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COLLEGIO VESCOVILE BARBARIGO Via Rogati 17 - 35122 PADOVA Tel. 049.8246.911 Fax. 049.8246.950 ___________________________________________________________________________________________________________________ DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (Regolamento, art. 5) SCUOLA Liceo Scientifico “Barbarigo” Indirizzo Via Rogati 17 - Padova Tel. 049-8246911 E-Mail [email protected] CLASSE VA Anno scolastico 2012/13 Coordinatore di classe Prof. Ambra Baessato Il Consiglio di Classe prof. Cesare Contarini Preside prof. Lorenzo Celi Religione prof. Rita Baroni Italiano prof. Catia Giordan Latino prof.ssa Ambra Baessato Inglese prof. Renato Garbo Storia e Filosofia prof. Antonio Da Re Matematica e Fisica prof.ssa Francesca Toffanin Geografia generale prof. Andrea Pillepich Disegno e Storia dell’Arte prof.ssa Carla Zotti Educazione fisica

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Page 1: COLLEGIO VESCOVILE BARBARIGO...Dal 20 al 23.03.2013: in particolare, Casa di Freud e Hundertwasser, Museo di Scienze Naturali o in alternativa di Storia dell’Arte, Chiesa dei Cappuccini,

COLLEGIO VESCOVILE BARBARIGO

Via Rogati 17 - 35122 PADOVA Tel. 049.8246.911 Fax. 049.8246.950

___________________________________________________________________________________________________________________

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (Regolamento, art. 5)

SCUOLA Liceo Scientifico “Barbarigo”

Indirizzo Via Rogati 17 - Padova Tel. 049-8246911 E-Mail [email protected]

CLASSE VA Anno scolastico 2012/13 Coordinatore di classe Prof. Ambra Baessato

Il Consiglio di Classe

prof. Cesare Contarini Preside

prof. Lorenzo Celi Religione

prof. Rita Baroni Italiano

prof. Catia Giordan Latino

prof.ssa Ambra Baessato Inglese

prof. Renato Garbo Storia e Filosofia

prof. Antonio Da Re Matematica e Fisica

prof.ssa Francesca Toffanin Geografia generale

prof. Andrea Pillepich Disegno e Storia dell’Arte

prof.ssa Carla Zotti Educazione fisica

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Presentazione sintetica della classe

La classe, composta da 20 studenti, ha vissuto la divisione dalla precedente IV A con

serenità e ha dimostrato nei confronti dei 6 studenti inseriti all’inizio di quest’anno disponibilità e

senso di accoglienza. L’attuale V A, infatti, si è subito amalgamata e ha partecipato alla proposta

didattica ed educativa rendendosi disponibile a iniziative e attività condivise con i docenti, anche se

con maggior o minor entusiasmo da parte dei singoli studenti.

I docenti, rimasti sostanzialmente stabili durante tutto il triennio – ad eccezione dell’insegnante di

religione, il prof. Celi, e della di latino, prof.ssa Giordan - hanno seguito questa classe nell’arco del

triennio e hanno sempre collaborato al fine di trasmettere agli studenti oltre alle conoscenze delle

loro discipline anche un opportuno metodo di studio e la convinzione dell’importanza di un serio

lavoro, utilizzando le esperienze consolidatesi in anni di collaborazione.

La proposta educativa e didattica ha tratto vantaggio da questa favorevole condizione per

l’organizzazione di attività condivise e per il suggerimento di proposte adatte a contribuire al

recupero degli studenti più deboli. Questi ultimi, in più occasioni, sono stati aiutati anche da alcuni

compagni per cui in classe si è creato un clima collaborativo e sereno. Non tutti hanno affrontato

l’impegno scolastico con partecipazione disciplinata, ma, pur con impegno diversificato per

intensità e convinzione, la classe ha via via sviluppato dinamiche interne più mature e un più sicuro

e sereno autocontrollo.

Alcuni studenti hanno lavorato con determinazione ed entusiasmo e, mostrando conoscenze

e capacità di elaborazione autonoma, hanno raggiunto un livello di preparazione soddisfacente. La

componente più numerosa, grazie a un impegno crescente e più consapevole, ha raggiunto un livello

discreto, in relazione alle propensioni e motivazioni personali; solo pochi hanno faticato a

recuperare lacune e incertezze in qualche materia.

Durante il triennio, gli insegnanti, nell’ambito delle rispettive materie, hanno organizzato

verifiche scritte secondo il modello di prova previsto dall’esame di Stato: Terza Prova, tipologia B

– Quesiti a risposta singola – (Regolamento - D.P.R. 323/98 art. 4 comma 4; art. 5 commi 2 e 3).

Nel Secondo Quadrimestre di quest’anno si sono svolte simulazioni delle prove dell’esame

di Stato secondo i tempi e i contenuti previsti dagli ordinamenti vigenti, come da allegati.

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Obiettivi generali (educativi e formativi)

affinare e consolidare un’apertura mentale;

imparare una solida metodologia di studio che permetta di affrontare e risolvere problemi

concreti o di natura astratta;

acquisire solide basi culturali scientifiche e umanistiche;

affinare abilità di approccio alla materia interdisciplinare;

acquisire conoscenze che in futuro aiuteranno ad affrontare le problematiche logico-

analitiche e umanistico-morali in un mondo sempre più complesso;

conseguire competenze di ragionamento sincronico e diacronico;

maturare una preparazione flessibile al mondo del lavoro o universitario.

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Conoscenze, competenze e capacità

In tutte le materie i programmi sono stati svolti attenendosi alle indicazioni ministeriali ed

alla consolidata esperienza didattica, seguendo i testi in adozione e cercando approfondimenti in

conformità con le varie discipline ed in relazione alla risposta effettiva della classe. Il gruppo, nel

suo complesso, ha mostrato una progressiva evoluzione e maturazione.

Per la presentazione nell’ambito delle singole discipline (religione, italiano, latino, inglese,

storia, filosofia, matematica, fisica, scienze, storia dell’arte, educazione fisica) si vedano i singoli

allegati (A).

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Attività extra, para, intercurricolari

Progetto lingue

Nel corso del quinquennio la classe ha potuto usufruire del progetto di lingue. Lo studio curricolare,

che si avvale della collaborazione di lettori madrelingua, è stato integrato al quarto anno dallo

scambio internazionale con altre scuole europee, nel quadro della rete Elos.

Sono stati inoltre organizzati corsi di preparazione per il conseguimento delle seguenti

certificazioni:

i corsi Trinity, che sviluppano le abilità orali (listening, speaking-presentation e interaction);

i corsi PET e First Certificate, che sviluppano le abilità scritte (reading, writing) e le abilità

orali (listening, speaking-presentation e interaction).

Visita di Istruzione a Vienna

Dal 20 al 23.03.2013: in particolare, Casa di Freud e Hundertwasser, Museo di Scienze Naturali o in

alternativa di Storia dell’Arte, Chiesa dei Cappuccini, Palazzo Reale, Belvedere, Schonbrunn.

Mostre

-) 28.11.2012 ‘Metamorfosi. Miti d’amore e di vendetta nel mondo romano’, Centro di Ateneo per

i Musei, Padova, con il patrocinio di Regione del Veneto, Università degli studi di Padova, Comune

di Padova, Ministero per i beni e le attività culturali (partecipazione di alcuni).

Conferenze

-) 13.10.2012 "Il cielo intorno a noi". Viaggio della terra ai confini dell'ignoto per capire il nostro

posto nell'universo. Conferenza della prof.ssa Margherita Hack. Padova, Palazzo della Ragione.

-) 01.12.2012 Progetto Volontariato: incontri con quattro associazioni di volontariato: Donazioni

“Per una Nuova Vita” ; Tossicodipendenza “CIN Centro Iniziative Nuove” ; Animazione minori

“Melograno” e “Dottor Clown”.

-) 21.02.2013 Incontro sulla violenza nell’ambito del progetto ‘Officina della legalità’, presso

l’Istituto Modigliani, patrocinato dalla Provincia di Padova e dall’Università degli Studi di Padova.

-) 26.02.2013 Progetto Sport Pulito – Prevenzione del doping e dell’uso scorretto degli integratori

nelle scuole secondarie di secondo grado a cura del Dr. Maurizio Schiavon, UO di Medicina dello

Sport e delle Attività motorie della ULSS n.16.

-) 27.02.2013 Osservatorio Astrofisico Asiago: Visita guidata al telescopio e lezione sull’origine e

evoluzione delle stelle.

-) 29.04.2013 Incontro con il premio nobel Brian Schmidt. L’incontro è organizzato

congiuntamente dall’Istituto Nazionale di AstroFisica Osservatorio Astronomico di Padova e dal

Dipartimento di Fisica e Astronomia “Galileo Galilei” dell’Università degli Studi di Padova, con il

patrocinio del Comune di Padova.

-) 9.05.2013 Incontro con Franco Nembrini, ‘Dante, poeta del desiderio. Conversazioni sulla

Divina Commedia’, Padova, Centro congressi ‘Papa Luciani’ (partecipazione di alcuni).

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-) In previsione per il 7.06.2013 “Festa del libro”: incontro con l’autore prof. Curi (Facoltà di

Filosofia, Università di Padova)

Teatro.

-) 26.01.2013 Teatro del Barbarigo, Destinatario Sconosciuto, riduzione teatrale del romanzo

epistolare di Kressmann Taylor a cura della Compagnia "Ombre di Verità" per la Giornata della

Memoria.

-) 5.02.2013 Teatro MPX, La Patente e L’uomo dal fiore in bocca di Pirandello

Proget Progetto “Il Quotidiano in classe”: la classe ha aderito all’iniziativa organizzata dall’Osservatorio

Permanente Giovani-Editori, in collaborazione con alcuni quotidiani e la partnership di Telecom

Italia. Dall’ultima settimana di ottobre fino alla fine di maggio sono state recapitate in aula, a

disposizione degli alunni, alcune copie del Corriere della Sera, de Il Gazzettino, de Il Sole 24 ore,

de L’Osservatore Romano.

Orientamento Universitario (partecipazione degli interessati):

-) 21-22.02.2013: Partecipazione alle giornate di orientamento per la scelta universitaria Scegli con

noi il tuo futuro, presso Agripolis a Legnaro, proposte dall’Università degli Studi di Padova.

-) 5.04.2013: Incontro con la prof.ssa Thiene, responsabile per l’orientamento per il Dipartimento di

Scienze Giuridiche di Ferrara.

-) 23.04.2013: Incontro con il prof. Trivellin, responsabile per l’orientamento per il Dipartimento di

Scienze Giuridiche di Padova.

-) 12.04.2013: Incontro con la prof.ssa Arslan, responsabile per l’orientamento per la Facoltà di

Medicina di Padova.

-) 3.05.2013: Incontro con l’ing. Toninato, responsabile per l’orientamento per il Dipartimento di

Ingegneria Civile di Padova.

Attività facoltative proposte a tutti gli alunni dell’Istituto dal Club Lobacevskij

-) 11.02.2012 “Avventure Domenicali: Trekking notturno” – Monte Zovetto sull’Altopiano di

Asiago.

Criteri e strumenti della misurazione (punteggi e livelli) e della valutazione (indicatori

e descrittori adottati per l’attribuzione dei voti) approvati dal Collegio dei docenti.

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ISTITUTO “BARBARIGO” DI PADOVA

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA

FOR

MA

*

_MACROINDICATORE_ ______INDICATORE______ ______DESCRITTORI______ PUNTI

Competenza linguistica-espressiva

Coesione e coerenza, correttezza e proprietà di lessico,

uso della lingua (ortografia,

morfosintassi, punteggiatura)

□ corretto, appropriato 5 □ appropriato, con imprecisioni 4 □ sufficientemente appropriato

ma con qualche errore 3

□ improprio, ripetitivo, con vari errori 2 □ molto scorretto 1

* Il macroindicatore relativo alle “Competenze linguistico-espressive” (la “forma”) viene applicato a tutte le tipologie

testuali (“A”, “B”, “C” e “D”); i macroindicatori relativi alle competenze testuali, culturale e ideativa sono suddivisi in

base alla tipologia specifica.

TIP

OLO

GIA

“A

__MACROINDICATORI__ _________INDICATORI_________ ______DESCRITTORI______ PUNTI

Competenze testuali

Comprensione

del testo

□ corretta 3 □ parziale 2 □ scorretta 1

Capacità di analisi e interpretazione;

significatività e originalità

delle informazioni, delle idee,

delle interpretazioni

□ completa 4 □ semplice ma pertinente 3 □ solo in parte pertinente 2 □ non pertinente 1

Competenza culturale e ideativa

Contestualizzazione,

approfondimenti, riflessioni, elaborazione critica

□ adeguata 3 □ essenziale 2 □ modesta, carente 1

TIP

OLO

GIA

“B

__MACROINDICATORI__ _________INDICATORI_________ ______DESCRITTORI______ PUNTI

Competenze testuali

Aderenza alle richieste della traccia

e rispetto alle specifiche di genere (tipo testuale, destinatario)

□ corretta 3 □ parziale 2 □ scorretta 1

Competenza culturale e ideativa

Gestione delle fonti e dei materiali forniti

e loro utilizzo; significatività e originalità

delle informazioni, delle idee

e delle interpretazioni;

capacità rielaborative e critiche

□ampia ed efficace 4 □ abbastanza articolata 3 □ semplice e schematico 2

□ inadeguata e incompleta 1

Organizzazione degli argomenti intorno ad un’idea di fondo

e ampiezza delle argomentazioni

□ articolata, ordinata e coerente 3 □ schematica ma corretta 2 □ modesta, carente 1

TIP

OLO

GIE

“C

” e

“D

__MACROINDICATORI__ _________INDICATORI_________ ______DESCRITTORI______ PUNTI

Competenze testuali

Aderenza

alle richieste della traccia

□ corretta 3 □ parziale 2 □ scorretta 1

Competenza culturale e ideativa

Significatività e originalità

delle informazioni, delle idee

e delle interpretazioni; capacità rielaborative e critiche

□ampia ed efficace 4 □ abbastanza articolata 3 □ semplice e schematico 2 □ inadeguata e incompleta 1

Organizzazione degli argomenti

intorno ad un’idea di fondo

e ampiezza delle argomentazioni

□ articolata, ordinata e coerente 3 □ schematica ma corretta 2 □ modesta, carente 1

TOTALE Punti _____ /15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI MATEMATICA

CANDIDATO ________________________________________________ CLASSE _________ VOTO _____/15

CIITERI PER LA VALUTAZIONE

Problemi

Valore massimo

attribuibile al problema

75/150 = 15x5

Questionario

Valore massimo attribuibile al questionario 75/150 = (3x5)x5

P.T.

1 2 Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 Q9 Q10

CONOSCENZE

Conoscenza di principi, teorie, concetti, regole, procedure e tecniche.

CAPACITA’ LOGICHE

Comprensione del testo. Organizzazione e utilizzazione di conoscenze

e abilità per analizzare, scomporre, elaborare.

COMPLETEZZA E CORRETTEZZA DEGLI SVOLGIMENTI

Quesito risolto in tutte le sue parti. Correttezza nei calcoli,

nell’applicazione di tecniche e procedure.

CAPACITA’ ARGOMENTATIVE

Capacità di spiegare in modo comprensibile, motivato ed esauriente i

vari passaggi logici del quesito.

CHIAREZZA

Capacità scrivere in modo ordinato e sequenziale i vari passaggi

esecutivi del quesito.

TToottaallii

TABELLA DI CONVERSIONE DAL PUNTEGGIO GREZZO AL VOTO IN QUINDICESIMI

Punteggio 0-1 2-3 4-5 6-9 10-15 16-29 30-44 45-59 60-74 75-85 86-97 98-109 110-123 124-137 138-150

Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA di MATEMATICA

CRITERI

Per la correzione della seconda prova scritta (matematica) i criteri adottati sono:

I due problemi avranno lo stesso peso;

a seconda del tipo di prova possono essere attribuiti pesi diversi ai vari “obiettivi” del

problema;

tutti i quesiti del questionario hanno ugual peso;

ugual peso viene pure attribuito al problema nel suo complesso e al questionario;

si fissa un massimo di 75 punti per lo svolgimento di un problema e un massimo di 75 punti per

lo svolgimento dei 5 quesiti (15 per ogni quesito)

sia il problema sia i quesiti del questionario verranno corretti considerando i seguenti

indicatori: conoscenze, capacità logiche, completezza e correttezza degli svolgimenti, capacità

argomentative, chiarezza;

ad ognuno dei suddetti cinque indicatori verrà attribuito un punteggio massimo di 15 per il

problema (5x15=75) e un punteggio massimo di 3 per il singolo quesito del questionario

(5x3=15)

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA di MATEMATICA

DESCRITTORI E LIVELLI

Conoscenze Capacità

logiche

Completezza e

correttezza

degli

svolgimenti

Capacità

argomentative

Chiarezza

Descrittori Conoscenza di

principi, teorie,

concetti, regole,

procedure e

tecniche.

Comprensione

del testo.

Organizzazione e

utilizzazione di

conoscenze e

abilità per

analizzare,

scomporre,

elaborare.

Quesito risolto in

tutte le sue parti.

Correttezza nei

calcoli,

nell’applicazione

di tecniche e

procedure.

Capacità di

spiegare in modo

comprensibile,

motivato ed

esauriente i vari

passaggi logici

del quesito.

Capacità

scrivere in modo

ordinato e

sequenziale i vari

passaggi

esecutivi del

quesito.

Voto livello

0-5 nullo o quasi nullo

Acquisizioni

rare,

frammentarie e

senza

connessioni

Non è in grado di

mettere in

relazione realtà o

dati diversi in

modo autonomo

Non svolto o non

individua un

procedimento

risolutivo

Dall’esposizione

non si riesce ad

evincere la

presenza di alcun

ragionamento

L’esplicitazione

del quesito è

totalmente non

intelligibile

6-8 gravemente

insufficiente

Conoscenze

parziali ed

approssimative

Difficoltà

nell’operare

collegamenti; è

in grado di

effettuare analisi

e sintesi parziali,

ma non in modo

autonomo

Riesce a

risolvere solo in

minima parte e/o

con errori molto

gravi il quesito

Dall’esposizione

non si riesce a

comprendere il

ragionamento

seguito

Esplicita il

quesito in modo

non intelligibile

o difficilmente

intelligibile

9 insufficiente

Conoscenze

incomplete e/o

superficiali

Non del tutto

autonomo; è in

grado di

effettuare analisi

e sintesi

imprecise

Riesce a

risolvere quasi

interamente, ma

con uno o più

errori il quesito

L’esposizione

solo a tratti

illustra il

ragionamento

seguito

Esplicita il

quesito in modo

a tratti

intelligibile

10-11 sufficiente

Conoscenze

essenziali

Riesce a operare

semplici

collegamenti e

analisi non

approfondite

Riesce a

risolvere quasi

interamente il

quesito,

commettendo

solo errori non

gravi

L’esposizione

illustra in modo

sufficientemente

chiaro il

ragionamento

seguito

Esplicita il

quesito in modo

mediamente

intelligibile, con

qualche

eccezione

12-13 discreto, buono

Conoscenze

complete e

precise

Riesce a mettere

in relazione i dati

in modo

autonomo;

analisi e sintesi a

volte incompleta

Riesce a

risolvere il

quesito,

commettendo

solo pochi errori

non gravi

L’esposizione

illustra in modo

chiaro e motivato

il ragionamento

seguito

Esplicita il

quesito in modo

intelligibile, con

poche eccezioni

14-15 ottimo, eccellente

Conoscenze

complete, precise

e approfondite

Autonomia nella

riorganizzazione

logica; sa

cogliere gli

elementi

fondamentali e

organizzare in

modo completo

le procedure

acquisite

Risolve

interamente il

quesito, senza

errori o solo con

pochi errori

parziali

L’esposizione

illustra in modo

particolarmente

chiaro, motivato

ed esauriente il

ragionamento

seguito

Esplicita il

quesito nel suo

complesso in

modo

chiaramente

intelligibile

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ISTITUTO “BARBARIGO” DI PADOVA

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

dell’ESAME DI STATO

Candidato: llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllLLLLLLLLL

INDICATORI

DESCRITTORI

Totalmente

insufficiente

1-4

Gravemente

insufficiente

5-7

Insufficiente

8

Non del tutto

sufficiente

9

Sufficiente

10-11

Buono

12-13

Molto buono

14

Ottimo

15

Punti

CONOSCENZE

Pertinenza e

correttezza

delle

conoscenze

Assenza di

conoscenze o

conoscenze

molto scarse

Conoscenze

scarse con

numerose

lacune ed

errori gravi

Conoscenze

molto scorrette

e lacunose

Conoscenze

imprecise e

frammentarie

Conoscenze

globalmente

corrette

Conoscenze

corrette

Conoscenze

precise

Conoscenze

complete e

omogenee

COMPETENZE

Padronanza dei

linguaggi

specifici

Linguaggio

assente o molto

scorretto e

inadeguato

Linguaggio

molto scorretto

e improprio

Linguaggio

scorretto e

impreciso

Linguaggio

approssimativo

e talora

scorretto

Linguaggio

semplice, non

sempre

rigoroso

Linguaggio

chiaro

Linguaggio

chiaro ed

efficace

Linguaggio

appropriato e

preciso

CAPACITÀ

Capacità di

argomentazione

e sintesi

Assenza di

argomentazione

Non sa

sintetizzare e

non giustifica

quanto afferma

Sa

parzialmente

analizzare e

sintetizzare

Espone solo

parzialmente i

concetti chiave

e giustifica in

parte le

affermazioni

Opera sintesi

essenziali e

presenta

giustificazioni

semplici

Opera sintesi

essenziali e

giustifica in

modo

abbastanza

articolato

Opera sintesi

complete,

argomenta in

modo chiaro e

preciso

Opera sintesi

complete,

argomenta in

modo ampio e

articolato

Il punteggio finale della prova è calcolato come media aritmetica i

dei punti assegnati ai singoli indicatori arrotondata all’intero più prossimo Totale punti ____/15

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ISTITUTO “BARBARIGO” DI PADOVA

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO ORALE

dell’ESAME DI STATO

Candidato: llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllLLLLLLLLL

< 5

5

gravemente insuff

6 – 7

insufficiente

8

sufficiente

9

discreto

10

buono

11

ottimo

1° FASE :

