circuiti digitali

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  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    1/127

    Circuiti digitaliI circuiti digitali sono circuiti elettronici che elaborano i segnali digitali.

    I segnali digitali sono rappresentai mediante delle sequenze di numeri.

    I sistemi digitali pi comuni utilizzano due valori e sono detti sistemibinari. In tali sistemi le tensioni di segnale sono al livello alto o

    basso e vengono usati i simboli 1 e 0 per indicare i due possibili livelli.

    Il funzionamento dei circuiti digitali pu essere descritto mediante

    lalgebra Booleana.

    I circuiti digitali sono impiegati in quasi tutti i campi dellelettronica,

    incluse le telecomunicazioni, i controlli, la strumentazione e

    naturalmente linformatica.

    Ci dovuto alla disponibilit di circuiti integrati economici, che

    racchiudono potenti circuiti digitali.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Segnali digitali

    1 logico

    0 logico

    Indeterminazione

    Tensioni

    VH2

    VL1

    VH1

    VL2

    21 LSL VVV 0 logico

    21 HSH VVV 1 logico

    12 HSL VVV Regione indefinita

    N.B Essendo le tensioni corrispondenti

    all1 logico pi alte delle tensioni

    corrispondenti allo 0 logico, il sistema

    descritto detto a logica positiva.

    E possibile invertire lassegnazione

    delle bande di tensione, ottenendo cosiun sistema a logica negativa.

    I due valori delle variabili binarie vengonorappresentati con due diverse tensioni.

    In realt, per tener conto delle inevitabili

    intolleranze sui componenti e degli innumerevolialtri difetti che possono cambiare i livelli dellatensione di segnale, in generale, alle variabili binarievengono assegnati due intervalli di tensione distinti.

    Indicando la tensione di segnale con VS, si hanno iseguenti casi:

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Famiglie logiche e scale di integrazione

    CMOS BiCMOS GaAs

    TTL ECL

    Bipolar

    1. Circuiti integrati su piccola scala (SSI) 1 10 porte logiche

    2. Circuiti integrati su media scala (MSI) 10100

    3. Circuiti integrati su larga scala (LSI) 1001000

    4. Circuiti integrati su larghissima scala (VLSI) > 1000

    Complementary

    CMOS

    Pseudo-NMOS Logiche

    dinamiche

    Tecnologie dei circuiti integrati digitali e porte logiche

    Logiche

    con porte di

    trasmiss.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    L invertitore ideale

    Se vI> V+/2 vo= 0

    Se vI< V+

    /2 vo= 1

    vI

    vO

    V+/2 V+

    vI

    V+

    vO

    Il segnale di ingresso vIcontrollalinterruttore

    La tensione di uscito vo prelevata aicapi dellinterruttore.

    Il funzionamento il seguente:

    La funzione logica realizzatadallinvertitore la funzione BooleanaNOT:

    Y = A oppure Y = NOT A

    Caratteristica ditrasferimento

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Porte logiche elementari (1)

    A B Y

    0 0 0

    0 1 1

    1 0 1

    1 1 1

    A B Y

    0 0 0

    0 1 0

    1 0 0

    1 1 1

    OR: AND:

    BAY BAY

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Porte logiche elementari (2)A B Y

    0 0 1

    0 1 0

    1 0 0

    1 1 0

    NOR:

    BAY

    A B Y

    0 0 1

    0 1 1

    1 0 1

    1 1 0

    NAND:

    BAY

    A B Y

    0 0 0

    0 1 1

    1 0 1

    1 1 0

    XOR:

    BABA

    BAY

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Caratteristica di trasferimento dell

    invertitore realevO

    vI

    VM

    Pendenza = -1

    Pendenza = 1

    Pendenza = -1

    VOH

    VOL

    VOL VIL VIH VOHVM0

    1Regione: ingresso basso vi < VIL

    2 Regione: transizione VIL < vI > VIH

    1 Regione: ingresso alto vI > VIH

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Livelli logici nominali VOH la minima tensione presente alluscita di una porta quando ci si

    aspetta che sia al livello alto (1 logico).

    VIH la minima tensione di ingresso che viene univocamente

    riconosciuta come 1 logico.

    VOL la massima tensione presente alluscita di una porta quando ci si

    aspetta che sia al livello basso (0 logico).

    VIL la massima tensione di ingresso che viene univocamentericonosciuta come 0 logico.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Margini di rumoreV+

    VOH

    VIH

    VIL

    VOL

    0

    Tensioni

    NML

    NMH

    Regione di indeterminazioneIHOHH VVNM

    OLILL VVNM

    Margine di rumore per ingressoalto:

    Margine di rumore per ingressobasso:

    Per massimizzare i margini di rumore sarebbe

    auspicabile che VIL = VIH =(valore al centrodellintervallo VOL/VOH). Questo richiede che lacaratteristica di trasferimento nella regione di

    transizione sia caratterizzata da un guadagno

    elevato.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Fan-in e Fan-out Fan-in:massimo numero di ingressi (e quindi il

    massimo numero di variabili) che il circuito in esame

    pu accettare con una degradazione del segnale diuscita che non superi le specifiche ammesse.Laumento del numero di ingressi degrada ingenerale le caratteristiche elettriche delle portelogiche.

    Fan-out:massimo numero di porte logiche similiche possono essere connesse in uscita a una dataporta, mantenendo la degradazione del segnale diuscita in limiti accettabili.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Dissipazione di potenza

    La potenza dissipata in un circuito formata da due

    componenti: statica e dinamica.

    Per potenza dissipata da una porta logica si intende la potenza

    media, fornita dallalimentazione, che viene assorbita dalla porta

    logica nel suo funzionamento, ed data da:

    dove V+ la tensione di alimentazione, i la corrente assorbita

    dalla porta durante il suo funzionamento e T lintervallo di tempo

    che comprende la somma dei tempi di permanenza nello stato

    alto e in quello basso.

    TD idTVP

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Dissipazione di potenza statica PS(1)

    LL

    LS R

    V

    VR

    V

    VIP

    2

    La dissipazione di potenza statica Pscorrisponde alla potenza assorbitadal circuito quando questo si trova in ognuno dei due stati stazionari:rispettivamente alto e basso.

    Nellinvertitore ideale quando luscita alta (ingresso basso) non circolacorrente (IH= 0) e la potenza statica nulla.

    Quando luscita bassa (ingresso alto) circola la corrente ILe la potenzastatica :

    L

    Sav R

    V

    P 2

    2

    La potenza statica media dissipata, assumendo che mediamente unaporta si trova per met tempo in ciascuno dei due stati :

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Dissipazione di potenza statica PS(2)

    21

    21

    TT

    TITI

    VPLH

    Sav

    2LHSav

    IIVP

    Nel caso di invertitore realequando luscita alta(ingresso basso), la corrente IHnon nulla ma assumeun certo valore. La potenza V+I

    Hassorbita quando

    luscita nello stato logico alto differente da quellaV+IL assorbita nello stato logico basso esi definiscepotenza media dissipata PSav il valore medio tra le due:

    Assumendo che mediamente una porta si trova per mettempo in ciascuno dei due stati si ha:

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Dissipazione di potenza dinamica PDd(1)

    HLLH TTDd idTVidTV

    TP

    1

    La dissipazione di potenza dinamica avviene durante le transizioni dauno stato logico allaltro, e dipende dalla corrente assorbita dalcircuito durante i tempi di transizione, essa data da:

    La corrente assorbita nelle transizioni costituita da due componenti:

    1. la corrente assorbita nellinvertitore stesso per cambiare stato.

    2. La corrente necessaria per caricare la capacit CLche costituisce per ogniinvertitore il carico associato alluscita.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Dissipazione di potenza dinamica PDd(2)

    2

    )(

    VCfEfP LAHDd

    LHT

    LCCAH CVQVdtiVE2

    Lenergia assorbita nel passaggio dallo stato basso a quello alto data da:

    dove V+ la tensione di alimentazione e ic la corrente di carica della capacit.

    Questa energia permet dissipata nellinvertitore e permet immagazzinata

    nella capacit.

    Nel passaggio dallo stato alto a quello basso, la capacit si scarica verso massa

    e perde lenergia immagazzinata, per cui lenergia totale persa nelle due

    transizioni sar proprio EAH.

    Assumendo che linvertitore compia fcicli al secondo la potenza dinamica

    dissipata vale dunque:

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    16/127

    Tempi di propagazione

    vI

    vO

    t

    t

    VOH

    VOL

    VOH

    VOL

    (VOL+VOH)

    (VOL+VOH)

    50%

    50%

    90%

    10%

    90%

    10%

    tr tf

    tPHL tPLH

    tTHL tTLH

    Nel segnale di ingresso sidefiniscono:

    tr tempo di salita

    tf tempo di discesaNel segnale duscita si definisconoi tempi di transizione:

    tTHL tempo di transizione H-L

    tTLH tempo di transizione L-H

    Tra il segnale di ingresso e ilsegnale duscita si definiscono itempi di propagazione:

    tPHLtempo di propagazione H-L

    tPLHtempo di propagazione L-H

    La rapidit della risposta ai segnali logici che

    si presentano allingresso una caratteristica

    importante dei circuiti digitali.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    17/127

    Ritardo di propagazione

    2

    PLHPHLP

    ttt

    I tempi di propagazione identificano un ritardo tra la presenza delsegnale logico in ingresso e la sua elaborazione (per esempio la suanegazione logica) in uscita.

    Viene definito ritardo di propagazionetp il valore medio tra questi dueritardi:

    Nel caso in cui i due tempi di propagazione tPHLe tPLHsiano uguali, ilritardo tP= tPHL= tPLHcorrisponde proprio alla traslazione temporalecon cui il segnale si presenta in uscita rispetto allingresso.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    18/127

    Prodotto ritardo potenza dissipata

    Il prodotto potenza-ritardo (delay-power product, DP) una fattore di meritoche consente di confrontare le

    diverse famiglie logiche. Questo parametro definitocome:

    Dp PtDP

    PD la potenza dissipata nella porta e DPsi misurain Joule.

