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Centro Studi C.N.I. 5-6 maggio 2019
INDICE RASSEGNA STAMPA
Indice Rassegna Stampa
Centro Studi C.N.I. 5-6 maggio 2019
Pagina I
SBLOCCA CANTIERI
GARE, REQUISITI A LUNGA SCADENZAItalia Oggi Sette 06/05/19 P. 13 MASCOLINIANDREA
1
PROFESSIONISTI
AIUTI PER PAGARE I SOSTITUTI DEI PROFESSIONISTI DISABILISole 24 Ore 06/05/19 P. 8 LANDOLFI FLAVIA 2
ANTITRUST
ANTITRUST. ENERGIA E BIG DATA, LE PRIORITA' PER RUSTICHELLISole 24 Ore 05/05/19 P. 1 FOTINA CARMINE 4
CONTRIBUTI
CONTRIBUTI PA, PARTECIPATE FUORI DALLA TRASPARENZASole 24 Ore 06/05/19 P. 23 POZZOLI STEFANO 5
ENERGIA
ENERGIA, L'ALLARME PER LA FINE DEGLI INCENTIVICorriere Della Sera 05/05/19 P. 30 QUERZE' RITA 6
ILVA
PRIMO PIANO ILVA: LA PRODUZIONE D'ACCIAIO E' RIPARTITA, LA BONIFICA ANCORA NORepubblica Affari Finanza 06/05/19 P. 1 FOSCHINI GIULIANO 8
INTERNET DEGLI OGGETTI
INTERNET OF THINGS, E' BOOM IN ITALIA AI PRIMI POSTI C'E' L'AUTO CONNESSARepubblica Affari Finanza 06/05/19 P. 29 ROMITI MARIALUISA
10
PERITI
PERITI E GEOMETRI, ESAMI AL VIA IL 21 NOVEMBRESole 24 Ore 06/05/19 P. 7 EU.B. - 12
RICERCA
GLI "EREDI" DI LEONARDO TRA ARTE E TECNOLOGIACorriere Della Sera 05/05/19 P. 22 13
LA CARICA DEGLI INVENTORICorriere Della Sera 05/05/19 P. 22 BARBAMASSIMILIANO DEL
14
SICUREZZA SUL LAVORO
CRESCONO I MORTI SUL LAVOROItalia Oggi Sette 06/05/19 P. 44 17
START UP
DAL BASKET AL TENNIS ORA VINCONO LE STARTUPRepubblica Affari Finanza 06/05/19 P. 1 SELLITTI NICOLA 18
"L'ARGENTO MONDIALE NATO AL COMPUTER"Repubblica Affari Finanza 06/05/19 P. 10 20
I NUMERI - 105 MILIARDI DI DOLLARIRepubblica Affari Finanza 06/05/19 P. 16 21
9/11, LA RESILIENZA DI NEW YORK SPIEGATA DA UNO STUDIO OLISTICORepubblica Affari Finanza 06/05/19 P. 17 RAMPINI FEDERICO 22
LA GEOGRAFIA DELLO SCONTENTORepubblica Affari Finanza 06/05/19 P. 17 PANARA MARCO 23
IMMOBILIARE
L'IMMOBILIARE VALE 4 VOLTE IL PIL E HA BISOGNO DI ESPERTIItalia Oggi Sette 06/05/19 P. 1 DAMIANI MICHELE 24
Sblocca Cantieri Pagina 1
Professionisti Pagina 2
Professionisti Pagina 3
11 Sole28
0IS
Al vertice.Roberto
Rustichelli,presidente
dell'Antitrust
AntitrustEnergia e bigdata, le prioritàper Rustichelli
Carmine Fotina --- a pag. 2
I DOSSIER APERTI
Pagina
Foglio 1
Antitrust, Rustichelli parte da energia e big dataTutti i dossier sul tavolodel neopresidente che dovràinsediarsi già domani
Carmine Fotina
All'inizio di ottobre Giovanni Pitruz-zella lasciava l'Antitrust per assu-mere l'incarico di avvocato generalealla Corte Ue. A sette mesi di distan-za - la prossima settimana, forse giàdomani - si insedierà il nuovo presi-dente dell'Autorità per la concorren-za: Roberto Rustichelli.
