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Più Libri Più LiberiRoma, 6 dicembre 2009
Google Books non è il soloPortare la competizione nel processo di digitalizzazione dei contenuti
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Sommario
Biblioteche digitali e gestione dei diritti I libri in commercio, i fuori commercio, gli “orfani” Il progetto ARROW in Europa e il Book Right
Registry in USA Google Books: non uno ma tre temi distinti
Il “Google Settlement” I programmi di digitalizzazione in partnership con
le biblioteche Le “Google edition”
I futuri equilibri competitivi nei mercati digitali
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Le biblioteche digitali: una priorità europea
Consiglio Europeo, Commissione e Parlamento l’hanno ribadito in più occasioni Il programma i2010 Digital Library Il lancio di Europeana – aggregatore delle iniziative
nazionali – nel 2008 Uno schema semplificato:
Biblioteche → opere in pubblico dominio Editori → opere recenti con valore commerciale
Europeana come punto unico di accesso per entrambi?
Il “buco nero” della produzione del XX secolo Fuori commercio, perché non conveniente Aventi diritto non individuabili o raggiungibili (opere
orfane) Come facilitare la gestione dei diritti per questi casi?
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Alcune esperienze europee
Gallica 2 in Francia Un unico punto di accesso tra le collezioni digitali delle
biblioteche e degli editori Ingenti investimenti pubblici, anche in incentivi alle
digitalizzazioni dei privati Libreka in Germania
Una iniziativa degli editori: oggi 150mila titoli disponibili per la ricerca, 12mila anche in vendita in formato digitale
Integrazioni allo studio con le iniziative delle biblioteche A ottobre siglato accordo per la indicizzazione in Europeana
ebog.dk in Danimarca Joint venture tra editori e biblioteche per la creazione di una
collezione digitale accessibile in forme diverse Enclave in Spagna
Progetto in sviluppo sul modello di Gallica 2
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E in Italia?
Un’iniziativa privata di aggregazione tra le prime in Europa: Casalini Digital Division Oggi comprende titoli anche spagnoli
Nuove iniziative di singoli editori: Darwin del Mulino, Liguori, Franco Angeli, Vita e Pensiero…
Un mercato nascente degli ebook Anche dei piccoli editori Piccole piattaforme crescono (seguite gli incontri del Digital
Cafè) Molte iniziative pubbliche Una fondamentale intesa sui principi tra pubblico e
privato Ma qualche problema di risorse in più rispetto ad altri paesi
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La gestione dei diritti nei programmi di digitalizzazione
Il problema: per inserire opere protette nei programmi di digitalizzazione (pubblici o privati) occorre gestire i diritti relativi
A grandi linee: Per le opere in commercio (a stampa o digitale) l’interlocutore
è l’editore, che però deve avere i diritti digitali Per le opere fuori commercio può essere interesse degli aventi
diritto (specie autori) rivitalizzarle (ma ci sono gli “orfani”) La discussione politica in Europa: Memorandum of understanding
firmato dalle parti nel giugno 2008 Per le opere orfane è possibile pensare modelli di licenze
collettive semplificati Per definire un’opera come orfana occorre una ricerca diligente
Per le opere fuori commercio la gestione collettiva deve essere basata su mandati volontari
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Lo sviluppo pratico degli accordi politici
Ottobre 2008: parte il progetto europeo ARROW, coordinato da AIE
Partecipano editori, biblioteche e società di gestione collettiva Le federazioni europee e molte realtà nazionali
L’obiettivo è: facilitare le biblioteche nella “ricerca diligente” degli aventi diritto fornendo informazioni sullo status delle opere Es.: è in commercio o fuori commercio? Chi può autorizzare un certo utilizzo dell’opera? Esistono società collettive che hanno mandato?
