centro midulla, il pd attacca il comunelatte, convegno su nuove conoscenze e legislazione vazione...

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Centro Midulla, il Pd attacca il Comune Tre domande al sindaco. «Perché strutture pubbliche costate tanti soldi vengono abbandonate?» Tanti punti interrogativi, uno per ogni domanda da rivolgere al sindaco Stanca- nelli e alla sua amministrazione: «Perché quartieri storici come San Cristoforo so- no del tutto abbandonati? Perché strut- ture pubbliche, costate tanti soldi alla collettività, vengono chiuse e lasciate nel degrado? Perché non si può immagi- nare un futuro diverso per questa città?». Sono solo alcuni degli interroga- tivi che hanno mosso, ieri mattina, gli esponenti del Pd ad effettuare un presidio di protesta - simbolica- mente denominato «Interroghia- moci» - davanti all’ingresso, sbarrato da mesi, del Centro cul- turale Midulla di via Zuccarelli. Un ex cinema nel cuore di uno degli angoli più tipici di San Cri- stoforo che da anni è sottoutilizzato fino alla chiusura definitiva, a gennaio del 2012. Oggi il circolo Centro storico del Pd etneo, presenti tra gli altri il se- gretario Davide Ruffino e la responsabi- le organizzativa Adele Palazzo, il segre- tario cittadino del Pd Saro Condorelli assieme agli esponenti dell’esecutivo Otello Ma- rilli, Jacopo Torrisi e Sonia Messina, il deputato na- zionale Giuseppe Berretta, la consiglie- ra della prima Municipalità Valentina Riolo hanno deciso di manifestare con- tro una chiusura «che è l’ennesima rap- presentazione concreta del disinteresse di questa amministrazione comunale». «Da anni il Comune non dà più sostegno finanziario al Centro Midulla, al cui in- terno ci sono spazi grandi e ristruttura- ti di recente - ha spiegato Valentina Rio- lo - Da mesi tutto era lasciato alla buona volontà di associazioni che lo tenevano aperto la mattina per organizzare corsi di ginnastica per le signore. Negli ultimi sei mesi il centro rimaneva aperto solo pochi giorni a settimana fino a gennaio, quando la direzione del Decentramento ha deciso di chiuderlo definitivamen- te». Si tratta di uno scempio che testimo- na l’estremo degrado della zona. Sporci- zia ma non solo, c’è anche un tombino proprio in via Zuccarelli da mesi rimasto senza botola, tanto da rappresentare un serio pericolo soprattutto per i più pic- coli: appena una settimana fa un bambi- no è caduto dentro rischiando il peggio. Il Centro culturale Midulla - ristruttu- rato a fine anni ’90 con fondi Urban - è dotato di spazi polifunzionali, biblioteca, palestra, locali per conferenze e una sa- la studio. «Ancora una volta siamo costretti ad interrogarci sul futuro di Catania a par- tire da luoghi che erano stati restituiti al- la città e che oggi tornano all’abbandono - sottolinea il deputato catanese Berret- ta - L’interesse di questa amministrazio- ne verso quartieri storici e popolosi co- me San Cristoforo è nullo e siamo stan- chi di sentire sempre e solo promesse». La delegazione del Pd che ha protestato ieri per la chiusura del centro Midulla, foto a sinistra

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Page 1: Centro Midulla, il Pd attacca il ComuneLatte, convegno su nuove conoscenze e legislazione vazione della qualità nutrizionale anche nei prodotti Moderatori saranno: GiovanniSpagna

Centro Midulla, il Pd attacca il ComuneTre domande al sindaco. «Perché strutture pubbliche costate tanti soldi vengono abbandonate?»

mondo educativo delle Fattorie Sociali,

Tanti punti interrogativi, uno per ognidomanda da rivolgere al sindaco Stanca-nelli e alla sua amministrazione: «Perchéquartieri storici come San Cristoforo so-no del tutto abbandonati? Perché strut-ture pubbliche, costate tanti soldi allacollettività, vengono chiuse e lasciatenel degrado? Perché non si può immagi-nare un futuro diverso per questacittà?». Sono solo alcuni degli interroga-tivi che hanno mosso, ieri mattina, gliesponenti del Pd ad effettuare unpresidio di protesta - simbolica-mente denominato «Interroghia-moci» - davanti all’ingresso,sbarrato da mesi, del Centro cul-turale Midulla di via Zuccarelli.Un ex cinema nel cuore di unodegli angoli più tipici di San Cri-stoforo che da anni è sottoutilizzatofino alla chiusura definitiva, a gennaiodel 2012. Oggi il circolo Centro storicodel Pd etneo, presenti tra gli altri il se-gretario Davide Ruffino e la responsabi-le organizzativa Adele Palazzo, il segre-tario cittadino del Pd Saro Condorelliassieme agli esponenti dell’esecutivo

