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CHARLES ROBERT DARWIN Chi era Naturalista inglese, nato a Shrewsbury nel 1809 e morto a Down nel 1882. Fin da ragazzo, trascorreva il tempo collezionando insetti, osservando gli uccelli, raccogliendo rocce e minerali, non riuscendo quindi, a concludere gli studi in maniera brillante. Divenne noto grazie alla teoria dell’evoluzione delle specie animali e vegetali per selezione naturale da lui elaborata. Charles Darwin Gli studi Quando nel 1825, appena sedicenne, fu inviato a Edimburgo per seguirvi i corsi di medicina, fu chiaro che questi poco lo attraevano. Il padre, deluso dagli insuccessi scolastici del figlio e preoccupato per il suo futuro, mandò Charles al Christ’s College a Cambridge, sperando in una sua carriera ecclesiastica. Qui Darwin ebbe maggior successo: completò gli studi e si diplomò con successiva pace del padre, ma al contempo si dedicò alla botanica sotto l’insegnamento di John Stevens Henslow. Fu proprio lui a parlare a Darwin della teoria che influenzò gli studi del giovane naturalista: la teoria di Lamark. Egli era convinto che l’uso e il non uso di un organo lo modificano e che quest’ultimo, così modificato, si trasmette alla generazione successiva; la sua teoria però, è parzialmente errata. Altri scienziati che condizionarono le sue opinioni furono W. Darwin Fox, suo cugino, e Grant. Nel 1831 partecipò poi ad un’escursione nel Galles del Nord, dove fece un’interessante esperienza sul campo di rilievi stratigrafici. Terminati gli esami Darwin tornò a casa incerto sul proprio futuro, ma ad attenderlo

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Page 1: CHARLES ROBERT DARWIN...CHARLES ROBERT DARWIN Chi era Naturalista inglese, nato a Shrewsbury nel 1809 e morto a Down nel 1882. Fin da ragazzo, trascorreva il tempo collezionando insetti,

CHARLES ROBERT DARWIN

Chi era

Naturalista inglese, nato a Shrewsbury nel 1809 e morto a Down nel 1882. Fin da

ragazzo, trascorreva il tempo collezionando insetti, osservando gli uccelli,

raccogliendo rocce e minerali, non riuscendo quindi, a concludere gli studi in

maniera brillante. Divenne noto grazie alla teoria dell’evoluzione delle specie

animali e vegetali per selezione naturale da lui elaborata.

Charles Darwin

Gli studi

Quando nel 1825, appena sedicenne, fu inviato a Edimburgo per seguirvi i corsi di

medicina, fu chiaro che questi poco lo attraevano. Il padre, deluso dagli insuccessi

scolastici del figlio e preoccupato per il suo futuro, mandò Charles al Christ’s College

a Cambridge, sperando in una sua carriera ecclesiastica. Qui Darwin ebbe maggior

successo: completò gli studi e si diplomò con successiva pace del padre, ma al

contempo si dedicò alla botanica sotto l’insegnamento di John Stevens Henslow. Fu

proprio lui a parlare a Darwin della teoria che influenzò gli studi del giovane

naturalista: la teoria di Lamark. Egli era convinto che l’uso e il non uso di un organo

lo modificano e che quest’ultimo, così modificato, si trasmette alla generazione

successiva; la sua teoria però, è parzialmente errata. Altri scienziati che

condizionarono le sue opinioni furono W. Darwin Fox, suo cugino, e Grant. Nel 1831

partecipò poi ad un’escursione nel Galles del Nord, dove fece un’interessante

esperienza sul campo di rilievi stratigrafici.

Terminati gli esami Darwin tornò a casa incerto sul proprio futuro, ma ad attenderlo

Page 2: CHARLES ROBERT DARWIN...CHARLES ROBERT DARWIN Chi era Naturalista inglese, nato a Shrewsbury nel 1809 e morto a Down nel 1882. Fin da ragazzo, trascorreva il tempo collezionando insetti,

c’era la lettera che cambiò la sua vita. Era del professor Henslow, che aveva rifiutato

l’offerta di fare il naturalista a bordo del brigantino Beagle durante un viaggio

attorno al mondo per studiare le coste del Sudamerica, e gli proponeva di andare al

posto suo.

