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Come ci cambia il linguaggio della Rete Paolo Vidali

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Come ci cambia il linguaggio della Rete

Paolo Vidali

Schema Le premesse culturali

La realtà digitale

Come ci cambiano i media tradizionali

Come (ci) cambiano i media digitali

Le forme della mutazione digitale

Rischi e opportunità

La svolta linguistica

La realtà e il linguaggio

Cosa accadrebbe se la realtà fosse linguaggio? Potremmo:

– trasferire oggetti duplicandoli – costruire realtà immaginarie, mai sperimentate

prima – contaminare e ricombinare la realtà,

generandone di nuova – vivere il passato, o il futuro, come fosse presente

Non è quello che avviene già?

Come (ci) cambia la comunicazione

Le tre rivoluzioni • la rivoluzione chirografica: dalla cultura orale alla

nascita della scrittura (scrittura IV millennio)

• la rivoluzione tipografica: dalla scrittura alla stampa (stampa XV sec.)

• la rivoluzione audiovisiva: dalla stampa ai mass media : telegrafo, radio, cinema,televisione

• La rivoluzione digitale: dai mass media alla convergenza digitale

cultura orale

cultura scritta

cultura digitale

senso

orecchio

occhio

occhio e orecchio

oggetto

parola

testo

simulacro iperreale

comunicazione

paratattica

ridondante

agonistica

sintattica

complessa

stabilmente

trasmissibile

paratattica

totalizzante

stabilmente

disponibile

tipo di cultura

conservatrice

enfatica

selettiva

concreta

astrazione

concetto

problema – soluzione

enciclopedia

stereotipi

personaggio

evento

generalista

soggetto

gruppo

eroe

io

massa

opinione pubblica

io plurale

sapere

mito

religione

racconto

filosofia

logica

scienza

storia

pubblicità

retorica

notizia

base di dati

memoria

narrativa

collettiva

individuale

interna

mediata

esterna

tempo

circolare

lineare

a cono di luce

I mass media tradizionali

La forma della comunicazione mass-mediale

dal tempo come flusso … ………al tempo come presente

dal tempo lineare e processuale …al tempo a cono

dalla distinzione dei tempi ……… alla coabitazione dei tempi

Il tempo

La forma della comunicazione mass-mediale

dal vedere in situazione……..alla percezione senza corpo

Lo spazio

dal limite del vedere ……………all’onnipotenza visiva

La forma della comunicazione mass-mediale

Dal dato vs possibile …….. al possibile = dato

La logica

Dalla linearità logica: a->b ……. alla successione per vicinanza

dal principio di identità a=a ……. duplicazioni, ubiquità, contraddizioni

dalla sintesi per produzione…… alla sintesi per combinazione

La forma della comunicazione mass-mediale

• Il medium è parte della nostra esperienza

E i nuovi media digitali…

• Quali sono i nuovi media? – TV digitale, satellitare, a domanda

– Reti telematiche (Internet)

– Telefonia cellulare

– Supporti multimediali (DVD)

– Convergenza digitale

• "Le tecnologie digitali sono tecnologie dell'intelligenza, mentre

quelle analogiche come la fotografia, il cinema, il video, la radio, la

stampa sono tecnologie della memoria, perché, come il cervello,

sostituiscono il replay con il remake” (Derrick de Kerckhove).

Il nuovo oggetto digitale La Rete non è solo l’evoluzione dei media elettrici: • la convergenza • la natura interattiva • la pervasività • la tracciabilità • le relazione uno-uno e uno-molti • la struttura a rete • la duplicazione ontologica del dato • la modificabilità del dato • la costruzione del metadato e la illimitatezza

trasformativa • la navigazione ipertestuale • Il costo irrisorio della pubblicazione sul web

La realtà e il linguaggio

• Il cinema, la televisione, i media sono già realtà trattata come linguaggio.

• In più vi è la convergenza digitale, cioè la possibilità di mediare nello stesso strumento, il computer, tutta la varietà dei linguaggi (letterali, visuali, sonori…).

