collegio dei docenti formula proposta al capo di istituto per la formazione, la composizione delle...

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COLLEGIO DEI COLLEGIO DEI DOCENTI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e l’assegnazione ad essa dei la composizione delle classi e l’assegnazione ad essa dei docenti; docenti; Formula proposta al Capo di Istituto per la formulazione Formula proposta al Capo di Istituto per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche;& attività scolastiche;& Delibera la suddivisione dell’anno scolastico in Delibera la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri; trimestri o quadrimestri; Valuta periodicamente l’andamento dell’offerta formativa Valuta periodicamente l’andamento dell’offerta formativa e adotta eventuali accorgimenti correttivi per migliorarne e adotta eventuali accorgimenti correttivi per migliorarne l’efficacia; l’efficacia; Provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i Provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe;ù consigli di classe;ù Provvede all’adozione dei sussidi didattici nei limiti Provvede all’adozione dei sussidi didattici nei limiti delle disponibiltà finanziarie indicate dal consiglio di delle disponibiltà finanziarie indicate dal consiglio di istituto. istituto. Adotta nell’ambito delle proprie competenze le Adotta nell’ambito delle proprie competenze le

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Page 1: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

COLLEGIO DEI COLLEGIO DEI DOCENTIDOCENTI

                Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e

l’assegnazione ad essa dei docenti;l’assegnazione ad essa dei docenti;

                Formula proposta al Capo di Istituto per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo Formula proposta al Capo di Istituto per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche;&svolgimento delle altre attività scolastiche;&

                Delibera la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri;Delibera la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri;

                Valuta periodicamente l’andamento dell’offerta formativa e adotta eventuali accorgimenti Valuta periodicamente l’andamento dell’offerta formativa e adotta eventuali accorgimenti correttivi per migliorarne l’efficacia;correttivi per migliorarne l’efficacia;

                Provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe;ùProvvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe;ù

                Provvede all’adozione dei sussidi didattici nei limiti delle disponibiltà finanziarie indicate Provvede all’adozione dei sussidi didattici nei limiti delle disponibiltà finanziarie indicate dal consiglio di istituto.dal consiglio di istituto.

                Adotta nell’ambito delle proprie competenze le iniziative di sperimentazione;Adotta nell’ambito delle proprie competenze le iniziative di sperimentazione;

                Promuove iniziative di aggiornamento dei docenti;Promuove iniziative di aggiornamento dei docenti;

                Elegge i propri rappresentanti nel C.di Istituto;Elegge i propri rappresentanti nel C.di Istituto;

                Elegge i docenti nel comitato di valutazione del servizio del personale docente;Elegge i docenti nel comitato di valutazione del servizio del personale docente;

                Programma e attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di Handicap;Programma e attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di Handicap;

  

Page 2: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

CONSIGLIO DI CLASSE CONSIGLIO DI CLASSE

  Formula proposta in ordine all’azione educativa e didattica e Formula proposta in ordine all’azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione ;a iniziative di sperimentazione ;

      Agevola ed estende i rapporti reciproci tra docenti, genitori Agevola ed estende i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni;e alunni;

  Esercita le competenze in materia di programmazione Esercita le competenze in materia di programmazione valutazione e sperimentazione;valutazione e sperimentazione;

    Si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dalle leggi e Si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dalle leggi e dai regolamenti alle sue competenze;dai regolamenti alle sue competenze;

    Collabora alla formazione del POF globale della scuola; Collabora alla formazione del POF globale della scuola;   Irroga le sanzioni disciplinari in base al regolamento di Irroga le sanzioni disciplinari in base al regolamento di

Istituto. Si riunisce per le valutazioni periodiche e finali alla Istituto. Si riunisce per le valutazioni periodiche e finali alla presenza dei docenti.presenza dei docenti.

Page 3: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

DIRIGENTE SCOLASTICODIRIGENTE SCOLASTICO PRESIEDE PRESIEDE IL COLLEGIO DEI DOCENTIIL COLLEGIO DEI DOCENTII CONSIGLI DI CLASSEI CONSIGLI DI CLASSELA GIUNTA ESECUTIVALA GIUNTA ESECUTIVA CURA L’ESECUZIONE DELLE DELIBERE DEGLI ORGANI CURA L’ESECUZIONE DELLE DELIBERE DEGLI ORGANI