    Affinch una famiglia di porte logiche sia efficientedeve essere caratterizzata da un basso DP.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    19/127

    Invertitore NMOS con carico resistivo (1)

    GSi vv

    DSO vv

    DSGSD vvfi ,

    DSDDD vViR

    Analisianalitica

    Retta di carico

    Analisi

    grafica

    iD

    vDS

    Pendenza della retta

    di carico = -1/R

    A

    Transistor interdetto:

    interruttore aperto

    VDD = Vmax0

    B

    Transistor aperto:

    interruttore chiuso

    Vmin

    R

    VDD

    vGS = Vmax

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    20/127

    Invertitore NMOS con carico resistivo (2)

    R

    VVVVVK DDtDDN

    minmin])(2[

    1)(2min

    tDDN

    DD

    VVKR

    VV

    La scelta di Rnon influenza il valore di uscita alta del circuito, mentre determina ilvalore delluscita bassae quindi dellescursione logica.

    Per calcolare Vminsupponiamo che vI= vGS= VDDe quindi vO= vDS= Vmin il valore

    logico basso.Assumendo che Vminsia sufficientemente piccolo rispetto a 2(VDDVt) lespressionedella corrente di DRAIN in regime di triodo pu essere semplificata, si ha dunque:

    Una riduzione del livello logico basso comporta un aumento della resistenza di carico.

    Assumendo per esempio un kN= 50A/V2, un rapporto W/L= 2 e Vt= 1V e assumendo

    un valore accettabile di Vmin= 0.2V, per VDD= 5V si ottiene un valore di R= 30k.

    Non agevole realizzare resistenza integrate con valori superiori a qualche k!!!

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    21/127

    Dispositivi MOS come carichi attivi (1)

    Nella realizzazione di invertitori con tecnologia MOS, si sostituito ilcarico resistivo con un carico attivo utilizzando un dispositivo MOS anchecome resistenza dicarico,ci stato fatto per due motivi:

    1. Un carico attivo occupa unarea molto pi piccola rispetto ad unaresistenza (la minimizzazione dellarea occupata assume un ruolofondamentale nella scelta del circuito).

    2. La realizzazione del carico attivo con un MOS permette di ridurre la

    corrente circolante nel carico (e quindi di aumentare la resistenzaequivalente)

    Il dispositivo utilizzato come resistore non lineare, in unaconfigurazione in cui il terminale di controllo (gate) connesso a unpotenziale fisso, in modo da trasformare il dispositivo attivo in un bipolo.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    22/127

    Dispositivi MOS come carichi attivi (2)

    VVV DSGS

    0DGV

    Condizione pinch-offsempre verificata

    2)( tND VVKI

    NMOS ad arricchimento NMOS a svuotamento

    I I

    V V

    tDDS VV 22 DSDStDND VVVKI per

    2

    tDND

    VKI pertDDS VV

    0GSV

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    23/127

    Dispositivi MOS come carichi attivi (3)

    PMOSI

    V

    22 DSDStPDDPD VVVVKI

    2

    tPDDPD

    VVKI

    tPGSDS VVV

    tPGSDSVVV

    per

    per

    DDGS VV

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    24/127

    Invertitore NMOS con carico ad arricchimento (1)

    vo

    vI

    Pendenza = -1

    Pendenza = - (kR)

    VDD Vt2VIH

    VOH = VDDVt2

    Vt1

    VOL

    Quando il segnale dingresso si trova allo 0 logico, cio ad una tensione minore della tensione di soglia Vt1di Q1,questultimo in interdizione e la tensione di uscita alta con il valore:

    Luscita minore di VDD di una quantit pari a Vt2. Questo un grave difettoin quanto riduce lescursione ditensione fra i due stati e riduce anche il margine di rumore.

    Quando vIsi trova al valore VDD Vt2 (1 logico), Q1 in triodo, mentre Q2 rimane in saturazione. Luscita risulta VOL.

    2tDDOH VVV

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    25/127

    Invertitore NMOS con carico ad arricchimento (2)

    2

    1

    2

    1

    )/(

    /

    LW

    LW

    K

    KKR

    11 )(2

    1

    LWCK OXn 22 )(

    2

    1LWCK OXn

    Nella regione di transizione la caratteristica di trasferimento lineare, con pendenzapari a

    Il rapporto tra i parametri di conduttanza K1e K2viene indicato con KR:

    21 /KK

    dove e

    La costante KR nota con il nome di rapporto geometrico o fattore di formadellinvertitore.

    Per ottenere una regione di transizione stretta e dunque un margine di rumore accettabile, ingenere si fa in modo che sia KR> 8. Aumentando KRaumenta anche larea occupatadallinvertitore.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    26/127

    Funzionamento dinamico (1)

    VOH

    VOL

    VOH

    VOL

    1/2(VOH +VOL)

    vO

    vI

    t

    t

    0

    0

    tPHL tPLH

    Cingloba tutti gli effetti capacitivi del MOSFET

    Impulso dingresso ideale

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    27/127

    Funzionamento dinamico (2)

    Andamenti di ID2in funzione di vo(curva dicarico) e di iD1in funzione di vo:

    VOL (VOH +VOL) VOH =VDD Vt2 vO

    iD1 , iD2vGS1 =VDD Vt2 D

    N

    AM

    B0

    2211MiNiDi

    I DDDHL

    HL

    OLOHOH

    PHLI

    VVVC

    t

    2

    1

    MiAiI DDLH 222

    1

    LH

    OLOLOH

    PLH

    I

    VVVC

    t

    2

    1

    iD1

    iD2

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    28/127

    Prodotto ritardo-potenza

    Si pu ottenere un espressione approssimata del prodotto DPassumendoVOL0.

    Si ha che:

    228

    5tDDLH VVKI tDD

    PLHVVK

    Ct

    2

    8.0

    Dal momento che tPHL

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    29/127

    Invertitore NMOS con carico ad svuotamento (1)

    Pendenza = -1

    Pendenza = -1

    vo

    vi

    VOH

    VOL

    VOHVIL VIHVOL0

    Utilizzando un MOSFET a svuotamento come elemento di carico si ottiene un invertitore conguadagno pi alto, con una caratteristica di trasferimento pi brusca e con dei margini dirumore migliori. Inoltre questi miglioramenti possono essere ottenuti usando un fattore diforma K

    Rminore e quindi unarea di silicio minorerispetto allaltro invertitore NMOS.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    30/127

    Invertitore NMOS con carico ad svuotamento (2)

    12 tDDR

    tD

    OL

    VVK

    VV

    RR

    tD

    tIL

    KK

    VVV

    21

    R

    tD

    tIHK

    VVV

    321

    DDOH VV

    Una valutazione quantitativa delle dipendenze funzionali dei valori dei livellilogici VOL, VIL , VIH , VOHdal dimensionamento dellinvertitore pu essereottenuta per via analitica, eguagliando le correntiID1e ID2dei due

    dispositivi.Si ottengono i seguenti valori:

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    31/127

    Funzionamento dinamico

    VOL (VOH +VOL) VOH =VDD

    iD1 , iD2

    vGS1 =VDD

    D

    N

    AM

    B0

    vO

    iD2

    iD1

    Punto al

    50%tPHL

    tPLH

    Si considera anche in questo caso una capacit Cche ingloba tutti gli effetti capacitivi.

    I ritardi di propagazione tPHLe tPLHpossono essere calcolati determinando le correntimedie disponibili per caricare e scaricare il condensatore C.

    Rispetto al carico ad arricchimento, il carico a svuotamento fornisce correnti pi alte su unintervallo di vOpi ampio. Questo consente di caricare pi velocemente la capacit di

    carico e d luogo ad un ritardo di propagazione tPLH leggermente pi piccolo.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    32/127

    Prodotto ritardo-potenza

    2

    8

    1DDVCDP

    Un espressione approssimata per il prodotto ritardo-potenza DPsi ricava in

    modo analogo a quello usato per linvertitore a carico ad arricchimento. Si

    ottiene:

    dove una frazione minore ma molto prossima allunit, che tiene conto

    delle variazioni di VtD con vO.

    Questa espressione fornisce valori pi piccoli dei corrispondenti valoridellinvertitore con carico ad arricchimento.

    Linvertitore NMOS con carico di svuotamento, rispetto a quello con carico ad

    arricchimento, caratterizzato da un margine di rumore pi alto e una

    maggiore velocit di funzionamento, occupando una minore area di silicio.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    33/127

    Invertitore NMOS con carico a PMOS

    12 tDDR

    tPDD

    OLVVK

    VVV

    RR

    tPDDtIL

    KK

    VVVV

    21

    R

    tPDD

    tIHK

    VVVV

    321

    DDOH VV

    Dal momento che la curva di carico dellinvertitore NMOS con carico a PMOS qualitativamente simile a quella con carico a svuotamento anche la caratteristica ditrasferimento sar di forma simile.

    I valori dei livelli logici VOL , VIL , VIH , VOH si ottengono

    sostituendo il termine ( VDD |VtP| ) al termine |VtD| nelleespressioni dei livelli logici dellinvertitore NMOS con carico

    a svuotamento.

    Si ottengono i seguenti valori:

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    34/127

    Porte logiche NMOS con carico a svuotamento (1)

    Porta NOR : A B Y0 0 1

    0 1 0

    1 0 0

    1 1 0

    BAY

    BAY

    Luscita alta solo se i due ingressi sono

    contemporaneamente bassi.

    In questo caso entrambi i transistor sono

    interdetti e vY= VDD

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    35/127

    Porte logiche NMOS con carico a svuotamento (2)

    Porta NAND : A B Y0 0 1

    0 1 11 0 1

    1 1 0

    ABY

    BAY

    Luscita bassa solo se i due ingressi

    sono contemporaneamente alti.

    In questo caso entrambi i transistor sono

    interdetti e vY= VDD

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    36/127

    Confronto fra porta NOR e porta NAND intecnologia NMOS

    La portaNOR ottenuta collegando in parallelo i transistoridingresso. Seentrambi gli ingressi sono alti, QAe QBpossono essere sostituiti da un unicotransistore equivalente, con la stessa lunghezza, ma con una larghezza doppia

    rispetto a QAe QB.

    La porta NAND ottenuta collegando in serie i transistoridingresso. Quandosono in conduzione sia QAche QB, la lunghezza effettiva del canale tra il nododi uscita e massa doppia di quella del transistore invertitore. Ne segue che,per mantenere la tensione di uscita al valore VOLottenuto con linvertitore,

    ciascuno dei transistoridingresso della porta NAND deve avere una larghezzadoppia di quella del transistore invertitore, in modo che la serie dei duetransistori in conduzione presenti lo stesso rapporto W/L.

