comitato regionale per le comunicazioni · 2016. 5. 16. · regionale delle comunicazioni...
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COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI
Missione, Ruolo, funzioni e attività
Università La Sapienza Roma
Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale
Corso di ‘Politiche e Media per la Comunicazione”
Documentazione di supporto all’incontro con il Presidente Michele Petrucci
Roma, 11 maggio 2016
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PREMESSA
Il Comitato Regionale per le comunicazioni (Co.Re.Com.) del Lazio è composto da Michele
Petrucci (Presidente) e dai consiglieri: Massimiliano Atelli, Domenico Campana, Alessandro Coloni,
Nicola Di Stefano. La costituzione del Collegio è avvenuta il 22 gennaio 2014 con decreto del
Presidente della Giunta Regionale n.T00008 (all. 1.1). L’insediamento è avvenuto il 14 marzo 2014
(vedi verbale all.1.2)
Prima di descrivere le attività svolte nell’annualità 2015 e richiamare le direttrici programmatiche per
l’annualità 2016 si ritiene utile contestualizzare la missione e le funzioni dei Comitati regionali per le
Comunicazioni (di seguito anche “Co.Re.Com” o “Corecom”) rispetto alle principali dinamiche del
settore di competenza, con particolare riferimento al ruolo del Co.Re.Com. Lazio nel sistema
regionale delle comunicazioni elettroniche, così come previsto dalla legge l.n. 31 luglio 1997, n. 249
(Istituzione dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle
telecomunicazioni e radiotelevisivo) e dalla deliberazione dell'Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni (di seguito “AGCOM” o “Agcom”), del 28 aprile 1999, n. 52.
1. Il Contesto di riferimento
L’andamento della economia italiana ha mostrato nell’ anno 2015 una inversione del trend negativo
degli anni precedenti anche se gli effetti della crisi hanno continuato a pesare. Una ripresa più
significativa nel Lazio, come confermato in differenti occasioni da Istat e Banca d’Italia.
L'Istat ha certificato nel report Conti Economici Territoriali 2014 che il Pil del Lazio ha registrato
una variazione del +1,4%,a fronte di una contrazione dello 0,4% registrata in Italia. In valore
assoluto il Pil a valori correnti della Regione Lazio ha raggiunto nel 2014 i 186,3 miliardi di euro,
pari all'11,5% del Pil italiano. Determinante è stato il contributo dei servizi con una crescita del 2,7%
ed il contributo della spesa per i consumi delle famiglie che è aumentata nel 2014 dell'1,3% a fronte
di una media nazionale dello +0,4. Il Lazio è la regione più “terziarizzata” d'Italia, circa l'84% del
valore aggiunto è generato dai servizi. Segnali positivi anche per quanto riguarda gli occupati con
una crescita di circa 2014 76mila unità (con una variazione del +3,0% a fronte di una media
nazionale del +0,1%. Dal canto sua la Banca d’Italia nella rilevazione relativa ai primi sei mesi del
2015 afferma che l'economia del Lazio ha cominciato a riprendersi ancora una volta trainata dalle
esportazioni che nei primi sei mesi dell'anno 2015 fanno registrare un aumento del 14,4% rispetto
allo stesso periodo del 2014, confermando un trend di crescita che viene sostenuto soprattutto dal
settore farmaceutico e da quello chimico. L'export del primo è cresciuto nel semestre del 17,2% e del
4,2% quello del secondo, ma insieme i due comparti valgono la metà del totale delle esportazioni
regionali.
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Anche nel mondo dei media e delle comunicazioni (settore di riferimento per il Co.Re.Com. Lazio )
si registrano alcune dinamiche positive:l’evoluzione sempre più rapida dei processi tecnologici e la
conseguente accelerazione nelle sostituzioni di offerta degli operatori modificano gli stili di vita e
determinano comportamenti di consumo sempre più orientati verso servizi forniti tramite rete
internet e le piattaforme di social networking. Continua a crescere il livello di fruizione tramite
protocollo internet sia di servizi “tradizionali” (voce, video e testo) come pure di servizi “nativi
digitali” (servizi di social networking, giochi interattivi, blog). I servizi offline (forniti per mezzo
delle reti diffusive e delle infrastrutture wireline e wireless) assumono sempre minore rilevanza
(anche in termini di target di utilizzatori) rispetto a servizi e contenuti on line, la cui diffusione è
favorita da dispositivi come i tablet e da applicazioni social, che consentono innovative modalità di
fruizione - come ad esempio la condivisione e/o visione simultanea di più contenuti, per mezzo di
diversi dispositivi/schermi. Basti considerare che ormai guardiamo i film attraverso lo smartphone,
che utilizziamo anche per i pagamenti quotidiani e per le ordinarie operazioni bancarie sulla spinta
di uno sviluppo tecnologico. Ne consegue:
a) per posizionare in modo competitivo la notevole gamma dei prodotti/servizi disponibili
occorre una marginalità sempre più spinta tendente allo zero
b) diversi settori puntano sulla personalizzazione spinta e la riduzione del time to market
producendo prodotti personalizzati su richiesta del cliente singolo ad un prezzo conveniente
c) un costante aumento della produttività rende talvolta perfino meno rilevante la presenza
dell’intervento umano e dunque comporta riduzione dell’occupazione,
d) la condivisione di programmi open source consente a chiunque di progettare, ascoltare
vedere e produrre oggetti: la “sharing economy”, che riduce la occasioni di distinzione tra
chi produce/fornisce e chi consuma servizi ed informazioni
e) le industrie dell’infotainment si sono riposizionate nelle ottica web con pesanti ripercussioni
nei comparti tradizionali ( si pensi al crollo delle vendite delle pubblicazioni su carta)
f) il settore della telefonia mobile registra una sensibile ripresa dei ricavi, anche dei servizi
mobili, frenando la caduta derivante dalla competizione al ribasso dei prezzi
La distribuzione di contenuti, secondo modalità multimediali e logiche crossmediali, consentite
dalla convergenza tra ICT, radiotelevisione, telefonia, audiovisivo, rete internet ha comportato:
la affermazione di una nuova/unica categoria di player (operatori di servizi multimediali
per l’audiovisivo”)
la individuazione di nuovi fattori strategici (“bit” vs “tempo”) con conseguente innovazione
del modello di business
un’ offerta sempre più sofisticata una domanda sempre più esigente
Anche nel Lazio, pur in presenza di criticità soprattutto nei comparti tradizionali, si registrano
significative potenzialità per il settore delle Comunicazioni elettroniche e dei media (anche se
le difficoltà già evidenziate nell’annualità 2014 -vedi Relazione consuntiva del 30 marzo 2015-
hanno continuato ad avere i loro effetti anche nell’annualità 2015, accrescendo ancora le ragioni di
contenzioso ed il ruolo dei Co.Re.Com. che in tali ambiti svolgono un ruolo di garanzia e di terzi
età, in una logica di prossimità – non solo territoriale – al consumatore ed all’impresa del settore.
