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Universit` a di Roma Tre Complementi di Controlli Automatici Controllo di un robot flessibile Prof. Giuseppe Oriolo DIS, Universit` a di Roma “La Sapienza”

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Universita di Roma Tre

Complementi di Controlli Automatici

Controllo di un robot flessibile

Prof. Giuseppe Oriolo

DIS, Universita di Roma “La Sapienza”

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Obiettivo del controllo

• regolatore asintotico per l’asservimento di traiettorie di uscita in posizione per unsingolo braccio flessibile

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Architettura di controllo

• parte meccanica: braccio flessibile (di lunghezza ` [m]) in rotazione sul piano orizzon-tale, costituito da una barra sottile di acciaio temperato (di densita di massa uniformeρ [kg/m]), con determinate caratteristiche elastiche (modulo di Young E di rigidezzaflessionale × inerzia I della sezione trasversale = EI [Nm2])

• elaborazione dati e controllo: effettuati su PC, dotato di scheda di interfacciaingresso-uscita, in modo digitale (ad es., ad una frequenza di campionamento di4 [KHz])

• attuatore: motore CC pilotato in corrente di armatura (con massimo guadagnocorrente-coppia [Nm/A]), avente inerzia del rotore J0 [kgm2] e collegato medianteaccoppiamento diretto (direct-drive) con il carico

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• sensori: encoder ottico sull’asse del motore (valore tipico: 4000 impulsi/giro ×4 daelettronica di elaborazione) per la misura di posizione angolare; ponti estensimetrici(strain gauges) completi (nella figura precedente sono 7) per la misura della deflessionelungo il braccio

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Modellistica dinamica

θJ

J

X

Y

x

y CoM

θ θct

pmp

• sistemi di riferimento: assoluto e solidale al centro di massa CoM istantaneo

• eventuale presenza di un tip payload, un carico utile in punta di massa mp [kg] e coninerzia Jp [kgm2], caratterizzato da una posizione angolare θt

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Trave di Eulero-Bernoulli

• braccio flessibile (solo sul piano orizzontale di moto) modellato come trave di Eulero-Bernoulli per piccole deformazioni

• posizione angolare θ(t) dell’asse x passante per CoM (non misurabile tramite il soloencoder al giunto, da cui si legge invece direttamente θc(t))

• la deformazione laterale w(x, t), con x ∈ [0, `], si assume puramente normale all’asse x;e una funzione dello spazio (il punto x lungo la struttura) e del tempo

!! il modello dinamico sarebbe infinito-dimensionale (anche se lineare) per la naturadistribuita della deformazione; occorre una opportuna ‘discretizzazione’ . . .

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• dal principio di Hamilton, la deformazione laterale w(x, t) e la posizione angolare θ(t)soddisfano la seguente equazione alle derivate parziali

[con la notazione: ()′ = d()/dx, () = d()/dt ]

EIw′′′′(x, t) + ρ(w(x, t) + x θ(t)) = 0

e alla equazione (del moto rigido)

u(t)− Jθ(t) = 0

dove J = J0 + (ρ`3)/3 + Jp + mp`2 e l’inerzia totale (alla base di rotazione) e u e lacoppia prodotta dal motore (ingresso di controllo)

• da risolvere imponendo delle condizioni al contorno associate, di tipo geometrico odinamico (bilanciamento di forze e momenti di taglio)

w(0, t) = 0EIw′′(0, t) = J0(θ(t) + w′(0, t))− u(t)EIw′′(`, t) = −Jp(θ(t) + w′(`, t))EIw′′′(`, t) = mp(`θ(t) + w(`, t))

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• posto u(t) ≡ 0 (evoluzione libera), l’equazione alle derivate parziali si risolve con ilmetodo di separazione delle variabili, ponendo per la deformazione laterale

w(x, t) = φ(x)δ(t) (∗)

dove

– φ(x) e il modo spaziale di deformazione del braccio

– δ(t) e la variabile temporale che ‘pesa’ tale deformazione

• dall’equazione del moto rigido u(t) ≡ 0 ⇒ θ(t) = 0, per cui sostituendo la (∗) nellaequazione alle derivate parziali e separando i termini si ottiene

EI

ρ

φ′′′′(x)

φ(x)= −

δ(t)

δ(t)

∆= ω2

in cui l’ultima posizione (ω2 per ora non definita) e legata al fatto che, dovendo essereuguali quantita indipendenti (una funzione dello spazio, l’altra funzione del tempo),queste non possono che essere costanti (avere assunto tale costante positiva (ω2 > 0)ha una motivazione piu ‘tecnica’ —problema autoaggiunto!)

