che cosa è e cosa non è il clil

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CLIL: istruzioni per l’uso Cosa È e cosa NON È il CLIL

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Page 1: Che cosa è e cosa non è il CLIL

CLIL: istruzioni per l’uso

Cosa È e cosa NON È il CLIL

Page 2: Che cosa è e cosa non è il CLIL

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DEFINIZIONE

CLILè un acronimo che

significa

CONTENT AND LANGUAGE INTEGRATED LEARNING

Page 3: Che cosa è e cosa non è il CLIL

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COSA SIGNIFICA FARE CLIL IN CLASSE?

Insegnare un contenuto disciplinare attraverso la

lingua straniera veicolareCON UN APPROCCIO INTEGRATO

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QUALE INSEGNANTE o quali insegnanti ?

2 DOCENTI (raramente applicabile)• Docente di L2• Docente della disciplina

1 DOCENTE• Docente della disciplina con

livello linguistico C1• Docente con certificazione CLIL

metodologico

Accettati con norme transitorie:• livello B2 certificato• B2 in preparazione + frequenza

corso metodologico

Page 5: Che cosa è e cosa non è il CLIL

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Dove si insegna?

LICEI

ISTITUTI TECNICI• 1 disciplina dell’ultimo anno

LICEO LINGUSTICO• 1 disciplina dal terzo anno• 2 discipline/2 lingue dal quarto anno

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Cosa si insegna e con quali obiettivi?

Il FOCUS del CLIL è semprenon linguistico

La lezione è basata su

contenuti disciplinari

Le competenze linguistiche sono sia prerequisiti che obiettivi di apprendimento:

BICS* - lingua di tutti i giorni, permette la comunicazione interpersonale

CALP** - lingua formale, legata a una disciplina/argomento

*Basic Interpersonal Communication Skills

**Cognitive Academic Language Proficiency

Page 7: Che cosa è e cosa non è il CLIL

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Il ruolo della lingua

La lingua è vista come medium per l’apprendimento.

La lingua straniera diventa quindi: • La lingua dell’apprendimento• La lingua per apprendere• La lingua che si acquisisce tramite

l’apprendimento.

L’uso della L2 non deve terrorizzare: è tranquillamente ammesso il code-switching, cioè l’uso di L1 quando gli studenti sono in difficoltà, o per esprimere concetti difficili in L2

Page 8: Che cosa è e cosa non è il CLIL

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Come può essere organizzato il CLIL nel curricolo di una disciplina?

TUTTA LA PROGRAMMAZIONE DI UNA DISCIPLINA • Obiettivo ministeriale: puntare a un 50%

del programma

UNA SELEZIONE DI ARGOMENTI• Moduli didattici – (es. 10-12 ore)

SINGOLE ATTIVITÀ• Momenti didattici sparsi lungo il curricolo

(micromoduli)

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Il manifesto programmatico per il CLIL: Il framework delle 4C

Le attività CLIL devono essere pianificate in modo promuovere il potenziamento di 4 fondamentali capisaldi educativi, espressi da 4 C:

• Content - apprendere e potenziare i contenuti

• Cognition- sviluppare le capacità cognitive

• Communication - agevolare la comunicazione in lingua, in tutte le sue forme

• Culture - promuovere la conoscenza e lo scambio tra culture diverse

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Quali sono le Competence areas di un insegnante CLIL?

Un insegnante coinvolto nel CLIL dovrebbe essere in possesso di 8 “competence areas”:

• Planning - sa progettare e preparare materiali adeguati

• Learner needs - sa adattare le attività ai diversi bisogni educativi emersi in classe

• Multimodality - sa usare strumenti, strategie e approcci didattici diversi, tra cui quelli DIGITALI

• Subject literacy - conosce la lingua della disciplina, compresi i genres con cui esprimersi

• Context and culture - conosce i contesti culturali della classe/scuola in cui sviluppare l’attività

• Cooperation and reflection - collabora con altri insegnanti, riflette continuamente sul proprio operato

• Interaction - promuove e stimola continuamente l’interazione con e tra gli studenti, punta su un apprendimento cooperativo

• Evaluation - verifica e valuta competenze acquisite.

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L’insegnante CLIL fa scaffolding continuo

Le attività CLIL, per la lora peculiarità e complessità devono essere supportate e sostenute dell’insegnante, per facilitare lo sviluppo delle competenze inquadrate nelle 4C.

Lo scaffolding si inquadra nel concetto di Zona di Apprendimento Prossimale di Vygotsky: si sostiene l’alunno per fargli raggiungere competenze migliori di quanto non farebbe se fosse lasciato da solo a gestire il proprio apprendimento.

Si può fare scaffolding fornendo: • suggerimenti e feedback continui • modelli reali • schede• schemi• mappe concettuali • glossari • animazioni digitali e video…

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Organizzare l’attività CLIL secondo la CLIL pyramid

Anche se non esiste un paradigma stretto su come organizzare un’attività CLIL, il modello di riferimento, che richiama la Tassonomia di Bloom, è la cosiddetta PIRAMIDE CLIL (Meyer, O.

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Organizzare l’attività CLIL secondo la CLIL pyramid

La PIRAMIDE CLIL prevede 4 momenti successivi:

1. si inizia con la scelta del contenuto che può essere disciplinare o trasversale

2. scelta dei media - occorre fornire input diversificati, molto importanti quelli video.

3. pianificazione dell’attività - si pianificano le modalità di lavoro, finalizzate al raggiungimento dei traguardi formativi che ci si pone, inclusa la preparazione del materiale di scaffolding

4. realizzazione di un prodotto finale - gli studenti devono giungere a una produzione finale nelle modalità previste dal punto 3.

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Cosa NON È CLIL?Ci sono molti pregiudizi che scoraggiano gli insegnanti a cimentarsi nel CLIL. Va ricordato tutto ciò che non è CLIL :

• NON È fare lezione frontale in lingua straniera;• NON È una materia in più;• NON È una parte del programma che deve essere valutata per la lingua (il voto non

va in lingua straniera);• NON occorre che il docente sia fluentissimo nell’uso della L2;• Non coinvolge ore della disciplina da fare gestire all’insegnante di lingua;• NON È una strategia che punta a banalizzare i contenuti; • NON È Una minaccia per l’autonomia disciplinare (sia DL che DNL);• NON è solo per gli studenti più bravi;• NON SI DEVE Re-insegnare in L2 ciò che gli studenti già conoscono nella propria;• NON mina l’uso e la conoscenza della lingua madre, anzi lo stimola.

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La didattica CLIL non è troppo diversa dalla didattica per competenze utilizzata quotidianamente anche nell’insegnamento disciplinare in L1.

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BibliografiaCoyle D., Hood Ph., Marsh D.CLIL: Content and Language Integrated Learning, Cambridge University Press, 2010. Hansen-Pauly, M. A., et al. "Teacher education for CLIL across contexts: From scaffolding framework to teacher portfolio for content and language integrated learning." (2009).

Meyer, O. (2010). Towards quality CLIL: successful planning and teaching strategies. Puls, 11-29.