Otello Ma-rilli, Jacopo

Torrisi e SoniaMessina, il deputato na-

zionale Giuseppe Berretta, la consiglie-ra della prima Municipalità ValentinaRiolo hanno deciso di manifestare con-tro una chiusura «che è l’ennesima rap-presentazione concreta del disinteresse

di questa amministrazione comunale».«Da anni il Comune non dà più sostegnofinanziario al Centro Midulla, al cui in-terno ci sono spazi grandi e ristruttura-ti di recente - ha spiegato Valentina Rio-lo - Da mesi tutto era lasciato alla buonavolontà di associazioni che lo tenevanoaperto la mattina per organizzare corsidi ginnastica per le signore. Negli ultimi

sei mesi il centro rimaneva aperto solopochi giorni a settimana fino a gennaio,quando la direzione del Decentramentoha deciso di chiuderlo definitivamen-te».

Si tratta di uno scempio che testimo-na l’estremo degrado della zona. Sporci-zia ma non solo, c’è anche un tombinoproprio in via Zuccarelli da mesi rimastosenza botola, tanto da rappresentare unserio pericolo soprattutto per i più pic-coli: appena una settimana fa un bambi-no è caduto dentro rischiando il peggio.

Il Centro culturale Midulla - ristruttu-rato a fine anni ’90 con fondi Urban - èdotato di spazi polifunzionali, biblioteca,palestra, locali per conferenze e una sa-la studio.

«Ancora una volta siamo costretti adinterrogarci sul futuro di Catania a par-tire da luoghi che erano stati restituiti al-la città e che oggi tornano all’abbandono- sottolinea il deputato catanese Berret-ta - L’interesse di questa amministrazio-ne verso quartieri storici e popolosi co-me San Cristoforo è nullo e siamo stan-chi di sentire sempre e solo promesse».

La delegazione del Pd che ha protestato ieri per lachiusura del centro Midulla, foto a sinistra

per la chiusura di «Agriorienta»

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La Sicilia 1 aprile 2012
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Gazzetta del Sud 1 aprile 2012
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Giornale di Sicilia 1 aprile 2012
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Corriere di Sicilia 1 aprile 2012
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CONFINDUSTRIA, REAZIONI CATANESI

«Montante rappresental’impresa più sana»

Tanti gli attestati di stima, anche da Catania perAntonello Montante, eletto al vertice di ConfindustriaSicilia. «Montante in questi anni - dice il presidentedella Provincia Castiglione - ha rappresentato ilmondo dell’impresa sana, positiva, che cresce eguarda allo sviluppo della Sicilia. E’ stato insieme alsuo predecessore, al quale rinnovo il mioapprezzamento, una figura simbolo della legalità; ilprotagonista dell’antimafia e della lotta al racket»Anche Anna Finocchiaro, presidente del gruppo delPd al Senato, a margine di una conferenza hacommentato la nomina. «Le iniziative assunte daMontante con Ivan Lo Bello - sottolinea AnnaFinocchiaro - relative all’introduzione del Codiceetico in Confindustria e del rating antimafianazionale per premiare le aziende virtuose sonoesempi di un impegno coraggioso, da cui è scaturitoun fondamentale cambio di prospettiva per lasoluzione dei problemi e della crisi che affliggono laSicilia».Per il parlamentare nazionale del Pd GiuseppeBerretta. «La proposta di un codice etico rivolta aipartiti dal nuovo presidente degli industriali sicilianinon può che vederci pienamente d’accordo».«Confindustria Sicilia, eleggendo all’unanimitàMontante quale suo nuovo presidente - osserva l’on.Salvo Pogliese, vicecapogruppo del Popolo dellaLibertà all’Ars -, ha ribadito con forza la volontà dicontinuare nella strada della lotta per l’affermazionedella legalità».«Sono pienamente d’accordo con il nuovo presidente- dice il senatore Pd Enzo Bianco - sulla necessità che ipartiti adottino un codice etico così come sono sicuroche Montante proseguirà con efficacia e impegnol’azione portata avanti da Ivan Lo Bello sul fronte delrinnovamento e della legalità». Anche il deputato regionale del partito democraticoConcetta Raia, componente della commissioneAntimafia all’Ars si dice certa «che Montante sapràportare avanti con fermezza e determinazione queldifficile lavoro, avviato da Lo Bello, di cambiamentoculturale nelle coscienze degli imprenditori: usciredall’isolamento e sconfiggere la paura per vinceresulla mafia». «L’elezione di Antonello Montante alla guida degliindustriali siciliani conferma in modo netto laprofonda svolta culturale avviata da ConfindustriaSicilia nel segno della legalità e dello sviluppo sano".Lo dice Domenico Bonaccorsi di Reburdone,presidente di Confindustria Catania e neo vicepresidente di Confindustria Sicilia. Nella nuovasquadra di presidenza, oltre a Domenico Bonaccorsi,figura anche l’imprenditore catanese Silvio Ontario,presidente dei Giovani Imprenditori di ConfindustriaSicilia, in qualità di vice presidente di diritto.