COLLEGIALICOLLEGIALI FORMA LE CLASSI FORMA LE CLASSI ASSEGNA I DOCENTI ALLE CLASSIASSEGNA I DOCENTI ALLE CLASSI PROMUOVE, NEL RISPETTO DELLE COMPETENZE DEGLI PROMUOVE, NEL RISPETTO DELLE COMPETENZE DEGLI

ORGANI COLLEGIALI, LE ATTIVITA’ DIDATTICHE, DI ORGANI COLLEGIALI, LE ATTIVITA’ DIDATTICHE, DI SPERIMENTAZIONE E DI AGGIORNAMENTOSPERIMENTAZIONE E DI AGGIORNAMENTO

TIENE I RAPPORTI CON LE AUTORITA’, SCOLASTICHE E TIENE I RAPPORTI CON LE AUTORITA’, SCOLASTICHE E NONNON

CURA L’ESECUZIONE DELLE NORME GIURIDICHE CHE CURA L’ESECUZIONE DELLE NORME GIURIDICHE CHE PRESIEDONO AL FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA PRESIEDONO AL FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA

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ORGANIZZAZIONE ORGANIZZAZIONE DIDATTICADIDATTICA

La scuola è un’organizzazione che La scuola è un’organizzazione che deve confrontarsi con l’ambiente deve confrontarsi con l’ambiente esterno perché in esso nasce la esterno perché in esso nasce la

domanda del servizio e perché è domanda del servizio e perché è sede di risorse umane, sede di risorse umane,

strumentali e finanziariestrumentali e finanziarie

Page 5: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

LA SCUOLA E’ UN’AZIENDA?LA SCUOLA E’ UN’AZIENDA?

I RISULTATI DELLA SCUOLA, I RISULTATI DELLA SCUOLA, IN TERMINI DI IN TERMINI DI

SUCCESSO O INSUCCESSO, SUCCESSO O INSUCCESSO,

SI POSSONO CONSIDERARE SI POSSONO CONSIDERARE DEI PRODOTTI?DEI PRODOTTI?

Page 6: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

ANALISI DEI BISOGNIANALISI DEI BISOGNI

L’AMBIENTE ESTERNO E’ L’AMBIENTE ESTERNO E’ SEDE DI BISOGNI CHE SEDE DI BISOGNI CHE VANNO RILEVATI E VANNO RILEVATI E INTERPRETATIINTERPRETATI

Page 7: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

LA SCUOLA STRUTTURA LA LA SCUOLA STRUTTURA LA DOMANDA E LA TRASFORMA DOMANDA E LA TRASFORMA

IN OFFERTAIN OFFERTAL’AMBIENTEL’AMBIENTE

ACCOGLIE L’OFFERTAACCOGLIE L’OFFERTA ESPRIME VALUTAZIONIESPRIME VALUTAZIONI

LA SCUOLA LA SCUOLA SI RIORGANIZZASI RIORGANIZZA

PER MIGLIORARE PER MIGLIORARE L’OFFERTA FORMATIVAL’OFFERTA FORMATIVA

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LA SCUOLA PRODUCE UN LA SCUOLA PRODUCE UN BENE IMMATERIALEBENE IMMATERIALE

ESSO NON PUO’ ESSEREESSO NON PUO’ ESSERESTANDARDIZZATO O PROCEDURALIZZATOSTANDARDIZZATO O PROCEDURALIZZATO

IN QUANTO IN QUANTO E’ CONDIZIONATO E’ CONDIZIONATO

DALLA PARTECIPAZIONE DELL’UTENTEDALLA PARTECIPAZIONE DELL’UTENTE

Page 9: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

CONTINUO PROCESSO DI CONTINUO PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE IN AUTOVALUTAZIONE IN

TERMINI DI TERMINI DI

SODDISFAZIONEDELL’UTENTE

EFFICACIA EFFICACIA DELDEL

SERVIZIOSERVIZIO

Page 10: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

LA SCUOLA CONTROLLALA SCUOLA CONTROLLAI PROPRII PROPRI

PRODOTTIPRODOTTI

ATTIVA PROCESSI DI VALUTAZIONE INTERNA ED

ESTERNA

PROCESSIPROCESSI

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CONTROLLO ORGANIZZATIVOCONTROLLO ORGANIZZATIVO

PROCESSO DI COMPARAZIONE

TRA

UNO STATO EFFETTIVO E REALE

ED

UNO STATO ATTESO E PROGETTATO

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LA SCUOLA E IL POFLA SCUOLA E IL POF