    Si deduce che larea occupata da una porta NAND maggiore di quellarichiesta da una porta NORa parit di numero di ingressi. Questo limitalimpiego delle porte NAND.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    37/127

    Linvertitore CMOS

    La tecnologia CMOS (Complementary Mos) , allo stato

    attuale, la pi diffusa per i circuiti logici.

    E la tecnologia pi impiegata nei sistemiVLSI.

    Utilizza due MOSFET adarricchimento accoppiati: uno acanale n, QN, e uno a canale p, Qp.

    Substrato di ogni FET collegato alsource per cui non presente effettobody.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Funzionamento dellinvertitore CMOS (1)

    vI= VDD

    vGSN= VDD QN conducevGSP=0 QP interdetto

    iDP= iDN=0 Corrente nulla

    VOL=0 Uscita bassa

    vI=0

    vGSN =0 QN interdetto|vGSP| = vDD QP conduceiDP= iDN=0 Corrente nullaVOH= VDD Uscita alta

    Punti di funzionamento dellinvertitore per i valori limiti di ingresso:

    Si considera il transistor QNa canale ncome transistore pilota e quello QPa canale pcome carico.

    Data la simmetria del circuito si sarebbe potuto fare il contrario ottenendogli stessi risultati.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Funzionamento dellinvertitore CMOS (2)

    vGSN = VOH = VDD

    Punto di

    lavoro

    0VOL 0 VDD

    Curva di carico

    (vSGP = 0 )

    i

    vO

    QN

    QP

    1 CASO ESTREMO:

    vi= VDD

    vGSN= VDDvSGP =0

    vGSN = VDD

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Funzionamento dellinvertitore CMOS (3)

    i

    vO

    Curva di carico

    (vSGP = VDD )

    vGSN = VOL =0

    Punto di lavoro

    VOH = VDD

    0VDD

    QP

    QN

    2 CASO ESTREMO:

    vi=0

    vGSN=0

    vGSN =0

    vSGP = VDD

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    41/127

    Invertitore CMOS: caratteristica di trasferimento (1)

    22 OOtnINDN vvVvKi

    2tpIDDPDP VvVKi

    vO

    vIVDDVIHVt VIL ( VDD Vt )

    Vth =VDD/2

    VOH =VDD

    ( VDD/2 +Vt )

    ( VDD/2 Vt )

    VOL = 00

    Pendenza

    = -1

    Pendenza = -1

    QP in saturazione

    QN in triodo

    QN in saturazione

    QP in triodo

    QN e QP in saturazione

    QN OFF

    QP OFF

    B

    D

    C

    A 22 OOtnINDN vvVvKi 2

    )( tninDN VvKi

    22 oDDODDtpIDDpDP vVvVVvVKi

    tnIO Vvv

    tnIO Vvv

    tpIO Vvv

    tpIO Vvv

    ttptn VVV KKK pn

    Per QN risulta:

    per

    per

    Per QP risulta:

    per

    per

    Linvertitore CMOS progettato in modo da

    avere:

    e

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    42/127

    Invertitore CMOS: caratteristica di trasferimento (2)

    Determinazione VIH:

    QN lavora in regione di triodo

    QP lavora in regione di saturazioneUguagliando iDNe iDPe supponendo QNQPmatched(KN = KP, Vtn =Vtp):

    (1)

    Derivando ambo i membri rispetto a vI:

    22 OOtnINDN vvVvKi

    2

    tpIDDPDPVvVKi

    222 tIDDOOtI VvVvvVv

    tIDDI

    OOO

    I

    OtI VvV

    dv

    dvvv

    dv

    dvVv 2222

    2

    DD

    IHO

    V

    Vv

    tDDIH VVV 25

    8

    1

    Sostituendo vI= VIHe dvO/dvI=-1 si ha:

    che sostituito nella (1) d

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Invertitore CMOS: caratteristica di trasferimento (3)

    tDDIL VVV 238

    1

    Determinazione VIL:

    Si utilizza la relazione di simmetria:

    tDDIL VVV 2381 IL

    DDDDIH VVVV

    22

    tDDIH VVV 258

    1

    0OLV

    DDOH VV

    In definitiva i valori caratteristici per linvertitore CMOS sono:

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    44/127

    Invertitore CMOS: Margini di rumore

    IHOHH VVNM

    OLILL VVNM

    tDDDD VVV 258

    1

    tDD VV 238

    1

    tDD VV 238

    1

    02381

    tDD VV

    N.B la simmetria delle caratteristiche di

    trasferimento in tensione ha portato a

    margini di rumore uguali. Se QNe QPnon fossero bilanciati, la caratteristica

    di trasferimento non sarebbe

    simmetrica ed i margini di rumore nonsarebbero uguali!!!

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    45/127

    Andamento della corrente iD

    in funzione di vI

    i

    vI

    VDD/2

    VDD - |Vtp|

    Vtn VDD

    Ipicco

    0

    Durante le transizioni da uno statoallaltro, attraverso la connessione inserie dei due MOS Q

    Ne Q

    Ppu

    scorrere corrente. Questa correnteprovoca nellinvertitore CMOSdissipazione di potenza durante ilfunzionamento dinamico. Questacomponente di dissipazione

    dinamica comunque di gran lungainferiore rispetto a quella associataalla corrente che scorre in QNe QPquando linvertitore connesso aduna capacit di carico C.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Invertitore CMOS: Dissipazione di potenza

    2

    DDD VCfP

    La potenza statica dissipatanellinvertitore CMOS nulla poich siaper ingresso alto (VDD) che basso (0) la corrente zero. Questo

    uno degli aspetti pi importanti della tecnologia CMOS.La potenza dinamica dissipata dipende principalmente allenergiaspesa per la carica della capacit di uscita C. Questa componentedella dissipazione di potenza data da:

    dove f la frequenza con cui viene commutato linvertitore.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Invertitore CMOS: funzionamento dinamico (1)

    Ipotesi :

    Carico capacitivo

    Impulso ideale in ingresso (tempi di salita e tempi di discesa nulli)

    QN e QPmatched ( tPHL= tPLH)

    Essendo il circuito simmetrico si considera uno solo dei processi dicommutazione, quello relativo allaccensione (turn-on)

    t

    t

    vI

    vO

    VDD

    tPLHtPHLVDD

    VDD/ 2

    0

    0

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    48/127

    Invertitore CMOS: funzionamento dinamico (2)

    0

    Punto di lavoro dopo

    che la commutazione

    stata completataD

    FM

    E

    A

    Punto di lavoro per t = 0-

    VDD vO

    iDN Punto di lavoro per t = 0+

    (VDDVt)

    VDD/ 2

    vGSN =VDD

    Scarica del

    condensatoreattraverso QN

    Traiettoria del punto di lavoro quando la

    tensione dingresso passa da VOL = 0 aVOH = VDD ( transizione 0 1 )nellistante t = 0.

    Per t = 0- vO = VDD e il condensatore carico a questo valore.

    A t = 0 vI = VDD e QP va in interdizione.

    Il circuito equivalente il seguente con ilvalore iniziale vO = VDD

    Il punto di lavoro allistante t = 0+ il punto E, in cui QN insaturazione e fa scorrere una corrente molto grande. Quando Csi scarica, la corrente che scorre in QN rimane pressochcostante fino al punto in cui vO = VDD Vt (punto F). Questa

    porzione dellintervallo di scarica viene indicata con tPHL1.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    49/127

    Invertitore CMOS: funzionamento dinamico (3)

    DDN

    PHLVK

    Ct

    8.0

    221 tDDN

    t

    tDDN

    tDDDDPHL

    VVK

    VC

    VVK

    VVVCt

    DD

    tDD

    tDDN

    PHLV

    VV

    VVK

    Ct

    43ln

    22

    DD

    tDD

    tDD

    t

    tDDN

    PHLPHLPHLV

    VV

    VV

    V

    VVK

    Cttt

    43ln

    2

    121

    Dal momento che si ottieneDDt VV 2.0

    Possiamo scrivere:

    Oltre il punto F QN in triodo. Il tempo necessario perch vO scende da ( VDD Vt) al

    punto di mezzo ( vO = VDD/2), indicato contPHL2, possiamo scrivere:

    Le due componenti di tPHL possono essere sommate, ottenendo:

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    50/127

    Invertitore CMOS: funzionamento dinamico (4)

    DD

    tDD

    tDD

    t

    tDDP

    PLHV

    VV

    VV

    V

    VVK

    Ct

    43ln

    2

    1

    Lanalisi del processo di spegnimento (turn-off) analogaa quella di turn-on. Lespressione di tPLH identica a quella

    di tPHL, tranne per il fatto che contiene KPal posto di KN:

    DDP

    PLHVK

    Ct

    8.0

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    51/127

    Invertitore CMOS: prodotto ritardo-potenza

    Il prodotto ritardo-potenza (DP) dei CMOS pu essere

    ottenuto moltiplicando la dissipazione di potenza

    dinamica per il ritardo di propagazione:

    N

    DD

    DDN

    DDPHLDK

    VCf

    VK

    CVCftPDP

    22 8.08.0

    I valori risultanti vanno da meno di 1pJper i circuiti VLSI a circa 10pJper i circuiti SSI.

    DP direttamente proporzionale alla velocit di commutazione e puessere ridotto lavorando a basse frequenze. Inoltre pu essere ridotto

    diminuendo la capacit di carico e/o la tensione di alimentazione.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    52/127

    Porte logiche CMOS (1)

    Porta NOR : Porta NAND :

    BAY

    BAY

    ABY ABY

    A B Y

    0 0 1

    0 1 0

    1 0 0

    1 1 0

    A B Y

    0 0 1

    0 1 1

    1 0 1

    1 1 0

    Invertitore

    di base

    Invertitore

    di base

    BAY

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    53/127

    Porte logiche CMOS: dimensionamento (1)

    Le porte CMOS si dimensionano facendo riferimento ad uninvertitore equivalentea cui possono essere riportate le porteper ogni data combinazione delle variabili logiche in ingresso.

    Una connessione di nMOS uguali in parallelo equivalente a unsingolo MOS con un Keq= nK.

    Una connessione di nMOS uguali in serie (circa) equivalente aun unico MOS con un Keq= K/n.

    In qualunque condizione di funzionamento il comportamento siastatico che dinamico della porta CMOS in esame riconducibile aquello di un invertitore CMOS equivalentecon opportuni valoridi KPeqe KNeq.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    54/127

    Porte logiche CMOS: dimensionamento (2)

    Si cerca di realizzare porte logiche CMOS che forniscano uguali correnti dipull-upe di pull-down.

