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Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone 1 sede FIVIZZANO DOCUMENTO 15 MAGGIO (art.5 comma 2 D.P.R. 23/07/98 n. 323) Anno Scolastico 2016/17 Classe 5^ Manutenzione e Assistenza Tecnica Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Lucia Baracchini __________________________ Il documento firmato in originale è depositato presso gli uffici di segreteria

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Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

1

sede FIVIZZANO

DOCUMENTO 15 MAGGIO (art.5 comma 2 D.P.R. 23/07/98 n. 323)

Anno Scolastico 2016/17

Classe 5^

Manutenzione e Assistenza Tecnica

Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Lucia Baracchini

__________________________

Il documento firmato in originale è depositato presso gli uffici di segreteria

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

2

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

DISCIPLINA N.ORE DOCENTE FIRMA

Italiano 4 Canalini Michele

Storia 2 Canalini Michele

Inglese 3 Volpi Elena

Matematica 3 Mazzoni Giorgio

Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione

8 Americani Benedetto

Tecnologie Elettrico Elettroniche e Applicazioni

3 Americani Benedetto

Laboratorio ed Esercitazioni pratiche ITP

3 Gasparo Rocco

Tecnologia Meccanica + ITP

3 Zannoni Elisa + Cipressini Luca

Scienze Motorie e Sportive

2 Bricchi Mario

IRC 1 Domenichelli Rina

Nel corso dell'anno scolastico ha coordinato la classe la prof.ssa Elena Volpi

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Lucia Baracchini

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

3

PROFILO PROFESSIONALE DEL CORSO

INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

Presentazione dell’Istituto

L’Istituto di Istruzione Superiore “A. Pacinotti” nasce nell’anno scolastico 2000/01 a seguito di

scelte conseguenti al piano nazionale di razionalizzazione scolastica, con l’accorpamento

dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “A. Pacinotti” e l’Istituto

Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente “L. Fantoni”. L’Istituto “A. Pacinotti” è

accreditato quale Agenzia Formativa presso la Regione Toscana per la Progettazione e Formazione

post diploma ed è in possesso della certificazione di Qualità UNI EN ISO 9001/2008 rilasciata

dall’Ente di certificazione ANCCP.

Corso ad indirizzo M.A.T.

Il Diplomato di istruzione professionale nell'indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica (curvatura

elettrico-elettronica - IPE9) acquisisce conoscenze e competenze che gli permettono di lavorare

nell'installazione, manutenzione, rilevazione dei danni e riparazione di piccoli impianti civili,

industriali, anche del settore navale.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica”

consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze.

1.comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti;

2.utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza,

strumenti e tecnologie specifiche;

3.utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la

corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la

manutenzione;

4.individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati,

allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle

parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite;

5.utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le

regolazioni dei sistemi e degli impianti;

6.garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola

d’arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione;

7.gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per

offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste.

Al termine di questo percorso il /la diplomato/a avrà altresì accesso a tutti percorsi universitari, potrà

proseguire gli studi nei corsi IFTS o nei corsi di formazione professionale post diploma.

Sbocchi professionali:

• partecipazione ai concorsi pubblici relativi alla professione

• lavorare in industrie meccaniche, elettriche, elettroniche e in aziende che si occupano di

impiantistica

• trovare impiego nel campo della manutenzione, installazione e commercializzazione di dispositivi

meccanici, elettrici, elettronici

• essere impiegato nella gestione del magazzino

• lavorare in modo autonomo

• inserirsi in aziende del settore produttivo e industriale.

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4

QUADRO ORARIO DEGLI ULTIMI TRE ANNI

AREA COMUNE III^ IV^ V^

Italiano 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua straniera (inglese) 3 3 3

Educazione fisica 2 2 2

Religione/Alternativa 1 1 1

Totale 15 15 15

AREA DI INDIRIZZO

Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione 5 5 8

Tecnologie Meccaniche e Applicazioni 5 5 3

Tecnologie elettro-elettroniche e Applicazioni 4 4 3

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3 3 3

Totale

32 32 32

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5

1) INDAGINE CURRICOLARE DELLA CLASSE

Presentazione della classe

M=maschio

F=femmina

Iscritti alla stessa

classe

Iscritti da altra

classe

Promossi a

Giugno

Ammessi con

debito formativo

da recuperare a

fine Agosto

Non ammessi alla

classe successiva

o ritirati

III^ MAT 15 M 13 2

IV^ MAT 15 M 1 11 4 1 ritirato

V^ MAT 16 M 1 iscritto a seguito

di Esame di

idoneità

1 ritirato

Storia del triennio conclusivo

Variazione dei docenti in ciascuna disciplina negli ultimi tre anni

DISCIPLINA cl.3^ cl. 4^ cl.5^

Italiano A A B

Storia A A B

Inglese A A A

Matematica A A A

Ed. Fisica A B B

TTIM A B B

TMeA A B B

LEP A B B

TEEA A B B

IRC A A A

Legenda : A il primo docente B il secondo docente = materia non presente

EVOLUZIONE DELLA CLASSE NEL TRIENNIO (progressione, impegno, partecipazione,

metodo di lavoro…)

La classe 5^ M.A.T. di Fivizzano, composta nell'anno 2012 da 27 alunni, risultava costituita, nel

mese di settembre 2016, di 16 alunni ma uno di loro ha interrotto la frequenza al termine del primo

quadrimestre a seguito del suo trasferimento in altra città. Attualmente quindi gli alunni

regolarmente frequentanti sono quindici, tutti provenienti dalla classe quarta dello scorso anno

scolastico. In prevalenza, gli studenti hanno frequentato insieme il percorso scolastico fin dal primo

anno (tranne un alunno inseritosi all’inizio della classe quarta) per cui risultano affiatati e integrati

tra loro.

Il bacino territoriale da cui i ragazzi provengono è piuttosto ampio; molti risiedono in località

distanti diversi chilometri dalla scuola ed utilizzano i mezzi pubblici per raggiungere l’Istituto.

Due alunni sono in possesso di diagnosi DSA fin dal primo anno; per entrambi sono stati predisposti

appositi Piani Didattici Personalizzati, con misure dispensative e strumenti compensativi così come

previsto dalla Legge 170/2010 e come emerge dai PDP che qui si intendono integralmente

ritrascritti. Tali documenti sono inseriti nei singoli fascicoli personali depositati presso la segreteria

didattica di questo Istituto.

La classe appare piuttosto eterogenea in quanto a impegno, preparazione e livello di maturità.

Si evidenziano così differenti fasce di livello:

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6

un gruppo di alunni dotati di discrete abilità rielaborative, preparazione di base e impegno

adeguati, che hanno saputo operare nel corso degli anni in modo autonomo, sviluppando un

certo senso critico, pur nelle differenze individuali

altri che, se pur capaci, a causa dell'impegno discontinuo, hanno acquisito conoscenze non

del tutto adeguate

altri ancora che, per carenze nello studio personale, lacune pregresse, debole motivazione e

limitato interesse nell’affrontare le attività proposte e gli argomenti nelle singole discipline,

manifestano, ad oggi, difficoltà a raggiungere e sviluppare livelli minimi di competenza.

Il comportamento è sempre risultato vivace ma corretto e piuttosto regolare la frequenza.

Nell’ultimo periodo dell’anno scolastico la classe ha evidenziato comunque una maturazione ed una

incrementata motivazione in vista dell’Esame di Stato con un atteggiamento più consapevole ed un

impegno maggiore nello studio personale.

Si fa presente che nella classe si è registrato, nell’ultimo triennio, un rilevante turn over di buona

parte degli insegnanti. In particolar modo, proprio in quest'ultimo anno, si sono avvicendati docenti

diversi soprattutto per quanto concerne le materie di indirizzo; ciò, in qualche caso, è risultato di

ostacolo al dialogo educativo e, per alcuni docenti, è risultato difficoltoso svolgere i programmi

secondo i tempi ed i criteri indicati nelle diverse programmazioni di inizio anno.

I ragazzi, inizialmente diffidenti nei confronti dei nuovi professori, hanno comunque dimostrato uno

spirito di adattamento piuttosto buono rispetto alla fascia di età di appartenenza nonché alle

difficoltà contingenti in riferimento all'organizzazione del percorso didattico.

Tutti i docenti hanno sempre dimostrato disponibilità ad aiutare gli studenti con varie strategie

educative ed attività di recupero al fine di agevolare l’acquisizione degli apprendimenti e rendere più

costruttiva la partecipazione scolastica. La risposta della classe a tali sollecitazioni è stata,

complessivamente, positiva in quanto gli alunni hanno seguito le varie attività proposte durante le

ore di lezione in classe e svolto in modo adeguato il lavoro richiesto.

Sono stati a tal fine predisposti moduli aggiuntivi pomeridiani inerenti in particolare la materia

oggetto di seconda prova vale a dire Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione.

Nel mese di Maggio, a seguito del rientro in servizio di una docente dal periodo di astensione

obbligatoria per maternità, una volta accertato, per la stessa, il possesso dei requisiti previsti per la

classe di concorso A035, è stato previsto, in orario mattutino, un ulteriore sportello di supporto per

gli studenti per le materie Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione e Tecnologie

Elettrico – Elettroniche e applicazioni.

2) OBIETTIVI : sfera socio-affettiva e sfera cognitiva

I S D B O

Capacità di leggere, redigere ed interpretare testi e

documenti X

Capacità di collegare nuovi argomenti alle conoscenze

acquisite X

Capacità di utilizzare una lingua correttamente e

linguaggi specifici delle singole discipline X X

Capacità di produrre una relazione sintetica e coerente

sull’attività svolta, selezionando e organizzando le

informazioni

X

Capacità di organizzare dati in modo schematico X

Capacità di sostenere un punto di vista con argomenti

pertinenti X

Capacità di aggiornare le proprie conoscenze X

Capacità di collegare argomenti di una disciplina o di

discipline diverse cogliendone le relazioni e i nessi X

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7

Capacità di utilizzare i mezzi, conoscenze, strumenti

della moderna tecnologia per la conduzione di ricerche

ed esperienze didattiche

X X

Capacità di relazionarsi positivamente e di lavorare in

gruppo X

I= insufficiente, S= sufficiente, D= discreto, B= buono, O= ottimo.

EDUCATIVI

Impegno ed applicazione allo studio

Nullo

Scarso qualche caso

Continuo

Adeguato x

Efficace

Frequenza

Quasi nulla

Discontinua

Accettabile x

Continua

RELAZIONALI

Alunni/Alunni

Indifferenti

Superficiali

Amichevoli x

Costruttivi

3) CONTENUTI

I contenuti disciplinari sono desumibili dai consuntivi di lavoro dei singoli docenti ed allegati al

presente documento.

4) PERCORSO DIDATTICO METODOLOGICO

Allo scopo di interagire con gli allievi e per favorire il conseguimento degli obiettivi, i docenti si sono

serviti di:

DISCIPLINE

Lezio

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fro

nta

le

Lezio

ne

inte

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Lavo

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o

Att

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rov

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sam

e

Recu

pero

So

ste

gn

o (

*)

Italiano x x x x x x 2/3

Storia x x x x x x 2/3

Partecipazione al dialogo educativo

Di disturbo

Passiva

Da sollecitare

Attiva x

Propositiva

Metodo di studio

Disorganizzato qualche caso

Mnemonico

Parz. Organizzato

Adeguato x

Efficace/Autonomo

Alunni/Docenti

Difficili

Formali

Cordiali x

Collaborativi

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8

Inglese x x x x 2/3

Matematica x x 2/3

Tecnologie e Tecniche di Installazione e

Manutenzione

x x x x 2/3/4

Tecnologie Elettrico Elettroniche e Applicazioni

x x x x 2/3/4

Laboratorio ed Esercitazioni pratiche

ITP

x x x x x x 1

Tecnologia Meccanica + ITP

x x x x 2/3

Scienze Motorie e Sportive

x x x

IRC x x x x

Nota(*): il C.d.C. ha affrontato il momento del recupero nelle seguenti forme: 1 = recupero personale; 2 =recupero durante le interruzioni didattiche programmate; 3 = recupero in itinere 4 = sportello didattico

5) MEZZI E STRUMENTI

DISCIPLINE

Lib

ri d

i

testo

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Co

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i

Gio

rnali

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toco

pie

Dis

pen

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Film

ati

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i

Su

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Info

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Alt

ro

Italiano x x x x x x

Storia x x x x x

Inglese x x x x x

Matematica x x

Tecnologie e Tecniche di

Installazione e Manutenzione

x x x x

Tecnologie Elettrico

Elettroniche e Applicazioni

x x x x

Laboratorio ed Esercitazioni pratiche ITP

x x x x x x

Tecnologia Meccanica + ITP

x x x

Scienze Motorie e Sportive

x

IRC x x x x x x

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9

6) SPAZI

DISCIPLINE

Au

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Lab

ora

tori

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Mu

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Bib

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teca

Au

la

Au

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tori

o

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a

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ag

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a

Italiano x x x

Storia x x x

Inglese x x x

Matematica x Religione x x x

Educazione fisica x x

Tecnol. Elettrico-elettron. e Appl.

x x x

Install. e Manutenzione x x x

Tecnol. Meccaniche x x x

Lab. Elettr. x x

Lab. Meccan. x x

7) INIZIATIVE COMPLEMENTARI/INTEGRATIVE E TEMPI DI REALIZZAZIONE

( es: progetti svolti, partecipazione ad eventi , uscite didattiche / visite aziendali ecc.)

Nel corso del triennio, la classe ha svolto con metodologia interdisciplinare, nell’ambito della

programmazione curricolare di ciascuna disciplina, le seguenti attività, che hanno caratterizzato

tutti gli insegnamenti e i comportamenti educativi:

Attività

1 Attività di orientamento

2 Stages aziendali

3 Partecipazioni a conferenze e spettacoli teatrali

4 Visite guidate e gite di più giorni

5 Progetti volti all’organizzazione di manifestazioni in collaborazione con Enti e soggetti esterni, per

promuovere la professionalità acquisita nel corso delle attività formative (“A due passi da casa”, “Fivizzano

e il libro”, “Pellegrini per due giorni”, “Illuminazione della Fontana di Piazza Medicea”)

6 “Africa chiama”

7 Corso sicurezza sul lavoro

8 Corso BLS/PBLS

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10

9 Gruppo sportivo

10 Progetto “Quotidiano in classe”

11 Progetti di educazione alla Salute e di Prevenzione delle dipendenze sui temi quali tabagismo,

tossicodipendenze, alimentazione, alcolismo, dipendenze e pericoli connessi alla tecnologia.

12 Attività di peer teaching rivolta agli alunni di classe prima MAT.

La programmazione di classe è stata finalizzata al raggiungimento degli obiettivi generali e

disciplinari stabiliti dagli ordinamenti. Attraverso l'attuazione dei piani di studio e la

realizzazione delle attività programmate, si è inteso perseguire, per ogni alunno, una preparazione

culturale e professionale coerente con il profilo di indirizzo.

In base al principio dell’autonomia gestionale e didattica, con riferimento all’attuale normativa che

regolamenta gli Istituti Professionali art. 4 del D.P.R. 275/99 sull’autonomia didattica in

applicazione delle linee di indirizzo del POF, sono stato adottati moduli orari da 51 minuti a

completamento dei quali si sono svolti, all'interno del monte ore settimanale, quattro moduli

aggiuntivi così come di seguito indicati:

1 modulo aggiuntivo di Materie Letterarie

1 modulo aggiuntivo di Matematica

1 modulo aggiuntivo di Inglese

1 modulo aggiuntivo di Tecnologia Meccanica a partire dalla metà del mese di Marzo in sostituzione

di un modulo aggiuntivo di Educazione Fisica.

Uscite didattiche nell’ultimo anno:

Visita al MOTOR SHOW di Bologna

Percorso lungo la Via Francigena

Partecipazione al Festival dei Giovani di Gaeta

Partecipazione allo spettacolo teatrale “Così è se vi pare” presso il Teatro La Rosa di Pontremoli.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE

DISCIPLINE

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Tra

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pp

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tori

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Alt

ro

Italiano x x x x x x x

Storia x x x x x x x

Inglese x x x x

Matematica x x x x x

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11

Tecnologie e Tecniche di

Installazione e Manutenzione

x x x x x x x

Tecnologie Elettrico

Elettroniche e Applicazioni

x x x x x x x

Laboratorio ed

Esercitazioni pratiche ITP

x x x x x x x x

Tecnologia Meccanica +

ITP

x x x x x x x x

Scienze Motorie e Sportive

x x x

IRC x x x

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12

9) VALUTAZIONE VOTO DI CONDOTTA

Il voto in condotta viene attribuito dal Consiglio di Classe in base della seguente tabella deliberata

dal Collegio dei Docenti

Attribuzione Voto

Tenendo conto della classe di frequenza, lo studente si segnala per la presenza dei seguenti elementi

10 (dieci)

Rispetto scrupoloso del Regolamento d'Istituto. Comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione nel rapporto con tutti coloro che operano nella scuola, in ogni ambito ed in ogni circostanza. Frequenza assidua alle lezioni e agli stage (un numero minimo di assenze, escluse quelle certificate per malattia; e di permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata, escluse quelle per motivi sportivi). Vivo interesse e partecipazione costruttiva alle lezioni e all’attività di alternanza scuola lavoro. Impegno serio e regolare svolgimento delle consegne.

9 (nove)

Rispetto scrupoloso del Regolamento d'Istituto. Comportamento responsabile e collaborativo nel rapporto con tutti coloro che operano nella scuola, in ogni ambito ed in ogni circostanza. Frequenza assidua alle lezioni e agli stage (un numero minimo di assenze, escluse quelle certificate per malattia; e di permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata, escluse quelle per motivi sportivi) Costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni e all’attività di alternanza scuola lavoro. Impegno serio e regolare svolgimento delle consegne.

8 (otto)

Rispetto del Regolamento d'Istituto. Comportamento corretto per responsabilità e collaborazione. Frequenza regolare alle lezioni e agli stage (un limitato numero di assenze, escluse quelle certificate per malattia; e di permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata, escluse quelle per motivi sportivi). Interesse e partecipazione generalmente attiva alle lezioni. Proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche.

7 (sette)

Episodiche inadempienze nel rispetto del Regolamento d'Istituto. Comportamento complessivamente accettabile per responsabilità e collaborazione. Frequenza abbastanza regolare alle lezioni e agli stage (un limitato numero di assenze, escluse quelle certificate per malattia; e di permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata, escluse quelle per motivi sportivi). Selettivo interesse e partecipazione alle lezioni e all’attività di alternanza scuola lavoro. Sufficiente svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche.

