chi sono i longobardi? · ducati istituiti dai longobardi in italia e sopravvisse a lungo dopo la...
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CHI SONO I LONGOBARDI?
I Longobardi furono un popolo germanico ,
noto ai Romani già dal II sec. d.C., che migrò
dalla Scandinavia e che si affacciò sui confini
dell’Italia nel 568, pochi anni dopo la Guerra
Gotica.
Il nome Longobardi significa lunghe barbe o
secondo un’ interpretazione del loro nome
originale Winnil o Winniler, cani feroci o cani
vittoriosi , riprendendo il carattere da
dominatori con il quale hanno conquistato
l’Italia e anche il modo grazie al quale ci sono
riusciti ovvero con la forza, infatti
l’occupazione dei Longobardi è in primo luogo
militare e guidata dal loro re Alboino.
I Longobardi , nonostante la loro
organizzazione ancora in gruppi familiari e con
un re eletto solo in casi particolari, nonostante
i vari nemici e difficoltà riescono a conquistare
l’Italia e lasciarci un patrimonio culturale e
artistico in molte città tra le quali Pavia, la loro
capitale.
Il loro dominio in Italia dura fino al 774 d.C.
INVASIONE DEI LONGOBARDI IN ITALIA PRO E CONTRO
PRO: CONTRO:
I pro riguardano il patrimonio artistico e culturale e sono:•bassorilievi•Manufatti funebri•Architetture•Origine parole come: scherzo,briglia, staffa; cognomi, soprattutto dal nome cane: Cagnoni, Cagnato;vari toponimi quali Fara e Sala soprattutto nell’area della Pianura Padana•Simboli, ad esempio il serpente che si trova sul logo dall’Alfa Romeo •Varie interessanti leggende
I contro sono: •I Longobardi non hanno un’organizzazione sociale•Rompono l’unità politica della penisola italiana faticosamente raggiunta dai Romani•Ai tempi della conquista avvenivano delle persecuzioni nei confronti nei cattolici•Decadde la vita cittadina e civile•Commercio si ridusse•Spostamenti divennero più difficili •Si accentuò la crisi socio-economica dell’Italia dovuta alla Guerra Gotica
Cultura longobarda
Miti e leggende dei Longobardi Parte interessante della cultura longobarda è sicuramente
quella che riguarda i miti e le leggende.
Le leggende sono molteplici e legate ai loro re e guerrieri,
come quella della spada del re Alboino , o legate
all’esistenza di creature sovrannaturali come streghe e
uomini incredibilmente forti dal viso lupino, e di varie
alberi magici quali la quercia, l’ abete e il noce.
Alcune leggende longobarde :
•Le maschere totemiche;
•L’origine delle rune;
•L’arcangelo guerriero;
•Romilda;
•Il piccolo guerriero;
•Rosmunda;
•Il serpente;
•Romualdo e la vipera d’oro;
•Teodolinda e la colomba;
•Re Rotari;
•La corona ferrea;
•Le streghe;
•Le tre suore;
•La quercia, l’abete e il noce;
•Il cinocefalo.
Benevento
TRA STORIA E ARTE
LA STORIAI Longobardi giunsero nella città diBenevento quando questa era stataprovata dalla Guerra gotica,fondando un DUCATO nel 571.
Giunsero in città grazie al generaleZot-tone ma il Duca più importanteè ARECHI II.
Grazie a lui e alla posizioneappartata, il Ducato riuscì asopravvivere per molto tempo edivenne un centro artistico eculturale a tal punto da diventare lacapitale della Longobardia Minor.
Divenne anche sede della zecca edel Sacrum Palatium.
LA CHIESA
DI SANTA SOFIA
La Chiesa di Santa Sofia fu edificata per volere di Arechi II dopo la conversionedei Longobardi (per opera diTeodolinda) al cattolicesimo.
Fu edificata sia per le funzioni religiosema anche per accogliere le assemblee o le famiglie longobarde. Non è dedicataad un solo santo bensì alla santaSapienza, Conoscenza e al santoSapere.
Proprio per questo motivo fu intitolata“DIVINA SAPIENZA DI CRISTO” propriocome l’omonima basilica diCostantinopoli.
Per rispettare le loro origini, la chiesaha una struttura che richiama la tenda, cioè lo spazio entro il quale si era formato il popolo longobardo.