    Per la parta NOR a due ingressi, quando i due ingressi sono collegati, la

    corrente la somma delle correnti di Q1Ne Q3Npertanto la corrente di pull-down doppia rispetto a quella di un singolo MOS a canale n.

    La corrente dipull-up fornita dalla serie di Q2Pe Q4Ped uguale a quella diun singolo MOS a canale p.

    Pertanto le correnti saranno uguali solo se verificata la seguente condizione:

    NNPP KKKK 3142 22

    Essendo p 1/2n il rapporto W/Ldi Q2Pe Q4Pdovr essere circa ilquadruplo del rapporto W/Ldi Q1Ne Q3N, per una porta NOR a Ningressideve essere:

    n

    p

    L

    WN

    L

    W

    2

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    55/127

    Porte logiche CMOS: dimensionamento (3)

    n

    pL

    WN

    L

    W

    2

    Per la porta NAND a due ingressi dovr essere (W/L)p= (W/L)n.

    Una porta NAND a due ingressi richiede, quindi unarea minore di

    una porta NOR a due ingressi.

    In generale, in una porta NAND a n ingressi deve essere:

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    56/127

    Porte a tre stati (three-state)

    Le porte logiche a tre statipresentano in uscita tre differenti stati

    (elettrici) di funzionamento: alto, basso ed alta impedenza (uscita disabilita).

    I primi due stati dipendono dalla combinazione delle variabili di ingresso.

    Il terzo stato non dipende dalle variabili logiche in ingresso ma dallapresenza di un segnale di abilitazione (enable) o disabilitazione (inhibit)della porta stessa, applicato a un particolare ingresso aggiuntivo dellaporta.

    Sono utilizzate nella connessione di pi portea uno stesso bus di uscita,utilizzando lingresso di abilitazione in modo che solo una delle porte si divolta in volta abilitata, mentre le altre sono poste nella condizione di altaimpedenza.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    57/127

    Invertitore CMOS con uscita three-state

    I A Y

    0 A A

    1 A Z

    Il PMOSche disconnette luscita versolalimentazione (QP4) pilotatodirettamente dal segnale I, mentrelNMOSche disconnette luscita verso

    massa pilotato dal suocomplementare tramite un invertitorepilotato anchesso dal segnale I.

    Quando I basso, entrambi i MOS sonoin conduzionee linvertitore funzionanel modo normale ( Y = NOT A).

    Quando I alto i due MOS sonointerdetti luscita disconnessa siadalla massa che dall alimentazione, percui luscita assume il valore imposto suquesto terminale dalle uscite delle altreporte.

    Schema

    circuitale:

    Tabella di verit:

    Simbolo logico:

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    58/127

    Il Latch

    Il latch un multivibratore bistabile costituito da2 invertitori interallacciati, G1e G2.

    Gli invertitori formano un ciclo a controreazionepositiva.

    Per studiare il funzionamento del latch, siinterrompe lanello di controreazione

    allingresso di G1e si applica a questo ilsegnale vw.

    Nell ipotesi che limpedenza dingresso di G1sia grande, tale interruzione non modifica lacaratteristica di trasferimento dellanello.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    59/127

    Punti di lavoro del Latch

    vZ

    vW

    C

    B

    A

    VOH

    VOL Punto di lavorostabile

    Punto di lavorostabile

    Punto di lavoroinstabile

    vW = vz

    vz in funzione di vW

    0

    vZ

    vW

    C

    B

    A

    VOH

    VOL Punto di lavorostabile

    Punto di lavorostabile

    Punto di lavoroinstabile

    vW = vz

    vz in funzione di vW

    0

    La caratteristica di trasferimento ( vz in funzione di vw) formata da 3 segmenti, di cui quello centralecorrisponde alla regione di transizione.

    La retta vw= vz verificata quando viene ripristinata laconnessione tra Ze Win modo da chiudere lanello.

    Le 3 intersezioni (A,B,C) dei due vincoli costituiscono ipossibili punti di funzionamento stazionario del sistema.

    A e C rappresentano due possibili situazioni stabilidelsistema, in quanto in entrambi i punti la pendenza della

    funzione di trasferimento a ciclo aperto nulla e quindisi ha unamplificazione complessivaA =0.

    Un eventuale perturbazione del regime di equilibrioporter, in base alla teoria della reazione , a unevoluzione in uscita rapidamente smorzata intorno alpunto di funzionamento.

    Il punto B, appartenente al tratto a pendenza

    elevata della caratteristica a circuito aperto,

    invece un punto instabile, perch se varia

    luscita (in seguito a interferenze o rumore),

    essendo A > 1, il punto di funzionamento si

    allontana indefinitamente dal punto B per

    raggiungere uno dei due punti stabili A o C.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    60/127

    Latch: conclusioni

    Ha due punti stabiliAe Cche corrispondono a due possibili livellilogici, che quindi costituiscono i due possibili stati del circuito.

    Il puntoAcorrisponde alluscita del secondo invertitore nello statologico basso (0 logico), e quello Cnello stato logico alto (1 logico).

    E un circuito bistabile con due uscite complementari.

    In quale dei due stati stabili si trovi dipende dalleccitazione esterna

    che lo spinge verso luno o laltro.

    Memorizzalazione esterna rimanendo indefinitamente nello statoacquisito.

    E capace di immagazzinare un solobit di informazione.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    61/127

    FlipFlop SR(1)

    R S Qn+1

    0 0 Qn

    0 1 1

    1 0 0

    1 1 ?

    S

    R

    Q

    Q

    S

    R

    Q

    Q

    R S Qn+1

    0 0 ?

    0 1 0

    1 0 1

    1 1 Qn+1

    Schema logico: Simbolo logico: Tabella della verit:

    N

    O

    R

    N

    A

    N

    D

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    62/127

    Flip-Flop SR(2)

    Caso 1:

    Supponiamo che nel FFsia memorizzato uno 0 logico:

    -Q 0

    - Gli ingressi della porta G2sono bassi

    -Q 1

    -Q, applicato a uno dei due ingressi di G1mantiene Q a 0

    Caso 2:

    Per portare il FFnello stato di set, presentiamo un 1allingresso S, lasciando a 0 R:

    -Qdiventa 0

    - Gli ingressi di G1 sono 0

    -Qva al livello alto (stato di set)

    - Se Storna a 0 il FFrimane nello stato di set

    Caso 3:

    Per memorizzare uno 0 necessario portare Rad 1, lasciando Sa 0.

    Il FF nello stato di resete vi rimane anchequando Rtorna a 0.

    Caso 4:

    Sed Rvengono portati ad 1contemporaneamente.

    -G1

    e G2

    portano a 0 sia Qche Q(contraddice ladenominazione di uscite complementari)

    - SeRed Stornano a 0 il FFrimane in uno statoindefinito

    - Questa combinazione di ingressi non consentita

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    63/127

    FlipFlop SRin tecnologia NMOS

    C

    B

    A

    VI

    VO

    Punto di lavoro

    stabile

    Punto di lavoro

    stabile

    Punto di lavoro

    instabile

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    64/127

    Multivibratore monostabile (one-shot)

    Ha un punto di lavoro stabile dove pu rimanereindefinitamente.

    Ha un punto di lavoro instabile dove pu rimanere

    soltanto per un determinato intervallo di tempo T. Il circuito genera un impulso di durata T.

    La durata dellimpulso di uscita non legata a quelladellimpulso di ingresso.

    Pu essere usato come normalizzatore di impulsi.

    MonostabileIn Out

    In

    Out

    t

    tT

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    65/127

    Multivibratore monostabile in tecnologia CMOS (1)

    G1 G2

    2 porte NOR CMOS con 2 ingressi G1e G2 Condensatore di capacit C

    Resistenza R

    VI fornisce al monostabile gli impulsi ditrigger

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    66/127

    Multivibratore monostabile in tecnologia CMOS (2)

    Per evitare che il segnale dingresso superi la

    tensione VDD (di pi di una caduta di diodo),

    oppure scenda sotto la tensione di massa (di pi

    di una caduta di diodo) vengono collegatiallingresso delle porte dei diodi.

    Questi diodi di aggancio svolgono una funzione

    importante nel funzionamento della porta G2.

    Ogni coppia di diodi si presenta in parallelo.

    Quando la tensione tende ad uscire dai limiti

    imposti dalle alimentazioni, i diodi forniscono un

    percorso a bassa resistenza, mentre per valori

    intermedi di tensione la corrente di ingresso

    sostanzialmente nulla.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    67/127

    Multivibratore monostabile in tecnologia CMOS (3)

    Quando luscita della porta bassa le sue caratteristiche diuscita possono essere rappresentate dalla resistenza Ronversomassa, il cui valore generalmente di qualche centinaio di

    Ohm.La corrente scorre dal circuito esterno verso il terminale diuscita delle porte: la porta sta assorbendo (sinking) corrente.

    Quando luscita alta la corrente scorre da VDDverso ilcircuito esterno, attraverso il terminale di uscita: la porta staerogando(sourcing) corrente.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    68/127

    Multivibratore monostabile in tecnologia CMOS (4)

    t

    t

    t

    t

    0

    0

    0

    0

    vO2

    vI2

    vO1

    vI

    VDD

    VDD

    VDD

    T

    V1

    V2

    V2

    V1 Costante di tempo = C ( R +Ron )

    Costante di tempo = C ( R +Ron )

    vthVerso VDD

    ( VDD+ VD1)

    Prima dellimpulso di trigger (stato stabile):

    Luscita di G1, vO1 alta, il condensatore scarico elingresso di G2 , vI2 , alto.

    Luscita di G2 , vO2 , bassa.

    Questa tensione bassa riportata allingresso ed essendo vIbassa, luscita di G

    1risulta alta come supposto.

    Applicazione impulso di trigger :

    La tensione duscita di G1, vO1 , scender, ma nonesattamente a zero poich G1 assorbe corrente ed ha unaresistenza di uscita finita Ron , piuttosto vO1 si abbassa di unaquantitV1.

    Tale caduta applicata a G2 attraverso C, che durante iltransitorio si comporta come c.c.

    La tensione dingresso di G2 , vI2 , scende di un identicovaloreV1.

    Durante il transitorio presente una corrente istantanea che

    scorre da VDD a massa attraverso R, Ced il terminale duscitadi G1. E presente un partitore di tensione formato da R e Ronda cui possibile determinareV1:

    onDD RR

    RVV

    1

    21 PP tt

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Multivibratore monostabile in tecnologia CMOS (5)

    Labbassamento di tensione allingresso di G2 fa s che la suauscita vO2 salga a VDD.