PRESENTAZIONE

PROGETTO a. Padronanza dell’argomento

presentato; qualità degli approfondimenti e dei

collegamenti

b. Chiarezza dell’esposizione ed efficacia dell’interazione con i

membri della commissione

Conosce in modo

lacunoso

l’argomento

proposto; anche se

indirizzato non

riesce a individuare i

temi chiave e a

stabilire semplici

collegamenti;

espone in modo

generico e

incoerente

Conosce solo

parzialmente

l’argomento

proposto; non riesce

a individuare i temi

chiave e a stabilire

semplici

collegamenti;

espone in modo

generico e poco

organizzato

Conosce in modo

superficiale

l’argomento

proposto; fatica a

individuare i temi

chiave e a stabilire

semplici

collegamenti;

espone in modo

talvolta

approssimativo

Conosce in modo

corretto l’argomento

proposto; individua i

temi chiave e

stabilisce semplici

collegamenti; espone

in modo appropriato e

sufficientemente

organizzato

Conosce in modo

preciso l’argomento

proposto; individua i

temi chiave e

stabilisce gli

opportuni

collegamenti;

espone in modo

appropriato e

organizzato

Conosce in modo

esauriente e talvolta

approfondito

l’argomento proposto;

riesce a stabilire gli

opportuni

collegamenti; espone

in modo organico e

rigoroso

Dimostra

padronanza

dell’argomento

proposto; riesce a

sviluppare

approfondimenti

specifici e

collegamenti

originali; espone in

modo rigoroso,

ricco e ampio

< 8

8

gravemente insuff

9 – 10

insufficiente

11 - 12

sufficiente

13 - 14

discreto

15

buono

16

ottimo

2° FASE : ARGOMENTI

PROPOSTI DALLA

COMMISSIONE a. Conoscenza degli argomenti e capacità di applicare le

conoscenze e di orientarsi

all’interno delle aree disciplinari b. Capacità di analisi, sintesi,

rielaborazione e/o

approfondimento critico c. Capacità di esprimersi in modo

chiaro e articolato e di usare le

terminologie appropriate; capacità di argomentare efficacemente

Dimostra

conoscenze

inesistenti o molto

scorrette, incapacità

di cogliere il senso

delle domande,

esposizione confusa

senza nessuna

terminologia

specifica

Dimostra

conoscenze

frammentarie e

lacunose; argomenta

in modo incoerente e

generico ; non riesce

a sviluppare

semplici analisi;

espone in modo

frammentario

Conosce in modo

impreciso gli

argomenti proposti;

riesce a sviluppare

semplici analisi solo

se guidato; espone

talvolta in modo

approssimativo

Conosce in modo

essenziale gli

argomenti proposti,

sviluppando semplici

analisi; utilizza un

linguaggio abbastanza

adeguato ai diversi

ambiti disciplinari; sa

operare collegamenti

manualistici

Conosce in modo

corretto gli

argomenti proposti,

sviluppando

semplici analisi;

argomenta in modo

coerente e ordinato;

espone in modo

chiaro utilizzando

correttamente i

linguaggi specifici

Conosce in modo

completo gli

argomenti proposti;

riesce a sviluppare

analisi e collegamenti

autonomi pur con

qualche aiuto; espone

in modo articolato e

rigoroso

Conosce in modo

completo e

approfondito gli

argomenti proposti;

riesce a sviluppare

analisi e

collegamenti

autonomi; espone

in modo ricco,

personale e

rigoroso

1 2 3 TOTALE (SOMMA)

3° FASE : DISCUSSIONE

ELABORATI a. Capacità di riconoscere e correggere errori e/o imprecisioni

negli scritti

b. Capacità di motivare le scelte operate e di approfondire alcuni

aspetti degli scritti

Riconosce gli errori

degli scritti solo se

indirizzato e

corregge

parzialmente

Riconosce e

corregge gli errori

degli scritti, senza

saper approfondire

gli argomenti

Giustifica

autonomamente le

scelte operate,

approfondisce e

amplia alcuni

argomenti degli

scritti

____/30

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.13 di 95

TERZA PROVA

Partendo dalla prassi in uso si sono decise le seguenti strategie in preparazione alla Terza Prova.

Scelta della tipologia e modalità di esecuzione

La tipologia scelta per esercitare gli studenti alla Terza Prova è quella di tipo B: tre quesiti a

risposta aperta inerenti ad ogni disciplina, per una quaterna di materie, con l’indicazione del

numero massimo di otto righe, per un tempo di 3 ore.

Le quaterne sono state predisposte in modo da rispettare i seguenti criteri:

1. individuare aree disciplinari non insegnate dai docenti delle altre due prove scritte;

2. permettere l’accertamento delle conoscenze di ambito umanistico e scientifico.

Le quaterne sono state individuate in:

STORIA – INGLESE – STORIA DELL’ARTE – SCIENZE (data di svolgimento: 22.02.2013);

FILOSOFIA – INGLESE – STORIA DELL’ARTE - SCIENZE (data di svolgimento: 17.05.2013);

In tutte le discipline si propongono quesiti per la trattazione sintetica di parti del programma.

Si allegano i Testi dei Quesiti per la “Simulazione dell’Esame – Terza prova” svoltasi il giorno 22

febbraio e si allegheranno quelli della prova che si svolgerà il 17 maggio p.v.

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VENERDI’ 22 FEBBRAIO 2013 Liceo Scienifico “BARBARIGO”

V … LICEO SCIENTIFICO _____________________

(COGNOME E NOME)

PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

(GEOGRAFIA GENERALE)

1)La velocità di rivoluzione terrestre è costante? Perché?

2) Descrivi come al tropico del Cancro variano: la durata del dì e della notte, l’altezza

del Sole rispetto al piano dell’orizzonte, durante la stagione estiva.

3) Perché il mese sinodico ha una durata maggiore rispetto al mese sidereo?

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VENERDI’ 22 FEBBRAIO 2013 Liceo Scienifico “BARBARIGO”

V … LICEO SCIENTIFICO _____________________

(COGNOME E NOME)

PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

(STORIA dell’ ARTE)

1)Si spieghino le caratteristiche della Cappella di Notre Dame du Hunt che rispecchia

la monumentalità ed il simbolismo di Le Corbusier, sapendo che è contraddistinta

anche dal personale rigore razionalista.

2) Evidenzia le caratteristiche del surrealismo attraverso l’analisi dell’opera Giraffa

Infuocata nella quale appare evidente la simbologia psicoanalica tipica dell’artista

catalano.

3) Il romeno Tristan Tzara scrive, nel Manifesto Dada, che Qualunque opera pittorica

o plastica è inutile; che almeno sia un mostro capace di spaventare gli spiriti servili, e

non la decorazione sdolcinata dei refettori degli animali travestiti da uomini,

illustrazioni della squallida favola dell’umanità. Attraverso l’analisi delle opere dei

fondatori del Cabaret Voltaire, si evidenzino le peculiarità dell’artista e del movimento

Dada.

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VENERDI’ 22 FEBBRAIO 2013 Liceo Scienifico “BARBARIGO”

V … LICEO SCIENTIFICO _____________________

(COGNOME E NOME)

PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

(STORIA)

1) Riferisci sull’entrata in guerra degli Stati Uniti, decisiva per la conclusione

vittoriosa della guerra da parte dell’Intesa, e sui Quattordici punti di Wilson,

documento base per le trattative di pace.

2)Illustra la politica economica, adottata in Russia ed in URSS, dalla Rivoluzione

d’ottobre allo Stalinismo.

3)Riferisci sul delitto Matteotti : il contesto in cui avvenne e le conseguenze che ne

derivarono, nel breve e nel lungo periodo.

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VENERDI’ 22 FEBBRAIO 2013 Liceo Scienifico “BARBARIGO”

V … LICEO SCIENTIFICO _____________________

(COGNOME E NOME)

PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

(INGLESE)

1)Describe the causes of the Irish problem since the beginning of the 20th c.

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2)The way Existentialism influenced art and the youth culture of the sixties.

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3)Why T. S. Eliot rejected the Romantic Idea of the poet.

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( È permesso l’uso del dizionario monolingua)

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.18 di 95

VENERDI’ 17 MAGGIO 2013 Liceo Scientifico“BARBARIGO”

V … LICEO SCIENTIFICO

____________________

(COGNOME E NOME)

SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

(STORIA DELL’ARTE)

1)Evidenzia le caratteristiche e gli elementi dai quali ha preso spunto per la

realizzazione del ritratto l’artista Amedeo Modigliani.

2)Movimento, convulsione e dramma sono gli elementi che caratterizzano le opere

realizzate tra il 1936 e il 1937 da Picasso e Dalì, analizzando La bella prigioniera di

René Magritte del 1947, sempre legata ad eventi bellici, si esplicitino gli elementi del

surrealismo

3)Nei primi anni del XX secolo l’arte di Ravenna diventa lo spunto per alcuni artisti che

manifesteranno con modalità differenti quanto osservato, studiato e appreso in

questa città d’arte. Si evidenzino le caratteristiche principali degli artisti che si sono

entusiasmati nell’osservazione dell’arte ravennate.

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VENERDI’ 17 MAGGIO 2013 Liceo Scientifico“BARBARIGO”

V … LICEO SCIENTIFICO

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(COGNOME E NOME)

SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

(INGLESE)

1)Are the shifts from past to present in Romantic poetry the same as in Modern

poetry? Explain

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2) Why does “Ode to the West Wind” exhibit all the characteristics of

Romanticism?

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3) Modernism is characterised by experimentation in all artistic fields. Explain

this statement.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.21 di 95

VENERDI’ 17 MAGGIO 2013 Liceo Scientifico“BARBARIGO”

V … LICEO SCIENTIFICO

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(COGNOME E NOME)

SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

(FILOSOFIA)

1) “Opera in modo che la massima della tua volontà possa sempre valere in ogni tempo

come principio di una legislazione universale” (Kant, Critica della Ragion Pratica).

Spiega la frase ed espandi sulla filosofia morale di Kant.

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2) L’alienazione del lavoro consiste “nel fatto che il lavoro è esterno all’operaio,cioè

non appartiene al suo essere, e quindi nel suo lavoro egli non si afferma,…, si sente

non soddisfatto, ma infelice, non sviluppa una libera energia fisica e spirituale, …”

(K. Marx, Manoscritti …). Spiega la frase e chiarisci come Marx interpreta la

società e come intende cambiarla.

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3) “Il superuomo è il senso della terra. … Vi scongiuro,fratelli miei, restate fedeli alla terra, e non credete a coloro che vi parlano di speranze soprannaturali. Sono

avvelenatori, lo sappiano o no.” (Nietzsche, Così parlò Zarathustra). Spiega la frase ed

espandi sulla posizione di Nietzsche nei confronti della civiltà occidentale ed i suoi

valori.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.22 di 95

VENERDI’ 17 MAGGIO 2013 Liceo Scientifico“BARBARIGO”

V … LICEO SCIENTIFICO

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(COGNOME E NOME)

SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

(GEOGRAFIA GENERALE)

1)Che cosa caratterizza le stelle della sequenza principale del diagramma H-R?

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2) Perché un grave in caduta libera cade spostato verso EST?

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3) Descrivi il margine tettonico in corrispondenza del quale è possibile la formazione

di roccia andesitica.

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COLLOQUIO

Il Consiglio di Classe ha deliberato, all’inizio dell’anno scolastico, che ciascun insegnante svolgesse

il programma della propria materia autonomamente, nella scelta dei tempi e dei modi di attuazione, lasciando

alla libera iniziativa di ciascuno proporre excursus e collegamenti con altre discipline.

Gli studenti, tuttavia, sono stati invitati a scoprire ed individuare tematiche interdisciplinari di loro interesse,

prendendo spunto dai suggerimenti e dal quotidiano esercizio didattico proprio del dialogo educativo delle

singole materie.

Nel progressivo emergere delle proprie propensioni, gli allievi hanno sempre trovato gli insegnanti

disponibili a fornire chiarimenti e consigli sulla scelta individuale dell’argomento da illustrare alla

Commissione d’esame all’inizio del colloquio.

Si è allegata griglia di valutazione del colloquio orale approvata dal Collegio Docenti.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.24 di 95

Il Consiglio di Classe

RELIGIONE prof. don Lorenzo Celi

ITALIANO prof.ssa Rita Baroni

LATINO prof.ssa Rita Baroni

STORIA prof. Renato Garbo

FILOSOFIA prof. Renato Garbo

MATEMATICA prof. Antonio Da Re

FISICA prof. Antonio Da Re

SCIENZE prof.ssa Francesca Toffanin

INGLESE prof.ssa Ambra Baessato

STORIA dell’ARTE prof. Andrea Pillepich

EDUCAZIONE FISICA prof. Carla Zotti

Data

Timbro

Firma del coordinatore della Firma del Preside

scuola

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.25 di 95

Liceo Scientifico Barbarigo A.S. 2012-2013

RELAZIONE FINALE

Materia: Italiano

Classe: LS5A

Docente: Prof.ssa Rita Baroni

PREMESSA

Il gruppo nel complesso non è sempre facilmente gestibile, a causa di alcuni elementi vivaci che

comunque non impediscono il regolare svolgimento delle lezioni. La partecipazione in classe non è

stata sempre attiva, anzi, alcuni ragazzi si sono dimostrati spesso passivi di fronte agli argomenti

proposti e hanno dovuto essere sempre motivati e stimolati dall’insegnante. Non sempre sufficiente

e adeguato alle richieste è stato l’impegno per casa. Una parte della classe non aveva compreso la

complessità della classe V e ha stentato a seguire di pari passo il programma. Quasi tutti hanno però

dimostrato un impegno adeguato nella seconda parte dell’anno, e alcuni verso la fine.

E’ comunque presente un piccolo gruppo formato da studenti volenterosi e responsabili, che si

presentano interessati e abbastanza partecipi all’attività didattica, ma in modo individuale.

Impegnati nel lavoro scolastico, questi studenti dimostrano di possedere buone capacità di

apprendimento e predisposizione allo studio, al quale sembrano dedicarsi con responsabilità,

intelligenza e autonomia. Il resto della classe, meno interessato all’attività didattica, ha bisogno di

essere costantemente guidato da parte dell’insegnante, soprattutto per l’elaborazione di una

sistematizzazione personale delle conoscenze e per lo sviluppo di capacità critiche e interpretative

sulle tematiche affrontate.

Riguardo alla produzione di testi scritti, ho lavorato in modo che la classe acquisisse la capacità di

analisi testuali scritte di testi letterari e non e fosse in grado di produrre le diverse tipologie di testo,

secondo le modalità proposte all’esame di Stato. Alcuni però, malgrado l’impegno profuso,

manifestano ancora scarsa padronanza della procedure argomentative, un’analisi poco critica ed

approfondita degli argomenti proposti e soprattutto una non piena padronanza delle strutture morfo-

sintattiche. Nel corso dell’anno si è notato comunque uno sforzo verso una maggiore elaborazione

delle idee.

Gli alunni migliori hanno maturato una certa sensibilità ed un certo interesse per il fatto letterario ed

affinato competenze non superficiali per la lettura e l’analisi del testo letterario. Per quanto riguarda

la produzione orale, per tutto il triennio ho cercato di sviluppare le doti espressive, ottenendo

risultati non sempre soddisfacenti. Per alcuni allievi infatti anche la produzione orale risulta ancora

difficile per limitate competenze lessicali e morfosintattiche.

METODOLOGIA DIDATTICA

Lo studio della letteratura italiana si è svolto richiamando il contesto storico-culturale di riferimento

attraverso lezioni partecipate, cui ha fatto il più delle volte seguito una serie di lezioni introduttive

sui singoli autori e sui loro testi più significativi. La lettura di questi ultimi, che per la maggior parte

è avvenuta in classe, ha cercato di favorire un approccio critico e curioso da parte degli studenti e

un atteggiamento di ricerca rispetto ai temi principali trattati dall’autore.

Per quanto riguarda l’Ottocento il programma è stato svolto con l’approfondimento degli autori

principali e di alcune opere in particolare; per quanto riguarda il Novecento, si è seguito un taglio

per generi in modo da dare una visione globale dato il poco tempo rimasto. Si sono privilegiati

alcuni autori più significativi. Agli alunni è stata consigliata inoltre la lettura integrale di alcuni

romanzi significativi del percorso didattico.

Il lavoro domestico prevedeva la rielaborazione in genere orale dei testi analizzati e approfonditi e

l’individuazione in essi delle fondamentali tematiche, lo studio della vita di un autore, dei titoli e dei

contenuti sintetici delle sue opere. Sono stati assegnati inoltre con cadenza mensile dei compiti

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.26 di 95

scritti per consentire agli studenti maggiore autonomia rispetto alle nuove tipologie testuali proposte

in sede di verifica scritta (analisi testuali, saggio breve, articolo di giornale).

OBIETTIVI

Secondo la programmazione sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:

CONOSCENZE:

Conoscere le linee fondamentali di sviluppo della storia della letteratura italiana dall’età

preromantica al Novecento

Conoscere il pensiero, la poetica e l’opera degli autori studiati

Conoscere i movimenti culturali ed i generi letterari trattati

Conoscere la struttura, le tematiche alcuni canti del Paradiso della Divina Commedia

Conoscere le tecniche dell’analisi testuale e le diverse tipologie di testo

LIVELLI

Sono stati raggiunti gli obiettivi minimi per la totalità degli alunni, alcuni alunni dimostrano un

livello di conoscenza discreta e in qualche caso buona dei suddetti contenuti.

COMPETENZE:

Saper parafrasare un testo poetico, dimostrando di comprenderne il significato letterale, gli

aspetti metrici, retorici, linguistici e stilistici;

Saper sintetizzare il contenuto di un testo in prosa, dimostrando di comprenderne il

significato letterale;

Comprendere i tratti specifici dei singoli autori studiati

Contestualizzare un testo in relazione all’opera di appartenenza, alla personalità dell’autore,

all’epoca ed al genere letterario

Esprimersi nell’orale e nello scritto in modo sciolto e sicuro, curando la pertinenza, la

coerenza e la coesione dell’argomentazione, la proprietà lessicale e la correttezza morfo.-

sintattica

LIVELLI

Buona parte della classe dimostra una sufficiente padronanza delle suddette competenze; alcuni si

distinguono per competenze culturali, capacità di rielaborazione e per una discreta padronanza

testuale e espressiva.

Alcuni studenti, come detto, manifestano invece evidenti difficoltà espressive.

Gli elaborati di alcuni studenti non sempre risultano pienamente sufficienti a causa di difficoltà

espressive e di tipo argomentativo, ed anche per una non piena padronanza delle strutture morfo-

sintattiche.

CAPACITA’

Organizzare autonomamente i contenuti disciplinari intervenendo con analisi e sintesi

Saper esprimere, motivandoli, giudizi personali nel rielaborare la materia trattata.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.27 di 95

Capacità di accostarsi ad un’opera letteraria, antica e moderna con una certa autonomia di

giudizio

LIVELLI

Solo alcuni allievi riescono ad argomentare ed interpretare i testi con giudizi personali, altri

compiono tali operazioni solo guidati. Alcuni manifestano uno studio ancora manualistico e poco

autonomo.

VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

La preparazione dei ragazzi è stata verificata con interrogazioni orali individuali su tutto il

programma svolto, condotte quasi sempre a partire dal testo. Si è richiesto agli alunni di ricavare dai

testi, oltre alla parafrasi, i temi tipici dell’opera e della sensibilità dell’autore e di contestualizzarli

collegandoli eventualmente ad aspetti e problemi riscontrati in altri autori. Oppure, proposta una

tematica caratteristica dell’autore, se ne è richiesta l’individuazione all’interno dei testi o delle

opere. Si è invece meno approfondita la parte puramente nozionistica della biografia degli autori e

la parte retorico-stilistica.

La disciplina prevedeva verifiche sia scritte che orali. Si sono effettuate tre verifiche scritte nel

primo e quattro nel secondo quadrimestre, mentre le verifiche orali sono state almeno tre per

quadrimestre, di cui almeno una scritta valida per l’orale. Per le prove scritte sono state assegnate

quasi sempre tutte le tipologie presenti all’esame di Stato. Le prove orali sono state, come già detto,

le tradizionali interrogazioni sul programma svolto o quesiti scritti a riposta aperta con un numero

prescritto di righe per risposta, in analogia ai quesiti della terza prova dell’Esame di Stato, insieme a

parafrasi, analisi e commento di passi danteschi.

Nelle verifiche scritte valide per l’orale si sono verificate non solo le conoscenze acquisite, ma

anche la capacità di dare risposte sintetiche e pertinenti.

I criteri di valutazione sono stati quelli espressi nel POF.

Padova, 15/5/2013

L’insegnante

Rita Baroni

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.28 di 95

PROGRAMMA DI ITALIANO SVOLTO

Ripasso di Alfieri e Parini

L’Ottocento (Volume 4):

Coordinate storiche e culturali p. 4

L’età napoleonica:

Quadro storico-culturale

Il Neoclassicismo: archeologico, repubblicano, imperiale

Il Preromanticismo

p. 94

La vita e la personalità

L’ideologia foscoliana tra Illuminismo e illusioni

La poetica foscoliana

Fra Settecento Neoclassico e Ottocento romantico

Le Ultime lettere di Jacopo Ortis: trama e differenze tra le edizioni; il confronto con Goethe.

