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Schema Le premesse culturali
La realtà digitale
Come ci cambiano i media tradizionali
Come (ci) cambiano i media digitali
Le forme della mutazione digitale
Rischi e opportunità
La realtà e il linguaggio
Cosa accadrebbe se la realtà fosse linguaggio? Potremmo:
– trasferire oggetti duplicandoli – costruire realtà immaginarie, mai sperimentate
prima – contaminare e ricombinare la realtà,
generandone di nuova – vivere il passato, o il futuro, come fosse presente
Non è quello che avviene già?
Come (ci) cambia la comunicazione
Le tre rivoluzioni • la rivoluzione chirografica: dalla cultura orale alla
nascita della scrittura (scrittura IV millennio)
• la rivoluzione tipografica: dalla scrittura alla stampa (stampa XV sec.)
• la rivoluzione audiovisiva: dalla stampa ai mass media : telegrafo, radio, cinema,televisione
• La rivoluzione digitale: dai mass media alla convergenza digitale
cultura orale
cultura scritta
cultura digitale
senso
orecchio
occhio
occhio e orecchio
oggetto
parola
testo
simulacro iperreale
comunicazione
paratattica
ridondante
agonistica
sintattica
complessa
stabilmente
trasmissibile
paratattica
totalizzante
stabilmente
disponibile
tipo di cultura
conservatrice
enfatica
selettiva
concreta
astrazione
concetto
problema – soluzione
enciclopedia
stereotipi
personaggio
evento
generalista
soggetto
gruppo
eroe
io
massa
opinione pubblica
io plurale
sapere
mito
religione
racconto
filosofia
logica
scienza
storia
pubblicità
retorica
notizia
base di dati
memoria
narrativa
collettiva
individuale
interna
mediata
esterna
tempo
circolare
lineare
a cono di luce
La forma della comunicazione mass-mediale
dal tempo come flusso … ………al tempo come presente
dal tempo lineare e processuale …al tempo a cono
dalla distinzione dei tempi ……… alla coabitazione dei tempi
Il tempo
La forma della comunicazione mass-mediale
dal vedere in situazione……..alla percezione senza corpo
Lo spazio
dal limite del vedere ……………all’onnipotenza visiva
La forma della comunicazione mass-mediale
Dal dato vs possibile …….. al possibile = dato
La logica
Dalla linearità logica: a->b ……. alla successione per vicinanza
dal principio di identità a=a ……. duplicazioni, ubiquità, contraddizioni
dalla sintesi per produzione…… alla sintesi per combinazione
La forma della comunicazione mass-mediale
• Il medium è parte della nostra esperienza
E i nuovi media digitali…
• Quali sono i nuovi media? – TV digitale, satellitare, a domanda
– Reti telematiche (Internet)
– Telefonia cellulare
– Supporti multimediali (DVD)
– Convergenza digitale
• "Le tecnologie digitali sono tecnologie dell'intelligenza, mentre
quelle analogiche come la fotografia, il cinema, il video, la radio, la
stampa sono tecnologie della memoria, perché, come il cervello,
sostituiscono il replay con il remake” (Derrick de Kerckhove).
Il nuovo oggetto digitale La Rete non è solo l’evoluzione dei media elettrici: • la convergenza • la natura interattiva • la pervasività • la tracciabilità • le relazione uno-uno e uno-molti • la struttura a rete • la duplicazione ontologica del dato • la modificabilità del dato • la costruzione del metadato e la illimitatezza
trasformativa • la navigazione ipertestuale • Il costo irrisorio della pubblicazione sul web
La realtà e il linguaggio
• Il cinema, la televisione, i media sono già realtà trattata come linguaggio.
• In più vi è la convergenza digitale, cioè la possibilità di mediare nello stesso strumento, il computer, tutta la varietà dei linguaggi (letterali, visuali, sonori…).
Ontologia digitale
Questa svolta si è già realizzata nei media digitali: la realtà ha realizzato la teoria. Se il reale sussiste nella forma del suo segno digitale… •diventa trasformabile •non si consuma •è duplicabile senza costi apparenti •è ricomponibile come il linguaggio •inventa mondi e costruisce esperienze •integra logos e pathos
I figli della mutazione digitale • L'esperienza, nel suo senso più alto e salvifico, era legata
alla capacità di accostarsi alle cose, una per una, nell’ostinata convinzione che il senso delle cose fosse collocato in una cella segreta, al riparo dalle più facili evidenze. Le cose erano alberi, se ne sondavano le radici. Era un viaggio e la sua meta si chiamava profondità.
• L'esperienza, per i barbari, è qualcosa che ha forma di stringa, di sequenza, di traiettoria: implica un movimento che inanella punti diversi nello spazio del reale: è l'intensità di quel lampo.
• I barbari vanno dove trovano sistemi passanti. Nella loro ricerca di senso, di esperienza, vanno a cercarsi gesti in cui sia veloce entrare e facile uscire.
• Privilegiano quelli che invece che raccogliere il movimento, lo generano.
• Amano qualsiasi spazio che generi un'accelerazione. • Non si muovono in direzione di una meta, perché la meta è il movimento.
Essere ovunque
Si riuscirà a trasportare o ricostruire ovunque il
sistema di sensazioni - o più precisamente, il sistema
di eccitazioni – che dispensa in ogni luogo un oggetto
o di qualsiasi evento. Le opere acquisteranno una
sorta di ubiquità. La loro presenza o la loro
immediata restituzione in qualsiasi momento
obbediranno al nostro appello.
Come l'acqua, il gas, l'elettricità vengono da lontano
nelle nostre case a soddisfare le nostre esigenze con
uno sforzo quasi nullo, così saremo alimentati da
immagini visive o uditive, che nascono o svaniscono
al minimo gesto, quasi ad un segnale
Non so se qualche filosofo ha mai sognato una
società per la distribuzione di realtà sensibile a
domicilio.