    Questo segnale mantiene luscita di G1 bassa, anche dopo chelimpulso di trigger tornato a zero.

    Il circuito si trova nello stato quasi-stabile:

    La corrente che scorre in R, C e Ron determina la carica di C e facrescere esponenzialmente la tensione vI2 verso VDD con costantedi tempo C( R+Ron ).

    La tensione VI2 continua a crescere finch non raggiunge latensione di soglia VtH di G2.

    A questo punto si verificher la commutazione di G2e la sua uscitavO2 va a 0 facendo commutare anche G1.

    Luscita di G1 tender a salire verso VDD ma la sua variazioneistantanea limitata aV2.

    Questa variazione di vO1viene fedelmente riprodotta allingresso diG2attraverso C. In questo modo anche lingresso di G2 cresce di

    V2.

    A causa della presenza di D1tra lingresso di G1e VDD, vI2 puarrivare al massimo a VDD +VD1 con VD1 (circa 0.7V) la caduta aicapi di D1:

    thDDD VVVV 12

    t

    t

    t

    t

    0

    0

    0

    0

    vO2

    vI2

    vO1

    vI

    VDD

    VDD

    VDD

    T

    V1

    V2

    V2

    V1 Costante di tempo = C (R +Ron)

    Costante di tempo = C ( R +Ron )

    vthVerso VDD

    ( VDD+ VD1)

    21 PP tt

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Multivibratore monostabile in tecnologia CMOS (6)

    Dato che vI2 maggiore di VDD( di una quantit VD1) la corrente uscir da G1e scorrerattraverso Cnel parallelo tra Re D1. Questa corrente scarica Cfinch vI2non sar scesofino a VDDe vO1non sar salito fino a VDD.

    Il monostabile non risente di nuovi impulsi dingresso finch il condensatore non si completamente scaricato.

    Lintervallo di scarica del condensatore detto tempo di recupero ( recovery time).

    Circuito equivalentedurante la scarica di C:

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Durata Tdellimpulso

    thDD

    DD

    on

    onVV

    V

    RR

    RRRCT ln

    onDD RR

    RVV

    1

    t0

    vI2

    VDD V2V1 Costante di tempo = C (R +Ron)

    vthVerso VDD

    ( VDD+ VD1)

    Per ricavare unespressione della durata Tdellimpulso prodotto dalmonostabile si fa riferimento al diagramma di temporizzazione di vI2e alvalore diV1:

    f

    RC

    t

    fi VeVVV

    DD

    RC

    t

    DDDDI VeVVVv

    12

    DDRRC

    T

    th VeVV on

    1

    thDD

    DD

    onthDD

    RRC

    T

    VV

    V

    RR

    R

    VV

    V

    eon

    1

    Generico esponenziale:

    Nel nostro caso:

    Pert = T :

    Passando ai logaritmi:

    thDD

    DD

    VV

    VCRT ln

    2lnCRT

    perRon =0 :

    se Vsl = VDD/2 :

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Multivibratore astabile in tecnologia CMOS

    VDD

    VDDvO1

    vO2

    VDD

    t

    t

    t0

    0

    0

    Vth

    Costante di

    tempo = CR

    Verso 0

    Verso VDD

    Resistenza duscita della porta CMOStrascurabile

    Diodi ideali (in conduzione la caduta di tensione nulla)

    Ipotesi:

    th

    DD

    thDD

    DD

    V

    V

    VV

    VCRT ln 4lnCRTPerVth = VDD/2

    Il periodo di oscillazione dato da:

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Le memorie (1)

    La maggior parte dei sistemi digitali contiene degli elementi di memoria, capacidi immagazzinare dati e istruzioni, da fornire in tempi successivi alle unit dielaborazioni o alle unit di ingresso/uscita.

    Una prima classificazione delle memorie riguarda la divisione in memoriesequenziali e memorie ad accesso casuale.

    Nelle memorie sequenzialii dati sono immagazzinati in maniera sequenziale inun supporto che permette la loro registrazione in serie, e anche la letturaavviene in maniera sequenziale, in quanto per leggere in uscita lNmobit,

    occorre attendere che scorrano in uscita tutti i bit incamerati precedenti a quelloin esame (un esempio il nastro a scorrimento).

    Le memorie ad accesso casuale sono basate su un organizzazione matricialedelle singole celle di memoria che sono poste sulle intersezioni di una serie dirighe e colonne. Il tempo di accesso alla memoria uguale per tutte le celle e

    non influenzato dal numero di bit memorizzabile dalla memoria stessa.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Le memorie (2)

    Sebbene i circuiti sequenziali sono considerati circuiti di memoria, si definisconomemorie quei circuiti che contengono un numero elevato di bit in manieraorganizzata, forniti in uscita mediante unoperazione di lettura.

    La seconda classificazione per le memorie divide le memorie ad accesso casualein memorie a sola lettura (ROM, Read-Only Memory) e memorie alettura/scrittura (RWM, Read/Write memory).

    Nelle ROM le informazionisono immagazzinate nelle celle allatto dellarealizzazione, e possono essere solo lette indirizzando opportunamente lamemoria.

    Nelle RWM le informazioni possono essere ripetutamente scritte nelle singolecelle e lette, con operazioni dette di scrittura e di lettura.

    In realt la dizione di memoria ad accesso casuale, o memoria RAM (RandomAccess Memory), oggi riservata alle sole memorie di lettura/scrittura (RWM),pur essendo quelle ROM basate anchesse su un accesso di tipo casuale per lalettura.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Le memorie (3)

    La terza classificazione delle memorie riguarda la capacit diconservarele informazioni memorizzate anche quando viene

    rimossa lalimentazione del sistema: si dicono memorie non volatili (Non Volatile Memory, NVM) quellememorie che conservano linformazione anche in assenza dialimentazione elettrica del circuito.

    si dicono memorie volatili quelle in cui linformazione viene persain assenza di alimentazione.

    Le memorie ROM sono memorie non volatili, mentre le RAM, siastatiche che dinamiche, sono memorie volatili.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Memorie ad accesso casuale (RAM)

    A0

    A1

    A2

    A4

    A3

    A5 A7A6 A8 A9

    Colonna 0 Colonna 1 Colonna 31

    Riga 0

    Riga 1

    Riga 31

    Linee di parole (word line)

    Linee di bit (bit line)

    Linee di riga

    Chip di memoria da 1Kbit:

    10 bit di indirizzo

    5 bit per indirizzo di riga

    5 bit per indirizzo dicolonna

    32 righe e 32 colonne

    1024 celle di memorie

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Decoder e buffer di indirizzo (1)

    Gli ingressi dindirizzo di un chipRAM sono di solito interfacciatiattraverso un inverter.

    Per esempio in una RAM NMOSvengono utilizzati i circuiti concarico a svuotamento.

    Ciascun buffer dingresso fornisceil bit dingresso e il suo

    complemento.La disponibilit dei valoricomplementati semplifica ladecodifica.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Decoder e buffer di indirizzo (2)

    Riga 0

    Riga 1

    Riga 2

    Riga 3

    Riga 7

    Indirizzo di riga (dal buffer dindirizzo)

    A2 A2 A1 A1 A0 A0

    VDD

    Il decoder completo degliindirizzi viene di solito connesso

    sotto forma di matrice.

    Attraverso un indirizzo di 3 bit

    si sceglie una delle otto linee diriga.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Temporizzazione del chipdi memoria

    Tempo di accesso : tempo che intercorre fra linizio di un

    operazione di lettura e listante in cui il

    dato compare in uscita.

    Tempo di ciclo : tempo minimo consentito fra due operazioni

    consecutive di memorie

    Le memorie MOS sono caratterizzate da tempi di accesso e di ciclodellordine di 10 - 100 ns.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Celle statiche di memoria (SRAM) (1)

    Nelle RAM il maggior numero di dispositivi utilizzato perrealizzare le celle elementari di memoria, occorrono tante cellequanti sono i bit immagazzinabili dalla memoria.

    Le RAM statiche utilizzano come celle di memorie dei flip-flop. Si prenderanno in esame le celle statiche in tecnologia NMOS e

    CMOS.

    ESEMPIO:

    Memoria RAM indirizzabile con parole da 16 bit: 8 bit per le righe e 8 per le colonne

    I decodificatori di riga e colonna (da 8 a 28 = 256) richiederanno 8 x 256 = 2048

    dispositivi ciascuno.

    Gli amplificatori di lettura e scrittura (uno per colonna) saranno 256

    Le celle di memoria devono essere 28 x 28 = 65 536.

    Questa memoria viene indicata come memoria da 64kbit

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    81/127

    Celle statiche di memoria (SRAM) (2)

    Cella SRAM in tecnologia CMOS:Ogni cella SRAM (sia in tecnologia NMOSche CMOS) formata da un flip-flopche

    contiene due invertitori accoppiati inmodo incrociato e da due transistordiaccesso (Q5e Q6).

    Quando la riga selezionata i transistor diaccesso sono accesi e connettono il flip-flop sia alla linea di colonna Dche alla

    linea di colonna negata D.I transistor di accesso funzionano comeporte di trasmissione che consentono unflusso bidirezionale tra il flip-flope le lineeDe D.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    82/127

    Celle statiche di memoria (SRAM) (3)

    Cella SRAM in tecnologia NMOS con caricoa svuotamento:

    Operazione di lettura in cella di un bit 0:

    Q1N ON eQ2N OFF

    Le tensioni delle linee D e D vengono postea VCC/2.

    Quando si accendono Q5 e Q6 la correntescorre dalla linea D a massa attraverso Q5eQ1N.

    Questo causa un abbassamento di tensione

    sulla linea D.

    Contemporaneamente la corrente scorre da

    VCC verso la linea D passando attraversoQ4 e Q6, provocando un aumento della suatensione.

    La tensione di segnale tra D e D fornitaallamplificatore di lettura (sense) dellacolonna e la sua uscita verr connessa alla

    linea data-output del chip.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Celle statiche di memoria (SRAM) (4)

    Cella SRAM in tecnologia NMOS con caricoa svuotamento:

    Operazione di scrittura in cella:

    Il dato ed il suo complemento vengono

    trasferito sulle linee D e D.Se di deve scrivere un 1, la linea D vieneportata a VCC e la linea D a massa.

    I transistori di conduzione Q5 e Q6 fannocomparire una tensione alta sul gate di Q2 euna bassa sul gate Q1.

