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COMPATIBILITA’TERRITORIALE
STATO DEI SUOLI E DELLE AREE DA EDIFICARE
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
COMPATIBILITACOMPATIBILITA’’ TERRITORIALETERRITORIALE
rapporto del progetto edilizio con l’ambiente circostante
1. Area in vicinanza di beni storici, architettonici, archeologici
2. Area soggetta a tutela del paesaggio
3. Area in vicinanza di aree protette
4. Area soggetta a rischi naturali
5. Area in vicinanza di zone agricole
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
1.Area in vicinanza di beni storici, 1.Area in vicinanza di beni storici, architettonici, archeologiciarchitettonici, archeologici
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
Riferimenti normativiRiferimenti normativi
D.Lgs n.42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio
P.T.P.R Lombardia (Piano Territoriale Paesistico Regionale)
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
BENI STORICI, ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI(art.10 D.Lgs 42/2004)
Musei, pinacoteche, gallerie, collezioni, archivi, biblioteche
Cose immobili e nuclei urbani storici (importanti per riferimenti storici, politici, militari, letterari, artistici, culturali e religiosi)
Ville, parchi e giardini di interesse storico-artistico
Siti minerari
Architettura rurale
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
Questi tipi di beni non possono essere distrutti, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o
artistico, oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione.
Per qualsiasi intervento sul bene (ad esempio, demolizione con successiva ricostituzione, spostamento o trasferimento)
AUTORIZZAZIONEAUTORIZZAZIONEMinistero dei Beni CulturaliMinistero dei Beni Culturali
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
Esempio di area soggetta a tutela dei beni storici: zona Castello Sforzesco
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Mappa edifici di interesse storico (fonte: SIT Milano)
Edifici di archeologia industriale
Edifici pubblici storici
Edifici bombardati nel 1943
Edifici religiosi storici
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
Intervento edilizio in vicinanza di un nucleo storico urbano
(art. 45-46 D.Lgs 42/2004)
Il Ministero dei Beni Culturali ha facoltà di prescrivere le distanze, le misure e norme specifiche dirette ad evitare che sia
messa in pericolo l’integrità dei beni culturali immobili, sia danneggiata la prospettiva, la luce o siano alterate le condizioni di
ambiente e di decoro.
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
Intervento edilizio in vicinanza di un nucleo storico urbano
(art. 19-20 P.T.P.R Regione Lombardia)
La Regione Lombardia ha inventariato e perimetrato centri/nuclei storici e viabilità storica, su base cartografica IGM in scala cartografica IGM in scala
1:25.0001:25.000.I vari Comuni, a partire dai dati cartografici della Regione,
aggiornano la propria cartografia riportando i perimetri di nuclei e aree storiche e individuando gli edifici oggetto di tutela.
verificare la compatibilitverificare la compatibilitàà con gli strumenti urbanistici con gli strumenti urbanistici esistentiesistenti
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
2.Area soggetta a tutela del 2.Area soggetta a tutela del paesaggiopaesaggio
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
Riferimenti normativiRiferimenti normativi
D.Lgs n.42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio
P.T.P.R Lombardia (Piano Territoriale Paesistico Regionale)
L.R n.12/2005 Legge per il Governo del Territorio
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
BENI PAESAGGISTICI(art.136 D.Lgs 42/2004)
Ville, giardini, parchi, cose immobili tradizionali (es. borghi medievali)
Paesaggi naturali (ad es. panorami particolari e caratteristici, isole)
Singolarità geologiche (ad es. vulcani, montagne)
Punti di belvedere
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni
Esempio di area soggetta a tutela dei beni paesaggistici: zona dei Navigli
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Aree soggette a vincolo ambientale ai sensi del D.Lgs 42/2004
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
Intervento edilizio in vicinanza di beni paesaggistici(art.143 D.Lgs 42/2004)
PIANO PAESAGGISTICO TERRITORIALE
(art.17-18 PTPR Lombardia e L.R n. 12/2005)
definisce le aree dove sono consentiti gli interventi, quelle darecuperare, conservare, valorizzare, riqualificare e quelle dove è
vietato qualsiasi tipo di intervento edilizio
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
3.Area in vicinanza di aree protette3.Area in vicinanza di aree protette
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
AREE NATURALI PROTETTE(Legge Quadro Aree Protette- L.n.394/1991
Art.3)
Territori costituiti da formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche tutelati per:
1. la conservazione di specie animali, vegetali, singolaritàgeologiche, paleontologiche, biologiche;
2. la salvaguardia delle attività storiche e tradizionali;
3. la promozione di attività di ricerca, educazione e formazione scientifica;
4. la difesa e la ricostruzione degli equilibri idraulici e idrogeologici
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
AREE NATURALI PROTETTE IN LOMBARDIA(L.R n.16/2007 Testo Unico delle leggi regionali in
materia di istituzione dei parchi)
La Regione Lombardia ha individuato tutte le aree protette, delimitando i confini e precisando i Comuni rientranti nel territorio
di un parco.