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• si ottengono allora due equazioni separate: la

δ(t) = −ω2δ(t)

che ha soluzione generale

δ(t) = c1 sinωt + c2 cosωt

con c1, c2 dipendenti dalle condizioni iniziali δ(0) e δ(0) di evoluzione libera, e la

φ′′′′(x) = β4φ(x) β4 =ρω2

EI

che ha soluzione generale (provare per credere!)

φ(x) = A sinβx + B cosβx + C sinhβx + D coshβx

con A, B, C, D da ottenersi imponendo le 4 condizioni al contorno geometrico/dinamichesulla w(x, t)

• sostituendo in queste la (∗), usando la δ = −ω2δ e notando che esse devono valere perogni δ(t), si ottengono infatti condizioni al contorno solo sulla φ(x)

φ(0) = 0EIφ′′(0) + J0ω

2φ′(0) = 0EIφ′′(`)− Jpω

2φ′(`) = 0

EIφ′′′(`) + mpω2φ(`) = 0

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• sostituendo in queste la soluzione generale φ(x), si ottiene un sistema di equazionilineari omogenee della forma A(EI, ρ, `, J0, mp, Jp, β, ω2 = EIβ4

ρ)

A

BCD

= 0 (?)

nel quale, dovendo escludere la soluzione banale (A = B = C = D = 0), si deve imporreche il determinante della matrice A sia nullo

• questo avviene in corrispondenza a infinite (ma contabili!) radici, denominate βi (con0 < β1 < β2 < β3 . . .), dell’equazione caratteristica (qui, e un’equazione trascendente)

(c sh− s ch)−2mp

ρβi s sh−

mp

ρ2β4

i (J0 + Jp)(c sh− s ch)−2Jp

ρβ3

i c ch

−J0

ρβ3

i (1 + c ch) +J0Jp

ρ2β6

i (c sh + s ch)−J0Jpmp

ρ3β7

i (1− c ch) = 0

dove s = sinβi`, c = cosβi`, sh = sinhβi`, ch = coshβi`

• ad ogni radice βi sono allora associate le seguenti quantita: una ω2i = EIβ4

i /ρ; unasoluzione del sistema (?), ossia i coefficienti (Ai, Bi, Ci, Di) definiti a meno di un fattoredi scala, e quindi un modo spaziale di deformazione φi(x); una variabile temporale dideformazione δi(t) (la cui pulsazione e proprio ωi)

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• si ha allora che la deformazione laterale e descritta dalla

w(x, t) =∞∑

i=1

φi(x)δi(t) ≈ne∑

i=1

φi(x)δi(t)

dove ne e il numero di modi che si vogliono includere nel modello approssimato

• di fatto, si e risolto un problema agli autovalori con i modi di deformazione

φi(x) = Ai sinβix + Bi cosβix + Ci sinhβix + Di coshβix

e le variabili di deformazione

δi(t) = c1i sinωit + c2i cosωit

in cui φi sono gli autovettori (da normalizzare) e ωi sono le autofrequenze di vibrazione(↔ autovalori associati agli autovettori) proprie della struttura flessibile

• grazie alla ortogonalita degli autovettori trovati con questo metodo (e poi normalizzatiopportunamente), il modello dinamico e particolarmente semplice

Jθ = u

δi + ω2i δi = φ′i(0)u i = 1, . . . , ne

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• il modello mette in evidenza le seguenti proprieta notevoli:

– il disaccoppiamento tra moto rigido θ(t) e ciascun moto vibratorio δi(t), in condizionidi evoluzione libera (u(t) ≡ 0)

– l’eccitabilita di tutti i modi da parte di un ingresso u(t) 6= 0, pesata dalla φ′i(0) —la tangente alla base del braccio di ciascun modo di deformazione

– la ‘rigidezza’ della struttura e riassunta dai valori delle autofrequenze ω2i

– ciascun moto vibratorio, se inizialmente eccitato, e persistente in evoluzione libera

• e possibile includere uno smorzamento modale nel modello dinamico

Jθ = u

δi +2ζiωiδi + ω2i δi = φ′i(0)u i = 1, . . . , ne

dove ζi ∈ [0,1) sono i coefficienti di smorzamento (vedi termine trinomio!)

