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COMPRESENZA L.N.V.- PSICOLOGIA EFFETTI SOCIALI DEI MEDIA IL CINEMA, I MEDIA MULTIMEDIALI E LA COMUNICAZIONE

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COMPRESENZA L.N.V.- PSICOLOGIA. EFFETTI SOCIALI DEI MEDIA IL CINEMA, I MEDIA MULTIMEDIALI E LA COMUNICAZIONE. QUAL’E’ L’INFLUENZA SOCIALE DEI MEDIA SULL’UOMO E SULLA SOCIETA’. Cos’è la comunicazione? - PowerPoint PPT Presentation

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COMPRESENZA L.N.V.-PSICOLOGIA

EFFETTI SOCIALI DEI MEDIAIL CINEMA, I MEDIA MULTIMEDIALI E LA

COMUNICAZIONE

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QUAL’E’ L’INFLUENZA SOCIALE DEI MEDIA SULL’UOMO E SULLA

SOCIETA’• Cos’è la comunicazione? un passaggio di informazioni da un emittente ad un ricevente. Il

passaggio può avvenire in forma verbale (linguaggio) e non verbale (cinesica, prossemica - territorio, postura, artefatti-abbigliamento, tatuaggi- e paralinguali - silenzio).

• Comunicazione interpersonale, diretta si svolge tra personecon un numero limitato di persone e c’è un ritorno.

• Comunicazione di massa, arriva lo stesso messaggio ad un numero elevato di persone, identico e mediato da un mezzo, TV, cinema, stampa…questo messaggio che arriva identico e non ha possibilità di risposta= feedback.

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I MODELLI DI COMUNICAZIONE

1. STAMPA Gutemberg, è stato il primo mezzo di comunicazione, ha permesso che da un’unica matrice identica si ricavassero innumerevoli copie.

• 2. CIRCOLARE- broadcasting (radio, cinema, tv). Prima è nata la radio, si pensava che con la nascita della TV venisse soppiantata; in realtà, la radio ha mantenuto un’altra funzione, sono “complementari”.

• 3. INTERNET

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LA STAMPA

• si diffonde dapprima nelle città, quando queste si ingrandiscono sempre di più e le persone si riversano in esse.

• C’è una maggiore diffusione dei mezzi di comunicazione di massa. Da quel momento iniziano anche gli studi sulla comunicazione di massa.

• Il primo che ha compiuto degli studi sulla comunicazione di massa, su cosa fanno le persone quando si ritrovano in massa, adottando quindi uno stesso comportamento, è stato Freud.

• Perché una persona decide, nonostante abbia degli ideali ed idee proprie, di abbandonarli e annullarsi per seguire gli altri, è stato Freud a studiarlo.

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TEORIE SUGLI EFFETTI SOCIALI DEI MEDIA

Si parte da una serie di PRINCIPI:

• 1° fenomeni sociali che modificano le abitudini degli individui e influenzano il pensiero (modificano i valori, il livello cognitivo e i comportamenti);

• 2° pervasivi, occupano parte della vita e della giornata (scandendo il tempo come se fossero un orologio);

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IL CINEMA

• Il primo mezzo di intrattenimento alla portata di tutti fu il CINEMA.

• Divenne un fenomeno sociale: le persone si trovavano insieme per vedere le proiezioni.

• Le prime visioni furono spettacolari, con la proiezione della locomotiva che entrava in scena.

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LA RADIO

• ha iniziata a diffondersi dopo: prima come aggiornamento, poi con la musica.

• Rispetto ad un giornale permise di fare le DIRETTE (cronache di partite, attualità).

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TESI A FAVORE - CONTRARIE AI MEDIA

• Su tutti i mezzi di comunicazione ci sono tesi a favore e contrarie: ci si è occupati del perché influiscono così tanto sui comportamenti delle persone.

• FREUD fu il primo a parlare di PSICOLOGIA DELLE FOLLE.

