cerebrolesioni, cerebropatie e paralisi cerebrali infantili

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1 CEREBROLESIONI, CEREBROLESIONI, CEREBROPATIE E PARALISI CEREBROPATIE E PARALISI CEREBRALI INFANTILI CEREBRALI INFANTILI

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CEREBROLESIONI, CEREBROPATIE E PARALISI CEREBRALI INFANTILI. DEFINIZIONE DI CEREBROLESIONI. ALTERAZIONI O MODIFICAZIONI DELL’APPARATO CEREBRALE, PROVOCATE DA CAUSE FISICHE, CHIMICHE O BIOLOGICHE. CEREBROPATIE. STATI MORBOSI DERIVANTI DALLE CEREBROLESIONI. PARALISI CEREBRALI. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: CEREBROLESIONI, CEREBROPATIE E PARALISI CEREBRALI INFANTILI

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CEREBROLESIONI, CEREBROLESIONI, CEREBROPATIE E PARALISI CEREBROPATIE E PARALISI

CEREBRALI INFANTILICEREBRALI INFANTILI

CEREBROLESIONI, CEREBROLESIONI, CEREBROPATIE E PARALISI CEREBROPATIE E PARALISI

CEREBRALI INFANTILICEREBRALI INFANTILI

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DEFINIZIONE DI CEREBROLESIONI

ALTERAZIONI O MODIFICAZIONI DELL’APPARATO CEREBRALE, PROVOCATE DA CAUSE FISICHE, CHIMICHE O BIOLOGICHE.

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CEREBROPATIESTATI MORBOSI DERIVANTI

DALLE CEREBROLESIONI

PARALISI CEREBRALI

CEREBROPATIE CONSISTENTI IN UNCOMPLESSO DI CONDIZIONI

NEUROLOGICHE CHE CAUSANOPECULIARMENTE UN DEFICIT

MOTORIO

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LE CEREBROLESIONI,A SECONDA DELLA GRAVITA’,DELLA

LOCALIZZAZIONE,DELL’ESTENSIONEE DEL MOMENTO EVOLUTIVO IN CUI INSORGONO, DANNO LUOGO ALLE

PARALISI CEREBRALI, CHE COMPORTANO AL SOGGETTO HANDICAP DI VARIA NATURA

(MOTORI O MENTALI), OPPURE ALLE OLIGOFRENIE(DEFICIT MENTALI PIU’ O MENO GRAVI),O INFINE A QUADRI

PATOLOGICI MISTI (IPOACUSIA,CECITA’,

EPILESSIA ECC…)

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MONOPLEGIA O MONOPARESIMONOPLEGIA O MONOPARESIUN SOLO ARTO RIMANE COLPITO

EMIPLEGIA O EMIPARESIEMIPLEGIA O EMIPARESIVENGONO COLPITI

CONTEMPORANEAMENTE L’ARTO SUPERIORE E QUELLO INFERIORE DI

UN SOLO LATO DEL CORPO

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Le cause di PCI sono varie e rappresentano

qualsiasi evento in grado di determinare lesionicerebrali, intercorso a

partire dal periodo embrionario fino alla fine

del 1°-2° anno di vita.

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Le cause sono sostanzialmente:

Fattori prenatali (entro la 28ª sett. di gestazione):• anossia fetale che compromette l’apporto di

sangue e di ossigeno al feto• prematurità• infezioni materne (toxoplasmosi, rosolia,…)• malattie metaboliche materne (diabete)• ittero (da isoimmunizzazione Rh)• alterazioni cromosomiche• malformazioni congenite• Farmaci e radiazioni.

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Fattori perinatali (dalla 28ª sett.di gestaz. al 10º giorno di vita):

• prematurità (distress acuto con sindrome anosso-ischemica; emorragia ventricolare o

• parenchimale),• distocia da parto (danni per

cause meccaniche e distress fetale acuto o subacuto)

• farmaci.