6 (sei)

Frequenti inadempienze nel rispetto del Regolamento d'Istituto. Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione. Frequenza irregolare alle lezioni e agli stage (un elevato numero di assenze, escluse quelle certificate per malattia; e di permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata, escluse quelle per motivi sportivi). Poco interesse e partecipazione passiva alle lezioni e all’attività di alternanza scuola lavoro. Discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche.

5 (cinque)

Grave inosservanza del Regolamento di Istituto con conseguente allontanamento dalla comunità scolastica. Comportamento scorretto e riprovevole connotato da disvalore sociale, da mancanza di rispetto della persona e delle regole poste a fondamento della convivenza civile. Frequenza alle lezioni sporadica e agli stage. Disinteresse e occasionale partecipazione alle lezioni e all’attività di alternanza scuola lavoro. Mancato svolgimento delle consegne.

4 (quattro)

Grave inosservanza del Regolamento di Istituto con conseguente allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni. Comportamento scorretto e riprovevole connotato da disvalore sociale, da mancanza di rispetto della persona e delle regole poste a fondamento della convivenza civile. Sporadica frequenza alle lezioni e non regolare agli stage(fatta esclusione per motivi di salute) Totale disinteresse e atteggiamenti di disturbo che impediscono il regolare svolgimento delle lezioni e dell’attività di alternanza scuola lavoro. Mancato svolgimento delle consegne.

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13

10) VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTILa definizione dei criteri per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza-abilità sono quelli di conoscere

e comprendere gli elementi essenziali di ciascuna disciplina e possedere un linguaggio specifico adeguato. Da

tener presente come punto di riferimento le effettive condizioni di partenza giudicandone realisticamente i

progressi ottenuti.

I criteri di valutazione adottati sono quelli deliberati e adottati nel POF.

CONOSCENZE

SPECIFICHE

Conosce gli argomenti trattati in modo:

a) nullo/ molto limitato / scorretto

b) spesso errato, parziale e frammentarioc) superficiale o settoriale

d) non approfondito, ma non errato

e) buone conoscenzef) omogeneo, completo, approfondito

1 – 3

4

5 6

7

8 – 10

COMPETENZE

ESPOSITIVA

Utilizza il linguaggio specifico in modo:

a) scorretto o inadeguato b) difficoltoso e non usa il linguaggio specifico

c) non sempre corretto

d) semplice ma appropriatoe) corretto e con terminologia appropriata

f) sicuro, articolato, fluido, con contributi personali

1 – 3 4

5

6 7

8 – 10

COMPETENZA

ORGANIZZATIVA

Esprime opinioni personali e le argomenta:

a) quasi maib) in modo impreciso e approssimato, spesso errato

c) poche volte e con esitazioni

d) in modo semplice, ma accettabilee) in modo significativo e autonomo

f) in modo sicuro ed efficace, originale

1 – 3 4

5

6 7

8 – 10

COMPETENZA

APPLICATIVA

Utilizza le conoscenze acquisite in modo:

a) parziale o impreciso

b) difficoltoso

c) insicuro d) semplice, ma consapevole

e) chiaro

f) sicuro e corretto

1 – 3

4

5 6

7

8 – 10

CAPACITÀ LOGICHE DI

COLLEGAMENTO

Stabilisce collegamenti tra concetti e campi disciplinari

diversi, tra teoria e pratica:

a) quasi mai, mancando di capacità di autonomia

b) con difficoltà e spesso in modo errato

c) con esitazione e scarsa efficacia

d) in modo semplice ma funzionalee) con buona correttezza

f) in modo articolato, approfondito e motivato

1 – 3

4

5

6 7

8 – 10

CAPACITÀ DI

DISCUSSIONE E

APPROFONDIMENTO

Tiene conto di punti di vista diversi, analizza, compara,

valuta, problematizza:

a) con scarsa competenza, e con gravi difficoltà

espressive

b) con esitazione e spesso in modo scorrettoc) in modo poco adeguato, e non sempre appropriato

d) in modo adeguato, riuscendo ad esaminare gli aspetti

principali di un argomento e) con buona correttezza e autonomia

f) con competenza e approfondimento, e contributi personali

1 – 3

4 5

6

7

8 – 10

11) PREPARAZIONE ALLE PROVE D'ESAME

In preparazione dell’esame di Stato sono state effettuate esercitazioni sulle tre prove scritte. In

particolare per la prima prova sono state sviluppate esercitazioni sulle diverse tipologie previste

dalla normativa; le simulazioni hanno avuto la durata di 6 ore. Lo stesso dicasi per le simulazioni

relative alla seconda prova scritta: Manutenzione e assistenza tecnica. Infine sono state effettuate

due simulazioni per la terza prova scritta: la prima secondo la tipologia mista B+C, due quesiti a

risposta aperta + quattro a risposta multipla, mentre la seconda simulazione è avvenuta secondo la

tipologia C, sei quesiti con risposta a scelta multipla; le simulazioni di terza prova sono state della

durata di 90 minuti (B+C) e 45 minuti (C), come risulta in maniera più analitica nei paragrafi

successivi del presente documento.

Prima simulazione prima prova scritta in data: 15/12/2016

Prima simulazione seconda prova scritta in data: 31/03/2017

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14

Articolazione delle ore del percorso finalizzate alla sola curvatura per l’acquisizione della qualifica della qualifica nell’arco del triennio

ore

Lezioni dedicate all’insegnamento delle competenze di base

350

Lezioni teoriche dedicate all’insegnamento delle competenze tecnico-professionali

562

Laboratori di pratica professionale 528

Apprendimento in contesto lavorativo (minimo 360 ore)

360

Totale (a+b+c+d) 1800

Prima simulazione terza prova scritta in data 21/03/2017

Seconda simulazione prima prova scritta in data: 03/04/2017

Seconda simulazione seconda prova scritta in data: 21/04/2017

Seconda simulazione terza prova scritta in data: 27/04/2017

Nella prima e nella seconda simulazione, le materie inserite nella terza prova sono state: Storia,

Inglese, Matematica, Tecnologie elettro-elettroniche e applicazioni, Laboratori tecnologici ed

esercitazioni.

Valutazione delle simulazioni

I criteri di valutazione sono stati costantemente fondati sulle conoscenze, competenze e capacità

manifestate dai singoli allievi, secondo descrittori o indicatori dei relativi livelli. La valutazione di

tutte le prove, in ogni disciplina, è stata espressa mediante apposite griglie che si allegano al

presente documento. I quesiti proposti agli studenti sono allegati al presente documento e ne

costituiscono parte integrante.

Dai risultati delle prove la simulazione della tipologia C è risultata quella più confacente alla

preparazione degli alunni.

12) I.e.F.P.

Tutti gli alunni attualmente frequentanti sono stati ammessi a sostenere l' Esame di qualifica IeFP.

E' risultato idoneo n° 14 alunni – compreso l'alunno ritirato.

Non è risultato idoneo n° 2 alunni.

Il progetto, realizzato nel triennio 2012/13, 2013/14, 2014/15, ha previsto la seguente articolazione:

Gli stage (punto d) sono stati effettuati presso aziende elettriche del territorio.

13) ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Il percorso di ASL è stato articolato tra formazione presso realtà produttive, formazione in aula e

partecipazione a visite guidate e convegni/conferenze di carattere professionale. Trattandosi di

classe quinta e quindi non inserita all'interno del Percorso di Alternanza Scuola Lavoro così come

previsto dalla Legge 107, ha seguito un percorso comunque improntato su una modalità di

apprendimento utile al collegamento tra la formazione in aula e l’esperienza pratica; il collegamento

tra l’istituzione scolastica e il mondo del lavoro, ha favorito l’orientamento degli allievi

valorizzandone interessi, attitudini e vocazioni personali; tutte le conoscenze acquisite nei percorsi

scolastici sono state arricchite con competenze direttamente spendibili nel mercato del lavoro.

Gli obiettivi dei suddetti percorsi sono stati quelli di formare studenti che imparino ad imparare per

tutto l’arco della vita (lifelong-learning) nonché di stimolare la curiosità degli studenti e avvicinarsi

al mondo del lavoro in maniera attiva e propositiva.

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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14) ATTIVITA' EXTRASCOLASTICHE CERTIFICATE (per l'attribuzione del credito

formativo)

I documenti che attestano la partecipazione ad attività extrascolastiche fra quelle deliberate al

Collegio dei Docenti, verranno consegnate ed acquisite dal C. di C. nel corso dell'ultima riunione.

Nota: Ogni altra informazione è desumibile dal fascicolo personale degli studenti a disposizione

della Commissione d’esame.

ALLEGATI:

Due simulazioni prima prova scritta di Italiano

Griglia di valutazione prima prova scritta di Italiano

Due simulazioni della seconda prova scritta (Tecnologie e Tecniche di Installazione e

Manutenzione)

Griglia di valutazione seconda prova scritta

Due simulazioni terza prova scritta (la prima Tipologia Mista B+C; la seconda Tipologia C)

Griglia di valutazione terza prova scritta Tipologia B+C

Griglia di valutazione terza prova scritta Tipologia C (punteggio da attribuire ad ogni quesito)

Consuntivi di lavoro dei singoli docenti. I modelli cartacei firmati e sottoscritti dai rappresentanti

degli studenti unitamente alla relazione sulla classe dei singoli docenti sono stati depositati presso

la segreteria di questo istituto.

15 bis

15 ter

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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PREPARAZIONE ALLE PROVE D’ESAME

PRIMA SIMULAZIONE PRIMA PROVA

P000 - ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PROVA DI ITALIANO

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, in Romanzi e racconti, Vol. I, edizione diretta da C. Milanini, a cura di M. Barenghi e B. Falcetto, Mondadori, Milano 1991.

A volte il fare uno scherzo cattivo lascia un gusto amaro, e Pin si trova solo a girare nei vicoli, con tutti che gli gridano improperi e lo cacciano via. Si avrebbe voglia d’andare con una banda di compagni, allora, compagni cui spiegare il posto dove fanno il nido i ragni, o con cui fare battaglie con le canne, nel fossato. Ma i ragazzi non vogliono bene a Pin: è l’amico dei grandi, Pin, sa dire ai grandi cose che li fanno ridere e arrabbiare, non come loro che non capiscono nulla quando i grandi parlano. Pin alle volte vorrebbe mettersi coi ragazzi della sua età, chiedere che lo lascino giocare a testa e pila, e che gli spieghino la via per un sotterraneo che arriva fino in piazza Mercato. Ma i ragazzi lo lasciano a parte, e a un certo punto si mettono a picchiarlo; perché Pin ha due braccine smilze smilze ed è il più debole di tutti. Da Pin vanno alle volte a chiedere spiegazioni su cose che succedono tra le donne e gli uomini; ma Pin comincia a canzonarli gridando per il carrugio e le madri richiamano i ragazzi: - Costanzo! Giacomino! Quante volte te l’ho detto che non devi andare con quel ragazzo così maleducato! Le madri hanno ragione: Pin non sa che raccontare storie d’uomini e donne nei letti e di uomini ammazzati o messi in prigione, storie insegnategli dai grandi, specie di fiabe che i grandi si raccontano tra loro e che pure sarebbe bello stare a sentire se Pin non le intercalasse di canzonature e di cose che non si capiscono da indovinare. E a Pin non resta che rifugiarsi nel mondo dei grandi, dei grandi che pure gli voltano la schiena, dei grandi che pure sono incomprensibili e distanti per lui come per gli altri ragazzi, ma che sono più facili da prendere in giro, con quella voglia delle donne e quella paura dei carabinieri, finché non si stancano e cominciano a scapaccionarlo. Ora Pin entrerà nell’osteria fumosa e viola, e dirà cose oscene, improperi mai uditi a quegli uomini fino a farli imbestialire e a farsi battere, e canterà canzoni commoventi, struggendosi fino a piangere e a farli piangere, e inventerà scherzi e smorfie così nuove da ubriacarsi di risate, tutto per smaltire la nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto le sere come quella.

Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino (1923 -1985), pubblicato nel 1947, è ambientato in Liguria, dopo l’8 settembre 1943, all’epoca della Resistenza. Pin, orfano di madre e affidato alla sorella che per vivere si prostituisce, cresce per strada abbandonato a se stesso, troppo maturo per giocare con i bambini e estraneo, per la sua età, al mondo degli adulti. Il suo unico rifugio è un luogo segreto in campagna, in cui i ragni fanno il nido. In carcere, dove finisce per un furto, entra in contatto con i partigiani ai quali si aggrega non appena riesce a fuggire di prigione; con loro condivide le esperienze drammatiche della fine della guerra.

Comprensione del testo

Riassumi sinteticamente il contenuto del brano.

Analisi del testo

2.1. Il sentimento di inadeguatezza di Pin e la sua difficoltà di ragazzino a collocarsi nel mondo sono temi esistenziali, comuni a tutte le generazioni. Rifletti su come questi motivi si sviluppano nel brano.

2.2. L’autore utilizza strategie retoriche come ripetizioni, enumerazioni, metafore e altre; introduce inoltre usi morfologici, sintattici e scelte lessicali particolari per rendere più incisivo il suo racconto; ne sai individuare qualcuno nel testo?

2.3. Cosa vuole significare l’espressione “nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto”? Ti sembra che sia efficace nell’orientare la valutazione su tutto ciò che precede?

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Il sentiero dei nidi di ragno parla della tragedia della seconda guerra mondiale e della lotta partigiana, ma racconta anche la vicenda universale di un ragazzino che passa drammaticamente dal mondo dell’infanzia a quello della maturità. Il brano si sofferma proprio su questo. Svolgi qualche riflessione relativa a questo aspetto anche utilizzando altri testi (poesie e romanzi, italiani e stranieri) che raccontano esperienze simili di formazione o ingresso nella vita adulta.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’ articolo e il tipo di giornale sul quale pensi

che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: La letteratura come esperienza di vita.

V. Van Gogh, La lettrice di romanzi, H. Matisse, La lettrice in abito bianco E. Hopper, Chair car, olio su tela, 1888 e giallo, 1919 olio su tela, 1965

Noi leggiavamo un giorno per diletto

di Lancialotto come amor lo strinse;

129 soli eravamo e sanza alcun sospetto.

Per piú fiate li occhi ci sospinse

quella lettura, e scolorocci il viso;

132 ma solo un punto fu quel che ci vinse.

Quando leggemmo il disïato riso

esser baciato da cotanto amante,

DOCUMENTI

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135 questi, che mai da me non fia diviso,

la bocca mi baciò tutto tremante.

DANTE, Inferno V, vv. 127-136 (Garzanti Prima Edizione 1997, pag. 85)

«Pubblico: La poesia è “una dolce vendetta contro la vita?”

Borges: Non sono molto d’accordo con questa definizione. Ritengo che la poesia sia una parte essenziale della vita. Come potrebbe essere contro la vita? La poesia è forse la parte fondamentale della vita. Non considero la vita, o la realtà, una cosa esterna a me. Io sono la vita, io sono dentro la vita. E uno dei numerosi aspetti della vita è il linguaggio, e le parole, e la poesia. Perché dovrei contrapporli l’uno all’altro? Pubblico: Ma la parola vita non è vita. Borges: Credo però che la vita sia la somma totale, se una simile somma è possibile, di tutte le cose, e quindi perché non anche del linguaggio? […] Se penso alle mie passate esperienze, credo che Swinburne faccia parte della mia esperienza tanto quanto la vita che ho condotto a Ginevra nel ’17. […] Non credo che la vita sia qualcosa da contrapporre alla letteratura. Credo che l’arte faccia parte della vita.»

Jorge L. BORGES, Conversazioni americane, Editori Riuniti, Roma 1984

«Nel momento in cui legge, […] il lettore introduce con la sua sensibilità e il suo gusto anche il proprio mondo pratico, diciamo pure il suo quotidiano, se l’etica, in ultima analisi, non è che la riflessione quotidiana sui costumi dell’uomo e sulle ragioni che li motivano e li ispirano. L’immaginazione della letteratura propone la molteplicità sconfinata dei casi umani, ma poi chi legge, con la propria immaginazione, deve interrogarli anche alla luce della propria esistenza, introducendoli dunque nel proprio ambito di moralità. Anche le emozioni, così come si determinano attraverso la lettura, rinviano sempre a una sfera di ordine morale.»

Ezio RAIMONDI, Un’etica del lettore, Il Mulino, Bologna 2007

«L’arte interpreta il mondo e dà forma a ciò che forma non ha, in modo tale che, una volta educati dall’arte, possiamo scoprire aspetti sconosciuti degli oggetti e degli esseri che ci circondano. Turner non ha inventato la nebbia di Londra, ma è stato il primo ad averla percepita dentro di sé e ad averla raffigurata nei suoi quadri: in qualche modo ci ha aperto gli occhi. […] Non posso fare a meno delle parole dei poeti, dei racconti dei romanzieri. Mi consentono di esprimere i sentimenti che provo, di mettere ordine nel fiume degli avvenimenti insignificanti che costituiscono la mia vita. […] In un recente studio il filosofo americano Richard Rorty ha proposto di definire diversamente il contributo che la letteratura fornisce alla nostra comprensione del mondo. Per descriverlo, rifiuta l’uso di termini come “verità” o “conoscenza” e afferma che la letteratura rimedia alla nostra ignoranza non meno di quanto ci guarisca dal nostro “egotismo”, inteso come illusione di autosufficienza. Conoscere nuovi personaggi è come incontrare volti nuovi. Meno questi personaggi sono simili a noi e più ci allargano l’orizzonte, arricchendo così il nostro universo. Questo allargamento interiore non si formula in affermazioni astratte, rappresenta piuttosto l’inclusione nella nostra coscienza di nuovi modi di essere accanto a quelli consueti. Un tale apprendimento non muta il contenuto del nostro essere, quanto il contenente stesso: l’apparato percettivo, piuttosto che le cose percepite. I romanzi non ci forniscono una nuova forma di sapere, ma una nuova capacità di comunicare con esseri diversi da noi; da questo punto di vista riguardano la morale, più che la scienza.»

Tzvetan TODOROV, La letteratura in pericolo, Garzanti, Milano 2008

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e sociale.

