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Gestione di qualità della Malattia Venosa Cronica. Percorso condiviso tra Specialista e Medico di Medicina Generale. Centro Medico San Martino - Via San Martino, 2 - Montecatini Terme (PT) 20/06/2013 RAZIONALE L’elevata incidenza della malattia venosa cronica e delle sue complicanze, dovute anche all’aumento dell’età media della popolazione, impone un’attenzione sempre maggiore su questa patologia. Per tale motivo una opportuna gestione è indispensabile nell’ottica della riduzione di incidenza delle gravi complicanze e del controllo nel tempo della sua evoluzione. Il Medico di Medicina Generale (MMG) deve confrontarsi sempre più con le problematiche connesse a tale malattia e governarla. Il primo livello d'intervento si svolge presso l'ambulatorio del MMG ed è pertanto importante delineare le modalità del percorso diagnostico, clinico e terapeutico da seguire. Lo specialista rappresenta per il MMG il riferimento naturale per il completamento dell'iter diagnostico in ambito di extra ospedalità. Creare e affinare un rapporto tra il MMG e Specialista rappresenta, pertanto, un obiettivo primario da perseguire al fine di migliorare lo stato di salute del cittadino utente. Un corso di aggiornamento teorico-pratico che migliori la conoscenza del MMG sull’appropriatezza dei percorsi diagnostici e terapeutici nella malattia venosa cronica è pertanto essenziale per migliorare lo stato di salute dei pazienti e conseguire l’ottimizzazione dei costi a carico della società e del sistema sanitario. In considerazione della notevole frequenza con cui negli studi medici si presentano pazienti che presentano una patologia venosa cronica si è scelto d’approfondire tale aspetto nell’ottica di migliorare la capacità diagnostica, clinica e terapeutica del MMG. In tal modo si intende ridurre, nel contempo, sia le consulenze specialistiche sia la prescrizione di esami inutili e/o poco appropriati. L’obiettivo auspicabile è accorciare le liste di attesa negli ambulatori specialistici, evitare la spola dei pazienti in diverse strutture diminuendo la spesa sanitaria ma soprattutto aumentare l’appropriatezza nella gestione dei pazienti affetti da malattia venosa cronica. Ci si propone pertanto di mettere in grado il MMG di identificare correttamente i pazienti che presentino sintomi compatibili con una malattia venosa cronica e di avviare un primo approccio diagnostico per la conferma di tale diagnosi e per l’individuazione delle cause più frequenti oltre che indirizzare il MMG verso l più idoneo percorso clinico-terapeutico.. Il corso avrà un approccio molto pratico che non partirà dal solito inquadramento sistematico presente nei trattati ma dai sintomi del paziente. Verranno quindi discussi in prima istanza i sintomi che devono sollevare nel medico il sospetto di una malattia venosa cronica e la modalità e circostanze della loro insorgenza. Nel vasto panorama delle scelte terapeutiche bisognerà tener conto dei risultati immediati e a distanza, delle complicanze, del costo e delle esigenze del paziente (correlate al tipo di vita, all’età, alla storia personale e familiare). Verranno poi discussi i principali esami da richiedere per accertare l’origine della malattia venosa cronica e valutare il grado di gravità e le conseguenti principali opzioni terapeutiche mediche e chirurgiche. Alla fine di questo inquadramento teorico, verranno visitati alcuni pazienti emblematici, precedentemente selezionati con i quali verrà effettuato il tipico percorso diagnostico-clinico dalla anamnesi all’esame obiettivo. In questa fase, i MMG, oltre ad assistere alle visite specialistiche e prenderne attivamente parte eseguendo, eventualmente, le più elementari manovre semeiologiche atte a valutare il grado di malattia venosa cronica (Perthes, Trendelemburg e Swartz, ecc), hanno modo di condividere con il tutor il percorso diagnostico-terapeutico per la patologia MVC riscontrata nei pazienti. L’evento formativo coinvolge Specialisti e MMG che appartengono a varie forme associative.

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Gestione di qualità della Malattia Venosa Cronica. Percorso condiviso tra Specialista e Medico di Medicina Generale.

Centro Medico San Martino - Via San Martino, 2 - Montecatini Terme (PT)