Trovato l’accordo politico (giugno 2008) si vogliono sviluppare le tecnologie e i processi per la sua gestione
Progetto citato dalla Commissione come fondamentale per la gestione dei diritti in questo campo Cfr. Comunicazione sul Diritto d’autore nella società della
conoscenza Dichiarazione del Commissario Reding:
We should create a modern set of European rules that encourage the digitisation of books (…). This will require a stronger recognition of the role of existing innovative projects like ARROW
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Nel frattempo, in USA…
Ottobre 2008: viene annunciato l’accordo tra editori e autori USA e Google per la gestione dei diritti nel library programme Prima versione, coinvolgeva anche autori ed editori del resto del
mondo Non prevede la ricerca diligente – ma solo l’individuazione dei fuori
commercio Per i fuori commercio è l’avente diritto a dover “rivendicare” il libro
Fiera opposizione europea: associazioni editori (tra cui AIE) e due Governi (Francia e Germania) mandano obiezioni alla Corte
Il gruppo ARROW in AIE studia le caratteristiche del “settlement database” di Google per conto degli editori europei Gravi carenze nella determinazione dei fuori commercio
Il secondo Settlement: La validità è limitata alle opere USA, UK, Canada e Australia Migliora la determinazione dei fuori commercio Obbligo di ricerca attiva degli aventi diritto (sia pure ex post) Google può usare un’opera solo dopo 60 gg dalla sua
determinazione come “fuori commercio”
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Una “vittoria” europea?
È importante che il nuovo settlement abbia riconosciuto, sotto molti profili, la validità delle obiezioni europee
Il Settlement non è un modello per l’Europa: Le semplificazioni ivi contenute non sono tali e
procurano danni Il principio del consenso preventivo rimane fermo in
Europa La ricerca diligente è sempre necessaria
Google ha più volte dichiarato di accettare questa posizione europea
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Strascichi europei del settlement
Tuttavia, la definizione dei libri inclusi nel Settlement comprende: I libri “registrati”, in qualsiasi momento, presso il
Copyright Office degli Stati Uniti (cosa molto comune fino a metà anni Settanta)
I libri tradotti dall’italiano in inglese (e talvolta in altre lingue)
Se il Settlement sarà confermato in questa forma Sarà comunque necessario – per autori ed editori – un
controllo di quali libri siano inclusi AIDRO conferma i servizi approntati per editori e
autori per la gestione dei rapporti con il Settlement Chi ha già firmato il mandato non ha necessità di
rinnovarlo
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ARROW e il Book Right Registry
Il Settlement creaa anche il Book Right Registry per gestire i diritti per Google Books, e in prospettiva per analoghe iniziative
Collaborazione già in piedi tra ARROW e il BRR (che tuttavia partirà solo dopo l’approvazione del Settlement) Obiettivo: garantire l’interoperabilità Se la ricerca degli aventi diritto del BRR sarà <60 gg, i due modelli
coincidoneranno Qualche differenza di approccio:
ARROW BRR
Nasce dall’accordo tra le parti interessate
Conclude una lite giudiziaria
Approccio distribuito Approccio centralizzato
Gestisce le informazioni, non i diritti
Gestisce sia le informazioni sia i diritti
Risorse: 5 milioni di euro (2,5 contributi UE)
Risorse: 35 milioni di dollari + risorse aggiuntive per la ricerca sugli orfani
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Le Google edition e i futuri equilibri competitivi nel mercato dei libri digitali
Vi sono rischi di monopolio (o posizioni dominanti), tipiche di Internet a causa degli effetti di rete Amazon e il suo Kindle Google e le sue “Edition”
Un potenziale duopolio è meglio di un monopolio, ma non è ancora un mercato competitivo
Occorre lavorare perché il mercato evolva verso la presenza di una molteplicità di intermediari
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Le questioni chiave
L’uso di standard Kindle usa sistemi proprietari, anche se oggi va
evolvendosi, accettando ePub e pdf Problemi di “interoperabilità” dei DRM associati ai libri “portabilità” per il consumatore di un libro da un lettore a un altro (es.: il
pc, il kindle, altri lettori dedicati, l’iPhone, ecc.) Le Google edition sono annunciate come “portabili”
Inoltre, Google usa gli ISBN (Amazon no) ed è possibile usare gli ISBN-A nel partner programme
Per Google Books il problema è invece nell’integrazione con Google “generalista” In Europa Google copre il 95% delle ricerche internet C’è un rischio di abuso di posizione dominante?
Il tema: se Google integra la ricerca in Google Books nel motore di ricerca generalista, deve integrare anche la ricerca in altre collezioni digitali concorrenti (es. Casalini, Darwin, Libreka, Gallica 2, Enclave, ebog.dk, ecc.)
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Conclusioni
Il tema non è: “libri digitali vs. libri di carta” Il tema è come, non cosa
Quali mercati per i libri di carta e i libri digitali? Come garantire pluralismo e diversità culturale? Come garantire eguali opportunità ai diversi operatori
economici operanti nel mercato?
Ulteriori informazioni
Piero Attanasio
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Grazie dell’attenzione