La lunghissima impasse ha ac-centuato l'urgenza di alcuni dossierche ora andranno sciolti dalla nuo-va presidenza. E ha avvicinato l'orain cui nuovi temi si concretizzeran-no. L'economia digitale, tra lo stra-dominio degli over the top e le im-plicazioni economiche della gestio-ne dei big data; le regole perla libe-ralizzazione completa del mercatoenergetico (più volte rinviata); lagrande partita della banda ultralar-ga con le manovre in corso tra Time Open Fiber. Poi le concessioni, chel'Antitrust uscente in una segnala-
Dopo settemesi di reg-genzatra i nodida sciogliereanchee-commercebanda largae legge sullaconcorrenza
Al vertice
dell'Authority. La
scelta di Roberto
Rustichelli
all'Antiturst era
stata annunciata
dai presidenti
delle Camere il 20
dicembre scorso.
Ma la nomina si è
sbloccata solo
dopo il via libera
del plenum del
Csm che lo scorso
re aprile ne ha
deliberato il
collocamento
fuori ruolo dalla
magistratura
zione al governo ha chiesto venga-no aperte con meno proroghe e piùgare, e il futuro incerto di uno stru-mento che finora ha vissuto milleperipezie quale la legge annuale perla concorrenza. Un capitolo a sé po-trebbe riguardare il futuro della tva pagamento, il cui riassetto forse èsolo rinviato dopo il dietrofront sul-l'acquisto di R2 - la società che con-tiene la piattaforma del digitale ter-restre usata da Mediaset Premium- da parte di Sky.
Sono solo alcuni dei temi più de-licati che attendono al varco Rusti-chelli, che porta l'esperienza di pre-sidente del tribunale delle impresedi Napoli. La scelta di Rustichelli erastata annunciata dai presidenti delSenato e della Camera lo scorso 20dicembre, in seguito a una selezioneche ha visto 112 candidature. Ma lanomina si è definitivamente sbloc-cata solo dopo il via libera del ple-num del Csm che solo a maggioran-za, dopo un serrato dibattito sullanon applicabilità dei limiti della leg-ge Severino, lo scorso 18 aprile ne hadeliberato il collocamento fuoriruolo dalla magistratura alla presi-denza dell'Autorità.
Nome gradito al centro-destra,Rustichelli potrebbe insediarsi giàdomani. A luglio terrà la sua primarelazione in Parlamento, probabil-mente l'occasione per capire alcunelinee di indirizzo. Il nuovo presi-dente dovrà ad esempio chiarire sesulla legge per la concorrenza la sualettura è in continuità con la gestio-ne precedente, ovvero "bene" ilprincipio di un provvedimento an-nuale ma, rispetto a un disegno dilegge "omnibus" di complicata ge-stione parlamentare, meglio un de-creto legge o Odi mirati su temi spe-cifici. In realtà, aldilà dell'afferma-zione di rito contenuta nel Del 2or9,dal governo giallo-verde non sonogiunte indicazioni concrete sullavolontà di rinnovare lo strumento,che nell'unica versione finora ap-provata (2017) era stato in più punticriticato da M5S e Lega.
Il Movimento grillino in partico-lare ha attaccato la forma in cui èstata approvata l'eliminazione delmercato tutelato dell'energia, fissataora a luglio 2020 dopo vari rinvii. Loscorso ottobre l'Antitrust è statacoinvolta in un tavolo tecnico coor-dinato dal ministero dello Sviluppo
economico ma tutte le opzioni orasono aperte, comprese modifichenormative o ulteriori slittamenti.