    Il flip-flop viene dunque forzato nello statoin cui il drain di Q1 alto e quello di Q2 basso.

    Questo stato viene mantenuto

    indefinitamente finch non viene modificato

    da unaltra operazione di scrittura.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    84/127

    Celle statiche di memoria (SRAM) (5)

    Cella SRAM in tecnologia NMOS con caricoin Si policristallino:

    Un fattore chiave che consente di

    realizzare chip di memoria di elevatacapacit la dissipazione di potenza

    per bit che deve essere mantenuta

    quanto pi bassa possibile.

    Si utilizzano dei resistori di carico

    realizzati nello strato di Si policristallino

    attraverso un addizionale passotecnologico.

    E possibile ottenere resistori di grande

    valore, riducendo la potenza dissipata

    in ogni cella.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    85/127

    Circuiti di lettura e scrittura nelle SRAM

    I circuiti di lettura e scrittura delle linee

    sono essenzialmente degli

    amplificatori abilitati dalle uscite deldecodificatore di colonna.

    Nella fase di scrittura pilotano in uscita

    le tensioni di linea in funzione dei dati

    inviati ai loro ingressi.

    Perloperazione di lettura, amplificanolo sbilancio di tensioni sulle due linnee

    dati e lo trasferiscono come segnale

    logico in uscita.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    86/127

    RAM Dinamiche (DRAM) (1)

    Per aumentare la capacit di memoria disponibile a parit di area del chipoccorre:

    ridurre il numero di transistori per cella elementare di memoria;

    ridurre il numero di interconnessioni, in particolare ridurre le dimensioni (e ilnumero) della linee per lalimentazione delle celle, e quelle per la lettura e lascrittura dei dati.

    Per far ci si impiegano i concetti della logica dinamica per la realizzazione dicelle di memoria basate sulla conservazione della carica accumulata in una

    capacit.Le memorie RAM che utilizzano celle di memoria dinamiche vengono indicatecome DRAM (DynamicRAM), e permettono di ottenere le pi elevate capacit dimemoria a parit di area utilizzata.

    La tecnologia obbligatoriamente quella MOS; con luso delle celle di memoria

    dinamiche si riducono i dispositivi necessari per la singola cella.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    87/127

    RAM Dinamiche (DRAM) (2)

    In una DRAM i dati binari sono immagazzinati sotto forma di carica sullacapacit della cella di memoria.

    Uno 0 logico rappresentato dallassenzadi carica e quindi da una tensione

    prossima a zero.

    Un 1 logico rappresentato da una tensione del condensatore di valoreprossimo alla tensione di alimentazione.

    Sono presenti effetti di perdita per cui il condensatore tende a perdere la suacarica.

    Per il corretto funzionamento della RAM dinamica fondamentale loperazione direfresh (rinfresco).

    Durante il refreshil contenuto della cella viene letto e il dato viene riscritto,ripristinando la tensione sul condensatore al valore appropriato.

    Il refreshdeve essere effettuato ogni 2-4ms, ci implica la presenza di un clock.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    88/127

    RAM Dinamiche (DRAM) (3)

    CQN

    Cella

    Word line

    Bit line

    CL

    La cella pi comune nelle RAM dinamica la cella ad un transistor, cheimpiega un MOS e una capacit per bit di memoria.

    Il gate del transistore connesso alla linea di parola, mentre il drain allalinea di digit.

    C 0.05pFCL 20-30 volte pi grande.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    89/127

    RAM Dinamiche (DRAM) (4)

    Quando la riga selezionata tutti i transistor nella riga vanno in conduzione e ilcondensatore di memoria di ciascuna cella connesso alla bit line, trovandosi inparallelo a CL.

    Se si deve leggere un 1 la tensione su Cprodurr un incremento positivo della tensionesu CL. Essendo CL>> Clincremento di tensione su CL molto minore della tensioneiniziale su C.

    Se si deve leggere uno 0 ai capi di CLnon si verificher nessun incremento.

    La variazione di tensione sulla bit line rivelata ed amplificata dal sensedi lettura, ilsegnale amplificato viene imposto sul condensatore ripristinando il livello di segnale e

    rinfrescando tutte le celle della riga.

    Il segnale alluscita dellamplificatore di lettura della colonna selezionata vienepresentato sulla linea data output del chip.

    Loperazione di scrittura procede in maniera simile, con la differenza che il dato dascrivere presente sul data input, viene applicato dal decoder di colonna alla bit lineselezionata. Questo dato quindi memorizzato sulla Cdella cella selezionata.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

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    Memorie a sola lettura: ROM (1)

    Sono circuiti in cui le informazioniconsistono in determinate paroleimmagazzinate nella matrice di circuiti combinatori che costituiscono la memoriastessa.

    Le parole possono essere presentate alle uscite in funzione degli indirizzi logiciforniti agli ingressi.

    Pu essere vista come un circuito combinatorio che fornisce in uscita una serie didati Y0, Y1,YM-1 , in corrispondenza di una serie di ingressi (indirizzi)A0 , A1,AN-1 . Con N bitdi ingresso si possono avere 2

    Ncombinazioni di parole in uscita,ognuna formata da M bit.

    Le informazioni vengono conservate permanentemente nella configurazione delcircuito anche se questo non alimentato, e quindi la memoria non volatile.

    L applicazione principale della ROM quella di conservare (e fornire) le istruzionidi un programma di controllo di un processore o i dati di una tabella di valori (look-up table) per realizzare una funzione matematica.

    2N x M

    bit

    A0

    A1

    An-1 YM-1

    Y0

    Y1Simbolo logico di una memoria

    ROM a 2N x M bit

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    91/127

    Memorie a sola lettura: ROM (2)

    Lorganizzazione in termini di blocchi combinatori di una memoria ROM basata su un circuito di decodifica dellindirizzo in ingresso, che abilitauna delle linee di un circuito di codifica che presenta in uscita la parola

    definita in base alla codifica prescelta.Le scelte delle tecnologie e dei dispositivi da utilizzare per larealizzazione delle ROM sono dettate di requisiti richiesti sul numero dibit (o di parole) da memorizzare, ossia dalla capacit di memoria, e daitempi di accesso alle informazioni (tempi di lettura).

    Per le memorie ROM ad alta capacit la scelta orientata su tecnologieMOS e CMOS.

    Per le applicazioni nelle quali vi necessit di bassi tempi di lettura sonoutilizzate le tecnologie bipolari.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    92/127

    ROM in tecnologia NMOS (1)

    ROM a 32 bit ( 8 parole da 4 bit).

    Matrice di MOSFET ad arricchimento.

    I gate sono connessi alle linee di parola.

    I drain sono connessi alle linee di bit.

    I source sono a massa.

    Nelle celle che memorizzano uno 0 presente il

    MOSFET.

    Nelle celle che memorizzano 1 non presente

    nessun dispositivo.

    Il decoder di riga seleziona una delle 8 paroleponendo al livello alto la tensione della linea.

    I transistor connessi alla linea vanno in

    conduzione, portando la tensione delle linee di bit

    a 0.

    Le linee di bit senza il transistor rimangono alla

    tensione di alimentazione.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    93/127

    ROM in tecnologia NMOS (2)

    Lintroduzione delle informazioni desiderate nella ROM, e cio la codifica voluta per ogniindirizzo, consiste nel definire le posizioni nella matrice nelle quali devono essere inseriti iMOS, riga per riga.

    Questa scrittura delle informazioni viene detta personalizzazione della memoria, e pu

    essere fatta a diversi livelli di realizzazione della ROM:

    definizione della ROM a livello di realizzazione del tracciato del circuito integrato;questa modalit viene utilizzata sol per applicazioni specifiche, nelle quali la ROM eparte di un circuito integrato pi grande;

    realizzazione di una struttura generale dalla industria che realizza il circuito integrato,con MOS presenti in ogni nodo della matrice ma non contattati, in quanto il processo si

    arresta al livello di realizzazione della metallizzazione. Questultima va in seguitorealizzata in accordo con le specifiche relative alla codifica richiesta dallutilizzatore.Questo tipo di ROM prende il nome di ROM programmabile con maschera ( Masked-ROM);

    programmazione effettuatadirettamente dallutilizzatore su componenti standard, dettimemorie ROM programmabili (Programmable Read Only Memory, PROM), indicandocon questo nome le memorie programmabili direttamente dallutente.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    94/127

    Memorie programmabili (PROM)

    Le PROM sono ROM che possono essereprogrammate dallutilizzatore, ma solo una volta

    La PROM a BJT utilizza fusibili di Si policristallino perconnettere lemettitore di ciascun BJT allacorrispondente linea di digit

    Il fusibile lasciato intatto se si vuole memorizzare

    uno 0. Il fusibile bruciato se si vuole memorizzare un 1

    Il processo di programmazione irreversibile.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    95/127

    Memorie non volatili

    Permemorie non volatili (NVM) si intendono le memorie il cui

    contenuto pu essere programmato direttamente dallutilizzatore per

    via elettrica, su componenti standard realizzati dai produttori,

    mantenendo le informazioni anche quando lalimentazione rimossa.Le memorie non volatili si suddividono in:

    EPROM (Electrically Programmable ROM), memorie che possono essereprogrammate elettricamentedallutilizzatore, e cancellabili, ma non per viaelettrica, in quanto richiedono unesposizionea radiazione UV del chip.

    EEPROM (Electrically Erasable Programmable ROM), memorie in cui ogni bitdella memoria pu essere sia programmato che cancellato elettricamentedallutilizzatore.