Ontologia digitale

Questa svolta si è già realizzata nei media digitali: la realtà ha realizzato la teoria. Se il reale sussiste nella forma del suo segno digitale… •diventa trasformabile •non si consuma •è duplicabile senza costi apparenti •è ricomponibile come il linguaggio •inventa mondi e costruisce esperienze •integra logos e pathos

LA MUTAZIONE DIGITALE

I figli della mutazione digitale • L'esperienza, nel suo senso più alto e salvifico, era legata

alla capacità di accostarsi alle cose, una per una, nell’ostinata convinzione che il senso delle cose fosse collocato in una cella segreta, al riparo dalle più facili evidenze. Le cose erano alberi, se ne sondavano le radici. Era un viaggio e la sua meta si chiamava profondità.

• L'esperienza, per i barbari, è qualcosa che ha forma di stringa, di sequenza, di traiettoria: implica un movimento che inanella punti diversi nello spazio del reale: è l'intensità di quel lampo.

• I barbari vanno dove trovano sistemi passanti. Nella loro ricerca di senso, di esperienza, vanno a cercarsi gesti in cui sia veloce entrare e facile uscire.

• Privilegiano quelli che invece che raccogliere il movimento, lo generano.

• Amano qualsiasi spazio che generi un'accelerazione. • Non si muovono in direzione di una meta, perché la meta è il movimento.

Sapere

Navigare

Essere ovunque

Si riuscirà a trasportare o ricostruire ovunque il

sistema di sensazioni - o più precisamente, il sistema

di eccitazioni – che dispensa in ogni luogo un oggetto

o di qualsiasi evento. Le opere acquisteranno una

sorta di ubiquità. La loro presenza o la loro

immediata restituzione in qualsiasi momento

obbediranno al nostro appello.

Come l'acqua, il gas, l'elettricità vengono da lontano

nelle nostre case a soddisfare le nostre esigenze con

uno sforzo quasi nullo, così saremo alimentati da

immagini visive o uditive, che nascono o svaniscono

al minimo gesto, quasi ad un segnale

Non so se qualche filosofo ha mai sognato una

società per la distribuzione di realtà sensibile a

domicilio.

Paul Valery (1871-1945), La conquête de l’ubiquité,

1928

Ipertestualità

Ipertestualità

Dalla lettura (lineare)

alla navigazione,

al percorso

reticolare.

Si è aggiunta una

dimensione alla linea

della lettura.

Ipermedialità

L’ipermedialità è

integrazione di

linea e impulso,

globalità sintetica

(immagine, video)

e linearità

(testo).

E’ linearità impulsiva,

aforisma,

interazione senza contesto,

non discorso,

non argomento,

non ragionamento.

Ontologia digitale

Fondamentale è l’idea che niente

si consuma, tutto si recupera.

Si afferma l’ontologia del CRTL Z,

dell’Annulla, del Restore.

Nasce l’ontologia del videogame,

della duplicazione infinita di

oggetti multimediali,

senza costo,

senza inerzia,

senza resistenza.

Ragionare per link

Il ragionamento

non cerca fondi e basi,

ma si apre a legami suggestivi.

E’ un ragionamento per contatto,

per allusione, per estensione,

in cui si inventano relazioni.

I due schemi argomentativi

prevalenti sono l’esempio e

l’analogia.

Lo schema inferenziale tipico è

l’abduzione.

Pensare per esempi

L’esempio è un caso che serve per introdurre e generalizzare una

regola, una generalizzazione

Alle spalle di questa propensione c’è una sostanziale

visualizzazione del pensare.

Il mondo mediatico ci ha abituati ad un’esemplarità del generale,

ad una trasformazione dell'astratto in concreto. La velocità del

movimento nella rete ha fatto il resto.

Così la giustizia diventa Falcone, la bellezza Naomi Campbell, il

bene Madre Teresa di Calcutta...

Il mondo dei media non può sostenere il linguaggio del generale.