Prima di effettuare un intervento edilizio, occorre verificare che il Comune in questione, non rientri all’interno di un’area protetta,
altrimenti il territorio è vincolato alle norme del Piano territoriale di coordinamento del parco.
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
IN LOMBARDIA
30 MONUMENTI NATURALI
25 PARCHI REGIONALI
65 RISERVE NATURALI
1 PARCONAZIONALE
(Stelvio)
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
PROVINCIA DI MILANOParchi Regionali [7]Parco della Valle del TicinoParco dell’Adda NordParco Agricolo Sud MilanoParco delle GroaneParco Nord MilanoParco della Valle del LambroParco naturale Bosco delle Querce di Seveso e Meda
PLIS (Parchi Locali di Interesse Sovracomunale) [11]Parco Grugnotorto Villoresi Parco della Valle del LambroParco del Rio Vallone Parco delle CascineParco del Molgora Parco della collina di San ColombanoParco del Bosco di Legnano Parco della Brughiera BrianteaParco Alto MilaneseParco del RoccoloParco della Brianza Centrale
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Sistema dei parchi attorno Milano (Fonti: PTCP 2003, Regione Lombardia, SIT Milano)
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
4.Area soggetta a rischi naturali4.Area soggetta a rischi naturali
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
RISCHIO NATURALE = è il rischio che deriva da un fenomeno esclusivamente naturale, che non dipende dall’uomo, in genere di
tipo geologico
RISCHIO = pericolosità X vulnerabilità
PERICOLOSITA’= è la probabilità che si verifichi un evento naturale di una certa intensità che produca danni
VULNERABILITA’= riguarda l’uso del territorio,la struttura degli edifici, la risposta della popolazione di fronte al rischio.
Un aumento della vulnerabilità comporta un aumento del rischio.
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
RISCHI NATURALI
• RISCHIO IDROGEOLOGICO (frane, instabilità versanti)
• RISCHIO IDRAULICO (piene, piogge)
• RISCHIO SISMICO (terremoti)
• RISCHIO INCENDI BOSCHIVI
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
RISCHIO GEOLOGICO
Riferimenti normativiRiferimenti normativi
L. n. 183/89 Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo
D.g.r n. 8/7374: criteri e indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del PGT in
attuazione della L.R 12/2005
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
RISCHIO GEOLOGICO
nel PGT dei Comuni vanno considerati due documenti:
CARTA DELLA FATTIBILITA’ GEOLOGICA = è una carta di pericolosità che fornisce le indicazioni in ordine alle limitazioni e destinazioni d’uso del territorio.