20/06/2013

RAZIONALE L’elevata incidenza della malattia venosa cronica e delle sue complicanze, dovute anche all’aumento dell’età media della popolazione, impone un’attenzione sempre maggiore su questa patologia. Per tale motivo una opportuna gestione è indispensabile nell’ottica della riduzione di incidenza delle gravi complicanze e del controllo nel tempo della sua evoluzione. Il Medico di Medicina Generale (MMG) deve confrontarsi sempre più con le problematiche connesse a tale malattia e governarla. Il primo livello d'intervento si svolge presso l'ambulatorio del MMG ed è pertanto importante delineare le modalità del percorso diagnostico, clinico e terapeutico da seguire. Lo specialista rappresenta per il MMG il riferimento naturale per il completamento dell'iter diagnostico in ambito di extra ospedalità. Creare e affinare un rapporto tra il MMG e Specialista rappresenta, pertanto, un obiettivo primario da perseguire al fine di migliorare lo stato di salute del cittadino utente. Un corso di aggiornamento teorico-pratico che migliori la conoscenza del MMG sull’appropriatezza dei percorsi diagnostici e terapeutici nella malattia venosa cronica è pertanto essenziale per migliorare lo stato di salute dei pazienti e conseguire l’ottimizzazione dei costi a carico della società e del sistema sanitario. In considerazione della notevole frequenza con cui negli studi medici si presentano pazienti che presentano una patologia venosa cronica si è scelto d’approfondire tale aspetto nell’ottica di migliorare la capacità diagnostica, clinica e terapeutica del MMG. In tal modo si intende ridurre, nel contempo, sia le consulenze specialistiche sia la prescrizione di esami inutili e/o poco appropriati. L’obiettivo auspicabile è accorciare le liste di attesa negli ambulatori specialistici, evitare la spola dei pazienti in diverse strutture diminuendo la spesa sanitaria ma soprattutto aumentare l’appropriatezza nella gestione dei pazienti affetti da malattia venosa cronica. Ci si propone pertanto di mettere in grado il MMG di identificare correttamente i pazienti che presentino sintomi compatibili con una malattia venosa cronica e di avviare un primo approccio diagnostico per la conferma di tale diagnosi e per l’individuazione delle cause più frequenti oltre che indirizzare il MMG verso l più idoneo percorso clinico-terapeutico.. Il corso avrà un approccio molto pratico che non partirà dal solito inquadramento sistematico presente nei trattati ma dai sintomi del paziente. Verranno quindi discussi in prima istanza i sintomi che devono sollevare nel medico il sospetto di una malattia venosa cronica e la modalità e circostanze della loro insorgenza. Nel vasto panorama delle scelte terapeutiche bisognerà tener conto dei risultati immediati e a distanza, delle complicanze, del costo e delle esigenze del paziente (correlate al tipo di vita, all’età, alla storia personale e familiare). Verranno poi discussi i principali esami da richiedere per accertare l’origine della malattia venosa cronica e valutare il grado di gravità e le conseguenti principali opzioni terapeutiche mediche e chirurgiche. Alla fine di questo inquadramento teorico, verranno visitati alcuni pazienti emblematici, precedentemente selezionati con i quali verrà effettuato il tipico percorso diagnostico-clinico dalla anamnesi all’esame obiettivo. In questa fase, i MMG, oltre ad assistere alle visite specialistiche e prenderne attivamente parte eseguendo, eventualmente, le più elementari manovre semeiologiche atte a valutare il grado di malattia venosa cronica (Perthes, Trendelemburg e Swartz, ecc), hanno modo di condividere con il tutor il percorso diagnostico-terapeutico per la patologia MVC riscontrata nei pazienti. L’evento formativo coinvolge Specialisti e MMG che appartengono a varie forme associative.

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Lo specialista ha il compito di agire come Relatore/Tutor ECM e viene ospitato presso l’ambulatorio dove si svolge l’evento. Lo specialista svolgerà prima la parte teorica, introduttiva, in cui viene inquadrata la fisiopatologia e la clinica della Malattia Venosa Cronica, il tema della diagnosi differenziale e del trattamento di qualità della MVC. La successiva tavola rotonda sarà un momento di confronto fra Specialista e MMG al fine di costruire un approccio condiviso al paziente con MVC definendo esattamente i compiti delle parti. Lo Specialista presenterà, poi, dei casi clinici paradigmatici, coinvolgendo attivamente i partecipanti attraverso domande e la produzione di un rapporto finale. Nell’ultima parte dell’evento, infine, lo specialista è a disposizione per la fase eminentemente pratica che si traduce nella visita specialistica di 5-6 di pazienti, afferenti all’ambulatorio, precedentemente selezionati dai MMG tramite apposito questionario. Casi clinici presentati e discussi durante la sessione CASO CLINICO n° 1 Donna 58 anni. Diabete mellito tipo II NID. Ipertensione arteriosa. Obesità. Varici reticolari di coscia sinistra. Abitudine posturale lavorativa sedentaria. Fenomeno di Raynaud A.A.S.S. Si presenta alla nostra osservazione per insorgenza da alcune settimane di cute tesa arrossata a livello del terzo inferiore di gamba con sintomi soggettivi di tipo “puntorio” nella zona interessata. Refrattaria alla terapia antibiotica. Non febbre. OBIETTIVITA’ CLINICA Segni di infiammazione sub acuta e presenza di varici. Dopo aver sottoposto la paziente a un Eco Color Doppler si decide di sottoporre la paziente a una terapia combinata: scleromousse della perforante + compressione + terapia medica con flebotropi CASO CLINICO n° 2 Uomo di 67 anni. Ipertensione arteriosa. Obesità. Recente ictus cerebri (6 mesi fa). Trombosi venosa profonda arto inferiore sx 20 anni fa. Si presenta alla nostra osservazione per ulcera malleolare interna sx insorta da alcuni mesi. Non migliorata con trattamenti topici (fitostimoline, connettivina, creme antibiotiche e collageno). OBIETTIVITA’ CLINICA Ulcera a margini rilevati e facilmente sanguinanti, fondo fibrinoso, estesa lipodermatosclerosi a “manicotto” del terzo inferiore della gamba, edema consensuale. Dopo aver fatto la diagnosi si opta per un approccio combinato in cui è fondamentale la sinergia tra terapia medica con flebotropi, compressione elastica con un gambaletto di 2° classe e la detersione dell’ulcera con l’uso di medicazioni avanzate CASO CLINICO n° 3 Alessandra 62 anni, nessuna patologia associata. Casalinga, leggero sovrappeso, sedentaria e con familiarità per insufficienza venosa. Alessandra riferisce al suo medico curante, che da 3 giorni la gamba sinistra è arrossata, calda e dolente al tatto ed avverte un intenso prurito locale in particolare la sera. Alessandra non ha febbre , le sue condizioni generali sono eccellenti ma è preoccupata dalla idea di avere una tromboflebite. Il medico curante di Alessandra, la rassicura e la visita. Controlla i polsi periferici , valuta la differenza di temperatura tra le gambe, nota l’arrossamento della gamba sinistra . Non rileva un aumento di volume dell’arto ma la pelle si presenta disidratata e irritata. Non ci sono vene varicose Il medico è convinto si tratti di una trombosi venosa superficiale; immediatamente viene instaurata una terapia con e.b.p.m. e viene prescritto un ecocolordoppler degli arti inferiori L’ecocolordoppler dà esito negativo ma il medico curante conferma la terapia eparinica.

