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Centro Studi C.N.I. 9 ottobre 2018

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Centro Studi C.N.I. 9 ottobre 2018

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 9 ottobre 2018

Pagina I

MERCATO DEL LAVORO

INGEGNERI E INFORMATICI, 238 ASSUNZIONI NELL'HI-TECH ITALIANOCorriere Della Sera 09/10/18 P. 39 CATANO ANNAMARIA

1

PONTE

Ponte, l'Antitrust: no ad Autostrade, sì ad altre concessionarieCorriere Della Sera 09/10/18 P. 16 2

AVVOCATI

BUSINESS E INTESE GLOBALI ECCO L'AVVOCATO DEL FUTUROMessaggero 09/10/18 P. 11 ALLEGRI MICHELA 3

CASSA FORENSE

LA CASSA FORENSE ALLA CONQUISTA DEL MATTONE PARIGINOSole 24 Ore 09/10/18 P. 13 DOMINELLICELESTINA

5

CONSULENTI DEL LAVORO

Università, paga l'EnpaclItalia Oggi 09/10/18 P. 35 6

ENERGIA RINNOVABILI

Clima, serve più energia rinnovabileSole 24 Ore 09/10/18 P. 1-20 Jacopo Giliberto 7

FATTURAZIONE ELETTRONICA

E FATTURA, CONSULENTI PRONTIItalia Oggi 09/10/18 P. 35 10

INCARICHI P.A.

PARCELLE NEL RISPETTO DEI VINCOLI DI BILANCIOSole 24 Ore 09/10/18 P. 24 11

INVESTIMENTI

Investimenti locali, un altro -6%Sole 24 Ore 09/10/18 P. 5 12

POLITICA ECONOMICA

ANZICHE' BATTIBECCARE SUI DECIMALI, I POLITICI ITALIANI DOVREBBERO SOSTENERE ABRUXELLES IL

Italia Oggi 09/10/18 P. 1 OLDANI TINO 13

PRIVACY

Pmi con privacy semplificataItalia Oggi 09/10/18 P. 27 Antonio CicciaMessina

14

REGISTRO DEI TRATTAMENTI OBBLIGATORIO NEGLI STUDISole 24 Ore 09/10/18 P. 25 CHERCHIANTONELLO

16

IPERAMMORTAMENTO

Iperammortamento verso un anno a misura di pmiItalia Oggi 09/10/18 P. 33 Roberto Lenzi 17

ASPI

Aspi, possiamo rifare ponte in 9-16 mesiItalia Oggi 09/10/18 P. 25 18

CORRIERE DELLA SERA Pagina 39

Foglio i

Ingegneri e informatici, 238 assunzioni nell'hi-tech italianoLe ricerche di Zucchetti e Almaviva Digitaltec. Le sedi? Da Milano a Torino, Genova, Roma e Napoli

Lauree scientifiche ed in-novation management. Unconnubio vincente. Ovvero in-gegneri, fisici, matematiciche abbiano attitudine all'in-novazione e al pensiero late-rale. E la capacità di cavalcarele trasformazioni dell'indu-stria 4.0.

«Costituisce oggi valore ag-giunto per le imprese», com-menta Luca Spadoni docenteall'Università Bicocca di Mila-no, «assumere neolaureati inmaterie scientifiche che ab-biano però anche competen-ze economiche e soft skillsmanageriali». Sono i profes-sionisti dell'innovation ma-nagement, richiestissimi dalmercato del lavoro perchéprotagonisti della trasforma-

zione digitale del nostro Pae-se. «La richiesta di questi pro-fili è continua. Le multinazio-nali della comunicazione di-gitale se li contendono. Ilgruppo Dentsu ad esempio,ma anche Antevenio e altresocietà del settore sono co-stantemente alla ricerca digiovani con competenze in di-gital marketing».

Secondo l'ultima classifica«Truffle loo Europe», ilranking delle Zoo principaliimprese europee del softwa-re, Zucchetti risulta la primasoftware house italiana. Ilgruppo lodigiano dà lavoro a4000 persone, di cui looo sidedicano a tempo pieno adattività di ricerca e sviluppo.Tra i prossimi obiettivi del

gruppo c'è, tra l'altro, la quo-tazione in Borsa.

In Zucchetti le posizioni va-canti sono 1o8. Si esaminanocandidati prevalentementeneolaureati in ingegneria (in-formatica, gestionale, mate-matica), informatica, econo-mia. Ma anche sistemisti, webdesigner, addetti alla contabi-lità e al servizio clienti. L'of-ferta Zucchetti si compone in-fatti di oltre 1700 soluzioni trasoftware, hardware e serviziinnovativi. Così entrerannonelle sedi di Lodi 49 nuove ri-sorse. Le altre 57 figure ver-ranno distribuite tra Milano,Napoli, Roma, Aulla, Brescia,Genova, Rovigo, Verona, Cam-poformido, Modena, Padova,Torino.

Entro la fine del 2018 poianche Almaviva Digitaltec in-serirà a Napoli 130 nuovi di-pendenti. Il gruppo Almaviva,che affianca le imprese e lapubblica amministrazionenella grande sfida del digitalchange, conta nel nostro Pae-se oltre lo mila persone, 7 so-cietà e sedi in 14 città.

Per la new entry napoleta-na, un digital delivery center- che si propone di diventarepunto di riferimento a livellonazionale per le imprese chescommettono sui trend tec-nologici emergenti -, ver-ranno selezionati profili conesperienza e giovani talentilaureati in discipline scientifi-che (ingegneria ed informati-ca).Anna Maria CatanoO RIPRODUZIONE RISERVATA

Il valore

• «Costituisceoggi valoreaggiunto per leimprese»,commentaLuca Spadonidocenteall'UniversitàBicocca,«assumereneolaureati inmateriescientifiche concompetenzeeconomiche»

L'azienda

• Secondo laclassifica«Truffle 100Europe», ilranking delle100 principaliimpreseeuropee deisoftware,Zucchetti è laprima softwarehouse italiana.Il gruppo dàlavoro a 4.000persone

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Mercato del lavoro Pagina 1

Cronache

Ponte, l'Antitrust: no ad Autostrade, sì ad altre concessionarieIl garante: ricosiruzione anche senza gara. Bucci: al ri 140 milioni nel decreto. Indagini sui vecchi con[l•olli Anas

ROMA No ad Autostrade, sì alle altre conces-sionarie. L'Autorità garante della Concor-renza, durante un'audizione in Commissio-ne Trasporti, interviene con un parere chepotrebbe avere un effetto anche sulle modi-fiche in corso del decreto Autostrade, adot-tato dal governo dopo il crollo del Morandi.Anche perché, spiega, l'affidamento dei la-vori può legittimamente avvenire senza ga-ra, quindi con la «procedura negoziata» giàprevista dal decreto. Nell'attuale versionedel decreto sono escluse dalla ricostruzio-ne tutte le società collegate alle concessio-narie. Esclusione che viene rimessa in di-scussione, con una modifica presa seria-mente in considerazione dal ministro perle Infrastrutture Danilo Toninelli, che ieri

ha visto la Commissaria ai Trasporti Viole-la Bulc: «L'Ue aiuterà le autorità locali».