Solarium e spiagge, l’estate comincia l’1 giugno«Quest’anno accesso più agevole per i disabili»

superiore ai 192mila 400 euro per ilmontaggio delle strutture con docce,

ri che ogni anno vengono effettuati

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La Sicilia 3 aprile 2012
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DIBATTITO ORGANIZZATO DALL’ON. RAIA (PD)

«New deal» ecologico per la Siciliaper uscire dalla crisi e creare lavoro

Puntare su una nuova economia distampo ecologico per uno svilupposostenibile in Sicilia.

Un «new deal» ecologico per usciredalla crisi e creare lavoro che poggi suuna rivoluzione industriale e tecnolo-gica legata alla green economy e su uncambiamento culturale verso unanuova idea di benessere e di diversistili di vita.

Sono alcuni dei temi che verrannoaffrontati sabato, a partire dalle 9.30,all’hotel Excelsior, nel corso del dibat-

tito "L’Italia della green economy -crescita e nuovo lavoro nella Siciliasostenibile", organizzato dalla deputa-ta regionale del partito democratico,Concetta Raia, e dal responsabile re-gionale di ecologisti democratici delPd (Ed), Luigi Bellassai.

Saranno presenti, tra gli altri, la re-sponsabile nazionale Ambiente delPd, Stella Bianchi, la capogruppo delPd al Senato, Anna Finocchiaro, il par-lamentare democratico catanese Giu-seppe Berretta.

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La Sicilia 12 aprile 2012
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Corriere di Sicilia 12 aprile 2012
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CONVEGNO PD

Green economyper uscire dalla crisi

«Siamo sempre più convinti che lenuove tematiche ambientali, possanofortemente contribuire a far uscire ilPaese, e il Mezzogiorno, dalla profondacrisi economica e sociale nella quale citroviamo e che solo un nuovo modellodi sviluppo sostenibile può contribuirea modernizzare e ricostruire l’Italia». Lo sostiene il Partito Democratico chedi questo " Green New Deal" vuole farsiinterprete anche a Cataniapromuovendo un incontro sulla greeneconomy. «Puntare sull’economiaverde - die il Pd - può diventare unvolano per lo sviluppo, la crescita el’occupazione nelle città siciliane.L’uscita dalla crisi passa anche dalla

capacità di innovare inmodo sostenibile Un «new deal» ecologicoper uscire dalla crisi ecreare lavoro che poggisu una rivoluzioneindustriale etecnologica legata allagreen economy e su uncambiamento culturaleverso una nuova idea dibenessere e di diversistili di vita. All’incontro che si terrà

domani all’hotel Excelsior di piazzaVerga a partire dalle 9, interverranno ladeputata regionale del Pd ConcettaRaia, responsabile regionale Ambientedel Pd, il responsabile regionaleEcoDem Gigi bellassai, il presidentedella Fondazione per lo svilupposostenibile Edo Ronchi, la senatrice delPd Anna Finocchiaro, la responsabilenazionale del Pd Ambiente. Modera,Otello Marilli. Partecipano il deputatoPd Giuseppe Berretta, Aurelio Angelini,presidente del Comitato scientificoUnesco, Giacomo Scala, presidenteAnci Sicilia, Luca Spataro, segretarioprovinciale Pd, Ennio Costanzo,responsabile provinciale Ecodem,Domenico Bonaccorsi di Reburdone,presidente Confindustria Catania,Angelo Villari, segreterio Cgil, AlfioGiulio, segretario Cisl, Angelo Mattone,segretario Uil, Alessandra Fotivicesindaco di Caltagirone, Rosa MariaVecchio, sindaco di Linguaglossa.