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La terapia eparinica prosegue per quasi 1 mese ma la situazione di Alessandra tende a peggiorare : aumenta il prurito, persiste il rossore, aumenta la disidratazione e compaiono delle piccole lesioni cutanee secernenti. Dopo 5-6 giorni il bruciore diventa insostenibile, Alessandra ritorna dal medico curante il quale consiglia, questa volta, una consulenza del Chirurgo Vascolare . Lo specialista visita Alessandra e ascolta la sua storia , le chiede a quale terapia è stata sottoposta, le spiega che si tratta di una dermoipodermite e consiglia ad Alessandra una terapia con cortisone, antibiotici, flavonoidi. Localmente dopo il lavaggio con acqua deve essere applicata una crema con antimicotici e cortisone. Dopo soli 4 giorni Alessandra sta molto meglio, scompaiono bruciore e prurito, si riduce il rossore. CASO CLINICO n° 4 Anna 51 anni, 2 figli, insegnante, attività fisica moderata. Anna decide di andare dal suo medico curante per chiedergli cosa fare per le sue vene varicose. Il medico curante consiglia ad Anna di andare da un buon chirurgo vascolare. Anna prende appuntamento con il chirurgo vascolare e gli sottopone il suo caso…. All’ecocolordoppler il chirurgo vascolare trova un importante reflusso della safena interna sinistra con una collaterale superficiale di coscia molto dilatata. Continente il circolo profondo di sinistra. Anna viene sottoposta ad un intervento conservativo ( CHIVA ) della safena interna e scleroterapia del ramo di coscia. Il chirurgo vascolare spiega ad Anna che dovrà camminare molto dopo l’intervento e che nei primi mesi la vena superficiale trattata rimarrà dura e la pelle un pò più scura, poi tutto si normalizzerà Dopo circa un’ora dall’intervento le sue condizioni consentono ad Anna di camminare regolarmente e di conseguenza decide di tornare a piedi a casa propria. L’indomani Anna può tornare tranquillamente al proprio lavoro e riprendere regolarmente tutte le proprie attività. CASO CLINICO n° 5 Fabrizia 38 anni, insegnante di educazione fisica, nessuna gravidanza, nessuna patologia associata. Si rivolge al proprio medico curante perché avverte da 4-5 mesi senso di peso alle gambe, stanchezza e molto spesso formicolii ai piedi, in particolare durante la notte. Il medico curante dopo averla ascoltata le consiglia di sottoporsi ad un ecocolordoppler degli arti inferiori perché, con molta probabilità, la sua sintomatologia è da ricondurre ad una insufficienza venosa. Fabrizia pratica l’ecocolordoppler che non mette in evidenza alcun segno di patologia venosa o arteriosa degli arti inferiori e il medico curante prima di congedare la paziente le consiglia una terapia a base di flavonoidi Le condizioni di Fabrizia rimangono stazionarie nei mesi successivi, migliora leggermente il senso di peso ma persistono i formicolii e la sensazione di gambe stanche. La situazione di Fabrizia non cambia Una mattina Fabrizia accompagna una sua amica dall’osteopata; l’osteopata ascolta Fabrizia lamentarsi per i suoi problemi alle gambe che perdurano ormai da molti mesi e le chiede di poterla visitare. Visitandola l’osteopata si rende immediatamente conto che il cattivo appoggio plantare , la recurvatio delle gambe e le alterazioni posturali della colonna sono responsabili di tutti i problemi di Fabrizia L’ osteopata spiega a Fabrizia che gran parte della sua sintomatologia nasce dai problemi posturali che si riflettono sulla colonna vertebrale ed irritano le radici dello sciatico. Le alterazioni posturali ed in particolare il malappoggio determinano una stasi venosa; il piede è, infatti, il cuore periferico!!

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CASO CLINICO n° 6 Lucia 60 anni, 2 gravidanze, ipertensione, varici, sovrappeso. Da 3 mesi Lucia presenta una ulcera malleolare interna sinistra, il suo medico curante, le ha consigliato una visita specialistica ma lei ha trascurato la cosa. Oggi la situazione è peggiorata: l’ulcera si è allargata, il dolore è forte, in particolare durante la notte, Lucia decide di tornare dal medico curante. Il medico curante le consiglia di rivolgersi ad uno specialista flebologo esperto nel trattamento delle ulcere degli arti inferiori. Lucia viene visitata e sottoposta ad ecocolordoppler che mette in evidenza un importante reflusso nel circolo profondo per una pregressa trombosi venosa profonda. Il circolo superficiale (safena interna ed esterna) è continente. Lo specialista valuta la situazione clinica e strumentale di Lucia e suggerisce:

• terapia medica con flavonoidi e mesoglicano • elastocompressione • dieta • esegue un tampone locale per valutare l’utilità di una antibioticoterapia mirata.

