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Alberto CallegaroAlberto CallegaroCi vediamo giovedì,Ci vediamo giovedì,

sotto il ciel di Tel Avivsotto il ciel di Tel AvivRaccolta di aforismi e battute di spirito

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«Ci vediamo giovedì sotto il ciel di Tel Aviv» di Alberto Callegaro

Alberto Callegaro

Ci vediamo giovedì,sotto il ciel di Tel Aviv

Raccolta di aforismi e battute di spirito

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LETTERINA ALLA MIA EX

Cara Patrizia, solo ora, dopo dieci anni di tua completa assenza, mi

rendo conto che tra di noi è davvero finita.

Ricordo come fosse ieri l’ultima volta che siamo stati insieme; tu avevi

le tue cose e una gran fretta di ritornare a casa, mentre io, apparivo

freddo e distaccato dalla presa di corrente.

Te ne andasti sbattendo la porta una strana mattina di fine dicembre;

con 20° sotto zero, e una bufera di neve che tagliava le zampette del mio

farfallino.

Di te mi lasciasti soltanto un paio di occhiali da sole con le lenti

azzurrate che, all’occorrenza, inforcavi tuo malgrado, per sfuggire gli

sguardi invadenti dei guardoni di città.

In ogni modo vorrei comunicarti che ho seguito alla lettera i tuoi

preziosi consigli.

Ricordi quando, conscia della mia innata timidezza, mi dicevi:

«Non tenerti tutto dentro che sennò stai male».



Ebbene: da allora ho preso la sana abitudine di vomitare almeno due

volte al giorno; così mi sento leggero come una piuma.

E quando mi suggerivi di rompere gli indugi perché il tempo gioca a

nostro sfavore… Da allora non faccio altro che sbattere la testa contro

questi maledetti indugi; sono duri però… E fanno male.

Di Alessandro preferisco non parlarne; sai, da quando ha saputo che sua

moglie lo tradisce, sta appeso per ore al filo del telefono, cercando

inutilmente di farla finita.

L’unico risultato che ha ottenuto è stata una bolletta euro milionaria,

corredata da un’ingiunzione di pagamento. Per quanto mi riguarda, posso

solo fare a pugni con la solita emicrania che mi fa compagnia quando

anche l’ultima aspirina è andata a farsi benedire.

A proposito:spero che ti ricorderai di passare dal fioraio a saldare il

conto della mezza dozzina di rose scarlatte che ti ho regalato in

occasione del tuo trentaduesimo compleanno.

Affettuosamente non tuo… Alberto.



Un servo di scena braccato dall’alito amaro di un cavallo imbizzarrito, èpur sempre un uomo che s’incunea perfettamente tra l’incudine di Dio e ilmartello dell’umanità.

***

L’afa è la femmina dell’ufo

***

Le sere del mondo sono uguali a sé stesse solo nei dopocena in cui,ogni innamorato romantico, invita la luna a prendersi cura di una delle 7sorelle che, in un colpo solo, ha fatto perdere la testa e le chiavi di casa alre della perfezione.

***

Architettonica.Violinista prosperosa.

***



Se proprio devo morire, preferirei morire dopo aver digerito, piuttostoche spegnermi a fuoco lento perché mia moglie si è scordata di fare laspesa.

***

La cattiva arte va d’amore e d’accordo con la figura funesta di un dode-cafonico buffone, amplificato oltre misura da una cassa armonica troppopomposa.

***

Vorrei da te saper che effetto fa... Lasciarsi cadere lentamente sul fon-do di una botte contenente un infuso di cirri, cherry e i ricordi di Barry.

***

Il pessimista spera ancora che l’acquerello di sentimenti con il quale ècostretto a convivere, non intacchi la residua voglia di vita di una ragazzamaltese dall’indole propensa al suicidio di massa.



Chi non viaggia non conoscerà mai l’ebbrezza che dà passare la nottesul filo del binario per vedere dove va a dormire il treno.

***

Mentre osservo attentamente il grande asciugamano acquistato aCefalù, mi par d’intravedere l’immensità ridotta a un angolino blu.

***

A volte, la gioia, sembra una madreperla emersa da un sottoscaladi chincaglieria.

***

Standardizzare. Organizzare uno stand fieristico in tono minore.