• versione matriciale delle equazioni; posto q = ( θ δ1 . . . δne)T (vettore delle coordi-

nate generalizzate) si ha un sistema tipo massa-molla-smorzatore

Mq + Dq + Hq = Bu

con

M =

(J 00 I

)D =

(0 00 2ZΩ

)H =

(0 00 Ω2

)B =

(1Φ′

)Ω = diag ω1, . . . , ωne

, Z = diag ζ1, . . . , ζne, Φ′ = (φ′1(0) . . . φ′ne

(0) )T

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Scelta dell’uscita controllata

• le possibili uscite y di interesse per il controllo del moto sono almeno due

– uscita a livello di giunto: posizione angolare della base del braccio flessibile

θc = θ +ne∑

i=1

φ′i(0) δi

!! e sempre un’uscita a fase minima (la corrispondente funzione di trasferimento I/Oha zeri nel semipiano complesso a parte reale negativa — o nulla, in assenza dismorzamento modale)

– uscita a livello di tip: posizione angolare della punta del braccio flessibile

θt = θ +ne∑

i=1

φi(`)

`δi

!! e un’uscita a fase non minima (esistono zeri nel semipiano complesso a parte realepositiva (in realta, coppie reali simmetriche in assenza di smorzamento modale))almeno in assenza di carico utile in punta

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Commenti sulla forma delle uscite

• l’uscita a livello di tip e una approssimazione lineare (per piccole deformazioni) dellaposizione angolare effettiva della punta del braccio flessibile

θt = θ + arctanw(`, t)

`≈ θ +

w(`, t)

`= θ +

ne∑i=1

φi(`)

`δi

• analogamente, la posizione angolare di un generico punto posto lungo la struttura adistanza x dalla base si puo approssimare come

θx = θ +ne∑

i=1

φi(x)

xδi

• la posizione angolare della base del braccio si puo determinare come processo limiteθc = limx→0 θx, usando il teorema di De L’Hopital per la forma indeterminata

limx→0

φi(x)

x=

0

0= lim

x→0

φ′i(x)

1= φ′i(0)

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Equazioni di stato

• posto x =

(qq

)∈ IR2(ne+1) si ha

x = Ax + Bu, y = Cx

dove

A =

(0 I

−M−1H −M−1D

)B =

(0

M−1B

)C =

(C 0

)

• la matrice C dipende dall’uscita scelta (giunto o tip)

Cg =(

1 Φ′T)

Ct =(

1 ΦT`

)con ΦT

` =(

φ1(`)

`. . .

φne(`)

`

)

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Funzioni di trasferimento ingresso-uscita

• ricavabili dalle equazioni di stato come P (s) = C(sI − A)−1B, con C = Cg (uscita algiunto) o Ct (uscita al tip); e pero piu immediato trasformare secondo Laplace ilmodello dinamico (nella forma scalare) del secondo ordine, e poi risolvere per y(s)/u(s)

• funzione di trasferimento coppia-posizione angolare giunto

Pg(s) =1

Js2+

ne∑i=1

φ′i(0)2

s2 + 2ζiωis + ω2i

=1J

∏ne

i=1(s2 + 2ζiωis + ω2

i ) + s2∑ne

i=1 φ′i(0)2 ∏ne

j 6=i(s2 + 2ζjωjs + ω2

j )

s2∏ne

i=1(s2 + 2ζiωis + ω2

i )

• in modo analogo, la funzione di trasferimento coppia-posizione angolare tip

Pt(s) =1

Js2+

ne∑i=1

φ′i(0) φi(`)`

s2 + 2ζiωis + ω2i

=1J

∏ne

i=1(s2 + 2ζiωis + ω2

i ) + s2∑ne

i=1 φ′i(0) φi(`)`

∏ne

j 6=i(s2 + 2ζjωjs + ω2

j )

s2∏ne

i=1(s2 + 2ζiωis + ω2

i )

ad esempio, per ne = 2 e senza smorzamento modale

Pt(s) =

1J(s2 + ω2

1)(s2 + ω2

2) + s2(φ′1(0) φ1(`)

`(s2 + ω2

2) + φ′2(0) φ2(`)`

(s2 + ω21)

)s2(s2 + ω2

1)(s2 + ω2

2)

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Un esempio numerico

• dati:

J0 = 0.002, ` = 1, ρ = 0.5, EI = 1 (mp = Jp = 0)

• consideriamo fino a ne = 5 modi; si ha

Ω2 = diag 421.585, 3122.603, 10273.194, 31562.286, 82049.350

Φ′T =(

7.8259 14.6803 12.1284 6.4761 3.7648)

ΦT` =

(−2.6954 2.3268 −2.4970 2.7380 −2.7982

)

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Modi flessionali

0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1-3

-2.5

-2

-1.5

-1

-0.5

0

0.5

1

1.5

2

x [m]

phi_

1

0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1-2

-1.5

-1

-0.5

0

0.5

1

1.5

2

2.5

x [m]

phi_

2primo e secondo modo di vibrazione, a frequenze f1 = 3.2678 e f2 = 8.8936 [Hz]

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0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1-2.5

