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Che aria tira a rivalta? IN QUESTO NUMERO LE SOLITE VANE PROMESSE • MA QUANTO CI COSTI? • PROGRAMMA IN GOCCE… 5 a PUNTATA • LA CITTÀ E LA MOBILITÀ SOSTENIBILE • DI SOBBALZO IN SOBBALZO I dati della centralina di rilevamento più vicina a noi RIVALTA SOSTENIBILE NEWS N. 52 - NOVEMBRE 2011 52 novembre 2011 Il controllo della qualità dell’aria in Piemonte è gestito da diversi enti. I Comuni, in particolare, hanno il compito di garantire alla popolazione la messa a disposizione delle informazioni. Visto che nel nostro Comune questo non avviene, abbiamo provato a informarci da soli. La stazione di misura più vicina a Rivalta è situata in via Gozzano (confine tra frazione Pasta e Orbassano) ed è rappresentativa dell’inquinamento “di fondo” cui è soggetta la popolazione. I parametri misurati sono l’ozono e gli ossidi di azoto. L’ozono si origina soprattutto nei mesi estivi e, in funzione della concentrazione, può provocare irritazioni alla gola ed alle vie respiratorie, bruciore agli occhi, alterazioni delle funzioni respiratorie ed aumento della frequenza degli attacchi Giornale a KmO, autofinanziato e distribuito dai volontari di RS asmatici. A Rivalta, nel periodo 2005-2011, i valori medi mensili sono sostanzialmente stabili, con lievi crescite in inverno e lievi decrescite in estate. Gli Ossidi di Azoto sono generati da tutti i processi di combustione e il biossido di azoto, in particolare, è uno degli inquinanti atmosferici più pericolosi. A Rivalta, sempre nel periodo 2005-2011, i valori medi mensili risultano in lieve calo sia in inverno, sia in estate. Per quanto riguarda il particolato sospeso (cioè l’insieme di tutto il materiale non gassoso in sospensione nell’aria) e, in particolare, le “temibili” PM10, a Rivalta il parametro non è misurato direttamente ma, dalle interpolazioni, i valori limite per la protezione della salute umana risultano essere stati superati nei mesi di Gennaio 2011, Dicembre 2010, Gennaio 2010 e Gennaio 2009. Molti Rivaltesi, soprattutto chi si è trasferito a Rivalta negli ultimi 20 anni, pensano e sperano di vivere in un luogo con l’aria un po’ più pulita rispetto a Torino o ad altri Comuni della cintura. Ma qual è effettivamente la situazione dell’inquinamento dell’aria a Rivalta? Visto che il Comune ha il dovere di mettere a disposizione informazioni più dettagliate e tempestive, proviamo a dare qualche suggerimento. La stazione di monitoraggio più vicina a Rivalta è decentrata rispetto al territorio comunale: è necessario il posizionamento di una stazione mobile (come già fatto in altri Comuni) per misurare l’inquinamento effettivo che, nelle aree più trafficate, si aggiunge a quello “di fondo”. In riferimento agli inquinanti attualmente misurati, devono essere richiesti all’ente che effettua il monitoraggio i dati specifici relativi alla quantità e all’entità degli sforamenti rispetto ai limiti di legge nel nostro territorio. Per arginare in qualche modo veri e propri problemi di salute pubblica, inoltre, il Comune deve comunicare tempestivamente le situazioni critiche (a causa della “estate prolungata”, ad esempio, per tutto il mese di settembre 2011 la quantità di ozono è stata sempre e pericolosamente alta). (La versione integrale di questo articolo è sul sito www. rivaltasostenibile.it) COMITATO DI CITTADINANZA ATTIVA Maggiori informazioni e aggiornamenti di questa newsletter sul nostro sito www.rivaltasostenibile.it

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Page 1: COMITATO DI CITTADINANZA ATTIVA Che aria tira a rivalta?€¦ · le spese per la scuola, la sanità, le pensioni per circa 40 miliardi di euro. Il TAV costerà ai noi italiani circa

Che aria tira a rivalta?