Debolezza del modello organizzativo della Debolezza del modello organizzativo della scuola autonoma, soprattutto nella sua scuola autonoma, soprattutto nella sua articolazione funzionale ( si spendono molte articolazione funzionale ( si spendono molte energie sulla fase progettuale)energie sulla fase progettuale)

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LA SCUOLA E IL POFLA SCUOLA E IL POF

POF molto articolati ma nella fase attuativa POF molto articolati ma nella fase attuativa poca coerenza e unitarietà tra le azioni dei poca coerenza e unitarietà tra le azioni dei singoli docenti ed il disegno unitario, ma singoli docenti ed il disegno unitario, ma anche tra il POF e il piano annualeanche tra il POF e il piano annuale

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LA SCUOLA E IL POFLA SCUOLA E IL POF

Al Dirigente Scolastico è affidata l’unitarietà Al Dirigente Scolastico è affidata l’unitarietà della gestione dell’istituto il quale ha, pertanto, della gestione dell’istituto il quale ha, pertanto, il compito di cogliere gli aspetti di il compito di cogliere gli aspetti di interconnessione tra i diversi ruoli all’interno interconnessione tra i diversi ruoli all’interno della scuola: della scuola:

D.S. – Docenti – D.S.G.A. – Collegio dei D.S. – Docenti – D.S.G.A. – Collegio dei Docenti – C.d.I. – R.S.U.Docenti – C.d.I. – R.S.U.

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LA SCUOLA E IL POFLA SCUOLA E IL POF

Nel POF si riversa il risultato della Nel POF si riversa il risultato della competenza e della responsabilità dei singoli competenza e della responsabilità dei singoli attori attori

Page 16: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

LA SCUOLA E IL POFLA SCUOLA E IL POF

POF strumento di progettazione, di POF strumento di progettazione, di realizzazione e controllo dell’attività della realizzazione e controllo dell’attività della scuolascuola

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LA SCUOLA E IL POFLA SCUOLA E IL POF

La gestione della scuola è complessa in quanto La gestione della scuola è complessa in quanto eroga un servizio complesso soprattutto perché eroga un servizio complesso soprattutto perché a realizzare l’offerta formativa nei contenuti a realizzare l’offerta formativa nei contenuti dell’insegnamento sono i docenti che godono dell’insegnamento sono i docenti che godono di grande discrezionalità nel momento di grande discrezionalità nel momento dell’erogazione del servizio.dell’erogazione del servizio.

Page 18: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

LA SCUOLA E IL POFLA SCUOLA E IL POF

Coordinamento, quindi, più serrato sul Coordinamento, quindi, più serrato sul versante delle attività didattiche degli versante delle attività didattiche degli insegnanti ed anche tra queste e le attività insegnanti ed anche tra queste e le attività amministrative collegate con la progettazione amministrative collegate con la progettazione contenuta nel programma annuale.contenuta nel programma annuale.

Page 19: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

LA SCUOLA E IL POFLA SCUOLA E IL POF

Evitare che nella fase realizzativa ogni attore Evitare che nella fase realizzativa ogni attore faccia il proprio gioco, attivando faccia il proprio gioco, attivando comportamenti basati su bisogni ed interessi comportamenti basati su bisogni ed interessi personali che si contrappongono alle promesse personali che si contrappongono alle promesse progettuali progettuali

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LA SCUOLA E IL POFLA SCUOLA E IL POF

Partire dal presupposto che non potrà esserci Partire dal presupposto che non potrà esserci piena corrispondenza tra progetto e piena corrispondenza tra progetto e realizzazione perché non c’è alcun realizzazione perché non c’è alcun meccanismo che la possa garantire. La stesura, meccanismo che la possa garantire. La stesura, pertanto, e la realizzazione del piano annuale pertanto, e la realizzazione del piano annuale dovrà tenere conto di questa evidenza, dovrà tenere conto di questa evidenza, coniugando in modo adeguato i diversi coniugando in modo adeguato i diversi strumenti di flessibilitàstrumenti di flessibilità

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LA SCUOLA E IL POFLA SCUOLA E IL POF

Progettare bene il POF è un buon punto di Progettare bene il POF è un buon punto di partenza a patto di non considerare il progetto partenza a patto di non considerare il progetto in modo molto rigidoin modo molto rigido

Page 22: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

LA SCUOLA E IL POFLA SCUOLA E IL POF

Nella fase di realizzazione possiamo individuare alcuni Nella fase di realizzazione possiamo individuare alcuni aspetti che ne determinano il successo o l’insuccesso :aspetti che ne determinano il successo o l’insuccesso :

