cicatrizzanti naturali

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Page 1: Cicatrizzanti Naturali

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Natural VetIL BENESSERE DEL CAVALLO

SSee ddaa uunn llaattoo èè aaffffaasscciinnaannttee,,

iill mmoonnddoo ddeellllee eerrbbeennoonn hhaa nnuullllaa cchhee

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ddeell ppaazziieennttee,, aanncchhee eeqquuiinnoo

Quante volte siete entra-ti in box dal vostro cavallo olo avete controllato in pad-dock e vi siete accorti che siera tagliato o bucato o graf-fiato? Un giorno sì e uno no,direi. D’altronde è normaleche una creatura esuberantecome il cavallo si faccia ma-le interagendo con l’ambienteesterno o nello scarso spa-zio di un box, magari in pre-senza di attrezzi agricoli, chio-di, bulloni, spigoli acuti... Sec’è anche la minima possi-bilità che si possa ferire, sta-te certi che ci riuscirà! Per for-tuna madre natura ci met-te a disposizione un nume-ro elevatissimo di rimedi fi-toterapici per curare e gua-rire ogni tipo di lesione, a par-tire da tagli profondi o feri-te da punta, per arrivare austioni anche gravi, lacera-zioni con perdite di tessuto,abrasioni, ferite sanguinan-ti o infettate, con processi sup-purativi gravi in atto.

ANCHE MEGLIODELLA CHIMICAL’aspetto molto interes-

sante dell’azione antisetticae cicatrizzante delle erbe edi altri rimedi naturali è cheimpediscono la formazionedi un cheloide cicatriziale so-vrabbondante e di tessuto digranulazione in quantitàpatologica, che evolverebberoin cellule tumorali, compli-cando enormemente la si-tuazione. Inoltre il processodi cicatrizzazione avviene apartire dalla parte piùprofonda delle ferite, in mo-do da creare tessuto dinuova produzione senza la-sciare sacche purulente o in-fette nelle zone più interne.La medicina naturale pre-ferisce non esagerare con pro-dotti chimici ad azione di-sinfettante, limitandosi atrattare le ferite, in genera-le, con acqua ossigenata oamuchina o betadine, come

Erbe e ferite:binomio

vincenteTesto e foto del Dott. Stefano Morini*

Argilla verde e polvere di zolfosono due eccellenti cicatrizzantiin quanto promuovono lanaturale ricostituzione di tessuti

primo trattamento, cercan-do di fermare eventualiemorragie in atto. Infatti,usando in modo continuati-vo queste sostanze, si rischiadi rallentare la guarigione,mentre già negli estratti di er-be esistono principi disin-fettanti, antisettici e cica-trizzanti.

Se la ferita è moltoprofonda e c’è una perditaprofusa di sangue è neces-sario, se possibile, usare unlaccio emostatico, premen-do forte sulla ferita, e inter-venire chirurgicamentechiudendo i vasi sanguignirecisi. Nel caso in cui ci siaun modesto sanguinamen-to, si possono usare diversirimedi naturali come la tin-tura madre della Borsa delPastore, la polvere di Me-lanzana bruciata, il succo diOrtica, Piantaggine, Verbe-na, un decotto di radici di Tor-mentilla, con Equiseto o cor-teccia di Quercia.

CICATRIZZANTINATURALIRisolto il problema di una

eventuale emorragia e di-sinfettata accuratamente laferita, si procede a utilizza-re un buon cicatrizzante.

Uno di questi è la polve-re di zolfo, cosiddetta ZolfoFiori, che va semplicemen-te cosparsa sulle ferite, quo-tidianamente, producendouna sana e veloce cicatriz-zazione. Ricordo bene un ca-so gravissimo e assai pieto-so, di un puledrino arabo di

due mesi circa: era stato as-salito da tre grossi cani daguardia, che l’avevano let-teralmente sbranato, strap-pandogli grossi pezzi di tes-suto muscolare. Fu necessariocurare un notevole stato dishock, il dolore e l’infezione,ma con lo zolfo le ferite gua-rirono bene, riuscendo an-che a ricostruire massamuscolare.