I Sonetti e le Odi: struttura e temi

Le Grazie, struttura e temi

IL CARME DEI SEPOLCRI:

o Composizione, struttura, contenuto, ideologia e stile

o Il classicismo foscoliano. La poesia come argomentazione e confronto con la storia

o La concezione della civiltà e la funzione della poesia

TESTI:

Da le Ultime lettere di Jacopo Ortis

U. Foscolo, Il sacrificio della patria nostra è consumato p. 102

U. Foscolo, Il colloquio con Parini p. 104

U. Foscolo, La lettera da Ventimiglia p. 108

U. Foscolo, La sepoltura lacrimata p. 112

U. Foscolo, Illusioni e mondo classico p. 114

Da Sonetti

U. Foscolo, Alla sera p. 129

U. Foscolo, In morte del fratello Giovanni p. 131

U. Foscolo, A Zacinto p. 134

INCONTRO CON L’OPERA

Da Dei Sepolcri

U. Foscolo, Dei Sepolcri p. 141

UGO FOSCOLO

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.29 di 95

p. 188

Definizione e caratteri del Romanticismo

Gli intellettuali, il pubblico e l’organizzazione della cultura

L’immaginario romantico: il tempo e lo spazio, l’opposizione io-mondo, lo scontro ideale-

reale. Il filone lirico-soggettivo e quello realistico-oggettivo

Tematiche ‘positive’ e negative’ del Romanticismo

Caratteri del romanticismo italiano e differenze con quello europeo

La battaglia fra classici e romantici in Italia (p. 230)

La questione della lingua nell’Ottocento p. 8 e p. 209 Ripasso della posizione espressa da Dante nel De vulgari eloquentia e della questione della

lingua del Cinquecento

Motivazioni della ripresa della questione nell’Ottocento

Le posizioni di Puoti, Cesari, Monti, Giordani e Manzoni

(cenni, ¼ ora)

p. 264

Il ‘secondo romanticismo’ di Prati e Aleardi (solo citati)

La poesia patriottica (Mameli, solo citato) e dialettale (Porta, Belli, solo citati)

p. 392

Alessandro Manzoni

Vita e personalità, questione della lingua, tensione tra classicismo e moralità dell’arte. Le

prerogative del romanzo e la sua esemplarità linguistica. La concezione della storia dal

pessimismo passivo a quello attivo.

La produzione giovanile e classica e il Carme in morte di Carlo Imbonati

Gli Inni sacri e la Pentecoste; non teologia, ma memoriale e incontro con Cristo; la

scoperta degli umili

Le Odi civili: Marzo 1821 e il Cinque Maggio

La tragedia: Il conte di Carmagnola (trama e attualizzazione) e l’Adelchi. Gli scritti di teoria

teatrale e la poetica tragica; la questione delle unità di luogo, tempo e azione; il coro:

‘cantuccio’ del poeta; il problema del vero

I PROMESSI SPOSI (schema in ppt):

IL ROMANTICISMO

LA POESIA ROMANTICA IN ITALIA

ALESSANDRO MANZONI

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.30 di 95

o Struttura dell’opera e organizzazione della vicenda;

o i personaggi e le loro caratteristiche;

o le tre edizioni e le due redazioni;

o le tecniche narrative;

o il problema del male.

TESTI:

Da Lettre à M. Chauvet

A. Manzoni, Storia e invenzione poetica p. 405

Da Lettera a C. d’Azeglio Sul Romanticismo

A. Manzoni, L’utile per scopo, il vero per soggetto, l’interessante per mezzo p. 406

Da Inni sacri

A.Manzoni, La Pentecoste p. 410

Da Odi civili

A. Manzoni, Il cinque maggio p. 415

Da L’Adelchi

A. Manzoni, Il coro dell’atto terzo fotocopia

A. Manzoni, Il coro dell’atto quarto p. 437

A. Manzoni, atto V, scene III-X, Morte di Adelchi p. 427

I PROMESSI SPOSI

Da I promessi sposi

Lettura integrale assegnata per casa.

Si sono analizzati in particolare: la struttura e l’organizzazione della vicenda, il sistema dei

personaggi, lo scontro ideale-reale in Fra’ Cristoforo, la storia di Gertrude, la conclusione di un

romanzo senza idillio, il problema del male e il tema della Provvidenza.

p. 510

La vita e la personalità

L’ideologia

La filosofia: le varie fasi del pessimismo leopardiano. Lo Zibaldone

La poetica. Dalla poesia sentimentale alla poesia di pensiero; la teoria del piacere e la

poetica dell’indefinito

Il silenzio poetico e la prosa delle Operette morali: contenuti, scelte stilistiche, temi

I Canti: composizione, struttura e titolo; la prima fase della poesia leopardiana; le canzoni

civili e del suicidio; gli idilli; la seconda fase della poesia leopardiana: i canti pisano -

GIACOMO LEOPARDI

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.31 di 95

recanatesi; la terza fase della poesia leopardiana; il messaggio conclusivo della Ginestra. Si

sono analizzati in particolare il tema del suicidio, della natura e dell’amore

TESTI:

Da Zibaldone Bologna, 22 aprile 1826: “Tutto è male” fotocopia

Da Operette morali

G. Leopardi, Dialogo delle Natura e di un Islandese p. 611

G. Leopardi, Dialogo di Tristano e di un amico p. 622

G. Leopardi, Dialogo di Plotino e Porfirio fotocopia

INCONTRO CON L’OPERA

Da Canti

G. Leopardi, L’infinito p. 538

G. Leopardi, A Silvia p. 555

G. Leopardi, La quiete dopo la tempesta p. 568

G. Leopardi, Il sabato del villaggio p. 571

G. Leopardi, Canto notturno di un pastore errante dell’Asia p. 574

G. Leopardi, A se stesso p. 587

G. Leopardi, La ginestra, o il fiore del deserto (vv.1-201; 231-236; 289-317) p. 591

(Cenni: 1/4 h) p. 312

Caratteri ed evoluzione del romanzo storico

Il romanzo italiano dopo Manzoni: Tommaseo e Nievo (solo citati)

(vol. 5) p.4

Coordinate storico-culturali

I mutamenti della società: l’idea di progresso.

I generi letterari e il pubblico.

Il realismo: descrizione al posto di narrazione, impersonalità.

Il naturalismo francese (Zola) e il verismo italiano.

(Cenni: 1 h) p. 26

Origine e meriti

Caratteri della prosa scapigliata: Fosca di Tarchetti.

IL ROMANZO NEL ROMANTICISMO

LA II META’ DELL’OTTOCENTO. NATURALISMO E VERISMO

LA SCAPIGLIATURA

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Caratteri della poesia scapigliata.

TESTI:

Da Fosca

I. Tarchetti, L’attrazione della morte (capp. XV, XXXII, XXXIII) p. 46

Da Penombre

E. Praga, Preludio (vv.13-16 ‘Casto poeta che l’Italia adora’ ) p. 32

p. 190

La vita

La rivoluzione stilistica e tematica dell’autore

I romanzi giovanili: l’influenza romantica e scapigliata, Storia di una capinera, Eva, Tigre

reale ed Eros

Il primo passo verso il Verismo: Nedda

L’adesione al Verismo: il ciclo dei vinti

Fantasticheria e l’ideale dell’ostrica (p. 212)

La prefazione a L’amante di Gramigna: impersonalità e regressione (p. 199); l’eclissi

dell’autore (p. 201)

Le novelle di Vita dei Campi. Temi (esclusione e amore/passione) e caratteristiche narrative

L’evoluzione delle novelle: Novelle rusticane (esclusione, la roba)

Mastro Don Gesualdo: titolo, genesi, struttura, trama, temi e stile

Il paesaggio lirico simbolico

I MALAVOGLIA

o progetto letterario e poetica;

o struttura e vicenda;

o il sistema dei personaggi;

o la lingua, lo stile, il discorso indiretto libero e lo straniamento.

TESTI:

Da Vita dei campi

G. Verga, Rosso Malpelo p. 217

G. Verga, La lupa p. 229

GIOVANNI VERGA

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Da Novelle rusticane

G. Verga, La roba p. 275

Da Mastro don Gesualdo

G. Verga, La morte di mastro-don Gesualdo (IV, cap. V) p. 292

I Malavoglia

Da I Malavoglia

Lettura integrale assegnata per casa.

Si sono analizzati in particolare: la struttura e la vicenda, il sistema dei personaggi, il paesaggio

lirico-simbolico ne I Malavoglia, ‘la religione della famiglia’, il motivo dell’esclusione e della

rinuncia.

p. 312

Luoghi, tempi e parole chiave: Simbolismo e Decadentismo.

I poeti maledetti

La figura dell’artista e la perdita dell’’aureola’.

L’Estetismo.

Il ‘fanciullino’, il superuomo e l’inetto

Il dandy e il poeta vate

Le poetiche del simbolismo e del Decadentismo

Simbolo e allegoria

Il simbolismo in Francia: I Fiori del male di Charles Baudelaire. p. 334

TESTI:

Da I fiori del male

C. Baudelaire, Corrispondenze p. 340

C. Baudelaire, L’albatro p. 342

C. Baudelaire, Spleen p. 347

La prevalenza del classicismo nella poesia del secondo Ottocento

Giosuè Carducci (solo citato)

L’ETA’ DEL SIMBOLISMO E DEL DECADENTISMO

LA POESIA SIMBOLISTA

IL SIMBOLISMO E IL DECADENTISMO ITALIANI

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p. 510

La vita: tra nido e poesia. La personalità

L’ideologia: il falso progresso moderno e la consolazione della poesia

Il socialismo e il nazionalismo (La grande proletaria s’è mossa)

La poetica del ‘Fanciullino’

Il mondo dei simboli

Le scelte stilistiche e formali: fonosimbolismo, analogia, sinestesia, linguaggio

pregrammaticale, grammaticale e post grammaticale

I Canti di Castelvecchio: Simbolismo naturale e il mito della famiglia

I Poemetti (cenni sullo sperimentalismo linguistico)

I Poemi conviviali e la poesia latina (solo citata)

MYRICAE

composizione e ruolo del titolo;

i temi: natura, vita e morte, l’orfano, il poeta;

la poetica: simbolismo impressionistico; la forma, la metrica, la lingua e lo stile.

TESTI

Da Il Fanciullino

G. Pascoli, Una poetica decadente p. 518

Da Canti di Castelvecchio

G. Pascoli, Nebbia fotocopia

G. Pascoli, Il gelsomino notturno p. 587

Da Poemi conviviali

G. Pascoli, L’ultimo viaggio (sezioni XXIII, XXIV) fotocopie

Da Myricae

G. Pascoli, X Agosto p. 544

G. Pascoli, L’assiuolo p. 548

G. Pascoli, Novembre p. 552

p. 426

La vita inimitabile.

L’ideologia e la poetica. Il panismo, l’estetismo e il superuomo

GIOVANNI PASCOLI

GABRIELE D’ANNUNZIO

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Fase panista e verista: le poesie giovanili di Primo vere e Canto novo e le Novelle della

Pescara (solo citati)

Il romanzo decadente. Il Piacere. Estetizzazione della vita. Trama

La fase di ripiegamento: L’innocente e Poema paradisiaco (solo citati)

I romanzi del superuomo-inetto: il Trionfo della morte, Le vergini delle rocce, Il fuoco,

Forse che sì forse che no (trame)

La produzione teatrale: La figlia di Iorio (solo citato)

L’ultimo D’Annunzio: Il Notturno (solo citato)

Le Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi

ALCYONE

o composizione e struttura dell’opera;

o i temi;

o reinvenzione e perdita del mito.

Da Alcyone

G. D’Annunzio, La sera fiesolana p. 470

G. D’Annunzio, La pioggia nel pineto p. 477

(Volume 6, p. 4)

Introduzione problematica all’inquietudine psicologica degli autori di inizio Novecento

La psicanalisi e la teoria della relatività

Il disagio della civiltà: il conflitto padre-figlio, la grande guerra

L’alienazione. La burocrazia e la figura dell’impiegato

L’inettitudine e l’angoscia

p. 226

Vita e personalità.

IL DISAGIO DELLA CIVILTA’: IL ROMANZO ALL’INIZIO DEL NOVECENTO

LUIGI PIRANDELLO

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La poetica dell’umorismo. Personaggi e maschere, forma e vita.

La frantumazione dell’io.

Il relativismo

Quaderni di Serafino Gubbio operatore e Uno, nessuno, centomila: trame e ideologia.

Novelle per un anno: dal realismo al grottesco, dall’umorismo al surrealismo.

Le fasi della produzione teatrale: la fase siciliana, il teatro del ‘grottesco’, il ‘teatro nel

teatro’ e la fase simbolistica. Così è (se vi pare), Sei personaggi in cerca d’autore, Enrico

IV, I giganti della montagna (trame).

IL FU MATTIA PASCAL

o vicenda, personaggi e tempo della storia;

o struttura e stile;

o i temi principali e l’ideologia.

TESTI

Da L’umorismo

L. Pirandello, Un’arte che scompone il reale p. 237

Da Novelle per un anno

L. Pirandello, Ciaula scopre la luna p. 249

L. Pirandello, Il treno ha fischiato p. 256

Da Il fu Mattia Pascal

L. Pirandello, Oreste- Amleto: la fragile maschera dell’identità, XII p. 279

L. Pirandello, La filosofia del lanternino, XIII p. 279

Lettura integrale del romanzo assegnata per casa in alternativa a Uno, nessuno, centomila o Enrico

IV.

Visione della rappresentazione teatrale de L’uomo dal fiore in bocca e La patente.

p. 118

Vita e pensiero

Cultura e poetica dell’autore

Una vita: vicenda e temi

Senilità: temi e sistema dei personaggi

LA COSCIENZA DI ZENO

o La struttura narrativa: un’opera aperta;

o la vicenda: autobiografia di una malattia;

ITALO SVEVO

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o l’ironia;

o l’io narrante e l’io narrato: una nuova soluzione narrativa.

TESTI:

Da La coscienza di Zeno

Lettura integrale del romanzo assegnata per casa.

Si sono analizzati in particolare: l’inettitudine vincente, il rapporto con la psicanalisi, la

conflagrazione finale.

Espressionismo e Avanguardie: Futurismo, Dadaismo, Surrealismo (Cenni, p.16).

Crepuscolarismo: Guido Gozzano (solo citato).

Antinovecentismo (e Saba, solo citati) ed Ermetismo (vol. 522)

Scrittori tra le due Guerre:

- Eugenio Montale (p.640 ): evoluzione del pensiero e della poetica attraverso la trattazione

sintetica de Ossi di seppia, Le occasioni, La bufera ed altro, Satura.

- Giuseppe Ungaretti (p. 590).: evoluzione del pensiero e della poetica attraverso la trattazione

sintetica de Allegria, Sentimento del tempo e Il dolore.

- Salvatore Quasimodo (p. 525): dalla poesia ermetica alla poesia civile

TESTI:

F. Marinetti, Manifesto del Futurismo p. 24

F. Marinetti, Manifesto tecnico della letteratura futurista da I poeti futuristi p. 26

F. Marinetti, Bombardamento di Adrianopoli da Zang Tumb Tumb p. 30

A. Palazzeschi, Lasciatemi divertire p. 34

Da Ossi di seppia

U. Montale, Non chiederci la parola p. 653

U. Montale, Meriggiare pallido e assorto p. 655

U. Montale, Forse un mattino andando in un’aria di vetro p. 662

U. Montale, Casa sul mare p.663

U. Montale, Spesso il male di vivere ho incontrato p. 657

Da Le occasioni

U. Montale, Non recidere, forbice, quel volto p. 678

Da Satura

U. Montale, Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di scale fotocopia

Da L’Allegria, ‘Il porto sepolto’

G. Ungaretti, Veglia p. 602

G. Ungaretti, San Martino del Carso p. 608

G. Ungaretti, Soldati p. 613

Da L’Allegria, ‘Naufragi’

G. Ungaretti, Mattina p. 611

Da Il dolore

G. Ungaretti, Non gridate più p. 631

LA POESIA ITALIANA NEL I° NOVECENTO

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Da Ed è subito sera

S. Quasimodo, Ed è subito sera p. 526

Da Giorno dopo giorno

S. Quasimodo, Alle fronde dei salici p. 529

Il romanzo del Novecento

Per questa parte di programma, a partire dall’anno scorso, si è proposta la lettura individuale a

scelta degli studenti di alcune opere integrali del Novecento, accompagnate dalla elaborazione di

una scheda critica che contestualizzasse l’opera nel periodo storico e culturale e nella poetica

dell’autore. Si è dato particolare spazio a Cesare Pavese, essendo un autore che ben si presta ai

collegamenti con la letteratura classica. I testi tra cui hanno potuto scegliere sono stati: Pavese, La

luna e i falò; Calvino, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente; Moravia, Gli Indifferenti;

Bassani, Il giardino dei Finzi Contini (in alternativa anche Il romanzo di Ferrara); Buzzati, Il

deserto dei Tartari, Sessanta racconti; Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo; Sciascia, Il giorno

della Civetta; Vittorini, Uomini e no; Cassola, La ragazza d Bube; D’Annunzio, Il piacere.

Analisi della struttura e delle tematiche del Paradiso dantesco:

Caratteristiche generali della Divina Commedia;

La terza cantica confrontata con Inferno e Purgatorio;

La struttura del Paradiso;

Lettura, parafrasi, analisi e commento dei seguenti canti:

CANTO I IL PROEMIO E L’ASCESA AL CIELO DELLA LUNA. L’ORDINE DEL CIELO

CANTO III GLI SPIRITI MANCANTI AI VOTI. PICCARDA E COSTANZA

CANTO VI SPIRITI ATTIVI PER LA FAMA. IL CANTO POLITICO: GIUSTINIANO

CANTO VIII CARLO MARTELLO, LUCE DEL CIELO DI VENERE

CANTO XI GLI SPIRITI SAPIENTI. SAN FRANCESCO

CANTO XII GLI SPIRITI SAPIENTI. SAN DOMENICO (vv. 1-129)

CANTO XV GLI SPIRITI COMBATTENTI PER LA FEDE. CACCIAGIUDA (vv. 28-30)

CANTO XVII GLI SPIRITI SAPIENTI. LA PROFEZIA DELL’ESILIO

CANTO XXXIII L’EMPIREO E LA VISIONE DI DIO

Dei canti rimanenti è stato fatto il riassunto degli avvenimenti e delle tematiche più significativi.

Sviluppo delle tipologie relative al testo argomentativo.

Ripasso dell’analisi testuale (Tipologia A).

Ripasso dell’articolo di giornale (Tipologia B).

DANTE ALIGHIERI. LA DIVINA COMMEDIA

PARADISO

EDUCAZIONE LINGUISTICA

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Ripasso del saggio breve: come leggere il dossier e come ricavare una tesi da sostenere nel

saggio breve. Presentazione delle differenze tra saggio e articolo di giornale.

Correzione collettiva dei più frequenti errori a livello testuale.

Analisi delle tracce assegnate per lo svolgimento delle prove scritte

IL SUDDETTO PROGRAMMA E’ STATO SVOLTO SECONDO LE SEGUENTI SCANSIONI

MENSILI:

SETTEMBRE: NEOCLASSICISMO-PREROMANTICISMO-FOSCOLO

OTTOBRE: ROMANTICISMO-POLEMICA CLASSICI/ROMANTICI-MANZONI

NOVEMBRE: MANZONI-LEOPARDI

DICEMBRE: LEOPARDI

GENNAIO: SCAPIGLIATURA-NATURALISMO -VERISMO

FEBBRAIO: VERGA

MARZO: SIMBOLISMO-DECADENTISMO-PASCOLI

APRILE: D’ANNUNZIO-AVANGUARDIE-SVEVO-PIRANDELLO

MAGGIO: POESIA DEL NOVECENTO-MONTALE-UNGARETTI-QUASIMODO

TOTALE ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE DALL’INSEGNATE NELL’A.S.: 121

Padova, 15/05/2013

L’INSEGNANTE

BARONI RITA

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RELAZIONE FINALE

Materia: Latino

Classe: LS5A

Docente: Prof.ssa Catia Giordan

Presentazione sintetica della classe

La classe, nella quale la docente ha assunto quest’anno l’insegnamento di latino, è composta

attualmente da 20 allievi: 9 alunni e 11 alunne. Originariamente contava di un alunno in più che nel

corso del I quadrimestre si è ritirato.

Caratteristica della classe è stata una certa eterogeneità nello stile di apprendimento, nella capacità

di rielaborazione e di approfondimento personale.

Il dialogo educativo non è sempre stato positivo e collaborativo: durante le lezioni si sono registrati

dei momenti di criticità causati da atteggiamenti di disturbo da parte di alcuni alunni, che hanno

spinto la docente a trovare delle strategie di maggiore coinvolgimento della classe, operando delle

scelte tra gli autori letterari più significativi. D’altra parte, si sono distinti alcuni allievi che si sono

impegnati a mantenere nel contesto un clima più disteso e a rendere più efficace le relazioni con la

docente. Questo gruppo di allievi ha gestito in maniera consapevole la partecipazione al processo

educativo, si è applicato in maniera regolare, ha costantemente migliorato il metodo di lavoro.

Per quanto riguarda il profitto ad un esiguo gruppo della classe va riconosciuto lo svolgimento di un

lavoro serio, caratterizzato da costanza nell’impegno, che ha comportato il conseguimento di

risultati pienamente apprezzabili.

La maggioranza ha dimostrato impegno, applicazione allo studio e progressione a livelli accettabili,

mentre un gruppo più ridotto di alunni ha evidenziato una certa passività nella partecipazione alla

didattica e un’applicazione inadeguati rispetto alle proprie potenzialità; in tal caso la preparazione

raggiunta risulta superficiale e poco approfondita.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.41 di 95

1) Metodologia d’insegnamento:

Lezioni partecipate, frontali, esercizi guidati; lettura e analisi di testi latini.

2) Tipologia di verifica, il loro numero per quadrimestre e criteri di valutazione:

La valutazione ha permesso di verificare periodicamente il processo formativo, tenendo conto delle

nuove indicazioni e di tutti gli stimoli espressivi e culturali che l’alunno percepisce. Si è tenuto

conto anche dell’impegno e della diligenza con cui l’alunno ha saputo curare il proprio materiale

scolastico, nonché lo studio e le consegne da eseguire a casa.

Si sono svolte tre interrogazioni per verificare l’apprendimento delle nozioni e il conseguimento

delle abilità, di cui due orali e una terza costituita sulla tipologia della terza prova con validità di

voto orale.

a) Nella valutazione orale si sono considerati questi punti:

- padronanza dell’argomento

- utilizzo di un lessico preciso e specifico

- capacità argomentative nell’esposizione

- capacità critica/ originalità (capacità di esaminare criticamente i contenuti e di coglierne le

relazioni).

b) Nella valutazione scritta si sono considerati questi parametri:

-comprensione e analisi del testo scritto

- correttezza morfo-sintattica

- resa efficace ed adeguata in italiano.

Comunque per indicazioni più specifiche si rimanda alle singole griglie di valutazione.

3) Interventi di recupero:

Il recupero è stato svolto in classe durante l’ora di sportello: si sono ripresi a piccoli gruppi o

singolarmente i punti poco chiari.