La Camera di commercio rilancia la proposta ai bar

di creare un nuovo marchio, né di

sto chiedere ai catanesi

tolineato Costanzo - Ci

collettivo. Possiamo migliorare gli

Latte, convegno su nuove conoscenze e legislazionevazione della qualità nutrizionale anche nei prodotti

Moderatori saranno: Giovanni Spagna (Università diCatania) e Ivana Gandolfi (Parmalat); interventi di

lano) «Markers molecolari per la valutazione del dan-

può aiutarci nella gestione dell’introito calorico?»,

chettatura per una migliore informazione al consuma-

Nuovo lavoro«sostenibile» per favorire la crescitaIl Pd pensa

all’economiaverde

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La Sicilia 13 aprile 2012
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Superare la crisi puntando sulla "greeneconomy" non come un "settore" dell’eco-nomia ma, piuttosto, come un nuovo mo-do di governare, organizzare, produrre edistribuire. Il Partito democratico ha leidee chiare su come i temilegati all’ambiente possanorappresentare gli assi por-tanti del nuovo progetto dirinascita economica perl’intero paese. Perché c’è lanecessità di legare i temidello sviluppo, dell’occupa-zione a «scelte politiche ca-ratterizzate da proposteprogressiste per il governodell’Italia per i prossimi die-ci anni», per usare le paroledel capogruppo del Pd al Senato Anna Fi-nocchiaro, che ha chiuso l’incontro "L’Italiadella green economy: crescita e nuovo la-voro nella Sicilia sostenibile", organizzatodalla deputata regionale Concetta Raia edal responsabile regionale di Ecologisti de-

e trasformarsi in nuova frontiera delleenergie rinnovabili. Non solo per la suaposizione geografica. Nella Sicilia dei tristiprimati in negativo, infatti, esistono degliesempi di eccellenza. La nostra è la regio-ne con più basse emissioni di Co2 nel set-tore residenziale con solo 1,2 tonnellateper famiglie. Il settore floricolo ha ridotto diun terzo i consumi energetici utilizzandomoderni sistemi di cogenerazione. In agri-coltura si registra il boom di prodotti di ori-gine biologica, raggiungendo il terzo postoin Italia, e sono circa duemila le piccole emedie aziende che hanno la certificazioneIso 14.001. Numeri che tracciano l’immagi-ne di una regione che, pur tra difficoltà, èprotagonista oggi di un’originale interpre-tazione e declinazione della green eco-nomy e confermano come l’economia ver-de rappresenti quel "new deal" su cuiscommettere.

«Utilizzare un nuovo paradigma econo-mico fondato sulla sostenibilità ambienta-le - commenta Raia - un nuovo sistema che

ha bisogno di investire sul capitale umanoe che potrebbe portare solo in Sicilia200mila posti di lavoro e nuove figure pro-fessionali». «L’economia verde può rappre-sentare - dice il responsabile di Ed - unachiave straordinaria per rigenerare intericomparti del manifatturiero. Il 30% delleaziende del settore ha investito in tecnolo-gie verdi, riuscendo a intercettare nuovisegmenti di domanda, alzando con innova-zione e creatività lo standard della qualità».

«Ruolo decisivo avranno gli enti locali»sottolinea la responsabile nazionale Am-biente Stella Bianchi. E sono tanti i candi-dati sindaci del Pd (Luca Spataro a Casti-glione di Sicilia, Rosamaria Vecchio a Lin-guaglossa, Alessandra Foti a Caltagirone)«che nei loro programmi hanno messo alcentro politiche verdi» ricorda il parlamen-tare Giuseppe Berretta, che guarda allafondamentale ricaduta occupazionale. IlPor 2007/2013 della Sicilia destina al setto-re delle rinnovabili 330 milioni di euro, dicui solo il 35% è stato utilizzato ad oggi.