1.1. Caratteristiche dell’ambiente: solo la compatibilità tra le Caratteristiche dell’ambiente: solo la compatibilità tra le variabili ambientali e le ipotesi su cui si basa il progetto variabili ambientali e le ipotesi su cui si basa il progetto permette di andare avanti, altrimenti il progetto va permette di andare avanti, altrimenti il progetto va riprogettato e rimodellatoriprogettato e rimodellato

2.2. Presidi operativi predisposti durante le fasi di progettazionePresidi operativi predisposti durante le fasi di progettazione

3.3. Flessibilità di cui dispone l’organizzazioneFlessibilità di cui dispone l’organizzazione

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4.4. Coordinamento nella fase esecutiva necessario per Coordinamento nella fase esecutiva necessario per affrontare in itinere le dovute variazioni in quanto gli affrontare in itinere le dovute variazioni in quanto gli obiettivi del POF sono necessariamente generali e poco obiettivi del POF sono necessariamente generali e poco operativi e la condivisione è sempre frutto di operativi e la condivisione è sempre frutto di compromessi. In questo caso il coordinamento è di compromessi. In questo caso il coordinamento è di natura negoziale teso alla soluzione di conflitti e/o di natura negoziale teso alla soluzione di conflitti e/o di discrasie su alcuni aspetti pratici come ad esempio tra discrasie su alcuni aspetti pratici come ad esempio tra livello amministrazione e livello didatticolivello amministrazione e livello didattico

5.5. Le persone tendono, come individui e come gruppi, ad Le persone tendono, come individui e come gruppi, ad agire anche in funzione di motivazioni e di obiettivi agire anche in funzione di motivazioni e di obiettivi extra-organizzativi. Questa tendenza presente in tutte extra-organizzativi. Questa tendenza presente in tutte le organizzazioni di lavoro, si presenta in modo le organizzazioni di lavoro, si presenta in modo fortemente disfunzionale, anche perché il sistema fortemente disfunzionale, anche perché il sistema incentivi e disincentivi, premi e sanzioni, non è tale da incentivi e disincentivi, premi e sanzioni, non è tale da potere orientare l’efficacia realizzativa. Pertanto anche potere orientare l’efficacia realizzativa. Pertanto anche in questo caso sono indispensabili le azioni di in questo caso sono indispensabili le azioni di coordinamentocoordinamento

LA SCUOLA E IL POFLA SCUOLA E IL POF

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LA SCUOLA E IL POFLA SCUOLA E IL POF

Costituzioni di gruppi di lavoro o gruppi di Costituzioni di gruppi di lavoro o gruppi di progetto che seguano i singoli progetti in tutte progetto che seguano i singoli progetti in tutte le fasi della loro attuazione.le fasi della loro attuazione.

Figure strumentali al POF che devono Figure strumentali al POF che devono coordinare le attività ed i progetti piuttosto che coordinare le attività ed i progetti piuttosto che realizzarli.realizzarli.

Page 25: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

ORGANIZZAZIONE PER ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIPROCESSI

Tutti i soggetti debbono lavorare per processi Tutti i soggetti debbono lavorare per processi dunque l’organizzazione deve essere centrata dunque l’organizzazione deve essere centrata sui processi. Questo modo di lavorare, che sui processi. Questo modo di lavorare, che impone il superamento della tradizionale impone il superamento della tradizionale divisione dei compiti per funzioni o per divisione dei compiti per funzioni o per gerarchia, fa emergere due importanti gerarchia, fa emergere due importanti questioni:questioni:

1.1. I confini dell’autonomia dei singoli ruoliI confini dell’autonomia dei singoli ruoli2.2. ““Come mettere insieme” queste autonomie Come mettere insieme” queste autonomie

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ORGANIZZAZIONE PER ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIPROCESSI

La prima questione si risolve con La prima questione si risolve con l’abbattimento della rigidità di interpretazione l’abbattimento della rigidità di interpretazione dei ruoli così il D.S.G.A. non può estraniarsi dei ruoli così il D.S.G.A. non può estraniarsi (o farsi estraniarsi) dalla didattica, diventando (o farsi estraniarsi) dalla didattica, diventando il mero esecutore amministrativo della stessa.il mero esecutore amministrativo della stessa.