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PROGRAMMA DI LATINO SVOLTO

Orazio

Vita e opere di Orazio Vol. 2 pp. 174-195

Lettura e analisi in traduzione di

T. 20 Satire I, 1,(Est modus in rebus), Vol. 2 pag. 204

T. 21 Satire I, 9; (Un incontro sgradevole) Vol. 2 pag.208

T. 25, Epodi, 16, (Via da Roma, verso le isole felici) Vol. 2 pag. 232

T. Epodi, 3 (Contro l’aglio) testo in fotocopia

T. 32 Carmina III, 9, (E se tornasse l’antico amore?) Vol. 2 pag.253

T. 40 Carmina I, 37 (Cleopatra, fatale monstrum) vol 2 pag. 281

T. 37 Epistulae, I, 11, (A Bullazio); traduzione in fotocopia, Vol. 2 pag. 291

T. Epistulae I, 4 (Vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo). Vol. 2 pag. 300

Testi in latino:

T. 28, Carmina, III, 30 (Il sigillo), Vol 2 pag. 243

T. 35 Carmina I, 9 (Lascia il resto agli dei), Vol. 2 pag. 260

T. 36 Carmina I, 11 (Carpe diem). Vol 2 pag. 265

I poeti elegiaci, Tibullo e Properzio

Vita e opere Vol. 2 pag. 307-321

Testi in latino:

Tibullo

T. 44 Tibullo, Elegiae I, 1 vv.1-6; vv. 25-28; vv. 41-50, (L’ideale di vita elegiaco), l’elegia completa

in traduzione. Vol. 2 pag. 327

T. Tibullo, Elegiae II,4, vv.1-14 (Amore e libertà) Vol. 2 pag. 368

Properzio

T. 47 Properzio, Elegiae I, 1, (Cinzia). Vol 2 pag. 347

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.43 di 95

Properzio, Elegiae III, 25, (Amore e libertà),. Vol 2 pag. 368-9

T. 50, Properzio, Elegiae IV, 4, (Un’elegia eziologica: l’amore colpevole di Tarpea),. Vol 2 pag. 359-361

Ovidio

Vita e opere Vol 2 pag. 373-386

Testi in traduzione:

T. 52 , Amores, I, 9 (La militia amoris); Vol 2 pag. 389

T. 53 Amores, II, 4 (Don Giovanni ante litteram), Vol 2 pag. 394

T. 54-55, Heroides, XVI, vv. 281-340, XVII, vv. 75-108; 175-188

Lettere di Paride ed Elena,; Vol 2 pag. 396-399

T. 56, Ars Amatoria, I vv.611-614; 631-646 (L’arte di ingannare),; Vol 2 pag. 400

T. 57, Ars Amatoria, II vv. 107-124; 143-160 (La bellezza non basta), Vol. 2 pag.401

T. 58, Fasti, vv.721-780 (Tarquinio s’invaghisce di Lucrezia) Vol. 2 pag. 404

T. Metamorfosi I, vv. 1-20 (Tutto può trasformarsi in nuove forme), Vol. 2 pag. 445

T. 61, Metamorfosi, I, vv. 452-547 (Apollo e Dafne),; Vol. 2 pag.413

T. 62, Metamorfosi, IV, vv. 55-166 (Piramo e Tisbe),; Vol. 2 pag.424

T. 63, Metamorfosi, X, vv. 1-63 (Orfeo ed Euridice) Vol. 2 pag. 428

T. 65, Metamorfosi, I, vv. 452-573 (Narciso si rivolge alla su immagine); Vol. 2 pag.443

Testi in latino:

T. 55 Metamorfosi, I, vv.548-567 (Apollo e Dafne). Vol. 2 pag. 413

Seneca

Vita, opere e rapporto tra intellettuale e potere; i Dialoghi; poesia satirica e poesia drammatica;

l’ultimo Seneca e le lettere a Lucilio; la riflessione etica. Vol. 3 pag. 61

Letture in traduzione:

T 9 De brevitate vitae, 1; 2, 1-4 ( E’ davvero breve il tempo della vita?) Vol. 3 pag. 85

T 11 De brevitate vitae, 10; 2-5 (‘Il valore del passato’) Vol. 3 pag. 93

T 12 De tranquillitate animi, 2; 6-11,; 13- 15 (‘Quanta inquietudine quegli uomini!’)

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Vol. 3 pag. 95

T 22 Apokolokyntosis, 4, 2- 7, 2 (‘Morte e ascesa al cielo di Claudio’) Vol. 3 pag. 131

T 25 Epistulae ad Lucilium, 47, 1-14 Vol. 3 pag. 147-154

Lucano: cenni biografici e rapporto intellettuale e potere; il Bellum civile come anti-Eneide e il

distacco dal modello virgiliano; i personaggi del Bellum Civile. Vol. 3 pag. 178-186

Letture in traduzione:

T 33 Pharsalia, I, 1-32 (‘L’argomento del poema e l’apostrofe ai cittadini romani’);

Vol. 3 pag. 197

T 34 Pharsalia I, vv. 129-157 (‘I ritratti di Pompeo e Cesare’); Vol. 3 pag. 201

T 37 Pharsalia VI, 719-735; 750-808 (‘Una scena di necromanzia’); Vol. 3 pag. 208

T Pharsalia III, 1-35, in fotocopia: Il sogno di Pompeo: l’apparizione di Giulia

T Pharsalia VIII, 72-108, : Cornelia in fotocopia

T. Pharsalia X, 53-103: Cleopatra, in fotocopia

Petronio: la questione dell’autore; il problema del genere letterario del Satyricon. Vol. 3 pag.

225-234

Letture in traduzione:

T. 42 Satyricon, 32-34, (L’ingresso di Trimalchione) Vol. 3 pag. 239

T. 43 Satyricon, 37, 1-38, 5 (Presentazione dei padroni di casa) Vol. 3 pag. 242

T. 44 Satyricon, 41,9 – 42,7; 47, 1-6 (Chiacchiere di commensali) Vol. 3 pag. 246

T. 47 Satyricon 110, 6 – 112,8 (La matrona di Efeso) Vol. 3 pag. 254

Satyricon,1-2, (La corruzione dell’eloquenza) Fotocopia

Satyricon,44, (Qualunquismo d’altri tempi, Ganimede) Fotocopia

Modulo sul genere della satira:

Persio: cenni biografici e opere; il poeta satirico, contenuti, forma e stile delle satire.

Vol. 3 pag. 187

Letture in traduzione:

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.45 di 95

Choliambi ‘(Il manifesto della poetica’); fotocopie

T 40 Satira I, 1-21; 41-56; 114-125 (‘Un genere contro corrente: la satira’);

Vol. 3 pag. 217

T 41 Satira II, (‘La preghiera’) Vol. 3 pag. 219

Giovenale: cenni biografici e opere; il poeta satirico, contenuti, forma e stile delle satire.

Vol. 3 pag. 363-371

Letture in traduzione:

T 75 Satira I, 1-87; 147-171; (‘Perché scrivere satire?);

Vol. 3 pag. 388

T 76 Satira III, vv.164-222 (‘Miserie e ingiustizie della grande Roma) Vol. 3 pag. 394

T 77 Satira IV, vv.231-241; 246-267; 434-356- (‘L’invettiva contro le donne)Vol. 3 pag. 397

T 78, Satira XIV, vv. 1-58 (L’importanza dell’esempio nell’educazione dei figli vol. 3 pag. 399

Marziale: cenni biografici e opere; la poetica dell’epigramma, temi, forma e lingua degli

epigrammi.

Vol. 3 pag. 283-292

T. 49, Epigrammata, IX, 81, Obiettivo primario: piacere al lettore! Vol. 3 pag. 295

T. 50, Epigrammata, X, 1, Libro o libretto Vol. 3 pag. 295

T. 51, Epigrammata, X, 4, La scelta dell’epigramma Vol. 3 pag. 296

T. 52, Epigrammata, I, 10; X,8; Matrimoni di interesse Vol. 3 pag. 297

T. 53, Epigrammata, VIII, 79, Fabulla Vol. 3 pag. 298

T. 57, Epigrammata, XII, 18, La bellezza di Bilbilis Vol. 3 pag. 302

T. 60, Epigrammata, V, 34, Erotion Vol. 3 pag. 308

Quintiliano: cenni biografici; trattazione schematica relativa al tema della decadenza dell’oratoria.

Vol. 3 pag. 313-318

Letture in traduzione:

T62 Institutio oratoria, I,1, 1-7(‘La formazione dell’oratore incomincia dalla culla’)

Vol. 3 pag. 325

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.46 di 95

T 64 Institutio oratoria, I, 2, 11-13; 18-20 (‘I vantaggi dell’insegnamento collettivo’)

Vol. 3 pag. 331

T 67 Institutio oratoria, I, 3, 8-12 (‘L’intervallo e il gioco’) Vol. 3 pag. 338

T 68 Institutio oratoria,I,3, 14-17 (‘Le punizioni’) Vol. 3 pag. 339

T. 71, Institutio oratoria, X, 1, 125-131 vol. 3 pag. 347

T. Institutio oratoria, I, 2, 6-8 (I peggiori vizi derivano spesso dall’ambiente familiare)

Vol. 3 pag. 352.

Tacito: cenni biografici; la storia come riflessione etico-politica sul principato; le due monografie e

il Dialogus de oratoribus; le opere storiografiche maggiori; la tragedia nella storia

Vol. 3 pag. 429

Per le letture in lingua vedere la sezione degli Autori

Letture in traduzione:

T. 86 Agricola, 1 (Un’epoca senza virtù) Vol. 3 pag. 450

T 87 Agricola, 30. 1-31, 3 (‘Denuncia dell’imperialismo romano nel discorso di un capo barbaro’)

Vol. 3 pag. 452

T 88 Agricola, 45, 3-46 (‘Compianto per la morte di Agricola’) Vol. 3 pag. 458

T 94 Germania, 18-19 (‘Vizi dei Romani e virtù dei barbari: il matrimonio’)

Vol. 3 pag. 472

T 95 Historiae, I, 1 (‘L’inizio delle Historiae’) Vol. 3 pag. 473

T 96 Historiae, I, 16 (‘La scelta del migliore’) Vol. 3 pag. 476

T. 98 Annales, IV, 32-33 (La riflessione dello storico) Vol. 3 pag. 479

T. 99, Annales, XIII, 15-16, (“L’uccisione di Britannico”) Vol. 3, pag.480

T 101 Annales XV, 38 (‘L’incendio di Roma’) Vol. 3 pag. 489

T 104, Annales, 15, 44 (‘La persecuzione contro i cristiani’), Vol. pp. 499.

T. 100, Annales XIV, 5, 7-8 (“Il matricidio”) Vol. 3 pag. 483

Autori (dal libro di autori, salvo diversa indicazione):

Seneca:

Modulo sulla schiavitù:

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.47 di 95

T 19 (‘Gli schiavi sono uomini come noi’), Epistulae ad Lucilium 47, 1-5 (fino a facimus pp.124-

126), 5-9 (in traduzione sul libro di letteratura pp. 120-121), 10-13 (pp. 127-128), 14 (in traduzione

sul libro di letteratura pp. 120-121), 15-17 (fino a voluntaria, pp. 128-129), 18-21 (in traduzione sul

libro di letteratura pp.120-121).

Modulo sul tempo:

T 4, De brevitate vitae 10, 6; 11-12 (in traduzione, ‘La “rassegna” degli occupati’ pp. 39-42);

Altro:

T. 2, De ira III, 36 (L’esame di coscienza quotidiano, pp.31-32 in traduzione)

T 7, De providentia, 2, 1-5 (‘Le avversità sono la palestra dell’anima’ pp. 54-55 fino a nunquam

laborare);

Tacito:

T. 16 Il proemio dell’opera: T. Annales, I, 1 (Il proemio degli Annales: sine ira et studio) in

traduzione fino a sub imperium accepit, poi in lingua originale pag. 92-93

Modulo sulle morti celebri:

T 22, Annales, XV, 60, 2-64 (‘La morte di Seneca’ in traduzione; 62-64, pp. 113-117

T 23, Annales XVI, 18-19 (‘Petronio: un arbiter elegantiarum alla corte di Nerone’, pp. 119-121);

T 91 (dal libro di letteratura) Annales XIII, 15-16 (‘L’uccisione di Britannico’ in traduzione, pp.

457-459).

L’oratoria:

T. Dialogus de oratori bus, 1, in fotocopia

T. 7, Dialogus de oratoribus, 36 in traduzione (La crisi dell’eloquenza) pp. 54-56

T. 8, Dialogus de oratoribus, 40-41 (‘Pace ed eloquenza’, pp. 60-63).

STRUMENTI

Giovanna Garbarino, Opera (3, 4), Paravia

Mauro Serio (a cura di) Scritture latine: Tacito e le maschere del potere, Edizioni scolastiche B.

Mondadori.

Paolo di Sacco (a cura di), Scritture latine: Seneca e la filosofia dell’individuo, Edizioni scolastiche

B. Mondadori

Fotocopie, materiali integrativi.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.48 di 95

6) Programma svolto secondo questa scansione mensile:

SETTEMBRE-OTTOBRE: ORAZIO

NOVEMBRE: ELEGIA: TIBULLO PROPERZIO

DICEMBRE: OVIDIO

GENNAIO-FEBBRAIO: SENECA

MARZO: LUCANO, PETRONIO

APRILE: PERSIO, GIOVENALE

MAGGIO: MARZIALE, QUINTILIANO, TACITO.

Padova, 15/05/2013

L’INSEGNANTE

CATIA GIORDAN

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.49 di 95

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Materia MATEMATICA Classe V-A a.s 2012/13

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE: Non è sempre stato facile coinvolgere l’intero gruppo ed ho più volte dovuto

faticare, non sempre con successo, per costruire una risposta costruttiva e collaborativa da parte di

tutti. Parte del gruppo mi ha però dimostrato in varie occasioni di condividere la necessità di

lavorare con uno stile fatto di serietà, continuità e applicazione ed ha cercato di convincere in

questo anche il resto dei compagni.

La classe, globalmente, riesce ad affrontare in modo ordinato, chiaro e preciso uno studio di

funzione.

Il calcolo integrale, se non richiede posizioni o artifici particolarmente originali, è alla portata dei

ragazzi.

Anche il ragionamento necessario per la risoluzione dei problemi di massimo è stato assimilato in

modo soddisfacente.

Alcuni studenti inoltre hanno raggiunto buoni livelli nella totalità delle tematiche affrontate.

COMPETENZE: La quasi totalità del gruppo riesce ad affrontare, risolvere ed esporre con

chiarezza e precisione quei quesiti che presentano caratteristiche di regolarità e di classicità.

Maggiori difficoltà vengono invece accusate nel cimentarsi con questioni che implichino originalità

di ragionamento e doti intuitive; in questi casi solo alcuni riescono a raggiungere l’obiettivo.

Problemi di massimo aventi origine ad esempio in ambiente analitico, determinazione di parametri

di una funzione, calcolo di limiti in forme indeterminate, calcolo di aree, sono alcune delle

problematiche la cui risoluzione viene affrontata in genere con sufficiente sicurezza dalla

maggioranza degli allievi.

CAPACITA’: All’interno del gruppo vi sono elementi fragili, ma non manca una presenza di altri

dotati, seri e determinati; alcuni poi si mettono particolarmente in evidenza per completezza della

preparazione, buone qualità e capacità di utilizzare le nozioni apprese e gli schemi di

ragionamento acquisiti, anche in ambiti nuovi sia per il contenuto sia per l’originalità delle

situazioni trattate.

METODOLOGIE (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individuali, attività di recupero-

sostegno e integrazione, ecc.):

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.50 di 95

Nello svolgimento del programma è stata utilizzata come metodologia di base quella della lezione

frontale, all’interno della quale anche i momenti di verifica orale diventavano spesso occasione per

approfondimento, ripasso o chiarificazione.

Una parte degli studenti ha saputo sfruttare l’opportunità offerta, di poter discutere e rivedere

alcune delle questioni trattate al mattino oppure alcuni esercizi, nelle ore di attività di recupero-

sostegno-approfondimento, alla sesta ora del giovedì.

Nella trattazione delle singole tematiche, ho sempre cercato di utilizzare la seguente procedura:

presentazione dell’argomento, suoi sviluppi e applicazioni;

provocazione e coinvolgimento diretto e individuale;

sviluppo sistematico, completo e puntuale dell’aspetto teorico;

rinforzo dell’acquisizione globale della questione attraverso applicazioni.

MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi,

biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):

Il testo adottato è “Nuovo corso di Analisi” di N. Dodero, P. Baroncini, R. Manfredi, ed. Ghisetti e

Corvi.

A tale testo è stata affiancata la dispensa, da me curata, “Appunti di Analisi”, attraverso la quale

viene sintetizzato e chiarito con esempi lo sviluppo della teoria.

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove

grafiche, prove di laboratorio, ecc.):

Nel corso dell’anno scolastico sono state eseguite varie prove scritte di matematica (compiti in

classe: sia con struttura pensata per una valutazione valida per lo scritto, sia per una verifica ai

fini dell’orale, quindi più teorica e snella) più alcune simulazioni di prove di maturità.

Altre verifiche hanno seguito la classica tipologia dell’interrogazione orale, con richiami di teoria

e sviluppo di esercizi, alle quali ne sono state affiancate altre, che consistevano nel libero e

spontaneo intervento, all’interno della lezione o a seguito di provocazioni appositamente lanciate.

Per la correzione delle verifiche scritte mi sono regolarmente avvalso dell’uso delle griglie

approvate dal Dipartimento di Scienze dell’Istituto. Le linee ispiratrici di tali griglie sono:

ad ogni singolo “obiettivo” (quesito o porzione di esso) della prova scritta viene attribuito

un punteggio complessivo in ottavi (tredicesimi per le simulazione di maturità); la media

pesata di tali valori costituisce il “punteggio tecnico”.

I rimanenti due punti, per completare il voto in decimi (quindicesimi per le simulazione di

maturità), consistono nella valutazione, sull’intera prova, delle seguenti due voci: chiarezza

espositiva, argomentazione delle scelte e delle procedure adottate;

a seconda del tipo di prova possono essere attribuiti pesi diversi ai vari “obiettivi”;

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.51 di 95

per le prove di simulazione di maturità:

I due problemi avranno lo stesso peso;

a seconda del tipo di prova possono essere attribuiti pesi diversi ai vari “obiettivi” del

problema;

tutti i quesiti del questionario hanno ugual peso;

ugual peso viene pure attribuito al problema nel suo complesso e al questionario;

si fissa un massimo di 75 punti per lo svolgimento di un problema e un massimo di 75 punti

per lo svolgimento dei 5 quesiti (15 per ogni quesito)

sia il problema sia i quesiti del questionario verranno corretti considerando i seguenti

indicatori: conoscenze, capacità logiche, completezza e correttezza degli svolgimenti, capacità

argomentative, chiarezza;

ad ognuno dei suddetti cinque indicatori verrà attribuito un punteggio massimo di 15 per il

problema (5x15=75) e un punteggio massimo di 3 per il singolo quesito del questionario

(5x3=15)

1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

Unità didattiche e/o

Moduli e/o

Percorsi formativi

Eventuali approfondimenti

U.D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondimento

Definizione di funzione e suo dominio; simmetria assiale e centrale; funzione monotona; funzione

inversa; funzione di funzione.

Definizione di limite; teoremi sui limiti (th. del confronto con dimostrazione); operazioni con i limiti.

Funzioni continue (dimostrata la continuità delle funzioni razionali intere e fratte e della y=sen(x)); limiti

fondamentali (dimostrazione di limx0

sen( x)

x1

); calcolo di limiti nelle forme indeterminate; punti di

discontinuità.

Asintoti di una curva (particolare trattazione per le funzioni razionali).

Derivata di una funzione in una variabile, suo significato geometrico; relazione tra derivabilità e

continuità; derivate di ordine superiore e significato geometrico della derivata seconda.

Derivate fondamentali; teoremi delle derivate (dimostrata la derivata della somma e del prodotto di due

funzioni derivabili).

Equazione della tangente e della normale ad una curva in un suo punto; equazione della tangente ad una

curva condotta da un punto esterno.

Interpretazione cinematica della derivata.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.52 di 95

Teoremi di Rolle e Lagrange (con dimostrazioni) ed applicazioni: crescenza, concavità di una curva.

Regola di De l’Hospital.

Ricerca dei massimi e dei minimi relativi ed assoluti; ricerca dei flessi.

Studio del grafico di una funzione.

Determinazione dei coefficienti di una funzione parametrica.

Integrali indefiniti, interpretazione geometrica e loro proprietà.

Integrali fondamentali; metodi di integrazione per scomposizione, sostituzione e per parti.

Teorema della media e di Torricelli.

Determinazione di un integrale definito, calcolo di aree e di volumi di solidi di rotazione.

Cenni di calcolo combinatorio, successioni e serie.

(Da Re Antonio)

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Materia FISICA Classe V-A a.s 2012/13

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE: La classe globalmente ha palesato difficoltà nel rispondere agli stimoli proposti;

una parte però si è impegnata e/o ha manifestato una dignitosa abilità nel superare le difficoltà

incontrate, raggiungendo in alcuni casi, livelli anche più che buoni.

Nello svolgimento del programma è stato dato ampio spazio agli aspetti teorico-concettuale,

dovendo rinunciare, conseguentemente, ad affrontarne applicazioni, quali esercizi e problemi.

Quando si è ritenuto opportuno, alcune problematiche sono state integrate ed ampliate dal punto di

vista matematico; in particolare sono stati inseriti i concetti di limite e derivata.

Sia per scelta didattica, sia per esigenze contingenti, lo svolgimento del programma ha risentito in

parte della necessità di cedere ore alla matematica (compiti o altro).

COMPETENZE: la quasi totalità della classe riesce ad affrontare, risolvere ed esporre con

chiarezza quelle tematiche che rappresentano caratteristiche semplici e lineari; maggiori difficoltà

si manifestano invece quando gli allievi sono chiamati a cimentarsi con problematiche che

implicano originalità di ragionamento e doti intuitive.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.53 di 95

Presente in genere la comprensione dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, che si

articolano in un continuo rapporto tra costruzione teorica e realizzazione degli esperimenti.

Gli studenti in genere hanno acquisito un livello di comprensione e l’uso di un linguaggio sintetico

e corretto sufficiente, alcuni anche veramente buono.