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2. Il Corecom Lazio: sintesi delle funzioni e delle attività correlate
I Comitati regionali per le Comunicazioni (Co.Re.Com.) rappresentano il “pilar” di un sistema
istituzionale orientato al decentramento che svolge funzioni di governo e controllo del sistema delle
comunicazioni locali a tutela degli interessi delle comunità regionali, in particolare cittadini,
associazioni e imprese, nonché agli operatori di telecomunicazioni e al sistema dei media locali. Un
sistema che la riforma del Titolo V della Costituzione ha inteso potenziare, rafforzando il ruolo delle
autonomie locali, attribuendo alla legislazione concorrente ulteriori materie tra cui l’ordinamento
della comunicazione. In questa prospettiva, i Co.re.com costituiscono:
un forte presidio sul territorio e un esempio concreto e virtuoso di organizzazione
territoriale di una autorità amministrativa indipendente ovvero di decentramento
amministrativo nelle funzioni di governo e controllo del sistema regionale delle
comunicazioni
un tassello fondamentale della filiera istituzionale - amministrativa che assicura le tutele
e le garanzie ai cittadini/consumatori sul territorio ( la cd” P.A. di prossimità).
Ciascun Co.Re.Com è dunque istituzionalmente incardinato nell’ordinamento del Consiglio
regionale di appartenenza ma per la propria attività fa anche riferimento all’AGCOM. Per entrambi
svolge numerose importanti funzioni con riguardo a una duplice natura: “organo di consulenza, di
gestione e di controllo della Regione” ed altresì “organo funzionale” dell'Autorità per le garanzie
nelle comunicazioni (AGCOM), per la quale esercita a livello locale alcune deleghe su importanti
materie.
I riferimenti istituzionali caratterizzanti ruolo e missione dei Co.Re.Com Lazio sono: il Consiglio
regionale di appartenenza, la Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (“AGCOM”), come
previsto dall’art.2 della richiamata legge istitutiva del Co.Re.Com. Lazio, LR 19/2001, che - ai sensi
dell'articolo 1, comma 13, della legge 31 luglio 1997, n. 249 (Istituzione dell'Autorità per le
garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo) e in
conformità con la deliberazione del 28 aprile 1999, n. 52 della medesima AGCOM - recita: “al fine
di assicurare a livello territoriale regionale le necessarie funzioni di governo, di garanzia e di
controllo in tema di comunicazioni, è istituito il Co.Re.Com. organo funzionale dell'Autorità ed è
altresì organo di consulenza, di gestione e di controllo della Regione in materia di sistemi
convenzionali o informatici delle telecomunicazioni e radiotelevisivo, della cinematografia e
dell'editoria”.
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Il Co.Re.Com. Lazio è dunque titolare di cd “funzioni proprie” (nello svolgimento delle quali fa
riferimento alla assemblea legislativa regionale del Lazio) e di cd “funzioni delegate” (nello
svolgimento delle quali fan riferimento all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. a seguito
della Convenzione quadro stipulata il 4 dicembre 2008 con la Conferenza Nazionale dei Presidenti
delle Assemblee Legislative Regionali, da cui sono derivate le Convenzioni operative con i singoli
Co.Re.Com. regionali che nel caso del Lazio la stipula è datata 16 dicembre 2009).
Le funzioni proprie così come le attività delegate dall’AGCOM, rappresentano una leva concreta
per migliorare l'efficacia dell’azione pubblica, avvicinando le istituzioni, in particolare quelle di
prossimità come la Amministrazione regionale, ai cittadini: il Co.Re.Com Lazio svolge ruolo di
garanzia e terzietà ed ha un focus primario: il cittadino nella sua veste di “consumatore” (fruitore di
servizi di fonia, voice, dati, etc) nelle controversie gestori di TLC e di “utente” (fruitore attraverso
varie piattaforme/mezzi/ canali di servizi i informazione pluralismo, indipendenza, equilibrio, etc).
Gli ambiti principali di competenza sono: la cura nella risoluzione delle controversie tra
consumatori e gestori e la supervisione degli operatori dell’emittenza locale. Per alcune attività
specifiche, collegate alla istruttoria per le graduatorie concernenti i Contributi alle emittenti
televisive locali (legge 448/1998, art. 45, comma 3), il riferimento è il Ministero delle
Comunicazioni, attualmente inserito nel MISE.
Funzioni strettamente connesse e sinergiche, che fanno del Co.Re.Com. Lazio il presidio
istituzionale del sistema delle comunicazioni a livello regionale.
2.1 Le funzioni proprie
In attuazione della L.R. 19/2001, al Co.re.com. Lazio fanno capo le seguenti funzioni proprie (in
larga misura trasduzione di quelle già spettanti, per disposizioni statali o regionali, al Comitato
Regionale per i servizi Radiotelevisivi -Co.Re.Rat):
a) esprime il parere sullo schema di piano nazionale di ripartizione e di assegnazione delle
frequenze ai sensi della L. n. 249/1997, nonché sui bacini di utenza e sulla localizzazione
dei relativi impianti;
b) formula proposte ed esprime parere sul progetto di rete televisiva senza risorse
pubblicitarie di cui all'articolo 3, comma 9, della L. n. 249/1997;
c) esprime parere preventivo sui provvedimenti che la Regione intende adottare a favore di
emittenti radiotelevisive, di imprese di editoria locale e di telecomunicazione di carattere
convenzionale o telematico operanti in ambito regionale e, in caso di incarico da parte
della Regione, provvede ad applicare le relative procedure;
d) formula proposte ed esprime parere in ordine alla destinazione di fondi per la pubblicità
degli enti pubblici di cui all'articolo 9, comma 1, della L. n. 223/1990 e, in caso di
incarico da parte della Regione, provvede ad applicare le relative procedure;
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e) esprime, entro trenta giorni dal loro invio, parere sui piani dei programmi trimestralmente
predisposti dalla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo per ciò che
concerne quei programmi che, direttamente o indirettamente, riguardino la realtà
regionale;
f) esprime ogni altro parere richiesto dagli organi regionali o previsto da leggi e
regolamenti in materia di telecomunicazioni, di radiotelevisione e di editoria
convenzionale o informatica;
g) collabora con la Regione nelle materie attinenti alla comunicazione;
h) formula proposte alla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo ed ai
concessionari privati in merito alle programmazioni radiofoniche e televisive trasmesse
in ambito nazionale e locale;
i) formula proposte ed esprime pareri sulle forme di collaborazione fra la concessionaria
del servizio pubblico radiotelevisivo e le realtà culturali e informative della Regione,
nonché sui contenuti delle convenzioni che possono essere stipulate in ambito locale con
i concessionari privati;
l) svolge attività di formazione e di ricerca sui temi e sui problemi dell'informazione e
della comunicazione a livello regionale e locale;
m) propone iniziative atte a stimolare e sviluppare la formazione e la ricerca sulla
telecomunicazione, la radiotelevisione, l'editoria convenzionale o informatica e la
cinematografia, anche attraverso la stipula di convenzioni con università, organismi
specializzati, pubblici o privati, studiosi ed esperti;
n) vigila, in collaborazione con l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente
(A.R.P.A.), sul rispetto della normativa nazionale e regionale relativa ai tetti di
radiofrequenze fissati dalla normativa vigente come compatibili con la salute umana e
collabora alla verifica che tali tetti, anche per effetto congiunto di più emissioni
elettromagnetiche, non vengano superati e propone, altresì, alla Giunta regionale
l'adozione dei provvedimenti previsti dalla relativa normativa;
o) cura, avvalendosi anche delle segnalazioni che i Comuni titolari del rilascio delle relative
concessioni ed i gestori degli impianti sono tenuti ad inviare, la tenuta dell'archivio di siti
delle postazioni emittenti radiotelevisive, nonché degli impianti di trasmissione e/o
ripetizione dei segnali di telefonia fissa e mobile;
p) cura il censimento dell'editoria regionale, convenzionale o informatica e delle fonti
regionali di telecomunicazioni;
q) cura ricerche e rilevazioni sull'assetto socio-economico delle imprese operanti a livello
regionale nelle comunicazioni e sulle relative implicazioni nel mercato;
r) regola l'accesso radiofonico e televisivo regionale di cui alla legge 14 aprile 1975, n. 103,
concernente la diffusione radiofonica e televisiva.