-2

-1.5

-1

-0.5

0

0.5

1

1.5

2

x [m]

phi_

3

0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1-3

-2

-1

0

1

2

3

x [m]

phi_

4terzo e quarto modo di vibrazione, a frequenze f3 = 16.1314 e f4 = 28.2751 [Hz]

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0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1-3

-2.5

-2

-1.5

-1

-0.5

0

0.5

1

1.5

2

x [m]

phi_

5

quinto modo di vibrazione, a frequenza f5 = 45.5887 [Hz]

• il modo i-esimo ha un numero i di nodi, ossia di punti x ∈ (0, `] con φi(x) = 0; questinodi appaiono ‘fermi’ quando il solo modo i e in vibrazione persistente

• nei grafici mostrati, le ampiezze relative dei modi sono ininfluenti (dipendono dallenormalizzazioni fatte)

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Pattern di poli e zeri delle Pg(s) e Pt(s)

-1 -0.5 0 0.5 1-60

-40

-20

0

20

40

60

Real Axis

Imag

Axi

s

poli-zeri FdT di giunto (2 modi)

-40 -20 0 20 40-60

-40

-20

0

20

40

60

Real Axis

Imag

Axi

s

poli-zeri FdT di tip (2 modi)

-1 -0.5 0 0.5 1-150

-100

-50

0

50

100

150

Real AxisIm

ag A

xis

poli-zeri FdT di giunto (3 modi)

-100 -50 0 50 100-150

-100

-50

0

50

100

150

Real Axis

Imag

Axi

s

poli-zeri FdT di tip (3 modi)

2 modi uscita al giunto e al tip 3 modi

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-1 -0.5 0 0.5 1-200

-150

-100

-50

0

50

100

150

200

Real Axis

Imag

Axi

s

poli-zeri FdT di giunto (4 modi)

-100 -50 0 50 100-200

-150

-100

-50

0

50

100

150

200

Real Axis

Imag

Axi

s

poli-zeri FdT di tip (4 modi)

-1 -0.5 0 0.5 1-300

-200

-100

0

100

200

300

Real Axis

Imag

Axi

s

poli-zeri FdT di giunto (5 modi)

-200 -100 0 100 200-300

-200

-100

0

100

200

300

Real Axis

Imag

Axi

s

poli-zeri FdT di tip (5 modi)

4 modi uscita al giunto e al tip 5 modi

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Commenti

• in tutti i pattern e presente il doppio polo nell’origine legato al moto rigido d’insieme

• e confermata la natura di fase non minima (presenza di zeri a parte reale non negativa)della Pt(s) per qualsiasi numero di modi; gli zeri sono disposti simmetricamente rispettoall’asse immaginario

• nei pattern relativi alla Pg(s), ciascuna coppia di zeri precede (in termini di ω) unacoppia di poli lungo l’asse immaginario; questo tipo di alternanza e legata alla proprietadi passivita di questa funzione di trasferimento

• in presenza di smorzamento modale, i pattern non sono simmetrici rispetto all’asseimmaginario (in particolare, i poli sono complessi coniugati a parte reale negativa)

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Risposte armoniche Pg(jω) e Pt(jω)

10-1

100

101

102

103

-100

-50

0

50

100

Frequency (rad/sec)

Mag

nitu

de (

dB)

10-1

100

101

102

103

-90

-180

0

Frequency (rad/sec)

Pha

se (

deg)

uscita al giunto, 3 modi

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10-1

100

101

102

103

-100

-50

0

50

100

Frequency (rad/sec)

Mag

nitu

de (

dB)

10-1

100

101

102

103

-360

-720

0

Frequency (rad/sec)

Pha

se (

deg)

uscita al tip, 3 modi

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10-1

100

101

102

103

-100

-80

-60

-40

-20

0

20

40

60Modulo della FdT di tip

rad/sec

dB

uscita al tip, 3 modi: zoom sul diagramma del modulo

G. Oriolo Complementi di Controlli Automatici (Universita di Roma Tre) – Controllo di un robot flessibile 26

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10-1

100

101

102

103

-800

-700

-600

-500

-400

-300

-200

-100Fase della FdT di tip

rad/sec

deg

uscita al tip, 3 modi: zoom sul diagramma della fase

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10-1

100

101

102

103

-100

-50

0

50

100

Frequency (rad/sec)

Mag

nitu

de (

dB)

10-1

100

101

102

103

-90

-180

0

Frequency (rad/sec)

Pha

se (

deg)

uscita al giunto, 5 modi

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10-1

100

101

102

103

-200

-100

0

100

Frequency (rad/sec)M

agni

tude

(dB

)