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Fattori postnatali:• alterazioni metaboliche• infezioni (meningo-encefalite)• traumi• disidratazione

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PARAPLEGIA O PARAPARESIPARAPLEGIA O PARAPARESIVENGONO COLPITI SOLO GLI

ARTI INFERIORI

DIPLEGIA O DIPARESIDIPLEGIA O DIPARESIVENGONO INTERESSATI

CONTEMPORANEAMENTE I DUE ARTI SUPERIORI ED INFERIORI

CON MAGGIORE INCIDENZA DEGLI ARTI INFERIORI RISPETTO AI

SUPARIORI

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TRIPLEGIA O TRIPARESITRIPLEGIA O TRIPARESIVENGONO COLPITI TRE ARTI

TETRAPLEGIA O TETRAPLEGIA O TETRAPARESI O EMIPLEGIA TETRAPARESI O EMIPLEGIA

BILATERALEBILATERALEVENGONO INTERESSATI

TUTTI E QUATTRO GLI ARTI

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OCCORRE TENER PRESENTE CHE A OCCORRE TENER PRESENTE CHE A SECONDA DELLE TIPOLOGIE LE SECONDA DELLE TIPOLOGIE LE

PARALISI MOTORIE SI POSSONO PARALISI MOTORIE SI POSSONO CLASSIFICARE IN:CLASSIFICARE IN:

• IPOTONIA• ATETOSI• SPASTICITA’• ATASSIA• RIGIDITA’

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IPOTONIAL’IPOTONIA SI CARATTERIZZA CON DISTURBI DEL SISTEMA MOTORIO

ATETOSIFORMA PIU’ GRAVE DI IPOTONIA. CONTRAZIONI MUSCOLARI CHE RALLENTANO IL MOVIMENTO

STESSO DI ORIGINE VOLONTARIA

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SPASTICITA’SPASTICITA’

LA SPASTICITA’ CONSISTE IN UN NOTEVOLE AUMENTO DEL TONO E

DEI RIFLESSI MUSCOLARI.TALE IPERTONICITA’ PUO’

ASSUMERE CARATTERISTICHE DI COSTANZA E DI PERMANENZA NEL

TEMPO.I MOVIMENTI DI QUESTO TIPO

VENGONO DENOMINATI ”SPASMI” E PREGIUDICANO IN MODO GRAVE L’ABILITA’ E LA COORDINAZIONE

MOTORIA

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ATASSIAATASSIA

L’ATASSIA PUO’ ESSERE DESCRITTA COME UNA SINDROME DA DEFICIT MOTORIO IN CUI SI OSSERVANO

PRINCIPALMENTE INCOORDINAZIONE,MANCANZA DI

EQUILIBRIO,EVENTUALE DEAMBULAZIONE CON ARTI INFERIORI RIGIDI,POSSIBILI DISTURBI DELL’UDITO E DEL

LINGUAGGIO

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RIGIDITA’RIGIDITA’

RAPPRESENTA UNA CONDIZIONE DI MOBILITAZIONE PASSIVA CHE SI CONFIGURA CON UNO SPASMO CRISTALLIZZATO NEL TEMPO.

DI NORMA INTERESSA LA MAGGIOR PARTE DELLA MUSCOLATURA VOLONTARIA DEL CORPO. LA

SINDROME COMPRENDE QUASI SEMPRE UN GRAVE DEFICIT

MOTORIO

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Modalità Modalità comportamentalicomportamentali

Modalità Modalità comportamentalicomportamentali

Ipotonico:Ipotonico:

Il bambino ha uno sviluppo motorio Il bambino ha uno sviluppo motorio ritardato, manifesta incertezza ritardato, manifesta incertezza

ed impaccio nei movimentied impaccio nei movimenti

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Atetosico:Il bambino quando tenta di usare le

mani,contemporaneamente gira la testa da un lato,mentre i muscoli facciali si contraggono,le

braccia tremano,il tronco ruota e talvolta si muovono anche le gambe.