NORME GEOLOGICHE DI PIANO = prescrizioni per gli interventi urbanistici, studi ed indagini da effettuare per gli approfondimenti richiesti, opere di mitigazione del rischio, monitoraggio fenomeni, classi di fattibilità
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
CLASSI DI FATTIBILITA’
Classe 1 – fattibilità senza particolari limitazioni
Classe 2 – fattibilità con modeste limitazioni
Classe 3 – fattibilità con consistenti limitazioni
Classe 4 – fattibilità con gravi limitazioni
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
FRANE
Esempio di carta della fattibilitàrelativa al Comune di Lecco
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
FRANE
Delimitazione aree e conoidi di frana -Val Veddasca, Varese (Fonte:Regione Lombardia)
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
RISCHIO IDRAULICO
FASCE PAI (Piano per l’Assetto Idrogeologico)
Fascia A: fascia di deflusso della piena, TR = 200 anni (fattibilità 4)
Fascia B: fascia di esondazione, TR = 200 anni (fattibilità 3)
Fascia C: fascia di esondazione per piena catastrofica, TR = 500 anni (fattibilità da definire a seconda dei casi)
(Fonte: Autorità di Bacino del fiume Po)
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
RISCHIO IDRAULICO
Esempio zona ovest di Milano: limiti fasce PAI, canali, reticolo idrografico (Fonte: PTCP 2003 Provincia di Milano)
A
BCC
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
RISCHIO SISMICO
Carta della pericolositàsismica in Lombardia
(Fonte: INGV Milano)
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
RISCHIO SISMICO
Classificazione sismica Regione Lombardia
opportune modalità
progettuali e costruttive
(Fonte: INGV Milano)
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
RISCHIO INCENDI BOSCHIVI
Considera le conseguenze prodotte da incendi, riconducibili a diversi fattori, con suscettività di espandersi su aree boscate, comprese eventuali
strutture e infrastrutture antropizzate poste all’interno, oppure su terreni coltivati, incolti e pascoli ad esse
limitrofi.
16 luglio 2009Alessandra Zanni
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
RISCHIO INCENDI BOSCHIVIRiferimenti normativiRiferimenti normativi
Legge Quadro n. 353/2000 in materia di incendi boschivi
D.g.r 22 dicembre 2008 n.8/8753 sistemi di allerta rischi naturali
Linee guida per la perimetrazione a terra delle superfici percorse da incendi
16 luglio 2009Alessandra Zanni
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
La Legge Quadro 353/2000 al comma 2 art. 10 prevede: “I comuni provvedono (…) a censire, tramite apposito catasto, i soprassuoligià percorsi dal fuoco nell’ultimo quinquennio, avvalendosi anche dei rilievi del corpo forestale dello Stato.”
Comuni percorsi da incendi in Regione Lombardia
(Fonte: database Regione Lombardia)
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
5.Area in vicinanza di zone agricole5.Area in vicinanza di zone agricole
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
Riferimenti normativiRiferimenti normativi
D.Lgs n.42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio
L.R n.31/2008 Testo Unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e attività rurali
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Esempio di aree rurali, zona Sud di Milano (Fonte: MISURC 2003-Regione Lombardia)
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
STATO DEI SUOLI E DELLE AREE DA EDIFICARESTATO DEI SUOLI E DELLE AREE DA EDIFICARE
qualità dei suoli e caratteristiche dei siti da edificare
1. Siti da sottoporre a bonifica
2. Siti di avvenuta bonifica
3. Siti in presenza di beni contenenti amianto
4. Siti in vicinanza di attività produttive impattanti
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
1.Siti da sottoporre a bonifica1.Siti da sottoporre a bonifica
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
Riferimenti normativiRiferimenti normativi
D.Lgs n.152/2006 Codice dell’Ambiente
D.M 471/1999 Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti
inquinati
L.R n.1 del 29 gennaio 2009 Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, energia,
utilizzo sottosuolo e risorse idriche
L.R n.10 del 29 giugno 2009 Collegato ordinamentale. Disposizioni generali in materia di ambiente e servizi di interesse economico generale
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
Art. 16 del D.M 471/99
Censimento dei siti potenzialmente contaminati da parte delle Regioni entro un anno dall’emanazione del decreto, cioè entro il 2000, allo scopo di realizzare una banca dati e una mappaturanazionale dei siti.