ARustichelli poi andrà il compitodi licenziare, insieme ai presidenti diAgcom e Privacy, l'indagine con-giunta su Big data e concorrenzaaperta ormai due anni fa e che finoraha prodotto solo un "interim re-port". È molto più di un esercizio te-orico, può essere infatti il tentativodi definire i rischi per la concorrenzaprodotti da intese restrittive realiz-zabili anche tramite l'interazione traalgoritmi e sistemi di intelligenzaartificiale. E non è l'unico "buco ne-ro" in cui l'economia digitale può farscivolare il mercato. La presidenzaPitruzzella, e durante gli ultimi mesila reggenza del segretario generaleFilippo Arena, hanno messo a fuocopotenziali derive dell'e-commerce edelle grandi piattaforme elettroni-che (Amazon l'ultimo caso), in uncontesto di armi quasi spuntate se siguarda ai vecchi concetti di soglia difatturato, abuso di posizione domi-nante, prezzi iniqui. Equilibri diffi-cili su cui ora si dovrà cimentare ilnuovo Garante.
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- Conte: Dl cantieri lento ma utileAnce: ridurre la burocrazia
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Antitrust Pagina 4
Contributi Pagina 5
Energia Pagina 6
Energia Pagina 7
ILVA Pagina 8
ILVA Pagina 9
la Repubblica
Affari&Finanza
La ricerca
Pagina 29Foglio 1 1 2
Internet of things, è boom in Italiaai primi posti c'è l'auto connessa
MARIA LUISA ROMITI
Il settore nel 2018ha raggiunto un valoredi 5 miliardi di euro nelnostro Paese, con unaumento del 35%rispetto al 2017. I datidei I' Osservatoriodella Schoolof Management deiPolitecnico di Milano
n settore in grande fer-mento e in pieno svilup-po con forti potenziali-tà in vari ambiti. Stia-
mo parlando del mercato italianodell'Internet of Things che nel2018 ha raggiunto i 5 miliardi di eu-ro, con un aumento del 35% rispet-to al 2017: una crescita in linea conquella degli altri paesi occidentali,dove si oscilla fra il 25 e il 40 %.
A dirlo è la ricerca dell'Osserva-torio Internet of Things dellaSchool of Management del Poli-tecnico di Milano, secondo la qua-le i "motori" della crescita sonosia le applicazioni che sfruttanola tradizionale connettività cellu-lare (2,8 miliardi di euro, +27%) siaquelle che utilizzano altre tecno-logie di comunicazione (2,2 miliar-di, +47%). Il principale segmento,con il 28% del mercato e un valoredi 1,4 miliardi di euro (+45%), è rap-presentato dalle soluzioni dismart metering e smart asset ma-nagement per le utility, grazie so-prattutto agli obblighi normativi
che hanno portato all'installazio-ne nel 2018 di 4 milioni di contato-ri del gas connessi e 5,2 milioni dicontatori elettrici intelligenti.
Al secondo posto le smart car,che valgono poco più di 1 miliardoe rappresentano il 21% del merca-to (crescita 37%), con 14 milioni diveicoli connessi, un terzo del par-co auto circolante in Italia. Il 69%di questi è dotato di boxGPS/GPRS per la localizzazione ela registrazione dei parametri diguida con finalità assicurative, mala crescita e? trainata principal-mente dalle auto "nativamente"connesse (31%): il 70% dei veicoliimmatricolati nel 2018 è già dota-to di sistema di connessione consim o Bluetooth. La crescita dellesmart car continuerà a essere si-gnificativa grazie all'obbligo, perle nuove omologazioni, legatoall'eCall (l'allerta automatica perattivare servizi di soccorso in casodi incidente) e per l'offerta dei nuo-vi servizi abilitati dalla connettivi-tà, come la manutenzione preven-tiva basata sul monitoraggio deicomponenti e l'integrazione deglismart speaker che consentono diinteragire con il proprio veicolotramite la voce.
Sul fronte della guida autono-ma si è invece ancora in fase speri-mentale: Modena e Torino sonotra le prime città ad avere consen-tito di testare queste soluzioni.
Seguono le applicazioni per losmart building (600 milioni di eu-ro, +15%), principalmente per la vi-deosorveglianza e la gestione deiconsumi energetici, le soluzioniloT per la logistica utilizzate per lagestione delle flotte aziendali e
per antifurti satellitari (465 milio-ni, +29%) e quelle per la smart city(395 milioni, +24%).