• Con folle intendeva un concetto di MASSA (insieme di persone che ha in comune un comportamento).

• Freud si chiese perché le persone ad un certo punto rinunciano alle proprie inclinazioni e pulsioni personali, cambiando un comportamento e aderendo alla masse, identificandosi con la massa.

• Un motivo può essere quello di non riuscire ad essere accettate; il soggetto vuole essere in accordo con gli altri per evitare i contrasti e decide di seguire i suoi simili, aderendo alla massa per “amore”.

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LA SCUOLA COMPORTAMENTISTA

• La scuola comportamentista (stimolo-risposta) ha dato la TEORIA DELL’AGO IPODERMICO:

• i mezzi di comunicazione è come se fossero una siringa che iniettano idee (stimolo) e comportamenti su un pubblico che è comunque passivo, acritico, impossibilitato a rispondere.

• Le idee penetrano dentro ad un pubblico passivo (risposta acritica = assorbono le idee).

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LA PSICOLOGIA SPERIMENTALE

• La psicologia attuale - sperimentale, anziché andare dal solo stimolo alla risposta, afferma che si mette di mezzo la predisposizione individuale, la risposta cambia a seconda dell’individuo che c’è in mezzo: si parla difatti di PROCESSI PSICOLOGICI INDIVIDUALI.

• Ecco perché si arriva a dire che TV e pubblicità utilzzano la PERSUASIONE: si cerca di far leva sui fattori emortivi di ogni persona.

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L’AUDITEL

• rileva gli ascolti televisivi secondo dei campioni.

• Sono state selezionate delle famiglie campione (in base a sesso e fasce d’età), collegate ad un macchinario che dà il collegamento diretto alla sala dati.

• Serve a vedere che cosa guarda la gente, ma anche a stabilire il gradimento della gente.

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LA TELEVISIONE• La TV è nata il 3 gennaio 1954, inizialmente con l’intento di

informare, divertire ed educare: era la TV di Stato ed andava in onda solo in certi orari, suddivisa in giornate tematiche.

• Negli anni Ottanta, quando sono nate le TV commerciali, l’obbiettivo è diventato anche quello di influenzare e vendere. L’auditel è nato con un intento diverso: serve per sapere dove e quando piazzare le pubblicità.

• All’inizio era un rito pubblico, non tutti possedevano a casa la Tv e si guardava nei bar o locali pubblici. Dopo qualche anno gli abbonati erano un milione ma, in verità, la guardavano in molti: l’andavano a vederla insieme nei locali pubblici o nelle famiglie che la possedevano. Dopo il boom economico, negli anni ’60 la Tv è diventata uno strumento di massa.

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L’USO DEI MEDIATESI A FAVORE:

- Innalzano il livello di istruzione, allargano gli orizzonti culturali delle persone. Il giornale veniva letto solo da persone istruite. Posso imparare ascoltando, anche non sapendo leggere e scrivere.

- Tengono le persone informate sui problemi della società, soprattutto con il telegionale e possiamo conoscere tutto in tempo reale (dirette).

- Favoriscono l’integrazione tra le persone, possono agevolare il rispetto tra altre culture, conoscendo modi, opinioni, credenze diverse dalle nostre.

- Può essere un’occasione di svago e intrattenimento: dai varietà, ai quiz, alla fiction.

- trasmettono una cultura spesso superficiale e visto che c’è un ascolto passivo, non favoriscono la riflessione. Sono frammenti di sapere, ma molto superficiale. I programmi più impegnativi vengono trasmessi infatti la sera tardi.

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TESI CONTRARIE:- Alimentano i bisogni di tipo artificiali, proponendo uno stile di

vita uguale per tutti, consumistico.

- Favoriscono il conformismo.

- Sono mezzi molto potenti a livello di controllo sociale, esercitando un effetto molto violento sulle nostre opinioni ed atteggiamenti. Anche nel cinema, tutti i dittatori sfruttavano il cinema per fare proaganda, facendo vedere solo il bello e buono che c’era (Stalin, Hitler, Mussolini). Influenza e condiziona le persone a livello di opinione.