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Mappa attualmente censita dei siti oggetto di bonifica Comune di Milano (Fonte: SIT Milano)
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
SITO POTENZIALMENTE CONTAMINATO
in base alla storia pregressa del sito
serve CARATTERIZZAZIONE CHIMICA(analisi chimica)
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
CARATTERIZZAZIONE DI UN SITO(Allegato 2, parte IV D.Lgs 152/06 e s.m.i)
Insieme delle attività che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali.
Basata su:- ricostruzione storica del sito- definizione dello stato ambientale di suolo, sottosuolo e acque
sotterranee- piano di indagini- elaborazione dei risultati delle indagini- individuazione dei livelli di contaminazione ed eventuale
necessità di bonifica
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
UBICAZIONE DEI PUNTI DI CAMPIONAMENTO(Allegato 2, parte IV D.Lgs 152/06 e s.m.i)
Scopo: verificare l’esistenza di inquinamento di suolo, sottosuolo e acque sotterranee, vie di migrazione degli inquinanti, caratteristiche geologiche e idrogeologiche del sito
Due possibili scelte:
UBICAZIONE RAGIONATA: basata sull’esame di dati storici, èpossibile prevedere la localizzazione delle aree più vulnerabili
UBICAZIONE SISTEMATICA: viene utilizzato un criterio casuale (statistico), si usa quando non si conoscono i dati relativi ad una certa area
Per siti complessi si possono utilizzare entrambi i metodi.
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
Il materiale ottenuto dai campionamenti viene suddiviso in 3aliquote e analizzato:
1° aliquota: analisi da parte del privato (proprietario o gestore del sito)2° aliquota: archiviata e a disposizione dell’Ente di controllo
(ARPA)3° aliquota: conservata e utilizzata in caso di contraddittorio
Per questo risulta essere di fondamentale importanza adottare tra i vari laboratori metodiche di analisi standardizzate, in modo tale che i dati possano essere confrontabili.
Assimpredil Ance è in fase di coordinamento con ARPA Dipartimento provinciale di Milano e il Comune di Milano per la
definizione di schemi di riferimento che definiscano le analisi da effettuare in relazione alle attività pregresse delle singole aree.
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
CSC ( Concentrazioni Soglia di Contaminazione) = i livelli dicontaminazione delle matrici ambientali (valori tabellari) che costituisconovalori al di sopra dei quali è necessaria la caratterizzazione del sito el`analisi di rischio sito specifica (Allegato 5 alla parte quarta del D. Lgs152/2006)
ANALISI DI RISCHIO SITO-SPECIFICA = definisce in modo rigoroso e cautelativo per l’ambiente gli obiettivi di bonifica aderenti alla realtà del sito, considerando sorgenti, vie di esposizione e recettori
CSR (Concentrazioni Soglia di Rischio) = i livelli di contaminazione dellematrici ambientali, da determinare caso per caso con l`applicazione dellaprocedura di analisi di rischio sito specifica
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
CARATTERIZZAZIONE CHIMICA
inferiore CSC superiore CSC
non serve BONIFICA
posso COSTRUIRE
Analisi di rischio
inferiore CSR superiore CSR
non serve BONIFICA
posso COSTRUIRE
BONIFICA
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
CHI DEVE FARE LA BONIFICA
Il responsabile della contaminazioneoppure il proprietario o il gestore dell’area
SE il proprietario del sito NON è responsabile di inquinamento, ma il vero responsabile dell’inquinamento non è identificabile, il proprietario dell’area ha comunque l’obbligo di provvedere alla bonifica (dall’art.
244 comma 4 del D.Lgs 152/06)
Nel caso in cui il proprietario non responsabile dell’inquinamento abbia spontaneamente provveduto alla bonifica del sito inquinato, ha diritto
di rivalersi nei confronti del responsabile dell’inquinamento per le spese sostenute e per l’eventuale maggiore danno subito (art. 253 comma 4
del D.Lgs 152/06)
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
L.R n.10 del 29 giugno 2009 Collegato ordinamentale. Disposizioni generali in materia di ambiente e servizi di
interesse economico generale
Riduzione emissioni in atmosfera
Energia
Gestione rifiuti
Utilizzo di sottosuolo e risorse idriche
Bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati
Parchi e aree protette
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
Bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati(L.R n.10/2009 art.3 comma 2)
Modifica l’art. 21 della L.R n. 26 del 2003 introducendo forme di incentivazione ed agevolazione di iniziative curate da soggetti non
responsabili dell’inquinamento,finalizzate a promuovere la bonifica o la messa in sicurezza permanente e il ripristino ambientale dei siti
contaminati.