Paul Valery (1871-1945), La conquête de l’ubiquité,
1928
Ipertestualità
Ipertestualità
Dalla lettura (lineare)
alla navigazione,
al percorso
reticolare.
Si è aggiunta una
dimensione alla linea
della lettura.
Ipermedialità
L’ipermedialità è
integrazione di
linea e impulso,
globalità sintetica
(immagine, video)
e linearità
(testo).
E’ linearità impulsiva,
aforisma,
interazione senza contesto,
non discorso,
non argomento,
non ragionamento.
Ontologia digitale
Fondamentale è l’idea che niente
si consuma, tutto si recupera.
Si afferma l’ontologia del CRTL Z,
dell’Annulla, del Restore.
Nasce l’ontologia del videogame,
della duplicazione infinita di
oggetti multimediali,
senza costo,
senza inerzia,
senza resistenza.
Ragionare per link
Il ragionamento
non cerca fondi e basi,
ma si apre a legami suggestivi.
E’ un ragionamento per contatto,
per allusione, per estensione,
in cui si inventano relazioni.
I due schemi argomentativi
prevalenti sono l’esempio e
l’analogia.
Lo schema inferenziale tipico è
l’abduzione.
Pensare per esempi
L’esempio è un caso che serve per introdurre e generalizzare una
regola, una generalizzazione
Alle spalle di questa propensione c’è una sostanziale
visualizzazione del pensare.
Il mondo mediatico ci ha abituati ad un’esemplarità del generale,
ad una trasformazione dell'astratto in concreto. La velocità del
movimento nella rete ha fatto il resto.
Così la giustizia diventa Falcone, la bellezza Naomi Campbell, il
bene Madre Teresa di Calcutta...
Il mondo dei media non può sostenere il linguaggio del generale.
Racconta delle storie che diventano esempi di un generale che
non si può trasmettere ma che, così facendo, non si riesce
nemmeno a pensare senza le figure che l'hanno raccontato.
Un deficit di elaborazione, compensato da un surplus di impatto
emotivo.
Analogia M
UTA
ZIO
NE
L’analogia è una relazione tra ambiti:
A:B nel contesto X
Come C:D nel contesto Y
E’ uno schema primitivo ma essenziale.
Serve per saggiare
la trasportabilità dei rapporti.
Ogni relazione funzionante viene saggiata in
ambiti pensati come simili.
Ottimizza lo sforzo cognitivo.
E’ sempre sbagliata,
ma orienta per assonanze,
per contatti di similarità.
Funziona se la realtà considerata è
sufficientemente semplice.
La sintesi per assemblaggio
C’è sintesi senza analisi.
Si ricompone per assemblaggio,
non per riorganizzazione:
dal riassunto
(gerarchico, escludente, selettivo)
al trailer
(orizzontale, includente, allusivo).
Ricerca a motore
Dalla mappa cognitiva al motore di ricerca:
è l’estroflessione della selezione culturale.
La rete fornisce il dispositivo di ricerca, il catalogo delle risposte, su cui
selezionare per priorità, per assonanza, per empatia, per stile.
Dalla ricerca al transito.
Non resta niente del processo di ricerca.
Non si sedimenta in una conoscenza della mappa.
E’ pronto per essere ridefinito.
L’ordine delle priorità è fissato dal sistema informatico.
Il ricercatore di rete asseconda questa priorità, ne è spetttore, la valuta per la
sua efficacia
MU
TA
ZIO
NE
La rete è il luogo della cooperazione.
Wikipedia ne è l’esempio più eclatante, accanto alle
molte piattaforme cooperative di testi, ipermedia,
ricerche, form, statistiche, e alla stessa rete di
computer che è Internet stessa.
La Rete permette la condivisione in tempo reale di
ogni variazione introdotta in Wikipedia.
Permette di aprire una discussione tra chi ha redatto
una voce e chi la corregge.
Permette di far partecipare altri a questa
discussione, virtuale eppure realissima, che si
conclude con un risultato, per lo più positivo, a
guardare le analisi di attendibilità a cui Wikipedia è
stata sottoposta.
Cooperare nella rete
La natura anonima delle voci (ma non delle
discussioni che avvengono dietro alla
pubblicazione delle voci) potrebbe favorire
l'originalità, l'eccesso, il narcisismo, anche
l'idiozia.
Ma il sistema corregge questi rischi, li governa
con la quantità dei lettori e la qualità delle
correzioni.
Siamo in presenza di una rete di intelligenze
che coopera autocorreggendosi.
La sua stessa complessità diventa una garanzia.
Così emerge dalla rete delle interazioni una sorta
di intelligenza collettiva.
Cooperare nella rete
La mutazione in atto
realtà dalla realtà data alla realtà mediata dal reale al virtuale spazio dal percorso alla rete punto di vista dalla unità alla moltiplicazione tempo dalla linea al cono di luce memoria dalla elaborazione alla ripresentificazione senso dalla profondità alla superficie ricerca dal fondo al transito dalla competenza al motore sapere dall'analisi alla visualizzazione comprensione dalla sintesi all'esempio ragionamento dal logico all’analogico comunicazione chi è comunica chi comunica è
Dal concetto al concreto
si perde…
astrazione
profondità
storicità
si acquista…
concretezza
esemplarità
testimonianza
Dall’essere al divenire
si perde…
identità
sostanza
stabilità
si acquista…
leggerezza
trasformazione
conversione
Dall’avere al condividere
si perde…
proprietà
appartenenza
individualismo
si acquista…
condivisione
apertura
collettività
Verso la società della conoscenza
La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso tra tutti,
anziché diminuire, aumenta.