Dopo 2 mesi le condizioni di Lucia non tendono a migliorare, allora propone a Lucia di coprire la lesione con derma omologo; un intervento semplice, non doloroso, senza rischi, che permette di accelerare i tempi di guarigione e di togliere subito il dolore. CASO CLINICO n° 7 Ludovico 44 anni, sportivo, impiegato in banca, nessuna patologia nota. Ludovico una sera inizia ad avvertire un dolore intenso e improvviso alla gamba destra, nella zona interna. Dopo aver applicato per alcune ore ghiaccio è stato costretto ad assumere degli analgesici. Durante la notte il dolore si era attenuato ma al mattino appena in piedi il dolore era ripreso costringendo Ludovico a zoppicare. Dopo una nuova assunzione di analgesici Ludovico decide di andare dal suo medico curante. Il medico curante visita Ludovico: la gamba destra è arrossata medialmente lungo il decorso della safena interna e si apprezza una tumefazione allungata molto dolente al tatto. Il medico curante chiede a Ludovico se precedentemente all’inizio della sintomatologia dolorosa avesse fatto degli sforzi e Ludovico risponde che come ogni martedì mattina era andato in bicicletta ma probabilmente aveva fatto un errore perché la mattinata era estremamente calda e afosa Il medico curante prescrive subito una ebpm e una calza elastica. Suggerisce poi a Ludovico di contattare subito uno specialista per praticare un ecocolordoppler degli arti inferiori e valutare l’estensione del trombo e se insorto in vena sana o malata. Lo specialista eseguendo l’ ecocolordoppler si rende immediatamente conto che il trombo è lontano dalla giunzione femorale ma la vena nella quale il trombo si è sviluppato non presenta segni di incontinenza . Di conseguenza prescrive nuovi accertamenti per valutare se la TVS è secondaria a neoplasie, dismetabolismi, cardiopatie, trombofilie etc… Nel frattempo lo specialista confeziona un bendaggio elastico adesivo, dopo aver applicato ossido di zinco e salvapelle e immediatamente la sintomatologia dolorosa si riduce; Ludovico può, così, camminare senza dolore. La terapia eparinica viene protratta per 21 giorni e il controllo rinviato a 7 giorni. Ludovico dopo la 1° settimana di terapia sta molto meglio; dopo 21 giorni viene sospesa l’eparina e per un periodo successivo assume flavonoidi e glicosaminoglicani. Le analisi di Ludovico rientrano tutte nella norma ad eccezione della VES ( molto alta ) della PCR ( leggero rialzo ) e della omocisteinemia (molto alta). Markers neoplastici ed epatici negativi.

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Negativi anche gli altri esami strumentali. Ludovico viene allora messo in terapia con Folati e vitamina B. Sottoposto agli esami genetici per la trombofilia, viene identificata una omozigosi dell’ MTHFR. Una volta presentata la storia clinica del paziente, il caso clinico si sviluppa con una serie di domande (quali approfondimenti clinici, quale ipotesi diagnostica, quale trattamento adottare etc) le cui risposte sono caratterizzate da elevati livelli di complessità e criticità decisionale. L’obiettivo didattico è quello di suscitare consapevolezza nei discenti di un percorso di analisi e diagnosi più in linea possibile con il quadro clinico del singolo paziente, facendo loro acquisire strumenti valutativi efficaci e performanti. In particolare in tutti i casi clinici si arriverà alla conclusione che il trattamento più idoneo non è mai uno solo ma una combinazione di più trattamenti diversi.

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PROGRAMMA SCIENTIFICO

13.30-14.15 Fisiopatologia e clinica della MVC SAMUELE BELLANDI

Relazione su tema preordinato

14.15-15.00 Diagnosi differenziale e trattamento di qualità della MVC SAMUELE BELLANDI

Relazione su tema preordinato

15.00-15.30 Presa in carico del paziente con MVC: chi fa cosa? SAMUELE BELLANDI

Tavola rotonda con dibattito tra esperti

15.30-17.30 Analisi e discussione di casi clinici SAMUELE BELLANDI

Lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici con produzione di rapporto finale

17.30-19.30 Approccio clinico e funzionale: dall’analisi dei sintomi alla cura del paziente SAMUELE BELLANDI

Esecuzione diretta di tutti i partecipanti di attività pratiche o teoriche. Spazio dedicato alla visita specialistica dei pazienti selezionati tramite apposito questionario e analisi dei risultati.

19.30-20.00 Test di verifica dell’apprendimento SAMUELE BELLANDI

Verifica con questionario

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Giuseppe Maria Andreozzi (Italia) – Curriculum Vitae 2013

Pagina 1 / 2 - Curriculum vitae di Andreozzi Giuseppe Maria

Curriculum Vitae

Europeo Informazioni Personali

Prof. Giuseppe Maria Andreozzi Cittadinanza: Italiana Data di Nascita: 13 Ottobre 1945 Genere: Maschile

Esperienza professionale

Oggi Primario Emerito di Angiologia Azienda Ospedaliera - Università - Padova (Italia) Componente dello Steering Committee di diversi Trial Internazionali

Date 2008 – 2011

Lavoro o posizione ricoperti Principali attività e responsabilità

Nome e indirizzo del datore di lavoro

Presidente della Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare (Italia)

Date 1997 – 2010 Lavoro o posizione ricoperti

Principali attività e responsabilità Nome e indirizzo del datore di lavoro

Direttore Unità Operativa di Angiologia Azienda Ospedaliera - Università - Padova (Italia) Professore a contratto Scuola Specializzazione Chirurgia Vascolare Università di Padova Professore a contratto Scuola Specializzazione Angiologia Università di Padova

Date 1997 - 1999 Lavoro o posizione ricoperti

Principali attività e responsabilità Nome e indirizzo del datore di lavoro

Direttore Unità Operativa di Medicina Generale Azienda Ospedaliera - Università - Padova (Italia)