Il decreto del ministro, «scritto con ilcuore» («speriamo anche con il cervello»,ha aggiunto il governatore Giovanni Toti),conterrà altre variazioni, molte delle qualichieste dal commissario per la ricostru-zione, il sindaco Marco Bucci. Il qualespiega che il cantiere per la demolizionenon potrà partire oltre il 1° dicembre, se sivuole avere pronto il ponte a fine 2019. Itempi, in realtà, rischiano di allungarsimolto. E per questo Autostrade, sentita ie-ri in Commissione con l'ad Giovanni Ca-stellucci, prova a rientrare in gioco, propo-nendo una ricostruzione in 9 mesi, che di-ventano 15-16 con il progetto di Piano. Non

promesse, visto che Aspi è pronta a impe-gnarsi con un contratto, penali incluse.Castellucci ha spiegato che qualunque de-cisione su un eventuale ricorso nei con-fronti del decreto spetterà al Cda, senzaperò «aggravare la situazione di Genova».

Ma difficilmente il ministro Toninelli ce-derà sul punto. Mentre è probabile che da-rà il via libera ad altre richieste di Bucci. Traqueste, chiarire come si rientra in possessodel ponte (esproprio o revoca), visto che ildecreto non lo spiega. Secondo Bucci, ser-vono 120-140 milioni in più, ai quali «biso-gna aggiungere i go milioni per gli sfolla-ti». E a questi ultimi dovrebbe essere pro-prio il commissario a poter assegnare i fon-di anticipati, che poi saranno ridati daAutostrade. Per gli sfollati, spiega Bucci,«spero sia previsto un premio almeno di 3punti sopra lo spread». Ma il sindaco ha ri-cordato che «terzo valico, nodo ferroviarioe Gronda sono fondamentali per la città».Opere sulle quali i 5 Stelle hanno più di undubbio. Bucci chiede di intervenire sul li-mite massimo di indennizzo perle impreseche è di 5 milioni: «Ne servono 40-50».

Intanto le indagini si spingono all'indie-tro fino al 1992-95, quando fu eseguita lamanutenzione sulla pila 11: allora la vigilan-za spettava ad Anas. Si vuole capire se sifosse già a conoscenza del deterioramentodella pila 9, quella crollata.

Alessandro Trocino

90I milionichiesti dalcommissarioStefano Bucciper gli sfollati.Oltre a questifondi, secondoil sindaco,nel decretoper Genovavanno inseritialtri 120-140milioni © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ponte Pagina 2

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Convegno nella Capitale

Business e intese globaliecco l'avvocato del futuro►Meeting dell'associazione dei legali ►«La curiosità verso il mondointernazionali: a Roma in settemila è più importante dei codici»

LA CONFERENZAR 0 MA La parola d'ordine per farel'avvocato nel 2018? Networkinginternazionale. Conoscere linguee diritto esteri, ma anche entrarein sintonia con abitudini e stili divita di altri Paesi e, soprattutto,stringere contatti e collaborazio-ni a livello mondiale. Un meltingpot di lingue, culture e businessche a Roma è andato in scena allaprima italiana dell'Iba, l'Interna-tional Bar Association, la princi-pale organizzazione mondiale diprofessionisti legali, che quest'an-no ha scelto proprio la Capitaleper ospitare la convention inter-nazionale del 2018. Alla Nuvola, ilcentro congressi dell'Eur, ieri era-no quasi settemila. Una «valangadi avvocati», per dirla con le paro-le del presidente Martin Solc, pro-venienti da tutto il mondo, cheper una settimana si confronte-ranno sul futuro della professio-ne, sulla promozione dello svilup-po del diritto internazionale etransnazionale. Duecento sessio-ni di conferenze e approfondi-menti e, soprattutto, una rete dicontatti per fare business e avvia-re collaborazioni, tra colleghi econ i principali operatori econo-mici. E stato Romano Prodi adinaugurare la cerimonia di aper-tura della conferenza. Ha preso laparola per salutare i colleghi an-che la sindaca Virginia Raggi, chenei giorni scorsi ha incaricato ilpresidente del XI Municipio di ti-rare a lucido tutta l'area circostan-te, a partire dalla fermata dellametro Eur Fermi e ha anche fattospostare il mercato rionale. Que-sto invece l'invito del presidente

Solc: «Come avvocati, parliamospesso dello Stato di diritto tra dinoi, ma è tempo per un maggioredialogo con una società più am-pia». Ed ecco allora che prende vi-ta il network di professionisti pro-venienti da tutto il mondo e si sus-seguono ospiti che vanno da Car-lo Cottarelli fino all'ex presidentedell'Irlanda Mara Robinson.

GLI STUDICi sono, soprattutto, molti rappre-sentati di studi legali d'eccellenza.Professionisti, tra gli altri, delle si-gle Macchi di Cellere, Gangemi,Gianni Origoni Grippo Cappelli. Èinvece Giovanni Nardulli, seniorpartner e fondatore di Legance -studio d'affari con sedi a Roma,Milano, Londra e New York - a fa-re un bilancio dell'evento e a rac-contare come si evolve la profes-sione di avvocato. «Oggi eranopresenti più di seimila avvocatiiscritti, ma altrettanti sono venutia Roma per partecipare a un gran-de evento di networking». Ed èproprio il networking il segretodel successo: «Come Legance, peresempio, crediamo in uno studioche sviluppi competenze di eccel-lenza in Italia, portandole poiall'estero: i più grandi mercati so-no quelli di Londra e di New York.È un tipo di networking differenterispetto al "franchising" e che con-siste nel creare rapporti consoli-dati con i migliori studi esteri, chesi inseriscano nella fascia di eccel-lenza». Le competenze giuridichee la conoscenza del codice sonofondamentali, ma non bastanoper tenere il passo con l'evoluzio-ne della società ed essere competi-tivi a livello mondiale. «È impor-tante capire non solo come fun-ziona il sistema giuridico di un al-

tro Paese, ma bisogna conoscerneanche le abitudini, la cultura -spiega l'avvocato Nardulli - que-sto serve per offrire alla clientelaun servizio di eccellenza». Quellodegli avvocati d'affari è un settoreche in Italia esiste già da qualcheanno, ma che si è assestato recen-temente, con un proprio mercatodi riferimento - in particolare stu-di legali che lavorano molto conl'estero - e con la richiesta di com-petenze specifiche, ma non tuttescontate.

CURIOSITÀUna delle doti più importanti perun moderno business lawyer?«La curiosità verso il mondo, chenon si impara nei codici e sui libri,e che è quella che spinge a fareesperienze all'estero», dice l'avvo-cato Nardulli. La conoscenza tec-nica delle lingue, infatti, è fonda-mentale, «è la prima cosa cheguardiamo nei curricula dei neo-laureati, insieme al voto di lau-rea».

Per Antonino Galletti, consi-gliere e tesoriere dell'Ordine degliavvocati di Roma «la conventionè un'occasione importante perstringere nuove partnership, so-no fondamentali non solo i conve-gni, ma anche e soprattutto quel-lo che avviene a latere, tutte le oc-casioni anche più conviviali di in-contro e scambio tra studi legalimondiali». Il fatto che sia statascelta Roma come location è«un'opportunità importante. InItalia c'è una realtà più difficile ri-spetto all'estero, non ci sono peresempio incentivi fiscali per favo-rire le aggregazioni di studi lega-li».

Michela AllegriRIPRODUZIONE RISERVATA

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Avvocati Pagina 3

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Foglio 2 1 2I

I numeri

Il numero di avvocatiin Ita.lia, secondo ìdati di gennaio 2018

1 /300Il centro congressi dell'Eur dove si è svolto il meeting

Gli Stati Uniti. hannoil maggior numero dìlegali per abitante

PER LA PRIMAVOLTA L'EVENTOSi TIENE IN ITALIAHA INAUGURATOLA CERIMONIAROMANO PRODI

13 mldIn Italia, il volnmed'affari in curo è in

X5.000degli avvocati dellaCapitale

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario , non riproducibile.