10-1

100

101

102

103

-360

-720

-1080

-1440

0

Frequency (rad/sec)

Pha

se (

deg)

uscita al tip, 5 modi

G. Oriolo Complementi di Controlli Automatici (Universita di Roma Tre) – Controllo di un robot flessibile 29

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10-1

100

101

102

103

-120

-100

-80

-60

-40

-20

0

20

40

60Modulo della FdT di tip

rad/sec

dB

uscita al tip, 5 modi: zoom sul diagramma del modulo

G. Oriolo Complementi di Controlli Automatici (Universita di Roma Tre) – Controllo di un robot flessibile 30

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10-1

100

101

102

103

-1200

-1000

-800

-600

-400

-200

0Fase della FdT di tip

rad/sec

deg

uscita al tip, 5 modi: zoom sul diagramma della fase

G. Oriolo Complementi di Controlli Automatici (Universita di Roma Tre) – Controllo di un robot flessibile 31

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Commenti

• l’andamento della risposta armonica mostra una maggiore criticita del problema dicontrollo dell’uscita in punta (tip) al braccio flessibile rispetto a quella di giunto, seaffrontato con tecniche classiche ingresso-uscita

• si hanno infatti attraversamenti multipli dell’asse a 0 dB da parte del diagramma deimoduli della Pt(jω) (specie per un aumento del guadagno del controllore) e progressiviritardi di fase al crescere del numero dei modi considerati

!! ai soli fini del tracciamento delle risposte armoniche con MATLAB, si e aggiunto un piccolosmorzamento modale (ζi = 0.01, uguale per tutti i modi)

• come esemplificazione della tecnica della regolazione asintotica, verra considerato ilproblema del controllo della posizione del tip per traiettorie di riferimento sinusoidalinel solo caso di informazione completa, in assenza di smorzamento modale e didisturbi esogeni

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Stabilizzabilita

• occorre anzitutto verificare la stabilizzabilita del processo (proprieta indipendente dallauscita considerata!)

• e possibile mostrare (con diverse tecniche) che il processo e di fatto raggiungibile perun qualsiasi numero di modi

• per illustrazione, si consideri il caso di ne = 2 modi (con stato x ∈ IR6): le matrici A eB sono

A =

0 0 0 1 0 00 0 0 0 1 00 0 0 0 0 10 0 0 0 0 00 −ω2

1 0 0 0 00 0 −ω2

2 0 0 0

B =

000

1/Jφ′1(0)φ′2(0)

• la matrice di raggiungibilita P =

(B AB . . . A5B

)e

P =

0 1/J 0 0 0 00 φ′1(0) 0 −ω2

1φ′1(0) 0 ω41φ′1(0)

0 φ′2(0) 0 −ω22φ′2(0) 0 ω4

2φ′2(0)1/J 0 0 0 0 0

φ′1(0) 0 −ω21φ′1(0) 0 ω4

1φ′1(0) 0φ′2(0) 0 −ω2

2φ′2(0) 0 ω42φ′2(0) 0

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• con semplici scambi di colonne, si puo verificare che detP 6= 0 se e solo se

det

1/J 0 0φ′1(0) −ω2

1φ′1(0) ω41φ′1(0)

φ′2(0) −ω22φ′2(0) ω4

2φ′2(0)

=1

Jdet

[(φ′1(0) 0

0 φ′2(0)

)(ω2

1 ω41

ω22 ω4

2

)(−1 00 1

)]6= 0

si ha allora detP 6= 0 in quanto quest’ultimo determinante e pari a

−1

J

(φ′1(0)φ′2(0)

)ω2

1ω22(ω

22 − ω2

1) 6= 0

essendo φ′i(0) 6= 0 (∀i), ωi > 0 (∀i), e ωi 6= ωj (per i 6= j)

• questa dimostrazione si estende al caso ne generico, sfruttando la non singolarita (perωi 6= ωj) della matrice di Vandermonde (costruita per colonne)

ω21 ω4

1 ω61 . . . ω2ne

1

ω22 ω4

2 ω62 . . . ω2ne

2

. . .

