In tal modo, nel primo pomeriggio di ogni giorno,
viene definito un livello di criticità idrogeologica
BASANDOSI UNICAMENTE SU VALORI PREVISTI DI PRECIPITAZIONE
PROBLEMATICHE OPERATIVE
Il livello di criticità individuato coinvolge tutti i comuni
appartenenti ad una stessa zona omogenea
(alta probabilità di falsi allarmi)
Il livello di criticità individuato potrà essere variato solo in presenza di nuove uscite di modelli previsionali (praticamente il giorno successivo)
Ulteriori problematiche nascono dall’INCERTEZZA SPAZIO-TEMPORALE
insita nei modelli previsionali:
• E’ possibile che il fenomeno previsto si verifichi a pochi km di distanza dalla localizzazione individuata dei modelli: si rischia, pertanto, un falso allarme nei comuni della zona omogenea indicata dal modello stesso ed un mancato allarme per i comuni della zona omogenea effettivamente coinvolta dall’evento reale;
• E’ possibile che il modello, per caratteristiche peculiari, non riesca a prevedere fenomeni estremamente localizzati e intensi
PER QUESTE RAGIONI IL CENTRO FUNZIONALE DELLA CALABRIA,
già a partire dal 2002 (in test) e dal 2003 (operativo) ha implementato un
Sistema di allertamento basato su soglie pluviometriche
riferito alla scala comunale (MOSIP)
La particolare conformazione orografica della Calabria suggerisce che il precursore “precipitazione” risulta il più adatto nell’individuazione degli eventi estremi (la quasi totalità dei bacini idrografici è caratterizzata da
un tempo di ritardo inferiore alle 2-3 ore)
Il MOSIP è un Sistema di Supporto alle Decisioni (DSS) sviluppato completamente all’interno del Centro Funzionale della Calabria
Funziona in continuo 24h al giorno per 365 giorni l’anno
Ogni 15 minuti la rete dei sensori pluviometrici disseminati sul territorio
regionale trasmette i dati rilevati al server presente in sede.
Tramite un’applicazione presente sugli stessi server, vengono letti i dati pluviometrici aggregati sulle ultime 1, 3, 6, 12 e 24 ore.
Tali dati vengono interpolati spazialmente.
Le griglie di precipitazione vengono clippate su ciascun territorio comunale
e su ciascun bacino chiuso in corrispondenza di sezioni idrometriche individuate per ciascun comune.
I valori medi di ciascuna porzione di campo di pioggia ottenuta vengono confrontati con valori soglia
Tali VALORI SOGLIA sono stati caratterizzati per:
• ciascun comune; • per due diversi scenari di rischio (esondazione e smottamenti/frane); • per ciascuna durata (1,3,6,12 e 24h).
I valori soglia SI ARTICOLANO SU TRE LIVELLI DI CRITICITA’:
1 (GIALLO), 2 (ARANCIONE) E 3 (ROSSO)
Se durante un evento,
sia che ciò avvenga in criticità nulla, ordinaria, moderata o elevata,
vengono superati uno o più valori soglia,
il MOSIP avverte i funzionari del Centro
(anche tramite SMS), e permette agli stessi di compilare……
L’ AVVISO DI CRITICITA’ per EVENTO in ATTO (A3)
Che viene trasmesso a: • Sala Operativa di Protezione
civile Regionale (SOR) • Dipartimento Nazionale Di
Protezione Civile • Prefetture Interessate
Adotta l’A3 e lo invia, sottoforma di M3, ai comuni
elencati nell’avviso
RIFLESSIONI:
L’adozione e l’utilizzo dell’Avviso di Criticità per evento in atto permette al Centro Funzionale e, di riflesso, all’intero sistema di PC, di “gestire” la fase di monitoraggio avendo a disposizione gli stessi strumenti operativi di cui si dispone in fase previsionale (emissione, variazione o integrazione dei livelli di criticità).
Pur avendo stabilito, in fase previsionale, un determinato livello di criticità, esiste la possibilità (e lo strumento) per allertare in maniera adeguata le istituzioni territoriali al verificarsi di un peggioramento delle condizioni non previsto.
PROBLEMATICHE DA AFFRONTARE E SVILUPPI MIGLIORATIVI
Esiste la concreta possibilità che eventi estremamente localizzati non vengano registrati dalla rete pluviometrica perché si verificano in porzioni di territorio spazialmente limitate e non coperte dalla rete stessa
Seppur ridotto all’incirca a 15-25 minuti il tempo che intercorre tra il verificarsi della precipitazione e l’emissione dell’A3, esistono situazioni in cui questo lasso di tempo potrebbe essere insufficiente per adottare le misure previste nei piani di emergenza comunali In ragione di precedenti precipitazioni o eventi precorsi, la sensibilità del territorio ad un determinato quantitativo di precipitazione risulta variabile: in sostanza i valori soglia non sono costanti, ma variano in funzione della storia di precipitazione antecedente l’evento
1975 : 206 pluviometri 2014 - 150 Pluviometri
Procedere all’infittimento della rete pluviometrica in tempo reale ripristinando la densità di copertura territoriale già conseguita dall’ex Servizio Idrografico Nazionale nel corso della sua storia e sulla base di esperienza quasi secolare
SVILUPPI MIGLIORATIVI
SVILUPPI MIGLIORATIVI
E’ possibile utilizzare il radar meteorologico con due differenti scopi:
1.Utilizzare i campi di pioggia generati dal processamento dei dati radar come input
al MOSIP, in modo da individuare le celle ad alta intensità di precipitazione che non vengono rilevate dai pluviometri
2.Utilizzare le tecniche di elaborazione delle immagini radar al fine di prevedere a breve termine (max 3 ore) l’evoluzione dei campi di pioggia (NOWCASTING);
Definire una funzione di abbattimento dei valori soglia pluviometrici in funzione della storia antecedente di precipitazione (*)
(*) Questa attività è stata già espletata nell’ambito di una convenzione con il Camilab ed è in fase di test il funzionamento che prevede l’utilizzo di tale funzione di abbattimento
Attualmente le fasi operative si articolano in due momenti topici:
1. Analisi degli output dei modelli previsionali ed emissione Avviso di Criticità per Evento Previsto (A2);
2. Superamento soglie del MOSIP (da precipitazioni registrate ai pluviometri) ed emissione Avviso di Criticità per Evento in Atto (A3)
Con l’utilizzo delle tecniche di nowcasting radar si arriverebbe ad una situazione del tipo:
1. Analisi degli output dei modelli previsionali ed emissione Avviso di Criticità per Evento Previsto (A2);
2. Superamento soglie MOSIP con input da NOWCASTING ed emissione Avviso di Criticità per EVENTO IMMINENTE (A2BIS)
3. Superamento soglie del MOSIP (da precipitazioni registrate ai pluviometri e/o individuate da radar) ed emissione Avviso di Criticità per Evento in Atto (A3)
SVILUPPI MIGLIORATIVI