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ORGANIZZAZIONE PER ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIPROCESSI

Gli insegnanti, e soprattutto quelli che Gli insegnanti, e soprattutto quelli che partecipano con funzioni gestionali, non partecipano con funzioni gestionali, non possono disconoscere o disinteressarsi agli possono disconoscere o disinteressarsi agli amministrativi alla base della gestione amministrativi alla base della gestione finanziaria del POF finanziaria del POF

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ORGANIZZAZIONE PER ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIPROCESSI

E’ importante che Il D.S. non si assuma da E’ importante che Il D.S. non si assuma da solo la responsabilità di fare da “ponte” tra le solo la responsabilità di fare da “ponte” tra le due diverse competenze: didattica ed due diverse competenze: didattica ed amministrativa. Pertanto il lavoro deve essere amministrativa. Pertanto il lavoro deve essere sviluppato in team e i soggetti non devono sviluppato in team e i soggetti non devono sentirsi prigionieri nel proprio ruolo ed operare sentirsi prigionieri nel proprio ruolo ed operare in una logica di settore.in una logica di settore.

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ORGANIZZAZIONE PER ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIPROCESSI

La seconda questione riguarda soprattutto i La seconda questione riguarda soprattutto i docenti e il coordinamento delle azioni docenti e il coordinamento delle azioni didattiche che trovano la loro comune radice didattiche che trovano la loro comune radice nel POF.nel POF.

Il Collegio è il luogo delle decisioni formali Il Collegio è il luogo delle decisioni formali attraverso le delibere ma non è il luogo della attraverso le delibere ma non è il luogo della ideazione del progetto della scuola né quello ideazione del progetto della scuola né quello della sua realizzazione. della sua realizzazione.

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ORGANIZZAZIONE PER ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIPROCESSI

Se il Collegio non fosse supportato dalla microcollegialità dei Se il Collegio non fosse supportato dalla microcollegialità dei Consigli di Classe, dei Dipartimenti disciplinari, dalle Unità Consigli di Classe, dei Dipartimenti disciplinari, dalle Unità Organizzative sarebbe affidato esclusivamente alla libera Organizzative sarebbe affidato esclusivamente alla libera interpretazione dei docenti.interpretazione dei docenti.

Nei gruppi i docenti si confrontano e si coordinano Nei gruppi i docenti si confrontano e si coordinano costantemente realizzando un’offerta formativa coordinata, costantemente realizzando un’offerta formativa coordinata, integrata e cooperativa.integrata e cooperativa.

In questa modalità di lavoro, si allargano le competenze In questa modalità di lavoro, si allargano le competenze gestionali dei docenti e ciò deve essere interpretato come lo gestionali dei docenti e ciò deve essere interpretato come lo “snodo critico”“snodo critico”su cui si regge l’efficacia del processo su cui si regge l’efficacia del processo realizzativo del progetto della scuola.realizzativo del progetto della scuola.

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ORGANIZZAZIONE PER ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIPROCESSI

In questa prospettiva l’attribuzione degli incarichi In questa prospettiva l’attribuzione degli incarichi agli insegnanti e l’incentivazione attraverso l’uso del agli insegnanti e l’incentivazione attraverso l’uso del Fondo d’Istituto, se va dentro questa logica di Fondo d’Istituto, se va dentro questa logica di efficacia organizzativa, diventa una leva potente per efficacia organizzativa, diventa una leva potente per presidiare l’intero processo. In questa logica non è presidiare l’intero processo. In questa logica non è importante se l’attribuzione degli incarichi viene fatto importante se l’attribuzione degli incarichi viene fatto a poche persone o a pioggia in quanto la scelta è a poche persone o a pioggia in quanto la scelta è motivata dal fatto che è finalizzata alla creazione di motivata dal fatto che è finalizzata alla creazione di una struttura in grado di reggere il POF soprattutto in una struttura in grado di reggere il POF soprattutto in sede di realizzazione.sede di realizzazione.

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ORGANIZZAZIONE PER ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIPROCESSI

In sintesi il processo di esecuzione può essere In sintesi il processo di esecuzione può essere definito come sviluppo successivo o definito come sviluppo successivo o contemporaneo di azioni che coinvolgono contemporaneo di azioni che coinvolgono ruoli e livelli gerarchici diversi, tra loro ruoli e livelli gerarchici diversi, tra loro collegati da un nesso logico orientato verso un collegati da un nesso logico orientato verso un obiettivo/risultato comuneobiettivo/risultato comune

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ORGANIZZAZIONE PER ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIPROCESSI

La realizzazione rispetto agli altri due La realizzazione rispetto agli altri due fondamentali processi di gestione di fondamentali processi di gestione di un’organizzazione rappresenta la fase un’organizzazione rappresenta la fase successiva alla progettazione e precedente al successiva alla progettazione e precedente al controllo: se a monte manca la progettazione e controllo: se a monte manca la progettazione e a valle il controllo, la fase esecutiva diventa a valle il controllo, la fase esecutiva diventa fine a se stessa e priva di qualsiasi capacità di fine a se stessa e priva di qualsiasi capacità di autoregolazione, in quanto non fa riferimento autoregolazione, in quanto non fa riferimento ad un disegno unitario (condizione necessaria ad un disegno unitario (condizione necessaria per l’efficacia nel raggiungimento)per l’efficacia nel raggiungimento)

Page 34: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

Nel lavoro di gruppo gli attori, pur attraverso Nel lavoro di gruppo gli attori, pur attraverso personali modelli di interpretazioni del ruolo, personali modelli di interpretazioni del ruolo, facciano bene la propria parte e soprattutto la facciano bene la propria parte e soprattutto la sappiano mettere in rapporto con gli altri sappiano mettere in rapporto con gli altri attori. attori.

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ORGANIZZAZIONE PER ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIPROCESSI

L’erogazione di un servizio non è soltanto il L’erogazione di un servizio non è soltanto il risultato della somma delle prestazioni di risultato della somma delle prestazioni di singoli operatori. Perché un’organizzazione singoli operatori. Perché un’organizzazione produca servizi le persone devono sentire il produca servizi le persone devono sentire il lavoro come “Comune” cioè conosciuto e lavoro come “Comune” cioè conosciuto e riconosciuto da tutti, perché più le persone si riconosciuto da tutti, perché più le persone si rappresentano in modo condiviso il servizio ed rappresentano in modo condiviso il servizio ed i suoi obiettivi, più il coordinamento diventa i suoi obiettivi, più il coordinamento diventa qualcosa di naturale non imposto da regole qualcosa di naturale non imposto da regole esterne e formali.esterne e formali.

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ORGANIZZAZIONE PER ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIPROCESSI

Spesso le difficoltà di collaborazione tra Spesso le difficoltà di collaborazione tra operatori sono determinate non tanto operatori sono determinate non tanto dall’ambiguità dei compiti assegnati, quanto dall’ambiguità dei compiti assegnati, quanto dal fatto che il proprio lavoro non viene dal fatto che il proprio lavoro non viene collocato all’interno di un processo che collocato all’interno di un processo che prevede il lavoro degli altri.prevede il lavoro degli altri.

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ORGANIZZAZIONE PER ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIPROCESSI

E’ per questa ragione che i docenti stanno ben E’ per questa ragione che i docenti stanno ben lontani dal lavoro amministrativo, ritenendo lontani dal lavoro amministrativo, ritenendo burocrazia tutti gli adempimenti burocrazia tutti gli adempimenti amministrativi loro richiesti.amministrativi loro richiesti.

Per contro il personale amministrativo accusa Per contro il personale amministrativo accusa di “leggerezza” molte richieste dei docenti che di “leggerezza” molte richieste dei docenti che richiedono carichi di lavoro “burocratico” non richiedono carichi di lavoro “burocratico” non immediatamente visibile alla maggior parte dei immediatamente visibile alla maggior parte dei docenti.docenti.

Page 38: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

ORGANIZZAZIONE PER ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIPROCESSI

L’Organizzazione, dunque, deve essere L’Organizzazione, dunque, deve essere dotata di una sua identità distintiva, fatta di dotata di una sua identità distintiva, fatta di valori comuni, modi di agire e di pensare valori comuni, modi di agire e di pensare condivisicondivisi..

Page 39: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

ORGANIZZAZIONE PER ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIPROCESSI

Il compito di costruire un sistema di valori Il compito di costruire un sistema di valori comuni è una funzione primaria del Capo, il comuni è una funzione primaria del Capo, il quale non solo deve indirizzare i processi, ma quale non solo deve indirizzare i processi, ma sostenerli durante la loro realizzazione, e, sostenerli durante la loro realizzazione, e, soprattutto, testimoniarli con il proprio soprattutto, testimoniarli con il proprio comportamento operativo. comportamento operativo.

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ORGANIZZAZIONE PER ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIPROCESSI

Il rendimento in termini di funzionamento concreto ed efficace Il rendimento in termini di funzionamento concreto ed efficace della scuola , infatti, è direttamente proporzionale alla capacità della scuola , infatti, è direttamente proporzionale alla capacità del D.S. di entrare dentro i processi di lavoro in modo diretto e del D.S. di entrare dentro i processi di lavoro in modo diretto e consapevole, utilizzando di volta in volta, il potere di consapevole, utilizzando di volta in volta, il potere di posizione e il potere di relazione.posizione e il potere di relazione.