Pd, una scelta«verde»

Il Partito democratico ha le idee chiare su come i temi le-gati all’ambiente possano rappresentare gli assi portantidel nuovo progetto di rinascita economica. Anna Finoc-chiaro: «Crescita e nuovo lavoro nella Sicilia sostenibile»

«Una ricetta per superare la crisiè puntare sulla "green economy"»

mocratici (Ed) Gigi Bellassai. In quell’Italia le città dovranno avere un

ruolo centrale, indirizzando le politichelocali verso la riduzione dell’inquinamen-to atmosferico, promuovendo progetti

concreti di mobilità sostenibile, preveden-do gli acquisti verdi nella pubblica ammi-nistrazione, l’efficienza energetica, la bio-edilizia. A partire proprio dalla Sicilia, unaregione che, prima di altre, ha le carte in re-gola per essere una piattaforma energetica

DA SIN. CONCETTA RAIA, ANNA FINOCCHIARO E GIGI BELLASSAI

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La Sicilia 15 aprile 2012
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malapolitica ancora non riescono aportare a buon fine questa vicenda eallora servono le maniere forti. Vo-glio sperare che si tratti solo di un at-timo di distrazione delle Istituzio-ni».

«Io spero che la cosa si risolva - di-ce Orazio Sanfilippo, 55 anni, ex ma-

gazziniere - O si smuovono o suc-cede la catastrofe a Catania. A 55anni non c’è più lavoro, a parteche non esiste il lavoro per nes-suno. Poi, con l’età che abbiamo

è difficile, l’unico lavoro è la Ce-same. O si smuovono loro o li fac-

ciamo smuovere noi».«In effetti - sostiene Giuseppe D’A-

quila, segretario provinciale dellaFilctem - ci troviamo di fronte a unparadosso incomprensibile. Abbia-mo la soluzione tecnica in tasca e cisono le condizioni per risolvere laquestione, basterebbe la volontà po-litica del presidentedella Regione.Vogliamo interloquire con lui per ar-rivare all’incontro del 19 con una so-luzione condivisa in tasca. È chiaroche nel momento in cui avremo cer-tezze siamo disponibili ad andarce-ne. I lavoratori vogliono fare impresa,non interessa loro occupare il Palaz-zo della Regione. Una cosa è chiara,sono nel punto di non ritorno, non èpensabile che questa operazione nonvada in porto».

«Massimo sostegno» è statoespresso ai lavoratori dal deputatodel Pd, Giuseppe Berretta che ha in-vitato le istituzioni a «non tirarsi in-dietro». «È una presa in giro costanteda parte del governo regionale - han-no commentato Salvatore La Rosa eSalvatore Torregrossa, rispettiva-mente segretario e responsabile la-voro dei Comunisti italiani - promet-tono tutto a tutti e poi non sono incondizioni di rispettare gli impegni».

Palazzo dell’Esa occupato dagli ex lavoratori«Non è possibile che l’iter non vada a buon fine»

Siamo

preoccupatiche la

Regione nonsi presenti

al ministerogiorno 19

Siamo

l’esempio di ciò che il governo

Montichiede oggiai lavoratori

A 55anni

è impossibiletrovare

lavoro, tantopiù chelavoro

non ce n’è

CARMEN GRECO

Prendono un’indennità di disoccu-pazione di 700-800 euro al mese ene "investono" 300 a testa per finan-ziare la cooperativa nata dalle cene-ri dell’azienda nella quale hanno la-vorato una vita, la Cesame. Ora chepotrebbe ripartire a pieno ritmo eche l’iter è arrivato a conclusione,hanno paura di veder sfumare il tra-guardo. Una beffa che i 77 ex lavora-tori della Cesame non sono dispostia subire. E per farlo apere sono pas-sati dalle parole ai fatti, occupandoieri mattina la sede della Regione Si-ciliana a Catania, il Palazzo dell’Esa. Elì hanno intenzione di rimanere finoa quando la Regione non si presen-terà alla prossima riunione al mini-stero il 19 aprile.