Date Principali attività e responsabilità

Nome e indirizzo del datore di lavoro

2000 - 2002 Presidente della Società italiana di Angiologia e Patologia Vascolare (Italia)

Date Principali attività e responsabilità

Nome e indirizzo del datore di lavoro

1994 - 1995 Presidente della Società Italiana per lo Studio della Microcircolazione (Italia)

Date Principali attività e responsabilità

Nome e indirizzo del datore di lavoro

1986 - 1997 Direttore Unità Operativa di Angiologia ed Emoreologia Ospedale Garibaldi – Università di Catania Catania (Italia)

Date Principali attività e responsabilità

Nome e indirizzo del datore di lavoro

1982 - 1997 Professore Associato di Angiologia Università degli Studi - Catania (Italia)

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Giuseppe Maria Andreozzi (Italia) – Curriculum Vitae 2013

Pagina 2 / 2 - Curriculum vitae di Andreozzi Giuseppe Maria

Date Principali attività e responsabilità

Nome e indirizzo del datore di lavoro

1979 - 1997 Docente di Semeiotica e Patologia Vascolare Scuola di Specializzazione in Angiologia Medica - Università degli Studi - Catania (Italia) 1973 - 1982 Assistente e Aiuto di Medicina Interna Università degli Studi - Catania (Italia)

Istruzione e formazione

Date Titolo della qualifica rilasciata

Principali tematiche/competenza professionali acquisite

Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e formazione

1979 Specializzazione in Medicina Interna Università degli Studi Palermo (Italia)

Date Titolo della qualifica rilasciata

Principali tematiche/competenza professionali acquisite

Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e formazione

1973 Specializzazione in Malattie dell'apparato cardiovascolare Università degli Studi Catania (Italia)

Date Titolo della qualifica rilasciata

Principali tematiche/competenza professionali acquisite

Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e formazione

06/07/1970 Laurea Medicina e Chirurgia Voti 110/110, lode e dignità di stampa della tesi, Premio di Laurea “Carlo Erba” Università degli Studi Catania (Italia)

Altre Cariche

Socio d’onore della “Romanian Society of Phlebology” e della “Czeck Society of Angiology” Socio Onorario della “Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare” Delegato Italiano presso la Mediterranean League of Angiology and Vascular Surgery, Componente del Executive Committee del Central European Vascular Forum

Pubblicazioni

Autore di - 3 libri di testo di Angiologia, - oltre 10 capitoli in libri di Medicina Vascolare - oltre 400 lavori scientifici su riviste nazionali ed internazionali

Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali compresi quelli sensibili, secondo quanto previsto dalla Legge 196/2003 per le finalità di cui al presente avviso di candidatura.

Data 5 Gennaio 2013

Angelo
Rettangolo
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PIER LUIGI ANTIGNANI Angiologo. U.O.C. di Angiologia della A.O. “San Giovanni Addolorata” di Roma. Coordinatore Master di Angiologia Università “Campus Biomedico” Roma. Presidente della Società Italiana di Diagnostica Vascolare, Segretario nazionale della Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare, Segretario aggiunto della Union Internationale de Phlebologie

Nato a Roma il 29.08.1952 CF: NTGPLG52M29H501Z e-mail: [email protected] Studio e carriera - Laurea in Medicina e Chirurgia nell’anno accademico 1979-1980 (febbraio 1980) con il massimo dei voti (110/110 e lode), presso l'Università di Roma "La Sapienza" discutendo la tesi dal titolo "Metodologia semeiologica e diagnostica delle idatidosi epatiche", oggetto di pubblicazione; - Abilitazione all'esercizio della professione di medico-chirurgo nell'aprile 1980; - Iscrizione all'albo dell'Ordine dei Medici di Roma e Provincia dal 1980; - Attualmente Dirigente medico angiologo con il ruolo a tempo pieno con rapporto di esclusività nell’ospedale s.Giovanni dal 1 giugno 2004. - Specializzazione in Angiologia Medica presso l'Università di Catania nel luglio 1985 con il massimo dei voti (70/70 e lode) discutendo la tesi "La riabilitazione dell'arteriopatico al II stadio di Fontaine", oggetto di pubblicazione; - Consulente angiologo presso l’Ospedale regionale Israelitico di Roma dal marzo 1982 al febbraio 1983; - Consulente angiologo in modo continuativo dal 25.05.1988 al 31.12.1990 (data di passaggio della struttura convenzionata all’attività privata) presso la clinica S.Raffaele di Roma, sezione distaccata dell’ospedale S.Camillo. - Vincitore di concorso pubblico il 28.12.1987 per il ruolo di Assistente angiologo e quindi il 23.07.1991 per il ruolo di Aiuto; - Dirigente medico (ex Aiuto) con il ruolo a tempo pieno con rapporto di esclusività presso la U.O. di Angiologia dell’Ospedale S.Camillo di Roma dal 28.12.1987 al 31 maggio 2004; - Titolare del modulo organizzativo-professionale di Ambulatorio di Angiologia dell’Ospedale S.Camillo dal 1.1.1999 al 31 maggio 2004; - Diploma post-universitario di perfezionamento in “Economia e Gestione Sanitaria” organizzato nell’anno accademico 2000-2001 dalla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università “Tor Vergata” di Roma, ottenuto con il giudizio “ottimo”, valevole per l’incarico di dirigenza di struttura complessa;

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Formazione - 1970-1979: frequenza come studente interno di istituti clinici universitari e reparti ospedalieri allo scopo di acquisire la opportuna esperienza pratica all'esercizio professionale; - 1977-1987: frequenza dal 1 settembre 1977 al 27 dicembre 1987 del Reparto di Angiologia dell'ospedale s.Camillo, acquisendo pratica nella diagnostica e clinica delle malattie vascolari; - Partecipante a numerosi corsi della Scuola Medica Ospedaliera di Roma e del Lazio superando l'esame finale sempre con giudizio ottimo; - Partecipante a numerosi corsi e congressi in Italia ed all'estero perfezionando la propria preparazione ed il proprio aggiornamento scientifico soprattutto in campo angiologico, sia clinico che diagnostico, dal 1980 ad oggi; - Frequentatore del reparto di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale di Marsiglia per 3 mesi nel 1985; - Titolare del Fellowship Europeo in Vascular Medicine.