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2.2 Le funzioni delegate da Agcom
Su delega di Agcom (accordo quadro stipulato il 16 dicembre 2009 ai sensi l.n. 249/97) il Comitato
regionale per le comunicazioni del Lazio svolge, le seguenti funzioni:
1. vigila sul rispetto della normativa a tutela dei minori nel settore radiotelevisivo locale;
2. svolge le funzioni istruttorie e decisorie in materia di diritto di rettifica;
3. vigila sul rispetto dei criteri fissati nel regolamento sulla pubblicazione e diffusione dei
sondaggi in ambito locale;
4. vigila sul rispetto degli obblighi di programmazione e delle disposizioni in materia di
esercizio dell’attività radiotelevisiva locale, inclusa la tutela del pluralismo;
5. gestisce il Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) in ambito regionale;
6. svolge il tentativo di conciliazione nelle controversie in materia di Tlc tra operatori e
utenti, inclusa l’assunzione dei provvedimenti temporanei in caso di sospensione del
servizio;
7. definisce le controversie tra utenti dei servizi di comunicazione ed operatori del settore;
La gestione e risoluzione delle controversie tra utenti ed operatori del settore delle comunicazioni
costituisce un caso esemplare di applicazione delle “alternative dispute resolution” (cd:”ADR”) che
costituiscono uno strumento unico per fare giustizia e farla rapidamente, per aiutare il consumatore
a superare le difficoltà di un sistema giudiziario che, ancorché teso alla “equa,efficace,e sollecita
gestione dei procedimenti” (come prevede il c.11 dell’ art.140 del codice del consumo), non appare
in condizione di rispondere alle esigenze del sistema Paese,in un contesto (la cd “litigation society”)
in cui, causa della crisi economica, proliferano le controversie anche di basso valore economico,per
le quali il ricorso alla giustizia civile ordinaria non è conveniente .
3. L’attività svolta nell’annualità 2015
Nel 2015, il Comitato ha tenuto 13 adunanze, nelle quali ha discusso e deliberato su tematiche ed
argomenti concernenti le richiamate attività di competenza, in prevalenza concernenti le attività
delegate da AGCOM. L’attività del Comitato è stata improntata alla collegialità, come testimoniano
le deliberazioni prese sempre all’unanimità, perseguita attraverso la condivisione informativa dei
componenti anche in fase di istruzione. Un impegno confermato per l’annualità 2016 durante la quale
si conferma la volontà di mettere a disposizione della amministrazione regionale tutte le
professionalità funzionali al ruolo di organo di consulenza, di gestione e di controllo della Regione
in materia di sistemi convenzionali o informatici delle telecomunicazioni e radiotelevisivo, della
cinematografia e dell’editoria a supporto della Giunta e dell’Assemblea Legislativa della Regione
Lazio. E’ questa l’ottica con la quale vanno letti i risultati, , di seguito riportati, dell’attività svolta
nell’anno 2015 e le direttrici di riferimento per l’attività da svolgere nel 2016.
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3.1 Attività riferibili principalmente alle funzioni proprie
3.1.1) Programmi dell’accesso (nel palinsesto Rai)
Ai sensi dell’art. 7 della legge 6 agosto 1990 n.223, il Corecom Lazio regola l’accesso dei soggetti
che ne hanno i requisiti e ne fanno richiesta a spazi di trasmissione regionali che sono resi
disponibili e programmati dalla Concessionaria del servizio radiotelevisivo (Rai), all’interno del
quale si possono diffondere messaggi prodotti con il supporto della stessa emittente.
Nel 2015 il Comitato dando seguito a quanto dichiarato in sede di Relazione programmatica 2015 ha
portato a compimento il processo di rivisitazione ed aggiornamento del Regolamento che disciplina
l’accesso alle trasmissioni radiotelevisive regionali e i corrispondenti poteri attribuiti - ai sensi
dell’articolo 6 della legge 14 aprile 1975, n.103 (“Nuove norme in materia di diffusione radiofonica e
televisiva”), dell’articolo 7, comma 1, della legge 6 agosto 1990, n. 223 (“Disciplina del sistema
radiotelevisivo pubblico e privato”) dell’articolo 1, comma 13, della legge 31 luglio 1997, n. 249
(“Istituzione dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle
telecomunicazioni e radiotelevisivo”), dell’articolo 12, lettera r) della legge regionale 3 agosto 2001,
n.19 (“Istituzione del Comitato Regionale per le Comunicazioni”), nonché in attuazione del
“Regolamento per l'accesso al servizio pubblico radiotelevisivo” approvato dalla Sottocommissione
parlamentare per l’accesso il 30 gennaio 2001 e degli artt. 7 e 8 del “Regolamento per l'esame delle
richieste d'accesso al mezzo radiotelevisivo” approvato il 30 aprile 1976- al Corecom. Il regolamento
in parola (all.3) è stato approvato nella adunanza del 8 giugno 2015 (Deliberazione n.107) e
pubblicato sul BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 1 - Supplemento n. 1
del 5 gennaio 2016 ed è pertanto vigente a tutti gli effetti. Al riguardo è stata già inviata
comunicazione alla RAI e pubblicato avviso sul sito istituzionale del Corecom Lazio affinché gli
aventi diritto eventualmente/potenzialmente interessati possano avanzare debita richiesta secondo le
modalità regolamentari previste. Poiché si tratta di una attività fondamentale per il pluralismo e la
completezza dell’informazione, non ancora attivata nel Lazio, Inoltre è stata predisposta la bozza di
un protocollo d’intesa con RAI che faciliti l’accesso agli aventi diritto che ne fanno richiesta
attraverso la programmazione stabile di uno spazio apposito nell’ambito del palinsesto. Ai fini
dell’attivazione delle procedure di stipula, il protocollo in parola è stato trasmesso alla RAI e si
è in attesa delle osservazioni, con l’obiettivo di sottoscriverlo nel 2016.
3.1.2) Programmi di comunicazione e informazione politica.
Le emittenti locali, sia radiofoniche che televisive, sono tenute a garantire il pluralismo, attraverso la
parità di trattamento, l'obiettività, l'imparzialità e l'equità sia nei programmi di informazione che nei
programmi di comunicazione politica. La normativa di riferimento vigente (legge 10 dicembre
1993, n. 515 e la legge 22 febbraio 2000, n. 28, così come modificata dalla legge 6 novembre 2003,
n. 313) è integrata da delibere Agcom. Al riguarda si ricorda che:
durante il periodo non elettorale si fa riferimento alla delibera Agcom n. 200/00/CSP,
come riformata dal Codice di autoregolamentazione, emanato dal Ministro delle
Comunicazioni, in data 8 aprile 2004, che regolamenta l'attività delle emittenti locali.
in ogni occasione elettorale e/o referendaria Agcom emana apposite regolamenti di
attuazione (per i soli referendum in ambito locale si applicano le disposizioni
della delibera Agcom n. 89/14/CONS).