Parte di essi ha dato prova di saper analizzare, interpretare e rielaborare esperienze eseguite in

laboratorio ad un buon livello.

CAPACITA’: la situazione creatasi non ha consentito di sviluppare, così come avrei voluto, un

cammino che partisse dalle esperienze di laboratorio per arrivare alla stesura di relazioni

definitive. Questo avrebbe maggiormente stimolato: da un lato l’abitudine al rispetto dei fatti, al

vaglio e alla ricerca di un riscontro obiettivo delle proprie ipotesi interpretative, dall’altro una

capacità e competenza sempre crescenti nel gestire e coordinare il lavoro di gruppo.

METODOLOGIE (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individuali, attività di recupero-

sostegno e integrazione, ecc.):

Nello svolgimento del programma le esperienze in laboratorio si sono purtroppo potute affiancare

solo saltuariamente alla metodologia tradizionale della lezione frontale, all’interno della quale

anche i momenti di verifica orale diventavano comunque spesso occasione per approfondimento,

ripasso o chiarificazione.

1. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature,

spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):

2. Il testo adottato è “La fisica per i licei scientifici” di U. Amaldi, ed. Zanichelli. TIPOLOGIE

DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove

grafiche, prove di laboratorio, ecc.):

Le tipologie delle prove di verifica utilizzate sono state essenzialmente le due seguenti: verifiche

orali e verifiche scritte.

In esse ho valutato, essenzialmente, i seguenti tre aspetti: conoscenza e comprensione

dell’argomento richiesto; capacità di esposizione chiara, corretta e completa; abilità nel cogliere e

gestire collegamenti all’interno della materia ed, eventualmente, anche con altre discipline. In tali

verifiche però non ho mai coinvolto applicazioni quali esercizi o problemi, per le scelte didattiche

esposte in precedenza.

Per le prove scritte, in particolare, ho sempre proposto tre quesiti a risposta aperta, inerenti a

problematiche di tipo generale, con l’indicazione del numero massimo di sei-otto righe.

Prof. Da Re Antonio

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.54 di 95

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

Unità didattiche e/o

Moduli e/o

Percorsi formativi

Eventuali approfondimenti

U.D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondimento

La carica elettrica e la legge di Coulomb (la legge di Coulomb; elettrizzazione per strofinio,

contatto, induzione; le proprietà elettriche dei materiali)

Il campo elettrico (il vettore E; le linee di campo; il flusso di E attraverso una superficie)

Il potenziale in un campo elettrostatico (l’energia potenziale; il potenziale; le superfici

equipotenziali; la deduzione del vettore E dalla conoscenza del potenziale V in ogni punto)

Fenomeni di elettrostatica (la distribuzione delle cariche in eccesso in un conduttore isolato)

La corrente elettrica continua (la corrente elettrica; le leggi di Ohm; conduttori ohmici; le leggi di

Kirchhoff; la forza elettromotrice; la trasformazione dell’energia elettrica e l’effetto Joule; la

corrente elettrica nei gas)

Fenomeni magnetici fondamentali (le linee del campo magnetico; confronto tra il campo

magnetico e il campo elettrico; forze che si esercitano tra magneti e correnti elettriche)

Il campo magnetico (il campo magnetico generato da un filo rettilineo percorso da corrente; il

campo magnetico generato da un solenoide; la forza di Lorentz; il flusso del campo magnetico)

L’induzione elettromagnetica (le correnti indotte; la legge di Faraday-Neumann; la legge di Lenz;

l’alternatore; valori efficaci nelle correnti alternate; le correnti autoindotte; l’impedenza)

Firma dei rappresentanti di classe Firma del Docente

___________________________ ____________________________

(Da Re Antonio)

___________________________

Per maggiori informazioni sugli argomenti trattati e sulle modalità con cui sono stati svolti, si

veda inoltre il programma allegato.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.55 di 95

La carica

elettrica e

la legge di

Coulomb

La legge di

Coulomb

§§ 1.4

, 1.6 ,

1.7

Definizione di corpo carico. Definizione di Coulomb. La legge di Coulomb come legge sperimentale

(bilancia di torsione), completandone la comprensione (per la costante dielettrica relativa del

mezzo) anche in relazione al fenomeno della polarizzazione degli isolanti.

Elettrizzazione

per:

strofinio §§ 1.1

e 1.4

Definizione di corpo carico e di corpo elettricamente neutro. Definizione di Coulomb. Che cosa

significa e che cosa avviene quando si carica per strofinio un corpo. E' un procedimento che vale

sia per i conduttori, sia per gli isolanti? Corpi vetrosi e resinosi (richiamando la regola dell'ottetto).

contatto § 1.2 Che cosa significa e che cosa avviene quando si carica per contatto un corpo. E' un procedimento

che vale sia per i conduttori, sia per gli isolanti? L'elettroscopio.

induzione § 1.7 Che cosa significa e che cosa avviene quando si carica per induzione un corpo. E' un procedimento

che vale sia per i conduttori, sia per gli isolanti? L'elettroforo di Volta.

Le proprietà

elettriche dei

materiali

vetrosi -

resinosi § 1.1

Descrizione delle diverse mutue interazioni tra materiali strofinati, mettendole in relazione con la

regola dell'ottetto.

conduttori -

isolanti § 1.2

Differenze tra conduttori e isolanti: sia di comportamento in relazione ad un campo elettrico, sia

di struttura.

la

polarizzazione

dei dielettrici

§ 1.7

Spiegazione del particolare comportamento di un dielettrico immerso in campo elettrico, anche

confrontato con quello di un conduttore, e sua influenza sull'intensità del campo stesso (cfr.

costante dielettrica relativa nella legge di Coulomb).

Il campo

elettrico

Il vettore E §§ 2.1

e 2.2

Il concetto di campo elettrico e la definizione del suo vettore caratterizzante: E . Confronto tra il

campo elettrico e quello gravitazionale . Indipendenza di E dal valore della carica esploratrice. La

sovrapposizione di più campi elettrici.

Le linee di

campo § 2.3

Definizione e proprietà delle linee di campo e descrizione della tecnica per la loro determinazione.

Il flusso di E

attraverso una

superficie

Il teorema di

Gauss

§§ 2.4,

2.5

Definizione di flusso, utilizzando anche un ragionamento di tipo integrale nel caso in cui il vettore

non sia costante e/o la superficie non sia piana. Teorema di Gauss per il campo elettrico (con

dimostrazione nel solo caso in cui la superficie sia sferica e vi sia una sola carica in eccesso,

puntiforme e sia posta al centro della sfera).

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.56 di 95

Il potenziale

in un campo

elettrostatico

L'energia

potenziale § 3.1

L'energia potenziale in un campo elettrostatico, quindi conservativo, definita come il lavoro per

portare una carica da un punto del campo all'infinito (è una caratteristica del punto e della

carica posta in quel punto).

Il potenziale § 3.2

Il potenziale in un campo elettrostatico definito come la costante di proporzionalità tra l'energia

potenziale posseduta da una carica posta in un punto e la carica stessa; oppure come l'energia

potenziale posseduta da una carica unitaria posta in quel punto (è una caratteristica solo del

punto). L'unità di misura del potenziale (il volt: V).

Le superfici

equipotenziali § 3.3

Definizione. Determinazione nel caso di un campo generato da una carica puntiforme. Relazione

in ogni punto tra il piano tangente alla superficie equipotenziale e la retta tangente alla linea di

campo, passanti per quel punto (dimostrandolo sia nel caso di un'unica carica puntiforme

generante il campo, sia nel caso generale).

La deduzione

del vett. E dalla

conoscenza di V

in ogni punto

direzione di E § 3.4

Come la perpendicolare al piano tangente alla superficie equipotenziale nel punto

(dimostrazione: calcolando, nei due modi, il lavoro necessario per spostare una carica

puntiforme positiva da un punto A della superficie ad un secondo punto B della superficie stessa

e poi facendo tendere a zero la lunghezza dello spostamento).

Verso di E § 3.4

Det. del verso di E (dai punti a potenziale maggiore a quelli a potenziale minore) supponendo di

lasciare libera di muoversi, sotto l'azione del campo, una carica positiva e ragionando sul segno

(necessariamente positivo) del lavoro motore compiuto su di essa.

Intensità di E § 3.4

E = -V' (dimostrazione: calcolando, nei due modi, il lavoro necessario per spostare una carica

puntiforme positiva dal punto A ad un secondo punto B appartenente alla linea di campo

passante per A e poi facendo tendere a zero la lunghezza dello spostamento).

Fenomeni di

elettrostatica La distribuzione

delle cariche in

eccesso in un

conduttore

isolato

Il potere

dispersivo delle

punte

§ 5.1

Distribuzione: spiegazione (utilizzando il teorema di Gauss) e verifica sperimentale (pozzo di

Faraday e calotte conduttrici concentriche con sfera metallica). Potere dispersivo delle punte:

spiegazione teorica (ionizzazione dell'aria per effetto valanga).

la capacità di

un conduttore

e di un

condensatore

§ 5.4 e

5.5

la capacità di un conduttore isolato definita come la costante di proporzionalità tra la carica

fornita al conduttore e il potenziale conseguentemente assunto, oppure come la quantità

massima di carica che si può fornire ad un conduttore isolato senza che il suo potenziale superi

il valore di un volt. Il concetto di condensatore. Dipendenza della capacità di un condensatore

dalle sue caratteristiche chimico-fisiche-geometriche.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.57 di 95

La

corrente

elettrica

continua

La

corrente

elettrica

le leggi di

Ohm

§ 6.1 Definizione di circuito. Condizioni necessarie per avere corrente elettrica. Intensità di

corrente elettrica (media e istantanea); unità di misura. Verso convenzionale della corrente.

la prima: la

resistenza § 6.3

Curva caratteristica di un conduttore. I conduttori ohmici. Def. resistenza: la costante di

prop. tra la differenza di potenziale posta agli estremi e l'intensità di corrente che

conseguentemente si genera; oppure: la differenza di potenziale necessaria per produrre

una corrente di un ampere. Unità di misura.

la seconda: la

resistività § 7.2

Dipendenza della resistenza dalla lunghezza e dalla sezione del conduttore. Definizione di

resistività di un materiale come la resistenza posseduta da un tratto di conduttore di

lunghezza e sezione unitarie.

la "terza": la

dipendenza

della

resistività

dalla

temperatura

§ 7.3

Dipendenza della resistività dalla temperatura, interpretandola anche a livello molecolare

come l'aumento della velocità di oscillazione degli ioni e conseguentemente della probabilità

"d'urto" con gli elettroni di conduzione. Legame tra resistenza e temperatura, anche in

considerazione della dilatazione termica.

conduttori

ohmici

in serie § 6.4 Definizione di collegamento in serie. Legge della resistenza equivalente a più conduttori

collegati in serie (con dimostrazione).

in parallelo § 6.4 Definizione di collegamento in parallelo. Legge della resistenza equivalente a due conduttori

collegati in parallelo (con dimostrazione).

Reostati e

potenziometri

Reostato come esempio di applicazione della seconda legge di Ohm. Diverso collegamento

nel circuito per ottenere una resistenza, quindi una intensità di corrente, variabile oppure

una differenza di potenziale variabile (potenziometro).

Kirchhoff § 6.5 La legge dei nodi e la legge delle maglie.

effetto Joule § 6.6 Energia sviluppata da una corrente i che attraversa una resistenza R in un tempo t .

La

corrente

elettrica

nei gas

la

conducibilità

nei gas

§ 8.5

Un gas come isolante perfetto trasformabile in un conduttore dagli "agenti ionizzanti".

Dipendenza dello stato di conducibilità di un gas dalla sua densità ed anche dall'intensità

del campo elettrico (possibilità che gli agenti ionizzanti inneschino "l'effetto valanga").

Il potere

dispersivo

delle punte

Spiegazione teorica (ionizzazione dell'aria per effetto valanga, che può innescarsi in

prossimità delle punte data la particolare intensità di E in tali zone, dovuta alla notevole

densità di carica).

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.58 di 95

Fenomeni

magnatici

fondament

ali

Le linee del

campo

magnetico

§ 9.1

Proprietà delle linee di un campo magnetico (linee chiuse; verso: dal polo nord al

polo sud del magnete generante il campo) e descrizione della tecnica per la loro

determinazione (ago di prova). Descrizione delle linee di campo nel caso che a

generarlo sia un filo rettilineo oppure un solenoide percorsi da corrente.

Confronto tra il

campo

magnetico e il

campo elettrico

§ 9.1

Impossibilità di isolare il singolo polo magnetico; le linee di campo sono chiuse; si

manifesta con coppie di forze provocando sull'ago di prova una rotazione e non

una traslazione; quando si magnetizza un corpo non vi è alcun passaggio di

materia; diversa conclusione del teorema di Gauss.

Forze che si

esercitano tra

magneti e

correnti

elettriche

Le esperienze di

Oersted,

Faraday e

Ampère

§§ 9.2

e 9.3

Un filo percorso da corrente perturba lo spazio circostante in modo analogo ad un

campo magnetico. Un filo percorso da corrente reagisce ad una perturbazione

magnetica in modo analogo ad un ago magnetico. Due fili percorsi da corrente

elettrica interagiscono fra loro subendo le reciproche perturbazioni magnetiche.

Il campo

magnetico

Il campo

magnetico

generato da un

filo rettilineo e

da un solenoide

§ 9.6,

9.7

La legge sperimentale di Biot - Savart: proporzionalità diretta con l'intensità di

corrente e inversa con la distanza tra il punto considerato e il filo percorso dalla

corrente. La legge sperimentale: proporzionalità diretta con l'intensità di

corrente e con la densità di avvolgimento delle spire.

La forza di

Lorentz

Il moto di una

carica in un

campo

magnetico

uniforme

§ 10.1

La legge sperimentale di Lorentz (ricavata immergendo un tubo catodico

all'interno di un campo magnetico e osservando la deviazione del fascio di

elettroni).

La forza

esercitata da un

campo

magnetico su un

filo percorso da

corrente

Interpretazione, alla luce della conoscenza della forza di Lorentz, degli esperimenti

di Faraday e di Ampère.

Il flusso del

campo

magnetico

Il teorema di

Gauss per il

magnetismo

§ 10.4

Dimostrazione sfruttando: la proporzionalità del flusso con l'intensità di B,

l'intensità di B con la densità delle linee di campo e il fatto che le linee del campo

magnetico sono chiuse. Pertanto il numero di linee entranti nella superficie chiusa

eguaglia quelle uscenti e quindi anche i due flussi sono uguali.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.59 di 95

L'induzione

elettromagnetica Le correnti

indotte § 11.1

Considerazioni sperimentali e spiegazione del fenomeno, interpretandolo come la forza

di Lorentz agente sugli elettroni di conduzione a causa della velocità relativa, reale o

virtuale, tra essi ed il magnete.

La legge di

Faraday-

Neumann-

Lenz

§§

11.2 e

11.3

Considerazioni sia sperimentali sia teoriche sulle due leggi (Faraday-Neumann e Lenz),

mettendo in evidenza il legame privilegiato con la forza elettromotrice indotta piuttosto

che con l'intensità della corrente indotta (alla luce del fenomeno dell'autoinduzione).

L'alternatore § 11.6

Deduzione matematica delle leggi sinusoidali di "f.e.m." ed "i" indotte generate da una

spira che ruota di moto circolare uniforme all'interno di un campo magnetico. Valori

efficaci nelle correnti alternate. Autoinduzione. L’impedenza.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.60 di 95

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Materia: FILOSOFIA Classe V sez. A A.S. 2012/13

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE

La classe ha mostrato alcune curiosità ed una sufficiente partecipazione nel corso delle lezioni,

riuscendo a cogliere le linee essenziali del programma svolto.

Il lavoro è proceduto con un ritmo regolare nel corso dell’intero anno scolastico; ha perseguito

l’obiettivo di aiutare gli studenti a comprendere, per andare oltre il semplice e puro imparare, per un

primo avvio al gusto di accostarsi criticamente alla complessità del vivere.

I risultati raggiunti si possono valutare generalmente positivi; la maggior parte degli studenti ha

ottenuto un profitto accettabile; qualcuno ha cercato e provato ad approfondire.

COMPETENZE

Centro della attività didattica nello studio della Filosofia è stata la lettura sistematica e costante dei

testi dei filosofi; si è inteso guidare gli studenti alla ricostruzione della trama del pensare-

argomentare degli autori, attraverso l’indagine e la comprensione analitica di singole questioni e/o

nuclei tematici.

La conoscenza dei diversi filosofi è stata costruita esclusivamente attraverso brani di opere,

ordinati in forma antologica, interamente letti, affrontati e chiosati in classe. La conoscenza e la

preparazione sulle visioni del mondo e sul pensiero dei diversi autori risulta, pertanto, centrata e

circoscritta sui testi letti.

La classe è riuscita solo in parte a praticare con naturalezza e precisione questo lavoro; è risultato

spesso difficoltoso il collegamento fra analisi dettagliata di un testo e composizione del modello di

pensiero dell’autore, in riferimento e mediante i diversi brani.

La maggior parte degli studenti si è fermata alla pura e semplice intelligenza interna e specifica dei

vari testi.

CAPACITÀ

L’attenzione costante, in modo particolare nel corso delle verifiche orali, a prospettare questioni,

problemi o situazioni critiche, ha ottenuto dei risultati positivi da un limitato numero di studenti, i

quali sono riusciti ad operare qualche accostamento di autori e di sistemi di pensiero, inserendoli nei

rispettivi contesti storico culturali.

Con una certa difficoltà alcuni hanno provato il confronto o l’applicazione a situazioni attuali, ad un

contesto maggiormente legato alle nostre esperienze di vita.

La maggior parte della classe si è espressa in tentativi abbastanza semplici e lineari, privilegiando

percorsi già appresi e conosciuti.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.61 di 95

2. METODOLOGIE

Il programma è stato svolto mediante lezioni frontali. Le lezioni sono consistite nella lettura diretta,

con opportuno commento, di brani degli autori considerati, tratti dal manuale in adozione.

Si è cercato di guidare gli studenti a ricostruire il pensiero dei filosofi attraverso la lettura, seppure

in forma antologica, dei loro testi scritti.

Gli studenti hanno fatto uso del manuale :

- nella parte espositiva più tradizionale, per attingere le essenziali e indispensabili

informazioni generali e complessive sull’autore ed i movimenti filosofici;

- nella parte antologica, per la lettura, l’analisi, l’interpretazione e la comprensione

dei testi, cuore e sostanza delle lezioni e dell’insegnamento.

3. MATERIALI DIDATTICI

Testo in adozione:

N. Abbagnano, G. Fornero, “Il Nuovo Protagonisti e Testi della filosofia”, vol. 2B e 3A,

Milano 2007, Paravia

4. TIPOLOGIE DELLE PROVE di VERIFICA UTILIZZATE

Verifiche orali individuali. La verifica orale è sempre partita ed ha avuto il suo nucleo fondante

nella lettura di un “frammento” di brano analizzato, spiegato e discusso nel corso delle lezioni.

Nella valutazione delle prove orali si è seguito il criterio della progressione qualitativa: dalla pura e

semplice esposizione del senso e significato dei testi, alla capacità di operare collegamenti ed

espansioni all’interno della visione del mondo e del modello di pensiero dell’autore e/o di altri

pensatori.

Verifiche scritte. Le verifiche scritte, sul modello della “Terza Prova” dell’ esame di Stato -

“Quesiti a risposta singola”, Tipologia B, - sono sempre state strutturate per l’intera classe; sono

consistite sempre, come documentato da quelle allegate, nella proposta di un “frammento” di brano

studiato e di una consegna con richieste esplicative.

Prof. Renato Garbo

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.62 di 95

1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI di REALIZZAZIONE:

UNITÀ DIDATTICA: KANT

1. Critica della ragion pura (12 ore)

- I tormenti della ragione umana p. 699

- La distinzione tra fenomeno e noumeno p. 704

- Intuizioni e concetti p. 706

- L’Io penso p. 708

- La funzione regolativa delle idee p. 711

2. Critica della ragion pratica (9 ore)

- La presenza nell’uomo della legge morale p. 715

- La formulazione dell’imperativo categorico p. 717

- La libertà p. 720

- Il dovere p. 722

- L’immortalità dell’anima Fuori testo

- L’esistenza di Dio Fuori testo

3. Critica del giudizio (6 ore)

- Il bello p. 726

- Il sublime p. 728

- Il genio p. 731

UNITÀ DIDATTICA: L’IDEALISMO (4 ore)

Critica-dibattito sulla “cosa in sé”. Idealismo.

UNITÀ DIDATTICA: HEGEL (9 ore)

Introduzione al sistema

- La dialettica p. 923

- Il boccio, il fiore, il frutto Fuori testo

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UNITÀ DIDATTICA: SCHOPENHAUER (6 ore)

- L’ infelicità dell’esistenza e la presenza costante del dolore p. 45

- Il mondo è una mia rappresentazione p. 49

- Il mondo è la mia volontà p. 51

- L’arte p. 54

- La morale p. 56

- L’ascesi p. 58

UNITÀ DIDATTICA: MARX (8 ore)

- L’attenzione alla concretezza dell’esistenza umana p. 125

- Il lavoro estraniato p. 135

- Struttura e sovrastruttura p. 137

- La vendita della forza-lavoro e l’origine del plusvalore p. 139

- Borghesia e proletariato, oppressori e oppressi p. 142

- Il crollo del capitalismo p. 146

UNITÀ DIDATTICA: IL POSITIVISMO E COMTE (4 ore)

- Il “nuovo spirito positivo” p. 196

- L’approccio scientifico ai fenomeni sociali p. 201

UNITÀ DIDATTICA: NIETZSCHE (8 ore)

- La nascita della tragedia p. 431

- I diversi tipi di storia p. 433

- Le due morali dei signori e degli schiavi p. 436

- Trasvalutazione dei valori e volontà di potenza p. 439

- L’annuncio di Zarathustra p. 444

- Il nichilismo estremo p. 446

UNITÀ DIDATTICA: BERGSON (7 ore)

- L’esperienza della libertà p. 277

- Le due forme della memoria p. 281

- Il mondo materiale e il movimento della vita p. 285

- La scrittura “impressionistica” di Bergson p. 301

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.64 di 95

UNITÀ DIDATTICA: FREUD (7 ore)

- Dall’esplorazione della psiche allo studio della civiltà p. 495

- Il rapporto tra l’analista e il suo paziente p. 499

- L’Es, la parte oscura della personalità p. 501

- Il Super-Io, ovvero la coscienza morale p. 504

- L’Io, ovvero il “luogo” dell’equilibro tra desiderio e azione p. 506

- Una scrittura indiziaria p. 509

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico: 80

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.65 di 95

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Materia: STORIA Classe V sez. A A.S. 2012/13

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE

La classe ha seguito il programma di Storia con sufficiente attenzione e saltuaria partecipazione.