***

Le domeniche televisive di fine luglio sgocciolano dalla nostra fronte,più di un fazzoletto intriso di sudore e imprecazioni a tinte bianco e nere.



Dopo di te che cosa c’è? Forse il nulla, forse un’altra te.

***

Il tempo che passa rimargina le ferite, ma la pelle non sarà mai più lastessa.

***

Gli attori devono rimanere nella memoria di chi li ha visti.

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Girocollo. Il cappio della morte che si stringe ogni giorno sempre di più.

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Oggi sposi. Domani… Si vedrà.

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Aspettando l’aurora si può dormire o innamorarsi di Laura e inseguireuna laurea; creandosi un’aureola di bontà intorno ai capelli rosso crociati.

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Il dolore fisico spinge la nostra cattiveria a diventare ancora più cattiva.

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Oggigiorno, puntare l’indice accusatore contro un barattolo di marmellatarancida, equivale ad incolpare, senza mezze misure, sia le grandimultinazionali della frutta, sia l’ortolano del piano di sotto.

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“Incredibile”. Lanciarsi a picco da un aereo che vola a bassa quota e, alposto del paracadute, usare un profilattico gigante, onde evitare diammalarsi di bronchite.

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I record sono un pesante fardello solo per quegli atleti che non riesconoa batterli.

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Opinionista. Fervente animatore di scatenate discussioni che loporteranno a rompere il sesto uovo del paniere.

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La voluttà confina apertamente con un naso aquilino che fiutaavidamente la…

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Vamp. Donna distante quanto il polo dal tropico del cancro.

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Domanda indiscreta.Verbale seccatura targata S.P.D.N.R. (Si prega dinon rompere).



Pioniere. Il primo uomo che, a bordo di un aereoplanino di carta diquaderno, riuscì ad aggirare un incrocio immaginario a metà strada tra ilMessico e le nuvole.

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Un corteggiamento libertino raggiunge il suo apice solo quando non è néacquetta né vino.

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Condominio. 133 gradini x 2000 voci stridule che oltrepassanole pareti di burro, sciogliendole come neve al sole.

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“Calvario culinario”. Avere una bocca sterminata di forno ed essercostretti a seguir, con tocco regale e a digiuno, la costruzione di unamonumentale torta a sette piani.

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Yogurt. Delizioso appuntamento con l’anticamera della fame.

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Palombaro. Sub giramondo che inganna i pesci sani.

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“Orgoglio musicale”. Possedere una voce morbida e colorata, quanto laluce emanata da un arcobaleno veneziano rivelatosi a fil di sirena.

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La panchina più panchina, è occupata dallo spettro bollente di unallenatore giunto al suo ventesimo esonero consecutivo.

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Prima di esser scaricato da Valeria, assumerò una forte dose di valeriana;cosicché, al mio risveglio, avrò già dimenticato la sua fica depilata.



Più stiro i miei pantaloni, più mi rendo conto che la piega èun’incongruenza necessaria.

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Durante la settimana chiavo, la domenica:“Chievo”.

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Pregiudizio. Enorme barriera cerebrale che va a semaforare lo scalzoandirivieni di un surfista gay di San Francisco.

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Oltre il cielo c’è una stella in disordine.

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La passionalità è intrigante quanto una porzione di creme caramel dainghiottire in un istante.



Nota a scuola. Rimprovero villano, umettato di retorica didattica.

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“Odio d’amore”. Pensare di avere uno scheletro a forma di armatura, escoprire invece di essere inesorabilmente legati al guscio materno.

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Rinnovare. Fiutare le nuove tendenze kitsch, scavalcando i bottoni gemellidi un abito molto chic.

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Auditel. Moderno voyeur con le orecchie da jumbo.

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I silenzi di un singolo fanno più rumore di mille voci vestite a festa.



Il ginecologo tocca tocca, senza mai far toc toc.

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Ghiaccio. L’essenzialità.

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Mostare. Spremere fino in fondo un’acuta spremuta di uva allo statobrado; seguendo con scrupolosa attenzione, i preziosi consigli elaboratidal noto enologo Nino d’Ascoli.

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Il motto dei falsari. Diffidate dagli originali.

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Frugare tra i pensieri altrui è fin troppo facile quando, la materiacerebrale, è già stata interamente versata su quel maledetto libro digeometria che espugna i nostri occhi, rubandoci le notti.