LA ROCCA DEI
RETTORI
La Rocca dei Rettori è il nomecomunemente dato al castello diBenevento ed è situata in un luogostrategico, usato sin dai tempi dei Sanniti ascopi difensivi.
Con i Longobardi furono la Rocca fufortificata e divenne principalmente uncastello.
Quando la città farà parte dei territori delpapato, la rocca verrà restaurata:comprenderà un Castrum (ovvero ilMastio) e il Palatium (da usare comeedificio politico)
LE MURA Dopo essere state rase al suolo dalgenerale Totila, le mura furonoricostruite dai Longobardi, per difenderel’intero abitato.
Queste furono poi ampliate dal ducaArechi II per difendere la nuova parte della città (Civitas Nova) e la Rocca deiRettori.
Per migliorare il sistema di difesa dellacittà, furono aggiunte anche delle torri. Le mura furono anche decorate con deibassorilievi di epoca romana rinvenutidall’anfiteatro (diventato ormai unacava).
Dal 2011 tutti questi monumenti citatisono rientrati nel Patrimonio Universaledell’Unesco.
I Longobardi: SPOLETO
I Longobardi furono una
popolazione germanica,
protagonista tra il II e il VI
secolo di una lunga
migrazione. Conquistarono
gli Appennini centrali e
meridionali che divennero
ducati, piccoli stati autonomi.
. SPOLETO
Chiesa
di San
Ponzia
no
Il Ducato di Spoleto fu uno dei
ducati istituiti dai Longobardi in
Italia e sopravvisse a lungo dopo
la caduta del Regno longobardo
(774), passando sotto il controllo
dei Franchi prima e della nobiltà
pontificia poi, fino al 1198.
Insieme al Ducato di Benevento
costituiva la Langobardia Minor.
Il ducato comprendeva
inizialmente parti delle odierne
regioni di Abruzzo, Lazio,
Marche e Umbria. In epoca
successiva, con lo stesso nome,
ma in ambito territoriale già
minore, venne annesso allo
Stato Pontificio, divenendone poi
una provincia.
IL DUCATO DI SPOLETO
DUOMO DI SPOLETO
COSTRUZIONE
DESCRIZIONE
XII secolo
INTERNO
DESCRIZIONE
DUOMOESTERNO
San Primiano – IX secoloCRIPTA
DUOMO DI SPOLETO
Struttura interna
Struttura esterna del duomo
ROCCA ALBORNOZIANA
CORTILE D’ONORE
CORTILE DELLE ARMIoccupa l’area destinata alle truppe
circondato da edifici destinati ai governatori
ROCCA ALBORNOZIANA
CHIESA DI SAN PONZIANO
CHIESAVenne edificata tra il XI e XIII, , su un'area cimiteriale paleocristiana, fuori dalle mura cittadine, in stile romanico.
MONASTEROL'edificazione del monastero in origine benedettino, prima maschile e poi femminile, risale circa all'anno 1000.
CRIPTASotto il coro si trova la cripta distinta in cinque navatelle con altrettante piccole tribune semicircolari.
LUOGHI
CRIPTA
MONASTERO E CHIESA DI SAN PONZIANO
Si innalza su nove possenti arcate, ha una lunghezza di 230 metri e un'altezza di 80.
PONTE DELLE TORRI
STRUTTURA
Di difficile datazione, si ritiene che, nel suo aspetto attuale, sia stato completato alla fine del trecento, probabilmente sui resti di una precedente struttura romana. Attualmente nulla sembra rimasto dell'età romana, i particolari costruttivi rimandano al tardo medioevo
Ha inoltre ispirato a Goethe una pagina del suo saggio Viaggio in Italia, dove osserva che alcuni antichi edifici si legano come una seconda natura con l'ambiente circostante, in un atto di congiunzione fra l'uomo e la natura.
BASILICA DI SAN SALVATORE
STORIA
La chiesa di San Salvatore si trova a Spoleto (Perugia) e rappresenta una delle principali testimonianze architettoniche longobarde della Langobardia Minor.
ARCHITETTURA
Tre navate Abside semicircolare Colonne doriche nella
navata e corinzie nel presbiterio
Era dedicata a SAN CONCORDIO fino alla ricostruzione dei Longobardi che la dedicarono a San Salvatore, nell'814. Già basilica paleocristiana del IV-V secolo, fu ampiamente rinnovata dai Longobardi nell'VIII, quando un incendio danneggiò l'edificio.