Insegnamenti - Professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare dell’Università di Catanzaro dal 2000; - Coordinatore e docente del master in Angiologia organizzato dalla SIAPAV e dalla Università Campus Biomedico di Roma; -Docente nel master di Angiologia organizzato presso l’Università di Bologna e Coordinatore del modulo di Diagnostica vascolare; - Docente della Scuola Medica Ospedaliera della Regione Lazio in vari corsi annuali o biennali: Angiologia, Ecografia (di cui è responsabile didattico per la branca di ecografia vascolare); - Docente nel Master di Angiologia della durata di 3 anni organizzato dalla Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria di Roma; - Docente nel corso per il Fellowship Europeo in Vascular Medicine nella sede didattica presso la U.O.C. di Angiologia dell’Ospedale s. Camillo fino al 31 maggio 2004 e quindi dell’ospedale s.Giovanni di Roma; - Docente in vasi corsi di perfezionamento teorici e pratici, riguardanti le malattie vascolari arteriose, venose e linfatiche organizzati dalle più importanti Società scientifiche nazionali e internazionali, dagli Ordini dei Medici, dall’Accademia Lancisiana, da Aziende Ospedaliere, da Università (Roma, Torino, Bologna, Napoli, Milano, ecc.).

Incarichi - Membro del Comitato Scientifico nazionale per il settore Biologia e Medicina designato dalla Commissione Sicientifica nazionale per l’Antartide del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e

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della Ricerca dal 2002; - Responsabile del Progetto di Ricerca e dell'Unità Operativa per le ricerche sull'adattamento dell'apparato vascolare al clima antartico nell'ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide promosso dal C.N.R., dall'ENEA e dal Ministero per la Ricerca Scientifica; - Responsabile del Progetto di Ricerca e dell’Unità Operativa per la reattività vascolare a particolari condizioni climatiche nell’ambito del Progetto Strategico Ev-K2-CNR in collaborazione con il C.N.R. e il Ministero per la Ricerca Scientifica; - Membro dell'Unità Operativa per la Telemedicina del Progetto Nazionale di Ricerche in Antartide, in collaborazione con il C.N.R. e il Ministero per la Ricerca Scientifica fino al 2002; - Webmaster del sito della Union Internationale de Phlebologie; - membro dell’Administrative Board of International Union of Angiology: -membro onorario della Argentina Society of Phlebology and Lymphology; - Segretario associato della International Union of Phlebology dal 2009 al 2013; - Membro del Consiglio Direttivo del Collegio Italiano di Flebologia per il triennio 2006-2008 con incarico di Segretario Generale, nel biennio 2009-2010 come membro del CD e nel biennio 2011-2012 come consigliere per la Informatizzazione; - Membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare con incarico di responsabile dei rapporti internazionali per il triennio 2006-2008 e nel triennio 2009-2011 come Segretario- Tesoriere; - Membro del Consiglio Direttivo nazionale della Società Italiana di Diagnostica Vascolare nel triennio 1996-1998 e 1999-2001, ricoprendo l'incarico di Segretario Nazionale e riconfermato per il triennio 2002-2004 con l’incarico di Presidente; per il triennio 2010-2012 con il ruolo di Presidente; - Membro del Consiglio Direttivo nazionale della Società Italiana di Flebologia Clinica e Sperimentale per il triennio 1993-95 e nel triennio 2008-2010 come Vice Presidente; - Membro del Consiglio Direttivo della Sezione Laziale della Società Italiana di Patologia Vascolare per il triennio 1987-89 e riconfermato per il triennio 1990-92, ricoprendo in quest'ultimo periodo le funzioni di Segretario; - Membro del Consiglio Direttivo nazionale del Gruppo Italiano di Ultrasonologia Vascolare nel triennio 1987-89 e riconfermato nel triennio 1990-92, ricoprendo in quest'ultimo periodo l'incarico di Segretario-Tesoriere; - Responsabile per la Regione Lazio dell’Associazione medico-scientifica “Fleboforum”; - Direttore Responsabile e Scientifico del giornale “Medical Digest Journal” pubblicato in foma cartacea e elettronica (www.mdj.com); - Membro della “Medical Reporter’s Academy”, organismo giornalistico scientifico medico europeo; - Membro del “Comitè Européen des Journalistes”; - “Associate Editor” della rivista “Revista Diagnostico en Ultrasonografia y Doppler”, organo ufficiale della Federazione latino-americana della Società di Diagnostica ultrasonografica; - Membro del Comitato Editoriale, del Comitato di Redazione e del Consiglio dei Revisori della rivista Minerva Angiologica, organo ufficiale di alcune Società Scientifiche italiane, dal 1985 al