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Business e intese globaliecco l'avvocato del ftitut

Avvocati Pagina 4

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DIVERSIFICAZIONI

La Cassa Forensealla conquistadel mattone pariginoL'operazione realizzatadal Fondo Ciceronegestito da Fabrica Sgr

Celestina Dominelli

Allo studio ci sono già due nuovi dealin Italia. Intanto, però, CiceroneHolding del Fondo Cicerone, il fon-do gestito per conto della Cassa Fo-rense da Fabrica Sgr, la società di ge-stione del risparmio interamentecontrollata dal gruppo Caltagirone,mette a segno il suo quinto investi-mento estero, con il supporto diCbre Global Investors. L'operazioneriguarda l'acquisto di un immobilelocato a Société Générale, proprieta-rio e storico inquilino di un edificiostorico, nel cuore di Parigi, di fronteal Palazzo della Borsa e a pochi chi-lometri dal Centre Pompidou e dalLouvre. L'immobile, realizzato agliinizi del'9oo proprio per ospitare gliuffici di SocGen su progetto di unodeipiù noti architetti della Parigi difine secolo, Jacques Hermant, si svi-luppa su sei piani ed è stato sottopo-sto a un importante intervento di ri-qualificazione e recupero conserva-tivo, ultimato nel 2o16.

Secondo fonti di mercato, ilvalo-re dell'operazione, realizzata con laconsulenzalegale diAllen&Overy, si

aggirerebbe sui loo milioni di euro.«Il nostro principale obiettivo -commenta il presidente della CassaForense Nunzio Luciano - è consoli-dare la salute finanziaria della Cassain un'ottica di lungo periodo. L'inve-stimento di Parigi ben si inscrive intale contesto per qualità storica, im-mobiliare e del tenant (inquilino,ndr). La diversificazione geograficaè peraltro uno dei punti qualificantidella strategia del Fondo, in un'otti-ca prudenziale capace di sfidare iltempo, originariamente condivisacon il gestore Fabrica».

I piani della Cassa Forense sonochiari: ampliare il proprio portafo-glio anche all'estero, puntando pre-valentemente su immobilicon loca-tion eccellente e di notevole livelloarchitettonico ("trophy asset") checonsentono una redditività costantesul lungo termine. Il target ideale,insomma, per un investitore pa-ziente come l'ente presieduto da Lu-ciano. «A differenza di altre casseprevidenziali- chiarisce il presiden-te - non abbiamo investito. massic-ciamente negli immobili in passatoe abbiamo un certo margine d'azio-ne. Ciò detto, nel futuro dovremmoanche puntare allavalorizzazione diquella parte del patrimonio immo-biliare che deteniamo in Italia nonubicata in zone centrali».

C R I PR O D'J 710 NE RISERVATA

Ite:tl estate, renano i grandi dossier:¡n stand-Fé oPera>ioni Per o miii:trdi

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Cassa forense Pagina 5

L"Ente ha prorogato il bando per la laurea magistrale alla Link Campus

Università, paga 1'EnpaclPreviste venti borse ¿Ii studio da 8 mí a euro

n Ente di previdenza7 dei consulenti del la-

voro, per contribuireallo sviluppo delle

competenze e delle professio-nalità altamente qualificatedegli iscritti e favorire il loroposizionamento nel mercatoprofessionale di riferimento,ha deciso di indire il 2° ban-do per l'assegnazione di n.20borse di studio, del valoredi 8 mila euro ciascuna, perl'iscrizione al corso di laureamagistrale in «Consulenza dellavoro e sistemi di workfare»(LM-56) presso la Link cam-pus university di Roma. Nelfrattempo sono state già asse-gnate le prime n.10 borse distudio per i tirocinanti iscrittiagli albi provinciali che aveva-no presentato domanda entroil 21 settembre scorso, termineprevisto dal 1° bando Enpaclper l'iscrizione al corso. L'elen-co dei vincitori della borsa distudio è già consultabile sulsito www.enpacl.it. L'iniziativanasce a seguito della conven-zione siglata tra il Consiglionazionale dell'ordine e l'uni-versità per l'istituzione delprimo diploma di laurea mi-rato a formare giovani espertinell'ambito della consulenzadel lavoro, delle politiche attivee del welfare, consentendo lorodi svolgere direttamente allaLink campus il tirocinio validoper il praticantato obbligatorioper l'accesso alla professionedi consulente del lavoro. Ilpercorso formativo, progetta-to dal Consiglio nazionale epresieduto dalla presidenteMarina Calderone, sarà inau-gurato nell'anno accademico2018-2019 e durerà due anni,durante i quali sarà previstaun'intensa attività laborato-riale con project-work, espe-rienze pratiche e simulazionedi casi di studio, che vedrannoil coinvolgimento di dirigenti

di categoria ed esperti dellaFondazione studi consulentidel lavoro. Per partecipare ènecessario leggere i requisitidi ammissione all'interno delbando ed inviare la propriacandidatura all'indirizzo diposta elettronica [email protected] entro le ore 17.00 del24 ottobre 2018, riportandonell'oggetto «Selezione borsadi studio - corso di laurea in«Consulenza del Lavoro e si-stemi di workfare - Annualità2018/2019». La seconda gra-duatoria sarà pubblicata il 31ottobre 2018 sul sito dell'Entedi previdenza. La partecipa-zione al corso è aperta ancheai consulenti del lavoro in pos-sesso del diploma di laureabreve e già iscritti all'Albo. Perchi già esercita la professionee desidera acquisire la laureaspecialistica con un percorsodi studi utile per l'aggiorna-mento professionale, l'univer-sità e il Consiglio nazionaledell'ordine hanno previsto lafrequenza non obbligatoria ealcune agevolazioni economi-che. Maggiori informazioni suwww.consulentidellavoro.it.

La presidente Cno Marina Calderone e Vincenzo Scotti,presidente Link campus university

Consulenti del lavoro Pagina 6

AMBIENTE.DAVID MCNEW / AFG

Obiettivi di Parigi a rischio . Senza un maggior ricorso a fonti rinnovabili è possibile l'aumento di 1,5'C già entro i12030

Clima, serve più energia rinnovabiledi Jacopo Giliberto

I 1 riscaldamento del clima è quasi arrivato al puntodi non ritorno, dice l'Onu. Sono troppo deboli lepolitiche ambientali ed energetiche adottate dai

Governi dopo l'Accordo di Parigi del 2015, dice ilrapporto presentato ieri dall'Ippc, l'organismodell'Onu per la lotta al cambiamento del clima.

Ormai è difficilissimo contenere entro +1,5 gradil'aumento della temperatura entro il 2030. Confer-ma l'Agenzia internazionale dell'energia, che ieri hapresentato il rapporto sulle fonti rinnovabili: neiprossimi cinque le energie pulite cresceranno manon saranno sufficienti. Servizio a pagina 20

Energia rinnovabili Pagina 7

Allarme Onu sul clima globaleServe più energia rinnovabile

OBIETTIVI A RISCHIO

Se non si correrà ai ripari,possibile aumento di 1,5gradi già entro il 2030

Nuovo rapporto dell'Aie:le fonti pulite crescerannoma non quanto serve

Jacopo Giliberto

Tre notizie ieri mattina si sono alli-neate in contemporanea sull'oriz-zonte dell'energia e dell'ambiente.Prima notizia: non c'è più tempoper frenare le emissioni di anidridecarbonica e il riscaldamento del cli-ma del mondo. Il nuovo rapportodiffuso ieri mattina dall'Ipcc del-l'Onu è pessimista e dice che se nonci sarà un colpo di reni dei governidel mondo non riusciremo ad ap-plicare l'Accordo di Parigi del 2o15,quello che pareva la terapia di unmondo malato.