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Il programma di comunicazione politica, come definito all’art. 2, lettera c, del citato codice di
autoregolamentazione, è individuato come “ogni programma in cui assuma carattere rilevante
l'esposizione di opinioni e valutazioni politiche manifestate attraverso tipologie di programmazione
che comunque consentano un confronto dialettico tra più opinioni, anche se conseguito nel corso di
più trasmissioni”.
Per quanto concerne la vigilanza sulla cd “par condicio” come previsto della richiamata Legge 22
febbraio 2000, n. 28, il Corecom svolge attività di coordinamento, vigilanza e controllo delle
trasmissioni di informazione politica nel settore radiotelevisivo locale tenendo rigorosamente conto
delle disposizioni normative e di quelle regolamentari via via emanate dall’Autorità per le Garanzie
nelle Comunicazioni in occasione di ciascuna tornata elettorale, sulla base delle quali è necessario
attenersi. Relativamente alle elezioni amministrative dell’ anno 2015 si segnala una sola istanza per
la quale, dopo la necessaria valutazione , il Comitato ha deliberato, in accoglimento della proposta
degli Uffici, un provvedimento di archiviazione.
Da quanto sopra, emerge come l’attività di vigilanza/monitoraggio dell’emittenza locale risulti
particolarmente impegnativa e, come richiesto dall’Autorità, deve essere svolta con il supporto di
risorse qualificate. Al riguardo, anche per rispondere ad una richiesta della Commissione III
regionale di vigilanza sul pluralismo dell’informazione, il Comitato intende dotarsi di risorse
professionali e strumentali adeguate a svolgere in house tale attività, in modo da poter effettuare e
fornire alla Commissione in parola la rilevazione del pluralismo informativo anche in periodi non
riferibili a campagne elettorali. Anche per il 2016, il Corecom Lazio intende garantire il rispetto di
quanto previsto dalla normativa di riferimento vigente in materia. Peraltro il 2016 si annuncia come
un anno particolarmente impegnativo poiché oltre ad un referendum fissato per il 17 aprile (il quesito
riguarda l'abrogazione della norma introdotta con l'ultima legge di Stabilità il comma 17
dell'articolo 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 “Norme in materia ambientale” che
consente alle società petrolifere la ricerca e l'estrazione di gas e petrolio entro le 12 miglia marine
dalla costa, senza limiti di tempo alla durata delle concessioni, cioè sino all'esaurimento del
giacimento) è prevista una tornata elettorale (elezioni amministrative) che interesserà numerosi
comuni del Lazio tra cui Roma, per la quale il Corecom Lazio assicura il massimo impegno
nell’attuare quanto previsto dalle specifiche delibere Agcom. A tal fine, oltre ad una costante azione
di sensibilizzazione e di responsabilizzazione nei confronti degli operatori dell’informazione, il
Comitato svolgerà, in particolare durante gli eventuali periodi elettorali, il monitoraggio e l’analisi
del pluralismo politico e sociale in tutte le edizioni dei telegiornali della Testata Giornalistica
Regionale e nei programmi informativi (compresi i telegiornali) di emittenti televisive locali. Si
evidenzia al riguardo che in un contesto complessivo di risorse di personale non ancora adeguate in
considerazione della complessità e della tecnicità della funzione oggetto della delega, tale attività di
monitoraggio, ricognizione ed analisi non può essere svolta soltanto con il ricorso all’attuale
personale interno per cui anche nel 2016 l’attività sarà svolta ricorrendo ad apposite convenzioni e
forniture per la rilevazione/valutazione sulle trasmissioni delle emittenti televisive di competenza.
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3.1.3)Accesso radiotelevisivo in periodo elettorale(Palinsesto emittenti privale locali)
Durante i periodi elettorali è possibile per i soggetti politici interessati diffondere messaggi
autogestiti gratuiti (cd” MAG”) attraverso appositi spazi messi a disposizione dalle emittenti
radiotelevisive locali. Il Co.Re.Com. Lazio svolge compiti istruttori che comprendono, tra l’altro:
la ricezione delle domande dei soggetti politici e delle offerte delle emittenti disponibili
alla trasmissione dei messaggi autogestiti gratuiti;
la ripartizione dei fondi e la determinazione del numero dei messaggi politici autogestiti
il sorteggio fra i soggetti politici, per stabilire l’ordine in cui collocare all’interno degli
appositi contenitori, nelle diverse fasce di programmazione, i messaggi autogestiti
gratuiti;
il calcolo delle somme da corrispondere alle emittenti.
Nell’anno 2015, con riferimento alle campagne elettorali svolte, il Corecom ha ricevuto:
4 offerte da parte di emittenti televisive locali disponibili alla messa in onda dei MAG;
1 offerte da parte di emittenti radiofoniche;
0 richieste da parte dei soggetti politici interessati alla messa in onda dei MAG.
3.1.4) Formulazione di pareri, proposte e provvedimenti
Nel 2015 il Co.Re.Com. Lazio ha rappresentato, durante una audizione appositamente convocata,
dinanzi alla III commissione consiliare permanente, Vigilanza sul pluralismo dell'informazione per il
il proprio parere relativamente al Pdl 210 “Legge quadro a sostegno del pluralismo
dell’informazione e della comunicazione istituzionale” .
3.2 Attività riferibili principalmente alle funzioni delegate da Agcom
3.2.1) Procedimenti di conciliazione e definizione stragiudiziale in materia di comunicazioni
elettroniche.
La gestione delle controversie tra gestori ed utenti di telecomunicazioni ha costituito, in termini di
impegno, l’attività più assorbente del Corecom Lazio nell’anno 2015. I numeri dell’attività
conciliativa sono risultati in crescita rispetto all’annualità 2014 in conseguenza del trend di
progressivo aumento del numero di istanze presentate dai cittadini.
Si tratta di un’attività che presenta significativi benefici sociali, perché conferisce valore e
concretezza alla azione amministrativa di prossimità e dà effettività alla tutela del consumatore che
trova riscontro in tempi brevi ed a titolo completamente gratuito. Va inoltre considerato che, oltre ai
vantaggi economici, i consumatori godono anche di benefici intangibili, seppure di difficile
valorizzazione economica, rappresentati da comportamenti virtuosi indotti presso gli operatori
proprio grazie all’effetto deterrente della (facilità di accesso alla) attività di conciliazione dei
Corecom.
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In termini di volumi operativi e risultati concreti la risoluzione delle controverse tra utenti e gestori
dei servizi di telecomunicazione, svolta dal Corecom nel 2015, ha permesso la restituzione (intesa
come sommatoria di rimborsi, detrazioni dalle bollette,bonus traffico, ecc) di oltre € 3.5 ML ai
cittadini e alle imprese del Lazio. Un risultato conseguito a fronte di 10.858 istanze pervenute (con
una variazione di + 7,2% rispetto alle 10.121 del 2014) di cui in forma di provvedimenti di urgenza
1349 (+ 17,6% rispetto alle 1147 nel 2014). Incremento significativo hanno fatto registrare anche i
procedimenti di conciliazione conclusi: 11.792 (+ 12.6% rispetto alle 10.470 del 2014) di cui 7.864
pari 78,2% con esito positivo (con sostanziale conferma,nonostante l’incremento dei volumi, dei dati
2014).In crescita anche le istanze di definizione pervenute: 1121 (+ 6,8% rispetto alle 1049 del
2014) e i procedimenti di definizione deliberati: 270 (+ 76,4% rispetto ai 153 del 2014). Il valore
medio unitario economico di una conciliazione è stato nel 2015 pari a circa € 370 (nel 2014 pari a
circa € 382,00) e che pertanto il valore economico medio complessivo del “restituito” ai cittadini è
stimabile per il 2015 pari a circa: € 3.416.260 (nel 2014 è risultato pari a € 2.633.890,00). Per una
definizione invece il valore medio unitario economico è stato nel 2015 pari a circa € 1350 (nel 2014
pari a circa € 1.382,00) e che pertanto il valore economico medio complessivo del “restituito” ai
cittadini è stimabile per il 2015 pari a circa € 377.156,00 (nel 2014 era stato pari a circa €
211.446,00) per i procedimenti di definizione. In All. 4.1 e 4.2sono riportati i dati di dettaglio.