Salvo Falsaperla, 50 anni, sposato,due figli all’Università, vicepresiden-te della Cesame cooperativa Spa rias-sume gli ultimi avvenimenti. «Ab-biamo fatto un piano industriale, ab-biamo messo in moto i meccanisminecessari, e abbiamo iniziato a spen-dere dei soldi. A dicembre abbiamofatto l’atto di acquisizione e lì abbia-mo pagato, notaio e tasse, spenden-do più di 250mila euro. Settantaset-te disoccupati hanno speso più di250mila euro, in quella sede abbia-mo firmato a versare nella coopera-tiva 22mila euro a testa, un impegnoche abbiamo rispettato. Poi abbia-mo fatto domanda a Infitalia di un fi-nanziamento, e ci hanno rispostoche loro finanziano oltre i 30milaeuro in business plan. Poiché il no-stro ne prevede 10mila, non ci hannoconcesso il finanziamento. A questopunto ci siamo rivolti alla Regioneche ci ha incitato a fare un ulterioreincontro al Ministero con tutti gli at-tori: Infitalia, Ministero, la coopera-

tiva e il sindacato avvenuto gioeno 11scorso e la Regione non si è presenta-ta. Abbiamo rinviato la cosa per il 19ma siamo preoccupati che non sipresenti e se questo avviene, non socome possa andare a finire».

«Mi sono sempre chiesto - argo-menta Vito D’Antoni, 53 anni, da 31anni alla Cesame - visti i connotatiche ha la nostra storia, cioè un esem-pio di imprenditoria nuova, comenon si possa favorire questo tipo diiniziative. Noi rappresenteremmol’esempio esatto di ciò che il Gover-no Monti vorrebbe si facesse oggi.Cioè un’iniziativa che vede impegna-ti in prima persona gli impiegati, di-sposti a mettere sul piatto l’unica ri-sorsa che hanno cioè l’indennità dimobilitazione. Non chiediamo assi-stenzialismo sterile che non porta anulla, chiediamo soltanto un aiutoche restituiremo, creeremmo con-tratti che sarebbero a tempo deter-minato in un periodo in cui la preca-rietà va per la maggiore, sarebbe unacosa che andrebbe solo battezzata,come si dice ci sarebbe solo da "at-taccàrici ’a nocca" eppure parados-salmente, la burocrazia politica, la

Gli ex Cesame riuniti nella sala adunanze diPalazzo dell’Esa; a fianco il sindacalista GiuseppeDell’Aquila (foto Scardino)

LA STORIALa Ceramica SanitariaMediterranea, meglio notacon l’acronimo Cesame, èuna delle industrie storichedi Catania. Venne fondatanel 1955 e si stabilì allaZona industriale su un’areadi circa 20mila metriquadrati per, poi, nel corsodegli anni, crescere inespansione assieme alvolume della produzione. Ilmomento più felice fu negliAnni ’80, quando ilpersonale superò le 600unità. Nel 2003 arrivò ilfallimento. Commissariata,venne venduta alla Forex el’organico venne ridotto.Ad aprile del 2007 lacessione alla Cesame Italias.r.l., poi nel 2009 ilfallimento. Nel 2010 lacooperativa costituita daex lavoratori chiede eottiene di fare ripartire lafabbrica.

SALVO FALSAPERLA

VITO D’ANTONI

ORAZIO SANFILIPPO

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La Sicilia 18 aprile 2012
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Giornale di Sicilia 18 aprile 2012
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Giornale di Sicilia 20 aprile 2012
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I CONTI DEI SINDACATI: «MA IL RILANCIO DI CATANIA PASSA DALLA CULTURA»

«Tagli al Bellini e allo Stabile, sarebbe un disastro»

ECOLOGISTI DEMOCRATICI

«Crisi nera, soluzioni verdi»

Oggi alle 17 a Villa Fortuna(lungomare Ciclopi, Aci Trezza) siterrà l’iniziativa organizzata dal Pd edagli Ecologisti Democratici intitolata«Crisi nera, soluzioni verdi», ovverocome creare lavoro sfruttando almeglio le risorse naturali delterritorio catanese. Sarà un’occasioneper lanciare alcune proposte su comeincentivare al meglio nel territorio diCatania e della sua provincia politicheche possano rilanciare lo sviluppo,creando nuovi posti di lavoro.All’iniziativa parteciperanno - tra glialtri - responsabili nazionali,regionali, provinciali e locali degliEcodem Pd, la deputata regionaleConcetta Raia, il sindaco di AciCastello, Filippo Drago, il direttoredell’Amp «Isole dei Ciclopi»,Emanuele Mollica, mentre leconclusioni saranno affidate aldeputato nazionale e componentedella Commissione Lavoro allaCamera, Giuseppe Berretta.