Seconda notizia: si deve puntaredi più sulle fonti rinnovabili, mal'Agenzia internazionale dell'ener-gia ieri ha diffuso il nuovo rapportosulle fonti rinnovabili per i prossimi5 anni e dice che no, l'energia pulitacrescerà molto ma non quanto serveper salvare il clima.

Terza notizia: l'Accademia dellescienze di Stoccolma ieri ha asse-gnato il premio Nobel per l'Econo-mia proprio a chi ha studiato il rap-porto fra l'economia, le tecnologiee il cambiamento del clima, cioè glistatunitensi William Nordhaus ePaul Romer.

Sei Paesi della Terra non prende-ranno provvedimenti per limitare igas serra, il riscaldamento globalepotrebbe superare la soglia di 1,5gradi fra appena 12 anni, nel 2030.È lo scenario più grave tratteggiatodal rapporto «Riscaldamento globa-le a 1,5 gradi» presentato ieri a In-che on in Corea, dall'Ipcc, il panel in-tergovernativo sul cambiamentoclimatico istituito dall'Onu. Dice lostudio: «Si stima che le attività uma-ne abbiano causato approssimativa-mente i grado di riscaldamento glo-bale dai livelli pre-industriali, conunavariazione probabile da o,8 gra-

di a 1,2 gradi. Il riscaldamento globa-le è probabile che raggiunga 1,5 gra-di fra il 203o e il 2052, se continua adaumentare al tasso corrente».

Che significa? Saranno più ricor-renti i disastri prodotti dal clima, co-me gli allagamenti oppure le siccitàestreme, si potrebbero destabilizza-re le calotte polari, spostare gli eco-sistemi verso nuovi e diversi equili-bri, causare gravi problemi alle per-sone. Le conseguenze economichepossono essere rilevanti perché nelmondo globalizzato di oggi non c'èpiù un angolo del pianeta doveun'alluvione non devasti strade,scuole, ospedali, città abitate.

Su scala italiana, un riscaldamen-to del clima significa lunghi periodiasciutti interrotti da tempeste furio-se e da bufere velocissime e deva-stanti. Significa l'arrivo di popoli daluoghi del pianeta sempre meno vi-vibili. Per chi ha buon intuito, ilcambiamento climatico sta già ser-vendo questi antipasti.

In chiave più prospettica, uncambiamento del clima porterà maripiù alti, con rischi fortissimi perlepianure costiere romagnole, venetee friulane e con il pericolo di scom-parsa per Venezia se non sarà pro-tetta dal Mose.

Se si avvereranno queste predi-zioni, l'Italia dovrà anche riproget-tare il modo di gestire il clima. Col-ture diverse, per esempio; ma an-dranno ripensati per un'alternanzatra siccità lunghissime e bufereesplosive anche gli standard tecnicidi progettazione di strade, fiumi,gronde, argini, pluviali, canalette diderivazione e tutte le altre modalitàdi regimazione dell'acqua, basatesui lunghi autunni piovosi e grigi ti-pici degli ultimi paio di secoli.

Le fonti rinnovabili? Dice l'Aienel nuovo rapporto che da qui al2023 la crescita delle fonti rinnova-bili d'energia non basterà a conse-guire gli obiettivi ambientali e la tu-tela del clima, e che serve una stra-tegia chiara e forte dei Governi. Edice un altro dettaglio: per qualchefortunato l'auto elettrica è già l'oggi,ma bisogna dare carburanti puliti diorigine naturale, cioè i biocarbu-ranti, per quel resto del mondo peril quale i veicoli a zero emissioni so-no ancora lontani.

J RIPRODUZIONE RISERVATA

Energia rinnovabili Pagina 8

AFP

A rischio l 'Accordo di Parigi . Una nuvola di smog sopra Santiago del Cile. L'allarme riscaldamento e inquinamento è globale

Il trend mondiale

Le emissioni di anidride carbonica nel mondo 1980 -2019, in miliardi di tonnellate metriche . Variazioni % SUI 2005

35 +20 +21 +22 +23

+12 +15

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Fonte: U.S. Energy Information Administration

Energia rinnovabili Pagina 9

DIGITAUZZAZIONE

Efattura,consulenti

. prontiA meno di tre mesi dall'en-trata in vigore dell'obbli-go di fatturazione elettro-nica fra privati , previstoper il 1 ° gennaio 2019, iconsulenti del lavoro sisono posti il problema disupportare imprese, pro-fessionisti e cittadini nelpassaggio al nuovo siste-ma. Per la categoria digi-talizzare e semplificarele procedure attraversoun'azione sinergica conl'Agenzia delle entratesono gli obiettivi prima-ri. È quanto emerso loscorso 27 settembre aRoma in occasione dellapresentazione , pressol'Auditorium dell'Agen-zia delle entrate, dellanuova piattaforma web«Fatture e corrispetti-vi», alla presenza di Pa-olo Savini , vicedirettoredell'Agenzia delle entra-te, Marina Calderone,presidente del Consiglionazionale dell 'Ordine deiConsulenti del Lavoroe Sergio Giorgini, vice-presidente del Consiglionazionale dell'ordine. Unappuntamento organizza-to insieme alla categoriae trasmesso in streamingin tutte le sedi regionalidell'Agenzia per illustra-re tutte le funzionalitàdel nuovo sito , recepireulteriori osservazionidai professionisti e favo-rire un impatto positivosui sistemi informatividell 'Amministrazionefinanziaria e sui contri-buenti . « Con l'Agenziadelle entrate - ha sottoli-neato Marina Calderone amargine dell 'evento - c'èun rapporto di collabora-zione. Credo , infatti, chesolo dalla compliance tral'amministrazione e i pro-fessionisti possano na-scere percorsi di sempli-ficazione innovativi e diqualità . La fatturazioneelettronica sarà un'inno-vazione non semplice daaffrontare inizialmente.Per questo oggi vogliamodare il nostro contributo

Pagina 35

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Ritaglio stampa ad uso esclusivo dei destinatario, non riproducibile.

Fatturazione elettronica Pagina 10

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PARCELLE NEL RISPETTODEI VINCOLI DI BILANCIO

di Guglielmo Saporito

Nuovi argomenti sul temadel pagamento dei profes-sionisti, perché il Consi-glio di Stato (sentenza 3

settembre 2018 n. 5138) torna sultema del compenso professionalesubordinato alla concessione di unfinanziamento per l'opera pubblicaprogettata.

Sul tema vi è un'altalena di opi-nioni perché il decreto legge66/1989 (articolo 23) ostacolava gliincarichi non finanziati, ma la Cas-sazione (sezioni unite 26657/2014)ha ammesso i contratti condizionatialla concessione di un finanziamen-to per la realizzazione dell'opera. Èpoi sopravvenuta la modifica al co-dice appalti (articolo 24 comma 8bis, Dlgs 50/2016), che impedisce al-le stazioni appaltantidi subordinarela corresponsione dei compensi re-lativi allo svolgimento di progetta-zione, all'ottenimento del finanzia-mento dell'opera. Ora, tuttavia, ilConsiglio di Stato sembra tornareindietro e ritiene legittimo il rifiutodiun Comune che, perun pagamen-to subordinato al conseguimento diun finanziamento, nega al profes-sionista la possibilità di ottenere ilriconoscimento di un «debito fuoribilancio». Questo significa che ilprofessionista non può essere paga-to e che il bilancio comunale restaimpermeabile alle richieste di paga-mento finché il finanziamento nonviene ottenuto.