Messaggio dal firmamento. Vietato morire ai minori di anni cento.

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Più fallimenti viviamo, più dobbiamo avere fiducia nelle nostreconvinzioni.

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Atalanta. Leggendaria squadra di calcio bergamasca che, a cena e acolazione, si ciba volentieri di un fresco condensato di morbide vocali A.

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Da queste crisi da fleboclisi se ne esce soltanto attraversando unatempesta di nocciole con lo spirito simpatico di un castoro da premioOscar.

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Passante. Persona preposta a far da galleria tra sé e il resto del mondo.



Propositini della sera. Da oggi in poi prometto di non amare più quattrodonne alla volta; da domani solo otto. Prometto altresì di affidare ad ungiardiniere puttaniere, il livello di arrapamento dei peli superflui ascellari.

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Ballare fino a notte fonda non significa divertirsi fino in fondo.

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“Si dice in giro che a Pampajuma, sperduto paesino a sud dei mieicalzini, vissero quattro saltimbanchi fuggiti dalle cure oppressive di Cicoricò:una specie di talent scout col pallino della musica lirica, che li aveva lanciatinell’olimpo della hit parade, senza procurare loro nemmeno un carnet diassegni scaduti.

Nonostante il miliardo di dischi venduti in tutto il mondo, l’allora ministrodegli esteri Julio Scappellotti, decise di esiliarli ad interim, su unagigantesca duna del pianeta Venere, con l’accusa di istigazione allospaccio di vecchi grammofoni e pezzi di antiquariato.

E così, per gioco e per magia ma soprattutto per campare, questifantastici artisti progettarono la costruzione di 250 case di tolleranza,complete di accessori sadomaso (acquistati con la formula del paghi 2 eprendi 3)”.



Tra il naso e il nasello, spicca una bella narice che sniffa una pista di coca.

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Mistificando la realtà senza ragione, rischiamo di recidere di netto ilcordone ombelicale che ci lega, da sempre, al tribunale della nostracoscienza.

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Se l’amore è un sogno, questa notte tu sarai con me “bimba”.

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Confessore...Un’ombra nell’ombra.

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In un futuro non troppo remoto, la realtà virtuale si scontrerà sempre dipiù, con gli splendidi occhioni blu di una casalinga insoddisfatta, che fissanocon mirabile disprezzo, gli elettrodomestici e gli oggetti del contendere.



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Un incendio assai curioso, non può prescindere da quel famoso metatarsoarso dalle scariche elettriche provocate da un paio di calze a rete collegatecon la centrale del latte.

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M.M.I. Movimento Mogli Infedeli che, tra le altre cose, si propone di fondareun partito trasversale, verticale e diagonale, contro il sano protagonismo delladoppiezza maschile.

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Le religioni si equivalgono tutte: nessuna è buona, nessuna è cattiva.

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Il lato negativo di una notizia positiva è che ne spariscono ben presto leconseguenze.



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L’unico modo per sentirsi davvero al centro del mondo, è cingersi il capo conun’immensa corona (circolare), formata dalle bandierine adesive di tutte lenazioni riconosciute dall’O.N.U.

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La vanità è una sorta di idea pomposa che ci spinge a migliorarci giornodopo giorno, con l’ausilio di 3 etti di cipria, un flacone di essenza dellagiovinezza, rossetti e penne multicolor, i fermagli di Cecilia, e un punteruolo afar da scudo a qualsiasi tentativo disovvertire l’ordine alimentare.

***

Chiamiamoli capricci temporanei…Questi giorni randagisfilati dalla boccadi un cane randagio,affamato di reliquie umane.

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L'AUTORE

Alberto Callegaro è nato a Biella il 16 Agosto 1964. Fin da giovanissimo hadimostrato una particolare predisposizione per la scrittura e,nell’Ottobre 1981,si è iscritto alla S.I.A.E. con la qualifica di Autore della Parte Letteraria.

Nel Settembre 1994 ha partecipato,con successo,ad una puntata dellatrasmissione televisiva “Maurizio Costanzo Show”.

Attualmente vive e lavora a Cossato (Biella).



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Aforismi«Ci vediamo giovedì sotto il ciel di Tel Aviv»

di Alberto CallegaroISBN 978-88-7647-146-9



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