DOCUMENTI

«L’esercizio del pensiero critico, l’attitudine alla risoluzione dei problemi, la creatività e la disponibilità positiva nei confronti dell’innovazione, la capacità di comunicare in modo efficace, l’apertura alla collaborazione e al lavoro di gruppo costituiscono un nuovo “pacchetto” di competenze, che possiamo definire le “competenze del XXI secolo”. Non sono certo competenze nuove; è una novità, però, il ruolo decisivo che vanno assumendo nella moderna organizzazione del lavoro e, più in generale, quali determinanti della crescita economica. Non dovrebbero essere estranee a un paese come l’Italia, che ha fatto di creatività, estro e abilità nel realizzare e inventare cose nuove la propria bandiera. Un sistema di istruzione che sia in grado di fornire tali competenze al maggior numero di studenti costituisce quindi un’importante sfida per il nostro paese.» Ignazio VISCO, Investire in conoscenza. Crescita economica e competenze per il XXI secolo,

Il Mulino, Bologna 2014 (ed. originale 2009)

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«La spinta al profitto induce molti leader a pensare che la scienza e la tecnologia siano di cruciale importanza per il futuro dei loro paesi. Non c’è nulla da obiettare su una buona istruzione tecnico–scientifica, e non sarò certo io a suggerire alle nazioni di fermare la ricerca a questo riguardo. La mia preoccupazione è che altre capacità, altrettanto importanti, stiano correndo il rischio di sparire nel vortice della concorrenza: capacità essenziali per la salute di qualsiasi democrazia al suo interno e per la creazione di una cultura mondiale in grado di affrontare con competenza i più urgenti problemi del pianeta. Tali capacità sono associate agli studi umanistici e artistici: la capacità di pensare criticamente; la capacità di trascendere i localismi e di affrontare i problemi mondiali come “cittadini del mondo”; e, infine, la capacità di raffigurarsi simpateticamente la categoria dell’altro.» Martha C. NUSSBAUM, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica,

Il Mulino, Bologna 2011 (ed. originale 2010)

«Il Consiglio europeo di Lisbona (23 e 24 marzo 2000) ha concluso che un quadro europeo dovrebbe definire le nuove competenze di base da assicurare lungo l’apprendimento permanente, e dovrebbe essere un’iniziativa chiave nell’ambito della risposta europea alla globalizzazione e al passaggio verso economie basate sulla conoscenza ed ha ribadito anche che le persone costituiscono la risorsa più importante dell’Europa. Da allora tali conclusioni sono state regolarmente reiterate anche ad opera dei Consigli europei di Bruxelles (20 e 21 marzo 2003 e 22 e 23 marzo 2005) come pure nella rinnovata strategia di Lisbona approvata nel 2005.»

RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE)

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà

DOCUMENTI

«I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in che modo: sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: somigliano al cerchio di gesso che continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni allargano o restringono. Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei profumi, dell’ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e della scienza. Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il potere e la civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l’Europa. È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a compilare tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il valore dell’una nei confronti dell’altra: l’Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e l’islam; il Talmud, la Bibbia e il Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli, Venezia; la dialettica greca, l’arte e la democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza araba; il Rinascimento in Italia, la Spagna delle varie epoche, celebri e atroci. Qui popoli e razze per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni agli altri, come forse in nessun’altra regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze e somiglianze, e trascurando invece i loro antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia.»

Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991

«Nell’immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera circolazione di uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi verso l’esterno. Sembrano lontani i tempi in cui il cinema d’autore riusciva a metterci in sintonia con le lotte per la decolonizzazione del mondo islamico. Le defaillances della politica e le minacce più o meno reali al fondamentalismo religioso fanno crescere la diffidenza verso la richiesta di integrazione avanzata da chi viene a lavorare dalla riva sud del Mediterraneo. Spianate dal crescente flusso di merci che le attraversano ininterrottamente, le vie del mare possono celebrare i fasti del turismo di massa, ma non riescono a rendere più agevole e diretta la comunicazione di esperienze, di culture, di idee tra noi e gli altri abitanti dello stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per l’Oriente presenta una sua sfuggente ambiguità: è lo stesso mare attraversato dai malmessi trabiccoli destinati ad affondare nel canale di Sicilia. Un mare che, anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre sponde. Forse è questa l’inquietudine che percepiamo nello scrutare gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il sospetto che la fulgida rappresentazione dell’Italia al mare, disegnata dall’ostinata determinazione delle sue élites modernizzanti, non sia riuscita a eliminare del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure che ci avevano

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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allontanato dalle coste del nostro paese, ma anche che la difficoltà di “tenere” politicamente il largo non sia

mai stata superata.» Paolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008

«I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in qualsiasi altra regione del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di cambiamenti e di riforme. L’esito positivo di questi processi di democratizzazione e di modernizzazione ha un’importanza capitale per l’Unione europea. Il Maghreb è una regione con grandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l’Africa subsahariana e l’Unione europea, da un lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall’altro, ha il vantaggio di avere accessi sia sulle coste dell’Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di ospitare rotte di trasporti terrestri. Esso beneficia inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali e linguistici comuni. Nonostante ciò, il Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo, con la conseguenza che le sue potenzialità di sviluppo sono rimaste spesso inespresse. [...] Dei vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei cinque paesi interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell’Unione europea. Per l’UE, lo sviluppo di una zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e lo Stato di diritto nel Maghreb è un obiettivo essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per realizzare tale sviluppo un approccio regionale è imprescindibile. Entrambe le sponde del Mediterraneo hanno tutto da guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di maggiore integrazione dei mercati, di più stretti contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e culturali più approfonditi.»

Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell’integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia. Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza - 17 dicembre 2012

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica ha trasformato il mondo

della comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e profondi mutamenti offrono vaste

opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche.

DOCUMENTI

«Con il telefonino è defunta una frase come “pronto, casa Heidegger, posso parlare con Martin?”. No, il messaggio raggiunge – tranne spiacevoli incidenti – lui, proprio lui; e lui, d’altra parte, può essere da qualunque parte. Abituati come siamo a trovare qualcuno, non riuscirci risulta particolarmente ansiogeno. La frase più minacciosa di tutte è “la persona chiamata non è al momento disponibile”. Reciprocamente, l’isolamento ontologico inizia nel momento in cui scopriamo che “non c’è campo” e incominciamo a cercarlo affannosamente. Ci sentiamo soli, ma fino a non molti anni fa era sempre così, perché eravamo sempre senza campo, e non è solo questione di parlare.»

Maurizio FERRARIS, Dove sei? Ontologia del telefonino, Bompiani, Milano 2005

«La nostra è una società altamente “permeabile”, oltre che “liquida”, per usare la nota categoria introdotta da Bauman. Permeabile perché l’uso (e talvolta l’abuso) dei nuovi strumenti di comunicazione travalica i confini delle sfere di vita, li penetra rendendoli più labili. È sufficiente osservare alcuni modi di agire quotidiani per rendersi conto di quanto sia sempre più difficile separare i momenti e gli ambiti della vita. L’uso del cellulare anche quando si è a tavola con ospiti o in famiglia. Conversare ad alta voce al telefono quando si è in luoghi pubblici, sul treno o in metropolitana. Inviare messaggi o telefonare (magari senza vivavoce), anche se si è alla guida. L’elenco potrebbe continuare e con episodi più o meno sgradevoli che giungono alla maleducazione.

Così, la sfera del lavoro si confonde con quella della vita familiare, perché possiamo essere reperibili da mail e messaggi anche nei weekend o durante le ferie. L’ambito lavorativo, a sua volta, si può confondere con quello delle relazioni personali grazie ai social network. Tutto ciò indica come gli spazi della nostra vita siano permeati dalla dimensione della comunicazione e dall’utilizzo delle nuove tecnologie.» Daniele MARINI, Con smartphone e social è amore (ma dopo i 60 anni), “La Stampa” del 9/2/2015

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Il documento che segue costituisce un testamento spirituale scritto da un ufficiale dell’esercito regio che dopo l’otto settembre del 1943 partecipò attivamente alla Resistenza e per questo venne condannato a morte. Nel documento si insiste in particolare sulla continuità tra gli ideali risorgimentali e patriottici e la scelta di schierarsi contro l’occupazione nazi-fascista. Illustra le fasi salienti della Resistenza e, anche a partire dai contenuti del documento proposto, il significato morale e civile di questo episodio.

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“Le nuove generazioni dovranno provare per l’Italia il sentimento che i nostri grandi del risorgimento avrebbero voluto rimanesse a noi ignoto nell’avvenire: «il sentimento dell’amore doloroso, appassionato e geloso con cui si ama una patria caduta e schiava, che oramai più non esiste fuorché nel culto segreto del cuore e in un'invincibile speranza». A questo ci ha portato la situazione presente della guerra disastrosa.

Si ridesta così il sogno avveratosi ed ora svanito: ci auguriamo di veder l’Italia potente senza minaccia, ricca senza corruttela, primeggiante, come già prima, nelle scienze e nelle arti, in ogni operosità civile, sicura e feconda di ogni bene nella sua vita nazionale rinnovellata. Iddio voglia che questo sogno si avveri.”

(trascrizione diplomatica tratta da http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=528)

Dardano Fenulli. Nacque a Reggio Emilia il 3 agosto 1889. Durante la Grande Guerra, nel corso della quale meritò due encomi solenni, combatté sulla Cima Bocche e sul Col Briccon. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, promosso colonnello, prese parte alle operazioni in Jugoslavia. Promosso generale di brigata nell’ aprile 1943, fu nominato vicecomandante della divisione corazzata “Ariete”. In questo ruolo prese parte a i combattimenti intorno a Roma nei giorni immediatamente successivi all’ otto settembre 1943. Passato in clandestinità, iniziò una intensa attività per la creazione di una rete segreta di raccolta, informazioni e coordinamento dei militari sbandati ma ancor a fedeli alla monarchia. Nel febbraio del 1944 venne arrestato dalle SS e imprigionato nelle carceri di via Tasso a Roma. Il 24 marzo 1944 fu fucilato alle Fosse Ardeatine. (adattato da http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=528)

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

“«Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne», dissi. «Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.» […] La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione – questo è il mio sogno. L’istruzione per ogni bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto.”

Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti, Milano 2014

Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la vita per aver rivendicato il diritto all’educazione anche per le bambine.

Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima le sue opinioni in merito, partendo dal presupposto che il diritto all’educazione è sancito da molti documenti internazionali, come la Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata anche dall’Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 1991.

___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE

SECONDARIA SUPERIORE

PROVA DI ITALIANO

(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981

Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io

un’«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta,

retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato

scritto. L’ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché

placet experiri e per vedere l’effetto che fa.

Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto dal

mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il

mio scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti;

perciò l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione.

Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente

lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo

stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a

chi riesce, nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo maturo medio: il tempo soggettivo

diventa più lungo.

Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale,

un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di

tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri

contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si

faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna.

Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di

borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni

possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una

regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di

possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi

scolastici erano in minoranza: ho letto anch’io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e

devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata, e, come

sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a

scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano

qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. Mi

sembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l’uso» della presente antologia.

Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla

esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e

avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica.

A partire dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi,

racconti, saggi, articoli e poesie.

A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica»

dell’11 giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di

comporre una loro «antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture

considerate fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d’autori prediletti un

paesaggio letterario, culturale e ideale. […] Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha

tenuto fede all’impegno è Primo Levi, il cui contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo

d’impresa, dato che in lui s’incontrano la formazione scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il

vissuto sia nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile d’ogni esperienza».

1. Comprensione del testo

Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

23

2. Analisi del testo

2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)?

2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13).

2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta

di fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17).

2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega

l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26).

2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro

da cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto,

proponi una tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua

formazione.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in

parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue

conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi

che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Piacere e piaceri. DOCUMENTI

«La passione li avvolse, e li fece incuranti di tutto ciò che per ambedue non fosse un godimento immediato.

Ambedue, mirabilmente formati nello spirito e nel corpo all’esercizio di tutti i più alti e i più rari diletti,

ricercavano senza tregua il Sommo, l’Insuperabile, l’Inarrivabile; e giungevano così oltre, che talvolta una

oscura inquietudine li prendeva pur nel colmo dell’oblio, quasi una voce d’ammonimento salisse dal fondo

dell’esser loro ad avvertirli d’un ignoto castigo, d’un termine prossimo. Dalla stanchezza medesima il

desiderio risorgeva più sottile, più temerario, più imprudente; come più s’inebriavano, la chimera del loro

cuore ingigantiva, s’agitava, generava nuovi sogni; parevano non trovar riposo che nello sforzo, come la

fiamma non trova la vita che nella combustione. Talvolta, una fonte di piacere inopinata aprivasi dentro di

loro, come balza d’un tratto una polla viva sotto le calcagna d’un uomo che vada alla ventura per l’intrico

d’un bosco; ed essi vi bevevano senza misura, finché non l’avevano esausta. Talvolta, l’anima, sotto

l’influsso dei desiderii, per un singolar fenomeno d’allucinazione, produceva l’imagine ingannevole d’una

esistenza più larga, più libera, più forte, «oltrapiacente»; ed essi vi s’immergevano, vi godevano, vi

respiravano come in una loro atmosfera natale. Le finezze e le delicatezze del sentimento e dell’imaginazione

succedevano agli eccessi della sensualità.» Gabriele D’ANNUNZIO, Il piacere, 1889 (ed. utilizzata 1928)

Sandro BOTTICELLI

Nascita di Venere, circa 1482-85

Pablo PICASSO

I tre musici, 1921

Henri MATISSE

La danza, 1909-10

«Piacer figlio d’affanno; <Volti al travaglio

gioia vana, ch’è frutto come una qualsiasi

del passato timore, onde si scosse fibra creata

e paventò la morte perché ci lamentiamo noi?

chi la vita abborria; Mariano il 14 luglio 1916»

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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onde in lungo tormento, Giuseppe UNGARETTI, Destino, in Il Porto Sepolto, 1916

fredde, tacite, smorte,

sudàr le genti e palpitàr, vedendo «Il primo sguardo dalla finestra il mattino

mossi alle nostre offese il vecchio libro ritrovato

folgori, nembi e vento. volti entusiasti

O natura cortese, neve, il mutare delle stagioni

son questi i doni tuoi, il giornale

questi i diletti sono il cane

che tu porgi ai mortali. Uscir di pena la dialettica

è diletto fra noi. fare la doccia, nuotare

Pene tu spargi a larga mano; il duolo musica antica

spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto scarpe comode

che per mostro e miracolo talvolta capire

nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana musica moderna

prole cara agli eterni! assai felice scrivere, piantare

se respirar ti lice viaggiare

d’alcun dolor: beata cantare

se te d’ogni dolor morte risana.» essere gentili.» Giacomo LEOPARDI, La quiete dopo la tempesta, vv. 32-54, Bertolt BRECHT, Piaceri, 1954/55 ,

1829 (in G. Leopardi, Canti, 1831) (in B. Brecht, Poesie, trad. it., 1992)

«Il piacere è veramente tale quando non si rende conto né delle proprie cause né dei propri effetti. (È

immediato, irrazionale). Il piacere della conoscenza fa eccezione? No. Il piacere della conoscenza procede dal

razionale ed è irrazionale.» Andrea EMO, Quaderni di metafisica (1927-1928), in A. Emo, Quaderni di metafisica 1927-1981, 2006

«I filosofi ed i sinonimisti vi spiegano con paziente sollecitudine la differenza precisa che passa fra la

giustizia, la bontà e il dovere; ma voi stessi potete persuadervi che essi fabbricano un mondo di carta pesta.

Ciò che è giusto è buono, ciò che è dovere è giustizia, e ciò che si deve fare è ciò che è giusto e buono. Ma

non vedete voi il circolo eterno del cosmo, la volta infinita del cielo che non comincia in un alcun luogo e mai

non finisce? Studiate il cerchio, perché in verità vi dico che la sua geometria morale abbraccia la storia del

mondo. Le gioie della giustizia e del dovere esercitano la più benefica influenza sulla felicità della vita e,

rendendoci calmi e soddisfatti nel presente, ci preparano un avvenire felice. Chi possiede maggiori ricchezze

di fortuna, di mente e di cuore, ha anche maggiori doveri da esercitare; ma tutti gli uomini, purché abbiano

soltanto un’individualità morale, devono essere giusti e buoni, e devono quindi rendersi degni di gustare

queste gioie sublimi.» Paolo MANTEGAZZA, Fisiologia del piacere, 1992 (1ª edizione 1854)

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: La ricerca della felicità.

DOCUM ENTI «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di

razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la

libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva

partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.» Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana

«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi

sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il

perseguimento della Felicità.» Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776

«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte

della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel

momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano

(almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il

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25

loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo

fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza

poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e

lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della

sfida. L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore

delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di

qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale»

sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si

allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.» Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)

«Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente

allo stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso

periodo. Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti

dubbi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline

come la psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più

comune e che si potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò

che può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci

riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono

diverse risposte a questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni

dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano invece

che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativamente

nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del benessere, come la percentuale di persone affette da

depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto simili alle risposte soggettive sulla felicità e

sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?» Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003

«Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità.

Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici

occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della

credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di interazioni

sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di un’azione cortese o

generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che

quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un senso

totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il

Chicago man – come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo

oeconomicus – è un isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal

momento che questa sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...] Adesso

finalmente comprendiamo perché l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio prima di tutto con se

stesso; perché nega a se stesso quel valore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità

potrebbe assicuragli.» Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader. DOCUMENTI

«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di

questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica,

morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti

con voi!) Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il

fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore

gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi).

Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere!

(Vivissimi e prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)» Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925

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(da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni – Tornata del 3 gennaio

1925 Dichiarazioni del Presidente del Consiglio)

«Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati

ai grandi ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o, peggio,

dei politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della

società umana sta nella sua trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli, guidarli,

illuminarli in tutto il lavoro pratico quotidiano. […] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui noi

aspiriamo è di dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono.

Non desideriamo affatto staccare i giovani dai tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però,

vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte

politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena

mondiale, e quindi il perché delle sciagure della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù.

Tutto questo non si capisce, però, se non si riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre

decenni non è che la faticosa gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando

la resistenza accanita di un mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è

inesorabilmente condannato a sparire.» Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del

PCI, Roma, 22-24 maggio 1947

(da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971)

«Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un

limite invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo

che esprime la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori

conducono questo movimento e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un

rispettoso distacco; i giovani chiedono un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi

spazi, una prospettiva politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani.