Secondo il sondaggio condot-to dall'Osservatorio, su 112 comu-ni italiani con più di 15mila abi-tanti, oltre uno su tre (il 36%) haavviato almeno un progetto dismart city negli ultimi tre anni(2016-2018), in calo del 15% rispet-to al triennio 2014-2016. L'80% siè fermato alla fase di sperimenta-zione, ma allo stesso tempo emer-ge la volontà di adottare soluzio-ni più innovative che portino be-nefici tangibili per le comunità.La mancanza di competenze è laprima barriera all'avvio di questiprogetti, indicata dal 65% delcampione, seguita dalla carenzadi risorse economiche (62%).
A seguire la smart home (380milioni), che segna il tasso di cre-scita più elevato (+52%), trainatadagli assistente vocali.
Tra i segmenti che registranol'incremento più significativo, do-po la smart home, c'è l'industrialIoT (+40%), grazie anche agli in-centivi previsti dal Piano Naziona-le Industria 4.0. Dal sondaggiocondotto dall'Osservatorio Inter-net of Things su 129 aziende italia-ne emerge che il 95% delle impre-se ha sentito parlare almeno unavolta di soluzioni loT per l'Indu-stria 4.0, ma il reale livello di cono-scenza è ancora limitato (con unpunteggio di 6,5 su 10) e insuffi-ciente fra le PMI (5 su 10). Le appli-cazioni più diffuse (62%) sono lega-te alla gestione della fabbrica(smart factory con una crescitadel 40%) per il controllo in temporeale della produzione e la manu-tenzione preventiva o predittiva,seguite da quelle a supporto dellalogistica (smart logistics, 27%) edallo smart lifecycle (11%), per l'ot-timizzazione del processo di svi-luppo di nuovi modelli.@RIPRODUZIONE RISERVATA
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Internet degli oggetti Pagina 10
la Repubblica
Affari&Finanza
Le smart carValgono poco più di unmiliardo e rappresentanoil 21% del mercato(crescita 37%), con 14milioni di veicoliconnessi, un terzo delparco auto circolantein Italia. II 69% di questi èdotato di box GPS/GPRSperla localizzazionee la registrazionedei parametri di guidacon finalità assicurative,ma la crescita ètrainata principalmentedalle auto "nativamente"connesse (31%).
L'INTERNET DELLE COSEINCREMENTI DEL 40% NEL 2018
35 UTILITY CASA
13 AUTO L) ASSET MNG
EDIFICI i INDUSTRIA
q LOGISTICA U AGRICOLTURA
q EDIFICI I ALTRO
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Pagina 29Foglio 2 1 2
Intcrnet of things, è boom in Italiaai primi posti c'è l'auto connessa
Internet degli oggetti Pagina 11
Periti Pagina 12
CORRIERE DELLA SERA Pagina 22Foglio i
Domani lo speciale
Gli «eredi»di Leonardotra artee tecnologia
C , è la scienziata che hascoperto il meccani-smo della serotonina e
l'imprenditore che ha messo apunto una vernice capace di«pulire» l'aria. Sono i nuoviLeonardo da Vinci, uomini edonne (italiani) che unisconofantasia, competenza e intui-zione. Se ne parla nel supple-mento «Leonardo», in edico-la domani, allegato gratis alCorriere della Sera e nella Di-gital Edition: un dorso di 28pagine (con la copertina fir-mata da Gianluigi Colin) nelquale l'artista morto 50o annifa «rivive» in varie forme-
Innanzittitto quella scienti-fico-tecnologica: si racconta-no le storie di sette epigoni
eonärdö
La copertina dei «dorso» è firmata da Gianluigi Colin
del genio toscano, diversi percampi d'azione, ma accomu-nati dall'aver avuto intuizionidiventate poi progetti di suc-cesso. E, in un'intervistaesclusiva, il premio Nobel perla Fisica Carlo Rubbia spiegala rivoluzione leonardesca: ilpensiero dell'uomo al serviziodella Natura, «punto di par-tenza», secondo lo scienziato,«della moderna ricerca».