Qualche studente ha manifestato interesse per alcuni momenti-aspetti della storia della seconda

metà del Novecento, cercando di ampliare le sue informazioni, attingendo anche alla

documentazione offerta dai media.

L’attività didattica si è sforzata di sottolineare la spiegazione-comprensione degli eventi, inserendoli

nel contesto sincronico e diacronico del secolo, insistendo sulle informazioni indispensabili più

che sull’erudizione e l’esaustività.

Gli studenti, nel loro complesso, hanno acquisito le informazioni fondamentali .

COMPETENZE

Lo svolgimento del programma non ha seguito percorsi, trattazioni o indagini particolari; si è fruito

del manuale secondo l’uso tradizionale.

Gli studenti hanno mostrato di sapere organizzare lo studio in modo opportuno, sfruttando le

possibilità di ricostruzione degli eventi e dei loro contesti con sufficiente abilità.

CAPACITÀ

La lezione frontale e la verifica orale hanno cercato di sviluppare la capacità di individuare e

comprendere situazioni e contesti in modo problematico, stimolando gli studenti a misurarsi con

questioni da svolgere e risolvere.

Con una certa costanza si è cercato di suscitare l’attenzione e la curiosità per il fatto storico, facendo

opportuni riferimenti e richiami alle aspirazioni ed ai valori del nostro presente.

Soltanto alcuni studenti hanno provato a confrontarsi con l’attualità, sapendo criticamente

individuare possibili somiglianze ed analogie.

La maggior parte ha privilegiato l’aspetto informativo, senza riuscire o volere approfondire

ulteriormente.

2. METODOLOGIE

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.66 di 95

Lo svolgimento del programma progettato si è distribuito nell’ordinato e regolare susseguirsi di

lezioni frontali, centrate sulla spiegazione del manuale. Ogni lezione e le diverse verifiche hanno

metodicamente mirato a fornire agli allievi la capacità di contestualizzare fatti ed eventi, con la

costante attenzione a suggerire aperture sul presente, cercando di far percepire la necessità di

progettare il futuro, in termini individuali, sociali e civili, con la consapevolezza che le nostre radici

si trovano nel passato.

La ricostruzione e la comprensione storica è stata operata cercando di problematizzare situazioni ed

eventi, piuttosto che pretendere ampiezza di nozioni ed erudizione.

3. MATERIALI DIDATTICI

Testo in adozione:

Z.Ciuffoletti, U.Baldocchi, S.Bucciarelli, S.Sodi, Dentro la storia, Vol.3, Casa Editrice G.

D’Anna, Firenze.

4. TIPOLOGIE DELLE PROVE di VERIFICA UTILIZZATE

Verifiche orali individuali. Ogni verifica orale, individuale, si è svolta in forma di dialogo,

partendo dalla individuazione e scelta di alcune informazioni fondamentali, e proseguendo con la

proposta di questioni ed interrogativi in forma problematica. Si è sempre mirato a far emergere la

complessità degli eventi e delle situazioni storiche, nelle loro molteplici cause e nella pluralità delle

loro conseguenze.

Verifiche scritte. Le verifiche scritte, sul modello della “Terza Prova” dell’ esame di Stato -

“Quesiti a risposta singola”, Tipologia B, - sono sempre state strutturate per l’intera classe; sono

consistite sempre, come documentato da quelle allegate, nella proposta di quesiti problematici, con

consegne che orientavano verso conoscenze di contesto più che su richieste di informazioni

particolareggiate e mnemoniche.

Il Docente

Garbo Renato

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.67 di 95

1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI di REALIZZAZIONE

UNITA’ 1 : La Grande guerra e il mutamento delle relazioni internazionali (25 ore)

- 1914-1918 : Stati in guerra, uomini in guerra :

1) Le origini e lo scoppio della guerra - p.6

2) Dalla guerra di movimento allo stallo delle trincee - p.8

3) Interventismo e neutralismo: l’Italia in guerra - p.10

4) Una guerra diversa da tutte le altre - p.12

5) Il rifiuto della guerra in Occidente e il suo dilagare fuori d’Europa - p.18

6) Il 1917: l’anno della svolta - p.22

7) L’ultimo anno di guerra - p.26

8) Il bilancio della guerra - p.30

- Versailles o la pace difficile :

1) 1918: trionfo dello Stato nazione? - p.40

2) La Conferenza di Parigi e i trattati di pace - p.40

3) Confini, migrazioni, plebisciti - p.44

4) Le guerre dopo la pace - p.46

5) La Società delle Nazioni - p.48

6) La difficile diplomazia degli anni Venti - p.50

UNITA’ 2 : I totalitarismi e la crisi della democrazia in Europa (1917-1936) (30 ore)

- Il comunismo in Russia tra Lenin e Stalin :

1) La guerra civile in Russia - p.88

2) La NEP e la nascita dell’Unione Sovietica - p.92

3) Stalin al potere - p.94

4) La collettivizzazione delle campagne - p.95

5) L’industrializzazione forzata - p.98

6) Il potere totalitario: capo, partito, Gulag - p.100

7) Le “Grandi purghe” e i processi spettacolo - p.104

8) Il Komintern - p.106

- Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo :

1) Crisi economica e sociale: scioperi e tumulti - p.118

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.68 di 95

2) Crisi istituzionali : partiti di massa e governabilità - p.120

3) I Fasci italiani di combattimento - p.122

4) 1921-1922: da Giolitti a Facta - p.124

5) La marcia su Roma e il “governo autoritario” - p.126

6) Dall’assassinio di Matteotti alle “leggi fascistissime” - p.129

- Il fascismo al potere: gli anni Trenta :

1) Il fascismo entra nella vita degli italiani - p.142

2) Il Concordato e i rapporti tra Stato e Chiesa - p.145

3) La politica economica del regime - p.146

4) Le opere pubbliche del fascismo: “battaglia del grano” e “bonifica integrale” -

p.150

5) Capo, Stato totalitario e partito nel fascismo - p.152

6) La “rivoluzione culturale” del fascismo - p.155

7) Imperialismo e impresa d’Etiopia - p.158

8) Le leggi razziali - p.162

- Hitler e il regime nazista :

1) La rivoluzione e la nascita della Repubblica di Weimar - p.176

2) Una repubblica politicamente debole - p.177

3) Problemi internazionali e crisi economica - p.180

4) La Grande crisi e l’ascesa di Hitler al potere - p.182

5) La rapida costruzione della dittatura - p.184

6) Il controllo nazista della società - p.188

7) Ein Volk, ein Reich, ein Fuhrer! - p.191

8) Verso la “soluzione finale della questione ebraica” - p.194

- La febbre delle dittature :

1) La nuova Europa delle dittature - p.206

2) L’Ungheria e l’Austria - p.207

3) La penisola iberica: la Guerra civile spagnola - p.212

4) La tenuta della democrazia: Regno Unito e Francia - p.216

UNITA’ 3 : Le relazioni internazionali : verso l’autodistruzione dell’Europa. (15 ore)

- Dalla grande crisi economica al crollo del “sistema di Versailles” :

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.69 di 95

1) Gli Stati Uniti negli anni Venti - p.252

2) La Grande crisi economica - p.253

3) Il nazismo al potere in Germania - p.258

4) La guerra che torna: il Giappone e la Cina - p.259

5) L’impresa di Etiopia e i suoi riflessi sull’Europa - p.260

6) L’Asse Roma-Berlino e la Guerra civile spagnola - p.262

7) Dall’Anschluss a Monaco - p.264

8) La questione di Danzica, preludio alla guerra mondiale - p.266

- La Seconda guerra mondiale :

1) Prima fase della guerra: l’Asse all’attacco - p.298

2) Seconda fase: apogeo dell’Asse e intervento americano - p.304

3) Terza fase: svolta e crollo dell’Italia - p.308

4) Il contributo della Resistenza europea e italiana - p.313

5) Verso la fine: il crollo della Germania e del Giappone - p.316

- Guerra totale, civili in guerra, guerra razziale :

1) Guerra ai civili e massacri - p. 330

2) La guerra razziale e la Shoah - p.334

3) Norimberga e i difficili percorsi della memoria - p.340

UNITA’ 4 : La Guerra fredda. (1945-1989) (4 ore)

- Est ed Ovest nemici (1945-1956) :

1) Dalla nascita dell’Onu alla “Dottrina Truman” - p. 6

2) La forte contrapposizione tra Stati Uniti e Unione Sovietica - p.

UNITA’ 5 : L’Italia repubblicana (1945-1979) (6 ore)

- Gli anni della ricostruzione (1945-1958) :

1) L’unità antifascista dopo l’8 settembre 1943 - p. 172

2) I gravi problemi dell’immediato dopoguerra - p. 174

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.70 di 95

3) Il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 e le elezioni per l’Assemblea

costituente - p. 176

4) La fine dell’unità antifascista - p. 176

5) La Costituzione della Repubblica italiana - p.179

6) Le elezioni politiche del 1948 - p. 181

7) L’epoca del “centrismo” (1948-1953) p. 182

8) Dal “centrismo” a nuove aperture politiche (1953-1958) p.187

- Dal miracolo economico agli “anni di piombo” (1958-1979) :

1) Gli anni del centro-sinistra - p. 198

2) Il boom economico - p. 199

5) 1968-1969: due anni cruciali nella storia d’Italia - p. 206

6) Gli opposti terrorismi : destra e sinistra - p. 209

7) Politica e società dopo il ’68 - p. 211

8) “Compromesso storico”, caso Moro e “solidarietà nazionale” - p. 214

9) Problemi e novità del dopo Moro - p. 218

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico: 80

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Allegato A RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

GEOGRAFIA GENERALE

GEOGRAFIA ASTRONOMICA E SCIENZE DELLA TERRA Anno scolastico: 2012-2013 Classe V A Docente: Francesca Toffanin

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti obiettivi in termini di: CONOSCENZE: la classe è stata caratterizzata fin dall’inizio da un atteggiamento di apprensione

e preoccupazione nei confronti delle richieste didattiche, poi si è progressivamente impegnata a

partecipare alle lezioni con diligenza, dedicandosi alla comprensione degli argomenti e allo

svolgimento del programma. Alcuni alunni hanno manifestato interesse e coinvolgimento e hanno

seguito con attenzione e costanza, hanno fatto interventi di approfondimento o domande mirate

per una comprensione maggiore, hanno rielaborato a casa gli argomenti in modo organico e hanno

cercato soprattutto di cogliere le cause dei fenomeni trattati, hanno raggiunto una conoscenza

degli argomenti piuttosto ben curata nei particolari e approfondita. Altri alunni hanno lavorato in

modo diligente, ma non sempre in modo costante, e hanno ottenuto risultati piuttosto buoni. Alcuni

hanno incontrato delle difficoltà nella comprensione degli argomenti e hanno raggiunto alla fine

dell’anno risultati nel complesso sufficienti.

COMPETENZE: le lezioni di riconoscimento di campioni di minerali e rocce hanno avuto come

scopo l’esercitare l’alunno a saper cogliere i particolari, che determinano le differenze tra gli aspetti

diversi del mondo naturale che ci circonda. Buona parte degli alunni ha seguito con pazienza e

dedizione le lezioni, ha acquisito buone capacità di riconoscimento, alcuni si sono limitati alle

descrizioni teoriche riportate nel testo.

Gli alunni hanno poi acquisito le informazioni teoriche sulla tettonica delle zolle necessarie per

saper individuare, a livello globale, le zone della crosta terrestre attive e ad alto rischio di fenomeni

sismici e vulcanici.

CAPACITA’: sia durante le lezioni, sia durante le verifiche orali e scritte, si è tentato di sviluppare

ed esercitare una capacità logica per saper collegare argomenti diversi, per saper descrivere gli

argomenti sia con una visione di insieme generale, sia nei loro aspetti più particolareggiati. In molti

argomenti affrontati è stato necessario recuperare informazioni di fisica o di chimica degli anni

passati, questo è stata una valida esperienza per comprendere l’interdisciplinarietà fra le materie e

acquisire quindi, la capacità di porsi di fronte a un fenomeno cercando sempre di capirne le cause,

facendo riferimento alle nozioni acquisite negli anni. Ciò sviluppa elasticità mentale e stimolo per

porsi domande, per ricercare poi le risposte attinenti. Gli alunni per la maggior parte hanno

raggiunto una buona capacità espositiva, padronanza del linguaggio scientifico appropriato e

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.72 di 95

buona competenza sugli argomenti svolti, rimangono comunque alcuni alunni che hanno raggiunto

tali obiettivi solo in parte.

METODOLOGIA

Gli argomenti tracciati nel programma sono stati affrontati e spiegati attraverso lezioni frontali,

durante le quali gli alunni hanno avuto spazio per chiedere chiarimenti e ulteriori approfondimenti.

Durante le lezioni l’insegnante ha anche seguito un’ impostazione personale nello svolgimento

degli argomenti che non sempre coincideva con quella proposta dal testo.

Per quanto riguarda la sezione di mineralogia e geologia gli alunni hanno potuto osservare

direttamente alcuni campioni per poter cogliere e comprendere con maggior concretezza gli aspetti

descrittivi di questo argomento.

MATERIALE DIDATTICO Il libro di testo utilizzato: GEOGRAFIA GENERALE quarta edizione, autori: Neviani e Pignocchino,

casa editrice: SEI

Campioni di minerali e di rocce

TIPOLOGIA DELLE PROVE Nel primo quadrimestre sono state realizzate due prove orali e due prove scritte della tipologia B a

domande aperte con un numero limitato di righe di risposta (3 domande con 8 righe di risposta).

Nel secondo quadrimestre sono state realizzate due prove orali, due prove scritte a febbraio e a

maggio inserite nei giorni delle simulazioni della terza prova in preparazione all’esame. Ad aprile è

stata fatta un’altra prova sempre della medesima tipologia.

Nelle prove sia scritte che orali gli alunni sono stati abituati ad essere valutati in base a questi

indicatori:

La correttezza dei contenuti

L’utilizzo di una terminologia specifica

La capacità di collegamento tra argomenti differenti

L’autonomia e la sicurezza nell’ esposizione

La costruzione logica del discorso

La capacità di sintesi

L’attinenza della risposta alla domanda richiesta

Il livello di approfondimento esposto

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PROGRAMMA DI GEOGRAFIA GENERALE:

ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA

Programma del primo quadrimestre ASTRONOMIA E ASTROFISICA 1.Osservare il cielo: 1 ora di spiegazione

1.6 La luce messaggera dell’universo

La velocità della luce, frequenza e lunghezza d’onda,

spettro delle radiazioni elettromagnetiche, i fotoni e

l’energia trasportata

1.8 La spettroscopia La rifrazione e la scomposizione della luce, gli spettri di

emissione continui, spettri di emissione a righe, spettri di

assorbimento, lo studio della luce stellare tramite gli

spettri.

2. Alla scoperta delle stelle: 3 ore

2.1 studiare le stelle

Il termine parallasse, angolo di parallasse annua, il

parsec, le stelle fisse.

Le unità di misura delle distanze in astronomia: L’unità

astronomica, l’anno luce, il parsec.

2.2 La luminosità delle stelle e le

classi di magnitudine

La luminosità apparente e assoluta, la magnitudine

apparente e assoluta

2.3 L’analisi spettrale della luce

delle stelle

Informazioni ottenute dall’analisi degli spettri di

assorbimento stellari: la composizione chimica, la

temperatura superficiale. Le classi spettrali O, B, A, F, G,

K, M.

2.4 L’effetto Doppler e gli spettri

delle stelle

Esempio di effetto Doppler delle onde sonore. Lo

spostamento delle righe spettrali causato dall’effetto

Doppler

2.6 Il diagramma di Hertzsprung-

Russel

Significato dei parametri posti nel diagramma in ascissa e

in ordinata, la sequenza principale, le nane bianche , le

giganti e supergiganti rosse.

3. Nascita, vita e morte delle stelle: 2 ore

3.1 Le forze che agiscono nelle

stelle

La forza di attrazione gravitazionale, la legge universale

dei gas, le reazioni di fusione termonucleare.

3.2 le reazioni di fusione nucleare

nelle stelle

l’equazione di Einstein, la pressione di radiazione.

3.3 La nascita delle stelle

Le nebulose interstellari, il collasso gravitazionale, la

protostella, l’inizio delle reazioni termonucleari, la fase

stellare

3.4 Le stelle della sequenza

principale

Il ciclo protone-protone realizzato dalle stelle della

sequenza principale, caratteristiche di: massa,

temperatura superficiale, luminosità assoluta e durata di

vita delle stelle della sequenza principale

3.5 Dalla sequenza principale alle

giganti rosse

L’evoluzione differenziate delle stelle in base alla loro

massa, le stelle con massa inferiore a 1/10 della massa

solare, le stelle con massa compresa tra 1\10 e 1\2 di

massa solare, le stelle con massa compresa tra 1\2 e 2

m.s., le stelle con massa compresa tra 2 e 8 m.s. infine

le stelle con massa maggiore alle 8 m.s.

3.6 le stelle più piccole muoiono

come nane bianche

Le stelle rosse si trasformano direttamente in nane

bianche, le stelle gialle e bianche passano per giganti

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.74 di 95

rosse prima di diventare nane bianche

3.7 le stelle più massicce

diventano supernovae

Le stelle azzurre attraversano la loro fase finale come

supernovae e muoiono come stelle a neutroni o buchi

neri

3.8 Le stelle modificano la

composizione dell’Universo

Concetto di stella di prima e seconda generazione

4. Le Galassie e l’Universo: 2 ore

4.1 Le galassie Gli ammassi di galassie e i superammassi.

4.2 I movimenti delle galassie Il moto di rotazione e di traslazione delle galassie.

4.3 La classificazione delle

galassie

La classificazione delle galassie in base alla forma e alle

dimensioni: le galassie ellittiche, le galassie a spirale, le

galassie irregolari.

4.4 La nostra galassia: la Via

Lattea

La forma e le dimensioni della nostra Galassia, la

posizione del sistema solare nella Galassia

4.6 Il red shift delle galassie e

l’espansione dell’Universo

Lo studio degli spettri galattici, lo spostamento delle righe

spettrali verso il rosso, il moto di recessione e la legge di

Hubble

4.7 Le ipotesi cosmologiche

Il modello dello stato stazionario, il modello dell’universo

inflazionarlo (Big bang).

4.8 L’origine dell’universo secondo

la teoria del big bang

L’era di Plank, era dell’inflazione, l’annichilazione, era

degli androni e dei quark, era della nucleosintesi e era

della materia, l’alba cosmica.

Le prove a favore del Big Bang: Il moto di recessione

delle galassie, le percentuali di idrogeno ed elio

nell’Universo attuale, la radiazione cosmica di fondo.

Le possibili evoluzioni dell’Universo: L’universo chiuso,

l’universo aperto e l’universo piatto.

IL SISTEMA SOLARE

5. il Sole e i suoi pianeti: 2 ore

5.1 Il sistema solare: corpi in

movimento uniti dalla forza di

gravità

Elenco dei corpi celesti che compongono il sistema solare

5.2 I corpi del Sistema solare si

sono formati insieme

La nascita del proto-Sole, l’innesco delle reazioni

termonucleari, l’emissione di un forte vento solare, la

formazione dei protopianeti.

5.3 Il Sole: una stella che ha una

lunga vita stabile

Classificazione, posizione nel diagramma H-R, futura

evoluzione.

5.4 La struttura del Sole

Il nucleo, la zona radiativa, la zona convettiva, la

fotosfera, la cromosfera, la corona e il vento solare.

5.5 L’attività del Sole

5.6 Il moto dei pianeti

5.7 le leggi di Keplero descrivono

il moto di rivoluzione dei pianeti

La disposizione dei pianeti, la prima legge: forma

dell’orbita, afelio e perielio; la seconda legge: la velocità

di rivoluzione di un pianeta non è costante; la terza

legge.

6. L’esplorazione del Sistema Solare: 1 ora

6.1 Due categorie di pianeti:

terrestri e gioviani (solo la parte

in generale, non sono stati trattati

nello specifico i singoli pianeti)

La distinzione tra pianeti di tipo terrestre e di tipo

gioviano, l’esclusione di Plutone dalla denominazione di

pianeta.

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6.5 I pianeti nani Plutone, Cerere e Eris

6.6 Asteroidi meteore e meteoriti

Gli steroidi, la nube di Oort e la fascia di Kuiper, le

comete: struttura e genesi. Meteore e meteoriti e il

fenomeno delle “stelle cadenti”.

6.7 le comete Struttura e provenienza

IL PIANETA TERRA

7. La Terra un pianeta unico: 1 ora

7.4 La forma della Terra

Asse di rotazione, individuazione di due punti: polo Nord

e polo Sud, l’equatore.

Il valore dell’accelerazione di gravità g. La differenza di g

rispetto ai poli o all’equatore

7.5 La rappresentazione della

forma della terra

L’approssimazione più efficace: l’elissoide a tre assi. La

costruzione del geoide che evidenzia il rigonfiamento

equatoriale.

7.6 Il reticolo geografico e le

coordinate geografiche

La costruzione dei paralleli e dei meridiani, parallelo e

meridiano fondamentale di riferimento. Le coordinate

geografiche: latitudine, longitudine e altitudine.

8. I Movimenti Della Terra: 5 ore

8.1 Il moto di rotazione

Il periodo di rotazione, la velocità angolare, la velocità

lineare di rotazione

Lettura: le prove fisiche della

rotazione terrestre

Il Pendolo di Foucault, esperienza di Guglielmini

8.2 Le conseguenze della

rotazione terrestre

L’alternarsi del dì e della notte, la presenza del

crepuscolo, l’apparente movimento giornaliero degli astri

sulla sfera celeste, la forza centrifuga massima

all’equatore e nulla ai poli, la forza apparente di Coriolis

che interessa corpi come masse d’aria e masse di acqua

che non sono svincolati dalla superficie terrestre.