Una tale società non può essere creata senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente, di coloro

per i quali il passato è passato e che sono completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione

comporta naturalmente la richiesta di partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se

stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione

della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei

partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione dell’equilibrio e della pace sociale nei termini nuovi ed

aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere concepiti.» Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969

(da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988)

«L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli

esista soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello

Stato, mentre si dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato,

poiché possiede in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto,

un essere che cerca la verità e si sforza di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le

generazioni passate e future. Da tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, si

caratterizza la cultura della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori tramandati e acquisiti è sempre

sottoposto dai giovani a contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire necessariamente distruggere o

rifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella

propria vita e, con tale verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò

che nella tradizione è valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre

più adeguate ai tempi.» GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio 1991

(da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005)

2. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Siamo soli? DOCUMENTI

«Alla fine del Novecento la ricerca dell’origine della vita sulla Terra era pronta a riprendere il cammino, ora

pienamente integrata fra gli obiettivi dell’esobiologia [= Studio della comparsa e dell’evoluzione della vita

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fuori del nostro pianeta], con un piccolo gruppo di biologi che continuavano a perseguire entusiasticamente la

ricerca dell’universalità e uno status di pari dignità con le scienze fisiche che una biologia universale avrebbe

portato con sé. In questa ricerca, però, essi si sarebbero dovuti scontrare con i biologi evoluzionisti, molto

pessimisti sulla morfologia, se non sulla stessa esistenza degli extraterrestri, che smorzavano, quindi, le

aspirazioni di chi cercava di estendere i principi della biologia terrestre, con tanta fatica conquistati,

all’universo nel suo complesso o di incorporare tali principi in una biologia più generale.» Steven J. DICK, Vita nel cosmo. Esistono gli extraterrestri?, Milano 2002 (ed. originale 1998)

«Gli UFO: visitatori non invitati? In conseguenza delle pressioni dell’opinione pubblica, negli anni passati,

furono condotte diverse indagini sugli UFO soprattutto da parte dell’aeronautica americana, per appurare la

natura del fenomeno. [...] La percentuale, tra i presunti avvistamenti dei casi per i quali non è stato possibile

addivenire a una spiegazione, allo stato attuale delle nostre conoscenze, è molto bassa, esattamente intorno al

1,5 - 2%. Questa piccola percentuale potrebbe essere attribuita in gran parte a suggestioni o visioni, che

certamente esistono. [...] Sono numerose le ipotesi che possono spiegare la natura degli UFO. Si potrebbe, per

esempio, pensare che all’origine di un certo numero di avvistamenti vi siano, in realtà, fenomeni geofisici

ancora poco conosciuti, oppure velivoli sperimentali segreti, senza tuttavia escludere del tutto la natura

extraterrestre. La verità è che noi non possiamo spiegare tutto con la razionalità e le conoscenze. [...] A

quanto sembra, logica e metodo scientifico non sembrano

efficaci nello studio degli UFO per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e/o troppo azzardata.» Pippo BATTAGLIA - Walter FERRERI, C’è vita nell’Universo? La scienza e la ricerca di altre civiltà, Torino

2008

«Se fosse possibile assodare la questione mediante una qualche esperienza, io sarei pronto a scommettere tutti

i miei averi, che almeno in uno dei pianeti che noi vediamo vi siano degli abitanti. Secondo me, perciò, il

fatto che anche in altri mondi vi siano abitanti non è semplicemente oggetto di opinione, bensì di una salda

fede (sull’esattezza di tale credenza, io arrischierei infatti molti vantaggi della vita).» Immanuel KANT, Critica della ragione pura, Riga 1787 (1a ed. 1781)

«Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una

specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che

abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o

lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che

la vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti,

anche se forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l’intelligenza una conseguenza inevitabile

dell’evoluzione, invece è discutibile che sia così. I batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno

se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra nucleare. [...] Lo scenario

futuro non somiglierà a quello consolante definito da STAR TRECK, di un universo popolato da molte specie

di umanoidi, con una scienza ed una tecnologia avanzate ma fondamentalmente statiche. Credo che invece

saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la complessità biologica ed elettronica.» Stephen HAWKING, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010 (ed. originale 2001)

«La coscienza, lungi dall’essere un incidente insignificante, è un tratto fondamentale dell’universo, un

prodotto naturale del funzionamento delle leggi della natura, alle quali è collegata in modo profondo e ancora

misterioso. Ci tengo a ripeterlo: non sto dicendo che l’Homo sapiens in quanto specie sia inscritto nelle leggi

della natura; il mondo non è stato creato per noi, non siamo al centro del creato, né ne siamo la cosa più

significativa. Ma questo non vuol dire neanche che siamo completamente privi di significato! Una delle cose

più deprimenti degli ultimi tre secoli di scienza è il modo in cui si è cercato di emarginare, rendere

insignificanti, gli esseri umani, e quindi alienarli dall’universo in cui vivono. Io sono convinto che abbiamo

un posto nell’universo, non un posto centrale, ma comunque una posizione significativa. […] Se questo modo

di vedere le cose è giusto, se la coscienza è un fenomeno basilare che fa parte del funzionamento delle leggi

dell’universo, possiamo supporre che sia emersa anche altrove. La ricerca di esseri alieni può dunque essere

vista come un modo per mettere alla prova l’ipotesi che viviamo in un universo che non solo è in evoluzione,

come dimostra l’emergere della vita e della coscienza dal caos

primordiale, ma in cui la mente svolge un ruolo fondamentale. A mio avviso la conseguenza più importante

della scoperta di forme di vita extraterrestri sarebbe quella di restituire agli esseri umani un po’ di quella

dignità di cui la scienza li ha derubati.»

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Paul C.W. DAVIES, Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre, Roma-Bari 1998 (1a ed.

1994)

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Ai sensi della legge 30 marzo 2004, n. 92, “la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo»

al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe,

dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa

vicenda del confine orientale”.

Il candidato delinei la “complessa vicenda del confine orientale”, dal Patto (o Trattato) di Londra (1915) al

Trattato di Osimo (1975), soffermandosi, in particolare, sugli eventi degli anni compresi fra il 1943 e il 1954.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un unico tipo di

beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare

la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo.

Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea.

Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto

musicale. __________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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GRIGLIE DI CORREZIONE

1^ PROVA

Tipologia A (analisi del testo)

a) CORRETTEZZA E PROPRIETA’ NELL’USO DELLA LINGUA

Punti

Gravi e numerosi errori morfo-sintattici, ortografici e numerose improprietà lessicali 0,25

Gravi errori morfosintattici, numerose improprietà lessicali e errori ortografici 1

Alcuni errori morfo-sintattici-ortografici e improprietà lessicali 1,5

Generale correttezza, pur in presenza di improprietà lessicali e qualche errore ortografico 1,75

Generale correttezza, pur in presenza di ripetute improprietà lessicali 2

Generale correttezza e proprietà, pur in presenza di rari o lievi errori e improprietà lessicali 2,5

Correttezza morfosintattica e proprietà lessicale 3

Correttezza morfosintattica, proprietà lessicale, terminologia specifica e fluida del discorso 4

b) COMPRENSIONE

Punti

Scarsa comprensione del testo 0,25

Fraintendimenti del testo 1

Insufficiente comprensione del testo 1,5

Parziale comprensione del testo 2

Comprensione sostanziale del testo 2,5

Buona comprensione del testo 3

Comprensione del testo completa e dettagliata 3,5

c) ANALISI

Punti

Mancato riconoscimento degli aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica, linguaggio)

/tecniche narrative / teatrali 0,5

Scarso riconoscimento degli aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica, linguaggio)/ tecniche

narrative /teatrali 1

Insufficiente riconoscimento degli aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica, linguaggi)/

tecniche narrative /teatrali 1,5

Parziale riconoscimento degli aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica, linguaggio)

/tecniche narrative / teatrali 2

Riconoscimento sufficiente dei principali aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica,

linguaggio)/ tecniche narrative / teatrali 2,5

Riconoscimento completo degli aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica, linguaggio)/

tecniche narrative / teatrali 3

Riconoscimento completo e puntuale degli aspetti contenutistici e stilistici (figure retoriche, metrica,

linguaggio) /tecniche narrative / teatrali 3,5

d) INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA E APPROFONDIMENTI

Punti

Contenuto e interpretazione scarsi 0,5

Contenuto gravemente insufficiente e debolmente legato al testo; interpretazione inadeguata 1

Contenuto insufficiente e debolmente legato al testo; interpretazione parzialmente inadeguata 1,5

Contenuto parzialmente legato al testo; interpretazione non sempre adeguata 2

Contenuto sufficiente e complessivamente legato al testo; interpretazione nel complesso adeguata 2,5

Contenuto buono e legato al testo; interpretazione nel complesso adeguata 3

Contenuto ottimo e legato al testo con argomentazioni sicure e adeguate; interpretazione corretta e originale 4

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Tipologia B (saggio breve e articolo di giornale)

a) CORRETTEZZA E PROPRIETÀ NELL’USO DELLA LINGUA

B) COERENZA E COESIONE DEL DISCORSO

Punti

Assenza completa di un filo logico; coerenza e coesione scarse 0,25

Assenza parziale di un filo logico; coerenza e coesione scarse 0,5

Insufficiente lo sviluppo logico del discorso, la coesione e la coerenza 1

Parziale sviluppo logico del discorso pur con qualche disomogeneità 1,5

Sufficiente sviluppo logico del discorso pur con qualche disomogeneità 2

Coerenza logica degli elementi del discorso; buona coesione 2,5

C) PERTINENZA RISPETTO ALLA TIPOLOGIA DI SCRITTURA E ALLE CONSEGNE

Punti

L’elaborato non è assolutamente pertinente; non risponde affatto ad alcuna delle consegne

(interpretazione, confronto dei documenti rispetto delle 5 W) 0,25

L’elaborato è in parte pertinente; risponde a qualche consegna ( interpretazione, confronto dei documenti

rispetto delle 5 W) 1

L’elaborato è in parte pertinente; risponde superficialmente alle consegne 1,5

Parziale pertinenza rispetto alla tipologia; consegne solo in parte soddisfacenti 2

L’elaborato è pertinente e risponde alle consegne con omogeneità 2,5

L’elaborato è pertinente e completo rispetto alle consegne 3

d)CONOSCENZA E CONCETTI

Punti

Mancanza di osservazioni, conoscenze e idee scarse 0,5

Osservazioni limitate e non sempre esatte; conoscenze e idee superficiali e non sempre esatti; luoghi comuni 1

Osservazioni , conoscenze e idee parziali 1,5

Osservazioni sufficientemente motivate; conoscenze e idee non approfondite ma pertinenti 2

Osservazioni motivate; conoscenze documentate;concetti significativi e pertinenti 2,5

Osservazioni personali; conoscenze documentate e approfondite; concetti di apprezzabile spessore 3

e) SVILUPPO CRITICO DELLE QUESTIONI E ARGOMENTAZIONI

Punti

Assenti gli apporti critici e personali e l’argomentazione 0,25

Scarsa presenza di apporti critici personali, comunque sviluppati in modo incerto; argomentazione debole 1

Insufficiente presenza di apporti critici e di argomentazione 1,5

Presenza di apporti critici e/o personali seppure appena sviluppati; riflessioni generiche 2

Si possono rintracciare un punto di vista personale e qualche indicazione critica, presenza di spunti

argomentativi

2,5

Sono delineati un punto di vista personale chiaro, giudizi critici motivati che rivelano profondità di visione,

buono sviluppo argomentativo

3

Punti

Gravi, numerosi, e ripetuti errori in ambito ortografico e/o morfologico, lessicale, sintattico 0,25

Numerosi errori morfologici, lessicali, sintattici e errori ortografici 0,5

Alcuni errori morfosintattici ed ortografici, numerose improprietà lessicali, forma non sempre scorrevole 1

Alcuni errori di forma e/o sporadici errori in ambito linguistico ed ortografico; elaborato non sempre scorrevole

1,25

Alcuni errori di forma e ripetuti errori in ambito linguistico; elaborato non sempre scorrevole 1,5

Alcuni errori di forma e/o sporadici errori in ambito linguistico; elaborato nel complesso sufficientemente scorrevole e corretto dal punto di vista linguistico

2

Improprietà o imprecisioni formali assenti o di lieve entità; elaborato nel complesso scorrevole; scelte stilistiche adeguate

2,5

Esposizione corretta; scelte linguistiche efficaci; ottima proprietà di linguaggio 3

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

31

Tipologia C (tema di argomento storico)

a) CORRETTEZZA E PROPRIETÀ NELL’USO DELLA LINGUA

Punti

Gravi e numerosi errori morfosintattici e ortografici; numerose improprietà lessicali 0,25

Numerosi errori morfosintattici, lessicali e ortografici gravi 0,5

Alcuni errori morfosintattici e ortografici; numerose improprietà lessicali; elaborato non sempre scorrevole 1

Alcuni errori di forma e/o sporadici errori in ambito linguistico ed ortografico; l’elaborato presenta numerose

ripetizioni e non sempre risulta scorrevole

1,25

Alcuni errori di forma e sporadici errori in ambito linguistico; l’elaborato presenta numerose ripetizioni e non

sempre risulta scorrevole

1,5

Alcuni errori di forma e/o sporadici errori in ambito linguistico; elaborato non sempre scorrevole ma nel

complesso sufficientemente corretto dal punto di vista espressivo

2

Improprietà o imprecisioni formali assenti o lieve entità; elaborato nel complesso scorrevole; scelte stilistiche

adeguate

2,5

Esposizione corretta; scelte linguistiche efficaci; buona o ottima proprietà di linguaggio 3

B) COERENZA E COESIONE DEL DISCORSO

Punti

Assenza completa di un filo logico; coerenza e coesione scarse 0,25

Assenza parziale di un filo logico; coerenza e coesione scarse 0,5

Insufficiente lo sviluppo logico del discorso, la coesione e la coerenza 1

Presenza parziale di un filo logico, coerenza e coesione adeguate 1,5

Coerenza logica degli elementi del discorso; sufficiente coesione 2

Coerenza logica degli elementi del discorso; buona coesione 2,5

Discorso ben padroneggiato; svolgimento coeso fondato su relazioni logiche 3

c) PERTINENZA RISPETTO ALLE RICHIESTE DELLA TRACCIA

Punti

L’elaborato non risponde alle richieste della traccia 0,25

L’elaborato risponde a qualche richiesta della traccia 1

L’elaborato risponde superficialmente alle richieste della traccia 1,5

L’elaborato è pertinente rispetto alla tipologia; consegne solo in parte soddisfacenti 2

L’elaborato risponde alle richieste con omogeneità 2,5

Sviluppo completo e originale delle richieste 3

D) CONOSCENZA E CONCETTI

Punti

Mancanza di osservazioni, conoscenze e idee scarse 0,5

Osservazioni e conoscenze limitate e non sempre esatte, idee superficiali 1

Osservazioni talvolta motivate; conoscenze e idee non approfondite 1,5

Osservazioni talvolta motivate; sufficienti conoscenze e idee 2

Osservazioni motivate; conoscenze documentate; concetti significativi e pertinenti 2,5

Osservazioni personali; conoscenze approfondite e concetti di apprezzabile spessore 3

E) SVILUPPO CRITICO DELLE QUESTIONI E ARGOMENTAZIONE

Punti

Assenza di apporti critici personali, 0,25

Scarsa presenza di apporti critici personali, comunque sviluppati in modo incerto; argomentazione debole 1

Insufficiente presenza di apporti critici personali ed argomentazioni 1,5

Sono presenti un punto di vista personale e qualche cenno critico, seppure appena sviluppati 2

Sono presenti un punto di vista personale e qualche cenno critico; presenza di spunti argomentativi 2,5

Sono delineati un punto di vista personale chiaro, giudizi critici motivati, elementi argomentativi che

rilevano profondità di visione, buono sviluppo argomentativo

3

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

32

Tipologia D (tema di ordine generale)

a) CORRETTEZZA E PROPRIETÀ NELL’USO DELLA LINGUA

Punti

Gravi e numerosi errori morfosintattici e ortografici; numerose improprietà lessicali 0,25

Numerosi errori morfosintattici, lessicali e ortografici gravi 0,5

Alcuni errori morfosintattici e ortografici; numerose improprietà lessicali; elaborato non sempre scorrevole 1

Alcuni errori di forma e/o sporadici errori in ambito linguistico ed ortografico; l’elaborato presenta numerose

ripetizioni e non sempre risulta scorrevole

1,25

Alcuni errori di forma e/o sporadici errori in ambito linguistico; l’elaborato presenta numerose ripetizioni e non

sempre risulta scorrevole

1,5

Alcuni errori di forma e/o sporadici errori in ambito linguistico; elaborato non sempre scorrevole ma nel

complesso sufficientemente corretto dal punto di vista espressivo

2

Improprietà o imprecisioni formali assenti o lieve entità; elaborato nel complesso scorrevole; scelte stilistiche

adeguate

2,5

Esposizione corretta; scelte linguistiche efficaci; buona o ottima proprietà di linguaggio 3

b) COERENZA E COESIONE DEL DISCORSO

Punti

Assenza completa di un filo logico; coerenza e coesione scarse 0,25

Assenza parziale di un filo logico; coerenza e coesione scarse 0,5

Insufficiente lo sviluppo logico del discorso, la coesione e la coerenza 1

Presenza parziale di un filo logico, coerenza e coesione adeguate 1,5

Coerenza logica degli elementi del discorso; sufficiente coesione 2

Coerenza logica degli elementi del discorso; buona coesione 2,5

Discorso ben padroneggiato; svolgimento coeso fondato su relazioni logiche 3

c) PERTINENZA RISPETTO ALLE RICHIESTE DELLA TRACCIA

Punti

L’elaborato non risponde alle richieste della traccia 0,25

L’elaborato risponde in parte alle richieste della traccia 1

L’elaborato risponde superficialmente alle richieste della traccia 1,5

L’elaborato è pertinente rispetto alla tipologia; consegne solo in minima parte soddisfacenti 2

L’elaborato risponde alle richieste seppure con omogeneità 2,5

Sviluppo completo e originale delle richieste 3

d) CONOSCENZA E CONCETTI

Punti

Mancanza di osservazioni, conoscenze e idee scarse 0,5

Osservazioni e conoscenze limitate e non sempre esatte e idee talvolta superficiali 1

Osservazioni talvolta motivate; conoscenze e idee non approfondite 1,5

Osservazioni talvolta motivate; sufficienti conoscenze e idee 2

Osservazioni motivate; conoscenze documentate; concetti significativi e pertinenti 2,5

Osservazioni personali; conoscenze approfondite e concetti di apprezzabile spessore 3

e) SVILUPPO CRITICO DELLE QUESTIONI E ARGOMENTAZIONE

Punti

Assenza presenza di apporti critici personali, 0,25

Scarsa presenza di apporti critici personali, comunque sviluppati in modo incerto; argomentazione debole 1

Insufficiente presenza di apporti critici personali ed argomentazioni 1,5

Sono presenti un punto di vista personale e qualche cenno critico, seppure appena sviluppati 2

Sono presenti un punto di vista personale e qualche cenno critico; presenza di spunti argomentativi 2,5

Sono delineati un punto di vista personale chiaro, giudizi critici motivati, elementi argomentativi che rilevano

profondità di visione, buono sviluppo argomentativo

3

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33

CORRISPONDENZA TRA LIVELLI E PUNTEGGIO In decimi In quindicesimi

I Nullo 1-2 1,5-3

II Scarso 3- 3½ 4-5

III Gravemente Insufficiente 4- 4½ 6-7

IV Insufficiente 5- 5½ 8-9

V Sufficiente 6 10

VI Discreto 7 11

VII Buono 7½- 8 12-13

VIII Ottimo 9 14

IX Eccellente 10 15

Se la misurazione della prova comporta un numero decimale, questo sarà arrotondato per difetto se inferiore o pari a 0,49, per eccesso

se pari o superiore a 0,50

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34

PRIMA SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO

FIVIZZANO 31/03/2017

MATERIA: TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E

MANUTENZIONE

ALUNNO: ……………………………………………….