ω2ne

ω4ne

ω6ne

. . . ω2nene

che compare nell’espressione del determinante

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Commenti

• e dunque possibile assegnare arbitrariamente, mediante una matrice K (unica!), unospettro desiderato di autovalori per la matrice A+ BK

• cio equivale in generale a fare una reazione u = Kx dall’intero stato x = (q, q) del braccioflessibile (misurando quindi sia il moto rigido θ —indirettamente, tramite l’encoder algiunto e gli estensimetri— che le variabili di deformazione δ, nonche le loro derivate θe δ)

• si dimostra pero che e anche possibile stabilizzare il processo (in particolare, avere unospettro σ(A+ BK) ⊂ IC− ma con autovalori non tutti arbitrari) con una reazione dallesole variabili θc e θc misurabili dall’encoder posto sul motore; la legge di controllostabilizzante ha la forma (con Kp > 0 e Kd > 0)

u = Kpθc + Kdθc =(

Kp KpΦ′T Kd KdΦ′T)

θδθδ

= Kcx

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Equazioni del regolatore per sistemi meccanici

• risulta conveniente sfruttare la natura di equazioni del secondo ordine del modellodinamico dei sistemi meccanici

Mq + Dq + Hq = Bu y = Cq

con q ∈ IRnq, u ∈ IRm, y ∈ IRp, per formulare le equazioni del regolatore in modo piudiretto (ossia, senza passare nella forma con lo spazio di stato)

• e sufficiente determinare l’evoluzione nominale delle sole coordinate generalizzateq (= Πqw) oltre a quella dell’ingresso u (= Γqw), in corrispondenza ad un esosistemaw = Sw, yd = −Qw (con w ∈ IRr)

Proposizione

se e solo se esistono una matrice Πq (nq × r) ed una matrice Γq (m× r) tali che

MΠqS2 + DΠqS + HΠq = BΓq (1)

CΠq + Q = 0 (2)

allora esistono una matrice Π (n× r) ed una matrice Γ (m× r) tali che

ΠS = AΠ + BΓ (3)

0 = CΠ + Q (4)

dove n = 2nq e

A =

(0 I

−M−1H −M−1D

)B =

(0

M−1B

)C =

(C 0

)G. Oriolo Complementi di Controlli Automatici (Universita di Roma Tre) – Controllo di un robot flessibile 36

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Dimostrazione

• (sufficienza) con Πq e Γq soluzioni di (1) e (2), si pone Π =

(Πq

ΠqS

)e Γ = Γq; la (4)

e CΠ + Q = CΠq + Q = 0, verificata per la (2); la (3)(Πq

ΠqS

)S =

(0 I

−M−1H −M−1D

) (Πq

ΠqS

)+

(0

M−1B

)Γq

si spezza (per righe) nella ΠqS2 = −M−1HΠq−M−1DΠqS+M−1BΓq che, premoltiplicataper M > 0, coincide con la (1) e nell’identita ΠqS = ΠqS

• (necessita) siano Π =

(Π1

Π2

)e Γ soluzioni di (3) e (4); dalla (3) si ha

Π1S = Π2 Π2S = −M−1HΠ1 −M−1DΠ2 + M−1BΓ

eliminando Π2 → MΠ1S2+DΠ1S+HΠ1 = BΓ; dalla (4), CΠ1+Q = 0; queste coincidonocon (1) e (2), avendo posto Πq = Π1 (quindi Π2 = ΠqS)

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Risoluzione delle equazioni del regolatore

• sfruttando la precedente Proposizione, impostiamo le equazioni del regolatore perl’uscita al tip nel caso ne = 2 per semplicita (ricaveremo quindi la soluzione gen-erale per ispezione)

• per una traiettoria di riferimento sinusoidale (con pulsazione ω e ampiezza a), l’esosistemaw = Sw, yd = −Qw e caratterizzato dalle matrici

S =

(0 −ωω 0

)Q =

(0 −1

) [N.B. S2 =

(−ω2 00 −ω2

)]e ha condizione iniziale w0 = (a 0)T .

• dal modello dinamico (in assenza di smorzamento modale ↔ D = 0) si ha

M = diag J,1,1

H = diag 0, ω21, ω2

2B =

1φ′1(0)φ′2(0)

C =(

1 φ1(`)`

φ2(`)`

)

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• posto allora

Πq =

π01 π02

π11 π12

π21 π22

Γq = Γ =(

γ1 γ2)

si hanno 8 equazioni scalari in 8 incognite

−Jπ01ω2 = γ1

−Jπ02ω2 = γ2

−π11ω2 + ω21π11 = φ′1(0)γ1

−π12ω2 + ω21π12 = φ′1(0)γ2

−π21ω2 + ω22π21 = φ′2(0)γ1

−π22ω2 + ω22π22 = φ′2(0)γ2

π01 + φ1(`)`

π11 + φ2(`)`

π21 = 0

π02 + φ1(`)`

π12 + φ2(`)`

π22 = 1

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• esaminiamo per prima il caso (generico) in cui ω 6= ω1 e ω 6= ω2; dalle prime seiequazioni si ha

π01 = − γ1

Jω2

π02 = − γ2

Jω2

π11 = φ′1(0)γ1

ω21−ω2

π12 = φ′1(0)γ2

ω21−ω2

π21 = φ′2(0)γ1

ω22−ω2

π22 = φ′2(0)γ2

ω22−ω2

che sostituite nelle ultime due forniscono(φ′1(0)φ1(`)

(ω21 − ω2)`

+φ′2(0)φ2(`)

(ω22 − ω2)`

−1

Jω2

)γ1 = 0

(. . . idem . . .