Si tratta di risultati da considerare soddisfacenti soprattutto se rapportati alle condizioni operative
del Corecom e dai dati che si ricavano dall’analisi dei questionari compilati dagli utenti delle
funzioni di Conciliazione, durante le periodiche rilevazioni di customer satisfaction. Da essi
emerge come 75 % degli utenti si dichiara "molto soddisfatto" o "soddisfatto. Si evidenzia che il
dato è in leggera flessione (era circa l'86% nel 2014) a causa dell’incremento dei tempi di attesa
verificatosi nel secondo semestre (in cui i tempi di attesa convocazione udienza sono passati da 51
giorni a 78 giorni) a causa della indisponibilità,peraltro non dovuta ad una scelta del Comitato dei
conciliatori esterni Tali risultati sono stati anche nel 2015 conseguiti in presenza di un ulteriore
significativo aumento (oltre il 7% rispetto al 2014) del numero delle istanze pervenute.
I numeri dell’attività conciliativa sono in costante crescita in conseguenza del progressivo aumento
del numero di istanze presentate dai cittadini a sua volta determinato dalle dinamiche del contesto di
riferimento che si sono richiamate in premessa. Il superamento della soglia di 10 mila udienze è
stato reso possibile nel 2014 dagli interventi di riorganizzazione e rafforzamento che hanno
aumentato efficacia, produttività e qualità del servizio, permettendo così di far fronte anche al
continuo incremento di istanze, ormai fisiologico per un mercato in cui ad esigenze sempre più
complesse da parte degli utenti corrispondono una sempre maggiore articolazione dell'offerta dei
gestori e dunque una maggiore complessità dei contratti stipulati. Si tratta dei primi concreti risultati
dell'azione di rilancio avviata e che il Comitato ritiene necessario proseguire per il 2016.
Pertanto, al fine di garantire e, ove compatibile/conveniente in termini di costo-benefici, migliorare
gli standards attuali, anche per il 2016, si intende fare ricorso, per lo svolgimento di differenti fasi
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procedurali, al contributo di professionisti esterni (avvocati) e di tirocinanti (questi ultimi, nel
rispetto della normativa di riferimento vigente in materia, anche eventualmente con borse di studio
e/o rimborso spese). L’obiettivo del Comitato è quello di migliorare ancora le performance . A tal
fine sono state predisposte con i principali gestori e di concerto con Agcom, ulteriori azioni per
abbattere i tempi e garantire agli stakeholder un servizio sempre migliore in linea con gli obiettivi
che la missione istitutiva e la funzione di pubblica amministrazione di prossimità prevedono.
Per perseguire nel 2016 gli obiettivi programmati, rafforzando la Conciliazione come strumento
semplice, rapido ed efficace, per la risoluzione extragiudiziale delle controversie, il Comitato intende
proseguire nella direzione intrapresa nel 2015 attraverso l’utilizzo delle seguenti azioni di
miglioramento:
a) ridurre le tempistiche dei procedimenti di risoluzione delle istanze anche facilitando la
presentazione delle istanze sia attraverso piattaforma informatica web (portando a regime il
nuovo sistema informatico di supporto allo svolgimento delle procedure di risoluzione delle
controversie implementato nel 2015) che la consegna fisica presso sportelli territoriali da
dislocarsi sul territorio, almeno nei capoluogo di provincia.
b) rafforzare l’azione di informazione ed assistenza all’utenza agli stakeholder
c) attivare un progetto di recupero del back log delle pratiche di definizione, eventualmente
attraverso l’utilizzo in via temporanea di ulteriori risorse qualificate nel caso non siano
disponibili risorse interne al Consiglio regionale
3.2.2) Registro degli operatori di comunicazione (ROC)
Tale attività, come richiesto dall’Autorità, viene svolta in uno spazio dedicato all’interno dei locali
del Corecom Lazio. Svolta in collaborazione con AGCOM, si tratta di una attività preziosa per le
imprese che operano in questo comparto. Un segnale positivo di vicinanza da parte delle istituzioni
alle esigenze delle imprese stesse,.
Al 31 dicembre 2015 sono iscritti al ROC 3153 operatori (nel 2014 2956, nel 2013, erano 2711, nel
2012 2530) ed il tempo massimo di evasione delle istanze di iscrizione è pari a 3 gg (come nel 2014)
e dunque nettamente al di sotto dei termini (30gg) prescritti da Agcom.
Per l’anno 2016 si intende confermare gli attuali parametri di servizio
3.2.3) Monitoraggio e vigilanza programmazione emittenza locale
Il monitoraggio riguarda il controllo del rispetto della normativa vigente in materia di
programmazione da parte delle emittenti locali e si attua attraverso il monitoraggio delle
trasmissioni, la verifica del loro contenuto e l'eventuale avvio e istruzione dei procedimenti
finalizzati alla sanzione delle violazioni.
L’attività è svolta sulla base di precise linee guida dell’Agcom, tramite sessioni di monitoraggio, su
un campione di circa 10 emittenti per la durata di 7 giorni continuativi (periodo di riferimento
sorteggiato alla presenza dei rappresentanti delle emittenti che aderiscono all’invito).
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Nel corso della annualità 2015 il Corecom, ha recuperato definitivamente il ritardo accumulato in
precedenza ed ha svolto le procedure di monitoraggio relative all’anno 2015,rafforzando l’impegno
ed avvalendosi per le attività istruttorie finalizzate alla sanzione delle eventuali violazioni dell'attività
di monitoraggio affidata, tramite procedura pubblica ad inviti, alla Cares – Osservatorio di Pavia –
cui il CoRe.Com ha trasmesso il materiale necessario.
In concreto si è proceduto al sorteggio di dodici emittenti private locali cd “fornitori di servizio”
che costituisce il 30% delle emittenti locali nel numero determinato nella tabella di riparto allegata
all’accordo quadro del 2008.
A differenza di quanto avvenuto nel 2014, l’attività di monitoraggio ha interessato tre differenti
periodi (uno solo nel 2014) e coinvolto 12 emittenti (nel 2014 erano state 10). L'Osservatorio ha
esaminato il materiale fornitogli ed trasmesso i risultati della propria attività sulla base dei quali il
Corecom Lazio ha effettuato le contestazioni/proposte di sanzione. La procedura è stata conclusa
con le relative deliberazioni, nella adunanza del 18 marzo 2016.
Di seguito si sintetizzano, per ciascun periodo, le principali risultanze emerse e conseguenti proposte
di provvedimenti deliberati in riferimento alle rilevazioni effettuate dall’Osservatorio di Pavia sul
materiale di registrazione dei programmi, fornito dalle emittenti oggetto di monitoraggio.