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Umberto Eco

suddivide la varie fasi della Tv in questo modo:

1^ è la paleotelevisione, i primi 20 anni, dal ‘54 al ‘74.

• La Tv era in mano al monopolio di stato, le ore giornaliere di trasmissione erano limitate. I programmi erano di cultura-educazione, informazione e divertimento, con una settimana suddivisa in base alle giornete: lunedì quiz, martedì film, mercoledì teatro, sabato varietà.

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• C’erano, tra un programma e l’altro, degli stacchi molto netti, con tempi morti riempiti dall’intervallo (foto o scene che passavano con un sottofondo musicale).

• Si reggeva sui canoni di abbonamento, mentre la pubblicità era solo nei 10 minuti prima delle 21, con il Carosello, che andò in onda per 20 anni, dal ‘57 al ‘67.

• Tra i primi programmi: Canzonissima dal ’58 al ’74 programma del sabato sera, evento televisivo, legato alla Lotteria Italia, tutti i conduttori (Baudo, Corrado).

• Nel ’76 è nata Domenica In condotta da Corrado, • nel ’79 Fantastico al sabato sera, • negli anni ’70 nascono anche i programmi musicali, come Disco Ring • e poi i giochi a quiz, come Rischia tutto • poi Portobello nel ’77 con inventori che portavano a far vedere le loro

idee, la tv verità (fiori d’arancio= stranamore e dove sei= chi l’ha visto),

• tra i programmi politici ricordiamo Tribuna politica negli anni ’60, • tra le serie di film famose ricordiamo Happy Days negli anni ’70 • e tra i cartoni Supergulp e Haidy.

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2^ è la Nuova televisione, dal 1976. • Finisce il monopolio di stato e nascono le Tv

private.• Non ci sono più solo certi orari per la giornata

televisiva, ma si trasmette 24 ore su 24.• Gli stacchi non sono più sigle e musica, ma

pubblicità; è quella che fa entrare i soldi.• Cambiano gli obiettivi: l’unico macrobiettivo

diventa l’informazione-intrattenimento.

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• Perché è scomparso l’intento educativo? I primi sceneggiati erano tratti da romanzi e da libri classici (Promessi Sposi ecc.), ma anche i programmi per i giovani affrontavano delle tematiche legate all’impegno sociale, allo studio, all’amicizia.

• Con la nuova tv, si è passati a trasmettere programmi violenti e frivoli, poiché si è puntato ad accaparrarsi dei clienti e per questo è stata fortemente accusata di mancare al suo scopo educativo e informativo-culturale.

3^ si è aggiunta ora la tv a pagamento.

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INDAGINE SU BAMBINI CHE VIVONO SENZA LA TV

• E’ stata svolta una indagine su alcuni bambini che vivono senza la Tv.

• In un’isola nell’Atlantico, Sant’Elena, dove fino al ‘95 non c’era la Tv, per difficoltà nei collegamenti e per la scarsità di possibli utenti.

• Si è potuta fare un’indagine sui 1300 bambini e adolescenti presenti, che non hanno potuto vederla fino ad allora. Erano bambini molto impegnati e attivi. La variabile Tv è stata introdotta in modo da poter confrontare le reazioni prima-dopo.

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• Gli esperimenti sono durati 5 anni ed hanno riguardato gli effetti prodotti negli anni successivi all’introduzione del mezzo televisivo: non ci sono stati peggioramenti, di fatto la Tv non ha influenzato nessuno, né ha condotto a miglioramenti.

• I bambini erano abituati a quell’ambiente molto sano, in cui la tv non c’era, dove erano poersenti una serie di valori e si è dimostrato che, in un caso del genere, la televisione non porta a cambiamenti. Se il contesto è così la tv non ha influenza negativa, ossia è ridotta rispetto ai danni che può fare se i bambini crescono con essa.