La teoria di Lamark Il viaggio La flotta inglese dell’epoca di Darwin comprendeva navi attrezzate con le

strumentazioni scientifiche più moderne; fra queste c’era in brigantino Beagle. Esso

era fornito anche di alcuni cronometri, utili a “cronometrare” la longitudine.

Essendo ogni meridiano avanti di un’ora rispetto al precedente e indietro della

stessa ora rispetto al successivo, i membri dell’equipaggio potevano dedurre, per

mezzo del tempo trascorso, la collocazione geografica dell’imbarcazione. Il capitano

della nave Robert Fitzroy, in partenza per una spedizione cartografica di cinque anni

intorno alle coste dell’America meridionale, chiese di avere a bordo un naturalista

per analizzare le specie animali e vegetali che avrebbero incontrato nel corso del

loro viaggio. Fu proprio questa l’occasione che cambiò la vita di Darwin, offertagli

dal professor Henslow. Vinta l’opposizione paterna, Charles salpò da Plymouth il 27

dicembre del 1831.

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La navigazione toccò le isole di Capo Verde (Africa settentrionale, costa ovest), le

isole Falkland ( un arcipelago dell’Atlantico)e le coste del Sud America (dove si

imbatterono in numerose difficoltà a causa delle continue tempeste che rendono

inagibile la cosiddetta “Terra del Fuoco”), le isole Galàpagos (13 isole di origine

vulcanica dell’Oceano Pacifico, situate a circa mille Km dalla costa occidentale

dell’ Ecuador.) e l’Australia. Ad ogni tappa Darwin raccolse “campioni” di specie

animali e vegetali, pietre, fossili ecc. Inoltre, poté studiare le caratteristiche

geologiche di continenti e isole, in particolare in territorio cileno, dove formulò una

prima ipotesi secondo la quale la crosta terrestre è suddivisa in placche (o zolle) che

si muovono in continuazione, provocando terremoti e originando enormi catene

montuose. Si accorse del loro costante movimento grazie al ritrovamento di alcuni

fossili, molto difficili da reperire, appartenenti ad animali primitivi marini. In origine

questi si trovavano sul fondo del mare ma, in seguito ad un forte sisma e quindi ad

un ampio accavallamento della crosta terrestre, furono trasportati dal fondale in cui

si trovavano, fino in cima alle montagne.

Le Galàpagos

Dopo quattro anni trascorsi a studiare le coste dell’America del Sud, il Beagle partì

alla volta del vicino arcipelago di origine vulcanica delle Galàpagos.

La loro origine

Per capire la loro origine infatti, gli bastò analizzare una piccolissima carota di

terreno su cui camminava: era lava raffreddata, seccatasi nel corso dei millenni. Le

isole di origine vulcanica infatti, nascono in seguito all’eruzione del proprio vulcano

sottomarino: la lava, i lapilli e il materiale depositatosi alle pendici, si accumulano e,

con il passare del tempo, vengono “inglobati” ai materiali già presenti, dando modo

al rilievo di diventare sempre più alto e massiccio. Una volta che la punta del

vulcano supera il livello dell’acqua e che è inattivo, la parte che fuoriesce crolla,

provocando un bacino concavo, e si va a depositare sul fondale. Le pendici del

vulcano si popolano di coralli, alghe e in seguito, di animali marini. Questo è dovuto

alle correnti oceaniche che trasportano ininterrottamente semi e materiali che

danno origine, una volta trovata la sistemazione ideale, a forme di vita che popolano

queste isole.

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Il clima

Il loro clima è fortemente condizionato dalla grande vicinanza all’Equatore che

attraversa la parte settentrionale dell’isola maggiore, Isabella. E’ presente un clima

temperato e il periodo delle piogge è relativamente breve (da Gennaio ad Aprile).