In molti casi sono state riscontrate prevalentemente violazioni legate alle comunicazioni
commerciali audiovisive occulte all’interno di programmi in cui è completamente assente
l’indicazione del nome o il logotipo dello sponsor sia all'inizio che alla fine degli stessi. In altri casi
si è riscontrata, invece, una eccedenza dei messaggi pubblicitari televisivi da parte delle emittenti ben
oltre il 25 per cento consentito in ogni ora e in ogni giorno di programmazione.
La gravità del comportamento posto in essere dalle società suindicate, in considerazione della natura
della norma violata posta a tutela del consumatore-utente, deve ritenersi di media entità. Mentre con
riferimento all’opera svolta per l’eliminazione o l’attenuazione delle conseguenze della violazione, le
società sopramenzionate non hanno posto in essere un adeguato comportamento in tal senso.
Anche per l’annualità 2016 il Corecom Lazio, trattandosi di attività delegata dall’Autorità per le
Garanzie nelle Comunicazioni a seguito della Convenzione stipulata il 16 dicembre 2009 intende
svolgere il monitoraggio nel rispetto delle linee guida dell’Agcom, che attualmente prevedono
almeno una sessione di monitoraggio l’anno. Con riferimento alla annualità 2016 , se le tempistiche
endoprocedimentali degli uffici e di affidamento delle attività svolte all’esterno, lo consentiranno
l’obiettivo è di concludere l’iter procedurale entro l’anno di competenza.
3.2.4) Esercizio del diritto di rettifica e vigilanza sui sondaggi
3.2.4.1 L’esercizio del diritto di rettifica nel settore radiotelevisivo è un’attività che il Corecom
realizza analizzando ed esaminando le istanze pervenute. All’esito della valutazione, nel caso di
correttezza della doglianza, si provvede a richiedere all’emittente coinvolta di effettuare la rettifica
delle informazioni non corrette comunicate. L’attività si conclude poi attraverso il monitoraggio e la
verifica dell’avvenuta rettifica in conformità alle disposizioni normative in materia.
Nel corso del 2015, con riferimento a tale competenza è pervenuta una sola istanza relativamente
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alla quale, su proposta degli Uffici, il Comitato ha deliberato un provvedimento di archiviazione per
irregolarità procedurali.
3.2.4.2 Riguardo invece la vigilanza sulla corretta pubblicazione e diffusione dei sondaggi, la
sessione di monitoraggio è stata effettuata nella settimana dal 30 novembre 2015 al 6 dicembre
2015. Sono state prese in considerazione tutte le testate presenti nel sistema della rassegna stampa
del consiglio. Sono state riscontrate quattro violazioni (art.7 regolamento AGCOM) mancanza di
nota informativa
Per quanto riguarda il 2016, si intende realizzare almeno un doppio ciclo di monitoraggio: il primo
da effettuarsi nel periodo di Giugno/Luglio 2016 ed il secondo nel periodo di ottobre/novembre
2016 . Anche in tal caso,infatti, è intenzione del Corecom rafforzare nel 2015 l’impegno e al fine di
raddoppiare almeno le settimane di campionamento e svolgere se le risorse lo consentiranno,
svolgere una attività di monitoraggio anche d’ufficio con tecniche di campionamento.
3.2.5)Monitoraggio in periodo elettorale della comunicazione istituzionale degli enti locali del Lazio
L’articolo 9, comma 1 legge 28/2000 – rubricato “Disciplina della comunicazione istituzionale e
obblighi di informazione” – stabilisce che dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla
chiusura delle operazioni di voto “è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere
attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabile
per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”. Al fine di assicurare il rispetto di quanto previsto
dalla citata norma il Corecom ha provveduto, in relazione alla tornata elettorale del 2015 , ad inviare
una circolare informativa preventiva in cui si invitavano le amministrazioni alla scrupolosa
osservanza del divieto di comunicazione istituzionale. Tale circolare è stata trasmessa (Prot RT
310/2015) ai Comuni, del Lazio Anci Lazio e Uncem Lazio.
Per le tornate elettorali amministrative dell’annualità 2016 si intende procedere allo stesso modo.
3.3 Attitvità concernente i contributi alle emittenti televisive locali (legge 448/1998, art. 45,
comma 3)
La gestione del procedimento istruttorio di definizione/proposta della graduatoria di emittenti che,
possono beneficiare dei contributi previsti dalla legge 23 dicembre 1998, n. 448, art. 45, comma 3
costituisce una terza filiera di attività del Corecom Lazio, non direttamente riferibile al Consiglio
Regionale né ad Agcom. Il riferimento in tal ambito è infatti il Ministero per lo sviluppo economico
(MISE) e più precisamente il Dipartimento per le Comunicazioni che annualmente predispone un
bando, in attuazione del suddetto regolamento ed eroga i finanziamenti alle emittenti regionali sulla
base della graduatoria predisposta all’esito della istruttoria svolta dal Corecom Lazio. Finalità della
norma è l’erogazione, ai soggetti aventi diritto/requisiti, di un contributo per la “attività
imprenditoriale”. Il Corecom Lazio come previsto dall’art. 2 (Predisposizione e trasmissione della
graduatoria) del bando sopra citato, ricevute le domande, effettua l’istruttoria e svolge in
particolare controlli di natura documentale di varia natura (es. verifica del possesso dei titoli
concessori/autorizzatori; controlli sul personale dipendente applicato allo svolgimento dell’attività
televisiva,verifiche sulle regolarità contributive dell’imprese; verifica della media dei fatturati). La
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graduatoria approvata viene trasmessa al Ministero dello Sviluppo Economico, cui compete
l’erogazione del contributo, dopo aver ripartito su base regionale le risorse stanziate a livello
nazionale.
Il bando relativo ai contributi di competenza per l’annualità 2014 è stato adottato con Decreto
Ministeriale 6 agosto 2015 (all.6.2).
Nell’anno 2015 (per l’anno di competenza precedente 2014) hanno fatto richiesta di contributi n.
35 emittenti locali (n.36 nell’anno 2014; n. 38 nell’anno 2013) di cui n. 7 comunitarie (8 nel 2014;8
nel 2013).
La attività istruttoria, avviata negli ultimi mesi del 2015, è stata ultimata nei primi mesi del 2016 ed
ha stabilito le emittenti televisive locali che hanno il requisito per beneficiare delle provvidenze
statali previste dall’art. 45, comma 3, della Legge 23 dicembre 1998, n. 448. L'ufficio ha effettuato
l'attività di esame delle domande pervenute, e la relativa predisposizione della graduatoria sulla base
delle dichiarazioni effettuate dalle società richiedenti i contributi e della documentazione acquisita
dall'ufficio presso la Camera di Commercio e gli Istituti di previdenza e della ulteriore
documentazione richiesta alle emittenti. La graduatoria definitiva è stata approvata dal Comitato
nella adunanza del 18 marzo 2016 ed inviata al MISE in data 23 Marzo 2016 .In graduatoria figurano
ammesse n. 33 emittenti locali (n.33 nel 2014; n. 36 nel 2013). (All. 5)
3.4. Iniziative e progetti
Il Co.Re.Com Lazio, in attuazione delle competenze che la L.R.19/2001 attribuisce alla propria
missione istituzionale, realizza iniziative e attività di studio, di ricerca e monitoraggio, su materie
attinenti alle proprie competenze. Attraverso esse il Comitato ha inteso fornire all’Assemblea legislativa
regionale e ad Agcom un contributo di analisi concernenti lo scenario evolutivo del settore delle
comunicazioni elettroniche e dell’informazione e fornendo suggerimenti all’azione del policy maker.