Queste nuove disposizioni sono attualmente all’esame dei nostri uffici e in attesa di conferma dagli Enti competenti delle procedure
operative da osservare.
Seguirà appena possibile apposito Suggerimento.
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
2.Siti di avvenuta bonifica2.Siti di avvenuta bonifica
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
La Provincia, accerta il completamento della bonifica sulla base di una relazione tecnica predisposta da ARPA e rilascia, entro circa 90 giorni, il “CERTIFICATO DI AVVENUTA BONIFICA”.
Al termine degli interventi di bonifica e in possesso del certificato di avvenuta bonifica, il sito può essere destinato ad un riutilizzo in modo compatibile con gli obiettivi di bonifica raggiunti e con l’eventuale piano di monitoraggio previsto (possibilità inizio lavori in cantiere).
CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA: documento rilasciato dagli Uffici Tecnici Comunali utilizzato nella maggior parte dei casi nelle compravendite immobiliari e nei compromessid'acquisto di fabbricati e di terreni. Indica i dati del fabbricato, lo stato di qualità del terreno, la destinazione urbanistica ( es. se in zona residenziale o agricola), parametri urbanistici come l'indice di fabbricabilità (se possibile edificare).
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Mappa delle aree bonificate nel Comune di Milano (Fonte: SIT Milano)
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
BONIFICHE ORDIGNI ESPLOSIVI
La bonifica ordigni esplosivi comprende il complesso di attivitàvolte a ricercare, localizzare, individuare, scoprire,
esaminare, disattivare, rimuovere o neutralizzare qualsiasi ordigno esplosivo.
Riferimenti normativi:
» D. Lgs 12 aprile 1946 n. 320
» D. L.C.P.S 1 novembre 1947 n. 1768
» Consiglio di Stato – III Sezione n. 1218 in data 09.10.1962; Regolamento per i lavori del genio Militare
» D.P.R. 05.12.1983, n. 939. -“Regolamento per i lavori, provviste e servizi da eseguirsi da Ministero Difesa”
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“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
16 luglio 2009
BONIFICHE ORDIGNI BELLICI
Non esiste una normativa che obblighi direttamente ed espressamente ad eseguire le attività preventive di bonifica daordigni bellici.
Mappa zone minate dopo la seconda guerra mondiale
(Fonte: Direzione Genio Militare delle Forze Armate)
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
in sede progettualeValutare il rischio (spesso sottovalutato) consistente
nell’attivazione di ordigni esplosivi di residuati bellici interrati.
Le attività di cantiere che vanno ad intaccare il terreno originario risalente al periodo bellico, possono in qualsiasi
momento interferire con un ordigno bellico inesploso, attivandolo.
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
3.Siti in presenza di beni 3.Siti in presenza di beni contenenti amiantocontenenti amianto
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
Intervento edilizio in un’area già edificata che sia costituita da beni (ad es. coperture in cemento-amianto)
e manufatti (ad es. rivestimento tubi, guarnizioni) contenenti amianto.
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
Riferimenti normativiRiferimenti normativi
D.M 6 settembre 1994 Normative e metodologie tecniche relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto
PRAL Piano Regionale Amianto Lombardia(D.g.r VIII/1526 del 22 dicembre 2005)
Obiettivi strategici del PRAL:
1. Censimento e mappatura siti amianto entro il 2009
2. Eliminazione dal territorio entro 10 anni (cioè entro il 2015)
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Stato delle bonifiche amianto in Provincia di Milano (Fonte: ARPA Lombardia)
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
TECNICHE DI BONIFICA AMIANTO(D.M 6 settembre 1994)
RIMOZIONE: eliminazione dell’amianto, produce notevoli quantitativi di rifiuti speciali pericolosi che devono essere correttamente smaltiti (discarica per rifiuti pericolosi o discarica di inerti con apposita cella monodedicata)
INCAPSULAMENTO: inglobamento delle fibre di amianto con prodotti penetranti o ricoprenti. E' il trattamento più utilizzato per i materiali poco friabili di tipo cementizio. Il principale inconveniente e' rappresentato dalla permanenza nell'edificio del materiale di amianto e della conseguente necessità di mantenere un programma di controllo e manutenzione.