Argomento analogo è quello cheda tempo si agita in alcune Regioni,relativo alla possibilità di subordi-nare la presentazione di istanze edomande varie alla dichiarazione diavvenuto pagamento della parcellaprofessionale: in particolare, ci si ri-ferisce alla legge della Regione Ca-labria 3 agosto 2018, n. 25 recante«Norme in materia di tutela delleprestazioni professionali». In que-sta norma (articoli 2 e 3), si precisache la presentazione di un'istanzaper ottenere autorizzazioni deve

essere corredata, tra l'altro, anchedalla lettera di affidamento dell'in-carico sottoscritta dal committentee che l'amministrazione, al mo-mento del rilascio dell'atto autoriz-zativo o della ricezione di istanze adintervento diretto, deve acquisire ladichiarazione sostitutiva di atto dinotorietà del professionista o deiprofessionisti sottoscrittori deglielaborati progettuali, attestante ilpagamento delle correlate spettan-ze da parte del committente.

Questo tipo di richiesta limitatuttavia l'autonomia dei professio-nista, che deve essere messo in con-dizione di competere sul mercato.Inoltre, la previsione della RegioneCalabria sembra invadere il campodei rapporti di diritto privato, cioèdei rapporti tra committente e pro-fessionista: sul tema la Regione nonpuò intervenire se non a rischio diviolare proprie competenze (Cortecostituzionale 178 / 2016). Quindi, ilproblema della corretta entità delpagamento (equo compenso) si col-lega al problema del tempo in cui ilpagamento avviene, alle anticipa-zioni e allo stesso meccanismo chesubordina il pagamento al finanzia-mento dell'opera pubblica.

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ALBI E MERCATO

IL SOLE 2a ORE

7 ottobre 2018

PAG. s

L'analisi dei mercato deiprofessionisti: nonostante lerichieste di equo compenso, lacompetizione delle partite Ivapassa dalle app che abbassano iprezzi delle prestazioni

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Incarichi P.A. Pagina 11

I DATI MEF AGGIORNATI A FINE SETTEMBRE

Investimenti locali , un altro -6In manovra la rifomadel pareggio di bilancioper sbloccare gli «avanzi»

Una quota importante della «scom-messa sulla crescita» scrittanella No-ta di aggiornamento al Dei oggi al-l'esame dell'Ufficio parlamentare dibilancio poggia sulla ripresa degli in-vestimenti pubblici. La strategia pun-ta prima di tutto sulla priorità alla«rete di piccole opere diffuse» sul ter-ritorio, che in genere sono nella ge-stione degli enti locali. Ma i dati diquesti mesi mostrano che non bastaliberare risorse per veder ripartire gliinvestimenti degli enti locali. Motivoper cui diventa cruciale la riforma in-tegrale del pareggio di bilancio che lamanovra ha in cantiere per sindaci epresidenti di Provincia e Regione. Maandiamo con ordine, perché i fili dariannodare sono parecchi.

La moria degli investimenti pub-blici locali (-46% fra 2008 e 2018) èallabase della caduta libera della spe-sa pubblica in conto capitale, che que-st'anno si ridurrà all'1,9%del Pil e cheil governo vuole riportare dalle partidel 3 per cento. Dagli enti locali passa

La nuova frenata

infatti larga parte degli investimentidella Pa, e per questa ragione gli ulti-mi governi hanno provato in moltimodi a rianimarla. Senza successo.

La manovra dell'anno scorso haallargato fino a 90o milioni per que-st'anno e altrettanti per il prossimo laquota di risorse comunali "liberate"dai calcoli del pareggio di bilancio. Al-tri 50o milioni all'anno sono andatialle Regioni. Ma i numeri dei paga-menti effettivi, monitorati dal mini-stero dell'Economia, mostrano che ladoppia mossa non ha avuto effetto.Anzi. I primi nove mesi de12o18 indi-cano che i Comuni, da cui passa l'8o%degli investimenti locali, hanno se-gnato un meno 7% rispetto all'annoscorso, Province e Città metropolita-ne hanno seguito la stessa traiettoriae solo la mini-ripresa della Regionipermette di fermare il dato medio vi-cino a una flessione del 6% (-5,8%). Iltutto rispetto a un 2017 che sul puntogià era stato quaresimale.

Parte da qui una manovra che pro-mette di cambiare del tutto le regoledel pareggio di bilancio per gli entilocali. Il problema da risolvere è quel-lo degli «avanzi», che si generanoquando un'amministrazione localechiude l'anno con un saldo positivo.

Cerretelliportavoce Mef.

Adriana Cerretelli

sarà da oggi

portavoce del

ministro dell'Eco-

nomia, Giovanni

Tria. Cerretelli è

stata a lungo

capo dell'ufficio

di corrispondenza

da Bruxelles de Il

Sole 24 Ore. La

scelta, spiega il

ministero, si deve

al «suo profilo

professionale e

all'impegno a

favore di

un'Europa da

ridisegnare per

riavvicinarsi ai

cittadini»

L'anno dopo questi «risparmi» nonentrano nei calcoli del pareggio, percui il loro utilizzo è di fatto impossibi-le senza peggiorare i saldi che conta-no per il rispetto dei vincoli di finanzapubblica. Dopo gli interventi parzialidegli ultimi anni, la Consulta ha boc-ciato la regola e la manovra punta aliberare del tutto questi fondi chie-dendo ai Comuni e agli altri enti dichiudere in pareggio i bilanci «tuttocompreso». Calcolandoli sia nelle en-trate sia nelle spese, il loro utilizzonon peggiorai saldi.

La partita è potenzialmenteenorme, perché sempre l'Upb calco-la che nei conti locali ci siano «avan-zi» per 16,2 miliardi (10,8 nelle le re-gioni e 5,3 negli enti locali, di cui 3,7nei soli Comuni).

Ma attenzione. Per spenderli ser-vono progetti e gare d'appalto, percuile serie storiche mostrano che nel pri-mo anno se ne potrà utilizzare circa illo%. A meno che la cabina di regia na-zionale che il Mef vuole creare percompensare i deficit progettuali deglienti sia in grado di far accelerare i rit-mi già dal prossimo anno.

[email protected]

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I pagamenti di spesa in conto capitale negli enti territoriali . In milioni di euro

0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000I I I I I I I I I

2017Comuni Province e città metropolitane Regioni

2018

6.108

5.683

n 7 .684

7 . 235-6,2% +1,7% -5,8%

Fonte: Elaborazioni su dati Siope - ministero dell'Economia

Investimenti Pagina 12

e monetaria, senza dimentica-re questioni particolari comele migrazioni, la sicurezza el'istruzione. Di più: il documen-to prefigura anche una mag-giore integrazione linguistica,per cui i francesi si impegnanoa studiare il tedesco, mentre itedeschi faranno altrettanto

a dir poco un'eresia. Su tutte,l'idea di modificare lo statutodella Bce per farne un presta-tore di ultima istanza, al paridi tutte le banche centrali delinondo: innovazione contrariaall'ordoliberismo, che alle ban-che centrali consente di occu-parsi di inflazione, ma non dicrescita e cambio monetario.