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1996; - Membro del Comitato di Redazione e refere della rivista “Minerva Cardio-angiologica” dal 2002, organo ufficiale della Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare e della Società Italiana di Diagnostica Vascolare; - Coordinatore del Comitato di Redazione della rivista “Acta Phlebologica”, organo ufficiale del Collegio Italiano di Flebologia; - Membro del Comitato di Redazione della rivista “Medicinae Symposia” con la responsabilità di coordinatore dell'area angiologica; - Membro della Redazione de “Il quaderno di Flebologia”; - Membro del Comitato Scientifico della rivista "Vascular Diseases and Therapy"; - Membro del Comitato Scientifico della rivista "Flebologia oggi"; - Membro del Comitato Scientifico della rivista “Journal of Vascular Ultrasound”. - Membro del Comitato Scientifico Internazionale della rivista CEVJ, Central European Vascular Journal;

Attività Scientifica - Membro di numerose società scientifiche italiane ed internazionali: Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare, Gruppo Italiano di Ultrasonografia Vascolare, ora Società Italiana di Diagnostica Vascolare, Società Italiana di Flebologia Clinica e Sperimentale, Società Italiana per lo Studio dell'Emostasi e Trombosi, Società Italiana di Emoreologia, Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, Società Italiana di Microangiologia e Microcircolazione, College Francaise de Pathologie Vasculaire, Sociètè Francaise de Phlebologie, Sociètè d'Angiologie de Langue Francaise, International College of Angiology, International Union of Angiology, Union Internationale de Phlebologie; - Partecipante a numerosi corsi e congressi sia in Italia che all'estero in qualità di docente, relatore, moderatore contribuendo in tal modo alla diffusione delle conoscenze in campo vascolare; - Componente della segreteria scientifica di vari corsi e congressi e ha preso parte come co-organizzatore a molti di essi sia a livello nazionale che internazionale; - Vincitore di una borsa di studio bandita dalla Società Italiana di Flebologia Clinica e Sperimentale nel 1991 con una ricerca dal titolo “Emodinamica venosa”; - Organizzatore dal 1991 ad oggi di otto simposi sul Doppler Transcranico; - Autore di numerose recensioni di corsi, congressi e libri di carattere specialistico; - Autore di circa 500 pubblicazioni edite a stampa su riviste nazionali ed internazionali riguardanti vari aspetti delle malattie vascolari; - Autore di alcuni capitoli di libri di interesse vascolare; - Autore principale del volume "Il Doppler ad onda continua: metodologia e diagnostica", testo di cui sono state effettuate tre ristampe ed una seconda edizione; - Autore principale del volume "L'analisi spettrale del segnale doppler: metodologia e diagnostica", volume attualmente alla seconda ristampa;

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- Autore principale del volume "il Duplexscanner ed il color Doppler in patologia vascolare", attualmente in seconda edizione e in seconda ristampa; - Autore principale del CD-Rom: "Atlante interattivo di Duplexscanner e color Doppler vascolare". - Curatore della traduzione e dell'edizione italiana de: "L'Atlante di Duplexscanner" di Kranley, Karkov e Baldridge, "Sonografia doppler extra ed intracranica" di Von Reutern e Budingen, "L'Atlante di Ecodoppler venoso" di Laroche e Muller, “Medicina Vascolare” di Devulder (edizione 2000); - Coautore di una monografia sulla "Flebite di Mondor" ; - Coautore del volume "La pletismografia: metodologia e diagnostica"; - Coautore di tre volumi di recensioni di articoli scientifici specialistici tratti da riviste e congressi nazionali ed internazionali (Vascular Digest);

Attività assistenziale Svolge attività assistenziale nell’ambito della U.O di Angiologia dell’Ospedale S.Giovanni Roma sia nel reparto di degenza di D.H. che nell’Ambulatorio di consulenza e diagnostica. Prof. Dott. Pier Luigi Antignani

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GIORGIO CARLO MONTI Medico di Medicina Generale. Area Cardiovascolare Fondazione SMG. Animatore di formazione

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome MONTI GIORGIO CARLO Indirizzo Telefono

Fax Cell

E-mail [email protected]

Nazionalità Italiana

Data di nascita 24 settembre 1954

ESPERIENZA LAVORATIVA

• Date (da – a) Dal 1980 al 1985 • Nome e indirizzo del datore di lavoro Policlinico S.Matteo di Pavia

• Tipo di azienda o settore Patologia Chirurgica II

• Tipo di impiego Attività di internato e tirocinio ospedaliero • Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 1982

• Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Medico di Medicina Generale convenzionato con il SSN • Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 1990

• Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Docente ai Corsi di Formazione Permanente per la Medicina Generale, Docente ai Seminari di Formazione Specifica per la Medicina Generale, Tutor di Medicina Generale

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• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 1990 al 1993 • Nome e indirizzo del datore di lavoro

• Tipo di azienda o settore Scuola Lombarda per Animatori di Formazione e Ricercatori in Medicina Generale

• Tipo di impiego Attività di docenza presso la Scuola Lombarda per Animatori di Formazione e Ricercatori in Medicina Generale.

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 2000 al 2002 • Nome e indirizzo del datore di lavoro DAMS, Scuola di pubblica amministrazione con sede a Lucca.

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Docente corsi formativi per amministratori pubblici

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 2001 ad oggi • Nome e indirizzo del datore di lavoro IReF-SDS

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Attività di docenza in Farmacoeconomia al Corso di Formazione

Manageriale per Dirigenti di Struttura Complessa dell’area di Sanità Pubblica organizzato dall’IREF e dall’Università di Brescia.