BASILICA DI SAN SALVATORE
PAVIA
• Pavia era la capitale dei Longobardi nel 572 d.c.
• Possiamo trovare molti monumenti edificati dai Longobardi
• Importante per il commercio in epoca Longobarda
BASILICA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
• La chiesa fu eretta nella capitale del Regno Longobardo nella prima metà del VII secolo
• La nuova basilica pavese fu riccamente adornata dalla sovrana “con oro, argento e paramenti”
• È possibile che la chiesa abbia ospitato, nei suoi pressi, anche le spoglie di Rotari
• Il 18 Aprile del 1914 Giananiriscoprì l’antica Cripta
• Le volte hanno mantenuto in buono stato alcuni affreschi
• Sono riconoscibili due tipi di cripta
MONASTERO DI SAN SALVATORE • La Chiesa dedicata al
Salvatore fu fondata nel 657 dal re longobardo Aiperto I
• Il monastero ha dato ospitalità a re e imperatori
• La Chiesa fu ricostruita completamente tra il 1497 e il 1511 in forme tardo-gotiche o protorinascimentali
• Fu costruita dopo la conversione dall'arianesimo al cattolicesimo.
• Lo schema della Basilica è quello classico a croce latina
• L'interno, totalmente affrescato, presenta una decorazione rinascimentale di grande qualità.
CHIESA DI SANT’EUSEBIO
• Fu costruita come Cattedrale ariana da Rotari (636-652)
• Situata nella parte centrale della piazza, nascosta da una pensilina di copertura
• La titolazione a Eusebio è da intendersi come forma di esaugurazione dell'antica cattedrale ariana
• la cripta di S. Eusebio è ciò che resta di un'antica chiesa romanica
• La cripta è a cinque navate spartite da quattro file di colonnine
• I capitelli delle colonnine sono di forma tronco-piramidale e riproducono differenti disegni
BASILICA DI SAN PIETRO IN CIEL D’ORO
• Fu costruita all'inizio del VII in piena epoca longobarda
• Era sorta sul luogo ove era sepolto san Severino Boezio
• È il più importante monumento religioso medievale della città di Pavia
• Eretta in stile longobardo e in seguito ricostruita in stile romanico nel XII secolo
• San Pietro in Ciel d'Oro è così chiamata per via dei soffitti dorati
• La chiesa venne riconsacrata da papa Innocenzo II nel 1132
BresciaI Longobardi si insediarono a Brescia presumibilmente nel
569 d.C., e la affidarono al governo del duca Alachis.
I Longobardi si insediarono a Brescia presumibilmente nel 569 d.C., e la affidarono al governo del duca Alachis. La città che videro i Longobardi era ormai ben diversa dalla città di età romana; già con l’abbandono del paganesimo e poi con la caduta dell’impero romano era iniziato un lento collasso dell’organizzazione urbana, con lo spostamento dell’asse principale in corrispondenza dell’attuale piazza del Duomo e al di fuori delle mura antiche.L’area orientale della città era stata abbandonata e gli edifici pubblici monumentali, muti testimoni del ruolo di primo piano della città romana, erano stati parzialmente spogliati e ricoperti dal terreno del colle Cidneo che sovrasta la città. Tale area era stata occupata dai Goti di Teoderico, insediatisi in Brescia tra la fine del V e l’inizio del VI secolo d.C. Lungo il decumano massimo invece, all’interno di un ampliamento della cinta muraria verso ovest, i Goti edificarono il Palatium.
Colle Cidneo
COLLE CIDNEO (visto dall’alto)
Il quale mise in posizione subordinata la città romana
• PLATIUM
TEMPIO DI TEODORICO
Costruito per inalzate le sue spoglie Teodorico lo fece costruire in bianca pietra d’Istria
Cinta muraria verso ovest
• La quale fu stata ampliata verso Ovest
L’importanza di Brescia in età longobarda si rispecchia nella sua classe dirigente, che ebbe un ruolo di primo piano nelle vicende del regno.Rotari, Duca della città, divenne Re dei Longobardi nel 636 d.C. e dieci anni dopo promulgò l’editto che porta il suo nome e che contiene le prime leggi scritte dei Longobardi.Con l’ascesa di Re Desiderio e della moglie Ansa, poi, Brescia raggiunse il massimo prestigio. Ad ovest, in corrispondenza del Palatium tardoantico sede dell’autorità gota, edificarono la curia ducis (la “corte del duca”); mentre verso est erano gli spazi di pertinenza del re.All’interno della cinta muraria di età augustea (I secolo a.C.- I secolo d.C.), ancora in uso, nelle ampie zone abbandonate della città romana, i Longobardi edificarono le loro semplici abitazioni e avviarono la coltivazione unitamente a una modesta attività di pascolo.