PRIMA PARTE

Un’azienda petrolchimica ha un reparto di lavorazioni in cui si possono generare dei vapori che, se a grosse

concentrazioni, possono risultare nocivi per la salute.

Per migliorare la qualità dell’aria ed evitare che la concentrazione di questi vapori non raggiungano mai il limite di

pericolosità e non esistendo altre soluzioni, si vuole che un impianto di aspirazione provveda all’estrazione dei vapori e

li invii ad una centrale di purificazione dell’aria prima di rimetterla in atmosfera.

Progettare un controllore a PLC con le seguenti caratteristiche:

All’accensione della lavorazione che dà luogo alla generazione di vapori, l’aspiratore si accende e si spegne dopo 10 minuti

Al termine dei 10 minuti l’aspiratore inizia un ciclo di partenze e di arresti così definito: 10 minuti di avvio e 15 minuti di fermo; il ciclo si ferma solamente quando viene spento il ciclo di lavorazione.

Durante il funzionamento un sensore controlla lo stato dell’aria; se il valore del vapore supera un certo livello, indipendentemente dal ciclo attiva la ventola di aspirazione ausiliaria e lo segnala con una lampada rossa e una sirena.

Realizzare:

lo schema unifilare

lo schema Ladder

fare delle tabelle che descrivano i componenti utilizzati nei due circuiti e descriva a parole il loro funzionamento.

SECONDA PARTE

In caso di arresto dell’aspiratore (azionato da un motore elettrico) principale quali possono essere le ipotesi da cui partire per cercare di ripristinare il suo funzionamento?

Indicare i parametri di configurazione dei temporizzatori dei PLC

A seguito dell’intervento l’operatore intervenuto è obbligato a rilasciare la dichiarazione di conformità secondo il D.L. 37/08?

Ipotizzare di programmare l’intervento, indicare quali sono le operazioni da effettuare per mettere in sicurezza il posto di lavoro e alcuni DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) da utilizzare durante l’intervento.

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35

SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO

FIVIZZANO 21/04/2017

MATERIA: TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E

MANUTENZIONE ALUNNO: …………………………………………………………………...

PRIMA PARTE

In un capannone industriale l’impianto elettrico con connessione alla rete elettrica del distributore di tipo “TT”, è stato

realizzato in data anteriore al 1990 e deve essere adeguato.

Il candidato, fatte le opportune ipotesi e verifiche,

facendo riferimento agli allegati (“A” documentazione esistente e

“B” tabella di calcolo delle c.d.t. dei cavi),

supponendo che la potenza impegnata (a pieno carico) non subisca modifiche e che il cosφ sia pari a 0,8 per tutti

gli utilizzatori,

verifichi:

* se la sezione del montante è adeguata

* se la sezione della linea 5 è corretta o può essere modificata

* se l’intervento è soggetto al progetto e se è necessario, a seguito dell’intervento, la redazione della dichiarazione

di conformità come richiesto dal D.L. 37/08.

provveda:

* alla realizzazione di un nuovo Quadro Generale,

* alla realizzazione di un eventuale nuovo quadro nel rispetto delle attuali norme (CEI 64-8)

SECONDA PARTE

Descrivere le attività da effettuare per mettere a norma l’impianto

Indicare le caratteristiche che differenziano i sistemi di alimentazione TT, TN e IT

Facendo riferimento alle tabelle riportate a seguito, calcolare la potenza convenzionale (di un impianto così

definito:

• n° 2 m.a.t. da 5 kW, trifase 4 poli

• n° 1 m.a.t. da 10 kW, 4 poli

• n° 2 macchine utensili da 2 kW monofase

Dato il seguente circuito alimentato da una tensione monofase con tensione V = 220V e frequenza f = 50 Hz,

calcolare:

• la corrente “I” sia sotto forma di numero complesso (forma binomia)

• la corrente “I” come modulo e fase

• lo sfasamento tra tensione e corrente

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36

Dove:

R = 120 Ω

L = 0,7 H

C = 50 µF

TABELLE da utilizzare per seconda parte

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37

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

38

GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA – I° PARTE

Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione

PARAMETRI ED

INDICATORI

LIVELLO DI PRESTAZIONE PUNTEGGIO

1. PADRONANZA

DELLA

LINGUA/LINGUAGGI

a) Esposizione articolata, fluida terminologicamente

precisa

2

b) Esposizione semplice con terminologia generalmente

adeguata 1

c) Esposizione confusa con errori terminologici 0,5

2. CONTENUTO

-Conoscenze

-Comprensione

/Applicazione

-Competenze Professionali

-Capacità di calcolo

a) Conoscenze complete e approfondite, piena

comprensione argomento applicazione ottima 5

b) Conoscenze pertinenti ed esaurienti, piena

comprensione dell’argomento buona applicazione 4,5

c)

Discreto bagaglio delle conoscenze, comprensione

dell’argomento, applicazione corretta delle

conoscenze

4

d)

Conoscenza dei temi fondamentali, globale

comprensione degli argomenti, uso sufficiente

corretto delle conoscenze

3,5

e)

Conoscenze generiche poco approfondite, parziale

comprensione dell’argomento, uso parziale delle

conoscenze acquisite

3

f) Conoscenze frammentarie e superficiali,

comprensione e applicazione spesso inadeguata 2,5

g)

Conoscenze frammentarie e lacunose, scarsa

comprensione dell’argomento, scarsa applicazione

delle conoscenze

1,5

h) Tematica non centrata, conoscenze pressoché nulle,

applicazione inadeguata 0,5

3. ORGANIZZAZIONE

-Coerenza e organicità

-Controllo di procedure -

Opportunità e

giustificazione delle scelte

a)

Sviluppo consequenziale dell’argomento;

collegamenti efficaci e significativi, rispetto di

eventuali vincoli; presenza di elementi di merito

(giudizio, idee, soluzioni personali, elementi di

criticità e originalità)

3

b) Sviluppo logico del discorso con collegamenti/scelte

coerenti 2,5

c) Impostazione sintetica, sviluppo non sempre coerente

del discorso 1,5

d) Percorso confuso e gravemente incoerente 0,5

TOTALE MASSIMO 10 PUNTI

La prova SUFFICIENTE ottiene un punteggio di 7/10

Ad una prova consegnata in bianco si attribuisce un punteggio pari a 0,5

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39

GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA – 2° PARTE – QUESITO 1

Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione

PARAMETRI ED INDICATORI PUNTEGGIO

Risposta completa e corretta (possiede conoscenze complete e dettagliate) 2,5

Risposta quasi completa e corretta (possiede conoscenze adeguate) 2

Risposta parziale, sostanzialmente adeguata (possiede le conoscenze essenziali) 1,5

Risposta molto parziale, non del tutto adeguata (possiede alcune conoscenze essenziali) 0,8

Risposta nulla o palesemente errata (non possiede le conoscenze eventuali) 0,2

TOTALE MASSIMO 2,5 PUNTI

GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA – 2° PARTE – QUESITO 2

Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione

PARAMETRI ED INDICATORI PUNTEGGIO

Risposta completa e corretta (possiede conoscenze complete e dettagliate) 2,5

Risposta quasi completa e corretta (possiede conoscenze adeguate) 2

Risposta parziale, sostanzialmente adeguata (possiede le conoscenze essenziali) 1,5

Risposta molto parziale, non del tutto adeguata (possiede alcune conoscenze essenziali) 0,8

Risposta nulla o palesemente errata (non possiede le conoscenze eventuali) 0,2

TOTALE MASSIMO 2,5 PUNTI

La prova SUFFICIENTE ottiene un punteggio di 3/5

Ad una prova consegnata in bianco si attribuisce un punteggio pari a 0,5

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40

PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA

TIPOLOGIA B+C

STORIA

COGNOME ____________________________NOME_________________________________

1) Descrivi le tappe più importanti del primo dopoguerra (Conclusione).

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

2) Racconta la Rivoluzione russa nei suoi momenti essenziali.

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

SCEGLI LA RISPOSTA CORRETTA

Durante il “Biennio rosso”, tra il 1919 e il 1920…

a) … la protesta più clamorosa, nel settembre 1920, fu data dalle manifestazioni popolari che si tennero nelle

piazze di Milano, Torino e Genova.

b) … la protesta più clamorosa, nel settembre 1920, fu l’occupazione di molte fabbriche, da parte degli

operai, di Milano, Torino e Genova.

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41

c) … la protesta più clamorosa fu l’assemblea di un gruppo secessionista di socialisti che diede vita alla

nascita del Partito Comunista.

d) … la protesta più clamorosa fu l’occupazione delle terre da parte dei contadini e la nascita delle prime

forme di soviet in Italia.

Anno di conclusione della lotta per l’indipendenza dell’Irlanda.

a) 1919

b) 1920

c) 1921

d) 1922

Che cosa indica il termine “ustascia”?

a) Il movimento ultranazionalista austriaco, guidato dal cancelliere Engelbert Dollfuss.

b) Designa gli appartenenti al movimento nazionalista e fascista croato, facente capo al croato Ante Pavelić.

c) Designa gli appartenenti al movimento indipendentista dei Turchi alla fine della Prima mondiale.

d) È il termine slavo che indica il “Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni”, riconosciuto ufficialmente

all'indomani della Conferenza di pace di Parigi del 1919.

Che cosa è la “Guardia di ferro”?

a) Un corpo militare tedesco altamente selezionato e impiegato nella Grande guerra.

b) Una decorazione militare prussiana che veniva consegnata solamente in tempo di guerra.

c) Una formazione paramilitare ungherese di estrema destra.

d) Una formazione paramilitare romena di estrema destra.

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42

INGLESE

SIMULAZIONE TERZA PROVA

TIPOLOGIA B

NOME_________________________________________________________________________

Answer the following questions

What is energy and how can we classify energy sources? _________________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________________

Can you identify the main welding hazards? (make reference to the welding fumes, short and long term-

health effects, P.P.E.) _________________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________________

CHOOSE THE CORRECT ANSWER

In order to prevent accidents in a workshop, it is advisable:

1. to wear loose clothing

2. never lock machines

3. to keep the working area clean and clear

4. all of the above

The main hazards with electricity are:

contacts with live parts causing shock and burns

faults which can cause fires

fire or explosion where electricity could be the source of ignition in a potentially flammable or

explosive atmosphere.

all of the above

Geothermal energy is obtained

1. by the decomposition of large plants

2. by nuclear fission

3. from the internal heat of our planet

4. all of the above

Antireflective coating

is applied to the bottom of the cell

is applied to the top of the cell

is applied to the whole surface of the cell

is never applied

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43

3a PROVA – MATEMATICA – Candidato ________________________________________________

Determinare il Dominio (o Insieme di Definizione) della funzione

Data la funzione , valutare e

Quale, fra i seguenti insiemi, è il DOMINIO della funzione ?

Quale fra questi limiti dà la derivata della funzione in ?

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

44

Nella figura qui a fianco è rappresentato il grafico della funzione

polinomiale , in quanti punti si annulla la derivata di ?

0 2

4

6

Indicare quale, fra questi polinomi, è la funzione derivata di

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45

Laboratorio elettrico ed esercitazioni (lte) 1) Descrivere il funzionamento del seguente schema :

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

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Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

47

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti”

Bagnone

48

PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO

FIVIZZANO 21/03/2017

MATERIA: TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI

ALUNNO: ……………………………………………….

1) Il valore dell’impedenza di un circuito equivalente risulta: Z =50 + 20J, di che tipo di circuito si

tratta?

Puramente resistivo Ohmico induttivo

Puramente Capacitivo Ohmico capacitivo

In un circuito in c.a. quale formula si utilizza per calcolare lo sfasamento tra tensione e corrente

φ = R / Z φ = Σ R + (ΣXl – Xc)

φ = arctag A(potenza apparente) / P(potenza attiva) φ = Σ R / (ΣXl – Xc)

3) Conoscendo i dati di targa di un motore monofase quale formula utilizzo per calcolare la potenza

richiesta (modulo) dalla linea (fornitura)

P = V*I*cos φ Q =V*I*sen φ

A = V*I P = R*I2*cos

4) Quale tra queste unità di misura posso esprimere una c.d.t.

mV Ω

W A

5) Spiegare l’effetto del cos φ sul dimensionamento di un circuito elettrico in c.a., quali sono i

vantaggi e gli svantaggi ad avere un cos φ elevato, individuare i componenti che danno origine allo

sfasamento

………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti”

Bagnone

49

………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………

..……………………………………………………………………………………..

………………………………………………………………………………………..

………………………………………………………………………………………...

6) Descrivere brevemente la procedura per il calcolo delle cadute di tensione su circuiti elettrici

percorsi da corrente

………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………

..……………………………………………………………………………………..

………………………………………………………………………………………..

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti”

Bagnone

50

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ A. PACINOTTI " -sede di FIVIZZANO- (MS)

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA PER SINGOLA

DISCIPLINA: TIPOLOGIA B + C ( MISTA)

CANDIDATO/A.................................................................................................................. .............CLASSE 5^MAT

Disciplina.............................................................................................................................................................

INDICATORI DESCRITTORI

( riferiti alle domande a risposta aperta )

Punti VOTO

ATTRIBUITO

Risp

Aper

te

Risp. multiple

1° 2° 1° 2° 3° 4 °

Punteggio max per test 1 1 0,25 0,25 0,25 0 , 25

CONOSCENZA

ARGOMENTO

Nulla

Osservazioni frammentarie e superficiali

Trattazione/conoscenze suff. te

adeguate

Trattazione coerente ed apprezzabile

0

0 , 15

0 , 25

0 , 40

CAPACITA'

DI SINTESI Nulla

Insufficiente

Sufficiente

Buona

Ottima

0

0 , 10

0 , 20

0 , 25

0 , 30

PROPRIETA' DI

LINGUAGGIO

E

TERMINOLOGIA

APPROPRIATA

Nulla

Lessico improprio ed inadeguato

Lessico semplice ma accettabile

Lessico ricco ed appropriato

0

0 , 10

0 , 20

0 , 30

Punteggi parziali

Punteggio totale

Singola disciplina

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti”

Bagnone

51

PUNTI 0,25 per ogni risposta esatta;

PUNTI 0 per ogni risposta errata o non data

L’arrotondamento per eccesso o per difetto va eseguito unicamente sulla somma finale dei

punteggi di tutte le discipline

GRIGLIA RIASSUNTIVA TERZA PROVA SCRITTA : TIPOLOGIA B + C ( MISTA)

TIPOLOGIA MISTA B + C:

10 quesiti a risposta singola, max 10 righe, (2 per disciplina), per un max di punti 10

20 quesiti a risposta multipla con 4 opzioni (4 per disciplina), per un max di punti 5

DISCIPLINE COINVOLTE 5:

...................................................................................................................................

DURATA DELLA PROVA: 90 MINUTI

Punti delle singole discipline ottenuti dalla griglia di correzione allegata

MATERIA PUNTI

STORIA

INGLESE

MATEMATICA

TECNOLOGIE

ELETT.ELETTRONICHE

LAB. TECNOLOG. ED

ESERCITAZIONI

TOTALE /15

VOTO FINALE /15

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52

SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA - STORIA

CANDIDATO_________________________________________________

1) Che cos’è il “putsch” di Monaco?

a) L’assassinio nel 1922 del ministro degli esteri tedesco, Walther Rathenau, da parte di alcuni

soggetti di estrema destra.

b) Il tentativo di colpo di Stato, nel 1922, di Hitler in Baviera.

c) Il tentativo di colpo di Stato, nel 1922, di Hitler in Renania.

d) Il tentativo di colpo di Stato, nel 1923, di Hitler in Baviera.

2) Data della marcia su Roma.

a) 28 ottobre 1922

b) 28 ottobre 1923

c) 30 ottobre 1922

d) 16 novembre 1922

3) Che cosa prevedevano le cosiddette “Leggi fascistissime”?

a) Veniva abolita la libertà di stampa e a capo dei comuni furono destinati dei podestà, scelti dal

popolo.

b) Il capo del governo fu reso responsabile solo di fronte al re e venne rafforzato il Gran

Consiglio del Fascismo (esistente già dal 1922) che divenne un’istituzione di Stato.

c) Vennero aboliti tutti i partiti antifascisti, a eccezione del Partito Popolare dopo gli accordi dei

Patti Lateranensi.

d) Venne istituito il Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, fu abolita la libertà di stampa

ma non il diritto allo sciopero.

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

53

4) Che cosa erano i Patti Lateranensi?

a) L’undici febbraio 1929 la Santa Sede e il governo italiano sottoscrissero i Patti Lateranensi che

regolavano i rapporti fra Stato e Chiesa.

b) Erano proposte unilaterali di Mussolini per risolvere il contrasto sorto tra il Fascismo e la Santa

Sede per l’educazione della gioventù.

c) Accordi stipulati tra Mussolini e Hitler per combattere gli oppositori politici.

d) Proposte di Hitler per risolvere il contrasto tra nazisti e antinazisti.

5) In seguito alla conquista dell’Etiopia da parte delle truppe italiane, la Società delle Nazioni

a) decise delle sanzioni economiche, vietando all’Italia la vendita di beni di interesse militare.

b) inviò un contingente militare internazionale a sostegno del re etiope Hailé Selassié.

c) costrinse l’Italia a dividere le terre conquistate in parti uguali con Francia e Inghilterra.

d) decise di consentire che l’Italia avesse un suo impero coloniale.

6) L’avvicinamento di Mussolini alla Germania di Hitler

a) venne ratificato dall’Asse Roma-Berlino del 1939.

b) avvenne in modo particolare solo dalla metà degli anni Trenta perché Mussolini temeva che un

eccessivo rafforzamento della Germania avrebbe danneggiato gli interessi italiani.

c) fu la naturale conseguenza, a partire dagli anni Venti, delle affinità tra l’ideologia fascista e quella

nazista.

d) venne ratificato dal Patto d’Acciaio del 1° settembre 1939.