    FLASH, memorie in cui lutilizzatore pu programmare elettricamente ognisingolo bit della memoria, mentre deve cancellare globalmente tutta lamemoria (o larghi blocchi della stessa), sempre per via elettrica.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    96/127

    Meccanismi di programmazione (1)

    Si utilizza un MOSFET con due GATE sovrapposti sul canale

    tra sourcee drainchiamato FAMOS (Floating gate Avalanche mode MOS)

    G1 la gate pi vicina al canale, realizzata da uno strato di polisilicioisolato perch circondato dallossido (floating gate), serve amodificare la tensione di soglia del MOS mediante introduzione dicariche negative

    G2 connessa al terminale di ingresso come in un normale MOS

    D

    S

    Gatediselezione

    Gatedi selezione G2

    Gatefluttuante G1

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    97/127

    Meccanismi di programmazione (2)

    1

    2

    12 )1( GG V

    CCV

    TT VC

    CV )1(

    2

    1'

    2

    1

    2

    1221211 )1()(

    C

    QV

    C

    CVQVVCVC GGGGG

    I due gate possono essere rappresentati come la serie di due capacit C1 e C2 tra il terminale di

    ingresso e il substrato di silicio in cui si forma il canale (MOS ad arricchimento). In assenza di

    cariche negative su G1 (dispositivo non programmato), la tensione di gate applicata al

    terminale esterno di gate corrisponde alla tensione VG2 che data da:

    La tensione che determina il canale del MOS VG1, se VG1 > Vt, il MOS conduce. Tenendo contoche la tensione di gate VG2 applicata al terminale esterno G2, rispetto a questo il MOSpresenta una tensione di soglia Vt :

    Se gli spessori dellossido sono uguali, si ha C1 = C2, e VG1= Vt 0.8V, Vt 2 Vt. Se vi una

    carica negativaQ accumulata su G1 (dispositivo programmato), la tensione VG2 si pudeterminare come:

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    98/127

    Meccanismi di programmazione (3)

    iD

    vGS

    Non programmato (1) Programmato (0)

    Tensione di lettura0

    Q = 0 Q < 0

    *

    22

    1

    2 )1( TTG VC

    QV

    C

    CV

    Il valore che deve assumere VG2 affinch VG1 sia pari a Vt fornisce il nuovo valore di soglia V*tdato da:

    Il dispositivo programmato rimane

    interdetto per tutti i valori di VG, se

    V*t > VDD.

    Si assume arbitrariamente che lo

    stato non programmato

    rappresenta un 1 memorizzato,

    mentre lo stato programmato

    rappresenta uno 0 programmato

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    99/127

    Meccanismi di programmazione (4)

    I meccanismi fisici utilizzati per programmare i MOS a

    doppia gate, e cio per portare una carica negativa nellagate isolata G1 sono:

    iniezione di elettroni caldi (hot electrons)

    tunnelingattraverso ossidi sottili

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    100/127

    Iniezione di hot electrons

    Gli elettroni che fluiscono nel canale di un MOS in conduzione possono acquistare energia,se il drain viene portato ad unelevata tensione.A causa del campo elettrico elevato e del fenomeno di ionizzazione, un numero ridotto dielettroni pu acquistare energia sufficiente a superare la barriera ossido-silicio di 3,2 eV.

    Quindi, se il campo nellossido tale da favorire il trasporto verso la gate, qualcheelettrone energetico pu superare la barriera dellossido ed essere iniettato nella gate G 1.Questi elettroni sono dettielettroni caldi(hot electrons) perch la loro temperatura,proporzionale alla loro energia, ben maggiore della temperatura del cristallo di silicio.

    EC

    EV

    EC

    EV

    tOX

    SiO2 Si-poly

    3,2 eV

    -

    -

    -

    SiSiO2

    Si

    Si-poly

    -

    -

    VG1

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    101/127

    Tunnelingin ossidi sottili

    - - -

    -

    EC

    EV

    EC

    EV

    tOX

    SiO2

    Si-poly

    3,2 eV

    Si

    VG1

    Si-polySi

    SiO2

    Leffetto tunnel si verifica se lo spessore dellossido (o pi in generale della barriera dipotenziale da attraversare) sufficientemente piccolo.

    Si ha una probabilit non nulla che un elettrone, di energia inferiore alla barriera dipotenziale, si ritrovi dallaltra parte della barriera stessa.

    Con spessori dellossido dellordine di qualche nmil numero di elettroni che lo possonoattraversare non trascurabile: i portatori attraversano lossido pereffetto tunnel.

    Il meccanismo di programmazione richiede che il tunnelingpossa essere modificato dalcampo elettrico, in modo da essere controllabile.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    102/127

    Memorie EPROM

    Programmazione per via elettrica del singolo bit.

    Cancellazioneglobale con esposizione dellossido a radiazione UV(richiede circa 20 minuti).

    Meccanismo delliniezione hot electrons per programmare i FAMOS. I cicli di programmazione sono limitati perch lossido si degrada a

    causa della iniezione.

    + 25V

    + 16V

    Gatedi selezione

    Canale n

    OssidoPer programmare il FAMOS, tra il

    drain ed il source viene applicatauna tensione molto alta (16-20 V).

    Al gate di selezione viene applicatauna tensione di circa 25 V.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    103/127

    Memorie E2PROM

    Programmazione e cancellazione per via elettrica, a livello di singolobit.

    Basate su dispositivi MOS a doppia gate, detti FLOTOX (Floating Gate

    Thin Oxide), in quanto hanno la gate isolata G1 che siestendeparzialmente sulla regione di drain, e in questa sovrapposizione lospessore molto pi sottile (inferiore ai 10 nm).

    Meccanismo di tunnelingFN sia per la programmazione che per lacancellazione del singolo bit.

    Applicando una tensione positiva elevata su G1, gli elettroni del drain

    possono passare attraverso il sottile strato di ossido sulla gate G1, pereffetto tunnel.

    La programmazione del MOS viene annullata applicando un impluso dipolarit opposta (negativa) su G2

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    104/127

    Memorie FLASH

    Memorie ROM che possono essere scritte e cancellateelettricamente.

    Basate su dispositivi MOS a doppia gate.

    Programmazione della matrice per singolo bit basata su hot

    electrons (pochi s). Cancellazione contemporanea su tutti i bit della matrice (o per

    larghi settori della stessa) basata su tunneling FN(pochi secondi).

    A parit di area con le EEPROM hanno una capacit di memoriadoppia perch usando il processo di hot electrons per la

    programmazione si evita il MOS di accesso. Hanno unimportanzacrescente nei sistemi digitali, in quanto

    permettono di programmare e cancellare le istruzioni contenute inmemorie ROM di alta capacit di memoria, con elevato numero dicicli di cancellazione.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    105/127

    Caratteristiche delle memorie non volatili

    NVM EPROM EEPROM FLASH

    Programmazione Hot electrons Tunneling FN Hot electrons

    Cancellazione Radiazione lumin Tunneling FN Tunneling FN

    MOS per Cella 1 2 1

    Tempo di programm. < 10 s Secondi/Chip < 10 s

    Tempo di cancell.

    -Minuti Secondi

    Tempo di lettura ~ 50 ns ~ 100 ns ~ 50 ns

    Correnti di program. Elevate Basse Elevate

    Cicli di scrittura ~ 100 ~ 105 ~ 103 - 105

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    106/127

    Segnali analogici e digitali

    t

    t

    V(t)

    V(t)

    t0 t1 t2 t3 . . . .

    t0 t1 t2 t3 . . . .

    Un segnale analogico pu assumere qualunquevalore pertanto la sua ampiezza mostra unavariazione continua in tutto il suo intervallo di

    attivit.

    Un segnale digitale rappresentato medianteuna sequenza di numeri, ognuno dei qualirappresenta il valore del segnale in undeterminato istante di tempo.

    I segnali possono essere convertiti dalla formaanalogica a quella digitale attraverso i processidi campionamento e quantizzazione del segnale.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    107/127

    Campionamento dei segnali analogiciS1

    Circuito sample-and-hold:E formato da un interruttore analogico che pu essere

    realizzato con una porta di trasmissione a MOSFET, un

    condensatore di immagazzinamento e (non mostrato) un

    amplificatore di isolamento.

    Linterruttore si chiude periodicamente sotto il controllodi un segnale impulsivo periodico (clock).

    Il tempo in cui linterruttore resta chiuso, ,

    relativamente breve ed i campioni ottenuti sono

    immagazzinati (memorizzati) nel condensatore.

    Il livello di tensione presente su C tra due successiviintervalli di campionamento rappresenta il campione

    presente in ingresso.

    Ognuno di questi livelli di tensione viene applicato

    allingresso di un convertitore A/D che fornisce un

    numero binario di N bit proporzionale al valore del

    campione del segnale.

    La possibilit di eseguire lelaborazione su un numero

    di campioni di un segnale analogico si fonda sul

    teorema del campionamento o di Shannon.

    t

    t

    t

    vI

    vS

    vO

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    108/127

    Teorema del campionamento di Shannon

    Dato un segnale f(t) di cui conosciamo la risposta infrequenza:

    dtetfjF tj )()(

    Detto lo spettro del segnale f(t), sef(t) a banda strettamente limitato. Cio se

    possibile ricostruire il segnale f(t),attraverso un filtro passa basso, a partire daicampioni, se e solo se verificata la

    seguente relazione:

    )( jF

    M 0)( jF

    2

    SM

    Questa una relazione che permette di

    correlare il segnale tempo continuo con quello

    tempo discreto senza perdere linformazione

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    109/127

    Quantizzazione del segnale

    Segnale analogico: 0 10 volt

    Conversione in forma digitale con uscita a 4 bit

    4 bit 16 valori (da 0 a 15)

    Risoluzione conversione = 10/15 = 2/3 V

    Tutti i numeri campionati sono multipli di un incremento di base (2/3V).

    Come si convertono i numeri che cadono a met tra due successivi livelli incrementati?

    Se abbiamo il livello analogico 6.2V, questo cade fra 18/3 e 20/3, ma essendo pi vicino a 18/3lo trattiamo come se fosse 6V (1001).

    Questo processo prende il nome di quantizzazione.

    A questo processo sono associati degli errori che prendono il nome di errori di quantizzazione.

    0V 0000

    2/3V 0001

    6V 1001

    10V 1111

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    110/127

    Convertitori A/D e D/A come blocchi funzionali

    t

    vA

    Convertitore A/D: detto anche

    ADC, riceve in ingresso un

    campione analogico vA efornisce in uscita una parola

    digitale ad N bit.

    Convertitore D/A: detto anche

    DAC, riceve in ingresso unaparola digitale di N bit e forniscein uscita un campione analogico.

    I campioni alluscita di un convertitore D/A

    spesso vengono fatti transitare per un

    circuito di sample and hold. Alluscita delquale si ottiene una forma donda a gradini.

    I gradini possono quindi essere smussaticon un filtro passa-basso, dando luogo alla

    curva in azzurro, ricostruendo il segnale

    analogicoalluscita.

    Lerrore di quantizzazione di un convertitore

    A/D equivalente a + bit meno significativo.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    111/127

    Convertitore D/A a resistori pesati (1)

    La corrente I :

    La tensione di uscita :

    Ponendo si ottiene:

    012110 2...