concordata con Regione e Ministero.

natore provinciale di Lavoro e Società,

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La Sicilia 20 aprile 2012
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La Sicilia 21 aprile 2012
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Gazzetta del Sud 21 aprile 2012
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CONVEGNO PD-ECOLOGISTI DEMOCRATICI

«Per la crisi nera soluzioni verdi»L’ecologia, e in particolare un nuovo modello di economia verde che venga ap-plicato ovunque a partire dalle singole città, come soluzione necessaria per usci-re dalla crisi economica e da quella politica che caratterizzano questo momen-to. E’ stato questo uno dei principali temi di cui s’è discusso a Villa Fortuna ad Aci-trezza, in occasione dell’incontro intitolato "Crisi nera, soluzioni verdi" organiz-zato dal Pd etneo e dagli Ecologisti Democratici. Hanno portato il proprio con-tributo il parlamentare catanese Giuseppe Berretta, membro della Commissio-ne Lavoro della Camera, la deputata regionale e responsabile Ambiente Concet-

ta Raia, i responsabili regio-nale, provinciale e castellesedegli Ecodem Gigi Bellassai,Ennio Costanzo e GiulianaPeluso, il segretario del Cir-colo Pd di Acicastello Mauri-zio Marino, il sindaco delcomune etneo Filippo Dragoe il direttore dell’Area Mari-na Protetta Isola dei CiclopiEmanuele Mollica. Un mo-

mento di confronto - durante il quale è stato anche presentato il nuovo circolodegli Ecodem di Acicastello, guidato da Giuliana Peluso - voluto soprattutto "perdiscutere di come realizzare sviluppo sostenibile con l’intento di creare lavoro"ha sottolineato Marino. E il Pd, in proposito, ha le idee molto chiare. "Proprio inun momento in cui si sovrappongono crisi politica e crisi economica, crediamoche attraverso l’ecologismo, la gestione corretta del territorio e delle risorse na-turali si possano dare risposte concrete - ha spiegato Berretta - Preservare il no-stro mondo per consegnarlo alle generazioni future vuol dire offrire loro più op-portunità e per fare ciò non basta dire che gli incentivi alla green economy co-stano". Al contrario, per il deputato Pd bisogna ragionare in termini non tanto dicosti ma di benefici, "che sono immediati e diretti per l’economia verde": E pro-prio in Sicilia il Pd ha fatto la sua parte, come ha spiegato la deputata ConcettaRaia: "Una delle leve per uscire dalla crisi che abbiamo voluto è il fondo di garan-zia da 800 milioni di euro per gli investimenti nelle energie alternative, che spe-riamo sia approvato anche dal Commissario dello Stato - ha sottolineato - Ma an-che i sindaci devono applicare una visione verde nella gestione del territorio, apartire da nuove idee per lo sviluppo del trasporto sostenibile".

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La Sicilia 23 aprile 2012
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PD E GIOVANI DEMOCRATICI

Visita alla «Riela» a Piano Tavola

Oggi alle 10,30 una delegazione deiGiovani Democratici e del PartitoDemocratico di Catania incontrerà ilavoratori e i vertici di Riela Group,l’azienda di logistica e trasporti dellaZona Industriale di Piano Tavolasequestrata alla mafia nel 1999,attualmente di proprietà dello Stato ea rischio liquidazione a causa di unadecisione assunta dall’Agenzianazionale per i beni confiscati allamafia. All’incontro prenderanno parteil segretario nazionale dei GiovaniDemocratici, Fausto Raciti, il deputatocatanese e membro dellacommissione Lavoro della Camera,Giuseppe Berretta, il segretarioprovinciale dei Gd, DamianoPagliaresi, il segretario di Paternò,Giuseppe Di Benedetto, ilvicesegretario provinciale, LucaTasinato, e Renata Zappalà,responsabile mobilità e infrastrutturedei Gd catanesi.

re. Negli appartamenti in cui i proprietari

senza premurarsi di far girare la chiave, beh,

C.M.