Il primo è legittimato da norme e contratti, il secondo si fonda Il primo è legittimato da norme e contratti, il secondo si fonda sull’autorevolezza della professionalità, della testimonianza sull’autorevolezza della professionalità, della testimonianza personale di valori che per coloro che nella Pubblica personale di valori che per coloro che nella Pubblica Amministrazione svolgono un lavoro con finalità morali molto Amministrazione svolgono un lavoro con finalità morali molto alte, come quelle affidate alla scuola, non possono essere alte, come quelle affidate alla scuola, non possono essere fondati su una mera impostazione normativa. fondati su una mera impostazione normativa.

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ATTIVAZIONE CORSI DI ATTIVAZIONE CORSI DI RECUPERORECUPERO

Il Consiglio di Istituto su proposta del D.S., sentito il parere del Collegio,delibera Il Consiglio di Istituto su proposta del D.S., sentito il parere del Collegio,delibera l’assegnazione di un certo numero di ore di recupero da gestirel’assegnazione di un certo numero di ore di recupero da gestire

Il consiglio di classe, su proposta del singolo docente o sull’analisi dell’andamento Il consiglio di classe, su proposta del singolo docente o sull’analisi dell’andamento didattico complessivo dell’alunno, delibera sull’opportunità di attivare i corsi di didattico complessivo dell’alunno, delibera sull’opportunità di attivare i corsi di recupero disciplinari, o di recupero delle abilità di base o attività di approfondimento, recupero disciplinari, o di recupero delle abilità di base o attività di approfondimento, designando il docente tenuto ad effettuare sulla base della sua disponibilità .designando il docente tenuto ad effettuare sulla base della sua disponibilità .

Il consiglio può anche utilizzare corsi attivati da altri consigli di classe frequentati da Il consiglio può anche utilizzare corsi attivati da altri consigli di classe frequentati da pochi alunni.pochi alunni.

Il docente designato comunica al D.S. la delibera del C.d.C. comunicando altresì il Il docente designato comunica al D.S. la delibera del C.d.C. comunicando altresì il numero delle ore di recupero e il calendario.numero delle ore di recupero e il calendario.

Il D.S. nomina il docente specificando il numero delle ore di recupero che il C.d.C. ha Il D.S. nomina il docente specificando il numero delle ore di recupero che il C.d.C. ha deliberato e la enumerazione spettante.deliberato e la enumerazione spettante.

Il docente preleva il registro dei recuperi e lo utilizza segnando le presenze degli Il docente preleva il registro dei recuperi e lo utilizza segnando le presenze degli alunni.alunni.

Il docente a fine corso consegna il registro e presenta la sua relazione al C.d.C. con le Il docente a fine corso consegna il registro e presenta la sua relazione al C.d.C. con le valutazioni sugli allievi che hanno frequentato il corso.valutazioni sugli allievi che hanno frequentato il corso.

Page 42: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

ATTIVAZIONE DI ATTIVITA’ DI ATTIVAZIONE DI ATTIVITA’ DI LABORATORIO LABORATORIO

Il docente propone al Collegio l’attività che ha intenzione di svolgere, curando che Il docente propone al Collegio l’attività che ha intenzione di svolgere, curando che sia congruo con gli obiettivi e le finalità che la scuola si è data nel POF. sia congruo con gli obiettivi e le finalità che la scuola si è data nel POF.

Il Collegio approva ed inserisce nel POF l’iniziativa. Il D.S. concorda con gli RSU i Il Collegio approva ed inserisce nel POF l’iniziativa. Il D.S. concorda con gli RSU i criteri di assegnazione degli incarichi. criteri di assegnazione degli incarichi.

Il Consiglio d’Istituto su proposta del D.S. approva il piano delle attività retribuita Il Consiglio d’Istituto su proposta del D.S. approva il piano delle attività retribuita con il fondo d’Istituto.Il docente fa richiesta al D.S. di attivare il laboratorio.con il fondo d’Istituto.Il docente fa richiesta al D.S. di attivare il laboratorio.

Il D.S., in relazione ai criteri concordati con gli RSU, affida l’incarico al docente Il D.S., in relazione ai criteri concordati con gli RSU, affida l’incarico al docente con nomina formale.con nomina formale.