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

54

Seconda simulazione terza prova

INGLESE

TIPOLOGIA C /n° 6 quesiti a risposta multipla

1. Nuclear fission starts from

a) neutron bombarding uranium atom

b) neutron absorbing uranium atom

c) neutron releasing further neutrons

d) none of the above

2. One of the advantages of nuclear power is that

a) rare accidents can have huge impacts on the environment

b) nuclear fusion is cheaper as a source of energy than fossil fuels

c) nuclear fusion's potential to produce huge amounts of energy from little fuel is

difficult to control

d) there are 440 commercial nuclear reactors operating in 31 countries

3. The top of the reactor of Chernobyl plant was made of

a) low cost material

b) flammable material

c) inadequate material

d) all of the above

4. A photovoltaic cell

a) converts energy into electricity

b) converts steam into electricity

c) converts sunlight into electricity

d) converts sunlight into steam

5. In a solar cell, the glass cover plate

a) reduces reflection losses

b) protects the cell from the environment

c) is very reflective

d) all of the above

6. Solar panels

a) should point soutwards in the northern emisphere and nothwards in the southern

emisphere

b) should point northwards in the northern emisphere and southwards in the southern

emisphere

c) should always point northwards

d) should always point southwards

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

55

3a PROVA – MATEMATICA – Candidato __________________________________

1] Qual è il dominio della funzione ?

2] Data la funzione quale fra i seguenti limiti è quello giusto?

3) Quale funzione è quella graficata qui a destra?

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

56

3a PROVA – MATEMATICA – Candidato

__________________________________

4] Nella figura qui a fianco è rappresentato il grafico della

funzione polinomiale , in quanti punti si annulla la derivata

di ?

0

3

5

7

5] Indicare quale polinomio è la funzione derivata di

6] Qual è il valore di ?

DATA _______________ FIRMA COMMISSARI

____________________________________

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

57

Simulazione terza prova lte 1) Per il dimensionamento e la protezione di un conduttore elettrico quali sono le relazioni da

verificare:

1) caduta di tensione ammissibile (solitamente 4%), portata del cavo (Iz), relazione Ib<In<Iz;

I2t<k2s2;

2) Solo la caduta di tensione e la portata del cavo;

3) Basta che il cavo sia protetto tramite magnetotermico;

4) Occorre solo dimensionare il cavo in relazione alla sua lunghezza e proteggerlo per i cortocircuiti

tramite differenziale puro;

2 )Nei sistemi TT la norma prevede una protezione per i contatti diretti e indiretti tramite:

1) Fusibile più impianto di terra;

2) I guasti sono visti come dei cortocircuiti quindi basta solo la protezione magnetotermica;

3) l’interruttore differenziale è sufficiente ;

4)Interruttore differenziale coordinato con il valore dell’impianto di terra;

3 )Dovendo misurare la corrente di assorbimento di un utlizzatore trifase puro con fasi

equilibrate(400+T)l’istallazione dell’amperometro sarà :

1) sul neutro per avere la corrente di assorbimento totale delle tre fasi

2) in seria ad una fase;

3) in parallelo tra una fase ed il neutro;

4) l’amperometro deve essere installato in serie su tutte e tre le fasi;

4) Le uscite Q del PLC possono essere programmate solo :

1) In modo on/off;

2) Si può impostare solo la funzione alternata;

3) Non dipende dal programmatore;

4) Si può impostare sia il tipo di uscita on/off,il reset,e la funzione alternata;

5) Sulla stringa di rung della programmazione ladder del plc zen omron si possono inserire più

di quattro ingressi?

1) Sì, anche più di quattro;

2) Dobbiamo utilizzare un’uscita Q;

3) Dobbiamo inserire la bobina di un relè di memoria in serie agli ingressi;

4) Dobbiamo inserire un relè di memoria in uscita ai primi quattro ingressi e poi continuare con un

contatto dello stesso relè;

6) Mettendo un contatto aperto di un uscita Q in parallelo al pulsante di avvio:

1) Agisce come interblocco;

2) È un doppio contatto quindi inutile;

3) Agisce come auto ritenuta del contattore;

4) Agisce come auto ritenuta ma solo se in serie con il pulsante di avvio

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SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO

FIVIZZANO 27/04/2017

MATERIA: TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI

ALUNNO: ……………………………………………….

1) Un motore trifase ha una potenza nominale Pn = 2kW e rendimento µ = 0,8 con quale formula determino

la potenza assorbita dalla linea?

Pa = Pn / µ

Pa = µ /Pn

Pa = Pn * µ

Pa = Pn *(1- µ)

2) In un quadro elettrico devo verificare se il carico di un utilizzatore trifase è simmetrico ed equilibrato,

quale tipo di strumento utilizzo e come lo inserisco?

Voltmetro in serie

Voltmetro in parallelo

Amperometro

Wattmetro

3) Data la capacità C individuare la formula per calcolare la reattanza capacitiva Xc

Xc = 1/2πf C

Xc = 2πf C

Xc = 2 f C

Xc = 2 ω C

4) Per rifasare un circuito monofase in c.a. indicare quale componente devo utilizzare e come lo devo

inserire nel circuito

Un condensatore in serie al carico

Un condensatore in parallelo al carico

Una induttanza in serie

Una resistenza e una induttanza in serie

5) Devo proteggere da sovraccarico e cortocircuito la linea di un motore, indipendentemente dalle altre

caratteristiche, quale tipo di curva risulta essere la più idonea

Curva B

Curva C

Curva D

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Curva K

6) Durante la progettazione è obbligatorio rispettare le norme CEI?

Si sempre

Si ma solo per alcuni casi particolari

Mai

No, ma il loro rispetto dà la presunzione di realizzazione a regola d’arte

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

60

Griglia di valutazione seconda simulazione terza prova - tipologia C (sei quesiti a

risposta multipla):

0,50 punti a risposta esatta per un massimo di 3/15 a disciplina.

Totale punti prova 3 x 5= 15 punti

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61

CONSUNTIVI DI LAVORO DEI SINGOLI DOCENTI

CLASSE V MAT (Fivizzano)

DOCENTE CANALINI MICHELE

PROGRAMMA ITALIANO

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI: LA LETTERATURA ITALIANA DA VERGA A MONTALE (otto

moduli) DAL LIBRO DI TESTO Di Sacco P., Chiare lettere, Bruno Mondadori, vol.3.

Contenuto disciplinare sviluppato

MODULI Unità didattiche monodisciplinari

1) LA SECONDA METÀ

DELL’OTTOCENTO E IL VERISMO (GIOVANNI VERGA)

I Caratteri fondamentali del secolo e della storia letteraria: Positivismo, Naturalismo e Verismo. Il naturalismo francese e il verismo italiano Giovanni Verga: vita e opere. La rivoluzione stilistica e

tematica della scrittura di Verga. L’ideazione del Ciclo

dei vinti e il romanzo I Malavoglia: composizione,

struttura, trama e stile.

TESTI: - La lupa (da Vita dei campi)

- Libertà (da Novelle rusticane)

- Visione del film “Malavoglia” (2010), di Pasquale

Scimeca

(Totale ore: 14)

2) GABRIELE

D’ANNUNZIO

Vita e opere. L’ideologia e la poetica. Decadentismo ed

Estetismo. Il dannunzianesimo: l’artista e la massa. Tutti i

romanzi (non la poesia). TESTI:

- “Il ritratto dell’esteta” (da Il piacere, p. 220 del libro di

testo)

(Totale ore: 10)

3) IL PRIMO

NOVECENTO

Caratteri fondamentali del secolo e della storia letteraria. La Grande Guerra, la condizione dell’intellettuale nella

moderna società di massa. Le avanguardie in Europa e il Futurismo in Italia. TESTI:

- F. T. Marinetti, Manifesto del Futurismo (prima

parte, p. 52 del libro di testo)

(Totale ore: 3)

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4) LUIGI PIRANDELLO

Vita e opere. La poetica dell’umorismo, i personaggi e le

maschere nude, la forma e la vita. Il fu Mattia Pascal e

gli altri romanzi. Le tre fasi del teatro: La giara – Così è

(se vi pare) - Sei personaggi in cerca d’autore ed Enrico

IV. TESTI:

- Il treno ha fischiato (da Novelle per un anno, pp.

437-442 del libro di testo) - La patente (inviata via mail agli studenti)

- Visione de La giara, episodio del film Kaos dei

fratelli Taviani (1984)

(Totale ore: 14)

5) GIOVANNI PASCOLI

Vita e opere. La poetica del Fanciullino. Myricae: composizione e storia del testo, struttura e

organizzazione interna. Temi: la natura e la morte,

l’orfano e il poeta. TESTI:

- “Il fanciullino che è in noi” (da Il fanciullino, cap. I, e

p. 254 del libro di testo) - Arano (da Myricae)

- Il lampo (da Myricae)

- Il tuono (da Myricae)

- X agosto (da Myricae)

- Il gelsomino notturno (dai Canti di Castelvecchio)

(Totale ore: 14)

6) GIUSEPPE

UNGARETTI

Vita e opere. La formazione culturale e la rivoluzione

metrica de L’allegria. L’Unanimismo. L’Allegria:

composizione e titolo, la struttura e i temi, lo stile e la

metrica. TESTI:

- Il porto sepolto (da L’Allegria)

- I fiumi (da L’Allegria)

- San Martino del Carso (da L’Allegria)

- Veglia (da L’Allegria)

- Fratelli (da L’Allegria)

- Sono una creatura (da L’Allegria)

- Mattina (da L’Allegria)

- Soldati (da L’Allegria)

(Totale ore: 12)

7) ITALO SVEVO

Vita e opere. La vocazione letteraria di Italo Svevo a

Trieste, città di confine tra Italia e Impero asburgico. La

formazione giovanile. I primi due romanzi: Una vita e

Senilità. Il terzo romanzo e la “scoperta” di Svevo: La

coscienza di Zeno.

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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TESTI:

- “Il fumo” (da La coscienza di Zeno, cap. III e pp.

388-390 del libro di testo)

(Totale ore: 8)

8) EUGENIO MONTALE

Vita e opere. La stagione ligure e Ossi di seppia. La stagione fiorentina e Le Occasioni. TESTI: - Spesso il male di vivere ho incontrato (da Ossi di

seppia) - Cigola la carrucola del pozzo (da Ossi di seppia) -

La casa dei doganieri (da Le occasioni)

(Totale ore: 6, da svolgere dopo il 15 maggio)

Bagnone, 15 maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE

.................................................................. VISTO per adesione (i rappresentanti di

classe) .......................................................................... ..........................................................................

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Disciplina ITALIANO Docente CANALINI MICHELE

Classe V MAT (Fivizzano) METODI UTILIZZATI

1. Presentazione di un periodo attraverso le principali coordinate storico-letterarie

2. Studio degli autori più significativi a partire dalla biografia per comprenderne l’ideologia e la poetica,

attraverso una scelta di testi coerente e motivata

3. Trattazioni sintetiche per alcuni specifici argomenti

4. Collegamenti tematici anche interdisciplinari

5. Lezioni frontali e dialogiche

6. Utilizzo dei testi in adozione e di altri sussidi

MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI

- Libri di testo

- Fotocopie fornite dal docente e quaderno dell’allievo

- Cartine in classe

- Strumenti audiovisivi con visioni di film a tema o documentari

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

- Aule scolastiche e aula video

- Quattro ore settimanali di Italiano

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI : Per la correzione e la valutazione della verifiche scritte di Italiano si è fatto riferimento a parametri

comuni indicati dalle griglie di valutazione adottate dall’Istituto, griglie a seconda della tipologia degli

errori, della comprensione del testo e della resa stilistica e formale in lingua italiana.

La valutazione finale tiene conto dei risultati raggiunti nelle verifiche del secondo quadrimestre, degli

obiettivi conseguiti durante l’intero anno scolastico e del livello di partenza dell’alunno, dell’impegno,

della partecipazione e dell’interesse profusi.

Si ricorda che il conseguimento delle conoscenze, competenze e capacità sopraindicate è da intendersi

in relazione ai diversi livelli di apprendimento identificati all’interno della situazione generale della

classe presente nel Documento di Classe.

Relazione finale I.I.S. "Antonio Pacinotti"

Bagnone (MS)

MOD -14.03.01 Rev. 00 del 23/08/2016

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

- Prove scritte tradizionali secondo le Tipologie (A,B,C e D) dell’Esame di Stato, con preferenza

data alla Tipologia B del Saggio breve e dell’Articolo di giornale.

- Prove orali tradizionali

- Test scritti con quesiti a risposta multipla

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

CONOSCENZE:

- Analisi e contestualizzazione dei testi

- Lettura diretta del testo, interpretazione del suo significato e formulazione di un giudizio critico in rapporto alle proprie conoscenze e alla propria sensibilità

COMPETENZE:

- Riconoscimento delle principali strutture narrative

- Lettura del testo poetico - Riflessione sulla letteratura e sua

prospettiva storica

ABILITÀ:

- Inquadramento di autori e opere all’interno della loro realtà storica e culturale

- Esecuzione del discorso orale formalmente corretto - Produzione di testi scritti di diverso tipo

Bagnone, 15 maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE ..................................................................

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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Programma svolto I.I.S. "Antonio Pacinotti"

Bagnone (MS)

MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016

CLASSE V MAT (Fivizzano)

DOCENTE CANALINI MICHELE

PROGRAMMA STORIA

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI: Dai primi governi postunitari in Italia al secondo dopoguerra

(sette moduli)

DAL LIBRO DI TESTO: De Vecchi G. – Giovannetti G., Storia in corso. Il Novecento e la globalizzazione,

Ed. Bruno Mondadori, vol. 3.

Contenuto disciplinare sviluppato

MODULI Unità didattiche monodisciplinari

1) I PRIMI GOVERNI

POSTUNITARI IN ITALIA

Destra e Sinistra Storica – Il completamento del processo

risorgimentale: la presa di Roma e la liberazione del Veneto (III

guerra d’Indipendenza)

(totale ore: 6)

2) L’ETÀ GIOLITTIANA

L’Italia umbertina e le tensioni sociali di fine secolo – I governi

di Giovanni Giolitti: politica interna ed estera, alleanze

parlamentari, l’impresa libica e il suffragio universale maschile

(totale ore: 7)

3) LA GRANDE GUERRA

Le cause di varia natura e lo scoppio del conflitto – Le fasi della

guerra e i trattati di pace – Il fronte italiano: dalla Strafexpedition

alla disfatta di Caporetto sino al Bollettino della Vittoria (totale

ore: 8)

4) IL DECLINO

DELL’EUROPA

Le rivoluzioni russe – I principali Paesi europei alla fine del

conflitto – La questione irlandese – La Germania e la Repubblica

di Weimar sino al “putsch” di Hitler – La crisi in Italia e le origini

del fascismo

(totale ore: 11)

5) I TOTALITARISMI E LA

CRISI DEL 1929

La dittatura fascista: dal delitto Matteotti al Patto d’Acciaio –

L’URSS e lo Stalinismo– La crisi americana del 1929 – Il

Nazismo: dalla presa del potere di Hitler alle Leggi di Norimberga

e alla “Notte dei cristalli”

(totale ore: 10)

6) LA SECONDA GUERRA

MONDIALE

Le cause dello scontro – Lo scoppio e la divisione della guerra in cinque grandi periodi – La Shoah – La Resistenza in Europa e in Italia

(totale ore: 5)

7) IL SECONDO

DOPOGUERRA E IL BIPOLARISMO

I trattati di pace – Dalla Guerra fredda alla dissoluzione dell’URSS – Il contesto internazionale – Il bipolarismo USA-URSS e i

momenti di crisi (totale ore: 5, da svolgere dopo il 15 maggio)

Bagnone, 15 maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE VISTO per adesione (i rappresentanti di classe) .................................................................. ..............................................................................

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Disciplina STORIA Docente CANALINI MICHELE

Classe V MAT (Fivizzano) METODI UTILIZZATI

- Lezioni frontali e interattive

- Lavori di gruppo

- Problem solving

- Visione di film e documentari

MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI

- Libri di testo

- Fotocopie fornite dal docente e quaderno dell’allievo

- Cartine in classe e Lim

-

Materiali multimediali, quotidiani e riviste

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

- Aule scolastiche e aula video

- Due ore settimanali di Storia

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :

La valutazione ha tenuto conto dei seguenti criteri:

- livello di partenza

- reali capacità e reali progressi dei discenti

- acquisizione dei contenuti e competenze maturate

- impegno e partecipazione - metodo di lavoro Infine, la valutazione finale si è basata sui risultati raggiunti nelle verifiche del secondo quadrimestre,

degli obiettivi conseguiti durante l’intero anno scolastico e del livello di partenza dell’alunno,

dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse profusi.

Si ricorda che il conseguimento delle conoscenze, competenze e capacità sopraindicate è da intendersi in

relazione ai diversi livelli di apprendimento identificati all’interno della situazione generale della classe presente nel Documento di Classe.

Relazione finale I.I.S. "Antonio Pacinotti"

Bagnone (MS)

MOD -14.03.01 Rev. 00 del 23/08/2016

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: La verifica all’interno di ogni modulo è stata effettuata attraverso prove scritte (simulazione della Terza

prova) e orali (interrogazioni individuali alla cattedra).

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Competenze - Utilizzare semplici schemi causali per spiegare fatti storici

- Individuare i principali rapporti di contemporaneità, anteriorità e posteriorità fra eventi. -

Esposizione semplice, ma sostanzialmente corretta.

Abilità

- Collocare gli eventi storici nel tempo e nello spazio

- Esporre i contenuti in modo semplice utilizzando i termini specifici più comuni

Conoscenze

- Conoscere nelle linee essenziali i contenuti storici affrontati - Conoscere il lessico storico più

comune

Bagnone, 15 maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE ..................................................................

Relazione finale I.I.S. "Antonio Pacinotti"

Bagnone (MS)

MOD -14.03.01 Rev. 00 del 23/08/2016

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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Programma svolto I.I.S. "Antonio Pacinotti"

Bagnone (MS)

MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016

CLASSE 5^ MAT

DOCENTE Elena Volpi

PROGRAMMA SVOLTO Inglese

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

DAL LIBRO DI TESTO I. Piccioli “High Tech – English for Mechanical Technology, Electricity, Electronics and Telecommunications.”

Contenuto disciplinare sviluppato MODULI Unità didattiche monodisciplinari

Safety at work

Workplace health and safety Workshop safety Risks and hazards in a workshop Welding hazards Electricity hazards Harmful substances Eye safety Office safety

Visione del film “Erin Brockovich”

Energy sources (Materiale su fotocopia)

What is energy? Geothermal energy Solar energy Solar cells Describing a solar cell How to produce electricity at home

Visione del film “The Martian”

Nuclear power (Materiale su fotocopia)

A nuclear power plant Advantages and disadvantages of nuclear power Chronicle of two big accidents: Chernobyl, Fukushima Illegal waste dumping “The triangle of death”

Visione del video “Chernobyl disaster”

Visione del video “Fukushima disaster”

Visione del video “The land of fires”

Hints on industrial economy (Materiale su fotocopia)

The Third Industrial Revolution Global market competition Da svolgere dopo il 15 Maggio Global – Anti global? Welcome to Games City!

Bagnone, 12 Maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE

Prof.ssa Elena Volpi .................................................................. VISTO per adesione i rappresentanti di classe …………………………………………………….