IN QUESTO NUMERO

LE SOLITE VANE PROMESSE • MA QUANTO CI COSTI? • PROGRAMMA IN GOCCE… 5a PUNTATA • LA CITTÀ E LA MOBILITÀ SOSTENIBILE • DI SOBBALZO IN SOBBALZO

I dati della centralina di rilevamento più vicina a noi

RIVALTA SOSTENIBILE NEWS N. 52 - NOVEMBRE 2011

52novembre 2011

Il controllo della qualità dell’aria in Piemonte è gestito da diversi enti. I Comuni, in particolare, hanno il compito di garantire alla popolazione la messa a disposizione delle informazioni. Visto che nel nostro Comune questo non avviene, abbiamo provato a informarci da soli. La stazione di misura più vicina a Rivalta è situata in via Gozzano (confine tra frazione Pasta e Orbassano) ed è rappresentativa dell’inquinamento “di fondo” cui è soggetta la popolazione. I parametri misurati sono l’ozono e gli ossidi di azoto.L’ozono si origina soprattutto nei mesi estivi e, in funzione della concentrazione, può provocare irritazioni alla gola ed alle vie respiratorie, bruciore agli occhi, alterazioni delle funzioni respiratorie ed aumento della frequenza degli attacchi

Giornale a KmO, autofinanziato e distribuito dai volontari di RS

asmatici. A Rivalta, nel periodo 2005-2011, i valori medi mensili sono sostanzialmente stabili, con lievi crescite in inverno e lievi decrescite in estate. Gli Ossidi di Azoto sono generati da tutti i processi di combustione e il biossido di azoto, in particolare, è uno degli inquinanti atmosferici più pericolosi. A Rivalta, sempre nel periodo 2005-2011, i valori medi mensili risultano in lieve

calo sia in inverno, sia in estate. Per quanto riguarda il particolato sospeso (cioè l’insieme di tutto il materiale non gassoso in sospensione nell’aria) e, in particolare, le “temibili” PM10, a Rivalta il parametro non è misurato direttamente ma, dalle interpolazioni, i valori limite per la protezione della salute umana risultano essere stati superati nei mesi di Gennaio 2011, Dicembre 2010, Gennaio 2010 e Gennaio 2009.Molti Rivaltesi, soprattutto chi si è trasferito a Rivalta negli ultimi 20 anni, pensano e sperano di vivere in un luogo con l’aria un po’ più pulita rispetto a Torino o ad altri Comuni della cintura. Ma qual è effettivamente la situazione dell’inquinamento dell’aria a Rivalta? Visto che il Comune ha il dovere di mettere a disposizione informazioni più dettagliate e

tempestive, proviamo a dare qualche suggerimento. La stazione di monitoraggio più vicina a Rivalta è decentrata rispetto al territorio comunale: è necessario il posizionamento di una stazione mobile (come già fatto in altri Comuni) per misurare l’inquinamento effettivo che, nelle aree più trafficate, si aggiunge a quello “di fondo”. In riferimento agli inquinanti attualmente misurati, devono essere richiesti all’ente che effettua il monitoraggio i dati specifici relativi alla quantità e all’entità degli sforamenti rispetto ai limiti di legge nel nostro territorio. Per arginare in qualche modo veri e propri problemi di salute pubblica, inoltre, il Comune deve comunicare tempestivamente le situazioni critiche (a causa della “estate prolungata”, ad esempio, per tutto il mese di settembre 2011 la quantità di ozono è stata sempre e pericolosamente alta). (La versione integrale di questo articolo è sul sito www.rivaltasostenibile.it)

COMITATO DI CITTADINANZA ATTIVAMaggiori informazioni e aggiornamenti di questa newsletter sul nostro sito www.rivaltasostenibile.it

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RIVALTA SOSTENIBILE NEWS N. 52 - NOVEMBRE 2011

LE SOLITE VANE PROMESSE

La ciclabile incompiuta di via Carignano

Lavori pubblici a Rivalta, siamo alle solite: roboanti

annunci e articoli su Rivalta Informa, poi faticosamente partono i lavori. Che non finiscono quasi mai nei tempi stabiliti. Questa volta tocca alla pista ciclabile da Gerbole a Prabernasca, il tratto mancante di un collegamento ciclo-pedonale tra il Centro e la frazione più lontana, richiesto e atteso da anni da chi preferisce usare le due ruote per i collegamenti interni al nostro comune.I lavori in questione sono partiti durante la scorsa primavera, e secondo Rivalta Informa la pista sarebbe stata pronta entro luglio 2011. Ora siamo in novembre, ed alla fine di un’interminabile estate ci spiace constatare che il percorso è ben lungi dall’essere ultimato.

Vediamo nei dettagli cosa manca alla pista ciclabile in questione.

� in molti tratti è carente di segnaletica o non finita: - nel tratto di via Piossasco tra via Giaveno e via Orbassano manca un tratto d’asfalto, e non c’è cartello che indichi si tratti di ciclabile;

� nell’incrocio con via Toti, oltre alla mancanza di barriere, non c’è traccia di cartelli: come si può esser tutelati, in caso d’incidente? L’incrocio inoltre non è correttamente segnalato;

� l’attraversamento di via Carignano è pericolosissimo: con tutti i dossi che

ci sono sulla via, non si poteva fare l’attraversamento su uno di essi, evitando così agli utilizzatori della pista ciclabile di rischiare la vita ogni volta?