    22a

    R

    Va

    R

    Va

    R

    VI

    n

    Rn

    Rn

    R

    )2...22(2

    0

    0

    2

    2

    1

    11

    '' aaa

    R

    RVRIV nn

    n

    nn

    Ro

    R

    RVV

    n

    R

    1

    '

    2

    )2...22( 002

    2

    1

    1 aaaVVn

    n

    n

    no

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    112/127

    Convertitore D/A a resistori pesati (2)

    Un problema del convertitore D/A a resistori pesati che si devono

    utilizzare resistenze con valori molto diversi tra loro.

    Si assuma, per esempio, R=2,5K ed n=12.

    La resistenza pi grande pari a 5,12M. E difficile realizzare

    resistenze di valore cos elevato che abbiano le richieste precisione

    e stabilit al variare della temperatura. Daltra parte, non si pu

    scegliere per R un valore molto piccolo poich diventerebbe

    paragonabile a quello della resistenza dellinterruttore elettronico,con effetti negativi sullaccuratezza del circuito.

    Conseguentemente, il convertitore D/A a resistori pesati non si usa

    quando sono necessari pi di 4 bit.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    113/127

    Convertitore D/A con rete a scala R-2R (1)

    In ogni nodo, la resistenzavista guardando versosinistra, verso destra o versolinterruttore 2R.

    Ogni interruttore vede unaresistenza di 3R, per cuiconnettendo linterruttorecomandato da aia VRe gli

    altri a massa, la correnteentrante nel nodo i-esimo

    R

    VI Ri

    3

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    114/127

    Convertitore D/A con rete a scala R-2R (2)

    La tensione di uscita Vopu essere calcolata applicando il principio

    di sovrapposizione degli effetti.

    1) a0=1, a1=0, a2=0; I0= VR/3R. Dal momento che ogni nodo vedeuna resistenza di 2R, la corrente uscente dal nodo 0 I0/2, la corrente

    entrante nel nodo 2 I0/4 e la corrente circolante nella resistenza 3R I0/8 (vedi figura pag. precedente). La tensione Vovale quindi:

    2) a0=0, a1=1, a2=0; I1= VR/3R;

    3) a0=0, a1=0, a2=1; I2= VR/3R;

    3

    00

    23

    8)1( Ro

    VR

    IaV

    2

    11

    234)1(R

    o

    V

    R

    I

    aV

    1

    22

    23

    2)1( Ro

    VR

    IaV

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    115/127

    Convertitore D/A con rete a scala R-2R (3)

    Sommando si ottiene:

    Per un convertitore ad nbit si ha:

    )222(2)1()1()1( 00

    1

    1

    2

    2

    3210 aaa

    V

    aVaVaVV

    R

    oooo

    )22...22(2

    0

    0

    1

    1

    2

    2

    1

    1aaaa

    VV n

    n

    n

    n

    n

    Ro

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    116/127

    Convertitore A/D a controreazione

    Utilizza un comparatore, un contatore up-down(avanti-indietro) ed un convertitore D/A.

    Il comparatore fornisce unuscita che assume uno dei

    seguenti valori: positivo quando il segnaledifferenza in ingresso positivo e negativo quando ilsegnale differenza in ingresso negativo.

    Il suo nome deriva dal fatto che utilizza un DAC nelsuo anello di controreazione.

    Vantaggi: in grado di seguire le variazioniincrementali del segnale dingresso piuttostorapidamente.

    Svantaggi: il funzionamento lento se parte da zero.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    117/127

    Convertitore A/D a controreazione (2)

    Principio di funzionamento:

    Se luscita del contatore 0,luscita vo del convertitore D/Arisulta nulla e luscita delcomparatore sar positiva e il

    conteggio degli impulsi di clockcrescente.

    Luscita del DAC cresce alcrescere del conteggio fino aquando tale uscita raggiunge ilvalore del segnale analogicodingresso.

    A questo punto il comparatorecommuta ed interrompe ilconteggio.

    Luscita del contatore sardunque lequivalente digitaledella tensione analogicadingresso.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    118/127

    Convertitore A/D ad approssimazioni successive (1)

    Il tempo di conversione pari a (n+2)Tclock.

    Il valore della frequenzadi clock limitato dai

    transistori alluscita delconvertitore D/A

    Laccuratezza dipendeprincipalmente daconvertitore D/Ae dalcomparatore

    Lerrore di

    quantizzazione LSB2

    1

    Vc=1 se VaVo

    S/H (sample-and-hold)

    Circuito di campionamento e tenuta

    fC: frequenza di

    campionamentoa2

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    119/127

    Convertitore A/D ad approssimazioni successive (2)

    Sono necessari 5 impulsi di clockper eseguire la conversione:

    1 impulso - Il convertitore inizializzato ponendo Q2=1eQ1=Q0=0.

    2 impulso - La tensione Vo, ottenuta convertendo in formaanalogica il numero binario Q2Q1Q0e sottraendo LSB, confrontata con Va. Se VaVo, Q2 vienelasciato ad 1. Si pone, quindi, Q1=1.

    3 impulso -Viene determinato il valore di Q1nel mododescritto nel punto precedente e si pone Q0=1.

    4 impulso -Viene determinato il valore di Q0. 5 impulso -Vengono abilitate le tre porteANDper la lettura

    del registro.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    120/127

    Convertitore A/D ad approssimazioni successive (3)

    Esempio: Va = 5,2V; VFS= 7V; 1LSB = VFS/7 = 1V

    100

    110

    010

    110

    111

    111

    101

    001

    011

    010

    001

    000

    101

    100

    011

    TCLOCK 4TCLOCK3TCLOCK2TCLOCK 5TCLOCK0

    (0V) 000

    (2V) 010

    (3V) 011

    (4V) 100

    (1V) 001

    (5V) 101

    VFS

    (7V) 111

    (6V) 110Va

    }}

    }

    }}

    }}}

    111

    110

    100

    011

    010

    000

    001

    101

    1LSB

    MSB

    LSB

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    121/127

    Convertitore A/D di tipo Flash(1)

    Utilizza 2N-1 comparatori per confrontare il livello delsegnale dingresso con ognuno 2N-1 possibili livelli diquantizzazione.

    Le uscite dei comparatori sono elaborate mediante uncircuito logico di codifica per fornire gli N bit dellaparola digitale duscita.

    Vantaggi: possibile ottenere una conversione

    completa nellambito di un ciclo di clock. E moltoveloce.

    Svantaggi: notevole complicazione circuitale.

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    122/127

    Convertitore A/D di tipo Flash(2)

    Schema di un convertitore

    A/D Flash a 3 bit

    CLOCK

    a2

    a1

    a0

    13 Vo/14

    9 Vo/14

    11 Vo/14

    Vo/14

    7 Vo/14

    5 Vo/14

    3 Vo/14

    C7 C6 C5 C4 C3 C2 C1 a2 a1 a0

    0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

    0 0 0 0 0 0 1 0 0 1

    0 0 0 0 0 1 x 0 1 0

    0 0 0 0 1 x x 0 1 1

    0 0 0 1 x x x 1 0 0

    0 0 1 x x x x 1 0 1

    0 1 x x x x x 1 1 0

    1 x x x x x x 1 1 1

    Codificatore con priorit

    X {0,1}

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    123/127

    Convertitore A/D di tipo Flash(3)

    13 Vo/14

    11 Vo/14

    9 Vo/14

    7 Vo/14

    5 Vo/14

    3 Vo/14

    Vo/14

    Esempio:

    Va

    =5,2V

    C7 C6 C5 C4 C3 C2 C1

    0 0 1 1 1 1 1

    a2 a1 a0

    1 0 1

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    124/127

    Convertitore A/D a doppia rampa (1)

    Utilizza un integratore (con operazionale), uncomparatoreper confrontare luscita dellintegratorecon il livello zero (massa), un contatore modulo

    M=2N

    ed una logica di controllo (flip flop).

    Vantaggi: elevata precisione (funzionamentoindipendente dai valori esatti di Re Cdellintegratore

    Svantaggi: lentezza (tempo di integrazione fisso).

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    125/127

    Convertitore A/D a doppia rampa (2)

    Schema di principio:Descrizione del funzionamento:

    1)Linterruttore S1 collega inizialmente la tensioneVaallingresso dellintegratore (QN = 0).

    2)Il segnale di uscita dellintegratore una rampa

    con pendenzaVa/RC.

    3)Luscita del comparatore al livello alto, per cui

    la porta AND risulta abilitata e il contatore modulo

    2N conta gli impulsi del segnale di clock.

    4) Dopo 2N impulsi, il contatore si azzera.

    5)QN si porta al livello alto ed S1 connetteVRallingresso dellintegratore.

    6) La tensione vo sar ora una rampa con

    pendenza positiva VR/RC.

    7) Il contatore inizia un nuovo conteggio che

    termina quando vo diventa positiva.

    8) Il numero di impulsi contati risulta

    proporzionale alla tensione Va.

    9) Dopo la lettura del contatore, la capacit C vienescaricata mediante S2 e vengono azzerati ilcontatore ed il flip-flopFFN

    vi

    1

    vo > 0 vc = 0

    V0 < 0 vc = 1

    QN = 0 vi = Va

    QN = 1 vi =VR

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    126/127

    Convertitore A/D a doppia rampa (3)

    2

    1

    12

    )(

    111

    0)( 121002

    T

    T

    Ra

    R

    T

    a

    T

    io TTRC

    V

    TRC

    V

    dtVRCdtVRCdtvRCTv

    N

    cTT 2*1 cTTT 12

    CRN

    ca T

    RC

    VT

    RC

    V 2 a

    R

    N

    VV

    2

    La tensione vo al tempo T2 data da:

    Sostituendo le espressioni e si ottiene:

  • 7/30/2019 Circuiti digitali

    127/127

    Convertitore A/D a doppia rampa (4)

    NcTT 2*1

    T1 T2t

    vC

    vO

    RC

    VR

    V

    cTTT 12

    Forme donda: Nota:Se Va cambia duranteT1, risultaproporzionale al valore medio di VanellintervalloT1

    Ci si pu dimostrare ricordando che gli

    integrali nei due intervalliT1e (T2T1) sonouguali:

    Moltiplicando e dividendo perT1 il primointegrale, si ha:

    dtVTV a

    T

    a

    1

    01

    1

    2

    1

    1 11

    0

    T

    T

    Ra

    T

    dtVRC

    dtVRC

    RCa

    T

    VTRC

    dtVRCT

    T

    11 11