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Disciplina INGLESE Docente Elena Volpi

METODI UTILIZZATI

I contenuti sono stati introdotti e rielaborati attraverso:

Lezione frontale;

Lezione frontale dialogata, per coinvolgere e stimolare gli studenti e verificare al contempo il livello raggiunto;

Lettura dei testi attraverso attività di skimming e scanning;

Esposizione in classe degli argomenti studiati;

Creazione di schemi, mappe concettuali e/o riassunti;

Elaborazione di quesiti a risposta aperta e chiusa e/o brevi trattazioni.

MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI

E’ stato utilizzato il libro di testo: I. Piccioli, High tech. English for mechanical technology, electricity, electronics and telecommunications, ed. San Marco. E’ stato altresì fornito materiale didattico su fotocopia tratto da libri di testo o da siti web.

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Le lezioni si sono svolte principalmente in aula. L’orario del corrente anno scolastico ha previsto tre moduli di lezione settimanali nel primo quadrimestre e un modulo aggiuntivo nel secondo.

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :

Nella valutazione finale si è tenuto conto del livello di partenza di ciascun alunno, dell'impegno profuso, della partecipazione dimostrata durante l'anno e del livello di competenza raggiunto.

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Il raggiungimento delle competenze è stato verificato con sistematicità. In particolare, durante le spiegazioni e al termine di ciascun modulo di lavoro, gli alunni sono stati stimolati ad intervenire ed è stato valutato il loro apprendimento. Sono stati generalmente adottati i seguenti strumenti: verifiche formative in itinere, domande da posto, esercizi individuali svolti in classe o a casa costituiti in prevalenza da esercizi volti ad acquisire padronanza del lessico specifico nonché verifiche sommative orali e scritte a fine modulo di tipo strutturato, semi-strutturato ed aperto.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Gli obiettivi educativi perseguiti sono stati: rispetto delle regole, delle attrezzature, degli ambienti e delle persone; capacità di comunicare e collaborare con compagni ed insegnanti; partecipazione alla vita democratica della classe e dell'istituto. Gli obiettivi didattici relativi alla disciplina sono stati per quanto riguarda le conoscenze: conoscere gli argomenti specifici del settore elettrico ed elettrotecnico; conoscere ed utilizzare il lessico specifico; per quanto riguarda le competenze: comprendere un testo nella sua struttura complessa ed organica; orientarsi autonomamente tra gli argomenti trattati utilizzare la lingua per scopi comunicativi e professionali .

Bagnone, 12 Maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE ……………………………………………………………

.

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Programma svolto

I.I.S. "Antonio Pacinotti"

Bagnone (MS)

MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016

CLASSE 5 M.A.T.

DOCENTI ELISA ZANNONI – LUCA CIPRESSINI

PROGRAMMA SVOLTO TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI DAL LIBRO DI TESTO ”TECNOLOGIE

MECCANICHE E APPLICAZIONI”, ED. HOEPLI

Contenuto disciplinare sviluppato

MODULI Unità didattiche monodisciplinari

MACCHINE

UTENSILI

Ciclo di lavorazione per tornitura

CICLO DI VITA

DI UN

PRODOTTO

Ciclo di vita:

− definizione ed elaborazione delle fasi;

− assegnazione delle attività alle unità operative;

− andamento del ciclo di vita di un prodotto sul mercato;

− costo del ciclo di vita di un prodotto;

- analisi e valutazione del ciclo di vita: metodo LCA e relative fasi.

AFFIDABILITA'

E GUASTI

− concetti relativi all'affidabilità;

− tempi di guasto: MTBF, MTTF, MTTR;

− guasti: definizione e criteri di classificazione;

− tasso di guasto con grafico in funzione del tempo;

− tipologie di affidabilità;

- calcolo dell'affidabilità per sistemi semplici e complessi (collegati in

serie o parallelo)

Entro il termine dell'anno scolastico è prevista un'integrazione al programma svolto, relativa al seguente argomento:

− cenni sulle tecniche FMEA e FMECA per la valutazione dell'affidabilità.

Le attività di laboratorio sono state relative allo smontaggio/rimontaggio del carter di un motore a due tempi con descrizione dei componenti interni. E' stato inoltre descritto il funzionamento di un motore a 4 tempi/2 tempi con le relative fasi. Bagnone, 12 Maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE ..................................................................

VISTO per adesione i rappresentanti di classe ………………………………………………………… …………………………………………………………

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Disciplina: Tecnologie meccaniche e applicazioni Docenti: Elisa Zannoni – Luca

Cipressini METODI UTILIZZATI Lezioni frontali

Lavori di gruppo

Attività di laboratorio MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI Libro di testo: “Tecnologie meccaniche e applicazioni” Attrezzature di laboratorio SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Le lezioni si sono svolte in aula e nel laboratorio.

Si sono tenute lezioni frontali, coinvolgendo attivamente gli studenti e stimolando la loro

partecipazione.

Si è cercato di presentare la materia in modo tale da rendere le conoscenze logicamente connesse

tra loro e significative per gli studenti.

Tre ore settimanali di lezione. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI : Conoscenza dei contenuti, padronanza del linguaggio tecnico specifico, capacità operative ed organizzative, partecipazione all’attività didattica, livello della classe e progressi del singolo studente. STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: Verifiche scritte ed orali tradizionali

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

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A seguito del già accennato problema del turn over dei docenti, la sottoscritta ha iniziato la propria attività con il gruppo classe in data 31 Marzo 2017.In base al tempo a disposizione ha deciso di affrontare con la classe i moduli relativi al Ciclo di vita di un prodotto e all’affidabilità/guasto. Alla data attuale alcuni alunni hanno conseguito un livello discreto di conoscenze/competenze, una parte ristretta della classe presenta alcune carenze, gli altri hanno raggiunto risultati almeno sufficienti. La classe ha dimostrato rispetto delle regole scolastiche, l’impegno e la partecipazione sono risultati nel complesso soddisfacenti.

Bagnone, 12 Maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE ..................................................................

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Programma svolto

A.S. 2016/2017

I.I.S. "Antonio Pacinotti"

Bagnone (MS)

MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016

CLASSE 5° Manutenzione e Assistenza Tecnica (sede di Fivizzano)

DOCENTE Giorgio Mazzoni

PROGRAMMA SVOLTO di MATEMATICA

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

DAL LIBRO DI TESTO “Linee essenziali vol. 4 corso di matematica per il biennio degli istituti

professionali” di Scaglianti, Bruni; ED. “LA SCUOLA”

Contenuto disciplinare sviluppato

MODULI Unità didattiche monodisciplinari

Ripasso Calcolo letterale, le equazioni di primo e secondo grado, la scomposizione dei polinomi di 2° grado.

La funzione Definizione di funzione. Il dominio di una funzione. La funzione reale di variabile reale. Le funzioni frazionarie razionali, Il “problema della divisione per zero”.

I limiti Il concetto di infinito . Il limite per la variabile che tende a infinito x ± . Il

significato formale di tale limite.

Il limite per la variabile che tende ad un numero finito, da destra e/o da sinistra.

Forme indeterminate di tipo + - , / (esempi con funzioni polinomiali

fratte). La continuità

La derivata Il significato geometrico di derivata. Derivata come limite del rapporto incrementale. Esempi di calcolo della derivata come limite del rapporto incrementale. Le proprietà per il calcolo della derivata. Derivata della somma di funzioni, delle potenze della variabile, della moltiplicazione per una costante, della moltiplicazione e della divisione fra funzioni. La derivata dei polinomi e primi esempi di studio di funzioni polinomiali. Esempi di studio di funzioni frazionarie.

Fivizzano, 12/05/2017 FIRMA DEL DOCENTE ..................................................................

VISTO per adesione i rappresentanti di classe ………………………………………………………. ……………………………………………………….

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Disciplina: MATEMATICA Docente: Giorgio Mazzoni

METODI UTILIZZATI

Le metodologie di insegnamento impiegate sono in stretta dipendenza col livello di conoscenza, con l’applicazione allo studio e le capacità mostrate dai singoli studenti. È stata impiegata sostanzialmente la lezione frontale, impostata in forma di dialogo in modo che gli studenti possano giungere ad una progressiva e personale scoperta degli argomenti proposti.

MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI

Pochissimi richiami al libro di testo, data la vastità e la complessità degli argomenti lì trattati, solo come occasione di approfondimento e verifica. Sono stati usati soprattutto lavagna, appunti originali ed esercizi appositamente creati e fotocopiati. In alcune occasioni è stata usata la calcolatrice scientifica.

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

La prima parte della programmazione è stata incentrata sul significato di funzione e del suo insieme di definizione. Questi temi introduttivi si sono rivelati utili per riportare all’attenzione alcuni elementi di algebra elementare, soprattutto le equazioni e le disequazioni, e anche il più elementare calcolo letterale e le proprietà dei vari insiemi numerici. Si è proseguito poi con lo studio dei limiti, impostando la discussione soprattutto su una visione intuitiva del concetto di limite di una funzione di variabile reale, affrontandone la trattazione rigorosamente formale solo con funzioni molto semplici, lineari o reciproche di binomi lineari. Comunque gli esercizi più comuni proponevano le forme indeterminate impiegando funzioni razionali fratte. La soluzione degli esercizi non era estremamente formalizzata ma presupponeva sostanzialmente considerazioni di tipo intuitivo, riconducendo il problema a successioni numeriche. Per l’introduzione al calcolo differenziale mi sono soffermato per un buon numero di ore sulla definizione di derivata come limite del rapporto incrementale e sul suo significato geometrico, proponendo alcuni esercizi di determinazione della derivata di una funzione impiegando tale definizione. Solo in seguito si è passati alle semplici proprietà e tecniche di calcolo, come, ad esempio, le formule per semplificare la risoluzione della derivata della funzione potenza o del quoziente di due funzioni. Una volta acquisita un po’ di confidenza col significato di derivata abbiamo cominciato a prendere in considerazione lo studio del grafico di funzioni polinomiali e polinomiali fratte, cercando di sviluppare, all’interno di questi esercizi, proposti come dei “temi” di matematica, buona parte degli argomenti già precedentemente trattati (i limiti, la definizione di funzione, il dominio di una funzione) e di introdurne di nuovi, come, ad esempio, la ricerca dei punti di minimo e massimo relativi, i punti di flesso e gli asintoti (solo verticali o orizzontali). Le ultime lezioni le riserverò all’approfondimento dello studio di funzioni polinomiali fratte e probabilmente accennerò al significato di integrale e al teorema fondamentale del calcolo integrale.

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CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI : Per il giudizio mi sono preoccupato soprattutto della comprensione delle definizioni di base. Non sono ricorso assolutamente a difficoltà di calcolo, ma ho sempre privilegiato l’aspetto più immediato della materia: sostanzialmente l’acquisizione dei soli concetti fondamentali. E questo sia per le esercitazioni che per gli interventi orali. Per le prove scritte le difficoltà stavano soprattutto nella quantità degli esercizi proposti piuttosto che nelle difficoltà deduttive della loro risoluzione.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Strumenti per la verifica formativa Soprattutto osservazione puntuale del comportamento degli studenti in classe con particolare riferimento ad attenzione, interesse, partecipazione, socializzazione e motivazione allo studio. Varie e frequenti verifiche su piccole porzioni del programma classificate sul registro con il classico voto decimale o con valutazioni registrate personalmente e poi riassunte in un voto sul registro stesso. Strumenti per la verifica sommativa. Compiti scritti di tipo tradizionale. Con quesiti a difficoltà crescente, riguardanti argomenti di recente trattazione. Eventuali test a scelta multipla, o di tipo vero/falso.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Gli obiettivi raggiunti sono funzione delle capacità e della determinazione dei singoli studenti. I livelli di partenza sono molto determinanti per il raggiungimento di un giusto livello di comprensione degli argomenti proposti. Se si considera la variazione di conoscenze e di capacità, senza riferimento a ben determinate conoscenze, gli obiettivi raggiunti sono abbastanza soddisfacenti. Alcuni alunni hanno una minima consapevolezza dei temi che sono stati proposti, dispongono di capacità critiche che li incoraggiano nella sfida della comprensione, altri hanno semplicemente accettato passivamente le nuove nozioni sul calcolo, hanno solo preso contatto con un linguaggio formale “troppo astratto”.

Fivizzano, 11.05.2017 FIRMA DEL DOCENTE ..................................................................

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Programma svolto I.I.S. "Antonio Pacinotti"

Bagnone (MS)

MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016

CLASSE V M.A.T. FIVIZZANO

DOCENTE AMERICANI BENEDETTO

PROGRAMMA SVOLTO TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

DA LIBRO DI TESTO

Pilone-Bassignana-Furxhi-Liverani-Pivetta-Piviotti “Tecnologie e tecniche di installazione e

manutenzione” Hoepli 2

Contenuto disciplinare sviluppato

MODULI Unità didattiche monodisciplinari

Verifiche quadri elettrici civili e industriali (da dispense)

Applicazioni pratiche manutenzione personal computer scolastici

Messa a norma quadro elettrico, schema, diagramma di Gannt, preventivazione Da libro e da dispense)

Tassi di guasto e affidabilità componenti

Teoria affidabilità sistemi serie e parallelo

Piano di controllo e manutenzione:2° parte propedeutico alla compilazione delle schede di controllo (da approfondire dopo 15 maggio)

Piano di manutenzione e controllo (da approfondire dopo 15 maggio)

Manutenzione impianti civili verifica della funzionalità di un componente (da dispense) (da approfondire dopo 15 maggio)

Controlli e manutenzioni chi effettua i controlli e le manutenzioni (da libro e da dispense) (da approfondire dopo 15 maggio)

Procedure di manutenzione con esempio di moduli descrittivi dell’intervento (da dispense)

Fivizzano, 12 MAGGIO 2017 FIRMA DEL DOCENTE

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VISTO per adesione i rappresentanti di classe

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Disciplina TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE

Docente Americani Benedetto

METODI UTILIZZATI

Per favorire l’approccio alla materia si è cercato un approccio di tipo teorico-pratico, partendo dall’analisi di situazioni reali per affrontare la loro formalizzazione tramite schemi funzionali, elettrici ed impiantistici con metodi di risoluzione. I metodi di lavoro adottati sono:

lezioni frontali

lezioni interattive

esperienze di laboratorio

lavori di gruppo

esercitazioni pratiche / Simulazioni

MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI

I materiali didattici utilizzati sono stati:

Libri di testo:

Autori vari Tenologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione “Vol 1 per il secondo Biennio”

Autori vari Tenologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione “Vol 2 per il quinto anno”

Materiali integrativi (fotocopie, ecc.)

Schemi, software con utilizzo di PLC

Strumentazione e componentistica presente in laboratorio

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Aula e laboratorio per tutto il percorso formativo

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :

I criteri che concorrono alle valutazioni periodiche e finali sono:

Conoscenza dei contenuti

Linguaggio tecnico scientifico

Capacità di analisi e di sintesi

Impegno e partecipazione all’attività didattica

Progressione nell’apprendimento

1-3 Insufficienza Grave Non raggiunti gli obiettivi nella quasi totalità: la materia è stata abbandonata il Consiglio di Classe può ammettere l’alunno all’esame di Stato motivando tale decisione

4 Insufficienza Nel complesso non raggiunti gli obiettivi, il Consiglio di Classe può ammettere l’alunno all’esame di Stato motivando tale decisione

5 Mediocrità / Insufficienza lieve gli obiettivi son stati raggiunti solo parzialmente, il Consiglio di Classe può ammettere l’alunno all’esame di Stato motivando tale decisione.

6 Accettabilità/ Sufficienza Raggiunti gli obiettivi in modo accettabile, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato

7 Discreto Raggiunti gli obiettivi in modo soddisfacente, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato 8 Buono Pienamente raggiunti gli obiettivi, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato 9-10 Ottimo obiettivi raggiunti ad un livello eccellente, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato.

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STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Le prove di verifica sono state effettuate secondo i criteri stabiliti in fase di programmazione iniziale e secondo le modalità di ammissione all’Esame di Stato. La valutazione finale ha quindi tenuto conto del livello di profitto raggiunto dagli studenti, dal grado di impegno e partecipazione mostrati, dei miglioramenti ottenuti e di tutto il processo di apprendimento dal primo al secondo quadrimestre.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Gli obiettivi specifici di tipo cognitivo consistono nel fornire agli allievi le cognizioni teoriche e pratiche affinché siano in grado di:

Sapere intervenire su impianti elettrici civili e industriali di comune applicazione nel rispetto delle norme e della sicurezza dell’operatore

Saper interpretare la documentazione tecnica relativa alle macchine, ai componenti ed agli impianti elettrici

Saper intervenire su impianti di automazione che impiegano dispositivi programmabili

Lavorare in gruppo, controllare e coordinare gli operatori alle macchine e agli impianti

Dal mio primo incontro con gli allievi, avvenuto in data 07 gennaio 2017, si è instaurato un ambiente poco collaborativo e di diffidenza tra allievi ed insegnante, dovuto anche alle problematiche pregresse e alle difficoltà legate alla mancanza di continuità della docenza nella disciplina. La classe, inoltre, è stata costantemente sollecitata ad avere un comportamento responsabile e rispettoso dell’ambiente in cui si trovavano. I risultati ottenuti in termini di profitto da parte di tutta la classe possono essere suddivisi equamente tra allievi che hanno raggiunto un buon livello di apprendimento dovuto anche al loro interesse personale, e una parte di allievi con un discreto / sufficiente livello di apprendimento mentre i restanti hanno mostrato un interesse e un impegno non sempre adeguati, pur avendo raggiunto ad oggi livelli minimi di competenze.