CURIA DUCIS
Abitazioni dei longobardi
Le abitazioni erano assai modeste: in legno, con pavimenti in terra battuta, semplici focolari e tetti in legno
Prima dell’edificazione del Monastero di San Salvatore, nell’area è attestata la presenza di un insediamento modesto, con tracce di attività artigianali: le abitazioni erano costituite da capanne con pavimenti in battuto e pareti costituite da pali di legno infissi direttamente sui resti di un esteso e ricco quartiere di età romana; gli spaziosi vani delle antiche dimore, affioranti dai livelli di macerie, vennero suddivisi in porzioni di piccole dimensioni tramite paratie di frasche o di pelli.Nel 753 Desiderio, Duca di Brescia, su beni fiscali donatigli da re Astolfo, avviò con la moglie Ansa la costruzione del monastero femminile benedettino di San Salvatore, affidandolo alla figlia Anselperga, che ne divenne la prima badessa.
MONASTERO DI SAN SALVATORE
Monastero di San Salvatore
Ecco come si presenta all’esterno il monastero
Tre anni dopo, Desiderio divenne Re del popolo longobardo; intraprese l’ambizioso progetto di avviare una dinastia regia e donò importanti beni al monastero, che nel frattempo (761 d.C.) si era arricchito, tra le altre, anche delle reliquie di Santa Giulia. Intorno all’edificio monastico vennero realizzate strutture per l’accoglienza dei pellegrini e l’alloggio dei poveri. Il monastero si inserì nel sistema del monachesimo diffuso su tutto il territorio longobardo e rivestì un ruolo fondamentale nella società dell’epoca, dal punto di vista religioso, politico ed economico. Inoltre la fondazione regia conferì al cenobio una notevole autonomia dall’autorità religiosa della diocesi, indipendenza economica e ampio potere territoriale, e lo arricchì di una serie di donazioni e privilegi.
RELIQUIE DI
SANTA GIULIA
DONATE AL
MONASTERO
Manoscritto delle donazioni
Poiché Desiderio volle avviare una dinastia regia invio delle donazioni al monasteroA sinistra si può vedere un documento con su scritto (in latino) tutti i beni donati al monastero
Dominio longobardo a Monza
Regno longobardo
• l Regno longobardo fu l'entità statale costituita in Italia dai Longobarditra il 568-569 e il 774(caduta del Regno a opera dei Franchi di CarloMagno), con capitale Pavia. L'effettivo controllo dei sovrani sulle duegrandi aree che costituivano il regno, la Langobardia Maior nel centro-nord e la Langobardia Minor nel centro-sud, non fu costante nel corsodei due secoli di durata del regno; da un'iniziale fase di forte autonomiadei numerosi ducati che lo componevano, si sviluppò con il tempo unasempre maggior autorità del sovrano, anche se le pulsioni autonomiste
dei duchi non furono mai del tutto domate.
MonzaIl lungo dominio longobardo in Italia fu unperiodo di grande importanza per le vicende diLombardia e di Monza, in particolar modobeneficiata dalla regina Teodolinda che avevasposato inizialmente Autari. Alla morte diquest’ultimo gli succedette poi Agilulfo chericoprì un ruolo importante dal punto di vistapolitico per la città.
La coppia regale stabilì a Milano la propriacapitale e a Monza la residenza estiva;Teodolinda si fece allora costruire un riccopalazzo a Monza di cui pero non è rimastaalcuna traccia se non nell'iscrizionesull‘Evangeliario donato dalla regina allachiesa di San Giovanni.