)γ2 = 1

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• la risolubilita delle equazioni e legata dunque alla condizione(φ′1(0)φ1(`)

(ω21 − ω2)`

+φ′2(0)φ2(`)

(ω22 − ω2)`

−1

Jω2

)6= 0

• e immediato verificare che questa espressione e proprio pari al valore Pt(jω) ossia dellafunzione di trasferimento coppia-posizione angolare del tip valutata per s = jω (con ωpari alla pulsazione della traiettoria sinusoidale di riferimento)

• dall’analisi dei diagrammi di Bode, la Pt(jω) non si annulla per nessun valore finito diω (e sempre un numero reale, positivo o negativo); in alternativa dal pattern poli-zeri,la Pt(s) non ha mai zeri sull’asse immaginario (quindi non si puo annullare per nessunvalore immaginario s = ±jω)

!! cio puo invece accadere nel problema di regolazione relativo all’uscita di giunto; lafunzione di trasferimento Pg(s) ha gli zeri sull’asse immaginario → Pg(jω) = 0 per uninsieme discreto di pulsazioni ω

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• la soluzione delle equazioni del regolatore nel caso in esame e dunque

Γq =(

0 γ2)

γ2 =1

φ′1(0)φ1(`)

(ω21 − ω2)`

+φ′2(0)φ2(`)

(ω22 − ω2)`

−1

Jω2

Πq =

0 π02

0 π12

0 π22

π02 = −γ2

Jω2π12 =

φ′1(0)γ2

ω21 − ω2

π22 =φ′2(0)γ2

ω22 − ω2

• le suddette formule sono generalizzabili ad un numero ne arbitrario di modi di defor-mazione inclusi nel modello; si avra (per i = 0,1, . . . , ne, j = 1, . . . , ne)

γ1 = 0, γ2 =1

ne∑i=1

φ′i(0)φi(`)

(ω2i − ω2)`

−1

Jω2

, πi1 = 0, π02 = −γ2

Jω2, πj2 =

φ′j(0)γ2

ω2j − ω2

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• rimane da considerare il caso in cui ω = ωi; nel caso ne = 2, supponendo ad esempioω = ω1, dalle otto equazioni scalari si ottiene nell’ordine

γ1 = γ2 = 0 (dalla terza e quarta)

π01 = π02 = 0 (dalla prima e seconda)

π21 = π22 = 0 (dalla quinta e sesta)

π11 = 0 π12 =1 `

φ1(`)(dalla settima e ottava)

• nel caso generale (ne > 0 qualsiasi, ω = ωi), si ha Γq = 0 e Πq tutta nulla eccetto per

l’elemento πi2 =1 `

φi(`)

• in conclusione, le equazioni del regolatore sono sempre risolubili per il caso considerato

(si ricordi che Π =

(Πq

ΠqS

))

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Risultati di simulazione

• si considera il caso di informazione completa (reazione dall’intero stato) per il braccioflessibile con i dati numerici gia forniti e ne = 3 modi non smorzati

• la traiettoria sinusoidale di riferimento per il tip ha a = π/2 rad e ω = 2 rad/sec (conl’esosistema inizializzato a w1(0) = a, w2(0) = 0)

• la K e scelta in modo da assegnare tutti gli 2(ne + 1) = 8 autovalori ad anello chiusoin −10 (altre scelte sono possibili) mediante la formula di Ackermann

• il braccio e inizialmente a riposo (nello stato zero); l’errore sull’uscita di tip e quindi nulloper t = 0 (lo stato iniziale non e pero ‘agganciato’ alla traiettoria di stato nominale,ossia x(0) 6= Πw(0))

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Ambiente di simulazione

• il sistema di controllo e stato simulato in Simulink, un toolbox di Matlab che permettela simulazione di sistemi dinamici (lineari e nonlineari, a tempo continuo o discreto omisto) costruiti come schemi a blocchi mediante un linguaggio ad icone predefinite odefinibili dall’utente

• le equazioni dinamiche sono integrate numericamente da Simulink, scegliendo da menuil metodo di Runge-Kutta del 5 ordine ed un passo di integrazione variabile (quiTs = 0.01÷ 0.0001 sec)

• si riportano nelle due slides seguenti:

– lo schema a blocchi del sistema di controllo complessivo

– lo schema a blocchi interno del modulo relativo alla dinamica del braccio flessibile(sono previsti anche smorzamenti modali, posti qui a zero con i dati di inizializ-zazione da Matlab)

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t

a ydes u ytip

Mux

stato x

L

esosistema

Mux

stato w

ytip

K

+

+

braccio flessibile

struttura generale schema di controllo

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6 2

7 3

59

8 4

1coppia

1/J

2*zeta(1)*om(1)

omsq(1)

+--

ph(1)

s1

thetas1

thetap

s1

delta1s1

delta1p

s1

delta2ps1

delta2

ph(2) +--

omsq(2)

2*zeta(2)*om(2)

2*zeta(3)*om(3)

omsq(3)

+--

ph(3)

s1

delta3s1

delta3p

phL(1)

phL(2)

phL(3)

++++delta1

delta2

delta3

thetathetap

deltap1

deltap2

deltap3

simulatore braccio flessibile

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Page 48: Complementi di Controlli Automatici Controllo di un robot ...oriolo/rm3/cca/matdid/slides/RobFlex.pdf · • sistemi di riferimento: assoluto e solidale al centro di massa CoM istantaneo

Errore sulla posizione angolare del tip

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10-10

0

10

20

30

40

50

60

70autovalori in -10 (quattro) e -10 (quattro)

sec

erro

re a

l tip

(de

g)

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Page 49: Complementi di Controlli Automatici Controllo di un robot ...oriolo/rm3/cca/matdid/slides/RobFlex.pdf · • sistemi di riferimento: assoluto e solidale al centro di massa CoM istantaneo

Legge di controllo

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10-1.5

-1

-0.5

0

0.5

1

1.5autovalori in -10 (quattro) e -10 (quattro)

sec

cont

rollo

(N

m)

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Page 50: Complementi di Controlli Automatici Controllo di un robot ...oriolo/rm3/cca/matdid/slides/RobFlex.pdf · • sistemi di riferimento: assoluto e solidale al centro di massa CoM istantaneo

Variabili di deformazione

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10-0.03

-0.02

-0.01

0

0.01

0.02

0.03autovalori in -10 (quattro) e -10 (quattro)

sec

varia

bili

defo

rmaz

ione

del

ta (

m)

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Andamento della posizione angolare al giunto

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10-100

-80

-60

-40

-20

0

20

40

60

80

100autovalori in -10 (quattro) e -10 (quattro)

sec

usci

ta a

l giu

nto

(deg

)

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Differenza tra posizione angolare al giunto e desiderata al tip

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10-20

-10

0

10

20

30

40

50

60autovalori in -10 (quattro) e -10 (quattro)

sec

erro

re a

l giu

nto

(deg

)

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Commenti ai risultati numerici

• l’errore in uscita si annulla definitivamente in circa 2 sec (durata ‘pratica’ del regimetransitorio)

• a regime permanente, tutte le grandezze hanno un comportamento sinusoidale allastessa frequenza del segnale generato dall’esosistema

• le ampiezze delle variabili di deformazione (che pesano i relativi modi spaziali) sonoscalate al crescere del loro indice (la terza variabile modale e piu piccola di un fattorecirca 10 rispetto alla prima)

• la posizione angolare di giunto (θc(t)) si ‘muove meno’ dell’uscita al tip (ha un picco di≈ 75 contro 90); la restante deflessione angolare e quella introdotta dalla flessibilitadistribuita lungo il braccio

• spostando gli autovalori ad anello chiuso piu a sinistra si ottiene un transitorio piurapido ma la coppia di controllo richiesta cresce notevolmente (a regime tutto restauguale)

G. Oriolo Complementi di Controlli Automatici (Universita di Roma Tre) – Controllo di un robot flessibile 53

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Commenti conclusivi

• il problema di inseguire asintoticamente (dopo un certo transitorio) una traiettoria (inparticolare sinusoidale) di moto dell’estremita (tip) di un braccio flessibile e stato risoltocon la tecnica del regolatore (informazione completa)

• una riproduzione esatta (dal tempo t = 0) richiederebbe di partire con il braccioinizialmente deformato (quindi non da una posizione di riposo)

• lo stesso controllore permette la regolazione per traiettorie sinusoidali di ampiezzaarbitraria (ma alla fissata pulsazione ω)

• il problema puo essere risolto anche nel caso di reazione dall’errore: i) il processo einfatti osservabile ⇒ l’ipotesi H3 e soddisfatta (anche se la H3rst non lo e); ii) l’ipotesiH4 (Pt(s) 6= 0, ∀s ∈ σ(S)) e soddisfatta (come gia mostrato)

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