Pollice verso franco-tede-sco alla revisione dell'architet-tura istituzionale dell'Ue, con

Anziché battibeccare sui decimali, i politici italianidovrebbero sostenere a Bruxelles il piano di Savona

Tino Oldani a pag. 7

La guerra si è arroventala su deliaglí. Per il bene dell'ICalta si dovrebbe sostenere Savona

Decimali: fumo negli occhiContro Germania e Francia che rafforzano la loro egemonia

DI TINO OLDANI

i sono due strade possi-bili per cambiare l'Eu-ropa, dopo le prossimeCelezioni del Parlamen-

to europeo. La prima è indicatanella Dichiarazione di Mesen-berg, documento firmato daEmmanuelMacron e An-gela Merkel il20 giugno scor-so nel castellodi Mesenberg,vicino a Berli-no. La secondaè quella sugge-rita da PaoloSavona, mi-nistro per gliAffari europei,con un testo di17 pagine in-titolato «Unapoliteia perun'Europa di-versa, più for-te e più equa»,reso noto il12 settembredopo che lostesso Savonal'aveva inviatoal presidente

Pagina

Foglio

con il france-se. Una sfidaquasi pateticaalla suprema-zia mondialedella linguainglese, forsedettata dauna ritorsioneper la Brexit.

Il puntochiave deldocumentofranco-tede-sco, tuttavia,riguardail controllodell'economiaeuropea. Mer-kel e Macronhanno infatticoncordato di«modificare iltrattato inter-governativosul Mes, Mec-

Firt dalla premessa delsuo piano , smentendole fandonie raccontateper rnesi dai giorna-lon i sul sito conto,

Savona spiega che leriforme da lui suggeri-te non prefigurano al-cuna escila dal!('uro,ma mirano a costru-ire una politica per

l'Europa che persegueil raggiunginiento deibene comune. Fran-cesi e tedeschi, inve-ce, nel loro esclusivointeresse , scelgono leregole per la gestione

delle risorse

della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker , affinchéne informasse i capi di Statoe di governo dei paesi membridell'Unione europea. E benedire subito che si tratta di duestrade antitetiche, sia nel me-todo che nei contenuti.

Con la Dichiarazione diMesenberg, è come se Franciae Germania si fossero giurateeterno amore, impegnandosi asvolgere per il futuro una politi-ca europeo in stretta comunionedi intenti, a 360 gradi: dalla po-litica estera a quella economica

canismo europeo di stabilità,per farne un Fondo monetarioeuropeo, sotto stretto control-lo dei paesi Ue più forti, concui mettere il cappio al colloai paesi con alto debito, cosìda costringerli a «soluzioni» diristrutturazione sotto pesanticondizionamenti e totale espro-priazione degli spazi decisionalidemocratici nazionali. Insiemeal Fondo monetario sono previ-sti un unico ministro delle Fi-nanze per l'eurozona e un uni-co budget europeo, innovazionisuggerite da Macion e accettate

dalla Merkel, ovviamente perfarne altri due strumenti delpotere fianco-tedesco nell'Ue.

L'obiettivo di Mesenbergera di fare approvare que-ste innovazioni nel consiglioeuropeo dei capi di Stato e digoverno del 28-29 giugno, nelquale, a sentire le sirene fran-co-tedesche, si dovevano vararealcune riforme epocali per l'Ue.Invece non fa approvato un belnulla, poiché alcuni paesi vi-dero nella riforma del Mes diMerkel-Macron l'estensione del—modello Grecia» ad altri pae-si indebitati del Mediterraneo,Italia in testa. Un'oflènsivamicidiale per il nostro paese,che allora fu respinta. Ma nonè detto che Germania e Franciatornino alla carica nel prossimoconsiglio europeo, se non prima:infatti, a giudicare da quantosta accadendo in questi giornisui mercati finanziari a seguitodel Dei* e del contestato deficit-pil del 2,4% nel 2019, si direb-be che quell'attacco all'Italia haripreso vigore, con un clamoremediatico e politico che, di fatto,sta cancellando dal dibattito po-litico le proposte di Savona.

Quelle proposte suonanocome un controcanto della Di-chiarazione di Mesenberg, ri-sultando poco gradite a Parigie a Berlino. Fin dalla premessa,Savona spiega che le rifòrme dalui suggerite non prefiguranoalcuna uscita dell'Italia dall'eu-ro, ma mirano a costruire una«politeia» per l'Europa invecedella consueta governance, inquanto la prima esprime unapolitica per il raggiungimentodel bene comune, mentre laseconda indica le regole per lagestione delle risorse. Quantoalle riforme proposte dal mini-stro italiano, per i tedeschi sono

l'attribuzionedi poteri legi-slativi al Parla-mento europeo,che, caso unicoal mondo, neè sprovvisto.Quanto ai ti-mori dei paesimembri credi-tori , che temo-no di doversiaccollare i debi-ti altrui , invecedi cercare scor-ciatoie come ilFondo moneta-rio europeo perstrangolare idebitori, Sa-vona sostieneche «esistono lesoluzioni tecni-che perché ciònon avvenga.Basterebbeconcordare un

11

nel metodo. AI governo italia-no assumerà tutte le iniziativeper dare vita a un gruppo dilavoro di alto livello, compostodai rappresentanti dei paesimembri, del parlamento e del-la Commissione, che esamini larispondenza dell'architetturaistituzionale europea vigente edella politica economica, con gliobiettivi di crescita e di pienaoccupazione».

E la prima volta che ungovernoitalianopropone uf-ficialmentedi riformarele istituzionieuropee. E lof'a con un te-sto che ha insé la forza percambiare lastoria. In unpaese appe-na normale,il documentoSavona sa-rebbe statodifeso da tut-te le parti po-litiche, destra,sinistra e cen-tro, a tuteladell'interessenazionale eper un'Euro-pa più equa.Purtroppo

Le riforme propo-

ste dal Savona per i

tedeschi sotto a dir

POCO un eresia. Sntutte , l'idea di rnodi-

ficare lo statuto dellaBce, per farne un

prestatore di ultima

istanza conte tutte lebanche centrali del

mondo: innovazionecontraria alta con-vezione tedesca chealle banche centrali

consente di occuparsisolo di inflazione, manon della crescita e

della regolazione delcambio monetario

piano di rimborsi a lunghissi-ma scadenza e ai tassi ufficialipraticati, fornendo una garan-zia della Bce fino al rientro nelparametro del 60% rispetto alpil, in contropartita di una ipo-teca sul gettito fiscale futuro odi proprietà pubbliche in casodi mancato rimborso di unao più rate». Il controcanto diSavona a Mesenberg è anche

NON PUOI PIÙ DIRECHE LA FORMAZIONE COSTA

1,11

#FLa oo

ax n-w

non è così. La sinistra si inter-roga su un'alleanza arlecchino,da Tsipras a Macron, a pre-scindere dai contenuti. I giorna-loni fanno il tifo per la Troika.Mentre il governo gialloverde,più delle riforme europee di Sa-vona, sembra preferire la guer-ra dei decimali con Bruxelles,persa in partenza. Peccato.

----C Rip-d-i- riseruatre

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Politica economica Pagina 13

Dal Garante i chiarimenti per la corretta applicazione del regolamento europeo

Pmi con privacy semplificataRegistro essenziale per rilevare tutti gli adempimenti

DI ANTONIO

CICCIA MESSINA

Registro privacy sem-plificato per le piccolee medie imprese.