CONFINAMENTO: installazione di una barriera a tenuta che separi l'amianto dalle aree occupate dell'edificio. Occorre sempre un programma di controllo e manutenzione, in quanto l'amianto rimane nell'edificio; inoltre la barriera installata per il confinamento deve essere mantenuta in buone condizioni.
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
CERTIFICAZIONE DI RESTITUIBILITA’DEGLI AMBIENTI BONIFICATI(art. 6 D.M 6 settembre 1994)
Al termine dei lavori di bonifica, dovranno essere eseguite le operazioni di certificazione di restituibilità degli ambienti
bonificati.
Tali operazioni, da eseguirsi a spese del committente, dovranno essere eseguite da funzionari della ASL competente al fine di assicurare che le aree interessate possano essere rioccupate con sicurezza e garantire quindi l’utilizzo del sito bonificato.
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
4.Siti in vicinanza di attivit4.Siti in vicinanza di attivitààproduttive impattantiproduttive impattanti
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni16 luglio 2009
Linee guida ARPA- Comune di Milano
Proposta di distanze minime da considerare, in sede di attuazione dei PII (Piani Integrati di Intervento) e varianti urbanistiche, tra insediamenti residenziali ed attività produttive particolarmente
impattanti
OBIETTIVO PER I PROGETTISTIOBIETTIVO PER I PROGETTISTI
Individuare le distanze minime tra il fronte dell’edificio e l’attivitàproduttiva
Prevenire problemi di molestia olfattiva, rumori e polveri
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Alessandra Zanni
Mappa delle attività produttive impattanti nel Comune di Milano (Fonte: SIT Milano)
PROGETTO SPECIALE B83° INCONTRO
“La valutazione preliminare della fattibilità di un progetto edilizio”
Tipologia Attività (la sigla iniziale si riferisce alla classificazione come industria insalubre di cui al D.M.Sanità 05/09/94)
Distanza auspicabile (m)
Distanza minima (m)
B- 50 Esplosivi > 400 200
B-62 Gas compressi,liquefatti: (produzione, manipolazione, deposito) >200 100
B-70 Idrocarburi (purificazione, frazionamento, deposito) > 200 100
B-87 Oli essenziali e vernici (Produzione, Lavorazione, Deposito) > 200 100
B-96 Pitture e vernici (produzione,miscelazione) > 200 100
B-100 Rifiuti solidi e liquami (deposito,trattamento, depurazione) > 200 200
B-100 Impianti di compostaggio e di selezione/stabilizzazione rifiuti; Inceneritori e impianti con trattamento termico rifiuti
> 500 500
B-101 Rifiuti tossico nocivi (deposito, trattamento, lavorazione) > 200 200
B-108 Smalti e lacche (produzione, miscelazione, confezionamento) > 200 100
C-1 Allevamenti di animali: - suini- altro
>500> 200
500 200
C-6 Carrozzerie, carpenterie, martellerie > 100 40
C-9 Deposito e demolizione autoveicoli e altre apparecchiature > 200 200
C – 24 Tipografie con rotative > 100 40
C- 25 Verniciatura a fuoco e con vernici a solvente organico > 100 40
C-12 Galvaniche, galvanotecniche > 100 40
B-82 1° classe Fonderie 1° fusione > 200 200
Depositi autotrasporti /movimentazione merci > 200 100
Depositi autoferrotranviari > 200 200
Depuratori acque consortili > 200 100
Deposito movimentazione materiale edile pulverolento > 200 200