8.3 Il moto di Rivoluzione Il periodo di rivoluzione, il piano dell’eclittica, la linea

degli apsidi che unisce afelio con perielio, la velocità di

rivoluzione. Individuazione dei giorni del solstizio e i

giorni dell’equinozio.

8.4 Le conseguenze della

rivoluzione terrestre

La differenza di durata tra il giorno sidereo e il giorno

solare,

8.5 Le stagioni astronomiche L’alternarsi delle stagioni astronomiche dipende dalla

durata del dì e dall’altezza del Sole. Condizioni di

illuminazione e di inclinazione dei raggi solari in

primavera, estate autunno e inverno, la durata delle

stagioni, il grande dì e la grande notte osservata ai poli

Inizio programma del secondo

quadrimestre

8.7 I moti millenari della terra Il moto conico dell’asse e la precessione degli equinozi,

differenza tra la durata dell’anno sidereo e dell’anno

solare, le nutazioni, lo spostamento della linea degli

apsidi, la variazione dell’eccentricità dell’orbita, la

variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.76 di 95

9. Misure Di Spazio e Tempo

9.4 Il tempo civile La distinzione tra anno sidereo, anno solare e anno civile.

L’anno bisestile

Il calendario giuliano e il calendario gregoriano

10. La Luna: 3 ore

10.2 Le caratteristiche fisiche

della Luna

La massa, il raggio lunare e la densità lunare. La distanza

media Terra-Luna, la forma. La mancanza dell’atmosfera

cause e conseguenze

10.3 Guardando la Luna

Le strutture della superficie lunare: i crateri da impatto ,

gli altopiani, i mari lunari

10.4 La struttura interna della

Luna

La crosta lunare, il mantello superiore e inferiore, il

nucleo.

10.5 L’origine della Luna L’ipotesi della fissione, l’ipotesi della cattura, l’ipotesi

dell’accrezione, l’ipotesi dell’impatto

10.6 I movimenti della Luna

Il moto di rotazione: durata e conseguenze. Il moto di

rivoluzione: l’orbita lunare, la linea dei nodi, il mese

sidereo e il mese sinodico. Il moto di traslazione:

l’epicicloide. I moti secondari.

10.7 Le fasi lunari

Il cambiamento delle condizioni di illuminazione della

Luna: novilunio, plenilunio, primo e ultimo quarto.

10.8 Le eclissi

Condizioni indispensabili per il verificarsi di una eclissi di

Luna, eclissi totali, parziali e di penombra. Condizioni

indispensabili per il verificarsi di una eclissi di Sole, eclissi

totale, anulare, parziale e di penombra.

I MATERIALI DELLA LITOSFERA

11. I minerali: 2 ore

11.1 Che cos’è un minerale Definizione di minerale, ad ogni minerale è associata una

formula mineralogica, la forma cristallina specifica,

11.2 La struttura dei cristalli Un cristallo presenta una forma esterna poliedrica, la

cella cristallina: unità interna tridimensionale, ione o

atomo vicariante,

11.3 Le proprietà dei minerali Proprietà fisiche: la densità, la durezza e la scala di Mohs,

la sfaldatura (esempio calcite), la frattura, l’elasticità, la

plasticità, la malleabilità e la duttilità. Proprietà ottiche e

organolettica.

11.4 La composizione chimica e la

classificazione dei minerali

La massa della crosta terrestre è costituita per un 98%

da otto elementi: ossigeno, silicio, alluminio, ferro, calcio,

sodio, potassio e magnesio. Suddivisione dei minerali in

otto classi: elementi nativi, ossidi, solfuri, alogenuri,

carbonati, fosfati, solfati, silicati.

11.5 I silicati, i minerali più

abbondanti

La struttura tipica dei silicati, gli alluminosilicati, i silicati

femici e i silicati salici.

Lettura: la classificazione dei

silicati

La classificazione dei silicati nelle sei sottofamiglie:

nesosilicati, sorosilicati, inosilicati, ciclosilicati, fillosilicati

e tectosilicati.

11.6 La genesi dei minerali Formazione per solidificazione diretta di una massa fusa,

per precipitazione o evaporazione

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12. Le rocce magmatiche: 2 ore

12.1 Le rocce: corpi solidi formati

da minerali

Definizione di roccia, suddivisione delle rocce in

magmatiche, sedimentarie e metamorfiche

12.2 Il processo magmatico Definizione di magma, differenze con la lava, modalità di

raffreddamento delle rocce intrusive, effusive e

ipoabissali

12.3 La struttura delle rocce

magmatiche

Struttura olocristallina di una roccia magmatica intrusiva,

struttura porfirica o vetrosa di una roccia effusiva.

12.4 la composizione delle rocce

magmatiche

I minerali essenziali delle rocce magmatiche, suddivisione

tra minerali femici e minerali salici, la classificazione delle

rocce in base alla diversa percentuale di silice. Le rocce

sialiche, intermedie, femiche ed ultrafemiche.

12.5 La classificazione delle rocce

magmatiche

La classificazione in base alla struttura, al colore e alla

densità. Le principali famiglie di rocce magmatiche: la

famiglia dei graniti, delle dioriti, dei gabbri e delle

peridotiti.

13. Le rocce sedimentarie e metamorfiche: 3 ore 13.1 Il processo sedimentario La degradazione meteorica, fisica o meccanica, chimica

determina l’erosione di rocce affioranti, il trasporto dei

clasti ad opera dell’acqua, gli ambienti di sedimentazione,

la diagenesi che si suddivide in compattazione e

cementazione.

13.2 La struttura e le

caratteristiche delle rocce

sedimentarie

La presenza dei fossili tra gli strati di sedimenti.

13.3 La classificazione delle rocce

sedimentarie

Le rocce sedimentarie clastiche o detritiche: la

classificazione dei sedimenti incoerenti in base alla

granulometria, le rocce corrispondenti alle differenti

tipologie di sedimenti: conglomerati, arenarie, siltiti e

argilliti.

Le rocce sedimentarie di deposito chimico: le evaporati

che derivano dalla precipitazione di sali come salgemma,

gesso; i calcari inorganici come stalattiti e stalagmiti; le

selci.

Le rocce sedimentarie organogene di natura carbonatica

come il calcare e la dolomia, di natura silicea come le

diatomiti e le radiolariti.

13.4 Il processo metamorfico Le cause del metamorfismo, il metamorfismo di contatto,

il metamorfismo regionale di basso, medio e alto grado.

13.5 La struttura e la

composizione delle rocce

metamorfiche

La ricristallizzazione dei minerali, la lineazione e la

foliazione, un particolare tipo di foliazione: la scistosità

13.6 la classificazione delle rocce

metamorfiche

Esempi di rocce che hanno subito un processo di

metamorfismo regionale gli argilloscisti, i micascisti, lo

gneiss. Esempio di metamorfismo di contatto: il marmo

LA TERRA E’ UN PIANETA INSTABILE

14. I fenomeni vulcanici: 1 ora

14.1 Vulcani e plutoni: due

diverse forme dell’attività

magmatica.

La formazione del magma all’interno della litosfera, Le

caratteristiche di temperatura, di fusione e di viscosità

dei magmi salici, intermedi e femici

14.3 I vulcani e i prodotti della

loro attività.

Tipologie differenti di eruzioni vulcaniche: vulcanesimo

effusivo ed esplosivo. I magmi femici determinano

un’attività tranquilla mentre i magmi sialici un’attività

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esplosiva

14.4 la struttura dei vulcani

centrali

Descrizione della struttura dei vulcani a scudo e degli

stratovulcani

14.5 le diverse modalità di

eruzione

Eruzioni di tipo hawaiano, stromboliano, vulcaniano,

pliniano, peleano e eruzioni freatiche.

14.7 La geografia dei vulcani La distribuzione, a livello globale, sulla superficie

terrestre di fenomeni vulcanici attivi: dorsali oceaniche,

archi di isole o catene di vulcani continentali in prossimità

di fosse oceaniche, i punti caldi.

15. I fenomeni sismici: 2 ore

15.1 I terremoti

Definizione di fenomeno sismico, la generazione di onde

sismico di tipo elastico dall’ ipocentro, la posizione

dell’epicentro sulla superficie. La distribuzione geografica

dei terremoti tettonici

15.2 I meccanismi dei terremoti

tettonici: la teoria del rimbalzo

elastico

La teoria del rimbalzo elastico, il comportamento elastico

della roccia, la rottura di una massa rocciosa, la

formazione di una faglia.

15.3 Le onde sismiche La distinzione tra onde P e onde S, onde di compressione

e di distorsione, onde longitudinali e trasversali, la

velocità delle onde sismiche al variare della densità della

materia attraversata dall’onda

15.4 Il rilevamento delle onde

sismiche: sismografi e

sismogrammi

Come si localizza la posizione dell’epicentro dallo studio

delle onde P e S

15.5 Intensità e magnitudo dei

terremoti

La scala delle intensità dei terremoti o scala Mercalli, la

scala delle magnitudo o scala Richter.

16. La struttura e le caratteristiche fisiche della Terra: 1 ora

16.1 Come si studia l’interno della

Terra

I valori di densità nei differenti strati: crosta, mantello e

nucleo. La propagazione delle onde sismiche segue i

principi dell’ottica geometrica, cambiamento di velocità al

variare della densità della materia, cambiamento di

direzione di propagazione per riflessione e rifrazione.

16.2 Le superfici di discontinuità La struttura interna della Terra, la discontinuità di

Mohorovicic, di Gutenberg e di Lehmann

16.3 Il modello della struttura

interna della Terra

La crosta: differenze tra crosta continentale e crosta

oceanica, il mantello superiore suddiviso in: litosfera,

astenosfera e mesosfera, il mantello inferiore, il nucleo

esterno e il nucleo interno.

16.4 Calore interno e flusso

geotermico

Il calore primordiale, il calore generato dagli isotopi

radioattivi disposti all’interno del mantello, le celle

termiche convettive: motore interno dei movimenti della

litosfera.

16.5 Il campo magnetico terrestre Il campo geomagnetico, la magnetosfera, direzione e

intensità del campo magnetico, le inversioni di polarità.

I minerali ferromagnetici, la magnetizzazione permanente

conservata dai minerali all’interno della roccia. Il

paleomagnetismo, le anomalie magnetiche negative e

positive.

17. Tre teorie per spiegare la dinamica della litosfera: 4 ore

17.2 La teoria della deriva dei

continenti

La Pantalassa e la Pangea, le prove a sostegno della

teoria di Wegener della deriva dei continenti:

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.79 di 95

Lettura: le prove della deriva dei

continenti

paleontologiche, geomorfologiche, paleoclimatiche

17.3 La teoria dell’espansione dei

fondali oceanici

Lettura: la migrazione apparente

dei poli

Le strutture morfologiche più significative, le dorsali

oceaniche caratterizzate da un vulcanesimo effusivo di

lava basaltica e frammentate da faglie trasformi. Le

pianure abissali, il sistema arco vulcanico associato a

fossa oceanica.

La teoria di Hess: I movimenti convettivi all’interno

dell’astenosfera determinano la formazione delle dorsali

oceaniche e l’espansione dei fondali oceanici.

La prova dell’espansione: il paleomagnetismo

17.4 La teoria della tettonica a

zolle

La definizione di zolla, i margini costruttivi, distruttivi e

conservativi

17.5 I margini divergenti Margini costruttivi in corrispondenza delle dorsali

oceaniche, attività vulcanica tranquilla, fenomeni sismici

con ipocentri superficiali, famiglie di faglie dirette .

17.6 I margini convergenti Margini distruttivi, il fenomeno della subduzione, attività

vulcanica esplosiva, formazione di archi vulcanici e di

fosse oceaniche, fenomeni sismici con ipocentri anche

profondi, famiglie di faglie inverse.

Fenomeno di subduzione tra crosta oceanica e crosta

oceanica, formazione di fossa oceanica e arco vulcanico

insulare.

Fenomeno di subduzione tra crosta continentale e crosta

oceanica, formazione di fossa oceanica e arco vulcanico

continentale.

Collisione tra due croste continentali, orogenesi di una

nuova catena montuosa

17.7 I margini conservativi Presenza di faglie trasformi. Attività sismica superficiale.

17.8 Il motore della tettonica

delle zolle

Le celle convettive all’interno del mantello. I punti caldi

17.9 Tettonica delle zolle e attività

endogena

Il piano di Benioff. Margini costruttivi, distruttivi,

conservativi e attività vulcaniche

15 maggio 2013

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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Materia: Lingua e letteratura inglese Classe Vª LS A A. S. 2012 / 2013

Riguardo alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in

termini di:

CONOSCENZE: L’insegnamento di lingua e letteratura inglese si è basato su una

presentazione complessiva degli autori scelti e sulla lettura, analisi e commento di brani

antologici, come risulta dal programma allegato.

Gli autori sono stati studiati in stretta connessione con le loro opere. Perciò sono stati

esaminati anzitutto i testi e quindi si è concentrata l’attenzione sul rapporto fra l’autore e il

suo tempo. Il confronto fra le tematiche e le caratteristiche stilistiche degli autori di uno

stesso periodo ha permesso di definire le relative correnti letterarie. In particolare si è

inteso fornire agli studenti un panorama della letteratura inglese degli ultimi due secoli in

rapporto alla rilevanza degli autori e all’interesse dei temi da loro trattati.

La classe è costituita da un certo numero di studenti con buone basi linguistiche,

interessati, motivati, disponibili a collaborare e a contribuire allo svolgimento delle lezioni

che sono risultate proficue anche per gli studenti più deboli. Alcuni, infatti, grazie a un

tenace impegno e agli stimoli ricevuti durante le lezioni, sono riusciti a recuperare le

lacune linguistiche e a svolgere il programma con soddisfazione.

COMPETENZE: Allo scopo di modificare una iniziale tendenza degli alunni a

immagazzinare nozioni in modo acritico e mnemonico, si è cercato di abituarli a uno studio

più razionale e volto a cogliere sia gli aspetti di forma che di contenuto dei diversi testi

analizzati. Puntuale è stato lo svolgimento del programma seguendo il manuale al fine di

dare a tutti una base comune ed essenziale allo sviluppo di concetti e di idee. È stata data

agli studenti la possibilità di organizzare il programma con scansione settimanale per

favorire un costante studio individuale.

Per quanto riguarda la padronanza della lingua si è posta una particolare attenzione

nell’aiutare gli studenti a formulare frasi semplici e chiare, cercando di fornire strutture

linguistiche facili che consentissero ai più deboli di superare una iniziale difficoltà

espressiva.

La maggior parte degli alunni ha dimostrato di utilizzare le conoscenze acquisite con buoni

risultati, altri invece hanno conseguito una competenza sufficiente o comunque di media

sufficienza.

CAPACITÀ: Gli studenti sono stati avviati allo studio dei testi letterari in relazione ai

movimenti e ai periodi trattati, di cui sono stati evidenziati la specificità e nello stesso

tempo gli elementi di collegamento e di reciprocità. Agli studenti volonterosi per i quali il

giudizio è in qualche caso buono o discreto e in altri soddisfacente si contrappongono solo

alcuni che presentano difficoltà e lentezze nella produzione linguistica. La preparazione è

stata verificata durante l’anno scolastico mediante periodici colloqui di accertamento e

verifiche scritte.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.81 di 95

2. METODOLOGIE

Il punto di partenza del programma del quinto anno è The Romantic Period. È stato

suggerito un approccio che prevede lo studio dei movimenti letterari da un punto di vista

generale e di singoli autori inquadrati nel contesto storico-sociologico attraverso l’analisi

di brani antologici.

Nel primo trimestre gli studenti hanno avuto a disposizione il lettore di madrelingua

inglese ogni quindici giorni per conversazioni su argomenti inerenti al programma.

4. MATERIALI DIDATTICI

Testi adottati: M. Spiazzi, M. Tavella, Only connect … New Directions, vol. 2 e 3.

5. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Per la terza prova scritta è stata scelta la tipologia B, cioè quesiti a risposta singola in

numero di 3 con indicazione del numero delle righe.

A disposizione della commissione sono depositati in segreteria gli esempi delle prove e

delle verifiche effettuate.

Prof.Ambra Baessato

1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

THE ROMANTIC AGE Periodo / ore 26

Revolutions and industrialization p. D 54

From the Napoleonic wars to the Regency p. D 56

The Egotistical Sublime p. D 58 - 59

Reality and Vision p. D 60

WILLIAM WORDSWORTH p. D 78

Preface to the second edition of ‘800 p. D 81

Daffodils p. D 85

SAMUEL TAYLOR COLERIDGE p. D 94

The Rime of the Ancient Mariner (I-VII) p. D 97

PERCY BYSSHE SHELLEY p. D 119

England in 1819 p. D 122

Ode to the West Wind (IV) p. D 123

JOHN KEATS p. D 126

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.82 di 95

Ode on a Grecian Urn p. D 129

The Novel of Manner’s p. D 66

JANE AUSTEN p. D 136

Pride and Prejudice p. D 147

FRom Pride and Prejudice p. D 67, 149-155

THE VICTORIAN AGE Periodo / ore 24

The early Victorian Age p. E 4

The later years of Queen Victoria’s reign p. E 7

The Victorian Compromise p. E 14

The Victorian Novel p. E 20

Types of Novel p. E 22

CHARLES DICKENS p. E 37

Oliver Twist p. E 40

From Oliver Twist (ch. II, III) p. E 41 - 43

Hard Times p. E 52

From Hard Times (ch. I. V) p. E 53 - 56

Aestheticism and Decadence p. E 31 - 32

Victorian Drama p. E 33

OSCAR WILDE p. E 110

The Importance of Being Earnest p. E 124

The Picture of Dorian Gray p. E 112

Dorian’s hedonism (ch. II) p. E 118

THOMAS HARDY

Tess of the D’Urbervillers p. E 76

Victorian Poetry and the dramatic monologue p. E 28

ROBERT BROWNING p. E 105

My last duchess p. E 29

THE TWENTHIETH CENTURY Periodo / ore 44

The Modern Age p. F 2 -3

The Age of Anxiety p. F 14

Modernism p. F 17

Modern Poetry p. F 19 – 21

WILLIAM BUTLER YEATS p. F 30

Easter 1916 p. F 36

The War Poets p. F 42

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.83 di 95

RUPERT BROOKE p. F 42

The Soldier p. F 45

WILFRED OWEN p. F43

Dulce Et Decorum Est p. F 46

THOMAS STEARNS ELIOT p. F 52

The Waste Land: p. F 54

From The Waste Land: The Burial of the Dead p. F 57

Journey of Magi p. F 68

The Modern novel p. F 22

The Interior monologue p. F 24

JOSEPH CONRAD p. F 83

Heart of Darkness (ed. Black Cat)

EDWARD MORGAN FORSTER

A Passage to India (ed. Black Cat)

JAMES JOYCE p. F 138

Dubliners p. F 141

From Dubliners: Eveline p. F 143

VIRGINIA WOOLF p. F 157

From A Room of one’s own (fotocopie)

Mrs Dalloway p. F 159

From Mrs Dalloway: Clarissa and Septimus p. F 161

The Present Age p. G 2 - 3

The Cultural Revolution p. G 14

Post War Drama p. G 24

SAMUEL BECKETT p. G 100

Waiting for Godot: p. G 101

From Waiting for Godot: Act I, II p. G 104 - 107

JOHN OSBORNE p. G 121

Look Back in Anger p. G 122

From Look Back in Anger: Act I p. G 124

New trends in poetry p. G 20

SEAMUS HEANEY p. G 34

Digging p. G 38

This Morning from a Dewy Motorway (fotocopia)

The Contemporary novel p. G 23

JACK KEROUAC p. G 130

From On the Road p. G 133

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.84 di 95

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Materia DISEGNO E STORIA DELL’ARTE Classe 5a A – LS A.S. 2012/13

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE: la classe ha discretamente manifestato la propria disponibilità nel seguire gli

stimoli proposti e non è stata in grado di superare autonomamente le difficoltà incontrate.

Un ristretto numero di alunni ha seguito con interesse gli sviluppi della materia grazie alla loro

passione personale mentre per un numero maggiore, la cui partecipazione è stata disciplinata da

ogni avvenimento all’interno della classe, gli obiettivi prefissati sono stati un traguardo raggiunto a

volte con fatica e comunque con il supporto costante del docente. Un restante esiguo numero di

alunni ha inoltre manifestato conoscenze vaghe e molto superficiali.

Alcuni ragazzi, già dall’inizio dell’anno scolastico, hanno evidenziato le loro difficoltà avendo una

preparazione di base notevolmente differente per le carenze didattiche dei loro precedenti anni

scolastici, accumulate presso altri istituti. Queste differenze sono state in parte superate con attività

didattica mirata e in parte con incontri specifici durante lo sportello pomeridiano.

Il programma quindi è stato sviluppato analizzando la parte generale del periodo artistico e

successivamente gli aspetti peculiari di alcuni artisti per i quali è stata effettuata un’analisi più

dettagliata di alcune opere che generalmente caratterizzano l’attività complessiva dell’autore.

In questo contesto generale si è dato spazio alla ricerca personale ed agli approfondimenti di quei

ragazzi che si sono voluti confrontare nell’analisi personale e che in momenti successivi hanno

esposto alla classe dimostrando propensione per la materia.

COMPETENZE: la metodologia di analisi per alcuni rappresenta una base sulla quale impostare

un dialogo con proprietà di linguaggio e lessico appropriato, per altri è legata ad un ragionamento,

non sempre autonomo, con il quale raggiungere il traguardo prefissato. Nel complesso le

competenze acquisite dalla classe sono soddisfacenti e permettono alla maggior parte degli alunni di

gestire abbastanza autonomamente i contenuti del programma. Per un ristretto numero di alunni lo

studio mnemonico è stato tuttavia, l’unica soluzione possibile per recepire i percorsi culturali

dell’arte del novecento.