Racconta delle storie che diventano esempi di un generale che

non si può trasmettere ma che, così facendo, non si riesce

nemmeno a pensare senza le figure che l'hanno raccontato.

Un deficit di elaborazione, compensato da un surplus di impatto

emotivo.

Analogia M

UTA

ZIO

NE

L’analogia è una relazione tra ambiti:

A:B nel contesto X

Come C:D nel contesto Y

E’ uno schema primitivo ma essenziale.

Serve per saggiare

la trasportabilità dei rapporti.

Ogni relazione funzionante viene saggiata in

ambiti pensati come simili.

Ottimizza lo sforzo cognitivo.

E’ sempre sbagliata,

ma orienta per assonanze,

per contatti di similarità.

Funziona se la realtà considerata è

sufficientemente semplice.

La sintesi per assemblaggio

C’è sintesi senza analisi.

Si ricompone per assemblaggio,

non per riorganizzazione:

dal riassunto

(gerarchico, escludente, selettivo)

al trailer

(orizzontale, includente, allusivo).

Ricerca a motore

Dalla mappa cognitiva al motore di ricerca:

è l’estroflessione della selezione culturale.

La rete fornisce il dispositivo di ricerca, il catalogo delle risposte, su cui

selezionare per priorità, per assonanza, per empatia, per stile.

Dalla ricerca al transito.

Non resta niente del processo di ricerca.

Non si sedimenta in una conoscenza della mappa.

E’ pronto per essere ridefinito.

L’ordine delle priorità è fissato dal sistema informatico.

Il ricercatore di rete asseconda questa priorità, ne è spetttore, la valuta per la

sua efficacia

MU

TA

ZIO

NE

La rete è il luogo della cooperazione.

Wikipedia ne è l’esempio più eclatante, accanto alle

molte piattaforme cooperative di testi, ipermedia,

ricerche, form, statistiche, e alla stessa rete di

computer che è Internet stessa.

La Rete permette la condivisione in tempo reale di

ogni variazione introdotta in Wikipedia.

Permette di aprire una discussione tra chi ha redatto

una voce e chi la corregge.

Permette di far partecipare altri a questa

discussione, virtuale eppure realissima, che si

conclude con un risultato, per lo più positivo, a

guardare le analisi di attendibilità a cui Wikipedia è

stata sottoposta.

Cooperare nella rete

La natura anonima delle voci (ma non delle

discussioni che avvengono dietro alla

pubblicazione delle voci) potrebbe favorire

l'originalità, l'eccesso, il narcisismo, anche

l'idiozia.

Ma il sistema corregge questi rischi, li governa

con la quantità dei lettori e la qualità delle

correzioni.

Siamo in presenza di una rete di intelligenze

che coopera autocorreggendosi.

La sua stessa complessità diventa una garanzia.

Così emerge dalla rete delle interazioni una sorta

di intelligenza collettiva.

Cooperare nella rete

La mutazione in atto

realtà dalla realtà data alla realtà mediata dal reale al virtuale spazio dal percorso alla rete punto di vista dalla unità alla moltiplicazione tempo dalla linea al cono di luce memoria dalla elaborazione alla ripresentificazione senso dalla profondità alla superficie ricerca dal fondo al transito dalla competenza al motore sapere dall'analisi alla visualizzazione comprensione dalla sintesi all'esempio ragionamento dal logico all’analogico comunicazione chi è comunica chi comunica è

Nuovi media ed evangelizzazione ?

Dal concetto al concreto

si perde…

astrazione

profondità

storicità

si acquista…

concretezza

esemplarità

testimonianza

Dall’essere al divenire

si perde…

identità

sostanza

stabilità

si acquista…

leggerezza

trasformazione

conversione

Dall’avere al condividere

si perde…

proprietà

appartenenza

individualismo

si acquista…

condivisione

apertura

collettività

Verso la società della conoscenza

La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso tra tutti,

anziché diminuire, aumenta.

Come ci cambia il linguaggio della Rete