Fivizzano, 12 Maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE

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Programma svolto I.I.S. "Antonio Pacinotti"

Bagnone (MS)

MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016

CLASSE V M.A.T. FIVIZZANO

DOCENTE AMERICANI BENEDETTO

PROGRAMMA SVOLTO TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE ED APPLICAZIONI

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

DAI LIBRI DI TESTO

V. Savi, L. Vacondio “Tecnologie Elettrico Elettroniche e Applicazioni Vol 2 ed. Calderini

V. Savi, L. Vacondio “Tecnologie Elettrico Elettroniche e Applicazioni Vol 3 ed. Calderini

Contenuto disciplinare sviluppato

MODULI Unità didattiche monodisciplinari

IMPIANTI ELETTRICI

Generalità Interpretazione degli schemi elettrici unifilari in c.a. Dimensionamento quadri elettrici Caratteristiche interruttori magnetici, magnetotermici civili e industriali Dimensionamento impianti, cadute di tensione, perdite per effetto Joule Potenza nei sistemi trifase, triangolo delle potenze Effetto del cosφ sul dimensionamento di un impianto Rifasamento di un sistema in c.a. Dimensionamento impianti civili e industriali Coefficienti k di riduzione, coefficiente di contemporaneità, di utilizzazione, di modalità di posa dei cavi (numero cavi in cavidotto) Introduzione ai numeri complessi, impedenze, reattanze induttive e capacitive, impedenza Z

IMPIANTI FOTOVOLTAICI

Tipologia di impianti fotovoltaici Norme CEI 016 e Cei 021 Dispositivi di sicurezza negli impianti fotovoltaici

LABORATORIO LOGICA PROGRAMMABILE NEGLI IMPIANTI BT

Architettura di un PLC Interfacciamento Moduli in/out analogici e digitali Programmazione del PLC anche con l’uso dei software applicativi (LADDER) Le prove sono state effettuate con PLC OMRON e relativo programma di compilazione

Fivizzano, 12 Maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE

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VISTO per adesione i rappresentanti di classe

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Disciplina TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE ED APPLICAZIONI

Docente Americani Benedetto METODI UTILIZZATI

Per favorire l’approccio alla materia si è cercato un approccio di tipo teorico-pratico, partendo dall’analisi di situazioni reali per affrontare la loro formalizzazione tramite schemi funzionali, elettrici ed impiantistici con metodi di risoluzione. I metodi di lavoro adottati sono:

lezioni frontali

lezioni con partecipazione della classe

esperienze di laboratorio

lavori di gruppo

esercitazioni pratiche MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI

I materiali didattici utilizzati sono stati:

Libri di testo:

V. Savi L. Vacondio “Tecnologie elettrico elettroniche ed applicazioni” Vol. 2 Ed. Calderini

V. Savi, L. Vacondio “Tecnologie elettrico elettroniche ed applicazioni” Vol. 3 Ed. Calderini

Materiali integrativi (fotocopie, ecc.)

Schemi, software con utilizzo di PLC

Strumentazione e componentistica presente in laboratorio SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Aula e laboratorio per tutto il percorso formativo CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :

I criteri che concorrono alle valutazioni periodiche e finali sono:

Conoscenza dei contenuti

Linguaggio tecnico scientifico

Capacità di analisi e di sintesi

Impegno e partecipazione all’attività didattica

Progressione nell’apprendimento 1-3 Insufficienza Grave Non raggiunti gli obiettivi nella quasi totalità: la materia è stata

abbandonata il Consiglio di Classe può ammettere l’alunno all’esame di Stato motivando tale decisione

4 Insufficienza Nel complesso non raggiunti gli obiettivi, il Consiglio di Classe può ammettere l’alunno all’esame di Stato motivando tale decisione

5 Mediocrità / Insufficienza lieve gli obiettivi son stati raggiunti solo parzialmente, il Consiglio di Classe può ammettere l’alunno all’esame di Stato motivando tale decisione.

6 Accettabilità/ Sufficienza Raggiunti gli obiettivi in modo accettabile, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato

7 Discreto Raggiunti gli obiettivi in modo soddisfacente, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato

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8 Buono Pienamente raggiunti gli obiettivi, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato 9-10 Ottimo obiettivi raggiunti ad un livello eccellente, l’alunno è ammesso all’Esame di Stato. STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Le prove di verifica sono state effettuate secondo i criteri stabiliti in fase di programmazione iniziale e secondo le modalità di ammissione all’Esame di Stato. La valutazione finale ha quindi tenuto conto del livello di profitto raggiunto dagli studenti, dal grado di impegno e partecipazione mostrati, dei miglioramenti ottenuti e di tutto il processo di apprendimento dal primo al secondo quadrimestre.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Gli obiettivi specifici di tipo cognitivo consistono nel fornire agli allievi le cognizioni teoriche e pratiche affinché siano in grado di:

Progettare impianti elettrici civili e industriali di comune applicazione

Utilizzare la documentazione tecnica relativa alle macchine, ai componenti ed agli impianti elettrici

Conoscere gli aspetti generali dell’automazione che impiega dispositivi programmabili

Saper programmare un PLC (Ladder)

Lavorare in gruppo, controllare e coordinare gli operatori alle macchine e agli impianti Dal mio primo incontro con gli allievi, avvenuto in data 07 gennaio 2017, si è instaurato un ambiente poco collaborativo e di diffidenza tra allievi ed insegnante Gli obiettivi sono stati parzialmente raggiunti dagli allievi i quali non sempre hanno interagito positivamente con l’insegnante e prestato attenzione alle attività della classe. La classe è stata costantemente sollecitata ad avere un comportamento responsabile e rispettoso dell’ambiente in cui si trovano. I risultati ottenuti in termini di profitto da parte di tutta la classe, può essere suddivisa equamente tra allievi che hanno raggiunto un buon livello di apprendimento dovuto anche al loro interesse personale di conoscere e apprendere, una parte di allievi con un discreto / sufficiente livello di apprendimento mentre i restanti hanno mostrato un interesse ed un impegno non sempre adeguati e ad oggi risultano ancora insufficienti. Fivizzano, 12 Maggio 2017 FIRMA DEL DOCENTE

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Programma svolto I.I.S. "Antonio Pacinotti"

Bagnone (MS)

MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016

CLASSE V^ MAT – FIVIZZANO DOCENTE GASPARO ROCCO

PROGRAMMA SVOLTO: LABORATORIO TECNOLOGICO ED ESERCITAZIONI CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI DAL LIBRO DI TESTO LABORATORI TECNOLOGICI ED

ESERCITAZIONI, VOLUME 4 EDIZIONE HOEPLI

Contenuto disciplinare sviluppato

MODULI Unità didattiche monodisciplinari Antinfortunistica e sicurezza

Le principali cause d’infortunio; la segnaletica antinfortunistica, dispositivi di protezione individuale, regole e comportamento sul luogo di lavoro;

Misurazione e rilevazione delle grandezze principali inerenti gli impianti elettrici;

Principi di funzionamento della strumentazione di base; caratteristiche degli strumenti di misura; attività di laboratorio pratico uso della pinza amperometrica per la misurazione delle tensioni e intensità di corrente

Norme e tecniche di rappresentazione grafica;schemi logici e funzionali di apparati e impianti;

Conoscenza e comprensione di schemi elettrici . Individuazione di guasti su schema. Capacita di progettazione schemi elettrici . Conoscenza delle apparecchiature elettromeccaniche (temporizzatori, contattori, relè, pulsanti di marcia e arresto pulsanti di sicurezza).Realizzazioni pratica d’impianti tramite l’uso delle esposte apparecchiature elettromeccaniche

Dalla programmazione cablata alla programmazione controllata PLC

Introduzione ai concetti di programmazione controllata. Cos’è il plc conoscenza della sua struttura interna ed esterna. Che cosa sono gli ingressi e le uscite. Programmazione ladder il linguaggio del PLC come s’interfaccia con l’impianto elettromeccanico.

Introduzione alla programmazione ladder

Esercitazioni in laboratorio multimediale ,progettazione schemi elettrici per plc zen omron, acquisizione delle competenze per l’inserimento dei parametri di programmazione.

Inserimento e reletavi parametri di configurazione per gli ingressi e le uscite del plc

Esercitazione tramite software di simulazione per la verifica di funzionamento della programmazione, inserimento segnale in ingresso e risposta delle uscite.

Uso dei temporizzatori

Che cosa sono i temporizzatori programmabili del plc, nomi dei temporizzatori e relativo funzionamento e programmazione (temp. con ritardo di attivazione e disattivazione, a singolo impulso e ad impulsi ,temp. pausa lavoro)per ogni singolo temporizzatore è stato fatto un impianto con la sua relativa funzione

I relè di memoria e i relè interni

Uso dei relè del plc ,concetto di progettazione e programmazione serie parallelo per l’inserimento i fase di progettazione di sensori di consenso e sicurezza.

I contatori Che cosa sono i contatori e loro utilizzo, metodo di inserimento nel diagramma ladder e loro relativa programmazione e configurazione. Sono stati eseguiti impianti tramite software di progettazione per plc zen,per l’ incremento ,decremento e reset di un macchinario da lavoro, progettazione su schema ladder per il controllo di un parcheggio per auto a numero limitato

Dimensionamento cavi elettrici

Introduzione ai concetti di dimensionamento delle linee elettriche a bassa tensione(220/400volts).Quali sono i parametri da rispettare,come calcolare la caduta di tensione su una linea conoscenza delle tabelle CEI e loro utilizzo per quanto riguarda i parametri ohmici di r e di x,conoscenza delle tabelle CEI e loro utilizzo per la portata dei cavi

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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Protezione delle linee elettriche per sovraccarichi e cortocircuito

Cos’è il sovraccarico sulle linee elettrica , funzionamento dell’interruttore magnetotermico per i sovraccarichi, analisi della parte termica e della parte magnetica curve di funzionamento (b,c,d)le relazioni di protezioni della linea tramite la verifica( ib<in<iz) (if<1,45 iz).Che cosa sono i cortocircuiti sulla linea elettrica funzionamento dell’interruttore magnetotermico, analisi della parte magnetica ,verifica per la protezione dei conduttori tramite la relazione i2t<k2s2

Protezione dai contatti diretti e indiretti . interruttore differenziale coordinato con l’impianto di messa terra

Principio di funzionamento dell’interruttore automatico differenziale, caratteristiche di dimensionamento e coordinamento con l’impianto di messa a terra verifica della relazione rxi<50volts e rxi<25volts per ambianti speciali

Bagnone, 12.5.2017 FIRMA DEL DOCENTE

Rocco Gasparo VISTO per adesione i rappresentanti di classe ............................................................................... ...............................................................................

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Disciplina Laboratorio tecnologico ed esercitazioni Docente Gasparo Rocco METODI UTILIZZATI

La lezione frontale è stata integrata con la dettatura di appunti e con dispense cartacee volti a

facilitare lo studio degli argomenti proposti. Per la parte di laboratorio sono state proposte

esercitazioni di applicazioni degli argomenti trattati nella teoria in modo da completare le classiche

lezioni anche con l’utilizzo di software di disegno e programmazione.

MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI

Libro di testo, appunti delle lezioni, strumentazioni di laboratorio, manuali tecnici e dispense,

software di disegno e software di programmazione plc per zen omron.

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

- Aula, laboratorio di informatica e laboratorio elettrico - 3 ore settimanali di lezione

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :

Nella valutazione dei ragazzi ho tenuto conto delle prove sopra descritte, effettuate durante l’anno

scolastico, del grado di interesse e partecipazione mostrato durante le lezioni e del progresso

dimostrato rispetto alla situazione di partenza. Ho cercato di dare più attenzione alla capacità dello

studente nell’acquisire le informazioni necessarie rispetto a un percorso meramente nozionistico.

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Periodicamente sono state proposte verifiche riguardanti la parte teorica come interrogazioni, test

scritti a risposta chiusa, ed esercitazioni pratiche in aula multimediale e in laboratorio elettrico,in cui sono state considerate le capacità dell’alunno nella realizzazione dei progetti proposti

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

A seguito del già accennato problema del turn over dei docenti, il sottoscritto ha iniziato la propria attività con il gruppo classe in data 9 dicembre 2016. L’ impegno più faticoso è stato quello di creare una programmazione in funzione dell’Esame di stato e che fosse il più possibile coerente con il grado di preparazione degli studenti. Per quanto riguarda la parte della logica elettromeccanica, i ragazzi sanno scegliere i dispositivi elettrici in base alle necessità, sono in grado di interfacciare a un impianto elettromeccanico un nuovo impianto plc, sia sotto forma di applicazione pratica che per quanto riguarda la parte di realizzazione schematica e di programmazione del plc stesso. Gli studenti sono in grado di dimensionare linee elettriche per la bassa media tensione e predisporre i relativi dispositivi di protezione e sicurezza. Gli studenti hanno mostrato buone capacità di relazione sociale, di collaborazione e partecipazione alle lezioni ed esercitazioni proposte. Il comportamento è stato complessivamente corretto e rispettoso della comunità scolastica. Il metodo di studio non è stato per tutti ottimale, e abbastanza scarso o quasi nullo è stato lo studio a casa. Permane, ad oggi, un ristretto numero di alunni che ancora manifesta difficoltà a raggiungere livelli minimi di competenza

Bagnone, 12/05/2017 FIRMA DEL DOCENTE

Rocco Gasparo

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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Programma svolto

I.I.S. "Antonio Pacinotti"

Bagnone (MS)

MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016

CLASSE 5 MAT Fivizzano

DOCENTE Prof Bricchi Mario

PROGRAMMA SVOLTO Scienze motorie e sportive

Contenuto disciplinare sviluppato

MODULI Unità didattiche monodisciplinari

Capacità coordinative e condizionali

- Coordinative generali statiche e dinamiche

- Coordinative oculo-manuali

- Coordinative oculo-podaliche

Potenziamento muscolare e fisiologico

- Mobilità articolare

- Forza statica e dinamica

- Potenza aerobica

- Resistenza anaerobica

- Velocità con esercitazioni aerobiche\anaerobiche

Giochi sportivi: Calcio a 5, pallavolo, pallamano

- Conoscenza e apprendimento, fase grezza,dei fondamentali

tecnici propri della disciplina

- Conoscenza delle regole fondamentali dei giochi sportivi

Miglioramento, attraverso i giochi sportivi,delle dinamiche di gruppo e del rispetto delle regole

Informazioni e nozioni fondamenti di anatomia e fisiologia del corpo umano. Nozioni elementari di tutela della salute e corretta alimentazione

Bagnone, 12.5.2017 FIRMA DEL DOCENTE

Prof. Bricchi Mario

VISTO per adesione i rappresentanti di classe

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Disciplina Scienze motorie e sportive

Docente Prof Bricchi Mario

METODI UTILIZZATI

L’approccio metodologico è quello ludico-pratico. Attraverso il gioco i ragazzi apprendono,

divertendosi,i vari aspetti delle discipline sportive trattate. Il metodo del gruppo-squadra è stato

quello privilegiato. Attraverso la riproduzione sistematica dei gesti e dei movimenti, i ragazzi

apprendono ed interiorizzano i gesti delle discipline trattate.

MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI

Grandi e piccoli attrezzi a disposizione all’interno della palestra.

Appunti e dispense per la parte teorica

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Per sviluppare i moduli di attività pratica, che si sono svolti in ambiente palestra, è stato impiegato

l’intero anno scolastico.

I moduli di nozioni teoriche svolti in parte in classe e in parte in palestra sono stati sviluppati in

10/12 ore.

Nello svolgimento delle lezioni l’obbiettivo era di coinvolgere in maniera attiva tutta la classe, ed

instaurare un clima tale da stimolare interesse e partecipazione. L’ attività pratica è supportata da

informazioni di carattere tecnico-sportivo e anatomo-fisiologico.

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :

Nella formulazione di una valutazione sul livello raggiunto, si è tenuto conto delle capacità fisiche di

base e di partenza, dell’impegno dimostrato,del rispetto delle regole e della convivenza in ambiente

classe/palestra,della partecipazione e della frequenza nello svolgere l’attività,della collaborazione e

del livello di preparazione raggiunto.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Per la valutazione si è fatto ricorso a: test motori di ingresso, esercitazioni pratiche, controlli

periodici basati sulle osservazioni delle attività, brevi interrogazioni per le conoscenze teoriche.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Potenziamento delle capacità coordinative e condizionali generali e specifiche, con miglioramento

dei gesti fini nelle attività dei giochi di squadra.

Conoscenza del regolamento dei giochi sportivi.

Miglioramento della partecipazione e del rispetto delle regole comuni.

Bagnone, 12/05/2017 FIRMA DEL DOCENTE

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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Prof Bricchi Mario

Programma svolto

I.I.S. "Antonio Pacinotti"

Bagnone (MS)

MOD -14.03 Rev. 03 del 23/08/2016

CLASSE V MAT

DOCENTE DOMENICHELLI RINA

PROGRAMMA SVOLTO RELIGIONE

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

DAL LIBRO DI TESTO ”TUTTI I COLORI DELLA VITA” ED SEI

Contenuto disciplinare sviluppato

MODULI Unità didattiche monodisciplinari

1 Una società fondata sui valori cristiani Assisi: dialogo tra le religioni e città della pace Incontro cristianesimo e Islam: il Papa in egitto interculturalità e convivenza democratica profughi e accoglienza: intervista al regista di

Fuocammare

2

L'etica della vita concetto di bioetica: il pensiero cristiano e il pensiero

laico concepimento e fecondazione assistita vita prenatale e aborto visione del film “Dead man walking” e riflessione sulla

pena di morte riflessione sul tema dell'eutanasia: canzoni e articoli di

giornale

3 Una economia per l'uomo lavoro minorile: visione del film “Iqbal” e riflessione

4 Giornata della Memoria lettura poesia “Se questo è un uomo” e partecipazione

all' opera teatrale “Lettere sul legno”

5 Le relazioni: dall'innamoramento all' amore L'amore e la sessualità la Chiesa e il sacramento del matrimonio Matrimonio civile e convivenza Famiglia aperta alla adozione e all'affido

6 Riflessione su argomenti di attualità proposti dai ragazzi dalla lettura dei quotidiani

Bagnone, 9/5/2017 FIRMA DEL DOCENTE Rina Domenichelli

.................................................................. VISTO per adesione i rappresentanti di classe

...............................................................................

Istituto di Istruzione Superiore “A.Pacinotti” Bagnone

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

Disciplina Religione Docente Domenichelli Rina

METODI UTILIZZATI

Lezione frontale, Lavoro individuale, Lavoro di gruppo, Discussione, Alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni.

MEZZI (STRUMENTI) UTILIZZATI

Libro di testo e Bibbia

Fotocopie e articoli di giornale

Computer e Lim

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Classe e laboratorio di informatica

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI :

La valutazione ha tenuto conto della conoscenza dei contenuti e soprattutto dell'impegno, dell'interesse e della partecipazione al dialogo educativo. Per l' IRC è previsto questo tipo di valutazione: insufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:

Interrogazioni brevi, interventi spontanei, lavoro di gruppo. Al termine di ogni Unità di Apprendimento gli alunni sono stati invitati oralmente ad esprimere il loro giudizio ed a confrontarlo con l'etica cristiana.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Sanno confrontarsi con il magistero sociale della Chiesa a proposito della pace, dei diritti dell'uomo, della giustizia e della solidarietà

Conoscono le tematiche legate alla bioetica ed hanno saputo confrontarsi con i contenuti del Magistero della Chiesa;

Riescono a comprendere le varie problematiche che sottendono al concetto e all'esperienza della vita, apprezzandone la ricchezza di relazioni che nascono in un ambito di accoglienza fattiva della vita in genere

Sanno individuare i termini della discussione sulla responsabilità dell'uomo nei confronti di se stesso, degli altri, del mondo

Hanno imparato a conoscere il valore della solidarietà anche in economia; Sanno riconoscere i valori cristiani nella società attuale

Fivizzano, 10/5/2017 FIRMA DEL DOCENTE Domenichelli Rina

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