Basilica di San GiovanniTeodolinda fece anche costruire, nel 595, vicino al suo palazzo e sulla riva del fiumeLambro un oraculum, cioè un luogo di preghiera, presto ampliato e dotato di moltiornamenti d'oro e d'argento: la prima basilica di SanGiovanni Battista, adiacente ilPalazzo Reale. Tutto ciò secondo la testimonianza dello storico longobardo PaoloDiacono. Vestigia del tempio teodolindeo, quali muri del VI secolo, iscrizioni, lastredecorate a soggetto religioso si trovano tuttora a far parte dell'odierno Duomo, cheforse ne comprende alcune navate. A lato dell'abside rimane anche una torrelongobarda usata più tardi come campanile della Basilica e forse in origine posta adifesa dell'adiacente Palazzo Reale.
Leggenda sull’oracolo
• Più tardi nacque una leggenda riguardo alla costruzione dell'oraculum:secondo questa tradizione infatti Teodolinda, addormentatasi lungo la riva delLambro durante una battuta di caccia del re e della corte longobarda, avrebbevisto in sogno una colomba, simbolo dello Spirito santo, che le avrebbepronunciato la parola modo, ad indicare che avrebbe dovuto dedicare quelluogo a Dio. La regina a quel punto avrebbe risposto etiam, indicando la suaaccondiscendenza al volere divino. Dall'unione delle due parole modo edetiam sarebbe poi nato il nome della città: Modoetia. L'episodio è narrato,insieme ad altri della vita della regina, nel ciclo di affreschi dei fratelliZavattari che decorano interamente le pareti della Cappella di Teodolinda nelDuomo di Monza.
Duomo di monzaIl duomo di Monza, dedicato a San Giovanni Battista, è stato edificato tra il XIV
e il XVII secolo e si trova nella piazza omonima della città lombarda diMonza. Infatti successivamente si ha la ricostruzione grazie ai Viscontilongobardi che favorirono diversi lavori edilizi.
Dopo di loro ci fu Berengario che si dedico specialmente al duomo di Monzain quanto riconosciuto con massimo prestigio. Infatti ad esso donò diversimanufatti e in particolare due gioielli: la Croce del Regno e il Reliquiario conil dente di S.Giovanni Battista. Inoltre donò il dittico in avorio noto come“Dittico di Stilicone”, generale dell’imperatore Teodosio. Tre doni artisticivisibili nel Museo e Tesoro del Duomo.
Cividale del Friuli, primo ducato della grande potenza longobarda in Italia.
Fondata da Giulio Cesare, è stata considerata patrimonio dell’Unesco grazie alle sue grandissime testimonianze storiche e artistiche.
Tempietto longobardoOrigini , datazione e funzione incerte. Rappresenta a Cividale una delle più straordinarie e misteriose architetture alto-medievali occidentali
Museo Cristiano Del Duomo
Altare di RatchisParte del patrimonio longobardo e fatto costruire dal duca Ratchis in onore del padre Pemmone.
Giorno 1
• Il primo giorno la partenza è fissata per le ore 8 dalla scuola (Liceo Pascal di Pompei)La prima città da visitare è Benevento, e la prima
tappa sarà la Chiesa Di Santa Sofia. Il tragitto è di circa 94km, percorribili con auto in 1h18min circa. Inoltre per visitare la chiesa è
prevista una sosta di 45min circa .La seconda tappa sarà invece la Rocca dei Rettori, a 300m da Santa Sofia, raggiungibile a piedi in 3
minuti. Qui il tempo di visita è di circa 1 ora Dalla Rocca, in circa 10min a piedi, raggiungiamo le Mura Longobarde. Qui, oltre ad una
visita di 45min, consumiamo il pranzo a sacco. Torniamo a Santa Sofia,dove abbiamo lasciato l'auto, per lasciare Benevento ed
arrivare a Spoleto.La prima struttura da visitare a Spoleto è la Rocca Albornoziana, dopo 3h42min di auto (333km)L'ingresso al museo si paga 2 euro a persona, e il tempo di visita è stimato intorno alle 2h. Finita la visita, ci rechiamo presso il Ponte Delle Torri, raggiungibile a piedi in 6 minuti. In seguito ad una breve visita del ponte, torniamo alla Rocca per riprendere l'auto e ci avviamo presso l'Hotel Clitunno,
a 4.4km dalla Rocca, dove ceniamo e pernottiamo (50euro)
Giorno 2
• La giornata inizia con una colazione alle 8.30 presso l'hotel, dopo di chè si ricomincia il giro di Spoleto. A 500m dall'hotel (5 min a piedi) troviamo il Duomo Di Spoleto, la cui visita dura 2h30min e l'ingresso costa 11 euro. Dopo aver visitato il Duomo, ritorniamo all'hotel per recuperare l'auto ed arrivare alla Basilica Di San Salvatore, a 4,5km di distanza. Per visitarla impieghiamo 30min circa. A 500m da San Salvatore vi è il Monastero di San Ponziano. Qui, dopo la visita di 1h15min, consumiamo il pranzo a sacco datoci dall'hotel. Alle 14 partiamo da Spoleto per arrivare alla prossima città, ossia Pavia.Dopo 504km percorsi in 5h20min, ci sistemiamo in un hotel al centro (Hotel Rosengarten) per la notte.