Nel 2015 si sono realizzati alcuni significative iniziative di studio e di ricerca:in questa sede si
ritiene di ricordare i più significativi.
3.4.1) Sportello “web reputation”
Il progetto “Tutela dei minori e Web Reputation”( un Progetto sperimentale congiunto a cura dei
CoReCom di Abruzzo, Lazio e Marche ed il patrocinio di Agcom) s’inquadra nell’ambito delle
attività istituzionali dei Corecom, riferimento delConsiglio Regionale e di AGCOM, a tutela dei
diritti dei cittadini in generale, e dei minori in particolare. In un contesto di ampia ed estesa
diffusione di internet, le caratteristiche intrinseche della rete (persistenza, editabilità di contenuti e
potenziale viralità e rapidità di diffusione di tali contenuti sulla rete) e l’utilizzo quotidiano dei social
network, soprattutto tra le fasce di popolazione più giovane, amplificano la presenza in rete di
contenuti digitali “autoprodotti” e post condivisi dagli utenti, i cosiddetti “user generated content”
(UGC).
Nell’ambito di questi fenomeni di utilizzo del web, ampiamente diffusi, possono esservi, come in
effetti, in diversi casi vi sono, contenuti testuali e audio-video che si configurano parzialmente lesivi
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della reputazione di altri utenti e/o cittadini in essi citati. Questo fenomeno risulta ulteriormente
aggravato nei casi in cui la condivisione virale di contenuti lesivi, può, in seguito, tra le fasce più
giovani, dare luogo a fenomeni di cyberbullismo, in cui i giovani stessi, risultano di fatto i soggetti
più esposti sia per la maggiore sensibilità data dalla giovane età, sia per la loro oggettiva difficoltà
nell’attivare strumenti di autotutela. In questo contesto i Co.Re.Com., cui AGCOM ha
attribuito/delegato rilevanti e delicati compiti nella tutela dei minori, possano svolgere, ancora una
volta, il loro ruolo istituzionale in materia e rappresentare, in concreto, un importante e riconosciuto
presidio territoriale a tutela dei diritti dei cittadini anche nell’opportuna sensibilizzazione per la
corretta fruizione ed utilizzo della rete. Il progetto sperimentale “web reputation” ha inteso porre a
disposizione dei cittadini uno sportello fisico e online, presso cui consentire loro di poter presentare
istanze, richieste di chiarimenti e di intervento, in merito a contenuti lesivi della loro reputazione
presenti in internet. Uno “sportello” cui si sono rivolgerti gli utenti per inoltrare le segnalazioni.
Per ogni segnalazione è inoltre stata svolta un’attività di ricognizione, analisi e valutazione delle
casistiche più significative/frequenti allo scopo di individuare i fattori di maggiore rilevanza
/criticità.
Il progetto è stato avviato nel Luglio 2015 e si è concluso a febbraio del 2016. Terminata la
sperimentazione, ovviamente a valle della analisi in corso ed in presenza di positiva valutazione
dei risultati che essa produrrà, il Comitato intende dare continuità all’iniziativa stante la rilevanza che
essa riveste, in merito alla tutela istituzionale dei diritti dei cittadini, e tenuto conto delle
caratteristiche di attualità e innovazione che essa introduce, anche con riferimento al dibattito
attualmente in corso in Parlamento europeo, proprio in questo ambito, in materia di “Diritto
all’Oblio” .Anche sulla base di tale esperienza, il Componente Nicola Di Stefano ha curato un
manuale che sarà messo a disposizione degli stakeholder, attraverso il sito istituzionale
(“scaricabile”gratuitamente in formato Pdf)
3.4.2 Programma formativo per giornalisti e tecnici del comparto dell’emittenza locale
Le persone sono la risorsa più preziosa per una comunità, per garantire lo sviluppo sostenibile e
duraturo: in un contesto in cui le tecnologie hanno profondamente cambiato le dinamiche
socioeconomiche è necessario adeguare le competenze. In tale convinzione il Corecom Lazio ha
deciso di riservare una quota significativa delle proprie risorse alla formazione di giornalisti e tecnici
che, essendo in cassa integrazione o disoccupati a causa della crisi del comparto, vivono condizioni
di disagio. I corsi forniscono conoscenze teoriche e strumenti pratici per utilizzare i nuovi media
digitali e interattivi, sfruttare le nuove strategie multicanali e multimediali, utilizzare il brand
management e l’ufficio stampa 2.0, sviluppare sinergie tra giornalisti e uffici stampa e formare le
nuove professionalità redazionali e della comunicazione.
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Per l’importanza che riveste per la propria missione istituzionale, il Corecom Lazio, ne ha affidato la
realizzazione all’Istituto di studi e di ricerche giuridiche Arturo Carlo Jemolo, che per autorevolezza
e qualificazione rappresenta una best practice nel campo dell’alta formazione, non solo della
regione Lazio. Si tratta di una iniziativa sostenuta anche dall’Ordine dei giornalisti del Lazio,
perché essa rappresenta una novità assoluta nell’offerta formativa e costituisce un messaggio di
concreto sostegno della occupazione del comparto.
Le principali tematiche che saranno oggetto dei corsi sono così sintetizzabili: start up innovative nel
settore degli operatori multimediali per l’audiovisivo; videogiornalismo multimediale; Le figure
professionali del SEO e del SEM.
Il progetto, avviato nel 2015, sarà realizzato e nel 2016 e rientra nel quadro delle azioni che il
Corecom Lazio ha programmato a sostegno del comparto regionale dell’emittenza locale e degli
operatori di servizi multimediali per l’audiovisivo. Un settore che, anche nella prospettiva
dell’Agenda digitale regionale, riveste eccezionale rilevanza sia per l’economia che per la
salvaguardia di diritti fondamentali come il pluralismo dell’informazione.
3.4.3 Progetto “ Media education”
Il progetto “Media Education” è senz’altro tra le azioni del Corecom Lazio che nell’anno 2015 che
hanno riscosso maggiore attenzione e riconoscimento. Esso consiste nell'attuazione di una serie di
iniziative ed azioni di sensibilizzazione dei giovani ad un corretto uso della rete e a rendere
consapevoli i genitori e gli insegnanti su rischi ed opportunità legate all'utilizzo delle nuove
tecnologie. In particolare durante gli incontri di Media education il Corecom Lazio si realizza una
intensa attività di formazione e si affrontano le tematiche che riguardano la educazione alla
legalità la prevenzione ed il contrasto del cyber bullismo, con l’obiettivo di promuovere il rispetto
delle regole e di comportamenti corretti, contro ogni forma di violenza ed in particolare a prevenire e
contrastare i fenomeni del bullismo e cyber bullismo. Particolare attenzione è dedicata al
“navigare sicuri in rete”.. Dopo l’evento di lancio, svoltosi ad Anzio, alla presenza del Presidente del
Consiglio Regionale, il progetto educativo ha interessato numerose scuole della
Regione,coinvolgendo circa cinquecento ragazzi. In particolare sono stati coinvolti sia i minori che
frequentano le scuole di ogni ordine e grado della regione Lazio sia coloro che, nella vita reale, sono
i primi interlocutori dei giovani, vale a dire insegnanti, educatori sociali e famiglie, per metterli in
guardia sui pericoli cui possono incorrere in caso di uso improprio della rete e dei social network in
particolare. L'obiettivo della campagna informativa è di diffondere la consapevolezza dei rischi e dei
pericoli derivanti ai nostri ragazzi dall'utilizzo "non sano" di strumenti e applicazioni multimediali
fornendo loro suggerimenti e indicazioni per un uso corretto, responsabile e rispettoso degli altri .