L’isolamento delle isole Galàpagos e la grande varietà di climi e di habitat, che hanno

dato origine alle specie endemiche, sono causati dalle correnti marine.

Arcipelago delle Galàpagos

Gli animali

Alle Galàpagos Charles studiò e analizzò la più grande varietà di tartarughe che

avesse mai visto. Queste erano diverse per dimensione e composizione da isola a

isola e questo fu un fatto che lo lasciò molto stupito, tanto da portarlo a

“cavalcarne” una.

Tartaruga gigante

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Un particolare fenomeno notò che si verificava anche per i fringuelli. Questi infatti

avevano adattato i loro becchi alle loro abitudini alimentari distinguendosi quindi,

da isola a isola. Ma la specie che più affascinò Charles fu una particolare tipologia di

iguane: le uniche al mondo che vivono in acqua.

Questa specie endemica, cioè adatta solo ad un certo tipo di ambiente, è

caratteristica dell’arcipelago delle Galàpagos. L’endemismo, infatti, è il fenomeno

per cui una varietà, razza, specie di organismo rimane circoscritta ad un’area

geografica limitata.

Darwin raccolse migliaia di esemplari di animali durante il viaggio e, non potendoli

conservare vivi per portarli fino in Inghilterra, li conservava privandoli degli organi

interni e imbottendoli di cotone, oppure riponendoli in barattoli di vino. Una volta a

casa, inviò i campioni a vari botanici e naturalisti, che ne fecero disegni dettagliati.

Terminati i cinque anni di viaggio, il Beagle fece finalmente ritorno a Plymouth il 2

ottobre del 1836.

Le sue teorie

Appena rientrato, Charles sposò la cugina Emma Wedgwood e si trasferì, insieme a

lei, in una villetta nel piccolo villaggio di Down (Kent) dove, a partire dal 1856,

elaborò e scrisse le sue teorie, confermate dai numerosi esperimenti.

Le specie evolvono: dall’osservazione delle variazioni presenti tra animali della

stessa specie che vivono in luoghi diversi, Darwin dedusse che questi si evolvono per

adattarsi a diversi stili di vita. Basandosi proprio su questa teoria, egli afferma che

l’uomo e le scimmie hanno un antenato comune.

La selezione naturale: Charles fu il primo a sviluppare un’idea completa riguardo la

selezione naturale. Aveva intuito infatti, che non tutti gli esemplari di una stessa

specie riescono a sopravvivere, ma che rimangono in vita soltanto quelli con le

caratteristiche più adatte per sopravvivere. Un merluzzo, per esempio, depone

milioni di uova, ma solo alcune vincono la lotta per la vita.

La selezione sessuale: Darwin si accorse che lo stesso principio valeva anche per la

riproduzione. I maschi che riescono a sopravvivere sono infatti quelli con le

caratteristiche più adatte per riuscire a conquistare la femmina e quindi, a

riprodursi. Questa teoria si basa su un principio fondamentale: solo i maschi più sani

e robusti riproducono la specie.

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Fu qui inoltre, che Darwin sperimentò e analizzò altre teorie secondarie che

confermarono poi, le più importanti.

I lombrichi non reagiscono ai suoni: volendo scoprire se questi invertebrati fossero

provvisti o meno dell’apparato uditivo, Darwin ne raccolse alcuni e, dopo averli posti

in un vaso e portati in casa, cercò di capire se riuscissero a udire la musica. I

lombrichi non manifestarono alcuna reazioni ai suoni, ma quando lo scienziato li

appoggiò sul pianoforte che sua moglie stava suonando, essi cominciarono a

muoversi diversamente. Darwin capì così che i lombrichi sono sordi, ma riescono a

percepire le vibrazioni.