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La Sicilia 24 aprile 2012
Page 28: Centro Midulla, il Pd attacca il ComuneLatte, convegno su nuove conoscenze e legislazione vazione della qualità nutrizionale anche nei prodotti Moderatori saranno: GiovanniSpagna
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Blogsicilia.it
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La Sicilia 25 aprile 2012
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Milano Finanza 25 aprile 2012
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Giornale di Sicilia 25 aprile 2012
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Gazzetta del Sud 25 aprile 2012
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IL FALLIMENTO DELL’AZIENDA GESTITA DALLO STATO

Riela, da oggi dodici lavoratori in mobilità e altri a rischioDa oggi, l’azienda di trasporti e logisticaRiela Group di Belpasso, confiscata per ma-fia alla famiglia Santapaola nel 1999, verràposta in liquidazione e chiuderà i battentilasciando sul lastrico 23 dipendenti. Il Rie-la group era riferibile a Francesco Riela con-dannato definitivamente all’ergastolo nelprocesso «Orione» per il duplice omicidio diLorenzo Vaccaro e Francesco Carrubba, av-venuto il 28 gennaio 1998 a Catania. Il Rie-la group oggi fallisce in seguito alla gestio-ne degli amministratori giudiziari dell’A-

genzia del Demanio che, in questi anni nonsono riusciti a «stare sul mercato». La vicen-da è emblematica, non solo dal punto di vi-sta occupazionale ma soprattutto per ilmessaggio negativo che arriva dal settoredei beni confiscati alla mafia. Nelle manidello Stato il Riela Group è fallito, e il mes-saggio deleterio è che, quando la gestiva lamafia funzionava. Un’aberrazione parados-sale, se si pensa che l’ultimo incontro perdecidere se mettere o no l’azienda in liqui-dazione è andato male. «Nonostante gli

sforzi l’azienda non riesce a stare sul merca-to», ha dichiarato il prefetto Giuseppe Caru-so, a capo dell’Agenzia Nazionale per l’am-ministrazione e la destinazione dei benisequestrati e confiscati alla criminalità or-ganizzata. Per il direttore tecnico della Rie-la, Mario Di Marco: «Lo Stato è burocrate enon sa gestire le imprese. Se chiudiamo, èperché in realtà comanda un altro Stato,quello della mafia, ed è questo che dovrò in-segnare ai miei figli».

Nelle ultime settimane molte voci si sono

levate a difesa dei posti di lavoro dei dipen-denti della Riela.

Tra le altre quella del deputato del Pd,Giuseppe Berretta, membro della commis-sione Lavoro alla Camera che aveva annun-ciato del possibile interesse da parte di unsoggetto economicamente molto forte asubentrare nella gestione della Riela cosache potrebbe permettere di risollevare lesorti della ditta e darebbe qualche certezzaai lavoratori (12 dei quali da oggi sarannomessi in mobilità).IL MAGAZZINO DELLA RIELA

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La Sicilia 30 aprile 2012
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Anche il parlamentare catanese del Pd, Giuseppe Berretta,assieme a decine di ragazzi e ragazze del Pd e dei GiovaniDemocratici, ha partecipato ieri a Salvaciclisti, lamanifestazione svoltasi a Catania e – in contemporanea –in decine di città d’Italia e d’Europa. «Purtroppo i ciclisti,soprattutto in città come Catania dove il traffico è semprepiù impazzito, corrono seri pericoli», afferma Berretta. «Lanostra città poi ha il non felice primato di numero di autoper abitanti. Ci piacerebbe che si istituissero zone a velocitàridotta, a 30 km l’ora per ridurre il rischio di incidenti, e piùcorsie preferenziali ma anche che si avesse più coraggiochiudendo alle auto altre porzioni del centro storico o chesemplicemente si consentisse ai ciclisti di portare la bici suimezzi pubblici. Sarebbero atti forse più utili rispettoall’unica pista ciclabile tuttora realizzata a Catania, lungaun paio di chilometri e costata alla collettività circa 4milioni di euro». E le istanze dei cittadini sono approdateanche in Parlamento: «Sulla vicenda ho firmato assieme adaltri deputati una mozione presentata alla Camera, cheraccoglie le istanze del movimento Salvaciclisti».

Berretta: «Serve più sicurezzaper chi si muove in bicicletta»

IN PIAZZA PER «SALVACICLISTI»

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La Sicilia 30 aprile 2012