Ma non solo. Sconfinandonella pittura, lo speciale elen-ca le mostre più importanti,qui e all'estero, che salutanol'anno di Leonardo, caratteriz-zato da una bipolarità Italia-Francia: se Milano è in primalinea per le iniziative (in testala riapertura della Sala delle
Asse nel Castello Sforzesco),Parigi schiera i capolavori delLouvre, nella terra in cui l'arti-sta morì.
Spazio, dunque, agli appro-fondimenti: lo storico dell'ar-te Antonio Natali ci raccontala sua fortuna, mentre Anto-nio Forcellino ci guida allascoperta dei dettagli menoconosciuti della sua carriera.Due reportage, uno a Vinci euno ad Amboise, tracciano iconfini della sua vita: le origi-ni e la fine. E, in ultimo, unracconto sui personaggi chesono gravitati intorno a lui ene hanno (in qualche modo)determinato il destino: dalduca di Milano all'astuto di-SCepolO Salai. ©RI PRODUZIONE RISERVATA
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Sicurezza sul lavoro Pagina 17
Start Up Pagina 18
Start Up Pagina 19
Start Up Pagina 20
Start Up Pagina 21
U la Repubblica
Aflari&Finanza
Pagina 17
Foglio i
Far West
FEDERICO RAMPINI
9/11, la resilienza di New Yorkspiegata da uno studio olistico
L ! attacco alle Torri Gemelle dell'Usettembre 2001 venne guardato in tvda due miliardi di persone. Fecetremila morti, scatenò due guerre, una
recessione, stravolse il nostro modo di viaggiare,e anche la percezione dell'Islam. Eppure unostudio "olistico", interdisciplinare, su tutte lericadute di quell'evento, mancava. La lacunaviene colmata in parte da un'opera collettivauscita negli Stati Uniti, che affronta le ricadute diquello shock sotto un'angolatura "locale" e altempo stesso universale: l'epicentro delladistruzione. "New York After 9/11" è curato daSusan Opotow e Zachary Shemtob, esce ora dallaFordham University Press. Vi hanno collaboratomedici e psicologi, esperti di sicurezza eantiterrorismo, attivisti dei diritti umani, docentidi urbanistica, architettura, sociologia urbana.Tra i collaboratori c'è un medico italiano,Roberto Lucchini di Brescia, un'autoritàmondiale nel campo della medicina del lavoroche cura traumi generati da incidenti, calamità,aggressioni. Lucchini continua 18 anni dopo aseguire a New York le vittime di patologie legateall'U settembre. L'opera collettiva si concentra sucome New York ha reagito, si è adattata, hasfoderato "resilienza", in tutti i settori. Qualitracce profonde ha lasciato quell'evento nellacittà? Sappiamo che è rinata a una velocitàsorprendente, ma su quali basi, con qualitrasformazioni? Nel campo dell'urbanistica edell'architettura si va dalle nuove regole disicurezza per i grattacieli, alle procedure per leemergenze. Ma in che modo le comunità localihanno estratto una "lezione" dall'U settembre?Che cos'è cambiato nel tessuto sociale? Qualespiegazione collettiva - sul piano storico, politico,morale - si è sedimentata nella coscienzanewyorchese riguardo alle cause profonde diquell'evento? In parte il libro raccoglie una sfidache viene espressa dal Museo-memoriale delWorld Trade Center dove già venivano enunciatialcuni di questi interrogativi. L'originalitàdell'opera sta nell'ampiezza delle disciplinescientifiche chiamate a collaborare; e nellaprospettiva di lungo periodo che cerca icambiamenti non effimeri. Le città hanno animae cervello; "elaborano" un lutto; si creano unanarrazione storica che dia un senso agli eventi etracci un percorso per il futuro. Se avessero avutomezzi scientifici adeguati, gli antichi romaniavrebbero potuto tramandarci uno studio similesulle "conseguenze di Pompei"; mi chiedo se ilGiappone abbia osato un bilancio così vasto suHiroshima e Nagasaki dopo le bombe atomiche.Non sono eventi paragonabili. A tutti siapplicherebbe però l'approccio olistico, chefonda economia e politica, psicologia esociologia, arte e cultura, tutto ciò che le cittàmettono a contribuzione per riorientare ilproprio futuro.C R11100,,: oNE 11EERIA.A
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Start Up Pagina 22
U la Repubblica