Un altro rimedio natura-le di grande efficacia è il ca-volo. Le foglie del cavolo ver-za, schiacciate e applicate sul-le ferite, oppure frullate e me-scolate all’argilla verde, so-no una mano santa, anchesulle ferite purulente e can-crenose.

L’umile cavolo deve le sueproprietà curative a diversesostanze: mucillagini, zolfo,sali di potassio, vitamina Uprotettrice delle mucose e vi-tamina K antiemorragica emolte altre, che ne consen-tono un uso anche orale e de-dicato a molte diverse pa-tologie. L’argilla, in partico-lare quella verde ventilata ela terra vergine di vari tipi,

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contiene in sè un pool di di-verse azioni medicamento-se: antisettica, battericida, as-sorbente, cicatrizzante eantitossica. Abbattiamoquindi i preconcetti che ci por-tano a pensare che la “ter-ra” sia sporca e porti infezionivarie: è assolutamente il con-trario! Certamente evitere-mo di mettere sulle ferite ter-ra concimata, che sicura-mente non è adatta a unabuona guarigione, checchène dicano alcuni amici mieidi origine indiana! Buon sen-so docet.

Un aspetto interessantedell’uso delle argille è, oltreall’effetto terapeutico, la suaazione meccanica che per-mette di tenere adesa alla fe-rita il medicamento scelto.Finchè si tratta di curare fe-rite agli arti una buona me-dicazione con fasciatura ri-solve il problema, ma se que-ste sono localizzate sul tron-co o sulla testa o su una co-scia, non posso usare fascee l’argilla è veramente in-sostituibile. Posso mescola-

* [email protected]

vi vari liquidi di estrazioneo erbe tal quali, per esempioil decotto di Equiseto o Fie-no Greco o ancora Cavolo, au-mentare l’effetto curativo edesser certo che la medica-zione rimanga in posizionetutto il tempo necessario.

Il Propoli, fondamental-mente ad azione antibioticae antisettica, mi dimostrò sot-tovalutate capacità cicatriz-zanti in un caso molto inte-ressante, alcuni anni fa. Sitrattava di una cavalla da sal-

to, irlandese, che si era pian-tata nel petto un frammen-to di barra da ostacoli, fa-cendosi una ferita lacero con-tusa larga come un pugno eprofonda una decina dicentimetri. Cucita ripetuta-mente, la cavalla si strappavale suture a ogni minimo mo-vimento, così feci un cata-plasma con polvere di pro-poli e decotto di equiseto econ questa pasta spalmabi-le riempii la ferita comple-tamente, usando un grossocerotto anallergico per teneretutto in sede. Guarì perfet-tamente.

ERBE E FIORIAltre erbe utili per cica-

trizzare ferite purulente e ul-cere sono: Aparine, Borsa Pa-store, Camomilla, Iperico, Li-copodio, usate come succofresco a formare cataplasmio pomate. La soluzione ot-timale, però, nelle forme ul-cerative e cancrenose èsempre il cataplasma di ar-gilla verde ventilata, Equisetoe Fieno Greco assieme, trit-

tico insuperabile, ultimaspiaggia, la madre di tutte lecure cicatrizzanti…

Mi sento di dire che i ri-medi fitoterapici e naturaliin genere che ho citato quisono solo una minima par-te di quelli a disposizione percurare, in osservanza co-munque alla regola fonda-mentale che ogni animale vacurato a sé, quindi con cu-re mirate e personali.

Fermi! Già vi vedo me-scolare in pentole dai con-tenuti sospetti e maleodoranti!Ricordatevi sempre che le er-be possono curare o fare dan-ni, a seconda di chi le pre-scrive, e l’unico modo per ave-re un buon risultato è con-sultare un veterinario com-petente in questa materia.

Detto questo, sperando diavervi s aperto nuovi, otti-mistici orizzonti sul tratta-mento delle ferite, vi augu-ro di non vederne mai sul vo-stro cavallo.

Il succo fresco della Camomillapuò essere usato per pomate e cataplasmi cicatrizzanti

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