� in corrispondenza del carraio di via Carignano 72 c’è un altro tratto molto pericoloso, in quanto gli automobilisti che escono dal portone non hanno modo di vedere i ciclisti che arrivano: bisognerebbe installare almeno uno specchio;

� anche qui, come in altre zone di Rivalta, ci sono transenne già divelte;

� come da sana e duratura tradizione rivaltese, manca del tutto la segnaletica orizzontale e verticale: un fatto comune ai percorsi ciclabili della nostra città, con alcune rare eccezioni.

Nulla di nuovo sotto il sole, la tendenza a non concludere i lavori e a lasciare dei cantieri aperti per anni è prerogativa di codesta Amministrazione. In questo caso, per evitare incidenti, a nostro avviso sarebbe meglio chiudere la pista ciclabile fino a quando i lavori non saranno conclusi, si spera prima che i rigori invernali forniscano l’ennesima scusa per rinviare tutto a tempo indeterminato. Il Sindaco, rispondendo a una nostra interrogazione, ha preso atto delle criticità e della pericolosità segnalata ed ha assicurato che l’opera sarà conclusa in tempi brevi, senza impegnarsi su una data precisa... visto le “puntuali” figuracce fatte dal non rispetto delle scadenze annunciate.

MA QUANTO CI COSTI?Parliamo di nuovo di TAV. Stavolta non per valutare la sua utilità e dannosità, ma il suo costo. Siamo in un momento in cui l’Italia rischia il fallimento, almeno così ci raccontano giornali e TV. Nei momenti di crisi è giusto valutare attentamente cosa è necessario e cosa meno, definire le priorità per non fare la fine di quel padre di famiglia incosciente,che, invece di aggiustare il tetto del garage, si compra la Ferrari...Allora facciamo un po’ i conti per avere una visione più oggettiva.La manovra finanziaria ha tagliato

le spese per la scuola, la sanità, le pensioni per circa 40 miliardi di euro. Il TAV costerà ai noi italiani circa 20 miliardi (come previsione, chissà a consuntivo!) Dividendo la cifra per i chilometri di ferrovia (circa 85) nel tratto italiano (da Bardonecchia a Torino), si calcola che ogni centimetro dell’opera costerà circa 2.500 euro. 8 centimetri = 1 anno di pensione. 6 metri = 1 scuola materna con 4 sezioni. E con 1.000 metri di TAV che cosa si potrebbe fare?

� 1 ospedale da 1.200 posti; � 226 ambulatori; � 36 sale operatorie; � 215 scuole materne per circa

20.000 bambini; � pagare a 125.000 studenti le tasse

universitarie per un anno; � comprare 35 macchine

ultramoderne per la risonanza magnetica nucleare;

� comprare 28 treni pendolari nuovi per un totale di oltre 16.000 posti a sedere;

� pagare il ricovero per 10 anni in struttura dedicata per 500 pazienti affetti da Alzheimer;

Le cifre sono cifre e le priorità sono priorità. E’ meglio andare da Torino a Lione con un supertreno a 250 km/h o garantire i servizi essenziali e i beni comuni?Meditiamo gente, meditiamo!

PROGRAMMA IN GOCCE… 5a PUNTATA

Ecco la quinta puntata del “programma in gocce” elaborato in occasioni delle elezioni comunali del 2007. L’invito è di leggerlo ed avanzare i vostri suggerimenti, le vostre riflessioni e perplessità che possano costituire la base per il programma del 2012. Se vorrete leggere la versione completa, la troverete all’indirizzo: http://www.rivaltasostenibile.it/pdf/ProgrammaDefinitivo.pdfAspettiamo contributi e commenti da inoltrare all’indirizzo e_mail [email protected]

LA CITTÀ E LA MOBILITÀ SOSTENIBILEUrbanistica, edilizia, lavori pubblici.

Rivalta deve ritornare ad essere un Pista ciclabile a Gerbole: l’attraversamento di via Carignano.

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RIVALTA SOSTENIBILE NEWS N. 52 - NOVEMBRE 2011

52novembre 2011

paese accogliente e gradevole. Bisogna definire un nuovo e complessivo disegno urbano.Recuperare i gravi ritardi nella manutenzione. È dunque necessario:

� Operare controlli sullo sviluppo dell’urbanizzazione

� Elaborare una mappatura dello stato di manutenzione del paese.

� Predisporre una squadra speciale per la manutenzione ordinaria ed urgente

Il nuovo Piano Regolatore Generale (PRG).