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LA RADIO

• Nata nel 1924 a Roma, dal 1925 anche a Milano e Napoli, trasmetteva inizialmente musica (c’era una commissione che valutava la correttezza dei termini e dei contenuti dei testi, che non dovevano parlare di politica).

• Le trasmissioni erano per i giovani “Bandiera Gialla” idata da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni, con musica, viaggi e informazioni. Dopo gli anni ’70 iniziano i cantautori italiani, non più al bando con i testi. Iniziano le radio locali che fanno trasmissioni di contatto maggiore con i radioascoltatori (con telefonate e oggi mail ed sms).

• A Piacenza la prima radio che nasce è Radio Sound negli anni ’70, in via Croce.

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Vittorino Andreoli “Vita digitale”

• La tv quando nasce, non tutte le famiglie la posseggono, le persone vanno a vederla nei bar: un intrattenimento in un luogo pubblico. Con il boom economico entra, non solo nelle case, ma nelle stanze, diventando personale in casa, ma anche nei cellulari, si può vedere ovunque ed in ogni momento della giornata. Ora ognuno la guarda individualmente e dove vuole.

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LA DIPENDENZA

• ogni analisi sulla tv nasce sempre dalla dipendenza, che un uso eccessivo possa portare alla passività.

• Si imporranno sulla tv le stesse modalità con cui si sta davanti al video, mescolando generi secondo il gusto dello spettatore.

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LA FRAMMENTAZIONE

• Nella storia della tv si sono dovuti considerare i tempi disponibili, la distribuzione dei ritmi della giornata (al mattino info e notizie brevi, alla sera intrattenimento sereno e sonnambulo, per conciliare il sonno), tenendo conto dello spettatore.

• La tv commerciale ha arricchito sempre più i programmi, per attirare sempore più gli spettatori e fare cassetta con gli spot: quindi le interruzioni tengono conto della pubblicità.

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• Le interruzioni del singolo spettatore che cambia canale, cercando di vedere cosa fanno negli altri canali.

• UN PROGRAMMA VIENE FRAMMENTATO DAGLI INSERTI PUBBLICITARI E DALLE INTERRUZIONI COMPIUTE DAL TELECOMANDO.

• OGGI con la tv mobile si interrompe con una telefonata, un sms, come tagliarfe e ritagliarfe una sfoglia, fino a renderla irriconoscibile.

• La frammentazione è un evento nefasto, interrompere la modalità di pensare, il periodare che permette di costruire qualcosa. E’ un pensare in modo frammentato, come costruire con solo mattomi, senza mettere mai le fondamenta. Ogni progetto è bloccato dal dover sempre ricostruire da capo.

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• A scuola ciò si nota perché è come se i ragazzi non sapessero ricostruire la storia o scrivere la storia, perché ragionano in modo frammentato. Il concreto può essere frammentato, il pensiero no.

• L’uccisione del pensiero occidentale da parte di questi mezzi.

• Ormai non si pensa più, al potere vanno solo persone che prendono decisioni rapide, senza pensare alle conseguenze. Pensiero e Intelligenza sono anomalie che spariranno del tutto e già adesso al potere vanno i meno dotati intellettualemente e i più abili nel manovrare il concreto e nel prendere decisioni rapide (si o no). La meditazione logica richiede attese e tempi lunghi, mentre il mondo vule solo decisioni, convinto che serva più la scelta più ancora della motivazione per raggiungerla.

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• Il silenzio non è il vuoto. Noi tendiamo a riempire la nostra vita di rumori, non siamo abituati ad ascoltare un mondo che non ha ansia: molti lo temono, ma il silenzio serve per lasciare fluire il pensiero, per approfondirlo. Il rumore stà distruggendo il pensiero dell’uomo. Il silenzio è rotto e con esso si spacca anche il pensiero, la meditazione e la ricerca di quello che c’è nel proprio profondo.