Importante osservare lo stato posturale:persistenza del riflesso tonico

asimmetrico del collo.Mancanza di equilibrio,se il bambino cade non riesce a mettere in fuori le braccia o addurre le

gambe come i bambini normali.Il bambino atetosico a causa di spasmi muscolari che hanno la caratteristica di

passare velocemente da un fascio muscolare all’altro

non ha mai succhiato il pollice durante l’infanzia.

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Spastico:Spastico:Il comportamento del bambino si

svolge in relazione al tipo di elegie presentate.

Forme emiplegiche:il bambino tende a camminare sul calcagno con movimenti ondulatori della

parte inferiore del corpoHa un comportamento

nervoso,instabile,ricerca l’attenzione e dimostra

immaturità e dipendenza oltre che iperattività e

improvvisa,inspiegabile aggressività.

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Interventi psico-pedagogiciInterventi psico-pedagogici

PsicologicoPsicologico

Interventi psico-pedagogiciInterventi psico-pedagogici

PsicologicoPsicologico•Rapporto empatico ma con presentazioni di Rapporto empatico ma con presentazioni di norme di comportamento definitenorme di comportamento definite•Socializzazione (accettare e farsi accettare)Socializzazione (accettare e farsi accettare)•Sollecitazione delle risorse residueSollecitazione delle risorse residue•Rinforzo positivo e modificazioni di abitudini Rinforzo positivo e modificazioni di abitudini negative.negative.•Valutazione cognitiva Valutazione cognitiva •Sostegno alla famiglia con coinvolgimentoSostegno alla famiglia con coinvolgimento

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PedagogicoPedagogico

• Contatto iniziale con l’insegnante• Evitare stimolazioni audio-visive

intense• Rapporto frontale• Gestione da parte dell’insegnante di

sostegno

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Problemi familiariProblemi familiariProblemi familiariProblemi familiari

Le reazioni dei genitoriLe reazioni dei genitori

Le caratteristiche emozionali degli stadi del Le caratteristiche emozionali degli stadi del dolore dei genitori alla nascita di un figlio dolore dei genitori alla nascita di un figlio

con PCI sono state riassunte in 3 fasi con PCI sono state riassunte in 3 fasi (Gargiulo 1985):(Gargiulo 1985):

•Shock, negazione, depressioneShock, negazione, depressione•Ambivalenza, sensi di colpa, rifiuto e rabbiaAmbivalenza, sensi di colpa, rifiuto e rabbia•Patteggiamento, accettazione ed adattamentoPatteggiamento, accettazione ed adattamento

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Prima fase:

• Shock: iniziale reazione di oppressione e incredulità che si manifesta nell’ “estraneazione” dalle personali aspettative ed esigenze di contatto fisico con il figlio

• Negazione: con un comportamento di rifiuto dell’evidenza, negazione della gravità dei problemi

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• Dolore e depressione: segna il passaggio dallo stato iniziale di shock e sgomento a quello della consapevolezza. La depressione segna il primo passo verso un adattamento dal figlio immaginato al figlio reale.si presentano reazioni sociali tipiche, isolamento, evitamento dei contatti sociali….

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Seconda fase• Ambivalenza: l’alternanza di

speranza e frustrazione genera sentimenti ambivalenti nei genitori, che possono giungere fino al punto di desiderare, in modo più o meno consapevole, la morte del figlio. Questo sentimento, insieme ad altri, è accompagnato da profondi sensi di colpa a cui rispondono con una totale dedizione

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• Rifiuto: si può manifestare evitando la condizione di disabilità, rifiutando ogni tipo di trattamento perché “incurabile”,affidandolo ad una istituzione, rispondendo alle necessità fisiche ma non a quelle emotive e psicologiche, escludendolo dalla vita familiare

• Sensi di colpa: è la più frequente e quella più difficile da rimuovere. La necessità di “riparare al danno” porta a ridurre il bambino alla sua patologia

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• Rabbia: la negazione viene sostituita con sentimenti di ostilità e risentimento soprattutto verso i medici. I genitori oscillano tra l’autocolpevolizzazione e l’attribuzione esterna della responsabilità. Problemi familiari e isolamento sociale

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• Patteggiamento: è uno degli stadi finali dell’adattamento e corrisponde all’individuazione di alcune condizioni nel progresso dello sviluppo del figlio cui vincolare il proprio impegno.