Il Garante per laprotezione dei dati personaliha diffuso ieri il vademecumper uno dei principali adem-pimenti previsti dal Regola-mento Ue 2016/679 (siglatoGdpr), operativo dal 25 mag-gio 2018.

Si tratta del registro deltrattamento (articolo 30 delGdpr), e cioè un censimentodei trattamenti effettuati daltitolare del trattamento e dalresponsabile del trattamen-to.

Per agevolare le piccole emedie imprese il garante hastilato un modello di registro,disponibile sul sito www.ga-ranteprivacy.it, insieme adettagliate ed esplicativerisposte alle domande piùfrequenti.

Il registro (si veda il model-lo in pagina) è un documen-to essenziale e riepilogativo,che nella sua sinteticità è unospecchio rilevatore di tutti gliadempimenti a carico del ti-tolare/responsabile del trat-tamento.

Il registro sostituisce la no-tificazione al Garante (codiceprivacy, articolo 37, abrogatodal dlgs 101/2018) e deve es-sere compilato e tenuto da

una amplissima platea disoggetti obbligati.

Proprio questo è uno deiprimi chiarimenti del Garan-te italiano, che ammoniscealla corretta interpretazionedella norma che esonera chiha meno di 250 dipendenti:basta un trattamento di datiparticolari (ex sensibili) o untrattamento non occasionaleo un trattamento rischiosoper far scattare l'obbligo (an-che sotto la soglia dei 250 di-pendenti).

Il registro delle attività ditrattamento, ben compilato,rivela molte cose: le notizieda inserire nelle informative(meglio chiamarle atti di in-

formazione), tra cui il perio-do di conservazione dei dati;quali siano le basi giuridichesu cui appoggiarsi per tratta-re i dati (ad esempio le finali-tà possono rivelare se occorrao meno raccogliere il consen-so); se occorra concludere uncontratto con un fornitore/re-sponsabile esterno (al tempostesso ciò segnala al respon-sabile esterno di ricordarsidi compilare il suo registrodi responsabile esterno).

Ricordiamo, dunque, che ilregistro dei trattamenti saràse non il primo, tra i primi,documenti richiesti in sededi ispezione; trattandosi didocumento che in sé racchiu-de buona parte degli adem-pimenti collegati al quadrodescritto nel registro, bisognafare molta attenzione allacompilazione.

Se si indica taluno come re-sponsabile esterno del tratta-mento, occorre avere agli attiun contratto ai sensi dell'ar-ticolo 28 del regolamento Ue;per fare un altro esempio,occorre corrispondenza trale finalità e il periodo indi-cato nel registro e gli stessielementi indicati nell'atto diinformazioni.

Ma vediamo alcune degliimportanti chiarimenti daparte del Garante.

Sono obbligati a tenere ilregistro anche le associazioni,fondazioni e i comitati.

Rientrano nell'obbligo,quindi, esercizi commerciali,esercizi pubblici o artigianicon almeno un dipendente(bar, ristoranti, officine, ne-gozi, piccola distribuzioneecc.) o che trattino dati sani-tari dei clienti (parrucchieri,estetisti, ottici, odontotecnici,tatuatori); liberi professioni-sti con almeno un dipendenteo che trattino dati sanitari odati relativi a condanne pe-nali o reati (commercialisti,notai, avvocati, osteopati,fisioterapisti, farmacisti, me-dici in generale); associazioni,fondazioni e comitati se trat-tano «categorie particolari didati» o dati relativi a condan-

ne penali o reati. E obbligatoanche il condominio se tratta«categorie particolari di dati»(ad esempio, delibere sull'ab-battimento delle barrierearchitettoniche o richieste dirisarcimento danni compren-sive di spese mediche per si-nistri avvenuti nei locali con-dominiali).

Il Garante, peraltro, consi-glia la redazione del registroanche al di fuori dello strettoobbligo.

Con riferimento ai contenu-ti, nel campo «termini ultimiprevisti per la cancellazione»dovranno essere individuatii tempi di cancellazione pertipologia e finalità di tratta-mento (ad esempio, in casodi rapporto contrattuale, idati saranno conservati perdieci anni dall'ultima regi-strazione); se non è possibilestabilire a priori un terminemassimo, i tempi di conserva-zione potranno essere specifi-cati mediante il riferimento acriteri indicativi degli stessi.

Nel campo «descrizionegenerale delle misure di sicu-rezza» si può fare rinvio peruna valutazione più detta-gliata a documenti esterni dicarattere generale (procedureorganizzative interne; securi-ty policy ecc.).

Il Registro dei trattamentiè un documento da aggiorna-re costantemente, può esse-

re compilato sia in formatocartaceo che elettronico, madeve in ogni caso recare, inmaniera verificabile, la datadella sua prima istituzione (ola data della prima creazionedi ogni singola scheda per ti-pologia di trattamento) uni-tamente a quella dell'ultimoaggiornamento.

Quanto al registro del re-sponsabile esterno, nel casoin cui uno stesso soggetto agi-sca in qualità di responsabiledel trattamento per conto dipiù clienti quali autonomi edistinti titolari (ad esempio,le società di software house),le informazioni nel registrodovranno essere riportatenel registro con riferimen-to a ciascuno dei titolari. Inquesti casi il responsabiledovrà suddividere il registroin tante sezioni quanti sonoi titolari per conto dei qualiagisce; per semplicità, a pari-tà di trattamento, il registrodel responsabile potrebbe ri-portare il rinvio, ad esempioa schede o banche dati ana-grafiche dei clienti.

© Riproduzione riservata-

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DirittoCM Ow

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Privacy Pagina 14

II modello per le piccole e medie imprese

S4HEDA IREGISTRO DEI TRATIIAMENTI..k.,•,...~ F,.:p av'3R1 1,. 4 Mr" d hixr , , I q-4M~ ~-"+'wJa~

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Registro dei trattamenti obbligatorio negli studi

PRIVACY

Le Faq del Garante:il vincolo prescindedal numero dei dipendenti

Antonello Cherchi

Nessuno si senta escluso. Anchequando non esiste un obbligostretto, è comunque preferibilepredisporre il registro delle attivi-tà di trattamento, l'adempimentoprevisto dall'articolo 3o del rego-lamento europeo sulla privacy.L'indicazione è del Garante dellaprivacy, che ha cercato di scioglie-re alcuni dubbi attraverso una se-rie di Faq pubblicate sul sito istitu-zionale (www.garanteprivacy.it).

Perché questo coinvolgimentocosì generale? Per il fatto, spiegal'Autorità, che il registro - dove de-vono essere annotati il tipo di datipersonali utilizzati, le misure disicurezza adottate per proteggerli,i soggetti a cui vengono comuni-cati, le finalità del trattamento -rappresenta una fotografia ag-giornata di come una realtà si po-

ne davanti alle nuove regole dellaprivacy. E, soprattutto, di come dàcorso a quel principio dell'accoun-tability che rappresenta uno deicardini del nuovo sistema e che,capovolgendo la filosofia prece-dente che dava precise prescrizio-ni per proteggere i dati, ora lasciaal singolo titolare di valutare lastrada più adeguata al propriocontesto, salvo poi dimostrarlo alGarante in occasione di un'even-tuale azione di controllo. In questosenso, poter esibire all'Autorità ilregistro dei trattamenti agevolatale dialogo.