Il nuovo PRG prevede una massiccia cementificazione del territorio rivaltese, con la crescita di popolazione del 50% nei prossimi anni. Ciò comporterà una maggior richiesta di servizi primari, un aumento del traffico veicolare verso Torino e un ulteriore inquinamento ambientale. Proporzionalmente diminuiranno le aree verdi.Non si tratta di essere, a priori, contrari ad un incremento della popolazione, ma le abitazioni devono essere programmate insieme all’adeguamento dei servizi e alla conservazione di spazi verdi pubblici.Perciò si avvieranno studi, analisi e riflessioni per valutare come operare una sostanziale modifica del nuovo PRG.

Democrazia urbana.

È importante praticare un nuovo modo di progettare, avviando un nuovo asse cittadino-architetto-amministratore, per coinvolgere i cittadini in una progettazione partecipata anche sulle decisioni in materia urbanistica ed edilizia.Ogni nuovo insediamento dovrà prevedere spazi condominiali comuni e cortili e/o giardini protettI per il gioco infantile collettivo. Si avvierà uno studio relativo all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Bio-regolamento edilizio.

Visto l’esponenziale incremento edilizio, diventa prioritario adottare un nuovo regolamento impostato su parametri di sostenibilità, risparmio ed efficienza energetica e impiego di tecnologiche bioclimatiche.Si dovranno ridurre gli oneri di

urbanizzazione primaria e secondaria per la costruzione di “case passive” e/o “case clima”, che abbattono drasticamente il consumo energetico.Per tutti gli edifici di nuova costruzione e per quelli con ristrutturazione di grande entità, si dovrà richiedere il certificato energetico obbligatorio.Inoltre per tutti gli edifici pubblici, complessi industriali e centri commerciali di nuova costruzione, sarà obbligatorio installare pannelli fotovoltaici.

Mobilità e viabilità

La viabilità, sia interna sia esterna, continua a peggiorare nel tempo, per cause diverse: il pessimo stato delle strade; l’aumento progressivo del traffico veicolare; la scarsa e insufficiente manutenzione della segnaletica; la scellerata costruzione di nuove strade, che invece di favorire il collegamento al capoluogo, crea forti disagi ai pendolari e notevoli danni ambientali.È dunque necessario elaborare un piano complessivo, per favorire una mobilità più a misura di cittadini e rispettosa dell’ambiente, prevedendo:1. Iniziative di sensibilizzazione

e di educazione alla mobilità sostenibile quali:a) PediBus (per andare in

sicurezza a scuola a piedi)b) BiciBusc) La Bimbimbicid) Giornata annuale della mobilità

sostenibile e) Domeniche e camminate

ecologiche.f) Cicloturismo.

2. Sperimentazione di nuovi sistemi sostenibili di trasporto:a) Car-pooling (più persone nella

stessa auto)b) DrinBus (minibus a chiamata)c) AutoSolidale (data base

di cittadini disponibili ad accompagnare, con l’auto, persone in difficoltà)

3. Miglioramento dell’attuale viabilità e trasporto:a) Manutenzione e ampliamento

della segnaletica.b) Asfaltatura delle strade, con

priorità per quelle più utilizzate.c) Monitoraggio dell’attuale

sistema dei trasporti pubblici

per studiare e concordare con i fornitori del servizio, miglioramento di percorso e di frequenza.

4. Attuazione concreta della zona “30 km all’ora” attraverso una revisione generale della viabilità

5. Miglioramento delle ZTL scolastiche

6. Realizzazione del primo segmento della rete ciclabile rivaltese per:

a) collegare i luoghi di interesse pubblico;

b) collegare tutti i quartieri con Rivalta centro;

c) collegare Rivalta con Rivoli, l’Ospedale S. Luigi, lo scalo ferroviario di Orbassano, Beinasco e Torino, Bruino;

d) collaborare al progetto “Corona di Delizie”: percorso ciclo-turistico di 90 km;

e) costituire l’Ufficio Biciclette, sull’esempio di molte città italiane che lo hanno sperimentato con ottimi risultati;

f) elaborare progetti per ricevere contributi previsti dalle istituzioni pubbliche, al fine di coprire parte dei costi di realizzazione della rete ciclabile;

g) programmare e realizzare attività collegate alla mobilità sostenibile con le scuole del territorio.

Più che di grandi opere ci piacerebbe parlare di manutenzione dell’esistente. Le strade ed in particolare i marciapiedi a Rivalta sono in uno stato penoso. Un obiettivo prioritario sarà di dotare di un marciapiede le strade che ne sono prive.