Gli incroci danno origine a nuove specie: ebbe la possibilità di sperimentare questa

sua idea all’interno della serra che si era fatto appositamente costruire nella sua

villa. Notò infatti che, combinando due diverse varietà, ne nasce una nuova, con

caratteristiche diverse e, a volte, più favorevoli alla lotta per la vita.

I suoi appunti

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Da Darwin al DNA

La teoria dell’evoluzione di Darwin ha trovato nel DNA e nella sua scoperta una

conferma. E’ infatti scientificamente provato che il DNA (una struttura a doppia elica

nota anche come acido desossiribonucleico che si trova nel nucleo delle cellule e

contiene il patrimonio genetico di una pianta, una persona, un animale) non è

stabile ma subisce continuamente piccole modifiche sia naturalmente che a causa di

agenti esterni. Le “variazioni” all’interno di una specie di cui parlava Darwin sono

causate proprio dal DNA. Grazie a questo acido si può dedurre, per esempio, che noi

Europei siamo più simili agli Africani (dai quali discendiamo) che agli Asiatici, o che il

nostro patrimonio genetico è uguale per il 98,4% a quello degli scimpanzè.

Il DNA

Il suo libro

Nel 1859, dopo numerose indecisioni che lo indussero a temporeggiare, Charles

pubblicò un volume basato sulle sue teorie: On the Origin of Spieces by Means of

Natural Selection (L’Origine delle Specie Tramite la Selezione Naturale). Si dice che in

questo compito Darwin fu aiutato da un suo grande amico che aveva avuto le sue

stesse idee scientifiche: la natura fa evolvere solo i più adatti, che in seguito

riprodurranno la specie, gli altri si estinguono. Analizzando inoltre, gli scheletri e le

composizioni ossee di tutti gli animali , a Darwin fu noto che sono tutti “imparentati”

tra loro e che discendono da un antenato comune. Questo libro, oltre ad aver avuto

un enorme successo, suscitò anche moltissime polemiche nel mondo della scienza.

Alcuni infatti, sostenevano la teoria di Darwin, altri invece erano convinti che tutte le

tipologie di vita esistenti fossero state create in principio da Dio. Per l’epoca inoltre,

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era impensabile affermare che l’uomo, così perfetto in tutte le sue forme, potesse

discendere da una scimmia, teoria che Darwin dimostrò concretamente e che gli

procurò numerose accuse (tra cui quella di essere lui stesso una scimmia). Le

polemiche più accese sul suo saggio però, nacquero durante una riunione della

Società delle Scienze, riunitasi a Londra per discutere di varie problematiche. Il

vescovo di Oxford, durante il suo turno di parola, pronunciò una frase che divenne

poi famosa in tutto il mondo. “Da quello che ha scritto Darwin si possono dedurre

solo due cose: o nessun essere vivente possiede un’anima o tutti ne hanno una; dal

primo uomo all’ultima pianta presente sulla Terra. Se così dovesse essere, credo che

nessuno di voi stasera mangerà il tradizionale roast-beef inglese.” Questa fu solo

uno dei tanti dibattiti che si accesero in seguito alla pubblicazione del suo libro.

Ancora oggi infatti, secondo alcuni creazionisti non è pensabile che l’evoluzione

segua il caso e che il suo processo non sia stabilito dalla volontà divina.

“L’Origine delle Specie” Stampa dell’epoca

Le Galàpagos oggi

Oggi le isole Galàpagos fanno parte dei beni protetti

dall’UNESCO e sono state valutate come patrimonio

dell’umanità, nonché riserva della biosfera.

Le isole più antiche risalgono a 4 milioni di anni fa;

altre, le più giovani, sono ancora in via di formazione.

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In questo arcipelago vivono tutt’ora molti animali particolari: la Sula piedi azzurri,

che depone le uova direttamente a terra; la Lucertola della Lava, che si ciba di

scarafaggi; la Fregata Magnifica, che ha ali molto lunghe e una coda biforcuta;

l’Albatro Marezzato, che è alto quasi un metro; l’Iguana Marina, che è in grado di

rimanere sott’acqua anche per più di mezz’ora; il Granchio Sally Lightfoot, che può

camminare sopra le Iguane Marine; infine l’Airone delle Galàpagos, che riesce a

camuffarsi con le rocce.