Giorno 3• Il terzo giorno comincia alle 7.30 con la colazione in
hotel, che lasciamo alle 8.Dall'hotel partiamo alla volta della Basilica Di San Pietro in Ciel d'Oro, a 5 minuti di auto dall'hotel. Visitiamo per 45minutiPoi partendo da qui, andiamo verso la Cripta di Sant'Eusebio, la cui visita costa 4euro per una visita di mezz'ora circa Da qui ci rechiamo a piedi alla Basilica di San Giovanni Battista, che visitiamo in 30 minuti, dopo di chè torniamo a Sant'Eusebio per prendere l'auto. Lasciamo quindi Pavia per arrivare a Monza(67km, 1h circa)Visitiamo quindi il Duomo di Monza (visita guidata da 2h30min al costo di 20 euro a persona)Finita la visita, pranziamo in un ristorante locale a 3 minuti dal Duomo (Trattoria Caprese, 20euro a persona)Partiamo quindi da Pavia e in 1h10min, percorsi 90km, arriviamo a Brescia, precisamente al Castello Di Brescia, in cui impieghiamo 2 ore per visitarlo Dopo il Castello, a piedi raggiungiamo il tempio di Teodorico(30 minuti di visita), e successivamente la Curia Ducis(visita di 1 ora)Torniamo al Castello, e con l'auto raggiungiamo infine l'albergo dove pernottiamo (Albergo la Svolta a 4km dal Castello)
Giorno 4
• L'ultimo giorno inizia con la colazione alle ore 8 e la partenza alle 8.30Lasciamo l'hotrel e ci dirigiamo presso il Monastero di S.Salvatore a 46.5km dall'hotel (1h.30 in auto)Dopo una visita del Monastero di circa 1h30min, abbandoniamo definitivamente Brescia e ci dirigiamo verso l'ultima città del nostro viaggio: Cividale del Friuli, distante 283km. La raggiungiamo quindi in 3h10minPranzo presso un ristorante nelle vicinanze (Antico Leon D'Oro, vicino al Tempietto Longobardo)Dopo pranzo, visitiamo quindi il Tempietto Longobardo in 45min circa, per andare poi al Museo Cristiano, che visitiamo in 1h30min. Il nostro viaggio si conclude quindi con la partenza da Cividale del Friuli per poi tornare a Pompei, affrontando un tragitto di 875km percorsi in 8h40minIl ritorno a casa è previsto quindi per le ore 1.40.
• 2308km totali
• 217 litri di benzina=330 euro di benzina 347euro a persona per musei, ristoranti ed hotel
• TOTALE 677euro per 1 persona
Gruppi Del Progetto Classe 2° E Liceo E.Pascal Pompei
Introduzione :Clarissa Iezza, Francesca Vaiano, PierMarco Petrosino
Benevento :Tobia Stile, Feliciana Balzano
Spoleto :Giulia Schettino, Federica Di Ruocco, Rebecca Andolfi
Pavia :Francesca Pisacane, Sveva Miele, MariaGiulia Bottone , Alessia Langella
Brescia :Antonio Ambrosio, Antonio Ardizio, Antonio Donadio ,Giuseppe Gabbiano
Monza :Raffaele Cozzolino, Giovanni D’Angelo, Luigi Schettino
Cividale del Friuli :Fabiana D’Angolo
Itinerario :Mario Barone, Antonio Finaldi, Lorenzo Guadagno, Giuseppe Milone, Marco Nappo, Francesco Voccia