• Accettazione e adattamento: è la fase più attiva nella ricerca di una soluzione

Terza fase

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Il mondo affettivo del bambino con Il mondo affettivo del bambino con PCIPCI

Il mondo affettivo del bambino con Il mondo affettivo del bambino con PCIPCI

Le specifiche disabilità possono Le specifiche disabilità possono influenzare lo sviluppo delle prime influenzare lo sviluppo delle prime

interazioni emozionali e sociali tra genitori interazioni emozionali e sociali tra genitori e figlio.e figlio.

Un bambino con handicap ha difficoltà ad Un bambino con handicap ha difficoltà ad organizzare la propria esperienza e ciò organizzare la propria esperienza e ciò

rende più difficile ai genitori comprendere rende più difficile ai genitori comprendere e dare significato a ciò che egli sta e dare significato a ciò che egli sta

vivendo.vivendo.

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L’espressione emozionale può essere alterata dalle limitazioni fisiche al punto che il genitore ha difficoltà a interpretare le emozioni del figlio, non riuscendo così a dare sollievo

allo stato di disagio anche solo attraverso lo sguardo o il sorrisoSi rompe la spontaneità della relazione

precoce con la madre, che tende ad essere iperstimolante, iperprotettiva o

rifiutante, delegante.Si inseriscono inoltre presto nella

relazione nuove figure (medici, fisioterapisti, logopedisti, …), per cui “il

bambino è sempre nelle mani di qualcuno”.

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La presenza e l’esperienza di una figura capace di tollerare stati emotivi dolorosi aiuta il bambino a sentire che questi

possono essere vissuti, sperimentati e superati. Questo gli permette di formarsi un suo equipaggiamento interno che lo aiuta a tollerare il dolore e

combattere contro le difficoltà.

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Quindi interiorizzare la funzione di

contenimento dei genitori fornisce un

supporto interno che rende il bambino

capace di crescere emotivamente,

diventando meno dipendente dall’aiuto

esterno.

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Le Figure Importanti:Le Figure Importanti:

Personale Sanitario: riabilitazione, Docenti: abilitazione,Genitori: per la continuazione dei

programmi educativi e riabilitativi.

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• difficoltà di analisi e sintesi percettiva• difficoltà di rappresentazione• distorsioni percettivo-motorie e relazionali• difficoltà a progettare atti motori complessi• difficoltà di sviluppare strutture logiche• ridotta variabilità delle strategie cognitive• scarsa autonomia

apprendimentocomportamento

Insufficienze :Insufficienze :

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L’insegnante :L’insegnante :1.Considerare quali sono i punti di forza e di debolezza presenti nel soggetto (PEI)2.Capire di che cosa il soggetto ha effettivamente bisogno,3.Rafforzare l'autostima,4.Favorire la crescita di una personalità autonoma , che gli permetta di servirsi delle proprie capacità per raggiungere la massima autonomia. Il bambino disabile, tende a rimanere dipendente dalle figure di riferimento, questo in parte per immaturità affettiva ed in parte per una combinazione di ansia ed insicurezza .

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Inserimento

Integrazione

Autonomia

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Adottare modalità e materiale didattico adeguato per il raggiungimento degli obiettivi

Sviluppare un ascolto empatico con il bambino disabile

Essere pazienti: Non si deve inondare il bambino con richieste o azioni. Bisogna concedere al bambino lo spazio e il tempo per agire o per rispondere.