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Anni accademici 2002/2003, 2003/2004, 2004-2005 e 2005-2006 e 2006-2007

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Università degli Studi di Pavia • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Professore a contratto nel Corso Professionalizzante in Medicina Generale presso Università degli Studi Pavia

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 2004 • Nome e indirizzo del datore di lavoro SDA Bocconi di Milano

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Attività di docenza al Master di Management Sanitario della

• Date (da – a) Dal 2003 al 2005

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Agenzia dei Servizi Sanitari Regionali di Roma • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Membro gruppo di lavoro per la definizione di linee guida

• Date (da – a) Dal 1998 al 2006 • Nome e indirizzo del datore di lavoro Health Search, Istituto di ricerca della Società Italiana di Medicina

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Generale • Tipo di impiego Presidente

• Date (da – a) Dal 2009

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Fondazione del ricerca in Medicina Generale Simg • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Vicepresidente

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

• Date (da – a) • Nome e tipo di istituto di istruzione

o formazione 1973 Maturità Scientifica

1980 Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Pavia 1986 Specializzazione in Chirurgia Generale presso l’Università di Pavia

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

• Qualifica conseguita Medico Chirurgo – Specialista in Chirurgia Generale • Livello nella classificazione

nazionale (se pertinente)

CAPACITÀ E COMPETENZE

PERSONALI Acquisite nel corso della vita e della

carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi

ufficiali.

PRIMA LINGUA Inglese

• Capacità di lettura Buona

• Capacità di scrittura Buona • Capacità di espressione orale Buona

ALTRE LINGUE Francese

CAPACITÀ E COMPETENZE

RELAZIONALI Vivere e lavorare con altre persone, in

ambiente multiculturale, occupando posti in cui la comunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in

squadra (ad es. cultura e sport), ecc.

CAPACITÀ E COMPETENZE

ORGANIZZATIVE Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci; sul posto di lavoro, in attività di volontariato (ad es.

cultura e sport), a casa, ecc.

CAPACITÀ E COMPETENZE

TECNICHE

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Con computer, attrezzature specifiche, macchinari, ecc.

CAPACITÀ E COMPETENZE

ARTISTICHE Musica, scrittura, disegno ecc.

ALTRE CAPACITÀ E COMPETENZE

Competenze non precedentemente indicate.

PATENTE O PATENTI

ULTERIORI INFORMAZIONI

ALLEGATI

Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti

falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali,

secondo quanto previsto dalla Legge 675/96 del 31 dicembre 1996.

Voghera, 8 gennaio 2013 NOME E COGNOME (FIRMA)

Giorgio Carlo Monti

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SAMUELE BELLANDI

CURRICULUM VITAE DEL DR. SAMUELE BELLANDI

Il Dr. Samuele Bellandi, iscrittosi al Corso di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi

di Firenze, si è laureato in data 26/10/2000.

E’ iscritto all’Albo dei Medici Chirurghi di Pistoia dal 14/6/2001.

Nell’anno accademico 2000/2001 ha vinto il concorso per l’ammissione alla Scuola di

Specializzazione in Chirurgia Vascolare presso l’Università di Firenze, diretta dal Prof. C. Pratesi

ed è stato inserito nei turni di servizio presso la Cattedra e U.O. di Chirurgia Vascolare, svolgendo

le mansioni di assistente in formazione e partecipando attivamente alle sedute di sala operatoria

(oltre 900 interventi chirurgici di chirurgia maggiore) ed all’attività assistenziale di reparto ed

ambulatoriale.

In data 22/11/2005 ha conseguito, con il massimo dei voti e lode, il diploma di Specializzazione in

Chirurgia Vascolare.

Nel novembre 2005 ha vinto il concorso per l’ammissione alla Scuola di Dottorato di Ricerca in

Scienze Anestesiologiche e Chirurgiche presso l’Università degli Studi di Firenze, conseguendo al

termine dei tre anni di scuola il titolo di "Dottore di Ricerca in Scienze Anestesiologiche e

Chirurgiche".

Nell'anno accademico 2005-2006 ha seguito con successo il Corso di perfezionamento in

Flebologia ed Estetica presso l'Università degli Studi di Perugia.

Svolge dal gennaio 2006 attività di diagnostica vascolare ultrasonografica presso strutture sanitarie

assistenziali accreditate, convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale, eseguendo

ecocolordoppler comprendenti i distretti carotide-vertebrale, arterioso e venoso degli arti inferiori e

superiori, a orto-iliaco e arterie renali.

Nel periodo gennaio 2005-febbraio 2013 ha eseguito in prima persona oltre 25000 esami

ecocolordoppler vascolari.

Si occupa principalmente di Chirurgia Flebologica dal 2008 utilizzando diverse metodologie

(Chirurgia tradizionale, metodiche endovascolari: Laser/ Radiofrequenza) operando presso strutture

private accreditate convenzionate con il SSN e private pure.

Svolge da gennaio 2008 attività di consulenza libero-professionale per quanto concerne la

diagnostica vascolare ultrasonografica pre e post-operatoria presso la Casa di Cura "Santa Rita

Hospital" Gruppo Villa Maria di Montecatini Terme.

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Ha partecipato a numerosi Congressi, Corsi di Aggiornamento e Perfezionamento a partire dal

2011, con particolare riguardo alla Diagnostica Vascolare, alla Flebologia e alla Chirurgia

Vascolare.

Ha contribuito alla stesura di numerosi lavori editi su monografie e su riviste specialistiche.

Capacità e competenze personali:

Madrelingua: Italiano.

Altra Lingua: Inglese (Ascolto: B2; Lettura: B2; Interazione: B2; Produzione orale: B2; Produzione

scritta B2;).

Dati anagrafici e informazioni personali Samuele Bellandi data di nascita: 13 gennaio 1973 luogo di nascita: Vinci (Fi) cittadinanza: italiana stato civile: coniugato e-mail: [email protected]