Aflari&Finanza
Il libro
Pagina 17
Foglio i
MARCO PANARA
GIANMARCO La geografiaOTTAV IANO
dello scontentoGeografiaeconomicadel!'EuraaSOrrrartis a
Geografiaeconomicadell'EuropasovranistaGianmarcoOttavianoLaterzaEuro 16
È la globalizzazione il problema, nonl'immigrazione. Dall'analisi deinumeri risulta che l'immigrazione nonha avuto un impatto sul livello di
occupazione e dei salari dei nativi. Diverso è ilcaso della globalizzazione, i cui effetti hannodiviso i paesi all'interno perché i suoi vantaggi sisono concentrati su una parte della popolazionementre i costi sono a carico di tutti gli altri. Ivincitori sono nelle grandi città e tra i piùscolarizzati, i perdenti nelle zone menourbanizzate e tra le persone a bassa scolarità.L'analisi del voto per la Brexit e nelle elezionipolitiche rivela che la "geografia del sovranismo"ricalca in maniera quasi perfetta la "geografiadello scontento". L'anti-europeismo esprimel'antiglobalizzazione, con il paradosso che ladipendenza dall'Europa è maggiore per glisconfitti dalla globalizzazione che per i vincitori.I perdenti non hanno avuto dalle élite laprotezione di cui avrebbero avuto bisogno e orachiedono compensazione, che la competizionefiscale tra paesi non consente di finanziare.eRFPRODUTIOHE RISERVATA
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Start Up Pagina 23
Fi.;l VF. -Vr
1 -ì
0 Lavoro
L'numobíliare vale4 volte, il pilehabisogno cli esperti
da pag. 41
Pagina 1Foglio 1 1 3
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immobiliare Pagina 24
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1 _ì Pagina 1Foglio 2 1 3
1lrramirzistratorz di condominio, agenti uninol iliaci e home stager per 20 indi di proprietari
La gig economy ha trovato casaL'evoluzione professionale spinta dall economia digitale
Pagina a curaDI MICHELE DAMIANI
n Italia, l'80% circa delle fa-miglie è proprietario dellacasa in cui vive. Si trattadi quasi 20 milioni di nu-
clei familiari che ogni anno sitrovano ad affrontare le proble-matiche tipiche del padrone diun immobile. Inoltre, il valoredel settore immobiliare italianovale circa 4 volte il pil nazio-nale. Insomma, l'Italia è unpaese per proprietari di immo-bili. E per professionisti dellacasa. Sono sostanzialmentetre le figure professionali chesi occupano della gestione degliimmobili in tutto il loro ciclo divita: le prime due, agenti im-mobiliari e amministratori dicondominio, sono le più tradi-zionali, anche se hanno subitonotevoli cambiamenti negliultimi anni. La terza, quelladei cosiddetti home stager, èinvece più recente, legata alladisintermediazione digitale einformatica che ha permesso losviluppo della sharing economye la nascita, appunto, di nuoveprofessioni parallele a quelle
più tradizionali.Amministratori di condo-
minio.La figura dell'amministrato-
re di condominio esiste da tem-po in Italia; tuttavia, il 2013 èstato l'anno di svolta per la pro-
fessione. Infatti, in quell'annosono entrate in vigore ledue leggi fondamentaliche inquadrano il pro-filo professionale:la prima è lalegge 4/2013(professioninon orga-nizzate inordini e col-legi), entratain vigore il10 febbraiodello stessoanno. La se-conda, inve-ce, è la legge220/2012(modifichealla disciplinadel condominio negli edifici),entrata in vigore il 18 giugno2013. Da sei anni, quindi, ogniamministratore si deve rifa-re agli obblighi previsti dalledue leggi: la 4/2013 ha portatoall'istituzione delle associazioniprofessionali, che vigilano sulrispetto degli obblighi forma-tivi, imposti dalla 220/2012:ogni amministratore deve fareun corso iniziale di almeno 72ore e sostenere attività di ag-
giornamentogiornamento professionaleogni anno. I requisiti persvolgere la professionesono elencati all'arti-colo 25 della legge220/2012. In li-
nea generale,ogni ammi-nistratore èun lavorato-re autonomocon parti-ta Iva: masussistono
una serie diproblemi inquesto sen-so, soprattut-to per quantoriguarda la
figura dei condomini che am-ministrano il proprio condo-minio (si veda altro articolo inpagina).
