che cosa chiedere alla storia, marc bloch

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Che cosa chiedere alla storia? Marc Bloch

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Page 1: Che cosa chiedere alla storia, Marc Bloch

Che cosa chiedere alla

storia?

Marc Bloch

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L’attitudine dello storico

Page 3: Che cosa chiedere alla storia, Marc Bloch

Che cosa chiedere alla storia?

«Nescire autem quid ante quam natus sis acciderit, idest semper esse puerum [Il non sapere che cosa sia accaduto prima che si sia nati equivale all’essere sempre fanciulli]» (Cicerone)

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Che cosa chiedere alla storia?“La storia, in senso stretto, è la scienza del passato umano. In senso largo, essa studia il divenire così della terra, del cielo e delle specie come della civiltà. D’altra parte, in senso concreto, il termine storia designa una certa realtà; in senso formale, la conoscenza di questa realtà”

Page 5: Che cosa chiedere alla storia, Marc Bloch

Che cosa chiedere alla storia?

“Scrivere e insegnare la storia: questo è il mio mestiere da circa trentaquattr’anni. Un mestiere che mi ha portato a sfogliare una grande quantità di documenti di età diverse, per fare, quanto meglio mi fosse possibile, la cernita del vero e del falso; e, anche, a guardare e ad osservare molto. Ho sempre pensato, infatti, che il primo dovere di uno storico consista – come diceva il mio maestro Pirenne – nell’interessarsi alla «vita»”

Page 6: Che cosa chiedere alla storia, Marc Bloch

Che cosa chiedere alla storia?

“La particolare attenzione che nelle mie opere ho dedicato alle cose rurali ha rafforzato in me la convinzione che, se non ci si china sul presente, è impossibile capire il passato: a uno storico delle campagne, due buoni occhi per contemplare la forma dei campi sono indispensabili quanto una certa attitudine a leggere vecchi testi indecifrabili”

Page 7: Che cosa chiedere alla storia, Marc Bloch

Che cosa chiedere alla storia?

“La storia influirà sulla nostra esistenza in un modo tanto più efficace quanto meno avremo cercato in essa anzitutto un interesse immediato”

Page 8: Che cosa chiedere alla storia, Marc Bloch

Come si fa storia?

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Che cosa chiedere alla storia?

“Il ragionamento interviene soltanto per classificare e interpretare i fatti. Le ipotesi devono di continuo rinforzarsi a contatto con l’esperienza e sforzarsi, con fatica, di modellarsi su di essa. A sua volta, l’azione economica – l’arte, se si vuole, dopo la scienza – può bene cercare di utilizzare il reale ai suoi fini (proponendosi dei fini e formulando dei giudizi di valore, essa è azione e non più scienza). Negando il reale, distruggerebbe se stessa.”

Page 10: Che cosa chiedere alla storia, Marc Bloch

Che cosa chiedere alla storia?

“Giammai un fenomeno si riproduce esattamente negli stessi identici termini. Per contro, riappaiono simili certi fattori la cui combinazione varia in misura maggiore o minore. Occorre ripeterlo? Fare variare questi fattori per valutarne gli effetti, ecco precisamente in che cosa consiste un’esperienza, con quanto tale parola comporta in prospettiva futura. L’esperienza naturale che è l’esperienza storica si trova nella stessa situazione delle altre.”

Page 11: Che cosa chiedere alla storia, Marc Bloch

Che cosa chiedere alla storia?“Ogni conoscenza umana, escluse le matematiche, si fonda sull’esperienza. Ma nel vasto campo delle discipline di osservazione, c’è un settore privilegiato: quello delle scienze che possono provocare l’esperienza, in una parola le scienze sperimentali. Il fisico isola i fenomeni; isola i loro fattori; li combina a suo piacere: perciò acquista sul mondo una padronanza incomparabile. Altre discipline, sfortunatamente, sono ridotte a constatare e ad analizzare le esperienze spontanee che la realtà ci offre. Per scoprire le cause dei fenomeni che esse studiano, sono costrette ad accontentarsi delle svariate combinazioni che si producono da sé, a limitarsi a guardare, senza intervenire, come, di fatto, la presenza o l’assenza di tale o talaltro fattore intervengano nel risultato finale. Il loro ruolo si limita a saper bene scoprire, bene delimitare, bene scomporre, per mezzo del ragionamento, le esperienze naturali.”

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Perché fare storia?

Page 13: Che cosa chiedere alla storia, Marc Bloch

Che cosa chiedere alla storia?

“Si può sperare che un giorno lo studio del passato ci conduca a stabilire leggi evolutive? Queste leggi ci permetteranno di determinare certe rotture regolari d’equilibrio, certe successioni di fasi e, di conseguenza, quando ci troveremo in una fase data, di prevedere in qualche misura e soprattutto di preparare la fase successiva? Ciò, s’intende, salvo mantenere come solido parapetto il famoso principio «toutes choses égales d’ailleurs»”

Page 14: Che cosa chiedere alla storia, Marc Bloch

Che cosa chiedere alla storia?“Infatti sempre dovrà essere specificato in modo netto che la legge è valida soltanto per un milieu rispondente a certe condizioni date e che, se queste condizioni di fondo vengono a mancare, cessa di applicarsi la periodicità. Un giorno mi è sfuggito di dire che il progresso economico consiste in un seguito di fallimenti: partendo dal «condono dei debiti» nell’Atene di Solone, passando per la svalutazione monetaria, che ridusse a poca cosa le rendite signorili del medioevo, per arrivare agli avvenimenti più recenti, sui quali è inutile insistere. Se in questa boutade, di cui mi scuso, c’è una parte di verità, forse qualcuno considererà una siffatta successione di equilibri e di disequilibri degna di essere meditata dai creditori!”