Sula piedi azzurri Iguana marina

Il più inedito, il particolare Pinguino delle Galàpagos, vive in colonie che si insediano

sulle coste rocciose e sabbiose e cacciano nelle acque limitrofe. Questa tipologia di

vita si rivela vantaggiosa per la caccia nonché per una migliore difesa contro i

predatori e la goffa andatura sulla terraferma è compensata da una grande agilità

negli spostamenti in acqua. Questa specie endemica è molto adatta a questa

tipologia di ambiente e di clima, grazie alle gelide correnti che attraversano

l’arcipelago e che lo rendono favorevole anche ad animali caratteristici degli

ambienti freddi e dei poli.

Pinguino delle Galàpagos

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Un chiaro esempio di evoluzione presente tutt’oggi nell’arcipelago delle Galàpagos,

sono le 13 specie di fringuelli specializzati in diete diverse: i divoratori di insetti sugli

alberi (7 specie), e i granivori sul terreno (6 specie). Secondo la teoria di Darwin,

tantissimo tempo fa, una tempesta probabilmente spinse alcuni di loro dal

continente su una di queste isole, dove i fringuelli non esistevano.

Le fasi della loro evoluzione sono le seguenti:

1. La popolazione originaria del continente si nutriva di semi grossi e duri;

2. La maggioranza dei fringuelli continuò a mangiare semi grossi e duri. La

competizione per il cibo era molto forte, sopravissero i più adatti con il becco

forte e grosso. I fringuelli granivori invasero l’isola;

3. Alcuni fringuelli con il becco sottile poterono mangiare insetti, la

competizione per questa fonte di cibo era meno forte. I fringuelli con il becco

sottile aumentarono;

4. Alcuni granivori migrarono su un’isola vicina;

5. Alcuni insettivori tornarono nell’isola degli antenati;

6. Insettivori e granivori ora sono due specie distinte.

Fringuelli dai diversi becchi

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Curiosità

Durante la Seconda Guerra mondiale, le isole Galàpagos ospitavano le basi navali di

alcuni Stati, grazie alle loro insenature e posizioni favorevoli a mantenere nascoste

le baie.

Nella sua villa di Down, dove

trascorse la seconda metà della

sua vita, Charles possedeva un

“pensatoio personale” dove

poteva riflettere in tranquillità

lontano dalle distrazioni della vita

quotidiana. Questo pensatoio era

costituito da un breve sentiero

attraverso il giardino: all’inizio di

ogni seduta Charles poneva delle pietre su un’estremità del pensatoio e, ogni volta

che aveva percorso un’andata e un ritorno del sentiero, prendeva una pietra e la

depositava dal lato opposto. Al termine delle sue riflessioni, Darwin poteva dunque

conoscere la distanza percorsa.

Charles dedicava molto tempo allo studio della fisionomia degli uccelli, e per questo

aveva un personale allevamento di piccioni sui quali poteva sperimentare le sue

teorie. Darwin affermò inoltre che, al termine dell’allevamento, gli dispiaceva

uccidere quegli animali a cui aveva dedicato tanta energia e tanto impegno, ma era

inevitabile per i proseguo dei sui studi.

Il capitano del brigantino Beagle Robert Fitzroy cercò di impedire a Darwin di

imbarcarsi con lui perché non gli piaceva la forma del suo naso.

L’esperienza più bella della sua vita

Nella sua autobiografia Darwin scrisse che il viaggio sulla Beagle era stata senza

dubbio la sua esperienza più importante e che non si sarebbe mai aspettato di

diventare un famoso scienziato, lui, che il padre e gli insegnanti ritenevano un

ragazzino con un’intelligenza addirittura inferiore alla media.

Alessandra Da Lio, Quéniat Serena, Gallenda Sofia - 3^ E

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