DI SOBBALZO IN SOBBALZOLa pazienza ha un limite, i dossi rivaltesi no.

Viabilità in stato “confusionale”…

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RIVALTA SOSTENIBILE NEWS N. 52 - NOVEMBRE 2011

52novembre 2011

VITINA

“Muore lentamente chi si trasforma in schiavo delle

abitudini ripetendo tutti i giorni gli stessi sentieri”

(Pablo Neruda)

Chiuso in redazione il 4 novembre 2011Tra la data indicata e la distribuzione del giornale nelle buche delle lettere passano due settimane, nel corso delle quali gli avvenimenti di cui si parla possono subire dei cambiamenti.Questa pubblicazione è autofinanziata e distribuita alle 7.400 famiglie rivaltesi, dai volontari del Comitato Rivalta Sostenibile.Stampa: tipografia TLS • Torino7700 copie • Ottobre 2011Supplemento de Il Cambiamento (www.ilcambiamento.it)periodico online registrato presso il Tribunale di Roma al numero 384/2010 Direttore responsabile: Daniel Tarozzi

Stampata su carta riciclata.

� Le imprese che operano per il comune di Rivalta sono talmente precise che per sicurezza fanno talvolta i lavori due volte

� Il Comune è stato condannato in appello a risarcire la ditta che nel 1998 aveva realizzato dei tratti fognari a Rivalta: ben 100.000 euro! Ma chi sono i responsabili di questo misfatto? Va a finire che, come sempre, paga Pantalone e chi se visto si è visto!!

UN’ALTRA POLITICA È POSSIBILE

sesta edizione Secondo appuntamento

Martedì 22 novembre 2011 ore 21,00

Sala incontri ex Mulino Via Balegno 8

Rivalta di Torino“Inceneritore del Gerbido: chi sta decidendo il nostro

futuro?” con

Pier Claudio Cavallari “La gestione economica

della funzione e dell’esercizio dell’inceneritore. Le insidie

nascoste.”Valter Campaner

“Il progetto dell’inceneritore. Le problematiche tecniche.”

Oscar Brunasso “Inquinamento ambientale.

Le emissioni dell’inceneritore.”Luisa Memore

“Le ricadute sulla salute umana.”Laura Piana

“La Mozione Aria. Anomalie normative e azioni legali possibili.”

Flaviano Inserra “Le alternative all’inceneritore.”

Ingresso gratuito

sesta edizione Terzo appuntamento

Giovedì 15 dicembre 2011 ore 21,00

“PER UN PAESE PIU’ SOSTENIBILE E UNA

POLITICA RINNOVATA”con

Giulietto CHIESA Giornalista e Presidente di

Megachip – democrazia della comunicazione

Durante la serata sarà possibile acquistare gli ultimi libri di Giulietto

ChiesaIngresso gratuito

Comitato di cittadinanza attiva Rivalta Sostenibileinfo@rivaltasostenibile.itwww.rivaltasostenibile.it011 9046479 - 333 1036689

Come risolvere l’annoso problema dell’eccessiva velocità in un centro abitato? Alcuni comuni ci provano con semafori “intelligenti” (quelli che diventano rossi se si supera il limite di velocità) nelle strade di scorrimento e pochi rallentatori nelle zone a 30kmh, altri con multe mirate a chi scambia le strade cittadine per la pista di Monza. A Rivalta, invece, da un po’ di tempo spuntano come funghi i “dossi”, numerosi fra le case ma anche dove secondo il codice della strada proprio non dovrebbero esserci: via Carignano, via Einaudi, via Piossasco, via Marconi, tutte strade dove passano i mezzi pubblici e i mezzi di soccorso. Questi rallentatori causano inquinamento acustico per i residenti e dolore fisico per persone affette da patologie invalidanti, oltre a rendere particolarmente difficile la vita di autisti di autobus e ambulanze, e a causare a volte danni alle automobili. Rivalta Sostenibile ha presentato un’interrogazione in Consiglio comunale per porre il problema all’Amministrazione comunale, sollecitando l’adozione di altre “tecniche” per limitare la velocità, prendendo esempio da molte esperienze adottate da molti Comuni soprattutto all’estero. Ci è stato risposto dal Sindaco che si intendono affrontare le criticità segnalate, ma sono gli abitanti che chiedono i dossi. Comunque la responsabilità è dei tecnici che controllano la corretta realizzazione delle opere. La questione sarà affrontata in un piano generale di risistemazione della viabilità. Staremo a vedere se e quando l’amministrazione si attiverà... intanto: “occhio ai dossi”!

Autentica e coerente lista di cittadinanza

per una città capace di futuro