Valorizzare il bambino: È necessario fare attenzione e dare importanza alle sue richieste e ai suoi commenti.

Interventi sul disabile :Interventi sul disabile :

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Imparare a pensare secondo il suo sviluppo cognitivo: es. il suo deficit motorio può non influire sulla capacità di astrazione ma può influire sulle proprie azioni, può quindi ostacolare un processo mentale, può rendere difficile o impossibile una certa esperienza.

Incrementare la collaborazione con i genitori,

Curare e coordinare gli interventi volti alla socializzazione, alla formazione, alla qualificazione .

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•L’ambiente: proporre un ambiente gratificante in cui i ragazzi si sentano protagonisti,•La motivazione: come stimolo per ogni apprendimento. Scegliere motivazioni reali e non fittizie. •Il coinvolgimento: farli partecipi nelle scelte e nella gestione delle attività. •Testimoniare il loro ruolo: fargli assumere un ruolo centrale nelle varie attività e riconoscerlo esplicitamente . Complimentarsi solo se è stato veramente bravo, altrimenti potranno insorgere in lui una sfiducia nel giudizio degli adulti e delle confusioni che vanno evitate.

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•Dare Fiducia: li stimola ad avere maggior iniziative e coraggio nel fare le cose. Molte volte la mancanza di fiducia nelle proprie possibilità è una conseguenza diretta delle scarse opportunità offerte dalla famiglia, scuola, società. Un atteggiamento di questo tipo, impedisce alla persona di scoprire realmente cosa è o non è in grado di fare,•Essere Gentili: rivolgersi al bambino in modo gentile, li aiuta a capire che l’altro si aspetta che si comportino altrettanto e nello stesso tempo gli si offre un modello positivo da imitare .

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•Essere Fermi: di fronte a un problema di comportamento il corpo docente dovrà accordarsi su una linea comune da tenere con fermezza ogni volta che si manifesta il comportamento indesiderato.•Comunicare gli obiettivi che deve raggiungere per diventare “Ragazzo in gamba”, a volte anche visualizzandoli. •Utilizzare Strategie e/o Strumenti: che possono facilitare l'esecuzione dei compiti .•Fargli rispettare le regole del gruppo : il conoscere e l’uniformarsi alle regole gli consente di diventare un membro effettivo,

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• Superare i pregiudizi socio-culturali: Il bambino disabile deve essere sempre considerato al pari degli altri,• Adattarsi alle caratteristiche della persona diversamente abile: va insegnato ai compagni come trattare le differenze e come interagire positivamente con il bambino disabile,• Sviluppare il processo di socializzazione:con le esperienze di solidarietà si riduce il rischio di organizzazione di personalità rigida edaggressiva.

La ricerca ha evidenziato, che una buona integrazione, aumenta le capacità di tipo cognitivo, relazionale, emotivo e di problem solving sia per il disabile sia per i suoi compagni.

Intervento sulla classe :Intervento sulla classe :

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Cerebrolesi si nasce, autonomi Cerebrolesi si nasce, autonomi

si diventa ….. se accanto si si diventa ….. se accanto si

hanno figure adeguatamente hanno figure adeguatamente

formate e informate.formate e informate.

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Problemi di apprendimentoProblemi di apprendimentoProblemi di apprendimentoProblemi di apprendimento

•AttenzioneAttenzione: insorgere dell’attenzione : insorgere dell’attenzione Mantenimento dell’attenzione (conoscenza dei Mantenimento dell’attenzione (conoscenza dei tempi di applicazione)tempi di applicazione)

•Classificazione degli stimoli a seconda del Classificazione degli stimoli a seconda del gradiente motivazionale gradiente motivazionale (intensità degli stimoli e (intensità degli stimoli e percettività)percettività)

•Osservazione dei tempi di reazione Osservazione dei tempi di reazione psicomotoria e tempi di reazione percettivapsicomotoria e tempi di reazione percettiva

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FINE