Agli incontri sono intervenuti con testimonianze i rappresentanti della Polizia Postale e delle
Comunicazioni, della Direzione generale Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, dell'Agcom e di
altre istituzioni regionali,del Governo, della Camera e del Senato nonché di organizzazioni di
volontariato come Telefono Azzurro, Abio Onlus. Si tratta di un progetto a cui il Corecom Lazio
attribuisce grande rilevanza, e che anche nel 2016, se ce ne saranno le risorse, sarà portato avanti
ponendo in essere una serie di interventi ed azioni capillari sul territorio regionale. In tale contesto,
rientra anche l’evento programmato il 29 febbraio 2016 presso l’Aula Magna del Policlinico
Umberto, con il quale sono stati coinvolti nel progetto anche i minori che, in quanto degenti, non
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sono oggi nelle condizioni di poter frequentare un regolare corso di studi annuale. Si tratta di ragazzi,
particolarmente svantaggiati, per i quali le comunicazioni tramite rete e social network
costituiscono l’unico collegamento con il mondo reale e, pertanto, ancora più soggetti ai pericoli ed
ai risvolti connessi al fenomeno del bullismo, cyberbullismo e quindi i pericoli del web. Il cyber-
bullismo è infatti uno dei temi principali sul quale il Corecom Lazio, in attuazione della delega di
AGCOM e delle funzioni proprie, intende svolgere sul territorio una capillare e massiccia azione di
prevenzione e tutela dei minori. Un'azione che trae maggior forza dall'approvazione legge regionale
n.202 che disciplina gli interventi in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo".
3.4.4 Lazio Global media monitoring project
Nel 2015 Il Corecom Lazio, unitamente al Corecom Toscana ed al Corecom Abruzzo, ha
aderito al Global media monitoring project (GMMP), il più ampio e longevo progetto di
monitoraggio e di advocacy sulla rappresentanza delle donne nei mezzi d’informazione
(stampa, radio, TV, Internet e Twitter): realizzato per la prima volta nel 1995, in occasione
della Conferenza mondiale sulle donne organizzata dall’ONU a Pechino e, successivamente,
ogni 5 anni (in contemporanea con l’aggiornamento di Pechino) ha finora coinvolto più di
100 paesi di tutto il mondo (134 sono i paesi che si sono iscritti alla V edizione.
Dal 2009, l’Osservatorio di Pavia include nella edizione n a z i o n a l e del GMMP anche
il monitoraggio delle TV locali in modo da completare il monitoraggio sulle TV nazionali
con un focus anche sull’informazione locale che, come mette bene in evidenza l’ultimo
Rapporto annuale del CENSIS sulla situazione sociale del Paese, gode di un amplissimo
apprezzamento del pubblico.
L’obiettivo principale della ricerca svolta per il Corecom Lazio è stato di analizzare la
rappresentanza e la rappresentazione delle donne nei telegiornali delle TV locali italiane
secondo la griglia di analisi del Global Media Monitoring Project Completata l’analisi
l’Osservatorio di Pavia ha predisposto il rapporto di ricerca finale da inserire nel report
internazionale conclusivo. Un rapporto di ricerca articolato secondo diverse prospettive che
offre materiale efficace per la comprensione del sistema mediatico locale, sia da parte degli
addetti ai lavori, sia da parte dei cittadini-utenti. Nel Lazio sono state monitorate tre emittenti e
dalla ricerca è emerso che per l’utente medio del Lazio, l’area tematica di maggior interesse per
l’informazione locale è costituita da Criminalità e Violenza, che si attesta al primo posto del
ranking. Seguono Celebrità, Arte, Media e Sport (27,5%) e le notizie di Economia, queste ultime
con un distacco di quasi 10 punti rispetto alla prima classificata. Chiudono il ranking, entrambe al
5,8%, le notizie di Scienze e Salute e Politica e Governo. Per quanto riguarda più specificamente
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la diversità di genere anche l’informazione regionale monitorata mostra un profilo
prevalentemente maschile.
Tale rapporto sarà alla base di una nuova iniziativa del Corecom Lazio basato sulla stipula di
un “Protocollo d’intesa (cd” donne e media”) che ha la finalità di promuoverà le pari
opportunità di genere e combattere gli stereotipi, formazione per valorizzare l’immagine femminile
e il ruolo sociale ed economico delle donne. Il primo step del Progetto avviato nel 2015 è consistito
nel coinvolgere nella predisposizione del protocollo d’intesa le Università della Regione, le
organizzazioni di rappresentanza del mondo dell’informazione regionale, le associazioni e le
diverse realtà che nella regione si occupano di pari opportunità e di diffondere una cultura attenta
alle diversità anche di genere .Lo scopo è di portare avanti diversi progetti concreti con l’obiettivo
di contribuire alla diffusione di una comunicazione e di una cultura libera da stereotipi.
4. Conclusioni
La società della informazione e, più ancora la economia della conoscenza, con la possibilità di
scambiare informazioni e contenuti attraverso reti e piattaforme che consentano a ciascuno di
richiedere/fruire in qualsiasi momento dei contenuti suddetti, diffondono modalità di consumo che
modificano gli stili di vita e comportano trasformazioni sociali, aprono nuove dimensioni della
cittadinanza e della vita sociale in cui diviene centrale la dimensione partecipativa.
I mezzi, gli strumenti e le applicazioni di comunicazione ed informazione costituiscono gli
strumenti attraverso cui questa nuova dimensione si realizza in ogni campo della vita quotidiana.
I significativi mutamenti che negli ultimi anni hanno interessato il mondo dei media, delle
comunicazioni e della informazione, hanno determinato nuove e più complesse aspettative da parte
dei cittadini, connotando una nuova dimensione della vita sociale e della sua qualità. Cresce
l’esigenza di una cittadinanza (“ digitale”), in cui centrale è la trasparenza ed il libero accesso a dati,
informazioni e servizi: mezzi e strumenti di comunicazione ed informazione costituiscono lo
strumento principe attraverso questa richiesta di partecipazione e condivisione si può realizzare in
ogni campo della vita quotidiana.
I piani nazionale e regionale per la crescita digitale e la banda ultra larga rappresentano occasioni
preziose e sfide ineludibili che richiedono consapevolezza, impegno e partecipazione attiva e
consapevole delle organizzazioni della P.A. di prossimità come il Corecom Lazio.
Una grande trasformazione che ha posto il cittadino al centro del sistema ma che contestualmente
ad opportunità nuove si generano potenziali nuovi conflitti ed i rischi possono penalizzare i benefici.
Cresce pertanto la necessità di prevedere e assicurare ancora maggior rigore nel rispetto delle regole
vigilando affinché le potenzialità che presenta la tecnologia non siano colte solo da parti minoritarie
della società
In tale contesto, il Co.Re.Com. Lazio rinnova l’impegno a tutelare i diritti di cittadini, imprese ed
operatori perseguendo partecipazione, accountability e trasparenza nei rapporti con gli stakeholders,
favorendo il livello di soddisfacimento dei bisogni della comunità in un settore cruciale per la
crescita socio-economica del territorio.