Agenti immobiliari.Gli agenti immobiliari han-
no una legge professionale diriferimento (legge 39/1989) cheprevede l'obbligo di iscrizione alruolo nelle camere di commer-cio per poter esercitare l'attivi-tà professionale. Il successivopassaggio legislativo è datato2001, con la legge 57 che haimposto una serie di obblighi,come quello dell'assicurazio-ne professionale. Ma l'aspettopiù importante (e contestato)del provvedimento riguarda iprofili di incompatibilità: infat-ti, dall'entrata in vigore della57/2001, l'esercizio dell'attivitàdi mediazione è incompatibilecon l'attività svolta in qualitàdi dipendente e, soprattutto,con l'esercizio di qualsiasi at-tività imprenditoriale e pro-fessionale diversa da quella di
mediazione. La disposizione èstata contestata per anni dallacategoria, che vedeva ristrettoil proprio campo d'azione. Conl'approvazione della legge euro-pea 2019 il legislatore ha rivi-sto i profili di incompatibilità,ampliando lo spettro di attivitàche la figura può porre in esse-re (si veda box in pagina).
Home stager.Uno dei simboli della gig eco-
nomy è il fenomeno degli affittibrevi, realizzato tramite portalionline: sempre più proprietaridi casa concedono i propri ap-partamenti a turisti in cambiodi denaro. Il fenomeno ha as-sunto un'importanza tale cheha portato allo sviluppo di unafigura professionale adibitaproprio alla gestione degli af-fitti brevi, quella degli homestager. Il professionista è re-sponsabile di ogni passo legatoall'affitto: prima di tutto mettein regola l'appartamento, ese-guendo gli obblighi burocratici.Poi gestisce il ciclo di check-ine check-out avendo in carico ilrapporto con la clientela. L'ho-me stager, usualmente, si facarico anche del pagamentodelle tasse: sia della cedolaresecca del 21% (introdotta conla manovrina dell'aprile 2017)sia della tassa di soggiorno. Inpratica, al proprietario di casarimane solo l'onere di incassareil canone degli affitti, pagandouna commissione in percentua-le al professionista.
Riproduzione riservata
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immobiliare Pagina 25
P._I VFt-Y e!@ 1 _ì
BURRELLI, ANACI
Rimangono ancoratroppe carenzenell'azione di controllo«La nostra professione ha precisi compiti forma-tivi e di aggiornamento professionale , definiti perlegge. Troppo spesso , però , questi obblighi nonvengono rispettati, principalmente perchè man-ca un 'impostazione pubblica legata ai controlli:il Ministero ne ha la competenza , ma l'abusivodeve essere comunque denunciato da un terzo.In questo modo non ci puòessere una serie attività dicontrasto agli abusi». Ladenuncia arriva da Fran-cesco Burrelli , presidentedell 'Anaci (Associazionenazionale amministratoricondominiali e immobilia-ri), associazione aderen-te al Colap e costituita aisensi della legge 4/2013.«Il ruolo delle associazio-ni è fondamentale : Anaci,ad esempio , ha obblighi
FrancescoBurrelli
formativi ancora più severi di quelli previsti dal-la legge: da noi non bastano 15 crediti formativi,ma ne servono 28. In più , chi svolge il ruolo didirigente deve essere in possesso della normaUni. Insomma , da noi i requisiti sono stringenti;ma questo non basta perchè il controllo devearrivare dal pubblico ». Uno degli aspetti più de-licati riguarda il condominio che amministra ilproprio condominio : «è un vulnus da risolvere. 11condomino non ha obbligo di formazione e di ag-giornamento. Devono essere definiti degli obbli-ghi di pubblicità online, in modo che l 'utente puòcontrollare i requisiti agevolmente , in manierasemplice e direttamente sul web. Il problemanon è la libera concorrenza , ma che l'apertura almercato sia con le stesse regole per tutti. Ancheper tutelare l'amministratore che investe nellapropria formazione».