Se il consiglio è di predisporrecomunque il registro, esiste tutta-via un'area di attività per le qualil'adempimento è obbligatorio, unperimetro che il Garante ha cerca-to di rendere ancora più precisocon le Faq. Intanto, le imprese e leorganizzazioni con almeno 25odipendenti. Poi, tutti quei soggettiche, sebbene con meno di 25o di-pendenti, effettuano un tratta-mento di dati che può presentareun rischio anche non elevato per idiritti e le libertà di coloro a cui leinformazioni personali si riferi-scono oppure svolgono tratta-menti non occasionali o ancorausano dati particolari (come quelli

sulla salute) o giudiziari.Dunque, il novero delle persone

chiamate a redigere il registro èpiuttosto ampio: ci rientrano glistudi professionali, a prescinderedalla loro grandezza (si pensi aidottori commercialisti che raccol-gono i dati perla dichiarazione deiredditi o agli avvocati, che utiliz-zano le informazioni giudiziarie),ma anche i piccoli artigiani con undipendente (e, dunque, gestisconole informazioni di quest'ultimo),gli estetisti, gli ottici, gli odonto-tecnici, i tatuatori, che solitamenteraccolgono i dati sulla salute deiloro clienti.

Il registro - da predisporre informa scritta, anche elettronica;fondamentale, tra gli altri elemen-ti, è che riporti la data di prima at-tivazione e quella dell'ultimo ag-giornamento - rappresenta un ob-bligo pure per le associazioni, lefondazioni e i comitati: per esem-pio, l'associazione che tutelai di-sabili o gli ex detenuti, perché ge-stisce dati particolari. Ma anche ilcondominio non può sottrarsi se,per esempio, dà corso a una richie-sta di risarcimento di danni e spe-se mediche per infortuni avvenutinell'area condominiale.

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I ieenzlahnechlèvlcino alla pensioneanche se l'arca aziendale non Z in crisi

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Iperammortamento versoun anno a misura di pmi

DI ROBERTO LENZI

Proroga di un anno per l'iperammortamento . Con unaattenzione particolare agli investimenti più piccoli, perfacilitare le pmi.

Secondo quanto confermato a ItaliaOggi da fondidello Sviluppo economico lo strumento verrebbe resomodulare dai tecnici del governo . E non prevarrebbepiù la dimensione dell 'impresa , ai fini della quantifica-zione dell 'agevolazione , ma l'investimento stesso.

L'incentivo sarebbe, quindi , più stimolante per inve-stimenti di piccole dimensioni , prevalentemente effet-tuati da piccole e medie imprese, rispetto ai progettiche vedono coinvolte le grandi imprese. Che, solitamen-te, realizzano investimenti di importi superiori.

LE PERCENTUALI SCENDONO. Il nuovo schema di agevo-lazioni dovrebbe essere chiamato «Impresa 4 .0». e nonpiù «Industria 4.0». Allo studio anche la possibilità perle pmi di fare l'autocertificazione sugli investimenti 4.0;possibilità , ad oggi , concessa solo per i soli investimentiil cui ammontare è sotto 500 mila euro ; per gli importimaggiori , l'impresa ha l'obbligo di richiedere l'inter-vento di un tecnico iscritto all'albo o di una societàaccreditata.

Attualmente , le imprese tendono ugualmente a fareperizie, anche sotto i 500 euro , in conseguenza dellacomplessità della norma in quanto difficilmente com-prensibile in autonomia . La normativa sull 'iperammor-tamento, ad oggi , prevede infatti che le imprese cheeffettuano investimenti ammissibili ottengano un'age-volazione determinata dal fatto che possono ammortiz-

zare il 250% della spesa effettuata.La nuova impostazione, a quanto risulta, prevede in-

vece che l'importo ammortizzabile salga al 280% per gliinvestimenti fino a 500 mila euro, posizionandosi, comein passato, sul 250% per le spese fino a 2 milioni.

Sulle spese superiori, l'agevolazione inizierebbe ascendere al 100%, su spese oltre due milioni e finoa 10 milioni di euro, per precipitare poi ad un incre-mento del 50% su investimenti che eccedono i 10 mine fino a 30 milioni di euro. Questa quota si avvicinaa quella del super-ammortamento in vigore fino al 30giugno del 2018, che prevede la possibilità di otte-nere il 140% sugli investimenti. La vecchia normati-va prevede, infatti, che l'iper-ammortamento fossefruibile per i beni consegnati entro il 31 dicembre2019. L'utilizzo era previsto dall'anno fiscale in cuiavveniva l'interconnessione dei beni. Il requisito, perla proroga al 2019, era determinato dalla volontàmanifestata dall'impresa di voler realizzare l'investi-mento che trovava la sua conferma nella firma dell'or-dine accettato dal fornitore e dal pagamento del 20%.Quindi, alla luce delle modifiche, le percentuali diagevolazione diventerebbero inversamente propor-zionali all'ammontare dell'investimento realizzatocon possibile slittamento dei tempi di consegna deibeni al 30 giugno 2020.

NESSUNA DISTINZIONE IN BASE ALLA DIMENSIONE. Unapmi, che realizza un investimento di 30 min di euroavrebbe, dunque, la stessa percentuale di una grandeimpresa . Ma è molto probabile che una pmi program-mi un investimento da 500 mila euro rendendola piùcompetitiva. E ottenendo una agevolazione più alta.Non c'è selettività. La nuova impostazione permette,dunque, di non ricondurre l'incentivo nella defini-zione di aiuto di Stato, riportata nell 'articolo 107del trattato sul funzionamento dell 'Unione europea.L'articolo , infatti, declama «salvo deroghe contem-plate dai trattati, sono incompatibili con il mercatointerno , nella misura in cui incidano sugli scambi traStati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovveromediante risorse statali , sotto qualsiasi forma che,favorendo talune imprese o talune produzioni, fal-sino o minaccino di falsare la concorrenza ». Quindi,diventa un obiettivo raggiungibile favorire le pmi,senza incorrere nella normativa sugli aiuti di stato,che impedirebbe il cumulo su più agevolazioni.

Iperammortamento Pagina 17

Aspi, possiamo rifare ponte in 9-16 mesiAutostrade per l'Italia è in

grado di ricostruire il ponteMorandi di Genova in un arcodi tempo che va dai nove aisedici mesi: lo ha ribaditol'a.d. Giovanni Castellucci.

L'esclusione di Autostradedalla ricostruzione del ponte,prevista dal decreto, è inveceappoggiata dall'Antitrust, se-condo cui l'esclusione è «fun-zionale a evitare di replicarenel mercato, a valle dei lavori,gli effetti della chiusura allaconcorrenza del mercato amonte».

Nel corso di un'audizioneGiovanni Castellucci

zioni di dare una rispostafinale su un eventuale ri-corso contro il decreto, cheesclude Aspi e tutte le altreconcessionarie autostrada-li dai lavori per la ricostru-zione: «Come in tutte leaziende, soprattutto quellecome Atlantia che hannoun azionariato importantee anche diffuso, le decisio-ni le prende il consiglio diamministrazione».

Quanto al crollo del pon-te, «a oggi non c'è ancorauna ricostruzione chiara diquello che è successo, non

alla camera, Castellucci ha osservato che «la siamo ancora in grado di avere una visionericostruzione del ponte è nostro obbligo e il chiara. Sulla presupposta, eventuale mancatacosto, comunque, andrebbe a nostro carico». manutenzione del ponte è giusto che la magi-L'a.d. ha aggiunto di non essere nelle condi- stratura faccia le sue verifiche».

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