Il docente presenta un calendario delle attività tenendo conto dell’eventuale uso del Il docente presenta un calendario delle attività tenendo conto dell’eventuale uso del laboratorio. laboratorio.

Il docente preleva un registro delle presenze alunni in magazzino ed in itinere deve Il docente preleva un registro delle presenze alunni in magazzino ed in itinere deve prevedere un monitoraggio nel conseguimento dei risultati attesi. prevedere un monitoraggio nel conseguimento dei risultati attesi.

Il docente, alla fine del corso, riconsegna il registro e presenta la sua relazione al Il docente, alla fine del corso, riconsegna il registro e presenta la sua relazione al D.S. con la valutazione sull’andamento del corso.D.S. con la valutazione sull’andamento del corso.

Page 43: COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposta al Capo di Istituto per la formazione, la composizione delle classi e lassegnazione ad essa dei docenti; Formula

PROCEDURE PER GLI PROCEDURE PER GLI SCAMBI DI CLASSESCAMBI DI CLASSE

Il docente prende contatti con il corrispondente docente della scuola interessata allo scambio Il docente prende contatti con il corrispondente docente della scuola interessata allo scambio per stabilire nelle linee generali la fattibilità dello scambio e comunica al D.S. sulla possibilità per stabilire nelle linee generali la fattibilità dello scambio e comunica al D.S. sulla possibilità dello scambio. Il D.S. incarica con nomina formale il docente ad effettuare le attività dello scambio. Il D.S. incarica con nomina formale il docente ad effettuare le attività preliminari allo scambio. Il docente fa indagine sul costo del biglietto.Il D.S. si incontra con il preliminari allo scambio. Il docente fa indagine sul costo del biglietto.Il D.S. si incontra con il corrispondente preside dell’altra scuola per la firma di un accordo nel quale vanno analizzati corrispondente preside dell’altra scuola per la firma di un accordo nel quale vanno analizzati tutti gli aspetti organizzativi e gli obiettivi che ci si propone di raggiungere.tutti gli aspetti organizzativi e gli obiettivi che ci si propone di raggiungere.

Il docente si relaziona con uno o più classi per verificare la disponibilità di un numero congruo Il docente si relaziona con uno o più classi per verificare la disponibilità di un numero congruo di alunni per classe disponibili per lo scambio. Il C. d. C., sulla base del numero degli alunni di alunni per classe disponibili per lo scambio. Il C. d. C., sulla base del numero degli alunni disponibili ad effettuare lo scambio e degli obiettivi che si vogliono raggiungere, delibera disponibili ad effettuare lo scambio e degli obiettivi che si vogliono raggiungere, delibera sull’iniziativa designando altresì i docenti accompagnatori tra coloro che hanno dato la loro sull’iniziativa designando altresì i docenti accompagnatori tra coloro che hanno dato la loro disponibilità, verbalizzata nel registro dei verbali delle riunioni del consiglio di classe. Il D.S. disponibilità, verbalizzata nel registro dei verbali delle riunioni del consiglio di classe. Il D.S. nomina i docenti accompagnatori con atto formale. I docenti accompagnatori incontrano le nomina i docenti accompagnatori con atto formale. I docenti accompagnatori incontrano le famiglie per illustrare tutte le fasi dello scambio.I docenti acquisiscono le autorizzazioni dei famiglie per illustrare tutte le fasi dello scambio.I docenti acquisiscono le autorizzazioni dei genitori e le consegnano all’ufficio preposto. L’amministrazione si occupa della gara per il genitori e le consegnano all’ufficio preposto. L’amministrazione si occupa della gara per il viaggio. Gli alunni fanno il versamento sella somma necessaria al viaggio. I docenti si viaggio. Gli alunni fanno il versamento sella somma necessaria al viaggio. I docenti si preoccupano di distribuire i programmi e di mettere in contatto gli alunni con i corrispondenti. preoccupano di distribuire i programmi e di mettere in contatto gli alunni con i corrispondenti. I docenti dovranno vigilare sul buon andamento dello scambio ed occuparsi della loro I docenti dovranno vigilare sul buon andamento dello scambio ed occuparsi della loro sistemazione nelle famiglie. I docenti a conclusione dovranno relazionare sullo scambio sistemazione nelle famiglie. I docenti a conclusione dovranno relazionare sullo scambio avvenuto al D.S. compilare la tabella di missione allegando copia della nomina e copia della avvenuto al D.S. compilare la tabella di missione allegando copia della nomina e copia della relazione.relazione.