Pagina 1Foglio 3 1 3
BACCARINI, FIAIP
Con la legge europeanuove competenzee stretta agli abusivi«Per gli agenti immobiliari il 2019 è stato unanno importante: le legge europea ci permettedi allargare il campo d 'azione dopo le restrizio-ni imposte circa vent'anni fa»: questo il pensie-ro di Gian Battista Baccarini , presidente dellaFiaip (Federazione italiana agenti immobiliariprofessionali ). « La legge ha ampliato le nostrecompetenze : da quest'an-no, un agente potrà es-sere socio o titolare disocietà di certificazioneimmobiliare , così comedi una società di forma-zione , una facoltà fino adoggi preclusa alla nostracategoria». Una delle con-seguenze più innovativesarà la nascita di agen-zie «multidisciplinari»,una sorta di studi asso-ciati dove all'interno un
Gian BattistaBaccarini
potenziale compratore potrà trovare tutte leprofessionalità necessarie alla gestione dellacompravendita di un immobile , dalla scelta delmutuo all'ambito assicurativo : « la legge non hacome finalità quella di definire un professioni-sta onnisciente, in grado di fare tutto. Piutto-sto, offre la possibilità all'agente di dotarsi ditutte le professionalità di cui ha bisogno: conl'entrata in vigore avremo agenzie al cui inter-no non ci saranno solo agenti immobiliari, maconsulenti finanziari , assicuratori , amministra-tori di condominio. Sarà garantita una gestionea 360 ° dell'attività di compravendita, con unvantaggio competitivo per l 'utenza». Di contro,ci sarà una stretta agli abusivi , con regole piùrigide per coloro che svolgono lavori affini aquello di agente, in particolare per i dipendentidi istituti bancari.
CELANI, ITALIANWAY
Regole diversein ogni regioneBisogna armonizzare«In Italia ogni regione ha la propria legge re-gionale che spesso viene declinata in manieradiversa a seconda del comune di riferimento.In questo modo è impossibile creare dei playerdi riferimento in ambito turistico , specialmen-te in un settore come quello degli affitti brevi,dove gli operatori sono spesso internazionali. Enecessario prevedere unprocesso di armonizzazio-ne per garantire lo svilup-po di questo settore, vi-tale per il nostro paese».E la posizione di MarcoCelani , a.d. di Italianway,
società di vacation rentalche si occupa della gestio-ne degli affitti brevi. «Lanostra attività consen-te all 'host di incassare icanoni senza dover fareniente: per prima cosa
Marco Celani
ci occupiamo degli adempimenti burocratici,diversi da regione a regione . Poi realizziamouna valutazione dell 'immobile, per capire selo stesso ha bisogno di una restaurazione odell 'acquisto di nuovi mobili . Successivamen-te, gestiamo i vari calendari delle prenotazionianche su siti differenti avendo in carico anchele interazioni con la clientela , molto importan-ti nel nostro settore. Infine, paghiamo anchele tasse, raccogliendo la cedolare secca e latassa di soggiorno. Il 28 di ogni mese giria-mo i soldi al proprietario a febbraio di ognianno gli presentiamo la certificazione unicadei redditi maturati . In questo modo portia-mo livelli di professionalità nel settore delturismo , il comparto che in Italia presenta ilpiù basso livello di scolarizzazione ( inferioreanche all'agricoltura).
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