CAPACITÀ: la classe nel complesso ha generalmente maturato la sensibilità necessaria per

affrontare nel corso dell’anno scolastico gli argomenti trattati, riuscendo ad affrontarli non

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.85 di 95

esclusivamente dal punto di vista didattico. La scarsa capacità di concentrazione, manifestata

soprattutto dai ragazzi che si sono inseriti quest’anno, e la loro ridotta attenzione ad una lezione

intera ha permesso solo ad alcuni di sviluppare collegamenti all’interno della materia e con i

contenuti di altre discipline. Delle eccellenze si sono evidenziate in vari momenti dell’anno

scolastico senza però diventare soggetti trainanti all’interno della classe e senza influenzare i meno

portati per la materia che spesso erano disinteressati alle lezioni.

Prof. Andrea Pillepich

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

Unità didattiche e/o;

Moduli e/o;

Percorsi formativi;

Eventuali approfondimenti.

U.D. – Modulo – Percorso Formativo – Approfondimento

IL NOVECENTO U.D. 45

Verso il controllo degli imperi centrali: il tramonto delle certezze

I presupposti dell’Arts and Crafts Exibition Society di William Morris

L’Art Nouveau: il nuovo gusto borghese

Architettura art nouveau: lo “stile nuovo” del costruire

Charles Renne Mackintosh

Scuola d’Arte

Antoni Gaudì

Casa Milà

Josef Hoffmann

Palazzo Stoclet

Gustav Klimt

Giuditta I

La culla

Ritratto di Adele Bloch-Bauer

L’esperienza delle arti applicate a Vienna tra Kunstgeverbesschule e Secession

I Fauves: il colore sbattuto in faccia

Henri Matisse

Donna con cappello

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.86 di 95

La stanza rossa

La danza

Signora in blu

L’espressionismo: l’esaltazione della forma

Edvard Munch

Sera nel corso Karl Johann

Il grido

Pubertà

La modella parigina

La fanciulla malata

Oskar Komoschka

Autoritratto con la moglie Olda

Ritratto di Carl Moll

La sposa del vento

Nascita e sviluppo città americana

Il novecento delle avanguardie storiche

Il cubismo: un pittore non deve mai fare quello che la gente si aspetta da lui

Pablo Picasso

Bevitrice di assenzio

Poveri in riva al mare

Famiglia di acrobati con scimmia

Les demoiselles d’Avignon

Guernica

La Guerra

La Pace

Georges Braque

Case all’Estaque

Violino e brocca

Filippo Tommaso Marinetti e l’estetica futurista: Zang Tumb Tumb

Umberto Boccioni

La città che sale

Stati d’animo

Forme uniche della continuità dello spazio

Antonio Sant’Elia

Le architetture impossibili

La Città nuova: casamento con ascensori esterni, galleria, passaggio coperto, su tre piani stradali

(linea tramviaria, strada per automobili, passerella metallica), fari e telegrafia senza fili

Stazione d’aereoplani e treni ferroviari con funicolari ed ascensori, su tre piani stradali

Giacomo Balla

Dinamismo di un cane al guinzaglio

Velocità d’automobile

Compenetrazione iridescente

Arte tra provocazione e sogno: il Dada

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.87 di 95

Hans Arp

Die Grablegung der Vogel und Schmetterlinge (La deposizione degli uccelli e delle farfalle)

Raoul Hausmann

Lo spirito del nostro tempo (o anche Testa meccanica)

Marcel Duchamp

Nudo che scende le scale n. 2

Fontana

L.H.O.O.Q. La Gioconda con i baffi

L’arte dell’inconscio: il Surrealismo

Max Ernst

La puberté proche …(o Le Pleiadi)

Au premier mot limpide (Alla prima parola chiara)

La vestizione della sposa

Joan Mirò

Il carnevale dell’arlecchino

Pittura (Composizione)

Pittura (Testa)

Blu III

Blu II

Blu I

René Magritte

L’uso della parola I

Le passeggiate di Euclide

La battaglia delle Argonne

Salvador Dalì

Costruzione molle con fave bollite: presagio di guerra civile

Apparizione di un volto e di una fruttiera sulla spiaggia

Sogno causato dal volo di un’ape

La scuola di Chicago e la nascita del grattacielo

Oltre la forma. L’astrattismo e Der Blaue Reiter

Franz Marc

I cavalli azzurri

Vasilij Kandinskij

Il cavaliere azzurro

Senza titolo

Alcuni cerchi

Piet Mondrian

Mulino di sera

Mulino al sole

L’albero blu

L’albero orizzontale

L’albero grigio

Melo in fiore

Composizione n. 10, Molo e oceano

Kazimir Malevic e il Suprematismo

Raccolta delle segale

Arrotino

Quadrangolo (Quadrato nero su fondo bianco)

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.88 di 95

Bianco su bianco (Quadrato bianco su fondo bianco

Torso (prototipo di una nuova immagine)

Il Razionalismo in architettura

L’esperienza del Bauhaus

Ludwig Mies van der Rohe

Casa di campagna in cemento armato

Seagram Building

Alvar Aalto

Casa a torre Neue Vahr

Le Corbusier

Villa Savoye

Il modulor

Unità di abitazione

Cappella di Notre Dame du Haut

Frank Lloyd Wrigt

Casa sulla cascata

Solomon R. Gugenhaim Museum

Architettura fascista, tra il razionalismo e il monumentalismo

Il Razionalismo in Europa: abitare e pianificare

Tra Metafisica, richiamo all’ordine e Ecole de Paris

Giorgio de Chirico

L’enigma dell’ora

Le muse inquietanti

Trovatore

Piazza d’Italia con statua e roullotte

Carlo Carrà

I funerali dell’anarchico Galli

Simultaneità: donna al balcone

La musa metafisica

Le figlie di Loth

Giorgio Morandi

Natura morta 1921

Paesaggio al Poggio

Natura morta metafisica

Natura morta 1918

Natura morta di oggetti in viola

Esperienze italiane: l’arte e gli artisti tra le due guerre e nel ventennio fascista

March Chagall

L’anniversario

Re David in blu

Amedeo Modigliani

Nudo disteso con i capelli sciolti

Ritratti

Jeanne Hébuterne

Ritratto di Lunia Czechowska

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.89 di 95

U.D. effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico U.D. 45

1. METODOLOGIE (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individuali, attività di recupero

- sostegno e integrazione, ecc.)

Il programma è stato svolto utilizzando principalmente la lezione frontale interattiva, affiancata

dall’analisi di situazioni reali e dove, molto spesso, la verifica orale è stata occasione di

approfondimento ed integrazione.

Alle lezioni sono seguite interrogazioni e verifiche per far conoscere ai ragazzi un differente metodo

di trattazione della materia.

Ogni intervento è stato un importante momento di verifica ed approfondimento della didattica

svolta in classe ed ha permesso agli alunni meno portati di apprendere quei collegamenti che

autonomamente non sarebbero riusciti a comprendere

2. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature,

spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc)

Il testo adottato è “Itinerario nell’arte” dall’Art Nouveau ai giorni nostri (vol. 5), Versione Gialla,

Edizioni Zanichelli, 2010

3. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Specificare (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove

grafiche, prove di laboratorio, ecc.):

Sono state utilizzate sia le prove scritte che le verifiche orali. Le prime, del tipo terza prova, hanno

permesso di valutare la capacità di elaborazione e sintesi, per raggiungere con il procedimento più

rapido il risultato cercato; le seconde hanno permesso di appurare la conoscenza degli argomenti

trattati e, dove possibile per i migliori alunni, effettuare un confronto tra i singoli periodi al fine di

analizzare il progredire artistico.

Si è inoltre provveduto all’esame di alcune opere degli artisti più significativi dei singoli periodi

estrapolando le caratteristiche principali sia del periodo artistico che dell’autore.

I rappresentanti di classe Il Docente

Prof. Andrea Pillepich

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.90 di 95

LICEO SCIENTIFICO PARITARIO “BARBARIGO” - PADOVA

CLASSE V A

ANNO SCOLASTICO 2012/2013

INSEGNAMENTO DELLA

RELIGIONE CATTOLICA

1. OBIETTIVI RAGGIUNTI

a) CONOSCENZE

Una presa di coscienza delle domande di senso che l’Uomo si pone e le risposte della fede.

I punti fondamentali del Credere cristiano: il mistero della Trinità; l’evento Gesù Cristo;

l’azione dello Spirito e l’essenza della Chiesa, tra convocazione e missione.

Le gravi questioni sociali e la risposta del Magistero della Chiesa.

Come affrontare alcune problematiche etiche e relazionali e i valori di fondo cui appellarsi. Le

virtù cristiane.

Le scelte: dalla scelta della facoltà universitaria alle scelte di vita. Pensare il proprio futuro in

termini di libertà e responsabilità, scoprendo il proprio posto nella Chiesa e nella società civile.

L’impegno per il bene comune. Alcuni testimoni: Alcide De Gasperi, Aldo Moro, Giuseppe

Lazzati, Rosario Livatino, Mons. Antonio Bello.

I valori fondamentali della Costituzione italiana. L’apporto dei cattolici e la storia del

movimentismo cattolico dall’unificazione alla Costituzione.

Lettura di alcuni eventi religiosi particolrmente importanti: la rinuncia di Benedetto XVI e

l’elezione di Papa Francesco; alcune questioni di attualità afferenti la vita della Chiesa.

b) COMPETENZE

- Saper formulare dei quesiti chiari e pertinenti rispetto alle diverse questioni affrontate.

- Conoscere le fonti e dove andare a cercare eventuali risposte.

- Acquisire una capacità critica e sapersi assumere la responsabilità nel sostenere una

posizione.

- Individuare le risposte della Chiesa, come anche le motivazioni che la portano ad esprimersi.

- Apprezzare i valori religiosi ed umani nelle diverse situazioni e farne tesoro nel formulare

delle risposte.

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.91 di 95

c) CAPACITÀ

Gli alunni sono capaci

di formulare un giudizio proprio sulle varie questioni;

di riconoscere la positività del pensiero e dell’intervento della Chiesa;

di sapersi confrontare con le idee altrui, rispettando le diverse posizioni;

di coniugare le esigenze della “Verità” con il rispetto della persona.

2. METODOLOGIA

Si è privilegiata la lezione frontale, favorendo la discussione e il confronto diretto tra i

componenti della classe, talvolta partendo dalla lettura di un articolo di giornale o dalla

visione di un film.

Si sono somministrati dei questionari, talvolta finalizzati alla valutazione ma anche per

raccogliere opinioni su determinate problematiche.

Si è stimolata la ricerca e l’approfondimento personale, suggerendo fonti bibliografiche

di varia tipologia..

Spesso ci si è avvalsi del metodo narrativo al fine di far emergere vissuti da approfondire

in un’ottica più ampia della realtà socio-culturale odierna.

Numerosi sono stati i rimandi ad altre discipline, in particolare la Filosofia e la Storia.

3. MATERIALI DIDATTICI

La Bibbia

Articoli da riviste e da testi

Estratti da libri

DVD

Testimonianze

4. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA E CRITERI DI VERIFICA

Sono state considerate nella valutazione: l'attenzione e la partecipazione in classe, una esercitazione

scritta a quadrimestre del tipo “questionario a domande aperte”, la capacità di collegamento con

altre tematiche affrontate e con le altre discipline, la qualità del comportamento.

Padova, 15 maggio 2013

Gli studenti L'insegnante

prof. don Lorenzo Celi

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.92 di 95

3. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

ALCUNE DOMANDE FONDAMENTALI DELL’HOMO RELIGIOSUS E DEL

CRISTIANO

Esiste un Dio? Quale Dio? Perché Dio? Chi è Gesù Cristo? Storicità dei

Vangeli. Le verità principali della fede cristiana: il mistero della

Trinità, incarnazione ed evento pasquale. Il comandamento dell’amore:

cosa dice all’uomo contemporaneo?

Cristo rivela il volto di Dio e dà senso all’esistenza dell’uomo:

fondamenti dell’antropologia cristiana.

L’evoluzione dell’esperienza religiosa: Cristo sì / Chiesa no – Dio sì /

Cristo no… verso una fede senza fondamenti… Spunti per una

riflessione nell’Anno della Fede; il rapporto fra scienza e fede (lettura

di alcuni passi della Veritatis splendor e della Fides et ratio).

6 ore

DA CRISTO ALLA CHIESA

Che cos’è la Chiesa? Perché la Chiesa? Come Gesù voleva la sua

Comunità e come si è evoluta la concezione e la strutura della Chiesa?

Si può essere cristiani senza “Credere la Chiesa”? Il ministero petrino,

servizio di comunione. La rinuncia di Benedetto XVI e l’elezione di

Francesco. Come la Chiesa è cambiata nel corso dei secoli e continua a

ripensare se stessa alla luce del Vangelo. Il Concilio Vaticano II a

cinquant’anni dalla sua apertura e i suoi principali documenti (lettura di

alcuni passi delle Costituzioni).

Visione del film The Mission, 1986.

6 ore

IL CRISTIANO NEL MONDO

L’impegno politico del cristiano: la testimonianza di Alcide De

Gasperi, Aldo Moro, Giuseppe Lazzati; il Movimentismo cattolico,

l’influsso sulla Carta Costituzionale italiana e la fondazione

dell’Unione europea; la Chiesa e le problematiche internazionali: la

Pacem in terris a cinquant’anni dalla sua pubblicazione. Alcuni temi di

bioetica (a partire dalla Evangelium vitae); i “soldi” della Chiesa;

I punti fondamentali dell’etica cristiana. Corporeità e sessualità nella

visione integrale della persona.

Visione del film Juno, 2007.

6 ore

IL “CANTIERE PERSONA”: VERSO LA REALIZZAZIONE

La scelta: fra realtà e idealità; la conoscenza del contesto socio-

economico e culturale; i valori in base ai quali scegliere;

motivazioni e finalità; la dimensione vocazionale: cosa sogna Dio

per te?

3 ore

IL CAMMINO DELLA QUARESIMA

Le virtù del cristiano: fortezza, prudenza, temperanza, giustizia.

L’esempio del giudice Rosario Livatino, martire della giustizia e

della fede.

Visione del film Il giudice ragazzino, 1997.

3 ore

Riflessione su alcune problematiche comportamentali e

relazionali

1 ora

Assistenza terza prova 1 ora

Effettivamente svolte 26 ore

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.93 di 95

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Materia: EDUCAZIONE FISICA Classe: V sez. A L. S. A.S. 2012/2013

Docente: Carla Zotti

Presentazione della classe: La classe all’inizio dell’anno si profilava di tipo eterogeneo, vi erano

compresenti alunni con ottime capacità atletiche ed alunni con qualche difficoltà di coordinazione ed

ipotonicità muscolare determinate prevalentemente da limitate esperienze motorie. Nel corso dell’anno,

sfruttando le potenzialità degli impianti e delle attrezzature sportive a disposizione, oltre al miglioramento

delle capacità condizionali e coordinative attraverso esercitazioni preatletiche, di potenziamento muscolare e

di stimolazioni propriocettive, si è dato ampio spazio alla pratica dei giochi di squadra quali pallavolo,

calcetto e pallacanestro.

Presso gli impianti sportivi del Plebiscito, gli alunni hanno anche acquisito i fondamentali tecnici di alcune

discipline sportive quali squash, kick boxig e yoga.

Nel corso dell’anno scolastico gli alunni hanno individualmente migliorato le qualità fisiche ed ampliato i

propri schemi corporei raggiungendo, alcuni, anche ottimi risultati, ma il coinvolgimento è spesso rimasto

sul piano individuale, non si è costituito un affiatamento di classe per cui sono venuti a mancare soprattutto

nella pratica dei giochi sportivi, quelle situazioni di confronto e di collaborazione essenziali per la riuscita di

alcune attività.

Per quanto riguarda la teoria, proposta prevalentemente nel primo quadrimestre, sono state trattate le

classificazioni ed i metodi di sviluppo delle capacità condizionali e coordinative quindi i requisiti anatomo-

funzionali ed i presupposti fisiologici delle varie discipline sportive praticate. Sono state affrontate anche

problematiche non prettamente sportive ma di grande interesse ed importanza nello sport quali:

- Alimentazione ed uso di integratori alimentari, conoscenza delle sostanze alimentari, fabbisogno energetico

giornaliero e nella pratica sportiva. Azione degli integratori alimentari nel sopperire a carenze alimentari o

contrastare danni organici da stress.

- Prevenzione al doping ed all’uso scorretto degli integratori, conoscenza delle principali sostanze dopanti,

effetti sulla pratica sportiva e danni a lungo o breve termine sull’organismo. Utilità degli integratori chimici e

naturali nel rendimento della prestazione sportiva.

A tal proposito la classe ha aderito al Progetto patrocinato dal Dipartimento di Prevenzione della ULSS 16

inerente il consumo di sostanze psicotropiche . Il giorno martedì 26 febbraio a seguito delle lezioni in classe

e dello studio personale si è tenuto un incontro di approfondimento e confronto con il dr. Maurizio Schiavon

responsabile di Medicina dello Sport di Padova.

La partecipazione della classe, a questi approfondimenti teorici, non è stata sempre costante. Probabilmente

per disabitudine ad affrontare tematiche motorie nelle ore di educazione fisica, la maggior parte degli alunni,

pur dimostrando interesse per gli argomenti proposti, non sempre ha seguito con attenzione ed alcuni non si

sono applicati con serietà nello studio personale.

In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

Conoscenze: Nello svolgere il programma è stato dato ampio spazio all’aspetto pratico dell’avviamento

sportivo come conoscenza e miglioramento delle proprie qualità fisiche e delle proprie capacità organiche.

Tutta la classe ha raggiunto buoni risultati dimostrando di saper rielaborare gli schemi motori acquisiti e di

saper organizzare le conoscenze basilari della materia nel realizzare progetti semplici ma autonomi e

finalizzati. Tale conoscenza ha permesso di raggiungere buoni risultati nella pratica degli elementi di base

delle discipline sportive proposte quali i fondamentali individuali dei giochi sportivi.

Competenze: parte della classe ha seguito con interesse gli approfondimenti sulle capacità motorie ed ha

assimilato le tecniche e le tattiche degli sport trattati, raggiungendo nel complesso un profitto più che buono.

Un certo numero di ragazzi invece non ha raggiunto tale competenza per poca attenzione e disponibilità alle

proposte

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“Documento del Consiglio di Classe” – V/A – pag.94 di 95

Capacità: Alcuni alunni hanno raggiunto una buona capacità di analizzare con precisione procedimenti e

tecniche di gioco ed hanno dimostrato ottime capacità effettuando valutazioni critiche autonome e stabilendo

relazioni anche di tipo interdisciplinare.

METODOLOGIE

Durante l’anno scolastico sono state applicate diverse forme di insegnamento a seconda degli obiettivi e del

momento della lezione. I metodi di apprendimento motorio sono stati di tipo analitico e/o globale tenendo

conto delle esigenze dei singoli alunni.

Nella correzione è stata utilizzata prevalentemente la forma indiretta rispetto a quella diretta (solo quando

necessaria). Non si è mai tralasciata nelle esercitazioni l’assistenza sia diretta che indiretta, nonché quella

psicologica, incitando, incoraggiando e valorizzando i progressi ottenuti.

La parte teorica si è svolta utilizzando la lezione frontale ed il dibattito, privilegiando l’aspetto applicativo e

valorizzando le esperienze individuali.

3. MATERIALI DIDATTICI

L’azione didattica, eminentemente a carattere pratico, ha sfruttato le potenzialità d’impianti ed attrezzature a

disposizione nell’Istituto e del centro sportivo Plebiscito.

Non è stato adottato alcun testo specifico. Gli alunni, di lezione in lezione, hanno ricevuto dispense, schemi

riassuntivi e regolamenti sportivi riguardanti le tematiche e le discipline sportive trattate. Per eventuali

approfondimenti è stata consigliata la consultazione di “ Corpo libero edizione aggiornata di educazione

fisica per la scuola secondaria” di Fiorini,Coretti e Bocchi, Ed. Moretti scuola .

4. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA

L’acquisizione di apprendimenti è stata verificata attraverso l’osservazione costante del comportamento

motorio e del progressivo miglioramento nella pratica delle varie discipline sportive.

Le valutazioni non sono in considerazione solo dei progressi individuali, in relazione alle situazioni di

partenza, ma sono espressione anche delle capacità di autocontrollo, di partecipazione e di continuità

dimostrati durante tutte le lezioni.

Nelle verifiche scritte i ragazzi hanno risposto a domande a trattazione breve.

La valutazione, in queste prove teoriche, prendeva in considerazione la conoscenza dei contenuti proposti,

l’acquisizione del linguaggio specifico della materia, la correttezza ortografica e sintattica.

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CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

Numero di ore svolte nell’anno scolastico 60

ARGOMENTO SINTETICO

SVILUPPO ANALITICO

ORE

SVILUPPO DELLE QUALITA’

FISICHE

Esercitazioni di base per il miglioramento della forza, della velocità,

della mobilità articolare, della coordinazione e della resistenza

organica. Riscaldamento preatletico. Esercizi di “stretching”. Esercizi

a creatività personale.

10

GIOCHI DI MOVIMENTO

Esercitazioni gioco, a regole speciali, finalizzate allo sviluppo della

destrezza, della reattività e della velocità.

6

PALLAVOLO

Fondamentali individuali e di squadra, schemi elementari di gioco in

difesa ed in attacco, regolamento ed arbitraggio.

10

CALCIO A CINQUE

Fondamentali individuali e di squadra, schemi elementari di gioco in

difesa ed in attacco, regolamento.

10

ATTIVITA’ SPORTIVE

PRESSO I CAMPI DEL PLEBISCITO

Ogni ragazzo ha frequentato due corsi di quattro lezioni fra i quattro

proposti: kick boxing, salvamento, yoga e squash

8

CONOSCENZA DELLE QUALITA’

FISICHE

Requisiti anatomo-funzionali e presupposti fisiologici delle varie

discipline sportive trattate, classificazione e metodi di sviluppo delle

capacità condizionali e coordinative

6

ALIMENTAZIONE

ED

INTEGRATORI ALIMENTARI

Conoscenza delle sostanze alimentari, fabbisogno energetico

giornaliero e nella pratica sportiva. Azione di integratori alimentari

per sopperire carenze alimentari o contrastare danni organici da

stress.

3

DOPING

ED

INTEGRATORI

Conoscenza delle principali sostanze dopanti, effetti sulla pratica

sportiva e danni a lungo o breve termine sull’organismo. Utilità degli

integratori chimici e naturali nel rendimento della prestazione

sportiva.

3

VERIFICHE SCRITTE

Verifiche scritte a trattazione breve.

4